I Just Wanna Be Ok

di AdharaSlyth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Svolta ***
Capitolo 2: *** Illegittima Forza ***
Capitolo 3: *** Il Destino ***
Capitolo 4: *** Prime impressioni (o quasi) ***
Capitolo 5: *** Combattiamo ***
Capitolo 6: *** Mia... ***
Capitolo 7: *** Tanti segreti tutti in una volta ***
Capitolo 8: *** Storie ***



Capitolo 1
*** La Svolta ***


 

 

 

Come ho già scritto nelle altre storie che ho modificato, l’ispirazione per scrivere mi ha abbandonata!
Indi per cui sto rimettendo mano alle mie prime ff cercando di correggere gli errori di ortografia, grammatica e specialmente la punteggiatura ma mantenendo intatto il contenuto in modo da rimanere il più fedele possibile alla me stessa che aveva scritto queste storie.
Grazie per l’attenzione!
AdharaSlyth

 

 

 

 

La Svolta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kiba era stanco morto.
Erano ore che se ne sta seduto lì, vicino ad un letto d’ospedale a vegliare su quella creatura addormentata che era entrata nella sua vita come un uragano.

<< Avevo chiesto una svolta, non un totale sconvolgimento! >> pensò, ricordandosi di come l’aveva incontrata.

 

 

 

 

 

FLASH BACK 

 

 

 

Quando Hana era rimasta incinta, era toccato a lui prendersi cura dell’allevamento e dell’addestramento del cucciolo per il futuro marmocchio. Quel piccolo bastardo rognoso però non gli dava tregua, tutto con lui era una guerra: non lo ascoltava, scappava spesso, come se lui non avesse già abbastanza problemi di suo.

Due settimane prima infatti si era dichiarato a Hinata, che ovviamente lo aveva rifiutato. Infatti tutti sapevano che a lui piaceva la Hyuuga, e che a Hinata piaceva Naruto, che a Naruto piaceva Sakura e che la Haruno era innamorata del traditore. Era tutto troppo complicato per poter sperare di avere una possibilità, eppure lui ci aveva provato lo stesso. Si era presentato a casa della sua bella con un mazzo di rose e aveva fatto la sua proposta ma lei gli aveva detto che non sarebbe stato giusto usarlo come rimpiazzo.

Così lui si era gettato anima e corpo nell’allenamento del cucciolo fino a quando un giorno non era successo…

 

Erano nel bosco a seguire una traccia quando Kiba aveva sentito qualcuno avvicinarsi, si era preparato allo scontro e invece davanti a lui era apparsa una ragazza piena di tagli e dalle vesti strappate con gli occhi chiusi e il respiro affannato.

Era caduta in ginocchio di fronte a lui e aveva sussurrato << Ti prego, aiutami. >> prima di svenire.

E lui da buon ninja l’aveva presa in braccio e l’aveva portata all’ospedale.

<< Resta – con – lei! >> l’ordine del capo villaggio era stato tassativo e lui aveva eseguito.

 

 

 

 

 

FINE FLASH BACK

 

 

 

 

 

“E’ molto bella…” rifletté Kiba avvicinandosi per vederla meglio.

Coperte dal lenzuolo della branda da ospedale si potevano intuire delle gambe lunghe e magre, il ventre piatto che contrasta con il seno un po’ abbondante.

Il suo viso era la simmetria pura, perfetto: le labbra rosee e sensuali appena dischiuse alla ricerca d’aria, una spruzzata di lentiggini sulla pelle d’avorio delle guance, le ciglia lunghe sotto le quali si celavano degli occhi sicuramente magnifici.

Aveva i capelli corti e mossi, si sarebbero detti un principio di boccoli, dello stesso colore di una notte senza luna, con la frangia da un lato che terminava con una morbida spirale, un po’ più lunga.

Il giovane ne era affascinato. 

“Chissà chi è…”

Lei si svegliò muovendosi appena e lui, che nel frattempo si è avvicinato, tornò a sedersi.

<< Dove mi trovo? >> la sua voce era melodia, dolcissima, lo lasciò incantato.

<< A Konoha, come ti chiami? >> 

<< Hanaka, del paese della notte. >>

<< Come ci sei arrivata qui? >> chiede lui, senza guardarla.

<< Vengo qui in cerca di mio padre. Lui lasciò mia mamma per sposarsi con una donna più nobile e da allora nessuno l’ha mai più visto. Sono partita dieci giorni fà dal mio villaggio ma a metà strada un gruppo di ninja del suono mi ha attaccato. Uno di loro stava per uccidermi e un tipo si è messo in mezzo dicendomi di venire qui a cercare la mia famiglia. >>  rispose lei sintetica.

<< Chi è tuo padre? >> Kiba le si avvicinò.

<< Non lo so, mi hanno detto che dopo avermi visto sarebbe stato lui a cercarmi. >> 

Kiba la vide voltarsi nella sua direzione e, per la prima volta da quando si erano incontrati, lei lo guardò negli occhi.
Kiba percepì un colpo al cuore.

Lei non poteva, lei non… era incredibile! Anzi no, IMPOSSIBILE!
Sul volto della ragazza si stagliavano due enormi occhi bianchi.
Come quelli di Hinata, solo che al posto si sembrare lilla erano quasi azzurri, azzurro ghiaccio 

“Hinata, Hiashi, gli Hyuuga, ma questa cosa non…” 

<< Dunque è questo il mio nome, Hyuuga. Hanaka Hyuuga, suona bene! >> Lui spalancò gli occhi, ma come aveva fatto quella tizia a leggere la sua mente, non era certo uno dei doni del Byakughan!

<< Mandate a chiamare l’Hokage e Hiashi-sama! C’è una cosa che devono vedere. >> disse all’infermiera che era appena entrata.

<< Tu sei Kiba vero? Inuzuka Kiba. >> disse lei con un sorrisino che sembrava dire “Amico, non esiste nessun modo in cui tu mi possa fregare.”

 

 

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Capitolo 2
*** Illegittima Forza ***


 

 

L’ Illegittima Forza

 

 

 

 

 

 

<< Ma siete tutti matti? Io NON HO una FIGLIA ILLEGITTIMA!! >> Urlava Hiashi Hyuuga fuori di sè, percorrendo a grandi passi sempre lo stesso tratto di stanza.

<< E’ evidente che vi sbagliate. >> Gli disse Tsunade. Non che lei non fosse sconvolta, ma almeno cercava di darsi un minimo di contegno, di mantenere la calma.

<< Ma io non posso tenerla! Cosa dirò alla gente? Cosa si penserà del mio clan? A meno che… non la presenti come la gemella scomparsa di Neji… potrebbe stare con noi facendo parte della casata cadetta… >> 

<< Voi non mi imporrete il sigillo neanche morta! Io sono ufficialmente un membro della casata principale, non accetterò mai di vedermi declassata! >> Commentò Hanaka seria, puntando lo sguardo strafottente sulla faccia del padre.

Tutti rimasero di sasso. 

Lei aveva letto la mente di quell’uomo! Di Hiashi Hyuuga  l’ unico in tutta Konoha a cui nessuno osava ribattere! “Pazzesco” era dire poco!

<< Nel frattempo che si fa? >> chiese Kiba che era rimasto ad assistere.

<< Per ora resta qui, poi vedremo. >> Decretarono gli adulti.

 

 

 

 

Hanaka uscì dall’ospedale due settimane dopo per raggiungere la sua nuova dimora: Villa Hyuuga.

Kiba, che in tutto quel tempo non l’aveva mai lasciata sola, aveva scovato un percorso che passasse solo per vie deserte e aveva persino convinto Shino a prestargli un paio di occhiali da sole.

Arrivati alla grande casa vennero scortati da un domestico fino all’arena personale che si trovava nel giardino.
Ad aspettarli lì, uno spettacolo sconvolgente.

Tutto, ma proprio tutto, il clan li stava aspettando e, fermo in mezzo al campo c’era Neji che attendeva qualcuno immobile.
Negli occhi aveva uno sguardo che Kiba gli aveva visto una sola volta: il giorno dell’esame di selezione dei Chunin, quando si era battuto con Hinata e l’aveva quasi uccisa.
Eppure il senso di tutta questa scena continuava a sfuggire al ragazzo.

<< Che tecnica usi? >>  chiese a quel punto il capoclan.
Adesso sì che era tutto chiaro! Stavano cercando di sbarazzarsi di lei!
Volevano farla combattere contro il genio degli Hyuuga nella speranza che lui la facesse fuori!

<< Il Byakughan, Hiashi-sama, poiché non ho con me le mie altre armi. >> rispose lei serissima. 

Anche lei aveva capito.
Senza emettere neanche un suono si portò al centro dell’arena, davanti al suo sfidante.

<< BYAKUGHAN! >> urlarono all’unisono per poi restare a guardarsi, a studiarsi.
Alla fine fu lei a rompere il silenzio che li circondava.

<< I tuoi pensieri ti tradiscono, cugino. La curiosità non è bene. In uno scontro non devi pensare, devi solo agire. >> Scomparve in una nuvola bianca.

Quello che successe dopo lo videro tutti, Neji Hyuuga, il genio del clan, cadde a terra senza emettere neanche un suono, mentre alle sue spalle appariva ogni secondo più chiara l’immagine della ragazza che lo aveva battuto.

 

 

Era bastato un attimo e Hanaka aveva vinto.

<< Adesso sono degna padre? >> chiese lei mettendosi davanti a Hiashi e fissandolo strafottente.

<< Si. >> Disse lui mentre si allontanava dal campo con il resto della famiglia ancora sconvolto. Sul posto rimasero solo cinque ragazzi.

Le due Hyuuga si chiedevano chi fosse quella ragazza che chiamava, come loro, l’uomo con il nome di “ padre “ 

<< Ciao sorelline. >> disse ad un tratto sorridendo dolcemente.

Hanabi, la più piccola arretrò scioccata e, tirato su Neji, lo riportò in casa.

L’altra invece si avvicinò e posò una mano sulla guancia della nuova arrivata che fece altrettanto.

<< Benvenuta sorella. >> Disse la prima  << Ciao Hinata, sei davvero bella come pensava Kiba. >> rispose Hanaka.

Si abbracciarono piangendo perché in quel momento avevano capito di essere uguali, in quella famiglia che le odiava, loro si erano trovate.

 

 

 

<< Vieni, ti mostro la tua stanza. >> 

<< Ecco Hina… io… preferirei dormire in un altro posto, almeno per questa notte. >> disse l’altra , e  Kiba, che fino ad allora era rimasto a guardare, si svegliò dal suo stato semi-comatoso.

<< Puoi venire da me se vuoi… >> disse lui notando il sorriso sul volto della ragazza.

 

 

 

Così i due se ne andarono fianco a fianco verso la dimora degli Inuzuka e, una volta arrivati,  Hanaka scoprì che al contrario dei suoi, i parenti del giovane erano allegri e solari, ma soprattutto molto gentili.
Tanto che la madre di lui lo obbligò a lasciarle sua camera e a dormire sul divano!

Hanaka, dopo aver ringraziato, se ne andò subito a letto, stanca per le emozioni che quella lunghissima giornata le aveva riservato, Kiba invece sentì il bisogno di raccontare l’accaduto alla sorella maggiore.

<< Capisci Hana?! Ha osato sfidare Hiashi! Quanti posso vantarsi di averlo fatto e di essere anche sopravvissuti? >>

<< Che io sappia assolutamente nessuno! Insomma, è sfrontata, tosta e… com’è che l’avevi definita? >> 

<< Leggiadra come una ninfa e letale come uno scorpione. >> Disse lui ripensando a quando l’aveva vista camminare elegantemente verso il padre.

<< Tu hai una nuova fiamma! >> Esclamò lei vedendo il fratello arrossire.  << E mi hai fatto anche venire un’idea… >>

 

 

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Capitolo 3
*** Il Destino ***


 

 

 

 

Il Destino

 

 

 

La mattina seguente Kiba fu svegliato dal rumore di pentole, si alzò borbottando e si diresse in cucina…

<< Hana! Ma che… >> e invece davanti a lui non c’era la sorella.
Hanaka reggeva a stento in una mano una traballante colonna di pentole e nell’altra una tazza stracolma di latte, e la scena sarebbe stata comica se il ragazzo l’avesse osservata bene, ma lui era occupato a osservare altro…

A Kiba non importava nulla delle pentole, piuttosto era scandalizzato dalla vista di lei con indosso una delle sue maglie che le lasciava scoperte le lunghe gambe.

Gli sfuggì dalle labbra uno stupito “wow” e la ragazza divenne subito color pomodoro maturo.

<< Ecco… io… Aspetta ti aiuto! >> disse il ragazzo cercando di sviare la sua attenzione.

Fecero colazione insieme guardandosi di nascosto oltre il bordo delle tazze fino a quando lui non si decise a parlare.

<< Senti Hanaka, io oggi devo andare dall’Hokage, quindi tu torna a letto, passo a prenderti tra un po’. Ok? >> Lei annuì e sorridendo dolcemente corse su per le scale.

 

 

POCO DOPO – UFFICIO DELL’HOKAGE 

 

<< Allora… dobbiamo decidere cosa fare di lei… >> gli undici erano riuniti a consiglio dal capo villaggio per discutere il destino della nuova arrivata.

<< Io dico di mandarla da Kurenai-sensei, lì conosce molte più persone… >> disse la Yamanaka.

<< No, io direi di mandarla da Kakashi, a loro… bhè lui le terrebbe testa. >> dissentì il Nara. Volle però sorvolare sul vero motivo della sua proposta; infatti la partenza dell’Uchiha pesava ancora molto nel cuore degli altri due componenti del team.

<< Shikamaru ha ragione. Kiba valla a chiamare. >>

 

 

Hanaka intanto era uscita con Hana per andare a fare shopping e si era dimostrata una missione massacrante.

<< Hana, ma sei sicura che posso? >> chiese lei uscendo dal camerino con l’ennesimo abbinamento. 

<< Questo è perfetto! Comunque si! >> disse la donna girandole attorno. 

<< Se lo dici tu… >>  Hanaka non volle darlo a vedere, ma si trovava bellissima. 

<< E adesso andiamo, che se mio fratello torna e non ti trova si uccide! >>  Disse ridendo l’Inuzuka mentre cominciavano a tornare indietro. 

Erano appena arrivate sulla porta di casa che una voce dietro di loro le fece sobbalzare.

<< Beccate! >> Sussurò Hanaka girandosi a rallentatore. 

<< Hana sei un’irresponsabile! >> Gridava Kiba alla sorella. 

<< Uffa fratellino come sei noioso! L’ho solo portata a fare shopping! >>

<< Ma tu sei tutta fuori! Avevo detto di stare a casa! Non me ne importa nulla dello shopping! >> 

<< Sai una cosa? sei simpatico come una merda! >> Disse lei urlando e aspettano una  nuova sfuriata e invece lui esordì con un:  << Almeno io sono simpatico! >> 
Stavano per ricominciare quando sentì una risata alle sue spalle, limpida, cristallina, come la risata di una bambina.
La cosa più bella che Kiba avesse mai sentito.

<< Kiba, almeno mi dai il tempo di cambiarmi? >> chiede Hanaka facendo gli occhioni da cucciolo.

<< D’accordo. >> sospirò lui << Ma sbrigati! E ricorda che quell’espressione l’ho inventata io! >> 

La ragazza scese due minuti dopo e sembrava un’altra.
Era bellissima, trasformata.
Lui le porse uno zaino nero che aveva trovato nel bosco il giorno dopo averla salvata.

Lei ne tirò fuori alcuni coltelli da lancio, una cintura, un pugnale ricurvo, le lame da trincea e infine un coprifronte.

Hanaka se lo legò al collo e a Kiba viene da pensare che infondo , anche se 

erano state separate, lei e Hinata erano uguali.
Nei gesti, nelle parole, nel modo di vedere il mondo.

<< Hey bell’addormentato! Vogliamo andare? >> chiese lei svegliandolo.

<< Si si! Certo. >>

 

 

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Capitolo 4
*** Prime impressioni (o quasi) ***


 

 

 

 

 

Prime Impressioni (o quasi)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Kiba  era corso avanti annunciandola e così lei poté fare un entrata trionfale.

I nuovi abiti le davano un aria da vera dura, aveva un paio di pantaloni blu scurissimo attillati infilati in un paio di stivali di camoscio neri al ginocchio, la maglia nera lunga sportiva e scollata e poi la giacca di pelle nera rubata a Kiba, come accessorio la cintura appoggiata storta su un fianco con attaccate le lame e il pugnale.

Al suo arrivo gli undici di Konoha di divisero il tre gruppi.

Il primo era il gruppo de “Gli Invidiosi” cioè Ino e Sakura che la guardavano con odio invidiandole l’aspetto fisico, Neji  a cui ancora bruciava la sconfitta del giorno precedente, e Tenten che le invidiava di aver sconfitto Neji.

Poi c’erano “Gli Orgogliosi” cioè Kiba e Hinata che la guardavano come fanno i genitori con la figlia che fa la protagonista alla recita scolastica.

E infine “I Sorpresi” o “Gli Affascinati” cioè Naruto e Lee, che se la mangiavano con gli occhi, Choji e Shino, che si mostravano per la prima volta interessati a qualcosa di diverso dai loro soliti hobby, e Shikamaru, che osservava rapito la armi appese alla cintura, quelle specie di tirapugni erano come quelle che il maestro Asuma gli aveva lasciato.
Il Nara si chiedeva come sarebbe stato uno scontro con lei…

<< Sicuramente più avvincente di quello con mio cugino! Si, credo proprio che sarebbe un bello scontro. >> disse la fanciulla sorridendo al ragazzo che invece era scandalizzato, come poteva…
<< Oh, scusate! >> Disse lei rammaricata << Credevo che vi avessero detto delle mie tecniche innate. In parole brevi se io sono nei paraggi la vostra mente potrebbe non essere più privata, solitamente rispondo solo ai pensieri interessanti o a quelli più antipatici ma preferirei che questi ultimi Yamanaka e Haruno se li tenessero per loro, non mi và di essere odiata fin da subito. >>

Tutti rimasero zitti qualche secondo ma poi, vedendo l’imbarazzo delle amiche, non poterono fare a meno di scoppiare a ridere, in fondo quella ragazza non era così male.

<< Comunque, qual è il mio team? >> chiese lei continuando a sorridere.
<< IL  NOSTRO! >> Urlò Naruto.
<< Ma non verrai in missione con noi, prima ci sono almeno due mesi di addestramento con il maestro Kakashi Hakate! >> Aggiunse Sakura ghignando perfida << Cominci oggi alle 15.00 >>.
<< Ci vediamo al campo allora! >> 

I ragazzo si salutarono prendendo tutti direzioni diverse, solo la neo-Hyuuga rimase ferma a guardarli indecisa sul da farsi. 

<< Kiba aspetta! >> Gli urlò correndogli dietro.
<< Ecco, io… ahm… mi chiedevo se… se io ecco… se potevo continuare a vivere da te? >>

Kiba non aveva voluto pensarlo ma in cuor suo ci aveva sempre sperato.
Voleva che lei restasse libera, naturale, non la voleva vittima delle durissime leggi del clan del padre, non voleva vederla prigioniera di quel finto castello, non voleva vederla sottomessa.
Lei doveva restare selvaggia così com’era.
Forse per Hinata era troppo tardi ma avrebbe fatto di tutto per salvare almeno lei.

<< Certo che puoi! Cominciavo a trovarmi comodo sul divano! >> le rispose quello nascondendo nel sarcasmo la sua felicità.
<< Grazie mille! Tanto non credo che a casa ci sia qualcuno ansioso di vedermi arrivare, a parte Hina. >> disse lei rattristandosi un po’.
<< Andiamo a mangiare, tra meno di due ore avrai l’allenamento più duro della tua vita. Che cosa vorresti? >>  chiese cercando di distrarla dai suoi pensieri.
<< C’è un posto dove si possa mangiare del ramen? >> chiese lei incerta.
<< Tu e Naruto andrete molto d’accordo, ne sono sicuro! >> Disse ridendo l’Inuzuka  mentre la prendeva per mano e la trascinava per le vie del paese verso il chiosco di Teuchi.

 

 

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Capitolo 5
*** Combattiamo ***


Eccomi tornata  con la peggior storia che io abbia mai scritto , purtroppo x voi a me piace xcui ve la dovete sorbire ancora  per un bel pezzo !|

Baci Mexi

 

 

 

 

 

 

Combattiamo

 

 

 

 

 

 

 

Erano le 17.00 quando la Hyuga arrivò al campo di allenamento , passo lemme mani in tasca e cicca alla menta in bocca  , l’aria di una che se la prende con comodo .

<<  Perché ci hai messo così tanto ?? >> Urlò una voce da dietro un cespuglio
<<  Oh ciao Naruto , bhè ecco , sapevo che il maestro è sempre in ritardo così ho fatto con calma ! >> infatti
ecco il sensei che corre come un matto verso di loro.
<<  Ciao Ragazzi ! >>
<<  Sensei !  Non sta bene far aspettare le signore ! >> Lo sgrida il biondo
<< Non si preoccupi , sono qui solo da un minuto  >> dice la mora facendo scoppiare una grossa bolla bianca.
<< E così tu sei l’ultima degli Hyuga , però non avrei mai pensato che esistasse qualcuno in grado di rispondere a Hiashi e poi sopravvivere . >>
<< Come si suol dire “ C’è sempre una prima volta ! “ , Non è così Zanna Bianca ? >> sorride lei sicura piantando il suo sguardo candido nell’ unico occhio del maestro  .
<< Bene , allora cominciamo la prova , il tuo scopo è prendere questo campanello , per farlo devi scatenare lo spirito di aggressività , vale qualunque cosa , qualunque tecnica tu voglia usare per raggiungere la meta , tutto chiaro ? >>
<< Tutto sensei ? Allora userete il vostro  sharingan  , sapete si raccontano molte storie su di voi nel mio villaggio , spero che sia tutto vero  >>  sorrise lei strafottente
<< Oh certo , tu cosa usi  ? >>
<< Una tecnica tutta mia , la scoprirete solo vivendo maestro , l’ho chiamata “ Lame di ghiaccio “ >> Rispose lei liberando la lame da trincea
<< Cominciamo ! >> e il ninja copia scompare davanti ai suoi occhi ma Hanaka è brava , è furba , è speciale , comincia lentamente a volteggiare su se stessa arcuandosi all’ indietro fino a quando le punte delle lame non toccarono terra e tutto nel raggio di cento metri divenni di limpidissimo ghiaccio .
Lei pùò vedere tutto , i suoi nuovi compagni  e le sue sorelle nascosti in giro che la stanno a guardare .
<< Bhu ! >> il maestro è affianco a lei , la ragazza si volta , attacca , è agile , elegante sembra danzare con l’avversario .
L’ Hakate le prende la vita da dietro lei invece salta oltre il suo corpo e ruota il braccio ma l’uomo è già scomparso . La  ragazza si abbassa e appena lui ricompare lo colpisce all’altezza delle ginocchia creando due grossi tagli .

Il maestro cade a terra non riesce a muovere le gambe , non si alza .
<< Vede maestro , vede maestro il possiedo tre tipo di chacra , il vento , l’acqua e il fulmine , quasto mi permette di creare il ghiaccio , l’ arte della mia famiglia invece mi permette di vedere il flusso del chacra ricoprendo le lame della mia forza posso creare un’arma letale , al minimo taglio sprigiona una forza che congela il flusso di del chacra , cosa contate di fare adesso ? >> si era piantata davanti a lui con una bel sorriso in volto e lo sguardo furbo in attesa della sua prossima mossa .
<< Tecnica del dragone acquatico >>
<< Arte del vento , tecnica del vento polare >> il colpo del maestro non arriva  , il drago è fermo a mezz’aria  è diventato una statua di ghiaccio.
<< KATON ! >>  la scultura esplode in mille pezzi
<< Arte del ghiaccio , tecnica del proiettili  artici ! >> Il corpo del ninja venne trafitto da mille minuscole schegge di ghiaccio e cade a terra , come un fantoccio .
<< Direi che per oggi abbiamo concluso maestro , ma non temete entro due o tre minuti sarete di nuovo capace di muovervi  >> Lei sorride ancora , un sorriso che non ha niente di strafottente o di malvagio , è solo un sorriso di quelli che fanno i bambini quando si divertono , perché per lei questa non era una lotta ,  ma solo un gioco .
Comincia ad andare verso casa seguita dagli sguardi dei ragazzi .
Kiba le corre dietro , le afferra una mano e le fa fare una giravolta prima di abbracciarla forte
<< Sei stata meravigliosa ! >> Le sussurra sensuale ad un orecchio .
Lei diventa rossa e poi ride , una risata allegra , cristallina , che incanta tutti.

Di quella risata Kiba non può più privarsi ,. Il suo cuore la vorrebbe sempre accanto a se,  ma lui di questo ancora non se ne rende conto , non del tutto almeno.

 

 

 

 

 Come tutti voi avrete capito questa è Hanaka , orridamente disegnata da moi , che ci volete fare , proprio non sono capace.

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Capitolo 6
*** Mia... ***


Ciao gente!!!!! E’ davvero un secolo che non aggiorno e spero che dopo lo smarrimento iniziale questa storia prenda una buona piega.
Baci Mexi

 

 

Mia …

 

 

 

 

 

 

Il paese della notte è un posto assurdo , pazzesco, alcuni  lo definirebbero benedetto , ma per la gente del luogo quella non è altro che una maledizione, è un luogo dove c’è sempre il sole , dove la notte nn arriva mai così come il crepuscolo o le prime luce dell’ alba. Solo ai suoi confini si può vedere il tramonto .

All’ interno del villaggio un uomo fermo su una terrazza osserva l’ orizzonte
<< Mio signore , è ora di cena >>
<< Manda a chiamare Taki >> risponde l’uomo
<< Ma .. signore .. vi aspettano … >>
<< Ho detto di andare a chiamarlo ! >> Urla
E’ lì da 25 giorni  , fermo in quel punto , non si muove mai se non per dormire ,altrimenti se ne stà lì, da 25 giorni.
<< Volevate vedermi nobile Kaalth ? >>  chiese un ninja alle sue spalle
<< Dimmi che è tornata , dimmi che hai sue notizie , Taki ti prego , dimmi che lei è qui , dimmi che potrò riabbracciare ancora la mia Hanaka . >>  l’uomo stà piangendo , per quella ragazza che è il suo chiodo fisso , per colei che lui ha sempre voluto per se.
Ancora prima di essere eletto capo villaggio la voleva al suo fianco , cercando di convincerla con lusinghe e con minacce , ma lei voleva fare il ninja , voleva partire alla ricerca della sua vera famiglia .
Lui era convinto che lei in realtà lo amasse segretamente , credeva che restasse al villaggio perché in realtà lo desiderava , in realtà lei restava solo perché tenuta costantemente sotto controllo da due ninja sotto gli ordini di Taki .
Kaalth era rimasto scandalizzato quando , approfittando della confusione causata dall’ attacco di alcuni banditi , se ne era andata . Erano passati 25 giorni .
<< Mi dispiace signore , neanche un sussurro  >>
<< Manda una squadra a cercarla >>
<< Vorrei che tu mi ascoltassi , non come tuo primo ministro , ma come tuo migliore amico. Lasciala stare , se non torna è perché non vuole , magari la sua famiglia la ha accolta , magari ha degli amici o ama qualcuno . Forse vuole solo essere lasciata in pace >>
Il principe battè un pugno  sulla ringhiera e si voltò guardandolo con odio
<< Lei è mia ,solo mia , lei mi ama , se non torna è perché non può ,magari è ancora nel bosco , ferita , magari la sua famiglia la tratta come una schiava , magari è stata una rinchiusa in una prigione . Manda quella squadra Taki! Lei è mia a la voglio qui! SUBITO! >>
Taki lo sa perchè il suo capo dice queste cose , lui se lo ricorda bene quel giorno.
 

 

 

 

 

FLASHBACK

 

Il cielo romba come non mai ,lui a Kaalth sono stati tutta la sera a bere e sono ubriachi fradici mentre si avviano verso la casa sotto la pioggia .
<< Aspettami un minuto >> gli dice l’ amico << Faccio una piccola deviazione >> .
Taki si ferma , vede l’amico bussare ad una porta, ad aprire viene una ragazza, lui la conosce ha circa 16 anni e tre meno di loro e il suo compagno di brigata ne è innamorato.
Riesce a cogliere alcune parole del loro discorso <<  Vattene! Io non ti voglio vedere ! >> lei urla, ma sotto quella rabbia si scorge un velo di paura .
<< Io devo averti ! Ti amo, non posso permettere che un altro si prenda ciò che è mio ! >> In quel momento Taki non connette , l’ alcool lo ha confuso troppo .
E ride , mentre il suo amico violenta quella ragazzina sulla porta di casa per poi lasciarla lì a piangere , ancora sporca di sangue .
Il cielo tuona più forte , ma neanche la pioggia può lavare via la colpa .

 

FINE  FLASHBACK

 

 

 

 

 
Il primo ministro si sente uno schifo e da quel giorno sono passati ormai due anni .
Per Kaalth quello era un gesto d’amore ,per lui è solo follia così come lo è pensare che la ragazza possa averlo perdonato , ma questo il principe non lo capisce .
Taki non la vorrebbe mandare quella squadra a Konoha , non vuole rovinare la vita ad Hanaka ancora una volta .
Eppure esegue, parte anche lui con loro , vuole esserci quando le chiederanno di tornare , vuole vedere i suoi occhi e sentire quanto sia sbagliato.

 

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Capitolo 7
*** Tanti segreti tutti in una volta ***


Ciao !!! eccomi tornata con un capitolo di questa bella storia !! è da qui che comincia la parte interessante.
Spero tanto che vi piaccia !
Baci Mexi

 

 

 

 

 

 

 

Tanti segreti tutti in una volta

 

 

 

 



 

 

 

Hanaka stava seduta sul tetto di casa Inuzuka ammirando il tramonto.
“ così strano , bello e colorato con il rosso e l’arancio . E’ una cosa così meravigliosa  ! “
<< Bello vero ? >> la voce dietro di lei la  fece sussultare
<< Sì è vero >> rispose . Kiba le si sedette accanto mentre lei  appoggiava la testa sulla sua spalla
<< Da piccolo venivo qui tutte le sere a guardare il sole >>
<< E’ così assurdo . Nella mia terra non esiste nulla del genere , non avevo mai visto il tramonto . Mi sembra così insolito >>
<< Sai , la gente di solito non nota quando ha davanti uno spettacolo grandioso come questo perché è abituata a vederlo ogni giorno e questo lo rende banale agli occhi di chi non sa osservare >>
Si voltarono e si sorrisero senza notare che entrambi avevano uno  sguardo carico di dolcezza e amore . Kiba  la avvolge in un tenero abbraccio  e lei affonda nel suo petto traendo profondi respiri e inebriandosi del suo profumo .
La ragazza è pervasa da una pace immensa , qualcosa che non ha mai provato nella sua vita e intanto una voce , dentro di lei le sussurra  << Con lui sei al sicuro , lui non è Kaalth , lasciati andare >>
Quando la mamma di lui li chiama per la cena tornano in casa senza parlare, quello sarà il loro posto , il loro segreto .

 
<< Non ti manca mai il tuo villaggio ? >> Kiba tirò fuori l’argomento a cena e lei per poco non si strozzò
<< No >> disse secca << Lì non c’era nulla per me , solo dolore >> una lacrima scivolò lenta sulla sua guancia << Con permesso >> Si alzò andando chiudersi in camera , mai avrebbe permesso a qualcuno di vederla piangere.
<< Mi dispiace >> Kiba è entrato , l’abbraccia << io … non volevo … mi dispiace >> la stringe forte cercando di calmate quel singhiozzi che la scuotono . Gli sembra così sola e indifesa , nonostante gli sembri una cosa sciocca da pensare dopo averla vista combattere.
<< La “famiglia” che avevo lì e stata distrutta quando avevo solo 13 anni e da quel momento sono sempre stata sola . Non potevo avere nessun’amico  , le ragazze mi odiavano perchè ero l’unica ad attirare l’attenzione del nostro capovillaggio , ed era per lo stesso motivo che anche i maschi giravano a largo. >> Strinse gli occhi più forte come per non vedere quello che accadeva  << E’ stato quando avevo solo 16 anni che luimi ha violentata , e aveva il coraggio di chiamarlo amore , il suo consigliere mi teneva sorvegliata senza dirglielo per fargli credere che anche io lo amavo e che non lo volevo abbandonare . >>
Non osa guardarlo , vuole solo sentirlo vicino , perché  lei ha bisogno di sentirsi protetta e lui vuole qualcuno da difendere a costo della vita , qualcuno che prima  vedeva in Hinata . Sbagliando .
Ad un tratto la sente pesante tra le sue braccia , si è addormentata finalmente .
Il giovane le asciuga i residui di un ultima lacrima dalla guancia e le bacia la frante prima di sussurrarle << Sognami amore mio >>

 

 

 LA MATTINA SEGUENTE

 

<< Ciao Hanaka ! >> urlò un ragazzo che si avvicinava correndo
<< Ciao Naruto , come mai sei così in anticipo ? >> gli chiese ridendo
<< Io devo chiederti una cosa >> le rispose lui serio fissandola negli occhi
<< Dimmi pure >>  lei decise che non era giusto leggere la sua mente anche solo per il fatto che era venuto lì  solo per  incontrarla
<< Ecco , io … tu … mi chiedevo se … >> il giovane prese un grosso respiro , non era come con Sakura , come quando sapeva già la risposta , questa era un’esperienza tutta nuova  <<  Vuoi metterti con me ? >>
Spalancò gli occhi , per un’ attimo disorientata dalla domanda per poi capire il punto e sorridere << Naruto …  io, ecco … tu mi stai simpatico, sei divertente e  sei un bel ragazzo , ma non sei fatto per me e oltre a questa , io non voglio far soffrire mia sorella . >>
Dei due lei era sicuramente la più imbarazzata , mai qualcuno le aveva fatto una simile proposta , e non aveva idea di come sii rispondesse o di cosa significasse questo stare insieme .
<< Davvero piaccio ad Hanabi ? >> le  chiese ingenuamente lui
<< Ma sei scemo o fai finta ? >> Hanaka non si capacitava del fatto che lui ancora non avesse capito
<< Aaaaaaaaaaa tu dici l’altra sorella >> sorrise << Hinata non è niente male , non ci avevo mai pensato , e poi è sempre così dolce e gentile con tutti … >> il sorriso si allargò ancora illuminando anche i suoi occhi     << Grazie per avermi aperto gli occhi , la inviterò a mangiare il ramen sta sera >> Hanaka rise vedendo con quanto entusiamo il ragazzo andava alla ricerca della sorella minore , mentre lei ancora un po’ disorientata faceva il punto di quella strampalata situazione .

<< Hey regina delle nevi !! >> Kiba le veniva incontro con un sorriso allegro
<<  Naruto mi ha chiesto una cosa >> gli confidò lei << Mi ha chiesto di metterci insieme >>  Il sorriso sul volto di lui scomparve improvvisamente e la rabbia si impadronì  dei  suoi occhi .
<< Ma certo , lui arriva sempre per primo , il grande eroe  di Konoha vale molto di più di un semplice ninja >>
<< Kiba ma stai … >>
<< Vattene dal tuo fidanzatino >> ringhiò lui lasciandosi sfuggire una lacrima , lei cominciò a ridere come una matta
<< Oh Kiba !! Ma cosa vai a pensare !! Io non gli ho detto di si !! Nel mio cuore c’è posto per uno solo , e quello non è certo Naruto !! Sei tu ! >> la sua faccia era tutto un programma , vi si alternarono rabbia , confusione , felicità e infine anche lui scoppiò a ridere.
Si avvicinò a lei e la baciò appassionatamente per dimostrarle  quanto la ricambiasse.
Per Hanaka  è questo il primo bacio , non quello che Kaalth le ha rubato , ma quello che stà domando a Kiba in questo momento

 

 

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Capitolo 8
*** Storie ***


 

 

 

 

 

 

STORIE

 

 

 

 

 

 

 

Due ragazzi camminavano per le vie di Konoha tenendosi per mano e guardandosi teneramente .  Si erano fidanzati una settimana prima ma ancora non lo avevano detto a nessuno , volevano vivere qual momento in santa pace , solo loro due .

<< Aki-cha , devo dirti una cosa >> lui si fermò e la guardò negli occhi mentre lei lo fissava smarrita <<  ecco , penso che per un po’ di tempo sarai costretta a vivere a casa tua >> era triste al pensiero di lasciarla sola , ma oramai era più di un mese che non andava in missione .
<< Come ? Cosa ? >>
<< Alcuni ninja sconosciuti si sono introdotti nei nostri confini , e l’ Hokage pensa che sia il caso di mandare qualcuno in ricognizione >>
<< Ma perché tu ? Ci sono tanti altri shinobi a Konoha ! E se ti succedesse qualcosa ? Se ti ferissi ? O addirittura morissi ? Ti prego Kiba , non andartene ! >> lui avrebbe voluto dirle di non piangere anche se sapeva perfettamente che lei non è il tipo
<< Hey Aki ! Stai tranquilla ok ? Andrà tutto bene , tanto con me vengono anche Naruto , Neji e Shika , sarà facile ! Tornerò presto , te lo prometto . >> lei lo aveva guardato ancora una volta , ma alla fine si era  rassegnata ed era salita in casa a preparare le sue cose.

Decisero  che questo è il momento di uscire allo scoperto e , prendendosi per mano , attraversarono tutto il villaggio fino ad arrivare alle porte dove il resto della squadra li attendeva.
C’era  anche Naruto che accarezzava la guancia di Hinata .
<< Torna presto >> sussurrò lei abbracciandolo << Ti amo Kiba >>
<< Pensami mentre sono via >> anche lui la stringe forte << Ti amo anche io >> La sfiora timidamente le labbra , con una dolcezza diversa dalla solita passione che contraddistingue il loro baci e tutti li guardano , come poco prima hanno guardato Naruto e Hinata , chiedendosi quando sono nate tutte queste sorie d’amore .
Hanaka fa un respiro profondo  mentre Kiba esce dal cancello prima di scoppiare a piangere abbracciata ad Hinata , ugualmente in lacrime .
<< Con il tempo migliora >> sorride loro Tenten che ha assistito a questa scena già tante volte .


Si dirigono insieme verso Villa Hyuga  facendosi coraggio .
<< Quando è successo ? >>chiede la minore
<< 10 giorni fa >> risponde l’altra  << E tu  ? >>
<< Solo 7 , ma  anche se fosse stato un’ anno non sarebbe stato abbastanza tempo >> la ninja della notte annuisce per poi guardare di nuovo la sorella
<< Lui ti ama  Hina , anche se ha impiegato molto tempo a capirlo >>
<< Non ne ho mai dubitato >> sorride l’altra prima  di aprire il pesante cancello di ferro.
<< Hina senti >> chiese Hanaka una volta arrivata in camera <>
<< Oh no , lui stà con Sabaku no Temari , la sorella del kazekage della Sabbia. >>
<< E lei com’è ? >>  chiese curiosa
<< Bella , tosta , sinceramente non avrei mai creduto che ci fosse qualcosa tra lei e Shikamaru-kun . Lui è misogino e pigro , lei è femminista e un po’ violenta , ma sono una bellissima coppia >>
In quell’ istante qualcuno bussò alla porte della  stanza facendole sussultare.
<< Madamigella Hanaka , padron Hiashi vorrebbe parlarvi , vi attende nello studio >>
La ragazza si alzò e si diresse dove richiesto con passo deciso.

Bussò convinta alla porta prima di entrare . Lo studio era una bella stanza  , le due pareti laterali erano interamente ricoperte da una libreria , di rimpetto alla porta c’era una grossa scrivania di legno scuro e la poltrona dava le spalle ad una vetrata sul giardino.
<<  Volevate parlarmi ? >> chiese sedendosi davanti al padre
<< Volevo parlarti di tua madre , tu l’hai mai conosciuta? >>  l’ultima cosa che lei si sarebbe aspettata era questa , ma non si scompose ,ostentando sicurezza e tenendo per se l’emozione
<<  No , è morta dandomi alla luce , io sono stata cresciuta dalla coppia che l’aveva ospitata , so soltanto il suo nome e  che era di questo villaggio >>
<< Nagisa , era questo il suo nome ,  vorrei parlarti di lei se non ti dispiace >> lei lo fissò negli occhi chiedendogli silenziosamente di continuare << Era la ragazza più bella che avessi mai visto , era l’armonia perfetta , i capelli colore di una notte di luna piena ma gli occhi , diversamente da quello del suo clan , azzurri come il cielo di un mezzogiorno senza nuvole . Era una ninja fantastica , era leale , dolce , gentile ed era una delle più potenti kunoichi del villaggio. Apparteneva all’ clan Uchiha e possedeva l’arte oculare dello Sharingan.  Nagisa Uchiha , era zia di Itachi e Sasuke , i nukenin . >>  Hiashi non guardava più la figlia , fissava un punto indistinto fuori dalla finestra << Potresti anche non crederci , ma io l’amavo molto. Tutti ci disprezzavano , perché stavamo mettendo a rischio la continuazione della discendenza di sangue puro. Io ero giovane e stupido , non volevo essere fonte di delusione per il clan così la lasciai per sposare la madre di Hinata e Hanabi , e lei scappò senza che io sapessi che aspettava una figlia. >>
<< L’avete mai cercata ? >> chiese la giovane
<< No >> ammise l’uomo << La mia famiglia mi aveva convinto che lei non mi avesse mai amato >>
<< Io sapevo dello Sharingan , Hiashi-sama , me lo hanno detto loro quando sono venuti a cercarmi >>
<< Loro ? >> Hiashi sembrava non capire.
<< Sono venuti da me due uomini un giorno , dagli occhi rossi , volevano che mi unissi a loro , mi dissero che se li avessi seguiti mi avrebbero fatto diventare invincibile >>
<< Come ? >>
<< MI avrebbero insegnato a sviluppare lo Shiroteru Sharingan , lo Sharingan bianco >>
Hiashi sapeva che giravano tante leggende sulla forza che derivava dall’ unione di due abilità , ma non avrebbe mai creduto di poterla vedere con i suoi occhi . Hanaka invece si rallegrava di aver ascoltato quel racconto , gioendo alla scoperta di essere stata concepita con amore e non come risultato di un’ esperimento di eugenetica

Il colloquio era terminato ma mentre si apprestava d uscire dalla porta ad Hanaka vene in mente un’altra cosa da chiedere.
<< Padre , perché trattate male Hinata ? >>
<< Voglio solo spronarla , io so che potrebbe fare meglio >>
<< Allora state sbagliando metodo , non è certo sminuendola che otterrete dei miglioramenti , credo che dovreste prendere esempio da Naruto Uzumaki , lui sà bene come prendere mia sorella >> detto ciò uscì dalla stanza sentendo che da quel momento qualcosa era cambiato.

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