Swimming Pool

di LADY_youkai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One ***
Capitolo 2: *** Chapter Two ***
Capitolo 3: *** Chapter Three ***



Capitolo 1
*** Chapter One ***


rr

Un'altra ff su Reita e Ruki...sebbene (come ormai tutto il mondo sa) nel mio cuore al primo posto ci sarà sempre il pairing RukixUruha, non riesco più a scrivere su di loro çAç Scriverò quando saprò di fare un capolavoro è_é *livello autostima sale*

Intanto scrivo su di loro...che mi piacciono un sacco ♥w♥

Vi lascio al capitolo u__u"""


Chapter One


Non ricordo l'ultima volta che l'ho abbracciato senza pensare quanto fosse piacevole il contatto con il suo corpo...mesi? Anni? Passo distrattamente i canali in televisione, nella speranza che qualcosa riesca a distrarmi. Niente. Tutto, in un modo o nell'altro, mi fa pensare a te. A volte mi sento un maniaco, ma è un qualcosa che va al di là del mio controllo.

Tu sei l'unica cosa a cui penso.

Uno squillo e il tuo nome sul display. Ok, niente panico

-Pronto?-

-Voglio andare a nuotare-

-Cosa?!- A volte vieni fuori con queste uscite, così, dal nulla e ogni volta resto spiazzato -Vuoi arrivare fino alla costa per...-

-Mi accontento anche di una piscina- Sbuffo: giusto, potevo arrivarci. Continui a parlare, sentendo il mio silenzio -Avanti, non fare l'infame!-

-Come potrei dire di no dopo una tale dichiarazione di affetto?- Ridi sentendo appena il mio tono ironico e io non posso far altro che sorridere: la tua risata è così rara che sarebbe un insulto non godersela

-E' un sì quindi?-

-E' un sì...puoi venire da me, ce ne è una non molto lontana- Accetti, dici che ti prepari, mezz'ora e sei da me. Riattacco e continuo a sorridere. Guardo Keiji mangiare e un pensiero attraversa la mia mente.

Tu.

Il tuo corpo praticamente nudo e bagnato.

Avanti Ryo...non emozionarti troppo!


-Cos'è?-

-La mia sacca-

-Ha le paillettes...- Perfino una semplice borsa sportiva nelle tue mani diventa pacchiana

-Stai dicendo che è orrenda?- Posso vedere chiaramente il tuo sguardo di sfida, anche se nascosto dalle lenti degli occhiali da sole. Mi affretto a scuotere il capo, sorridendo e ti faccio entrare

-Due secondi e sono pronto- Vado in camera mia e finisco di prepararmi, ma prima di tornare in salotto ti guardo, senza farmi notare: la prima volta che ti vidi pensai che fossi basso (cosa che penso anche ora...) e provai subito uno strano desiderio di abbracciarti, per proteggerti. E il comportamento della tua famiglia non fece altro che accrescere questo mio desiderio: loro non ti hanno mai meritato e non ho mai creduto fino in fondo al loro pentimento, l'ho sempre visto come un ritorno opportunistico. Ma non te l'ho mai detto...in fondo tu eri così felice...

-Fatto, andiamo?- Tu sorridi e poi mi segui. Prendiamo l'ascensore e dopo essere arrivati in strada inizio a camminare, sorpassando la mia macchina -Andiamo a piedi, tanto è vicino-

-Ok-

Camminiamo: non sei mai stato molto loquace, ma ho imparato a conoscere giorno dopo giorno i tuoi silenzi e distinguerli. Posso dire senza alcuna vergogna di conoscerti meglio di chiunque altro e ora sei strano

-Che hai?- Sussulti appena, ma non dici niente, nemmeno mi guardi -Avanti Ruki, non far finta di niente, so che hai qualcosa- Ci metti un po' a rispondere, quasi avessi paura di parlare

-Mio fratello si sposa-

-Ottimo! Ha trovato una che sia disposta a sopportarlo per un periodo di tempo medio-lungo?- Non ridi, nemmeno accenni a un sorriso: perché sembri così dispiaciuto? Quando mia sorella si era sposata ero al settimo cielo, perché tu invece non sembri nemmeno lontanamente felice? -Ruki...- Scuoti il capo, ti sistemi meglio gli occhiali da sole e fai quello che gli altri potrebbero pensare un sorriso.

Ma non io

-Oh! E' questa?- Guardo davanti a me: nemmeno mi ero accorto che eravamo arrivati. Non aspetti nemmeno una risposta, entri di slancio, quasi volessi sfuggire dal discorso. E io non me la sento ora di sforzarti a parlare...


-In che razza di posto mi hai portato?! Sembra un covo della Yakuza!- Trattengo una risata e mi guardo attorno: mi sembrava di aver specificato che sembrava un posto malfamato

-Cosa poco però ed è pulita-

-Non voglio rischiare di uscire senza dita!- Sei sempre piuttosto melodrammatico. Sposto lo sguardo su di te e noto solo ora che ti sei già cambiato. E per poco non collasso: mi perdo a guardare il tuo petto nudo e vengo invaso dal desiderio di toccarti...ma non mi è concesso, posso solo sognarlo

-Ti assicuro che non ti toccherà nessuno. Lo dico scherzando, ma lo penso davvero: non voglio che ci sia qualcun altro accanto a te, qualcuno che ti stringa e che ti sussurri quelle parole che io vorrei gridare al mondo. Molte volto sono stato tentato di farlo, ma poi mi sono sempre passati davanti agli occhi gli anni di amicizia, i sacrifici con la band..e poi mi chiedo

"E se ti perdessi per questo?"

-Andiamo?"

Se ti perdessi, io...


continua


Allora, l'ispirazione mi è venuta dopo aver visto un'intervista alla radio con Ruki e Uruha, dove il nano aveva detto che una volta era andato in piscina con Reita...e immaginarmeli con le cuffie è stato micidiale..ok! Al prossimo capitolo~


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Capitolo 2
*** Chapter Two ***


rr

Ho fame. No, ok, non interessa a nessuno XD Ecco il secondo capitolo...grazie per le recensioni çwç

Non mi dilungo molto, anche perché non so mai cosa dire ù.ù"

Buona lettura!


Chapter Two


-Oh mio Dio!-

-Che hai?!-

-E' gelida!- Sbuffo, mentre mi immergo per pochi secondi e cercando di far abituare il corpo alla temperatura dell'acqua: è piacevole restare immersi

-Ti lamenti sempre però, eh- Trattengo una risata mentre ti vedo tremare, con le spalle e la testa ancora asciutte -Devi immergerti, altrimenti soffri il doppio-

-Col cazzo! E perdona la finezza!- Mi fai morire dal ridere quando ti arrabbi per queste cose, perché diventi ancora più carino e la voglia di abbracciarti aumenta. Devi essere troppo preso dal freddo perché non noti che ti vengo dietro e appoggiando le mani sulle spalle, ti immergo del tutto: attendo solo bestemmie e imprecazioni. Risali e quasi boccheggi: rido quando ti volti a guardarmi con sguardo omicida per poi riempirmi di insulti. Ti appoggio la mano sulla testa e ti scompiglio appena i capelli

-Però adesso non hai freddo-

-Ma vaffanculo, stronzo!- Mi schizzi l'acqua addosso e la smetti solo quando ti faccio notare che potresti infastidire gli yakuza (anche se ovviamente non lo sono..non ti porterei mai in un posto di mafiosi) e mi accorgo che la piscina è praticamente deserta: siamo noi due e pochi altri. Iniziamo a nuotare e tenti di mettermi la testa sott'acqua, per vendicarti, ma sei piccolo e sono molto più forte di te, è inutile anche solo provarci...ma sentire la tua pelle bagnata a contatto con la mia mi fa completamente perdere il contatto con la realtà. Ti guardo. Ridi.

Ti diverti.

Ricordo quando anni fa eravamo andati con Uruha al mare, lo ricordi? Dovresti, perché è stato da quel giorno che abbiamo iniziato a conoscerti per davvero. Non eri quel ragazzo fuori dalle regole che mostravi davanti agli altri e con grande spavalderia.

I tuoi genitori, tuo fratello, le sofferenze, i paragoni...

Tutto celato da una meravigliosa maschera.

Solo in quel momento mi resi conto di quanto la mia vita fosse perfetta. Certo, mio padre...vaghi ricordi celati gelosamente nella mente...ma non ero solo, non lo sono mai stato.

Tuo fratello..tuo fratello...avevo quasi dimenticato quella discussione lasciata a metà

-Da quanto siamo qui?-

-Quasi un'ora e mezza...-

-Di già?- E tu te la ricordi o fai finta di non pensarci? -Mi è servito stare qui-

Ti è servito? E perché?

Il lavoro? La stanchezza? Stress? O altro?

-Taka..- Smetti di nuotare e ti fermi nella parte più bassa della piscina. Vedo attraverso l'acqua che appoggi i piedi e cerchi di restare ancorato. Ti volti, quasi preoccupato: sai che quando ti chiamo con il tuo vero nome inizio a parlare di cose serie. Mi avvicino, non ti allontani -Cos'avevi prima?- Respiri profondamente ma non rispondi. Hai la pelle d'oca sulle spalle: hai freddo? -Perché non vuoi che tuo fratello si sposi?-

-Non ho detto questo-

-E allora cosa? Non sei felice, non ti piace lei?-

-Non è quello-

-Devo indovinare o me lo vuoi dire tu?- Abbassi lo sguardo, sai bene che ormai il problema, qualunque esso sia, ora deve essere affrontato. Ti mordi le labbra appena e l'unica cosa che riesco a pensare è che vorrei baciarle e sentire l'acqua su di esse

-Si sono conosciuti, innamorati e ora si sposano-

-Dov'è il problema?-

-Noi non possiamo- Mi zittisco, non faccio domande -Noi dobbiamo vivere in una teca di vetro, se incontriamo qualcuno dobbiamo nasconderci e non farci sfuggire che abbiamo una storia- Non so cosa rispondere ma nella mente ho tanti pensieri: io, anche volendo, potrei dirlo, ma userebbero la nostra relazione solo a scopo commerciale, lo so bene

"Stupido Ryo...quale relazione?"

-Continuano a farci domande sul modello di ragazza ideale, quando a momenti non possiamo parlare con nessuno- Alcune ciocche bagnate aderiscono al tuo volto che ora, te lo posso giurare, è splendido. Tremi, ma questa volta non è per il freddo: sei nervoso, arrabbiato...questa volta non riesco a capire cosa provi e sto male. Cade il silenzio, di sottofondo solo il debole rumore del movimento dell'acqua. Sei così fragile e forte allo stesso tempo e forse è anche per questo che mi sono innamorato di te. I tuoi occhi sono bassi e l'espressione quasi rassegnata. Mi avvicino piango, muovendo l'acqua

-Hai paura di restare solo?- Tu annuisci, ma non mi fissi e il mio cuore si lacera: perché non posso abbracciarti e sussurrarti che se fosse per me, ti terrei sempre accanto? Appoggio una mano al bordo della piscina e sfioro la tua pelle -Ascoltami bene- Alzi lo sguardo e quasi i nostri nasi si sfiorano. Strano...in un altro contesto forse non ci avrei pensato due volte a baciarti, ma così non ci riesco. Mi sembrerebbe di approfittare di te. Se ci sarà una prima volta, voglio che sia perfetta -Tu non sarai mai solo, qualunque cosa accada, avrai sempre qualcuno accanto- Resto in silenzio e strano, sono quasi...intimorito da questo contatto visivo. Posso sentire il mio cuore battere velocemente, così come il tuo -Tanto per iniziare, avrai me-

Socchiudi le labbra e posso sentire il tuo respiro caldo sulla pelle. Ecco, ora potrei mandare all'aria tutti questi anni di amicizia

-Ryo, io...- Veniamo bagnati da uno spruzzo: dei ragazzi si sono tuffati dentro la piscina e le loro voci riempiono la stanza. Ti strofini gli occhi, per togliere l'acqua e imprechi sotto voce

-Deficienti- Mi sono allontanato da te di qualche passo, eppure mi sembra una voragine -Andiamo?-

Annuisco, ti avvicini alla scaletta ed esci dalla piscina.

Ti seguo, continuando a strofinarmi la faccia.

Non posso ignorare questo segno.

Io non devo dirtelo.


continua...


Quanto mi piacciono loro due assieme çAAAç

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Capitolo 3
*** Chapter Three ***


rr

Chiedo scusa per il ritardo çAAAAAAAAAAç E ringrazio qui tutte le persone che hanno recensito çwç Grazie mille!! Alcune altre piccole cose in fondo ùwù Vi lascio al capitolo


Chapter Three


Penso di non aver mai provato un silenzio più pesante di questo.

Ti cammino davanti, non posso vedere il tuo volto, eppure avverto lo stesso il tuo dolore e la tua angoscia: il tuo sguardo di poco fa, quegli occhi spenti e ormai rassegnati, l'odore del cloro, la tua pelle bagnata, così come i tuoi capelli...e io?

Io cosa sto provando?

Abbiamo passato molti momenti assieme, abbiamo litigato, anche pesantemente, ma questa è la prima volta che si sento così distante. Il non sapere cosa fare è logorante, sai? Non ho nemmeno la forza di dire una battuta, tanto tu non rideresti. E ora come ora non ne ho nemmeno voglia,

Sai qual'è la mia paura più grande?

Che tu possa amare qualcuno...il discorso in piscina e quelle reazioni non avrebbero avuto senso, a meno che tu non prova un sentimento così profondo per una persona.

Forse lo sto solo immaginando, magari sono diventato pazzo.

E' che fa così male...non è che non voglia la tua felicità, sia chiaro, ma una parte di me spera sempre che sia io a occupare un posto speciale accanto a te. Non c'è niente di male in fondo, no?

Tutti noi pensiamo di messere perfetti per la persona che amiamo.

Arriviamo sotto al mio palazzo, ti chiedo se vuoi tornare a casa, annuisci in silenzio. Ci avviamo verso il garage, saliamo in macchina e meccanicamente allacciamo le cinture. Non una parola...non dici niente nemmeno per il disordine.

Prometto che metterò tutto a posto, prima o poi.

Parte la radio con un volume un po' troppo alto, sobbalziamo tutti e due e mi affretto ad abbassare il volume: dimentico sempre di spegnerla


-Abbassa il volume!-

-Me lo dimentico-

-Si spaccano i timpani così-


Quella volta ti avevo fatto notare che dovresti essere abituato ormai, visto che sul palco la musica è tutto, tranne che bassa


-Ma lì è diverso-


Già...diverso.

Esistono due persone a volte: Ruki e Takanori...il mio Taka...che odia essere fotografato, che a volte mal sopporta il contatto fisico e che si stupisce di come possa sempre attirare l'attenzione su di sé. Dio! Quanto vorrei accostare e dirti che amo tutto di te, tutti gli aspetti, tutti i difetti...che ti amo da così tanto tempo che ormai ho perso il conto e che quando tocco una donna penso a te. Sempre te!

Vorrei dirtelo...davvero...ma poi?

Continuiamo a mantenere il silenzio, tu guardi distrattamente fuori dal finestrino e probabilmente stai sperando di arrivare a casa il prima possibile. Non capisco però perché tu sia voluto uscire. Forse speravi che non mi sarei accorto di nulla, oppure volevi che ti facessi qualche domanda, per parlare...

Siamo arrivati.

Anche questo te lo chiederò la prossima volta

-Grazie per avermi accompagnato-

-Ma ti pare?- Sorridi appena, metti la mano sulla maniglia ma esiti un attimo prima di aprirla

-Reita, mi dispiace di averti rovinato il pomeriggio...- Ti guardo, sorpreso: non ti scusi facilmente, ma cosa più importante è che ora non devi. Ti appoggio una mano sulla testa e ti scompiglio appena i capelli ancora umidi

-Scemo, non hai rovinato proprio niente- Annuisci, non molto convinto, mi saluti e scendi. Ti guardo mentre ti allontani.

Allontanarsi...che brutta parola...


Arrivo a casa e appoggio la borsa nell'ingresso, la sistemerò poi, adesso non ne ho voglia, Vedo Keiji intento a dare fastidio a Osuka, ma quando mi vede smette all'improvviso. Probabilmente tu adesso starai prestando tutte le tue attenzioni verso Koron. La casa è così silenziosa...riesco ad avvertire solo il mio respiro, non sento nemmeno il ticchettio dell'orologio. Il tempo sembra non passare mai quando si è soli, che strano.

La mia pelle sa ancora di cloro. Faccio la doccia un'altra volta, non voglio sentire quest'odore addosso. Resto immobile mentre l'acqua calda mi cade addosso e all'improvviso mi sento come rassegnato...

Esco dalla doccia, mi asciugo velocemente e prendo il cellulare

-Pronto?-

-Ciao, sono io-

-Immaginavo, visto che c'è il tuo nome sul display- Sbuffo -E' successo qualcosa?-

-Non proprio...riesci a venire un attimo?-

-Fai conto che sia già lì- La persona che mi conosce meglio di chiunque altro. Mia sorella mi è sempre stata vicina ed è stata la prima persona a cui avevo detto cosa provavo per te. E' stato umiliante, pensavo che si mettesse a ridere


-Lo avevo capito-


Ero sorpreso, stupito, ma allo stesso tempo sollevato: almeno con lei non avrei dovuto mentire. Da quando mio padre se ne andò da casa, mi è sempre stata vicina...sempre...

Passa un quarto d'ora, suona il campanello

-Ho fatto più veloce possibile, ho portato i bambini dalla mamma- La guardo mentre appoggia il giubbino e la borsa sul divano: è davvero bellissima -Allora, cosa è successo?-

Non mi interrompe mentre le racconto tutto, a volte sospira, appoggia una mano sotto al mento e scuote appena la testa

-Quando mi sono sposata, cosa hai pensato?-

-Che ero felice per te-

-A te non hai pensato?- Non rispondo subito. Che cosa avevo pensato? Sì, ero felice e per poco non mi ero messo a piangere quando aveva detto "sì", ma poi ho guardato te. Eri vicino, accanto c'era Uruha, tutti e due mi sorridevate, ma sebbene voglia un bene immenso a Kouyou, non riuscivo a guardarlo tanto come te

-Avevo pensato che sarebbe stato bello stare con lui- Annuisce e mi mette una mano sulla mia

-Ti avevo detto che non mi aspettavo che tu corressi da lui a dirgli quello che provavi, non vivo più nel mondo delle favole, so bene che si devono analizzare tutti i pro e i contro...ma sei mio fratello e non posso vederti star così male-

-Non posso dirglielo-

-Glielo hai mai fatto almeno capire?- Aspetta una mia risposta, che però non arriva -Vai da lui, almeno come amico...chissà come sta ora-

Una fitta al cuore.

E se tu adesso stessi piangendo?


continua...


Chiedo ancora scusa per il ritardo çAç Prossima volta cercherò di essere più rapida. Ho letto un'intervista e sono stata sollevata di sapere che il padre di Reita non è morto, ma che i suoi sono solo divorziati (anche se probabilmente anche lui come il padre di Kai si è dato alla latitanza =__= ) Ho voluto mettere anche sua sorella, perché me la sono sempre immaginata una donna con le palle è_é/ *finezza portami via* Al prossimo capitolo *W*

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