For & Ever

di Acchi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


For and Ever

For and Ever

Capitolo 1

 

 

Alison si gettò sul letto di camera sua, un largo sorriso stampato in viso e l’aria di chi ha appena ricevuto una notizia fantastica; chiuse gli occhi e sospirò

- Si, wow! Non vedo l’ ora che comincino le vacanze! Sarà super-stra-mega-figo andare…- I suoi pensieri furono interrotti dal telefono che squillava

- Pronto? –

- Ciao Ally, sono Emy!- la voce dolce della sua migliore amica le rispose all’ altro capo

- Emy! Allora Kate te l’ ha detto? Ci vieni?-

- Certo che ci vengo! Sarà super-stra-mega-figo!-

Ally sorrise alle sue parole.

- Ma i tuoi? Sicura che ti lasciano?- domandò dubbiosa

- Sì, hanno già parlato con i genitori di Kate, non ci sono problemi. I tuoi invece, sono ancora in viaggio? – chiese Emy

- Sì ma comunque non faranno storie, anzi saranno sollevati al pensiero che almeno non sono da sola in casa!-

- Già – disse ridendo l’ amica – Allora ci vediamo domani a scuola, ne parliamo con calma, se no i miei fanno storie per la bolletta a troppi zeri! Bye Ally! –

- Bye Emy a domani! –

Dopo aver attaccato, Alison sorrise al pensiero dell’ amica, poi si alzò dal letto e si mise davanti allo specchio: una ragazza piuttosto alta, magra, con lunghi capelli neri e occhi verdissimi ricambiò lo sguardo, sorrise; poi volteggiò facendo svolazzare i lembi del vestito rosa, quello che aveva comprato con Barbara e Tanya pochi giorni prima, e guardò di nuovo la sua immagine dicendo al riflesso:

- Sì, sono proprio felice!-

ma più che esserne convinta sembrava voler convincersi di esserlo.

No, che stupidaggine, dopotutto perché non avrebbe dovuto essere felice? Viveva in un bellissimo attico a Nord di Londra, ad Hampstead, frequentava il liceo del quartiere con risultati soddisfacenti e, soprattutto, aveva cinque amiche fantastiche che le volevano bene. Aveva tutto ciò che le serviva!

O no?

 

 

***

 

Ling uscì dalla doccia coprendosi con l’ asciugamano e canticchiando una canzone di cui non conosceva neanche il titolo; si asciugò velocemente i lisci capelli neri, andò nella sua camera per vestirsi e, sempre intonando quel motivetto sconosciuto che non ne voleva sapere di uscire dalla sua testa, cominciò a tirare fuori un po’ di vestiti per poi appoggiarli ordinatamente sul letto. Fu allora che vide che sul cellulare, lasciato sul cuscino, c’ era un messaggio: era di Kate.

 

Ciao bella!! Ho una notizia super: ho organizzato una vacanza molto carina, un bel mesetto noi sei da sole in campeggio! Che ne dici, non sarebbe favoloso? Chiedi subito ai tuoi genitori, per favore! Grazie, baci baci ^ ^

 

Ling sbarrò gli occhi.

Kate, ma quale vacanza molto carina…questa è La Vacanza!”

Si precipitò al piano di sotto, incurante dell’ asciugamano che stava per cadere e dei piedi scalzi.

- Mamma, Papà…dovreste leggere una cosina- disse euforica ai genitori, porgendo loro il cellulare; loro lessero attentamente il messaggio e poi si guardarono.

- Allora?- chiese impaziente la ragazza

- Bhè, non saprei tesoro, un mese è lungo e…-

“Non volete lasciarmi? Bene, sfodererò la mia Arma Letale…”

- Vi prego!-

“…gli Occhi Dolci! Non resistono mai!”

- Ah, d’ accordo!- disse suo padre guardandola dolcemente- Non so dire di no a quegli occhioni da cerbiatta!-

- Grazie, papà!-

Lo baciò sulla guancia, poi tornò in camera sua, ai suoi vestiti. Scelse quello tutto colorato, era proprio di ottimo umore.

 

***

 

In un’ altra camera, l’ ottimo umore si esprimeva in un modo un po’ diverso, diciamo più…ehm…movimentato. Barbara e Tanya stavano saltando sui loro letti a tempo della musica a tutto volume.

- Si va in campeggio! Yeah!!!-

- Sìììì, che bello!!!-

La madre, intanto, dal salotto cercava inutilmente di richiamare le figlie perché abbassassero il volume; squillò il telefono, ma non fece neanche in tempo a realizzare che quello stava suonando che già aveva smesso: certo, alla voce della mamma sono completamente sorde, ma il telefono, oh quello lo sentirebbero anche a chilometri di distanza e nel casino più totale!

- Ciao Ling!- disse Tanya alzando la cornetta

- Come facevi a sapere che ero io?-

- Semplice, sei l’ unica che non aveva ancora chiamato, mancavi solo tu all’ appello!-

- Quindi hai già sentito Ally ed Emy! Loro vengono? Voi?-

- Veniamo tutte! Ce l’ hai fatta a convincere i tuoi?-

- A-ah…indovina come?-

- Vediamo…con la tua Arma Letale?- chiese divertita

- Centro! E’ stato facilissimo!-

- Noi ci abbiamo messo un bel po’, per un momento ho temuto il peggio…ma alla fine hanno ceduto!-

- Non vedo l’ ora di partire! Senti, ci vediamo a scuola, fra un po’ comincio a lavorare! Salutami Barbara, ciao!-

- Ciao bellezza!-

Ling sentì un’ altra voce salutarla, poi attaccò e corse giù al ristorante, dove sua madre la stava aspettando con dei piatti in mano.

 

***

 

  Da un’ altra parte di Londra, appoggiato ad un muro, c’ era un ragazzo. La prima cosa che saltava agli occhi di lui era che fosse punk: portava i corti capelli neri sparati fissati con il gel, aveva un piercing al naso e svariati buchi alle orecchie, indossava una maglia senza maniche rossa della Vivienne Westwood e un paio di jeans larghi strappati in diversi punti e pieni di catene, ai polsi grossi bracciali con le borchie. La seconda cosa che si notava subito era sicuramente che era bello: bel viso, bel fisico…bello. I suoi occhi, poi, molto intensi, profondi, penetranti, sembrava che quelle iridi color nocciola vedessero oltre a te, guardassero qualcosa, qualcuno che non sei tu.

Questa era la sensazione che stava provando in quel momento la ragazza che stava di fronte a lui: non si poteva immaginare un contrasto più perfetto tra le due figure che si fronteggiavano, lei era bionda, con gli occhi azzurri e portava una maglietta bianca e una mini di jeans. Eppure lei si era innamorata del ragazzo cupo a cui aveva appena confessato i suoi sentimenti; ora aspettava la sua risposta, ma quello sguardo non la rassicurava…lui stava guardando lei, ma vedeva qualcun’ altra.

- Mi dispiace Geri, ma la mia risposta è no- anche la sua voce era bella, nonostante stesse pronunciando parole dure e dolorose.

- Ca-capisco- Geri deglutì a fatica, ricacciando indietro le lacrime- Ma tu…ami già qualcuna?- chiese, sperando in una risposta negativa e quindi in una sua futura vittoria.

Lo sguardo così deciso del ragazzo vacillò solo per un attimo, in uno scintillio di tristezza, ma tornò subito a fissare i suoi occhi in quelli di Geri e rispose, sicuro

- Sì…-

- Oh…- le speranze della ragazza si ruppero in mille pezzi- Allora, addio- disse mentre una lacrima sfuggiva al suo controllo

- Addio- rispose freddamente lui.

Geri scappò di corsa, ogni tentativo di fermare le lacrime era fallito.

Il ragazzo la osservò correre via, poi, sempre osservando la strada ormai vuota, disse:

- Guarda che ti ho visto, puoi anche venire fuori di lì, Julian…-

Un altro ragazzo punk sbucò dall’ angolo di una laterale, era un po’ più alto ed aveva un’ appariscente cresta blu.

- Un’ altra conquista…vedo che non perdi tempo, eh Adam?-

- Che ci vuoi fare, sono un Playboy!- disse Adam strizzando l’ occhio.

- Ma non dire stronzate!- disse l’ altro avvicinandosi- Non te ne sei fatta nemmeno una! Persino la Tyne ora, e tu la rifiuti! Probabilmente è la più bella ragazza del nostro Liceo, mi vuoi dire cosa aveva che non andava?-

- Niente di particolare- alzò le spalle indifferente.

- E allora perché non te la sei fatta?- chiese esasperato Julian. Adam gli lanciò un occhiata glaciale e, altrettanto glacialmente, gli rispose:

- Lo sai benissimo perché.-

- Già,- disse sarcastico- me ne stavo quasi dimenticando: Eve!-

Al suono di quel nome gli occhi di Adam tornarono tristi e insofferenti.

- Devi smetterla, Adam, di sperare che lei torni! Se n’ è andata, stop, chiuso! E’ scappata via e non tornerà! Dimenticala!!- disse più irritato che mai.

- Non posso! Non posso dimenticarla e nemmeno voglio farlo! Non mi importa se è scappata, so che ritornerà!-

- Non lo farà Adam- Julian lo fissò negli occhi deciso – Perché non riesci a smettere di pensare a lei nemmeno per un secondo?-

Adam sostenne fermamente il suo sguardo.

- Perché la amo-

 

***

 

Alison stava ascoltando distrattamente le ragazze che ripassavano vicino a lei la lezione di scienze; aprì l’ armadietto e stette per un attimo immobile davanti ad esso, il suo viso la guardò con occhi persi dallo specchietto appeso all’ anta, poi prese un rossetto dalla scansia superiore, se lo passò sulle labbra e, guardando la foto di loro sei sopra allo specchio, sorrise.

- Ma sì! Ti dico che è questa quella giusta- la voce irritata ma un po’ preoccupata di Ling la riportò alla dura realtà dove esistevano la scuola e, soprattutto, i compiti in classe di scienze.

- No, Ling, questa volta sono sicura che la formula esatta è questa! Ieri pomeriggio ho studiato e…- il serio discorso di Tanya fu interrotto bruscamente dalla risata di Emy.

- Ah ah ah…Tu? Studiare?? Questa sì che è buona!-

- Infatti pare che i tuoi sforzi siano stati vani: Ling ha ragione- intervenne Barbara- Guarda, è scritto qui sul libro!-

- Vuoi dire, Barbie, che ha studiato sul serio ieri??-

- Già- rispose lei in tono solenne- A quanto pare…anche lei ha un cervello!-

- Ehi!!-

Ally sospirò e prese dalla scansia inferiore il libro di scienze, l’ astuccio e una penna in più, perché era sicura che Kate, che era ancora una volta in ritardo, come al solito l’ avrebbe dimenticata, con la testa che si ritrovava!

- Geri? Geri Tyne?? Ma dai, non è possibile! Quella riccona viziata che si innamora di un punk??-

A quella parola l’ attenzione, già scarsa, di Ally fu completamente focalizzata sul discorso del gruppetto di ragazze riunitosi lì di fronte.

- Sembra impossibile ma è così! E pare che non sia l’ unica: si dice che quel tipo abbia fatto girare la testa a metà studentesse del Saint Jason, un vero donnaiolo!-

Le parole della ragazza le stavano vorticando in testa, sentì di sfuggita un’ altra chiedere il nome del tipo.

“Punk? Saint Jason High? Che sia…”

- Adam- rispose la ragazza- si chiama Adam-

SBAM.

Emy, Ling, Barbara e Tanya trasalirono, Ally aveva sbattuto con forza la porta del suo armadietto e stava guardando un punto davanti a sé con aria molto arrabbiata.

- Ally?- la ammonì interrogativamente Tanya- Anche tu la pensi come me, vero?- chiese speranzosa

-…- la ragazza imbronciata non rispose

- Ally…è successo qualcosa?- domandò esitante Emy

-N i e n t e- rispose finalmente con voce tesa

- Ah, ho capito- disse con un sorriso Barbara- Non ti preoccupare, concentrati e il compito andrà benissimo! Non c’ è bisogno di essere così nervosi…-

- TI SEMBRO NERVOSA??- stava quasi urlando

-…N-no, era solo un…impressione- rispose un po’ impaurita dall’ odio che sembrava esserci negli occhi dell’ amica.

- S c u s a t e – disse sempre in tono irritato- è meglio che vada in classe a ripassare…Lasciatemi in pace, ok?-

Tutte annuirono, ammutolite.

Alison si allontanò diretta in classe e un silenzio stupito calò sul gruppo.

- Voi avete capito cos’ aveva?- domandò Tanya

Tutte scossero il capo, ammutolite.

 

***

 

Una ragazza molto imbronciata entrò di fretta nella classe ancora vuota, appoggiò la sua borsa a lato del suo banco e si lasciò cadere sulla sedia.

Di certo quella non si prospettava una giornata facile per Alison For: fra pochi minuti la campanella avrebbe decretato l’ inizio dell’ incubo, ma questo non l’ avrebbe spaventata tanto, senonchè ora come ora aveva in testa tutto meno che le formule che aveva studiato il giorno prima. Si appoggiò al banco e solo allora notò che delle lacrime lo stavano bagnando, ma non se ne stupì più di tanto.

“Idiota…so benissimo che non gli interesso minimamente ma comunque, sapere che sta con un’ altra fa male…sono solo una stupida!”

DRIIIIIIIIN. Caspiterina, di già??

Si asciugò in fretta il viso bagnato, mentre i primi studenti entravano in classe; c’ erano tutti ormai, o meglio, tutti tranne Kate, che però riuscì miracolosamente ad arrivare un secondo prima della prof, con grande sollievo di Emy che non avrebbe dovuto inventarsi l’ ennesima scusa per l’ amica.

La prof consegnò i fogli e Ally, appena ricevette il suo, si rese conto di essersi completamente dimenticata tutto quello che aveva studiato, puf…testa vuota, zero assoluto!

Non c’ è bisogno di dire che quella verifica le andò malissimo.

 

***

 

- DAVVERO???-

- Sì, Adam, davvero- rispose la donna seduta alla scrivania davanti a lui.

- Ma, nonnina, sei sicura?- chiese di nuovo, incerto.

“Nonnina…”pensò con un sorriso”Certo, tutti mi chiamano così scherzando, ma quando lo dice Adam sembra sia davvero sincero; eppure dalle sue labbra è un complimento, d’ altronde può fare il duro quanto vuole ma resterà sempre un ragazzo puro come un angelo!”

- Certo che sono sicura. Tu e i ragazzi vi siete dati da fare sia con il lavoro che con la vostra band e nonostante tutto i vostri voti a scuola sono soddisfacenti. Non vedo ragione per continuare a tenervi chiusi dentro l’ Orfanotrofio, una vacanza ve la meritate proprio!- disse sorridente come al solito.

Adam era al settimo cielo e stava per fiondarsi dagli altri per dare loro la splendida notizia; poi però si fermò sulla porta

- Nonnina- il suo tono non era più così euforico e la donna capì subito che domanda le stava per porre

- Non mi puoi ancora dire dove è andata Eve?-

- Mi dispiace Adam, ma le ho promesso che non te l’ avrei detto e tu sai che io mantengo sempre le mie promesse.-

Il ragazzo abbassò lo sguardo

-…Già…-

Poi lo rialzò, sorridendo di nuovo

- Non importa, la troverò da solo!- e si girò per uscire. Poi si fermò un’ altra volta e, dando le spalle alla donna, le disse:

- Grazie-

Lei sorrise ancora e Adam finalmente uscì.

Julian, Arty e Daniel erano spaparanzati sul letto della loro camera e non avevano la minima idea di come ammazzare la noia; la porta sbatté e si voltarono tutti: sulla soglia c’ era Adam, ansante per la corsa.

-Ragazzi- esordì con un sorriso- ho una grande notizia-

- Ordini della “nonnina”?- chiese sarcastico Daniel

- Oh no…molto meglio!- rispose con uno strano sorrisetto

Ora tutti lo stavano guardando curiosi.

- Si va in campeggio!!!-

 

 

 

 

 

Note dell’ autrice: Che dire? Questa storia è un parto della mia mente ingenua di qualche anno fa, ho cominciato a scriverla da più di un anno e solo ora mi sono decisa a battere i tasti della mia tastiera (scusate il gioco di parole) e farla uscire dal suo quaderno. Rileggendo questo primo capitolo quasi non riconoscevo il mio stile, non credevo di essere cambiata tanto! Infatti ho corretto un bel po’ di cosette che proprio non stavano né in cielo né in terra… -__-‘’

Dedico questo capitolo a Chii/Bellatrix, che per prima ha letto questa storia e ne conosce già la fine, che mi spinge sempre a scrivere ancora e a migliorarmi^ ^

Ringrazio tutti i lettori e spero davvero che lasciate un commentino, sia esso una critica o qualsiasi altra cosa!

Bacioni

Acchi

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


For and Ever

For and Ever

Capitolo 2

 

- NOOOOOOO!!!!- Tanya si mise le mani nei capelli disperata- Vi rendete conto? Ho sbagliato tutto, tutto!! Ora sarò bocciata, me lo sento! Sì, sono proprio morta…appena lo sa mamma, mi uccide!-

- Lacrime di coccodrillo- mormorò la sorella.

- Guarda che dico sul serio! La mamma mi starà già scavando la tomba…avrà preparato anche la lapide: “Qui giace Tanya Harlem, la ragazza che riuscì a prendere uno zero in scienze.”-

- Non dire così, Tanya- intervenne calma Kate- vedrai che non succederà niente di simile, e poi la prof non ti boccerebbe mai, lei ci vuole bene!^ ^-

Kate a volte era tanto ingenua che lasciava a bocca aperta, molti pensavano che fosse davvero stupida ma in realtà era piuttosto intelligente anche se un po’ sbadata e lenta a capire. La sua infinita calma tranquillizzò Tanya, che disse sospirando:

- Meno male che dopodomani la scuola finisce, la cosa mi conforta molto!-

- Già, consolati: fra esattamente quattro giorni si parte! Ci pensate? Il campeggio, noi sei da sole, i ragazzi…- sognò ad occhi aperti Emy

- I ragazzi…- le fece eco un’ altrettanto sognante Ling. Le altre si misero a ridere: la fissazione delle due per i ragazzi era risaputa  e alquanto esilarante, ogni volta che uscivano era tutto un indicare e parlottare, il loro motto era “Pancia dentro, petto in fuori”! Per non parlare dei gusti di Emy, poi: davvero pessimi!

- A proposito,- disse Tanya- ho saputo che stasera c’ è una festa in quel pub dove siamo state l’ altro sabato-

- Sì, me l’ hanno detto- intervenne Ling- ma non ho la minima intenzione di andarci! A quanto pare suonerà un gruppo punk che sta avendo piuttosto successo a Camden…bleah! Ma come fa a piacere quella musica orrenda??-

- Già…e poi i punk sono tutti teppisti drogati!- esclamò Emy- Nemmeno a Carnaby Street puoi girare senza incontrarne almeno uno, con quella loro aria di superiorità ti guardano dall’ alto in basso…ma chi si credono di essere? Ma si vedono allo specchio? Sembrano barboni che si fanno fighi! Davvero, non li sopporto!-

La sfogata di Emy fece sghignazzare tutte, dandole pienamente ragione. Solo Ally rimase zitta e non rise.

- Che cos’ hai Ally? Tu non pensi che siano la feccia della città?-

- No, no- si smentì subito- Anche io li odio a morte!-

Le sue parole suonavano un po’ false, ma nessuna ci fece caso.

- Allora, cosa facciamo stasera? Usciamo insieme?- propose Barbara

- Ma, Barbie, non avremo il tempo per uscire- disse Kate- dobbiamo studiare per il compito di Storia di domani-

-…EH?? COMPITO?!?!-

 

***

 

Si sentiva bene, sentiva di essere felice.

Ma c’ era qualcosa che gli pesava nel cuore, una tristezza che lo prendeva nonappena pensava di esserlo.

No, lui non sarebbe mai stato felice se lei non tornava.

Cominciò a cantare senza nemmeno accorgersene, buttava fuori la voce insieme alla sua tristezza. La canzone era quella che lei cantava quando erano insieme, sorridendo.

“Bella contraddizione!” pensò, cantando più forte.

Improvvisamente un rumore  lo bloccò, si risvegliò dai suoi pensieri e guardò verso la porta della camera: sulla soglia, Arty lo stava fissando con un misto di meraviglia e ammirazione.

- Che cosa ci fai qui, Arty?- chiese bruscamente

- Ho sentito una voce e mi sono stupito- disse guardandolo con tanto d’ occhi- Non ti avevo mai sentito cantare, sei bravo! Perché non hai fatto tu il vocalist??-

- Non mi piace- rispose seccato, alzandosi dal letto sul quale era disteso

- C’ è qualcosa che non va Adam?-

- Non sono affari tuoi!!- sbottò molto irritato.

Arty lo guardò senza capire il motivo della sua rabbia, dalla quale era rimasto ferito.

Ecco, l’ aveva fatto di nuovo, aveva sfogato la sua rabbia su chi non c’ entrava niente; Adam sospirò

- Scusa, non volevo…e poi, tu sei molto più bravo a cantare Arty, per questo ti ho voluto nel gruppo!- disse sorridendogli

Il ragazzino lo guardò sollevato e Adam lo superò, uscendo; Arty lo osservò allontanarsi e ripensò a quanta tristezza ci fosse nelle sue parole e nel suo sorriso.

- Adam…-

 

***

 

- Adam!-

- Ciao Dante, come va la vita?-

- Al solito, si vive-

Dante era un ragazzo di qualche anno più grande di lui che lavorava in un negozio di Camden Town, Dante non era il suo vero nome ovviamente, non si è mai saputo perché si volesse far chiamare così. Per Adam era sempre stato come un fratello maggiore, era stato lui a regalargli la sua prima chitarra, non l’ avrebbe mai ringraziato abbastanza.

- Con Janet?-

- Sai com’ è, è una ragazza che si prende i suoi spazi e…-

- E ti ha lasciato- concluse per lui il ragazzo

- Già- ammise Dante- Come mai sei qui Adam?-

- Subito a cambiare discorso, eh? Niente di particolare, era solo per salutarti!-

- Cazzate! Ti conosco sai? Hai litigato ancora con Julian?-

- Ma no, tutto a posto!Che c’ è, non posso più passare a salutare un amico?-

Dante lo guardò, piuttosto scettico.

- A quando il prossimo concerto?- era sempre stato un maestro nel cambiare discorso

- Stasera. Non so neanche dove, a dir la verità…-

- Complimenti, bel leader che sei!-

- Bhè, è Julian ad occuparsi di queste cose, a me basta suonare!-

- Parole sante!- niente era più importante della musica per Dante.

- Ah, sai? Andiamo in campeggio! La signora Tealeaf ci ha lasciato un mese di vacanza!-

- Davvero? E dove andate?-

- Che ne so? Di questo si occupa la nonnina, mica io!!-

- Accidenti come sei indipendente!!- rise Dante- Hai guardato quello spartito dei Pistols che ti ho procurato?-

- Non ne ho ancora avuto il tempo, purtroppo! Daniel ha detto che si è stancato delle nostre canzoni e così sono impegnato a scriverne di nuove! Spero che almeno in vacanza non mi stressi più…-

- Uhm, la vedo difficile…-

- Uff…Bhè, ci vediamo Dante, è meglio che torni all’ orfanotrofio!-

- Bye Adam!-

 

***

 

- Che sonno uffa!-

Ally si girò per l’ ennesime volta nelle coperte, cercando di prendere sonno, invano: il giorno dopo era il gran giorno!

Andiamo Ally, si diceva, perché sei tanto nervosa? Non è certo la prima volta che vai via di casa! Devo dormire, così domani sarò fresca come una rosa!

Così chiudeva gli occhi.

Per poi riaprirli tre secondi dopo, completamente sveglia.

I suoi genitori non erano a casa, sperduti in chissà quale paese africano in cerca della foto perfetta (entrambi erano famosi fotografi), erano più che felici che passasse le vacanze con le sue amiche. Li aveva chiamati dopo cena, per raccontare loro gli ultimi giorni: non erano molto entusiasti del bellissimo 4e1/2 in scienze, però si erano risollevati con il 7 in storia.

Si girò verso il suo comodino per controllare l’ ora: le tre……..LE TRE?????

Come diavolo aveva fatto a stare sveglia per così tanto??

“Oh no! Domani mattina, cioè stamattina, non riuscirò a svegliarmi e arriverò tardi, o forse non arriverò proprio e partiranno senza di me!”serrò gli occhi “Devo trovare assolutamente un modo per addormentarmi…come diceva Kate? Pensare ad un ricordo dolce.”

Sentì le mani della sua nonnina accarezzarle la testa.

Si addormentò subito.

 

 

 

 

Note dell’ autrice: Ecco il secondo capitolo^ ^ In realtà questa parte avrebbe dovuto essere ancora nel primo, ma ho preferito spezzarli!

X Kagome 13: Grazie per aver recensito, sono contenta che ti piaccia^ ^

X Franca: riconosco io stessa che lo stile che ho usato non è dei migliori, ma è stata una cosa abbastanza voluta, volevo fosse una cosa leggera e semplice, almeno all’ inizio^ ^ Il titolo ha un significato preciso, che si spiegherà più avanti, anche se già nel primo cap c’ è un piccolo indizio…spero di sentirti ancora^ ^

X Ran91: Anche io adoro i punk!!!(come se non si fosse capito…)Dopotutto sono una punk io stessa^///^ Mi fa molto piacere cheti piaccia!!

Grazie anche a tutti coloro che hanno letto!!

Al prossimo capitolo, un bacio

Acchi

 

 

 

 

 

 

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