Raccolta di sette drabble su Severus Piton partecipante al contest La settimana della raccolta – indetto da BS.

Dedicato alla mia migliore amica, a cui ho recentemente confessato il mio amore per la scrittura.

1. PERCHE' TI AMO.

La Signora Grassa si era appena richiusa alle spalle di Lily, che non l'aveva più degnato di uno sguardo. Perchè ti amo, avrebbe voluto dirle. Ma era stato un codardo, e non c'era riuscito.
L'amava da quando l'aveva conosciuta alla tenera età di undici anni e aveva capito che non avrebbe mai potuto amare altri che lei. L'amava più di ogni altra cosa al mondo. Ma non abbastanza per dirglielo. Così l'aveva persa, in un secondo, in un silenzio.
L'avrebbe vista sposarsi con qualcun altro, farsi una vita, avere dei figli. Ma lui non avrebbe mai potuto stare con un'altra, mai. Sarebbe stata lei, sempre.

{105 parole}

2. NERA FOLLIA.

Lo guardava, gli occhi illuminati dalla più nera follia. Leggeva nel suo sguardo i ragionamenti che gli scorrevano nella testa, e qualcosa non andava.

La sua Lily. L'aveva realizzato, colpito da un'illuminazione improvvisa, un attimo prima che Lui parlasse. L'avrebbe presa, portata via. Non ne sarebbe rimasto che il ricordo. L'aveva pregato, implorato, aveva persino tentato di dissuaderlo. Ma Lui non avrebbe cambiato idea, lo sapeva. E Lily sarebbe morta per causa sua.

Era solo colpa sua. Come aveva fatto ad arrivare a quel punto? Sentiva ogni remora scorrere via dal suo corpo. “Sì, ci sono altre donne”.

L'avrebbe pagata. Lui, Severus Piton, avrebbe vendicato la sua Lily.

{109 parole}

3. OCCHI

Era in piedi davanti ai neri cancelli di Malfoy Manor, cercando di non far trapelare nessuna emozione dal volto.
Silente era morto, salvando Draco e la sua anima.
Lily era morta, salvando Harry.
Avrebbe combattuto per loro, per quanto odiasse il giovane Potter. Ma i suoi occhi erano tutto ciò che gli restava della sua amata, e non avrebbe sopportato di vederli spegnersi nella presa della morte.
L'altra cosa gli restava di Lily, un brandello di fotografia ottenuto poco tempo prima, strappando i Potter dall'immagine. Da allora la portava sempre con sé, e in momenti come quello la tirava fuori per ricordarsi a cosa servisse continuare a combattere, ogni giorno.

{110 parole}

4. STRADA

Seduto nell'ufficio del Preside che era ormai suo, chiuse gli occhi, appoggiando la testa allo schienale della poltrona.
Riviveva i ricordi. Una cascata di capelli rossi e la proprietaria che si divertiva a far sbocciare un fiore, sotto gli occhi sconvolti della sorella. Lui che col passare del tempo aveva visto quei capelli scurirsi e la ragazza sbocciare a sua volta. E prima di poterli vedere ingrigirsi e cadere, lei era caduta, vittima senza colpe di una mente malata.
Vittima di un errore di un vecchio amico che aveva perso la strada. Strada che mai come in quel momento gli appariva così chiara.

{103 parole}

 

Come si può vedere, questa storia si sta evolvendo in una Severus/Lily, nonostante lei non ci sia mai in carne ed ossa.
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5. ARGENTO.

Doveva aiutare Potter. Sapeva sarebbe arrivato il momento in cui si sarebbe dovuto esporre di più per mantenere la promessa fatta tempo prima, ma in cuor suo sperava di avere più tempo.

Conosceva il modo giusto per attirare il ragazzo: una cerva argentata spuntò dalla sua bacchetta, battendo gli zoccoli sulla terra; fu una fitta al cuore.

Nascosto, vide lo stupore negli occhi del ragazzo nello scorgere la creatura.

Era tanto che non evocava il suo Patronus, ogni volta era una stilettata al cuore. Era uguale al suo, simbolo del suo amore mai ricambiato. Sarebbe sempre stato quello, finchè non fosse morto, qualunque cosa fosse successa nel frattempo. Sempre.

{109 parole}

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6. A CHI RESTA E A CHI VA.

Stava morendo. Ogni energia abbandonava il suo corpo, e non c'era nulla che potesse fare.
Voleva solo una cosa: dimostrare a chi restava chi era veramente. Un angolo del suo cervello percepì il ragazzo accanto a sé: gli avrebbe lasciato i suoi ricordi.
Guardami. Una sola parola bisbigliata e aveva lasciato il mondo perdendosi in due occhi smeraldini.
Passò oltre. Si ritrovò in quello che gli parve il binario nove e tre quarti, solo bianco e vuoto. Gli sembrò di vedere Silente seduto su una panchina che lo salutava con la mano.
Passò oltre. La vide, bella come prima che la morte la piegasse. Forse valeva la pena di morire.

{110 parole}

 

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7. GIGLIO

Un giglio bianco cadde sul freddo marmo della tomba.
Un giovane uomo scrutava l'iscrizione con sguardo perso. Qui giace Severus Piton, Preside e Combattente nella Seconda Guerra Magica.
Ogni anno da quando era finita la guerra, Harry andava a salutare vecchi amici e conoscenti per poi recavsi da lui.
Lo ringraziava, per tutto quello che aveva fatto per lui, anche se l'aveva fatto per amore di sua madre.
La prima volta che vi era andato l'aveva pregato di salutargliela.
In cuor suo sperava che potesse trovar pace almeno dopo la morte.
Era stato uno dei grandi Eroi di quella guerra, un eroe silenzioso morto per amore di un ricordo.

{109 parole}

Ed eccoci arrivati alla fine. Voglio ringraziare BS per avere indetto il contest e avermi dato questa opportunità.

Grazie anche a coloro che hanno recensito la raccolta, risponderò il prima possibile.

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