Silver Tears

di Raynn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Intorpidito ***
Capitolo 2: *** Odio ***
Capitolo 3: *** Ira ***



Capitolo 1
*** Intorpidito ***


Un grandissimo saluto a tutti coloro che leggeranno questa storia.
E' la mia prima fan fiction di Final Fantasy e mi farebbe davvero molto piacere sapere cosa ne pensate sia che siano complimenti o critiche. La canzone scelta è Numb dei Linkin Park. Il personaggio non mi appartiene ma è di proprietà della Square Enix.

 Mi sono stancato di essere ciò che desideri io sia.
Chi sono io realmente? Non riesco a trovare una risposta a questa domanda. Lo so….non sono come gli altri. Non lo sono mai stato. In questo momento mi sento solo come un burattino della Shinra.

Sentendomi così sleale, perso sotto la superficie.

Mento a me stesso negando i miei sentimenti. Tutti si comportano così naturalmente: ridono, scherzano….esternano le loro emozioni. Il mio viso invece…è sempre una maschera di impassibilità. Già mi acclamano tutti come un’eroe stoico. Ma non sono così….sembro forte in superficie ma non lo sono dentro di me.

Non so cosa ti aspetti da me.
-Ricordati che la nostra compagnia conta molto su di te. Devi diventare un guerriero perfetto.-
Già il guerriero perfetto. E’ questo quello che mi hanno imposto di diventare sin da piccolo….per non deludere le aspettative di tutti. Però per gli altri  ragazzi non è così. Loro non devono sottostare a tutto questo: allenamento, controlli, esami…..esperimenti.

Mi tieni sottopressione per assomigliarti.
-Bene ragazzo. Vedo che sei sempre pronto a migliorarti. Sei proprio come me.-
Come te? No ti sbagli, io non sono come te. Io…… 

Ogni passo che faccio è un altro errore per te.
Quello che faccio…non è mai abbastanza. Anche se abbatto un intero esercito da solo. Non basta…avrei dovuto fare di più. E’ questo che dice sempre Hojo. Devi fare meglio anche se sei già il migliore.

Sono diventato così intorpidito. Non riesco più a sentirti.
Mi sento così distante da tutto e tutti. Come se fossi avvolto in una bolla. Non riesco mai a sentirmi parte di chi mi circonda.  

Diventato così stanco.
Però devo continuare a resistere, sempre. Non posso cadere.


Così tanto più consapevole, di quel che sto diventando.
Una macchina da guerra destinata a portare distruzione. D’altronde è l’unica cosa che mi riesce bene.

Tutto quello che desidero fare. E’ essere più come me.
Qual è il vero me?

E meno come te.
Come quello che tu vorresti essere ma che non sei.

Non vedi che mi stai soffocando? Tenendomi troppo stretto, per la paura di perdere il controllo.
Mi sono stancato di essere tenuto sempre sotto sorveglianza. Cosa c’è? Mi acclamate chiamandomi eroe ma al tempo stesso mi temete. Perché avere paura? La stessa che si ha di un mostro senza controllo.

Perché quello che hai pensato io potessi essere.
Avete sempre deciso voi per me. Ciò che io dovrei essere.
 
E’ crollato esattamente davanti a te.
Non voglio darti la soddisfazione di vedermi fare ancora quello che vuoi.

Ogni passo che faccio è un altro errore per te.
E ogni secondo che spreco è più di quelli che mi posso permettere.

Non ho intenzione di sprecare ancora la mia vita così.Vivendo in un mondo fatto di illusioni e bugie. Ne ho già perso troppo di tempo

Sono diventato così intorpidito. Non riesco più a sentirti.
Non voglio più ascoltare.
 
Diventato così stanco.
Sento che sto per crollare. Schiacciato da tutti questi avvenimenti.

Così consapevole di quel che sto diventando.
Di quello che sono già diventato.


Tutto quello che desidero fare.
Che vorrei davvero così tanto.

E’ essere più come me. E meno come te.
Voglio trovare la mia verità.
 
E so! Che potrebbe essere anche che io fallisca!
Ma farò di tutto per non fallire nei miei intenti!

Ma so che tu eri esattamente come me. Con qualcuno deluso da te!
Io non sono come te. Un uomo frustrato dal fatto che non è ciò che vorrebbe essere.

Sono diventato così intorpidito.
Chiuso in questa stanza insieme a tutti quei libri. Cercando la conferma ai miei dubbie e solo come mai prima d’ora.

Non riesco più a sentirti.
Adesso voglio solo ascoltare le urla tutt’intorno a me. Ascoltare la vostra sofferenza.

Diventato così stanco.
Ma è tempo di riprendermi.

Così tanto più consapevole di quel che sto diventando.
Di quello che sono sempre stato.

-Tu sei un mostro.-

Tutto quello che desidero fare.
E che presto tutto il mondo saprà.

E’ essere più come me.
Il vero me! L’ho finalmente trovato!

E meno come te.
Non lo sono mai stato!

Sono diventato così intorpidito. Non riesco più a sentirti.
Perché dovrei ascoltare?

Mi sono stancato di essere ciò che desideri io sia.

Sono diventato così intorpidito. Non riesco più a sentirti.
Non avrebbe senso ascoltare le vostre futili scuse. Stupidi esseri inferiori!

Mi sono stancato di essere ciò che desideri io sia.
Adesso vi mostrerò chi sono in realtà.


I am the chosen one. I have been chosen to rule this planet.

Penso di dover spiegare la frase: "come quello che vorresti essere ma che non sei". E' riferita ad Hojo per giustificare la sua ossessione nel creare l'essere perfetto perchè in questo capitolo il suo desiderio di sviluppare forme di vita notevolmente superiori è dato dal fatto di voler essere anche lui più forte. Non so se mi spiego xD Comunque spero che mi lascerete le vostre opinioni e ringrazio tutti quelli che commenteranno ^^

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Capitolo 2
*** Odio ***


 Questo mondo non sarà mai ciò che mi aspettavo.
Da piccolo mi aspettavo che un giorno ci sarebbe stato anche per me un posto da chiamare casa. Dove poter ritornare e sapere che c’è sempre qualcuno che si preoccupa per te e desideravo che non ci fossero più guerre così da non macchiare più di sangue le mie mani da fanciullo. Mai state pure.
Ma niente di tutto ciò è andato come volevo.



E se non vi appartengo, chi potrebbe intuirlo?
Io non sono un umano, anche se non si potrebbe sospettare viste le mie sembianze. Le apparenze ingannano vero?
Le parole di Genesis mi hanno aiutato a trovare la verità. Forse dovrei ringraziarlo, perché ho potuto sentire lei…..Jenova….mia madre.



Non lascerò mai sola ogni cosa che  posseggo.
Non ho intenzione di rinunciare a ciò che mi spetta di diritto.
Questo pianeta apparteneva alla mia razza, ed è ora che me lo riprenda perché io sono il “prescelto”.



Per farti sentire come se non sia troppo tardi.
Non preoccuparti madre. Siamo ancora in tempo. Adesso che so la verità, farò passare le pene dell’inferno a questi stolti umani. Li farò soffrire tutti atrocemente come hanno fatto soffrire me e te. Perfino peggio. Non meritano pietà quegli esseri inferiori.


Non è mai troppo tardi.


Anche se dico che andrà tutto bene.
Sto venendo da te. Non permetterò a nessuno di intralciarmi. Sterminerò chiunque attraversi la mia strada.


Continuo a sentirti dire che vuoi porre fine alla tua  vita.
Perché la tua voce mi giunge così triste? Perché non vuoi combattere?
Non arrenderti solo per la vergogna di essere stata rinchiusa da quei vili traditori.



Ora e di nuovo proviamo solo a restare in vita.
Resisti madre. Avremo la nostra vendetta.


Forse ci gireremo in torno perché non è troppo tardi.
Per realizzare i nostri progetti


Non è mai troppo tardi.


Nessuno vedrà mai questo lato riflesso.
Non mostrerò mai a nessuno la mia debolezza. La sofferenza e la tristezza che celo dentro di me.  Tutti questi sentimenti che alimentano il mio odio e che non mi faranno cedere.


E se c’è qualcosa di sbagliato…chi potrebbe supporlo?
Voi maledetti umani non avete il diritto di dire che ciò che penso e faccio è sbagliato. Adesso subite tutto tra le urla e le disperazione, come ho subito io tutti quegli esperimenti tra il silenzio e la solitudine senza poter dire che era ingiusto.


Ed ho lasciato sola ogni cosa che posseggo.
Ho abbandonato la fama, la “mia vita”, i “miei amici” o che almeno consideravo tali, per raggiungerti.


Per farti sentire come se non sia troppo tardi.
Ma non essere triste madre. Sono con te ora.


Non è mai troppo tardi.

.
Anche se dico che andrà tutto bene.
Guarda. La nostra vendetta è già iniziata. Ho distrutto quello stupido paese e sterminato tutti suoi abitanti. Il mio odio si placherà soltanto quando vedrò tutti gli umani agonizzanti in un bagno di sangue.


Continuo a sentirti dire che vuoi porre fine alla tua vita.
La sento…………sento la tua sofferenza. Vorrei poter scacciare via il tuo dolore. Non lasciarmi, riprendiamoci il pianeta insieme.


Ora e di nuovo proviamo solo a restare in vita.
Ti salverò, ti libererò da quella indegna prigione. E saremo finalmente insieme come una famiglia.


Forse ci gireremo intorno perché non è troppo tardi.
Potremo trovare finalmente la felicità.


Non è  mai troppo tardi.


Il mondo che conoscevamo non tornerà.
Devo purificare questo mondo, contaminato da quei traditori


Il tempo che abbiamo perso…Non tornerà indietro.
Ho sprecato tutta la mia vita a servire la feccia umana quando doveva avvenire il contrario.


La  vita che avevamo. Non sarà nostra di nuovo.
Tutto ciò che riguarda il mio passato non esiste più. Quella non era la mia vita……una vita di cui gli atri manovravano i fili a loro piacimento.


Questo mondo non sarà mai ciò che mi aspettavo.
Da piccolo mi chiedevo perché non potevano finire le guerre. Ora lo so.
Perché gli umani non riescono a sottrarsi agli scontri.  Il loro egoismo li porta sempre l’uno contro l’altro. Allora  trova sempre il modo per farsi la guerra, per causare dolore ai loro stessi simili per sciocchi e futili motivi.
Adesso li farò soffrire io e  per un motivo più che valido, metterò fine a questo stupido ciclo di guerre che rendono impuro questo mondo. Cancellerò questo vizio assurdo di provare dolore che gli umani hanno portato sul pianeta.



E se non vi appartengo….
Se io non faccio parte di questo mondo allora il mondo diverrà parte di me.


Anche se dico che andrà tutto bene.
Piccolo umano insolente come osi ferirmi? Come osi impedirmi di liberare mia madre. Non dovevi nemmeno pensare di fare una cosa simile.


Continuo a sentirti dire che vuoi porre fine alla tua vita.
Quel maledetto.  Come ha fatto a sconfiggermi. Lui è solo un umano.
Un essere inferiore, non può neanche lontanamente essere paragonato ad uno come me. Non importa…..lei è con me.



Ora e di nuovo proviamo solo a restare in vita.
Se credete di esservi liberati di me siete solo degli stupidi. Ritornerò ancora più forte e allora sarà la vostra fine.


Forse ci gireremo intorno perché non è troppo tardi.
Madre andiamo insieme verso la terra promessa.

Non è mai troppo tardi.




Eccomi qui dopo una settimana che cerco di aggiornare finalmente ce l'ho fatta ^^
In  questo capitolo ho voluto esprimere meglio i pensieri che Sephiroth ha mentre si reca da sua madre, progettando di riprendersi il mondo che gli spetta di diritto e cerca di convincere Jenova ad accompagnarlo mettendo da parte la vergogna e la frustrazione che ha per l'essere stata rinchiusa dagli umani. Spero di aver reso bene il concetto e che questo capitolo vi piaccia.
(La frase ce conclude il capitolo e scritta in corsivo con colore blu perchè è sia una parte della canzone che un pensiero di Sephiroth. La canzone è Never Too Late dei Three Days Grace)
Ringrazio tutti coloro che recensiranno ^^

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Capitolo 3
*** Ira ***


 Siede in un angolo, canta per se stesso per riuscire a dormire.
Un’altra notte insonne. Non riuscirei a dormire comunque….troppi pensieri affollano la  mia mente, troppe domande, troppe rivelazioni. L’unica compagnia che ho è la mia ombra e il lento e incessante suono dei miei passi mentre cammino avanti e indietro sfogliando quei libri di cui ogni pagina che leggo mi provoca una fitta al cuore. E poi…. rimango immobile a fissare quelle parole che stabiliscono la verità. Sento il libro scivolare dalle mie mani e cadere a terra con un tonfo sordo dopodiché il silenzio scende nella stanza rotto a intervalli regolari soltanto dal mio respiro.

Avvolto da tutte le promesse  che nessuno sembra mantenere.
Perché professor Gast? Perché non me l’ha detto? Perché se ne è andato? Mi aveva promesso che ci sarebbe stato nel momento in cui ne avessi avuto bisogno. Invece mi ha abbandonato, come tutti…come sempre.

Non piange più per se stesso. Non rimangono lacrime da portar via.
Sento gli occhi bruciarmi e la vista mi si annebbia ma nessuna lacrima abbandona i miei occhi. Non ho mai pianto, neanche da bambino. Non so come si piange. Si dice che le lacrime una volta scese portano via con se la sofferenza, che piangere aiuta a sfogarsi e poi ti lascia con un sollievo dentro….ma io non ne sono in grado. Ora che ci penso, non ho mai visto un mostro piangere.

Solo  diari  dalle pagine vuote. I sentimenti si sono smarriti.
Sento un vuoto incolmabile nel petto e questo fa più male di una spada piantata nel cuore. Tutto è sempre stato nient’altro che un’illusione. Una menzogna.
-
Ti hanno sempre fatto soffrire Sephiroth. A nessuno di loro ha mai importato di te.-
Sento una voce melliflua parlare nella mia mente. Ma chi poteva essere?
-Sicuro di non sapere chi sono?-
-Madre?-
-Esatto..Sephiroth.-
-No è impossibile, mia madre è morta quando sono nato. Io non ho una famiglia…-
-Ne sei davvero così sicuro? D’altronde ti hanno sempre mentito, perché non avrebbero dovuto mentirti anche su questo? Io so cosa provi, riesco a sentire la tua sofferenza. Vieni da me, figlio mio. Riprendiamoci insieme questo mondo che gli umani ci hanno sottratto e corrotto e viviamo insieme come una famiglia. Tu sei il prescelto ed è tempo di vivere la tua vita, bambino mio.-

Aveva ragione, io ero il prescelto. Dovevo riprendermi il pianeta e punire coloro che ci avevano fatto soffrire.
La mia vita fin ora è stata un libro di pagine bianche la cui storia sta per essere scritta con dell’inchiostro color sangue.


Ma canterà.
Colorerò di quello stesso colore le pagine di vita di tutti gli umani accompagnato dal canto di morte della mia Masamune.

Fin quando tutto brucia mentre tutti urlano.
Tutto brucia nelle fiamme alte della punizione, che purificheranno questo mondo dalla piaga umana, tra le urla di dolore e disperazione.

Bruciano le loro bugie.
Le loro bugie svaniranno coperte dalle urla di una vita che abbandona il  proprio corpo.

Bruciano i miei sogni.
Insieme con le loro vite se ne vanno anche il mio desiderio di essere più simile agli umani. Ora anche il solo pensiero mi da la nausea.

Tutto questo odio e tutto questo dolore.
Proverete anche voi la mia stessa sofferenza, solo così potrete espiare le vostre colpe e il mondo sarà finalmente puro.

Brucerò tutto quanto fino a che  la mia rabbia regnerà.
Distruggerò tutto finche la mia ira non si sarà placata.


Finchè tutto brucia.


Attraversa la vita inosservato. Sapendo che a nessuno importa.
Nessuno si è mai preoccupato realmente di come mi sentivo. Anche se sembrava che gli occhi di tutti fossero puntati sempre su di me pronti ad acclamarmi come un eroe a nessuno importava realmente come mi sentivo e si giravano tutti da un’altra parte, ciechi, non riuscivano a scorgere la mia sofferenza.

Troppo logori nella loro mascherata, nessuno lo vede lì.
Nessuno si accorgeva veramente di me, di com’ero veramente, soffermandosi soltanto sull’immagine dell’eroe stoico. Anche se mi ammiravano così tanto, nessuno provava mai ad avvicinarsi alla mia vita. Ero come un’ombra: potevo essere visto solo fin quando la luce del sole non diventava così forte da farmi svanire.

E lui canta ancora.
Il canto della spada che lacera la carne  e che accoglie il caldo sangue sulla sua lama.   

Fin quando tutto brucia mentre tutti urlano.
Non è rimasto più nessuno ad urlare. Le grida si sono perse nel buio della notte illuminato dal rosso delle fiamme che ancora ardono.

Bruciano le loro bugie.
Tutte le finzioni e le illusioni che avevano creato svaniscono.

Bruciano i miei sogni.
Uno come me non ha sogni. Solo obiettivi. I sogni sono per i pivelli, per quelli che si illudono nel sperare in qualcosa di più, che non potranno mai ottenere.

Tutto questo odio e tutto questo dolore.
Eliminerò tutto il dolore esistente. Quello del pianeta……ed il mio.
 

Brucerò tutto quanto, fino a quando la mia rabbia brucerà.
La mia furia alimenta le fiamme e la distruzione che imperversa su tutta la città, e non si fermerà.

Finchè tutto brucia.

Tutto brucia. (tutto brucia)
Tutto brucia. Tutto viene eliminato.
Guardando tutto svanire. Prima o poi ogni cosa ritorna al pianeta.
Tutto brucia.
Tutti urlano.
 Grida al di fuori di me.
Tutti urlano.  Urla dentro di me.
Guardando tutto svanire.

Fin quando tutto brucia mentre tutti urlano.
Questi stupidi due umani cercano di fermarmi. Il loro, è un muto grido di disperazione. Ben presto bruceranno anche le loro vite.  

Bruciano le loro bugie.
Non si rendono conto che sono loro i pazzi, non capiscono che quello che faccio è giusto. Che sono loro ad essere nel torto.

Bruciano i miei sogni.
Vedo le mie speranze svanire lentamente mentre sto per precipitare nel Lifestream.

Tutto questo odio e tutto questo dolore.
Ma niente di tutto questo mi fermerà.

Brucerò tutto quanto. Fino a che la mia rabbia regnerà.
Continuerà anche il mio progetto. Ci riprenderemo insieme il pianeta.

Finchè tutto brucia.
Io continuerò a vivere.

(Tutto brucia)
Guardando tutto svanire.

Delle lacrime scendono, tracciando i tratti del mio viso, senza che neanche me ne accorga. Una piccola traccia di umanità.
-Tu non sei umano Sephiroth. Tu sei molto di più.-
-Hai ragione madre. Raggiungiamo la terra promessa.-

Cos,ì anche quelle che furono le prime ed ultime lacrime svaniscono nell’oscurità, come se non fossero ma sgorgate dai miei occhi. L’unica traccia di umanità, che non verrà mai mostrata, che svanirà insieme con me nel Lifestream, mentre l’alba sorge lasciandosi alle spalle una notte di morte.



-- Angolo dell'autrice --

Salve ^^
Finalmente ho postato un altro capitolo. Questa è una versione alternativa del precedente capitolo, ovvero dell'incidente di Nibelheim. Con la frase "Urla dentro di me" volevo riferirmi al tumulto di sentimenti che c'era all'interno di Sephiroth. Come se una parte di se' gridasse di mettere un fine a quell'atrocità. La canzone utilizzata è "Everything Burns" di Anastacia e Ben Moody anche se ho volto alcune frasi al maschile per adattarla alla storia.
Io spero che vi piaccia e ringrazio tutti quelli che hanno recensito o che hanno anche solo letto questa ff. ^^
Alla prossima...
Roby

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