A New Direction

di Little_Lotte
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Leaving Ohio ***
Capitolo 2: *** Columbias ***
Capitolo 3: *** Julliard ***
Capitolo 4: *** Oh, I love New York ***
Capitolo 5: *** Room mates p. 1 ***
Capitolo 6: *** Room mates p. 2 ***
Capitolo 7: *** I love Shopping ***
Capitolo 8: *** Academy Life ***
Capitolo 9: *** Hello Mr. Shue ***
Capitolo 10: *** Happy Birthday Rachel ***
Capitolo 11: *** Nightmare ***
Capitolo 12: *** Room Mates p. 3 ***
Capitolo 13: *** Exames ***
Capitolo 14: *** Broadway ***
Capitolo 15: *** E- mail ***
Capitolo 16: *** Visits from the past ***
Capitolo 17: *** Dawn ***
Capitolo 18: *** Auditions ***
Capitolo 19: *** Dancing lessons ***
Capitolo 20: *** Thanksgiving ***
Capitolo 21: *** Do you remember? ***
Capitolo 22: *** A secret fan ***
Capitolo 23: *** I need Something to rely on... ***
Capitolo 24: *** Anatomy ***
Capitolo 25: *** Courage ***
Capitolo 26: *** Cold Shower ***
Capitolo 27: *** Family ***
Capitolo 28: *** Future ***
Capitolo 29: *** Post it ***
Capitolo 30: *** My special song ***
Capitolo 31: *** Baby Sitting ***
Capitolo 32: *** Happy Birthday, mum ***
Capitolo 33: *** Happy New Year ***
Capitolo 34: *** Hot Chocolate ***
Capitolo 35: *** There ain't nobody who can confort me ***
Capitolo 36: *** Never been so happy before.. ***
Capitolo 37: *** Chatting ***
Capitolo 38: *** Future part.2 ***
Capitolo 39: *** Silence ***
Capitolo 40: *** Happy Birthday, Finn! ***
Capitolo 41: *** Duets ***
Capitolo 42: *** Letters ***
Capitolo 43: *** A House in not a Home ***
Capitolo 44: *** Little pieces of us ***
Capitolo 45: *** Graduations p.1 ***
Capitolo 46: *** Graduations p.2 ***
Capitolo 47: *** A new direction ***
Capitolo 48: *** Cohabitations ***
Capitolo 49: *** " Klaine's Turn" ***
Capitolo 50: *** Journey to Happyness ***
Capitolo 51: *** Every day,I love you more and more.. ***
Capitolo 52: *** A woman like you ***
Capitolo 53: *** Cooking ***
Capitolo 54: *** Perfect p.1 ***
Capitolo 55: *** Perfect p.2 ***
Capitolo 56: *** Wedding Planning ***
Capitolo 57: *** My man ***
Capitolo 58: *** The Wedding p.1 ***
Capitolo 59: *** The Wedding p.2 ***
Capitolo 60: *** Even Better than Paris ***
Capitolo 61: *** The Moment ***
Capitolo 62: *** Could I feel happier? ***
Capitolo 63: *** I'll be alright ***
Capitolo 64: *** I've been looking for you for ever ***
Capitolo 65: *** Epilogue ***



Capitolo 1
*** Leaving Ohio ***


<< Kurt, muoviti! Stiamo aspettando solo te! >>

<< Si, arrivo. >>

<< Fai in fretta..il volo per New York non aspetta voi per partire! >>

<< Cinque minuti e scendo! >>

Kurt Hummel si guardò intorno, nella sua camera da letto ormai vuota; le pareti erano spoglie, niente più poster attaccati o quadri incorniciati e tutte le fotografia e i libri solitamente riposti sugli scaffali, erano stati ammassati in vari scatoloni, pronti per essere spediti nel suo nuovo alloggio, a New York.
Già, perché nel giro di qualche ora, Kurt Hummel si sarebbe trasferito a New York.

Aspettava quel giorno da più di un anno, da quando assieme ad una delle sue migliori amiche, Rachel Berry, aveva deciso che avrebbe frequentato lì il College; insieme avevano scelto di fare l'audizione per la Julliard, la famosissima scuola d'arte, frequentata in passato da grandi artisti del calibro di Patti Lupone (idolo di Kurt, nessun dubbio sul perché avesse scelto quella scuola).

Si erano esercitati assiduamente, ogni giorno per mesi e mesi e grazie alla loro determinazione e all'aiuto del professor Shuester, erano riusciti entrambi ad ottenere la tanto ambita borsa di studio.

Kurt aveva passato l'estate sognando il giorno della partenza, ma adesso che era arrivato, una strana malinconia si stava lentamente impossessando di lui; era felice di partire, ma non poteva fare a meno di pensare a tutto ciò a cui avrebbe dovuto dire addio: sua padre, la sua casa e buona parte dei suoi migliori amici.
Quanto avrebbe sentito la mancanza della sua adorata Mercedes, di Santana e Brittany, di Puckerman e di tutti gli altri ragazzi del Glee Club!

<< Kurt, posso entrare? >>

Kurt si voltò e trovò sulla porta il suo ragazzo, Blaine Anderson, sorridente e con in mano un misterioso pacchetto. Kurt sorrise; Blaine era senza dubbio una delle ragioni che più di tutte lo spingevano a partire! Il pensiero di andare a vivere tanto lontano da casa lo terrorizzava, ma sapere che Blaine sarebbe rimasto al suo fianco infondeva in lui una tale sicurezza, che era sicuro di poter affrontare qualsiasi difficoltà.  Aveva fatto anche lui l'audizione per la Julliard e l'aveva superata brillantemente, aggiudicandosi così anche lui una borsa di studio alla prestigiosa scuola.

<< Si, vieni... stavo dando un'ultima occhiata alla mia stanza. >>

Blaine gli si avvicinò e lo abbracciò forte.

<< Ti mancherà tanto, vero? >> chiese dolcemente.

Kurt fece segno di si con la testa, poggiando la testa sulla spalla del suo ragazzo.

<< Tutti gli uccellini abbandonano il nido, prima o poi. >> rispose << Sarà dura, ma è una cosa che devo fare! >>

Blaine lo strinse più forte.

<< Andrà benissimo, vedrai! >>

<< Oh, di sicuro! >> rispose Kurt, con un sorriso << Ci sarai tu con me. >>

Blaine ricambiò il sorriso e lo baciò sulla guancia.

<< Dobbiamo andare. >> comunicò << Altrimenti rischiamo di perdere il volo. >>

Kurt annuì, poi il suo sguardo si soffermò sul pacchetto che Blaine teneva in mano.

<< E quello cos'è?! >> chiese il controtenore incuriosito.

Blaine sorrise.

<< Beh, è un regalino per te. >> rispose << Puoi aprirlo ora se vuoi, oppure puoi aspettare fino a che non.. >>

Kurt non gli diede il tempo di finire la frase, gli strappò via il regalo dalle mani e lo aprì immediatamente.

<< Oddio.. >>

Non appena si ritrovò fra le mani il contenuto di quel pacchetto, gli occhi di Kurt si riempirono di lacrime; si trattava di una bellissima foto incorniciata, che ritraeva il Glee Club al completo, il giorno della cerimonia del diploma. C'erano proprio tutti, nessuno escluso! Lui era proprio al centro della foto, abbracciato alla sua amica Mercedes e Blaine era accanto a lui, guardandolo con adorazione ( probabilmente era così distratto da Kurt che non si era accorto che il fotografo stava scattando). Kurt tirò su col naso.

<< È.. è bellissima! >>

Blaine sorrise.

<< Così non sentirai troppo la loro mancanza. >> disse, asciugandogli le lacrime << Potrai vederli tutti i giorni. >>

Kurt, con gli occhi ancora lucidi, rivolse al suo ragazzo uno sguardo colmo d'amore.

<< Blaine Anderson. >> disse a mezza voce << Ti amo. >>

Blaine lo accolse nuovamente fra le sue braccia.

<< Ti amo anche io, Kurt Hummel. >>

Kurt rimase per qualche secondo abbracciato a Blaine, poi sollevò il viso del ragazzo e lo baciò dolcemente sulle labbra.

<< Adesso dobbiamo andare davvero. >> disse Blaine << Non possiamo perdere l'aereo! >>

Kurt annuì e mise la fotografia nel suo borsone da viaggio, facendo bene attenzione ad evitare che si rompesse; poi, dopo aver rivolto un ultimo sguardo alla sua stanza, prese Blaine per mano e scese giù dalle scale.

 

*

 

<< Kurt, hai preso tutto vero?! Non hai dimenticato nulla?! >>

<< No papà, ho tutto quanto. >>

<< Rachel, hai i documenti a portata di mano?! >>

<< Certo papà, non preoccupatevi. >>

<< Oh, Finn...sentirò tanto la tua mancanza! >>

<< Mamma, mi stai strozzando! >>

Era ormai arrivato il momento della partenza e Kurt, Rachel e Blaine si apprestavano a salutare i loro genitori. Beh, a dire il vero solo Kurt e Rachel; Blaine non aveva nessuno da salutare, perché i suoi genitori lo avevano già fatto a casa, qualche ora prima.

Inoltre con loro c'era anche Fin Hudson, il fratellastro di Kurt, nonché ragazzo di Rachel; anche lui avrebbe frequentato il College a New York, ma non avrebbe studiato con loro alla Julliard.

A dire il vero aveva provato ad entrare, ma non era riuscito a superare l'esame di ammissione, perciò aveva ripiegato sulla sua seconda passione dopo il canto: il football.

Aveva vinto una borsa di studio alla Columbias, dove avrebbe studiato presso la facoltà di scienze motorie, nella speranza di poter diventare un buon allenatore o, magari, un giocatore professionista.

Blaine osservava in silenzio i suoi amici mentre salutavano affettuosamente i loro cari e non poté fare a meno di avvertire una fitta di gelosia; avrebbe tanto voluto che anche i suoi genitori fossero stati presenti, ma evidentemente per loro il saluto che si erano scambiati poche ore prima era stato più che sufficiente. Guardò Kurt abbracciare suo padre, entrambi avevano le lacrime agli occhi.

Blaine invidiava così tanto il meraviglioso rapporto che Kurt aveva con il genitore, completamente diverso da quello che lui aveva con i suoi. Il ragazzo sospirò; andar via da casa era indubbiamente una ragione che, in quel momento, lo spingeva più che mai a partire. Oltre al fatto che sarebbe andato a vivere con Kurt, ovviamente!

<< Blaine, vieni qui! >>

Kurt lo chiamò a gran voce e gli fece segno di raggiungerlo; Blaine si avvicinò a loro e il signor Hummel di Kurt gli rivolse un enorme sorriso.

<< Probabilmente non mi sentirai mai più dire una cosa del genere, ragazzo >> disse in tono scherzoso << Ma sappi che mi mancherà averti sempre intorno, in casa mia. >>

Blaine ricambiò il sorriso.

<< Mancherà anche a me, signor Hummel. >> rispose.

<< Burt. >> lo corresse il padre di Kurt << Chiamami Burt. >>

Blaine, chiaramente commosso, tirò su col naso.

<< Ok.. Burt. >>

Burt guardò il ragazzo con occhi lucidi e allargò le braccia.

<< Vieni qua. >>

Senza neanche dare a Blaine il tempo di rispondere, lo abbracciò forte, esattamente come un padre farebbe con suo figlio.

<< Te lo dico adesso, perché passerà parecchio prima che io e te ci rivedremo e non potrai rinfacciarmelo per un bel po' di tempo. >> disse Burt con voce rotta dalla commozione << Sono felice che Kurt abbia trovato un ragazzo meraviglioso come te! Sei tutto ciò che un padre può augurarsi per un figlio e so che ti prenderai cura di lui e lo tratterai con rispetto, come si merita. >>

Blaine trattenne a fatica le lacrime.

<< Può scommetterci, Burt! >> rispose << Certo che lo farò! >>

Kurt osservò l'intera scena con le lacrime agli occhi; aveva sempre saputo quanto suo padre adorasse Blaine, ma sapeva anche che non avrebbe mai avuto il coraggio di ammetterlo apertamente, o la sua reputazione di padre iper protettivo e diffidente ne avrebbe risentito.

Rachel gli si avvicinò, mettendogli una mano sulla spalla.

<< Kurt, di al tuo ragazzo di muoversi. >> comunicò << Dobbiamo andare. >>

Kurt obbedì e andò a prendere Blaine, che nel frattempo si era staccato dall'abbraccio di Burt e si stava asciugando le lacrime.

<< Dobbiamo andare. >> lo informò.

Blaine annuì e salutò un'ultima volta Burt, prima di raggiungere Rachel e Finn.

Burt e Kurt si guardarono per qualche secondo e poi si abbracciarono di nuovo.

<< Ti voglio bene, papà. >> mormorò Kurt fra le lacrime.

Suo padre non rispose, ma lo strinse più forte e Kurt capì che quello era il suo modo per rispondere “anche io”. Quell'abbraccio sembrò durare ore e quando i due si separarono, per Kurt fu quasi come se una parte molto importante di lui si fosse improvvisamente staccata.

<< Mi mancherai. >>

Poi, dopo aver accarezzato dolcemente il viso di suo padre, si voltò e raggiunse il resto del gruppo, tutti pronti per imbarcarsi sul volo che gli avrebbe portati a New York.

 

*

 

<< New York, stiamo arrivando! >>

<< Rachel, ti supplico...taci! Non cominciare subito con le tue sceneggiate in pubblico! >>

Rachel mise il broncio e si strinse nel suo sedile.

<< Cafoni! >> bubbolò << Voi non comprendete il mio animo artistico. >>

<< Credimi, Rachel. >> replicò Kurt, seduto dietro di lei << Io lo comprendo benissimo, da più di tre anni ormai! Ma ci sono persone qui che non ti conoscono e per il loro bene è meglio che tu rimanga una sconosciuta! >>

Blaine ridacchiò e Rachel si offese ancora di più.

<< Finn, tu non dici niente?! >> strillò nell'orecchio del suo ragazzo.

Finn deglutì e si irrigidì completamente.

<< Rachel, sai che ho il terrore degli aerei! >> farfugliò << Credo che ricomincerò a parlare quando saremo nuovamente a terra. >>

Rachel fece una smorfia.

<< Bene! Vorrà dire che mi metterò a scrivere sul mio diario. >>

Estrasse dal suo bagaglio a mano un taccuino rilegato in pelle e iniziò a scriverci sopra.

Kurt sorrise e afferrò la mano di Blaine, seduto al suo fianco.

<< Sei pronto? >> chiese.

Blaine fece segno di si con la testa e intrecciò le dita con quelle del ragazzo.

<< Assolutamente si! E tu?! Sei spaventato?! >>

Kurt scosse la testa.

<< Prima lo ero. >> rispose << Ora non più! Sai, ho sentito quello che ti ha detto mio padre prima.. che è felice che io abbia una persona come te al mio fianco e che sa che ti prenderai sempre cura di me. >>

Blaine arrossì e strinse ancora più forte la mano di Kurt.

<< È vero, Kurt. >> disse << Io mi prenderò cura di te per sempre. >>

<< Lo so. >> replicò Kurt con un sorriso << Per questo non ho più paura. >>

Appoggiò la testa sulla spalla di Blaine, che lo baciò sulla fronte; per chiunque sarebbe potuto sembrare strano, ma entrambi sapevano che quello era il primo giorno della loro nuova vita assieme. Stavano insieme da due anni e, nonostante i vari alti e bassi tipici di qualunque relazione, non avevano mai smesso di amarsi ed erano certi che non lo avrebbero mai fatto.

Molte volte si erano sentiti dire che era estramente raro che due ragazzi fidanzatisi ai tempi del liceo potessero restare insieme per tutta la vita, ma a loro due non importava; entrambi sapevano che per loro sarebbe stato così.

Come Finn e Rachel, del resto! Negli ultimi tre anni ne avevano passate talmente tante che ormai erano immuni da qualsiasi tipo di rottura!

<< A che stai pensando? >> chiese Blaine, dal momento che Kurt se ne stava stranamente in silenzio.

Kurt sospirò e lo guardò dritto negli occhi.

<< A noi. >> disse << E a quanto sarà bello il nostro futuro a New York. >>

Blaine si strinse a lui e lo baciò sulle labbra. Dubbi non ne aveva, solo certezze; la certezza che quella nuova vita al fianco di Kurt sarebbe stata semplicemente meravigliosa.

In fondo, Blaine lo sapeva ormai da tempo: era Kurt il solo per lui, quello che aveva cercato per tutta la vita.

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Capitolo 2
*** Columbias ***


<< Eccoci qua Finn! questa è la Columbias...ehi, ma guarda quanto è grande il campus! >>

Finn si guardò intorno spaesato; Rachel aveva ragione, il campus era immenso e lui aveva la sensazione che si sarebbe perso molto spesso in quella specie di enorme labirinto.
 
<< Oh mio Dio! >> esclamò il ragazzo << Mi..mi manca l'aria! forse sarebbe stato meglio se fosse venuta con noi anche la mamma! >>
Rachel sospirò.

<< Finn, stai scherzando?! conosci il significato della parola "indipendenza" ?! siamo soli adesso, dobbiamo imparare a fare affidamento solo sulle nostre forze, non possiamo più contare sull'aiuto dei nostri genitori! >>

<< Sai Rachel >> intervenne Kurt, vedendo Finn sbiancare << Credo proprio che tu non lo stia incoraggiando in questo modo! >>

Blaine guardò Finn e sorrise, cercando di infondere lui un po' di coraggio. Si conoscevano da quasi tre anni, Finn era diventato uno dei suoi più cari amici e sapeva molto bene quanto queste nuove situazioni lo facessero sentire a disagio! nonostante fosse un ragazzo grande e grosso, bastava veramente poco per metterlo in difficoltà!
Rachel sbuffò e afferrò Finn per un braccio.

<< Su, smettila di fare il bambino e comportati come l'adulto che sei! >> disse, trascinandolo via << Ora andiamo a chiedere dove si trova la tua stanza! >>
Finn non ebbe la forza di replicare e si limitò a piegarsi al volere della sua ragazza. Kurt e Blaine rimasero indietro, si guardarono e si misero a ridere.

<< Sembra anche a te che sia Rachel fra i due a portare i pantaloni?! >> chiese Kurt.
Blaine annuì.
<< Sergente Maggiore Rachel Berry! >> commentò << Il povero Finn gode di tutta la mia solidarietà! non vorrei mai essere al suo posto. >>

Kurt sorrise.
<< Per un breve periodo hai rischiato di esserci! >> osservò.

Blaine alzò gli occhi al cielo. Sapeva bene a cosa si riferisse Kurt; non avrebbe mai dimenticato quella volta in cui, completamente ubriaco, aveva baciato Rachel al gioco della bottiglia ed in seguito a quel bacio era arrivato a convincersi di essere bisessuale, cosa che lo aveva persino portato a litigare con Kurt.
All'epoca Finn e Rachel si erano lasciati e lei, probabilmente per dimostrare a sè stessa di essere in grado di andare avanti anche senza di lui, aveva chiesto a Blaine di uscire; il loro appuntamento però non era andato poi un granchè e un secondo bacio di Rachel era servito solamente a chiarire le idee a Blaine, restituendogli la totale certezza della sua omosessualità.

Kurt però non perdeva mai l'occasione di ricordarglielo, facendolo sentire ogni volta terribilmente in colpa.
<< Per quanto tempo ancora mi rinfaccerai questa storia?! >> chiese Blaine sospirando.

Kurt ridacchiò.
<< Per tutta la vita, credo! >>

Blaine fece una smorfia, poi Kurt gli diede un'affettuosa pacca sulla spalla e i due si misero a ridere.
<< Su, andiamo a cercare gli altri due. >> disse Kurt, prendendolo sotto braccio << Non vorrei che la furia di Rachel Berry si abbattesse anche su di noi! >>

*

<< Accidenti, ma questa stanza è enorme! >>
Finn si guardò intorno; la sua camera era molto ampia e luminosa, c'erano un paio di scrivanie, un letto singolo e uno a castello. Il ragazzo laciò il suo borsone sul lettino, rivendicandone così la proprietà.

<< Amico, questo posto è davvero fico! >> esclamò Blaine << Sono sicuro che te la passerai alla grande! >>
<< Lo spero. >> replicò Finn << La stanza è ok, ma spero tanto che lo siano anche i miei compagni. >>
<< Beh, sei stato per più di due anni in squadra con Sam Evans e Puckerman! >> commentò Kurt << Dopo di loro credo proprio che tu sia preparato a tutto! >>
<< Permesso?! >>

Proprio in quel momento arrivarono i compagni di stanza di Finn, due ragazzi dall'aria apparentemente normale; uno dei due era alto all'incirca quanto Kurt, occhi azzurri, capelli rossi leggermente mossi e tantissime lentiggini sul viso, che sembravano quasi essergli piovute in faccia; indossava un paio di jeans chiari e una maglietta rossa, piuttosto semplice. 
L'altro, un po' più alto, aveva due enormi occhi scuri e capelli cortissimi, quasi rasati a zero; aveva indosso una maglietta bianca con su scritto "Too cool to be real!" e un paio di pantaloni di colore blu scuro.
Sorridevano entrambi e questo non poteva che rassicurare il povero Finn, che si sentiva sempre più nervoso ogni secondo che passava.

<< Ehi, ciao! >> esclamò il giovane Hudson allegramente << Io sono Finn! piacere di conoscervi! >>
<< Io mi chiamo Jonathan! >> disse il rosso, porgendogli la mano << E questo è Tommy. >>
L'altro ragazzo fece un cenno con la testa a Finn, senza smettere di sorridere. Finn si sentì estremamente sollevato.
<< Questi sono i miei amici Kurt e Blaine. >> disse << E lei è Rachel, la mia ragazza; loro studiano alla Julliard...beh, studieranno! è il primo giorno anche per loro.  >>
I tre salutarono con un sonoro "Ciao" all'unisono, al quale gli altri due risposero con altrettanta enfasi.

<< Da dove vieni Finn?! >> domandò Tommy, posando per terra il suo bagaglio, accanto al letto a castello.
<< Da Lima, Ohio. >> rispose Finn << E voi? >>
<< Dal Kansas. >> rispose Jonathan << Abitavamo in un paesino minuscolo, la vita laggiù era tutt'altro che entusiasmante! sognavamo di venire qui a New York da una vita! >>
<< Già, fin da quando eravamo piccoli e giocavamo a impiccare le barbie di nostra sorella! >> fece eco Tommy << Siamo fratelli, sapete! >>

Rachel impallidì; aveva davvero capito bene?! guardò Finn, anche lui rimasto piuttosto spiazzato da quell'affermazione.

" Beh, erano dei bambini...col tempo si cambia! "

<< E ditemi >> disse Finn distrattamente << Adesso non fate più queste cose, vero?! >>
<< Oh, no! >> rispose Tommy ridendo << Col tempo ci siamo evoluti! >>
I due risero e Finn rivolse ai suoi amici uno sguardo piuttosto preoccupato, che questi ricambiarono sinceramente; nonostante l'aspetto più o meno rassicurante, quei due tizi non ispiravano poi tanta fiducia!

<< Finn, per caso sei allergico al pelo di animale? >> chiese Tommy, trafficando con la sua borsa.
<< N..no! perchè?! >>
<< Beh, io e Jonathan studiamo biologia e stiamo cercando di creare una serie di animali geneticamente modificati; al momento facciamo i nostri esperimenti sui ratti, ma speriamo prima o poi di poter passare ad animali un po' più grandi. >>
<< Ratti?! >> esclamarono Kurt e Blaine all'unisono, rabbrividendo.
<< Si, ratti! >> rispose Jonathan sorridendo << Sono ottimi animali da laboratorio e quando non servono più, possono essere dati in pasto ai pitoni! >>
<< A..avete anche un pitone?! >> domandò Finn terrorizzato.
<< Oh, no..lui abbiamo dovuto lasciarlo a casa! >> rispose Tommy sinceramente dispiaciuto << Era diventato troppo grosso, non ce lo avrebbero fatto tenere. >>

Finn rabbrividì; improvvisamente quei due non gli piacevano più così tanto.
<< A proposito, Jon >>  aggiunse Tommy << Domani mamma dovrebbe portarci le nostre formiche. >>
<< Formiche?! >> fece eco Finn, sempre più spaventato.
<< Si, abbiamo messo su un piccolo allevamento..sono solo una cinquantina! >>
Finn fece una risatina nervosa, mentre gli altri tre strabuzzarono gli occhi dal terrore.
<< Beh, noi dobbiamo andare a prendere i nostri ratti! >> informò Tommy << Ci vediamo fra poco, Finn! >>
<< Ciao amico! >>
I due fratelli abbandonarono la stanza e non appena richiusero la porta, Finn si fiondò fra le braccia di Rachel.

<< Ti supplico, aiutami! >> piagnucolò << Non voglio stare qui con i due scienziati pazzi, portatemi via! >>
<< Finn, non essere ridicolo! dove pensi di andare, scusa?! >>
<< Alla Julliard! vi prego, portami con voi! >>
<< Non puoi venire con noi alla Julliard, Finn...non sei stato ammesso! >>
<< Beh, potrei fare uno scambio di persona con Blaine! loro neanche si ricorderanno la sua faccia, potrei tranquillamente spacciarmi per lui! >>
<< Scordatelo! >> risposero in coro Kurt e Blaine.

Finn si mise a frignare, aggrappandosi a Rachel.
<< Per favore! non voglio stare qui, ho paura! >>
<< Andiamo Finn, sei ridicolo! >> sbraitò lei << Che vuoi che siano un paio di ratti in una gabbietta?! >>
<< E le formiche?! >>
<< Anche quelle se ne staranno tranquille nella loro teca e comunque sono animaletti innocui! sarebbe stato molto peggio se avessero messo su un allevamento di scorpioni! >>
<< Oddio, credi che potrebbero farlo?! >>
Rachel allargò le braccia e sospirò.
<< Finn, te l'ho già detto prima: smettila di fare il bambino e comportati da persona matura! >>

Si liberò dalla presa del ragazzo e prese i suoi bagagli.
<< Kurt, Blaine..andiamo! >> ordinò << La Julliard ci aspetta. >>
<< E mi lasciate così?! >> chiese Finn, con sguardo implorante.
Rachel sbuffò.
<< Finn, sopravviverai..te lo assicuro! e poi, ci sentiremo stasera per telefono e ci vedremmo prestissimo, promesso! siamo a New York, in metropolitana ci vuole un attimo per raggiungerti! non aver paura tesoro mio. >>

Diede a Finn un bacio sulle labbra e si diresse verso la porta assieme a Kurt e Blaine.
<< Buona fortuna fratello! >> disse Kurt sorridendo << Ti penseremo! >>
I ragazzi uscirono dalla stanza, lasciando Finn da solo a lamentarsi.
<< Avremo fatto bene a lasciarlo in quel modo?! >> chiese Blaine preoccupato.
Rachel e Kurt fecero spallucce.
<< Se la caverà! >> rispose Kurt << Adesso, pensiamo a noi! >>

I tre si guardarono e sorrisero.

<< Julliard, aspettaci..stiamo arrivando! >>

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Capitolo 3
*** Julliard ***


<< SIAMO ALLA JULLIARD!! NON CI POSSO CREDERE, SIAMO ALLA JULLIARD! >>

<< Rachel, calmati... >>

<< BLAINE, MA COME FAI AD ESSERE COSì CALMO?! INSOMMA...SIAMO ALLA JULLIARD! >>

<< Lo so Rachel, ma cerca di fare meno baccano! Kurt, diglielo anche tu! >>

<< PATTI LUPONE! STO PERCORRENDO GLI STESSI CORRIDOI PER I QUALI HA CAMMINATO PATTI LUPONE! >>

Blaine alzò gli occhi al cielo; niente da fare, quei due non potevano in alcun modo essere calmati!
Era davvero incredibile quanta energia e quanto entusiasmo potessero avere! anche lui era eccitatissimo all'idea di frequentare la Julliard, ma almeno riusciva a darsi un po' di contegno. Kurt e Rachel, invece, non se ne preoccupavano minimamente!

<< Se non vi date una calmata >> disse Blaine in tono severo << Ci farete cacciare dalla scuola prima ancora di avere iniziato le lezioni! >>

I due tentarono di ricomporsi  e fecero il resto della strada, fino alla segreteria, in silenzio.
Una volta raggiunta la loro destinazione, fecero conoscenza con la segretaria, una signora di mezza età e dall'aspetto molto gioviale.

<< Buongiorno ragazzi! >> li accolse questa calorosamente << Io sono Mrs. Parker; lieta di fare la vostra conoscenza! >>

I ragazzi sorrisero e lei li fece accomodare nel suo ufficio.

<< Dunque. >> disse sedendosi dietro ad un'enorme scrivania e sfogliando attentamente un registro << Sareste così gentili da durmu i vostri nomi, miei cari?! >>

Kurt guardò la donna con aria estremamente allegra e soddisfatta; era alla Julliard da poco più di dieci minuti e già adorava quel luogo!
<< Kurt Hummel, Rachel Berry e Blaine Anderson. >> rispose.

Mrs. Parker controllò nel registro.
<< Oh, eccovi! >> esclamò pochi secondi dopo << Le vostre camere sono entrambe al terzo piano e sono due doppie; Miss Berry alloggerà nella stanza numero 75, assieme ad una certa Miss Martin, che dovrebbe essere già lì. Ai voi ragazzi, invece, è stata assegnata la camera numero 81. >>

<< Io e Blaine alloggeremo nella stessa stanza? >> domandò Kurt, estremamente eccitato all'idea di dividere la camera con il suo ragazzo.

<< Si, certo. >> rispose la segretaria << C'è qualche problema, per caso? >>

Kurt e Blaine sorrisero.
<< Tutt'altro. >> rispose Blaine dolcemente e lanciando a Kurt uno sguardo adorante << Direi che è una sistemazione perfetta. >>

Rachel fece una smorfia; Kurt e Blaine certe volte erano così melensi da far venire il diabete solamente a guardarli!

<< Magnifico! >> gioì Miss Parker << Qui ci sono le vostre chiavi; è molto importante che non le perdiate, chiaro?! >>

I tre annuirono, mentre Miss Parker porse loro le chiavi.

<< Credete di poter trovare la strada da soli o avete bisogno di una mano?! >> domandò la donna premurosamente.

<< Ce la caveremo da soli. >> rispose Rachel sorridendo << Grazie mille per adesso! >>

Miss Parket ricambiò il sorriso e tornò al suo lavoro;  intanto i ragazzi presero i loro bagagli e si diressero verso le loro stanze.

*

<< Finito! queste erano le ultime cose! >>

Kurt richiuse l'armadio e si accasciò stremato su un letto. Blaien, che si era già sistemato sull'altro, lo guardò con un sorrisone sulle labbra.

<< Siamo qui da meno di un'ora e tu hai già sistemato tutta la tua roba! >> osservò << Ma come fai?! >>

Kurt rise.
<< Non sono mica un pigrone come te, Anderson! >>

<< Eih! >>

Blaine gli lanciò in risposta il suo cuscino, poi saltò giù dal leto e lo assaltò,  facendogli il solletico.

<< No, fermo... smettila, dai! >> protestò il controtenore ridendo << Blaine, lo sai che soffrò il solletico! >>

<< Certo che lo so! perchè credi che te lo stia facendo, altrimenti?! >>

<< Ahaha...no, dai.. ok, ok..hai vinto! mi arrendo! >>

<< Chi dice che hai la possibilità di arrenderti?! io non ho alcuna intenzione di smettere! >>

Kurt continuò a dimenarsi, ma si vedeva che in fondo quel trattamento non gli dispiaceva poi così tanto. Blaine continuò a solleticarlo per un po' e poi, quando per un attimo abbassò la guardia, Kurt lo afferrò per i polsi e si mise a cavalcioni sopra di lui, ribaltando la situazione.

<< E ora, che cosa mi dici Anderson?! >>

Blaine non rispose e si limitò a fissare intensamente negli occhi il ragazzo. Kurt avvertì un brivido lungo la schiena; erano due anni che Blaine lo guardava in quel modo, non era certo una novità! ma non poteva fare a meno di sentirsi morire tutte le volte che lo faceva.

<< Lo..lo sguardo da cucciolotto innamorato non vale. >> balbettò << Sei sleale, Blaine! >>

Blaine sorrise, lo afferrò per i fianchi e lo avvicinò a sè.

<< Che cosa posso farci se sono così tremendamente pazzo di te?! >> disse sottovoce << Non posso proprio evitarlo! >>

Kurt si chinò su di lui e avvicinò il viso al suo.

<< Mi sa tanto che siamo in due, Anderson. >> disse, sfiorandogli le labbra con le sue.

Blaine lo strinse più forte e incominciò a baciarlo dolcemente.

<< Ci pensi? >> fece Kurt, tra un bacio e l'altro << Che io e te vivremo assieme?! insomma, avremo Rachel intorno e anche Finn sarà quasi sempre con noi...ma per la maggior parte del tempo saremo solo io e te, tutti i giorni! >>

<< E tutte le notti. >> aggiunse Blaine, rivolgendogli uno dei suoi soliti sguardi da cucciolo innamorato, come amava definirli Kurt.

<< Ancora non mi sembra vero! >> disse il controtenore con un sospiro.

Blaine ricominciò a baciarlo.
<< Lo è, Kurt..lo è.. >>

In quel momento, qualcuno bussò chiassosamente alla porta.
<< Ragazzi! posso entrare?! >>

<< Rachel! >> esclamarono i due infastiditi, staccandosi dall'abbraccio.

Kurt andò ad aprire la porta e Rachel entrò freneticamente in camera, guardandosi curiosamente intorno.

<< Bene, vedo che vi state già ambientando! ehi, ma camera vostra è molto più grande della mia...non è giusto! avete un armadio che è il doppio di quello che ho io! beh, è anche vero che deve contenere tutto il guardaroba di Kurt! >>

Kurt sbuffò.
<< Rachel, si può sapere che cosa ci fai qui?! >> chiese in tono irritato << Perchè non sei in camera tua?! >>

<< Ehi, che gentile! >> replicò lei astiosamente << Potresti almeno fingere di essere contento che io sia passato a trovarvi?! >>

<< Quello che Kurt voleva dire >> intervenne Blaine, tentando di essere più educato sebbene anche lui fosse piuttosto infastidito da quell'interruzione << E' perchè non sei in camera a fare amicizia con la tua coinquilina?! >>

Rachel sbuffò e si mise a sedere sul letto di Blaine.
<< Già fatto! >> rispose << Lei si chiama Josephine Martin, viene dall'Indiana e studia danza, anche lei è al primo anno. Abbiamo parlato per più di mezz'ora (beh, io ho parlato..lei sembrava non avere molto da dire) e circa dieci minuti fa ha detto che sarebbe andata a fare due passi, per prendere una boccata d'aria. Ho avuto come la sensazione che volesse liberarsi di me per un po'! >>

Kurt e Blaine si guardarono ridendo sotto i baffi; erano abbastanza sicuri che Rachel in quei soli trenta minuti avesse stordito quella povera ragazza più di quanto un comune essere umano avrebbe potuto fare in una settimana.

<< Comunque, volevo vedere come ve la passavate voi ragazzi! >> aggiunse Rachel sorridendo << Mi sembra che Kurt abbia già messo tutto compulsivamente in ordine, come suo solito! >>

Kurt alzò gli occhi al cielo; Rachel sapeva sempre come risultare inopportuna.
<< Stiamo benissimo, grazie Rach! >> rispose in tono fintamente gentile << Sei stata molto carina a passare, ma purtroppo io e Blaine abbiamo ancora un po' di cose da fare; lui deve ancora sistemare le sue cose e io devo  dargli una mano! vero Blaine?! >>

Il ragazzo annuì, sperando che in quel modo Rachel avrebbe capito di essere di troppo e tolto il disturbo ( e che Kurt non volesse veramente costringerlo a mettere apposto tutta la sua roba). Ma Rachel evidentemente non aveva capito, oppure faceva semplicemente finta, perchè se ne uscì con un: << Beh, posso darvi una mano anche io! >>

Kurt e Blaine si guardarono sconsolati. A quanto pare era davvero troppo chiedere un po' di privacy!
<< Apprezziamo il tuo aiuto, Rachel >> rispose Blaine << Solo che...insomma, noi... >>

<< Volete restare un po' da soli! >> concluse Rachel al posto suo << Credete che non lo avessi capito?! mi divertivo solo a darvi fastidio! >>

Kurt e Blaine tirarono un sospiro di sollievo.

<< Quindi non eri venuta qui perchè la tua coinquilina ti ha lasciato sola?! >> chiese Kurt.

<< Oh no, quello era vero! >> rispose Rachel, lievemente infastidita della cosa << Ma credo che adesso vi lascerò in pace e andrò a telefonare a Finn, per sapere come se la passa in quel covo di matti! lo saluto anche da parte vostra?! >>

I ragazzi annuirono.

<< Bene, allora a più tardi! non fate cosacce, mi raccomando! >>

Kurt e Blaine arrossirono; a dire il vero nessuno dei due aveva "cattive intenzioni", volevano solamente starsene un po' tranquilli, magari tenendosi abbracciati sul letto di uno dei due, a coccolarsi un po'. Rachel salutò i suoi amici affettuosamente e si apprestò ad andarsene.

<< Ah, e comunque >> aggiunse, prima di andar via definitivamente << Che cosa ve ne fate di due letti?! tanto è ovvio che ne userete solo uno! >>

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Capitolo 4
*** Oh, I love New York ***


<< New York, ti adoro! >>

Rachel corse proprio nel bel mezzo di Time Square, spalancò le braccia e iniziò a volteggiare.

<< Non ci sono dubbi, questa è proprio la città più bella del mondo! >> esclamò, correndo ad abbracciare Finn.

I ragazzi erano a New York già da diversi giorni ormai e quel pomeriggio avevano deciso di fare un giretto per la città. Erano già stati a Central Park e ora era arrivato il turno di Time Square. Rachel continuava a fare giravolte assieme a Finn, mentre Kurt e Blaine osservavano la scena divertiti.

<< Mio Dio, Rachel è una vera e propria Newyorkese! >> commentò Blaine ridendo << E' perfettamente a suo agio qui! >>

<< Puoi dirlo forte! >> disse Rachel ad alta voce << Amo questa città! >>

<< Si, Rachel..per ora fermati! mi gira la testa! >>

Rachel smise di volteggiare e si mise a sedere suelle gradinate assieme agli altri.

<< Vi ricordate quando venimmo qui a New York per la prima volta? >> chiese con entusiasmo << Quando partecipammo alle Nazionali! >>

<< Oh si, mi ricordo! >> rispose Finn << Ricordo che perdemmo perchè io ti baciai sul palco durante l'esibizione. >>

<< Teoricamente anche Rachel ti ha baciato. >> fece notare Kurt << Per cui direi che siete stati responsabili entrambi. >>

Rachel sorrise e poggiò la testa sulla spalla di Finn.
<< Anche se abbiamo perso le Nazionali, abbiamo vinto qualcosa di meglio. >> disse, intrecciando le dita con quelle del suo ragazzo.

Finn sorrise e la baciò sulla fronte.
<< Puoi scommetterci! >>

Kurt guardò i due con sguardo sognante.
<< Come siete romantici, ragazzi! >> esclamò.

<< Ehi, vacci piano fratello! >> rise Finn << L'Oscar per il romanticismo più smielato di sempre va comunque a te e Blaine! >>

Kurt e Blaine risero e Kurt accolse il suo ragazzo fra le braccia.

<< Siamo un bel quadretto, non c'è che dire! >> osservò Blaine, poggiando la testa sul petto di Kurt.

I quattro si guardarono sorridendo.

 << Certo che ne abbiamo fatta di strada! >> commentò Rachel << Da un insignificante liceo dell'Ohio a New York... è un notevole passo avanti! >>

<< Siamo davvero diventati grandi! >> rispose Blaine << E andremo ancora più lontano, ne sono certo! >>

Stese il braccio sinistro davanti a sè; Kurt mise immediatamente una mano sopra la sua e lo stesso fecero anche Finn e Rachel.

<< Fintanto che resteremo insieme e ci daremo forza a vicenda, niente sarà mai impossibile per noi! >> disse Blaine.

Kurt gli sorrise e lo baciò sulla guancia.
<< Ecco perchè ti amo. >> gli sussurrò in un orecchio.

Finn e Rachel si alzarono.
<< Beh, mi è venuta fame! >> disse lei << E se andassimo a mangiare qualcosa? >>

<< Starbucks?! >> propose Blaine << Adoro quel posto, fanno i biscotti più buoni del mondo! >>

<< Aggiudicato! >>

Il gruppetto abbandonò la piazza per dirigersi da Starbucks, pieni di allegria e di speranza per il futuro. Era già una giornata stupenda e un paio di quei meravigliosi biscotti non avrebbe potuto fare altro che renderla ancora più perfetta.

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Capitolo 5
*** Room mates p. 1 ***


<< Rachel, non credo di farcela... sono disperato, voglio andarmene! >>

<< Sciocchezze, Finn! Non può essere così terribile! >>

<< Non così terribile?! Rachel, questa mattina mi hanno svegliato all'alba perchè stavano facendo i loro maledetti esperimenti sui ratti! >>

<< Finn, sei lì da parecchi giorni ormai...dovresti averci fatto l'abitudine, no?! >>

<< No Rachel, non potrò mai abituarmi! sono dei pazzi, ieri Tommy mi ha chiesto se ero disposto a fornirgli un campioncino di sangue da inniettare nelle sue bestie! ho il sospetto che prima o poi tenterà di prelevarmelo nel sonno! >>

<< Finn, sei solo paranoico...vedrai che non ti succederà niente! >>

<< Voglio tornare a casa! >>

<< Finn, adesso piantala di frignare! se vuoi nel pomeriggio io e i ragazzi passiamo a trovarti, così non ti sentirai troppo solo! >>

<< No, vi supplicò...portatemi fuori! andiamo da Starbucks, a Central Park...ovunque! ma non restiamo lì, per favore! meno tempo passo con quei pazzi e meglio è! >>

<< Come vuoi! ora però ho lezione, ti devo salutare. Ti richiamo appena ho finito, ok?! >>

<< Ok! ti amo, Rachel! >>

<< Ti amo anche io. >>

*

<< Aaaaaah! Tommy, Jonathan...aiuto! >>

Finn, pietrificato di fronte alla porta del bagno, non la smetteva di strillare.

<< Che succede?! >> chiesero i suoi compagni di stanza, accorrendo in suo soccorso.

<< C...cosa è quella roba?! >>

Indicò un ammasso verde dall'aspetto non identificato e immerso in un liquido rosso, che Finn era sicuro essere sangue, che se ne stava adagiato ormai privo di vita ( e Finn era certo che un tempo ne avesse avuta una ) nel lavandino.

<< Oh, è la mia rana! >> esclamò Tommy, avvicinandosi al lavandino << L'avevo portata in bagno per la vivisezione, devo essermela dimenticata. >>

Jonathan rise: << Sei il solito sbadato, fratello! >>

Finn, al contrario, era bianco come un lenzuolo e tremava.

<< Tu l'hai...l'hai vivisezionata qui nel bagno?! >> domandò schifato.

<< Si, beh...non potevo farlo in camera, avrei macchiato tutto di sangue! >>

Finn non ebbe la forza di replicare, tanta era la rabbia che provava in quel momento.

<< Tranquillo amico! >> disse Jonathan, dandogli una pacca sulla spalla << Ripuliamo tutto noi! >>

Finn annuì nervosamente, cercando in tutti i modi di non rispondere in maniera sgarbata.

<< Bene...io vado a fare un giro in...in biblioteca! >> disse, facendo sbollire la rabbia << Ne avrò per un po' di tempo, voi intanto ripulite pure il dann..ehm, l'esperimento! >>

I due fratelli fecero segno di sì con la testa e Finn uscì dal bagno.

<< Ah...e se aveste bisogno di me e vi venisse voglia di chiamarmi...beh, non fatelo! >>

*

<< Finn...ehi, Finn..svegliati! >>

<< Uh?! ma che ore sono?! >>

<< Le tre del mattino, alzati! >>

<< Come?! perchè dovrei alzarmi a quest'ora?! >>

<< Perchè le nostre formiche sono scappate e dobbiamo ritrovarle! >>

<< COSA?! >>

Finn saltò giù dal letto e iniziò istintivamente a grattarsi dappertutto. I ragazzi cercavano ovunque, setacciando ogni angolo della stanza.

<< Come...come possono essere scappate?! >> domandò Finn in preda al panico << Non erano chiuse nella loro teca?! >>

<< A dire il vero ieri mattina mentre la ripulivo, mi è caduta a terra e si è rotta. >> rispose Jonathan, senza smettere di cercare << Le avevo messe in una scatola da scarpe, ma evidentemente non l'avevo chiusa bene e sono riuscite a fuggire. >>

<< Come diavolo hai potuto dimenticarti di chiudere la scatola?! >>

<< Finn, smettila di fare domande idiote e aiutaci a cercare! >>

Finn, che fino a quel momento aveva avuto fin troppa pazienza, esplose.
<< STATE SCHERZANDO?! VOI AVETE COMBINATO QUESTO PASTICCIO E PRETENDETE CHE IO VI AIUTI A RISOLVERLO?! >>

Tommy e Jonathan interruppero la loro ricerca, per ascoltare attentamente la sfuriata di Finn.

<< Sono stanco delle vostre assurdità! >> continuò Hudson << Voi siete due pazzi, non ve ne rendete neanche conto! non avete la minima idea di quanto sia dura per me convivere con voi, semplicemente ve ne infischiate! per di più combinate un danno dopo l'altro e pretendete anche che io, che sono la vittima in tutta questa faccenda?! e neanche avete il coraggio di prendervi le vostre responsabilità... NON CE LA FACCIO PIù! >>

I due ragazzi restarono in silenzio per qualche minuto, giusto il temoo affinchè Finn si tranquillizzasse; poi gli lanciarono uno sguardo colmo di disappunto.

<< Finn, non dovresti urlare così! >> lo rimproverò Tommy << Spaventi le formiche in questo modo e sarà ancora più difficile ritrovarle. >>

Finn si battè una mano sulla fronte, del tutto sconsolato.

<< Non preoccuparti Finn. >> disse Tommy tranquillamente << Basterà che tu ci chieda scusa e dimenticheremo tutto l'accaduto! >>

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Capitolo 6
*** Room mates p. 2 ***


<< It's time to tryyyyy, defyiiing graaavity.. >>

<< Rachel! >>

<< Kiss mee goooodbieeee and defyiiiin graavity.. >>

<< RACHEL! >>

Rachel chiuse di scatto l'acqua della doccia, si avvolse nel suo asciugamano ed uscì dal bagno, completamente gocciolante.
<< Che succede?! >>

Josephine, la sua compagna di stanza, la guardava con aria minacciosa.

<< Rachel, sto cercando di studiare! >> strillò la ragazza << Ti sarei grata di fare meno confusione. >>

<< Scusami. >> rispose lei mortificata << E' che io canto sempre sotto la doccia. >>

<< Beh, non puoi farlo più piano?! >>

<< No, non posso! >> replicò Rachel, quasi offesa da quella richiesta << E' impossibile, questa è la mia voce! è il mio dono, non posso replimerlo in alcun modo! >>

Josephine sbuffò.
<< Allora gradirei che tu la smettessi di cantare a squarciagola per camera quando ci sono io! >> sbraitò << Hai le tue lezioni di canto per sfogarti! >>

<< Cosa?! ma io.. >>

<< Rachel, ci vuole un po' di rispetto reciproco! >> rispose Josephine << Io ho rinunciato alla musica di Beethoven di prima mattina e alle mie pratiche di meditazione, perchè a te davano fastidio! perchè tu non puoi cercare di non cantare almeno quando ci sono io?! >>

Rachel fece una smorfia.
<< Sarebbe come se io ti chiedessi di non ballare per la stanza! >>

<< L'hai fatto! >> ribattè in tono seccato Josephine << Come se poi fosse posibile ballare in uno spazio così minuscolo! >>

Rachel sbuffò.
<< Come vuoi! allora, se non ti dispiace, adesso andrai a finire di farmi la doccia! tranquilla, se per caso dovesse venirmi l'istinto di cantare, mi riempirò la bocca di acqua e sapone! >>

*

<< Rachel, dannazione! vieni qui! >>

<< Santo cielo Josephine, che cosa sono tutte quelle stelline attaccate alle finestre?! >>

Rachel sospirò.

<< Le stelle sono il mio marchio di fabbrica, dal momento che ben presto io stessa diventerò una stella! >> spiegò << Trovo che siano carine e che diano un tocco di originalità alla stanza. >>

<< E hai una vaga idea di quanto sia difficile ripulire i vetri una volta che sono state staccate?! >> sbraitò Josephine.

<< Ehi, chi ha detto che voglio staccarle?! >>

Josephine non rispose e continuò a lanciarle occhiatacce.

<< Mi spieghi che problemi ti creano?! >> domandò Rachel irritata << Non mi sembrano elementi di fastidio! >>

<< L'elemento di fastidio sei tu, Rachel! >> replicò con rabbia Josephine << Fai sempre tutto di testa tua, senza mai consultare gli altri! >>

Rachel la guardò piuttosto confusa.

<< Avrei dovuto chiederti il permesso per appendere delle ridicole stelline?! >>

<< Avresti dovuto, si! >> ribattè Josephine, con maggiore astio << Come avresti dovuto fare per molte altre cose! devi smetterla di fare tutto come ti pare e piace, ogni tanto dovresti pensare anche agli altri! >>

Si diresse rabbiosamente verso la porta.

<< E adesso dove vai?! >> domandò Rachel.

<< A fare un giro! qua mi manca il respiro! >>

Uscì sbattendo la porta e lasciando Rachel da sola, in uno stato di totale indignazione.

"Non credere che te la darò vinta, Josephine! nessuno può mettere i piedi in testa a Rachel Berry!"

*

<< Credo che prima o poi Josephine tenterà di uccidermi! >>

Rachel entrò di corsa in camera di Kurt e Blaine, senza neanche bussare o chiedere permesso; fortunatamente i due stavano solamente parlando.

<< Devo ricordarmi di chiudere la porta a chiave. >> commentò Kurt sbuffando << In questo posto non si può mai stare tranquilli! >>

Rachel si gettò a peso morto su un letto e si mise a mugolare. Blaine si sedette accanto a lei.

<< Che è successo, Rach? >> chiese, accarezzandole dolcemente i capelli.

La ragazza sbuffò.
<< Mi odia! >> frignò << Credo che preferirebbe condividera la stanza con un branco di alligatori, piuttosto che con me! >>

Kurt rise sotto i baffi.
<< Che cosa hai combinato questa volta?! >> chiese, cercando di ritornare serio.

<< Assolutamente niente! >> si difese Rachel << Per una volta sono innocente, è lei che continua a dirmi che sono un'egoista e che faccio sempre tutto come mi pare! >>

Blaine e Kurt sospirarono all'unisono.

<< Non ha esattamente tutti i torti, Rachel. >> osservò Blaine << Insomma, il più delle volte tu fai veramente tutto di testa tua, senza chiedere il parere degli altri. >>

<< Lo fai anche con noi. >> aggiunse Kurt, con una smorfia.

<< Si, però fino ad ora nessuno di voi ha mai minacciato di uccidermi! >> rispose Rachel in tono lamentoso << Inizio a credere che un giorno lo farà davvero! >>

<< No, non lo farebbe! >> lo rassicurò Kurt << Verrebbe espulsa dalla Julliard, non metterebbe mai a repentaglio la sua carriera per te...non ne varrebbe la pena! >>

Blaine scoppiò a ridere e Rachel mise su una specie di broncio.

<< Gran belli amici che siete! >> brontolò.

Kurt fece un sospiro.
<< Rachel, stiamo solo cercando di sdrammatizzare! >> disse, sedendosi a gambe incrociate sull'altro letto << Sappiamo che non è una convivenza facile, ma vedrai che ti adatterai prima o poi! >>

Rachel fece un'altra smorfia.
<< Certo, per voi è tutto più semplice; dormite nella stessa camera, è tutto unicorni ed arcobaleni! >>

Si tirò su dal letto.

<< Vado a telefonare a Finn. >> informò << Lui almeno saprà consolarmi! >>

Abbandonò la stanza in silenzio. Kurt e Blaine si guardarono per pochi istanti, prima di scoppiare in una sonora risata.

<< Povera Rachel! >> esclamò Blaine << Infondo mi dispiace per lei! >>

<< Già, anche a me! >> fece eco Kurt << Buffo però: Finn è letteralmente terrorizzato dai suoi compagni di stanza e Rachel convive con una che vorrebbe farla fuori! a quanto pare solo noi due non abbiamo problemi! >>

Blaine fece una smorfia.

<< A dire il vero io ho dei problemi. >> disse seriamente.

Kurt lo guardò perplesso << Ah si?! >>

<< Oh si! >>

Blaine si avvicinò al suo viso.

<< Tu sei troppo carino. >> disse guardandolo negli occhi << Non riesco a smettere di fissarti e mi distrai dallo studio. >>

Kurt arrossì e ridacchò.
<< Tutto qui, Anderson?! >>

<< No, a dire il vero c'è un altro problema. >> proseguì Blaine, con sguardo ammiccante << La mattina faccio una fatica tremenda ad alzarmi, perchè tutto quello che vorrei fare è restarmene a letto con te fra le braccia! rischio sempre di fare tardi a lezione. >>

Kurt sorrise e si morse un labbro.

<< Allora, forse dovrei ritornarmene a dormire nel mio letto. >> disse maliziosamente << Almeno non ti lasceresti più distrarre! >>

Blaine lo abbracciò forte e lo baciò sul collo.

<< Non pensarci neanche, Hummel! >>

Kurt rise e lasciò che Blaine continuasse a baciarlo dolcemente.

<< Non ho intenzione di lasciarti in pace per oggi, Kurt... quindi non chiedermelo! >>

Kurt sospirò e lo guardò con adorazione.

<< Tranquillo...non te lo avrei mai chiesto! >>

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Capitolo 7
*** I love Shopping ***


Dopo un mese di convivenza a New York, Finn e Blaine avevano imparato una lezione veramente importante: andare a fare shopping con Kurt e Rachel poteva essere fatale.

Blaine lo sapeva benissimo, aveva accompagnato Kurt a fare spese un milione di volte ed ogni volta era una vera e propria sofferenza! Kurt non faceva che trascinarlo per negozi, provandosi vestiti su vestiti - dei quali sembrava non essere mai soddisfatto - e passando ore ed ore a contrattare sui prezzi, che per lui erano sempre fin troppo alti.
Ovviamente New York, capitale mondiale dello shopping, non aveva fatto altro che peggiorare la cosa ed aveva avuto effetti negativi persino su Rachel.
Il povero Finn non aveva mai dovuto sopportare tutte le terribili sedute di shopping compulsivo che tanto terrorizzavano Blaine; Rachel non era il tipo che si curasse della moda e di certo non si sarebbe mai sognata di passare interi pomeriggi chiusa in un centro commerciale, sacrificando preziosissime ore di prove, indispensabili per esercitare il suo talento.

Ma evidentemente adesso era cresciuta, oppure New York la stava cambiando...fatto sta che la febbre dello shopping aveva colpito anche Rachel.

<< Finn, ti piace questo?! >>

Finn alzò gli occhi al cielo e sbuffò; erano circa quaranta minuti che Rachel e Kurt si stavano provando capi di abbigliamento da Mark Jacobs, dopo essere stati in almeno altri dieci negozi ed aver comprato tanta di quella roba da far invidio persino ad un miliardario. Naturalmente Finn e Blaine non avevano comprato niente, si erano limitati ad assistere i rispettivi compagni durante i loro acquisti; a dire il vero, avevano anche speso buona parte dei loro soldi in quelli acquisti.

Rachel piroettò davanti a Finn, con indosso un vestito a fiorellini, dalla gonna molto ampia. Finn, seduto vicino a Blaine proprio dietro ai camerini, la guardò senza un briciolo di attenzione.

<< E' bellissimo. >> rispose senza troppa enfasi.

Rachel lo guardò male.

<< Non mi stai neanche guardando! >> sbuffò.

<< Rachel, siamo in giro per negozi da tre ore! >> sbraitò Finn << E tu e Kurt non fate che provare vestiti...noi stiamo impazzendo! >>

Rachel guardò Blaine, che non preferiva parola e aveva lo sguardo perso nel vuoto.

<< Beh, Blaine non si sta lamentando! >> osservò.

<< Perchè non ne ha la forza! >> replicò Finn << Non lo vedi che è distrutto?! Kurt lo ha praticamente devastato per tutto il giorno e ancora non ha finito di farlo! >>

Blaine sospirò.

<< Ogni volta dico a me stesso che ci sono abituato e che non potrà mai essere peggio. >> mormorò << Ma ogni volta è sempre peggiore della precedente! >>

Proprio in quel momento, anche Kurt uscì dal suo camerino, saltellando un direzione di Blaine.

<< Tesoro, questo è davvero perfetto! >> disse, mostrando il suo completo: un paio di pantaloni neri, con una camicia lilla e un gilè dello stesso colore dei pantaloni.

Blaine lo guardò e sorrise.

<< Ti sta benissimo. >> disse dolcemente.

Kurt fece un versetto di soddisfazione e ritornò allegramente in camerino. Finn guardò Blaine con aria perplessa.

<< Ma che uomo sei?! >> lo rimproverò << Non hai neanche il coraggio di ribellarti! >>

Blaine scrollò le spalle.

<< Tu sei ancora inesperto e non sai come funziona. >> disse a Finn << Ma per il futuro, segui i miei consigli: mai far capire al nemico che sei a disagio! sorridi, annuisci e dagli sempre ragione. >>

Finn fece una smorfia.

<< Funziona?! >> si informò.

<< Ho perso il conto delle volte che ho accompagnato Kurt a fare shopping! >> replicò Blaine << Se sono ancora vivo, lo devo a questo stratagemma. >>

Finn sospirò e allargò le braccia.

<< Ok, Rachel! >> si arrese << Fammi rivedere quel vestito! >>


N.D. A:  Chiedo scusa a tutti per non aver postato in questi giorni e per averlo fatto adesso troppo in fretta! xD
Sono stata fuori casa per un paio di giorni e al mio ritorno ho trovato una stupenda sorpresa: la linea dell'adsl non funziona più! xD

cercherò di scrivere comunque tutti i giorni e quando mi sarà possibile mi connetterò di scrocco a casa del vicino (come sto facendo ora! xD ) .. PREGATE PER ME CHE LA LINEA RITORNI! :)

Spero a presto!

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Capitolo 8
*** Academy Life ***


Per festeggiare il fatto che il meraviglioso tecnico mi ha ripristinato la linea, posto due nuovi capitoli scritti oggi pomeriggio. :)


<< Wow Kurt, è strabiliante! sei riuscito ad arrivare ad un FA acuto e partendo da un MI2! >>

Kurt sorrise soddisfatto; persino Miss White, l'insegnante di canto che gli era stata assegnata alla Julliard, era rimasta impressionata dalla sua notevole estensione vocale.

<< E' un talento naturale! >> rispose Kurt felicemente.

<< Lo è senza dubbio! sei il solo controtenore fra gli allievi del primo anno, con un'estensione pazzesca! inoltre, hai un bellissimo timbro. >>

Kurt era sempre più entusiasta; da sempre desiderava essere apprezzato e non deriso per la sua voce, un vero e proprio dono di natura, a suo modestissimo parere.

<< Pensa che io abbia talento, Miss White? >> chiese.

Miss White annuì.
<< Parola d'onore, Kurt! sei senza dubbio uno dei ragazzi più talentuosi che io abbia mai incontrato in tutti i miei anni di insegnamento..e sono davvero tanti! >>

Kurt gongolava.

<< Vogliamo fare un altro vocalizzo? >> chiese Miss White sorridendo << Questa volta però voglio provare a portarti fino al sol... credi di farcela?! >>

Kurt si mise ben dritto con la schiena e prese un respirone.

<< Sono pronto! >>

*

<< Ok, adesso che siete stati smistati nelle varie sezioni, andate pure a prendere i vostri posti. Hummel, non ci provare neanche! sei stato messo fra i tenori, non puoi andare a cantare con le ragazze! >>

Kurt sbuffò.

<< La mia voce spiccherà troppo fra i tenori! >> obiettò << Con le ragazze si amalgamerebbe meglio! >>

<< Hummel, non discutere! l'insegnante sono io e tu non hai voce in capitolo! >>

Kurt prese malvolentieri posto assieme ai tenori, lanciando uno sguardo a Blaine, che lo guardava dalla sezione dei baritoni.

<< Bene, siamo pronti per cominciare...oh no! che cosa c'è ancora, Miss Berry?! >>

Rachel abbandonò la sua postazione e si diresse verso il centro della stanza.

<< Miss Jenkins, quando potrò cantare il mio assolo?! >> chiese col suo solito tono di voce petulante.

Miss Jenkins, l'insegnante di coro, sospirò.

<< Berry, quante volte devo ripetertelo?! c'è una ragione per cui questa si chiama "classe di canto corale"; si canta tutti in coro, non c'è posto per nessun solista! >>

<< Ma quando ero al liceo, il nostro insegnante mi lasciava sempre cantare un assolo! >> protestò Rachel << Non crede che un gruppo che canta sempre in coro, senza nessuna voce principale che spicca, possa risultare un tantino piatto?! >>

Miss Jenkins allargò le braccia, sconsolata.

<< Insegno coro da più di vent'anni e ti assicuro che fino ad ora nessuno si è mai lamentato! ora, se non ti dispiace, gradirei che tu ritornassi al tuo posto, così magari potremmo iniziare la lezione! >>

*

<< Anderson, questo pezzo ti viene molto bene....però c'è qualcosa che non va! >>

<< A livello vocale?! per caso ho stonato in qualche punto?! ero leggermente calante?! >>

<< No, anzi...la voce andava benissimo, sei davvero  intonato e mi piace molto il tuo timbro. >>

<< Allora era l'interpretazione?! non ci ho messo abbastanza emozione?! >>

<< No, anche quella andava bene! è solo che...beh, dovresti provare ad essere un po' meno...teatrale! >>

<< Teatrale?! >>

Blaine mise il broncio e guardò la sua insegnate con occhi da cucciolo bastonato.

<< Non capisco...che dovrei fare per essere meno teatrale?! >> chiese.

<< Beh, ad esempio >> rispose Mrs. Jones, insegnante di canto jazz << Potresti provare a scendera da quel tavolo, per cominciare! >>

*

<< DO RE MI FA SOL LA SI DO! >>

<< Molto bene, Miss Berry...ora potrebbe cantarmi la stessa scala, in tonalità minore? >>

<< Ma certo! è un gioco da ragazzi! >>

Rachel cantò nuovamente tutta la scala in tonalità minore, come aveva chiesto il suo insegnante e poi, non contenta, lo fece alla rovescia.

<< Ha un orecchio notevole, Miss Berry! >> esclamò Mr. Thompson, professore di solfeggio.

Rachel assunse un'espressione compiaciuta.

<< Questo vuol dire che sono brava?! >> chiese in tono quasi saccente.

<< Si, direi proprio di si. >> rispose il professore, sorridendo << Ha delle ottime capacità, sono certo che non potrà che migliorare col tempo. >>

Rachel sospirò e spalancò le braccia.

<< Preparati Broadway, la stella di Rachel Berry ti illuminerà presto, più splendente che mai! >>

Mr. Thompson rise.
<< Un passo alla volta, Berry... ci rivediamo domani per l'esercitazione di dettato! >>

*

<< Hummel, non si discute! non ho intenzione di farti cantare un brano di Barbra Streisand durante le mie lezioni. >>

Kurt sbuffò.

<< E' perfettamente nella mia vocalità! >> ribattè << Per caso crede che io non ne sia capace?! >>

<< Questa è la classe di canto classico. >> rispose nervosamente la sua insegnante << Barbra Straisand non rientra nel repertorio di questo corso. >>

Kurt fece una smorfia: << Beh, dovrebbe! >>

Mrs. Connely sospirò e aprì il suo libro di arie e operette.

<< Pagina trentacinque, aria numero ventitrè! >> disse, girando le pagine << Ti do dieci minuti per darci un'occhiata, poi voglio che tu me lo canti! >>

*

<< Bene ragazzi, ho corretto i vostri dettati musicali! devo dire con estremo rammarico di non essere affatto soddisfatto! >>

Mr. Thompson restituì le esercitazioni ai legittimi proprietari.

<< Il migliore, ancora una volta, è stato il Signor Anderson, con un punteggio pieno di venti su venti. >>

Blaine sorrise, estremamente soddisfatto.

<< Seguono il Signor Hummel, con un punteggio di diciotto su venti. >>

Kurt esultò, battendo il cinque a Blaine.

<< E la Signorina Berry, con un punteggio di quindici su venti! tutti gli altri sono sotto il dieci! >>

<< Non capisco! >> sussurrò Rachel a Kurt e Blaine, come sempre suoi vicini di posto << Kurt, io e te ci siamo fatti suggerire le risposte mancanti da Blaine...come è possibile che tu abbia preso diciotto e io solamente quindici?! >>

Blaine non rispose e si mise a guardare nel vuoto; Kurt ridacchiò.

<< Può darsi che Blaine mi abbia dato un aiutino extra! >> rivelò.

<< Ma non è giusto! >> esclamò Rachel irritata << Così non vale Kurt, come diavolo hai fatto a barare in questo modo?! >>

Kurt fece un sorrisetto malizioso.
<< Io ho delle armi che tu non hai! >>

Rachel fece una smorfia e guardò malissimo Blaine, il quale alzò le spalle e la guardo con aria innocente.

<< Perdonami Rachel...ma non so resistere al suo dolcissimo sorriso e ai suoi massaggini rilassanti, con tanto di crema rinfrescante al lampone! >>

*
<< Allora, come va la vita alla Julliard?! >>

Ogni sera, dopo le lezioni, Finn faceva questa domanda ai suoi amici, davanti ad una tazza cappuccino e un vassoio stracolmo di biscotti.

E ogni sera, Kurt, Rachel e Blaine, sorridevano e davano a Finn la stessa risposta.

<< Alla grande! >>

N.D.A : Non ho assolutamente idea di come funzionino i corsi alla Julliard, per cui per scrivere questo capitolo mi sono più o meno basata su quello che faccio io durante le mie lezioni di musica.
Spero di aver reso più o meno l'idea, senza aver commesso troppi errori! :)

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Capitolo 9
*** Hello Mr. Shue ***


<< Pronto?! >>

<< Ehi, Kurt! sono il Professor Shuester! >>

<< Professore! oddio, che bello sentirla...ragazzi, è il Professor Shue! un attimo che la metto in vivavoce. >>

Kurt poggiò il telefono sul letto e premette il tasto del vivavoce, in modo che tutti quanti potessero parlare.

<< Salve professore! >> esclamarono i ragazzi all'unisono.

<< Ehi, ma siete proprio tutti! >>

<< Si, riunione "di famiglia" in camera mia e di Blaine! >> rispose Kurt << E' il solo posto in cui possiamo ritrovarci tutti assieme. >>

<< Si, perchè la mia compagna di stanza non apprezza gli ospiti. >> fece eco Rachel.

<< Ed io cerco di scappare dai miei ogni volta che ne ho la possibilità. >> aggiunse Finn.

Shuester rise.
<< Allora, come ve la passate alla Julliard? >>

<< Magnificamente! >> rispose Rachel << Le lezioni sono davvero dure, ma entusiasmanti..e gli insegnanti sono incredibilmente qualificati! è tutto così bello, sembra di vivere in un sogno! >>

<< Si, è tutto incredibile! >> esclamò Kurt << E sa che sono il solo controtenore di tutto il primo anno?! >>

<< Fantastico! >>

<< Già, però sentiamo un po' la mancanza del Glee Club. >> parlò per la prima volta Blaine << Qui è strepitoso, ma abbiamo tanta nostlagia del McKinley. >>

Dall'altra parte della cornetta, Shuester sorrise; se era proprio Blaine a dirlo, che aveva frequentato quella scuola solo per un anno, allora doveva essere lo stesso anche per tutti gli altri. Sospirò.

<< Ormai siete cresciuti, ragazzi! >> disse il professore << E' giusto che andiate per la vostra strada e so che quella che state prendendo è davvero la migliore per voi tre! siete nati per stare su un palcoscenico, è il vostro destino! >>

I tre si guardarono e sorrisero.

<< E come se la passa Finn? >> chiese ancora Shuester << La vita del College è dura? >>

<< Beh, le lezioni sono piuttosto interessanti. >> rispose Finn << Devo proprio dire che quello che studio mi piace parecchio, ma vivo assieme a due pazzi e questo mi rende la vita un po' difficile! sono arrivato a dormire con una bomboletta di spray al peperoncino sotto il cuscino, in caso di pericolo! >>

Shuester impallidì e Kurt e Blaine ridacchiarono.

<< Comunque passiamo più o meno tutto il nostro tempo libero insieme. >> disse Blaine << Diciamo che riusciamo a vederci almeno una volta al giorno. >>

<< Purtroppo però quando inizieranno gli esami sarà molto più difficile vedersi così spesso. >> replicò Rachel tristemente.

<< Parla per te! >> ribattè Kurt ridacchiando e guardando Blaine.

Rachel fece una smorfia.

<< Professore, la informo che prima o poi mi diagnosticheranno un eccesso di zucchero nel sangue! >> commentò acidamente << In quel caso la colpa sarà di Kurt e Blaine! >>

I ragazzi e Shuester risero.

<< E lei come sta, Professor Shue? >> domandò Finn << Che si dice al liceo McKinley? >>

<< Niente di nuovo, a dire il vero. >> rispose Shuester << A parte che il Glee Club è diventato incredibilmente popolare! sapeste quanti nuovi iscritti ci sono, è fantastico! >>

<< Avrei voluto che fosse stato così anche in passato. >> brontolò Rachel << Il mio talento sarebbe stato apprezzato sul serio! >>

I ragazzi sospirarono e Shuester ridacchiò.

<< Beh, se questo può consolarvi >> disse << E' solo merito vostro se le cose ora sono cambiate! voi lo avete reso possibile, con la vostra determinazione e il vostro talento...e vincendo le Nazionali l'anno scorso! >>

Kurt sorrise con soddisfazione.

<< E comunque >> aggiunse Shuester << Voi ragazzi rimarrete sempre i miei preferiti! >>

Finn rise.

<< Non dovrebbe avere preferenze, Professor Shue! >> commentò.

<< Beh, tanto nessuno saprà mai che l'ho detto! >>

Scoppiarono tutti a ridere.

<< Beh, è stato bello parlare con voi! adesso credo che farò qualche altra telefonata...ho voglia di sentire anche gli altri ragazzi del Glee Club. Prometto che ci sentiremo di nuovo molto presto. >>

<< A presto Professor Shue! >> esclamò Kurt << E ci saluti tanto Miss. Pilsbury! >>

<< Sarà fatto! ciao ragazzi...e ricordate una cosa: non smettete mai di credere*! >>



N.D.A: * come tutti avrete sicuramente notato, il riferimento è alla canzone "Don't stop believing" :)


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Capitolo 10
*** Happy Birthday Rachel ***


<< Tanti auguri a te, tanti auguri a te...tanti auguri a Rachel, tanti auguri  a te! >>

<< Dai Rachel, esprimi un desiderio prima di spegnere le candeline! >>

Rachel chiuse gli occhi, espresse il suo desiderio e poi soffiò a pieni polmoni sulle candeline. Kurt e Blaine si misero ad applaudire e Finn la abbracciò forte.

<< Buon compleanno, tesoro! >>

Rachel aveva le lacrime agli occhi; quello era il primo compleanno che passava senza la sua famiglia, ma i suoi amici erano riuscita a farla sentire comunque a suo agio.
Sembrava strano, infondo quella era solo una festa clandestina organizzata in camera di Kurt e Blaine, con una torta al cioccolato comprata al supermercato e un vecchio cd di Barbra Straisand in sottofondo, eppure Rachel si sentiva veramente a casa.

<< Sono così felice! >> disse la ragazza, in tono lacrimoso << Non posso credere che abbiate fatto tutto questo per me! >>

<< Tutto questo?! >> replicò Kurt ridendo << Beh, non è poi molto! >>

<< E' moltissimo invece! >> esclamò Rachel << Ho sempre creduto che festeggiare il mio compleanno senza la mia famiglia sarebbe stato triste e deprimente, invece non è così...perchè siete voi la mia famiglia! >>

<< Oh, Rachel! >>

Kurt e Blaine sorrisero e corsero ad abbracciarla.
<< Ti vogliamo bene, Rachel! >>

<< Anche io, tantissimo! >>

Baciò i suoi amici affettuosamente sulla guancia e poi andò da Finn e gli diede un bacio sulle labbra.

<< Buon compleanno. >> disse di nuovo il ragazzo, abbracciandola.

Rachel si asciugò le lacrime e Kurt e Blaine guardarono i due innamorati con occhi sognanti.

<< Beh, adesso credo che sia arrivato il momento dei regali. >> fece Kurt, dirigendosi verso l'armadio.

<< Ci sono anche dei regali? >> domandò Rachel, sempre più sorpresa.

<< Ovviamente! >> replicò Blaine, prendendo il pacchetto che Kurt gli porse e dandolo a Rachel << Non è un vero compleanno senza regali; questo è per te da parte mia. >>

Rachel aprì il pacchetto lentamente, per godersi fino in fondo la sorpresa.

<< Oddio, spartiti musicali! >> esclamò felicemente, trovandosi fra le mani tre enormi libri << "Wicked", "Evita" e "Funny Girl"... Blaine, è un regalo stupendo! >>

Andò ad abbracciare il suo amico.

<< Grazie. >> disse ancora.

Poi arrivò il turno di Kurt, che le porse una grossa scatola, avvolta in una carta da regalo di colore rosa e rifinita con un nastro argentato.

<< Questo è da parte mia. >> disse il controtenore << Il pacchetto l'ho fatto io, in tuo onore! non sai quanto sia stato difficile trovare della carta di quel colore! >>

Rachel rise e scartò il regalo.

<< Oh, ma è bellissimo! >> disse, estraendo dalla scatola un maglioncino di cachemire, di un brillante colore turchese.

Kurt le sorrise.

<< Hai già fatto un notevole passo avanti abbandonando quei ridicoli maglioncini con le renne! >> disse ridacchiando << Vedrai che con il mio aiuto il tuo stile migliorerà sempre di più! >>

Rachel rise e abbracciò anche lui.
<< Grazie Kurt, è un regalo splendido! >>

Kurt, che si stava chiaramente commuovendo, tirò su col naso e si staccò dall'abbraccio dopo qualche secondo.

<< Beh, abbiamo lasciato il meglio per ultimo. >> disse, voltandosi verso Finn << Su fratello, dalle il tuo regalo. >>

Finn sorrise ed estrasse dalla tasca dei pantaloni una scatolina.

<< Buon compleanno Rachel >> disse per l'ennesima volta, mettendo la scatola nelle mani della sua ragazza.

Rachel, che aveva di nuovo le lacrime agli occhi, aprì il regalo con maggiore lentezza rispetto a quanta ne avesse avuta per i precedenti.

<< Oddio, Finn! >>
Fu tutto quello che riuscì a dire, quando scoprì che il contenuto di quel pacchetto era un piccolo ciondolo a forma di cuore, appeso ad una sottile catenina d'argento. Solo dopo essersela rigirata a lungo fra le dita, si accorse di una piccola incisione proprio sul retro del ciondolo.

"Alla mia Stella. Ti amo, Finn. "

Nel leggere quelle parole, Rachel si mise a piangere ancora più forte; Finn le prese il ciondolo dalle mani e glielo mise al collo.

<< Ti amo Rachel. >> disse, accarezzandole il viso.

Rachel si fiondò fra le braccia del suo ragazzo.

<< Ti amo anche io. >> sussurrò.

Kurt e Blaine si guardarono, entrambi molto commossi per quello che stava succedendo. Kurt poso lo  sguardo su Rachel e Finn, che si fissavano intensamente, senza parlare.

<< Credo che dovremo lasciarmi soli per un po'. >> suggerì Blaine.

Kurt annuì e prese il ragazzo per mano.

<< Noi andiamo a fare un giretto, ragazzi. >> informò gli altri due.

Ma Finn e Rachel sembravano non aver sentito neanche una parola e anche quando Kurt e Blaine abbandonarono la stanza non dissero una parola, troppo impegnati a scambiarsi un tenero bacio d'amore.



N. D. A: A dire il vero non ho la più pallida idea di quando sia il compleanno di Rachel, nè quello di tutti gli altri...ma dal momento che questa fan fiction non ha una vera e propria trama, ma è una raccolta di eventi in ordine più o meno cronologico, facciamo finta che sia tutto apposto... xD

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Capitolo 11
*** Nightmare ***


<< No..no..BLAINE! >>

Kurt si tirò su di scatto e scoppiò a piangere, svegliando così Blaine, che dormiva nell'altro letto. Quella notte il moro era rimasto alzato fino a tardi per studiare e pur di non svegliare Kurt, aveva deciso a malincuore di andare a dormire nel suo letto e non assieme a lui, come faceva quasi tutte le sere.

<< Kurt, che succede?! >>

Blaine corse da lui, il quale si aggrappò al suo pigiama e si strinse al suo petto.

<< Blaine..ho fatto un sogno terribile! >> esclamò Kurt in tono lacrimoso.

Blaine strinse forte a sè il suo ragazzo, che piangeva come un bambino ed era avvolto in un bagno di sudore.

<< Stai tranquillo, Kurt.. >> tentò di rassicurarlo << E' tutto apposto. >>

<< Blaine, resta qui con me! >>

Blaine non se lo lasciò ripetere una seconda volta ed entrò nel letto assieme a Kurt, accogliendolo fra le sue braccia. Il controtenore non la smetteva di piangere e singhiozzare.

<< E' stato orribile! >> raccontò, cercando in qualche modo di placare le lacrime << Io..io camminavo per un corridoio stretto e buio, che sembrava non finire mai...e sentivo la tua voce, chiamavi il mio nome, ma io non riuscivo a trovarti! e quando finalmente ti vedevo, tu iniziavi ad allontanarti sempre di più, sempre di più...e io ti chiamavo, ma tu non rispondevi, non riuscivi a sentirmi..e andavi sempre più lontano, fino a scomparire, lasciandomi tutto solo, in mezzo al nulla! >>

Scoppiò di nuovo a piangere e Blaine lo strinse ancora più forte.

<< Kurt, non piangere.. era solo un incubo! >>

<< Si, lo so. >> rispose Kurt, tirando su col naso << Ma sembrava così reale! ho creduto davvero che te ne saresto andato via da me! >>

Blaine lo baciò sulla fronte, accarezzandogli il viso.

<< Kurt, io sono qui. >> disse in tono estremamente rassicurante << Non devi avere paura, io sono qui con te. >>

Gli asciugò le lacrime, mentre Kurt continuava a singhiozzare e a tirare su col naso.

<< Blaine...tu non mi abbandonerai mai, vero?! >>

<< Che cosa?! no! >> Blaine si strinse forte Kurt al petto << No, amore mio... non ti abbandonerò mai, non devi neanche pensarla una cosa del genere! >>

Kurt afferrò la mano di Blaine.

<< Ho sempre paura che un giorno mi risveglierò e scoprirò che tutto quello che abbiamo vissuto insieme è solamente un bellissimo sogno! >> piagnucolò.

Blaine sospirò e continuò ad accarezzargli dolcemente il viso.

<< Quello che hai fatto prima era solamente un sogno. >> disse << Quello che abbiamo io e te è reale e nessuno potrà mai portarcelo via! >>

Kurt chiuse gli occhi e si raggomitolò fra le braccia di Blaine.

<< Resta con me stanotte. >> sussurrò.

Blaine lo baciò nuovamente sulla fronte.
<< Resterò con te. >>

<< Ho paura che non riuscirò a riaddormentarmi. >> aggiunse Kurt, dopo aver del tutto placato le lacrime.

Blaine sorrise.

<< Vuoi che ti canti una canzone? >> chiese in tono mellifluo.

<< Si.. >>

Blaine iniziò a cullare dolcemente Kurt e si mise a canticchiare a bassa voce.

Come stop your crying, it will be all right... Just take my hand, hold it tight!
I will protect you from all around you...I will be here, don't you cry!
For one so small, you seem so strong! My arms will hold you, keep you safe and warm...
This bond between us can't be broken...I will be here don't you cry

'Cause you'll be in my heart...Yes, you'll be in my heart!
From this day on, now and forever more...
You'll be in my heart, no matter what they say!
You'll be here in my heart, always...


Andò avanti a cantare fino a che Kurt non si addormentò profondamente; poi, restando avvinghiato a lui, gli diede un ultimo bacio, ancora sulla fronte.

" Adesso dormi, amore mio...e non aver paura! sarò qui al tuo fianco al tuo risveglio, domattina...e per tutta la vita! "




N.D. A: Lo so, sono stata un po' melodrammatica...ma le cose non possono mica essere sempre tutte rose e fiori...ogni tanto c'è qualcosa che non va! e poi dai, alla fine Blaine è riuscito a tranquillizzare Kurt e ci ha fatto come sempre vomitare arcobaleni... xD

Sicuramente avrete riconosciuto la canzone di Phil Collins "You'll be in my heart"...la trovo davvero molto klainosa!!! :) 
http://www.youtube.com/watch?v=JIVaUcE4kAM

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Capitolo 12
*** Room Mates p. 3 ***


<< Quindi finalmente Finn è riuscito a togliersi dai piedi quei due pazzi con cui condivideva la stanza?! >>

Rachel, Kurt e Blaine camminavano tranquillamente per i corridoi della Columbias; avevano approfittato di quel pomeriggio di libertà per andare a trovare Finn, il quale negli ultimo giorni era davvero molto felice, sopratttutto perchè finalmente era riuscito a liberarsi dei suoi fastidiosissimi compagni di stanza.

<< Già, per fortuna! >> esclamò Rachel << A quanto pare il regolamento del College non prevede la possibilità di tenere in stanza animali di media taglia e così i due sono stati buttati fuori. >>

<< Cosa intendi per "animali di media taglia"?! > domandò Blaine rabbrividendo << Che cosa hanno portato in camera?! >>

Rachel scrollò le spalle.

<< Finn non me lo ha voluto dire! >>

Kurt e Blaine si guardarono lievemente preoccupati.

<< Beh, immagino che peggio di quei due non sia possibile! >> commentò Kurt << Per cui penso proprio che Finn non avrà alcun problema d'ora in poi! >>

<< No, anzi! >> replicò Rachel sorridendo << Ieri al telefono mi ha detto che si trova benissimo con i nuovi compagni di stanza! >>

<< Beh, è fantastico! >> rispose Blaine entusiasta << Ma doveva proprio cambiare camera?! dove diavolo è quella nuova?! sono ore che giriamo! >>

<< Dovremmo essere quasi arrivati. >> informò Rachel << Non poteva restare nella sua vecchia stanza, credo dovessero fare una disinfestazione. >>

<< Disinfestazione?! >>

Kurt e Blaine si lanciarono un' altra occhiata preoccupata, ma decisero di non fare altre domande; era molto meglio non sapere!

<< Siamo arrivati. >> disse Rachel, mentre i tre svoltarono l'angolo e si trovarono di fronte ad una porta << Camera di Finn dovrebbe essere questa. >>

Bussò con forza e aspettò che qualcuno le rispondesse.

Ma forse avrebbe preferito non trovarsi davanti quello spettacolo, quando Finn andò ad aprirle la porta.


*


<< Rachel! >>

Finn la abbracciò forte e Rachel rimase letteralmente paralizzata; continuava a fissare la stanza di Finn o meglio, il disordine che c'era in quella stanza.

<< F..Finn! >> farfugliò la ragazza, guardandosi intorno, con aria schifata << Per caso qui è scoppiata una bomba?! >>

Finn rise, ma nè Rachel nè i ragazzi lo imitarono; quella stanza era un completo disastro, c'erano vestiti sparsi ovunque, scatole di cibarie semi aperte sul pavimento e sul materasso ed entrambe le scrivanie erano ricoperte di cianfrusaglie, nessuna delle quali sembrava essere necessaria per lo studio.

<< Oh mamma...mi sento male! >> commentò Kurt, sorreggendosi a Blaine.

<< Che c'è che non va? >> chiese Finn, senza capire.

<< Finn, tesoro >> disse Rachel, cercando di essere gentile << Non ti sembra che ci sia un po' di..ehm..confusione, qui dentro?! >>

Finn scrollò le spalle.

<< Beh, non siamo all'Hilton! >> disse ridacchiando << Ma si sta piuttosto bene e i ragazzi sono davvero simpatici! altro che i due psicopatici con cui vivevo prima! >>

Kurt e Rachel stavano per fare un altro commento acido sul disordine, ma Blaine intervenne appena in tempo.

<< Beh, Finn...dove sono sono i tuoi nuovi compagni di stanza? >> chiese distrattamente << Siamo curiosi di conoscerli! >>

Rachel fece una smorfia.

<< Beh, dovrebbero arrivare fra poco. >> rispose Finn << Erano andati a fare un giretto qui intorno... oh, eccoli! >>

La porta di aprì e nella stanza entrarono due ragazzi, entrambi con i capelli castani e gli occhi color nocciola, uno dei due un po' più basso dell'altro.

Indossavano un normale paio di jeans e una maglietta, di colore rosso uno e a righe verdi e blu l'altro.

<< Ehi, salve! >> salutò allegramente il più alto << Io mi chiamo Kevin. >>

<< E io sono Paul. >> fece eco l'altro.

Finn sorrise.

<< Ragazzi, questi sono i miei amici Kurt e Blaine e la mia ragazza Rachel. >> disse, indicando i tre.

Kevin fece loro un sorriso e Paul puntò lo sguardo su Blaine.

<< Blaine. >> disse con fare ammiccante << E' davvero un bel nome! sei gay, vero? anche io! >>

Blaine arrossì violentemente e Kurt lo afferrò per un abbracciò, quasi a volerne rivendicare la proprietà.

<< Si, lo è! >> rispose il controtenore in tono rabbioso, ricordando un po' un cane che difende il proprio territorio << Ed è anche occupato! >>

Paul ridacchiò nervosamente.

<< Chiedo scusa. >> disse, arrossendo anche lui.

<< Strano. >> disse Rachel a Kurt in un orecchio << Ho sempre creduto che tutti i gay fossero molto ordinati. >>

<< Si, beh.. in teoria dovrebbero anche avere un gran senso della moda. >> replicò Kurt a denti stretti << Ma a giudicare da come ti vestivi fino a poco tempo fa, i tuoi genitori non ne avevano... o almeno, non te lo hanno mai insegnato! >>

<< E' bello conoscere gli amici di Finn. >> disse Kevin allegramente << E' davvero un ragazzo fantastico, abitare con lui è una forza! >>

<< Ci ha raccontato dei suoi vecchi compagni di stanza >> aggiunse Paul << Povero Finn, deve essere stato tremendo! ma adesso ci siamo noi con te! >>

Finn sorrise e i due ragazzi si diedero il cinque.

<< Che cosa studiate voi due? >> si informò Blaine.

<< Io frequento la facoltà di filosofia. >> rispose Kevin << Mentre Paul è uno studente di scienze politiche. >>

<< Niente esperimenti sugli animali! >> gioì Finn.

Rachel guardò il suo ragazzo; era talmente bello vederlo di nuovo così felice.

Penso che, tutto sommato, avrebbe potuto abituarsi a quel disordine, se fosse bastato a farle rivedere quel bel sorriso sulle labbra del suo Finn.

<< E' bello vedere che Finn sta bene qui con voi. >> disse Rachel dolcemente.

Finn e i suoi compagni sorrisero.

<< Su, andiamo a prenderci un caffè! >> propose Hudson << La caffetteria è proprio qui dietro l'angolo! >>


*


Un paio di ore dopo, Kurt, Blaine e Rachel fecero ritorno alla Julliard.

<< Simpatici i nuovi compagni di stanza di Finn! >> disse Blaine allegramente.

Kurt fece una smorfia.

<< Trovi, Blaine?! >> replicò acidamente.

Blaine rise e lo abbracciò.

<< Gelosone! >> disse, schioccandogli un bacio sulla guancia.

Rachel sorrise.

<< A me piacciono. >> rispose << E soprattutto piacciono a Finn ed è questo che conta! >>

<< Nessun commento sul disordine stellare che c'è in quella camera? >> chiese Kurt ridacchiando.

Rachel sospirò.

<< All'inizio sono rimasta shoccata, lo ammetto...ma poi ho visto quanto è felice Finn assieme a quei ragazzi e ho capito che è questa la cosa più importante! >>

Kurt e Blaine sorrisero alla loro amica.

<< Rachel Berry >> disse Kurt, mettendole un braccio intorno alle spalle << Stai davvero diventando saggia! >>

Rachel annuì e fece un sorriso.

<< Chissà...forse sto veramente crescendo! >> 

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Capitolo 13
*** Exames ***


Alla Julliard, così come alla Columbias , la vita dello studente non è sempre tutta rose e fiori; prima o poi il tempo degli esami arriva per tutti.

<< Finn, non ti stai impegnando abbastanza! come pretendi di passare gli esami, se non studi mai! >>

Finn sospirò e lanciò a Rachel un'occhiataccia.

<< Rachel, ti ho chiesto di uscire a prendere un caffè per svagarci un po', non per farmi fare la predica! >> replicò irritato.

Rachel fece una smorfia, sfogliando l'elenco delle tisane.

<< Cerca di darti una mano. >> rispose, senza distogliere gli occhi dal menu << Si avvicinano gli esami, non puoi passare tutto il tempo ad oziare. >>

Finn sbuffò.

<< Odio quando hai ragione! >> bubbolò << Beh, che dovrei fare allora? >>

<< Studiare potrebbe essere una soluzione. >> disse ovviamente Rachel << Ci prendiamo un'ora di pausa e quando abbiamo finito ce ne torniamo tutti e due al Campus a ripassare. >>

Finn annuì con rassegnazione e allungò la mano verso il menù.

<< Lascia stare! >> lo bloccò Rachel << Ho già deciso io cosa ordinerai. >>

<< Ah si?! >> replicò Finn incuriosito << Che cosa? >>

<< Un bel caffè espresso, doppio! >> esclamò Rachel << Hai bisogno di restare sveglio sui libri, stanotte! >>

*

<< Ok, prossima domanda: in che hanno Mozart scrisse " Il flauto magico"? >>

<< Ehm... 1784? >>

<< 1791! altra domanda: chi ha scritto "Il Barbiere di Siviglia"?! >>

<< Questa la so: Mozart! >>

<< Blaine, quelle sono "Le Nozze di Figaro" ! la risposta esatta è Rossini..accidenti, ma che ti prende?! >>

Kurt e Blaine erano intenti a ripassare storia della musica; o meglio, Kurt era seriamente intenzionato a farlo, Blaine non riusciva a trovare la concentrazione.

<< Kurt, è inutile! >> brontolò il moro << Non riesco proprio a concentrarmi! >>

Kurt fece una smorfia.

<< Non è vero! >> replicò severamente << E' che non ne hai voglia! >>

<< Beh, cosa cambia?! alla fine il risultato è sempre lo stesso! >>

Kurt spalancò le braccia, sconsolato.

<< Blaine, gli esami sono alle porte...non possiamo sprecare neanche un minuto! >>

<< Kurt, sono ore che ripassiamo! >> protestò Blaine << Ho la testa che mi scoppia! e se facessimo una pausa?! >>

<< Scordatelo, Blaine! non possiamo permetterci alcun tipo di distrazione dallo studio! >>

Blaine mise il broncio e lanciò a Kurt uno dei suoi soliti sguardi inteneritori.

Kurt cercò in tutti i modi di resistere, ma si arrese dopo pochi secondi.

<< Ok, Blaine Anderson... un'ora di pausa! >> acconsentì << Ma poi ci rimettiamo a lavoro, chiaro?! >>

Blaine annuì con aria soddisfatta e Kurt sbuffò.

<< Ti odio, Anderson! >> dichiarò, ridendo sotto i baffi.

Blaine lo abbracciò e lo baciò sulla guancia.

<< Ti amo anche io! >>

Kurt rise.

<< La prossima volta, ricordami di chiamare anche Rachel a studiare con te: tu mi distrai troppo, Anderson! >>

*

<< Rachel, la vuoi smettere di camminare avanti e indietro per la stanza in quel modo?! mi stai facendo agitare! >>

<< Scusa, Josephine.. è che non riesco a smettere di pensare che tra un paio di giorni incominceranno gli esami! sono così in ansia! >>

Josephine sbuffò e si buttò sul letto, a braccia aperte.

<< Rachel, piantala! >> implorò << Ti osservò tutti i giorni, non fai altro che studiare ed esercitarti...mi riesce difficile credere che avrai difficoltà a superare gli esami! >>

<< Non è questo il punto! >> esclamò Rachel, mettendosi finalmente a sedere sul suo letto << Il fatto è che non posso proprio fare a meno di essere tanto agitata, senza un vero e proprio motivo! >>

Josephine si tirò su e le rivolse un sincero sorriso, forse il primo da quando si trovavano alla Julliard.

<< Dai, siediti qui. >> le disse, facendole posto sul suo materasso.

Rachel la raggiunse e Josephine le rivolse un altro sorrise.

<< Andrà benissimo, vedrai. >> disse dolcemente << Ti ho sentita cantare e credo che tu abbia un enorme talento! >>

Rachel fece un sorriso e arrossì leggermente.

<< Davvero! >>

<< Certo! >> esclamò Josephine << Si, beh... devo ammettere che all'inizio ti trovavo piuttosto fastidiosa e anche adesso ci sono dei momenti in cui ti strozzerei molto volentieri... ma in questi mesi di convivenza mi sono resa conto che non sei solamente una ragazza chiacchierona e petulante! tutto sommato, mi sei simpatica! Ti ho vista assieme ai tuoi due amici dell'Ohio...sei davvero dolce con loro e questo mi ha fatto capire che non puoi certo essere cattiva! anzi, mi piacerebbe che diventassimo amiche, Rachel. >>

Rachel guardò la sua compagna di stanza con adorazione; finalmente era riuscita a farsi una vera amica a New York!

<< Piacerebbe tanto anche a me! >> rispose dolcemente.

Josephine le fece un altro sorriso e le due si abbracciarono.

<< Scusami per averti fatto impazzire con i miei capricci! >> disse Rachel, sinceramente dispiaciuta << Prometto che mi comporterò meglio, d'ora in poi. >>

<< Ed io ti prometto che la smetterò di urlarti contro come una pazza! >> rispose Josephine.

Rachel guardò l'orologio.

<< Oddio, si è fatto tardissimo! >> esclamà << Avevo promesso a Kurt e Blaine che gli avrei aiutati a ripassare! >>

Raccolse tutti i suoi libri e quaderni di musica e si avviò verso la porta.

<< Ci vediamo dopo, allora! >> le disse allegramente Josephine.

Rachel le sorrise.

<< Certo! a dopo...amica! >>

*

<< Ok, il dettato andava bene... adesso passiamo alla teoria; Blaine, vuoi dirmi che cosa è un diesis e un bemolle? >>

Kurt, Blaine e Rachel si erano dati appuntamento per il ripasso finale.

Blaine sospirò.

<< Il diesis innalza la nota di un semitono, mentre il bemolle la abbassa di un semitono. >> rispose con sicurezza.

<< Benissimo.. ora tu, Kurt: dimmi a quale scala minore corrisponde quella di DO maggiore e per quale ragione. >>

<< LA minore. >> replicò lui prontamente << Entrambe le scale non presentano alcuna alterazione. >>

<< Perfetto! >> esclamò Rachel << Direi che sulla teoria ci siamo! adesso dovremmo provare a fare un po' di ascolto..comunque mi sembra che siamo pronti per l'esame! >>

Kurt fece una smorfia e guardò Blaine.

<< Non capisco una cosa. >> disse perplesso << Perchè quando io e te studiamo insieme sei sempre così distratto e quando c'è anche Rachel invece non perdi la concentrazione neanche per un attimo? >>

Blaine scrollò le spalle.

<< Beh..Rachel ha la capacità di mantenere viva tutta la mia attenzione! >> disse.

Rachel sorrise soddisfatta.

<< Torno subito, ragazzi. >> informò, alzandosi dalla sedia << Vado a prendere il registratore con tutti gli esercizi di ascolto. >>

I ragazzi annuirono e non appena Rachel uscì dalla stanza, Blaine si sporse verso Kurt e sussurrò: << La verità è che quando sono da solo con te mi vengono in mente un milione di cose molto più interessanti dello studio! >>

*

<< Rachel, siamo al telefono da due ore... adesso vorrei andare a ripassare un po' prima dell'esame di domani! >>

<< Dai Finn, ancora qualche minuto! sono così nervosa, ho bisogno di te! >>

<< Rachel, sei stat tu a dirmi che dovevo impegnarmi di più con lo studio! adesso che lo sto facendo, mi metti i bastoni fra le ruote?! >>

Rachel sbuffò; era la sera della vigilia degli esami e lei era da sola in camera, sdraiata sul suo letto a sgranocchiare patatine.

<< Mi annoio! >> brontolò << Josephine è andata con le sue compagne di corso a fare qualche esercizio in palestra e io sono rimasta da sola! >>

<< Beh, chiedi a Kurt e Blaine di tenerti compagnia! >>

Rachel fece una smorfia.

<< Non credo che vogliano alcun tipo di compagnia stasera. >> rispose << Non so se mi spiego. >>

Finn rise.

<< Però..bel modo di allentare la tensione pre esame! >> commentò << Comunque adesso devo proprio andare, Rachel! >>

<< Finn, ti prego! >> implorò lei << Solo cinque minuti. >>

<< Riposati, Rachel. >> rispose Finn dolcemente << Vedrai che domani arriverà in fretta, darai l'esame e ci vedremo subito dopo per festeggiare! >>

<< Si festeggia solo se l'esame viene superato. >> fece notare Rachel.

<< Eddai, Rach! >> esclamò Finn ridacchiando << E' così ovvio che supererai quell'esame! cosa di cui non si potrà dire lo stesso di me, se non mi lasci tornare a studiare. >>

Rachel sospirò: << Ok. >>

<< In bocca la lupo, tesoro. Ci vediamo domani. >>

*

<< Allora, come sono andati gli esami? >>

La sera dopo gli esami, i nostri quattro amici si erano riuniti da Starbucks come al solito e si stavano raccontando la loro giornata.

<< Alla grande! >> rispose Blaine, a nome di tutti e tre << Avremo i risultati solo fra qualche giorno, ma sono certo che i risultati saranno ottimi per tutti. >>

<< Sempre che la mia incontenibile ansia non mi abba fatto sbagliare tutto! >> bofonchiò Rachel.

Finn rise: << Eri davvero così agitata?! >>

<< Vuoi scherzare?! >> rispose Kurt << Era in preda al panico, non è riuscita a calmarsi neanche per un secondo! non lo diresti mai da una come Rachel Berry! >>

I ragazzi si misero a ridere e Rachel fece loro una linguaccia.

<< Spiritoso! mi prendete in giro solamente perchè tu e Blaine eravate tranquillissimi! >> commentò acidamente.

<< Ovviamente! >> rispose Blaine, senza smettere di ridere << Fare l'amore rilassa tantissimo, non lo sapevi?! >>

<< Si, confermo! >> fece eco Kurt, fra un sorso di caffè e l'altro << Dovreste provare anche voi. >>

<< Non mi sembrava di avervi chiesto i dettagli! >> protestò Rachel semi disgustata.

Finn rise di nuovo.

<< Sono certo che sarai stata fantastica. >> disse con dolcezza << Nessuno è meglio di te quando si tratta di cantare! >>

Rachel sorrise.

<< E a te come è andata, Finn? >> domandò Kurt << Non avevi un esame anche tu? >>

<< Superato! >> esclamò con estrema soddisfazione << A quanto pare studiare così a lungo ha dato davvero i suoi frutti! >>

Blaine gli diede una pacca sulla pacca.

<< Complimenti amico! beh, che ne dite se organizzassimo una bella serata a teatro per festeggiare?! potremmo usufruire dei biglietti omaggio per Broadway! >>

<< Oh, sarebbe stupendo! >> approvò Kurt con entusiasmo.

<< Lo sarebbe senz'altro. >> commentò Rachel << Ma non possiamo fare progetti finchè non usciranno i risultati degli esami. >>

Blaine alzò gli occhi al cielo e sospirò.

<< Non dirmi che hai ancora dubbi sul fatto che avrai preso il massimo dei voti in tutte le materie! >>

*

<< Spostatevi...spostatevi...spostatevi! >>

<< Rachel, porca miseria..smettila di spingere! i tabelloni non scappano, se anche aspetti altri cinque minuti prima di andare a controllare, non succederà nulla! >>

Rachel sbuffò e si rimise al suo posto, aspettando che la calca diminuisse.

<< Sono così in ansia! >> esclamò, mordicchiandosi le unghie << E se non lo avessi superato?! >>

Kurt e Blaine sospirarono.

<< Rachel, non dire stupidaggini! >> disse Kurt, con uno strano sorrisetto sulle labbra << Ricordi cosa ha detto Blaine?! avrei sicuramente preso il massimo dei voti in ogni materia. >>

Rachel fece una smorfia, non ancora del tutto convinta.

<< Vi odio! >> sentenziò << Come potete essere così calmi?! >>

Kurt e Blaine si guardarono e sorrisero.

<< No, zitti! >> replicò immediatamente Rachel << Ho cambiato idea, non lo voglio sapere! ma voi due non sapete fare altro?! >>

Kurt e Blaine ridacchiarono; poi Kurt si voltò verso i tabelloni.

<< Ehi, c'è molta meno gente adesso! che ne dite, andiamo a controllare? >>

Quasi non fece in tempo a finire la frase che Rachel si precipitò a vedere i risultati.

<< Oddio..oddio... >> lesse attentamente ciò che era scritto accanto al suo nome << Si! si, ce l'ho fatta! >>

Iniziò a saltellare ed esultare.

<< Lo sapevo, lo sapevo! promossa a pieni voti! >>

<< Ehi, hai controllato anche me e Blaine? >> chiese Kurt, che iniziava per la prima volta ad avvertire l'ansia.

<< Oh, chissene importa di voi due! >> rispose Rachel sgarbatamente << Io ho controllato solo il mio nome! >>

Kurt fece una smorfia e decise di controllare personalmente.

<< Evvai! >> strillò felicemente dopo aver letto << Promosso anche io a punteggio pieno..e anche tu, Blaine! >>

<< Cosa?! fammi vedere! >>

Dopo aver controllato anche lui i risultati, Blaine corse ad abbracciare Kurt.

<< Ce l'abbiamo fatta! >> esclamò << E' fantastico! >>

<< Io lo sapevo, ne ero certa! >> commentò Rachel continuando a saltellare.

L'ansia e l'agitazione erano completamente sparite e lei era tornata ad essere la solita ragazza sicura di sempre.

<< Ora ti riconosco, Rachel! >> disse Kurt, ridendo << Non mi piacevi per niente, così insicura! >>

Rachel andò ad abbracciare i suoi amici.

<< Corro a telefonare a Finn e voi non vi azzardate a prendere impegni per questa sera: andiamo a Broadway! >>




N.D. A: Lo so, l'ho tirata un po' per le lunghe...ma questo capitolo mi stava appassionando!!! xD
E non pensiate che Kurt sia improvvisamente diventato un ninfomane!! so bene che dall'episodio 2x15 abbiamo visto che non ha moltissima confidenza con il sesso, ma adesso è cresciuto e ha Blaine al suo fianco, per cui è di certo diventato molto più sicuro! :)

Poi ci tengo a precisare una cosa; non mi sentirete mai parlare di sesso fra quei due! per me Kurt e Blaine fanno l'amore! e c'è una bella differenza.. :)

N.D. S 

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Capitolo 14
*** Broadway ***


La sera del giorno in cui uscirono i risultati degli esami alla Julliard i ragazzi, come avevano programmato, si vestirono di tutto punto e andarono a teatro per festeggiare la loro promozione.

<< Wow, Broadway! >> esclamò Blaine, guardandosi intorno con entusiasmo.

Tutte quelle luci e quell'atmosfera quasi fatata lo stava mandando letteralmente su di giri e non era il solo; anche Rachel e Kurt erano in visibilio.

<< Essere qui è davvero meraviglioso! >> disse Rachel con gli occhi che le brillavano << E pensate a quando ci saremo noi a cantare su quel palcoscenico! >>

<< Beh, io e te ci siamo stati. >> disse Kurt sorridendo << Ricordi quando venimmo qui per le Nazionali? >>

<< Ehi, non è la stessa cosa! >> replicò Blaine ridendo << Siete andati lì di nascosto! >>

Kurt gli fece una linguaccia e i due risero.

<< Finn, tu non dici niente? >> intervenne Rachel, notando che il ragazzo continuava a guardarsi intorno senza proferire parola.

<< Oh, tutte queste luci mi stanno un po' frastornando! >> rispose sorridendo << Ma immagino che dovrò farci l'abitudine, visto che dovrò venirci spesso tra qualche anno! >>

Abbracciò Rachel e la baciò dolcemente sulla fronte.

Kurt guardò i suoi amici e sorrise; poi prese la mano di Blaine e la strinse forte.

<< Su, adesso andiamo. >> ordinò << "Il Fantasma Dell'Opera" ci aspetta! >>

*

<< Oh mio Dio, è stato davvero incredibile! non riesco a credere che abbiamo appena assistito ad uno show du Broadway! >>

Se prima dello spettacolo i ragazzi erano eccitati, una volta usciti da teatro lo erano ancora di più.

Rachel non la smetteva di saltellare strillando << Stupendo, semplicemente stupendo! >> e Kurt e Blaine camminavano mano nella mano, cantando uno dei duetti fra il fantasma e Christine.

Finn si mise a ridere.

<< Accidenti, se Broadway vi fa questo effetto, forse è il caso che non vi ci porti più! >> commentò.

<< Stai scherzando, Finn?! >> replicò Rachel, prendendolo a braccetto << Ma non la senti la magia di questo luogo?! >>

<< Già, fratello! >> fece eco Kurt, stringendosi a Blaine << Come mai su di te Broadway non ha lo stesso effetto che ha su di noi?! >>

Finn scrollò le spalle.

<< Beh, mi piace andare a teatro. >> rispose << Solo che non mi provoca tutta questa euforia. >>

<< Ma non ti manca cantare? >> chiese Blaine, un po' tristemente.

<< Oh, io canto spesso! >> replicò Funn << Sotto la doccia, mentre mi preparo da mangiare... canto ogni volta che ne ho l'occasione! >>

<< E non ti manca farlo davanti ad un pubblico, su un palcoscenico?! >>

Finn guardò i suoi amici e sorrise.

<< Il Glee Club mi ha dato molto. >> disse << Ma non è questa la mia strada! siete voi quelli che avete davvero il successo nel sangue, voi tre siete nati per stare su quel palcoscenico! ed io non vedo l'ora di venirvi a sentire a teatro e vedere i vostri volti su quelle locandine! >>

Rachel gli rivolse uno sguardo colmo d'amore.

<< Oh, Finn.. >> sussurrò << Prometto che non ti deluderemo! >>

Finn sorrise e la prese per mano.

<< Lo so. >> disse, guardando anche Kurt e Blaine << Nessuno di voi potrà deludermi...mai e poi mai! >>



N. D. A: Lo so, questo capitolo è piuttosto corto... ma sono stata piuttosto indaffarata oggi, per cui dovrete aspettare domani per averne uno un po' più sostanzioso! Non ho scritto un granchè, ma mi piaceva l'idea di far vedere più o meno il modo in cui i nostri amici hanno festeggiato l'esito positivo degli esami...ovviamente non potevo stare a descrivere tutta la serata...sarebbe stato troppo lungo!! xD
N.D. 

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Capitolo 15
*** E- mail ***


Una domenica mattina, mentre Kurt controllava la sua posta elettronica, i ragazzi ricevettero una sorpresa davvero piacevole.

<< Ehi, venite tutti qua! >> strillò il controtenore, attirando l'attenzione dei suoi amici.

Rachel, Blaine e Finn (che quella mattina si era alzato particolarmente presto per andare a trovare i ragazzi alla Julliard) accorsero e si riunirono attorno a Kurt.

<< Santana ha mandato una mail! >> informò lui << E' arrivata proprio adesso. >>

<< Davvero?! >> esclamò Blaine eccitato << Che cosa dice? >>

Kurt si schiarì la voce e incominciò a leggere.

<< Miei cari amici.. come ve la passate nella Grande Mela?!  scommetto che Kurt ha svaligiato tutti i negozi della città e che Rachel ha già fatto scappare
almeno cinque coinquiline a causa della sua insopportabile parlantina
! >>

Finn rise e Rachel fece una smorfia.

<< Scherzi a parte, mi dispiace di non avervi mai scritto prima, ma ho avuto così tante cose da fare! >> continuò a leggere Kurt << Ci ho messo un po' a trovare la mia strada, ma alla fine ho deciso di iscrivermi alla facoltà di musica e letteratura *, all'università di Wesleyana. Vorrei diventare un'insegnante di musica, un giorno.
Il Glee Club e il Professor Shuester mi hanno aiutato moltissimo quando eravamo al liceo, mi hanno inseganto ad accettarmi, ad ammettere quali fossero i miei limiti e a lottare per migliorare me stessa, piuttosto che demolire gli altri.
La musica mi ha resa una persona migliore e anche io vorrei, un giorno, poter aiutare dei ragazzi in difficoltà, vorrei insegnar loro a trovare nella musica la forza necessaria per andare avanti.
>>

Kurt interruppe la lettura per qualche secondo; si stava commuovendo e aveva bisogno di qualche secondo per asciugarsi le lacrime. Blaine sorrise e lo strinse a sè.

<< Anche voi siete stati meravigliosi e mi avete aiutato davvero tanto, soprattutto durante l'ultimo anno di liceo. >> Kurt ricominciò a leggere, dopo essersi ripreso << Non dimenticherò mai tutto quello che avete fatto per me; mi siete sempre stati accanto, anche quando tutti mi snobbavano e mi insultavano, mi avete accettata per quella che ero, dimostrandomi che non dovevo vergognarmi di essere me stessa! devo davvero dirvi grazie, soprattutto a Kurt e Blaine... è solo merito vostro se sono diventata quello che sono oggi. >>

Kurt tirò su col naso e ricominciò a piangere. Rachel e Finn sorrisero e Blaine lo abbracciò ancora più forte.

<< Scommetto che vi starete chiedendo come vanno le cose fra me e Brit. >> Blaine andò avanti a leggere al posto di Kurt, troppo commosso per proseguire << Beh, alla grande! si, la vita è sempre un po' complicata per noi due, ma ci amiamo abbastanza da trovare la forza per andare avanti e affrontare tutti gli ostacoli.  Lo abbiamo imparato da Kurt e Blaine e siamo davvero orgogliose dei nostri modelli... ok, aspettate! ora ho bisogno anche io di un attimo per riprendermi! >>

Si asciugò le lacrime e poi ricominciò a leggere.

<< A proposito di Brit: sapete che è stata presa alla facoltà di veterinaria a Wesleyana?! e sta anche prendendo ottimi voti...lo avreste mai detto?! :)
Diche che vorrebbe specializzarsi in "gattologia"... io non sono sicura che esista, ma vederla così determinata è davvero bello! sono veramente orgogliosa della mia Bri Bri! >>

<< Oh, che dolci! >> commentò Kurt sospirando.

<< Ovviamente anche lei vi saluta moltissimo e vi manda tanti baci. Non vediamo l'ora di rivedervi quest'estate...perchè ci vedremo, vero?! sono curiosa di sapere tutto quello che avete combinato a New York..voglio ogni singolo dettaglio! :)
A presto, spero. Vi voglio davvero bene. Santana. >>

Blaine lesse le ultime parole con voce tremolante, a causa dell'eccessivo stato di commozione in cui si trovava.

I ragazzi si guardarono; avevano tutti e quattro le lacrime agli occhi e non riuscivano a dire niente.

Kurt strinse forte a sè Blaine, il quale afferrò saldamente la mano di Rachel, abbracciata a Finn.

Si guardarono di nuovo senza parlare.

Il quel momento non c'era bisogno di parole.

 

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Capitolo 16
*** Visits from the past ***


Pochi giorni dopo la fine delle vacanze estive, la sera del suo ritorno a New York, Rachel ricevette una telefonata.

<< Pronto? >>

<< Pronto, Rachel?! sono Shelby. >>

Rachel rimase per qualche istante in silenzio, sorpresa di sentire quella voce; era da tanto che Shelby, la sua madre naturale, non la chiamava al telefono.

Si erano incontrate la prima volta quando Rachel frequentava il secondo anno di liceo, grazie al suo ragazzo dell'epoca, Jessie St. James; lui era il cantante principale dei Vocal Adrenaline, coro rivale del McKinley e Shelby ne era la vocal coach.

All'inizio c'era stata un po' di tensione fra le due, ma col tempo erano riuscite a superare tutto e a diventare più o meno amiche.

Si sentivano spesso, durante l'ultimo anno di liceo Rachel la chiamava con una certà regolarità e Shelby era stata la prima a sapere della sua ammissione alla Julliard. Eppure, sebbene Shelby vivesse proprio a New York, le due non si erano mai incontrate da quando Rachel era in città.

<< Rachel, ci sei? >>

<< Si, certo! >> Rachel abbandonò i suoi pensieri << Ci sono, scusa Shelby! >>

Non la chiamava mai mamma, le sembrava troppo strano! infondo, era sua madre solamente per metà, l'aveva tenuta in grembo per poi darla in affidamento ai suoi due papà.

<< Allora, sei già tornata a New York? >> chiese Shelby allegramente << Le lezioni cominciano fra due giorni, no? >>

<< Si, certo! >> rispose Rachel << Io e i ragazzi siamo arrivati un paio di ore fa. >>

<< Il secondo anno alla Julliard non è faticoso più del primo. >> disse Shelby in tono rassicurante << Il lavoro duro inizierà il prossimo anno, per adesso potete anche rilassarvi un po'. >>

Rachel rise.

<< Come stai, Shelby? e come sta la piccola Beth? >>

Beth era la figlia di Shelby, che lei aveva adottato quando era ancora a Lima, tre anni prima.

Per uno strano caso del destino, la madre biologica di Beth era Quinn Fabray, compagnia di scuola di Rachel, che l'aveva data via subito dopo la sua nascita. Non che le cose fossero servite a migliorare il rapporto fra le due... Rachel e Quinn ci avevano messo un sacco di tempo per diventare amiche.

<< Stiamo tutte e due bene, grazie Rachel. >> rispose Shelby << A tale proposito, ti chiamavo proprio per chiederti se di andrebbe di vederci domani pomeriggio. >>

<< Davvero?! >> esclamò Rachel << Io, tu e Beth?! >>

<< Si, certo! ne hai voglia? >>

<< Sicuro! >> Rachel sorrise entusiasta << Si, ne ho molta voglia! >>

<< Fantastico! ci troviamo alle cinque a Central Park. >> disse Shelby dolcemente << A domani, Rachel. >>

<< A domani, Shelby! >>

*

Il giorno dopo, Rachel arrivò all'appuntamento perfettamente in orario, ma Shelby e Beth non c'erano ancora. Si guardò intorno, cercando di ingannare il tempo; il parco era pieno di coppie innamorate che camminavano tenendosi per mano, genitori con i proprio bambini e ragazzi che giocavano a palla o rincorrevano i loro aquiloni.

Rachel sospirò felicemente; ogni giorno che passava a New York la faceva innamorare sempre più di quella città così meravigliosa.

<< Ehi, Rachel! >>

Rachel si voltò e la vide; Shelby era ancora più bella dell'ultima volta in cui si erano viste, tre anni prima.

I suoi capelli castani le ricadevano morbidi sulle spalle, i suoi occhi brillavano e il suo sorriso era più splendente che mai.

Teneva per mano una bambina bionda, con gli occhi verdi e le guance rosse: Beth.

Rachel corse loro incontro.

<< Eccovi qua! >> esclamò << Che bello vedervi! >>

Shelby, non appena la vide, si sentì pervasa da una serie di infinite emozioni. La guardò con gli occhi lucidi e le accarezzò il viso.

<< Sei bellissima. >> disse << Sei proprio diventata una donna! >>

Rachel arrossì.

<< Anche tu sei davvero bella, Shelby. >> rispose sorridendo << E anche tu, bambolina. >>

Si inginocchiò davanti a Beth e le fece un sorrisone, che la bambina ricambiò affettuosamente.

<< Ciao! >> la salutò Beth allegramente << Chi sei? >>

Rachel e Shelby si guardarono lievemente imbarazzate.

<< Ecco.. >> farfugliò Shelby << Lei è Rachel.. è un'amica della mamma! >>

Rachel annuì e Beth continuò a sorriderle.

<< Ciao Rachel. >> le disse << Mi sei simpatica. >>

Rachel rise.

<< Grazie Beth. >> rispose, dandole un bacetto sulla fronte << Anche tu mi sei simpatica. >>

Shelby sorrise, intenerita dalla scena.

<< Che ne dite se facciamo due passi? >> propose.

<< Si! >> esclamò giosamente Beth << E io do la mano a Rachel. >>

Afferrò saldamente la mano della sorellastra, che la guardò amorevolmente.

< Bene...andiamo allora. >>

*

Circa un'ora dopo, Rachel e Shelby erano riuscite a convincere la piccola Beth a dar loro un po' di tregua, comprandole un gelato.

Le tre erano sedute su una panchina e Rachel parlava tranquillamente con Shelby, mentre la bambina leccava ( o meglio, si spalmava sulla faccia) un enorme cono al cioccolato.

<< Allora, come ci si sente a frequentare la Julliard? >> domandò Shelby.

<< Oh, è meraviglioso! >> esclamò con entusiasmo Rachel << E' come stare in paradiso! non vedo l'ora di ricominciare le lezioni...e quest'anno potrò partecipare al Musical! dovrò preparare una bella audizione, voglio ottenere uno dei tuoli principali! >>

Shelby rise.

<< Vedo che su questo non sei cambiata! >> commentò << Sempre anbiziosa e determinata. >>

Rachel sorrise.

<< E' così che si arriva al successo. >> rispose << Comunque ti assicuro che sono cresciuta e per certi versi credo di essere davvero maturata! >>

<< Oh, su questo non ho alcun dubbio! >>

Shelby guardò Rachel con orgoglio.

<< Sono fiera di te. >> disse << Sai, ho avuto paura che non ti interessasse avere a che fare con me...dopo quello che abbiamo passato. >>

Rachel fece un mezzo sorriso e abbassò lo sguardo, leggermente in imbarazzo.

<< E' bello sapere che non è così. >> proseguì Shelby << Sono felice di sapere di non averti persa per sempre. >>

Rachel si commosse e tirò su col naso.

<< Non potrai mai perdermi. >> le disse, asciugandosi le lacrime << Sei mia madre e niente potrà mai distruggere quello che ci lega. Adesso l'ho capito e non ce l'ho con te, per nessuna ragione! sei mia mamma...e ti voglio bene! >>

Gli occhi di Shelby iniziarono a lacrimare.

< Te ne voglio anche io, Rachel! >>

Si abbracciarono forte e a quel punto Beth, che aveva appena finito di mangiare il suo gelato, corse in mezzo all'abbraccio.

<< Ehi, anche io voglio le coccole! >> urlò.

Rachel e Shelby risero e strinsero forte la piccola in un abbraccio che, anche se per pochi minuti, fece sentire a Rachel tutto l'affetto e il calore di una vera famiglia.

*

<< E' stato davvero bello vederti Rachel. >>

<< Ci vedremo di nuovo?! >>

<< Certo, piccola Beth! ti prometto che giocheremo ancora insieme. >>

<< Evviva! >>

Era arrivato il momento dei saluti e Rachel sembrava quasi non aver voglia di andarsene.

<< Ho passato davvero un bel pomeriggio. >> disse << E mi auguro che ci rivedremo presto. >>

<< Oh, senza dubbio! >> rispose Shelby felicemente << A Beth piaci moltissimo..e anche io sono felice di poter passare del tempo con te. >>

Rachel sorrise.

<< Spero solo che non passeranno mesi prima del nostro prossimo incontro! >>

<< Oh, ci rivedremo prestissimo. >> rispose Shelby in tono vagamente misterioso << Non preoccuparti. >>

<< Davvero?! >>

<< Già! >> Shelby fece un sorriso << Da domani, per tutti i giorni! sono stata assunta alla Julliard come insegnante di Musical. >>

Rachel restò a bocca aperta.

<< Dici sil serio?! >> domandò al culmine dell'entusiasmo << E' favoloso, così potrò vederti ogni giorno! oddio, non sai quanto tutto questo mi faccia felice! >>

Corse di nuovo ad abbracciarla, causandole un altro attacco di pianto.

<< Ok Rachel, basta così. >> disse, ridendo fra le lacrime << Adesso è meglio che tu vada, o mi farai consumare tutte le lacrime. >>

Rachel sorrise e la baciò sulla guancia, poi salutò anche la sorellina.

<< Ci vediamo presto, Beth! >> disse, arruffandole i capelli.

Poi guardò Shelby con affetto e mormorò << Ci vediamo domani, mamma. >>

Shelby le sorrise, mentre un'ultima lacrima le scivolò lungo la guancia.

<< Miss Corcoran, da domani! >> disse in tono scherzoso << E sappi che non farò alcun favoritismo, per cui mettiti a lavoro se vuoi ottenere il ruolo principale! >>

"E rendimi orogliosa di te, Rachel...esattamente come lo sono in questo momento!"

 



N.D. A: Mi sono sentita in dovere di scrivere questo capitolo.... non posso credere che per una stagione intera non si siano viste nè Shelby nè Beth...mi  auguro che nella terza ritornino, altrimenti sarò estremamente delusa... :(

 

 

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Capitolo 17
*** Dawn ***


Le lezioni alla Julliard erano ricominciate già da qualche giorno tutti gli studenti avevano ripreso la loro routine abituale.

Una mattina Blaine si svegliò piuttosto presto e non trovando Kurt nel suo letto, si spavento moltissimo.

<< Kurt! >> strillò.

<< Sono qui, Blaine. >>

Blaine si voltò e lo vide affacciato alla finestra, che guardava il cielo con aria sognante. Tirò un sospiro di sollievo.

<< Kurt, mi hai fatto prendere un colpo! >> disse, riprendendo fiato.

Kurt sorride.

<< Perdonami, Blaine..non volevo. >> si scusò.

Blaine si avvicinò a lui.

<< Ma che ci fai in piedi a quest'ora? >> chiese, abbracciandolo << Sono le cinque del mattino! >>

<< Volevo vedere l'alba. >> rispose Kurt semplicemente << Mi sono svegliato apposta. >>

Blaine rise; quelle stranezze romantiche erano tipiche di Kurt ed erano proprio quelle che glielo facevano amare cos' tanto.

<< Ti eri davvero spaventato? >> chiese Kurt ridacchiando.

Blaine arrossì.

<< Beh..si, un po'! >> balbettò lui << E dai, Kurt...non fare quella faccia! >>

Kurt scoppiò a ridere.

<< Visto che ormai sei sveglio anche tu, possiamo vederla insieme l'alba...ti va? >>

Blaine annuì e i due si affacciarono alla finestra ad osservare il cielo che lentamente si tingeva di rosa e di arancio.

<< E' bellissima.. >> mormorò Kurt, stringendosi fra le braccia di Blaine.

Il moro non rispose; in effetti, sembrava molto più interessato a Kurt che allo spettacolo al quale stavano assistendo.

<< Ehi, Blaine..ma non stai guardando?! >> lo riprese Kurt, quando si accorse che lo sguardo del ragazzo era puntato su di lui e non sul cielo.

Blaine rise.

<< Diciamo che ho davanti a me un panorama ancora più bello. >> disse, senza smettere di guardarlo negli occhi << Più bello di qualsiasi cosa che io abbia mai visto in tutta la mia vita. >>

Kurt arrossì e abbassò lo sguardo.

<< Dovresti smetterla di essere così. >> disse, staccandosi da lui.

<< Così come?! >>

<< Così maledettamente perfetto! >>

<< Ma io non sono perfetto! >> rispose Blaine ridendo.

<< Si che lo sei! >> esclamò Kurt, alzando la testa e fissandolo intensamente negli occhi << Lo sei sempre stato, anche quando avevi diciassette anni. >>

Blaine fece un mezzo sorriso.

<< A diciassette anni ero solo un ragazzino insicuro, che cercava di mascherare tutta la sua insicurezza fingendosi spavaldo anche quando si sentiva a disagio! >> disse, con una velata malinconia << Ed ero anche un po' egocentrico, ammettiamolo! come puoi dire che ero perfetto? >>

Kurt strinse le sue mani e se le portò al petto.

<< Per me lo eri. >> disse << Nonostante i tuoi mille difetti, sei sempre stato il mio punto di riferimento! mi hai dato il coraggio e la forza di affrontare tutte le mie paure, mi sei stato vicino quando nessun altro lo ha fatto! e quello che provavo all'epoca non è cambiato...ti amo come ti amavo allora, se non di più! >>

Blaine sorrise dolcemente e strinse Kurt forse a sè.

<< Non se se sia possibile >> disse, con la voce che tremava per l'emozione << Ma ti amo ogni giorno sempre più! se non sono più quel ragazzino così insicuro, egocentrico e a volte persino tonto, lo devo solamente a te! >>

<< Beh, un po' tonto sei rimasto! >> ribattè Kurt scherzosamente.

Blaine rise e abbracciò Kurt ancora più forte.

<< Tu dici che sono stato io ad aiutarti a trovare il coraggio..e forse è vero! ma tu hai fatto lo stesso con me, Kurt...sei stato al mio fianco e non hai smesso mai di incoraggiarmi e spronarmi a migliorare sempre di più.

Ho affrontato e sconfitto tutti i fantasmi del mio passato grazie a te.

Tu mi hai salvato, amore mio! >>

Kurt prese il viso di Blaine fra le mani.

<< Ci siamo salvati entrambi, Blaine. >> disse, con le lacrime agli occhi << Siamo cresciuti insieme, imparando l'uno dall'altro...e so che continueremo a farlo ancora. >>

Blaine annuì e tirò su col naso.

<< Ti amo, Kurt. >> disse in tono quasi lacrimoso.

Kurt non rispose e lo baciò dolcemente per qualche minuto; poi si staccò dalle sue labbra e se lo strinse al petto.

<< Ti amo, Blaine. >> mormorò.

Restarono così immobili e in silenzio a lungo, non curanti del sole che ormai si era già levato in cielo.

Anche il sonno era passato e, in ogni caso, in quel momento a nessuno dei due importava più di nulla, se non del fatto che, ancora una volta, avevano entrambi avuto la certezza che il loro amore sarebbe durato per sempre. 




N.D.A :  Non potevo non fare un capitolo del genere... insomma, lo sapete che sono una Klainer incallita e non poteva mancare un capitolo smielatissimo che facesse vominatare arcobaleni e unicorni galoppanti!!! Ma so che in molti vogliono anche un po' di miele fra Rachel e Finn e vi prometto che arriverà fra poco...sto già scrivendo il capitolo! :)

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Capitolo 18
*** Auditions ***


Dal momento che Rachel, Kurt e Blaine frequentavano il secondo anno alla Julliard, avevano finalmente la possibilità di partecipare al Musical di fine anno.

Per la gioia di Kurt e Blaine, avrebbero messo in scena "Rent" e i due ragazzi non vedevano l'ora di poter partecipare.

<< Abbiamo pensato di preparare un'audizione in coppia. >> aveva detto Kurt a colazione, il giorno prima dei provini << Rachel, credi che tua mamma ce lo lascerebbe fare? >>

<< Shhh...abbassa la voce! >> lo rimproverò Rachel sottovoce << Non voglio che si sappia in giro che Shelby è mia mamma! per me, come per voi, lei è solo Miss Corcoran, l'insegnante di Musical. >>

Kurt annuì silenziosamente.

<< Comunque si, credo che ve lo permetterebbe. >> aggiunse Rachel << Perchè?! >>

Kurt e Blaine si guardarono e sorrisero.

<< Vorremmo cantare insieme "I'll cover you". >> disse Blaine << Ci presenteremo per i ruoli di Collins e Angel; se ci pensi bene, fare una doppia audizione farebbe risparmiare un sacco di tempo sia a noi che a Shel..che a Miss Corcoran! >>

Rachel guardò i suoi amici con aria piuttosto perplessa.

<< Voi...vorreste partecipare al Musical come Collins e Angel?! >>

I due fecero segno di sì con la testa.

<< Ragazzi, è una follia! >> esclamò lei, per niente contenta della loro idea << Un vero e proprio suicidio! >>

Kurt fece una smorfia.

<< Non ci reputi all'altezza dei ruoli? >> domandò irritato << Credi forse che non siamo abbastanza bravi?! >>

<< Kurt, sai benissimo che non è questo il punto! >> lo freddò Rachel << Tu e Blaine siete gay! >>

<< Dici davvero, Rachel?! >> replicò Kurt con sarcasmo << Oh, grazie per l'informazione! ti giuro, senza di te non ci sarei mai arrivato! >>

<< Rachel, non capisco dove stia il problema. >> intervenne Blaine più pacatamente << Perchè non ti va giù l'idea che io e Kurt facciamo quell'audizione? >>

Rachel sospirò.

<< Perchè anche Angel e Collins sono gay! >> rispose << E la gente potrebbe pensare che lo avete fatto apposta, per ostentare ancora di più la cosa. >>

<< Rachel, sono sinceramente offeso dalla tua insinuazione! >> replicò Kurt adirato << Credi davvero che sia questa la ragione per cui vogliamo quelle parti?! >>

<< Io no, Kurt..ma ci saranno senz'altro dei ragazzi che la penseranno in questo modo e un sacco di omofobi pronti ad attaccarvi! >> insistette Rachel  <<  Angel è persino un travestito, Kurt...non credi che in questo modo te l'andresti un po' a cercare?! >>

Kurt non rispose e mise il broncio.

<< Rachel, non tutti qui sanno che io e Kurt siamo gay. >> osservò Blaine.

<< Come se non si capisse! >> commentò Rachel << Ragazzi, io sono solo preoccupata per voi! non voglio che vi accada niente di male! >>

<< Rachel, non siamo più al liceo. >> rispose Kurt, ancora un po' arrabbiato << Io e Blaine non siamo più dei ragazzino, sappiamo come difenderci! lo facciamo da sempre e da quando stiamo insieme siamo ancora più forti. >>

<< Apprezziamo davvero molto il fatto che tu ti preoccupi per noi. >> proseguì Blaine gentilmente << Ma non devi avere tutta questa paura. >>

Rachel non sembrava ancora del tutto convinta.

<< Rach, c'è una ragione per cui vogliamo interpretare quei personaggi. >> spiegò Kurt << Io e Blaine vogliamo mandare un messaggio! >>

<< Un messaggio?! >>

<< Si! vogliamo dimostrare a tutti che il vero amore non conosce ostacoli e non può essere giudicato! è proprio questo che rappresentano Angel e Collins e chi meglio di noi potrebbe essere portavoce di un simile messaggio? >>

Rachel restò in silenzio, estremamente colpita dal coraggio e dalla sensibilità dei due ragazzi.

<< Sappiamo che lo fai per il nostro bene. >> aggiunse Blaine, mettendo una mano su quella di Kurt, che la teneva appoggiata sul tavolo << Ma qualsiasi tuo tentativo di dissuaderci è inutile; noi non cambieremo mai idea. >>

Rachel guardò Kurt e Blaine e sorrise.

<< Non cercherò di dissuadervi. >> disse << Mi avete davvero colpito, ragazzi! siete incredibili e...e io sono fiera di voi! >>

Mise una mano sulle loro.

<< Vi voglio bene. >> dichiarò << E vi appoggerò in tutte le vostre scelte, sempre! >>


*


Il giorno delle audizioni, Kurt e Blaine erano stranamente agitati, mentre Rachel, al contrario, non era minimamente preoccupata.

<< Ehi, rilassatevi! >> disse ai due, mentre dietro le quinte del teatro aspettavano il loro turno << Se andate avanti di questo passo morirete prima che vi chiamino sul palco! >>

<< Si, hai ragione Rachel. >> ripose Kurt, senza smettere di tremare << Ma siamo davvero nervosi! >>

Rachel rise.

<< Voi due?! è una novità! >> commentò << Che c'è, ieri eravate troppo stanchi per... >>

Fece un gesto eloquente con la mano.

<< Rachel! >> esclamò Kurt inorridito e la ragazza si mise a ridere.

Blaine fece una smorfia.

<< Eravam troppo nervosi. >> replicò << E' da ieri sera che siamo in questo stato, siamo andati a dormire ognuno nel suo letto. >>

<< Non capisco. >> disse Rachel confusa << Non eravate così tesi per gli esami, eppure lì era in gioco la vostra carriera qui alla Julliard! perchè siete così preoccupati per una banalissima audizione per uno spettacolo di fine anno? >>

Kurt sospirò.

<< Sai quanto ci teniamo ad ottenere i ruoli di Angel e Collins. >> rispose << Vogliamo fare una bella figura! >>

<< E poi, all'esame eravamo da soli! >> aggiunse Blaine << Qui ci sono altre persone che lotteranno per avere la parte e dovremo essere molto più bravi di loro! >>

Rachel sorrise.

<< Sono certa che lo sarete. >> disse dolcemente << Sarete voi ad ottenere la parte e sapete perchè?! non solo perchè canterete quella canzone meglio di chiunque altro...ma anche perchè nessuno desidera quella parte quanto la desiderate voi e nessuno canterà con la stessa emozione con qui lo farete voi due! >>

Kurt e Blauine abbracciarono affettuosamente la loro amica, poi la voce di Shelby chiamò a gran voce << Rachel Berry >> e la ragazza corse sul palco.

<< Salve! >> disse con un enorme sorriso sulle labbra << Mi presento per il ruolo di Maureen e per l'occasione canterò il brano "Take me or Leave me". >>

<< Molto bene! >> rispose Shelby sorridendo << Via alla musica! >>



Every single day, I walk down the street.. I hear people say " baby so sweet!"

Ever since puberty everybody stares at me: boys, girls.. I can't help it baby

So be kind and don't lose your mind, just remember that I'm your baby!

 

Take me for what i am, who I was meant to be!

And if you give a damn, take me baby or leave me! take me baby or leave me

 

A tiger in a cage can never see the sun... this diva needs her stage, baby lets have fun!

You are the one i choose, folks would kill to fill your shoes..

You love the lime light to now baby, so be mine and don't waste my time

cryin' "'oh honey bear are you still my, my, my baby?! "

 

Take me for what i am, who I was meant to be!

And if you give a damn, take me baby or leave me! take me baby or leave me

No way, can I be what i'm not... but hey, don't you want your girl hot?

Don't fight, don't loose your head... 'cause every night who's in your bed?

 

Take me for what i am, who I was meant to be!

And if you give a damn, take me baby or leave me! take me baby or leave me

 

 

Alla fine della sua esibizione, Rachel guardò Shelby con aria estremamente soddisfatta.

<< Grazie mille, Miss Berry! >> le disse Shelby, cercando di mascherare la sue espressione compiaciuta (doveva pur sempre cercare di mantenersi neutrale) << Le faremo sapere. >>

Rachel ritornò dietro le quinte e Shelby sfogliò il suo blocco note, per controllare chi fosse il prossimo ad esibirsi.

<< Bene, il prossimo pezzo è un duetto e sarà cantanto da Blaine Anderson e Kurt Hummel. >>

I due ragazzi uscirono dalle quinte e si misero esattamente al centro del palco.

<< Immagino che se vi esibite in un duetto siate in lista per i ruoli di Collins ed Angel. >> disse loro Shelby, sorridendo.

Blaine annuì.

<< Esattamente. >> rispose, lanciando uno sguardo complice a Kurt << E la nostra canzone è "I'll cover you". >>

<< Uno dei miei pezzi preferiti. >> replicò Shelby, senza smettere di sorridere << Fatemi vedere di cosa siete capaci! >>

Kurt e Blaine si presero per mano e non appena partì la musica, iniziarono a cantare.



Live in my house, I'll be your shelter...

Just pay me back with one thousand kisses

Be my lover and I'll cover you...

 

Open your door, I'll be your tenant

Don't got much baggage to lay at your feet

But sweet kisses I've got to spare...

I'll be there and I'll cover you

 

I think they meant it when they said you can't buy love

Now I know you can rent it

A new lease you are my love, on life

Be my life

 

Just slip me on, I'll be your blanket

Wherever,whatever, I'll be your coat

 

You'll be my King, and I'll be your castle

 

No, you'll be my Queen, and I'll be your moat

 

I think they meant it when they said you can't buy love

Now I know you can rent it

A new lease you are my love, on life

All my life

 

I've longed to discover

Something as true as this is

 

So with a thousand sweet kisses,I'll cover you

, With a thousand sweet kisses,I'll cover you,

When you're worn out and tired,

When your heart has expired

 

If you're cold and you're lonely You've got one nickel only

With a thousand sweet kisses, I'll cover you,

With a thousand sweet kisses, I'll cover you

 

Oh, lover, I'll cover you

 


Cantarono l'intero brano tenendosi per mano e guardandosi negli occhi, senza mai interrompere il contatto visivo.

Shelby stavolta non riuscì a nascondere la sua reazione e una piccola lacrima scivolò lungo la sua guancia.

<< E' stato davvero molto intenso. >> fu il suo commento << Non mi piace dare responsi prima che le audizioni siano finite, ma credo di poter dire quasi con certezza che i ruoli di Angel e Collins andranno a voi due! siete stati davvero splendidi. >>

<< D... Davvero?! >> chiese Kurt emozionato

<< Come ho già detto >> replicò Shelby, asciugandosi le lacrime << Non è una cosa certa! ma avete ottime probabilità di farcela, ragazzi. >>

Kurt e Blaine sorrisero e ringraziarono, cercando di contenere l'emozione; non potevano certo lasciarsi andare davanti alla loro insegnante. Corsero dietro le quinte e si abbracciarono.

<< Oddio, ce l'abbiamo fatta! >> mormorò Blaine, avvinghiandosi a Kurt << Avremo la parte! >>

<< Ehi, frena! >> rise il controtenore << Non è ancora detto! >>

<< Ma dai, siamo stati grandi! io e te saremo Collins ed Angel, Kurt...ne sono convintissimo! >>

Kurt sorrise.

<< Si, lo credo anche io. >> disse felicemente.

Si staccò dalla presa e afferrò le mani del moro.

<< Promettimi che la sera dello spettacolo saremo ancora più grandiosi di quanto siamo stati prima. >> disse.

Blaine annuì e sorrise.

<< Saremi semplicemente stratosferici! te lo prometto! >>

*

Il giorno in cui uscirono i cartelloni con su scritti i ruoli per il Musical, Finn volle essere presente; sapeva quanto fosse importante per Rachel e per i suoi amici e ci teneva ad essere al loro fianco.

<< Oddio, sono così eccitata! >> esclamò Rachel in totale stato di fibrillazione << Spero tanto di avere la parte di Maureen! >>

Finn le sorrise e le strinse la mano.

<< Sono certo di si. >> le disse dolcemente << Non esiste nessuno al mondo capace di rubarti un assolo o la parte principale di un musical. >>

Rachel sorrise e appoggiò la testa sul suo del suo ragazzo.

<< Sei sempre dolcissimo, Finn. >> disse << So che anche se non dovessi avere la parte, per te resterei comunque la migliore! >>

Finn la baciò sulle labbra.

<< Indubbiamente. >> rispose teneramente << Ma so che ci sarà il tuo nome accanto a quello di Maureen. >>

Rachel sospirò beatamente; un po' per la presenza di Finn, un po' per la sua solita spavalderia, quel giorno era davvero rilassatissima.

Kurt e Blaine invece, sebbene fossero entrambi piuttosto certi di avercela fatta, continuavano a non darsi pace.

<< Oddio...che succede se hanno preso te e non me?! >>

<< Kurt, non dire sciocchezze! è molto più probabile che abbiano preso te e non me! >>

<< E se non avessero preso nessuni dei due?! >>

Pochi istanti dopo arrivò Shelby con un foglio in mano, che andò ad attaccare ad una bacheca appena al muro.

Kurt, Blaine e Rachel, assieme ad un'enorme quantità di persone che come loro avevano fatto l'audizione, si precipitarono a vedere il responso.

<< Oh, fatemi passare...vi avverti, se non mi fate spazio mi arrabbio sul serio! >>

Finn rise; Rachel aveva davvero un bel caratterino, su questo non c'erano dubbi! il tempo non l'aveva cambiata poi così tanto.

<< Ok, fatemi controllare...Si!!! ce l'ho fatta, sono Maureen! >>

Finn corse ad abbracciarla e una ragazza accanto a lei, chiaramente aspirante allo stesso ruolo, le rivolse un'occhiataccia.

Kurt e Blaine si avvicinarono timidamente al tabellone, quasi come se avessero paura di ciò che avrebbero potuto leggere.

<< G...guardo io oppure guardi tu? >> chiese Kurt, intimorito.

Blaine prese un bel respiro.

<< Vado io. >> rispose con determinazione.

Si avvicinò alla bacheca e andò a controllare. Il suo volto si illuminò.

<< Kurt...ce l'abbiamo fatta.. >> disse a mezza voce << Abbiamo la parte... >>

<< Cosa?! >>

<< Siamo Collins e Angel! >> esclamò Blaine con entusiasmo.

Kurt emise un gridolino e si gettò fra le braccia del suo ragazzo.

<< E' fantastico! >> strillò.

<< Lo è davvero! >> intevenne Rachel << Ragazzi, sono fiera di voi! >>

Si unì anche lei all'abbraccio e Finn, che forse si sentiva un po' escluso e voleva essere reso partecipe di quella ondata di affetto, la imitò.

Proprio in quel momento, Shelby passò accanto a loro e non potè fare a meno di sorridere di fronte a quel bellissimo gesto d'amicizia e amore.

<< Congratulazioni ragazzi! >> disse.

I quattro uscirono dall'abbraccio e le sorrisero.

<< Grazie Miss Corcoran. >> rispose Kurt << Siamo davvero felici. >>

<< Ve lo siete meritato. >> replicò Shelby << Siete stati i migliori! Rachel, tu sarai una Maureen stupenda.. >>

Rachel assunse un'espressione molto compiaciuta e arrossì, mentre Finn le mise un braccio intorno alle spalle e la guardò con orgoglio.

<< In quanto a voi due >> aggiunse Shelby, riferita a Kurt e Blaine << Da voi mi aspetto grandi cose. >>

Kurt e Blaine annuirono.

<< Non la deluderemo, Miss Corcoran! >> disse Blaine.

Shelby fece un sorriso.

<< Lo si; sono certa che saprete dare voce a Collins e Angel nel migliore dei modi. D'altra parte, come non potreste, visto quanto siete innamorati?! >>

I due sorrisero e si abbracciarono.

<< Non vergognatevi mai di ciò che avete, ragazzi. >> disse loro Shelby << Siete legati da qualcosa di veramente speciale e meraviglioso..una cosa del genere non può essere sbagliata! Ricordatevi sempre il messaggio di "Rent": l'amore non è mai giusto o sbagliato...è solamente amore! >>



N.D.A : Un po' di precisazioni da fare....

1 Non so quanti di voi conoscono il Musical Rent...in caso qualcuno non lo conosca, qui potete trovare la trama: http://it.wikipedia.org/wiki/Rent

 Comwe    
 
 
Come avrete capito, comunque,  fra i tanti temi che Rent tratta c'è quello dell'omosessualità e infatti i personaggi che Kurt e Blaine vogliono interpretare, Angel e Collins, hanno una relazione omosessuale ( sebbene, come ha precisato anche Rachel, Angel è un travestito)

2 Probabilmente avrete riconosciuto la canzone che Rachel canta durante la sua audizione; è la stessa che canta assieme a Mercedes nell'episodio 2x13 durante la sfida fra dive

3 Le ragione per cui ho scelto questo Musical sono molteplici; innanzi tutto, so quanto piaccia a Kurt e Blaine, dal momento che una volta sono andati a vederlo a teatro ( "Blaine got us two tickets for "Rent"... adorabili x3 ) per cui mi sembrava doveroso.

Inoltre, il mio sogno è vedere Kurt e Blaine cantare "I'll cover you" (confido che RM abbia questa illuminazione nella 3 stagione...potrei scriverglielo su Twitter!!! ) e questa è una valida ragione per scegliere Rent come Musical da interpretrare.

Ma il motivo più importante,  vi è stato già presentato da Kurt e Blaine: Angel e Collins vivono una bellissima storia d'amore, che credo dovrebbe essere presa d'esempio da tutti! il loro amore non è affatto tradizionale, ma che importa?! è amore, questo dovrebbe bastare.... che importa se le regole impongono che un uomo deve amare una donna?! non si sceglie chi si ama, ma si ama...non c'è da biasimare nessuno, nè giudicarlo o punirlo! bisogna condannare l'odio..non l'amore!

Chiaro il motivo per cui ho scelto Kurt e Blaine, no?!  per me quei due sono una continua fonte di ispirazione e mi emozionano ogni giorno sempre di più... spero che il loro amore duri per sempre, anche se si tratta solo di un telefilm e posso sembrare patetica a dire una cosa del genere! ma quando vedo Kurt e Blaine, vedo il riflesso dell'amore...e non posso evitare di commuovermi ogni volta...

Per cui scusatemi se nello scrivervi queste parole, qualche lacrima è caduta sulla tastiera del mio computer! (anche perchè mentre postavo il capitolo ascoltavo "I'll Cover you" )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

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Capitolo 19
*** Dancing lessons ***


In tutta la sua vita Rachel Berry non si era mai sentita dire che quello che faceva non andava bene; era abituata ad eccellere sempre, in qualunque attività, dallo studio al canto.

Per questo quando Mrs. Pearson, l'insegnante di danza, l'aveva rimproverata, per lei fu veramente un colpo basso.

<< Miss Berry, non ci siamo proprio! >> le aveva detto un giorno durante le prove << Sei totalmente priva di grazia! >>

Rachel sbiancò. Priva di grazia, lei?!

Cantava e ballava praticamente da quando aveva quattro anni e nessun insegnante si era mai sognato di dirle una cosa del genere.

<< Mrs. Pearson, sta scherzando?! >> replicò la ragazza indignata.

Kurt e Blaine, che frequentavano la stessa lezione, si guardarono preoccupati.

<< So che non ne verrà fuori nulla di buono. >> disse a voce bassa Blaine e Kurt annuì.

Rachel guardava la loro insegnante con aria di sfida, aspettando una sua risposta.

<< Signorina Berry, credi di saperne più di me?! >> replicò Mrs. Pearson, sostenendo fieramente il suo sguardo << Insegno danza da diversi anni ormai, so riconoscere una persona aggraziata quando la vedo e tu, mia cara, non sei una di queste! >>

<< E io frequento corsi di canto e ballo da quando ero piccola! >> rispose Rachel a tono << Nessun insegnante si è mai lamentato! >>

<< Incompetenti. >> disse Mrs. Pearson tranquillamente.

<< Ho vinto anche dei concorsi! >>

<< Concorsi truccati, senza alcun dubbio! >>

Kurt e Blaine impallidirono; Rachel era sempre più arrabbiata e di sicuro le cose sarebbero solamente peggiorate se Mrs. Pearson non avesse smesso di parlare!

<< Sta per caso insinuando >> disse Rachel furiosa << Che io sono un'incapace e che non ho un briciolo di talento?! >>

Mrs. Pearson fece una smorfia.

<< Io ho cercato di essere un po' più gentile..ma si, il senso è esattamente quello! >>

Rachel cercò in tuti i modi di trattenersi dal rispondere nel peggiore dei modi.

<< Miss Berry, dovrai lavorare parecchio se vuoi raggiungere un livello più che sufficiente. >> sentenziò Mrs. Pearson << Ora gradirei continuare la mia lezione, per cui se non ti dispiace, potresti andare nelle ultime file?! preferisco avere delle ballerine professioniste, davanti ai miei occhi! >>

Rachel non discusse e prese posto nelle ultime file, borbottando, mentre Kurt e Blaine continuavano a guardarsi preoccupati.

Mrs. Pearson non lo sapeva, ma aveva appena dato inizio ad una guerra...ed avere come nemica Rachel Berry, avrebbe reso quella battaglia ancora più ostica!


*


<< Dai Rachel, non te la prendere! sei bravissima in tutto, non è la fine del mondo avere un po' di difficoltà in una materia! >>

Rachel sbuffò; lei e i ragazzi erano in camera sua, assieme alla sua compagna di stanza Josephine.

<< Su, non fare così! >> le disse Josephine, tentando di tirarle su il morale << Mrs. Pearson è una donna molto esigente, vorrebbe avere solamente ballerini professionisti nel suo corso! odia tutti quelli che lo frequentano solo come materia complementare. >>

<< Beh, anche Kurt e Blaine seguono il corso di danza complementare, eppure non li tratta a pesci in faccia! >> replicò Rachel seccata.

Josephine scrollò le spalle.

<< Mrs. Pearson ha un debole per i bei ragazzi. >> disse << Evidentemente Kurt e Blaine rientrano nei suoi canoni di bellezza! >>

Kurt e Blaine sorrisero lusingati, mentre Rachel fece una smorfia di disgusto.

<< Dovrei diventare un uomo per superare l'esame di fine anno?! >> bofonchiò la ragazza.

<< Saresti carino! >> replicò Blaine ironicamente << Chissà, in quel caso potrei anche ritornare sui miei passi e decidere di mettermi con te! >>

Kurt gli tirò una gomitata.

<< O molto più semplicemente >> intervenne Josephine << Potrei darti una mano io. >>

Rachel la guardò con sguardo riconoscente.

<< Lo faresti davvero?! >>

<< Certo! Mrs. Pearson dice che non sei abbastanza aggraziata?! beh, le dimostreremo che ha torto! lavoreremo suoi tuoi passi fino a che lei stessa non sarà costretta a ricredersi! >>

Rachel abbracciò la sua compagna di stanza.

<< Oddio, grazie! >> esclamò, quasi soffocandola con quella stretta.

<< Ok, adesso però lasciami respirare! >>

Rachel si staccò e le due si misero a ridere, subito imitate da Kurt e Blaine.

<< Si prepari, Mrs. Pearson! >> disse Rachel in tono combattivo << Sta per conoscere la vera Rachel Berry...e le farò pentire di essersi messa contro di me! >>


*


<< Ok, Rachel...direi che per oggi può bastare! >>

Josephine porse a Rachel un asciugamano e si mise a sedere per terra, sul parquet dell'aula di danza.

Rachel si accomodò vicino a lei e si attaccò alla sua bottiglietta d'acqua.

<< Non finirò mai di ringraziarti, Josephine! >> disse, dopo aver bevuto almeno metà del contenuto della bottiglia << Sei davvero fantastica a darmi una mano! >>

Josephine le sorrise.

<< Figurati! >> rispose dolcemente << Siamo amiche, giusto?! e fra amiche bisogna aiutarsi! >>

Rachel la guardò in silenzio.

<< Che ti prende, Rachel? >> chiese Josephine, dal momento che Rachel non si decideva a parlare e continuava a guardarla con adorazione.

<< Stavo pensando >> rispose Rachel << Pensavo che un anno fa, di questi tempi, tu non mi potevi sopportare..e adesso invece, mi stai aiutando a superare il corso di danza! >>

Josephine sorrise.

<< Ti avevo giudicata male, Rachel. >> disse, in tono sinceramente rammaricato << Pensavo che tu fossi una pazza isterica, ma mi sbagliavo di grosso! >>

<< Beh, io ci ho messo parecchio impegno però a renderti la vita complicata! >> rispose Rachel ridendo.

<< Diciamo che abbiamo tutte e due le nostre colpe! >> ribattè Josephine, sempre col sorriso sulle labbra << Ma per fortuna adesso abbiamo capito di aver fatto degli sbagli! >>

Rachel annuì e la guardò con affetto.

<< Ti voglio bene. >> disse semplicemente.

Josephine le sorrise e mise una mano sulla sua.

<< Anche io Rachel. >>

Si scambiarono un altro sorriso e poi si alzarono.

<< E' tardi. >> disse Rachel << Devo uscire con Finn e dovrei anche farmi una doccia... ti dispiace se la uso prima io?! >>

<< Figurati! io resto qui ancora un po'! >>

Rachel le lanciò un ultimo affettuoso sguardo.

<< A dopo Jo'! >>

Poi corse in camera a prepararsi per la sua serata. 



N.D. A: Ebbene si, la nostra miss Berry ha ufficialmente trovato una vera amica! siamo tutti felici per lei, no? :)
Per tutti i fan Finchel che stanno leggendo, è in arrivo un capitolo molto zuccheroso per i due.... spero di riuscire a pubblicarlo domani! notte ..e un grazie enorme a tutti coloro che ancora mi leggono e mi recensiscono...il vostro supporto è davvero molto importante per me! :) 

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Capitolo 20
*** Thanksgiving ***


 

Si avvicinava il giorno del Ringraziamento e Rachel, Kurt, Blaine e Finn si preparavano a festeggiarlo per il secondo anno di seguito lontano da casa.

Un paio di giorni prima della festa, dopo le lezioni, Shelby si avvicinl a Rachel e le chiese << Tu e i tuoi amici resterete a New York per il Ringraziamento? >>

Rachel annuì, piuttosto sorpresa dalla domanda.

<< Si, purtroppo non facciamo in tempo a tornare a Lima. >> rispose << Finn ha un esame a breve e io, Kurt e Blaine non possiamo perdere neanche un giorno di lezione! >>

Shelby sorrise.

<< Lo immaginavo... beh, che ne direste di passarlo assieme a me e Beth? >>

<< A casa tua?! >> chiese Rachel perplessa.

<< Si, certo! >> rise Shelby << Non ti fidi?! guarda che me la cavo piuttosto bene in cucina! >>

Rachel fece un sorriso.

<< Sarei davvero felice se accettassi il mio invito. >> disse Shelby dolcemente << E anche a Beth farebbe molto piacere rivederti. Senza contare che non dovreste passare il giorno del Ringraziamento da soli. >>

Rachel ci pensò per qualche istante.

<< Beh, devo ammettere che non è una cattiva idea! >> disse con un certo entusiasmo << Ne parlerò con i ragazzi e ti farò sapere. >>

<< Fantastico! >> gioì Shelby << Spero che tu riesca a convincerli! >>

<< Gliene parlerò stasera. >> rispose Rachel << E ti chiamerò non appena mi avranno dato una risposta. >>

Shelby sorrise.

<< Bene...ci conto, Rachel! >>

*

<< Passare il giorno del Ringraziamento con tua mamma? dici sul serio?! >>

Quella sera Finn, Rachel, Kurt e Blaine si erano come al solito riuniti da Starbucks, per raccontarsi la loro giornata e Rachel ne aveva approfittato per parlare loro della proposta di Shelby.

<< Si, lo so che vi suona piuttosto strano. >> rispose Rachel, dando un sorso al suo caffè << Però se ci pensate bene, non è una cattiva idea! sicuramente è una prospettiva molto più allettante che starsene da soli..no?! >>

<< Beh, non saremmo comunque da soli! >> obiettò Blaine << Saremmo sempre noi quattro. >>

<< Abbiamo fatto così anche l'anno scorso. >> aggiunse Kurt << Non mi era sembrato un problema all'epoca. >>

<< Non ho mai detto che stare solo con voi è un problema! >> replicò Rachel << E' solo che mi piacerebbe passare il Ringraziamento anche con Shelby e Beth! infondo questa è una festa che si passa in famiglia e loro due sono la cosa più vicina ad una famiglia per me, qui a New York. >>

I ragazzi si guardarono e Finn prese la mano di Rachel.

<< Rachel, se questo è ciò che desideri, allora a noi sta bene. >> disse << Vero ragazzi? >>

Kurt e Blaine annuirono.

<< Si, Rachel. >> rispose Kurt << Se questo è quello che vuoi, andremo da tua mamma. >>

Rachel fece un enorme sorriso e abbracciò forte Finn.

<< Grazie, grazie, grazie! >> esultò << Vi adoro, ragazzi! >>

I suoi amici risero e lo guardarono affettuosamente.

<< Prometto che sarà una bellissima festa del Ringraziamento. >> disse, ricomponendosi.

Finn le sorrise.

<< Lo sarebbe stata comunque, Rachel. >> disse dolcemente << Perchè saremo insieme. >>

*

La sera del Ringraziamento i ragazzi arrivarono a casa Corcoran in perfetto orario, festiti eleganti e molto eccitati per la serata. Rachel, in particolar modo, non stava più nella pelle dall'eccitazione.

<< Sono così emozionata! >> disse non appena le porte dell'ascensore si aprirono sul pianerottolo << Non ero mai stata a casa di Shelby...oddio, sono apposto?! i capelli, il vestito...è tutto in ordine?! >>

Finn rise.

<< Rachel, rilassati! siamo a casa di tua mamma, non a corte! >>

<< E poi >> intervenne Kurt, guardandola con aria di approvazione << Sei perfetta vestita così! il mio infallibile gusto non ha sbagliato neanche stavolta! >>

Rachel sospirò.

<< Ok, credo di essere pronta! >>

Si avvicinò alla porta e suonò il campanello; Shelby corse ad aprire pochi secondi dopo.

<< Ehi, eccovi! >> esclamò sorridendo << Siete puntuali, bene! >>

Fece accomodare i ragazzi in casa.

<< Wow, questa casa è stupenda! >> disse Kurt, guardandosi intorno con aria estasiata.

<< Grazie mille, Kurt. >> rispose Shelby << E voi siete davvero eleganti stasera! Rachel, questo vestito ti sta una meraviglia! >>

Kurt fece un'espressione soddisfatta e Rachel arrossì.

<< Grazie, Shelby. >> rispose dolcemente << Anche tu stai benissimo. >>

<< Grazie mille per l'invito, Miss Corcoran! >> si intromise Blaine << E' stata davvero gentile. >>

<< No, niente formalità stasera! >> rispose Shelby con un sorriso << Non sono la vostra insegnante oggi...potete anche chiamarmi Shelby. >>

Kurt, Blaine e Finn annuirono con un leggero imbarazzo, soprattutto i primi due, per i quali sembrava davvero strano chiamare per nome un'insegnante.

Finn guardò Rachel: aveva un'espressione talmente beata e a lui si riempì il cuore di gioia nel vederla così felice.

<< Ehi, mamma! >>

Beth piombò nella stanza all'improvviso e non appena vide Rachel le corse incontro.

<< Rachel! >> strillò saltandole in braccio << Ciao! mamma aveva detto che venivi! >>

<< Piccola, ciao! >> la salutò allegramente lei, dandole un bacio sulla guancia.

Beth guardò i tre ragazzi.

<< Chi sono loro? >> chiese.

<< Sono amici, Beth. >> rispose Rachel << Lui è Finn. >>

Finn le fece un sorrisone.

<< Ciao principessa. >> disse dolcemente e Beth ricambiò il sorriso.

<< E loro sono Kurt e Blaine. >> aggiunse Rachel.

<< Ciao Beth. >> salutarono loro all'unisono.

Beth guardò Kurt con adorazione.

<< Tu sei un angelo? >> chiese.

Kurt rise: << Io?! >>

<< Si! mamma mi ha fatto vedere la foto di un angelo e tu sei bello come loro! >>

Kurt arrossì e Blaine sorrise.

<< Visto? >> disse sottovoce, in modo che solo Kurt potesse sentirlo << Anche lei dice che sembri un angelo! >>

Beth spostò lo sguardo su Blaine.

<< Tu hai la faccia simpatica! >> disse al moro << Sei uno gnomo? >>

Blaine fece una smorfia e Kurt e Rachel non riuscirono a trattenersi e scoppiarono a ridere senza alcun ritegno.

Blaine guardò malissimo Kurt.

<< Io le do ragione per la storia dell'angelo e tu mi ripaghi così?! >>

Kurt aveva le lacrime agli occhi a causa del troppo ridere.

<< Scusa! >> disse, tentando di riprendersi << Ma non puoi certo negare di essere un Hobbit! però, se può consolarti, sei un Hobbit davvero adorabile! >>

Blaine mise su una specie di broncio, che suscitò nuovamente l'ilarità del suo ragazzo.

<< Beh, vogliamo andare a cena? >> chiese Shelby allegramente << Non vorrei che il tacchino si freddasse! >>

<< Io voglio stare accanto allo gnomo e all'angioletto! >> esclamò Beth, saltando giù dalle braccia di Rachel e prendendo per mano Kurt e Blaine.

Rachel e Shelby si guardarono e sorrisero.

<< Allora, andiamo? >> chiese Shelby.

Rachel annuì e si diressero tutti verso la sala da pranzo.

*

<< Come fai a dire che "Love Never Dies" non è un bel musical, Blaine?! è semplicemente meraviglioso! >>

<< Rachel, ho solamente detto che la storia è del tutto incoerente rispetto a quella del "Fantasma dell'Opera"! le musiche sono stupende, ma la trama non ha senso! >>

<< Si, io sono d'accordo con Blaine. >>

<< Figuriamoci, Kurt! >>

<< L'angioletto e lo gnomo hanno sempre ragione! >>

Scoppiarono tutti a ridere.

La cena andava avanti da quasi tre ore e tutto stava andando per il meglio. C'era una fantastica atmosfera, erano tutti così rilassati e in sintonia! parlavano e scherzavano allegramente, come se si conoscessero da sempre.

Shelby era una donna straordinaria, era praticamente impossibile non restarne affascinati; Beth, poi, era una bambina semplicemente adorabile e aveva immediatamente conquistato tutti, soprattutto Kurt e Blaine, per i quali dimostrava una particolare predilezione.

Rachel guardò i suoi commensali: erano tutti così a loro agio e lei sentiva così felice! sebbene non stesse festeggiando con i suoi due papà, non ne sentiva troppo la mancanza.

Le dispiaceva che non fossero con lei, ma non avvertiva il vuoto di cui aveva tanta paura; si sentiva protetta e al sicuro, assieme a tutte le persone a lei più care.

C'era Shelby, sua madre, che sebbene per anni le fosse stata lontana, adesso era di nuovo al suo fianco e Rachel le voleva immensamente bene. C'era la sua sorellina Beth, che era una bambina dolcissima ed era talmente facile affezionarsi a lei! c'erano Kurt e Blaine, ai quali Rachel voleva bene come a due fratelli e che lei era certa sarebbero rimasti insieme per sempre, tanto era l'amore che trasmettevano solamente a guardarli.

E poi c'era Finn...il suo Finn. Il ragazzo che amava e con il quale desiderava passare il resto della sua vita.

Ne avevano passate tante assieme: litigi, tradimenti, incomprensioni...eppure il loro amore era stato più forte di tutto, niente era riuscito a tenerli lontani.

Neanche New York; Finn aveva deciso di seguirla, perchè non si sarebbe mai perdonato se fosse rimasto a Lima e l'avesse lasciata andar via senza di lui.

Rachel sapeva quanto era difficile per lui vivere in una città come New York; Finn era il tipico ragazzo di campagna, troppo imbranato per cavarsela in una grande metropoli.. anche lui sapeva quanto sarebbe stata dura vivere lontano da casa. Ma lo aveva fatto lo stesso, aveva lasciato Lima per lei.

Perchè l'amava più di ogni altra cosa al mondo.

<< Ehi, Rachel... tutto ok?! >>

La voce di sua madre distolse Rachel dai suoi pensieri.

<< Cosa?! oh, certo! >>

Shelby le sorrise.

<< Restate qui, vado a prendere il dolce. >> informò << Torno subito. >>

*

<< Ehi, Rachel... disturbo?! >>

Dopo cena, Shelby aveva insistito per sistemare lei la cucina, perciò i suoi ospiti si erano messi a giocare con Beth.

Avevano giocato tutti insieme per una mezz'oretta, poi Rachel era andata a prendere una boccata d'aria sul balcone e Finn l'aveva seguita poco dopo.

<< No, certo che no...vieni. >>

Finn le si avvicinò.

<< Fa piuttosto fraddo stasera. >> disse lei, rabbrividendo.

Finn l'accolse fra le sue braccia.

<< Così va meglio? >> chiese.

Rachel annuì.

<< Hai lasciato Blaine e Kurt da soli con Beth? >> chiese ridendo.

<< Lo Gnomo e l' Angioletto?! si, sono di là che giocano con lei. >> rispose Finn divertito << Credo che se ne sia follemente innamorata, le ho sentito dire che da grande vuole sposarli tutti e due! >>

Rachel rise: << Temo che sarà difficile! >>

Finn sorrise e le accarezzò il viso.

<< Come sei bella stasera. >> mormorò e la strinse forte a sè.

Rachel tirò su col naso; si stava chiaramente commuovendo, gli occhi le si stavano riempiendo di lacrime.

<< Sono così felice che tu sia qui con me, Finn. >> disse << Sai, fino a ieri pensavo che un altro Ringraziamento senza la mia famiglia sarebbe stato deprimente..e invece mi sbagliavo! >>

<< Perchè c'erano tua madre e tua sorella? >>

<< No. >> rispose Rachel, alzando la testa e guardandolo negli occhi << Perchè ci sei tu! sei tu adesso la mia famiglia, Finn... certo, anche Kurt e Blaine...ma soprattutto tu! >>

Finn la guardò con un enorme e dolcissimo sorriso sulle labbra, pensando a quanto fosse bella in quel momento e quanto ne fosse innamorato.

<< Finn, io non posso neanche immaginare la mia vita senza di te. >> continuò Rachel, con le lacrime agli occhi << Sei tutto ciò di cui ho bisogno, ciò che davvero mi rende felice e... >>

<< Shhh! >>

Finn la zittì mettendole un dito sulle labbra.

<< Non dire altro, Rachel. >> disse sottovoce << Non ce n'è bisogno! io sono qui e mi prenderò cura di te, per sempre. >>

Si chinò verso di lei e la baciò sulla bocca, accarezzandole dolcemente il viso e poi se la strinse forte al petto.

<< Ti amo, Rachel Berry. >>

Rachel non rispose e restò saldamente aggrappata al corpo del suo ragazzo; chiuse gli occhi e sospirò beatamente.

Finn sorrise; quella risposta era abbastanza per lui.

Certe volte non c'è davvero alcun bisogno di parlare. 




N.D. A: Come avevo promesso, capitolo piuttosto Fincheliano...ok, non ruota prorpio tutto attorno a loro...ma diciamo che per una volta ho lasciato i Klaine un po' da parte e ho lasciato che fossero Rachel e Finn ad evere il loro momento romantico. :)

Ah, piccola precisazione... Beth chiama Blaine gnomo (ovviamente per l'altezza, questo non ha bisogno di spiegazioni! xD ) e subito dopo Kurt invece usa il soprannome Hobbit..nessun errore..ho solo creduto che una bambina di 3 anni difficilmente può sapere che cosa è un Hobbit, per cui è più facile che usi il termine gnomo, o al massimo nano (ma per Blaine mi piaceva di più gnomo x3 )..

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Capitolo 21
*** Do you remember? ***


Una domenica pomeriggio di pioggia, i ragazzi si erano riuniti in camera di Kurt e Blaine, davanti ad una tazza di cioccolata calda, per passare un po' il tempo.

Avevano deciso di dedicare quella giornata ai ricordi.

<< Ma ve la ricordate quella volta che il professor Shuester cercò di farci mettere in scena "The Rocky Horror Picture Show" ?! >> chiese Kurt ridendo << Oddio Blaine, avresti dovuto esserci! >>

<< Beh, da quello che mi avete raccontato deve essere stato davvero esilarante! >>

<< Oh, tantissimo! >> rispose Finn con sarcasmo << E' stato proprio uno spasso andare in giro per i corridoi della scuola in mutande ed essere deriso da tutti, rischiando anche di venire punito dal preside per questo! >>

<< Cosa?! >> replicò Blaine fra le risa << Questa parte non me l'avevate mai raccontata! >>

<< Forse perchè è un trauma del mio passato che sto cercando di rimuovere! >> disse Finn sconsolato << Vi prego, possiamo cambiare argomento?! >>

Rachel andò a confortarlo con un abbraccio.

<< Ehi, ve la ricordate la festa a casa di Rachel?! >> fece Blaine con entusiasmo << Quella volta che ci ubriacammo tutti quanti! >>

Kurt fece una smorfia.

<< Io me la ricordo fin troppo bene! >> borbottò << Anche se vorrei tanto dimenticarmela. >>

Blaine ridacchiò.

<< Non dirmi che sei ancora geloso? >> lo provocò.

<< Blaine, tu non capisci! >> rispose lui irritato << Ho passato la serata a cercare di far colpo su di te, che però eri chiaramente troppo ubriaco per accorgertene! poi, quando abbiamo giocato al gioco della bottiglia non ho fatto altro che desiderare che toccasse a me baciarti e invece tu hai pomiciato allegramente con Rachel! giusto per chiudere la serata in bellezza, ti ho ospitato a casa mia per la notte perchè tu eri troppo ubriaco per guidare e ti ho lasciato dormire nel mio letto, assieme a me....hai la minima idea di quanto sia stato difficile per me prendere sonno?! è stata una delle serate peggiori della mia vita, per cui scusami tanto se cerco di pensarci il meno possibile! >>

Blaine lo guardò con un'espressione da ebete, senza dire una parola.

<< Ti sei incantato? >> domandò perplesso il controtenore.

Blaine gli sorrise e sospirò.

<< Ti amo. >>

Finn e Rachel alzarono gli occhi al cielo; Blaine versione pesciolino rosso innamorato era davvero la cosa più dolce del mondo, ma lo era a tal punto da far cariare i denti e alzare il tasso di glicemia nel sangue!

Kurt si lasciò andare anche lui ad un sorriso e si fiondò fra le braccia del suo ragazzo.

<< Hai vinto anche questa volta. >> disse e Blaine sorrise soddisfatto.

<< Siete fastidiosamente adorabili! >> sbuffò Rachel << Non posso credere che in tre anni non mai ho tentato di sopprimervi! >>

Tutti scoppiarono a ridere.

<< Ma ve lo ricordate quando l'ultimo anno di liceo Shuester ripropose l'esperimento di S. Valentino e ci costrinse a cantare ancora una volta delle smielatissime canzoni d'amore?! >> chiese Finn.

<< Se me lo ricordo?! >> replicò Rachel << Giusto per restare in argomento, credo sia impossibile dimenticare Kurt e Blaine che cantarono "Come What May" ! >>

<< Hai da ridire anche su quello?! >> sbuffò Kurt.

Rachel fece un sorrisone.

<< Al contrario. >> rispose dolcemente << Ho trovato quell'esibizione davvero stupenda. >>

Kurt e Blaine la guardarono e sorrisero.

<< Vi ricordate invece quella volta che noi quattro andammo in campeggio?! >> domandò Kurt << Quella si che fu una vacanza da non dimenticare! >>

<< Oh, si! >> esclamò Finn allegramente << Quanto ci siamo divertiti! ve lo ricordate che Blaine non riusciva a montare la tenda e continuava a darsi il martelletto sulle dita?! >>

<< E che abbiamo dovuto metterlo ai fornelli perchè era negato a fare qualsiasi altro lavoro? >>

<< E lo abbiamo preso in giro per tutta la durata della vacanza?! >>

Kurt, Finn e Rachel scoppiarono a ridere e Blaine mise il broncio.

<< Continuerete a rinfacciarmelo per tutta la vita?! >> chiese offeso.

<< Eddai, Blaine! >> tentò di consolarlo Kurt << Non sei il solo che deve vergognarsi di qualcosa...vi ricordate che Rachel credeva di avere un serpente nel sacco a pelo?! >>

Rachel arrossì.

<< S.. sarebbe anche stato possibile! >> si giustificò.

Finn rise.

<< Non ha voluto dormire in quel sacco a pelo per due notti di fila! >> commentò << Non che mi fosse dispiaciuto dormire con lei nel mio. >>

<< Comunque anche Kurt ha avuto qualche problema ad adattarsi. >> aggiunse Blaine << Ricordate quante storie fece, perchè aveva paura che il clima della montagna non facesse bene alla sua pelle?! >>

Kurt fece una smorfia.

<< Dovresti saperlo che ho la pelle delicata! >> disse << E comunque lo dici solo perchè ti vuoi vendicare per la storia della tenda! >>

Blaine sorrise e gli fece una linguaccia.

<< Comunque è stato bello. >> disse Rachel briosamente << E' stata la nostra prima vera vacanza insieme. >>

<< Già. >> fece eco Finn << Bisogna dire che noi quattro siamo proprio una bella squadra. >>

I ragazzi annuirono e si lanciarono una serie di sguardi colmi di affetto.

<< Ve lo ricordate il giorno del diploma?! >> chiese ancora Rachel, stavolta con una leggera malinconia.

<< Che domande, Rachel! >> rispose Kurt << E' uno dei giorni che non potrò mai e poi mai dimenticare! >>

<< Esatto! >> concordò Blaine << E' ancora perfettamente impresso nella mia memoria, come se fosse ieri. >>

<< Certo che siamo davvero cresciuti da allora. >> osservò Finn << Beh, magari io non sono cambiato così tanto... ma bisogna dire che abbiamo fatto davvero tanta strada! >>

Rachel sorrise e lo prese per mano.

<< Sapete qual'è la cosa più bella?! >> disse << Che tutto questo lo abbiamo fatto insieme! c'erano anche gli altri, è vero... ma adesso hanno preso tutti strade diverse e ognuno sta vivendo la sua vita da un'altra parte. Eppure noi quattro siamo ancora insieme...sapete che cosa vuol dire questo?! >>

<< Si. >> rispose Blaine con sicurezza, abbracciando Kurt << Che resteremo insieme per sempre. >>

I quattro si guardarono e sorrisero.

<< Insieme per sempre. >> ripetè sottovoce Kurt.

Poi, senza dire altro, si abbracciarono, mentre fuori aveva smesso di piovere e un piccolo arcobaleno stava lentamente comparendo in cielo. 

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Capitolo 22
*** A secret fan ***


Un giorno, dopo le prove del musical, Rachel trovò un misterioso mazzo di fiori nello spogliatoio, accompagnato da un bigliettino con su scritto "Alla splendida Rachel Berry, un ammiratore".

Rachel sorrise.

<< Ehi, Emily >> disse rivolta ad una ragazza coi capelli rossi, che si stava cambiando di fianco a lei << Sai per caso chi ha portato questi fiori?! >>

Emily scrollò le spalle.

Rachel prese il biglietto fra le mani e lo rilesse più volte, con espressione sempre più beata; poi se lo portò al petto, chiudendo gli occhi e sospirando.

<< Finn... >>

*

<< Come sarebbe a dire che non sei stato tu a mandarmi quei fiori?! >>

Rachel restò a bocca aperta, mentre sul volto di Finn compariva una smorfia.

<< Te l'ho già detto, io non c'entro niente con questa storia. >> disse, mescolando nervosamente il suo caffè.

Kurt e Blaine si guardarono senza capire.

<< Un attimo, potreste fare un veloce riassunto anche per noi due? >> intervenne Kurt, inzuppando un biscotto al cioccolato nel suo cappuccino (se c'era una cosa che lui e Blaine amavano alla follia erano i biscotti al cioccolato di Starbucks ).

Rachel sospirò.

<< Stamattina qualcuno ha lasciato un mazzo di fiori per me nello spogliatoio. >> spiegò << Accompagnato da un bigliettino che diceva "Alla splendida Rachel Berry, un ammiratore". >>

<< Ehi, ma che bel gesto! >> esclamò Blaine, guardando Finn << Bella mossa, amico! >>

Finn lo guardò male.

<< Certe volte sembri ancora più tonto di me! >> disse con tono irritato << Quale parte di "io non c'entro con tutta questa storia" non ti è ben chiara?! >>

<< Per cui Rachel ha un ammiratore segreto?! >> chiese Kurt ridacchiando.

<< Non è affatto divertente! >> replicò Finn << Non mi piace che qualcuno faccia la corte a Rachel! >>

<< Beh, potrebbe anche essere uno scherzo! >> ipotizzò Blaine, concentrandosi su quanto zucchero dovesse mettere nel suo cappuccino.

<< Blaine, mi offendi! >> bubbolò Rachel << Perchè trovi così strano che io possa davvero avere un ammiratore?! >>

<< Ho solo preso in considerazione l'ipotesi meno fastidiosa per Finn! >>

Rachel sospirò.

<< Tu non sei geloso, vero? >> chiese al suo ragazzo << Insomma, lo sai che ti amo e che non potrei mai tradirti! >>

Kurt emise un leggero colpo di tosse, che suonava molto simile ad  un << Puckerman! >>, ma che fortunatamente solo Blaine riuscì a sentire.

<< Non preoccuparti, Rachel. >> la rassicurò Finn << Io mi fido di te, però... beh, questa storia non mi va giù comunque! >>

Rachel sorrise.

<< Se ti da così fastidio che qualcuno mi spedisca dei fiori >> disse dolcemente << Potresti provare a farlo anche tu, qualche volta. >>

Finn ricambiò il sorriso e lei appoggiò la testa sulla sua spalla.

<< Non temere, Finn. >> disse Kurt, in tono rassicurante << Vedrai che presto questo tizio si stancherà e tutto ritornerà come prima! >>

*

Ma Kurt stavolta si sbagliava, perchè non solo il misterioso spasimante non si stancò, ma col tempo divenne sempre più insistente.

Ogni giorno mandava un mazzo di fiori a Rachel, accompagnato dal solito bigliettino, che non variava mai, se non alternando all'aggettivo "spledida" anche "stupenda", "meravigliosa" o "favolosa".

Ad ogni nuovo omaggio floreale, Rachel era sempre più imbarazzata, sebbene molto lusingata e Finn diventava ogni giorno più geloso.

<< Non devi fare così, Finn! >> gli avevano detto Kurt e Blaine << Rachel è pazza di te, figuriamoci se basta un tizio sconosciuto con un ottimo gusto in fatto di fiori per poterla distogliere da te! >>

Ma Finn non riusciva proprio a calmarsi, nè tanto meno a trattenere la sua gelosia, che raggiunse il culmine quando, un giorno, al posto del solito bigliettino Rachel trovò una vera e propria lettera; era solo un lunghissimo elenco di elogi, ma che terminava con un eloquente post scriptum: " Ti prego, incontriamoci domani alle cinque in auditorium".

<< Questo è veramente troppo! >> sbottò Finn, quando Rachel gli fece leggere la lettera << Chi diavolo si crede di essere questo?! giuro che se lo pesco lo ammazzo con le mie mani! >>

<< Ehi, frena i tuoi istinti omicidi! >> lo ammonì Kurt << Tanto Rachel non ci andrà...giusto, Rach?! >>

<< Ecco...a dire il vero io pensavo proprio di si.. >>

<< Cosa?! >> esclamò Finn incredulo << Stai scherzando?! il tuo egocentrismo è talmente forte da farti mettere in discussione tutto ciò che provi per me?! >>

<< Finn, non dire idiozie! >> rispose Rachel severamente << Semplicemente voglio dire a questo tipo di lasciarmi in pace, perchè sono già felicemente fidanzata. >>

Finn arrossì.

<< E' la soluzione migliore. >> disse lei sbuffando << Sono davvero stufa di questa storia! >>

<< Ok, ma io vengo con te. >> rispose Finn << Sarà bene che veda con chi ha a che fare, così capirà al volo che deve lasciarti in pace! >>

<< Come se Finn fosse una presenza minacciosa! >> commentò Kurt ridendo.

<< Beh, io mi spaventerei! >> disse Blaine rabbrividendo << Hai visto quanto è alto?! probabilmente in uno scontro corpo a corpo  io non sopravviverei! >>

Finn prese Rachel per mano.

<< Domani io vengo con te. >> ripetè << E chiunque egli sia, questo ammiratore segreto farà bene a stare alla larga da te. >>

*

Il giorno dopo, Finn e Rachel arrivarono puntualmente al loro appuntamento in auditorium.

Finn stringeva saldamente la mano di Rachel ( giusto per ribadire ancora di più il fatto che fosse lui il suo ragazzo ) e lei si guardava curiosamente intorno.

<< Il posto e l'ora sono questi..ma dove è lui?! >>

<< Ehi, Rachel! >>

Finn e Rachel si voltarono verso il palco, da cui proveniva la voce che avevano appena sentito.

Rachel rimase piuttosto sorpresa nel vedere che, al posto del ragazzo che si stava aspettando, c'era la sua compagna di corso Emily, la stessa che si trovava vicino a lei il giorno in cui aveva ricevuto il primo mazzo di fiori.

<< Emily?! >>

La ragazza sorrise.

<< Ciao Rachel. >> disse dolcemente << Grazie per essere venuta...immagino che tu sia un tantino confusa, vero?! adesso ti spiegherò tutto. >>

Finn e Rachel si guardarono perplessi.

<< Non capisco... >> disse Finn a mezza voce << Sei tu l'ammiratore segreto di Rachel?! >>

<< Non proprio.. >> rispose Emily misteriosamente << E' lui...vieni pure, Simon! >>

Finn strinse ancora più forte la mano di Rachel, già pronto ad affrontare il suo rivale; ma non appena questi arrivò, dovette rinunciare al suo intento. In fin dei conti, non si aspettava certo di trovarsi di fronte un ragazzino di circa quindici anni, che guardava Rachel con gli occhi che brillavano e un gigantesco sorriso sulle labbra.

<< Rachel, questo è mio fratello Simon. >> spiegò Emily << E' venuto a trovarmi assieme a nostra madre; l'altro giorno era alle prove del musical, in platea, ed è rimasto davvero molto colpito da te! voleva a tutti i costi conoscerti e siccome è un tantino..megalomane... ha voluto che lo aiutassi ad architettare questa cosa! >>

Rachel sorrise e Finn fece una smorfia.

<< Non bastava un solo mazzo?! >> disse in tono scortese << C'era bisogno di andare avanti?! >>

<< Beh, ve l'ho detto... è un tipo megalomane! >>

Finn sembrava ancora poco convinto, mentre Rachel iniziava ad essere davvero intenerita da quel ragazzino.

Lasciò la mano di Finn e andò sul palco, per fare la sua conoscenza.

<< Ehi, ciao! >> disse dolcemente a Simon, mentre Finn guardava i due con aria visibilemente seccata << Sono lieta di conoscerti! >>

Simon arrossì.

<< E' un onore per me, Rachel. >> rispose, con la voce che tremava per l'emozione << Sei davvero splendida. >>

<< Oh, grazie! >>

Rachel guardò dolcemente quel ragazzo così impacciato ed intimidito e non potè fare a meno di esserne sinceramente colpita; se mai era stata arrabbiata con lui, adesso non lo era più, ma lo trovava semplicemente adorabile.

<< Mi ha fatto molto piacere ricevere i tuoi fiori. >> disse garbatamente << Erano bellissimi e tu sei stato un vero tesoro! >>

<< Questo vuol dire che uscirai con me?! >> chiese lui con entusiasmo.

Rachel rise, ma senza farsi alcuna burla di lui, in modo molto gentile.

<< Quanti anni hai, Simon? >>

<< Quattordici. >>

Rachel sorrise.

<< Sei stato dolcissimo con me, Simon...e sono sicura che saresti un cavaliere stupendo! ma io sono un po' troppo grande per te.. >>

Guardò Finn.

 << E poi, sono già innamorata. >>

<< Oh... >> rispose Simon, piuttosto deluso << Questo Emily non me lo aveva detto. >>

Abbassò tristemente lo sguardo e Rachel fece un mezzo sorriso.

<< Però possiamo essere amici, se ti va! >> aggiunse lei, cercando di consolarlo << E se verrai a vedere il musical, potremmo uscire tutti assieme dopo lo spettacolo! >>

<< Quindi posso venire anche io?! >> chiese Simon, tornando nuovamente allegro.

<< Ovviamente! >>

Simon abbracciò istintivamente la sua beniamina, che arrossì violentemente e sorrise.

Finn, che stava ancora osservando la scena, aveva completamente sbollito tutta la sua rabbia e la sua gelosia e sorrideva anche lui, intenerito da quell'abbraccio.

Rachel salutò il suo giovane ammiratore con un bacio sulla guancia e poi ritornò da Finn, mentre il ragazzino correva da sua sorella urlando << Mi ha dato un bacio!! >>

<< Allora >> disse Rachel al suo ragazzo << Ancora geloso? >>

Hudson fece segno di no con la testa.

<< Sei stata davvero dolce con quel ragazzino. >> le disse, guardandola con occhi colmi d'amore.

Rachel sorrise.

<< Quindi non sei arrabbiato? >>

Finn l'abbracciò.

<< Se è possibile, adesso ti amo ancora di più. >> le sussurrò in un orecchio << Non sei più la ragazzina petulante ed egocentrica che eri al liceo; sei una meravigliosa donna, adesso...e io sono l'uomo più fortunato del mondo ad averti al mio fianco. >>

Rachel lo guardò con adorazione e sorrise di nuovo; poi Finn la baciò sulla fronte e la prese nuovamente per mano.

<< Andiamo? >> propose << Questa storia mi ha fatto venire una gran fame..e non ho mangiato quasi niente oggi a pranzo! >>



N.D.A : Non sono del tutto sicura che questo capitolo abbia molto senso...ma mi era venuta in mente questa storia è ho troppo voluto scriverla!! e poi dai, Finn geloso è stupendo!! xD
             Comunque sentivo il bisogno di spezzare un po', con un capitolo leggermente più soft...visto che il prossimo sarà un klaine strappalacrime! x3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

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Capitolo 23
*** I need Something to rely on... ***


<< Mamma, te l'ho appena detto... no, è fra quattro mesi! beh...almeno vi sto dando il tempo necessario per organizzarvi... mamma, te l'ho sto dicendo adesso! >>

Quella sera, dopo cena, Blaine era rientrato in camera prima di Kurt, per fare una importante telefonata a casa; quanto il controtenore rientrò, lo trovò seduto sul letto, intento in una conversazione che, a giudicare dai toni, sembrava tutt'altro che piacevole.

<< Mamma, ti ho solamente chiesto se... oh...ok, va bene! si, lo capisco... non importa! adesso devo andare, ciao! >>

Blaine riattaccò il telefono in faccia a sua madre e lo gettò violentemente sul materasso.

Kurt si avvicinò a lui.
<< Blaine...è tutto ok?! >>

Si sentì incredibilmente stupido per aver fatto quella domanda; Blaine guardava per terra, non parlava e tirava leggermente su con il naso. Era ovvio che non poteva essere tutto ok.
Kurt si mise a sedere accanto a lui e mise una mano su quella del ragazzo.

<< Ho parlato con mia madre. >> disse Blaine, senza alzare lo sguardo da terra << Le avevo telefonato per chiederle se lei e papà sarebbero venuti a vedere il musical. >>

Si interruppe bruscamente. Kurt non riusciva a vederlo in faccia, ma sapeva che stava lottando con tutte le sue forza per non mettersi a piangere e lo conosceva fin troppo bene, da sapere che non ce l'avrebbe fatta.

<< Ovviamente non verranno! >> continuò Blaine, tirando finalmente su la testa e lasciando intravedere qualche lacrima nei suoi occhi << Mamma dice che proprio quel giorno partiranno per una crociera e non possono proprio rimandare...sai com'è, hanno già prenotato i biglietti! >>

Kurt fece una smorfia. I genitori di Blaine non gli erano mai piaciuti particolarmente, detestava il modo in cui trattavano il figlio! anche suo padre era d'accordo con lui e non faceva che ripetere quanto fosse assurdo che un ragazzo meraviglioso come Blaine avesse dei genitori così egoisti e meschini.
Persino adesso avevano trovato una scusa totalmente ridicola per giustificare la loro assenza in un giorno così importante per Blaine.

<< Forse è la verità. >> mentì Kurt, non sapendo bene perchè stesse tentando di difendere quei due individui che tanto lo ripugnavano << Sai, a volte i biglietti non sono rimborsabili e.. >>

<< Kurt, adesso ti metti anche a difendere i miei genitori?! >>

Si alzò di scatto e si mise a deambulare per la stanza.

<< La verità è che a loro di me non importa un bel niente! >> disse, in tono sempre più lacrimoso << Basta sapere che io sono lontano per vivere tranquillamente la loro vita, come se io non esistessi! Per questo spendono un sacco di soldi per tenermi fuori dai piedi: la Dalton, New York...qualsiasi cifra pur di non avermi intorno! >>

<< No, non dire così! >> esclamò Kurt << Sono i tuoi genitori, Blaine! è vero, anche io credo che molto spesso non si comportino affatto bene con te...ma non possono certo smettere di provare affetto nei tuoi confronti! >>

<< Beh, hanno uno strano modo di dimostrarmi il loro affetto! >>

Blaine continuava a camminare avanti e indietro per la stanza, mentre Kurt lo guardava con un'espressione quasi di dolore. Vedere il suo ragazzo così sofferente gli spezzava il cuore.

<< Non gliene importa nulla di ciò che mi rende felice. >> continuò Blaine, con la voce che tremava e le lacrime che lentamente scendevano lungo le sue guance << Sono quasi come un estraneo per loro, ormai. >>

Kurt non rispose, continuò ad ascoltare lo sfogo del suo ragazzo in silenzio; non sapeva bene cosa dire e voleva aspettare che Blaine si fosse almeno un po' tranquillizzato, prima di aprire bocca e rischiare di dire la cosa sbagliata.

Ma Blaine non sembrava affatto intenzionato a tranquillizzarsi; aveva definitivamente smesso di lottare contro le sue lacrime e quasi non riusciva a parlare, talmente forti erano i suoi singhiozzi.

<< Ho sentito la voce di mio padre dall'altro capo del telefono. >> gemette << Ha detto: " Non ho nessuna voglia di andare a vedere nostro figlio che si rende ridicolo con una di quelle sue solite... pagliacciate da finocchio" ! >>

A quel punto Blaine non riuscì più a trattenersi, scoppiò in un pianto a dirotto e corse fra le braccia di Kurt.

<< Blaine, ti supplico.. >> disse il controtenore, stringendolo forte << Non fare così... >>

<< Avresti dovuto sentire il tono con cui l'ha detto! io..io ho sempre sperato che prima o poi avrebbe capito, che mi avrebbe accettato per quello che sono! invece sono ancora un diverso, qualcosa di cui vergognarsi.... qualcosa da rinnegare! >>

Non riusciva a placare le lacrime e anche le parole gli uscivano a fatica. Kurt lo accarezzava e lo baciava dolcemente sulla fronte, cercando di rassicurarlo.

<< Lui non riesce a capire, Blaine.. >> disse con voce melliflua << Non capisce quanto tu sia meraviglioso e preferisce accusarti di colpe che non hai! ma tu non devi lasciare che le sue parole ti demoliscano così, non devi permetterglielo! >>

Blaine tirò su col naso.

<< Ma è mio padre, Kurt! >> disse << E' questo che mi fa stare così male! un padre dovrebbe essere fiero del proprio figlio...guarda il tuo! Burt è un uomo eccezionale e ti ama per quello che sei...perchè mio padre non può fare lo stesso con me?! >>

Anche gli occhi di Kurt incominciarono a riempirsi di lacrime; era come se tutto l'amore che provavano l'uno per l'altro li legasse anche nel dolore.

Ogni volta che uno dei due soffriva, per l'altro era come ricevere una pugnalata in pieno petto.

<< Purtroppo non tutti i padri sono come il mio. >> rispose Kurt, cercando di non lasciarsi andare troppo alle lacrime; era importante che almeno lui riuscisse a mantenere la calma << Ma tu sei sempre stato circondato da persone che ti adorano e che non ti giudicano, nè credono che ci sia qualcosa di sbagliato in te! pensa al professor Shuester, ai ragazzi della Dalton, quelli del McKinley... Finn e Rachel...io. >>

Prese il volto di Blaine fra le mani.

<< Io ti amo, Blaine Anderson. >> disse, guardandolo negli occhi << Amo ogni singola cosa di te e riesco a vedere quanto tu sia unico, speciale e meraviglioso! e se i tuoi genitori non se ne rendono conto, beh...peggio per loro! questo non ti rende di certo meno speciale agli occhi del mondo...nè ai miei occhi. >>

Quelle parole così toccanti riuscirono finalmente a strappare un sorriso a Blaine, sebbene non furono sufficienti a fermare tutte le lacrime.

<< Non devi pensare neanche per un secondo di avere colpe, Blaine. >> continuò Kurt, rivolgendo al giovane Anderson uno sguardo intenso e pieno di amore << Tu sei coraggioso, determinato...sei il ragazzo più dolce e buono che io abbia mai conosciuto! sei il mio mondo, Blaine....e chi non vede tutta la tua bellezza e continua a farti star male, di certo non si merita le tue lacrime. >>

<< Oh, Kurt... >>

Blaine si gettò nuovamente fra le braccia di Kurt.

<< Mi dici che cosa farei io senza di te?! >> disse singhiozzando << Sei tutta la mia vita! sei la mia famiglia, sei il mio faro di speranza... sei tu che mi spingi ad andare avanti e a lottare ogni giorno! sarei perso senza di te. >>

Kurt sorrise e delle piccole lacrime di commozione caddero dai suoi occhi.

<< Te lo ricordi quando mi cantasti "Somewhere only we know" davanti a tutto il McKinley, per salutarmi quando lasciai la Dalton?! >> disse << Anche quella volta ci tenevamo abbracciati come stiamo facendo adesso e avevamo tutti e due le lacrime agli occhi! ti dissi che non ti avrei mai detto addio...e te lo dirò anche stavolta! io non ti dirò mai addio, amore mio...mi prenderò cura di te, come tu fai con me ogni giorno e sarò il tuo rifugio, per sempre. E non ti chiederò mai di cambiare, Blaine... perchè per me tu sei perfetto così come sei. >>

Blaine fece un sorriso, alzò la testa e lo guardò con sguardo innamorato.

<< Vorrei dirti che ti amo. >> disse con un filo di voce << Ma temo che non sarebbe abbastanza. >>

Kurt si asciugò le ultime lacrime e se lo strinse al petto.

<< Sai Blaine, quel posto speciale che conosciamo solo noi esiste davvero e possiamo ritrovarlo ovunque vogliamo...basta restare insieme! siamo noi quel posto....io e te siamo quel luogo sicuro, dove nessuno potrà mai farci del male! >>

*

Quella notte Kurt e Blaine la passarono in silenzio, stretti l'uno all'altro in un forte abbraccio, come se avessero paura che da un momento all'altro qualcuno potesse tentare di dividerli.

Non fecero l'amore, nè si dissero una sola parola; rimasero semplicemente abbracciati, tenendosi per mano e guardandosi negli occhi.

Blaine aveva smesso di piangere e la mano calda e morbida di Kurt aveva un che di rassicurante, per cui lui sapeva che tutto sarebbe andato per il meglio.

Non c'era proprio niente da dire, i loro sguardi parlavano da soli: erano li sguardi di due ragazzi innamorati, che non avrebbero mai smesso di amarsi e di darsi coraggio a vicenda.

Con quel pensiero così confortante, Blaine riuscì finalmente a tranquillizzarsi e si addormentò serenamente fra le braccia di Kurt che, sebbene fossero così esili, erano il suo solo e vero rifugio da tutte le sue incertezze e le sue paure.




N.D.A: Cosa mi ha spinto a scrivere questo capitolo?!  beh, innanzi tutto il fatto che la vita purtroppo non è sempre facile ed era inevitabile che anche per i nostri ragazzi si presentassero dei problemi.
Mi sono sempre chiesta come dovessero essere i genitori di Blaine, da ciò che lui disse a Burt nell'episodio "Sexy" mi era sembrato di capire che suo padre non era ancora riuscito ad accettare la sua omosessualità e leggendo altre fan fiction o guardando vari disegni su Deviantart, ho scoperto che non sono la sola a credere che non Blaine non abbia un buon rapporto con loro.
In effetti, sarebbe un interessante rovescio della medaglia, visto che il padre di Kurt, al contrario, lo ha sempre accettato e supportato.

Spero di vedere nella terza stagione ulteriori approfondimenti del personaggio di Blaine.,..ora come ora, credo davvero che Kurt sia tutto il suo mondo; infondo, non sembra che esca molto spesso con i suoi compagni di scuola e se davvero i suoi genitori sono come me li immagino..beh, ha veramente solo Kurt!

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Capitolo 24
*** Anatomy ***


<< Ok, Finn...dimmi quali sono i principali muscoli scheletrici! >>

<< Ehm... ecco, io... oddio, non me lo ricordo! >>

<< Oh, Finn! >>

Finn e Rachel erano da soli in camera di lui, alla Columbias, cercando di ripassare anatomia, dal momento che Finn avrebbe avuto un esame a breve.

Purtroppo il ragazzo sembrava non essere minimamente preparato.

<< Rachel, è inutile! >> sbuffò il ragazzo << Tutti questi termini medici e scientifici sono incomprensibili, non mi entrano in testa! >>

<< Finn, non è colpa mia se il tuo corso prevede anche che tu debba sostenere l'esame di anatomia! >> replicò Rachel irritata << Sei già molto fortunato che la quantità di roba da studiare non sia minimamente paragonabile a quella della facoltà di medicina! >>

<< E' comunque troppo. >> si lagnò Finn << Capisco che devo avere un'ottima conoscenza del corpo umano, in quanto allenatore sportivo...ma mi sembra di impazzire con tutti questi paroloni! >>

Rachel fece un sorriso.

<< Vuoi fare una pausa? >> chiese gentilmente.

Finn sospirò << Si, ti prego! >>

Rachel chiuse il libro e si alzò dalla scrivania, prendendolo per mano e trascinandolo sul suo letto.

<< Te la caverai, Finn. >> disse, mettendosi a sedere sulle sue ginocchia << Supererai anche questo esame. >>

Finn mise le braccia intorno alla vita della ragazza.

<< Dobbiamo per forza parlare dell'esame anche adesso che siamo in pausa? >> chiese, subito prima di darle un bacio sulle labbra.

Rachel ricambiò il bacio, che si fece sempre più insistente da parte di Finn, senza però essere troppo aggressivo.

La ragazza non protestò e lasciò che Finn le infilasse una mano sotto la camicetta, accarezzando la sua pelle morbida, senza smettere di baciarla.

<< Hai intenzioni serie, Finn? >> chiese sottovoce, con un sorrisetto malizioso.

Finn non rispose, ma fece sdraiare Rachel sul materasso e si mise sopra di lei, senza staccarsi neanche per un secondo dalle sue labbra. Incominciò a sbottonarle la camicetta e quando fu completamente aperta, andò ad accarezzarle dolcemente un seno, mentre Rachel si aggrappava alla sua schiena.

La baciò dolcemente sul collo e poi di nuovo sulle labbra, senza voler affrettare le cose.

Un tempo avrebbe avuto difficoltà a trattenersi, quando aveva diciassette anni era praticamente impossibile controllare i suoi istinti! ogni volta che si approcciava a Rachel in quel modo, era costretto ad escogitare i più assurdi stratagemmi per contenere tutta la sua emozione, cercando di non chiedere di più o di abbandonarsi troppo in fretta al piacere.

Ma ora le cose era diverse, lui era cresciuto e aveva acquisito maggiore autocontrollo; poteva stuzzicare Rachel per ore, prima di lasciarsi andare del tutto e di chiedere di più. Chissà, forse dipendeva anche dal fatto che ormai Rachel non si faceva neanche più desiderare, come quando erano al liceo!

Il giovane Hudson fece scorrere le mani lungo i fianchi di Rachel; adorava il suo corpo, così piccolo e perfetto, lo mandava letteralmente su di giri!

Rachel avvicinò le labbra al suo orecchio e sussurrò con voce morbida << Non credevo che fosse questo il tipo di anatomia che dovevamo ripassare! >>

Finn rise e avvicinò lentamente la mano alla gonna della ragazza; era pronto ad andare fino in fondo quel giorno...era decisamente quello il tipo di anatomia che voleva studiare assieme a Rachel.

Ma evidentemente, la sorte aveva deciso di esser loro avversa.

<< Ehi, Finn...ci sei?! >> strillò una voce da fuori, accompagnata da sonori colpi alla porta.

Finn e Rachel balzarono in piedi.

<< Credevo che tu fossi da solo oggi! >> sbraitò lei, cercando di non alzare troppo la voce.

<< Lo credevo anche io! >> rispose Finn, in preda al panico.

Rachel si riabbottonò la camicia in fretta e Finn cercò di ricomporsi.

<< Entrate, ragazzi! >>

Kevin e Paul fecero il loro ingresso in camera allegramente.

<< Ehi! >> salutò affettuosamente Kevin << Come va? >>

<< M..molto bene, grazie. >> balbettò rachel, cercando di non far trapelare nessuna emozione.

<< Che fate qui? >> chiese Finn, un po' scortesemente << Non eravate in biblioteca? >>

<< Ci hanno cacciato! >> rispose Paul << Orario di chiusura. >>

<< Di già?! ma che ore sono? >>

Rachel guardò l'orologio.

<< Oddio, ma è tardissimo! >> strillò << Io...devo tornare alla Julliard! >>

<< Cosa? >> rispose Finn << Devi proprio? >>

<< Sono le regole, Finn...mi dispiace! >>

Il ragazzo annuì mestamente.

<< Beh, vi lasciamo tutto il tempo che vi serve per salutarvi. >> disse sorridendo Kevin.

<< Ciao Rachel! >> esclamò Paul con brio << E salutami tanto Blaine! >>

Finn e Rachel fecero una smorfia e uscirono dalla stanza.

<< Mi dispiace Rachel. >> disse Finn, non appena si trovò da solo con lei nei corridoi << Speravo che le cose prendessero una piega diversa. >>

Rachel fece un sorriso.

<< Non preoccuparti. >> rispose << Vorrà dire che faremo un piccolo accordo. >>

Finn assunse un'espressione lievemente perplessa.

<< Che accordo? >>

Rachel gli si avvicinò e guardandolo dritto negli occhi rispose con malizia << Tu supera quell'esame e io la sera stessa ti aiuterò a mettere in pratica tutto quello che hai imparato. >>


N.D.A : Capitoletto breve e so che avreste voluto qualcosa di più... ma mi era venuta troppo voglia di interromperli, sarebbe stato davvero troppo facile se le cose fossero andata avanti su quella scia!! e poi, ho già pensato ad un capitolo Finchel un po' più spinto e decisamente l'atmosfera sarà molto più romantica!

Per oggi sarà il solo aggiornamento, perchè stasera non ci sarà..per cui a domani!!  :)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 25
*** Courage ***


So che col cambio di server un po' di persone ancora non riescono a leggere...però fortunatamente io riesco a postare e siccome devo mantenere la mia tabella di marcia...ecco il nuovo capitolo!!! :)



<< Ehi, Blaine... indovina un po' chi è in città?! >>

Blaine, sdraiato sul suo letto, distolse per un attimo l'attenzione dal libro che stava leggendo.

<< Chi? >>

Kurt sorrise, rimettendosi in tasca il cellulare.

<< Dave! >> rispose << Mi ha appena mandato un sms e dice che vorrebbe tanto incontrarci domani; ha delle belle notizie e non vede l'ora di comunicarcele! >>

<< Ma è fantastico! >> esclamò allegramente Blaine << Tu gli hai detto di si, vero? >>

<< Certo, gli ho dato appuntamento alle tre da Starbucks. >>

Blaine richiuse il suo libro e si mise a sedere sul bordo del letto.

<< Sarà bello rivederlo. >> disse dolcemente << Mi chiedo come se la passi; l'ultima volta aveva fatto da poco coming out e credo che fosse ancora un po' insicuro...chissà come sta adesso. >>

Kurt si mise a sedere al suo fianco.

<< Ha detto che ha delle belle notizie da darci. >> rispose, mettendogli un braccio intorno alle spalle << Sono certo che sta bene! e comunque, basterà aspettare domani per saperlo..no?! >>

Blaine annuì e sorrise al suo ragazzao.

<< E adesso, metti da parte quel libro e concentrati su di me! >> disse il controtenore allegramente << Voglio farti ascoltare il brano che ho scelto per la mia prossima lezione di canto jazz! >>

 

*

 

Dave Karofsky non era cambiato molto fisicamente, dall'ultima volta che Kurt e Blaine lo avevano visto; il solito viso, con solo un accenno di barba in più, i capelli castani corti e la stessa corporatura robusta.

Ma aveva un'aria completamente diversa; bastava solamente guardarlo per capire che non era più il ragazzo confuso e spaventato di un tempo.

Il suo sguardo adesso era quello di un uomo fiero e sinceramente felice, lontano anni luce da quello così preoccupato che si leggeva continuamente nei suoi occhi, quando aveva solo diciassette anni.

Kurt e Blaine lo aspettavano davanti all'ingresso di Starbucks e non appena lo videro, gli corsero incontro per abbracciarlo calorosamente.

<< Kurt, Blaine! >>

Dave abbracciò i suoi amici affettuosamente, fin troppo forse, dal momento che quasi ruppe qualche costola ai due ragazzi, da quanto li strinse forte.

Indubbiamente anche la sua forza era rimasta sempre la stessa.

<< Dave, stai benissimo! >> esclamò Kurt, felice di vedere il ragazzo così in forma << Sul serio, sei così..così... >>

<< Diverso?! >> chiese Dave, ridendo << Direi che lo prendo come un complimento! >>

<< Beh, lo è! >> rispose Blaine, sorridendo anche lui << E' bello vederti così sereno. >>

Dave fece un sorrisone; quando era al liceo non sorrideva mai così e adesso che finalmente aveva imparato a farlo, era un vero spettacolo vedere quell'espressione così placida sul suo volto.

<< Allora, che ci fai a New York? >> domandò Kurt incuriosito << Credevo che tu fossi all'Università di Stamford. >>

<< Si, infatti. >> confermò lui << Sono qui in vacanza. >>

<< Da solo? >> chiese Blaine.

Dave arrossì, lasciando di stucco i suoi amici; non avevano mai visto Dave arrossire, quella era sicuramente la prima volta!

<< Ecco...a dire il vero no.. >> rispose Dave, livemente imbarazzato << C'è una persona che vi vorrei presentare. >>

Kurt e Blaine si accorsero improvvisamente che, a pochi passi da loro, c'era un ragazzo piuttosto alto, con i capelli biondi, gli occhi azzurri e un dolcissimo sorriso sulle labbra.

Il ragazzo si avvicinò a loro e prese per mano Dave, il quale sorrise prima a lui e poi ai suoi amici, dicendo << Kurt, Blaine..vi presento James, il mio ragazzo! >>

 

*

<< E quindi vi siete conosciuti al College? >>

I quattro ragazzi erano riuniti davanti ad un caffè e un vassoio di biscotti di Starbucks, i preferiti di Kurt e Blaine. Dave non la smetteva di sorridere e lanciare tenere occhiate al suo ragazzo, suscitando l'incontenibile gioia di Kurt e Blaine che, da bravi romantici e buoni amici, non potevano che essere felici per lui.

<< Ci siamo incontrati il primo giorno di lezioni, il primo anno di College. >> raccontò Dave << James era già al secondo anno e mi era stato assegnato come tutor; devo dire che fu una vera benedizione, visto quanto mi sentivo fuori luogo in quel posto! >>

<< Aveva un' aria così tenera! >> esclamò James sorridendo << Sembrava un cucciolotto che aveva smarrito la strada di casa..era adorabile! >>

Dave arrossì di nuovo e Kurt e Blaine ebbero un leggero sussulto; dovevano ancora abituarsi a questa nuova versione del ragazzo.

<< Io e James siamo diventati subito amici. >> continuò Dave << Nel giro di pochi giorni lui divenne praticamente il mio mentore; era sempre al mio fianco, uscivamo spesso insieme e facevamo delle lunghissime e piacevoli chiacchierate. Era bello stare con lui; mi capiva, con lui potevo essere me stesso senza aver paura di essere giudicato. >>

<< Avevo capito subito che Dave aveva bisogno di qualcuno che gli stesse vicino. >> intervenne James << Quando mi confidò di essere gay lo fece senza alcuna vergogna, ma si vedeva che era ancora molto spaventato. Io avevo fatto coming out già da qualche anno e comprendevo pienamente il suo stato d'animo; quando finalmente impari ad accettare te stesso è un notevole passo avanti, ma la paura che gli altri possano giudicarti è sempre tanta! >>

Kurt e Blaine annuirono silenziosamente.

Avevano passato anche loro quella fase e sapevano quanto difficile fosse lasciarsi scivolare addosso tutto l'odio e le parole crudeli, cercando di vivere serenamente la propria vita.

<< Dave mi piacque da subito! >> disse James sorridendo << C'era qualcosa in lui che mi aveva letteralmente stregato! cercai di stargli accanto da buon amico, lo aiutai a sentirsi sempre più a suo agio con sè stesso, trasmettendogli tutto il mio affetto. >>

<< James è stato come una specie di angelo custode per me! >> aggiunse Dave << Quando finimmo il liceo io avevo già fatto coming out e stavo cominciando a capire l'importanza di essere veramente me stesso...ma non ero ancora del tutto pronto ad affrontare tutti gli ostacoli che la vita avrebbe posto lungo il mio cammino. James è sempre stato con me, ha saputo darmi la forza di cui avevo bisogno! e quando, un giorno, mi resi conto di essere innamorato di lui, non ne fui affatto spaventato come temevo; la sensazione di provare qualcosa di così profondo per qualcuno era talmente meravigliosa, che non poteva essere una cosa di cui vergognarmi! >>

Afferrò la mano di James.

<< E' stato proprio allora che ho capito davvero che potevo amare qualcuno e che potevo farlo in piena libertà. >> disse, con gli occhi lucidi << Ero pronto ad accettarmi fino in fondo e ad essere me stesso alla luce del sole. >>

Kurt e Blaine iniziarono a commuoversi, entrambi avevano gli occhi pieni di lacrime.

<< Il giorno in cui ci dichiarammo fu bellissimo! >> disse Dave ridendo << Stavamo passeggiando nel cortile del College, parlando del più e del meno...e a un certo punto James, quasi dal nulla, mi guardò negli occhi e mi disse "io sono innamorato di te!" >>

Kurt fece un sospirone, guardando i due con occhi stellati.

<< Io non dissi niente e lo baciai. >> continuò Dave, non riuscendo a smettere di sorridere << E da quel giorno non ci siamo più separati. >>

Blaine e Kurt, toccati da quel bellissimo e romantico racconto, continuarono a guardare i due innamorati in silenzio.

<< Dave è un ragazzo eccezionale. >> disse James con voce morbida << Il suo passato non gli appartiene più, adesso è una persona migliore da quella che era un tempo; ha smesso di nascondersi e adesso sta mostrando al mondo intero chi è il vero Dave Karofsky... il Dave di cui mi sono innamorato. >>

<< Faccio ancora fatica a perdonarmi per ciò che ti ho fatto, Kurt. >> disse Dave mestamente << So che tu l'hai fatto e che ormai è tutto passato...ma non posso smettere di pensare a quanto crudele sono stato con te! ti ho preso di mira solo perchè eri la persona che più somigliava a ciò che sapevo di essere e avevo così tanta paura di diventare. Cercavo di punire me stesso per qualcosa che all'epoca credevo fosse una colpa...e me la sono presa con te. >>

Kurt fece un messo sorriso.

<< Non devi rivangare il passato. >> disse dolcemente << Lo sai che ti ho perdonato, Dave. E' vero, è difficile giustificare ciò che hai fatto...e forse una parte di me non riuscirà mai a dimenticarlo fino in fondo...ma so bene quanto ti sentissi confuso e quanto ti abbia sofferto e di certo questo non poteva far si che io arrivassi ad odiarti! >>

Dave annuì.

<< L'ultimo anno di liceo è stato davvero duro per me. >> disse << E credo che non ce l'avrei mai fatta senza di voi, ragazzi! non avete idea di quanto vi invidiassi; eravate così forti, così orgogliosi...non avevate alcuna paura di mostrarvi alla luce del sole, non pensavate di essere diversi o sbagliati! avrei tanto voluto essere come voi. >>

<< Ma adesso lo sei! >> osservò Blaine << Adesso non hai più paura! >>

Dave fece un altro sorriso, rivolgendo lo sguardo a James.

<< E' grazie a James se adesso sono così. >> rispose << E' grazie all'amore che proviamo l'uno per l'altro che adesso non ho più paura; mi sento protetto, so che niente al mondo potrà mai scalfirmi! >>

James lo guardò con adorazione e strinse ancora più forte la sua mano.

<< Quell'amore che tanto vi invidiavo, quel sentimento così forte che provavate l'uno per l'altro e che ancora vi lega...quell'amore che temevo non avrei mai provato e adesso invece sto vivendo...è quello che mi ha salvato. E devo dire grazie a voi per questo. >>

<< A noi?! >> ripetè Kurt incredulo.

<< Voi mi siete stati accanto, mi aveta aiutato...e mi avete dimostrato che l'amore vince sempre su tutto, persino sull'odio e sui pregiudizi. >>

Poggiò la testa sulla spalla di James.

<< Sono felice con James. >> dichiarò << Lo amo come non credevo avrei mai potuto amare una persona; per la prima volta dopo anni, sono orgoglioso di essere me stesso. >>

Kurt e Blaine sorrisero e si abbracciarono anche loro; era incredibile e allo stesso tempo meraviglioso vedere che Dave Karofsky non era più il bullo insicuro e spaventato.

Adesso era un uomo, fiero di sè e delle sue scelte, orgoglioso di essere sè stesso e in grado di affrontare qualsiasi ostacolo nella vita, sapendo che avrebbe fatto sempre la scelta giusta.

Un uomo felice e innamorato.

<< Sapete.. >> disse Dave a Kurt e Blaine, restando abbracciato al suo ragazzo << Avevate ragione voi: avevo solo bisogno di coraggio. >>

*

<< E' stato davvero bellissimo vedere Dave così felice! quel James sembra davvero un bravo ragazzo e si vede quanto quei due siano innamorati! oh, sono così contento per loro! >>

Kurt e Blaine erano di nuovo alla Julliard, nella loro stanza.

Erano entrambi davvero contenti di aver passato quel pomeriggio assieme al loro amico e soprattutto di averlo trovato così in forma e sereno.

<< Ehi, Kurt! >> esclamò Blaine, dal momento che Kurt non si decideva a rispondere << Va tutto bene? >>

Kurt, seduto sul suo letto, annuì e sorrise.

<< Si..stavo pensando ad una cosa. >> disse.

Blaine si mise a sedere accanto a lui.

<< A che stavi pensando? >>

Kurt lo guardò dolcemente.

<< Quando Dave ci ha raccontato di lui e James...beh, mi sono commosso! >> rispose << Dopo tutto quello che ha passato, dopo tutto il tempo passato a lottare... adesso finalmente ha accanto una persona speciale da amare e che lo ama allo stesso modo! trovo che sia bellissimo. >>

Blaine sorrise e ricambiò il suo sguardo.

<< Lo è, Kurt...lo è davvero. >>

Kurt afferrò la mano di Blaine.

<< Mi ha ricordato un po' noi due. >> disse il controtenore << Anche tu all'inizio sei stato il mio mentore, il mio angelo custode... mi hai aiutato quando nessuno sembrava preoccuparsi davvero di me! e adesso, sei ancora al mio fianco e continuì a darmi coraggio con tutto il tuo amore...e ogni giorno io ti amo sempre di più! >>

Blaine non rispose e abbracciò forte Kurt.

<< E' proprio vero, Kurt. >> disse, qualche secondo dopo << E' l'amore che ci da tutto il coraggio che ci serve per vivere! >>



N.D.A:  Ci tengo a dire alcune cose; la ragione per cui ho deciso di inserire Dave nello spin off è perchè credo che sia un personaggio importante nella vita di Kurt e Blaine e anche perchè, pur non essendo uno dei miei personaggi preferiti, mi sono molto affezionata a lui e alla sua storia e spero tanto di vedere, entro la fine della terza stagione, il suo totale cambiamento e la sua accettazione definitiva. E' più o meno così, come ho scritto in questo capitolo, che vorrei che Dave trovasse l'amore; io non shippo Kurtofsky e non perchè odio il personaggio di Dave, anzi! come ho già detto, mi ci sono affezionata e spero davvero che trovi la sua felicità.
Ma non con Kurt, perchè credo fermamente che sia Blaine la sua anima gemella.
Sono certa che Dave sia sinceramente pentito per tutto ciò che ha fatto e sicuramente Kurt lo avrà perdonato...ma non credo che potrebbe mai davvero dimenticare tutto ciò che è successo e non credo che sarebbe facile innamorarsi di qualcuno che in passato ti ha fatto soffrire così tanto, anche se lo ha fatto senza cattiveria, solo perchè era confuso e spaventato. Non credo sia una giustificazione.
Penso che Kurt e Blaine siano fatti per stare insieme e vorrei che potessero diventare buoni amici di Dave e aiutarlo a fare coming out... ma per quanto riguarda l'amore, credo che Dave debba prima amare sè stesso e solo allora potrà finalmente innamorarsi davvero .
Per questo ho scelto di farlo innamorari di James al College, perchè vorrei che incontrasse qualcuno che conosce da subito il vero Dave Karofsky e che, pur conoscendone il passato, lo ama per ciò che è nel presente.

Ecco quale dovrebbe essere, secondo me, il lieto fine per Dave Karofsky.

 

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Capitolo 26
*** Cold Shower ***


Era una tranquilla giornata di primavera alla Julliard e Kurt e Blaine, dal momento che non c'erano lezioni, avevano deciso di dedicare un po' di tempo a loro due.

Se ne stavano accoccolati sul letto di Blaine, Kurt completamente avvolto dalle braccia del suo ragazzo, che lo baciava dolcemente sulle tempie e sulle labbra.

<< Potrei stare così per ore. >> commentò Kurt, stringendosi ancora di più in quell'abbraccio << Adoro quando non abbiamo niente da fare. >>

Blaine sorrise, continuando a baciarlo sulle labbra.

<< Beh.. >> disse dolcemente << Se ci pensi di cose da fare ce ne sarebbero parecchie... >>

Lo baciò sul collo, facendogli leggermente il solletico.

Kurt rise.

<< Anderson, sei davvero uno spudorato! >> disse, fingendosi indignato << Hai intenzione di approfittarti di me?! >>

Blaine fece segno di no con la testa, continuando a baciarlo dolcemente.

<< Non farò niente che anche tu non voglia. >>

Si mise a baciare le sue labbra con maggiore ardore, lasciando scorrere le sue mani lungo il suo corpo e afferrandolo per i fianchi.

Kurt si lasciò andare e ricambiò quel bacio con lo stesso ardore del compagno; decisamente era quello che voleva anche lui.

Blaine mise una mano sotto la maglietta di Kurt e accarezzò delicatamente la sua pelle morbida e vellutata.

Aveva sempre paura di esagerare con lui, cercava sempre di non sembrare troppo insistente o invasivo.

Con Kurt era stato un lungo cammino prima di riuscire ad amarsi fino in fondo, lui aveva una tale paura di lasciarsi andare! Blaine aveva aspettato pazientemente, senza mettergli alcuna fretta, voleva essere sicuro che Kurt si sentisse veramente a suo agio.

Era difficile per uno come Kurt, così pudico e innocente..ma Blaine aveva saputo aspettare.

Aveva voluto aspettare, perchè sapeva quanto sarebbe stato bello fare l'amore con lui, quando finalmente sarebbe stato pronto e non avrebbe avuto più alcun timore.

Sarebbe stato completamente suo e si sarebbero finalmente amati fino in fondo.

Entrambi ricordavano benissimo la prima volta che avevano fatto l'amore; erano tutti e due così spaventati, non sapevano cosa fare, nè come comportarsi.

Blaine fingeva di sentirsi sicuro, per tranquillare Kurt, che era letteralmente in preda al panico, ma in realtà anche lui era preoccupato e temeva di sbagliare qualcosa o di fargli del male.

Voleva che quel momento fosse perfetto, ma non aveva idea di come dovesse fare!

Alla fine però, tutto andò per il meglio; nessuno dei due sapeva bene quale fosse la cosa giusta da fare, ma riuscirono comunque a farla e a rendere quel momento così magico e speciale.

Era stato l'amore a guidarli, indubbiamente! con un maestro del genere, Kurt e Blaine non potevano avere paura, averebbero potuto amarsi completamente, ogni giorno sempre con maggiore sicurezza.

Da quel giorno avevano fatto l'amore almeno un milione di volte ma, sebbene ormai Kurt non avesse più alcun problema a concedersi a Blaine, era sempre molto timido ed era difficile che provasse ad essere un po' più intraprendente del solito.

Ma a Blaine non importava, a lui bastava poter stringere fra le braccia il suo esile corpo e assaporare fino in fondo la sua candida pelle. E Kurt non se ne dispiaceva affatto.

<< Kurt Hummel... >> mormorò << Te l'ho mai detto che hai un sapore buonissimo? >>

Kurt rise.

<< Forse si, qualche centinaio di volte. >> disse, socchiudendo gli occhi << Ma se vuoi puoi ripetermelo. >>

Blaine afferrò la maglietta di Kurt, ben deciso a sfilargliela per concentrarsi sul suo collo e sul suo petto; era quasi riuscito a toglierla del tutto, quando...

<< Ehi, ragazzi! posso entrare?! >>

La voce fin troppo familiare di Rachel echeggiò rumurosamente da corridoio.

Blaine si staccò velocemente da Kurt.

<< Ti prego.. >> mormorò << Dimmi che questo è solo un incubo e che tra poco lei sparirà! >>

<< Kurt, Blaine! >> Rachel si fece ancora più insistente << Mi fate entrare?! >>

Kurt sbuffò, rimettendosi apposto la maglietta.

<< Temo di no.. >>

Si alzò e andò ad aprire la porta, ritrovandosi di fronte Rachel, con un sorriso smagliante e che stringeva fra le braccia un asciugamano, dei vestiti puliti e quella che sembrava essere una trousse per il bagno.

<< Rachel, che diavolo ci fai qui?! >> domandò Kurt, in tono per niente cortese.

Rachel fece una smorfia.

<< Avrei bisogno di usare il vostro bagno. >> rispose lei, entrando nella stanza dei due ragazzi << In camera mia si è rotta la doccia e l'acqua esce solamente gelida! non è che potrei farmi la doccia qui da voi?! >>

<< Cosa, scusa?! >>

Kurt e Blaine si guardarono, per niente convinti; non potevano certo permettere a Rachel di rovinare i loro programmi!

<< Vedi, Rachel... >> Blaine cercò di usare un tono gentile, per spiegarle che non era proprio il caso di restare << Ci farbbe piacere darti una mano... >>

<< Oh, grazie ragazzi! >> esclamò Rachel, senza neanche lasciare a Blaine il tempo di finire la frase << Siete davvero gentili! >>

Senza aggiungere altro si fiondò in bagno, lasciando i due piuttosto perplessi.

<< Non ci credo.. >> mormorò Blaine << Non sta succedendo! >>

Kurt scrollò le spalle.

<< Immagino che dovremo rimandare i nostri programmi, Blaine! >>

<< Cosa?! > fece Blaine, sbigottito << Kurt...non puoi dirmi una cosa del genere! >>

Arrossì; non poteva certo ammettere chiaramente di essersi già eccitato a tal punto da non poter più nascondere la sua più che evidente erezione.

<< Beh, non vorrai mica farlo mente Rachel sta sotto la doccia! >> replicò Kurt irritato << Non ci pensare neanche, Blaine Anderson! >>

Blaine lo guardò con occhi da cucciolo.

<< Neanche un paio di coccole?! >> chiese, con una vocina fin troppo acuta per lui.

<< Blaine, se cominciamo con le coccole poi vorremo sicuramente andare avanti con tutto il resto..e non possiamo proprio adesso! >>

Blaine si imbronciò; dannata Rachel! adesso si era pure messa a cantare, riusciva a sentirla anche se la porta del bagno era chiusa.

<< Allora dovrò aspettare fino a che Rachel non se ne sarà andata?! >> sbuffò il moro.

<< Stai scherzando?! >> ribattè Kurt << Non sono proprio dell'umore di continuare, Blaine! Rachel ha completamente guastato tutta l'atmosfera...mi ha fatto passare la voglia. >>

Blaine rimase pietrificato da quelle parole.

<< D..dici sul serio?! >>

<< Scusami, Blaine! >> rispose Kurt, sinceramente dispiaciuto << Temo che dovrai aspettare fino a stasera. >>

Blaine si lasciò cadere sul materasso, abbattuto.

*

Poco più tardi, Rachel uscì fischiettando dalla doccia, perfettamente in ordine e profumata.

<< Siete stati davvero adorabili, ragazzi! >> disse gentilmente << Non mi sono lavata i capelli, ho cercato di fare presto così non vi avrei dato troppo fastidio! >>

Kurt e Blaine fecero una smorfia.

<< Beh, vi saluto ragazzi! >> esclamò Rachel, recuperando tutte le sue cose << Grazie ancora per non avermi costretta a fare una doccia fredda! >>

<< Grazie a te, Rachel! >> ribattè Blaine con sarcasmo << Per aver costretto noi due a farne una! >>



N.D,A: Non odiatemi..ho interrotto i Finchel, dovevo interrompere anche loro! xD
Ma come per Rachel e Finn, prometto che arriveranno anche le scene hot per i Klaine... x3
N.D 

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Capitolo 27
*** Family ***


<< Oddio, sono così nervoso! non posso crederci che ci saranno anche papà e Carole a vederci...e se per caso facessimo una pessima figura?! oddio, non ci voglio pensare! >>

Blaine rise; era arrivata la sera dello spettacolo di fine anno e Kurt era davvero nervosissimo.

Era ancora nei camerini e lui si stava già lasciando prendere dal panico!

<< Ehi, tesoro...calmati! >> disse Blaine ridacchiando << Andrà tutto bene! è del tutto impossibile che tu faccia una brutta figura! >>

Kurt non sembrava ancora convinto, continuava a guardare Blaine con sguardo preoccupato.

Blaine gli si avvicinò e incominciò a massaggiargli le spalle.

<< Dai, rilassati! >> disse con voce bassa e rassicurante << Sarai perfetto, Carole e Burt non potranno che essere fieri di te! >>

Kurt fece un sospirone.

<< E' che ci tengo un sacco a cantare bene stasera. >> disse, cercando di rilassarsi un po' << Sai quanto sia importante per me il personaggio di Angel. >>

<< Quanto lo è per me quello di Collins! >>

Kurt si voltò verso Blaine e sorrise; il moro lo prese per mano.

<< Ce la faremo, Kurt. >> disse, guardandolo intensamente negli occhi << Insieme, come abbiamo sempre fatto tutto! >>

Kurt fece segno di si con la testa e strinse forte la mano di Blaine.

<< Hai ragione. >> disse << Insieme possiamo fare tutto! >>

<< Ragazzi, ragazzi! >>

Rachel entrò di corsa nel camerino, anche lei estremamente ansiosa.

Kurt sbuffò.

<< Mi dici come diavolo fai a spuntare sempre nei momenti meno opportuni?! >> sbraitò << Per caso è un dono, il tuo?! >>

Rachel lo ignorò e continuò a saltellare ansiosamente per la stanza.

<< Manca poco, manca davvero pochissimo! >> strillò << Sono così agitata! >>

Blaine rise sotto i baffi; non voleva essere scortese, ma trovava Rachel estremamente buffa ed era davvero dura restare serio.

<< Di che ti lamenti? >> chiese Kurt << Tu non entri in scena prima della metà del primo atto! hai un sacco di tempo per prepararti psicologicamente! >>

<< Beh, ma è normale l'ansia pre esibizione! >> replicò Rachel, con una smorfia << Tutti i grandi artisti ce l'hanno...prendete Barbra, ad esempio! >>

Kurt alzò gli occhi al cielo.

<< Modesta come sempre, Rachel! >> commentò << Ancora non si è diplomata e già crede di essere come Barbra Straisand! >>

<< Io SONO la degna erede di Barbra! >>

<< Ok, ok..adesso basta! >>

Blaine intervenne a placare i due, prima che quella discussione si trasformasse in un vero e proprio litigio.

<< Ragazzi, cerchiamo di stare tutti calmi! >> disse in tono autoritario << Stiamo per esibirci in uno dei più belli e famosi musical del mondo, là fuori ci sono centinaia di persone che si aspettano di vedere uno spettacolo mozzafiato...e noi siamo dei professionisti e dobbiamo dare il meglio! come vedete, non c'è tempo per mettersi a bisticciare. >>

Rachel e Kurt si guardarono, poi guardarono anche Blaine e sorrisero.

<< Sei meraviglioso quando fai il sergente maggiore! >> commentò Rachel << Sei davvero tosto! >>

<< E sexy! >> aggiunse Kurt, con un sorrisetto malizioso.

Blaine sorrise e prese per mano i due ragazzi.

<< Stiamo per esibirci per la prima volta davanti a un vero e proprio pubblico. >> disse << Non si tratta più di una gara di canto corale, adesso iniziamo a fare le cose sul serio. >>

Rachel e Kurt continuarono a sorridere.

<< Andremo alla grande. >> disse Kurt.

<< Si, decisamente! >> fece eco Rachel << Noi tre insieme siamo imbattibili! >>


*


<< Ommioddio, siamo stati grandi! >>

Lo spettacolo era ormai finito e non appena il sipario si chiuse definitivamente, Kurt saltò fra le braccia di Blaine strillando di gioia.

Blaine si mise a ridere e strinse forte il ragazzo.

<< Si, siamo stati perfetti! >> esclamò gioiosamente << E' stata un'esibizione meravigliosa! >>

<< Ragazzi, quanto vi adoro! >>

Rachel si intromise in quell'abbraccio e per una volta i suoi amici non la cacciarono, ma si strinsero a lei ancora di più.

<< Sono così felice! >> gioì la ragazza << Avete sentito il pubblico come urlava?! oh, era in delirio...siamo stati davvero favolosi! >>

<< Puoi dirlo forte, Rachel! >> disse Blaine, anche lui al settimo cielo << E' stata una serata fantastica! >>

<< E non è ancora finita! >> osservò Kurt << Abbiamo la cena con i nostri genitori adesso, ricordate?! >>

Rachel annuì con entusiasmo.

Erano settimane che aspettava quella serata e non solamente per il musical; i suoi due padri, come anche i genitori di Finn e Kurt, si erano presi qualche giorno di ferie per raggiungerli a New York e per l'occasione avevano prenotato un tavolo in uno dei migliori ristoranti della città.

Sia Kurt che Rachel erano letteralmente in visibilio; non vedevano i loro genitori da qualche mese ed erano felici di poter passare del tempo con loro, soprattutto dopo uno spettacolo che aveva avuto così tanto successo.

Soltanto Blaine non lasciava trapelare così tanto entusiasmo e non certo perchè non fosse felice di vedere i genitori di Rachel e Kurt! anzi, adorava passare il tempo con loro, soprattutto con Carole e Burt, che lo consideravano uno di famiglia da sempre, praticamente da quando lui e Kurt si erano messi insieme.

Ma non poteva fare a meno di sentirsi estremamente triste per la mancanza dei suoi; spesso fingeva di aver superato la cosa, ma Kurt sapeva bene quanto ancora Blaine soffrisse a causa di questa storia.

Anche adesso, a Kurt bastava guardarlo negli occhi per capire che stava pensando a loro; in fin dei conti, lo conosceva fin troppo bene!

<< Beh, allora andiamo a struccarci e a toglierci questi vestiti di scena! >> disse allegramente il controtenore << Ci aspetta una splendida serata in famiglia! >>

L'ultima parola, famiglia, la disse guardando Blaine dritto negli occhi.

Il moro sorrise e prese la sua mano.

Sapeva che, in fin dei conti, la sua vera famiglia era lui e non avrebbe potuto esserne più felice.


*


La cena di famiglia durava da parecchio ormai e ancora i commensali stavano parlando del musical.

<< Credo che Charlotte sia stata un po' troppo fiacca come Mimì! >> commentò Rachel << Insomma, avrebbe dovuto essere molto più sensuale e invece era rigida come un palo della luce! credo che Shelby avrebbe dovuto pensarci un po' di più, prima di darle quella parte! >>

<< Rachel, quanto sei acida! >> commenò Kurt << Possibile che non ti vada mai bene niente?! >>

Rachel mise il muso e l'intero tavolo scoppiò a ridere.

Richard, uno dei padri di Rachel, guardò la sua "bambina" con sguardo intenerito.

<< La nostra Rachel non è cambiata poi così tanto! >> disse << Sempre estremamente critica su tutto! >>

<< Oh, ma che dici?! >> rispose Edward, l'altro suo padre << Trovo che sia davvero diventata grande..una donna davvero splendida! >>

Rachel arrossì e Finn, che era seduto al suo fianco, mise una mano sull sua.

<< Sono orgoglioso di te, Rachel. >> disse dolcemente << Stasera hai dimostrato di essere una vera stella! hai cantato meravigliosamente ed eri così bella...non posso credere che la mia ragazza sia una tale perla! >>

<< Oh, Finn! >>

Le guance di Rachel si fecero ancora più rosse e lei si nascose il viso fra le mani.

<< Adesso basta! >> farfugliò << Così mi fate diventare rossa! >>

<< Ehi, Rachel che arrossisce davanti a un complimento! >> esclamò Richard ridendo << E' davvero cambiata, allora! >>

Scoppiarono di nuovo tutti a ridere.

Kurt guardò Blaine; aveva un aspetto piuttosto rilassato, forse era riuscito a non pensare ai suoi genitori per tutta la durata della cena...o magari stava solo fingendo che fosse così.

Rivolse lui un dolcissimo sorriso, che il ragazzo ricambiò con la stessa tenerezza.

Non sapeva come fosse possibile, ma Kurt era in grado di farlo sorridere sempre, anche noi momenti più bui.

Anzi, no...il perchè lo sapeva benissimo; sapeva quanto amasse Kurt e quanto solamente vedere ogni giorno i suoi splendidi occhi azzurri e il suo sorriso fosse una valida ragione per vivere!

<< Comunque Kurt, trovo che la vostra esibizione sia stata assolutamente perfetta! >> intervenne Burt, in tono estremamente orgoglioso << Però mi chiedo se non potevi fare a meno di vestirti da donna! >>

Kurt sbuffò.

<< Papà, è il costume di scena! >> spiegò << Non sono io a scegliere come vestirmi...che colpa ne ho se Angel è un travestito?! >>

<< Beh, ma mi ha fatto davvero una strana impressione vederti conciato in quel modo e con quella parrucca! >>

<< Io trovo che sia lui che Blaine siano stati davvero toccanti nella loro interpretazione! >> intervenne Carole << Sul serio, mi avete emozionata, ragazzi! >>

<< Si, infatti sono stati fantastici! Mi chiedevo solo... >>

Blaine sorrise.

Era davvero stupendo stare a tavola tutti insieme, a ridere e parlare, come una vera, grande famiglia.

Si sentiva felice in mezzo a tutte quelle persone, era libero di essere sè stesso fino in fondo con loro e non se ne vergognava; non aveva paura di essere giudicato, non c'era nessuno che gli avrebbe mai rimproverato di essere diverso o sbagliato.

A quel tavolo tutti lo apprezzavano e lo adoravano per quello che era; soprattutto Kurt.

Rimase fermo immobile per qualche secondo a guardare il suo ragazzo: parlava allegramente con suo padre e Carole, aveva gli occhi che brillavano e un sorriso chilometrico stampato in faccia.

Era felice e a Blaine si riempiva il cuore di gioia del vederlo così; Kurt era tutta la sua vita, tutto il suo universo...non si sentiva mai in pericolo quando era con lui, Kurt sapeva sempre come farlo sentire protetto.

Lo amava da morire e sapeva che anche lui era innamorato allo stesso modo.

Si erano trovati e non si sarebbero mai lasciati; Kurt era quanto di più speciale e prezioso Blaine avesse al mondo.

Kurt era la sua famiglia.

<< Vorrei proporre un brindisi! >> disse Finn, alzandosi in piedi e sollevando un bicchiere << A Rachel, Kurt e Blaine...che stasera ci hanno fatto sognare e che speriamo di poter vedere molto presto su un palcoscenico di Broadway! >>

<< A Rachel, Kurt e Blaine! >> ripeterono tutti.

Subito dopo, si alzò anche Kurt.

<< Anche io vorrei fare un bel brindisi. >> disse, imitando alla perfezione i gesti di Finn << Alla famiglia! >>

Fece un momento di pausa e si guardò intorno.

<< Perchè non c'è niente di più bello al mondo, che essere amati da qualcuno.. >> proseguì << E io credo che la nostra famiglia sia costituita da chi ci ama davvero e farebbe di tutto per noi! spesso c'è un legame di sangue, a volte invece due persone possono essere anche dei perfetti sconosciuti! ma esiste un legame davvero profondo, di quelli che non possono mai essere spezzati, che unisce le persone che si vogliono davvero bene...ed è questo legame che crea la famiglia! >>

Guardò Blaine e sorrise amorevolmente.

<< Sono le persone che ci amano con tutto il loro cuore e che restano al nostro fianco, la nostra vera famiglia. >>

Tutti quanti applaudirono il toccante discorso di Kurt e a Blaine si riempirono gli occhi di lacrime.

Kurt se ne accorse e lo prese per mano.

<< Tu fai parte della mia famiglia. >> sussurrò dolcemene, accarezzandogli il viso << Ne hai sempre fatto parte e sarà così per sempre. >>

Blaine sorrise e intrecciò le sue dita con quelle di Kurt.

Era davvero impossibile non sentirsi al sicuro assieme a lui; soltanto il calore della sua mano era sufficiente per far si che si sentisse invincibile.

Kurt era la sua metà, la sua anima gemella...la sua famiglia! tutto ciò che più al mondo lo faceva stare bene e che mai e poi mai avrebbe potuto ferirlo.




N,D. A: Non ho idea di come si chiamino i genitori di Rachel, per cui ho dato sfogo alla mia fantasia! questo capitolo l'ho scritto molto allo scazzo..per cui non fatci caso se vi sembra senza senso...anzi, no..magari fatemelo anche notare! ;)
N,D 

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Capitolo 28
*** Future ***



<< Ehi Rachel...tu ci pensi mai al futuro?! >> Aveva chiesro Kurt, un pomeriggio che lui e Rachel erano da soli alla Julliard.

Finn e Blaine erano andati a vedere una partita di football e loro due avevano preferito rinunciarvi e passare un po' di tempo per conto loro; infondo Finn e Blaine andavano molto d'accordo, se la sarebbero spassata insieme!

<< Parli del mio futuro come artista?! >> rispose Rachel << Ovvio che ci penso! ormai siamo già al terzo anno qui alla Julliard, il diploma è sempre più vicino! diventerò una grande star di Broadway e avrò migliaia di ammiratori fedeli e affettuosi, che impazziranno per me! probabilmente tutti mi vorranno come protagonista nei loro musical, ma io spero di poter interpretare il ruolo principale soprattutto in "Evita" e "Funny Girl"! >>

Kurt fece una smorfia.

<< Non parlo del tuo futuro lavorativo, Rachel! >> disse << Io mi riferisco alla tua vita privata... insomma...non immagini mai il tuo futuro assieme a Finn?! >>

Rachel sorrise.

<< Oh, si! >> disse con voce sognante, sedendosi sul suo letto in una posa da Biancaneve << Molto spesso, in effetti! sai, quando decisi di venite qui a New York non sapevo se anche Finn mi avrebbe seguito, ma dal preciso momento in cui mi disse " Rachel, vengo con te!", ho incominciato a fantasticare sulla nostra futura vita insieme, come marito e moglie. L'idea di diventare la signora Hudson mi piace un sacco! >>

Kurt fece un sospirone; guardava Rachel con la sua tipica espressione romantica, gli occhi socchiusi e un chilometrico sorriso sulle labbra.

<< Eddai, smettila di guardarmi così! >> esclamò la ragazza, imbarazzatissima << Vorresti farmi credere che tu non hai mai immaginato il tuo futuro con Blaine?! >>

<< Scherzi?! >> rispose Kurt sarcastico << Non una sola volta! >>

Rachel lo guardò basita.

<< Sul serio?! >>

Kurt le sorrise dolcemente.

<< In effetti, non una sola volta. >> ripetè, in tono mellifluo << Ma più o meno un milione! >>

<< Oh! >>

Rachel abbracciò un cuscino e lo strinse forte a sè; quando voleva, anche lei sapeva essere incredibilmente romantica come il suo amico.

<< Rachel, tu credi nell'anima gemella?! >> domandò Kurt, mettendosi a sedere accanto a lei << Pensi che esista davvero quell'unica persona che ti completa..l'altra metà della mela?! >>

Rachel sorrise.

<< Si, ci credo! >> rispose con convinzione << Ti suona tanto strano?! >>

<< Affatto! io ho avuto questa sensazione con Blaine, forse non da subito..ma quasi! credo davvero che sia lui la mia anima gemella, anche se mi rendo conto che può sembrare assurdo, visto che è il mio ragazzo del liceo! >>

<< Perchè mai dovrebbe esserlo?! >> domandò Rachel perplessa << Anche io credo che Finn sia la mia anima gemella e ci siamo messi insieme al liceo! >>

<< Beh, ma è diverso! >> rispose Kurt << Tu non hai avuto solo Finn, sei stata anche con Jessie St. James e con Puckerman, anche se per un breve periodo! io sono stato sempre e solo con Blaine...e alcune persone credono che sia impossibile stare assieme ad una sola persona per tutta la vita! >>

<< Oh, e tu pensi che sia così?! >>

Kurt non rispose; ovviamente non metteva in dubbio il suo amore per Blaine, era più che certo che lo avrebbe amato per tutta la vita! ma se un giorno fosse stato Blaine a rendersi conto che non voleva più stare assieme a lui?! magari prima o poi si sarebbe stancato di avere sempre la stessa persona al suo fianco.

Rachel si accorse che c'era qualcosa che non andava e così prese Kurt per mano, cercando di confortarlo.

<< Vuoi sapere che cosa penso, Kurt? >> disse, accarezzandogli la mano.

Il controtenore annuì silenziosamente.

<< Penso che l'anima gemella arriva quando meno te lo aspetti; la si incontra per puro caso e può capitare in un qualsiasi momento della vita...tu hai semplicemente avuto la fortuna di incontrarla presto! infondo non ti è andata sempre bene in amore; ricordi quando avevi una cotta per Finn? o anche quella volta che volevi cantare a tutti i costi con Sam, perchè credevi che fosse gay?! poi hai incontrato Blaine e hai trovato la tua metà! ne avete passate tante insieme, ma avete sempre superato ogni ostacolo, soltanto grazie alla forza del vostro amore...che cosa credi che voglia dire questo, se non che siete destinati a stare insieme per tutta la vita?! >>

Kurt sorrise e abbracciò forte la sua amica.

<< Grazie, Rachel! >>

<< Oh, e di che?! >> disse Rachel, stringendo Kurt a sè << Vedrai, non ci separeremo mai... staremo insieme per sempre: tu, io, Blaine e Finn! ci sposeremo e andremo a vivere nello stesso quartiere, magari anche nello stesso palazzo! infondo adesso anche qui i matrimoni fra gay sono stati legalizzati, no?! diventerai il signor Anderson...o il signor Hummel- Anderson, come preferisci! e i nostri bambini giocheranno tutti i giorni insieme! >>

Kurt scoppiò a ridere.

<< Scommetto che hai già deciso come chiamerete vostro figlio! >> disse.

<< Ovviamente! >> esclamò Rachel << Io confido nel fatto che sarà una femminuccia e indubbiamente il suo nome sarà Barbra...non credo che Finn porrà alcuna obiezione, non gliene lascerò il modo! e se fosse un maschio...beh, credo che lascerei scegliere a Finn..infondo l'esclusiva sulla femmina ce l'ho io! >>

Kurt rise.

<< Beh, anche a me piacerebbe tanto una femmina! >> disse << E mi piacerebbe chiamarla Rose; suonerebbe bene, non trovi?! Rose Hummel Anderson..è grazioso! e se fosse maschio...ti piace Toronto?! >>

<< Toronto?! >> rispose Rachel ridendo << Ma è il nome di una città! >>

<< Beh, va tanto di moda dare nomi di città ai propri figli! >>

<< Si, ma credo che con un nome del genere rimarrebbe traumatizzato, povero piccolo! >>

<< Molto più di quanto lo sarebbe ad avere un padre come Blaine?! certo, bisogna dire che fra lui e Finn è una bella lotta... si spera che almeno in qualche annetto i due riescano a diventare un po' più svegli! >>

I due amici esplosero in una fragorosa risata.

Poi Rachel, dopo essersi ricomposta, rivolse a Kurt uno sguardo colmo di adorazione.

<< Comunque vadano le cose, Kurt >> disse << Non ci separeremo mai! abbiamo trovato l'amore della nostra vita e resteremo assieme a lui per sempre; tu e Blaine siete fatti l'uno per l'altro e così io e Finn! non c'è niente al mondo che potrà mai fermarci...abbiamo il nostro amore! e abbiamo la nostra amicizia, anche quella non ci abbandonerà mai! >>

Kurt sorrise, con gli occhi che piano piano si riempivano di lacrime.

Ne avevano passate tante lui e Rachel, i primi anni di liceo addirittura non riuscivano a sopportarsi; lui la trovava estremamente irritante e lei lo detestava perchè era il solo veramente capace a metterle i piedi in testa.

Ma poi, col passare del tempo, avevano capito quanto fossero importanti l'uno per l'altra e avevano imparato a farsi forza a vicenda e a crescere insieme, spronandosi sempre a migliorare.

Kurt abbracciò di nuovo Rachel, con maggiore affetto.

<< Ti voglio bene, Rachel! >> disse il controtenore, con le lacrime agli occhi.

Rachel tirò su col naso e sospirò.

<< Anche io Kurt...molto più di quanto immagini! >>




N.D.A:  Avrei voluto scrivere molto di più oggi, ma purtroppo i miei hanno avuto la brillante idea di portarmi con loro a fare una bella gita fuori porto! spero domani di poter recuperare un po', intanto vi lascio con questo piccolo capitolo Hummel Berry! :)


Ebbene si, Toronto...so che è stata una folle/geniale idea di Chris...ma in fondo credo che Kurt sia abbastanza eccentrico da prenderlo in considerazione come potenziale nome per suo figlio! xD

N.DA 

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Capitolo 29
*** Post it ***


Buongiorno amore mio

Sono andato a prendere la colazione da Starbucks (quei muffin ai mirtilli che ti piacciono tanto) e tornerò al massimo fra un'ora e mezza.

Quando me ne sono andato dormivi così bene, che non ho avuto il coraggio di svegliarti!

Non sai quanto sia stato difficile abbandonare il letto questa mattina; quando dormi sei ancora più bello del solito e tenerti stretto a me è talmente meraviglioso, che vorrei non doverti mai lasciare andar via.

Ogni mattina, quando mi sveglio e ti trovo ancora addormentato fra le mie braccia, non posso fare a meno di sentirmi così incredibilmente felice e mi chiedo che cosa ho mai fatto nella mia vita, per meritarmi di avere al mio fianco una persona stupenda come te!

Stiamo insieme da più di tre anni, ma ti amo ancora come se fosse il primo giorno; non credo che potrò mai smettere di amarti così tanto, sarebbe come smettere di respirare.

Sei entrato nella mia vita così, per puro caso...e all'epoca non sapevo, nè avrei mai potuto immaginare quello che avremmo passato insieme; quel giorno alla Dalton, non me lo dimenticherò mai.

Sai, ripensandoci adesso, mi rendo conto che è stato il destino a farci incontrare; sarebbero bastati pochi secondi di ritardo o di anticipo e io e te non ci saremmo mai trovati su quelle scale.

Tu avresti chiesto informazioni a qualcun altro, forse a Wes e  David e ti avrebbero accompagnato loro in aula magna a vedere l'esibizione dei Warblers.

Magari mi avresti visto cantare, mi avresti applaudito e poi te ne saresti andato senza neanche rivolgermi la parola; non ci saremmo mai più rivisti e tu non saresti stato altro che una meteora nella mia vita, di quelle che passano alla velocità della luce e che spesso non si fa neanche in tempo a vedere.

Ma non è successo, quel giorno tu hai fermato me su quelle scale....e da lì è incominciata tutta la nostra vita insieme.

Col senno di poi, mi rendo conto che si era creata da subito una speciale connessione tra di noi! ci ho messo un secolo per capirlo, ma se ci ripenso ora, mi accorgo che mi sono innamorato di te praticamente da subito! solo che non lo sapevo e ho avuto bisogno di un sacco di tempo per realizzare come stessero davvero le cose.

Chissà, forse ero troppo preso da me stesso, dal mio ruolo di angelo custode che mi ero inevitalmente trovato a ricoprire nei tuoi confronti e dalla mia stupida e infantile cotta per Jeremiah! cercavo in tutti i modi di essere perfetto, non accorgendomi che in realtà ai tuoi occhi già lo ero...e che tu eri perfetto per me.

Tu SEI perfetto per me, Kurt.

Sei la mia anima gemella, sei la sola persona con cui voglio condividere tutta la mia vita, nei momenti di gioia e di dolore! sei il mio confidente, il mio migliore amico...sei l'amore della mia vita.

Non c'è niente al mondo che potrebbe mai rendermi felice quanto la meravigliosa sensazione di essere amato da te; sei il mio passato, il mio presente e il mio futuro.

Buon compleanno, amore mio.

Ti amo.

Blaine




 

 

N.D.A:  Mi rendo conto che questo capitolo è decisamente troppo breve e forse anche strapieno di retorica...ma perdonatemi se ho voluto rendere in questo modo il capitolo dedicato al compleanno di Kurt!! avevo pensato che sarebbe stato bello descrivere anche per lui la festa assieme ai suoi amici, ma poi avuto quest' idea e ho preferito metterla in atto e sacrificare la mia prima scelta.

Infondo, l'idea di Blaine che scrive un bigliettino del genere a Kurt mi solleticava già da diverso tempo...e ho voluto scriverla così! :)

 

N

NN 

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Capitolo 30
*** My special song ***


Sabato pomeriggio, da Starbucks; Kurt, Blaine, Finn e Rachel erano intenti a bere il loro solito caffè.

<< Questa storia della canzone speciale è davvero un casino! >> bofonchiò Rachel, mentre sfogliava il menù delle cioccolate calde.

<< Che canzone speciale? >> domandò Finn incuriosito.

<< Alla Julliard stiamo frequentando un laboratorio collettivo. >> spiegò Blaine << E' una via di mezzo tra una lezione di canto e un incontro di psicologia di gruppo; in pratica ci serve ad acquisire maggiore fiducia in noi stessi e ad affrontare ogni esibizione con più sicurezza. >>

<< Ehi, sembra interessante! >> commentò Finn allegramente.

<< Oh, lo è! >> esclamò Kurt << E' davvero una bellissima esperienza, molto utile! solo che questa settimana ci hanno assegnato un compito e credo che Rachel abbia qualche difficoltà ad
eseguirlo. >>


<< Dobbiamo trovare una canzone speciale! >> rispose Rachel, piuttosto seccata << Una che che rispecchi il nostro modo di essere o che sia legata ad un momento molto importante della nostra vita. >>

<< Un po' come quel compito che ci diede il professor Shuester durante il nostro primo anno al Glee Club! >> osservò Finn << Non mi sembra così difficile. >>

<< Lo è, invece! >> rispose Rachel in tono lamentoso << Non ho la più pallida idea di che canzone scegliere! all'epoca optai per " The Climb" di Miley Cirus, ma non credo proprio che adesso sia una scelta appropriata....sono cambiata molto da allora! >>

Finn la guardò pensieroso.

<< Beh, non preoccuparti! >> disse poi, metttendo da parte il menu delle cioccolate e prendendo quello dei cappuccini << Ti verrà in mente qualcosa! >>

<< Si, infatti! >> fece eco Blaine, puntanto un enorme biscotto con le gocce di cioccolato, che si trovava in bella mostra al bancone << Infondo neanche io e Kurt abbiamo ancora deciso che canzoni portare. >>

Kurt fece un cenno di conferma con la testa e Rachel sbuffò.

<< Sai, potresti scegliere uno dei pezzi che hai cantato per il Glee Club! >> suggerì Blaine << Sono passati un po' di anni, ma di certo te li ricordi ancora...ne troverai senz' altro uno perfetto per l'occasione!  >>

<< Non è una cattiva idea. >> rispose Rachel << Ma ho avuto talmente tanti assoli...come faccio a scegliere una sola canzone?! >>

<< Potremmo darti una mano noi! >> intervebbe Finn << Domani pomeriggio possiamo fare una riunione di emergenza in camera dei ragazzi e lavorare tutti insieme su questo progetto! >>

Il volto di Rachel si illuminò.

<< Lo fareste?! >> chiese con entusiasmo << Mi dareste davvero una mano?! >>

Finn la guardò con un espressione che stava chiaramente a significare "Ma certo!"

Rachel fece un sorrisone.

<< Grazie mille, ragazzi...vi devo un favore! >> disse allegramente, per poi concentrarsi finalmente sulla sua ordinazione.


*


Il giorno dopo, i ragazzi erano riuniti in camera di Kurt e Blaine per aiutare Rachel con la ricerca della sua canzone.

<< Che ne pensi di " Taking chances", Rachel?!  >> aveva proposto Kurt, dopo che avevano già scartato più di una decida di canzoni << E' davvero un bel pezzo e ricordo che lo cantasti anche molto bene! >>  

<< E' una bella canzone, ma non è adatta. >> rispose Rachel sbuffando.

<< Ehi, che ne dici di "Fireworks"?! >> intervenne Blaine << E' un po' fuori moda, ma Katy Perry è sempre fantastica! >>

Rachel lo fulminò con lo sguardo.

<< Non ci penso neanche! >> sbraitò << Preferisco dimenticare le circostanze che mi hanno spinto a scegliere quella canzone! credevo che mi avresti dimostrato un po' di solidarietà, visto che anche per te quello fu un S. Valentino da schifo! >>

Blaine arrossì e Kurt fece una smorfia; detestava sentir parlare di Jeremiah, anche se non veniva citato direttamente.

<< Oh, non troverò mai la canzone adatta! >> mugolò Rachel, gettandosi sul letto di Blaine << Mi ritirerò dal corso! >>

<< Oh, non dire sciocchezze! >> disse Finn, andandosi a sedere accanto a lei << Rachel, ma da quando in qua ti arrendi così?! hai sempre affrontato a denti stretti qualunque ostacolo e adesso vai in crisi solamente per una canzone?! >>

<< Finn ha ragione! >> intevenne Blaine << Prova a scavare a fondo nei tuoi ricordi! pensa a tutto ciò che hai passato nella tua vita e a tutte le canzoni che ti hanno accompagnato nei momenti più importanti! io ho fatto così per trovare la mia canzone! >>

<< Ah si?! >> lo interruppe Kurt << E che canzone è?! >>

Blaine sorrise.

<< "I don' wanna miss a thing" degli Aerosmith >> rispose << La ascoltai per la prima volta quando avevo cinque anni e me ne innamorai! fu allora che decisi che da grande avrei campato con la musica! >>

Kurt sorrise e lo guardò con la sua tipica espressione da " Oddio - Blaine - quanto - sei - adorabile - quando - fai- così!"

<< Chiedo scusa se interrompo il vostro idillio! >> sbraitò Rachel << Ma potremmo per un attimo riportare la concetrazione su di me?! >>

Finn sorrise e incominciò a massaggiarle le spalle.

<< Rachel, prova a pensare a te stessa a quindici anni. >> disse dolcemente << E poi ripercorri il tuo cammino fino ad oggi; sei cresciuta, indubbiamente...sei davvero diventata una donna, molto più matura e assennata della ragazzina egocentrica di un tempo. >>

Rachel alzò la testa e guardò Finn; c'era una strana luce nei suoi occhi, sembrava quasi commuoversi nel dire quelle parole.

<< Ti ho vista crescere, Rachel. >> proseguì Finn, con la voce che tremava per via dell'emozione << Diventare la persona stupenda che sei adesso; hai affrontato mille ostacoli, imparando a non dar peso alle cattiverie di chi ti voleva male e cercava sempre di buttarti giù...hai dimostrato al mondo quanto vali! e quando penso a tutto quello che hai fatto per diventare ciò che sei ora, c'è solo una canzone che mi viene in mente. >>

Rachel sorrise e si asciugò le lacrime che, nel frattempo, avevano incominciato a cadere dai suoi occhi.

<< " Get it right". >> mormorò con un sorriso << La mia canzone. >>

Kurt la guardò un po' perplesso.

<< "Get it right?!" >> ripetè << Non è una cattiva idea..ma non hai nessuna registrazione! >>

<< Si, invece! >> lo contraddisse Rachel << Credi che io sia così stupida da scrivere una canzone senza neanche registrarmi?! ne ho circa cinque diverse versioni nel mio computer, basterà farne un cd! >>

Si alzò di scatto dal letto e strattonò Finn per un braccio.

<< Su, vieni con me! >> ordinò << Andiamo a preparare quel cd! >>

Finn non osò opporsi al volere della ragazza e la seguì in camera sua senza proferire parola, salutano Kurt e Blaine con un cenno della mano.

I due ragazzi, non appena rimasero soli nella stanza, scoppiarono a ridere.

<< Accidenti, ci ha messo veramente poco a ritrovare tutta la sua energia! >> commentò Blaine.

Kurt annuì.

<< Che vuoi farci, è Rachel Berry! >> disse sorridendo << Non cambierà mai! >>

<< Già! >>

I due innamorati si guardarono per qualche secondo e sorrisero.

<< Beh, sono un po' stanco! >> disse Kurt, stiracchiandosi << Vado a farmi una bella doccia, così mi rilasso un po'! >>

Andò a prendere dei vestiti puliti nel suo armadio e poi si diresse verso il bagno.

<< A proposito, Kurt! >> disse Blaine, prima che  chiudesse la porta << Non mi hai ancora detto che canzone hai scelto tu per il laboratorio! >>

Kurt si voltò verso di lui e sorrise dolcemente.

<< "Candles". >> rispose << Degli Hey Monday! >> 

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Capitolo 31
*** Baby Sitting ***


Erano appena finire le lezioni del venerdì e Rachel stava per tornare nella sua stanza, quando venne fermata da Shelby.

<< Ehi, Rachel! >> disse allegramente la donna << Volevo farti i complimenti...tu e i ragazzi avete fatto proprio un ottimo lavoro oggi! >>

Rachel sorrise con soddisfazione.

<< Ti ringrazio Shelby! >> rispose << Sono davvero molto eccitata per lo spettacolo che faremo per l'ultimo dell'anno! >>

<< Mi fa davvero piacere! sai, temevo che ci saresti rimasta male perchè non potrai tornare a casa per le vacanze! >>

Rachel scrollò le spalle.

<< Non troppo, insomma...noi Ebrei neanche lo festeggiamo il Natale! mi dispiace un po' per i ragazzi...ma credo che neanche per loro sarà un dramma! in fondo, se ci pensi bene, questo periodo dell'anno è bello quando lo si passa con la persona amata...e finchè noi quattro resteremo insieme, tutto sarà sempre meraviglioso! >>

Shelby guardò la ragazza e le sorrise dolcemente.

<< E' bello vedervi così affiatati! >> commentò << Voi quattro siete davvero fantastici, sapeste quanta carica mi date! >>

Rachel rise e la guardò teneramente; era davvero bello aver ritrovato la sua mamma e avere con lei questo splendido rapporto.

<< Beh, adesso devo andare. >> disse Shelby frettolosamente << Devo assolutamente trovare una baby sitter per Beth; domani dovrò lavorare tutto il giorno e la ragazza che solitamente me la tiene d'occhio è ammalata...non so proprio come fare! >>

Rachel ci penso su per qualche istante e poi disse<< Non vedo dove sia il problema! lasciala a me e ai ragazzi, ce ne occuperemo noi! >>

Shelby guardò Rachel basita.

<< Stai scherzando?! >> disse piuttosto sorpresa << Voi quattro?! >>

<< Non ti fidi di noi?! >> domandò Rachel mestamente.

<< Cosa..no, no! non è questo il punto! >> si affrettò a rispondere Shelby, rassicurandola << Solo che... beh, è sabato! immagino che voi abbiate di meglio da fare che occuparvi di una bambina di quattro anni, per altro particolarmente vivace e chiacchierona. >>

Rachel rise.

<< Figurati, ci divertiremo! >> disse << Kurt e Blaine sono pazzi di Beth e a Finn farà bene quest'esperienza... servirà a responsabilizzarlo un po' e a prepararlo per quando...beh, si...per quando anche noi avremo dei figli! >>

Shelby ridacchiò e le lanciò uno sguardo colmo di gratitudine.

<< Mi salvereste la vita! >>

<< Perfetto allora! >> esclamò allegramente Rachel << Passiamo a prenderla domani mattina! le previsioni dicono che farà bel tempo...potremmo portarla a Central Park! >>

<< Le piacerebbe moltissimo! >> rispose Shelby << Adora quel posto! >>

<< Allora aggiudicato! >>

Rachel e Shelby si scambiarono uno sguardo affettuoso; si sarebbero volentieri abbracciate, ma c'era troppa gente nei dintorni e nessuno avrebbe visto di buon occhio una professoressa e un'allieva che si scambiano gesti d'affetto.

<< Ci vediamo domani, Shelby! >> salutò Rachel, con un po' di imbarazzo.

Shelby le rispose con un sorriso e un gesto della mano e poi Rachel si allontanò e si diresse verso la sua stanza.


*


<< B..baby sitter?! Rachel...sei certa che sia una buona idea?! >>

Quella sera, dopo averne già parlato con Kurt e Blaine, Rachel telefonò immediatamente a Finn, per dirgli che il giorno dopo avrebbero fatto da baby sitter alla sua sorrellastra.

Al contrario dei due ragazzi, che furono entusiasti della notizia, Finn si mostrò decisamente preoccupato.

<< Rachel, io non ho la più pallida idea di come ci si debba comportare con una bambina di quattro anni! >> disse ansiosamente << Non sono ancora abbastanza maturo e responsabile da prendermene cura! >>

<< Finn, non ti sto chiedendo di adottarla! >> rispose Rachel ridendo << Devi soltanto aiutare me, Kurt e Blaine a farle da baby sitter! saremo in quattro contro una...non credo che avremo grossi problemi di sopravvivenza! >>

Finn sorrise dall'altra parte della cornetta.

<< Dai, Finn! >> disse Rachel con voce lieve << Sono sicura che andrà tutto benissimo! >>

Finn si lasciò convincere da quel tono di voce così tenero e dall'adorabile insistenza della ragazza e finalmente rispose << D'accordo Rachel, vada per il baby sitting! >>

Rachel emise una specie di gridolino acuto che per un pelo non stordì il povero Hudson.

<< Fantastico! >> esultò << Allora ci vediamo domani Finn, passiamo a prenderti alle dieci e poi andiamo da Beth! ciao tesoro! >>

Riattacco così velocemente che Finn non ebbe quasi il tempo di restituirle il saluto.

Il ragazzo rimase immobile per qualche secondo col il telefono in mano, poi si accasciò sul suo letto e sospirò rumorosamente.

Sebbene Rachel fosse riuscito a tranquillizzarlo un po', era ancora molto ansioso per ciò che sarebbe accaduto il giorno dopo e non solo perchè Beth era una bambina incredibilmente vivace e starle dietro era un'impresa a dir poco epica; Finn sapeva molto bene che per Rachel quella sarebbe stata molto più di una semplice seduta di baby sitting: per lei era un vero e proprio test per misurare il suo livello di istinto paterno!


*


<< Voglio andare sulle giostre! >>

<< Ok, Beth...ma non correre! potresti farti male... >>

Rachel spalancò le braccia e fece un enorme sospiro, sconsolata; era tutta la mattina che Beth correva di qua e di là e adesso che erano arrivati a Central Park, era certa che le cose sarebbero andate anche peggio.

Blaine rise.

<< Non preoccuparti, Rachel! >> la rassicurò << Le sto dietro io! >>

Rachel tirò un sospiro di sollievo e Blaine corse a prendere per mano la bambina, subito seguito da Finn, che non voleva certo sfigurare agli occhi di Rachel; fino ad ora era sempre stato Blaine a fare la parte del ragazzo responsabile, voleva dimostrare alla sua ragazza che anche lui non era da meno.

Rachel e Kurt osservarono la scena inteneriti; Kurt, in particolar modo, non riusciva a smetterla di sorridere come un ebete.

<< Non è bellissimo? >> chiese con voce melliflua << Blaine ci sa davvero fare con Beth. >>

Rachel ridacchiò nel vedere il suo amico con quella faccia da stoccafisso innamorato.

Kurt si accorse che Rachel lo stava fissando e diventò di colpo rosso.

<< Che...che c'è?! >> farfugliò << Non posso guardare il mio ragazzo?! >>

Rachel sorrise dolcemente.

<< Dimmi la verità >> disse << Ti stai immaginando Blaine con vostra figlia, vero?! >>

Le guance di Kurt si infiammarono ancora di più.

<< Beh...si, è vero. >> ammise, guardando in lontananza Blaine che prendeva in braccio Beth e strusciava affettuosamente il naso contro il suo << Non riesco a smetterla di pensare che un giorno potrebbe esserci la piccola Rose al posto di Beth.. e mi si riempie il cuore di gioia! >>

Rachel si mise una mano sul petto e lanciò a Kurt uno sguardo sinceramente commosso.

<< Siete davvero adorabili! >> commentò << Sono certa che sarete dei genitori fantastici! >>

Kurt sorrise, anche lui lievemente commosso.

<< Beh, ma anche tu e Finn! >> disse, asciugandosi gli occhi << Sarete ottimi genitori. >>

Rachel fece una specie di smorfia.

<< Non ne sono tanto sicura! >> disse in tono piuttosto sconsolato << Finn non è un tipo responsabile come Blaine; ha già 21 anni, ma a volte si comporta come un ragazzino! sul serio, non so se sarebbe in grado di crescere un figlio! >>

<< Ehi, non diventerete mica genitori domani! >> osservò Kurt ridendo << Finn ha ancora tanto tempo per maturare e dimostarti che può diventare un ottimo papà! >>

<< Lo spero proprio! >> disse sbuffando << Oggi voleva portare Beth a pranzo da Mc Donald's...hai idea delle schifezze che mettono in quella roba?! farle mangiare ad una bambina di quattro anni...rabbrividisco al solo pensiero! >>

Kurt ridacchiò.

<< Eddai, Rachel...non essere severa! >> disse, prendendo le difese del fratello << Migliorerà! ne sono sicuro. >>

Rachel sorrise, leggermente rincuorata dalle parole dell'amico.

In quel momento, Finn e Blaine tornarono da loro, quest'ultimo tenendo Beth sulle spalle.

<< Beth, ti dispiace se mi riposo un po'?! >> chiese il moro, rimettendo la bimba a terra.

<< Va bene, Frodo! >> rispose Beth, prendendo per mano Finn << Io vado a giocare con Finn! >>

I due si allontanarono nuovamente verso le giostre e Rachel guardò Blaine, cercando di contenere le risate.

<< Frodo?!?! >>

Blaine fece una smorfia e Rachel non riuscì più a trattenersi, scoppiando a ridere a crepapelle.

<< Sai, QUALUNO ha raccontato a Beth chi sono gli Hobbit! >> rispose Blaine, lanciando un'occhiataccia a Kurt << A quanto pare lei ha trovato la cosa molto divertente...adesso mi chiama solamente così! >>

Rachel aveva le lacrime a causa del troppo ridere e anche Kurt faceva fatica a restare serio.

<< Eddai, Blaine.. >> disse il controtenore ridacchiando << Infondo è un soprannome carino.. e comunque posso assicurarti che quando le ho detto che tu sei un Hobbit, lei ha dichiarato che li trova creature davvero simpatiche. >>

Rachel era piegata in due dalle risate

<< Ti odio! >> disse Blaine rivolto a Kurt, con un' espressione offesa, ma per niente convinta.

<< Non è vero! >> rispose Kurt scuotendo la testa << Tu mi ami alla follia! >>

Blaine mise il broncio, fingendosi ancora un po' offeso, ma non riuscì a resistere al visetto angelico di Kurt, che lo guardava con i suoi occhi azzurri spalancati.

Blaine sospirò.

<< E' ufficiale! >> esclamò, abbracciando il suo ragazzo << Adesso ti odio ancora di più! >>

Kurt rise e lo baciò dolcemente sulle labbra.

Rachel si allontanò di qualche passo, lasciandoli liberi di scambiarsi effusioni senza essere disturbati e raggiunse Finn e Beth, che stavano giocando sulle giostre.

<< Ehi, Rachel! >> strillò la bambina, non appena la vide << Guarda come sono brava! >>

<< Fai molta attenzione! >> si raccomandò Rachel, dal momento che la piccola si trovava su di un enorme scivolo.

<< Tranquilla, Rachel! >> rispose Finn in tono rassicurante << Ci sono io con lei! avanti piccola, adesso si scivola! >>

Rachel si tappò gli occhi per non guardare, temendo che avrebbe assistito a qualcosa di davvero terribile; magari Beth sarebbe caduta a terra, Finn non avrebbe fatto in tempo ad afferrarla...oddio, che cosa avrebbe raccontato a Shelby?!

Ma quando li riaprì, vide qualcosa di totalmente inaspettato: Beth era arrivata a terra sana e salva e adesso era fra le braccia di Finn, ridendo e dandogli dei bacetti sulla guancia.

In quell'istante, fu come se tutto intorno a lei si fermasse; quella scena era così dolce e toccante da toglierle quasi il respiro.

Proprio in quel momento capì che, anche se Finn era davvero un bambinone cresciuto e ci avrebbe messo un sacco di tempo prima di diventare una persona veramente responsabile, questo non significava che non sarebbe mai accaduto! anzi, adesso lei era certa che, un giorno, Finn sarebbe stato un papà meraviglioso e avrebbe amato i loro bambini più di ogni altra cosa la mondo.

Bastava vedere il modo affettuoso in cui guardava la piccola Beth, per rendersene conto.

<< Ehi Rachel, hai visto come sono stata brava?! >>

Beth andò a corsa verso di lei e le saltò in braccio.

<< Sei stata bravissima! >> rispose lei dolcemente << Una vera campionessa di scivolate! >>

Beth rise e nel frattempo arrivò anche Finn, a completare il quadretto; il ragazzo lanciò un enorme sorriso alle due sorelle.

<< Direi che ce la stiamo cavando bene, no ?! >> disse, rivolgendosi a Rachel.

La ragazza sorrise e lo guardò con sguardo innamorato.

<< Assolutamente. >> rispose << Direi che non potrebbe andare meglio di così! >>


*


<< Allora... direi che alla fine Finn si è dimostrato all'altezza della situazione, eh Rach?! >>

Quella sera, una volta ritornati alla Julliard, dopo aver riaccompagnato Beth a casa, Kurt e Rachel erano rimasti da soli per qualche minuto.

<< Si, assolutamente si! >> Rachel fece un sospirone e sorrise << Sai, mi sento un po' in colpa per tutte quelle cose che ho detto su Finn; alla fine, non importa se è ancora un po' immaturo...crescerà! ma è una ragazzo dolce e buono...ed è stato così tenero con Beth! sono sicura che in futuro sarà un padre stupendo! >>

Kurt la guardò con aria sognante.

<< Hai finalmente capito qual'è il messaggio! >> disse.

<< Ah si?! >> domandò Rachel, senza capire << E quale sarebbe il messaggio?! >>

Kurt sorrise.

<< Che, come in tutte le più belle favole, è sempre l'amore la risposta a tutto! >>

Rachel ricambiò il sorriso ed abbracciò il ragazzo.

<< Con la differenza però, che questa non è una favola. >> mormorò << Ma una splendida, meravigliosa realtà! >>



ND, 

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Capitolo 32
*** Happy Birthday, mum ***


<< Ehi, Kurt.. sono tornato! >>

Blaine si richiuse la porta alle spalle ed entrò nella sua stanza, dove trovò Kurt seduto alla scrivania; il ragazzo gli dava le spalle e teneva in mano qualcosa, che Blaine a quella distanza non riuscì bene ad identificare.

Il moro si avvicinò al suo ragazzo e lo baciò sulla guancia.

<< Ehi, ma tu hai pianto! >> esclamò Blaine, notando gli occhi rossi di Kurt.

Kurt tirò su col naso e Blaine si accorse di ciò che teneva fra le mani: era una cornice argentata, che racchiudeva una foto raffigurante una bella donna bionda, che teneva in braccio un bambino di circa cinque anni.

Blaine mise una mano sulla spalla di Kurt, senza distogliere lo sguardo dalla foto; sapeva che quella donna era sua madre, morta tantissimi anni prima, quando lui aveva solo sette anni.

Era impossibile non notare l'incredibile somiglianza fra i due: la mamma di Kurt aveva i suoi stessi occhi azzurri e lo stesso sorriso e a Blaine ricordava incredibilmente una creatura angelica; il piccolo Kurt non era tanto diverso dal suo Kurt, aveva sempre il solito dolcissimo sguardo che Blaine amava tanto.

Kurt accarezzava il vetro della cornice, sul quale cadevano di continuo tante piccole lacrime.

<< Oggi è il suo compleanno. >> sussurrò il controtenore.

Blaine lo guardò con espressione affranta e lo abbracciò forte da dietro, senza dire una parola; era solo di quello che aveva bisogno, non avrebbe voluto sentirsi dire inutili frasi di circostanza.

<< Mi manca! >> singhiozzò Kurt << Mi manca davvero tanto! >>

Blaine strusciò il viso contro il suo.

<< Lo so. >>

Kurt si voltò e sprofondò con il viso fra le braccia di Blaine, senza alzarsi dalla sua sedia; il moro lo lasciò sfogare, aspettando in silenzio che le sue lacrime si fossero placate.

Poi, quando finalmente le pause fra un singhiozzo e l'altro si fecero più lunghe, Kurt tirò su la testa e lo guardò, con gli occhi ancora umidi.

Blaine prese il suo viso fra le mani e asciugò le sue lacrime; Kurt tirava su col naso e lo fissava con uno sguardo bisognoso di conforto.

Anderson fece un mezzo sorriso e lo baciò dolcemente sulla fronte.

<< Scusami. >> disse Kurt mestamente << Sono uno uno stupido! >>

Blaine lo abbracciò nuovamente.

<< Non lo sei, Kurt. >> disse, scuotendo la testa << Non devi sentirti uno stupido se pensi ancora a lei e se ti viene da piangere quando lo fai! >>

<< Ma non sono più un bambino! >> mugolò Kurt, senza staccarsi dall'abbraccio.

<< Questo non vuol dire niente, Kurt. >> rispose Blaine dolcemente << Non devi vergognarti di piangere...era tua mamma, è normale che ti manchi tanto! >>

Kurt tirò su col naso.

<< Le saresti piaciuto, sai?! >> disse in tono lacrimoso << Sono sicuro che ti avrebbe adorato e coccolato come se fossi stato suo figlio! >>

Blaine sorrise.

<< Sono certo che anche io l'avrei adorata. >> disse << Tuo padre una volta mi disse che tu sei identico a lei in tutto e per tutto! di certo doveva essere una persona meravigliosa! >>

Finalmente l'espressione cupa sul volto di Kurt sparì e lasciò il posto al suo solito sorriso angelico.

Il ragazzo si alzò dalla sedia e si gettò al collo di Blaine, che lo strinse fortissimo a sè.

<< Lei vive ancora in te, Kurt. >> gli sussurrò in un orecchio con voce morbida << Nel tuo cuore, nei tuoi ricordi...non ti abbandonerà mai. >>

Kurt annuì e tirò ancora su col naso; poi afferrò un pacchetto di fazzoletti che si trovava sul tavolo e si asciugò le ultime lacrime. Blaine lo guardò dolcemente e accarezzò il suo viso.

<< Sarebbe orgogliosa di quello che sei diventato, Kurt. >> disse, continuando a guardarlo negli occhi << Credo di non aver mai conosciuto un ragazzo coraggioso e forte come te! se penso a tutto quello che hai affrontato quando eri solamente al liceo... non ti sei lasciato mettere i piedi in testa, hai combattuto la tua guerra e l'hai vinta! sono certo che lei è fiera di te...dovunque essa sia. >>

Kurt sorrise guardò Blaine con riconoscenza.

<< Adesso facciamo una cosa. >> disse Blaine, prendendolo per mano e portandolo a sedere sul suo letto << Parlami un po' di lei...ma senza lasciarti prendere dalla tristezza! voglio che mi racconti tutte le cose belle che ti ricordi, quelle che ti hanno fatto sorridere...voglio che ripensi a lei con gioia e non con tristezza. >>

Kurt sorrise di nuovo e incominciò a raccontare a Blaine tutto ciò che si ricordava; di quella volta che suo padre lo aveva sgridato e lo aveva mandato a letto senza cena e lei gli aveva portato di nascosto dei toast al formaggio; poi di quando andarono insieme all'acquario e lui e suo padre la presero tanto in giro perchè si spaventò  nel vedere gli squali e le meduse; di quando, ancora, aveva perso la collezione di riviste di auto d'epoca di Burt e non sapeva come dirglielo e aveva chiesto al piccolo Kurt, che non aveva neanche sei anni, di darle una mano.

Andarono avanti a parlare per ore; alla fine tutti i cattivi pensieri erano spariti e Kurt riuscì nuovamente a pensare a sua mamma con un sorriso sulle labbra.

<< Grazie. >> disse semplicemente a Blaine, alla fine della loro chiacchierata.

Blaine non disse niente e lo abbracciò forte.

Come accadeva molto spesso fra di loro, non c'era bisogno di parole; era quello era il modo migliore che avevano per comunicare.



N.D. A: Mi rendo conto che ogni volta che scrivo un capitolo triste, i protagonisti sono sempre Kurt e Blaine...ma c'è un motivo per questa mia scelta! il fatto è che io credo che l'amore che provano l'uno per l'altro sia così forte da superare ogni tipo di ostacolo!
Non sto dicendo che Rachel e Finn non si amino abbastanza, anzi... scrivendo questa fan fiction mi sto davvero affezionando a loro e alla loro relazione!

Però Kurt e Blaine mi trasmettono sempre questa sensazione, è come se incarnassero il vero amore, quello contro cui niente può opporsi...quello che forse esiste solo nelle favole, ma che quando vedo loro due insieme mi sembra tanto vero.

Kurt e Blaine ne hanno passate tante, hanno sofferto... hanno dovuto affrontare migliaia di avversità! e mi piace pensare che, anche nel ricordare questi brutti momenti, possano sempre contare l'uno sull'altro per superare il dolore...

Scusate il mio solito sproloquio sentimentale... come sempre vi adoro! <3


 

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Capitolo 33
*** Happy New Year ***


<< Allora, quanto manca ancora?!?! >>

Era la notte di Capodanno e tutti alla Julliard ( studenti, insegnanti, amici e parenti ) si stavano preparando ad accogliere calorosamente il nuovo anno.

Rachel era particolarmente nervosa, continuava a camminare avanti e indietro per l'immenso salone dove era stato allestito il buffet, domandando ogni cinque minuti, da circa un'ora, quanto mancasse alla mezzanotte.

Non certo perchè fosse eccitata o particolarmente in ansia per l'arrivo del nuovo anno, sia ben chiaro! aveva solo tantissima voglia di esibirsi e non le andava più di aspettare.

Kurt sbuffò sonoramente; l'insofferenza di Rachel lo stava irritando da morire!

<< Rachel potresti smetterla per un attimo di fare la Diva ansiosa, per favore?! >> sbraitò << Mi dai sui nervi e non ho proprio voglia di agitarmi la notte di Capodanno! >>

<< Kurt ha ragione! >> fece eco Finn, più gentilmente << Capisco che non vedi l'ora di cantare, ma prova a pensare ad altro! >>

<< Ad esempio?! >> domandò Rachel scettica, smettendola finalmente di deambulare.

<< Ad esempio, al fatto che tra qualche minuto sarà mezzanotte! >> rispose Blaine allegramente << In genere questo è il momento in cui si ricordano tutte le belle cose passate durante l'anno e si fanno buoni propositi per quello che verrà! >>

<< Si, Blaine ha ragione! >> concordò Kurt sorridendo << Potremmo dedicare questi utimi minuti che ci separano dal 2015 alla raccolta di tutte le nostre buone intenzioni per il futuro! ne diciamo a turno una per volta... perchè non cominci tu, Rachel?! >>

Rachel fece un mezzo sorriso e si lasciò convincere.

<< Ok! allora... ovviamente intendo superare a pieni voti gli esami di fine anno! >> cominciò ad elencare << Poi vorrei tanto riuscire a perdere un paio di chili...so che non ho mai dato peso a questo genere di cosa, ma sono pur sempre una ragazza... posso essere vanitosa anche io!  poi vorrei anche riuscire a... >>

<< Rachel, abbiamo detto uno per volta! >> la interruppè Kurt, facendo una smorfia << Ora tocca a me! inutile parlare degli esami, è ovvio che tutti vogliamo passarli...beh, mi piacerebbe rivedere Mercedes! mi manca tanto uscire con lei, come facevamo un tempo! >>

Blaine sorrise e abbracciò il ragazzo in segno di conforto.

<< Adesso tocca a me. >> disse il moro << Beh... io vorrei tanto scrivere una canzone! è da diverso tempo che ho questo desiderio, ma non ho mai trovato l'ispirazione...chissà che finalmente non ci riesca! >>

Kurt lo guardò con sguardo adorante e si strinse al suo braccio.

Finn fece una smorfia.

<< Ce l'ho io un proposito per voi due! >> disse sbuffando << Che ne direste di limitare le smancerie in pubblico?! senza offesa ragazzi, ma sono troppo giovane per morire a causa di un coma diabetico! >>

Rachel ridacchiò e Kurt e Blaine rivolsero lui uno sguardo omicida.

<< E tu, Finn?! >> domandò Rachel << Quali sono i tuoi propositi per l'anno nuovo?! >>

Finn sorrise e guardò i suoi amici affettuosamente.

<< Beh, a me basta sapere che resteremo sempre insieme. >> disse << Ovviamente anche gli esami sono importanti, ma non è questa la cosa che conta di più per me! io voglio che restiamo così uniti per un altro anno, come abbiamo sempre fatto fino ad ora! >>

Gli occhi di Rachel si riempirono di lacrime, così come quelli di Kurt; Blaine invece si morse un labbro, nel tentativo di trattenere almeno lui il pianto.

<< Promettetemi una cosa. >> disse Finn, stringendo le mani di Rachel fra le sue e guardando intensamente a turno sia lei che Kurt e Blaine << Qualunque cosa accada, il prossimo Capodanno lo festeggeremo di nuovo insieme...e anche quello successivo e quello dopo ancora... >>

<< Finn, smettila! >> lo interruppe Rachel, sorridendo << Non serve che tu lo dica ancora... noi quattro non ci lasceremo mai e poi mai! >>

<< Rachel ha ragione, Finn! >> aggiunse Kurt, ancora fra le braccia di Blaine, segno evidente che a nessuno dei due importava molto del tasso glicemico del ragazzo << C'è qualcosa di veramente profondo che ci unisce, un legame troppo forte per essere spezzato! la nostra vita a New York continuerà ad essere perfetta, fintanto che resteremo insieme. >>

<< Cioè per sempre! >> disse Blaine, guardandolo dolcemente.

Kurt sorrise.

<< Si... per sempre! >>

Rimasero tutti e quattro in silenzio per qualche secondo, poi ad un tratto si levò dalla stanza un urlo che diceva << Mancano dieci secondi alla mezzanotte! dieci...nove...otto... >>

I ragazzi si presero per mano e si misero anche loro a contare ad alta voce.

<< Tre...due...uno...BUON ANNO A TUTTI! >>

La stanza si riempì di applausi e grida di gioia; tutti saltavano allegramente e si scambiavano baci e abbracci.

Rachel corse fra le braccia di Finn, che se la strinse forte al petto.

<< Non so se è per via di tutte le belle parole che hai detto o perchè è arrivato il nuovo anno e si respira quest'atmosfera così piacevolmente festosa.. >> mormorò << Ma in questo momento non mi importa più così tanto dell'esibizione! >>

Finn rise, poi le tirò su il viso e la baciò dolcemente sulle labbra.

A pochi passi di distanza da loro, anche Kurt e Blaine se ne stavano avvinghiati, guardandosi dritti negli occhi e lanciandosi teneri sorrisi.

<< Buon anno nuovo, amore mio. >> disse Blaine con voce melodiosa.

Kurt sorrise e lo baciò senza aggiungere altro.

Ancora una volta, per Kurt Hummel era stato uno splendido anno...ed era sicuro che ne sarebbero seguiti molti altri ancora. 





N.D.A:  Ok, potete ufficialmente denunciarmi per avervi innalzato il livello di zuccheri nel sangue...ma non posso farci niente, quei quattro ispirano troppo la mia vena fluffosa!!!! anche se dal prossimo capitolo dovrò cambiare rating, visto che è finalmente arrivato il momento di qualche scena più  "interessante"... ma non aspettavi chissà che, non turberò il clima così tenero che si è andato creando.

Per stimolare il mio lato perverso ci sono sempre le Criss Colfer...anzi, se voleste andarle a leggere, mi fa sempre piacere!! un bacione!  <3

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Capitolo 34
*** Hot Chocolate ***


<< Ehi Rach, ecco la tua cioccolata calda. >>

Finn porse alla sua ragazza una tazza stracolma di liquido marrone fumante; lei l'afferrò saldamente per il manico e se la portò lentamente alle labbra.

<< Ehi, non è niente male! >> commentò, dopo averla assaggiata << In genere la preferisco più bollente, ma anche così va bene...almeno non rischio di ustionarmi la lingua! >>

Finn rise e si mise a sedere sul suo letto, dando anche lui un sorso alla sua cioccolata.

Fuori faceva freddo e dal cielo cadevano tanti leggeri fiocchi di neve; era decisamente la giornata ideale per una bella cioccolata calda!

Rachel si sedette di fianco a lui.

<< Mi chiedo cosa abbia spinto i tuoi compagni di stanza ad uscire con un simile tempo! >> disse, prima di avvicinarsi nuovamente la tazza alla bocca.

Finn scrollò le spalle.

<< Credo che avessero degli affari urgenti da sbrigare...vai a sapere di cosa si tratta! >> esclamò << Però non mi lamento...non è affatto male avere la stanza tutta per me per un pomeriggio! >>

Rachel colse una certa malizia nelle parole del ragazzo, ma decise di non darvi troppo peso per il momento; era ancora troppo concentrata sulla sua cioccolata.

Finn invece non sembrava esserne troppo preso, continuava a fissare Rachel, intenta a bere con gli occhi chiusi.

Deglutì; c'era qualcosa di estremamente sensuale in quel gesto così semplice e Finn se ne esentiva stranamente attratto; continuò a contemplarla silenziosamente, dimenticandosi del tutto della sua tazza e quando Rachel finì la sua bevanda, lui non era ancora arrivato a metà.

<< Ehi, ma così la farai diventare troppo fredda! >> gli disse Rachel, osservando la tazza ancora piena quasi fino all'orlo << Perchè non la bevi?! >>

Finn non le rispose, troppo ipnotizzato dalle sue labbra rosse e carnose; continuava a fissarle ininterrottamente, senza smetterla di pensare a quanto, in quel momento, avrebbe preferito che fossero impegnate a baciarlo e non a pronunciare inutili parole senza senso.

<< Finn, ma mi stai ascoltanto?! >>

Finn posò la sua tazza sulla scrivania di fianco al suo letto e si avvicino lentamente a Rachel.

<< Ti sei sporcata. >> disse sottovoce, ripulendole con due dita il labbro superiore, sul quale erano spuntati due piccoli baffetti marroni << Proprio qui. >>

Rachel lo guardò a bocca semi aperta, poi mise a terra la sua tazza e gli gettò le braccia al collo, baciandolo dolcemente sulle labbra.  Poi i baci cominciarono a farsi un po' più spinti e Finn infilò una mano sotto la maglia della ragazza, andandole piano piano a toccare un seno.

Rachel emise un piccolo gemito e andò anche lei ad accarezzargli il petto, sfiorando poi delicatamente i suoi addominali; Finn le sfilò la maglietta e le baciò il collo, dolcemente, senza alcuna fretta.

Le sganciò il reggiseno e lo gettò a terra; poi si mise a massaggiarle delicatamente i piccoli seni sodi, stuzzicandole i capezzoli, mentre lei tirava indietro la testa e incominciava ad ansimare per l'eccitazione.

Dopo essersi tolto anche lui la maglia, incominciò a baciarla sul petto e mordicchiarle e succhiarle i capezzoli , intanto che con la mano raggiungeva il bordo dei pantaloni della ragazza e ne sganciava i bottoni ad uno ad uno.

Rachel passò una mano fra i capelli del giovane Hudson e mentre lui era ancora intento a baciare il suo seno, iniziò a spogliarlo anche del pezzo di sotto, abbassandogli i pantaloni della tuta.

Finn la aiutò a liberarsi da quell'ingombro e quando finalmente entrambi furono del tutto svestiti, si sdraiò sul materasso sopra di lei, baciandole nuovamente le labbra e accarezzando la sua pelle morbida.

Con la massima delicatezza, Finn andò a massaggiarle il clitoride, mentre Rachel aumentava il ritmo del suo respiro, afferrando con tutta la sua forza i lembi del lenzuolo, quando giunse al limite del piacere.

Poi, restituendogli almeno un po' il favore, Rachel prese in mano il suo membro e incominciò a muovere il polso avanti e indietro, mentre Finn tornava a baciare il suo collo e a massaggiarle il seno.

Dopo pochi minuti, il tempo necessario per ravvivare l'atmosfera fra i due, Finn si alzò in piedi e andò a prendere una confezione di preservativi che teneva ben custodita in un cassetto della sua scrivania; ne prese uno e lo indossò, facendo molta attenzione che non si rompesse e che fosse bene inserito.

In quel breve momento di pausa, lui e Rachel si guardarono intensamente, senza dirsi una parola; quello sguardo comunicava ben più che semplice desiderio, trasmetteva amore, complicità e voglia di appartenersi l'un l'altro, di sentirsi come le due metà di un intero.

Finn si sdraiò nuovamente sopra di lei e, aiutandosi con la mano, la penetrò lentamente e incominciò a muoversi dentro di lei, mentre Rachel lo baciava appassionatamente sulle labbra.

Restaro stretti l'uno all'altra ancora a lungo; fecero l'amore tenendosi per mano, senza dirsi niente e ascoltando solo il suono del loro respiro.

Quando finalmente raggiunsero l'orgasmo, quasi contemporaneamente, Finn la baciò dolcemente sulla fronte e le sussurrò un lieve << Ti amo. >>, prima di correre in bagno a ripulirsi.

Poi ritornò da Rachel e si accoccolò vicino a lei, stringendola forte fra le sue braccia e dandole tanti piccoli baci sul viso e sulla fronte.

Rachel sospirò; la parte delle coccole, subito dopo aver fatto l'amore, era senza dubbio quella che preferiva!

Mentre Finn continuava a coccolarla, strusciandosi col viso al suo come un gattino, Rachel buttò l'occhio sulla scrivania, sopra la quale ancora troneggiava la cioccolata di Finn, ormai sicuramente fredda.

<< Ormai non sarà più buona. >> disse Rachel in tono dispiaciuto << La cioccolata fredda ha tutto un'altra sapore! >>

Finn sorrise e le diede un tenero bacio sulle labbra.

<< Al momento >> disse sottovoce << Trovo che il tuo sapore sia migliore di quello di tutte le cioccolate calde del mondo! >>





N.D.A: Ok, due parole: Proprio perchè volevo cercare di dare una visione piuttosto ampia di ciò che vorrei che accadesse a NY ai nostri ragazzi, ho voluto inserire anche un paio di capitoli un po' più spinti ( si, arriverà anche il Klaine.. promesso!)
Ho cercato di descrivere la cosa in maniera più o meno realistica, ma senza essere volgare, perchè avrebbe stonato troppo con i toni della fan fiction...spero di non essere stata troppo brutale nelle descrizioni.

MI piace l'idea di Rachel e Finn che arrivano a raggiungere l'orgasmo insieme....mi sa di connessione totale e sarebbe un bel passo avanti per Finn, visti che i suoi problemucci passati... :)

N.D 

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Capitolo 35
*** There ain't nobody who can confort me ***


<< Kurt, adesso basta con questa storia.. mi hai davvero stancato! >>

<< Ah, io ti ho stancato?! perchè non la smetti per un attimo di fare la vittima e non ammetti di avere anche tu le tue colpe?! >>

<< Cosa?! con quale coraggio tu vieni a dirmi che io faccio la vittima?! >>

Stava succedendo qualcosa di davvero insolito nella stanza numero 81, al dormitorio della Julliard : Kurt Hummel e Blaine Anderson stavano litigando.

<< Sei davvero un egoista, Blaine! >> sbraitò Kurt << Non ti rendi conto che anche io ho i miei problemi?! solo perchè non passo ogni secondo della mia giornata a tormentarti, non vuol dire che non abbia anche io un milione di pensieri per la testa! >>

<< Oh, scusami tanto Kurt! >> replicò Blaine con sarcasmo << Scusami se ti parlo dei miei problemi, perdonami se ti considero così importante da voler condividere con te ogni momento della mia vita! >>

Kurt sbuffò.

<< Perchè ogni volta mi fai passare per quello cattivo, per quello che non capisce quanto tu abbia bisogno di aiuto?! lo so che hai bisogno di me e anche io ho bisogno di te, ma questo non vuol dire che dobbiamo sempre opprimerci con i nostri problemi...siamo adulti, possiamo anche cavarcela da soli! >>

Blaine non rispose e fece una smorfia; si sentiva estremamente ferito da quelle parole, lui non si sarebbe mai e poi mai sognato di escludere Kurt dalla sua vita, in nessuna circostanza.

<< Va bene Kurt, se questo è quello che vuoi allora la smetterò di parlarti dei miei problemi! >> disse nervosamente.

Kurt alzò gli occhi al cielo.

<< Lo vedi come sei fatto?! >> replicò adirato << Capisci sempre le cose come vuoi tu! non ti ho mai detto niente del genere Blaine, solo che.. >>

<< Solo che, in questo momento, pensi che i tuoi problemi siano più importanti dei miei! >> concluse Blaine al posto suo << Oh, ma certo! io litigo con i miei genitori, ma tu sei troppo preso dagli esami per preoccuparti per me! >>

<< Perchè deve sempre ruotare tutto intorno a te, Blaine?! perchè ogni volta che litighiamo sei sempre tu quello che viene ferito, quello da compatire?! perchè non provi ad assumerti anche tu le tue responsabilità?! >>

Blaine si morse un labbro e abbassò lo sguardo; Kurt fece una smorfia di disappunto.

<< Sei davvero un egoista! >> disse a denti stretti.

A quel punto Blaine non riuscì più a trattanersi e rivolse a Kurt uno degli sguardi più rabbiosi che riuscisse a fare.

<< E tu allora?! >> sbottò << Sei così preso da te stesso che neanche ti accorgi di quanto in questo momento io abbia bisogno di avere qualcuno accanto! >>

<< Beh, perchè non lo chiedi a Paul?! >> rispose Kurt furiosamente, dirottando la conversazione su un altro argomento << Scommetto che a lui farebbe davvero tanto piacere starti accanto! >>

<< CHE COSA C'ENTRA ADESSO PAUL?! >>

Blaine era fuori di sè dalla rabbia; non riusciva davvero a capire le motivazioni che avessero spinto Kurt a citare così dal nulla il compagno di stanza di Finn.

Kurt arrossì, rendendosi effettivamente conto di quanto inopportuna e sensa senzo fosse stata quell'affermazione; ma ormai era tardi per ritirarla.

<< Andiamo Blaine! >> disse, senza riuscire a guardare il ragazzo negli occhi << Non dirmi che non ti sei mai accorto del modo in cui ti guarda e di quanto sia spudorato nel flirtare con te! >>

Blaine alzò gli occhi al cielo e spalancò le braccia, con fare sconsolato.

<< Sei a dir poco assurdo! >> commentò << Mi spieghi che cosa c'entra adesso questa stupida scenata di gelosia?! allora dillo, che vuoi solamente una scusa per litigare! >>

<< Ed ecco che sono di nuovo io quello che ha torto! >> esclamò rabbiosamente Kurt << Ma ti rendi conto di quanto sei incoerente?! prima mi accusi del fatto che non mi preoccupo di te e adesso che invece dimostro il contrario, mi attacchi in questo modo?! >>

<< La tua gelosia ossessiva non è certo un modo per dimostrarmi di tenere a me! >> lo freddò Blaine, con gli occhi piendi di lacrime << E' soltanto un atteggiamento stupido ed infantile! >>

Kurt si morse energicamente il labbro inferiore; dal momento che Blaine gli aveva appena detto di trovare il suo comportamento infantile, mettersi a piangere di fronte a lui sarebbe stato solo un modo per dargliene conferma.

<< Bene. >> rispose tranquillamente << Visto che non ho più alcun motivo di parlarti, me ne vado. >>

Detto questo, se ne andò sbattendo la porta e lasciando Blaine da solo, ancora in preda alle lacrime e alla rabbia.


*


<< Cosa?! Kurt e Blaine hanno litigato?! >>

Rachel annuì silenziosamente, bevendo il suo caffè, mentre Finn la guardava con aria a dir poco sconvolta.

<< Oddio, era da tantissimo che non succedeva! >> commentò il ragazzo, con una smorfia di preoccupazione sul volto << Dovevano essere a dir poco furibondi! >>

<< Stai scherzando?! >> rispose Rachel, mettendo da parte il caffè << Credo che si potessero sentire le loro urla per tutta la scuola! come se non bastasse, poi sono venuti tutti e due a turno a confidarsi con me, per cui ho dovuto sorbirmi ore ed ore di piagnistei e lamentele! >>

Finn sospirò; non capitava spesso che Kurt e Blaine litigassero, ma le rare volte che succedeva erano sempre loro ad andarci di mezzo, costretti ad ascoltare tutte le loro paranoie e a placare i sensi di colpa.

<< Stavolta perchè hanno litgato?! >> domandò Finn sbuffando.

<< Allora, stando a ciò che ho dedotto dai loro racconti >> rispose Rachel << Blaine ha di nuovo litigato con i suoi genitori e sta passando un periodaccio a causa di questa storia; avrebbe tanto bisogno del conforto di Kurt, che però in questo momento è stressatissimo a causa degli esami, anche perchè ha ricevuto un richiamo dalla sua insegnante di canto Jazz. >>

<< Un richiamo?! >>

<< Si, ha fallito una prova intermedia molto importante per gli esami e adesso deve mettersi sotto e cercare di recuperare, altrimenti rischia di non essere ammesso all'esame finale! >>

Un espressione sinceramente dispiaciuta comparve sul volto di Finn.

<< Diciamo che si sono accusati entrambi di essere egoisti e di non preoccuparsi abbastanza l'uno dell'altro. >> proseguì Rachel << Il che è ridicolo, dal momento che non conosco nessun altra coppia al mondo che si ami quanto si amano loro e si prenda così tanta cura reciproca! >>

<< Accidenti, è un bel guaio! >> commentò Finn, inarcando le sopracciglia.

<< E non è tutto! >> aggiunse Rachel << Si vede che erano parecchio arrabbiati, perchè a un certo punto Kurt ha fatto a Blaine una scenata di gelosia, riguardo al tuo caro compagno di stanza Paul! >>

<< Ancora?! oh, ma perchè continua con questa storia?! Blaine è innamoratissimo di lui, non lo lascerebbe mai per nessuno! >>

Rachel scrollò le spalle.

<< Vuoi sapere la cosa peggiore?! >> domandò.

<< C'è di peggio?! >> frignò Finn, con sguardo quasi terrorizzato.

Rachel fece segno di si con la testa.

<< Blaine ha accusato Kurt di essere infantile con la sua gelosia! >> disse << E Kurt se ne è andato sbattendo la porta! >>

Finn si battè una mano sulla fronte e scosse la testa con desolazione.

<< Non ci credo, è un incubo! >> gemette << Peggio di quanto temessi! >>

<< Non si rivolgono la parola da ieri sera! >> esclamò Rachel << Anche stamani a colazione, ho dovuto fare io da tramite fra di loro! sai quanto può essere difficile non parlarsi quando si condivide una stanza?! beh, loro a quanto pare ci sono riusciti! >>

Finn sembrava sempre più sconsolato.

<< Accidenti, non cambieranno mai! >> commentò << Ti ricordi quella volta al liceo quando litigarono e non si parlarono per tre giorni?! >>

<< Se me lo ricordo?! >> fece Rachel con voce lagnosa << Ci toccò mobilitare l'intero Glee Club per convincerli a chiarirsi e a fare pace! >>

<< Si...e poi per una settimana furono più diabetici del solito! >>

Finn e Rachel si guardarono per qualche secondo e poi tirarono all'unisono un lungo e profondo sospiro.

<< Dovremo fare qualcosa? >> chiese Finn, afferrando un biscotto dal piattino che si trovava di fronte a lui.

Rachel fece una smorfia.

<< Non lo so... forse dovremmo vedere come va stasera. >>

Finn annuì e sospirò.

<< Temo di sapere come andranno le cose. >>


*


Quella sera a cena, Kurt e Blaine continuarono a non rivolgersi la parola.

Finn e Rachel avevano provato in tutti i modi a favorire una conversazione fra i due, ma Kurt e Blaine avevano ignorato qualsiasi loro tentativo.

Adesso stavano camminando in direzione di Bryant Park e Rachel e Finn erano gli unici a parlare.

<< Devo ammettere che per una volta abbiamo fatto bene a fidarci di te, Finn! >> disse Rachel, in tono piuttosto imbarazzato << In quel locale si mangiava davvero bene! >>

Finn sorrise impacciatamente; quella scomoda situazione metteva tutti e due a disagio.

<< Beh, ogni tanto anche io ho delle buone idee! >> commentò, prendendola per mano.

<< Voi che ne dite, ragazzi?! ragazzi?! >>

Kurt e Blaine non risposero e continuarono a camminare silenziosamente; anche quando arrivarono al parco e Finn e Rachel si sedettero comodamente su una panchina, loro due restarono in piedi, lanciandosi ogni tanto occhiate imbarazzate, ma senza decidersi a rivolgersi la parola.

Rachel, che dopo dieci minuti di quella ridicola tiritera non ne poteva davvero più, si alzò in piedi ed esplose: << Adesso basta! vi rendete conto di quanto siete ridicoli?! posso capire che ogni tanto capiti di bisticciare...io e Finn litighiamo molto più frequentemente di voi due, ma non montiamo su questo teatrino tutte le volte! >>

Kurt e Blaine guardarono a terra, con aria estremamente mortificata; Finn, dal canto suo, se ne stava seduto nel suo angolino della panchina, in religioso silenzio.

Non osava intromettersi, Rachel aveva già preso in mano la situazione e un suo intervento avrebbe solo rischiato di peggiorare le cose.

<< Siete tutti e due molto stressati in questo periodo, lo capisco! >> Rachel proseguì il suo paternale << Ma adesso state davvero esagerando! perchè non provate semplicemente a parlare e chiarirvi una volta per tutte?! avete bisogno che sia io a dirvi quanto siete importanti l'uno per l'altro e che vi amate più di ogni altra cosa al mondo?! >>

I due ragazzi alzarono la testa e si guardarono, entrambi con occhi colmi di lacrime.

<< Per il bene vostro e per quello mio di Finn, sareste così gentili... >>

<< Ok Rachel, adesso stai zitta! >>

Kurt la interrubbe bruscamente e poi corse in lacrime fra le braccia di Blaine, che lo abbracciò fortissimo e lo baciò sulla fronte.

<< Scusami! >> frignò Kurt << E' colpa mia. >>

<< No, è colpa mia! >> rispose Blaine, con lo stesso tono lacrimoso << Sono io lo stronzo, ti ho trattato davvero malissimo! >>

<< Beh, ma io avrei dovuto capire quanto stavi male a causa di quella litigata con i tuoi! >> insistette Kurt << Avrei dovuto starti più vicino! >>

<< Sono stato io a pretendere troppo da te, Kurt! >> replicò ancora Blaine << Tu mi sei vicino sempre e comunque...avrei dovuto capirlo, invece che accusarti di essere un egoista! lo so che hai anche tu i tuoi problemi, non posso sempre accollarti anche i miei! >>

<< Beh, ma avrei dovuto parlartene invece che tenerti fuori dalla mia vita.. >>

Finn e Rachel si guardarono e alzarono gli occhi al cielo; sapevano che sarebbe andata a finire così, ogni volta che Kurt e Blaine litigavano poi tutto si concludeva sempre nello stesso modo, con quello smielato e patetico elenco di scuse.

<< Non è vero che sei un bambino, Kurt! >> disse Blaine, senza staccarsi dall'abbraccio << Non intendevo assolutamente ferirti.. ma ero arrabbiato e ho detto cose che non pensavo veramente! >>

<< Non avrei dovuto farti quella stupida scenata di gelosia! >> ribattè Kurt << Non aveva alcun senso, sono stato un idiota...lo so che a te Paul neanche piace! >>

<< E' stata tutta colpa mia. >>

<< No, è stata colpa mia! >>

<< Non è vero, la colpa è mia! >>

Finn e Rachel sbuffarono sonoramente; quanto ancora sarebbe andata avanti quella pagliacciata?!?!

<< Facciamo così. >> disse Blaine sorridendo e staccandosi per un attimo dall'abbraccio << Diciamo che la colpa è di entrambi e così siamo pari. >>

Kurt annuì, asciugandosi le lacrime.

Poi abbracciò di nuovo Blaine, che se lo strinse al petto e incominciò a coccolarlo, dandogli tanti piccoli baci sulla fronte.

Finn e Rachel si scambiarono uno sguardo nauseato.

<< Tu credi che qui nei dintorni ci sia una farmacia aperta a quest'ora?! >> chiese Finn << Temo che la scorta di insulina che ho al campus non sia sufficiente per permettermi di affrontare tutta la prossima settimana! >>





N.D.A: Lo so che mi avete odiato per tutto il capitolo, ma era da troppo tempo che volevo scrivere qualcosa su un litigio fra Kurt e Blaine!! non so perchè, ma l'immagine di loro due che litigano furiosamente  e poi fanno pace fra le lacrime, diventando ancora mio smelensi del solito mi piace troppo!!! x3
Ammetto che mi piacerebbe nella 3 stagione vedere una litigata del genere..ovviamente però solo con la smielatissima sessione di pace annessa!!! ^___^

A proposito...non mi sono dimenticata della scena Klaine hot, ma proprio oggi ho fatto una discussione con una mia amica sul fatto che non riusciamo proprio ad immaginarci Kurt e Blaine che fanno sesso...ma ci piace pensare a loro mentre fanno l'amore! perciò ho deciso che il capitolo dedicato a loro nell'intimità dovrà essere davvero molto romantico, per cui ci vorrà un po' per prepararlo...prometto che farò il possibile per non deludervi! :)

N,. 

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Capitolo 36
*** Never been so happy before.. ***


<< Papà B.... papà B! >>
 
Un bambino con i capelli neri ricci si mise a saltellare sul letto, mentre Blaine nascondeva il viso fra i cuscini.

Il piccolo sbuffò.

<< Papà K, papà B non si vuole svegliare! >>

Kurt rise e si mise a sedere sul letto, chinandosi su Blaine e accarezzandogli dolcemente i capelli.

<< Ehi.. >> sussurrò << Buongiorno, dormiglione.. >>

Blaine si voltò e aprì gli occhi; lo sguardo sorridente di Kurt era decisamente il modo migliore per svegliarsi la mattina.  

Soprattutto se era accompagnato dai baci di A.J.

<< Buongiorno papà B. >> disse il bambino, schioccando a Blaine un bacio sulla guancia.

Blaine sorrise e incominciò a fare il solletico al piccolo A.J.

<< No, papà B...fermo! >>

A.J rideva a crepapelle e Kurt osservava la scena con gli occhi che brillavano, intenerito da quello splendido quadretto.

<< Papà K, vieni anche tu! >>

Kurt non se lo lasciò ripetere una seconda volta e si infilò sotto le coperte assieme a Blaine e  A.J, il quale si strinse forte fra le braccia di Kurt.

<< Ti voglio bene, papà K! >> disse << E anche a te, papà B! >>

Blaine sorrise e abbracciò forte i due.

<< Anche noi te ne vogliamo, A. J! >> disse, baciando teneramente Kurt sulla fronte e scompligliando i capelli di suo figlio.

Kurt si voltò verso di lui e lo guardò con occhi innamorati.

<< E' bello passare la domenica mattina in famiglia, eh?! >> disse dolcemente.

Blaine annuì e gli diede un tenero bacio sulle labbra.

<< Uffa, papà..sempre a darvi baci! >> protestò A.J << Allora io vado a vedere i cartoni! >>

Saltò giù dal letto e corse in salotto, a vedere la nuova puntata del suo cartone animato preferito.

Blaine rise.

<< Il piccolo A.J non ama le smancerie! >> osservò.

Kurt sorrise.

<< Come tutti i bambini, del resto! da piccolo anche io detestavo vedere i miei genitori mentre si baciavano... a quell'età non se ne capisce davvero il senso! >>

Blaine tirò Kurt a sè dolcemente e lo baciò ancora un volta sulle labbra.

<< Hai mai pensato di poter essere più felice di così?! >> domandò Blaine, accarezzandogli il viso.

Kut afferrò la sua mano e si mise a baciare le sue dita.

<< No, mai. >> rispose con un sorriso.

Poi mise le sue braccia attorno al collo di Blaine e ricominciò a baciarlo...
 


<< Ehi Blaine...svegliati... è ora di alzarsi! >>

Blaine dormiva ancora profondamente, con un' espressione beata sul volto, dovuta al meraviglioso sogno che stava facendo.
 
Kurt dovette insistere parecchio, ma finalmente Blaine si decise ad aprire gli occhi.

<< Buongiorno. >>

Kurt era ancora fra le sue braccia, lo guardava con un dolcissimo sorriso sulle labbra e accarezzava il suo viso.

Blaine sorrise e se lo strinse forte al petto.

<< Buongiorno amore mio! >>

Lo baciò sulla fronte e poi, senza dargli il tempo di dire o fare niente, gli diede un bacio appassionato sulle labbra.

<< Ehi! >> esclamò Kurt ridendo, dopo essersi staccato dalla bocca di Blaine << A cosa è dovuta tutta questa euforia già di prima mattina?! >>

Blaine lo fissò con sguardo adorante.

<< Al fatto che ti amo da morire. >> rispose << E che non sono mai stato così felice! >>

Kurt gli schioccò un bacio sulla guancia e poi poggiò la testa sul suo petto, stringendosi forte a lui.

<< Sai... >> disse con un sospiro << Forse non è ancora arrivata l'ora di alzarsi! >>

Blaine rise e lo baciò in testa, continuando a cullarlo fra le sue braccia e  coccolarlo.

Forse sarebbero arrivati un po' in ritardo all'appuntamento con Rachel... ma poco importava! La gioia conseguente al sogno stupendo che aveva appena fatto e il corpo di Kurt che stringeva forte a sè, erano una ragone più che valida per restarsene in quel letto.




N.D.A: Ditelo che vi ho fatto awware ancora una volta!! xD

Scommetto che vi aspettavate adesso la scena hot e ora mi state mandando a quel paese...but dooon't worry!!! ho idee molto precise in mente, voglio renderla romantica e un po' maliziosa allo stesso tempo....per cui ci vorrà ancora un po' di tempo... :)

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Capitolo 37
*** Chatting ***


Mercy Jones ti ha appena invitato un messaggio:

Mercy Jones: Kuuuuurt!!! :)
 
Kurt Hummel: Ehi, Mercedes!!!!! oddio, che bello sentirti!!! xD

Mercy Jones: Ho visto che eri in linea e non ho potuto fare a meno di scriverti...non sei mai collegato! :(

Kurt Hummel: Eh, so lo...purtroppo questi maledetti esami di fine anno non mi hanno dato alcuna tregua! per fortuna che stamattina ho dato l'ultimo!

Mercy Jones: Si, immagino che seguire i corsi alla Julliard debba essere davvero faticoso!

Kurt Hummel: In effetti lo è...ma non hai idea di quanto sia gratificante! sto imparando un sacco di cose!!
 
Mercy Jones: Accidenti Kurt, quanto ti invidio! anche io avrei tanto voluto entrare alla Julliard!
 
Kurt Hummel: Beh, perchè non ci hai provato?! ti avrebbero ammessa di sicuro!
 
Mercy Jones: Boh...forse troppa paura di spostarmi così lontano da casa! ma anche la scuola che sto frequentando qui in Ohio è davvero molto buona! certo, non ai livelli della Julliard...ma sto  
                          imparando tanto anche io! :)

Kurt Hummel: Sono davvero felice per te, Mercedes....però devo dire che mi manchi tanto!
 
Mercy Jones: Oh, mi manchi anche tu....  mi mancate tutti quanti!!! come stanno i ragazzi? sono lì con te?!
 
Kurt Hummel: No, Finn e Blaine sono andati a vedere una partita di football! ci vanno spesso, ma io e Rachel non andiamo mai con loro...non è roba per noi!
 
Mercy Jones: Ahahahaha...immagino!!! e Rachel dove è?!
 
Kurt Hummel: Uhm....penso che sia in camera! è stanchissima per via degli esami, ieri notte non ha praticamente chiuso occhio!
 
Mercy Jones: Accidenti, era così nervosa?!
 
Kurt Hummel: Si, beh... gli esami del terzo anno non sono una passeggiata e poi sai come è fatta Rachel: deve sempre dimostrare di essere la numero uno! :)

Mercy Jones: Ah, allora in questo non è cambiata affatto! e dire che l'ultima volta che ci siamo viste, mi era sembrata così diversa...molto più matura!

Kurt Hummel: Oh, lo è....eccome se lo è! ma credo che niente potrebbe mai farla smettere di essere così competitiva! :)

Mercy Jones: Hhahhaha...oh, beh...decisamente no! :D

Kurt Hummel: E Sam??? come sta lui?!

Mercy Jones: Benissimo...adesso è a lavoro...sai, da lezioni di chitarra e ha diversi allievi! se la passa piuttosto bene! :)
 
Kurt Hummel: E come vanno le cose fra di voi?
 
Mercy Jones: All grande!! x3 pochi giorni fa era il nostro anniversario...stiamo insieme da quattro anni! ti rendi conto?! mi sembra pazzesco!!! 
 
Kurt Hummel: Oddio, è già passato così tanto tempo?! O.o

Mercy Jones: Beh, si....ci siamo messi insieme pochi mesi dopo di te e Blaine...a proposito....come vanno le cose tra di voi?! Domanda retorica, lo so....scommetto che andate sempre d'amore e d'accordo!

Kurt Hummel: Non proprio sempre...qualche tempo fa abbiamo litigato di brutto!

Mercy Jones: Fammi indovinare: non vi siete parlati per un paio di giorni, poi avete fatto pace fra le lacrime e la sera siete stati per tutta la notte a "coccolarvi" ?!

Kurt Hummel: Ehm...si, più o meno! xD

Mercy Jones: Come al solito, quindi! ;)

Rachel Starlight Berry ha appena effettuato l'accesso

Mercy Jones: Ehi, Rachel è in linea!!! aggiungo anche lei alla conversazione???

Kurt Hummel: Si, dai...perchè no?! :)

Mercy Jones ha aggiunto Rachel Starlight Berry alla conversazione
 
Rachel Starlight Berry: Mercedes!!!! come stai??? oddio, è un secolo che non ci sentiamo!!!!

Mercy Jones: Già... stavo proprio dicendo a Kurt che mi mancate tantissimo!

Rachel Starlight Berry: Oh, ci sei anche tu Kurt????

Kurt Hummel:  Se vuoi me ne vado, Rach! -.-

Rachel Starlight Berry: Ahahahaha... ma no, dai...era tanto per dire! xD

Mercy Jones: Oh, che bellezza...le tre dive di nuovo insieme a scambiarsi messaggi in chat!!!  è tutto così bello...mi fa tornare in mente i vecchi tempi! ;)

Kurt Hummel:  Oddio, mi sembra quasi un secolo fa! incredibile che siano passati solo quattro anni!

Rachel Starlight Berry: Sinceramente un po' mi manca il liceo! si, sono felicissima di essere qui a New York...ma mi mancano tanto tutti i ragazzi del Glee!

Kurt Hummel:  Oh, a chi lo dici!
 
Mercy Jones: Ehi, almeno voi due abitate nella stessa città e avete anche Finn e Blaine con voi... di che vi lamentate?!

Rachel Starlight Berry: Beh, ci mancano tutti gli altri!

Kurt Hummel:  E poi anche tu hai Sam, no? X3

Mercy Jones: * Arrossisce* Si, beh... ok, diciamo che stavolta avete vinto voi!

Rachel Starlight Berry: Insomma Mercedes, come te la passi?!

Mercy Jones: Una favola, Rach! la mia scuola non è certo fantastica come la Julliard, ma mi trovo davvero benissimo e sto imparando davvero molto.

Rachel Starlight Berry: Oh, ne sono felice...e Sam?! Credo che lui e Finn si tengano ancora in contatto!

Mercy Jones: Si, si parlano molto spesso! l' altro giorno Sam è arrivato tardi ad un appuntamento perchè era troppo impegnato a sostenere via chat una conversazione con Finn e Puckerman!

Kurt Hummel:  Ahahaha... neanche lui cambierà mai, Mercedes!

Mercy Jones: Ahaha....no, direi proprio di no! e vabbè, ormai ci ho fatto l'abitudine....lo adoro e non posso farci niente! x3

Kurt Hummel:  Aaaaw, ma quanto siete adorabili! ^_^

Rachel Starlight Berry: Kurt, ti prego...smettila con le smancerie! faccio già fatica a non ucciderti ogni giorno, quando ti metti a fare pucci pucci con Blaine... non peggiorare la situazione, ok?!

Kurt Hummel:  Pfui! -.-

Mercy Jones: Ahahhahaha....oddio, che cosa darei per essere lì con voi in questo momento! xD

Rachel Starlight Berry: Beh, potresti sempre farlo un giorno! perchè tu e Sam non venite a trovarci il prossimo anno?! fra una settimana torniamo a Lima, potremmo parlarne a voce.

Mercy Jones: Non sarebbe una cattiva idea...anche se in effetti io e Sam pensavamo di prenderci qualche giorno solo per noi, durante l'estate!

Rachel Starlight Berry: Però, hai capito Miss Jones?! si da parecchio da fare! xD

Mercy Jones: E vuoi anche darmi torto?! ;)

Rachel Starlight Berry: Beh, Sam non è decisamente il mio tipo...preferisco Finn!

Kurt Hummel:  Si, anche io te lo lascio volentieri... Blaine mi basta!  X3

Rachel Starlight Berry: Kurt, che avevamo detto riguardo al romanticismo estremo?!?!?!

Kurt Hummel:  Taci, Berry!

Mercy Jones: Uahahahhahahahah!!!! XD XD XD
                         Dannazione, si è fatto davvero tardi! devo staccare, ho appuntamento con Sam fra un'ora e devo ancora lavarmi i capelli!
 
Kurt Hummel:  Buona fortuna! xD
 
Rachel Starlight Berry: A presto Mercedes!!! spero che ci sentiremo il prima possibile... mi manca chiacchierare con te!

Mercy Jones: *___* 

Kurt Hummel:  E comunque ricordati che il nostro invito è ancora valido; aspettiamo te e Sam con ansia! :)

Mercy Jones: Lo prometto... vi adoro ragazzi!

Kurt Hummel: Oh, adesso mi metterò a piangere!!! ç___ç
 
Mercy Jones: Fortuna allora che non potete vedermi, perchè sto piangendo anche io!!!

Kurt Hummel:  Rachel, non fare la cinica di turno e ammetti che anche tu sei commossa!

Rachel Starlight Berry: VI VOGLIO DAVVERO BENE RAGAZZI!

Kurt Hummel:  L'avevo detto che era commossa! :)

Mercy Jones: :) Allora a presto ragazzi..un bacione!!! ciaooo :)

Kurt Hummel:  Ciao Mercedes!! <3

Rachel Starlight Berry: Ciao Ciao!! ^_^

Mercedes Jones si è appena disconnessa

Rachel Starlight Berry: Che dici, stacchiamo a che noi?! ;)

Kurt Hummel:  Direi di si...tanto ci vedremo fra meno di un'ora! :) A dopo, Rach!

Rachel Starlight Berry :  A dopo! :)

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Capitolo 38
*** Future part.2 ***


 
<< Ehi, Blaine...a te capita mai di pensare al tuo futuro?! >>

Blaine smise di bere il suo cappuccino e guardò Finn dritto negli occhi.

Quel giorno erano stati costretti da Rachel e Kurt ad accompagnarli per l' ennesima volta a fare shopping, ma dal momento che le cose stavano andando parecchio per le lunghe, avevano ricevuto il permesso di allontanarsi per un po' e andare a prendersi un caffè, intanto che i loro compagni erano intenti a provarsi una serie infinita di vestiti.

<< Si, certo! >>  rispose Blaine, quasi senza pensarci su << Io sono sempre stato quel tipo di persona che fa progetti e guarda all'avvenire! perchè, tu non ci pensi mai?! >>

Finn arrossì lievemente.

<< Ecco... diciamo che io, al contrario di te, ho sempre vissuto alla giornata...non sono mai stato troppo a pensare a ciò che mi sarebbe successo in futuro! >>

<< Ma adesso invece ci stai pensando, non è vero?! >> interevenne Blaine, con un sorrisetto sulle labbra.

Le guance di Finn si fecero ancora più rosse.

<< Diciamo che ho incominciato a chiedermi veramente come sarebbe stata la mia vita dopo il College solo quando ho passato il mio primo esame. >> rispose << Insomma, prima di allora non avevo mai davvero realizzato che cosa mi stava succedendo, che ormai non ero più al liceo e che ben presto la mia vita sarebbe davvero cambiata! >>

<< E Rachel? >> domandò Blaine, sempre con quel ghignetto dipinto sul volto << Immagino che anche lei sia inclusa nei tuoi progetti per il futuro! >>

Finn sospirò.

<< Sai, l'ultimo anno di liceo avevo un sacco di dubbi sulla nostra relazione. >> disse un po' mestamente << Non ero ancora sicuro di volermi trasferire a New York e Rachel invece non aveva alcun dubbio al riguardo! ci siamo portati dietro tutte le nostre incertezze per mesi, prima che io finalmente mi rendessi conto che volevo seguirla. >>

<< Beh, ma alla fine lo hai fatto! >> osservò Blaine << Insomma, se hai preso quella decisione era perchè avevi già capito che non volevi stare senza di lei! questo non vuol dire già fare progetti per il futuro, che includono anche la persona di cui sei innamorato?! >>

Finn scrollò le spalle.

<< Credo di si. >> rispose << Ma non c'era niente di definito nelle mie intenzioni, sapevo solo che non mi andava di stare senza Rachel! ero certo di voler restare al suo fianco, ma non ero ancora pronto a pensare seriamente al mio futuro assieme a lei...continuavo a vivere la nostra storia giorno per giorno. >>

<< E adesso invece? >> chiese ancora Blaine << Adesso credi di esserlo?! >>

Finn sorrise.

<< E' già da un po' di tempo che provo a pensare a come sarebbe essere sposato con Rachel e magari avere anche dei figli;  devo dire che all'inizio l' idea mi terrorizzava, ma adesso... beh, non riesco a smetterla di sorridere ogni volta che questa immagine mi sovviene alla mente! >>

Blaine guardava il suo amico con sguardo beato; era strano, ma allo stesso tempo davvero bello, vedere Finn così entusiasta dei suoi sogni per il futuro, soprattutto perchè questi riguardavano anche Rachel; Blaine, esattamente come il suo ragazzo, era un inguaribile romantico e non riusciva mai a trattenere la sua emozione dinnanzi a questo genere di situazioni.

<< Sai, quando avremo finito entrambi il college e avremo trovato un buon lavoro, mi piacerebbe tanto chiederle di sposarmi! >> proseguì Finn, ormai completamente rosso a causa dell' evidente stato di  imbarazzo in cui si trovava  << Non manca molto, siamo all'ultimo anno ormai... io credo davvero che sia lei la donna della mia vita e voglio restare con lei fino alla fine dei nostri giorni! >>

Blaine continuava a fissare il suo amico con sguardo sognante, senza proferire parola, cosa che provocò in Finn un'ulteriore sensazione di imbarazzo.

<< Ho...ho detto qualcosa di sbagliato?! >> farfugliò Hudson << Forse...ho un tantino esagerato con le parole?! >>

Blaine rise.

<< Al contrario. >> lo tranquillizzò << Non sai quante volte ho pensato la stessa cosa, riguardo a Kurt...e ancora lo penso! >>

Finn tirò un sospirò di sollievo.

<< Mi sento tanto ridicolo a dire queste cose! >> disse << Insomma, in senso buono! non è che trovo ridicolo voler passare il resto della mia vita con Rachel... è solo che forse sono troppo entusiasta, dovrei cercare di contenermi! >>

Blaine sorrise e lo rassicurò nuovamente con lo sguardo.

Finn fece un sorriso un po' impacciato.

<< Trovi che sia normale tutto questo? >> domandò, in cerca dell'ennesima conferma.

Blaine fece segno di sì con la testa.

<< Molto più che normale! >> disse dolcemente << Te l'ho detto, io ho la stessa sensazione riguardo a Kurt...anche se da molto più tempo di te! >>

<< Davvero?! >>

Finn si fece improvvisamente interessato e si protese verso di lui, per ascoltare con maggiore attenzione.

Blaine arrossì.

<< Sai, il giorno in cui ho capito di essere innamorato di Kurt, è stata una vera e propria rivelazione per me. >> raccontò << E' stato un po' come se all'improvviso tutto il resto del mondo fosse diventato invisibile: i miei occhi vedevano solamente lui e la sua voce era la sola cosa che riuscivo a sentire! lo vidi per la prima volta per ciò che davvero rappresentava per me e ammetto che all'inizio ne rimasi letteralmente shockato.... ma una volta superata la sorpresa, ho avuto l'assoluta certezza di quello che mi stava succedendo. >>

Fece una pausa, lasciando Finn letteralmente col fiato sospeso; si stava appassionando a quel racconto e voleva assolutamente che Blaine andasse avanti.

Non dovette aspettare molto, dopo pochi istanti  e un respiro  profondo, Blaine ricominciò a parlare.

<< Ho capito che Kurt era la persona che stavo cercando da tutta la vita! non avevo nessun dubbio, sapevo che era lui la sola persona che avrei voluto avere al mio fianco, per sempre! >>

Abbassò lo sguardo, un po' in imbarazzo.

<< Lo so che sembra una cosa stupida. >> disse, con voce quasi sussurrata << A diciassette anni non si può essere così sicuri di ciò che ci riserva il futuro e di sicuro non è possibile capire tutte queste cose, soltanto con uno sguardo e una banalissima canzone...ma io le ho capite! non credo che si possa spiegare, nè che una cosa del genere possa essere compresa da chi non l'hai mai provata sulla propria pelle... io però ne sono fermamente convinto. >>

Finn sorrise e guardò affettuosamente l'amico.

<< Lo capisco benissimo. >> disse con voce morbida << Ho sempre pensato che tu e Kurt foste fatti l'uno per l'altro... non l'ho mai dubitato, neanche per un istante! mi è sempre stato impossibile pensare a Kurt con qualcuno che non fossi tu. >>

Blaine sorrise.

<< Neanche io riesco a immaginarmi senza di lui. >>

Finn lanciò a Blaine uno sguardo complice e gli diede una leggera pacca sulla spalla.

<< Siamo davvero fortunati, amico. >> disse << Siamo innamorati di due persona che ci amano a loro volta alla follia... e passeremo assieme a loro il resto della nostra vita! >>

Blaine annuì, con un' espressione beata stampata in fronte e poi finì silenziosamente il suo cappuccino.

<< Mi sa che è il caso di andare adesso! >> disse, guardando l'orologio << E' da un po' che siamo qui, Rachel e Kurt a quest'ora dovrebbero aver finito! >>

Finn fece una smorfia.

<< Non ne sarei così sicuro, se fossi in te! >> esclamò.

Blaine ridacchiò.

<< Su, andiamo! >> disse, tirandolo su per un braccio << Gli amori della nostra vita ci aspettano! >>





N.D.A: Come avrete capito, questo episodio è un parallelo del capitolo 28, in cui Rachel e Kurt parlano del loro futuro assieme ai rispettivi compagni! mi piaceva l'idea di affrontare lo stesso argomento anche dal punto di vista di Finn  e Blaine, i quali per altro sono diventati davvero molto amici!!! ^__^

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Capitolo 39
*** Silence ***


Avvertimento prima di incominciare  a leggere: io ho tenuto questa canzone in sottofondo per tutta la durata della scrittura del capitolo...vi suggerisco di fare altrettanto mentre lo leggerete, credo che potrebbe renderlo ancora più piacevole! :) 

http://www.youtube.com/watch?v=yAUMU3QQE6w



<< Kurt, sto morendo! >>

Kurt fece una smorfia e lanciò un occhiataccia a Blaine, che ne se stava sepolto sotto le coperte e non la smetteva da lagnarsi come un bambino.

<< Blaine, non dire sciocchezze! >> rispose Kurt, in tono quasi saccente << Non stai affatto morendo, hai solamente un po' di raffreddore!  >>

Blaine tirò fuori la testa sbuffando e guardò male il suo ragazzo.

<< Sei  proprio crudele! >> disse con fare lamentoso << Io sto malissimo e a te non importa! potrei morire da un momento all'altro e tu neanche te ne accorgeresti! >>

Kurt ridacchiò; Blaine non riusciva proprio a farsi prendere sul serio, la sua teatralità era a dir poco esilarante!

Il controtenore si mise a sedere sul bordo del letto e accarezzò dolcemente i capelli di Blaine.

<< Tutte queste storie per una banalissima influenza?! >> disse con voce quasi sussurrata << Blaine Anderson, mi deludi! è sufficiente così poco per metterti ko?! >>

Blaine fece un versaccio e si mise a braccia conserte.

<< Ho il naso tutto tappato e mi sembra di soffocare! >> gemette << E poi credo di avere la febbre! >>

<< Blaine, te l'ho misurata io stesso meno di cinque minuti fa e la tua temperatura è bassissima! >> rispose Kurt esasperato.

Poi posò un guancia sulla sua fronte.

<< Non scotti neanche, Blaine! >> disse << Puoi stare tranquillo, non hai proprio nulla! >>

Blaine sbuffò.

<< Mi sembra di non riuscire a respirare! >> brontolò.

Kurt sorrise, si alzò e andò a prendere dal reparto medicinali del bagno un vasetto di Vaporub.

<< Esci da lì, avanti! >> ordinò a Blaine, non appena fece ritorno << E togliti la maglia, ti metto un po' di questo; vedrai che dopo starai subito meglio. >>

Blaine obbedì, uscì dal suo letto e si sfilò la maglia del pigiama, restando a petto nudo davanti a Kurt.

Kurt ebbe un leggero brivido lungo la schiena; sembrava strano, date tutte le volte che lo aveva visto senza i vestiti addosso, ma quell' immagine provocava sempre in lui un attimo di turbamento.
Quando era più giovane e alle prime esperienze, si sentiva prevalentemente in imbarazzo nel vedere il corpo nudo del suo compagno, ma adesso quella visione suscitava in lui eccitazione e desiderio.

Rimase a guardarlo in silenzio per qualche secondo, concentrando il suo sguardo sui suoi addominali perfetti e su quelle sensualissime fessure dell'inguine, che spuntavano leggermente dai suoi pantaloni.

<< Ehi, è tutto ok?! >> domandò Blaine, dal momento che Kurt non si decideva a muoversi o ad aprir bocca.

Il controtenore sussultò.
<< Si, scusami... mi ero distratto un attimo! >>

Blaine ridacchiò, con fare quasi malizioso, poi si sdraiò sul materasso, poggiando le braccia dietro la nuca e aspettando che Kurt incominciasse a spalmargli l'unguento sul petto.

Kurt si sedette di nuovo sul letto accanto a lui e dopo essersi spalmato abbonante dose del medicinale sulla mano, incominciò a massaggiare delicatamente il torace di Blaine, il quale chiuse gli occhi e inspirò profondamente.

Il giovane Hummel deglutì; il contatto della sua mano con il corpo di Blaine, anche se per un'azione così apparentemente innocente, sembrava quasi comunicare ben altre intenzioni e sia lui che il suo compagno facevano fatica a trattenere all'altro il loro stato di eccitazione.

Kurt continuava a passare la pomata sulle spalle e sul petto di Blaine, che finalmente riuscì a respirare di nuovo con regolarità, inebriato da quel profumo di mentolo che in quel momento li avvolgeva completamente.

Portò avanti quell'operazione con calma, senza fretta, fino a che Blaine non riaprì gli occhi e comunicò lui con lo sguardo che poteva bastare; Kurt richiuse il vasetto e lo poggiò a terra, guardando Blaine che si tirava su lentamente, con lo sguardo puntato su di lui.

Kurt arrossì.

<< A.. abbiamo finito. >> balbettò, con la guance che si infiammavano sempre di più << P..puoi anche rivestirti. >>

Blaine non rispose, si avvicinò un po' di più a lui e accarezzò teneramente il suo viso, senza smettere di guardarlo negli occhi.

Kurt sorrise, afferrò la mano che carezzava il suo volto e se la portò alle labbra, baciandone delicatamente il palmo, ad occhi chiusi.

Quando li riaprì, Blaine era ancora lì che lo fissava con espressione beata e questo fu abbastanza per farlo arrossire maggiormente e per fargli battere il cuore all'impazzata.

Senza dire una sola parole, Blaine si sporse verso di lui e lo baciò sulle labbra, senza chiedere troppo, soltanto per il semplice gusto di poterlo assaporare lentamente.

Kurt ricambiò il bacio con la stessa dolcezza del ragazzo, passandogli una mano fra i riccioli spettinati e cingendo la sua vita con l'altra; Blaine emise un lieve gemito, che cercò di mettere a tacere con un altro bacio, stavolta un po' più pretenzioso dell'altro, ma senza essere comunque troppo prepotente.

Infilò una mano sotto la maglia di Kurt, che rabbrividì al contatto del palmo freddo di Blaine con la sua schiena e si strinse ancora più forte a lui, continuando a baciare le sue labbra.

Blaine afferrò i lembi della maglietta di Kurt, gliela sfilò con la massima lentezza e quando rimase a petto nudo, si prese qualche secondo di tempo per guardarlo, quasi come se stesse cercando di fotografare con la mente quell'immagine.

Kurt sorrise, con le guance ancora lievemente rosse e gettò le braccia al collo di Blaine.

<< Sbaglio o fino a pochi minuti fa stavi per morire?! >> disse ridacchiando e strusciando il naso contro quello del moro << Devo dedurre che adesso stai meglio?! >>

Blaine fece un sorrisone e accarezzò nuovamente il viso del controtenore.

<< Sei tu la mia cura, Kurt.. >> sussurrò, avvicinando le labbra alle sue << Sei tu che mi fai stare bene. >>

Lo baciò con impeto, mentre le sue mani correvano lungo la sua schiena; lo accarezzò sul collo e poi sui fianchi, facendolo ansimare fra un bacio e l'altro.

Poi, mettendo per un attimo da parte la sua bocca, Blaine si dedicò con la massima attenzione al collo e alle spalle di Kurt, segnandovi un lungo percorso di teneri baci, intanto che Kurt faceva scorrere le sue mani lungo la sua schiena, infilando poi una mano nei suoi pantaloni.

Blaine emise un gemito, si staccò dal collo di Kurt e a colpo sicuro andò ad aprire i suoi pantaloni, facendoli scivolare a terra con estrema facilità, assieme a suoi minuscoli slip.

Kurt chiuse gli occhi e prese un bel respirone, prima di sfilare anche lui i pantaloni a Blaine, e lasciandolo con indosso solamente un paio di boxer neri, che si decise a togliere solo qualche secondo dopo, ascoltando in silenzio il respiro del moro che si faceva sempre più pesante.

Non appena si ritrovarono completamente nudi, l'uno fra le braccia dell'altro, si concessero qualche istante di pausa, per guardarsi intensamente negli occhi.

Non ruppero il contatto neanche per un secondo, continuarono a fissarsi silenziosamente; il loro sguardo comunicava tutto l'amore che provavano l'uno per l'altro e che tra poco avrebbero avvertito sulla loro pelle, in un vortice di emozioni senza fine.

Kurt si sdraiò sul materasso e Blaine scivolò sopra di lui; dopo avergli dato un leggero bacio sulle labbra, Anderson  tornò a baciare il collo di Kurt e con la lingua scese lentamente verso i suoi capezzoli, che succhiò e mordicchiò dolcemente per pochi minuti, mentre Kurt tirava indietro la testa ed ansimava per l'eccitazione.

Poi, senza alcuna fretta, raggiunse il suo inguine e posò morbidamente le labbra sul suo membro, in evidente stato di eccitazione, e lo baciò e leccò dolcemente prima di metterselo in bocca.

Kurt emise un lungo gemito e si aggrappò al lenzuolo, stringendo forte.

Era sempre contenuto nelle sue reazioni; sebbene fosse assolutamente impossibile restare impassibile e trattenersi in quei momenti così piacevoli, Kurt preferiva non esternarle in maniera troppo eccessiva e soprattutto troppo rumorosamente.

Non che si sentisse ancora in imbarazzo con Blaine, ormai era  perfettamente a suo agio e avrebbe potuto passare ore a fare l'amore con lui; ma era rimasto ancora un ragazzo molto pudico e preferiva mantenersi sempre molto tranquillo nelle sue reazioni.

Del resto, a Blaine tutto questo non dava alcun fastidio, Kurt riusciva comunque a farlo sempre sentire desiderato, con ogni suo piccolo gesto.

Anche in quel momento, i gemiti sussurrati del ragazzo erano abbastanza per Blaine, lo facevano eccitare da morire e sapeva bene quanto anche Kurt fosse eccitato e volesse ancora di più.

Si staccò dal suo inguine e si sdraiò di nuovo sopra di lui, strusciandosi e spingendo il bacino contro il suo, sentendo le loro erezioni scontrarsi, cosa che non fece che aumentare ulteriormente l'eccitazione dei due.

Poi fu il turno di Kurt, che con estrema sicurezza andò ad afferrare il membro di Blaine e lo massaggiò con decisione, mentre sul volto del moro compariva una piccola smorfia di piacere.

Andò avanti per un po', fino a che Blaine non lo bloccò e guardandolo negli occhi con sguardo voglioso, disse << Fermo.. aspetta... >>

Kurt si interruppè, mentre  Blaine si alzò e andò a prendere nel cassetto del comodino una confezione di lubrificante.

Se ne spalmò un bel po' sulle mani, poi piano piano andò ad infilare due dita fra le natiche del controtenore, spingendo leggermente; si bloccò non appena lo sentì emettere un lamento, ma Kurt lo rassicurò dicendogli di proseguire senza preoccuparsi e così Blaine spinse un altro po' con le dita.

Poi, dopo essersi spalmato un'altra abbondante dose di lubrificante anche sul membro, Blaine si avvicinò a Kurt e provò a penetrarlo lentamente, cercando di non forzare troppo la cosa.

Sapeva che era una sensazione estrememente dolorosa e aveva sempre il terrore di fare del male al suo piccolo Kurt; infatti, non appena provò ad andare un po' più a fondo, sentì Kurt emettere un sonoro gemito di dolore e si fermò di colpo, aspettando che fosse lui a permettergli di continuare.

Kurt sollevò un po' di più il bacino e allacciò le gambe a quello di Blaine, stringendosi forte a lui.

<< E' tutto apposto.. >> mormorò << Non preoccuparti. >>

Blaine afferrò saldamente le mani di Kurt e intrecciò le dita con le sue, spingendosi completamente dentro di lui, emettendo un gemito, quasi in contemporanea con il suo compagno.

Aspettò un po' prima di ricominciare a muoversi, rimase per qualche secondo immobile, mantenendo il suo sguardo fisso su Kurt, che tremava leggermente e aveva le lacrime agli occhi.

Blaine sorrise.

Sapeva molto bene che quelle lacrime non erano dettate solo dal dolore, ma erano il modo che Kurt aveva di dimostrargli quando lo rendesse felice fare l'amore con lui; tutte le volte  che i loro corpi si stringevano in quel modo, Kurt non riusciva a trattenere quelle piccole lacrime di gioia e Blaine si sentiva ogni volta l'uomo più felice del mondo.

Blaine ricominciò a spingere e Kurt strinse ancora più forte le sue mani.

Mano a mano che il tempo passava e che Blaine aumentava l'intensità delle sue spinte, Kurt sentiva sempre meno il dolore e sempre di più quella sensazione di piacere che piano piano andava ad impossessarsi di lui.

I suoi gemiti e sospiri si mescolarono con quelli di Blaine, tanto che era quasi impossibile distinguere a chi dei due appartenessero e sembrava che persino i loro cuori stessero battendo all'unisono.

Blaine ricominciò a baciarlo dolcemente sul collo e lui sorrise, chiuse gli occhi e tirò indietro la testa.

Adesso che fare l'amore con Blaine gli sembrava una cosa così naturale, era davvero difficile credere quanto si vergognasse tanti anni prima, quando erano ancora al liceo.

Quanto tempo ci aveva messo per sentirsi davvero a suo agio, prima di permettere a Blaine di andare fino in fondo, di dare fisicità al loro rapporto! e Blaine, senza fargli alcuna pressione, aveva saputo aspettare il momento giusto, restandogli accanto ed amandolo come Kurt voleva che lui lo amasse.

Dal giorno in qui avevano fatto l'amore per la prima volta, Kurt aveva finalmente abbandonato tutte le sue paure, rendendosi conto di quanto fosse meraviglioso sentirsi così vicino alla persona di cui era innamorato.

Si ricordava ancora le parole dettegli da suo padre, la prima volta che avevano parlato di sesso: "Quando sarai pronto, io voglio che tu lo faccia per connetterti interamente con l' altra persona e non gettandoti via, come se tu non valessi niente...perchè tu vali, Kurt. "

Con Blaine, Kurt non aveva mai creduto di non valere, neanche per un istante! lui lo faceva sentire amato come sapeva mai nessun altro al mondo avrebbe potuto fare! 

Fare l'amore con lui era come sentirsi parte di un'unica cosa, essere legato a lui, avvertire ogni singola cellula del suo corpo in totale connessione con le sue.

Significava non doversi mai sentire in pericolo, perchè Blaine era sempre lì con lui, per proteggerlo e amarlo incondizionatamente.

Kurt emise un ulteriore gemito e strinse le mani di Blaine più forte che potè; sentiva di essere pericolosamente vicino all'orgasmo e Blaine, che faceva sempre tutto il possibile per non venire mai prima di lui, aumentò ancora il ritmo, mentre le gambe di Kurt si avvinghiavano ancora di più a lui.

Pochi istanti dopo, Kurt raggiunse l'orgasmo con un lungo sospiro, non troppo rumoroso ma comunque molto profondo e Blaine seguì quasi subito, mormorando il suo nome con voce roca.

Uscì lentamente da lui, poi si accasciò al suo fianco per riprendere fiato, con il cuore che batteva all'impazzata.

Kurt lo guardò con un enorme sorriso sulle labbra e ancora le lacrime agli occhi; Blaine ricambiò il sorriso e lo accolse fra le sue braccia.

Il controtenore poggiò la testa sul petto del moro e chiuse gli occhi, ricominciando piano piano a respirare regolarmente.

Blaine lo baciò sulla fronte e lo strinse forte a sè.

Nessuno dei due disse una sola parola,  non ce n'era alcun bisogno.

Quello che era appena successo fra di loro aveva già detto ogni cosa e quel silenzio non era altro che una conferma dell' amore immenso che i due provavano l'uno per l'altro e che si erano appena dimostrati.

Quel silenzio, valeva più di tutti i "Ti amo" del mondo.





N.D.A:  Allora, ci tengo a precisare che questo capitolo mi è costato tanta fatica...perchè ci tenevo a renderlo bene e a descrivere adeguatamente la scena, a mio parere parecchio importante, essendo io un Klaine incallita! :)

La canzone in sottofondo non è una scelta casuale..avrete notato che si tratta di una versione maschile di "Teenage Dream" di Katy Perry, la prima canzone che Blaine ha cantato davanti a Kurt e che, secondo me, ha un po' segnato il loro destino, in quanto Blaine è davvero il sogno adolescenziale di Kurt.
Ma devo dire di preferire questa versione maschile, per una ragione ben precisa; il testo subisce alcune variazioni.
La canzone di Katy Perry, per quanto possa essere interpretata come canzone d'amore, ha molto di più l'aspetto di un canzone che parla di sesso...mentre questa versione maschile è proprio una canzone che parla d'amore.

Ed ecco la differenza...io non riesco davvero a immaginarmeli i Klaine che fanno sesso! il sesso per me è una cosa, fare l'amore è completamente diverso...Kurt e Blaine per me non potrebbero mai approcciarsi all'amore fisico in maniera troppo volgare e addirittura violenta... riesco a pensare a loro due solo mentre fanno l'amore, connettendosi interamente l'uno all'altro.

Ecco perchè ho scelto questa canzone...ed ecco perchè ci ho messo così tanto a scrivere il capitolo! :)

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Capitolo 40
*** Happy Birthday, Finn! ***


<< Insomma, volete dirmi dove stiamo andando?! >>

<< Zitto Finn, non protestare...siamo quasi arrivati! >>

<< Ok, ma è il mio compleanno...vorrei sapere dove mi state portando! >>

<< Pochi minuti e lo scoprirai! >>

Finn sbuffò; improvvisamente rimpiangeva di aver lasciato ai suoi amici l'organizzazione della sua cena di compleanno! tutto quel mistero non gli piaceva affatto, era sicuro che gli avrebbero riservato qualche scherzo di pessimo gusto.

Erano almeno venti minuti che camminavano per le strade di New York, con una destinazione ben precisa, che però nessuno si era preoccupato di rivelargli, anzi, avevano fatto tutti in modo di tenerlo
all'oscuro. Rachel lo teneva per mano, in testa alla spedizione e dietro di loro seguivano i suoi due compagni di stanza Kevin e Paul e Kurt e Blaine ( per la cronaca, Kurt stringeva la mano di Blaine con forza, lanciando occhiatacce a Paul).

<< Rachel, insomma! >> sbraitò Finn con impazienza << Siamo arrivati?! >>

<< Fra poco, ora svoltiamo l'angolo...eccoci qua! >>

La comitiva si fermò davanti ad un edificio, con un'enorme insegna luminosa, con su scritto "Sing with us".

Il volto di Finn si illuminò di colpo.

<< Un locale che fa karaoke?! >> chiese eccitato.

Rachel annuì, facendo un sorriso al ragazzo.

<< Abbiamo pensato che ti sarebbe piaciuto! >> disse << Sappiamo quanto ti manchi cantare, perciò volevamo che per una sera tu potessi farlo di nuovo....e quale occasione migliore del tuo compleanno?! >>

<< Inoltre >> aggiunse Kevin << In questo posto si mangia davvero bene! >>

Finn fece un sorrisone e abbracciò forte Rachel.

<< Scommetto che l' idea è stata tua! >> le sussurrò in un orecchio << Grazie. >>

Rachel tirò su col naso e si morse leggermente un labbro, per evitare di mettersi a lacrimare.

<< Su, andiamo! >> disse, dopo essersi staccata dall'abbraccio << Diamo inizio alla serata! >>

<< Ho sentito dire che sei un bravissimo cantante, Blaine.. >> disse Paul al moro, con fare ammiccante << Mi canterai una bella canzone?! >>

Blaine arrossì e Kurt si aggrappò al suo braccio.

<< Magari verso la fine della serata! >> ringhiò il controtenore << Sempre che gli sia rimasta ancora un po' di voce, dopo tutte le canzoni che avrà cantato per ME! >>

Paul fece una smorfia e Blaine ridacchiò.

<< A cuccia, Fido! >> disse a Kurt, un po' a presa di giro << Il tuo territorio non corre alcun pericolo! >>

Kurt fece una specie di sorriso e si strinse ancora più forte a lui.

Rachel sbuffò; si sarebbe volentieri risparmiata quel teatrino, la serata doveva essere dedicata a Finn!

<< Vogliamo andare?! >> chiese la ragazza, leggermente irritata.

I ragazzi sorrisero con un po' di imbarazzo e poi entrarono tutti assieme nel locale.
 

*

 
<< Avanti Finn, vogliamo un bel discorso adesso! >>

<< Si, Finn...discorso, discorso!!! >>

Finn rise e si alzò in piedi.

La serata stava andando alla grande: il cibo era delizioso, l'atmosfera decisamente rilassante ed aveva attorno a sè le persone più care che aveva a New York.

Poteva affermare con certezza che quello fosse, fino a quel momento, il compleanno più piacevole che avesse mai passato.

<< Ok, allora... io non sono molto bravo con i discorsi.. >> balbettò << Ho sempre paura di non dire ciò che mi passa davvero per la testa o di non trovare le parole adatte...perciò mi limiterò a dire solo un paio di cose. >>

Rimase per qualche istante in silenzio, quasi in cerca delle parole, facendo una carrellata su tutti i suoi amici seduti al tavolo.

<< Sono passati più di tre anni da quando siamo arrivati qui a New York... all'inzio ero spaventatissimo, temevo che non sarei riuscito a sopravvivere in una città così grande, che avrei finito per fuggire via spaventato! invece dopo tutto questo tempo sono ancora qui, circondato da persone meravigliose, che non hanno fatto altro che rendere ogni giorno  più bello del precedente! >>

Rivolse il suo sguardo a Kevin e Paul.

<< Ragazzi, siete senza dubbio i migliori compagni di stanza che potessi desiderare! >> disse sorridendo << Non riesco a credere che fra qualche mese ci diplomeremo e non potrò più avervi sempre intorno! dopo la terribile esperienza con quei pazzi che mi erano stati assegnati all'inizio, temevo che non avrei mai potuto incontrare dei compagni fantastici come voi... invece vi ho trovato , dei compagni di stanza davvero fantastici! non dimenticherò mai tutti i bellissimi momenti passati insieme fra una lezione e l'altra, le nottate in bianco a parlare degli argomenti più assurdi e le lunghissime partite a Risiko fino all'alba! Mi mancherà tutto questo... ma adesso non voglio essere triste! voglio solamente dirvi quanto sono felice di avervi conosciuto e che stasera voi siate qui con me. >>

Paul e Kevin sorrisero, lievemente commossi, intanto che Finn spostava lo sguardo su Kurt e Blaine.

<< Blaine, Kurt.. >> disse, guardando i due dritto negli occhi << Non riesco a immaginarvi l'uno senza l'altro e non riesco a immaginare la mia vita senza voi due! siete praticamente la mia famiglia, la vostra presenza costante mi da sicurezza, mi rende felice... sapere che potrò sempre contare su di voi mi da la forza di andare avanti ogni giorno! vi prego di restare sempre con me, perchè credo che senza di voi rischierei di impazzire! vi voglio bene, ragazzi! >>

Kurt e Blaine, al contrario degli altri due, non si preoccuparono minimamente di nascondere le loro emozioni e lasciarono che qualche lacrima di commozione solcasse i loro volti.

<< Te ne vogliamo anche noi, Finn. >> rispose Kurt, a nome di entrambi.

Infine, Finn si voltò verso Rachel, la quale arrossì non appena i suoi occhi incrociarono quelli del ragazzo.

<< Rachel.. >> fece con voce quasi sussurrata << Non voglio rovinare tutto quanto, dicendoti qualcosa di troppo banale e scontato... penso che tu sappia già alla perfezione quanto ti amo e quanto tu significhi per me! per cui adesso, me ne resterò semplicemente in silenzio e ti abbraccerò, se questo non è un problema. >>

Rachel, con gli occhi pieni di lacrime, si alzò dalla sedia e si gettò letteralmente fra le braccia di Finn.

<< Ti amo. >> disse la ragazza in tono lacrimoso.

Finn se la strinse forte al petto, baciandola sulla fronte, mentre i loro amici osservavano la scena inteneriti.

Poi, pochi istanti dopo, un tizio vestito di bianco e con un microfono in mano salì sul palco e annunciò << Buonasera a tutti i nostri fedelissimi clienti! siete pronti a dare inizio al karaoke?! >>

Un coro entusiastico di << Siii >> si levò dalla sala.

<< Benissimo! >> esclamò allegramente il presentatore << Allora, vorrei aprire la serata invitando a salire sul palco Finn Hudson, che stasera festeggia il suo ventiduesimo compleanno...Finn, dove sei?! >>

Finn fu particolarmente sorpreso di sentir chiamare il suo nome e lanciò un'occhiata sospetta a Rachel.

<< Tu...hai organizzato tutto tu?! >> chiese.

Rachel scrollò distrattamente le spalle e fece una smorfia, come a voler dire "io non c'entro nulla" .

Finn le sorrise e andò di corsa sul palco, dove il presentatore lo accolse con particolare entusiasmo.

<< Eccoti, Finn! >> disse allegramente << Intanto, buon compleanno! >>

<< Grazie! >> rispose Finn arrossendo, mentre in sottofondo si sentiva lo scroscio degli applausi.

<< Allora, che cosa vuoi cantarci?! >> domandò il presentatore, porgendogli un microfono << Ci hanno detto che sei un bravissimo cantante! >>

Finn sorrise e guardò Rachel, che nel frattempo si era rimessa compostamente a sedere vicino a Kurt e Blaine.

<< Ecco...vorrei cantare "You're the one that I want", da Grease. >> rispose << E vorrei che salissero sul palco anche la mia ragazza e i miei amici a cantare assieme a me. >>

Rachel, Kurt e Blaine si guardarono e sorrisero.

<<  Direi che possiamo accontentarti, dal momento che è il tuo compleanno...non credete?! >> dal pubblico si levò un'altra serie di urla di approvazione << Fantastico...amici di Finn, venite tutti qua! >>

Rachel, Blaine e Kurt corsero subito sul palco, mentre Kevin e Paul ci misero qualche minuto prima di lasciarsi convincere, ma alla fine cedettero anche loro.
Il presentatore porse loro due microfoni (dal momento che non potevano usufruire di altri, erano costretti a cantare tutti appiccicati l'uno all'altro) e aspettò che fossero tutti pronti, prima di far partire la base.

<< Ci siete ragazzi? >> chiese Finn, sorridendo ai suoi amici.

I ragazzi annuirono e pochi secondi dopo partì la musica.
 
I got chills they're multiplying 
And I'm losing control 
Cause the power you're supplying 
It's Electrifying! 
 
You better shape up cause I need a man 
And my heart is set on you 
You better shape up, you better understand 
To my heart I must be true 
 
You're the one that I want(You are the one I want) ho ho ho honey 
You're the one that I want(You are the one I want) ho ho ho honey 
You're the one that I want(You are the one I want) ho ho ho honey 
The one that I need oh yes indeed 
 
If you're filled with affection 
You're too shy to convey 
Meditate in my direction 
Feel your way 
 
I better shape up, cause you need a man (I need a man) 
Who can keep me satisfied 
I better shape up, if I'm gonna prove (you better prove) 
That my faith is justified 
Are you sure? Yes I'm sure down deep inside 
 
You're the one that I want (You are the one I want)ho ho ho honey 
You're the one that I want (You are the one I want) ho ho ho honey 
You're the one that I want( You are the one I want) ho ho ho honey 
The one that I need oh yes indeed
 
 
Alla fine della canzone, tutti i clienti si alzarono in piedi e si misero ad applaudire con tutta la loro forza, strillando con entusiasmo e mostrando di apprezzare moltissimo la loro esibizione.

Finn lanciò ai suoi amici uno sguardo colmo di adorazione; era da tanto che non cantava con loro, aveva quasi dimenticato quanto bella ed emozionante fosse quella sensazione.

Si chiese per quale motivo avesse aspettato così tanto a farlo di nuovo, perchè avesse lasciato passare così tanto tempo dall'ultima volta che aveva cantato assieme a loro! anche se ormai il canto non faceva più parte delle sue priorità, aveva comunque significato molto per lui in passato e tutt'ora lo legava ancora alle persone più importanti della sua vita.

<< Wow, ma siete stati incredibili! >> commentò il presentatore, anche lui visibilmente entusiasta << Ma dove avete imparato a cantare così?! >>

Finn si scambiò con Rachel uno sguardo complice.

<< Anni e anni di pratica. >> rispose.

<< Beh, è grandioso! >> disse ancora il presentatore << Vi andrebbe di farci sentire un' altra canzone?! magari solamente tu e la tua ragazza! >>

Finn e Rachel si guardarono intensamente negli occhi per qualche istante.

<< "Faithfully", dei Journey. >> disse Finn << Vai con la musica. >>
 

*

 
Circa tre ore e almeno una cinquantina di canzoni dopo, i ragazzi abbandonarono il locale, per tornare ai loro dormitori.

Avevano letteralmente monopolizzato il karaoke, sembrava quasi che la serata fosse stata programmata solo per loro!

Un po' per l'euforia, un po' per la quantità d'alcool in corpo, ma quella sera Finn, Rachel, Kurt e Blaine sembravano quasi essere ritornati ai tempi del Glee Club, quando esibirsi tutti assieme era all'ordine del giorno. Finn, leggermente brillo, abbracciò Rachel e le schioccò un bacio sulla guancia.

<< E' stata una serata fantastica! >> disse allegramente << Il compleanno più bello della mia vita! >>

Rachel rise e ricambiò il bacio di Finn con uno sulle labbra, poi lo prese per mano e ricominciarono a camminare, davanti agli altri.

<< Credo di non aver mai cantato così tanto in tutta la mia vita! >> commentò Kevin, piuttosto soddisfatto.

<< Io credo di non aver mai cantato prima d'ora! >> fece eco Paul << Ho sempre creduto di avere una voce orribile! >>

Kurt fece una smorfia.

<< Infondo chi sono io per privarlo di simile convinzione?! >> bofonchiò, avvinghiandosi al braccio di Blaine, che ridacchiò guardandolo un po' di traverso.

Finn e Rachel ignorarono ciò che stava accadendo alle loro spalle e continuarono a camminare tranquillamente mano nella mano.

<< Grazie per la meravigliosa serata. >> disse Hudson dolcemente << Sei stata grandiosa. >>

Rachel sorrise.

<< Sapevo che ti avrebbe reso felice. >> disse << Possiamo tornarci altre volte, se vuoi! infondo, ci siamo divertiti parecchio! >>

Finn annuì e intrecciò le due dita con quelle della ragazza.

<< Si, volentieri. >> rispose << E' stato un bel tuffo nel passato! >>

Rachel lo guardò teneramente, con quel suo solito sorriso sulle labbra.

<< Ti manca tanto il Glee?! >> 

Finn sorrise e fece segno di no con la testa.

<< Non troppo. >> rispose << E' una parte importante del mio passato e ne conservo un ricordo stupendo! adesso però sono proiettato verso il futuro...e ti assicuro che mi sento davvero bene! >>

Rachel sorrise e arrossì leggermente.

<< Ci sono anche io, nel tuo futuro? >> chiese timidamente.

Finn strinse la sua mano ancora più forte con voce morbida  rispose << Tu SEI il mio futuro, Rach. >>

Rachel sospirò beatamente e, senza aggiungere altro,  si incamminarono verso la metropolitana, mentre dietro di loro Kevin e Paul cercavano disperatamente di intavolare una conversazione con Kurt e Blaine, distogliendo la loro morbosa attrazione l'uno per l'altro, giusto per evitare di far assomigliare quella serata ad un'uscita fra coppie.

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Capitolo 41
*** Duets ***


<< Blaine, mi passeresti lo zucchero per favore? Blaine? BLAINE! >>

Blaine sussultò; dall'altra parte del tavolo, Finn lo guardava con aria impaziente.

<< Finn, hai detto qualcosa?! >> chiese il moro, un po' frastornato.

Finn sbuffò.

<< Lo zucchero! >> ripetè << Ma che ti prende oggi?! è da quando siamo arrivati in caffetteria che sei strano! >>

Blaine fece una smorfia e Rachel, seduta accanto a lui, ridacchiò.

<< Blaine è arrabbiato per via di un progetto che ci hanno assegnato a scuola. >> rispose al posto suo << E da stamattina che tiene il muso. >>

<< Per una ragione ridicola, a mio parere! >> intervenne Kurt, guardando male il suo ragazzo.

Blaine gli rispose con una linguaccia e Finn assunse un'espressione piuttosto perplessa.

<< Volete spiegarmi per bene che cosa succede?! >>

Kurt sospirò.

<< Si tratta di una prova intermedia, prima degli esami di fine anno, per la quale dobbiamo esibirci in un duetto. >> spiegò il controtenore << Pensavamo di poter scegliere noi con chi cantare, invece le coppie sono state assegnate a caso da Shelby.. >>

<< E tu e Blaine non siete in coppia insieme. >> lo interruppe Finn, ridacchiando.

<< Non c'è niente da ridere! >> sbraitò Blaine << Kurt, perchè non gli dici chi sarà il tuo compagno di duetto?! >>

<< E' un ragazzo? >> chiese Finn incuriositò.

Kurt annuì, mentre sul volto di Blaine compariva l'ennesima smorfia.

<< Nicholas Kyle. >> mormorò fra i denti il moro << Definito all'unanimità il ragazzo più bello della scuola, con quei suoi stramaledetti capelli biondi, gli occhi azzurri e quell'espressione da principe azzurro stampata in faccia...come se non bastasse, canta anche come un usignolo! >>

<< Beh, anche tu sei un Usignolo! >> commentò Finn ridacchiando.

<< E comunque >> aggiuse Kurt << E' assurdo che tu te la prenda così tanto, Blaine! >>

<< Oh, davvero?! >> gli rispose lui a tono << Sbaglio o anche tu trovi che sia un bellissimo ragazzo?! guarda che ti ho sentito quando ne parlavi con Rachel! >>

<< Un attimo! >> si intromise Finn << Anche secondo te è un bellissimo ragazzo, Rachel?! >>

Rachel arrossì.

<< Beh... ecco.. >> balbettò << Oh, ma che c'entra adesso?! stavamo parlando di Kurt e Blaine, no?! >>

Finn fece una smorfia e Kurt guardò male l'amica, ammonendola sottovoce con un << Vigliacca! >>

<< Comunque >> proseguì Blaine << E' inutile che tu faccia finta di esserne dispiaciuto, Kurt! si vede benissimo che non vedi l'ora di cantare con quel bamboccio. >>

<< Blaine, ma la pianti?! >> replicò Kurt irritato << La tua gelosia è assolutamente ingiustificata, tanto più che sono piuttosto sicuro che Nicholas sia etero! >>

<< E con questo che vuoi dire, che se fosse gay non ti dispiacerebbe se ti facesse delle avances?! >>

<< Blaine, ma da quando sei diventato così stupido?! >>

<< Ok, ok...smettetela! >> Rachel intevenne da pacere << Vi state rendendo ridicoli tutti e due. >>

Kurt e Blaine si zittirono e misero il broncio, mentre Finn trattenne a stento una risata.

<< Non mi sembra che sia un enorme problema. >>  commentò Hudson << Blaine, tu con chi devi cantare?! >>

<< Rachel. >> rispose lui, senza un briciolo di entusiasmo.

<< Ehi, ti ringrazio! >> replicò questa con sarcasmo << Sono felice anche io di cantare con te! >>

Blaine sbuffò.

<< Non sono  geloso perchè quel tizio è tanto bello! >> disse in tono lamentoso.

<< E allora dove sta il problema?! >> chiese Kurt esaperato.

<< Mi infastidisce il fatto che sia un altro ragazzo a cantare con Kurt! >> ammise Blaine << Insomma, mi piace quando cantiamo insieme...mi piace il modo in cui  si fondono le nostre voci! non mi va giù l'idea di sentire la sua voce accostata a quella di un altro.. è come se quel tizio si intromettesse in una cosa che è solo nostra! >>

Kurt lo guardò e sorrise.

<< Allora lo ammetti  di essere geloso?! >> disse, stavolta in tono più gentile, senza arrabbiarsi.

Blaine arrossì e fece un verso piuttosto buffo, che Kurt interpretò come un "si".

Il giovane Hummel rivolse un sorrisone al suo ragazzo e lo prese per mano.

<< Lo sai che sei sempre tu il mio compagno di duetti preferito. >> disse dolcemente << E sai anche che se avessi potuto avrei scelto te! ma per una volta, credo che dovremo fare le cose separati...potrebbe farci bene, sai?! >>

Blaine abbozzò un sorriso.

<< Mi mancherà cantare assieme a te. >> sussurrò, guardandolo dritto negli occhi.

Rachel sbuffò.

<< Che bello, tutti vogliono cantare con Kurt! >> bubbolò << Chissene frega di Rachel Berry! >>

Finn le sorrise e le accarezzò dolcemente la mano.

Kurt intrecciò le sue dita con quelle di Blaine.

<< Facciamo nel nostro meglio, per noi stessi. >> disse << E dimostriamoci l'un l'altro di cosa siamo capaci! diamoci  un' ulteriore ragione per essere fieri l'uno dell'altro. >>
 

*

 
Il giorno della prova intermedia di Musical, Finn volle essere presente; credeva che a Blaine avrebbe fatto comodo un po' di supporto morale, dal momento che il suo ragazzo avrebbe cantato con il tipo più figo di tutta la scuola e senza dubbio la sua autostima ne avrebbe parecchio risentito.

Inoltre, voleva essere certo che almeno Rachel non ne subisse il fascino.

La prima cosa che vide quando arrivò alla Julliard, in auditorium,  (che per l'occasione era stato lasciato  aperto al pubblico) fu Rachel, seduta su una sedia e intenta a spiegare chissà cosa ad un disinteressatissimo Blaine.

Il ragazzo, infatti, guardava dalla parte opposta del teatro, in direzione di Kurt e di un tizio alto con i capelli biondi che, a giudicare dalla descrizione fatta da Blaine qualche giono prima, doveva sicuramente essere quel Nicholas.

Finn si avvicinò a Blaine e Rachel.

<< Eccomi qua, appena in tempo. >> si annunciò << Deduco che l'esame non sia ancora incominciato. >>

<< Finn! >>

Rachel smise di parlare con Blaine (che tanto non stava comunque ascoltando) e si gettò fra le braccia del suo ragazzo.

<< Si, sei arrivato in perfetto orario! >> disse allegramente la ragazza << Fantastico, non vedo l'ora che tu ci senta cantare! sono certa che supereremo l'esame a pieni voti, saremo fantastici! >>

<< Che canzone canterete?! >>

<< " As Long As You're Mine", dal Musical "Wicked" . >> rispose Rachel orgogliosamente << Blaine è un bravissimo Fyero e con me come Elphaba, il massimo dei voti è assicurato! >>

Finn sorrise, poi si staccò da Rachel e si avvicinò a Blaine, che stava ancora guardando Kurt e Nicholas, con sguardo minaccioso.

<< Tutto ok? >> chiese.

Blaine fece una smorfia.

<< Credo di volerlo uccidere! >>  disse rabbiosamente << Tu pensi che sia illegale?! >>

Finn rise.

<< Dai Blaine, rilassati! >> tentò di rassicurarlo << Devono solo cantare una canzone, che vuoi che sia?! >>

Blaine sbuffò.

" Ma dovevo esserci io assieme a lui... "

<< Non essere egoista, Blaine. >> lo ammonì Finn << Non potete fare sempre tutto insieme! solo perchè non condividete anche questo momento, non significa che tu non conti per lui più di ogni altra cosa al mondo! >>

Blaine si morse un labbro; da quando Finn era diventato tanto intelligente?!

<< Credo tu abbia ragione. >> ammise << Adesso mi concentrerò solo sul duetto con Rachel e la smetterò di fare pensieri omicida. >>

<< Ecco, bravo! >>

Finn gli diede una leggera pacca sulla spalla.

Proprio in quel momento, prima ancora che Shelby annunciasse l'inizio dell'esame, Kurt e Nicholas si avvicinarono al gruppetto.

<< Ehi, Finn! >> Kurt salutò allegramente il fratellastro << Che bello vederti...sei venuto a fare da supporto morale?! >>

Finn annuì e nel frattempo posò lo sguardo su Nicholas e lo osservò per bene: era davvero un bel ragazzo, su questo non si poteva proprio discutere! Blaine aveva tutte le ragioni di questo mondo ad essere geloso... lo sarebbe stato anche lui se fosse toccato come partner a Rachel! e in effetti, a giudicare del modo in cui la ragazza lo guardava, un po' lo era veramente!

<< Finn, questo è Nicholas. >> disse Kurt, indicando il biondo << Il mio compagno di duetto. >>

Nicholas porse la mano a Finn e sorrise.

<< Piacere! >> disse Finn, con una specie di sorriso << Finn, il fratellastro di Kurt. >>

<< Devi essere orgoglioso di lui! >> esclamò il biondo allegramente << Kurt è davvero talentuoso...non ho mai sentito un ragazzo con una voce simile! >>

Kurt arrossì e Blaine dovette mordersi un labbro per impedirsi di rispondere qualcosa di veramente offensivo o scortese nei confronti di Nicholas.

Per sua fortuna, Shelby arrivò in suo soccorso, chiamando lui e Rachel ad esibirsi.

<< Anderson, Berry... voi siete i primi! >> disse a voce alta, dalla sua postazione in platea << Vedete di fare in fretta, vorrei finire entro stasera! >>

Blaine e Rachel si alzarono e si diressero verso il palco; prima di lasciarlo andare, Kurt si voltò verso Blaine e sussurrò << Fatti onore, amore mio! >>, cosa che il moro apprezzò parecchio e lo fece salire sul palco con un po' più di serenità.
 

*

 
<< Uffa, quanto manca al noi due?! l'ansia mi sta divorando! >>

Kurt si mordeva nervosamente le unghie, seduto in mezzo ai suoi amici in platea, nell'attesa che arrivasse il turno suo e di Nicholas.

Rachel e Blaine avevano superato l'esame a pieni voti, ricevendo i più sinceri complimenti da Shelby che, stando alle sue parole, non vedeva una Elphaba e un Fyero così perfetti da anni.

Nicholas e Kurt aspettavano il loro turno da più di mezz'ora e stavano iniziando a innervosirsi seriamente.

<< Oddio, non ce la faccio più! >> gemette Nicholas << Fra quanto tocca a noi?! che ansia! >>

Kurt gli fece un sorriso di incoraggiamento, che provocò la comparsa di un'ennesima smorfia sul volto di Blaine.

<< Su, andrà bene! >> lo rassicurò << Saremo bravissimi! >>

Nicholas ricambiò il sorriso, beccandosi un'occhiataccia da parte di Blaine, cher per fortuna passò inosservata a tutti e a quel punto finalmente la voce di Shelby pronunciò i nomi << Hummel e Kyle! >> e i due salirono sul palco.
 
Blaine si sporse in avanti per vedere meglio.

<< Allora, che brano avete scelto per l'esame? >> domandò Shelby ai ragazzi.

<< "Elephant Love Medley" , dal Musical "Moulin Rouge". >>  rispose Kurt.

Blaine ebbe una sorta di tuffo al cuore nel sentire quelle parole.

"Moulin Rouge" era uno dei loro film preferiti, lo avevano visto assieme un milione di volte...avevano persino cantato un duetto tratto dal film al Glee Club! possibile che Kurt avesse scelto proprio quel Musical?! Perchè aveva voluto coinvolgere quel tizio in una cosa che era solamente loro?! ok, forse stava davvero esagerando...ma era geloso, estremamente geloso!

Aveva sempre condiviso ogni cosa con Kurt e adesso quel tizio stava prendendo il suo posto....non poteva accettare una cosa simile! detestava di essere stato messo da parte e sostituito da quel bamboccio!

"Se non altro, non ha scelto Come What May!"

La musica incominciò e i due interpreti iniziarono a cantare.

Più la canzone andava avanti e più Blaine non poteva fare a meno di notare quanto fosse talentuoso Kurt e di quanto impossibile fosse non rimanere incantati dalla sua meravigliosa voce! fu anche costretto ad ammettere quanto bravo fosse Nicholas e, cosa ancora più difficile, che le loro voci suonavano davvero bene assieme.

Forse anche troppo bene...chissà, magari Kurt avrebbe finito col preferire Nicholas come compagno di duetti!

In fondo sembrava che si stessero divertendo parecchio a cantare insieme...magari Kurt trovava Nicholas un partner migliore di lui, dal punto di vista canoro!

Alla fine, avrebbe avuto poco senso prenderla per così poco; Kurt era innamoratissimo di lui e solo perchè preferiva cantare con un altro (ma di questa cosa Blaine non era ancora sicuro), non per questo avrebbe smesso di provare dei sentimenti! 

Eppure anche quello era importante per Blaine... il cantare assieme era una delle tante cose che lo legava a Kurt e aveva il terrore che se avessero smesso di farlo come prima, si sarebbe spezzato qualcosa fra di loro.

Una cosa del genere lo avrebbe ucciso.

Continuò a seguire l'esecuzione senza prestarvi in realtà la minima attenzione, troppo preoccupato a porsi una serie di domanda inutili e senza senso.

Decisamente inutili, visto quanto accadde dopo.

Alla fine del pezzo, subito dopo aver ricevuto il responso dell'esame, Kurt saltò giù dal palco e corse da Blaine.

<< Allora, ti è piaciuto?! >> domandò entusiasta << Abbiamo superato la prova a pieni voti anche noi! che ne pensi, siamo stati bravi?! >>

Blaine, per quanto tristi fossero i suoi pensieri in quel momento, non riuscì proprio a mentire.

<< Siete stati perfetti. >> rispose, sorridendo al suo ragazzo << Davvero, tu hai cantato meravigliosamente! e Nicholas...beh, è davvero bravissimo! le vostre voci stanno molto bene insieme. >>

Kurt scrollò le spalle.

<< Si, diciamo che ci siamo amalgamati bene! >> disse, facendo un po' il vago << Ma credo che, a meno che non capiti nuovamente per caso, non canteremo insieme un'altra volta. >>

<< Cosa?! >> replicò Blaine incredulo, ma in realtà molto soddisfatto da quella affermazione << Perchè?! credevo ti fossi trovato bene assieme a lui...avevi detto che era un ottimo compagno di duetti! >>

<< Si, infatti. >> rispose Kurt << E' molto bravo, ha una bellissima voce e mi piace come interpreta i pezzi...ma tutto questo non basta a renderlo il compagno di duetti perfetto! c'è una cosa troppo importante per me, che a lui mancherà sempre! >>

Blaine lo guardò con aria lievemente perplessa.

<< Ah si?! >>  domandò un po' scettico << Che cosa?! >>

Kurt sorrise.

<< Non è te. >>

Blaine non rispose e arrossì di botto, mentre Kurt gli si avvicinò e lo prese per mano

<< Sai, avevi ragione tu. >> disse il controtenore, accarezzando le nocche  del suo ragazzzo << Cantare assieme a te è completamente diverso che farlo con chiunque altro... nessuno riesce a trasmettermi le emozioni che mi trasmetti tu quando canti assieme a me! è un po' come se le nostre voci facessero l'amore... è qualcosa che non posso provare con nessun altro! >>

Blaine sorrise dolcemente e lo tirò a sè.

<< Hai detto una cosa stupenda, Kurt.. >> mormorò, accogliendolo in un tenero abbraccio.

<< Cosa, che quando cantiamo insieme è come se le nostre voci facessero l'amore?! >> rispose Kurt ridacchiando << Beh, è la verità! >>

<< Lo so! >> replicò Blaine, fissandolo intensamente negli occhi << E trovo che sia meraviglioso. >>

Kurt non disse nient'altro e si strinse ancora più forte in quell'abbraccio.

Era certo che, quella notte, non sarebbero state solo le loro voci a fare l'amore...e non vedeva l'ora di farsi avvolgere da quella splendida melodia.
 

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Capitolo 42
*** Letters ***


Cara Rachel

Ti scriviamo dalla soleggiata Florida, dove stiamo passando una meritatissima vacanza di dieci giorni!
Ricordi quel concorso a cui abbiamo partecipato con i punti del detersivo per piatti?! beh, lo abbiamo vinto e il premio era una fantastica vacanza a Miami, tutto pagato...niente male, eh?!

Siamo qui già da un paio di giorni, perciò è bene che tu spedisca la tua risposta a Lima, perchè sicuramente saremo già tornati a casa quando arriverà! è un vero peccato non poter stare un po' di più...la Florida è fantastica e Miami è così bella!

Piacerebbe un sacco anche a te, sicuramente tu e Finn vi divertiereste moltissimo insieme... potresti prenderla in considerazione come metà per il vostro viaggio di nozze!

Su, non essere sorpresa...state per diplomarvi entrambi, figuriamoci se il ragazzo non sta già pensando al matrimonio! ovviamente vi suggeriamo di aspettare almeno un paio di anni, fino a quando non avrete trovato entrambi un buon lavoro... è vero che l' amore è sufficiente per essere felici, ma i soldi non guastano mai!

E' davvero incredibile che fra poco vi diplomerete... sembra solo ieri che siete partiti per New York, invece sono passati quasi quattro anni! è così commovente ripensare a quando eri ancora una bambina, che saltellava per casa con indosso un piccolo tutù rosa e cantava utilizzando una spazzola per le bambole come microfono!

Adesso sei cresciuta Rachel, i tuoi sogni di quando eri bambina stanno per diventare realtà e non hai idea di quanto siamo orgogliosi di te; non vediamo l'ora che arrivi il giorno del diploma, per essere lì con te nel tuo grande momento di gloria!

A proposito, hai già deciso che cosa indosserai?! è una giornata importante, anche il tuo abbigliamento dovrà essere impeccabile! fortunatamente i tuoi gusti in fatto di abiti sono migliorati parecchio negli ultimi tempi...non riusciremmo davvero a sopportare l'immagine di te che ritiri il tuo diploma con uno di quelli orribili vestiti-tenda.

Beh, tesoro...so che ti aspetteresti qualcosa di più da questa lettera, ma adesso dobbiamo proprio salutarti! sai, fra poco iniziano le lezioni di ballo latino americano...non possiamo certo perdercele! 

Attendiamo la tua risposta con impazienza...fra un cocktail e l'altro!

Tanti baci
 
                                              I tuoi papà
 
 

Cari papà

Ho apprezzato moltissimo la vostra lettera dalla Florida anche se, devo ammetterlo, mi avete fatto morire di invidia! certo, New York è stupenda e ogni giorno che passo in questa città non faccio che innamorarmene sempre di più... ma Miami, accidenti! Deve essere un posto da sogno, non sapete quanto vorrei essere con voi in questo momento ( ho fatto un paio di calcoli..ad occhi e croce dovreste essere ancora lì, ma per sicurezza spedirò la mia risposta a Lima, come avete detto voi ).

Chissà, forse un giorno io e Finn ci andremmo davvero in viaggio di nozze...oh, sarebbe fantastico!

Si, lo so...scommetto che vi aspettavate che io mi arrabbiassi o mi offendessi per tutte le vostre chiacchiere sul matrimonio con Finn...probabilmente un anno fa lo avrei fatto davvero! ma ultimamente mi capita spesso di pensare alla mia vita futura con lui e devo dire che l'idea mi piace da morire!

Oddio, non posso credere che sto davvero parlando di questo con voi... vabbè, ormai sono entrata in argomento, perciò tanto vale andare avanti!

Fra poco prenderò il diploma (si, lo so che devo prima superare l'esame finale...ma si tratta solo di una formalità, ovviamente otterrò il mio diploma senza il minimo sforzo) e anche Finn si laureerà a breve... naturalmente, come avete detto voi, ci sono un sacco di cose che dobbiamo fare prima: trovare una casa ( per altro, dobbiamo incominciare a cercare...fra poco dovremo andarcene dal dormitorio), un lavoro...e poi dobbiamo essere sufficientemente maturi per affrontare una cosa così importante come il matrimonio!

Non ho alcuna fretta, c'è tutto il tempo... ma sono davvero eccitata all'idea di diventare la signora Hudson! non dovrei correre con la fantasia, lo so benissimo.. però sono sicura che io  Finn ci sposeremo un giorno e  non posso fare a meno di esserne estremamente felice.

A proposito di felicità... non vedo proprio l'ora che voi veniate di nuovo qui a New York per il mio diploma.. io, Kurt e Blaine abbiamo pensato di organizzare una bella cena per festeggiare e ovviamente voi dovrete partecipare! 

Fingerò di non essere minimamente offesa per le vostre insinuazioni sui miei vestiti.. anche perchè Kurt mi ha promesso che mi farà da personal shopper per l'occasione e mi aiuterà a scegliere l'abbigliamento per fetto per la cerimonia e vedrete che saprò sorprendervi! sarò splendida e voi due non dovrete fare altro che ricredervi!

Scherzi a parte, vorrei tanto che il tempo volasse..ho così tanta voglia di vedervi! mi manca Lima , anche se ormai New York è diventata a tutti gli effetti casa mia... ma infondo sono cresciuta in Ohio ed è normale che la mia terra mi manchi! come mi mancate voi.

Mi raccomando, voglio sapere tutto della vostra vacanza a Miami...ogni minimo particolare!

Purtroppo adesso devo andare... ho appuntamento con i ragazzi fra mezz'ora e devo ancora cambiarmi!

Attendo la vostra risposta.. 

Vi voglio tanto bene!
 
                               Rachel
 


*



 
Caro Finn

So che detesti che io ti scriva le lettere e infatti ti prometto sin da ora che sarò breve!

Sai, stavo rivedendo delle vecchie foto e sono stata improvvisamente presa da un attacco di nostalgia... mi è venuta voglia di scriverti e spero tanto di non fare la figura della tipica mamma troppo sentimentale!

Non saprei neanche cosa scriverti, visto che ci sentiamo al telefono più o meno tutti i giorni e so sempre tutto quello che ti succede... per cui, che cosa potrei dirti?!

Forse che un po' sento la mancanza di quel piccolo, timido e adorabile bambino che eri un tempo! 

Si, lo so...non ti piace che io mi metta a rivangare il passato, ma non ti vedo da mesi e ormai devo affrontare il fatto che stai diventando un uomo...perciò almeno per questa volta concedimelo!

Crescerti senza un padre è stata di certo una delle cose più difficili della mia vita e credo che lo sia stato anche per te; non deve essere stato piacevole non avere una figura paterna al tuo fianco, qualcuno con cui relazionarti e che ti capisse davvero, come non ero in grado di fare io!

Ma alla fine, nonostante ciò, siamo comunque riusciti a farcela insieme e tu mi hai dato tanta di quelle gioia che neanche puoi immaginarti! Sono contenta che tu adesso non possa vedermi, altrimenti penseresti che sono sempre la solita, vecchia e patetica mamma, che si commuove per niente.

Ma che ci posso fare se ogni volta che ripenso a come eri da piccolo mi viene da piangere?! si, forse esagero un po'... ma è così bello vedere quanto sei cresciuto e che adesso sei diventato un vero uomo!

Sapessi quanto sono orgogliosa di te, Finn... non posso credere che tra poco ti laureerai, mi sembra solo ieri che ti tenevo in braccio e ti leggevo le favole prima di andare a dormire! 

Oh, non fare quella faccia (come se non immaginassi l'espressione che è appena comparsa sul tuo volto),  dovresti sapere come è fatta tua madre...sai che ho la lacrima facile! 

E comunque, sono davvero molto fiera di te e di tutto ciò che hai fatto; come figlio, giocatore di football, cantante... mi hai sempre dato modo di essere orgogliosa di essere tua madre.

So che tu credi di aver commesso spesso degli sbagli, magari lo hai fatto davvero...ma non ho mai smesso di volerti bene e mai potrò farlo! sei tu il vero uomo della mia vita e non potrò mai smettere di amarti..mai e poi mai.

Ok, la smetto con questa mia pateticissima lettera... mi rendo conto di aver  esagerato con i sentimentalismi, dovrei davvero smetterla di rivedere quelle foto!

Ovviamente non sei tenuto a rispondere, Finn... ci tenevo solo a dirti ancora una volta quanto ti voglio bene.
 
                                                        la tua Mamma
 


Cara mamma

So che avevi detto che non era necessario rispondere alla tua lettera...ma non potevo certo ignorarla! ti scriverò solo poche righe, perchè sono in ritardo per l'appuntamento con Rachel e rischio di essere ucciso se non mi presento per tempo.

Non dovresti farmi queste improvvisate, non mi fa bene leggere certe cose! non tanto perchè credo che tu sia patetica...ma perchè mi hai commosso e io in genere sono uno che non si commuove mai!

Ok, bugia..mi commuovo molto spesso, faccio solo finta che  non sia così perchè tento di mantenere intatta la mia immagine di "uomo tutto d'un pezzo"... ma infondo, per quale motivo dovrei?! 

Mi hai scritto delle parole stupende e non mi vergogno affatto nel dire che mi hai fatto piangere! si, esatto..ho pianto mamma, ho pianto come un bambino... quello stesso bambino di cui parlavi nella tua lettera, ancora perfettamente vivido nei tuoi ricordi.

Sono felice che tu abbia deciso di scrivermi quella lettera mamma, purtroppo però non so bene che cosa rispondere! dire che ti voglio un mondo di bene forse sarebbe troppo poco...ma non mi viene in mente nient'altro che non renda il tutto troppo banale!

Sai, quando mi dicesti di esserti innamorata di Burt io ci rimasi davvero male..e non perchè non volessi la tua  felicità! no, il fatto è che, egoisticamente, volevo rimanere io il solo uomo nella tua vita.

Volevo essere io a proteggerti, a prendermi cura di te...eravamo sempre stati solo io e te e non vedevo alcun motivo per cui qualcun altro dovesse mettersi fra di noi! ripensandoci adesso, mi viene da ridere per quanto ero stupido.

Tu avresti continuato a volermi bene comunque, niente sarebbe mai cambiato fra di noi; ed  andata proprio così, niente è mai riuscito a cancellare il bene che ci vogliamo...e niente lo cancellerà mai.

Anche se siamo lontani chilometri, anche se io ormai non sono più un bambino....resterò il tuo piccolo Finn per tutta la vita e non smetterò mai di amarti più di ogni altra cosa al mondo (non dire mai a Rachel che te l'ho detto...ma tu resti sempre la mia donna preferita ).

Ok, adesso devo andare sul serio...se non vuoi avermi sulla coscienza è meglio che io chiuda qui la lettera e corra da Rachel! ci sentiamo  presto mamma... ti voglio bene.
 
                                                    Finn
 

*


Caro papà

Come stai? si, lo so... ti sembra strano che io ti scriva questa lettera! in effetti lo è parecchio, non prendo in mano un foglio di carta e una penna da un sacco di tempo...ormai il computer ha preso  definitivamente il loro posto! 

Beh... mi era venuta voglia di scriverti una lettera! adesso sono in camera, seduto alla scrivania, con una minuscola lampada a farmi luce, mentre  Blaine dorme profondamente e russa anche un po' (lui dice sempre che non è vero, ma posso assicurarti che le mie orecchie in questo momento ci sentono benissimo).

Mancano pochi mesi al diploma e non vedo l'ora che tu e Carole veniate ad assistere alla cerimonia! sono così eccitato, non ce la faccio ad aspettare tutto questo tempo... vorrei che fosse domani, così mi toglierei subito il pensiero!

Beh, effettivamente è un bene che ci voglia ancora del tempo... ho un sacco di cose da fare prima della cerimonia, soprattutto devo ancora trovare l'abbigliamento adatto! fortunatamente io e Rachel andremo a fare spese per l'occasione e oltre a farle da assistente personale, mi occuperò anche di me stesso e troverò un completo mozzafiato per la cerimonia del diploma!

Cambiando argomento, come ve la passate tu e Carole?! ci sono interessanti novità in Ohio?! mi raccomando, tienimi sempre aggiornato..lo sai che sono estremamente curioso!

Noi stiamo bene, da quando ci siamo parlati al telefono l'ultima volta,  non è cambiato nulla...sempre la solita routine! anche se, quando mi hai chiesto come stava Blaine, non sono stato del tutto sincero nel rispondere che era tutto apposto.

Avrei voluto dirti di più, ma lui era accanto a me e non mi andava di infierire..di certo non lo avrei fatto stare meglio! come avrai sicuramente capito, ha litigato di nuovo con suo padre.

Si, lo so che cosa stai pensando: quell'uomo è un mostro, Blaine non si merita di essere trattato così..e hai perfettamente ragione! non riesco davvero a capire per quale motivo ancora non voglia accettarlo per quello che è e perchè provi continuamente a cambiarlo.

Ricordi quando l'altro giorno ti parlai del nostro progetto di andare a vivere tutti e quattro assieme dopo il diploma?! Blaine ha fatto lo stesso discorso con i suoi genitori, ma le cose sono andate piuttosto diversamente... i suoi non sono sembrati affatto contenti e suo padre gli ha detto che non approvava minimamente questo suo tentativo di ufficializzare la sua "diversità" andando a vivere con un uomo (ovviamente si riferiva a me...credo che di Rachel e Finn non gli importasse niente).

Blaine gli ha urlato contro che non stava ufficializzando niente, che ormai sapeva di essere gay da una vita  e che ne andava estremamente fiero; ha anche detto che già adesso convive con un ragazzo e che le cose non sarebbero poi cambiate così tanto.

Suo padre gli ha chiesto se faceva sul serio con me, se davvero pensava di voler andare avanti con tutta questa faccenda...e lui ha detto di si, che mi ama e che niente al mondo potrebbe mai cambiare le cose. Non so che altro si siano detti, Blaine non ha voluto dirmelo; probabilmente non voleva ferirmi...immagino che suo madre abbia cominciato a dire chissà quali cattiverie sul mio conto.

In tutta onestà a me non importa un bel niente di quello che pensa di me il padre di Blaine, è una persona che detesto e non ha alcuna importanza se neanche io gli piaccio! ma odio che tratti Blaine in questo modo e che lo faccia soffrire così tanto.

Non hai idea della notti passate in lacrime fra le mie braccia, a disperarsi per un padre che ancora  dopo anni non vuole capire che suo figlio è così, che non cambierà mai e che non c'è nulla di sbagliato in lui! Blaine soffre da morire a causa di suo padre e vederlo stare così male è terribile anche per me! odio quell'uomo, lo odio davvero!

Non posso fare a meno di pensare a quanto sono fortunato ad essere cresciuto con un padre meraviglioso come te.; tu non mi hai mai giudicato, hai sempre fatto di tutto perchè venissi accettato dagli altri, ti sei sempre preso cura di me e mi hai amato come nessun pade potrebbe mai amare il proprio figlio.

Sei sempre stato il mio eroe papà e non potrò mai smettere di amarti, nè di considerarti la persona più importante della mia vita! beh, assieme a Blaine ovviamente.

Voi due siete tutto ciò che di più bello e speciale ho al mondo e che più riesce a rendermi felice; sono davvero il ragazzo più fortunato della terra!

Non vedo l'ora di riabbracciarti papà..mi manchi davvero tantissimo! salutami tanto Carole e non appena ricevi questa lettera rispondimi immediatamente, anche se prima di allora ci saremo già sentiti per telefono un milione di volte!

Ti voglio bene papà
 
                                      Kurt
 

PS Ovviamente anche Blaine ti saluta moltissimo...anche se sta ancora russando!
 


Caro Kurt

Mi ha fatto davvero molto piacere ricevere la tua lettera e devo ammettere che non me lo aspettavo davvero! come hai detto tu stesso, ormai usi solamente internet per comunicare e con tutte le volte che ci sentiamo per telefono, non pensavo proprio che ti saresti messo a scrivermi.

Per cui quando ho letto il tuo nome sulla busta, non ho potuto fare a meno di emozionarmi da morire.

Non voglio incominciare con i sentimentalismi, perciò cambio subito argomento e ti dico che qui a casa io e Carole ce la passiamo benissimo; il lavoro in officina va alla grande e riusciamo anche a trovare un po' di tempo per svagarci.

Abbiamo già preso i biglietti per New York.. so che manca ancora un po', ma ci hanno fatto uno sconto favoloso e non potevamo non approfittare! siamo entrambi molto eccitati all'idea di te e Finn che prendete il diploma (beh, quella di Finn sarebbe una laurea..ma è lo stesso, no?!).

Ma quanto tempo è passato da quando siete partiti?! sembra non essere trascorsa più di una settimana e invece sono quasi quattro anni; quasi quattro anni che ormai vivete a New York tornate a casa solo per le vacanze! incredibile come vola il tempo.

Sono davvero orgoglioso di te, di ciò che sei diventato e di tutto quello che sei riuscito a realizzare...hai dimostrato di essere un vero uomo e io sono fiero di essere tuo padre!

Sai, mi manca averti sempre intorno per casa...ma in fondo è così che va la vita, tutti gli uccellini prima o poi devono abbandonare il nido! se non altro, il mio uccellino è andato via in buona compagnia... Rachel, Finn e Blaine sono sicuramente degli ottimi compagni di avventura e sono certo che con loro non ti sentirai mai solo o fuori posto.

A proposito di Blaine... si, avevi ragione tu; leggere quelle parole mi ha fatto solamente arrabbiare, non so davvero cosa mi abbia trattenuto dall'andare a casa degli Anderson e dirne quattro al padre di Blaine.

Ma come si può essere così crudeli con il proprio figlio?! se penso al povero Blaine.. lui non si merita un simile trattamento da parte dei suoi genitori! è un ragazzo così dolce, così premuroso... e io sarei orgoglioso di avere un figlio come lui, esattamente come lo sono di essere tuo padre.

Ora non fargli montare troppo la testa quando gli dirai queste mie parole...ma sono davvero felice che tu e lui vi siate trovati; Blaine è decisamente il tipo di ragazzo che tutti i genitori desiderano avere al fianco dei propri figli, uomini o donne che siano!

Non hai idea di quanto mi rassicuri sapere che passerai il resto della tua vita assieme a lui (perchè io so che sarà così Kurt... fidati di me), che avrai per sempre al tuo fianco una persona meravigliosa che ti ama quanto lo ami tu...non c'è niente di più bello per un padre che sapere suo figlio estremamente felice.

Per quello che vale, vorrei che tu dicessi a Blaine tutto ciò che ho scritto in questa lettera; so bene che non è lo stesso che sentirsele dire da suo padre, ma credo che potrebbero farlo stare meglio.

Infondo, ho sempre pensato che Blaine fosse un po' come un figlio per me, dal momento che passava più tempo a casa nostra che a casa sua! in effetti, mi manca molto anche ritornare a casa dopo il lavoro e trovarvi abbarbicati l'uno all'altro sul divano a vedere qualche musical alla tv.

Beh, scherzi a parte... digli che sono davvero felice di avergli affidato mio figlio e che averlo nella mia famiglia è un vero e proprio dono!

E adesso basta con le smancerie..non voglio sembrare uno di quei vecchi padri nostalgici e malinconici, è un'immagine che non mi si addice affatto!

Ci sentiamo presto Kurt..sicuramente molto prima che tu abbia ricevuto questa lettera!

Ti voglio bene e sono fiero di te.
 
                               Papà


*



 
Caro Blaine

Immagino che ti sorprenda parecchio ricevere questa mia lettera; in effetti, mi ci è voluto un po' per trovare il coraggio di scrivertela....come ben sai, non mi riesce facile darti completamente ragione.

Ma mi rendo conto la reazione di tuo padre è stata piuttosto eccessiva e ammetto di sentirmi davvero in colpa per quello che è successo! vorrei tanto che voi due riusciste ad andare d'accordo, mettendo a parte tutti i vostri diverbi una volta per tutte.

Lo so che ti senti ferito per questa storia dell'omosessualità, ma perchè non provi a metterti nei nostri panni?! hai idea di quanto sia stato difficile accettare la cosa?! quando tu un bel giorno arrivasti a casa e dicesti  "Mamma, papà..devo dirvi una cosa: io sono gay!", hai a minima idea di come ci siamo sentiti noi?! 

Non è certo quello che un genitore si aspetta dal proprio figlio.

Io ho cercato di venirti sempre incontro, non ti ho mai fatto pesare questa tua scelta e ho sempre cercato di non appoggiare tuo padre tutte le volte che si arrabbiava con te per qualcosa; ma non è stato facile neanche per me, Blaine.

Sapere che tuo figlio non sogna per sè stesso ciò che tu hai sempre desiderato per lui: una donna da amare, una famiglia...credi che sia facile da mandar giù?! 

Blaine noi ti vogliamo bene, ma sinceramente non siamo in grado di comprendere questo tuo atteggiamento così sfrontato! ti abbiamo sempre supportato, ti abbiamo mandato in una scuola privata perchè tu fossi al sicuro dai bulli, poi hai voluto cambiare di nuovo scuola per seguire il tuo ragazzo e te lo abbiamo permesso; ti abbiamo mandato a New York e siamo disposti a darti i soldi per quella casa in affitto che vorreste comprare dopo il diploma (si, ho convinto tuo padre)... perchè devi far passare noi per i cattivi?!

Sinceramente Blaine, non capisco davvero perchè tu non voglia innamorarti di una ragazza come tutti i ragazzi normali; ho sempre pensato che il tuo fosse solo un capriccio adolescenziale, che prima o poi avresti smesso di fare il ribelle e ti saresti finalmente deciso a mettere la testa apposto!

Ma a quanto pare, non avevo capito che tipo di persona eri veramente e sinceramente me ne dispiaccio...perchè, sebbene tu faccia fatica a crederlo, ti voglio davvero bene Blaine.
Forse dovrei chiudere qui questa lettera..immagino di aver detto a sufficienza.

Perdonami Blaine...non voglio che tu pensi che io stia cercando di colpevolizzarti! vorrei solo farti capire che anche io e tuo padre soffriamo molto per questa faccenda.

Spero di ricevere presto una tua risposta. 
 
                                                           Mamma 
 

Ciao mamma

Devo dire che, come tu eri molto sorpresa di aver trovato la forza di scrivermi, anche io lo sono di averti risposto! 

Non so davvero che cosa mi abbia spinto a farlo, forse solamente il fatto che detesto lasciare le cose a metà! sai, sei davvero incredibile; inizi una lettera facendomi credere di essere per una volta dalla mia parte e poi la concludi dimostrandomi l'esatto contrario!

Sono davvero stanco di dovervi dare delle spiegazioni per ogni cosa che faccio e soprattutto sono stanco di essere colpevolizzato per qualcosa che non ho neanche scelto deliberatamente! già, perchè a discapito di tutto ciò che tu e papà potete pensare, io non ho scelto di essere gay.

Lo sono e basta, sono nato così...e ne sono orgoglioso! si, sono fiero di essere come sono, non vado in giro ad ostentarlo come credere voi, ma neanche ho paura ad ammettere come stanno realmente le cose. Io davvero non capisco perchè tu e papà vi ostinate a non accettare la realtà! si, sono gay...e allora?! perchè dopo tutti questi anni ancora vi disturba?! perchè non riuscite ad essere semplicemente felici che io sia sereno e che abbia al mio fianco un ragazzo meraviglioso come Kurt, che amo da impazzire e che  mi ama a sua volta?!

Perchè è così, noi ci amiamo! io amo Kurt e non mi interessa se voi preferireste vedere una ragazza al mio fianco, perchè tanto non succederà mai! tu credi che non potrò mai avere una famiglia, mamma...beh, ti sbagli!

Kurt E' la mia famiglia e sono davvero felice con lui; forse tu e papà non lo capirete mai, ma a questo punto neanche mi importa più! io sono davvero fiero di essere ciò che sono e non permetterò mai a nessuno di distruggere la mia felicità.

Mi dispiace di avervi deluso, mamma...ma se non altro, continuando a seguire il mio cuore non potrò mai deludere me stesso...e di certo è questa la cosa più importante per me!

Scusami, ma non so davvero che altro dire...ogni parola sarebbe inutile, tanto non capireste.

Non sai quanto questo vostro distacco mi ferisca; siete i miei genitori e vi voglio ancora un sacco di bene! vorrei che voi foste orgogliosi di me...non che vi vergognaste.
 
Blaine
 
Ps: So che ti sembrerà assurda come richiesta, dopo tutto ciò che ti hi scritto...ma sarei felice se tu e papà decideste di venire a New York per il mio diploma.

Dimostratemi che almeno vi importa ancora un po' della mia felicità.






N.D.A: Non so se Finn risulta credibile... forse è un po' troppo OOC.. boh, ditemi voi!

Mi dispiace da morire perr Blaine, ma ormai mi sono fatta l'idea che abbia dei genitori omofobi e non riesco proprio a vedere le cose diversamente!!!  

Ma se non altro, ha sempre il suo Kurt!!! x3

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Capitolo 43
*** A House in not a Home ***


Si avvicinava sempre di più il giorno del diploma e i ragazzi, oltre che degli esami di fine anno, dovevano preoccuparsi anche di un'altra cosa; ben presto avrebbero dovuto abbandonare i rispettivi dormitori ed era arrivato il momento di cercarsi una casa.

Era un sabato pomeriggio si sole e Finn, Rachel, Kurt e Blaine avevano preso un appuntamento con un' agente immobiliare, che li avrebbe aiutati a trovare un appartamento adatto a loro, ad un prezzo non troppo alto e in una zona di New York abbastanza centrale, in modo tale che riuscissero a muoversi con una certa facilità.

Erano già le cinque del pomeriggio e fino a quel momento non erano ancora riusciti a trovare niente che facesse al caso loro; tutte le case che avevano visto erano troppo piccole, o eccessivamente costose o si trovavano in una zona difficile da raggiungere coi mezzi pubblici.

Rachel sbuffò sonoramente.

<< Accidenti, non credevo che fosse così difficile trovare una casa! >> brontolò << Nei film sembra sempre tutto così facile! >>

Kurt fece una smorfia.

<< La vita non è un film, Rachel....non te l'hanno mai detto?! >>

Miss Cooper, l'agente immobiliare, ridacchiò.

<< Purtroppo non siete stati molto fortunati. >> commentò << Tutti gli appartamenti che vi ho fatto vedere non sono proprio alla vostra portata... ma forse abbiamo ancora una possibilità. >>

<< Ci è rimasta una sola casa da vedere! >> sbuffò Finn << Con la fortuna che abbiamo avuto fino ad ora, di certo non andrà bene neanche quella! >>

<< Suvvia, Finn! >> esclamò Blaine, cercando di apparire un po' più ottimista del suo amico << Non è ancora detta l'ultima parola. >>

<< Dove sarebbe questo appartamento?! >> domandò Kurt, ormai anche lui piuttosto rassegnato.

<< Proprio vicino a Central Park. >> rispose Miss Cooper << Da dove siamo adesso ci vogliono circa dieci minuti a piedi; è una zona molto facile da raggiungere con la metropolitana e il posto è davvero pittoresco; se vi affacciate alla finestra riuscirete a vedere il parco in tutta la sua bellezza! >>

Rachel sospirò e il suo sguardo si fece improvvisamente molto interessato; l'idea di andare a vivere nei pressi di Central Park a quanto pare la intrigava parecchio.

<< Su, andiamo! >> esortò Rachel, incominciando a saltellare.

Finn sorrise e la seguì di corsa, come fecero anche Blaine e Kurt, guidati da Miss Cooper in testa alla spedizione.

In meno di quindici minuti, di trovarono di fronte ad un gigantesco edificio a mattoncini rossi, con tanti piccoli e graziosissimi balconi; visto da fuori, in effetti, era davvero adorabile.

Perfino Kurt, che in genera giudicava quel genere di costruzioni estremamente freddi e fin troppo tristi, sembrava apprezzare parecchio.

<< Ehi, ma è carinissimo! >> commentò il controtenore << Che ne dite, ragazzi?! >>

I suoi amici annuirono e Miss Cooper sorrise soddisfatta.

<< Beh, allora volete entrare a dare un'occhiata?! >> chiese.

I quattro si guardarono e fecero segno di si con la testa; Miss Cooper li accompagnò all'interno dell'edificio e dovettero salire un paio di piani a piedi, prima di arrivare davanti ad una porta di colore
verde scuro, ingresso della casa che si stavano apprestando a visitare.

Miss Cooper tirò fuori una chiave dalla sua borsa e l'aprii, infilandosi subito dentro l'appartamento.

Rachel fu la prima da andarle dietro e il gridolino entusiasta che emise non appena mese piede nell'ingresso, fu per gli altri tre segnale che anche loro dovevano entrare.

<< Oddio, ma è fantastico! >> esclamò felicemente Rachel, piroettando per il salotto.

Kurt e Blaine si guardarono intorno; era un appartamento davvero spazioso, arredato con uno stile piuttosto moderno e dall'aria davvero accogliente...e avevano solo visto il soggiorno!

<< Vi mostro il resto della casa. >> disse Miss Cooper, dirigendosi verso un'altra stanza, seguita da tutto il gruppo.

L'intero tour della casa durò almeno una ventina di minuti, perchè Kurt e Rachel si soffermavano un sacco in ogni stanza, facendo domande su domande alla povera Miss Cooper, che rispondeva a tutte con la massima gentilezza ed esaustività.

Una volta finita la visita, Miss Cooper si fermò nel salotto e guardò attentamente i suoi quattro clienti, in attesa di qualche commento.

Rachel e Kurt sorridevano soddisfatti e Finn e Blaine, che avevano già capito di non avere poi molta voce in capitolo, non potevano che condividere quello stato di approvazione.

<< E' bellissima. >> disse finalmene Rachel, rompendo il silenzio << Sul serio, è meravigliosa! io...io adoro quella piccola cucina, mi ricorda tantissimo quella di mia nonna, quel colore rosato è davvero incantevole! e poi, il soggiorno è enorme e quel divano sembra così comodo... è un peccato non potercisi sedere! >>

Finn annuì; aveva puntato quel divano ancora ricoperto dal cellophane da quando avevano messo piede nel salotto.

<< Io adoro la seconda camera da letto che abbiamo visto. >> disse Kurt sorridendo << Sarebbe perfetta per me e Blaine e c'è abbastanza spazio per riempire i musi di poster! >>

Blaine ridacchiò e anche Miss Cooper fece un enorme sorrisone.

<< Allora deduco che vi piaccia! >> esclamò allegramente << Allora possiamo parlare del prezzo?! >>

Rachel e Blaine si rabbuiarono per un attimo; avevano il terrore che i loro sogni sarebbero stati infranti da un momento all'altro.

<< Ho appena fatto un calcolo e verrebbero circa 300 dollori di affitto al mese. >> rispose Miss Cooper.

I ragazzi sorrisero; 300 dollari era un prezzo più che conveniente, i loro genitori ne avevano messo a loro disposizione almeno 350 ( a parte Blaine, che poteva permettersi di spenderne persino 500 ) e di sicuro, una volta trovato un lavoro, quella cifra sarebbe stata facile da coprire.

<< E'..è perfetto! >> esclamò Rachel << Io ci sto! >>

<< Si, anche io! >> echeggiò immediatamente Kurt, con lo stesso entusiasmo dell'amica << Voi che ne pensate ragazzi?! >>

Blaine e Finn si guardarono e sorrisero.

<< Ci piace! >> 

<< Si, approviamo! >>

Kurt e Rachel incominciarono a saltare per la stanza, emettendo una serie di urla che ricordavano vagamente quelle di uno stormo di gabbiani.

Miss Cooper sembrò estremamente compiaciuta.

<< Benissimo, allora possiamo firmare subito il contratto! >> disse << Vado a sistemare tutte le carte, vi aspetto giù al pian terreno...ah, dimenticavo! fra quanto vi trasferirete?! >>

<< Un paio di mesi circa. >> rispose Finn << Quando ci cacceranno dal dormitorio! >>

Miss Cooper rise.

<< Vi troverete benissimo. >> commentò << Allora, vi aspetto giù fra qualche minuto...ah, date pure un'occhiata alla vista! la veduta di Central Park è da mozzare il fiato! >>

Lasciò la chiave dell'appartamento in mano a Rachel e poi uscì, concedendo ai ragazzi qualche minuto da dedicare a loro stessi.

Rachel corse immediatamente alla finestra, per godersi la splendida vista su Central Park.

<< Oddio, ma è meraviglioso! venite a vedere! >>

I ragazzi la raggiunsero e si affacciarono con lei alla finestra, Finn abbracciandola da dietro e Kurt e Blaine tenendosi per mano.

<< Accidenti, aveva ragione Miss Cooper! >> esclamò Blaine << La vista è spettacolare! >>

Rachel sorrise e si strinse fra le braccia di Finn.

<< Ci pensate che fra poco questa diventerà casa nostra?! >> disse con voce morbida << Mi sembra un sogno. >>

Finn la abbracciò ancora più forte e anche Kurt si gettò fra le braccia di Blaine.

<< La nostra casa. >> mormorò, con  voce tremolante per via della commozione << Ancora non ci credo che è tutto vero. >>

Blaine sorrise e lo baciò dolcemente sulla fronte.

<< E' tutto vero, ragazzi... è tutto vero. >>

I quattro si guardarono e senza aggiungere altro, si sorrisero con sguardo commosso.

Solo pochi mesi e avrebbero dato il via alla loro vera e propria vita a New York; e lo avrebbero fatto assieme, come sempre.
 
 

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Capitolo 44
*** Little pieces of us ***


<< Uhm..le audizioni per il musical di "Evita" sono fra due mesi e quelle per "Wicked" pure... purtroppo dovrò rinunciare a "Funny Girl", sono il giorno prima dell'esame di fine anno e voglio concentrarmi esclusivamente su quello. >>

Rachel camminava avanti e indietro per la stanza, mentre Kurt e Blaine se ne stavano seduti sul suo letto, guardandola con aria lievemente perplessa.

<< Rachel, non stai puntando un po' troppo in alto?! >> chiese Kurt, facendo una smorfia << Insomma, forse per prima cosa sarebbe meglio che tu provassi con qualcosa di un po' meno noto e un po' più alla tua portata. >>

<< Disse colui che fra una settimana si presenterà con il suo ragazzo alle audizioni per " Rent"! >> commentò Rachel con sarcasmo, lanciandogli una vera e propria occhiata omicida.

Blaine si mise a ridere e Kurt non ebbe il coraggio di ribattere.

<< Comunque, dove diavolo è Finn?! >> domandò Rachel con impazienza << E' in ritardo di almeno mezz'ora! >>

In quel momento qualcuno bussò alla porta.

<< Rachel?! >> fece una voce maschile da fuori.

Blaine e Kurt sorrisero.

<< Quando parli del diavolo! >> commentò Blaine ridacchiando.

Rachel corse ad aprire la porta e si trovò di fronte un Finn piuttosto affaticato, che respirava faticosamente.

<< Scusa il ritardo! >> ansimò << Ho perso la metro e per non arrivare troppo tardi ho fatto tutta la strada dalla stazione a qui di corsa! >>

Rachel lo fece entrare e lasciò che si accasciasse stremato sul letto di Josephine, che al momento era fuori da qualche parte col suo ragazzo.

Finn ci mise qualche minuto per riprendere fiato e quando finalmente si tirò su, salutò anche gli altri due, che lo guardavano dalla loro postazione con aria divertita.

<< Salve ragazzi. >>  disse, rivolgendo loro un sorrisetto.

Rachel si mise a sedere accanto a lui e lo massaggiò energicamente sulle spalle.

<< Accidenti quanto sei teso! >> esclamò la ragazza << Avresti bisogno di rilassarti un po Finn, sei troppo stressato! >>

<< Sto studiando come un matto per l'esame di abilitazione. >> rispose Finn, sospirando e provando a sciogliersi un po' << Si terrà tre giorni dopo la mia laurea ed è un sacco di roba da imparare... devo mettermi sotto sin da ora se voglio superarlo! >>

<< E una volta passato diventerai insegnante di ginnastica?! >> chiese Kurt.

<< Si, beh.. diciamo di si. >>

Blaine sorrise.

<< Non vedo l'ora di vederti alle prese con i bambini! >> disse << Non so perchè, ma ti ho sempre immaginato come allenatore di una squadra di basket delle elementari! >>

Finn rise.

<< Fino a un anno fa avrei urlato di terrore sentendo una frase del genere! >> commentò << Ma adesso devo ammettere che l'idea mi stuzzica moltissimo; potrebbe anche servirmi a far pratica, per
quando anche io e Rachel avremo dei bambini. >>

Rachel arrossì di colpo e smise di massaggiare le spalle di Finn.

Hudson si voltò e la guardò con aria un po' preoccupata.

<< Va tutto bene, Rachel? >> chiese << Ho detto qualcosa che non va?! >>

Rachel fece segno di no con la testa.

<< Al contrario. >> rispose, mentre sul suo volto si faceva lentamente strada un dolcissim sorriso << Solo che non mi aspettavo di sentirti dire una cosa del genere! non ne avevamo mai parlato prima....non sapevo se facessi anche tu simili progetti.. >>

<< Stai scherzando?! >> esclamò Finn, afferrando le sue mani << Certo che faccio questi progetti anche io! credevi davvero che ti avrei seguita fino a New York per poi lasciarti andar via?! io voglio passare tutta la mia vita con te! >>

Rachel aveva gli occhi lucidi e non la smetteva di sorridere.

<< Oh, Finn! >>

Si gettò fra le braccia del suo ragazzo, mentre Kurt e Blaine osservavano la scena inteneriti, lasciandosi andare ogni tanto a qualche sospiro.

<< Riesco già a immaginarmi la scena! >> esclamò Rachel, staccandosi dall'abbraccio << Io, te e la piccola Barbra a cena per la festa del ringraziamento, assieme a Kurt e Blaine! >>

<< E alla piccola Rose! >> intervenne Kurt, poi arrossì immediatamente, rendendosi conto di ciò che aveva appena detto.

Blaine lo guardò e sorrise.

<< Rose?! >> chiese dolcemente.

<< Rose Hummel Anderson. >> confermò Kurt, sempre più rosso in volto << Beh, è solo una mia stupida fantasia... >>

<< Aggiudicato. >> disse Blaine, guardandolo negli occhi << Ma solo se mi prometti che rifletterai sul nome Everett, se dovesse essere un maschietto. >>

<< Everett?! >> si intromise Rachel << Che razza di nome è?! >>

<< Un nome bellissimo! >> replicò Blaine offeso << Era il protagonista di un libro che leggevo sempre da piccolo..era uno dei miei preferiti! >>

Rachel e Finn trattenero a fatica le risate e Kurt abbracciò forte Blaine.

<< Everett Hummel Anderson.. >> disse << Mi piace. >>

<< Ovviamente sarò io la madre biologica, vero?! >> domandò Rachel << Concepirete vostro figlio come hanno fatto i miei papà con me! potreste anche mescolare il vostro sperma, così non sapremo mai chi di voi sarà il vero padre! >>

<< A meno che non nasca un piccolo Hobbit, in quel caso sapremmo subito che il padre è Blaine! >> commentò Kurt, suscitando di nuovo le risate di Finn e Rachel.

Blaine fece una smorfia e si finse offeso.

<< Ehi, a proposito! >> esclamò Finn pochi secondi dopo << Indovinate chi mi ha telefonato oggi! Mike Chang...lui e Tina si sposano! >>

<< Cosa?! >>

I ragazzi si sporsero verso di lui, curiosi di sapere ulteriori dettagli.

<< Dici davvero?! >> chiese Kurt eccitatissimo << Quando?! voglio tutti i dettagli, parla! >>

Finn rise.

<< Beh, purtroppo la cerimonia sarà il giorno del vostro esame di fine anno. >> rispose << Per cui ho già detto che non potremo essere presenti. >>

<< Oh, che disdetta! >> sbuffò Rachel << Mi sarebbe piaciuto un sacco andare al loro matrimonio! >>

<< Credete che lo celebreranno in stile orientale?! >> domandò Blaine sorridendo << Da loro due ci sarebbe da aspettarselo! >>

<< Mi auguro di no. >> rispose Kurt, con una smorfia di disgusto sul volto << Lo stile orientale ormai è completamente passato di moda! >>

I ragazzi risero e Rachel sospirò beatamente.

<< Ho sempre saputo che quei due si sarebbero sposati! >> disse con sguardo sognante << Erano una delle coppie più stabili del McKinley.. si capiva che erano fatti l'uno per l'altra! >>

<< Ehi Rachel, da quando sei diventata una romanticona?! >> la stuzzicò Kurt, lanciandole un cuscino.

Rachel fece una smorfia.

<< Lo sono sempre stata! >> disse << Solo che cercavo di non sembrare troppo sdolcinata! non avrebbe fatto bene alla mia immagine! >>

Finn andò ad abbracciarla.

<< Devo dire che mi piaci moltissimo in questa veste così romantica! >> disse, strusciando il viso contro il suo.

Rachel rise e lo baciò dolcemente sulle labbra.

Kurt e Blaine sorrisero e si abbracciarono anche loro.

<< Non vi sembra >> disse Rachel,  dopo essersi staccata dalle labbra di Finn e mentre Blaine dava un bacio sulla guancia a Kurt << Che diventiamo sempre più sentimentali ogni giorno che passa?! invecchieremo prima del tempo e ci trasformeremo in quelle adorabili coppie di anziani che non fanno altro che ripensare al loro passato con malinconia. >>

Finn ridacchiò e baciò nuovamente Rachel sulle labbra.

<< Se posso invecchiare assieme a te, mi va bene farlo anche prematuramente. >> disse << Purchè la nostra vita assieme sia ancora molto lunga! >>

Rachel mise le sue braccia attorno al collo di Finn e lo baciò teneramente sulle labbra.

Intanto Kurt si strinse ancora di più fra le braccia di Blaine.

<< Finn e Rachel stanno diventando ancora più romantici di noi. >> disse ridacchiando << Non credi che dovremo darci da fare per recuperare?! >>

Blaine sorrise e gli diede un bacio come risposta, di appena qualche secondo.

Kurt poggiò la fronte contro quella del moro e sorrise.

<< Così va meglio. >> sussurrò, prendendo il suo viso fra le mani << Molto meglio. >>

Lo baciò una seconda volta, stavolta più appassionatamente, senza preoccuparsi di Rachel e Finn.

Infondo, loro due stavano facendo lo stesso.

 

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Capitolo 45
*** Graduations p.1 ***


Sembravano essere passati secoli invece che settimane, ma finalmente era arrivato il giorno tanto atteso per Rachel, Kurt e Blaine: il giorno del diploma alla Julliard.

Era un venerdì mattina soleggiato, tempo perfetto e di buon auspicio, come aveva detto allegramente Blaine, non appena si erano ritrovati tutti assieme nell'enorme salone in cui era solita essere celebrata la cerimonia.

Quel giorno era stranamente tranquillo, al contrario della sua amica e del suo ragazzo, che non riuscivano proprio a rilassarsi, sebbene ormai non ci fosse più alcun dubbio riguardo alla loro promozione; sapevano tutti di aver superato l'esame finale e di averlo fatto con il massimo dei voti, quella cerimonia era semplicemente una formalità.

Ma ovviamente, era abbastanza per Rachel e Kurt da lasciarsi prendere dal panico.

<< Oddio, ma quanto manca?! io non ce la faccio più ad aspettare... l'attesa mi sta uccidendo! >>

<< Oh, a chi lo dici! ma perchè si divertono a farci soffrire così?! >>

Blaine ridacchiò; forse non era una cosa carina da fare, ma non riusciva proprio a restare serio davanti a quei due, in occasioni simili.

<< Su, adesso fermatevi un attimo e provate a stare tranquilli. >>

Andò a massaggiare le spalle di Kurt.

<< Ora cerca di non pensarci, ok?! >> disse dolcemente il moro << Vedrai che in men che non si dica sarà tutto finito e tu non avrai più niente di cui preoccuparti. >>

Kurt chiuse gli occhi e fece un respiro profondo.

Rachel sbuffò.

<< E a me, scusa?! >> disse nervosamente << Anche io sono agitata, perchè ti preoccupi solo di lui?! >>

<< Beh, a te ci penso io! >>

Rachel si voltò e sorrise.

<< Finn! >>

Corse fra le braccia del suo ragazzo, senza neanche dargli il tempo di avvicinarsi e salutare anche gli altri due.

<< Oh, che bello che sei arrivato! >> esclamò Rachel << Iniziavo a preoccuparmi! >>

<< Ehi, non sarei mai potuto mancare in un giorno così importante! >> disse Finn ridendo << Per oggi lo studio può essere tranquillamente messo da parte, in fondo sono a buon punto. >>

Rachel si staccò dall'abbracciò e strinse forte le mani del suo ragazzo.

<< Finn, non hai idea di quanto sia nervosa. >> si lamentò.

Finn sorrise.

<< Credo di poterlo immaginare. >> rispose << Per questo ho portato con me un'intera squadra per il tuo sostegno morale...beh, anche per quello di Kurt e Blaine! >>

I tre si guardarono un po' perplessi.

<< Squadra?! >>

Finn fece segno di si con la testa e pochi minuti dopo, dalla porta entrarono i genitori di Rachel, Carole e Burt.

Non appena li vide, il viso di Rachel si illuminò e la ragazza andò di corsa a raggiungerli.

<< Papà! >>

Si strinse in un forte abbracci con entrambi, gli occhi che piano piano le si riempivano di lacrime.

<< Che bello avervi qui! >> esclamò con voce lacrimosa.

<< Ehi, non potevamo certo mancare! >>

Finn osservò la scena con adorazione; era sempre meraviglioso vedere Rachel così felice.

Carole e Burt invece erano andati immediatamente da Kurt e Blaine.

<< Kurt, stai benissimo vestito così! >> disse Carole, guardando l'elegantissimo completo del ragazzo << Devo dire che col passare del tempo i tuoi gusti in fatto di abbigliamento sono diventati ancora più impeccabili! >>

Kurt assunse un'espressione soddisfatta e Blaine sorrise.

<< Allora, siete nervosi?! >> domandò Burt.

Blaine fece segno di no con la testa. << Sono tranquillo, infondo sappiamo già i risultati degli esami. >> rispose << Non mi aspetto grandi sorprese. >>

<< No, neanche io sonop nervoso! >> mentì spudoratamente Kurt.

<< Stai scherzando?! >> rise Blaine << Se fino a cinque minuti fa eri in presa al panico! >>

<< Cosa?! no, non è vero! >>

<< Oh, si che lo è! >>

Burt e Carole scoppiarono a ridere, mentre Kurt finse di essersi offeso e mise su una specie di broncio.

Blaine lo guardò con il suo tipico sguardo da cucciolotto indifeso.

<< Dai, non fare così! >> protestò Kurt << Lo sai che è sleale! >>

Blaine continuò a fissarlo ed emise una specie di guaito, tentando di intenerire ancora di più il suo ragazzo.

Ovviamente ci riuscì, nel giro di pochi secondi Kurt lo aveva già strinto fra le sue braccia, guardandolo con occhi innamorati.

<< Blaine Anderson, ti detesto! >> disse ridacchiando.

Blaine sorrise. << Lo so. >>

Carole e Burt si scambiarono uno sguardo commosso; quei due non erano affatto cambiati, bastava vederli assieme anche solo per mezzo minuto per capire quanto fossero innamorati.

In quel momento Burt non potè fare a meno di pensare a quanto Kurt fosse crescito e a quanto si sentisse orgoglioso di lui! erano passati anni da quando lo vedeva ancora così piccolo e fragile, a volte un po' troppo ingenuo e incosciente di quanto il mondo potesse essere cattivo con lui.

Quanto era cambiato! era diventato adulto, un uomo sicuro di sè e fiero di essere così meravigliosamente diverso dagli altri e aveva Blaine al suo fianco, che amava più di ogni altra cosa al mondo e che ricambiava il suo amore con la stessa intensità.

Non poteva desiderare di più per suo figlio.

<< Anderson, Berry e Hummel?! >>

Una signora di una certa età, con in mano una specie di registro e tutta l'aria di una persona che non deve essere mai contraddetta, si avvicinò al gruppo.

<< Sta per iniziare la cerimonia. >> comunicò << Siete pregati di accomodarvi tutti. >>


*


<< Diplomati.. siamo diplomati! >>

La cerimonia era durata davvero poco, in confronto alla massacrante attesa che i ragazzi avevano dovuto sopportare prima di ricevere ufficialmente il loro diploma.

Una volta conclusa tutta quella tiritera, Rachel, Kurt e Blaine corsero assieme al resto dei diplomati e ai loro familiari nel cortile della Julliard, dove era stato allestito un piccolo rinfresco.

Finn si gettò immediatamente sul buffet, mentre Kurt e Blaine si misero a chiacchierare allegramente con Carole e Burt.

Anche Rachel stava parlando con i suoi papà, ma smise immediatamente non appena vide arrivare nella sua direzione la sua compagna di stanza Josephine.

<< Josephine! >>

Rachel si allontanò dai suoi genitori e raggiunse la sua amica.

<< Ciao Rach! >> la salutò Josephine allegramente << Finalmente riusciamo a scambiare due parole! con tutto quel casino non ero neanche riuscita ad avvicinarmi! >>

Rachel rise. << Hai ragione, c'era una tale confusione! >> esclamò << Ancora non mi sembra vero che siamo diplomati! >>

<< Oh, a chi lo dici! >> fece eco Josephine << E' tutto così assurdo...in senso positivo, ovviamente! stento ancora a credere che fra poco realizzerò tutti i miei sogni...sai che mi hanno presa per "Lo Schiaccianoci"?! >>

<< Wow, dici davvero?! >>

<< Si, beh...al momento non sono la sola, siamo in due ad interpretare il ruolo di Clara...ma è già qualcosa! >>

Rachel le sorrise dolcemente.

<< Sono davvero felice per te. >> disse.

Josephine ricambiò il sorriso.

<< Ti ringrazio tanto.. >> rispose gentilmente << E tu invece?! che progetti hai adesso?! >>

<< Due audizioni fra un paio di settimane. >> disse Rachel << "Evita" e "Wicked".. spero che vadano bene! >>

<< Stai scherzando?! andranno alla grande! >> replicò Josephine, dandole un'affettuosa pacca sulla spalla << Tu sei fantastica! non prenderti sarebbe una follia! >>

Rachel arrossì compiaciuta.

<< E per il trasloco?! >> chiese ancora Josephine << Quando vi trasferite? >>

<< Finn si laurea tra cinque giorni e andremo nella casa nuova il giorno dopo. >> rispose Rachel << Alla Julliard ci hanno concesso una proroga di qualche giorno! e tu? >>

Josephine sospirò felicemente.

<< Domani. >> disse con un enorme sorriso stampato sul volto << Io e James non vediamo l'ora! sarà meraviglioso! >>

Rachel ricambiò il sorriso, poi però si intristì improvvisamente.

<< Sono davvero contenta per te. >> disse a bassa voce << Anche se sentirò molto la tua mancanza. >>

Josephine la guardò teneramente.

<< Anche io, Rachel. >> disse << Mi mancherà sentirti cantare "Defyin Gravity" sotto la doccia e mi mancheranno tutte le tue meravigliose assurdità da diva! >>

Rachel sorrise, con le lacrime agli occhi.

<< Promettimi che non ci perderemo di vista! >> disse << Prometti che continueremo a sentirci e che magari qualche volta usciremo insieme. >>

<< Ma certo! >> esclamò Josephine << Hai il mio numero...saprai sempre dove trovarmi e voglio che tu mi chiami ogni volta che vuoi. >>

Rachel tirò su con naso e poi abbracciò forte la sua amica.

<< Ti voglio bene, Josephine! >> mormorò.

Josephine, anche lei in lacrime, si strinse ancora di più nell'abbraccio.

<< Sei la mia migliore amica, Rachel. >>

*


<< Allora Kurt, quando saprete se siete stati presi per "Rent"? >>

<< Beh, ancora non so Carole... l'audizione è stata un paio di settimane fa, ma hanno detto che ci vorrà del tempo! >>

<< Oh, sicuramente ce l'avrete fatta! mio figlio e il suo ragazzo sono fra i cantanti più bravi che io abbia mai sentito in tutta la mia vita! >>

<< Eh io?! ok che non canto più, ma me la cavo bene anche io! >>

Kurt continuava a parlare allegramente con Carole, Burt e Finn; Blaine guardava la scena in lontananza, con un malinconico sorriso sulle labbra.

Adorava la famiglia di Kurt, erano tutti così meravigliosi! quando erano ancora al liceo passava quasi tutti i suoi pomeriggi a casa Hummel ed era praticamente diventato anche lui uno di famiglia, tutti lo adoravano e lo facevano sentire sempre perfettamente a suo agio.

Erano molto più vicini a lui di quanto lo fossero mai stati suo padre e sua madre.

Persino quel giorno, il giorno del suo diploma, c'era la famiglia di Kurt ma non la sua; per l'ennesima volta, erano stati gli Hummel a prendersi cura di lui, ad essergli accanto in un momento importante della sua vita.

Blaine sospirò.

In realtà sapeva benissimo che i  suoi non sarebbero venuti, ma una piccola parte di lui continuava a sperare che avrebbero cambiato idea e avrebbero deciso di essere presenti in un giorno così importante per il loro figlio.

Per tutta la durata della cerimonia aveva continuato a fissare imperterrito la porta, nella speranza di vederli entrare all'improvviso.

Ma niente.

Tirò su col naso e si asciugò le lacrime, sperando che nessuno vicino a lui se ne accorgesse; non voleva suscitare la compassione di nessuno e dover rispondere "si" a chiunque avesse chiesto lui, con la tipica gentilezza di circostanza, se era tutto apposto.

<< Ehi, Blaine! >>

Blaine si voltò e vide Kurt sbracciare nella sua direzione e poi andare a corsa verso di lui.

<< Non startene qui da solo, Burt e Carole non ne possono più di sentir parlare solo me e Finn...hanno chiesto espressamente di te! >> disse allegramente.

Blaine ricambiò il sorriso e Kurt lo guardò con sguardo amorevole.

<< Su, andiamo. >> disse il controtenore dolcemente.

Lo prese per mano e intrecciò le dita con le sue, in un modo che Blaine trovò estremamente rassicurante.

Il moro lo guardò a sua volta e sorrise.

<< Grazie. >> mormorò.

Kurt strinse la sua mano ancora più forte.

<< Non devi ringraziarmi. >> rispose << Restami soltanto accanto e saremo pari! >>

Blaine rise e fece segno di si con la testa.

<< Ok..allora siamo pari. >>

Si allontanarono tenendosi per mano e a quel punto Blaine smise finalmente di pensare ai suoi genitori.

Anche se faceva male non avere la sua famiglia con sè, sapeva bene di non essere da solo; la sua vera, seconda famiglia, era lì con lui e quello era abbastanza per fargli tornare nuovamente il buon umore.

Sorrise; era bastata la mano morbida e calda di Kurt, a farlo stare di nuovo bene.

Come sempre.

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Capitolo 46
*** Graduations p.2 ***


I festeggiamenti per il diploma di Kurt, Blaine e Rachel non avevno fatto in tempo a concludersi, che subito era arrivato il momento di festeggiare anche la laurea di Finn.

<< Oddio, sono così agitato...e se dimenticassi qualcosa?! >>

Finn era fuori dalla porta dell'aula dove si sarebbe tenuta la cerimonia, assieme a sua madre, Burt e i suoi amici;  non riusciva a smetterla di mangiarsi nervosamente le unghie.

Carole sbuffò.

<< Finn, smettila di tormentarti quelle unghie! >> lo rimproverò << Non sei un bambino, comportati da persona adulta! >>

Rachel rise e andò a sistemare la cravatta al suo ragazzo.

<< Questa va così. >> disse, riallacciandogliela come si deve << Ecco fatto! sei bellissimo, farai un figurone! >>

Finn sospirò.

<< Non basta essere bello, devo anche essere preparato! >> brontolò << Spero di ricordarmi tutto quello che devo dire! >>

<< Figurati, andrà alla grande! >> commentò Blaine, dandogli un' affettuosa pacca sulle spalle << Hai studiato un sacco, sono certo che andrà bene! >>

Finn sorrise.

<< Spero abbiate ragione. >> disse con un sospiro.

Carole lo abbracciò forte.

<< Il mio bambino! >>  esclamò fra le lacrime << Oh Finn, mi sembra solo ieri che ti tenevo in braccio e ti cantavo la ninna nanna per farti addormentare! >>

<< Mamma, ti supplico! >> sbraitò il ragazzo << Non in pubblico! >>

Rachel, Blaine, Kurt e Burt scoppiarono a ridere, mentre Carole continuava e stritolare Finn fra le sue braccia.

<< Povero Finn! >> esclamò Blaine << Forse dovremmo andare a salvarlo! >>

<< Stai scherzando?! >> rispose Kurt ridendo << Questa scena merita di essere immortalata! >>

Tirò fuori la sua macchina fotografica dalla tasca della giacca e poi incominciò a fotografare la scena.

<< Ehi, ragazzi! >>

In quel momento arrivarono Kevin e Paul, i compagni di stanza di Finn.

<< Eccovi! >> esclamò Kevin  << Vi stavamo cercando...non potevamo perderci la laurea di Finn! >>

Rachel sorrise.

<< Già, non stiamo più nella pelle! >> rispose allegramente  << E Finn è a dir poco fuori di testa! >>

<< Come lo invidio! >> commentò Paul << Non vedo l'ora di laurearmi io! >>

<< Ti manca ancora molto? >> chiese Kurt, mettendo da parte la macchina fotografica << Fra quanto finirete tu e Kevin? >>

Paul lo guardò un po' sorpreso; era la prima volta che Kurt gli rivolgeva per prima la parola, in tre anni!

<< Fra qualche mese. >> rispose sorridendo << Finn ci ha preceduti di un bel po'! >>

Kevin annuì e Kurt sorrise ad entrambi.

<< Quindi non ci vedremo più tanto spesso? >> chiese e i due fecero segno di no con la testa << Beh, devo ammettere che un po' mi dispiace! in fondo, mi siete sempre stati simpatici...anche tu, Paul. >>

Paul ridacchiò.

<< Credevo tu mi odiassi! >> replicò.

<< Odiavo il modo in cui flirtavi con Blaine, non te! >> rispose Kurt con una specie di smorfia, voltandosi poi verso Blaine, che gli sorrise e andò ad abbracciarlo.

<< Non avrei mai provato a portartelo via, tranquillo! >> lo rassicurò Paul, sorridendo << Avevo capito subito che voi due siete troppo uniti, sarebbe stata una battaglia persa in partenza! mi sono solo un po' divertivo a stuzzicarvi! >>

Kurt fece un'ennesima smorfia; peccato che per colpa di tutto quello stuzzicare lui e Blaine avessero litigato più di una volta!

<< Ehi ragazzi..non per interrompere le vostre conversazioni, ma stiamo per iniziare! >>

La voce di Finn irruppe improvvisamente e tutti accorsero da lui.

<< Fratello, sei pronto?! >>

<< Tesoro, aspetta... ti sistemo il colletto della camicia! >>

<< Su Finn, vai là dentro e falli tutti secchi! >>

Finn sbiancò; tutte quelle persone attorno a lui non facevano altro che aumentare il suo stato d'ansia.

<< Ok, ok..basta così! >> sbraitò in preda al panico << Adesso allontanatevi da me e lasciatemia andare! è una cosa che devo affrontare da solo! >>

Tutti annuirono e lasciarono spazio a Finn per respirare.

Il ragazzo prese un respiro profondo.

<< Ok, sono pronto... andiamo! >>
 

*
 


<< Oddio, non mi sembra vero...Finn si è laureato! il mio bambino si è laureato! >>

<< Ehi, che è tutta questa sorpresa?! dubitavi che ce l'avrei fatta, mamma?! >>

Tutti scoppiarono a ridere.

Mezz'ora dopo la cerimonia si erano riuniti nel cortile dell'università per un rinfresco, esattamente come avevano fatto qualche giorno prima alla Julliard.

Stavolta però, gli occhi erano tutti puntati addosso a Finn, il quale dopo tutte quelle moine non ne poteva davvero più.

<< Ok, ora però datemi un po' di tregua! >> sbuffò Finn, dopo l'ennesima foto di gruppo << Continuiamo più tardi, va bene?! >>

Carole guardò suo figlio con occhi colmi di lacrime.

<< Oh, Finn! >> esclamò << Sono così emozionata. >>

Finn la guardò un po' sgomento.

<< Mamma, ti prego.. >> supplicò << Non metterti a piangere adesso. >>

Ma Carole non sembrava minimamente intenzionata a smettere, anzi; lo afferrò per un braccio e lo strinse forte a sè.

<< M..mamma! >> balbettò Hudson, immolizzato da quell'abbraccio.

Incredibile che un ragazzo della sua stazza di lasciasse placcare così da una donna di mezza età, neanche troppo robusta.

<< Finn, non hai idea di quanto io sia orgogliosa di te in questo momento! >>  disse fra le lacrime << Sono sicura che anche tuo padre lo sarebbe..vorrei tanto che fosse qui con noi, in questo momento! >>

Finn tirò su col naso; l'aver citato suo padre aveva commosso anche lui.

<< Oh, mamma...non fare così.. >>

Qualche lacrima scivolò lungo le sue guance.

<< Lui è quei con noi, mamma. >> rispose dolcemente << E' sempre con noi e sono certo che in questo momento ci sta guardando e sorride! >>

Carole lo strinse ancora più forte.

<< Ti voglio bene, Finn. >> 

Finn le diede un bacio sulla fronte.

<< Anche io mamma...tanto. >>

Tutti gli altri osservarono la scena con sguardo intenerito; era proprio un bel quadretto famigliare, sarebbe stato crudele interromperlo!

Fortunatamente fu Carole a staccarsi da Finn, lasciandolo libero di andare dai suoi amici e rifugiandosi fa le braccia di Burt, che l'accolse con un tenero bacio sulla fronte.

<< Tutto ok? >> chiese.

Carole annuì e rivolse lo sguardo verso Finn, che era andato di corsa ad abbracciare Rachel.

<< Son fiera di te, Finn. >> disse la ragazza, mentre lui le accarezzava dolcemente i capelli << So che è una frase che ti stanno dicendo tutti...ma è così, lo sono davvero! >>

Finn sorrise e posò un bacio sulla sua testa.

<< E' meraviglioso avervi tutti qui con me. >> disse.

Si staccarono dall'abbraccio giusto in tempo per vedere arrivare Kevin e Paul nella loro direzione.

Rachel sorrise.

<< Credo sia meglio lasciarvi da soli. >> disse << Avrete alcune cose da dirvi. >>

Finn la guardò con sguardo riconoscente e aspettò che si allontanasse per rivolgersi ai suoi amici.

<< Allora, finalmente ce l'hai fatta! >> disse Kevin allegramente << Congratulazioni Finn! >>

<< Grazie. >> rispose lui sorridendo << E' decisamente un bel traguardo...ma fra poco toccherà anche a voi. >>

<< Si, fra qualche mese. >> intervenne Paul << Ancora non è stata fissata la data, ma abbiamo ancora un paio di esami da dare...ci vorrà del tempo. >>

<< Oh, andrà bene! >> esclamò Finn << Se ce l'ho fatta io, potete farcela anche voi! >>

<< Ehi, non sminuirti così Finn! >> ribattè Kevin << Tu sei un ragazzo in gamba! >>

Finn lo guardò basito.

<< Davvero?! >>

<< Ma certo! >> rispose Kevin << E sei il miglior compagno di stanza che si possa desiderare! ci mancherai un sacco! >>

Paul annuì e Finn tirò su col naso.

Non voleva commuoversi un'altra volta, ma l'idea di non abitare più con i ragazzi era davvero troppo triste per riuscire a controllare le lacrime.

<< Mi mancherete da morire. >> disse, gettandosi in un abbraccio collettivo.

I suoi amici lo strinsero forte.

<< Ci sentiremo spesso, lo prometto. >> mormorò Finn << E verrò a trovarvi ogni volta che posso. >>

Restarono stretti in quell'abbraccio per qualche secondo, poi si staccarono e si guardarono un po' in imbarazzo.

<< A proposito! >> esclamò improvvisamente Paul << Questo è per te da parte nostra. >>

Tirò fuori dalla tasca della giacca un pacchetto regalo e glielo porse.

Finn lo scartò rapidamente, con estrema curiosità.

<< Oddio, ma è fantastico! >> esclamò non appena si ritrovò il regalo fra le mani << E' il cd di quel gruppo che siamo andati a sentire l'anno scorso ad Halloween... non ci speravo più di riuscire a trovarlo! >>

I due ragazzi sorrisero.

<< Così ogni volta che lo ascolterai ripenserai a noi e ai vecchi tempi! >> disse Kevin.

Finn tirò su col naso e abbracciò di nuovo i suoi amici.

<< Potete scommetterci! >>

Poi, dopo essere usciti anche da quell'abbraccio, Paul e Kevin salutarono Finn e tornarono nel dormitorio, pronti a rimettersi a studiare.

Un sorriso malinconico comparve sul volto di Finn.

<< Tutto ok? >>

Finn si voltò; Rachel lo guardava dolcemente, porgendo lui un bicchiere di aranciata.

<< Non hai ancora mangiato nè bevuto niente. >> disse << Strano per uno come te. >>

Finn rise,  afferrò il bicchiere di carta e se lo portò alle labbra.

<< Ti mancheranno molto, vero? >> domandò Rachel mestamente << Lo so che ti dispiace andartene dal dormitorio. >>

Finn smise di bere e le si avvicinò.

<< E' vero, mi dispiace. >> disse << Ma sapevo che prima o poi sarebbe successo, sono preparato ad affrontare la cosa! e poi, tra poco inizierà la mia nuova vita con voi...con te! non posso che essere felice. >>

Rachel non rispose e si fiondò fra le sue braccia.

<< Non sei spaventato? >> domandò la ragazza.

Finn sorrise e se la strinse al petto.

<< Oh, si! >> rispose << Meravigliosamente spaventato! >> 





N.D.A: Lo so che in molti si sono spaventati (o forse ad alcuni non gliene frega niente..xD )... COMUNQUE TRANQUILLI!!!
La fan fiction non è ancora finita, deve passare ancora taaaanto tempo....almeno un ventna di capitoli, per cui relax and wait for the next chapter!! ^_^

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Capitolo 47
*** A new direction ***


<< Su, Finn...sbrigati! faremo tardi! >>

Era finalmente arrivato il giorno del trasloco; Rachel, Blaine e Kurt avevano già sistemato tutta la loro roba e stavano solo aspettando che anche Finn fosse pronto, per andare ad occupare la loro nuova casa.

<< Finn, sei lento come una lumaca! >> strillò Rachel spazientita, mentre il ragazzo raggiungeva il gruppo, trascinandosi dietro una pesantissima valigia.

<< Rachel, perchè tutta questa fretta?! >> brontolò il ragazzo << Casa nostra non scappa da nessuna parte e non c'è nessuno che ci aspetta...perchè non possiamo fare le cose con calma?! >>

<< La calma è una cosa, la lentezza è un'altra! >> ribattè Rachel, sempre più irritata << Il camion dei traslochi è già partito e ci vuole un'eternità con la metropolitana..non possiamo arrivare un'ora dopo i traslocatori! >>

Finn sbuffò.

<< Perchè abbiamo chiamato una ditta di traslochi?! >> chiese << In fondo non abbiamo tutta questa roba da portare con noi e l'appartamento è già ammobiliato! è solo un'inutile perdita di tempo..e di denaro! >>

Kurt e Blaine scrollarono le spalle.

<< Il Sergente Berry ha deciso così. >> commentò Blaine << Protestare non sarebbe servito a nulla, avrebbe fatto comunque di testa sua! >>

<< Già, purtroppo quando si mette in testa una cosa Rachel è irremovibile! >> aggiunse Kurt ridacchiando << Molto spesso mi fa anche paura, è una vera e propria furia! >> 

<< Vi ho sentiti! >>

I ragazzi scoppiarono a ridere.

<< Ok, ora non cominciamo a litigare. >> disse Blaine, riprendendosi << E' un giorno troppo importante per rovinarlo con i nostri soliti bisticci! >>

Rachel fece un mezzo sorriso.

<< E' vero. >> disse dolcemente << Abbiamo tutto il tempo che vogliamo per litigare...ma oggi non è davvero il caso. >>

I quattro amici si guardarono e sorrisero.

<< Allora, andiamo a prendere la metro? >> suggerì Blaine allegramente.

<< Ce la faremo con tutta questa roba? >> domandò Finn, indicando il suo enorme valigione.

Blaine fece segno di si con la testa.

<< Ce la caveremo! >> esclamò << Adessso però andiamo davvero. >>

E si avviarono verso la metropolitana, pronti a raggiungere finalmente la loro nuova casa.
 

*

 
Un paio di ore dopo, quando finalmente i traslocatori se ne erano andati e tutto era stato (più o meno) messo al suo posto, i ragazzi poterono godersi un po' di tranquillità nella nuova casa.

Rachel, non appena finito di ristemare in camera le sue ultime cose, si accasciò stremata sul divano, dove venne raggiunta da Finn pochi istanti dopo.

<< Ancora non mi sembra vero! >> esclamò felicemente << Siamo a casa nostra...ve ne rendete conto?! casa nostra?! >>

Finn l'abbracciò forte e le diede un bacio sulla guancia.

<< Già, è tutto così meraviglioso! >> commentò.

<< Lo sarebbe ancora di più se aveste lasciato a me e Blaine la stanza più grande! >> fece eco Kurt, con una smorfia << Non c'è spazio per tutta la nostra roba! >>

<< Non c'è spazio per la TUA roba! >> puntualizzò Blaine << Le mie cose sono tutte al loro posto e in perfetto ordine. >>

Rachel ridacchiò.

<< Certe volte sei davvero peggio di una ragazza, Kurt! >> osservò << Scommetto che non hai lasciato neanche un po' di spazio al povero Blaine nell'armadio! >>

<< Oh no, al contrario! >> replicò Blaine << Mi ha lasciato un'intera anta a disposizione, su quattro! >>

Finn e Rachel si misero a ridere e Kurt fece loro una linguaccia.

<< Ho bisogno di spazio. >> dichiarò.

Blaine sorrise e andò ad abbracciarlo.

<< Convivo con queste tue abitudini da quattro anni ormai, credo di esserci abituato. >> disse dolcemente << E poi, sono disposto a passare sopra a qualsiasi cosa...mi basta poter restare assieme a te! >>

Kurt lo guardò dolcemente, mentre dalla loro postazione sul divano Finn e Rachel osservavano il tutto con una smorfia di disgusto sul volto.

<< Cara, ti sei ricordata di portare l'insulina?! >> chiese Finn << Credo di avere un attacco improvviso di diabete! pensavo che dopo aver raggiunto la maggiore età avrebbero smesso di comportarsi così, eppure hanno già ventidue anni e sembrano ancora due adolescenti alla prima cotta! >>

Rachel scrollò le spalle e Kurt e Blaine non risposero, troppo impeganti a scambiarsi effusioni.

La ragazza si alzò dal divano e si diresse verso il balcone.

<< Certo che c'è parecchio spazio qui! >> commentò, non appena uscì fuori << Ci si potrebbe persino mettere un tavolino e cenare qua fuori, durante le serate più calde! >>

<< Tipo stasera?! >> domandò Blaine, senza staccarsi dall'abbraccio con Kurt << Potrebbe essere un ottimo modo per festeggiare il trasloco! >>

<< Già, senza contare che fino a domani non ci allacceranno la luce! >> aggiunse Kurt << Cenare sul balcone a lume di candela sarebbe proprio l' ideale! >>

Blaine sospirò e si strinse ancora di più a lui.

<< Adoro questo tuo romanticismo, Kurt! >>

<< Ok, ok...basta però adesso! >> sbraitò Finn, che non ne poteva davvero più di tutto quello zucchero << Per favore, abbiate pietà di noi...almeno per qualche giorno! io e Rachel non siamo abituati a tutto questo, cercate di limitare le sdolcinatezze per i primi tempi! >>

Kurt e Blaine annuirono con rassegnazione e Rachel ridacchiò.

<< E' quasi ora di cena. >> osservò, dopo aver guardato l'orologio << Che ne direste se ordinassimo una pizza e apparecchiassimo sul terrazzo?! >>

I ragazzi dettero il loro segno di approvazione; intanto che Rachel telefonava alla pizzeria, Blaine e Finn trasportavano il tavolo sul balcone, mentre Kurt andava a recuperare tutte le candele che aveva portato con sè.
 

*
 

Quella sera il cielo era coperto, non si vedeva neanche una stella e persino la luna era nascosta dalle nuvole.

Ma per Rachel, Finn, Kurt e Blaine era la notte più bella e luminosa della loro vita.

Se ne stavano seduti sul balcone, circondati da decine di candele, mangiando la loro pizza  e chiacchierando allegramente dei loro progetti per il futuro, che ormai  sembravano sempre più vicini a concretizzarsi.

<< Tra poco ho le audizioni per "Evita " e "Wicked". >> informò Rachel, quando ormai i loro stomaci erano del tutto pieni << Sono terrorizzata e al tempo stesso estremamente eccitata! spero davvero di farcela.. sarebbe un vero e proprio sogno! >>

Finn sorrise e la guardò dolcemente.

<< Figurati Rachel, certo che ce la farai. >> disse << Quando mai per te è stato un problema vincere, quando si tratta di cantare?! >>

Rachel fece una smorfia.

<< Le Regionali in seconda superiore e le Nazionali in terza! >> commentò.

Kurt e Blaine risero sotto i baffi.

<< Rachel, non è la stessa cosa! >> obiettò Finn, imbarazzato << E' ovvio che supererai le audizioni! sono pronto a scomettere che nel giro di un mesetto sarai già su un palcoscenico di Broadway! >>

Quell'affermazione riuscì a strappare nuovamente un sorriso a Rachel.

<< E ovviamente lo stesso vale per voi due, ragazzi! >> aggiunse Finn, rivolto a Kurt e Blaine << Sono sicuro che il successo è alle porte anche per voi! >>

<< Teniamo le dita incrociate! >> rispose Blaine, facendo il gesto con le mani << Aspettiamo una risposta per il nuovo cast di "Rent" e fra due giorni abbiamo un'altra audizione. >>

<< Si,  io mi presenterò per  "Pinocchio" e Blaine per  "Hairspray". >> intervenne Kurt << Anche se io insisto a dire che dovrebbero fare un musical su "Il Signore degli anelli" e Blaine dovrebbe presentarsi per il ruolo di Frodo; otterrebbe sicuramente la parte! >>

Rachel e Finn scoppiarono a ridere e Blaine mise il broncio.

<< Ma certo, prendiamo pure in giro Blaine! >> commentò il moro a denti stretti << Pare sia il nuovo divertimento del secolo! >>

Kurt rise e gli diede una gomitata affettuosa.

<< E tu, Finn? >> domandò Anderson, nel tentativo di spostare l'argomento di conversazione su qualcosa che non fosse la sua altezza << Quando hai l'esame? >>

Finn sospirò.

<< Fra tre giorni. >> rispose un po' preoccupato << Mi auguro che vada tutto bene; è un sacco di roba, non riuscirò mai a ricordami tutto! >>

<< Ehi, cerca di essere ottimista anche tu! >> disse Kurt, sorridendogli affettuosamente << Se ce la faremo noi, allora sarà lo stesso anche per te! >>

Si alzò in piedi e sollevò il suo bicchiere, colmo di coca cola ( purtroppo non avevano niente di meglio, dovevano farsi bastare quella per un brindisi).

<< Al nostro futuro. >> disse, guardando i suoi amici << A tutto ciò che ci aspetta. >>

Si alzò anche Rachel, immediatamente seguita da Finn e Blaine; sollevarono i bicchieri e li poggiarono contro quello di Kurt.

<< A noi. >> aggiunse Rachel << Che dopo tutti questi anni siamo ancora insieme. >>

<< E ancora lo saremo, fino alla fine dei nostri giorni. >> concluse Blaine, sorridendo dolcemente.

Finn non aggiunse altro, troppo commosso per aprire bocca.

Si guardarono tutti un'ultima volta, prima di alzare ancora una volta i bicchieri al cielo ed esclamare nuovamente  all'unisono << A noi! >>

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Capitolo 48
*** Cohabitations ***


<< Finn, accidenti...vieni subito qui! >>

Finn corse in cucina, non appena sentì la voce del suo fratellastro che lo chiamava quasi istericamente.

<< Ehi, che succede?! >>

Lo trovò in piedi davanti al frigo aperto , che lo guardava con sguardo omicida.

<< Il frigorifero! >> disse il controtenore a denti stretti << Lo vedi?! >>

Finn osservò bene  l'elettrodomestico, cercando di capire che cosa non andasse.

<< Che problema ha il frigorifero?! >> chiese sgomento << A me sembra apposto. >>

<< E' VUOTO! >> replicò Kurt stizzito, scandendo bene le lettere.

Finn scrutò con la massima attenzione l'interno del frigorifero.

<< Si, hai ragione. >> rispose << E' vuoto davvero. >>

<< Lo so, stupido! >> ribattè Kurt, sempre più rabbioso << Lo vedo benissimo che è vuoto! perchè non hai fatto la spesa questa mattina?! era il tuo turno! >>

<< Cosa?! no, non è vero.... è domani! >>

Kurt lo guardò spazientito.

<< Finn, mi stai prendendo in giro?! >> sbraitò << Abbiamo fatto il calendario tutti insieme, oggi è il tuo turno di fare la spesa! >>

<< Ma non è vero, il mio turno è giovedì! >> 

Kurt si morse un labbro con tutte le sue forze e chiuse gli occhi, tentando in tutti modi di non far esplodere tutta la sua rabbia.

<< Finn...OGGI è GIOVEDì! >>

Un'espressione terrorizzata comparve improvvisamente sul volto di Finn, che arretrò leggermente, mentre Kurt continuava a lanciargli occhiate assassine.

<< Ecco...io... >> balbettò Hudson << Ok, Kurt...rilassati...non...non è la fine del mondo! posso andare a farla adesso... >>

<< Ti conviene muoverti. >> lo minacciò Kurt << Se non vuoi essere brutalmente ucciso! >>

Finn non se lo lasciò ripetere e corse via come un fulmine. 

Conosceva Kurt abbastanza bene da sapere che era molto meglio non farlo infuriare...avrebbe seriamente rischiato di non sopravvivere! 
 

*

 
<< Kurt, esci da quel bagno! >>

<< Rachel, aspetta il tuo turno. >>

<< Lo sto facendo da un quarto d'ora! per favore, vorresti uscire dal bagno?! >>

Blaine, che si trovava a passare davanti alla porta del bagno, sbuffò sonoramente.

Ogni mattina era sempre la stessa storia,  non c'era giorno che Rachel e Kurt non litigassero per l'uso del bagno.

<< Rachel, ma perchè ti ostini a non capire?! >> la rimproverò il moro << Lo sai che Kurt ha bisogno del suo tempo per prepararsi, perchè devi sempre mettergli fretta?! >>

Rachel fece una smorfia.

<< Blaine, come diavolo hai fatto a sopportarlo per quattro anni?! >> sbraitò << Conviviamo da poche settimane e io ho già voglia di ucciderlo!! >>

Blaine scrollò le spalle.

<< Bisogna saperlo prendere nel modo giusto! >> 

Si avvicinò alla porta e bussò delicatamente.

<< Ehi, tesoro... tutto ok? >> chiese dolcemente.

<< Si Blaine, arrivo subito! >>

Non trascorsero più di due minuti, che Kurt aprì la porta ed uscì dal bagno fischiettando, con un'espressione beata.

<< Buongiorno amore mio. >> disse, prima di dare a Blaine un tenero bacio sulle labbra.

Poi si voltò verso Rachel, le sorrise e disse << E' tutto tuo. >>

Si allontanò continuando a fischiettare allegramente.

Rachel guardò Blaine con aria letteralmente basita  e lui si limitò ad alzare le spalle e a rispondere << Te l'ho detto: bisogna saperlo prendere! >>
 

*

 
<< Ragazzi, è pronto! >> 

Blaine mise in tavola un enorme piatto di carne, circondato da verdurine dall'aspetto non del tutto identificabile.

Finn guardò la cena con aria semi disgustata; non aveva esattamente un aspetto invitante.

<< Che roba è?! >> domandò, affatto convinto.

Blaine fece una smorfia.

<< Polpettone con verdure! >> rispose, come se si trattasse di una cosa ovvia << L'ho fatto io! >>

Rachel e Finn si scambiarono uno sguardo estremamente preoccupato.

<< Ecco, Blaine...apprezziamo molto lo sforzo. >> disse Rachel, cercando di apparire gentile << Ma forse avresti dovuto lasciar preparare la cena a Kurt! >>

Blaine mise il broncio.

<< Neanche l'avete assaggiato e già avete deciso che non vi piace?! >> bubbolò << Siete davvero ingiusti! >>

<< E poi >> aggiunse Kurt << Oggi è il turno di Blaine ai fornelli e sono sicuro che ha fatto un buon lavoro! ci ha messo un sacco di impegno, dovreste apprezzare il suo sforzo invece che denigrarlo! >>

Finn e Rachel abbassarono lo sguardo mortificati, mentre Blaine, guardando Kurt con riconoscenza, serviva a tutti la cena.

<< Buon appetito! >> esclamò, dopo essersi messo anche lui  a tavola.

Finn rimase per qualche secondo con la forchetta in mano, aspettando che Kurt o Rachel trovassero il coraggio di assaggiare per primi.

Fu Kurt a dare il primo morso, subito seguito da Rachel e infine anche da Finn; Blaine invece aspettava a mangiare, ansioso di sapere che cosa ne pensassero i suoi amici.

Ci vollero pochi secondi per il verdetto: Finn lasciò cadere a terra la forchetta, Rachel nascose il viso nel tovagliolo e Kurt cercò disperatamente la forza di mandare giù il boccone, operazione che si concluse con enorme difficoltà e lasciando sul suo volto un'espressione puramente disgustata.

Blaine guardò i suoi amici con aria piuttosto desolata.

<< Allora? >> chiese mestamente, intuendo alla perfezione che qualcosa non andava.

Kurt lo guardò e tentò di sorridergli.

<< Blaine...tesoro....forse sarebbe meglio se la prossima volta lasciassi fare a me! >> disse, cercando di non farlo rimanere troppo male << Magari potresti prendere in cambio i miei turni della spesa e della lavatrice..almeno su quello siamo sicuri di non correre rischi! >>

Blaine annuì silenziosamente e incrociò le braccia, con sguardo abbattuto.

Finn sospirò.

<< Beh, che ne dite...ordiniamo una pizza?! >>

 
*
 

<< Oddio, ce l'ho fatta! ho ottenuto la parte! >>

<< Wow, Rachel...è fantastico! però... >>

<< Sarò Evita, ti rendi conto?! EVITA! Oh, questo è un sogno che si avverà! >>

<< Sono felice per te, però... >>

<< Tutti questi anni di duro lavoro e di sacrificio, finalmente hanno dato i loro frutti! sarò la protagonista di uno dei musical più famosi del mondo....ma ci pensi?! >>

<< Ok, ma... >>

<< Già mi vedo su quel palco, coi riflettori puntati e la folla che urla il mio nome, i manifesti che ritraggono il mio volto per tutte le strade e... >>

<< E RACHEL, TI DISPIACEREBBE ANDARTENE DA UN'ALTRA PARTE MENTRE IO DO LO STRACCIO PER TERRA?! >>
 

*

 
Tutte le sere, dopo cena, i ragazzi si riunivano in salotto per raccontarsi la loro giornata.

Non c'era giorno in cui non si sottoponessero a questo rituale; anche quando erano troppo stanchi, o avevano discusso per qualcosa, o avevano avuto una giornataccia, non si sottraevano mai a quello scambio di racconti e aneddoti.

Era diventato parte di loro, non potevano andare a dormire senza aver passato almeno un'ora a chiacchierare tutti insieme; già dalle prime settimane quella piccola cerimonia era diventata una costante, una certezza nella loro vita, cui non avrebbero mai rinunciato per nessuna ragione al mondo.

Nonostante Rachel fosse sempre troppo rumorosa ed irritante, Finn si dimenticasse sempre di fare la spesa o quali erano i suoi compiti giornalieri, sebbene Blaine fosse una frana in cucina e  Kurt monopolizzasse il bagno tutte le mattine, i ragazzi amavano vivere assieme!

Era fantastico, loro quattro erano diventati una squadra affiatatissima e non avrebbero mai mosso un passo l'uno senza l'altro.

Avevano capito che la loro vita non avrebbe avuto alcun senso se fossero stati separati ed erano disposti a qualsiasi cosa, pur di restare uniti, anche a sopportare tutti i loro reciproci difetti.

In fondo, sapevano tutti quanto ne valesse realmente la pena.



N.D.A : Ok, questo capitolo non ha una vera e propria collocazione temporale...ma mi piaceva l'idea di immortalare qualche momento di vita quotidiana in casa Humml Berry Hudson Anderson... un po' come ho fatto con Kurt, Blaine e Rachel quando erano ancora alla Julliard! ;)

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Capitolo 49
*** " Klaine's Turn" ***


<< Ommioddio!! Kurt, vieni qui...vieni, in fretta! >>

Kurt corse in soggiorno così rapidamente che quasi rischiò di inciampare  e rompersi l'osso del collo

Blaine era seduto sul divano, teneva in mano un foglio di carta tutto spiegazzato e non la smetteva di sorridere.

<< Ehi, che succede?! >> domandò Kurt ansiosamente, sedendosi accanto al suo ragazzo.

Blaine, mantenendo intatto quel suo sorrisone euforico, porse a Kurt il foglio che teneva in mano.
Il controtenore lesse attentamente il contenuto di quella lettera e non appene giunse al termine, anche sul suo volto comparve un gigantesco sorriso.

<< Non posso crederci.. >> mormorò, quasi senza fiato << "Rent"... ci hanno presi per "Rent"! >>

Saltò in braccio a Blaine, gettandogli le braccia al collo e schioccandgli un bacio sulla guancia.

<< Blaine, ma ci pensi?! >> esclamò << Abbiamo un lavoro, un lavoro vero....saremo Angel e Collins, di nuovo! ma stavolta davanti ad un vero pubblico, in un teatro...a Broadway! >>

Kurt non riusciva a contenere l'eccitazione e lo stesso valeva per Blaine! erano entrambi al settimo cielo per quella fantastica notizia e non facevano che urlare di gioia.

<< Ehi, ma che è tutto questo chiasso?! >>

Rachel e Finn irruppero nel salotto, infastiditi da quelle grida.

<< Potreste fare meno baccano?! >> sbraitò Rachel stizzita << Io e Finn stavamo cercando di riposare! >>

Finn fece una smorfia; riposarsi non era esattamente ciò che aveva in programma di fare con Rachel, quel pomeriggio.

<< Finn, Rachel...ci hanno presi! >> li informò Kurt, senza perdere neanche un briciolo dell'euforia del momento 

<< Entreremo a far parte del cast di "Rent" ! >>

<< Oddio, ma è fantastico! >> esultò Rachel, dimendicandosi completamente del fatto che i due avevano disturbato il suo pomeriggio con Finn ( non si poteva dire lo stesso  per lui) << Oh, forza...fatevi abbracciare! >>
 
Si gettò fra le loro braccia, stringendosi in un abbraccio così forte da farli quasi soffocare.

<< Ehi, vacci piano! >> disse Kurt ridacchiando << Se ci stritoli poi come facciamo a lavorare?! >>

Rachel si staccò dalla presa, ridendo.

<< Scusate, ma sono troppo felice per voi due! >> esclamò << E' semplicemente meraviglioso....e dobbiamo festeggiare! corro a prenotare un tavolo per stasera, vado subito a vestirmi. >>

<< Non puoi telefonare?! >> obiettò Finn, prima che raggiungesse la camera da letto.

Rachel scrollò le spalle.

<< Mi vi è venuta voglia di fare due passi! >> rispose << Puoi venire con me se vuoi! >>

Finn sospirò con rassegnazione; aveva il sospetto che quel pomeriggio Rachel non si sarebbe affatto dedicata a lui e forse neanche quella sera! 

Si voltò verso Kurt e Blaine:erano raggianti, con un sorriso chilometrico stampato in faccia e l'aria di chi sta finalmente vedendo realizzarsi tutti i suoi più grandi sogni.

Sorrise anche lui.

Per questa volta, poteva mettere da parte i suoi programmi con Rachel e concetrarsi sui suoi amici; in fondo, se lo erano davvero meritato!
 

*

 
Il loro primo giorno di lavoro, Kurt e Blaine arrivarono alle prove in perfetto orario e,  non appena misero piede in teatro, vennero accolti calorosamente dal resto del cast.

<< Ehi, ciao! >> disse loro allegramente una ragazza con i capelli ricci e di colore rosso << Io sono Jennifer, interpreto Maureen. >>

<< Kurt e Blaine. >> rispose il controtenore sorridendo << Angel e Collins. >>

Jennifer ricambiò il sorriso.

<< Questi sono Emily, Christian, Nicole e  Colin. >> disse, indicando gli altri quattro  ragazzi seduti in platea << Interpretano Johanne, Roger, Mimì, Mark e Benny. >>

<< Piacere! >> esclamarono i due ragazzi in coro.

<< Allora, siete pronti a cominciare?! >> domandò dolcemente Jennifer << Abbiamo saputo che queste è la vostra prima esperienza lavorativa. >>

Kurt arrossì.

<< Si, effettivamente è così. >> rispose << Ci siamo diplomati alla Julliard da un paio di mesi. >>

<< Ma siamo decisamente carichi e pieni di buona volontà! >> aggiunse Blaine con determinazione.

Il resto del gruppo rise.

<< Beh, quindi immagino che voi vi conosciate da diverso tempo. >> osservò Colin, un ragazzo alto quasi quanto Finn, con i capelli biondi a spazzola << Per cui non vi rentirete troppo a disagio a recitare la parte di due innamorati! >>

<< Ammesso che non vi crei problemi baciarvi! >> aggiunse Emily, una brunetta magrolina e piena di lentiggini sul viso.

Kurt e Blaine ridacchiarono e si guardarono.

<< Quello non è assolutamente un problema. >> rispose Blaine, sorridendo al suo ragazzo << Noi due stiamo insieme. >>

Si aspettavano una serie di commenti acidi o qualche sguardo disgustato, invece tutti nel sentire quelle parole iniziarono ad applaudire e sorridere.

<< Oh, che cosa carina! >> esclamò Emily << Che bello, sono certa che sarete adorabili sul palco! >>

Blaine e Kurt si guardarono e poi spostarono lo sguardo sui loro colleghi, un po' perplessi.

<< Quindi...non vi disturba la cosa? >> domandò Kurt, un po' timidamente.

<< Stai scherzando?! >> rise Colin << Recitiamo tutti in "Rent", figurati se possiamo avere problemi per una cosa del genere! >>

<< Esatto! >> concordò Jennifer << Anzi, io personalmente trovo fantastico che ci siano due innamorati sul palco che lo sono anche nella vita reale! >>

Kurt e Blaine sospirarono beatamente.

Erano passati i tempi in cui dovevano nascondersi o avere paura di ciò che la gente avrebbe potuto pensare di loro! essere circondati da persone che non li avrebbero mai giudicati era davvero piacevole.

In quel momento, ecco arrivare sul palco un ragazzo di circa trent'anni, coi capelli ricci e dall'aspetto particolarmente felice: il regista.

<< Bene ragazzi, diamo inizio alle prove! >> disse questi briosamente << Gli altri stanno per arrivare, intanto diamo un'occhiata alle prime canzoni! >>

Il gruppetto si alzò dalle poltroncine e si diresse verso palco.

Kurt, prima di seguire i suoi colleghi, si voltò verso Blaine e sorrise.

<< Pronto, Collins?! >> chiese dolcemente.

Blaine fece segno di sì con la testa e ricambiò il sorriso.

<< Prontissimo, mio amato Angel! >>
 

*
 

<< Ciao Kurt, ciao Blaine...a domani! >>

<< Ciao, a domani! >>

Le prove erano finite da un pezzo, ma Kurt e Blaine erano rimasti fuori dal teatro per scambiare quattro chiacchiere con alcuni dei loro colleghi.

Si era ormai fatto tardi e tutti quanti avevano deciso di fare ritorno a casa; solo Kurt e Blaine erano rimasti lì, aspettando qualche minuto prima di incamminarsi anche loro verso il loro appartamento.

<< Allora, che ne pensi di questo lavoro? >> domandò Blaine, sorridendo ampiamente.

Kurt ricambiò il sorriso.

<< E' fantastico! >> esclamò << E' tutto a dir poco meraviglioso: il regista è bravissimo, i ragazzi sono tutti simpaticissimi e il teatro è magnifico! credo di non poter volere di più dalla vita! >>

Blaine lo guardò teneramente e lo prese per mano.

<< Sono d'accordo con te! >> disse, tirandolo dolcemente a sè << Inoltre, aggiungerei anche il fatto che la presenza del mio ragazzo su quel palcoscenico assieme a me,  rende tutto ancora più
perfetto. >>

Kurt rise e poggiò la fronte contro quella di Blaine.

<< Il tuo ragazzo pensa esattamente la stessa cosa di te, lo sai? >> disse sottovoce, accarezzandogli il viso.

Blaine strusciò il naso con quello di Kurt.

<< Si, lo so. >> disse, prima di baciarlo dolcemente sulle labbra.

Kurt ricambiò il bacio per qualche secondo, poi si staccò da lui e lo prese per mano.

<< Passerei ore a baciarti. >> disse << Ma forse è meglio farlo a casa non trovi?!  Non si mescolano lavoro e vita privata! >>

Blaine sorrise maliziosamente.

<< Beh, e allora che aspettiamo ad andare?! >>

Kurt rise e intrecciò le dita con le sue.

<< Preparati, Anderson >> disse << Ad essere ricoperto da un milione di dolcissimi baci, stanotte! * >>



N.D.A: * Il riferimento è alla canzone di Rent "I'll cover you", già citatata in un precedente capitolo, che cita testualmente "With a thousand sweet kisses, I'll cover you. "


 

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Capitolo 50
*** Journey to Happyness ***


Dopo circa due mesi di convivenza, la neo "famiglia" Hummel - Anderson - Berry- Hudson, viveva la sua vita a New York con la massima soddisfazione.

Rachel era la stella del musical "Evita", ben presto sarebbe andata in scena e non vedeva l'ora di essere acclamata dal suo pubblico.

Kurt e Blaine erano diventati le due mascotte all'interno del cast di "Rent", tutti quanti li adoravano e impazzivano letteralmente per le loro doti di attori e cantanti, ovviamente molto agevolate dal fatto che i due erano innamoratissimi anche fuori dal set.

Persino Finn era pienamente appagato, in quanto aveva superato l'esame di abilitazione e adesso insegnava ginnastica in una scuola elementare, cosa che fino a qualche anno fa non avrebbe mai creduto di poter fare, ma che adesso lo rendeva estremamente felice e soddisfatto.

Proprio Finn, un bel giorno durante l'ora di colazione, esordì con un << Mi piacerebbe che veniste a trovarmi  a lavoro domani. >>

I suoi amici lo guardarono con curiosità.

<< A lavoro? >> ripetè Rachel dubbiosa << E perchè mai, scusa? >>

Finn arrossì e sorrise.

<< Ecco, ci sarà una specie di meeting di tutte le scuole del quartiere >> spiegò << E i miei Pulcini giocheranno la loro prima partita di basket! sarebbe bello se voi foste presenti. >>

Rachel sorrise e guardò il suo ragazzo dolcemente.

I Pulcini erano i bambini della seconda elementare e lei sapeva bene quanto Finn vi fosse affezionato, sebbene fossero pochi mesi che lavorava con loro.

Riusciva a capire perfettamente quanto ne fosse orgoglioso e per niente al mondo si sarebbe persa quella partita; era certa che lo avrebbe visto commuoversi di fronte ai suoi piccoli e l'idea la inteneriva ed allettava moltissimo.

<< Che bellezza! >> esclamò la ragazza felicemente << Io ci sto! tanto domani non devo lavorare! ovviamente verrete anche voi, vero ragazzi?! >>

Kurt e Blaine fecero segno di si con la testa.

<< Finn Hudson circondato da bambini urlanti e saltellanti. >> commentà Kurt << Credi che mi perderei mai uno spettacolo del genere?! >>

Finn rise.

<< Sono davvero emozionato. >> dichiarò << E' sciocco, lo so...si tratta di una semplice manifestazione scolastica! ma l'idea dei miei piccoli che giocano la loro prima partita...oh, è così emozionante! >>

Rachel sospirò.

<< Finn Hudson, sei il ragazzo più dolce del mondo! >>

Corse ad abbracciarlo e lo baciò dolcemente sulle labbra.

Kurt e Blaine sghignazzarono.

<< Dopo questo episodio non potranno più rimproverarci di essere troppo sdolcinati! >> osservò Kurt << Bisogna dire che ci si mettono d'impegno anche loro! >>

Blaine scoppiò a ridere e poi guardò Rachel e Finn con un tenero sorriso sulle labbra.

<< Beh..non possiamo avere sempre noi l'esclusiva! >>
 

*

 
<< Su, forza!!! avanti Pulcini, fate vedere di che stoffa siete fatti! >>

<< Ehm..Rachel... >>

<< Corri, corri...oh, no! avanti, corri! >>

<< Rachel, santo cielo..  >>

<< Fallo! arbitro, quello era chiaramente un fallo! >>

<< RACHEL, SIEDITI E DATTI UNA CALMATA! >>

Rachel si rimise a sedere più o meno compostamente sugli spalti e Kurt e Blaine si nascosero il viso fra le mani, imbarazzatissimi.

Neanche i genitori dei bambini che stavano giocando erano così agitati, Rachel da sola stava facendo più baccano di tutti loro messi insieme.

<< Ti supplico Rachel.. >> gemette Blaine << Per una volta potresti cercare di fare meno chiasso e limitarti a seguire la partita?! >>

Rachel mise il broncio.

<< Faccio da supporto morale alla squadra! >> replicò stizzita.

<< Non possono sentirti! >> le fece notare Kurt acidamente << Puoi anche risparmiarti lo sforzo! >>

Rachel fece lui una linguaccia e si mise a braccia incrociate, guardando il resto della partita in silenzio, come avevano detto i ragazzi.

A dire il vero non era un' amante del basket e, sebbene i giocatori fossero molto piccoli e le regole parecchio semplificate, riusciva a malapena a capire che cosa stesse accadendo in campo.

Dopo aver provato per qualche minuto ad osservare i bambini, Rachel posò lo sguardo su Finn, seduto a bordo campo, su una panchina; il ragazzo guardava la partita concentratissimo, ogni tanto si alzava in piedi per dare dei consigli ai suoi piccoli giocatori, per poi ritornare nuovamente al suo posto.

Rachel si guardò intorno; c'era davvero un sacco di gente, incredibile  dal momento che, in fondo,  quelli erano solamente bambini e non giocatori professionisti! in effetti, non capiva per quale ragione Kurt e Blaine se la fossero presa tanto per via del suo tifo... con tutta quella confusione difficilmente avrebbero potuto sentirla, e poi..

<< WOOOOW! >>

Rachel sobbalzò; tutta la folla si era alzata in piedi e aveva iniziato a urlare a perdifiato.

Si voltò verso Kurt e Blaine, con aria quasi terrorizzata.

<< Ma che diavolo succede?! >> domandò perplessa.

<< Hanno vinto! >> esclamò Kurt saltellando << La squadra di Finn ha vinto la partita! >>

<< Veramente?! >>

Rachel si voltò in direzione di Finn e lo vide correre in contro ad un gruppetto di bambini, che si gettarono felicemente fra le sue braccia.

Nel vedere quella scena, Rachel non riuscì a trattenere le lacrime e si mise a singhiozzare rumorosamente.

Kurt se ne accorse e le mise una mano sulla spalla.

<< Ehi, Rachel..tutto bene? >> domandò lievemente preoccupato.

Rachel fece segno di si con la testa, poi posò nuovamente lo sguardo su Finn, che in quel momento stava abbracciando affettuosamente un bambino dai capelli rossi, probabilmente il capitano della squadra.

Un dolcissimo sorriso comparve sul volto della ragazza.

<< Benissimo. >> rispose, senza staccare gli occhi da Finn << Non potrebbe andare meglio. >>

 
*
 

<< Coach, ci vediamo domani! >>

<< A domani, Russel! >>

<< Coach, arrivederci! >>

<< Ciao Zack, bella partita! >>

<< Coach, siamo stati forti vero?! >>

<< Verissimo Jamie, siete stati incredibili! >>

<< Coach...posso disturbarla un attimo?! >>

Finn si voltò; Rachel, con in mano una bottiglietta d'acqua e un sorriso enorme stampato in fronte, lo guardava con occhi colmi d'amore.

Finn sorrise e corse ad abbracciarla.

<< Eccoti qua! >> disse, afferrando la bottiglia e aprendola violentemente << Allora, piaciuta la partita?! >>

<< Se devo essere sincera, non c' ho capito poi molto! >> rispose Rachel ridacchiando, mentre il ragazzo beveva << Mi sono resa conto che avevate vinto solo quando me l'ha detto Kurt! >>

Finn rise e per poco non gli andò di traverso l'acqua.

<< Beh, però alla fine ti sei divertita..vero? >> chiese, dopo essersi ripreso.

Rachel annuì.

<< Vederti con tutti quei bambini è stato meraviglioso. >> rispose dolcemente << Sai, mi sono emozionata...dico davvero! >>

Finn assunse un'espressione molto soddisfatta.

<< Sono una bella squadra, vero?! >> disse orgogliosamente << A quanto pare sono un ottimo allenatore! >>

 << Non è solo questo. >> lo interruppe Rachel, senza smettere di guardarlo con quegli occhi innamorati << E' che oggi ti ho visto così felice assieme a loro....così sereno! avevi tutta l'aria di chi vede finalmente realizzarsi i propri sogni e non sai quanto questo mi abbia riempito il cuore di gioia! >>

Finn, sentendo quelle parole, si commosse profondamente e si morse un labbro nel tentativo di bloccare le lacrime.

<< Sai Finn, io e i ragazzi a volte ti prendiamo un po' in giro perchè ti comporti ancora come un bambinone! >> aggiunse Rachel << Ma oggi ho capito che sei veramente diventato un uomo, capace di prendersi tutte le sue resposabilità e di affrontare la vita a muso duro! non immagini neanche quanto sia fiera di te...del mio uomo! >>

Finn si gettò istintivamente fra le braccia di Rachel, lasciando cadere a terra la bottiglietta d'acqua e la strinse forte a sè.

<< Rachel, non sai quanto tutto questo significhi per me! >> mormorò con voce rotta dall'emozione << Sapere che tu mi appoggi, che sei orgogliosa di me... è questa la cosa che conta di più nella mia vita! >>

Rachel singhiozzò e si strinse ancora di più al suo compagno, che incominciò ad accarezzarle teneramente i capelli.

<< Ti amo, Finn! >> disse sottovoce << Ti amo da morire. >>

Finn sorrise, poi le prese il viso fra le mani e la baciò con dolcezza.

Poco distanti da loro, Kurt e Blaine osservavano la scena con sguardo sognante.

<< Certo che sono davvero carini, eh?! >> commentò Kurt, particolarmente contento di vedere suo fratello e la sua ragazza così felici e innamorati.

Blaine annuì.

<< Quando si è innamorati è sempre tutto così bello! >> disse, intrecciando le dita con quelle di Kurt.

Il controtenore lo guardò e sorrise.

<< Quattro anni fa avresti mai detto che saremmo arrivati fino a qui?! >> chiese << Direi che ne abbiamo fatta di strada! >>

Blaine ricambiò il sorriso.

<< Si, parecchia strada! >> confermò << E credo che potremmo andare avanti ancora a lungo...sempre che tu non sia troppo stanco! >>

Kurt lo prese anche per l'altra mano e lo tirò a sè.

<< In quel caso >> disse, strofinando il naso contro il suo << Sarai tu a portarmi in braccio. >>

Blaine non rispose e lo baciò appassionatamente, avvolgendolo completamente fra le sue braccia.

Pochi passi più in là, anche Rachel e Finn erano ancora stretti in un abbraccio e anche se avevano smesso di baciarsi, continuavano a tenersi avvinghiati l'uno all'altra senza parlare.

Avevano già fatto moltissima strada, dal liceo McKinley in Ohio a New York era un tragitto notevole! ma non si sarebbero certo fermati lì, non erano neanche a metà del viaggio!

Niente avrebbe mai potuto fermarli, avrebbero continuato a percorrere quella strada insieme, un passo dopo l'altro e quel cammino sarebbe durato ancora a lungo.

Perchè in fondo, si sa: il bello della strada per la felicità è che non finisce mai troppo presto.




 

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Capitolo 51
*** Every day,I love you more and more.. ***


<< Finn, spostati.. mi stai infilando il gomito in un occhio! >>

<< Kurt, è buio... non vedo niente! non possiamo accendere la luce?! >>

<< No, idiota! vuoi rovinare l'effetto sorpresa?! >>

Finn sbuffò.
Certamente non si trovava nella più comoda delle posizioni in quel momento, dietro al divano del salotto, spiaccicato fra Kurt e Rachel, completamente al buio.

<< Mi spiegate perchè dobbiamo stare qui come tre idioti?! >> sbraitò Hudson irritato.

<< Beh, non sappiamo quando di preciso arriverà Blaine...meglio tenersi pronti! >> rispose Rachel.

Finn fece una smorfia.

<< La trovo comunque un'idea stupida! >> commentò con acidume << Blaine non aveva detto di non volere nessuna festa per il suo compleanno?! >> 

<< Infatti! >> ribattè nervosamente Kurt << Questa si chiama "Festa a sorpresa!" >>

<< Beh, ma dobbiamo stare per forza al buio e nascoti dietro al divano?! >> insistette Finn << Non potremmo... >>

<< Finn?! >>

<< Si?! >>

<< Chiudi il becco! >>

Rachel sghignazzò, mentre Kurt fece un respiro profondo.

<< Ragazzi, ci tengo a questa serata. >> disse, in tono quasi infantile << Potreste cercare di non rovinare tutto?! >> 

Rachel sorrise, anche se così al buio Kurt non poteva certo farci caso.

Era quasi ridicolo, forse addirittura puerile che il suo amico fosse così nervoso per una semplice cena di compleanno, considerato che gli unici a parteciparvi sarebbero stati loro quattro...ma Rachel trovava la cosa a dir poco adorabile!

Era stupendo come Kurt, persino nelle piccole cose, quando si trattava di Blaine facesse sempre il possibile per rendere tutto perfetto; amava quel suo lato così romantico e amava vedere quei due insieme!

Erano senza dubbio la coppia più affiatata e innamorata che avesse mai conosciuto.

Finn, al contrario di Rachel, non riusciva proprio ad apprezzare tutto il romanticisco di Kurt, soprattutto in quel momento.

<< Basta, non ne posso più! >> bubbolò << Possiamo uscire da qui?! >>

<< Non prima che Blaine sia arrivato! >> ringhiò Kurt.

Proprio in quel momento, sentirono un rumore di chiavi nella serratura e capirono che quello era il segnale che Blaine stava rientrando in casa.

<< Eccolo! >> sussurrò Kurt, in preda all'eccitazione << Ai vostri posti! >>

Finn e Rachel si prepararono a uscire dal loro nascondiglio, intanto che Blaine varcava la soglia e si richiudeva la porta alle spalle.

Non appena il ragazzo premette l'interruttore della luce, i tre saltarono fuori strillando << SORPRESA! >>  con tutto il fiato che avevano in gola.

Blaine, letteralmente spiazzato, si portò istintivamente una mano al petto, con un'espressione di sorpresa sul volto.

<< Oddio! >> esclamò << Ma che cosa... >>

<< Buon compleanno, Blaine! >>

Kurt corse fra le sue braccia e lo baciò appassionatamente, per poi stringersi forte a lui.

<< Ehi, volete spiegarmi che succede?! >> chiese Blaine confuso, ma con un enorme sorriso sulle labbra.

<< Ti abbiamo preparato una piccola festicciola a sorpresa. >> spiegò Rachel allegramente << Sappiamo che con il lavoro e con tutte le cose da fare non avevi voglia di fare le cose in grande, ma non potevamo lasciarti trascorrere il tuo compleanno senza festeggiare! >>

<< Sarà una cosa semplice, solo noi quattro. >> aggiunse Kurt << Una cosa intima, in famiglia. >>

Blaine sorrise e tirò su col naso; si stava commuovendo, aveva gli occhi lucidi e un'espressione tremendamente felice. Abbracciò ancora più forte il suo ragazzo.

<< I..io non so che dire! >> balbettò Blaine, in tono lacrimoso << Siete stati così dolci, io...grazie! >>

Rachel ridacchiò e Kurt gettò le braccia al collo del moro, baciandolo dolcemente sulla guancia.

Persino Finn dovette ammettere di essere estremamente felice di quella serata e soprattutto dell'espressione di gioia dell'amico, così lasciò che anche sul suo volto si dipingesse un dolcissimo sorriso.

Era sempre convinto che Kurt avesse un tantino esagerato con tutto quell'entusiasmo..ma poteva forse biasimarlo?! d'altra parte, sapeva benissimo anche lui quanto l'amore potesse essere incontenibile.

Però adesso la fame iniziava a farsi sentire, come gli stava comunicando il suo stomaco e forse potevano rimandare il resto delle smancerie a dopo.

<< Non per fare il guastafeste >> intervenne Finn, indicando il balcone sul quale era stato allestito un piccolo buffet << Ma che ne direste se andassimo a mangiare?! >>

I ragazzi approvarono e si diressero verso il terrazzo; prima che Blaine potesse mettere piede fuori, però, Kurt lo afferrò per un braccio e lo tirò a sè, baciandolo dolcemente sulle labbra.

Dopo essersi staccato, Blaine sorrise e lo guardò con adorazione.

<< E' stata una tua idea, vero?! >> domandò, pur conoscendo benissimo la risposta.

Kurt replicò con un sorrisetto malizioso, cui Blaine rispose con un tenero bacio sulle labbra.

<< Non smetterai mai di sorprendermi, Hummel! >> disse, prima di raggiungere Finn e Rachel sul balcone.

Kurt indugiò per qualche istante, senza distogliere lo sguardo dal suo ragazzo.

" Non smetterò mai di amarti, Anderson...è diverso. "

 
*
 

<< Bene, è arrivato il momento del regalo! >>

<< Cosa, c'è anche un regalo?! >>

Blaine guardò per l'ennesima volta i suoi amici con un'espressione di sorpresa; avevano pensato davvero a tutto, pur non avendo fatto le cose in grande!

Avevano apparecchiato la tavola adornandola con fiori e candele profumate, preparato i piatti preferiti di Blaine (il soufflè vegetariano di Kurt era squisito come sempre) e addirittura un piccolo dolce al cioccolato, con sopra tutte e ventitrè le candeline.

Non avrebbe potuto desiderare di più, neanche se avesse fatto lui lo sforzo di organizzarsi una festa in grande stile, con un sacco di invitati!

<< Ovviamente! >> esclamò Rachel, sorpresa per la banalità della domanda << Non è un vero compleanno senza! >>

<< Beh, ma tutto questo è già fantastico! >> obiettò Blaine << Insomma, sono qui con voi la sera del mio compleanno ed è tutto così perfetto...non dovevate farmi anche un regalo! >>

<< Amico, andiamo! >> esclamò Finn, dandogli un'affettuosa pacca sulle spalle << E' il tuo compleanno, viene solo una volta ogni trecentosessantacinque giorni...fatti viziare, almeno per oggi! >>

Kurt tentò in tutti i modi di non scoppiare a ridere davanti alla teatralità del fratellastro.

<< Ma lui non era quello che fino a tre ore fa diceva che questa idea era ridicola?! >> sussurrò a Rachel, divertito << Come mai ha cambiato idea così di colpo?! >>

Rachel sorrise e guardò i sue ragazzi,  intenti a sostenere una vivace e allegra conversazione.

<< Beh..Finn non è capace a nascondere l'affetto che nutre nei confronti di Blaine! >> rispose dolcemente << Proprio non ci riesce. >>

Kurt annuì e guardò dolcemente il suo ragazzo.

Non sapeva se fosse solo una sua impressione o se davvero l'euforia dovuta ai festeggiamenti avesse agito in qualche modo al riguardo, ma quella sera gli sembrava ancora più bello del solito: il vento scompigliava i suoi capelli ricci, i suoi occhi color caramello brillavano come stelle e il suo sorriso lo rendevano la visione più dolce e allo stesso tempo più sexy che lui avesse mai visto in tutta la sua vita.

<< Kurt, ti sei incantato?! >> domandò Rachel, riportandolo sulla terra.

Kurt sussultò.

<< Si, eccomi! >> rispose, ricomponendosi << Beh, andiamo a prendere il regalo. >>

Non ci vollero più di cinque minuti, in un battibaleno i due fecero ritorno sul balcone con in mano una gigantesca busta.

Blaine strabuzzò gli occhi.

<< Che cosa sarebbe quella?! >> domandò, indicando la busta.

<< Il tuo regalo, no?! >> rispose Rachel con ovvietà << Dai, aprilo! >>

Con non poca fatica, Blaine estrasse da quella busta enorme un altrettanto grande pacchetto, dalla forma rettangolare, che nascondeva un contenuto per lui del tutto impossibile da decifrare.

<< Che cosa è?! >> chiese il moro, quasi intimorito da quel regalo così ingombrante.

<< Tu apri e basta. >> rispode Rachel, senza smetterla di sorridere << Scommetto che ti piacerà un sacco! >>

Blaine obbedì, strappò con violenza la carta colorata e in men che non si dica, si ritrovò di fronte una grossa cornice di colore rosso, al cui interno era racchiuso un puzzle raffigurante una fotografia.

Blaine la osservò meglio; non era una foto qualsiasi, era lui assieme ai ragazzi, nel bel mezzo di Time Square, la prima volta che vi avevano messo piede da quando erano andati a vivere a New York.

Blaine rise; ricordava molto bene che quella foto era stata scattata da una coppia di turisti giapponesi, che sembravano non avere alcuna dimestichezza con le macchine fotografiche digitali.
Avevano dovuto fare circa una decina di scatti, per essere sicuri che almeno una foto fosse venuta bene.

<< E' stupenda! >> commentò Blaine gioiosamente << Ma come avete fatto?! >>

<< C'è un negozio dietro l'angolo che fa questo genere di lavori. >> rispose Finn << Tu porti una foto che ti piace e te la riproducono dove vuoi: magliette, tazze, puzzle...ovunque! >>

Blaine contemplò per l'ennesima volta il suo regalo, soffermandosi su ogni singolo dettaglio di quella foto.

I suoi occhi si riempirono ancora una volta di lacrime, tirò su col naso e alzò lo sguardo, per rivolgerlo nuovamente ai suoi amici.

<< Ragazzi, non so cosa dire. >> mormorò << Credo che finirei per rovinare tutto se provassi ad articolare un discorso, per cui mi limiterò a dire che vi voglio un mondo di bene...e che sono felice di essere con voi stasera, con la mia famiglia. >>

Rachel si commosse e gli gettò le braccia al collo, subito seguita da Finn, che strinse tutti e due in un abbraccio affettuoso.

Kurt invece rimase al suo posto; non voleva abbracciare Blaine, voleva solamente guardarlo.

Voleva leggere la gioia nei suoi occhi, vedere il suo sorriso, bearsi del suono melodioso della sua risata e poter respirare quella meravigliosa atmosfera di felicità che aleggiava nell'aria.

Non c'era niente al mondo che lo rendesse più felice che vedere Blaine così al settimo cielo, gli si riempiva il cuore di gioia ogni volta che quello splendido sorriso compariva sul volto del suo amato.

Finì per commuoversi anche lui, le lacrime incominciarono a scendere a fiumi lungo le sue guancie e lui non fece alcuno sforzo per trattenerle; aspettò che Rachel e Finn liberassero Blaine dal loro abbraccio e subito prese il loro posto fra le sue braccia, fra i singhiozzi di entrambi. 

<< Credo che le parole siano superflue anche con te. >> sussurrò Blaine, accarezzando i capelli di Kurt.

Il controtenore poggiò la testa sulla sua spalla.

<< Direi di si. >> rispose << Come sempre del resto, no?! >>

Blaine sospirò e lo strinse ancora più forte a sè.

Già, come sempre.

Fra loro due le parole erano sempre superflue.
 


*
 

<< Allora, come ci si sente ad avere ventitrè anni? >>

Blaine si chiuse la porta alle spalle e si mise a sedere sul letto, di fianco a Kurt.

Ormai la festa era finita, Finn e Rachel si erano già ritirati nella loro camera e Kurt e Blaine avevano pensato bene di fare lo stesso.

Non certo per dormire, nessuno dei due sembrava esserne minimamente intenzionato.

<< Beh.. >> rispose Blaine, togliendosi le scarpe e mettendosi poi a gambe incrociate sul materasso << Devo dire che non noto alcuna differenza con i ventidue! >>

Kurt si tirò su e andò ad abbracciare il suo ragazzo da dietro, posando un tenero bacio sul suo orecchio.

<< Stai invecchiando, Anderson. >> disse con una risatina << Ne è passato di tempo da quel nostro incontro sulle scale della Dalton! >>

Blaine annuì e si voltò verso di lui, per guardarlo intensamente negli occhi.

<< Sono cambiato così tanto? >> domandò.

Kurt sorrise e poggiò la fronte contro quella del suo ragazzo.

<< Sei sempre lo spledido diciassettenne di cui mi ero innamorato allora. >> rispose dolcemente << Con la differenza che adesso hai ventitrè anni e io ti amo ancora di più. >>

Blaine rise.

<< Un discorso un po' contraddittorio, non trovi?! >> chiese, dandogli un tenero buffetto sul naso.

<< Assolutamente no. >> rispose Kurt, senza smettere di fissarlo  << Mi sono innamorato di te sin dal primo istante in cui ti ho visto alla Dalton e da allora ti amo ogni giorno sempre di più, per quanto mi sembri impossibile amarti più di quanto faccia ogni giorno! >>

Blaine sorrise e intrecciò le dita con quelle di Kurt.

<< Sei sicuro che io mi meriti tutto questo, Kurt? >> chiese sottovoce << Certe volte mi sembra che tu sia davvero troppo meraviglioso per essere vero! >>

Kurt prese il volto di Blaine fra le mani e gli scostò un piccolo ciuffo ribelle dalla fronte.

<< Certe volte, Blaine.. >> replicò dolcemente << Mi viene da pensare che nessuno al mondo è così fortunato come me; ho la fortuna di avere una persona stupenda come te al mio fianco...una persona che mi ama proprio nello stesso modo in cui io ho sempre desiderato  amare*. >>

Blaine sospirò e andò a sfiorare delicatamente le labbra del suo ragazzo con le sue.

<< Sai che cosa sto pensando adesso? >> domandò con un filo di voce.

Kurt fece segno di no con la testa; Blaine sorrise.

<< Che sei il miglior regalo di compleanno di sempre.. >> rispose, mordicchiandogli dolcemente il labbro inferiore << E anche che ho tantissima voglia di tenerti stretto stretto fra le mie braccia e fare per tutta la notte l'amore con te. >>

Kurt chiuse gli occhi e baciò dolcemente Blaine, facendolo sdraiare sul materasso, per poi adagiarsi sopra di lui e lasciarsi trasportare da quel vortice d'amore che piano piano li stava avvolgendo.

Quella notte rimase a lungo impressa nella loro memoria come la più bella della loro vita; pur avendo fatto l'amore un milione di volte prima, a nessuno dei due era mai sembrato così bello.

Ma forse era proprio quello il bello dello stare insieme, per Kurt e Blaine; non avrebbero mai smesso di amarsi così tanto, perchè ogni giorno sarebbe sempre stato infinitamente più bello del precedente.

Un passo alla volta, fino a poter toccare il cielo con un dito.

Sebbene ogni passo fosse di per sè già abbastanza per raggiungere il Paradiso.
 
 
 
 
N.D.A: Odiatemi, ve lo concedo....ho dato davvero il peggio di me!!!! xD
 
* Questa frase non è di mia invenzione...lo stesso Chris Colfer in un'intervista disse di adorare la Klaine, in quanto Blaine rappresenta un vero e proprio punto di svolta per Kurt e perchè (cito testuali parole) "  Kurt's finally found someone that could love him the same way he wanted to love someone. "

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Capitolo 52
*** A woman like you ***


<< Ehi, Shelby...ti disturbo?! >>

<< Ciao Rachel! ma no, figurati...ho appena messo Beth a dormire, finalmente ho un po' di tranquillità! >>

Rachel rise.

Ogni volta che telefonava a Shelby era impossibile riuscire a parlare tranquillamente, perchè la loro conversazione veniva sempre interrotta dalle urla e le risate di Beth; per questo lei aveva preso l'abitudine di chiamarla durante le ore del riposino pomeridiano.

<< Allora, come stai? >> domandò Rachel << Come vanno le cose alla Julliard? >>

<< Oh, non c'è male. >> rispose Shelby allegramente << Quest'anno sono arrivati dei ragazzi davvero promettenti! sono certa che faranno molta strada, mi stanno dando un sacco di soddisfazioni! >>

Rachel sorrise.

<< E tu, invece? >> chiese Shelby << Sei pronta per il grande spettacolo?! manca poco, se non sbaglio. >>

<< Si, infatti! >> rispose Rachel eccitata << E a tal proposito, volevo chiederti se avevi ricevuto l'invito per la prima; sai, ci terrei moltissimo che tu fossi presente. >>

<< Stai scherzando?! >> replicò Shelby << Ovvio che sarà presente, il tuo invito mi è arrivato due giorni fa! non vedo l'ora di vederti su quel palcoscenico, Rachel! >>

Rachel sospirò profondamente.

<< Mi sembra un sogno, Shelby. >> mormorò << Quasi non riesco a crederci, è tutto così surreale! io, Rachel Berry, protagonista di uno dei più famosi musical di Broadway...è incredibile! >>

Shelby sorrise.

<< Rachel, era inevitabile. >> le disse << Il tuo destino è sempre stato quello di diventare una stella di Broadway, le cose non sarebbero mai potute andare diversamente! >>

Rachel fece un altro sospiro.

<< Non vedo l'ora di vederti fra il pubblico, Shelby! >>  esclamò.

Shelby sorrise nuovamente.

<< E io non vedo l'ora di sentir cantare la mia Diva preferita! >> 

Rachel trattenne un piccolo singhiozzo; ok che Shelby non poteva vederla, ma non era il caso di commuoversi al telefono.

<< Beh, adesso dovrei andare. >> balbettò la ragazza << Sai, è il mio turno di preparare la cena stasera e Kurt è sempre molto fiscale....meglio non farlo arrabbiare! >>

Shelby rise.

<< Vai, non voglio averti sulla coscienza! >> disse scherzosamente.

Rachel ridacchiò e poi salutò Shelby affettuosamente, prima di chiudere la telefonata.
 

*
 
La sera della prima di "Evita" il teatro era gremito di persone, quasi non si riusciva a respirare tanta era la calca.

Finn, Blaine e Kurt arrivarono prestissimo, non tanto per la paura di non trovare i loro posti (infondo erano mesi che Rachel gli aveva procurato i biglietti, nei posti migliori di tutto il teatro) quanto perchè Finn era troppo ansioso per restarsene a casa.

Il ragazzo, infatti, continuava a battere nervosamente un piede per terra, imbracciando un gigantesco mazzo di rose rosse, che a forza di dondolarsi sulle ginocchia continuavano a sbattere contro il muso di Kurt.

<< Adesso piantala Finn, mi stai accecando con questi fiori! >> sbraitò Kurt.

<< Beh, spostati allora! >> replicò Finn, sempre più in ansia << Io ho bisogno del mio spazio! >>

Kurt si allontanò di qualche passo, sbuffando; Blaine rise e lo prese per mano.

<< Dai, cerca di capirlo! >> disse, prendendo le difese di Finn << La sua ragazza sta per esibirsi di fronte a tutta questa gente..è normale che sia nervoso! >>

<< Grazie, Blaine! >> esclamò Finn, guardandolo con riconoscenza << Finalmente qualcuno che mi appoggia! >>

Kurt fece una smorfia, ma dopo qualche secondo finì per sorridere anche lui; tutto sommato, trovava davvero adorabile il comportamento del fratellastro, anche se lo stava mandando fuori di testa.

<< Ehi, ragazzi! >> chiamò una voce alle loro spalle.

I tre si voltarono e si trovarono di fronte Shelby, elegante come non l'avevano mai vista prima: indossava un lungo abito da sera di colore verde scuro, con una piccola scollatura e aveva adornato il tutto con una collana di perle.

<< Shelby, stai benissimo! >>  esclamò Kurt, lanciandole uno sguardo di appovazione.

Shelby sorrise.

<< Anche voi ragazzi, siete davvero belli stasera! >> rispose.

Kurt sorrise compiaciuto; ovviamente era stato lui ad aiutare Finn e Blaine a scegliere il completo più adatto per la serata, senza il suo aiuto di certo avrebbero ripiegato entrambi su una banalissima camicia bianca, con giacca nera e cravatta  rossa (Finn addirittura avrebbe voluto risparmiarsi la cravatta, cosa che Kurt non gli avrebbe mai permesso, per niente al mondo).

<< E quelle? >> aggiunse Shelby, indicando il mazzo di rose che Finn teneva fra le braccia << Sono per Rachel, vero? >>

Finn annuì compiaciuto.

<< Spero che le piacciano! >> disse il ragazzo con un sorrisone sulle labbra << E' il mio modo per dirle quanto sono orgoglioso di lei. >>

Shelby sorrise.

<< Sono certa che ne sarà felicissima! >> rispose dolcemente << Anche se da te persino un mazzetto di margherite le riempirebbe il cuore di gioia! >>

Finn arrossì e sospirò orgogliosamente.

<< Beh, fra quanto dovrebbe iniziare lo spettacolo? >> chiese Kurt, con un po' di impazienza << Non che non mi faccia piacere stare qua a chiacchierare con voi, ma sto in piedi da troppo tempo ormai... non mi dispiacerebbe mettermi a sedere! >>

Finn sospirò e guardò male il suo fratellastro.

Shelby ridacchiò.

<< Credo che tra qualche minuto ci lasceranno entrare...oh, ecco: possiamo andare! >>

Finalmente le porte si aprirono e tutti si diressero in massa verso i loro posti.

<< Finn, ti conviene entrare per ultimo. >> suggerì Shelby << Non vorrei che quelle rose si sciupassero! >>

<< Oh, ma così rischio di arrivare a spettacolo già iniziato! >> replicò lui in tono lamentoso.

<< Tranquillo, hai tutto il tempo! >> rispose Shelby << E hai il posto prenotato, non puoi rischiare di sbagliare. >>

<< E poi. >> aggiunse Kurt, prima di avviarsi con Blaine verso gli spalti << Rachel sarebbe capace di sospendere lo spettacolo fino a che non sarà assolutamente sicura di trovarti al tuo
posto! >>
 

*

 
Dopo lo spettacolo.

Ormai la maggior parte degli spettatori se ne erano andati, le uniche persone rimaste fuori dal teatro ad aspettare erano amici intimi e parenti degli attori, che aspettavano con ansia la loro uscita per riempirli di regali e complimenti.

Finn, col suo solito mazzo di rose in mano, riuscito miracolosamente a sopravvivere alle intemperie della folla, camminava avanti e indietro nervosamente.

<< Finn, ti supplicò! >> lo implorò Kurt, ormai al limite della sopportazione << Potresti darti una calmata?! >>

Il ragazzo si fermò di colpo, quasi come se fosse stato colpito da un fulmine.

Blaine e Shelby ridacchiarono.

<< Accidenti, non credevo che significasse così tanto per te questa serata! >> disse Shelby, guardando Finn con un tenero sorriso sulle labbra.

Hudson arrossì.

<< Beh, ecco.. >> balbettò << E' un giorno così importante per Rachel! ha sempre sognato di diventare una stella di Broadway e adesso finalmente tutti i suoi sforzi sono stati premiati! ma avete visto quanto era stupenda su quel palco?! sembrava quasi che brillasse di luce propria, emanava un'amosfera quasi magica! è stata divina..semplicemente divina! >>

Si interruppe non appena si accorse che i suoi tre interlocutori lo stavano guardando con gli occhi spalancati e con una specie di sorrisetto ebete disegnato in faccia.

<< O forse sono io che l'ho vista così perchè ne sono tremendamente innamorato?! >> domandò un po' perplesso.

Blaine gli sorrise.

<< Beh, Rachel è stata davvero divina! >> rispose << E tu ne sei tremendamente innamorato! >>

Finn rise e annuì.

<< Ehi, eccovi qua! >>  disse all'improvviso una voce femminile alle loro spalle << Vi stavo cercando! >>

Era Josephine, l' ex compagna di stanza di Rachel alla Julliard, che era evidentemente venuta ad assistere allo spettacolo.

<< Ehi, Josephine! >> l'accolse Kurt calorosamente << Come stai?! >>

<< Benissimo! >> rispose allegramente la ragazza << Sono molto impegnata con lo "Schiaccianoci", ma non potevo certo mancare stasera..non me lo sarei mai perdonato! >>

<< Ti è piaciuto lo spettacolo?! >> domandò Finn con entusiasmo << Non trovi che Rachel sia stata semplicemente fantastica?! >>

Josephine rise e fece segno di si con la testa.

<< Davvero splendida. >> disse << Sapete fra quanto uscirà?! >>

Blaine fece segno di no con la testa e proprio in quel momento la porta d'ingresso degli attori si spalancò e tutti i membri del cast iniziarono ad uscire, uno alla volta.

Non appena vide Rachel, Finn le corse incontro e quasi le gettò fra le braccia il suo mazzo di rose.

<< Ehi! >> esclamò lei, col volto letteralmente immerso nei fiori << Finn, oddio... ma questi sono per me?! >>

Finn rise.

<< Ovvio, per chi altri?! >> rispose, dopo averle dato un bacio sulla guancia << Per la mia stella! >>

Rachel arrossì e sorrise, guardando il suo ragazzo con adorazione.

<< Oh, Finn.. >> mormorò << Sei un tesoro! >>

Solo dopo pochi secondi si accorse anche della presenza degli altri.

<< Shelby, Kurt, Blaine! >> strillò Rachel, lasciando le rose a Finn e abbracciando gli altri, uno per uno << E' fantastico avervi qui stasera! >>

<< Oh, te l' avevo detto che non sarei mai potuta mancare! >> disse Shelby, accarezzandole il viso << Sei stata davvero eccezionale! >>

<< Si, concordo! >> fece eco Kurt << Superba! >>

<< La migliore Evita che io abbia mai visto! >>  aggiunse Blaine.

Rachel guardò Shelby e i suoi amici con adorazione, poi il suo sguardo si posò su Josephine.

<< Non ci credo che sei riuscita a venire! >> disse a mezza voce, con gli occhi lucidi << Non sai quanto sono felice! >>

Josephine le sorrise.

<< Me l'avresti fatta pagare se non fossi venuta. >> le rispose in tono scherzoso << E io alla mia vita ci tengo parecchio! >>

Rachel rise e abbracciò forte la sua amica.

<< Sono felice che tu sia qui. >> sussurrò, mentre una lacrime le rigava il volto.

Josephine sorrise e la strinse più forte.

Shelby, Kurt e Blaine guardavano le due amiche inteneriti, mentre Finn lanciava loro un'occhiata torva; era felice che Rachel avesse la sua amica con sè, ma adesso era arrivato il suo turno! infondo fino ad ora Rachel lo aveva quasi ignorato, a parte che per le rose.

<< Ehm.. >>

Finn emise un sonoro colpo di tosse, tentando di attirare l'attenzione di Rachel.

Josephine se ne accorse e si mise a ridere.

<< Credo che il tuo ragazzo ti stia reclamando. >> disse sorridendo e staccandosi dall'abbraccio << Penso tu debba andare da lui. >>

Rachel fece segno di si con la testa e raggiunse Finn, che le porse nuovamente il mazzo di rose e le diede un tenero bacio sulla fronte.

Kurt li guardò e sorrise.

<< Beh, noi ci incamminiamo. >> disse, con un sorrisetto malizioso sulle labbra << Voi raggiungeteci pure fra quanto volete, tanto Finn sa la strada. >>

<< E se volete queste le prendo io. >> intervenne Blaine, prendendo le rose di Rachel, per lasciarle le mani libere << Tranquilla, le ritroverai sane e salve! >>

Rachel sorrise e salutò il resto del gruppo, per poi voltarsi verso Finn e gettarglisi letteralmente al collo.

<< Tesoro mio, sono così felice! >> disse, schioccandogli un bacio sulla guancia << E' stata una notte indimenticabile, io...oddio, ancora non mi sembra vero che sta succedendo davvero! >>

Finn sorrise, poi la guardò dolcemente e le prese il viso fra le mani.

<< Perfetta. >> disse semplicemente << Non c'è altro da dire, Rachel...eri perfetta. >>

Rachel sospirò e socchiuse gli occhi, portandosi alle labbra la mano sinistra di Finn e baciandogliela dolcemente.

Finn sospirò a sua volta e se la strinse al petto.

<< Il pubblico era in visibilio stasera. >> disse << Ti adorano tutti, Rachel! >>

La ragazza sorrise e lo guardò con adorazione.

<< Sai, ho sempre pensato che la sola cosa che davvero contasse nella vita fosse la fama e il successo. >> dichiarò << Credevo che l'affetto del mio pubblico sarebbe bastato a rendermi veramente felice...ma sai una cosa?! ci sono cose molto più importanti nella vita e me ne sono resa veramente conto quando ho visto te e gli altri qua fuori, ad aspettarmi! insomma, potrei anche non essere diventata una stella di Broadway...ma avrei sempre voi al mio fianco! è questa la cosa più importante. >>

Finn lo guardò orgogliosamente e la strinse più forte.

<< Cinque anni fa non avresti mai detto una cosa del genere. >> osservò, dopo averle dato un bacio sulla fronte.

Rachel poggiò la testa sul petto del ragazzo.

<< Cinque anni fa non sapevo quanto fosse bello avere al proprio fianco tante persone che ti amano veramente per ciò che sei. >> rispose.

Finn sospirò e la baciò dolcemente sulle labbra.

Era cambiata davvero la sua Rachel, non era più una ragazzina petulante, isterica ed egocentrica, disposta a tutto pur di arrivare dove voleva, persino a mettere i bastoni fra le ruote ai suoi rivali.

Era una donna adesso, la sua donna.

La donna più bella, più dolce e meravigliosa del mondo e lui la amava alla follia, come non aveva mai amato nessun'altra persona in tutta la sua vita.

Come non avrebbe mai e poi mai amato nessun'altra.

<< Beh, vogliamo andare? >> disse Rachel dopo qualche istante << Gli altri non ci aspetteranno in eterno. >>

Finn sorrise e la prese per mano.

<< E' giusto, infondo anche loro hanno il diritto di godere un po' della tua compagnia! >> disse scherzosamente << Sono anche loro fra i tuoi più fedeli ammiratori! >>

Rachel gli sorrise e dopo essersi avvicinata un po' di più a lui, gli sussurrò in un orecchio << Ma il mio ammiratore preferito sarai sempre tu! >>



 

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Capitolo 53
*** Cooking ***


<< Kurt, dobbiamo proprio farlo?! tanto è inutile, lo sai che sono negato! >>

<< Blaine, rilassati; con le mie lezioni di cucina è praticamente impossibile non imparare! pensa, ho insegnato a cucinare persino a mio padre! >>

<< Si, ma io sono davvero un caso disperato! >>

Kurt sbuffò; in effetti Blaine non aveva tutti i torti, in tutta la sua vita non aveva mai conosciuto nessuno più negato di lui ai fornelli.

Ovviamente il controtenore non si era ancora dato per vinto, per quanto Blaine potesse essere incapace lui continuavana ad insistere con tutte quelle lezioni di cucina, cosa che, per altro, faceva molto bene alla loro relazione.

Blaine infatti, sebbene detestasse le lezioni di cucina, amava passare il suo tempo con Kurt e lo trovava ancora più irresistibile con il grembiule addosso, mentre era intento a mescolare l'impasto dei dolci, a tagliare a pezzettini le verdure o a insaporire con le spezie tutti quei piatti così sofisticati che amava tanto preparare.

Quel giorno, in particolare, Kurt e Blaine erano alle prese con la torta di mele; un dolce abbastanza semplice da preparare, che non richiedeva certo particolari abilità o conoscenze.

Ma Blaine era riuscito lo stesso ad andare nel pallone.

<< Blaine, non così! >> strillò Kurt, inorridito dal modo in cui Blaine stava tagliando le mele << Sono fette troppo grosse, devono essere più piccole! >>

Gli tolse il coltello dalle mani.

<< Lascia fare a me, tu intanto mescola quell'impasto. >> ordinò, indicando con lo sguardo una grossa ciotola davanti a lui.

Blaine sbuffò ed eseguì gli ordini, muovendo il mestolo energicamente, forse un po' troppo a dire il vero! quando Kurt se ne accorse, fu inevitabilmente costretto a sgridarlo per l'ennesima volta.

<< Blaine, ma che devo fare con te?! >> sbraitò << Sei davvero senza speranze! >>

<< Ma che cosa ho fatto?! >> domandò lui, senza smetterla di mescolare << Sei stato tu a dirmi che dovevo farlo! >>

Kurt alzò gli occhi al cielo.

<< Lo stai facendo nel modo sbagliato! >> rispose << Su, dammi qua... è meglio che per oggi lasciamo perdere! >>

Gli strappò la ciotola dalle mani, lanciandogli uno sguardo severo, ma poi non potè proprio fare a meno di sorridere; chiunque altro lo avrebbe mandato fuori dai gangheri, ma Blaine invece gli faceva una tale tenerezza! doveva esserne proprio innamorato se era disposto a passare sopra la sua totale inattitudine alla cucina.

Continuò il lavoro di Blaine, con molta più delicatezza ma comunque con decisione.

Blaine sbuffò; sinceramente non riUsciva a capire, ai fini della preparazione, dove stesse la differenza tra mescolare in quel modo e come aveva fatto lui prima... sinceramente, non ci capiva davero nulla di cucina!

Ma adorava guardare Kurt mentre preparava da mangiare, lo faceva con così tanta passione e spensieratezza, che agli occhi di Blaine lo rendevano ancora più bello del solito!

Blaine continuava a fissarlo ininterrottamente, con un enorme sorriso sulle labbra e il tipico sguardo a cucciolotto innamorato.

Kurt se ne accorse solo dopo qualche minuto e non appena si voltò ed incrociò lo sguardo di Blaine, arrossì violentemente.

<< Ch...che c'è?! >> balbettò << Ho qualcosa che non va?! per caso mi sono sporcato?! >>

Blaine fece sengno di no con la testa, sempre con quel suo sorriso sulle labbra.

<< No. >> rispose dolcemente << E' tutto apposto, tu sei perfetto come sempre. >>

<< Beh, allora che c'è?! >> insistette Kurt, con le guance che si facevano sempre più rosse.

Blaine si avvicinò a lui e gli accarezzò dolcemente il viso.

<< Ti amo. >> disse.

Kurt sorrise.

<< Perchè sono bravo a cucinare e riesco sempre a rimediare a tutti i tuoi pasticci? >>   chiese scherzosamente.

<< Si, beh..anche! >> rispose Blaine con serietà << Perchè sei così, anche questo fa parte di te...e io ti amo semplicemente per quello che sei! >>

Kurt guardò il suo ragazzo con adorazione e continuando a sorridere.

<< Tu non me la racconti giusta, Anderson. >> disse << Leggo nei tuoi occhi che c'è dell'altro. >>

Blaine rise.

A Kurt non sfuggiva mai nulla quando si trattava di lui, sapeva sempre tutto quello che gli passava per la testa; gli sembrava quasi di essere di cristallo con lui.

<< Si, beh... in effetti c'è dell'altro. >> ammise Blaine << Ma mi prenderai in giro se te lo dico! >>

<< Ma no, non è vero! >> ribattè Kurt << Andiamo, sai che non lo farò! >>

Blaine sorrise.

Si, lo sapeva; anche Kurt era fatto di cristallo, Blaine conosceva sempre tutti i suoi pensieri e le sue sensazioni.

Erano l'uno il libro aperto dell'altro.

<< Ok. >> disse Blaine infine << Te lo dirò: stavo pensando al futuro! mi sono immaginato te che sminuzzi le verdure e sfliletti il pesce, mentre mi brontoli perchè non ho lasciato al soufflè abbastanza spazio per crescere! ho visto il piccolo Everett o la piccola Rose che saltellano intorno a te, domandando insistentemente fra quanto è pronta la cena e alla fine io che intervengo in tuo soccorso, trascinando la piccola peste in soggiorno a guardare i cartoni! >>

Kurt ascoltava Blaine con gli occhi che si riempivano lentamente di lacrime, mettendo da parte l'enorme recipente con l'impasto; si sarebbero formati tutti i grumi se non avesse ricominciato subito a mescolare, ma in quel momento a Kurt non gliene importava un bel niente della torta di mele!

<< E poi >> proseguì Blaine << Ho visto tutti quanti seduti attorno al tavolo della sala da pranzo, magari davanti ad un bel piatto d'arrosto rigorosamente cucinato da te, perchè altrimenti io rischierei di lasciarlo troppo tempo nel forno e di bruciarlo completamente... e poi, dopo la cena, ci mettiamo comodi comodi sul divano a guardare il nostro programma tv preferito, fino a che il piccolo non si addormenta e uno di noi due deve prenderlo di peso e portarlo nel suo letto, per poi tornare dall'altro e rimanere fino a tardi abbracciati su quel divano. >>

Kurt non rispose immediatamente, si limitò a fissarlo con espressione estatica e le lacrime che ormai scendevano giù a fiotti.

<< E sei riuscito a immaginare tutto questo in meno di quindici secondi?! >> disse ridendo fra le lacrime, nell'imbarazzato tentativo di buttare tutto sullo scherzo.

Blaine rise a sua volta e con le braccia cinse la vita del suo ragazzo, tirandolo dolcemente a sè.

<< Potrei raccontarti tutte le fantasie sulla nostra vita insieme che ho fatto negli ultimi cinque anni. >> mormorò il moro, strusciando il naso con quello di Kurt << Ma non vorrei rischiare di tediarti troppo! >>

Kurt rise e gettò le braccia al collo di Blaine.

<< Allora rimani in silenzio, per questa volta. >> disse, con un sorrisetto malizioso << Non serve che tu aggiunga altro. >>

Si sporse verso di lui e lo baciò appassionatamente , facendo poi scorrere le dita fra i suoi capelli ricci, mentre Blaine lo avvolgeva completamente con le sue forti braccia, intanto che a pochi centimetri di distanza da loro, l'impasto della torta cominciava piano piano a riempirsi di grumi.
 


*
 

<< Kurt, ti sei davvero superato stasera: lo sformato di patate e prosciutto era veramente ottimo! dove è il dolce?! >>

Kurt e Blaine si scambiarono uno sguardo colpevole; avevano completamente perso la cognizione del tempo ed ignorato totalmente la preparazione del dolce, per cui erano stati costretti a sospendere il tutto.

<< Ecco...non c'è nessun dolce! >> rispose Kurt, sinceramente mortificato.

<< Cosa?! >> replicò Finn seccato << Ma non dovevate preparare la torta di mele oggi?! >>

Kurt e Blaine fecero una smorfia.

<< Dovevamo, esattamente! >> rispose Kurt dispiaciuto << Scusa, Finn. >>

Hudson sbuffò e mise il broncio, mentre Rachel scoppiò a ridere.

<< L'ennesima lezione di cucina di Blaine conclusasi con un completo disastro?! >> si informò la ragazza << Kurt, dovresti seriamente deciderti a lasciar perdere! tanto è inutile, lo sai che Blaine non cambierà mai! >>

Kurt fece un sorisetto e si voltò verso Blaine, guardandolo amorevolmente.

Il moro ricambiò il sorriso e lo guardò con altrettanta dolcezza, come solamente lui sapeva fare.

<< Si, hai ragione Rachel. >> rispose Kurt, intrecciando da sotto il tavolo le sue dita con quelle di Blaine << Non cambierà mai! >>





N.D.A: Visto?! mi sono fatta perdonare per l'assenza della Klaine nello scorso capitolo... ovviamente sperando che i fan della Finchel non se la prendano troppo! xD

Beh, a questi ultimi dico solo di tenere d'occhio efp tra stasera e domani...è in arrivo un capitolo Finchel mooolto interessante! x3


Ringrazio, come sempre, tutti coloro che ancora mi seguono con pazienza e continuano a recensirmi...che dire...vi adoro!




 

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Capitolo 54
*** Perfect p.1 ***


Erano ormai passati diversi mesi da quando Kurt, Blaine, Finn e Rachel erano andati a vivere insieme, praticamente quasi un anno e le cose andavano alla grande per tutti e quattro.

Il lavoro di Finn andava davvero bene, era adorato da tutti quanti i suoi allievi e con la sua aria da bravo ragazzo aveva fatto colpo su tutte quante le loro mamme.

Rachel poi era diventata una vera e propria stella, esattamente come Kurt e Blaine; i loro spettacoli continuavano a fare il pieno di incassi e ormai tutti a New York li conoscevano come " Le tre promesse più brillanti di tutta Broadway". 

Ovviamente avevano ancora molta strada da fare, la gavetta era ancora tanta e non si potevano certo considerare già ai livelli delle più grandi stelle del teatro! ma non se ne lamentevano, erano felici di potersi godere ogni singolo momento, arrivando al successo per gradi, senza troppa fretta.

In questo modo, inoltre, avevano tutto il tempo che volevano per dedicarsi a sè stessi e vivere la loro vita normalmente, senza quell'eccessiva frenesia tipica dei più famosi artisti del mondo dello spettacolo.

Come quella sera di S.Valentino, che i ragazzi avevano deciso di festeggiare in perfetta tranquillità; Finn e Rachel a casa per conto loro e Kurt e Blaine fuori da qualche parte (Blaine aveva organizzato una qualche sorpresa e non aveva voluto rivelare a Kurt quale sarebbe stata la loro meta).

Sebbene in entrambi i casi non fosse una cosa troppo informale, Rachel e Kurt avevano deciso di vestirsi particolarmente eleganti per la serata, ovviamente con indosso capi accuratamente scelti un paio di giorni prima, durante una delle loro solite sedute di shopping compulsivo.

Kurt aveva optato per un completo nero, con sotto una camicia di colore viola sgargiante e una cravatta grigia; Blaine gli aveva detto di trovarlo assolutamente irresistibile e lui, sebbene non del tutto soddisfatto per non aver dato abbastanza sfogo al suo estro, si era lasciato convincere ed aveva accolto con la massima approvazione il completo grigio del suo ragazzo.

Rachel idossava invece un abito color acquamarina, leggermente increspato, che le arrivava poco sopra le ginocchia, mostrando le sue gambe perfette; i capelli mossi e vaporosi le ricadevano morbidi sopra le spalle e si era data appena un filo di trucco, senza esagerare.

Non appena si presentò davanti ai suoi occhi, a Finn sembrò quasi gli mancasse il respiro. tanto era bella quella sera; non che generalmente non la trovasse bella...ma quell'abito e quell'atmosfera così romantica ne avevano accentuato tutto il fascino.

<< Sei bellissima, Rachel! >> disse Hudson, dopo averla fissata silenziosamente per cinque minuti buoni << Buon San Valentino. >>

Rachel rise e arrossì.

<< Buon San Valentino, Finn. >> rispose dolcemente.

Finn le sorrise e poi la prese per mano.

<< Vieni, mettiti pure comoda. >> disse, conducendola verso la tavola apparecchiata, in mezzo alla quale troneggiava un vaso pieno zeppo di rose rosse << Tra poco la cena sarà pronta. >>

<< Oh, hai cucinato tu?! >> domandò la ragazza eccitata, mettendosi a sedere.

<< A dire il vero no! >> rispose una voce alle loro spalle.

Kurt e Blaine si avvicinarono ai due, per salutarli prima di uscire.

<< Bisogna dire che Finn se la cava molto meglio di Blaine ai fornelli. >> disse il controtenore, guadagnandosi così un'occhiataccia da parte del suo ragazzo << Ma non è ancora ai miei livelli! diciamo che io ho contribuito parecchio alla preparazione della cena. >>

Finn sorrise e guardò il fratellastro con sguardo riconoscente.

Rachel sorrise.

<< Beh, grazie Kurt! >> esclamò allegramente << Sarà anche merito tuo se passeremo un San Valentino da favola! >>

Kurt ridacchiò e poi si voltò verso Finn, facendogli l'occhiolino.

<< Beh, noi dobbiamo andare! >> disse Blaine, prendendo Kurt per mano << Non vogliamo essere di troppo qui e abbiamo anche noi una serata romantica che ci aspetta! >>

Rachel annuì e salutò i ragazzi con la mano; Finn accompagnò i due amici alla porta e prima di lasciarli andare via sussurrò loro, senza farsi sentire da Rachel, un sentito << Grazie. >>

Blaine sorrise.

<< Tu vedi di fare le cose come si deve. >> lo ammonì << Non combinare disastri! >>

Finn fece segno di sì con la testa e li lasciò andar via, richiudendosi la porta alle spalle e voltandosi nuovamente verso Rachel, che sorrideva e lo guardava con gli occhi che brillavano.

<< Allora, vogliamo dare ufficialmente inizio alla nostra serata? >> domandò Finn, avvicinandosi a lei e prendendola nuovamente per mano.

<< Non chiedo di meglio! >> rispose Rachel entusiasta << Non so perchè, ma ho la sensazione che questo sarà un San Valentino da ricordare per tutta la vita! >>

Finn sorrise e fece un sospiro.

<< Credo anche io... >> disse, lievemente in imbarazzo << Beh, tu resta qui..vado in cucina a prendere da mangiare. >>

<< Ok. >>

Finn si precipitò di corsa in cucina, chiuse la porta e si appoggiò con la schiena al muro, per riprendere fiato.

La sua ansia stava salendo sempre di più ed era decisamente il caso di fare qualcosa al riguardo; la serata non era ancora iniziata, non poteva cominciare subito a dare i numeri.

Prese un bel respiro, nel tentativo di farsi coraggio.

Sapeva bene che quell'ansia era del tutto giustificata, vista la decisione così importante che aveva preso e della quale quella sera avrebbe reso partecipe anche Rachel, ma non poteva certo permettersi di rovinare tutto!

Si ricompose più o meno rapidamente e poi andò a prendere il carrello sul quale Kurt aveva accuratamente disposto tutte le pietanze ( "così dovrai fare avanti e indietro per tutta la sera" ).

Prima di ritornare in soggiorno, Finn fece un ultimo, profondo sospiro d'incoraggiamento.

" Su Finn, cerca di stare calmo... non è certo con questo spirito che puoi chiedere a Rachel di sposarti! "
 
 
*
 
<< Ehi, Finn..va tutto bene?! mi sembri così pensieroso! >>

Finn trasalì; Rachel lo guardava con i suoi occhioni castani spalancati, visione che per un pelo non gli fermò il cuore, tanto era bella e affascinante.

<< Sto...sto benissimo! >> balbettò il ragazzo << Mi sono solo..distratto per un secondo! >>

Rachel sorrise e si versò del vino nel bicchiere.

Finn tirò un leggero sospiro di sollievo; la serata stava andando molto bene, il cibo preparato da Kurt era squisito e l'atmosfera così rilassata! Rachel era davvero al settimo cielo e anche lui!

Era tutto perfetto e Finn non avrebbe dovuto fare altro che aspettare il momento giusto e fare la sua proposta; ma per una qualche strana ragione, ancora non riusciva a trovare quel momento, sebbene tutto stesse andando a gonfie vele.

Aveva paura di rendere tutto troppo banale o scontato e non poteva permettersi una cosa del genere; doveva essere un momento indimenticabile per Rachel e lui voleva renderlo veramente speciale, al pari quasi di una di quelle meravigliose fiabe a lieto fine, in cui la principessa, dopo mille peripezie, viene salvata dal suo principe e corona il suo sogno d'amore assieme a lui.

Forse come paragone era un po' troppo forzato, di certo non si poteva dire che Rachel fosse una principessa indifesa e Finn il suo cavaliere senza macchia e senza paura! però era il grande amore della sua vita e niente al mondo lo avrebbe reso più felice che prenderla in moglie.

Se solo fosse stato in grado di capire quando farsi avanti! se c'era una cosa che Finn non aveva mai perso nel corso degli anni, era la sua innata capacità di rovinare sempre tutte le situazioni migliori.

Era quasi un talento naturale, se qualcosa poteva andare storto, allora lui avrebbe fatto in modo che succedesse; non lo faceva apposta, era nato così! 

Rachel conosceva bene questo lato del suo carattere e non era mai stato un problema per lei, amava Finn nonostante la sua goffaggine e la sua totale incapacità di gestire le situazioni più complicate; probabilmente avrebbe apprezzato il suo lato maldestro persino in un momento simile...ma Finn avrebbe fatto di tutto per sorprenderla quella sera e trasformare, anche se solo per pochi minuti, la sua vita in una vera e propria favola.

<< Uhm, era tutto buonissimo! >> esclamò Rachel, stiracchiandosi << Si, Kurt è stato davvero bravo! ma non ci sarebbe anche un dolce?! io ancora un po' di posto ce l'ho.. >>

Finn rise e si alzò da tavola.

<< Ovviamente! >> rispose sorridendo.

Poi andò in cucina e fece ritorno dopo pochi minuti, portando con sè, quasi come se fosse un trofeo, una giantesca torta di fragole, ricoperta di panna.

Non appena la vide, Rachel assunse la stessa espressione di una bambina ghiotta di fronte alla vetrina di una pasticceria.

<< Ma è stupenda! >> commentò estatica << Non dirmi che è opera di Kurt anche questa! >>

<< Infatti non lo è! >> rispose Finn ridacchiando << Viene da quella pasticceria sulla quinta strada che ti piace tanto. >>

Rachel guardò il suo ragazzo con adorazione.

<< Questa è una delle tante ragioni per cui ti amo alla follia! >> dichiarò.

Finn scoppiò a ridere e le servì un'abbondante porzione di dolce, per poi fare lo stesso anche con sè.

Quasi non fece in tempo a metterle il piatto davanti che Rachel ci si fiondò su letteralmente, sporcandosi tutto il contorno delle labbra di panna.

Finn non riuscì a trattenere le risate e Rachel sollevò lo sguardo dal suo piatto, imbarazzata.

<< Che..che succede? >> domandò.

Finn le pulì la bocca col tovagliolo.

<< Sei tutta sporca di panna! >> disse, ancora fra le risa << Sei buffissima! >>

Rachel si mise a ridere a sua volta e quel suono cristallino fu come musica per le orecchie di Finn.

All'improvviso gli sembrò quasi di essere catapultato in un'altra dimensione, dove non esisteva niente, se non il profumo, la voce e lo sguardo sognante di Rachel.

In quell' istante capì che il momento perfetto era arrivato.

Aveva davanti a sè la donna che amava, la sola al mondo che avrebbe voluto avere accanto a sè fino alla fine dei suoi giorni, colei che da più di cinque anni ormai contribuiva a rendere ogni istante della sua vita più bello del precedente.

Non aveva davvero bisogno di altro.

Posò il tovagliolo col quale aveva pulito le labbra di Rachel e poi con tutte e le mani afferrò le sue, guardandola dolcemente negli occhi.

<< Rachel, c'è una cosa che dovrei dirti. >> asserì Hudson, con voce rotta dall'emozione << E' una cosa piuttosto importante, per cui ti chiedo scusa sin da ora se inizierò a balbettare o se dovessi perdere il filo del discorso. >>

Rachel sorrise e annuì.

Finn prese un bel respiro e ricominciò.

<< Rachel Berry... vivere con te è una costante continua di brio e di spensieratezza! credo di non aver mai conosciuto nella mia vita una persona più gioiosa e meravigliosamente vivace di te.
Tu rendi ogni giorno della mia vita veramente degno di essere vissuto, mi fai sorridere e sentire felice di essere al mondo anche nei momenti più bui! ne abbiamo passate davvero tante io e te, di ostacoli lungo il nostro percorso ce ne sono stati a migliaia, ma noi siamo sempre riusciti a superarli tutti..e ciò mi fa pensare che il nostro amore è più forte di qualunque cosa e che niente al mondo potrà mai separarci. >>

Rachel, nel sentire quelle parole provenire dalle labbra di Finn, si commosse profondamente e una lunga serie di lacrime incominciò a scivolare lungo le sue guancie.

<< Oh, Finn.. io..  >>

<< No, aspetta! >> la interruppe lui << C'è ancora dell'altro; sai, da tempo ormai non faccio che pensare a tutte le volte che, quando eravamo ancora ragazzini, ho rischiato di perderti dandoti troppo per scontata o non accorgendomi di quanto tu fossi importante per me! se penso a quanto ero stupido a sedici anni...oh, mi prenderei volentieri a pugni! però adesso mi rendo conto che non ha alcun senso rivangare il passato e la sola cosa che posso fare...che voglio fare... è prometterti di non abbandonarti mai, di essere al tuo fianco nel tuo presente e rimanerti accanto anche nel futuro. >>

Fece una breve pausa, cercando disperatamente la forza e le parole necessarie per andare avanti.

Rachel rimase in silenzio, aspettava le sue prossime parole col fiato sospeso.

<< R...Rachel... >> tartagliò Finn, con le guance che lentamente si tingevano di rosso << Io ti amo come non credevo si potesse mai amare una persona! sei la mia anima gemella, il grande amore della mia vita...sei tutto ciò che ho sempre desiderato, il mio più grande sogno che diventa realtà! adesso che ho capito quanto tu sia importante per me, non intendo aspettare più e voglio farti ufficialmente la mia promessa di prendermi cura di te per tutta la vita . >>

Si alzò dalla sedia e si inginocchiò di fronte a lei; Rachel si portò entrambe le mani al petto e si morse un labbro, mentre Finn estraeva dalla sua tasca una scatolina di colore rosso.

<< Rachel Berry >> disse, aprendo la scatolina ed estraendovi uno scintillante anello di fidanzamento << Mi vuoi sposare?! >>

Rachel scoppiò istintivamente a piangere, saltando giù dalla sedia e gettandosi fra le braccia di Finn.

<< Oddio, Finn! >> esclamò fra le lacrime, con la mente completamente offuscata da quella felicità improvvisa << Si, si...certo che ti voglio sposare! io...io non chiederei di meglio dalla vita! >>

Finn si strinse forte la ragazza al petto, che non la smetteva di singhiozzare da quanto era sopraffatta dalle emozioni; lo stesso Finn si lascià sfuggire una lacrima, soddisfatto per come erano appena andate le cose. Era riuscito a non rovinare niente, a rendere quel momento davvero speciale e perfetto come sperava; non avrebbe potuto desiderare di meglio, la reazione spassionata di Rachel era decisamente quanto bastava a renderlo l'uomo più felice sulla faccia della terra.

Si staccò da Rachel il tempo necessario per infilarle l'anello al dito, che la ragazza ammirò con soddisfazione solo per pochi secondi, molto più interessata alle labbra del suo fidanzato.

Lo baciò abbassionatamente, lasciando che Finn la cingesse completamente con  le sue braccia e dimenticandosi del tutto del suo dolce che ancora la stava aspettando sulla tavola.

Del resto del mondo non gliene importava assolutamente niente, quella notte esistevano solamente lei e Finn.

Ancora non riusciva a credere che fosse tutto vero, che Finn le avesse davvero chiesto di sposarla e che lei avesse accettato; le sembrava di vivere in un sogno, uno di quei sogni così perfetti da sembrare quasi reali, a tal punto da lasciarti al risveglio la sensazione di averlo vissuto veramente.

Ma era del tutto conscia del fatto che non si trattasse di un sogno, che quella era la vita reale e che, in un certo senso, fosse centomila volte meglio di qualsiasi sogno.

La sua vita stava per prendere una piega decisamente diversa, sarebbe ben presto diventata la signora Hudson e tutto sarebbe stato ancora più perfetto!

Perfetto, si.

Non riusciva a trovare nessun'altra parola per descrivere quel momento e tutto ciò che stava provando dentro di sè.

Persino il silenzio che c'era in quella stanza, interrotto solo dal rumore sonoro dei loro baci, in quel momento le sembrò essere veramente perfetto.
 

*
 
La mattina dopo, Rachel si svegliò di buon' ora, ancora avvolta fra le braccia di Finn.

Lo guardò e sorrise.

Il suo sguardò era così placido e serafico, sembrava quasi quello di un bambino addormentato! Rachel non potè fare a meno di pensare quanto fosse bello in quel momento e quanto fosse fortunata ad avere accanto un uomo come lui.

Non provò a svegliarlo, non ne sentiva il bisogno; voleva soltanto rimanere abbracciata a lui, sentire il calore del suo corpo a contatto con il suo, non ascoltare alcun rumore che non fosse il suono del suo respiro.

Chiuse nuovamente gli occhi e posò la testa sul petto di Finn, ascoltando il ritmo del suo cuore, che le sembrava quasi battere all'unisono col suo.

Sospirò felicemente.

Probabilmente Kurt e Blaine morivano dalla voglia di sapere come era andata la loro serata e non vedevano l'ora di vedere quello splendido anello brillare al dito della loro amica, per poi raccontare a loro volta quanto era stata romantica la loro serata, con tanto di cena al lume di candela sul battello lungo il fiume, organizzata con tanta cura da Blaine.

Ma avrebbero dovuto aspettare.

Rachel non aveva alcuna intenzione di privarsi di quella spledida sensazione, anzi...avrebbe cercato di goderne il più a lungo possibile!

Il cuore di Finn continuava a battere forte, seguendo veramente i  battiti di quello di Rachel.

La ragazza sorrise ancora, pensando a quanto quel suono fosse così maledettamente e meravigliosamente perfetto.


N.D.A: Ci ho messo una vita a scrivere questo capitolo, un po' perchè ho cercato di scriverlo decentemente (una scena del genere doveva essere trattata con cura) un po' perchè mi sono messa anche a leggere alcune fan fiction Klaine che mi hanno commosso  e fatto piangere fino allo sfinimento (si, sono un po' masochista! xD )

Tornando a noi...è arrivato il grande momento, miei cari: Finn ha chiesto a Rachel di sposarlo!!!!! x3

Purtroppo questo vuol dire che ci stiamo avvicinando alla fase conclusiva della fan fiction...e non avete idea di quanto mi dispiaccia!!!

Però (se qualcuno di voi fosse interessato) mi sto anche cimentando nella scrittura di una fan fiction su Blaine... se voleste leggerla, io ne sarò felicissima! x3 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=749427&i=1


 

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Capitolo 55
*** Perfect p.2 ***


Questo capitolo in realtà non era in programma, ma visto che mi è stato chiesto di raccontare anche il San Valentino di Kurt e Blaine, non ho potuto certo tirarmi indietro...ogni scusa è buona per scrivere capitoli Klaine!

E poi è un capitolo in più che ci separa dalla fine della fan fiction...




<< Blaine, insomma...vuoi dirmi dove stiamo andando?! >>

<< Ancora no, è troppo presto! >>

<< Beh, potresti almeno togliermi questa benda dagli  occhi?! rischi di farmi inciampare e farmi seriamente male! >>

<< Kurt, ci sono io a guidarti...non ti fidi di me?! >>

Domada retorica.

Ovviamente Kurt si fidava di lui ed era certo che qualunque cosa Blaine avesse organizzato per quel San Valentino sarebbe stata meravigliosa, ma ormai la sua curiosità stava diventando incontenibile, moriva dalla voglia di sapere dove lo stesse portando il suo ragazzo.

<< Ok, Kurt. >> disse finalmente Blaine, dopo averlo fatto camminare ancora per qualche minuto << Siamo quasi arrivati. >>

<< Oh, era ora! >> esclamò il controtenore << Iniziavo a credere che mi avresti portato dalla parte opposta del mondo! >>

<< Hummel, basta parlare adesso; siamo arrivati. >>

Si fermarono e Blaine liberò finalmente Kurt da quella fastidiosa benda che gli ricopriva più della metà del viso.

Il controtenore si guardò intorno, ma ancora non riuscì a capire dove si trovasse; gli sembrava di essere in una specie di molo, sulle sponde del fiume Hudson e in tutta onestà, non riusciva a capire che cosa ci fosse di romantico in un posto del genere.

<< Ehm..Blaine... >> disse con fare piuttosto perplesso << Ma dove siamo?! >>

Blaine non rispose e gli fece segno di guardare alla sua sinistra.

Kurt si voltò e si accorse della presenza di un enorme battello illuminato, ormeggiato a pochi metri da loro.

Guardò Blaine in cerca di spiegazioni e lui sorrise dolcemente, prendenolo per mano.

<< Su, andiamo. >> disse << O la cena si raffredderà. >>

Kurt continuava a non capire.

<< Cena?! >> ripetè attonito << E dove ceniamo, scusa?! >>

Blaine rise.

<< Certo che ce ne metti di tempo per capire, Hummel! >> lo prese in giro << Sul battello, no?! >>

Kurt si voltò di scatto verso la barca e poi di nuovo verso Blaine.

<< Io...io e te? >> domandò << Da soli? >>

Blaine fece segno di sì con la testa.

<< Questo è il mio regalo di San Valentino. >> rispose, guardandolo dritto negli occhi.

Sul volto di Kurt comparve immediatamente un'espressione di gioia.

<< Oddio, ma è stupendo! >> esclamò << Ma... ma come hai fatto?! >>

Blaine rise.

<< Ho le mie conoscenze! >> rispose in tono scherzoso << E' questo il bello di essere una stella di Broadway! >>

Kurt rise a sua volta e poi, senza  neanche dare a Blaine il tempo di rendersene conto, lo baciò sulle labbra.

<< Blaine Anderson >> disse, staccandosi dalle sue labbra, ma restando saldamente avvinghiato a lui << Sei incredibile! >>

Blaine sorrise soddisfatto, costringendolo a malincuore a staccarsi da lui per salire sull' imbarcazione.

Una volta a bordo, Kurt fu piacevolmente sorpreso nel notare un'enorme tavola imbandita proprio al centro del ponte, candele tutt'intorno e un enorme stereo nell'angolino, dal quale provenivano le note di una famosissima canzone d'amore, di cui però in quel momento Kurt non ricordava il titolo.

Poco distante dalla tavola, un cameriere in livrea e con un sorriso placido sulle labbra, stringeva fra le braccia una bottiglia di vino rosso; si avvicinò ai due ragazzi e lo posò al centro della tavola.

<< Questo è il vino che mi aveva chiesto, Signor Anderson. >> disse in tono cordiale a Blaine << Spero che sia di vostro gradimento; buona serata. >>

<< Grazie, Andrew. >>

Kurt lo guardò allontanarsi e lasciarlo da solo con Blaine,  probabilmente andandosi a rifugiare da qualche parte sotto coperta, o nella stiva (Kurt aveva sempre sentito dire queste parole riguardo alle navi, ma non aveva mai capito pienamente che cosa volessero dire).

Blaine scostò la sedia di Kurt e gli fece cenno di mettersi a sedere; il ragazzo obbedì senza esitazione, guardando il suo ragazzo con sguardo sognante, mentre andava a stappare la bottiglia di vino e a versarne il contenuto in entrambi i loro bicchieri.

<< So bene che il galateo imporrebbe la presenza di un cameriere. >> disse Blaine, posando la bottiglia al centro della tavola e mettendosi a sedere di fronte a Kurt << Ma volevo restare da solo con te, così ho detto a Andrew che poteva considerarsi libero... ho fatto male, per caso?! >>

Kurt si guardò intorno in cerca di qualcosa, anche un minimo dettaglio, che non andasse bene, ma ovviamente non ne trovò; la musica, la cena a lume di candela, la traghettata lungo il fiume...Blaine, che lo guardava con i suoi dolcissimi occhi caramellati.

Se anche ci fosse stato qualcosa di sbagliato, Kurt non lo avrebbe sicuramente notato, tante erano le cose fin troppo giuste quella sera.

<< Perfetto. >> disse semplicemente << E' tutto perfetto. >>

Allungò la mano verso quella di Blaine e intrecciò le dita con le sue.

Il moro sorrise ed arrossì, guardandolo come se fosse una qualche creatura magica, dalla quale non riusciva proprio a staccare lo sguardo, quasi come se fosse sotto il controllo di un incantesimo.

<< Su, mangiamo adesso! >> disse Blaine frettolosamente, riprendendosi da quello stato di torpore nel quale Kurt lo aveva avvolto << Questa roba diventa cattiva se si fredda. >>
 

*
 
<< Blaine, ti supplico...smettila di fissarmi! >>

<< Beh, ma cosa altro dovrei guardare?! >>

<< Non so, ma non me in quel modo! guarda che rischi di diventare quasi inquietante! >>

Blaine rise e prese per mano il suo ragazzo, con gli occhi sempre puntati su di lui.

<< Come puoi chiedermi una cosa simile quando davanti a me ho il più bel panorama che io abbia mai visto?! >> disse dolcemente << Insomma, tu non la smetteresti di guardare uno splendido tramondo sulla spiaggia, no?! perchè dovresti privare i miei occhi di una simile gioia?! >>

Kurt rise e arrossì; conosceva Blaine troppo bene, sapeva che queste sue perle romantiche erano un po' il suo marchio di fabbrica, ma non se ne era ancora del tutto abituato.

Forse perchè con Blaine non c'era mai niente di scontato, ogni giorno era una nuova scoperta e una nuova, continua costante di emozioni.

Kurt abbassò lo sguado, lievemente in imbarazzo.

<< Chissà come sta andando la serata di Finn e Rachel! >> chiese distrattamente  << Mi domando se lui le abbia già chiesto di sposarla! >>

Blaine rise ed alzò gli occhi al cielo.

<< Hummel, sei impossibile! >> esclamò, spalancando le braccia << E' la sera di San Valentino, siamo io e te da soli su un romanticissimo battello lungo il fiume Hudson e tu mi parli di Rachel e Finn?! >>

Kurt rise a sua volta.

<< Beh, ma io ho già avuto quello che volevo da questa serata. >> rispose scherzosamente, pulendosi la bocca col tovagliolo << Ho mangiato divinamente, senza spendere neanche un soldo e in compagnia di un ragazzo piuttosto carino e simpatico..direi che non potrei desiderare di più, non credi?! >>

Blaine gli lanciò un'occhiata torva e Kurt rise ancora una volta; adorava prendersi gioco di lui, era uno dei suoi passatempi preferiti.

<< Sei davvero crudele, Hummel! >> commentò Blaine, fingendosi offeso << E io che mi sono fatto in quattro per organizzare questa cena...così mi spezzi il cuore! >>

Kurt sorrise e lo guardò con i suoi occhioni azzurri spalancati.

<< Sei adorabile quando metti il broncio. >> dichiarò.

Blaine ricambiò il sorriso e rimase ancora una volta in silenzio a guardare il suo compagno, unico rumore in sottofondo le note di " I will always love you " di Whitney Houston, provenienti dallo stereo.

Restarono a guardarsi in silenzio per tutta la durata della canzone, fino a che non arrivò la successiva.

Blaine riconobbe immediatamente quel motivo e quasi come di conseguenza, si alzò di scatto e andò verso Kurt, tendendogli la mano.

<< Credo che su questa canzone tu debba concedermi un ballo. >> disse, col suo solito sorriso sulle labbra.

Kurt, annuì, sebbene sulle prime non avesse riconosciuto il brano, troppo concentrato a guardare Blaine; soltanto quando finalmente quella voce iniziò ad articolare le parole, fu in grado capire di che canzone si trattasse.

Ed un enorme sorriso spuntò sulle sue labbra.
 
 
You think I'm pretty, without any make up on, 
You think I'm funny when I tell the punch line wrong

"Teenage Dream", di Katy Perry.

La loro canzone.

Per qualche strana ragione, Kurt aveva sempre creduto che fosse "Candles"  degli Hey Monday, dal momento che era stata la prima canzone che avevano cantato insieme davanti ad un vero pubblico e che Blaine aveva scelto come duetto per poter passare più tempo con lui; o al massimo, "Blackbird" dei Beatles, che Kurt aveva cantato per commemorare la scomparsa del suo povero canarino Pavarotti e grazie alla quale Blaine si era accorto di provare dei sentimenti per lui.

Ma, in effetti, "Teenage Dream" era a tutti gli effetti la loro canzone, la canzone che Blaine aveva cantato la prima volta che si erano incontrati; era stata un po' una sorta di profezia, come se in qualche modo il destino avesse voluto far sapere a Kurt che Blaine sarebbe stato veramente il suo sogno adolescenziale.

E non solo.

Kurt afferrò saldamente la mano di Blaine, che lo condusse poco più distante dal tavolo e dolcemente cinse la sua vita con le braccia, poggiando la guancia contro quella del ragazzo.

Kurt gli gettò le braccia al collo e chiuse gli occhi, sospirando.

Ondeggiavano dolcemente e lentamente, sebbene quella canzone non fosse esattamente l'ideale per ballare un lento, ma a loro due non importava più di tanto.

<< Ma di quanti anni fa è questa canzone?! >> domandò Kurt ridendo << Credo che Katy Perry non faccia più un disco da una vita! >>

<< Sette anni. >> rispose Blaine immediatamente.

Kurt sospirò, stringendosi più forte a lui.

<< Sono già trascorsi sette anni dal nostro primo incontro?! Accidenti, come passa in fretta il tempo! >>

Blaine annuì.

<< Ma io ricordo quel giorno come se fosse ieri. >> mormorò, facendo scivolare lentamente le sue mani lungo i fianchi di Kurt << Mi sono innamorato di te sin dal primo istante. >>

Kurt rise.

<< Bugiardo! >> esclamò, senza staccarsi dall'abbraccio << IO mi sono innamorato di te sin dal primo istante, tu ci hai messo mesi prima di accorgerti di me! >>

<< E' proprio qui che ti sbagli, Kurt. >>

Blaine si staccò dall'abbraccio, prese il viso di Kurt fra le mani e lasciò che stavolta fosse lui ad avvolgere la sua vita con le sue braccia.

<< Ci ho messo mesi per rendermi conto di quello che provavo. >> lo corresse << Ma nel profondo del mio cuore, io sono sempre stato innamorato di te! mi avevi colpito da subito, ma io ero troppo focalizzato su me stesso per rendermene conto! non ne vado molto fiero, ma se non altro posso dire con certezza di aver sempre saputo che sei tu la mia anima gemella... la tessera mancante del mio puzzle. >>
 
My missing puzzle piece, I'm complete..

 
Era solo un caso che mentre Blaine diceva quelle parole, Katy Perry stesse cantando quella stessa frase?! Kurt non lo sapeva e decise che in realtà non gliene importava neanche.

Aveva Blaine con sè e quello bastava.

Lo aveva al suo fianco da sempre e sapeva che non lo avrebbe mai abbandonato, che per tutta la vita sarebbe rimasto con lui.

Non voleva niente di più dalla vita.

Blaine avvicinò il viso a quello di Kurt e gli sussurrò dolcemente in un orecchio << Ti amo così tanto che a volte mi togli addirittura il respiro! >>

Kurt non rispose e si limitò a baciarlo sulle labbra, con dolcezza e un tocco di passione, perchè non c'era altro modo per rispondere.

Perchè non c'erano parole per dire a Blaine quanto lo amasse.

Rimase con le labbra incollate alle sue per una frazione di tempo indecifrabile, ma comunque mai abbastanza per lui; avrebbe passato la vita a baciare le labbra morbide e carnose di Blaine, ad assaporarne ogni singolo millimetro e a bearsi di quella sensazione che ogni volta gli annebbiava completamente la mente.

Quando, con suo sommo rammarico, fu costretto ad allontanarsi dalla sua bocca, Blaine lo avvolse completamente fra le sue braccia e lo baciò teneramente sulla guancia, mentre Kurt si aggrappava alle sue spalle.

<< Sai che potrei restare così per tutta la notte? >> disse Kurt, con un tono di voce insolitamente basso.

Blaine sorrise e baciò nuovamente la pelle morbida del suo viso.

<< Non mi tentare. >> disse con fare malizioso << Perchè io ne sarei perfettamente capace! >>

Kurt rise e lo baciò ancora una volta e più appassionatamente, passando le mani fra i suoi riccioli ribelli.

Gli sembrava di essere in paradiso, il suo cuore traboccava di gioia ed in quel  momento era sicuro che nulla al mondo avrebbe mai potuto turbare quel suo stato di estasi pura, che soltanto l'amore di Blaine era in grado di provocargli.

Incredibile come da quando Blaine era entrato nella sua vita, questa fosse diventata così perfetta! 

Difficile, certo, molto spesso piena di ostacoli e in certi momenti davvero faticosa da sopportare.

Ma c'era sempre quella componente di amore e di protezione, quel tocco di bellezza e di calore che la rendeva veramente degna di essere vissuta.

Quel semplice tocco di perfezione chiamato Blaine Anderson.

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Capitolo 56
*** Wedding Planning ***


Era già passato diverso tempo dalla proposta di Finn e lui e Rachel non avevano perso tempo, avevano iniziato da subito a pianificare le nozze.

Avevano deciso da subito che il matrimonio sarebbe stato celebrato a Lima e che avrebbero invitato tutti i loro vecchi compagni del Glee Club, compreso il Professor Shuester e la signorina Pillsbury (che ormai sapevano bene essere diventata la signora Sheuster) e avevano già scelto come data delle nozze il 15 di ottobre.

Un po' frettoloso forse, in fondo mancavano solamente nove mesi! 

Ma Finn e Rachel non volevano aspettare a lungo, ormai erano certi di voler passare il resto della loro vita insieme, allora perchè indugiare oltre?!  Purtroppo però non avevano la minima idea di quanto fosse complicato organizzare un matrimonio, soprattutto con così poco tempo a disposizione!

<< Ragazzi, siete sicuro di non voler rimandare? >> aveva chiesto Blaine, un giorno che si erano riuniti tutti e quattro attorno al tavolo del salotto, a compilare gli inviti << Insomma, ci sono un sacco di cose da fare e non molto tempo a disposizione.. forse se decideste di slittare di un paio di mesi la data.. >>

<< Blaine Anderson, non dirlo neanche per scherzo! >> lo interruppe Kurt, quasi inorridito da quella sua affermazione << Finn e Rachel non dovranno posticipare proprio un bel niente, sarà un matrimonio fantastico e non ci sarà alcun problema, visto che io darò una mano ad organizzare tutto! >>

Rachel guardò Kurt con riconoscenza.

<< Sei davvero fantastico, Kurt! >> esclamò felicemente << Ma hai già fatto tanto, non vogliamo esserti ancora più di peso.. >>

<< Rachel, non essere ridicola! >> la interruppe il controtenore << Trovo davvero piacevole questo genere di attività, mi rilassa molto...è come una specie di hobby! >>

Finn e Blaine si guardarono preoccupati.

Entrambi erano consapevoli del fatto che Rachel e Kurt insieme, in quel tipo di situazioni, rischiavano di diventare veramente pericolosi.

<< Beh, finiamo di compilare questi inviti. >> ordinò Kurt, rivolgendosi anche a Finn e Blaine << Dobbiamo spedirli entro domani, per cui vediamo di fare in fretta! >>

I ragazzi sbuffarono, ma eseguirono comunque gli ordini di Kurt; contraddirlo non sarebbe stata certo una mossa intelligente.

<< Allora.. >> domandò Finn distrattamente << Quanta gente ci sarà al matrimonio?! insomma, non vorrete mica organizzare una di quelle lussuosissime e sfarzose cerimonie con oltre trecento invitati?! >>

Rachel rise.

<< Credo di non conoscere così tanta gente! >> commentò, guardando Finn << E poi, dubito che riusciremmo a farli entrare tutti in chiesa.. non c'è abbastanza spazio! >>

<< Come funzionerà il vostro matrimonio? >> chiese Blaine incuriosito << Insomma, tu sei ebrea Rachel...e Finn no! potete sposarvi senza problemi?! >>

Rachel scrollò le spalle.

<< Ne abbiamo parlato col Rabbino, lui mi ha assicurato che il matrimonio non verrà invalidato e che non ci saranno difficoltà. >> rispose << Penso di potermi fidare di lui, lo conosco da una vita... è un brav'uomo. >>

Finn sorrise e baciò la sua fidanzata sulla guancia.

<< Su, mettiamoci all'opera adesso! >> esclamò Kurt, afferrando una penna e un lunghissimo foglio di carta, che somigliava vagamente ad una pergamena e sul quale erano scritti una lunga serie di nomi.

<< Ovviamente i genitori di Rachel, Shelby e Beth, papà e Carole sono scontati. >> disse Kurt, scarabocchiando qualcosa su quella specie di papiro << Così come io e Blaine, del resto! poi abbiamo Josephine, Paul e Kevin,  tre ragazze della compagnia di Rachel con rispettivi fidanzati e i colleghi di Finn, Michael e Fred... con questi siamo già a diciannove! >>

Continuò a scrivere freneticamente.

<< Passiamo ai ragazzi del McKinley. >> preseguì Kurt, senza dare a nessuno l'opportunità di intervenire << Mercedes e Sam, Santana e Brittany, Artie, Puckerman e Lauren, Tina e Mike, Quinn e il suo ragazzo.. e poi, ovviamente il professor Shuester e la signorina Pill...la signora Shuester! cavolo, non riuscirò mai ad abituarmici! >>

I ragazzi risero.

<< Ehi, a proposito! >> esclamò improvvisamente Rachel << Ci siamo dimenticati di Jessie! >>

Finn le lanciò una vera e propria occhiata assassina.

<< St. James?! >> disse in tono schifato << Te lo puoi scordare, quello lì non ce lo voglio al nostro matrimonio! >>

<< Ma dai, Finn...sono passati così tanti anni! >>

<< Potrebbero essere passati millenni, io Jessie non lo voglio neanche morto al matrimonio! >>

<< Sei davvero ridicolo, dovresti provare a gettarti il passato alle spalle... >>

<< Rachel! >>

Kurt e Blaine scoppiarono a ridere; quei due non si erano ancora sposati e già litigavano come una di quelle adorabili coppiette che stanno insieme da anni!

<< Beh, suggerisco di tenere la questione "Invitiamo Jessie St.Suck * al matrimonio " in sospeso! >> disse Kurt ridendo e scorrendo il suo elenco da cima a fondo << Ora che abbiamo concluso l'elenco amici, credo che sia oppurtuno passare a quello parenti..quanti zii acquisiti e cugini di terzo grado mai conosciuti prima  abbiamo?! >>

Rachel e Finn risero.

<< Nessuno, stai tranquillo. >> lo rassicurò Rachel << Non vogliamo uno di quei matrimoni troppo pomposi e pieni di gente che a malapena conosciamo! abbiamo già fatto i nostri conti,  i parenti invitati non sono più di una decina. >>

Kurt scribacchiò un'annotazione sul suo foglio.

<< Benissimo..facendo qualche conto allora... beh, non sono neanche cinquante persone! >>

<< Un matrimonio davvero in piccolo, non c'è che dire! >> commentò Blaine sorridendo.

Finn e Rachel si guardarono e sorrisero.

<< Va benissimo così. >> disse lei dolcemente << Le persone più importanti della nostra vita saranno presenti, basta questo a renderci felici! >>

Kurt e Blaine guardarono i due fidanzati e sorrisero a loro volta.

<< A tale proposito. >> intervenne Finn  << C'è una cosa di cui vorrei parlarvi. >>

C'era un lieve imbarazzo nelle sue parole.

Kurt e Blaine lo ascoltarono attentamente, mentre Finn cercava il modo adatto per esprimere ciò che stava pensando in quel momento, per quanto estremamente facile fosse.

Ma per Finn era effettivamente difficile lasciarsi andare così tanto ai sentimentalismi.

<< Ecco, ragazzi.. >> balbettò Finn << Ci ho pensato parecchio in questi giorni e mi sono reso conto che, in questi ultimi anni, voi due siete stati praticamente la mia seconda famiglia, mi avete sempre appoggiato in tutto e non c'è mai stato un giorno in cui non ho avuto la certezza di poter sempre contare su di voi. >>

Kurt e Blaine sorrissero, leggermente commossi.

<< Ai tempi del liceo era Puckerman il mio braccio destro e ancora lo considero un grandissimo amico...ma adesso ci siete voi ragazzi e io sarei davvero felice di avervi come miei testimoni di
nozze! >>

I volti di Kurt e Blaine si illuminarono di colpo.

<< Dici...dici davvero?! >> domandò Kurt emozionato.

<< Si, ovviamente! >> confermò Finn << Siete i miei migliori amici e non posso chiedere ad uno solo di voi due di farmi da testimone...perciò vi vorrei entrambi, se questo non è un problema! >>

Kurt e Blaine non poterono fare a meno di correre ad abbracciarlo.

<< Ehi, ehi...calmi! >>

Rachel rise, fortemente intenerita da quella scena,  e Kurt e Blaine si staccarono da Finn solo quando questo iniziò a tossire, quasi come se la loro presa lo stesse soffocando.

I ragazzi si rimisero a sedere compostamente, ridacchiando.

<< Perciò immagino che questo sia un si! >> dedusse Finn, con un sorrisone.

<< Oh, si! >>

<< Decisamente! >>

Finn rise un'altra volta e sospirò beatamente.

<< Ne sono davvero felice. >> dichiarò.

<< E tu Rachel? >> chiese Kurt, sempre più sovraeccitato << Hai già scelto le tue damigelle?! >>

<< Ovviamente! >> rispose lei, altrettanto eccitata << Ne ho già parlato con Josephine e lei ne era a dir poco entusiasta! poi ho pensato anche a Mercedes e penso che le telefonerò stasera, prima di spedire gli inviti. So che non ci vediamo da parecchio, ma ci siamo sentite spesso e credo che le farebbe piacere.. >>

<< Scherzi?! >> si intromise Kurt con una specie di gridolino acuto << Ne sarà felicissima! >>

Rachel sospirò felicemente e andò a sedersi sulle ginocchia di Finn, gettandogli le braccia al collo e baciandolo dolcemente sulle labbra.

<< Sarà un matrimonio meraviglioso! >> sussurrò lei, strusciando il naso contro quello del ragazzo.

Finn sorrise e cinse la sua vita con le braccia.

<< Senza dubbio. >> rispose, anche lui a bassa voce.

Blaine guardò i due fidanzati e sorrise; poi si alzò dalla sedia e prese Kurt per un braccio.

<< Direi che possiamo fare una pausa, non credi? >> propose << Andiamo a prendere qualcosa da bere in cucina. >>

Kurt sbuffò.

<< Ti sembra il momento?! >> protestò << Abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare! >>

Blaine fece un sorrisetto malizioso e indicò Finn e Rachel, che in quel momento erano indubbiamente troppo concentrati l'uno sulle labbra dell'altra, per voler andare avanti con la compilazione degli inviti.

<< Fidati, Kurt. >> disse << Non credo che Finn e Rachel abbiano tanta voglia di lavorare! >>

Kurt guardò i suoi amici e sorrise.

<< Ma si, dai! >> concesse << Penso che una piccola pausa ce la meritiamo! >>

Prese per mano Blaine e lo portò con sè in cucina, mentre Finn e Rachel erano ancora intenti a baciarsi e a sussurrarsi chissà quali sdolcinatezze.

Neanche si accorsero che Kurt e Blaine avevano abbandonato la stanza, completamente persi in un mondo tutto loro, lontano da qualsiasi altra dimensione che non fosse quella del loro amore.

Del resto era più che comprensibile, nel giro di qualche mese le loro vite sarebbero cambiate radicalmene!

<< Ti amo, Rachel Berry! >> dichiarò Finn, fra un bacio e l'altro, scostandole un ciuffo ribelle dalla fronte << Da impazzire! >>

Rachel sorrise e accarezzò il suo viso, ricominciando a baciare dolcemente le sue labbra, dopo aver ripetuto un sonoro << Anche io. >>

Si, le loro vite sarebbero davvero cambiate.

Sarebbero stati più che una semplice coppia, si sarebbero scambiati una promessa.

Quella di amarsi ed essersi fedeli l'un l'altra per tutta la vita.

Non che avessero bisogno di una promessa, per essere certi che le cose sarebbero andate così...ma sicuramente avrebbe reso tutto immensamente più bello!



N.D.A:  Allora, ci tengo a precisare che ho provato a documentarmi sui matrimoni fra ebrei e non ebrei e non ci ho capito una mazza! xD
Ho cercato più o meno di arrapicarmi sugli specchi e credo proprio che quando scriverò il capitolo del matrimonio salterò completamente la celebrazione, o cumunque lascerò solo i pezzi più importanti, per non fare casino! xD

Non sono neanche sicura di aver capito come funziona la questione delle damigelle e dei testimoni...ho sempre saputo che in America lo sposo si sceglie un testimone e la sposa delle damigelle..ma non sono certa di aver capito neanche questo! se qualcuno avesse delle dritte, vi prego di scrivermele! :)

* Ovviamente avrete capito che Jessie St. Suck rimanda al capitolo 2x21 "Funeral", nel quale Kurt chiama Jessie con questo nomignolo, dopo essere stato completamente smontato alle auduzioni per l'assolo alle Nazionali (gioco di parole geniale, intraducibile in italiano!)

Che dire...mancano circa dieci capitoli alla fine della fan fiction...e già so che mi mancherà tanto!!! come mi mancherete voi...spero che comunque continuerete a seguirmi, è sempre bello sapere che quello che scrivo è apprezzato! ;)

Tanti baci a tutti! <3

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Capitolo 57
*** My man ***


<< Ti rendi conto che fra poco Finn e Rachel saranno sposati?! io faccio ancora fatica a realizzarlo! >>

Blaine sorrise e cinse con le braccia le spalle del suo ragazzo, che tirò leggermente indietro la testa.

Avevano approfittato del fatto che Finn e Rachel fossero usciti per alcune commissioni e si erano ritagliati un po' di tempo solo per loro, felici di avere finalmente un po' di tregua da tutta quella "maratona nuziale" ; se ne stavano beatamente a mollo nella vasca da bagno, con la schiuma che gli arrivava alla gola e dava loro una splendida sensazione di benessere e piacevolezza.

Era un po' come starsene abbracciati su una nuvola, una cosa che entrambi adoravano ma che potevano fare solamente quando i loro coinquilini non erano in casa e non rischiavano di dar loro fastidio.

Blaine posò un tenero bacio sull'orecchio di Kurt.

<< Sembra strano anche a me. >> disse dolcemente.

<< Ma credo di potermici abituare in fretta. >> aggiunse Kurt << Insomma, mi mancheranno molto...e immagino che i primi tempi potrà essere addirittura bizzarro non averli sempre intorno! ma infondo non potevamo continuare a vivere tutti e quattro insieme per sempre, è giusto che ognuno adesso prenda la sua strada. >>

Blaine annuì e andò ad intrecciae le sue dita con quelle del controtenore.

<< Penso che sia inevitabile dopo un po' di tempo volersi rendere del tutto indipendenti e creare un legame stabile con la persona che ami. >> disse ancora Kurt << E' giusto voler costruire il proprio futuro assieme a lei. >>

Si portò la mano di Blaine alle labbra e la baciò dolcemente.

Il moro sorrise.

<< Questo vale anche per noi, lo sai? >> mormorò, dopo avergli dato un altro bacio, stavolta sul collo << Adesso che Finn e Rachel se ne andranno, questa diventerà a tutti gli effetti casa nostra! significa davvero molto per me. >>

Kurt poggiò la testa sul suo petto.

<< Ah si? >> chiese con un sorrisino malizioso sulle labbra e attorcigliandosi attorno ad un dito i suoi riccioli bagnati.

<< Oh, si! >> rispose Blaine, guardandolo dritto negli occhi << Non so ancora quando seguiremo le orme di Rachel e Finn, ma so che un giorno succederà e non riesco neanche ad immaginare quanto ciò potrà rendermi felice! ma sono estremamente felice anche adesso, perchè io e te vivremo in questa casa da soli! >>

Kurt ridacchiò.

<< Abbiamo vissuti insieme anche prima! >> osservò << Praticamente conviviamo da quando siamo arrivati a New York! >>

<< Ma ora è diverso! >> replicò Blaine << Quando eravamo alla Julliard non lo avevamo scelto noi, potevamo finire in camera con chiunque altro...abbiamo semplicemente avuto la fortuna di essere stati messi nella stessa stanza! e anche quando ci siamo trasferiti qui assieme a Finn e Rachel, in fin dei conti non eravamo più che semplici coinquilini. Ora la cose sono cambiate, Kurt...non sei più il mio compagno di stanza o il mio coinquilino...sei il mio uomo, Kurt! >>

Kurt, al suono di quelle parole, sussultò.

Stava con Blaine da sette anni ormai, sapeva bene di amarlo più di ogni altra cosa al mondo e di voler passare il resto della sua vita con lui...ma improvvisamente si stava facendo tutto più concreto e in quel momenti si sentì pervaso da un' indescrivibile sensazione di gioia.

<< Non... non me lo avevi mai detto in questo modo. >> disse Kurt, con voce rotta dall'emozione e tirando su la testa, in modo da poter guardare meglio Blaine.

Sembrava sciocco, ma era davvero la prima volta che Blaine chiamava Kurt "Il suo uomo".

Era solito definirlo come il suo ragazzo, il suo compagno, il suo partner o, più semplicemente, il suo Kurt.

La scelta di quella parola, così semplice da sembrare addirittura banale, per Kurt significava il mondo intero.

Gli sembrava molto più di una semplice parola.

Era una promessa.

Blaine sorrise.

<< E' quello che sei, Kurt. >> disse, accarezzandogli il viso << Il mio uomo, l'uomo della mia vita! non voglio vivere con te solo perchè dobbiamo tenerci compagnia o per dividerci le spese dell' affitto...
voglio farlo perchè ti amo e perchè so che sei la sola persona che sono disposto ad amare fino alla fine dei miei giorni. >>

Kurt sospirò e poi lo baciò appassionatamente, aggrappandosi a lui con così tanta forza da rischiare quasi di far scivolare entrambi sott'acqua.

Dopo un bacio che a loro sembrò durare un'eternità ( e non sarebbe comunque stato abbastanza),  Kurt tornò ad appoggiare la sua testa sul petto di Blaine, che lo abbracciò nuovamente, strusciando il naso contro la sua guancia e lasciando poi un bacio sulla sua pelle morbida, ancora bagnata.

<< Sono davvero felice che papà, Carole e i genitori di Rachel abbiano deciso di regalare agli spositi un appartamento sulla quinta strada! >> esclamò Kurt felicemente  << Non potevano impiegare meglio i loro risparmi! >>

Blaine rise.

<< E dire che io credevo che saresti piombato in uno stato di panico totale perchè avremmo avuto due persone in meno a pagare l'affitto! >> disse Blaine scherzosamente.

<< Beh, guadagnamo abbastanza da poter coprire le spese anche solo in due. >> rispose Kurt << E poi, potrei finalmente prendermi la stanza di Finn e Rachel, che è tanto spaziosa è luminosa! >>

<< Ehi, per caso pensi di abbandonarmi?! >> domandò Blaine con fare drammatico << Io ho bisogno di te la notte, altrimenti non riesco ad addormentarmi! >>

Kurt rise.

<< Non ho mai detto di volermici trasferire da solo... >> sussurrò, dandogli un tenero bacio all'altezza del collo.

Blaine sorrise soddisfatto e lo baciò dolcemente sulla fronte.

Kurt sospirò.

<< Sai, forse dovremmo comprare una vasca da bagno nuova. >> comunicò, cercando di trovare una posizione più comoda << Questa mi sembra decisamente troppo piccola! >>

Blaine si strinse a lui, strusciando il viso contro il suo.

<< A dire il vero >> disse, cominciando a tracciare una scia di teneri baci lungo tutto il suo collo e le sue spalle << Trovo che questa vada benissimo! >>




N.D.A: Capitolo corto, lo so...ma mi serviva una specie di cuscinetto prima di arrivare al matrimonio; non potevo passare dall'organizzazione al matrimonio stesso, sarebbe stato tutto troppo frettoloso...  per cui ho scelto di dedicare questo capitoletto di transito a Kurt e Blaine, che tanto male non fa! xD

Vi chiederei scusa per aver postato l'ennesimo capitolo Klaine...oh, ma andiamo...perchè dovrei chiedere scusa per aver scritto qualcosa sui Klaine?? x3

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Capitolo 58
*** The Wedding p.1 ***


<< Oddio Rachel, finalmente siete arrivati! >>

<< Papà, fate piano...mi soffocate! >>

<< Oh tesoro, scusaci tanto...è che non riusciamo ancora a credere che fra una settimana ti sposi! >>

Lima.

Mancava esattamente una settimana al matrimonio di Finn e Rachel e c'erano ancora un sacco di cose da sistemare; fortunatamente ( ?)  Rachel aveva con sè il migliore degli organizzatori di matrimoni.

<< Ok, non per rovinare questo quadretto familiare  (che vi assicuro, è estremamente adorabile) .. ma dovremmo seriamente metterci a lavoro! >> esclamò per prima cosa Kurt, pochi minuti dopo che arrivarono a casa Berry << Dobbiamo pensare ai fiori da portare in chiesa, al pranzo, dobbiamo fare la prova con i vestiti delle damigelle e.. >>

<< Kurt, ti prego...dammi un  po' di respiro! >> strillò Rachel irritata << Non hai fatto altro che ripetere le stesse cose per tutta la durata del viaggio in aereo! abbiamo una settimana intera per mettere a punto tutti i dettagli, adesso se non ti dispiace vorrei starmene un po' con i miei papà...è chiedere troppo?! >>

Kurt mise su una specie di broncio e Blaine scoppiò a ridere.

<< Su, wedding planner...andiamo a fare due passi! >> gli disse prendendolo per mano << Lasciamo gli sposi soli con i genitori della sposa, ok? >>

Kurt annuì, sebbene un po' di malavoglia e i due se ne andarono, lasciando Finn e Rachel da soli in casa con i Signori Berry.

Rachel si lasciò cadere sul divano, stremata, e Finn si sedette accanto a lui.

<< Mancano ancora sette giorni e già sei sotto stress da matrimonio! >> commentò lui scherzosamente, accarezzandole il viso << Spero che tu riesca a sopravvivere! >>

Rachel sbuffò.

<< Forse se uccido Kurt prima che lui uccida me potrei anche farcela! >> asserì.

Finn e i genitori di Rachel scoppiarono a ridere.

< Beh, noi andiamo a prendervi qualcosa da bere in cucina. >> disse Richard << Tu cerca di tenercela in vita, Finn! >>

Finn rise e cinse con un braccio le spalle di Rachel, mentre i suoi genitori andavano in cucina.

Rachel sospirò e poggiò la testa contro il petto di Finn. 

<< Non credevo che un matrimonio sarebbe stato così stressante! >> commentò mestamente << Perchè nei film fanno sembrare sempre tutto talmente facile?! >>

Finn sorrise.

<< Immagino che lo facciano apposta! >> commentò << Se ti facessero vedere da subito tutti gli aspetti negativi, ti passerebbe la voglia di sposarti..no?! >>

Riuscì finalmente a strappare un sorriso alla sua fidanzata.

<< Andrà tutto bene Rachel, vedrai! >> disse Finn in tono rassicurante << E' il nostro matrimonio, il giorno più bello della nostra vita... come potrebbe non andar tutto per il meglio?! si, avremo senza dubbio qualche fastidio, qualche imprevisto...ma lo supereremo alla grande! e poi saremo marito e moglie, Rachel...marito e moglie! >>

Disse quelle ultime parole lentamente, sussurrate all' orecchio di Rachel, che si ritrovò inevitabilmente a sorridere.

<<  Quanto ti amo, Finn! >> disse felicemente << Non te lo immagini neanche! >>

Finn sorrise e si mise a giocherellare con i suoi lunghi capelli scuri.

<< Se mi ami quanto io amo te >> mormorò << Credo di riuscire ad immaginarmelo! >>

Rachel non rispose e lo baciò dolcemente per parecchi minuti, senza chiedersi che fine avessero fatto i suoi genitori. Non che volesse essere disturbata, anzi...sperava proprio che non arrivassero ad interromperli!

Ma non lo avrebbero fatto comunque; i genitori di Rachel erano molto discreti e, soprattutto, sapevano bene quando rischiavano di essere di troppo.
 

*

<< Oh mio Dio...Mercedes, Brittany, Santana, Josephine...siete stupende!  >>

Il matrimonio era sempre più vicino e quel giorno Rachel si era riunita assieme alle sue quattro damigelle (più Kurt) a casa Hummel, per ‎l'ultima prova degli abiti prima della cerimonia.

Le ragazze se ne stavano in piedi nel salotto, tutte in fila, dinnanzi a Kurt e Rachel, che le guardavano con aria sognante; indossavano tutte un abito color pesca, lungo fin sotto al ginocchio, con una scollatura non troppo profonda e le maniche a sbuffo.

Rachel sospirò; le sembravano tutte davvero bellissime.

<< Non avremo troppo freddo così?! >> domandò Mercedes, un po' incerta.

<< Questa stoffa è molto calda! >> la rassicurò Kurt, con un sorriso << Inoltre, avrete uno scialle cordinato con il vestito... non preoccupatevi, fidatevi del sottoscritto! >>

Rachel sorrise e andò a sedersi sul divano, sospirando beatamente.

<< Ragazze, che meraviglia...non vedo l'ora! >> esclamò.

Kurt le lanciò uno sguardo piuttosto perplesso.

<< Cosa che questa euforia improvvisa? >> domandò << Fino a due giorni fa eri terrorizzata e minacciavi di uccidermi, quasi in preda ad una crisi isterica...che ti è successo?! >>

Rachel rise.

<< Beh, sono felice di sposarmi! >> disse << Mi sembra ovvio, no?! in fondo, che importa dello stress per i preparativi e delle innumerevoli prove che mi toccherà ancora fare prima della cerimonia?! io e Finn saremo marito e moglie fra poco, questo conta più di ogni altra cosa...e mi da la forza di superare anche tutti questi piccoli ostacoli! >>

Mercedes guardò la sua amica con sguardo commosso e corse ad abbracciarla.

<< Oh, non mi sembra vero che tu e Finn vi state per sposare! >> esclamò, stringendola forte fra le braccia << E' tutto così bello! >>

<< Già, chi l'avrebbe mai detto che sareste andati così lontano voi due?! >> fece eco Santana << Al liceo non facevate altro che lasciarmi e riprendervi! >>

<< Tutti siamo cambiati dai tempi del liceo, Santana! >> osservò Kurt, ridacchiando.

Santana guardò Brittany ed andò ad abbracciarla.

<< In effetti è vero, Kurt. >> disse dolcemente, mentre la bionda le dava un bacio sulla guancia << Siamo davvero cambiati! >>

<< A parte Kurt e Blaine! >> commentò Rachel con una smorfia << Ve li ricordate ai tempi del liceo?! beh, continuano ad essere fastidiosamente melensi come alloA...anzi, no...anche di più! in effetti si, anche loro sono cambiati..in peggio! >>

Le ragazze scoppiarono a ridere e Kurt rispose loro con una linguaccia, la cui conseguenza fu quella di farle ridere ancora di più, a tal punto che anche lui si senti in dovere di unirsi a loro.

<< Sapete però che cosa non è cambiato?! >> domandò Brittany, dopo che tutti si erano ripresi da quel momento di eccessiva euforia << Che dopo sei anni siamo ancora qui, tutti insieme... è una bella cosa, non vi pare?! >>

Le ragazze (eccetto Joesephine) e Kurt si guardarono e sorrisero.

<< E' una cosa meravigliosa. >> rispose Rachel a bassa voce << Se penso a tutto quello che abbiamo passato insieme, gli screzi, le incomprensioni e tutto il resto...niente di tutto ciò è riuscito a rovinare le cose fra di noi, siamo sempre rimasti l'uno al fianco dell'altro...e abbiamo capito che la nostra amicizia andava al là di tutto! insomma, vi ricordate all'inizio quanto mi detestavate?! e guardate ora, invece... sarete le damigelle al mio matrimonio! >>

Si interruppe per darsi il tempo di asciugarsi le lacrime che lentamente scorgavano dai suoi occhi.

<< Sapete, non sono felice solamente perchè io e Finn ci sposeremo. >> continuò, con voce ancora rotta dall'emozione << Lo sono anche perchè avrò tutti voi al mio fianco...perchè nel giorno più bello della mia vita, avrò accanto a me tutte le persone che hanno contribuito a rendermi una persona migliore e senza le quali la mia vita non avrebbe lo stesso significato..e si, parlo anche di te Josephine! >>

La ragazza, che fino a quel momento si era sentita un po' esclusa da quella rievocazione del passato, si commosse a sua volta nel sentire quelle parole.

<< Oh... coraggio, un bell'abbraccione di gruppo alla sposa! >>

<< Cosa?! no, fermi... >>

Rachel non fece in tempo a reagire che tutti i suoi amici le si gettarono addosso, stringendola in un affettuoso abbraccio collettivo. Tutte le sue suppliche non furono sufficiente a farli smettere, i ragazzi continuarono a stringerla e a solleticarla, fino a farla piangere dalle risate.

Alla fine si gettarono sul divano, senza smettere di ridere, ormai in uno stato di totale armonia e serenità.

<< Sai una cosa, Rachel? >> disse Kurt allegramente << Ho la sensazione che questo sarà un matrimonio da favola! >>

Rachel guardò tutti i suoi amici con aria estatica e sospirò.

<< Io ne sono certissima! >> 

 
*

<< Un bel brindisi a Finn Hudson, che da domani sarà ufficialmente un uomo sposato e non potrà più darsi alla pazza gioia, come faceva un tempo! >>

<< A Finn! >>

I ragazzi alzarono i bicchieri e brindarono alla salute del futuro sposo; era la sera prima del matrimonio e si stava festeggiando l'addio al celibato di Finn, organizzato con la massima cura da Blaine e Puckerman.

Per quanto quest' ultimo avesse insistito tanto per le ballerine brasiliane, Blaine era riuscito ad impedire che la festa degenerasse e si erano limitati ad una tranquilla festicciola a casa Hummel- Hudson, in compagnia di tutti (nessuno escluso) i ragazzi del Glee Club.

Puckerman a dire il vero credeva che sarebbe stato un mortorio, ma i ragazzi erano riusciti da subito a rallegrare l'atmosfera e dopo solo dieci minuti di festeggiamenti, Finn era già pronto a giurare che quello fosse il miglior addio al celibato del mondo.

<< Puck, non scherzare! >> commentò Hudson ridendo << Lo sai che non sono mai stato il tipo di ragazzo che si da alla pazza gioia! >>

<< Stai scherzando, Finn?! >> replicò Artie divertito << Santana, Quinn, Rachel...ti sei dato da fare al liceo! >>

<< Ehi, ma che c'entra?! >>  protestò Finn << Santana è stata una cosa di passaggio e Quinn e Rachel...beh, lasciamo stare! >>

Tutti scoppiarono a ridere, lui compreso.

<< Preferirei non pensare a quanto sono stato stupido al liceo! >> disse Finn, con un sorriso sghembo << Adesso sono un uomo nuovo, il mio passato preferisco lasciarmelo alle spalle! >>

<< Giusto amico! >> esclamò Blaine, dandogli una pacca sulla spalla e porgendogli una birra << Ora è tempo di pensare al tuo futuro con Rachel! >>

Finn annuì e sospirò felicemente.

<< Ancora non mi sembra vero. >> mormorò con aria sognante << Tra circa quindici ore io e Rachel saremo sposati...è pazzesco! >>

Sam si avvicinò a lui, ridendo.

<< Chi l'avrebbe mai detto che Finn Hudson, l' eterno bambinone del McKinley, prima o poi sarebbe diventato così maturo da decidere di mettere su famiglia! >> commentò.

Kurt fece una smofia.

<< Sam, senza offesa...ma non sei esattamente la persona più indicata a dire una cosa del genere! >>

Altra risata.

Finn diede un sorso alla sua birra e poi l'alzò al cielo, a mo' di brindisi.

<< Al mio matrimonio! >> disse con enfasi << E a tutti voi che ancora una volta siete al mio fianco in questa incredibile avventura! >>

I ragazzi sorrisero e alzarono anche loro i loro bicchieri e le loro bottiglie di birra.

<< Beh, prima che Anderson mi uccida...>> intervenne Puckerman, dopo il brindisi << Allora, siete pronti per le ballerine brasiliane?! >>




N.D,A  Ho dovuto tagliare il capitolo del matrimonioe dividerlo in due parti, altrimenti sarebbe venuto troppo lungo..

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Capitolo 59
*** The Wedding p.2 ***


Il giorno del matrimonio era finalmente arrivato.

Era una mattinata tiepida e luminosa, per essere in pieno autunno, e il colore ambrato delle foglie che lentamente cadevano dagli alberi rendeva l'atmosfera ancora più romantica.

La giornata ideale per una cerimonia nuziale.

Finn se ne stava in piedi fuori dalla Sinagoga, assieme a Kurt, Blaine e la maggior parte degli invitati, dondolandosi continuamente avanti e indietro nervosamente.

<< Accidenti, ma fra quanto arriva?! >> chiese Hudson, mordicchiandosi le unghie << Dovrebbe già essere qui! >>

Kurt gli lanciò un'occhiata assassina e lo colpì con forza sulle mani.

<< Smettila di fare il bambino, Finn! >> lo sgridò << Un po' di contegno almeno il giorno del tuo matrimonio! >>

Finn mise il broncio e Blaine scoppiò a ridere.

<< Stai tranquillo, Finn. >> lo rassicurò il moro << Arriverà fra pochissimo, la cerimonia è fissata per le undici e manca ancora un quarto d'ora! >>

Finn tirò un sospiro di sollievo e Kurt e Blaine risero nuovamente.

<< Non penserai mica che Rachel ti darà buca il giorno del vostro matrimonio?! >> disse Kurt, prendendosi gioco del fratellastro << Andiamo, se avesse voluto scappare da te lo avrebbe fatto molto prima! >>

Finn fece una smorfia e poi si mise a ridere anche lui.

<< Santo cielo, sono ridicolo! >> esclamò, con un sorrisetto nervoso sulle labbra << Ma è normale essere così agitati?! >>

<< Finn, ovvio che lo è! >> rispose Kurt << E' il tuo matrimonio, il giorno più importante della tua vita... è normale che tu sia ansioso, temi che qualcosa possa andare storto, che le cose non vadano nel modo in cui tu le avevi programmate e che alla fine tutto si risolva in un totale disastro! >>

Il volto di Finn diventò improvvisamente pallido e vi si disegno sopra un'espressione di puro terrore.

<< Ehm, Kurt.. >> intervenne Blaine, andando a massaggiare le spalle di Finn << Credo che tu stia peggiorando le cose così. >>

Kurt fece una smorfia, mentre Finn si mise a respirare profondamente, per darsi coraggio.

<< Finn, non devi essere spaventato. >> gli disse Blaine, col suo solito tono di voce rassicurante << Stai per sposarti con Rachel e questa è senza dubbio la cosa più bella che potesse mai accaderti! non c'è niente di cui avere paura, perchè non c'è niente che rischia di andare storto; tu e Rachel vi amate da morire e fra poco diventerete marito e moglie! >>

Finn chiuse gli occhi e sospirò beatamente, rincuorato dalle parole del suo amico.

<< Grazie Blaine. >> disse, dopo averlo guardato con riconoscenza << Grazie davvero. >>

Blaine sorrise dolcemente.

Pochi minuti dopo, l' intera folla iniziò a schiamazzare, segno che finalmente qualcosa si stava smuovendo.

<< E' arrivata?! >> domandò Finn ansiosamente << E' Rachel?! >>

Kurt si allontanò per andare a controllare e dopo poco ritornò da Finn, con un enorme sorriso sulle labbra.

<< Sei pronto, Finn?! >> chiese << Sta arrivando. >>

Finn deglutì e si voltò verso la folla, in cerca della sua fidanzata.

Poi, finalmente, la vide; bella come non lo era mai stata prima.

Intorno a lei c'erano un sacco di persone, ma lei era perfettamente visibile ai suoi occhi; camminava a passo lento, tenendo sotto braccio entrambi i suoi genitori, con un sorriso radioso dipinto sul volto.  Indossava un vestito bianco di raso, lungo fino ai piedi, con una gonna ampia e le maniche lunghe, ricamate; non portava alcun velo, i suoi capelli erano stati lasciati sciolti, adornati da un piccolo giglio, che riprendeva il suo bouquet da sposa. 

Finn si strofinò gli occhi, per assicurarsi di non stare sognando.

Quella era veramente Rachel?! la sua Rachel, la donna che nel giro di poco tempo sarebbe diventata sua moglie?!

Finn la guardò nuovamente e sorrise.

Non stava sognando, era tutto meravigliosamente reale.

<< Allora Finn, sei pronto?! >>

Kurt e Blaine lo guardavano, in attesa di una risposa.

Finn guardò Rachel un'ultima volta, prima di voltarsi verso di loro e rispondere con enfasi << Assolutamente si! >>
 

*
 
<< .. Vi dichiaro marito e moglie! >>

Finn e Rachel si guardarono intensamente negli occhi, mentre in sottofondo gli invitati iniziavano ad applaudire e, alcuni di loro, a piangere e singhiozzare per la commozione.

La cerimonia sembrava essere durata un'eternità e nessuno dei due sembrava essersi veramente reso conto di ciò che stava succedendo. 

Fino a che non avevano sentito quelle due parole.

Marito e moglie...Finn e Rachel adesso erano marito e moglie.

Dopo tre anni di tira e molla alle superiori e sei di convivenza a New York, adesso erano diventati ufficialmente una famiglia.

Dopo aver infranto il bicchiere (così come prevedeva il rituale ebraico), Finn e Rachel si scambiarono un lunghissimo ed appassionato bacio, il primo di una lunga serie come una coppia di sposi.

Gli invitati uscirono dalla chiesa in fretta, aspettando che gli sposi facessero altrettanto, per festeggiarli come si deve; Finn e Rachel rimasero a guardarsi in silenzio per qualche secondo, mentre lui le accarezzava dolcemente il viso.

<< Come ci si sente ad essere la signora Hudson? >> domandò infine Finn, giocherellando con uno dei suoi boccoli.

Rachel sorrise e si asciugò le lacrime.

<< E' meraviglioso. >> rispose, gettandosi fra le sue braccia in un tenero abbraccio.

Finn rise e se la strinse forte al petto per pochi minuti; poi si ricordò improvvisamente degli invitati che stavano aspettando là fuori e allora mollò la presa e strinse forte la mano di Rachel.

<< Pronta ad affrontare quella folla di pazzi? >> domandò ridacchiando.

Rachel sorrise e fece segno di sì con la testa.

<< Con mio marito al mio fianco, sento di poter affrontare qualsiasi cosa! >>

Finn le diede un bacio sulla guancia e poi finalmente uscirono dalla Sinagoga, venendo immediatamente assaliti da tutti i loro amici e parenti.

<< Oddio, è meraviglioso...siete sposati! >>

<< Congratulazioni, ragazzi! >>

<< Che bello, è tutto così romantico...sono troppo felice per voi! >>

Ci volle parecchio tempo prima che i due sposi riuscissero a liberarsi da tutta quella marasma di attenzioni, ma alla fine Finn venne portato in salvo da Sam e Puckerman, che lo trascinarono dagli altri ragazzi del Glee Club, per sottoporlo ad una serie di crudeli battutine sulla sua futura vita matrimoniale, mentre Rachel si allontanò assieme a Kurt e Blaine.

<< Oddio Rachel, sei sposata...sei sposata! >>

Kurt le si gettò letteralmente fra le braccia, singhiozzando.

<< E' davvero bellissimo, non riesco ancora a crederci! >> 

<< Kurt, sono io ad essermi sposata...dovrei essere io quella in lacrime, non tu! >>

Blaine scoppiò a ridere e andò a liberare Rachel dalla stretta di Kurt, stringendoselo lui fra le braccia.

<< Tranquillo, Kurtie. >> gli disse dolcemente << E' tutto ok. >>

Il controtenore annuì imbarazzato e Rachel gli sorrise.

<< Comunque si, è davvero bellissimo. >> mormorò con voce flautata << Semplicemente stupendo e.. >>

<< Congratulazioni, Rachel. >>

Rachel si voltò e sorrise, nel trovarsi di fronte la sua vecchia compagna di scuola Quinn Fabrey, che la guardava con uno sguardo colmo di sincero affetto.

<< Quinn.. >> mormorò, prima di andare ad abbracciarla.

<< Sono davvero felice per te, Rachel. >> disse la bionda, stringendo forte la sua amica.

<< Si, lo so! >> rispose Rachel con voce rotta dalle lacrime.

Kurt e Blaine osservarono attentamente la scena e non poterono fare a meno di commuoversi.

E dire che al liceo quelle due quasi si detestavano, soprattutto a causa di Finn e dell'amore che entrambe agognavano tanto da parte sua! Quando Finn aveva scelto Rachel, Quinn sembra aver completamente perso la voglia di fare qualsiasi cosa ed era arrivata quasi a giurare vendetta nei confronti della sua rivale.

Ma poi le cose erano cambiate anche per loro, durante l'ultimo anno Quinn era finalmente riuscita a mettere da parte tutto l'astio e il rancore, accettando che fra lei e Rachel potesse nascere un'amiciza e che se Finn non era innamorato di lei, questo non voleva certo dire che la sua vita era finita.

Vederle strette in quell'abbraccio così sinceramente affettuoso era davvero bello, Kurt e Blaine sentivano che finalmente il passato era stato dimenticato del tutto e che, ancora una volta, l'amore e l'amicizia avevano avuto la meglio sull' odio e il rancore.

Una volta staccatesi dall'abbraccio, Quinn e Rachel si guardarono un' ultima volta e poi si misero a ridere, entrambe con le lacrime agli occhi.

<< Su, andiamo adesso. >> disse la bruna, asciugandosi le lacrime << Il matrimonio non è ancora finito.. ci aspetta una bellissima festa adesso! >>

<< Già, casa Hummel Hudson è il luogo ideale per un perfetto pranzo nuziale! >> fece eco Kurt orgogliosamente, stringendosi fra le braccia del suo ragazzo << Che ne dite, andiamo dagli altri invitati? altrimenti pensaranno che abbiamo rapito la sposa! >>

Rachel scoppiò a ridere.

<< Per carità, non sia mai! >> rispose << Portatemi subito dal mio sposo...mi manca già! >>

Blaine sorrise e le accarezzò dolcemente il viso.

<< Ai suoi ordini, Signora Hudson! >>
 

*

 
<< Beh, a questo punto lo sposo e la sposa dovrebbero aprire le danze! >>

<< Oh si, si... coraggio, vogliamo vedere se lo stile di Hudson è migliorato o se balla ancora come un elefante zoppo! >>

Tutti gli invitati scoppiarono a ridere, mentre Finn si nascondeva il viso fra le mani per la vergogna; non era mai stato un bravo ballerino e, sebbene Kurt e Blaine gli avessero dato qualche lezione per prepararlo al matrimonio, non voleva far vedere a tutti quanto gli anni non fossero serviti a migliorare il suo stile.

<< Ehi, aspettate un attimo. >> intervenne Kurt alzandosi in piedi << Non possiamo cominciare senza aver prima fatto un doveroso discorso in onore degli sposi! >>

<< No, Kurt...ti prego! >>  protestò Finn << Non uno di quei lunghissimi discorsi pieni di retorica! >>

<< Finn, non interrompere e stai a sentire quello che ho da dire! >>

Finn spalancò le braccia in segno di rassegnazione e Rachel si mise a ridere.

<< Vorrei proporre un brindisi a questa meravigliosa coppia di sposi! >> disse Hummel,  guardando i due affettuosamente << Finn ha detto di non volere un discorso troppo elaborato, per cui vi assicuro che sarò breve e conciso: Finn e Rachel sono semplicemente fatti per stare insieme! hanno dovuto affrontare tantissimi ostacoli prima di vedere finalmente coronato il loro sogno d'amore, molto spesso sembrava quasi che non ce l'avrebbero mai fatta! ma evidentemente, il loro amore è sempre stato più forte di ogni altra cosa. >>

Finn e Rachel sorrisero e si presero per mano.

<< Credo di parlare a nome di tutti >> proseguì Kurt << Nel dire di non aver mai conosciuto nessun' altra coppia il cui amore fosse talmente industruttible da sopravvivere a qualsiasi tipo di intemperie.. beh, a parte me e Blaine, ma questo è il matrimonio di Finn e Rachel, quindi devo far finta che siano loro al primo posto della classifica! >>

Ci fu una sonora risata, che coinvolse anche gli stessi Finn e Rachel.

<< Scherzi a parte... siamo tutti d'accordo nel dire che Finn e Rachel sono due vere e proprie anime gemelle e che da sempre aspettavamo che questo giorno arrivasse, perchè da sempre sapevamo che la loro vita non avrebbe avuto alcun senso l'uno senza l'altra.  >>

Rachel si mise a piangere e sprofondò fra le braccia di Finn.

Kurt alzò il suo bicchiere al cielo, immediatamente imitato da tutti gli invitati.

<< A Finn e Rachel! >> esclamò il controtenore.

<< A Finn e Rachel! >>

Dopo il brindisi, Kurt si voltò verso tutti gli ex componenti del Glee Club e fece loro un cenno; i ragazzi si alzarono e si diressero al centro del cortile di casa Hummel, dove era stato allestito una specie di piccolo palco, con tanto di musicisi e strumenti musicali.

Rachel e Finn si scambiarono uno sguardo perplesso e poi si voltarono verso Kurt, mantenendo la stessa espressione.

Il ragazzo rispose loro con un ghignetto e andò ad unirsi ai suoi amici.

<< Abbiamo pensato di farvi un piccolo omaggio. >> spiegò << Dal momento che dovrete aprire le danze, ci è sembrato doveroso assicurarci che aveste un degno accompagnamento musicale! >>

Sam e Mercedes si staccarono dalla fila e andarono a prendere possesso dei due microfoni principali, mentre gli altri si disponevano dietro di loro per fargli da coro.

<< Tanti auguri Finn e Rachel. >> disse dolcemente Mercedes << Questo è per voi. >>

Partì la musica e i ragazzi incominciarono a cantare.
     

Highway run 
into the midnight sun 
Wheels go round and round 
You're on my mind      
     

Finn e Rachel guardarono un'altra volta i loro amici, entrambi con occhi pieni di lacrime; poi Finn si voltò verso la sua sposa e le porse la mano.

<< Vogliamo ballare? >> le disse dolcemente.

Rachel sorrise e lasciò che Finn la conducesse sulla "pista da ballo"; si strinse forte a lui e i due iniziarono a muoversi a tempo di musica.
 


Restless hearts 
Sleep alone tonight 
Sending all my love along the wire 
They say that the road 
 

Rachel posò la testa sulla spalla di Finn e chiuse gli occhi; era sempre il solito pessimo ballerino, impacciato nei movimenti e totalmente privo di grazia, ma a lei sembrava di volteggiare fra le nuvole.

Le sue braccia forti che le cingevano la vita, il calore del suo respiro sul suo collo e il profumo della sua pelle...era tutto perfetto e la faceva sentire protetta, le sembrava che niente al mondo avrebbe mai potuto farle del male fintanto che sarebbe rimasta così fra le braccia di Finn.
 

Ain't no place to start a family 
Right down the line it's been you and me 
And loving a music man 
Ain't always what it's supposed to be 
Oh Girl 
You stand by me 
I'm forever yours 
Faithfully 
 

<< Mi dispiace, sono sempre un disastro come ballerino! >> sussurrò Finn in un orecchio a Rachel << E dire che Kurt e Blaine mi hanno anche dato delle lezioni di danza..credo di essere senza speranze! >>

Rachel rise e si strinse ancora più forte a lui.

<< Devo ammettere che ho sempre trovato adorabile questo tuo lato così impacciato. >> disse.

Finn sorrise e posò un tenero bacio sulla sua guancia.
 

Circus life 
Under the big top world 
We all need the clowns to make us smile 
 
Through space and time 
Always another show 
Wondering where I am lost without you 
 

La musica continuava, ma nè Finn nè Rachel sembravano farci caso; ormai si lasciavano trasportare solamente dalla melodia del loro amore, completamente estranei da tutto ciò che li circondava in quel momento.

Era tutto troppo perfetto per voler rendere partecipi anche gli altri, per loro non c'era posto.

Era un momento soltanto per loro due.
 


And being apart ain't easy on this love affair 
Two strangers learn to fall in love again 
I get the joy of rediscovering you 
 
 
Poco più in là da loro, ancora seduti al tavolo, i genitori di Rachel e la madre di Finn osservavano i due sposi sorridendo, con quella tipica espressione di orgoglio e contentezza che compare sul volto di un padre o di una madre il giorno del matrimomio dei propri figli, quando si ha la certezza che è ormai arrivato per loro il momento di spiccare il volo.

Nessuno, neanche i ragazzi del Glee, riusciva a staccare gli occhi di dosso a Finn e Rachel; osservavano tutti la loro dolcissima danza, commossi da quella splendida e toccante dimostrazione  
d' amore che si sta verificando davanti ai loro occhi.

Persino il professor Shuester, seduto al centro della tavola assieme a sua moglie Emma, non riuscì a trattenere le lacrime; vedere i suoi ragazzi così grandi, così incredibilmente felici...era senza dubbio un'emozione pazzesca!
 


Oh girl 
You stand by me 
I'm forever yours 
Faithfully 
 
Oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh 
Oh oh oh oh oh oh 
Faithfully 
 I'm still yours
 


Finn strinse forte la mano di Rachel e se la portò alle labbra.

<< Ti amo, Rachel Berry Hudson. >> dichiarò.

Rachel sorrise; mai nella sua vita aveva udito qualcosa di più bello.

<< Ti amo anche io... da morire! >>


I'm forever yours 
Ever yours 
Faithfully
 
 

*
 
La festa era ormai arrivata quasi alla fine, ma Rachel non poteva certo andarsene via senza aver prima lanciato il suo bouquet.

Quinn, Lauren, Josephine, Santana, Brittany e Mercedes si disposero tutte in fila al centro del giardino.

<< Ok ragazze, siete tutte pronte?! >> domandò allegramente, mettendosi di spalle davanti alle sue amiche.

Le ragazze urlarono un sonoro << Si! >> e aspettarono che la sposa lanciasse  il suo mazzo di fiori.

Rachel chiuse gli occhi e lanciò in aria il bouquet con tutta la sua forza; non si voltò, aspettò in silenzio che fosse la voce della fortunata a rivelarle la sua identità.

<< Cosa?! no, ma così non vale! >>

<< Ragazze, perchè ve la prendete con me...al destino non si comanda! >>

Rachel riconobbe immediatamente quella vocina acuta e si voltò di scatto.

Tutte le ragazze guardavano indispettite un felicissimo Kurt, che stringeva fra le mani il bouquet di Rachel.

<< Tu non stavi partecipando al gioco! >> commentò Mercedes infastidita << Il bouquet è arrivato a te per sbaglio, dobbiamo ripetere! >>

<< Ehi, da quanto in qua questo è un gioco con delle regole prestabilite?! >> domandò Kurt, con l'intenzione di tenere per se il suo trofeo << Sono passato di qui per caso e il bouquet mi è caduto fra le mani... quindi me lo tengo io! >>

Le ragazze si voltarono verso Rachel in cerca di supporto, ma la ragazza rise e scrollò le spalle.

<< Temo che Kurt abbia ragione! >> commentò << Credo che il bouquet spetti a lui di diritto! >>

Il ragazzo fece un sorrisetto beffarto alle sue amiche, che gli lanciarono un vero e proprio sguardo assassino.

Poco più in là, Blaine e Finn osservavano la scena divertiti.

<< A quanto pare fra poco tocca a voi, amico! >> esclamò Finn, dando una pacca sulle spalle al moro.

Blaine guardò Kurt, che stava ancora saltellando per il giardino facendo linguacce alle ragazze.

<< A quanto pare si. >> disse sorridendo.

Poi si allontanò e raggiunse Kurt, che gli mostrò soddisfatto il suo trofeo e andò poi a baciarlo dolcemente sulle labbra.

Nel frattempo, Rachel si era avvicinata a Finn, avvinghiandosi a lui in un tenero abbraccio.

Finn le sorrise e le diede un bacio sulla fronte.

<< Sei felice? >> domandò, accarezzandole dolcemente il viso.

Rachel chiuse gli occhi, si portò la mano di Finn alle labbra e la baciò dolcemente.

Finn sorrise e se la strinse forte al petto, decidendo che quella che aveva appena ricevuto era una risposta assolutamente soddisfacente.



N.D.A :  Un pomeriggio intero per scrivere questo capitolo..un parto, non un matrimonio!! xD
Ci tengo molto ad avere le vostre opinioni al riguardo... spero di non tornare troppo tardi stasera, in modo da postare anche il prossimo capitolo! :)

OH cielo, manca poco alla fine...mi viene da piangere!!!!! ç____ç

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Capitolo 60
*** Even Better than Paris ***


N.DA:  Si avvicina sempre di più il momento Clou e per creare un po' di suspance, devo postare un paio di capitoli cuscinetto...hope you like this one! ;)


Carissimi Kurt e Blaine

Riusciamo finalmente a trovare un po' di tempo libero per scrivervi....girare per l'Europa è davvero splendido, ma faticosissimo! dopo aver visitato Roma e Londra, adesso siamo a Parigi...la meravigliosa città dell'amore! credo di non aver mai visto un luogo così bello in tutta la mia vita, neanche New York mi ha fatto un simile effetto.

Ovviamente New York resta la mia città preferita, continuo a credere che non ne esista una al mondo altrettanto spettacolare...ma Parigi è tutta un'altra cosa, si respira il profumo dell'amore in ogni angolo di strada! voi di certo la adorereste, è decisamente la città perfetta per due romanticoni come voi.

In questo momento siamo nel nostro albergo, è sera e fuori dalla nostra finestra riusciamo a vedere la Torre Eiffel...uno spettacolo a dir poco mozza fiato! tutte quelle luci, quest'atmosfera così romantica nell'aria... Parigi è proprio il luogo ideale per passare la lune di miele! 

Sarà davvero difficile partire per la Germania... se fosse possibile resteremmo qui fino alla fine della vacanza! sicuramente anche Berlino e le altre città che visiteremo saranno bellissime...ma Parigi ha qualcosa di davvero magico, che non è possibile ritrovare in nessun altro luogo; ha l'incredibile  potere di incantarti, di rapirti e farti desiderare di non andartene mai più!

Chissà quanto sarà dura ritornare a casa e alla vita di tutti i giorni! beh, anche se non sarà esattamente lo stesso; ra le cose prenderanno una piega decisamente diversa e non vediamo davvero l' ora  di incominciare ufficialmente la nostra vita da sposati.

Certo, un po' ci mancherete...ma siamo certi che anche voi sarete estremamente felici di starvene finalmente per conto vostro, senza noi due che vi infastidiamo! probabilmente anche adesso ne state approfittando, magari mentre vi stiamo scrivendo voi due siete accoccolati sul divano a guardare la tv, o a fare il bagno insieme, oppure ve ne state beatamente in camera vostra a "coccolarvi".

Beh, sarà comunque bello al nostro ritorno, nonostante tutti i cambiamenti, poter continuare a vivere la nostra vita insieme, come abbiamo sempre fatto.

Non vediamo l'ora di rivedervi per raccontarvi tutte le nostre avventure!

Un abbraccio.
 
                                              Finn e Rachel
 
 

<< Beh, a quanto pare i nostri sposini si stanno divertendo parecchio in viaggio di nozze! >>

Kurt posò la cartolina che aveva appena letto a voce alta sul tavolo del salotto e lasciò che Blaine andasse ad avvolgere completamente la sua vita con le braccia, stringendosi forte a lui.

Il moro sorrise e lo baciò dolcemente sul collo.

<< Sembra proprio di si. >> rispose Kurt, tirando indietro la testa e sospirando beatamete << Infondo, dopo un matrimonio da favola, è giusto che anche il viaggio di nozze sia altrettanto favoloso...non trovi?! >>

<< Oh, senza dubbio! >> fece eco Blaine, senza smettere di posare teneri baci sul collo e sulle spalle del controtenore << Direi che se lo meritano. >>

Kurt avvertì un brivido lungo la schiena, provocatogli da tutti quei baci che Blaine continuava a lasciare sulla sua pelle, con fare estremamente sensuale e seduttivo.

<< Ammetto di non sentire troppo la loro mancanza, però.. >> aggiunse Kurt, lasciandosi andare completamente alle avances del suo ragazzo << Diciamo che si sta molto bene anche senza di loro! >>

Blaine rise e andò ad accarezzare dolcemente il viso di Kurt, strusciando il viso contro la sua guancia.

Kurt deglutì e chiuse gli occhi, sospirando profondamente; il fiato caldo di Blaine sul suo collo e la sua mano che piano piano andava ad insinuarsi sotto la sua maglia, gli fecero provare un secondo brivido di eccitazione, molto più violento del primo.

<< Blaine Anderson.. >> disse Kurt, con voce roca << Stai per caso tentando di sedurmi?! >>

Blaine rise e dopo averlo baciato ancora una volta sul collo, avvicinò le labbra al suo orecchio e sussurrò << Con te non servono tentativi, Kurt...vado sempre a colpo sicuro. >>

Kurt sorrise e si voltò di scattò, gettandogli le braccia al collo e poggiando la fronte contro la sua.

<< Te l'ho mai detto quanto sai essere sexy ed eccitante, Anderson?! >> disse il controtenore, guardandolo fisso negli occhi, con sguardo bramoso.

Blaine si morse un labbro.

<< Forse qualche volta si, Hummel. >> rispose, poggiando delicatamente le labbra su quelle del ragazzo << Ma se ti va di dirmelo ancora una volta, a me va benissimo! >>

Kurt rise e iniziò a mordicchiare delicatamente il labbro inferiore di Blaine.

<< Sai perchè sono terribilemente felice di non vivere più con Finn e Rachel?! >> sussurrò Kurt, senza smettere di guardare Blaine negli occhi.

Il ragazzo riccioluto fece segno di no con la testa e sul volto di Kurt comparve un sorrisetto malizioso.

<< Perchè >> rispose Kurt, socchiudendo gli occhi e aggrappandosi nuovamente alle labbra di Blaine << Posso trascinarti con me sul divano e fare l' amore con te, senza preoccuparmi che prima o poi possa arrivare qualcuno a disturbarci.

Blaine non replicò e lo baciò appassionatamente, portandolo con sè sul divano, senza staccarsi dalle sua labbra neanche per un istante.

Continuarono a baciarsi per una serie di interminabili minuti, si spogliarono lentamente e, esattamente come aveva previsto Kurt, fecero l'amore su quel divano senza alcuna preoccupazione, solo con la voglia di appartenersi l'un altro e di dimostrarsi ancora una volta tutto il loro amore.

Non che ne avessero davvero bisogno, il più delle volte a Kurt e Blaine bastava anche solo uno sguardo per dirsi quanto si amavano; ma era comunque bello poterselo dire anche in quel modo.

Dopo aver fatto l'amore, rimasero a lungo abbracciati sul divano, guardandosi intensamente negli occhi e scambiandosi di tanto in tanto teneri baci sulle labbra e sul collo.

<< A che stai pensando? >> chiese a un certo punto Blaine, vedendo che Kurt sembra avere la testa da un'altra parte.

Il controtenore sorrise e poggiò la testa sul petto del suo compagno.

<< Pensavo che non invidio affatto Finn e Rachel! >> commentò << In questo momento sto decisamente meglio io di loro! >>

Blaine lo guardò con aria lievemente perplessa.

<< Stai scherzando, Kurt?! >> disse con fare scettico << Vuoi mettere il divano del nostro salotto con Parigi?! >>

Kurt sorrise e si strinse ancora più forte a Blaine.

<< Quando sono completamente nudo e al sicuro fra le tue braccia >> rispose, dopo aver baciato Blaine sulle labbra << Il divano del nostro salotto diventa il luogo più bello e confortevole del mondo! >>
 

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Capitolo 61
*** The Moment ***


Erano passati ormai diversi mesi dal matrimonio di Finn e Rachel ma, sebbene ormai non abitassero più tutti insieme, le cose non erano cambiate poi molto con Kurt e Blaine.

Continuavano a vedersi quasi tutti i giorni per la loro solita chiacchierata da Starbucks, si sentivano sempre per telefono e molto spesso capitava anche che uscissero assieme la sera, magari per  vedere qualche spettacolo, per andare al cinema o anche solo per fare una passeggiata insieme.

Capitava anche che una coppia invitasse l'altra a cena e quelle erano senza dubbio le serate migliori, perchè c'era quella particolare atmosfera casalinga che rendeva tutto molto più bello.

Era una bella giornata di metà maggio e Rachel aveva deciso di organizzare una delle loro solite cenette di gruppo per quella sera.

<< Allora, siamo d'accordo! >> disse allegramente la ragazza, dopo aver parlato al telefono con Kurt per qualche minuto << Ci vediamo stasera alle sette...vi preparerò una delle mie specialità! Kurt, fa poco lo spiritoso...devo ricordarti che il tuo ragazzo è anche peggio di me ai fornelli?! >>

Finn, che ascoltava la conversazione seduto sul divano, scoppiò a ridere.

<< Perfetto, allora ci vediamo stasera! >> disse infine Rachel, ridacchiando << Saluta Blaine, a dopo! >>

Riattaccò il telefono e si voltò verso Finn.

<< Beh, che fai ancora lì seduto?! >> disse in tono quasi severo, ma con un sorrisetto sulle labbra << Su, dobbiamo metterci a lavoro per stasera! >>

Finn guardò l'orologio con aria lievemente perplessa.

<< Ma sono solamente le due! >> osservò.

Rachel sbuffò.

<< Ci vuole del tempo per preparare lo spezzatino! >> disse, afferrandolo per un braccio e tirandolo su  << Secondo la ricetta di mia nonna deve cuocere per due ore e ci vorrà almeno un'ora di preparazione! >>

Finn sbuffò, ma si alzò comunque dal divano e decise che era meglio non protestare.

Guardò Rachel e sorrise.

<< Perchè mi guardi così?! >> domandò Rachel, piuttosto infastidita da quello sguardo da ebete che si era appena dipinto sul volto di suo marito.

Finn continuò a sorridere.

<< Sei maledettamente fastidiosa, Rachel! >>  rispose dolcemente << Per questo ti amo! >>

Quella risposta riuscì a strappare un sorriso a Rachel, che lo guardò con sguardo decisamente innamorato.

<< Finn, mi dici come faccio ad arrabbiarmi con te?! >> domandò ridacchiando e spalancando la braccia con rassegnazione << Riesci sempre ad intenerirmi! >>

Finn rise e andò ad abbracciare Rachel da dietro, dandole un bacio sulla guancia.

<< E' il mio talento, Signora Hudson! >>  disse, stringendola più forte a sè.

Rachel sospirò e poggiò la testa sul petto del ragazzo.

<< Vogliamo andare? >> lo esortò << Kurt e Blaine arriveranno solo fra cinque ore...dobbiamo muoverci! >>

Finn rise.

<< A proposito di Kurt e Blaine! >> disse distrattamente, prima di decidersi finalmente a seguire Rachel in cucina << Quando credi che si decideranno a fare il grande passo?! stanno insieme praticamente da sempre, non ho mai conosciuto nessuno così affiatato ed innamorato... Kurt ha persino afferrato il tuo bouquet al nostro matrimonio! che altro aspettano ancora?! >>

Rachel sorrise.

<< Il momento. >> rispose semplicemente.

Finn lo guardò perplesso.

<< Il momento?! >> ripetè, guardandola con aria confusa.

<< Si, il momento. >> confermò Rachel << Sai, quel momento in cui ti accorgi che la persona che hai davanti a te è quella che vuoi avere al tuo fianco per il resto della tua vita. >>

<< Beh, ma Kurt e Blaine sanno già di voler stare assieme per il resto della loro vita. >> osservò Finn.

Rachel fece un altro sorriso.

<< Certo che si. >> rispose << Ma non è ancora arrivato il momento. >>

Finn continuò a fissare sua moglia con aria confusa.

<< Sai, faccio proprio fatica a starti dietro! >> ammise << Non capisco cosa intendi dire. >>

Rachel gli sorrise e scrollò le spalle.

<< Tranquillo. >> replicò dolcemente << Kurt e Blaine lo sanno...e vedrai che prima o poi il momento arriverà! >>

Se ne andò in cucina senza aggiungere altro e Finn le andò dietro, tentando di farsi bastare quella risposta così criptica. Infondo Rachel diceva sempre la cosa giusta e anche quando non era così, Finn aveva imparato da quei pochi mesi di esperienza matrimoniale, che era comunque bene non condrattirla mai!

 

*


<< Rachel, devo sinceramente complimentarmi con te! lo spezzatino era davvero ottimo...non è che potresti darmi la ricetta?! >>

<< Kurt, mi dispiace...le mie labbra sono sigillate! è una ricetta che si tramanda da generazioni e tutto deve restare all'interno della famiglia! >>

<< Beh, ma in fondo anche io sono parte della tua famiglia! >>

<< Bel tentativo Hummel, ma non funziona con me! >>

Scoppiarono tutti a ridere.

La serata stava andando esattamente come Rachel aveva previsto; del resto, quando erano tutti insieme, era davvero difficile che qualcosa andasse storto.

Come aveva detto Kurt, erano tutti parte della stessa, meravigliosa famiglia.

<< Allora, come vanno le cose a lavoro? >> chiese Blaine, rivolgendosi a Finn << Immagino che stare con tutti quei bambini ti faccia diventare matto! >>

Finn rise.

<< Al contrario. >> rispose con un sospiro beato << Adoro stare con loro, sono davvero stupendi! credo davvero che non avrei mai potuto trovare un lavoro migliore! >>

Sul volto di Kurt comparve un ghignetto, che rivolse immediatamente a Rachel.

<< Questo vuol dire che l'istinto paterno di Finn comincia a farsi sentire! >> commentò << A quando la nascita del pupo?! >>

Finn sbiancò.
Aveva detto di adorare i suoi piccoli allievi, ma questo non voleva certo dire essere pronto a diventare padre! infondo lui e Rachel erano sposati solamente da sei mesi.

Fortunatamente ci pensò sua moglie a rassicurarlo e a farlo respirare nuovamente.

<< Direi che è ancora presto per pensare a un bambino. >> disse la ragazza sorridendo << Insomma, preferiamo aspettare ancora un po' , soprattutto adesso che sono così indaffarata con il musical... abbiamo ancora tempo! >>

Poggiò la sua testa sulla spalla di Finn, seduto accanto a lei.

<< Temo che dovrete attendere prima di poter diventare zii. >> disse dolcemente << Il momento giusto deve ancora arrivare. >>

Finn la guardò e sorrise.

Non era ancora sicuro di aver ben compreso tutta quella storia del " momento ", ma il modo in cui Rachel continuava a parlarne gli sembrava tutto piuttosto rassicurante, così decise di non preoccuparsene troppo.

Non aveva molto senso farlo, quando era assieme a sua moglie e ai suoi migliori amici e niente al mondo sembrava essere più perfetto.

Kurt, Blaine e Rachel continuarono a parlare fra di loro e Finn si estraniò per un po' dalla conversazione, per osservare attentamente i suoi commensali.

Guardò Rachel e non potè trattenere un sorriso; era semplicemente perfetta, nonostante i suoi mille difetti e la sua ossessiva mania di voler aver sempre tutto sotto controllo.

Era la donna della sua vita, la sua splendida sposa... nessun' altra donna sulla faccia della terra avrebbe mai potuto renderlo felice come era in grado di fare lei.

Poi il suo sguardo si posò su Kurt e Blaine e anche lì fu inevitabile lasciarsi sfuggire un sorriso; erano anni ormai che non riusciva più a pensare l'uno senza l'altro, erano praticamente una cosa sola! bastava solamente guardarli per rendersi conto di quanto si amassero e quando fossero importanti l'uno per l'altro.

Finn sospirò beatamente.

Già, era davvero impossibile non essere felici assieme a loro.

<< Ehi Finn, va tutto bene?! >> 

La voce di Rachel lo riportò alla realtà.

<< Cosa?! >> domandò, ancora un po' spaesato << Che succede? >>

Kurt e Blaine risero e Rachel scosse la testa con fare sconsolato.

<< Finn! >> lo ammonì ridacchiando.

Finn arrossì imbarazzato e Kurt e Blaine gli sorrisero.

<< Stavamo dicendo che registreremo a breve un live del nostro musical. >> lo informò Blaine << Siamo parecchio eccitati al riguardo! >>

<< Ehi, ma è fantastico! >> fu il commento entusiastico di Finn << Dovete essere davvero fieri di voi, ragazzi! >>

Kurt e Blaine si guardarono orgogliosamente.

<< Si, lo siamo davvero tanto! >> disse Kurt, stringendo la mano di Blaine.

Finn e Rachel si guardarono a loro volta e sorrisero.

<< Beh >> disse Rachel, alzandosi in piedi << Avete ancora un po' di spazio per il dolce?! >>
 

*

 
<< E' stata una serata fantastica ragazzi! >> esclamò Kurt, davanti alla porta d'ingresso, mentre lui e Blaine si apprestavano a tornare a casa.

<< Oh, figuriamoci! >>  rispose Rachel allegramente << Sapete quanto adoriamo questo genere di serate! >>

<< Beh, anche noi! >> replicò Blaine sorridente << E' bellissimo passare un po' di tempo con voi, anche adesso che siete sposati! la prossima volta però venite a casa nostra, d'accordo?! >>

<< Tranquilli, cucinerò io. >> intervenne Kurt ridacchiando << Non lascerò avvicinare Blaine ai fornelli! >>

Finn e Rachel scoppiarono a ridere e Blaine mise il broncio, guardando male il suo compagno, che si mise a ridere a sua volta.

<< Beh, adesso dobbiamo andare! >> fece Kurt, prendendo Blaine a braccetto << Vi lasciamo da soli, così potrete passare il resto della serata a fare cose "cose da sposati", mentre io e Blaine...beh, buonanotte! >>

I due coniugi risero e salutarono ancora una volta i loro amici, prima di lasciarli andare a casa. 

<< Il momento sta per arrivare! >> disse Rachel sospirando, non appena richiuse la porta alle sue spalle.

Finn la guardò confusamente.

<< Prego? >>

<< Ma li hai visti?! >> replicò Rachel, con un sorrisone sulle labbra << Davvero non ti sei accorto di niente, dai loro sguardi?! >>

Finn scrollò le spalle.

<< Non capisco che cosa intendi dire. >>

Rachel sospirò e sorrise.

<< Credo che presto ci saranno fiori d'arancio! >>  rispose << Anzi, direi fiori arcobaleno! >>

<< Trovi?! >> domandò Finn sorridendo << Pensi che presto uno dei due si deciderà a fare la sua proposta?! >>

Rachel fece un sorrisetto sghembo e sospirò beatamente.

<< Facciamo una scommessa? >> chiese, porgendo la mano a suo marito << Se entro due mesi non ci sarà stata nessuna proposta, ti porterò fuori a cena nel tuo ristorante preferito ogni settimana,  per tre mesi...a mie spese! >>

Finn sorrise e le strinse la mano.

<< Andata! >>




N.D.A: Chiedo scusa per aver definito lo scorso capitolo Klaine "un cuscinetto"... ovviamente sapete quanto ami i Klaine, non oserei mai metterli nell'angolo! volevo solo dire che dopo il matrimonio di Finn e Rachel, dovevo scrivere un paio di capitoli di passaggio, prima di arrivare al momento clou per i nostri Kurt e Blaine.

Beh, come avrete capito ci siamo...trattenete il fiato perchè il grande momento sta arrivando!!!  sto creando un po' di suspence perchè sono sadica...e voglio tenervi ancora sulle spine...per cui ora vado a farmi una doccia, ma sappiate che il prossimo capitolo è già scritto e aspetta solo di essere pubblicato! :)

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Capitolo 62
*** Could I feel happier? ***


<< Ehi, Kurt...sono a casa! >>

Blaine si richiuse la porta alle spalle e appese con cura la sua giacca all'attaccapanni, per poi voltarsi e trovare Kurt accovacciato sul divano, avvolto in una copertina di paille.

Blaine si avvicinò al suo ragazzo e gli diede un tenero bacetto sulla fronte.

<< Come sta il mio bambolotto oggi? >> domandò dolcemente, sedendosi di fianco a lui << Hai ancora la febbre? >>

Kurt fece segno di no con la testa.

<< Sto meglio. >> rispose con voce rauca << Mi è rimasto solo un po' di mal di gola. >>

Blaine sorrise, osservando lo sguardo di disappunto di Kurt; sapeva quanto detestasse ammalarsi, soprattutto quanto lo mandasse fuori dai gangheri perdere la voce.

Guardò Kurt con un sorrisetto malizioso.

<< Beh, se può consolarti >> disse in tono divertito << Trovo che questa voce roca ti renda ancora più sexy! >>

Kurt rise e diede una gomitata affettuosa a Blaine, che replicò con un leggero buffetto sul naso.

<< Mi sento tanto in colpa per essermi ammalato. >> disse Kurt in tono lamentoso << Proprio ora che stanno per iniziare le riprese del Live. >>

<< Ehi, non hai mica scelto tu di prenderti l'influenza! >> osservò Blaine << Può capitare, di certo il produttore non te ne farà una colpa! inizieremo a girare più in là. >>

<< Si, ma ci tenevo ad essere presente oggi! >> sbuffò Kurt, mettendosi a braccia conserte e facendosi spuntare sul volto un piccolo broncio.

Blaine sorrise e guardò Kurt con occhi innamorati; era a dir poco adorabile quel suo lato così tenero e infantile che, nonostante i suoi quasi ventiquattro anni di età, non si sarebbe mai sognato di mettere da parte.

<< Beh, non ti sei perso molto. >> rispose il moro con un sospiro << E' stata una giornata infernale, quasi quasi ti invidio per essere rimasto a casa sotto le coperte! >>

<< Che è successo? >> domandò Kurt perplesso.

Blaine fece un altro sospiro.

<< Allora, da dove comincio... Nicole è incinta. >>

<< Cosa?! >>

Kurt gettò a terra la copertina e si avvicinò di più a  Blaine, per ascoltare con maggiore attenzione  i suoi racconti.

<< Dici sul serio? >> chiese Kurt, sempre più incuriosito << Non sapevo che avesse un ragazzo! >>

<< Infatti non ce l'ha. >> rispose Blaine << O meglio, pare che si vedesse di nascosto con un uomo sposato e a quanto pare ultimamente non sono stati molto attenti, diciamo che non hanno preso le dovute precauzioni. >>

Kurt strabuzzò gli occhi, sconvolto da quella notizia.

<< Come fai a sapere certe cose tu?! >> chiese, sempre più incuriosito da quella vicenda.

<< Me lo ha detto Jennifer! >> disse Blaine << Oggi Bob ha fatto il terzo grado a Nicole, si sentivano le sue urla sin dal mio camerino! è parecchio arrabbiato perchè lei non è del tutto sicura di voler continuare a lavorare...sai, il ruolo di Mimì non è certo l'ideale per una ragazza incinta, con tutte quelle mosse e quei balletti indiavolati... non se la sente! >>

<< Oh santo cielo! >> esclamò Kurt scioccato << E adesso come faremo?! >>

<< Beh, c'è la sua sostituta, Rebecca. >> rispose il moro, scrollando le spalle << Ma ciò non toglie che sia un'enorme seccatura e Bob è davvero inferocito! >>

<< Posso capirlo! >> replicò Kurt, sempre più attonito << Però povera Nicole, non deve essere facile neanche per lei! >>

Blaine sospirò.

<< Vuoi sapere il resto?! >> chiese, facendo una smorfia.

<< C'è dell'altro?! >>

<< Oh, eccome! Trevor è stato lasciato dalla ragazza perchè, a quanto pare, lei ha scoperto di essere lesbica e adesso è così depresso che non ha alcuna voglia di suonare! >>

<< Ommioddio! >> esclamò Kurt, con quel poco di voce che ancora gli restava << Povero Trevor! certo che è davvero teribbile! >>

<< E' a dir poco distrutto! >> commentò Blaine, alzando gli occhi al cielo << Siamo stati tre ore (non sto scherzando) a parlarne e tutto quello che sono riuscito a decifrare fra i suoi singhiozzi sono state le parole "perchè", "malissimo" e "dolore" ! >>

Kurt fece un mezzo sorriso, un po' impacciato.

<< E giusto per chiudere il quadro in bellezza >> concluse Blaine << Il produttore ha ricevuto una telefonata dall'ex moglie, piuttosto litigiosa a giudicare dal modo in cui le ha riattaccato il telefono in faccia...e ci ha letteralmente trattati tutti a pesci in faccia durante la riunione, perchè evidentemente era ancora troppo nervoso e scosso da quello che si erano detti. >>

Kurt guardò Blaine un po' mestamente, rattristandosi nel vederlo così deluso e giù di morale.

Si avvicinò ancora di più a lui e da dietro si avvinghiò alle sue spalle, poggiando la testa contro la sua guancia.

<< Dai Blaine, non fare così! >> disse dolcemente, posando un tenero bacio sul suo orecchio << Anche io sono molto dispiaciuto che le cose siano andate in questo modo, ma non possiamo farci niente! >>

<< Si, lo so! >> replicò Blaine, sospirando e prendendo Kurt per mano, accarezzando la sua pelle morbida << E' solo che è così triste pensare che succedono tutte queste cose! insomma, Nicole e gli altri sono tutti delle brave persone...non si meriterebbero di stare così male! e allora perchè certe cose succedono sempre alle persone migliori?! >>

Kurt sospirò.

Era incredibile come Blaine si preoccupasse sempre per gli altri e quanto soffrisse all'idea che qualcuno stesse così male! anche con lui si era comportato così, la prima volta che si erano incontrati. Non si erano mai visti prima, ma Blaine aveva sentito da subito dentro di sè l'irrefrenabile bisogno di aiutarlo e di proteggerlo.

Kurt strusciò il naso contro la guancia del suo ragazzo.

<< E' bello che tu ti preoccupi tanto per gli altri. >> mormorò << Ma purtroppo non possiamo farci niente...la vita a volte è ingiusta, lo abbiamo sperimentato noi stessi sulla nostra pelle, ricordi?! >>

<< Si, ma poi noi abbiamo superato tutto! >> osservò Blaine << Siamo riusciti a venirne fuori, abbiamo avuto la nostra rivincita e ci siamo presi le nostre soddisfazioni dalla vita! >>

Kurt sorrise e chiuse gli occhi, poggiando nuovamente la guancia contro quella di Blaine.

<< Perchè abbiamo sempre avuto l'uno al fianco dell'altro. >> rispose semplicemente << La nostra forza è sempre stata quella. >>

Blaine sorrise a sua volta, si staccò dall'abbraccio e si mise a sedere compostamente di fronte a Kurt, in modo tale da avere la possibilità di guardarlo dritto negli occhi.

<< Sai, oggi non ho fatto che pensarci. >> disse con voce vellutata << Tutto quello che è successo ai ragazzi, tutte le cose brutte di cui mi hanno parlato...mi hanno ricordato quanto sono fortunato ad avere al mio fianco una persona così meravigliosa come te! un ragazzo così buono, dolce, che mi ha sempre amato per quello che sono e che mi fa sentire sempre protetto e al sicuro da tutto il male di questo mondo! >>

Kurt arrossì e sorrise lusingato.

Anche se sentiva molto spesso quelle parole provenire dalle labbra di Blaine, era sempre un piacere sentirsele ripetere.

<< Non tutti hanno questa fortuna. >> disse Kurt dolcemente, guardandolo intensamente negli occhi.

<< Si, lo so! >> proseguì Blaine << Ed è proprio questo il punto, io... io non credo di essere migliore di altri, anzi! molto spesso mi sembra di non raggiungere pienamente tutte le mie aspettative, eppure sono riuscito a meritarmi il tuo amore, la sola cosa che riesce a mandarmi veramente avanti. Kurt, io ti amo da morire..sei tutta la mia vita, e ... >>

Si interruppe.

Quasi come se fosse stato colpito da una scarica elettrica, in quel momento un solo pensiero attraversò la sua mente.

Non fece neanche in tempo a rendersi conto di ciò che aveva pensato, che subito lo disse a voce alta, non curante del fatto che forse non era quello il modo più adatto per farlo.

<< Sposami. >>

Lo disse all'improvviso, quasi senza pensarci, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

In effetti, in quel momento per lui lo era davvero.

Kurt si portò istintivamente una mano al petto e lo guardò con gli occhi e la bocca spalancati.

<< C..cosa?! >>

In realtà aveva sentito benissimo, ogni singola lettera risuonava chiaramente nella sua testa, con un suono deciso e cristallino.

Voleva semplicemente sentirglielo dire ancora una volta, per essere sicuro di non esserselo sognato o per il semplice gusto di ascoltare di nuovo quella meravigliosa parola.

Blaine sorrise.

<< Sposami. >> ripetè con la sua voce melodiosa << Dico davvero, io voglio sposarti! insomma, lo so che non è questo il modo in cui avresti voluto sentirtelo dire e che avresti preferito una proposta in piena regola, in ginocchio e con l'anello di fidanzamento, come ha fatto Finn con Rachel... ma, pensandoci bene, credo che non sarebbe stato lo stesso! >>

Kurt non rispose, rimase in silenzio ad ascoltare Blaine, col fiato sospeso.

Persino un sospiro avrebbe rischiato di rovinare l'atmosfera.

<< Certo, sarei sempre in tempo a ritirare tutto, comprarti un anello e chiederti di sposarmi in un bel ristorante, a lume di candela, dopo una cenetta romantica.. >> continuò Blaine, completamente rosso in volto << Ma non voglio, è così che devo chiedertelo, perchè... perchè è adesso che ho capito veramente che voglio sposarti! cioè, non è che l'ho capito solo adesso, in verità è da molto tempo che lo desidero...ma è adesso che è giunto il momento di chiedertelo e non potevo aspettare un solo giorno di più per farlo, dovevo dirtelo subito!  >>

Kurt guardò Blaine con le lacrime agli occhi.

Si era immaginato in tutti i modi possibili il giorno in cui Blaine gli avrebbe chiesto di sposarlo, a dire il vero la sua galoppante fantasia ne aveva pensate davvero di tutte! ma non avrebbe mai creduto che sarebbe stato così semplice ed era stata proprio quella semplicità e quella spontaneità a rendere quel momento così unico e meraviglioso.

Blaine non aveva organizzato nulla, non aveva cercato di impressionarlo con fiori, candele o discorsi troppo ridondanti; era stato semplicemente se stesso, aveva espresso il desiderio di sposarlo nel momento esatto in cui lo aveva pensato, perchè era così che doveva andare.

Perchè Blaine era fatto così, amava sorprenderlo.

Kurt non potè fare a meno di notare quanto quel momento gli ricordasse la prima volta che Blaine gli aveva detto di amarlo; anche allora lo aveva preso alla sprovvista, rischiando quasi di fargli andare di traverso il cappuccino che stava bevendo. Gli aveva detto quelle due parole con estrema naturalezza, quasi come se fosse la cosa più normale da dire in quel momento, come se glielo avesse già detto un milione di volte e fosse pronto a ripeterlo in futuro altrettante volte.

Glielo disse come se fosse una cosa del tutto ovvia e lo era veramente! Kurt sapeva benissimo che Blaine era innamorato di lui, come avrebbe potuto non accorgersene?! ce l' aveva letteralmente scritto in faccia, ogni volta che lo guardava era come se tutto il resto del mondo diventasse invisibile, non aveva occhi che per Kurt!

Era impossibile equivocare, il suo sguardo era decisamente quello di un ragazzo perdutamente innamorato.

Ma Kurt era rimasto lo stesso incredibilmente sorpreso e non perchè non credesse che Blaine fosse veramente innamorato di lui, o perchè non sapeva che cosa o in che modo rispondere...ma perchè non avrebbe mai creduto che sarebbe stato tutto così semplice.

Non si aspettava certo di sentirsi dire quel "Ti amo" in caffetteria, mentre era intento a raccontare le sue aventure newyorkesi durante le Nazionali, in un momento in cui, in effetti, una dichiarazione del genere sarebbe stata estremamente fuori luogo!

Eppure Blaine era riuscito a rendere tutto meraviglioso; il fatto che fosse stato così spontaneo e si fosse dichiarato quasi senza pensarci su, aveva fatto si che fosse tutto ancora più bello, ancora più pefetto! e per Kurt era stato altrettanto semplice e spontaneo rispondere "Anche io", perchè...beh, perchè era ovvio che anche lui lo amasse, non ci sarebbe stato neanche bisogno di rispondere.

Ma aveva voluto farlo lo stesso, perchè sentiva che in quel momento era la cosa giusta da dire.

Perchè era così che stavano le cose.

Adesso, seduto su quel divano, dinnanzi a Blaine che non la smetteva di fissarlo con quello sguardo così intenso e innamorato, Kurt stava provando di nuovo quella meravigliosa sensazione di sorpresa che aveva provato tanti anni prima.

Blaine aveva pienamente ragione, una dichiarazione in grande stile non avrebbe avuto lo stesso effetto! lo avrebbe emozionato, si...lo avrebbe fatto sentire indubbiamente lusingato e sarebbe stato molto bello da raccontare in giro, per vantarsi di quanto il suo ragazzo fosse romantico, suscitando l'invidia della maggior parte delle sue amiche.

Ma il fatto che Blaine non avesse voluto aspettare per dire a Kurt di volerlo sposare, il fatto che si fosse semplicemente limitato a dirglielo nel momento esatto in qui quell'idea gli era balenata nel cervello... era quella la cosa più bella.

Poteva sembrare troppo semplice, sbrigativo, quasi buttato lì per caso...ma per Kurt era la dichiarazione d'amore più bella di sempre.

<< Kurt, ti prego...dimmi qualcosa! >> disse Blaine in tono ansioso, intimorito dal silenzio del suo compagno << Ho sbagliato tutto?! avrei dovuto davvero aspettare a dirtelo e farti una proposta di quelle come si deve, in ginocchio e con l'anello di fidanzamento?! oddio, che idiota...ecco, lo sapevo! volevo dirtelo senza troppi giri di parole e adesso sto ricominciando a parlare a macchinetta...ma perchè ho questo dono di rovinare sempre i momenti più belli?! >>

Kurt ridacchiò.

Il solito, impacciato e pasticcione Blaine! neanche questa volta era riuscito a non lasciarsi prendere dal panico e a mantenere la calma. Ci provava ad essere perfetto, continuamente...ma non ne era capace, finiva sempre per combinare qualche disastro! decisamente Blaine era tutto tranne che perfetto e lui lo amava incondizionatamente, in tutta la sua splendida imperfezione.

Perchè infondo Blaine, nonostante i suoi mille difetti, agli occhi di Kurt restava sempre il ragazzo più speciale e meraviglioso del mondo, il solo che meritasse di essere amato come lo amava lui.

Kurt sorrise, si avvicinò al ragazzo e lo prese per mano.

<< Blaine Anderson. >> disse, con le lacrime agli occhi << Non c'è niente al mondo che mi renderebbe più felice che diventare tuo marito! non avresti potuto scegliere modo migliore per chiedermelo e... e in questo momento non riesco a pensare a niente, se non che ti amo da morire e che voglio passare il resto della mia vita assieme a te! >>

Blaine sorrise a sua volta, mentre piano piano qualche lacrima iniziava a farsi strana lungo le sue guance.

<< Quindi è un si?! >> domandò scherzosamente, quasi come se davvero non sapesse quale risposta Kurt avrebbe dato a quella domanda.

Kurt gli si gettò fra le braccia e fra i singhiozzi rispose con enfasi << Si, si che ti sposo! >>

Blaine lo strinse forte a sè, lasciando una scia di teneri baci lungo tutto il suo viso, per poi arrivare alle sue labbra, che baciò con estrema dolcezza, mentre Kurt affondava le mani nei suoi riccioli neri. Poco dopo si staccò dalle sue labbra, prese il suo viso fra le mani e rimase in silenzio a fissarlo intensamente negli occhi, perdendosi letteralmente in quella distesa di azzurro.

Kurt tirò su col naso, senza rompere neanche per un secondo il contatto visivo.

<< Ti amo. >> disse in tono lacrimoso << Da morire. >>

Blaine chiuse gli occhi e posò un tenero bacio sulle sue labbra.

<< Anche io, Kurt. >> mormorò << Anche io. >>

Si baciarono di nuovo, stavolta più appassionatamente, stringendosi ancora più forte in quell'abbraccio.

Quella sera fecero l'amore lì, su quel divano, tenendosi per mano e tutti e due con le lacrime agli occhi, tanta era l'incontenibile gioia che stavano provando.

Per tutto il tempo, Kurt non riuscì a smettere di pensare a quanto Blaine avesse, ancora una volta, reso la sua vita incredibilmente perfetta.

Gli avevano sempre detto che non è facile trovare la persona giusta, colei che ti completa e ti fa sentire sempre al tuo posto, che ti ama incondizionatamente e senza la quale la tua vita perderebbe completamente di significato.

Quel tipo di amore così forte e prorompente, che in genere si vede solamente nelle favole, spesso sembra quasi impossibile poterlo ritrovare anche nella realtà.

Ma lui lo aveva trovato: un amore così forte e appassionato, da togliergli completamente il fiato.

Quell'amore così dolce, puro, sincero e invincibile, che lo avrebbe legato a Blaine per sempre.

Kurt chiuse gli occhi e sorrise, mentre Blaine stringeva forte le sue mani e si muoveva dentro di lui, facendolo sentire parte di un tutto, completamente suo..suo per sempre.

E fra lacrime di gioia, gemiti e sospiri, Kurt si chiese se fosse mai possibile essere più felice di così, pur conoscendo molto bene la risposta.

" No...non credo di poter essere più felice di così. "




N.D.A: Lo so, mi sono fatta attendere molto...e spero che ne sia valsa la pena! io, personalmente, ho amato scrivere questo capitolo e posso dire che è esattamente così che vorrei che andassero le cose fra Kurt e Blaine.

Ammetto che non è tutta farina del mio sacco, l'ispirazione mi è venuta da questo video: http://www.youtube.com/watch?v=fNYs3vR-qYg 

Non so quanti di voi conoscano Scotty e Kevin di " Brothers and Sisters", ma quando ho visto questo video ho pensato immediatamente "Mio Dio, ma sono Kurt e Blaine! senza dubbio, sono proprio loro! " 

La dichiarazione di Kevin è semplicemente meravigliosa, adoro il modo in cui dice a Scotty di volerlo sposare nel momento esatto in cui lo pensa, perchè è così che deve essere! è stato in quel monenti che ho pensato alla scena del "Ti amo" di Kurt e Blaine, al modo in cui  Blaine lo ha detto quasi senza pensarci su, come se fosse la cosa più ovvia e chiara di questo mondo. Perchè lo è, come è ovvio che anche Kurt lo ama da morire e il fatto che risponda anche lui con altrettanta sicurezza è la prova che non c'è niente da dover spiegare, è così e basta!

Forse qualcuno si aspettava una cena a lume  di candela, con la loro canzone in sottofondo, o uno di quei bellissimi e dolcissimi discorsi tipici di Blaine, da far sciogliere persino un ghiacciolo al polo Nord...ma io mi immagino più una cosa del genere, perchè Blaine infondo non ha bisogno di eccessive dimostrazioni per dire a Kurt che lo ama, non gli servono paroloni o discorsi troppo elaborati...  lo fa e basta, nel modo più semplice e meraviglioso che esista al mondo.

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Capitolo 63
*** I'll be alright ***


<< Kurt, ti supplico...dammi un attimo di tregua! >>

<< Blaine, quando abbiamo deciso di sposarci tu hai detto che ti stava bene lasciare a me tutta l'organizzazione, per cui adesso devi limitarti ad annuire in silenzio ed accettare tutte le mie decisioni. >>

Blaine sospirò.

Lui e Kurt erano seduti in cucina e stavano controllando per l'ennesima volta la lista delle cose da fare per il matrimonio, che si sarebbe celebrato nel giro di qualche mese a New York, dal momento che in Ohio non era ancora stata approvata una legge che consentisse a due gay di convolare a nozze.

<< Ok, direi che ci siamo quasi! >> esclamò allegramente Kurt << Rachel ha accettato di fare da damigella e Finn sarà il mio testimone.. tu hai ricevuto la tua risposta dai ragazzi?! >>

Blaine fece segno di si con la testa.

<< Wes mi farà da testimone. >> rispose << E al matrimonio verranno anche David, Thad, Nick, Jeff e Trent! sarà davvero bello rivederli, dopo tanto tempo. >>

Kurt lo guardò dolcemente e sorrise.

<< Benissimo, allora ricapitoliamo bene il numero degli invitati: Finn, Rachel, tutti i ragazzi del Glee, quelli della compagnia teatrale,  il professor Shuester e la signora Shuester, Shelby e Beth, David, Wes, Thad, Trent, Nick e Jeff, Dave e James, papà e Carole e... >>

Si interruppe.

Blaine lo guardò con un sorriso malinconico sulle labbra.

<< Avanti, dillo. >> lo esortò, con tono estremamente placido << Mia madre e mio padre. >>

Kurt sospirò.

<< Allora è ufficiale? >> chiese << Verranno anche loro? >>

Blaine fece segno di si con la testa e Kurt lo prese per mano.

<< Guarda che non devi vergognarti a sentirti così confuso. >> gli disse con voce flautata << E' perfettamente comprensibile che tu sia combattuto fra la gioia di vederli e la paura di come andranno le cose. >>

Blaine tirò su col naso.

<< E' che non so davvero che cosa aspettarmi. >> rispose << Il fatto che abbiano deciso di venire mi fa sperare che in quache modo siano finalmente pronti ad accettarci... ma se per caso non dovesse essere così?! se venissero solo perchè si sentono costretti e finissero per rovinare tutto?! io..io non voglio che il nostro matrimonio venga rovinato da i miei genitori! >>

Kurt intrecciò le sue dita con quelle di Blaine e lo guardò dolcemente.

<< Non succederà, Blaine. >> disse in tono estremamente rassicurante << Niente e nessuno potrà mai rovinare il giorno più bello della nostra vita, tanto meno i tuoi genitori! >>

Blaine fece un mezzo sorriso, non ancora del tutto convinto.

Kurt posò anche l'altra mano su quella di Blaine, stringendola forte.

<< Sono certo che i tuoi riusciranno ad essere felici per noi, Blaine. >> disse << Avrebbero potuto tranquillamente inventarsi una scusa qualsiasi per non venire, come hanno fatto spesso in passato, invece hanno deciso di essere presenti al nostro matrimonio! forse dovremmo provare a dargli un'altra possibilità, non credi?! >>

Blaine rimase in silenzio e continuò a fissare Kurt col suo tipico sguardo a cucciolotto impaurito.

Kurt gli fece un sorriso di incoraggiamento.

<< Andrà tutto alla grande, Blaine. >> gli disse con voce morbida << Ci sarò io con te, niente potrà mai andare storto! >>

Blaine sorrise e lo guardò con occhi colmi di amore.

<< Che farei senza di te, Kurt? >> chiese, accarezzandogli il viso e continuando a guardarlo intensamente negli occhi.

Kurt sorrise.

<< Penso che non sopravviveresti! >> rispose ridacchiando << Ma in fondo è per questo che mi sposi, no?! >>

Blaine fece segno di si con la testa e poi si sporse verso di lui per baciarlo.

Kurt passò una mano fra i riccioli neri del ragazzo e ricambio impetuosamente il bacio, lasciandosi trasportare completamente da quell'euforia improvvisa.

Dopo un bacio durato diversi minuti, Kurt tentò in qualche modo di ricomporsi, ma gli occhi di Blaine ancora puntati su di lui e il suo sguardo così sinceramente innamorato non gliene dettero alcun modo.

Si voltò verso il moro e sorrise.

<< So bene che fra un'ora incomincerò a strillare come un ossesso e a lamentarmi perchè siamo in ritardo con il programma.. >> disse, piuttosto distrattamente << Ma credi che potremmo farla una pausa adesso?! >>


*

<< Rachel, hai già parlato col servizio catering?! >>

<< Certo, abbiamo appuntamento mercoledì mattina per definire le ultime cose. >>

<< E hai già prenotato per la cerimonia, vero?! >>

<< Si, ovviamente! il Giardino Botanico è interamente a nostra disposizione. >>

<< Oddio, non siamo ancora andati al negozio per provare gli abiti... >>

<< KURT, CALMATI! >>

Kurt sbuffò e lasciò cadere sul divano di casa Hudson, poggiandosi una mano sulla fronte con fare teatrale.

<< Rachel, sono così agitato! >> esclamò ansiosamente << Questo matrimonio è l'evento del secolo, non posso permettermi che qualcosa vada storto, deve essere tutto curato nei minimi dettagli! >>

<< Questo l'ho capito, ma se ti lasci prendere così dal panico e inizi a farti venire le crisi isteriche, non andremo da nessuna parte! >> replicò Rachel, tentando di calmare il suo amico.

Si mise a sedere anche lei sul divano, guardando Kurt con una specie di ghignetto sul viso.

<< Credevo di averti visto dare il peggio di te quando hai organizzato il mio matrimonio! >> commentò ridacchiando << Ma avrei dovuto immaginare che per il tuo avresti fatto di peggio; in effetti, rispetto a come stai reagendo adesso, direi che all'epoca eri quasi tranquillo! >>

Kurt fece una smorfia e guardò malissimo la ragazza.

<< Rachel, non scherzare! >> bofonchiò << Non è divertente, io sono davvero tremendamente nervoso per l'organizzazione di questo matrimonio! >>

Rachel sospirò.

<< Kurt, non c'è ragione di essere così agitato! >> lo ammonì << Va bene voler essere sicuri che sia tutto apposto, io sono la prima persona che desidera avere sempre tutto sotto controllo! ma devi anche cercare di rilassarti, altrimenti non riuscirai ad apprezzare tutti gli aspetti positivi dell'organizzazione e ti limiterai ad essere frustrato a causa di tutti quelli negativi..e posso assicurarti che non sono neanche la metà dei primi! >>

Kurt fece un sorrisetto e poggiò la testa sulla spalla di Rachel.

<< Lo so, hai perfettamente ragione. >> ammise << E' solo che...beh, questo sarà il giorno più bello della mia vita e voglio che sia tutto quanto perfetto! >>

Rachel si voltò verso di lui e lo guardò dritto negli occhi.

<< Ma guarda che lo sarà. >> disse << Stai per sposarti con Blaine, sarebbe tutto perfetto perfino se vi sposaste da soli a Las Vegas, facendo celebrare le nozze ad un tizio vestitto da Elvis Preasley*! >>

Kurt rise.

<< Lo so che vuoi che sia una cerimonia da sogno e ti assicuro che lo sarà! >> prosegui Rachel << Ma non è questa la cosa più importante, Kurt... la sola cosa che conta è che stai per sposarti con Blaine! il tuo Blaine, l'uomo del quale se follemente innamorato da quando hai diciassette anni e che ti ama come se tu fossi l'unico uomo sulla faccia della terra! alla fine, direi che vale di più di una banalissima cerimonia nuziale, non credi**?! >>

Il sorriso sul volto di Kurt si fece ancora più ampio e il ragazzo gettò le braccia al collo della sua amica.

<< Oh, Rachel! >> esclamò in tono quasi lacrimoso << Hai ragione tu, non è certo la cerimonia la cosa più importante! io e Blaine ci sposeremo e questo basta a rendermi l'uomo più felice del mondo! >>

Rachel sorrise e strinse forte Kurt fra le sue braccia.

<< Beh, adesso però rimettiamoci a lavoro. >> disse il controtenore, dopo essersi staccato dall'abbraccio << Ok che Blaine è la cosa più importante, però questo non vuol dire che dobbiamo rinunciare a tutto il resto! >>

Rachel rise e spalancò le braccia, in segno di resa.

<< Ok, ma promettimi che almeno ti darai una calmata! >> lo supplicò.

Kurt fece segno di sì con la testa e sorrise.

<< Tranquilla, Rachel. >> disse dolcemente << Se dovessi innervosirmi ancora, mi basterà pensare a Blaine per calmarmi. >>


*


<< Blaine, non dire sciocchezze...come sarebbe a dire che non vuoi nessuna festa di addio al celibato?! >>

<< Finn, ne abbiamo già parlato! sia io che Kurt preferiamo lasciar perdere, quindi è inutile continuare a discuterne. >>

Finn fece una smorfia e si attaccò alla sua bottiglia di birra.

Blaine lo guardò e sorrise.

<< Non starai un tantino esagerando? >> chiese divertito << Insomma, è solo una banalissima festa di addio al celibato...perchè ci tieni tanto?! >>

<< Blaine, ma è la tua festa! >> osservò Finn << Dovresti divertirti un po', prima di sprofondare nel tunnel della vita coniugale! >>

Blaine si mise a ridere.

<< Se per "divertirmi un po' " intendi portarmi a vedere un gruppo di ballerine brasiliane come ha fatto Puckerman per il tuo addio al celibato, mi spiace ma non è esattamente questo il modo migliore! >> commentò << E non sono neanche interessato ai ballerini. >>

Finn sbuffò.

<< E allora come pensi di passare la notte prima del tuo matrimonio?! >> domandò.

Blaine sorrise.

<< Con Kurt. >>

Si beccò una bella occhiataccia da parte di Finn, per quella risposta.

<< Kurt?! >> disse quest ultimo, estremamente scettico.

Blaine scrollò le spalle.

<< Si, Kurt. >> ripetè.

<< Blaine, è assurdo! >> sbraitò Finn << Non puoi passare la tua ultima notte da uomo non sposato col tuo futuro marito...non ha alcun senso! >>

Blaine fece un altro sorriso.

<< Per me e Kurt ha molto senso, invece. >> mormorò << Vogliamo passare insieme l'ultima notte della nostra vecchia vita, per poi iniziare la nuova sempre insieme. >>

Finn tentò di replicare con una qualche risposta cinica o particolarmente acida, ma lo sguardo innamorato di Blaine non glielo permise; non aveva davvero la forza di dire qualcosa di cattivo ad una persona così incredibilmente felice ed innamorata del proprio compagno.

Alzò gli occhi al cielo e sospirò.

<< Credo di non aver mai conosciuto due persone come voi due! >> fu la sola cosa che riuscì a dire.

Blaine rise e lo guardò con adorazione.

<< Grazie. >> disse semplicemente.

Finn ricambiò il sorriso e gli diede una pacca sulla spalla.

<< Sei incredibilmente rilassato, per essere uno che sta per sposarsi. >> osservò.

Blaine continuò a sorridere e a guardarlo con il suo solito sguardo profondo.

<< Passerò il resto della mia vita con l'uomo che amo. >> disse a bassa voce << Come potrei non essere rilassato?! >>

Finn fece un ennesimo sospiro.

Era certo che anche dopo quarant'anni di matrimonio, Kurt e Blaine sarebbero rimasti identici e avrebbero continuato ad essere così fastidiosamente romantici, amandosi l'un l'altro ogni giorno, come se fosse il primo.


*


<< Allora, ricapitoliamo: gli invitati arriveranno un paio di giorni prima del matrimonio e alloggeranno tutti in albergo, tratte Burt e Carole che staranno da me e Finn; abbiamo già stabilito il menù, ordinato i fiori e le decorazioni, parlato con il celebrante... >>

<< Ok Rachel, adesso però basta parlare a macchinetta...cerca di rilassarti per un po'! >>

Rachel guardò male Kurt, seduto sul divano di casa Hudson- Berry, con la testa sulla spalla di Blaine.

<< Credo di essere un tantino confusa. >> disse << In genere sono io quella che deve dire a te di calmarsi..come è possibile che si siano improvvisamente invertiti i ruoli?! >>

Kurt rise e si strinse forte a Blaine.

<< Diciamo che ho imparato a controllarmi. >> rispose allegramente << So già che sarà un matrimonio da favola e non mi preoccupo più che qualcosa possa andare storto, perchè so benissimo che non succederà! andrà tutto alla grande, niente potrà rovinare il nostro giorno speciale. >>

Blaine sorrise e lo baciò dolcemente sulla fronte.

Rachel guardò i due innamorati e sorrise a sua volta.

<< Beh..visto che la situazione si è un po' tranquillizzata, potremmo incominciare a pensare al tuo vestito, Finn! >> disse, rivolgendosi a suo marito << Sei uno dei testimoni, è importante il tuo abbigliamento. >>

Finn scrollò le spalle.

<< Credevo che avrei potuto riciclare l'abito del nostro matrimonio. >> rispose distrattamente.

<< Stai scherzando?! >> sbraitò Rachel << Non puoi farlo, devi comprarti un abito nuovo! >>

<< Beh, ma infondo è pur sempre da cerimonio e prima o poi avrei dovuto comunque trovare l'occasione per rimettermelo! >> replicò Finn << Senza contare che non spenderemmo inutilmente altri soldi. >>

Rachel alzò gli occhi al cielo.

<< Il testimone dello sposo non può indossare lo stesso vestito che aveva al suo matrimonio! >> bofonchiò << Kurt ti ucciderebbe! >>

<< No che non lo farebbe! >> obiettò Finn << Perchè dovrebbe?! >>

<< Perchè è lui lo sposo, non tu! >>

<< Sciocchezze, figurati se Kurt fa caso a questo genere di cose?! >>

<< Di un po', ma lo conosci almeno un minimo tuo fratello?! >>

Finn sbuffò.

<< Beh, allora chiediamolo direttamente a lui! >> propose << Kurt, sarebbe tanto terribile se io indossassi per il vostro matrimonio il vestito che portavo al mio?! Kurt?! Kurt?!?! >>

Ma non ottenne alcuna risposta, Kurt era troppo concentrato sulle labbra di Blaine in quel momento ed era seriamente intenzionato a non farsi distrarre da niente e da nessuno.


*


La notte prima del loro matrimonio, esattamente come aveva detto Blaine, i due futuri sposi rimasero per tutto il tempo da soli in casa.

Cenarono piuttosto frettolosamente sul terrazzo con una pizza gigante alle verdure, poi passarono un paio di ore seduti sul divano a parlare del più e del meno, ridendo e scherzando e rievocando vecchi ricordi della loro vita liceale.

Poi, quando si era ormai fatto piuttosto tardi, si trasferirono in camera loro e rimasero per ore sdraiati sul materasso, tenendosi abbracciati e guardandosi silenziosamente negli occhi.

Non fecero l'amore, quella notte non ne sentirono il bisogno; restarono semplicemente stretti l'uno all'altro, senza dirsi una sola parola, perchè infondo non era necessario parlare, bastava solamente guardarsi.

Era il loro ultimo giorno come semplici fidanzati, l'indomani alla stessa ora sarebbero stati finalmente sposati; stranamente nessuno dei due era spaventato, si sentivano entrambi tremendamente felici ed eccitati di cominciare quella nuova vita insieme.

Se c'era una cosa che non era mai cambiata fra di loro nel corso degli anni, era la fiducia che erano in grado di trasmettersi l'un l'altro; finchè erano insieme, Kurt e Blaine sapevano di poter fare qualunque cosa, qualsiasi ostacolo non faceva loro alcuna paura, perchè erano consapevoli del fatto che potevano fare sempre affidamento sul loro amore.

Kurt allungò la mano verso quella di Blaine e intrecciò le dita con le sue, senza interrompere il contatto visivo neanche per un secondo.

Blaine accarezzò dolcemente la guancia del suo fidanzato e gli sorrise.

<< Ti amo. >> dissero improvvisamente all'unisono, quasi in un sussurro.

Risero entrambi e continuarono a guardarsi intensamente negli occhi.

<< Ti amo. >> ripetè Blaine, stavolta più ad alta voce.

Kurt avvicinò il viso a quello del moro e liberò la mano dalla presa del suo fidanzato, per andare ad accarezzarne la guancia.

<< Ti amo. >> disse, prima di posare le labbra su quelle di Blaine e baciarlo con dolcezza.

Continuarono a baciarsi a lungo, fino a che Kurt non espresse il desiderio di andare a dormire, perchè il giorno dopo sarebbe stato estremeamente importante per tutti e due e avevano bisogno entrambi di qualche ora di sonno.

Blaine tuttavia, al contrario di Kurt, non riuscì ad addormentarsi con tanta facilità e rimase sveglio ancora a lungo, con il suo fidanzato fra le braccia, guardandolo con occhi innamorati e accarezzandogli delicatamente il viso, facendo bene attenzione a non svegliarlo.

Sentiva il suo cuore battere all'impazzata ed una sensazione di gioia immensa lo pervase interamente.

Solo poche ore e Kurt sarebbe diventato suo marito; niente al mondo avrebbe potuto renderlo più felice.

Prima di sprofondare anche lui fra le braccia di Morfeo, Blaine guardò un'ultima volta Kurt e posò un tenero bacio sulla sua fronte.

" Buonanotte amore mio. "

Chiuse gli occhi e finalmente si addormentò anche lui, con un enorme, dolcissimo sorriso sulle labbra.






N.D.A: Ovviamente avrete capito che il prossimo capitolo è quello del matrimonio! ^__^  Non vedo l'ora...si prospetta davvero l'evento del secolo! x3

* Il riferimento è all'episodio 2x07 "The substitute", quando Kurt è a cena con Blaine e Mercedes e dice che due tizi che si sposano a Las vegas da ubriachi, facendo celebrare le nozze ad un sosia di Elvis, è il vero insulto al matrimonio.

** Altro riferimento a un episodio di Glee: 2x16 "Original Song", quando Blaine dice ad un delusissimo Kurt, in seguito alla loro sconfitta alle regionali "Ci siamo trovati grazie a tutto questo..è meglio di uno stupido trofeo, non credi?!"

Non ci credo che siamo quasi alla fine... ç___ç

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Capitolo 64
*** I've been looking for you for ever ***


Come vi avevo promesso, non mi sono fatta attendere troppo per questo momento.... enjoy! ;)


L'Orto Botanico di Brooklyn era decisamente il posto ideale per un matrimonio; tutti quei fiori e quell'atmosfera fatata lo rendevano simile ad uno di quei luoghi incantati di cui si legge solitamente nel libri di fiabe, quasi impossibili da ritrovare anche nel mondo reale.

Nessun dubbio che Kurt lo avesse scelto per la cerimonia e che Blaine avesse approvato la sua scelta senza neanche un briciolo di esitazione; quello era il posto perfetto per un giorno così importante.

Blaine si guardò nervosamente intorno.
Tutti gli invitati avevano già preso posto e lui, sebbene fino a poche ore prima fosse estremamente tranquillo e rilassato, stava improvvisamente iniziando a farsi prendere dal panico.

La ragione era piuttosto semplice: non vedeva Kurt dall'ora di colazione, quando Rachel era arrivata a casa loro all'improvviso e lo aveva portato via, dicendo che non poteva assolutamente stare assieme a Blaine durante i preparativi. Erano passate diverse ore e ancora di Kurt non c'era alcuna traccia; Blaine iniziava a sentirsi davvero nervoso, continuava a camminare avanti e indietro, con il respiro che si faceva mano a mano sempre più irregolare.

Wes Montgomery, il suo testimone ed ex compagno di scuola quando era alla Dalton, si avvicinò a lui e lo afferrò per un braccio, intimandogli di fermarsi una volta per tutte.

<< Vogliamo darci una calmata, Anderson?! >> gli disse severamente << Se continui ad agitarti così ti verrà il mal di mare! >>

Blaine si fermò e fece un respiro profondo.

<< Lo so, hai perfettamente ragione! >> disse, facendo un mezzo sorriso << E' che tutta questa attesa mi sta mettendo un sacco di ansia addosso! insomma, vorrei che accadesse tutto immediatamente, non ce la faccio più ad aspettare! >>

Wes rise e gli diede una pacca sulla spalla.

<< Coraggio Anderson, abbi solo un po' di pazienza. >> gli disse gentilmente << Si tratta di Kurt, lo sai che ci mette sempre un'eternità per vestirsi e farsi bello! >>

Blaine sorrise e sospirò.

<< Non hai idea di quanto io sia felice in questo momento. >> mormorò << Prima di conoscere Kurt non avrei mai pensato di porterlo essere così tanto! >>

Wes continuò a sorridergli.

<< Tu e Kurt siete fatti l'uno per l'altro. >> commentò  <<  Io e i ragazzi lo abbiamo sempre saputo, da molto prima che tu stesso te ne accorgessi! perchè credi che avessimo accettato tutti senza alcun problema di farti cantare quel duetto alle regionali con Kurt?! non vedevamo l'ora che tu ammettessi finalmente i tuoi sentimenti per lui e ti decidessi a confessarglieli! >>

Blaine rise e abbracciò affettuosamente il suo testimone.

<< Grazie Wes. >> disse << Il fatto che tu sia qui con me oggi, contribuisce non poco alla mia felicità! >>

<< Blaine, Blaine.. ci siamo! >>

Blaine si staccò istintivamente dall'abbraccio con Wes e si voltò di scatto al suono di quella voce estremamente familiare. Rachel gli corse incontro, con un gigantesco sorriso sulle labbra.

<< Ci siamo, Blaine. >> ripetè, con la voce che tremava per l'emozione << Sta arrivando. >>

Il cuore di Blaine iniziò a battere all'impazzata e gli si formò un gigantesco nodo alla gola.

Wes gli diede un'altra pacca d'incoraggiamento sulla spalla, mentre il ragazzo continuava a guardare all'orizzonte, nell'attesa di veder finalmente comparire il suo sposo.

Non dovette attendere a lungo, dopo pochi istanti ecco che lo vide camminare verso di lui, accompagnato da un visibilmente commosso Burt, che si mordeva con forza un labbro per impedirsi di piangere. Tutti gli invitati si alzarono in piedi e la maggior parte del pubblico femminile si lasciò andare ad un profondo e beato sospiro, guardando con aria estatica il giovane sposo, che aveva un aspetto a dir poco raggiante e il cui cammino era accompagnato da una dolce melodia di violini.

Blaine era completamente senza fiato; mano a mano che Kurt si avvicinava,  riusciva a godere sempre più appieno di tutta la sua bellezza.

Non sapeva se fosse veramente così o se tutte le sue percezioni in quel momento fossero alterate da quell'atomosfera così fatata e dall'immenso amore che provava per lui, ma Kurt non gli era mai sembrato così bello.

Indossava uno smocking di colore bianco, con sotto una camicia nera e una cravatta bianca, tenuta ferma da una piccola spilla a forma di ghirigoro e aveva adornato il tutto con un grazioso cappello a cilindro, anch'esso bianco e con una fascia nera.

Inoltre, il suo sguardo era placido e serafico, sorrideva un po' nervosamente, ma gli si leggeva in faccia quanto fosse felice di essere lì in quel momento.

Era senza ombra di dubbio la visione più bella che Blaine avesse mai avuto il privilegio di vedere.

Dopo una serie di interminabili minuti, molti più simili ad ore per Blaine, Kurt finalmente raggiunse il suo sposo e dopo aver salutato Burt con un abbraccio affettuoso e un tenero bacio sulla guancia, si voltò finalmente verso di lui per guardarlo dritto negli occhi.

Blaine rimase in silenzio a fissarlo, dimenticandosi quasi di essere circondato da un sacco di gente, compreso un impaziente celebrante che, in piedi dinnazi a loro, aspettava di poter finalmente dare inizio alla cerimonia.

<< Sei bellissimo.. >> sussurrò, senza staccare neanche per un attimo i suoi occhi da quelli di Kurt.

Kurt sorrise e arrossì leggermente, felice di essere riuscito ancora una volta nel suo intento di far perdere completamente la testa a Blaine.

Del resto, faceva anche lui una fatica tremenda a rimanere lucido davanti al suo fidanzato; Blaine non si era impegnato al massimo come aveva fatto lui, ma Kurt lo trovava ugualmente bellissimo e incredibilmente affascinante, con quel suo semplicissimo abito nero, senza eccessivi fronzoli o accessori che potessero distogliere l'attenzione dalla sua splendida figura.

Kurt avrebbero voluto dire un milione di cose in quel momento, ma fu costretto a rimanere in silenzio e tenersele per dopo, dal momento che il celebrante si stava ormai spazientendo un po' troppo ed era seriamente arrivata l'ora di dare inizio alla cerimonia.


*


<< Vuoi tu, Blaine Anderson, prendere il qui presente Kurt Hummel come tuo legittimo sposo?! >>

Blaine guardò Kurt dritto negli occhi.

<< Si, lo voglio. >> rispose.

<< E vuoi tu, Kurt Hummel, prendere il qui presente Blaine Anderson come tuo legittimo sposo?! >>

Kurt sospirò e tirò su col naso.

Non provò neanche a trattenere le lacrime, sarebbe stato comunque inutile.

<< Si, lo voglio! >> rispose con voce rotta dall'emozione.

Blaine dovette faticare parecchio per soffocare quell' irrefrenabile istinto che aveva di baciare Kurt, dopo avergli sentito pronunciare quelle parole; sapeva che Kurt non si sarebbe lamentato, ma forse sarebbe stato meglio aspettare la fine della cerimonia.

Il celebrante sorrise e guardò entrambi gli sposi.

<< Con i poteri conferitimi dallo Stato di New York, io vi dichiaro ufficialmente marito e marito! * >> disse, anche lui colpito dagli sguardi che i due innamorati si stavano scambiando << Adesso gli sposi possono baciarsi. >>

Kurt e Blaine non se lo fecero ripetere due volte, si fiondarono letteralmente l'uno sulle labbra dell'altro, dimenticandosi ancora una volta che non erano soli e che c'erano almeno una cinquantina di persone ad assistere allo spettacolo; fortunatamente nessuno sembrò essere infastidito da tutta quella passione, conoscevano fin troppo bene Kurt e Blaine e sapevano quanto fosse difficile per loro contenere tutto quell'amore.

Ci volle parecchio prima che i due sposi si decidessero finalmente a staccarsi e anche quando lo fecero, rimasero comunque avvinghiati l' uno all'altro per qualche secondo, per poi voltarsi verso i loro amici, che sorridevano ed applaudivano con la stessa enfasi che ci si aspetterebbe da un pubblico al concerto della propria band preferita.

Kurt e Blaine si guardarono ancora una volta e sorrisero.

<< Pare che questo matrimonio sia veramente l'evento del secolo! >> disse Blaine ridendo.

Kurt annuì e lo baciò un'ultima volta sulle labbra, prima di liberarsi definitvamente da quell'abbraccio e portarlo con sè dai loro amici, che aspettavano con ansia la fine della celebrazione per poterli finalmente festeggiare a dovere.

<< Ragazzi, siamo tutti così commossi! >> commentò Mercedes, con le lacrime agli occhi << Eravamo certi che il vostro matrimonio sarebbe stato l'evento più romantico di sempre, ma non avevamo idea che lo sarebbe stato così tanto! >>

Sam la guardò con aria lievemente perplessa.

<< Mercedes, questo era soltanto il rito! >> le fece notare << Che cosa farai allora dopo il pranzo, il discorso del testimone e il ballo degli sposi?! >>

<< Oh, non mi ci far pensare! >>

Scoppiò nuovamente a piangere, gettandosi fra le braccia del suo fidanzato, fra le risate dei loro amici.

Rachel e Finn, intanto, erano andati ad abbracciare Kurt, coccolandolo come se fosse un orsacchiotto di peluche, cosa che il ragazzo trovò parecchio irritante.

<< Volete lasciarmi stare?! >> sbraitò nervosamente.

<< Kurt, andiamo! >> replicò Rachel, stampandogli un bacio sulla guancia << Ti sei sposato, non possiamo non spupazzarti un po'! >>

<< Beh, anche Blaine si è appena sposato, non potete andare ad infastidire anche lui?! >>

<< Il suo turno arriva dopo, adesso tocca a te fratellino! >>

<< Finn, ti giuro che se provi a darmi un bacio ti uccido! >>

Blaine osservò tutta la scena divertito.

A dire il vero era contento che tutte quelle attenzioni al momento non fossero riservate a lui, aveva bisogno di qualche minuto per riprendersi.

Non gli sembrava ancora vero che lui e Kurt erano finalmente sposati.

<< Ehi, Blaine. >>

Blaine deglutì.

Conosceva benissimo quella voce; anche se ultimamente non la sentiva più tanto spesso, la sua mente e il suo cuore non l'avevano mai dimenticata.

Si voltò lentamente, con gli occhi colmi di lacrime e trovò davanti a sè esattamente chi si aspettava, un uomo alto con i capelli corti castani e un paio di baffi spettinati e una donna con lunghi capelli neri e ricci, come i suoi.

<< Mamma.. papà. >> mormorò.

In quel momento non riuscì a pensare a niente ed istintivamente, quasi senza neanche rendersene conto, si gettò fra le braccia dei suoi genitori che, in maniera del tutto inaspettata, ricambiarono affettuosamente l'abbraccio.

<< Congratulazioni, Blaine! >> disse sua madre, in tono lacrimoso << Siamo felici per te...lo siamo davvero tanto. >>

Blaine non rispose e scoppiò a piangere, tanta era l'incontenibile felicità del momento.

<< Ci dispiace tanto per tutto quello che ti abbiamo fatto passare, Blaine. >> aggiunse suo padre, sinceramente mortificato << Siamo stati davvero dei mostri e ce ne siamo resi conto solamente adesso. >>

Blaine si staccò dall'abbraccio, in modo tale da poter guardare bene in faccia entrambi.

<< Io.. io non ho mai smesso di sperare. >> balbettò il moro, asciugandosi le lacrime << Per tutti questi anni, non ho mai spesso di sperare che un giorno sareste tornati da me. >>

Sua madre gli accarezzò dolcemente il viso, con gli occhi ancora pieni di lacrime.

<< Il nostro comportamento è stato decisamente imperdonabile, Blaine. >> disse, tirando su col naso << Ma adesso abbiamo veramente capito qual'è la cosa più importante e siamo davvero felici che tu abbia trovato la tua strada e il tuo vero amore. >>

Blaine si morse un labbro per impedirsi di piangere ancora di più.

<< Vederti lì in piedi, di fianco a Kurt... è stato un momento incredibilemente toccante per noi. >> proseguì suo padre << Ci siamo resi conto di quanto quel ragazzo ti renda felice e abbiamo capito che, in fondo, è solamente questo che conta! è questa la cosa più bella per un genitore, vedere il proprio figlio felice e completamente realizzato! non hai idea di quanto io sia orgoglioso di te in questo momento, Blaine. >>

Blaine non riuscì più a trattenersi e scoppiò nuovamente a piangere, gettandosi di nuovo fra le braccia di suo padre.

<< Ti voglio bene, papà. >> gemette.

Il signor Anderson tirò su col naso e lo strinse più forte a sè.

<< Ti voglio bene anche io, Blaine. >> mormorò.

Rimasero così abbracciati per qualche minuto, poi suo padre si staccò dalla presa e lo accarezzò dolcemente sul viso.

<< Adesso andiamo a fare due chiacchiere con il signor Hummel. >> lo informò << Dobbiamo delle scuse anche a lui. >>

Blaine annuì e sorrise nuovamente a suo padre e sua madre, che si allontanarono in direzione di Burt e Carole,

<< Tutto bene?! >> chiese una vocina alle sue spalle.

Blaine si voltò e sorrise ancora di più, nel trovarsi di fronte Kurt, che lo guardava con gli occhi che brillavano.

<< Sei riuscito a scappare da Finn e Rachel?! >> chiese Blaine ridacchiando.

Kurt non rispose e si gettò fra le sue braccia.

<< Sono così felice per te, amore mio! >> gli sussurrò dolcemente in un orecchio.

Blaine sospirò.

<< E' anche merito tuo, Kurt. >> rispose << Hanno visto quanto mi rendi felice e hanno capito che è solo questa la cosa che conta! >>

Kurt prese il visto di Blaine fra le mani e lo baciò dolcemente sulle labbra.

<< E' tutto così perfetto. >> disse Blaine, dopo aver assaporato ancora una volta le labbra di suo marito.

Kurt sorrise.

<< E non è ancora finita! >> disse allegramente << Il bello deve ancora arrivare! >>


*


Kurt aveva davvero ragione, il bello doveva ancora arrivare.

Se la celebrazione era stata bellissima, la festa si stava rivelando ancora più meravigliosa e Blaine, un po' per la sorprendente redenzione dei suoi genitori, un po' per la rassicurante presenza di tutti i suoi più cari amici, ma soprattutto perchè finalmente lui e Kurt potevano definirsi una famiglia a tutti gli effetti (per quanto per lui lo fossero già da tempo) , si sentiva l'uomo più felice dell'intero universo.

Non avrebbe cambiato niente di quel momento, era tutto perfetto, esattamente come lo aveva sempre sognato.

Erano ormai arrivati quasi alla fine del pranzo e, ad un certo punto, Wes e Finn si alzarono in piedi, tenendo in mano i loro calici; Wes fu il primo a parlare, rivolgendo uno sguardo colmo di affetto ai due sposi.

<< Potremmo avere l'attenzione di tutti quanti? >> domandò << Vorremmo proporre un brindisi a Kurt e Blaine, augurando loro tutta la felicità di questo mondo! >>

L' intera tavolata si mise ad applaudire.

<< Vorrei lasciare la parola a Finn. >> aggiunse immediatamente Wes << Che parlerà anche a nome mio e di tutti i qui presenti. >>

Finn sorrise e tirò fuori dalla tasca della sua giacca un foglietto, sul quale aveva scritto degli appunti.

<< Grazie, Wes. >> disse, schiarendosi la voce << Allora, ci sono alcune cose che vorremmo dire a Kurt e Blaine, prima di lasciarli aprire le danze; ovviamente io sono un maestro nel dimenticarmi le cose, per cui ho dovuto scrivermi un piccolo promemoria... non giudicatemi male se ogni tanto dovrò darci un'occhiata! >>

Tutti risero, compresi Kurt e Blaine.

Finn fece un sospiro e guardò prima tutti gli invitati, poi i due sposi, soffermandosi per qualche secondo su di loro e in particolar modo sulle loro mani intrecciate, delicatamente poggiate sul bordo della tavola.

Rimase fermo a guardare i due innamorati ancora a lungo, poi abbassò timidamente lo sguardo.

<< No, scusate...non posso farlo così. >> mormorò, strappandolo il suo foglietto in tanti piccoli pezzettini, che poi si rimise in tasca << Non posso leggere questo discorso. >>

L'intero uditorio sussultò e Rachel, la vera autrice del discorso, lanciò a Finn una vera e propria occhiata omicida, tremendamente indispettita da quel suo gesto.

<< Perdonami Rachel! >> rispose immediatamente Finn, tentando di sostenere lo sguardo assassino di sua moglie << So quando ci tenessi a questo discorso, ma credo che sia decisamente del tutto  fuori luogo! ci sono troppe parole e io credo che per parlare di Kurt e Blaine, ne occorra una sola. >>

Ci fu un attimo di pausa, che aumentò ulteriormente la suspance degli invitati.

Finn sorrise e con estrema semplicità esclamò : << Amore! >>

Tutti sorrisero, mentre Kurt posò la sua testa sulla spalla di Blaine, che accarezzò dolcemente il suo viso.

<< Non c'è davvero nient'altro da dire, quando penso a Kurt e Blaine è la sola cosa che mi sovviene alla mente. >> prosegui Finn << Loro due sono l'incarnazione del vero amore, quello delle favole, in grado di superare tutte le maggiori avversità...quello che ti fa sognare e che ti rende parte di un'unica grande realtà! credo che non ci siano altre parole per descrivere Kurt e Blaine e non voglio rischiare di rovinare tutto, dicendo chissà quali ridicole e pompose banalità.. è questo il modo migliore per rendere veramente onore ai nostri sposi. >>

Rachel guardò orgogliosamente suo marito, una volta tanto felice che avesse deciso di fare le cose di testa sua.

Finn alzò un'altra volta il suo bicchiere, sorridendo ancora più ampiamente.

<< All'amore! >> esclamò.

<< A Kurt e Blaine. >> fecero eco tutti gli altri.

Ci fu un' eco di applausi e Kurt e Blaine guardarono Finn e tutti gli altri con riconoscenza.

Poi fu Rachel ad alzarsi in piedi, facendo segno a tutti i ragazzi del Glee Club e ai pochi componenti dei Warblers di fare lo stesso, ma Blaine bloccò immediatamente tutti quanti, prima che potessero fare qualsiasi cosa.

<< Aspettate un attimo. >> disse << Lo so che non vedete l'ora che io e Kurt apriamo le danze e io per primo muoio dalla voglia di ballare con mio marito...ma c'è una cosa che vorrei dire,
prima. >>

Si alzò in piedi, senza lasciare la mano di Kurt e tenendo lo sguardo fisso si di lui.

<< Kurt >> disse, con voce tremolante << Credo che sia superfluo dirti che questo è senza dubbio il giorno più bello della mia vita! so che fra noi due non c'è mai stato bisogno di parole e che ci siamo sempre capiti anche solo con uno sguardo, ma per questa volta, permettimi di essere un po' più prolisso. >>

Kurt ridacchiò e fece segno di si con la testa.

Blaine prese un bel respiro per darsi coraggio.

<< Kurt, sono passati più di sette anni dal nostro primo incontro sulle scale della Dalton. >> disse << Incontro che forse non ci sarebbe mai stato se Puckerman non ti avesse praticamente costretto a venire a spiare i Warblers in previsione delle gare Provinciali..e a tal proposito, credo proprio di dover dire grazie a Puck, a nome di entrambi. >>

Noah sorrise orgogliosamente.

<< Kurt, quel giorno ha completamente cambiato la mia vita. >> proseguì Blaine << Continuo a credere che quell'incontro fosse stato voluto dal destino, che in un modo o nell'altro fosse già scritto da qualche che io e te avremmo passato insieme il resto dei nostri giorni. >>

Kurt guardò Blaine col fiato sospeso, gli occhi che lentamente si rempivano di lacrime.

<< Ci siamo trovati in un momento incredibilmente difficile per entrambi; eravamo tutti e due alla ricerca di noi stessi, non sapevamo bene che cosa la vita avesse in serbo per noi e temevamo di non essere all'altezza delle nostre stesse aspettative! ma siamo riusciti a superare tutti questi ostacoli, restando sempre l'uno al fianco dell'altro, crescendo insieme e dandoci costantemente forza a vicenda. >>

Tutti al tavolo osservavano quella struggente dichiarazione con gli occhi colmi di lacrime; perfino i più duri, come Dave e Puckerman, non riuscivano a contenere l'emozione.

<< In te ho trovato un confidente, una spalla su cui piangere, una continua fonte di forza e di sicurezza. >> continuò Blaine, sempre più emozionato << E dopo mesi di amicizia e di complicità, in te ho trovato la mia anima gemella, il mio universo intero, tutto ciò che veramente riesce a farmi stare bene e a farmi sentire completo. >>

Prese entrambe le mani di Kurt e se le strinse forte al petto.

<< Ti amo più della mia stessa vita, Kurt! >> disse, non riuscendo più ormai a trattenere le lacrime << Sei il mio migliore amico, il mio grande amore...il mio più grande sogno diventato realtà! Mi hai reso incredibilmente felice e so che continuerai a farlo ancora, fino alla fine dei nostri giorni. >>

Kurt non riuscì proprio a trattenere la sua reazione e senza neanche pensarci su, si gettò al collo di Blaine e lo baciò abbassionatamente, mentre intorno a loro si levava tutta una serie di applausi scroscianti.

Nessuna sembrava essere particolarmente sorpreso da quello slancio emotivo, quella era proprio il genere di reazione che ci si sarebbe aspettati da uno come Kurt.

Ci vollero diversi secondi prima che Kurt decidesse di staccarsi dalle labbra di Blaine, ma quando ciò accadde, Rachel potè finalmente alzarsi di nuovo in piedi e fare il suo annuncio.

<< Visto che l'atmosfera sembra essere decisamente quella giusta >> disse ridacchiando << Credo che sia proprio arrivato il momento che i nostri sposi aprano le danze! Warblers, Nuove Direzioni...ai vostri posti! >>

I ragazzi si disposero ordinatamente in semicerchio di fronte all'orchestra.

<< Kurt e Blaine. >> disse Rachel, prendendo in mano un microfono e facendo loro segno di alzarsi e di raggiungerli << Abbiamo pensato che questa fosse la canzone perfetta per il vostro primo ballo da sposati; abbiamo cambiato un po' l'arrangiamento e ne abbiamo fatto una nostra versione speciale... speriamo che non vi dispiaccia! >>

Kurt e Blaine, tenendosi per mano, raggiunsero il centro esatto della pista; dietro di loro l'orchestra cominciò a suonare e pochi istanti dopo, si aggiunsero anche le voci.


Never knew I could feel like this
Like I've never seen the sky before
Want to vanish inside your kiss
Every day I love you more and more



Kurt e Blaine sorrisero e guardarono tutti i loro amici con occhi colmi di adorazione, prima di prendersi nuovamente per mano e stringersi in un forte abbraccio.


Listen to my heart, can you hear it sings
Come back to me, and forgive everything
Seasons may change, winter to spring
But I love you until the end of time



Kurt gettò le braccia al collo di Blaine, il quale avvolse completamente la vita di suo marito e lo strinse forte a sè, dandogli un tenero bacio sulle labbra, dondolandosi a ritmo di musica.


Come what may
Come what may
I will love you until my dying day



Continuarono a ballare guardandosi intensamente negli occhi, senza dirsi una sola parola e beandosi di quella splendida e indescrivibile sensazione.

Niente al mondo avrebbe potuto turbare quel momento, era tutto così meravigliosamente perfetto.

Tutto era perfetto, quando erano insieme.


Suddenly the world seems such a perfect place
Suddenly it moves with such a perfect grace
Suddenly my life doesn't seem such a waste
It all revolves around you



Era impossibile guardarli ballare senza sentirsi pervasi da una serie di infinite emozioni; in quel momento più che mai, in quell'enorme giardino incantato, si respirava il profumo sublime dell'amore, quell'amore così tenero e appassionato che avrebbe legato Kurt e Blaine per l'eternità, e anche oltre.


And there's no mountain too high
No river too wide
Sing out this song and I'll be there by your side
Storm clouds may gather
And stars may collide
But I love you until the end of time
Oh, come what may, come what may
I will love you, I will love you




<< Ti amo, Kurt. >> disse Blaine silenziosamente.

Non aprì bocca, si limitò a guardarlo dritto negli occhi e a sorridergli, ma Kurt riusci comunque a sentire quelle parole. Le stesse parole che in quel momento, il suo stesso silenzio stava comunicando a Blaine.

Si strinsero ancora di più e Blaine poggiò la testa sulla spalla di Kurt, sospirando beatamente.

<< Anche io. >> dissero in coro.

Non c'era altro da aggiungere.

Era tutto perfetto.


Suddenly the world seems such a perfect place **



*

La festa stava ormai volgendo al termine e Kurt e Blaine, dopo essere stati praticamente vezzeggiati e lusingati da tutti, si erano allontanati per qualche minuto, per fare quattro passi da soli.

Camminavano tenendosi per mano, lungo un sentiero fiorito a diversi metri dal punto in cui era stato allestito il bouffet.

<< A che cosa stai pensando? >> domandò Blaine, intrecciando le dita con quelle di Kurt.

Kurt lo guardò e sorrise.

<< Vuoi davvero che te lo dica?! >> chiese risacchiando << Tanto lo sai benissimo anche da solo. >>

<< Si, è vero! >> rise Blaine << Ma è bello sentirtelo dire. >>

Kurt si fermò e tirò Blaine a sè.

<< Sto pensando che sono l'uomo più felice e fortunato del mondo. >> dichiarò << E che essere tuo marito è semplicemente meraviglioso! >>

Blaine sorrise e poggiò la fronte contro quella di Kurt.

<< E che mi ami da impazzire non me lo dici? >> sussurrò, mordicchiandogli dolcemente il labbro inferiore.

Kurt rise e gli passò una mano fra i capelli.

<< Non ne ho bisogno. >> rispose, guardandolo con occhi colmi d'amore << Sai già anche questo. >>

Blaine fece segno di si con la testa e baciò dolcemente le labbra di Kurt.

<< Credi che dovremmo tornare dagli altri? >> chiese, con il tono di chi in realtà non ne ha alcuna voglia.

Kurt scosse il capo.

<< Assolutamente no. >> disse, cingendo il collo di Blaine con le sue braccia << Direi che siamo stati con loro abbastanza e finchè papà non verrà a cercarmi, direi che possiamo anche starcene per conto nostro. >>

<< Allora non credo che torneremo laggiù tanto presto! >> commentò Blaine, accarezzandogli il viso << Poco fa mi ha detto di essere davvero felice di aver affidato il suo bambino ad una persona meravigliosa e speciale come me...credo davvero di piacergli, sai?! >>

Kurt rise.

<< Ti ha sempre adorato. >> dichiarò << Ma non era molto bravo a dimostrarlo! comunque ha ragione..è una vera fortuna che io abbia trovato un ragazzo come te, Blaine! >>

Posò un tenero baciò sulla sua fronte, poi prese le sue mani e se le portò alle labbra, baciandole dolcemente.

Blaine rimase per qualche secondo in silenzio a guardare Kurt, in uno stato di totale adorazione; poi gli carezzò ancora una volta il viso, senza smetterla di sorridere.

<< Ci avevo visto giusto, sette anni fa. >> disse << Eri proprio tu quella persona speciale che aspettavo da una vita intera! *** >>





N.D.A: I NOSTRI OMETTI SI SONO SPOSATI!!!! io, sinceramente, sono parecchio commossa! è il sogno della mia vita vedere Kurt e Blaine felicemente maritati!
Adesso sono tutti felici, hanno realizzato i loro sogni, la vita è assolutamente perfetta...ma forse manca ancora qualcosa, che ne dite?! beh, diciamo che non è ancora tutto finito.. :)

* Non so esattamente se si dice "vi dichiaro marito e marito"..boh, ho pensato che dal momento che sono entrambi marito dell'altro, fosse la cosa più logica da dire! xD

** Scommetto che avete riconosciuto tutti la canzone "Come What May" di Moulin Rouge, praticamente un tormentone per me e i Klaine...se voleste una rinfrescatina... 
http://www.youtube.com/watch?v=rbHO2RXcVB0

*** Come non cogliere la splendida citazione di Blaine "Oh, there you are: I've been looking for you forever!" (che per altro ho usato come titolo del capitolo! xD )

Ah, un enorme grazie va alla splendida Nefastiaable,  che mi ha aiutato  a trovare il luogo perfetto per il matrimonio di Kurt e Blaine!!! Grazie Ste! <3

Se ve lo steste chiedendo, il matrimonio di Kurt e Blaine è un matrimonio civile e non religioso, dal momento che Kurt non crede in Dio. 

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Capitolo 65
*** Epilogue ***


Ebbene si, siamo arrivati all'ultimo capitolo...e non avete idea di quanto io sia triste, è un po' come se una piccola parte di me fosse stata strappata via.

So bene che continuerò a scrivere, sto già portando avanti un'altra fan fiction e di sicuro ne scriverò altre in futuro...ma mi ero così affezionata a questa storia, era diventata un'abitudine quotidiana mettermi al computer ed inventare nuove avventure per Kurt, Blaine, Finn e Rachel e adesso che è tutto finito, mi sento veramente vuota!

Vorrei tanto dire qualcosa, una di quelle dichiarazioni smelense e strappalacrime che mi piacciono tanto, ma credo proprio che aspetterò la fine del capitolo per farlo... per adesso, vi dico solamente che ho adorato scrivere questa fan fiction e spero tanto che questo epilogo possa esserne la degna conclusione.

Buona lettura... ci sentiamo alla fine del capitolo! :)



Mattina di Natale, sette anni dopo...



<< Lascialo stare, questo è mio! >>

<< Non è vero, è mio! >>

<< Chi l'ha detto?! è mio! >>

<< E' più grande, quindi è mio! >>

<< PAPA'! >>

Kurt e Blaine si rigirarono nel letto.

Avevano sentito le grida provenienti dal salotto sin dalla loro camera e sapevano che non ci sarebbe voluto molto prima che si spargessero anche lì.

Infatti, nel giro di appena un paio di minuti, la porta si spalancò e due bambini, un maschio e una femmina, corsero dentro la stanza e si gettarono sul letto, cominciando a saltare sul materasso.

<< Papà, Rose continua a dire che quel regalo enorme che c'è sotto l'albero di Natala è per lei! >> piagnucolò il maschietto, un bambino con tanti capelli ricci di colore nero e gli occhi color nocciola << Ma è mio, vero?! >>

<< Ci sono disegnati degli unicorni sulla carta! >> fece eco la bambina, occhioni azzurri e capelli castani, leggermente mossi << Quindi è per me! >>

Kurt e Blaine ridacchiarono e finalmente si decisero a venir fuori dalle coperte.

<< Adesso state buoni tutti e due, d'accordo?! >> disse Kurt, tentando di mostrarsi almeno un po' autoritario, per quanto fosse estramente difficile quando si trattava dei suoi figli.

Non sapeva come mai, ma quei due bambini riuscivano sempre ad intenerirlo, anche quando incominciava ad arrabbiarsi seriamente.

<< Rose, Everett... mi dispiace darvi una brutta notizia. >> continuò << Ma quel regalo non è per nessuno dei due: è per Barbra. >>

I due bambini reagirono a quella notizia con una smorfia.

<< Ma non è giusto! >> commentò Everett << Perchè il regalo più bello se lo prende lei?! >>

<< Ehi, chi ha detto che il suo regalo è più bello?! >> intervenne Blaine, arruffando i capelli ricci del bambino << Per voi ce ne sono molti altri e vi assicuro che sono tutti stupendi! >>

I due fratellini guardarono entrambi i genitori con gli occhioni spalancati.

<< Davvero?! >> domandò Rose, accoccolandosi fra le braccia di Blaine.

<< Oh, ma certo! >> esclamò il moro, dandole un bacio sulla fronte << Diglielo anche tu, Kurt! >>

Kurt fece segno di sì con la testa, accogliendo fra le sue braccia il piccolo Everett.

<< Assolutamente si. >> confermò << Infatti vi suggerisco di aprirne qualcuno subito, prima che arrivi Barbra...che ne dite?! su, fate in fretta...così poi vengo a prepararvi la colazione! >>

I due fratelli si guardarono e sorrisero.

<< Va bene! >> esclamò Everett, liberandosi dalla presa di Kurt e prendendo per mano la sorellina << Dai Rose, andiamo! >>

La piccola fece segno di si con la testa e saltarono tutti e due giù dal letto.

<< Ehi, non vi dimenticate niente?! >> domandò loro Blaine, fingendosi offeso.

Kurt sorrise e i bambini si scambiarono uno sguardo leggermente confuso.

<< Oh si! >> realizzò improvvisamente Everett.

Saltò nuovamente sul letto e andò a baciare affettuosamente sulla guancia entrambi i padri.

<< Buon Natale papà K! Buon Natale, papà B! >>

Aspettò che sua sorella facesse lo stesso, poi la prese di nuovo per mano e tornarono insieme in soggiorno, per scartare i loro regali.

Kurt e Blaine risero di gusto, poi il moro si voltò verso suo marito e gli sorrise.

<< Mi sono appena reso conto che con tutta questa confusione non ti ho salutato come si deve. >> disse, accarezzandogli dolcemente il viso << Direi che è il caso di rimediare, non trovi?! >>

Kurt ricambiò il sorriso e fece segno di si con la testa, mentre Blaine si sporse verso di lui e lo baciò dolcemente sulle labbra, continuando ad accarezzargli il volto.

Dopo averlo baciato teneramente per qualche minuto, Blaine si staccò dalle labbra di Kurt e continuò a guardarlo dolcemente.

<< Come è possibile che siamo sposati da sette anni, stiamo insieme da quattordici e io continuo ad amarti come il primo giorno?! >> domandò, giocherellando con i suoi capelli.

Kurt sospirò beatamente e gettò le braccia al collo di Blaine.

<< Perchè è così anche per me. >> rispose dolcemente << Perchè siamo anime gemelle, Blaine. >>

Il sorriso sul volto di Blaine si fece ancora più ampio; decisamente non poteva aspettarsi una risposta migliore.

Abbracciò forte Kurt e se lo strinse al petto.

<< Buon Natale, amore mio! >> disse, posando un tenero bacio sulla sua fronte.

Kurt chiuse gli occhi e lo abbracciò più forte.

<< Buon Natale, Blaine. >>


*


Era quasi ora di pranzo e la famiglia Hummel Anderson stava solamente aspettando l'arrivo dei loro ospiti per dare ufficialmente inizio ai festeggiamenti natalizi.

Erano ormai diversi anni che passavano così il Natale, sebbene qualche volta fossero stati presenti anche Carole e Burt, che quell'anno avevano preferito rimanere a Lima per mancanza di tempo e di denaro.

Kurt e Blaine avevano insistino a lungo affinchè cambiassero idea, si erano anche offerti di pagare loro le spese del viaggio, ma senza ottenere alcun risultato.

<< Non morirà nessuno se per quest' anno restiamo in Ohio. >> aveva detto Burt << Inoltre abbiamo ricevuto un invito da parte di tua zia, che ci tiene tanto a farci conoscere la sua nuova compagna* e noi abbiamo accettato! staremo benone, non preoccupatevi. >>

Per cui quell'anno sarebbero stati solamente in sette: Kurt, Blaine, Rachel, Finn e i loro tre bambini.

Kurt , per l'occasione, si era messo seriamente d' impegno: aveva cucinato un pranzo da favola, addobbato la casa con decorazioni color rosso e oro, si era vestito elegante (costringendo il resto della famiglia a fare lo stesso) e aveva creato una perfetta atmosfera natalizia.

Blaine trovava che tutto il suo interesse nei confronti di quella festa fosse davvero ammirevole, considerato che Kurt neanche credeva in Dio e di certo non approvava particolarmente il significato religioso di quella festa.

Ma in fondo il Natale era anche la festa della famiglia, soprattutto dei bambini, e Kurt sapeva benissimo quanto i suoi figli ci tenessero a festeggiare assieme ai loro genitori, agli zii e alla loro cuginetta, per cui si era piacevolmente rassegnato all' idea che ogni anno, almeno fino a che i bambini non fossero stati abbastanza grande, avrebbero continuato a celebrarlo tutti insieme.

Blaine non poteva fare a meno di amare Kurt ancora di più per tutto questo; quando presero la decisione di diventare genitori, due anni dopo il loro matrimonio, era un po' spaventato all'idea che Kurt potesse in qualche modo metterlo da parte per dedicarsi solamente al bambino, ma erano bastati pochi mesi di paternità per rendersi conto che non solo le cose fra di loro non erano cambiate, ma che il loro amore si era addirittura rafforzato.

Essere genitori era senza dubbio l'esperienza più bella della loro vita e Rose ed Everett erano da cinque anni la loro continua costante di brio e spensieratezza, della quale non avrebbero mai potuto fare a meno.

Erano stati una vera e propria sorpresa per Kurt e Blaine; desideravano tanto un figlio e quando Rachel si era offerta di esserne la madre biologica, i due avevano accettato senza neanche un briciolo di esitazione. Volevano un figlio più di ogni altra cosa al mondo, ma non immaginavano che ne sarebbero nati addirittura due! in effetti, nessuno sapeva che Shelby avesse un fratello gemello e che questa cosa avrebbe influenzato anche la nascita dei futuri figli di Rachel, tanto più che la sua primogenita era nata figlia unica.

Non che Kurt e Blaine si lamentassero, anzi! quei due bambini erano la cosa più bella che si potesse desiderare ed erano incredibilmente felici di essere genitori di due creature così meravigliose.

Rose era senza dubbio la bambina più dolce del mondo, somigliava quasi ad una bambola e aveva lo stesso dolcissimo sorriso e gli stessi occhioni azzurri di Kurt; Blaine avrebbe giurato che fosse suo marito il padre biologico dei loro bambini (era piuttosto difficile stabilirlo, dal momento che avevano mescolato il loro sperma, sempre su suggerimento di Rachel), vista l'incredibile somiglianza con la bambina.

Da parte sua, Kurt era certo del contrario, cioè che fosse Blaine il vero padre; bastava guardare gli occhi nocciola e i capelli ricci e ribelli di Everett per esserne tanto sicuro, accompagnati dal suo incredibile estro e dal suo costante bisogno di essere sempre al centro dell'attenzione.

Certe volte, per quando sapessero che era del tutto impossibile, a Kurt e Blaine piaceva pensare che erano figli di tutti e due, che magari per qualche strano fenomeno biologico o scientifico, i due ovuli di Rachel fossero stati fecondati da entrambi e che Rose ed Everett fossero davvero figli naturali di tutti e due.

Era completamente fuori di testa, Kurt e Blaine lo sapevano molto bene...ma gli piaceva sognare che fosse davvero così!

<< Papà K, questo vestito mi prude! >> si lagnò la piccola Rose, grattandosi freneticamente le gambe.

<< Rose Hummel Anderson, non ti azzardare! >> l'ammonì Kurt << Sai quanto tempo ci ho messo per farti avere quell'abito?! viene dalla mia nuova collezione, ho fatto carte false affinchè mi permettessero di farne una versione anche per bambine! >>

Blaine rise.

Erano passati anni dal loro approdo a Broadway, ormai le cose erano davvero cambiate; Kur era diventato una vera e propria stella del teatro e, come tutte le stelle che si rispettino, aveva deciso di dedicarsi anche ad altri settori e al momento stava dando vita ad una sua personale linea di abbigliamento.

Blaine invece, anch'egli diventato molto famoso nel mondo del musical, si stava cimentando nella composizione della sua prima opera, una sua particolare versione della bellissima commedia di Shakespeare "Sogno di una notte di mezza estate".

Senza dubbio, di strada ne avevano fatta parecchia.

Rose continuava a lamentarsi per il suo vestito, mentre suo fratello Everett le saltellava intorno allegramente, canticchiando canzoncine di Natale.

Blaine rise e andò ad abbracciare la bambina.

<< Trovo che tu somigli moltissimo ad una principessa, vestita così. >> dichiarò, prima di darle un tenero bacio sulla fronte.

Rose rise e si strinse forte a suo padre.

<< E io? e io?! >> domandò Everett, continuando a saltare intorno a suo padre e sua sorella.

Kurt si avvicinò, lo prese in braccio e lo fece  montare sulle sue spalle.

<< Tu sei un piccolo demonietto, Anderson! >> commentò ridacchiando << La copia sputata di tuo padre Blaine! >>

<< Ehi! >> protestò quest'ultimo, facendo il finto offeso.

Si misero tutti a ridere e in quel momento sentirono suonare al campanello.

<< Eccoli, sono arrivati! >> esclamò Rose, precipitandosi ad aprire la porta.

Kurt e Blaine sorrisero, mentre il controtenore rimetteva a terra Everett, il quale corse anche lui alla porta per ricevere i loro ospiti.

<< Barbra! >> esclamarono i due bambini in coro, gettandosi fra le braccia della cuginetta.

<< Everett, Rose! >>

Kurt e Blaine osservarono la scena inteneriti, così come Finn e Rachel, rimasti bloccati sulla porta di ingresso.

<< Bambini, non siate maleducati. >> li ammonì gentilmente Kurt << Salutate anche lo zio e la zia. >>

I bambini obbedirono e andarono a salutare anche Finn e Rachel.

<< Ciao zio Finn, ciao zia Rachel! >>

<< Ciao piccoletti! >> rispose affettuosamente Rachel.

<< Buon Natale, bambini. >> fece eco Finn, altrettanto affettuosamente.

<< Barbra, vieni a vedere i nostri nuovi giocattoli! >> disse allegramente Rose, prendendo per mano sua cugina << Papà B e papà K ci hanno fatto dei regali bellissimi. >>

<< Si, ne abbiamo anche per te! >> aggiunse Everett.

<< Oh, che bello! >> gioì la piccola Barbra << Andiamo! >>

I bambini corsero via, lasciando finalmente gli adulti da soli.

<< Buon Natale, ragazzi! >> esclamò Kurt, andando ad abbracciare prima Rachel e poi Finn.

<< Buon Natale anche a voi. >> rispose dolcemente Rachel << Anche se io non lo festeggio, è sempre bello poter passare questa giornata insieme a voi. >>

<< Si, soprattutto per i bambini. >> fece eco Finn, dopo aver abbracciato anche Blaine << Guardate come sono contenti! >>

Si voltarono verso l'albero di Natale, dove i loro figli stavano scartando gli ultimi regali rimasti, fra cui il gigantesco pacco che quella mattina aveva fatto tanto litigare Everett e Rose e che invece era destinato alla piccola Barbra.

<< Wow, ma questa è proprio la bambola che volevo tanto..grazie! >>

Rachel, guardando quell'adorabile quadretto, non potè fare a meno di commuoversi e lo stesso fece anche Kurt.

<< Non trovate che siano meravigliosi?! >> disse Rachel, tirando su col naso e stringendosi forte a suo marito << E' incredibile che abbiano già sei anni, crescono così in fretta! >>

<< Beh, Rose ed Everett hanno solo cinque anni. >> la corresse Blaine.

Kurt guardò la piccola Barbra e sorrise.

<< Finn, Barbra è identica a te! >> osservò, voltandosi verso il fratellastro << La tua fotocopia esatta! >>

<< Beh, per fortuna! >> intervenne Rachel ridendo << Se non altro non ha preso il mio naso! >>

Kurt e Blaine scoppiarono a ridere e Finn schioccò un bacio sulla guancia di sua moglie.

<< In compenso >> le sussurrò in un orecchio << Ha i tuoi occhi e tutta la tua determinazione! >>

Rachel sorrise e poggiò la testa sul petto di Finn.

<< E io vi amo entrambe, da morire. >> aggiunse, accarezzandole dolcemente il viso.

Rachel si strinse ancora di più in quell'abbraccio e Kurt e Blaine fecero lo stesso, ispirati da quel'improvviso momento di tenerezza.

<< Mamma, papà! >> bubbolò in lontananza Barbra, voltandosi verso i suoi genitori << Smettetela di essere così mielosi! >>

<< Oh, lascia stare Barbra. >> le disse Rose con fare rassegnato << I grandi sono così, anche papà B e papà K stanno sempre a sbaciucchiarsi! >>

<< Si e dormono sempre abbracciati! >> aggiunse Everett, facendo una smorfia di disgusto << E certe volte quando io e Rose ci alziamo durante la notte per andare in bagno, sentiamo strani rumori dalla loro camera.. secondo me invece di dormire fanno gli sdolcinati anche di notte! >>

<< Oh, anche mamma e papà fanno lo stesso! >>

<< Ok bambini, adesso basta con queste chiacchiere! >> esclamò Kurt, completamente rosso in volto << Andate a lavarvi le mani, fra poco si va a tavola! >>

I bambini obbedirono e andarono in bagno, mentre gli adulti si guardarono tutti con aria estremanente imbarazzata.

<< Credete che siano troppo piccoli per sapere certe cose?! >> domandò Blaine, con le guance ancora in fiamme.

<< Scherzi, non ci penso neanche a raccontare a Barbra quello che succede di notte fra me e sua madre! >> replicò Finn, quasi disgustato << Certe cose più tardi le viene a sapere e meglio
è!  >>

Rachel rise, imitata da Kurt e Blaine, che continuarono a tenersi stretti in un abbraccio.

<< Beh, prima o poi dovremmo dirglielo. >> disse Blaine, posando un bacio sul collo di Kurt << Servirà solamente a fargli capire che i loro genitori si amano moltissimo! >>

<< Si, Blaine..apprezzo il romanticismo! >> ribattè Finn, un po' scettico << Ma ripeto, il più tardi possibile! >>

Scoppiarono di nuovo tutti a ridere, poi alla fine Kurt decise che era il caso di dare il buon esempio ai bambini e di andare anche loro a tavola.

<< Su, muoviamoci! >> esortò << Ho preparato un sacco di cose deliziose e mi aspetto che le mangiate tutte, fino all'ultima briciola! >>


*


<< Papà K, Everett mi ha tirato un calcio! >>

<< Spiona! >>

<< Everett Hummel Anderson, non rispondere male a tua sorella e smettila di prenderla a calci. >>

<< Ben ti sta, stupido! >>

<< Rose, non offendere tuo fratello! >>

<< Mamma, io e Rose possiamo alzarci e andare a giocare?! >>

<< Barbra, non essere maleducata! si rimane a tavola fino a che non è finito il pranzo. >>

I bambini misero il muso e gli adulti non poterono fare a meno di sorridere.

Erano abituati a questo genere di situazioni, ci convivevano da anni ormai e sapevano che, per quanto fastidiose potessero essere, non potevano davvero farne a meno.

Blaine scompigliò affettuosamente i capelli di Everett, seduto proprio di fianco a lui e gli fece l'occhiolino.

<< Comportati da bravo bambino. >> gli disse dolcemente << Sii l'uomo di casa! se ti comporti bene con le ragazze, allora vedrai che anche loro poi faranno lo stesso. >>

Everett lo guardò con i suoi occhioni spalancati.

<< Davvero? >> domandò, non del tutto convinto.

<< Certamente! >>

Everett guardò le due bambine e fece un sorriso.

<< Va bene papà B, mi fido! >> disse allegramente << Possiamo andare a giocare?! tanto noi abbiamo finito di mangiare! >>

Blaine fece spallucce e si voltò verso Kurt, cercando in lui un segno di approvazione.

Il controtenore fece il sostenuto per qualche istante, ma si lasciò intenerire dall sguardo da cucciolo di Everett (lo stesso di suo marito, altra ragione che lo portava a credere che fosse Blaine il padre) e finì per cedere.

<< Va bene, andate pure. >> acconsentì, in tono di totale rasseganzione << Ma tornate qui non appena sentite che vi stiamo chiamando...non vorrete perdervi il dolce! >>

<< Grazie papà! >>

I bambini scesero giù dalle loro sedie ed abbandonarono la cucina ad una velocità supersonica.

Finn e Blaine ridacchiarono divertiti, mentre Rachel e Kurt lanciarono loro un'occhiataccia.

<< Finirete per viziarli questi bambini! >> commentò Rachel acidamente << Io e Kurt almeno cerchiamo di educarli e renderli un po' più disciplinati! >>

<< Ah, questo è quello che credi tu! >> rispose Blaine, senza smettere di ridere << Kurt fa finta di essere quello tutto d'un pezzo, in realtà bastano il sorriso della piccola Rose e lo sguardo da cucciolo del piccolo Everett a farlo sciogliere come neve al sole! >>

Kurt sorrise.

<< Ebbene si, lo ammetto! >> esclamò felicemente << Sono pazzamente innamorato dei miei figli! come tutti voi del resto, no?! >>

Finn e Rachel non risposero, ma si guardarono e sorrisero, prendendosi per mano.

Blaine fece segno a Kurt di alzarsi e raggiungerlo e questi si mise a sedere sulle sue ginocchia, mentre il moro lo abbracciava da dietro e lo baciava dolcemente sulla guancia.

<< Vi rendete conto di quanto siano cambiate le cose nel giro degli ultimi anni?! >> disse Kurt, con un tono di velata malinconia << Quando siamo arrivati qui a New York eravamo poco più che adolescenti, quattro ragazzi in cerca della loro strada e del loro futuro...e adesso eccoci qua, lavoratori affermati e genitori di tre splendidi bambini! è pazzesco, non trovate?! >>

Rachel sospirò e andò anche lei a sedersi sulle ginocchia di suo marito.

<< Non credevo che sarebbe mai stato così bello! >> commentò << Insomma, sono la protagonista di uno dei musical più famosi di Broadway, ricopro il ruolo che ha reso famosa la grandissima Barbra Straisand...eppure la cosa che mi rende più felice in assoluto è il pensiero di mio marito e di mia figlia! chi lo avrebbe mai detto, eh?! >>

Finn sorrise e cinse le spalle di sua moglie con le braccia.

<< Niente di ciò che ci è successo negli ultimi anni faceva parte dei miei piani, quando eravamo al liceo. >> disse, accarezzandole dolcemente i capelli << Credevo che sarei rimasto a Lima per tutta la vita e avrei finito per diventare uno di quelli allenatori di football frustrati e completamente disillusi dalla vita, come il mio vecchio coach Tanaka! E sapete una cosa?! sono davvero felice che le cose siano andate in questo modo. >>

<< Già, anche io. >> fece eco Rachel, intrecciando le sue dita con quelle di Finn.

<< Anche noi. >> risposero in coro Kurt e Blaine.

Non dissero altro, rimasero così abbracciati in silenzio, ascoltando il suono delle risate dei loro figli, proventienti dal salotto.


*


Anche quel Natale stava ormai giungendo al termine e come tutti gli anni, dopo ore ed ore di giochi, risate e corse in qua e in là per la casa, Rose, Everett e Barbra erano letteralmente crollati dal sonno.

Se ne stavano buoni buoni sul divano, beatamente addormentati come tre angioletti, dando finalmente un po' di tregua ai loro genitori, che per tutto il tempo non avevano fatto che rincorrerli in ogni angolo di tutte le stanze.

Kurt, Blaine, Rachel e Finn non la smettevano di fissare quello spettacolo, talmente bello da togliere loro il fiato; guardavano i loro bambini tenendosi abbracciati, con gli occhi che brillavano e che trasmettevano tutto il loro incontenibile amore.

Era un momento di una bellezza indescrivibile, un momento che avrebbero voluto immortalare e far durare per sempre.

Era tutto meravigliosamente, semplicemente perfetto.

Di momenti come quelli ne avevano vissuti tanti e tutti e quattro sapevano bene che ce ne sarebbero stati ancora molti altri, che non avrebbero mai smesso di essere così felici e che la vita aveva ancora in servo per loro tantissime splendide sorprese.

Di problemi ce ne sarebbero stati comunque, come sempre del resto! ma avrebbero continuato ad affrontarli con coraggio ed ottimismo e con la consapevolezza che, dopo la tempesta, c'è sempre un meraviglioso arcobaleno a brillare nel cielo.

Rachel e Kurt si strinsero forte ai loro uomini, continuando a guardare i loro figli, ancora addormentati sul divano.

Finn mise un braccio intorno alla vita di Rachel e lasciò che appoggiasse la testa sul suo petto, mentre giocherellava distrattamente con i suoi capelli.

Blaine, invece, andò ad abbracciare Kurt da dietro, poggiando il mento sulla sua spalla e baciandolo dolcemente sul collo, mentre suo marito teneva stretta la sua mano e se la portava alle labbra, per ricoprirla di teneri, piccoli baci.

Sorrisero, emettendo all'unisono un lungo e beato sospiro.

L'avevano trovata la strada per la felicità, da molti anni ormai; avevano imboccato la giusta direzione e avrebbero continuato a percorrere il loro cammino fino alla fine, a testa alta, con coraggio e determinazione.

Ma soprattutto, insieme.

Così, come l'avevano cominciato.

Fine

 

N.D.A:  * Il riferimento alla zia lesbica di Kurt viene uno spoiler che gira da un po' di tempo, secondo il quale l'attrice Anne Hathaway dovrebbe ricoprire proprio questo ruolo nella prossima stagione.

Che cosa posso dire...che sono incredibilmente felice di aver scritto questa fan fiction e di aver parlato con tantissime persone stupende che in tutto questo tempo l'hanno letta e recensita! vi ringrazio tutti, uno per uno, per avermi seguito costantemente e avermi lasciato tutte quelle bellissime recensioni, molte delle quali mi hanno anche fatto parecchio piangere.

Mi sono affezionata ancora di più ai personaggi, prima di scrivere questa storia i Finchel non mi facevano impazzire e sono arrivata addirittura ad adorarli; i Klaine poi...beh, loro due li ho sempre amati e credo che continuerò ad amarli per sempre! a tal proposito, chiedo scusa per aver un po' trascurato i Finchel, ma in effetti mi riesce molto più facile scrivere su Kurt e Blaine.

Non so se scriverò ancora su Finn e Rachel, ma di sicuro lo farò su Kurt e Blaine (anzi, già sto scrivendo una fan fiction su Blaine, che col tempo sforerà nella Klaine...mi faccio pubblicità occulta.. u.u  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=749427&i=1 )

 

Un enorme grazie va alle meravigliose  KKlaine e Nefastiaable (che hanno contribuito alla nascita di Rose ed Everett)  e GingerKinomiya, per avermi supportato durante tutto questo tempo!

Ringrazio ovviamente anche tutti gli altri miei stupendi lettori e recensori, che vorrei tanto poter citare uno per uno, ma a quel punto non la finirei più!

Grazie ancora di cuore, per essere rimasti al mio fianco durante questo meraviglioso cammino!

Vi adoro.

 

Federica :)

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