Need you now.

di Mrs Cellophane_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Start. ***
Capitolo 3: *** One* ***



Capitolo 1
*** Start. ***


RACHEL

                                                                                       
Sono le 18 e 20 e sono già da dieci minuti buoni che fisso la porta di casa.
Quinn non c’è, forse è meglio così. Si sarebbe accorta di sicuro che qualcosa non va.
Ormai sono più di tre mesi che si è trasferita a casa mia e i miei papà la adorano, cioè.. la adorano davvero!
E lei è diventata la mia migliore amica, la sorella che non ho mai avuto e che i miei padri hanno sempre desiderato regalarmi.
Ovviamente sono d’accordo con me che non è talentuosa quanto lo sono io, ma.. pazienza!
Ed ora io, Rachel Berry, la stella, quella che non si ferma avanti a niente e a nessuno e che non è intimorita da una platea composta da duecento persone,
ho tremendamente paura di uscire di casa.
Sono in ansia, diciamo che sto morendo di ansia.
Il cuore mi batte fortissimo e mi sto lasciando prendere dal panico.
Ok, Berry, adesso devi calmarti.
Faccio più respiri profondi, e quando finalmente sto per calmarmi, la mia pace viene interrotta dalla vibrazione del telefono. Un nuovo messaggio.
Il mittente è lui. C’erano dubbi?
“Tutto apposto per oggi, vero?”  recitava il messaggio.
Sospiro e compongo velocemente una risposta: “Certo, tra venti minuti in auditorium!”. “Credo di arrivare un po’ in anticipo” mi scrive.
E ovviamente arriverò anche io in anticipo perché si tratta di lui.
Lui che mi aveva chiesto di vederci a scuola per provare qualche pezzo prima dell’assemblea…
Lui che mi aveva sorriso così dolcemente, sapendo che non avrei resistito…
Lui che provavo a respingere già da un po’ ma senza forza di volontà…
Lui che questa volta sembrava davvero innamorato di me.
Sospiro nuovamente e compongo un veloce messaggio a Sam: “Che devo fare?”
E subito la sua risposta:
“Lui ti ama. Qualsiasi cosa tu gli abbia fatto lui l’ha perdonata, qualsiasi cosa abbia fatto lui a te devi perdonarlo. Sei innamorata di lui, pasticcino.. Non fare cazzate. Ti voglio bene!”.
Sorrido e il mio migliore amico è il migliore in assoluto!
Respiro profondamente e sorridendo apro la porta di casa, convinta che qualunque cosa succederà sarà quella giusta.                                                                                                                                                                            

 

QUINN
                                                                                                        
Il parco in serata è sempre uno spettacolo meraviglioso.
I bambini vanno via dopo essersi sfrenati a volontà nell’erba e tutti sorridono e sono contenti di com’è andata la giornata.
Il pomeridiano caldo soffocante lascia spazio  ad un venticello fresco che rilassa tutti i sensi. Ma ovviamente non posso godermelo.
E sto ovviamente discutendo con il mio ragazzo.
“Fai sul serio, Noah?!” dico al ragazzo seduto di fronte a me, con tono polemico.
“Non sono mai stato più serio di così. Non ce l’ho fatta Quinn, semplicemente non ci sono riuscito, ok?” dice e mi lascia a bocca aperta.
“Non sei riuscito a dire CIAO a nostra figlia?”.
Pronunciare o minimamente pensare quelle parole mi faceva star male.
Non per il loro significato in se per se, ma perché parlare di Beth mi faceva salire le lacrime ogni dannatissima volta.
Ormai mi ero rassegnata al fatto che un pezzo di me, un reale pezzo di me mi fosse stato portato via.. o, no.. mi ero rassegnata al fatto che avessi dato via una delle uniche cose che magari mi avrebbe donato felicità.
Lo sguardo di Puck si è intristito tanto quando ho pronunciato quelle parole, che non ho potuto far altro che sedermi sulle sue gambe e abbracciarlo forte.
“Mi dispiace” biascico e sento le sue labbra stringermi a se.
“Dispiace a me, Quinnie. Senti, sai che ti dico?” esordisce dopo un minuto di silenzioso abbraccio, “Domani andiamo a trovarla insieme.. io e te!” mi sorride incoraggiante.
Lo guardo e infondo sono fortunata ad avere un ragazzo così.
Poggio le mie labbra sulle sue dolcemente e gli regalo il sì più bello che abbia mai sentito dire.
Poi un messaggio. Sam.
“Se quei due non si rimettono insieme sta volta, dovranno vedersela con la mia sorellina. Non scherzo!”.
Scoppio in una risata cristallina sotto lo sguardo sorpreso di Puck.
“È Sam” gli dico e gli faccio leggere il messaggio, “chissà Rachel cosa farà”.
“Non so cosa farà quella piccola Berry, ma quel ragazzo ci ha davvero perso la testa!” mi dice Noah, e lei deve assolutamente perdonarlo.



 

Angolo dell'autrice*
Beh.. dire che sono nuova di qui è un eufemismo sono tipo.. nuovissima? ç.ç
Mi chiamo Silvia e sono una grandissima fan di questa serie TV e mentre aspetto che le puntate ricomincino e lascio che quest'estate scorra via lentamente mi sono detta.. Perchè non scrivere?
Io adoro scrivere. E alla conclusione di questo capitolo mi sono detta ancora (parlo da sola, sisi u.u) perchè non metterla su un sito?
Ed ho pensato suuubito a questo, anche se ho fatto un po' di difficoltà a leggere tutte le regole, comuuuunque..
Che dire se non: SI TE GUSTA recensisci:)

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Capitolo 3
*** One* ***


RACHEL
 
Arrivo al Mc Kinley con il cuore in gola e comincio a camminare verso l’ingresso principale.
Vedo la sua macchina e mi fermo incapace di andare avanti.
Sono in piedi nel parcheggio della scuola, quasi completamente vuoto, e fisso la sua auto come se fosse una navicella spaziale.
È da un po’ che non ci entro.
È da un po’ che non sento l’odore familiare di quei sediolini di pelle e del profumo per auto all’essenza di pino.
A lui piace tanto quell’odore.
Me lo disse una sera mentre eravamo sotto casa mia, proprio chiusi nell’abitacolo accogliente di quella macchina.
Sospiro e decido che non è più tempo per i ricordi, così prendo forza e continuo a camminare a passo svelto.
Attraverso incerta la grande porta e vengo catapultata nel corridoio della mia scuola, completamente vuoto.
Le lezioni sono già finite da un po’ e i miei passi leggeri risuonano forti nell’ampio spazio avanti a me.
Percorro il corridoio per un paio di minuti ed infine arrivo al mio armadietto, metto la combinazione e lo apro.
Non ci sono luci accese e non vedendo niente all’interno dell’armadietto infilo una mano dentro e cerco gli spartiti delle canzoni che ho preparato per oggi.
Riesco a tirar fuori i primi fogli, ma poi la mia mano incontra qualcosa di delicato e freddo. Una catenina.
Oddio, penso, la collana.
La tiro fuori e la guardo stupita e, perché no, anche un po’ felice di averla trovata.
Fisso insistentemente l’argento con cui è disegnato il suo nome e sorrido incapace di qualunque reazione.
Poi un rumore. Il mio armadietto che si chiude bruscamente senza che io lo tocchi.
No, infatti. Non ero di certo stata  io a toccarlo.
Ma allora chi?
Sobbalzo spaventata e mi volto velocemente verso una figura che mi sovrasta.. e che mi ha sempre sovrastato.
“Dio santo, Finn.” poggio un mano sul suo petto, “Mi hai fatto spaventare di brutto”.
In risposta il ragazzo mi sorride, mandandomi in tilt.
“Ciao” sussurra e mi da un bacio sulla guancia, lentamente.
“Ciao” biascico e lo spingo via.
“Allora, andiamo in auditorium?” dico con voce rotta, a corto di fiato.
Lui sospira, ma oggi c’è qualcosa di diverso.
Diversamente dalle altre volte, il suo sguardo non è rassegnato, anzi.. è determinato, determinatissimo.
E questa  sua determinazione mi spaventa un po’.
Camminiamo fianco a fianco per i corridoi, io guardando per terra lui.. beh immagino che lui stia guardando me.
Arrivati in auditorium accelero il passo verso il palco e ci salgo sentendomi subito più tranquilla.
Sul palco sono io che vinco, sono io quella che sovrasta, quella forte, quella sicura di se.
Sistemo gli spartiti e mi siedo al pianoforte.
“Allora.. cos’hai preparato?” chiedo a Finn senza guardarlo negli occhi. Lui si avvicina e mi prende la mano, poi mi fa alzare.
“Ma che…?” comincio a dire, ma lui mi zittisce.
“Mi servi anche tu..è.. è un duetto, Rachel” mi sorride e il modo in cui dice il mio nome mi fa mancare un battito come al solito.
Mi porge il testo della canzone e io sospiro.
Need you now.
Ok, c’era d’aspettarselo.
Comincio a cantare la mia parte e quella canzone sembra scritta apposta per me.
Quante volte ho voluto tornare da lui, quante volte sento il bisogno di lui.. Sempre, ogni momento delle mie giornate.
Perfino ora sento il bisogno di lui. Perfino ora che lui è qui a cantare con me.
Perché mi sta facendo questo? Sapevo che sarebbe successo.
Sapevo che avrei pianto.
E infatti una lacrima solca il mio viso durante gli ultimi versi della canzone.
Lui sorride. Ha raggiunto il suo obbiettivo e, Dio, quanto lo amo.
Si avvicina e cattura la mia lacrima con il polpastrello.
“Ho bisogno di te, Rachel” sussurra.
E io non ce la faccio più, perché sono tremendamente innamorata di lui.
“…ora..” sussurro e sento le sue labbra sulle mie, finalmente.
Lui di nuovo mio ed io di nuovo sua.
Com’era, come sarà… com’è sempre stato.
“Ti amo” dice sulle mie labbra e io sorrido.
“Ti amo”.

 Angolo dell'autrice*
beh.. credo che si sia capito che sono un tantino Finchel..
si, ok, lo ammetto.
Questo capitolo non è un granchè, ma considerando il fatto che la storia è cominciata da così poco
è abbastanza tollerabile... credo .-.
Ringrazio tanto per le recensioni ricevute.. sono contenta che vi piaccia!
ENJOY :)

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