La Mia Battaglia Più Grande

di MitsukiAngel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Mia Battaglia Più Grande ***
Capitolo 2: *** Affrontare La Realtà ***
Capitolo 3: *** La Speranza ***
Capitolo 4: *** Non Può Finire Così ***
Capitolo 5: *** Per Non Dimenticare ***



Capitolo 1
*** La Mia Battaglia Più Grande ***


La mia battaglia più grande

 

 

Urla,confusione,rumori acuti che si ripetono ininterrottamente nella mia testa,un lungo grido proveniente non molto lontano,un ghigno perfido e poi più niente,buio.

 

Sentii un male lacerante alla testa quando finalmente riuscì a risvegliarmi,la mia vista ancora un po’ sfocata riuscii a farmi riportare alla realtà che mi circonda in quel momento: una stanza d’ospedale.

Mi guardai intorno come per riuscire a capire cosa sia veramente successo,cosa mi abbia portata in quel luogo spento. I miei occhi si fermarono a guardare al mio fianco,su un massiccio comodino ligneo sul quale era posto un mazzo di fiori che ha catturato subito la mia attenzione.

 

Deve avermeli mandati lui.

 

Pensai subito a Ron, e alla dolcezza con la quale doveva avermeli portati e sistemati nella mia stanza mentre aspettava speranzoso che mi risvegliassi dal mio sonno. Sì,doveva essere per forza così.

Con tutta la forza che poteva possedere una ragazzina appena svegliatasi dopo una lunga battaglia con i mangiamorte, cercai di tirare su il capo dal soffice cuscino; fu molto più difficile di quanto mi aspettassi.

 

Oh,insomma Hermione devi solo tirarti su da un letto,non devi scalare una montagna!

 

Nello stesso momento in cui mi infuriai con me stessa,sentii dei mormorii provenienti da dietro la porta di quella camera che già odiavo.

 

Che sia…

 

Non persi mai la speranza,fino all’ultimo momento. Ma quando la porta si aprì,quasi silenziosamente,non nascondo che il viso che vidi sorridermi dolcemente mi provocò un po’ di delusione.

 

“Hermione!!” La voce docile della ragazzina entrata appartenevano all’unica amica che sia mai riuscita ad avere. Ginny Weasley,la sorellina del mio migliore amico,nonché mio unico vero amore,possedeva una bellezza fine e delicata.I lunghi capelli rossi le ricadevano sulle spalle liscissimi,il viso ricoperto dalle caratteristiche lentiggini dei Weasley la faceva sembrare ancora più dolce. Tuttavia il radioso sorriso che riuscì scorgerle in viso celava un velo di tristezza,questo lo capii subito,dal primo attimo in cui la vidi varcare la soglia della stanza, anche se non riuscivo a spiegarmi bene il perché.

La vidi avvicinarsi cautamente al letto,quasi per paura di riuscire a farmi male solo avvicinandosi. Ciò che feci mi venne di conseguenza,non volevo che nessuno avesse pietà di me!Perciò cercai di rendere la situazione più normale possibile,lasciandomi alle spalle qualsiasi imbarazzo che si potesse creare.

 

“Ginny!Mi fai un favore?!Aiutami a tirarmi un po’ su questo dannato cuscino… non ne posso più!”

 

Ginny scoppiò a ridere e prese ad aiutarmi a sistemare i cuscini in modo da riuscire a poter stare comodamente seduta,senza sembrare una malata terminale!

 

“Ma che è successo?Sono svenuta per caso?”

 

Vidi subito il sorriso di Ginny sparire,per lasciare spazio ad un’espressione di stupore misto all’imbarazzo della consapevolezza di doverle raccontare i fatti accaduti qualche giorno prima. La rossa si sedette sul letto,accanto alle mie gambe indolenzite,prendendo la coperta con una mano e cominciando a sistemarla come per sviare l’argomento che decisi di intraprendere,forse con troppa leggerezza.

 

“Ginny,che è successo ieri?”

 

Le chiesi delle spiegazioni immediate. Non so perché,ma l’unica cosa che riuscì a focalizzare nella mia mente negli interminabili minuti nei quali Ginny teneva lo sguardo basso,fu il viso di Ron. Quando finalmente Ginny si decise a parlare,forse aveva bisogno di darsi coraggio per darmi una qualche delusione o brutta notizia che avrei dovuto sopportare, mi accorsi che mi tremavano le mani.

 

“Vedi Hermione,in verità non è successo nulla ieri poiché ieri sia tu che Harry e Ron eravate già qui in ospedale!E’ accaduto tutto una settimana fa Hermione…tu… ti sei svegliata solo ora e…”

 

Capì tutto in quell’istante. Non ero semplicemente svenuta,ero rimasta in coma per una settimana!Come era potuto accadere?Chi era riuscito a colpirmi così fortemente?Come stava Harry?

Cominciai a fare mente locale per riuscire anche solo vagamente a ricordarmi come andarono le cose.

Godric’s Hollow,eravamo lì per cercare di recuperare uno dei famosi Horcrux,un attacco dei Mangiamorte ci prese allo sprovvista,grida e duelli infiniti…. E poi?Cosa successe di tanto grave da mandarmi in Ospedale?

 

Su Hermione… pensa!

 

“Ginny,devo aver perso parte della memoria dello scontro con i mangiamorte,aiutami a ricordare!”

 

Non riuscì a ricordare. Avrei dovuto ascoltare lo straziante racconto che mi attendeva.

 

“Ron”

 

Sibilò il nome del fratello con una tale tristezza che ebbi l’impressione di sprofondare.

 

“Vedi Hermione,l’anno passato Harry mi aveva spiegato che Voldemort sarebbe arrivato anche ai metodi più perfidi pur di riuscire a controllarlo. Uno di questi sarebbe stato colpire le persone che amava…ed,ecco.. dopo aver lanciato un incantesimo su di te,che ti ha messa letteralmente KO…”

 

Sarei voluta scappare molto lontano piuttosto che continuare ad ascoltare la fine di quello sgradevole discorso. Pregavo dentro di me che fosse solo una mia stupida impressione che quel freddo resoconto sarebbe finito molto dolorosamente. Avrei voluto urlarle contro e supplicarle di arrivare alla fine,il suo lento raccontare non faceva che incrementare al mia penetrante angoscia.

 

“Per quanto riguarda Ron…”

 

Ginny sospirò,facendo di tutto per non incontrare il mio sguardo. Era immobile.Finalmente quel velo di tristezza nascosto dal sorriso che mi rivolse quando entrò nella stanza era fuoriuscito del tutto,da quel poco che potei vedere,capii che era terrorizzata. Forse neanche lei avrebbe voluto continuare la storia,forse avrebbe voluto solo tornare indietro e far finta che non fosse successo nulla,forse avrebbe voluto solamente dimenticare.

 

“..è in fin di vita Hermione!E’ stato colpito molto più gravemente…”

 

Sentii il mio cuore in gola. La testa cominciò a girarmi e presi a tremare sempre di più. Non vidi o sentii più niente,nella mia mente c’era spazio solo per Ron. Riuscì a sentire la voce lontana e rimbombante di Ginny che chiamava il mio nome,portai la mano alla fronte come per sostenerla dal trauma che aveva appena subito. Il mio fisico non ce la fece a sopportare una tale sconfitta.

Fu il quel momento che mi resi conto che la pena del combattere dei Mangiamorte spietati  non era nemmeno lontanamente paragonabile al sentito tormento del sapere che il tuo unico amore potrebbe non svegliarsi più.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*** Ecco qui!Premettendo che questa è la mia prima ff ,siate clementi per favore!XD

E’ nata come one shot,ma ho decido di lasciare la trama in sospeso e chiedere a voi che leggete se vale la pena continuare!^^

Un grazie alle persone che sono riuscite ad arrivare fin qui XD!

 

Bacio!!

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Capitolo 2
*** Affrontare La Realtà ***


Capitolo 2°. Affrontare La Realtà

 

Un freddo penetrante mi fece rabbrividire. Attorno a me non riuscì a riconoscere nulla: alberi eminenti e innevati mi fecero capire che dovevo essere capitata in un bosco. Presi a tremare come una foglia mentre mi guardavo intorno per capire quale fosse il senso di tutto ciò,un po’ per il freddo straziante che sembrava entrarmi nella pelle,un po’ per terrore dato dal fatto che non riconobbi il luogo in cui mi trovai. Non udii altro che il mio respiro affannoso e misto al fruscio del vento nevoso che mi avvolse. Mentre continuai a pormi milioni di domande rimaste senza nessuna risposta comincia a camminare, fu più difficile del previsto: la neve era alta e ad ogni passo mi sembrò di cadere dentro delle sabbie mobili,che desiderose di portarmi al loro interno,mi spingevano in profondità contro il mio insignificante volere.

Nonostante tutto riuscii a camminare per qualche metro lasciandomi dietro alle spalle un paesaggio che ritrovavo identico a quello che mi aspettava al contrario dinnanzi.

Ad un tratto non vidi più nulla,calò il buio più totale e mi sentì cadere completamente nel vuoto. Mentre la forza di gravità mi trascinava possentemente in chissà quale altro luogo sempre più oscuro,non potei fare a meno di lanciare un urlo,un grido straziato e stanco,carico di terrore e stupore per tutto ciò che mi successe in pochi secondi.

Continuai a precipitare fino a quando non riuscii a sentire di nuovo qualcosa sotto il mio corpo. La forza con la quale caddi nel vuoto si manifestò anche nel dolore che il mio fisico risentì,una volta aver realizzato di essere finalmente di nuovo a terra.

Il buio,tuttavia, perdurava e io non seppi più come comportami,poiché non riuscii a capire nemmeno dove fossi e come potessi muovermi.

Ad un tratto un faro di luce abbagliante illuminò un punto preciso ad una distanza abbondante dalla mia posizione, riuscii a scorgere solo una confusa figura umana. Fui subito incuriosita,perciò cominciai ad avvicinarmi mentre la corporatura si faceva sempre più vicina e in un certo senso anche famigliare.

Iniziai a preoccuparmi.

 

“Non può essere…”

 

Non potei non riconoscere la sua fisionomia e il lineamenti  man mano che finalmente riuscivo ad avvicinarmi.

 

“RON!”

 

Presi a correre con tutta la forza che avevo,non potei sprecare nemmeno un secondo ad esitare,Ron era steso a terra,avvolto nel buio,così debole e indifeso.

Quando in fine riuscii a raggiungerlo non ebbi più fiato per dire alcuna parola, mi misi in ginocchio all’atroce visione che i miei occhi dovettero sopportare. Una lacrima mi solcò il viso mentre con la mano mi avvicinai ad guancia pallida,ma il gelo mortale della sua pelle me la fece ritrarre di colpo.

Senza neanche accorgermi cominciai a singhiozzare e di colpo le lacrime sul mio viso parevano fiumi in piena. Mi piegai sul suo pallido corpo supino,continuando a piangere dalla disperazione lo abbracciai come per fargli forza e aiutarlo a risvegliarsi da una morte certa.

 

“Ron,non farmi questo!Ron ti prego… non puoi lasciarmi…”

 

Le mie parole scorsero insieme alle lacrime incessantemente. Continuai a ripetere la stessa frase tante,tante e tante volte senza rendermi conto,che non sarebbe servito a nulla.

 

“Non mi lasciare”

 

Poi la luce svanì a poco a poco,e con lei anche la mia speranza di riportare al mio fianco il mio Ron.

 

Di nuovo buio pesto.

 

Una forza sconosciuta mi prese in vita e io non feci altro che continuare ad urlare l’unica cosa che per me in un quel momento avesse senso:

 

“RON!”

 

 

 

“Hemione,tesoro!E’ tutto ok?”

 

Non realizzai subito in che stato dovetti essere ridotta,ma mi fu quasi subito comprensibile dall’espressione inquietata di mia madre, che non dovessi essere nelle migliori condizioni.

Mi sentii stringere la mano, il che mi trasmise tutta la preoccupazione di mia madre in quella assurda situazione. Gliela strinse di conseguenza.

Mi portai le mani alla viso guardandomi attorno,ero terribilmente sudata,ancora una volta seduta in quel letto d’ospedale senza la minima idea di cosa mi stesse succedendo.

 

“Ehy… hai avuto un incubo probabilmente!Non è così?”

 

Il sorriso affettuoso di mia madre mi fece sentire un po’ più sicura e,nello sconforto più totale,mi accorsi che stavo ancora piangendo.

 

Era solo uno stupido sogno.

 

Tirai un sospiro di sollievo e restituì il sorriso a mia mamma,che sembrava sempre più preoccupata dal mio strano comportamento. Le presi ancora più saldamente la mano e la tirai verso di me per poterla abbracciare,era tutto quello di cui avevo bisogno in quel momento: affetto e comprensione.

 

“Scusa,ti ho fatta preoccupare.. era solo un brutto sogno…”

 

Mi asciugai le lacrime e spostai lo sguardo sui miei fiori che rimasero sul comodino per tutto il tempo.

 

Che illusa.

 

Mi resi conto in quel momento che non poteva avermeli mandati lui. Era in fin di vita, e anche se fosse stato bene,l’idea di Ron che mi mandava dei fiori era una probabilità così lontana dalla realtà che non potei fare a meno di ridere di me stessa e della mia ingenuità.

D'altronde fu anche colpa mia se mi trovai in quella situazione,non fui mai stata capace di esternare i miei sentimenti per nessuno,figuriamoci per Ron.

C’era una probabilità che il ragazzo del quale era sempre stata segretamente innamorata non si sarebbe svegliato,che non avrei potuto più neanche litigarci, e sarebbe successo tutto senza che potessi dire al diretto interessato che cosa provai dal primo momento in cui mi resi conto di essere persa per lui.

 

“Ti piacciono?Li ha portati papà stamattina!”

 

Lo sapevo.

 

“Bellissimi,davvero!Dov’è ora papà?”

 

Cercai di cambiare discorso in fretta,la consapevolezza di aver sbagliato ed essermi comportata così stupidamente davanti ad una probabilità inesistente,mi faceva male.

 

“E’ a lavoro tesoro. Verrà stasera a trovarti”

 

Sentii le parole di mia madre molto lontane e confuse. E come se niente fosse annuì dolcemente alle parole che udii e feci per alzarmi dal soffice letto che già mi aveva dato tanta pena.

 

 

“Come sta Ron?Si è svegliato?”

 

“Non ne ho idea..ma…”

 

Scoccai un bacio sulla guancia a mia madre e le chiesi di accompagnarmi fino a destinazione poiché ero ancora troppo debole per poter camminare completamente da sola. Feci un sospiro di incoraggiamento per me stessa.

 

“Dove credi di andare?”

 

“A fare i conti con me stessa”

 

Coraggio Hermione, non puoi aggrapparti sempre alla speranza.E’ ora di affrontare la realtà.

 

 

 

 

**Eccomiiii!!Innanzi tutto volevo ringraziare le persone che si sono armate di pazienza e hanno letto e lasciando delle recensioni più che positive mi hanno spronata ad andare avanti a scrivere!^^ GRAZIE!

Per quanto riguarda questo capitolo lo so, è un po’ angosciante ma spero di non aver annoiato nessuno e che vi piaccia come è piaciuto il primo!>.<

Ah,scusate i miei errori di battitura!La dislessia da tastiera non si smentisce mai!XD

Bacio!**

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Capitolo 3
*** La Speranza ***


Capitolo 3°. La Speranza

 

Fu quella la prima volta che vidi il lungo corridoio dell’ospedale dove ero costretta a stare, e di certo le pareti bianche e l’aria infelice di quel luogo non aiutarono a migliorare il mio pessimo umore.

Da lontano riuscii a riconoscere due sagome che abbracciate fra loro,si strevano dolcemente,per farsi forza l’uno con l’altra, due sagome che scoprii essere appartenenti a Harry e Ginny.

 

“Hermione,che ci fai in piedi?”

 

Ginny però,nonostante fosse sul punto di scoppiare a piangere, si preoccupò subito di me.

 

“Non preoccuparti Ginny,sto benissimo!Mia madre mi ha accompagnata per un po’,ma visto che ce la facevo….Harry!!”

 

Non finii la frase ma abbracciai il mio migliore amico,che sembrava molto contento di vedermi in piedi dopo giorni e giorni sonno profondo.

 

“Hermione,sei venuta per Ron non è vero?”

 

Lessi perfettamente la nota di malinconia con la quale fece riferimento al suo miglior amico, io abbassai un po’ lo sguardo,non avevo bisogno di un altro motivo per piangere.

 

“Sì… come è la situazione?”

 

Perché diavolo l’ho chiesto?Mi fa male saperlo.

 

“Nessun miglioramento dicono… non si è ancora svegliato.”

 

Ginny si appoggiò al muro e si passò una mano nei suoi capelli rossi. Non osai immaginare come una sorella si potesse sentire al solo pensiero di perdere un fratello con il quale era cresciuta,certo litigavano spesso e Ron era sempre un po’ scontroso nei suoi confronti, ma si volevano un bene infinito.

Ci fu un lungo momento di silenzio, ad interromperlo fu il cigolio della porta che aprendosi fece uscire il signor Weasley con un’aria decisamente distrutta. Ebbi una stretta al cuore,se il male di una sorella doveva essere lacerante,quello di un genitore non si sarebbe mai potuto spiegare.

Istintivamente mi chiesi dove fosse la signora Weasley,ma la risposta alla mia futile domanda venne dopo pochi attimi.

 

“La mamma?”

 

Fu Ginny a chiedere al signor Weasley in che condizioni fosse la moglie.

 

“Come?Ah.. si certo,la mamma è dentro.. non credo abbia intenzione di allontanarsi per ora.”

 

Certo,la capii all’istante.La povera signora Weasley non aveva intenzione neanche per un attimo di lasciare il figlio solo in un momento del genere. Sentii il signor Weasley molto distante e distaccato,il tono di voce era profondo e lasciò pensare alla stanchezza con la quale doveva passare giornate intere consapevole della condizione di suo figlio. Ginny mi fece cenno di entrare nella stanza, a malincuore mi diressi verso la porta, come vorrei non averlo fatto.

Capii subito che l’immagine di Ron disteso supino sul letto,il suo volto pallido,l’aria smorta e la signora Weasley che,seduta accanto al figlio,gli accarezzò dolcemente la mano non l’avrei dimenticata tanto facilmente. Avrei voluto solo piangere e abbracciarlo, quella era la realtà, non uno straziante incubo,non una stupida immaginazione,Ron Weasley era davvero steso sul quel letto in fin di vita.

 

“Mamma perché non vai a riposarti?”

 

Furono queste le ultime parole che riuscii a sentire dello spiacevole discorso che ebbero Ginny e sua madre in quei minuti.

Io stavo immobile,lo sguardo fisso su Ron. Chissà quali pensieri o idee continuarono a venirmi in mente in quel momento, pensieri di cui non ricordo niente. La mie mente osservava,meditava e rimuoveva ogni tipo di pensiero.

 

La mia mente fu annebbiata dal dolore…

“Hermione..”

 

Ancora una volta fu una voce femminile che mi riportò alla realtà, Ginny mi disse che stavano portando la madre a riposarsi poiché era sconvolta da tutta la situazione creatasi.

 

“Se vuoi restare un po’… “

 

Certo che voglio restare,che domande.

 

Le mie labbra si aprirono ma non ne uscì praticamente nulla,mi limitai a fare cenno col capo e ad aspettare che tutti se ne fossero andati per poi camminare verso la sedia dove qualche attimo prima c’era la signora Weasley.

Mi sedetti con calma, senza mai distogliere lo sguardo su Ron, forse fu una delle stupide illusioni che la gente in queste situazione si fa. Non volevo distaccare lo sguardo dal mio Ron perché speravo fino all’ultimo che si sarebbe svegliato da un momento all’altro.

Non seppi mai che cosa mi fece sperare così immensamente, forse l’amore senza confini che provai sempre per lui riuscii a tenermi così lontana dalla realtà?

 

Che ci faccio qui?

 

Non si sarebbe svegliato di certo anche se fossi rimasta lì accanto fino all’ultimo istante. Questa cosa mi innervosì notevolmente. Perché accidenti non potevo fare nulla??

Inaspettatamente feci un piccolo sorriso.

 

“Riesci a farmi innervosire anche senza parlare Ronald Weasley!”

 

La mia piccola risata echeggiò nella stanza, facendomi intristire e innervosire ancora di più.

Scoppiai a piangere in un pianto nervoso,stanco e tormentato. Avevo ben preso il viso coperto di lacrime che scesero incessanti.

 

“Perché mi fai questo Ron?Svegliati ti prego… ti prego…”

 

Mi uscirono appena le parole, tra i singhiozzi riuscii a dire le due parole che avrei dovuto avere il coraggio di dirgli quando era ancora il vecchio Ron rompiscatole.

 

“Ti amo..”

 

Ripetei quelle parole tante e tante volte, e giuro che le avrei ridette all’infinito.

 

Codarda.

 

Quando fu veramente il momento di confessargli il mio amore non ho avuto mai il coraggio, e in quel momento che cosa stavo facendo?Mi nascondevo nell’orribile vergogna di non aver saputo dirgli niente in tutti gli anni passati insieme prima e usai come scusa il fatto che non potesse sentirmi per farmi coraggio.

 

Sei ridicola.

 

Mi feci ribrezzo. Ron stava morendo e io pensavo a me stessa e a levarmi un peso che sopportavo da troppo tempo, e forse fu proprio quello il motivo per cui piangevo così terribilmente, non riuscii a capirmi.

Sono sempre sempre la prima del mio anno,ma non riuscii mai a capire che cosa successe dentro di me in quel momento.

Possibile che dopo tutto riuscii a pensare solamente me a stessa?Ero davvero così egoista?

 

“Ti amo Ron.”

 

Gli presi la mano gli diedi un bacio tra le lacrime salate,che continuarono a scendere, quando sentii la porta dietro di me aprirsi non mi mossi di un millimetro, non mi interessava veramente chi entrò in quel momento, chi mi toccò lievemente la mano sulla spalla e pronunciò il mio nome.

 

“Hermione…”

 

Fu in quel momento che mi sentii davvero persa. Cosa stava succedendo?Eravamo tutti e tre lì,in quella stanza, insieme come sempre. Solitamente insieme ci saremmo sentiti forti e nessuno ci avrebbe fermati, ma in quell’occasione sentii mancarmi qualcosa.

Mi sentii prendere la mano,Harry me la stringeva per farmi forza e probabilmente per fare forza anche se stesso.

Un’altra immagine che non avrei dimenticato per nulla la mondo: noi tre ancora insieme per farci forza, per superare anche questo momento stando uniti.

Mi alzai e vidi il volto del mio amico rigato da una lacrima, non esitai ad abbracciarlo forte e a trasmettergli quella poca forza che mi rimaneva ancora in corpo.

Uscii dalla stanza a malincuore,Harry camminava dietro di me.

 

“Ne uscirà Hermione,ne sono certo…”

 

Mi limitai a fare un mezzo sorriso,e ad appoggiarmi sul muro stravolta. Osservai in lontananza la famiglia Weasley al completo, per la prima volta li vidi silenziosi,ma seppi da subito che erano sempre speranzosi.

 

Certo,il mio Ron è forte!

 

Autoconvinzione?Non mi importò.

 

“Lo so Harry.”

 

Lo sguardo di Harry cambiò improvvisamente,non ebbe più l’espressione tra il confuso e lo speranzoso, fu piuttosto lo sguardo di qualcuno che si ricorda qualche cosa improvvisamente.

 

“Hermione,credo sia arrivato il momento di consegnarti una cosa…”

 

 

 

 

 

**Fine terzo capitolo!!>.< Sempre con una questione in sospeso, mi piace troppo il filo di suspance  alla fine di un capitolo!!XD Lascio a voi immaginare cosa Harry dovrà dare ad Hermione!No no.. non vi preoccupate,non è un triangolo d’amore XD ¬¬

Comunque grazie mille per tutte le recensioni e continuate e lasciarle, mi piace leggere le vostre opinioni e perché no,anche le critiche(ma non trucidatemi please >//<) e così migliorare di capitolo in capitolo!^^

Alla prossima!!Bacio!!

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Capitolo 4
*** Non Può Finire Così ***


Capitolo 4. Non Può Finire Così

 

 

Io e Harry andammo alla Tana ,sotto consenso dei miei genitori e la gentile guida di Ginny. La casa sembrava così vuota e insignificante senza Ron, tutto pareva avere un significato totalmente diverso da quel che di solito percepivo nell’atmosfera dell’abitazione dei Weasley.

 

“Dobbiamo andare di sopra, nella stanza dove i Weasley mi hanno accolto per questi giorni.”

 

Ginny non se lo fece ripetere due volte e ci portò dritti nella camera dove solitamente stavano i due amici. Entrati nella stanza,mi sedetti sul letto di Ron e con la mano sfiorai le sue cose rimaste sul comodino, un sorriso malinconico apparve sul volto della sorella vedendomi scrutare con malinconia la stanza.

Harry stava frugando frettoloso nel suo baule scolastico, dove teneva tutti gli oggetti a lui preziosi, tra i quali riconobbi subito la sua splendente Firebolt spiccare fra le altre cose. Lo vidi tirare un sospiro e girarsi verso di me con una lettera nelle mani.

 

Continuavo a non capire..

 

Harry si avvicinò a me guardando con strano interesse la lettera che mi stava per consegnare, prendendola tra le mani cominciai a domandarmi cosa significasse.

 

“U..una lettera?”

 

Se ci ripenso ora,fui davvero ingenua a non capire subito di cosa si trattasse, Ginny mi guardava stranita ma del tutto consapevole di quel che conteneva, Harry si limitò a sorridere.

 

“Sì,insomma.. è chiaro che non può essere mia no?”

 

Ron?

 

Possibile che Ron mi avesse scritto una lettera?Ma come??Era in coma.. insomma doveva averla scritta prima che succedesse il fatidico fatto, ma cosa doveva volermi comunicare?Ron non è mai stato un tipo di poche parole, perché non dirlo a voce se aveva tanta fretta?

Continuai a guardare la lettera con espressione assente, non ero sicura di volerla aprire.

 

“Harry, perché non andiamo a fare un giro?Insomma… c’è il sole…e Hermione…”

 

La scusa di Ginny non ingannò né me né Harry, che però prese al volo l’occasione per lasciarmi sola nella stanza a fare i conti con la mia inattesa lettera.

Girai piano la lettera e mi accorsi che c’era una piccola scritta sulla parte posteriore.

 

 

Per Hermione

 

 

Era l’inconfondibile calligrafia di Ron, distratta e a tratti incomprensibile. Non ebbi più dubbi sul mittente della lettera.

Quando mi decisi ad aprirla mi tremavano le mani, ero talmente spiazzata che non riuscii nemmeno a presumere che cosa avesse voluto comunicarmi . Non ebbi neanche il tempo di guardare la frase iniziale del lungo foglio che la lettera conteneva,che già cominciai ad avere il magone in gola.

 

 

Cara Hermione,

Probabilmente quando leggerai questa lettera, io non ci sarò più.

So a cosa stai pensando: Ron che mi scrive una lettera?E’ uno scherzo? E non ti meravigliare se ho centrato in pieno, ti conosco molto più di quanto tu possa pensare.

E’ probabile che tu ti stia chiedendo cosa avrei voluto dirti dandoti questa lettera, non temere .. lo capirai qualche riga più in giù.

In verità non so nemmeno se la lettera ti arriverà mai, quando ne ho parlato con Harry non ha voluto sentire ragioni, non vuole pensare a quella piccola probabilità che io possa morire in questa ultima guerra, e un po’ lo capisco, ma non si può sempre vivere sognando no?Bisogna affrontare la realtà e cominciare a crescere.

Affrontare la realtà… forse non sono la persona più indicata per poter dire una cosa del genere, poiché io non so nemmeno cosa voglia dire affrontare la realtà. Mi sono sempre nascosto, Hermione.

Da cosa?Da tutto. Il fatto di nascondermi dietro al mio amico famoso per essere finalmente qualcuno, vivevo nell’ombra dei miei fratelli più grandi e sicuramente più in gamba di me, nascondevo la parte di me continuava a ripetermi che dovevo decidermi ad andare avanti con te, che dovevo smetterla di fare il bambino capriccioso e dirti quanto mi sei sempre piaciuta.

Sì, non fare quella faccia dai .. infondo lo sai anche tu che è così!Siamo sempre stati così vicini e così maledettamente stupidi!Fingevo di non capire i miei sentimenti per te e tu, orgogliosa e vendicativa, opprimevi i tuoi sentimenti , forse per paura di frantumare la meravigliosa amicizia che ha sempre unito me,te e Harry...

Se solo potessi tornare indietro Hermione, ti sfiorerei dolcemente il viso e ti bacerei per farti capire quanto ti ho amato e quanto ancora ti amo. Se solo potessi tornare indietro urlerei al mondo intero quanto io ami la ragazza meravigliosa quale sei.

Non ho mai capito che cosa veramente mi piacessi di te, ma per il semplice fatto che ai miei occhi sei assolutamente perfetta.

Non riesco a dire cosa adoro di te perché mi riesce difficile capire cosa meriti di più le attenzioni della gente, se la tua bellezza particolare ed elegante,o la tua spiccata intelligenza e il tuo incredibile sapere sempre tutto.

Io voglio che tu sappia, che sei la persona migliore che abbia mai conosciuto.

Io ti stimo e non sai quante volte ho pensato di voler essere esattamente come te, che sai fare sempre tutto nel migliore dei mondo, che sei riuscita persino ad accettarmi per quello che sono.

Non ho mai avuto una grande stima di me stesso, ho anche un pessimo carattere e lo riconosco. Non riesco a pensare di essere bravo in qualcosa, e forse non riuscirò mai a raggiungere il massimo da me perché qualunque cosa io faccia,non riuscirò mai a pareggiare con gli altri.

Ma in fondo non mi dispiace sai?No, affatto.. perché io ho il mio carattere e la mia personalità, penoso e insopportabile,lo so, ma sono così e non posso cambiarmi. Perciò a volte mi costringo a nascondermi dietro alla corazza che mi sono costruito con le mie mani, ma lo faccio perché voglio che la gente impari a conoscermi, voglio che la gente mi tolga da davanti lo scudo che tengo così saldamente e mi dica: mi piace lo stesso.

Solo poche persone ci sono riuscite, ma sono persone che amo e con le quali ho vissuto momenti meravigliose.

Una di queste persone mi ha insegnato tante cose,ma  prima fra tante, mi ha insegnato ad amare. Mi ha fatto dono di una cosa preziosissima: un amore immenso.

Non ti ho mai ringraziato abbastanza Hermione, anzi a dire il vero non l’ho mai fatto del tutto.. sei stata una delle poche persone che ha saputo conoscermi e amarmi per quello che sono veramente,senza esitare un momento,hai conosciuto anche i lati peggiori di me e sei riuscita a non abbandonarmi mai.

Una delle poche persone che mi ha reso immensamente felice dicendo un semplice: ti voglio bene.

So che lo fai nonostante tutto e ci tengo a dirti che fra i tanti motivi del mio amore per te…

 

…ti amo perché mi fai sentire speciale…

 

So, nel profondo del cuore,che mi hai sempre voluto dimostrare che anche tu provavi un grande sentimento nei miei confronti. Ma ciò non vuol dire che se io nel momento in cui stai leggendo la lettera sarò morto, tu non debba andare avanti per la tua strada.

Voglio che tu continui ad amare e,con l’amore e la passione che ti hanno sempre caratterizzata, continui a crescere per diventare una splendida donna. Mi sono sempre divertito ad immaginarci da grandi,mi divertivo a pensare a come saremmo diventati fisicamente e a quali eccitanti avventure ci sarebbero state nella nostra vita.

Immaginavo te e Harry diplomarvi e diventare due magnifici auror, ti vedevo diventare sempre più bella ogni giorno che passava e a fare i conti con gli ammiratori che ti sarebbero girati intorno rischiando di provocare la tua ira, e io so benissimo come quali conseguenze può avere non è vero?

Ma… la sai una cosa Hermione?Non riuscivo a vedere un brillante futuro lavorativo per me, non riuscivo a scorgere alcuna bellezza fisica, l’unica cosa veramente chiara e sicura nel mio futuro, eri tu. Anche se pensavo che non saresti mai stata mia, ero(e lo sono tuttora)consapevole che il mio amore per te non sarebbe finito.

Dovunque e con chiunque tu sia, il mio amore per te ti accompagnerà sempre.

Siamo giunti al termine della mia lettera e spero vivamente di averti potuto mostrare cosa ho dentro e cosa non sono mai riuscito a dirti in tutti questi anni. Non odiarmi…

 

Ti ho amata, Ti amo e Ti amerò per sempre.. 

                                                  

 

                                                              Ron

 

 

Il cuore mi batteva a mille e le lacrime sembravano fiumi in piena, quando finii di leggere la lettera, singhiozzavo. L’amore che provavo per Ron era sempre stato ricambiato, ero solo troppo cieca e orgogliosa per poterlo capire.

Ero confusa e mi sentivo tremendamente in colpa, ma nello stesso tempo continuavano a rimbombarmi le parole di Ron nella testa e continuavo a capire quanto mi sarei persa se Ron fosse davvero morto.

Non poteva finire proprio nel momento in cui tutto le sembrò chiaro, Ron mi amava e non ha mai avuto il coraggio di ammetterlo, eravamo esattamente nella stessa posizione e non ero mai riuscita a capirlo.

Mi sdraiai sul letto e,sciogliendomi in lacrime,continuai a leggere tante e tante volte le parole che Ron scrisse su quel foglio di carta.

Passarono minuti,forse ore, e io ero ancora sul letto e non mi stancavo mai di rileggere l’amore di Ron nei miei confronti, quando vidi sulla porta Ginny sulla porta che mi guardava con gli occhi pieni di lacrime.

Mi alzai e,disperata,andai ad abbracciarla, tenendo sempre in mano la lettera continuavo a stringerla e a piangere.

 

“Shh,calma Hermione…era di Ron la lettera vero?”

 

“N-non po-può m-orire Gin…”

 

Balbettai delle frasi sconnesse ma lei continuava a stringermi.

 

“Lo amo Ginny, io lo amo”

 

Fu l’unica cosa che riuscii veramente a dire e ,asciugandomi le lacrime, continuavo a cercare conforto in quell’abbraccio quasi fraterno.

 

“Lo so..”

 

Sapere che Ginny era pronta a starmi vicina non migliorò di molto la situazione, non riuscivo a smettere di piangere e disperarmi..

 

Non sarebbe potuta finire così.

 

 

 

 

 

 

***Ehhhhh si!Non può finire così ç___ç Vi confesso che scrivendola mi sono scese le lacrimuccie!!*.*Comunque per tutti quelli che mi hanno chiesto se Ron morirà, vi consiglio di leggere il prossimo capitolo,perché sarà l’ultimo!^^ Ebbene sì, pochi capitoli.. perché se no diventa veramente pesante come situazione!Anche per la povera Hermione XD

Ringrazio come al solito la gente che recensisce e che riesce a leggere tutti i capitoli XD E ringrazio le persone che mi hanno dato dei consiglio sui tempi verbali (se trovate qualche verbo inesistente è perchè sono distratta e la dislessia da tastiera è una malattia incurabile purtroppo XD Non mi invento i verbi per hobby!!)Spero di non annoiarvi.. e grazie ancora!^^

Baci!***

 

 

 

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Capitolo 5
*** Per Non Dimenticare ***


 

 

Capitolo 5. Per Non Dimenticare

 

 

 

“Mammaaaaaaaaaa!!Noah mi prende in giro!”

 

“Noah,smettila di prendere in giro tua sorella..”

 

Il piccolo Noah fece una linguaccia alla sorella, mentre i genitori li guardavano giocare,orgogliosi dei magnifici figli che erano riusciti a crescere.

 

 

 

*

 

 

Hermione posò la penna,mentre con occhi sorridenti e soddisfatti guardava una pagina del quaderno che sfiorava lentamente. Si sentì poggiare una mano sulla spalla, che girandosi scoprì essere dell’uomo che aveva amato,che aveva sposato e dal quale aveva avuto due bambini meravigliosi.

 

“Quando ti deciderai a farmi leggere quello che scrivi?”chiese lui con tono scherzoso.

 

Lei si alzò,e nascondendo il piccolo dietro la schiena gli diede un piccolo bacio sulle labbra.

 

“... quando avrò finito!Non vorrai mica leggere a metà vero?”

 

Lui le diede piccolo bacio prima che qualcuno li interrompesse. Da qualche anno a questa parte in quella casa era un continuo rincorrersi e litigare fra i piccoli della famiglia, un dolcissimo tormento che entrambi i genitori sapevano sarebbe durato ancora a lungo.

 

“Papà!Ci porti al parco?”

 

“Cosa?Ma ci siamo stati ieri al parco, è così divertente?” rispose sorridente il padre.

 

“Sìììì!”

 

I bambini gridarono in coro , e cominciarono a salterellare attorno al padre non lasciandogli altra scelta.

 

“E va bene.. forza campione,principessa… a prepararvi che è già tardissimo e tra poco fa buio”

 

Pochi minuti dopo Hermione si godeva lo spettacolo meraviglioso: i suoi due uomini e la sua piccolina si allontanavano da casa per andare a giocare al parco, ed erano veramente felici.

 

 

 

*

 

 

Due Mesi Dopo

 

 

Un debole spiraglio di luce entrò nella camera da letto, Hermione si accingeva a cominciare un giorno decisamente speciale.

Senza aprire gli occhi, tastò al suo fianco ma senza nessun risultato: il letto era vuoto.

Sentì delle voci provenire dalla cucina,così si decise ad alzarsi per andare a vedere cosa stessero combinando in sua assenza.

Con aria un po’ assonnata entrò in cucina, per assistere ad una piacevole scena che le ricordò molto le domeniche in famiglia dei film: un sole splendente fuori dalla finestra,un delizioso profumo proveniente dai fornelli e una tavola imbandita da una colazione incantevole.

Era sconcertata, di certo non si sarebbe aspettata niente del genere, e si ritrovò a pensare se davvero avesse fatto tutto da solo!

Jamie, la figlioletta minore, le corse incontro abbracciandola..

 

“Auguri mammina!!”

 

“Grazie tesoro!” le rispose sorridendo e dandole un bacetto sulla guancia.

 

Dalla porta del salotto fece entrata l’artefice di tutta la meraviglia che si stava letteralmente mangiando con gli occhi, che con un largo sorriso l’abbracciò e le diede un dolce bacio sulle labbra.

 

“Buon anniversario amore mio..”le dichiarò

 

“Auguri a te tesoro” fu la risposta di lei

 

 

Si avvicinò al tavolo e prima che diventasse tutto quasi impossibile per essere vero,si rivolse a Ron scherzosamente.

 

“Abbiamo assunto un cuoco e non ne sapevo niente??”

 

Lui scoppiò a ridere.

 

“No dolcezza, ho fatto tutto da solo… “

 

Si sentì tossicchiare alle loro spalle e entrambi si girarono, scoprendo subito che era stato il piccolo Noah, che guardava il padre con un misto di indignazione e divertimento.

 

“… con l’aiuto di Noah certo!” disse il padre sorridendo e facendogli l’occhialino.

 

Hermione scoppiò in una rumorosa risata, e andando in contro al figlio lo abbracciò e lo baciò.

 

“Grazie anche a te allora,tesoro mio!”

 

Il bambino sorrise e arrossì un pochino. Era così emozionata che probabilmente non si accorse che stava stringendo un po’ troppo a sé il figlio.

 

“Mamma, mi stai strozzando!”

 

Jamie ridacchiò insieme al padre.

 

 

 

*

 

 

Hermione aveva portato i bambini da Ginny Weasley, che gentilmente aveva accettato di tenerli con sé un giorno,per fare si che loro passassero una giornata in pace e senza troppe preoccupazioni. Soltanto loro due,per festeggiare il loro amore sconfinato che li aveva accompagnati fino a quel momento.

I due erano sdraiati sul divano, lei tra braccia del marito,davanti al camino,le accarezzava e capelli. Senza nemmeno accorgersene i loro pensieri ricaddero sui loro figli, con Ginny erano più che convinti che erano trattati nel migliore dei modi, ma un genitore non smette mai di preoccuparsi per i propri figli.

Hermione si si fermò di parlare e si alzò dal divano.

 

“Ehy,aspettami qui.. devo darti una cosa”

 

Lui la guardò allibito, avevano deciso di non farsi regali poiché constatarono che non avevano bisogno di tanti beni materiali, quando potevano dardi un amore così forte.

Hermione gli schioccò un bacio e velocemente si allontanò dal salotto per dirigersi nella stanza da letto.

Tornò dal marito con un piccolo pacco tra le mani, lui si alzò in fretta.. i capelli arruffati e gli occhi sgranati lo facevano sembrare ancora un ragazzino.

 

“Hermione.. avevamo deciso..”

 

“No fermo, fammi parlare. Sì, è un pacchetto.. ma all’interno troverai tutt’altro che beni materiali!E’ una cosa che dovevo darti da tempo e alla quale ho dedicato fatica e soprattutto forza d’animo. Non ho mai avuto il coraggio di consegnartelo,ma ora lo devo fare prima che mi penta e decida,ingiustamente, di chiuderlo in cassaforte”

 

Abbassò lo sguardo sorridendo e gli consegnò il pacchetto, lui lo aprì e con enorme sorpresa vi trovò all’interno il tanto sospettato quadernino sul quale Hermione aveva speso tanti pomeriggi, quando i bambini le lasciavano un attimo per riprendere fiato.

Per quasi 10 anni l’aveva vista scrivere su quel piccolo quaderno con tanta intensità,che gli aveva fatto venire un’enorme curiosità e alla fine arrivò a pensare persino di leggerlo di nascosto, inutile dire che non lo fece mai, il rispetto era uno dei pilastri su cui si basava la loro relazione.

Aprì la prima pagina e riconobbe subito l’ordinata e stilosa calligrafia della sua donna.

 

 

 

 

 

La Mia Battaglia Più Grande:

La Storia della Nostra Vita.

 

Un racconto di Hermione Weasley

 

Per non dimenticare…

 

 

 

Hermione passò 10 lunghi anni china su quel quaderno,nel quale cominciavano a notarsi i segni del tempo, a scrivere la storia della sua meravigliosa vita. Una vita che le donò tutto ciò che una donna potrebbe desiderare,una vita che le diede anche tante sofferenze portandola però a diventare sempre più forte e far tesoro dei suoi sbagli, una vita che la rese la donna splendida che era diventò con gli anni.

Quella vita,le regalò un amore sconfinato, che più volte aveva temuto di non poter più rivedere,ma che il destino decise di renderlo ancora più saldo e maturo.

 

 

Ron Weasley si risvegliò qualche giorno dopo che Harry consegnò la lettera ad Hermione, contro ogni previsione e con grande sorpresa di tutti quanti.

Hermione riuscì finalmente a dichiarare il suo amore al ragazzo poco dopo che uscì dall’ospedale.

Ron Weasley e Hermione Granger si sposarono a 22 anni, dopo che ai 18 riuscirono a distruggere Voldemort insieme a Harry Potter, ridando nuove speranze al mondo magico,e dal loro matrimonio nacquero due figli stupendi, Noah (il bimbo maggiore ) e Jamie (l’ultima arrivata) che furono il più bel frutto del loro amore.

 

 

Quella sera passarono tutta la notte sul loro divano,davanti al caminetto a leggere il libretto che Hermione donò a Ron, a ridere sugli episodi divertenti e ad emozionarsi leggendo le vicende più tristi e malinconiche…

 

 

…pagina dopo pagina,ripercorrendo storia della loro vita…

 

 

The End

 

 

 

 

 

*** Eccoci qui!Che dite??Piaciuta la fine??Spero tanto di sì… a me piacciono le storie drammatiche e strappalacrime, ma adoro altrettanto un bel lieto fine!Sopratutto per una coppia che amo alla follia, e che credo che molti considerino la coppia perfetta.

Spero tanto di non avervi annoiato e ringrazio come al solito le persone che hanno avuto la pazienza di leggere fino alla fine e chi mi ha lasciato una recensione >.< 

Ringrazio in particolar modo mia moglie FRA(uahah..XD) che ogni volta mi sopporta e legge le mie ff!Le voglio un sacco di bene, con lei ho scoperto che anche le amicizie a distanza possono essere vere,ma soprattutto che se cambiassi orientamento sessuale sarei la prima a fare la fila per stare con lei!!!!XDDDD

Ringrazio anche Marcolino mio *.* che,come la Fra, mi sopporta e supporta sempre, e che è la mia prima ispirazione per la scrittura!^^  Ah, domani facciamo un anno … Fatemi gli auguri nèè!*O*

Ma,l’ultimo capitolo di questa mia prima ff è dedicata alla mia sorellona Vale(Nonche Vale82!!XD) che sta per partire per Londra e lasciarmi da sola in questa casa di pazzi °_°’’

Stronzilla ti voglio bene, anche se non vorrei che partissi perché mi mancherai un sacco, so che per te questa cosa è importante.. perciò vivi questo momento al meglio e cerca di non pensare alle persone che vogliono ostacolare la tua vita… questo è il tuo momento, e non fare la scema con gli inglesotti che spiffero tutto ad Alba!XD

Ah, vedi di tornare con un sacco di regali U_U’’ XDD Ti vi bi zia!!

Baci a tuttiiiiii!!!!*__*

 

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