L'anniversario

di Portos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'anniversario ***
Capitolo 2: *** Viaggio dentro ai ricordi ***
Capitolo 3: *** Nei primi anni Ottanta...ma prima ***
Capitolo 4: *** Dal 1982...al 1983 all'1984, il viaggio continua... ***
Capitolo 5: *** Dall'1985 all'1986, gli ultimi due anni e poi? ***



Capitolo 1
*** L'anniversario ***


 

L'anniversario

Prologo

Presente 2011-Londra Periferia.

Non era possibile, sono passati quarant'anni. Esatti dal 25 marzo 1971, dalla nascita dei Queen.

Brian May, il chitarrista insieme a Roger Taylor seduti in un anonimo bar di Londra in periferia, attendevano con impazienza John Deacon, il solito ritardatario.

I due avevano deciso di festeggiare il loro quarantesimo anniversario (ironicamente somigliava a quello di un matrimonio, ma i due avevano cercato, di tacciare le battutine di spirito su questo argomento, anche se inutilmente) portando con loro, due o tre album pieni zeppi di fotografie e invitando il terzo compare a ricordare i bei o i brutti momenti passati insieme.

Dopo la morte di Freddie, John non se l'era più sentita di essere il bassista dei Queen e così prima di ritrarsi definitivamente, aveva accettato alcune collaborazioni musicali.

Un'atmosfera tesa e un po' imbarazzata si era creata quando Brian gli aveva telefonato.

L'ex compagno, dopo vari tentennamenti, aveva accettato seppur con una minima riserva ma in fondo al cuore avvertiva ancora il legame con loro.

 

“Io quello lo strozzo” annunciò Roger sbuffando.

Controllò l'orologio per l'ennesima volta: le lancette segnavano le tre meno un quarto, John era in ritardo di un quarto d'ora.

“Come fai ad essere così calmo?” domandò Roger in tono seccato. Negli occhi verde-azzurro lampeggiò un baluginio irritato.

John sapeva prendersela con comodo, a quanto pare.

Il chitarrista si limitò a stringersi nelle spalle: in realtà si stava divertendo un mondo nel vedere il batterista agitarsi in quel modo, con gli occhi puntati continuamente sull'entrata.

Roger s'abbandonò contro lo schienale della sedia, lanciando un secondo sbuffo poco educato.

“Io gli torco il collo, lo faccio all'istante”

Brian nascose una risata, dietro ad un colpo di tosse.

In realtà per lui rappresentava una piacevole distrazione, la prossima volta, pensò sadicamente, lo avrebbe filmato di nascosto e poi avrebbe mostrato il video in giro, intitolato: “Rog versione tigre in gabbia”.

Persino, il barista li osservava alquanto perplesso. Non sembravano molto in quadro quei due.

Ma stranamente avevano un'aria famigliare, li aveva già visti, ma dove?

La porta del bar s'aprì.

Un uomo media altezza dalla corporatura asciutta, circa sull'1,73 entrò nel bar, un cappello a tesa larga gli nascondeva i corti capelli, color argento tagliati corti.

Indossava giacca e pantaloni grigi, camicia bianca e scarpe di pelle.

Salutò con un cenno il barista poi con passo svelto al tavolo di Brian e Roger.

“Ma guarda che bella coppia, mi invitate?”

“Ciao John” salutò Roger.

Gli faceva uno strano effetto rivederlo, dopo così tanti anni. Brian gli lanciò un'occhiata divertita.

Prima lo criticava tanto e poi ammutoliva non appena lo vedeva?

“Ciao Deaky, come butta?”

“Più o meno, stiamo tutti bene. Mio figlio Cameron si è sposato, tre anni fa, abbiamo un nipote e voi come ve la cavate?” rispose John, con la sua solita pacatezza.

Brian gli fece cenno di accomodarsi.

John si filò capello e giacca, prima di posarli sullo schienale.

“Sì, siamo sempre gli stessi” rispose Brian.

“Più o meno”

“In effetti, Rog sei ingrassato, hai preso su un bel po' di chili” osservò John con occhio clinico.

Il batterista gli fece un gestaccio con la mano.

“Tu non sembri cambiato invece John” disse Brian, cercando di non mettersi a ridere.

L'uomo si passò una mano fra i capelli corti.

In effetti, il tempo su di lui non aveva apportato molti cambiamenti, se non per qualche ruga in più e

qualche capello in meno.

“Già”

“Neanche tu, Bri sembri tanto invecchiato”

Roger fece schioccare la lingua contro il palato, irritato.

“Sembrate due vecchie signore che si scambiano complimenti”

“Bri, ma è sempre così nervoso?” domandò John, scoccando un'occhiata divertita al batterista.

“Oh, dovevi vederlo prima...”

Prontamente il batterista gli tappò la bocca con una mano.

“Brian Harold May hai per caso voglia di essere buttato nel Tamigi?” lo minacciò Roger.

Brian scosse la testa in segno di diniego.

John scoppiò a ridere.

Roger quando fu certo che l'altro stesse zitto, tolse la mano.

“Bene possiamo iniziare?”

“Un viaggio di quarant'anni, peggio che un matrimonio ed ogni coppia con i suoi pregi e difetti” commentò John con un ghigno.

Il compassato chitarrista scosse la testa. Roger prese il primo album di foto.

Lo aprì.


 

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Capitolo 2
*** Viaggio dentro ai ricordi ***


 

Capitolo 1

Viaggio dentro ai ricordi

 

Una fotografia sgualcita, datata 1971.

Un quartetto sta suonando. Sono giovanissimi qui. Li ritroviamo con i capelli lunghi, vestiti con orrendi pantaloni a zampa di elefante e magliette striminzite.

 

“Il nostro primo concerto!” esclamò John, sorridendo

“Già tu e Freddie avete litigato, perché tu voleva stare in jeans e maglietta e lui voleva conciarsi in maniera alquanto bizzarra”

“Oh, per favore Brian non dirmi che saresti andato in giro con quelle robe orrende?” domandò Roger con un sopracciglio alzato.

“Secondo te?”

“No”

“Oh, poi quella dove Rog ha detto di essere il mitico batterista della Cornovaglia? Il resto della band era scritto in microscopico”

“Rog, Rog quella non te l'ho ancora perdonata...poveri noi in confronto al suo ego eravamo formichine” disse Brian agitando un dito davanti al naso al batterista.

“Pensa te, era stata proprio sua madre a dire che era il geniale batterista tramite i biglietti che aveva distribuito in giro”

Roger gli lanciò un'occhiata di sbieco.

“E il povero Freddie lo ha rincorso dietro per tutto il palco”

“Volete star zitti?”

“Ah, ti ricordi l'anno prima che portavi la barba, Roger?”

“Per forza! Il nostro adone con la sua figura slanciata, i capelli biondi e gli occhioni azzurri lo scambiavano per una donna...” disse John facendo l'occhiolino all'ex compagno.

“Brian tu nel Tamigi e tu lo segui a ruota, ok?” sibilò il batterista sbuffando.

 

La foto della piscina durante uno dei loro primi concerti. 1971.

Fu quasi disastro, poiché il suono delle canzoni rimase disperso a causa dell’eco prodotte, nella piscina coperta dell’università, dove avevano invitato un sacco di gente, tra parenti e amici…

 

“Oh, il nostro primo concerto in vetrina...che disastro, il suono era davvero terrificante con tutte quelle eco schifose” commentò Roger.

“Insomma, una bella figura da chiodi, cari miei”

“Va be' capita ogni tanto qualche incidente, no?”

 

Il concerto delle sei persone. 1972.

John e Roger fecero una smorfia, solo al ricordo.

“Gesù, non possiamo evitarlo?”

“Abbiamo suonato davanti a sole sei persone, poveri noi”

“Fin troppo imbarazzante, Fred voleva strangolarsi con il filo del microfono” confessò Roger in tono sconsolato.

Brian e John si lanciarono un'occhiata.

“Accidenti...lasciamo stare”

Girarono pagina.

 

Freddie che suona il tamburello. Indossa una di quelle tutine aderenti strampalate. Se si fa attenzione, le sue gambe sono piene di lividi. 1973.


“Freddie, Freddie non sapevo che fossi masochista”

“Aveva le gambe nere dai lividi, ugh...chissà che dolore!”

“Per forza non faceva altro che colpirsi le gambe con quel coso, per mantenere il ritmo” spiegò John

“E poi abbiamo registrato il nostro primo album...” disse Brian in tono sognante.

“See e il nostro adorato Fred che urla “segaioli!” nella prima canzone, bel ricordo” disse Roger in tono acido.

Il sogno ad occhi aperti del riccioluto Brian svanirono come neve al sole.

“Eravamo giovani, incacchiati col mondo intero...soprattutto Freddie chissà cosa gli girava in quella cavolo di testa”

“Bellissimo quelle delle foto! Ricordate? Ci siamo scattati un sacco di foto tra di noi e Freddie

chiedeva sempre: “quanto sono bello? sono venuto bene in foto?”. Poi voi due avete ritagliato le foto e fatto un sacco di collage, ma alla fine ha vinto Brian con la foto di Freddie…che tra le mani teneva l’asta del microfono”

Brian e Roger imbarazzati gli fecero segno di abbassare la voce. Non volevano mica passare per maniaci?

Altre pagine girate.

 

Sempre 1973. Durante la registrazione di “Bama Lama Bama Lama Loo”, Freddie dice che questa canzone sembra una “scoreggia bagnata con il monitor pieno di sangue”.

Nessun commento qui.

 

Brian e Freddie vestiti di bianco nero che saltano e cantano sul palco, simili a due pipistrelli sotto le luci sotto ad un pubblico urlante.

“Uhm...siamo nel 1974”

“L'anno glamour del bianco e nero” trillò Roger felice quanto una pasqua.

“Io rappresentavo il lato bianco, il chiaro della musica e Freddie il lato nero, oscuro della musica, ci dipingevamo le unghie con lo smalto”

“Senza contare anche il mio gigantesco gong!”

“Eh! E voi due facevate altro che litigare! La nascita della prima coppia “Taylor-May” come quella volta della macchina fotografica...la fish-eye...Rog voleva essere sempre al meglio così il nostro Brian voleva farti una foto e tu ci passasti la spugnetta del trucco... sopra la lente ma tu Bri non fosti affatto felice e cominciaste a litigare come non mai” raccontò John gongolante.

I due avrebbero voluto sprofondare nel pavimento.

 

“E vi ricordate quella dove Freddie, è inciampato nel filo di un monitor ma lui ha continuato a cantare? Poi qualcuno ha pensato bene di tirargli un hot-dog poveretto! Quanto si è incazzato!”

Nessun commento neanche qui.

 

 

 

Australia 1974.

“Dio, che roba!” sospirò John.

A quanto sembra vi furono un bel paio di incidenti: durante il concerto prima sabotarono le luci e poi un Dj completamente ubriaco si calò i pantaloni...a mostrare le sue belle chiappe pallide.

I poveretti furono bersagliati da oggetti di diverso tipo...tanto da essere costretti a ritirarsi a metà concerto.

“Ma cosa abbiamo fatto di male?”

“Non lo so”

 

“E quello di Stirling?”

“Peggio ancora, una mega rissa…e noi siamo dovuti scappare in cucina, Freddie strillava come una donnicciola” ricordò Brian, senza nascondere un brivido lungo la schiena.

 

 

Brian e il resto della band in America, dove suonano con gli Aerosmith. Il chitarrista ha bevuto ed è un tantino ubriaco…

“Oh, Cielo…qui hai bevuto e hai dovuto suonare tutto a memoria, ma come cavolo hai fatto?”

Nessuna risposta dal ricciolo.

 

Roger indica una foto di Brian, pallido o meglio di un bel giallo limone in un letto d’ospedale.

 

“Ah…troppo divertente!”

“Oh, non mi sono dimenticato, brutto periodo, ce n’è voluto di tempo per guarire”

“Ti eri beccato l’epatite…urgh”

“Senza dimenticare che il nostro maniaco del lavoro, avrà composto chissà quanta roba” ghignò Roger.

“Neanche Fred con l’otite e Brian con l’influenza, i soliti duo maniac che sono riusciti a suonare ad un concerto, sebbene non capissero cosa stessero facendo”

Roger si mise a sghignazzare sotto i baffi. Brian fulminò tutti e due.

“Oh, e poi quando gli hanno detto di mangiare un limone e lui lo fatto! Brian ma sei diventato più giallo ancora? E quando correva in bagno a vomitare durante lo studio di registrazione?”

“Per forza, non era ancora del tutto guarito”

Altre risate.

 

Qui, una guardia del corpo sta urlando nel megafono proprio a John, alla folla di spostarsi, poiché una ragazzina di sedici anni sta per venire travolta.

 

“Ah, qui John ha fatto un bel salto dallo spavento”

John mugugnò qualcosa seccato.

 

1975. Nasce Bohemian Rapsody.

“Allora questa ve la devo raccontare…” esordì John, trattenendo una risata.

“Te lo proibisco!” strillò Roger, rosso borgogna.

“Dai, dai racconta!”

“Roger…aveva scritto “I’m in love with my car” e voleva a tutti i costi che venisse pubblicata come B-side di Bo Rhap ma Fred non voleva. Così il nostro Roger si rinchiuse in un armadio e minacciando di non uscire mai più. Dovette sudare parecchio prima che l'altro acconsentisse...e poi ha inaugurato un nuovo tipo di sauna!”

Brian spalancò gli occhi e scoppiò in una gran risata, mentre Roger afferrò il collo di John.

 

Brian sfogliò un'altra pagina.

John in un concerto con i pantaloni calati...Freddie che ride come un matto e Brian gli dà una mano a ridere però, nel concerto di Santa Monica (Usa) nel 1975 (Lascio a voi commenti opportuni)

 

“Chiudi quella pagina!”

“Sexy John” commentò Roger, ammiccando.

“Chiudi quella pagina, cretino” sibilò John in tono minaccioso.


Scorrono le varie foto in dei concerti in Giappone.

Le geishe che incuriosite servono il sakè, Brian che prova il Koto, John si sbrodola, Roger che fa lo scemo con le ragazze, Freddie che gioca a ping-pong.

Fu un periodo davvero bellissimo per loro...

 

“Bellissimo qui, ci siamo divertiti parecchio qui”

Brian avvertì un po' di malinconia e fece un piccolo sorriso.

“Freddie ha acquistato un sacco di kimono...”

“Mio caro Deaky ci abbiamo suonato con quelli e loro ci andavano pazzi”

 

“Oh, mitica questa! Quando Shaggy ti ha tolto lo sgabello da sotto il culo! E tu sei caduto sfiatato!

Brian ha fatto l'accordo più lungo della sua vita, John chissà cosa pensava e Freddie che correva un pazzo!”

 

1976...Il tecnico Pete Brown pulisce i vetri rotti di uno specchio...poverino...
A romperglielo sulla testa è stato Freddie...


“Qui la Primadonna si è fatta sentire! Era così arrabbiato perché non poteva andare in limousine così dovette andare a piedi...e il povero Pete ne ha pagato le conseguenze, con uno specchio rotto”

raccontò Roger, scuotendo la testa.

“Sì, ma mica era la regina Elisabetta in persona?” commentò John, grattandosi una tempia.

Brian si limitò a scrollare le spalle.

 

“Quella volta che sei caduto dal palco? Ricordo che eri andato a darti una bella rinfrescata proprio dietro le quinte e hai fatto un bel volo! Povero Rog...lo specialista delle cadute!” commentò Brian con una sonora risata.

 

Roger indica il gruppo che suona Spreed your wings nel cortile di casa Taylor nel Surrey...e lui non becca un passaggio di batteria, anche se sono in playback

 

“Rog, Rog a cosa stavi pensando?”

 

 

1977...John che suona il basso con la mano fasciata.

 

“Qui hai rotto il vetro di un mobile, perché eri ubriaco perso” ricordò Roger ridacchiando.

“E poi ha perso un mucchio di sangue e si messo strillare: “Oddio adesso muoio! Oddio adesso muoio!” e poi la corsa in pronto soccorso, più diciannove punti”

John desiderò seppellirsi.

 

1978...1979

Il mitico Live Killers è il momento migliore per la band, dove Roger per sbaglio si tinge i capelli di verde e il suo assistente Crystal dice di che non sapeva di lavorare per un pappagallo...senza contare tutte le prese in giro di Freddie e soci.


“Mister capelli verdi! Ma come hai fatto?”

Risate corali.

 

“E poi ha distrutto persino la batteria dalla rabbia!”

Risate corali 2.

 

Freddie tira le banane in mezzo al pubblico durante il concerto!


“A quanto pare pensava che fossero scimmie”

 

“Il concerto di Leeds! Il monitor gli si è rotto e il poveretto non capiva cosa cavolo stesse suonando, così ha preso a calci la batteria e si è azzoppato! Mitica!”

 

Roger prese per il collo John per la seconda volta.

 

Freddie che casca dal palco.

 

“Povero Fred, avrà bestemmiato non so quante volte”

 

“Quando Roggy si dimenticava le parole di I'm love with my car?”

“Freddie gli veniva spesso in soccorso” suggerì John.

“Io ti ammazzo una buona volta...”

 

Una foto del Live Killers, Freddie al piano che canta We are the champions e prende due stecche da paura

 

“Ogni tanto anche noi sbagliavamo!”

 

1980. Nasce Another one bites the dust.

 

Il nuovo look da clone gay: capelli tirati indietro e baffi.

Gli studi di registrazione sono invasi da boccette di smalto e rasoi da barba, poiché molti fans reagirono male al cambiamento.

 

“Si domandava se fosse stato figo con quell'aspetto”

“Bah...”

 

Concerto di Vancouver 1980

Alla fine di we are the champions, Freddie e un fan sono sul palco che cantano. Il tizio era entrato da una porta laterale, adiacente al palco.


“Il solito Freddie, non riusciva proprio far a meno dei suoi fans?”

Roger fece un piccolo sorriso.

“Del resto li amava tutti indiscutibilmente”

 

 

 


 

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Capitolo 3
*** Nei primi anni Ottanta...ma prima ***


 Capitolo 2
Nel primi anni Ottanta...


Periferia di Londra, 2011


“Andiamo con un altro?” propose Roger battendo le mani, eccitato come un bambino davanti ad un nuovo giocattolo.
“Roger, Brian ma dove diavolo li avete tirati fuori tutti sti' album?” domandò John, alzando le sopracciglia.
“Che importanza ha?” replicò il ricciolo con una stretta di spalle.
Il batterista sfogliò altre pagine.


Freddie, che suona al piano Somedody to love. In un concerto forse in America o da qualche altra parte.
“Freddie era magnifico, quando cantava in questo periodo” ricordò Brian, annuendo.
“Si vede che non aveva tanti pensieri per la testa” commentò Roger con una risatina.


“E poi abbiamo cominciato a sperimentare le luci, per crearne dei giochi, durante le canzoni geniale! C’erano di tutte i colori…blu, verdi, bianche rosse…”
“I Queen alieni da Marte atterrato sul pianeta terra”
Roger tirò uno scappellotto in testa a John.
L’ex bassista glielo restituì. Una rissa stava per iniziare, ma il chitarrista li divise…appena in tempo.



Un’altra foto di Freddie seduto al piano, che sta aggiustando le manopole. La gente del pubblico è un po’ stranita. Concerto del 17 agosto, Riverfort.


“Oh, povero Fred”
“Qui stava cercando di sintonizzare la canzone, ed è uscito un suono tutto strano “come lo strappo di carta” se non sbaglio…e lui ha detto: “scusate ma ho dovuto farlo uscire””
Immancabili risate di sottofondo.


Concerto del 20 agosto, sempre America.
Freddie con la mezz’asta del microfono e dice: “scendiamo e scopiamo” dopo la fine di Get make love e chiede a tutti cosa ne pensano dei suoi baffi e lui risponde: “Se a Bart Reynolds se li fa crescere, lo faccio anch’io, ma non me ne frega, un cazzo…”


“L’ossessione dei baffi…qualcuno mi spiega questa storia?” commentò Brian, alquanto perplesso.
Gli altri due si strinsero nelle spalle.


“Oh, qui si è accesa la vocal eco (scusate non so di cosa si tratta), facendo un gran casino e Freddie che si messo a gridare di spegnerla!”
“Non faceva altro che urlare, questo?”


“Oppure quando ha steccato in Bo Rhap? Ha alzato la mano per scusarsi, non ricordo quando però...”


22 Agosto, Usa.
Freddie sulle spalle di…Darth Vader, in pantaloncini di pelle che non lascia molto all’immaginazione…mentre we will rock you (a dir la verità si trattava di una guardia del corpo, tipo King Kong)


“Guerre Stellari e i Queen, ma cosa cavolo c’entrano?”
“Boh” rispose John.


“Il concerto dopo, ricordo che ho mandato una lettera al direttore di una rivista musicale, perché ci aveva accusato essere i soliti pacchiani e io volevo sistemare le cose” commentò Brian, passandosi una mano fra i riccioli bianchi. (Li ha bianchi davvero! N.d.a)
“Brian aggiusta-tutto” esclamò il batterista con un ghigno.
Il chitarrista lanciò uno sbuffo poco educato.


26 Agosto. America, Providence
La band non suona molto bene, in questa occasione. Ahi, Ahi…


“Non molto piacevole, qui”
“Hai suonato il tamburo di Now I’m here al posto di Dragon Attack, Freddie sbaglia tutte le parole, cosa cavolo avevate in quelle zucche?” chiese John.
“Probabilmente…qualcosa di poco corretto”
Brian strizzò un occhio a Roger.
Il batterista desiderò davvero buttarlo nel fiume…


“Oh, qui Freddie aveva detto: “Mi dicono che non posso suonare la chitarra” e Brian che rideva come un matto…e il solito continua: “so solo quattro fottute corde, di questa canzone io vado a cercare di inserirla, in un'altra, ok?”


Concerto di Milwaukee, Usa. Settembre.
La band suona al “Vecchio Lago di Toronto” (ora lo stadio è un parcheggio) e Freddie chiede per l’ennesima volta dei suoi baffi.
Credete che sembro Reynolds? Un sacco di gente lo odia, ma non me ne frega un cazzo!”


“Ancora?”
“Povero Burt…” sospirò John, scuotendo la testa.


Minnesota. Usa. Settembre.
John gira la testa di colpo, quando la voce di Freddie s’incrina durante Play the game…


“Il torcicollo di John!”
L’ex bassista scosse la testa nuovamente, Che due scemi sono questi pensò.


Claremont. Usa, Settembre.
Brian dichiara guerra agli stadi, perché il suono si disperde troppo e non si capisce come mai nonostante tutta la tecnologia si possa ancora suonare così male. La reazione del pubblico è positiva. Suonano Love of my life.
Freddie dice alla fine dello spettacolo: “Tutti scopiamo”


“Abbiamo due maniaci, uno del suono perfetto: Brian e l’altro del sesso Fred…” commentò Roger.
(Brian aveva l'ossessione del missaggio del suono e voleva che fosse sempre perfetto, così come l’audio.
Una volta pare il nostro Fred non ne potendone più delle fisime di Brian, che voleva un altro suono
gli disse “Ma che cazzo vuoi? Una mandria di gnu alla carica?”. Poi pare che se ne sia andato sbattendo la porta.)


Detroit.
Freddie stoppa Brian, durante Love of Life, perché il pubblico faceva troppo casino!


Nessun commento a riguardo.


“E quando Rog finì a gambe all'aria, durare un brighton rock e Brian dovette fare tutto lui?”
“Modestamente”
Pernacchie a seguire.


Madison Square Garder (New York)


Freddie ancora che commenta, sui suoi baffi…e quando canta Fat Bottomed Girls, dice che lo suona per chi ha il sedere grosso, così come le tettone…il pubblico pare entusiasta.


“Tra un po’ lo strozzavo se parlava ancora di quegli argomenti” commentò Roger acido.
“Parla il puritano in persona!” esclamarono in coro gli altri due.
Roger lanciò occhiatacce ad entrambi.
“Ok, chi vuole andare con le gambe in avanti?”


Un’altra foto di Freddie che lancia la birra, alle prime file del pubblico.
“Per lo meno la birra, è piaciuta!”


Zurigo. Novembre.
Di nuovo sulle spalle di Darth Vader, per via di quest’immagine, il creatore di Star WarsWars minacciò di fare causa. A quanto pare sempre l’immagine finì su una rivista, che dopo circa dieci mila copie, venne ritirata…perché l’avevano commercializzata all'insaputa di George Lucas!
Nessun commento, qui.


Germania, 29 novembre.
Qui, Brian rompe una corda, durante Tie Mother Down. Corre a prendere un’altra ma non fa in tempo per restare a tempo con il riff, così Roger è costretto a farlo, con la batteria, in grande stile.
Sfortunatamente, la chitarra di Brian non suona fino all’altra metà della canzone, il povero batterista è costretto a farne un altro, poi la chitarra funziona di nuovo.
Freddie commenta: “Finalmente è riuscita!”


“Un gatto nero, mi aveva attraversato la stada!” dichiarò Brian.
“Lo sai che se Fred ti sentisse ti ucciderebbe?”
“Lo so, lui era un gattaro in persona!” disse il chitarrista ridendo.
(Non è vero che i gatti neri portano sfortuna, sono veramente belli!)


“E quella dove Birmigham, abbiamo litigato per Flash?”
“Per forza! Brian voleva la chitarra! Tanto poi abbiamo vinto noi e l’abbiamo messa su tastiera 3 a 1 per noi!”
John e Roger osservavano trionfanti il povero Brian.
“Tanto poi avete suonato male anche voi!” replicò il chitarrista offeso.


Wembley Arena, Freddie che canta in modi decisamente strani…del tipo:
Il profumo è naturalmente venuto dal Wembley” Killer Queen,
Flash Gordon ti amo, ti amo, ti amo” Flash (fa pure le mimiche come nel video)
Cowboy ti piace stare sulla tua bici” Fat Bottomed Girl.
E prima di cantare Mustapha: “Scaldiamoci il culo, facendocelo venire in fiamme!!”


“Ma si è fatto una canna qui?”
“Forse la mania del culo, lo ha fatto uscire fuori di testa”


“Senza contare, di nuovo tutti a scopare” mormorò John imbarazzato.
“Che maniaco…”


Il 9 dicembre a Wembley Arena.
I Queen suonano Life is real per la morte improvvisa di John Lennon, assassinato da
David Chapman.
Brian scombina gli accordi del ritornello alla chitarra, per via dell’emozione e Roger entra nel punto sbagliato, ma pare che nessuno si sia accorto.
Il pubblico apprezzò il gesto, di questo scritto. E suonano anche Immagine…


“Non me ne ero ancora reso conto, che Lennon…avesse fatto una brutta fine del genere poi” sussurrò Roger, improvvisamente serio.
“Già, una brutta fine ma perché poi?” commentò John, con un sospiro.
“Non lo so”


14 dicembre, Germania.
Freddie sbaglia l’attacco di Save me, poi si ferma perché non sa dove è finito Brian.
Ricomincia quando lo trova…


“Ma si può sapere dove ti nascondevi?”
“Sono sparito per un nano secondo” si giustificò Brian, alzando le mani.
“Che bricconcello” ridacchiò John in tono malizioso.




Scorrono le foto delle 1981, del grande Tour del Giappone. La band suona a Tokio e altre grandi città.
Fanno impazzire i giapponesi, quando cantano “Teo Torriate” (ha due proverbi in giapponese nella canzone).
Freddie come al solito fa shopping, ma all’ultimo minuto pare che abbia perso quasi l’aereo.
(una volta ha tranquillamente confessato di aver speso 250.000 sterline per gli acquisti.
Pare che quando fossero in Giappone, Freddie aveva anche la mania di regalare tappeti a Roger!)


Poi tocca all’Argentina, dove anche qui, la band li conquista. Tanto da avere 10 singoli in prima posizione nelle classifiche.
John dice di essere contento di aver scoperto un pubblico così caloroso.


Concerto di Buenos Aires, 1981.
Durante la seconda strofa di Save Me, il microfono non dà più segni di vita. Allora Ratty (il capo dei roadies) li riaggiusta, ma il suono pare troppo forte e distorto. Così si attacca a quello di John
che non è in funzione(è noto perché stonato come una campana) , poi alla fine quello del pianoforte...e ricomincia a cantare.


“Bellissimo qui”
“Davvero è troppo forte, certo che non ne perdeva una, eh?”
“Vi ricordate, anche quando lanciava il tamburello in mezzo alla folla? Il pubblico glielo ha rispedito al mittente e lui lo ha rilanciato”


“Uh, è quando lo vedevano pass-backstage attaccato alla cintura?”
“Che noioso! Ma devi sempre rovinare la festa, Rog?”


Nuovamente Buenos Aires.
Qui il cantante dimentica le parole di “ Need Your Loving Tonight” e spiega come sia divertente il calcio con Maradona.


“Uh, si interessante il calcio”
“Roger, preferiva un altro sport” disse Brian ridendo sotto i baffi.
“Cioè?”
“La caccia alle ragazze!”
“Ma piantatela voi due! Non siete angioletti neppure voi!”


San Paolo, Brasile.
I Queen approdano anche qui. Si doveva suonare anche in un'altra città ma vi furono a quanto pare dei problemi.
Così la band suonò a San Paolo.
Quando cantarono Love of my life, il pubblico si mise a cantare in perfetto inglese, anche se non conoscevano la lingua. Lasciando la band stupita, non si era mai visto una cosa del genere...


“Santo cielo, pensavo che mi venisse un infarto, un turbinio di emozioni del genere lo vivi una sola volta, vero?”
“Sì, ha ragione”


San Paolo. 21 marzo 1981.
Il pubblico tira carta igienica e una scatola di cartone alla band. Motivi sconosciuti.


“I bagni erano anche lì per la cronaca”
“Oddio, Rog potevi risparmiartela, questa” esclamò Brian, scandalizzato.
“Senti maestrina...chiudi quella ciabatta”


Venezuela. 27 settembre.
Brian rompe una corda della Red special, alla fine di Killer Queen e lì va sostituirla. Poi si fa, I'm in love with my car senza di lui, così sono costretti a partire in ritardo! E che casino gente...


“Brian e le chitarre, una sfiga unica!”
“Ah! Ah! Me ne sono dimenticato, all'H. Odeon, il 26 dicembre del 1979...il nostro delicato Bri stava suonando Silent Nigth, ad un certo punto era giunto ad un punto delicato e sottile, quando un tizio in italiano in dialetto anconetano, ha urlato: “Apritajee!” perché doveva entrare!!”
(Nota au: Mi sono dimenticata completamente scusate)
Risate corali persino dal pollaio.


Mexico Plueba.
Ai membri della band sono stati sequestrati tutti gli strumenti. E incredibilmente li hanno rivenduti ad un'asta improvvisata.
Sono riusciti a suonare lo stesso, ma a metà spettacolo la gente li ha bersagliati di oggetti, perché pensava che si fossero intascati i soldi dell'asta improvvisata.
In più hanno dietro le quinte vi era solo un wc per tutti e la porta era senza serratura, quindi hanno dovuto mettersi d'accordo: chi andava doveva avvisare che era occupato!


“Gesù, Gesù! Possiamo evitare?” si lamentò John arrossendo dalla vergogna.
“Va bene, va bene”
“E Freddie ha detto al lancio di oggetti, siete peggio che un negozio di scarpe da uomo di lusso!”
L'unico che rideva era Roger.


Due giovani, Roger e Freddie con i sombreri in testa che fanno le boccacce, la foto risale al concerto di Plueba Mexico allo stadio Estiadio Olimpico del 1981.


“Qui è filato tutto liscio”
“Meno male” mormorò John sollevato.


Montreal, Canada 1981.
Il concerto fu davvero grandioso la band suonò come non mai, forse proprio a causa di forti tensioni.
Qui si vede John che balla...(non è provetto ballerino però), nell'altra Freddie con pantaloncini cortissimi da rapper, in stile Guns di Axel che non lasciano molto spazio all'immaginazione...
Pare dopo il concerto, nelle camere d'albergo di Freddie e Roger vi fosse una festa con più di cento persone, ma scattò un falso allarme d'incendio e tutti scesero in strada.
La festa fu bel che rovinata.


“Uh, ma quanto eravamo esagitati qui”
“Non soffrivamo neppure il calore delle luci, eh!”
“Deaks ma come mai ballavi in quel modo? Pensavi che ti avessero pagato di più?” domandò Roger
“Perché non posso ballare?” replicò John punto sul vivo.
“Allora salta sul tavolo e fai un numero da strip-dancer” propose il batterista.
“Va a cagare, Roger”
“Grazie, ma sto bene così” rispose Roger, con non-chalanche.
Brian rischiò di cadere dalla sedia, a furia di ridere.


“E vi ricordate, quando alcuni ragazzi cercarono di arrampicarsi sul palco e Freddie disse di non arrampicarsi? Io iniziai ad intonare Under Pressure, poi a ruota seguì John con il basso e ci ha spedito a quel paese?” raccontò Brian, detergendosi gli occhi verdi dalle lacrime, si sforzava a non immaginarsi John che saltava sul tavolo e cominciava a ballare in modo totalmente selvaggio...
“Sì, me lo ricordo”
“Abbiamo litigato anche su quello, tranquillo”  

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Capitolo 4
*** Dal 1982...al 1983 all'1984, il viaggio continua... ***


 

Dal 1982...al 1983 all'1984, il viaggio continua...

 

1 maggio al Westfalenhalle 1982.

Freddie riesce a fermare una rissa, scatenatasi nel pubblico, tirando acqua e gridando alla folla di calmarsi.

 

“Rocky, nelle vesti di un cantante”

“Io ce lo vedo, a fare da pacere ma non in situazioni del genere...” concluse Brian.

 

Kassel, la band, Flash e The hero suona Sheer heart attack...come terza canzone....invece che alla fine del concerto...

 

“Ehm...possiamo cambiare pagina?”

 

Stoccolma 10 aprile, Svezia.

Freddie al piano che sbaglia completamente attacco alla canzone, dicendo: “non è iniziata affatto bene, cazzo!” e Brian non parte con lui al piano.

Il cantante gli dice: “Avanti figlio di p...., fallo!” e Brian si mette a suonare.

 

Nessun commento su questo.

 

13.05.82 Vienna la sera durante Another one bites the dust Freddie improvvisa delle parti vocali di Back chat.....

 

“Anticipazioni in corso!” annunciò Roger.

 

29.10.82 Sapporo: Freddie canta una Teo Torriatte pazzesca con quel "don't turn your heart" come nella versione da studio. Sempre a Sapporo in boh rhap canta "and thrown it all away" come da studio.

 

“Semplicemente fantastico”

 

24.10.82 Osaka-prima di Now I'm here Brian suona un intro strano...un misto tra It's late e Love of my life....che dura 30 secondi...

 

“Poi dici di essere sempre il primo della classe, eh?” chiese Roger con un ghigno.

“Vai...a quel paese, Roggy”

“Non chiamarmi in quel modo!” replicò il batterista, facendogli una smorfia.

 

1983...1984

Svizzera Montreux.

Qui siamo in Italia, Sanremo.

Sul palco di Sanremo, suonano in playback il loro nuovo singolo Radio Gaga, in due serate diverse, anche se non sono molto felici di farlo.

Brian e Roger stavano litigando, ma la lite si è conclusa con una risata, quando visto Freddie che mangiava una ciotola di cereali in pigiama, nel back-stage.

 

Brian si mise a ridere talmente tanto, che cadde dalla sedia senza accorgersi nemmeno di essere caduto.

“Santo cielo, Brian!”

John lo prese per le spalle e lo tirò su ma Brian non riusciva a smettere di ridere.

“Santo Cielo, ma che gli sta pigliando?” domandò Roger seriamente preoccupato.

Brian si calmò finalmente dieci minuti dopo. Si lasciò docilmente aiutare da John, per rimettersi in piedi.

 

La foto indica Brian e Freddie, sul palco.

Milano dell'84 alla seconda parte di Love of my life si sente Brian che comincia a suonare l'acustica per il ritornello cantato e Freddie non "attacca"! Si sente tutto il pubblico ridere e Brian che dice a Freddie : "Whay are you doing?". Il bello e' che quando ricomincia a cantare si capisce benissimo che la sua voce trattiene a stento una risata.

 

“Brian che diavolo stavi combinando?”

“Il solito bricconcello, uh! Uh!”rispose John, ridendo come un cretino.

 

Nella prima serata di Milano, dopo che Brian dice...volete cantare? Intona le note di una famosa ninna nanna!”

“A quanto pare eravamo in un asilo nido?”

Risate corali 5

 

“Oppure stavo suonando Love Of my life, mi sentivo dire: “ma che noioso questo qui, ma quando la pianta con sta’ lagna…sigh…” si lamentò Brian in tono sconsolato.

 

“Oppure, quando nel 76', Fra Martino Campanaro?”

“Brian, che poca fantasia hai”

 

La foto indica un concerto in playback a Montreux, Svizzera. Dove la band fa finta di cantare...e Freddie non lo nasconde minimamente.

 

“Glielo avevo detto che come attore non valeva un granché...ma perché non mi ascoltava mai?”

“E chi lo sa, John?”

 

Belgio, Bruxelles.

Qui Freddie che lancia i seni finti in mezzo al pubblico quando canta I want to break free...

 

“Certo che li ricopriva di regali”

Roger alzò un sopracciglio. Poi posò una mano sulla fronte di John, ma era fredda. Allora delirava, di suo.

“Secondo te le tettone finte era un regalo gradito?”

“Io penso di sì” rispose Brian, appena ripresosi dalla attacco.

Il batterista si passò una mano in fronte. L'associazione a delinquere Deacon /May...appena nata.

 

Irlanda. Agosoto 1984.

Brian allunga un po' troppo il finale di Brighton Rock e il cantante gli urla: “fuck off!”

 

Pacche di comprensione, piovvero sulle spalle di Brian.

 

Regno Unito. Arena C.

Freddie si diverte un mondo a fare il cretino.

Questo si chiama Hammer ti fall, Hammer to fal!” si mette a gridare, poi di ce “questa è un altro che morde le palle, voglio di la polvere”

 

“Credo che una buona equipe di psichiatri gli sarebbe servita...”

Assenso da tutte le parti.

 

“Non eravate neanche tanto a posto, quando il concerto di settembre all'Arena facevate duello tu con la chitarra e Freddie con la voce...”

 

Germania, Hannover.

Freddie è caduto e si è slogato un ginocchio. Tre persone lo aiutano a metterlo sul seggiolo del pianoforte, prima di andare in ospedale. Brian nella foto seguente suona alla veloce, We will rock you...sbagliando...

 

“Brian è andato nel panico! Ha suonato We will rock you, alla veloce, perché era preoccupato” raccontò Roger.

Brian roteò gli occhi.

“Quanto sei tenero, Bri” esclamarono in coro bassista e batterista.

“Grr, volete tacete?”

 

Germania. Qui il ricciolone rompe una corda e Freddie si muove con molta cautela.. per via del gesso che porta ancora alla gamba

 

“Ahi, Ahi”

 

Qui invece, Freddie e Brian sono seduti sugli sgabelli per "Is this the world we created", e Freddie sbaglia completamente l'attacco, non parte a cantare. E' formidabile però come si conoscessero benissimo... ad un cenno della mano di Freddie, Brian capisce tutto e ripete l'intro!

-I don't want to die... sometimes I wish I never been born at all!-

 

Ah! Che genialata gente, siete troppo forti!”

 

Oh...e quando abbiamo fatto il video It's Hard Life? Sembravamo completamente ubriachi!”

Siamo stati costretti ad indossare calzamaglia e collari elisabettiani!”

Freddie invece indossava il “costume da gambero rosso d'Europa”

A proposito di ubriachi...lo sapete che una volta il nostro Brian era talemente ubriaco, dopo una delle tante feste post concerto, no? Ebbene lui si è coricato su un lettino e Crystal, il mio assistente

gli è corso in aiuto. Brian era in preda ad un confusione totale, con i suoi bei occhioni spalancati.

Poi ha preso una manica di Cristal e gli ha detto: “Per favore non lasciarmi morire!””

Brian solitamente calmo, mollò un cartone sulla spalla di Roger.

Ahio! Ma sei matto?” si lamentò il batterista, massaggiandosi la parte colpita.

John batteva I pugni sul tavolo dal ridere.

O quando tu, Brian e Freddie avete litigato per un vassoio di tartine?”

John piangeva, come una fontana.

 

N.di au:

Non so in quale occassione ma pare che Brian e Freddie abbiamo litigato per un vassoio di tartine

Lo stesso vale per quello di Brian, entrambi i fatti paiono essere veritieri…

Pare che durante il concerto in Italia, alcuni avessero detto che Brian era lagnoso!

Nel video di It's Hard Life si vede Roger, con le scarpe da ginnastica mentre parla con John alquanto incacchiato...non furono molto felici da fare il video.

Si notano anche bene le occhiate di scherno di Freddie e di Brian verso le due vittime...poveretti.


 

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Capitolo 5
*** Dall'1985 all'1986, gli ultimi due anni e poi? ***


 

Dall'1985 all'1986, gli ultimi due anni e poi?

 

Rio de Janeiro.

Il secondo di due serate. La folla è enorme, un milione di spettatori. Vi sono un mucchio di guardie del corpo...(lo sapevate che quella che avevano assegnato a John si vantava di aver ucciso 212 persone?).

Brian in quest'occasione era stato colpito da una bottiglia sulla mano, mentre suonava.

 

“Povero John, ti sei spaventato, eh?”

“Secondo te? Il tizio non faceva altro che ghignare e ripetere in continuazione, che aveva ucciso tutta quella gente”

John soffocò un brivido al ricordo.

“Perché come li aveva uccisi?”

“E io che ne so?”

 

Qui suonano Love of my Life.

Brian e Freddie sono commossi dal fatto che nonostante non conoscessero l'inglese, il pubblico lo cantasse alla perfezione qualche lacrimuccia se la sono asciugata...

 

“Era strano...vederli cantare, tutti insieme in quel modo, sapete?”

“Quella sera disse che quel turbinio di emozioni, si non riusciva a trattenere le lacrime”

 

Qui vediamo Freddie, travestito da donna, come nel video. Con un paio di tettone finte.

Il pubblicò reagì malissimo, lanciando diversi oggetti sotto il palco, perché pensava di essere stato preso in giro.

 

“Freddie, Freddie…te lo avevo detto che il travestitismo non era di moda!”

“Roger, parli proprio tu? Che lo hai fatto anche travestendoti da corista?”

“Sì, ma quella era un’altra cosa, Brian” replicò Roger con tono vago.

“Ah, va bene se lo dici tu”
 

Nuova Zelanda.

Freddie è completamente ubriaco, perché ha bevuto con Tony Hadley (leader dei Spandau Ballett).

Così è salito sul palco, cominciando ad urlare come un pescivendolo al mercato.

Il peggio è quando ha cantato Somedody to love, dopo un po' si è dimenticato che diavolo stesse suonando, poi in Love of...ha cantato in falsetto e ha strillato: “la mia voce è fottuta!”

 

“Lo sapevo, quell'ubriacone...avrà ingoiato litri di vodka” sbuffò il batterista.

Gli altri due gli lanciarono un'occhiata eloquente, come per dire: senti chi parla.

 

Live Aid, in Africa.

Venne definito il Woodstock degli anni 80’. Qui Bob Gedolf organizzò l’evento, chiamando a partecipare numerose star della musica, tra cui i nostri quattro eroi. Quella sera suonarono per “It this word be created?” ed il pubblico impazzì, surclassando gli altri. Elton Jhon nel back stage disse loro: “Avete oscurato tutto bastardi”.

Rock in Rio: sempre IAHL, Freddie dice: "You win, you lose, it's a daradadadda of love".

 

“Oh, Elton che gentilezza d'animo” commentò Roger con aria da sufficienza.

“E qui Fred...con i suoi dadda-love”

 

 

Nel pomeriggio, la band suona al Wembley. Durante la canzone Hammer to fall, Freddie fa il pirla con un cameraman, saltando un pezzo di canzone, prende stecche paurose e qualcuno sbaglia nei ritornelli (il sospetto che fosse John è molto forte)

 

“Aveva deciso che fare lo scemo, gli conveniva di più, a quanto pare”

 

Brian prende pure una testata contro il microfono. Stunc!

 

“Bellissima, mio Dio non ho fatto altro che ridere qui, per tutta la sera!”

“Povero me, ma che ho fatto di male?”

 

Siamo giunti al 1986, l’ultimo anno dove i Queen suoneranno ancora in diversi paesi prima di dividersi per due anni.

Sono stanchi, come se avessero esaurito le forze e i rapporti fra i quattro si stanno via via sempre più tesi.

E l’ombra dell’Aids, s’allunga sempre di più su Freddie, che ovviamente nega, mentre il matrimonio di John entra in crisi.

 

Paesi Bassi. 1986.

Alla domanda di “come state stronzi?” il pubblico gioisce e chiede se si può cantare la loro canzone di calcio preferita e la band li accontenta.

 

“Li viziavamo troppo, però” disse Roger sorridendo.

 

Roger in Another anticipa un po’ troppo e Freddie gli dice che deve continuare. E Brian sembra avere un po’ di problemi con l’accordo di Now I’m Here…

 

“Un paio di errorini, eddai”

 

Berlino, Germania.

La band viene presa d’assalto dalle zanzare…

 

“Ahio, ahio, ahio!”

“Magari il sangue di Roger gli è piaciuto di più” osservò John.

Roger gli rifilò un’occhiataccia.

“Eh sì, perché con tutta quella vodka che beveva…”

 

“E ricordate quando si fece fare, corona e mantello di ermellino?”

“Poi alla fine, comportava come la regina d’Inghilterra in persona”

“Solo lui poteva combinare cose del genere, mio caro” disse Brian. Un tipo più unico che raro, vero?

 

NewCastle, Regno Unito.

Durante Under Pressare, Freddie si soffia il naso…e dice che a nessuno gli piace, ma che si può andare avanti.

Durante I Want To Break Free, Brian sbaglia ad entrare con l'assolo iniziale....anticipando... poi si accorge dell'errore e ripete l'entrata in maniera corretta....con Freddie che gli dice: ''it's better'' o qualcosa del genere..... momento buffissimo....

 

“Ma che schifo, Fred!”

“Di sicuro non era un’educanda, questo è certo”

 

“Brian, troppo schifo...per quello che aveva combinato il cantante?”

 

Manchester.

Il cantante intona chi vuole vivere per sempre…ma si interrompe, gridando al pubblico: “questo non è un picnic!”, perché stanno tentando di cantare una canzone di calcio, ma alla fine cede e se la canta pure lui.

 

“Be’ potevamo portare tovaglia, posate e da mangiare, anche noi”

Scambio eloquente di occhiate tra Rog e Brian: John sei a posto di testa?

 

Germania. Colonia, 1 lugio del 1986.

A quanto pare Brian, compie gli anni e il pubblico gli canta buon compleanno. Freddie dice: “oggi ha 45 anni vecchio”, per Brian è comunque la più bella festa di compleanno.

 

“Ora sì, che sei veramente vecchio Brian!” rise Roger, dandogli una pacca sulla spalla.

Il chitarrista ebbe un certo, ma leggero leggero istinto omicida…e Roger deglutì vistosamente.

 

Vienna, Austria.

Al povero Brian cade il penny da sei pence che usa per suonare, così è costretto ad improvvisare con le dita, come i principianti.

La gente canta di nuovo “Buon compleanno” a Brian, per due volte e lui ringrazia.

Freddie scombina i testi di Radio Gaga, Roger dimentica le parole e le sostituisce con dei “Nananana”….

Alla fine del concerto i quattro giocano a tirasi la corona: Freddie prima la lancia a Roger che insiste nel volerla.

Roger poi la getta poi a John, e John la lancia (per vie traverse, e, naturalmente, con entrambe le mani) a Spike Edney.

 

“Oh, però ci sono riuscito lo stesso, come vedete”

“Brian versione gasata” risero in coro gli altri due.

“Andate nel Tamigi, a farvi un tuffo”

 

“Freddie come al solito si divertiva a pasticciare la mia povera canzone…povera Radio Gaga” si lagnò Roger, perché lui cosa aveva fatto?

 

Ungheria.

Freddie e Brian intonano un canto popolare ungherese, ma sono un po’ in difficoltà. Così lo cantano scritto su un pezzo di carta. Il pubblico apprezza il gesto.

 

“Be’ se tu dicevi quello, noi facevamo di tutto per ricambiarli, no?”

 

Irlanda, luglio.

Qui hanno problemi a suonare con la pioggia e una mega rissa tra ubriachi. E Freddie che cerca di fare da arbitro, non cantano Save the Queen e il cantante non esce con la bandiera inglese, per rispetto.


“Qui hanno consumato alcool, più di tutto l'universo”

“Il ritorno di Freddie a fare l'arbitro”

“Quindi secondo voi, doveva fare l'arbitro e non il cantante?” domandò prontamente l'ex bassista.

 

 

 

Spagna. 1986.

Durante un alterco, prima nel backstage poi nel camerino che viene praticamente distrutto.

Freddie dice che non andrà in concerto, questa sarà l'ultima volta. Dice di non farcela più.

 

“Qui è stata una delle prime avvisaglie, che qualcosa non andava, vero?”

“Sì, purtroppo” sospirò Brian.

 

Durante Tutti frutti, Freddie scherza con John e lui non suona le prima note della canzone.

Dopo che John inizia a suonare Freddie esclama “Oh, il capello!”

(Quello da bobbie)

 

“Qui fa davvero tenerezza”

 

Wembley Staduim, Regno Unito.

Tutta la band è nervosissima, anche perché stanno per essere filmati e guardati da milioni di persone.

Brian sbaglia a suonare l'intro di One Vision e ne salta un pezzo, poi in un'altra, quando suona I kind of magic allunga un po' troppo il suono e Freddie aggiunge un sacco di “one more time”....

 

“Volevi farci impazzire, per caso?”

“No, non credo...io non...” balbettò il chitarrista, cercando di difendersi.

“Brian se per caso questa era una vendetta ti è riuscita benissimo” tagliò corto Roger.

 

Poi c'è il mitico allo stadio Wembley, dove la band suona al massimo.

Buonanotte e sogni d'oro branco di puttane!” E solo lui poteva riuscire poteva uscire con un frasario del genere e cavarsela senza un graffio!

E tra l'altro pronuncia un discorso significativo, prima di cantare chi vuole vivere per sempre.

Di non credere alle balle del fatto che li vogliano divisi, perché loro nonostante tutto rimarranno uniti e continueranno a cantare, ma soprattutto rimarranno insieme fino alla morte.

Brian è imbarazzatissimo, a quelle parole...non se lo aspettava a quanto pare.

 

“Ho pensato questo è pazzo, a fare un discorso del genere” mormorò Brian confuso, soffocando un brivido.

“Invece lo ha fatto”

“Però aveva una gran faccia tosta” osservò John, sorridendo.

 

Poi iniziano le parti finali, il concerto di Park Knebworth.

La band in questa occasione suona al massimo, per l'ultima volta. John in un impeto di rabbia butta di sotto il basso, danneggiandolo tanto da doverlo sostituire.

Era frustrato perché non potevano più suonare dal vivo.

Freddie saluta per l'ultima e definitiva volta il suo pubblico. É stato felice di aver suonato, con lo loro e continuerà ad amarli.

 

“John eri proprio incazzato”

L'ex bassista fece un lungo sospiro.

“E così andata, mi spiace di averlo fatto, ma ero davvero arrabbiato” ammise John, con un sorriso amaro.

“Qui è stata l'ultima che abbiamo suonato con Freddie...pazienza John può capitare un momento di rabbia...”

“Ma è stato un bel viaggio, no? Ne abbiamo combinate di tutti i colori...”

“Su questo hai pienamente ragione”

Roger chiuse l'album.

“Sono trascorsi i primi vent'anni ora...verranno i prossimi”

“Eh? Di già?”

 

La band si dividerà per due anni, prima di riunirsi di nuovo per dare vita al loro 13 album The Miracle, ma questa per ora è un'altra storia.

 

Fine, per ora! 

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