quando l'amicizia ti attraversa il cuore..

di Kitty_Thomas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sorpresa.. ***
Capitolo 2: *** punizione e seratina.. ***
Capitolo 3: *** primo bacio.. ***
Capitolo 4: *** delusioni.... ***
Capitolo 5: *** nuovi arrivi... ***
Capitolo 6: *** ritrovo.. ***
Capitolo 7: *** temporale, guai e... ***
Capitolo 8: *** colpo basso.. ***
Capitolo 9: *** non sfidare Bella Swan... ***
Capitolo 10: *** che gioco fai Cullen? ***
Capitolo 11: *** ingarbugliamenti.. ***
Capitolo 12: *** AVVISO ***
Capitolo 13: *** il lago... mille ricordi e.... ***
Capitolo 14: *** un gioco pericoloso... ***
Capitolo 15: *** svolta.. ***
Capitolo 16: *** rivelazioni.... ***
Capitolo 17: *** chiarimenti... ***
Capitolo 18: *** normalità.. ***
Capitolo 19: *** the wolf and the vampire.. ***
Capitolo 20: *** beccati! ***
Capitolo 21: *** prima volta ***
Capitolo 22: *** avviso.. ***
Capitolo 23: *** preparativ. ***



Capitolo 1
*** sorpresa.. ***


Uno squillo acuto interruppe il mio sonno. Solo dopo pochi istanti capii che era il suono del mio cellulare.
Mi stiracchiai confusa, era ancora notte.. la stanza era buia, solo la luce del display del cellulare mi indicava dove mettere le mani. Presi il telefono e vidi apparire sul display il suo nome “Edward”.. mi spaventai perché era strano che mi chiamasse a quell’ora di notte. Lui era il mio migliore amico da sempre, il mio braccio destro. Lui c’era sempre stato x me, in ogni situazione sgradevole mi aveva dato il suo conforto, con lui passavo intere giornate sempre a scherzare, a divertirci.. sempre contro tutti, uniti come nessuno.
Risposi automaticamente con un tono preoccupato –Edward!! cosa c’è? È successo qualcosa?
-ahhah!! Una risata fragrante provenne dall’altra parte del telefono.. –Bella!! Sei al solita fifona.. –e tu il solito scemo! Cosa c’è? Sono le 2 di notte!!! _ dissi con tono volutamente infuriato.
-ho un piano-rispose lui tranquillo- esci senza farti sentire, sarò li da te fra poco..
-Ed ma cosa…..
Non mi fece finire la frase e sentii il suono del telefono staccato. A questo punto ero davvero infuriata, non solo mi aveva svegliata nel bel mezzo della notte, ridendomi in faccia dopo la mia normale preoccupazione ma mi aveva anche staccato il telefono in faccia proprio mentre parlavo.
Tuttavia sapevo che era una testa dura, che se si metteva in testa una cosa nessuno poteva levargliela.. mi alzai, presi i vestiti poggiati poche ore prima sulla sedia della mia scrivania e mi diressi in bagno per cambiarmi. Sapevo che Edward sarebbe arrivato fra poco. Appena ebbi finito, andai in camera per prendere il cellulare che avevo distrattamente lasciato sul letto. Ma sul letto invece del mio cellulare c’era Edward.
Restai senza fiato, era il mio migliore amico da sempre, ero consapevole della sua bellezza ma quella sera rimasi ugualmente colpita. Aveva aperto la finestra e la luce fioca della luna illuminava il suo corpo sdraiato sul mio letto. Se ne stava lì sembrava dormisse perché il suo volto non si vedeva. Una risata attirò la mia attenzione, proveniva da Edward. non stava dormendo, si divertiva per qualcosa che ancora mi sfuggiva.
- Buona notte amore mio, vita ti amooooooooo jessy, buona notte a te mio tesoro ti amo anche io!! Hahahahahaahah. Bella!!!! Ma se la odi, come mai la notte vi scambiate questi messaggini “amorosi”? ahahhaahha
- Edward!! _urlai_ ridammi immediatamente il mio telefono, impiccione che non sei altro!!
- Ahhah dimmi un po’ hai intenzione di far sapere alla città che sono in camera tua così potrà allegramente spettegolare o abbassi la voce??
Ero imbarazzata, non so bene perché, forse perché sapevo che aveva ragione ma resta il fatto che non doveva permettersi di guardare il mio telefono.
Andai per prendere il cellulare ma lui ridendo come un matto lo alzò e mi impedì di farlo, goffa com’ero poi persi l’equilibrio e gli caddi addosso. Lui mi strinse a se e io rimasi immobile. Mi sentivo davvero strana, il cuore mi batteva all’impazzata e il mio respiro divenne irregolare. Ma cosa mi succedeva? Insomma era Edward il mio migliore amico! Nessun altro! Allora perché sembrava che il mio cuore stesse uscendo dal petto?
Edward mollò la presa, mi girò su un fianco e si posò delicatamente su di me. Subito dopo iniziò a farmi il solletico e io ridevo come una matta.. avevo già dimenticato che ero arrabbiata con lui. All’improvviso si fermò e mi guardò in modo strano. Scese dal letto. Il suo volto era serio. Lo guardai con sospetto. Lui ricambiò lo sguardo e scoppiò a ridere. –hahah sei sempre la solita Bella!! dai muoviti o faremo tardi!
-ok_ risposi distratta_ a proposito, dove andiamo???
- voglio farti vedere una cosa però ti devi sbrigare!!! rispose lui mentre mi porgeva le mani x aiutarmi ad alzare.
Scendemmo le scale velocemente x non farci beccare da mio padre. Uscimmo di casa camminando con passo felpato. Montammo sulla sua volvo e sfrecciammo via. In macchina io gli chiedevo continuamente dove eravamo diretti e lui mi continuava a rispondere –è una sorpresa!! Fra poco lo vedrai..
Io amavo le sorprese, e lui lo sapeva bene. Ciò non ostante non volevo dargli soddisfazione perciò misi il broncio. La sua risposta fu una risata che mi fece innervosire di più.
Arrivammo vicino una scogliera. Dopo aver parcheggiato scese svelto dalla macchina, aprì il mio sportello e mi fece scendere, da perfetto gentil uomo. Andammo sulla spiaggia e ci sedemmo su uno scoglio. Era buio pesto, c’era solo la luce della luna che rifletteva sul mare. Se non c’era lui a guidarmi sono certa che sarei caduta miseramente.
-bene e ora? dissi con falso tono di disapprovazione.
-adesso guarda il mare.
Obbedii e ciò che vidi era uno spettacolo stupendo. Un branco di delfini guizzava fuori dall’acqua facendo acrobazie in aria e rituffandosi in acqua.
Erano meravigliosi. – bhe?? Che ne dici?mi disse lui facendomi il suo sorriso sghembo.
-dico che è bellissimo e che questa volta hai superato te stesso!! Ma come ti è venuto in mente?
-ti ricordi la sera che scappai di casa, dopo la litigata con mia madre? Per calmarmi venni qua. E vidi questo spettacolo. Pensai subito a te e mi ripromisi che ti ci avrei portato prima o poi.
- e allora perché non mi ci ha portato prima _ mi uscì spontaneamente dalla bocca.
-bhè perché non te lo meritavi!
-cosa????
-sei stata sgarbata con me ultimamente, mi hai trattato male _ disse con tono dispiaciuto.
mi rattristai anche io. –scusami non me ne sono accorta. In che modo sono stata sgarbata?
- non so sembrava che volessi liberarti di me. Adesso che hai stretto amicizia con Jessica..
Pronunciò quel nome quasi con disprezzo.
-sciocco, ma lo sai benissimo che il mio vero amico, il mio unico amico sei tu.. ahha sei un gelosone!
Dissi sorridendo e stampandogli un bacio sulla guancia.
-si sono geloso, ma è perché ci tengo a te!_ mi strinse a se e mi baciò i capelli.
Ecco, ci risiamo. Il mio cuore ricominciò e battere come un tamburo.
Poi fui distratta da un pensiero..
“io ci tengo a te” le sue parole mi risuonarono della mente.
Cosa intendeva? Perché mi abbracciò in quel modo? Nel modo in cui non si abbraccia un amica.. perché mi baciò i capelli? Mille domande che fecero accele
rare di più il mio battito cardiaco.

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Capitolo 2
*** punizione e seratina.. ***


-Bella! _ disse Edward con voce chiara e con un filo di preoccupazione_ che ti prende?? - Scusami Ed… mi sono persa nei miei pensieri.. risposi io cercando di non celare il filo di emozione che avevo in gola. -a si? _rispose lui incuriosito_e a che pensavi? Guardai il suo viso illuminato dalla luce lunare e incontrai il suo sguardo.. mi persi nei suoi meravigliosi occhi color smeraldo, così espressivi, così dolci, così rassicuranti. Lui forse si accorse che lo stavo fissando e mi sorrise. –sai Bella_ disse guardandomi divertito_ questa sera sei più strana del solito! Si può sapere che succede? Tolsi il mio sguardo dai suoi occhi e inventai confusamente una scusa –ma niente Eddy e che è notte, e sono un po’ fra le nuvole… tutto qua.. a proposito credo proprio che dovremmo rientrare.. se Charlie non mi trova in camera andrà su tutte le furie… -certo- rispose lui cordialmente- andiamo.. Salimmo in macchina e mi portò a casa. Una volta arrivati, scesi dalla macchina e lo ringraziai della splendida serata o meglio nottata. Lui mi fece il suo sorriso sghembo che mi mozzava il respiro ogni volta e disse con tono ironico- e il bacio della buona notte? È il minimo!! Ahahah -certo_risposi sicura di me_ mentre gli stavo x avvicinare le mie labbra alla sua guancia lui fece un movimento con la testa, non so il motivo, e di conseguenza le mie labbra si posarono sulle sue. Provai un brivido lungo la schiena, ero felice ma anche terribilmente imbarazzata. Staccai subito le mie labbra dalle sue. –ehmm e ora che vado.. grazie ancora di tutto _dissi confusamente. Lui rimase lì fermo, davanti la sua volvo senza dire niente. Quando arrivai al portone_ e questo successe molto velocemente- mi girai automaticamente verso di lui. –è stato un piacere _ disse. –buona notte, dormi bene.. Chiusi la porta e mi appoggiai al portone lasciandomi scivolare sul pavimento. Cosa diavolo ho fatto??? Mi ripetevo nella mia mente. Insomma lui era il mio migliore amico. Era come un fratello per me. Come poteva il mio cuore battere all’impazzata x lui? Perché avevo provato quel piacevole brivido di piacere lungo la schiena quando posai distrattamente le mie labbra sulle sue? Tutte queste domande che mi ronzavano in testa mi distrassero da quello che era proprio davanti ai miei occhi. Charlie, il mio papà sempre di poche parole ma anche sempre gentile con me, stava davanti a me, era nero dalla rabbia. Mi guardò in cegnesco e urlò- dove sei stata??? Hai scambiato la notte x giorno x caso? Sei impazzita? Perché adesso stai li seduta sul pavimento??? Mi alzai automaticamente di scatto e con la voce che mi tremava dissi confusamente- sono stata da Jessica, avevamo intenzione di guardare un film ma ci siamo addormentate. -E il tuo cellulare?? Che fine ha fatto? Ti costava molto farmi uno squillo x avvisare? -scusa papà ma si è scaricata la batteria_ dissi pronta io. Appena finii di pronunciare quelle parole un suono acuto mi fece raggelare. Era il mio cellulare, colui che avevo dato x morto pochi secondi prima. -vedo come è scarico_ ringhiò Charlie_ E ora fila subito a letto e fino al nuovo ordine uscirai solo x andare a scuola! -Va bene papà_ dissi con voce impaurita. Salii svelta le scale, entrai in camera e mi buttai sul letto. Poi mi ricordai del mio cellulare. Aveva squillato nel momento meno opportuno e mi aveva messo nei guai. Guardai il display che segnava un nuovo messaggio. Era di Edward: “ ho passato davvero una bella serata. Mi sei mancata. A domani, sogni d’oro” Edward,la causa della mia punizione, della mia ramanzina. Eppure non ero arrabbiata con lui. Gli ero grata per quella serata. Mi misi a letto e subito mi addormentai. Il mio sonno però venne bruscamente interrotto. Era la sveglia. Non ci credo, erano già le 7:00 del mattino, era ora di alzarsi. Scesi sotto per fare colazione. A tavola c’era Charlie che leggeva il giornale che gli copriva il volto. Buon giorno papà_ dissi. Buon giorno, sbrigati è tardi_ disse lui senza spostare il giornale dal viso. Presi un bicchiere di spremuta al volo. Guardai l’orologio che segnava le 7:20! Era davvero tardi. Mi precipitai in bagno e iniziai a lavarmi svelta. Mi guardai allo specchio. Avevo un aspetto orribile! Iniziai a spalmare sul mio viso fondotinta e quant’altro per coprire le occhiaie e dare un po’ di luce al mio viso. Solitamente io non mi truccavo mai. Al massimo un filo leggero di matita, ma quella mattina non potevo proprio uscire in quelle condizioni pessime. Una volta finito il trucco pensai ai capelli. Erano arruffati, ma non avevo tempo x piastra e phon perciò li pettinai e feci una coda veloce. Presi la cartella e mi precipitai giù. Andai in cucina e li seduto al tavolo con Charlie c’era Edward. – hahahahahah ma come ti sei conciata?!_ disse riferendomi al mio trucco, forse troppo per me che non lo usavo mai. -fatti i fatti tuoi tu! _ dissi con tono acido. – Bella sta cambiando._ disse Charlie_ si trucca, è sempre di più fra le nuvole, e questa notte è tornata alle 5,30 del mattino!! Durante le ultime parole di Charlie, Edward mi guardò e subito dopo abbassò lo sguardo. Sembrava divertito. -secondo me è innamorata!_ disse Charlie sghignazzando. A quelle parole Edward alzò lo sguardo e mi guardò incuriosito. -papà!! _urlai_ non dire sciocchezze, e tu Edward ti vuoi muovere? È tardissimo! -non sono scemenze _ disse Charlie_ e tu Edward, figliolo, tienila d’occhio… - lo farò Charlie, stai tranquillo. _ rispose Edward stranamente sereno. Ci infilammo nella volvo e andammo a scuola. Il clima in macchina era tranquillo come ogni mattina. Parlammo della nottata che avevamo appena passato, gli raccontai della mia punizione ma non sfiorammo neanche per un secondo l’argomento: bacio. Arrivammo a scuola giusto in tempo x l’inizio delle lezioni. Mi accompagnò davanti la mia classe. _ a dopo disse- e si diresse verso la sua. Le 6 ore passarono lentamente, molto lentamente. Durante la lezione mi addormentai parecchie volte e ogni volta venivo svegliata con un richiamo del professore. A fine giornata ero esausta. Uscii dalla classe e mi diressi al parcheggio dove mi aspettava Edward già in macchina. Entrai e lui mi disse allegro: ce l’hai fatta!!! Come faceva ad avere tanta energia? -dai- disse- ti accompagno a casa. Riposa questo pomeriggio. Ci vediamo questa sera! - Non posso Eddy. Sai x colpa di qualcuno sono in punizione_ dissi con tono accusatorio. - Vero_disse lui_ tranquilla vengo lo stesso, anche se non possiamo uscire chi lo ha detto che non possiamo stare dentro? - Mio padre_ dissi io pronta_ Mi guardò con uno sguardo triste. Eravamo già a casa. Il pensiero di non poter vedere Edward fino al mattino successivo mi tormentava. So che non doveva essere così, non era normale, eppure stargli lontano mi faceva sentire sola, inutile. Scesi dalla macchina e lui mo porse la cartella. – vado nel mio lagher _ dissi con umorismo e mi diressi verso casa. -Edward scoppiò a ridere –buona fortuna_ mi disse_ a domani. Mi buttai sul letto e iniziai a dormire. Mi svegliarono degli strani rumori provenienti dalla mia finestra. Come dei colpi. Mi alzai x andare a controllare e visi Edward giù in cortile. In mano aveva qualcosa ma non riuscivo a capire cosa. –apri la finestra_ disse. Obbedii e in un secondo me lo ritrovai in camera. -come hai fatto? _ chiesi sbalordita. -segreti del mestiere disse lui divertito. In mano aveva uno scatolo di pizza e due DVD. -non mi andava di lasciare la mia migliore amica da sola._disse_ perciò ho portato qualcosa per divertirci un po’. -se Charlie ti trova qui, andrà su tutte le furie! - correrò il rischio_rispose lui sorridendo. Misi il DVD nel lettore e ci sdraiammo sul letto. Non seguimmo neanche il film. Eravamo troppo impegnati a parlare, a scherzare a divertirci fra di noi. Ad un tratto sentimmo dei passi. Era Charlie! –Bella!!_ disse nervoso_ -Nasconditi!! _ dissi a Edward a bassa voce_ -si papà??? _dissi aprendo la porta. -a sei qui, non hai risposto al cellulare, pensavo fossi scappata ancpra. -certo che no papà. Mi sono solo addormentata! -bene_ribadì Charlie_ volevo solo dirti che devo fare un turno extra in centrale. Purtroppo c’è stato un omicidio e dobbiamo indagare. -mi dispiace molto papà_ dissi -tranquilla lo prenderemo. Se non vuoi restare da sola chiamo Billy.. -tranquillo papà_ lo rassicurai_ chiudo tutto e studio un po’ e dopo vado a dormire. Non ti preoccupare x me. -bene._ disse Charlie. Mi baciò sulla fronte e scese giù. Io rientrai in camera. –Eddy!! Dove sei?? – dissi. Non ricevevo alcuna risposta. Era possibile che era andato via? Il solo pensiero mi rattristò molto. All’improvviso sentii una stretta proprio sull’addome. Mi spaventai da morire e tirai un urlo. ---ahhahaha!! Era Edward.. se la rideva allegramente e allentò la presa. –sei una fifona ahahahha!! -ma dico vuoi farmi morire?? Che ti è saltato in mente???_ dissi io nervosa e ancora spaventata. -scusami Bella, non volevo farti spaventare così tanto_ disse Edward ridendo ancora a crepapelle. Misi il broncio come al solito quando mi trovavo in quelle situazioni.. Edward a quel punto mi prese in braccio. Il mio cuore per poco non scoppiava. Mi fece fare delle giravolte e io scoppiai a ridere con lui. Poi mi buttò sul letto e iniziò a farmi il solletico. Mentre mi dimenavo, x sbaglio gli picchiai un calcio. –aiaiaiai passi alle maniere forti eh? _ disse levandosi dal mio corpo. -scusami scusami!!!!! Non volevo farti del male!!_ dissi io dispiaciuta. Edward allora mi ributtò sul letto e continuò a farmi il solletico. Quando si decise a smettere ero sfinita!! Lui si sdraiò sul mio letto e io mi sdraiai al suo fianco. -è tardi_dissi_ Esme e Caelies saranno in pensiero. -tranquilla_rispose_ li ho avvisati che avrei fatto tardi. E poi non ti lascio sola sapendo che in giro c’è un assassino. -sei molto dolce dissi. -si lo so_ rispose lui. Ma adesso è davvero tardi e tu sei stanca, devi dormire! -non voglio dormire!_ protestai_ -devi!! Avanti.._ ribadì lui abbracciandomi e stringendomi al suo petto. Iniziò a canticchiare una canzone. Non lo avevo mai sentito cantare. Rimasi sorpresa. Aveva uan voc bellissima e molto dolce. Cantava una ninna nanna. Sembrava scritta proprio per me. Mi addormentai fra le sue braccia pochi minuti dopo. Mi risvegliai nel mezzo della notte. Edward dormiva. Aveva il volto di un angelo. Era più bello del solito. Non volevo rinunciare a quel momento per nulla al mondo perciò mi accoccolai fra le sue braccia e ricaddi nelle braccia di morfeo.

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Capitolo 3
*** primo bacio.. ***


grazie delle recensioni e quindi dei complimenti *_* .. il bacio.. che cosa potrà mai significare?? O.o vi anticipo che nei prossimi capitoli troveremo un Edward un pò come dire... diverso! ma basta parlare vi lascio alla storia!! un bacione..

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-Bella?? _ era la voce di Charlie! O no!! Ci aveva beccati!
Sobbalzai dal letto e cercai di svegliare Edward a suon di spinte ma lui sembrava essere in uno stato semicomatoso. In preda al panico allora lo spinsi giù dal letto. –ahi!! Bella ma che ti prende!? Sei impazzita? _disse lui sorpreso.
- Charlie! Ho sentito al sua voce lui è qui e se non vai via immediatamente finirà male.
- Bella amore, purtroppo devo restare in centrale tutta la mattinata. Tornerò questo pomeriggio.
Era senza dubbio la voce di Charlie ma aveva qualcosa di strano. Uscii dalla camera mentre Edward si nascondeva nell’armadio come aveva fatto la sera prima. –papà? _ non ricevetti risposta. Poi mi andarono gli occhi sul mobiletto posto vicino le scale. Su di esso c’era il telefono con la segreteria telefonica. Non ci credo! Tanta paura per poi scoprire che Charlie in realtà non era a casa ma aveva semplicemente lasciato un messaggio in segreteria.
Scoppiai a ridere e tornai in camera per avvertire Edward.. uscii dall’armadio, aveva una faccia buffissima e la mia risata diventò sempre più forte.
-Bella!_disse lui_ non è divertente! Mi hai buttato giù dal letto, mi hai chiuso in un armadio e per di più sono ancora le 6:00 del mattino!!
-per una volta hai preso il mio posto! _dissi ancora ridendo_a hai visto cosa si prova a essere sempre presa in giro? Ahahha
Lui mi guardava serio, poi scoppiò a ridere anche lui- ahhaha si ma tu sei molto più buffa di me. _disse ridendo come un pazzo.
Poi d’un tratto smise di ridere e mi si avvicinò. Posò la mano sulla mia guancia e l’accarezzò delicatamente. Il mio cuore stava andando in fibrillazione.
-sai_ disse con voce soave_ sei molto bella appena sveglia. Non hai bisogno di impiastricciarti il viso con trucchi e robacce varie. Stai bene così.
Sentii le mie guance andare a fuoco. –gra.. grazie_dissi. – bhe _continuai_ visto che siamo in piedi approfittiamone per non fare tardi almeno una volta nella vita!
-va bene_ rispose lui lasciando cadere la mano_ allora preparati, poi andremo a casa mia, mi preparo e andiamo a scuola. –ok_dissi io_ vado a fare la doccia. – ti aspetto qui_ disse lui.
Entrai in bagno e feci una doccia veloce. Quando ebbi finito, mi accorsi che avevo dimenticato i vestiti in camera. Nell’armadio del bagno avevo solo gli indumenti intimi. Allora presi un completino, il più semplice ma allo stesso tempo il più carino e uscii dal bagno. Edward era sul letto girato dal lato della finestra.
-finalmente!_ disse girandosi verso di me.
Tutto d’un tratto sgranò gli occhi verso di me e arrossì. Non potevo crederci, lui Edward Cullen, il mattatore era in imbarazzo? Non era mai successo prima. –Emh_disse confusamente_ ti lascio vestire. Si alzò dal letto e andò verso la finestra e puntò il suo sguardo fuori. Io ero imbarazzata forse di più di lui ma non volevo che lui se ne accorgesse. Presi svelta un paio di jeans dall’armadio e una maglietta e li infilai velocemente. Infilai anche le mie adorate scarpette basse e mi avvicinai a lui. –sono pronta, possiamo andare_ dissi.
Scendemmo le scale e ci precipitammo in macchina.. durante il tragitto casa mia- casa sua, ringraziai Edward per quello che aveva fatto x me e lui mi rispose con il suo solito sorriso mozzafiato. Arrivati a casa sua mi sentivo strana. Infondo c’ero cresciuta li, i Cullen erano una seconda famiglia.. ma quella mattina mi sentivo come se fossi un estranea, forse perché in casa eravamo da soli visto che i Cullen erano partiti e Alice non era in casa.
-salgo a fare una doccia_ disse Edward_ vieni su o resti qui?
Lo guardai sgranando gli occhi. –cioè non intendevo .. insomma.. non volevo.._disse lui confusamente. – tranquillo risposi io_ ho capito cosa volevi dire.. e vai tranquillo io resto qui.
Non riuscivo proprio a salire, non volevo si riproponesse la situazione imbarazzante di prima. Mi sedetti sul divano in pelle bianca, in soggiorno e lo aspettai li.
Quando scese le scale mi voltai automaticamente al rumore dei suoi passi. Aveva ancora i capelli bagnati e arruffati. Indossava un paio di jeans e una camicia che lo rendeva davvero sexy. Scrollai la testa come x scacciare quei pensieri dalla mia testa. -Andiamo a fare colazione_ disse lui. Mangiammo qualcosa in cucina e poi andammo a scuola. Quel giorno di scuola era diverso dagli altri. Infatti c’era la visita medica che prevedeva aimè il prelievo del sangue. Io ho la fobia degli aghi. Mi terrorizzano e ogni volta che ne vedo uno rischio di svenire. Arrivati davanti la porta della scuola mi rifiutai di entrere. –andiamo Bella non fare la bambina, è solo un prelievo, non morirai. __disse Edward divertito. –certo la fai facile tu_ ribadì io_ tuo padre è il medico della città, anche se salti la visita nessuno ti dirà niente ma per me è obbligatoria! –tranquilla_disse lui con voce rassicurante_ ti prometto che ti starò accanto! –ok_ acconsentii io per nulla convinta.
Entrammo in infermeria e ci mettemmo in fila. Arrivato il mio turno il panico mi assalì e cercai di divincolarmi ma Edward mi fermò mettendomi una mano al fianco. –Bella mi hai promesso che non avresti fatto la bambina_ mi ricordò.
-va bene andiamo però tu stammi vicino eh!
-haha certo fifona, dove vuoi che vada!
Entrammo nella stanza delle torture, mi sedetti ma appena vidi l’ago che doveva entrare nella mia pelle, sobbalzai dalla mia sedia e mi diressi verso al porta. Edward mi fermò e guardandomi fisso negli occhi mi disse- Bella? ma che combini? Avanti siediti e rilassati. –no!_ protestai io.
-bene amari estremi, estremi rimedi _ disse lui, mi prese in braccio come se fossi una bambina e si sedette sulla sedia, facendomi sedere sulle sue gambe. A quel punto il mio cuore impazzì ma nonostante ciò cercai di protestare.- Edward! mettimi giù subito! –no!_rispose lui_ proceda prego_ disse cordialmente alla dottoressa pronta ad infilzarmi il braccio. Edward mi girò il viso verso di se e iniziò a parlarmi di un idea che aveva per il giorno dopo. Ad un tratto smise di parlarmi e scoppiò a ridere. –e ora cosa ti prende?_ Gli dissi io sorpresa della sua risata.
-sei una bambina viziata!! Ahhaha non ti sei neanche accorta che la dottoressa ha già prelevato il tuo sangue ..
Mi girai automaticamente verso la dottoressa. Aveva ancora la fialetta del prelievo in mano ma aveva finito. Edward mi era davvero stato d’aiuto. –grazie, pazzo che non sei altro.! _ gli dissi girandomi verso di lui. –è stato un piacere bimba! _disse facendomi l’occhiolino. Mi prese in braccio ancora e mi portò fino alla porta della stanza. Alla fine della scuola Edward mi accompagnò a casa e mi disse che mi avrebbe tenuto compagnia la sera, visto che era sabato e io per colpa sua ero costretta a rimanere dentro. Scesi dalla macchina salutandolo con un semplice “a presto Eddy”. Quando entrai in casa cercai di studiare qualcosa ma venivo continuamente distratta pensando alla notte trascorsa con Edward. la notte più bella della mia vita, e poi non potevo non pensare al quasi-bacio avvenuto per distrazione? Casualità? O c’era altro sotto? Tra un pensiero e un esercizio trascorsero le ore pomeridiane. Intorno alle 19:00 sentii dei rumori al piano di sopra.
Ero convita che fosse Edward pronto a farmi uno dei suoi scherzi perciò iniziai a chiamarlo ma giù dalle scale scese Charlie. –perché chiami Edward? _chiese.
-niente papà l’ho chiamato al cellulare per delle cose di scuola_ mentii io. Più tosto_ continuai_ cosa ci fai tu qua?
-sono venuto a fare qualche ora di sonno. Il caso dell’omicidio purtroppo non è stato risolto perciò questa notte dovrò rimanere in centrale.
-ah_ risposi io pensando immediatamente ad una nuova serata con Edward.
-ma questa volta non ti lascio sola. _ continuò Charlie_ ho parlato con i Cullen, loro sono fuori città però a casa ci sono Emmet e Rosalie questa sera, naturalmente oltre a Edward e Alice…
Alle sue parole mi si illuminarono gli occhi.
- Alice ha preparato già un pigiama party fra ragazze mentre i ragazzi guarderanno la partita perciò tu questa sera andrai da loro. Ci stai?_ finì Charlie.
- Certo papà!! Voglio dire e come rinunciare ad un pigiama party organizzato da Alice?!
Mentii naturalmente. Non vedevo l’ora di stare con Edward perché in fondo era scontato che sarei rimasta con lui. Come ad ogni festa, ricevimento del resto.
Charlie mi salutò con un bacio sulla fronte e andò in centrale. Io salii sopra e preparai la mia borsa per la notte.
Sentii un claxon, mi affacciai e vidi la macchina di Edward. mi precipitai giù e salii svelta in macchina. –libera!!! _esultai. – Edwarrd sorrise e andammo verso casa sua.
Arrivati a casa, mentre ancora eravamo in garage arrivò Alice.
-allora, ti vuoi muovere? Siamo in ritardo! _mi rimproverò.
- ritardo? Ritardo per cosa?_ Chiesi io
-ehi è sabato sera! Non penserai mica che io rimanga in casa! Ora ci andiamo a preparare e dopo io e te andremo a ballare tutta la notte!
- Alice! Am che dici? _la rimproverò Edward.
-Edward, non pensare che la lascio qui a farla deprimere con te. Questa sera, serata femminile di puro divertimento!
-Alice io.. _cercai di dire ma mi interruppe subito. –ahahah niente scuse! Questa sera penseremo solo a divertirci! Mi trascinò via prima che potessi dire qualunque cosa e andammo in camera sua. Era enorme. Aprì una porta di un armadio a muro il quale era colmo di trucco. Mi fece sedere su una poltrona e iniziò a piastricci armi il viso. Quando finì iniziò con i capelli. Alla fine mi proibì di guardarmi allo specchio e lei si chiuse in bagno per prepararsi.
Quando uscì, dopo svariati quarti d’ora, era + bella di prima. Sembrava una fatina. Mi prese le mani e mi accompagnò vicino alla porta del suo immenso armadio. Iniziò a cercare dei vestiti e me ne porse uno davvero bello ma che se fosse dipeso da me non avrei mai indossato. Era un tubino nero cortissimo e anche parecchio scollato. Quando aprii bocca per protestare me la tappò dicendo- ehi ehi niente proteste! Infila quel vestito, metti queste scarpe_ porgendomi una scatola_ e questa sera la disco sarà ai tuoi piedi. Proprio quello che non desideravo, essere al centro dell’attenzione. Mi metteva ansia e mi faceva sudare, una cosa molto imbarazzante. In fondo non potevo dire di no perciò infilai ciò che mi era stato dato e mi girai verso lo specchio.
Ero carina davvero. Lei infilò un vestito bellissimo, ma in fondo cosa su di lei non lo era? E scendemmo le scale. Emmet che era seduto sul divano bianco scoppiò a ridere.
-di un po’ Bella. hai intenzione di romperti una gamba questa sera con quelle scarpe?? Ahahahah
-smettila_rispose Edward. si alzò e venne verso di noi. Mi guardò sbalordito. –sei davvero bellissima questa sera, attenta, farai una strage di cuori!_ Disse sorridendo
-grazie_ risposi timidamente.
-okok basta smancerie, è ora di andare adesso! _disse Alice.
Mi prese al mano e mi trascinò in garage. Salimmo sulla suo poche e ci dirigemmo verso la discoteca. Ero dispiaciuta. In fondo avevo già programmato una serata con Edward ma Alice distrusse i miei piani. Ma in fondo non volevo ferirla. Era molto entusiasta del programma che aveva fatto e andare a ballare la rallegrava molto. Così cercai di smettere di essere triste e iniziai a ridere con lei e a cantare a squarcia gola canzoni dei Muse in macchina. Arrivammo in discoteca e Alice fece gli occhi dolci al buttafuori che non voleva farci entrare. Alla fine lo convinse ed entrammo. Quella ragazza era incredibile. Con un semplice battito di ciglia poteva avere il mondo intero! Alice mi trascinò in pista andando contro le mie proteste. Poi iniziai a sciogliermi e ballammo insieme. Mi stavo davvero divertendo. Io e il ballo siamo come l’acqua e il fuco ma quella sera mi divertivo. Forse perché il locale era stretto, eravamo attaccati e c’era tanto fumo. Bastava alzare le braccia e muoversi un po’ x dare l’idea di ballare. Tanti ragazzi ci stavano intorno ma noi non gli davamo retta, in fondo come aveva detto Alice, quella serata era solo nostra. Dopo qualche canzone ci venne sete. Alice ordinò 2 drink alcolici. Io non sapendolo ed essendo molto assetata, bevvi il mio drink tutto d’un fiato e ne ordinai un altro. Bevvi anch’esso velocemente e subito dopo mi sentii strana. Mi girava la testa e inizia a delirare. Alice scoppiò a ridere e mi riportò i pista. Mi scatenai e flirtai con un tipo. A quel punto Alice si preoccupò e uscimmo fuori. Mi girava la testa, e ridevo, ridevo senza motivo. Alice allora decise di tornare a casa. Per tutto il tragitto cantai a squarcia gola e risi senza motivo. Arrivati a casa Alice mi prese sotto braccio e in punta di piedi ma ridendo sempre come due matte andammo in camera sua. Lei andò in bagno. Io uscii dalla camera e mi intrufolai in camera di Edward. era sul letto, bello come il sole. Mi sfilai il vestito e le scarpe e mi infilai nel letto con lui. Per quanto ero fuori di testa mi sembrava uan cosa normale. Lui si svegliò e si accorse subito che ero ubriaca. Iniziai a delirare e a dirgli ch era bellissimo. Lui mi assecondava ma bello stesso tempo mi avvolse nelle lenzuola e mi portò in bagno in braccio. Arrivati li mi mise nella vasca e iniziò a schizzarmi acqua fredda addosso. Io urlai a squarcia gola ma nessuno x fortuna mi sentii. Dopo di chè Edward mi infilò una sua maglietta e mi prese in braccio. Ritornammo in camera sua. dopo quella doccia fredda mi sentii meglio ma ero esausta. Lui mi mise delicatamente sul suo letto e si sdraiò al mio fianco. –dormi adesso e domani faremo i conti_ disse lui serio. Non avevo forza per rispondergli perciò mi limitai ad abbracciarlo e caddi in un sonno profondo. Il mattino seguente mi svegliai tra le braccia di Edward, con un forte mal di testa.
Lui era sveglio e mi fissava.
-buongiorno_disse_ mi spieghi cosa ti è preso ieri sera?? Ripensai alla sera precedente ma ricordavo poco e niente così gli chiesi di raccontare cosa era successo.
Dopo il suo racconto ero molto imbarazzata soprattutto dopo la parte dell’intrusione nel letto.
Edward mi fece uno dei suoi sorrisi dolci e mi tranquillizzò.
-stavo pensando, visto che Rosalie, Emmet e Alice andranno in campagna da Jasper, che ne dici se io e te passiamo una giornata al mare? _ disse Edward sorridendo.
- bell’idea!_ risposi pronta io_ ma non ho il costume! _ continuai.
- te ne farai prestare uno da Alice_ rispose Edward.
Quando mi alzai dal suo petto nudo mi ritrovai con la sua maglia che ormai mi era arrivata sopra l’ombelico. L’abbassai subito e Edward scoppiò a ridere.
Mi alzai e andai in camera di Alice per chiederle in presto un costume. Era già sveglia e pimpante. Ma come faceva dopo una serata del genere a essere così? –Alice, Edward vorrebbe andare a mare, hai mica un costume da prestarmi?
-certo!_ rispose lei con un sorriso a 32 denti.
Mi diede un bikini bianco con la parte di sopra a fascia. Davvero molto carino. Insieme ad esso mi prestò anche un vestitino estivo anch’esso bianco, delle scarpe a infradito bianche e una borsa provvista di tutti gli occorrenti per il mare.
-grazie mille Alice, sei fantastica _ le dissi abbracciandola. Non lo dissi solo perché mi aveva prestato tutte quelle cose ma perché lei era davvero una ragazza unica, una vera amica.
-non c’è di che sorellina mia_ rispose lei.
Indossai tutti quegli abiti e scesi in soggiorno dove c’era già Edward che mi aspettava. Entrammo in macchina e ci diremmo al mare. Una volta arrivati in spiaggia, Edward si tolse la maglia e si lanciò subito in acqua.
-vieni, l’acqua è bellissima! _ mi disse.
Io rimasi incantata dalla sua bellezza ma cercai di concentrarmi per dargli una risposta.
-ehmm no Ed preferisco abbronzarmi un po’. Magari dopo.
-ok_ disse ridendo.
Mi svestii e mi sdraiai al sole. Si stava veramente bene tanto che mi appisolai. Ad un tratto sentii il freddo aderire al mio corpo. Edward mi aveva presa in braccio e correva verso il mare. Quando capii il suo intento era troppo tardi. –Edward no!!!
Ma non feci in tempo a protestare e mi ritrovai in acqua e lui accanto a me che rideva e mi schizzava. Io scoppiai a ridere e gli promisi che gliela avrei fatta pagare. Facemmo dei giochi in acqua e il tempo volò.. dopo qualche ora andammo sulla riva e iniziammo a fare dei castelli di sabbia come i bambini. Era una cosa divertente però anche perché Edward rendeva ogni cosa speciale, anche la più infantile. Dopo di chè decidemmo di andare a prendere il sole. Ci sdraiammo sulla sabbia e li iniziai la mia vendetta. Coprii Edward di sabbia mentre si era addormentato. Questo apparentemente però infatti si alzò all’improvviso mettendo anche paura e prendendomi sulla spalla come se fossi un sacco di patate, mi ributtò in mare. Io lo tirai e cadde su di me e finimmo sott’acqua. Dopo aver giocato ancora un po’ io uscii dicendo che sarei andata a prendere i panini per mangiare qual cosina. E così fu, quando lo chiamai perché era pronto e lui uscì dall’acqua restai sbalordita. Era tutto bagnato, illuminato da un raggio solare e si passò una mano fra i capelli. Era di una bellezza accecante. I suoi occhi smeraldo come il mare brillavano e la sua pelle bianca scintillava. –ehi Bella!! che ti prende_ mi disse.
-niente Ed guardavo il mare_ risposi pronta io._ su mangiamo.
Arrivò presto la sera, Edward accese il fuoco e ci sedemmo attorno ad esso. Faceva freddino e io, freddolosa come sono iniziai a tremare. Lui andò in macchina, prese una sua felpa e me le porse ma io nnon finivo di tremare così mi abbracciò stringendo la mia testa contro il suo petto. –ti ricordi quella notte che mi hai portata qui? _dissi io
-certo che la ricordo _ rispose lui.
Poi ci ritrovammo entrambi a guardare le stelle. Ad un tratto cadde una stella.
-esprimi un desiderio presto!_ dissi io.
-in questo momento sto benissimo, non ho altro da desiderare disse.
Mi girai sorridendo verso di lui, aveva gli occhi lucidi, il riflesso della luna ci illuminava il volto.
-sei particolarmente bella questa sera_ disse guardandomi negli occhi.
-tu non sei di meno_ risposi senza pensare.
-sai, di quella sera, quando ti ho portata qui, ricordo anche quando ti ho portata a casa.
Avevo già capito a cosa si riferiva. Il fatidico bacio della buona notte. Ma feci finta di non aver capito.
- Ti riferisci alla sfuriata di Charlie? _ risposi io mentre il cuore iniziava ad accelerare.
- No a ciò che successe prima_ disse lui calmo.
- Non capisco _ insistetti io. Ad un tratto notai che il suo sguardo andò sulle mie labbra. Il suo volto si stava pian piano avvicinando al mio. Guardai le sue labbra e vidi che erano pronte a scoccare un bacio. Restai ferma. Quando sentii le sue labbra poggiare sulle mie rabbrividii. Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare. Le sue labbra si aprirono e la sua lingua tracciò un segno sul mio labbro inferiore come se stesse chiedendo il permessi di entrare. Acconsenti e da li iniziò il mio vero primo bacio. All’inizio era un bacio dolce poi divenne più violento per finire poi ancora una volta in modo dolce. Le nostre labbra si staccarono solo per respirare.
- Scusa_ mormorò lui con voce soave.
Io non risposi e tenni gli occhi chiusi. Ad un tratto sentii il suo respiro sul mio collo. Mi diede un bacio sul collo, salendo pian piano sul mento fino ad arrivare ancora una volta alle labbra. Il mio cuore andava a mille. Ricominciammo a baciarci come prima. Lui mi sdraiò delicatamente sulla sabbia poggiandomi una mano sulla pancia, senza però interrompere il bacio e si chinò su di me. Le emozioni che provavo in quel momento sono indescrivibili. Il mio primo bacio, non potevo immaginare modo, luogo e persona migliore di quello che avevo ottenuto.

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Capitolo 4
*** delusioni.... ***


Continuò a baciarmi fin quando entrambi finimmo la nostra “riserva d’aria”. Distolse le sue labbra dalle mie e mi guardò fisso negli occhi. Non sapevo cosa sarebbe successo, cosa avrebbe detto. Sapevo solo che desideravo che continuasse a baciarmi. e così fece. Posò delicato le sue labbra sulle mie ma una goccia ci interruppe. Poi un'altra e un'altra ancora fin quando non iniziò a piovere completamente. ci alzammo dalla sabbia e corremmo verso la macchina. Saliti in macchina Edward mi guardò. I suoi occhi erano splendidi e lucidi. Mi faceva tanta tenerezza e avevo voglia di stringerlo a me e baciarlo ma ad un tratto la sua voce angelica interruppe il mio pensiero << ti porto a casa >> disse << Charlie non ti vede da 2 giorni, sarà in pensiero e anche un po’ arrabbiato considerando che eri in punizione e che questa giornata non era prevista >>.
<< ok >> risposi io. Durante il tragitto non parlammo. In macchina si avvertiva un silenzio tombale, mi inquietava . Arrivati a casa Edward mi diede un bacio sulla fronte.
<< perdonami disse. >>.. << x cosa?? >> risposi incuriosita e perplessa io.. << capirai.. ora va, Charlie e dietro la finestra che ci sta scrutando >> << ok >>.
Appena scesi dalla macchina Edward suonò in segno di saluto a Charlie e sfrecciò via…
Mi diressi verso casa stralunata, non riuscivo a capire il significato della frase di Edward. perdonami, capirai.
Per cosa mai l’avrei dovuto perdonare? Per il bacio forse? Bhè se avrei dovuto fare qualcosa x il bacio, quello era dire grazie. Era stata la giornata più bella della mia vita.
<< mi dici dove sei stata fino a quest’ora e perché sei vestita così?? >> disse Charlie rabbioso.. avevo ancora i vestiti del mare visto che non avevo fatto in tempo a cambiarmi. << sono stata al mare con Edward Alice e gli altri papà >> mentii. << scusami ma loro avevano in programma di andare a mare e non volevo fare la guasta feste. >> abbassai lo sguardo perché se mio padre lo avrebbe visto avrebbe capito subito che si trattava di una bugia.
<< ok perché in macchina c’era solo Edward? >> mi chiese sospettoso. << bhè perché non ci saremmo entrati tutti. Siamo in sei e sai anche tu quanto è pignolo Edward. >> ancora una bugia. Mi sentivo in colpa ma era l’unico modo per non farmi scoprire da charlie. Se avrebbe saputo del bacio e del resto non so come l’avrebbe presa. In fondo io ed Edward siamo o meglio eravamo come fratelli, Edward era come un figlio x lui. Non si sarebbe mai aspettato una cosa simile e inoltre Charlie era molto geloso di me. << ok ok ora fila in camera che domani hai scuola >> chiuse Charlie. << va bene dissi >> e salii sopra dopo avergli dato la buona notte con un bacio sulla fronte. Dopo aver fatto una lunga doccia rilassante mi buttai sul letto e ripensai alla giornata più bella della mai vita. Al mio primo bacio. Allo sguardo di Edward. non volevo crederci ma non potevo negare l’evidenza. Ero totalmente innamorata di Edward Cullen. E oggi anche lui in qualche modo mi aveva dimostrato che provava interesse per me. Ma mi amava come io amavo lui? O oggi è stata solo una distrazione? Gli piaccio? Avrò rovinato tutto? Perché in macchina non mi ha detto una parola? E poi quella frase. Che voleva dire? Queste domande mi tormentarono fino a tardi. Poi capii che in quel modo stavo rovinando la fine del mio giorno perfetto. Quindi cercai di concentrare i miei pensieri solo ed esclusivamente su quei momenti che sarebbero rimasti nella mia mente per sempre.
Mi addormentai tardi. Al mattino quando suonò la sveglia la spensi e mi riaddormentai.. mi svegliai 20 minuti dopo. Ero in un ritardo mostruoso, mi cambiai e prendendo la cartella sfrecciai giù in cucina, convinta che ci fosse Edward ad aspettarmi.. ma mi sbagliavo. Al tavolo che faceva colazione c’era solo Charlie. << buon giorno papà, Edward non è ancora arrivato? >> chiesi con aria incupita. << buongiorno dormigliona. Si è venuto ma ha detto che non poteva aspettarti perché aveva un compito importante e non poteva fare tardi >> rispose lui. << ah >> risposi. Mi raggelai. Sapevo bene gli orari di Edward e in quella settimana nessun compito in programma. Perché aveva inventato quella balla? Non mi voleva fra i piedi? E per quale motivo? << tranquilla Bells, ti accompagno io prima di andare in centrale >> disse Charlie forse perché aveva visto il mio sguardo preoccupato. << perfetto >> dissi con ironia. Al 4 di liceo, arrivare a scuola accompagnata dal proprio padre con una volante (fra l’altro messa male) della polizia non era il massimo. Specie se si era abituati ad essere accompagnati da un superfigo con una volvo .. arrivati a scuola schizzai dalla macchina e sebbene ero in ritardo, invece di correre nella mia classe sfrecciai in quella di Edward.. dovevo vederlo, chiedergli il vero motivo per cui non mi era venuto a prendere. E poi non potevo iniziare la giornata senza vedere i suoi occhi, le sue labbra, i suoi capelli. Arrivai davanti la classe e la scrutai dalla porta. Trovai subito Edward seduto al proprio posto con lo sguardo perso nel vuoto. La prof era alla cattedra e mi scrutava con area infastidita. << buon giorno, mi scusi, potrei parlare con Cullen? >> dissi tutto d’un fiato. Edward al suono della mia voce si girò e mi sorrise automaticamente. Ecco avevo visto il suo meraviglioso sorriso, il cuore mi si era riempito di gioia. Edward però tornò subito serio. Ma che gli prendeva? << assolutamente no!! >> una voce gracida e fastidiosa interruppe i miei pensieri. << è il primo giorno in 4 anni in cui Cullen non è in ritardo, non lo faccio uscire neanche per idea, e tu ragazzina farai meglio ad andare in classe se non vuoi essere sbattuta fuori! Continuò inviperita la prof. << okok si calmi però >> dissi guardandola scioccata. << ma che arrogante! Via! In classe! >> disse la prof. Edward scoppiò a ridere e mi fece cenno che avremmo parlato dopo scuola mentre la prof si girò e sgridò anche lui. Le ore passarono lentamente, molto lentamente. A fine scuola uscii velocemente dall’aula ero ansiosa di incontrare Edward. corsi direttamente nel parcheggio dove di solito mi aspettava ma ad un tratto sentii delle braccia avvolgermi da dietro. Era Edward naturalmente. Mi girai << ciao Ed >> ero sicura che in quel momento avevo gli occhi a cuoricno. << salve >> disse lui con voce soave sfoderando il mio sorriso sghembo preferito. << che succede? >> aggiunse.. << bhè perché non me lo dici tu? sei tu quello strano e poi cos’era quella scusa di questa mattina? >> dissi velocemente. << andiamo, parliamo un po’ da soli >> salimmo in macchina e mi portò in spiaggia, dove eravamo stati la sera prima. << allora? >> dissi ansiosa.. << ti ricordi ieri sera qui? >> rispose lui come se stesse scappando dalla mia domanda. Il pensiero della sera prima mi fece arrossire. Lui sorrise e mi tirò su il mento. << ce.. certo >> risposi io. << sono stato bene con te ma.. >> si interruppe e si incupì. << ma cosa? >> dissi io perplessa. In quel momento come per farlo di proposito passò Charlie di li. Si fermò e io sgranai gli occhi. << ehi ragazzi, che ci fate qui? >> io e Edward ci guardammo. << Bella ha perso il suo i-pod ieri e l’ho accompagnata a cercarlo. >> disse Edward calmo. Era un maestro nell’inventare balle soprattutto ai genitori. Con me era diverso. Capivo benissimo quando mi diceva la verità e quando mentiva. O almeno così pensavo. << ah, l’hai trovato? >> disse Cherlie. << sii >> risposi io e Edward abbassò lo sguardo con un sorriso che sembrava dire “guarda che scema” e lo ero davvero.. << perfetto allora monta su e torniamo a casa >> disse Charlie. Mi rattristai ma entri in macchina di Charlie. Infondo ero in punizione ma me ne andavo sempre in giro.. << ciao Edward >> << arrivederci Charlie >> . in macchina Charlie mi guardava con area sospetta. Arrivati a casa studiai, preparai la cena e dopo aver mangiato salii in camera. Il telefono di casa iniziò a squillare. Charlie rispose e io origliai seduta sulle scale. Sembrava parlasse con Carlisle . quando mise giù la cornetta andai sotto a informarmi sulla telefonta. << era carlisle >> disse Charlie. << voleva avvisarci che domani mattina partirà con la sua famiglia per andare ad un funerale di una sua vecchia zia che viveva in Canada. >> << anche Edward? >> chiesi io. << certo Bella >> rispose Charlie con un area sospetta. Capii che la situazione da li a poco sarebbe diventata pericolosa perciò salii in camera dandogli la buona notte.. non capivo perché Edward non era venuto a dirmelo? Iniziai ad ascoltare il mio i-pod e cercai di addormentarmi. I giorni seguenti passarono lenti e noiosi senza Edward. lui non si faceva sentire e io non capivo il perché. In una delle mie chiamate con Alice chiesi di lui e Alice disse che era strano però stava bene. Le sue parole mi preoccuparono ancora di più. Poi mi annunciò che sabato sera sarebbero tornati. Ero felice. Finalmente lo rivedevo. Ero in punizione però quindi non potevo andarlo a trovare a casa. Ero sicura che sarebbe passato lui. Purtroppo non fu così. Mi incupii e cercavo di dare un senso logico a tutto quello ma non ci riuscivo. Perché Edward era così? Non volevo perderlo per nessuna ragione al mondo. Affondai la testa nel cuscino e iniziai a piangere. La mattina di domenica alle 10:00 Charlie mi svegliò. << su Bells alzati che siamo stati invitati a pranzo dai Cullen.. >> a quelle parole sobbalzai dal letto e corsi immediatamente a prepararmi. Mi feci al doccia, stirai i capelli, mi truccai anche se molto poco- sapevo che Edward mi preferiva acqua e sapone, me lo aveva detto- e indossai un vestitino stretto alla vita e che pian piano si allargava sulle gambe. Ci misi 3 ore per prepararmi e finalmente quando fui pronta andammo. Una volta arrivati ci aprì la porta Esme. Dopo averla abbracciata chiesi dove fosse Edward. << è uscito presto questa mattina e ha detto che ha una sorpresa per noi. >> disse con il suo sorriso dolce che gli creava delle fossette ai lati delle guancie. Ero triste al pensiero di non vederlo subito ma anche incuriosita x ”la sorpresa”.. dopo aver salutato tutti, io ed Alice andammo dentro a chiacchierare mentre gli altri restarono a prendere l’aperitivo in giardino.. << cosa c’è fra te e Edward?? >> chiese Alice con il suo sguardo da furbetta. << niente >> dissi io con voce troppo piena di “falsità” << bugiarda! >> disse << dai a me puoi dire tutto lo sai che sono una tomba.. >> aveva ragione. Lei era l’amica più fidata del mondo. << ok.. zitta però.. >> << giuro giuro ma adesso parla! >> disse Alice impaziente. << ci siamo baciati!! >> << aaaaaaaaaa!! >> urlò Alice!!! << lo sapevo lo sapevo!!! C’è troppa chimica fra te e Ed! >> prima che potesse pronunciare in nome per intero le tappai la bocca. << vuoi farlo sapere a tutti, compreso il vicinato?? >> la rimproverai.. << scusa ma sono troppo contenta!! Dai raccontami tutto nei minimi particolari!! >> disse Alice con un sorriso a 32 denti stampato in faccia. E così feci. Gli raccontai tutto nei minimi particolari arrossendo in alcune parti del mio racconto. Alla fine Alice mi abbracciò << secondo me è cotto! >> disse. << non ha mai fatto così con nessuno!! >> speravo che le parole di Alice fossero vere. << e tu? Tu che pensi di lui?? >> continuò Alice.. << io..bhè si sono cotta anche io.. a puntino.. >> un altro urlo seguito da un altro abbraccio uscì dalla bocca di Alice.. all’improvviso sentii in giardino la voce di Edward mi alzai e andai verso il balcone che mi avrebbe condotta in giardino. << molto piacere, mi chiamo Tanya >> una voce femminile. Ma di chi era? Che ci faceva li? Cosa voleva? Accellerai il passo e una volta arrivata guardai Edward. appena mi vide il suo sguardo si rattristò, come se voleva chiedermi scusa. Poi si avvicinò a me e ad Alice tenendo x mano una ragazza bellissima. Alta bionda con 2 occhioni blu come il mare. Era quella la sua sorpresa? Una stangona che lo guardava come se volesse saltargli addosso da un momento all’altro? << e loro sono Bella e Alice.. la mia migliore amica e mia sorella >> disse Edward abbassando lo sguardo sulle parole “la mia migliore amica” << ragazze lei è Tanya, la mia.. la mia ra.. ragazza >> disse Edward. Alice lo guardò in cagnesco, io rimasi impietrita. Poi Alice guardando Tanya disse << piacere >> con tono dispregiativo. Io continuavo a tenere lo sguardo fisso su Edward che a sua volta mi guardava con uno sguardo pieno di tristezza. << ora capisco. Bravo >> dissi. La mia voce uscii spezzata. Sentivo un nodo alla gola. Mi tremavano le mani. Non potevo restare li. Decisi di scappare via. Alice mi seguì. << aspetta Bella… >> disse Edward ma mentre cercava di segurmi, miss Bellezza (tanya) lo trattenne. Uscii dalla porta principale con alle spalle Alice.. << andiamo Sali in macchina, andiamo via da qui >> disse Alice abbracciandomi mentre le lacrime iniziarono a scendere.

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Capitolo 5
*** nuovi arrivi... ***


ermmm prima di leggere... premetto che sono TEAM EDWARD... ok ho detto troppo.. leggete e commentate se vi va!! un bacione!!!!



Alice sfrecciava sull’autostrada mentre io singhiozzavo ancora e guardavo fuori dal finestrino. In testa mi ronzavano un sacco di domande che mi tormentavano e facevano scendere ancora di più le lacrime. Perché mi aveva fatto questo? Mi aveva illusa e spezzato il cuore… come aveva potuto? Come ha potuto far del male alla sua migliore amica? Non mi voleva, ok fa male ma almeno poteva venirmelo a dire chiaramente non portandomi davanti la sua nuova fiamma presentadomi a lei come se nulla fosse… e i sorrisetti prima della sua partenza? E poi se era tornato da poco, era impossibile che tra la notte di sabato e la mattina di domenica aveva trovato una ragazza già innamorata di lui.. che sembrava conoscere da secoli. Quindi mentre noi passavamo una serata stupenda dopo l’altra, miss bellezza era chissà dove che lo pensava? E se fosse stato così, perché non me ne ha parlato? Cavolo ero la sua migliore amica, la sua più sincera confidente e a quanto pare la sua amante. Tra una domanda e una lacrima non mi accorsi neppure che avevamo viaggiato per circa un’ora. Alice mi aveva portato su una spiaggia paradisiaca. Non in quella in cui ero stato con Edward. poco prima gli avevo raccontato tutto compresi i particolari della spiaggia e sicuramente lei stava cercando di farmi dimenticare Edward non di farmi angosciare con posti che mi ricordavano lui e i nostri momenti da favola che sicuramente mai più avremmo passato. Scesi dalla macchina e Alice vedendomi ancora con gli occhi colmi di lacrime mi abbracciò. << ora basta Bella, non puoi stare così per colpa di quel mentecatto di mio fratello. È un cretino, se ha fatto così non ti merita. >> mi disse. Le classiche parole che dicevano le amiche ogni volta che le proprie best avevano una delusione amorosa. Ma in fondo erano quelle le parole adatte. In fondo che cosa si poteva dire che in un modo o nell’altro alleviasse il dolore? NIENTE assolutamente nessuna parola avrebbe alleviato il dolore del mio cuore spezzato, frantumato. Alice sciolse l’abbraccio, e scuotendomi, mi fece un sorriso raggiante. << dai su Bella!! andiamo a fare il bagno!! >> << Alice ma che dici? Non ho il costume e neanche tu!! >> << e che importa?? >> così dicendo si levò il vestito e si lanciò in mare restando come mamma l’ha fatta.. riemerse dopo pochi secondi << dai Bella!! buttati!! Qui è una favola!!! >> alla parola “favola” ripensai a quella piccola favoletta che mi aveva fatto vivere Edward che però aveva miseramente trasformato in un incubo in pochissimo tempo. Mi incupii ancora di più e abbassai lo sguardo per non far vedere la lacrima che mi scendeva lungo la guancia. << Bella!! ti muovi?? O vuoi che vengo a tirarti io di forza?? >> tentennai ma alla fine mi convinsi, levai il mio vestitino e mi tuffai in acqua. Dopo un lungo bagno durante il quale parte dei miei pensieri sparirono, uscimmo dall’acqua. Sulla spiaggia proprio vicino ai nostri vestiti c’era un poliziotto che ci fissò poi imbarazzato si girò. Noi ci avvicinammo. Alice rideva come una matta io non sapevo che pensare. << signorine sono costretto a farvi una multa, qui non è una spiaggia x nudisti! Vi prego di rivestirvi >> disse ancora voltato di spalle. << ma che diavolo dice?? >> disse Alice ancora ridendo. << siamo a maggio e la spiaggia è deserta! Nessun atto osceno se non ci sono spettatori >> continuò. << signorina ma come si permette!! >> disse l’agente girandosi verso di noi ormai vestite. Afferrò Alice da un braccio mentre gli urlava contro di essere una maleducata. Alice di certo non le mandava a dire e gli rispose per le rime levando violentemente la mano del poliziotto dal suo braccio. << adesso è troppo! Seguitemi in centrale! Al vostra situazione si è aggravata! Siete accusate di resistenza a pubblico ufficiale >> disse il poliziotto urlandoci contro. Tutto questo era assurdo, Alice aveva ragione e anche se il suo modo di rispondere non era proprio adeguato il poliziotto stava davvero esagerando.. ad un tratto i fissò come se cercava di ricordare il mio viso. << ehi, ma tu per caso conosci Charlei Swan? >> esordì dopo avermi fissato per quasi un minuto. << si certo, è mio padre >> risposi io. << già!! Il CAPO Swan è suo padre >> affermò Alice scandendo la parola “capo” come se volesse sottolinearne l’importanza. Il poliziotto pensò per un istante << ah piacere allora! Io sono il suo collega, e perché non me lo hai detto subito che eri la figlia del Capo Swan?? >> adesso capii come sapesse di me. Sicuramente mi aveva vista in una delle foto che mio padre aveva sulla scrivania. << forse non si aspettava tanta ignoranza da parte sua! >> disse acida Alice. Il poliziotto la guardò in cagnesco. << ma si può sapere chi è questa piccola insolente? >> chiese il poliziotto fissandomi. << sono Alice Cullen! La figlia del dtr. Cullen! Lo conosce vero?? >> l’area del poliziotto era come quella di uno che si trovava in un vicolo cieco. Dopo pochi secondi nei quali abbasso lo sguardo fissandomi ancora una volta disse calmo << bhè allora credo che chiuderò un occhio, ma state attente. Non voglio che si ripeta >> << sogna!! >> rispose Alice. Le diedi una gomitata mentre salutavo il poliziotto che aveva deciso di rassegnarsi. Appena salimmo in macchina scoppiammo a ridere ripensando a ciò che era successo poco prima. Solo a Alice e a me poevano capitare cose simili. Alice accese la radio e iniziammo a cantare intonando le note di “california girl” di “katy perry”. Arrivate allo svincolo dell’autostrada Alice accostò. << che facciamo? Torniamo a casa o scappiamo ancora? >> mi chiese Alice. Ci pensai su. Sapevo bene che scappare non poteva risolvere i miei problemi. E poi non potevamo scappare a lungo. << torniamo a casa, siamo scappate senza dire niente. Saranno in pensiero. >> Alice imboccò la strada che conduceva a casa Cullen. Ero imbarazzata all’idea di rientrare in casa. Esme era stata così gentile ad invitarci e io ero scappata via senza neanche dire niente. Cosa avrebbe pensato di me? Quando entrammo li sentivamo in giardino. Erano tutti seduti a prendere il caffè tra una chiacchiera e una risata. Compreso Edward e miss bellezza. Quando ci videro i loro visi erano tranquilli. Edward non ci aveva visto, aveva lo sguardo fisso atterra ed era voltato di spalle rispetto a noi. << eccovi tornate finalmente!! Ma dove siete state tutto questo tempo? Sono le sei del pomeriggio!! >> esclamò Esme tranquilla con il suo sorriso dolce. Di colpo Edward si girò e fece una faccia come se si fosse rilassato. Miss bellezza si girò e ci guardò con un area da smorfiosa viziata come per dire “le bimbe sono tornate dopo aver pianto”. Il suo sguardo mi fece innervosire. Avevo la voglia di andarle a tirare quei suoi capelli biondo platino. << scusatemi non stavo bene perché ho litigato con Jasper e avevo bisogno di svago. E ho tirato con me Bella. è colpa mia se non siamo restate a pranzo e x tutto il resto >> disse Alice cercando di coprirmi. La guardai come x dire che non doveva assumersi la colpa ma lei mi fece l’occhiolino. << Edward ci ha detto che avevate cose di donne da sbrigare. Per questo abbiamo deciso di lasciarvi stare. Una giornata fra amiche non ha mai fatto male a nessuno >> disse Charlie. Rimasi sbalordita. Stare con i Cullen gli faceva davvero bene. Edward si alzò dalla poltroncina liberandosi dalla stretta della bionda. Si avvicinò a noi mi guardò fisso negli occhi prendendomi le mani. << finalmente, mi avete fatto preoccupare >> i suoi occhi mi incantarono e riaffiorarono nella mia mente i momenti più belli passati con lui. Un’altra fitta l cuore mi fece abbassare gli occhi. << dovevi pensarci prima idiota >> disse Alice acida levando le mani di Edward dalle mie. Edward la guardò sbigottito. La sua sorellina preferita lo aveva trattato così male. L suo sguardo si rabbuiò più di prima. << Edward, ma che fai? Dai vieni qui che Emmet ci sta facendo sbellicare >> miss bellezza lo chiamava. La sua area di superiorità mi infastidiva e mi innervosiva tanto che mi faceva quasi piangere. << non fare aspettare la tua ragazza. È vero che puoi averne 10 con uno schiocco delle dita ma lei l’hai presentata alla tua famiglia e anche alla mia. Anche se per te è un impressa impossibile, Cerca di tenertela almeno fino a fine serata >> mi sorpresi io stessa del mio tono di voce. Mi aspettavo una voce rotta dal pianto e invece le mie parole risuonarono acide nello stesso tono che aveva usato Alice poco prima. << Bellla ti prego.. sai anche tu che non sono il tipo di ragazzo che hai appena descritto >> disse Edward con tono dispiaciuto guardandomi ancora fisso negli occhi. << fino a una settimana fa ero convinta che non eri così. Poi la mia opinione ha cominciato a decadere fino ad oggi, che ho capito il tuo vero carattere. Incredibile che non l’ho capito in 17 anni di amicizia. (io e Edward eravamo amici sin da quando eravamo ancora in fasce). Dissi con tono freddo e secco. << Bella.. >> disse con tono quasi disperato. Il mio autocontrollo nell’evitare il pianto dopo quelle sue parole iniziò a scendere miseramente. Alice forse si accorse di questo e mi guardò. << ora basta, l’hai fatta soffrire abbastanza torna dalla tua amichetta prima che si arrabbia.. >> non avevo mai visto Alice rivolgersi a suo fratello così prima di quel giorno. Loro erano 2 fratelli speciali. Nacquero nello stesso anno.. a distanza di pochi mesi. Il loro era stato un parto articolare.. Esme concepì prima Edward e dopo 3 mesi Alice. Portò a termine le gravidanze con successo anche se non con pochi problemi. Loro erano quasi gemelli.. stettero nella stessa pancia per circa 6 mesi. Poi Edward nacque i primi di luglio, esattamente il 4 luglio del 1993 mentre Alice esattamente 3 mesi dopo, il 4 ottobre del 1993. Forse per quello erano tanto legati, litigavano raramente e quando lo facevano la loro pace era immediata. La loro lite più brutta durò 3 ore..ed era solo per una merendina rubata all’età di 10 anni. Ma adesso Alice era diversa. sembrava seriamente arrabbiata con Edward. << io e Bella saliamo in camera mia.. >> annunciò Alice mentre mi strattonava verso di lei. << va bene >> rispose Carlies.. << Bella quando dobbiamo andare via ti chiamo.. >> disse Charlie. Feci cenno di si. Non ero sicura che arrivata a quel punto al mai voce non sarebbe uscita spezzata. Pensavo che una volta arrivata in camera di Alice sarei scoppiata a piangere ma stranamente non ci riuscii.. forse avevo esaurito tutte le lacrime. Questo mi faceva ancora più male perché non riuscivo a sfogarmi. << Alice io non voglio che tu litighi con Edward per colpa mia… siete troppo legati, non potete non parlarvi >> dissi io angosciata. Mi dispiaceva davvero che per colpa mia un legame come il loro si sarebbe spezzato. << Bella mio fratello è un cretino. Non si fa quello che ha fatto! Lo deve capire. E questo è l’unico modo. >> rispose Alice. << mah.. >> << niente ma.. ho deciso.. io sono legata all’altro Edward, il vero Edward non la brutta copia che è uscita fuori oggi.. gli terrò il muso fin quando non tornerà in se. E la mia decisione è irrevocabile >> mi bloccò Alice. Poi decise che il modo migliore per far passare le delusioni d’amore era farsi belle e lo shopping naturalmente. << Alice io sapevo che il modo migliore era affogare i dispiaceri nel gelato al cioccolato.. >> la contestai io.. << ingrassare e farsi venire la cellulite non è il modo migliore per queste cose!! I ragazzi, i migliori, li dobbiamo attirare no allontanare!! >> rispose pronta lei. E iniziò a piastricci armi il viso con delle maschere.. fra una maschera e una pulizia del viso il tempo volò. Erano già le 11 di sera. Qualcuno bussò alla porta della camera, andai ad aprire convinta che fosse mio padre. Quando aprii mi trovai davanti Edward e miss bellezza attaccata come una cozza a lui. << perdonami Bella, tuo padre mi ha mandato a chiamare perché è ora di tornare a casa.. >> io indietreggiai come per stargli lontana e loro avanzarono verso di me varcando la soglia della camera.. << ALT!!!! >> li bloccò Alice. << non voglio certi elementi in camera mia >> disse con tono dispregiativo guardando sia Edward che miss bellezza.. <> << no Edward smettila tu con questa commedia!! Non ti riconosco più… >> disse Alice interrompendo Edward.. << e ora fuori di qui.. di a Charlie che Bella scenderà a breve, il tempo di levare la crema che ha sul viso.>> continuò Alice.. mi ero dimenticata che avessi la crema sul viso, ecco giustificate i sorrisetti della bionda mentre mi guardava.. Alice mi aiutò a levarla. <> disse divertita.. << Alice è odiosa si ma non puoi negare la sua bellezza.. molto ma molto di più della mia.. >> << non dire sciocchezze Bella!! è coperta da chili di fondotinta di pessima marca tra l’altro.. tu sei stupenda senza al naturale.. >> << mentitrice >> << non è vero, sai che su queste cose non scherzo mai!! E adesso andiamo giù prima che Charlie si arrabbi seriamente.. >> arrivati i salone, tutti ci aspettavano. Compresi Edward e “cozza-girl” .. strano ma il nuovo sopranome dato da Alice suonava a meraviglia! Ci accompagnarono tutti al portone. Prima di andare ringraziai Esme e Carlies x l’invito e mi scusai ancora x la mia fuga e loro mi risposero con un sorriso dolce che voleva dire << è tutto ok >>. Poi abbracciai Alice << grazie grazie grazie!! >> << e di che??? >> << di tutto!! Ti sono debitrice!! >> << tranquilla Bella, le amiche servono a questo no?? e poi mi sono divertita con te.. ma se proprio vuoi sdebitarti, che ne dici di un pomeriggio di shopping domani?? >> mi chiese con un gran sorriso. Io prima guardai Charlie, come per avere il suo permesso. In fondo ero in punizione ma non avevo passato neanche un giorno dentro casa.. Charlie annuì e io riabbracciai Alice facendole un sorriso… >> lo prendo come un si >> disse sprizzante di gioia. Anche se l’idea mi spaventava, era il minimo che potessi fare. Alice era davvero una buona amica! Aveva cercato di tirarmi su i tutti i modi, prendendo le mie colpe sulle sue spalle, difendendomi a spada tratta contro suo frratello, il suo fratello preferito anche a costo di litigarci. Era il minimo davvero. Durante il viaggio di ritorno non parlai. << che è successo fra te e Edward?? >> interruppe il silenzio Charlie.. << niente papà.. >> << non mi sembra..  >> << hai un’impressione sbagliata allora.. >> << Bella vi conosco.. siete sempre appiccicati e oggi invece vi siete parlati a stento e dalle vostre espressioni facciali, non x dirvi delle carinerie.. che succede?? >> << niente papà, non volevo disturbarlo visto che era impegnato con la sua ra.. rag.. con la bionda insomma.. e poi Alice aveva bisogno di me >> << sarà.. >> non risposi perché volevo chiudere il discorso al più presto. Parlare di loro due insieme mi faceva male.. arrivati a casa salii in camera immediatamente. Accesi l’i-pod e iniziai ad ascoltare canzoni belle ma tristi.. quella che ascoltai di più fu “5 giorni”.. perfetta.. poi sentii il suono del campanello. Charlie era sotto la doccia quindi andai ad aprire io.. davanti alla soglia di casa si presentarono 2 sagome. Accesi la luce per vederli meglio. Erano Billy il vecchio e caro amico di papà che era partito tempo fa. Non era cambiato molto, ecco perché lo riconobbi. << Ciao Bella!!! >> << salve Billy!!! >> accanto a lui un ragazzo. Di media statura, con la pelle più scura rispetto alla mia.. aveva gli occhi neri, i capelli corti e castano scuri. Indossava una felpa e un paio di Jenas.. << ciao Bella, ti ricordi di me?? Sono Jacob..  >>.

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Capitolo 6
*** ritrovo.. ***


eheh capitolo che non vi aspettavate in tutti i sensi!! primo Bella ci sorprenderà secondo 2 capitoli in un giorno!! ihihih ora la smetto di annoiarvi vi lascio alla storia! buona lettura!!!!




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Avevo uno strano ricordo di quel ragazzo.. un bambino testardo e combina guai con il quale giocavo ogni fine settimana.. e adesso era diventato così.. come dire.. diverso. Jacob e suo padre Billy erano andati via dalla città 3 anni dopo la scomparsa di Lilly, la mamma di Jacob. Lui alla sua morte aveva solo 4 anni e ne stavo x compiere 5. Loro dicevano che andavano via perché nell’altro stato avevano dei parenti ma in fondo tutti sanno che erano andati via per dimenticare, o almeno per provarci. Nulla da dire su questa decisione. << ciao! Si certo mi ricordo di te.. >> risposi al saluto di Jacob mentre mi ero incantata nei suoi occhioni neri che erano rimasti uguali.. << allora Bella? non ci fai entrare?? >> disse Billy sghignazzando. << certo, scusatemi prego prego.. fate come se foste a casa vostra..>>. << E tuo padre? Non è in casa? >> << si, è sotto la doccia.. lo avviso subito >>. Mentre mi incamminavo per chiamare Charlie, mi accorsi che Jacob e suo padre avevano con loro le valigie. Forse erano tornati, ma perché avevano portato le loro valigie in casa, quando potevano lasciarle nel furgone? << papà, oh sei qui… >> mio padre era già pronto. << Billy è già arrivato? >> mi chiese Charli con aria felice.. << si è sotto.. ma perché, tu che ne sai del suo arrivo? >> ero confusa. << bhe volevo parlartene oggi, mentre ne parlavo con i Cullen ma tu sei sparita.. >> << parlare di cosa papà?? >> ero sempre più confusa e in più papà mi aveva fatto ritornare in mente Edward.. << bhe.. i Black sono stati sfrattati e qui non hanno nessuno.. tanto meno una casa. Quindi gli ho offerto disponibilità fin quando Billy non guadagna qualcosa per trovare casa.. non ti dispiace vero? >> << no cero che non mi dispiace papà.. però la prossima volta che inviti un uomo e un ragazzo a casa avvisami.. sai mi devo abituare all’idea di vivere con 3 uomini.. >> e cosa potevo dirgli? Si papà mi dispiace sbattili fuori?? E poi sapevo che ciò rendeva felice mio padre, Billy era il suo migliore amico…un po’ di felicità non gli faceva male. Ritorna in salone dove avevo fatto accomodare Billy e Jacob e feci gli oniri di casa, mostrandogli le loro camere e il bagno degli ospiti. La mia casa era molto grande. Fu progettata da Esme su richiesta di mia madre Renee.. Renee era fissata con i bambini, diceva che ne voleva avere almeno 4 ma dopo di me la sua idea cambiò radicalmente. Forse perché il matrimonio con mio padre stava decadendo sempre più.. ma adesso era felice con il suo nuovo compagno Phil.. perché non aveva mai avuto altri bambini? Dopo gli onori di casa mi scusai e andai a fare una doccia per poi andare a letto. Era stata una giornata orribile. Gli unici attimi belli erano stati con Alice. Alice che mi attendeva l’indomani con una giornata al centro commerciale non proprio la giornata dei miei sogni.. il pensiero però si spostava su Edward e le lacrime riniziarono a scendere senza che io potessi fare niente per fermarle. Il mattino seguente, quando uscii da casa mi ritrovai davanti Alice ed Edward nelle rispettive macchine. << Bella ti prego Sali che devo parlarti >> ma io sapevo che i sarebbe bastato sentire pochissime delle sue parole x iniziare a piangere quindi andai da Alice. Io e lei eravamo in classe insieme quel giorno perché mancavano alcuni prof. Tra una lezione e l’altra io e lei ci organizzavamo la giornata. Alla fine mi invitò a casa per il pranzo e io accettai. Chiamai Charlie e lui non era molto felice di ciò perché in fondo avevamo ospiti e io me ne andavo in giro ma alla fine acconsentì, dopo aver ascoltato le suppliche di Alice. Arrivati a casa Cullen, a pranzo eravamo solo io, Alice, Edward ed Emmet. Carslie ed Esme erano a lavoro. Il clima anche se scherzoso grazie a Emmet era anche molto teso. Alice interrompeva Edward ogni volta che tentava di dire qualcosa e Emmet continuava a fare battute. Dopo pranzo io e Alice iniziammo a sparecchiare. Emmet e Edward erano nel soggiorno. Più guardavo Edward più pensavo che non poteva esistere persona più perfetta di lui. Era una meraviglia. Ma guardarlo mi provocava anche un gran dolore. Sentivo lo stomaco contrarsi e saliva un nodo alla gola. Mentre pensavo ero intenta a lavare i piatti appoggiata al lavandino. Mi sentii una stretta ai fianchi. Avrei riconosciuto quelle mani fra 1000. << Possiamo parlare per favore? >> disse Edward con voce soave mentre mi respirava sul collo. Il cuore non scandiva più un ritmo regolare ma sembrava volesse uscire dal petto. Il respiro diventò irregolare. Non ostante ciò tentai di rispondere nel modo più freddo possibile. << non ho niente da dirti Edward. >> non era vero naturalmente avevo un sacco di domande da fargli, tanti punti interrogativi che mi ronzavano in testa e mi facevano male. Volevo anche dirgli di liberarmi, per dimostrarmi ancora più fredda ma non ci riuscii. Mi mancavano i suoi abbracci, e tra le sue braccia mi sentivo la ragazza più felice del mondo. Come se vivevo in un sogno anche se questo sogno si trovava in un incubo. << Bella vorrei spiegarti ma.. >> << ma cosa la tua ragazza si arrabbia? Non sai quanto mi dispiace guarda >> dissi con tono volutamente cinico. << Bella ascolta.. >> << no Edward ascolta tu! >> lo interruppi per paura di nuove bugie, di ulteriore dolore. << mi hai mentito, mi hai fatto credere in qualcosa che evidentemente non c’è, sono stata stupida a crederti, a cascarci così ma d’altra parte tu mi conosci meglio di chiunque altro. Sai benissimo come sono, come mi hai potuto ferire così? Edward tu sei una delusione come amico. Non mi importa della tua ragazza, non mi importa se fai il donnaiolo. Ma io sono anzi ero la tua migliore amica, che c’è mancavo nella tua collezione?? Ho sempre pensato che tu fossi diverso e invece sei come tutti gli altri.. hai avuto quello che volevi ma stai certo che hai perso una amica, forse la più sincera che avresti potuto mai avere >> Edward mi guardava con uno sguardo sofferente ma continuava a stringermi. Senza che io potessi accorgermene, mi scese una lacrima che Edward asciugò sfiorandomi il viso con le mani. << Bella, io non sono come credi, io sono l’Edward che conosci tu e poi.... non voglio che tu stia male x me, non te lo meriti >> << no Edward, tu non sei quello che pensavo, se ci tenevi davvero a me potevi pensarci prima di farmi credere a qualcosa che non esiste e poi è vero forse non lo merito ma almeno mi servirà in futuro. >> Edward mi guardava sempre di più con uno sguardo triste. << Bella io non volevo mentirti, non volevo ingannarti io.. io.. ti ho baciata perché.. >> << perché sei un cretino Edward, ecco perché l’hai baciata, per avere un altro trofeo.. >> lo interruppe Alice. Mi sentii quasi arrabbiata con lei perché io volevo spiegazioni, volevo sapere il perché di quel bacio. Edward si girò e guardò in cagnesco sua sorella. Poi liberò l’abbraccio e andò verso di lei. Era a pochi centimetri da lei. La guardò negli occhi e digrignando i denti gli fece una smorfia. Alice pur essendo molto più bassa di lui lo guardava con aria di superiorità. << Alice sta zitta. Tu non sai niente. Niente! >> e così dicendo Edward uscì dalla cucina. Alice aveva uno sguardo strano, come perso nel vuoto. Mi avvicinai per abbracciarla. << mi dispiace alice, voi dovete fare pace >> << no Bella!! dice che non so niente, allora perché non mi spiega? Da quando ha segreti con me? Io non lo riconosco più.. >>. << ehi ragazze, io e Edward abbiamo deciso di venire con voi al centro commerciale.. se per voi non è un problema naturalmente.. >> Emmet ci aveva interrotte con questa sua proposta fatta tra un ghigno e l’altro. << ok Emmet, ma ve ne starete buoni buoni e ai nostri comandi?? >> << si-signora!! >> .perfetto un pomeriggio con Edward.. mi allettava si ma mi spaventava terribilmente. Io e Alice ci andammo a preparare perché secondo Alice anche per fare compere, c’era bisogno di un vestito appropriato. << waoo piccoletta, una settimana con Alice e diventeresti miss-bellezza >> esordì Emmet quando mi vide arrivare con una maglia lunga ma attillata, i leggins e gli stivali. << oh Emmet ti ringrazio ma non mi permetterei mai di rubare il trono della nuova fiamma di Edward >> dissi io sarcastica. Edward mi fissò con uno sguardo di disappunto. << Edward la piccoletta ti ha distrutto!! >> disse Emmet sghignazzando come un matto. << Emmet fatti gli affari tuoi e andiamo>>. Uscimmo da casa con la Jeap di Emmet perché secondo lei era perfetta per contenere tutte le nostre spese. Alice si sedette avanti con Emmet perché diceva che soffriva di mal di macchina.. Edward era seduto dietro con me. Troppo vicino per i miei gusti o almeno x quella situazione. Non gli rivolsi la parola per tutto il viaggio anche dopo i ripetuti attacchi di battutine fatti da Emmet. Arrivati al centro commerciale Alice decise che avremmo girato tutti i negozi partendo da sotto. Iniziammo a girare nei negozi di maglie, poi di sport , di cianfrusaglie, di scarpe, di vestiti eleganti,cosmesi... Alice usciva da ogni negozio con almeno 10 capi. Io al massimo 7 presi su insistenza di Alice. Edward portava i miei pacchi, Emmet quelli di Alice. Alla fine eravamo esausti almeno per quanto riguarda me, Edward e Emmet. Alice avrebbe potuto continuare a provare vestiti e comprare cianfrusaglie all’infinito. Andammo a mangiare qualcosa nella pizzeria del centro commerciale. Mentre mi ero alzata per chiedere delle posate visto che le mie Emmet le aveva fatte finire a terra, mi si avvicinò un ragazzo.<< Ciao, sono George piacere >> disse sicuro di se. Non era male ma avevo abbastanza guai con i ragazzi. Non avevo voglia di dargli retta. << ciao >> dissi in modo più distaccato possibile. << ti guardavo, ti ho notata.. sei davvero carina.. >> << grazie.. >> << quello è il tuo ragazzo?? >> disse guardando nella direzione di Edward.. << perché me lo chiedi?? >> << bhè ti guarda in un modo.. e vorrei essere sicuro che è il tuo ragazzo. Perché se non lo è mi piacerebbe conoscerti >> << oh.. ehm hai azzeccato, è il mio ragazzo >> naturalmente mentii x allontanarlo. <> sorrisi. << ma toglimi una curiosità, come mi guarda?? >> << eh. Ti guarda come se fossi l’unica qui dentro.. si insomma come se stesse in un deserto e l’unica cosa intorno a lui fossi tu. >> << ah.. bene.. >> << tranquilla che è innamorato x mia sfortuna naturalmente.. se ne vedono pochi come lui i giro.. >> << si proprio pochi..ora vado altrimenti.. >> << lui si arrabbia, logico.. è stato un piacere.. ciao bellissima.. >> << ciao.. >>. Tornai al tavolo. << ehi Bella ma chi era quel tipo?? >> chiese Alice.. << nesuno.. >> un calcio mi colpì. Capii che veniva da Alice e sapevo anche il perché. << cioè.. un tipo che vuole conoscermi.. >> << hai capito la nostra Bella, adesso fa anche stragi di cuori… e raccontacci un po’.. >> Edward mi fissava con disappunto. << Emmet sei il solito impiccione.. dai.. >> << dai Bella, racconta >> disse Alice tutta entusiasta. << uffi!! È un tipo che mi vuole conoscere e mi ha dato il suo numero..  >> mentii ma era l’intento di Alice.. << a si?? E tu che ne pensi di lui?? >> chiese Emmet con interesse, peggio di una vecchia pettegola. << è interessante.. credo che lo richiamerò.. >> Emmet scoppiò a ridere mentre si complimentava per la mia “conquista”, Alice aveva un aria soddisfatta. Edward mi fissò poi si alzò da tavolo e prendendo i miei pacchetti si allontanò.. << e dai Edward, che ti prende? Sei geloso? Ahah >> Emmet e una delle sue battutine. Poi ci alzammo e seguimmo Edward fino all’uscita, e poi nel parcheggio. Io e Alice ci sedemmo, Edward e Emmet sistemarono le spese nell’immenso cofano e si lamentarono anche che era troppo piccolo x tutti quei bagagli. << bravissima Bella per la storia di prima!! >> si complimentò Alice. << grazie ma non era solo storia inventata.. >> << ah allora doppi complimenti!!! >> << complimenti x cosa?? >> si intromise Emmet mentre lui ed Edward si infilavano in macchina. << Emmet fatti gli affari tuoi!! >> << nana non ho chiesto a te!! >> << orso, mi hai guardata!!>> << nana se non la smetti ti faccio scendere a te e alla tua spesa!! >> << orso se solo ci provi io.. >> << che mi fai nana??? >> << ragazzi!!! O meglio dire bimbi!! La volete piantare?? >> Edward azzittì Alice e Emmet che avevano iniziato a litigare peggio di 2 bambini. << ha cominciato lui/lei!! >> dissero all’unisono. Io e Edward scoppiammo a ridere come matti e Alice e Emmet ci snobbarono, poi iniziarono a ridere anche loro. Era bello ridere un'altra volta con Edward. mi mancava la sua risata allegra che metteva tutti di buon umore. Durante il viaggio di ritorno Alice mi invitò ad un pigiama party visto che era molto tardi. Dirlo a Charlie non era una delle cose più semplici del mondo aggiungendo a anche che a casa avevamo ospiti perciò ci pensò proprio alice ad avvisarlo. Chissà come lei riusciva a convincerlo sempre senza farlo arrabbiare, rubandogli anche una risata. Visto che Carslie ed Esme non erano in casa Emmet decise di andare da Rosalie, quindi in casa rimanevamo io, Edward e Alice. Ci sedemmo tutti e tre sul divano. Alice in mezzo. C’era una strana atmosfera, non pesante come quella della mattina a pranzo ma strana. Non saprei come definirla. Io e Edward eravamo stanchissimi, Alice era ancora un peperino. Schizzò dal divano e andò in cucina dicendo che doveva preparare i pop-corn per poi vedere un film tutti insieme. Restati soli, Edward mi fissava. << chiamerai davvero il tipo della pizzeria?? >> interruppe il silenzio. << perché no.. >> mi rispose con il suo sorriso, sempre perfetto. Sapevo cosa voleva dire, potevo infinocchiare Emmet e gli altri ma non di certo lui. Lui mi conosceva bene, sapeva quando mentivo. Alice tornò velocemente con i pop-corn. Inserì il DVD nel lettore. << questa sera film di paura!!! >> perfetto.. io odiavo i film di paura, preferivo di gran lunga una bella commedia romantica ma era difficile far cambiare idea a Alice… si sedette al centro del divano e iniziammo a vedere “the ring”. Dopo 10 minuti io ero già terrorizzata, Alice rideva come se stesse guardando una commedia comica. Edward si alzò e si sedette accanto a me, facendo spostare Alice che non protestò, immersa com’era nel film. La sua sola vicinanza mi tranquillizzava. Nelle scene più brutte mi coprii gli occhi appoggiandomi sulla sua spalla. Lui mi mise un braccio dietro la spalla e sfoderò il mio sorriso preferito. Ad un tratto si scatenò un temporale, con tanto di tuoni, lampi e pioggia a catinelle. Andò via la corrente e Alice perse la sua allegria e si mise a urlare come una pazza. La stanza era completamente buia. << Edward!! ho paura!!! >> e così dicendo, Alice saltò sulle gambe di Edward e si strinse a lui. << fifona…è solo un temporale.. >> ad un tratto suonò il cellulare di Edward e io e Alice iniziammo a gridare come 2 matte, per via del film che narrava una storia iniziata proprio con la visione di una cassetta e subito dopo lo squillare del telefono. << dai ragazze tranquille. Saranno mamma e papà >> disse Edward stringendoci a lui. Ripose al telefono tranquillo << si?? >> << amore mio ho paura con questo tempo, vieni a farmi compagnia???? >> una voce femminile e isterica uscì dal telefono. Era Tanya. Mi staccai subito da lui levando la sua mano dalla mia vita. << ah cozza-girl >> rispose Alice con disappunto e levandosi anche lei dalle ginocchia di Edward. << ciao Tanya, perdonami ma non posso… >> << perché??? Non ti va di passare una notte da me?? >> rabbrividii a quelle parole.. mi incupii e mi rattristai ancora una volta pensando a loro 2 insieme. << non posso, la casa è sola. Cioè mia sorella e sola perché non c’è nessuno in casa… >> << a ma dai Eddy spediscila dalla sua amica.. quella Isa… bel.. brutta… insomma quella lì >> << ehi come si permette!!! >> protestò Alice. << si chiama Bella, e lei è qui con me, con noi cioè.. >> precisò Edward. << capisco, stammi bene e salutamele >> disse acida Tanya. << buona notte >>. Edward staccò il telefono e guardò prima della mai direzione e poi in quella di Alice. Ad un tratto le luci tornarono. Alice si alzò in piedi imbronciata. << senti Edward!! di a quella smorfiosa della tua ragazza che con me deve abbassare quella cresta da gallina che si ritrova e mi deve portare rispetto. Sia a me che a Bella altrimenti la voglia di sfottere gliela faccio passare io e sai benissimo che ne sono capace. Sarò bassina, ma la grinta non mi manca! >> << hai ragione Alice… glielo riferirò.. >> restai sorpresa dalla risposta di Edward. << dai siediti che continuiamo a vedere il film.. << mi è passata la voglia.. >> dissi io scocciata. << bhe anche a me >> replicò Alice.. poi mi prese x mano e mi trascinò in camera. << notte Edward>> disse su per le scale. << buona notte ragazze.. >> rispose Edward gentile. Ero incavo alta nera con quella biondina tutta gambe da strapazzo! Non solo perché si era presa gioco di me, del mio nome ma anche perché aveva interrotto quel momento che anche se pauroso, stava diventando davvero interessante viverlo specialmente accanto a Edward. in camera di Alice iniziammo a chiacchierare mentre ordinavamo la roba comprata il pomeriggio . gli raccontai dei nuovi ospiti e cosa era realmente successo con il ragazzo della pizzeria. Lei mi raccontò di Jasper e tra una chiacchiera e l’altra il tempo passò. Erano già l’una di notte. Decidemmo di andare a fare la doccia contemporaneamente. Lei nel suo bagno privato, io quello riservato agli ospiti. Mentre mi spogliavo andò via la luce un’altra volta. Mi misi a urlare e dopo pochi secondi mi sentii abbracciare. << tranquilla Bella è solo un temporale >> mi tranquillizzò Edward mentre mi stringeva fra le sue braccia. Lo abbracciai e mi accorsi che era a petto nudo. Mi ricordai subito che anche io ero nuda perciò cercai di liberarmi per coprirmi prima che arrivasse la luce. << dai Bella, ti prego… >> << Edward liberami perfavore… >> << Bella ti prego è solo un abraccio. Mi mancano i tuo abbracci.. >> << ok Edward ma adesso liberami.. >> << Bella ma fino a una settimana fa eravamo continuamente appiccicati.. solo questo abbraccio poi ti lascio perdere.. >> << Edward liberami avanti! Lo continuiamo dopo l’abbraccio ma adesso liberami fidati >> Edward strinse le sue braccia ancora più forte e io affondai la testa nel suo petto. << Edward, mollami sono nuda, fammi mettere l’accappatoio! >> finii appena di pronunciare la frase e la luce tornò. Io arrossii e strinsi Edward a me. << adesso non ti muovi idiota fin quando non arrivo all’accappatoio!! >> << perdonami Bella no pensavo.. non pensavo che tu.. >> << no Edward tu non pensi punto! >> Edward scoppiò a ridere e io ero terribilmente imbarazzata. << Bella mi sa che non è il caso che stiamo attaccati così… non so se hai capito..>> << oh!!! EDWARD!!! >> << Bella dai non fare così… >> disse Edward ridendo ancora come un matto. << Edward sei uno scemo! Trova immediatamente una soluzione e usciamo da questa situazione imbarazzante!! >> volevo sprofondare. Ero terribilmente in imbarazzo ma allo stesso tempo divertita. << ok Bella, facciamo così.. io chiudo gli occhi e mi stacco e tu vai a prendere l’accappatoio. Quando hai fatto esci dal bagno che ho bisogno di una doccia fredda >> Edward rideva sempre di più come un matto. << ok Ed ma smettila di ridere!!! E chiudi gli occhi che mi stacco.. >> Edward chiuse gli occhi e io corsi a prendere l’accappatoio… lo infilai e uscii dal bagno. Quando ero ancora sulla porta Edward mi chiamò..<<  Bella che esagerata che sei.. ti ho vista milioni di volte a mare… >> << si Edward con la differenza che a mare ho il costume… >> vidi il viso di Edward diventare rosso, come un pomodoro. << ah.. perché tu eri… >> <> << e avevo capito male.. si mi serve proprio una rinfrescata… >> io scoppiai a ridere e uscii dal bagno. Andai da Alice che era uscita dalla doccia già da un pezzo (lei accendeva un sacco di candele mentre si faceva la doccia perciò anche senza la luce elettrica, la stanza rimaneva perfettamente illuminata) e gli raccontai l’accaduto. Lei scoppiò a ridere. Dopo aver fatto la doccia questa volta nel suo bagno, vidi Alice già nelle braccia di morfeo. Allora decisi di andare da Edward per chiarire l’accaduto. Entrai in camera senza bussare, abituata ai vecchi tempi. Era sdraiato con le braccia dietro la testa. << Bella.. scu.. scusa per prima.. >> << scuse accettate… >> << siediti qui che parliamo un po’ come ai vecchi tempi. >> mi sedetti sul letto e iniziammo a parlare ricordando vecchie storie.. non sfiorammo nemmeno per un attimo l’argomento “Tanya” e ne fui felice perché quella sera, volevo ritrovare il mio amico… << mi sei mancata Bella.. >> disse Edward mentre mi fissava le labbra e si avvicinava. Il cuore iniziò a battere all’impazzata.. non riuscivo a muovermi, come se fossi immobilizzata. Un lampo entrò in camera e la illuminò e dopo pochi istanti il tuono. Riuscii a distrarmi e allontanarmi da lui.. << Edward io vado.. >> << no ti prego scusami sono un cretino… ma non andare.. resta qui e chiacchieriamo ancora un po’.. prometto che faccio il bravo.. >> mi disse facendomi l’occhiolino. Accettai e mi sdraiai accanto a lui e continuammo a parlare.. poi mi addormentai probabilmente fra le sue braccia perché sentivo una sensazione unica che solo quando ero fra le sue braccia riuscivo a provare.

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Capitolo 7
*** temporale, guai e... ***


allora piccole informazioni di servizio.. Bella è innamorata persa e ci vuole un pò per smettere di fare lo zerbino di edward e godersi la vita perciò non uccidetemi plese... poi ora vi posto 1 capitolo e pome l'altro perchè 2 capitoli in una volta rischiano di essere pesanti.. eheh.. ora vi alscio buona lettura!!!!!!!!



Un lampo squarciò il cielo ed entrò in camera, illuminandola e facendomi sobbalzare dalle braccia di Edward. << Bella, tutto ok??? >> chiese Edward facendomi il suo sorriso dolce << si ma … ho come una strana sensazione … come un brutto presentimento.. >>  << tranquilla, ci sono io qui.. è solo un temporale … >> cercò di tranquillizzarmi Edward accarezzandomi il braccio con la punta delle dita. << Edward non ho paura del temporale, lo sai che mi piacciono anche.. ma sento una strana presenza.. >> << Bella? ma che dici? Siamo soli … >> Edward si sedette sul letto accanto a me e mi posò un braccio sulla spalla. << Edward non lo so … sento.. >> all’improvviso un rumore interruppe le mie parole. Proveniva da fuori. << cos’era??? >> chiesi impaurita a Edward. << niente Bella, sarà stato un gatto. O un topo. >> << si certo Edward il gatto e il topo è tanto scemo da camminare sotto una tempesta!! >> dissi con umorismo io. Edward sorrise. << dai Bella torniamo a dormire che domani mattina abbiamo scuola. Ci sdraiammo nuovamente sul letto ma questa volta mi staccai da Edward. un altro tonfo mi fece sobbalzare Edward mi fu vicino in un istante e mi strinse i fianchi. Poi sentimmo dei passi. << Edward ho paura!! Senti anche tu camminare, non me lo sto inventando!! >> dissi spaventata. Edward strinse di più la presa stringendo mi al suo corpo. Poggiai la testa sotto il suo collo e lui mi baciò i capelli. Altri rumori provenivano dal piano di sotto, come se qualcuno stesse cercando di entrare. << Bella vado a vedere, tu resta qui e chiuditi >> << assolutamente no Edward!! chiunque sia potrebbe essere armato!1 potrebbe ucciderti, tu resti con me! >> << Bella sii ragionevole, devo vedere chi sta cercando di entrare in casa mia! >> << no Edward!!  >> lo strinsi forte a me e lui ricambiò la stretta. << ok piccola sto qui con te tranquilla… >> a quelle parole mi sciolsi letteralmente. Avevo voglia di abbracciarlo ancora più forte, di baciarlo.. ma mi trattenni pensando che era fidanzato e che era lei che voleva, non me. All’improvviso in camera piombò Alice spaventatissima. << ragazzi sentite?? Ma chi è??? Ho paura!!! >> disse confusamente e si lanciò sul letto tra me e Edward. ci abbracciammo e Edward cercava di tranquillizzarci entrambe dicendo che erano solo rumori. Poi decise di scendere andando contro me e Alice che lo pregavamo di non farlo. Io e Alice restammo sedute sul letto abbracciate e impaurite più che mai. Edward scese portando con se una mazza da baseball che tenevano i Cullen nell’armadio a muro posto in fondo al corridoio del piano di sopra. I Cullen infatti amavano giocare a baseball e tenevano tutto l’armamentario custodito come se fossero gioielli. Pochi secondi dopo che Edward era sceso sotto, sentimmo un rumore come il rompersi di un vetro. Poi un altro ancora.questo più forte come se fosse uno sparo. Riuscii a stare ferma al primo rumore ma al secondo scesi dal letto e mi precipitai giù. Ero troppo preoccupata x Edward per pensare alla paura, per pensare che rischiavo, per pensare che forse sarei diventata un impiccio.. un bersaglio da prendere in ostaggio o una ragazza troppo debole che necessitava protezione. Scesa sotto vidi una sagoma che si dirigeva verso di me. << Edward!!! EDWARD!!! >> iniziai ad urlare a squarcia gola. << Bella Bella tesoro calmati sono io >> la sagoma era Edward. non ero riuscita a riconoscerla a causa del buio pesto che c’era nella stanza. Edward mi si avvicinò con le mani in alto, come per tranquillizzarmi. Io mi avvicinai a lui e lo abbraccia. Lui mi strinse forte a se. Era bagnato fradicio. Sciolse delicatamente l’abbraccio e mi spiegò cosa era successo. Quando scese sotto si trovò davanti una sagoma che appena lo vide scappò via. Mentre scappava nel buio della stanza inciampò in un vaso facendolo cadere. Vedendo Edward troppo vicino, quasi sul punto di acciuffarlo, il malfattore estrasse una pistola e fece fuoco davanti a se, perforando il muro della cucina. Poi si alzò e scappò via fuori. Edward tentò di seguirlo ma il malfattore scomparve dietro la foresta. Edward decise di tornare indietro perché era troppo pericoloso visto che il malfattore era armato e anche perché io e Alice eravamo sole. In tanto proprio Alice scese sotto e si unì al nostro abbraccio. << dobbiamo chiamare la polizia. Dobbiamo denunciare l’accaduto e inoltre quell’uomo potrebbe essere l’assassino che gira da qualche tempo in città >> disse Edward. << chiamo mio padre così lo tranquillizzo. Se gli arrivasse la notizia da altri si preoccuperebbe tantissimo >> risposi io. Composi il numero di Charlie. Rispose subito con tono preoccupato e la sua preoccupazione crebbe ancora di più. Dopo avergli spiegato l’accaduto mi sedetti accanto a Edward, sul divano nel soggiorno. A noi si aggiunse Alice spaventata come tutti del resto. Edward era seduto al centro e ci stringeva entrambe a se. Per tutto il tempo restammo in silenzio, come se avessimo paura di farci sentire. Dopo circa 10 minuti sentimmo 2 volanti della polizia. Da una volante scese Charlie senza divisa, dall’altra altri 2 poliziotti, questi ultimi però in divisa. Quando si avvicinarono alla luce del pianerottolo ne riconobbi uno. Assurdo era il poliziotto che aveva beccato me e Alice in spiaggia. Papà corse da me e mi abbracciò. << tesoro.. ero tanto in ansia!! >> << papà te l’ho detto che ormai era tutto sotto controllo… >> << si lo so ma ero preoccupatissimo!!>> i strinse più forte. Poi abbracciò anche Alice ed Edward. dopo alcune domande poste a Edward per cercare di identificare il malfattore, papà disse che era troppo pericoloso che io, Ed e Alice rimanessimo soli li perciò decidemmo di andare tutti a casa mia. A casa c’erano Billy e Jacob che ci aspettavano preoccupati. Mi sentivo un po’ in colpa verso di loro perché infondo era il primo giorno che si erano, anche se momentaneamente, trasferiti a casa mia e io ero mancata tutta la giornata. Ma ero troppo stanca e anche un po’ scossa per cercare di rimediare perciò decisi che mi sarei fatta perdonare l’indomani magari con una bella cena per tutti. Alice venne a dormire in camera mia, Edward in camera di Jake. Ero preoccupata di questo perché il primo approccio fra i due non era stato un gran che.. ma forse era stata la mia immaginazione.. Charlie decise che il giorno seguente nessuno doveva andare a scuola e che Alice e Edward sarebbero restati a casa nostra fino al ritorno di Esme e Carlisle. Ci svegliammo quasi tutti alla stessa ora. Durante la colazione c’era una strana aria nella stanza. Billy era andato a cercare lavoro, e Charlie era andato a fare il suo perciò eravamo rimasti solo noi ragazzi. Nel pomeriggio decidemmo di guardare un film. Edward e Jacob si davano certe occhiatacce e si scambiavano continuamente delle battutine poco amichevoli. Io rimproveravo Edward con uno sguardo perché non era carino che trattasse così un ospite. Io E Jake iniziammo a chiacchierare e a raccontare un po’ cosa avevamo fatto negli anni di lontananza. Mentre parlavo con Jake, le occhiate di Edward diventavano sempre più furiose. Se gli occhi potessero uccidere..
<< pronto mamma?? >> << tesoro mio!! Come stai??? E Alice?? >> << mamma tranquilli stiamo bene, adesso siamo a casa di Charlie e abbiamo passato la notte qui.. è tutto tranquillo.. >> << tesoro sono così in ansia x voi!!! Stiamo tornando a casa!! Arriveremo in serata.. >> << ma no mamma tranquilli, qui è tutto sotto controllo… non c’è bisogno che torniate prima del previsto.. >> << e chi ci sta ancora fuori con la situazione che c’è li!! Ci vediamo stasera amore.. >> << va bene mamma ma non andate di fretta per noi perché stiamo bene.. >> << a dopo piccolo.. >> Esme chiamò Edward al cellulare.. era una mamma dolcissima, molto apprensiva e avrebbe dato la vita per i suoi figli. Proprio come un tempo era  la mia, la mia bellissima mamma di cui non sapevo neanche in che continente si trovasse in quel momento. Da quando si è risposata, ha iniziato a girare il mondo insieme al suo nuovo compagno e io ormai erano 2 anni che non la vedevo,non la sentivo... Jake alle parole dette da Esme iniziò a sghignazzare insinuando che Edward fosse un mammone. Edward si incavolò e iniziarono le offese, dun tratto si alzarono dal divano e si avvicinarono l’uno accanto all’altro quasi faccia a faccia. Pochi centimetri li dividevano dallo sfiorarsi. Io e Alice saltammo dal divano e li dividemmo mettendoci fra loro 2. Io spingevo Jake da una parte, Alice spingeva Edward dalla parte opposta. << allora la volete smettere di fare i poppanti?? Abbiamo a che fare con 2 ragazzi o con 2 bambini appena usciti dalle fasce?? Ora vi sedete li buoni e zitti, distanti l’uno dall’altro e la smettete di comportarvi come due scemi!! Ci siamo capiti!!??? >> li rimproverò Alice. Alice era sempre molto dolce ma quando si arrabbiava diventava una belva. Il suo viso faceva una strana espressione che mi faceva sempre scoppiare a ridere. Ma in quel caso mi trattenni perché la situazione era seria. Insomma Jake ed Edward neanche si conoscevano, semmai si erano visti da piccoli qualche volta senza neppure parlare, ma già si odiavano come eterni rivali. Com’era possibile? Forse erano due immaturi e basta..
approfittando dell’occasione che quella sera c’erano tutti, mi venne l’idea di preparare una bella cena anche per farmi perdonare un po’ per le mie assenze. Io e Edward andammo a fare la spesa con la sua macchina e Alice rimase con Jake. Era meglio se quei due stavano un po’ separati e poi io dovevo cercare di parlare con Edward e convincerlo a trattare meglio jake visto che è un nuovo arrivato. Il viaggio fino al supermercato fu tranquillo. Nel supermercato poi iniziammo a scherzare e a ridere come matti, proprio come ai vecchi tempi. Io sallii sul carrello, accanto alle ruote e Edward dietro di me mi spingeva e ridevamo come matti tanto che un commesso ci fermò dicendoci con area abbastanza scocciata << l’area bambini e in fondo a sinistra. >> avevamo davvero oltrepassato il limite, sfrecciare con un carrello in un supermercato e ridere come pazzi è una cosa da bambini delle elementari no di ragazzi diciassettenni. Continuammo con la spesa punzecchiandoci fra noi. Nel viaggio di ritorno chiesi a Edward di essere gentile con Jake. << quel tipo non mi piace.>> quella fu la sua risposta fredda e decisa, detta con talmente tanta convinzione nella voce che non riuscii neanche ad obbiettare o a chiedere spiegazione. Entrati in casa, un profumino delizioso ci accolse. Proveniva dalla cucina, dove Jake e Alice avevano appena sfornato una meravigliosa torta alle nocciole, la mia preferita, o meglio Jake l’aveva appena fatta, Alice era completamente negata per la cucina. << che profumino delizioso!! Jake, non sapevo fossi bravo cucinare.. >> << segreti della vita.. >> << e si il nostro Jake è un cuoco con i fiocchi!!! >> disse Alice tutta entusiasta.. << grazie Jake non dovevi disturbarti.. sono io che mi devo far perdonare qui! >> dissi sorridendo. << tu non ti devi far perdonare nulla, tesoro. >> disse Edward con la sua voce vellutata che mi faceva impazzire ogni volta che la sentivo. Poi mi strette un braccio sui fianchi. << lei no, ma tu si caro.. >> disse Alice con voce tagliente. So a cosa alludeva. Tanya.. a quel pensiero levai subito il braccio di Edward dai miei fianchi. << Bella tranquilla a me piace cucinare.. >> << e poi sarei io la femminuccia!! >> interruppe Edward. gli diedi una gomitata e saltò. << Edward!!! >> lo rimproverò Alice. Jacob sembrava che stesse per avere una crisi di nervi, dopo pochi secondi stranamente si calmò, come se non fosse successo niente. << Bella se vuoi ti do una mano x la cena di questa sera. >> << grazie sei molto gentile!! Accetto volentieri così facciamo ancora 2 chiacchiere.. abbiamo tanto da raccontarci.. >> risposi entusiasta. Mi andava davvero di passare un po’ di tempo con lui, di sapere cosa avesse fatto negli ultimi anni e come mai erano tornati così all’improvviso proprio come se ne erano andati. << dai Edward vieni andiamo di la noi.. >> << disse gentilmente Alice. << no io resto qui. Sono curioso! >> << Edward!! >> << Alice!! >> << Edward >> << Alice!! >> i due fratelli continuavano a chiamarsi aumentando ogni volta di un tono la voce. Pensai che avrebbero potuto continuare all’infinito. Li interruppi. << Alice!! Lascia che resti non fa niente.. magari fanno amicizia >> dissi sarcastica. La vedevo dura.. << mm ok ne approfitto per andare a sistemare quel disastro di armadio che ti ritrovi! E di sistemare tutto quello che abbiamo comprato ieri.. poi devo scegliere i vestiti per questa sera e devo sistemare trucchi profumi!!! >> Alice parlò veloce tanto veloce che ci confuse tutti. << oddio tutte queste cose in così poco tempo!!! Volo!! >> e così dicendo Alice si precipitò su. Io e Jake iniziammo a cucinare e chiacchierare. Edward ci scrutava seduto sul divanetto all’angolo, facendo finta di guardare altrove. Di tanto intanto si avvicinava a noi e tentava di aumentare la distanza fra me e Jake. Un paio di volte si offrì di aiutarci ma Jake rispondeva con voce malefica o negativamente oppure gli dava dei compiti da bambini tipo pelare le patate o sbattere le uova. Jake intanto mi raccontò che negli ultimi anni aveva fatto nuove conoscenze e che si era infilato più di una volta nei guai, dopo che si era aggregato a una compagnia poco raccomandabile proveniente dai bassi fondi della città da cui proveniva. Ecco uno dei motivi che portarono Billy a tornare alla sua vecchia città. A quei discorsi Edward interrompeva continuamente facendo battutine su Jake il quale non si lasciava di certo mettere i piedi in testa, bulletto com’era diventato, e rispondeva a tono. Io non ero come Alice, non sapevo comandarli a bacchetta perciò mi limitavo a cambiare discorso per evitare una lite. Dopo aver finito di cucinare lasciai Jake e Edward sotto a preparare la tavola, dopo avergli fatto giurare che non avrebbero fatto scenate, e io salii per cambiarmi. Entrata in camera non la riconoscevo più. Era uno splendore, non aveva un angolo disordinato. Sulla scrivania-specchio a posto dei vestiti buttati così, tanto per, c’erano disposti ordinatamente dei trucchi e dei profumi che non avevo mai visto. Guardai nell’armadio. Era pieno zeppo di vestitini, jeans alla moda e t-shirt fashion. Che fine avevano fatto i miei vecchi pantaloni da ginnastica?? Sul letto c’era un vestito sistemato alla perfezione, disteso li sembrava mi chiamasse. Poi dal bagno uscì Alice. Era raggiante. Si era già preparata, e si avvicinava a me quasi come se stesse danzando. Era così aggraziata.. << Bella muoviti, fatti una doccia che dopo ci penso io a te! >> disse facendomi l’occhiolino. Non avevo scelta, del resto Alice era più testarda di Edward.. dopo la doccia iniziò a truccarmi, poi passò ai capelli e infine mi fece infilare nel vestitino che aveva preparato per me sul letto. Era un vestito stretto sul busto che scendeva morbido sulle gambe, color avorio. Alice invece indossava un tubino fuxia. << Alice poi mi spieghi cosa è successo nella mia stanza eh.. >> << perché non ti fa piacere?? >> mi rispose con tono deluso. << certo che mi fa piacere ma non devi disturbarti per me! >> << sciocchina questo è il mio mestiere!! >> mi disse con un gran sorriso. Quando scendemmo le scale Alice andò avanti. << Waoo bellissima >> disse Jake sorridendo a Alice.. Edward lo fulminò con lo sguardo. Quando videro me sgranarono entrambi gli occhi. Devo ammetterlo quando Alice si ci metteva d’impegno, faceva davvero un bel lavoro con me. << okok siamo bellissime e lo sappiamo adesso basta sbavare e andate a fare la doccia che fra poco arriva Emmett e vi porta i vestiti. >> disse Alice comandando i ragazzi a bacchetta. << Jake tu va nel bagno degli ospiti e tu Edward nel bagno di Bella che tanto ci sei abituato >> continuò Alice senza pensare. Jake si voltò verso di me quasi ringhiando. Poi distolse lo sguardo e andò verso il suo bagno. Edward sorrise e salì su per le scale. << Alice!! >> la rimproverai io.. << scusa!! >> poco dopo arrivarono Emmet, Jasper e Rosalie e dopo averli salutati presi i vestiti che aveva ordinato Alice di portare e andai a porgerli a Jake e Edward. Jake aveva un paio di Jeans scuri e una felpa marrone molto bella. Edward invece pantaloni neri e camicia bianca. arrivata davanti camera di Jake, bussai e nessuno rispose allora entrai pensando che Jake fosse ancora sotto la doccia e invece lo trovai in boxer vicino alla porta con la mano sporta verso la maniglia come se stesse per aprire. Dopo aver squadrato il suo corpo abbassai lo sguardo imbarazzata e gli porsi i vestiti senza dire nulla, mi chiusi la porta alle spalle e andai su da Edward. certo che Jake aveva un corpo da favola per avere 16 anni. Ancora frastornata (in positivo) dal pensiero di Jake in boxer entrai in camera mia senza nemmeno pensare di bussare. E come prima fu con Jake, trovai Edward in boxer accanto alla porta del bagno, ancora mezzo bagnato. Restai a bocca aperta. Era di una bellezza mozzafiato. diversa da quella di Jake.. più fine, più raffinata sembrava una statua tanto era scultoreo il suo corpo. Poi abbassai lo sguardo ancora una volta imbarazzata.. << cavolo, ancora!! >> disse fra me e me . posai i vestiti di Edward su mio letto e uscii dalla stanza mentre Edward sghignazzava. Scesa sotto accolsi papà e Billy dicendogli di accomodarsi nel giardino sul retro perché c’era una sorpresa. Poco dopo arrivarono Esme e Carlisle e dopo che mi abbracciarono preoccupatissimi per la sera recedente, condussi anche loro in giardino, dove poco prima Edward e Jacob, miracolosamente senza uccidersi a vicenda, avevano preparato la tavola per la cena. Tornai indietro per prendere il cellulare sull’entrata perché mi era sembrato di averlo sentito squillare e vidi contemporaneamente Edward scendere le scale venendo verso di me, e Jacob venire da destra, avanzando anche lui nella mia direzione. Li immaginai in boxer e sentii le mie guancie avvampare. Loro sorrisero e da perfetti gentil uomini mi presero sotto braccio e mi portarono in giardino. << waooo Bella, non ti accontenti di uno, ne vuoi addirittura 2 al tuo fianco!! >> esordì Emmet sghignazzando. << sta zitto Emmett >> lo azzittii. Esme e Carlisle vennero incontro a Edward abbracciandolo ancora scossi. Poi presentai Jake a Carlisle, Esme, Emmett, Rosalie e Jasper. Dopo di che Ci accomodammo tutti all’enorme tavolata e Jake e Edward si offrirono come camerieri. Rimasi stupefatta dal loro cambiamento improvviso ma ne fui felice. La cena confluì in un dopo cena fatto di giochi da tavola e musica. Edward restò accanto a me tutta la serata. A tavola mi trovai in mezzo a lui e Jake, sembravo una rete in un campo da ping.pong solo che al posto della pallina c’erano le occhiatacce dei due. A fine serata Edward mi portò sotto un albero in disparte, alla fine del giardino. Non era illuminato quindi nessuno poteva vederci. << ci voleva proprio una serata così eh.. >> disse con un sorriso dolce da paura. Dopo aver chiacchierato un po’, mi cinse i fianchi, e mi guardò negli occhi. << sei particolarmente bella questa sera sai.. >> << è ora di tornare a tavola altrimenti ci danno per dispersi.. >> << un attimo solo... >>  o no… sapevo cosa stava per accadere.. il suo volto si avvicinava al mio con delicatezza. Nella situazione in cui mi trovavo, dovevo togliere l’abbraccio e andare via e invece.. mi alzai sulle punte per arrivare al volto di Edward e ci baciammo ancora una volta. Sentivo le farfalle nello stomaco, mi girava la testa ma non c’era altro posto al mondo in cui non volessi essere in quel momento. Le mie dita si intrecciarono nei suoi capelli e lui mi stringeva a se. Era tutto perfetto, la musica che era in sottofondo era fantastica. Io, lui, il cielo e le stelle.. <<  Bella io… ti.. >> disse a bassa voce respirando sul mio collo. A quel punto sentii il cuore in gola. Aspettavo che terminasse la frase da un momento all’altro invece le sue labbra percorsero tutto il collo, poi il mento e infine sulle mie labbra concludendo con un bacio mozzafiato.

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Capitolo 8
*** colpo basso.. ***


<< Bella, Bella ma che… oh.. ora capisco perché non rispondevi.. eri troppo impegnata. bhè scusa il disturbo.. >> Jake interruppe il nostro bacio con queste parole dette con tono talmente acido che mi fece sentire in colpa.. in colpa per cosa poi? Per aver baciato il mio forse ex migliore amico che era fidanzato con miss biondo platino?! << Jake scusami.. arrivo subito.. >> iniziai a camminare, Edward mi seguì e mi prese per mano. Entrammo in casa, dove si era spostato il resto della compagnia, ancora mano nella mano. Alice ci guardò e sul suo volto piccolo ma perfetto, da folletta, apparve un sorriso a 32 denti. << oh eccovi finalmente, ma dove eravate finiti?! >> disse Esme incuriosita. << ehmm eravamo andati in fondo al giardino perché Bella doveva farmi vedere una cosa che avevamo fatto da bambini.. nulla di che >> rispose Edward. mi accorsi poi dello sguardo di mio padre puntato proprio sulla mia mano e su quella di Edward ancora intrecciate.. di colpo la liberai,Edward mi guardò stranito ma io svincolai lo sguardo andando a salutare Alice e gli altri che intanto stavano andando via. Quando Edward si infilò in macchina mi guardò come per scusarsi e accompagnò quello sguardo a un sorriso dolce da paura.. << allora tu e Cullen eh.. >> disse Jacob mentre stavo x salire le scale.. << cosa? Non capisco.. >> << dai Bella non mentire.. vi ho visto mentre si insomma.. vi baciavate.. >>.. << ahh.. ohh Jake non dire niente.. Cullen è solo un amico non so cosa mi sia saltato in mente.. e poi.. >> << e poi?? >> << nulla buona notte Jake.. >> . Volevo dirgli che Edward era fidanzato ma quella era una realtà talmente dolorosa x me che non riuscivo neanche a dirla. Quella sera mi addormentai pensando al bacio ma una domanda mi invadeva i pensieri: Edward che gioco stava giocando?! Passò una settimana da quella festa, una settimana nella quale non scacciai dalla mia mente neanche per un attimo il pensiero delle labbra di Edward, quelle meravigliose labbra morbide ed accoglienti sulle mie.. ma dai suoi atteggiamenti capii che per lui non era stato speciale come lo era stato per me. Man mano che passavano i giorni sentivo che si allontanava.. e io morivo dentro. Forse non potevo averlo come fidanzato ma non volevo perdere il mio migliore amico.. mio fratello.. era un dolore troppo forte.. il mio cuore si sarebbe lacerato.. intanto il mio rapporto con Jake migliorava.. era davvero un bravo ragazzo, dolce e premuroso come pochi ma in lui non riuscivo a vedere niente più di un amico.. forse perché la mia mente era offuscata da Edward. << Bella tesoro, invece di stare a casa tutta sola vieni a studiare da me.. >> mi chiese Alice un pomeriggio.. accettai con piacere.. infondo era un occasione x passare un po’ di tempo con Edward.. passammo il pomeriggio a studiare ma di Edward neppure l’ombra. Non avevo il coraggio di chiedere ad Alice che fine avesse fatto perché anche se era la mia migliore amica non volevo apparire come la disperata in cerca di ciò che non avrebbe mai potuto avere.. verso le sette di sera mentre io ed Alice eravamo sedute in soggiorno a programmare il giorno seguente, il campanello suonò. Speravo con tutto il cuore fosse Edward e invece? Jasper.. lui e Alice si appiccicarono quasi subito e io sentendomi 3° incomodo andai a perlustrare casa.. quando mi trovai davanti camera di Edward sentii dei rumori. Allora senza neanche pensarci, tanto era la voglia di vedere Edward, aprii la porta della camera e rimasi impietrita davanti a ciò che mi si presentò davanti agli occhi. Edward seminudo disteso sul letto con Tania a cavalcioni su di lui. Non riuscii a proferire parola. Edward si accorse della mia presenza e saltò dal letto per venirmi incontro.. io rapida scappai via fino ad arrivare in camera di Alice.. chiusi la porta mentre Edward chiedeva di entrare e spingeva la porta io dopo un po’ di resistenza, con il viso pieno di lacrime aprii la porta e me lo ritrovai li, ancora in boxer con lo sguardo tra il sorpreso e il dispiaciuto. << Bella ti prego fammi spiegare.. >> << no Edward!! sei un coglione!! Pensavo fossi diverso. Pensavo che almeno con me fossi diverso e invece? Mi hai spezzato il cuore.. trattandomi come una delle tue troiette… >> << Bella tesoro ti prego ascoltami >> cercava di dirmi mettendo una sua mano sul mio fianco. << non mi toccare, mi fai schifo!! Sta lontano da me! Torna dalla tua biondina tutta curve e per favore non mi cercare non mi chiamare più! >> poi mi accorsi che ad assistere alla scena c’erano Alice e Jasper che erano saliti forse x le urla, Emmet e Tanya che non si era degnata di coprirsi. Imbarazzata chiusi la porta in faccia ad Edward. Per poco non lo beccavo in pieno viso.. poi Alice chiese il permesso di entrare e io acconsentii.. mi abbracciò e io iniziai a piangere ancora di più.. Alice mi stringeva a se e mi ripeteva che gliel’avremmo fatta pagare.. ************************************************************************************************************************ ecco un capitolo mini ;) più tardi ne posterò un'altro più lungo.. intanto che ne pensate?? *__*

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Capitolo 9
*** non sfidare Bella Swan... ***


Io e Alice iniziammo a fare un piano x la nostra vendetta. Lei si era schierata dalla mia parte dandomi pienamente ragione e mi aveva proposto la sua idea. Intanto anche Emmet che aveva assistito alla patetica scena, si era schierato dalla mia parte. Jasper si riteneva la svizzera perché non se la sentiva a giudicare il comportamento d Edward. io e Edward intanto, dalla sera della brutta sorpresa non ci rivolgemmo più la parola. Lui cercava di avvicinarsi ma io mi scanzavo sempre e gli mostravo indifferenza come mi aveva detto di fare Alice. Infatti il piano consisteva nel farlo innamorare di me per poi lasciarlo e farlo soffrire, proprio ciò che lui aveva fato a me. Un giorno io e Alice ci dedicammo al mio cambio-look. Un nuovo taglio alla moda, via ai vecchi vestiti e benvenuti vestiti supersexy… centro di bellezza, nuovi trucchi e nuovi accessori. Insomma una nuova me. Pian piano che passavano i giorni vedevo lo sguardo di Edward essere sempre più puntato verso il mio corpo. Ciò mi lusingava e mi incitava a continuare perché così capivo che era attratto da me e questo era già un passo avanti.. una sera decidemmo di fare un uscita a 8. Alice e Jasper, Emmet e Rosalie, Edward e miss-tutta curve e io e Jake. Noi non eravamo fidanzati anche se notavo un certo interesse da parte sua nei miei confronti. Edward di questo non ne sembrava tanto felice. Fatto sta che cercai di approfittare di questa serata per far uscire fuori di se Edward. sperava solo di resistere facendo la seduttrice e non diventando la sedotta. Decisi di indossare un vestitino nero molto corto e scollato.. dei tacchi vertiginosi e un trucco da far girare la testa. al trucco ci pensò Alice.. non osavo guardarmi allo specchio perché sicuramente mi sarei vergognata e non sarei mai uscita vestita in quel modo. Secondo Alice e gli altri ero stupenda. Jacob poi mi riempì di complimenti facendomi arrossire continuamente. Anche dallo sguardo di Edward capii che ero riuscita nel mio intento.. per poco non sbavava. << Edward attento a non sbavare che ti rovini la camicia.. >> gli dissi con nonchalance passandogli vicino.. Edward mi afferrò per il polso << vieni con me?! >> << sono impegnata, poi non vorrei far ingelosire la tua ragazza..>> << Tanya non è.. >> non lo lasciai terminare.. << non è la tua ragazza? Oh allora è la tua compagna di come dire, di….. nottate? >> non gli diedi neanche il tempo di rispondere e i lanciai al collo di Jake che mi aspettava fuori. Ci dirigemmo tutti in discoteca e grazie a degli agganci di Emmet riuscimmo ad entrare facilmente, senza fare la fila. La disco era enorme e la pista era affollatissima. A destra e sinistra vedevo persone che si strusciavano, che si baciavano e che si spingevano oltre, così con naturalezza, come se stessero soli invece che in posto pieno di gente. Secondo gli ordini di alice, che mi aveva dato prima di uscire, avrei dovuto prima fare ingelosire Edward con Jake, poi sedurre Edward per poi lasciarlo sul più bello tornando da Jake. Realizzai che per fare ciò avevo bisogno di bere così chiesi a Jake gentilmente se mi portava da bere mentre gli altri si erano già buttati in pista.. Tanya era incollata a Edward e lui aveva gli occhi fissi su di me. Quanto avrei voluto essere al posto di Tanya. Edward era sexy da panico.. aveva i pantaloni neri con una camicia blu. Mi faceva impazzire.. ma dovevo resistere, dovevo farlo per me, per il mio orgoglio. Mentre aspettavo il ritorno di Jake mi si avvicinò un ragazzo semi-ubriaco. Iniziò a farmi dei complimenti e mi invitò a ballare. Io decisi di rifiutare ma lui insisteva e la sua insistenza era diventata davvero fastidiosa. D’un tratto arrivò Edward che lo prese x un braccio e infamandogli qualcosa lo fece allontanare.. << se magari avresti un vestito più lungo.. >> mi disse come infastidito. << se magari pensassi alla tua ragazza che è semi-nuda invece di pensare al mio vestito >> risposi acida io.
<< ci penso io… >> disse Jake alle mie spalle.. mi porse il bicchiere mentre Edward si ributtava in pista.. dove aver bevuto decisi di iniziare il mio piano. Iniziai a ballare non proprio castamente con Jake.. 1, 2 , 3, 4 canzoni di seguito senza mai stancarci. Edward non mi staccava gli occhi di dosso e il suo sguardo era fulminante nei confronti di Jake. Benissimo il piano di Alice stava andando alla grande. Dopo aver ballato 5 canzoni decidemmo di andarci a sedere al tavolo dove gli altri avevano già preso posto. Il tavolo era per sette perciò mancava un posto.. la fortuna girava dalla mia parte.. << Jake tesoro siediti che io mi siedo sulle tue gambe se non ti dispiace.. >> << ce. Certo che non mi dispiace >> rispose Jake mezzo imbambolato. Edward continuava a fissarmi con una rabbia nello sguardo, mai avuta prima. Jake mi teneva per la vita e io mi comportavo normalmente ridendo e scherzando con tutti. Ad un tratto sentii la mia canzone preferita. << cavoli questa la devo ballare!!! >> dissi alzandomi di colpo dalle gambe di Jake. Edward quasi contemporaneamente a me, saltò dal suo posto.. << la balliamo insieme?! >> mi disse con aria maliziosa.. accettai e ci dirigemmo in pista. Decisi di farlo impazzire.. prima ballai distante da lui. Poi mi avvicinai pericolosamente al suo corpo. E ballammo appiccicati per tutta la canzone.. di tanto in tanto mi faceva volteggiare e poi i faceva appoggiare con la mia schiena contro il suo torace.. mi stringeva a se come se fossi di sua proprietà. Questa cosa mi piaceva da matti ma non dovevo lasciarmi coinvolgere… mi staccai da lui e iniziai a muovermi provocante alzando il vestito lasciando un certo vedo-non vedo. << cavolo Bella mi stai facendo impazzire… >> mi disse avvicinandosi al mio orecchio. Un brivido mi percosse la schiena ma continuai imperterrita il mio ballo seducente. Quando si riavvicinò al mio viso, troppo vicino, troppo pericoloso.. gli sfiorai le labbra con le mie.. poi mi staccai e ricominciai la mia danza. Edward rimase a bocca aperta e notavo l’urgenza di un bacio nei suoi occhi. In pista mi raggiunse Alice e io mi scatenai completamente con lei abbandonando Edward. << sei andata alla grande, ce l’hai in pugno.. >> mi disse Alice tuta entusiasta.. poi io mi riavvicinai a Edward e dopo averlo fissato negli occhi, lo superai dirigendomi verso Jake e iniziando a ballare con lui. Negli occhi di Edward si leggeva la gelosia.. a fine serata ero soddisfatta.. che il mio piano stesse funzionando davvero? Lo spero con tutto il cuore..

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Capitolo 10
*** che gioco fai Cullen? ***


<< ehi Bella ieri sera tu insomma.. >> << cosa vuoi Cullen?! Dimmi veloce che faccio tardi a matematica.. >> << ehi ma quando la smetterai di chiamarmi Cullen? Noi 2 eravamo come fratelli… >> << Bravo Cullen, hai detto bene.. ERAVAMO >> sottolineai l’ultima parola e andai via lasciando Edward come un pesce lesso. Cercai di sembrare sicura di me, forte e dall’espressione di Edward capii che ci stavo riuscendo ma io non mi sentivo affatto così. L’orario delle lezioni passò velocemente e arrivato l’orario della mensa, mi diressi al mio tavolo.. al tavolo dei popolari. Li erano seduti i più fighi e le più desiderate della scuola.. mi sentivo fuori posto, io non amavo stare al centro dell’attenzione.. << Bella tesoro questo pomeriggio preparati x dello shopping sfrenato!! >> << cosa?! No Alice io veramente >> << a-a-a-a nessun ma, nessun no… Bella fidati di me.. >> così dicendo Alice mi fece l’occhiolino.. capii che centrava qualcosa con il nostro piano perciò accettai. << naturalmente l’invito è per tutti..>> disse Alice riferendosi a Jasper, Jake, Edward,Emmet., Rosalie e miss biondo platino che rispose con quella sua voce squillante e talmente fastidiosa che avrei voluto tapparle la bocca con il panino che giaceva nel mio vassoio. I ragazzi dopo un po’ di titubanza accettarono non del tutto convinti. All’ora successiva avevo biologia con Edward. cavoli.. da quando era successo quello che è successo maledicevo quell’ora.. io ero seduta avanti, Edward dietro di me.. ciò mi incuteva ancora più ansia… << bene ragazzi oggi vi faccio una proposta… visto che i vostri ultimi compiti sono un disastro, ho pensato di farvi lavorare a coppia così chè se non sapete fare qualcosa il vostro compagno vi aiuterà.. allora le coppie sono: Newton-Choen, Stewart-Nicol, Swan- Cullen… >> merda lo sapevo! Ma dico in mezzo a 23 persone proprio lui??? Ma che avevo fatto di male?! << Bella è scritto nel destino >> mi sussurrò Edward all’orecchio alzandosi dalla sua sedia e sporgendosi verso di me. Cercai di mantenermi lucida e risposi alla provocazione << Cullen sta zitto, il destino si può sempre modificare.. >> << professoressa scusi… ma si potrebbe far scambio di coppia??? Cioè mi spiego.. potrei lavore con Cullen visto che non sono tanto brava e lui potrebbe aiutarmi? >> disse Jessica con i suoi modi da gallina. << bhè non hai tutti i torti.. si Jessica, è una buona idea.>> << perfetto!!! Rispose Jessica tutta felice e battendo le mani come una bambina << Cullen visto che avevo ragione? >> dissi girandomi verso Edward con un falso sorriso vittorioso.. << dici?? Sta a vedere…>> mi rispose Edward sicuro di se.. si alzò dal suo posto e si diresse verso la cattedra.. poggiò le mani sulla cattedra e sfoderò verso la Beily, il suo sorriso migliore.. ma che intendeva fare? Sedurre una prof?? << scusi prof non credo che Jessica sia adeguata a me.. non so se mi spiego.. il mio livello è molto alto e Jessica potrebbe ostruire il mio apprendimento..>> un altro sorriso. La Beily per poco non sbavava… cavoli era una donna di una certa età con marito e figli.. come poteva sbavare davanti a un diciassettenne per giunta suo alunno con due pozzi verdi a posto degli occhi, un sorriso da tachicardia e un corpo che in confronto il David di Michelangelo è imperfetto? Credo di essermi data la risposta da sola.. << erm bhè Cullen neanche lei ha tutti i torti… e con chi vorrebbe far coppia? >> disse la Beily cercando di ricomporsi per quanto le era possibile.. << bhè direi che.. come ha detto lei all’inizio.. Swan è perfetta..>> << Bene allora Cullen torna con Swan..>> non pensai neanche di oppormi… nessuno in quella classe , scuola, paese avrebbe potuto battere il sorriso ammaliante di Edward… << sei proprio uno stronzo.. >> << ci divertiremo >>

<< Bellaaaaa sei pronta????? Fra 5 minuti passo!!! >> << Alice ci sono quasi… >> << perfetto tesoro.. a mi raccomando metti qualcosa di corto!! >> qualcosa di corto… facile per lei che le parole più usate nel suo armadio erano CORTO e SCOLLATO. Dopo aver buttato i miei vestiti sul letto decisi diprendere un paio di mini-short di Jeans mezzi strappati, una canotta, una giachetta della tuta e le mie converse.. sicuramente non era proprio quello che intendeva Alice ma non mi importava più di tanto.. sentì il campanello e mi precipitai sotto << lo so lo so i miei vestiti sono un disastro ma non mi andava di..>> mi bloccai. Davanti a me invece della folletta tutto pepe, c’era il bronzo di Riace. << bhè a mio dire sei più che perfetta..come sempre del resto >> << nessuno ha chiesto il tuo parere, e poi che ci fai qui? Dov’è Alice? >> << mi ha mandato a prenderti.. lei va con la Jeep di Emmet e tu vieni con me… << non se ne parla!! >> << dai Bella non mangio mica… non fare la bambina e andiamo che è già tardi… >> << cosa scusa una bambina?? >> alzai il mio tono di voce… << si una bambina viziata! >> << ok perfetto vai vai a fare shopping che io con te in macchina non ci salgo neanche morta! >> << o tu Sali e la smetti di urlare! >> Edward mi prese per un braccio e mi trascinò fuori di forza. << Edward mollami!!!! >> << ehi che succede???!! Mollala >> intervenne Jake appena tornato da una delle sue uscite pomeridiane.. dove andasse non l’ho mai scoperto… << tranquillo jake è ok.. >> << no non è ok Edward liberala subito >> Jake si avvicinè pericolosamente al viso di Edward che rimase impassibile. << non prendo ordini da nessuno io..>> disse Edward freddo poi mi prese in braccio e mi portò verso la macchina.. in suo profumo mi confuse. Non volevo reagire. Quel contatto anche se brusco mi mancava. Tenendomi con una mano, con l’altra aprì lo sportello del passeggero e mi posizionò li allacciandomi la cintura, trattandomi come una bambina. Chiuse lo sportello e Jake gli andò contro spingendolo. Edward non reagì.. << stammi lontano che finisce male.. >> << bene finiamola male allora su vieni o hai paura?? >> lo provocò Jake.. decisi di intervenire.. aprì il finestrino e li sgridai passando dal ruolo di bambina capricciosa a quello di mamma. << Jake lascia perdere è solo un…>> non continuai la frase. Edward mi interruppe.. la sua voce era bassa ma fredda. Dura. Non lo avevo mai visto così. << Bella ora basta. >> decisi di ascoltarlo anche perchè quello da lui non me lo sarei mai aspettata e mi ricomposi sul sedile. Jake intanto aprì lo sportello posteriore. << tu da solo con lei non vai da nessuna parte >> << entra e sta zitto >> ringiò Edward. Tutto il viaggio verso il centro commerciale proseguì in silenzio. Un silenzio freddo e ostile.

<< andiamo li!! No li!!! No li!!! >> alice si muoveva freneticamente nel centro commerciale come una bambina in un negozio di giocattoli… << Bella ma tu non dovevi prendere quel completino intimo?? >> ma che diavolo stava progettando? Va bhè tanto peggio di così.. << si hai ragione.. mi accompagni? >> << si andiamo ora mentre visto che i ragazzi sono concentrati in quel negozio per motori.. >> io, Rose e Alice ci dirigemmo verso il negozio di intimo. Io mi limitavo a guardare qua e la. Rosalie si diresse subito nel reparto “rosso” e alice saltellava e sfogliava i capi come se stesse giocando alla caccia al tesoro. << Bella ho trovato!! Prova questo, ti starà d’incanto!! >> ma era impazzita?? Voleva farmi provare quella robetta iper-striminzita? Bhè il completino in se era carino però.. raggiseno e perizoma blu notte. Il tessuto era stupendo.. dopo varie insistenze di Alice mi convinsi a provarlo. << e fammi vedere come ti sta! >> ecco anche questa.. -.-“ dopo averlo indossato volteggiai per ammirarmi meglio.. bhè devo ammettere che non sta proprio male. << Alice sai avevi ragione non sta male.. guarda..>> dissi aprendo la tenda del camerino. Ecco era successo ancora! Invece di Alice trovai Edward che appena mi vide sbalancò gli occhi che diventarono lucidi. << erm Ali Alice mi ha detto di di venire a a chiama..rti.. >> << dille che arrivo.. >>  dissi tutto d’un fiato, sentendo le mie guance andare a fuoco… << comunque sei splendida… >> disse Edward studiando attentamente il mio corpo. Distrattamente mi girai del vano tentativo di coprirmi ma naturalmente peggiorai la situazione perché gli mostrai il mio lato B. << bhè anche da questo lato resti waoo meravigliosa… >> disse lui ingrandendo il suo sguardo scrutatore su di me.. senza neppure rispondergli chiusi la tenda e sentii Edward scoppiare a ridere. Mi cambiai alla svelta.. e uscii dal camerino.. trovai Edward appoggiato al bancone che mi aspettava.. io andai verso lo scaffale dove Alice aveva preso il completo nel tentativo di posarlo ma una mano mi fermò. Edward. << Bella ma che fai? Stai d’incanto.. poi quel colore sulla tua pelle chiara è una meraviglia..>> avvampai. Sei ancora più bella quando diventi tutta rossa.. << che c’è prima mi urli contro e mi tratti da bambina e poi mi fai i complimenti? >> << già perdonami.. sono stato un cretino… scusa..>> mi guardò con il suo sguardo da cucciolo indifeso. << scordatelo cullen.!>>  Edward si avvicinò al mio orecchio.. << sei un angelo >> sussurrò facendomi ricoprire di brividi… << ah il tuo completino è già pagato… passa dalla cassa x la busta.. >> << Edward ma che ....? >> << shhhh non posso non farti comprare quel completo.. sarebbe un oltraggio >> arrossii ancora. Edward si diresse verso l’uscita con il suo meraviglioso sorriso.. io andai verso la cassa. La commessa aveva gli occhi su Edward e lo fissava incantata.. come se volesse saltargli addosso. Mi porse distrattamente una busta facendomi uno sguardo assassino e riposò gli occhi su Edward. come potevo darle torto? Uscii ance io dal negozio e mi diressi verso gli altri. Diedi un pizzicotto al braccio di Alice per avermi lasciata sola. << che hai comprato? >> mi chiese Jake… << non sono affari che ti riguardano rispose acido Edward >> << non ho chiesto a te, e poi traquillo.. sono sicuro che lo scoprirò >> Edward divenne nero. Si avvicinò a Jake con cattive intenzioni ma Alice li fermò proponendo di andare a cenare al fast-food accanto al centro commerciale.
Durante la cena Edward e Jake si fulminavano con lo sguardo. Poi pensai a Tanya.. ma non doveva venire anche lei? Come se stesse leggendo nella mia mente Alice rispose alla mia domanda… << accidentalmente ho scordato di confermare l’uscita..>> disse sottovoce. Feci un sorriso. Ma quanto mi conosceva bene? Bastava uno sguardo e capiva tutto… Alice era davvero fantastica. . il viaggio di ritornò proseguì normalmente... Jake e edward non si attaccavano e io non rivolgevo parola a  Edward.. una meraviglia insomma.. <> chiese Edward una volta arrivati a casa con voce stranamente calma.. << scordatelo.. >> << Bella puoi chiedere al tuo amico di scendere perfavore? >> cavoli che dovevo fare? ero iper curiosa di sapere che cosa voleva dirmi Edward.. << Jake tranquillo è ok... >> << ok a dopo.. >> Jake per fortuna mi stette a sentire e scese dalla macchina dirigendosi in casa. << che intendeva Jake con “lo vedrò presto” >> mi chiese Edward appena rimasti soli. << non lo so… di sicuro non quello che pensi… >> Edward fece un sorrisetto compiaciuto.. << o forse si.. >> dissi sarcastica.. lui rispose con una smorfia di disprezzo. << piuttosto la tua amichetta che fine ha fatto? È in lutto perchè le si è spezzata un unghia?? >> << non è venuta… >> << me ne sono accorta… >> << Bella giuro che vorrei spiegarti tutto ma >> << non devi spiegarmi niente… hai 17 anni… e vuoi divertiti.. ma non farlo con me.. ci perdi.>> << non è così… >> << a no e com’è Edward? spiegamento perchè è da quando ti ho beccato con quella che me lo chiedo. Spiegamelo perché non trovo altra soluzione plausibile. Spiegamelo perché non ho più voglia di giocare.. >> << non posso.. >> << ok ciao Edward stammi bene. >>  Scesi dalla macchina ed entrai in casa. Chiusi il portone e scoppiai a piengere… ma due mani calde mi presero il viso fra le mani…

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Capitolo 11
*** ingarbugliamenti.. ***


<< buongiorno… >> << buongiorno… >> ero distesa sul divano o meglio distesa su Jacob che era sisteso sul divano. mi accarezzava i capelli e sorrideva. Avevamo passato la notte a parlare… gli raccontai tutta vicenda di Edward e lui da bravo amico mi ascoltava.. mi comprendeva.. non mi giudicava. Tenni per me il fatto che ero ancora innamorata di Edward.. quanto potevo fidarmi? Dopo Edward non mi fidavo più… mi alzai dal corpo caldo di Jacob e andai in cucina dove trovai un biglietto di Charlie.. “ho il doppio turno. Stai attenta. Ti voglio bene, papà”. Mi aveva vista fra le braccia di Jake.. merda chissà cosa aveva pensato. Jacob entrò in cucina e mi abbracciò da dietro, posandomi un bacio sulla guancia. Mi divincolai subito dalla sua presa con la scusa che era tardi e andai di sopra a prepararmi. E se Jake ha frainteso la nottata? Mi preparai in tutta fretta e ancora più velocemente andai a scuola. Non volevo vedere Jake ero confusa.. non sapevo cosa dirgli… dopo 5 noiosissime ore di lezione suonò la campanella che ci chiamava a mensa. Non avevo la minima intenzione di vedere Edward così mi rifugiai in palestra. << ehii.. allora è qui che ti nascondi.. >> << Jake.. che ci fai qui? >> << bhè sono passato x l’iscrizione.. poi volevo vederti perché questa mattina sei scappata via senza dirmi ciao.. >> << hai ragione Jake scusa.. >> << tranquilla.. ho chiesto di te ad Alice e mi ha risposto che non ti aveva vista.. così mi è venuto in mente che io, alla mia vecchia scuola.. quando volevo stare da solo mi rifugiavo in palestra.. ed eccomi qui.. avevo ragione siamo uguali.. >> abbozzai un falso sorriso. << Bella non puoi stare così per quello scemo… sei bellissima, hai una fila di pretendenti che non finisce più e tu che fai? Ti chiudi in palestra? Non è una cosa bella… >> << Jake io… volevo solo stare da sola.. per un po’ almeno.. >> << lo so Bells.. ma devi reagire.. dai andiamo a fare 2 passi…>> << no Jake io.. >> << susu andiamo che fuori la giornata è bellissima.. >> mi prese per mano e andammo fuori.. nel cortile che circondava la scuola. Ci sedemmo all’ombra di un albero e lui iniziò a fare battute per farmi sorridere… poi prese a farmi il solletico… morivo dalle risate.. incredibile era riuscito a farmi ridere davvero.. per qualche minuto dimenticai tutto pensavo solo a ridere.. Jake finì sopra di me mentre io ridevo ancora a crepa pelle.. poi divenne serio. Mi guardò negli occhi… davanti a me due pozzi neri bellissimi nei quali si rispecchiavano 2 occhioni color cioccolato. Il suo fiso era vicino al mio.. ero immobilizzata. Il suo labro superiore sfiorò delicatamente il mio labro inferiore.. DRINNNN!!!! La campanella ci interruppe. Jake si alzò da me e mi porse una mano per alzarmi.. mi accompagnò all’aula di biologia senza dire una parola.. << ci vediamo a dopo Bells.. ricordati di sorridere perché quando lo fai saresti capace di sciogliere un iceberg.. >> che dolce che era.. purtroppo però i momenti di spensieratezza erano finiti… ero al mio banco con gli occhi fissi sul libro e aspettavo da un momento all’altro l’entrata di Edward. lo vidi con la coda dell’occhio. Si fermò davanti al mio banco. Io non alzai lo sguardo. Lui non si muoveva. << seduti ragazzi iniziamo la lezione… Cullen vale anche per te.. >> mai avrei pensato che la pazza di biologia mi avrebbe salvato la vita… << allora ragazzi oggi iniziamo il lavoro a coppia.. >> merda l’avevo scordato… << Cullen siediti vicino a Swan.. e gli altri sedetevi ognuno accanto al vostro compagno di lavoro.. >> << non ti ho vista tutto il giorno… >> ecco la sua voce tanto dolce e calda quanto tagliente. Non risposi. <> non risposi ancora.. << Bella non fare la bambina ti prego rispondi >> << perché dovrei? >> << perché sono preoccupato.. >> << a ti è venuto adesso in mente? >> << Bella perfavore… >> << ma sta zitto Edward che è meglio.. >> << a io devo stare zitto? Io povero coglione preoccupato per la tua assenza.. o tu povera ragazzina che si consola con il primo che se la fila… >> ma che cavolo stava dicendo? Ora era colpa mia? NO! la mia mano partì sola.. senza aspettare il comando dal mio cervello.. senza una logica… << Swan!!! Ma che modi sono!!! Fuori!!! Dal preside! Ora! >> mi alzai con i nervi a fior di pelle.. uscii sbattendo la porta. Ma perché tutte a me?!
<< tesoro perché a casa così tardi?? >> << punizione.. >> risposi alla domanda di Charlie con la voce carica di nervosismo… salii in camera mia con dietro Charlie.. << che vuol dire punizione?? >> << punizione papà sono andata dal preside e mi ha fatto rimanere 2 ore in più.. >> << che hai combinato Bella? >> << niente..>> << Bella! >> la voce di Charlie si fece più seria… << ho dato uan sberla a…. a Edward >> << A Edward? e perché? >> << non ne voglio parlare… >> Charlie si sedette accanto a me.. << Bella c’è qualcosa fra di voi? >> << nulla.. >> << quindi siete solo amici e quella di oggi è stata solo una lite fra amici? >> << non siamo più amici.. non siamo nulla papà te l’ho detto.. >> << Bella siete amici da sempre.. come fratelli anzi meglio che fratelli.. che succede?? >> << nulla papà basta! Non voglio parlarne.. >> << ok ti lascio da sola.. ma ricordati.. non fare nulla di cui potresti pentirti… tu ed Edward siete troppo legati.. farete pace.. >> << non credo proprio.. >> << ne sono sicuro.. >> così dicendo uscì dalla stanza… papà non sapeva com’erano andate le cose.. era logico che la pensasse in quel modo.
<< bELLA!!!! HO UN’IDEA FANTASTICA!!! qUESTO POMERIGGIO ALLE 4 A CASA MIA. rIUNIONE. pORTA jAKE. bACIO aLICE.. >> e ora cosa passava per la mente del folletto pazzo? Come detto da Alice, dissi a Jake della “riunione” era entusiasta perché era felice di far parte del gruppo.. alle 4 ci recammo a casa Cullen. aprirci fu Alice che tutta euforica ci fece accomodare in soggiorno dove erano seduti gli altri.. Rose ed Emmet, Jasper, Edward. mi colpì. Non alzò lo sguardo, lo teneva fisso sul suo cellulare che maneggiava con destrezza. << ciao ragazzi… >> << ehi come va.. >> << Bellina!! Eccoti!! Ehi ciao Jake come va? >> eccolo l’orso buono.. dopo un rapido saluto ci sedemmo sul divano di pelle bianca.. << allora ragazzi ho organizzato questa riunione per.. >> Alice fu fermata da Edward. << aspetta manca Tanya. >> la sua voce era fredda e tagliente.. se voleva farmi “male” c’era riuscito. Cavolo, cosa centrava ora la biondina?! << oh scusami Edward… >> contemporaneamente alla voce di Alice, suonò il campanello. Edward si alzò ed andò ad aprire. Non era felice. Anche se cercava di sembrarlo. << amoreeeeeeeeeeeeeeeee >> ma che voce aveva? Era meglio ascoltare una gallina starnazzare che lei. Arrivarono così, mano nella mano. Lei mi guardò con uno sguardo di sfida, poi si strinse nel petto di Edward. io avevo le braccia incrociate e cercavo di essere più disinvolta possibile Per non darle gusto. Jake forse notò la mia espressione e si avvicinò a me mettendo una mano sulla mia gamba. Edward scattò e lo fulminò con lo sguardo. Jake sosteneva lo sguardo e saliva con la mano. Edward si staccò da Tanya e si avvicinò a me e Jake che intanto aveva portato la mano sul mio interno coscia. << levale le mani di dosso >> disse a denti stretti Edward. << pensa alla tua ragazza… >> << levale le mani di dosso >> << ehi Edward ha ragione Jake, prendi Tanya sedetevi così Alice può finalmente parlare. >> ma quanto ero grata ad Emmet? Era davvero fantastico. Edward dopo uno sguardo assassino a Jake e uno sguardo tra il deluso e il rassegnato a me che intanto me ne ero stata zitta pregando che smettessero, prese Tanya per mano e dopo averle stampato un bacio sulle labbra si sedettero lui sulla poltrona e lei sulle sue gambe. Era proprio un bambino.. << Bene.. uh… allora.. fra poco sarà la festa del paese, giusto? Visto che è una vera rottura e che finiamo sempre con il parlare fra di noi, perché non approfittiamo di questi 4 giorni di vacanza per andare alla casa al lago? È abbastanza grande ed è un modo per stare insieme e CHIARIRCI le idee. >> << sorellina tu sei un genio! >> sbottò emmet che si alzò dalla sua poltrona e fece volteggiare Alice come se pesasse 2-3 kg.. << sono felice che ti piace orso ma adesso mettimi giù prima che finisco dall’altra parte del bosco! >> scoppiammo a ridere tutti tranne Edward che restava con lo sguardo fisso in quello di Jake. << per me va bene amore.. >> disse Jasper guardando Alice da vero innamorato. Mi sono sempre chiesta se anche io avrei mai trovato qualcuno che mi avrebbe amato come Jazz ama Alice.. << Grande Alice ci sto!!! >> disse Rosalie. << perfetto.>> eccola di nuovo quella voce tagliente. << Bella, Jake.. voi che ne pensate??? >> << che è un’idea bellissima Alice.. >> dissi sorridendo << si Alice proprio fantastica ah e.. grazie dell’invito.. >> disse cordialmente Jake.. << io non lo voglio a casa mia. >> disse Edward quasi ringhiando. << Edward casa nostra e poi Jake è amico di Bella e anche nostro.. se non ti va a genio non è colpa sua >> << Alice non lo voglio >> << Edward ragiona e fai meno il bambino perfavore.. >> l’orso era capace di parlare seriamente? Questa mi era nuova.. << amore ma che ti frega di loro, poi se non ti va di stare con loro staremo solo io e te no.. >> tenetemi. Tenetemi o vado li e la uccido a quella gallinella bionda! << hai ragione amore.. >> disse Edward guardandomi negli occhi con uno sguardo di sfida che non mi aveva mai rivolto. << bene allora è deciso! Mercoledì sera si parte!!!! >>

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Capitolo 12
*** AVVISO ***


salve a tutte!! alllora volevo scusarmi con voi perchè non ho pubblicato più nulla ma ho avuto dei problemi a caricare infatti fino a poco tempo fa non riuscivo più a pubblicare nuovi capitoli... ci avevo perso le speranze ma finalmente oggi ci sono riuscita.. spero che questo ritardo colossale non comprometta le vostre recensioni, fatemi sapere cosa pensate del capitolo appena pubblicato e.. che altro un bacione ciauuuuu :*

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Capitolo 13
*** il lago... mille ricordi e.... ***


<< Bella che ne dici di portare quel completino blu che abbiamo comprato l’altro giorno? >> << Alice dico sei impazzita? E a cosa mi servirebbe poi quella cosuccia striminzita? >> << tu portalo, tanto come hai detto tu è striminzito, non occupa spazio e non pesa! E poi potrebbe sempre tornare utile.. >> << non credo proprio.. >> << e daiiiiiiii!!!  >> << Alice…. >> << ti prego ti prego ti prego!! >> << uffa gli occhi da cerbiatto non è valido!! >> << brava amica mia!  >> io e Alice stavamo preparando la mia valigia, l’ultima. Fra poche ore saremmo partiti x il lago. La casetta sul lago. Quanti ricordi.. un tempo ci andavamo spesso. La famiglia Swan e i Cullen, sempre uniti.. poi mamma è andata via e papà diceva che quella casa era un tuffo al cuore per lui. E come biasimarlo però mi mancavano quei tempi, quando eravamo bambini, quando spensierati ci rincorrevamo, ci tuffavamo nel lago. Ed è stato proprio in una delle tante vacanze li a quella casa, in cui io ed Edward ci siamo legati. Ricordo ancora come se fosse ieri quel momento …..Emmet aveva fatto spaventare me ed Alice al mascherandosi e rincorrendoci fino a farci cadere nel lago. Io non ero molto brava a nuotare così in mio soccorso arrivò Edward…. quanto era dolce da bambino.. da grande invece.. << ehi Bella visto che mancano poche ore alla partenza, vai a farti la doccia così dopo ti preparo alla perfezione … la finisco io la tua valigia.. >> << ok Alice ma non esagerare con i vestiti sexy che tanto lo sai che non li indosserò.. >> << tu fidati di me baby  >> disse facendomi l’occhiolino. Mi feci una doccia rilassante con il mio adorato bagnoschiuma alle fragole. Quando uscii trovai Alice che saltellava sulla mia valigia nell’intento di chiuderla. Scoppiai a ridere.. << oddio Bella ti prego aiutami!!! La mia valigia l’ho chiusa grazie all’aiuto di Emmet, ma la tua ora come la chiudo?? >> sul suo viso apparve una smorfia di disperazione e io scoppiai ancora una volta a ridere. << Bella!!! >> mi richiamò all’ordine.. << arrivo arrivo.. ahhah >> dopo vari “saltellamenti” sulla valigia riuscimmo a chiuderla.. << Alice poi mi spieghi cosa ci hai messo li dentro!! >> << Bella lo stretto necessario >> << si lo stretto necessario per un esercito!!>> scoppiammo a ridere per quella battuta. Poi divenne l’espressione di Alice mutò. Divenne più seria. <> << preoccupata… sto pensando al momento dell’apertura della valigia! >> fece un sorrisino poi ritornò seria. << ti ho visto sai.. l’altro pomeriggio a casa mia.. >> <> << Bella non fingere con me, ti conosco meglio delle mie tasche.. leggevo nei tuoi occhi tanta delusione e tanta gelosia… >> << Alice ti dispiace se evitiamo l’argomento? Scusami ma non mi va di rovinarmi la partenza e tantomeno la vacanza.. >> << ma come farai se saranno sempre li? Io non la volevo Bella ma Edward.. >> << tranquilla tesoro.. ho voi, Jake e il lago.. non chiedo di meglio.. >> << ok.. ma se hai bisogno, per qualunque cosa io ci sono lo sai vero? >> << certo >> ci abbracciammo. Un abbraccio bellissimo che mi rafforzò.. << bene, ora basta musi lunghi, è tempo di preparasi perché siamo già in ritardo! Siediti e chiudi gli occhi! >> << agli ordini capitano!!! >> Alice finì presto. Aveva optato per un trucco semplice ma d’effetto e capelli sciolti. Anche lei si era preparata.. << l’appuntamento con gli altri è a casa Cullen alle 5:00 >> << ok mancano 15 minuti andiamo… >>


<< allora come ci organizziamo con le macchine? >> chiese Edward seduto sulle scale dell’atrio.. << bhè io Jazz, tu e Tanya nella tua volvo mentre il resto della ciurma con la gip di Emmet >> disse Alice con l’aria di chi sta progettando un viaggio turistico.. << perfetto!! Edward Jazz Jake carichiamo i bagagli e partiamo all’avventura.. >> disse Emmet sprizzando felicità da tutti i pori. Ma io no la pensavo come lui. Non era perfetto. Io volevo andare con Edward, io volevo essere li al posto del passeggero a litigare con lui per scegliere la stazione radio, io volevo essere li per cantare a squarcia gola le nostre canzoni.. << Bella qualcosa non va?? >> Jake aveva l’espressione preoccupata. Sorrisi. << no è tutto perfetto entriamo in macchina >>
Il viaggio tutto sommato non fu male. Fra Jake ed Emmet si instaurò una bella amicizia. Tra una chiacchiera e l’altra mi addormentai fra le braccia di Jake.. << ehi ghiretta… siamo arrivati.. sveglia.. >> << mmmmm >> << Bella…. dai apri gli occhi guarda che meraviglia… >> mi bastò dare una sbirciatina fuori dal finestrino per sentirmi a casa. Una marea di ricordi riaffiorarono nella mia mente. Era proprio come ricordavo. La palafitta in legno sulla riva del lago. Il lago immobile scintillava al riflesso della luna. Erano passate 4 ore dalla nostra partenza. Era sera inoltrata. Un ponte in legno ci portò nella casetta. Emmet aprì la porta, accese le luci ed eccomi li. Per un momento tornai a 10 anni prima. Era tutto identico il divano bianco, il tavolo in legno di noce, le grandi scale anch’esse in legno che portavano di sopra.. << Benvenuti a casa Cullen bis!! >> disse Alice sfoderando il suo miglior sorriso.. << è tutto uguale… come ricordavo.. bellissimo.. >> << già.. >> mi rispose Edward. era da tanto che non parlavamo. Quella piccola insignificante conversazione mi fece spuntare un sorriso. Ma che effetto aveva quel ragazzo su di me? << senti Licia sono stanca qual è la nostra camera? >> ecco lei doveva rovinare sempre tutto. << Alice si chiama A-L-I-C-E >> le dissi fulminandola con lo sguardo. << okok calma Isabella.. Bella..Brutta.. come ti chiami tu.. >> << ok oca, era per precisare, dimenticavo che hai il cervello ritardato.. >> << ma come ti permetti sfigata? >> << a io sfigata? Ma ti sei guardata allo specchio ochetta?? >> << si cara e sai che ho visto? Una ragazza alta, magra, bionda, bellissima con accanto uno schianto di ragazzo..tu quando ti guardi allo specchio cosa vedi? >> avevo i pugni serrati. Quella ragazza era capace di farmi perdere la pazienza fino al punto di alzarle le mani. << ora basta Tanya non sei carina… >> << Licia chi ti ha interpellato ora? È una questione fra me e Brutta.. >> << senti ochetta senza cervello se ti permetti ancora una volta di proferire parola contro Bella ti faccio cadere quel mocio che ti ritrovi al posto dei capelli e ti infilo la testa nel lago così ti rinfreschi la mente >> Jake alzò la voce. Edward alle sue parole si lasciò scappare un sorrisetto. << ecco ci mancava che parlasse anche lui ora.. >> << Edward saresti così cortese da accomodarti insieme alla tua ragazza di sopra? So che sei tu il padrone di casa e io l’ospite ma la situazione sta diventando pesante. Prendilo come un suggerimento. >> << hai ragione Jazz, noi andiamo.. buona notte… >> e sparirono su per le scale. <> << Alice sta con Edward no potevamo… >> << Rose non è una bella persona quella bionda tutta cosce.. >> << grazie eh… >> << Rose lo sai che non centri nulla tu.. >> << tranquilla folletto pasticcione >>. Tutti ripresero ad essere allegri. Ma io? Io come stavo? Uno schifo ecco come stavo. E non mi importava un accidenti del fatto che mi avesse offesa davanti a tutti perché le sue parole non valevano nulla per me. Ciò che mi faceva ribollire il sangue nelle vece è che Edward non aveva mosso un dito in mia difesa o in difesa di sua sorella. Ma che uomo era diventato? Non era il mio Edward… << Bene ragazzi io e Rose abbiamo una certa fretta quindi se volete scusarci… >> e dopo essersi preso una gomitata in pieno stomaco da Rose, Emmet salì disopra. <> << tranquilla Alice la strada la so… >> << bene allora buona notte a domani… >> << notte.. >> eravamo rimasti solo io e Jake.. << bene Jake saliamo che ti faccio vedere la tua stanza… >> << ok >> l’accompagnai in camera sua e dopo esserci scambiati la buona notte con un bacio sulla guancia, mi diressi nella mia vecchia stanza. Accesi la luce e mi ritrovai Tanya nel mio vecchio letto .. << ancora tu scrofa?? >> << e tu che diavolo ci fai nel mio letto??!! >> << ex letto cara.. ormai è mio.. anzi nostro.. mio e di Edward.. questa notte faremo scintille, spero che nella valigia oltre ai tuoi orrendi pantaloni, hai messo anche i tappi per le orecchie… >> in quel momento Edward uscì dal bagno.. << Bella… >> appena mi vide sgranò gli occhi, poi li abbassò. << Edward che diavolo ci fa quella nel mio letto?? >> << e dai Bella una stanza vale l’altra.. >> << no Edward lo sai benissimo quanti ricordi sono legati a questa stanza… >> << che ricordi della mammina che ti ha abbandonato perché si era scocciata anche lei  di starti accanto?? >> sapeva di mia madre? Edward? no non lui.. non sarebbe mai arrivato a questo.. forse le voci di paese. maledette pettegole! comunque  questo era troppo. Mi lanciai contro di lei ma Edward mi afferrò prima che potessi mollargli un ceffone. Mi divincolai fra le sue braccia fin quando non mi liberò. << Edward falla uscire da li! >> << Tanya dai ci sono altre camere… >> << e io voglio questa.. >> << Tanya pefavore… >> << EDWARD! >> lo guardò come un dittatore guarda il suo schiavo. << Bella perfavore vai nell’altra camera.. >> << Edward… >> la mia voce, il mio sguardo, tutto di me era deluso.. << ecco brava shò >> <> << Edward!!! >> dinuovo quella voce, dinuovo quello sguardo. << si Bella fuori… perfavore.. >> << Vai a quel paese Edward… >> uscii dalla camera sbattendo la porta e mi precipitai fuori. Sul ponte. Iniziai a piangere e persi la cognizione del tempo. << ehi Bella che succede??? >> jake.. si sedette accanto a me e mi abbracciò. Quando staccai l’abbraccio mi guardò negli occhi. Portò una mano sulla mia guancia e l’accarezzò lentamente. Il suo viso si avvicinò al mio. Le sue labbra sfiorarono le mie. Pian piano il bacio divenne più intimo. Le mie mani andarono dietro la sua testa, le sue sui miei fianchi. Poi le spostò e ne portò una sotto le mie gambe e una alla base della schiena, mi prese in braccio e continuò a baciarmi mentre mi portava in camera sua. Arrivati li mi adagiò sul letto con estrema delicatezza. Si stese accanto a me e ricominciò a baciarmi con estrema dolcezza. Una sua mano si infilò sotto la mia maglietta e accarezzò lento il mio ventre. Quando salì più sopra lo fermai. << Jake io non… >> << ok tranquilla piccola… ti va di restare comunque qui con me? >> tentennai ma alla fine mi decisi. << si.. >> lui si posizionò meglio sul materasso e mi fece accoccolare sul suo petto. Mi accarezzò i capelli e ci depositò sopra una serie di baci. E mi addormentai così fra le braccia di J
ake.

ehilà ragazze!!! che ne pensate?? lo so lo so Edward è un gran stronzo! ma con il tempo capirete.... aspetto i vostri pareri un bacio!

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Capitolo 14
*** un gioco pericoloso... ***


<< Edward no.. no Edward!!! >> scattai dalle braccia di Jacob che intanto continuava a dormire. Ero sudata, il mio cuore andava a mille e il mio respiro era irregolare. Avevo avuto un incubo. Decisi di levarmi il pigiama sudato e di riprendermi un po’ con un bicchiere d’acqua. Uscii dalla stanza in culotte e top e andai verso la cucina.. aprii il frigo e portai la bottiglia dell’acqua alle labbra. Qualche gocciolina scese dal mio mento fino ad intrufolarsi nel mio top. Era una sensazione piacevole, rigenerante … << ti ho vista prima.... >> rabbrividii. Nella stanza c’era buio pesto, non avevo notato la presenza di nessuno. Accesi la luce e vidi Edward davanti a me. Riposai la bottiglia nel frigo e senza degnarlo di uno sguardo feci per andarmene … << sei stata con lui, vero? >> << non sono affari tuoi >> e andai via.. lui mi seguì e mi afferrò per un polso. << Edward lasciami mi fai male … >> << sei stata con lui? >> << Edward mollami!!! >> << devo saperlo, sei andata a letto con lui si o no??? >> << Si contento?! >> mentii spudoratamente. Volevo ferirlo, fargli provare ciò che lui aveva fatto provare a me e chissà per quale assurda ragione, credevo che il modo migliore per farlo era fargli credere che ero stata con Jake. << complimenti.. >> disse guardandomi negli occhi con uno sguardo che sembrava quasi… affranto... << non sei la persona giusta per giudicarmi.. >> << non capisci che lui voleva questo, questo e basta?? >> << perché tu cosa vuoi Edward? cosa fai con mezza scuola? Cosa fai con Tanya senza pensare che non sei solo? Cosa Edward? >> << con te non mi comporterei mai così.. >> << e invece l’hai fatto anzi hai fatto di peggio… torna da Tanya prima che ricominci a sbraitare …>> mi staccai dalla sua stretta con un gesto repentino e tornai in camera da Jake, notando Edward che guardava nella mia direzione … mi stesi sul letto e cercai di addormentarmi … fui svegliata qualche ora dopo dai raggi solari che penetravano dalla finestra e si andavano a posare dritti dritti sui miei occhi… << buongiorno bellissima.. >> disse Jake. Era accanto a me, steso su un fianco, con la mano sotto la testa e mi fissava. Da quanto tempo mi stava guardando? Si avvicinò al mio viso e posò un bacio casto sulle mie labbra. Quel contatto non mi provocava niente se non un certo imbarazzo… mi alzai dal letto e uscii dalla camera. Andai in camera mia e entrai in bagno. Sgranai gli occhi esterrefatta. Trovai Edward che si allacciava un asciugamano alla vita. Aveva i capelli bagnati e disordinati, il petto ricoperto di goccioline. Era perfetto. Ecco la parola giusta.. un perfetto stronzo, un perfetto egoista, un perfetto traditore… << che fai qui?? >> chiese freddo. << è il mio bagno piuttosto tu che fai qui? >> << nel mio c’è Tanya e non mi andava di aspettare.. sono venuto in questo perchè pensavo che eri in camera del cane ma evidentemente.. >> << punto uno non ti permettere a chiamarlo così, punto due io ero in camera di Jake ma mi sono trovata nella tua stessa situazione quindi.. >> << almeno ti sei divertita? >> non risposi, uscii dal bagno e aprii la porta della camera facendo segno di andare via.. lui alzò le mani in segno di arresa e uscì. Quando sarebbe finiti quegli incontri sgradevoli?


<< che ne dite se andiamo a fare un bagno nel lago, come da bambini???  >> propose Emmet mentre facevamo colazione… << ottima idea fratellone! >> rispose Alice entusiasta.. Jake era seduto accanto a me. Teneva la mia mano e mi guardava con gli occhi a cuoricino.. spalmò su un pezzo di pane della nutella e me la imboccò.. ma quanto era dolce quel ragazzo? E io? Io lo stavo usando… che persona stavo diventando.. << oddio basta, mi state facendo cariare i denti e salire la glicemia a 2000! >> disse Edward seccato mentre si alzava dal tavolo.. << nessuno ti obbliga a guardarci… >> rispose Jake.. << peccato che siete seduti proprio davanti a me… >>  <> Tanya pensava ad ammirare le sue unghie e probabilmente non aveva neanche sentito le parole di Jake.. Edward ringhiò qualcosa di incomprensibile e uscì fuori… dopo aver fatto colazione, io Rose e Alice iniziammo a sbarazzare mentre i ragazzi andarono a mettere il costume.. Tanya restò al suo posto. Quanto avrei voluto rovesciargli il tazzone di latte immacolato di Edward, su quei suoi capelli cotonati.
<< uragano in arrivooooooooooooo >> così dicendo Emmet si lanciò in acqua e ci inzuppò completamente.. scoppiai a ridere come tutti tranne Tanya che ci mancava poco e si metteva a piangere, lamentandosi della sua piega scompigliata. Mi tuffai nel lago e inizia a scherzare con gli altri.. Jake mi lanciava, mi abbracciava mi faceva divertire.. e io mi sentivo viva… poi vidi Edward fermo in un punto con lo sguardo verso il cielo.. << secondo me pioverà.. >> << guastafeste!!! >> lo ammonì Alice facendogli la linguaccia. Emmet mi prese in braccio e mi lanciò dalla parte opposta. Proprio da Edward. quando uscii da sott’acqua mi ritrovai fra le sue braccia. Mi guardò negli occhi per un istante interminabile. << attenta.. >> disse dolcemente e scivolò via. I suoi cambiamenti d’umore mi stavano facendo impazzire, un momento prima mi aggrediva e mi scherniva e il momento dopo era gentile come se niente fosse.. tra un bagno e un gioco passò la giornata e ci ritrovammo nuovamente a tavola.. Edward davanti a me che scrutava ogni movimento mio e di Jake, Jake accanto a me che si preoccupava di riempire il mio bicchiere, passarmi ogni pietanza e imboccarmi di tanto in tanto… a fine cena fuori scoppiò un temporale. Proprio come aveva previsto Edward.. andò via la luce ma fortunatamente c’era quella di emergenza che però durava solo 2 ore.. << allora ragazzi, visto che la tv e ogni cosa tecnologica è fuori uso, che ne dite di giocare a Twister?? >> propose Edward.. che strana idea.. però infondo era carina… accettammo tutti entusiasti e iniziammo a giocare.. essendo parecchio scoordinata io caddi parecchie volte e ad ogni caduta Jake mi dava un bacio, come se fosse un premio di consolazione.. mi ritrovai sotto di Edward. toccava proprio a lui muoversi ma proprio in quel momento la ricarica della luce d’emergenza cessò. La stanza divenne completamente buia e cademmo tutti. Qualcuno cadde su di me.. << ahi >> protestai.. sentii una leggera pressione sulle mie labbra. Due labbra si erano posate sulle mie e cercavano di approfondire il contatto. Jake? No. non era un suo bacio. Lo capii dai brividi sulla mia schiena.. lo capii dal mio battito cardiaco accelerato, lo capii dal mio respiro irregolare. Il bacio si approfondì e ormai non avevo dubbi.. erano le labbra di Edward.. avrei riconosciuto quella delicatezza, quel sapore, quella morbidezza fra mille…. << sentito anche tu vero? >> la sua voce era bassa, roca. Il suo respiro era caldo accanto al mio orecchio.. sapevo a cosa si riferiva.. << perché mi fai questo? >> << perché ti amo… >> la sua voce era un sussurro tanto che non riuscii a capire se quelle 2 parole erano davvero uscite da quelle labbra che poco prima si trovavano sulle mie, o se era solo frutto della mia mente.

bentrovati!!! eccomi qui con un nuovo capitolo.. ma che ci combina questo Edward???? che succede realmente???? è uno stronzo che si prende gioco di tutto o..... alla prossima!!!!!!!! :* ps_ grazie per le recensioni precedenti appena ho tempo vi rispondo e aspetto quelle per il nuovo capitolo!! ;)

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Capitolo 15
*** svolta.. ***


<< Trovata! >> urlò Alice vittoriosa per aver trovato una torcia. Involontariamente illuminò me ed Edward uno sopra l’altra che ci fissavamo ancora con la bocca semichiusa.. spostò immediatamente il raggio di luce e Edward si alzò da me, porgendomi una mano per aiutarmi ad alzare.. Jacob si avvicinò a me con uno sguardo a dir poco minaccioso nei confronti di Edward e mi fece accomodare al suo fianco sul divano. Ci sistemammo tutti e iniziammo a parlare del più e del meno mentre Tanya sbaciucchiava il collo di Edward. lui rimaneva immobile, come se lei non fosse sulle sue gambe avvinghiata al suo collo come un koala. << che ne dite di giocare a obbligo giudizio o verità?? >> propose Emmet con voce maliziosa.. << oh Emmet lo sai che odio questo gioco!! >> disse Rose con la voce di bambina capricciosa… << oo andiamo ci divertiamo e poi c’è l’atmosfera giusta! Mettiamo 2 candele e via! >> << io ci sto! >> << ache io >> rispondemmo tutti… Jasper sistemò 2 candele sul tavolino posto tra i 2 divani e le 2 poltrone e depose fra di esse una bottiglia… << bene inizio io a porre la domanda aaaa… >> fece girare la bottiglia e andò a finire su Emmet… << bene orso, obbligo, giudizio o verità??! >> << bhè non rischiamo verità!>> rispose Emmet sghignazzando.. << allora scambieresti la tua Rose con una mercedes classe C?? >> << oh bhè se mi chiedi questo non è valido! >> Rose diede una gomitata in pieno stomaco a Emmet e tutti scoppiammo a ridere.. << ehi ehi Rosellina scherzavo.. non ti scambierei per nulla al mondo! >> si difese Emmet dando un dolce bacio a fior di labbra a Rose che levò subito il broncio appena messo e gli sorrise.. quel gesto mi ricordò il bacio di pochi minuti prima con Edward e le parole che mi aveva detto… perché mi faceva tutto questo? mi rabbuiai e una lacrima solitaria solcò il mio viso… << ehii piccola che succede? >> chiese Jake premuroso.. << nulla.. >> risposi fredda io. Dovevo staccarlo da me. Io non lo amavo. Per me non poteva essere altro che un buon amico.. non potevo donargli il mio cuore perché ormai non ce l’avevo più.. il mio cuore alloggiava in Edward e per quanto l’alloggio poteva risultare privo di comodità e ricco di dolori, non riusciva a ritornare alla base ne tantomeno ad alloggiare altrove.. << ehi Bellina perché piangi?? >> chiese Emmet che aveva ancora il viso di Rose fra le mani… <> << ma se piangi non c’è gusto!! >> << Emmet è passato continuiamo pure! >> << ok bellina ma io e te dobbiamo approfondire il discorso.. >> disse con aria quasi autorevole rivolgendo uno sguardo a Edward che intanto mi guardava incuriosito e preoccupato. << allora a chi tocca?? >> domandai per distrarmi… << a me! Tocca girare a me! >> rispose prontamente Emmet… girò la bottiglia e si posizionò proprio in direzione di Edward…. << a noi 2 vecchiaccio! >> disse Emmet a Edward.. << obbligo! Spara orso!! >> lo sfidò Edward << ok.. mmm fammi pensare… qualcosa di crudele!!!!! >> << ehi ehi vacci piano che poi le paghi tutte!! >> << non mi fai paura belloccio.. e comunque oggi sono clemente! Dai un bacio ad una ragazza della stanza… >> Emmet cavolo ma vuoi proprio vedermi morta?! Tanya prontamente porse le sue labbra verso quelle di Edward e io abbassai lo sguardo per evitarmi quello spettacolo che avevo visto fin troppe volte...  ma lui scansò Tanya e si alzò.. si avvicinò deciso a me e posò a lato della mia bocca un bacio dolce.. leggero.. rimanemmo tutti spiazzati da quella sua mossa. Io avvampai e  all'inizio non riuscii a proferire parola… poi decidi di reagire.. << sei un idiota Edward.. >> non rispose ma al suo posto Jake lo attaccò <> disse  alzandosi e avvicinandosi a Edward rimasto ancora davanti a me. <> rispose.. si piegò ancora verso di me e posò un bacio sul mio collo.. ma che faceva?! Tutti lo guardavano a bocca aperta.  << Edward ma sei deficente? e levati! >> mi difesi io.. Jake lo spinse via. Io mi sentivo uno straccio.. ecco si uno straccio da usare e gettare via… non potev, non volevo.. l'attrazione verso di lui era enorme ma dovevo resistere e non cadere nella sua trappola..  << ora basta Edward.. non mi piace questo gioco.. non mi è mai piaciuto.. gioca con qualcun’altra..>> gli dissi io facendomi forza.. presi la torcia che giaceva accanto a me e mi recai di sopra… << cos’è questa storia Edward?! >> si lamentò Tanya.. e in questo caso tutti i torti non ce li aveva…

la luce era tornata e sentii dei passi… << ehii Bella… >> << Alice! >> piagnucolai buttandomi fra le braccia della mia amica che era salita in camera mia.. << Bella la deve smettere! E noi lo faremo smettere! >> << contate anche su di me! >> rispose Rose che ci aveva raggiunte.. << ragazze ci sto! Qualunque cosa l’importante che soffre e che la smette di prendersi gioco di me… >> ero davvero convinta. Volevo fargliela pagare. Volevo fargli vedere chi era Bella Swan! Lui mi piaceva e tanto anche ma non poteva trattarmi così.. prima prendermi in giro e sbaciucchiarsi con la ragazza e poi venire a baciare me.. NO!! << mmm mi sa tanto che ho un’idea…. Ricordi quando dicevo che il completino d’intimo blu ti sarebbe servito?? >> << Alice non esagerare… >> << non esagero mica io! Tu infilati quello e vediamo chi li prende i comandi!! >> << Alice!!! >> protestai io.. << Bella Alice ha ragione! Una donna resiste alle provocazioni maschili ma un uomo basta che vede un po’ di più del concesso e ciao ciao ultimi 2 neuroni! >> scoppiammo a ridere per quella battuta e ci abbracciammo tutte e tre.. << allora… il piano e questo.. domani tu ed Edward avrete casa libera… tu indosserai il completino e andrai a fare visita al nostre caro Edward… ma ti raccomando, non accettare nessuna sua avance! Non cadere in tentazione! Sei tu a comandare!! >> << Alice io non farò un bel niente con Edward sappilo… è un cretino e mi chiedi di.. di… >> non completai la frase che subito Rose iniziò a spiegarmi.. << Bella il piano è proprio questo! devi fargli credere di essere innamorata persa, e questo non deve essere difficile per te.. _avvampai_ e lo devi portare alla perdizione! E poi… lasciarlo sul più bello spezzandogli facendo crollare il suo mondo da gasato che sicuramente si creerà subito dopo le tue a ”attenzioni” >> arrossii solo al pensiero.. dovevo sedurre Edward e lasciarlo sul più bello come un broccolo.. no no no!! non ci sarei mai riuscita.. io non sono per nulla sexy, non so sedurre… << siete veramente perfide! >> << lo sappiamo! >> risposero in coro sfoderando un gran sorriso… << mi dispiace deludervi ma non si può fare.. >> << Bella!! >> mi ammonirono..<< e come la mettete con Jake? >> << ho sentito Emmet che parlava di un raduno di moto cross non lontano da qui.. i ragazzi domani andranno lì.. e a Edward le moto non piaccio tanto lo sai no.. >> disse Rose soddisfatta.. << non si può fare comunque!! >> << Bella non dire cavolate! >> urlò Alice << non è colpa mia! Ditemi un po’ come faccio con la bionda, lo seduco mentre lei gli sta appiccicata?! >> << bhè.. veramente… mi sa tanto che la bionda ci lascerà questa sera stessa.. >> disse Alice sorridendo. << che vuol dire? >> chiesi confusa.. << bhè diciamo che non ha preso bene la storia del bacio… e ha deciso di ripartire e andare via da “questo posto orrendo e schifoso..” parole sue.. >> alzai un sopracciglio.. << e Edward che ha fatto? >> << nulla.. assolutamente nulla… si è semplicemente seduto sulla sua poltrona e nulla.. >> nulla?? Ma come si fa a non fare nulla in situazioni del genere?! Quel ragazzo era un mistero…. Che aveva in testa?! Intanto dal piano di sotto si sentivano degli schiamazzi e scendemmo.. trovammo Edward seduto sulla poltrona che guardava Tanya che intanto gli urlava contro.. Emmet era con Jake appoggiato allo stipite della porta e se la ridevano mentre Jasper li guardava con aria tra lo scioccato e il disperato. La reazione di Edward però mi lasciò sgomenta… non rispondeva a nessuno degli insulti semplicemente restava a fissarla… Tanya si accorse della mia presenza e lasciò Edward e si avvicinò a me.. << tu brutta stronza >> disse puntandomi il dito contro.. << ehi!!!! >> risposero all’unisuono Jake ed Edward..quest’ultimo si alzò dalla poltrona e si avvicinò a noi << ora basta non ti permettere mai più a rivolgerle un insulto anzi non le devi neanche rivolgere la parola  >> eh?? Ora mi difendeva??? Ma che succede al mondo?! << Edward non aggravare la situazione!!! >> << Tanya fuori da casa mia.. ora.. >> << Edward sai che te la faccio pagare!!! >> << Tanya il taxy ti aspetta.. >> << Edward!!!!! non metterti contro di me.. lo sai come va a finire.. >> << si e non mi importa un cavolo.. ora fuori! >> << Tanya lanciò uno sguardo a tutti poi si voltò e raggiunse svelta le 2 valigie che l’attendevano davanti il portone.. << me la pagherai Edward.. sappilo.. sai chi sono.. >> Edward non rispose… quelle parole mi turbarono molto però. Uscii e sentimmo sbattere lo uno sportello segno che il taxy che probabilmente aveva chiamato nella mia assenza era arrivato… << Edward.. ma è pazza o cosa?! >> chiese Emmet divertito.. Edward non rispose e guardò verso di me.. << posso parlarti? >> dici di no dici no dici di no.. <> io e la mia vocina interiore non la pensavamo allo stesso modo.. ero troppo curiosa di sapere cosa voleva.. di scoprire un minimo di verità. così  andammo in cucina e io mi appoggia sul ripiano stringendomi le braccia la petto e guardando il pavimento.. << scusa per tutto quello che ha detto e scusa per tutto quello che ho fatto.. sono un coglione patentato.. >> disse lui a testa china.. << perché ti sei ribellato proprio ora? >> la mia voce era gelida.. in quel momento lo odiavo.. lo odiavo perchè mi aveva usata, lo odiavo perchè dopo tutto ciò che avevamo passato insieme si era comportato come un gran coglione, lo odiavo perchè finalmente avevo preso una minima decisione di farlo soffrire come un cane e con quel "scusa", quella piccola possibilità era svanita...  << non la sopportavo più.. >> rispose con tono liberatorio << che volevano dire le sue parole? >> << solo parole Bella tranquilla.. >> << Edward.. dimmi la verità.. sono stanca delle bugie.. >> una lacrima scese sulle mie guancie e lui l'asciugò con il pollice..  << tranquilla.. >>  ripetè dolcemente sorridendomi  Si avvicinò di più a me e lasciò un casto bacio sulla mia fronte.. << Bella quando hai finito ti aspetto in camera...... >> Jake interruppe il nostro dialogo  << è stata una lunga giornata.. ti auguro una dolce notte.... >> disse Edward  e sparì dietro la porta che portava alle scale.. io rimasi li come un'ebete con mille domande in testa e 0 risposte....


ragazze!!! bentrovate!!!! prima cos grazie a tutte delle recensioni.. ora aspetto i vostri commenti anche qui!!!!! vi mando un bacione e vi anticipo che nel prossimo capitolo scopriremo qualcosina.... ;)

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Capitolo 16
*** rivelazioni.... ***


 
<< sveglia sveglia sveglia!!! >>
<<  Alice!! Sono le 8.00 del mattino che vuoi?! >>
<< inizia il nostro piano… i ragazzi tranne Edward stanno x uscire e resteranno fuori tutta la giornata, io e Rose togliamo il disturbo e tu.. >>
<< no Alice ho cambiato idea… non voglio farlo soffrire ulteriormente.. infondo la biondina non c’è più.. >>
ok lo so sono una malata cronica! Ma non riesco proprio a vedere Edward giù… infondo fino a qualche mesetto fa era il mio migliore amico, mio fratello praticamente.. mi bastava solo che lui la smetteva di “usarmi” non volevo vendetta..
<< niente ripensamenti Bella! c’è voluto una vita ad organizzare tutto, a convincere Jake a partire visto che voleva restare perché ieri sera hai accusato un forte mal di testa.. a proposito come stai? >>
 << Bene Alice era una scusa per non dormire con lui.. >>
 << oh capito.... comunque tu ora indossi questo e  appena la casa è libera vai a far impazzire EDWARD CULLEN! >>
dopo avermi mostrato il mio completino Alice sparì dietro la porta della mia camera..  certe volte non la sopportavo proprio! Cavolo perché non mi da mai ascolto!!!! Mi alzai svogliatamente e dopo una lunga doccia rilassante, mi infilai il completino… oddio era troppo.. troppo.. troppo… INO!!!! Nonono!! Non mi sarei mai presentata davanti a Edward in quelle condizioni! Andai verso l’armadio e cercai qualcosa… trovai una felpa di Edward.. forse l’aveva dimenticata li l’anno precedente. Mi andava un po’ grande e abbastanza lunga da coprirmi come se stessi indossando una mini gonna.. “perfetta!” pensai.. scesi le scale e trovai tutti li.. i ragazzi pronti ad andare al raduno di moto.. Alice  e Rose mi squadravano come a dire “che cavolo ti sei messa quella non sedurresti neanche un malato di sesso” e Edward seduto sul bracciolo del divano intento a chiacchierare con Jasper..
<< amore.. come stai? >>
<< bene Jake.. >>
<< ma ti è passato il mal di testa??!! >>
<< si.. >>
<< ok tesoro però copriti che il “miracolo dei giorni estivi” è proprio andato via.. >>
 << Jake ho una felpa! >>
<< si ma è corta…  >>
a quelle parole Edward alzò la testa verso di me e mi sorrise.. si alzò e si avvicinò a me
<< secondo me è perfetta.. >>
disse sorridendo per poi andare in cucina.. Alice e Rose avevano cambiato espressione.. ora era del tipo “cavoli Bella ce l’hai in pugno!”
<< amore ci sei? Guarda che se non stai bene resto con te non c’è problema! >>
Jake mi distrasse e levai lo sguardo da Edward
<< nono Jake vai sto più che bene!!! >>
 << ma sei sola! >>
 << tranquillo Jake io e Rose non stiamo via per molto.. tempo 2 ore e siamo qui.. >>
 intervenne Alice.. naturalmente era una palla…
<< ok piccola ma se ci sono problemi uno squillo e sono da te.. >>
<< ok.. >>
 Jake mi posò un bacio tenero sulle labbra e io rimasi impassibile.. era troppo buono per me.. ragazzina viziata che lo usava per consolarsi.. dovevo parlargli al più presto.. al suo ritorno gli avrei spiegato che lui per me non poteva essere più di un amico
<< Bella posso parlarti 2 minuti? >>
mi chiese Emmet con quel viso da orsetto buono..
<< certo Emmy.. dimmi pure.. >>
 << in privato.. >>
<< ok… >>
 io e Emmet ci spostammo nell’altra stanza e iniziò a parlare..  
<< Bella sei innamorata di Edward?? >>
mi aveva scoperta.. non sapevo cosa rispondere e tacqui …
<< a me puoi dirlo, non lo dirò a nessuno.. e poi ti conosco troppo bene… sono sicuro al 100 % che sei cotta.. voglio solo sentirtelo dire.. >>
<< Emmet non devi dirlo a lui.. promettilo! >>
<< certo che non glielo dico.. però vorrei tanto lo facessi tu.. voi due fareste una bella coppia.. >>
<< peccato che lui non la pensa così.. >>
risposi a bassa voce chinando il capo.. Emmet mi fece alzare la testa e sorrise..
<< glielo hai chiesto? >>
<< no.. ma mi ha trattato uno schifo ultimamente e poi c’è Tanya.. e lui è bellissimo e io.. >>
 << e tu sei stupenda.. e Tanya non c’è più… Edward non l’ha amata.. lo vedevo nei suoi occhi che ci stava per forzatura.. non so cosa ma quella ragazza mi puzza.. >>
<< anche a me Emmy.. >>
<< e poi per il fatto che ti ha trattato uno schifo gli tirerei due sberle se non fosse così mingherlino confronto  me.. >>
<<  Em!! >>
<< e dai Bellina tu gliel’hai tirata una sberla.. altre sberle di vendetta non farebbero male! >>
<< e tu che ne sai della sberla? >>
 ok ero l’unica a non sapere mai niente di nessuno  e invece gli altri sapevano tutto di tutti   che rabbia!!!
 << ehi Bellina non ti arrabbiare.. quel giorno è tornato a casa tutto moscio e gli ho chiesto cosa fosse successo e mi ha detto che aveva appena ricevuto la sberla più bella della sua vita..  >>
 << la sberla più bella della sua vita? Tuo fratello non sta bene! >>
<< si lo so… >>
<< tutto il maggiore!! >>
 << ehi!! >> protestò lui.. scoppiai a ridere e Emmet mi strinse forte..
 << Grazie Emm sei il migliore… >>
<< ti voglio bene pasticciona! >>
 << anch’io..>>
 << Bella un’ultima cosa… lascia Jake… >>
<< lo so Emmet sono orribile  avevo già in programma di farlo al vostro ritorno.. >>
<< non sei orribile sei solo.. innamorata.. >>
<< già.. >>
<< durante la nostra assenza parla a Edward… >>
 << Emmet io..  ho paura.. se mi rifiuta? Lo perdo per sempre.. >>
<< non credo che lo perderai.. anzi.. lui ti guarda in un modo.. come una mamma guarda il suo bambino appena nato, come uno scienziato guarda i suoi conti tornare.. come io guardo la mia Rose… >>
 che paragoni.. << tu dici? >> davvero Edward mi guardava così???
<< si.. dico dico.. e poi se non ti vuole peggio per lui! Hai la fila dietro.. >>
 << peccato che tra lui e gli altri c’è un muro insuperabile.. >> dissi triste..
<< piccolina lei… >>  così dicendo Edward mi abbracciò e poi ritornammo dagli altri… 
<< io vado altrimenti Jazz e Jake mi uccidono… buon divertimento ragazze.. Bella ascoltami… >>
<< ci provo! >>
dopo avermi fatto l’occhiolino e aver dato un tenero bacio a Rose, Emmet uscì e andò alla macchina dove lo aspettavano jazz e jake..
<< Bene andiamo anche noi! >> urlò Alice..
<< Bella levati la felpa dammi retta! Fallo impazzire ma attenta a non impazzire.. stendilo.. ti voglio bene! >> mi sussurò all’orecchio prima di uscire insieme a Rose che mi mandava baci con la mano.. “bene a noi 2 Cullen!” pensai mentre mi dirigevo in cucina.. eccolo li il peggiore dei miei mali.. il male di cui purtroppo ero innamorata.. appoggiato allo stipite  della cucina, con la sua tuta grigia, la sua canottiera bianca, i suoi capelli spettinati che gli davano l’aria di cattivo ragazzo tremendamente sexy e i suoi 2 occhioni verdi abbassati verso la tazza piena di latte e cereali,  che teneva con le sue meravigliose mani da pianista. Sarei davvero riuscita a resistergli?
<< cereali?! >> mi chiese mostrandomi la scatola e facendo il suo sorriso sghembo..
<< grazie.. come stai? >>
<< bene.. come dovrei stare? >>
 chiese incuriosito << bhè non so la tua ragazza ti ha mollato..  >>
 << sto benissimo… >>
<< ok se lo dici tu…  >>
 << tu piuttosto come va con quello li?! >>
<< con Jake?! Va.. >>
<< lo ami? >>
 << ma che domande mi fai Edward?! >>
 << è una domanda semplice.. devi rispondere si o no.. >>
 << non voglio rispondere.. >>
 << allora è no.. >> disse facendo un sorrisetto compiaciuto…
<< non sono affari tuoi se è si o no Ed! >>
<< okok.. mi spiace solo che ti sei buttata così con lui.. insomma non lo ami…  >>
 << Edward io sono stata con lui perché secondo me è lui quello che voglio.. >>
 << a si.. come no! >>
<< che vuoi dire?! >> Edward si avvicinò a me e mi spinse contro il muro appoggiando il suo corpo al mio.. mi prese le mani e intreccio le sue dita nelle mie..
<< tu ami me non lui! > > disse vicino, troppo vicino al mio viso.. mi aveva scoperto anche lui? Ma che cavolo!
<< illuso! >> tentai di fare la dura.. per quanto ne fossi capace..
 << a illuso? E perché porti la mia felpa? >>
 << perché avevo freddo.. non sapevo neanche che era tua.. >>
 << e invece lo sapevi benissimo..  >>
<< Cullen lasciamo stare non ne posso più di te.. >>
 << dimmi che mi ami e ti lascio andare.. >>
<< scordatelo! >>
<< io te l’ho detto.. ora tocca  te essere sincera! >> cosa? Lui me lo ha detto?? Allora l’altra sera non avevo immaginato tutto! Allora quelle parole le aveva dette davvero!
<< co-cosa? >> chiesi titubante..
 << ieri sera.. dopo il nostro bacio.. il bacio a cui tu hai risposto.. il bacio che ti ha fatto provare mille brividi.. dopo QUEL BACIO ti ho confessato che .. che lo sai.. >>
<< no Edward cosa so? >> volevo sentirglielo dire!
<< lo sai Bella! >>
<< no Edward non so nulla!! >>
<< non fingere.. >>
 << non sono io quella che finge! >>  i nostri toni di voce iniziarono a salire.. poi Edward mi tappò la bocca nel migliore modo possibile.. mi baciò mi guardò negli occhi…
<< ti ho detto che TI AMO! >> 
i miei muscoli, i miei pensieri, tutto di me era paralizzato. Edward avvicinò le sue labbra alle mie e ci legammo in un lungo passionale bacio….

  ciao a tutte!!! eccomi con un nuovo capitolo come promesso... spero vi piaccia!! e grazie mille delle recensioni *_* fatemi sapere che ne pensate di questo qui e niente.. un bacione!!!!!!! ps_ non sò perchè mi mette il 15 capitolo al posto del 14 e viceversa -.-" qualcuno sa come posso sistemare le cose?????

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Capitolo 17
*** chiarimenti... ***


 
<< Ed noi.. dobbiamo parlare… >>
la mai voce era bassa come la mia volontà di staccarmi dalle labbra di Edward..
<< hai ragione.. vieni.. >>
disse lui con voce calda e dolce. Mi prese per mano e andammo sul divano in soggiorno, lui si sedette e mi fece accomodare fra le sue braccia.. cominciò a baciarmi i capelli poi le guancie e infine un nuovo bacio.. mi sentivo le farfalle nello stomaco, il cuore stava per uscire dal petto, il respiro era irregolare.. mille brividi mi scuotevano..
<< Bella devo darti delle spiegazioni.. lo so che dopo tutto quello che ho fatto sarà difficile credermi ma adesso io sono sincero e lo sarò per sempre con te.. >>
<< Edward ti giuro io non ci capisco più niente. Mi hai baciata e ti sei presentato con la tua ragazza, mi lanci occhiatine mentre stai con lei, mi baci mentre stai con lei e poi mi tratti uno schifo.. ma dimmi tu da me che vuoi? >>
chiesi con voce tremante… le lacrime erano lì, pronte ad uscire da un momento all’altro ma cercai di resistere…  
<< Bella.. io.. io ti amo da sempre.. avevo intenzione di dirtelo dopo il nostro primo bacio.. poi però le cose si sono complicate…>> mi confessò Edward con voce dolce.  
<< che vuol dire?! >>
<< bhè è arrivata Tanya.. >> 
<< e tu ti sei innamorato di lei perché è bellissima, altissima, biondissima e ha un fisico da far invidia a una modella logico.... >>
dissi rassegnata mentre cercavo di andare via.. ma Edward mi prese per un fianco e mi fece riaccomodare su di lui..
<< no ti sbagli… tu sei bellissima.. lei è come. Come una fotocopia! Tutta ugale, nessuna sfumatura… >>
<< e allora che è successo Ed? >>
 < <è complicato Bella.. >>
<<  Ed.. hai detto che saresti stato sincero.. >>
<< hai ragione.. ti racconto tutto.. Tanya è la figlia del signor Denali.. sai chi è vero? >>
<< quel Denali??? Quello sbruffone chesi crede un Dio????  >>
<< esattamente lui… lui è.. molto affezionato  a Tanya infatti l’accontenta in tutto e per tutto.. Tanya mi voleva e lui non poteva non accontentarla anche in questo.. >>
<< Ed stai scherzado?? >>
<< no.. Bella no.. non credermi un bamboccio senza spina dorsale ma purtroppo è lui che comanda.. sai bene che al suo fianco ha una schiera di meschini pronti a tutto.. tutto tutto..  e non ho potuto fare altro che accettare… altrimenti lui.. va bhè niente.. >>  << no Ed continua!  >>
<< Bella non è una bella cosa ciò che ti sto per dire.. e potrebe scombussolarti.. però tu stai tranquilla.. ci sono io con te.. >>
<< parla Edward.. >>  
<< lui è il cugino del giudice Cooper..  >>
<< il giudice che mi si è occupato del mio affidamento?! >>
<< si proprio lui.. lui.. il signor Denali,se signor si può chiamare, avrebbe fato riaprire la causa e ti avrebbe affidato a tua madre fino a che non ti saresti unita in matrimonio con qualcuno.. >>
<< ma la legge dice fino alla maggiore età, non fino al matrimonio! >> ero terribilmente confusa non ci capivo più nulla.. 
<< esatto questo però per le persone senza handicap.. >>
<< ma io non ho nessun handicap!!!!! >> strillai.. non solo cornuta ora anche con l’handicap!
<< Bella lo so!!! Ma quello è un magistrato, ne sanno una più del diavolo.. e aggrappandosi a una minuscola cosa riuscirebbero a far credere che gli asini volano.. >> << Edward non ti seguo! Parla chiaro!! >>
<< Bella.. hai presente nell’ultima udienza? Quando il giudice ti aveva affidata a tua madre?? >>
<< certo.. >> risposi cupa.. quel ricordo faceva male come una lama nel cuore..
<< ecco.. ricordi che ti è venuta quella specie di crisi di panico?? >>
<<  si..  >>   lo avevo fatto davvero.. non potevo sottostare a quella decisione, non volevo stare con mia madre.. mi rifiutai con tutte le mie forze e urlai contro il giudice, dimenticando che mi trovavo in un tribunale..
<< ecco.. facendo appello a quell’occasione, il giudice può tranquillamente dichiaranti insana mentale  >>
a benissimo ora anche pazza… << e che mi dici della perizia medica?? >>
<< per la perizia medica viene incaricato un medico  che sia estraneo all’accusa, alla difesa e al giudice.. tu conosci il Dtr Roberts? >>
<< per sentito nominare.. >>
< lui è un magnete in questo campo.. quasi ogni causa è affidata a lui…   non c’è bisogno di spiegarti che il giudice Cooper, su richiesta di Denali riuscirebbe a corrompere il dottore.. >> 
il discorso di Edward non faceva una piega.. io potevo benissimo essere definita insana mentale senza alcun problema, l’affidamento sarebbe andato a mia madre e io avrei detto addio alla mia vita.. 
<< io non voglio andare da mia madre! Non la sento da 3 anni e lei non ha una casa lei viaggia lei non mi vuole io io…>>
ormai ero andata nel panico.. il solo pensiero di lasciare Forks, mio padre, i miei amici, la mia casa e soprattutto Edward mi stava facendo venire una crisi di panico.
<< ehi ehi piccola calma.. non lo permetterei mai.. tu lontana da me.. MAI! >
disse Ed amorevolmente stringendomi di più contro il suo corpo. 
<< quindi tu.. tu sei stato con lei solo per non far partire me? >>
<< si.. riassunto è questo il motivo.. >>
<< e cosa ti ha fatto cambiare idea ora? >>
<< non ho cambiato idea sul fatto di non farti partire… ho cambiato modo di reagire.. non potevo più sopportare di vederti lontana, di trattarti male, di farti soffrire.. non riuscivo a non sentirti mia ecco perché ti ho baciata..  >>
<< ah.. Edward non so che dire.. scu-scusami se ti ho trattato male e ti ho preso per uno stronzo ma io non.. >>
<< shii tranquilla.. avevi tutti i motivi per pensarlo.. >> disse lui tappandomi la bocca poggiando un suo dito sulle mie labbra..
<< Edward ma ora che si fa? >>
ero terrorizzata all’idea di tutto ciò che mi aspettava.
<< ti riferisci a noi o ai piani malefici di Tanya? >>
<< entrambi.. >>
<< bhè per quanto riguarda Tanya loro saranno forti ma noi siamo uniti.. ce la faremo e se servirà chiederò aiuto a mio padre.. lo sai che lui è buono e ci saprà aiutare..  >>
<< ok mi fido di te..  e per quanto riguarda noi? >> chiesi arrossendo e abbassando lo sguardo.. Edward mi baciò i capelli e mi strinse  a se.
<< Bella ormai lo sai che ti amo.. io voglio stare con te! Ma prima di tutto voglio la tua felicità! Se tu vuoi stare con Jake ne hai tutti i diritti.. io starò dietro le quinte pronto a consolarti quando ti farà soffrire o a congratularmi quando ti renderà felice.. ma sappi che ti aspetterò per sempre.. >>
non riuscivo a credere a quelle parole. Davvero Edward mi amava fino a quel punto?  Non riuscivo a parlare perciò mi sporsi verso di lui e lo baciai..
<< E questo?! >> chiese lui sorridendo.
<< Edward io e Jake.. bhè insomma io non lo amo.. avevi ragione tu! Non può essere più che un amico per me e avevo in mente da tempo di parlargli però.. sono egoista! Lui quando mi hai fatto soffrire mi ha consolata e avevo paura di lasciarlo perché se tu mi avresti fatto soffrire ancora, io sarei rimasta sola.. ma io non lo amo e non voglio neanche prenderlo in giro.. sono pessima!! >>
<< no Bella sei una persona stupenda! >> disse lui baciandomi..
<< Edward parlerò con Jake questa sera stessa.. ma tu sei sicuro? Cioè di noi… >>
<< al 1000x1000!! E tu? >>
<< anche.. >>
Ci scambiammo un tenero bacio, conferma della nostra dichiarazione..  passammo delle ore su quel divano a coccolarci e baciarci per recuperare il tempo perso. Stare li fra le sue braccia e sentire le sue labbra era una cosa meravigliosa… ogni bacio, carezza anche il più piccolo sfioramento, mi ricopriva di brividi..
 
  << ma dai Alice sicuramente avrà finito!!! >>
<< e invece no!! e non urlare che se ci sentono Bella ci uccide!! >> erano Rose e Alice che erano appena rientrate e tentavano di non fare chiasso senza risultati..
<< Ed!! Rose e Alice!! Non voglio che ci trovino così… cioè voglio che lo sappiano ma non devono scoprirlo così..>>
eravamo stesi sul divano, o meglio io ero stesa sul divano e lui era steso su di me.. sarebbe stato parecchio imbarazzante se ci avessero trovato così..
 << hai ragione vieni sotto le coperte!! >> io e Edward finimmo sotto un palid e cercammo di stare fermi per quanto possibile…
<< Rose andiamo in soggiorno… >> era la voce di Alice cavoli! Sentii i passi avvicinarsi..  << ahi!! >>
mi lasciai scappare un gridolono quando una busta sicuramente stracolma di vestiti mi finì sulla testa…
<< che è stato?! >> chiese Alice quasi impaurita..
<< non lo so ma proviene da sotto le coperte! >> così dicendo Rose alzò il plaid che nascondeva me e Edward…
<< Bella!!!! >> urlò Alice sorpresa…
<< ciao ragazze.. come mai già a casa? >> chiesi balbettando  rossa di vergogna..
<< bhè abbiamo finito prima. Il centro commerciale di qui è piccolo… ma più tosto che ci fate voi 2 abbracciati mezzi nudi sotto le coperte?! >>
i baci le carezze e i movimenti infatti avevano portato la mia felpa ad alzarsi fin sopra la pancia.. Edward mi squadrò e sorrise sghembo quando mi vide arrossire.. poi rispose a sua sorella  
<< Sorrellina ti facevo più intelligente! !>>
<< Bella ma.. ma!! Ok noi dobbiamo parlare! >> disse Alice con tono autoritario… aveva ragione le dovevo spiegare un po’ di cosucce..
<< vi lascio soe. ti  aspetto in cucina piccola.. >> disse Edward lasciandomi un bacio sulle labbra.. appena Edward si alzò da me io mi coprii e mi sedetti comoda.. .Alice e Rose mi riempirono di domande.. gli spiegai che Edward mi amava e io amavo lui.. che non voleva farmi soffrire ma Tanya lo aveva obbligato e gli spiegai la situazione..
<< ma che grandissimi stronza!!!! >> urlò Alice inviperita..
<< a ma se l'incontro le faccio passare un brutto quarto d'ora.. sarò bassina ma sono agguerrita!!!!! >>
<< Alice sono con te!! >> concordò Rose...
<< ragazze calma!!! io vi ringrazio ma loro sono molto più potenti di quanto voi possiate immaginare e io non voglio rischiare di tornare da mia madre... Edward ha detto che Carlisle ci darà una mano... e insieme supereremo anche questa... >>
<< hai raggione Bella... però se le cose si mettono male la bionda la faccio diventare nera corvino!!! >>
<< e io ti aiuto!! rispose ancora Rose..
<< ragazze siete le migliori... >> abbracciai le mie migliori amiche ma poi mi incupì..
<< Alice.. Rose… >>
<< che hai Bella fino adesso era tutta felice per Edward  perché sei triste ora? >> << Devo lasciare Jake… mi consigliate un modo? >>
<< Scrivi una lettera! >> disse Rose…
<< no assolutamente no! Belal devi parlargli! Digli tutta la verità vedrai che capirà.. Jake è uno apposto… >> intervenne Alice
<< dici Alice? E  se mi odierà?? >>
<< lui non ti odierà mai! Certo all’inizio ce l’avrà con te ma con il tempo passerà tutto… >> << ok grazie amiche mie… >> dissi abbracciandole… andammo insieme in cucina dove trovammo Edward intento a mangiare patatine…
<< ehi!! Anche io ho fame! Lasciane qualcuna anche per me.. >> così dicendo mi fiondai su Edward e iniziammo a scherzare e ridere come matti.. Edward mi imboccava le patatine e di tanto in tanto ci piastricciavamo.. poi Ed mi prese per i fianchi e mi poggiò allo stipite della cucina proprio come aveva fatto poche ore prima.. si sistemò fra le mie gambe, approfittando dell'uscita di scena di Rose e Alice e  mi diede un bacio e io lo prolungai intrecciando le mie dita nei suoi capelli…  ogni bacio le sensazioni erano stupende.. mi lasciai coinvolgere dal momento e intrecciai le miei gambe alla sua vita mentre le sue mani accarezzavano le mie cosce, scoperte a causa della posizione.. sentivo il cuore a mille e non mi importava un accidenti se di li a pochi passi c'erano le mie amiche, a quel momento non ci avrei rinunciato per niente al mondo... o forse no..
<< Bella! >>
una voce maschile, conosciuta, parecchio delusa e incavolata ci interruppe.


salve ragazze!!!! ecco svelato l'arcano!! finalmente.. allora questo Edward è giustuficato o no??? e di chi è la voce incavolata???
ATTENZIONE!!!!! per quanto riguarda le leggi del tribunale legate all'adozione, non sono documentate.. sono inventate da me, adattate alla storia.. poi se per casualità le vere leggi sono così ben vengano!! ;) recensite bacioni!!!!!!

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Capitolo 18
*** normalità.. ***


EDWARD.
<< Bella! >> 
quella parola che solitamente per me era equivalente al paradiso, in quel momento mi risvegliò dal paradiso vero e proprio… staccai le mie labbra da quelle dolci, carnose e rosse di bella e mi girai con lentezza.. Jacob Black mi stava guardando come se gli avessi strappato via la sua unica ragione di vita.. e forse così era.. mi voltai verso Bella.. era preoccupata e nei suoi occhi leggevo un filo di terrore.. aveva paura di Jake? Aveva paura della sua reazione? Lui l’avrebbe ferita? Tutto questo per colpa mia? No no no! non potevo permetterlo.. l’avevo già fatta soffrire abbastanza.. le avevo spezzato il cuore.. mi ero ripromesso che non avrei mai più permesso che lei soffrisse.. lei per me era l’essere più bello, meraviglioso, dolce, meritevole e fantastico che fosse mai esistito sulla terra… perché mai al mondo avrebbe dovuto soffrire?
<< Jake io.. i… >>
Bella parlava a stento.. nei suoi meravigliosi occhi color cioccolato vedevo dei lacrimoni… << sta zitta tu nulla… >>
il tono di voce di Jacob era freddo e tagliente come il ghiaccio.. il suo sguardo si era assottigliato  e fissava me e Bella ad intervalli regolari. Bella iniziò quasi a tremare e io le presi la mano, per tranquillizzarla.. nella stanza era piombato il silenzio… tutti guardavano la scena con facce serie e preoccupate…
<< Jacob non trattarla male perfavore.. ha sofferto abbastanza per me, sono stato un cretino e lo so, lo riconosco.. ma lei non centra nulla… lei è l’essere più bello e perfetto che esiste al mondo.. e questo lo sai anche tu.. lo vedo come la guardi.. hai quasi il mio stesso sguardo… lei non merita di soffrire ancora.. lei merita il meglio… ma io no. quindi scarica la tua rabbia su di me.. prendimi a pugni.. io non opporrò resistenza..  però non fare soffrire lei in nessun modo.. >>  erano parole sincere.. le mie.. mi erano venute dal cuore… Bella mi guardava con gli occhioni dolci e gli altri come se stessi parlando un perfetto cinese..
<< ah ma perfavore non fare l’eroe! >> rispose Jacob impassibile alla mia dichiarazione..
<< non lo faccio Jacob.. >>
<< ah mi prendi in giro? >>
le mie parole su Jacob avevano avuto l’effetto contrario… le aveva prese come una provocazione.. mi si avvicinò minaccioso e mi sferrò un destro dritto sul labbro.. 
<< Jake no!!!! >>
Bella urlò contro Jacob e lo spinse via.. lui la guardò ringhiando poi andò via sbattendo il portone. Bella tentò di seguirlo ma Emmet la fermò dicendo che la cosa migliore era che andasse lui a parlargli.. Bella poi si fiondò accanto  a me che ero rimasto atterra.. successe tutto in pochi secondi mi ritrovai atterra con Rose Alice e Jasper accanto e Bella preoccupatissima che mi dtringeva il braccio
<< mi dispiace Ed mi dispiace così tanto.. >>
mi accarezzava le labbra con la sua manina piccola, bianca come il latte e tanto delicata..
<< ehi ehi tu non devi scusarti di niente.. me lo sono meritato tutto anzi è anche poco.. >>
<< ma che dici… >>
<< Bella io ti ho fatto soffrire  e ora mi tocca pagare… non merito neanche di avere una persona straordinaria come te al mio fianco.. >>
<< Edward! non dire cavolate.. non mi hai fatto soffrire per tua scelta.. anzi!! Tu mi hai protetta.. hai impedito la mia partenza e di questo io ti sono grata… devo solo ringraziarti… >>
<< Bella tu non devi ringraziarmi.. mi basta averti accanto per sentirmi l’uomo più felice del mondo… >>
dissi dolcemente e le lasciai un bacio a fior di labbra.. divenne rossa come un peperoncino e mi sorrise timidamente.. com’era bella…
 
3 giorni dopo POW Bella…
Eccoci di nuovo a casa… la vacanza era finita e ora ci toccava ricominciare… bhè quella vacanza non era andata proprio nel modo programmato.. ma era stata comunque la vacanza più bella della mia vita perché mi aveva riportato Edward .. mi dipisceva tanto per Jake però… avevamo litigato e di certo non aveva usato parole carine.. del resto aveva tutte le ragioni del mondo… di Tanya non avevamo più notizie.. speravo che non ne avremmo mai più avute ma sicuramente non era così e il suo non farsi viva non mi faceva pensare altro che stava tramando qualcosa di grosso. tuttavia ero stranamente tranquilla, avevo Edward al mio fianco, tutto con lui era più semplice...
 
<< Bella Bella!!! ho un’idea fantastica per il compleanno di Rose…!!! >>
disse Alice mentre pendevamo il nostro pranzo alla mensa scolastica..
<< niente spogliarellisti Alice o Emmet ci uccide!! >>
<< no no!! anche se gli spogliarellisti non mi sembra una cattiva idea… >>
<< Alice!!! >>
<< dai Bellina non fare la seria… ora che stai con Edward non vorrai mica levarti i piaceri della vita.. >>
<< Alice dimentichi che ora ho il mio spogliarellista personale.. >> risposi maliziosa.. Alice scoppiò a ridere e mi diede un pizzicotto scherzoso…
<< e dimmi dov’è ora il tuo spogliarellista personale??? >> chiese Alice continuando a ridere io mi girai cercandolo ed eccolo li che voltava l’angolo della mensa..  rimasi folgorata dalla sua bellezza e lui mi complicò le  cose sfoderandomi il suo sorriso sghembo che mi faceva perdere battiti…  si avvicinò a me camminando così aggraziato da farmi sentire male.. 
<< respira piccola.. >>
mi sussurrò all’orecchio.. le sue parole mi fecero vibrare e arrossire… Alice sorrise e abbassò lo sguardo mentre Edward mi abbracciò da dietro e mi lasciò un bacio sul lato delle labbra..
<< allora di che parlavate ?? >>
<< Bella vuole uno spogliarello!!! >> disse Alice ridendo come una matta.. Edward sbarrò gli occhi e mi guardò stranito
<< Bella!!! >>
<< ehi ehi non è vero!!! >> protestai…
<< ahah si che è vero non negare.. hai detto che vuoi uno spogliarello con un bel ragazzo biondo e muscoloso… >>
<< BELLA!!!!! >>
<< Edward ma non è vero!!!! >>
<< hahahah il mio fratellone gelosone… come sei carino così!!!  tranquillo Bella ha detto che vuole un TUO spogliarello… >>
a quelle parole avvampai. Alice rise come una matta e andò verso il tavolo saltellando come un folletto con il vassoio fra le mani…
<< a si un mio spogliarello eh… ??>>
<< Edward io… >> tentai di parlare ma l'imbarazzo mi fece balbettare..
< shhh lo so che sono bello non devi giustificarti!! >> rispose scherzosamente Edward iniziando a ridere..
<< scemo! >>
<< hahah e comunque un TUO spogliarello non mi dispiacerebbe mica… >>
disse malizioso prendendo dal mio vassoio la mia mela e andando verso il tavolo..


ciao belle!!!! come state? che ne pensate del capitolo??? ps_ grazie mille delle recensioni appena ho tempo vi rispondo una a una!!!1 un bacio e fatemi sapere che pensate di questo capitolo!!!! ;)

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Capitolo 19
*** the wolf and the vampire.. ***


Io Alice Emmet Jasper ed Edward eravamo tutti a casa Cullen per organizzare il compleanno di Rose.. quella pazza scatenata di Alice aveva optato per un week-and bianco.. non restava che prenotare..
<< Bella bhè ho pensato… che dici se lo diciamo anche a Jacob? >>
a quella domanda di Alice Edward seduto a mio fianco si irrigidì..
<< bhè Alice non so se è una bella idea.. insomma lui non mi rivolge più al parola anche se abitiamo insieme e.. >>
<< bhè Bella scusa se te lo dico ma quella che ha sbagliato sei tu.. non puoi penalizzare lui per un tuo sbaglio.. >>
<< Emmet ma che dici??!! >>
Edward ammonì suo fratello, sorpreso per quello che aveva appena detto. Ma Emmet aveva ragione. Era mia la colpa, Jake non aveva fatto nulla ed era diventato molto amico di Emmet e gli altri.. non era giusto metterlo da parte!
<< no Edward, Emmet ha ragione! Alice invitalo pure.. per me non c’è nessun problema… >>
<< lo è per me! >>
sbruffò Edward e uscì dalla stanza.. io mi scusai con il resto della compagnia e lo seguii. << Edward che ti prende? >>
<< perché vuoi che viene? >>
<< perché non è giusto che paga lui un mio sbaglio.. >>
<< quindi stare con me è uno sbaglio? >>
mi chiese lui con gli occhioni dolci..
<< no Edward NON stare con te sarebbe uno sbaglio… io intendo il mio sbaglio.. cioè ingannare lui per non soffrire per te.. >>
dissi accarezzandogli una guancia..
<< Bella mi dispiace tanto.. >>
mi disse abbracciandomi e cullandomi fra le sue braccia..
<< ormai quel che è fatto è fatto.. abbiamo ricominciato da 0 o sbaglio? Quindi io spero di risolvere la situazione con Jake così starò anche più tranquilla….>>
<< forse hai ragione… >> si arrese Edward.. feci per andarmene ma Edward mi prese per un polso
<< Bella sei convinta che  stare con me è la cosa giusta?? Se tu non vuoi stare con me io impazzisco ma non fa niente davvero.. preferisco vederti felice piuttosto che forzarti a fare qualcosa.. questo lo sai vero? >>
<< Edward io voglio te!! Da sempre ormai… non potrei mia fare a meno di te… >> un bacio suggellò quella nostra ennesima dichiarazione…  mano nella mano poi tornammo dagli altri che intanto avevano continuato i preparativi…
<< Alice se vuoi invitare Jake per noi è ok… e digli che può portare chi vuole… Emmet avevi ragione. Scusa se prima ti ho attaccato.. >>
<< ahh sciocchezze fratellino!!! Vieni qua! >> Emmet abbracciò calorosamente Edward stringendolo così forte che gli macò il respiro..

<< sono a casaaaaaaaaaaaaa >> urlai come al solito non appena varcata la soglia di casa ma non ricevetti risposta..
<< papà?!! Billy???!! Jak.. >>
si Jake.. anche se era in casa non mi avrebbe risposto comunque… andai in salotto e mi buttai sbadatamente sul divano mentre leggevo un messaggio di Edward “non ci vediamo da 5 minuti e già mi machi come manca l’aria nei polmoni dopo un sottacqua.. abbi cura del mio cuore sai ormai è tuo non riesco più a riprenderlo.. ti amo.. “ma quanto era dolce??? Certo che ce la stava mettendo davvero tutta per farsi perdonare..
<< potresti stare più attenta la prossima volta?? >>
<< Jake scu-scusami non ti avevo visto…. >>
<< me ne sono accorto.. >>.. com’era cupa e fredda la sua voce. Che fine aveva fatto il mio sole personale?
<< Alice mi ha informato della festa di Rose… >>
<< oh.. e ci verrai?? >>
<< non lo so.. non so se ho voglia di vedere i tuoi atteggiamenti amorosi verso quello lì.. >>
<< Jake mi dispiace.. >>
<< no Bella non può dispiacerti davvero.. perché tu avevi programmato tutto.. mi hai usato per farlo ingelosire, mi hai usato come benda per curare le tue ferite, ti sei presa gioco della mia amicizia.. e io come un pollo mi sono innamorato… >>
non riuscivo a dire niente infondo quello che aveva detto era quasi tutto vero.. su una cosa si sbagliava.. io non mi sarei mai presa gioco della sua amicizia..  io lo consideravo una delle persone più meritevoli di questo mondo.. io credevo nella sua amicizia nei miei confronti.. ma non ero del tutto convinta della nostra..
<< ma va bene così ormai non si può piangere sul latte versato solo che.. ti credevo diversa tutto qui.. >>
<< Jake ma io sono diversa!! Io non sono questa! >>
<< si che sei questa Bella! >>
<< no!! la situazione che stavo vivendo mi stava mandando in crisi! Non trovavo più soluzione.. ero come chiusa in un labirinto privo di via di scampo.. poi sei arrivato tu che mi hai tirato fuori da quel buio… io ti voglio bene Jake.. so che pensi il contrario e ne hai tutto il diritto ma dammi la possibilità di dimostrarti la vera me… >>
<< e perché dovrei farlo? >>
<< fallo per me.. >>
<< ahhaah per te?? >> Jake scoppiò a ridere sarcasticamente per la mia risposta…
<< si per me.. io non sono una buona amica.. aiutami a diventarlo.. insegnami come si fa e ti giuro che ti darò anche l’anima.. >>
<< l’anima e del bel vampiro.. >>
<< come? >>
<< la tua anima è legata a Edward si vede e su questo non si discute.. >>
<< si ho capito ma perché vampiro? >>
<< è un giochetto che facevamo da piccoli.. tu eri la donzella da salvare, io il lupo cattivo e Edward il bel princepe.. ma io dicevo che era un vampiro perché la sua carnaggione era diafana e quando mordeva faceva malissimo.. e poi quando ti guardava i suoi occhi brillavano.. >>
<< non me lo ricordavo>> dissi esterrefatta da quel racconto..
<< a me lo raccontava sempre Billy.. >>
<>
<< comunque tornando al nostro discorso.. tu vuoi una seconda possibilità vero? >>
<< te ne sarei davvero grata.. >>
<< dimostrami di meritarla.. >>
<< come? >>
<< dimostrami che posso fidarmi di te.. >>
<< ma come? >>
<< ci vuole tempo mia cara donzella.. il lupo cattivo non può essere abbindolato come il bel succhiasangue.. ricordalo.. >>

ciao ragazze!!! che ne dite???????? baci...

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Capitolo 20
*** beccati! ***


DRINNNNNNNNNNNNNNNNNNN!!!
La sveglia suonava presto.. troppo presto per i miei gusti… dopo essermi preparata scesi giù a fare colazione e trovai Jacob intento a divorare una tazza di cereali..
<< buongiorno.. >>
<< giorno Bella… >>
<< papà e Billy?? >>
<< tuo padre su che dorme dopo il turno di notte e billy è andato a concludere l’accordo su una casa… >>
<< ah l’avete trovata? >>
<< si ma non è molto distante da qui.. 10 minuti a piedi.. >>
<< che bello almeno non sentirò la vostra mancanza… >>
<< già.. erm oggi verrò a scuola.. devo iniziare a studiare… li.. >>
<< ah Jake questa si che è una bella notizia!! Hai deciso di riprendere!! Bravo.. >>
<< certo certo comunque ti va se poi vengo a trovarti? >>
<< oh.. ecco.. >>
<< il tuo ragazzo è geloso ok… >>
<< no no Jake certo che vieni ma non posso uscire dalal classe.. vieni per l’ora di pranzo così magari ti unisci a noi e rivedi Emmet e il resto della compagnia… >>
<< non mi sembra male come idea.. >>
<< infatti non lo è… allora ti aspetto dopo.. >>
dissi salutandolo con un bacio sulla guancia.. fuori dal vialetto trovai Edward appoggiato alla sua volgo con un sorriso mozzafiato.. feci un respiro profondo per evitare di morire sul posto e andai verso di lui..
<< Buongiorno amore.. >>
<< buongiorno Ed..>>
dissi lasciandogli un bacio al lato delle lqbbra..
<< e mi saluti così?? >>
chiese facendo lo sguardo da cucciolo ferito.. avvampai pensando al modo in cui avrei davvero voluto salutarlo.. lui scatenava in me la perversione. eppure non ero mai stata così ma lui.. waoo.. ma ora qualcosa mi bloccava.. o meglio qualcuno. Sapevoo che jake ci stava scrutando dalla finestra e non volevo farlo soffrire..
<< bhè io…>>
tentai di giustificarmi ma Edward non mi lasciò in tempo di parlare. Mise una mano alla base della mia schiena e mi attirò a se stringendomi contro il suo petto, poi si avvicinò alle mie labbra e prese a baciarle come se stesse assaporando il gelato più gustoso del mondo.. fui travolta da quel bacio e mi dimenticai tutto. In quel momento sarebbe potuto crollarmi un aereo accanto e io non me ne sarei accorta.. Edward si separò da me ma io non ne avevo abbastanza perciò mi sporsi verso di lui e ricomincia un secondo bacio..
<< ecco perché ti adoro… >>
mi sussurrò all’orecchio facendomi ricoprire di brividi.. salimmo in macchina e andammo verso scuola.. durante il tragitto ci scambiammo tante di quelle frasi sdolcinate che stentai a riconoscermi. Ma erano frasi che venivano da cuore… prima di andare ognuno alla propria lezione ci scambiammo un bacio tenero che purtroppo fu brutalmente interrotto dalla voce stridula della prof… le ore sembravano non passassero mai. Avevo voglia di Edward di baciarlo, abbracciarlo di sentire la sua voce.. finalmente suonò la campana della mensa.. mi precipitai fuori dalla classe e davanti mi si presentò Jake..
<< ehi ehi bellezza impaziente di vedermi?? >>
<< ehi Jake ciao… allora sei venuto davvero.. >>
cavoli l’avevo completamente rimosso..
<< certo che credevi!!! >>
<< nulla nulla.. andiamo in mensa a mangiare?? >>
proposi nervosa..
<< bene! Muoio di fame! >>
così dicendo Jake mi prese per un fianco. Mi irrigidii immediatamente e cercai di divincolarmi..
<< Bella tranquilla è solo un abbraccio.. >>
<< o..ok.. >>
svoltato l’angolo della mensa Jake mi teneva ancora per un fianco. Intravidi Edward che veniva verso di me soridente come sempre  ma appena vide il braccio di Jake attorno alla mia vita si fermò di scatto.. guardò Jake in cagnesco poi fece uno sguardo tra il sorpreso e l’afflitto e andò via. Mi divincolai dalla morsa di Jake e corsi verso di lui ma niente. Era come scomparso nel nulla.. vani furono i miei tentativi di chiamata. Passai l’ora di mensa a cercarlo ma nulla. Non era stata una bella cosa presentarmi li con Jake abbracciata lo ammetto.. dovevo farmi perdonare ma come facevo se non lo trovavo? L’ora successiva dovevamo essere insieme a biologia perciò pensai che fosse andato in classe ma quando arrivai mi beccai un ritardo e di Edward nessuna traccia. La strega della prof non mi permise di uscire per andarlo a cercare perciò a malincuore mi accomodai al mio posto. Dov’era Edward? mi stavo preoccupando sul serio. Una voce familiare tremendamente bella interruppe i miei pensieri..
<< giorno.. >>
<< signor Cullen dove crede di essere ad un bar forse?? >>
Edward non si degnò neppure di rispondere alla prof mi rivolse uno sguardo deluso e si accomodò all’ultimo banco..
<< Cullen! Mi risponda! E venga avanti accanto a Swan!>>
<< scusi il ritardo e non ho voglia di sedermi li, posso restare qui? >>
cosa? Non voleva stare accanto a me? Cavoli avevo sbagliato ok ma ora stava esagerando.. mi girai rigida verso la prof mentre lei acconsentiva il permesso a Edward di non stare accanto a me. Quella cosa mi fece tremendamente male. Non voleva stare insieme alla sua ragazza? Gli facevo schifo forse? A stento cercavo di trattenere le lacrime. Ma perché dovevo sempre piangere? Non riuscivo ad affrontare i problemi senza lacrime? Era una cosa umiliante..
<< bene ragazzi questo pomeriggio dovrete iniziare il lavoro a coppie perché domani voglio vedere l’inizio di qualcosa… >>
cavolo!!!!! Proprio oggi il lavoro a coppie?? Una fitta mi attraversò lo stomaco quando sentii la voce di Edward chiamare la prof. Pensavo volesse cambiare compagna di lavoro. Solo il pensiero mi frantumò il cuore..
<< prof posso andare in bagno? >>
<< va Cullen tanto fra poco suona.. >>
Edward si alzò e in modo tremendamente sexy si avviò verso la porta.. mentre passò dal mio banco mi diede uno sguardo fugace e mi lasciò un bigliettino. “ho da fare. Fatti dare un passaggio a casa da Alice.” Mi si raggelò il cuore. Strappai il bigliettino e lacrime calde iniziarono a solcare il mio viso.


<< Bella diciamo che la tua non è stata neanche una bella mossa eh.. >>
mi disse Alice mentre tornavamoa casa..
<< lo so Alice ma io.. io voglio Edward non Jake! Lui mi ha abbracciata e io io.. >>
<< basta tesoro tranquilla che gli parlo io.. ora calmati fai una bella doccia calda e riposa un po’ ok?>>
<< forse hai ragione tu.. eh grazie alice sei la migliore.. >>
<< di niente tesoro.. >>
Alice era preziosa..  Seguii i suoi consigli e mi precipitai a fare una doccia con il mio bagnoschiuma alla vaniglia.. indossai una camicia che mi arrivava alle cosce e andai per sdraiarmi ma il campanello mi distrasse.. scesi giù e aprendo la porta mi ritrovai Edward appoggiato alla porta.. i suoi meravigliosi occhi brillavano con il riflesso del sole.. ma al posto del suo sorriso sghembo c’era un’espressione corrucciata. Mi squadrò attentamente poi portò il suo sguardo al mio viso
<< potresti vestirti visto che non abiti da sola..>>
<< stavo andando a dormire e poi sono sola.. >>
risposi usando il suo stesso tono di voce freddo.
<< a e tu apri la porta senza sapere chi è mezza nuda? >>
<< non sono mezza nuda e poi pensavo fosse Jake.. >>
<< oh perfetto.. >>
<< no-non indendevo… >>
<< ok.. >>
avrei voluto mordermi la lingua a sangue.. ma potevo essere più scema?
<< entra.. >>
Edward entrò e andò verso la cucina.. si sedette a tavola e posò i suoi libri sul tavolo. << vado a vestirmi..>>
<< meglio.. >>
rispose acido. cavoli quanto volevo prenderlo a schiaffi quando faceva così! Andai di sopra e infilai un jeans.. scesa già trovai Edward con gli occhiali da vista intento a scrivere qualcosa al pc portatile.. cavolo non l’avevo mai visto con gli occhiali.. ma quanto era sexy?? Oddio! Restai fissarlo estasiata da cotanta bellezza. Edward si accorse che lo fissavo e alzò lo sguardo.. era meraviglioso.. i capelli arruffati, gli occhi verdi e brillanti con quegli occhiali che gli davano l’aria da professore,
le labbra rosse e piene poste come se stessero per scoccare un bacio e quel fascino naturale che lo caratterizzava..
<< che hai? >> chiese curioso e ancora arrabbiato
<< sei bellissimo.. >>
diedi voce ai miei pensieri. Che figura! Per l’ennesima volta in quella giornata avrei voluto sprofondare.. avvampai e chinai il capo.. Edward sorrise con quel suo sorriso sghembo che mi faceva morire.. si alzò e si avvicinò a me.. con una mano mi alzò il viso e mi guardò negli occhi. La sua espressione non era austera come prima ma era dolce
<< te l’ho detto che quando arrossisci mi fai morire? >>
non riuscii a rispondere mi limitai a sorridere..
<< scusa per questa mattina.. >> sospirò..
<< scusa tu Ed non dovevo ma io.. >>
<< tranquilla ho esagerato io… però io non riesco proprio a vederti con un altro e poi ti abbracciava come se fossi sua.. e t sei MIA!! Mia e basta.. >>
<< si lo so che sono tua.. tranquillo io è te che voglio questo è certo! >>
<< ti amo cucciola.. >>
così dicendo Edward mi abbracciò e mi baciò con estrema dolcezza e passione.. poi mi prese in braccio e io strinsi le mie gambe alla sua vita e le mie braccia finirono dietro il suo collo.. andammo in soggiorno dove  Mi fece sdraiare sul divano  e lui si accomodò su di me. Iniziò a vezzeggiarmi con baci e carezze mentre il mio cuore usciva fuori dal petto.. il mio respiro era irregolare ed ero percorsa da mille brividi.. ma un pensiero mi fece ritornare alla realtà! avevo tralasciato una bugia.. Edward prima di qualunque cosa doveva sapere la verità.
<< Edward.. devo.. devo dirti una cosa… >>
<< dimmi amore..>>
<< prometti che tra noi non ci saranno più segreti o cose varie? >>
<< amore promesso… >> disse lui tra un bacio sul collo e un bacio sulle labbra..
<< bene.. >>
<< amore cosa c’è? >>
si alzò un po’ da me e mi guardò negli occhi.. mi fece sciogliere.. era così dolce e io ero sempre più cotta di lui..
<< bhè ti ricordi quando mi hai vista uscire da camera di Jake alla casa al lago? >>
a quella domanda Edward si irrigidì  ma tentò di stare calmo..
<< si.. ricordo. ma ormai è passato vero? >>
<< aspetta.. vedi ecco bhè ti ho detto che io e Jake.. si insomma avevamo.. erm.. >> mi schiarii la voce. Ero terribilmente in imbarazzo..
<< avevate fatto l’amore.. >>
continuò lui facendo una smorfia triste e rassegnata
<< ecco.. bhè te l’ho detto perché ero ferita e volevo ferirti.. io e Jake abbiamo solo dormito.. e io mi sono svegliata nel pieno della notte urlando il tuo nome.. >>
un sorrisetto soddisfatto comparì sul viso perfetto di Edward.. poi tornò seio
<< hai urlato il mio nome mentre stavi con lui? >>
<< si bhè lui dormiva e io ti avevo sognato...>>
<< oh.. e  quindi tue lui non avete fatto nulla? >>
<< nulla Edward..>>
<< perciò sei.. cioè non hai mai.. o con altri..? >>
<< no no!! con nessuno!!!! >>
<< oddio.. e con me.. insomma te la senti? >>
<< si.. >>
il cuore andava a mille, i nostri respiri erano irregolari sentivo anche Edward teso.. poi mi sorrise e mi baciò  posando una mano sul mio ventre e iniziò e scendere fino al bottone del jeans. Mi guardò come se stesse cercando il mio consenso e io sorrisi.. sbottonò i jeans e tornò a baciarmi.. il cuore era impazzito completamente.. stava succedendo davvero? Per la prima volta mi sentivo nel posto giusto al momento giusto.. i baci di Edward erano a tratti dolci a tratti ricchi di passione.. io accarezzavo i suoi capelli e gli lasciavo baci sull’orecchio.. poi mi feci forza e gli sbottonai la camicia e iniziai ad accarezzare i suoi addominali non troppo pronunciati ma perfetti.
mi sentivo come in paradiso…
<< Bella!!!!!! >> quella voce mi fece saltare! Merda Charlie!!! Scattai e feci cadere Edward sul pavimento
<< ahi! >>
<< Edward ma che diamine!!! >>
<< papà ma ma!! >>
<< bella che storia è questa??!! >>
<< papà io… erm.. >>
<< Edward sei un traditore!!! >>
<< Charlie io ti posso spiegare..>>
<< papà noi.. >>
<< che succede?? >> merda!! Ci mancava solo Jake! Ora stavo andando completamente nel pallone non sapevo che fare o dire.. vedevo solo Edward ancora atterrà con la camicia aperta, Charlie infuriato, Jake come schifato..
<< ok controllati Charlie perché sennò fai una strage… ora io vado in cucina… vi aspetto lì per parlare… >> charlie era nero e cercava di autoconvincersi a calmarsi
<< va- va bene>>
dissi imbarazzata più che mai..
<< vado anche io.. ah Bella.. allacciati i pantaloni  >>
disse Jake con uno sguardo deluso e schifato. Edward lo fulminò con lo sguardo.. io mi ricomposi e iniziai a tremare..
<< ehi piccola tranquilla! Ci sono io… il capo è arrabbiato è più che normale ha trovato sua figlia mezza spogliata con un ragazzo che considerava suo figlio di sopra.. ma si calmerà… >>
<< Edward tu non capisci.. è armato! >>
Edward rise di quella mia affermazione e mi diede la mano.. pensava scherzassi? No.. ero serissima!

ciao a tutti!!!!! grazie delle recensioni mi danno la forza di continuare a scrivere!!! ora volevo avvisarvi che gli aggiornamenti non saranno più quotidiani ma passerà un pò di tempo fra uno e l'altro.. spero che continuiate e seguirmi comunque!!! ps_ che ne dite del capitolo???

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Capitolo 21
*** prima volta ***


Dopo esserci risistemati io e Edward andammo mano nella mano in cucina dove ci aspettava Charlie. Sentivo Edward teso e io lo ero ancora di più..
<< mi spiegate cosa diavolo vuol dire?? >>
 sbottò Charlie appena entrammo in cucina..
<< Edward!! ti consideravo mio figlio e tu?? Ti porti a letto LA MIA BAMBINA! In casa MIA! >>
 << papà!!! Ma che dici!!! >>
bhè è vero ci aveva beccati sul divano ma questo non voleva dire che io me la spassavo con Edward alle spalle di papà!
<< Bella non rivolgerti così che già sono arrabbiato! Ti metto in punizione a vita! >>
 << Charlie mi dispiace.. cioè mi dispiace che tu lo sei venuto a sapere così ma non mi dispiace neanche un po’ che sto con Bella.. io la amo.. la amo più della mia stessa vita.. e poi io e Bella non facciamo..>>
<< aaaa!! Zitto!!!!!! Già ho voglia di prenderti a calci! Se aggiungi altro ti sbatto fuori! E da ora non sono più Charlie ma il Capo Swan!!! Intesi ragazzino?? >>
<< papà è ridicolo!! Dovresti essere felice che il mio ragazzo è Edward e non uno scapestrato qualunque! >> << sono vecchio ma conosco la fama di Edward! e fin quando lo consideravo tuo fratello non mi importava che se la spassasse con tutte quelle ragazzine che gli sbavano dietro! Ma ora che ha messo le sue grinfie su di te mi importa e come! E dico che non approvo! >>
Edward chinò il capo.. era dispiaciuto e io non potevo vederlo così. Volevo bene a mio padre ma ora esagerava!
<< papà non mi importa se approvi o meno.. Edward fa parte della mia vita ormai.. e io non posso farne a meno… >>
 << Bella! >>
 << papà ti voglio bene.. chiedimi qualunque cosa ma non di rinunciare a Edward perché la mia risposta è no.. >>
<< fate  come vi pare! >>
papà uscii dalla stanza nero. Non lo riconoscevo più.. ero davvero giù..
<< dai amore.. è la rabbia vedrai che con il tempo gli passerà… >>
speriamo, pensai fra me e me…


Erano le sei del pomeriggio. Avevo passato la giornata a organizzare la mia valigia x la partenza.. e già Alice aveva convinto mio padre –con non poche difficoltà- a lasciarmi andare al compleanno di Rose che avremmo festeggiato tutti insieme in montagna.. la partenza era prevista nel tardo pomeriggio di domani perciò Charlie mi aveva imposto di andare a scuola e io avevo accettato senza troppe obbiezioni. Edward ancora non gli andava giù del tutto ma credo che si stava abituando pian piano..
<< ehii Bels.. >>
la voce di jake mi interruppe dal mio ripasso di storia
<< ehi jake! Come mai qui?? >>
<< bhè mi sentivo solo a casa mia.. ho fatto male a passare? >>
<< no no anzi… >>
<< bene.. volevo chiederti un ripasso di biologia.. domani vorrei fare bella figura però questo concetto proprio non mi entra in testa.. potresti aiutarmi? >>
 << certo siediti vicino a me e dammi il libro così te lo spiego.>>
<< mi avvicino sennò non vedo… >>
  dice lui sporgendosi verso di me. Ma non si sta avvicinando un po’ troppo???  Proprio mentre inizio a parlare sento una pressione calda sulle mie labbra!
<< Jake!!!! Ma che diavolo fai?? >>
 << e dai Bella… solo una volta! >>
<< cosa? Ma sei impazzito?? Mollami!!! >>
urlo scioccata mentre lui si stende su di me e cerca di intrufolare la sua mano nella mia maglia.. cerco di divincolarmi ma nulla la sua presa è troppo potente… mi dimeno, urlo ma lui nulla. Non sembra neanche più Jake..
<< Jake la smetti dico sei impazzito??!! >>
<< però a quello stronzo gliele dai eh!! >>
A quel punto non ci vedo più dalla rabbia gli mollo un ceffone sul viso e lui si allontana ma nel suo sguardo leggo rabbia e voglia di vendetta. sono nel panico quando una  voce distrae Jake
<< ehi che succede qui??? >>
<<  papà!!!  >> urlo con la voce rotta.
<< mollala e vattene a casa tua immediatamente o ti ci sbatto fuori a calci e ritieniti fortunato che sei il figlio del mio migliore amico! >>
<< scu-scusate io.. non so che.. scusate! >>
Così dicendo Jake scappa via e Charlie si siede accanto a me e mi abbraccia, tranquillizzandomi un pò. Gli spiego in parte cosa è successo. Non gli racconto però che ho quasi subito una violenza. Lo conosco avrebbe fatto sbattere Jacob in carcere e io non voglio. Non ora almeno… voglio capire cosa lo ha spinto a compiere quel gesto, voglio sapere cosa gli era successo. Il mio Jacob non si sarebbe mai comportato così..
 
 
<< si papà tranquillo te l’ho detto mille volte sto bene e Jake non verrà perciò tranquillo!  E poi c’è Edward.. >>
<< è questo il punto piccola! I ragazzi sono tutti uguali, vogliono solo una cosa! E farebbero di tutto per ottenerla.. >>
<< non Edward… >>
 << non essere ingenua! >>
<< papà! Non sono ingenua so come va il mondo e di che pasta sono fatti i ragazzi.. ho sperimentato sulla mia pelle.. e so come difendermi ormai perciò tranquillo ok?? >>
 << chiamami appena arrivate e state attenti sulla neve! >>
 << si papà.. ci vediamo fra 2  giorni ti voglio bene! >>
<< anch’io piccola.. >>
 dopo una marea di saluti riesco a divincolarmi dall’interrogatorio finale di Charlie e di entrare nella volvo dove mi aspetta Edward..
<< piccola mia come stai?? >>
<< come stavo mezz’ora fa tesoro >> dico a Edward che da quando ha saputo di Jake era diventato più apprensivo di mio padre..  avevo deciso di raccontargli tutto perché sicuramente lo sarebbe venuto a sapere comunque così due minuti dopo la mia confessione, Edward  accecato dalla rabbia piombò a casa fi Jake e gli mollò un destro, rompendogli il setto nasale. Non era stato di certo un bel gesto quello.. odiavo le persone manesche ma devo dire che in questo caso non mi è dispiaciuto affatto vedere Jake ferito.. mi aveva fatto sentire come una sgualdrina, un oggetto, qualcosa da usare e buttare via.. ancora il pensiero mi faceva male..
<< allora amore alice e gli altri ci aspettano all’uscita dell’autostrada.. l’idea è di arrivare, sistemarci in casetta visto che sarà sicuramente sera inoltrata e domani andremo a preparare la sala mentre Emmet distrae Rosalie sulle piste.. >>
 Edward interruppe i miei pensieri poco felici per espormi il progamma dei due giorni..
<< piano perfetto direi.. Alice è fantastica.. >> affermai sorridendogli per tranquillizzarlo. Avevo letto nel suo sguardo la preoccupazione, forse anzi sicuramente si era accorto che ero pensierosa.. non mi andava di vederlo preoccupato o angosciato.. già mi sentivo abbastanza in colpa per la mano fasciata, unica nota stonata del pugno in faccia a Jake…
 << si anche se mi farà impazzire un giorno..>> 
Rispose Edward gentile..il viaggio proseguì fra baci, scherzi e musica romantica cantata a squarcia gola.. arrivati in montagna Edward parcheggiò in un gran piazzale coperto da un tetto di legno e mi fece scendere aprendomi la portiera e porgendomi la mano.. a volte sembrava proprio un uomo di altri tempi.. ci incontrammo con gli altri e insieme ci dirigemmo verso il nostro alloggio. Percorremmo una salita ripida e piena di ghiaccio e scivolai una volta.
 << hahah Bellina certo che con te nei paraggi non ci si annoia mai! >>
disse Emmet ridendo come un matto seguito dai sorrisetti degli altri compreso Edward che cercava di nasconderlo mentre mi prendeva fra le braccia. Loro non sapevano della storia di Jake si sarebbero solo rabbuiati e non potevo permettere che il compleanno di Rose andasse in fumo a causa mia!
 << zitto yoghi! E tu Eddy ridi che tanto lo so che muori dalla voglia di prendermi in giro.. mi piaci anche per questo!! >>
Risposi sfoderando la mia solita allegria per coprire quel pizzico di paura che era albergato nel mio cuore dal giorno precendente..
<< giusto mia piccola e fragile ragazza >>
<< fragile a chi?? >> dissi pizzicando amorevolmente il braccio di Edward . Scoppiammo tutti a ridere e proseguimmo il cammino. Arrivammo davanti a una mini casetta che apriva tutt’una salita di casette più grandi sempre in legno. Era bellissimo li… le casette erano addobbate dalle luci ed erano stracolme di neve. Sembrava il mondo delle favole.
<< famiglia Cullen!>>
squittì Alice al ragazzo minuto  che stava al di là della piccola casetta.
<< oh signori Cullen! Benvenuti!! ecco a voi 3 alloggi..la 15 la 18 e la 30!! >>
<< come la 30?? Ma scusi la 30 non è quella in su semi isolata? >>
<< si mi dispiace ma è rimasta solo quella.. >>
 << ma così saremo divisi!!! Ma non voglio cioè doveva essere tutto perfetto e invece.. >>
cominciò a lamentarsi Alice agitando le braccia in aria
<< ehi Alice tranquilla la prendiamo io e Bella la 30..  non ti dispiace amore vero? >>  disse rivolgendosi verso di me.. da sola con Edward senza la minima possibilità che qualcuno ci interrompesse?? Certo che non mi dispiaceva!
<< la 30 è perfetta! >> Edward mi guardò con un sorrisetto  che la sapeva lunga e mi prese per mano per poi iniziare a salire…  vist che era tardi ed eravamo tutti parecchio stanchi decidemmo di andare direttamente ognuno nel proprio alloggio.
<< waoooo è bellissima!!! >>
esclamai appena entrata in casetta. Era composta da 4 stanze.. 1 cucina, una camera da letto, 1 bagno e un salone ma era la casetta più bella del mondo.
<< già.. amore mettiti comoda che ho una sorpresa.. >>
mi disse Edward sorridendo e prendendo una valigia.. che aveva in mente? Comunque io adoravo le sorprese perciò stetti al gioco.. decisi di perlustrare la casa e mi fermai nel salone.. era arancione e alle pareti c’erano appese delle lucine bianche.. al centro di una parete c’era un caminetto già acceso e davanti a esso uno strato di moquette bianca e un divano anch’esso bianco.. era meraviglioso.. mi accomodai su di esso e lessi il bigliettino che trovai sul tavolino in mogano accanto al divano “ vi auguriamo un week-and da favola. Spero che il fuoco acceso sia gradito. In caso di servizio-in casetta o altro rivolgersi allo 009988448 cordiali saluti S&G snow..” ma che carini!!
<<  amore..  >>
 << Edward..  >> sobbalzai per la sorpresa..
<< come mai sei qui e non in camera? >> mi chiese con una buffa espressione sul viso..
<< è così carino qui… non che la camera sia da meno ma il caminetto è un richiamo a cui non ho saputo resistere.. >>
<< capisco amore.. vieni ho preparato una cosa per te.. >>
mi prese per mano e  mi condusse in bagno… un profumo invase le mie narici appena aperta la porta “vaniglia e fragoline di bosco” Edward aveva riempito la vasca con vari bagnoschiuma e oli ai miei gusti preferiti e aveva messo qualche candela qua e la..
 << ho pensato che avessi bisogno di un po’ di relax amore..  di certo gli ultimi giorni non sono stati i più semplici della tua vita così ti lascio al tuo bagno.. >>
<< sei un amore… >> dissi baciandolo dolcemente. Oddio quanto era dolce non me lo sarei mai aspettata da lui… aveva ragione, qui ultimi tempi non erano stati facilissimi per me. Prima lui e Tanya, mio padre che ci becca, Jake che mi aggredisce in quel modo. Però da quando lui era entrato a pieno nella mia vita tutto sembrava più semplice perfino le cose più dure apparivano facili con lui accanto.. approfittai di quel bagno così invitante e mi rilassai completamente. Dopo circa 15 minuti uscii e legandomi un’asciugamano addosso andai in camera dove Edward aveva deposto la mia valigia.. presi un completino rosa e di sopra una camicetta da notte di seta bianca.. iniziai ad agitarmi.. ormai era notte e io ero sola in una casetta romantica con un ragazzo che confronto un Dio greco era niente.... addio effetto rilassante del bagno, benvenuti mille complessi!!! Dopo 3 lunghi respiri mi feci coraggio e andai verso Edward ma lui mi raggiunse si bloccò per un attimo e scrutò il mio corpo.. avvampai quando notai le sue pupille dilatarsi e farsi lucide..
 << amore sei bellissima.. anche se questo aggettivo è riduttivo.. >>
avvampai di nuovo e lui mi  abbracciò sfoderando il mio sorriso preferito.. aveva un profumo irresistibile.. << amore le sorprese non sono finite… >>
 mi sussurrò sensualmente all’orecchio. Vibrai  e mi strinsi a lui.. mi mise le mani davanti agli occhi e mi guidò verso una stanza.. sentivo un profumo buonissimo, forse candele? D’un tratto partì al musica _CLAIR DE LUNE – DEBUSSY_ 
<< la nostra canzone preferita>> esclamai..
<< esattamente.. >>
 soffiò lui all’orecchio. Levò le mani dagli occhi e ciò che vidi mi fece sciogliere il cuore.. l’intera stanza era piena di petali di rosa rossa e candele. Nel camino il ceppo ardeva e intanto Edward mi lasciava teneri baci sul collo.  Mi girai sorridendo e lui ricambiò sfoderando il suo sorriso sghembo poi lentamente avvicinò le sue labbra alle mie..ci unimmo in un bacio dolce ma allo stesso tempo carico di passione.. senza staccarci l’uno dall’altra, ci sistemammo sul divano davanti al camino.. io sotto e lui sopra di me.. io tremavo ma non di freddo… sentivo le guancie andare in fiamme mentre la sua mano si insinuava sotto la camicetta.. il suo volto era di una bellezza strabiliante. La sua pelle pallida ma perfetta era illuminata dalla luce fioca  del camino, i suoi occhioni verdi irradiavano dolcezza e le sue labbra, quelle labbra così piene e rosse, che contrastavano la pelle diafana, mi scatenavano una tempesta dentro.
<< amore >> parlò lentamente con un filo di agitazione nella voce
<< se non te la senti, se vuoi aspettare dimmelo.. non c’è nessun problema.. restiamo qui a coccolarci.. >> ogni fibra del mio essere mi urlava “NO”.. non volevo semplicemente coccolarmi con Edward, volevo donarmi completamente a lui, volevo unire il nostro amore.
<< Edward io ti voglio.. non te l’ho detto ancora perché avevo paura.. paura di me forse.. comunque io.. io ti amo.. e voglio fare l’amore con te.. >> il mio tono era sicuro ma debole, come se stessi pigolando. restai sbigottita delle mie stesse parole. Avevo confessato a Edward i miei sentimenti, cosa che non avevo fatto prima per paura.. di un rifiuto forse? Ma ormai ero sicura.... in quel momento la paura andava messa da parte, Edward doveva sapere quando l’amavo. Alle mie parole Il suo sguardo divenne ancora più dolce e mi accarezzò lievemente la guancia..
<< tu lo sai che in questo momento sono l’uomo più felice del mondo vero? >> risposi con un timido sorriso mentre lui continuò..
<< hai paura? >> mi chiese premuroso..
 << un po’… >>
<< paura di me? >> continuò con un’espressione quasi affranta.
<< nono! >> Affermai.. 
<< ho paura di fare la figura dell’imbranata, ho paura di non essere all’altezza delle altre, ho paura che ti stancherai di me.. ma certamente non ho paura di te.. >>
la sua risposta fu accompagnata da un sorriso nervoso..
<< io ho più paura di te.. è la prima volta che faccio l’amore.. è sempre stato solo sesso… ma con te no… con te farò l’amore per questo  ho paura di deluderti, di farti male ho paura.. sei così fragile fra le mie braccia…e poi io non potrò mai stancarmi di te.. mai..  >>
 << ti amo.. >>
 ripetei incapace di aggiungere altro. Negli occhi di Edward leggevo un sentimento nuovo, ancora più forte e bello di quello precedente.. ricominciammo a baciarci dolcemente. Il mio cuore tamburellava a ritmo del battito di ali di un colibrì. I nostri respiri erano irregolari. Eravamo nervosi ma pian piano riuscimmo ad acquisire calma e il senso di pudore scomparve.. mi sfilò la camicetta e rimase ad ammirare il mio corpo fasciato dall’intimo… timidamente gli sbottonai la camicia e gliela feci scivolare lungo le spalle muscolose.. gli accarezzai il petto e gli lascia sopra teneri baci… lentamente prese a baciarmi il collo e poi scese fino all’incavo dei miei seni… appoggiò l’orecchio sul mio cuore sorrise..
<< ti amo… >>
 sussurrò mentre lentamente mi alzava la schiena e mi slacciava il reggiseno.. ero agitata. Per la prima volta in vita mia un uomo mi vedeva nuda e quell’uomo era Edward… mi tranquillizzai un po’ e feci scivolare le bretelle giù per le braccia e lanciai l’indumento in un angolo della stanza… tenevo le braccia sul petto per coprirmi ma Edward con un’espressione dolcissima mi spostò delicatamente le braccia e io sospirai nervosa.. restò qualche secondo a guardami e io cercavo di leggere la sua espressione… poi parlò
<< sei stupenda… >>
mi alzai un po’ e presi a baciarlo mentre  gli slacciavo i pantaloni… le mie mani tremavano, il mio cuore stava per uscire fuori dal petto e il mio respiro era più irregolare che mai.. fissai Edward negli occhi e vidi un mare di dolcezza e di bellezza indescrivibile … finimmo di spogliarci e poi   ci amammo  al ritmo del nostro cuore che ormai si era fuso in una unica dolce melodia che ci accompagnò in quella splendida notte.

eccomi tornata!!! scusate il ritardo! comunque il capitolo è abbastanza lungo e colmo di novità!! voglio tante recensioni eh!! bacioooo ;)

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Capitolo 22
*** avviso.. ***


salve a tutti.. mi scuso con i lettori di questa fan-fiction ma per il momento purtroppo non ci saranno più aggiornamenti. non ho idee "strabilianti", ho pochissimo tempo da dedicare alla scrittura a causa della scuola e anche un'altra fan-fiction da scrivere "come lui mi vuole" che sta riscuotendo successo e l'ispirazione c'è perciò preferisco dedicarmi e fare bene quella... questa NON è chiusa.. la riprenderò sicuramente nelle vacanze.. se vi va fate un salto nell'altra.. scusate ancora un bacio.

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Capitolo 23
*** preparativ. ***


POW EDWARD
Era mattina e io mi ritrovavo sdraiato nel letto con l’amore della mia vita fra le braccia.. ancora dormiva e il suo viso era così dolce… aveva le guance un po’ arrossate, i capelli arruffati e le labbra rosee che nascondevano un sorriso.. ripensai alla notte appena passata, senza dubbio la notte più bella della mia vita.. avevo fatto l’amore per la prima volta. Ero stato attento, ero preoccupato, avevo paura. La vedevo così fragile e piccola fra le mie braccia. Inoltre era la sua prima volta , e meritava il meglio. Poi prima di fare l’amore la sua confessione mi riempì il cuore di gioia. Per la prima volta mi sentii amato, desiderato. Per la prima volta ho avuto paura, paura di perderla, paura di sbagliare ancora… per la prima volta avrei potuto toccare il cielo con un dito.
<< Edward.. ti amo.. >> eccola di nuovo.. pronunciò quelle 3 parole 3 volte nell’arco della notte, mentre dormiva beata.. e io per 3 volte mi sentii rinato.. continuai a guardarla per un po’ e non riuscivo a spiegarmi come una persona così dolce, bella, buona aveva accettato me… praticamente uno stronzo fino a qualche mese prima.. fino al giorno in cui finalmente ammisi a me stesso di amarla… ma infondo lo sapevo da sempre, ma non volevo ammetterlo per paura di un suo rifiuto, infondo eravamo migliori amici.. più la guardavo e più la trovavo perfetta.. le accarezzavo la schiena nuda, facendo dei ghirigori immaginari su di essa.. la sentii muoversi ed eccola li la mia stellina sveglia e bella come l’alba.
<< buongiorno amore mio… >>
<< buongiorno amore.. >> disse lei con la voce un po’ assonnata.. poi guardò dove ci trovavamo e arrossì.. quando quelle guance perfette diventavano rosse impazzivo.. diventava un amore… le sorrisi e lei si alzò appena dandomi un bacio.
<< come stai?? >> le chiesi. Avevo un nodo allo stomaco. Ero preoccupato per la sua risposta. E se non stava bene? Se aveva male? Se avevo fatto qualcosa di sbagliato? Tutte le mie paure svanirono quando lei come risposta riposò le sue meravigliose labbra sulle mie.
<< mai stata meglio… >> rispose spostandosi leggermente dal mio viso. Sorrisi sghembo, sapevo che la faceva impazzire… per risposta lei si accoccolò sul mio petto e io la strinsi forte dandole un bacio sui capelli…
Restammo in quella posizione per un po’ coccolandoci e accarezzandoci. Sarebbe potuto crollare il mondo io non me ne sarei accorto..
<< amore dobbiamo alzarci.. fra mezz’ora abbiamo appuntamento con Alice e Jasper e se non siamo puntuali tua sorella ci ammazza! >>
<< lo so piccola ma non voglio staccarmi da te.. >> le confessai baciandole il collo…
<< amore neanche io però ancora dobbiamo fare la doccia entrambi e dobbiamo prepararci e sicuramente faremo tardi… Alice è la volta buona che mi uccide! >>
<< perché non la facciamo insieme la doccia? Così risparmiamo tempo no.. >> proposi speranzoso.. ero stato troppo frettoloso? Ecco ancora le mille paure…
<< mica male come idea Cullen! Ti aspetto li! >>
la risposta di Bella mi stupì. Si alzò dal letto e si diresse verso il bagno con passo felino.. restai a fissare il punto dov’era sparita per un po’ meravigliandomi ancora una volta della quanta bellezza c’era racchiusa in un solo corpo. Mi alzai dal letto e la seguii in bagno beandomi un’altra volta di tutto il suo amore…



POW BELLA
<< Bella si può sapere il significato del sorriso che hai sul viso da quando sei arrivata?? >>
Mi chiese Alice incuriosita mentre addobbavamo il tavolo del buffet..
<< nulla di chè Alice… sono solo di buon umore.. >> risposi cercando di rimanere un po’ sul vago..
<< Bella ti conosco meglio delle mie tasche.. sputa il rospo.. tanto lo sai che lo scopro sempre e comunque! >>
<< strega… >> scherzai…
<< lo sapevo!!! Avanti cosa c’è???? >>
<< bhè io.. io e Edward… ieri sera…. >>
<< aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >>
Alice non mi lasciò terminare e si mise a urlare ancorandosi addosso a me come una scimmietta. Le urla allarmarono Edward e Jasper impegnati poco distanti con l’impianto delle luci che lasciarono per venire da noi…
<< ragazze che succede??!! >>
Chiese preoccupato Jasper. Edward fece un sorrisino, segno che aveva capito cosa era appena successo e mi staccò Alice di dosso..
<< Alice potresti evitare di uccidermi la ragazza?? >>
<< Fratellino prega che sei stato garbato altrimenti ti faccio diventare Edoarda!! >>
<< aaa ora capisco.. >> disse Jasper sorridendo… io avvampai e abbassai la testa..
<< Alice la smetti che la metti in imbarazzo!! >> rimproverò Edward a Alice abbracciandomi teneramente…
<< scusami Bella.. ma siete voi che la mettete in imbarazzo quindi via tornate al vostro lavoro che abbiamo di che parlare… >>
<< agli ordini Hitler! >> rispose scherzosamente Edward portandosi sull’attenti.
<< se se fai il cretino tu.. se scopro qualcosa di male la sai la tua fine… >>
Edward e Jasper ritornarono alle loro luci. Edward mi soffiò un bacio e io gli sorrisi.
<< Bella raccontami tutto per filo e per segno avanti! >>
<< ok ok Alice però non urlare! >>
<< scusa e che sono così emozionata!!!! La tua prima volta!!! Insomma come ti senti? Ti aspettavi di più? Ti ha fatto male? >>
<< Alice!!!! >>
<< scusa… ti lascio parlare! >>
<< ok… bhè è stato fantastico. Come nelle favole. Era tutto perfetto.. le candele, il profumo, la musica, i fiori lui… >>
<< oh tesoro sono contenta per te, davvero!!!!!! >>
<< grazie Ali.. >>
Dopo un lungo abbraccio ricomincia a sistemare i palloncini ma Alice mi bloccò.
<< Isabella Marie Swan ti ho detto TUTTI i particolari! Con TUTTI non intendevo queste 4 cose, che si sono romantiche e da favola, ma io voglio tutto! >>
<< Alice e dai sono cose private lo sai che mi vergogno.. >>
<< però se tu e Edward non vi sareste innamorati e la tua prima volta fosse stata con un altro, a lui gli avresti raccontato ogni particolare.. >>
Alice aveva messo il broncio come una bambina, mi sembrava davvero offesa.
<< dai Alice è che.. è tuo fratello insomma davvero vuoi sapere della sua vita.. erm.. privata? >>
<< Bella!!!!! tu sei la mia migliore amica! E io la mia prima volta te l’ho raccontata per filo e per segno… e invece tu mi vuoi mettere in disparte.. >>
<< non voglio metterti in disparte è che.. ok ti racconto tutto… >>
<< lo sapevo!! Sputa il rospo, sono tutta orecchi! >>
Mi lasciai convincere da quel visino da folletto e le raccontati tutto, o quasi. Alcune cose volevo restassero mie e di Edward, solo nostre. Mi piaceva l’idea di usare il plurale. Mi piaceva che in quel NOI , c’era lui.. il mio migliore amico che si era rivelato l’amore della mia vita.

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