impresso nel cuore e nella mente ...

di emabel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 capitolo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** 1 capitolo ***


sono passati 4 anni da quando mi hai abbandonata...
sono cambiate tante cose in questi anni,io sono cambiata...
non sono più la ragazzina che hai conosciuto al liceo...
timida...ingenua...goffa...
forse sono ancora un po goffa ma ci sto lavorando.

 
-1 capitolo- Un venerdì diverso-
-"Mammaaaa!!!!!mammaaaa!"
-"Dai piccola non piangere su amore del nonno lo sai che sei bellissima!e si amore!!"ecco che mio padre iniziava di nuovo a fare quella vocina strana che si fa con i bambini.
-“Amore di mamma…perché piangi? Su vieni qui con me…”
-“Ho pelso bubu….”
-“no amore ora lo ritroviamo ,però non  devi piangere se no bubu poi e triste…” dopo aver tranquillizzato mia figlia e aver ritovato bubu (il suo inseparabile orsetto per andae a dormire ) ho lasciato tutto in mano di mio padre anche se a malincuore e sono uscita con Jane una ragazza che a primo anno di università….è una bellissima ragazza bionda con gli occhi neri appassionata per la vita notturna e lo shoppingh è sempre molto attiva e allegra mi ricorda tanto la mia sorellina/migliore amica che non vedo più da 3 anni. Oggi Jane mi ha estorto un’uscita serale , dice che sono troppo seria e che ho 20 anni e nn posso stare sempre chiusa in casa …ma quando si ha una figlia e delle responsabilità …si….una volta entrata in macchina la saluto e l’ammiro… ha un piccolo vestitino color oro con scarpe, borsetta ,trucco tutto abbinato …io invece…sono stata “costretta” a mettermi un vestito color pesca per fortuna piu lungo del suo e delle delle ballerine al posto di un tacco 15cm come voleva lei.

-“ciao Jane!”
-“ciao bells come stà la piccola??”
-“Bene…ha fatto un po’ di capricci prima di uscire però poi si è tranquillizzata…dove mi porti??”
-“nn te lo dico è una sorpresa…”
Poco dopo eravamo d’avanti al Muse un locale molto bello.Dentro al locale c’è molta confusione io nn amo molto questi passatempi, preferisco un bel cartone animato con mia figlia o leggerle una bella favola.
-“Dai andiamo lasciati andare !”
-“ok…pero nn voglio restare tanto”
-“ok..pero…devi prima divertirti!!!”
Passammo la serata tra un ballo e un drink .aveva ragione jane mi sto divertendo parecchio mi ci voleva una serata cosi….ma nn glielo dirò mai …metre ballavo mi è sembrato di vedere ancune persone che nn dovrebbero essre qui …mi sa che ha esagerato con i drink…nn possono essere Rose e Emmet,Alice e Jasper…poi guardo meglio e si sono loro …vorrei andare li e salutarli mi sono mancati tanto però se sene sono andati senza salutare forse nn contavo molto per loro.
-“Jane …Jane dobbiamo andare…” gli dico frettolosamente.
-“no…dai un altro po” mi chiede implorando
-no …ora nn sto bene “
Dopo questa frase ,capisce che c’è qualcosa che non và e senza ribattere usciamo dal locale per tornare a casa.Ho bisogno di tranquillizzarmi  e per far cio devo riabbracciare le mia piccolina .
-“Jane..scusa se ti ho rovinato la serata …ma ho visto nel locale delle persone che nn volevo rincontrare..”
-“e tu reagisci così perche c’erano delle persone che nn vedivi da tanto e nn volevi rincontrare?”
-“nn sono semplici amici…con loro nn mi vedo da 4 anni con precisione… erano i Callen”dico velocemente  e la vsdo sbarrare gli occhi lei sa tutto…sa chi sono  e il legame che ci unisce .Dopo essere arrivata a casa spogliata sono andata nella stanzetta di Lizzi ed era li tranquilla nel suo lettino che dormiva..lei è la mia salvezza .Mentre la osservo mi appoggio sulla sedia a dondolo con un plaid e cado tra  le bracia di morfeo.

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


-2 capitolo – shoppingh e paure I –
[Pov bella]
Oggi  è sabato e io non devo andare all’università, Lizzi non và all’asilo, Charlie è già a lavoro e  Jane è di sotto ad aspettarci,quindi con una bella giornata come oggi cosa si potrebbe mai  fare ??io mi chiedo …. meno male che c’è Jane  con le sue inlluminazioni e per mia sfortuna si è trovata un’alleata a cui non so dire di no. Quindi in conclusione si và al centro commerciare e alla sola parola  shopping gli si inlluminano gli occhi. Dopo aver preparato Lizzi e la colazione usciamo. Arrivati al centro commerciale iniziamo ad entrare ed a d uscire da tutti i negozi di scarpe ,vestiti, intimo, e sempre con un mucchi di buste ,alcune volte penso che se mi vedesse alice sarebbe orgogliosa di queste mie giornate di shopping. Dopo circa tre ore noto che la piccola si è addormentata nel passeggino, e decidiamo di fermarci un po’ al ad un bar per un caffè visto che non ho dormito molto. Siamo rimaste li a parlare per circa una mezz’oretta poi abbiamo iniziato di nuovo il giro per i negozi .Mentre stavo provando alcuni vestiti, Lizzi si è svegliata e Jane ne ha approfittato per  farle delle foto con dei vestiti strambi o da grandi che la fanno  sembrare buffissima. Uscite dall’ennesimo negozio Jane vuole trascinare la bambina  in un altro negozio di vestiti … ma vedo che la piccola si aggrappa alle mie gambe e inizia a piagnucolare
 –“nooo  sia nooo  bastaaaa!!”povera non sopporta più neanche lei la zia … durante questo piccolo quadretto  mi accorgo che è ora di pranzo quindi andiamo al ristorante-pizzeria  del centro commerciale per mangiare qualcosa. Dopo  aver pranzato passiamo vicino un area giochi e decidiamo di fermarci così da far giocare un po’  Lizzi la vedo salire e scendere dallo scivolo saltare sul tappeto rotolarsi …. si sta divertendo tantissimo ha anche fatto nuove amicizie e hanno  iniziato a rincorrersi quando ad un ceto punto vedo gli altri bambini continuare a correre ma dietro non c’è più Lizzi. E l’agitazione mi assale …..
[pov Alice]
Sto girovagando con i miei due  fratelloni ,il mio fidanzato e mia cognata per il centro commerciale di Siattol. Ci siamo ritrasferiti da Los Angeles a Forks. Finalmente siamo ritornati a casa dopo tanto tempo  sono passati 4 anni da quando ci siamo trasferiti perché papà era stato trasferito a LA e per fortuna è riuscito ad riavere il trasferimento a forks dove abbiamo tutti i nostri amici mi sono mancati così tanto. Chi mi è mancata di più è la mia migliore amica/sorellina /quasi cognata Bella . Quasi cognata perche dopo aver saputo che ci dovevamo trasferire Bella ed Edward litigarono e si lasciarono e da all’ora abbiamo perso i contatti . Mentre  sono persa nei miei pensieri  vedo un piccola bambina per il corridoio del centro commerciale smarrita e piange chiamando la mamma sicuramente si sarà persa e avrà 2 o forse 3 anni.
-“ Ciao piccola … come ti chiami?? Perche piangi??”
-“  …. Voio …. Voio la mamma …. Mamma…”
-“Se mi dici come ti chiami possiamo  cercarla in  sieme… però mi devi promettere di non piangere … ok?”
-“..ok … mi chiamo Lissi …. Mi polti da mamma vero??”
- “si … andiamo subito a cercarla …” la bambina ha un bellissimo visino e due occhioni  marroni e con un colore  di capelli particolare castano d’orato con dei riflessi sul rosso. Mentre io interagivo con la bambina mi si sono avvicinati anche gli altri .
-“ Jasper tesoro io mi allontano unn attimo per cercare la mamma di questa bambina  che si è persa … arrivo subito…”
-“ no aspetta veniamo anche noi …. Ciao piccola ci sai descrivere com’è la tua mamma ?? cosi possiamo aiutarvi anche noi ” disse indicando anche gli altri dietro di lui.
-“ … mm … è bella ….”
-“ ok … però ci sai dire che colore di capelli ha?? Come è vestita?”
-“ Ti … allora … malloni  lunghi pelò non ricordo com’è vetita  ne ha cambiati tanti oggi …” ha questa affermazione mi viene da ridere sicuramente si riferisce ai vestiti che si è provata oggi.
-“ ok ragazzi mettiamoci all’opera ….”esclama Emmet .
[pov bella]
Sono entrata nel pallone come si fa a perdere una bambina …. come ho fatto a perdere mia figlia ….. no …..no …. non è possibile …
-“Jane aiuto la bambina non la trovo …. la bambina …. aiuto ”sono disperata
-“ ok ora la troviamo però tu calmati ….. ora la troviamo ….”
Mentre in preda alla disperazione giravo per i corridoi alla ricerca di Lizzi sentì una risata famigliare di una bambina doveva essere lei … ma quando mi girai per controllare rimasi di sasso.
-“ Jane … Jane vieni …”
-“che c’è ? ”
-“ho trovato la bambina …”
-“ oh meno male e dov’è ?”
-“ Li ….”dissi indicando i Callen
-“Ok allora andiamo a riprenderla …”
-“  no non posso ….” La vidi confusa “loro.. bhe  si sono ... sono … i Callen … per favore vai tu a prendere Lizzi no n voglio che scoprino che è mia figlia non voglio dover dare spiegazioni …”
.”ok … ora vengo …” segui Jane con lo sguardo .
[pov Alice ]
La bambina era tra le braccia di Emmet che per farla ridere la stava strapazzando.
-“Dai Emmet basta falla calmare un po …”
-“ok” mentre parlavo vidi una ragazza bionda avvicinarsi … la madre non poteva essere visto che era bionda
-“ Sia … sia Jane …”disse la bambina agitandosi da sopra le spalle di Emmet
-“ Elisabeth Renèesmed Marie … quante volte ti abbiamo detto io e la mamma di non allontanarti? “ disse con tono arrabbiato verso la bambina poi si rivolse a noi porgendo una mano
”… comunque salve sono Jane la zia di questa peste …  grazie per aver aiutato e controllato Lizzi ” poi si rivolse di nuovo alla bambina con un tono e uno sguardo più dolce visto che aveva fatto gli occhietti lucidi
“ Vieni qui amore … ci hai fatte spaventare tantissimo a me e alla mamma sai per poco non gli veniva una crisi isterica  quando non ti ha più visto “ gli disse facendola ridere
 “ ora però calmati non è successo niente … ma promettimi di non farlo più …. non penso di poterlo sopportare unito alle crisi della mamma.. ok?” la bambina annui  e la strinse forte  che tenera . visto che aveva finito di parlare con la piccola mi avvicinai io.
-“ non si preoccupi è stato un piacere aiutarla … io mi chiamo Alice lui e il mio ragazzo  Jasper  loro sono i  miei fratelli Emmet con la fidanzata Rose ed Edward ” non so il perche ma appena nominai Edward  sembrava come se lo volesse uccidere con lo sguardo però forse è stata solo una mia impressione.
Ci salutammo e poi decidemmo di tornare a casa .
[Pov bella ]
Dopo aver riabbracciato mia figlia  decidemmo che era ora di tornare a casa ne avevo già abbastanza . Tornate a casa dopo aver fatto cenare  Lizzi messo il pigiamino e messa a letto , mi sistemai sopra la sedia a dondolo  e feci il reso conto della giornata : allora siamo andate a far shopping , lizzi si è persa , ha conosciuto i Callen per poco non mi è venuto un infarto e sono stanca morta. Una volta controllato la bambina mi fedi un doccia calda rilassante e andai a dormire.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


CAPITOLO 3 –decisioni-
I raggi del sole entrarono  dalle fessure delle  tende … mi alzai e andai a farmi una doccia poi una volta vestita scesi a preparare  la colazione … in più oggi Charlie non lavorava e dovevo aggiornarlo sugli avvenimenti avvenuti il giorno prima quindi mi conveniva preparare la sua  colazione preferita  molto abbondante pankekes il caffè e altra roba …
-“Buongiorno Bells …”
-“ ‘giorno papà …”
-“ … mum … quanta roba buona ….  Bells c’è qualcosa che mi devi dire? “ eccolo che partiva in versione poliziotto “Che cosa hai combinato questa volta? ”guardai male mio padre
-“  … uffa … devo per forza combina qualcosa per coccolare il mio papino? ”
-“ dire proprio di si visto che l’ultima volta che hai fatto tutte queste smancerie e ti sei alzata prima per prepararmi la mia colazione preferita è stato quasi 4 anni fa e se non mi sbaglio era per addolcirmi e dirmi che eri in cinta …” questo era vero però io gli volevo bene ma cosi mi stava ferendo … forse accortosi della mia espressione  si riscosse subito “ … scusami Bells non volevo ferirti però è strano il tuo comportamento quindi dimmi che cos’è successo se posso aiutarti ….” Vedere la sua espressione mi fece intenerire  quindi mi avvicinai lo abbracciai
-“ … va bene … ieri sono andata al centro commerciale con Jane …” e gli raccontai di tutta la mattinata delle spese fatte del momento di terrore dopo che non trovavo più Lizzi e di quando l’abbiamo ritrovata “… in conclusione c’erano un gruppo di ragazzi che l’hanno aiutata ed erano i Cullen … loro stavano giocando con lizzi ho mandato Jane a prenderla non avevo la forza di rincontrarli loro  però non mi hanno vista “vidi Charlie sgranare gli occhi e andare il caffè di traverso  dopo un po’   di minuti si riprese
-“ quindi hanno visto Lizzi ma non sanno che è figlia tua …” lo vidi riflettere “… ok … e hai intenzione di dirgli la verità visto  che è tornato? “
-“ no  … no … lui mi ha lasciato quel giorno dopo la lite non si è fatto più risentire non ha cercato di contattarmi quindi lui non mi amava e non voglio che si senta obbligato di dover stare con me solo perché abbiamo una figlia  e se lui volesse portarmela via per vendicarsi?? No non posso permetterlo ”
-“ pero potreste anche comportarvi da persone civili adulte ...  non stare insieme ma comunque dare una figura paterna alla piccola … e fa decidere a lui almeno questa volta se deve stare con te perche non ti ama oppure per la piccola … ok??  ” io annui … mio padre aveva ragione  forse quella era la strada migliore … e potevo dire in futuro almeno che ci avevo provato. La giornata trascorse tranquillamente ,portai lizzi sulla spiaggia di La push  , ci divertimmo tantissimo e ci raggiunse anche Jane e con lei andammo in gelateria. La sera dopo aver cenato e messo a letto Lizzi cantandogli una ninna nanna una volta addormentata andai in cucina con il walki-tolki sistemai la cucina e una volta finito andai da Charlie in salotto.
-“ Papà posso farti una domanda?”
-“certo Bells dimmi pure …”
-“ Devo mettermi in contatto con i Cullen … perche ho deciso di dirgli la verità di affrontare Edward … però non so come contattarlo … ”
-“per quanto riguarda contattarli Carlais è sempre in ospedale e in più ha il suo numero per quanto riguarda gli altri abitano sempre nella villetta non l’hanno mai venduta … sai quando Carlais  è passato dalla centrale insieme ad Esmed un paio di giorni fa mi hanno chiesto di te sai gli sei mancata quindi se vuoi posso avvertire io che li vai a trovare e  tu vai direttamente li ”
-“aspetta … quindi  tu sapevi già che erano tornati …” non rispose” papà rispondi da quando lo sapevi??”
-“da un paio di giorni …”disse colpevole
-“e non ti è venuto in mente di avvisarmi di potermi preparare ad un probabile scontro come è successo??”
-“scusa hai ragione … ti dovevo avvisare ”mi disse facendo gli occhi da cucciolo colpevole
-“ dai non fa niente il danno è fatto ormai quindi non sentirti in colpa “gli diedi un bacio sulla guancia gli augurai buona notte ed in fine andai a dormire .
Il mattino seguente preparai la colazione, svegliai lizzi, la portai all’asilo,  passai dalla centrale per ricordargli di avvisare Esmed o Carlais che sarei passata a trovarli nel pomeriggio e andai al lavoro nel negozio dei Newton . A  metà mattina mi venne a trovare Jacob con un caffè e un pasticciotto al cioccolato il mio preferito .
-“ciao Jacob … come va?? Fatto nuove conquiste ieri?”
-“ciao … tutto bene … e no nessuna nuova conquista oggi per che ora passi a prendere Lizzi da casa?”
-“penso che faro un po’ più tardi del solito … devo fare delle commissioni prima non ci sono problemi per te vero?”
-“no tranquilla in più ci sarà anche Emily con i bambini quindi puoi stare sicura“
-“grazie “
-“allora a più tardi “
-“a più tardi ”
La giornata passo velocemente dopo finito il turno andai a casa per mandare giù un boccone e dopo una doccia rilassante mi rimisi in macchina destinazione casa Cullen . arrivati davanti alla villa mi sentì male con il cuore in gola ,forse stavo sbagliando?ma continuavano a ronzare le parole di mio padre in testa …. Quindi scesi dalla macchina e arrivai vicino alla porta poi presi un bel respiro e suonai.
 
 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Capitolo 4 -sorpresa -
Dopo aver suonato senti dei passi come se stessero correndo , si sentivano i rumori dei tacchi quindi di sicuro una sarebbe stata Esmed l’altra poteva essere o Alice oppure Rose ma riconobbi la voce della mia migliore amica quindi c’ era Alice  con Esmed . Quando aprirono la porta sui loro visi vi era stupore e gioia mi erano mancate tantissimo e riuscì a bisbigliare un flebile “­ciao” ,  Alice mi guardava sotto schok poi mi corse in contro abbracciandomi  dicendo
Sò che è molto corto ma postero una il prima possibile 
Volevo aggiungre immagini e canzoni durante la storia ma non ci riesco qualcuno puo dirmi come si fà? 
grazie a chi legge e segue la mia storia
un bacio Emabel -“mi sei mancata ….. mi sei mancata …. Mi sei mancata … “ aveva le lacrime agli occhi non era cambiata per niente sempre il solito folletto pazzo.
Subito dopo Esmed mi fece entrare e mi abbraccio anche lei … non era cambiata sempre dolce e amorevole
-” vieni cara entra ci sei mancata tanto …. Quanto sei cresciuta … fatti abbracciare … non sapevo saresti passata …”
-“come non ti hanno avvisato??”
-“ chi mi doveva avvisare cara?”
-“mio padre o Carlais … avevo chiesto a mio padre di avvisare o te o Carlais …”
-“o forse ha avvisato Carlais e lui non ha avvisato me … però non ti preoccupare la tua è una bella sorpresa che mi fa piacere … che cosa hai fatto cara in questi anni?” ecco bella domanda …
-“ sai vorrei aspettare che ci siano tutti in modo tale da farlo sapere a tutti nello stesso momento … ti dispiace se parliamo d’altro nel frattempo che aspettiamo gli altri ? poi vi racconterò tutto..”
-”ok cara …”
Continuammo a parlare del più e del meno per una mezzoretta mi raccontarono che università avevano scelto come procedeva il lavoro di Esmed che stava ristrutturando una casa nei paraggi,quando sentì la porta aprirsi iniziai ad avere paura delle loro reazioni una volta detta la verità … ma quella che mi preoccupava maggiormente in quel momento era quella di Edward. Io rimasi in soggiorno mentre Esmed andò incontro al marito .Dopo i vari saluti Esmed disse:
-“Potevi anche avvertire che avremo avuto ospiti mi è quasi venuto un infarto”
-“Hei mammina addirittura chi è il presidente Obama con consorte?”
 il solito Emmet … non cambierà mai …. E subito dopo sbucarono la testa di Emmet e Carlais dalla porta
-“no …  Emmy-poo non sono Obama spero di non averti deluso lo stesso “
Emmet sgranò gli occhi e mi venne incontro …..
­-“Belllliiiiiinaaaa ciao…. Come ti va la vita “disse mentre mi stritolava in uno dei suoi abbracci una volta appoggiati i piedi per terra salutai tutti uno ad uno tra cui Carlais che si scusava con la moglie per il fatto che si era dimenticato di avvisare …. Erano tutti contenti della mia visita tranne uno forse visto che era rimasto sulla porta e non  osava avvicinarsi. Ed era proprio con lui che bisognava risolvere in primis .
 
Sò che è molto corto ma postero una il prima possibile 
Volevo aggiungre immagini e canzoni durante la storia ma non ci riesco qualcuno puo dirmi come si fà? 
grazie a chi legge e segue la mia storia
un bacio Emabel  

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Capitolo 5  - confessioni-
-“Prima di parlare con tutti avrei bisogno di parlare due minuti con Edward da soli …”e tutti non si stupirono della mia richiesta poi mi rivolsi a lui
“dobbiamo parlare sempre se sei d’accordo”
E come risposta ricevetti un semplice “ok”  non volevo sganciare una bomba come la mia d’avanti a tutti volevo prima fargli
metabolizzare la notizia e in seguito informare gli altri … l’unica che ebbe da ridire fu alice con la sua esuberanza
-“ma ci avevi detto che appena arrivavano gli altri … avresti …” ma la interruppi
- e lo faro ha bisogno di parlare prima con … con  Edward …  non ti preoccupare … ok??“e lei annui
Tutti si spostarono dal salotto nella cucina per lasciarci un po’ di privacy . Rimanemmo un po’ a fissarci in silenzio io mi sentivo in difficoltà in imbarazzo
dopo tutto questo tempo mi faceva ancora questo effetto. Poi presi coraggio e inizia … come si dice via il dente e via il dolore …
-“Allora … da dove inizio …” ma mi interruppe
-“ aspetta bella …” io mio soprannome detto da lui  sembrava diverso più bello …
”non so cosa tu mi debba dire però ,ho anche io da dirti delle cose da dirti e vorrei iniziare prima io se per te va bene “ io annui semplicemente
probabilmente se avessi iniziato io a parlare non sarei mai riuscita a capire cosa mi deve dire  perche sarebbe rimasto shoccato                                                                                   “allora …” io continuavo ad osservarlo era nervoso e si notava da come torturava i suoi capelli con le mani “… quando sono andato via dopo la
nostra discussione prima che partissi ti oh detto una grande cazzata … e tu ci hai creduto subito senza …” non continuò la frase e si sedette sul
divano con la testa tra le mani … quella shoccata ora ero io … cioè lui … mi … mi aveva detto una bugia mi aveva mentito la nostra ultima conversazione
era tutta una bugia per cosa poi … ma non feci in tempo a chiedere che iniziò di nuovo a parlare                                                                                                                                                                                 “… io … sapevo …. che avremo sofferto ad avere una relazione a distanza … sapevo che ti avrei fatta   soffrire … che non ero abbastanza per te …
che tu meritavi di più e che meriti tuttora e speravo che concludendo tutto tu ti saresti rifatta una vita e saresti andata avanti …”non poteva essere che aveva rovinato tutto per cosa per delle  sue insicurezze ? io avevo fatto vivere mia figlia nostra figlia per  tre anni senza un padre per delle sue insicurezze ? ma io ora mi alzo dal divano e lo strangolo come si era permesso?mi veniva da piangere avevo gli occhi lucidi …. Ma cercai di riacquistare un po’ di razionalità
-“  Cioè … tu mi hai detto una bugia mi hai detto che non mi amavi che era finita anche se non  era vero … perché hai avuto un lampo di genio dove ti sei
accorto che sarebbe stato difficile portare avanti il nostro rapporto e che io meritavo di meglio di te … e quindi hai preso tu questo decisione anche al posto mio … ma tu sapevi cosa era meglio per me quando hai fatto tutto questo macello dov’era quel unico neurone che di solito avete voi maschi al posto del cervello che vi fa ragionare ? ”mi stavo arrabbiando seriamente e senza volere continuavo ad alzare sempre più il tono di voce
“ … ma io dico come ti sei permesso … hai  creato un enorme casino per niente … e io che … che mi facevo tanti problemi  e mi stavo preoccupando per come fare a darti una notizia che può essere positiva e negativa … e può sconvolgerti la vita … ” continuavo ad agitarmi , e il suo fiso si incupiva sempre più non sapevo più cosa dire e mentre gli inveivo contro  sgancia la bomba senza preoccuparmi più di niente e nessuno solo di me stessa e di mia figlia
“ tu ... TU TI SEI PERSO I PRIMI ANNI DI VITA DI TUA FIGLIA MA SEI SCEMO? I momenti più belli e tutto per una bugia …”gli dissi tutto con rabbia poi mi calmai e dissi le ultime parole a bassa vo con sconforto e alcune piccole lacrime erano sfuggite e diventavano sempre maggiori finche non scoppiai in un pianto di sfogo che non finiva più .Gli avevo detto tutto o per lo meno la parte più importante e nel peggiore dei modi .Lui era rimasto paralizzato con la bocca aperta  … e mi sembro che gli si fossero illuminati anche gli occhi a quella notizia  ma di sicuro mi avevano sentito in cucina  perche per come gli avevo gridato contro mi avrebbero sentito anche nell’altro continente.

[ intanto in cucina- pov Esmed ]
Ci aveva chiesto di parlare prima da sola con Edward era più che normale avevano molto da chiarire quei due. Una volta chiusi in cucina mi misi a preparare qualcosa per passare il tempo e se la memoria non mi ingannava a Bella piacevano molto le mie torte quindi decisi di prepararne una . Mentre stavo prendendo le cose che mi servivano vidi Alice aprire un po’ la porta per origliare io la sgridai come fece anche Carlais e Jasper ma con lei non potevi averla vinta quindi dopo un po’ ci arrendemmo .Dopo poco iniziammo a sentire bella che alzava il tono della voce
-“  Cioè … tu mi hai detto una bugia mi hai detto che non mi amavi che era finita anche se non  era vero … perché hai avuto un lampo di genio dove ti sei accorto che sarebbe stato difficile portare avanti il nostro rapporto e che io meritavo di meglio di te … e quindi hai preso tu questo decisione anche al posto mio … ma tu sapevi cosa era meglio per me quando hai fatto tutto questo macello dov’era quel unico neurone che di solito avete voi maschi al posto del cervello che vi fa ragionare ? ”                                                                   cosa aveva fatto Edward?mi sa che aveva pienamente ragione quella povera ragazza … intanto tutti erano stati attirati dalla voce  di Bella                                                                                                                                          -“ … ma io dico come ti sei permesso …  hai  creato un enorme casino per niente … e io che … che mi facevo tanti problemi  e mi stavo preoccupando per come fare a darti una notizia che può essere positiva e negativa … e può sconvolgerti la vita … ”
Chi sa cosa aveva dovuto passare bella dopo che noi siamo andati  via  e vero avevo visto Edward  che si era rinchiuso in una sorta di guscio ma lo aveva voluto lui ma il pezzo forte doveva ancora arrivare qual’era questa notizia che doveva dirgli??
-“ tu ... TU TI SEI PERSO I PRIMI ANNI DI VITA DI TUA FIGLIA MA SEI SCEMO? I momenti più belli e tutto per una bugia …”
A quelle parole” TUA FIGLIA” poco mancava e mi sentivo male  ecco cosa doveva dirgli di importante e chi se lo aspettava …. Quindi se era figli di sua io ero la nonna  guardai  Carlais poi tutti gli altri in quella stanza erano stupiti di quella rivelazione poi Alice e Rose iniziarono ad abbracciarsi e canticchiare”siamo zie siamo zie “ mentre io abbracciai Carlai e iniziai a pianger mi ero commosso ed emozionata avrei avuto una nipotina da coccolare e viziare a cui insegnare a fare i dolci a cui leggere le favole …e per colpa di quel testone di mio figlio ci eravamo persi i momenti più belli probabilmente come la gravidanza il parto i sui primi passi le sue prime parole  bisognava recuperare il tempo perduto chi sà a chi assomiglia e cosa molto importante come si chiama…

[in salotto pov bella]
Dopo un po’ sembro riprendersi io in tanto mi ero calmata e mi ero ricomposta .
-“ c-come mia fi-figlia ?”balbettava sembrava emozionato a dire quelle parole oltre che shoccato
-“si tua figlia “
-“ma come può ….” Ma era veramente scemo o  cosa ma subito continuai io
-“non so prova a pensare …  vuoi che ti faccia un disegnino?”
-“si … no … cioè … volevo dire quando …”
-“dopo la discussione dopo che sei andato via con la tua famiglia sono caduta in una forte depressione non mangiamo più mi ero chiusa in me sessa  ero debole e dopo un po’  iniziai a sentirmi male a vomitare di frequente e io davo la colpa a qualche malattia o al mio stato di catatonia in cui ero finita .  Un pomeriggio dopo un paio di mesi venne a casa Angela per vedere come stavo  in più con la scusa dei compiti cercava di farmi compagnia  e di vedere se cerano miglioramenti e nel parlare aprì la mia agenda mi accorsi del ritardo lei andò subito a comprare un  test  e alla fine ne compro 5  e tutti avevano lo stesso risultato
Positivo
 positivo
positivo
positivo
positivo
il passo successivo la scoperta fu dirglielo a Charlie … non fu facile gli raccontai tutto e anche del fatto che non volevo abortire anche se tu non ceri non avrei mai ucciso mia figlia lui comprese e mi disse che mi avrebbe aiutato e che era “contento “se così si può dire di diventare nonno .”
io conclusi così la mia spiegazione lui era ancora imbambolato incredulo e non dava segnali di vita …quindi mi avvicinai a lui per  smuoverlo un po’ e poi parlai
-ora non sono venute qua a raccontarti tutto perchè voglio che ti prendi le tue responsabilità o per rovinarti la vita ma siccome sei tornato non volevo nasconderti niente  visto che ci vedremo spesso in giro e in più  la piccola ha diritto  di conoscere te  e i tuoi quindi se vorrai potrai conoscerla … ora tocca te decidere se vorrai  continuare a ignorare l’esistenza di una figlia oppure conoscerla e vederla crescere … e in entrambi i casi mi aspetto un tuo atteggiamento adulto e civile  e non hai alcun obbligo verso di me non è detto che perché abbiamo una figlia tu  debba avere per forza a che fare con me .”                                                        dopo questa affermazione sembro risvegliarsi
-“all’ora non hai capito niente di quello che ti ho detto all’inizio …. Io non ti ho lasciato perché non ti amavo più era tutta una bugia  … io ti ho amato …. ti amo … e ti amerò per sempre probabilmente … anche se non mi aspettavo questa tua confessione … cioè padre … io sono padre … ho una figlia … non ci posso credere … fa strano … però cavolo mi piace so già che le voglio bene anche se non la conosco e voglio vederla crescere  accompagnarla a scuola fare il papà geloso quando sarà più grande e avrà il fidanzato …”
Avevo aspettato tanto un momento come questo che mi dicesse queste parole per sua figlia gli brillano gli occhi mentre ne parla
” voglio che cresca in una famiglia …. E quindi so che probabilmente tu non ti fiderai più di me però mi piacerebbe recuperare anche con te il tempo perso e recuperare anche il nostro rapporto … perfavore  riproviamoci”Però ho paura , ho paura di soffrire  di dargli la mia fiducia
-“ mi dispiace ma non puoi dopo quasi quattro anni partire cosi in quarta senza delle conseguenze è vero hai perso la mia fiducia e se vorrai recuperarla ci sarà molto lavoro da fare … ora però pensa solo a fare il papà naturalmente la bambina non sa chi sei quindi non pretendere che ti chiami subito papà ti farai prima conoscere e poi gli diremo la verità insieme ok??”
-“ok pero mi sa che è ora di chiamare gli altri dalla cucina …”
-“guarda che secondo me per come ho urlato prima mi avranno di sicuro …”non fini neanche di parlare che mi si fiondarono a dosso Rose Esmed e Alice .
Esmed fu la prima a parlare
-“ooh piccola mia hai dovuto crescere da sola una bambina … tu non sai che enorme gioia mi hai dato prima facendomi visita poi dicendo che ho  una nipotina … quando ce la farai conoscere?”
- “il più presto possibile ve lo giuro anche se …”
-“ anche se …”mi incoraggiarono tutti … mi girai verso Alice Rose Jasper Emmet e Edward
-“… anche se voi ci avete già parlato la conoscete  ” erano rimasti tutti perplessi tranne Alice che dopo un un po’ inizio a capire a cosa mi riferivo
-“si si ma certo eri tu … come non ho fatto ad accorgemene … “ intervenne Rose
-“può  succedere non è una cosa che vai a notare subito in una bambina appena conosciuta”
Emmet come gli altri non riuscivano a collegare le nostre parole e quindi disse
-“ invece di parlare in codice perché non ci fate capire??”
-“testone stiamo parlando della bimba che si era persa al centro commerciale …”
loro mi guardarono e risposero con un “ah” poi Emed mi chiese se avevo una voto e gliela mostrai era una foto recente
dove lei faceva le sue solite smorfie che amore.

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Edward poi mi chiese dove avevo lasciato la bambina e gli dissi che era a casa di amici a giocare.
-“hei Bellinaaa ci hai mostrato la la foto però poi dirci il nome della bambina mi ricordo che era particolare ”
-“ si infatti io la chiamo solo Lizzi e quando mi fa arrabbiare che pronuncio tutto il nome per intero ed è Elisabeth Renèesmed Marie  Swan”
-“ come mai questo nome?” Mi chiese Carlaise
-“ è complesso sono quattro nomi … di persone che hanno rappresentato qualcosa per me … il primo nome è” non finì di parlare che intervenne Edward
-“ di nonna ”
-“ si giusto poi  il secondo e l’unione dei nomi Renee ed Esmed mentre l’ultimo è di mia nonna ”
Esmed si era di nuovo  emozionata  dopo un po’ notando l’orologio capi che era tardissimo mi congedai e andai  a prendere mia figlia.

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