After the Storm.

di Mils
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5 Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6 Capitolo ***
Capitolo 7: *** 7 Capitolo ***
Capitolo 8: *** 8 Capitolo ***
Capitolo 9: *** 9 Capitolo ***
Capitolo 10: *** 10 Capitolo ***
Capitolo 11: *** 11 Capitolo ***
Capitolo 12: *** 12 Capitolo ***
Capitolo 13: *** 13 Capitolo ***
Capitolo 14: *** 14 Capitolo ***
Capitolo 15: *** 15 Capitolo ***
Capitolo 16: *** 16 Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1 Capitolo ***


Ero appena tornata a Toluca Lake, la mia casa sembrava così vuota e così silenziosa rispetto ai concerti che ero solita fare in queste ultime settimane. Già, in quei concerti mi ero davvero lasciata andare, avevo espresso tutto quello che provavo senza pensare alle conseguenze, che adesso mi si stavano riversando contro come un enorme onda che mi stava trascinando sempre più a largo. Non avrei dovuto cantare 7 things in quel modo, nè Take Me Along in modo così preso; l'avevano capito tutti che ero ancora innamorata di Nick, naturalmente tutti tranne lui. Il punto era che quando cantavo, lasciavo trasparire tutte le mie emozioni, e il mio amore per lui era decisamente troppo immenso per passare innosservato. Mia madre mi aveva parlato durante il viaggio di ritorno, dicendomi che adesso che stavamo per tornare nella stessa città era molto probabile che lo incontrassi – se non per caso, per lavoro – e a quel punto, come mi sarei comportata? Non ne avevo idea. Ma poi, magari Nick non aveva neanche visto i miei video, era troppo occupato a scrivere nuove canzoni per preoccuparsi di me. 
Eppure mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto. Magari lui non voleva che la sua 'immagine pubblica' venisse usata in quel modo. Ma non era colpa mia, non avevo proprio potuto impedirlo, è stato più forte di me, mi lascio sempre prendere troppo dalla musica e questo è sempre stato uno dei miei punti deboli. 
Mi sdraia sul divano, il cellulare in mano, lo schermo che mostrava l'ultimo messaggio di mia madre: TI VOGLIO BENE, SMILEY. VADO A CENA CON TUO PADRE, TORNO TARDI. NOAH E' DA UN'AMICA. A STASERA, BACI. 
Una serata in casa da sola, fantastico..
Decisi di non pensarci e salii nella mia camera, mi feci una doccia e poi rimasi venti minuti buoni a gironzolare per casa per salutare i miei vecchi mobili, una vecchia abitudine che ho fin da piccola: ogni volta che manco da casa per molto tempo quando torno devo assolutamente salutare i miei mobili, altrimenti non mi sento bene.
Una volta che ho finito esco in giardino e mi siedo per terra, vicino alla mia vecchia bici. Nick e io andavamo sempre in bici, e con lui era divertentissimo, mille volte meglio di quando ci andavo da sola.. come ho dovuto fare dopo la nostra rottura. Mi torna ancora in mente la sua voce che mi canta accanto, la sua risata e i suoi riccioli che mi piaceva così tanto accarezzare, li stessi riccioli che adesso non ci sono più e che si sono anche portati via il mio Nicholas. 
E non mi accorgo di stare piangendo fin quando una lacrima non mi bagna la gambe scoperta dal pantaloncino corto che ho indossato. 
<< Miley..? Sei tu? >>.
Quella voce! No, non può essere. E invece è proprio lui e sta venendo verso di me.. e io sto piangendo per lui! Mi sollevo in fretta, mi asciugo le lacrime e cerco di ricompormi mentre li vado incontro. È ancora più bello di quello che pensassi.
<< Nick! Ciao >> lo saluto. Spero che non si veda che ho gli occhi rossi per colpa sua.
<< Pensavo fossi in tour >> mi dice. È più alto, di poco ma è cresciuto, ha i capelli tagliati, un fisico più palestrato ma non troppo e sembra più maturo ma io riesco ancora a intravedere il ragazzino di tredici anni di cui mi sono innamorata. 
<< Sono tornata ieri notte, prendo una pausa e poi riparto per l'Australia >> dico.
<< Davvero? Oh, be', non lo sapevo. Scommetto che è divertente >>.
<< Oh, si, lo è.. lo è davvero >> ammetto, spostando il peso da un piede all'altro, nervosa.
<< Be', io vado. Devo andare in studio di registrazione e poi vado da.. ehm, ci vediamo Miley. È stato bello rincontrarti, ogni tanto scrivimi su Twitter, okay? >> e mi si fa più vicino, e io sento il cuore battere all'impazzata, << Non mi va di perderti di vista un'altra volta >> mi dice, e i suoi occhi sono fissi nei miei, << Capito, signorina Cyrus? Vabbè, ora vado e tu divertiti in Australia >>.
<< Resterò qua per un po' di giorni! >> gli urlo dietro mentre si allontana e quando si gira verso di me sento la stessa emozione di quando sto cantando 7 things davanti a milioni di persone, mi sento libera di esprimere veramente ciò che provo per lui. E sto per dirglielo, gli sto per dire che lo amo e che la mia vita mi sembra vuota senza di lui e che mi sento patetica a morirgli dietro dopo tutto questo tempo. Ma poi gli suona il cellulare e noto che lo sta chiamando una certa Delta e tutto quello che mi esce è uno stupido: << ci vediamo in giro >>.
Lui annuisce e va via senza voltarsi e io lo guardo andarsene via da me per l'ennesima volta. 

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Capitolo 2
*** 2 Capitolo ***


Torno in casa e mi chiedo la porta alle spalle, tirando un sospiro di sollievo al pensiero che ci sia una porta a separarmi da Nick. Ma chi era quella Delta? Perché lo stava chiamando e perché lui non mi ha detto chi era? Prima tra di noi non c'erano segreti, anche quand la verità era troppo dura da accettare abbiamo sempre preferito raccontarci tutto per impedire che fosse un senso di colpa a rovinare la nostra stroria. Mi ricordo ancora quando mi ha parlato di Selena, di come sia successo tutto senza che lui se ne rendesso conto, di come la loro amicizia nata da una questione di pubblicità sia degenerata in quello che è stato il motivo della nostra rottura. Lei aveva iniziato a chiedere sempre di più, voleva attirare l'attenzione su di loro, all'inizio solo come amici, in fondo essere amici di Nick Jonas ti faceva spiccare in mezzo agli altri. Ma poi non le era più bastato e aveva voluto qualcosa di più, qualcosa che andava ben oltre il lato prefessionale. Lei si era innamorata di lui, e Nick aveva ceduto, cascandoci come un idiota e rovinando tutto quello che avevamo costruito insieme.

Comunque sia, ci siamo lasciati bene, nessuna scenata, niente sfuriate al telefono, niente di tutto questo; ci siamo tenuti il nostro dolore dentro, lasciando che fossero i nostri fan a parlare per noi. Era bello vederli parlare ancora di e Nick anche quando inviavano a circolare le prime voci di Nelena; Nick non era innamorato di lei, però aveva scelto lei. Aveva scelto la scelta facile, la ragazza che non si aspettava niente da lui se non qualche foto su una rivista, mentre io mi aspettavo molto da lui. Mi aspetto che ricambiasse il mio amore. E così è stato, per parecchio tempo, poi è arrivata lei e tutto è andato al diavolo. Abbiamo provato a farlo funzionare di nuovo, ma c'era sempre qualcosa – o qualcuno – che ci metteva i bastoni fra le ruote.

Mi ricordo quando abbiamo scritto Before The Storm, mi si era illuminata una speranza dentro che brillava proprio come una fulmine, mi ricordo di quel bacio al buio quando è andata via la luce nel teatro. Poi è arrivato Liam, The Last Song e la gelosia di Nick. Gli avevo detto che stavo insieme a Liam solo per pubblicità, proprio come lui e Selena, ma lui non mi aveva creduto, abbiamo litigato e non ci siamo più parlati per un bel po' di mesi. Poi abbiamo fatto 'pace' ma le cose non sono più tornate come prima.

 

Accendo il PC, entro su Twitter, e la prima cosa che vedo solo milioni di TT su Niley, e senza che me ne accorga incomincio a piangere di nuovo. Amo i miei fan, sanno leggermi dentro come nessun altro. Poi entro su un sito di gossip – ogni tanto lo faccio per leggere le cavolate che scrivono su di me o su Liam – e mi manca il respiro quando vedo le foto di Nick preso per mano con una ragazza che, chiaramente, non sono io! Dio, ma è molto più grande di lui e si stanno tenendo per mano! Leggo i commenti e scopro che questa è la famosa Delta. Chiudo il computer abbassando lo schermo con un colpo secco, rischiando di rompere il vetro.

Mi tiro indietro i capelli; no, non può essere. Nick con un'altra e non è per finta, questa volta non è per lavoro, non è solo Selena. No, santissimi numi, no!

Con uno sforzo enorme riaccendo il computer e vado sul profilo di Twitter di Nick, non c è nessuna foto di lui e Delta e lui non ha scritto niente di compromettente ma questo non significa niente perché la foto c è, non è un fotomontaggio. Sono fortemente tentata di mandargli un messaggio per chiedergli spiegazioni, ma chi sono io per dirgli cosa deve o non deve fare?

No, no, no.

Spengo il computer e vado in camera dove trovo un altro messaggio di mia mamma: MI HANNO CHIESTO SE TI VA DI FARE QUEL DUETTO CON NICK.. HO DETTO CHE CI AVRESTI PENSATO. LO VUOI FARE, CUCCIOLA?

Stare a stretto contatto con Nick per le prossime due o tre settimane? Sempre a contatto. Be', sarebbe stato il modo migliore per riallacciare un'amicizia. Senza pensarci rispondo: SI, CERTO CHE VOGLIO. Ma è davvero un'amicizia che voglio? 

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Capitolo 3
*** 3 Capitolo ***


Rimasi sveglia tutta la notte aspettando che mia madre mi dicesse qualcosa in più sul duetto ma dovetti aspettare due settimane prima che la cosa diventasse affettiva. Il duetto si sarebbe svolto tra tre giorni e io e Nick ci saremmo rincontrati in uno studio di registrazione dopo il nostro orribile incontro nel giardino di casa mia; ero agitatissima e non sapevo cosa aspettarmi. In questi giorni erano uscite due nuovo foto di Nick e Delta, in una lui non sorrideva e questo mi aveva letteralmente mandato in estasi: ero difficilissimo far sorridere Nick, e lui diceva che solo io ci riuscivo... okay, diceva adesso non lo dice più. Il giorno del nostro 'incontro combinato' non faccio altro che tormentare la maglietta a mezze maniche che indosso, e ho le mani talmente sudate che le cerco continuamente di asciugare sul paio di jeans attillati che ho messo; ma il punto di massima agitazione lo raggiungo quando lo vedo entrare mano nella mano con Lei. Mi nascondo dentro all'angolo d'incisione, in modo che loro non mi possano vedere, e resto in ascolto. 
Nick le sta parlando: << Non penso di metterci molto. Oggi dobbiamo solo decidere le linee generali >>.
Lei ridacchia, << Allora ci possiamo vedere dopo, giusto? >>.
<< Ovvio. Non vedo l'ora >>.
Stringo gli occhi, faccio tutto quello che posso per trattenere le lacrime.
<< Ma lei..dov'è? >> sta chiedendo Delta.
<< Non ne ho idea. Penso non sia ancora arrivata, magari è in ritardo >>.
<< Siamo..soli? >>, gli chiede con un'odiosa voce da gatta morta. Dio, mi sta venendo da vomitare.
Tutto quello che sento sono il suono dei loro baci, che continuano per dieci minuti buoni mentre io rimango seduta dall'altra parte della stanza, in ascolto. Ho il cuore dolorante, gli occhi rossi per le lacrime che sto versando, e una voglia matta di scrivere un'altra 7 things, ma stavolta molto, decisamente molto più arrabbiata. Non ci sarà nessuno lieto fine, solo un inifinità di difetti e nessun perdono. 
Quando finalmente mi faccio coraggio ed esco allo scoperto Nick fa un salto tale dalla sedia su cui era seduto che non mi metto a ridere tra le lacrime, gli occhi ancora rossi per le lacrime, tanto non ci sarei riuscita a nasconderle. 
<< Miley! Ma.. ma.. dov'eri? >> mi chiede Nick, cercando di rimettersi a sedere. Non si siede vicino a Delta ma è lei ad andargli vicino. 
<< Stavo controllando una cosa >> rispondo.
<< Da..da quanto tempo sei qui? >>, è diventato tutto rosso, fa quasi tenerezza.
<< Parecchio >> dico, onestamente. Che si senta pure in imbarazzo, è giusto dopo il modo in cui mi ha fatto sentire.
<< Oh.. ehm, okay. Uhm, lei è Delta >> indica la ragazza affianco a lui.
Lei si alza e mi fa' per stringere la mano. In un'altra occasione l'avrei abbracciata, perché io non stringo le mani ma abbraccio, ma lei.. be', con lei è diverso. A lei non mi va di abbracciarla, nè ora nè mai, esattamente come con Selena. << Piacere, Delta >> mi dice e rimane con la mano sospesa in aria, io sono ferma, non provo neanche a nascondere l'odio che provo verso di lei. 
Mi volto verso di Nick: << Hai intenzione di restare seduto tutto il giorno o ti vuoi dare una mossa? >>, uso il tono più acido che ho e so di aver colto nel segno quando lo vedo tentennare davanti al mio nuovo comportamento. Si alza e saluta Delta, io li guardo abbracciarsi e poi, quando Nick cerca il mio sguardo, sono io che lo evito. No, questa volta non intendo dargliela vinta, non un'altra volta. Sono stanca di essere lasciata da parte perché lui non riesce a prendere una decisione. 
Io non sono il giochino di nessuno, o sei tutto mio o te ne vai. 












 

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Capitolo 4
*** 4 Capitolo ***


 

Lavorare con Nick fu un disastro completo. Ogni volta che mi si avvicinava troppo rischiavo di saltare dalla sedia e lui ogni cinque secondi doveva rispondere a una chiamata di Delta. Quella ragazza mi stava dando seriamente sul serio; non avevamo ancora neanche scelto di cosa doveva parlare la canzone, Nick strimpellava sulla chitarra e io mi limitavo a canticchiare qualcosa a bassa voce, non c'era sintonia perché noi facevamo di tutto per impedirlo, come se avessimo paura di quello che sarebbe potuto succedere.

Frustrata, raccolsi di fretta la mia roba. << Io me ne vado >> dissi, uscendo dallo studio senza aspettare una sua risposta. Lui mi corse dietro con la chitarra ancora in mano e uno sguardo stupito in viso. << Ma.. ma non abbiamo ancora fatto niente >>.

Indicai il suo cellulare, << Quella tua stupida suoneria mi sta' dando i nervi. La tua ragazza non può essere un po' meno possessiva? >> le parole mi uscirono di bocca prima che me ne rendessi conto.

<< Non è la mia ragazza >> rispose lui, sulla difensiva.

<< Allora quelli che ho sentito io erano baci d'amicizia? >> chiesi, acida.

<< Ci hai..sentito? >> divenne tutto rosso e per poco non lasciò cadere la chitarra.

<< Già, vi ho sentito e, credimi, avrei preferito non farlo >> incrociai le braccia al petto.

<< Mi dispiace che tu abbia dovuto.. ehm, sentirci e subirci tutto il rumore che abbia .. fatto.. be'..si, insomma.. >>, si stava ingarbugliando, un altro segno che stava entrando nel panico e che presto avrebbe lasciato perdere, come sempre quando la situazione si faceva complicata. Lui fuggiva, lo conoscevo abbastanza bene da saperlo.

<< Taglia corto, Nicholas. È la tua ragazza, vi stavate baciando e io ho dovuto sentire tutto perché non sapevo come interrompervi senza sembrare una guardona. Bene, quel che è fatto è fatto, non c è nient'altro da dire. Ci vediamo domani, ciao >> lo superai sbattendo la spalla contro la sua. Il suo odore era così buono...

Mi afferrò per il polso, attirandomi a lui prima che potessi arrivare al cancello, << No, aspetta.. >>. Mi ribellai ma la sua stretta era troppo forte così rinunciai. Lui mi guardò poi parlò con tono gentile, più famigliare rispetto a quello che aveva usato tutto il giorno, << Le cose non devono essere così complicate, Miley. >>

Ricambiai lo sguardo, ma lo distolsi subito. << Lo sono già. Lasciami andare, Nicholas. Devo tornare a casa >>.

Lui strinse ancora di più la presa. << Delta non è la mia ragazza >> ripetè.

<< Lo è per gli altri >> mormorai.

<< Non per me, però >>.

<< Nick, lasciami ho detto >>, strattonai, protestai e cercai di liberarmi ma lui mi teneva troppo stretta, attirandomi ancora di più a sè finché i nostri visi non furono molto vicini, troppo vicini.

<< Lasciami spiegare >> mi sussurrò, il suo viso a pochi centimetri dal viso.

Con un ultimo strattone mi liberai, << No, non questa volta. Va' da lei, Nicholas. È come con Selena, e questa volta non ho voglia di stare a questo stupido gioco; mi sono rotta di aspettarti e farci la figura della scema. Delta è la tua ragazza, lo è per i media, lo è per la tv e lo è per tutti i tuoi fan e io sarò sempre e solo la piccola ragazzina che ti aspettava come una stupida mentre tu ti facevi chissà quale star! Basta, Nicholas, ne ho abbastanza di te e della tua arroganza! >>. Mi voltai, lasciandomelo alle spalle e solo quando fui salita in macchina scoppiai a piangere.

Un pianto autodistruttivo che bruciava dentro, divorandomi dentro, ma che, una volta concluso, mi aveva lasciato vuota e senza pensieri. Senza di lui ero vuota.

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Capitolo 5
*** 5 Capitolo ***


 

Chiamai mia madre in lacrime perché mi venisse a prendere, ero decisamente troppo sconvolta per guidare. Mi rispose subito e sembrò molto preoccupata; quando arrivò mi fece salire sulla sua macchina e mi disse che potevo scegliere di andarmene quando volevo, potevo prendere il primo aereo per il Tennessee e lasciare tutto seduta stante, staccare per un po'. << No, >> risposi, << non posso deludere tutti in questo modo. I miei fan vogliono questo stupido duetto e io glielo darò, fosse anche l'ultima cosa che faccio! Non mi importa di Nick, io voglio continuare >> dissi, decisa.

Ma il giorno dopo, quando misi piede di nuovo nello studio di registrazione e vidi Delta e Nick seduti sul divanetto rosso, mi mancò il fiato e dovette reggermi alla porta per non cadere. Per fortuna non se ne accorsero, altrimenti sarebbe stato decisamente troppo umiliante persino per me.

<< Miley, ciao.. >> mi salutò Nick, Delta sempre seduta al suo fianco con in mano il suo blackberry, digitando in tutta fretta su quella piccola chiassosa tastiera con le unghie laccate di smalto appena messo.

<< Abbiamo molto lavoro da fare, non c è tempo da perdere. Muoviti a raggiungermi in sala d'incisione quando.. >> lanciai uno sguardo infastidito a Delta, che era tutta concentrata sul suo cellulare, << hai finito qui >> conclusi, chiudendomi la porta alle spalle e lasciandoli da soli.

Presi la chitarra e inizia che il mio dolore fuoriuscisse da me ed entrasse dentro la chitarra, mentre tutto quello che provavo andava finalmente in ordine creando una nuova canzone. Fu una di quelle canzoni strafelici, di quelle che scrivevo in meno di dieci minuti perché erano anche le più vere, quelle più facili da scrivere perché esprimevo semplicemente quello che provavo senza nascondere nulla. Presi un pezzo di carta e scrissi: 'After The Storm'. Un po' ripetitivo, ma andava bene. Volevo raccontare tutto quello che era successo dopo la tempesta, quando Nick e io avevamo provato a far funzionare le cose ma c era stata Selena e tutto il resto a non permettercelo.

Nick entrò un secondo dopo, e io ringraziai il cielo che quella sala fosse insonorizzata, sarei morta se mi avesse sentito.

<< E' andata via? >> chiesi.

<< Si. Uhm, Miley, senti.. per ieri.. >>.

<< Non c è niente da dire, Nick >> lo interruppi. << Dai, e ora scriviamo questa benedetta canzone così possiamo tornare ognuno alle proprie vite >>.

Gli porsi la chitarra e lui la prese titubante. Per un secondo le nostre dita si incontrarono e rimanemmo a fissarci, poi lui si sedette e si appoggiò la chitarra in grembo. << Di cosa parlerà questa canzone? >> domanda.

<< Di come la vita non sia mai facile, di come a volte sia una completa fregatura e di come la maggior parte delle volte le persone che ami ti lascino.. sola sotto la pioggia >>.

La pioggia, già. La odiavo. Noi due ci eravamo lasciati sotto la pioggia, mentre le mie lacrime si mischiavano alle gocce di pioggia.

<< Non sempre >> dice lui.

<< La maggior parte delle volte, Nicholas >>.

<< A volte la vita da anche seconde possibilità.. >>, i suoi occhi cercano i miei, così dolci e innocenti che per un secondo penso pure di ricambiare lo sguardo. Poi mi viene in mente Delta e Selena e tutto il dolore che ho provato e rispondo con tutta l'acidità di cui sono capace: << Nicholas, scriviamo questa cazzo di canzone prima che me ne vada sbattendoti la porta in faccia. Sono stanca di stare sempre con te, muoviti. >>

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Capitolo 6
*** 6 Capitolo ***


 

Scrivemmo quella canzone come se ci fosse qualcun'altro al posto nostro, non eravamo davvero noi due quei due seduti vicini a scrivere di sentimenti falsi, privi di emozione e completamente inventati. Non riuscivo a scrivere bene con lui così vicino e lui era sempre troppo nervoso o distratto per scrivere una melodia decente così finimmo col scrivere la canzone più brutta nella storia delle canzoni brutte.

<< E' meglio di niente.. >>, Nick teneva in mano lo sparito della canzone mentre io sedevo nel divano aspettando che mia madre venisse a prendermi insieme a Noah. Lo guardavo cercando di capire che fine avesse fatto l'amore della mia vita e chi fosse quella star internazione davanti a me – di certo non il mio Nicholas.

<< Fa schifo >> dissi.

Lui rimase in silenzio per un po', poi ruppe il silenzio sbattendo le mani sul vetro della stanza facendolo tremare. << Mi dispiace, okay!? Mi dispiace! Non so cos'altro dire! Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace! Okay? Miley credimi! >>.

Presi un bel respiro, trattenni tutto quello che provavo dentro di me, controllando che anche i miei occhi non lasciassero trasparire niente e cercai di usare il tono più neutro che avevo. << Non ti credo >>.

Nick contrasse la mascella, serrò il pugnò e si trattenne dallo scagliarlo un'altra volta contro il muro. << Ho sbagliato, okay? >> parlava stringendo i denti, guardando verso il pavimento e aveva le nocche bianche per quanto stringeva forte le dita.

<< Lo so che hai sbagliato >> annuii, calma.

<< Sei ancora incazzata per quella storia di Selena? >>.

Quel nome mi fece ribollire il sangue nelle vene, << Mia madre sarà qui a momenti, vado a prepararmi >>.

Mi alzai e mi diressi verso la porta. Lui non si scostava, << Nicholas, lasciami passare >>.

Lui mi guardò e notai che aveva gli occhi lucidi, e in quel momento sembrò tornare a quando aveva tredici anni ma quello che avevo davanti non era lo stesso ragazzo che amavo e non mi sarei lasciata incantare per l ennesima volta. << Fatti da parte >>.

Lui sembrò quasi sul punto di crollare davanti ai miei occhi ma alla fine si fece da parte e potetti uscire ma quando raggiunsi la porta feci il più grande sbaglio che potessi fare: mi voltai a guardare indietro un'ultima volta.

<< Miley.. lo so che ho sbagliato.. mi dispiace.. non avrei dovuto >>, la sua voce era incrinata e cercava di non scoppiare a piangere.

Aprii la porta e feci un passo fuori, << Non abbiamo più tredici anni, Nicholas. Non puoi farti perdonare con un 'mi dispiace'. Ci vuole molto di più questa volta >> e chiusi la porta, lasciando Nicholas Jerry Jonas fuori dalla mia vita per la prima volta di mia iniziativa. 

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Capitolo 7
*** 7 Capitolo ***


 

Nei giorni seguenti non andai in studio di registrazione, non avevo abbandonato completamente l'idea del duetto ma il solo pensiero di rincontrare Nick mi mandava in tilt il cervello. Chiamai Demi, parlammo per tre ore di fila al telefono e lei mi raccontò di Joe, del nuovo album e di come avesse deciso che avrebbe iniziato a conoscere nuovi ragazzi: basta stronzi che la usavano e basta. Io non ero d'accordo, Joe era mio amico e l'aveva amata davvero.. era stato il destino, come nel mio caso, a rovinare tutto.

<< Quando lo rivedrai? >> mi chiede.

<< Non ne ho idea.. >> dico. Giocherello con la mia coperta, sperando che il mio tono di voce non mi tradisca, ma lei mi conosce troppo bene.

<< Lo vuoi rivedere, vero? >>.

<< No! Cioè.. forse. Lo odio, Demi, lo odio perché lo amo e tu mi ha reso la vita più complicata di quanto dovrebbe essere per una diciottenne >> dico, mettendomi seduta.

<< La vostra storia non è mai stata facile, ti cosa ti sorprendi? >>.

<< Non mi sorprendo, infatti >>.

<< Vabbè. Stasera usciamo? Cena fuori? >>.

<< Okay, a dopo Dems >>.

<< A dopo, Mils >>.

Mi cambiai e mi misi un paio di jeans corti e una cannottiera che lasciava un po' scoperto il reggiseno, che avrebbe sicuramente scatenatu un putiferio su tutti i siti di gossip e che mi avrebbe descritto per l'ennesima volta come la ragazza ribelle. Che lo pensino pure, pensai, infilandomi un paio di tacchi alti più di otto centimetri.

Demi passò a prendermi poco dopo e insieme ci dirigemmo al ristorante, quello che amavamo vicino a casa mia. I paparazzi ci aspettavano all'entrata e come al solito ci accerchiarono.

<< Miley! Miley! Come va con Nick? Avete finito la canzone? Che vuoi dire ai tuoi fan? >>.

Urlavano e io non sentivo neanche i miei pensieri.

<< La canzone sarà pronta a breve >> dissi, << Amo i miei fan, sono i migliori, sto facendo questo duetto per loro. Solo per loro >>.

Una volta sedute e con un piatto fumante davanti io e Dems eravamo decisamente più rilassate. << Li odio quando non ti lasciano in pace >> si lamentò Demi, sorseggiando una coca cola. Sorrisi: non era light, finalmente si era decisa.

<< E' il loro lavoro >> feci spallucce, << ma è vero, a volte non li sopporto >>.

Chiacchierammo del più e del meno facendo molta attenzione a evitare gli argomenti 'Nick' o 'Joe', e anche 'duetto'; ma sembrava proprio che il destino c è l'avesse con me.

Il mio sguardo finì sull'entrata dalla quale stava entrando Nick mano nella mano con Delta, sorridente verso i fotografi; indossava un abito lungo con una profonda scollatura sia sulla schiena che sul davanti e aveva i lunghi capelli biondi legati in un'ordinata coda di cavallo. La differenza d'età era più che evidente ma lei sembrava non farci caso.

<< Oh. Mio. Dio. Santissimi numi, ma è una persecuzione! >> dissi a Demi, cercando di non alzare troppo la voce, << Usciamo subito di qui >>.

Demi si alzò di scatto ma ormai Nick stava venendo verso di noi e io finii – visto che non guardavo mai dove stavo andando – contro di lui, scontrandomi con lui.

<< Miley! >>.

<< Nick! Ciao! >> saltai in indietro, cercando Demi con lo sguardo. << Io me ne stavo giusto andando >> dissi, cercando di dirigermi verso l'uscita.

Demi mi affiancò, << Ciao Nick, ti trovo bene >>.

Nessuna di noi aveva ancora salutato Delta.

<< Ciao, Demi. Uhm, vi andrebbe di cenare con noi? >> lo chiese a Demi, ma stava guardando me. Scossi la testa e stavo anche per rifiutare a voce ma lui non lasciò finire, << vi prego, ho molte cose di cui parlarvi. È da tanto tempo che non ceniamo insieme come ai vecchi tempi. Potrei telefonare a Joe e chiedergli se si unisce a noi e anche a Kevin >>.

Demi sollevò una mano, fermandolo, << No, assolutamente no. Noi dobbiamo andare, ci vediamo, Nick, è stato un piacere rivederti. Purtroppo, siamo entrambi molto occupati rispetto a prima >> e lanciò uno sguardo tagliente verso Delta, che si guardava intorno cercando i fotografi. Poi Demi si voltò verso di me, << Ti aspetto in macchina >> e uscì.

Poverina, Nick non avrebbe dovuto nominare Joe.

Delta, stufa di aspettare, si diresse al tavolo da sola insieme al cameriere, lasciando me e Nick da soli. Feci per uscire ma Nick mi si fece più vicino, << Aspetta, è da giorni che mi eviti >>.

<< Chissà perché >> dico, lanciandogli un'occhiataccia.

<< Miley, offrimi l'occasione di farmi perdonare. Ti prego.. >> fece per prendermi la mano ma io mi scostai.

<< Nick, siamo in pubblico, ci sono i fotografi. Trattieniti, santo cielo! >> mi guardai intorno sperando che nessuno ci avesse visto, << Basta Nick, sono stufa. Lasciami in pace una volta per tutte >>.

<< No, mai. Voglio farmi perdonare >>.

<< Be', dovevi pensarci prima di fare quello che hai fatto >> sibilai, allontanandomi dandogli un colpo con la mia spalla. Quando raggiunsi la macchina il mio cellulare vibrò, avvisandomi che era arrivato un messaggio: DOBBIAMO PARLARE, LIAM.

Mostrai il messaggio a Demi.

<< Ci mancava solo lui >> commentò lei, mettendo in moto.

<< Comincio a sentire la mancanza del Sud America >> mi lasciai andare sul sedile, stanca come mai in vita mia. 

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Capitolo 8
*** 8 Capitolo ***


 

Non avevo nessunissima voglia di telefonare a Liam, come non mi andava di parlare di nuovo con Nick e il solo pensiero del duetto che dovevamo fare insieme mi mandava nell'agitazione più totale. Ma non fui io a decidere quando il mio cellulare squillò e apparve il nome di Liam; presi un bel respiro e risposi.

<< Liam? Okay, senti.. non è il momento >> dissi, senza dargli neanche il tempo di dire 'ciao'. << Magari domani. O dopodomani. O forse tra un mese >>.

<< Miley, devi ascoltarmi >> la sua voce aveva assunto quel tono professionale che tanto odiavo, quello che usava quando doveva parlarmi di lavoro o della sua carriera. << Noi due dobbiamo farci vedere insieme in Australia, sono in trattativa per un lavoro e ho assolutamente di alcune nostre foto insieme >>.

Sospirai. Tipico di Liam chiedermi aiuto quando aveva bisogno di un ingaggi per un lavoro. << Liam, come ti ho già detto: non è il momento! >>.

<< Ho un aereo per Los Angeles questa sera stessa perché devo fare un'intervista e ho bisogno che tu mi venga a prendere all'aereporto >> continuò, come se io non avessi neanche aperto bocca.

<< No, Liam, no! >> urlai, esasperata.

<< Miley, ti prego! È l'ultima volta, giuro >>.

Passai davanti allo specchio che c'era nella mia stanza ma non riconobbi la ragazza che si rifletteva nel vetro: chi era quella ragazza alta, con i capelli ramati e con uno sguardo talmente triste che mia nonna avrebbe detto che le era appena morto il cavallo? Non avevo neanche una traccia di trucco e indossavo i pantaloni della tuta, nessuno avrebbe voluto farsi vedere con me in queste condizioni.

<< Okay, vengo >> rispondo.

 

Arrivata all'aereoporto trovai circa dieci paparazzi che mi aspettavano all'entrata, sicuramente Liam li aveva avvisati e lo odiai per questo. Dovetti spingere e dare gomitate per entrare ma alla fine ci riuscii e subito riconobbi Liam: si era tinto i capelli di scuro e li stavano davvero male, era sempre altissimo e massiccio e sorrideva ai fotografi come un divo di hollywood.

Appena mi vide fece un sorriso talmente falso che gli avrei volentieri riso in faccia.

<< Miley, che bello vederti! >>, mi abbracciò trattenendomi nelle sue braccia finché non furono scattate almeno venti foto da ogni angolazione. << Sorridi, almeno >> mi sussurrò all'orecchio, per poi allontanarmi e darmi un bacio veloce sulle labbra.

Avrei voluto scappare, perché quelle non erano le labbra che volevo.

E mi venne in mente Nick, ma lo scacciai velocemente dalla mia mente mentre Liam mi prendeva per mano e insieme uscivamo dall'aereoporto sotto il flash delle macchine fotografiche.

Un paparazzo mi si piazzò davanti per la gioia di Liam.

<< Miley, stai uscendo di nuovo con Liam? Miam sta tornando? >>.

Liam mi strinse di più la mano e mi circondò la vita con un braccio e io mi lasciai scappare una smorfia. << No comment >> dissi, cercando di superarlo. Liam però, non aveva ancora finito: mi trattenne e si voltò verso il fotografo. << Io e Miley siamo molto uniti e ci piace stare insieme, lei è una parte fondamentale della mia vita e non voglio perderla per nessun motivo al mondo >> rifece quello stupido sorrido da rock star e continuò stringendomi talmente tanto a sè che mi faceva mancare il fiato. << Miley canterà Before The Storm in Australia e io voglio esserci quando lo farà e stavamo anche pensando di cantarla insieme. Sono un ottimo cantante, l'ho scoperto grazie a lei >>.

Non riuscii ad aprire bocca e guardavo Liam come se stessi abbracciando il demonio. Un paparazzo mi sorrise e lo sentii dire: << Chissà quando lo saprà Nick. Abbiamo un nuovo scoop >>.

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Capitolo 9
*** 9 Capitolo ***


 

Una volta che fummo in macchina aggredii subito quell'idiota che mi sedeva affianco, scatenenando l'interesse dei paparazzi che cercavano di capire cose stesse succedendo attraverso i vetri oscurati.

<< Ma si può sapere cosa ti salta in mente!? Before the Storm insieme!? Ma neanche nei miei incubi peggiori! >> urlai.

Lui misi in moto, perfettamente calmo, << Miley, ci sono i paparazzi. Calmati >>.

<< No che non mi calmo! Sei uno stronzo! >>.

<< Modera i termini, non ti si addicono >> la macchina si mise in moto, finalmente.

<< Modera i termini? Moderai i termini!? Liam, ti rendi conto che mi hai appena messa sul rogo!? Before the Stom, Liam! Quella è la nostra canzone, mia e di Nick. Non è tua, e noi due non la canteremo insieme! >>, stavo decisamente perdendo la calma.

Imboccammo la strada che portava all hotel di Liam, naturalmente a cinque stelle. << Oh eccome se la canteremo insieme. Ho bisogno di quel lavoro, Miley >>.

<< Non me ne fotte niente! >> gli urlai contro.

<< Ti ho già detto di moderare i termini, sembri un maschiaccio. Calmati, sarà facilissimo. Tu farai la tua bella figura e anche io la farò, canterò in playback, non ci vuole molto a muovere le labbra, no? Andrà tutto perfettamente >>, parcheggiò davanti all'entrata e mi venne ad aprire, prendendomi sotto braccio mentre ci scattavano altre foto.

<< Liam, io.. >> cercai di chiamarlo, ma era troppo occupato a sorridere.

<< Non ora, tesoro >> disse, a voce alta in modo che lo potessero sentire, << Quando siamo in camera nostra >>.

Oh, perfetto, ora voleva far credere che andassimo a letto insieme. Che schifo.

In ascensore potetti finalmente riprendere il discorso di prima. << Cosa pensi di fare, eh? Vuoi rovinarmi la vita per caso? Io non intendo fingere di essere la tua ragazza un secondo di più. Basta Liam, devi smetterla di usarmi >>.

Lui mi si fece più vicino e sollevò una mano, << Non ti sto usando, Miley >> mi accarezzò una guancia proprio nel momento in cui le porte dell'ascensore si aprivano e lui mi attirava a sè per baciarmi, nello stesso tempo la luce di una macchina fotografica ci ritraeva in quell'attimo disgustoso.

Quando riuscii a staccarmi notai che era stato uno degli amici di Liam a farci la foto.

<< Mi fate schifo >> dissi a entrambi, andando verso la mia camera e chiudendomi a chiave.

Avevo assolutamente bisogno di Nick, ma non l'avrei mai ammesso con nessuno, neanche con me stessa. 

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Capitolo 10
*** 10 Capitolo ***


 

Rimasi chiusa in camera per ore, con Liam che mi chiamava al cellulare ogni cinque secondi per chiedermi quando avevo intenzione di uscire per farci fare altre foto. Alla fine mi stancai e spensi il cellulare, mi misi il pigiama e accesi il computer per ascoltare un po' di musica. Ero prigioniera in quella stupida camera d'albergo. Per distarmi entrai su Twitter e quasi senza pensarci endai nel profilo di Nick.

Aveva lasciato un messaggio da due minuti: HO FATTO L'IMPOSSIBILE, MA LEI NON RESTERA' e adesso quel messaggio era il TT più usato di Twitter.

Era decisamente troppo, cliccai su INVIA UN MESSAGGIO:

Nick, sono chiusa nella stanza del mio albergo dove alloggio con Liam. Non posso uscire, per favore puoi venirmi a prendere senza farti vedere? Ti prego, neanche una foto deve uscire sui giornali di noi due. Okay?

Sapevo di stare facendo una cazzata, ma era la cazzata più giusta della mia vita.

 

Dieci minuti dopo sentii bussare alla porta e, pensando fosse Liam, lo mandai via. << Ho detto di andartene, Liam! Non esco! >>.

Ma la voce che mi rispose non era quella di Liam.

<< Miley, sono io. Nick. Aprimi.. >>.

Mi precipitai alla porta e l'aprii di getto, abbracciando Nick di slancio. Non mi importava più di tutto quello che era successo adesso che Nick era venuto a salvarmi. Lui mi strinse forte a sè, affondando il viso nei miei capelli. << Mi sei mancata >>.

Mi staccai e chiusi la porta facendolo entrare. << Non ti ha visto nessuno, vero? >> chiesi.

<< Non penso >>.

<< 'Non penso'? Nick, non mi basta un 'non penso'! >> ero presa dal panico e avevo paura che qualcuno l'avesse fotografato mentre veniva qua. Sarebbe stato un casino, si sarebbe scatenato il caos.

Nick mi prese per mano, << Ne sono sicuro, okay? Non mi ha seguito nessuno, sono stato attento >>. La sua mano nella mia era una vecchia, dolce, calda e piacevole sensazione che mi mandava in completa confusione.

<< Va bene.. è solo che tutte quelle foto con Liam sono state.. >> mi si incrinò la voce. Odiavo quando la mia immagine veniva usata senza il mio permesso, sopratutto quando veniva deformata e distorta. << .. orribili e.. disgustose! >>.

Nick strinse ancora di più la mia mano, << Ti ha obbligato a fare qualcosa che non volevi fare..? >>, mi guarda dritto negli occhi e scorgo un barlume di imbarazzo.

<< No, o almeno niente di eccisivo.. >> ammetto, evitando il suo sguardo.

<< Dio, Miley, ma perché lo fai? >> mi stringe in un forte abbraccio e io scoppio a piangere. << Devi uscire da questa situazione, non può andare avanti >> mi dice, accarezzandomi i capelli.

<< Liam non capisce la parola 'no' >> dico, scostandomi da lui cercando di ricompormi.

<< Le la faremo conoscere noi >>.

<< Se sapesse che sei qui si arrabbierebbe da matti >> e detto questo lo spingo fuori, aprendo la porta per farlo uscire, << Ora vai, Liam arriverà a momenti. Non farti vedere, e sta attento >> cerco di farlo uscire ma lui fa resistenza. Mi afferra dolcemente una mano e io mi sento morire, << Miley sei tu quella che deve stare attenta. Ti prego, appena puoi fammi sapere come stai >>.

Lo guardo incantata per qualche secondo, poi mi ricordo di Liam e di come si arrabbierebbe se lo trovasse davanti alla mia camera e lo butto fuori. << Nick, non credo dovremo continuare a sentirci. Ti prego, ora va' >> li lancio un ultimo sguardo, lui ricambia e io uso tutta la mia forza nel chiudere la porta.

Dividendoci. 

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Capitolo 11
*** 11 Capitolo ***


 

Nick se n'era appena andato e già sentivo la sua mancanza.

Mi sedetti sul letto e accesi il cellulare, avevo venti chiamate, tutte di Liam. Sbuffai e gettai il telefono sul pavimento, mandandolo in mille pezzi; odiavo Liam per avermi messo in questa situazione. Se lui non fosse tornato non avrei capito quanto ancora volessi Nick nella mia vita e a quest'ora starei a casa mia aspettando il giorno della partenza per l'Australia.

Accesi il computer e lasciai un messaggio su Twitter: I'LL STAY. I miei fan erano tipi svegli e avrebbero capito subito che mi stavo riferendo a Nick, lo capivano sempre, era questo uno dei motivi per il quale li consideravo i fan migliori del mondo intero.

Sfinita, mi addormentai sul letto.

 

Mi svegliai nel bel mezzo della notte per colpa di Liam, che mi stava scuotendo per svegliarmi. << Miley! Miley! Dai, sveglia! >> mi diceva. Mi misi a sedere a fatica, con la testa stavo ancora pensando al sogno che avevo appena fatto, dove io e Nick camminavamo mano nella mano senza nessun problema al mondo e sopratutto dove non c'era nessun Liam in mezzo alle scatole.

<< Che vuoi? >> chiesi, scocciata. Avevo un aspetto da schifo.

<< Pensavo che magari potevamo uscire >>.

Guardai la sveglia sul comodino, era mezzanotte passata. << E' tardi, sono stanca! >>.

Liam andò verso l'armadio, prese qualcosa e me lo lanciò sul letto. << Dai, cambiati. Ho già chiamato i fotografi, saranno fuori dall'albergo tra cinque minuti >>.

Guardai gli abiti: minigonna, top scollato e un paio di tacchi alti. No, decisamente troppo per me. Sfinita, raccolsi la roba e andai in bagno a cambiarmi cercando di ricacciare indietro le lacrime; non dovevo pensare a Nick, altrimenti avrei potuto fare qualcosa di cui, più tardi, mi sarei sicuramente pentita.

Quando uscii fuori dal bagno Liam aveva in mano quello che restava del mio cellulare.

<< Cosa è successo? >> chiede, incredulo.

<< Cazzi miei >> rispondo, seccata.

Liam mi prende per un braccio, bruscamente. << Ho detto di piantarla con questi termini. Non farti scappare una parola del genere davanti ai fotografi, okay? >>.

Do' uno strattone e mi libero, << Okay! >>.

 

Mentre camminiamo davanti all'albergo mi sento un'estranea nel mio stesso corpo e non posso fare a meno di pensare a come sarebbe se al posto di Liam ci fosse Nick. No, basta, non posso continuare così, Nick deve andarsene. Complicherei la vita a entrambi, ora devo pensare alla mia carriera e la scelta migliore è far credere a tutti che sto con Liam.

Anche se lo odio.

Anche se mi impedisce di stare con Nick.

Anche se vorrei gridare a tutti che vorrei andarmene.

Invece fingo un sorriso, stringo la mano a Liam, e mi metto in posa per i fotografi. 

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Capitolo 12
*** 12 Capitolo ***


 

Nei giorni seguenti uscirono le mie foto con Liam, tutte sorridenti e felici, almeno in apparenza. Le stampai e le strappai tutte, fino all'ultima; quando Liam le trovò mi lanciò un'occhiataccia poi le raccolse e le buttò senza dire una parola. Avevamo un patto non sancito: io continuavo a farmi vedere con lui in giro e in cambio io potevo distruggere tutte le nostre foto, urlargli contro quando eravamo da soli e parlargli solo se era strettamente necessario.

Era passata una settimana dal mio incontro clandestino con Nick e sentivo il fortissimo bisogno di rivederlo, ma purtroppo le mie foto con Liam non furono le uniche che riempirono i siti di gossip in quei giorni: Nick e Delta avevano praticamente girato tutta la California mano nella mano, avevano preso un gelato in ogni gelateria e lei rideva sempre a ogni sua battuta. E questo mi faceva dubitare di quello che era successo con Nick; probabilmente lui si stava comportando esattamente come quando al posto di Delta c'era Selena e io non potevo fare a meno di sentirmi come l'ultima volta.

Liam mi portava in giro con sè come se fossi il suo bel premio da mostrare in giro, ed era così che mi sentivo: un involucro vuoto da mostrare in giro, niente più. Non c era amore nel suo abbraccio, nè ironia nel suo sorriso.

Liam mi volle persino accompagnare all'ultimo incontro prima del live della canzone che avevo scritto con Nick. Ero nervosa e rimasi ore fissa davanti allo specchio cercando di sistemare la mia maglietta, pettinandomi i capelli e cercando un paio di orecchini decenti. Quando Liam bussò alla stanza della 'nostra' – chiamarla così mi faceva venire i conati – stanza d'albergo si infuriò perché non ero ancora pronta.

<< Ti avevo detto di farti trovare pronta! >> strillava, andando avanti e indietro per la stanza, << I fotografi sono già qui! >> continuò, << Dio, Miley, muoviti! >>.

Appoggiai gli orecchini sul mobile, << Andiamo.. >>.

 

Fui la prima ad entrare, ero così felice di rivedere Nick che non mi importava neanche che con lui ci fosse Delta, praticamente sdraiata sul divanetto con il cellulare fra le mani. Ma lui, lui era così bello da attirare tutta la mia attenzione.

<< Nick! >> lo salutai, correndogli incontro.

Delta mi si piazzò davanti talmente in fretta che per poco non le finii addosso. << Miley, cara, dobbiamo parlare >>. Lanciai uno sguardo a Nick ma lui stava parlando con Liam, che voleva discutere del possibile duetto tra me e lui. Delta mi trascinò in un angolo riparato.

<< Di cosa vuoi parlarmi? >> chiesi.

<< Di te e Nick >> rispose lei, sbrigativa. << Non penso sia un bene, per nessuno dei due, farvi rivedere insieme. Nick e io usciamo insieme, quindi ti pregherei di lasciarlo in pace, okay? >>. Allungò una mano e mi diede un paio di colpetti sulla spalla, << Fidati di una con più esperienza di te. Liam è la scelta migliore per la tua carriera >>.

<< Lo so che è la scelta migliore per la mia carriera >> dissi.

Ma non è la scelta migliore per il mio cuore.

Ma non lo dissi, perché Delta mi aveva già preso a braccetto e mi aveva riaccompagnato nella stanza dove Nick e Liam ci stavano aspettando seduti sul divanetto rosso.

Nick cercò il mio sguardo ma io non ricambiai. Delta aveva ragione, dovevo fare quello che era meglio per la mia carriera perché con Nick era tutto un imprevisto che in quel periodo non potevo permettermi.

<< Allora, Nicholas, Liam ti ha parlato del duetto di Before the Storm? >> chiesi. 

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Capitolo 13
*** 13 Capitolo ***


 

Nick si avvicinò a Delta, appoggiandole una mano sul braccio. << Perché non vai a prendermi qualcosa da bere? Io non posso lasciare lo studio >>. Lei ci penso sù e poi scosse la testa: << Non voglio lasciarti solo >> e mi sembrò che si stesse riferendo a me, seduta dall'altra parte della stanza con la chitarra in mano. << Può sempre accompagnarti Liam >> le disse Nick, sorridendole. << Ti prego, ho davvero molta sete e abbiamo ancora un sacco di lavoro davanti >>.

Liam si alzò, liberandomi della sua presenza vicino a me. << Dai, c è uno Starbucks qua vicino e ci mettiamo poco se prendiamo la macchina >>. Delta si alzò imbronciata e uscì insieme a Liam.

Quando entrambi furono usciti sia io che Nick tirammo un rumoroso sospiro di liberazione. Poi Nick si alzò e si sedette vicino a me, e la sua presenza era decisamente migliore di quella di Liam. << Miley, vuoi davvero cantare Before the Storm con lui? >>.

Concentrati Miley, pensai, pensa alla carriera, hai pensato anche troppo all'amore.

<< Certo, Nicholas >> risposi, << E' la scelta migliore, ne sono sicura >>.

Lui scosse la testa, << Ti conosco troppo bene, so che stai mentendo >>.

Finsi irritazione, << Io non sto mentendo, non essere ridicolo >>.

<< Sei tu che ti stai rendendo ridicola comportandoti in questo modo >>.

Scattai in piedi, << Nicholas, tu non sai un bel niente di me! >> gli urlai contro.

Lui si sollevò lentamente, mi prese una mano e la strinse fra le sue, << So che non vuoi cantare la nostra canzone con lui, e so che stai morendo dalla voglia di chiamarmi 'Nicky' come facevi quando avevamo tredici anni >> le sue parole era dolci, sussurrate a pochi centimetri dal mio viso.

Scossi la testa di nuovo, ma stavolta le parole mi uscirono titubanti. << N-Non essere.. ridicolo.. non è vero.. >>.

<< Perché ti ostini a nascondere quello che vuoi? Quello che provi? >> mi guardava dritto negli occhi ed era così difficile non perdersi in quegli occhi così belli.

<< Nicholas, ti prego.. non peggiorare la situazione. È già complicata di suo >>.

Mi afferrò delicatamente per le spalle, << Sei tu che la rendi complicata, Mils. >>

Erano secoli che non mi chiamava in quel modo, amavo quando lo faceva. Quel nome, quel nomignolo infantile, fu la gocca che fece trabboccare il vaso: mi gettai fra le sue braccia e lui mi tenne stretta a sè, baciandomi la fronte e accarezzandomi le guance, poi la spalla scoperta dalla manica che era scivolata giù.

Poi i nostri visi si avvicinarono irreparabilmente.

Le sue labbra erano così vicine.. bastava così poco.

Ma il suono della macchina di Liam che entrava nel vialetto mi fece scattare come una molla, e per poco non caddi per terra. Nick mi trattenne, si avvicinò al mio orecchio e con una voce maliziosa mi sussurrò: << So che mi preferisci a lui. Ammettilo. Ora. Mils, ammettilo ora >>.

Liam stava per entrare. Ora o mai più.

<< Nick, io ti preferirò sempre a tutti gli altri. Ma non possiamo.. >>.

Un secondo prima che Liam entrasse Nick mi strinse la mano per un attimo, << Io ti aspetterò sempre >>.

Sorrisi, e questa volta non era un sorriso falso per i fotografi. 

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Capitolo 14
*** 14 Capitolo ***


 

Nei giorni seguenti io e Nick iniziammo a sentirci spesso al telefono, su Twitter nei messaggi privati e con lunghi sms che ci aiutavano a superare i giorni separati. Liam naturalmente non sapeva niente, per lui io e Nick non ci parlavamo più. Che stupido che era.

Me ne stavo seduta davanti a Liam, in uno degli innumerevoli ristoranti in cui mi portava ogni benedetta sera, e mentre Liam parlava con il cameriere io rispondevo a un messaggio di Nick tenendo il cellulare sotto al tavolo: CHE FAI? Mi chiede. Sorrido, ripenso al suo viso dolce e alle sue mani sulla mia spalla, e rispondo in fretta: BENE, QUANDO CI POSSIAMO VEDERE?

Liam mi porge un bicchiere colmo di vino bianco. << Ti piace? >> mi chiede.

<< Io non bevo vino >> rispondo, senza sollevare lo sguardo dal cellulare.

Lui sbuffa e cerca di sbirciare oltre il tavolo, << Ma cosa stai facendo di così importante, si può sapere? >>.

<< Niente che ti interessi >> dico, leggendo l'ultimo messaggio di Nick: SPERO PRESTO. DOMANI TI ANDREBBE DI VENIRE A CASA MIA? CI SARANNO ANCHE JOE E KEVIN, TRANQUILLA.

Sorrido al pensiero di passare una serata insieme a Nick e a Joe e Kevin come facevamo da piccoli, quelle erano le serate più belle di tutta la mia vita. Mi ricordo che Joe e Kevin mi hanno sempre difesa, sopratutto quando stavo con Nick e a loro due non è mai andata a genio Selena. Joe la doveva sopportare perché era amica di Demi ma ogni volta che poteva la evitava.

<< Stai usando il cellulare? >> domanda, versandosi altro vino.

<< Si. Cos'è, ora non si può neanche usare il cellulare? >> dico, stizzita. Liam in questi giorni mi sta dando sui nervi più del solito.

<< Oggi sei di cattivo umore. E' meglio se andiamo via >> si alza, mi porge una mano e io faccio una smorfia prima di stringere le sue dita alle mie. Quando arriviamo all'entrata Liam mi cinge la vita e mi da un bacio sulla guancia mentre io tiro fuori il cellulare e rispondo a Nick: OTTIMO. NON VEDO L'ORA.

 

La sera dopo prendo il primo taxi che trovo e mi faccio portare a casa di Nick; lo trovo sulla porta che mi aspetta, mi fa entrare velocemente e quando chiude la porta dietro di noi mi sento finalmente a casa.

Mi abbraccia e mi da un bacio sulla fronte, << Finalmente sei qui >>.

Mi stacco e sorrido imbarazzata. << Dove sono Joe e Kevin? >>.

<< Ehm..non sono potuti venire >> anche se prova a fingere dispiacere intravedo un briciolo di malizia e contentezza nel suo sguardo.

<< Oh.. uhm, okay. Allora saremo solo io e te >> lo prendo per mano e lo conduco in soggiorno. Conosco questa casa quasi come la mia.

Vado verso il televisore e inizio a cercare in mezzo alla raccolta di DVD posti nel mobiletto sotto, cercando qualcosa da guardare. Intravedo anche un DVD della Bella e la Bestia, il suo film Disney preferito e anche Pochaontas, il mio di preferito.

Lui si inginocchia vicino a me, << Vuoi vedere davvero un film? >> mi chiede, chiudendo il mobiletto e facendomi girare il viso verso il suo con la mano.

<< Il piano originale era questo.. >> dico, cercando di non arrossire.

<< I piani cambiano.. >>.

E in un secondo le sue labbra sono sulle mie e io sono completamente concentrata su di lui, sulle sue mani sui miei fianchi che mi fanno stendere sul tappato persiano sotto di noi. Ricambio il bacio e lo attiro a me mentre cerco di controllare le mie emozioni, cosa impossibile quando Nick inizia a posare le sue labbra sul mio collo, facendomi fremere.

<< Mils, io ti amo >> mi sussurra, accarezzandomi il viso con la mano, per poi baciarmi di nuovo, scendendo lentamente fino alla spalla scoperta. Gioco con il colletto della sua camicia, e non riesco a trattenere una risata, << Anche io ti amo. Non ho mai smesso e non mi importa niente di Liam o della mia carriera. Io ti amo, non voglio nessun'altro oltre a te >>.

Nick mi mette una mano dietro alla nuca, attirandomi a lui, << Io ho sempre voluto solo te. E faremo funzionare le cose, te lo prometto >> mi bacia e questo è il bacio migliore della mia vita. E sono talmente occupata a stare beatamente tra le braccia di Nick che non mi accorgo del cellulare che squilla, e lo lascio suonare mentre Nick e io continuiamo a recuperare il tempo perso. 

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Capitolo 15
*** 15 Capitolo ***


 

Rimanemmo sdraiati, l'uno tra le braccia dell'altro per ore, parlando dei vecchi tempi, di come era tutto più semplice, della musica che ascoltavamo ora e della nostra carriera. Lui mi raccontò di come il suo manager l'avesse praticamente costretto a farsi vedere in giro con Delta, mi raccontò di come l'avesse subito trovata frivola e stupida ma questo naturalmente non poteva dirlo nelle interviste.

<< Tu sei molto meglio di lei. Tu sei meglio di tutte >> mi disse, stringendomi ancora di più e dandomi un bacio sulla fronte. Avevo i vestiti stroppicciati, i capelli arruffati e il viso arrossato ma lui mi guardava come se fossi la cosa più bella del mondo.

Purtroppo quel momento iddiliaco non poteva durare per sempre e fu interrotto da qualcuno che bussava in modo insistente alla porta; Nick si alzò mentre io abbottonavo i bottoni della camicetta.

Quando sollevai lo sguardo mi ritrovai Liam davanti, infuriato e con la faccia deformata dalla rabbia, con Nick che cercava di calmarlo.

<< Liam! Ma .. ma cosa ci fai qui? >> avevo le gambe deboli e non riuscii neanche ad alzarmi. Liam sembrava ancora più alto visto da quaggiù e mi faceva anche più paura.

<< Cosa ci faccio io qui? Ma cosa ci fai tu qui!? >> era su tutte le furie. Mi afferrò per un braccio e mi tirò su a peso morto. << Ti rendi conto di quello che succederebbe se vi vedessero uscire di qui, magari anche vestita in questo modo! >> indicò la mia camincetta un po' sbottonata, << Miley, sarebbe un casino per entrambi! Devi pensare alla carriera, non lo capisci? >>.

Nick mi affiancò, circondandomi le spalle con un braccio. << Non ti permettere di parlarle in questo modo, ti ricordo che sei a casa mia >> lo minacciò, << E ora esci! Subito! O chiamo la polizia! >>.

Liam trattenne una risata, << Oh, si, chiamala! Voglio proprio vedere che bell'articolo uscirà domani mattina: l'innocente Nick dei Jonas ha approffitato dell'innocenza della piccola Cyrus! >>.

Mi scagliai contro di lui facendogli perdere l'equilibrio, << Non provarci neanche a minacciare Nick! >>. Nick si mise tra me e Liam, sollevando un braccio per impedirmi di raggiungere Liam. << Adesso Liam, tu esci da casa mia e non ti fai più vedere, hai capito? E non dovrai neanche più cercare Miley, o andrò dritto dalla polizia raccontando come sono andati veramente i fatti e tu potresti finire nei guai. Non credo ti convenga molto ribellarti, anzi, penso che faresti più bella figura uscendotene subito dalle nostre vite una volta per tutte >>. Nick aveva un sorriso orgoglioso sul viso. Era bellissimo quando faceva l'eroe.

Liam provò a ribattere ma io mi liberai dalla presa di Nick e lo spinsi fuori chiudendogli la porta in faccia.

Mi appoggiai alla porta, trionfante ma anche spaventata. << Che casino.. >> dissi.

Nick fece spallucce, << Noi siamo un casino >>.

<< E ora? >> chiesi.

Mi prese per mano, e in quel preciso momento seppi che sarebbe andato tutto bene. Ne ero più che certa, << Penso che ci saranno molte fan di Niley parecchio contente di quello che annunceremo prima di cantare Before the Storm insieme >>.

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Capitolo 16
*** 16 Capitolo ***


 

Sento le urla dei miei fan mentre mi preparo nel mio camerino, e sento che mi sta annodando lo stomaco. Di solito sono abbastanza tranquilla prima di uno show ma questo è diverso, perché annuncerò in diretta mondiale una cosa molto importante. Vedo spuntare la testa di Nick dentro al mio camerino.

<< Sei pronta? >> mi chiede.

<< Un attimo >> dico, cercando un altro rossetto.

<< Prenditi tutto il tempo che vuoi >> mi dice, e mi sorridere prima di sparire.

Prendo un bel respiro, mi sistemo l'abito bianco e lungo che indosso e cerco di fermare lo stormo di farfalle che mi si è formato nello stomaco.

Raggiungo Nick e aspetto che ci diano il via per salire sul palco. Lui mi prende per mano, << Andrà tutto bene, te lo prometto >> mi dice; è lui il primo a salire ma io lo raggiungo poco prima. La folla esulta, ama vederci insieme.

Dopo qualche secondo sono già più a mio agio.

<< Ehi, ragazzi! Che bello avervi tutti qui! >> dico ai miei fan. Molti hanno in mano cartelloni con scritte su Niley. Ne indico uno a caso, << Ehi, vi ricordate tutte le frasi che ho detto all'inizio del tour? Quel 'not really' o 'it's not that easy' o quando ho strappato la foto con Nick? Be'.. voi avete iniziato subito a parlare, come fate sempre >> mi avvicino alla fine del palco, << Voi mi conoscete ragazzi, capite sempre se sto male e per chi, e siete i fan migliori del mondo. Mi siete sempre stati vicini e avete sempre cercato di avvisarmi quando qualcuno mi voleva usare e vi ringrazio moltissimo per tutto quello che fate per me. Senza di voi io non sarei niente >>.

Nick mi si avvicina e mi circonda la vita con il braccio, per farmi coraggio e l'intera folla va in delirio. << Calmi, calmi >> dico, << Altrimenti come faccio a cantare con voi tutti così su di giri? Mi contagiate! >>.

Le prime note della canzone iniziano a farsi sentire e il suono della chitarra di Nick è piacevole e famigliare, è la stessa chitarra con cui abbiamo scritto la canzone.

Un paio di fan riescono ad arrivare in prima fila e a farsi sentire nonostante tutto il rumore; perché le mie fan sono così: innarrestabili come me. Quando vogliono fare qualcosa ci riescono sempre.

<< Miley, noi ti sosterremmo sempre! >> mi urlano, sorridendomi.

Una lacrima mi scende sul viso, << Lo so, ed è stupendo saperlo. Voi ci sarete sempre e io spero di esserci sempre per voi. E mi dispiace per tutti gli errori che ho commesso, se sono cambiata e se Hannah vi manca, ma ho dovuto liberare la mia vera me perché sentivo che, se continuavo a fare quello che gli altri mi dicevano di fare, era come se vi stessi mentendo. E io odio mentirvi. Io voglio essere sincera con voi >>.

Nick prende la parola, sempre senza smettere di suonare. << Ragazzi, possiamo fidarci di voi, vero? >>. Un coro di 'si', 'certo' e 'Nick, ti amo!', si alza dalla folla. << E se vi dicessimo che questa volta nessuno resterà da solo sotto la pioggia ma che mi prenderò io cura di Miley? >>.

Scende il silenzio, tutti ci guardano e io mi stringo a Nick in cerca di protezione. Ti prego, fa' che non abbia deluso nessuno, ti prego Dio, non fammi commettere l'ennesimo erorre.

La voce di una ragazzina è l'unica che si sente oltre alle prime note di Before the Storm. << Niley will stay >>.

Nick sorride raggiante e io, un secondo prima di iniziare a cantare, urlo: << Non è mai andata via! >>.

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