E poi?

di Sophie1907
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sorpresa ***
Capitolo 2: *** Nobu: sempre la solita! ***
Capitolo 3: *** Disordine ***
Capitolo 4: *** Matrimonio ***



Capitolo 1
*** Sorpresa ***


Capitolo 1
 
Dopo il liceo io e Otani abbiamo deciso di prendere strade differenti.
Quindi le occasioni di vederci sono sempre meno.
Io ho finito gli studi l’anno scorso ed ora lavoro come aiuto Stylist per una rivista, e finalmente ho trovato quello che mi piace fare.
Otani invece deve ancora finire l’università. Data la sua attitudine per lo studio ancora non ci credo proprio lui che abbia scelto una scuola così difficile.
Oggi mi ha chiesto di uscire, ma la sua voce al telefono sembrava così tesa.
Sono preoccupata. E se fosse la fine?
Comunque cerco nell’armadio la mise più carina che posso mettermi per l’occasione, prendo la borsa ed esco di casa.
Per la prima volta in vita mia sono in anticipo, così decido di andare a dare un’occhiata alle vetrine.
Non ci posso fare niente, il mio occhio cade sempre lì.
Una vetrina bellissima luccicante dove ci sono, tra le tante meraviglie, tre radiosi solitari.  
Nobu e Nakao si sono sposati l’anno scorso.
Nobu era bellissima in bianco, tutti guardavano solo lei mentre attraversava la navata centrale della cattedrale.
Forse sono un po’ gelosa, ma chi non lo sarebbe?
Poter stare per sempre con la persona che ami, non ha prezzo.
Ero talmente immersa nei miei pensieri che non mi ero nemmeno accorta di essere arrivata a destinazione.
 Improvvisamente sento una mano calda che mi si poggia sulla spalla.
“Risa dove cavolo stavi andando?” chiese un Otani un po’ sospettoso.
“Ehm! Ero sovrappensiero e mi sono distratta! Scusa!” rispondo in fretta senza pensare -“Uhm! Ok!”.
“Dove andiamo?” chiedo presa dalla improvvisa curiosità – “ Sorpresa!”.
Ma non è giusto! Adesso sono ancora più curiosa!
Otani mi prende la mano. Ora sono sicura che non accadrà nulla di brutto.
Arriviamo. Che carino! Questo è il posto ci siamo dati il nostro primo, vero, bacio.
“Ora chiudi gli occhi!” dice un ragazzo all’improvviso troppo dolce per essere il mio Otani. Chissà che cosa avrà in mente?
Obbedisco, ma quasi immediatamente riapro gli occhi.
Ora sul mio anulare c’è un meraviglioso anello luccicante. Quello della vetrina.
“Ma cosa…?” balbetto un po’ incredula –“Mi vuoi sposare Risa?”.
“Eh?” urlo quasi istantaneamente. Non ci credo!
Otani è diventato rosso come un peperone e porta una mano sulla fronte.
“Hai sentito benissimo! Allora?” continua sempre più imbarazzato.
Non ho parole. Mi lancio su di lui forse un po’ troppo velocemente e cadiamo a terra abbracciati. Ridiamo.
“Lo prendo come un sì!” dice poi stampandomi un bacio sulle labbra.

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Capitolo 2
*** Nobu: sempre la solita! ***


Capitolo due
 
 
È tutto vero o sto sognando?
È successo tutto così in fretta che quasi non me ne rendo ancora conto.
L’ho detto e lo ripeto qualunque cosa lui faccia o dica sento il mio cuore che raggiunge il paradiso.
Dopo tutti questi avvenimenti mi sento scoppiare.
Dovrei tornare a casa, ma decido di andare da una persona che mi ucciderebbe se non le raccontassi tutto quello che è appena successo.
Entro nella pasticceria “Chokorēto” (Dovrebbe voler dire cioccolato ma non so quanto si affidabile il traduttore di google), dove mi accoglie una voce familiare.
“Ciao Koizumi! Cerchi Nobu?” mi chiede Nakao da dietro un bancone pieno di leccornie -“Sì! C’è?” – “È di sopra!”.
Corro su per le scale ma inciampo catastroficamente nell’ultimo gradino e resto con la faccia spiaccicata sul pavimento.
Probabilmente ho creato un gran trambusto perché Nobu si è appena affacciata dalla grande porta scorrevole che porta ad un piccolo ufficio dove tiene tutti conti delle entrate e le uscite del negozio.
“Risa! Ma che cosa cavolo combini?” urla Nobu evidentemente divertita.
Farfuglio qualcosa sul fatto che stavo correndo un po’ troppo veloce per poi accasciarmi sulla poltroncina in un angolo della stanza.
Nobu mi sta guardando con occhi criptici: “Non m’importa come sei caduta! Che mi dovevi dire?”
Sento il rosso avvampare sul mio viso: “Ehm! Ti volevo dire che… ehm … che…”-“Su Risa! Non è difficile: prima il soggetto, poi il predicato e il complemento! Almeno questo l’avrai imparato a scuola!” dice scoppiando a ridere.
“Ehm … Otani…”
“Otani? Che ha fatto il nano?”
“Mi ha chiesto …”
“Ti ha chiesto?”
Sono troppo imbarazzata per continuare la frase così le metto l’anello sotto il naso.
“Waaaaaaaw! Ti ha chiesto di sposarlo! Finalmente! Era mesi che tentennava!” urla Nobu tanto da sembrare una psicopatica.
“Tu sapevi tutto?” – sono sconvolta.
“Ehm! Me l’ha detto Nakao! Ufufufufufu!” dice con un sorrisetto malefico -“Eh dai! Non fare quella faccia!”
Sono stupita, no, allibita, anzi esterrefatta.
Nobu sta ancora sghignazzando.
“CHE COS’HAI DA RIDERE TANTO?!?”
“Niente pensavo al fatidico: Lo sposo baci la sposa! Otani si dovrà mettere in punta di piedi!”
Oddio non ci avevo pensato!

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Capitolo 3
*** Disordine ***


Questo capitolo l'ho riscritto 100 volte e ancora non mi piace.
Ma ormai ho deciso di metterlo, perciò.... Recensite! 
Un grazie a tutti quelli che mi seguono!


È passata una settimana e in ogni minuto che passa continuo a pensare a quello che mi ha detto Nobu: “…Otani dovrà mettersi in punta di piedi…”.
Dov’è il problema? Non lo so neanche io.
Forse non è un problema. Forse è soltanto il fatto che almeno in quel giorno vorrei non sembrare un membro di un duo comico.
 
…Yo hai un messaggio… Davvero hai un messaggio… Un messaggio…
 
Guardo lo schermo del cellulare.
È Otani <3!
“Oggi lavori?”
Lo chiamo immediatamente.
 
“…. Bip …. Bip … Ciao Risa!”
“Ciao… Accy!”
“Aaaah! Non mi chiamare così!”
“Vabbè!”
“Oggi non lavori giusto?”
“Già!”
“Quindi possiamo uscire?”
“Sì! <3”
“Allora ti vengo a prendere io?
“Ok!”
“Ciao! Arrivo!”
“Ciao!”
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DRIIIIIIIIIIIIIIN
 
Non è possibile. Non può essere già qui. Non sono pronta. Non trovo le scarpe.
 
… Vieni! Risa è in camera sua…
 
No! Non trovo nemmeno la borsa! Waaaaaaaaaa! Come faccio?
 
TOC TOC
 
“Entra!” dico più sconsolata che mai. Possibile che sono così disordinata?
“Ehi! È entrato un uragano in questa stanza! Ah no scusa! Dimenticavo! Questa è la stanza di un uragano!”
Uffa.
“Non è colpa mia se non trovo le scarpe, o se non trovo la borsa. E poi… uhm dov’è finito il cellulare?”
“Sei un caso disperato! Dai ti aiuto a cercare!”
Inutile non le trovo.
“Ehm Risa… Cosa sono questi mostri?!?”
Ahahahaha! Le scarpe del set di ieri.
“Non hai intenzione di metterle vero?” chiede sempre più preoccupato. Ma cosa saranno mai 15 centimetri di tacco?
“No a me non servono! Ahah! Però se le vuoi mettere tu…”
“Idiota”
“Ahah! Stavo solo scherzando! E poi ti sembra questo il modo di parlare alla tua futura moglie…?”
“…”
TA DAN! Colpito e affondato.
Ecco di nuovo il duo comico. Ha ragione Nobu. Non smetteremo mai di essere gli All Hanshin Kyojin. Non posso fare a meno di pensarci.
 
“Hei! Ho trovato la borsa!” dice Otani interrompendo i miei pensieri.
“Bene! Adesso possiamo uscire!”
Guarda i miei piedi e solleva lo sguardo: “Vuoi uscire senza scarpe?”

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Capitolo 4
*** Matrimonio ***


È passato un anno da quando Otani mi ha chiesto di sposarlo ed oggi, finalmente, ci sposeremo.

Non aspettavo altro. Mi guardo ancora una volta allo specchio, il mio abito è stupendo.

Per una volta in vita mia mi sento davvero bene e forse anche bella. Il velo scende leggero sulle spalle facendomi il solletico.

Ma non importa in questo momento. Non mi importa nemmeno come farà Otani a baciarmi.

“ Tesoro sei bellissima!” mia madre è scoppiata, un'altra volta, in lacrime.

“Grazie mamma! Ti voglio bene!” ma guarda un po' questa: ce la sta mettendo tutto per far piangere anche me!

“Dai, andiamo!” dice Nobu sorridente, con espressione incoraggiante. Faccio segno col capo.

“Beh almeno stavolta Otani non avrà niente da ridire sul fatto che sono in ritardo! Ahaha!”

 

 

Davanti alla porta della cattedrale mi aspetta mio padre, con fare malinconico. Secondo lui sono troppo piccola per sposarmi. Bah che assurdità.

“Pronta?” dice con un evidente felicità forzata. “Sì papà, andiamo!” rispondo sogghignando.

Dopo fatto il primo passo attraverso l'entrata, sento partire con energia crescente la melodia della marcia nuziale di Mendelssohn. Tutti mi guardano stupiti. Otani, distante pochi metri da me, ha la faccia di chi ha appena ricevuto una bastonata in testa.

Al termine di quella breve, ma lunghissima, passeggiata verso l'altare mio padre mi da un bacio sulla guancia lasciandomi al mio destino e al mio futuro con quel nano di Otani.

Anche oggi in ritardo, eh?” chiede lo sposo con la sua faccia da scemo. Come non detto: “ Sei sempre il solito!”.

 

 

Dopo una lunghissima cerimonia, del quale ho capito ben poco, giungono alle mie orecchie le paroline fatali: “Vi dichiaro marito e moglie! Lo sposo baci la sposa!”.

Sono già in iperventilazione ma a quanto pare Otani aveva già pensato a tutto.

Infatti appena prima dell'altare c'è un piccola scalinata sul quale sta tempestivamente salendo.

Appena arrivato sul secondo gradino, si volta e mi bacia.

È un bacio dolce, forse un po' imbarazzante, ma estremamente meraviglioso. 

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