-La mia debolezza? Le bionde-

di willow11
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** straordinariamente lesbica ***
Capitolo 2: *** demasiado temprano ***
Capitolo 3: *** terzo grado ***
Capitolo 4: *** dannatamente dolce ***
Capitolo 5: *** smoking pt1 ***
Capitolo 6: *** smoking pt2 ***
Capitolo 7: *** songbird ***
Capitolo 8: *** (sincero)Silenzio ***
Capitolo 9: *** estrema naturalezza ***
Capitolo 10: *** status ***
Capitolo 11: *** gioco di ruolo ***
Capitolo 12: *** Quinntana ***



Capitolo 1
*** straordinariamente lesbica ***


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questa ff è un piccolo delirio sul Quinntana, nata dalla scena della 2x22 di glee
non so neanche se è venuta bene perchè ha preso una piega totatlmente diversa dalle mie intenzioni, e poi non sono sicura che il rating sia arancione, non so se è meglio rosso...bhu consigliatemi voi.
però visto che oggi a Roma c'è la parata finale dell'EuroPride ho pensato che una storia così poteva andare bene...
buona lettura


straordinariamente lesbica



-Sono lusingata Santana, ma non è quello che cerco-
L’ispanica rimase di stucco, come era possibile che la biondina avesse capito. Si ricompose un attimo e senza attirare l’attenzione si voltò verso la ragazza alla sua sinistra –No, non sto parlando di quello…- rispose evasiva –parlavo di un taglio di capelli…-
-Si, decisamente…- disse sorridendo l’altra bionda seduta dalla parte opposta di Santana.


Dopo un’ora circa le tre cheerleader avevano finito l’operazione taglio e Brittany era dovuta scappare nell’altra stanza per fare una nuova versione di “My cup” con Artie.


-Bellissima…- disse fiera la latina.
Quinn si guardò allo specchio, senza riconoscersi.
Santana si avvicinò piano alla bionda e l’abbracciò da dietro cominciando a fissarla dallo specchio.
-Cosa c’è che non ti convince…?-
La bionda lanciò un’occhiata all’ispanica e continuò a specchiarsi.
-Quando l’hai capito?-
-Che cosa?-
-Di essere lesbica?- Chiese la bionda continuando a non staccare gli occhi dal proprio riflesso.
Istintivamente la mora cercò di staccarsi dall’abbraccio ma la bionda la trattenne a se fermandola per un braccio.
-Perché scappi… Non ti sto mica giudicando…-
-Però continui a non guardarmi- disse maliziosa l’ispanica cercando i suoi occhi nel riflesso.
A quel punto l’ex capo cheerleader si girò di scatto ponendosi di fronte all’ispanica che teneva sempre stretta a se.



L’ispanica guardò per un attimo l’amica col nuovo taglio di capelli, come se le volesse dire qualcosa.
La bionda allungò la mano ed accarezzò la guancia dell’amica.
-Com’è?-
-Che cosa?- chiese Santana un po’ confusa, non era sicura a cosa la bionda mirasse.
-Baciare una donna?- domandò la bionda mordendosi il labbro inferiore.
Le labbra di Santana si avvicinarono di più con fare suadente a Quinn, adesso non aveva dubbi.
-Dimmelo tu…- disse l’ispanica prima di poggiare lievemente il labbro superiore  su quello della cheerios facendo si che la bionda assaporasse le sue labbra per qualche secondo.
Poi si staccò.
-Che stai facendo Santana?- Domandò la bionda con un tono che era più rivolto a se stessa che all’amica.
-Cosa stiamo facendo…- disse prima di annullare nuovamente le distanze approfondendo un nuovo bacio.
Dopo qualche secondo di esitazione la mora la penetrò con la sua lingua iniziando ad intrecciarla con quella di Quinn che sembrava non stesse aspettando altro.
Con forza l’ispanica la spinse spalle al muro così da poter avere totalmente il controllo della situazione.
Si staccò dalle labbra della principessa cominciando ad assaporarne il collo sentendo il corpo della bionda cominciare a contorcersi sul muro.
-Quante volte l’hai fatto?- Chiese la ragazza con il respiro affannato.
-Abbastanza…- rispose evasiva la mora dopo averle sfilato il golfino giallo.
-Solo con Brittany?-
Al suono di quel nome la mora perse un battito e si fermò risalendo ad altezza occhi della bionda.
-Quinn cosa vuoi da me?- Chiese l’ispanica bloccandole con le mani i polsi e scaraventandoli sul muro.
-Voglio stare meglio Santana…-
Al suono di quelle parole la latina sorrise, sapeva bene che la bionda era casta solo nelle parole.
La guardò per un attimo e poi cominciò a baciarle il collo scendendo sempre di più con le labbra fino ad arrivare all’addome piatto.
Leccò lievemente ai bordi dell’ombelico e la sentì sussultare.
A quel punto Quinn afferrò la testa della latina premendola sempre di più verso il suo sesso.
L’ispanica si eccitò di più per quel gesto, e sfilò la gonna alla bionda lasciandola cadere sul pavimento freddo del bagno.
Cominciò a baciare le mutandine…-Sei già tutta bagnata Fabray-
La bionda arrossì e non rispose.
La latina cominciò a leccare ai bordi delle mutandine, e sentendo che la bionda non resisteva più gli sfilò anche quelle concentrandosi su qualcosa che solo Puck aveva avuto.

Quinn gettò un ultimo urlo e si lasciò rilassare sul letto dove le due erano passate durante la loro performance.
Santana risalì le coperte e si portò di lato alla bionda, poi girò per un attimo la testa verso la ragazza mostrandole uno sguardo affannato.
Quinn si avvicinò e le diede un bacio a stampo che lasciò sorpresa l’ispanica.
-Grazie…- disse semplicemente dopo essere tornata sul suo cuscino.
L’ispanica sorrise, poi allungò la mano verso terrà e prese il pacchetto di sigarette dalla sua borsa, ne prese una, l’accese, diede una prima boccata cominciando a fissare il soffitto.
-Stai pensando a lei, vero?-
-Gelosa?- Chiese l’ispanica guardandola con la coda dell’occhio.
-Io… No macché sei scema-
Santana lanciò un’occhiata maliziosa a Quinn e fece un altro tiro.
-Pensi che si arrabbierà sapendo quello che è successo tra di noi?-
-No, penso ci rimarrà male perché non l’abbiamo chiamata…- disse la mora lasciandosi scappare una mezza risata.
-Quindi voi due non state insieme?-
L’ispanica si girò verso l’amica con cui aveva appena fatto sesso e si sentì al sicuro.
-Il problema è proprio questo…-
-Perché, non sta neanche più con Artie?- chiese curiosa la bionda.
-Dice che se non mi accetto e non dico al mondo che sono straordinariamente lesbica non è il caso di stare insieme…-
-Bhe ha ragione… Tu sei straordinariamente lesbica…- replicò la bionda con un sorriso beffardo.
Santana guardò l’amica e cominciò a ridere, era la prima volta che parlava così apertamente con qualcuno che non fosse Brittany.
Sentiva di non essere sola e sentiva che “quell’incontro” le aveva maledettamente avvicinate.

-Dobbiamo andare Shue ci starà aspettando- disse Santana alzandosi dal letto.
Quinn la guardò imbronciata -che si fotta…- aggiunse maliziosa.
L’ispanica si girò e guardò la sexy amica sul letto, infondo lei era straordinariamente lesbica.



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ok accetto qualsiasi commento
però spero vi sia piaciuta...
volevo sentirmi partecipe del pride visto che non sono a Roma...
e poi volevo sperimentare il Quinntana che mi chiamava disperatamente...
detto ciò vi saluto

un bacione
Will

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Capitolo 2
*** demasiado temprano ***


demasiado temprano
non so se questa diventerà una raccolta,
però l'idea non mi dispiaceva
vedremo


demasiado temprano

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-Escucha, Soy de Lima Heights Adjacent, y tengo orgullo. Sabes lo que pasa por Lima Heights Adjacent? Cosas malas- urlò l’ispanica, in quel momento più ispanica del solito, mentre si dimenava tra le braccia di Sam, Mike e Quinn nella speranza che uno dei tre mollasse la presa per catapultarsi verso Rachel a fracassarle il collo.

Brittany era in un angolo con le mani sulla bocca completamente pietrificata dallo sfogo dell’amica.

Mentre scalciava continuando a sbraitare in spagnolo, la mora notò lo sguardò terrorizzato della bionda e si calmò per un attimo.

Non poteva continuare a traumatizzare la sua Brittany per colpa di quella minuscola depravata che per pomiciare con un Palo le aveva fatto perdere le nazionali.

Quinn notando il cambiamento fece cenno ai due colleghi di mollare la presa e guardò Santana cercando il suo sguardo.

A quel punto l’ispanica fece un respiro profondo e ignorando tutto e tutti uscì dalla camera sbattendo la porta.

Brittany si alzò di scatto e si avvicinò alla porta per seguire l’amica.

-Aspetta- disse prontamente Quinn bloccandole la maniglia con la mano –vado io-

La ballerina annuì e tirò un respiro di sollievo.

Conosceva fin troppo bene l’ispanica e sapeva che in quel momento non doveva rimanere da sola, ma sapeva anche che se fosse andata lei avrebbero finito per litigare mettendo in mezzo il loro pseudo rapporto.

E non voleva.



La latina sentì sbattere la porta della camera dove era appena entrata.

-Britt ti prego lasciami da sola…- disse con un tono di voce molto pacato ma fermo sullo proprie idee.

-Non sono Britt, son Quinn- replicò la bionda avvicinandosi alla ragazza.

Santana si bloccò per un attimo facendo roteare gli occhi a destra e sinistra.

Che cazzo ci faceva Quinn li.

Decise d’ignorarla.

-Prima mi scopi e poi non mi guardi neanche in faccia?- chiese la bionda per provocarla.

-Che cazzo vuoi Fabray?- rispose secca mentre cercava disperatamente le sigarette nella sua borsa.

-Aiutarti…- disse prendendo e passandole il pacchetto che l’ispanica aveva lasciato sul suo comodino.

L’ispanica guardò il pacchetto e poi guardò la bionda seduta sul letto.

Prese una sigaretta e si sedette accanto a lei fissando il vuoto.

Quinn la guardava cercando di capire cosa stesse pensando.

A quel punto l’ispanica si girò e baciò con forza la bionda sulle labbra prendendole il viso tra le mani.

L’ex capo cheerleader per un attimo aprì gli occhi confusa ma poi li richiuse subito dopo e approfondì il bacio intrecciando la sua lingua con quella sexy della latina che si portò col busto sopra di lei facendo in modo che la bionda si distendesse.

A quel punto fece aderire il suo corpo su quello caldo della bionda premendo con forza la gamba sul suo sesso.

Quinn cominciò ad agitarsi e a muoversi al ritmo dell’ispanica che reggeva il gioco senza staccare mai le labbra dal suo corpo.

-Sei sexy quando parli in spagnolo- le sussurrò all’orecchio vogliosa.

Santana fece un sorrisetto malizioso e allungò la mano sotto la gonna nera della bionda cominciando a massaggiarla sopra le
mutandine.

-De verdad? Te gusta?- le disse con fare suadente avvicinandosi alle sue labbra mentre le sue dita accarezzavano con estrema delicatezza l’estremità di quel piccolo lembo di stoffa che bloccava la sua penetrazione.

La bionda si morse le labbra e le lanciò uno sguardo supplichevole.

-Es demasiado temprano para entrar…- disse la latina continuando a torturla.

A quel punto la bionda non resistette più, mise la mano dietro la nuca della mora e la guardò dritto negli occhi –non so cosa cazzo tu abbia detto, ma ti voglio dentro, ADESSO-

La latina rimase per un attimo colpita dal modo e decise di accontentarla, penetrandola con due dita.



Dopo diversi minuti, e un urlo della bionda, Santana si stacco brutalmente e la guardò  per poi distendersi accanto all’amica che la guardava affannata ma soddisfatta.

Guardò per un attimo il soffitto e poi si accucciò sotto le braccia di Quinn che ne rimase basita.

A quel punto la bionda la strinse a se e cominciò ad accarezzarle i capelli.

-Ti sei sfogata?- le sussurrò con una mezza risata.

-E tu sei venuta per farmi sfogare?- replicò lanciandole un’occhiata maliziosa.

La bionda sorrise ma poi la guardò per un attimo e notò gli occhi lucidi.

-Se fosse venuta Brittany ti saresti sfogata con lei?-

-No… Con Brittany non mi “sfogo” da un po’- rispose triste.

-Allora ho fatto bene a bloccarla.-


-Si, avremmo finito per litigare… Litighiamo sempre per ora- aggiunse la mora facendo scivolare involontariamente una lacrima.

-San, con me puoi piangere- le disse l’amica sorridendo.

-Davvero? Pensavo che ultimamente mi cercassi solo per scopare…- disse ridendo la mora asciugandosi la guancia.

-Bhe, non che mi dispiaccia… Mi hai aperto un mondo…- rispose la bionda senza accorgersi di aver pensato ad alta voce.

L’ispanica si tirò su e guardò negli occhi l’ex cheerios, ormai il momento di tristezza per Brittany era passato.

-Ma davvero Fabray- disse l'ispanica alzando le sopracciglia.



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sinceramente non so da dove mi sia uscita, ma ste due m'intrigano veramente tanto,
spero che vi sia piaciuta
ringrazio beesuz per il supporto morale

un saluto a tutti

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Capitolo 3
*** terzo grado ***


terzo grado
terzo grado


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-Ecco il nostro trofeo!- disse il professor Shuster sollevando la minuscola coppa che i ragazzi avevano vinto piazzandosi al dodicesimo posto.

I ragazzi applaudirono cominciando a dimenarsi per l’eccitazione, in fondo quell’anno era stato spettacolare.

Per un attimo Santana si  fece coinvolgere dall’euforia di gruppo ma poi tornò a guardare Brittany.

Qualche minuto prima, la bionda, le aveva detto che l’amava più di qualsiasi altra cosa al mondo e che grazie al sentimento tutto sarebbe stato possibile.

Ma che voleva dire?

E perché si erano lasciate dicendosi che erano migliori amiche.

Mentre si stava perdendo in quei pensieri si senti cingere la vita da due braccia.

Chiuse gli occhi e assaporò per qualche secondo quel profumo di vaniglia che ormai conosceva alla perfezione.

-Ehy… Tutto ok?- le sussurrò l’ex capo cheerleader all’orecchio.

L’ispanica non rispose si limitò a tenere strette le braccia della bionda al suo corpo.

Ne aveva bisogno.

-Hai da fare oggi pomeriggio?-

La mora guardò Brittany, stava improvvisando una coreografia con Mike, sperava di essere impegnata con lei, ma non lo era.

-Cosa hai in mente Fabray?- domandò maliziosa lasciando andare la testa sulla spalla della bionda dietro di lei.

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La bionda alzò la testa dal libro che stava leggendo sul suo letto e la vide entrare.

Era dannatamente sexy.

L’ispanica aveva addosso un telo legato all’altezza del seno, i capelli bagnati scivolavano attraenti sulle spalle nude ricche di goccioline d’acqua.

-Che c’è?- Domandò la mora dopo aver notato gli occhi della bionda fissarla sognante.

-Niente perché?-

Santana si sedette sul letto accanto alla ragazza e cominciò a fissarla con sguardo inquisitore.

-E solo che… Sei davvero bellissima Santana- disse tutto d’un fiato.
La mora sorrise soddisfatta e si allungò fino alla bocca della bionda che sembrava non stesse aspettando altro.


Il bacio durò pochi secondi, ma fu molto più dolce di tutto quello che era successo fino a qualche minuto prima.

A quel punto la bionda si staccò e si morse le labbra attirando a se l’ispanica che istintivamente le cominciò a baciare il collo.
 
-Che è successo stamattina?- Chiese Quinn che con molta difficoltà cercò di concentrarsi su qualcosa di diverso che non fossero le labbra carnose della latina poggiate sul suo collo.

-Di che parli?- Domandò la mora senza mollare la presa.

-Di te e Brittany… Ho visto come la guardavi…- disse con un tono un po’apprensivo.

L’ispanica sentendo il nome della bionda si staccò di botto, come aveva già fatto altre volte.

-Quinn!-L’ammonì la mora prima di alzarsi dal letto e cominciare a cercare i vestiti sparsi per la camera.

-Perché non ne vuoi parlare?-

-Volevi vedermi per scopare o per farmi da psicologa?- disse agitata la mora mentre s’infilava le mutandine.

La bionda gattonò sul letto, aveva solo una maglia addosso,  e si avvicinò all’ispanica prendendola per il telo –tutte e due- aggiunse sorridendo prima di tirare a se la mora facendola cascare sul letto.

Adesso Santana stava col muso imbronciato a pancia in su a guardare il soffitto.

-Ultimamente i soffitti ti piacciono molto- disse ridendo Quinn avvicinandosi alla mora.

-Finiscila Fabray- disse seria prima di notare lo sguardo della bionda fisso su di lei –Ok, stamattina ho parlato con Brittany…-

-Eh…-

-Eh niente… Continuo a non capire…-

-Cosa dovresti capire…?-

-Se stiamo insieme, se per lei è un problema o no che non voglia fare cooming con gli altri-

-Ah già… Il fatto che non accetti di essere straordinariamente lesbica- disse la bionda accennando un sorriso volto al ricordo del loro primo incontro.

-Sai che ti dico- disse la mora alzandosi di scatto –sono stanca di farmi scopare da te e di sentirmi fare il terzo grado ogni volta…-

-Calmati Lopez e torna giù- disse tranquilla la bionda ancora distesa sul letto.

Santana la guardò per un attimo, sapeva che Quinn era l’unica che in quel momento poteva aiutarla e in più da un po’ di tempo era diventata particolarmente attraente.

Decise di mettere da parte l’orgoglio e si distese nuovamente sul letto a pancia in su.

-Brava la mia latina- le disse l’ex cheerio sorridendo prima di avvicinarsi a lei.

-Posso farti una domanda?- disse seria la mora girandosi verso la ragazza che le stava quasi appiccicata.

-Ok- rispose la bionda un po’ stupita dal fatto che l’ispanica le stesse chiedendo il permesso di fare qualcosa.

-Perché fai sesso con me?- Domandò seria.

La bionda perse un battito, non si aspettava sicuramente quella domanda da una come Santana Lopez che si era praticamente scopata tutto il McKinley.

-Perché me lo chiedi?-

-Perché mi pare che da quando l’abbiamo fatto a New York non riesci più a staccarti da me…- disse la mora fissando le labbra di Quinn a pochi centimetri dalle sue.

-Adesso sei tu che mi stai facendo il terzo grado…- rispose maliziosa la bionda inarcando le sopracciglia.

L’ispanica si perse per un attimo negli occhi verdi dell’amica e la baciò senza capire più nulla.

-Rinviamo il terzo grado alla prossima puntata?- Chiese la bionda staccandosi per un attimo dal bacio sexy della latina.

-Rinviato- rispose la mora con un sorrisetto malizioso prima di annullare le distanze.



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continuo a non spiegarmi da dove mi esca questa robba
sembra che San e Quinn s'impossessino delle mie mani e decidano loro cosa fare e come farlo.
Ogni volta che provo a scrivere qualcosa va in tutt'altra direzione...

Spero che cmq vi piaccia e che non vi annoi
Un ringraziamento speciale a chi segue, legge e recensisce questa pseudo raccolta

un abbraccio
C.






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Capitolo 4
*** dannatamente dolce ***


dannatamente dolce
Continua il mio personale delirio Quinntana
Spero che vi piaccia


Dannatamente dolce







-Siamo in macchina da più di un’ora Fabray… Pensavo che ti bastasse camera tua!- L’ammonì l’ispanica completamente distesa sul sedile anteriore del SUV della bionda.

-Prima di tutto togli quelle zampe dal cruscotto…-

Santana sbuffò ricomponendosi sul sedile.

-E poi, chi ti ha detto che non mi basta camera mia… O l’hotel a New York…-

-O il bagno del McKinley…- aggiunse Santana alzando un sopracciglio e allungando la mano verso la coscia della ragazza al volante.

-A cuccia tigre-

-Dai Fabray, siamo insieme da un’ora e ancora non mi sei saltata addosso… Potrei iniziare a preoccuparmi- disse avvicinandosi sempre di più alla donna che cominciava a sudare freddo.

-Lopez, sto guidando!- La rimproverò Quinn buttando un occhio alla mano sexy della donna che era già arrivata in zone dove non doveva arrivare.

-Che palle che sei, dimmi almeno dove stiamo andando!- disse seccata la mora dopo aver incrociato le braccia sul petto.

-Brava la mia bimba…- disse la bionda regalandole un sorriso al quale l’ispanica rispose con una smorfia.



Dopo pochi minuti la bionda accostò e tirò il freno a mano.


-Ecco siamo arrivate- disse guardando la latina che continuava a non capire cosa stessero facendo.

-Che fa non vieni?- aggiunse scendendo dalla macchina.

L’ispanica si sistemò i capelli allo specchietto e assecondò la richiesta dell’ex cheerio che stava appoggiata a una ringhiera verde guardando l’orizzonte.

Si avvicinò piano alla donna mettendo sempre più a fuoco quello che non era riuscita a vedere dalla macchina.

Senza gli occhiali non ci vedeva una mazza.

-Allora ti piace?- chiese la bionda fissando l’azzurro davanti a lei.

La latina era senza parole, sapeva bene che Quinn era tanto porca quanto dolce ma non s’immaginava fino a quel punto.

-Sai, quando ho scoperto di essere incinta di Beth sono venuta qui… Mi sono seduta sulla spiaggia e ho chiuso gli occhi- disse la bionda chiudendo gli occhi.

–Quando hai gli occhi chiusi puoi immaginare un mondo tutto tuo, senza problemi o gravidanze- aggiunse accennando un sorriso –e poi c’è il mare, senti le sue onde, sembra quasi che ti cullino, e ti senti al sicuro- concluse riaprendo gli occhi.

-Sei dannatamente dolce Fabray- disse la mora con un filo di voce facendo sussultare la bionda dopo averla abbracciata da dietro.

Per qualche secondo le due rimasero abbracciate perdendosi nell’azzurro davanti a loro, era praticamente impossibile distinguere dove finisse il mare e dove iniziasse il cielo.

Santana pensò che era bello sentire il corpo caldo della bionda tra le sue braccia.

-Quando è successo?-

-Che cosa?-

-Con Brittany…- Disse l’ex cheerios sperando che l’ispanica non cambiasse discorso.

-Mi hai portato fino a qui per farmi parlare?- disse la latina guardandola di profilo con le labbra vicinissime al suo viso.

La bionda si voltò spostando leggermente lo sguardo dagli occhi alle labbra dell’ispanica che la guardava corrucciata –E se ti dicessi di si…-

A quel punto la mora sbarrò gli occhi sorpresa.

-Ok…-disse interrompendo il contatto visivo che era stato più intenso del solito.

Quinn si girò soddisfatta e cominciò ad osservare l’amica aspettando una risposta.

-E’ iniziato tutto un po’ di mesi fa- cominciò a spiegare la mora che adesso aveva la braccia tese sulla ringhiera verde senza guardare la bionda.

-Ricordi quando la Hollyday ci ha fatto quelle pseudo lezioni sessuali?-

La bionda annuì allo sguardo interrogativo dell’ispanica.

-Ricordi Landslide?-

-Certo, eravate carinissime…-

-Fu allora che lo capì… Certo con Brittany le cose andavano avanti già da un pezzo… Ma prima era solo… sesso…- concluse alzando le spalle.

Quinn era sorpresa e confusa, immaginava che le due ci andassero dentro senza troppi pensieri ma non credeva da tanto tempo.

-Quindi con Britt è iniziato tutto… Come con me?-

Santana si girò verso Quinn e la guardò per un attimo negli occhi intravedendo qualcosa di diverso, ma non sapeva se fosse gelosia o altro.

A quel punto si guardò attorno e tirò a se la bionda prendendola per la cinta facendo aderire il proprio corpo al suo.

-Non innamorarti di me Fabray- le disse prima di annullare la distanza fra le loro labbra.







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Capitolo 5
*** smoking pt1 ***


smoking
ho deciso di mettere un pò di pepe,
forse questo capitolo è un pò più spinto
e in pù è diviso a metà
spero che vi piaccia..
ringrazio sempre le numerosissime recensioni, i lettori e tutti quelli che mi seguono, in particolare beccaccina!
sapere che la pseudo raccolta vi piace mi stimola a continuarla



Smoking
pt1


-Perché no?-

-Perché non mi sembra una buona idea- rispose la mora mentre scendeva a baciare l’intimo celeste dell’ex capo cheerleader.


A quel punto passò la mano sotto il reggiseno che aveva già slacciato denudando ancora di più la bionda sotto di lei che gemette a quel contatto.

-A me sembra perfetta invece…- disse Quinn cominciando ad accarezzare i capelli della latina che coprivano il suo petto.

Santana non rispose, era troppo concentrata a rendere turgidi con la propria lingua i capezzoli della bionda che cominciava a dimenarsi sul letto.


-E poi scusa…-

-Ma quanto parli Fabray…- l’interruppe irata la mora alzando la testa e risalendo il corpo della bionda che a fatica manteneva la concentrazione.


-Non dirò a Brittany di noi…- Le sussurrò all’orecchio dopo averlo leccato abbondantemente, poi prese a riscendere il corpo della bionda arrivando repentinamente al basso ventre.

-Così non vale Lopez-

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qualche minuto prima.

-San ho pensato a una cosa…-

La mora  annuì, guardandola dal piccolo balconcino della sua camera dove si era affacciata per fumare.

-Perché non lo dici a Brittany?-

-Cosa dovrei dire a Brittany?- ripeté la latina senza girare lo sguardo verso l’interno.

-Di noi…-

La mora si affogò col fumo e cominciò a starnutire, poi buttò la sigaretta ed entrò in camera.

Era paonazza e faticava a respirare.

-Te lo dicevo che fumare fa male- l’ammonì ridacchiando la bionda.

L’ispanica fece un respiro profondo e coprì la finestra con la tenda blu creando un’atmosfera interessante, poi si avvicinò alla bionda mettendosi a cavalcioni sopra di lei che stava seduta sul bordo del letto.

-Hai detto che se l’avesse saputo si sarebbe arrabbiata perché non l’abbiamo chiamata- disse seria l’ex cheerio alzando gli occhi verdi verso la testa di Santana che adesso le aveva cinto il collo con le braccia.

L’ispanica continuava a fissarla senza rispondere.

-Pensi che si arrabbierà veramente? Secondo me se glielo dici s’ingelosisce…- disse la bionda che cominciava a pensare che ci fosse qualcosa che non andava nell’amica.

–Che, ti hanno tagliato la lingua oggi? Santana Lopez che non parla non si….-

A quel punto la latina smise di ascoltarla e si fiondò sulle labbra rosee della ragazza ostruendo l’emissione di suoni scomodi.

Dimenticando qualsiasi cosa Quinn si lasciò trascinare da quel bacio che la mora approfondiva sempre di più mentre con una mano le sbottonava la camicetta.

Quinn di contro le tolse fulmineamente la maglia e le sganciò il reggiseno per sentire meglio quel mondo che aveva scoperto da poco.

Avere Santana sopra di lei l’eccitava da morire.

L’ispanica di risposta sgranò gli occhi soddisfatta, le sgancio il reggiseno e la fece stendere sul letto.

Poi si avvicinò furtivamente all’orecchio della bionda –La risposta alla tua domanda è no- le sussurrò prima di scendere sull’intimo.

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La latina risalì all’altezza occhi della ragazza che le stava a fianco che si girò soddisfatta e la guardò per un attimo.

Poi la bionda tirò su il lenzuolo per coprirsi facendo cenno alla donna di avvicinarsi di più per usufruire della coperta.

Non faceva freddo ma erano rimaste praticamente nude.

Santana la guardò confusa, a volte quei semplici gesti della bionda la disarmavano totalmente.

Allungò la mano sul comodino cercando il pacchetto di sigarette ma Quinn fu più veloce e la bloccò.

-Che fai?-

-Comincia a darmi fastidio…- disse imbronciata la bionda.

-Ok, vado fuori- disse seria la mora facendo per alzarsi e scoprire la schiena nuda.

-No dai… Non ne puoi proprio fare a meno…?- l’ammonì con fare apprensivo.

Santana la guardò per un attimo, in qualsiasi altro momento l’avrebbe freddata con una delle sue risposte alla Lopez, ma decise di accontentarla, posò il pacchetto e si rimise sotto il lenzuolo.

-Lopez ti stai facendo ammaestrare per benino…- disse Quinn sorridendo.

-E’ solo perché non mi andava di rivestirmi…- mentì la mora.

-Dai ammettilo che infondo ti piace…-

-Certo che mi piace Fabray, sarò ninfomane ma, non vado a letto con chi non m’interessa-

-Allora io t’interesso…- la guardò maliziosa l’ex cheerio.

-M’interessa il tuo corpo…- rispose secca la latina.

-Ah…- rispose delusa la bionda girandosi dall’altra parte e dando le spalle alla ragazza.

-Adesso puoi pure andare a fumare…- aggiunse fredda.


Santana sbuffò per un attimo e poi si avvicinò al corpo della bionda avvolgendolo da dietro.

Quinn rabbrividì al contatto.

-Vattene pervertita!-

-Ma dai che lo sei anche tu…- le sussurrò all’orecchio.

-Sarò una pervertita Santana ma non sono una stronza come te che non riesce neanche a prendersi quello che vuole- disse Quinn alzandosi e rivestendosi velocemente.

-E sentiamo cosa vorrei io?- disse la mora seccata da quell’atteggiamento.

-Brittany- disse uscendo velocemente e sbattendo la porta.



continua...

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Capitolo 6
*** smoking pt2 ***


smoking2
ringazio sempre tutti per le tantissime recensioni,
o per aver inserito la storia nelle seguite e preferite,
e ringrazio anche chi legge soltanto...
sono contenta che questa pseudo raccolta piaccia.
Una dedica speciale alla mia ragazza che ha già letto il cap.
dicendomi che non ero pazza a pubblicarlo...
tankiu :)



Smoking

Pt2






La latina non poteva credere a quelle parole, davvero la bionda le aveva dette?

Si rivestì velocemente e uscì dalla camera.


-Fermati Lucy- urlò l’ispanica a Quinn che stava sull’uscio della porta di casa Lopez pronta ad uscire.

La bionda raggelò e la latina ne approfittò per scendere velocemente le scale e piazzarsi davanti la porta.

-Fammi andare San- disse la bionda senza alzare lo sguardo cercando di spostare l’ispanica
che l’ostruiva il passaggio.

-No, tu non te ne vai così da casa mia…- disse la mora cercando in tutti i modi di non farla passare.

A quel punto Quinn si fermò e alzò lo sguardo lucido incrociando quello dell’ispanica.


Non avrebbe dovuto vederla in quello stato.


Istintivamente Santana alzò il braccio destro tirandola a se in un abbraccio liberatore che fece scoppiare la bionda in lacrime.

-E’ tutto a posto Q. stai tranquilla…- Le sussurrò facendosi spazio tra i singhiozzi della bionda e continuando a tenerla stretta.

-Scusa non avrei dovuto dirti quelle cose- aggiunse con dolcezza cominciando ad accarezzarle i capelli d’orati.

-E non è vero che m’interessa solo il tuo corpo-


La bionda fece un respiro profondo cercando di trattenere le lacrime e si staccò dall’amica continuando a cingerle il collo.


-E poi…-cominciò l’ispanica ma la bionda la censurò con un bacio.

-Non dire più niente Lopez… Mi basta-

-Ok…- annuì la mora specchiandosi negli occhi ancora lucidi della bionda che, dopo pochi attimi, la baciò nuovamente.


Santana chiuse gli occhi e schiuse le labbra lasciando spazio alla lingua dell’ex cheerio che cercava la sua disperatamente.

Poteva sentire i suoi battiti, erano accellerati.

Non l’aveva mai baciata in quel modo così casto e passionale allo stesso tempo.


Dopo qualche secondo le due si staccarono riprendendo contatto con la realtà.

Quinn si guardò attorno facendo roteare gli occhi, sembrava completamente spaesata.

-Che c’è?- Chiese la mora accarezzandole la guancia.

-E’ che… devo andare, i miei mi stanno aspettando…- disse la bionda con un tono completamente distante dalla frase appena detta.

-I tuoi sono divorziati Fabray e tua madre è in Oregon dal suo nuovo fidanzato- la freddò la mora ridendo e tenendo salde le sue braccia attorno alla vita.

La bionda sorrise scuotendo la testa, a volte era veramente difficile tenere testa alla latina.


-Dai vieni di la… Ho una cosa per te- disse trascinandola in cucina.

-Guarda che non sono dell’umore adatto per…- ma la bionda non concluse la frase che l’ispanica le passò un barattolo di gelato.

-Pistacchio?- la guardò confusa la bionda prendendo in mano il barattolo col gelato verde e sedendosi sulla sedia del tavolo della cucina.

-Fattelo piacere Fabray è il mio preferito…- disse sedendosi accanto a lei e porgendole uno dei due cucchiaini che aveva appena tirato fuori dal cassetto.

-Grazie…- disse sorridendo la bionda, poi iniziò a puntellare il gelato col cucchiaino.

-Che c’è?- chiese l’ispanica che aveva già iniziato a mangiare il gelato.

-E che ti devo una spiegazione… Non so neanche io che mi sia preso, di solito non reagisco così… Manco fossi la mia ragazza Santana- disse tutto d’un fiato non credendo alle sue orecchie.

Aveva usato la parola ragazza? Intesa come sua ragazza?

-Oggi ho visto Brittany- disse secca la mora interrompendola.


L’ex compagna di squadra sgranò gli occhi.

-Quando è finita la scuola lei ha iniziato un corso intensivo di danza e non ci siamo più viste… Ma stamattina aveva la mattinata libera e quindi sono andata da lei…-

La bionda continuava ad ascoltarla immobile.

-Quando mi ha chiesto cosa avessi fatto in questo periodo stavo per dirle di noi... Prima che…-

-Continua…- l’esortò interessata la bionda.

-Prima che mi baciasse dicendomi che le ero mancata…- concluse confusa la mora mordendosi un labbro.

Quinn per trattenere il desiderio di fare sue quelle labbra s’infilò repentinamente in bocca un cucchiaino di gelato.

-E non sei contenta?-

-Certo…- rispose accennando un sorriso la latina.

-Brava Lopez… Oggi hai fatto il bis…- disse la bionda alzandosi e posando il cucchiaino nel lavello.

-Non l’abbiamo fatto…-

Quinn raggelò sul lavabo sconcertata dalla freddezza delle parole della mora.

-E perché non l’avete fatto…? Lei non voleva?-

-Io non volevo…!-

-Perché?- Chiese la bionda stando ancora appoggiata al lavandino.

-Non lo so…- rispose semplicemente la mora.


La bionda era ancora confusa.


Dopo qualche secondo l’ispanica si avvicinò alla bionda e le diede un bacio sulla guancia –vado a fumare…- aggiunse allontanandosi.

Quinn si girò di scatto –me ne offri una?-

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Capitolo 7
*** songbird ***


songbird
tanta paura nel pubblicare questo cap.
l'idea era diversa poi è successo l'impensabile

come sempre ringrazio tutti,
anche quelli che non amano il Quinntata ;)
e poi sono felice di sentirmi dire che vi sto facendo amare questa coppia!
grazie di cuore



songbird


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-Non capisco perché continuo a farmi convincere da  te- disse scocciata la mora accavallando le gambe.

-Perché ho un bel faccino e sono brava a letto- rispose Quinn accorgendosi troppo tardi che la gente attorno a lei era abbastanza vicina per sentire quello che aveva appena letto.

-A rifare il letto… Sono brava a rifare il letto… Il tuo letto…- si corresse con difficoltà la bionda dopo essere diventata paonazza facendo scoppiare a ridere l’ispanica accanto a lei.

-Non sei poi così brava, le federe le metti al contrario…-la schernì la mora.

-Questa me la paghi Lopez- le sussurrò la ragazza all’orecchio ancora imbarazzata.

-Non vedo l’ora Fabray- rispose l’ispanica che le lanciò un’occhiata maliziosa.

-Sei tremenda!-

-No, tu lo sei a chiedermi di farti compagnia dal dentista… Ad agosto… Ma le ferie no eh?-

-Stai sempre a lamentarti Lopez… Che stai facendo?- Domandò l’ex cheerio vedendo che la mora frugare nella sua borsa.

L’ispanica tirò fuori dalla borsa l’I-pod e le cuffie passandone una all’amica, poi cominciò a sfogliare la propria playlist.

-Posso?- disse la bionda chiedendole il piccolo Mp3 con la mano.

L’ispanica guardò prima la mano e poi Quinn con scetticismo.

-Dai Lopez non fare la bambina- l’ammonì la bionda aggredendo l’I-pod nella mano della mora.

Santana chiuse l’oggetto nel pugno e guardò negli occhi la bionda che cercava di strapparglielo.

-Mollalo-

-No-

-E dai-

-No- ripetè l’ispanica con tono sicuro ma sorretto da uno sguardo totalmente ammaliatore.

-Santana…- disse Quinn cambiando repentinamente tono di voce e fermandosi un attimo.

L’ispanica si guardò intorno e mollò la presa per l’imbarazzo, erano diventate l’attrazione preferita della gente che stava in sala d’attesa con loro.

La bionda fece un sorriso soddisfatto e cominciò a trafficare con l’I-pod cercando un album interessante da ascoltare.

-Hai una cartella che si chiama nuove direzioni?- disse sorpresa la bionda accennando una risata isterica.

-Da qui- replicò l’ispanica provando a riprendersi l’oggetto che Quinn allontanò repentinamente alzando il braccio.

-Sta buona…-

-Ci metto le canzoni che devo preparare per il glee…- si giustificò la ragazza.

-Back to black, Valerie, Science fiction/double feature… A si me la ricordo era per il Rocky Horror…- disse la bionda staccando per un attimo gli occhi dallo schermo per incrociare lo sguardo di Santana che si limitò ad annuire sorridendo.

-Songbird…? E questa? Non ricordo di avertela sentita cantare?- chiese confusa la bionda schiacciando play.

La musica partì e l’ispanica si raggelò senza riuscire a ribattere.

For you, there’ll be no more crying,
For you, the sun will be shining,
And I feel that when I’m with you,
It’s alright, I know it’s right

Quinn guardò confusa la ragazza al suo fianco che aveva lo sguardo fisso nel vuoto.

Aveva paura a chiederle per chi fosse quella canzone, anche se in fondo lo sapeva già.

to you, I’ll give the world
to you, I’ll never be cold
‘Cause I feel that when I’m with you,
It’s alright, I know it’s right.


Santana si spense per un attimo dimenticando dove fosse e con chi fosse.

Nella sua testa era nitido il ricordo di quel momento.

And the songbirds are singing,
Like they know the score,
And I love you, I love you, I love you,
Like never before.

Istintivamente allungò la mano destra cercando quella dell’amica che la strinse forte, poi appoggiò la testa verso il muro e chiuse gli occhi.

And I wish you all the love in the world,
But most of all, I wish it from myself.
And the songbirds keep singing,
Like they know the score,
And I love you, I love you, I love you,
Like never before, like never before


Finita la canzone l’ispanica aprì gli occhi che si erano leggermente inumiditi e guardò Quinn che le sorrideva dolcemente.

Senza staccare la mano da quella della mora la trascinò fuori dalla sala d’attesa e l’abbracciò forte.

Era la prima volta che la latina si lasciasse totalmente andare verso un corpo che non era quello di Brittany.

Era la prima volta si sentiva al sicuro e protetta da qualcuno che non fosse la sua ballerina.


Le due ragazze si staccarono.

Quinn vedendo una lacrima scendere dal occhio della mora, poggiò le labbra assaporando il salato sulla pelle dell’ispanica.

-Non so cosa sia realmente successo tra te e Brittany, non so cosa significhi quella canzone per te, o per voi… Ma se ti tocca così, forse dovrei farmi da parte e lasciarti andare...- disse tranquilla la bionda sorridendo con gli occhi tristi.

-Perché dovresti farti da parte?- Chiese confusa la mora.

Quinn si avvicinò alle labbra carnose dell’amica e vi poggiò su un leggero bacio.

–Perché si lascia andare chi si ama- aggiunse guardandola negli occhi prima di rientrare in sala d’aspetto lasciando l’ispanica totalmente disarmata.

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Capitolo 8
*** (sincero)Silenzio ***


sincero silenzio
sinceramente non sono molto convinta di questo cap.
però spero sempre nella vostra clemenza
e mi auguro che vi piaccia come vi sono piaciuti gli altri
non smetto mai di stupirmi per il numero crescente di gente
che segue questa storia
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE...

buona lettura
C.


(sincero) Silenzio


-Grazie per la cena- disse la bionda arrossendo lievemente mentre la mora pagava il conto.

L’ispanica si voltò per un attimo e sorrise compiaciuta all’amica, come se quel gesto fosse il più naturale che avesse mai fatto nei suoi confronti, poi tornò seria e si rigirò verso il cameriere.

–Tenga il resto- disse prima di alzarsi dal tavolo facendo alzare istintivamente anche la bionda.



Le due iniziarono a camminare a testa bassa verso la macchina dell’ispanica che era parcheggiata abbastanza lontana.

Erano inspiegabilmente mute.


Dopo “l’incidente” post Songbird, Santana era scappata dallo studio medico staccando il cellulare per diverse ore, presentandosi alle 20.00 davanti casa Fabray scandendo le seguenti parole –Muoviti Fabray che ho prenotato per le 20.30-

Per tutta la cena non avevano menzionato l’accaduto, ma si erano adagiate su quanto fosse divertente mangiare il riso con le bacchette, non a caso l’ispanica aveva scelto un ristorante giapponese.


Senza infrangere il voto di silenzio, Santana rallentò il passo irrigidendosi leggermente e con uno scatto afferrò la mano di Quinn.

La bionda arrossì per un attimo senza capire quel gesto, ma sentiva il respiro della latina crescere e il passo diventare sempre più lento.


Decise di rompere il silenzio.

-Che succede San?-

L’ispanica sgranò un po’ gli occhi indicando con il viso tre pastori tedeschi ingrugniti a pochi metri da loro.

Quinn seguì lo sguardo  e notò i tre cani, uno era un cucciolo, ad almeno a dieci metri da loro  beatamente occupati a farsi i cazzi loro.

La bionda per un attimo rimase perplessa fissando prima gli animali e poi l’amica, possibile mai che Santana Lopez avesse paura dei cani?

Più si avvicinavano ai tre animali, più l’ispanica accelerava il passo, la bionda non l’aveva mai vista così terrorizzata.

-Se ti agiti lo sentono- disse con calma staccando la presa per allungare il suo braccio dietro la schiena dell’amica facendola sentire al sicuro -vieni, stammi vicina- aggiunse con tranquillità trascinando la mora lontana dagli animali.

Per un attimo la latina rimase basita da quel gesto e regalò a Quinn uno sguardo di una dolcezza infinita.

Poi tornò a guardarsi intorno seguendo con gli occhi i tre cani, che non l’avevano minimamente cagata, allontanarsi dietro di loro.


-Grazie…- Disse semplicemente una volta scampato il pericolo.

Quinn sorrise e si staccò dall’ispanica che istintivamente le afferrò nuovamente la mano come se non volesse staccare quel cordone ombelicale.

-Ce ne sono altri?- Domandò confusa la bionda lanciando delle occhiate alla mano dell’ispanica che stringeva la sua.

-No ma…- Si giustificò un po’ imbarazzata la mora che istintivamente mollò la presa.

La bionda riafferrò la mano incrociando le dita con le sue e sorrise all’ispanica.


Il silenzio imbarazzante continuava a rimbombare nelle loro orecchie.


-Non sapevo avessi paura dei cani…- disse per interrompere l’imbarazzo.

-Ci sono tante cose che non sai di me, Lucy- replicò asettica la mora senza alzare troppo il tono di voce e limitandosi a dare un’intonazione diversa alla parola Lucy.

-Che bastarda che sei…- rispose a tono l’ex capo cheerleader senza però staccare la presa dalla mano calda della latina.

La mora non rispose si limitò a sorridere maliziosa e ad aprirle lo sportello della macchina.

-Pensi che facendo la galante con me ti farai perdonare?- Chiese la bionda prima di salire.

-Certo- rispose con un sorriso la mora, prima di stamparle un bacio sulle labbra.


-Quinn…-

-Si- disse la ragazza ancora totalmente smarrita per il bacio, era il primo che si davano durante la serata.

-Sali!- Le ordinò la latina.



La bionda si guardò intorno senza capire dove fossero dirette, avevano abbandonato da almeno due chilometri il centro di Lima addentrandosi in una strada sterrata.

-Rilassati Fabray non ti stupro mica…- ridacchiò la mora per tranquillizzarla.

-Quello l’hai già fatto!- replicò ridendo la bionda.

-Ah. Ah. Ah…- disse semplicemente l’ispanica dopo aver tirato il freno a mano.

-Scendi!- le ordinò nuovamente uscendo dalla macchina.

La bionda si guardò intorno, erano in una specie di campagna illuminata solo dalle stelle, per un attimo pensò che l’ispanica le stesse facendo uno scherzo, perché non riusciva veramente a capire per quale motivo l’avesse portata li, poi girò la testa e vide Santana salire nella parte posteriore del Pick up.

-Adesso mi spiego perché hai preso in prestito la macchina di tuo padre- disse la bionda scendendo dalla macchina.


La latina tirò fuori una coperta dallo zaino e la passò a Quinn, poi si distese sulla macchina cominciando a fissare il cielo.

-Vieni o no?- L’ammonì la ragazza vedendo che la bionda la guardava confusa.

-Abbassa i toni Lopez!- rispose seccata.

Effettivamente l’ispanica stava giocando più del solito a fare la dura per nascondere l’agitazione.



Dopo qualche secondo l’ex cheerio aprì la coperta e si distese accanto a San cominciando pure lei a guardare il cielo.

Era stupendo, tutto nero illuminato da puntini luccicanti.


Il silenzio di quel posto era il più melodioso che la bionda avesse mai sentito.


-Quando mi hai portata a mare, ad ascoltarlo… la prima cosa che ho pensato è stata che non aveva senso farsi tutto quel viaggio per sentirsi al sicuro… Perché quelle stesse sensazioni, che non ripeterò perché sono dannatamente smielate, io le provo ogni volta che vengo qui!- disse con estrema fatica la mora.

–Eh…-aggiunse girando la testa verso Quinn che sentendosi gli occhi addosso girò anche la sua.

–Non ci ho mai portato nessuno…-

-Quando dici nessuno intendi…- Chiese la bionda con un pizzico di curiosità negli occhi.

-Neanche Brittany…- aggiunse la latina sapendo di aver risposto a pieno al quesito della ragazza affianco a lei che deglutì confusa.

A quel punto, Quinn, si avvicinò di più alla mora che non smetteva di guardarla.

-Sai, non pensavo che una semplice dichiarazione d’amore potesse avere questo effetto su Santana Lopez…- la provocò con dolcezza –E poi sono io quella dannatamente dolce!-

-E’ solo perché sono in stato confusionale…- disse ridendo la mora che voleva assolutamente sdrammatizzare.

La bionda capì la difficoltà dell’amica nel parlare e decise di troncare la discussione.

(Infondo era stata fin troppo sincera con lei).

(Doveva ancora capire quale lato del carattere della Lopez preferisse).

Quindi fece uno scatto e le salì di sopra.

-Stato confusionale eh?... Vediamo quanto dura!- le sussurrò all’orecchio con sensualità cominciando a baciarle il collo.




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Capitolo 9
*** estrema naturalezza ***


estrema naturalezza
non volevo pubblicare oggi,
ma volevo ringraziarvi per le fantastiche e tantissime recensioni
davvero sono commossa
e poi cresce il numero di persone che segue questa storia
grazie a tutti davvero...

ps
so che con questo capitolo mieterò un pò di vittime,
ma dovevo seguire il mio istinto
è il terzultimo...
sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate
grazie ancora
C.


estrema naturalezza




Santana infilò la chiave nella toppa ed entrò in casa.

Si tolse gli occhiali da sole e buttò la borsa sul divano senza guardare.

-Ben tornata Lopez-

L’ispanica saltò in aria per lo spavento, poi si girò e vide la bionda distesa sul divano di casa sua.

-Cristo Fabray ma sei impazzita?- urlò ancora con le palpitazioni.

La bionda cominciò a ridere di gusto.

-Ma poi… Chi diavolo ti ha fatto entrare?- Le sbraitò l’ispanica ancora confusa.

-Modera il linguaggio Lopez… O me ne vado…-

-Allora?-

-Ho scassinato la porta- disse Quinn con semplicità.

-Che cosa?- strillò l’ispanica avvicinandosi alla porta.

-Ma dai San, scherzo, una porta d’ingresso è diversa da un armadietto…- la schernì ridendo -hai lasciato la porta finestra della cucina aperta- aggiunse.

La latina guardò la cucina –devo ricordarmi di chiuderla…- pensò.


Poi si avvicinò al divano si distese con poca delicatezza poggiando la testa sulle ginocchia della bionda che era ancora divertita.

Quinn iniziò a squadrarsela per bene, aveva addosso una salopette di jeans e sotto il costume, poi si fermò ad altezza occhi e la guardò come se stesse aspettando qualcosa.

-Che ci fai qui?-

-Mi annoiavo, e poi domani torna mia madre…-

-E quindi?- Chiese la mora immaginandosi la risposta.

-Non mi va di passare l’ultima notte di libertà da sola a casa…- disse la bionda dopo aver iniziato a giocare con le dita dell’ispanica che le guardò confusa e divertita.

-Non ti va di passarla da sola o ti va di passarla con me- disse con un tono provocante.

Quinn abbassò lo sguardo lanciandole un’occhiata minacciosa.

Istintivamente Santana fece uno scatto con gli addominali e la baciò, cogliendola alla sprovvista.


La bionda dopo qualche secondo di stordimento approfondì il bacio, poi allungò la mano mettendola dietro la testa dell’ispanica per sorreggerla.

La mora senza staccarsi cercò una posizione migliore mettendo le mani suoi fianchi dell’amica e costringendola a distendersi sotto di lei.

-Non puoi sempre stare sopra- la rimproverò ansimando Quinn mentre l’ispanica le leccava il collo.

-Certo che posso Fabray- rispose sicura la mora.

Istintivamente l’ex Cheerio allungò la mano sul sesso di Santana sfregandolo delicatamente da sopra il jeans.

L’ispanica rabbridì, non si aspettava che la bionda prendesse subito l’iniziativa.

Istintivamente smise di baciarle il collo e si sganciò la prima bretella della salopette.
 
-Che fai?-Domando seria la bionda fermando la mano di Santana pronta a sganciare l’altra bretella.

-Non vuoi vedermi nuda?- Rispose a tono.

La ragazza che stava sotto la tirò a se con l’unica mano che aveva libera mentre l’altra continuava a torturarla.

-Decido io quando voglio vederti nuda…- le disse mordendole un labbro.

La mora si staccò per un attimo da quelle labbra e la guardò seria, cercando di concentrarsi sui suoi occhi e non sulla sua mano che si era appena fermata.

-E se ti dicessi che trovarti a casa è la cosa più bella che mi sia successa oggi?-

La bionda fece roteare gli occhi per poi riprendere a torturarla, non poteva dargliela vinta così facilmente.

-Ok, ok…- disse frettolosamente la mora dimenandosi, poi cercò di riconcentrarsi sulla bionda sotto di lei.

–Mi sei mancata Quinn- disse con un tono rassegnato ma felice.

La ragazza sorrise soddisfatta e smise di torturarla portando la mano sulla seconda bretella che era ancora legata –vediamo come si slaccia questo coso…-


Proprio in quel momento suonò il campanello e Quinn fermò la mano sulla bretella.


-Devo sempre fare tutto da sola Fabray!- disse ridacchiando la mora afferrando la bretella per slacciarsela.

-Perché non vai ad aprire- disse un po’ preoccupata la bionda.

-Perché dovrei? Non sto aspettando nessuno e poi…- si avvicinò suadente all’orecchio della bionda –Non voglio aspettare ancora… ho voglia di sentirti dentro…- aggiunse leccandole l’orecchio.


Il campanello suonò di nuovo.


-Dai San fai uno sforzo… magari è importante… E poi non scappo mica io…- precisò l’ex cheerio.

L’ispanica sbuffò alzandosi dal corpo ancora vestito di Quinn, si riallacciò la bretella sganciata e si sistemò i capelli fluenti.

–Ma guai a te se ti muovi- disse guardando la ragazza stesa sul divano prima di aprire la porta con il sorriso malizioso ancora stampato in viso.


Quinn non sentendo nulla alzò la testa dal divano e si affacciò in direzione dell’ingresso vedendo San immobile davanti alla porta spalancata.

-Sorpresa!- Urlò la bionda saltando letteralmente addosso all’ispanica.

-Ciao Quinn che ci fai?- Chiese sorridendo la bionda ancora abbracciata all’amica mora notando l’altra bionda sul divano di casa Lopez.

L’ispanica si staccò dall’abbraccio ancora confusa, non sapeva cosa dire, mentre la ragazza di fronte a lei la fissava felice con i suoi grandi occhi azzurri.

-Sono contenta di vederti- disse sincera avendo paura di girarsi non sapendo cosa immaginarsi dalla ragazza dagli occhi verdi con cui pomiciava fino a qualche minuto primo.

-Brittany come stai?- disse Quinn con tranquilla lucidità.

-Bene, bene devo raccontarvi un sacco di cose…- disse felice la ballerina.


Santana si girò leggermente e vide quello che in quei giorni aveva ardentemente sperato di non vedere prima dell’inizio della scuola.


Le due bionde si stavano abbracciando.


-Me le racconterai un’altra volta Brit stavo per andarmene- disse la bionda continuando a mantenere la calma.

L’ispanica era sorpresa dal temperamento dell’ex capo cheerleader.

-Ma no Q dai rimani, ho finito il corso di danza e voglio festeggiare… E poi sono solo a casa…-

-Non ti fai vedere per un mese e piombi a casa mia autoinvitandoti a cena e a dormire?- la schernì ridendo l’ispanica.

-L’ho sempre fatto!- rispose la ballerina con un sorriso a quarantacinque denti tornando ad abbracciarla.

Quinn abbassò lo sguardo imbarazzata dall’abbraccio che Santana stava regalando alla sua bionda, poi lo rialzò incronciando per un attimo gli occhi di Santana che la guardavano supplichevole.


-Dai ragazze vi lascio sole- disse la bionda avviandosi.

-Rimani almeno per cena- replicò l’ispanica dopo aver a lungo pensato se fare o no quella proposta alla ragazza.

-Dai Q. così cucini tu che San è proprio scarsa-

-Ehy!- L’ammonì la latina con complicità.

Quinn le guardò per un attimo erano perfette l’una per l’altra, poi si soffermò sugli occhi di Santana.

-Ok rimango- disse semplicemente non lasciando trapelare nessun sentimento dalla sua espressione di ghiaccio.



La serata passò velocemente, Brittany parlò per tutto il tempo del corso di danza senza notare gli sguardi imbarazzati delle due ex compagne di squadra che si cercavano in continuazione.

In più la ballerina aveva letteralmente svaligiato il frigobar dei signori Lopez dando la possibilità all’altra bionda di affogare la frustrante situazione nell’alcool.


-Ma non puoi lasciarla sul divano…- disse ridacchiando Brittany guardando Quinn che dormiva sbronza sul divano.

-Ok, la porto in camera dei miei-

-Ma no Santi, e se si sente male? Facciamola dormire con noi…-

Santana guardò Brittany con dolcezza, era disarmante come sempre.

-Ok, vatti a cambiare che io la porto su…-

-Ti aiuto?-

-Ma noi dai, è leggera- disse la mora sorridendo, pensando a quella volta che aveva preso in braccio la bionda sbattendola con forza al muro manco fosse Puckzilla.


-Ok Santi vi aspetto su…- disse avvicinandosi alla mora.

-La camera è dall’altra direzione…-replicò ridacchiando Santana spaventata per la prima volta del fatto che la ballerina stava dimezzando rapidamente le distanze.

Poi la bionda annullò totalmente la distanza posandole un bacio sulle labbra.

-Ciao comunque- disse ridacchiando per poi scomparire correndo sulle scale.

Santana rimase pietrificata poi si girò verso Quinn controllando che stesse ancora dormendo e si avvicinò a lei.


-Su Fabray aggrappati a me- disse alzando con forza la ragazza e facendole attorcigliare il braccio attorno al suo collo.

-San…-

-Si sono io piccola… Dai su abbiamo tanti gradini da fare…- disse portandola ai piedi della scala.

-Non sono piccola Lopez…-

-Ok, ok…- ridacchiò concentrata l’ispanica.

-Scusami non dovevo ubriacarmi…-

-Hai fatto bene piccola-

-Mi chiami così solo perché sono ubriaca…-

-Forse…- ridacchiò l’ispanica entrando nella camera senza accendere la luce –Siamo arrivate…- aggiunse poggiandola dolcemente sul letto.

Dopo pochi secondi la bionda si addormentò e l’ispanica sollevò la testa notando che Brittany si era già addormentata dall’altra parte del letto.


Fece un respiro profondo e si allontanò da quella vista così dolce e straziante, poi si avvicinò alla borsa e tirò fuori il pacchetto di sigarette che era rimasto praticamente pieno da una settimana visto che all’ex cheerio cominciava a dare fastidio.


Andò in balcone e si accese la sigaretta, sperando che il fumo non entrasse in camera, poi si girò verso il letto e le vide, la luna
rifletteva perfettamente il biondo dei loro capelli.

Tornò a guardare il cielo mentre la cenere incandescente illuminava la sua mano, prima di bruciarla.

-Cazzo!- disse facendo volare la sigaretta e succhiandosi il dito.


Fu un attimo, ma in quel preciso momento realizzò con estrema naturalezza il da farsi.

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Capitolo 10
*** status ***


status
so già che mi odierete,
ma per farmi perdonare vi dico che il prossimo capitolo lo pubblicherò prestissimo
e che non sarà l'ultimo,
bensì il penultimo...
dopo un'accesa discussione con Santana siamo giunte a questa conclusione...
:)
in più visto che ho finalmente imparato a mettere le foto...
volevo farvi un regalo
(e mi sento molto soddisfatta x questo)
ho inserito sia in questo cap.che in altri, sparsi per la raccolta,
delle foto abbastanza significative per la trama
Questa di questo cap. è l'unica che non c'entra a livello visivo, ma mi piaceva troppo come immagine
anche perchè racconta tanto
e ho voluta metterla
grazie ancora per seguire questa pseudo raccolta
buona lettura
C.




status





-Avanti…- disse la bionda senza alzare la testa dal libro che stava leggendo.

La mora aprì leggermente la porta ed entrò nella camera dell’ex cheerios.

Quinn alzò semplicemente gli occhi dal libro e la fissò per qualche secondo, poi torno alle sue pagine –Pensavo che mia madre fosse già uscita- disse asettica.

-Infatti l’ho beccata sulla porta, era più allegra del solito- disse la mora imbarazzata rimanendo lontana dalla bionda che continuava a leggere.


Continuò a fissarla per alcuni minuti ma la bionda sembrava non calcolarla di striscio.


-Ok, ho sbagliato a venire qua…- disse irata l’ispanica girandosi verso la porta e portando la mano sulla maniglia.

-Rilassati Lopez dovevo solo finire il capitolo- l’ammonì seria la bionda –Dai vieni qui- le disse cambiando repentinamente tono di voce.

-Preferisco stare in piedi-

-Ok- disse sorpresa Quinn.


-Che hai fatto questa settimana?- Chiese rompendo nuovamente il silenzio che si era creato dopo aver notato l’imbarazzo crescente della latina.

-Sono stata con Brit- rispose seria la ragazza appoggiata al tavolo.

-Immaginavo-

-E’ per questo che non mi hai chiamata?- Domandò secca.

-Certo Santana, che domande mi fai…- rispose accennando un sorriso finto.

-Quinn io… Mi dispiace davvero… Ma era necessario passare del tempo con lei…- Si giustificò la latina.

-Lo so, non ti sto dicendo niente infatti…-

-E’ proprio questo che mi spaventa-

-Che dovrei fare Santana? Urlarti contro perché per due mesi ci siamo viste ogni santo giorno e come è tornata Brittany sei sparita per una settimana…- le disse continuando a mantenere la calma.

-Bhe renderesti tutto più semplice…- disse la mora con un mezzo sorriso imbarazzato prima di sedersi sul letto accanto a Quinn facendola sussultare.


-Dimmi quello che mi devi dire, e poi lasciami sola, devo ancora preparare un sacco di cose per domani…- disse velocemente, non riusciva a stare vicina all’ispanica senza saltarle addosso.

-Ok Quinn, anzi scusa non avevo il diritto di…-

-San…-l’ammonì seccata la bionda cercando d’ignorare i propri ormoni.

L’ispanica fece un respiro profondo e iniziò a parlare.

-Passare del tempo con Brittany mi ha riportato alla realtà…-

-Wow non so se prenderlo come un complimento…- disse la donna corrucciando le sopracciglia.

-Bhe dipende, se ti piace vedere il bicchiere mezzo pieno…- si fermò un attimo a pensare interrompendo il discorso.

-San…- l’ammonì nuovamente.

-Ok Fabray, che palle… Il punto è che stare con lei mi ha riportato alla mente un sacco di cose e situazioni…-

-Ascolta San lo sapevo benissimo, sapevo che quando sarebbe ricominciata la scuola sarebbe cambiato tutto, e poi non so se sarei in grado di portare avanti una relazione omosessuale al McKinley- disse con sincerità la bionda molto provata.

-Davvero?- Chiese confusa e delusa la mora.

-Certo San, come se non sapessi quanto è importante per me lo status…-

-Allora siamo in due- la freddò la latina.


La bionda perse un battito.


-Ho detto a Brittany che non mi sento di fare outing e che per un po’ voglio stare da sola… Ne ho passate troppe l’anno scorso, non sono pronta a farmi vedere da tutti per quella che sono, e non mi va neanche di tenere Brittany al guinzaglio… Lei non se lo merita…- disse la latina con l’aria di una che aveva provato quel discorso miliardi di volte.

-Sono impressionata Lopez… Che gesto nobile…- la schernì l’ex cheerios osservandola come se sapesse che ci fosse dell’altro.

L’ispanica si senti gli occhi addosso, conosceva bene quello sguardo –E poi ha conosciuto un ballerino al corso, pare che gli interessi veramente…- aggiunse un po’ triste.

-A ecco…- annuì la bionda con malizia.

-Passare del tempo con me ti ha reso veramente stronza Fabray...- disse seccata la mora.

-No, lo sono sempre stata… Tu piuttosto…- aggiunse cambiando argomento –Come stai? Ti sta bene questa cosa di Brittany…?-Chiese tornando seria.

-Si, cioè credo di si… Infondo non mi ha dato così fastidio, voglio tenermela stretta come amica…- spiegò un po’ confusa la ragazza, sembrava che quel discorso lo stesse facendo a se stessa.

-Bene…- Disse la bionda rimanendo impassibile.

Santana la fissò per qualche secondo chiedendosi se quella donna fosse la stessa con cui aveva passato l’intera estate.

-Che c’è San? Mi devi dire qualcos’altro?- la stanò la bionda.

-Non credo… Tu?-

-No- rispose seria Quinn, poi si alzò e aprì la porta della camera.


Istintivamente Santana si alzò, mantenendo quell’espressione confusa che l’aveva accompagnata per tutto il dialogo, e raggiunse la porta.

-Ci si vede domani a scuola- disse la bionda accennando un sorriso.

-Certo…- rispose la latina annuendo e uscendo dalla camera.



Scendendo le scale di casa Fabray la mora non poté fare a meno che guardarsi intorno, quella casa che conosceva alla perfezione da quanto aveva dieci anni, ma negli ultimi due mesi aveva assunto un colore diverso.

Ogni cosa le ricordava Quinn e la loro pseudo relazione.

Il fatto che la bionda la stesse lasciando andare senza controbattere l’aveva completamente disarmata.

Durante la settimana passata con Brittany ci aveva pensato giorno e notte, giungendo alla conclusione che non si sentiva di trascinare un’altra bionda nella medesima situazione che aveva fatto soffrire lei e Britt l’anno passato.

E non era pronta ad uscire allo scoperto.

Era una scelta che aveva preso con estrema difficoltà, provando quel discorso svariate volte davanti allo specchio, perché sapeva di dover dare una spiegazione all’ex cheerio.

Doveva dargliela.

Tutto era andato liscio, ma non riusciva ad essere felice perché la reazione della bionda così asettica e glaciale non l’aveva prevista.

Per un attimo si sentì mancare il respiro.


Mise la mano sulla maniglia della porta d’ingresso e girò lo sguardo verso l’alto sperando che la bionda fosse li per fermarla, ma ovviamente non c’era.


-Fanculo Lucy-



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Capitolo 11
*** gioco di ruolo ***


gioco di ruolo
ok, come promesso,
questo è il penultimo....
spero che vi garbi facendovi tornare i conti
grazie come sempre per le tantissime e graditissime recensioni
e grazie a tutti quelli che leggono la storia anche senza recensirla
sono contenta che vi piaccia
spero!!!
buona lettura
C.


gioco di ruolo




Per un attimo si sentì mancare il respiro.

Mise la mano sulla maniglia della porta d’ingresso e girò lo sguardo verso l’alto sperando che la bionda fosse li per fermarla, ma ovviamente non c’era.

-Fanculo Lucy-


Santana si girò di scatto e risalì le scale.

Entrò velocemente nella camera della bionda e la cercò senza trovarla.

A quel punto portò entrambe le mani sulla testa e sentendo le gambe tremare si fece cadere sul letto dell’ex cheerios.


-Santana… Pensavo che te ne fossi andata- disse titubante la bionda.


L’ispanica alzò gli occhi umidi riflettendoli in quelli provati della bionda che era appena tornata dal bagno.

Poi, senza pensarci due volte, si alzò dal letto ritrovando repentinamente le forze, e diresse verso la bionda che l’osservava pietrificata sull’uscio della porta.

Erano a pochi centimetri l’una dall’altra.

Istintivamente Quinn abbassò lo sguardo come se non riuscisse a sostenere quello dell’ispanica che non si era ancora staccato dai suoi occhi.

-Ti prego San, non rendere le cose più difficili…- disse con la voce spezzata in gola continuando a non guardarla.

Allora la latina si fece forza, e dopo aver fatto un respiro profondo, poggiò con delicatezza una mano sulla guancia della bionda accompagnandone la testa ad altezza occhi.

La guardò per un istante, il verde dei suoi occhi era diventato ancora più brillante dal momento che era inondato da lacrime che stentavano a scendere.

Si avvicinò a quel piccolo paradiso dei suoi occhi e ci poggiò su un lieve bacio, lasciandoli chiusi.
 
Poi si allontanò piano e, sperando che non li riaprisse, la fissò ancora per un momento.


-Ti amo- le sussurrò con un filo di voce come se avesse detto qualcosa di sbagliato.


La bionda aprì gli occhi increduli e notò una lacrima scendere sulla guancia mulatta dell’ispanica.

-Ridillo- disse semplicemente.


La mora spostò lo sguardo per qualche secondo, sentiva quelle parole, le sentiva bruciare dentro.

Raccolse le ultime forze che le erano rimaste e tornò a guardare la ragazza che l’aspettava accennando un sorriso.


-Ti amo Quinn-

Questa volta, la bionda rispose con un sorriso acceso spezzato dalle lacrime.

-… E so che sarebbe tutto sbagliato… E che per te lo status è importante… E che dovrei lasciarti andare- disse arricciando le sopracciglia –Ma… Non cela faccio… Il solo pensiero mi toglie il respiro…- aggiunse con difficoltà.

-Sono stata con un sacco di ragazzi San… Ma nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere…- rispose la bionda visibilmente provata.

-Perché erano maschi, semplici e stupidi maschi- replicò la donna ritrovando il sarcasmo.

-Sei proprio straordinariamente lesbica Lopez- la schernì Quinn buttandosi tra le sue braccia.

Santana ricambiò l’abbraccio mentre nella sua testa rimbombava il nome della prima persona che aveva combinato insieme il binomio straordinariamente e lesbica.

-Lo dirò a Brittany, non voglio che ci siano segreti tra di noi ok?- disse continuando a stringerla.

-Cosa dirai a Brittany?- La provocò la bionda senza mollare la stretta.


Per un attimo l’ispanica si sentì mancare le forze, lo stava per dire veramente?

Ma proprio quando le gambe cominciavano a cedere, Quinn la strinse più forte facendola sentire al sicuro.


-Che sei la mia ragazza?- Chiese con un pizzicò di malizia facendo roteare gli occhi.

A quel punto la bionda si staccò di colpo e la guardò seria.

-Capiamoci bene Lopez… Tu sei la mia ragazza…!- Replicò secca facendo sorridere la latina che l’abbracciò di nuovo.


Chiusero gli occhi entrambe per sentire meglio i loro battiti sincronizzati.


Dopo qualche secondo, Quinn iniziò a spostare indietro la testa rimanendo attaccata al corpo dell’ispanica.

Santana vide gli occhi della ragazza cercare i suoi.

Erano vicinissime.

Con una dolcezza spiazzante l’ispanica si avvicino alle labbra della bionda mordendole prima il labbro inferiore e poi quello superiore.

La bionda ricambiò il gesto e si lasciò completamente andare il quel bacio che entrambe volevano e desideravano dal momento che si erano viste.

Santana spinse l’ex cheerio verso il letto, poi fece scendere le mani sul bordo della magliettina rossa, che la ragazza indossava con eleganza, e staccandosi dal bacio la guardò negli occhi chiedendole l'autorizzazione a spogliarla.

Quinn sorrise, non si aspettava che la Lopez potesse essere così diversa in quel contesto, pensava di conoscerla.

A quel punto la latina le sfilò la maglietta facendola scivolare con calma sul pavimento, poi l’osservò accarezzando con gli occhi la bellezza di quel corpo.

 Per la seconda volta la bionda si trovò spiazzata dalla tenerezza di quella donna.

Allungò le mani verso la canotta bianca della latina e, senza interrompere il contatto visivo, gliela sfilò, poi tirò a se l’ispanica facendo aderire i loro corpi seminudi facendola sussultare.

-Perché tremi?- Le chiese la bionda con un filo di voce.

-Perché so già che mi farai toccare il cielo con un dito…-

La bionda si staccò e la guardò confusa –Dov’è finita la mia Santana?-

-Si dev’essere persa Fabray…- rispose la latina un pò imbarazzata.

Allora la bionda annullò nuovamente le distanze tra le loro labbra e la condusse sul proprio letto cominciandone ad accarezzarne il corpo con un tocco quasi impercettibile.

Sentiva l’ispanica fremere ad ogni suo contatto, come se qualcuno la stesse toccando per la prima volta.

A quel punto Quinn le si portò di sopra  cominciando a dare dei piccoli e casti baci prima sulle labbra e poi sul resto del viso scoprendolo completamente rilassato e appagato.

Mentre la ragazza scandiva il tempo con quei baci la mora aprì gli occhi e la guardò sorpresa rendendosi conto che fosse sopra di lei.

-Devo approfittarne Lopez, senò quando mi ricapita di stare sopra- rispose ammaliante la bionda allo sguardo interrogativo di Santana.

-E chi ti ha detto che ti lascerò stare di sopra- replicò l’ispanica con malizia.







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Capitolo 12
*** Quinntana ***


quinntana
eccomi qui col capitolo conclusivo,
ho fatto un esperimento un pò cinematografico
spero solo che non v'incasini la lettura...
ps ho messo accanto alle battute in spagnole la traduzione
che non è letterale.

Quinntana





-Buongiorno raggio di sole…- disse la bionda appena la latina aprì gli occhi.

Santana cercò di mettere a fuoco, poi si concentrò sul volto della bionda che la fissava con dolcezza.

-Buongiorno…-rispose in preda ad uno sbadiglio.

Richiuse gli occhi e si accucciò vicino a Quinn appoggiandone la testa sul petto.

La bionda allora la strinse forte e ne baciò i capelli.


Dopo qualche secondo la mora fece uno scatto e si staccò dall’ex capo cheerleader che la guardò confusa.

-Aspetta… Come mi hai chiamata?- Chiese seccata.

_____________________________________________________________________________________________________


-Santana…- disse la donna al volante.

L’ispanica si girò verso la bionda stando attenta che il fumo della sigaretta accesa non entrasse in macchina e le regalò un sorriso sincero sorretto da un'espressione curiosa.

Quinn ricambiò il sorriso e poi tornò a guardare la strada.

-Le zampe dal cruscotto…- l’ammonì scherzando -e butta quella cosa!- aggiunse secca per poi cambiare espressione e tornare a sorridere.


La mora sbuffò e si ricompose sul sedile, poi buttò la sigaretta e alzò il finestrino.

–Joder… Porqué no te pones diferente tia, eres previsible-(Cazzo, perchè non mi dici qualcos'altro, sei prevedibile)

-Non vorrai fare tardi il primo giorno di scuola… Vero Lopez?-

-Porqué? no he hecho nada?… Tampoco te estoy mirando…- si giustificò la mora.(perchè? non ho fatto niente? Neanche ti guardo)


A quel punto Quinn sterzò il volante verso destra e una volta accostata la macchina  tirò il freno a mano e si slacciò la cintura saltando addosso all’ispanica cominciando a baciarla con foga.


-Maledetta tu e la tua salopette- la rimproverò la bionda mentre cercava di sganciare le bretelline.

A quel punto la latina le afferrò entrambi i polsi e la bloccò.

-Che cazzo stai facendo Quinn, siamo in ritardo…-

Allora la ragazza allungò il viso sul collo della mora cominciando a leccare quei punti che sapeva essere fatali per l’ispanica, che mollò la presa e allungò le mani verso il sedere della bionda portandola totalmente sopra di lei.

A quel punto la bionda si avvicinò all’orecchio della mora –Guai a te se mi parli in spagnolo in pubblico-

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-Perché?-

-Perché poi allunghi le mani e mi fai imbarazzare- replicò la bionda guardando Santana in piedi di fronte a lei.

-Adesso sarei io quella che allunga le mani Fabray, devo ricordarti…- la mora si fermò un attimo a pensare -lo que ha pasado antes…- aggiunse alzando le sopracciglia.(quello che è successo prima)

L’ex cheerios la fulminò con lo sguardo.

-Ok, scusa- ridacchiò la latina allontanandosi dalla bionda.


-Torna qui-la richiamò Quinn.

-Pensavo che non mi volessi accanto- la schernì Santana sedendosi al piano forte dell’aula canto.

-Ti ho semplicemente detto che fino a quando non sarai pronta a fare outing di tua spontanea volontà è meglio che quando siamo in pubblico non stiamo appiccicate- replicò sincera alzandosi e dirigendosi verso la mora –E’ difficile resisterti…- aggiunse con malizia appoggiandosi al piano.


L’ispanica sorrise per un attimo, poi cominciò a premere a caso dei tasti  del pianoforte.

-Non capisco come fate?-

La bionda la guardò interrogativa.

-Anche Brittany era tanto tranquilla, non le importava niente degli altri…-


Quinn perse battito a sentire il nome della bionda uscire dalla bocca della sua mora, ma decise di non assecondare la sua gelosia.


-Perché ti voleva bene, e anche io te ne voglio…- disse sedendosi accanto a lei –E non è vero che non m’importa niente degli altri… Certo… Se mi fossi messa con la Berry magari avrei evitato di farmi vedere in giro…-

-Dai Quinn perché l’hai detto? Adesso immagino te e l’hobbit fare sesso- disse con una faccia schifata.

-Idiota!- L’ammonì la bionda dandole uno spintone per poi ricomporsi -Ecco mi hai fatto perdere il filo-


-Dicevi che sei un etero confusa...- La schernì l'ispanica con un mezzo sorrisetto.

-Non sono confusa, e neanche etero...- Disse la ragazza fermandosi a pensarci su -Oh San non so cosa sono, ma sicuramente l'ho accettato... A differenza tua!-


La latina abbassò lo sguardo -Io l'ho accettato... Con difficoltà, ma ho accettato di provare dei sentimenti per te...-


-Lo so amore mio- disse Quinn tirando su la testa dell'ispanica per guardarla negli occhi -ma non accetti il fatto di essere lesbica-

-E tu cosa sei allora?-

-Ti ho appena detto che non lo so, devo per forza etichettarmi?- Replicò sorridendo.


La mora sorrise appena.

-E' merito tuo San e ti amo troppo per non mettermi in gioco...-


A quel punto la mora annullò le distanze baciandola sulle labbra.


Amava quella donna, amava la sua dolcezza e la sua intelligenza, ma soprattutto amava il fatto che si prendesse cura di lei.
Era assurdo come la bionda riuscisse a capirla prima ancora che lei le spiegasse quale fosse il problema, ed era ancora più assurdo che avesse già pensato alla soluzione migliore per risolverlo.
Ma la cosa più assurda era che quella donna così perfetta si fosse innamorata di lei.


Quinn la guardò sorpresa per il gesto inaspettato e per un attimo si sciolse perdendosi in quello sguardo così fragile e sensibile che la sua ragazza aveva deciso di regalarle dalla notte precedente.


-Dicevi…?- Disse la mora tornando sul pianeta terra.

-Cosa?- Chiese la bionda con un sorriso da ebete.

-Finisci il discorso che tra un po’ arrivano tutti- l’esortò la latina.

-Si…- Disse ricomponendosi -volevo semplicemente dirti che non m’importa quanto tempo ci vorrà io starò comunque con te, però voglio che ci provi a iniziare con quelli del glee…-

-Finirà come con Brittany, lo so…- disse preoccupata la mora.

-No Lopez, tranquilla... Se non lo fai tu lo faccio io… Sei la più figa della scuola San, stare con te può solo che giovare alla mia reputazione… Pensi che potrei farmi scappare un’occasione del genere?- concluse la bionda sfoderando un sorriso a quarantacinque denti.

-Che bastarda che sei Fabray, proprio una grande bastarda-


A quel punto Quinn si alzò e tese la mano alla ragazza che l’afferrò per poi alzarsi pure lei.    

-Già e ami proprio per questo…- la provocò la bionda con dolcezza.

-Potrei dire lo stesso di te- la schernì la mora rispondendo alla provocazione senza però lasciarle la mano.

-Dai San sono solo un paio d’ore…- disse dolcemente la bionda notando la difficoltà della fidanzata a separarsi da lei.

La mora si avvicinò e le lasciò un bacio sulla guancia per poi lasciare la mano della bionda e andarsi a sedere lontano.


_____________________________________________________________________________________________


-Carina quella nuova- sussurrò Brittany seduta di fianco all'ispanica.

Santana squadrò dalla testa ai piedi la brunetta, di cui non sapeva il nome, che era entrata in classe seguendo Mr.Shuester che aveva appena dato il ben tornato agli studenti del glee.

-Non è il mio tipo- rispose vaga mentre il professore rispondeva alle domande insistenti di Rachel.

-Ah già a te piacciono solo le bionde…- disse la ballerina senza malizia.

L’ispanica raggelò per un attimo –Cioè?- Chiese ricomponendosi.

La ragazza si girò verso Quinn che, come incrociò gli occhi della bionda, diventò paonazza cominciando a guardare da un’altra parte.


Santana guardava la scena allibita.


-Riconosco la tua faccia post-scopata... E i capelli di Quinn non erano così scombinati quando li abbiamo tagliati- disse semplicemente accennando un sorriso.

Santana si girò verso l’amica con uno sguardo misto di stupore e dispiacere.

-Perché non mi hai detto che lo sapevi?- Chiese a bassa voce dopo che il professore l’aveva appena ammonita con lo sguardo.

-Perché tu hai deciso di non dirmelo, e non volevo condizionare la tua scelta… Quinntana- aggiunse la bionda tranquilla e divertita dalla parola appena detta.

-Quinntana eh?- replicò la latina trascinando la bionda in una fragorosa risata.

-Santana, Brittany, la smettete o no?- L’ammonì seccato il professore.

Santana annuì al professore e poi si girò verso Quinn che ovviamente la stava osservando stranamente poco divertita.

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-Devi stare più attenta quanto mi guardi Fabray, qualcuno potrebbe pensare che sei innamorata di me- la schernì la mora appoggiata al muro vedendo la bionda uscire dal piccolo bagno.

Quinn la guardò dallo specchio –non so di cosa tu stia parlando Lopez- rispose l’ex cheerios continuando a specchiarsi.

-Sei Bellissima…- disse la latina che si avvicinò piano alla ragazza per abbracciarla da dietro continuando a guardarla nel riflesso dello specchio.

La bionda arrossì per un attimo –Cos’è mi vuoi conquistare un’altra volta- disse lanciando un’occhiata all’ispanica per poi continuare a specchiarsi.

-Certo che sei vanitosa- l’ammonì la latina cercando i suoi occhi  nel riflesso.

-Sono previdente-

-A si?Guardarmi è così pericoloso?- Chiese con tono malizioso.

-Certo Lopez, anzi perché non ti stacchi? Inizi ad essere veramente appiccicosa- disse la bionda continuando a non staccare gli occhi dal proprio riflesso.

Istintivamente la mora cercò di staccarsi dall’abbraccio ma la bionda la trattenne a se fermandola per un braccio.

-Scherzavo-

-Però continui a non guardarmi… Sei arrabbiata per caso?- disse maliziosa l’ispanica cercando ancora una volta i suoi occhi verdi nel riflesso.

-Cosa avevate da dirvi di così urgente da farvi rimproverare da Shuester?-

-La mia piccola è gelosa…-disse con malizia la mora cominciando a baciare il collo candido della bionda che rabbrividì all'istante.

-Così non vale Lopez…-


Santana alzò le sopracciglia maliziosa, poi si staccò e la cercò nel riflesso incontrandone finalmente gli occhi.


-Ha capito tutto…- aggiunse semplicemente.


A quel punto l’ex capo cheerleader si girò di scatto ponendosi di fronte all’ispanica che teneva sempre stretta a se.

–Davvero?- Chiese stupita.

-E la persona più sveglia che conosca…- rispose guardando la bionda con tenerezza.

-Ne sei ancora innamorata San?- Chiese a brucia pelo l’ex cheerios.

Santana la guardò per un attimo per poi abbassare lo sguardo –non so risponderti Quinn… Ma se non fossi stata sicura di quello che provo per te… Adesso non saremmo qui- rispose sincera.

-Nel cesso del McKinley?- Domandò con una risatina sarcastica la bionda.

-Devo ricordarti dove ci siamo baciate per la prima volta…-

-Vuoi mettere un bagno di lusso in un grattacielo di New York?-

-Vogliamo provare dov’è meglio?- Chiese con malizia la mora.

Quinn sorrise sorpresa –Qui? Adesso?-

Santana annuì sorridendo, poi prese il volto della bionda tra le mani e annullò le distanze tra le loro labbra.

La bionda la strinse forte a se portando una mano sulla nuca della mora infilandone le dita tra i capelli.

L’ispanica rabbrividì, quel gesto la faceva letteralmente impazzire, quindi insinuò con forza la lingua nella bocca della compagna che l’accolse come se non stesse aspettando altro.


-Ops… Scusate…-


Le due ragazze si staccarono di bottò e guardarono verso la porta del bagno che oscillava velocemente.

-Ho sentito bene, vero?-

-Già il timbro è inconfondibile- rispose la bionda che non capiva se l’ispanica fosse preoccupata –Se vuoi vado a parlarci…- aggiunse svelta.

L’ispanica ci pensò un attimo guardando la porta, poi spostò lo sguardo verso Quinn osservandola per qualche secondo.

-Fottiti Rachel Berry- disse sorridendo per poi riprendere a baciare con passione la sua fidanzata.

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fine
o forse no...

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questa raccolta è nata come one-shot,
poi mi ha preso la mano trascindandomi in un vortice pericoloso chiamato
Quinntana...
non so come sia venuto questo cap.
ho provato a metterci un pò di elementi di tutta la storia,
gettando delle basi per un futuro e concludendo certi interrogativi.
Volevo ringraziarvi, per i commenti e suggerimenti...
sarebbe stato bello far interagire queste due con più personaggi,
ma per una volta ho voluto sperimentarmi in qualcosa di diverso.
Volevo ringraziarvi perchè se non fosse stato per voi non avrei scritto così tanto e velocemente...
GRAZIE GRAZIE GRAZIE
spero che questo ultimo cap vi sia piaciuto come gli altri, anche se so che è molto diverso...
alla prossima
un bacione
Chiara




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