Grandi detective a confronto

di Lady Noah
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I detective in viaggio ***
Capitolo 2: *** Il party del mistero ***
Capitolo 3: *** Strane coincidenze ***
Capitolo 4: *** La casa dei detective ***
Capitolo 5: *** Finalmente Holmes! ***
Capitolo 6: *** L'indizio sulla nave... ***
Capitolo 7: *** Un giocatore inaspettato... ***
Capitolo 8: *** La caverna dei cavalieri. ***
Capitolo 9: *** Il tempio ***



Capitolo 1
*** I detective in viaggio ***


 

                                    Grandi detective a confronto

 

Era notte fonda, mancava poco all’alba,Conan non riusciva a dormire. Pensava a quello che gli era successo, al suo lavoro di detective,all’FBI e a come era diventata complicata la sua vita.

Prima era solo un ragazzo liceale che sognava di diventare un grande detective,adesso invece a causa di una sostanza era diventato un ragazzino di sette anni che si trovava coinvolto in un caso più grande di lui, dove si trovava a dover cercare di mettere alle sbarre,grazie all’aiuto dell’FBI ,gli uomini dell’organizzazione cioè gli uomini che l’avevano fatto rimpicciolire. Mentre pensava a tutte queste cose,i suoi pensieri furono interrotti dalla voce gelida di Ai.

“Ehi grande detective, che ci fai in piedi a quest’ora? Poi rimproveri me perché dici che vado a dormire tardi!”

“Stavo pensando”

“Uao non fai nient’altro dalla mattina alla sera”disse lei in tono acido”Invece di pensare perché non vai a dormire? Dobbiamo svegliarci presto per andare a Okinawa ricordi? C’è l’uscita del gioco finanziato dal dottor Agasa e tuo padre”

“Si,si non c’è bisogno che me lo dici tu. Ah senti Haibara…”

 “Si che c’è?”

“No,niente,niente. Ci vediamo domani mattina”

Ma neanche Ai riuscì a dormire quella notte, perché rimase tutta la notte a osservare Conan. Le piaceva quell’aria pensante da grande detective riflessa al chiarore della luna.

Cercava di capire che cosa stesse pensando, ma a differenza di Conan lei non riusciva a leggere nel cuore delle persone.

Non riusciva a capire se una persona fosse buona o cattiva soltanto guardandola, ma lui si. Conan ci riusciva.

Sarebbe rimasta a guardarlo per ore, non si sarebbe mai stancata di osservare quello sguardo tenero e intelligente che a lei piaceva tanto. La prima volta che si erano conosciuti e Ai aveva detto a Conan che era scappata dall’organizzazione, lui non si fidava di lei. Ma ora che aveva imparato a conoscerla era nata un’intesa particolare tra loro e si fidavano ciecamente l’uno dell’altra.

Ai si sentiva protetta vicino a Conan,al sicuro,quasi come avesse una guardia del corpo vicino a lei.

Ma per Ai Conan era molto più di questo.

Ormai erano diventati amici e Ai si confidava molto con lui ,anche perché era l’unica persona che sapeva la verità sul suo conto e anche perché visto che si trovavano nella stessa situazione riuscivano a capirsi a vicenda.

Erano appena le cinque di mattina quando la voce di Ayumi interrompe i sogni di Conan.

“Conan,ehi Conan ci sei è ora di andare, sono già tutti in piedi e poi perché non sei andato a dormire nel tuo letto?”

“No,niente è che…” e qui si interrompe con un rumoroso sbadiglio”Non riuscivo a dormire e ho pensato di venire qui a vedere le stelle,ma evidentemente mi sono addormentato quasi senza accorgermene. Che ore sono?” chiese stropicciandosi gli occhi azzurro mare.

“Sono quasi le cinque. Ti conviene vestirti in fretta altrimenti perdiamo l’aereo.”  Disse Ayumi  in modo calmo e gentile come faceva lei di solito.

“D’accordo vado subito!”esclamò subito lui entusiasta facendo un balzo lunghissimo dal divano alle scale. Tornò dopo dieci minuti dopo con il suo vestito preferito:giacca blu,camicia bianca,dei pantaloncini grigi,le sue super scarpe rosse(inventate dal dottor Agasa e grazie alle quali Conan aveva catturato molti criminali)che stimolavano al massimo la potenza muscolare del piede portandola alla massima potenza. Mentre non potevano mancare la sua cintura(inventata sempre dal dottor Agasa che,premuto il bottone poteva creare un pallone grande anche quanto un cartellone pubblicitario), il suo papillon rosso(con il quale poteva imitare la voce di qualsiasi persona il che gli era stato molto utile per imitare la voce di Shinichi durante i colloqui al telefono con Ran oppure mentre risolveva i casi di Kogoro il dormiente)e i suoi occhiali dalla montatura squadrata e nera che potete ben dedurre non erano semplici occhiali. Servivano a inseguire i criminali grazie ad una microspia piazzata segretamente su di essi. Naturalmente questi non sono gli unici oggetti utili alle indagini,ci sono anche lo skateboard a e energia solare e l’orologio spara aghi soporiferi che serve anche come torcia.

“Bene sono pronto”disse sorridendo e sistemandosi il papillon.

“Uao Conan ci hai messo pochissimo!Genta e Mistuiko per prepararsi ci hanno messo più di due ore!”

“Ehi Ayumi ma noi mica siamo come Conan,noi ci teniamo al modo di vestire!”disse Genta in tono seccato.

“E’ vero io non ci tengo molto sinceramente.”rispose lui per niente offeso.

“Eppure a me e ad Ai piace molto il tuo modo di vestire” Ai arrossì e bisbigliò all’orecchio di Ayumi”Perché hai messo in mezzo anche me?”

“Perché non è vero che ti piace il suo modo di vestire?”Ai stava per rispondere quando il dottor Agasa gridò dal giardino”Okinawa ci aspetta!”

“Così salirono sulla vecchia 500 gialla del dottor Agasa.

Ecco la favolosa automobile del dottor Agasa!xd (io dico che è una 500 ma non so se è giusto. Correggetemi se sbaglio!"=)

“E’ un miracolo che questa vecchia carretta regga ancora.”disse Mistuiko dando una pacchera sul cofano.”Speriamo che regga fino all’aeroporto”

“Dai ragazzi è vero che ha un po’ d’anni ma credo che ancora ce la faccia a portare sei persone per quattro chilometri no?”rispose il vecchietto sorridendo.

“Speriamo”disse Ai con sarcasmo salendo in auto sul posto davanti. Dopo neanche due ore erano sull’aereo per andare a Okinawa dove si sarebbe svolta la cerimonia per la promozione di un nuovo gioco di fantascienza.

Angolino dell'autrice:eccomi qua con la mia primissima fanfic su Detective Conan!Spero che vi piacciono le immagini che ho messo. Non so perché ma quella con Conan vestito da Holmes mi sembrava perfetta! Ho deciso di metterene una ad ogni capitolo! Così per farlo sembrare leggibile!xd Mi raccomando leggete e se vi è piaciuto commentate!ciao a presto!

P.S:volevo ringraziare il mio amico Davide che mi segue sempre e tutti quelli che stanno seguendo questa fanfic!Grazie per l'attenzione!=)=)=)=)=)=)=)=)

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Capitolo 2
*** Il party del mistero ***


                          Grandi detective a confronto

                   

Arrivarono alla festa alle otto e mezza. Erano presenti le più grandi celebrità giapponesi,ma anche inglesi,americani e francesi. Insieme a loro anche i figli perché tra i partecipanti alla cerimonia sarebbero state scelte cinque persone estratte a sorte per collaudare il gioco.

 Entrarono in un grande salone come quelli che si vedono in quei film del mille e quattrocento ambientati nei castelli.

“Chissà se noi saremo scelti?”chiese Ayumi con tono ingenuo.

“Non lo so. L’estrazione è a sorte quindi è solo questione di fortuna.”

Ayumi si girò”Conan non sei stato tu a parlare vero?”Conan fece di no con la testa e si girò a sua volta,e davanti a lui vide una persona che avrebbe preferito non vedere.

Il detective dell’Ovest era davanti a lui e lo guardava con un sorrisetto spavaldo. Conan fece un balzo all’indietro.

“Heiji che diavolo ci fai tu qui?”

“Ah grazie mille! E’ questo il modo di trattare il tuo migliore amico? E comunque sono qui perché avevano invitato mia madre e mio padre ma siccome mio padre è impegnato in un caso e a mia madre non andava…abbiamo dovuto rimpiazzarli!”

“Tu e chi?”chiese Conan anche se sapeva già la risposta.

“Che cos’è una domanda retorica?”rispose Heiji in tono seccato.

“Ciao Conan allora ci sei anche tu!””la voce di Kazuha interruppe la conversazione dei due detective”Di cosa parlavate?”

“Di niente,solo di un…caso che…Conan ha risolto da poco. Vero?”e si girò verso il piccolo detective guardandolo con uno sguardo pietrificante.

“Si,si è vero un caso interessantissimo!”rispose Conan terrorizzato poi chiese”Scusami Kazuha non è che hai visto Ran per caso?”

“Si prima all’entrata con Kogoro poi non l’ho più vista.”

“Ehi Conan andiamo ci stanno aspettando tutti”

Gli disse Ayumi prendendolo per un braccio e mentre camminavano per raggiungere il dottor Agasa e gli altri vide suo padre Yasaku Kudo circondato da innumerevole gente che gli faceva i complimenti,voleva salutarlo ma forse non era il momento più adatto.

Quando ad un certo punto Yasaku si distaccò dal resto della folla e gli lanciò un sorriso e Conan a sua volta gli fece l’occhiolino..

Passarono davanti al buffet,c’erano cibarie di tutti i tipi:anatra all’orange,vino e caviale e altri cibi giapponesi di cui andavano pazzi sia i bambini che gli adulti.

“Chissà di che cosa riguarda il gioco?”

“Non lo so, ma conoscendo mio padre si tratterà sicuramente di…”

“Tuo padre?”Conan si girò con aria spaventata pronto ad inventare una scusa. Era Ran.”Hai detto tuo padre?”

“No,no che mio padre…ho detto…ho detto…mi pare! Mi pare che faccia un po’ caldo qui dentro! Non è vero Heiji!Heiji!!!”diede una pacchera all’amico impegnato a guardare Kazuha. “Oh si! Mamma mia che caldo mi sto sciogliendo!”

“Oh…d’accordo scusate. Sono io che ho sentito male!Adesso vado da Sonoko,altrimenti si arrabbia e sapete com’è Sonoko quando diventa isterica.”

“Sonoko è qui?”chiese Conan con aria perplessa”Ma non era a letto con l’influenza?”

“Si ma è voluta venire lo stesso perché ha detto che era curiosa di vedere chi sarebbe stato scelto”

“Tipico di Sonoko…”pensò Conan tra se.

“Scusate posso farvi una domanda?”chiese Ran rivolgendosi a Heiji e a Conan”Visto che il signor Kudo è qui io pensavo che forse…. Si bè insomma…non è che avete visto Shinichi da qualche parte per caso?”

“No l’ho chiamato io prima e mi e ha detto che aveva da fare con un caso complicato e non poteva venire.”rispose Heiji con molta gentilezza.

“Ah ok era…era solo per chiedere ci…vediamo dopo”e se ne andò con aria afflitta.

Heiji vide che Conan era molto triste a causa di Ran,si vedeva.

Quando il suo sguardo si perdeva nel vuoto come quasi a voler ignorare il resto del mondo.

“Senti Kudo”gli disse”io…io lo so che ci stai male per quello che sta succedendo con Ran e secondo me dovresti dirle la verità,così smetteresti di mentirle e di farla soffrire”

“Tu non capisci”gli rispose Conan senza neanche guardarlo con la testa chinata verso il basso”se non le dico la verità…non è perché io abbia paura è che…io le voglio bene e non voglio che le succeda qualcosa per causa mia. Se non le dico la verità è solamente per il suo bene.”

“Ehi Conan!”la voce di Ayumi risuonò per tutta la sala”stanno per dire chi parteciperà al gioco,su vieni!”

“Arrivo,su andiamo!”disse facendo un sorriso a Heiji. Conan raggiunse Ayumi,Mistuiko,Genta e Ai e sinceramente non capiva il motivo per cui si eccitavano tanto. In fondo era solo un gioco.

“Non so che ci trovino di tanto emozionante,è vero anche io sono molto curiosa,visto che questo è un grande passo per la scientifica e sappiamo che questo non sarà un videogioco come tutti gli altri ma non vedo il motivo di tanta eccitazione.”disse Ai rivolgendosi a Conan”Già anche io penso la stessa cosa,ma devi capirli sono solo dei bambini”

“Già hai ragione. Sai non ho mai visto il dottor Agasa così felice,a parte quando mangia il Sushi.”

“Si è vero”rispose lui in modo divertito”in fondo è la prima volta che riesce a creare qualcosa di importante…e soprattutto che funzioni,giusto?”

“Concordo.”

“Ecco tenete”disse cordialmente la cameriera rivolgendosi ai due”Dovete pescare un numero e se il numero pescato corrisponderà al vostro allora parteciperete”

“Grazie”risposero i due in coro.

“Io ho il 10. tu che numero hai?”chiese Ai a Conan.

“Io l’8”

“Non lo trovi strano? Sono gli stessi numeri che abbiamo sulle divise di calcio della scuola.”

“Si…ma scusa tu non hai il quattro?”

“Si ma quando giocavo il primo anno di liceo avevo il 10”

“Uao questa non la sapevo”

“Ora lo sai. Comunque è troppo strano per i miei gusti…”

“Attenzione gentili ospiti!”disse il signor Kudo appena salito sul palco”Ora pescherò i nomi dei fortunati!”

 

Ecco a voi il secondo capitolo in tutto il suo splendore!xd Spero vi piaccia e a presto!

 

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Capitolo 3
*** Strane coincidenze ***


                                            Grandi detective a confronto

 

“Bene signori e signore”cominciò il signor Kudo in modo solenne”Immagino che sappiate tutti come funziona quindi non starò qui a rispiegarvi,anche perché vedo che la suspense è già alta” Quindi passiamo ai fatti” e cominciò a frugare insistentemente in un sacchetto di velluto rosso.

“Il primo numero è il…26!”

Tutti si guardavano intorno per vedere chi fosse il fortunato vincitore.

“Sono io!”rispose una voce in mezzo alla folla.

Era Kazuha.

“Bene!”disse Kudo in modo entusiasta”Sembra che la signorina Toyama sia la prima fortunata vincitrice. Prego salga sul palco. Ora andiamo andiamo a scoprire il nostro secondo vincitore. Ed è il numero…9!Che se non sbaglio è quella della signorina Mori visto che c’ero anche io quando l’ha pescato. Su non sia timida salga!”

“E’ strano…”disse Conan”Non può essere una coincidenza . Mio padre deve avere fatto qualcosa…”

“Ora pescherò il terzo numero che è….l’8!”

“Ai sei tu! Sei stata scelta congratulazioni!” le disse Ayumi abbracciandola.

“Mi sembra di capire che la terza fortunata sia la signorina Haibara,prego se si vuole unire a noi!”

Ai lanciò un sorriso a Conan e si avviò verso il palco.

“Uao sembra che questa sera le signore sia più fortunate chissà se sarà una sfida al femminile! Adesso lo scopriremo pescando il quarto numero cioè il…12!”

“Eccomi!”la voce di Heiji risuonò per tutta la sala e in meno di un secondo era già salito sul palco. Sembrava un bambino che non vedeva l’ora di scartare il suo giocattolo nuovo.

“E il quinto è il numero 10!”

Conan si avvicinò al palco mettendosi vicino,si avvicinò al padre e mentre il dottor Agasa faceva il suo discorso gli bisbigliò all’orecchio”Lo sai che questo è barare vero?”

“Si lo so”rispose lui con un sorrisetto beffardo”Il dottor Agasa non era molto d’accordo ma poi sono riuscito a convincerlo dicendogli che chi meglio di due detective esperti come te e Heiji potessero testare il nostro nuovo gioco? E poi anche perché questo gioco l’ho fatto per te quindi credo ti piacerà. Contento?”

“Eh non sai quanto!”rispose lui in tono acido.

“Riassumendo i cinque partecipanti sono:Kazuha Toyama, Ran Mori, Ai Haibara, Heiji Hattori e Conan Edogawa.”Annunciò Kudo dopo il discorso del dottore”Perfetto adesso vi prego di mettervi seduti su queste sedie. Queste non sono di certo sedie normali anzi,i cinque fortunati indossando il casco cadranno in uno stato di trans e si risveglieranno solo dopo aver terminato il gioco. Non è previsto niente,i personaggi del gioco hanno mente propria,e se la situazione dovesse farsi troppo pericolosa noi siamo pronti ad intervenire. Vi posso assicurare che in questo gioco non si corre alcun pericolo, ma ripeto non si sa mai quello che potrà succedere.

Quindi se i nostri concorrenti sono pronti direi che possiamo cominciare. Prego, infilate il casco e assicuratevi che sia ben fissato poi allacciate le stringhe ai polsi e alle caviglie. Mentre i cinque sfidanti parteciperanno al gioco noi potremmo osservarli grazie a questo monitor,quindi attenti a quello che fate ragazzi perché noi controlliamo ogni vostra singola mossa. Ovviamente questa è una vera e propria competizione infatti uno solo di voi uscirà vittorioso e non sarete solo voi a gareggiare ma anche dei personaggi a sorpresa che io e il dottor Agasa abbiamo inserito nel gioco. Verranno messi alla prova il vostro coraggio,la vostra intelligenza ma soprattutto le vostre capacità deduttive. Pronti?”

“Si” Risposero i cinque in coro con fierezza.

Il signor Kudo diede l’OK al dottor Agasa che si trovava nella sala comando da dove controllava la funzionalità del gioco.

Conan non sembrava nervoso,anzi,era molto calmo e disinvolto anche perché non faceva che pensare a quello che gli aveva detto il padre”Questo gioco l’ho fatto pensando a te”chissà cosa voleva dire quella frase,così semplice ma allo stesso tempo così enigmatica. Mentre pensava a queste cose il gioco era partito e il casco e la sedia cominciavano a muoversi.

Era come trovarsi su una sedia di quelle che fanno i massaggi solo che dal casco partì una luce accecante e in un battibaleno i cinque giocatori si ritrovarono in una buia foresta.

“Dove siamo?”chiese Kazuha impaurita.

“Non lo so…”le rispose Heiji”Ma devo dire che come inizio non promette per niente bene”

Angolino dell'autrice:eccomi qua con il terzo capitolo! Scusate se l'immagine non c'entra niente è che mi piaceva troppo!=) Commentate numerosi!ciaooo! Al prossimo capitolo!=)=)=)=)=)

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Capitolo 4
*** La casa dei detective ***


                                          Grandi detective a confronto

 

                   

Camminavano nel bosco non sapendo dov’erano ne tanto meno in che epoca fossero,erano ore che camminavano senza avere una meta e cominciava a fare freddo.

“Tieni!”disse Conan porgendo ad Ai la sua giacca.

“Stai tremando come una foglia. Meglio che ti copri altrimenti rischi di prenderti un raffreddore.”

“Grazie”rispose Ai arrossendo mentre si infilava la giacca blu del bambino.

“Su forza!”disse Heiji in modo brusco a Kazuha con la testa girata dalla parte opposta per non far vedere che stava arrossendo.”Prendila senza fare storie. Se ti raffreddi qui poi non sappiamo dove trovare le medicine per curarti!”

“Grazie”rispose lei in modo altrettanto brusco prendendo la giacca.

“Ran tu hai freddo?”

“No Conan,stai tranquillo. Per fortuna questa sera ho messo dei vestiti pesanti per andare alla festa.”

“Oh no! Sta cominciando a piovere!”fece notare Heiji.

“Di male in peggio!”sospirò Ai in tono ironico”Dovremmo trovare un posto dove passare la notte.”

“Guardate!”gridò Conan richiamando l’attenzione di tutti”C’è una casa laggiù forse potremmo chiedere ospitalità!”

 

                                    

“Bè provare non costa nulla,andiamo!”disse Kazuha invitando gli altri a seguirla.

Però Conan non era sicuro,era come se ci fosse qualcosa dentro quella casa,un non so che di misterioso e inquietante che lo intrigava molto ma allo stesso tempo lo spaventava. Il suo istinto non sbagliava mai,sarebbe successo qualcosa in quella casa,qualcosa che probabilmente riguardava la sfida.

Così si lasciò guidare dal suo istinto da detective e seguì gli altri. Ma anche Ai aveva capito che c’era qualcosa che non andava,lo capiva dallo sguardo serio di Conan,quello sguardo che fa quando succede qualcosa di brutto oppure sta per succedere.

Si avvicinarono alla casa,più che una casa sembrava una villa. Doveva appartenere a qualche ricca famiglia di quella zona.

Suonarono al cannellone d’ingresso. Nessuno.

“Proviamo a entrare”propose Conan travolto dalla curiosità”Il cancello è aperto!” così entrò e gli altri dietro di lui.

Si ritrovarono in un piccolo cortile costeggiato da fiori di tutti i tipi: tulipani,rose,gigli e tanti altri,tutti curati con la massima cura.

“Non lo trovate strano?”disse Conan rivolgendosi agli altri”è come se fossimo in una sfera che però non ricopre solo il cortile ma l’intera casa.”

“L’intera casa?”chiese Ran incredula.

“Certo!Vedete le tegole del tetto non sono bagnate e dalle grondaie non esce acqua. Questo vuol dire che la casa deve essere protetta da una specie di barriera che parte dal cancello e finisce sul retro della casa.”

“Che parte dal cancello è vero,perché se io lo apro vedo che dall’altra parte sta piovendo e qui no. Ma come fai a capire che la barriera arriva fin sul retro? In somma da qui non si vede e tu non ci sei andato. Può darsi che il proprietario abbia coperto solo questa parte di giardino per riparare i fiori”

“Bè in effetti è vero ma ti ricordo che ai fiori serve anche la luce del sole e anche l’acqua piovana gli fa bene quindi secondo me questa barriera non serve per i fiori perché non avrebbe senso …insomma la barriera sarà fatta sicuramente di vetro da cui i raggi del sole non arrivano bene…il che vuol dire che questa barriera  ha un altro scopo….Comunque riguardo al giardino sul retro l’ho capito semplicemente perché ho pensato che un cortile così grande continuasse anche sul retro della casa”

“Ha ragione”disse Heiji sbucando dall’angolo del cortile”Sono andato a controllare e anche sul retro è tutto asciutto. Ma mi pare strano che si possa far costruire una cosa del genere solo per riparare dei fiori. Chissà magari viene azionata solo quando piove…”

“Uao eravamo così concentrati a guardare questi fiori che non ci siamo accorti della differenza tra qua dentro e la fuori. Mi stupisco di te Hattori,in fondo anche tu sei un detective,avresti dovuto accorgerti prima di tutti della differenza non credi?”disse Ai guardando Heiji con aria di superiorità”Come al solito Conan si è dimostrato il migliore…anche un bambino di due anni ci sarebbe arrivato. Su entriamo o rimaniamo qui a guardare i fiori?”

“Io odio quella ragazzina!”bisbigliò Heiji all’orecchio di Conan.

“Si è vero”rispose lui”All’inizio può sembrare antipatica e presuntuosa ma se impari a conoscerla meglio non è tanto male.”

“Sarà”rispose Heiji con scetticismo avviandosi verso la porta di casa.

Suonò il campanello,aspettarono un po’ poi sentirono dei passi provenire dall’interno della casa.

La porta si aprì. Un ‘uomo alto snello e dalla carnagione chiara fece un cenno per invitarlo ad entrare e li accolse con un caloroso “Benvenuti!”

I cinque entrarono e guardarono quello che all’apparenza sembrava un maggiordomo.

Era all’apparenza un uomo sulla sessantina con un aria fiera e distinta. Siccome aveva gli occhi chiusi e per muoversi usava un bastone si poteva dedurre che era cieco. Ovviamente Heiji ne approfittò subito per fare delle smorfie,non capitava tutti i giorni di poter prendere in giro le persone in faccia e non alle loro spalle.

“Signorino Hattori la pregherei di smetterla se non le dispiace. E’ vero che sono cieco ma riesco ancora a capire quando una persona si muove davanti a me grazie allo spostamento della’aria.”

“E come sa che sono io…insomma ci sono anche…”

“E’ facile. Il signorino Edogawa e la signorina Haibara sono dei bambini e non riesco a capire se si muovono oppure no e anche perché da quello che mi hanno riferito non lo farebbero mai. Mentre le signorine Mori e Toyama sono troppo educate e ben disposte per fare una cosa del genere. Quindi andando ad esclusione…rimane solo lei signorino Hattori. Non sono un detective ma certe cose le capisco”

Heiji era diventato rosso come un peperone mentre gli altri quattro riuscivano a stento a trattenere le risate.

“Ora se volete seguirmi vi mostrerò le vostre stanze così potrete rifocillarvi e prepararvi per la cena.”

Lo seguirono su per una lunga rampa di scale,poi svoltato l’angolo a destra attraversarono un lungo corridoio.

“Scusi posso farle una domanda?Come fate a sapere i nostri nomi?”

“E’ stata Miss Twinkle a riferirmeli signorina Mori”

“Miss Twinkle? Immagino sia la proprietaria della casa.”

“Oh si signorino Edogawa! E’stata lei a organizzare questa festa.”

“Scusi se glielo chiedo ma in quanti parteciperemo a questa festa?”

“Il numero esatto è 11 compresi voi e la signora signorino Edogawa ma mi è stato chiesto di non fare nomi…sono spiacente. Ecco queste sono le vostre stanze,la cena si terrà alle 20:00 ma siete pregati di venire alle 19:30 ne l salone principale così avrò modo di presentarvi gli altri ospiti. A dopo.”e se ne andò senza aggiungere parola.

“Bene la suddivisione delle camere è facile da capire. Le stanza sono due quindi i maschi con i maschi le femmine con le femmine,mi sembra ovvio no?” propose Heiji prendendo Conan per un braccio e aprendo la porta come per entrare.

“No”lo interruppe Conan”Io non penso sia giusto. Secondo me tu dovresti dormire con Ran e Kazuha e io con Ai”

“Ah si piccoletto? E mi spieghi il perché?”chiese Heiji guardandolo con aria minacciosa.

“Bè è…è…è solo perché penso che non sarebbero al sicuro. Insomma ci troviamo in un posto sconosciuto con persone di cui non sappiamo neppure il nome. Non penso che lasciarle sole sia una buona idea.”

“Ha ragione”disse Kazuha a Heiji”tanto nella nostra camera ci sono un letto matrimoniale e uno singolo no?” Io dormo con Ran nel matrimoniale e tu dormi da solo.”

“Si ma tanto a che vi servo io? Se vi aggredisce qualcuno c’è Ran che lo tramortisce con uno dei suoi colpi di karate.”

“Sai che c’è Hattori è che difficile colpire una persona mentre stai dormendo e poi sai come sono fatta io no? Ho il sonno d’acciaio,non mi sveglierei neanche se scoppiasse la terza guerra mondiale.”intervenne Ran.

“Va bene,va bene. Ma se facciamo come dite voi lasciamo i marmocchi da soli.”

“Di questo non c’è da preoccuparsi. Conan ha sia l’orologio spara aghi soporiferi e le super scarpe quindi per quanto mi riguarda sono al sicuro non credete?”rispose Ai.

“Bene allora rimaniamo così:Heiji dorme con Kazuha e Ran e io dormo con Ai. Siamo d’accordo?”

“Si per me e Ran non c’è problema,dipende da come la pensa questo zuccone!”

“Ok dormo con voi!”rispose Heiji seccato”Ma guai a chi russa chiaro?”

“Bene allora ci vediamo qui tra mezz’ora ok?”chiese Conan lanciando un’occhiataccia a Heiji come per dire “Guai a te se ti azzardi anche solo a guardare Ran…”

“Si per noi va bene a dopo”risposero le ragazze.

“Ma guarda te se mi tocca dormire con le femmine!”continuava a bisbigliare Heiji ancora spaventato dalla faccia che gli aveva fatto Conan.

“Sta zitto e smettila di rompere!”lo rimproverava Kazuha ed entrarono in camera.

La camera di Ai e Conan era molto spaziosa. C’erano due letti,una scrivania e un balcone che dava sul bosco. La tappezzeria era di un rosso molto acceso come le coperte dei letti,mentre le tende erano di un grigio chiarissimo quasi trasparente.

Il pavimento era marrone con delle chiazze nere e i letti erano uno davanti alla finestra e uno vicino alla scrivania che si trovava sul alto destro della stanza.

“Ti dispiace se mi metto sul letto vicino alla finestra?”chiese Ai a Conan.

“No,no fai pure! Hai visto? Sulla scrivania ci sono dei vestiti uguali a quelli che indossiamo solo che asciutti.”

“Già certo che hanno pensato proprio a tutto”

“Si è vero,sai mio padre è un perfezionista.”

“Un po’ come te. Si insomma…anche tu quando risolvi un caso sei molto perfezionista.

“Si ma solo quello sul resto no!”

“Si è vero tu sei un disordinato di prima categoria!”

“Abbastanza. Su sbrighiamoci,altrimenti facciamo tardi.”

“Si”

Uscirono dopo una ventina di minuti curiosi di sapere chi erano gli altri invitati alla festa.

“Accidenti ma quanto ci mettono a cambiarsi!”Si chiese Conan quando ad un tratto i tre uscirono dalla stanza.

“Era ora!” esclamarono Conan e Ai.

“Scusate è che Heiji e Kazuha hanno cominciato a litigare e….”

“Già è per colpa di questa scema che siamo in ritardo!”

“Colpa mia! Colpa tua piuttosto! Eri tu che sbirciavi mentre mi cambiavo!”

“Che cosa? Io non ho mai sbirciato proprio niente! Piuttosto si potrebbe dire il contrario!”

“Cosa??Heiji sei proprio un baka!”

“Sentite non è che potreste litigare più tardi? Di sotto ci aspettano!”intervenne Ran.

“Va bene!”risposero i due in coro.

Scesero le scale curiosi di sapere chi fossero gli invitati a quella misteriosa cena e perché non gli fossero stati rivelati i nomi.

“Bene!A giudicare dalle apparenze suppongo che questo sia il salone centrale”disse Heiji guardandosi intorno.

Si trovavano in un grande salone dove c’erano diverse poltrone e un divano molto spazioso. I soffitti erano decorati con degli affreschi e così anche i muri.

“Uao stupefacente!”esclamò Ran.

“Non siamo da soli”sussurrò Ai avvicinandosi a Conan.

Infatti nella sala intento ad osservare gli affreschi c’era un omino grassottello non alto più di un metro e mezzo con le braccia incrociate dietro la schiena.

“Secondo te chi può essere?”

“Non lo so Haibara. Non ne ho idea” Ad un tratto l’uomo si girò e li guardò.

Aveva la testa di forma oblunga simile ad un uovo leggermente piegata verso destra e due beffi alla militare leggermente arricciati in punta e molto curati. Il suo abbigliamento era preciso e perfetto da cui si deduceva anche che era un maniaco dell’ordine.

“Ah è arrivata la concorrenza?”esclamò lo sconosciuto”Così voi siete i detective venuti dal Giappone? Strano siete giovani per essere degli investigatori!”

“Si è vero”rispose Heiji”Ma gli unici detective qui siamo io Heiji Hattori e il piccoletto Conan Edogawa. Mentre loro sono Kazuha Toyama,Ran Mori e la piccola Ai Haibara che sono come delle assistenti per noi,insomma ci aiutano molto quando dobbiamo risolvere un caso.”

“Capisco.”disse avvicinandosi Heiji porgendogli la mano”Scusate se non mi sono ancora presentato io sono Poirot ,Hercule Poirot.”

Heiji rimase imbambolato a guardarlo come pietrificato”Herc-Herc-Hercole

 P-Poirot!”Furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca”Che c’è ragazzo?”Pronunci il mio nome come se fosse una parolaccia!”gli disse sorridendo.

“No,no è che io…io ho cos’ tanta ammirazione nei suoi confronti che incontrarla è veramente un onore per me!”

“Su ,su ragazzo con tutte queste lusinghe mi imbarazzi!”e diede una pacca sulla spalla di Heiji mentre scoppiava in una fragorosa risata.

“Ti piace quando ti fanno i complimenti non è vero signor Poirot?”

Una signora grassottella e dall’aria buffa aveva fatto la sua comparsa dalla stessa porta da cui erano entrati Conan e gli altri.

Era una donna non molto anziana dalla carnagione chiara. I suoi occhi erano verdi e aveva un naso a patata che le dava un aria molto divertente ma allo stesso tempo distinta. I suoi capelli erano di un castano molto chiaro quasi biondo ed erano molto cotonati. Era interamente vestita di rosa dalla testa ai piedi e la sua voce era stridula.

“Ah meno male che è arrivata qualche altra ragazza! Altrimenti io qui circondata da tutti questi uomini,non mi sembrava proprio il caso! A loro non interessano molto i pettegolezzi!”

“Già noi preferiamo parlare delle nostre indagini giusto?”Chiese riferendosi a Heiji e a Conan.”Giustissimo!”risposero loro in coro.

“Senta loro sono…”

“So già tutto signor Poirot,mi ha informata il maggiordomo,ora tocca a me presentarmi. Piacere io sono Miss Jane Murple ma potete chiamarmi semplicemente Miss Murple.”

Heiji era ancora più sbalordito di prima ,anche Conan era sorpreso ma mai quanto il suo amico.

“Ehi donna la vuoi smettere di parlare!? Con la voce che ti ritrovi mi stai facendo venire il mal di testa!”

“Ah salve Colombo bel alzato! Allora dormito bene?”Chiese Poirot con un sorrisetto ironico.

“No per niente! Non riuscivo a prendere sonno con la vecchia che strillava per tutta la casa!”rispose lui sbracandosi sulla poltrona,i capelli neri e lo sguardo attento e vigile.

Il suo modo di vestire era trasandato,indossava un impermeabile grigio ciancicato e in mano teneva il mozzicone di un sigaro.

 I suoi modi di fare erano bruschi e impulsivi e trattava con disprezzo le persone che non conosceva.

“E così loro sono gli altri partecipanti alla gara.”disse guardando Heiji e Conan”Credo proprio che con questi due baldi giovanotti ci sarà da divertirsi!”e si mise a fumare il sigaro.

“Scusi potrebbe non fumare in casa? Mi da fastidio!”chiese Poirot irritato.

“Scusa vecchio ma non ci posso fare niente. Se ti da fastidio il fumo esci fuori!”

“Però che caratterino!”bisbigliò Ai nell’orecchio di Conan”Che ci vuoi fare!Anche nella serie televisiva è così. E’ il suo modo di comportarsi!”rispose lui.

“Da quanto è che ci spia signor Colombo?”gli chiese Miss Murple.

“Mi scusi ma che cosa vi fa pensare che io vi stessi spiando?”

“Altrimenti come faceva a sapere che noi siamo dei detective? Insomma è la prima volta che ci vede e siamo ben cinque persone! Mentre lei quando ha pronunciato la frase -Con questi baldi giovanotti ci sarà da divertirsi- ha lanciato il suo sguardo solo su di me e Heiji. Come ha capito che i detective eravamo solo noi due e non le ragazze? Questo perché ha sentito Heiji mentre ci presentava al signor Poirot. E non è stato visto dalla signora Murple perché è entrato dalla porta che dava sul corridoio mentre lei è entrata dalla porta da cui siamo entrati anche noi e cioè da quella che da sulle scale. Allora adesso ci spiega perché si stava spiando?”gli chiese Conan guardandolo con un sorrisetto spavaldo.

“Devo ammettere che sei molto arguto ragazzino”disse lui alzandosi dalla poltrona”si vede che non sei un bambino come tutti gli altri. Comunque vi stavo spiando semplicemente perché volevo osservare i miei rivali con più accuratezza possibile prima di presentarmi e anche perché volevo capire se avrei affrontato dei degni avversari. Ma dalle tue deduzioni piccolo devo dedurre che non sarà facile”

“No le daremmo parecchio filo da torcere! Vero Heiji? Heiji!”

Ma Heiji aveva ben altro a cui pensare. Non riusciva credere che Poirot il suo idolo fosse li davanti lui. Aveva così tante cose da chiedergli,ma non riusciva a parlare dall’emozione. Finché Conan non lo riportò alla realtà pestandogli il piede.

“Aiho!”esclamò reggendosi il piede”Ah si stia sicuro che non ci batterà così facilmente! C’era proprio bisogno di pestarmi il piede!”Bisbigliò a Conan.

“Scusa ma tu non mi ascoltavi! A cosa stavi pensando?”

“Niente di importante.”

“Non ti sembra che manchi qualcuno?”disse Ai rivolgendosi a Conan.

“A chi ti riferisci?”chiese lui.

“Cos’è una domanda retorica? Sai benissimo a chi mi riferisco. Scommetto che stai morendo dalla curiosità. Non vedi l’ora di incontrarlo.”

“Anche se fosse?”

“Cerca di contenerti per cortesia e di non comportarti come Hattori. Guardalo! Da quando ha conosciuto Poirot è come imbambolato,non smette di fissarlo!” E’ vero che ha una sconfinata ammirazione per lui ma così è esagerato!Per cui vedi di non fare la figura dello scemo!”

“Stai tranquilla! Cercherò di fare una bella figura,anche perché non voglio che mi giudichi  come un ragazzino che gioca a fare il detective.”

“Vedrai che se ti impegni otterrai la sua fiducia! Ovviamente solo se lui è qui. E’ ovvio!”

“Sono sicuro che è qui, è come se avvertissi la sua presenza…”

“A proposito…dove sono le due spilungone?”

“Ah,ah che spiritosa! Comunque sono li a parlare con Miss Murple. Sembra che si divertano!”

“Che ne sai magari da adulte diventano come lei. O peggio!”

“Ehi non portare sfortuna!”

“Scusate il ritardo!”

All’improvviso un uomo alto dall’aria distinta sbucò dalla porta d’ingresso. Era alto,biondo e con dei baffetti dello stesso colore dei capelli.

Era sorretto da un bastone che evidentemente usava più per bellezza che per necessità  e aveva degli occhi azzurri quasi grigi.

“Ah salve signor Watson ben arrivato!”lo salutò Poirot.

“Lo sapevo!”pensò Conan tra se.

“Contento?”gli disse Ai”Sai che c’è è che anche io fremo dalla voglia di conoscerlo,ma non dobbiamo sembrare impazienti altrimenti rischiamo di fare brutta figura.”

“D’accordo ho capito.”

“E il signor Holmes non è con lei?”chiese Miss Murple.

“No,ci aspetta nella sala da pranzo. Ha detto che era curioso di conoscere i nuovi arrivati. A scusate voi dovete essere i detective venuti dal Giappone…non mi sono ancora presentato. Io sono John Watson. Se volete seguirmi.”

Seguirono Watson per un lungo corridoio e arrivarono davanti ad una grande porta decorata in oro. Watson aprì la porta…Conan non era mai stato più emozionato e la stessa cosa valeva per Ai. La sala era molto grande quasi il doppio di quella precedente. Al centro c’era un lungo tavolo già pronto per la cene che occupava trasversalmente tutta la sala. A destra c’era un balcone sul quale c’era un uomo impegnato a guardare le stelle. Il suo volto non si vedeva perché era girato di spalle ma Conan capì subito che si trattava di lui. Era come se ci fosse qualcosa nell’aria un miscuglio tra tensione e mistero che solo un grande detective riusciva a percepire. Conan lo percepiva,l’aveva percepito dal primo momento che aveva messo piede in quella casa.

“Holmes gli ospiti sono arrivati.”avvisò Watson.

“Bene”gli rispose Sherlock Holmes.

Angolino dell'autrice:Scusate se le deduzioni nn sono molto brillanti ma nn sono riuscita a trovare di meglio! Spero che la storia vi piaccia ugualmente!Abbiate pietà se trovate quale errore scemo please!E' ke ho scritto di corsa per vedere cosa ne pensavate!!!Per favore commentate!!!Grazie 1000 kisskiss

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Capitolo 5
*** Finalmente Holmes! ***


                                                  Grandi detective a confronto

                     

Si girò e rimase ad osservare Conan.

Il suo sguardo era acuto e penetrante;e il sottile naso aquilino conferiva alla sua espressione un'aria vigile e decisa. Il mento era prominente e squadrato,tipico dell'uomo d'azione.

Era vestito con un cappotto tra il nero e blu,teneva una pipa nella mano sinistra e gli occhi erano di un nero intenso. I suoi capelli erano neri e il suo fisico alto e snello.

"Molto bene"disse con un sorrisetto ironico"E così voi siete i detective venuti dal Giappone. Mi fa piacere che dei giovani come voi si dedichino con così tanto impegno nel campo dell'investigativa. Bravi. Ero molto curioso di conoscervi sopratutto tu Conan Edogawa."

"Sta calmo"disse Ai nell'orecchio di Conan.

"Si,si tranquilla. So controllarmi."rispose lui.

"Allora,mi è giunta voce che sei un tipetto in gamba quindi non ti sottovaluterò solo perché sei un bambino. E la piccola dallo sguardo furbetto e intelligente chi è? Una tua amica?"

"Si,si può dire che sia un po' la mia assistente"

"Ah bene! Allora se l'hai scelta come assistente vuol dire che neanche lei ci scherza. E il ragazzo e le due signorine?"

"Lui è Heiji Hattori un detective, e loro sono delle amice."

"Un'altro detective? Bene!Più siamo e più ci si diverte! Giusto?"

"Scusate se vi interrompo signori ma la cena è quasi pronta. Se volete accomodarvi."disse il maggiordomo.

"Su sediamoci!"esclamò la signora Murple.

"Scusa Conan potresti sederti vicino a me insieme alla tua amica?Vorrei farvi delle domande."Gli chiese Holmes"Cosa sono quelle facce? Mica vi mangio!"

"Scusi signor Holmes è che noi siamo dei suoi grandi ammiratori e incontrarla di persona non è che un onore! E anche perché visto che siamo soltanto dei bambini non pensavamo che ci avrebbe tenuto in considerazione!"rispose Ai mentre Conan faceva solo di si con la testa"E così signor Holmes io e Ai per risolvere i nostri casi ci ispiriamo a lei visto che secondo noi lei è il più grande detective della storia."

"Sono contento che la pensiate così anche perché io non so niente di voi"disse sedendosi a capotavola"Ma scommetto che voi sapete tutto di me."

"Verissimo!"disse Conan sedendosi alla sua destra e ai vicino a lui. Il maggiordomo arrivò con dell'arrosto di tacchino che posizionò al centro della tavola e tutti si servirono senza indugio.

"Allora Conan..."cominciò Holmes dopo aver finito di mangiare la sua porzione di arrosto di tacchino"Così tu saresti un piccolo detective."

"Se proprio mi vuole definire così."rispose Conan sorridendo.

"Scommetto che hai già risolto molti casi! Ma non credo che parlarne a tavola sarebbe un'argomento di conversazione molto allegro."

"Si ma è meglio che parliamo di qualcosa prima che la signora Murple cominci con i pettegolezzi. A proposito...non vedo la padrona di casa. Lei ne sa qualcosa signor Holmes?"

"Si,ho chiesto al maggiordomo e mi ha risposto che la signora sarebbe rimasta in camera perché non si sentiva molto bene. Piuttosto,è vero che tu mi conosci ma io non mi non conosco niente di te. Però ho saputo che sei molto sveglio per essere un bambino di sette anni e che hai aiutato molto la polizia di Tokyo in alcune indagini."

"Oh si è vero!"rispose Conan orgoglioso.

"E dimmi c'era anche la tua amica con te? Ai giusto?"

"Si,si c'ero anche io! Ma perché me lo chiede?"chiese lei sospettosa.

"No,niente è che in voi due è come se vedessi le miniature di me e Watson. Non so se mi spiego."

"Perfettamente!"risposero in due in coro.

"Immagino che voi due facciate una bella squadra insieme."

"Si ma non siamo solo noi,ci sono altri tre componenti nel nostro gruppo anche se bisogna ammettere che Conan è il migliore!"disse Ai in tono ingenuo.

"Ehi ma c'era proprio bisogno di dirlo?"bisbigliò Conan all'orecchio di Ai.

"Che cosa,che sei il migliore?"

"No,quello che facciamo parte di un gruppo!"

"Senti,neanche io volevo dirlo,ma ti ricordo che in questo momento ci stanno osservando e se non li nominiamo per niente si offendono."

"Si hai ragione,non ci avevo pensato. E comunque grazie del complimento."disse lui arrossendo.

"Di niente,in fondo è la verità:"gli rispose sorridendo.

Ma ad un tratto Conan avvertì una sensazione strana,come se in quel momento qualcuno stesse soffrendo. Non capiva come riusciva a percepire certe cose ma quando le percepiva il 99% dei casi era successo qualcosa oppure doveva succedere.

"Scusate ma ho dimenticato una cosa in camera"disse scendendo dalla sedia.

Ai aveva capito che c'era qualcosa che non andava e così decise di andare con lui.

"Ah si! E' vero anche io ho dimenticato di prendere....l'orologio!Si,si l'orologio! Su Conan andiamo in camera a prendere il mio o-ro-lo-gio. Torniamo subito!" E così uscirono dal salone nella massima fretta.

"Perché sei voluta venire con me?"

"Perché quando fai così vuol dire che c'è qualcosa che non va e avevo paura a lasciarti da solo. Tutto qui! Allora che cosa hai intenzione di fare?"

"Non lo so. Ho uno strano presentimento,secondo me è successo qualcosa"

"Strano! Di solito quando si trova un cadavere c'è Ran che fa il suo urlo di terrore. Ah già...dimenticavo...sta spettegolando con Miss Murple!"

"Dai non è questo il momento di scherzare,è una cosa seria!"

"Senti se sei tanto in ansia perché non ci facciamo un giro della casa? Tanto dovremmo perlustrare la zona prima o poi."

"Buona idea." Era buio. Conan usava l'orologia con la torcia per fare strada e Ai lo seguiva. Si trovavano in un corridoio e quasi tutte le stanze erano chiuse a chiave. Tranne una. Entrarono. La stanza era buia,come il resto della casa. L'interruttore non funzionava e Conan muoveva la luce qua e la per controlllare tutta la stanza. Quando si soffermò su un punto preciso.

Il cadavere del maggiordomo giaceva a terra immobile. Aveva una ferita alla testa e per terra c'era un vaso rotto. Conan si avvicinò e gli prese il polso.

"E' morto da più di un'ora a causa di un trauma celebrale."

"Allora i tuoi sospetti erano giusti."

"Si,purtroppo. Su fai uno strillo per avvisare gli altri. Così facciamo prima."

"Non se ne parla! Quella che fa gli strilli è Ran e non io! Perciò adesso scendiamo,li avvisiamo del cadavere e risaliamo!"

"Che tipa!"pensò Conan tra se.

"Accidenti!"esclmò lui scendendo le scale"Se solo fossi arrivato un po' prima,forse lui sarbbe ancora vivo!"

"Dai su non te la devi prendere! E' vero che sei lo Sherlock Holmes del 3000 ma non sei mica un veggente! E poi ti ricordo che siamo in un videogioco e le persone in questo posto sono solo frutto dell'immaginazione di tuo padre e del dottor Agasa."

"Si lo so,ma a me dispiace lo stesso!"

"Altro che Sherlock Holmes del 3000. Dovevano chiamarti detective dal cuore d'oro!"

"No,a me piace di più il primo. Fa più scena!"

"Si piace di più anche a me!"

Entrarono nel salone dove tutti erano ancora seduti a tavola"Ehi piccoletto cos'è quella faccia seria?"chiese allegramente Heiji a Conan.

"Ho una brutta notizia"rispose lui in modo tutt'altro che allegro"Io e Ai abbiamo trovato il cadavere del maggiordomo in una delle stanza di sopra. E'stato assassinato."

Alla parola -assassinato-in meno di un secondo tutti i detective erano nella stanza della scena del crimine.

"Hai dovuto sfondare la porta per entrare?"chiese Colombo a Conan.

"No. La porta era già aperta e l'interruttore non funzionava. Vero Ai?"Lei fece cenno di si con la testa.

"Scusate ma che cosa ci facevate voi qui? Insomma le camere sono dall'altra parte della stanza!"fece notare Watson.

"E' che Conan aveva una sensazione strana. Come quando sta per succedere qualcosa. E così abbiamo pensato di venire a controllare."ripose Ai.

"Interessante..."esclamò Poirot"Così tu riesci a capire quando una persona sta per commettere una cattiva azione?"

"Bè si può dire così!"

"Si dice...che solo i più grandi detective riescano a fare una cosa del genere. Sai tu hai una grande dote piccolo!"disse Holmes chinandosi alla sua altezza e stropicciandogli i capelli.

Heiji lo guardava. Provava una profonda gelosia verso Conan, Non riusciva a capire perché fosse migliore di lui. Insomma neanche lui era male come detective eppure in confronto a Shinichi nessuno lo considerava. Non riusciva a sopportarlo in quel momento,non si interessava minimamente all'omicidio. Il suo disprezzo era rivolto interamente a Conan.

"Heiji perché guardi in quel modo Conan?"gli chiese Kazuha

"Perché in che modo dovrei guardarlo?"rispose lui in modo acido.

"E' lo stesso modo in cui guardi i tuoi amici quando ti battono a kendo...non è che sei geloso di Conan?"

"Io geloso di un bambino? Ma che ti salta in mente!"

"Allora perché lo guardi in quel modo?"

"Io non lo guardo in nessun modo! Finiscila di rompere!"

"Che acido! Vero Ran? Ran!!!!!!!Ran mi rispondi!"

"Cosa c'è?"

"Scusa mi spieghi a che pensavi?"

"Bè stavo pensando... che a Shinichi sarebbe piaciuto essere qui insieme a noi...a conoscere Sherlock Holmes!"

"Bè penso di si! Anche perché sarebbe veramente bello se lo Sherlock Holmes del 3000 e lo Sherlock Holmes originale si incontrassero!"

"Si è vero..."rispose lei con aria afflitta.

"Dai non te la prendere! Vedrai che Shinichi torna presto!"le disse Kazuha per consolarla.

"Grazie"rispose lei commossa.

"Bene. Dobbiamo supporre che l'arma dell'omicidio sia questo vaso."disse Miss Murple.

"Accidenti vecchia come sei arguta!"esclamò Colombo con ironia. Miss Murple lo guardò con uno sguardo malefico.

"D'accordo. Ri capitolando i sospetti ricadrebbero su Miss Twinkle, la padrona di casa."fece notare Heiji.

"A meno che non ci sia qualcun'altro in questa casa che noi non abbiamo visto oppure che si è nascosto. Giusto Holmes?"

"Elementare, Watson! Anche se questo caso è fin troppo strano!"

"E' vero!"disse Conan avvicinandosi al cadavere"Più che troppo strano direi piuttosto semplice. Insomma l'unica indiziata è la signora Twinkle che nessuno ha mai visto e l'arma del delitto è un vaso che l'assassino ha lasciato sul luogo del delitto senza preoccuparsi di toglierlo, anche se sapeva che sarebbe stato usato contro di lui per incriminarlo. Quindi escludo che possa essere stata la signora Twinkle perché non avrebbe senso invitare ben sei detective e poi commettere un omicidio!"

"Pensaci un'attimo. E se l'avesse fatto per metterci alla prova?"disse Heiji.

"Escludo anche questo"gli rispose Conan"supponiamo che lo abbia fatto per metterci alla prova,non penso che sarebbe arrivata a tanta,anche perché rischia la galera e anche perché qui sono radunati i più grandi detective del mondo e se avesse voluto metterli alla prova non si sarebbe limitata a dare un vaso in testa al maggiordomo,ma avrebbe escogitato qualcosa di più complicato per non far ricadere i sospetti su di lei, e per fare ragionare noi detective. Quindi secondo me non è lei la colpevole! Ma bensì qualcun'altro che conosce bene la casa come la conosceva il maggiordomo!"

"Scusa mi dispiace contraddirti"lo interruppe Heiji"ma secondo me non è andata così!secondo me è stato semplicemente un ladro che intrufolatosi è stato visto dal maggiordomo e preso dal panico dopodichè è scappato dalla finestra che hai detto di aver trovato aperta."

"E' qui che ti sbagli!"gli disse Conan"Se fosse andata come dici tu la vittima non sarebbe stata ferita dietro la testa. Questo vuol dire che è stato colpito alle spalle,di sorpresa! E che quindi non ha visto niente quando è stato colpito poiché era di spalle all'assassino. La seconda cosa è che sotto la finestra non ci sono impronte!"

"Questo è perché la casa è protetta dalla barriera!Ti ricordi? Sei tu che ce l'hai fatto notare!"disse Heiji in tono irritato"la casa sessendo protetta dalla barriera non è stata begnata e la stessa cosa vale per la terra. Il tipo di terra che la circonda se non viene bagnata non rilascia impronte. E' per questo che non ci sono!"

"Guarda meglio Heiji!gli rispose lui sorridendo"Ci sono gli irrigatori accesi! Prima quando siamo andati a cambiarci ho visto il maggiordomo che li accendeva. Vero Ai?"

"Si è vero l'ho visto anche io!"rispose lei.

"Questo vuol dire"continuò lui"che gli irrigatori erano accesi già prima che avvenisse l'omicidio,e quindi se qualcuno fosse scappato sarebbero rimaste le impronte!"

"Va bene hai ragione!disse Heiji in modo rassegnato"ma perché dici che l'assassino conosce bene la casa?"

"Ho mandato Ai a controllare il sistema elettrico e ha scoperto che la luce è andata via solo al pino superiore,poco prima che noi ci sedessimo a tavola cioè pochi miinuti prima dell'omicidio e quindi l'assassino deve avre agito al buio e non deve essere stato facile per uno che non conosce la casa muoversi al buio e soprattutto uccidere una persona senza fare rumore. E siccome il maggiordomo era cieco avrebbe potuto usare la torcia,ma solo chi conosce bene la casa e chi vi abita avrebbe potuto sapere che il maggiordomo era cieco! Così ho dedotto che a uccidere il maggiordomo fosse stata una persona di casa, ma una cosa è certa...l'assassino è ancora dentro l'edificio e quindi abbiamo qualche possibilità di catturarlo!"

"Giusto il piccolo ha ragione!intervenne Colombo"Se setacciamo tutta la casa prima o poi riusciremo a trovarlo!"

"Ma prima di tutto dovremmo andare dalla signore Twinkle per avvisarla dell'accaduto."propose Poirot.

"E anche per interrogarla.,visto che è tra i sospetti"disse Ai"e anche per chiederle se in questa casa viveva qualcun'altro oltre lei e il maggiordomo"

"Comunque sia è meglio restare in gruppo visto che in questa casa si nasconde un assassino"concluse Colombo. E si avviarono tutti verso la stanza da letto di Miss Twinkle. Tranne due.

"Quel bambino è veramente in gamba! Non trova Holmes?"

"Elementare Watson!"rispose lui accendendo la pipa"In fondo...è lo Sherlock Holmes del 3000,il fenomenale...Shinichi Kudo!"

Entrarono nella camera da letto della signora Twinkle ma non c'era nessuno.

"Signora Twinkle!"Provò a chiamare Kazuha.

"Signora Twinkle è qui?"chiese Ran ma non rispose ancora nessuno.

"Eccomi!Eccomi!"rispose una vocina flebile da un'angolo dell stanza"Ah,voi siete gli ospiti scommetto! Scusate se non sono venuta a cena,ma non mi sentivo molto bene e ho preferito rimanere a letto. Spero abbiate gradito la cena."La signora Twinkle era una donna non molto alta,aveva una carnagione chiarissima e dei capelli bianchi raccolti in una raffinata acconciatura e purtroppo camminava su una sedia a rotelle. All'apparenza non sembrava una serial killer ma solo una povera vecchietta sola che cercava un po' di compagnia.

"Si la cena era ottima..."rispose Heiji con un grande sorriso"Ma vede...è successa una cisa e noi siamo qui per informarla sull'accaduto. Vede il suo maggiordomo...bè si insomma..."

"E' morto"Concluse Colombo con molta delicatezza"L'abbiamo trovato morto stecchito nella stanza sotto la sua."

"Ma signor Colombo le sembra questo il modo!"lo rimproverò Kazuha.

"Scusa donna ma prima o poi qualcuno doveva pru diglierlo!"

"Oh povero Norton! Che cosa gli è successo?"

"E' satto assassinato signora Twinkle ed è il motivo per cui siamo qui."le rispose Holmes.

"Mi scusi signora!"esclamò Conan"Non è che per caso oltre a lei e Norton viveva qualcun'altro qui?"

"Oh si! La cuoca e cameriera Trixie! E' lei che ha cucinato per voi questa sera!"

"E mi dica signora lei l'ha percaso vista dopo cena?"

"No piccolo io non l'ho mai vista!"

"Cosa?"

"Avevo chiesto a Norton di ingaggiare una camriera che preparasse la cena di oggi,ma sfortunatamente non sono riuscita a fare la sua conoscenza pechè tra ieri e oggi sono sempre rimasta chiusa qui a causa della mia salute cagionevole."

"E mi dica quando è arrivata precisamente questa cameriera?"le chiese Holmes.

"Ieri sera vero le sei,Norton è subito venuto ad avvisarmi per farmela conoscere ma comevi ho detto non ero nelle condizioni migliori...ora potreste lasciarmi da sola per piacere? Sapete, Nortonera un mio caro amico..."

"Si certo...ci scusi per il disturbo Madmoiselle!"eslamò Poirot ed uscirono dalla stanza.

"Bene. Suppongo che ora dovremmo andare a vedere com'è questa cameriera"propose Heiji,così scesero per andare a controllare in cucina.

"Ehi Kudo!Sinceramente a me la vecchietta non sembra una serial killer!"

"Non ti devi lasciare ingannare dalle apparenze Hattori..perché anche nelle persone che all'apparenza sembrano docili come agnelli si può celare un pericolo lupo."

"Uao proprio una frase degna di te!"

"Che vuoi che ti dica? In fondo è così che funziona!"

"Secondo voi dov'è la cucina?"chiese Miss Murple guardandosi intorno.

"Non lo so ma penso che si trovi dietro la sala da pranzo. Meglio se andiamo a controllare."disse Watson.

"Ehi Conan anche tu pensi che quella signora abbia qualcosa che non va vero?"

"Si Haibara...non so perché ma c'è in quella signora che non mi convince..."

"Cosa ma ne sei sicuro Hattori?"

"Si ho cercato in tutte le stanze di questo piano ma deve essere scappata!"

"Come volevasi dimostrare"disse Holmes appogiatosi al cornicione della porta"E' ovvio che se fosse lei la colpevole,si intende,non gli ci sia voluto molto a scappare dal piano di sotto mentre noi stavamo esaminando il cadavere"

"Accidenti dovevamo sospettarlo!"esclamò Poirot irritato.

"Dai non si agiti!Tanto non possiamo più farci niente! Perché invece non andiamo ad avvisare la signora Twinkle?"propose Conan.

"Giusto!Trovo che sia un'ottima idea!"esclamò Holmes. Così tornarono nuovamente nella stanza della padrona di casa.

"Signora Twinkle?"chiese Ran bussando alla porta. Si affacciò all'interno della stanza e poi richiuse la porta."Sta dormendo,meglio non disturbarla"disse infine.

"Bene. Che facciamo adesso?"chiese Kazuha.

"E' semplice!"Rispose Conan"Risolviamo questo mistero!"

"Scusa mi spiechi come facciamo?"Disse Heiji"Ti ricordo che la nostra principale indiziata se n'è andata!"

"Io penso...che la maggior parte dei sospetti di Conan ricadano su Miss Twinkle. Giusto?"

"Giusto Ai!"rispose lui.

"E la stessa cosa vale per me!"si intromise Holmes"Anche a me il comportamento di quella vecchietta non mi convince."

"Bene Holmes allora cosa pensa di fare?"

"Bè Watson penso che se perlustrassimo la casa forse troveremmo qualche indizio."

"Sono d'accordo! E poi non abbiamo niente da perdere!"disse Conan.

"Allora propongo di dividerci"disse Heiji"Io vado con Conan e Ai,Ran e Kazuha andranno con Miss Murple,il signor Holmes con il signor Watson e Il signor Poirot con il signor Colombo."

"Bene allora possiamo andare!"esclamò Holmes incamminandosi. E così fecero gli altri,tranne Heiji che rimase a guardare Kazuha che parlava con Ran.

"Ehi aspettatemi!"esclamò"Dove andiamo?"

""Andiamo a vedere se c'è una dispensa o una soffitta. La cameriera potrebbe essersi nascosta li!"propose Ai

"Si hai ragione. Prima ho visto delle scale che portavano a un piano di sotto.Meglio se andiamo a controllare."le rispose Conan.

Così andarono a controllare,passarono davanti all'ingresso e si trovarono davanti ad una porta molto più piccola del normale. Provarono ad aprirla. Era chiusa. "Spostatevi!"esclamò Conan e in meno di un secondo un pallone da calcio aveva sfondato la porta.

"Non sentite un rumore strano?"chiese Ai.

"Sembra acqua..."fece notare Heiji"E viene da qua sotto."Così attraversarono la porta e scesero le scale. Non credevano ai loro occhi.

"Davanti a loro si trovava un lungo corridoio quasi interamente coperto d'acqua. L'acqua arrivava a coprire i primi tre gradini della scala.

"Ma da dove arriverà tutta quest'acqua?"esclamò Heiji.

"Be' di certo non sono i tubi che perdono!"concluse Ai.

"Su andiamo a chiamare gli altri!"

"Non ce n'è bisogno Hattori!"disse Holmes scendendo le scale.

"Ma cos'è tutta quest'acqua?"si chiese Kazuha.

"Più che altro da dove viene tutta questa'acqua?"fece Colombo accendendo un sigaro.

"Non lo so..."rispose Conan"Ma c'è solo un modo per scoprirlo!"Così si levò:le scrpe,gli occhiali,il papillon,la giacca e si buttò.

"Conan!"gridò Ai.

"Accidenti qust'acqua è gelata!"fece notare Watson mettendo le dita nell'acqua.

Dopo un po' Conan riemerse"Che strano! Quest'acqua è salata!"

Angolino dell'autrice:Salve a tutti!!!Spero che questo capitolo vi piaccia!!Per la descrizione di Holmes ho usato direttamente le frasi prese dal libro di Conan Doyle. Comunque il prossimo capitolo si svolgerà su una nave molto famosa...ma nn voglio rovinarvi la sorpresa! Volevo fare un sincero ringraziamento a meid e Davide ke hanno commentato i capitoli precedenti!!!mi racc aspetto con ansia i vostri commenti!!Poi anke un ringraziamento a foreverme96 ke ha commentato il mio libro su vampire knight!aspetto con ansia un tuo commento!Spero di nn aver dimenticato nessuno!!Mi racc se il racc vi è piaciuto commentate!!!io ci conto!!grazie 1000 kisskiss Conanforever!!!!!!!!!!!!

 

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Capitolo 6
*** L'indizio sulla nave... ***


                                                  Grandi detective a confronto

                

"Salata!?"esclamò Heiji"E' impossibile!"

"Ha ragione!"disse Ran mettendo un dito nell'acqua e poi mettendoselo sulla lingua.

Conan si aggrappò sui tubi appesi al soffitto e cominciò ad andare avanti per il corridoio muovendo le braccia quasi fosse una scimmia e la stessa cosa fece Ai che lo seguì a ruota.

"Bè non posso certo lasciare andare due bambini in un luogo sconosciuto da soli!"e dicendo questo Holmes si tuffò"Trabquilli se non siamo qui in meno di un'ora veniteci a cercare."e così seguì Conan e Ai. Arrivarono su un'altra rampa di scale e si fermarono lì.

"Bene che si fa ora?"chiese Ai"L'acqua continua a salire..."

"Proviamo a vedere dove porta questa rampa di scale"rispose lui.

"Si però sbrighiamoci perché abbiamo solo un'ora!"

"Signor Holmes c'è anche lei?"

"Si cero! Pensavi che avrei lasciato tutto il divertimento a te Conan?"

"No,infatti no!"

"Su detective vi ricordo che abbiamo poco tempo!"disse Ai salendo le scale.

"Arriviamo!" esclamarono i due.

Salirono una lunga rampa di scale e poi si ritrovarono in un corridoio uguale al precedente.

"Uao!Questo posto sembra un hotel!Ha anche l'ascensore!"disse Ai guardandosi intorno e così salirono sull'ascensore. Si trovavano al nono piano e decisero di andare all'ultimo cioè al ventiquattresimo."Secondo me questo non è un hotel...ma preferirei sbagliarmi.."disse Conan.

L'ascensore si fermò.

 

Erano arrivati al ventiquattresimo piano. C'era gente che urlava e correva terrorizzata.

Degli uomini che distribuivano salvagenti e delle persona che chiedevano in continuazione"Che cosa sta succendendo?"e altre ancora"La nave affonda!".

"Forse ho capito dove siamo..."disse Ai sbalordita."Ma com'è possibile fino ad un attimo fa ci troavavamo in una casa in mezzo al bosco e adeso invece ci troaviamo su una nave che sta per affonadare!Va contro tutte la leggi della fisica!"

"Si ma ti ricordo quello che ha detto mio padre. Qui siamo in un mondo virtuale,può succedere di tutto."

"Saliamo a vedere com'è la situazione sul ponte."propose Holmes.

Così salirono sul ponte. Gli addetti di bordo stavano calando le scialuppe mentre l'orchestra suonava per calare i passeggeri.

"Sai questa scena mi sembra di averla già vista.."disse Ai rivolgendosi a Conan.

"Già credo di aver capito su che nave ci troviamo..."rispose lui.

"Ehi scusa!"disse Conan fermando una bambina che avrà avuto si e no tra i dieci e gli undici anni"Mi sai dire il nome di questa nave?"

"Titanic"ripose lei e poi si affrettò a raggiungere la madre.

"Come temevo."disse Conan ad Ai.

"Guardate quella signora laggiù!"disse Holmes indicando una signora intenta a salire su una scilauppa che assomigliava molto a Miss Twinkle. Conan corse verso di lei.

"Conan dove vai!"gridò Ai in mezzo alla confusione. Ma Conan ormai non sentiva più ragioni. Aveva come uno strano presentimento...quella signora aveva l'indizio per risolvere il caso e lui doveva assolutamente averlo. Si affacciò dal bordo del ponte,la scialuppa stava per essere calata."Sigonra Twinkle!"gridò Conan con tutta la voce che aveva in corpo per farsi sentire tra la folla. La vecchietta si girò"Qual'è il numero della sua stanza?"chiese lui.

"524 al nono piano piccolo!"rispose lei.

"Grazie!"così tornò da Ai e Sherlock che lo stavano aspettando dove si erano lasciati.

"Che cosa hai scoperto Conan?"chiese Holmes impaziente.

"Forse ho trovato un indizio ma dobbiamo sbrigarci!"prese per mano Ai e cominciò a correre verso l'ascensore.Conan spinse il bottone. Stavano scendendo.

"Dova andiamo?"chiese Ai.

"Al nono piano"

"Ma è da dove siamo arrivati non hai detto che dovevamo prendere un indizio?"

"Si,infatti!" 

Arrivarono al nono piano,l'acqua era più alta di almeno mezzo metro.

"522,523,524!Trovata!"

"Conan mi dici che ci facciamo qui?"chiese Ai entrando nella stanza.

"E' la camera di Miss Twinkle. Sicurmente qui c'è un indizio."

"Su cerchiamo allora!"esclamò Holmes.Cercarono almeno per una decina di minuti finché Conan non trovò quello che cercava. Salì sulla scrivania che ormai galleggiava,poi salì sull'armadio e infine prese una valiggetta nera che si troavava su di esso.

"Su andiamo ho trovato l'indizio!"così nuotaro fino alla rampa di scale dove tutti li stavano aspettando."Ehi stavamo per venirvi a cercare!Ma si può sapere che avete combinato?"

"Se te lo dico non ci crederesti Hattori!"rispose Conan

"Su andiamo via da qui prima di morire annegati!"disse Ai salendo la scale.

"Concordo!"esclamò Holmes seguendola. 

Così salirono di sopra. Conan aiutò Holmes a siggillare la porta e poi insieme se ne andarono nel salone principale.

"Allora non ci volete dire cosa è successo perché avete paura che non vi prenderemo sul serio giusto?"

"Non ti dico cosa abbiamo visto ma ti dico cosa non abbiamo visto e cioè Leonardo di Caprio! Ma insomma ho quasi rischiato la vita e neanche l'ho visto!"

"Bè almeno Ai se affogavi,affogavi felice!"le rispose Conan.

"Bè si in effetti non mi sarebbe dispiciuto morire tra le braccia di Leonardo di Caprio!"

"Insomma ci volete dire che cosa c'è in quella valiggetta?"chiese in modo irritato Heiji per la seconda volta.

"E' un indizio!"disse Conan passandosi l'asciugamano sui capelli bagnati" Un indizio che cisuramente ci aiuterà a risolvere il caso."Si sedette sul divano prese tra le mani la valiggette e la aprì.

Dentro c'erano dei pezzi di manichino:braccia,gambe busto e testa.

"Un manichino?!"esclamò Kazuha"E a grandezza naturale per giunta!"

"Ah giudicare dall'abbigliamento sembrerebbe una cameriera...o qualcosa del genere."fece notare Ai."Deve essere la cameriera di cui parlava Miss Twinkle."

"Questo è certo! Proviamo a montarla per vedere come funziona!"

"Ottima idea Watson!"disse Holmes alzandosi dalla sedia"Le do una mano!"

Watson posò il bastone vicino la muro,prese la valiggetta e incominciò a montare i pezzi. I pezzi erano stati presi ma in fondo alla valiggetta era rimasto qualcosa.

"Un telacomando?!"disse Ran prendendolo in mano.

"Credo che serva a comandare il manichino a distanza."Disse Conan"In questo modo è possibile commettere un omicidio  a distanza uscendo dalla rosa dei sospetti."

"Finito!"Esclamò entusiasta Watson.

"Sa Watson potrebbe avere un futuro nel campo nella meccanica."

"Grazie Holmes."

Così Conan cominciò a premere i pulsanti del telecomando. Il manichino cominciò a muoversi. Prima a destra,poi a sinistra,poi alzò un braccio,poi l'altro e infine cominciò a camminare.

"Credo che dovremmo andare a chiedere spiegazioni a Miss Twinkle."suggerì Poirot.

"Già lo penso anche io"rispose Colombo con un cenno del capo di Miss Murple.

Così si recarono nuovamente nella stanza di Miss Twinkle. Questa volta la vecchietta era sveglia.

"Oh salve!"esclamò.

"Ci spiega cos'è questo!"Disse Conan facendo entrare la donna manichino. Aveva un'aria molto inquientante ma allo stesso tempo molto buffa visto che era molto goffa.

"Ah quella...sapevo che prima o poi l'avreste scoperta anche perché siete dei detective. E scommetto che sapete già che io sono l'assassina."

"Su questo non ci piove!"intervenì Heiji"Lei ha usato il manichino della cameriera per uccidere il maggiordomo,questo perché non voleva che i sospetti ricadessero su di lei. Ed è stato facile per lei manipolare il manichino grazie a vare video camere piazzate in tutta la casa,uccidere il maggiordomo e poi pulire il manichino sporco di sangue e nascondere la'rma del delitto."

"Si ma non avete prove!E poi la'rma del delitto non è il vaso trovato vicino al cadavere?"

"No si sbaglia mademoiselle!"Disse Poirot"essendo un manichino di ceramica non sarebbe riuscita a reggere un vado tanto pesante per poi darlo con tanta forza sulla testa di un uomo.

Quindi la'rma del delitto è un'altra e lei ha rotto il vaso e sporcato i frammenti di sangue per condurci sulla strada sbagliata!"

"Infatti l'arma del delitto è questa!"disse Miss Murple afferrando un libro dalla credenza"Sono rimaste delle tracce di sangue solo in alcuni punti questo perché lei lo aveva foderato ma la copertina deve essersi rotta a causa della forte botta e anche perché sulle mani del manichino sono rimasti dei segni che combaciano perfettamente con gli spigoli del libro questo perchè l'ha impugnato con molta forza."

"Scusi Miss Murple.."la interruppe Ran"Ma anche se fosse andata così non credo che un libro possa.."

"Si certo dolcezza hai ragione non per i manichini o robot,se vogliamo chiamarli così,che hanno una forza quasi il doppio della nostra."

"Bene signor Colombo...e secondo voi qual'è il mio movente?"

"Sicuramente per vendetta o per qualcosa del genere"concluse Colombo impaziente.

"No"disse Conan in modo deciso"C'è una cosa che all'inizio mi ha lasciato molto perplesso e cioè la posizione del cadavere. Le sue dita erano piegate come se stesse per prendere qualcosa e le sue braccia non sono poste verticalmente al corpo ma orizzontalmente,come se ...volesse toccare qualcosa che stava di lato e infatti il uqadro vicino alla finestra era leggermente piegato verso destra. Il che mi fa pensare che sia stato ucciso per impedire che prendesse o che toccasse qualcosa."

"Infatti...Norton aveva scoperto il posto in cui si trova il tesoro. Ed è per questo che l'ho ucciso,per impedire che lo prendesse."

"Un tesoro?"domandò Heji incuriosito.

"Si ed è per questo che vi ho radunati qui. Il mio bisnonno ha nascosto un tesoto qui,in questa casa. E io voglio che voi lo troviate! Sono anni che lo cerco disperatamente ma nonostante tutti i miei sforzi non sono mai riuscita a trovarlo!"

"Quindi lei vuole che troviamo questo tesoro.."

"Si signor Holmes...ovviamente avete già capito da dove cominciare a cercare. Io sapevo fin dall'inizio che l'entrata segreta per arrivare al tesoto era in quella sala,ma non ho avuto mai il coraggio di entrarci."

Perché"chiese Conan.

"L'unica cosa che aveva detto il mio bisnonno riguardo a quel tesoro e che si poteva rischiare la vita!Così ho mandato a cercarlo alcuni dei miei maggirdomi che però non sono mai tornati...ve la sentite dii provare a risolvere il mistero?"

"E ce lo chiede anche?"chiese Colombo in tono ironico."E lei che fa vecchia?"

"Io come vedete non posso muovermi,quin-di...vi asp-et-erò...qu-i..."e la vecchietta calò in un profondo sonno. Conan l'aveva addormentata con il suo orologio spara aghi suporiferi.

"Ottima mossa"gli sussurò Ai all'orecchio.

"Ma che ha?Sembra che si sia addormentata!"

"Non si preoccupi Miss Murple! Si sa come sono i vecchi...volevo dire gli anziani...!"La fermò Heji prima che si avvicinasse al corpo"Si addormentano così!Quando hanno sonno...e poi dormono come sassi! Anche mia nonna lo fa, quindi non c'è da preoccuparsi!"

Così un po' sospettosi lasciarono Miss Twinkle lì e si recarono nella stanza dove era stato trovato il cadavere di Norton. Si avvicinarono al quadro e come aveva detto Conan era leggermente inclinato verso destra.Sopra era ritratto un uomo sull ottantina dall'aria altezzosa.

Heiji girò del tutto il qudro verso destra. Il pavimento cominciò a tremare e sotto i loro piedi apparve una rampa di scale che portava d un piano sotterraneo. Conan accese il suo orologio torcia e scese le scale mentre Ai lo seguiva a poca distanza e così fecero anche gli altri. Scendevano le scale impauriti ma anche curiosi di sapere che cosa li aspettava...in fondo erano dei detective!

Angolino dell'autrice:finalmente ho finito il capitolo,spero vi piaccia! Vorrei ringraziare Davide,meid,beuzz94 e Sherry per aver commentato!Grazie mille mi ha fatto molto piacere! Se il racconto vi è piaciuto commentate mi raccomando!Nel prossimo capitolo ci sarà un mago conosciuto...un certo ladro vestito di bianco...ma nn voglio rovinarvi la sorpresa!Come sono perfida!xd Ci vediamo al prossimo capitolo!Ciao!

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Capitolo 7
*** Un giocatore inaspettato... ***


                                                           Un giocatore inaspettato

 

                                                          

“Sembra che fino adesso proceda tutto bene”
“E’ vero dottor Agasa se la stanno cavando egregiamente. Arriveranno al tesoro più in fretta di quanto pensiamo.”
“Ah senta signor Kudo abbiamo prodotto un’altra sedia in caso in caso di emergenza,no?”
“Si”
“Posso sapere dove si trova?”
“Stia tranquillo dottore è un posto sicuro”
Ma questa volta lo scrittore si sbagliava perché qualcuno nei sotterranei dell’edificio stava per entrare nel videogioco. Il suo sorriso spavaldo era come una luce,che illuminava quella cantina buia la sesta sedia per accedere al gioco era stata lasciata incustodita.
“Signor Kudo! Il monitor rileva un sesto giocatore! Qualcuno deve aver usato la sedia di riserva!”
“Impossibile!L’avevo nascosta!”Così lui e il dottor Agasa corsero giù per le scale e presero l’ascensore per arrivare alla cantina.
La porta per arrivare ai sotterranei era stata buttata giù.”Dov’è?”chiese sorpreso il signor Kudo”Eppure non è un oggetto che si sposta così facilmente! Presto trovatelo! Dobbiamo farlo uscire dal gioco! Anche se secondo i miei sospetti la persona che è entrata di nascosto e la sedia non saranno facili da trovare.”
Infatti l’intruso aveva portato la sedia in un altro lato dell’edificio in cui nessuno avrebbe potuto disturbarlo.
Ormai niente poteva fermarlo,anche per lui l’avventura era cominciata.
“Ehi Conan sono ore che camminiamo!”esclamò Kazuha.”Sei sicuro che sia la strada giusta?”
“Non lo so.”rispose lui”Ma il mio istinto da detective mi dice di andare da questa parte!”
“Allora se è il tuo istinto da detective che ti sta guidando stiamo sicuri che al tesoro ci arriveremo in meno che non si dica!”disse Ai che si trovava in testa al gruppo vicino a Conan.
”Grazi Ai sono contento che tu abbia così tanta fiducia in me!”
“Ormai ho imparato a farci l’abitudine e poi non ho altra scelta!”
“Ehi cos’è quello?”disse Ran interrompendo la conversazione.
Conan puntò la luce verso il punto indicato da Ran. Li si trovava una specie di lapide con incisa una scritta e uno strano simbolo.
Heiji si avvicinò alla lapide e ci soffiò sopra per spostare la polvere.
Lesse:” I coraggiosi che ruberanno il frammento cadranno in un gran tormento. Lo spirito non fate arrabbiare altrimenti con la vita dovrete pagare.”
“Uao fino adesso si prospetta una cosa allegra!”disse Miss Murple rivolgendosi a Colombo.
“Continua a leggere1”lo incitò Poirot.
“Non ci riesco…è scritto in strano non ci riesco!”rispose Heiji imbarazzato.
Ai si avvicinò e tradusse in modo molto sicuro” Se il tesoro volete trovare i cinque frammenti dovrete recuperare: fuoco,acqua,terra,aria e luce. Ma di una cosa vi avverto. Se vivi al tesoro volete arrivare gli ostacoli dovrete superare. Solo i migliori al tesoro arriveranno mentre i perdenti espulsi dal gioco saranno.”
“Tu capisci che c’è scritto?”chiese Heiji alla bambina con un accenno di disappunto.
“E’ latino,l’ho imparato quando l’Organizzazione mi ha mandato a studiare in America”spiegò lei a voce bassa.
“Quindi ricapitolando”disse Conan”chi non supera le prova i qualche modo sarà espulso dal gioco.”
“Allora dobbiamo impegnarci se non vogliamo che qualcuno si faccia male”fece notare Holmes.
“Kazuha rimani vicino a me1”le disse Heiji.
Kazuha arrossì. Anche se lei e Heiji litigavano in fondo lui le voleva bene e questo a Kazuha faceva piacere. Heiji e Kazuha si conoscevano da quando erano piccoli perché i loro genitori lavoravano insieme nella polizia e tra loro si era creato un legame speciale.
“Heiji ce l’hai il portafortuna?”chiese lei timidamente.
“Si ce l’ho tranquilla.”
Kazuha aveva regalato a Heiji un portafortuna e anche se lui faceva finta che non gliene importasse niente,per lui era molto importante,non se ne separava mai.
“Ehi cos’è questo?”Watson aveva tirato fuori dalla lapide una pietra su cui sopra era disegnata una specie di goccia.
“Watson che cosa ha fatto!!???”esclamò Holmes.
Così il pavimento si aprì e caddero nel vuoto.
Conan azionò la cintura e fece uscire un pallone grande abbastanza da bloccarsi addosso alle pareti. Così il pallone bloccò la caduta e loro cadettero bruscamente su di esso.
“State tutti bene?”chiese Poirot.
“Si”rispose Heiji”A parte qualche osso rotto. Ma siamo sicuri che questo coso regga? Insomma siamo dieci persone su un pallone da calcio gigante!”
E così caddero di nuovo perché il pallone si era sgonfiato dopo neanche dieci secondi. Caddero diversi metri più giù su un pavimento di un rosso molto accesso
“Sia che c’è Heiji…facevi meglio a strati zitto!”lo rimproverò Kazuha.
“Comunque sia il lato positivo è che abbiamo preso la prima pietra. Disse Ai raccogliendola da terra.”C’è una goccia sopra quindi dovrebbe essere quella dell’acqua!”
“Bene ora non ci rimane che trovare le altre quattro!disse Conan alzandosi da terra.
Così si avviarono in un buio corridoio, Come al solito Conan e Ai erano in testa al gruppo e illuminavano la strada grazie ai loro orologi.
“Secondi voi la frase –Gli ostacoli dovrete superare_ a cosa si riferisce?”
“Non lo Ai,ma qualcosa mi dice che non promette niente di buono…”rispose Conan.
“Senti questo suono?”
“Si in effetti è da un po’ che ci ho fatto caso. Mano a mano che andiamo avanti il rumore si fa sempre più forte. Sembra acqua…acqua che scorre…”
“Oh no..speriamo che non sia di nuovo il Titanic! Non ho voglia di bagnarmi!Così arrivarono davanti ad una specie di lago in cui precipitavano delle cascate.
Nel punto in cui le cascate toccavano la superficie dell’acqua si formava del vapore che rendeva l’aria umida ma allo stesso tempo trasmetteva una sensazione di pace e tranquillità.
“Uao!Sembrano le terme che abbiamo a Osaka!”esclamò Kazuha.
“Guardate laggiù!C’è una lapide come quella che era all’ingresso!”disse Ran avvicinandosi alla lapide.
“Andiamo a vedere! Forse c’è un'altra pietra! Ma questa aspetti a prenderla Watson!”
“Sono mortificato Holmes!”
“Scusate!”li interruppe Ai”non vi sembra che manchi qualcuno?”
Colombo, Poirot e Miss Murple erano spariti.
“Dove sono l uomo baffuto,l’ignorante e la signora dalla voce stridula?”
“Credo che la frase – I perdenti espulsi dal gioco saranno- si riferisse a questo. Sono spariti nel nulla…eppure fino ad un minuto fa erano qui!”disse Heiji.
“E così sono già tre in meno…”sussurrò Holmes.
“Guardate c’è scritto qualcosa!”fece notare Conan”Ai potresti tradurre?”
“Che c’è? Il grande detective non sa il latino?”
“No, non lo so…e ora puoi tradurre per cortesia?”
“Ok,ok ho capito! Chi la prima prova non ha superato dal gioco è stato scartato. Il tesoro non potranno recuperare quindi spetta ai migliori continuare.”
“Che strano” sussurrò Heiji esaminando la lapide”Su questa non c’è il frammento come c’era sull’altra!”
Conan si avvicinò all’acqua”Per forza altrimenti sarebbe troppo facile! Si vede che c’è un altro modo per prendere il secondo frammento.”
“E sicuramente è collegato a questo laghetto…”continuò Holmes”secondo me non è una coincidenza che le cascate siano dello stesso numero dei frammenti…”
“Si ha ragione…sicuramente c’è un collegamento!”
“Allora adesso che si fa?”chiese Ai.
“Guardate! Dentro l’acqua c’è qualcosa!” Disse Kazuha sporgendosi in avanti per vedere meglio, ma scivolò e cadde in acqua.
“Kazuha!”esclamò Heiji tuffandosi in acqua a sua volta.
L’acqua del lago non era fredda anzi,era piuttosto calda. Quasi fosse una sauna.
Kazuha non era molto brava a nuotare e questo Heiji lo sapeva bene in fatti non ci aveva pensato due volte a buttarsi in acqua.
Si immerse. Vide Kazuha che ormai aveva perso i sensi e che stavano scendendo a fondo. La prese e la portò sul bordo del lago per farle riprendere i sensi.
“Ehi Kazuha!Kazuha mi senti?”così le fece la respirazione bocca a bocca.
“Kazuha apri gli occhi!”
“Spostati!gli fece Watson”Respira ma a malapena,l’acqua è entrata nei polmoni…forse riesco ancora a fare qualcosa…”così le spinse sul petto e Kazuha prese a tossire.
“Kazuha meno male!”
“Ma che è successo?”chiese lei cercando di alzarsi in piedi.
“Sei caduta in acqua e Heiji ti ha salvata!”disse Ran aiutandola.
“Grazie”sussurrò lei con un filo di voce.
“Ma ti pare! Su forza mettiti questa!”gli disse porgendogli la giacca asciutta.
Ran li guardava da lontano. Era felice per la sua amica perché sapeva quanto le piacesse Heiji ma allo stesso tempo era gelosa.
Non di Heiji sia chiaro!
Ma del fatto che anche lei voleva,che in qual momento Shinichi fosse li con lei e la proteggesse. Era da tanto che Shinichi non si faceva sentire e le mancava,le mancava molto.
Ogni tanto lo sentiva al telefono,ma non era la stessa cosa…non sapeva dov’era,con chi fosse ne tanto meno se stesse bene. Al solo pensiero che gli fosse successo qualcosa,gli occhi le diventarono lucidi.
“Non devi preoccuparti,sono sicuro che sta bene…”disse Holmes avvicinandosi a lei”Anche se non lo sai il tuo Shinichi è più vicino di quanto pensi”.
“Si certo lo dice solo per consolarmi…”disse lei asciugandosi una lacrima”Lei non capisce…non sa cosa si prova ad aspettare una persona che forse non tornerà mai più.”
“Si,forse è vero…ma di una cosa sono certo. A lui non piacerebbe vederti piangere,quindi non devi preoccuparti.”
“Sa signor Holmes…Shinichi è un suo grande fan…”
“Ah davvero?”disse lui sistemandosi il gilè orgoglioso.
“Si ai nostri appuntamenti non faceva che parlare di lei…di…di quanto fosse intelligente,colto,atletico…parlava solo di questo. Lui sarebbe molto contento di essere qui in questo momento. Per conoscerla.”
“Anche io vorrei conoscerlo sai? Com’è? E’ bravo come detective?”
“Per forza è lo Sherlock Holmes del 3000!”
“Bene! Allora vale la pensa conoscerlo!”
Ran sorrise,quella conversazione l’aveva senz’altro tirata su d’umore,ma non riusciva a capire come Holmes avesse capito che lei in quel momento stesse parlando a Shinichi,e come faceva lui a sapere che Shinichi stava bene anche se non lo conosceva? Non riusciva proprio a capirlo.
“Ehi Conan!”disse Ai rivolgendosi a lui”Hai qualche idea su dove si trovi la seconda pietra?”
“Si un’idea ce l’ho! Ehi Kazuha! Prima di cadere in acqua hai detto di aver visto qualcosa,hai idea di cosa si trattasse?”
“No,veramente no,ma credo fosse una barca o qualcosa del genere…”
“Allora se le mie deduzioni sono giuste…qui da qualche parte ci dovrebbe essere..”
“Una catena!”esclamò Watson.
“Si esatto.”
Si avvicinarono,una catena usciva fuori dall’acqua di due o tre metri.
“Proviamo a tirarla!”propose Conan.
“Buona idea!”fece Holmes cominciando a tirare la catena insieme a Watson e insieme a loro si aggregarono anche Heiji e Conan. Era da un bel po’ che tiravano e finalmente incominciavano a intravedere qualcosa che usciva dall’acqua.
Una barca per almeno cinque persona era sbucata come per magia dalla superficie dell’acqua.
“Questo non si vede tutti i giorni!”Esclamò Watson.
“Bè sicuramente servirà a qualcosa1”disse Conan saltandoci sopra”Guardate c’è anche un remo! Sicuramente questa barca servirà per arrivare alla seconda pietra.”
“E dove pensi che sia?”gli chiese Ran.
“Ma è ovvio no? E’ li!”disse Heiji indicando la seconda cascata che stranamente era più in basso rispetto alle altre.
“Come fai a saperlo?”chiese Kazuha incredula.
“Bè non vi sembra strano che quella cascata sia più in basso delle altre?”fece notare Ai”sicuramente è per agevolarci il passaggio.”
“Su che aspettiamo?”disse Holmes salendo sulla braca e gli altri lo seguirono.
Watson cominciò a muovere il remo e la braca si mosse verso sinistra dove si trovava la seconda cascata. Si avvicinarono. La cascata a contatto con la superficie dell’acqua sprigionava una nube di vapore che inumidiva i vestiti e i capelli. Arrivarono sotto la cascata,erano come delle piccole formiche senza riparo sotto una forte pioggia invernale.
“Bene ora dobbiamo solo capire come arrivare lassù.”disse Holmes guardandosi intorno. Conan si sporse dalla braca per guardare dietro la cascata”Credo che ci sia una grotta…forse dovremmo entrare li.”
“Si ma comunque come facciamo a entrare?”domandò Heiji.
“Forse qualcosa si può fare…”così Holmes prese la corda che si trovava in un angolo della barca”Watson mi presterebbe il suo bastone?”prese un bastone e ne estrasse una spada lunga almeno un metro fatta d’acciaio.
Tutti erano rimasti a bocca tranne Conan ovviamente che già lo aveva intuito dalla strana forma del bastone. Holmes stava legando la corda alla spada.
La afferrò con tutta la forza che aveva in corpo e la tirò addosso ad uno scoglio che si trovava aldilà della cascata. Si accertò che la corda fosse ben fissata tirandola più volte poi dopo si aggrappò e cominciò a scalare il muro. E dopo lo seguirono tutti gli altri.

 

Angolino dell'autrice:Salve a tutti! Finalmente aggiorno!!!Scusate è che come vi avevo già detto l'ispirazione se n'era andata in vacanza!Ma per fortuna è tornata!!!XD Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!Fatemi sapere che cosa ne pensate!

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Capitolo 8
*** La caverna dei cavalieri. ***


                                                                    

Dopo aver seguito Holmes su per il muro,arrivarono in una caverna dalle pareti umide a causa del vapore.
“Sicuramente è qui che si trova la seconda pietra.”disse Heiji mentre Watson sfilava la spada dal muro rimettendola nel fodero.
“Ci siamo tutti?”chiese Holmes mentre strizzava la giacca inumidita dall’acqua.
“Si”rispose Conan”guardate c’è un passaggio. Io direi di andare.”
“Giusto allora andiamo”disse Ai in tono seccato cominciando ad andare.
Si avviarono per la buia caverna,l’unica cosa ad illuminare la strada era l’orologio di Conan.
La caverna era deserta,non si sentiva alcun rumore,tranne i passi dei sette e della cascata come sottofondo.
“Heiji..”bisbigliò Kazuha avvicinandosi a lui”Non è che potresti darmi la mano? Ho paura…”
“Si…se ci tieni tanto!” così si dettero la mano mentre Ran osservava la scena divertita.
“Allora da che parte?”chiese Conan indicando le due possibili strade.
“Bè…tiriamo la monetina?”
“…” ”…” “…” “…”
“Su dai scherzavo!”
“Direi di andare da questa parte…sento degli spifferi d’aria”disse Conan avviandosi verso il tunnel di destra.
Arrivarono in una specie di gran salone dove si trovavano almeno una trentina di armature.
A differenza della grotta quella stanza era molto illuminata;c’era un grande lampadario centrale e una torcia sopra ogni armatura.
Arrivarono al centro della sala e si guardarono intorno:il soffitto e le pareti erano di roccia,mentre il pavimento era di una marmo rosso acceso.
“Che strano..chissà perché solo il pavimento è di marmo?”si chiese Conan.
Heiji si avvicinò alle armature e provò a toccarle”Sembrano armature medievali…”non fece neanche in tempo a finire la frase che le armature cominciarono a muoversi. Così si radunarono tutti al centro della sala”Sapete non credo siano molto socievoli…”
“Uao Heiji come sei intelligente! Secondo te ci stanno venendo incontro puntandoci addosso le spade per darci il benvenuto!?”disse Kazuha mentre Conan si guardava intorno per cercare una via di fuga.
“Che ne sai può darsi che…”e in quel momento la spada di un cavaliere schivò Heiji per miracolo”Ops…mi sono sbagliato!”
“Allora che si fa?”chiese Watson estraendo la spada.
“Mi sembra logico dobbiamo affrontarli!”
“Si signor Holmes ma loro sono armati fino al collo mentre noi non abbiamo nulla per difenderci!”
“Tranquillo Heiji…forse ho trovato un modo per rubargli le spade…”
“E quale signor Holmes?”chiese Conan incuriosito.
“Watson hai la pistola?”
“Finché avrò dei pantaloni avrò una tasca e finché avrò una tasca avrò sempre una pistola con me!
“Perfetto è questo che volevo sentirle dire!Allora la tenga ben stretta perché ce ne sarà bisogno! Ran al mio via dai un calcio al braccio sinistro del cavaliere che sta davanti a te!”
“Secondo te che vuole fare?”chiese Ai.
“Non lo so ma qualunque sia il piano di Holmes è un buon piano…lui non sbaglia mai!”
Ran sferrò il calcio e il cavaliere andò in mille pezzi.
“Che strano eppure non ho dato un calcio così forte..”
“Le armature non sono stabili! Basta darle una botta e vanno in mille pezzi!”e dicendo questo Holmes sferrò un pugno al cavaliere prendendogli la spada e così fece anche ad un altro porgendo la spada ad Heiji.
“Fai kendo quindi penso che tu la sappia usare no?”
“Si”rispose lui con fierezza.
“Conan ascolta vedi quella torcia laggiù?E’ più grande delle altre! Sai cosa devi fare!”
“Si signor Holmes!”e dicendo questo andò verso la torcia e con un gesto secco la tirò verso di se. Si aprì un piccolo foro nel muro e li si trovava la pietra. La prese e si voltò verso gli altri. Ormai rimanevano pochi cavalieri e avevano quasi finito. Quando ad un certo punto qualcosa di affilato tagliò la corda che teneva collegato il lampadario al soffitto facendolo cadere sugli ultimi cavalieri rimasti. Conan andò a vedere cos’era la strana lama che era rimasta conficcata nel muro. Quando la vide rimase di sasso.”Una carta?”C’era solo una persona che usava quel tipo di arma..
D’un tratto qualcuno prese dalle mani di Conan la pietra che preso alla sprovvista non seppe dove guardare..quando lo vide.
Kaito Kid era su uno dei cornicioni della caverna e guardava Conan con aria trionfante.
“Kaito Kid!”
“Ehi piccolo detective! Sapevo che ti avrei trovato qui! Non ti dispiace se questa la prenda io vero?”
“Perché cosa devi farci sentiamo!”
“Bè ovviamente mi serve per prendere il tesoro. Gli inventori di questo gioco hanno usato un vero tesoro come premio che poi sarà regalato al vincitore…quindi ho voluto partecipare anche io!”

Intanto anche qualcun altro oltre loro sette stava osservando la scena.
“Kaito Kid!Sapevo che era stato a lui a rubare la sesta sedia!”sbraitò il signor Kudo.
“Presto setacciate in lungo e in largo il palazzo! Dovete trovarlo!”
“Si!”
“Dottor Agasa lei intanto chiami la polizia!”
“Si,subito!”

“Ops scusate ma adesso devo proprio andare a prendere la terza pietra! Ci vediamo!”e dicendo questo sparì in una coltre di fumo.
“Ma chi era quello?Un ladro?”chiese Holmes ancora incredulo.
“Si,quello era Kaito Kid uno dei ladri più famosi dalla nostri parti. Si diverte a rubare facendo giochetti di prestigio e atteggiandosi a grande prestigiatore”spiegò Conan.
“Bè un modo innovativo di rubare…non trova Watson?...Watson!?”
Ma Watson era sparito.
“E’ sparito anche lui.”disse Ai che fino a quel momento era rimasta solo a guardare.
“Su forza sbrighiamoci a trovare la pietra prima di quel ladruncolo.”disse Holmes in evidente preoccupazione per la sparizione dell’amico.
“I frammenti che dobbiamo recuperare sono cinque no? Se prendiamo almeno tre frammenti saremmo in vantaggio su di lui.”fece notare Ai.
“Allora muoviamoci”disse Conan mentre si dirigeva verso la porta appena apparsa…
E così i nostri sei eroi partirono alla ricerca della terza pietra…

Scusate se il capitolo è più corto del solito ma ho deciso di fare per ogni pietra un capitolo e così mi verranno un po' più cortini...ma spero che avoi vada bene lo stesso! Anche perché scrivere due fanfic insieme è una faticaccia!XD Fatemi sapere cosa ne pensate!

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Capitolo 9
*** Il tempio ***


“Conan sono ore che camminiamo!”si lamentava Heiji che di tanto in tanto si appoggiava al muro per riprendere fiato.
“Su ragazzo non ti lamentare che sei ancora giovane!”gli disse amichevolmente Holmes dandogli una pacca sulla spalla.
“Ehi guardate!”fece Ran indicando un punto al di la del corridoi.
Si avvicinarono e videro che c’era un tavolo. Su quel tavolo c’erano due bottiglie.
“Che vuol dire?”si chiese Conan mentre si avvicinava per esaminare il contenuto delle bottiglie. Il liquido al loro interno era limpido…sembrava normalissima acqua…Ai fece il giro del tavolo e notò un scritta “Il veleno una delle due bottiglie è stato versato ma chi berrà la bevanda pura sarà risparmiato”
“Questo vuol dire che due di noi devono bere da quelle bottiglie e chi prende quella avvelenata sarà eliminato?”
“Si Kazuha,credo che intenda proprio questo. Bene berrò io”disse lui con aria solenne.
“E io berrò l’altra.”fece Holmes prendendo in mano l’altra bottiglia.
Fecero per bere ma all’improvviso Kazuha prese dalle mani di Heiji la bottiglia e ne bevve il contenuto al posto suo.
“Kazuha!”urlò Heiji con tutto il fiato cha aveva in corpo,ma in meno che non si dica Kazuha scomparve come era successo agli altri e la bottiglia che aveva in mano cadde al suolo. Heiji era sconvolto e rimase senza parole…perché Kazuha aveva fatto una cosa simile? Forse perché sapeva che stava per bere il veleno? O forse semplicemente perché non voleva che gli accadesse niente?Questo non lo sapeva…ma avrebbe fatto di tutto pur di vincere…lo avrebbe fatto per lei.
Holmes finì in contenuto della bottiglia e all’improvviso apparve una porta sul soffitto. Tutti si guardarono sbalorditi,come era possibile che ci fosse una porta sul soffitto? Heiji cercando di sembrare meno sconvolto possibile per la scomparsa si Kazuha si mise in piedi al tavolo e arrivò e spingere la maniglia della porta. Era tutto buio e non si vedeva niente al suo interno. Fecero salire prima Ai e Conan e dopo salirono loro. La porta si chiuse di scatto e loro rimasero nel buio più totale.
“Dammi la mano Haibara.”disse Ai prendendo la mano ad Ai il cui rossore sulle guance per sua fortuna era coperto dall’oscurità.
La stanza si illuminò e davanti ai loro occhi apparve uno spettacolo magnifico…
Davanti a loro c’era un grande tempio antico con due grandi statue che sembravano sorvegliarlo. Al centro si trovava una statua ancora più grande delle altre due. Si avvicinarono con cautela,erano sicuri che la seconda pietra si trovasse lì,così cominciarono a cercare. Ran voleva parlare con Heiji  e dirgli quanto gli dispiaceva per l’eliminazione di Kazuha ma poi pensò che era meglio non parlargli adesso,anche se non lo dava a vedere si capiva che era turbato.
“Edogawa-kun stai attento!”urlò Ai a Conan che si stava arrampicando sulle braccia di roccia della statua per raggiungere la cima. Tra salti e capriole arrivò sulla testa della statua dove si trovava una pietra!
“E’ fatta!”pensò tra se e se ma appena levò la pietra dalla fessura il tempio cominciò a tremare.
“Buttatevi in acqua!” esclamò Holmes trascinando con sé Ran e sparendo nell’acqua. Probabilmente c’era un passaggio,altrimenti non ci sarebbe stata via di scampo.
“Conan”urlò Ai che guardava scendere Conan da sotto la statua. Conan le prese la mano ed entrambi si buttarono in acqua. Trovarono un passaggio e ci passarono attraverso. Arrivarono in un'altra grotta poco illuminata e videro Ran e Holmes che riprendevano fiato appoggiati alla parete.
“Dov’è Heiji?”chiese Conan rivolgendosi ai due.
“Non è con voi?”chiese Ran spaventata.
“No…”fece Conan che aveva capito tutto,e ormai dovevano averlo capito anche gli altri. Dopo un lungo silenzio Ai parlò”Secondo voi perché Kaito Kid non ha preso la pietra prima di noi?Insomma in fondo ci aveva preceduto…”
Non lo ha fatto semplicemente perché per la prova del veleno servivano due persona e visto che lui non voleva rischiare di prendere la bottiglia sbagliata e di uscire dal gioco ha aspettato che arrivassimo noi.”spiegò Conan mentre si asciugava gli occhiali.
Holmes notò che i capelli di Ran si stavano muovendo…se c’era del vento allora doveva esserci anche un uscita…Holmes cominciò a camminare e gli altri lo seguirono ancora  tutti zuppi…non sospettavano che Kaito Kid fosse tra di loro…
 
Salve!Scusate se anche questo capitolo è corto ma mi manca l’ispirazione. Mi dispiace anche di aver eliminato cos' velocemente due personaggi importanti come Heiji e Kazuha ma non sapevo come altro fare!scusate!e poi avevo già in mente di eliminarli insieme!Diciamo che la morte di Kazuha è stata romantica non trovate!xd Ho un idea per il prossimo capitolo che penso vi piacerà…ma non vi dico niente perché sono perfida!hihi! Fatemi sapere cosa ne pensate e anche secondo voi di chi Kaito Kid ha preso le sembianze…ovviamente io non vi dirò niente capirete tutto alla fine della storia che presumo sarà massimo tra quattro capitoli!Al prossimo capitolo!
Chiara.
 

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