BELLATRIX LESTRANGE
Entro nel negozio di un pozionista dell'Ordine.
Che schifo penso guardando le fotografie appese al muro bianco, io odio il bianco, il colore della purezza.
Mi scappa una risatina scettica.
Vedo l'uomo.
Lo torturo, è solo un essere insignificante ed inutile per l'Oscuro Signore.
“Avada Kedavra !” un fascio di luce verde illumina la bottega.
È morto, guardo un po' in giro.
Una boccettina contenente un liquido perlaceo attira la mia attenzione: Amortentia; una pozione per gente debole che crede nella 'potenza dell'amore'.
Mi metto a ridere. È solo una truffa, inventa degli odori e le persone vi credono; con me non può funzionare, io non amo nessuno.
Non so perché voglio dimostrare ciò che penso, tanto so che è vero, ma apro la boccetta e annuso: sangue, polvere e...... muffa.
“N-non è possibile” lancio l'oggetto.
La polvere, la polvere della soffitta di casa mia, dove andavo a cercare oggetti Oscuri da piccola e la mia muffa, sorrido al pensiero di quando da piccola mi nascondevo nel muffito Armadio Svanitore e arrivavo da Magie Sinister e curiosavo fra gli oggetti.
Esco dal negozio e vado alla mia vecchia casa, salgo in soffitta, annuso l'aria e poi mi smaterializzo per tornare dal Signore Oscuro.
“Cominciavo a chiedermi dove eri finita Bella” mi chiede.
“Il pozionista era un mio vecchio conoscente, mi sono divertita a torturarlo”
sorrido e mi siedo al mio posto, nella lunga tavolata.
Chissà cosa sentirebbero gli altri nell' Amortentia ?
Non lo saprò mai, ma a me va bene così.
Spazio autrice:
Innanzitutto, scusate il ritardo, ma ho dovuto resettare il computer e ho perso tutti i documenti... ;(
Poi, so che Bellatrix non appare nel mio elenco, ma ero ispirata.
Ringrazio tutti quelli che leggono ma soprattutto chi recensisce.
Commentate anche questo capitolo.
Grazie, grazie e ancora grazie
DetectiveMary
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