Dark angel

di madoka94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-Mai mischiare uno Strawberriesunders con del Rhum! ***
Capitolo 2: *** 2-A caccia sui tetti ***
Capitolo 3: *** 3-I proctect you! ***



Capitolo 1
*** 1-Mai mischiare uno Strawberriesunders con del Rhum! ***


 


La luce del sole batteva molto forte contro la finestra,che di conseguenza batteva sugli occhi del nostro mezzo demone albino che era sdraiato beatamente sul letto intento di cercare di dormire ancora un pò.
La sera scorsa aveva proprio esagerato,non doveva mischiare lo Strawberriesunders con del Rhum in quell' unico bar in cui finalmente aveva trovato il suo gelato preferito,era veramente da idioti!Ma per una notte a dare la caccia a demoni una sbronzata non gliela poteva togliere nessuno,se lo meritava.
Unico problema era solo che quella notte non aveva dormito niente e pareva anche che fosse un pò esausto e allo stesso tempo rilassato.
Non gli era mai capitato di sentirsi così,cioè non si stancava mai di uccidere demoni,visto che era il suo pane quotidiano da anni ormai,e mai si era sentito rilassato,soprattutto in quel modo appagato.
Aprì gli occhi rassegnato con un dolore lucinante alla testa imprecando dolorosamente massaggiandosi la tempia,fece un lungo sbadiglio,strabuzzò gli occhi per riprendere lucidità e si stiracchiò un pò grattandosi la nuca.
Si guardò in giro per la stanza,sembrava un pò scompigliata,più di quanto non fosse già di suo,strano.Ma probabilmente avrà barcollato un pò,sicuramente.
Voleva scendere dal letto ma quando si tolse un pò le lenzuola rimase colpito,era senza mutande,completamente nudo!Eppure non era mai andato a dormire senza mutande,molto strano.
Poi sentì un mugolio provenire dal lato destro del suo enorme letto a materasso maxi grande e la cosa lo turbò non  poco.Si girò e vide coricata accanto a lui una fanciulla molto graziosa,dai lunghi capelli castani scuri che al riflesso della luce sembravano diventare di colore rosso ramato,nuda ovviamente anche lei e dormiva beata tenendo la sua bocca rosea socchiusa,al vederla sembrava una bambina tenera.
-"Che carina.."-pensò sorridendo un pò,ma poi ristabilendo la ragione subito dopo-"..aspetta un attimo!Che ci faccio io con questa qui?!"-si chiese esterrefatto.
Si fece un piccolo calcolo mentale e non ci volle un genio per fare 1+1 .

                                                             IO NUDO + RAGAZZA SCONOSCIUTA(NUDA) = FATTO "QUELLO"!

-Ma che cazzo ho combinato!-si chiese rimproverando se stesso.
Non si accorse però che l' aveva detto un pò forte e quindi svegliò la ragazza.Dopo che aprì e riaprì gli occhi si guardò intorno rendendosi conto che era in una stanza estranea e questo la spaventò,girandosi lo vide,quel ragazzo dai capelli albini come la neve,con quel bel fisico palestrato,nudo oltretutto,gli occhi violacei quasi sul grigio che sembravano di ghiaccio si rispecchiavano nei suoi castani color cioccolato.Restò a bocca aperta a quella visione,sembrava di essere di fronte a una divinità,arrossì vistosamente prendendosi per l' agitazione e la paura quasi tutta la lenzuola per coprirsi.
-Ehm..so che come inizio della giornata è un pò strana,però..ciao.-le disse sorridendole un pò ma lei per tutta risposta gli lanciò dietro i cuscini urlandogli contro.
-WAAAAH!!MANIACO!PERVERTITO!VIOLENTATORE BASTARDO!STUPRATORE!...-cominciò a dirlgiene di tutto e di più lanciandogli qualsiasi cosa:il lampadario,l' orologio,pure le pistole di Dante che prontamente le prese al volo.
-Ehi,stai attenta!Non sono dei giocattoli questi,soprattutto quella..-non finì in tempo che la ragazza gli aveva tirato contro la spada che evitò all' ultimo per poi conficcarsi alla parete.
-Bene!Ci mancava solo questo.-si lamentò infuriato non accorgendosi che gli aveva appena tirato una scarpa sulla fronte e lui cadde giù dal letto quasi tramortito.
-...Auch!...-l' unica cosa che disse prima di rialzarsi ed andare verso la porta.
-Ghh...prima che tu mi tira dell' altra roba,vado a preparare la colazione così hai tutto il tempo per calmarti e rivestirti,mentre io vado a prendere una borsa del ghiaccio per me.-chiuse la porta senza sbatterla,cercando di trattenere la rabbia,altrimenti oltre alla parete avrebbe dovuto prendere una porta nuova.
La ragazza fissò la porta per molto tempo non capendo perchè quell' uomo fosse stato così palese nonostante gli avesse tirato contro qualsiasi cosa e che era anche gentile nei suoi confronti.
-Che tipo strano!-si disse cercando di riprendere la calma,anche se era difficile per lei vista la situazione in cui si trovava.
Nel frattempo Dante si rivestì mettendosi i suoi soliti pantaloni neri e una canottiera nera per poi avviarsi a prendere una borsa del ghiaccio,oltre a preparare la colazione in cucina.
Mentre metteva su il caffè e si sedette coi piedi sulla scrivania con la borsa del ghiaccio sulla fronte ed insieme bestemmiava dal dolore,la ragazza scese giù dalle scale piano piano e l' albino non potè fare a meno di osservarla.
Portava una canottierina bianca che faceva scoprire un pò il seno e sporgere l' ombelico,una minigonna a jeans,delle scarpe nere con tacco basso e al collo una catenina argentea che teneva su una croce nera con un diadema verdeacqua incastonato al centro. Era semplicemente stupenda.
-Ti sei calmata un pò adesso?-le chiese quasi rimproverandola.
-..Sai,non mi capita tutti i giorni di ritrovarmi in una stanza estranea con un tipo sconosciuto che ha anche così tanta pazienza con una come me.- rispose lei chinando la testa.
-Ehe,non hai tutti i torti.Però potevi risparmiarti di lanciare le mie pistole,la mia spada e ,come tocco finale,anche la tua scarpa.-si lamentò riferendosì al colpo sulla fronte.
-Tsk!Quello era legittimo farlo.-mise il broncio guardando in basso.
Dante si limitò a sorridere di sottecchi anche se malediva ancora il fatto che gli aveva lanciato contro tutte quelle cose,che poi si era anche chiesto dove le aveva trovate,ma non ci rimurginò a lungo e subito si alzò dalla sedia.
-Ti va un caffè?-le propose e la ragazza accettò sedendosi sulla poltrona.
Mentre versava il caffè nelle tazze l' albino continuava imperterrito a guardare la collana di lei,si ricordava di averla già vista da qualche parte,eppure non si ricordava dove,però sapeva che quella collana aveva qualcosa di strano,qualcosa che ai suoi occhi  appariva più di un semplice gioiello.Sì,era qualcosa di più e intanto che ci pensava uno strano freddo gli attraversò le ossa.
Posò la tazza sul comodino che stava davanti a lei e si risedette sulla sua sedia,sempre con quello sguardo attento e scrupoloso a quella croce,naturalmente lei se ne accorse e questo le diede fastidio.
-Si può sapere che cosa stai guardando?-lo riprese come una madre con il proprio figlio.
-Per caso sei cattolica,di un convento o qualcosa del genere?-
-Se fosse così perchè me lo chiedi?-
-Mi riferisco a quella croce.-
-Ah,questa!è da quando sono nata che cel' ho,quindi non sono niente di quello che hai detto,apparte il fatto che sono stata cresciuta in un orfanotrofio dove insegnavano delle suore.-disse prendendo a guardare il pendaglio come un oggetto raro.
Lui prese a guardare il suo viso,aveva una traccia di malinconia in quei occhi.Non aveva passato un' infanzia felice,lo vedeva benissimo.
-Mi dispiace...-si era dimenticato che non sapeva ancora il suo nome.
-Hope.Il mio nome è Hope.-disse sorridendogli.
-...Hope..-ripetè il suo nome anche nella mente,non sapeva il perchè ma quel nome gli piaceva e anche molto.
Forse miscelare il Strawberriesunders con il Rhum non è stata una cattiva idea infondo.
-E il tuo?-
-Mi chiamo Dante.-
-è un piacere conoscerti Dante.-
Era strano.Non aveva mai colloquiato in un modo così piacevole,infatti erano poche le volte in cui ci riusciva a meno che per discorso piacevole si intendeva tra pistole e spada,ma sta volta era diverso.Sta volta era strano.
-Senti Hope,per quanto riguarda ieri notte..-cominciò a dire ritornando in sè ma fu bruscamente interrotto da lei,di nuovo.
-Sì,lo so,è stato solamente l' alcool,non ti preoccupare.Pensa,non mi ricordo niente,tranne per il fatto che prima di diventare sbronza mi avevi fatto ridere.-disse ridendosela sotto i baffi.
-Ridere..io?-disse sbalordito.
-Sì.Forse è stato per una battuta o per qualcos' altro,però mi hai fatto ridere.E questo io lo apprezzo molto in una persona.-
"Già,in una persona.Peccato solo che non sono una persona,almeno,lo sono per metà."
-Ti va se ti accompagno fino a casa?-
-Come?!-
-Non credo tu abbia una macchina.-
-Mmh....e va bene ma non farti venire strane idee.-lo minacciò ma non ci fece caso.
Quella ragazza era impertinente se voleva,ma anche interessante.

 

 

Intanto,in un enorme castello sospeso nell' aria,in una stanza enorme,con finestre grandi come quelle di una cattedrale,su un grande trono risiedeva un uomo incappucciato che parlava con un' ombra che era davanti a lui,con un lungo manto nero.
-Mio signore,ho sentito che qualcuno non ha rispettato le regole.-disse con voce lugubre.
-Sai chi è?-chiese mentre accarezzava un' enorme pantera nera.
-Credo sia "lei",signore.Negli ultimi giorni avevo sentito la sua energia,ma pensavo che con i secoli fosse diventata polvere.-
-Lo sai che gli angeli non potranno mai scomparire del tutto.-smise di accarezzare l' animale,si alzò e andò verso alla finestra ad osservare il cielo scuro.Segno che ci sarebbe stata una tempesta.
-Manda i tuoi emissari e portala da me..sistemerò la faccenda personalmente.-
Subito dopo aver annuito l' ombra scomparì,lasciando il suo padrone da solo,ad assistere a quel gioco di fulmini e tuoni.
-Bisogna sempre rispettare i propri doveri,lo sapevi no?-un enorme luce lo illuminò e solo la pantera sapeva che oltre all' ombra del suo padrone si vedeva un' altra cosa,delle grandi ali nere che spuntavano dalla sua schiena.

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Capitolo 2
*** 2-A caccia sui tetti ***


Ciao a tutti!ed ecco il 2° cappy!!volevo subito scusarmi per la descrizione della storia non volevo che vi spaventaste o intimorirvi però mi ero sfogata riguardo a  una recensione in cui ci era andato giù pesante,così l' avevo tolta.Poi una mia amica mi ha incoraggiata a rimetterla et voilà,ho fatto come mi aveva consigliato.Quindi dopo avervi spiegato il tutto vi lascio leggere e spero che continuate seguire questa fic.(senza minacciare ovvio! XD )     BUONA LETTURA!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando uscirono dalla porta Hope si voltò a vedere l' edificio e notò l' insegna appesa all' entrata.
-" "Devil May Cry" ? Non dirmi che..."-
-Qualcosa non va?-chiese Dante aprendo la portiera della sua decapottabile rosso fiammante.
-Ma questa è l' agenzia Devil May Cry?La stessa agenzia dove si risolve ogni mistero dell' occulto?-
-Diciamo di sì. Perchè,non l' avevi capito?-
-E quindi tu sei "quel" Dante?!-disse ancora più sorpresa.
-Evviva!Hai vinto due milioni di dollari!Avanti,sali.-disse ironico ma con un accento di nervoso e questo alla castana diede fastidio.
-Umpf..e dire che su di te si diceva che eri gentile con le ragazze..-disse a bassa voce salendo sulla macchina sbattendo molto forte la portiera.
-Ti ho sentito sai.-la rimbeccò l' albino.
-Ma sentilo!Mi parli come se fossi mio padre.-
Il ragazzo non disse nulla pur avendo pensato a una cosa fin troppo cattiva da dire,infatti restò un secondo muto per poi riprendere la discussione.Accese la macchina e schacciò l' acceleratore.
-Ascoltami bene..-cominciò a dire con l' aspetto più tranquillo e palese che potesse fare -..io sarò ben paziente,caro e gentile con le
donne e anche con le ochette,ma con le scassapalle come te che si comportano come delle bambine di quattro anni o cerco di mantenere la calma o gli punto una pistola alla tempia.Per ora sono tranquillo,ma se continui di questo passo reputati morta.-
Era stato chiaro,fin troppo chiaro e coinciso,dicendo pure che in quel momento era calmo!
Hope non sapeva se avere paura di lui oppure no,ripensando però a quelle parole era davvero difficile  non averne.
Eppure,con la paura o senza,non riusciva a staccarsi da quello sguardo così serio,la frangia che si muoveva scoprendo i suoi occhi.
Sì,i suoi occhi...ora che li vedeva perfettamente non erano violacei,bensì azzurri,intensi,come il cielo mattutino quando sorge il sole.
Strinse la croce nella sua mano,tranquillizzandosi.No,non avrebbe mai avuto paura di lui,almeno per ora.
Entrambi ripensarono alla discussione,si chiedevano come era cominciato tutto,come avevano fatto a creare quel piccolo fuoco che si era acceso dal nulla?
Entrambi risero in silenzio non sapendo qual' era la risposta.
"Altro che discussione tra padre e figlia,sembriamo una stupida coppia di innamorati.Quasi marito e moglie!" pensarono tutti e due.
-Cambiamo argomento,ti va?-chiese improvvisamente Dante senza togliere lo sguardo dalla strada.
-Ehm..ok.Di che cosa vuoi parlare?-
-Quello che vuoi tu.-
-Mmh..è difficile..-disse pensierosa la castana.
-Non sai di che cosa parlare?-
-In verità ci sono tante di quelle cose che vorrei chiederti che non so davvero da dove incominciare.-disse imbarazzata torcendosi le mani un pò nervosa.
-"Questa ragazza sa essere anche molto buffa oltre che snervante."-pensò lui guardandola un attimo.
-Puoi iniziare partendo dai gusti personali..-le suggerì.
-Hai ragione!In questo caso allora devi prepararti perchè ne ho una lista al riguardo.-dichiarò risoluta.
In quel momento il mezzo demone si maledì nell' aver suggerito di iniziare una nuova conversazione,si fece anche un    promemoria:andare a iscriversi a un corso di yoga!
Nello stesso istante,sul tetto di un alto palazzo,l' uomo con il manto nero se ne stava ad osservare in lontananza la macchina che passava sotto ai suoi piedi ,nascosto nell' ombra.
-L' ho trovata...-sospirò soddisfatto-..non pensavo che andasse con il figlio mezzosangue di Sparda..-
Improvvisamente spuntò come una fiamma nera alle sue spalle un' enorme ombra con le sembianze di un lupo.
-Siete pronti?-
-Aspettiamo solo un vostro ordine.-disse con voce roca l' animale.
-Prendetela viva ma fate attenzione all' uomo,è il figlio di Sparda.-li avvertì per poi sparire nel nulla.
-Come desidera.-dopo queste ultime parole i suoi occhi si illuminarono di un rosso scarlatto brillante insieme ad altri occhi che spuntarono uno alla volta,finchè non emanò un ululato che si espanse in tutta la città.
Quello stesso ululato risuonò alle orecchie di Dante che lo fece preoccupare.L' energia che emanava quel suono era molto forte e oscuro,assomigliava a quella di un demone ma lui stesso sentiva che non si trattava affatto di un demone,era qualcosa di molto più potente.
Sentì anche un piccolo lamento da parte di Hope che era quasi piegata in due,si teneva coperte le orecchie per colpa di un dolore che lui non riusciva a capire da dove potesse provenire.
-Hope!Cos' hai?!-chiese allarmato mettendole una mano sulla schiena.
-Fallo smettere..ti prego..fa male...mi fanno male le orecchie...-implorò dolorante a mezza voce.
-Cosa stai dicendo Hope?-
La castana alzò il capo e in un attimo,come se fosse stato a un passo da loro,vide un muso di un lupo nero che mostrava i denti ringhiando.
-DANTE ATTENTO!!!-gli urlò e riprendendo lo sguardo sulla strada anche lui notò il grande lupo nero,in un secondo sterzò con il volante cercando di schiacciare più che poteva il freno finchè non mandò in testacoda la macchina.
Non si accorse però che il lupo aveva saltato ed era proprio sopra di loro,nella direzione di Hope e lei cominciò a gridare per la paura temendo che quella era la sua ultima ora;aveva chiuso gli occhi dopo aver visto quell' enorme animale spalancare le sue fauci,pronto a prenderla per la testa,ma quando li riaprì si dovette ricredere sbarrandoli per lo shock di quel momento:Dante era sul cofano e aveva infilzato con la sua enorme spada il corpo del lupo.
-Guarda,guarda...non ho mai visto un lupo di queste dimensioni.è un vero peccato perchè ne ho sempre desiderato uno.-disse scherzosamente l' albino.
L'animale provò ad attaccarlo nonostante la spada conficcata nel torace e il sangue che colava a fontana,però il mezzo demone non lo lasciò fare tirando fuori l' Ebony e riempiendolo di piombo a non finire.Tirò fuori la spada dal torace e sparò dietro a Hope,proprio a un millimetro dalla sua guancia le stava per spuntare un altro lupo che stava per attaccarla.
Mettendo la spada in spalla prese al volo la ragazza che la tirò fuori dalla macchina.
-Che..che sta succedendo?!-chiese quasi urlando.
-Devo farti le mie scuse Hope,non posso più portarti a casa.-
Dopo queste parole il cielo prese ad oscurarsi,sembrava volesse mettersi a piovere.
Dall' ombra della ruota dell' auto spuntò fuori un altro lupo e da altre ombre di diversi oggetti ne spuntarono altri.
-Le cose si stanno complicando...-affermò Dante per poi prenderla del tutto in braccio,correndo più velocemente possibile tra le vie della città.
-Cos' hai intenzione di fare?-gli chiese allarmata la ragazza ma lui non l' ascoltò,era troppo concentrato a fare i calcoli di quanti lupi fossero dietro di lui e a cercare un posto sicuro per lei.
Poi vide un cassonetto e un sottoscala e gli venne un idea.
-Ora tieniti forte,ci sarà da ballare!-l' avvertì e quando arrivò affianco al cassonetto gli diede un calcio potente che colpì qualche lupo,poi riprese la sua pistola sparando ai bulloni del sottoscala che fece partire le molle.Ci saltò subito sopra e con un grande scatto li tirò su in un botto,di conseguenza salto su una ringhiera della scala all' altra fino ad arrivare sul tetto.
Purtroppo non bastò,infatti i lupi si erano arrampicati per le pareti e stavano guadagnando terreno.
-Non demordono,eh?!-
Così si diede via a una folle corsa tra i tetti facendo molto spazientire il mezzo demone,ma proprio all' ultimo dante vide un furgone sotto di loro parcheggiato che trasportava materassi.
-Spero che ti piaccino i sport estremi..-
-D..Dante..?-
Senza spiegarle saltò nel vuoto e nell' aria si sentì solo un urlo:-STROOONZOOOOO!!!-
In quello stesso istante due addetti a portare il materasso al cliente che l' aveva ordinato su commissione erano a due passi dalla porta,finchè non sentirono lo strillo,che si faceva sempre più vicino.
-Ehi,hai sentito?-chiese uno dei due all' altro.
-Chi diamine è che grida peggio di mia moglie?-chiese interrogativo il secondo.
Entrambi alzorono lo sguardo a vedere,giusto in tempo per scoprire che erano i nostri poveri amici che rimbalzarono sul materasso facendo un salto da acrobati fino a toccare a terra sani e salvi su una macchina li vicino.
-Grazie!-disse Dante e subito riprese a correre.
-Che ne dici se cambiamo mestiere?Magari pompieri.-suggerì quello che aveva criticato la moglie,rimasto a bocca a perta,al suo collega.
-Chi di voi ha rotto la mia macchina?!-si lamentò uscendo dalla porta la vecchietta sventolando il suo bastone in aria che oltre a essere la cliente che aveva ordinato il materasso era anche la proprietaria di quella BMW su cui l' albino era atterrato.
-In questo caso ci sto.Almeno faccio felici i miei figli.-
Dante si fermò in un vicolo cieco dove c' era solo una botola chiusa con un lucchetto.La ruppe con un colpo della sua Ebony e mise giù Hope.
-Per nessun motivo devi uscire da qui,capito?-
-M..ma tu?Non riuscirai mai a sconfiggere tutte quelle ombre!-
-Stai tranquilla,ho affrontato pesci più grossi di questi.-disse arrogante.
-Questo non è un gioco Dante!Renditene conto!Loro possono ucciderti e non voglio che accada una cosa del gen..-non finì di parlare che le labbra della ragazza si sigillarono con quelle dell' albino,fu una sensazione unica,fuori dal normale,qualcosa che le fece battere il cuore all' impazzata.Quando si distaccò da lei Dante prese a guardarla con sguardo profondo nei suoi occhi color cioccolato.Non aveva mai pensato che al solo guardare dei semplici occhi un giorno si potesse sentire come uno Strawberrysunders che si scioglie nella coppetta dopo pochi secondi averlo tirato fuori dal freezer.
-Quando avrò sistemato questa storia cercherò un modo di farti parlare di meno.-disse malizioso accarezzandole le labbra e lei non potè far altro che stare a guardarlo imbambolata.
-I..io..-
-A dopo!-la salutò chiudendo la botola.
-DANTE!!-
Lui non l' ascoltò,perchè sentiva la presenza delle ombre che avanzavano piano,proprio come un branco che stava per acciuffare la preda che non ha alcuna via di fuga.
-Vi stavo aspettando cucciolotti...-disse senza perdere il suo umorismo e il suo sorriso strafottente.
-Fatti da parte mezzo demone!Consegnaci la ragazza!-gli ringhiò contro il lupo che era in testa agli altri.
-Mi spiace,ma credo di dover rifiutare...sai,non mi sono mai piaciuti i lupi che danno gli ordini a uno come me che non li ama affatto.-
-In questo caso non ci lasci altra scelta..era da tanto che non assaggiavamo carne di demone.-disse leccandosi i baffi.
-Credo allora di potervi accontentare.Ma dimmi perchè volete Hope.-
-Tu dovresti saperlo...un demone e un angelo non devono relazionarsi,soprattutto se è un decaduto.-
-Un angelo..decaduto?-
-Ora basta chiacchiere!PRENDETELO!!!-all' ordine del capo branco tutti i lupi si scagliarono contro l' albino,dando inizio al combattimento.
-Credo che questo spettacolo sarà molto lungo..ed eccitante..-

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Capitolo 3
*** 3-I proctect you! ***


Il rumore della pioggia frastagliava i vetri delle finestre molto forte,ormai il tempo stava assumendo l' aspetto di un vero ed unico temporale,infatti si sentì qualche tuono nell' aria.
Dante restò immobile,ad osservare quel che stava succedendo fuori dalla finestra.
Lui e Hope si rifugiarono in un motel dopo lo scontro,ma per mancanza di stanze il proprietario diede loro una camera matrimoniale,gli aveva detto che era l' ultima rimasta,scrutando il suo sguardo,però,l' albino notò che c' era della paura.
Probabilmente aveva visto la ferita sulla sua spalla e così gli aveva dato una stanza lontana da tutti gli altri clienti.
Poco male,sospetti o meno avevano una camera lontana da tutti e da chiunque,senza alcun disturbo.
Lei stava ancora dormendo,sin dopo lo scontro lei era svenuta,lasciandolo senza parole.
Sentì la spalla bruciargli un pò nonostante si era bendato,si voltò a guardare il corpo minuto di Hope che era stesa sul letto con quell' aria da bimba innocente.Chi poteva aspettarsi che sotto a tutta quella dolcezza si nascondesse una creatura che,se la si faceva arrabbiare,poteva essere spietata e crudele...


Aveva eliminato tutti i lupi,tra interminabili colpi di spada e pallottole a non finire.Dal canto suo era soddisfatto anche se  affaticato,però non aveva ancora terminato..restava ancora un lupo.L' unico che gli aveva fatto perdere un occhio e staccato un orecchio con un taglio netto.
Entrambi ansimavano pesantemente,nello stesso ritmo dei loro polmoni,dell' alzamento del loro torace,si scrutavano rispecchiandosi ognuno negli occhi dell' altro con odio e rivalità.
-Maledetto....bastardo mezzo demone...-ringhiò il lupo sputando sangue sotto di se.
-Ehe...è stato davvero divertente combattere contro di te.è un vero peccato che tu debba morire.-profetizzò Dante ghignando tirandosi su e impugnando le sue Ebony e Ivory.
-Uhuhuhu...e credi davvero che sia finita così?-ridacchiò l' animale tirandosi su anche lui,però con un aria diversa.Molto più minacciosa.
Il ragazzo non capì cosa volesse intender dire,ma quando guardò tutti gli altri lupi capì subito.
Le aure dei loro corpi si stavano infondendo in lui,come a dargli nuova energia,infatti il lupo si ingigantiva sempre più ed aumentarono anche i muscoli delle sue zampe e per ultimo la sua folta coda divenne infuocata di un grande fuoco nero.
-Finalmente!Il divertimento arriva adesso!-esclamò emozionato l' albino.
Intanto Hope restava a guardare la scena attraverso uno spiraglio,era sbalordita di quanto quel ragazzo potesse fare ma quello che le preoccupava di più era il lupo,era sempre stato lui sin dall' inizio.Da quando vide il suo muso sentì come bruciargli l' addome e un forte dolore dietro alle spalle.
Sentiva che quell' ombra non portava niente di buono,ne per lei ne per Dante,soprattutto per Dante.
-"Stai attento Dante!Ho la brutta sensazione che quell' ombra possa portarti alla morte...fai attenzione."-
Il lupo girò un pò attorno a Dante per scrutare bene le possibilità di attacco e di difesa senza perdere lo sguardo di ghiaccio che il mezzo demone gli riservava.Finalmente l' ombra attaccò e l' albino fu pronto a schivarlo facendo delle capovolte all' indietro.
L'animale fece dei continui attacchi a colpi di zampate ma il devil hunter li evitò tutti e cominciò ad attaccarlo salendo sulla sua schiena,provando a colpirlo con la Ribellion.Il lupo si rotolò a terra,facendolo cadere dal suo dorso,si rialzò e con un colpo di coda gli lanciò delle fiamme.
L' albino li evitò correndo sulla parete di uno dei palazzi,evitando che una delle fiamme potesse colpire la botola.Si distaccò dalla parete con un balzo ma l' ombra fu più veloce di lui,infatti lo colpì con una zampata portandolo violentemente a sbattere contro il cemento che creò un piccolo cratere.
Hope guardando quella scena si tappò la bocca cercando di non urlare per la paura.
Con violenza l' ombra bloccò Dante mordendogli la spalla destra e questo gli fece male.
-"Che..che mi succede?!"-sentì qualcosa fluirgli nel sangue mentre il lupo affondeva i suoi canini nella carne,assomigliava molto al morso di un cobra per avvelenare la sua preda.Non riuscì più a muovare un muscolo e la vista gli si stava appannando pian piano.
-Lo senti questo,figlio di Sparda?Questo è tutto il dolore che hai cercato di reprimere in tutti questi anni!Rivivrai ogni momento del tuo passato,ogni tua sofferenza,ogni tuo peccato che hai commesso,cosicchè il tuo spirito demoniaco e umano possano lacerare come fiamme,fino a bruciare all' inferno!-
Nella sua mente gli apparirono immagini della vecchia casa in cui abitava: le fiamme che consumavano il legno delle travi,il sangue imbrattato sul parquet,il corpo di una donna ormai privo di vita col suo sangue che fluiva come un fiume in piena,i demoni che le erano attorno.Sua madre era stata uccisa da loro,suo fratello era scomparso come suo padre,ma quello successe anni fa.
Riusciva ancora a percepire il dolore che aveva provato quel giorno,le sue ultime lacrime che bagnarono il suo volto,la tomba che lui stesso aveva costruito per lei,giurò di proteggere gli umani dai demoni a qualsiasi costo,fino a voltarsi e lasciare la sua città.Ogni persona che conosceva,ogni ricordo bello e brutto che aveva vissuto,lasciato nel profondo del suo cuore fino a diventare nient' altro che polvere trasportato dal vento.
Almeno,così aveva creduto che fosse in tutto questo tempo,però quello che gli stava trasmettendo il lupo lo faceva impazzire,la testa sembrava che gli scoppiasse,il cuore accelerava il battito e dentro di se cominciava a sentire il fuoco che gli bruciava dentro.
Si lasciò sfuggire un lungo lamento che si propagò in tutta la zona circostante.
Il corpo di Hope tremava,incolpandosi senza sapere il perchè lo facesse.Nonostante tutto riusciva a sentire in qualche modo il dolore che provava Dante causando una grande rabbia che esplose dentro di lei.
-ORA BASTAAAAAAAAAA!!!-urlò e una grande energia si manifestò in tutto il suo corpo.
Era così forte che riuscì a sfondare le ante della botola e alzare un grande polverone.
Il lupo si voltò lasciando la spalla del mezzo demone.
-Finalmente ti mostri..decaduto.-dichiarò l' ombra con tono risoluto.
Lei uscì da lì con la testa china e la frangia a ricoprirle gli occhi.Si fermò davanti a lui,rialzò il capo guardandolo in modo truce,anche Dante la guardò rimanendo sbiadito.I suoi occhi avevano preso un altro colore:erano dorati con la pupilla rimpicciolita.
-Devi venire con me,il Supremo deve giudicarti per quello che hai commesso.-
-Mi stupisce che tu sia stato richiamato,non dovevi rimanere nell' oblio?-gli domandò la castana come se lo conoscesse.
-Sei impertinente!Ma la tua arroganza non ti servirà a niente!-l' animale scattò per attaccarla.
Proprio quando era quasi a un passo da lei,Hope spalancò la mano destra evocando un enorme falce e dalle sue spalle spuntarono delle grandi ali nere.
-Noioso.-disse solamente e con un colpo d' ali lo fece sbalzare via creando un piccolo vortice d' aria abbastanza potente da farlo incastonare alla parete del palazzo.La ragazza superò il corpo di Dante,come se non ci fosse,mentre lui la osservava senza parole.
Quando raggiunse il lupo sollevandosi da terra inalzò il manico della sua arma pronunciando testuali parole,firmando la sua condanna:
-Anche tu sarai giudicato oggi.Come Angelo della Morte ti condanno a vagare nelle tenebre,muori!-con questa frase gelida gli diede il colpo di grazia.
Fu un colpo netto,tagliente,che divise in due il corpo dell' animale che si dissolse nel nulla come tutti gli altri corpi dei suoi compagni.
Prese a squadrare l' albino col suo gelido sguardo,rittoccò a terra e lo raggiunse sempre senza staccargli gli occhi di dosso.
-Ti assicuro,figlio di Sparda,che ho la voglia matta di ucciderti per il sangue che scorre in te..-gli confessò.Lui voleva rialzarsi e cercare di difendersi se le sue parole erano vere ma quella sottospecie di veleno gli scorreva ancora in corpo.
-..però hai cercato di salvarmi rischiando la tua stessa vita e nel tuo cuore non c' è alcuna traccia di oscurità,pur essendo un mezzo demone.Quindi ti toglierò il veleno.-si inginocchiò davanti a lui mettendo le sue mani sulla sua spalla.
Le sue mani emanarono una luminosissima luce verdognola che entrò nella ferita dell' albino.Strizzò gli occhi cercando di trattenere il dolore,poi dopo un pò non sentì nulla.Prese di nuovo a guardarla e notò che il viso di lei si stava rigando per le lacrime anche se la frangia le aveva nascosto di nuovo gli occhi.
-Scusami...Dante..-la sua voce sembrava fosse ritornata normale ma all' improvviso il suo corpo cedette,le sue ali sparirono lasciandole dei profondissimi tagli,dopodichè si accasciò sul petto del devil hunter.
Lui non potè far altro che alzarsi un pò e prenderla fra le sue braccia cercando di risvegliarla invano,si capiva benissimo che era svenuta.
-"Penso che quando ti risveglierai dovrò ringraziarti,ma devo anche scoprire in che guaio mi sono cacciato."-si disse tra se e se.
Una goccia cadde sulla sua nuca,da una divenne due e poi aumentarono fino a diventare pioggia.
-Dovrò anche trovare un posto all' asciutto..accidenti!-


...ed ora erano li :lei che ancora dormiva e lui che cercava di trovare una risposta tra dei libri antichi e polverosi che aveva trovato in biblioteca prima di andare a rifugiarsi in motel.Andare a casa sua era fuori discussione,di sicuro chi dava loro la caccia avrà messo sotto sorveglianza l' agenzia in caso loro fossero tornati,lo stesso ragionamento fu anche per la casa della ragazza che era uno dei due luoghi  molto più probabili dove potevano rintracciarli.In poche parole erano intrappolati come topi.
Perlomeno ora erano al sicuro,in un luogo dove i nemici non conoscevano e Dante non aveva percepito alcuna aura minacciosa,
si potevano dire fortunati!
Nel frattempo lui continuava a frugare su quella pila di libri che si era portato dietro,concentrato e seduto composto davanti alla scrivania che era in quella stanza.Se Trish o Lady lo avessero visto in quel modo così serioso,impegnandosi in tutto e per tutto cercando uno straccio di risposta,di sicuro avrebbero chiamato un esorcista o un medico(di certo non un prete,perchè l' avrebbe buttato fuori dalla finestra seguito dalle altre due!).
Finalmente arrivò a una pagina che lo interessò molto dove era disegnato un angelo dalle ali nere che impugnava un enorme falce e al collo la stessa croce che aveva addosso Hope.
-Ora comincio a capire.-disse continuando a leggere il contenuto di quelle pagine.
Passarono due ore e finalmente Hope si risvegliò,però quel che vide subito non le piacque molto.
Era legata sia ai polsi che alle caviglie e,quel che era peggio,Dante era seduto su una sedia affianco a lei che la fissava con il suo sguardo gelido con in mano l' Ivory.Lei prese a tremare balbettando delle parole che non avevano ne un capo ne una coda,con il volto un pò rosso.
-Si sente che ti sei svegliata..-si lamentò l' albino.
-Che..che cosa significa questo?!Guarda che non mi sono ancora comportata come una bambina di quattro anni!-gli chiese proccupata guardando e riguardando la sua pistola.
-Lo so,infatti devo ringraziarti,visto che mi hai salvato la vita.-gli disse sospirando appoggiando il mento alla mano,che a sua volta aveva appoggiato il gomito sulla coscia.
-E allora perchè mi hai legata razza di..?-prima di concludere la frase si accorse di quello che le aveva detto lasciandola interdetta.
-Salvato la vita...a te?-
-Già.Incredibile,vero?Un angelo e un demone che si aiutano a vicenda è contro ogni regola e noi le abbiamo violate tutte.-
-Piantala di fare l' ironico,mi fai soltanto arrabbiare!-esclamò lei girandosi dall' altra parte.
-Infatti sono serio.-
Un fulmine squarciò le nuvole susseguito da un potente frastuono.
-Oookay...ti sarai di certo scolato qualcosa oppure sei pazzo di natura!-
-Ehy,guarda che non sono un ubriacone!E poi lo so di essere pazzo..-
Entrambe le risposte erano ovvie,soprattutto per quanto riguardava i fatti accaduti negli ultimi tempi,tra cui il salto nel vuoto dal palazzo quando erano inseguiti da quelle sottospecie di animali-ombre e la sera prima...
-"NO!Ieri ci siamo ubriacati entrambi!Ma è troppo imbarazzante ricordarselo e non voglio farlo!!"-ripensò scuotendo la testa da una parte all' altra.
-Piantala di fare la finta tonta!Voglio sapere chi sei in realtà!-la sgridò facendola ricomporre.
-Ma di che parli?!-
Dante si mise sopra di lei senza lasciarle alcuna via di fuga,guardandola sempre in modo truce.
-Parlo di quando mi hai salvato,delle tue ali che ti sono spuntate da dietro alle spalle,della tua falce con cui hai ucciso quel lupo...ecco di che parlo.-le disse scandendo parola per parola con tono quasi crudele,ma non sapeva che così facendo le metteva solo paura e la stava confondendo.
- T-ti giuro che non so niente..non so niente di quello che stai dicendo!-gli urlò in faccia con il tentativo di soffocare i singhiozzi.
Notò di nuovo che i suoi occhi avevano preso lucidità e il suo viso si stava di nuovo bagnando per le lacrime,quel liquido che tanto odiava vedere.-"Merda!"-pensò maledicendosi.
Si levò da lei,stando comunque seduto sul materasso dandole di spalle.
-Se vuoi proprio saperlo io non sono arrivata all' orfanotrofio da quando ero in fasce...-cominciò a raccontargli.
-...mi ricordo che mi ero svegliata in una stanza piena di suore che mi assistevano.Mi raccontarono che mi avevano trovata che ero svenuta a terra con delle ferite in tutto il corpo vicino all' orfanotrofio,sotto ad un albero.Era proprio un giorno come questo.
Allora avevo pressocchè dodici anni.Amavo giocare con i bambini sia quelli più piccoli di me che quelli più grandi,riuscivo anche a conversare con gli adulti e i vecchi.Dicevano che ero una brava ascoltatrice che dava anche dei buoni consigli,era come se fossi stata la loro salvezza nei momenti tristi o bui,una piccola luce che illuminava i loro cuori.Raccontavo anche storie molto antiche,alcune che non conoscevo davvero ed altre che sembravano esistere sin dapprima che nascesse il mondo.Col passare del tempo le suore mi insegnarono strane lingue e geroglifici che nei libri di storia non risultavano minimamente,finchè...-fece una pausa guardando fuori dalla finestra.
-Finchè?-chiese curioso Dante.
-..finchè un giorno,un uomo di nome Albert Stewart,non venne a prenedrmi diventando così il mio padre addottivo.Passai un infanzia felice con lui.Finalmente potevo vivere con la famiglia che avevo sempre desiderato.Però il destino si fecce beffe di me,mi portò via l' unico padre che io abbia mai avuto al mondo per colpa di un uomo col manto nero e con una falce in mano,
bruciando anche la sola casa che avevo.Quando lo vidi persi la ragione oltre ai sensi,infatti,quando mi risvegliai,mi ritrovai in una foresta,nel Minnesota,dove mi trovarono un gruppo di  Cheyenne che erano a caccia..-
-Uhn?Cheyenne?!Ma sono istinti da secoli ormai!Come..?-la interruppe incredulo il mezzo demone.
-Ah,non te l' ho detto,ma io ho solo 268 anni.-
Ci fu un silenzio stra tombale da parte di entrambi!Hope non credeva affatto che un giorno avrebbe confessato che lei avesse un età spropositata come quella,infatti aveva sempre pensato di averne molto di più di quelli che si ricordava.
-Umpf!Dovevo aspettarmelo dopo tutto..-confessò Dante alzandosi dal letto-..come immaginavo che tu potessi avere una doppia personalità temporanea.-
-E con questo cosa vorresti insinuare?-
Non rispose subito e andò a prendere il libro su cui aveva appena finito di leggere,facendole vedere la pagina chiave della sua risposta.
-Tu sei una creatura molto particolare.Ormai lo sai della vecchia storia in cui Il Signore Onnipotente scacciò via Lucifero dal Paradiso perchè è stato un cattivo angelo ecc,ecc,no?-disse enfatico.
La castana si limitò a fare "sì" con la testa restando ad ascoltare quello che le stava dicendo l' albino.
-Ebbene,tu sei un angelo,ma non un angelo con le solite ali bianche,infatti sei un angelo nero.Voi venite chiamati in diversi modi:
angelo nero,angelo della morte,ma soprattutto decaduto.Gli angeli come voi in genere dovrebbero essere al servizio di Lucifero,
d' altro canto ci sono altri che rimangono al servizio di Dio,essendo però che voi amavate combattere vi ha incaricati a sorvegliare gli umani e raccogliere le loro anime quando sarebbe giunta la loro ora.Sai,più o meno l'avevo capito che eri speciale oltre che insopportabile.In effetti me lo sono anche ricordato grazie alla croce che hai al collo,che è anche l' unica cosa che vi contradistingue. -
Naturalmente la ragazza non ci mise niente a completare il puzzle,capendo ogni cosa.Non si scompose,anche perchè il ragionamento che aveva appena fatto non faceva una piega,ormai erano passati secoli per rimanere così tanto shoccata.
-Anche io avevo capito che non eri del tutto umano,non sapendo come lo percepivo sulla pelle...come..-non terminò la frase pensando che era meglio se dovesse tenerselo per se -"..come quando ho sentito il dolore che provavi e vedevo i tuoi ricordi attraverso i miei occhi.."-
-Credo sia per questo che ti vogliono condannare..-disse Dante risiedendosi alla scrivania stiracchiandosi come solo lui sapeva fare.
-..essendo che noi ci frequentiamo e ci siamo salvati a vicenda,loro ti vogliono condannare per le regole che hanno tenuto in equilibrio questo mondo,odiandoci e combattendoci sin da quando nacquero gli umani.-
-Aspetta un attimo!Noi non ci frequentiamo!Siamo solo due sconosciuti che si sono incontrati in un bar,si sono ubriacati e accidentalmente hanno fatto quello!-gli gridò contro la ragazza.
-"Accidentalmente",eh?-la sbeffeggiò lui.
-S-sì,accidentalmente..-ridisse lei con il rossore che si ampliava sul suo viso.
-Se fosse stato davvero così accidentale come dici,allora come mai non mi hai respinto quando ti ho baciata?-
Hope spalancò gli occhi,quello stramaledetto e (sfortunatamente per lei) fighissimo mezzo demone le aveva ricordato il bacio,
facedola andare di nuovo in corto circuito.
-Perchè lo hai fatto?Per quello che hai appena detto?-gli chiese di rimando.
1-1 per Hope,caro Dante!
-In verità non lo so il perchè...-ammise celando il vero motivo per cui l' aveva fatto.Pensate che lo ammetterebbe mai un giorno?
Rinunciateci,perchè avreste già perso in partenza.
-Tsk!Sei veramente un idiota!-
Non si accorse però che Dante si era di nuovo posizionato davanti a lei,ma questa volta era solo per riberarla dalle corde,infatti dopo aver finito si mise sul divano coricandosi incrociando le mani dietro la nuca.
-Ora dormi,hai bisogno di riposare.Ah,voglio solo dirti una cosa..non mi importa niente di quelle stupide regole e stai certa che si capita qualcosa a causa loro non avranno vita facile con me.-altra frase distruttiva ma questa volta era anche protettiva nei suoi confronti e per un attimo Hope si sentì felice.
-Io non ti capisco proprio sai...perchè mi vorresti proteggere?-chiese con un sorriso amaro.
-Perchè,perchè,perchè..non sai proprio dire altro che perchè?-gli chiese un pò irritato.
-Grr!è inutile!Con te essere pacifici è proprio inutile!!-si arrabbiò la castana coricandosi di schiena.Errore che avrebbe pagato subito,dato che sentì dolore ovviamente alle spalle.
-Non ti addormentare di schiena,visto che quando sono sparite le ali ti si sono lasciate delle profonde aperture che io stesso ho provveduto mettendo dei cerotti.-la avvertì tranquillamente.
-NYAAAAAAAHHH!!!!CHE DOLOREEEEE!!!!BAKA!TEME!USURATONKACHI!DOBE!CRETINO!COGLIONE!TESTA DI CAVOLO!.....-e così la nostra piccola angioletta aveva ricominciato la sua liturgia di insulti,tutti per Dante.
-Ma nel tuo vocabolario ci sono solo insulti?-le chiese cercando di trattenere di farle saltare il cervello una volta per tutte.
Naturalmente non lo ascoltò e continuò per quasi tutta la serata fino ad addormentarsi per la stanchezza,per la felicità del nostro amato devil hunter.Era molto,davvero,mooooolto snervante quella ragazza!Era isterica,con una voce stridula,una testa pacata,troppo attiva,troppo sorridente quando le pareva a lei,eccentrica e nonostante il ruolo che la ricopriva anche malalingua.
Ma questo non gli dava tanta importanza,aveva mantenuto a se stesso di proteggerla,perchè dopo tanti anni aveva finalmente trovato qualcuno che voleva proteggere ad ogni costo e che forse,senza saperlo, poteva anche amare con difetti a parte.
Ora era tutto nelle sue mani e non si sarebbe mai lasciato perdere un ' occasione come quella per niente al mondo!

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

E rieccomi con il terzo cappy!spero che sia di vostro gradimento anche se nelle ultime frasi ci sono alcune parole che solitamente si dicono in Naruto  -.- ...prendo anche l' occasione per ringraziarvi per avermi seguito così in tanti,davvero,sono cmmossa *_* mi escono quasi le lacrime dalla felicità (sniff!).Di sicuro non vorreste una scrittrice che piange quindi continuerò a sorridere nella buona e nella cattiva sorte XD !Alla prossima puntata,ciaoooooo!!!!!!!!!


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