Il prigioniero di Ashbaland

di WhoKilledBambi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** // ***
Capitolo 2: *** Daren Malefico ***
Capitolo 3: *** Daren Checca-Dolce ***
Capitolo 4: *** Finale ***



Capitolo 1
*** // ***


«Hey amico, ma tu sei un fottuto pazzo!» Le sigarette sono troppo lontane da lui per essere fumate ed il riccioluto urla da dietro le sbarre.
I capelli, che un tempo erano neri, ricci e formosi, sono attaccati alla fronte imperlata di sudore causato dalla paura che quel fottuto chitarrista psicopatico provoca anche alla fan più accanita dei Guns n' Roses. Gli occhi blu ghiaccio tremano di rabbia mentre il ragazzo si avvicina al prigioniero «Ma non capisci eh? Non capisci proprio! Tutti mi paragonano a te, sporco inglese e non ne posso più! Non posso trarre giù un riff che tutti dicono "Beh, Slash sarebbe stato decisamente migliore" "Oh beh. questo Slash l'avrebbe fatto anche a dieci anni" Cazzo ragazzi, anche io ho una vita, anche io ho dei sentimenti! IO me li vedo i video su Youtube con Slash VS. DJ Ashba e indovina un po'..Slash vince! Tu fottuto inglese vinci! SEMPRE» Daren si avvicina al vecchio Gunners e, prendendo una sigaretta dal pacchetto per Slash irraggiungibile se la porta alle labbra «E tu, tu ed il tuo disperato tentativo di farti figo dicendo che sei nero ed inglese come ogni chitarrista vorrebbe mi fate pena! Ma ti sei visto? Ma MI hai visto? IO non sono né nero né inglese e cazzo, sto da Dio!»
Il riccio rabbrividisce. Gli occhi troppo chiari del ragazzo che ha davanti mandano lampi di follia. Ha paura, cristo santo. Quello è completamente squilibrato. E il pazzo si avvicina di nuovo. Sempre di più.
«E questa, questa la vedi? TUTTI ti ricordano per la tua fottuta cicca, e i tuoi ricci che ti fanno apparire "nero, inglese e misterioso". Ma fanculo, Hudson, fanculo» gli avvicina la punta arroventata della sigaretta alla mano, che è stretta attorno alle sbarre «E adesso vedi dove te la ficco la cicca? Ti assicuro che è calda. Te la tiro dove mi son beccato tutti i tuoi cazzo di assoli improvvisati e le tue introduzioni alla qualunque. Ma li hai sentiti?»
Saul prende un grosso respiro e toglie le mani, prima che Ashba gli ficchi davvero la sigaretta dove ha minacciato. «Ascolta, amico, non è colpa mia se hai accettato di suonare i miei pezzi, ok? Non è colpa mia. Rose è uno stronzo se ti obbliga a suonare ancora i pezzi di quando era una fottuta giovane checca isterica, ma non è colpa mia. Non prendertela con me, prenditela con la primadonna rossa»


Hey, tu, senza saperlo ti sei ritrovato in una fottuta one-shot interattiva e come ogni "trogolata" interattiva che si rispetti (vedi video di CaneSecco (pubblicità occulta)n.d.a) adesso devi cliccare su uno dei link che trovi qua sotto e scegliere il finale di questa malata e schifa storia!


Daren Malefico | Daren Dolce

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Capitolo 2
*** Daren Malefico ***


Ora l'espressione dell'americano è ancora più inquietante. Ha un sorriso. Un fottuto sorriso malefico.
«E che credi, che non l'abbia fatto?» si allontana e porta davanti alla gabbia un sacco di iuta marroncino caffè. Ci ficca una mano dentro che affonda fino a dopo il gomito, e sul suo viso il sorriso si allarga ancora di più. "È malato. È completamente pazzo" pensa Hudson, non è il "malato" affettivo che rivolgeva a Steven quando andava a scoparsi le vecchiette sposate. È un "malato" preoccupato. Un "malato" che sa di preoccupazione. E terrore.
E capisce di aver ragione quando vede cosa contiene il sacco del ragazzo.
All'inizio si era aspettato che tirasse fuori una chitarra, la sua Les Paul, magari, e che gliela bruciasse davanti agli occhi. Poi l'aveva sfiorato il pensiero di un qualcosa legato ad Axl. Un qualcosa legato ad Axl. Non una parte di Axl.
Perché tra le dita tatuate (su cui Slash non avrebbe scritto nulla di più appropriato di "demented") Daren stringe dei capelli. Lunghi. Lisci. Rossi.
E ai capelli è attaccata una fronte. Alta. Liscia. Rosa pallido. Rosa morto.
E alla fronte segue tutto ciò che regolarmente sta su un viso umano. Due occhi, verde smeraldo, ancora spalancati, come la bocca che ora ha le labbra di un inquietante violetto pallido, e dalla quale esce una lingua piccola e appuntita, e non più rosso sangue, ma quasi bianca. E poi finisce. Con un taglio netto, che sembra fresco di giornata.
Quella che Ashba stringe fra le mani è la testa mozzata del Ei Fu William Axl Rose.
Saul Hudson, per la prima volta da quando Ola gli ha tolto il ciuccio, urla a tutti polmoni. "Cazzo, cazzo, cazzo!"
«E ora non sei più così nero, eh, inglesino di merda! Dio salvi la regina!» prende a farsi roteare la testa di Rose sopra la propria come un cowboy con un lazo «Guardalo, mondo! Il temibile Slash, il Dio della chitarra, il maestro di tutti noi è impallidito come un bambino!» Hudson suda freddo. E, insieme all'urlo, sente le lacrime iniziare a scendere lungo le guance, calde e salate. «E ora piange, anche, il gentleman! Piange! È un vero bambino!» se l'inglese non avesse troppa paura di indagare potrebbe quasi giurare di vedere delle gocce di sangue scivolare lungo il braccio alzato del ragazzo. E quel sangue probabilmente viene dalla testa mozzata del suo ex-cantante. Rabbrividisce dietro le lacrime.
«E adesso ci metterò anche la testa del più fottutamente grande, egocentrico, bizzarro, spaccacoglioni chitarrista del mondo! E dopo di che… potrò andare a conquistarlo!»
E nei suoi occhi torna il lampo di follia. Saul ritorna ad avere paura, una paura fottuta e cieca che si era già dimenticato di poter provare. Perché dalla manica dello spolverino nero del ragazzo esce la lama argentata di un coltello.
"Oh, buon signore Gesù Cristo. È completamente folle!"


FINALE

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Capitolo 3
*** Daren Checca-Dolce ***


Ora l'espressione dell'americano è ancora più inquietante. Ha un sorriso. Un fottuto sorriso malefico.
«Tu.Non.Parlare.Male.Di.Axl.Davanti.A.Me» Daren si avvicina ancor di più alle sbarre dalle quali dei ciuffi neri spuntano e gli sfiorano il volto.
«Hey bro, stai calmo, ok?» l'inglese adesso è veramente spaventato. La luce perversa negli occhi del rapitore lo colpisce subito ed il riccio non riesce a fare a meno di cercare di tranquillizzare Ashba. «Non avrete mica una storia, eh?» chiede con innocenza. La solita innocenza che ha caratterizzato il suo periodo di permanenza nei Guns n' Roses. L'innocenza che non faceva notare a nessuno la relazione fra il cantante ed il loro secondo chitarrista.
Ma perché Slash doveva sempre fare la parte di quello stupido che non capiva mai una cippa? Perché Saul era sempre lo scimmione stupido che non seguiva gli insegnamenti di Nikki Sixx FIGHE = GUAI e pensava praticamente sempre e solo con l'uccello?
La luce negli occhi di Daren adesso è una luce differente. Una luce più dolce, amorevole e forse, solo forse, il sequestratore si è addolcito. Sì, decisamente s è addolcito.
Slash ormai, che si è scoperto non così tanto stupido: ha capito che parlare di Axl fa bene a Daren. gli dà più opportunità di passarla liscia e di fuggire da quelle ottuse sbarre colme di ragnatele ed umidicce.
DJ si avvicina alle sbarre ed è quasi convinto ad entrare dalla "porta" che divide la sua stanza dalla camera di Saul, ma sembra che aspetti un suo invito, un suo permesso.
«Bro, vieni qua dai, raccontami tutto!» Slash sbatte una mano sull'impiantito bagnato accanto a lui come per invitare Daren a sedersi accanto a lui ed a sfogarsi.
La cella si apre, le sbarre si spostano e per un secondo Slash sente il profumo della libertà, l'odore e l'emozione di essere un uomo libero, nuovamente libero!
«Si beh..è da un po' di tempo che suono con i Guns e da altrettanto tempo conosco Axl e sai una cosa? Non è poi stronzo come dicono» la voce di Ashba si addolcisce ancora di più Slash non può fare a meno di ridere sotto i baffi e scherzare con Dj che ormai, può ritenere un suo amico.
«Ah, e così ora ti scopa? Beh..un tempo usava noi come..come..come divertimento. Lui e quel suo fottutissimo corpo da puttanella! Si strusciava a quelle fottutissime aste del microfono saltava come un coglione sui miei bellissimi amplificatori!
Per non parlar di quella volta, aspetta, quando è stato? Oh sì, appena Izzy se n'è andato ed ha smesso di essere il ragazzo dela rossa. Insomma, ho beccato il tuo tipo nel mio letto che si strusciava sulla mia fottuta chitarra e cazzo se non è sexy quando fa di tutto per scoparti!» Slash si strofina le mani alle gambe per spostare l'attenzione del suo amico, forse non avrebbe dovuto dirlo, si stava sputtanando da solo, forse.
Che minchia ne sapeva lui, magari lo psicopatico avrebbe potuto dire tutto ai giornali, avrebbe potuto dirlo sul suo facebook o su tutte quelle mischiate fa che lo facevano sentire terribilmente figo per il numero di coglioni che li seguivano.
Daren sorride eccitato prendendo la mano di Slash e fermandola lentamente. Quel fare se e giù della mano callosa sulla gamba incorniciata dai pantaloni di pelle lo eccita.
Forse lo eccita il racconto, che cazzo ne sa lui?
Daren però sa. Sa che non ha imprigionato Saul solo per la su fottuta bravura con la chitarra, sa che Saul non è lì con lui solo perché tutti li paragonano. Jay sa.
«E così tu..tu e Axl scopavate eh?» Ashba si incuriosisce ed il suo sguardo si posa sulle labbra carnose di Hudson: sono sempre state il suo sogno. Dopo ogni scopata con Axl, Daren, si metteva sempre a pensare al chitarrista del quale ormai rivestiva il ruolo.
Slash si irrigidisce e annuisce lentamente sperando che Daren faccia cadere il discorso con un taglio netto. «Adesso basta, ok?» chiede l'inglese con un tono che non ammette repliche.
Daren Jay si strofina lentamente sul corpo del prigioniero e, come Rose aveva fatto un infinito di volte con lui, fa sfiorare le loro labbra. Poi, lentamente, si stacca. Si allontana. Esce dalla gabbia. Si richiude la porta alle spalle.
E nei suoi occhi torna il lampo di follia. Saul ritorna ad avere paura, una paura fottuta e cieca che si era già dimenticato di poter provare. Perché dalla manica dello spolverino nero del ragazzo esce la lama argentata di un coltello.
"Oh, buon signore Gesù Cristo. È completamente folle!"


FINALE

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Capitolo 4
*** Finale ***


Il coltello cade a terra con un clangore sinistro, e Ashba si china per riprenderlo «Oh, fanculo, non sono mai stato un bravo prestigiatore» poi torna a puntarlo contro il viso scuro del suo prigioniero
Ed ecco che la paura fottuta torna ad impossessassi di Saul ed il suo volto sbianca nuovamente «Inglesino del cazzo, qua le cose si fanno serie e dimmi un po', hai un ultimo desiderio prima di morire?»
Daren si gira il coltello fra le mani e si fa strusciare la lama contro la mano. I suoi occhi color del ghiaccio ballano da Hudson alla lama, dalla gola di Hudson alla lama, dal cuore di Hudson alla lama.
Tutte le strade portano alla lama pensa DJ citando tutta quella gente che avrebbe dovuto studiare da piccolo ma che passavano in secondo piano davanti alla sua grezza chitarra di terza mano. Cazzo, ha sempre avuto un debole per lo storpiare le citazioni famose che hanno sempre portato un grandissimo successo a Imperatori, Soldati o Re.
Negli occhi di Slash brilla adesso una luce di speranza, forse ha capito come uscire e come tornare dalla sua famiglia, dalle sue chitarre! «IO.VOGLIO.TORNARE.A.CASA.» afferma sicuro incrociando le braccia sul petto ed aspettando che il suo carceriere lo liberi.
Anche se qualcosa nel coltello che si avvicina sempre di più gli fa pensare che non sarà così, proprio no.
«Oh, guardalo, il figlio della Regina. Eccolo lì, che vuole tornare a casa! Frigna, piccolino, frigna!» Si infila nella gabbia e si mette vicino a lui, in piedi. Con il braccio teso e la lama del coltello frapposti tra loro due «Ma adesso, moretto, basta ciance. Capisci, io la situazione non la reggo più»
Avvicina il coltello al viso dell'altro. E quello trema. «Vaffanculo, Jay, non sparare più cagate e rimetti a posto quel coso»
«No, Saul. Non rimetto a posto un bel niente. È arrivato il tuo momento, tesoro» affonda il coltello nella carne.
Hudson urla e sente qualcosa che scivola lungo il suo collo; qualcosa di caldo e vischioso. La testa inizia a farsi pesante e la vista si annebbia, mentre quel qualcosa che striscia si fa sempre più caldo e veloce. Sente che gli entra in bocca, gli si incrosta sulla lingua e in mezzo ai denti, ha un sapore metallico e… e cazzo, lo conosce fin troppo bene, dopo anni e anni di risse con chiunque gli capitasse sotto mano in cui ogni santa volta qualcuno gli spaccava bocca/naso/labbra, e ogni santa volta si ritrovava con quel sapore in bocca. Sapore di sangue.
Sente qualcosa lacerargli di nuovo la carne del petto. Una, due, tre volte. Quattro. E ogni volta più a fondo.
Adesso, dietro ad un velo di nebbia, vede il sorriso sadico di Ashba: il suo visino pallido con gli occhi troppo chiari cerchiati di nero è completamente sporco di sangue, il che rende ancora più inquietante il suo sorriso psicopatico.
Ma nel frattempo tutto diventa lentamente più nero, e già Hudson non vede i contorni delle sbarre della cella. Ora Jay gli ficca ancora una volta il coltello a fondo. Molto a fondo. Saul capisce che è andata, ormai.
«L'hai preso in culo, Jay» mormora, e dalla bocca gli esce un rivoletto di sangue che scivola fino al pavimento. E, proprio come voleva, Daren si ferma un secondo, colto alla sprovvista. «Che hai detto, stronzo d'un inglese?» «Hai sentito benissimo. L'hai… l'hai preso in culo» sorride, e anche quel sorriso gli fa perdere altro sangue. Almeno ora avrà la soddisfazione di andarsene lasciandolo di merda.
Chiude gli occhi e si abbandona sul pavimento umidiccio e duro. Anche respirare fa male, è come se gli avessero infilato un'intero puntaspilli nei polmoni.
«Cosa cazzo stavi dicendo, Hudson?»
Slash riapre un solo occhio, e lo guarda nei suoi azzurri e bordati di sangue e matita «Esattamente… quello… che… ho… detto» si abbandona. E, lentamente, muore. In un sorriso. In un attimo. Scompare come polvere. Il suo respiro si blocca. È andato.



BUONGIORNO! Siamo di nuovo Kill e l'Emma *W* Adesso bellebellebelle insieme qua da llllei *wwww* Ma che, ditelo che siete stupiti dalla nostra genialità! DITELO! Diteci un po' che ne pensate *ww* È geniale? XD Byeee

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