realy destiny

di angefolle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** gli occhi grigi degli angeli ***
Capitolo 2: *** tu la mia musa come la luce al suo diamante ***
Capitolo 3: *** Angela la rossa ***
Capitolo 4: *** la paura di perderti ***
Capitolo 5: *** la mia pace assoluta ***
Capitolo 6: *** una brutta sensazione ***
Capitolo 7: *** una firma al posto giusto ***



Capitolo 1
*** gli occhi grigi degli angeli ***


“Eh già” sospiro da sola sulle sponde del lungo Tamigi qui a Londra. Che meravigliosa città. Nonostante tutto non sia la mia città natale, Londra ha un qualcosa di magico che mi rende parte di questa isola meravigliosa.
Forse sarà la sua dolce aria o forse le terre verdi e immense o semplicemente è il semplice sapere che questa terra ha visto nascere l’amore della mia vita.
Dio! Son passati 4 anni da quando i miei occhi hanno incontrato i suoi. Un paio d’occhi che chiunque incontrano incantano all’istante. Un colore così non si trova in giro e si dice sia il colore degli occhi degli angeli con la loro sfumatura di un grigio che muta ad ogni colore che inonda l’ambiente che gli circonda. Ieri eravamo stesi su un prato e guardavamo il cielo, o meglio, lui guardava il cielo, io guardavo lui e i suoi occhi che erano di un azzurro che la bellezza del cielo non riusciva ad eguagliare .
Mi nasce un sorriso naturale ogni volta che penso al nostro primo incontro. Certo che il destino è proprio incredibile! Entrambi attori ma nati in due continenti diversi a migliaia di chilometri di distanza e di chi mi dovevo innamorare? Di questo english man che non fa altro che avere un sorriso sincero e genuino che contagia come il suo spirito allegro ogni essere vivente!
Quante cose abbiam fatto insieme, quante battute dei nostri copioni erano, in realtà, le parole che avevamo incise nel cuore come segni indelebili e che ogni volta che venivano recitate, agli inizi di tutto, facevano male dentro perché eravamo l’una nell’altro ma non ci potevamo appartenere. Penso a Michal.. mi spiace avergli spezzato il cuore ma non potevo negare la realtà. Rob mi ha imprigionata in se dal principio e sapevo che lui era mio dallo stesso istante. E, anche se provò a scostarmi dopo un po’ di tempo che recitavamo insieme diventando uno stronzo di prima scelta, non ce la fece a reggere questa farsa e decise di rilassarsi e prendere qualsiasi cosa fosse successa così come veniva. Stava male e non ne poteva più e nemmeno io a dir la verità.
Non potevo stare insieme a Michal mentre negli occhi avevo Robert e così decisi di dire la verità. Tutta la verità, scatenando un vero inferno quella sera che gli dissi che tra noi era finita. Le cose ormai non andavano molto bene e quello che mi faceva arrabbiare di lui era la sua svogliatezza nei miei confronti. A mio padre non era mai piaciuto così tanto ma per non darmelo a vedere indossava la sua solita faccia da poker ma, aimé, io non ho preso da lui lo stile di recitare e lo capivo immediatamente il fastidio che provava. Papà non era tagliato per fare l’attore.
La mia migliore amica insisteva sul fatto che Michal cercava di farsi strada dietro il mio successo e che puntava solo ai soldi. Io non le credevo, o meglio, non volevo farlo. Ci tenevo a lui e ci tenevo veramente ma un giorno lo sentii parlare con quella sgualdrina della sua manager e fu chiaro che tutti i miei amici, i miei fratelli e chiunque mi diceva o semplicemente pensava che lui fosse un lurido bugiardo…avevano ragione. Feci finta di non scoprirlo ma gli dissi che tra noi era finita. Non la prese per niente bene!! Ma non mi interessò più di tanto! Io la fama la sentivo crescere ma ho sempre preferito la semplicità. Forse è stato questo che mi ha fatto amare giorno per giorno il mio Flippy!
 
Mentre navigo nei miei pensieri sento una sensazione strana sopra la mia pelle..
mi sento osservata.. ruoto gli occhi a sinistra e trovo conferma!
-“hei!!! Da quanto sei li che mi spii? Guardone!!!! non è carino!” mostrandoli la lingua.
rob era seduto ad un metro  mezzo di distanza con le gambe incrociate e le mani sotto il mento con gli occhi vispi e dannatamente intensi con la classica sfumatura blu che prende quando siamo al mare o vicino ad un lago. Mamma mia quanto è bello.. il mio unico amore!
Mi sorride e dopo qualche secondo di silenzio perso ad ispezionare il mio viso si alza e si avvicina inseguito da Bear, il cucciolo che ci ha conquistato in quel canile a Bouton Rouge e che il giorno dopo l’avrebbero abbattuto. Ma Rob era deciso che quello non doveva succedere e così lui, ora, è il nostro figliol prodico! È adorabile!
Bear lo sorpassa e mi salta addosso per rimettersi a correre dall’altra parte. Mi distraggo a seguirlo con lo sguardo mentre qualcuno si schiarisce la voce accucciandosi di fianco a me..
“cosa diceva signorina Swan?”
“oh! Sono la signorina Swan ora? Ah ah! Ok e tu saresti Edward allora?”
“-saresti?- io sono Edward! ”
faccio fatica a non ridere “ah ah.. a si? E allora ti sfido a prendermi in braccio e ad inseguire Bear che è già ad un chilometro di distanza da noi! Sei un vampiro no? E quindi dovresti essere in grado di raggiungerlo, con me in spalla, in meno di un secondo!”
“eh! Dovrei imparare seriamente a prendere i tuoi consigli del –Prima di parlare pensa a ciò che dici-” imitandomi alla comica con una smorfia e gesticolando con il dito vicino al naso
“io non faccio così!”
si siede di fianco a me ridendo
“oh certo che fai così!!! Ah ah”
“scemo!”
“posso dirti una cosa?”
“ne dici tante!”
“smorfiosa!”
“ah ah! Che mi volevi dire?”
“lo sai che ogni volta che mi perdo a fissarti mi rendo conto che ancora oggi non posso credere che questo non sia un semplice sogno?”
mi giro per guardarlo, mentre il suo sguardo è proiettato verso il basso come un bambino timido ma dannatamente sincero. Mi sbilancio verso di lui appoggiando la mia testa sul suo avambraccio e mi avvinghiando con le braccia al suo braccio destro e rimaniamo seduti su questa sponda.
“sai a cosa pensavo?”
“no.. ne pensi tante” bugiardo! Sai sempre a quello che penso!
“ahah! pensavo a quello che tu hai appena detto ad alta voce”
“come sempre tu pensi e io parlo!”
“già!..... Ci completiamo”
“si, è vero.. non posso darti che ragione”
“io ho sempre ragione!”
“ma stai zitto!!!!”
appoggia piano la sua testa sulla mia e prende le mie mani nella sua.. che pace.. io e lui circondati dal suono melodioso dell’acqua che scorre.. mi abbandono a lui e mi addormento.
Ad un tratto ho una sensazione di protezione. Capisco che Rob mi ha presa in braccio e caricata in macchina.. che strano a quest ora dovrebbe far freschetto ma sto bene. Apro gli occhi un secondo e capisco il perché del mio senso di pace.. apro gli occhi e vedo fuori dal finestrino scorrere le luci della sera accucciata sul sedile della sua macchina avvolta dal suo giubbino e con Bear che dorme sul mio addome. Appoggio la testa sul sedile e lo guardo ma lui si volta appena e mi vede con gli occhi spalancati!
“dormigliona!”
“lo sai che il viaggio in aereo è stremante per me! Tu riesci a dormire sull’aereo io no!”
“lo so! È colpa mia! Ti ho rapita dall’aeroporto ma non ti ho lasciata riposare.. scusami”
“guarda che non c’hai nulla di scusarti.. sono stata benissimo! Anzi mi ha rilassata molto il pomeriggio passato giù al fiume”
“hai fame?”
“si un po’! dove andiamo?”
“a casa!” guardando fuori dal finestrino
“ ma Rob non mi va di mettermi a cucinare”
“e chi ha detto che devi cucinare?”
“oh mio Dio! Non cucinerai tu?” scherzo facendo la faccia inorridita. Rob è bravo a cucinare i piatti inglesi ma non quegli americani.. fosse per lui si farebbe sempre cheeseburger!
“ma non avevi sonno? Fai troppe domande per una che ha sonno!!!”
“non voglio attentati alla mia vita!” mentre lo dico la macchina si ferma, Rob si slaccia la cintura e mi guarda, Bear alza la testa. Siamo arrivati. Il tempo di slacciare la mia cintura che la portiera si apre.
“Prego signorina. Sana e salva a casa!”
“gentile!”
“in perfetto stile inglese!” Bear corre verso casa seguito da noi due,
Ma le luci sono accese!
“Rob! Quando imparerai che quando esci da casa è bene spegnere le luci?”
non risponde ma sento che sghignazza.
Mette la chiave nella porta e apre.. si sente un profumo meraviglioso proveniente dalla cucina.. le luci sono soffuse. Entro piano nella nostra casa presa due anni fa ma poco usata per i nostri impegni di lavoro e mi avvicino al soggiorno e scovo una tavola apparecchiata per due con un mare di candele. Sento chiudere la porta.
“Wow!! Quando..quando hai fatto tutto questo?” chiedo voltandomi lentamente
“mentre dormivi ho preso Bear, son volato qui, ho cucinato, apparecchiato e tornato a prenderti! Sono Edward ricordi??” lo dice sghignazzando
“ma come siamo simpatici! Aah aah ah!.. no dai sul serio come hai fatto?”
si avvicina a me e mi prende tra le sue braccia, iniziamo a dondolarci mentre appoggio la testa sul suo petto.
“sai questo succede quando hai una mamma e due sorelle che ti adorano e che con le quali ho un rapporto meraviglioso.. lo sai che tra noi è –basta chiedere-”
“oh Rob! Ma è bellissimo”
“Ti vogliono bene…papà ha scelto i fiori che sono sul tavolo..i tulipani e le orchidee”
“Amo tuo papà! Lui si che sa come conquistare una donna”
“aaahhh ecco! E io no?”
“tu te la cavi!”
“davvero?” me lo sussurra nell’orecchio. Sento il calore delle sue labbra appena sotto il lobo che scendono piano fino al mento per arrivare sulle mie labbra. Rob mi fa impazzire quando ammorbidisce tutto così…
 
to be continued….
 
Spero di non avervi delusi!
 

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Capitolo 2
*** tu la mia musa come la luce al suo diamante ***


Ogni volta sa come prendermi per non farmi capire più nulla.. siamo noi due… siamo io e lui… abbracciati l’uno all’altra senza limiti o ostacoli… solo e soltanto noi due..
I suoi baci, solo lui sa come baciare una donna? È l’amante perfetto… non riesco a non resistere al mio solito gesto spontaneo di allungarmi sulle punte e circondare il suo collo con le mie braccia…
 
-“Rob cosi mi fai morire” riesco a sussurrare a mala pena tra un bacio e l’altro.
Lui rallenta appena e apre gli occhi per guardare nei miei fino a fermarsi definitamene ma sono io che non voglio staccarmi da lui..
Mi mette le mani sulle spalle e mi allontana di pochissimo e abbassando gli occhi apre sul suo dolce viso il  sorriso di chi aveva qualcosa in mente di diverso dal farmi morire tra i suoi baci..
-“mmmm dovremmo fermarci allora?”
-“si Rob. Avrai preparato questa meravigliosa cena per qualcuno no? Voglio approfittare di questa bellissima tavola per due e di questo profumo di buono che viene dalla cucina”
-“ok! Ok! Ho capito che hai fame! Vuoi rinfrescarti un po’ prima?”
-“Si! Sarebbe una buona idea.. vado a cambiarmi, ma prima passo dalla mia amica doccia” mi rialzo sulle punte e gli abbandono un bacio sulla guancia e scappo via..
-“torna da me ok?”
mi volto a fargli la linguaccia come una bambina
-“vedremo!” lui mi guarda e sul suo viso esplode il mio sorriso preferito..
Salgo le scale velocemente ed entro in camera. Apro il cassetto e prendo con me dell’intimo appoggiandolo sul letto. Mi volto per entrare nel bagno ma mi fermo subito.. mi rivolto e decido che quel intimo non andava bene…
“perché non essere a tono della serata?” dico a voce bassissima come tra me e me.. riapro il cassetto e faccio mia la langerie nera regalata proprio da lui a natale … “Si!!! Pizzo nero è quello che ci vuole!”.. entro nel bagno e apro l’acqua e ritorno correndo in camera verso l’armadio. Dovrei avere da qualche parte quel vestitino leggero che a lui piace tantissimo, quello con la gonnellina che arriva al ginocchio e una scollatura niente male davanti e dietro, quello nero di seta… “si ma dove è?” … AH eccolo! Lo appoggio sul letto vicino alla langerie e mi butto sotto l’acqua fresca della doccia e mi lavo velocemente. Esco dopo 5 minuti e mi asciugo velocemente avvolta nel suo accappatoio.. enorme!
Asciugo i capelli e li raccolgo a coda per rimaner fresca. Mi spalmo un po’ di crema al profumo di vaniglia, il suo preferito. Indosso l’intimo e l’abito e le mie benedette ballerine. Scendo le scale e lo ritrovo vicino al tavolo con un ottimo vino di annata in una mano e nell’altra l’apribottiglie con Bear sotto ai suoi piedi che appena mi vede viene correndo e saltando come al suo solito. Lo accarezzo sotto il muso…
-“Bear dovremmo sederci a tavola.. ho una fame!!”alzo gli occhi e trovo Rob a fissarmi..
-“ancora a fare il guardone?”scendo l’ultimo gradino e mi avvicino a lui assaggiando con un dito al volo la salsa in agrodolce di mia suocera sul tavolo…
-“wow! Di solito sei sempre bella ma questa sera….. questa sera sei meravigliosa..”
-“dai non esagerare..ho fameeeee!!”
mi sorride e tira dietro la mia sedia.
-“prego mia dolce signora, si accomodi la cena è servita!”
-“oohhh grazie ser!”
lo seguo con lo sguardo e vedo che prende le portate dietro l’isola della cucina.
-“pesce.. specialità di mamma”
-“certo che mi piace.. quello che fa mamma è sempre buono”
vedo che sghignazza
-“hei!?!? Che c’è? Che ho detto?”
-“nulla.. è solo che amo sentirti chiamarli mamma e papà.. tutto qui”
non posso fare altro che sorridergli.. ceniamo tranquilli tra le nostre battute e tra i racconti di quello che abbiamo fatto in questa settimana di lontananza che ci è sembrata un’eternità. Arriviamo al dolce ma il suo sguardo cambia da un secondo all’altro.
-“cosa hai?” e fissa il mio tiramisù… lo guardo anch’io di rimpetto… “cos’è? Che c’è? Che ti ha fatto il tiramisù?”
-“nulla…” ma il suo sorriso e il suo sguardo la dicono lunga
-“Rob, non giocare come me!”
torna serio –“non l’ho mai fatto e ora meno che mai… è che il tuo tiramisù potrebbe essere importante sai?”
-“il tiramisù?”
-“ si! ”
- “bene!          ?             Ma sei scemo?”
-“Piccola Kiki.. non devi prestare attenzione all’apparenza ma a quello che le cose possono contenere dentro di se”
-“e il tiramisù è una di queste??”
-“si tesoro…” di nuovo quel sorriso di chi la dice lunga
-“va bene” affondo il cucchiaino nel mio tiramisù ma qualcosa mi impedisce di arrivare al fondo.. c’è qualcosa nel mio dolce…
Lo guardo negli occhi e lui ricambia ma con l’intensità di quando prepara un colpo di scena!
-“Rob.. il cucchino non scende”
-“vedo.. te l’ho detto no? Non fermarti all’apparenza.. guarda dentro le cose anche se sembrano semplici”
Ok ho capito che c’è un regalo dentro il mio tiramisù. Mi faccio spazio con il cucchiaino e una scatolina blu viene fuori in un involucro di pellicola.. rimango con una scema a fissare lui e la scatolina..
-“oohh hai visto? Qualcosa c’è! Perché non la apri?”
-“rischio o pericolo?”
-“a tuo rischio e pericolo”
va bene … la apro…
la scarto lenta..molto lenta
 
 OH MIO DIO! Ma …. Ma .. ma….
“è…. Rob è bellissima!” non ho parole.. una collana stupenda. È una catenella di oro bianco e rosa con due piccole rose alle metà dei lati e come pendente un meraviglioso cuore bombato con una polvere di microscopici diamanti che disegnano roselline in miniatura su di uno sfondo di oro rosa… meravigliosa!
-“Rob” il fiato mi si ferma in gola per quanto è bella –“Rob è stupenda! Non ho mai visto una cosa così bella”
-“Sono contento che ti piaccia” si alza piano dalla sedia e si avvicina a me.. mi prende la scatola dalle mani e raccoglie il cuore avvicinandolo a me
-“guarda.. ti ho detto di non fermarti alle apparenze” oppone le dita su di un lato del ciondolo e mette una lieve pressione finché uno scatto non proviene dal centro di esso. Il cuore si apre a quella leggera pressione. Rimango a bocca aperta. Il ciondolo ha una delle metà predisposte a contenere una piccola fotografia mentre nell’altra scorgo una piccola frase..
-“che c’è scritto li?”
Rob mi guarda negli occhi…
-“c’è scritto”                              “sarai la mia musa come la luce al suo diamante”
-“Rob io…. Io…”
-“non dir nulla..non c’è ne bisogno” si alza e con gesto leggero gira dietro di me, mi sposta i capelli e vedo il ciondolo calare dinanzi ai miei occhi per prendere posizione al mio collo.
-“è meraviglioso.. non ho parole.. non credevo di aspettarmi questo oggi.. grazie Rob” mi alzo dalla sedia e mi volto verso di lui. Metto le mie mani sul suo petto e lo guardo negli occhi.
-“sei bellissima signorina Stewart” mi dice all0improvviso “direi che questo ciondolo disegnato per te ti dona a perfezione”
-“cosa? L’hai disegnato tu?”
-“è il minimo per farti capire che sei unica… sei l’unica per me come questo cuore..”
-“sei un angelo.. sei il mio angelo” e appoggio la testa sul suo petto
-“ogni angelo ha il suo paradiso, significa che tu sei il mio”
Alzo la testa per guardarlo ma lui mi prende il viso tra le mani e mi bacia con un amore immenso e inconfondibile..
-“saliamo su”
Mi prende per mano e lentamente lo seguo su per le scale. Arriviamo in camera da letto. C’è la luce della luna a illuminare casa. È tutto così perfetto.. così meraviglioso. Non è da lui essere romantico ma quando si mette rende tutto alla perfezione.
E ora è qui, di fronte a me, con quello sguardo che mi ha impriggionata dentro di esso dalla prima volta che lo vidi. Incatenati ai suoi occhi grigi vi erano i miei.. incatenato al suo cuore c’era il mio.. incatenata a lui c’ero io. Le sue labbra sulle mie che si muovono con decisa dolcezza, le sue mani che scivolano lente e leggere sulla mia pelle accarezzandomi, come foglie cadute dagli alberi, prima le mie spalle per scendere lungo le braccia e poi lungo i miei fianchi rabbrividendomi di quel tocco leggero, incatenata a lui.
Non credevo di poter amare così. Non credevo di immobilizzare il cuore e fermare il respiro di fronte ad un paio d’occhi di un uomo qualsiasi! Il mio Flippy!..il mio uomo.. e io la sua piccola Kiki…incapace di voler essere chiamata donna. Voglio vivermi solo lui.. voglio sentire questo sapore sulle mie labbra, voglio ancora le nostre lingue che si incontrano come in una danza sensuale, le sue mani, queste mani, che mi tengono a lui stretta come la luce al suo diamante.
Mi spinge leggero verso il letto stendendomi piano sulle fresche lenzuola di seta. Inizio a sbottonargli la camicia mentre resisto a tener le mani fuori dai suoi capelli, lui lento scende dalla mia bocca sul collo accarezzandomi e sfiorandomi con la punta della lingua. Dio come mi fa impazzire! Si alza da me e si leva la camicia gettandola a terra e ritorna da me fino ad avvicinarsi al mio orecchio sussurrandomi “sei mia! Sei solo mia” in un solo sospiro mentre i suoi pantaloni scivolano sospinti dai miei piedi per terra. Si muove lento su di me le nostre mani sono impegnate a coccolarci mentre le nostre labbra pretendono passione.. le nostre eccitazioni sono li pronte a tutto l’amore che abbiamo.. intrappone le sue gambe tra le mie adagiandosi sopra di me con una delicatezza sensuale.. lui è mio..
Sussurro tra un respiro pesante e un altro ancora-“ti amo da impazzire”- mentre perdo le mie dita tra i suoi capelli ramati. Mi guarda all’improvviso negli occhi e mi accarezza una guancia accaldata mentre entra dentro di me..
..lentamente..
..deciso come lo è stato sempre in tutto ciò che faceva… in tutto ciò che voleva..
 
ad ogni suo entrare dentro di me l’eccitazione cresce fino a spegnere tutti i sensi.. le sue labbra intrappolano le mie con decisione. Dondoliamo insieme nella nostra bolla personale.. mi appoggia lentamente su di un lato mentre una mano scivola e stringe il polpaccio appena per farmi passare sopra di lui! Ah! Mascalzone! Lo sa che mi piace da impazzire.. ora sono io sopra di lui.. le mani non hanno meta. Scivolano sole senza mezze misure sulla nostra pelle.. salgo e scendo sopra di lui attaccata al suo corpo perfetto sentendo ogni suo singolo respiro nella mia pancia.. sento il mio cuore accelerare alzandomi appena da lui.. appoggia le sue intorno ai miei fianchi spingendomi verso ciò che voglio..verso questo maledetto peccato mortale bello come lui.. bello come un Dio…
come sono piccola in confronto a lui.. le sua mani impriggionano il mio bacino in una presa ferma per spingermi verso le nostre intimità..
il calore dentro di me cresce sempre di più
ogni respiro di fa deciso..
lui si alza e, mantenendomi per la schiena, mi siede su di lui mentre ricominciamo a dondolarci i miei occhi sono di nuovo incatenati a lui, le mie dita tra i suoi capelli, le sue braccia in una presa decisa che mi tiene a se… il ritmo aumenta.. i respiri sono ritmici..un brivido di immenso piacere mi percorre tutta la schiena fino a lui mentre arriviamo all’apice del nostro piacere...insieme… è così forte che i gemiti sono i soli testimoni..
ci fermiamo un solo secondo per incastonare ancora una volta questi occhi grigi nei miei verdi mentre mi culla in questa notte stellata che dorme fuori questa finestra che fa da cornice all’amore incontrastato e profondo che lega noi due per sempre….
 
To be continued………

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Capitolo 3
*** Angela la rossa ***


è un peccato lasciare Londra e ogni volta che dobbiamo ripartire la tristezza ci prende contro piede. A Rob gli si spezza il cuore ogni volta che bisogna tornare a LA. Lo vedo dal suo sguardo, dalla solita cena di saluto con i suoi prima e ora i miei migliori amici e dai lunghi abbracci con le sue sorelle Lizzy e Victoria che lo amano il loro fratellino incondizionatamente e dei suoi genitori mamma Clare e papà Richard. Quanto amo questa famiglia. La sento anche mia.
Salutiamo tutti, carichiamo Bear e i bagagli nella macchina di Bobby, amico di infanzia di Rob, pronti a raggiungere l’aeroporto e partiamo. Rob, Bobby ed io parliamo e ci mettono d’accordo per incontrarci a LA per un concerto di Bobby.
-“hei Bobby non esitare a metterti in qualche albergo quando verrai. Sei ospite a casa nostra!” intromettendomi all’improvviso.
-“già è vero! Non ci avevo pensato.. è naturale..tu starai da noi!” Rob è solito non pensare a queste cose..
-“oh grazie ragazzi!! Raccolgo volentieri il vostro invito!” dice Bobby
all’improvviso riprende “ah dimenticavo! Dobbiamo fermarci al bar di Angus”
-“e perché?” chiede Rob “Bobby perdiamo il volo se facciamo tardi”
-“no tranquillo..non lo perderete. Solo pochi minuti. Fidatevi. C’è qualcuno che vorrebbe salutarvi”
-“va bene. Ma teniamo d’occhio gli orologi”
E raggiungiamo Soho. Scendiamo tutti dalla macchina con Bear. Io e rob per mano e seguiamo Bobby nel bar.
Il locale di Angus è bellissimo. Si chiama “Clare De Lune”. A noi fa tenerezza il nome per via di twilight e di Edward e Bella nel loro primo ballo insieme.
Angus è il vecchio amico di Rob e Bobby dai tempi delle elementari. È un simpaticone timidone. Non centra nulla ne con la musica ne con il cinema ma è un grandissimo amico di Rob e anche mio!
Entriamo ma non c’è nessuno. Si vede il lungo piano bar illuminato di bianco sul pavimento blu lucido a specchio tappezzato di piccoli punti come diamanti e sopra di esso il bellissimo e ammaliante soffitto blu con giochi di luce di led azzurri che disegnano ghirigori nel cielo apparendo e scomparendo riflettendo sul bellissimo piano nero lucido posizionato sulla destra della grande sala. È un locale soft e stupendo. Ma non c’è nessuno..
A parlare è Rob -“Bobby. Ma non c’è nessuno!”
E all’improvviso da dietro il bancone si alza un “SORPRESA!!!” dei nostri più cari amici che fa sobbalzare me Rob e Bear che si mette ad abbaiare!
-“Oh mio Dio!” dico a Bobby “ma voi siete matti!!”
Rob rimane a bocca aperta e quasi si commuove.
Si avvicina Tom a noi e ci abbraccia dicendoci che volevano salutarci come si deve visto che non sapevamo quando ci saremo potuti rivedere.
Mancava un’ora al volo e l’idea era bellissima!
-“Ehi Kris!” Andrew e Nettie mi vengono incontro seguiti da Sam con un bicchiere in più di birra che mi viene offerto e da Sienna che si unisce a Tom. Si avvicinano a me che parlavo con Lee mentre Rob era lontano con Marcus e Angus dall’altro lato del locale rapito da Lizzy.
-“ehi ragazzi! Che meravigliosa sorpresa che avete fatto!”
-“siete i nostri amici e siamo contenti che vi sia piaciuto” dice Nettie abbracciandomi forte. È una ragazza dolcissima e le voglio un bene immenso. Rob per lei è come un fratello maggiore
-“non sapete quando tornerete vero?”mi chiede Sienna mentre abbraccia il suo Tom.
-“no Sienna non sappiamo nulla purtroppo ma spe--”
-“che ci fa lei qui???” esclama all’improvviso Nettie interrompendo quello che stavo dicendo e tenendomi per mano con un carico di rabbia nella sua voce alquanto preoccupante rivolgendo lo sguardo verso una ragazza dai capelli rossi.
ramati, bellissima e alta almeno 10 cm più di me. Il suo corpo è divino e perfetto nelle sue curve posizionate al punto giusto la sua pelle chiarissima adatta a questo ambiente scuro con tocchi di luce bianca.
-“bella domanda” le risponde Andrew mentre come Tom guarda preoccupato verso Rob. La cosa non mi piace.
Si muove lenta nel locale e carica di sensualità ma si percepisce molto bene la sua voglia di farsi notare.. e ci riesce benissimo! Prende un bicchiere di soda al volo dal piano bar e si avvicina, con le sue scarpe rosse lucide e il vestito attillato nero con i bordi di pizzo, verso Rob. Ok è ora di sapere chi diavolo è!
-“Nettie, ragazzi mi dite che succede?”
Nessuno mi da una risposta  -“allora?” ma sono costretta a seguire lo sguardo dei ragazzi in direzione di Rob. È quasi arrivata a lui ma è di spalle e non la vede. Angus alza gli occhi e la vede lanciando uno sguardo preoccupato a Lizzy e poi a Rob. La mia futura cognata ha la bocca spalancata ed è diventata paonazza ma si riprende subito e mette la mano sulla spalla di  Rob avvicinandosi al suo orecchio per sussurrargli qualcosa. Rob si gira e se la ritrova di fronte. Rimane spiazzato anche lui ma si riprende subito. Anche se sono lontana capisco che l’ha salutata e si sta limitando a fare l’educato mentre lei gli parla non curandosi degli altri che sono li con loro.
-“ma guarda che faccia tosta!!!” di nuovo Nettie inviperita. Credo che mi tenga la mano per non fare strage di rosse stasera ma è certo che se qualcuno non inizia a dirmi chi è questa tipa la faccio io la strage.
Lancio uno sguardo fulminante a Tom che si gira all’istante verso di me e inizia a guardarmi in maniera allarmante. Lo so. Sarò diventata rossa in viso, mi succede sempre quando il bollore del nervoso inizia a salire su.
-“ehm.. Kris calmati ok? È tutto sotto controllo!”
-“se è tutto sotto controllo allora perché queste facce e queste reazioni? E perché Rob non è a suo agio? Voglio sapere chi è e cosa succede e lo voglio sapere ora. Se non me o dite lo scoprirò io.”
-“no sul serio Kris. È tutto sotto controllo. È che siamo tutti spiazzati dalla sua presenza.”
-“si sul serio Kris. Conoscendo Rob la congederà subito. È solo gentile a non mandarla al diavolo in due parole.” Intervenne Andrew calmo come sempre mettendomi una mano sulla spalla e girando dietro di me per mettere l’altra mano su Nettie per tranquillizzarla.
-“ricordi Angela? la ragazza che ogni tanto Rob ha nominato? Anche se lo ha fatto poco!” mi chiese Sam
-“chi? Quella che spezzò il cuore di Rob?”
-“si proprio lei” di nuovo Andy
-“e cosa vuole ora? Non si sono lasciati nei peggiori dei modi? O meglio non lo ha mollato lei per un musicista facendolo soffrire da matti?”
Questa volta è Tom a rispondere  -“si Kris. È per questo che siamo rimasti spiazzati!”
-“è una sgualdrina! La odio. È venuta per fare la gatta morta con lui perché non ha avuto lo stesso successo pari a zero di quello che si è scopata quando stavano insieme?”Nettie era furibonda e anch’io avevo perso la pazienza mentre scrutavo l’atteggiamento di lei con il mio Rob. Gli appoggiava una mano sul braccio e gli parlava mostrando la scollatura del vestito. Rob era in imbarazzo ma rimaneva in equilibrio..ma io no.
Presa dalla rabbia mi sfilo dal gruppo di amici che non fanno in tempo a prendermi camminando con passo veloce  verso loro due mentre Lizzy mi vede e immediatamente aggira Rob per trovarsi di fianco a me nel momento in cui mi piazzo tra loro.
Rob mi vede nell’istante prima che mi schiarissi la voce e mettessi la mia mano sul suo braccio spostando quella della rossa che spiazzata rimane ammutolita e mi squadra dall’alto in basso.
Sento Rob tirare un sospiro ma rimane teso.
-“Kris ti presento Angela Botton. Angela lei è la mia dolce metà Kristen Stewart ma credo che, come tutti, tu la conosci  anche se non di persona”. Ah Rob è in vena di sfrecciatine!
Lei mi guarda ma non emette una sillaba e allora prendo io la palla al balzo.
-“ciao piacere” porgendole la mano
-“si, piacere mio” pronuncia queste poche parole come se stesse parlando con una sotto il suo livello e lasciandomi con la mano sospesa.
Guarda che stronza! E lo stesso pensa Lizzy che irritata dal comportamento le chiede con tono duro e aristocratico per beffarla “come mai qui Angi?”
-“mia sorella mia ha detto che stavate salutando Rob per la partenza”
-“Rob e Kris” la interruppe Lizzy calma
- “si insomma, Rob e….. Kris e ho pensato di salutarlo”
- “bene allora ora possiamo andare” non la sopportavo più e Rob lo aveva capito e iniziò a parlare “ si bene!. Siamo in ritardo” disse guardando l’enorme orologio appeso al muro “andiamo o prederemo l’aereo”
-“si andiamo.”
La rossa si mise in mezzo e con voce e occhi da gatta morta rivolgendosi a Rob “è stato bello rivederti. Bello come sempre” e se ne va come era entrata. Dondolando sui suoi fianchi.
Mamma mia che rabbia. Lizzy prende il braccio di Rob che la guarda con uno sguardo strano e spiazzato.
-“andate o farete tardi” mi dice Liz dandomi una stretta sulla spalla ma senza lasciare Rob.
-“ok, andiamo”ribatte lui che da un bacio a sua sorella sulla guancia e l’abbraccia forte.
-“ci sentiamo quando atterrate ok?”
-“va bene. Recupero Bear e partiamo. Salutami mamma papà e Victoria”
-“ok!va”. rob si congeda da noi mentre io rimango li.
 
-“kris va tutto bene?”mi chiede lizzy mentre osserviamo rob che saluta tutti
-“si e no Lizzy. Mi ha dato fastidio quella tipa”
-“si hai ragione!”
-“chi si crede di essere?”
-“ascolta Kris, sta tranquilla. Rob non cascherà nella sua rete! Ora vai e fate buon viaggio e state tranquilli”
-“si! E grazie per la bellissima sorpresa!”
-“non dirlo nemmeno Rob è la mia vita e te sei la sua di vita e sei importante per noi quanto per lui.” Ci abbracciamo e ci salutiamo. Saluto gli altri e partiamo per l’aeroporto in gran fretta. Saliamo sull’aereo in direzione LA. Rob mi tiene per mano e scherza come sempre ma c’è qualcosa nei suoi occhi che è cambiato. Saliamo sull’aereo e posizioniamo i bagagli a mano sedendoci ai nostri posti.
-“tutto ok?” mi chiede guardandomi con i suoi meravigliosi occhi blu
-“si. A parte la tipetta rossa”
-“lasciala perdere”mi rassicura tenendomi per mano.
-“posso chiederti una cosa?”
-“certamente”
-“che ti ha detto?”
aveva la testa appoggiata al sedile con gli occhi chiusi che aprì all’istante per guardarmi
-“nulla di importante, si è congratulata del mio successo e voleva riallacciare i rapporti ma per me non è importante farlo.”
-“capisco”
-“tranquilla, per me ci sei solo tu” mi bisbiglia nell’orecchio. “in tutto il mondo tu sei la più importante”
-“lo sei anche tu per me. Mi fido di te. È solo che mi ha irritata”
-“non pensarci più”
gli sorrido e appoggio la testa sul sedile consapevole di non riuscire a dormire come farebbe lui e pensando ai contratti che ci aspettano a LA per due nuovi film.. l’aereo decolla e per qualche strana ragione mi addormento come lui sulla via  di casa pensando a cosa volesse quell’Angela da mio Rob…
 
 
to be continued……
 

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Capitolo 4
*** la paura di perderti ***


Sento qualcosa  sull’addome premere leggermente dovrei aprire gli occhi per vedere cosa sia ma non ci riesco. Rimango imprigionata nel torpore del sonno che mi riporta a sprofondare in quel sogno strano…
“Rob!” alzo la voce per farmi sentire da lui che è lontano da me. È voltato di lato e non si gira.
Provo a richiamarlo gesticolando con un braccio “ROBERT!” ma nulla cambia.
Sento delle leggere risate. No! Non sono risate. Qualcuno sghignazza vicino a me. Sposto lo sguardo dal mio tesoro e mi ritrovo in mezzo ai nostri amici..
Tom, Sam, Nettie, Stefany, Lizze, Bobby, Angus.. insomma proprio tutti quei mattacchioni che amo da morire..
“Ehi ragazzi! Cosa c’è da ridere?” sorrido come un’idiota mentre scruto il loro muoversi, il loro parlare a voce bassa sussurrandosi nelle orecchie in modo che non gli sentissi. Ma come? Ma che succede? Tutti mi guardano come se fossi.. come se fossi.. un’illusa, una perdente, una fuori posto.
Ma che diavolo succede?!?
L’istinto di bisogno di protezione mi porta a cercare nuovamente Rob con lo sguardo per poter correre da lui e stringermi tra le sue braccia.
Non c’è.. ma dove è? Dove?
L’angoscia sale lungo tutta la mia schiena e la paura mi assale costringendomi a cercarlo freneticamente col gli occhi oltre questa folla di chi una volta erano i nostri amici.
Ad un tratto lo vedo. Si è spostato più in fondo la sala!
“ROB!” questa volta il mio è un disparato grido di aiuto.
Finalmente si volta verso di me, è di fronte ad un enorme specchio con una grossa cornice d’orata, indossa uno smoking blu notte che incornicia i suoi bellissimo occhi grigi come l’oscurità avvolge le stelle.
Mi sorride donandomi il mio sorriso preferito.
Mi accenna con la mano di raggiungerlo e subito dopo apre le braccia.
On ci penso due volte. Mi slancio in avanti avanzando velocemente in questa folla di visi vuoti che mi chiude il passaggio.. faccio fatica a passare ma alla fine riesco a superarli. Inizio a correre per raggiungerlo mentre le risate di quelle persone a me sconosciute si dileguano piano.
Quelli non sono i miei amici. Mi rifiuto di pensarlo. Ma mi fa male il pensiero e chiudo gli occhi mentre le lacrime scendono sole come pioggia d’estate. Apro gli occhi appena. La distanza tra noi due si è accorciata drasticamente. Lui apre di più le sue braccia mentre io allungo le mie. Mi scontro contro il suo petto. Le sue braccia mi stringono forte a se.
Ho ritrovato la mia pace.
“Robert. Amore mio” la mia voce ha una tonalità diversa. Forse è la mia agitazione.
“Finalmente sei di nuovo qui tra le mie braccia. Finalmente sei di nuovo mia.” La sua voce è un dolce suono nelle mie orecchie.
Sento la sua mano salire lungo il mio braccio fino ad arrivare sotto il mento bagnato dalle mie lacrime per sollevarlo quanto basta per legare i nostri sguardi.
Dio solo sa quanto è bello. Sia un sogno o la realtà.
“Robert. Ma cosa succede?” ripenso ai nostri amici e alla stanza buia e sconosciuta che ci circondava. Un impulso di protezione mi posta a stringerlo più forte a me e ad appoggiare il mio viso sul suo petto. Il mio sguardo cade sulla ciocca di capelli adagiata sulla mia spalla destra.
È rossa?!?! I miei…i miei capelli non sono più castani.. ma sono…sono rossi??? E anche la mia pelle è più chiara.. è pallida per essere la mia! È del colore dei raggi flebili della luna.. e la mia altezza non è la solita.. sono più alta del solito.
MA CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO???? Il panico mi invade.
“Tesoro va tutto bene?” alzo lo sguardo per guardare Rob che sfiora con un dito le mie labbra aperte incapaci di emettere un suono o di articolare una semplice frase.
Mi sorride e in un sussurro mi inebria del profumo fresco che nasce dalle sue labbra “Sei bellissima! Non aver paura! Non ne hai mai avuta! Tutto ciò che volevi lo hai sempre ottenuto. Hai ragione. Siamo proprio una bella coppia!”
Ma che cazzo sta dicendo? Tutto ciò che volevi lo hai sempre ottenuto? Ma che diavolo…
Continua con un sorrido di venerazione sulle labbra “guarda” voltandomi appena di fronte a lui appoggiandosi con il petto sulla mia schiena che sento nuda. Ma non smuovo lo sguardo dal suo viso.. sono inorridita. Ho paura di voltarmi. “Guardaci” mi fa segno di voltarmi verso lo specchio che è ora di fronte a noi “Lo siamo o non lo siamo una bella coppia?”
Ho paura di voltarmi. Ma devo vedere chi c’è di fronte allo specchio con il MIO Robert.
MA CHE…???? Trovo la conferma.
I miei capelli color cioccolato e appena mossi come il mare appena increspato sono diventati rossi come il fuoco e lisci senza anima. I miei occhi grandi e verdi hanno cambiato il loro taglio e colore. Sono tondi e azzurri come il cielo. La pelle è chiarissima e avvolta in un vestito di seta azzurro le dona un tono ancora di candido. Le mie labbra sono rosse e più corpose delle mie.
Questa non sono io! Di fronte a Robert, stretta tra le sue braccia, non ci sono io. Questa è….. è…..
Non riesco a pronunciarne il nome. Le mie labbra formano una “o” di terrore. Gli occhi mi fanno male..
“Angela, tesoro va tutto bene?” Mi giro di scatto verso Rob che mi imprigiona nei suoi occhi che brillano al cospetto di una donna che non sono io. Mi volto per vedere i miei amici ma loro ora mi guardano e mi ammirano e mi sorridono come se fossi veramente io. La vera Kristen. Con amore e rispetto.
L’angoscia sale e la paura mi pervade. Mi allontano da Robert spingendomi con un gesto secco e deciso.. le gambe mi cedono e crollo sul pavimento. La mia voce esce come un grido di dolore
“NO! NO! COSA STA SUCCEDENDO?? NO! LUI NON PUO’ ESSERE SUO! NO ROBERT TI PREGO NON PUOI FARMI QUESTO!” il mio viso è premuto nelle mie mani bagnate dalle lacrime che ininterrotte scendono dai miei occhi. Sento la sua mano sulla mia spalla nuda.
“Tranquilla. Amore stai tranquilla!” solleva il mio viso per guardarmi negli occhi. Le lacrime mi impediscono di vedere nitido. Sento il suo bacio sulla fronte. “Va tutto bene amore mio.”
A quelle parole sento il terreno cedermi sotto i piedi. Tutto inizia a tremare. Svanisce ogni cosa. Rob, i nostri amici, la stanza intera.. lo specchio si frantuma in miliardi di pezzi che cadono come pioggia di diamanti su di me nello stesso istante che alzo lo sguardo per rivedere chi sono.
Sono sola.. sola… nel buio..
Mi alzo in piedi nel tentativo di scappare da li.. mi volto e cerco un’uscita.. ma non c’è! Oh dio!
Continuo a voltarmi e vagare nel buio sola con le mie lacrime e i miei singhiozzi. Ad una tratto percepisco riecheggiare il mio nome in lontananza..
“Kristen….Kristen….” mi volto per capire da dove provenisse
“Kristen….Kristen….” una voce morbida e dolce insiste con il mio nome.
Mi sento pesante
“Kris” è sempre più forte, sempre più vicina a me
“Kris… Kristen amore svegliati” questa voce sento che la amo da sempre.. è sempre nel mio cuore.
“Signor Pattinson, sicuro che vada tutto bene?” una voce femminile interviene rompendo quella voce celestiale per me.
“Oh! Si, si va tutto bene. A volte capita che abbia degli incubi quando, raramente si addormenta in volo! Non dorme mai in aereo” la voce è rotta dall’imbarazzo!
Ma.. aspetta un secondo..
VOLO? AEREO?
…..
OH PORCA P…….!
Apro gli occhi intontita e prendo coscienza della mia figuraccia di fronte all’hostess che è china vicino al mio viso e a Rob che tira un sospiro di sollievo vedendomi sveglia.
“Ecco. Era solo un incubo! Va tutto bene ” Rob parla per primo all’hostess che gongola alla sua voce..
“Va bene! Signorina Stewart vuole che le porto un bicchier d’acqua?” le hostess in quanto a disponibilità sono impeccabili..
“Ohmm. Ss—sssi grazie. Liscia per favore”
“Perfetto! Torno subito da lei”
mi accorgo che sono attaccata con la cintura e la mano destra di Rob è sul mio ventre nella morsa ferma e stretta delle mie mani. Ruoto solo gli occhi per vederlo in viso, il mio imbarazzo in questo istante sta toccando i massimi vertici, lo sento dal calore che persiste sulle mie guance. I suoi occhi sono fermi sul mio viso e dalla sua espressione capisco al volo che si chiede cosa mi sia successo.
“ho…ho parlato nel sonno vero?” dimmi di no…
“si.. agitandoti anche!” noooooooooooooooo
“che figura!” consapevole che mi avranno sentita tutti quelli che erano sull’aero abbandono la mano di Rob portando le mie sul viso e nasconderlo. Si avvicina nello stesso istante l’hostess con il bicchiere d’acqua porgendolo a Rob che la ringrazia.
“quando volete potete scendere” dice con estrema gentilezza congedandosi in questo modo.
Scendere? Alzo lo sguardo aggrappata alla speranza che non fossimo atterrati già da un pezzo e l’ultimo spazio di epidermide rosa diventa magicamente rossa da far invidia a un pomodoro..
Dalla mia destra sento una risata leggera. Dolce non impertinente.
“Kris tranquilla. Questo è l’ultimo volo di oggi. Se vuoi possiamo rimanere qui finché no ti riprendi dall’incubo”
mi volto verso di lui. Lo avrei riempito di parolacce ma la parola incubo mi rendeva debole e i miei occhi inevitabilmente si riempiono di lacrime.
Sento Rob trattenere il respiro finché un sussurro “Kris amore mio” abbandona il bicchiere e mi slaccia la cintura prendendo il mio viso nelle sua mani. “amore va tutto bene era sono un incubo” inizio a singhiozzare. Vorrei fermarmi ma non ci riesco. Lo sentivo vero quel sogno disgustoso. Senti di aver perso Rob.
Lui si alza e mi tira a se abbassando il suo viso tra la mia fronte e le mie labbra. “ora ce ne andiamo e mi racconti tutto appena ti sarai calmata va bene?” sussurro un leggero “si”.
Scendiamo dall’aereo. Mi tiene stretta al suo fianco ed entriamo nella macchina che ci aspettava. Dean era sempre troppo paziente.
“Ehi! Robert, Kristen, va tutto bene ragazzi? è venuta l’hostess dicendomi di star tranquillo” era in ansia vedendomi così.
Dean ormai era come un padre per noi..
È Rob a parlare. “Si Dean va tutto bene. Kris ha avuto solo un brutto volo. Ma ora si riprende. Andiamo in hotel per favore.”
“si subito”
la macchina si mette in moto e io mi stringo, se è possibile, di più a Rob che si posiziona leggermente sul fianco avvolgendomi nel suo abbraccio. Ora mi sento bene ma a quella sensazione mi sembra di essere di nuovo nel sogno e stingo la sua maglietta nei miei pugni affondando il mio viso all’altezza del collo.
“Kris.. piccola mia.. possibile che un sogno ti abbia reso così piena di paura?”
respiro a fondo ma i singhiozzi escono facendomi sussultare. Rob mi accarezza dolce la schiena il braccio.
Abbiamo un’ora di viaggio in macchina.
Dopo un quarto d’ora mi tranquillizzo e alzo appena il viso per scrutare il suo. Se ne accorge all’istante.
“va meglio” la sua voce è un dolce sussurro
finalmente riesco a parlare “si..ora va meglio”
mi accarezza le guance con il palmo della mano scostando delicatamente con il pollice una lacrima rimasta intrappolata al bordo dei miei occhi.
“vuoi parlarne? Se ti va è ovvio”
appoggiai il viso sul suo petto e sentivo il suo cuore battere cauto.
“non prendermi per stupida”
sorride appena“ non lo farei mai. A volte gli incubi fanno male”
presi coraggio fidandomi di lui e raccontandoli il mio sogno. Ogni tanto Dean guardava dallo specchietto con aria pensierosa.
Raccontai tutto. Il comportamento dei nostri amici, lui lontano, io che non ero io.
Raccontai tutto d’un fiato accorgendomi solo alla fine che lui non aveva proferito parola. Spinta dalla curiosità il mio sguardo si solleva per incontrarne il suo. Mi guardava con occhi di chi ha capito il problema.
“Kris.. lei non è più niente per me.”
“lo so ma..”
mi troncò le parole con un dito
“potrei avere tutte le donne di questo mondo. Ma non mi interessa averne alcuna.. a meno ché lei non abbia un paio d’occhi grandi e meravigliosamente verdi che sono lo specchio del mio cuore e che non risponda al nome di Kristen Jaymes Stewart, una piccola fanciulla delicata e indifesa, che in questo momento è aggrappata nel mio abbraccio in questa macchina diretta nella nostra casa. Kris..non aver paura io non posso perderti. Le tue paure sono le mie e finché queste ci saranno noi non ci prederemo”
Aveva ragione. Lui è mio. Io sono sua.
La sua mano spinge il mio viso verso il suo. Le sue labbra si posano sulle mie. La nostra bolla personale prende vita imprigionandoci in quel bacio dolce e tranquillo come la pace che è ora tra le mie braccia…
 
 
 
…. To be continued… allora? Vi è piaciuto poco poco?
 

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Capitolo 5
*** la mia pace assoluta ***


Finalmente è mattino! Lo sento dal leggero cantico degli uccellini e dall’aria riscaldata dai deboli raggi del sole. Regna il silenzio in casa. Che pace. Mi sollevo appena dal guanciale per vedere l’ora dalla sveglia che segna in quell istante le 9:05. Mi volto decisa a riabbracciare il mio Flippy ma mi accorgo con stupore che non c’è. Strano! Di solito chi rimane nel letto a crogiolarsi fino a tardi è lui.
Mi siedo sul letto ancora intontita dal sonno portando le mani alle tempie e nello stesso istante mi perdo nel ricordo di quell incubo assurdo di ieri, del viaggio verso casa e del tentativo di Rob di calmarmi.
Mi ha coccolata tra le sue braccia tutta la notte senza lasciarmi mai. Ero crollata prima di lui ma sentivo il suo respiro che si posava sulle mie labbra, era dolce come il miele e mi dava la tranquillità e la conferma che lui era li con me. Che stupida sono stata ad avere la paura di perderlo per un’altra donna.
Scuoto la testa “Stupida! Non devi temere di perderlo. Non lo permetterai mai.”
“Con chi parli?” Rob entra nella nostra camera con un vassoio in mano facendomi sobbalzare appena dallo spavento.
“Con nessuno.. parlavo tra me e me. Hai preparato la colazione?”
“Certo! Caffé e latte, toast con marmellata di ciliegie che adori tanto e se non vuoi la marmellata c’è la variante della… NUTELLA!” termina la frase sfoggiando il suo solito sorriso scherzono a 32 denti e non posso che mettermi a ridere! Si siede sul bordo del letto di fianco a me appoggiando il vassoio sul comodino e voltandosi poi per lasciarmi un dolce bacio sulle labbra.
“Buongiorno” un dolce sussurro a fior di labbra
“Buongiorno”
“Hai avuto incubi?”
“No” mi allungo verso di lui per acquattarmi  tra le sue braccia che prontamente soddisfano il mio desiderio stringendomi contro il suo petto “mi hai coccolata tutta la notte allontanando ogni paura che avevo!” e il sorriso di tranquillità si espande nel mio animo come una pace assoluta.
“Bene” lo sento sussurrare sui miei capelli “sono contento che sia passato!” abbandonandomi un bacio sui capelli e stringendomi di più. Rimaniamo così per qualche secondo finché non sento lo stomaco di Rob brontolare e il ricordo che lui aveva saltato la cena per me perché non avevo fame e e volli andare subito a letto. Mi fece tenerezza.
Lo sentì ridere “facciamo colazione? Avrei un po’ fame! Tu no??” mi staccai da lui ridacchiando per prendere il vassoio e metterlo tra noi.
“Kris” mi afferrò la mano guardandomi dritta negli occhi “Kris.. mi prometti che qualsiasi cosa succeda o qualsiasi paura ti assilli la mente ne parlerai con me?” mi fermo nei suoi occhi e all’istante capisco cosa intende.
“Si Rob. Certamente. Ma ti prego, fallo anche tu con me.. qualsiasi cosa di qualsiasi natura sia dobbiamo condividerla ok?”
“Stanne certa!” la sua voce è sincera e tranquilla “ora facciamo colazione altrimenti io svengo, tu entri nel panico e faremo anche tardi all’appuntamento che abbiamo oggi con le case cinematografiche ok?”
“ahah no no non svenire! Chi ti solleva sennò???” mi apro in una accesa risata per vedere la faccia di Rob alla mia battuta fintamente indignata e offesa accentuata da quel labbro inferiore pronunciato in broncio “ A che ora c’è l’hai l’appuntamento tu?” dico mentre gli spalmo sul toast la nutella e lui prende il tazzone di caffè e latte.
“alle 11:30. Devo solo firmare e sono libero. Abbiamo già parlato della produzione e mi hanno spedito anche il copione. Tu invece hai appuntamento alle 12:15 vero? Vai con Dean?” e agguanta il toast che gli ho preparato.
“si alle 12:15 ma vado con John non con Dean. Oggi ha la giornata libera ricordi?”
“Si è vero!” prendo anch’io la mia tazza e leggo su di essa -la rompi palle di turno è sveglia!-
Eh? Ma che… alzo lo sguardo e mi trovo lui che se la ride mentre beve il caffè.
“e questa?”
“questa cosa?” riesce dire mentre sghignazza
“rompi palle sei tu!”
“ahah ” mi guarda e mi volta il suo dove leggo “e con me i rompi palle sono due!
“che scemo!! Ahah ma che ti è venuto in mente??”
“idea di Taylor! me le ha spedite lui per scherzare e prenderci in giro! Prenditela con lui Stew!” dice alzando le mani! Mentre ridiamo come due bambini ma all’istante lui si ferma inchiodandomi con sguardo serio e un sorriso sghembo che mi impalla il cervello.
“ehi Stew.. ” si alza rimettendo il vassoio sul comodino e appoggiandoci la tazza e si avvicina a me lentamente appoggiandosi con le mani vicino ai miei fianchi trovandosi con il viso che sfiora il mio  “sei sporca di marmellata” sussurra vicino alle mie labbra appoggiando le sue lente e morbide sull’angolo delle mie. Abbandono la tazza sul vassoio e di impulso metto le mie mani tra i suoi capelli scendendo, poi,  sulle sue guance e lo tiro verso le mie labbra per un dolce bacio che scandisce l’amore che ci unisce. Mi appoggia una mano sulla guancia mentre piano scendo sotto di lui per raggiungere la posizione supina. Lo voglio!
Rob scende su di me piano senza gravare con il peso appoggiandosi appena sull’altro braccio. Il bacio ci provoca brividi lungo tutto il corpo nell’istante in cui le nostre lingue si incontrano. Dispiego le gambe bloccando tra le mie ginocchia il suo bacino che è aderente al mio. Il bacio diventa sempre più pretendente di altro che di un semplice incontro di labbra. Infila una mano nell’incavo della schiena facendomi inarcare appena e le sue labbra si staccano per scendere sul mio collo per arrivare all’apertura della camicia che è la sua. Si alza da me e mi tira a se facendomi sedere sul letto di fronte a lui. Mi metto in ginocchio e gli sfilo la maglia bianca per levare poi la mia camicia che non faccio in tempo ad abbandonarla sul letto che sono di nuovo tra le sue braccia che mi sollevano e mi porto a cavalcioni su di lui seduto sul letto. Le sue mani mi sfilano il reggiseno e le sue labbra sono sull’incavo del collo mentre non posso non abbandonarmi a lui abbandonando la mia testa indietro sorretta dalla sua mano. Il respiro diventa pesante e mi rispinge sul letto.
“voglio farmi una doccia” mi sussurra vicino all’orecchio prendendo il lobo tra labbro e lingua tirandolo e succhiandolo debolmente per farmi fremere ancora di più. “ieri sera non abbiamo avuto tempo”
“voglio farla anch’io” riesco a dire ma senza respiro.
Mi solleva di nuovo mettendosi in piedi e issandomi su per prendermi in braccio. Le mie gambe sono intorno al suo bacino e le braccia tra collo e capelli lo tengono stretto a me.
Le sue mani sono sui miei glutei sorreggendomi dal basso.
Ci dirigiamo in bagno e mi appoggia per terra allungandosi per aprire l’acqua mentre nel frattempo mi sfilo gli slip e mi infilo nella doccia seguita da lui che ripete i miei stessi gesti.
L’acqua è leggermente calda e mi volto verso il getto. Le sue mani scendono lente e maledettamente consapevoli dei punti del mio corpo che mi provocano battiti accelerati del mio cuore. I miei fianchi sono circondati dalle sue mani e le labbra sul mio collo. Abbandono il capo sulla sua spalla destra sentendo il suo respiro aumentare. Mi avvicina ancora di più a se facendo aderire i miei glutei al suo bacino. Mi volta piano verso lui che si sposta per arrivare sotto il getto dell’acqua portandomi con se. Le mie mani sono dietro la sua nuca e ci riuniamo in quel bacio dolce e pieno di noi. Le sue labbra bagnate e morbide mi fanno perdere la ragione e lui lo percepisce abbassandosi tanto quanto basta per issarmi di nuovo su di se ma si siede nella doccia con me a cavalcioni su di lui. Sento la sua erezione sotto di me e mi sollevo appena per farlo entrare. Un attimo infinitamente lungo e lui è dentro me. Lo sento mio.
Le nostre labbra non si staccano nemmeno per riprendere fiato e il ritmo dei nostri bacini è dolce e lento come un cullare sospesi in uno spazio indefinito. La nostra bolla personale prende consistenza cancellando tutto intorno a noi. Siamo solo io e lui.. siamo solo noi due.
Lo stringo sempre più a me. La sua mano è verso il basso della mia schiena accompagnando il movimento del mio bacino mentre l’altra è sulla mia coscia. Le mie mani si spostano prendendo posto nei suoi capelli e sulla sua spalla.
Ad ogni spinta i nostri corpi rispondono con frenesia e i respiri prendono sempre più enfasi. Stacchiamo le labbra un solo secondo appoggiando le fronti l’una sull’altra guardandoci negli occhi. Sento le gambe di Rob distendersi appena permettendomi di alzarmi appena raggiungendo una posizione quasi verticale appoggiandomi con gli avambracci sulle sue spalle. Così lo sento entrare ancora di più dentro me i suoi occhi si socchiudono lenti e il piacere cresce inesorabile tra noi. I suoi respiri diventano più corti e il bacio è più forte. Sento che tra pochi istanti anch’io cederò. Il calore dentro di me cresce fulmineo e i muscoli accorciano il loro movimento. Lui mi stringe con le braccia il bacino spingendomi affondo. Il ritmo è più forte e il piacere sale ancora di più fino ad impossessarsi di me totalmente.
Esalo un respiro profondo e dalle labbra esce ciò che è nel cuore e nella mente:“Robert”.
Sono all’ apice e riappoggio le mie labbra sulle sue mentre un suo gemito di piacere raggiunge il mio cuore. Lo stringo di più a me mentre raggiungiamo il piacere intenso che ci trova insieme. La sua voce è leggera e il suo gemito è enfatico. Quando ci fermiamo anche il nostro bacio è fermo e gli occhi sono socchiusi mentre l’acqua scende su di noi come una leggera cascata. Le nostre labbra che si dividono per riavvicinarsi ancora una volta per un tenero bacio e la pace regna intorno a noi. Lo stringo ancora a me iniziando a baciarlo dolcemente sull’angolo della bocca e poi sulle guance per poi allontanarmi di poco prendendoli il viso tra le mani per guardare i suoi occhi che brillano di luce propria. Azzurri come il cielo senza nuvole.
Mi sorride appena e mi stringe a se ancora più forte e lascio che adagi il suo viso sotto l’incavo del mio collo. Come un bambino lo stringo a me mantenendo una mano sul suo capo come a premerlo ancora di più sul petto. Rimaniamo così sotto l’acqua scrosciante per non so quanto tempo, forse mezz’ora.
“Rob.. ho un’idea! Che ne dici se ci facciamo un giretto nel bosco fino al lago quando abbiamo finito con le firme?” gli chiedo all’improvviso con un entusiasmo naturale perché volevo passare quanto più tempo possibile insieme a lui prima di dividerci per iniziare i nostri film.
“Si! Così Bear si divertirà un po’!”mi risponde alzando il viso e gli sorrido con tutta la gioia che ho! Adoro fare scampagnate in natura con lui e Bear. Mi rilassa e rilassa anche lui.
“Perfetto!” ormai sorrido come una bimba.
“però, credo sia meglio che iniziamo a prepararci Stew!”
Ridacchio e mi sollevo controvoglia da lui mettendomi in piedi e allungandomi verso lo shampoo. Anche lui si alza e mi blocca le mani rubandomi il flaconcino dalle mani
“ehi che fai?”
“ti rubo lo shampoo!”
“ma non è giusto lo avevo preso io!” gli metto il broncio di bambina per scherzare. Lui spreme un po’ di shampoo sul palmo della mano con un sorrisetto dolcissimo.
“voltati brontolona!” capisco già che vuol fare e mi volto. Chiudo gli occhi beandomi di sentire le sue mani sul capo che massaggiano i miei capelli.
“Mmmm che relax” e lo sento sghignazzare come sempre
“non aspettarti che ti paghi dopo Rob!”
“no no! Tanto la prestazione di prima era un anticipo!”
“che stupido pervertito!” non posso che non ridere.
Ci laviamo tutti e due ed usciamo dalla doccia avvolgendoci negli accappatoi.
“io vado di la a vestirmi” mi dice dandomi un bacio a stampo
“ok io mi asciugo i capelli”mentre esce dal bagno io afferro il phon che è vicino a me e lo accendo.
Sto bene e sono tranquilla.
Il mio pensiero vaga al nuovo contratto che sto per firmare. È una sceneggiatura che mi intriga e mi piace anche quella di Rob. La mia parla di una ragazza fuggita da casa che vuole riprendere in mano la sua vita ma le scelte che prende sono tutte sbagliate ma alla fine trova l’amore giusto e una buona amica e tutto si sistema. Quella di Rob è una sceneggiatura diversa dalle solite che sceglie, è una commedia romantica e mi proposero di essere l’altra protagonista ma non me la sentii e rifiutai intristendo un po’ Rob che mi voleva al suo fianco. Non volevo che la nostra vita fosse ancora evidenziata a tutti. Volevo un po’ di pace per noi.
L’aria calda del phon pian piano asciuga i miei capelli e mi metto a testa in giù per asciugarli per donargli una piega morbida ma all’improvviso mi ritorna prepotente l’immagine di Rob e Angela dell’incubo e una strana sensazione mi stringe lo stomaco. Rialzo il capo e lo scuoto per ridestarmi da quell’immagine, i miei capelli sono asciutti. Metto apposto il phon ed entro in camera da letto. Rob è quasi pronto, si abbottona la camicia mentre Bear gli gironzola in torno con la sua palla morbida in attesa che qualcuno la tiri lontano. Non si accorge che sono in stanza e lo sto guardando divertita.
“Bear la smetti? Non posso giocare con te! Sono le 10:45 e sono in un fottutissimo ritardo!” Bear si abbassa sulle zampe anteriori e alza il sedere con la palla ancora in bocca ringhiando per sfida e per gioco. Rob esasperato gli prende la palla ma Bear non ne vuole sapere di lasciargliela e inizia un tira e molla tra quei due.
“mollala! Bear ti conviene mollarla!” Rob mi fa ridere e si accorge di me ma Bear molla veramente la presa per raggiungermi sbilanciando Rob che perde l’equilibrio e arriva a terra come un sacco di patate!
“ahi!” mi precipito da lui ridendo trovandolo seduto per terra di fianco al letto e Bear si fionda per leccarlo e giocare
“Dio BEAR!!! BASTA” cerca di allontanarlo da lui mentre le mie risate si sentono per tutta la stanza “ridi ridi! Mi dai una mano ad allontanarlo?” obbedisco e calmo Bear mentre lui si rialza.
“dovevi chiamarlo Tornado non Bear Rob”
“no, dovevo chiamarlo caterpiller” e scoppiamo a ridere tutti e due.
“Stew, prima che ti risalti addosso perché hai ancora solo l’accappatoio addosso ti vesti per favore?” gli sorrido e faccio cenno di si col capo. La scena divertente di prima mi ha allontanato dalla mente quella brutta immagine di poco fa.
“si mi vesto pervertito! Possibili che con tutte le donne che sono state le tue co-protagoniste che si sono spogliate dinanzi a te ancora non hai fatto l’abitudine con me? O devo pensare che tu faccia così anche con loro? Che fai salti addosso a tutte?” adoro provocarlo!
“bè che domande! È scontata la risposta no?”
“ancora non sei abituato?”
“nooo gli salto addosso! Ovvio!” mi giro di scatto verso di lui mentre mi aggancio il reggiseno
“COSA?”
si volta verso Bear “vedi Bear? Mai rispondere alle domande delle donne non sai mai che risposta dare!!!” e si rigira verso di me con sguardo divertito. Faccio la finta arrabbiata sapendo che scherza e gli lancio un cuscino della poltroncina accanto a me ma lui lo prende al volo e inizia a ridere come uno scemo!
“Divertente Rob! Molto divertente!” lascia il cuscino e si avvicina a me portandosi dietro la mia maglietta che era sul letto
“ma dai Kris” mi avvolge tra le sue braccia e mi bacia sulla guancia “lo sai che tu sarai sempre l’unica che mi suscita certi impulsi, le altre non contano e lo sai”
“ah bè! Meno male!” e lo pizzico sul fianco “io lo so comunque ma tu sai che sei in ritardo?” si volta verso la sveglia e impreca!
“cazzo! Sono in ritardo si!” mi lascia un bacio sulle labbra e una carezza sul capo di Bear indirizzandosi verso le scale
“Ciao Stew ci vediamo quando finisci! Vengo a prendere Bear e poi vengo da te!”
“e John?”
“digli solo di portarti li che poi vi raggiungo io”
“ok.. a dopo!”
“ciao amore!” e sento la porta chiudersi.
Mi preparo anch’io e appena sono pronta John suona a casa per  andare via ma una brutta sensazione mi pervade il cuore.

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Capitolo 6
*** una brutta sensazione ***


Robert Pov
 
Esco da casa per dirigermi verso gli uffici succursali della Paramount per firmare questo contratto che mi terrà occupato con le riprese per 4 mesi a New York. Inizialmente non mi entusiasmò e lo abbandonai tra le scartoffie da bruciare ma Kris lo trovò e lo lesse convincendomi di farle queste riprese perché si trattava di un film diverso da quelli girati fino ad ora e che mi vedeva bene in quel ruolo.
Il mio personaggio è un ragazzo, Matthew, che vive con i suoi amici d’infanzia e che non vuole avere storie con nessuna per tutta la sua vita per via di una bruttissima delusione d’amore che lo ha segnato nel profondo fino a che non si accorge di essersi innamorato della sua più cara amica, Giulia, e che alla fine anche lei si innamora follemente di lui. È una bella trama di una commedia romantica. Ho provato a convincere Kris ad essere l’altra protagonista e che ci saremmo divertiti ma non ne ha voluto proprio sapere.
Per ora l’unico ad essere confermato per il ruolo sono io e oggi devo solo firmare ma non capisco perché Stephanie, la mia assistente, mi ha detto che gli pareva strano che oltre a me c’erano anche il produttore, lo scrittore dell’omonimo libro fonte del film e lo staff delle riprese, o meglio quelli più importanti dello staff.
Pare strano anche a me!
Arrivo al lussuoso palazzo dove vi è la Paramount ed entro nei garage parcheggiando la mia Audi. Scendo e mi incammino verso il portiere che mi tiene aperta la porta di servizio.
“Salve sig. Pattinson la stanno aspettando! Prego si accomodi l’accompagnerò agli uffici.”
Mi fa accomodare con sorriso nel corridoio guidandomi verso i piani superiori per raggiungere gli uffici.
“Si come al solito sono in ritardo!” mi gratto la nuca in chiaro segno di disagio.
“Ma no!non si preoccupi sono solo 5 minuti!” si volta sorridendomi e ci fermiamo di fronte all’ascensore facendomi entrare per primo.
Ho una strana sensazione. Una sensazione di disagio.
“La vedo nervoso?” mi chiede con estrema cordialità.
“No, è come una leggera brutta sensazione”
“La sua ragazza sta bene?”
“Come scusi?” perché mi chiede di Kristen? Vuole uno scoop? Dopo quello che facciamo in pubblico è stupido chiederlo!
“Le ho chiesto se la sua ragazza sta bene. Sa quando ho una brutta sensazione chiamo mia moglie per sapere se stanno bene lei e i bambini e quando mi prende in giro che prima o poi si prenderà un gufo mi sento meglio e so che tutto va bene!” si volta sorridendomi e non posso che fare a meno di farlo anch’io. Ma rimango in silenzio.
Siamo arrivati al piano e le porte si aprono.
“E’ l’ufficio n’24 il signor Weitz la sta aspettando”
“Oh! Grazie mille sig…” leggo la targhetta sul suo petto “.. Miller! E grazie per il consiglio!”
“Ma si figuri! Buona giornata” e scompare dietro le porte dell’ascensore che si richiudono.
Inizio ad incamminarmi lungo questo corridoio interminabile verso la stanza dove c’è Chris!! Eheh già il produttore è lui e anche lui aveva insistito a fare questo benedetto film! Quando gli dissi di si mi disse scherzando “No!!!!!!  Perché ora mi dici si e prima era no? No ma scusa per forza Kristen deve essere il tuo mentore? IO SONO IL TUO MENTORE IDIOTA!” e scoppiammo a ridere al telefono.. mi viene da sorridere a quella scena.
Alzo gli occhi e noto il numero 24 a pochi passi da me. Busso e attendo una risposta che arriva immediatamente.
“AVANTI”
appena apro la porta faccio capolino sorridendo “è permesso?”
“sei il solito ritardatario!” mi dice Chris alzandosi dal divano in pelle nera e venendo verso di me abbracciandomi forte come fa mio padre quando ci ritroviamo!
“Ma io sapevo che c’eri tu ecco perché ho tardato!”
“ahah sei il solito!” mi da una pacca sulla spalla e si allontana.
“da quanto tempo non ci vediamo noi due eh Rob?” facendomi segno di accomodarmi e offrendomi una birra
“Da un po’ direi! Come stai Chris?”
“Bene figliolo bene! Kris? Come sta Kris? La esaurisci povera cucciola!”
“Io sto bene comunque! E lei anche!” Chris si mette a ridere per la mia espressione fintamente ferita.
“è un peccato che Kris non voglia essere l’altra protagonista. Hai fatto qualcosa per convincerla?” mi allunga la birra presa dal minibar e si siede sulla poltrona accanto al divano in pelle dove sono io.
“Certo ma non ne ha voluto sapere. Lei non vuole più che si crei tutto questo clamore attorno a noi e la capisco, ma voglio che ci divertiamo anche. È un peccato che lei non voglia”
“si è vero è un peccato. Vi vedevo bene in questi personaggi” mi dice bevendo un sorso della sua birra e anch’io attingo dalla mia.
“A proposito di personaggi. Ho capito bene o per ora sono solo io confermato per il protagonista?”
“Hai capito bene ma presto sceglierai la tua co-protagonista”
“Io devo sceglierla?”
“Si appena hai firmato questi” e si allunga dietro di se per prendere dei fogli appoggiati su un tavolino e posizionarmeli di fronte a me.
“Non dovevo solo firmare e poi andare via?”
“Oh! Il mio assistente non lo ha detto alla tua?”
“No credo proprio di no” mi abbandono sulla spalliera del divano deluso. Dovrò dire a Kristen che non possiamo fare nulla di quello che avevamo programmato. Chissà il tempo che ci voleva per scegliere la mia co-protagonista.
“Avevi altri impegni Rob?”
“A dir la verità si” gli sorrido appena e all’improvviso la brutta sensazione di prima aumenta facendomi salire l’ansia. Ma che diavolo mi succedeva?
“Non ti preoccupare Rob ci sono solo tre ragazze oggi”
“Tre? Come mai solo tre?”
“Perché questa è l’ultima selezione e io voglio che sia tu a sceglierla come Kris fece con te al provino di twilight” mi sorride chiaramente per prendermi in giro.
“Si ma Kris mi scelse tra chissà quanti ragazzi mentre io invece ne ho solo tre?” e scoppiamo a ridere.
“Scusami un secondo Rob vedo se è arrivato lo staff” si alza e prende il telefono e si allontana lasciandomi con il contratto da firmare appoggiato sul tavolino  di fronte a me.
Ma mi sento il cuore chiuso in una morsa e ad un tratto mi vengono in mente le parole del portiere di prima “la sua ragazza sta bene?” e l’ansia mi pervade il petto.
Lascio la penna che avevo preso in mano per firmare e prendo il mio iphone dalla tasca dei jeans e compongo il numero di Kris, lo appoggio all’orecchio sentendo il suono della linea libera ma non risponde. Allontano il telefono guardando lo schermo mentre la chiamata cade sola. Perché non risponde? D’un tratto sobbalzo sentendo il telefono vibrare nella mia mano. È un messaggio di Kris.
 
-Scusa Rob ma non posso risponderti sono in ufficio con il contratto davanti. Tutto bene?-
 
le rispondo velocemente.
 
-Si volevo sapere se era tutto ok. Io forse tardo un po’. Chris mi ha detto che hanno fatto la selezione delle mie probabili co-protagoniste e che a me tocca scegliere una delle tre che ne sono rimaste-
 
 e invio la risposta ricevendo appena dopo la sua
 
-Scusa perché le ultime tre?
 
Le rispondo – Non lo so perché! Forse le selezioni erano iniziate già da tempo e io ero impegnato-
 
Kris mi risponde  – Capisco. Bè speriamo tu non debba fare la scena come quella del letto che facemmo noi due.. non lo sopporterei e Chris avrebbe vita breve-
 
Leggo la sua risposta e non posso che ridere ma l’ansia si accentua di nuovo. Faccio finta di niente. Il mio telefono vibra di nuovo ed è di nuovo lei
 
-Rob non sono sicura del mio contratto. Mi hanno detto che posso pensarci. Non sono sicura della scenografia. Cosa faccio?-
 
le rispondo immediatamente
– Porta la copia del contratto e la scenografia con il copione che li leggiamo insieme ok?-
 
e invio la risposta sapendo già la sua che prontamente arriva subito
 
-speravo mi dicessi così! Porterò tutto con me.. e sai che penso? Che ti raggiungo io e dopo passiamo a prendere Bear da casa insieme ok?
 
Quella brutta sensazione di prima svanisce appena ma non del tutto.
 
-va bene Kiki allora ti aspetto qui e poi andiamo via insieme.. a dopo.. Ti Amo-
 
invio e già non vedo l’ora che lei sia di nuovo con me
 
arriva la sua risposta
 
-ti amo anch’io Flippy! :D … Ci vediamo tra mezz’ora-
 
in questo momento benedico il giorno in cui l’ho incontrata!
 
“allora siamo pronti! Hai firmato?”
“no Chris lo faccio adesso!” Prendo la penna e scrivo il mio nome di battesimo per lungo Robert Thomas Pattinson.
“Kris sarà qui tra mezz’ora” lo informo alzando appena lo sguardo continuando a riempire gli spazi dove richiedono la mia firma.
“Sul serio? Sono contento!” e dal suo tono capisco che lo è veramente! Io e Kris gli vogliamo un gran bene e lui ricambia.
“Fatto!” poso la penna e gli allungo il contratto “siamo pronti!”
“perfetto! Allora andiamo!” mi alzo mentre lui mette il contratto nella sua 24ore e usciamo dal suo ufficio momentaneo. Percorriamo il tragitto parlando del più e del meno, della conversazione che ha avuto ieri sera con mio padre facendomi ridere a crepapelle sentendo il contenuto del loro discorso!
Arriviamo in una grande sala con un tavolo lungo e sei sedie dietro di esso con i nomi scritti e appesi sul bordo del tavolo per indicare alle ragazze chi fossimo.
“Eh! Come se a te servisse un foglietto con scritto il tuo nome per riconoscerti” mi dice Chris ridendo e io mi unisco a lui
“ma dai non fare il modesto potevano risparmiarlo anche a te!”
“si come no! Ah dimenticavo di dirti una cosa!”
“dimmi” mi gira per guardarlo in faccia
“..che non ti venga in mente di fare una “frolic scene” anche in questo film come hai fatto in new moon ok?!” mi dice spalancando gli occhi e scoppio a ridere tranquillizzandolo che non lo farò!
Prendiamo posto e faccio conoscenza dello sceneggiatore e dello scrittore con i due dello staff. Ci accomodiamo e all’improvviso sento Chris sussurrarmi “Kris è proprio in gran forma! Bravo ragazzo la fai sorridere” lo guardo e mi volto subito verso l’entrata e vedo lei che viene verso di me. Mi alzo e le vado incontro abbracciandola a me. Profuma di vaniglia come sempre.
“Ehi! Sono felice che tu sia qui”
“tutto bene Rob?”
“ho una brutta sensazione da quando sono uscito da casa per venire qui” i suoi occhi verdi e meravigliosi mi scrutano come a leggermi dentro.
“ma lo sai che c’è l’ho anch’io?” rimango basito dalla sua affermazione.
“sul serio? Che strano. Forse è…” abbasso gli occhi per reprimere il magone dell’imminente distacco da lei per 4 lunghi mesi.
ma lei continua per me stringendomi a se con le sue esili braccia che circondano la mia vita“… che presto ci allontaneremo?”
“si” non posso che confermarlo
“fa male anche a me.. ma ne parliamo dopo ok?”
“va bene! Andiamo a sederci allora!”
“Sicuro che io non dia fastidio?”
“tu non dai mai fastidio tesoro!!” Chris ci viene incontro abbracciando la mia bambolina.
“ciao Chris! Come stai?” Kris lo abbraccia forte e imbarazzata come sempre diventando rossa e saltellando sul posto. Mi fa sorridere.
“Benone! E anche tu vedo!”vendendoci alle spalle e mettendo le sua braccia sulla mia spalla e quella di Kristen “andiamo piccioncini! Che si inizia!”
Prendiamo posto e Kris si siede tra me e Chris ma appena dietro le nostre sedie.
Una signora sulla cinquantina viene verso noi avvertendoci che le ragazze sono pronte e che entreranno una ad una per poi allontanarsi e far entrare la prima ragazza.
Una ragazzetta poco più bassa di me con l’aria scocciata con i capelli lunghi e biondi. Esile a tal punto che mi chiedo come faccia a riuscire a camminare senza rompersi!
“Lei è Shara Delthon ha 23 anni ed è un’attrice alle prime armi e viene da Toronto. Ha lavorato con Catherine facendo la comparsa e….”
interrompo subito Chris parlando a bassa voce “ Chris ma ancora non mi hai spiegato cosa devo cercare”
“lo hai letto il copione?”
“si certo che l’ho letto ma se proprio dovevo scegliere perché mi avete piazzato tre ragazze soltanto? Voglio dire.. guardala! Ti sembra adatta al personaggio? Che selezioni avete fatto?”
Chris si volta per guardare la ragazza e lo facciamo anche io e Kris.
“In effetti è vero! Comunque non so nemmeno io chi l’abbia fatta la selezione!” la sua espressione è perplessa dalla veridicità delle mie parole.
“Ehm signorina mi spiace che sia venuta fin qui ma lei non risponde allo standard che cercavamo per la parte”
La ragazza si volta per uscire senza dire parola! Incredibile!
Io e Kris ci guardiamo perplessi.
È il turno della seconda ma la signora di prima ci avverte che non se l’è sentita di entrare ed è andata via.
“mmmm doveva prendere mezza pastiglia di valium!” Kris me lo sussurra al mio fianco lasciandomi un leggerissimo pizzicotto facendomi sorridere. Perfida!!!
Sento la porta aprirsi per far entrare la terza ragazza mentre io mi volto a guardare Kris
“sei cattiva!” e lei mi fa la linguaccia sorridendomi
“Rob lei è Angela Falvel ma non sarà la co-protagonista ma la ragazza dell’amico del protagonista lo abbiamo deciso all’ultimo!”
Il sangue mi si gela nelle vene al suono di quel nome. Kristen si accorge della mia espressione e di istinto guarda oltre me e quella sensazione terribile che sentivo da quando uscii di casa improvvisamente prese corpo di fronte a quel tavolo. Mi girai lentamente mentre il cuore accelerava
alla visione del viso di Kris che era divenuto indecifrabile. Dinanzi a me si ergeva lei; Angela, con i suoi capelli lunghi e rossi, la sua carnagione chiara e gli occhi azzurri ma freddi come il ghiaccio, il suo fisico sempre verso la perfezione. Lei alza lo sguardo e incrocia il mio mimando con le labbra un esile “ciao”
“E’ perfetta!” esclama lo scrittore facendomi sobbalzare mentre sento Kris improvvisamente che stringe il lembo della mia maglietta in una mano. Come un fulmine il ricordo del suo incubo mi riempie di consapevolezza e faccio scivolare la mia mano lungo il bordo della maglia fino a raggiungere la sua per stringerla come un gesto di protezione.
Mi volto verso Chris “Chris io…”
“No Rob tranquillo! Lei sarà quella che starà con il tuo amico ma che ci proverà con te!” mi da una pacca sulla spalla e si gira verso lei.
“Salve Angela” lei gli sorride ma non stacca gli occhi da me ignorando totalmente Kristen che mi stringe la mano ancora più forte.
“Salve Signori” risponde lei con la sua voce morbida e suadente “            Ciao Robert”.
Tutti si girano verso di me per guardarmi.
“Rob la conosci?” mi chiede Chris per poi notare la mia mano e quella di Kris “Kris stai bene sei così pallida”
sento appena la sua voce “S-si sto bene. Continuate ti prego” Chris fa cenno col capo lanciandomi un’occhiata interrogativa. Io a mala pena riesco a deglutire.
Mi rendo conto che Chris aspetta una risposta mentre i membri dello staff fanno alcune domande a quel diavolo “ si la conosco ” mi volto per guardarlo serio “Chris sei sicuro che..”
“Si Rob. O meglio.. è il direttore della Paramount che ci ha detto di prenderla..praticamente è una raccomandata” aggiunge a bassa voce.
“Cosa?” suo padre è un importante uomo d’affari e conosce tutti, si! A partire dai preti fino ai poliziotti ma credevo si limitasse a Londra non oltre oceano!
“Rob” un brivido lungo la schiena al sussurro di Kris che mi chiama è incontrollabile
“Kris amore tranquilla.. vedrò che fare”
“Allora Angela è dei nostri” esulta lo scrittore e lui, per mia rabbia, è più importante di Chris che è il direttore. Mi sento morire dentro.
Kristen mi sussurra di andar via e non ci penso due volte ad alzarmi e a salutare tutti inventando una scusa per andar via in quel modo.
Chris mi guarda perplesso ma qualcosa la intuisce. Io non riesco a guardare Angela ma sento il suo sguardo fisso su di me e questo mi innervosisce.
Tiro Kristen a me stringendola al mio fianco. Lei la guarda ma all’improvviso abbassa lo sguardo. Mi volto verso Angela e lei mi mima ancora “ti chiamo dopo”. Sono disgustato da questa situazione e a passo svelto ci indirizziamo verso l’uscita.
Siamo all’esterno ma mi sento chiamare da uno degli organizzatori che fa capolino dalla porta che avevo appena chiuso dietro di me.
“Rob la settimana prossima ci saranno altre ragazze da scegliere per la tua co-protagonista”
 mi volto e l’unica parola che mi esce è “d’accordo.”
Scendo nei garage con Kristen che non parla ed entriamo in macchina.
Appena dentro inizio io “Kris”
“Rob ch-che ci faceva lei qui?” la sua voce è rotta da un fiume di emozioni negative e nei suoi occhi la luce è disconnessa dall’incredulità e forse dalla rabbia o paura.
“Kris non ne ho idea! Lei è l’ultima persona che mai avrei pensato di trovarmi di fronte per un film te lo giuro. Ti prego credimi” non so perché la stavo pregando, so per certo che lei non c’è l’ha con me ma ho paura che pensi diversamente.
Kris improvvisamente mi osserva con una luce diversa negli occhi. Una luce che mi rasserena all’istante, si, ma che mi fa chiedere se abbia in mente qualcosa.
“Rob non ti devi giustificare. So che non c’entri nulla e non lo pensavo nemmeno! È stata solo una sorpresa per me!” appoggiando il capo sullo schienale del suo sedile sospirando a fondo.
“E’ una sorpresa anche per me credimi!” e lo era veramente.
“secondo te perché è qui? Non mi hai mai raccontato nulla di lei se non che ti tradì e ti spezzò il cuore”
“già è così..” la mia voce è divenuta bassa al ricordo di quel periodo terribile che se non fosse stato per i ragazzi, i miei fratelli-amici, sarebbe stato ancora più terribile.
“Rob va tutto bene?”
“Non lo so Kris. Mi fa pensare il fatto che lei sia venuta fin qui…”
“Rob” si volta verso di me mettendo una mano sul mio braccio per attirare il mio sguardo verso lei. “Rob lei è un problema per noi due?”
“No Kris. Nessuna lo sarà mai!” dove voleva andare a parare?
“Bene! Allora non c’è problema di preoccuparsi! Giusto?”
“No, direi di no!” e il punto interrogativo cresce sempre di più! Sento che sta per arrivare altro da lei..
“Bene.. perché se lei vuol fare la furba ha trovato pane per i suoi denti!” eccola che è arrivata!
“Kris che vuoi dire?”
Il suo sorrisetto è come una lode ad una mente che architetta qualcosa…
“Robert Thomas Pattinson..” ok! Quando i miei o lei mi chiamano con il mio nome per lungo allora c’è da preoccuparsi.
Deglutisco e spalanco gli occhi alla vista di lei che si avvicina con il suo viso al mio.
“.. tu sei mio capito?” il suo è più uno spelling “e nessuna e ripeto N E S S U N A ti toccherà capito?”
Non posso non sorridere alla mia gelosona! Ma mi piace la sua protezione!
“Si signora! Comandi!” e appoggia leggere le sue labbra sulle mie.
“Mio! Sei solo mio!”ormai è un sussurro
“sempre! mia supergirl!” e il mio sorriso si tinge di tutti i miei denti!
“come mi hai chiamata? Ahah supergirl!” se la ride a si rimette al suo posto. “andiamo superflippy che abbiamo una scampagnata in programma!”
Sorrido e metto in moto avviando il motore della mia Audi. A metà strada mi volto verso Kris che è pensierosa. Lei si accorge del mio sguardo e i suoi occhi si accendono all’istante in segno di sfida.. ma non verso di me. Si infila la mano nella tasca dei jeans ed estrae il cellulare. Inizio seriamente a preoccuparmi ora!
“Ch- che fai? Chi chiami?”
“Shh ora vedrai!” sento la linea libera del suo cellulare fino a che un uomo non risponde all’altro capo del telefono ma il volume è basso e non capisco chi sia.
“Ehm ciao Chris sono Kristen..”
Chris? Che vuole da lui? Mi accosto per capire che intenzione abbia e ascolto la conversazione mentre Kris si gira verso di me e incatena i suoi occhi verdissimi ai miei. “..si si Chris va tutto bene! Ascolta volevo chiederti se il ruolo per la co-protagonista di Rob fosse ancora in ballottaggio”
Dove vuole arrivare? Non dirmi che…. Nooo! Non ci credo!
“Ah si? Ancora non avete trovato quella giusta? Ok.. e se ci ripensassi su io?”
Un sorriso mi esplode sulle labbra specchio del suo alla chiara risposta positiva ed esultante di Chris!
“WoW allora perfetto!!! Sono dei vostri!”
NON CI CREDO!!!!!!!!
“Torno indietro a firmare il contratto! 10 minuti e siamo li!” Kristen mi sorride e chiude il telefono!
Io rimango a bocca aperta!
“Non ci posso credere che tu l’abbia fatto!”
“Oh mio Dio! Nemmeno io” e si passa una mano tra i capelli “forse era ciò che volevo di più.. e quella gatta morta mi ha dato la spinta giusta che mi serviva per dire di si!”
“Kris non sai come sono felice! Torniamo indietro allora?”
“Si!”
faccio inversione verso la paramount con la felicità che mi scoppia nel petto! Spero solo, però, che non succederà nulla e che Angela starà al suo posto! Kris è piccolina ma mai provocarla!
 
 
 
 
Allora? Spero che vi stia piacendo!
Ci becchiamo al prossimo capitolo! Un bacione alle mie lettrici e soprattutto alle mie ANGEL’S e alle mie amiche ROBDEVIATE!
VI VOGLIO UN SACCO DI BENE!
 
 
 

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Capitolo 7
*** una firma al posto giusto ***


Robert guida con il sorriso sulle labbra, per la mia improvvisa decisione, verso gli uffici della Paramount che avevamo lasciato 15 minuti prima.
Voglio firmare quel contratto.
Voglio fare questo film con lui. Perché avere paura? Non c’è bisogno di temere per il nostro rapporto a noi basta creare quella bolla personale che ci permette di vivere in pace anche nella confusione più totale.
L’importante, per noi, è rimanere insieme ed uniti. E poi, e poi c’è quella Angela, stringo i pugni al pensiero che sia venuta di proposito per Rob. Non le permetterò di mettere in pericolo la nostra pace. No! Mai!
Rob si accorge delle mie mani strette in un pugno e allunga una mano verso il mio volto sfiorando una guancia con due dita per poi prendere le mie mani e stringerle nella sua.
“Kris va tutto bene?”
Annuisco con fermezza, non voglio mi prenda per una stupida gelosona!
“Si! Va tutto bene! Sono convinta e sicura di quello che sto facendo Rob.” forse il mio tono di voce è più un tono di una che vuol celare i suoi pensieri ma senza buona riuscita perché se ne accorge immediatamente delle mie paure.
“Amore, lo so che stai odiando le rosse in questo momento come non mai! Ma non voglio che tu ti senta costretta a fare questa scelta per questo motivo”
“No Rob non è così..”
“..posso rinunciare se vuoi.. non voglio che si rovini niente per una che nemmeno è importante nella mia vita.”
“NO! Rob non voglio che tu rinunci a questo film. Non te lo permetterò. Certo, lei mi irrita ma se ho preso questa decisione l’ho fatto per mia coscienza. Avevo bisogno di una spinta o un qualcosa che poteva sbloccarmi dall’indecisione e lei è stata la giusta molla!”
“ma..” i suoi occhi sono pensierosi mentre ci fermiamo nel parcheggio degli uffici
“ma niente Rob” ora sono io che ruoto i palmi delle mie mani e prendo la sua stringendola forte per tranquillizarlo della mia improvvisa decisione  “non ti devi preoccupare! Vedrai che ci divertiremo!” il mio tono non trasuda incertezza. È la verità e non voglio tirarmi indietro. Lui mi guarda e tira un gran respiro sorridendomi.
“va bene” il suo sorriso è dolcissimo e i suoi occhi sono nei miei e, finalmente, si tranquillizza.
“allora andiamo Giulia!”
“ok Matthew!” è tornato il burlone di sempre e ora sono più tranquilla io.
Scendiamo dall’auto e ci dirigiamo verso l’ufficio di Chris.
Nel tragitto spingo scherzando Rob che è accanto a me facendolo ondeggiare e lui di tutta risposta mi spinge piano per ripicca. Ci facciamo le linguacce come due bambini. Accelero il passo per chiamare prima io l’ascensore come facevo da piccola con mio fratello maggiore. Sento Rob sghignazzare piano dietro di me.
“sei come una bambina!” ricambio la battuta con un’altra linguaccia. Lui spalanca gli occhi e appena la bocca come se fosse indignato e offeso dal mio gesto e in un secondo mi prende per i fianchi solleticandomi.
“ah mi fai la linguaccia eh? Ah e poi dici che non sei una bambina?” non riesco a rispondergli per il solletico che mi toglie il respiro per il troppo ridere.
“Rob! B-basta ti prego!”
“ah ecco! Prima provochi e poi ti preghi? Eh no! Bambina cattiva!”
mi divincolo per solleticare anche lui ma mi blocca le mani e mi ruota stringendomi tra le sue braccia mentre io mi piego in avanti nel tentativo di liberarmi
“e’ inutile! Io sono più grosso e più alto.. mossa inutile Stew!” porca miseria ha ragione!
Tento invano ancora di liberarmi nelle risate di tutti e due mentre l’ascensore si apre e ci giriamo di scatto verso le porte che si aprono.
Rimaniamo immobili. Io ormai sono piegata in avanti in un perfetto angolo di 90 gradi e lui nella stessa posizione su di me con il ventre appoggiato sulla mia schiena mentre mi stringe forte con le mani gli avambracci e rimaniamo immobili alla vista di una vecchietta minuta con i capelli argento raccolti in uno chignon con una miriade di mollettine che le bloccano i ciuffetti di capelli ribelli. Stringe un bastone nella mano destra e una borsettina di pelle nera, che si abbina al suo vestitino di cotone nero a fiorellini bianchi, appesa all’altro braccio che rimane piegato nel mantenerla e ci guarda con uno sguardo indescrivibile. Oh Dio che figura!
Rob mi lascia all’istante allontanandosi di un passo tossendo appena imbarazzato e io, altrettanto quanto lui, sorrido alla signora che ci passa in mezzo squadrandoci dalla testa ai piedi.
“Salve signora! Come sta?” Rob le rivolge la parola in un totale imbarazzo e io mi chiedo cosa gli passa per la mente.
“Bene grazie” gli risponde la vecchietta con tono distaccato e quasi indignata dalla scena di poco prima. “buona serata”
“Grazie signora anche a lei” Rob le sorride e io rimango immobile cercando di non guardarla. Mi mordo il labbro ancora nel totale imbarazzo mentre la vecchietta si allontana borbottando qualcosa e scuotendo appena la testa a destra e sinistra in segno di disdegno.
Entro nell’ascensore immediatamente e Robert dietro di me.
Ci guardiamo negli occhi per tre secondi e scoppiamo a ridere di gusto come due ragazzini!
“Oh Dio Kris ! sai chi era quella???”
tra le risate e le lacrime agli occhi schiaccio il tasto del piano giusto.
“Oh Dio non dirmi che la conosci?” non poteva essere nessuno di importante!
“si! È la mamma di Chris!”
Torno seria spalancando gli occhi. Rob la conobbe ai tempi di New Moon e fu proprio Chris a presentargliela in una sera che lo invitò a casa per discutere di alcune scene e insistette per fermarsi a cena perché era solo in albergo e in quel frangente vi erano i genitori di Chris.
“No!!! Proprio lei doveva capitarci in quella situazione?” le risate ormai sono inarrestabili! Rob è piegato per le risate e io non sono di meno.
L’ascensore si ferma e si aprono le porte.
Scendiamo e ci incamminiamo verso la stanza dove Chris ci aspetta mentre cerchiamo di tornar seri.
“è possibile che con te le figuracce sono sempre dietro l’angolo Rob?” mentre mi asciugo le lacrime
lui ride ancora
“e mica è colpa mia! Tu hai provocato per prima!”
E’ vero!
“siamo arrivati. Mi raccomando rimani serio”
“ok!” mi volto e lo vedo che cerca di tornare serio con una espressione indecifrabile che mi scatena un’altra grassa risata.
Busso alla porta e Chris acconsente gridando un “AVANTI” a pieni polmoni.
Rido ancora quando entriamo nell’ufficio ma mi fermo nello stesso istante che mi rendo conto che Chris non era solo. Una ragazza è seduta con le sue lunghe gambe accavallate alla scrivania di Chris, ruota all’istante il viso verso di noi inchiodandomi con quegli occhi color ghiaccio.
Non sento più Rob e sono certa che si è irrigidito anche lui alla visione di questa rossa dai lunghi capelli e dallo sguardo insidioso come lo strisciare di un serpente.
Si, proprio come un serpente che sento strisciare tra me e lui.
“Robert! Kristen! Avete fatto presto” Chris si alza per venirci incontro. Mi abbraccia e passa a Rob per dargli una pacca ma, anche se a bassa voce, sento la frase di Chris nei confronti del mio ragazzo “Rob mi spiace, ma l’autore del libro la vuole a tutti i costi!” mi volto e vedo Rob che annuisce lanciandomi una fugace sguardo.
Le mani mi tremano e non riesco a respirare affondo. Sento una sedia spostarsi e mi volto all’istante quando gli occhi di Rob si indirizzando verso di lei che è oltre me.
Angela si avvicina con la sua camminata ondeggiante e suadente fino fermarsi di fianco a Chris e, di conseguenza, di fronte a me e Rob che si sposta dietro la mia spalla destra, la sua mano è appoggiata sul mio fianco sinistro che dolcemente mi spinge verso di se. Non riesco a distogliere lo sguardo da questa donna che è maledettamente inchiodato negli occhi di Robert. Sento la rabbia farsi spazio. Troppo spazio.
Rob mi stringe ancora di più a se rendendosi conto della mia irrigidirà e del mio respiro.
Il primo a parlare è Chris “Ragazzi, Angela farà parte del cast. Lei interpreterà Bridget. Si insomma, la fidanzata del tuo amico Rob” il suo timbro è carico di disagio. Rob non parla ma lo sento annuire.
“credo che già vi conoscete giusto?” ma alla domanda risponde lei.
“ma certo! Conosco Robert da quando io avevo 16 anni e lui 19” sorride a Chris per rivolgersi subito dopo verso Rob “vero Rob? Abbiamo passato dei bei momenti insieme no? Certo che di tempo ne è passato! E tu sei cambiato..e che cambiamento!” nell’ultima affermazione il suo tono mi fa ribollire il sangue. Un tono pieno di sensualità e provocazione. E la cosa che mi annebbia la vista dalla rabbia è che mi esclude come se non esistessi proprio nel poco spazio che intercorre tra lei e il mioragazzo.
“e’ vero!" Robert finalmente inizia a parlare "di tempo ne è passato e tante cose sono cambiate” mi accorgo che nel suo tono c’è qualcosa che non riesco a decifrare se non in una imminente possibile battuta fredda verso lei che arriva prontamente ma si rivolge a Chris sorridendoli tranquillo come per tranquillizzarlo a sua volta.
“l’avete scelta bene! Te la raccomando anch’io Chris… per la parte in questione intendo..” ah! Piccolo figlio di una buona donna!
“..che..che tratta della ragazza del mio migliore amico vero?” mi molla nel prendere il copione sul tavolino aprendolo per trovare qualcosa tra le pagine. Le sue sopracciglia sono aggrottate nel cercare. Dopo pochi secondi trova ciò che voleva “ECCOLO!” punta il dito tra le pagine che ha aperto. “Eccolo qui..la descrizione dei personaggi.. vediamo..” scorre col dito i nomi stampati dei personaggi e si ferma leggendo ad alta voce “Bridget Bowl: studentessa dell'Oxford al terzo anno, stessa università di Giulia e Matthew e dei suoi amici. Bridget, detta Brì, è la ragazza di Sam l’amico di infanzia del protagonista. Una rossa provocante,maliziosa e sicura del suo corpo che sa bene dove può portarla. Brì ha una relazione con Sam ma il suo non è amore ma solo una possibilità di spiccare tra la massa. Matthew, Sam, Jordan e Marloy sono importanti nel college e questo è un buon trampolino di lancio per lei.”
Ma dove vuole arrivare? Lo guardo sbigottita.
“Si Chris!” richiude il copione e lo lascia cadere sul tavolino. Il suo sguardo è tranquillo ma il luccichio nei suoi occhi la dice lunga “questo ruolo per lei è proprio azzeccato!” poi rivolgendosi ad Angela “sai, te lo dico per esperienza,quando ti capita un ruolo simile al tuo carattere è divertente perché non devi fingere.” Wow! 1 a 0 per Rob che ammicca soddisfatto!!!
Mi volto verso Angela e noto il suo sorriso di sbieco segno di aver ricevuto un colpo basso. Si volta verso di me con quegli occhi gelidi “Kristen giusto?”
“Si almeno tutto il mondo la conosce così” Chris aggiunge prontamente con tono divertente per allentare la tensione di quel momento. Perfetto mi proteggono!
“si.. quindi tu interpreterai Giulia?” domanda a trabocchetto?
“Si! Ho deciso così.”
“e come mai questa improvvisa decisione? Tu non lo volevi questo ruolo e poi Giulia è bionda, tu sei castana.”
Rob sghignazza “lei bionda è uno splendore!” sorrido al suo temperamento e la mia risposta arriva pronta
“Già! E poi non dovrò fingere con lui.. se non erro Giulia è, si la sua migliore amica, ma è innamorata di lui da sempre vero? E poi guarda il caso! Io sono la fidanzata del protagonista nella vita reale no?! Vedrai ci divertiremo!” non la vincerai con lui piccola smorfiosa.
“oh si altrochè se ci divertiremo!” Chris è entusiasta del film ma non preoccupato di quello che sta succedendo tra noi. Lui si fida di me e Rob e conosce bene la nostra professionalità è da vedere se si fida di lei..
Ci sarà veramente da divertirsi!
Lei mi inchioda con i suoi occhi gelidi.
Chris si muove verso la scrivania e inizia a rovistare nella sua 24 ore. Io Rob e Angela ci fissiamo a vicenda come in un duello del vecchio west mentre Chris richiama la mia attenzione con una penna in mano e un malloppo di carte. Il contratto.
“Kris devi firmare tesoro” tiro un respiro profondo sentendo la mano di Rob che sfiora l’incavo della mia schiena e mi avvio decisa verso Chris, sotto lo sguardo inviperito di quella strega che con finta calma sorride appena.
Afferro la penna che Chris mi offre e inizio a firmare i documenti convinta ora al cento per cento di quello che sto facendo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Allora? Come è? Piaciuto? Angela è proprio una vipera vero? Lei si mantiene in una calma che incrementa il nervosismo di Kris..ma chissà chi la spunterà!

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