Apologia di Albus Percival Wulgric Brian Silente

di The Youngster
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La stanza delle necessità,venti anni dopo. ***
Capitolo 2: *** Uno schiantesimo di troppo ***
Capitolo 3: *** Dalla Novegia con furore. ***
Capitolo 4: *** Un tocco di bacchetta e un nuovo mondo ci aspetta ***
Capitolo 5: *** La furia benigna del norreno ***
Capitolo 6: *** Un arrivederci per un nuovo ordine ***
Capitolo 7: *** Notizie dal fronte ***



Capitolo 1
*** La stanza delle necessità,venti anni dopo. ***


Apologia di Albus Percival Wulfric Brian Dumbledore

 

I-La stanza necessità,venti anni dopo.

La luna proietta i suoi languidi raggi sulla fredda pietra del muro ricostruito di Hogwarts.Il restauro del fianco dell'antico palazzo fu catalogato negli archivi del Ministero come la più rapida e organizzata opera edilizia del mondo magico dal 1648 quando a causa della babbana Guerra dei Trent'Anni l'illustre scuola di magia di Francoforte fu abbattuta dai colpi di cannone.
I corridoi tacciono,una visione così distante dal viavai e dal chiacchiericcio dell'orario di lezioni da sembrare frutto di un'incantesimo illusore.
Una sola luce brilla dalla finestra più alta,quella della torre di Astronomia.Proprio nel luogo in cui,vent'anni prima si era consumato l'assassinio del noto (e tanto chiacchierato) preside Albus Silente, Ignatius McPaper contemplava il firmamento.Pensava a se stesso e alla sua fulminante carriera.Nessuno avrebbe mai pensato che un anonimo scozzese,uno studente del Collegio Magico di Inverness,sarebbe potuto diventare preside del prestigioso istituto di Hogwarts.Diplomato con il massimo dei voti,ex-prefetto della casa scozzese che ha come capostipite la famiglia Wallace,i liberatori della Scozia dall'oppressione inglese,il più giovane membro del Consiglio di Gabinetto del Ministero,una meteora la cui luce non era destinata a spegnersi.

Preside”-la voce di Gazza lo riscosse dai suoi pensieri.Gazza.Era invecchiato ,e molto anche, ma conservava il suo aspetto arcigno.
Dimmi,qualcuno ha per caso violato il coprifuoco?”-il tono stanco del giovane preside innervosì il custode.
Potter signore!Albus Potter non è nella sua camera!” sibilò.
Provvederò.” disse il preside con un tono esasperato.
Albus Severus Potter si era rivelato una vera peste,più pestifero del fratello maggiore James nonostante avesse mostrato un contegno piuttosto riservato.
McPaper scese le scale con aria impaziente.Sapeva perfettamente dove andare,in un posto dove nessun altro sarebbe potuto entrare,eccetto un abile mago:la Stanza delle Necessità.

Voglio raggiungere Potter,so che è lì dentro.”.La porta si aprì.Dove sarebbe mai potuto fuggire un ragazzino per non essere trovato?Ovviamente la stanza dell'esercito di Silente, creata ad hoc dal locale magico, era il posto perfetto.Ed eccolo lì,con gli occhiali da lettura ben fissati sul naso,era incredibilmente somigliante al padre ma aveva gli occhi della madre,il preside aveva visto numerose fotografie della celebre famiglia Potter sul Profeta ma non aveva mai avuto il piacere di incontrarne i membri personalmente.
Potter!Cosa ci fai qui!?” esclamò.
Il ragazzino,pressappoco un dodicenne,alzò gli occhi spaventato,stringeva un libro tra le mani.
Fammi vedere!” continuò il preside.Il piccolo tese le mani tremanti,timoroso della punizione che lo aspettava, e gli porse il libro.Sulla copertina di cuoio erano state incise delle parole a stampatello che recitavano: “Memorie di Albus Percival Wulfric Brian Silente”.

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Capitolo 2
*** Uno schiantesimo di troppo ***


II-Uno schiantesimo di troppo.

 

Dove hai preso questo libro,Potter?” disse incuriosito e corrucciato McPaper.
E' schizzato via da quella libreria.” disse il ragazzino indicando quel che un tempo era un libreria ma che ora si presentava come un mucchio di legno e carta sparso per terra.
Per le mutande di Merlino,Potter,come hai fatto a ridurre così quella libreria?” esclamò il preside sgranando gli occhi.
E' una lunga storia...” farfugliò rattristato il piccolo Potter.
Raccontamela.” il tono del preside non ammetteva repliche.
Il ragazzino cominciò a raccontare “Oggi in corridoio alcuni Serpeverde ci hanno preso in giro e io e Hugo,volevo dire Weasley,abbiamo risposto.Hanno provato a schiantarci ma non ci hanno colpiti,allora io ho tentato un contrattacco ma dalla mia bacchetta non è uscito nulla!C'era Malfoy tra di loro e ha cominciato a dire che non sono un vero mago perché non sono bravo in questo tipo di magie...”
Malfoy e Potter-pensò tra se e se McPaper-i loro padri erano sempre in conflitto e a quanto pare anche i figli:tali padri tali figli.

...allora sono venuto quassù per esercitarmi e dare una lezione a quell'antipatico!Però mentre lanciavo incantesimi uno ha colpito e distrutto quella libreria.Così questo libro è schizzato fuori dalla polvere ed è caduto ai miei piedi.” concluse Albus imbarazzato “Le chiedo scusa.” disse infine.
Sono disposto a chiudere un occhio su questa storia...” cominciò il preside quando un entusiasta “Grazie!” del ragazzino lo interruppe,“...a una condizione:tu non racconterai a nessuno di questo libro ,nemmeno ai tuoi amici Weasley e tornerai di corsa nella tua camera!”
D'accordo,mi scusi ancora.” disse Albus.
Usciamo di qui allora.” La porta si spalancò ed eccoli nel corridoio.
Il piccolo Potter corse verso il dormitorio con la bacchetta illuminata tesa in avanti.
Ignatius McPaper era il più giovane preside di Hogwarts ma era pur sempre un uomo di mezza età,per questo si avviò con passo meno frettoloso del ragazzino verso il suo ufficio.
Non era tranquillo,non era per niente tranquillo.Quale libro di inestimabile valore aveva tra mani!Quale testimonianza storica!Se si fosse venuto a sapere, Hogwarts sarebbe diventata meta di pellegrinaggio di scrittori,giornalisti,fanatici!
Avrebbe dovuto mantenere il segreto ad ogni costo! Inoltre l'attenzione dell'opinione pubblica si sarebbe immediatamente spostata sul ritrovamento della biografia di Silente e il suo astro si sarebbe spento,sepolto dalla gloria del defunto preside.
In fin dei conti quale rilevanza aveva avuto il mandato della professoressa McGranitt appena dopo quello di Silente?Tutti attribuirono la rapida ed efficiente ricostruzione della metà del castello alla buona stella del defunto preside e non all'immenso sforzo burocratico attuato dalla nuova preside.
Lui stesso riconosceva di essere un uomo ambizioso e la sua ambizione non poteva essere eclissata dalle memorie di un morto.La soluzione era una sola,avrebbe studiato il libro e l'avrebbe fatto saltare fuori solo al momento propizio.
Ma chi aveva scritto poi quel libro?Lo stesso Silente?Era possibile.C'era una data sopra ogni pagina e risulta che Silente fosse ancora vivo quando i libro fu scritto:tutto quadra.
Il preside giunse nel suo ufficio sopportando il peso di queste considerazioni,si sedette e sfogliò il manoscritto.
Maledizione!-esclamò mentalmente McPaper-quella peste ha distrutto buona parte del libro...uh?questa parte è intatta,come se fosse stata stregata...-rigirò il libro tra le mani e dopo un po' si rese conto che solo una parte,quella apparentemente stregata,era sopravvissuta all'incantesimo del piccolo mago.Era un lungo capitolo diviso in paragrafi e una fotografia troneggiava sul titolo del capitolo: “Per il bene superiore.”

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Capitolo 3
*** Dalla Novegia con furore. ***


III-Dalla Norvegia con furore.

 

È notte fonda.Ignatius McPaper non si era ancora reso conto,perso com'era nei suoi pensieri,di quanto tempo fosse passato da quando era entrato in possesso di quel libro straordinario.Aveva sonno ma la curiosità lo vinse:doveva leggere almeno alcune pagine.
Il racconto era scritto in terza persona-Che megalomane!-pensò uno stizzito McPaper,e cominciava così:

Albus Silente aveva su di se un peso incredibile:un padre destinato a marcire tra i peggiori criminali e dissennatori per aver difeso la piccola figlia,una madre morta per la fragilità di quella,un fratello ignorante che non capiva quanto grandi fossero le sue aspirazioni ma senza il quale non avrebbe potuto mandare avanti la casa e accudire la piccola sorella:Ariana.Povera Ariana.Così piccola e già così sofferente.
Sua madre diede la vita per prendersi cura di lei e proteggerla dai mali del mondo ma non era bastato.
Eccola lì dunque,una patetica e incatenata figura che sembra provenire da un lontano passato:ecco chi era adesso Albus Silente!
Il colmo era questo,non aveva nessuno,nessuno con cui fare progetti,infatti il buon Elphias Doge era stato costretto a partire da solo a causa della morte di Kendra Silente,sua madre,e nessuno con cui confrontarsi:Aberforth non era certo la persona più adatta.
La sua carriera era dunque morta con sua madre o c'era ancora uno spazio di cielo pronto ad accogliere la stella di Albus Silente?
Non era questo il momento di fermarsi a pensare,quel giorno Albus Silente si sarebbe dovuto recare in Ministero,molti sapevano infatti che aspirava alla carica di presidente del Wizengamot,per prendere parte a un colloquio di lavoro.
Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche, Quartier Generale degli Auror, Servizi Amministrativi Wizengamot.” trillò la voce gentile dell'ascensore del Ministero.
Albus si guardava attorno,sapeva di avere molti occhi puntati addosso,in fondo era la giovane promessa del Ministero,chiunque fosse riuscito a reclutarlo nel suo ufficio avrebbe guadagnato un eccellente impiegato.Ma Albus aveva le idee chiare.
Al suo arrivo una porta con su scritto “Ufficio di collocamento ministeriale-Sezione Wizengamot” si aprì e introdusse un attonito Silente in un ordinato e immenso ufficio.Schiere di scrivanie perfettamente allineate erano ricolme di pratiche e fascicoli analizzati e smistati.

Immagino che lei sia il famoso Albus Silente,si è parlato molto di lei” disse con tono entusiasta un impiegato di quell'ufficio. “Mi scusi ma lei è un caso eccezionale e i superiori hanno chiesto espressamente di essere informati del suo arrivo per il colloquio,si accomodi.” continuò l'entusiasta impiegato indicando una porta poco lontana.
La ringrazio” fu la risposta cortese del suo interlocutore.
Silente si avviò a passo deciso verso la porta quando un ragazzo biondo,un norvegese probabilmente che non passava inosservato per via di un grande apparecchio ai denti, gli passò davanti mentre parlava serio con un altro ragazzo dal volto altrettanto grave.Il biondo,che era anche il più grande dei due, disse:

Quello che molti pensano sia crudeltà,caro Magnus,è in realtà l'unica soluzione per proteggere i Babbani dalle loro guerre e dai loro vizi.Se ci imponessimo senza spargere sangue ma dando prova delle nostre capacità il mondo non conoscerebbe più alcuna disgrazia,carestia o catastrofe:noi maghi controlleremmo e sistemeremo tutto al momento giusto!”
Dopo che il suo volto si illuminò,l'interlocutore del nordico proferì numerosi apprezzamenti sulle idee di quello.
Il norvegese era ambizioso.Controllare il mondo babbano!E per un bene superiore!Albus doveva assolutamente conoscerlo,forse sarebbe stata la persona adatta con cui condividere le proprie idee,un amico che l'avrebbe aiutato a mostrare a tutti che Albus Silente non era solo un bravo studente e un ottimo lavoratore ma anche un uomo dal grande potenziale.Il Wizengamot poteva aspettare!

Perdonami,ma ho ascoltato il tuo discorso.Mi sembri una persona ambiziosa che lavora per il bene degli altri.Voglio rendermi partecipe ai tuoi progetti perché sono stanco della vita che conduco tutti i giorni e voglio far vedere a tutti di cosa possono essere capaci due maghi decisi.Ti sembro imprudente?”esordì Albus.
Assolutamente no,anzi è un bene che tu voglia elevarti a un livello superiore.Vuoi fare del bene dunque?Vuoi che la tua stella brilli per sempre nel firmamento?Ebbene unisciti a me per la creazione del bene superiore.Il mio nome è Grindelwald,Gellert Grindelwald.Il tuo?”
Albus Silente” fu la risposta concisa che segnò l'inizio di una grande amicizia.

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Capitolo 4
*** Un tocco di bacchetta e un nuovo mondo ci aspetta ***


IV-Un tocco di bacchetta e un nuovo mondo ci aspetta.

 

La stanchezza si faceva sentire,il preside di Hogwarts sentiva su di se il peso del mondo ma era consapevole del fatto che era solo sonno arretrato.Le tenebre cullavano le stelle sonnolente che dalla finestra languivano e invitavano gli occhi del loro osservatore a chiudersi.E così fu.Ignatius McPaper fece molti sogni:sognò il giovane Silente discorrere con l'altrettanto giovane Grindelwald.Come mai un uomo di tale integrità non aveva riconosciuto il male quando l'aveva di fronte?La risposta non poteva che essere una sola:presunzione.Forse Silente intuiva qualcosa ma sapeva che a suo tempo avrebbe sistemato tutto?Che sarebbe stato lui l'unico signore di un mondo perfetto?
I raggi del sole schiaffeggiarono con la loro luce il volto del preside che era noto per il sonno leggero (e per le scenate che faceva quando era disturbato nel suo ufficio).
McPaper scoprì di essere ancora nella sua poltrona di preside con il fatidico libro tra le mani.
“Leggi qualcosa di interessante,Ignatius?” trillò con insolita energia il ritratto di Phineas Nigellus che ebbe in risposta un'occhiataccia ancora sonnolenta da parte del preside.
“Phineas!Non essere così invadente!” intervenne il ritratto di Albus Silente che strizzò l'occhio quando McPaper si girò a guardarlo.
“Penso che io e te un giono faremo una bella chiacchierata,caro Albus.” disse freddo il preside.
“Sarà un piacere” rispose con tono affabile il ritratto.
Vedrai nel tuo ufficio troverai tutti grandi e rispettabili presidi!” gli aveva assicurato un'entusiasta McGranitt allo scadere del suo mandato. “Altro che rispettabili!” rispose mentalmente McPaper “Una serpe impicciona e un integerrimo dal passato contraddittorio!” disse tra se infine.
Il preside scese la lunga scala a chiocciola,era l'inizio di un nuovo giorno e come d'abitudine avrebbe tenuto un breve discorso alla folla di studenti nella Sala Grande.

Cari ragazzi,voi siete il futuro del mondo magico!E come tali dovete dare il massimo ogni giorno!” fu la conclusione del suo discorso privo di ogni entusiasmo.Purtroppo McPaper non era molto simpatico ai suoi studenti proprio per il fatto che dava tutto per scontato e non dava se stesso agli allievi.Non era una figura di riferimento e lo sapeva e questo gli fece provare una tale invidia nei confronti dell'affabile Silente.Poco importava ormai:aveva ben altro a cui pensare.
Eccolo di nuovo nel suo ufficio.Si era ripromesso che avrebbe dedicato solo qualche ora alla lettura e che non avrebbe schiantato il ritratto di Nigellus che lo tartassava di domande da quella mattina.

Dove hai studiato Gellert?Suppongo che una persona così colta abbia alle spalle un'ottima istruzione.” così Silente ruppe il silenzio che era calato sulla loro passeggiata a Godric's Hollow,sulla via di casa.
Sono cresciuto e mi sono formato a Durmstrang,la migliore scuola di magia di tutta la Norvegia!E tu?Aspetta.Avrai sicuramente studiato ad Hogwarts.” rispose Gellert.
Esattamente,sono stato un Grifondoro” confermò Albus.
Allora è assodato che entrambi abbiamo buone basi,sei un buon duellante?” Disse quello con tono di sfida.
Me la cavo bene contro le creature oscure,ma non ho mai affrontato altri maghi,i bulli a Hogwarts mi temevano per la mia bravura negli incanti.Ma possiamo verificare subito!” fu la risposta e la tacita sfida fu raccolta”
Stupeficium!” esordì Gellert.
Il fiotto di luce rossa fu fermato da un rapidissimo incantesimo di protezione e lo stesso accadde agli altri che seguirono.
Sembrava quasi che la sorte stesse giocando con i due giovani,che iniziarono la loro amicizia con duello amichevole.

Sei veloce,Albus!Ma non abbastanza per questo!”Gellert lanciò su di se un incantesimo di disillusione e scomparve.
Ti nascondi,Gellert?” rise Albus.
Non sono il tipo,Pietrificus Totalus!” irruppe Gellert alle spalle di Silente.L'incantesimo centrò il bersaglio.Il duello era vinto.
Dopo che Grindelwald sciolse l'incantesimo i due ripresero a parlare.

Hai grandi doti difensive Albus!Ma non sei ugualmente versato nell'offesa!Ma il tempo è il miglior maestro che esista!” disse un sorridente Grindelwald.
Peccato che uccida i suoi allievi” intervenne laconico Albus.
Non è certo un problema!La morte non può vincerci.”
Che cosa stai dicendo,Gellert?” disse stupito Silente.
Non hai mai letto le storie di Beda il Bardo?Le storie dei Tre Fratelli?In quei racconti c'è la chiave per vincere la morte e costruire il bene superiore.” esclamò il norvegese.
Mia madre non era solita leggermi le fiabe,ma li conosco.A cosa ti riferisci in particolare?” chiese pensoso Albus.
Parlo di tre oggetti che ci renderanno invincibili:i Doni della Morte!”

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Capitolo 5
*** La furia benigna del norreno ***


V-La furia benigna del norreno

 

Il sole non era ancora tramontato del tutto.Il rilassante torpore di un sole arancione accarezzava i volti degli studenti che sonnecchiavano sul prato sempreverde di fronte l'immenso ingresso di Hogwarts.
Scansafatiche! Fu il tacito commento del preside.Aveva lasciato la lettura di quell'affascinante libro per passeggiare e riflettere un po' su quanto aveva letto.Cos'era poi quel racconto dettagliato sulla vita del mago bianco?La verità,pura e semplice.Questo fatto faceva sorridere il preside,ed era una delle poche cose che ci riuscivano!
Lo sguardo di McPaper si spostò su un tafferuglio che si stava consumando poco più in là.Quando vide chi erano i piccoli duellanti gettò gli occhi al cielo:Malfoy e Potter!A quanto pareva il piccolo Albus,che per ironia della sorte aveva lo stesso nome del personaggio che occupava i suoi pensieri,doveva essersi allenato molto quella notte:Malfoy era in seria difficoltà.

Basta!Smettetela subito o sottrarrò 50 punti ad entrambe le vostre case!” intimò il preside.
Un'espressione di paura e vergogna si dipinse sul volto dei due piccoli rivali che intascarono subito le bacchette.

Tornate nelle rispettive Sale e non combinate altri guai!!” concluse McPaper.Per quanto fosse il più giovane preside di Hogwarts,Ignatius era un uomo scorbutico e talvolta raggiungeva livelli tali che persino un Ungaro Spinato si sarebbe ritratto come un cucciolo nella tana.Si pensi a due ragazzini!
Quei bambini e le loro futili divergenze!Distraevano il preside da più importanti occupazioni.Una di queste era leggere le memorie di Silente anche se Ignatius stentava ad ammettere a se stesso che proprio questa costituiva una distrazione.Poco importava dell'etica e del dovere!Quel libro lo chiamava a se,ma era anche la sua sete di conoscenza,una caratteristica che gli aveva sempre permesso di eccellere,che lo spingeva a rinchiudersi in ufficio.E così fece.

Stai dicendo che la bacchetta invincibile esiste!?Che potremo resuscitare i morti con il sasso del secondo fratello?E che...ecco,a dire la verità il mantello non ci servirebbe a molto.Ma torniamo seri!Pensi davvero che questi oggetti così potenti non siano solo frutto della mente di Beda il Bardo?Pensa a cosa potremmo fare con essi!” Albus Silente era incredibilmente eccitato da questa nuova scoperta.
Grindelwald rispose con molta più calma,aveva metabolizzato la notizia da tempo “Sono sicuro che i Doni non sono fantasie o sogni.Ne abbiamo le prove storiche!Ti farò un esempio:avrai letto,studiando la storia della magia,di Egbert l'Egregio che sottrasse la nota Stecca della Morte a Emeric il Maligno oppure di un'altra bacchetta di simile potere che fu sottratta dal mago Hereward al padre Godelot,e sono solo esempi medievali!La bacchetta lascia dietro di se una scia di sangue proprio perché obbedisce solo all'assassino del suo precedente proprietario!”

Potremmo evocare incantesimi di grandiosa potenza per costruire il bene superiore...” rifletteva a voce alta Silente.
Esattamente!E non solo!Grazie alla pietra potremo rievocare dall'oltretomba tutti coloro che hanno avuto idee simili alle nostre affinché si uniscano a noi!” disse Gellert con un'aria invasata.
Albus si fece scuro in volto e chiese con un sussurro “Ma non è magia oscura?Non sarebbe come richiamare degli Inferi?”

Cosa importa ,Albus!Noi ci limiteremo agli intellettuali nostri pari affinché condividano il loro sapere con noi,se questo significa ricorrere alla magia oscura sono disposto a farlo:il fine giustifica i mezzi!” rispose Gellert con la furia di un guerriero.Il suo sangue era indubbiamente puro.Solo così si poteva dimostrare una tale forza d'animo!
Le tue argomentazioni sono buone,Gellert,ma come troveremo i Doni?” Chiese scettico il giovane Albus.
Intanto sarà meglio cercare la bacchetta che come ti ho detto è quella più facile da rintracciare!Si da il caso che si parli ,su in Norvegia, di una bacchetta dalla capacità straordinarie ma non si ha notizia di omicidi e furti di bacchette.Questa è comunque una pista e dovremmo cercare il dono in Norvegia presso i fabbricanti di bacchette e i più celebri duellanti.” rispose sorridente il biondo norreno.
Quando hai intenzione di partire?” chiese Albus con il cuore pesante.Sapeva che non avrebbe potuto abbandonare Ariana e il fratello,ma d'altra parte la tentazione era così forte...
Io!?Tu verrai con me!” rispose stupito Grindelwald “Perché non dovresti prendere parte a questo emozionante viaggio?”
"Ti ho già parlato della mia situazione familiare.” rispose l'altro laconico.

Lascia che parli io con tuo fratello!Vedrai che non potrà non riconoscere le tue doti.”
Non conosci Aberforth.” fu l'affermazione di Silente.
I due continuarono la loro passeggiata in Godric's Hollow quando giunsero davanti casa Silente.

È tempo che mi ritiri e preferisco parlare io con mio fratello”
Tranquillo!Eventualmente lo Confonderemo.” gongolò Grindelwald.
D'accordo,ma se si scalda te ne vai!” concesse infine Albus.
I due amici entrarono in casa a passo deciso.

Hai portato un amico?Sai bene che il cibo scarseggia!” fu il cordiale saluto di Aberforth.
È un piacere conoscere il fratello di...” esordì Gellert quando Aberforth lo interruppe “Bla bla bla sei il fratello di un genio,dovresti essere onorato” cantilenò bruscamente Aberforth “Mi dicono tutti quanto è bravo,bello e buono mio fratello, se proprio vuoi fare colpo su di me per chiedermi qualcosa dì qualcos'altro.Ebbene?Cos'è quella faccia stupita?Credi che il fratello ignorante del grande Albus Silente non capisca quando arrivano brutte notizie?” sottolineò il nome del fratello gonfiando la voce per prendere un tono pomposo e celebrativo che scosse incredibilmente Grindelwald.
Il biondo stava per mettere mano alla bacchetta quando la piccola Ariana irruppe nella stanza preoccupata.La ragazzina si strinse ad Aberforth fissando Grindelwald.

Meglio che tu vada ,Gellert.Ti avevo avvertito” disse sconsolato Silente.
Hai ragione meglio che me ne vada” confermò Gellert uscendo e sbattendo la porta.
Inutile dire quanto accesa e quanto lunga fu la discussione tra i due fratelli.

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Capitolo 6
*** Un arrivederci per un nuovo ordine ***


VI-Un arrivederci per un nuovo ordine

 

L'imminente campionato di Quiddich aveva gettato Hogwarts nel caos.Tutti gli studenti erano incredibilmente eccitati per quello che sarebbe stato un torneo tra i più entusiasmanti di tutti i tempi.La notizia che la Cercatrice dei Grifondoro,una ragazza trasferitasi da poco da un collegio gallese,fosse la nipote di una veterana delle Holyhead Harpies e quindi addestrata per tradizione familiare a dare il massimo sulla scopa, aveva avuto un'eco spaventosa e immediata.Ovviamente sponsor,fans e pazzoidi vari importunavano il preside per essere presenti alle partite o riempire di marchi pubblicitari lo stadio,le scope,le bandiere e i giocatori.
Il più giovane preside di Hogwarts passava ora le giornate a sbraitare per i corridoi.Era un'occupazione alla quale si dedicava già da tempo ma in quel periodo era più nervoso del solito.Il motivo non era noto a tutti:quel libro tanto prezioso era relegato in un cassetto a prendere polvere e McPaper non aveva più il tempo di approfondire la lettura.
Un nuvoloso martedì si presentò l'occasione perfetta per eludere il proprio lavoro.Dal momento che il cielo minacciava l'arrivo di una pioggia,tutti i lavori inerenti il Campionato e gli allenamenti erano stati sospesi e McPaper aveva finalmente un po' di pace e di tempo per se stesso.

Spero che tu possa avere il meritato riposo,Ignatius.Hai lavorato molto!” disse strizzando l'occhio il ritratto di Silente.
Ignatius McPaper trovava in lui qualcosa di fastidioso,forse l'affabilità che lo aveva reso un preside amato,a differenza di lui.

No,no e poi no!Non puoi lasciarmi tutte le responsabilità per inseguire delle fiabe!” urlò Aberforth.
Dopo la prima visita di Grindelwald i litigi tra i fratelli Silente erano più frequenti del solito.
L'uno argomentava a favore della ricerca dei doni,l'altro “più materiale” come avrebbe detto Gellert non voleva doversi occupare da solo della casa e della piccola Ariana.
Ogni tanto la piccola tentava nuovamente di fare magie ma il ricordo delle percosse e delle violenze nei suoi confronti la faceva impazzire di paura al punto da Schiantare involontariamente la parete del soggiorno o Confondere i vicini.Ariana era dunque una persona che necessitava di continue attenzioni e ad Aberforth non sarebbe dispiaciuta una maggiore collaborazione da parte del fratello.Questa storia del viaggio in Norvegia era l'ultima gioccia.Albus faceva sempre di testa propria.

Ebbene io parto comunque!” esclamò durante l'ennesimo litigio Albus.Davanti una tale dimostrazione di menefreghismo Aberforth rimase silenzioso,era sconvolto dall'aridità del fratello.
Albus cominciava a fare i bagagli e dall'altro lato della piccola casa Aberforth parlava da solo,infuriato.

Albus Silente!La grande promessa del Ministero parte per cambiare il mondo!Con le favole!” era una delle solite frasi con le quali ormai si beffava di lui.
Arrivò però il gran giorno.L'itinerario era chiaro e precedentemente studiato per ottimizzare i tempi.

Se il tuo viaggio sarà vano non presentarti più a questa porta.” fu il saluto di Aberforth.
Quando tornerò nulla sarà come prima,nostra sorella potrà correre e giocare libera dai pensieri!” fu la risposta di Albus prima di salire su una scopa e partire con Grindelwald alla volta di York.
Il viaggio fu relativamente breve e non subì ritardi,quella sera erano arrivati a York e lì una nave li attendeva.Il grande vascello si stagliava in tutta la sua magnificenza davanti un tramonto malinconico.Quella nave,l'Invicible,li avrebbe portati a Bergen.
Albus e Gellert passeggiavano sul ponte parlando del più e del meno:Aberforth era un'argomento da evitare.
A un certo punto il sorriso di Gellert si spalancò scoprendo il vistoso apparecchio,chiaro segnale che la mente geniale del ragazzo aveva avuto un'idea.

E se creassimo un gruppo di cercatori?Insomma, tanta altra gente si interessa ai doni,dovremmo fare in modo che questi si riconoscano e si uniscano nella ricerca!Creeremo un simbolo!Che ne dici?” disse eccitato Grindelwald.
Mi sembra un'idea brillante,come tutte le altre del resto!” confermò soddisfatto Silente.
Prepararsi all'immersione!” urlò dal castello di prua uno dei marinai.
Come tutte le navi scandinave,anche l'Invincible si immergeva in mare per raggiungere la massima velocità.Albus osservava quanto fosse stupefacente che dei rozzi maghi vichinghi fossero riusciti a creare,a distanza di un millennio,il babbano sottomarino.
Albus e Gellert scesero di fretta sottocoperta e si sedettero insieme agli altri passeggeri nella grande sala sotto il ponte.Con così tante persone e una tale atmosfera avrebbero subito trovato l'ispirazione per creare il simbolo dei Doni.
I due amici si guardavano intorno cercando forme,tonalità di colore o qualsiasi altra cosa fosse utile al loro scopo.
Ding!Ding! Il suono di un triangolo giunto dal palco attirò l'attenzione dei due ragazzi che si guardarono ed ebbero la stessa idea contemporaneamente.
Presero in fretta e furia a disegnare con le bacchette sui fazzoletti del loro tavolo tra lo stupore dei presenti.
Il triangolo,una figura che poteva essere interpretata come simbolo di protezione avrebbe rappresentato il Mantello dell'Invisibilità.Una linea sottile,snella e letale, avrebbe simboleggiato la Bacchetta di Sambuco.Un cerchio infine, avrebbe rappresentato con la sua forma tondeggiante la Pietra della Resurrezione.Delle forme così semplici!Ciò che ne venne fuori divenne così il simbolo dei Doni e i due ragazzi ne erano entusiasti.
Tra balli,graziose streghe e qualche bicchiere di troppo ,Albus e Gellert si coricarono nelle rispettive cuccette sfiniti e ancora un po' ubriachi.Sprofondarono in un sonno profondo.

Ignatius McPaper si prese una piccola pausa per bere un bicchiere di Whisky Incendiario e guardare il cielo che si stava via via rischiarando:brutto segno!
Non c'era tempo da perdere e così riprese il libro tra le mani.

L'emersione della nave fu rapida e violenta.Tutti i passeggeri ne furono scossi e chi ancora dormiva fu svegliato bruscamente.E' il caso dei due amici.
C-cos'è stato,Gellert?” balbettò Albus.
S-siamo riemersi,s-siamo quasi arrivati!” balbettò a sua volta Gellert.
I postumi dell'ubriacatura della sera precedente si facevano sentire ma ai due ragazzi non importava.Iniziava la loro ricerca!
Concluse le operazioni di sbarco,i due passarono l'ora seguente a cercare una sistemazione per la notte.
Bergen era fredda e un cielo scuro,opprimente,accolse minacciosamente Albus.

Si comincia,Albus!Te ne rendi conto?Stiamo per dare il via ad un nuovo ordine mondiale!” esclamò un agitatissimo Gellert.
Tocca a noi adesso” disse in un sussurro Albus.
Si sentiva in colpa.




Nota dell'autore:
Mi scuso con i miei lettori che hanno scelto di seguire la storia fino al suo epilogo.Purtroppo l'estate priva tutti del senso del tempo.Spero di essermi fatto perdonare con qeusto capitolo che come gli altri è via via più lungo.Spero davvero che abbiate apprezzato questo fantomatico inzio del viaggio!

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Capitolo 7
*** Notizie dal fronte ***


VII-Notizie dal fronte

 

Signor Preside,è atteso in Sala Comune” esordì Gazza entrando nell'ufficio di McPaper.
Dammi un attimo e scendo” fu la secca risposta del preside.
Fu una terribile separazione quella del preside dall'intrigante libro ma i suoi doveri di preside dovevano essere assolti.
Si trascinò malvolentieri in Sala Comune dove incontrò con aria stanca gli ospiti d'onore del torneo che avrebbero alloggiato ad Hogwarts:le Holyhead Arpies al gran completo!La cara zietta aveva fatto pressioni affinché lei e le compagne andassero a vedere la nipote trionfare sulla scopa.
Dopo un conciso colloquio con loro, il preside rivolse la sua attenzione all'allestimento dei padiglioni delle varie case fuori lo stadio.Fu un lavoro faticoso ma al termine dei lavori i colori e gli stemmi delle casate troneggiavano sugli enormi tendoni,come per intimorire gli avversari.
McPaper si ritirò verso sera nel suo ufficio sfinito dalle chiacchiere e i lavori per un evento ovviamente reso famoso dalla buona stella del protagonista della sua lettura.
Aprì il libro.


Siamo arrivati da due giorni e hai sempre la stessa espressione triste stampata sul volto.Stai forse male per tuo fratello?” fu la domanda tacitamente retorica di Grindelwald.
Ho paura che Aberforth non riesca a gestire Ariana da solo.” rispose Silente.In realtà il suo era un brutto presentimento,infondato ma pur sempre un brutto presentimento:Aberforth accudiva la sorella con assiduità dalla morte della madre,mentre lui diventava l'astro nascente del Ministero.
Sta tranquillo!Abbiamo visto entrambi che è un tipo duro e che sa gestire la situazione,figurati una bambina...” Gellert non finì la frase per non dire “pazza”.
Forse hai ragione,Gellert.Concentriamoci sui Doni.” concluse Albus.
Così mi piaci!Determinato!” iniziò quello “Oggi ho fatto una visita ad un mio conoscente,un fabbricante di bacchette che ha la sua bottega in centro.Mi ha riferito delle voci che corrono di recente a Oslo.Voci di cui ,purtroppo,non ero a conoscenza ,altrimenti te ne avrei parlato subito.
Si racconta che un mago inglese,un tal Rufus Grint, sia sbarcato a Oslo qualche mese fa e che vantasse di avere la bacchetta più potente di tutte.Conosciamo bene la procedura.Pochi giorni dopo il suo arrivo è stato trovato morto,sgozzato,nella locanda in cui aveva affittato una camera.Che ne dici di fargli una visita?” concluse Gellert con il solito ardente bagliore nello sguardo.

Mmm” riflettè un attimo Albus “sulla scopa ci mettiamo poco meno di tre ore a velocità massima per arrivare.Possiamo permetterci una deviazione allora!”
Un'entusiasta,come sempre, Grindelwald preparò tutto l'occorrente per la visita a Oslo e lo ficcò in un borsello stregato.

E' tutto pronto!E' un vero peccato non poterci Smaterializzare,non ho mai visitato Oslo e non saprei quindi come portarci lì.” ammise corrucciato il norvegese.
Albus non rispose,era ormai abituato ai monologhi del norreno.
Ed eccoli in pochi attimi schizzare fuori la finestra alla volta della città più meridionale della Norvegia.
Fecero alcune soste per sgranchirsi e bere qualcosa.Entrambi però sapevano che non potevano permettersi distrazioni e ripresero il viaggio in tutta fretta.
Sul far della sera furono a Oslo che li accolse con il solito cielo nuvoloso che avevano trovato a Bergen.
Scesero nella zona del porto per cercare la locanda dove si era fermato quel Rufus.
Non fu facile.
Incapparono in ogni sorta di stamberga,bisca e bordello dal nome strampalato.Tempo perso.
Quando ormai era notte fonda e frequentare la zona del porto era diventato pericoloso, incrociarono una modesta locanda.L'insegna colorata recitava “La Freccia Dentata”.
Entrarono e furono immediatamente assaliti da un forte odore di alcol e dalle grida sguaiate di fanciulle poco raccomandabili.
Non ci volle molto per scoprire di essere giunti nel posto giusto.

Quel ciarlatano!Diceva di avere la bacchetta più forte di tutte!Invece un venditore di stecche mi ha fatto capire che era solo un falso e se l'è portata!E dire che io,io l'avevo ucciso quel bugiardo!E non ne ho ricavato nient...” un sonoro Slam! seguì allo svenimento per il troppo alcol di quel marinaio.
Albus e Gellert si guardarono indignati per la parlata barbarica di quello ma decisero di farlo rinvenire per sapere come era fatta e chi gli aveva portato via quella bacchetta.
Ci volle molto impegno e sforzo magico da parte di entrambi per far rinvenire quella botte piena di vino fino all'orlo!Infine quello riuscì a mettere insieme delle parole di senso compiuto.

E-era di Hic! sambuco!Di media Hic! grandezza e molto leggera.Quel Hic! venditore, Gregorovich,mi disse che quella bacchetta non aveva Hic! particolari poteri e l'ho venduta per trenta galeoni!Hic!”
I due amici si ritennero soddisfatti e se ne andarono.
Ora avevano una pista che gli avrebbe permesso di dare una svolta alla loro ricerca!Chi non conosceva Gregorovich!Quel bulgaro era il secondo miglior produttore di bacchette del Mare del Nord!
Ripensando a quanto fosse strabiliante quella scoperta,i due amici caddero sfiniti sui rispettivi giacigli quando la luna era ormai la signora del cielo.

McPaper alzò lo sguardo sulla finestra,sempre più scura.Dovevano essere le dieci a giudicare dal silenzio dei corridoi:la norma obbligava gli studenti a rientrare subito dopo cena.Quella era l'ora degli amanti,dei ragazzi che hanno un segreto o dei bonaccioni disposti a seguire i primi due.
Si,era quella l'ora perfetta durante la quale quel fantastico trio,i piccoli e poi adolescenti Granger,Weasley e Potter uscivano dalle camere per le loro macchinazioni.Almeno questo era quello che riferivano i ritratti e i fantasmi che popolavano Hogwarts.
Abbassò lo sguardo sul libro.

Verso le undici del mattino i due amici furono svegliati da un grattare sulla finestra.Qualcosa o qualcuno voleva entrare.
Gellert si alzò per primo e aprì la finestra:era un gufo che stringeva tra gli artigli una busta a nome di Albus.Questi,incuriosito,l'aprì subito:era una lettera di Aberforth.

Caro Albus,
mi spiace molto per essere stato così duro con te ma gli eventi e le tragedie che hanno investito la nostra famiglia non ci rendono due comuni fratelli e dobbiamo agire di conseguenza.
So che adesso questa lettera distruggerà tutte le tue aspettative per il tuo fantastico viaggio ma ho bisogno del tuo aiuto e quindi DEVI tornare alla vita reale.Proprio ieri Ariana ha avuto una delle sue crisi mentre provava a fare magie e incredibilmente gli incantesimi che evoca sono di straordinaria potenza.Io non sono riuscito a fermarla e ora ,due case più avanti,sorge un cumulo di macerie incenerite.Io non ho la minima idea di come abbia fatto ma senza la tua bravura,e mi duole ammetterlo,Ariana rischia di fare del male a se stessa e agli altri.
Aberforth

Cattive notizie,ti è spuntata la solita ruga sulla fronte” disse sommessamente Gellert.
Albus si stupì della velocità con la quale Gellert aveva imparato quasi tutto di lui e di come aveva subito capito cosa gli frullasse in testa.

Devo tornare,Ariana ha combinato un pasticcio” spiegò Albus.
E' la tua famiglia e forse è meglio così.Io rincorrerò i nostri sogni e lavorerò il doppio.Ti scriverò per informarti dei progressi della ricerca e ti prometto che la prima cosa che faremo nel nostro mondo sarà curare tua sorella.” concesse Grindelwald.
Si salutarono con un abbraccio, come due fratelli destinati a due guerre diverse.




Nota dell'autore:Ancora una volta chiedo ai pochi lettori a me fedeli perdono per la mia assenza.Ho avuto,diciamo,il blocco dello scrittore!Ma adesso torno in pista con una capitolo che spero vi abbia sorpreso o,in certe parti,divertito.Ma per rendermi sicuro di ciò basta solo che recensite!

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