A dream come true...

di _Imperfect_Girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.1 ***
Capitolo 2: *** 2.2 ***
Capitolo 3: *** 3.3 ***
Capitolo 4: *** 4.4 ***
Capitolo 5: *** 5.5 ***



Capitolo 1
*** 1.1 ***


Questa “storia”,se vogliamo definirla così, che vi sto per raccontare può sembrare inventata, frutto di una fervida immaginazione ma non è così.
Questa storia parla di un periodo particolare nella vita di mio fratello, non so come definire a parole quello che successe quella mattina, che ormai è rimasto indelebile nella mente di tutti i presenti, ma fu una cosa spettacolare .
Io sono Joe Jonas ma credo che tutti sappiate chi sono, il VERO protagonista di questa storia è mio fratello Nick e... basta. Credo di avervi dato fin troppe informazioni, ora vi racconterò la storia dal principio ( ma non dalla nascita di Nick!), pochi mesi prima dell’importante avvenimento.


NICK

Vi è mai capitato di sognare una persona che non si conosce, di cui non si sa nulla ma soprattutto di sognare un avvenimento strano, fuori dal comune; che mai e poi mai vi sognereste di fare???
Beh, è quello che è capitato a me stanotte. È stato un sogno così strano ma allo stesso tempo così realistico che mi ha lasciato sconvolto. Sono le due del pomeriggio ma è come se fossi ancora nel sogno e nessuno della mia famiglia sa cosa mi sta succedendo.
“ Nicholas tutto bene?? Ti vedo pensieroso.” Dice mia mamma. Come risvegliato da un sonno profondo, alzò velocemente la testa dalla tastiera del pianoforte.
“ Sì mamma non preoccuparti, sono solo sovrappensiero.” Dico rituffandomi nelle melodie del pianoforte.
“ Ok. Sicuro che non vuoi dire il motivo per cui sei così pensieroso?? Sai che io ci sarò sempre per te.” insiste mia mamma.
“ Non è niente di importante. Non preoccuparti, sto bene.” Dico alzandomi e andando in camera mia. Stranamente l’aria di casa mi da fastidio, così dopo qualche minuto esco e inizio a passeggiare per le strade dell’affollata Los Angeles.
C’è qualcosa in me che mi rende strano, che sia stato il sogno?
Cammino senza una meta precisa pensando al sogno, a quella ragazza... una chiamata di Joe mi fa tornare alla realtà.
“ Nick dove sei?? Dobbiamo cenare, sbrigati a tornare!” mi urla Joe. Guardo l’orologio e inizio a correre verso casa.
Dopo dieci minuti arrivo a casa e trovo tutta la mia famiglia che mi guarda furiosa ma allo stesso tempo incuriosita.
“ Buonasera Nicholas” dice freddo mio padre. “ Dove sei stato tutto questo tempo??” chiede guardandomi dritto negli occhi.
“ Ehm...sono stato in giro, senza una meta. Passeggiavo.” Dico sicuro. Mio padre fa un breve movimento con la testa e torna a mangiare, io mi siedo.
Per tutta la cena nessuno dice una parola, così appena finiamo di mangiare vado in camera mia.
Prendo la chitarra e inizio a strimpellare qualche strano accordo pensando a quella ragazza di cui non so nulla. Dopo quasi un’ora mi addormento...

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Capitolo 2
*** 2.2 ***


 
 

      Ecco il secondo capitolo, spero piaccia a chiunque legga la mia storia!
Ringrazio per le 2 recensioni, sono contentissima di averle ricevute, GRAZIE!
Ora credo sia meglio che la smetto di parlare, vi lascio alla lettura
.

      
Sento il rumore di un elicottero, mi giro e mi ritrovo su un aereo. Accanto a me ci sono Joe e Kevin.

“ Ragazzi dove stiamo andando??” chiedo spaventato.


“ Stiamo andando a casa di quella nostra fan, ti ricordi??” dice Joe.

“ Quella ragazzina che è morta pochi giorni fa, come si chiamava???” domanda Kevin.

“ Rossella, almeno credo. Perché tutto questo interesse?” chiedo ancora perplesso.

“È...cioè era una nostra fan e vogliamo fare di persona le condoglianze alla madre. Oh, siamo arrivati!”

Io guardo fuori dal finestrino e... NON VEDO NULLA!
Un immenso spazio bianco circonda il nostro aereo, a pochi metri di distanza c’è una casetta.
Bussiamo e ci apre una donna, ci sorride e ci fa vedere la casa. Io sono sempre più perplesso.
Si ferma davanti a una porta e inizia a piangere, noi entriamo e rimaniamo di stucco.
La stanza è piccola ma bellissima: c’è un pianoforte sommerso da spartiti, una scrivania piena di fogli e le pareti tappezzate da nostre foto. Joe e Kevin si siedono sul letto e iniziano a piangere, io impassibile accendo il computer e guardo il suo contento; chissà con quale diritto!
Lo sfondo del desktop è una nostra foto durante un concerto, in un angolo vedo una cartella “ Rossella” appena leggo il nome, sento il sangue gelarsi nelle vene ma la mia curiosità supera ogni limite: apro la cartella.
Ci sono, oltre a foto (sue e mie!), dei testi: inizio a leggerli. Purtroppo nessuno delle tre testi è completo ma sono veramente bellissimi.

“ Vedo che stai leggendo i suoi testi” dice la signora asciugandosi le lacrime. Annuisco.

“ Era innamorata di voi, non oso immaginare la sua vita senza musica, la VOSTRA. Credo che il suo unico rimpianto sia non essere mai riuscita a suonare perfettamente una vostra canzone....non mi ricordo il titolo ma mi diceva sempre che era importantissima per Nick e per questo voleva suonarla adeguatamente.” Dice passando le sue fragili dita sul pianoforte.

“ A Little Bit Longer!” dice Joe come se fosse stato svegliato da un profondissimo sonno. Io deglutisco e sorrido.
Per tutto il tempo restante, la madre ci parla di Rossella, delle sue passioni e dei suoi amici. A ogni parola mi sento sempre più vicino a quella ragazza, mi sembra quasi di conoscerla benissimo.

“ Nick, Nick!” mi sento chiamare, mi giro e rimango sconvolto. Una bellissima ragazza mi saluta timidamente. È lei.

“ Nick sveglia!” dice, io salto dal letto spaventato. Era tutto un sogno, uno stranissimo sogno.

“ Nick sembra che hai appena visto un fantasma, tutto ok?” dice Joe, dietro alla porta vedo Kevin.

“ Diciamo...ho fatto un sogno strano...” dico ancora scosso.

“ Possiamo aiutarti... siamo i tuoi fratelli!” dice Kevin entrando.

“ Promettete di non ridere??” dico serio, annuiscono.

“ Sono due notti di seguito che sogno che noi andiamo a trovare i genitori di una nostra fan che non c’è più. Stanotte siamo perfino andati a casa sua e ho visto il suo computer! Da come la descrive la mamma è una ragazza fantastica e prima che mi svegliavi l’ho vista, è bellissima!” dico velocemente.
Loro si guardano scandalizzati e iniziano a ridere.

 "Sapevo che non mi avreste capito!” dico furioso mentre esco dalla camera.

“ Buongiorno tesoro!” dice affettuosa mia mamma, io non rispondo.

“ Anche oggi siamo pensierosi???” dice mettendomi nel piatto delle frittelle.

“ No. Sono furioso!” dico iniziando a mangiare, sento i miei fratelli che stanno scendendo le scale; stanno ancora ridendo.
Salutano mamma e iniziano a mangiare mentre cerco di fulminarli con lo sguardo. Intanto scende anche mio padre.

“ Ragazzi vi ricordo che tra una settimana si ricomincia il tour! Oggi dobbiamo decidere quali canzoni fare per i futuri concerti.” Dice con tono da manager.

“ Ok!” dicono Joe e Kevin, io rimango in silenzio.

“ Pensieroso???” mi dice papà.

“ Furioso....” dice mamma.

Non capisco perché nessuno mi capisce, ok ho detto una frase senza senso, quindi la riformulo: Perché nessuno mi capisce...molto meglio.
Mangio velocemente e vado a vestirmi, anche se continuo a pensare a quella ragazza, ma perché?
Mentre mi vesto, sento bussare alla porta, è Kevin.

“ Vattene!” dico voltandogli le spalle.

“ Nick, non prendertela era per scherzare. Veramente hai sognato quelle cose?” dice serio Kev.

“ Certo. Se no perché ve ne avrei parlato? Tutto quello che ho detto è vero!” dico

“ Anche il fatto che ti piace quella ragazza che hai sognato??” dice sedendosi sul letto.

“ Cosa?? Io non l’ho mai detto e poi non la conoscono nemmeno.” Dico girandomi verso lui.

“ Sogni persone che non conosci?? Comunque c’è l’hai fatto capire che ti piace ma non pensarci molto, può essere benissimo frutto della tua immaginazione.” Dice alzandosi e uscendo dalla stanza.

Può essere benissimo frutto della tua immaginazione... forse è proprio così ma perché non riesco a smettere di pensare a lei?
Cerco di non pensarci, raccolgo tutte le mie energie e scendo in salotto. Sul divano trovo Joe e Kevin.

“ Dobbiamo andare, sei pronto?” dice Joe alzandosi, annuisco e usciamo.

Le strade di Los Angeles come al solito sono affollatissime ma si sente un’aria diversa, una strana felicità ricopre la città, come si vede che si sta per avvicinare il natale....



 

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Capitolo 3
*** 3.3 ***


Rieccomi qua con un nuovo capitolo pieno di colpi di scena! Anche se non mi sembra uno dei migliori, lascierò decidere a voi. Prima di lasciarvi alla lettura vorrei ringraziare per le recensioni ,per chi ha messo la storia nelle seguite e per chi legge ma non recensisce, grazie mille!Spero vi piaccia....
 

Tutte le vetrine si stanno riempiendo di addobbi e su alcune finestre s’intravedono dei disegni natalizi, l’aria natalizia sta trasformando la caotica LA. Molti ragazzi sanno già alcuni mesi prima cosa vogliono per Natale, tranne me. Io non voglio nulla, ho già tutto: amici e famiglia che mi vogliono bene e che mi sostengono ma soprattutto ho dei fan meravigliosi che non smetterò mai di ringraziare per tutto quello che fanno.
Arriviamo agli Studios e incontriamo il nostro manager, Phil. Stiamo quasi tutta la mattinata a parlare di quali canzoni potevamo suonare, dove si sarebbero tenuti i prossimi concerti e tante altre cose...
Passeremo il Natale a Los Angeles poi dopo solo una settimana ripartiremo per il tour.
Appena usciamo papà ci guarda sorridente e dice: “ Perché non ci facciamo un giro??”

“ Io passo, devo andare da Danielle.” Dice Kevin.

“ Io non ne ho voglia, credo che riposerò un po’.....” dice Joe. Io e papà ci guardiamo.

“ Siamo rimasti solo noi...” dice facendo un mega-sorriso. Chissà perché l’idea non mi piaceva...
I miei fratelli si allontano e noi iniziamo a passeggiare, papà inizia a parlare di baseball quando mi fa una domanda che avrei preferito evitare.

“ In questo periodo ti vedo strano, non è che c’è di mezzo una ragazza??”
Lo guardo sgranando gli occhi, del tipo – Ma cosa stai dicendo?-.

“ Certo che no!”

“ Sicuro?? Allora ci deve essere qualcosa che non va, sei troppo pensieroso!” insiste mio padre.

“ Papà sto benissimo, mai stato meglio.” Dico seccato mentre velocizzo il passo, allontanandomi da lui.
Cammino sempre più veloce e non mi accordo di dove sto andando, ad un tratto sento un clacson....

BOOOM!

Salve, sono tornato! So che volete sapere cosa è successo a Nick e non vedete l’ora che finisca di parlare per poter sapere tutta la verità ma devo creare un po’ di suspense no????
Allora... vi racconterò cosa è successo quel pomeriggio...
Dopo la “ bellissima” chiacchierata con papà Nick iniziò a camminare così velocemente da non vedere che una macchina si stava avvicinando a lui; quel BOOOM che avete sentito era il corpo di Nick che si scontrava con quella macchina. Papà rimase immobile a guardare la scena senza riuscire a muoversi.
Per fortuna il guidatore era un infermiere e portò subito Nick in ospedale, papà non riusciva a parlare.
Appena si riprese chiamò tutta la famiglia che ovviamente corse all’ospedale, scoprendo a malincuore, che le condizioni di Nick non erano delle migliori.
Da quella giornata passò quasi un mese e il Natale era alle porte, Nick era sempre là su un letto di ospedale.
Eh sì, era in coma. I giorni passavano lenti e nessuno riusciva a capacitarsi che quel ragazzo in ospedale era Nick. Ogni giorno riceveva milioni di e-mail, lettere, disegni e fiori da tutte le sue fan e da suoi amici che appena potevano venivano a salutarlo.
Io da buon fratello andavo ogni giorno ma non riuscivo a dire nulla, rimanevo un’ora immobile seduto a tenergli la mano sperando che da un momento all’altro Nick si sarebbe svegliato e mi avrebbe sorriso. Purtroppo ogni giorno ricevevo una delusione....

 

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Capitolo 4
*** 4.4 ***




NICK

Dove mi trovo? Penso guardandomi intorno.
Sono in mezzo al nulla, in uno spazio bianco come la panna ma c’è qualcuno... suonando.
Inizio a camminare nel vuoto e il suono del pianoforte si va sempre più vicino.

“ Finalmente sei arrivato! Pensavo ti fossi perso!” dice una ragazza seduta su un bellissimo pianoforte a coda bianco. La guardo stupito.

“ Dove siamo??”

“ Sei stato investito da un’auto e adesso sei in coma....” dice girandosi verso me, rimango a bocca aperta.
È lei! Ma perché è qui??

“ Capito, è come nei film che devo trovare tutte le cose belle della vita, così posso tornare dalla mia famiglia!” dico senza staccare gli occhi dal suo viso.

“ No, è molto più semplice. Dovrai insegnarmi A Little Bit Longer, così riposerò in pace.” Dice facendo un bellissimo sorriso.

“ Niente di più semplice! Iniziamo!” dico sedendomi vicino a lei.
Mentre suoniamo, iniziamo a parlare di me e della mia stupidaggine che mi ha fatto finire sotto un’auto.

“ Posso chiederti una cosa, siccome sai tutto?” le chiedo.

“ Vai, sono qui apposta per questo!” dice mentre fa qualche accordo strano.

“ Perché ti ho sognato, cioè come sono riuscito a immaginarmi una persona così....” dico mentre gesticolo.

“ Questa è l’unica cosa che non so, ma credo che la risposta la riceverai molto presto. Che vuoi dire con – una persona così-?” dice guardandomi negli occhi.

“ Beh... ragazza come te... cioè bella come te!” dico velocemente abbassando lo sguardo, lei non parla ma fa un piccolo sorriso.

“ Sai che molto probabilmente non esisto???” dice seria ma allo stesso tempo un po’ divertita.

“ Sì, ed è questo il problema! Sto cercando di convincermi che non esisti e che non devo pensarti ma puntualmente ti sogno o...ti parlo, come adesso!” dico alzandomi.

“ So che è una cosa troppo difficile e strana ma non pensarci, aiutami solo a suonare questa canzone; così non mi rivedrai più.” Dice sistemandosi sul sedile. Io mi appoggio al pianoforte.

“ Ma io voglio rivederti......” dico sedendomi e  posizionando le mani di Rossella sulla tastiera.

“ Meglio che suoniamo....” dice.
Non so dirvi quanto tempo ci abbiamo messo per imparare A Little Bit Longer perché in quel posto tutto bianco il tempo sembrava non passare mai, ma alla fine ci siamo riusciti.

“ Ora suonala tutta!” dico entusiasta.
Lei mi sorride e inizia a suonare. Le sue mani si muovono leggiadre tra i tasti e non riesco a staccarle gli occhi di dosso, istintivamente inizio a cantare.

“ A Little Bit Longer and I’ ll be fine.....”  cantiamo insieme.
Appena finisce l’ultimo accordo, si gira verso me e sorride, ma nel suo sorriso c’è una vena di tristezza.

“ Ci sei riuscita! Perché sei triste?” chiedo accarezzandole i capelli.

“ Perché è arrivato il momento... devi tornare dalla tua famiglia.” Dice abbassando la testa.
Mi prende la mano e mi porta a qualche metro di distanza dal pianoforte, la guardo confuso.

“ Bene, è arrivato il momento” dice decisa. L’abbraccio e sorrido.

“ Mi mancherai, ma come tornerò a casa??” dico guardando per l’ultima volta quei bellissimi occhi neri.

“ Così...” dice avvicinandosi a me.
Si avvicina sempre più, le nostre labbra sono vicinissime; appena si toccano una luce bianca ci colpisce e non riesco più a vedere nulla.

L’ultima cosa che vedo è il suo bellissimo viso che mi sorride.....

 




Spazio Autrice!

Piaciuto questo capitolo? Secondo me è il più bello, perchè Nick riesce ad avere una conversazione con Rossella e sembra che anche lei prova qualcosa....
Poi credo sia anche quello più strano, non so dirvi bene il perchè;forse perchè avere una conversazione durante un coma non è cosa da tutti i giorni! Mah chissà la mia mente cosa pensa mentre scrivo....
Ringrazio per le recensioni che mi rendo felicissima, per chi legge la storia e per chi sopporta i miei interventi noiosi.

Al prossimo capitolo, Imperfect Girl.

 

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Capitolo 5
*** 5.5 ***


Eccomi qua con il capitolo conclusivo. Scusate se ho postato solo ora ma sono stata impegnata con le prove del saggio...
Tornando a noi, spero che piaccia. Vi lascio alla lettura.


Apro lentamente gli occhi, c’è qualcuno che parla...

“ Come va tesoro?? Noi stiamo bene, tutto procede per il meglio; manchi solo tu.” È mamma!

“ Mamma....” cerco di dire ma non riesco a parlare.

“ Tesoro! Ti....ti sei svegliato! Oddio che bello!” dice alzandosi e chiamando i dottori, io non capisco quello che succede.

“ Dove sono papà, Joe e Kevin??” chiedo mentre un dottore mi fa dei controlli.

“ Sono andati a fare un servizio, torneranno presto....” dice facendo un bellissimo sorriso.
Cerco di non pensare a Rossella ma il suono del pianoforte mi rimbomba nella mente ancora confusa.
Appena esce, il dottore mamma inizia a bombardarmi di domande del tipo – Come stai??, Ti senti bene??, Mi hai fatto spaventare- e poi inizia a raccontare tutto quello che è successo nel periodo in cui ero in coma.
La stanza è piena di fiori e lettere, tutte da parte delle fan.

“ Mamma mi potresti dare un foglio e una matita??” chiedo interronpendo il suo lungo discorso.

“ Cosa?? Oh...ok!” dice un po’ stupita. Si alza e esce, io guardo fuori dalla finestra...il Natale sta per arrivare!
Dopo qualche minuto entra mamma con un foglio e un matita, si siede.

“ Come ti senti?” mi chiede per la 20esima volta.

“ Sto bene, mi sento molto meglio....” dico iniziando a scrivere sul foglio.

“ Kevin mi ha detto il motivo del tuo strano comportamento....” inizia a dire mamma, alzo di scatto gli occhi dal foglio e la guardo.

“ Perché non me ne hai parlato??” dice seria, io non so cosa rispondere.

“ Non lo so, pensavo di riuscire a gestire questa cosa da solo. Poi è solo un sogno... ” dico tornando al mio foglio.

“ Ma adesso stai scrivendo qualcosa che la riguarda....non è vero??” dice sorridendo, alzo lo sguardo e annuisco.

“ Può essere... che mi dici di nuovo?” dico cambiando discorso.

“ Ho detto prima tutto, ma tu non mi ascoltavi. Abbiamo rimandato il tour, partirà dopo le vacanze di Natale... ”

“ Ah...” dico deluso.

La serata passa velocemente e mamma deve tornare a casa, io dopo qualche minuto mi addormento.
Mi sento osservato, lentamente apro gli occhi e vedo mamma, papà, Joe e Kevin che mi fissano felici.

“ Buongiorno!” dico sorridendo. È la prima notte che non sogno Rossella...

“ Buongiorno! Come stai?” dice eccitato Joe.

“ Bene. Tutto ok, ti vedo strano... ” dico incuriosito.

“ Non ce la faccio, possiamo dircelo???” dice Joe a Kevin, lui annuisce. Joe esce saltando.

“ Cosa devo sapere??” chiedo sempre più confuso.

“ Vedrai.....” dice papà. Butto la testa sul cuscino e chiudo gli occhi, è un risveglio faticoso!
La porta si apre e apro gli occhi, rimango a bocca aperta.

“Salve...” dice timidamente una ragazzina, io non rispondo.

-Non può essere... - penso mentre osservo la ragazza.

È alta, ha i capelli scuri e corti e degli occhi neri come la pece... bellissimi.

“ Nick??” dice Kevin passando la mano davanti al mio viso, non rispondo.

“ Ciao.” Dico, lei sorride timidamente.

“ Rossella lui è Nick, Nick lei è Rossella.” Dice spingendola verso me.

“ Piacere di conoscerti...” dice dandomi la mano.

“ Il piacere è mio....” dico sorridendo. Tutti escono dalla stanza e rimaniamo solo io e Rossella.

“Joe mi ha raccontato tutto...” dice sedendosi. Io mi pietrifico.

“ Tutto tutto??” dico, lei annuisce.

“ So cosa pensi adesso...” inizio a dire.

“ Non penso nulla, certo è una cosa strana ma non mi lamento. È un onore finire nei sogni di Nick Jonas” dice sorridendo.

“ Quindi non pensi che sono strano??

“ No, sai quante volte ho sognato te e i tuoi fratelli??” dice. Iniziamo a ridere.

“ Sei la prima che non mi prende per pazzo.....” dico.

“ Capisco come ti senti..... sai in aereo ho sognato te che mi insegnavi A Little Bit Longer....strano no?”
La guardo stranito, è come il “ mio sogno”.

“ Già...strano. Ma come ti hanno trovato i miei fratelli?” chiedo.

“È un segreto....” dice sorridendo.

“ Per quanto tempo rimarrai in America, sempre che non sei americana....” dico accorgendomi di non conoscere la nazionalità di Rossella.

“ Sono italiana e credo che rimarrò fino alla fine delle vacanze natalizie. Contento?”

“ Certo!”
 



Fu una giornata indimenticabile, non perché stava per arrivare in Natale (come molti di voi stavate pensando, eh!) ma perché fu l’inizio di una nuova STORIA.
Non una storia d’amore né un’amicizia particolare... solo l’incontro di due persone fantastiche che si vogliono bene.
So che vi starete chiedendo “ Che fine hanno fatto Nick e Rossella??” beh, dico solo che stanno vivendo la loro vita nel migliore dei modi; starà a voi immaginare come....
Dico solo GRAZIE. Grazie per avermi ascoltato, spero che vi sia piaciuto!
                                                                                            
                                                                                             Joe Jonas
 



SPAZIO AUTRICE


Sapete, all'inizio avevo paura di postare una delle mie storie...ero abituata a scrivere per me stessa e non sapevo se sarei stata all'altezza di pubblicare qualcosa poi, ho capito che devo pubblicare per il piacere di scrivere ed ecco qua, sono arrivata alla fine della mia prima storia e sinceramente ne sono entusiasta.
Grazie per chi ha seguito l'intera storia, anche se breve. Grazie per chi ha recensito, per chi si è limitato a leggere e per chi l'ha messa tra le preferite o tra le seguite, ogni volta che leggevo una recensione mi sentivo al settimo cielo!!
Mi raccomando, fatemi sapere se vi è piaciuto questo finale...=D

Baci,
Imperfect Girl
 

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