Ciau a todos!
XD
Questa è la mia prima ficcy e la
dedico alla mia amica Sege visto
che è stata lei ad insistere perché la scrivessi!
Quindi se non vi piace lamentatevi con lei!!!^___^
Ah attenzione per chi non ha letto ancora il 6° libro e nn vuole spoilerini spoilerosi! IN QUESTA FICCY CE NE SARANNO UN PO’ QUINDI
OCCHIO! XD
Per il resto i personaggi ,
porcaccia la miseriaccia , proprio non sono miei , ho provato , vi giuro , ad
adottarli ma è stato tutto inutile…Y_____Y
Ora basta con le chiacchiere! Buona lettuuuuuuuuuuuura!
Quanto tempo era passato da quando erano fuggiti da quell’inferno che era diventata Hogwarts?
Gli sembrava di stare scappando da giorni interi.
Avevano usato l’armadio stregato per uscire dalla scuola , poi Piton l’aveva afferrato in malomodo per un braccio e si era smaterializzato.
Quando la sgradevole sensazione che quel tipo di viaggio
causava gli passò vide che erano finiti un una disabitata
zona boscosa in chissà quale angolo del mondo.
Gli altri che erano con loro al momento della fuga non c’erano più.
“Per di qua!” ordinò Piton
trascinandolo via di corsa.
“Ehi!” si lamentò Draco.
Il moto di rabbia nei confronti del professore scemò quasi
subito nonostante i modi bruschi con cui lo stava
sballottando.
In realtà sapeva benissimo che stava facendo tutto quello
per aiutarlo.
L’aveva fatto per tutto quell’interminabile
anno scolastico e soprattutto l’aveva fatto quella sera.
Perché?
Perché quell’uomo
stava rischiando tanto per salvarlo?
Perché rinunciare alla sua
copertura tra le file dei nemici solo per lui?
Si rese conto di dovere molto a Severus Piton e a lui non piaceva
essere in debito.
Però c’era da considerare un'altra cosa…
I ripensamenti nel suo cuore erano molti. Aveva sempre
pensato all’essere un Mangiamorte come qualcosa di
cui vantarsi coi compagni , solo un semplice titolo
per darsi importanza. Non era mai stato uno stinco di santo ,
ma le cose che era stato costretto a fare quell’anno…
Quelle no! Lui non avrebbe mai voluto farle.
Ma avrebbero ucciso la mamma se solo lui si fosse rifiutato e quindi le aveva fatte.
Era anche arrivato a mettere Silente con le spalle al muro.
Eppure non ce l’aveva fatta alla
fine. La sua coscienza l’aveva avuta vinta ,
nonostante la paura e le minacce. Ancora poco e avrebbe ascoltato il vecchio
preside , si sarebbe fatto nascondere da lui …
E invece i Mangiamorte
l’avevano raggiunto.
Non sapeva che fare , ora non gli
restava che uccidere o morire.
Allora era arrivato Piton. E sì , l’aveva salvato , ma aveva rivolto l’Avada
Kedavra , la peggiore delle maledizioni senza perdono
, contro l’uomo al quale era stato vicino per così tanto tempo.
Non aveva battuto ciglio.
Niente , nessuna reazione.
Sotto quella luce , Draco cominciava ad aver paura del suo salvatore.
Il professore si fermò un istante ,
guardandosi intorno come a cercare la giusta strada, e Draco
ne approfittò per esternare i suoi dubbi.
“Perché?” gli gridò quasi,
strattonando il braccio e librandosi della presa.
Piton si girò a guardarlo con la
sua solita espressione accigliata.
“Perché ha fatto tutto questo per
aiutarmi?” urlò come se lo stesse accusando.
“Perché me l’ha chiesto tua madre”
rispose freddamente l’uomo.
“E questo le è bastato per uccidere
Silente?” Draco sentiva le lacrime salirgli agli
occhi.
Non poteva credere che il professore che tanto rispettava
fosse una persona tanto crudele e senz’anima.
“Ho fatto un Giuramento magico… sai cosa significa?” rispose
Piton tagliente.
“E perché l’ha fatto? Perché mettere a rischio tanto per causa mia?”
Draco non riuscì più a trattenersi
e si gettò contro Piton colpendolo alla cieca a pugni
stretti e testa bassa.
Aveva cominciato a singhiozzare vistosamente.
Piton gli bloccò le mani e lo
costrinse a guardarlo in faccia.
Anche dietro al velo di lacrime, Draco comprese che Piton era
veramente arrabbiato.
Non l’aveva mai visto così infuriato nemmeno quando ce l’aveva su con Potter.
“Vuoi saperlo? Ci tieni tanto a sapere una verità che
potrebbe distruggere le poche certezze che ti restano?” gli sibilò
contro il professore.
Seppur spaventato Draco capì che da quella strada non poteva più tornare
indietro come se niente fosse.
“Sì!” gli rispose piangendo ancora.
“Perché amo Narcissa.
Amo tua madre.”
Piton non si curò di aspettare una
qualche reazione da parte del ragazzo , strinse ancora
più forte la presa come a sottolineare che non aveva ancora finito di parlare.
“E… Perché sono tuo padre”
Continua…
Spero vi sia piaciuta , è un’ideauzza che mi frullava in testa da tempo!
Mi raccomando commentini commentucci! ^_________^
Amy chan