A Klaine Story

di MissLeaMichele
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***




Era come se fosse il suo primo giorno di scuola. Il suo primo giorno di scuola al McKinley.
Ora che stava con Blaine, si sentiva così sicuro che niente l’avrebbe più intimidito, per questo aveva deciso di lasciare la Dalton e tornare al suo vecchio liceo.
Per questo, per affrontare tutto quello da cui Blaine era scappato, per fargli vedere, che come gli aveva insegnato lui,
niente era impossibile, e nascondersi non risolveva i problemi.
Scese dalla macchina. Fino a cinque minuti prima si sentiva più tranquillo che mai, anche perché il suo ragazzo, che purtroppo non aveva potuto accompagnarlo,
gli aveva mandato un messaggio con scritto: “Stai calmo, andrà tutto bene…se solo ti tocca qualcuno giuro che non sò cosa gli faccio!  Mi manchi, Blaine.
Ps. Stai pronto che all’uscita da scuola ti vengo a prendere!!”
Ora però che si trovava davanti a quella scuola, che frequentava quel  “ragazzo”(se così lo poteva ancora definire) che lo aveva costretto a fuggire,
la paura e l’ansia iniziavano a prendere il sopravvento su di lui. Ritirò fuori il cellulare, e rilesse il messaggio di Blaine.
Non riuscì a trattenere un tenero sorriso: “Blaine violento che picchia qualcuno??No, non ce lo vedo proprio”
Rimise l’i-phone nella borsa, e continuando a sorridere corse dentro sperando di non incontrare nessun giocatore di football a parte Finn, Sam, Mike o Puck.
A scuola lo stavano aspettando le Nuove Direzioni, e lui non vedeva l’ora di rivedere e riabbracciare tutti i suoi amici.

**
Nel frattempo, il glee club aveva deciso di fargli una sorpresa per il suo ritorno.
Rachel gli aveva lasciato sull’armadietto un bigliettino in cui diceva a Kurt di andare subito nell’aula del coro.
“Sta arrivando! Mettetevi ai posti assegnati, veloci!!”- bisbigliò Mercedes per farsi sentire solamente da chi era nella stanza mentre correva a nascondersi.
“Em…Brittany, cosa stai facendo lì impalata?!?”- le chiese Santana.
“E’ che…il tavolo mi ha rubato il posto!”- disse Brittany innocentemente.
La cheerleader dai capelli neri si mise una mano sulla fronte come atto di disperazione e sbuffò, andandosi a sistemare;
solo Quinn ebbe la gentilezza e la calma di risponderle: “Brittany, ti devi nascondere sotto il tavolo, hai capito o te lo devo ripetere ancora??” E ce la portò.
Kurt entrò. Tutti erano riusciti a nascondersi in tempo.
“Strano, mi avevano lasciato questo”- pensò l’ex Warbler vedendo la stanza completamente vuota e rigirandosi il foglietto tra le mani- “Oddio forse è uno scherzo di Karofsky!”
Terrorizzato dall’idea che gli era appena balenata in testa fece per uscire, quando sentì una voce familiare che iniziò a cantare.
E di chi poteva essere se non della ho-tutti-gli-assoli-Rachel-Berry?
Improvvisamente saltarono tutti fuori dai loro nascondigli e si unirono a Rachel. Kurt era scioccato. In senso buono ovviamente; era sorpreso, non si aspettava davvero questo benvenuto. Soprattutto perché non conosceva quella canzone, visto che l’avevano scritta apposta per lui le Nuove Direzioni.
Alla fine ci fu un abbraccio di gruppo, e in pochi riuscirono a trattenere le lacrime.
“Mi siete mancati”-sospirò Kurt.
“Anche tu a noi!”-ribatté Mercedes quasi soffocandolo per la stretta del suo abbraccio.
Quella mattinata era iniziata in modo perfetto.
E anche il resto del tempo era passato piacevolmente, visto che per qualche strana combinazione, Kurt non aveva incontrato ne Azimio ne Karofsky.
Stava uscendo da scuola, circa venti minuti prima della fine delle lezioni fingendosi malato, perché non vedeva l’ora di lanciarsi tra le braccia di Blaine e di raccontargli tutto, quando sentì qualcosa colpirlo sulla schiena. Rimase immobile, paralizzato. Adesso aveva capito perché non lì aveva visti in giro.


*Spero vi sia piaciuto il primo capitolo...bè recensite e fatemi sapere cosa ne pensate, se volete che vada avanti con la storia!! ;) Per favore datemi taaanti consigli che ne ho bisogno visto che è la mia prima FF in assolutooo!!! Sò che il capitolo è un pò corto, ma i prossimi saranno più lunghi!! E il titolo della storia...non è molto originale, ma non sapevo davvero come chiamarla!! xD
Al prossimo capitolo,
Lea <3

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


David Karofsky e Azimio Adams lo avevano aspettato tutta la mattina davanti la scuola. Uno dei due

gli aveva appena lanciato un sassolino.

"Ti sembrava di averla passata liscia è! Ma anche noi come tutti i tuoi amichetti volevamo darti il

ben tornato!"- gridò il bianco sogghignando.

A Kurt si gelò il sangue. Sì, per un attimo aveva davvero pensato che non li avrebbe incontrati

quella mattina. Ma doveva essere forte, perchè non poteva deludere Blaine, che sarebbe arrivato a

momenti, e a cui aveva detto che i problemi si dovevano affrontare. Infatti rimase lì, senza però riuscire a spiccicare parola.

I due si avvicinarono. Azimio lo prese da dietro, e lo bloccò tenendogli ferme le braccia dietro la

schiena. Poi Karofsky gli si mise davanti- "Checca"- gli sussurrò mentre lo colpiva con un pugno

prima sul viso, e poi con uno sullo stomaco.

Kurt prima di contorcersi a terra per il dolore, riuscì a dire-"Siete solo due trogloditi...prendetevela

con me quanto vi pare, ma questo non servirà a farmi cambiare, e neanche a farvi accettare per

quello che siete veramente..."- e finì la frase guardando dritto negli occhi Karofsky, che però sembrò ignorarlo

completamente.

"Come ci hai chiamato scusa?"- gridò Azimio mettendosi una mano sull'orecchio, facendo finta di

non aver sentito.

"Tro...trogloditi!!"- urlò Kurt con tutto il fiato che gli era rimasto.

"Almeno non siamo gay"- e il giocatore di colore gli sferrò un altro pugno sulla pancia. I due Titans si misero a ridere, mentre se

ne andavano, lasciano il povero ragazzo a terra ferito.

**

Nel frattempo Blaine era arrivato al McKinley. Ci aveva messo un pò a trovare quella scuola, ma

era eccitatissimo all'idea di rivedere il suo fidanzato, che già gli mancava da morire. Infatti era

arrivato dieci minuti prima della fine delle lezioni, e per fargli una sorpresa, aveva lasciato i suoi

ricci liberi, senza quella montagna di gel che metteva di solito quando stava alla Dalton. E gli aveva

anche portato un mazzo di fiori.

Avanzò verso l'entrata; Karofsky gli passò di fianco, e lui lo riconobbe...come non avrebbe potuto d'altronde?

Aveva uno strano ghigno stampato sul volto.

Incuriosito, ma anche preoccupato, l'usignolo guardò nella direzione da dove venivano i due

giocatori di football. Vide un ragazzo seduto per terra e appoggiato sul muro, che si copriva un

occhio con la mano.

Quando si accorse che quel ragazzo era Kurt, il suo Kurt, rimase immobile.

Anche l'altro, quando tolse la mano dall'occhio dolorante, si accorse di Blaine.

Lo guardò negli occhi, ma capì che il suo sguardo non era quello dolce e tranquillo di

sempre, quello che gli infondeva sicurezza...sembrava diverso, pieno di odio e rabbia. Al solista dei Warblers infatti non ci era voluto

molto per capire cosa era appena successo.

Kurt era disperato...Blaine non avrebbe mai dovuto vederlo così. E si vergognava di sè stesso,

perchè aveva detto quella stessa mattina a quello stesso ragazzo di stare tranquillo, promettendogli

che non sarebbe successo assolutamente niente.

Gli fece segno di no con la testa, mentre le lacrime gli rigavano le guance.

Ma era troppo tardi. Il riccio, non sembrava più lui. Doveva assolutamente sistemare per bene le

cose.

Nessuno doveva toccare il suo fidanzato, e meno che meno nessuno doveva toccarlo in quel modo.

Senza pensarci due volte, quasi non facendo caso alla reazione disperata di Kurt, lasciò cadere

il mazzo di fiori e partì in quarta verso Karofsly, che nel frattempo era rimasto solo perchè

Azimio se n'era andato.

 

 

Ecco il 2 capitolo...spero vi piaccia...!!! :D

Comunque ringrazio infinitamente chi mi ha recensito, chi ha messo la storia tra le seguite...e una persona (da fare santa!) che ha messo tra le preferite!!! *______*

Sç che è cortino anche questo...ma i prossimi li ho già scritti, e sono più lunghiiiiii!!!!! :)

Commentate grazie...potete dire anche che vi fa schifo xD

Lea <3

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


 

“Ei tu! Dove credi di andare?!Come ti sei permesso!!”- gridò il warbler più forte che poteva.

Karofsky si girò all’improvviso verso di lui, e lo riconobbe “Ma…ma tu sei l’amico frogio di Kurt!!!”- gli rispose ridendo, anche un po’ sorpreso di trovarselo lì a scuola.

“Sì sono io, e non sono il suo amico, sono il suo ragazzo!! E tu, non ti devi neanche azzardare a toccarlo di nuovo!! Hai capito bene?!”- gli disse Blaine con fare spavaldo,
superando quella distanza di sicurezza tra di loro che l’avrebbe protetto per un pò.

Dave rise ancora più forte di prima “Ma fammi il piacere nanetto, dai…se proprio vuoi difendere la tua principessina vieni qui allora!”.

Blaine non ci pensò due volte. Ormai da quanto era vicino, poteva sentire il suo respiro pesante sulla testa. Karofsky era molto più alto e robusto di lui,
e gli avrebbe potuto tranquillamente spezzare un braccio solo se ne avesse avuto voglia. Ma “al nanetto” in quel momento, a parte di farla pagare al giocatore,
non importava di niente.

Karofsky gli sputò su una scarpa, in segno di disprezzo, ma anche di sfida “Dai, spingimi se non hai paura che ti si rovinino le unghie!!”.

Il warbler non se lo fece ripetere. Gli diede una spinta (che secondo lui era abbastanza potente, ma visto che lo spinto in questione era un orco che giocava a football,
non lo era quanto aveva sperato) come risposta, mostrandogli un’espressione come per dire “sì ti ho spinto, e allora cosa mi vuoi fare?”.

Dave ricambiò il gesto, con la differenza che con la sua spinta riuscì a sbattere Blaine sul muro come una formica.
Quest’ultimo provò un dolore lancinante alla schiena.

Intanto Kurt, che guardava la scena da lontano, trovò la forza e il coraggio di alzarsi,
anche se non aveva ancora assorbito il dolore dei pugni.

Karofsky ora, aveva preso Blaine per la giacca. L’usignolo stava dicendo qualcosa, sembravano insulti tra uno spintone e l’altro, al giocatore di football,
che infatti lo sbatté sulla parete ancora più violentemente.

Ma Blaine era forte, e non si faceva intimorire di certo da quel bullo, che cercava di dimostrarsi sicuro, ma che emotivamente non lo era affatto.

Kurt però non riusciva più a guardare…non osava immaginare la faccia del suo fidanzato presa a pugni da quel gigante.
Così gridò da dietro a Karofsky con tutto il fiato che era riuscito a raccogliere in gola “Lascialo andare subito! Lui non c’entra niente, prenditela con me!”.

Erano state le uniche parole che gli erano venute in mente in quel momento.

Il troglodita lasciò lentamente il colletto del ragazzo in divisa, e si voltò verso Kurt. Non l’aveva mai visto così arrabbiato.
In effetti, sembrava la versione femminile di Hulk adesso.

Ma gli rispose con un ghigno “ Sì checca, agli ordini!!Lascio la tua amichetta ora, ma non pensare che sia finita qui!
Quando dirò ad Azimio che quel nanetto ha osato spingermi, vedrai come vi romperà il naso a voi!!”- se ne andò adirato.

“Dove stai andando Karofsky?!? Torna subito qui, non è finita!!”- gridò Blaine cercando di corrergli dietro per raggiungerlo e dargli un bel cazzotto in faccia.

Ma non ci riuscì, perché Kurt, anche se a fatica, lo stava tenendo fermo, fino a che finalmente non sembrò essersi calmato “Non è finita qui…”- ripeté sotto voce.



Per un attimo i due rimasero zitti, senza neanche riuscire a guardarsi negli occhi.

“Mi dispiace, non avrei dovuto reagire così”- sospirò Blaine alzando definitivamente lo sguardo verso il controtenore.
Quando si accorse che questo stava piangendo silenziosamente, si avvicinò a lui e lo strinse forte a sé in un caldo abbraccio.

Kurt si lasciò andare, e appoggiò la testa sulla spalla del fidanzato.

“Perdonami…”- riuscì solo a dire il ragazzo della Dalton, accarezzandogli la ferita sul viso.

“Blaine, non è colpa tua…io non volevo che tu vedessi questo, che mi vedessi così, e poi, non sai cosa hai rischiato mettendoti contro Karofsky.
Tu non c’entri niente, restane fuori”- disse Kurt con gli occhi ancora pieni di lacrime.

“Kurt, io sono il tuo ragazzo, e se qualcuno ti sfiora solamente, allora sì che c’entro anche io. Sì, io in passato sono scappato da tutto,
ma tu ora sei stato così coraggioso da tornare, e io in questo ti voglio aiutare.
Quindi, permettimi di farlo, ti prego. E poi…sei bellissimo anche ridotto così!” gli disse Blaine, asciugandogli le lacrime con il pollice.

In questo modo, riuscì a strappare un piccolo sorriso dalle labbra di Kurt, che gli domandò intenerito e divertito allo stesso tempo “E la schiena come va?
Ho visto prima Karosfky quando ti ha sbattuto sul muro!!Sei un palla molla! Vuoi che te ne compri una nuova??”.

“Ehi, ehi, vacci piano!! Io non faccio affidamento sui miei muscoli, ma sulla voce!! Comunque una schiena nuova sarebbe gradita…sennò come faccio a fare le mie coreografie mentre canto?!?”- gli rispose sorridendo dolcemente.

Si guardarono negli occhi, che in quel momento erano colmi di amore e ammirazione reciproca. Poi Kurt fece un sorrisetto malizioso,
e Blaine lo prese per i fianchi e lo baciò in modo passionale.

Il membro delle Nuove Direzioni si staccò per primo e disse “Che ne dici se prima andiamo a casa a sistemarci un po’ queste ferite??”.

“Buona idea” rispose l’altro, emettendo un gemito di dolore perché Kurt gli aveva appena dato una pacca sulla schiena.

“Ops scusa, mi ero dimenticato!!”.

I due fidanzati si presero per mano, si diedero un leggero bacio sulle labbra, e salirono in macchina di Blaine: destinazione casa Anderson.

 

 

 

Eccoci con il 3 capitolo...che ne dite?? Nessuno si è ucciso xD

Un mega grazie a chi mi recensisce, e chi mi segue, e a chi ha messo la storia tra le preferite e ricordate...continuate mi raccomandoo *________*

Comunque, spero di avervi soddisfatto...e nel prossimo capitolo...andremo tutti a casa di Blaineee yeeeeeeeee!!!!!!!!!!! xD

Un bacione,

Lea <3

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


 

Kurt era già stato a casa di Blaine, quando dovevano provare i loro duetti per i Warblers, ma mai in qualità di fidanzato.
Era una villetta che si trovava in uno dei quartieri residenziali di Westerville, e a Kurt piaceva.
Più che altro, quello che gli piaceva della casa era la camera di Blaine. Anzi, la adorava.
La adorava perché era completamente diversa dalle altre stanze, dove nulla era fuori posto. Ma la camera di Blaine non era così. Era diversa,
perché rispecchiava la sua anima da “ragazzo ribelle”(se così si poteva definire, visto che in quella villetta se solo spostavi qualcosa di un centimetro
dal posto assegnato eri considerato come una specie di “fuori legge dell’ordine”) in una famiglia così posata.
Era disordinata, c’erano tubetti di gel sparsi sulla scrivania insieme ai mille fogli di compiti e spartiti. Sulla libreria c’era tutta la catena di Harry Potter e le riviste di Vogue,
dalla prima all’ultima. La chitarra era appoggiata vicino al letto, almeno quello rifatto e pulito.

Insomma, un perfetto disordine, che stranamente a Kurt che era un amante dell’ordine, faceva impazzire.

Parcheggiata la macchina, i due ragazzi si aiutarono a vicenda per riuscire a scendere, ancora parecchio doloranti. A casa non c’era nessuno,
così Blaine tirò fuori le chiavi ed entrarono “Vado a prendere l’occorrente in bagno, tu aspettami in camera via…spero che ti ricordi dove si trova!” disse guardando
preoccupato Kurt, viste le condizioni del suo occhio.
“Va bene!!Comunque certo che mi ricordo…non è che il pugno mi ha fatto perdere la memoria come invece stai pensando!!” rispose Kurt facendogli
una linguaccia e avviandosi su per le scale.
Raggiunse la camera, e per rendere l’attesa piacevole, si sedette sul letto e iniziò a giocherellare con il cuscino, portandoselo sulla faccia per assaporare
quel familiare e dolcissimo odore di Blaine. Quando però, gli venne in mente qualcosa di orribile a cui ancora non aveva dato peso,
ma che prima o poi avrebbe dovuto farlo:
cosa avrebbe detto a Burt, Finn e Carole quando sarebbe tornato a casa? Era inevitabile che non si sarebbero accorti del regalino
che Karofsky gli aveva lasciato poco prima.

“Kurt…Kurt ci sei??”- domandò Blaine fissandolo. Evidentemente l’aveva già chiamato diverse volte, ma lui, tormentato da quell’affannoso pensiero, non l’aveva sentito.
“Em, s-si scusa Blaine, stavo solo pensando”- rispose imbarazzato Kurt, lasciando di scatto il cuscino.
“A cosa??”- gli chiese il ragazzo divertito dalla reazione che gli aveva provocato, appoggiando le bende, le pomate e i cerotti a terra e sfiorandogli una spalla.
“Stavo pensando di uccidermi, ecco tutto. Che racconto quando torno a casa?Cioè, non è che posso arrivare e dire: Ei, ciao famiglia! Il ritorno al McKinley
è stato fantastico finché Karofsky e Azimio non mi hanno picchiato!!” disse con un tono sarcastico e rassegnato.
“Non hai tutti i torti” osservò Blaine, sedendosi accanto a lui. Kurt lo fulminò con lo sguardo, ma l’altro continuò “Oppure ti metti una benda sull’occhio e
dici che stai lanciando una nuova moda!”
Ora lo sguardo di Kurt era diventato perplesso. Molto perplesso, e concluse “Sai, a volte penso che la tua stupidità stia raggiungendo i livelli di quella di Finn”.
Blaine fece per ribattere, ma il ragazzo dagli occhi azzurri, scocciato gli tappò la bocca con la mano e gli disse “Se stai zitto ti dò un bacio”.
Perché quando il warbler cominciava a parlare di sé, era un po’ come Rachel Berry: non lo fermava più nessuno. Nessuno tranne Kurt,
che adorava provocarlo così solo per riuscire a sfiorargli le labbra.
Infatti Blaine si zittì subito, tolse delicatamente la mano la mano di Kurt dalla sua bocca e lo baciò sorridendo.

**
Passarono le due ore seguenti medicandosi le ferite e cercando di nascondere con il trucco l’occhio nero di Kurt (ma senza grandi risultati)
divertendosi chiacchierano tra una canzone e l’altra.
Verso le sei a Kurt squillò il cellulare “Oddio è mio padre…mi ero completamente dimenticato di avvertirlo!!
E adesso cosa faccio?!?”gridò Kurt spaventato.
“Manteniamo la calma!!”- disse Blaine allargando le braccia “Digli…digli che ti fermi a dormire qui da me”.
Kurt lo guardò alzando un sopracciglio “Ma sei matto??Sparerebbe a tutti e due con la pistola che tiene nel
cassetto!!E poi, domani devo andare a scuola!!”.
Blaine allora strappò il telefono che ancora squillava dalle mani dell’altro, fece un bel respiro e rispose al posto suo. Kurt si gettò a peso
morto lungo sul letto, si coprì la faccia con lo stesso cuscino di prima e pensò senza volere ad alta voce “Oddio adesso sono spacciato”.
“Pronto, signor Hummel?”- rispose Blaine con la voce un po’ tremolante. Quando Kurt gli aveva detto che il padre teneva una pistola,
gli erano venute in mente delle scene raccapriccianti su come sarebbe morto, e questo non lo aveva sicuramente aiutato a mantenere la calma.
“Sì…chi parla??Dov’è mio figlio??L’avete rapito??!!?”- disse Burt arrabbiato.
“No, no…so-sono Blaine!Kurt in questo momento è occupato…comunque è a casa mia, e si scusa per essersi dimenticato di chiamarlo
e…non l’ha rapito nessuno! A parte questo, le volevo dire una cosa: siccome domani farò una gita con i warblers ed è stato invitato anche suo figlio,
questa sera si fermerà da me e quindi domani non potrà andare a scuola”- continuò, cercando di sembrare abbastanza serio e convincente.
Ci fu qualche secondo di silenzio” Sig…signor Hummel? C’è ancora?- domandò Blaine un po’ spaventato, schiarendosi la voce.
“Ok”- disse Burt “Fate buon viaggio allora”- e chiuse.

Kurt, nel frattempo aveva costretto il ragazzo a mettere il viva-voce e quindi aveva anche sentito tutto. Appena era finita la telefonata,
si era alzato dal letto, e aveva tolto il cuscino dal viso(anche se un po’ a malincuore visto che ormai si era perso nel profumo di Blaine),
con una faccia incredula e la bocca aperta come un pesce lesso.
“Modestamente”- disse Blaine sfoggiando soddisfatto uno dei suoi sorrisi più sexy “Ora se permetti vado a ordinare le pizze”.
E se ne andò lasciando il povero Kurt scioccato a fissare il vuoto e ripetere
“Ma…come diavolo a fatto?!?

 

Eccoci con il 4 capitoloooo...spero vi sia piaciuto!!!
Ringrazio come sempre tutti quelli che seguono e recensiscono...ma...perchè sempre meno recensioni???
Al primo capitolo erano 4, poi 3, poi 2...adesso ce ne sarà solo 1??
Per favoreeeee le recensioni mi rendono felice e mi spingono a scrivereeeeeeeeeee xD
Bacio,
Lea <3

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


 “Uaaaaaaa!!”- gridò Blaine prima di lanciarsi sopra di Kurt che stava ancora disteso sul letto.
“Blaine, ma sei impazzito?!?Mi hai fatto prendere un colpo!!” gli disse l’altro scioccato.
Blaine allora lo guardò con quella faccia da cucciolo di cane bastonato che avrebbe fatto tenerezza anche ad un serial killer,
quindi potete immaginare l’effetto che aveva su Kurt.
Il corpo caldo del fidanzato poi, si trovava ancora su di lui; il che non gli dispiaceva affatto, ma sfortunatamente Blaine stava in una posizione tale
che gli impediva di respirare, quindi a malincuore decise di dirglielo prima che fosse stato troppo tardi:
“Ok adesso spostati però, stò seriamente rischiando di soffocare: mi stai schiacciando un polmone!”
“E va bene…”- si lamentò Blaine senza cancellare quell’adorabile espressione dal viso, e rotolò giù dalla schiena di Kurt per
poi stendersi su un fianco e tenersi la testa con mano, con il gomito appoggiato sul cuscino.
Il ragazzo si era sistemato nella sua stessa posizione, solo dandogli le spalle.
“Tutto bene?”- gli chiese il moro, posandogli una mano sul fianco.
Al tocco, l’ex warbler fremette, e riuscì solamente a rispondere “Mm mm” annuendo con la testa.
L’usignolo si rese conto dell’effetto che aveva provocato a Kurt, e sorridendo iniziò ad accarezzargli la schiena,
poi i fianchi e le spalle, per poi percorrere con l’indice la sua spina dorsale. Kurt chiuse gli occhi. Adorava le sue carezze gentili,
e avrebbe voluto che non smettesse mai.
“Posso farti una domanda?”- chiese poi risvegliandosi da quello stato di semi-coma in cui era caduto.
“Certo, ma…da quando mi domandi di domandarmi una domanda? Non me lo domani mai…perché questa domanda??”- disse l’altro continuando
a fissare la schiena del soprano un po’ perplesso.
“…E’??”
“Niente…dimmi pure!”- boccheggiò Blaine, essendo appena giunto alla conclusione che quello che aveva appena detto non aveva alcun senso.
“Ok…”- sussurrò Kurt mordendosi il labbro, un po’ preoccupato per la salute mentale del moro- “ Cooomunque…dove sono…i tuoi genitori?
Cioè…non tornano per cena? Perché se tornano io me ne vado…cioè non ho niente contro di loro è!! Però, sarei un po’ in imbarazzo, cioè non sono
ancora pronto per…per incontrarli ecco…anche se ormai sono più di tre settimane che stiamo insieme ma non ti sembra un po’…presto, cioè…”
“Ti prego Kurt basta con questi cioè! E calmati!!”- lo supplicò Blaine, non riuscendo a trattenere una risatina –“non ti preoccupare…
se i miei genitori non fossero stati fuori per lavoro, non ti avrei mai invitato a dormire da me...non che non ti voglia, anzi, ma perché non mi avrebbero dato il permesso
visto quanto sono rigidi e poi, sai cosa pensano del fatto che io sia gay...perciò non sanno che tu sei il mio ragazzo ufficiale…o forse il vago sospetto ce l’hanno visto che parlo sempre di te…- pensò ad alta voce mettendosi due dita sotto il mento.
“Blaine!!”- gridò Kurt spazientito- “Non divagare!!”
“Oh si, ecco, dicevo che sono fuori per lavoro e che rientreranno domani sera…quindi puoi stare tranquillo!”
Hummel si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo.
Blaine se ne accorse e questa cosa,  lo intenerì parecchio, più di quanto non fosse già intenerito prima dal suo fidanzato.
 

*Driiiiiin*
 

“Uuu il campanello!!Saranno le pizze finalmente, vado a vedere!”- disse il più basso dei due, prima di schioccare un bacio sulla
guancia morbida del ragazzo e di correre di sotto. Stava letteralmente morendo di fame.
Pagò, prese i due cartoni e ringraziò “la ragazza della pizza”. Questa aveva tentato di lasciargli il suo numero di telefono, ma quando
il moro gli aveva rivelato il suo orientamento sessuale e gli aveva detto di avere un ragazzo che lo aspettava di sopra, prima aveva avuto un brivido, e poi se
ne era andata sconsolata.
“Puoi tenere la mancia se vuoi!”- le gridò Blaine mentre la salutava divertito e chiudeva la porta.
“Finalmente”- disse tra sé e sé mentre andava in cucina a prendere posare e tovaglioli.
Ma non fece in tempo a mettere il piede sul primo degli scalini che portavano in camera sua, che il campanello suonò di nuovo.
“Strano…”- pensò tornando indietro- “ forse mi vuole ridare il resto…o ha chiamato qualcuno per picchiarmi visto che
le ho detto di non essere interessato a lei…”
Aprì un po’ intimorito da quell’ultimo pensiero. Si rese conto quando vide chi c’era là fuori, che forse avrebbe
dovuto ignorare il campanello.
Perché non poteva avere una seratina romantica con il suo piccolo (si fa per dire visto che era più alto di lui), dolce e amato e adorabile Kurt??
“Ehi amico!! Perché abbiamo dovuto scoprire da soli che i tuoi sono fuori per lavoro e che hai la casa libera?!?- chiese
uno dei cinque ragazzi che stavano invadendo l’entrata.
“Ma- ma…cosa”- balbettò il riccio che era rimasto impalato sull’uscio.
“LET’S PAAAAAARTYYYYYYYY!!!!!!!”- gli gridò un altro nell’orecchio, facendolo quasi diventare sordo, mentre alzava in aria
un braccio con una bottiglia di birra in mano.
 
 
 
 
E qui inizia la serata…..yeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!! E’ un po’ cortino, ma è solo un capitolo di passaggio…insomma ce lo dovevo mettere per forza xD
Dovrete aspettare ancora 2 capitoli x “la notte di Kurt e Blaine” xD
Secondo voi chi sarà alla porta???
Ringrazio ancora infinitamente tutti quelli che recensiscono e che seguono la storia, continuate mi raccomando!!!!!!!!!!! ;D
Bacio,
Lea <3

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


 

Thad, Jeff, Nick, Wes e David si erano appena fiondati dentro casa del povero solista. Il primo teneva sotto braccio uno scatolone
contenente una quantità industriale di bevande (probabilmente alcolici) e i tre che lo seguivano (Jeff, Nick e Wes) avevano in mano
ogni sorta di schifezze: patatine, caramelle gommose, hamburger, noccioline e innumerevoli barattoli di burro di arachidi.
L’ultimo invece, teneva perfettamente tra le braccia una pila di CD alta circa un metro. Vi starete chiedendo come riusciva a non farli cadere…
bè, dico solo questo: c’è chi può e chi non può…David può.
Comunque, Blaine appena risvegliatosi dallo shock chiuse la porta lentamente, non riuscendo ancora a capire cosa ci facessero lì i suoi amici.
Non fece in tempo a chiederlo, che provò Kurt a farlo al posto suo.
Era ormai qualche minuto che guardava la scena dall’alto delle scale. I cinque ragazzi nel frattempo, avevano già apparecchiato tutto in una velocità
impressionante, neanche fossero Speedy Gonzales, e il nero aveva trovato lo stereo di Blaine aveva messo su il primo della lunga serie di CD. E avevano
pure tirato fuori i palloncini! Dovevano proprio essersi organizzati per bene…
Non essendosi accorti della presenza di Hummel, decise allora lui stesso di farsi avanti- “Ragazzi…RAGAZZI!!”- gridò più forte visto che nessuno
sembrava filarselo. A quel punto però, tutti si girarono verso di lui- “ Cosa cavolo di fate qui a…”- bum.
Nel fare l’ultimo scalino, Kurt era inciampato su qualcosa, ed era caduto, dando una sederata pazzesca a terra.
“Scusa Blaine non sapevamo che avresti voluto passare la sera a pomiciare col tuo ragazzo!”- ammiccò Thad al riccio, che però l’aveva
ignorato ed corso in soccorso al suo amato- “Vieni, ti aiuto io…fatto male?”
“No tranquillo stò bene”- rispose un po’ imbarazzato il soprano aggrappandosi al braccio del fidanzato.
Si sistemò vestiti e capelli, poi si chinò per capire cosa poteva essere quel qualcosa che l’aveva fatto inciampare.
“Bastardo di un arachide…”- disse raccogliendolo, e guardandolo in modo alquanto spaventoso e inquietante.
Povera nocciolina.
“Ops, mi sa che l’ho persa io…”- disse Jeff tentando di non scoppiare a ridere, e tirando fuori il pacchetto di quei piccoli e malefici
esserini di color marrone chiaro, molto gustosi da mangiare, da dietro la schiena.
“Riprenditela allora”- lo informò Kurt alzando il sopracciglio e tirando l’arachide al biondo.
“Ahi, me l’hai lanciata in un occhio!!”- si lamentò Jeff coprendosi il viso e lasciando cadere la nocciolina sul tappeto.
“Oddio che fai, è pericoloso lì!!”- gridò Wes raccogliendola velocemente e ficcandosela in bocca- “Che c'è potrebbe cadere qualcuno di nuovo!”
Lo stavano guardando tutti male, ma lui, intento a cercare altro cibo, non se ne accorse.
Kurt e Blaine, che stavano uno di fianco all’altro, avevano dei punti interrogativi al posto dei loro occhi, così Nick decise finalmente di svelare il mistero:
“Oggi pomeriggio abbiamo scoperto che questa sera avresti avuto casa libera, e quindi abbiamo pensato: quale posto migliore per fare una festa
clandestina tra Warblers? E poi, volevamo farti una sorpresa!”
Tutti iniziarono a fissarli con aria supplichevole, compreso Jeff che si teneva ancora la mano sull’occhio “ferito”.
I due fidanzati si guardarono un momento e si capirono al volo.
“Basta che entro le due ve ne siate andati e ci abbiate aiutati a sistemare tutto!”- sospirò Blaine rassegnato.

“LET’S PARTYYYYY!!!!!!!!!”- gridò Allora David lanciando in aria i palloncini
“L’ho già detto io let’s party…non mi rubare le battute…!”- gli disse Thad fulminandolo con lo sguardo.
“Ma non è una battuta...e poi tu non avevi i palloncini!”- ribattè l’altro riempiendosi il bicchiere di…bè che cosa fosse non lo sapeva neanche lui.
Nick con uno scatto felino gli prese il bicchiere di mano, prima di bere tutto d’un sorso. Poi, lo alzò verso il soffitto, e gridò a pieni polmoni-
“LEEET’S PAAARTYY!!!!!”
Thad e David lo guardarono come per dire “e adesso ti senti figo??” allargando le braccia e attendendo una risposta.
“Ho…ho fatto qualcosa di sbagliato?”

Quelli rotearono gli occhi e se ne andarono altrove a cercare qualcosa di interessante da fare.
Bene, ora la festa clandestina dei Warblers era ufficialmente iniziata, quindi…
LET’S PARTY!!!!!!

 

 

 

Io LET'S PARTY lo posso dire perchè sono l'autrice... ù.ù
Capitolo un pò inutile...ma è carino dai xD
Comunque scusatemi taaanto x la lunga attesa, ma ho avuto un po' da fare questi giorni...poi volevo postare il capitolo ieri sera ma c'era
quella cosa lì del cambio di server...
Wow... 16 recensioni e altrettante persone che seguono la storia...e poi anche tutte quelle che l'hanno messa tra le preferite o ricordate...
graziegraziegraziegrazieeeeeeeeee *______*
Recensite anche questo capitolo mi raccomando!!E per farmi perdonare l'attesa l'altro lo posto domani seraaa :D
Lea <3

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


 

La serata stava procedendo abbastanza bene: nessuno si era più azzardato a gridare "let's party" e Kurt aveva smesso di lanciare noccioline.
In compenso però, la maggior parte dei warblers era ubriaca...praticamente tutti, tranne ovviamente Kurt, e Blaine che voleva tenere gli altri sotto
controllo visto che erano a casa sua.

Ma anche se non aveva bevuto, il riccio aveva comunque trovato un modo per divertirsi: infatti, proprio ora, era impegnato in un concerto improvvisato
sulle note di "Teenage Dream" nella versione di Katy Perry. Che ammettiamolo, tanto di cappello a Blaine che ha una voce stupenda,
ma quella canzone era troppo alta anche per lui. Solo Kurt ce l'avrebbe fatta.

 
Nick, Wes, Jeff e Thad invece, ubriachi marci, avevano trovato un passatempo molto più intelligente: giocare a mosca cieca. O almeno, ci stavano provando.
Dopo una lunga discussione per decidere chi avrebbe fatto "la mosca" per primo, decisero che sarebbe stato lo sventurato Wes.
E da qui...iniziò un secondo, acceso, e destinato a durare fino alla fine della festa diverbio:

"Ti ho detto che gli devi mettere una benda in faccia, cos'è che non ti è chiaro??"
"Ma Nick, non lo vedi?? Non ha bisogno di coprirsi gli occhi, guarda sono minuscoli! Non ci vedrà comunque!"- ribattè Jeff deciso.
"In effetti hai ragione amico, sono delle fessure...oh mio Dio...Wes è cieco!! E' cieco!! Dobbiamo fare qualcosa, aiutiamolo!! Vediamo se così
funziona..."- gridò Thad avvicinandosi pericolosamente al ragazzo orientale (decisamente spaventato anche non ci stava capendo niente),
con l'intenzione di cacciargli le dita negli occhi: il suo metodo secondo il quale avrebbe "riacquistato" la vista.

Che però non aveva mai perso.
Non ottenne però grandi risultati; fortunatamente: essendo ubriaco, non era riuscito a centrare il suo obiettivo: gli occhi del povero Wes,
che tentando di fuggire, non riusciva a reggersi in piedi e cadeva ogni dieci secondi circa.

Thad gli aveva preso anche nelle narici, ma no, non era riuscito a colpire le piccole e malefiche pupille.
David invece, che aveva la macchina, era solo un pò brillo, ed era seduto sul divano a chiacchierare con Kurt.
"Allora, come è andato il ritorno alla tua vecchia scuola?"
"Oh, bene, è stato fantastico!!"- "omettendo qualche particolare però"- ma l'ultima frase la pensò solo.
"Ma noi ti manchiamo...vero Kurtie, senti la nostra mancanza...Kurtiepinguinoadorabilecoccoloso...??"- disse il nero prendendogli una guancia e stritolandogliela.
"David...David basta!! Togli quel bicchiere...e togliti tu!!"- rispose Kurt staccandosi il warbler di dosso e sfilandogli il bicchiere ormai
vuoto dalla mano "Sei tu che devi riportare a casa questi pazzi, regolati!!"

David guardò i suoi amici. In effetti aveva proprio ragione...

 
"Bravissimo tesoro!!!"- squitti Kurt quando vide che il suo ragazzo aveva finito l'esibizione ed era sceso da quello pseudo-palco detto anche tavolo,
e corse ad abbracciarlo.

Blaine ricambiò, poi guardò l'orologio- "Cavolo, sono già le due e mezza!!"
"Questo significa...che se andranno??"- disse Kurt con lo sguardo sognante.
"E' già...peccato"- gli ammiccò Blaine facendo l'occhiolino.
L'altro arrossì. Gli mancava l'aria e si stava per sciogliere come un ghiacciolo al sole...era davvero sexy Blaine, e ogni volta che
lo guardava gli faceva perdere la testa...ma ora in realtà era anche un pò preoccupato, avendo intuito le sue intenzioni...poco caste diciamo.

Intanto il riccio era andato a spegnere lo stereo, mentre gridava "E' stato un piacere ragazzi, ma la festa è finita!!
E' ora di mettere a posto tutto e sloggiare!!"

 

Un'ora più tardi, dopo vari inseguimenti e tecniche di convincimento (li avevano corrotti con le caramelle gommose a forma di orsetti colorati
che aveva portato Jeff)
lui e l'ex warbler erano finalmente riusciti ad acchiappare tutti e cinque gli amici facendoli miracolosamente stare fermi in riga davanti a loro.

"Blaine, non credo che siano in grado di aiutarci a sistemare..."- gli sussurrò all'orecchio Kurt.
Il moro li guardò un ad uno. In effetti, sembravano un pò...stralunati...spaesati...e poi sembrava che stessero per vomitare da un momento all'altro.
"Forse hai ragione..."- ammise- "Bene, siete liberi di andare...ma riprendetevi almeno tutta la vostra roba!!"
"E attento David!!"- gridò Kurt accompagnandoli frettolosamente verso la porta che nel frattempo il fidanzato aveva spalancato.
"Alla prossima!!"- salutò Jeff, sorretto da David.
"Non mi sento molto bene..."
"Nick cosa stai..."
E il controtenore riuscì a finire la frase solo con un grido che riecheggiò per tutto il vicinato.
Credetedi o no, Nick Duvall aveva appena vomitato sulla preziosissima maglia di Marc Jacobs di Kurt.
"Scusa amico...ciao!!"- e se na andò trascinato per un braccio da Wes.
Blaine chiuse la porta.
"Mi ha..mi ha...addosso...Marc Jacobs...Nick...vomito...oddio stò per svenire prendimi Blaine!"- sussurrò Kurt mettendosi
una mano sulla fronte in modo molto teatrale e lasciandosi cadere tra le braccia dell'altro.

Il moro, anche se un pò schifito dal vomito sulla maglia, cercò di farlo riprendere- " Dai Kurt, non è niente..."
"Non è niente...non è niente?!? Stai scherzando vero?!?!? E' di Marc Jacobs Blaine, M-A-R-C J-A-C-O-B-S!!! L'ho pagata 300 dollari,
è edizione limitata...e mi dici che non è niente?!!?"- gridò Kurt scioccato.

"Em..scusa non lo sapevo. Dai Kurt, domani te la porto in lavanderia...adesso però vieni di sopra, ti presto una maglia io!
Sai, la tua inizia leggermente a puzzare!"- disse il riccio tappandosi il naso con una mano, e prendendo quella del ragazzo con l'altra,
per correre in camera sua (questa volta non in slow motion però, e potete anche capire da soli il perchè...).

Quest' ultimo borbottò qualcosa, ma seguì il solista senza obiezioni.

 
Arrivati davanti l'armadio, Blaine tirò fuori una blu a maniche corte con Buzz Lightyear di Toy Story davanti- "Questa può andare?"
"Blaine, ti sembo il tipo da indossare una cosa del genere?"- gli chiese Kurt alzando un sopracciglio.
"Ok, la prossima..."- rispose Blaine continuando a frugare tra i suoi vestiti- "Questa è perfetta!"- disse estraendo una semplice
maglia, sempre a maniche corte, bianca con lo scollo a V.

"Io posso indossare solo capi firmati!!- disse l'altro come se fosse scontato, spostandosi il ciuffo di capelli dalla fronte con
la sua solita eleganza, e chiudendo gli occhi.

Ma quando li riaprì, si accorse il suo ragazzo non era più davanti l'armadio- "Blaine cosa stai facendo??"
Anderson stava freneticamente cercando qualcosa nel cassetto del comodino. Ne tirò fuori un pennarello fuxia come
i suo occhiali (colore molto virile) che utilizzò per scrivere il suo nome sopra la maglietta bianca.

Kurt lo stava guardando perplesso.
"Visto? Adesso è firmata, la puoi mettere!"- osservò Blaine soddisfatto, e glie la lanciò in testa.
"Ti odio"- sbuffò Kurt sedendosi sul letto e incrociando le braccia sul petto mettendo il broncio.
"Sei così adorabile quando ti arrabbi!!"- gli disse il moro avvicinandosi.
"Ti odio"- ripetè Kurt, un pò meno convinto della prima volta, e si girò dall'altra parte.
"No, non ce la faresti mai ad odiarmi"- gli disse Blaine mettendoglisi davanti, poggiando le mani sulle sue ginocchia e
baciandolo delicatamente sulle labbra.

"Allora odio il tuo avere sempre ragione"- sussurrò Kurt per poi riprendere a baciarlo in modo più profondo, abbracciandogli il collo.
Ma il warbler si staccò dopo poco- "Non che mi dispiacesse quello che stavamo facendo, ma...ti cambieresti questa maglietta per favore??
"Oh, giusto"- disse Kurt un pò imbarazzato.
Si alzò e gli diede uno schiaffo sulla nuca:

Non dimenticare che ti odio”

 

 

 

 

Come promesso ieri, ecco il capitolo...Finalmente uno un po' più lungoooooo yeeeeeee
Io mi sono divertita a scriverlo...spero che voi vi siate divertiti a leggerlo!!! :D
Piaciuto il party???Il prossimo capitolo sarà quella della “Notte di Kurt e Blaine” (mi ha fatto male leggere i promessi sposi a scuola xD)
Comunque...non aspettatevi cose troppo sconce, perchè...
1)Non le so scrivere

2)Sono super fluffosa e riesco a scrivere solo cose dolci e carine...non zozze xD
Ok...ringrazio come sempre tutti, e mi raccomando...voglio almeno 3 recensioni al capitolo o non posto il prossimo!!!Muahahahah xD
Bacio,
Lea

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 

“Kurt cosa stai facendo? Sono venti minuti che sei chiuso in bagno! Ti avevo solo chiesto di cambiarti la maglietta!”
“Ecco ecco, ho finito!”- gridò per farsi sentire da Blaine che stava nell’altra stanza.
Finalmente uscì, cambiato, lavato e profumato.
“Dovevo lavarmi i denti e mettermi le creme”
“E dove le hai trovate le creme?”- chiese il riccio perplesso.
“Ne porto sempre qualche bustina nei pantaloni…sai in casi di emergenza”- rispose il controtenore con naturalezza, tirandole fuori dalla tasca per fargliele vedere.
“Wow”- disse Blaine non riuscendo a trattenere una risata.
Kurt lo guardò male, ma il ragazzo non riusciva a smettere di ridere.
“Blaine, cos’è che trovi tanto divertente?!”- gli chiese spazientito.
“Nie- niente…scusa tesoro!”- rispose il riccio tra un risata e l’altra.
“Tesoro un corno! Blaine Warbler, dimmi perché stai ridendo o giuro su Lady Gaga che ti soffocherò all’istante con il tuo stesso
cuscino!”- lo minacciò Kurt mettendosi a sedere sul letto e avvicinando pericolosamente le mani al cuscino.
“ok, ok…non vorrei morire proprio oggi…sai perché ridevo? Perché sei adorabile.”- rispose tranquillamente Blaine,
che nel frattempo si era seduto accanto a lui, poggiandogli la testa sulla spalla.
“Oh…”- disse Kurt arrossendo- “Allora per questa volta sei perdonato…ergo, ti ucciderò la prossima volta che mi si presenterà l’occasione”.
Blaine gli fece una linguaccia- “Sempre gentile…che ti va di fare adesso?”
“Em…dormire? Sono quasi le tre!! Non possiamo perdere ore di sonno, perché il sonno è la miglior cura di bellezza!!
Altrimenti domani avremo delle occhiaie che ci arriveranno ai piedi!
Il riccio lo guardò allora con la sua solita espressione da cucciolo…come contrariarlo!
“Va bene…e tu cosa vuoi fare invece, Blaine?”- sbuffò Kurt.
“Non so…potremmo guardare che c’è in TV per prendere sonno…e farci un po’ di coccole”- rispose Blaine facendo finta di niente.
Il controtenore non disse niente, ma si limitò ad alzarsi per prendere il telecomando- “Però decide io cosa vediamo!”
“Come desidera, signor Hummel!”- replicò scherzosamente il warbler, stendendosi sul letto.
Kurt si accomodò appoggiando la testa sul suo petto, e Blaine gli mise un braccio intorno alle spalle.
Guarda c’è America’s Next Top Model!!”- squittì Kurt eccitato.
“Deve vincere Chantal!”- disse il solista.
“Concordo pienamente...abbasso Salisha!”

 

E neanche dopo un quarto d’ora dall’inizio del programma, Kurt era sopra il suo fidanzato, e si stavano baciando in modo...alquanto passionale.
Mentre il controtenore gli accarezzava i capelli, l’altro gli toccava la schiena ed era entrato con la mano sotto la sua maglia.
Kurt, al tocco della mano di Blaine sulla sua pelle, ebbe un brivido di piacere lungo la schiena.
Blaine allora lo attirò più vicino a sé, lo baciò dietro l'orecchio e gli sussurò piano“Sono pazzo di te Kurt”
In tutta risposta, l'ex usignolo si buttò sul letto e trascinò l'altro su di lui, ribaltando la situazione e mettendogli una mano
sulla nuca- “Io di più Blaine...davvero, non so come farei senza di te”
“Ma dai, te la caveresti benissimo anche senza di me...è anche per questo che ti amo. Sai essere forte più di quanto chiunque si immagini...
basta ripensare a questa mattina”- rispose il warbler baciandolo questa volta sulla mascella.
“Sì, ma sei tu che mi dai il coraggio di fare quello che faccio...ed è per questo che io ti amo”- disse Kurt guardandolo negli occhi,
cercando di dargli con un solo sguardo tutto l'amore che aveva dentro. Era convito che non ce l'avrebbe mai fatta, visto che il sentimento
che provava era infinitamente grande, ma a Blaine arrivò chiaro il messaggio, e restituì lo stesso sguardo al suo fidanzato.

Dopo qualche istante, i due ricominciarono a baciarsi, e l'usignolo, iniziò a strusciare le labbra sul collo liscio di Kurt, che poteva sentire
benissimo il suo respiro caldo. Blaine sorrise contro la sua pelle, e poi cominciò a stamparci dei dolci e piccoli baci, uno dopo l'altro.
“Ahahah Blaine mi stai facendo il solletico!!”- disse il controtenore gettando la testa all'indietro.
“Ah sì?”- replicò Blaine maliziosamente, e riprese a baciare il collo del ragazzo.
“Ahahah Blaine ti prego basta...”- disse Kurt ormai in lacrime da quanto stava ridendo, e si dimenò cercando di farlo smettere
“Va bene dai, per questa volta la finiamo qui”- disse Blaine scendendo dal petto dell'ex- warbler e stendendosi nella zona del letto non occupata.
“Sai non mi dispiaceva...cercherò di imparare a non soffrire così tanto il solletico”- gli sussurrò Kurt sulla bocca, prima di baciarlo
teneramente per poi staccarsi subito- “Che ne dici di dormire? Domani ti ricordo che dobbiamo andare in lavanderia!”.
“E' vero...povera maglia!!”- scherzò Blaine- “spengo l'abat-jour allora..”
“No Blaine non lo fare!!”- lo supplicò Kurt facendo gli occhi dolci - “Non riesco a dormire se non c'è almeno una luce accesa!!Ti preeego...”.
“Mica la sai fare solo tu Blaine Anderson quell'”espressione da convincitore”...ah!- pensò intanto mentre lo fissava.
“Hai paura del buio è...”
Non ottenne alcuna risposta.
“Dai Kurt, che non ti succede niente, ci sono qui io!”- lo rassicurò, un po' divertito e intenerito.
Il controtenore mise il broncio, ma il riccio non se ne accorse perchè aveva già spento la luce-
“Dai vieni qui”- gli disse accogliendolo tra le sue braccia.
Kurt allora si accoccolò contro il suo petto, mettendosi più vicino possibile, per sentirsi protetto. Blaine lo abbracciò stringendolo a se,
e affondando il viso nell'incavo del suo collo. Sembravano incollati, per quanto stavano vicini.
“Va meglio così?- domandò Blaine.
“Decisamente”- rispose Kurt, sistemandosi meglio contro il suo ragazzo.
“Però adesso c'è un problema...sono io che non riesco a dormire, perchè il tuo profumo mi sta mandando fuori di testa!”
Kurt emise una risatina frivola- “Bè ti ci dovrai abituare...buona notte Anderson”
“Buona notte Kurt”- rispose l'altro, lasciandogli un bacio sui capelli.

Cercarono le loro mani a vicenda, e quando le trovarono, le tennero strette fino a che non si addormentarono così, abbracciati, dopo qualche minuto,
stremati per la festa- clandestina dei Warblers, e dopo aver guardato America's Next Top Model...mica per altro!

 

 

 

Ecco il capitolo della sera Klaine!!! xD
Spero non siate rimasti delusi...ma a me piace...è fluffoso...I'm vomiting klainebows *___*
Non so quando riuscirò a postare il prossimo capitolo...credo lunedì, perchè fino a domenica andrò al mare e non avrò il computer...intanto leggetevi rileggetevi questo...e per quando torno con il prossimo capitolo, voglio vedere qui taaaante recensioni!!! ;D
A e riguardo America's Next Top Model, Chantal e Salisha sono state le due finaliste della 9 stagione...e Chantal era la mia preferita...doveva vincere leiii ç____ç xD
Comunque...
Un bacione a tutti ci sentiamo la prossima settimanaaa

Lea <3

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***



Erano le otto in punto, e un raggio di sole si era appena posato sulla faccia di Blaine. Questo aprì gli occhi,
li sbatté qualche volta,  ma accecato dalla luce si coprì subito il viso con il lenzuolo. Quando finalmente i suoi occhi si abituarono al mattino, si scoprì il volto:
Kurt stava ancora riposando. Era così bello, mentre dormiva sereno accanto a lui, leggermente illuminato sul collo,
girato su fianco verso di lui. I suoi capelli non erano pettinati, il make up non c’era, ed era comunque bellissimo agli occhi di Blaine.
La pelle chiara e morbida, e le labbra così soffici…Sembrava un angelo. L’unica pecca era quel livido accanto all’occhio,
fortunatamente abbastanza piccolo, che faceva preoccupare però molto Blaine.
Sarebbe stato a fissarlo per ore, e non l’avrebbe voluto svegliare per nessun motivo al mondo…
sembrava così tranquillo e vulnerabile in quel momento. Proprio per questo, per paura che si svegliasse, smise di studiarlo,
gli accarezzò il braccio che teneva fuori dalla coperta, e si alzò per andare a tirare la tenda, per “paura” che il sole
raggiungesse gli occhi di Kurt.
Lo guardò girarsi sull’altro fianco, poi scese a preparare la colazione per il suo fidanzato. Prese un bicchiere di latte e miele,
che a Kurt piaceva tanto, e qualche biscotto che aveva preparato la madre il giorno prima, e li mise su un vassoio.
Corse poi in giardino, cercando di evitare il caos che c’era nel salotto, dove la sera prima si era tenuta la festa, e strappò una rosa dall’aiuola.
Se i suoi genitori l’avessero rimproverato (cosa più che probabile), lui avrebbe detto che era passato un opossum e l’aveva mangiata…
che aveva cercato di fermarlo, ma l’animaletto bastardo era fuggito…magari si sarebbe finto ferito…
e poi, chi è che sapeva cos’era un opossum??Lui no di certo, e neanche i suoi (secondo lui), quindi la scusa de
“gli opossum si nutrono di rose, ho visto un documentario!” avrebbe retto…
Soddisfatto della sua geniale idea, posizionò la rosa accanto al bicchiere e salì lentamente le scale per non fare
rumore e per non far cadere il vassoio.
Aprì la porta, e vide che Kurt era ancora lì, accoccolato tra le lenzuola.
Si avvicinò e si sedette sul bordo del letto, accanto al controtenore, appoggiando il vassoio sul comodino.
“Ehi Kurt…sono le 8.30, sveglia”- disse posando una mano sulla guancia dell’altro.
Quest’ultimo mugugnò, e si stiracchiò senza aprire gli occhi, colpendo con un pugno Blaine sul naso.
Dopo essersene accorto, aprì gli occhi e scattò seduto sul letto”Oddio Blaine scusa non ti avevo visto!!”-.
“Non- non ti preoccupare…”- rispose Blaine toccandosi il punto colpito-“ Forse sono io che mi sono avvicinato troppo…”
“Comunque…”- disse Kurt baciandogli delicatamente la punta del naso- “Come mai già sveglio?”
“Colpa del sole…mi è arrivato dritto in faccia questa mattina…come qualcos’altro!”- disse fingendosi arrabbiato.
“Ti ho detto che mi dispiace…e poi, da adesso sai che non sarà tanto facile svegliarmi e restare incolumi.”
“Lo terrò a mente”- disse il riccio, che nel frattempo aveva avvicinato le mani al comodino- “ho una sorpresa per te!”.
Mentre lo diceva, prese il vassoio e lo appoggiò sull’altro lato del letto vicino a Kurt.
“Blaine…davvero l’hai fatto per me?”- sussurrò Kurt che era rimasto a bocca aperta.
“Bè, era il minimo prepararti la colazione, visto che sei rimasto a dormire qui…”
“No…intendevo aver strappato una rosa dall’aiuola di casa tua con il rischio di morire entro domani!”
“Oh bè, ho già la scusa pronta per i miei genitori…sai, gli opossum…”-
Anche se un po’ perplesso da quell’ultima frase, Kurt gli si gettò tra le braccia e lo strinse forte.
Aveva gli occhi che brillavano.
“Sai Kurt, farei tutto per te…ti darei anche la luna…anzi, Patti Lupone…credo che tu preferisca lei a uno stupido pianeta”-
gli sussurrò nell’orecchio, sorridendo e carezzandogli la guancia morbida con il dorso della mano.
Il controtenore sorrise “A parte che la luna non è un pianeta…comunque sì, preferirei lei”.
Lo baciò dolcemente sulle labbra- “Però preferisco te…ti amo Blaine”
“Anche io”- rispose il warbler, per poi rifiondarsi sulle sue labbra.
Dopo qualche minuto che passarono abbracciati a baciarsi, sussurrandosi di tanto in tanto qualcosa
di smielato sull’orecchio, Blaine si staccò- “Il latte si fredda se non lo bevi subito!”.
 
***

Quando Kurt ebbe finito, guardò il suo i-phone- “Blaine sono le nove, dobbiamo mettere a posto di sotto e prepararci!”.
“Per cosa?”- domandò l’altro.
“La mia maglietta!!Dobbiamo andare in lavanderia!”
“Dai Kurt, te la porto io in lavanderia…restiamo ancora un po’ sul letto, sono sfinito per ieri sera!”-.
Il controtenore esitò un momento. Ma quant’era adorabile il suo Blaine disteso sul letto, che lo stava
praticamente implorando di restare lì con lui…?
“Me l’hai fatta di nuovo Anderson…”- sbuffò Kurt, a cui infondo non dispiaceva stare ancora un po’ abbracciato al suo fidanzato-
“Prima però fammi lavare i denti!E lavali anche tu!”- disse mentre si chiudeva la porta del bagno dietro le spalle.
“Ma dove vado a lavarmeli??Ti sei chiuso in bagno!”- gridò Blaine.
“Di sotto! Sii gentile con il suo ospite, e lasciagli usare il bagno più grande!”- replicò il ragazzo.
“Fammi almeno prendere lo spazzolino, ce l’ho qui!”- disse il riccio.
Kurt allora aprì la porta e glie lo porse- “Penso proprio che il tuo sia questo fucsia”Ci vediamo sul letto tra mezz’ora!
A dopo, ti amo!”. E richiuse velocemente.
“Ma quanto lo devo amare…”- pensò Blaine mentre scendeva.
Raggiunto il bagno, si lavò i denti in 5 minuti. Ne aveva ancora 25 liberi. Non sapendo cosa fare, si guardò un po’ allo specchio.
Capelli , ok. Sopracciglia, perfette.
Poi si alzò la maglietta: addominali, pure.
“Sono proprio figo”- concluse soddisfatto- “E adesso che altro faccio??”-.
Alzò il braccio destro e si annusò l’ascella-“ Blea…trovato!”-.
Si svestì e entrò velocemente nella doccia.
 
**

Nel frattempo Kurt di sopra, si stava lavando scrupolosamente dente per dente, e intanto cercava un qualcosa nei cassetti.
“Possibile che gli Anderson non ne abbiano nemmeno uno…ah, eccolo!!”. E tirò fuori da uno sportello il filo interdentale
(che lui si era dimenticato a casa), e iniziò a passarselo allegramente canticchiando con qualche difficoltà “I’m beautiful in my wayyy
cause God makes no mistakeeees…”
Finche  non sentì Blaine che era appena arrivato in camera, e allora decise di uscire.
“Ehi Blaine, visto sono 5 minuti in ant…”- Kurt lo fissò sbalordito.
Il riccio era davanti l’armadio a cercare qualcosa da mettersi, visto che dopo la doccia era rimasto solo in boxer.
“Hei Kurt, ho pensato di fare una doccia visto che avevo ancora tempo, e ora stavo cercando dei vestiti…”- disse l’altro
in tutta naturalezza, passandosi una mano tra i ricci ancora bagnati.
Il controtenore deglutì prima di iniziare a boccheggiare. Blaine in mutande era troppo…troppo per lui. Aveva un fisico davvero
atletico e muscoloso e..perfetto. Era così sexy…
Il ragazzo notò il suo imbarazzo, ma decise di fare finta di niente cambiando argomento- “Qualcosa da consigliarmi guru della moda?”-.
Si riprese, e finalmente riuscì a dire qualcosa- “C-certo, fammi vedere cosa hai”.
Blaine allora gli fece segno di avvicinarsi all’armadio, e il fidanzato si posizionò davanti al cassetto, e così iniziò la lunga serie di
“Oh Dio Blaine, che cos’è questo orrore??” o “Ma sei andato a fare shopping con Rachel??” e altri commenti simili…
Mezz’ora più tardi Blaine, che si era pentito un po’ di aver fatto quella domanda a Kurt, era finalmente riuscito a vestirsi.
“Sei bellissimo così!”- squittì il controtenore guardandolo con ammirazione.
“Si ma non sono un po’ troppo elegante per stare solamente dentro casa…”
“Credi di essere elegante così vestito? Non è che se porti una maglia nera lo sei per forza!”- ribattè Kurt rassegnato.
In effetti non lo era molto…ma Kurt aveva fatto il possibile per trovare qualcosa di decente in quell’armadio.
Ora il warbler portava un paio di jeans skinny, e una maglietta a mezze maniche nera con lo scollo a vu.
Dopo un po’ Kurt si sedette sul letto, e inziò a fissare un punto del muro  rimanendo in silenzio.
“Ehi, stai bene?”- domandò Blaine sedendosi accanto a lui
“Stavo pensando…”
“…a Karofsky e Azimio?”
Il controtenore annuì- “Io…non so più cosa fare. Insomma, quei due non mi lasceranno mai in pace,
ormai è un dato di fatto. E poi non voglio che mio padre, Finn e Carole si preoccupino ancora per me, hanno già fatto abbastanza…
cosa devo dire a loro…”- e si mise una mano sul livido vicino all’occhio.
“Senti Kurt…”- disse Blaine posandogli la mano sulla sua, per poi prenderla e baciarla in modo leggero- “Mi è venuta un’idea…”
Il ragazzo di spaventò.
“Non ti preoccupare, non c’entrano gli opossum, e neanche altri animali!”- lo rassicurò il riccio con un’inquietante luce negli occhi,
che fece spaventare Kurt ancora di più.
“C’entra GAP??”
“Non necessariamente”
Anche se un po’ preoccupato, il controtenore si lasciò convincere ad ascoltare il suo ragazzo-, progendoglii la rosa da usare come microfono
 “…dai spara”
 
 
 
 
 
E con un incredibile ritardo…ecco il 9 capitolooooooo!!!!!!!!!!!!Però dai, mi sono fatta perdonare perché è il più lunga che abbia mai scritto fino ad ora no?? xD
Per i prossimi capitoli ho già le idee, ma li devo ancora scrivere, quindi penso che aggiornerò la settimana prossima…
Comunque…secondo voi quale sarà l’idea di Blaineeeeee?????
Ringrazio tutti come sempre, ma per questo capitolo voglio almeno 3 recensioni, visto che l’8 ne ha avuta solo una… ç________ç
Spero che vi sia piaciuto, fatemi sapereeeeeee
W GLi OPOSSUM!! xD
Bacio,
Lea <3

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


 
“Solo se sei d’accordo però…voglio che sei sicuro Kurt, lo giuro.”- e lo guardò dritto negli occhi.
“Sai che forse hai avuto una buona idea…? Non ti preoccupare Blaine, non è neanche così rischioso,
perché saremo in un luogo pubblico…che ovviamente non sarà il GAP”-  disse Kurt assottigliando gli occhi.
“Ti ho detto che non ci lavora più Jeremiah!! Va bene comunque…centro commerciale allora??”- chiese Blaine sconsolato.
“Affare fatto”- rispose il controtenore.
“Da GAP ci sono i saldi comunque.”
Kurt roteò gli occhi.
“Non mi ringrazi??”- domandò il riccio avvicinandosi all’altro.
“Per ora accontentati di questo…”- disse Kurt dandogli un bacio sulla guancia- “Poi se funziona…vediamo”.
Anderson sorrise maliziosamente, e l’altro diventò rosso come un pomodoro.
“Vado a prendere il cellulare”- farfugliò il castano alzandosi velocemente imbarazzato.
Preso l’i-phone, tornò a sedersi accanto a Blaine.
Si guardarono un momento negli occhi, poi Hummel compose il numero.
“Pronto?”
“Fratello?”
“…Kurt??”- rispose un Finn un pò perplesso.
“Shhh!! Dove sei?
“A casa…”
“Ma non sei a scuola??”
“No, non ci sono andato, non mi sentivo molto bene questa mattina”
“Sei da solo??”- domandò Kurt per accertarsi di poter parlare liberamente.
“Sì, mamma è uscita e Burt è in officina, ma…aspetta io dovrei fare le domande!! Non eri fuori con i “Pappagalli”??
“Usignoli Finn…USiGNOLi!! Comunque, diciamo che quella della gita era più una scusa…sono a casa di Blaine”
Finn rimase a bocca aperta come uno stupido. Iniziò a immaginare suo fratello e Blaine che
facevano chissà cosa sul divano…o peggio ancora sul letto…o nella doccia…il solo pensiero lo fece rabbrividire.
“…Finn??Ci sei??”- chiese Kurt visto che erano almeno 30 secondi che non riceveva un suono.
“S-si..”- boccheggiò il fratellastro.
“Però non dire niente ne a papà ne a Carole o mi uccideranno!!”
Finn scosse la testa per cancellare via quelle immagini, e non osò neanche chiedergli cosa stessero
facendo o cosa avessero fatto…di notte. Però aveva bisogno di sapere cosa avessero intenzione di fare
“Va bene ma…che vuoi??”
“Niente obiezioni ok..??Io e Blaine abbiamo tutto sotto controllo, quindi tu fai solo quella che ti dico.”
“Vai”
“Allora, la cosa è molto semplice: chiama Karofsky e digli che lo vuoi incontrare al bar del centro commerciale
oggi alle 3 del pomeriggio, tu non ti presenti e lo incontriamo io e Blaine e ci parliamo”
“Cosa??Sei impazzito Kurt??”
“Finn stai calmo, ti ho detto che abbiamo tutto sotto controllo”
“Ok a parte quello…ma cosa ti fa pensare che accetterebbe il mio “invito”??Cioè, lo sappiamo tutti che io lo odio e
lui odia me, quindi…”
“Dai Finn, usa quel piccolo cervello che ti ritrovi!!Inventa una scusa sul football!!Digli che vi dovete incontrare per parlare di quello!”
“Ei, guarda che mi rimangio tutto quello che ho detto!”
“E dai Finn, lo sappiamo tutti che non sei il massimo dell’intelligenza!”
Il ragazzo dall’altra parte della cornetta mise il broncio-
“E va bene…ma io cosa ci guadagno con tutto questo??”
“Se lo fai, non dirò a papà e Carole che hai intenzione di invitare Rachel a cena e a dormire sabato quando loro non ci saranno”
“E tu come fai a-“
“Mercedes”
“Oh…dovevo immaginarmelo”- Maledetta Mercedes, pensò tra sé e sé.
“Lo chiamo ma non ti garantisco niente”
“Grazie Finn non sai quanto ti voglio bene in questo momento!”- squittì Kurt saltellando.
“Si ma ho detto che…Kurt!”- “Non mi puoi chiudere il telefono in faccia, sono il tuo fratello maggiore!”
Quando si rese conto che parlare da solo non era una cosa molto normale, chiuse la bocca e si sedette
pesantemente sul divano.
“Avranno pure organizzato tutto, ma io sono preoccupato per Kurt e Blaine…se non lo riescono a convincere a
lasciare Kurt in pace sarà la fine per tutti e due…ma, un momento…oh cavolo Rachel mi ha attaccato la mania
di pensare ad alta voce”
E scosse la testa.
“Ah, al diavolo, tanto sono a casa da solo…”
Si alzò di scatto e andò a cercare il foglio con i numeri di cellulare dei suoi compagni di squadra.
Ogni giocatore ne aveva uno, in caso di necessità.
“K…dov’è la K??”- disse grattandosi la testa e scorrendo con il dito sui nomi.
“A,b, c, d, e f, g, h, i, j, k…fortuna la canzoncina!!Eccola!!”- pensò (ovviamente ad alta voce)
sfoggiando un sorriso soddisfatto.
Prese in mano il telefono e digitò il numero.
“Allora, adesso lo chiamo e gli dico che gli devo parlare di una cosa della squadra, visto che sono il cap-”.
Il ragazzone sentì sbattere la porta, e si lasciò sfuggire il cordless dalle mani lasciando partire la chiamata,
e facendo un salto per lo spavento
“Ei Finn, sono tornata!!Mi devo preoccupare??Ho sentito che stavi parlando da solo..”- gridò Carole
mentre saliva le scale con le buste della spesa ancora in mano.
“No mamma, ero al telefono!!Non ti preoccupare!”- farfugliò il ragazzo, che si era lanciato sotto il letto a cercare
il cordless che gli era caduto.
 “Sicuro di stare bene?”- domandò la donna un po’ sospettosa affacciandosi alla porta.
Fortunatamente era riuscito a trovarlo pochi secondi prima che la madre era entrata in camera sua, e velocemente
se lo mise sull’orecchio.
“Ok…come dici tu. Comunque hai il telefono al contrario”-  Carole richiuse la porta della stanza e se ne andò in cucina,
lasciando il povero Finn,  a fissare il cordless, che intanto squillava, che effettivamente  a testa all’ingiù.
“Hudson?”
Finn era ancora scosso.
“Hudson…che vuoi?Guarda che se è uno scherzo chiudo e ti vengo a menare!”
 

**
 

Finalmente erano arrivate le 3 del pomeriggio, e Kurt e Blaine, tesi come corde di violino, si erano appostati con la macchina
di fianco all’entrata del centro commerciale.
“Blaine per favore togli quel cannocchiale, la gente ci sta guardando male!”- sbuffò Kurt poggiando la testa sul volante.
“Ma fa scena! Non sembro una spia dei servizi segreti??”- chiese Blaine eccitato-
Hummel senza alzare la testa, la girò verso il riccio guardandolo male, e con una mano gli strappò il cannocchiale dalle sue.
Blaine allora incrociò le braccia al petto e mise il broncio- “E invece tu con quegli occhialoni scuri da agente dell’ FBI?”-.
“Fanno chic”- rispose il controtenore con molta poca modestia.
“Sei preoccupato?”- gli chiese Blaine ad un tratto, poggiandogli la mano sulla coscia.
“Bè, un po’ si…”- ammise l’altro mordendosi il labbro inferiore.
“Guarda che se non te la senti possiamo anche tornare a casa…”
“No Blaine, voglio restare qui e affrontarlo. Tanto ai pugni ci sono abituato, e poi pensi che ci picchierebbe in un bar??
L’hai detto tu o no che saremmo stati al sicuro?”- continuò con un sorriso dolce sulle labbra, ora lui per rassicurare il suo fidanzato.
Il warbler gli accarezzò la gamba:- “Sarà, ma io non sono molto convinto, forse è stata una stupidata…”
“Zitto Blaine, non lo dire neanche per scherzo, hai avuto una…devo ammetterlo, un’idea fantastica”-
e poggiò la mano sopra la sua.
“Si ma…io sono preoccupato. Per te Kurt, non voglio che tu finisca nei guai…o nei cassonetti.
E poi ti voglio ancora intero, e al sicuro”- sussurrò il riccio.
“Davvero Blaine, io un po’ di paura ce l’ho, ma stai tranquillo perché qualsiasi cosa succederà lì dentro la risolverò, quindi..-”
“Kurt??C’è qualcosa che non va??”
Quest’ultimo aveva alzato di scatto la testa dal volante,e stava guardando nel finestrino oltre Blaine,
verso l’entrata del centro commerciale.
Il riccio si girò- “Eccolo, quel troglodita…”.
“Blaine, zitto e calmo. E’ ora di entrare in azione…e tieni, ho portato degli occhiali da spia anche per te”-
disse Kurt aprendo lo sportello.
Blaine li prese e se li infilò con un sorriso da ebete stampato sulla faccia:- Anderson. Blaine Anderson. Licenza di uccidere”.
Si beccò uno scappellotto sulla nuca dal ragazzo mentre gli passava davanti.
E così, si avviarono alla porta d'ingresso del centro commerciale.
 
 
Ecco il 10 capitoloooooooooo!!!!!!!!!!! Spero vi sia piaciuto…recensite susu!! xD
Adesso…spero di riuscire a postare un capitolo a settimana, ma visto che mi trasferisco al mare da
oggi pomeriggio non so quando riuscirò a connettermi…spero di farcelaaaaaaaaaa!!!!!!!
Ovviamente super-ringrazio tutti, da chi recensisce a chi legge solamente..cioè il 1 capitolo ha raggiunto 700 visite!!! *_____*
Graziegraziegrazie lo sapete vero che scrivo solo per voi??? Quindi, più siete, meglio scrivo!!
Dopo questa me ne posso anche andare…e buone vacanze a tutti xD
Bacio,
Lea

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