About a mother...

di AliceWonderland
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** About a mother, a door, a dream... ***
Capitolo 2: *** About a mother, a son, a drawing... ***
Capitolo 3: *** About a mother, a cake, a birthday... ***



Capitolo 1
*** About a mother, a door, a dream... ***


Note: i personaggi presenti in questa fanfic appartengono al loro rispettivo creatore, Masahito Soda. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. Buona lettura!



About a mother, a door, a dream...



-Allora, hai accettato l'incarico-;
-Non potevo rifiutare, Nanako. Il lavoro è lavoro-.
La donna annuì, increspando le labbra ed elargendogli un sorriso di falsa comprensione.
-Certo. E viene prima della famiglia- sussurrò continuando a stringere a sé il neonato in fasce, profondamente addormentato fra le sue braccia.
-Venite con me. Il bambino potrà crescere in America, frequentare delle ottime scuole...- insistette il marito, fermo davanti alla donna, avvolto nel suo impeccabile completo scuro da cinico uomo in carriera; ma Nanako non acconsentì. Non sarebbero stati un trasferimento negli Stati Uniti o una scuola nuova e prestigiosa per il figlio a rimettere le cose a posto fra loro, e ciò che la infastidì maggiormente fu il fatto che quell'uomo così cocciuto e superficiale non si fosse mai preso il disturbo di rifletterci sopra.
-No- replicò con pacata fermezza -Rimarremo qui. E' già deciso-.
-Certo, dimenticavo: tu e le tue corse!- soffiò questo con un misto di sprezzante sarcasmo nella voce -Come hai intenzione di proseguire nella carriera di pilota, con un figlio da crescere? Non può funzionare, lo sai bene anche tu-.
Il viso di porcellana della donna contemplò affettuosamente il bambino: -Lui. Sarà lui a portare avanti il mio sogno-.
Il sorriso beffardo del marito si accentuò.
-Come? Non vorrai imporglielo, spero! Dico, non ti pare un gesto egoistico? Sembri già la sua manager! E' davvero triste-;
-Proprio tu mi parli di egoismo? Ad ogni modo, ho preso la mia decisione- replicò Nanako, irremovibile, -Avrai presto le tue scartoffie da firmare. Era quello che volevi o sbaglio? Ti auguro buona fortuna-.
L'uomo corrugò la fronte e, varcando la soglia, si lasciò alle spalle la propria casa per sempre: -Come preferisci. Addio, Nanako-.
Erano tante le porte che la donna aveva visto chiudere dinanzi a sé, nel corso della sua vita; alcune le avevano chiuse gli altri, in alcuni casi ci aveva pensato lei personalmente. Ora, un'altra porta si era chiusa, a distanza di pochi mesi dalla rinuncia al suo sogno, ma ne restava una aperta, e quella porta le sarebbe bastata. Ci avrebbe pensato lei a tenerla sempre spalancata, perché era l'unica davvero importante, adesso, ed emanava un piacevole e confortante tepore...
Piegando dolcemente le labbra in un amorevole sorriso, riprese a cullare teneramente il bambino addormentato, baciandogli la fronte.
-Ce la caveremo benissimo, noi due- gli sussurrò -Vedrai, farò di te un grande pilota, Naomi-.

-o-o-o-

Oggi è l'8 Maggio! Auguri a tutte le mamme!
E proprio per festeggiare l'evento, questa AutriceWonderland ha scelto di scrivere questa micro-serie, composta complessivamente da tre flash-capitoli, con protagonista proprio la mamma N°1 di questo nostro amato anime... ah sì, e suo figlio, dimenticavo.
Che dire in più? Io ADORO la signora Minamoto. Voi no? Insomma, è davvero super-OK, non pensate? Credo che sia stata l'unica, fra tutti i personaggi dell'anime, ad essersi immediatamente resa conto del feeling tra il figlio e l'adorabile scimmiottino!
Non la si può snobbare! Non si può proprio! Merita tutta la mia/nostra stima.
E poi, devo dire che fra le miriadi di cose che ho amato di questo “Capeta”, c'erano sicuramente i 'famigerati' battibecchi tra madre e figlio. Dopo aver visto il primo, ne aspettavo con impazienza uno ad ogni episodio, tanto erano divertenti.
Certo, questa prima mini-FF ha davvero un sapore dolce-amaro; nel prossimo capitolo mi rifarò, quindi non perdetelo! ^_^
Aaaah, sono decisamente fioriti i ciliegi...!

+AliceWonderland+

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Capitolo 2
*** About a mother, a son, a drawing... ***


Note: i personaggi presenti in questa fanfic appartengono al loro rispettivo creatore, Masahito Soda. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. Buona lettura!



About a mother, a son, a drawing...



Nanako era poggiata alla sua auto rossa, in sosta davanti all'alta recinzione di ferro battuto; di tanto in tanto lanciava brevi occhiate all'orologio, tornando, poi, ad osservare il circondario.
Pochi attimi di attesa, ed il trillo della campanella annunciò il termine delle lezioni mentre, dall'interno dell'edificio, si allargava l'allegro vociare dei bambini che uscivano nel cortile raggiungendo di corsa i propri genitori, coi loro zainetti traballanti sulle spalle.
-Guarda, mamma!- esclamò una bambina, poco distante, portandosi davanti alla madre con un disegno ben in vista, -Questa sei tu! Ce l'ha fatta disegnare la maestra! Ho preso il voto più alto!- disse tutta fiera.
-Come sei stata brava! Mi somiglia davvero! Lo faremo vedere anche a papà, questa sera, d'accordo?-;
-Sì!-.
La bella donna-manager le guardò allontanarsi mano nella mano e, tornando con lo sguardo sull'edificio, scorse finalmente il suo bambino varcarne la soglia.
Il suo grembiule non era mai stropicciato come quello dei suoi coetanei, ed il suo visetto mai sporco di terra o marmellata.
Camminava come un soldatino verso il cancello, il visetto rotondo mostrava già una maturità fuori dal comune, e non dispensava mai sorrisi gratuiti alle maestre, che si limitava a salutare con veloci e rispettosi inchini.
-Ehi, Naomi!- lo chiamò, vedendolo sopraggiungere con due grandi fogli sottobraccio, -Ti sei divertito, oggi? Che cos'hai lì?- gli domandò con gentilezza, sentendosi già fiera e compiaciuta dal ritratto che, evidentemente, anche lui era stato invitato a disegnare dall'insegnante -E' per me?- gli chiese incuriosita, chinandosi.
Il figlio annuì, porgendogli uno dei due fogli: -Sei tu, mamma-.
Con un sorriso ancor più ampio, Nanako prese il disegno e lo osservò impaziente; nello stesso istante, Naomi vide quel medesimo sorriso svanire.
-Ma cos'è questo obbrobrio?!- esclamò severamente la madre, sotto le occhiate shockate di maestre e genitori, -Mi prendi in giro? E questa dovrei essere io, moccioso?! Mi hai disegnata piena di rughe!-.
-E con questo?- fu la pacata replica di Naomi, che aprì lo sportello dell'auto saltandovi dentro, -La maestra ha detto di disegnarti più somigliante possibile-.
La donna gonfiò le gote, paonazza e offesa.
-Ma senti questa linguaccia! Guarda che ti riempio di sculaccioni, sai?- inveì, seguendolo in macchina e partendo.
Quel piccolo dispettoso..! Ed era solo la sua prima settimana d'asilo! Ma cos'aveva fatto per meritare un figlio simile?
-Almeno prendi le tue cose quando scendi!- lo rimproverò una volta giunti a casa, chinandosi verso la sua cartellina e scorgendo, con gran sorpresa, il meticoloso disegno di una fiammante monoposto da F1, spiccare vivacemente sul secondo foglio.
Colma di stupore e cercando di trattenere una risatina, scompigliò teneramente i capelli chiari del bimbo che l'aveva raggiunta.
-Vuoi andare al circuito?- gli domandò un po' commossa, mentre questo alzava le spalle, annuendo.
Doveva aver fatto sicuramente qualcosa di meraviglioso, per essersi meritata una creaturina simile.

-o-o-o-

Salve! Come va?
Nonostante qualche piccolo acciacco, riesco finalmente ad aggiornare questa benedetta FF, quindi... ecco a voi il secondo capitolo!
Con questo credo di essermi pienamente rifatta dall'atmosfera più amara della scorsa mini-FF! Ed ora...
Ringraziamenti: Toshira_Chan: Grazie del complimenti! Spero ti sia piaciuto anche questo secondo capitolo! Sì, dev'essere stata mooolto dura stare dietro ad un figlio così lunatico.
Un enorme grazie anche a chi ha semplicemente posato lo sguardo su questa storia!
Al prossimo capitolo, cioè l'ultimo!

+AliceWonderland+

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Capitolo 3
*** About a mother, a cake, a birthday... ***


Note: i personaggi presenti in questa fanfic appartengono al loro rispettivo creatore, Masahito Soda. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. Buona lettura!



About a mother, a cake, a birthday...



In gran segreto, tra una pausa di lavoro e l'altra, e di sera, dopo essersi assicurata che Naomi si fosse addormentato, aveva letto e sfogliato quei manuali di cucina per giorni interi, ma senza particolare entusiasmo.
In cucina, Nanako sapeva preparare lo stretto necessario alla 'sopravvivenza', ma per l'ottavo compleanno di suo figlio avrebbe tanto voluto evitare la solita torta acquistata in pasticceria.
-Questo non sembra difficile...- sospirò, infine, poggiando il libro sul tavolo e contemplando l'invitante immagine patinata del dolce scelto.
-Si può sapere perché stai comperando tutta questa roba?- le aveva domandato Naomi, seguendola, annoiato fra gli alti scaffali del supermercato, il giorno dopo -Almeno sapessi cucinareAHI!-.
-Moccioso impertinente- sibilò lei, colpendolo davanti ai commessi e ai clienti del negozio, -E' questa la maniera di rivolgersi a tua madre?-.
E pensare che si stava dando tanto da fare per lui.
Nonostante la sua giovane età, Naomi era abituato a svegliarsi presto anche la Domenica, così, quella mattina, Nanako aveva puntato la sveglia all'alba per potersi organizzare in gran segreto, prima del suo risveglio.
Lentamente, la luce aranciata del sole sostituì quella artificiale della cucina, gettando i suoi raggi limpidi sulla donna, impegnata ai fornelli.
Al termine del lavoro la stanza era un disastro; lei neanche parlarne ma, finalmente, riuscì ad infornare il dolce con gran soddisfazione.
-Ben svegliato!-.
Naomi era appena sceso dalle scale soffocando uno sbadiglio.
-Ma che ci fai già sveglia?- le domandò stranito, prendendo posto a tavola.
Con aria trionfante, Nanako si voltò verso di lui col suo piccolo 'capolavoro' fra le mani, esclamando: -Sorpresa! BUON COMPLEANNO!-.
Il bambino abbassò lo sguardo sul piatto, piuttosto diffidente, anche se doveva ammettere che un gesto simile, da parte della madre, non se lo sarebbe mai aspettato.
-Avanti, soffia ed esprimi un desiderio-;
-Che cosa?-.
Naomi esaminò il dolce in silenzio. L'aspetto non era un granché, tuttavia, ne addentò un pezzo cominciando a gustarlo lentamente.
La madre lo osservava compiaciuta. Quella torta non aveva lo stesso aspetto presentabile di quella sul libro di cucina, ma era certa che il gusto sarebbe stato più che accettabile.

-Hai preso la medicina?-;
-Urgh... sì- biascicò Naomi, alzando il volto pallido e stringendosi la pancia dolorante. Oltre alla torta, gli sembrava di aver vomitato addirittura il suo desiderio.
-Certo che sei proprio una testa dura! Se il dolce aveva un gusto strano potevi dirmelo!- sospirò Nanako, passandogli la mano sulla fronte madida di sudore.
-Faccio quello che voglio. Non mi scocciare, mamma-.
La donna lo guardò basita. Quell'impertinente era arrivato a star male solo per mangiare il suo dolce e farle piacere?
-Ma Naomi...-;
-Mamma- continuò lui, fissandola di sottecchi, -Non ti sbarazzerai di me così facilmente-;
-Ma che stupido, sei!- rise Nanako, udendo lo stomaco del figlio brontolare sinistramente.
-L-la...bacinella!-;
-Aspetta! Che hai intenzione di..! EEEEK!-.
Siamo più credibili come manager e pilota che come madre e figlio; probabilmente, i nostri due orgogli si daranno sempre lotta, tra alti e bassi, però... va bene così, non pensi?

-o-o-o-

Salve! Come va?
Anche questa storia è completata! Quella che io definirei una “degna conclusione”, ma può chiaramente variare da soggetto a soggetto. E' tutto... soggettivo.
Con quest'ultimo capitolo si conclude la micro raccolta di Flashfic dedicate a Nanako e all'infanzia di Naomi.^_^ Mi sono divertita molto a scriverle, e spero che anche voi vi siate divertiti a leggerle. Un grande ringraziamento a chiunque sia passato da queste parti, e a coloro che hanno recensito e inserito la storia fra preferite, ricordate e seguite: Toshira-chan, Kaneda Gonbei, CaMilla Tankian, Isetta, MonamiKacchan, vi ringrazio molto. Che altro dire? A presto!

+AliceWonderland+

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