Only Human

di Wolfgirl93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova studentessa ***
Capitolo 2: *** Grifondoro ***
Capitolo 3: *** Compagno di studi ***
Capitolo 4: *** Nella tana delle Serpi ***
Capitolo 5: *** Bryn ***
Capitolo 6: *** Mezzosangue ***
Capitolo 7: *** Mangiamorte ***
Capitolo 8: *** Oliver Grifondoro ***
Capitolo 9: *** Rimproveri ***
Capitolo 10: *** Cicatrice ***
Capitolo 11: *** Perché mi odi? ***
Capitolo 12: *** Hogsmeade ***
Capitolo 13: *** Shopping ***
Capitolo 14: *** Nuova amica ***
Capitolo 15: *** Quidditch ***
Capitolo 16: *** Incontro inaspettato nella stanza delle necessità ***
Capitolo 17: *** Il ballo ***
Capitolo 18: *** Dolore ***
Capitolo 19: *** Crisantemi ***
Capitolo 20: *** Dubbi ***
Capitolo 21: *** Consigli ***
Capitolo 22: *** Lacrime e rabbia ***
Capitolo 23: *** Broken (Parte I) ***
Capitolo 24: *** Broken (Parte II) ***
Capitolo 25: *** Capire ***
Capitolo 26: *** Pensieri ***
Capitolo 27: *** Certezza o no? ***
Capitolo 28: *** Gelosia ***
Capitolo 29: *** Non so amare ***
Capitolo 30: *** Sogno o son desto? ***
Capitolo 31: *** The first time (Parte I) ***
Capitolo 32: *** The first time (Parte II) ***
Capitolo 33: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Una nuova studentessa ***


 

Silente riunì tutti nella Sala Grande per un annuncio, una nuova ragazza sarebbe arrivata nella scuola, il preside fece sedere tutti ai propri tavoli poi iniziò a parlare “Miei cari studenti oggi diamo il benvenuto ad una ragazza, che anche se ha fatto molti dei suoi studi a casa è a livello di voi studenti del settimo anno. Vi prego di farla sentire a casa.” fece cenno dietro alla grande porta dove uscì fuori una ragazza, aveva i capelli neri che le arrivavano fino a metà schiena, era abbastanza alta e aveva dei grandi occhi verdi.

Malfoy la guardava dall'alto in basso soffermandosi sulle sue forme pronunciate, sentii dei fischi d'approvazione da parte di Tyger e Goyle e rise, si mise comodo a guardarla mente sentiva Pansy borbottare qualcosa di incomprensibile.

La ragazza camminava incerta lungo lo stretto passaggio tra il tavolo dei Grifondoro e quello dei Tassorosso, quando arrivò faccia a faccia con preside fece una lieve riverenza e Silente l'abbracciò come si fa come una vecchia amica, intanto nella sala si era alzato un coro di brusii.

Silenzio!” urlò Silente attirando l'attenzione di tutti “Studenti, insegnanti questa è Elettra Grifondoro la nostra nuova studentessa;so cosa vi starete domandando, Grifondoro come Godric Grifondoro uno dei quattro fondatori della scuola, ebbene sì Elettra è la pro-nipote del nostro fondatore.” Tutti i Grifondoro rimasero a bocca aperta a quella notizia.

Silente fece portare dalla professoressa McGranitt il cappello parlante, lo posò sulla testa di Elettra e aspettò il risultato.

“Mmm vediamo, una ragazza molto intelligente, molto forte e persino molto testarda. Saresti una perfetta Serpeverde mia cara.” mormorò il cappello.

Elettra scosse la testa “No tutto tranne una Serpeverde!”

“Va bene tutto tranne una Serpeverde, allora...GRIFONDORO!” annunciò il cappello parlante.

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Capitolo 2
*** Grifondoro ***


 

Gli applausi di tutti risuonarono nella stanza e le guance di Elettra avvamparono.

Silente le indicò il tavolo dei Grifondoro e con un semplice schiocco di dita fece aggiungere un posto a tavola tra Hermione e Ginny, Elettra si incamminò verso il suo posto tenendo lo sguardo basso per l'imbarazzo. Appena arrivò al suo posto fece un dolce sorriso a tutti che l'accolsero con grandi sorrisi e abbracci, si sentiva proprio come a casa e per la prima volta in 10 anni il ricordo di

Oliver non le pesava sul cuore.

Fece conoscenza con tutti gli studenti di Grifondoro ma in particolare con il famoso Harry Potter, Hermione Granger e Ronald Weasley. Mentre chiacchierava con i suoi nuovi amici sentiva lo sguardo insistente di qualcuno su di lei, alzò gli occhi e vide un ragazzo con i capelli biondi che la fissava “Chi è quello?” chiese ad Hermione facendo un cenno verso il ragazzo.

“Quello è Draco Malfoy.” disse con acidità “Un tipo che non ti consiglio di frequentare, è snob, presuntuoso, arrogante e superbo.”

Elettra rise per la descrizione di quel ragazzo, forse aveva quella caratteristiche ma secondo lei c'era qualcosa di oscuro in quel ragazzo, qualcosa di pericoloso, abbassò lo sguardo tornando a parlare con i suoi nuovi amici.

Era il momento delle lezioni, la prima che lesse sulla lista che le avevano dato era “Pozioni” sapeva molte cose a riguardo di questa materia, suo padre le aveva insegnato gli ingredienti e il modo di preparazione di ogni pozione che aveva visto nella sua vita.

Seguì Harry e gli altri nell'aula di Pozioni, si mise seduta ad un tavolo e prese il suo libro mentre il professore entrò.

“Signorina Grifondoro il preside e suo padre mi hanno informato della sua istruzione casalinga, per vedere se è preparata per questo anno le farò delle semplici domande. E' pronta?” chiese Piton guardandola, Elettra annuì leggermente impaurita “Mi elenchi gli ingredienti che servono per fare il siero della verità o Veritaserum.”

La ragazza annuì ripensando agli ingredienti “Gli ingredienti sono: Sciroppo di Elleboro, Sangue di Salamandra, Mandragola, Zanne di Serpente, Asfodelo e Artemisia.”

Piton la guardò stupito “Giusto è ammessa a quest'anno e grazie alla sua risposta esatta 10 punti a Grifondoro.”

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Capitolo 3
*** Compagno di studi ***


 

La lezione di Pozione passò lenta, conosceva già tutte le ricette che il professore dettava ma cercò comunque di stare attenta, finalmente la lezione finì.

Signorina Grifondoro.” Elettra si voltò verso il professore “Dato che è nuova sarebbe meglio che lavorasse con uno studente preparato, le assegno un tutore.” Piton guardò l'intera classe, Hermione sorrise già sapendo di essere la più brava “Malfoy sarai tu a fargli da tutore.” il sorriso di Hermione divenne una smorfia e guardò Malfoy con odio.

Elettra annuì poco convinta di quella scelta ma accettò senza obbiettare, si avvicinò a Malfoy e gli porse la mano “Piacere.” sussurrò timida, il ragazzo le prese la mano con un ghigno.

Bene bene Elettra Grifondoro, alla fine proprio l'erede di Godric Grifondoro viene a chiedere lezioni dal principe dei Serpeverde.” disse ghignando, la ragazza arricciò le labbra e lo sorpassò senza dire una parola.

Aspetta! Hey...Grifondoro!” Draco la seguì e la fermò tenendola per un braccio, Elettra arrossì ma sentì la cicatrice sul polso iniziare a pulsare. Si allontanò subito da lui e lo guardò con gli occhi sbarrati, la cicatrice gli faceva male solo quando era vicina ad un mangiamorte, non era possibile che lui lo fosse.

Draco la guardò corrucciato sembrava che avesse visto un fantasma “Hey? Ci sei? Stai bene?” Elettra lo stava fissando impaurita, le ci vollero alcuni secondi prima di capire le sue domande “Oh cosa? Sì sto bene.” mentì aveva paura ma non poteva dirlo a lui, non a quello che pensava fosse un mangiamorte. “Ora devo andare, ciao.”

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Capitolo 4
*** Nella tana delle Serpi ***


 

La ragazza si dileguò in fretta salendo le scale fino al dormitorio dei Grifondoro, si ritrovò davanti ad un quadro di una una signora che le chiese la parola d'ordine, accidenti nessuno le aveva detto la parola d'ordine, e ora? Rassegnata passeggiò per il castello e prima di accorgersene si ritrovò nei sotterranei davanti alla porta del dormitorio dei Serpeverde, stava per fare dietro-front quando uno voce la chiamò “Elettra, nella tana delle serpi?” Elettra si voltò trovando il ghigno di Draco Malfoy davanti, non si era mai accorta dei suoi occhi, erano color ghiaccio; ogni volta che li guardava sentiva un brivido percorrerle la schiena.

Mi sono persa e sono capitata qui.” ammise Elettra sincera.

Vieni.” Malfoy pronunciò una parola d'ordine e una porta apparì dal nulla, Draco entrò poi voltò verso Elettra “Vieni, non mordiamo.” disse aprendole di più la porta consentendole di entrare. La ragazza entrò e si ritrovò in un salotto dove i colori dominanti erano tutte le gradazioni di verde, il ragazzo la fece accomodare sull'ampio divano davanti al camino.

E' meglio che vada mi staranno cercando.” cercò di sgattaiolare fuori da quel posto, Malfoy la fermò tenendola ferma per una mano, di nuovo quella sensazione.

Che hai? Ogni volta che sei con me cerchi sempre di scappare, non ti mangio piccola Elettra.” Piccola Elettra era il modo in cui la chiamava Oliver; spinse Malfoy contro il muro “Non osare chiamarmi più così! Chiaro?!” Elettra urlò con le lacrime agli occhi, Draco al guardava con un misto di paura e confusione, la ragazza lo lasciò e in fretta uscì da lì.

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Capitolo 5
*** Bryn ***


 

Appena uscì dal dormitorio dei Serpeverde Elettra incontrò la professoressa McGranitt “Signorina Grifondoro dovrebbe essere nel suo dormitorio.”

Elettra si sentì in imbarazzo “Nessuno mi ha detto la parola d'ordine.” ammise arrossendo.

La professoressa di addolcì “Mimbulus Mimbletonia ecco al parola d'ordine. Adesso vada prima di passare dei guai.” Elettra annuì e salì le scale fino al suo piano, arrivò davanti al quadro della Signora Grassa e pronunciò la parola che le aveva detto la McGranitt.

Entrò finalmente nella sala comune e vide Harry, Ron e Hermione mentre chiacchieravano “Elettra pensavamo ti fossi persa.” disse Ron ridendo.

Per un momento mi sono persa e sono finita davanti alla sala comune delle serpi.” disse la ragazza facendo una smorfia, Hermione la imitò e Ron ed Harry scoppiarono a ridere. “Ho bisogno di dormire.” disse Elettra sbadigliando, Hermione le fece scala lungo la scala che conduceva al dormitorio femminile e le indicò la sua camera, era assieme a lei e a Ginny, almeno erano persone che conosceva.

Si mise il pigiama e si affacciò alla finestra, uno stridio la distolse dai suoi pensieri si voltò verso l'origine del suono e sorrise “Bryn!” esclamò Elettra alla vista della sua civetta, l'animale si dimenò nella gabbia e appena lei gli aprì la porticina il volatile uscì andandosi a posare sul suo braccio. “E' stato papà a portarti vero?” domandò retorica mentre lisciava le piume di Bryn . Sbadigliò nuovamente e come sempre quando era a casa, posò Bryn sul cuscino e si sdraiò nel letto, l'animale le andò accanto e dopo poco entrambi si addormentarono.

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Capitolo 6
*** Mezzosangue ***


 

Elettra si svegliò sentendo qualcosa pizzicarle il naso, aprì gli occhi e vide un'ala di Bryn sotto il suo naso starnutì svegliando l'animale e poi lo rimise nella gabbia “Devo andare a lezione e tu non puoi venire.” salutò Bryn poi andò in bagno per prepararsi. Uscì pronta per la lezione e si accorse che erano le 6:30 aveva ancora tempo per la colazione, scese nella sala comune e vide Hermione intenta a leggere un libro “Ciao.” esordì la mora sorridendo ad Hermione.

Ciao Elettra.” la mora si avvicinò alla ragazza e si sedette accanto a lei.

Sai mia madre conosce la tua.” sorrise Elettra

Tua madre è?” Hermione non finì la frase ma fu Elettra a farlo “Babbana.” annuì la mora. Hermione non poteva crederlo non pensava che lei fosse come lei una Mezzosangue, le due ragazze parlarono per diversi minuti poi sentirono dei rumori e videro Harry e Ron scendere appena le videro sorrisero e le salutarono. Era ora della colazione, tutti e quattro assieme andarono verso la Sala Grande, un coro di fischi d'approvazione si alzò quando Elettra entrò nella sala, tutti i ragazzi di tutte le case si voltarono verso di lei ammiccandole, lei si sedette imbarazzata.

Malfoy entrò nell'aula come sempre tutte le ragazze si giravano a guardarlo tutti tranne Hermione Granger e la nuova arrivata, delle voci gli risuonarono nelle orecchie Weasley stava chiacchierando con Elettra “Quindi tua madre è babbana. Wow.” Elettra sorrise annuendo. Malfoy dovette fare appello a tutta la sua forza interiore per non cadere a terra svenuto Elettra Grifondoro era una mezzosangue e lui le doveva anche fare da tutore.

Elettra mangiò tranquillamente mentre un insistente Corvonero continuava a fissarla “Hey El penso che Michael Corner ti stia spogliando con gli occhi.” disse ridendo Hermione.

La mora le diede una gomitata ridendo e arrossendo allo stesso tempo “Ma dai!”

Malfoy stava guardando Elettra e fulminava con lo sguardo Michael che dal tavolo dei Corvonero mangiava con gli occhi l'erede dei grifoni. Theodor Nott stava a fianco del biondo e vide che lo sguardo penetrante del biondo era nella direzione della nuova studentessa “Wow Draco che continui a guardarla così la consumerai.” disse ridendo, l'amico gli lanciò un'occhiataccia e si sedette di nuovo composto.

 

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Capitolo 7
*** Mangiamorte ***


 

Elettra e Hermione uscirono dalla sala grande per andare in biblioteca ma il professor Piton le raggiunse “Signorina Grifondoro pensavo di essere stato chiaro quando ho detto che il suo tutore è Draco Malfoy, la signorina Granger non può aiutarla.” disse serio il professore. Proprio nel momento meno opportuno ecco arrivare Malfoy con Zabini e Nott a seguito “Signor Malfoy dovrebbe badare alla nuova studentessa non starsene con i suoi amici. Se non volete che tolga 50 punti ad entrambe le case dovete collaborare mi sono spiegato?” Elettra e Draco annuirono all'unisono.

Appena il professor Piton si congedò Draco lanciò un'occhiataccia ad Hermione “Su Mezzosangue vai via io e la Grifondoro dobbiamo studiare, senza di te.” il suo ghigno divenne perfido mentre proferiva quelle parole.

Mezzosangue?” sbottò Elettra, Draco annuì

Mezzosangue i figli di babbani.” disse annuendo il biondo.

Le guance della mora avvamparono “Anch'io sono una mezzosangue! Ti crea qualche problema?” gli urlò in faccia, gli occhi della ragazza stavano mandando saette che avrebbero sciolto persino un iceberg.

Malfoy fece il suo solito ghigno e la fronteggiò torreggiando su di lei “Non osare più alzare la voce con me mezzosangue.” sussurrò a poco dalle sue orecchie, un fremito percorse la spina dorsale di elettra era un misto di eccitazione e paura e per la terza volta la cicatrice gli pulsò chiaro segno che quello davanti a lei non era un normale studente; doveva avere delle risposte, lo prese per mano e si incamminò verso una stanza isolata, d'un tratto una porta apparve sul muro e Elettra spintonò dentro Malfoy chiudendo la porta “Cosa vuoi mezzosangue? Non vado con quelle come te.” disse lui ghignando.

Elettra afferrò in fretta la propria bacchetta e la puntò contro la gola del biondo “Sei un mangiamorte?” chiese con gli occhi pieni d'odio, alzò la manica del ragazzo e guardò quel marchio che aveva tormentato tutti i suoi incubi. “Sei un mangiamorte!” ripeté urlando, il biondo annuì spaventato. La ragazza gli indirizzò un destro in pieno naso facendolo sbattere contro il muro. “Ti odio! Odio ciò che sei! E odio tutti quelli come te!” gli urlò ad un palmo dal viso, gli occhi color ghiaccio di Malfoy erano offuscati da un sentimento che raramente si era visto, paura.

Aveva paura che questa ragazza lo avrebbe ucciso ma con suo stupore Elettra si allontanò da lui e andò verso la porta singhiozzando, lei gli aveva quasi spaccato il naso e ora piangeva? Cavolo doveva essere lui a piangere non lei!

Malfoy la guardò confuso, quella ragazza era forte ma nascondeva dentro un grande dolore, proprio come lui. Si avvinò a lei e le posò involontariamente una mano sulla spalla, lei si allontanò quasi come se lui fosse un lebbroso “Vattene o ti ucciderò!” disse la ragazza con gli occhi lucidi, era una promessa lo avrebbe fatto veramente, i suoi occhi non mentivamo.

Draco annuì lentamente e uscì dalla stanza delle necessità e andò verso il dormitorio della sua casa, per la prima volta nessun ghigno si stampò sul suo viso, solo una smorfia di dolore e un naso sanguinante.

 

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Capitolo 8
*** Oliver Grifondoro ***


 

 

Elettra uscì dalla stanza delle necessità con gli occhi umidi, non avrebbe mai più voluto studiare con Malfoy e se lui le avesse ancora rivolto la parola lo avrebbe cruciato fino alla morte. Salì le scale fino alla sua sala comune e appena detta la parola d'ordine entrò e si sedette sul divanetto rosso, sospirò piano e guardò la cicatrice sul polso. Somigliava ad un serpente e in quel momento ricordò il giorno in cui gliel'avevano inferta: erano passati pochi giorni dall'inizio dell'estate e lei e suo fratello Oliver stavano rientrando a casa dopo un po' di spese a Diagon Alley, mentre tornavano a casa furono bloccati da delle urla e da del fumo proveniente da una casa nelle loro vicinanze, Oliver le disse di tornare a casa e di aspettarlo lì ma Elettra non lo ascoltò e andò con lui, pessima scelta. Appena entrarono della casa tutto il rumore svanì e la porta si chiuse di colpo alle loro spalle, i due furono attanagliati dalla paura; una figura incappucciata si parò d'innanzi a loro e Oliver prese per mano la sorella correndo fuori, riuscirono a raggiungere un piccolo campo ma l'ombra scura li seguiva e dopo essersi tolto il cappuccio si mostrò come un uomo alto con un perfido sorriso sulle labbra. Oliver estrasse la propria bacchetta e si mise a difesa della sorellina “Cosa vuoi da noi?” chiese il ragazzo spaventato.

L'uomo scoppiò in una fragorosa risata che fece gelare il sangue ad entrambi “Voglio che voi moriate luridi mezzosangue!” Elettra lo guardò impaurita e si strinse al fratello.

Il mago davanti a loro puntò la bacchetta appena estratta verso la ragazza e ghignò malefico “Crucio” disse e in pochi secondi Elettra si ritrovò a terra agonizzante, sentiva il corpo farle male come se fosse in una pressa; urlò per il dolore che provava e si dimenò mentre il fratello la guadava impotente.

Lasciala stare! Uccidi me non lei!” il mago si fermò e guardò Oliver

Morirete entrambi ma se proprio ci tieni farò fuori te per primo. Crucio!” ripeté e questa volta fu Oliver a urlare per il dolore.

Elettra respirava a fatica e le si riempirono gli occhi di lacrime alla vista del fratello torturato “Fermati! Fermati!” corse verso l'uomo e lo spinse piangendo “Gli fa male, gli fa male!” continuò a ripetere ma l'uomo non la degno neppure di uno sguardo. Oliver si accasciò a terra privo di sensi e l'uomo sorrise compiaciuto del proprio lavoro.

Adesso tocca a te ragazzina. Avada Kedavra!” dopo che ebbe detto quella parola dalla bacchetta uscì una luce verde, la piccola bambina chiuse gli occhi e pensò ai volti dei genitori sapendo che quella era la fine, con suo immenso stupore sentì solamente un forte dolore al polso. Suo fratello le aveva fatto da scudo sviando l'incantesimo ma un piccolo flusso di quel colpo l'aveva raggiunta ferendola sul polso e bruciandoglielo. Corse verso il corpo senza vita del fratello e lo abbracciò “Oliver, Oliver svegliati!” cercò di muoverlo ma il ragazzo non apriva gli occhi, i suoi capelli neri gli erano finiti sugli occhi, cosa che lui odiava, la piccola glieli scostò lasciando intravedere le sue palpebre chiuse. Lo abbracciò posando la testa sul suo petto, silenzio, nessun suono, nessun respiro, nessun movimento; suo fratello era morto per lei, per colpa sua.

Il mago si avvicinò alla bambina puntandole la bacchetta in testa, la piccola lo guardò con odio poi attese “Expelliarmus ” udì una voce conosciuta, la voce di suo padre, lo vide correre da lei e con un incantesimo sbalzò via il mangiamorte.

Gabriel si avvicinò a loro e abbracciò la piccola “Oh tesoro mio stai bene per fortuna.” Elettra pianse tra le braccia del padre.

Oliver...Oliver non si sveglia! È colpa mia papà!” Gabriel provò a sentire il battito del figlio, assente.

Strinse la piccola tra le braccia e pianse in silenzio accarezzando il viso delicato del figlio. “Non è colpa tua cucciola, Oliver adesso è in un bel posto, è in cielo.” disse cercando di convincere la piccola e di auto convincersi, Elettra accarezzò il viso del fratello con la mano ferita e il padre le guardò il polso “Cosa è successo? Come te lo sei fatto?” chiese guardandole la ferita.

Quell'uomo ha pronunciato una strana parola e poi una luce verde stava per colpirmi ma Oliver si è messo davanti a me prendendo il colpo, ma una piccola scintilla verde è andata sul mio polso.” spiegò la piccola fra i singhiozzi, il padre annuì e prendendo la mano fredda del figlio si smaterializzò nel giardino della loro casa.

Amanda, Amanda corri presto!” la mamma dei sue ragazzi corse fuori dalla casa e trattenne il fiato alla vista del figlio.

Gabriel lui non...Non lo è vero? Ti prego dimmi che non è morto!” la donna lo guardò con le lacrime agli occhi, Gabriel abbassò lo sguardo mentre la moglie correva verso il corpo senza vita del figlio scoppiando in lacrime.

Amanda si voltò verso la figlia e la prese in braccio stringendola forte “Piccola mia, tu stai bene?” chiese la madre cercando di calmare il pianto, la bambina teneva gli occhi fissi sul fratello.

Per colpa mia Oliver è morto.” disse la piccola in lacrime, la madre la strinse cullandola piano. “No tesoro mio, no. Ci sono molte persone cattive al mondo e tu non puoi farci nulla.” Elettra svenne tra le braccia della madre, aveva la febbre altissima e la ferita sul braccio aveva iniziato a scurirsi, chiamarono un dottore e con l'aiuto della medicina e della magia la piccola riuscì a guarire. Dormì per due giorni di fila e quando si svegliò vide la madre che dormiva nel letto con lei mentre il padre dormiva su una poltrona al suo fianco, si ricordò di suo fratello e della sua morte decise di farsi una promessa se avesse visto un mangiamorte lo avrebbe ucciso senza pietà. Pochi giorno dopo la sua guarigione si celebrò il funerale, gli fecero una tomba dove lei appoggiò il suo pupazzo preferito, ogni giorno andava a trovare suo fratello e gli parlava e ogni giorno la cicatrice sul suo polso le ricordava che quel giorno sarebbe dovuta morire anche lei.

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Capitolo 9
*** Rimproveri ***


   

Elettra senza accorgersene si era addormentata sul divano della sala comune e al suo risveglio avevo trovato una coperta rossa e oro sopra di se, si stiracchiò e salì silenziosa nella sua camera, Ginny e Hermione dormivano ancora, lei si fiondò in bagno per una doccia e poi si vesti facendo acconciare i capelli in una treccia, appena uscì Bryn cinguettò e lei dovette farlo uscire per zittirlo. Appena la civetta fu libera volò sopra la sua testa per circa due minuti e poi si appollaiò sul suo braccio "Sei una peste tu." disse ridendo all'animale mentre gli lisciava le piume, andò verso la scrivania all'angolo della camera e senza pensarci iniziò a scrivere una lettera a suo padre:

Caro Papà,

la scuola è molto bella e mi sono fatto molti amici, so che forse lo saprai già ma te lo dico lo stesso, sono una Grifondoro come te e come lo zio. Qui sono tutti molto simpatici e le materie molto facili grazie alle tue lezioni, Bryn è una peste come sempre ma questo non cambierà mai. Ti mando un grande abbraccio.

Baci, Elettra

Mise la lettera in una busta, la sigillò e poi la diede a Bryn aprì la finestra e la civetta volò via. Sentì dei rumori nella sala comune e scese a vedere chi era, vide Harry che sbadigliava languidamente e si accoccolava sul divano, si avvicinò sorridendo e si sedette accanto a lui.

"Ciao El." la salutò lui

"Ciao Harry, dormito bene?" chiese la mora

"Abbastanza ma ho ancora sonno." disse ridendo

Anche la ragazza iniziò a ridere.

Erano le 8:30 quando anche Hermione, Ginny e Ron si svegliarono, Harry e Elettra stavano giocando a scacchi magici e dopo due sapienti mosse Harry vinse "Scatto matto." annunciò il ragazzo sorridendole.

"Uffi non è giusto." disse lei ridendo. "Buongiorno ragazzi" sorrise la mora a tutti.

Tutti la salutarono e poi si avviarono con lei nella sala grande per la colazione, come sempre l'entrata di Elettra fu accompagnata da un coro di fischi d'apprezzamento e lei come se nulla fosse andò a sedersi.

Draco Malfoy era ancora nella sua camera aspettando che Theodor avesse finito "Se non ti muovi giuro che me ne vado senza di te." disse seccato.

Il giovane Nott uscì dalla camera e sorrise all'amico "Io devo farmi bello perchè se non l'hai notato cerco di far colpo su Elettra."

Gli occhi di Malfoy si assottigliarono "Lasciala stare quella è tutta matta." disse lui uscendo dal dormitorio dei Serpeverde.

Nott scosse la testa e lo seguì fino alla sala grande, appena arrivarono Theodor andò verso il tavolo dei Grifondoro sotto lo sguardo di un furioso Malfoy "Ciao El." disse Nott alla ragazza.

"Ciao Theodor." gli sorrise lei.

Elettra Grifondoro sorrideva a Theodor mentre con lui nemmeno lo calcolava? Il mondo stava decisamente cadendo in basso.

Malfoy andò a sedersi al suo tavolo e dopo poco Nott si unì a lui gongolando, stava aprendo la bocca per dire qualcosa ma il biondo lo zittì "Ti prego risparmiami tutto quello che stai per dire." i due iniziarono mangiare mentre Theodor continuava a guardare verso il tavolo dei Grifoni.

Elettra stava mangiando tranquilla quando un suono le fece alzare il viso vide Bryn che volava verso di lei con una lettera nel becco, si appollaiò sul suo braccio e lei aprì la lettera:

Cara El,

Sono felice che la scuola ti piaccia, io e tua madre siamo contenti che ti trovi bene, ti saluta molto e ti manda tanti baci come al solito. Aspetto con ansia la prossima lettera.

Un abbraccio, papà e mamma

Sorrise leggendo la lettera e poi mandò via Bryn che volò fuori da una delle grandi finestre della sala, la ragazza si alzò dal tavolo e dopo aver salutato gli amici si avviò verso la lezione di Piton, prese posto prima degli altri e aspettò che la lezione iniziasse. La classe si gremì di persone e il professor Piton entrò facendo una smorfia verso di lei "Signor Malfoy, signorina Grifondoro 10 punti in meno alle rispettive case!" i due guardarono il mago boccheggiando come pesci "Vi ho detto di studiare assieme ma come vedo non sono ascoltato, quindi la vostra punizione sarà che ogni volta che non vi vedo studiare assieme o essere vicini di banco alle lezioni toglierò 10 punti alle vostre rispettive case." i due ragazzi sospirarono e Malfoy si alzò dal proprio posto accanto a Nott e andò vicino al banco di Elettra e Hermione "Spostati Granger, quello è il mio posto" disse il biondo facendo una smorfia, Hermione dovette alzarsi dal proprio posto mentre un impaurito Malfoy si sedeva accanto ad Elettra.

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Capitolo 10
*** Cicatrice ***


 

La ragazza lo fulminò con lo sguardo, incrociò le braccia al petto e nel farlo lasciò intravedere la cicatrice; Draco guardò il suo polso sorpreso dalla forma singolare di quella cicatrice, assomigliava ad un serpente ed era incisa come lo era il suo marchio, neppure quella sarebbe mai sparita. Il biondo avvicinò la mano al polso della ragazza e sfiorò il profilo della cicatrice, sentì la pelle formicolargli a quella sensazione e iniziò ad accarezzarla più convinto.

Elettra sentì le dita del suo compagno di banco che le sfioravano il segno sul polso e avvertì un brivido lungo la schiena, lo lasciò fare, era la prima volta che qualcuno le accarezzava la cicatrice, nemmeno suo padre l'aveva mai sfiorata quasi come se quel segno indelebile fosse maledetto; ma al biondo accanto a lei non importava se fosse maledetto o no.

Restarono così diversi minuti lui che le avvolgeva il polso con la sua mano e lei che gli sorrideva, non si ricordava nemmeno quando aveva iniziato a sorridergli ma quello che la stupì di più furono gli occhi argentei del biondo, la stava scrutando come se potesse leggerle fin dentro l'anima; quello scambio di sguardi era durato fin troppo. Elettra distolse lo sguardo e allontanò il polso da lui, cercò di concertarsi sulla lezione che ormai era finita; restò in classe finendo di prendere gli appunti dalla lavagna e Draco restò a guardarla sulla soglia della porta.

"Allora mezzosangue ti vuoi muovere o no?" il biondo si morse la lingua per come l'aveva chiamata.

La mora si girò di scatto incenerendolo con lo sguardo "Smettila di chiamarmi così o ti giuro che manterrò fede alla mia promessa, quella di ucciderti."

Draco sospirò sconsolato e alzò le spalle doveva ammettere che quella ragazza lo intrigava parecchio per essere solo una mezzosangue.

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Capitolo 11
*** Perché mi odi? ***


 

Malfoy uscì con lei dall'aula di pozioni e l'accompagnò in biblioteca, la loro unica conversazione aveva previsto che lei gli avesse detto che doveva andare in biblioteca e lui aveva annuito, da quel momento il silenzio regnava tra loro. La biblioteca era deserta e lui si sedette accanto a lei mentre la ragazza prese un grosso libro iniziando a sfogliarlo, Draco si stava stufando lei continuava a sfogliare quel dannato libro mentre lui doveva starsene li a guardarla.

"Perché odi i mangiamorte?" chiese il biondo facendo sussultare la ragazza.

"Non sono affari tuoi Malfoy!" rispose acida.

"Facevo conversazione, dai dimmelo!" il suo tono di voce era cantilenante, prima che Elettra riuscì a frenare la lingua gli stava parlando di suo fratello e di come lui era morto per salvare lei.

Gli occhi di Draco la guardarono sorpresa "Oh...be mi dispiace." sussurrò sperando che non lo avesse sentito.

Elettra alzò le spalle e tornò sul suo libro "Questo non cambia nulla, tenterò ancora di ucciderti. Mi sono fatta una promessa ogni mangiamorte che avrei incontrato sarebbe morto per mano mia."

Malfoy deglutì rumorosamente a quelle parole, quella ragazza riusciva a eccitarlo e impaurirlo allo stesso tempo, ma come ci riusciva?

Finalmente dopo due lunghe, lunghissime ore uscirono dalla biblioteca ormai era ora di cena e entrambi si avviarono verso la sala grande, ognuno andò al tavolo della propria casa.

Silente richiamò l'attenzione di tutti "Miei cari ragazzi, dato che ormai la primavera è iniziata io e i professori abbiamo deciso di premiarvi per il lungo inverno immerso nello studio, tra circa 2 settimane si terrà un ballo e ogni studente di qualsiasi anno e di qualsiasi casa parteciperà. Per dare occasione a tutti di acquistare i vestiti e gli accessori domani organizzeremo una piccola escursione a Hogsmeade, gli studenti seguiti dai professori potranno girare per negozi e acquistare ciò che vogliono. Detto questo buona cena a tutti." Silente ritornò al suo posto.

Tutta la sala era in fermento non era molto frequente un ballo a Hogwarts e per Elettra era il primo.

"El domani verrai con noi per prendere il vestito per il ballo così tu consiglierai noi e noi consiglieremo te." Hermione e Ginny parlarono in coro.

Elettra annuì felice e Harry le sorrise "Vi faremo compagnia se non disturbiamo." il giovane la stava guardando con un po' troppa insistenza e la mora arrossì.

"Non disturbate, cavolo dobbiamo ancora scegliere il nostro cavaliere, Herm secondo te troveremo anche quello a Hogsmeade?" Ginny scoppiò a ridere assieme a Hermione e Elettra.

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Capitolo 12
*** Hogsmeade ***


 

Era il giorno dello shopping a Hogsmeade e quella mattina Hermione e Ginny si svegliarono urlando d'euforia, fecero a torno per il bagno e poi scesero e andarono assieme nella sala grande. Elettra era felicissima all'idea di passare del tempo a fare shopping con le sue due amiche, tutti erano euforici per il ballo e ogni ragazzo si era già fatto a cavanti per invitare le ragazze della scuola.

Theodore Nott si avvicinò al tavolo dei Grifondoro e sorrise a Elettra "Ciao El..Ehm volevo chiederti una cosa..." il giovane Serpeverde sembrava alquanto imbarazzato.

"Certo Theodore chiedi pure." disse la mora con un sorriso.

Il ragazzo arrossì ancora di più poi prese il coraggio "Vorresti venire al ballo con me?"

Elettra lo guardò "Theodor...io..." la ragazza si morse le labbra "Ci devo pensare ok?"

Il ragazzo ancora rosso in viso annuì e tornò al suo tavolo.

Draco Malfoy se ne stava davanti alla grande porta e fulminò Nott con lo sguardo, come osava chiederle di andare al ballo con lui. Era furioso, lui non poteva andare al ballo con lei. Scosse la testa e andò al proprio tavolo lanciando frecciatine d'odio a Nott.

"Cosa hai intenzione di fare El?" la voce di Hermione riportò la mora alla realtà.

"Non lo so Herm, non voglio ferirlo." disse abbassando lo sguardo.

"El non puoi nemmeno andarci se non vuoi." Hermione la guardò negli occhi "Devi decidere."

Elettra annuì "Lo farò."

Finirono il loro pranzo e poi si ritrovarono tutti davanti alla cancello della scuola, una fila di circa 300 carrozze li aspettava, Elettra salì nella carrozza con Ginny ed Hermione, a loro si aggiunsero anche Ron che si mise accanto alla sorella e Harry che si mise accanto alla mora; la ragazza notò che la carrozza era trainata da una specie di cavallo che non aveva mai visto, era un essere quasi scheletrico e le ali nere come il corpo erano tutt'ossa, Harry seguì il suo sguardo "Si chiamano Thestral, solo chi è stato a diretto contatto con la morte li può vedere." il moro le sorrise e inchiodò i suoi occhi verdi ai suoi.

"Oh capisco." Elettra abbassò lo sguardo arrossendo mentre guardava l'animale che trainava la carrozza.

Dopo circa dieci minuti uscirono fuori da Hogwarts, i professori li smistarono in base alla loro casa di appartenenza: Minerva McGranitt per i Grifondoro, Severus Piton per i Serpeverde, Pomona Sprite per i Tassorosso e Filius Vitious per i Corvonero. Ogni professore disse ai propri studenti di prendersi per mano, Harry diede la mano a Elettra che avvampò all'istante, appena tutti furono unito ogni professore si smaterializzò arrivando a Hogsmeade.

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Capitolo 13
*** Shopping ***


 

Elettra fu trascinata da Hermione e Ginny dentro un negozio di vestiti, Harry e Ron stavano cercando degli smoking mentre loro provavano i vestiti, Hermione si provò un bellissimo vestito blu notte, le arrivava quasi fino al ginocchio, era stretto in vita e le metteva in evidenza il seno e le curve morbide. Elettra e Ginny la convinsero a scegliere quello, adesso toccava alla rossa; scelse alcuni vestiti ma solo uno catturò la sua attenzione era un vestito verde smeraldo era corto anche quello fino alle ginocchia, uno scollo a V le faceva intravedere il solco tra i seni; adesso anche lei era sistemata mancava solo Elettra, nessun vestito l'attirava, cercò per circa mezz'ora un vestito che le piaceva alla fine ne trovò uno corse nel camerino e se lo provò. Harry e Ron avevano finito e i loro smoking erano ben piegati e insacchettati, tutti erano fuori dal camerino e quando Elettra uscì tutti rimasero a bocca aperta il vestito che aveva scelto era blu stretto in modo che ogni curva fosse messa in evidenza e corto arrivava quasi a metà coscia, la particolarità di quell'abito era la mono spallina caratterizzata da una serie di brillantini che facevano contrasto con la sua pelle chiara.

"Devi prenderlo!" dissero in coro tutti, la mora rise e si cambiò appena uscì andò a pagare il suo vestito. Adesso erano tutti sistemati, il gruppo andò ai tre manici di scopa e si presero tutti un succo di zucca; si ritrovarono in perfetto orario alla piazza dove la McGranitt li aspettava, anche Malfoy e i suoi erano lì, il principe delle serpi aveva in mano una borsa di cartone e quando la vide i suoi occhi si puntarono sui suoi.

Harry le si avvicinò "El per caso hai già qualcuno che ti accompagna al ballo?"

La ragazza dovette capire se quello era un sogno o la realtà, Harry Potter il più bello dei Grifondoro le stava chiedendo di poterle fare da cavaliere per il ballo? Ok era solo un sogno!

"No...Non ho nessuno."

Il sorriso del moro partiva da un orecchio e finiva all'altro "Bene...Ci vorresti venire con me?"

Elettra boccheggiò per vari secondo poi riprendendo la facoltà di parlare disse un timido sì mentre le sue guance si infuocarono.

"Ok, bene...Grande! Grazie!" il giovane Grifondoro si allontanò da lei come se fosse su una nuvola.

Malfoy li guardò disgustato, Potter e la Grifondoro a quel pensiero i suoi pugni si strinsero facendo sbiancare le nocche, odiava Potter ma in quel momento gli avrebbe lanciato un Avada Kedavra in pieno se lo avesse avuto davanti.

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Capitolo 14
*** Nuova amica ***


 

Erano ritornati da Hogsmeade e finalmente era ora di cena, Harry continuava a sorridere ad Elettra mentre lei arrossiva ogni volta, chiacchierarono e poi dopo aver finito la cena i ragazzi andarono nel dormitorio mentre le ragazze passeggiarono un po' per i corridoi. Mentre le tre amiche erano intente a chiacchierare una ragazza catturò la loro attenzione.

"Ciao, tu devi essere Elettra." la bionda davanti a loro sorrise.

"Sì sono io." esordì Elettra "Tu sei?" chiese gentilmente.

"Daphne Greengrass, piacere di conoscerti." la bionda le porse la mano.

"Piacere di conoscerti Daphne." strinse la mano della bionda sorridendole, sembrava simpatica.

"Sono una Serpeverde, ma tranquilla non sono come Draco." disse ridendo.

Tutte le ragazze risero, nessuno era come lui, così altezzoso, così superbo e così odioso.

Le ragazze fecero conoscenza ma l'ora del coprifuoco le interruppe "E' meglio che andiamo El, altrimenti se ci beccano ancora a zonzo ci puniscono." disse Hermione guardando l'amica.

La mora annuì "Va bene." si voltò verso la bionda Serpeverde e le sorrise "Ci vediamo Daphne., ciao."

Con un abbraccio inaspettato le ragazze si allontanarono la Serpeverde andando verso i sotterranei e le Grifondoro andando verso le scale.

Ginny e Hermione salirono nel dormitorio e nella loro camera mentre Elettra si fermò nella sala comune rischiarata dalla luce del camino, si immerse nei pensieri mentre guardava le fiamme ondeggiare e scoppiettare ma un movimento accanto a lei la riportò alla realtà, Harry si era seduto accanto a lei e le sorrideva; per alcuni secondi si perse nei suoi occhi verde chiaro, sentì le sue guance imporporarsi mentre il ragazzo allungò una mano verso di lei per accarezzarle il viso. Abbassò lo sguardo imbarazzata e il moro le cinse le spalle con il braccio "Mi piace molto stare qui davanti al camino, mi rilassa."

La ragazza lo ascoltò curiosa e si rilassò "Piace molto anche a me, a casa ho un camino e ogni sera la passavo davanti al camino con...mio fratello." gli occhi iniziarono a pizzicarle ma trattenne le lacrime che voleva uscire.

Harry l'abbracciò "Mi dispiace, posso capire cosa voglia dire perdere le persone che ami." disse il moro con un sospiro.

La ragazza lo strinse e annuì leggermente "Lo so." mormorò prima di staccarsi da lui con uno sbadiglio "Io vado a dormire, a domani Harry." prese tutto il coraggio che aveva e si avvicinò a lui baciandogli una guancia, poi sparì su per le scale.

Harry passò le dita sulla guancia come se qualche segno di lei fosse rimasto, sorrise immaginandola di nuovo fra le sue braccia e poi come lei nella mente salì la scala del dormitorio maschile e andò in camera per riposare.

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Capitolo 15
*** Quidditch ***


 

Quella mattina Elettra si svegliò sentendo dei ragazzi chiacchierare felici nel dormitorio, andò in bagno per vestirsi e lavarsi e dopo 10 minuti scese nella sala comune. Tantissimi Grifondoro erano attorno ad Harry e Ron che erano vestiti con una divisa diversa dal solito.

"El!" Harry le si avvicinò "Tra poco avremmo la partita di Quidditch, spero che ci sarai anche tu." il moro le sorrise.

"Oh certo non mancherò." sorrise lei di rimando.

Il moro l'abbracciò e la sollevò piano da terra dandole un bacio sulla guancia "Vincerò per te." le sussurrò all'orecchio facendola arrossire.

Appena tutti i giocatori di Grifondoro uscirono si fermarono bloccati dalla squadra dei Serpeverde.

"Pronto a perdere Potter?" Malfoy si avvicinò al moro e gli fece un sorrisetto strafottente.

"Non esserne troppo sicuro Malfoy." il moro gli lanciò un'occhiataccia di sfida.

La gara di sguardi durò ancora per poco, Elettra si avvicinò al moro e lo prese a braccetto "Lascialo stare, andiamo." gli sorrise e in un attimo Harry la strinse.

Malfoy li guardò stringendo gli occhi, Nott gli posò una mano sulla spalla "Andiamo, non ci pensare." il biondo gli scostò la mano dalla spalla e si avviò con tutta la squadra verso il campo da gioco.

Elettra salutò Harry e gli altri mentre andava sugli spalti con Hermione e Ginny, si misero sedute accanto a Daphne; la bionda sorrise alle tre poi si voltò quando sentì la sirena dell'inizio della partita.

I giocatori sfrecciarono sulle loro scope facendo il giro del campo, alcuni si sistemarono davanti a tre anelli e gli altri si spersero in tutto il campo.

Harry cercò con lo sguardo Elettra e quando la trovò le sorrise facendole l'occhiolino, la mora arrossì e gli sorrise a sua volta; tutta la scena non sfuggì agli occhi di Malfoy.

"Concentrati sulla partita Potter oppure perderai!" il biondo lo incenerì con lo sguardo.

"Pensa a te Malfoy!" il moro lo guardò di sbieco.

"Benvenuti alla partita tra la squadra dei Grifondoro e la squadra dei Serpeverde." disse Silente mentre un boato di voci si alzava "I 14 giocatori si posizionino nel campo da gioco. Buona fortuna a tutti."

Un fischiò indicò che la partita era cominciata, Harry e Draco si gettarono all'inseguimento del boccino d'oro che svolazzava a pochi metri da loro, il portiere di Grifondoro cercava di proteggere i cerchi dagli battitori dei Serpeverde.

"Siamo a 30 a 10 per i Serpeverde." informò Silente al microfono.

"Stiamo perdendo." disse Elettra senza distogliere gli occhi dalla partita.

"Noi stiamo vincendo invece." Daphne ridacchiò ma poi abbracciò l'amica "Guarda Harry sta quasi per raggiungere il boccino, se lo prenderà vincerete voi."

Elettra guardò fissa Harry sperando che riuscisse a prendere quel boccino d'oro, ma Malfoy spinse la scopa di Harry facendolo barcollare proprio quando stava per afferrare il boccino; erano a pari merito entrambi vicini al boccino ed entrambi a poco lo avrebbero raggiunto. La corsa verso il boccino stava già durando da parecchio tempo, Harry si sporse dalla scopa verso il boccino e lo prese ma nel farlo cadde. La mora lo guardò spalancando gli occhi, Silente alzò la bacchetta e la puntò contro il ragazzo e arrestò la sua caduta.

Tutti i Grifondoro ritornarono a respirare appena Harry atterrò delicatamente a terra, Elettra si precipitò giù per le scale degli spalti correndo verso il moro, lo raggiunse e lo abbracciò mentre il ragazzo riacquistava i sensi.

"Oddio Harry stai bene?" chiese preoccupata la ragazza.

Il moro annuì "Sto bene, ora." il ragazzo aprì la mano e fece vedere a tutti il boccino d'oro.

"Harry Potter ha recuperato il boccino d'oro, Grifondoro vince." disse Albus Silente mentre assieme agli altri professori si dirigeva sul campo da gioco per soccorrere Harry.

Portarono il ragazzo in infermeria e madama Chips gli diede un succo di zucca per farlo riprendere, Elettra gli stava seduta accanto mentre gli altri membri dei Grifondoro venivano ad accertarsi delle sue condizioni.

Appena furono di nuovo soli Harry la guardò "Te lo avevo detto che avrei vinto per te." mormorò sorridendole.

"Grazie, ma al prossima volta che vuoi vincere cerca di non farti male." disse la ragazza accarezzandogli il viso.

"Ci proverò." annuì ridendo il moro.

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Capitolo 16
*** Incontro inaspettato nella stanza delle necessità ***


 

 

Dopo la partita Harry fu dimesso dall'infermeria e poté riprendere le lezioni regolarmente, Elettra uscì dalla lezione di Trasfigurazione con un groppo in gola, aveva appena imparato un nuovo incantesimo.

La professoressa McGranitt aveva insegnato a tutta la classe a trasformare un oggetto di uso comune come una piuma in un oggetto che noi amiamo di più al mondo.

Tutto sembrava tranquillo, quando chiamò Elettra per chiederle di eseguire l'incantesimo la ragazza annuì e si concentrò, mosse il polso in un mezzo cerchio e pronunciò la formula "Processit." in pochi secondi la piuma cambiò forma e diventò una cornice, la cornice che conteneva la foto di lei e Oliver. La ragazza trattenne il respiro mentre tutti la guardavano, sentiva il bisogno di prendere quella cornice e abbracciarla, ma non lo fece "Redire." la cornice cambiò di nuovo forma ritornando ad essere una piuma.

La professoressa McGranitt guardò la ragazza sorridendole "Molto brava mia cara."

Per fortuna la lezione finì presto e Elettra poté uscire da quell'aula, corse via senza dare tempo a nessuno di fermarla, voleva piangere solo piangere ma nessun posto era isolato come lei voleva; mentre correva per il corridoio una porta apparì dal nulla, la stanza delle necessità, la ragazza vi entrò cercando di non essere vista da nessuno e si chiude dentro.

La stanza era confortevole c'era un divanetto azzurro e un camino acceso, si sedette sul divano e finalmente si sfogò iniziando a piangere.

Harry e Ron erano ritornati alla sala comune assieme alle ragazza ma Harry era preoccupato per Elettra, aveva visto i suoi occhi lucidi e poi era corsa via a fine lezione, sperava solo che stesse bene.

Draco Malfoy uscì dall'aula di Trasfigurazione borbottando qualcosa di incomprensibile, Pansy Parkinson aveva proprio esagerato, aveva osato insultare sua madre e a quell'insulto lui era scattato stringendole il colletto della divisa; quella stupida moretta voleva solo avere delle attenzioni da lui ma ora quello che aveva era solo il suo odio. Il biondo camminava furente per i corridoi fulminando con lo sguardo chiunque incontrasse, una porta si aprì sulla parete opposta alla scala che portava asi sotterranei guardandosi intorno e accertatosi che non ci fosse nessuno entrò.

Quella stanza era carina, niente a che vedere con una di Malfoy Manor ma almeno era decente, il divanetto azzurro era posto davanti ad un caminetto acceso, solo in quel momento si accorse di non essere solo; una ragazza se ne stava ferma a singhiozzare mentre stringeva con forza le ginocchia al petto.

Draco le si avvicinò senza fare rumore e tirò fuori un fazzoletto di sera dalla tasca, si poteva dire tutto di lui ma non che non era un gentiluomo; porse alla ragazza il fazzoletto e lei lo guardò negli occhi "Grifondoro." mormorò il biondo riconoscendola, i suoi occhi verde smeraldo erano arrossati e pieni di lacrime, ma sempre belli. Elettra lo fissava negli occhi poi abbassò lo sguardo verso il fazzoletto, allungò una mano e lo prese, si asciugò il viso cercando di smettere di piangere.

"Posso sedermi?" la voce di Draco le fece ricordare che lui era ancora lì.

Senza guardarlo la mora annuì, il ragazzo le si sedette accanto lasciando però un leggero spazio fra loro, nessuno dei sue disse nulla ed entrambi guardavano le fiamme nel camino scoppiettare e muoversi.

"Ti manca tuo fratello?" chiese di punto in bianco il biondo.

La ragazza sussultò poi annuì "Molto." ammise "So che tuo padre è ad Azkaban." disse la ragazza voltandosi verso di lui "Era anche lui un mangiamorte?"

"Grifondoro, non osare parlare di mio padre!" la fulminò con lo sguardo il biondo.

"Ti manca?" chiese la ragazza.

Malfoy sembrò pensarci un po' "Non lo so." la guardò negli occhi sincero.

"E' meglio che vada." mormorò la ragazza alzandosi dal divano.

Malfoy le prese la mano facendola ricadere sul divano "Non andartene."

Elettra lo guardò confusa "Devo andare Malfoy, tra poco è ora di cena."

Il biondo alzò le spalle "Con chi andrai al ballo?"

La ragazza lo guardò, era un invito quello? "Con...Harry. Perché?"

Il biondo strinse i pugni "Dovrai dirlo a Theodore, ci rimarrà male." la guardò.

Lei annuì "Glielo dirò dopo a cena. Adesso devo andare."

Malfoy annuì lasciandole la mano e la ragazza uscì dalla stanza lasciandolo solo.

Appena Elettra uscì si diresse alla sala grande e vide alcuni suoi amici già a tavola, mentre girava lo sguardo vide Nott al tavolo dei Serpeverde e si avvicinò.

"Ehm...Theodore." la mora lo chiamò.

"El, dimmi pure." il ragazzo le sorrise.

"Scusami tanto, ma...be...ho deciso che andrò al ballo con Harry..." lo guardò mortificata.

"Tranquilla, Luna mi aveva chiesto di andarci con lei e io te lo stavo per venire a dire."

Lei sorrise "Ok divertitevi allora, ciao." se ne tornò al suo tavolo.

Malfoy entrò nella sala comune e andò al suo tavolo Nott lo guardò "Hey Draco, ma hai già una compagna per il ballo?"

Il biondo lo guardò alzando un sopracciglio poi scosse la testa.

"Cosa aspetti? Non vorrai andarci da solo spero." gli chiese Theodore.

"Ci andrò da solo, fine della storia." Draco concluse il discorso e iniziò a mangiare.

Hermione guardò Elettra sorridendole "El non posso ancora crederci domani ci sarà il ballo e Ron mi ha invitata." la ragazza sorrise felice.

La mora le sorrise di rimando mentre sentiva lo sguardo di Harry addosso, si voltò verso di lui e incontrò i suoi occhi verdi "Non vedo l'ora che sia domani." sussurrò il moro sorridendole.

"Anch'io." annuì la ragazza e iniziò a mangiare.



 

Gli incantesimi "Processit" e "Redire" sono inventati da me.

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Capitolo 17
*** Il ballo ***


 

Era il giorno del ballo e tutti a Hogwarts erano elettrizzati per l'evento di stasera, come al suo solito Elettra si svegliò e dopo una doccia veloce si vesti e scese nella sala comune; Harry e Ron stavano parlando con Hermione e appena il moro vide la discendente di Grifondoro le si avvicinò baciandole la guancia "Buongiorno bellissima."

"Buo...Buongiorno." la ragazza arrossì alle sue parole.

"Pronta per stasera?"

"Sì anche se un po' agitata."

"Tranquilla è solo un ballo e io cercherò di metterti a tuo agio." il moro le sorrise dolcemente.

Elettra annuì e poi si recò con lui e gli altri a fare colazione, quel giorno non c'erano lezioni così ognuno si sarebbe potuto organizzare al meglio per la sera.

Malfoy si svegliò per un insistente bussare alla porta di camera sua "Draco apri questa cavolo di porta prima che la butti giù." Blaise Zabini alias il suo ex migliore amico lo aveva svegliato, sussurrò un incantesimo per far aprire la porta e un furioso Zabini entrò nella sua camera.

"Buongiorno anche a te Blaise, sì va tutto bene, apparte il fatto che mi hai svegliato!" urlò Draco.

"Ho invitato Ginny al ballo e ha detto sì."lo guardò il moro.

"Oh che notizia stratosferica." lo incalzò il biondo "Spiegami perchè hai dovuto svegliarmi! Non potevi dirmelo al mio risveglio?"

"Vabbè." il moro fece spalluce "Ma tu non hai nessuno per il ballo?" chiese l'amico.

Il biondo scosse la testa "No e non mi interessa. Come ho detto a Nott, fine del discorso!" Draco si rimise sotto le coperte e richiuse gli occhi.

Elettra e Harry stavano chiacchierando amorevolmente mentre il ragazzo le cingeva le spalle con il braccio, si sorridevamo scherzavano, sembravano due innamorati, a quella scena Malfoy deglutì rumorosamente, lei non era sua non lo era mai stata eppure la voleva, no anzi la pretendeva! Uscì dalla sala comune senza neppure salutare nessuno, corse verso i sotterranei e nel dormitorio dei Serpeverde, si rinchiuse nella sua camera e sospirò guardandosi il marchio nero.

La giornata passò in fretta e nel pomeriggio le ragazze si riunirono nel dormitorio di Grifondoro per prepararsi, si truccarono, si vestirono e idearono delle bellissima acconciature.

Harry e Ron si stavano preparando e dopo pochi minuti, sufficienti per capire come si allacciava quella specie di cappio chiamato cravatta, andarono nella sala comune per aspettare le loro damigelle.

Dei ticchettii di scarpe si avvertivano sempre più vicini e i ragazzi posarono gli occhi sulle scale, la prima a scendere fu Ginny, il suo corpo era avvolto nel suo vestito verde smeraldo, fu seguita da Hermione che sembrava una fata con il suo vestito blu notte, passarono alcuni minuti poi dalla scala comparì Elettra; Harry rimase spalancò la bocca boccheggiando come un pesce, era bellissima, il corpo era avvolto nel suo vestito blu e ogni forma era messa in mostra. Il moro la raggiunse e le porse la mano sorridendole, la ragazza posò la sua mano su quella dell'accompagnatore.

Sei bellissima El.” sussurrò il ragazzo e la baciò sulla guancia pericolosamente vicina alle labbra.

Grazie.” mormorò l'erede di Grifondoro sentendo le guance avvampare.

Le coppie si formarono appena Zabini giunse davanti al quadro della signora grassa, tutti andarono verso la sala comune mentre la musica suonava nelle loro orecchie.

Draco Malfoy si preparò e uscì dal dormitorio dirigendosi verso la sala grande adibita a sala da ballo, sentì i mormorii di alcune ragazze del secondo anno che spudoratamente gli fissavano il derrière elegantemente avvolto da dei pantaloni neri; appena varcò la soglia della sala vide coppie intente a ballare, ragazzi che facevano la corte ad alcune studentesse e poi vide loro, i suoi occhi si strinsero mentre vide lo Sfregiato appiccicato ad Elettra, le sue mani erano sui fianchi di lei e la ragazza gli sorrideva felice. Il biondo emise un grugnito vedendo quella scena vomitevole ma quello che lo fece più inorridire fu il bacio, San Potter avvicinò le labbra a quelle della mora e la baciò, un bacio delicato solo uno sfiorare di labbra; per la prima volta Draco sentì un forte dolore nella parte sinistra del suo torace.

Elettra stava ballando con Harry quando il moro l'aveva presa per i fianchi facendola aderire al suo petto marmoreo, sentì il cuore iniziare a battere all'impazzata, il giovane Grifondoro stava avvicinando il viso al suo e dopo pochi secondi le labbra del ragazzo l'avevano raggiunta congiungendosi alle sue. Sentì le gambe farsi molli mentre il moro muoveva delicatamente le labbra sulle sue, era un bacio delicato quasi casto un solo sfiorare di labbra che però le stava facendo provare delle belle emozioni. Harry si staccò da lei e le sorrise accarezzandole le guance che si erano imporporate, Elettra sentì un rumore come un sibilo venire dalla direzione opposta alla sua, girò il viso e vide Draco Malfoy, il principe delle Serpi la guardava, i suoi occhi erano spenti e le sue mani strette a pugno; appena il biondo si accorse che lei lo aveva visto si voltò dandole le spalle e corse via il più veloce possibile.

Harry scusami arrivo subito.” disse la ragazza avanzando verso la grande porta da dove Malfoy era sparito.

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Capitolo 18
*** Dolore ***


 

Draco corse via dopo quella scena, scosse la testa come per cacciare quell'immagine, perchè faceva così? Lei non era sua, non lo sarebbe mai stata. Elettra lo odiava perchè lui era un mangiamorte, un mangiamorte come quello che aveva ucciso suo fratello e aveva tentato di uccidere anche lei, corse senza meta finché non si ritrovò al quinto piano davanti al bagno dei prefetti “Frescopino “ sussurrò con voce strozzata alla statua davanti alla porta, quest'ultima si spostò lasciandogli libero il passaggio, entrò di corsa e si chiuse dentro.

Elettra uscì dalla sala grande, sentiva i passi pesanti di Malfoy e lo seguì, arrivò fino al quinto piano poi lo vide sparire dietro una statua, perchè era scappato? Un pensiero le balenò in mente, forse aveva visto il bacio tra lei e Harry, ma a lui cosa importava? Non era il suo ragazzo possibile che fosse...Geloso?

Draco avanzò verso il grande specchio che regnava sovrano in quel bagno di marmo, l'immagine che vide lo fece rabbrividire. Il suo viso era delineato da una smorfia di dolore, gli occhi erano diventati color cemento, offuscati da qualcosa che lui non osava voler provare...Dolore. La sua carnagione color alabastro era ancora più pallida, il suo stato era penoso, se suo padre l'avesse visto lo avrebbe diseredato e disconosciuto come figlio; tutto questo era successo per colpa sua, di quello Sfregiato e di lei, la sua rovina, la sua ossessione, la Grifondoro. Il biondo tirò un pugno allo specchio mandandolo in mille pezzi, la sua mano iniziò a sanguinare copiosamente, nel dare il pugno la manica del suo braccio si alzò mostrando una parte del marchio nero, di quel marchio che odiava tanto; si accasciò a terra stringendo i pugni per il dolore, prese un vetro a terra che rifletteva verso di lui i suoi occhi offuscati dal dolore. Rigirò il pezzo di specchio fra le mani poi strinse la presa e iniziò a premere il vetro contro il marchio come per cercare di rimuoverlo dalla sua pelle, strinse i denti mentre il dolore lacerante lo fece gridare.

Elettra stava cercando di concentrarsi su una parola per aprire quella maledetta porta, sentì il grido di Draco da dentro la stanza e sussultò “Bombarda!“ urlò la ragazza abbattendo la statua che bloccava il passaggio e aprendo di corsa la porta, quello che i suoi occhi videro la fece rabbrividire, Draco era a terra immerso in una pozza di sangue.

Corse da lui e vide lo sfregio che si era fatto sul braccio, gli tolse il pezzo di vetro dalle mani e gli prese delicatamente il braccio “Sei uno stupido!” gli urlò la ragazza con le lacrime agli occhi “Perché lo hai fatto?”

Il biondo le sorrise appena “Perché tu odi questo marchio.”

A quelle parole Elettra spalancò gli occhi, lui si era fatto tutto quello...Per lei? La ragazza cercò di farlo alzare mentre usciva dal bagno, il suo vestito blu si era ormai ricoperto di sangue.

Appena uscirono la professoressa McGranitt arrivò di corsa assieme al professor Silente “Che è successo qui?” chiese la donna e aiutò Elettra.

L'ho visto correre via poi mentre ero qui fuori ho sentito delle urla e non sapendo la parola d'ordine ho dovuto abbattere la statua, mi dispiace. Quando sono entrata l'ho trovato così.” ammise la mora.

Oh hai fatto una buona azione signorina Grifondoro, adesso però portiamo il signor Malfoy in infermeria.” disse la professoressa prendendo Draco per un braccio.

Con l'aiuto dei due professori riuscirono a portare Draco in infermeria e Madama Chips aveva provveduto a bendargli e disinfettargli quei brutti tagli, anche se i professori le avevano detto che lui sarebbe stato al sicuro Elettra rimase con lui seduta su una sedia accanto al letto di Draco; ogni tanto alcuni Serpeverde venivano per accertarsi delle sue condizioni ma dopo poco se ne andavano, persino Harry venne a trovarlo e le chiese se voleva risposarsi mentre sarebbe stato lui con il biondo, la ragazza gli sorrise gentile ma poi dissentì e il moro ritornò al suo dormitorio.

Elettra si era appisolata sulla sedia mentre Malfoy aprì gli occhi, sbatté le palpebre più e più volte cercando di mettere a fuoco le immagini attorno a lui, era giorno e il sole penetrava dalle grandi vetrate, sentì dei respiri regolari accanto a lui e quando voltò il viso vide Elettra che dormiva in una sedia accanto a lui, si soffermò a guardarla scrutando il suo viso, gli occhi erano chiusi e rilassati ma erano cerchiati da alcuni segni scuri, non aveva dormito molto in questi giorni, le labbra erano leggermente socchiuse ed invitanti, di un colore scarlatto e piene, i capelli corvini le ricadevano sulla schiena e sulle spalle; era bellissima.

Allungò la mano sana verso di lui e le accarezzò quelle labbra perfette, la vide fare una smorfia ma subito dopo un lieve sorriso le si stampò sulla bocca, aprì gli occhi e gli sorrise ancora assonnata, appena capì che lui era sveglio spalancò gli occhi.

Stai bene?” chiese la ragazza chiaramente preoccupata.

Il biondo annuì “Sì apparte il dolore tutto bene.”

Oh menomale, mi hai fatto prendere un colpo.” ammise la ragazza.

Malfoy sentì il cuore mancare un battito, lei si era preoccupata per lui? Le sorrise e le accarezzò il viso candido “Grazie.”

Figurati.” sorrise la ragazza di rimando.

Hai passato tutto il tempo qui con me?” le chiese d'un tratto Draco.

La mora arrossì e annuì torturandosi le mani, il ragazza si sporse verso di lei e la baciò vicino alle labbra prolungando di molto quel contatto.

Elettra sentì il cuore battere all'impazzata quando lo vide sporgersi verso di lei, quando la baciò vicino alle labbra sentì un brivido scorrerle lungo la schiena, le sue labbra morbide e calde le davano una sensazione strana, quel contatto durò parecchi secondi, alla fine Malfoy si staccò da lei e si leccò le labbra; la mora sentì le guance avvampare e abbassò lo sguardo imbarazzata.

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Capitolo 19
*** Crisantemi ***


Scusate per averci messo tanto, ecco il capitolo spero che vi piaccia ^^

 

Draco era ancora debole per la enorme perdita di sangue, passò un altro giorno in infermeria e Elettra era ancora accanto a lui, ma per poco.

Malfoy, oggi dovrai rimanere un po' da solo, io devo andare.” disse la mora pensierosa.

Dove vai?” chiese il ragazzo alzando leggermente la voce.

A trovare mio fratello.” quelle parole uscirono come un sussurrò.

Draco annuì “E' un giorno speciale?” chiese.

Oggi è il suo compleanno.” disse la ragazza mordendosi il labbro inferiore.

Capisco.” Malfoy annuì “Allora vai non stare qui a perdere tempo.” mormorò lui.

Elettra gli sorrise e gli diede un bacio sulla fronte “A dopo.” disse prima di uscire dalla stanza.

La giovane erede di Grifondoro andò verso l'ufficio del preside per chiedere l'autorizzazione ad andare a Hogsmeade dove suo fratello era sepolto, il vecchio mago le accordò il permesso a patto che la professoressa McGranitt l'accompagnasse, la giovane assentì e assieme alla professoressa di Trasfigurazione si recò fuori dai cancelli di Hogwarts. La donna la prese per mano smaterializzandosi e dopo pochi secondi si ritrovarono a Hogsmeade, le sue streghe passeggiarono per la città fino a trovare un negozio di fiori, entrarono e si guardarono intorno cercando dei fiori adatti.

Cosa cercate signore?” l'uomo dietro al bancone le guardò gentilmente.

Cerco dei fiori per mio fratello, oggi doveva essere il suo compleanno.” disse Elettra.

L'uomo annuì capendo che il fratello delle ragazza non fosse più in vita “Io le consiglio i crisantemi, sono i fiori dei morti ma sono anche molto belli.” le indicò dei fiori bianchi e altri colorati “Sono questi, le piacciono?”

Elettra guardò i fiori e annuì “Prendo quelli gialli.” disse all'uomo mentre prendeva il portafoglio dalla sua borsa.

Il fioraio annuì e gli fece una bella confezione e glieli porse sorridendo “Sono gratis signorina, una giovane come lei che compra fiori al fratello deceduto non si vede tutti i giorni. Soltanto vedere il bene che gli ha voluto e che gli vuole mi riempie il cuore, non mi deve niente.” disse l'uomo sorridendole.

Grazie.” la mora gli sorrise e poi assieme alla professoressa uscì dal fioraio e si diressero verso una piccola radura.

Appena arrivarono trovarono un campo con molti fiori, tra di essi spiccava una piccola roccia intagliata con una scritta “Qui giace Oliver Grifondoro, il più giovane eroe di tutto il mondo magico.” Elettra sorrise singhiozzando mentre leggeva la scritta, posò i fiori contro la roccia e si inginocchio iniziando a pregare; persino la professoressa si inchinò pregando con lei.

Restarono in quel luogo per circa mezz'ora, poi dopo aver salutato il fratello Elettra e la McGranitt tornarono al castello.

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Capitolo 20
*** Dubbi ***


 

 

Quando Elettra varcò la soglia del castello fu accolta da un sorridente Harry che l'abbracciò facendola volteggiare, la baciò sulla labbra come se fosse la cosa più normale del mondo.

Vieni, andiamo nel dormitorio.” disse il bambino sopravvissuto.

Devo fare un ultima cosa, tu vai intanto, arriverò tra poco.”

Il giovane annuì e si allontanò da lei andando verso la sala comune dei Grifondoro, Elettra andò in infermeria ma la trovò vuota.

Se cerchi il signor Malfoy è tornato nel suo dormitorio pochi minuti fa.” le disse Madama Chips.

Grazie.” sorrise la giovane.

La mora si diresse verso i sotterranei e vide Daphne entrare nel dormitorio “Hey, potrei entrare anch'io con te? Vorrei vedere con sta Malfoy.”

La bionda le sorrise annuendo e dopo aver detto la parola d'ordine entrò con lei a seguito, Draco se ne stava seduto sul divanetto verde e appena la vide i suoi occhi si illuminarono.

Grifondoro.” disse lui sorridendole.

Malfoy.” sorrise lei di rimando.

Il biondo si avvicinò a lei e l'abbracciò, Elettra rimase leggermente scossa da quel gesto ma lo strinse appoggiando il viso sulla sua spalla, stava bene fra le sue braccia e in quel momento si ricordò di Harry.

Stai bene vero?” chiese lei.

Sì tutto bene adesso.”

Bene, adesso è meglio che vada, Harry mi aspetta.” si morse la lingua per aver detto l'ultima frase.

Il principe delle Serpi cambiò espressione, divenne rigido e lontano, i suoi occhi si spensero perdendo il loro colore argenteo “Certo...” si voltò dandole le spalle e arrancò verso la scala del dormitorio.

Elettra sospirò e uscì dal dormitorio, perchè faceva quello? Un attimo prima era felice e l'attimo dopo sembrava che gli fosse morto il gatto. La ragazza andò verso il dormitorio dei Grifondoro appena fu entrata vide Harry seduto sul divanetto che l'aspettava, lo abbracciò facendosi avvolgere dalle sue possenti braccia e chiuse gli occhi, perchè non provava la stessa sensazione di quando era tra le braccia di Malfoy? Perché non riusciva a non pensare alla reazione del biondo? Perché si stava affezionando ad un mangiamorte?

Harry sono stanca, vado a letto, a domani.” disse lei sciogliendo l'abbraccio.

Il moro annuì e la baciò a stampo poi la ragazza salì fino nella sua camera e si sdraio nel letto., si girò una ventina di volte senza trovare pace, decise di scrivere una lettera ai suoi genitori, forse loro potevano aiutarla a chiarirsi le idee.

Cara mamma e papà,

Vi scrivo oggi, il giorno del compleanno di Oliver. Come di consueto sono andata al cimitero e ho portato dei fiori, spero che voi stiate bene. Io sinceramente non so come sto, non fraintendetemi non ho ferite o robe del genere, solo una sensazione strana. Ieri c'è stato il ballo a Hogwarts e Harry Potter mi ha fatto da cavaliere, già Harry Potter il bambino sopravvissuto. Durante il ballo mi ha baciata, è stato piacevole, ma pochi minuti dopo un altro ragazzo un certo Draco Malfoy, un Serpeverde e un Mangiamorte, mi ha vista mentre Harry mi baciava e sembrava geloso. La cosa che mi ha stupito di più è stato il suo gesto, si è quasi scorticato un braccio cercando di cancellare il marchio nero e solo perchè io odiavo quel marchio. Lui si è fatto del male per me! Non capisco cosa mi succeda, Harry è dolce, premuroso, bello e Draco invece è superbo, egoista e dannatamente bello. Sono l'uno l'opposto del l'altro, il fuoco e il ghiaccio. Prima quando ero andata nel dormitorio di Serpeverde per vedere come stesse Draco lui mi ha abbracciato, ero felice in quel momento; poi appena tornata nel mio dormitorio ho ricevuto anche l'abbraccio di Harry, ma non ho provato la stessa cosa. Non capisco cosa mi succede, non voglio provare nulla per Draco, mi sono promessa di uccidere ogni Mangiamorte sul mio cammino ma con lui è diverso. Vorrei un vostro consiglio.

Con amore, El

Chiuse la lettera e l'affidò a Bryn sperando che facesse avere al più presto al lettera ai suoi genitori, appena l'animale fu volato via, Elettra si sdraiò sul suo letto e dopo poco si addormentò.

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Capitolo 21
*** Consigli ***


 

La giovane fu svegliata da un ticchettio insistente sul vetro della finestra accanto al suo letto, aprì gli occhi ancora impastati dal sonno e si voltò verso la fonte del rumore, vide Bryn che beccava il vetro chiedendole di farlo entrare. Elettra si alzò e aprì la finestra, la civetta entrò nella stanza e si accoccolò sul suo letto cinguettando, aveva una lettera tra il becco e quando la mora gli si avvicinò lui la fece scivolare sulle lenzuola rosso-oro, la giovane Grifondoro aprì la lettera e lesse:

Cara El,

Siamo entrambi molto felici che tu stia bene e anche noi stiamo a meraviglia anche se ci manchi molto. Per il fatto che ci hai raccontato siamo felici che qualcuno provi qualcosa per te e a noi non importa che sia un Mangiamorte oppure no, ci fidiamo di te e non vogliamo che tu rinunci al suo amore solo perchè ti sei fatta una promessa. Oliver non avrebbe mai voluto che tu rinunciassi all'amore di qualcuno per vendicare lui, sarebbe felice che tu riuscissi a fargli capire i suoi sbagli e forse riuscissi a farlo cambiare quel Draco. Siamo inoltre felici anche per il fatto del tuo primo bacio, a tuo padre è quasi venuto un colpo ma io sono contenta, lui è un bravo ragazzo ed è anche molto carino.

Per riuscire a capire al meglio i tuoi sentimenti dovresti passare del tempo con entrambi i ragazzi, magari capisci a quale tieni di più. Ti vogliamo tanto bene.

Un abbraccio, mamma e papà

Appena finì di leggere la lettera qualcuno uscì dal bagno, Hermione era già vestita e sorrideva “Buongiorno El.” esordì la ragazza.

Ciao Herm.” sorrise lei.

E' successo qualcosa? Sembri strana.”

La mora si morse le labbra e annuì.

Se vuoi parliamo almeno forse starai un po' meglio.” propose la ricciola.

Elettra le fece sedere sul suo letto e iniziò il suo raccontò le raccontò del bacio tra lei e Harry, di quello che aveva fatto Malfoy e e della sensazione che aveva avuto mentre era tra del braccia del biondo.

La ricciola davanti a lei l'ascoltava con interesse e appena l'amica finì di parlare annuì “Sai Harry è molto dolce ed è un ragazzo d'oro, Malfoy invece è tutto l'opposto, mi sembra quasi impossibile che sia stato capace di ferirsi solo perchè tu odi quel marchio che lui ha sul braccio. Devo dirti la verità El Malfoy non mi sembra il ragazzo perfetto ma forse nasconde un lato del suo carattere che è il migliore di tutti, lo odio quel biondino ma se tu sei sicura di provare qualcosa per lui io ti appoggerò.”

Le guance di Elettra si incendiarono “Io non provo qualcosa per lui.” si affrettò a dire.

La ricciola rise “Certo, dovresti ascoltare il consiglio dei tuoi genitori, esci con loro e poi cerca di capire a chi tieni di più.” disse facendo spalluce.

La mora annuì e abbracciò l'amica “Grazie Herm, sei una vera amica.”

Figurati tesoro, per le amiche questo e altro.”

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Capitolo 22
*** Lacrime e rabbia ***


 

Elettra uscì dal suo dormitorio e scese nella sala comune dei Grifondoro, vide Harry e Ron giocare a scacchi e decise di far piano per non disturbarli, si sedette sul divanetto e li guardò giocare. I capelli del moro gli incorniciavano il viso e gli occhi verdi, era concentrato sulla prossima mossa da fare ed il suo viso era leggermente teso ma sempre con un sorriso stampato sulle labbra; con una sapiente mossa Ron fece scacco matto e rise alle spese dell'amico, solo in quel momento Harry si accorse della spettatrice che li guardava.

El, ciao.” il bambino sopravvissuto le si avvicinò sedendosi accanto a lei e cercando le sue labbra, con tutta sorpresa lei lo baciò sulla guancia.

Ciao Harry.” gli sorrise “Stavo pensando ti andrebbe di... andare a fare una passeggiata?” chiese la ragazza.

Il moro sorrise felice “Certo, potremmo andare a Hogsmeade è molto tranquilla.”

Certo ok.” la ragazza lo prese per mano e uscì con lui diretta verso i cancelli di Hogwarts.

I due si smaterializzarono e arrivarono a Hogsmeade mano nella mano, il moro le propose di prendere qualcosa da bere ai Tre manici di scopa, i due si avviarono verso il pub e appena videro un tavolo libero si sedettero. Attesero che arrivasse il cameriere per chiedere le ordinazioni e in questo frangente di tempo i due ragazzi si guardarono negli occhi senza proferire parola, appena il cameriere arrivò i due ordinarono due Burrobirre. Elettra si sentiva agitata a stare con lui eppure era felice, voleva riuscire a capire a chi teneva di più e con tutto il cuore sperava di non essere innamorata di Malfoy.

Draco Malfoy si era svegliato con un braccio che gli stringeva il fianco, sorrise e strinse la figura accanto a lui, scattò in piedi quando mise a fuoco una ragazza con i capelli a caschetto. Pansy Parkinson era abbracciata a lui e indossava solo un completino intimo viola, la guardò furioso “Che cazzo ci fai qui Pansy?” urlò lui.

Buongiorno anche a te Draco.” sorrise maliziosa rivolta a lui “Sono qui perchè avevo voglia di vederti.”

Il biondo fece una smorfia “Vattene fuori! Ora!”

Perché? Il dormitorio è deserto, potremmo divertirci.” gli sussurrò lei leccandogli le labbra.

Il biondo le strinse i fianchi ghignando “Pansy, fai un favore a tutti, esci dalle palle!”

La mora fece una smorfia arricciando le labbra “Sei un cafone!” borbottò lei.

Forse sì, ma almeno non sono una sgualdrina, io!” il biondo scoppiò a ridere.

Un tempo ti piaceva il mio essere così Draco, cosa è successo? Il tuo paparino ti ha detto di fare il bravo?” Pansy scoppiò a ridere lanciandogli un'occhiatina maliziosa.

Il corpo del principe delle Serpi scattò verso la ragazza e la spinse con forza contro la parete “Non ho problemi a fare del male ad una donna, quindi se non vuoi uscire di qui con qualcosa di rotto lasciami in pace!” il biondo le strinse un braccio e la buttò fuori sbattendole la porta in faccia.

Harry e Elettra ritornarono a Hogwarts, avevano passato una bellissima giornata assieme, adesso sarebbe toccato a Malfoy; appena arrivarono ai cancelli del castello le loro strade si divisero, il moro andò verso il campo di Quidditch per un allenamento e la ragazza entrò nella scuola per poi procedere verso i sotterranei.

Draco stava uscendo dal dormitorio quando vide Elettra camminare verso di lui, le sorrise e si incamminò nella sua direziona, quando l'ebbe quasi raggiunta due labbra piene di lucidalabbra alla ciliegia lo baciarono; rimase scosso da quel bacio ma la cosa che lo colpì maggiormente fu l'espressione di Elettra, era lontana solo pochi metri da lui e lo guardava con gli occhi tristi. Sentì le labbra della sconosciuta staccarsi e appena vide Pansy la spinse via cercando di avvicinarsi alla Grifondoro, la ragazza però indietreggiò e corse via lasciando Draco fermo nel corridoio con i nervi a fior di pelle.

Elettra era quasi giunta nei sotterranei e aveva visto Draco uscire, ma quando si stava per avvicinare Pansy aveva buttato le braccia al collo al biondo e lo aveva baciato, sentì il suono di qualcosa che si rompeva ma non ci fece caso, il biondo Serpeverde teneva fissi gli occhi nei suoi mentre le sue labbra erano assaltate dalla Serpe mora. Elettra deglutì a fatica e quando i due si staccarono corse via senza neanche accorgersi che Draco la stava seguendo.

Entrò di corsa nel dormitorio e si chiuse nella sua camera nascondendo la testa sotto il cuscino, perchè stava così male? Avvertiva la sensazione di qualcosa che si era spezzato in lei, sentì gli occhi pungerle e diafane lacrime le rigarono il viso caldo; pianse per qualcosa che non capiva e in quel momento riuscì a comprendere chi tra i due avrebbe scelto.

Il biondo Serpeverde si voltò verso la sua compagna di casa e le diede uno schiaffo dritto sulla guancia destra “Non osare più toccarmi! O la prossima volta a costo di essere espulso ti farò molto più male!”

Le parole del biondo arrivarono alle orecchie di Pansy come un glaciale avvertimento, si tastò la guancia che aveva iniziato a pulsare e cercò di ricacciare indietro le lacrime, vide il giovane andare via e gli urlò dietro “E' solo una Mezzosangue, una sangue sporco, un essere inferiore. Non è degna delle tue attenzioni.”

Il biondo strinse i denti “Neppure tu lo sei.” disse senza voltarsi e sparendo su per le scale.

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Capitolo 23
*** Broken (Parte I) ***


 

I’m falling apart, I’m barely breathing
With a broken heart that’s still beating
In the pain is there healing
In your name I find meaning
So I’m holdin’ on, I’m holdin’ on, I’m holdin’ on
I’m barely holdin’ on to you

 

Elettra passò tutta la notte a piangere e quando sentiva arrivare qualcuno nella camera fingeva di dormire, si sentiva spezzata e vuota; la mattina fu svegliata da un tuono che fece vibrare le finestre, si toccò il viso sentendolo bagnato e si accorse di aver pianto anche durante il sonno. Andò in bagno per lavarsi e vestirsi, quando passò davanti allo specchio fece una smorfia, i suoi capelli erano arruffati, gli occhi gonfi e arrossati per le troppe lacrime, delle occhiaie scure le contornavano gli occhi e le labbra erano secche e spente; sospirò e dopo una spazzolata ai capelli e un velo di trucco uscì dal bagno. Ginny e Hermione erano già sveglie e la guardarono “Tutto bene El?” chiesero all'unisono le due.

Sì.” disse lei non facendo trapelare alcuna emozione dalla sua voce.

Le due ragazze annuirono e la guardarono mentre scendeva verso la sala comune, Ron era sul divanetto davanti al camino acceso.

Buongiorno.” esordì la mora.

Ciao El.” le sorrise il rosso girandosi verso di lei.

Ehm...Harry?” chiese mordendosi le labbra.

E' in camera, è sveglio ma non ha voglia di scendere. Se vuoi vai pure.” le disse il rosso indicandole le scale.

Ok, a dopo allora.” disse la ragazza prima di salire la scala verso il dormitorio maschile.

Draco si era svegliato e aveva subito guardato il cielo fuori dalla finestra, una forte pioggia stava cadendo facendo scorrere e ticchettare le gocce d'acqua contro i vetri. Guardando le gocce gli rivennero in mente gli occhi di Elettra, tristi e pieni di dolore, sospirò scuotendo la testa e si fece un bagno caldo prima di vestirsi e scendere nella sala comune. Appena uscì dalla porta del dormitorio non sentì nessuna voce, scese le scale e arrivò nella sala comune; Blaise se ne stava seduto su una poltrona con una sigaretta tra le mani, appena si accorse della sua presenza il moro gli porse il pacchetto delle sigarette e sorrise. Malfoy afferrò la cicca e la portò alle labbra, con un colpo di bacchetta Zabini gliela accese, il biondo fece un lungo tiro lasciando che il tabacco si insinuasse nel suo corpo.

Tutto ok Draco?” chiese Blaise facendo un tiro.

Il biondo soffiò via il fumo dalla bocca “Diciamo di sì.”

Gira voce che Pansy ti abbia baciato e tu le abbia dato uno schiaffo.” soffiò via il fumo “Ottima mossa.” disse il moro ridendo.

Odio quella moretta.” disse acido.

Ti piace la Grifondoro vero?” chiese di punto in bianco Blaise.

Draco quasi si strozzo con la sigaretta che gli cadde dalla labbra “Ma sei pazzo?!” lo guardò male e si controllò la stanza per vedere se qualcuno fosse nei paraggi “E' bella.” ammise.

Fa questo effetto a molti, ma penso che Potter abbia fatto colpo su di lei.” disse il moro.

Malfoy strinse i pugni “Ha osato baciarla al ballo quello Sfregiato!”

Zabini alzò le spalle “Dovevi chiederle di venire al ballo con te.”

Il biondo annuì e tirò un lungo sospiro “Andiamo in sala grande, ho fame.”

Il moro assentì e si diresse con Malfoy verso la sala grande.

Elettra bussò alla porta della camera di Harry e Ron.

E' aperto.” disse una voce ovattata dalla porta.

La mora entrò nella camera e sorrise al ragazzo “Ciao.”

Hey El.” il giovane si alzò dal letto e le si avvicinò.

La mora arrossì nel vederlo sono con dei pantaloni, sentì le guance avvampare quando lui l'abbracciò stringendola al suo petto caldo, il ragazzo abbassò il viso per catturare le sue labbra ma questa volta quel bacio non fu lieve come sempre. Il giovane Grifondoro fece passare la lingua tra le pieghe delle sue labbra come per chiederle di schiuderle, la ragazza acconsentì schiudendo di poco le labbra e sentendo la lingua del moro cercare golosa la sua; gemette sentendo il suo dolce sapore e lo baciò con più veemenza lasciando che lui la portasse sul letto. Si ritrovò sdraiata mentre lui si era messo sopra di lei stando attento a non schiacciarla, continuava a baciarla senza lasciarle tregua; quando lei prese il coraggio e gli accarezzò il torace tonico lui si lasciò sfuggire un mugolio che la incitò a continuare. Harry le bloccò le mani e la guardò ansimando “Dimmi che non mi vuoi e mi fermerò, ma dimmelo ora prima che non riesca più a fermarmi.”

Elettra sorrise e deglutì piano “Ti voglio.” sussurrò.

Il ragazzo le sorrise e la baciò dolcemente, lentamente la spogliò e alzò lo sguardo per poterla ammirare “Sei bellissima.” mormorò prima di affondare le labbra fra i suoi seni.

La giovane erede di Grifondoro gemette e gli accarezzò i capelli corvini, sentì al lingua del ragazzo disegnare cerchi immaginari attorno ai suoi capezzoli. Harry la aiutò a farsi spogliare e quando arrivò ad abbassargli i boxer la porta si aprì.

Oh miseraccia!” Ron si coprì gli occhi “Scusate!” disse il rosso uscendo dalla camera e per poco non cadde dalle scale.

Cristo!” imprecò Harry e si alzò da lei.

Elettra era rossa per l'imbarazzo “Mi dispiace non volevo che lui...Ci vedesse.” le spiegò il moro.

Non preoccuparti. Ora è meglio che vada, tra poco ho lezione.” disse lei sospirando piano e rivestendosi.

Harry annuì e sospirò sonoramente quando lei uscì, Elettra scese imbarazzata dalla scala, appena vide Ron abbassò gli occhi arrossendo ancora di più.

El io non ho visto nulla.” disse il rosso per tranquillizzarla.

Grazie Ron.” disse lei sorridendogli e poi uscì andando verso la sala grande.

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Capitolo 24
*** Broken (Parte II) ***


 

I’m hanging on another day just to see what you will throw my way
And I’m hanging on to the words you say
You said that I will be ok
The broken lights on the freeway left me here alone
I may have lost my way now, haven’t forgotten my way home

 

Draco arrivò davanti alla porta della sala grande con Blaise e si fermò vedendo che Elettra lo stava raggiungendo dalla direzione opposta, la guardò e le sorrise; la ragazza accennò un sorriso poi si voltò di scatto sentendosi chiamata.

El! El!” Hermione le corse incontro “Oddio non me lo sarei mai aspettata! Quindi hai scelto Harry!” disse ad alta voce la riccia “Com'è stato?”

La mora la guardò imbarazzata “Cosa Herm? Non capisco di cosa tu stia parlando.” disse a denti stretti.

Ma come non capisci. Ron mi detto, ehm cioè l'ho costretto a dirmi cosa era successo quando aveva quella faccia prima. Mi ha detto che vi ha visti mentre eravate sul letto. Dai El com'è stato?”

Elettra sentì le guance prenderle fuoco “Hermione basta.” cercò di zittirla senza successo.

Com'è stata la tua prima volta?” chiese la ricciola.

Elettra boccheggiò ma non disse nulla.

Malfoy stava guardando le sue Grifondoro mentre chiacchieravano la Granger sembrava sul punto di scoppiare se nona avesse parlato, ascoltò con interesse il loro discorso. Sentì il sangue gelarsi nelle vene quando la mezzosangue ricciola aveva chiesto a Elettra come era stata la sua prima volta. Deglutì rumorosamente mentre cercava di collegare i pensieri, Elettra era andata a letto con Harry? Aveva perso la verginità con lui? No! Era impossibile! L'immagine di loro due mentre facevano l'amore gli contorse le budella.

Elettra si voltò nervosa sperando che nessuno avesse sentito la loro conversazione, vide Zabini e Malfoy sulla soglia della porta, Draco aveva gli occhi fissi nel vuoto, il viso era pallido e si stringeva una mano sulla divisa. Che avesse sentito la loro conversazione? Ma cosa gliene importava? Lui stava con la Parkinson! Cosa gliene fregava? Vide gli occhi del biondo e sussultò erano vitrei, inespressivi, lo vide allontanarsi come perso nel vuoto; Zabini lo seguiva e gli chiedeva come stesse, ma lui non rispondeva camminava solamente.

Draco sentì una sensazione strana d'un tratto un forte dolore al petto lo aveva colpito, stringeva con forza la divisa mentre i suoi occhi fissavano il nulla, senza pensarci si stava incamminando da qualche parte lontano da lei.

Draco? Hey Draco? Stai bene?” le parole di Zabini sembravano lontane mentre lui continuava a camminare.

Elettra si congedò dall'amica e lo seguì appena riuscì a raggiungerlo lo fermò tenendolo fermo da un braccio “Che hai Malfoy?”

Il biondo si voltò verso di lei e la guardò con gli occhi spenti senza dire nulla.

Draco cos'hai?” solo dopo la ragazza si accorse di averlo chiamato per nome.

Il giovane sussultò e puntò i suoi occhi in quelli verdi della Grifondoro, fece un lieve segno a Zabini di andarsene e poi abbracciò Elettra.

La ragazza rimase sorpresa dal suo gesto, Draco la guardò negli occhi e tenendola stretta a se la baciò.

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Capitolo 25
*** Capire ***


 

Elettra fremette sentendo le labbra del biondo premersi sulle sue, chiuse gli occhi lasciandosi andare a quel bacio, strinse le braccia attorno al suo collo e sentì le forti braccia del principe delle Serpi abbracciarla.

Lei si staccò da lui e lo fissò portandosi una mano alle labbra “Oddio cos'ho fatto?” mormorò lei.

Mi hai baciato.” disse lui come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Non dovevo, tu stai con Pansy!” disse le allontanandosi.

Con Pansy? Ma che dici? Io non mi sognerei mai di mettermi con quella!”

A Elettra scappò un sorriso a quelle parole “Comunque non dovevo farlo.”

Sei andata a letto con Harry?” chiese lui di getto guardandola negli occhi.

La mora sussultò “Non sono affari tuoi.”

Sì lo sono, ti prego devo saperlo.” disse lui implorandola con lo sguardo.

No.” mormorò lei.

Non mentirmi ho sentito il discorso di Hermione.”

Ron ci ha interrotti prima che...Succedesse.” disse lei arrossendo.

Draco la strinse forte “Menomale.”mormorò lui.

Draco devo andare, Harry mi starà spettando.” disse la mora con poca convinzione.

Fai l'amore con me.” sussurrò il biondo all'orecchio della ragazza.

Elettra sussultò alle sue parole e boccheggiò senza proferire parola, era un sogno era ovvio. Era un sogno e tra poco si sarebbe svegliata.

Ti prego Elettra.”

Ok era sicuramente un sogno! Fremette sentendo il suo nome detto da lui. “Draco io...” non riuscì a finire la frase.

Il biondo la prese per mano e la portò con se verso i sotterranei, Elettra lo seguì come senza volontà appena arrivarono davanti alla statua del dormitorio Draco sussurrò la parola d'ordine poi tirò dentro la ragazza. Il dormitorio era deserto tutti erano a fare colazione o a lezione, tutti tranne loro, accompagnò la ragazza su per le scale del dormitorio fino alla sua camera. Elettra entrò nella stanza guardandosi intorno, quella camera era enorme, il letto matrimoniale a baldacchino padroneggiava nella stanza, i colori dominati erano il verde e l'argento. Malfoy chiuse la porta e la sigillò con una serie di incantesimi, poi si voltò verso la Grifondoro, la strinse a se e la baciò con passione.

Elettra sentiva la testa girarle mentre la bocca del biondo assaltava la sua, si aggrappò alle sue braccia “Draco io...” non riuscì a finire la frase dato che Draco la baciò sul collo facendola fremere e facendole annebbiare la mente.

Il principe delle Serpi la stava stringendo mentre la fece sollevare da terra e la portò sul letto, si posizionò sopra di lei stando attento a non schiacciarla; la baciò con amore mentre gli accarezzava i fianchi e i seni. Le alzò la divisa e trovò la camicia bianca che l'avvolgeva mostrando le sue forme, scese con i baci sul collo e intanto iniziò a sbottonarle la camicetta bottone per bottone; quando fu del tutto aperta gliela sfilò facendola cadere a terra.

Elettra arrossì imbarazzata mentre si sentiva spogliare da lui, fece lo stesso con lui, gli sfilò la divisa di Serpeverde e poi gli slacciò la camicia; quando la aprì si morse il labbro vedendo il suo torace marmoreo. Alzò una mano incerta e accarezzò quel torace sodo sentendo i muscoli tendersi al passaggio della sua mano, fece scivolare a terra la camicia del biondo e guardò il marchio nero offuscato da una chiara cicatrice, gli prese il braccio e se lo portò alle labbra. Alzò gli occhi incontrando quelli argentati del ragazzo offuscati dal desiderio, chiuse gli occhi e senza pensare all'imbarazzo passò la lingua sul segno della cicatrice e del marchio, sentì i mugolii del ragazzo e in poco sentì la pelle del braccio sostituirsi con le labbra del biondo. Aprì gli occhi mentre lui la baciava accarezzandole i fianchi e cercando di slacciarle il reggiseno, appena i due gancetti furono sganciati fece scivolare il tessuto di pizzo giù dalle sue spalle e lo butto a fare compagnia agli altri loro vestiti.

Draco si leccò le labbra vedendola, iniziò ad accarezzarle i seni morbidi e sodi e fremette per la sensazione della pelle di lei contro la sua, sentì i gemiti della mora riversarsi nella stanza e la baciò cercando di calmarsi. Lei era così pura, così dolce e sensibile, mentre lui era tutto l'opposto; se fosse entrato in lei violandola l'avrebbe macchiata, avrebbe macchiato la sua anima. Sentì Elettra slacciargli i pantaloni e abbassarsi fino alle ginocchia, la voleva, la voleva in un modo assurdo, ma al contempo non avrebbe voluto che lei si macchiasse con lui; Potter l'avrebbe fatta felice, lui sarebbe stato perfetto per lei, avrebbe fatto l'amore con lei per la prima volta e lei avrebbe cercato in lui l'amore, tutto quello che Draco non poteva dargli. Il biondo sospirò e si staccò da lei “Non posso Elettra...Devi andartene.” cercò in tutti i modi di tenere la voce calma.

La ragazza lo guardò negli occhi e li vide di nuovo vuoti, sospirò piano poi in silenziò si rivestì; passò accanto al ragazzo e gli baciò una guancia “Ciao Draco.” mormorò prima di uscire.

Il biondo Serpeverde si accasciò a terra e per la prima volta pianse, pianse per lei, pianse perchè non poteva averla, pianse perchè sapeva che lui non era giusto per lei; la stanza era buia e vuota come anche il suo cuore, strinse i pugni e un urlo di dolore gli crebbe dal petto facendolo raggomitolare sul pavimento della sua camera.

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Capitolo 26
*** Pensieri ***


 

Elettra tornò nel suo dormitorio e salì in camera, ad aspettarla c'era Hermione “El cos'è successo?” chiese la ricciola vedendo l'espressione triste dell'amica.

Ho quasi fatto l'amore con Malfoy.” mormorò lei abbassando lo sguardo.

Co...Cosa? Tu...Come quasi fatto?”

Non è successo, ma...Stava per succedere, se lui non si fosse fermato.”

La ricciola la guardò confusa, Malfoy non era il tipo che si fermava quando si trattava di rapporti, neppure se il tetto della camera fosse crollato si sarebbe fermato; invece con lei l'aveva fatto. “Capisco, cosa hai intenzione di fare?”

Hermione, non lo so. Non capisco nulla, la miglior cosa sarebbe che io me ne andassi.” disse la mora con le lacrime agli occhi.

L'amica l'abbracciò “Non dirlo nemmeno, tu non andrai da nessuna parte. Sei solo confusa El, devi riuscire a capire a chi tieni di più, lo so che te l'ho già detto ma è così. Harry capirà se ami Malfoy e Malfoy farà lo stesso se tu amassi Harry.”

Lo spero.” mormorò la mora tra i singhiozzi.

Certo, un detto babbano dice: Se ami qualcuno lascialo andare. Quindi loro ti lasceranno andare qualunque decisione tu prenderai.”

Elettra si asciugò il viso e annuì all'amica “Grazie Mione.”

La ricciola sorrise “Figurati, adesso sarà meglio andare in sala comune, tra poco è ora di pranzo.”

Elettra assentì e dopo essersi calmata seguì l'amica fuori dal dormitorio per andare in sala comune.

Malfoy era ancora a terra a piangere quando sentì la voce di Blaise chiamarlo “Draco? Draco so che sei li apri!”

Si stava comportando come una ragazzina, aveva pianto, piangere era un gesto di debolezza e lui non doveva essere debole. Si asciugò il viso anche se non poté nascondere gli occhi gonfi e arrossati, aprì la porta e fece entrare l'amico.

Ciao Dra, come...” il moro lo guardò notando i suoi occhi rossi “E' successo qualcosa?”

Il biondo scosse la testa e si sedette sul letto “Sono un idiota.” ammise prendendosi la testa fra le mani, con Blaise poteva essere sincero, era il suo migliore amico. “L'ho portata in camera, l'ho baciata e poi l'ho lasciata andare. Non ce l'ho fatta, lei starà meglio con Potter.”

Blaise si sedette accanto all'amico “Dra non sei un idiota, nessuno avrebbe lasciato la ragazza che ama ad un altro solo perchè ha paura di non essere degno di lei. Il tuo gesto è onorevole.” il moro gli poggiò una mano sulla spalla.

Non sarei capace di amarla come vorrebbe lei, non sarei capace di amarla e basta.” ringhiò.

Secondo me dovresti parlarle, dovresti spiegarle cosa provi e capire cosa prova lei. Se ti rifiuterà è solo una sciocca perchè non ha capito che tu sei meglio di Potter.” disse Zabini guardandolo negli occhi.

Grazie Blaise, sei un amico.”

Figurati.” sorrise il moro “Adesso andiamo, tra poco è ora di pranzo e io sto morendo di fame.” ridacchiò.

Andiamo.” annuì il biondo uscendo con l'amico dal dormitorio.

Harry sorrise felice quando vide Hermione ed Elettra entrare nella sala grande, andò in contro alle ragazze e quando cercò di abbracciare la mora l'altra lo aveva bloccato “Harry, El non sta molto bene, lasciale un po' di spazio.” disse la ricciola.

Il bambino sopravvissuto sospirò poi annuì dando un leggero bacio sulla guancia ad Elettra, i tre si andarono a sedere e la mora sorride alla riccia “Grazie Mione.”

Figurati.” disse l'amica facendole l'occhiolino.

Zabini e Malfoy arrivarono in sala comune, era già tutti ai loro tavoli e quando il biondo vide Elettra deglutì rumorosamente, l'amico lo accompagnò al tavolo, ma il biondo continuò a guardare verso il tavolo dei Grifoni.

Elettra vide arrivare Draco e abbassò lo sguardo stringendo la mano dell'amica accanto a lei, quando vide i due Serpeverde andarsi a sedere si voltò verso di loro incontrando gli occhi color ghiaccio del biondo. Accennò un sorriso e rimase a fissarlo finché non sentì un ticchettio.

Albus Silente si era alzato dal suo tavolo e stava per dare un annuncio “Cari ragazzi, tutto il corpo insegnanti ha deciso di fare un'uscita speciale. Domani tutti gli studenti del settimo anno andranno, accompagnati dai professori, al mare. E' un luogo dove non siamo mai andati ma la graziosa cittadina vicina ad Hogsmeade è un luogo bellissimo per stare all'aria aperta e il suo mare è molto limpido e pulito. La gita durerà tutta la giornata, gli studenti degli altri anni andranno con gli insegnati rimanenti a Hogsmeade per una visita alla città. Detto questo buon appetito.” il preside si sedette tutti nella sala iniziarono a mangiare.

Elettra finì di mangiare poi ritornò in camera con Hermione e Ginny, la giornata rispecchiava a pieno il suo umore: il cielo era scuro e dei nuvoloni scuri facevano cadere una fitta pioggia.

El domani al mare devi parlare con Draco.” disse Hermione.

Ma non posso ci sarà anche Harry.” si giustificò la mora.

Tranquilla ce ne occuperemo io ed Hermione.” disse la rossa.

Va bene ragazze.” Elettra annuì.

Draco era uscito sotto la pioggia e aveva iniziato a pensare alla giornata di domani, fu interrotto solo da Daphne che lo andò a chiamare “Hey Dra vieni dentro prima di prenderti qualcosa.” disse la bionda “Sennò non potrai andare al mare con Elettra domani.” disse la ragazza ridendo.

Draco la guardò sorpreso e la bionda scoppiò a ridere “Non fare quella faccia, si vede lontano un miglio che lei ti piace.”

Il biondo sospirò “Rientriamo su.”

Hermione, Ginny ed Elettra si addormentarono dopo una lunga chiacchierata, ma nella mente della mora erano ancora impresse le immagini di lei e Malfoy.

Draco si asciugò e dopo essersi cambiato si mise a letto e dopo pochi minuti si addormentò.

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Capitolo 27
*** Certezza o no? ***


 

La mattinata era iniziata con il sole che entrando dalle finestre si posò sul viso di Elettra come una dolce carezza, la ragazza aprì gli occhi e sorrise vedendo la bellissima giornata che si vedeva fuori dalle grandi finestre. Svegliò le amiche e poi dopo essersi lavate e vestite scesero per la colazione, si avviarono nella sala comune che come sempre era imbandita di ogni tipo di cibo, salutarono Daphne che dal tavolo dei Serpeverde si stava sbracciando per attirare la loro attenzione; quando Elettra vide Draco entrare nella sala e sedersi accanto a Daphne sussultò, come poteva quel ragazzo farle quell'effetto? La mora finì di fare colazione e poi assieme e alle amiche tra cui anche la bionda Serpeverde si diressero nel dormitorio di Grifondoro per mettersi i costumi. Ginny optò per un bikini classico senza fronzoli, di colore giallo con dei piccoli fiorellini, Hermione invece indossò un costume arancione con delle piccole balze sulle mutandine, Daphne si mise un costume nero che faceva contrasto con la sua carnagione chiara, Elettra invece si mise un costume azzurro che teneva legati i due pezzi da un piccolo anello metallico; appena furono pronte di misero dei vestitini estivi e uscirono dalla camera.

Draco si era svegliato da poco quando Blaise era piombato in camera sua con Nott per svegliarlo “Su pelandrone muoviti, se continui a dormire arriverai tardi e se arrivi tardi Potter si prenderà Elettra.” dissero in coro i due.

Malfoy li fulminò con lo sguardo e mugugnando qualcosa si diresse in bagno per lavarsi e vestirsi.

Appena fu pronto si diresse con gli amici nella sala comune, si sedette come di consueto accanto a Daphne e sentì il cuore mancare un battito quando vide Elettra che lo guardava, la ragazza però voltò subito lo sguardo finendo la sua colazione.

Oggi avrai campo libero con lei.” disse la bionda accanto a lui “Hermione e Ginny si occuperanno di Harry.”

Draco sorrise soddisfatto per quella notizia e finì in fretta la sua colazione, trascinò gli amici nel dormitorio e poi in camera sua, scelse accuratamente un paio di pantaloncini da mare mentre anche gli altri due erano immersi nella scelta. Li indosso e dopo essersi messo un paio leggero di bermuda e una maglia scese nella sala comune, si sedette sulla poltrona e prese il pacchetto di sigarette tirandone fuori una; l'accese e poi fece un lungo tiro rilassandosi. Sentì il fumo raschiargli la gola e dopo poco lo butto fuori con un lungo respiro, Theo e Blaise uscirono dalla camera e lo raggiunsero, entrambi si sedettero sul divanetto e iniziarono a fumare tranquilli; appena tutti furono rilassati ed ebbero finito la loro sigaretta uscirono dal dormitorio diretti all'ingresso del castello dove i professori li attendevano.

Le ragazze si diressero all'ingresso della scuola e incontrarono Harry e Ron nel tragitto, il moro abbracciò Elettra e le posò un bacio sulla guancia, la ragazza per la prima volta non sentì nulla, quel bacio per lei era stato come se non ci fosse mai stato; guardò le amiche che capirono al volo il suo sguardo, si allontanò da Harry con la scusa di dover parlare con le amiche e si mischiò a loro sospirando piano “Non ho sentito nulla, prima anche solo mi dava un bacio sulla guancia sentivo qualcosa, il cuore batteva all'impazzata, le guance mi prendevano fuoco e invece...Niente.”

El accettalo, tieni di più a...” Hermione non poté finire la frase perchè Elettra le tappò la bocca appena in tempo prima che il biondo Serpeverde fece la sua entrata assieme a Zabini e Nott.

Hermione stava cercando di dire che forse quella per il 'moro'.” disse Daphne imitando delle virgolette con le dita “Era solo una cotta e ora provi qualcosa di più forte per tu sai chi.” disse annuendo.

Elettra guardò Draco con la coda dell'occhio, era girato, le spalle erano tese lasciando che la sua postura fosse elegante e al contempo rilassata, i capelli biondi sembravano fili argentati dove lei avrebbe voluto seppellire le mani, vide il biondo girarsi e puntare gli occhi nei suoi, quegli occhi color ghiaccio riuscivano a mandarle un calore infinito; senza neanche rendersene conto si stava avvicinando al ragazzo.

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Capitolo 28
*** Gelosia ***


 

Elettra si trovò faccia a faccia con quell'angelo biondo che la guardava come se avesse fatto una cosa incredibile, aprì la bocca per dire qualcosa ma le parole del preside la fermarono “Adesso sarete smistati in base alla vostra casa e al vostro anno, gli studenti del settimo anno vengano da questa parte mentre gli altri di la.”

Elettra fu costretta a separarsi da Malfoy, ma dentro di lei si promise che la giornata l'avrebbe passato con lui.

Draco era appena arrivato davanti al portone della scuola quando vide elettra e le altre, appena la mora si accorse di lui tappò la bocca alla Granger, il biondo ridacchio tra se “Era ora che qualcuno tappasse la bocca a quella.” pensò.

Il principe delle Serpi si mise a parlare con Blaise e Nott ma sentiva uno sguardo che gli accarezzava il corpo, si voltò cercando chi lo stava mangiando con gli occhi, con sua sorpresa vide Elettra che lo guardava; per qualche secondo si perse nei suoi occhi verde smeraldo, sussultò quando vide la ragazza avvicinarsi a lui. Quando fu davanti a lui aprì la bocca per dire qualcosa ma le parole del preside la interruppero, Silente li avvertì di riunirsi per casa e per anno, il biondo si aggruppò a Blaise e Nott riunendosi a tutti i Serpeverde del settimo anno.

Harry si era avvicinato ad Elettra quando lei si era unita ai Grifondoro, senza pensarci l'aveva presa per mano e stava avvicinando il viso al suo, la mora gli diede un semplice bacio sulla guancia e il giovane mago la guardò interrogativo “Che succede El?” chiese il moro.

Niente Harry, solo sono un po' confusa.” ammise lei.

Ah capisco.” il moro annuì “Quando avrai deciso qualcosa, sappi che io ci sarò sempre.”

Grazie Harry.” disse lei allontanandosi dal ragazzo per riunirsi alle amiche.

Draco teneva gli occhi fissi su lo Sfregiato ed Elettra senza distogliere per un secondo lo sguardo.

Dra, così si accorgeranno di te.” disse Daphne facendo voltare il ragazzo.

Chissene frega, tanto meglio, almeno quel Potter la smetterà di starle sempre addosso.” disse lui con acidità.

La bionda scoppiò a ridere poi ascoltò le parole di Piton “Ragazzi come sapete dovrete prendermi per mano e assieme ci smaterializzeremo, mi raccomando se qualcuno vuole fare l'idiota non tenendosi per mano, non lo faccia!” la voce di Piton non accettava repliche, tutti gli studenti si presero per mano e i Serpeverde furono i primi a smaterializzarsi.

Elettra ascoltò le parole della professoressa McGranitt e come di consueto prese per mano Hermione, appena tutti furono insieme la professoressa si smaterializzò e assieme arrivarono a Hogsmeade.

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Capitolo 29
*** Non so amare ***


 

Appena arrivati nella cittadina di Hogsmeade i professori accompagnarono gli studenti del settimo anno alla spiaggia, il cielo era azzurro e l'acqua era chiara senza troppe onde, Silente indicò le cabine per i ragazzi e quelle per le ragazze e poi tutti i professori si trasferirono sulla spiaggia per parlare.

Elettra si diresse verso le cabine riservate per le ragazze, entrò in una di quelle casine colorate e si cambiò tolse il vestitino chiaro e restò con il costume, prese la sua borsa con dentro le creme e uscì; si riunì alle altre ragazze e assieme andarono in spiaggia.

Draco si avviò lentamente verso le cabine maschili, appena entrò in uno di quelle case di legno si svestì i pantaloncini da mare risaltavano con la sue pelle alabastrina, uscì e si riunì a Blaise e gli altri; insieme i ragazzi si avviarono verso la spiaggia. Mentre Malfoy camminava tranquillo Potter e Weasley gli corsero davanti alzando tutta la sabbia, il biondo strinse i pugni “Hey Sfregiato! Stai attento a dove cammini!” ringhiò il principe delle Serpi.

Harry si voltò verso di lui “Oh quando mi dispiace.” disse ironico.

Adesso ti dispiacerà.” urlò il biondo lanciandosi contro di lui, per fortuna Blaise e Theo lo afferrarono al volo prima che andasse a spaccare la faccia a Potter.

Elettra vide tutta la scena e si avvicinò ai due litiganti, appena la ragazza arrivò in mezzo alla cosiddetta battaglia i due ragazzi si calmarono, erano diventati muti mentre si lanciavano frecciatine d'odio; la mora fece segno alle sue amiche e Ginny ed Hermione presero Harry con loro e lo portarono in acqua mentre Elettra continuava a guardare Draco.

Malfoy non riusciva a staccare gli occhi da quegli occhi color smeraldo, dischiuse le labbra e prese coraggio “Ciao.”

La mora gli sorrise “Ciao.”

Blaise e Nott si allontanarono lasciando i sue soli.

E' molto bello qui.” disse lui per rompere il silenzio.

Sì molto bello.” rispose lei non riferendosi solo al posto.

Già.” confermò lui “Molto bello.” disse avvicinandosi di più a lei.

Elettra deglutì per la troppa vicinanza tra loro due, gli occhi del biondo erano immersi nei suoi e lei sentiva un calore pervaderla mentre quegli occhi color ghiaccio la scrutavano, Draco le si avvicinò ancora e le accarezzò una guancia; a quel contatto Elettra chiuse gli occhi e lo lasciò fare. Il biondo le si avvicinò ancora e posò le labbra su quelle della ragazza, un bacio dolce quasi come se avesse paura di farle male, ed era così Draco aveva paura, aveva paura di poterle fare male, di poterla mettere nei guai; lei era la ragazza più dolce che avesse visto, lui invece era un Mangiamorte, anche se ora non lo era più il marchio gli rimaneva e ogni volta che toccava quella ragazza era come se la macchiasse, come se le infondesse tutto ciò che aveva fatto. L'abbracciò posando il viso tra i suoi capelli corvini per inspirarne il dolce profumo, sapevano di rose, sapevano di amore tutto ciò che lui non sapeva darle.

Elettra io...” esordì lui senza riuscire a finire la frase.

Mi sto innamorando di te.” disse lei come se fosse la cosa più normale del mondo “Non riesco a non pensarti e anche se sei un Mangiamorte io provo qualcosa per te.”

Draco la strinse con più forza, come se avesse paura che quell'angelo potesse volare via dalle sue braccia “Anch'io, ma non...Non so amare, non riuscirei a darti l'amore che cerchi.” disse lui in tono triste.

La mora lo guardò negli occhi “Come non sai amare?” chiese lei.

Non ho mai avuto amore nella mia vita, non molto almeno. Nessuno mi ha insegnato ad amare, fin da quando sono nato mi hanno insegnato a stare lontano dai Mezzosangue, l'odio lo conosco bene, quello me lo hanno insegnato molto bene.” disse il biondo sospirando.

Elettra lo baciò “Ti insegnerò io ad amare.” disse lei sorridendogli.

Draco le sorrise di rimando “Grazie Elettra.” mormorò lui abbracciandola.

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Capitolo 30
*** Sogno o son desto? ***


 

Draco rimase abbracciato a quell'angelo moro mentre le sue mani vagavano accarezzandole i capelli neri che le scendevano lungo la schiena, il biondo sorrideva felice; quando sentì la ragazza allontanarsi da lui mugugno di protesta ma lei gli sorrise e avvicinando il viso a quello del ragazzo lo baciò.

Appena le labbra di Elettra si unirono a quelle morbide del biondo Serpeverde, lei sentì un brivido scorrerle lungo la schiena, lo strinse a se e in quel preciso momento, in quel perfetto momento qualcosa doveva andare storto: Harry li vide e furioso corse verso di loro, li fece staccare e spinse Draco “Non toccarla!” urlò il moro preso dalla rabbia.

Il Serpeverde strinse i pugni “Levati Potter!”

Mai, lei è mia!” disse il moro a denti stretti.

Tua? Non credo proprio!”

Elettra guardava i due ragazzi, lei non era di nessuno, ne di Harry, ne di Draco; si sentì in colpa nel pensare che i due ragazzi litigassero per lei, ma forse aveva capito che la colpa era sua. Non voleva causare ancora guai così senza che nessuno se ne accorgesse corse in acqua. Cercò di svuotare la mente mentre le onde le lambivano il corpo, chiuse gli occhi e pensò ai due ragazzi, Chi amava di più? No, non si poteva già parlare di amore, o sì? A chi teneva di più? Harry era dolce, premuroso e molto carino. Draco era testardo, egocentrico e molto bello, il classico angelo dannato, un Mangiamorte una persona a cui lei non avrebbe mai dovuto affezionarsi, eppure era successo e ora doveva decidere.

Draco si voltò verso Elettra e quando non la vide sussultò “Dov'è elettra?” chiese un po' a tutti.

Anche Harry la cercò con lo sguardo “E' in acqua.” disse Hermione avvicinandosi a loro “La state sopprimendo con le vostre liti, lasciatela scegliere in pace!” li brontolò lei.

I due ragazzi sospirarono e annuirono all'unisono.

La mora era ancora ammollò nell'acqua mentre i suoi pensieri vagavano da un ragazzo all'altro, poi ecco che sentì il suo cuore mancare un battito quando pensò a Draco, era logico chi avrebbe scelto, era la scelta migliore anche se la più sbagliata. Uscì dall'acqua e si diresse verso i ragazzi come glielo avrebbe detto e come avrebbe detto a Harry che sceglieva il Serpeverde? Prese un profondo respiro “Hey.”

Tutti si girarono verso di lei e i due ragazzi puntarono i loro occhi nei suoi “Devo parlarvi.” indicò i due ragazzi davanti a lei.

I due annuirono e la seguirono lontano dal gruppo “Sentite io ho...Fatto una scelta, non ho scelto chi è il più popolare o il più forte o altre caratteristiche che ora non mi vengono in mente, io ho scelto quello che il mio cuore ha ritenuto giusto.” fece un lungo respiro “Tu Draco.”

Il biondo Serpeverde sussultò, non poteva crederci che lei lo avesse scelto, no anzi che il suo cuore lo avesse l'avesse scelto.

Mi dispiace Harry spero che continueremo ad essere amici.” disse la ragazza con gli occhi bassi.

Il moro le sorrise dolcemente “Tranquilla El, noi saremo sempre amici e io per te ci sarò sempre.”

Elettra sorrise e abbracciò il moro mentre il suo cuore pensava solo e solamente a Draco.

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Capitolo 31
*** The first time (Parte I) ***


 

La giornata era passata veloce e prima che tutti potessero rendersene contro i professori li richiamarono per tornare a casa, Elettra era abbracciata a Draco mentre tutti gli studenti del settimo anno aveva gli occhi puntati su di loro. I due avevano passato la maggior parte del giorno insieme, in acqua, a prendere il sole, a giocare a beach volley ma sempre insieme; quando sentirono i professori che gli chiesero di andarsi a vestire per tornare a casa un coro di lamentele si alzò ma fu subito assopito dal professor Piton che gelò tutti con uno dei suoi sguardi glaciali. Tutte le ragazze si avviarono verso le cabine femminili e si andarono a cambiare mentre i ragazzi si diressero a quelle maschili. Elettra seguì Hermione e Ginny mentre Blaise portò via Draco, appena la mora arrivò dentro la sua cabina, si vestì e prese la sua borsa; raggiunse le amiche già pronte e andarono dai professori che li stavano dividendo per casa.

Draco si vestì svogliatamente mentre i suoi pensieri erano rivolti ad Elettra, ai suoi occhi verdi, alle sue labbra morbide e al suo corpo da dea; scosse la testa mentre sentì Zabini che lo chiamava, uscì' dalla cabina e raggiunse i suoi amici già disposti per casa, come di consueto il professor Piton chiese a tutti i Serpeverde di prendersi per mano e questa volta al posto della mano di Blaise si ritrovò una manina piccola che stringeva la sua, Pansy. La guarda disgustato e le lasciò subito la mano acciuffando quella ancora libera di Daphne, la bionda lo guardò e capì il perchè del suo gesto, mentre Pansy rimase ferma a guardarli con una smorfia sulle labbra.

Elettra afferrò la mano di Hermione che era intenta a prestare attenzioni a Ron, quei due erano peggio di una calamita e questo non andava bene a Lavanda, Lavanda Brown era stata, per un brevissimo periodo, la fidanzata di Ron, ma poi tra i due non aveva funzionato ma comunque per lei non era ancora finita. La mora ascoltò le parole della professoressa McGranitt mentre i suoi occhi erano intenti a cercare quelli di Draco, appena trovò i suoi occhi color ghiaccio sorrise e arrossì; si smaterializzarono tutti fuori dal cancello di Hogwarts e poi i professori lasciarono gli studenti alle loro attività.

Malfoy si avvicinò ad Elettra e le cinse un fianco “Ciao bellissima.” disse il biondo baciandole il collo.

C...Ciao.” disse lei arrossendo.

Sai noi due abbiamo un conto in sospeso.” mormorò lui leccandole la curva del collo.

Quale?”

Draco sorrise malizioso e premette l'erezione contro di lei “Questo.” disse prendendo una mano della ragazza e portandosela al cavallo dei pantaloni.

Elettra avvampò mordendosi il labbro e annuì impercettibilmente.

Il biondo la prese per mano e la portò dentro la scuola, scese con lei le scale fino ai sotterranei e pronunciò la parola d'ordine per aprire la porta del dormitorio, appena furono dentro Draco l'accompagnò alla sua camera di caposcuola, per la prima volta ringraziò il fatto che Piton gli aveva assegnato il ruolo di caposcuola di Serpeverde così aveva ricevuto una camera singola. Chiuse la porta alle sue spalle e si voltò verso la ragazza, era imbarazzata e non faceva altro che mordersi il labbro inferiore, un vizio che lui adorava; le si avvicinò e le morse lui il labbro inferiore facendola mugolare leggermente, sentì l'eccitazione salire mentre la baciava con passione. La spinse sul letto e si posizionò su di lei senza pesarle troppo, la mora iniziò a slacciargli i bottoni della camicia mentre continuava a mangiarlo di baci.

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Capitolo 32
*** The first time (Parte II) ***


 

Elettra sentiva la testa girarle per i baci che il biondo Serpeverde gli dava, finalmente gli sfilò la camicia e la gettò a terra guardando il suo petto alabastrino, passò le mani sui suoi addominali scolpiti e lo sentì fremere mentre le sue dita esploravano il suo torace perfetto.

Draco no riusciva più a resistere le strappò la camicia di dosso facendo saltare tutti i bottoni, rise e la baciò, non sarebbe mai cambiato, tutto e subito era la sua parola d'ordine. Le slacciò il reggiseno facendo cadere anche quello a fare compagnia a gli altri indumenti, le massaggiò i seni mentre sentiva i suoi gemiti che lo incitavano a continuare, scese a baciarle i seni e sentì le sue dita stringersi fra i suoi capelli biondi.

Le torturò i seni con le labbra e la lingua finché lei non lo fermò “Ti voglio Draco.” sussurrò lei con voce roca.

Lui le sorrise e si tolse i pantaloni facendo togliere anche quelli di lei “Ti voglio anch'io, non sai quanto.”

Si tolse i boxer e le tolse le mutandine, la vide arrossire alla vista del suo membro eretto davanti a lei, la baciò dolcemente e si posizionò tra le sue gambe “Se senti dolore, dimmelo e mi fermerò.” disse lui dolcemente mentre si strofinava contro la sua apertura.

Elettra gemette e annuì mentre gli prese le mani e le tenne nelle sue guardandolo negli occhi, sentì il biondo premer contro di lei e in pochi secondi lo sentì dentro di lei; lanciò un grido per il dolore.

Draco la guardò mentre si fermò per farla abituare “Sei calda.” mormorò “E stretta.” aggiunse baciandola.

Elettra si sforzò di sorridergli lasciando che il dolore passasse in secondo piano, baciò il biondo e gli lasciò le mani per accarezzargli le spalle e la schiena, appena sentì il dolore diminuire inarcò la schiena per incontrare i fianchi del Serpeverde e farlo scivolare in profondità dentro di lei, gemettero all'unisono. La mora aveva la mente annebbiata nel sentirsi colmata da lui, lo sentì muoversi con calma e dolcezza, il principe delle serpi era forse cambiato? Si era forse addolcito? La risposta era sì! Era riuscita a farlo cambiare.

Draco si muoveva con calma e lentezza in lei, non aveva mai fatto così, ogni volta che faceva sua una ragazza la prendeva con forza, non c'era niente, solo il bisogno di provare piacere, ma con lei era tutto diverso; non stava facendo sesso come con tutte le altre ragazze, con lei stava facendo l'amore e per lui era la prima volta.

Elettra si ritrovò sopraffatta da un'ondata di piacere mentre lui si era fatto più deciso, aveva aumentato il suo ritmo ma sempre restando dolce, i loro gemiti si espansero per tutta la camera.

Draco si era fatto più audace aveva aumentato il ritmo delle spinte e questo lo faceva raggiungere livelli di piacere che non aveva mai provato, continuò così finché non sentì di essere giunto al limite. Emise un gemito dal profondo della gola e con un ultima spinta venne in lei, si accasciò sopra la ragazza stanco ma appagato.

Elettra era arrivata all'apice subito dopo averlo sentito venire in lei lanciò un gemito raggiungendo l'orgasmo e venendo con lui, era stremata, il suo corpo era percorso dai tremiti ma era felice.

Draco uscì da lei e la alzò delicatamente per poi farla stendere meglio nel letto e coprirla, le si mise accanto e la strinse. Chiuse gli occhi inspirando il suo dolce profumo, la baciò con amore mentre le accarezzava i capelli neri e morbidi.

Elettra si accoccolò fra le sue braccia calde e chiuse gli occhi facendosi cullare dai respiri, ormai sempre più regolari, del biondo; dopo pochi minuti entrambi caddero fra le braccia di Morfeo.

 


Spero che il penultimo capitolo vi piaccia ^^

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Capitolo 33
*** Epilogo ***


 

 

Tutto era iniziato così, Elettra e Draco dovevano essere nemici giurati, un mangiamorte e una mezzosangue, due persone diverse che avrebbero dovuto prendere strade diverse. Il destino però aveva deciso che le loro strade dovevano incontrarsi, li ha fatti innamorare e adesso dopo 5 anni dal loro primo incontro alla scuola di magia e stregonerie di Hogwarts i due vivono felicemente sposati. La madre di Draco alla fine ha ceduto alle suppliche del figlio e ha accettato Elettra e la sua famiglia. Ogni anno Draco e Elettra si recano a portare dei fiori sulla tomba di Oliver, ogni anno ripensano al loro primo incontro, al loro primo bacio, alla loro prima volta; ogni volta che ricordano i vecchi tempi sorridono e si amano sempre di più. Alla fine l'amore ha prevalso perchè anche se sono purosangue o sangue sporco, sono sempre umani.

The End

 

 

 

Siamo arrivati alla fine.
Adesso è il momento dei ringraziamenti:

Un grazie speciale a tutte quelle che hanno seguito la mia storia,

Un grazie a tutti quelle che l'hanno commentata

e infine un grazie a tutti in generale .

Un bacio <3

Wolfgirl

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