A Day Like Any Other

di MusicAddicted
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I: Things aren't what they seem ***
Capitolo 2: *** II : Now you’ve been bad, and it goes on and on and on ‘til you come home, babe. ***
Capitolo 3: *** III : I feel like I’m living the worst day ***
Capitolo 4: *** IV: Let me show you how much I care ***



Capitolo 1
*** I: Things aren't what they seem ***


A DAY LIKE ANY OTHER
 
Seguito: E la serie continua. Sì, lo so che devo ancora finire ‘A Natural Disaster ‘ (chiedo umilmente scusa, ma tanto non manca molto). Leggere questa non vi anticipa niente, se non il fatto che i nostri beniamini sono sopravvissuti ai tre giorni con gli adorabili pargoletti… ma era scontato, vi pare?
 
Il fatto è che ci tenevo a iniziare questa proprio oggi… poi, nonostante sia breve, conoscendomi, la finirò al solstizio d’estate o giù di lì, ma l’importante è iniziarla ora.
 
Pairing: Matt e Dom (Non ve lo aspettavate, vero?)
 
Rating: ancora una volta sono finita sull’arancione… ormai ‘sti due mi hanno deviata!
 
Setting: Feb 2008.
 
Disclaimer: le solite cose.. non conosco Matt e Dom, i Muse in generale e chi li circonda, nessuno di questi personaggi mi appartiene, le cose narrate non sono mai successe, nessuno mi paga... blah,blah.blah..
 
Il titolo della FF significa ‘Un giorno come un altro ‘ , mentre il titolo del capitolo significa ‘Le cose non sono quello che sembrano ‘ ed è preso da ‘Burger Queen ‘ dei Placebo (Bri&soci a volte si rivelano molto utili.)
 
Se non vi piacciono le storie leggerine, frivole, stupidotte e tanto zuccherose in cui Matt e Dom sono felici e si amano tanto, tanto a discapito di tutto e tutti… uhmm avete decisamente sbagliato FF/serie/autrice! ;P
 
 
Un grazie speciale a Silvy, lei sa perché.. aww tesowa, ma quanto bene ti voglio???
 
Riassunto: San Valentino è un giorno speciale, da festeggiare con la persona amata. Siamo sicuri che sia così per tutti?
 
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Capitolo I: Things aren’t what they seem
 
Dominic si stiracchia, emettendo un lungo e sommesso lamento.
Distende il braccio lungo l’altra parte del letto, non trovando altro che la vuota e ormai fredda superficie del materasso.
Basta questo a fargli aprire gli occhi.
 
L’orologio appeso alle parete segna le dieci di mattina passate, ma Matthew è già in piedi da un pezzo.
Dominic sa che lui è in fase creativa e si è già messo al lavoro per il nuovo album, poco importa che con ogni probabilità uscirà verso la fine dell’anno successivo.
 
Matthew ama giocare d’anticipo.
 
Sapendo molto bene dove può trovarlo, Dominic lascia la stanza e scende al piano di sotto, scalzo, per non fare il minimo rumore.
Percorre il lungo corridoio, dove al termine c’è una porta che separa il resto della casa dalla sala prove, insonorizzata.
 
Con la medesima silenziosa cautela, il biondo abbassa la maniglia e spinge lentamente la porta, che si apre senza attirare attenzione.
Compiaciuto dal fatto che non ha commesso alcun errore di calcolo, Dom può agire indisturbato.
 
Si adagia comodamente, con le spalle contro il muro e le braccia incrociate al petto e osserva il suo Matthew, seduto davanti al proprio elegantissimo pianoforte nero, a coda, tutto intento a comporre.
Chiunque assista ad un concerto dei Muse ha la possibilità di veder Matthew esibirsi al pianoforte, quando esegue i loro più grandi successi o le più recenti canzoni.
Ma vederlo comporre è tutta un’altra cosa, uno spettacolo a cui solo a pochi, quasi nessuno, è concessa l’esclusiva.
 
A seconda di quello che crea, Matt passa da espressioni compiaciute ad altre contorte, da perplesso a convinto, da annoiato a stupito di se stesso, quando va oltre i risultati aspettati. E accade spesso.
 
Dom osserva le sue mani eleganti, dalle dita lunghe e affusolate, scivolare da un tasto all’altro del pianoforte, ora lente, ora così rapide che il movimento è quasi impercettibile all’occhio umano.
 
Potrebbe scoppiare una guerra, in quel momento, proprio di fronte a lui, e Matthew non si accorgerebbe di niente, assorto com’è dalla musica.
 
Ecco. Se c’è una Lei che davvero è in grado di portare via Matthew da Dominic, quella è la Musica.
 
Tuttavia, Dominic nemmeno ci prova ad essere geloso. Si tratta di un rapimento temporaneo, che al termine glielo restituisce solo più felice, sereno e realizzato.
Inoltre, il più delle volte Dominic è vittima di quella stessa meravigliosa carnefice. La cosa migliore è quando Lei li rapisce entrambi, nello stesso momento.
 
Per quanto gli piacerebbe mettersi alla batteria e dare vita a una Jam Session di tutto rispetto con il suo amato, Dom sa che non è quello il momento adatto.
Ora come ora, Matthew va lasciato nel suo mondo, di cui Dom può solo ricoprire il ruolo di invasore pacifico.
 
Il biondo continua non solo ad osservarlo, ma anche ad ascoltare la sua voce, perché Matt accompagna al canto quelle note che si susseguono, alla ricerca della giusta melodia.
La musica parte imponente, così come la sua voce, le note si allungano, così come l’estensione delle parole da lui pronunciate e gradualmente il tono sale, impreziosito da graziosi gorgheggi.
 
Tra le varie parole bofonchiate, ancora in fase di bozza, Dom, che già approva quella melodia,  distingue chiaramente ‘Guiding Light’.
 
< Che sia io quella luce guida senza la quale ti senti smarrito? > si domanda nella mente il batterista.
 
Risvegliandosi da quella sorta di trance, Matt riapre gli occhi, tenuti chiusi fino a quel momento, e si appunta su un foglio le parole che sembrano averlo convinto maggiormente.
Di appuntarsi le note non ne ha alcun bisogno: sono tutte nella sua testa e ci rimarranno custodite in tutta sicurezza, come se fossero dentro ad una cassaforte inespugnabile, di cui solo lui conosce la combinazione.
 
Finalmente Matthew si accorge della presenza di Dominic.
 
“Scusami, non ti volevo svegliare.” esclama, alzandosi.
 
Dom gli sorride, scuotendo la testa negativamente.
 
“Non mi hai svegliato tu, semmai mi ha svegliato la tua assenza.” gli spiega, andando verso di lui, per un bacio del buongiorno.
 
“Sì, lo so, non sono molto presente in questi giorni, ma lo sai… sono in fase creativa.” si giustifica il moro, accarezzandogli le spalle.
 
“Lo so, ma non mi lamento. E poi i risultati si vedono. La canzone che stavi suonando adesso… mi piace. Finirà nel nuovo album, vero?” domanda il biondo, scostandogli la ciocca più ribelle dal volto.
 
“Sì, c’è molto lavoro da fare ancora, ma l’idea è questa.” rivela Matt.
 
“Che strano!” commenta ad un tratto Dominic, stupito.
 
“Cosa?” lo interroga con lo sguardo Matthew.
 
“Non te la sei presa? Voglio dire, si sa, è zona off limits quando componi… e io ti ho osservato di nascosto, in qualche modo ho violato la tua privacy… “ riconosce Dom, sentendosi in colpa, tanto che non riesce nemmeno ad affrontare il suo sguardo.
 
A farglielo affrontare ci pensa Matthew, sollevandogli il viso, facendo un leggera pressione con l’indice sotto al suo mento.
Il biondo si ritrova così a fissare due occhi tremendamente azzurri che lo stanno guardando così colmi d’amore che si tranquillizza all’istante.
 
“Quella è una regola che vale in generale, ma non quando si tratta di te, Dominic. Non è mai stata rivolta a te. E’ vero che vi allontanavo tutti, quando mi attorniavi, con Chris, Tom e chiunque altro, ma la verità è che non avrei mai voluto cacciare te. Eri il solo che desideravo rimanesse, l’unico col quale volevo condividere l’ispirazione del momento, ma avevo paura a chiedertelo.” ammette Matthew, con un sorriso un po’ imbarazzato.
 
“Davvero?” mormora Dom.
 
Per tutta risposta, Matt si china su di lui, posandogli un soffice bacio a fior di labbra che vuole essere innocente, ma il biondo non permette che lo rimanga a lungo.
 
Quando, a fatica, dopo un tempo indefinito si separano, Matthew lo fissa intensamente.
 
“Dommie, credimi, non importa qualunque sia il mondo in cui voglio rinchiudermi. Tu ne avrai sempre il passe-partout.” gli sorride.
 
“Oh, Matt, sono senza parole.” esclama Dom, guardandolo sorpreso. “Hai pronunciato correttamente una parola in Francese!” aggiunge ridendo.
 
“Deficiente!” sibila Matt, offeso. “Io ti faccio un discorso profondo e tu.. mi prendi in giro?” borbotta.
 
Dominic si gioca un asso nella manica, perché sa quanto Matt cada in suo completo potere quando gli parla in quella lingua così romantica.
 
Au contraire, mon amour .” chiarisce, facendogli dimenticare ogni offesa. “Sono rimasto davvero colpito dal tuo discorso, mi ha lusingato, onorato. davvero. “ ammette.
 
“Ad ogni modo, sappi che ho fatto notevoli progressi col Francese. Potrei anche cantare una canzone in quella lingua, nel prossimo album!” perora la sua causa il moro.
 
“Sì, certo, come no? Questa la voglio proprio vedere!” ridacchia il biondo, scettico.
 
“Aspetta e vedrai.” spergiura Matt.
 
“Parlando di canzoni, dovresti tornare a lavorare su quella che hai suonato prima. Non vedo l’ora che sia completa. E non vedo l’ora di lavorarci su, assieme a Chris. Ho già in mente cosa fare con la batteria. Sono certo che ne uscirà una meraviglia.” commenta il biondo.
 
“Sapevo che ti sarebbe piaciuta.” mormora il moro, accarezzandogli una guancia e avvicinando la bocca al suo orecchio. “My guiding light.” aggiunge, in un sussurro, rispondendo così alla domanda che il suo compagno si era precedentemente posto.
 
Dom sorride in risposta, baciandogli la punta del naso.
 
Matt torna a sedersi sulla panca, con l’intenzione di riprendere a suonare il pianoforte, ma Dominic glielo impedisce, sedendosi sopra, producendo una serie di suoni cacofonici.
 
“Non intendevo che dovessi riprendere *subito* a lavorare su quella canzone. “ gli spiega , infilando la mano sotto una delle bretelle nere che Matt indossa.  “Non è che prima puoi prenderti una piccola pausa? Beh, nemmeno tanto piccola… “ miagola, tirandolo per la bretella, per poi lasciarla andare, accompagnando dolcemente il movimento.
 
Matthew sfodera un sorrisetto sagace, osservando in modo famelico il compagno.
 
Al contrario di lui, che è già vestito, Dom è ancora in tenuta da notte, che consiste in boxer grigio fumo e t-shirt attillata in coordinato, che lasciano in bella mostra le gambe e le braccia del batterista, toniche, muscolose e dorate da una leggera abbronzatura, nonostante sia pieno inverno.
 
Sul suo viso è ancora presente il lieve segno lasciato dal cuscino, che sommato alle pieghe della t-shirt è la prova inconfutabile di quante volte lui si sia rigirato nel sonno.
 
I capelli sono arruffati e scomposti, lasciando i riccioli appena accentuati liberi di mostrarsi.
 
Matthew non sa resistere alla versione appena sveglia di Dominic.
Correzione: Matthew non sa resistere ad alcuna versione di Dominic.
 
“Sì, direi che una pausa me la posso decisamente concedere.” mormora il pianista, tuffando una mano fra quei morbidi capelli scarmigliati.
 
“Ottimo!” esulta il batterista, in procinto di saltar giù dal piano, ma Matt lo intuisce e lo ferma in tempo, tenendolo saldamente per le cosce.
 
“Resta lì.” esclama, ma ha un tono così perentorio che sembra più impartirgli un ordine.
 
Dominic lo scruta e coglie nei suoi occhi quella certa luce che lo manda su di giri ogni volta.
 
“Mm.. Mattie, hai in mente qualcosa?” sorride, in anticipazione.
 
“Tu lasciami fare. “ gli sorride in risposta il suo partner, alzandosi dalla panca e chinandosi su di lui per un bacio intenso.
Così intenso che per mantenere l’equilibrio, Dom posa sul piano prima una mano e poi l’altra, dando vita a due suoni distinti.
 
Per aderire maggiormente contro Dom, Matt si aiuta, facendo pressione sul pianoforte, appoggiandoci sopra entrambe le mani e tenendo quell’accordo a lungo.
 
La t-shirt del biondo comincia ad essere di troppo e in breve finisce appallottolata sul pavimento, senza troppa poesia.
 
Dato che si tratta di una Calvin Klein, Dominic arriccia il naso, un po’ indispettito, ma è troppo rapito da quello che gli sta facendo Matt per azzardarsi a protestare.
 
Dom sente la sua schiena, ora denudata, venire a contatto con i freddi tasti del pianoforte, perché Matthew lo sta facendo progressivamente distendere, tra un bacio e l’altro.
 
Inutile dire che ognuno dei loro movimenti genera un suono diverso, piacevole o meno che sia all’udito poco importa.
 
“E se nel nuovo album facessimo uscire una cosa del genere? La potremmo inserire alla fine, come ghost track e chiamarla ‘Piano Sex ‘!” propone Matt, cominciando a baciare Dom lungo il collo, per poi lasciargli un vistoso, grosso succhiotto all’attaccatura della spalla sinistra.
 
“Ci sto, se però lo chiamiamo ‘Matt e Dom che fanno Piano Sex’!” ribatte Dom, una volta che s’è ripreso.
 
“Ambizioso!” ridacchia Matt.
 
“Invece di farmi queste proposte intriganti, pensa a spogliarti, sei ancora un po’  troppo vestito per i miei gusti.” lo incita Dom.
 
“Ti va di aiutarmi?” gli propone Matt, con un ghigno furbetto.
 
“Con vero piacere.” sogghigna Dom, tirandolo a sé per i passanti dei suoi jeans neri.
 
Slaccia il bottone e abbassa la cerniera. Gli passa una mano dietro la schiena, ma solo per localizzare le pinze che tengono fissate le sue bretelle e provvedere a staccarle. Matthew si sbarazza dei jeans, rimanendo con addosso quei boxer rosa shocking che piacciono tanto ad entrambi.
 
Dom gli sfila le bretelle, strusciandogli il viso con quel ruvido tessuto, e proseguendo la discesa, passandogliele in mezzo alle gambe, avanti e indietro.
 
“Oh, dio!” geme Matt, apprezzando molto quel movimento ripetitivo.
 
Dom gli sorride, gettando le bretelle a terra e sfilandogli anche la camicia bianca.
 
“Ecco. Ora va molto meglio.” dichiara soddisfatto il batterista, avvolgendogli le gambe attorno al bacino e le braccia attorno al collo, e lo tira verso se stesso, contro il pianoforte, baciandolo come se non ci fosse un domani.
 
“Dom… devo averti, adesso.” esclama Matt, con un tono gutturale, quando si separano.
 
“Che aspetti, allora? Prendimi. Una o due cosette su come si fa dovresti averle imparate.” lo provoca Dom, ansimando.
 
Il tempo di dirlo e Matt lo tira bruscamente giù dal piano, lo gira e si posiziona dietro di lui, facendolo chinare, con le mani del batterista che cercano un appiglio sui tasti.
 
“Ora ti mostro quell’una o due cosette che so.” sussurra il pianista al suo orecchio, mordicchiandone la punta e il lobo, cosa che fa fremere il suo partner.
 
Matt abbassa contemporaneamente i boxer suoi e quelli di Dom e dopo averlo preparato a dovere, comincia ad entrare in lui, con movimenti che da lenti e cauti si fanno sempre più veloci ed insistenti, su incitamento di Dominic.
 
Ad ogni spinta, Dom preme e rilascia i tasti del pianoforte, con un ritmo regolare e una volta raggiunto l’apice del godimento, risistemandosi i boxer, si accascia sul pianoforte, facendogli emettere un brusco suono stridente.
Matt lo segue a breve nello sfinimento, abbandonandosi soddisfatto sulla panca.
 
“Sconvolgente!” commenta Dom, passandosi una mano fra i capelli.
 
“Già. E credo che abbiamo trovato il modo numero quattordici.” annuncia Matt.
 
“Definitivamente. E ho come la vaga sensazione che il numero quindici sarà sulla batteria.” sogghigna il biondo.
 
“Sembra divertente.” approva il cantante.
 
“Ma siccome quello è territorio mio, il comando per primo spetta a me!” lo avvisa il batterista.
 
“Così è doppiamente divertente!” sorride il suo compagno. “ Non vedo l’ora di fare un po’ di pratica, allora.” aggiunge.
 
“Una cosa alla volta. Dopotutto, questo mese abbiamo un altro valido motivo per festeggiare come si deve.” gli fa presente Dom.
 
“Uh! Davvero?” lo guarda perplesso Matt.
 
“Oh, non dirmi che non ci arrivi.”
 
“Illuminami.”
 
“Guarda il calendario. Oggi è il 5 Febbraio. Ancora nove giorni e… “ cerca di fargli capire Dom.
 
“Saremo esattamente a metà mese?” lo interrompe il moro.
 
“Dannazione, Bells! Non sei divertente. Intendo che sarà San Valentino, la festa degli innamorati. L’anno scorso non abbiamo festeggiato perché… no, aspetta. C’eravamo già baciati un’infinità di volte. Eravamo già stati a letto insieme… e non necessariamente a letto!” aggiunge, malizioso, facendo una linguaccia, cosa che fa sorridere il suo partner.
 
“E ci eravamo anche già detti ‘Ti amo ‘, da un pezzo. Nemmeno le ragazze erano più un problema, perché ci avevano già scoperti. Quindi… perché diavolo non abbiamo festeggiato?” si acciglia il biondo, scendendo dal pianoforte e girovagando avanti e indietro, come un detective che non riesce a venire a capo di un mistero.
 
Il mistero pensa a risolverglielo Matthew, rimanendo comodamente seduto sulla panca.
 
“Non abbiamo festeggiato, per il semplice motivo per cui non festeggeremo nemmeno quest’anno.” gli spiega.
 
Dominic lo guarda terrorizzato.
 
“Stai… stai dicendo che mi vuoi la… lasciare?” domanda, con la voce spezzata, in procinto di singhiozzare.
 
Per tutta risposta, Matt scoppia a ridere.
 
“Che idiozie vai blaterando? E fino a prova contraria, il catastrofico fra noi due sono io!” commenta, fra le risate
 
“Ma allora perché?” lo scruta confuso il biondo.
 
“Vieni qui.” mormora dolcemente Matt, sorridendo per rassicurarlo. Si scosta un po’ per fargli spazio e picchietta la parte vuota della panca, in segno di invito.
 
Il suo compagno accetta di buon grado quell’invito, sedendosi accanto a lui.
 
“Noi festeggiamo ogni mese dal nostro primo bacio, perché è importante, è significativo.” comincia Matt.
 
“E anche perché è oltremodo divertente.” ridacchia Dom.
 
“Puoi dirlo forte. Ma san Valentino alla fine che cos’è?” gli domanda il moro.
 
“Il giorno dedicato agli innamorati, dove i fidanzati in ogni parte del mondo e forse anche dell’Universo non fanno altro che mostrare alla propria dolce metà quanto sia importante per loro? Il giorno in cui si riempiono di tenerezze, regali, attenzioni speciali? Il giorno in cui ogni ristorante, hotel, compagnia di viaggi e chi più ne ha più ne metta si mobilita perché gli innamorati in questione vivano un momento davvero speciale? Queste sono le prime risposte che mi vengono in mente, Matt!” spiega Dom, parlando a raffica.
 
A furia di trascorrere tempo con lui, deve avere assimilato qualche aspetto del suo amato.
 
“Bene. Ora ti dico come la penso io. “ mormora il più giovane, mentre percorre con piccoli baci il tragitto da una spalla di Dom all’altra.
 
“Ti ascolto.” replica il più grande, mordendosi le labbra.
 
“Per me è solo un giorno come un altro. Con Gaia lo festeggiavo, ma solo perché … si sa, le ragazze a queste stupidate ci tengono. Ma quello che mi domando io è … insomma, chi si può permettere di imporre a tutti quando bisogna amarsi più del solito? Perché? Che senso ha? E’ solo un bieco tentativo di strumentalizzare qualcosa di così stupendo e delicato come l’amore. E' chiaro che è opera loro, per controllarci!” borbotta Matt.
 
“Loro chi?”
 
“Andiamo, Dommeh, lo sai.” insiste l’altro.
 
“Oh, certo, Il governo. Gli alieni. Gli Zetas.” alza gli occhi il biondo.
 
“Ovvio. E chi se no? Voglio dire… quale sarà la loro prossima mossa? Istituire una festa per voler più bene del solito alla propria madre, al proprio padre, ai propri nonni… o una per festeggiare l’importanza del lavoro?” sproloquia Matt, gesticolando animatamente.
 
“Matteh, non ti vorrei allarmare ma… mi risulta che tutte queste feste esistano già.” lo informa pazientemente il batterista.
 
“Cosa?! Ecco, lo vedi? Sono sempre più vicini a manipolarci, a far di noi tanti burattini di cui possono comodamente muovere i fili, a loro piacimento. Ma loro non ci controlleranno, non ci denigreranno, noi ne usciremo vincitori. Uh! Scriverò una canzone a riguardo!” afferma fiero Matt, colto da un’improvvisa folgorazione.
 
“Come vuoi!” sbuffa Dom. “Quindi, fammi capire bene, per te San Valentino non significa nulla?” riepiloga lui.
 
“Nel modo più assoluto. Come ti ho già detto, è un giorno come un altro e come tale lo trascorreremo. Dominic, io ti amo e tu lo sai bene, posso dimostrartelo durante tutti gli altri trecentosessantaquattro giorni all’anno. Cos’hanno di così speciale quelle restanti, insulse ventiquattro ore?” ribatte Matt, risoluto.
 
“Lascia stare, non importa.” sbotta Dom, alzandosi e lasciando la sala prove.
 
Matt lo segue fino in camera loro, dove il biondo si richiude in bagno e ne esce dopo pochi minuti, vestito e pettinato, passandogli davanti senza degnarlo di uno sguardo.
 
“Sei arrabbiato.” constata Matthew, continuando a seguirlo.
 
“No, non sono arrabbiato.” risponde secco Dom, mentre scende le scale.
 
“Dove stai andando?” gli domanda il compagno.
 
“Esco a fare quattro passi.” lo informa l’altro, raggiungendo la porta d’ingresso e infilandosi il cappotto.
 
“Sei arrabbiato eccome!” insiste Matt, con un tono così calmo che non fa altro che innervosire ancora di più il suo interlocutore.
 
“Non sono arrabbiato!” sbotta Dom, quasi urlando. “E’ solo * una reazione come un’altra *!”  aggiunge, pungente, con uno sguardo di sfida. “ E ti avviso, ho tutte le intenzioni di essere * molto carino * con chi mi starà intorno. Chissà, magari mi imbatto in quel tuo amico che sta qui, com’è che si chiama? Nic, vero? Sai, lui mi dà l’impressione di sapere come si festeggia a dovere San Valentino! A dopo, Bells, ma non aspettarmi sveglio!” si congeda, sbattendo la porta.
 
Matt non gradisce affatto quella prospettiva, ma in cuor suo sa che Dom bluffa. Lui non gli farebbe mai niente del genere.
 
Torna nella loro stanza.
 
“Perfetto. E’ andato tutto come previsto!” esclama, rivolto ad un ben noto trolley rosa shocking, luccicante, che è appoggiato vicino al suo guardaroba.
 
“Ho nove giorni per organizzare tutto quanto e tu, mio caro Pinkie, mi aiuterai!”
 
TBC
 
Piccola nota:
 
Non so se il caro Matthew pensasse alle canzoni per l’ultimo album già a inizio 2008… ma mi diverte pensarlo.
Le avete riconosciute tutte, vero? Questo ve lo spoilero già … ce ne sarà anche un’altra, la più importante! <3
 
Quanto a ‘Guiding Light ‘ è in assoluto quella che più amo di quell’album… quindi DOVEVA comparire anche lei!
 
Ok, spero che finora vi piaccia, ma anche in caso contrario, pleeeeease, ditemi qualunque cosa vi frulli per la testa.
Insomma, se trovate un minutino, anche meno, del vostro tempo per lasciarmi un parere (qualunque esso sia ) ve ne sarò infinitamente grata! ;)
 
Anche ‘smettila di scrivere, dannazione!!! ‘ è un commento ;)
 
In ogni caso, per ora scordatevela, prima devo concludere ‘A Natural … ‘
 
Bye, bye e.. augurosissimi a tutti gli innamorati, quindi.. AUGURONISSIMI anche a Matt e Dom! <3 <3
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** II : Now you’ve been bad, and it goes on and on and on ‘til you come home, babe. ***


Sì, lo so.. è difficile da credere… ma ecco l’aggiornamento!!
 
Nonostante vi abbia già ringraziato nelle risposte… lo ripeto:
 
GRAZIE MILLE, WAGAZZUOLE, SIETE SPLENDIDE, VI ADOWOOOO!!!

E un grazieeeeeeeeee speciale anche a BrokenGlass e Lilla Wright, loro sanno perchè ^^.  
 
Ad ogni modo, mi scuso, oltre che per il vergognoso ritardo, per il fatto che questo capitolo è piovuto dal nulla, a volte mi spaventa come ‘sti due prendano il sopravvento nelle FF e facciano quello che vogliono, lol!
Perché, davvero, pensavo di scrivere tutta un’altra cosa che effettivamente ormai finirà nel prossimo.
Imprevisto o no che sia , spero vi piaccia…
 
 
Capitolo II : Now you’ve been bad, and it goes on and on and on ‘til you come home, babe.
 
 
 
 
Sono le 12:30 e Dominic non è ancora tornato.
 
Matthew lo associa al fatto che deve ancora sbollire la sua incazzatura e si accinge a prepararsi il pranzo.
 
 
Sono le 15:00 e Dominic non è ancora tornato.
 
Matthew comincia a pensare che ci voglia più tempo del previsto.
Fa spallucce, rassetta la cucina e si siede sul divano in salotto a guardare un po’ di TV, senza che gli entri in testa anche solo una parola di quello che sente… sarà anche per il fatto che s’è sintonizzato su un canale italiano.
 
 
 
Sono le 17:00 e Dominic non è ancora tornato.
 
Matthew inizia ad agitarsi un po’. Lo chiama al cellulare, ma come già pessimisticamente supponeva, un’antipatica voce registrata lo informa che l’utente da lui cercato al momento non è raggiungibile.
 
Decide di sfogar le sue frustrazioni al pianoforte, dando vita ad una sinfonia che trasmette un profondo senso d’angoscia.
 
Sono le 19:00 e Dominic non è ancora tornato.
 
Matthew decide di ricorrere alla chitarra per scaricare la sua notevole tensione, ma nemmeno la sua fidata Glitterati sembra aiutarlo a trovare un po’ di sollievo.
 
Sono le 21:00 e Dominic non è ancora tornato.
 
Matthew non si azzarda nemmeno a prepararsi la cena. Mangiare è l’ultima delle sue preoccupazioni.
In compenso, entra nella loro camera da letto, trova le sigarette che Dominic custodisce gelosamente in un cassetto, sotto la biancheria, e cena con quelle, fumandosene una dopo l’altra, con un nervosismo crescente, alimentato dalla nicotina che sta assumendo.
 
< Al diavolo la salute, al diavolo la mia voce, al diavolo tutto se il mio Dominic non ritorna da me! > pensa, buttando fuori il fumo a piccoli cerchi.
 
Sono le 22:00 e Dominic non è ancora tornato.
 
Per tenersi la mente occupata, Matthew sta facendo un giro infinito di telefonate, scorrendo la sua rubrica, dai parenti più lontani, alle vecchie conoscenze, da persone che ha contattato una sola volta ed esclusivamente per lavoro, fino ad arrivare ai conoscenti e agli amici più cari.
 
Dopo essersi sfogato per una buona mezz’ora con Tom, che ha cercato in tutti i modi di calmarlo, ora Matt sta parlando con Chris, che più o meno è animato dalle stesse intenzioni.
 
“Chris, stavolta l’ho combinata davvero grossa!” si allarma Matt.
 
“Ma no, lo conosci, ha i suoi momenti!” lo rincuora Chris.
 
“No, no, è diverso, mi sa che l’ho fatto davvero arrabbiare. E se non torna? Magari è partito!” replica Matt, sempre più agitato, e nel mentre tossisce, in modo quasi convulso.
 
“Hai fumato!” deduce istantaneamente Chris, adirato. “Matthew, quante volte ti ho detto che devi stare lontano da quella merda? Già non dovrebbe farlo Dominic, ma a maggior ragione tu che canti, non puoi rischiare di compromettere la tua voce, dannazione!” lo sgrida.
 
“Cos’è? Mi vuoi mettere in castigo, come uno dei tuoi figli?” sbotta Matt, in modo sprezzante.
 
“Bells, hai chiamato per farti rassicurare o cosa?” brontola Chris, stizzito.
 
“Hai ragione, ti chiedo scusa. E’ che sono così nervoso che non so più quel che dico.” si giustifica Matt.
 
“Così va meglio. Togliti dalla testa idee assurde come quella che Dominic sia partito, ma dove vuoi che vada? Ormai quello senza di te non vive.” commenta Chris, riuscendo a strappare un sorriso a Matt, anche se non lo può vedere.
 
“Sì, deve essere così. Vuole solo tenermi sulle spine e fare il prezioso … e Dio solo lo sa quanto la cosa riesca bene a quello stronzetto!” ridacchia il frontman. “Quindi, Chris, ammesso e non concesso che Dominic faccia ritorno, poiché lui è parte integrante del mio piano, tu ti ricordi tutto quello che devi fare?” si accerta Matt.
 
“Tranquillo, mi hai già spiegato ogni cosa e ho una memoria di ferro, conta su di me,” assicura Chris. “Certo che tu Dom così lo vizi.” ridacchia subito dopo.
 
“Forse, ma non ci posso fare niente, è più forte di me. Chris, non ho mai amato nessuno come amo lui. Per questo non vedo l’ora di vedere che faccia farà dopo la super sorpresa che gli sto preparando.” sorride Matt, con l’aria sognante.
 
“Più che altro, da quando l’ha saputo, Kelly mi tiene il broncio, perché dice che sono anni che per lei non faccio cose così romantiche! Ora, grazie a te, dovrò inventarmi qualcosa per lasciarla senza parole a San Valentino!” brontola il bassista, facendo ridere il chitarrista.
 
“Sono straconvinto che riuscirai nell’impresa.” lo incoraggia Matt. “Cambiamo argomento: lo sai che Peter della IV C e Sharon della IIIB si sono sposati? E che Miss Lockins, ormai Mrs Lockins, quel gran pezzo di gnocca di prof. di cui eravamo tutti follemente innamorati, sta per andare in pensione? E che Jason, quel secchione insopportabile e spocchioso che non passava mai i compiti e non suggeriva mai nelle verifiche, nonostante la sua laurea a pieni voti, ora si ritrova a fare un lavoro dove conta meno dello zerbino che c’è all’ingresso?” spettegola vivacemente il cantante.
 
Il demone del gossip che alberga in Chris lo spinge ad ascoltare con grandissimo interesse tutte quelle succulenti novità, ma poi l’uomo rinsavisce, facendosi anche un po’ preoccupato.
 
“Matthew… ma con quanta gente hai parlato al telefono stasera?” gli domanda, perplesso.
 
“No, non è solo il telefono. E’ che pur di distrarmi un po’ mi sono iscritto a FaceBook,” confessa il frontman. “E devo dire che un po’ ha funzionato, ma non ti dico che fatica a convincere tutti quelli che ho contattato che ero proprio io.” racconta.
 
“Capisco. Mi sa che dovrei iscrivermi anch’io, però adesso dimmi… hai altri scoop?” domanda con falso fare causale il suo interlocutore.
 
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Quando, per lo più su insistenza di Kelly, Chris riattacca, Matthew alza lo sguardo verso l’orologio da parete che segna quasi mezzanotte.
 
< Ok, ora comincia a diventare spaventosamente preoccupante la faccenda. E se gli è successo qualcosa? > si allarma nuovamente Matthew.
 
Dopo essersi accertato che in nessun ospedale di Como e dintorni si trovi un biondino avvenente che risponde al nome di Dominic James Howard, il frontman sembra un po’ più sollevato e si accinge ad andare a letto.
 
< Se mi addormento, il tempo passa più in fretta, arriverà il mattino e al mio risveglio lo ritroverò accanto a me. > rimugina il bel moro.
 
Per quanto sia nobile il suo intento, non c’è modo che gli riesca di metterlo in pratica, perché dormire gli si prospetta a dir poco impossibile e passa il tempo a rigirarsi nervosamente, alla ricerca della posizione più propizia, che sembra non esistere.
 
Dopo più di un’ora di inutili tentativi, si alza, convinto che bere un po’ di latte lo possa aiutare nell’ardua impresa, ma mentre scende le scale in direzione della cucina sente qualcuno girare la chiave nella serratura della porta blindata.
 
Sorride, ringraziando in cuor suo il Dio in cui non crede, ma cambia decisamente umore quando sente Dominic ridacchiare e parlottare, segno che non  è solo.
 
< Ma con chi diavolo…. > pensa Matt, spegnendo di getto la luce e rimanendo sulle scale, pronto a fargli una scenata.
 
Nel frattempo, Dominic è riuscito ad aprire la porta e la spinge lentamente.
 
“Nic, ma tu sei pazzo a voler far sesso qui! Non ti è bastato prima? Se Matt ci scopre… “ bisbiglia il biondo, facendo dei versetti che è solito emettere solo con Matt.
 
Inutile dire che Matt è accecato di rabbia.
 
< Altro che sorpresa! Io ora lo caccio di casa, gli cambio i connotati, lo prendo a calci in culo… > pianifica mentalmente le sue acerrime vendette, accendendo la luce.
 
“Indovinate un po’? Matt vi ha scoperti!! Dominic, con quale coraggio hai potuto tradirmi così? E in casa mia e poi con… “ tuona Matt, ma si blocca non appena si accorge che Dominic è da solo.
 
“Oh, Mattie, ma quanto sai essere credulone?” gli domanda retoricamente Dominic, a braccia incrociate, mentre lo guarda con aria arrogante e un sorrisetto sfrontato che lo rendono ancora più bello, se possibile. “Sapevo che saresti stato in piedi ad aspettarmi. Quindi ho pensato di giocarti un bello scherzetto.” aggiunge, subito dopo, con lo stesso meravigliosamente irritante atteggiamento.
 
“Ma quanto sai essere perfido?” ribatte Matt, scendendo le scale.
 
“Dopo tutto il tempo che ho passato insieme a te, si può dire che l’allievo ha superato il maestro!” fa spallucce Dom, abbandonandosi sul divano. “Lo sai, Mattie, tra ragazze e ragazzi che me l’hanno proposto, oggi credo di aver avuto almeno venti occasioni per tradirti.” lo informa, alzandosi dal divano e camminando verso di lui, con fare da predatore.
 
“Davvero?” deglutisce pesantemente Matt.
 
“Proprio così. E sai perché non l’ho fatto?” gli domanda il biondo, senza aspettare che lui risponda. “Perché ti amo, imbecille! Per quanto tu mi porta sull’orlo di una crisi di nervi, a volte.” lo informa, arruffandogli i capelli.
 
Matthew gli sorride, ponendo le mani sui suoi fianchi.
 
“Ma quanto sono fortunato ad averti?” mormora Matt, avvicinando la sua bocca a quella sensuale del compagno.
 
Dom gli sorride di rimando, ma proprio quando le loro labbra stanno per incontrarsi, indietreggia e si avvicina alle scale.
 
“Ti amo, ma so anche tenerti il broncio, sai? E soprattutto so mandarti in bianco. Buonanotte, Bells!” ghigna, soddisfatto, salendo verso la loro camera da letto.
 
Sbuffando frustrato, Matthew lo segue. Se non altro, ora che l’ha di nuovo con sé almeno può riuscire a dormire tranquillo.
 
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All’incirca a metà mattino, a svegliare Matt è una mano malandrina che si aggira furtivamente sopra i suoi boxer, pronta a varcare il confine dell’elastico e lanciarsi nell’esplorazione.
 
Ignorando il linguaggio del suo corpo che sembra gradire pure troppo quell’intrusione, il cantante afferra quella mano, bloccandola, prima che sia troppo tardi, con evidente disappunto del suo biondo proprietario.
 
“Che ti prende?” domanda Dom, liberandosi della sua presa.
 
“Semmai che prende a te!” ribatte Matt.
 
“Beh.. diciamo che la notte ha portato consiglio… e assieme al consiglio il perdono!” gli sorride languido il batterista, chinandosi su di lui per baciarlo.
 
Peccato che Matt lo respinga con entrambe le mani, allontanandolo da sé.
 
“Hai fatto male i tuoi conti, bello mio! Ti aspetti che io sia sempre accondiscendente e pronto ad accoglierti fra le mie braccia ogni volta che lo desideri?” gli domanda, scostando le coperte con un calcio e alzandosi dal letto.
 
“Ovvio che sì!” replica il biondo, come se fosse un fatto scontato.
 
“E invece no! Indovina un po’? Pure io sono in grado di mandarti in bianco. Mio caro Dommie, a questo gioco si può giocare in due!” lo avverte il frontman, con un atteggiamento di sfida. “Fatti  un esame di coscienza, Dom, ieri mi hai fatto passare ore infernali, nell’angoscia più profonda, in più per colpa tua mi arriverà una bolletta del telefono astronomica! Sei sparito senza lasciare traccia, mi ha fatto stare malissimo e come gran finale mi hai pure giocato quel tuo * simpaticissimo * scherzetto!” sproloquia, come un fiume in piena, inarrestabile.
 
“Uhm sì, forse quello scherzo potevo evitarlo… “ riflette ad alta voce Dom.
 
“Sì, potevi, ma ora l’unica cosa che eviterai sarà fare sesso con il sottoscritto. Consolati come credi, io vado a far colazione!”  lo informa Matt, un po’ stizzito, sbattendo la porta.
 
Dom mugola in frustrazione, mentre  provvede a consolarsi come può.
 
< Dannato Nic, è tutta colpa tua, combini guai anche solo a nominarti! > pensa, adirato.
 
 
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Quasi intossicati da quel malumore che aleggia nell’aria, fomentato dal recidivo stupido orgoglio di entrambi, Matt e Dom passano quell’intera giornata alla stregua di due estranei, costretti a vivere nella stessa casa.
 
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“E va bene, è un dato di fatto, stiamo litigando. “ constata Dominic a tarda sera, quando entrambi si preparano per andare a letto. “Facciamo almeno un po’ di sesso arrabbiato?” gli propone, suggestivo.
 
Matthew in un primo momento accarezza quell’idea, mentre già può figurarsi l’intrigante scenario nella sua mente. Tuttavia, non è sufficiente a farlo cadere in tentazione.
 
“Ci hai provato. Buonanotte, Dom!” esclama il pianista, spegnendo la luce e rannicchiandosi su un lato, con il preciso intento di non invadere l’altra metà del materasso.
 
Dominic segue il suo esempio, accompagnando ogni sua azione ad un borbottio sommesso.
 
Il moro sogghigna, tronfio e soddisfatto.
 
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Il giorno seguente, il bel biondo ha un solo obiettivo: fare tutto il possibile affinché non sia una replica del giorno prima.
 
Si alza prima di Matt e gli fa trovare la colazione pronta, preparandogli delle gustosissime frittelle.
 
 Il suo compagno apprezza quel gentile pensiero e lo ringrazia, facendo onore alla sua cucina, ma al di là di questo la cosa non sembra smuoverlo
Tuttavia, il batterista non è tipo che si arrende facilmente e ha già un piano B, che ha messo in atto.
 
“Vedo che ormai ti ho contagiato con la scelta dei canali TV!” ridacchia Matt, notando che è sintonizzata su MTV Italia, dove stanno passando video a rotazione, mentre scorrono dei messaggi spediti dai telespettatori.
 
Matt non può sapere che tutto ciò fa parte del piano di Dom, che intanto controlla il suo cellulare, per accertarsi che il messaggio scritto mezz’ora prima sia stato correttamente inviato.
 
< Sì, l’ho inviato. Speriamo che me lo approvino e lo facciano comparire… anche se non è nella loro lingua! > spera silenziosamente il biondo, mentre si rallegra del fatto che almeno stanno chiacchierando pacificamente.
 
A fine colazione, Dom provvede a sparecchiare e lavare tutto, mentre Matt continua a guardare i video, esaltandosi quando passa in rotazione anche la loro ‘Time Is Running  Out ‘, che non esita a canticchiare sommessamente.
 
< Anche il mio di tempo si sta esaurendo, visto che manca solo un quarto d’ora, prima che finisca quel programma! > si allarma il biondo, guardando l’orologio.
 
Ma la sorte è benevola nei suoi confronti, perché, durante il video seguente, la sua richiesta viene esaudita.
 
Infatti, riconosce il suo messaggio dalle prime sillabe.
 
“Ecco, Matt, leggi!” esclama, indicandogli lo schermo.
 
‘Matthew, I know I’ve been terrible, I apologize. Please, forgive me. Forever yours. Dominic.’ ” legge ad alta voce Matthew, stupendosi mentre lo dice.
 
“Mi hai chiesto scusa, in diretta nazionale.” commenta il moro.
 
“Sì, l’ho fatto.” conferma l’altro.
 
“E hai messo i nostri nomi.” continua il primo.
 
“Sai com’è, Quo che chiede scusa a Qui non sarebbe stato credibile!” ridacchia il secondo.
 
“E così tu pensi che per farmi capitolare basti una cosa così infantile, da teenager innamorati… “ asserisce Matthew, con aria sostenuta, alzandosi da tavola e andando verso le scale.
 
Dominic lo osserva allontanarsi, senza dire una parola.
 
< Un altro buco nell’acqua. > pensa, abbattuto.
 
“E pensi bene! Dài, ti aspetto a letto, vieni? Non vedo l’ora di fare pace con te!” gli sfodera un sorrisone il cantante, affrettandosi a raggiungere la loro stanza.
 
Com’è facile immaginare, Dominic lo segue trotterellante, tutto contento, buttandosi sul materasso, dove lo attende un voglioso Matt.
 
“Non ti sei accontentato di mettere solo le nostre iniziali nel messaggio, hai scritto i nomi per esteso.” ribadisce Matt, mentre gli copre di baci il viso.
 
“Mi sembrava più carino. Perché, dici che ho fatto male?” si preoccupa il biondo, prima di sbarazzarsi della T-shirt del compagno e riprendere possesso di ogni centimetro di quella pallida ed invitante pelle esposta.
 
“Non credo proprio, per lo più hai alimentato le speranze di tutte le nostre fans che leggendo quei nomi avranno di sicuro pensato a noi!” replica il moro, affondando le dita nelle ciocche d’oro del suo partner.
 
“Perché? Vuoi dire che… “ intuisce Dom, tracciandogli i contorni delle labbra con il pollice.
 
“Mi sono fatto un bel giretto su internet di recente e, ti dirò, Dom, abbiamo fans che fanno un tifo sfrenato per noi due, ci credono moltissimo, alcune anche prima che ce ne accorgessimo noi!” lo informa l’altro, prima di baciarlo a fondo.
 
“Però, Dommeh, una cosa me la devi dire… “ lo esorta Matt, a fine bacio. “E’ un caso che quel messaggio sia passato proprio durante un video dei My Terrible?” borbotta risentito.
 
“Oh, chiudi il becco, è stato un caso sì, mica posso controllare la scaletta di quell’emittente, ti pare!” sbuffa Dom. “E poi poteva andare peggio, almeno non è passato durante un video dei JET!” lo punzecchia.
 
“Non nominare più né lui né il suo gruppo!” ringhia Matt, sbattendolo sul materasso e mettendosi a cavalcioni su di lui, con fare possessivo, facendo scivolare entrambe le mani sotto la t-shirt che il biondo ancora indossa.
 
“Mm, Matteh.. mi piace tutta questa irruenza!” sorride Dom, ribaltando i ruoli e baciandolo con foga, dissipando ogni barlume di stupida gelosia ingiustificata.
 
Matthew rotola con lui sul letto e si pone sopra nuovamente, ma stavolta lo bacia con tutta la dolcezza di cui è capace.
 
“Umphff!” si lamenta Dominic, contro le sue labbra.
 
“Che c’è?” gli chiede l’altro.
 
“Potevamo farlo però un po’ di sesso arrabbiato!” protesta il biondo, imbronciandosi.
 
Matt sorride.
 
“Se ne riparla alla prossima litigata!”
 
TBC
 
 
Uhmm allora, qualche nota.
 
Il titolo, che significa ‘Adesso tu sei stato cattivo, e questo va avanti, avanti e avanti, finché non torni a casa, piccolo ‘ , è preso dalle lyrics di ‘Give a little more ‘ dei Maroon 5 .
 
Quanto all’SMS in inglese che passa, è abbastanza facile da capire, ad ogni modo significa ‘Matthew, lo so che sono stato tremendo. Mi scuso. Ti prego, perdonami. per sempre tuo. Dominic ‘
 
Visto? C’è stato un piccolo accenno alle BellDommers, che dite, ce lo meritiamo, no? Tanto lo so che anche quelli veri ne parlano, tra una coccola e l’altra! ;)
 
Come sempre, liberi di dirmi ciò che più vi aggrada.
 
Appuntamento al prossimo capitolo… confidando nel fatto che sarà quello che davvero volevo scrivere.
 
Notte-notte che è tardissimo!

p.s. Appena riesco aggiorno anche 'Just a little bit ' ;)

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Capitolo 3
*** III : I feel like I’m living the worst day ***


 
Heylààààà,
finalmente ce l’ho fatta ad aggiornare anche questo, chiedo scusa per il ritardo (*ride pensando che doveva finirlo a Febbraio e ride pensando che ‘A Natural ‘ doveva finire a Natale* )
 
ma quanto siete super splendide tutte??? Un graaaazieeeeeeeeeeee chilometrico, vi adoro , mi rendete so so so happy!!
 
però scusate, ora non ce la faccio a ringraziarvi una a una, lo farò domani (ehmm è già oggi.. Ok, allora .. più tardi!) con calma, usando il box (poche storie, ormai mi ci son affezionata al box.. e poi sproloquio di meno qui, lol! mi sa che ormai risponderò sempre lì.)
 
ah, se vi erano piaciuti gli adowabili pargoletti di ‘A Natural ‘ sono lieta di informarvi che qui fanno una comparsina! ^^ Ah, c’è anche Pinkie! ^^
 
Ok, si comincia:
 
 
Capitolo III : I feel like I’m living the worst day
 


“Sei insopportabile!” sbotta Dominic, spingendo bruscamente Matthew sul letto.
 
“Tu non sei certo meglio di me!” ribatte Matt, tirandolo non troppo gentilmente per un braccio e trascinandolo sotto di sé. “Sempre così fighetto e perfettino, che vai in giro sculettando come una passeggiatrice a flirtare con mezzo mondo!” continua, strattonandogli brutalmente i capelli per avvicinarlo a sé e dargli un bacio violento, mordendogli le labbra.
 
Dom non fa altro che avvolgergli una mano attorno alla nuca per spingerlo maggiormente contro il suo viso, mordendogli le labbra a sua volta e graffiandogli la schiena, cosa che lo fa inarcare e gemere.
 
“Ha parlato quello che si cala sempre nel ruolo del genio complessato e fa leva su questo per fare il piacione con qualunque donna respiri, a partire dalle intervistatrici, te le intorti tutte con le tue teorie strampalate sul Governo, il controllo, i presagi dell’apocalisse e via dicendo!” sibila il biondo, ribaltando i ruoli e ponendosi sopra di lui.
 
Si guardano in silenzio per qualche secondo, occhi negli occhi, dopodiché scoppiano a ridere.
 
“No, non ce la possiamo fare, il sesso arrabbiato va fatto quando siamo arrabbiati per davvero o non c’è verso che ci riesca!” constata Dom.
 
“Sono tre giorni che ci proviamo. Ti sei fissato peggio che con la macchina del tempo!” borbotta Matt.
 
“E comunque, tirarmi i capelli? Brutta mossa, Bells, brutta mossa davvero. Sono appena stato dal parrucchiere!” lo avverte l’altro, sistemandosi la messa in piega.
 
“Ci stava, nell’impeto del momento, ti dirò… a me i graffi sono piaciuti, cioè… fanno ancora un po’ male, ma in senso buono.” ammette il moro.
 
“Fantastico, ho un fidanzato masochista!” ridacchia Dom.
 
“E comunque le mie teorie non sono affatto strampalate!” puntualizza il cantante, offeso nel suo amor proprio.
 
“Ma certo che no, faceva parte del background… “ gli da corda il batterista.
 
“E così io flirterei con mezzo mondo, eh? Ma mi hai visto bene? Ogni volta che abbiamo un’intervista faccio fatica a tenermi lontano da te e ogni volta che suoniamo e ti avvicini a me, lanciandomi quegli sguardi, sei a rischio stupro!” aggiunge lui, baciandolo irruentemente.
 
“E io allora?” protesta Matt, non appena si separano. “Sappi che le intervistatrici le guardo per distrarmi, perché ogni volta che sei lì vicino a me, ti inumidisci le labbra e poi te le mordicchi in quel modo, non sai quanto vorrei prenderti all’istante sul divanetto, mentre ci intervistano, e dare al mondo lo scoop del secolo!” confessa, accarezzandogli il petto tonico e strizzandogli i capezzoli, facendo impazzire il suo compagno.
 
 “Bene. Ora che lo so lo farò più spesso!” assicura Dominic.
 
“E io farò i concerti direttamente seduto sulla tua batteria!” propone l’altro.
 
“Mm…  Matteh, stavo pensando che anche far l’amore alla vecchia maniera, dolce, lento e silenzioso non è poi tanto male, no?” bisbiglia l’altro, sfilando i boxer blu notte di Matt e sbarazzandosi anche dei suoi rosa shocking, ormai gli unici indumenti che ancora indossano.
 
“Non potrei essere più d’accordo.” mormora il cantante, stringendolo fra le sue braccia.
 
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E’ il 13 Febbraio e i due amanti si sono svegliati di buonora per lavorare alle prime tracce delle canzoni per il nuovo album.
 
Dominic ha già diverse idee sull’utilizzo della batteria e le sta esponendo a Matt, che dal piano ha deciso di passare alla chitarra elettrica.
 
Per la cronaca, stanno provando proprio quella che Dom aveva visto Matt intento a comporre, osservandolo di nascosto.
 
Dom sta dando colpi molto energici ai due tom laterali della batteria e Matt sembra apprezzare il modo in cui batteria  e chitarra si sposino, mentre si gingilla con la consolle degli effetti, spostando leve e regolando volumi e velocità, alla ricerca della giusta atmosfera.
 
Tutto a un tratto, Dom sente uno strano trillo, ripetuto e monotono.
 
“No, Matt, quest’effetto fa abbastanza cagare, puoi fare di meglio!” commenta, mentre il trillo persiste.
 
“Non è un effetto, è il tuo cellulare, scemo!” ridacchia Matthew. “A proposito, come fai ad avere una suoneria così orribile?”
 
“E’ che l’ho cambiato da poco, devo ancora personalizzare per bene tutto.” si giustifica Dom, mentre si alza dalla batteria e si apparta in piedi, appoggiato al muro in un angolo, per rispondere.
 
A breve distanza, Matt lo osserva, dando un occhio all’orologio che segna le 11:00 passate.
 
< Un tempismo perfetto. >  pensa il bel moro.
 
Del resto, lui sa già chi è dall’altra parte.
 
“Pronto? Hey, ragazzone, come stai? No, tranquillo, sono in piedi già da due ore, ormai, così come Matt, sai, ha già cominciato a darsi da fare con il nuovo album e io gli sto dando una mano, manchi solo tu.” esclama Dom, provvedendo a mettere l’amico in viva-voce.
 
“Ma bravi, lavorate alle mie spalle. Non è che ricominciamo con la storia che mi volete fuori dal gruppo?” scherza Chris.
 
“Semmai eri tu che volevi abbandonarci per darti alla carriera da solista!” puntualizza Matt.
 
“Sì, certo, Bells, hai ragione tu.” alza gli occhi Chris. “In ogni caso, vi ho chiamato per un’altra ragione, anzi, la questione riguarda uno solo di voi due: Dom.” annuncia.
 
“Uh? Me soltanto? per quale motivo?” si incuriosisce il bel biondo.
 
“Alfie.” risponde Chris.
 
“Oddio, no, gli è successo qualcosa?” si allarma il suo interlocutore.
 
“Certo che no! Dannazione, Dom, tu di solito sei quello positivo, il catastrofico è Matt!” borbotta Chris.
 
“Che vuoi che ti dica? L’avrò contagiato.” commenta Matthew.
 
“Tornando ad Alfie, niente di allarmante, semplicemente vorrebbe che tu venissi qui a dargli qualche altra lezione di batteria.” spiega.
 
“Ma scusa, non lo puoi fare tu? La batteria la sai suonare anche tu, mi sembra.” protesta Dom.
 
“E’ quello che ho cercato di spiegargli, ma non vuole sentire ragioni, è due giorni che si è messo a fare i capricci. L’hai mai visto quando fa i capricci?”
 
“No, ho avuto l’onore di assistere a quelli di Frankie e Ava, ma Alfie mi manca.” replica Dom.
 
“Beh, ti assicuro che è il peggiore di tutti, ci sta tirando scemi e sembra irremovibile. Quindi, Dom, non è che tu riusciresti a venire qui?” domanda l’amico.
 
“Quando?”
 
“Beh, appena riesci a salire sul primo aereo.”
 
“Cosa?! Ma non puoi chiedermi questo. Lo sai che giorno è domani?” protesta vivacemente il batterista.
 
“Lo so, me ne rendo conto.” tentenna Chris.
 
“Sciocchezze! Domani è un giorno come un altro.” sentenzia Matt, freddo, senza battere ciglio. “Anzi, dovresti approfittare della pausa del tour e andare. Dài, non vorrai davvero dire di no a un bambino?” lo sprona. “Io ne approfitterò per restare qui e andare avanti a lavorare al nuovo album in solitudine, la condizione più ottimale per concentrarmi!” aggiunge, con aria di superiorità.
 
Dom gli rivolge un’occhiata di fuoco.
 
“Hai ragione, Chris, del resto domani non ho un accidenti da fare. Anzi, ti dirò, cambiare un po’ aria non può che farmi bene.” borbotta il biondo.
 
“Perfetto. Allora fammi sapere quando arrivi, così ti vengo a prendere all’aeroporto. A dopo e grazie davvero.” riattacca Chris, entusiasta.
 
“Dài, andiamo in camera, ti aiuto a preparare la valigia.” lo esorta Matt, trascinandolo sulle scale con sé.
 
“Hey, cos’è tutta questa fretta  ? Se non ti conoscessi così bene direi che non vedi l’ora di liberarti di me!” commenta Dom, imbronciato, prendendo il suo trolley leopardato, uno dei suoi ultimi acquisti, e ponendolo sul letto, aprendolo.
 
“Oh sì, certo. Può darsi che stavolta sia io che mi voglio portare in casa Nic Cester e divertirmi un po’ con lui.” lo sfida Matt.
 
Dom si volta verso di lui, con un’espressione atterrita e sconvolta.
 
“Oh, andiamo, sto scherzando! Lo vedi che non è piacevole?” gli fa notare Matt, perfidamente, mentre lo aiuta a scegliere i vestiti.
 
“Già. E comunque non so se avresti avuto qualche chance con Nic, credo che lui preferisca me!” ribatte Dom, con un sorrisetto sfrontato.
 
“OK, maledetto il giorno che te l’ho presentato. Possiamo smettere di parlare di quello lì?” borbotta il moro.
 
“Guarda che hai cominciato tu per primo!” gli fa presente il biondo, raccogliendo un po’ di cose alla rinfusa e riponendole in valigia.
 
“Questo non importa!” fa spallucce Matt, piegando accuratamente un paio di camicie.
 
“Bene. Qui abbiamo finito.” commenta Dom, accertandosi di aver preso tutto, prima di chiudere il trolley. “Io ancora non riesco a crederci. Ok che non vuoi festeggiare San Valentino, ma addirittura passarlo separati!” aggiunge il biondo, sbuffando frustrato.
 
“Dispiace anche a me, ma sono le circostanze che ci sono avverse.” obietta Matt.
 
“Circostanze avverse un accidenti, sei tu ad averle create!” sbotta l’altro.
 
“Hey, non li controllo certo io i figli di Chris!” si difende Matt, alzando le mani per enfatizzare la propria innocenza.
 
“No, ma sembra che la cosa ti faccia piacere.” insinua Dom.
 
“E’ perché ne guardo i lati positivi. In questo modo potremo riappropriarci del nostro DVD, quello che Chris tiene in  ostaggio per punirci della nostra imprudenza!” gli ricorda Matt.
 
“Uh! A questo non ci avevo pensato. Beh, consideralo già in mano nostra.” assicura Dom.
 
“Ottimo. E poi, ma sì, dài, un paio di giorni di distacco ci faranno bene.” fa spallucce Matt, come se la questione fosse di poco conto.
 
“Grrr, Bells, quando fai così io… “ sfuria Dom innervosito, lasciando la loro camera da letto.
 
“Tu cosa?” domanda il moro, mentre l’aiuta a trasportare il trolley giù dalle scale.
 
“Mi fai incazzare così tanto che credo proprio che ora verrebbe fuori un sesso arrabbiato come Dio comanda!” constata Dominic, con un tono di voce alterato.
 
“Già. Peccato che  non ne abbiamo il tempo.” osserva Matthew.
 
“Uh?” si acciglia l’altro.
 
“Prima ho chiamato un taxi, ormai sarà già fuori che ti aspetta.” spiega il cantante, aprendo la porta d’ingresso, da dove Dom può scorgere un taxi posteggiato davanti al cancello, che lo attende.
 
“Fa’ buon viaggio, Dommeh.” lo saluta Matt, premendo le sue labbra contro quelle di Dom, che però si tira subito indietro.
 
“Ti odio!” sibila offeso il batterista, avviandosi al cancello.
 
“Ti odio anch’io, *amore* .” gli urla con un sorrisone beffardo il compagno, mentre sventola la mano in segno di saluto.
 
< Ah, Dommie caro, mi manchi già. Ma è per una buona causa, una buonissima causa! >  pensa il frontman, rientrando in casa.
 
Sale le scale e torna di nuovo nella loro camera , appoggiando sul letto un altro trolley, ben più noto, dallo sgargiante colore rosa shocking, tutto ricoperto di glitter.
 
Matt lo apre e comincia a riempirlo con le sue cose, tra cui un completo molto elegante che qualcuno gli aveva appositamente fatto confezionare due anni prima e che adesso sembra rivelarsi molto utile, con i giusti accorgimenti.
 
Matt apre un cassetto, dove estrae, ben nascosti sotto le sue camicie, dei fogli con degli appunti a una canzone a cui sta lavorando in gran segreto.
 
< Avrò il tempo di perfezionarla mentre lo aspetto. > , pensa, riponendoli accuratamente in un angolo del suo trolley, che poi richiude soddisfatto.
 
Quando lo ripone nuovamente a terra, da una tasca chiusa a metà cade sul pavimento la sua agendina.
 
“Uh, hai ragione, ho una chiamata importante da fare, me ne stavo dimenticando. Grazie, Pinkie, meno male che ci sei tu.” dice, prendendo il cellulare e componendo un numero che si è appuntato.
 
“Pronto? Sono Matthew Bellamy. Allora mi conferma che è stato eseguito tutto come richiesto?” si accerta il frontman.
 
“Certo, Mr. Bellamy, non è stato facile isolare uno spazio così grande, abbiamo dovuto fingere  che ci sia un residuo bellico su cui fare accertamenti, di modo da tenere tutti lontani.” assicura l’incaricato.
 
“Ottima pensata. Così avrò la privacy necessaria, giusto?” chiede conferma Matt
 
“La più assoluta, per lei e la sua dolce metà, non verrete disturbati in alcun modo. “ assicura l’altro. “Certo che se ha organizzato tutto questo per la sua dolce metà, deve essere proprio una ragazza fortunata. “ commenta l’altro.
 
“Oh sì, fortunatissima.” ridacchia Matt. “Grazie ancora per l’ottimo lavoro, saprò come sdebitarmi. Ad ogni modo, io sarò lì oggi, nel tardo pomeriggio.” assicura, riattaccando.
 
“Anche questo è sistemato. Perfetto, Pinkie, Chris ha già fatto la sua parte, ora tocca a noi. Aspettiamo che Dom prenda il volo, noi prenderemo quello successivo.” spiega Matt al suo fidato trolley, portandolo al piano di sotto.
 
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Quando è arrivato a Teignmouth, la sera prima, i tre bambini gli hanno fatto una festa pazzesca e anche Chris e Kelly sono stati felici di vederlo.
Ma il mattino seguente, il mattino di quel giorno infausto, lo scenario che gli si presenta davanti è ben diverso: nessuno sembra badare a lui, i bambini perché sono in camera a prepararsi per andare a scuola e all’asilo, Chris e Kelly perché non hanno occhi che l’uno per l’altra, facendo qualsiasi cosa in perfetta simbiosi, ricoprendosi di attenzioni, premure e sussurrandosi tenerezze. In una parola, sono stucchevoli.
 
“Io esco a prendere una boccata d’aria.” annuncia Dominic, uscendo.
 
Chris e Kelly lo osservano andare via.
 
“Certo che Matt è stato davvero tremendo a chiederci di agire da perfetti innamorati davanti a lui, così esageratamente!” commenta Chris.
 
“Ah, quindi vorresti insinuare che la cosa ti pesa!” brontola Kelly, stizzita, incrociando le braccia.
 
“No, amore non intendevo questo.” si allarma il marito.
 
“Tranquillo, scherzavo. Se lo vuoi sapere, anch’io lo trovo esagerato, ma fa sempre parte del piano di quel machiavellico del tuo amico!” ridacchia lei.
 
“Già. Ad ogni modo, indovina chi stasera ti porterà a cena nel ristorante più chic di Londra? Ho già chiamato mia madre, sarà qui nel pomeriggio, per badare ai bimbi. E dopo cena, pernotteremo in un Hotel ultra romantico, saremo di ritorno il giorno dopo. E questo fa solo parte del mio piano personale per renderti felice e sorprenderti.” le svela Chris, accarezzandole i capelli e il viso.
 
“Oh, Christopher!” squittisce lei, buttandogli le braccia al collo e baciandolo con passione. Del resto, i bambini sono ancora nelle loro stanze.
 
 
Mentre passeggia, Dominic constata che la situazione fuori è anche peggio: pare che quel giorno nel mondo, o almeno in quella cittadina, esistano solo coppie, le strade sono piene di innamorati che camminano mano nella mano, perfino gli uccellini appollaiati sui rami cinguettano in coppia.
 
< Questo è il San Valentino peggiore che esista. No, questo è il giorno peggiore che esista! > riflette, abbattuto, tornando sui suoi passi.
 
Quando rientra in casa Wolstenholme, Dom trova anche i bambini al tavolo, mentre fanno colazione.
 
Frankie è tutto intento a infilare perline colorate in un filo di spago.
 
“Hey, che combini, campione?” gli si siede accanto il biondo.
 
“Sto cercando di fare una collana bellissima, così oggi la regalo a Cindy!” spiega il bimbo.
 
< No, pure un bambino di quattro anni ha qualcuno con cui festeggiare e io no! > pensa Dom, ma riesce a far buon viso a cattivo gioco.
 
“E chi è, la tua fidanzatina?” gli sorride.
 
“Magari! Però se le faccio il regalo più super bellissimo di tutti mi sceglierà come compagno di giochi!” esclama il bambino, finendo il lavoro e facendosi aiutare da Dom a fare il nodo per chiudere la collana, dopodiché si prepara per uscire.
 
 
“Eh, il mio Frankie che va già alla conquista di donne, tutto suo padre!” ridacchia Chris, per poi rivolgersi al primogenito.
 
“E tu, Alfie? Hai una bella bambina alla quale fare la corte?” lo sprona il papà.
 
“Non ci penso proprio! Le femmine sono stupide, noiose e appiccicose. E poi oggi, a fine lezione, vado a casa di Johnny e sua mamma poi ci porta al parco!” lo informa Alfie, entusiasta.
 
“Ma, Alfie! Oggi è San Valentino!” borbotta Chris, sconvolto.
 
“Hai ragione papà. Allora devo fare un regalo a Johnny, magari lui ne ha fatto uno a me! Vado a vedere se ho un giocattolo da dargli.” annuncia Alfie, precipitandosi nella stanza.
 
“Quel ragazzino mi preoccupa ogni giorno di più!” alza gli occhi il bassista.
 
“Ma no, è tenero, e poi si sa, c’è l’età in cui i maschietti stanno meglio fra maschietti e le femminucce le snobbano.” ridacchia Kelly.
 
“Io lo trovo un amore!” commenta Dom.
 
“Tu non hai voce in capitolo!” sbotta Chris.
 
“E comunque, ti dirò.. ieri gli ho mostrato giusto qualche nuovo esercizio, perché di progressi ne ha fatti, ma non è che mi è sembrato così assalito dalla febbre di suonare, anzi, ha smesso dopo nemmeno un’ora.” gli racconta Dom.
 
“Uh, davvero? Accidenti, probabilmente gli deve già essere passata la febbre da batteria che aveva. Sai che facciamo? Stasera ti riporto a prendere l’aereo, tanto siamo sulla strada anche io e Kelly.” lo avverte Chris.
 
“Io non so se ho voglia di tornare da … lui.” borbotta Dom. “Voglio dire, non mi ha nemmeno chiamato ieri e credo proprio che non lo farà neanche oggi!” aggiunge.
 
“Invece devi. Vedrai che sarà contento di rivederti, non se l’aspetta così presto e poi sono certo che farete pace.” sostiene l’amico.
 
“Zio Dom, lo zio Matt ti ha fatto arrabbiare?” gli domanda Ava Jo, preoccupata, avvicinandosi.
 
“No, non proprio arrabbiare, diciamo che a volte non la pensiamo allo stesso modo su alcune cose." spiega lui, sollevandola e mettendosela in grembo.
 
“Uffa, però mi dispiace che non vi trovate d’accordo. Sorridi di più quando sei con lo zio Matt!” osserva la bimba.
 
“Sorrido anche quando sono con te. Allora, Principessina, a quanti cavalieri farai girare la testa oggi?” le domanda lui, facendola ridacchiare e arrossire, prima che scenda dal suo grembo.
 
“A nessuno, se la Principessina perde la Carrozza, andiamo, Ava, il pullmino sta per arrivare.” commenta Kelly, portandola fuori.
 
“Mamma, lo zio Matt è cattivo se rende triste lo zio Dom.” borbotta la piccola, imbronciata, mentre si avviano.
 
“Lo sai tenere un segreto? Lo zio Matt fa solo finta di essere così e lo fa perché vuol rendere lo zio Dom molto, molto felice!” gli sorride la mamma, schiacciando l’occhio.
 
La bimba fa un sorrisone in risposta e s’avvia più contenta a scuola.
 
In casa, una volta che anche Alfie e Frankie hanno preso il pullmino, Dom si sofferma a parlare con Chris.
 
“Sai, quando sono uscito prima, in nome dei bei vecchi tempi andati, volevo fare un giretto al Den, ma c’erano tutte le strade bloccate.” commenta il biondo.
 
“Sì, hanno evacuato la zona perché tra oggi e domani devono fare accertamenti su un residuo bellico che hanno trovato lì. Ne parlava anche il giornale locale.” lo informa il bassista.
 
“Proprio a San Valentino?” s’acciglia il biondo.
 
“Eh sì, sai com’è i residui bellici non conoscono festività!” ridacchia l’altro.
 
 
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Verso le 18:00, quando è già buio, Chris sale in macchina con Kelly e Dom al seguito.
 
“Ma… questa non è la strada per l’aeroporto.” osserva Dom, vedendo che Chris sta prendendo tutta un’altra direzione.
 
“Lo so bene. Il punto è che Kelly e io siamo diretti all’aeroporto , tu no. C’è un piccolo cambiamento di programma.” lo avvisa Chris, parcheggiando nelle vicinanze del Den.
 
“Perfetto. Tu sei arrivato.” lo informa, prendendo dal bagagliaio il suo trolley, restituendoglielo.
 
“Ma.. qui non posso nemmeno proseguire, ci sono divieti di accesso ovunque.” protesta Dom.
 
“Sono fasulli, fidati. Buona serata Dom, ho idea che sarà molto speciale.” gli sorride Chris e Kelly annuisce, prima che la macchina riparta.
 
Mentre Chris guida, Kelly, prende il cellulare del marito, selezionando un certo numero in rubrica.
 
“Sì, Matthew, l’abbiamo portato lì, adesso è tutto tuo.” lo informa la donna, riattaccando.
 
 
< Cosa c’è di speciale nell’essere stati abbandonati in un parco al momento inagibile e deserto? > pensa Dom, amareggiato e confuso, mentre si incammina per il Den, prima che gli arrivi un messaggio sul cellulare.
 
Guarda il display ma non è presente il mittente, sono quei messaggi anonimi che si inviano tramite internet.
 
A Dom non resta che leggerlo:
 
‘ Continua a camminare, in direzione della spiaggia, niente domande, poi capirai tutto… ‘
 
Dom sorride, cominciando ad avere un dolce sospetto, e si avvia verso la spiaggia e in lontananza,  illuminato da candele sparse per ogni dove, proprio a riva, vicino al ponte, vede un pianoforte  a coda bianco e seduto sulla sua panca un certo qualcuno che lo attende trepidante.
 
 
TBC
 
Lo so, momento cattivello per interrompere! ;P
 
per il Gran finale, appuntamento al prossimo capitolo, l’ultimo. Cominciate a pensare moooooooolto romantico!
 
Capito cos’ha organizzato Matt? Uhmm forse è un po’ esagerato, vero? Probabilmente sì, ma in cuor mio sono convinta che Mattie per il suo Dommie sarebbe capace di prenotare anche la Luna! ^^
 
Ah, il titolo del capitolo, che significa ‘E mi sento come se stessi vivendo il peggiore dei giorni ‘ è preso dalle lyrics di ‘Worst Day Ever ‘ dei Simple Plan.
 
Spero vi sia piaciuto, ma liberissimi di dirmi qualunque cosa vi frulli per la testa, pwetty please!
 
‘Notte.. è super tardi!!!
 
p.s. Qualche giorno fa ho aggiornato anche ‘Just a little bit ‘ (infinite grazie a chi me l’ha già commentata), chiedo scusa ma quella non ce la faccio ad aggiornarla questo we (dannazione, ero diventata così stranamente puntuale!!) … per cause di forze maggiori, sarò via tutto il we (ah, al’amour!!)… ma dovrei farcela la settimana dopo, forse anche prima del we…

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Capitolo 4
*** IV: Let me show you how much I care ***


Ma buonaseraaaaaaa.
 
In consueto ritardo… ma non solo aggiorno… concludo.. e con un capitolone denso, denso… spero non vi stanchi leggerlo tutto in una volta.
 
Tesoweeeee mie, siete sempre più meravigliose, non ho parole.. vi ringrazio pwopwewly dopo.
 
Tuttavia, devo fare un ringraziamento speciale a E n d l e s s l y /Alessia , lei sa perché.. grazie infinite, cawa!!! ;)
 
Avvertimento: PERICOLO DIABETE!!! Zucchero, zucchero, zucchero. zucchero, zucchero, zucchero…. e pepe.
 
 
Capitolo IV: Let me show you how much I care
 
“Matt, ma cosa… ?” esclama il biondo, ma il moro  nemmeno lo fa finire di parlare, alzandosi e avanzando verso di lui, sorridente.
 
“E’ il 1992. Un ragazzino vestito in modo sportivo avanza con andatura incerta verso un altro ragazzino, più sicuro di sé, ma dal sorriso cordiale e solare. Il primo ragazzino chiede al secondo di insegnargli a suonare la chitarra. E così ha inizio tutto quanto.” racconta Matt, come se si trattasse di una fiaba.  “Te lo ricordi?” ammicca, ormai a pochi centimetri dal suo compagno.
 
“E come potrei dimenticarlo? E’ stato l’inizio dell’amicizia più meravigliosa, in tutto l’Universo!” gli sorride Dominic, ancora un po’ incredulo.
 
“Un’amicizia destinata a diventare un amore ancora più meraviglioso. E non credo potesse esserci luogo più adatto di questo per festeggiare quanto io ti amo, Dominic James  Howard.” mormora Matthew, accarezzandogli il viso, quasi con riverenza.
 
 
Dominic trattiene la sua mano nella sua, intrecciandone le dita.
 
“Oh, Matthew, ma allora tutti quei tuoi discorsi contro San Valentino… erano tutte bugie.” deduce Dom, stropicciandosi gli occhi con la mano rimasta libera, felice di rimettere a fuoco Matthew quando li riapre.
 
< Allora non sto sognando! > pensa soddisfatto.
 
“Non erano affatto bugie! Sono ancora più che convinto che San Valentino sia un giorno stupido ed inutile.” ribatte Matt. “Ma so anche quanto significhi per te, perciò ho fatto un’eccezione.” gli spiega. “Ma sia chiaro, solo per stavolta!” precisa, risoluto.
 
“Matteh, questo vale per tutti i San Valentino da qui alla fine del mondo!” gli butta le braccia al collo Dominic, baciandolo con foga.
 
Le lingue dei due innamorati ingaggiano una battaglia senza vincitori né vinti, le loro carezze si fanno sempre più audaci, cercando di oltrepassare cappotti, giacche, maglioni e magliette, finché il biondo si stacca dal moro, colto da un improvviso sospetto.
 
“Un momento. Sei sicuro che qui non ci possa vedere nessuno?” si allarma.
 
Per tutta risposta, Matthew ridacchia.
 
“Oh, andiamo, Dommeh, chi vuoi che sia così pazzo da avventurarsi in una zona con divieto d’accesso, a causa di un residuo bellico che potrebbe contenere pericolosissime radiazioni?” gli spiega.
 
“Speriamo che non ci sia nessun suicida qui a Teignmouth.” ridacchia Dominic.
 
“Non in questo giorno, mi auguro. Ad ogni modo, Chris e Kelly sono gli unici a sapere che in realtà non c’è nessun ordigno.” prosegue Matthew, chinandosi verso l’orecchio del biondo. “Sei tu l’unica bomba che innescherò stanotte!” gli sussurra languido, mordicchiandogli la punta dell’orecchio, mentre gli stringe con la mano il cavallo dei suoi pantaloni, che già presenta una notevole rigidità.
 
“Maaaaaaaaaaaaattt! Non vale usare queste mosse a tradimento.” geme il batterista, reclinando la testa all’indietro.
 
“Stasera vale qualsiasi mossa.” sogghigna il chitarrista.
 
“Beh, se la metti così.” sogghigna il biondo, facendogli uno sgambetto che lo fa cadere a terra, dopodiché lo sovrasta, baciandolo e rotolandosi con lui nella sabbia.
 
“Ma Dommie, non hai paura di sporcarti i tuoi bei vestiti firmati?” commenta Matt, stando sopra di lui, guardando i suoi attillati jeans neri di Armani, il maglione dolcevita verde acido di Hugo Boss e il suo cappotto nero di Ralph Lauren, inzaccherati di sabbia.
 
“Stasera non sei l’unico che fa un’eccezione.” replica il suo ragazzo, facendo spallucce, baciandolo e rotolando nuovamente con lui sulla sabbia, cosa che diverte entrambi.
 
“Quindi Chris lo sapeva.” riepiloga Dom, alzandosi da terra e invitando Matt a fare altrettanto
 
“Sia lui che Kelly, a loro dovevo dirlo per forza. Però la cosa di Alfie che voleva insistentemente lezioni di batteria Chris se l’è inventata per conto suo, devo dire che ha funzionato.” afferma Matthew.
 
“Ma bravi, davvero un bel complotto in piena regola, alle mie spalle.” fa un finto applauso canzonatorio Dominic, prima di darsi pacche per ripulsi i vestiti.
 
“Beh, più che un complotto alle tue spalle, io direi un complotto in tuo onore!” puntualizza Matthew, mentre si toglie la sabbia dai suoi vestiti, più eleganti del solito. “In un certo senso ti ho regalato un piccolo pezzo di mondo.” mormora, aprendo le braccia e girando lentamente su se stesso, dandogli una panoramica dell’intero Den, tutto per loro.
 
 
“Già. A proposito, come ci sei riuscito?” domanda Dom.
 
“Semplice . Ho promesso al proprietario che quando uscirà il nostro nuovo album il prossimo anno terremo un concerto qui, completamente gratis.” spiega Matt, ravvivandosi i capelli corvini.
 
“Sei pazzo? Tom ti ucciderà.” si allarma il biondo.
 
“Se proprio ci tieni a saperlo, Tom è stato il primo ad approvare la mia idea.” rivela il moro.
 
“Davvero?” lo guarda esterrefatto l’altro.
 
“Sì, ma non perché l’ha vista con gli occhi dell’amore. Per lo più è perché pensa che sia un’ottima strategia promozionale che ci farà accattivare maggiormente le simpatie dei fan.” chiarisce il frontman.
 
“Ah, adesso sì che lo riconosco. A volte penso che quell’uomo al posto del cuore abbia un registratore di cassa!” ridacchia il percussionista, contagiando anche il compagno.
 
A un certo punto il volto di Dom si rabbuia, con un’espressione assorta e quasi colpevole.
 
“Hey, baby, che ti prende?” domanda Matt, sfiorandogli una guancia con un dito.
 
“Pensavo a come mi sono comportato con te, mentre tu stavi organizzando tutto questo per me. Oddio, Matthew, io sono stato orribile con te.” dice Dom, con dolorosa consapevolezza.
 
“Sei stato orribile soltanto perché credevi che io fossi ancora più orribile con te. La tua è una reazione più che giustificata.” lo tranquillizza Matthew. “Anche se quella cosa di Nic te la potevi risparmiare!” aggiunge, con una punta di gelosia non troppo velata
 
“Ancora con quella storia! Ma per quanto vuoi farmelo pesare?” alza gli occhi Dom, per poi guardarlo  più languido, mostrandogli quel suo adorabile broncio che tanto fa andare in visibilio il cantante. “Baby, vogliamo davvero metterci a litigare per… quello là?” mormora.
 
Per tutta risposta, Matthew lo bacia con tutta l’impetuosità di cui è capace e Dominic a stento riesce a mantenere l’equilibrio per non finire di nuovo a terra, mentre gli risponde con altrettanta irruenza.
 
“Uh, no, Dom, fermiamoci, se no finiamo direttamente a un’altra fase dei piani che ho per questa serata.” lo fa desistere il moro.
 
“Mm… e di che fase si tratterebbe?” s’incuriosisce il bel biondo.
 
“Tu ed io e un comodo, spazioso letto matrimoniale nel mezzo del Den, con l’adeguato riscaldamento… anche se a riscaldarci potremmo pensarci per conto nostro.” gli confessa il bel moro, con un ringhio basso nell’ultima parte.
 
“Oddio? Veramente? Dove?” domanda impaziente il suo ragazzo.
 
“Una cosa per volta, Dommie. Ora penso a un’altra fase, visto che sono ancora abbastanza concentrato per affrontarla.” gli annuncia, prendendolo per mano e conducendolo con sé al pianoforte, dopodiché lui prende posto sulla panca.
 
Dominic lo osserva, con grandi aspettative nei suoi occhi color tempesta.
 
“Sai che abbiamo cominciato a lavorare assieme alle prime canzoni per il nuovo album… beh, c’è n’è una di cui non ti ho messo al corrente . Ci ho lavorato in gran segreto, perché volevo che fosse una sorpresa e spero tanto che ti piaccia.” parla tutto concitato Matt, un po’ emozionato, prima di concentrarsi e dare inizio alla sua performance.
 
Dominic ascolta divertito il simpatico motivetto che apre la canzone, molto orecchiabile.
 
Tuttavia, è il testo a lasciarlo senza parole.
 
Mentre lo guarda, Matthew sta cantando di un segreto che non va svelato, di qualcosa che va fatto di nascosto, per proteggersi da chi non capirebbe.
Matthew sta inneggiando a una lotta dove l’unica arma da utilizzare è l’amore.
Matthew sta cantando di due bocche che devono sempre rimanere sigillate l’una all’altra.
Matthew sta parlando di un’attesa che porta a qualcosa di più grande.
Matthew sta cantando di loro due.
 
Conclude, urlando l’ultima parola ed estendendola a lungo, dopodiché la musica torna al motivetto iniziale e lì termina.
 
Dominic non da al suo ragazzo nemmeno il tempo di alzarsi dal pianoforte e gli salta addosso, direttamente sulla panca.
 
“Oh, mio dio, Matthew, ma è stupenda! E così… reale.,“ sussurra, baciandolo velocemente. “Sei sicuro di volerla mettere nel nuovo album?” gli domanda.
 
“Fosse l’ultima cosa che faccio!” afferma risoluto il cantante. “Così daremo alle nostre sostenitrici un motivo in più per tifare quella coppia che sembrano apprezzare così tanto.” aggiunge, sorridendogli.
 
“Già, Matt, peccato che non tutti ci vedano così di buon occhio.” gli fa presente il batterista.
 
“Hai pienamente ragione, ma sta’ tranquillo, ho già pensato anche a questo: quando i Media mi intervisteranno sul perché di quella canzone, dirò loro che ne ho tratto ispirazione rileggendomi ‘1984’. Una cazzata del genere condita da roba metafisica e qualche teoria di cospirazione, se la berranno di sicuro.” ridacchia il frontman, baciandogli la punta del naso.
 
“Ad ogni modo, sono davvero felice che ti piaccia.” sorride.
 
“Piacere è dire poco. Mi sono follemente innamorato di quella canzone, non vedo l’ora di lavorarci su. “ afferma entusiasta il biondo. “Bene, ti va una passeggiata?” gli propone subito dopo.
 
 
“Una passeggiata?” ripete nuovamente Matt, non molto allettato da quell’idea.
 
“Sì, passeggiata, caro il mio pigrone. Voglio dire, abbiamo l’intero Den tutto per noi… e quando ci ricapita un’occasione del genere?” lo sprona Dominic. “In più, ci servirà, per tirar l’orario fino a cena. A proposito, per la cena come si fa?” gli domanda.
 
Matt sfodera un sorrisetto furbo.
 
“Ho pensato anche a quello.” lo avverte.
 
“Accidenti! Dimmi, c’è qualcosa a cui non hai pensato per questa sera?” gli chiede piacevolmente sorpreso il suo compagno.
 
“No. Del resto, lo sai: sono un perfezionista, mio caro.” dichiara fiero il pianista. “E comunque sì, la passeggiata è una buona idea, andiamo.”
 
“Potremmo cominciare da una bella passeggiata lungomare” suggerisce il percussionista.
 
“Ma fa un freddo cane!” protesta Matthew, stringendosi maggiormente nel suo cappotto grigio.
 
“Non ho mica detto di camminare dentro all’acqua, semplicemente lungo la costa.” precisa Dominic, prendendolo per mano e avviandosi con lui.
Lungo il tragitto, il biondo scorge in lontananza quello che sembra un letto matrimoniale in ferro battuto, circondato da tante stufe a fungo per garantire il giusto riscaldamento.
 
“E’ quello che penso?” domanda lui, intrigato.
 
“Sì, ma per quello c’è tempo.” ammicca l’altro.
 
Passeggiano per circa un paio d’ore, sia a riva, che attraverso il parco, dove ogni angolo custodisce un ricordo della loro adolescenza, piacevole o meno che sia.
Inoltre, intervallano la camminata con lunghi baci appassionati e tenere coccole, amandosi come due normalissimi ragazzi, senza il pesante fardello del successo e della notorietà.
 
Al confine tra il parco e la spiaggia c’è un tavolo apparecchiato, con delle candele posizionate al centro  e pietanze nascoste in appositi contenitori, uno spumante che si conserva fresco dentro un secchiello di ghiaccio e una stufa a fungo riscaldante posta in alto.
 
E’ li che si fermano, a passeggiata conclusa. Entrambi levano i cappotti, appoggiandoli su una sedia e prendono posto a tavola, non prima che Matt abbia acceso le candele, con un accendino.
 
“Wow, come sei elegante!” esclama Dom, ammirando il compagno nel suo completo nero, con sotto una vistosissima T-shirt gialla, dove fanno bella mostra di sé anche le bretelle  nere.
 
Matthew sorride, ringalluzzito da quei complimenti.
 
“Ci tenevo a farmi bello per te, stasera.”
 
“Tu sei sempre bello.” mormora Dominic, allungando la mano verso quella del suo ragazzo, stringendogliela. “Ad ogni modo, questo è il completo che ti ha regalato…”
 
“Sì, è proprio questo. Però aveva ragione lei, in fondo è raffinato e a quanto pare ho trovato un’occasione speciale per indossarlo… e non è un funerale.” ridacchia Matt.
 
“Devo ammetterlo, lei ha sempre avuto buon gusto… dopotutto si era innamorata di te.” sorride Dom, lasciandogli la mano. “Però ora basta parlare di quella là.” aggiunge, con una punta di ingiustificata gelosia che diverte Matt.
 
“Tu invece sei sempre impeccabile.” si congratula il moro, facendo una panoramica al suo partner.
 
“Lo so.” gli fa una spiritosa linguaccia Dom. “Allora, che si mangia?”
 
Matthew solleva i coperchi, sotto i quali troneggiano piatti con sushi, tramezzini vari e una rassegna dei migliori formaggi Francesi.
 
“Non potevo ordinare niente di caldo, perché l’avrei dovuto fare al momento, ma il catering non sarebbe potuto arrivare qui, per via del divieto di accesso fasullo… “ si giustifica Matt.
 
“Ma figurati! Va benissimo così. Non ho parole, davvero, Matteh. E’ tutto così perfetto. Stamattina questo giorno lo stavo odiando con tutto me stesso, invece ora… è uno dei più belli della mia vita. Se sto sognando, spero che nessuno mi svegli.” sussurra Dominic.
 
Stavolta è Matthew a tenergli la mano, mentre usa quella libera per prendere un oshizushi, con cui lo imbocca.
 
“Non stai sognando, Dommeh, è tutto vero.” gli sorride dolcemente.
 
Dom prende un nigirizushi e imbocca Matt, nel modo più sensuale che esista.
 
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Una volta finita la cena, si siedono in riva al mare, ad ascoltare il rumore delle onde, a giocare a chi fa fare più salti ai sassi che tirano nell’acqua e a guardare le poche stelle che per quella notte si sono decise a fare capolino.
 
Dom si accoccola vicino a Matt, appoggiando la testa sulla sua spalla e il moro lo stringe a sé,  protettivo.
 
“Matthew, spero mi perdonerai se cito una nostra cover, ma… I feeeeel good.” canticchia Dom nell’ultima parte.
 
Matt ridacchia.
 
“Che c’è?” gli domanda il biondo.
 
“Non ci crederai, ma mi sembra che tu abbia fatto notevoli progressi col canto. Stavolta non era orribile.” gli rivela il chitarrista. “Aspetta, ho un’idea.”
 
Si alza, raggiungendo il piano, facendo segno a Dom di seguirlo.
 
Matt canta ‘Can’t take my eyes off of you ‘ e Dominic fa il coretto che tanto adora, cavandosela egregiamente.
 
“Ok, basta cover, ora si va più sul difficile, ma credo che tu possa farcela.” lo incoraggia il pianista, cominciando ‘Blackout ‘ e stavolta va molto meglio con i cori che tanto avevano fatto ingloriosamente cacciare Dominic al momento della registrazione della canzone, in studio.
 
Conclusa la canzone, Matthew da vita a un piccolo concerto tutto speciale, per il suo unico spettatore, che appoggia i gomiti sul piano, reggendosi il volto fra le mani e osserva ammirato il suo compagno.
 
E’ un concerto composto da tutte quelle canzoni che, come quella precedente, riflettendoci un po’ su, Matthew si è reso conto che inconsciamente parlavano già di Dominic.
 
Al termine, senza parlare, Dom prende Matt per mano e lo conduce a quel letto che ha già avuto modo di adocchiare e che non vede l’ora di inaugurare.
 
Lo spinge sul materasso e poi gli salta addosso, incitato dai gridolini eccitati che emette Matthew.
 
Uno ad uno, tutti i loro indumenti finiscono sulla sabbia, gettati in malo modo, mentre i due innamorati si donano uno all’altro, senza restrizioni, intraprendendo sotto le lenzuola una selvaggia battaglia per stabilire chi avrà il dominio… ma l’esito finale non lascia deluso nessuno dei due.
 
Matthew si riveste in fretta e si allontana.
Dom resta lì ad attenderlo, rimettendosi addosso soltanto i suoi boxer e rimanendo al calduccio, sotto le coperte.
 
Qualche minuto dopo Matthew fa ritorno, con Pinkie al suo seguito.
 
“Ho un regalo per te.” gli annuncia il bel moro.
 
“Oddio! Mi vuoi regalare Pinkie?” si entusiasma il bel biondo.
 
“Sì, certo, ti piacerebbe! Lo sai che di Pinkie puoi avere solo un affidamento congiunto, nel peggiore dei casi, che spero non si verifichi mai. Ad ogni modo, in quella circostanza lui sceglierebbe di restare con me!” argomenta fiero il cantante. “E poi tu il tuo trolley ce l’hai.” gli fa notare.
 
“Ummff, sì, però Pinkie è speciale, il mio è bellissimo, ma un po’ noiosetto.” ammette Dominic.
 
“Ha in comune qualcosa con il suo proprietario.” afferma Matthew.
 
“Stai forse insinuando che sono noioso?” si stizzisce il batterista.
 
“No, sto insinuando che sei bellissimo.” mormora il frontman, arruffandogli i capelli, già scompigliati dopo aver fatto l’amore.
 
“Ad ogni modo, Pinkie mi ha detto che gli piacerebbe conoscere il tuo trolley. Sai, da quando l’hai comprato, l’hai sempre tenuto dentro l’armadio, Pinkie sta fuori, quindi non hanno mai avuto modo di incontrarsi, però stasera ha avuto modo di vederlo meglio e gli è piaciuto quello che ha visto.” lo informa Matt, per poi rivolgere lo sguardo al suo adorato trolley. “E dài, non arrossire adesso. Era una cosa che andava detta… e poi hai insistito tu!” dice.
 
“Bells, sarà una sfumatura della luce… i trolley non arrossiscono!”  cerca di farlo ragionare Dom, ma dalla sua espressione contrariata capisce che è una lotta contro i mulini a vento.
 
“Pinkie, ha ragione Matt, non c’è bisogno di far il timidone. Dopo ti presento al mio trolley.” gli promette Dom, scendendo allo stesso livello del suo ragazzo, un livello che in fondo comincia a piacergli parecchio. “A proposito, sarà bene che io gli trovi un nome… Leo!” propone.
 
“Pinkie e Leo…” riflette ad alta voce Matt, accarezzandosi il mento. “Sì, mi piace!” approva felice. “Formeranno una splendida coppia! Tanto so già che Pinkie farà capitolare Leo al primo sguardo.” sorride.
 
“Così come tu hai fatto capitolare me… ecco, qualcosa in comune col tuo trolley ce l’hai anche tu.” mormora il batterista, accarezzandogli il viso, strofinandolo contro il suo.
 
“Quindi, fammi capire.. presto ci ritroveremo la casa piena di piccoli portamonete rosa leopardati?” gli domanda.
 
“Oh, andiamo, Dom, non dire idiozie!” lo redarguisce Matt e in cuor suo Dominic si rallegra che la sanità mentale del suo amato non sia ancora del tutto compromessa. Almeno è quello che crede.
 
 “Pinkie e Leo sono due maschi, non possono procreare! Ma non te l’hanno insegnata anatomia a scuola?” lo prende in giro Matt.
 
“Non quella dei trolley!” ribatte Dom, alzando gli occhi, mentre nella sua mente dimora una domanda soltanto.
 
< Ma come accidenti sono i trolley femmina? >
 
“Allora, lo vuoi vedere il mio regalo o no?” lo distoglie il frontman.
 
“Certo che lo voglio vedere. Però… mi sento orribile, io non ti ho fatto niente.” si rammarica il biondo.
 
“Il mio regalo sei tu.” mormora Matt, scoccandogli un sonoro bacio sulla bocca. “E non mi stanco mai di… *scartarti *.” aggiunge, con uno sguardo malizioso che fa girare la testa al suo compagno.
 
Il moro si avvicina al suo trolley, aprendone una tasca.
 
“Spero ti piaccia. Sai. mi ha aiutato anche Pinkie a sceglierlo.” lo informa Matt, consegnandogli un elegante pacchettino dalla carta dorata.
 
Dopo quell’informazione, Dominic cerca di immaginarsi il possibile scenario: Matt che gironzola per negozi col suo trolley appresso e Pinkie che gli trasmette una sorta di vibrazione ogni volta che Matt adocchia l’articolo regalo giusto.
 
Vedendo Matthew fremere d’impazienza, Dom abbandona le sue raffigurazioni mentali e s’appresta ad aprire il pacchetto.
 
“Oh, mio Dio, Maaaaaatt!! Sono fantastici!” esclama entusiasta, indossando subito il suo regalo, vale a dire un paio di sciccosissimi occhiali da sole neri, a goccia, con Swarovski incastonati  nella montatura.
 
“Ti stanno divinamente, sono felice che ti piacciano.” esulta il pianista.
 
“Sì, però così non vedo un accidente!” ammette Dom, levandoseli.
 
“Lo credo bene, è buio pesto, c’è giusto qualche candela.” ridacchia Matthew, prendendo gli occhiali e rimettendoli nell’astuccio, che poi ripone nella tasca di Pinkie, da cui Dom lo vede estrarre qualcos’altro che però non riesce a mettere a fuoco, perché il frontman lo nasconde subito dentro la tasca della sua giacca.
 
“Ad ogni modo, Matthew, il regalo è troppo, non dovevi. E poi… proprio tu ti metti a farmi un regalo a San Valentino?” gli fa notare il biondo, invitandolo a raggiungerlo sul letto.
 
“Che ingenuotto che sei.” ridacchia Matt, accontentandolo. “Guarda meglio l’orologio. E’ mezzanotte e dodici, ormai è il 15 Febbraio. Non è più San Valentino.” sogghigna.
 
“Piccolo, perfido, astuto calcolatore. Mi hai fregato!” ride Dominic, abbracciandolo stretto, prima di levargli il cappotto.
 
Cerca di levargli anche la giacca, ma Matt lo ferma.
 
“Aspetta, non così in fretta. Sai, mi sono permesso di prendere da casa qualcosa di tuo.” gli rivela, mostrandogli le manette di peluche leopardato. “Spero che non ti dispiaccia.” prosegue, con falsa innocenza, salendo a cavalcioni su di lui e liberandosi della giacca.
 
“Mi dispiacerebbe se tu non l’avessi fatto!” sogghigna Dom, lasciando che Matt gli faccia stendere entrambe le braccia contro la testiera del letto, pronto ad ammanettargli le mani dietro le sbarre.
 
“Ora ho io il dominio!” sogghigna vittorioso il moro, ascoltando lo scatto  metallico delle manette che si serrano sui polsi del biondo come se fosse il più bel suono che esista.
 
“Ah, Mattie, sai che poi il nostro DVD sono riuscito a recuperarlo?” lo informa Dom.
 
“Grandioso. E dire che potevamo iniziarne un altro di DVD pieno delle tante belle cosette che stiamo facendo stasera… se solo mi fossi ricordato di portar la mia fotocamera. Rettifico: non sono un perfezionista.” si rammarica Matthew.
 
Il biondo fa un sorrisetto furbo.
 
“E se ti dicessi che io ho qui la mia?” sogghigna.
 
Matthew lo guarda confuso.
 
“No, no, non fraintendermi. Non l’ho portata con me con l’intento di farci cosacce… con chi poi?” chiarisce Dominic. “Ho fatto solo qualche video tenero ai bimbi di Chris e Kelly, Alfie mentre suona la batteria, Frankie che gioca coi soldatini, Ava che veste le sue bambole… cose così.” sorride, intenerito.
 
“Aaawww, chissà che bei video ti sono usciti. poi me li farai vedere.” dice Matt, altrettanto intenerito, ma con Dom ammanettato sotto di lui la tenerezza non può durare a lungo. “Ti è rimasto dello spazio in memoria?” si interessa il frontman, con una luce lussuriosa che brilla nei suoi occhi cerulei.
 
“Altroché! C’è almeno ancora un’ora disponibile.” sorride Dom, allo stesso modo, avendo già intuito le perverse intenzioni del suo partner… che lui approva pienamente. “Vado a prenderla? E’ nel mio trolley, basta che mi liberi, ci metto un attimo.” argomenta.
 
Per tutta risposta, Matthew gli strattona le manette, facendogli sibilare un lamento che assomiglia di più a un gemito.
 
“Tu non vai da nessuna parte, tantomeno ci vado io.” comanda perentorio Matthew, togliendosi maglietta e pantaloni, per poi porsi in ginocchio, in mezzo alle cosce di Dom, divaricate quanto basta. “La notte è ancora lunga, abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Per ora resti mio prigioniero!” ringhia nell’ultima parte, abbassandogli i boxer, con un’espressione famelica.
 
“Mai stato così felice di esserlo!” urla Dom, in trepidazione, strattonandosi più che può per cercare di spingersi contro Matt, che è pronto a farlo impazzire.
 
 
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Tra filmini vari, momenti di romanticismo e coccole, alternati ad altri di animalesco ardore, le ore sembrano volare e, tanto soddisfatti quanto esausti, i due amanti si abbandonano sfiniti sul materasso, rimboccandosi le coperte di quel letto tutto sfatto.
 
Entrambi appoggiano la testa sul cuscino, schiena contro schiena, chiudendo gli occhi, con le prime luci dell’alba, in quel posto che può considerarsi sicuro e inespugnabile almeno per un altro giorno ancora.
 
“Dom?” lo chiama Matt, senza girarsi, né aprire gli occhi.
 
“Mm?” bofonchia Dom, allo stesso modo.
 
“Guarda che prima scherzavo. Lo voglio anch’io un regalo. Voglio un regalo pwopwiamente adeguato. Hai tempo una settimana per farmelo!”
 
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THE END
 
E così si conclude anche questa.
 
Che regalo gli potrà fare Dom lo lascio ala vostra immaginazione… io non ne ho idea. ;P
 
Avete visto? Molto probabilmente Pinkie ha trovato l’amore (ma quanto sono da ricovero???)
 
Ah, si sa.. ogni canzone prima passa dal pianoforte di Bellamy.. e immaginarmi Resistance al piano.. wow *sviene*
 
Cmq, davvero, sono certa che quella canzone sia l’inno del BellDom, la prima volta che l’ho sentita ho pensato ‘Great!! The guys are coming out!! ‘ … ebbene sì, l’ho pensato direttamente in inglese, lol.
 
Beh, come sono vestiti ve lo lascio immaginare (vi dico solo che il cappotto di Matt è quello orribile che conosciamo tutti.. quello che io chiamo il cappotto piccione…. e che Matt sembra  prediligere in modo preoccupante, ma ormai anche il mio è un odio/amore per quel tremendo capo d’abbigliamento), ma questo è il letto sulla spiaggia :
 
http://www.marinomobili.com/public/allegati/catalogo_299.jpg
 
 
Il titolo del capitolo, che significa ‘Lascia che io ti dimostri quanto ci tengo ‘ è preso dalle lyrics di ‘My List ‘ dei Killers.
 
Spero vi sia piaciuta anche questa parte finale.. suvvia, Il Bells s’è fatto perdonare alla grande, direi ^^
 
Liberi di dirmi ciò che più vi aggrada.
 
Io intanto vi dico che una one-shottina veloce su questa serie mi frulla già per la testa… sowwy, è più forte di me.
 
Un bacione a tutti, buona settimana.


p.s. Datemi un po' di tempo e arriverà anche il nuovo capitolo di 'Just a little bit'...

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