Il paradiso è dove sei tu.

di Dark prince
(/viewuser.php?uid=102074)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una questione personale ***
Capitolo 2: *** Sacrificarsi per la missione ***
Capitolo 3: *** che la missione abbia inizio ***
Capitolo 4: *** Segnali di pericolo ***
Capitolo 5: *** Rivelazioni ***
Capitolo 6: *** Il momento di agire ***
Capitolo 7: *** Alla fine... insieme. ***



Capitolo 1
*** una questione personale ***


IL PARADISO è DOVE SEI TU
Salve, questa è la mia seconda fanfiction, ma prima scritta su angel sanctuary, posso dire di essermi innamorata del personaggio di micheal l'arcangelo del fuoco e la storia si concentra su di lui.La trama non e totalmente collegata alla storia principale , ho preso i personaggi e li ho immessi in un'avventura partita dalla mia mente malate,ah non ci fate caso se alcuni personaggi morti nel manga qui resuscitanto misteriosamente.scusate eventuali errori ortografici e se eventualmente stravolgo i personaggi.Bene buona lettura... e mi raccomando recensite ^^P.S. i personaggi non sono di mia proprietà


Con velocità impressionante, come una saetta nel cielo,il grande arcangelo del fuoco si diregeva in volo da Raphael, nonchè suo unico è grande amico.Un cherubino gli aveva riferito che egli lo desiderava.Il vento gli sfiorava il volto con dolcezza nonostante la velocità a cui viaggiava
incominciando ad intravedere il palazzo del medico del paradiso,aumentò ancora di più la sua velocità,atterrando con violenza dinnanzi alla porta della dimora di un colore bianco.Senza badare,o di preoccuparsi minimamente di colpire qualcuno scaraventandolo a terra, avanzò al suo interno con passo pesante e deciso.
Apre la porta con poca gentilezza, che fece sobbalzare l'arcangelo dell'aria intento ad esaminare alcuni fogli.
M: Allora, come mai mi hai chiamato?.
Raphael lo guardò interdetto,rimanendo con alcuni fogli in mano e guardandolo sorpreso.
R: Ciao Michelino, eccoti qui finalmente.
Il ragazzo dalla chioma rossa come il fuoco sbuffò sentendosi chiamare cosi.Puntò i suoi occhi leggermente irati e dorati verso l'amico.
M: Allora, cosa dovevi dirmi?
L'arcangelo biondo ricambio lo sguardo ma a differenza del'altro , in modo gentile.
R: Devi venire con me sulla terra, per una questione"personale".
M: Cosa? hai combinato qualche guaio con una di quelle insulse femmine che frequenti?
R: No, tranquillo.
M: Allora spiegami!!
Il tono del rosso si era fatto più deciso e impaziente, bhè lui non aveva pazienza per niente è nessuno.
Il biondo arcangelo si avvicinò a lui parlando a bassa voce.
R: Non qui!! a dopo le spiegazioni.
M: Ma, e va bhè!!! allora vado a prepararmi, muoviti sai che non mi piace aspettare
R: Grazie Michelino
Raphael intravide la mano del amico salutarlo con noncuranza,dalla tasca prese il pacchetto contenente le sigarette, ne prese una portandosela alle labbra e accendendola,inspirò profondamente quel veleno dirigendo il suo sguardo con i suoi meravigliosi occhi azzurri alla porta ormai spalancata per l'irruenza di micheal.
Si affrettò a lasciare il palazzo per tornare a casa è almeno cambiarsi, visto che era appena tornato da una battaglia al confine e i suoi vestiti erano letteralmente ridotti a "brandelli".
Nella sua fretta per poco non travolse l'assistente di Raphael, Barbiel una donna intelligente e fedele al suo superiore, del quale dopo tutti gli avvenimenti capitati, stava cercando di concquistare proprio quel donnaiolo incallito.
B: Mi scusi signor Micheal!!! .
Dal canto suo l'arcangelo non la degnò nemmeno di uno sguardo passando oltre, sia inteso la odiava perchè era pur sempre una donna.
La visita a casa sua fù veloce, si cambiò indossando la sua divisa rossa compresa di un lungo cappotto del medesimo colore con delle cinte nere ad "abbellire" il tutto.
Si affacciò alla finestra rimanendo in silenzio è in attesa che Raphael arrivasse,guardando la sua mano notò dei piccoli graffi, che pian piano si stavano rigenerando, era il suo compito essere a comando delle schiere angeliche, di difendere il cielo dai demoni malvagi, creature infide, ma sopratutto da difenderlo da Lucifero il suo nemico, fratello,rivale.
Quei pensieri furono interotti dal bussare della porta, e poco dopo entrò Raphael che si siede al suo fianco guardandolo negli occhi.
R: Novità!!, il sommo creatore ci ha affidato una missione.
Lo guardò di sbieco,ghignado leggermente
M: Quindi la tua questione "personale" va a quel paese.
Il biondo gli sorrise dolce spostando lo sguardo verso il panorama fuori la finestra.
R: Sbagliato Michelino, dobbiamo andare sulla terra per cercare un arcangelo.
Girò di scatto il viso guardandolo, dapprima irato per quel stupido nomigliolo che l'amico gli rifilava, poi stupito e infine scoppio in una boriosa risata.
M: Ma di cosa diamine parli? siamo noi i 4 arcangeli, il sommo creatore è andato di matto?
Raphael scuote velocemente la testa per indicargli un no preciso e secco, anche lui stentava a crederci, la cosa era paradossale anche per loro che viveno in paradiso.
R: No, quel che senti e pura verità, io e te dobbiamo scendere sulla terra, cercarlo e portarlo qui in paradiso.
M: Ma cazzo, cosa vuol dire? che forse noi siamo degli incompetenti?.
R: Michael non credo, puo darsi che è per via che gli inferi si fanno via via più forti, più tu ne uccidi e più loro arruolano nelle loro schiere altri esseri.
. Il rosso si alza e inocminciò a camminare in cerchio e imprecare a tutto spiano, poi di botto si ferma si siede a terra incrociando le gambe e sbuffando.
Raphael rimase ad osservarlo fin quando non si calmò, era fatto cosi irascibile,prepotente,sadico,ribelle inquieto... insomma non sembrava affatto l'angelo raffigurato in molti dipinti.
Poggiando il mento sul palmo della mano guardò il suo osservatore.
M: Ora dimmi la questione personale, anche se non mi interessa totalmente.
Sgranò gli occhi osservando l'amico seduto a terra.
R: Ecco,Metatron mi ha detto.... che... io avrei una fratello.
Abbassa lo sguardo torturandosi il labbro.
M: Ok.. questa e troppo! ma ne sei certo?
R: Si michelino, certissimo e stato creato dal mio sangue, quindi e come se fosse un mio parente e lo voglio trovare.
Rimase per un pò in silenzio chiudendo gli occhi, capiva ciò che provava l'amico, sapeva cosa significasse avere un fratello e non poterci parlare, lo avrebbe aiutato... a suo modo.
M: Ringrazia il Sommo che ci ha affidato la missione, poichè non sarei venuto con te solo per questa stupidità!!.
L'altro gli sorrise raggiante socchiudendo gli occhi.
R: Grazie mika-chan......
Il domatore del fuoco si alzò in piedi prendendo i guanti di pelle nera e indossarli, avanzò verso la spada che poggiò sulla spalla sinistra, lascio scivolare lo sguardo sul sorriso del amico che per lui sembrava ebete.
M: Andiamo forza, non ho tempo da perdere.Spera solo che ci sia qualcuno da uccidere e del sangue sulla terra se no prenderò a pugni te.
R: Ok ok, calma andiamo subito.
Uno di fianco al'altro si avviarono al'uscita del castello,da li si poteva notare la differenza di altezza ,infatti michael era un tantino basso ma guai a fargli notare questo particolare, il farlo significherebbe morte certa, lenta e dolorosa.Una volta fuori aprirono le loro grandi ali e spiccarono il volo verso la loro meta.Viaggiarono in silenzio,rimanendo cauti e attenti ai rumori circostanti, non si poteva mai sapere che i nemici li avrebbero assaliti all'improvviso.
Raphael atterrò con grazia e silenzioso,l'incontrario del suo compagno che con tanta di quella delicatezza che scese,spaccò di poco il suolo sotto di lui.
Silenziosi osservarono la città dal'alto, la grande luna illuminava le loro figure misteriose.
Cosa si aspettavano? Quale pericolo dovevano mai affrontare? ma la cosa più importante, sarebbero riusciti a compiere la loro missione?
MONDO UMANO
Un esile figurava camminava solitaria per le vie della strada, volse il suo sguardo in alto, una piuma bianca e candida si posò sul suo viso, la strinse tra le mani osservandola per bene, era piuttosto grande per una piuma normale riapri il palmo lasciandola danzare trasportata dal vento, sospirò e quella figura scompari inghiottita dal'oscurità della notte.


NOTE AUTRICE
Hem, eccomi qui^^ spero che sia piaciuta almeno a qualcuno *si inchina* alla prossima gentili angeli,demoni,umani un kiss da aeriss Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Sacrificarsi per la missione ***


Bene, siamo giunti al secondo capitolo, liberate la mente ed immergetevi in un mondo fatto di fantasia^^.

Silenziosa era la notte, che pian piano stava lasciando libero passaggio al sole nascente.
La figura della sera prima si alzò ammirando l'alba che la salutava con un sorriso,poi distratta poggiò il suo sguardo alla camera in cui si trovava, un pò spoglia, triste non per via dei colori ma perchè non era vissuta appieno,abbandonata come un cane in mezzo alla strada, sola la figura era sola è afflitta nel suo animo.
Michael camminava sicuro di sè come sempre, guardava con disprezzo gli umani, essere deboli inutili e patetici, e lui il grande michael arcangelo del fuoco era costretto a camminare al loro fianco. D'altronde la gornata era solare e una lieve brezza non fece pesare il calore.
M: Allora, dobbiamo affidarci al solito nostro "sesto senso"?
R: Si michelino....
M: Smettila di chiamarmi cosi!!
Il rosso girandosi notò un branco di "oche" umane seguirli,si avvicinò con un ghigno malefico sul volto.
M: Allora, tu bionda hai i capelli che sembrano stoppa, Tu ma cosa diamine ti sei messa addosso? e tu mora ma quanto ti sei pittata? mi sembri un Clown.
Le tre rimasero di stucco, offese, non osarono nemmeno ribadire il ragazzo che avevano di fronte. Raphael prontamente si avvicinò cercando di calmarlo.
R: Su michael andiamo che già e tardi, signorine spero che ci scusiate.
Prese con leggera forza il braccio del rosso e lo trascinò via.
M: Uffà, mi stavo divertendo, ora devo trovare qualcuno da picchiare per colpa tua.
R: Michelino cerca di rimanere concentrato per favore.
M: Tsk finchè non sentiamo qualche presenza faccio quello che voglio, rimani tu concentrato a posto mio.
L'Arcangelo dell'aria sospirò rassegnato ormai dal carattere burbero del amico, erano differenti ma si completavano a vicenda uno calmo l'altro inquieto, e i loro poteri uniti erano impareggiabili.
M: HAAAAA ma perchè non l'ha affidata a Uriel questa seccattura.
R: Perchè ho chiesto io di essere accompagnato da te.
M: TU COOOOSAAA??
Il suo urlare fece girare tutti e guardarli incuriositi, raphael gli faceva gesto di calmarsi e abbassare la voce.
R: Dai michael, ti prego sai bene che Uriel ed io non andiamo d'accordo, e poi sei il mio amico no?
M: NO!!!
Si incamminò con la furia negli occhi,tanto della sua ira,il tatuaggio viola sul suo volto che andava scendendo fino al petto sembrava sputtare fuoco.
L'altro dal canto suo sorrise, sapeva bene che in fondo... molto infondo,sotto una crosta di orgoglio e ira, Micheal era il suo migliore amico.Si fermarono ad un bar, il rosso aveva fame e in un battibaleno si ingurgito 3 pannini ,stava per addentare il 4° quando la mano di raphael lo ferma.
R: Aspetta, senti niente?
M: Si, il mio stomaco che brontola per la fame.
Quando anche lui si accorse di una presenza... molto debole ma non umana, si alzarono all'unisono correndo nella direzione da dove la fonte lievemente si faceva più forte e viva, rimasero interdetti nel vedere dove li avessi portati.
R: Collegge femminile...
M: light Cristal....
SI girò guardando l'amico.
M: è una presa per il cu..
R: Non domandarlo a me,
M: Io li dentro non ci metto piede, ci sono solo...
Sentirono il suonare di una campanella, e le porte della scuola si aprirono facendo uscire le alunne con una divisa color rosso chiaro con una mantellina ,camicia bianca con una cravatta del colore della gonna a pieghe.
Mcihael si stava già iniziando ad innervosire, lo sguardo di molte ragazze si posarono su di loro, meglio dire su Raphael, che dal canto suo per la prima volta se ne stava infischiando rimanendo concentrato, che avesse perso il vizio? o questa storia gli stava particolarmente a cuore?.
Questi suoi pensieri vennero interotti da uno sguardo fisso su di lui, una ragazza lo stava guardando nascosta dietro al tronco di un albero,sbuffò per il fastidio, ma quando incontrò i suoi occhi di un verde si fermò, come sè tutti i suoi pensieri si fossero bloccati,fermati,spariti.Come? lui incantato solo da un paio di occhi? inammissibile.
R: Hei michelino, forza andiamo dentro e vediamo sè scopriamo qualcosa.
Tornò a guardare il biondo leggermente smarrito.
M: Si ok andiamo.
Quando posò di nuovo il suo sguardo al tronco, la ragazza non c'era più, fece spallucce pensando che era meglio cosi.
Degli ampi gradini li accolsero nella scuola ed un entrata spaziosa, l'archittetura al'interno era molto semplice ,con ampi travi e le pareti di un colore bianco.
La pista del odore si fece forte e distinta, ma si divideva divetando due odori simili ma diversi, i due arcangeli si guardarono straniti e stupiti.Senza parlare uno si diresse a destra l'altro presegui dritto fino a ritrovarsi in due aule, una del 4°anno e una del 5°
Raphael prese un foglio annotandosi i nomi dal registro sul quel pezzo di carta, doveva pur incominciare da qualche parte, mentre nell'altra aula il rosso girava banco per banco fermandosi al'ultimo sulla destra vicino alla finestra, l'ombra di una mano vi era impressa sopra, inclinò la testa per squadrarla meglio.
Raphael lo raggiunse per prendere i nomi del altro registro.fatto il tutto uscirono,quando una signora anziana dai capelli corvini li fermò.
S: Siete qui per l'iscrizione?
I due si guardarono perplessi, ma non aveva notato che erano maschi?
M: Hei ma non ci vedi? siamo dei ragazzi.
La donna rimase un attimo in silenzio per la risposta impertinente del rosso.
S: S-si ma la scuola e stata aperta da poco anche a ragazzi.
R: Dove si fà l'iscrizione?.
Arcangelo del fuoco lo fisso con sguardo assassino, cosa diavolo aveva in testa?.La donna gli diede l'informazioni e loro si avviarono silenziosi.
M: Allora dimmi che cazzo hai in mente..
R: La persona che cerchiamo e qui è frequentando la scuola possiamo trovarla più velocemente, tu andrai al Quarto anno sez B io al Quinto sez D.
M: Scordatelo!!! in una classe piena di insulsi umani, sopratutto donne.
R: Missione, ricorda la missione.
M: Sè fosse per me incomincierei ad uccidere uno ad uno questi esseri fin quando non spunterà quello giusto.
R: Michelino, fallo per me.
Lo guardò di sbieco, non rispose incominciandosi a torturarsi il labbro con i denti per il nervoso.
M: Ci sono due tracce,dobbiamo vedere chi è l'arcangelo.
L'altro annuisce con la testa, si fermarono al banco iniziando a compilare i moduli, raphael fece in un baleno mentre micheal ad ogni domanda impiegava 10 minuti per rispondere.
Finito tutto si diressero al loro hotel, il rosso si spogliò subito infilandosi sotto la doccia, mentre Il custode dell'aria si affacciò alla finestra accendendosi la sigaretta e perdendosi nei suoi pensieri.
" Ho visto il fuoco in quegli occhi, mi hanno scaldato il cuore, come è possibile? come un semplice sguardo può fare tutto ciò?.Smettila di sognare, smettila di credere in ciò che non può esistere, il mondo continua anche senza di te".
La esile figura camminava tra le persone distratta, con il volto basso e persa nei pensieri.
??: Solita distratta piccola Samiria?
La ragazza guardò l'amica negli occhi di colore nero come la pece, diversi dai suoi Verdi-acqua grandi e dolci
S: Si, scusami Luna....
L: Huhuhuhuhu che bello la scuola è aperta anche ai ragazzi.
S: Cosi non devi correre per cercarli fuori hè?
Abbraccia l'amica.
L: Si si Samiria, ti trovo uno anche a te.
La ragazza scuote la testa lasciando ondeggiare i suoi capelli ricci ma ben curati.
S: No grazie, l'ultima volta mi hai presentato una sottospecie di scimpanzè di nome Kato!!.
L: Scuami che ne sapevo io
S: a te piacciono solo tipi strani ed ambigui
La ragazza scoppiò a ridere, si fermò all'improvviso volgendo lo sguardo in alto, verso un grande palazzo con scritto "hotel angel".
La ragazza dalla pelle nivea e candida si destò dai suoi pensieri, tornando a camminare affianco alla compagna che sul volto aveva un sogghigno alquanto strano.



NOTE AUTRICE.
Salve eccomi qui, volevo approfittarne per dire che dedico questa fanfiction alla mia dolce SEMPAI fra_angel8 ^^ Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** che la missione abbia inizio ***


eccoci qua con il terzo capitolo!!!non voglio trattenervi con le mie inutili parole, vorrei solo ringraziare i miei fan che recensiscono la storia.Baci buona letture.

Dopo il giorno viene la notte, dopo la notte il giorno, come un circolo vizioso e sadico poichè entrambi destinati a non incontrarsi,tranne nei rari momenti di eclissi concessi dal destino tanto crudele.
I suoi occhi piano si aprirono, chiudendosi in un lampo per un raggio di sole troppo forte per degli occhi abituati al buio.Si portò una mano davanti ad essi per abituarsi alla luce.girando lo sguardo per la camera si accorse che raphael dormiva ancora, come? lui dormire ancora? una sorpresa persino per il rosso che lo conosceva da molto tempo.Molto propabilmente ieri sera si era coricato tardi ed ora dormiva beato tra le braccia di morfeo.
Si alzò recandosi per prima cosa in bagno, ammirò il suo profilo nello specchio che lo rifletteva, i suoi capelli rossi come il fuoco erano ribelli e disordinati sul capo,fece il suo solito sorriso compiaciuto e si iniziò a preparare per la carneficina, si per lui non era una missione ma una carneficina vera e propria, se fosse stato lui al capo di tutto, la razza umana molto probabilmente non esisterebbe, sopratutto nei riguardi del sesso femminile che lui odiava,odiava perchè tempo fà l'unica donna che ebbe il privilegio di entrare nelle sue grazie lo deluse,preferendo il suo peggior nemico nonchè fratello.
M: Lucifero.. che tu sia dannato per l'eternità!!
Scoppio in una malsana risata riflettendo sulle sue parole.
M: Oh ma già sei dannato!! che sbadato.
Sentendo quella risata, raphael si destò dai suoi sogni, si iniziò a guardare intorno leggermente intontito.
R: Siamo messi bene se parla da solo.
L'ultima volta che lo fece, era per via della sua rabbia.Il rosso arcangelo rusci a sfogarsi soltanto dopo aver eliminato,trucidato, decapitato fatto letteralmente a pezzi decine e decine di demoni,ricordando la scena in cui fu spettatore tempo fà, un brivido gelido gli percorse la schiena.
Era sopra i cadaveri squartati, al suolo poteva vedere i loro organi interni sparsi per tutto il campo di battaglia, braccia e mani mozzate ovunque, e lui era in cima, ridendo sadicamente con gli occhi privi di ogni emozione.
M: Hei!!! io volevo la colazione a letto, invece tu dormi ancora.
Il biondo si riprese dai suoi pensieri,che ultimamente lo trasportavano troppo.
R: Perdono grande michelino!!
M: Haaaaa ma vuoi che oggi ti pesti a sangue?
R: Dopo come farai da solo in una scuola femminile?
Il rosso sbuffò, prese il cornetto da sopra il tavolo lanciandoglielo.
M: Forza muoviti,prima facciamo meglio è.
Raphael sorrise gentile come sempre,con una mano portò i suoi capelli color del grano indietro cercando di sistemarli, si alzò e corse a prepararsi.
Camminavano come sempre fianco a fianco,michael aveva delle domande da porgli ma come sempre preferiva tacere, non giudicava mai nessuno e di conseguenza non amava essere giudicato.Ma come se fosse stato letto nel pensiero il biondo incominciò a parlare.Infondo era proprio per questo che apprezzava la loro amicizia.
R: Mi stò comportando stranamente, lo so.
M: Umpf?
R: E che tutta questa storia mi sta scombussolando, e poi.... sto uscendo con Barbiel.
M: Sempre le donne c'entrano con te.
R: No michael , e diverso.Se proprio ti interessa non me la sono portata a letto come tu pensi.
Michael per poco non strabuzzò gli occhi fuori dalle orbite da quelle parole, si girò verso l'amico con aria confusa.
R: Mi sono semplicemente.. innamorato
M: bleah... che schifo.
L'arcangelo del' aria scoppio a ridere, una risata dolce e pacata rispetto a quella del amico.Il rosso lo guardò negli occhi, si non aveva mai visto cosi raphael, sembrava essere tornato l'angelo puro e perfetto di un tempo, non un donnaiolo che usava le donne come mezzo di piacere solo per affoggare i dispiaceri,forse finalmente aveva trovato la serenità che gli serviva,magari un giorno anche lui l'avrebbe trovata.
DRIN!! DRIN!!
Davanti al collegge i ragazzi erano in evidente eccitazione,facce nuove e sopratutto per le ragazze che avrebbero avuto la possibilità di conoscere nuovi ragazzi senza uscire dalla scuola.
L: Samiria!! guarda quello li quanto è carino!!
S: Luna smettila ci stanno guardando..
L: è proprio questo l'obbiettivo no?
Guardò la ragazza al suo fianco con titubanza,odiava essere al centro della situazione, essere guardata e giudicata.Sentendo la campanella suonare si accinse ad andare, portandosi la compagna con un braccio.
L: Spero che in classe mia venga uno carino!!!
S: Io mi concentrerei sullo studio visto che sei al'ultimo anno.
L: Bla bla bla bla,sempre e solo di studio si parla con te!
Non rispose alla piccola provocazione di Luna, infondo era vero lei pensava solo allo studio.
L: Ok ci vediamo a fine giornata, buona concquista.
Sorrise dolcemente a quelle parole, poi vide la chioma nera della ragazza sparire dietro alla porta dell'aula.Lei si avviò nella sua,come sempre si sedette al'ultimo banco sulla destra vicino all'ampia finestra,entrata l'insegnante tutti si alzarono per salutarla chinando il capo.
Pr: Bene ragazzi, le vostre classi sono la 5°D per il signorino Raphael, e la 4°B Per Michael.
R: La ringrazio preside.
Pr: spero che vi troviate bene qui.
M: Mh? tanto non staremo a lungo
Pr: Come??
R: Voleva dire che sarà di sicuro piacevole stare qui,ora ci scusi dobbiamo andare.
Uscirono in fretta e furia dal'ufficio del preside, il biondo fece un sospiro di sollievo per l'interoggatorio scampato.
M: Mi annoio..
R: Di già? ora fai il bravo, cerca la fonte di quella energia, e ce ne torniamo al tuo campo di battaglia ok?.
Un sorrisino sadico fece largo spazio sul volto del rosso.
M: Ok.
Come sempre prendeva appunti su un piccolo quadernetto,aveva dei voti molto buoni, forse i migliore della sua classe ma lei non ci dava poi cosi importanza, studiava perchè gli piaceva farlo, e non per esibizionismo.
L'apertura della porta fece destare tutti gli alunni tranne lei che continuo a scrivere finchè non si senti osservata,alzò la testa sobbalzando subito dopo nel accorgersi di aver puntato addosso due occhi dorati ma che sembravano andare a fuoco.
Il rosso la guardò per curiosità, sentiva provenire del'energia da lei,si avvicino fino al suo banco senza nemmero presentarsi agli altri e senza saluti,la fissò per un pò per poi sedersi al banco di fianco alla ragazza, che era gia occuppato ma lui con un solo gesto fece alzare il suo possesore.
Pr: è lei sarebbe?.
M: umph? Michael, basta con le domande mi annoiano.
Tutti tacquero alle sue parole, semplici certo ma dette con un tono di spavalderia e arrogganza uniche.
Per tutta la lezione si senti osservata,a volte con la coda del'occhio spostava il suo sguardo verso di lui, ed era li! si lui la stava fissando,la situazione la metteva altamente a disagio, soprirò di sollievo solo quando suonò la campanella e vide schizzare fuori alla velocità della luce il rosso.
S: Fiuuuu ma tutte a me capitano...
L: Cosa?
S: Hei ciao, no no niente.
L: Ok andiamo, sai in classe mia e venuto un figo della madonna,però un pò strano ma la cosa bella guardava solo meeee
S: T-te? solo e soltanto te?
L: Sembrava che un vento tiepido e dolce mi coccolasse il volto.
Pensava, cioè poteva capire che un tipo nuovo ti fissava, ma quelle sensazioni, a quelle non riusciva proprio a dare una spiegazione.
S: Capisco, forza andiamo...
Raphael stava aspettando vicino al porticato,come suo solito aveva gli sguardi di moltissime fanciulle su di sè, ma non gli importava ormai, aveva smesso di fare il plaboy.
M: Allora credo di aver trovato l'arcangelo.
R: Anche io.
Si guardarono.
M/R: Ma cosa cavolo dici?
M: Ok senti c'e un aura ancenstrale in quella ragazza.
R: Anche in quella li.
Con un cenno del capo lo fece voltare verso una ragazza dai capelli neri e lisci.
??: Hei nano prima cosa hai fatto in classe?
M: Nano?
Si girò di scatto guardando il suo avversario avvicinandosi minaccioso
M: A chi nano?
??: A te.
Una volta trovatosi di fronte al ragazzo, Michael non parlò più sorrise soltanto.... un sorriso che molti definirebbero DEMONIACO.
Il ragazzo lo prese per il collo della camicia alzandolo, dal canto suo Michael reagi fulmineo, una testata in pieno naso il suo avversario lasciò la presa per coprire la sua ferita, subito ne approfittò per dargli una ginocchiata allo stomaco che fece piegarlo in due, con un gesto brusco della mano lo lanciò a terra iniziandolo a prenderlo a calci violentemente,il malcapitato a terra sputtava sangue.
Fù fermato da Raphael che di peso lo portò via rischiando di essere il prossimo ad essere malmenato.
R: Hei calmati ora.
M: Perchè ti sei intromesso!!!! cazzo Raphael cazzo.
Un pugno sfioro il volto del biondo, ma per sua fortuna andò a finire nel tronco del albero.
R: calmato?
Sbuffò rumorosamente, voltandosi e dirigendosi verso il loro hotel,in mente sua già prevvedeva che quando sarebbe tornato a casa, avrebbe sfogato tutta la sua ira sui demoni.
M: Sciocchi e inutili umani!!!
Nella sua furiosa camminata stavolta travolse qualcuno.
M: STAI ATTENTO A DOVE GUARDI IDIOTA!!!
L'esile figura a terra era leggermente spaventata dal tono del ragazzo.
S: M-mi scusi,io non volevo.
La guardò per qualche secondo, poi riprese a camminare, accorgendosi solo dopo che era la stessa ragazza della sua classe.
Si alzò voltandosi per guardare la figura del rosso sparire dietro ad un angolo.Cosa doveva pensare? che forse il manicomio aveva lasciato in giro i pazzi? o che lei... stava lentamente impazzendo?
Il sole già stava abbandonando la città, era il momento che il buio prendesse il suo posto.
Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Segnali di pericolo ***


ecco siamo arrivati al quarto capitolo, la storia incomincia ad entrare nel vivo!!!

Correva a più non posso per il lungo corridoi bianco, il fiato affanoso e corto per la mancanza d'aria,i suoi capelli lunghi ondeggiavano al ritmo della corsa.Dai vetri della finestra il sole gli finiva sul viso facendo risplendere i suoi occhi verdi.
La campanella era suonata già da un pò e lei era in un ritardo pazzesco, quella mattina aveva lanciato in malo modo la sveglia contro il muro perchè aveva sonno, mai errore gli è stato più fatale.
Apri la porta di colpo chinandosi in avanti e poggiando le mani sulle ginocchia tremanti per la corsa.
S: M-mi scusi prof sono in ritardo.
Quando alzò lo sguardo vide il michael seduto sulla scrivania con un piede su essa e la mano appoggiato sulla gamba con noncuranza.
M: Il nonnino del prof è uscito e ho preso io il controllo.
Sghignazzò a quella affermazione Con un sorriso beffardo.
M: Quindi entra senza troppi complimenti.
Rimase ferma qualche istante al'uscio della porta per poi ricomporsi ed entrare in silenzio dirigendosi al suo banco.
Nel attimo che passò davanti a lui,Michael la scrutò da vicino, la sua aurea aveva qualcosa di estremamente pacifico, quasi una camomilla che calmava i sensi,scrollò le spalle per destarsi dal quel tepore e per scendere dalla scrivania per sedersi sulla sedia guardando quel mucchio di ragazzini con superiorità.
Tornato il professore le ore passarono tranquille e calme fino al'orario di pranzo,del quale suonò la campanella avvertendo gli alunni di recarsi nel giardino o nella mensa.
Tutti si alzarono tranne lei,Michael la osservava sempre,cercando di capire in che modo fosse collegata con il paradiso.Decise di rimanere e tentare di parlargli anche se lui era negato in questo, infatti qualcuno gli tolse le parole di bocca rompendo il silenzio con la sua candida voce
S: Non vai fuori con gli altri?
La ragazza si girò per guardarlo sorridendogli.
M: La stessa domanda la porgo a te.
Getta la cartella con violenza contro il muro color verde pastello del' aula dopo aver cercato il suo pranzo, si cercato poichè se l'era dimenticato sul tavolo stamattina e lui a stomaco vuoto era irrascibile come un Scimmia senza la sua banana:
M: Dannazione!!!
Sbuffò nervosamente con lo sguardo irato, che durò poco, la ragazza gentilmente gli si era avvicinata e gli offriva il suo di pranzo, ma se nemmeno lo conosceva perchè lo faceva?
S: Tieni mangia pure il mio.
M: Sicura?
S: Si certo!
Senza troppi complimenti ingurgitò il cibo che era davvero buono, ma lui non era una persona ne da complimenti ne da gentilezze.
M: Nemmeno mi conosci e mi offri il cibo.
S: Mi sei simpatico.
M: Io simpatico? questa me la devo scrivere.
S: Vuoi carta e penna?
M: Hei che fai sfotti?
Si guardarono in viso e lei incominciò a ridere allegramente, lui si fece trasportare ridendo sguaiato come al suo solito,furono interotti da una presenza, anzi due per la precisione.
Raphael rimase stupito nel vedere l'amico ridere con... con una ragazza?? si rendeva conto che la loro missione era assurda, il suo stesso comportamento lo era,addirittura si era innamorato di Barbiel.Ma guardare Michael ridere con una donna nemmeno nei suoi reconditi pensieri gli era passato quella scena.
L: Samyyyy volevo farti conoscere il figo biondo di cui ti ho parlato.
Entrambi smisero di ridere volgendo i loro sguardi ai nuovi arrivati, quello di lei felice, quello di lui infastidito.
S: Oh capisco Luna.
SI alzò andando incontro a loro, mentre michael guardò con attenzione l'altra ragazza affianco a Raphael... c'era qualcosa in lei che lo infastidiva.
M: Hei Raphael ti sei dimenticato di mettermi il pranzo stamani.
R: Oh perdonami ,ma dovresti avere cura tu di ricordartelo. Il biondo distolse lo sguardo per rivolgerlo a Samiria.
R: Salve dolce fanciulla il mio nome è Raphael.
S: Piacere mio, mi chiamo Samiria.
R: Che nome particolare.
S: La ringrazio.
L: Il nanetto rosso e tuo amico.
Raphael sbiancò guadando subito Michael che spostò con violenza il banco alzandosi e dirigendosi verso la sua prossima vittima quando..
S: LUNA!!! chiedi scusa, ti sembra modo? nemmeno lo conosci.
Il candido viso di Samiria era leggermente arrabbiato,odiava che Luna giudicasse una persona e gli afibbiasse nomiglioli poco gentili.
L: Ok ok scusa..
M: Più convinta vipera no?
La guardò inarcando un sopracciglio, si era deciso la odiava!! sarebbe stata la sua prossima vittima.
R: Ok sentite, tra poco suona la campanella , cosa ne dite se oggi verso le 16:00 usciamo tutti e quattro?
M: CHE COS...
Uno sguardò molto deciso da parte dell'arcangelo del aria zitti il rosso.
L: SIIII!!!!
S: E-ecco i-io non saprei.
M: Di si e basta.
La mora volse uno sguardo sorpreso al ragazzo.
S: Ok... allora si.
La campanella trillò in segno che gli alunni dovevano riprendere gli studi, il resto della mattinata passò veloce anche se alcune domande iniziarono a tartassare la mente di Michael, si chiedeva il perchè del suo comportamento,perchè aveva detto quella frase, perchè di quella strana sensazione di benessere quando stava con lei.... perchè di tutta quella strana situazione.
Ogni tanto la ragazza volgeva lo sguardo verso il rosso,ora gli sembrava freddo e distaccato, come un soldato attento e deciso nella sua missione.La giornata scolastica terminò, e come sempre Michael scattò fuori come una saetta.
Nella stradina semi -deserta i due arcangeli camminavano silenziosi ,gli alberi di ciliegio con i loro fiori rosati formarono a terra come un lungo tappeto,il cielo celeste e limpido sopra di loro trasmetteva un senso di serenità che durò poco, attenti ai rumori,una oscura presenza attirò la loro attenzione, DEMONI.
M: Allora ci divertiamo.
Quando si girò notò la figura di una bambina.... una bambina con due occhi rossi e dei denti aguzzi che sporgevano dalle piccole labbra.
Il rosso non si fece intenerire, nella sua mano con una fiammata apparve la sua fedele spada pronta per attaccare,Raphael restò a guardare, lui non amava usare i suoi poteri per combattere,bensi li usava nel'arte della guarigione.Il demone si avventò contro il portatore della fiamma sacra chiudendo le sue fauci sul suo braccio e incominciò a fare pressione.
M:TSK! scarso.
Con una forza immonda scaglio il proprio braccio sul tronco di un albero,stordendo il demone e senza esitazione lo infilzò con un colpo secco.
M: Peccato... volevo divertirmi.
R: A quanto pare i demoni cercano la nostra stessa cosa.Se sono qui dev'essere proprio per quello.
M: Peggio per loro.
Con violenza estrasse la spada dal corpo del demone che scomparve l'istante dopo, la lama era insanguinata,con un gesto veloce se la portò vicino alla bocca leccando il liquido rosso, per poi sparire nelle fiamme da cui era venuta.
M: Andiamo, mi stò annoiando.
R: Ok ma teniamo gli occhi aperti.
In silenzio tombale si avviarono al hotel.
Un sorriso beato era tra le labbra di Luna, gli piaceva l'idea di uscire in quattro, sopratutto con un ragazzo biondo cosi bello.
L: Haaaa non vedo l'ora.
S: Non devi offendere le persone Luna..
L: Dai su scherzavo, ma a proposito come si chiama il tutto pepe?
S: Michael.
Sorrise con dolcezza al pensiero del ragazzo, arrossi lievemente, ma la compagna colse quel segnale.
L: HAAAAA TI PIACE!!!!
La ragazza mora guardò la compagna spalancando gli occhi.
S: Ma che dici!!! abbassa la voce !!
L'amica si porta la mano davanti alla bocca instintivamente.
L: Ops scusa, non volevo.
Sospirò per calmarsi, ma in fin de conti l'amica aveva colto nel segno, di certo non poteva negare che il rosso aveva attirato la sua attenzione.
L: Oggi ti faccio bellissima!!
S: Luna non è un appuntamneto.
L: Ha no?? guarda che usciamo con loro due ragazza!!!.
S: E se solo per amicizia??
L: Da parte mia no!!
Ridacchiò all'affermazione della compagna,sempre la solita persa tra i suoi sogni e avventure amorose..
L: Ora andiamo suuu e tardi.
Annui alla compagna, ma ad un tratto un brivido freddo gli percorse la schiena,facendogli provare una sensazione di terrore,paura,ansia.Si voltò più volte per guardare se c'era qualcuno... ma niente, ma sentiva.... sentiva che qualcuno le stava guardando, uno sguardo capace di congelare gli animi più focosi.
L: Tutto ok?
Guardò Luna leggermente disorientata.
S: S-si O-o-ok andiamo.....
La figura avvolta in un cappotto nero di pelle sorrise malignamente da sopra la cima di un palazzo grigio piuttosto alto,senza troppi sforzi l'aveva trovata.
Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Rivelazioni ***


Prima di tutto vorrei ringraziare chi mi segue, sopratutto ULISSE85 E FRA_ANGEL8,poi auguro buona lettura, e mi scuso per il ritardo in cui aggiorno.

Il rosso si osservava nel ampio specchio del bagno di un color celeste chiaro a mosaico da almeno 30 minuti, sbuffava nel non sentirsi a suo agio, in quella situazione e in quei abiti troppo superflui per lui.Una camicia nera con un disegno a tribale su un fianco, dei pantaloni di pelle rigorosamente neri strettisimi.Si scrutò a fondo, davanti dietro di profilo, poi si fermò... perchè lo stava facendo? cioè era per la missione ma... non era necessario essere nel pieno del suo splendore.
M: Che diamine ti prende?
Accusò la sua stessa immagine riflessa, come se questa lo potesse rispondere o addirittura dargli una risposta per i dubbi che lo tartassavano.
Il sentire la porta bussare lo destò dai suoi pensieri, era Raphael che reclamava il bagno per sè.
R: Devo farmi la doccia anche io.
M: Un momento.
R: Sò bene che non vuoi venire ma ti preg...
Il biondo non fini la frase che Michael apri la porta, alla vista del'amico vestito in quel modo impeccabile,rimase con gli occhi sbarrati dalla sorpresa.
M: Ecco entra e non rompere più.
R: Ora ho capito perchè ci hai messo tutto questo tempo.
M: Cos'è quello sguardo da pesce lesso?.
R: Oh nulla, solo di sorpresa non ti ho mai visto vestito cosi bene.
L'arcangelo dell'aria ridacchiò chiudendosi in bagno e rimanendo il rosso alquanto perplesso.
M: Ti piace sparare stupidaggini vero?
Guardò la porta di legno scuro con rabbia.
R: Solo la dolce e cruda verità Michelino.
M: SMETTILA DI CHIAMARMI IN QUEL MODO!!!
Strinse i pugni con forza, mentre delle vene si ampliavano sulla sua tempia pulsanti quasi pronte a scoppiare, sbuffò stizzito per poi dirigersi vicino al letto matrimoniale e moderno, si tuffò sopra le lenzuole di colore bianco aspirando il buon odore che emanavano.Decise di aspettare li l'amico.
In un'altra casa la stessa scena si ripeteva, Luna cercava di affibbiare un abito lungo e rosso all'amica, lei lo guardava titubante inarcando un sopracciglio.
S: Scordatelo non indosso quel coso, mica siamo ad una cena elegante?
L: Ma suuuu e cosiii kawaiii!!
S: NO!!
Il viso della mora diventò triste triste, quel vestito sarebbe stato incantevole su di lei, ma tutti i torti non aveva era una semplice uscita pomeridiana.
Samiria gli sorrise dolce per rallegrarla, gli dispiaceva rispondere male alle persone, si girò dirigendosi verso l'amplio l'armadio di colore bianco per scegliere cosa indossare.
S: Su dai, ti concedo di aiutarmi a patto che non scegli qualcosa di troppo elegante o spiccante.
L: Siiiii!!!!
Ecco il carattere schizzante e sempre gioioso della sua compagna era tornato come prima, era come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere improvvisamente.
L: Questo qui no, quest'altro nemmeno, questo... mmmm no HUUUUUUUUUU ecco.
Tra le sue mani c'era un abitino bianco e rosso con le spalline abbassate,un fiocco dietro alla schiena e una gonna lunga fino al ginocchio decorata con dei piccoli fiocchi.
S: Sicura che con quello non sembrerò una bomboniera?
L: No no sarai deliziosa!!
S: uff.... e va bene mi fido di te.
Ridacchiò per poi prendere il vestito e iniziare a prepararsi, sarebbe stato un pomeriggio.... speciale
M: Che ore sono?
R: Le quattro in punto.
M: Sono in ritardo.
R: Siamo noi in anticipo.
M: Ma..
Non fini la frase notando in lotananza le ragazze arrivare,per un attimo rimase a bocca aperta notando Samiria, ma lo sguardo di Raphael puntato su di lui lo fece tornare in sè.
R: Salve donzelle siete incantevoli.
Luna si strinse come un polpo al braccio del biondo, mentre Samiria arrossi per il complimento volgendo lo sguardo subito dopo a Michael che cercava di fare l'indifferente.
L: Ok possiamo andare!!!
M: Dove di preciso?
S: Parco acquatico, cosa ne dite?
I tre annuirono al'unisono concordando nella scelta proposta da Samiria.
Raphael e Luna parlavano amabilmente dovevano pur scoprire qualcosa di loro, e più tempo passava e più sentivano che erano proprio loro le persone che cercavano.Dietro di loro tra Samiria e il rosso un silenzio imbarazzante.L'amico venne in suo soccorso dandoglio manforte.
R: Allora Samiria.. raccontaci di te.
S: ump? o.. non c'e molto da sapere...
La sua timidezza gli impediva spesso di fare nuove amicizie. La chiacchierata fu interotta da un vociare, erano le persone che erano divisie in due file che aspettava di entrare nel parco,Samiria presa alla sprovvista fu trasportata dalla folla perdendo di vista i suoi amici,poi qualcuno afferrò la sua mano sorregendola, era Michael.
S: G-grazie.
M: Prendiamo questa entrata, c'e meno folla cosi becchiamo quei due la dentro.
S: Si hai ragione.
Si incamminarono fianco a fianco, Samiria aveva il volto abbassato, non sapeva cosa dire,cosa pensare come sempre non sapeva cavarsela in queste situazioni.Entrarono nel parco senza dire niente la ragazza prese la sua mano trascinandolo nel acquario.
M: Ma che dia....
S: voglio portarti nel posto che preferisco.
Il ragazzo accosenti senza ribattere,il suo sguardo si posò sulle loro mani intrecciate...uno strano calore, mai provato prima gli percorse il corpo, cosa stava succedendo?.
S: Eccoci qui.
Erano in un tunnel sott'acqua, circondati da pesci di diverse specie, ma il loro sguardo si posò su una gigantesca Razza che passava sulle loro teste, uno spettacolo meraviglioso.
S: Allora cosa ci fate in questa piccola città tu e Raphael?
M: Ump? bè... raphael sta cercando sua sorella.
S: Cercando?
M: Hem si, il padre li ...... ha divisi
S: è perchè mai?
M: Ecco......io....
Samiria si avvicinò a lui, Dal primo giorno che i loro sguardi si incontrarono furono attirati come calamite, non si descrissero come degli sciocchi perchè i loro sentimenti vanno adlilà del'umana comprensione, era come se Michael avesse aspettato quella ragazza per secoli.
Ella gli sorrise con dolcezza,poggiando la mano sulla sua guancia, il rosso rimase fermo e immobile a quel gesto, non sapeva cosa dire,fare o pensare.
Lei osservò il tatuaggio del ragazzo, cosi particolare, con la mano lo carezzò seguendone la lunghezza che partita dalla guancia, scendeva per il collo e finiva sul petto.Come iptonizzata dal drago tatuato,non si accorse del sue gesto e che la sua mano si fermò sul petto del ragazzo.
Immobile come una statua Michael non fiatò, non aveva mai permesso a nessuna di toccarla in quel modo,ma allora perchè non la respingeva?.
Chiuse gli occhi per assaporarsi meglio quel'attimo cosi sfuggente,ma qualcosa non andava senti il pericolo avvicinarsi come una serpe viscida,alzando lo sguardo vide un demone che stava rompendo la cupola spessa di vetro che li separavano da acqua,pesci e squali,d'istinto prese la ragazza tra le braccia aprendo le grandi ali e volando fuori come una scheggia, nessuno li vide ma sentirono le grida di panico provenira dal'acquario.La ragazza era ancora tra le sue braccia,tremava e teneva gli occhi chiusi. M: Stai bene?
Apri piano gli occhi per constatare ciò che l'arcangelo aveva appena detto, ma come diamine era finita li? mille punti di domanda e i suoi occhi guardarono quelli del ragazzo, cercando forse una risposta.
S: C-cosa...
M: Non posso darti risposte.
Il suo tono era rude e severo,l'interogatorio fini li, poichè un demone attacco alle spalle, Michael lascio cadere la povera ragazza a terra contrattaccando il demone,i suoi occhi si illuminarono di una luce sadica mai vista prima dalla ragazza, infondo non conosceva cosi bene quel misterioso ragazzo che dal primo la fissò come se cercava qualcosa d'importante in lei.
Il demone venne sconfitto con facilità , e Michael avanzò verso di esso per il colpo di grazia sotto gli occhi allibiti di lei che ripresasi dallo shock si alzò prendendo con gentilezza la mano del rosso..... la lasciò subito dopo, si era letteralmente bruciata,piano apri il palmo della mano dove intravide le ustioni, erano piccole ma facevano male.
Il rosso si girò verso di lei con aria furente.
M: NON DEVI TOCCARMI, NON HAI NESSUN DIRITTO DI TOCCARMI!!
Spavento,delusione,dolore... la ragazza chinò il capo mormorando scuse su scuse, cosa aveva sbagliato stavolta?.... vide lei che correva via, con alcune lacrime che solcavano il suo viso, Non aveva sbagliato niente, era lui sbagliato fino in fondo.
Correva tra la folla, che stupida pensava e poi in fondo perchè quella ragazza se la prendeva tanto? magari perchè nel suo cuore già sapeva che qualcosa si era legata al rosso.urtò violentemente un passante cadde a terra e un uomo dai capelli corvini si abbassò per aiutarla.
??: Mi scusi tanto signorina.
S: No scusi me, non l'ho vista.
??: Perchè un cosi bell viso e solcato da lacrimè?
S: Ecco.....
Samiria abbassò il capo per l'imbarazzo... non sapeva cosa dire.
??: Vieni con me Samiria... niente più dolore,amarezza o sofferenza.
La ragazza alzò di scatto il volto, ma quando incontrarono quelli dorati dell'uomo di fronte a lei... più nessun ricordo era completamente nelle sue mani.
Raphael guardava l'amico da ore cercando di capire quale fosse l'origine del suo malumore, era raro vedere il rosso taciturno e apatico.
R: Luna non è la persona che cerchiamo,era un demone che ha cercato di confonderci le idee.
L'arcangelo del fuoco si limitò a guardarlo e annuire.
R: Quindi dev'essere Samiria, ed ora per cortesia rispondimi!
M: CHE VUOI!?
R: è da mezz'ora che ti parlo ma tu mi sembri un ameba.
M: Ameba??
R: Grrrr lasciamo stare, ora raccontami che cosa è succeso, perchè di sicuro c'è qualcosa che devi dirmi.
Il rosso iniziò a spiegare tutto l'accaduto ,il suo sguardo era triste e questo lo notò Raphael.
R: NO non ci posso credere.
M: Cosa??? O.O?
Rise sommessamente guardando l'amico.
R: Ti piace una ragazza, questa cosa è clamorosa.
M: NON DIRE STRONZATE !!
R: Puoi negarlo a te stesso ma non negare l'evidenza, bè ti auguro buona notte domani andremmo a prendere il nostro arcangelo.
Raphael spense tutti le luci, sghignazzando ancora per la storia del'amico, AHI AHI cupido aveva colpito anche lui, ma la loro missione sarà più impegnativa che mai visto che anche le forze oscure ci hanno messo gli occhi sopra. Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il momento di agire ***


Salve a tutti^^ rieccomi con un altro capitolo, vorrei chiedere a chi legge le mie storie di recensire sempre se vogliono, grazie e saluti

Era appoggiato con la schiena al muro della scuola aspettando che Samiria arrivasse, non di certo per porgegli le sue scuse per la sera prima , ma per portarla con loro , dirgli del suo destino della sua natura ma qualcosa non andava, la campanella era già suonata e lei non c'era, non era venuta.
M: Dici che non verrà a scuola?
R: Strano da quando siamo qui non ha mai mancato un giorno.
Erano perplessi i due arcangeli è non si davano spiegazione di tutto ciò, di fronte al cancello notarono una figura avvolta in un nero mantello che lentamente e con passo sicuro si avvicinava a loro.Il cielo in quel istante di incupi diventando scuro e minaccioso.
R: Non può essere...
M:LUCIFERO!!
Nemmeno il tempo di voltarsi che Raphael vide il rosso dirigersi verso la figura del demone con decisione e rabbia.
R: Mika-chan aspetta.
Michael non l'ascoltò prendendo il fratello ormai decaduto per il mantello e abbassandolo alla sua altezza per guardarlo dritto negli occhi infocati...simili erano ma Michael era rimasto con il corpo e anche un pò con la mente all'età di 16 anni per mancanza di affetto,per l'abbandono,per l'odio che provò verso la figura che ora aveva di fronte.
L: Calma gli spiriti arcangelo.
M: Cosa ci fai qui Demone.
L: Ti rammendo che sono un angelo.
M: Decaduto per la sua superbia.
Gli sputava adosso quelle parole come veleno, con tutta la rabbia che aveva in corpo e che da anni accumulava il portatore della divina fiamma,Lucifero strinse nella sua mano il braccio del fratello per liberarsi ma costui non mollava la presa.
L: Dare spettacolo qui davanti a questi esseri? rischi di incendiare tutto fratello.
Per sua risposta il rosso sbattè violentemente Lucifero sulle sbarre del cancello facendolo cigolare rumorosamente,esso sghignazzo divertito da tutto ciò.
M: Vile creatura...
R: Cosa ci fai qui Lucifero
L: Oh qualcuno che ha detto qualcosa di sensato.
L'angelo decaduto dai neri capelli come la pece, e gli occhi dorati come quelli del fratello guardò il biondo.
L: Ho qualcosa... che vi appartiene.
M: Di che blateri.
R: La ragazza..... di lei sta parlando.
A quelle parole Michael si preoccupò, aveva Samiria con sè? e perchè mai era andato li di persona per dirglielò? mentiva? O diceva la pura verità?
M: Menti...
La sua voce tremava per la rabbia,ansia,tensione.
L: I demoni non mentono mai.
M: PERCHè!!! PERCHè LEI.
Con un sogghignò stampato sul volto non rispose,rapido e preciso lanciò una ginocchiata alla bocca dello stomaco del rosso che ancora lo tratteneva, quest'ultimo si accasciò e prontamente mollò la presa poggiando la mano sulla parte lesa.
Il biondo si affrettò a soccorere l'amico che con un gesto poco gentile lo scansò.Alzando il viso Michael non vide più il fratello,era sparito rimanendo una piuma nera al suo posto.
R: Tutto ok?
M: Certo che si!!! bene andiamo....
R: He? dove vorresti andare?
M: Ma come? un viaggio di divertimento per devilandia no?oppure massacrolandia decidi tu.
R: Vuoi andare negli inferi per prendere Samiria? non è che....
Detto ciò spalancò le immense ali bianche non curandosi se c'era qualche umano nei paraggi e si innalzò nei cieli,seguito dubito dopo da Raphael.
Dovevano prima di tutto avvertire il sommo e Michael voleva destare le sue schiere per quella missione, come diceva lui divertirsi in gruppo era più soddisfacente se questo comprendeva massacri e sgozzamenti.
L'arcangelo dell'aria si fermò prima al suo palazzo per avvertire la sua Barbiel, Miky si diresse dal sommo per informarlo e poi a casa per prepararsi alla battaglia, indossando il suo completo di pelle nera che lui definiva estremamente comodo.
Quando prese l'elsa della sua spada tra le mani ripensò dopo tutto quel trambusto all'accaduto tra lui e Samiria, che senso aveva andare li e riprenderla? sicuramente l'ho odivava per ciò che aveva fatto,gli aveva urlato contro... di non toccarlo,strinse i denti con forza prendendo la spada e dirigendosi al confine.... dove li sarebbe iniziato tutto,oppure dove li tutto avrebbe avuto una fine.

Lentamente si destava dal suo sonno la giovane ragazza che si sentiva intontita,aprendo gli occhi si guardò intorno spaventata ed incuriosità, dov'è era? senti sotto di lei il morbido materasso del letto a baldacchino in mogano scuro,dove ai lati con eleganza scendevano delle tende nere e ricamante tirate in modo da non far intravedere nulla aldi fuori di esse.
Le lenzuola di seta anch'esse nere come quasi tutto in quella camera,compreso il vestito che indossava con corsetto aderente e un ampia gonna con un leggero spacco per far intravedere la pelle della gamba nivea.
L: Non temere.. non ti farò del male,almeno per adesso.
Con un sorriso suadente il re degli inferi si avvicinava al letto ,scostando le tende per vedere la ragazza che lo guardava con occhi titubanti.
L: Ti stai domandando dove ti trovi? Oh bè... nel mio regno,di colui che per primo si ribellò a Dio, io ero l'angelo più splendente delle sue schiere, io sono Lucifero.
S: C-come è...
Con un gesto sensuale poggiò un dito sulle labbra della ragazza in gesto di silenzio.
L: Hai visto anche tu, il demone e il ragazzo dai capelli rossi infuocarsi e..
Prese con falsa gentilezza, quelle che i demoni usano per ingannare gli umani il piccolo polso di Samiria.
L: Recarti questa cicatrice che non si toglierà più.
D'istinto ritrasse la mano carezzandosi il polso e guardandolo agguerita.
L: Tu non sei consapevole del potere che porti 5° Arcangelo...
S: Quinto? arcangelo?
Il demone prese il volto della giovane tra le mani avvicinandolo al suo
L: Arcangelo governante il 5° e raro elemento.. l'eletriccità.
Samiria sgranò i suoi occhi che sembravano due gemme di smeraldo guardandolo sorpresa, come poteva lei essere tutto ciò?
L: Scegli, o con noi... o contro di noi, il tuo Dio non mi sembra che ti abbia aiutato sbaglio? sei sola, tuo fratello è morto, tua madre alla vostra nascita non c'e la fatta... tuo padre ti ha abbandonata come il tuo Dio, Se vieni con me... non sarai più sola.
A quelle parole che sembravano lame taglienti, delle calde lacrime scendevano dalle guance di Samiria, quei ricordi cosi dolorosi che aveva sempre cercato di nascondere,cacciare via come animali fastidiosi, ora stavano raffiorando, la stavano divorando ed indebolento.
S: Sola... sempre da sola.
Lucifero sorrise compiaciuto del suo operato, nel' aver insinuato il dubbio in lei.
L: Riposa mia cara,riposa... sarà una giornata impegnativa per te.
Sdraiò il fragile e appetitoso corpo della ragazza sul letto,Con passo elegante lasciò la stanza incontrando fuori alla porta Barbero,regina degli inferi rappresentante del peccato del'Ira, era lei l'unica donna con cui Michael aveva stretto amicizia, e da lei e suo fratello e stato tradito.
B: è fatta?
L: Non essere lasciva e affrettata come sempre, tieniti pronta... lui verrà di sicuro qui.
Sbuffò leggermente al rimprovero del suo signore.
B: Come desiderate.
L'elegante figura si allontavana riprendendo il suo cammino e preparandosi alla futura battaglia che lo attendeva.
Un'altra battaglia tra paradiso e inferno stava per cominciare. Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Alla fine... insieme. ***


Image and video hosting by TinyPic Salve signori e signore, sono tornata con un nuovo capitolo, lo scontro tra l'inferno e il paradiso sta per avere inizio, riuscirà Michael ad accettare l'amore? Buona lettura.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
In quel luogo dove non c'era la luce del sole,dove l'oscurità ne fa da padrona, dove le anime corotte giacciono nei loro più profondi peccati,ella avvolta nelle lenzuola nere dormiva sogni inqueti e tormentati.
Lentamente si destava da quello che per lei parve essere stata in uno stato di coma, si mise a sedere sul grande letto volgendo lo sguardo alla finestra...Buio soltanto buio, posò i piedi sul freddo pavimento e si alzò,la stanza era più tetra di quanto gli fosse sembrata prima ma aveva uno stile decisamente elegante.
S: Un... angelo? Sorrise con un velo di tristezza e confusione negli occhi,ora che tutto era crollato a cosa doveva credere, a chi sopratutto, Al diavolo che la bibbia chiama maligno e tentatore? O ad un Dio che non si era mai degnato in quegli anni di essere compassionevole con lei.Strinse i pugni chiudendo gli occhi cosi forte che le unghie lacerarono la pelle del palmo,Samiria si accorse solo dopo del dolore e si guardò la ferita con occhi lucidi.
S: Accidenti...
In quello stesso istante entrò Lucifero che avanzò verso la ragazza fermandosi a pocchi passi da lei, con un elegante e gentile gesto prese la sua mano baciando la ferita.
Samiria arrossi vistosamente a quel gesto.
L: Riposato mia cara?
S: S-si.....
Era in imbarazzo di fronte a Lucifero, i suoi modi erano sempre cosi suadenti , ma solo quando voleva qualcosa dalle sue vittime.
L: Un tè caldo le farà più che bene, seguimi.
la ragazza Guardò la figura di Lucifero un pò titubante e si sorprese che gli inferi fosserò cosi, ma forse quello che lei vedeva era solo una falsa realtà , si aspettava infatti che appena fuori da quel palazzo l'inferno fosse fatto di demoni,fiamme e dolore.Non avendo altra scelta segui la figura del angelo caduto osservando il palazzo dallo stile decisamente gotico quando una voce suadente e milleflua attirò l'attenzione di Samiria.
B:Mio signore desidera?
L: Oh Belial eccoti qui, novità?
Di fronte a lei si ritrovò un uomo dal viso molto fine quasi femminile che era truccato pesantemente.Portava un cilindro molto elegante in testa dove sotto di esso erano raccolti dei mossi capelli corti e rossi.
B: Si mi signore, le schiere angeliche sono in movimento.
L: Oh.. di già?
A quelle parole il re degli inferi sorrise in modo malefico,guardando di sbieco Samiria.
L: Quanto importante sei.... per lui?
Importante? quale significato reale poteva mai avere quella parola per lei che non aveva mai avuto un senso nella vita.
Guardò Lucifero dritto negli occhi senza esitazione.
S: Io non sono importante proprio per nessuno!!
L: Povera creatura, sei cresciuta con gli esseri umani e hai acquisito anche le loro stupide debolezze.
Si avvicinò a lei con passo svelto e felino con il pollice gli alzò il mento.
L: Lascia che ti liberi da tutto ciò! combaterrai per me... .
Lottare? lei che era una frana in tutto, che non ama ogni tipo di violenza si a fisica che mentale, lottare per uccidere....
S: N...
Le sue parole furono bloccate da un bacio, l'angelo tentatore caduto dal cielo per la sua superbia,aveva posato le sue labbra gelide e suadenti su quelle del'arcangelo del fulmine, e dopo il suo cambiamento fu inevitabile, i suoi occhi smeraldi e vivi diventarono rossi cremisi e spenti,il male lentamente e inesorabilmente la stava incominciando a divorare.
Belial osservò tutta la scena senza battere ciglio,anche se la gelosia un pò la logorava perchè lei ,il demone della superbia era innamorata del suo signore e padrone che serviva fedelmente accontentandosi di restargli semplicemente al suo fianco.
L: Belial... prepara tutto, credo che certi arcangeli verrano a farci visita molto presto.
B: Si mio signore.
L: Samiria, tieniti pronta anche tu.
S: Si padrone.
Il suo tono freddo, non traspirava nemmeno più una goccia di sentimento, vuoto... soltanto un guscio vuoto.

Con le ali spiegate, Michael osservava il palazzo del suo amico,un ghigno apparve sul suo viso e a pieni polmoni urlò:
M: TUTTI PRONTI? STò ARRIVANDOOOOOOOO!!!
Era diventata una freccia di fuoco talmente la velocità con cui andava era alta,discese e il suo punto di atteraggio era la povera dimora di Raphael.
Lo schiantò fu udibile a diversi metri di distanza e dopo un polverone alto si viderò solo macerie intorno alla figura del rosso.Raphael era con le spalle poggiate a l'unico pezzo di muro ancora in pedi guardando l'amico con gli occhi spalancati.
R: M-mika-chan!!
M: Non chiamarmi cosi!!
R: OK..... Mika-chan
M: Grrrrr comunque! sei pronto?
R: Si pronto
M: Bene!
Il biondo sorrise scuotendo la testa in segno di rassegnazione ormai,questa volta in ballo non c'erano premi,donne o ordini superiore... c'era in ballo un pezzo della sua famiglia.
La voce di Barbiel lo destò dai pensieri.
B: Fate attenzione ok?
M: Donna caso mai qualcosa, ti porterò i pezzi del tuo amato arcangelo.
Rise boriosamente come sempre, anche se in lui l'ansia lo attanagliava,era preoccupazione la sua?.
R: Andiamo Michael.
Il rosso annui con un gesto del capo e si innalzò nel cielo;Raphael salutò barbiel con un veloce bacio e una languida carezza sulla sua guancia seguendo poi l'amico affiancandolo.
M: Smielato bleah che schifo.
R: Perchè lo fai?
M: Cosa?
Era sorpreso della domanda, ma ovvio lo faceva per lui, per aiutarlo..... o c'era qualcosa di più? che lui ancora non riusciva a capire,abbassò lo sguardo con occhi persi.
R: Lascia stare, ma un giorno devi indagarti un pò dentro!!
M:Questa non l'ho capita....
Raphael non rispose continuando a volare dirigendosi alla loro meta, nell'Utero dell inferno.
L'accoglienza era stata molto calorosa, infatti c'era tutto il comitato ad aspettarli, demoni minori e superiori a completare quella disgustosa scena.
M: Ohhhh che carini, ci hanno aspettato.
R: Addio effetto sorpresa.
Un demone grande quanto un'armadio prese per la gola Raphael alzandolo da terra, dal canto suo il biondo non cambiò espressione e con un veloce gesto della mano taglio il braccio della disgustosa creatura.
Si spolverò gli abiti con aria superiore, diede un calcio al'altezza della rotula del mostro cosi da averlo faccia a faccia,il braccio si avvolse d'aria creando cosi una lama affilata che tranciò di netto la testa del demone.
R: Fuori uno.
Michael affiancò l'amico.
M: Con questi veloci, ce ne sono di più divertenti più giù.
Si guardarono negli occhi capendo già cosa dovevano fare, Michael si avvolse di calde fiamme e Raphael con l'aria, unendo i poteri crearono un tornado di fiamme ardenti che bruciarono i poveri malcapitati.Dopo che fu passato dietro di sè lascio solo una scia di cadaveri carbonizzati.
Un suono di un singolo applauso li fecerò girare nella stessa direzione.
B: Bravi bravi bravi.
M: Ci mancava il pagliaccio.
B: Il cappellaio matto per te arcangelo fuochista.
R: Cappellaio.... oppure Belial?
B: Spiacente solo il mio signore, lord Lucifero può chiamarmi con tale nome.
M: Beh,cosa ci fai qui?
B: Semplice, impedirvi di proseguire!.
Spalancò le immense ali nere ,intorno alla figura del angelo svolazzavano diverse farfalle nere, stessa forma del tatuaggio che portava sulla coscia sinistra.Si portò due dita alla bocca e fischiò, alle sue spalle apparve un enorme cane con tre teste una di fuoco, una di ghiaccio e una che comandava l'elemento aria, senza troppe cerimonie si scagliò contro i due arcangeli, Il biondo schivò l'attacco ma Michael fu distratto e la belva lo inghiotti.
R: MICHAELLL!!!
B: HAHAHA Povero stolto!
Raphael creò una palla di energia lanciandola contro il nemico che si feri soltanto,dal canto suo il segugio si infuriò ancora di più prendendo la carica e avvicinandosi a fauci aperte verso il biondo,esso prese una lancia di un demone sconfitto e con tutta la forza che aveva in corpo colpi lo nella bocca formando rapidamente un'altra sfera di energia sferrando un'altro attacco.
R: Resistende il cagnolino!.
La bestia si fermò all'improvviso,iniziando a tossire convulsamente cacciando bava mista con sangue e del fumo,Raphael vide il corpo di quest'ultimo letterlamente diviso in due sporcandosi del sangue che schizzò da tutte le parti, e li in piedi con aria vittoriosa c'era Michael sulla carcassa.
M: Ya tutto qui? che delusione!
Diede un portentuoso calcio ai resti che andarono a finire ai piedi di Belial.
M: Ora tocca a te...
R: Mi stavo iniziando a preoccupare.
M: Mh? mi credi cosi debole dottore maniaco?
R: Un tempo mi potevi chiamare cosi Michael, un tempo.
B: Dunque ho di fronte a me il fratello del mio padrone?non mi potevo aspettare di meno.
A quelle paroli il rosso dirignò i denti in modo molto evidente
M: Ovviamente io sono meglio di lui.... ora MUORI.
Avvolto dalle fiamme sacre attaccò il demone della superbia con la spada sfoderata.
B: FERMO! possiamo parlarne..
Belial demone inganattore che quando era un angelo prese delle medicine per non diventare donna, gli angeli nascono assesuati ma via via crescendo prendono un sesso definitivo, lei aveva scelto l'ambiguità corropendo gli angeli con il corpo per poi portarli alla follia... ad una follia suicida.
B: Voglio torgliermi dai piedi quella donna,quindi andate a prendervela, io per stavolta, SOLO per questa volta vi lascerò passare....
M: Perchè mai dovremmo crederti?
B: Arcangelo, sai bene che se ti scontrerai con me... uno di voi due morirà, e quello di certo non sarai tu.
M: La prossima volta, perirai Belial.
I due si inoltrarono, mentre il demone sogghignava maleficamente. B: La prossima volta può essere anche prima di quanto pensi Michael.
fino al cancello del palazzo di Lucifero e li di fronte a loro c'era la figura di una donna, dai lunghi mossi capelli legati, ma al posto di vivaci occhi smeraldo aveva due occhi cremisi iniettati di sangue.
M: Samiria....
Ella lo guardò con occhi vuoti,senza sentimento, privi di ogni emozione.
S: Non passerete!
M: Hei sono io Michael....
Al fianco di Samiria in un vortice di piume apparve Lucifero con aria vittoriosa.
L: Saluta gli ospiti, saluta il tuo caro fratello Raphael.
Rise di gusti a quelle parole dette da se stesso.
L: Che stolti, non accorgersi subito che fosse l'arcangelo, e che alla fine fosse anche tua sorella.
R: Liberala!!!!
L: Samiria.... uccidilo.
Il corpo della ragazza si avvolse piano piano di scariche elletriche che andarono contro Raphael, quest'ultimo sorpreso non cercò nemmeno di schivarle ma il rosso si parò davanti a lui prendendole in pieno.
M: S-stolto reagisci!
L: L'importante per me, e liberarmi di uno degli arcangeli non mi importa di quale.
E dette quelle parole spari.
R: Aspetta che ci uccidiamo tra di noi il bastardo...
M: Come la liberiamo?
R:.... Mai nessuno si e liberato dal'icantesimo di Lucifero.... dovremmo ucciderla.
M: SCHERZI??? MAI LO FARò.
R: Mika-chan...
M: Non domandarmi... perchè...
Il rosso abbassò lo sguardo, non sapeva cosa fare in quel momento.
R: Perchè te ne sei innamorato.
M: Non dire...... non dire.....
Sospirò rassegnato ormai all'evidenza.
M: è vero.
La ragazza lanciò un'altra scarica verso i due,stavolta la schivarono ma per adesso poteva soltando prendere tempo per capire come agire per il meglio.
R: Lucifero insinua il dubbio in loro, premendo sul'odio.... Michael baciala!!
M: MA SEI SCEMO!!
Diventò tutto rosso per l'imbrazzo.
R: Fidati!!! fallo!!
Un pò titubante il rosso si avvicinò a lei schivando le scariche lanciategli contro, gli bloccò i polsi avvicinandosi al suo volto,dal canto suo Samiria avvolse tutto il corpo di energia elletrica, Michael si fermò per un istante ma non demorse poggiando alla fine le sue labbra sopra quelle della ragazza.
R: GRANDE MIKA-CHAN!
Dopo vari tentavi di opporsi si bloccò, le sue iridi tornarono pian piano Verdi arrossendo subito dopo notando che L'arcangelo del fuoco la stava baciando, il rosso si staccò subito notando che era tornata normale.
M: Hem..... S-scusa.
Per toglierli dall'imbarazzo Raphael intervennè.
R: Sorella!!
Samiria li guardò entrambi, era stata cosciente tutto il tempo ma non poteva comandare il suo corpo.
S: Scusatemi se vi ho attaccato!.
M: Tranquilla! nessun graffio...
R: Bene.
Abbraccia Samiria.
R: Torniamo a casa...
S: Casa?
R: Ovvio tu abiterai con me nell mio palazzo.
A quelle parole sorrise radiosa aggrappandosi letteralmente al collo del fratello, anche se appena l'avesse saputo, la rendeva felice essere parte di qualcosa, che qualcuno l'avesse cercata e salvata,ma la felicità dura poco... dura come un soffio di vento.
B: Patetici.
Con un colpo deciso lanciò un cortello alla nuca della ragazza che poco dopo cadde nelle braccia di Raphael inerme e coperta di sangue.
B: Il mio padrone sarà contento, uno di voi è morto...
Michael con gli occhi sbarrati si abbassò sfiorando con un dito il viso di samiria sofferente,la sua pelle era fredda, le sue labbra stavano diventando viola, il suo corpo cessava di vivere,alzà lo sguardo verso Belial infuocandosi.
M: TUU LA PAGHERAI CARA!!!
Belial vedendo che la situazione si volgeva sfavorevole a lei apri le ali e scappò con arcangelo rosso al suo inseguimento, il suo cuore ora stava soffrendo misto tra rabbia, odio e dolore.
R: P...posso ancora salvarti....
Con la sorella tra le braccia si diresse nel paradiso, precisamente nel suo castello dove Barbiel lo accolse ma notando il suo sguardo e la ragazza che aveva tra le braccia si preoccupo e si precipitò ad aiutarlo.
Vagò per ben due giorni senza mai riposarsi negli inferi, alla ricerca del demone della superbia che gli aveva strappato con tanta semplicità lei.Aveva ucciso migliaia di demoni,tutti quelli che incontrò sul suo percorso... ormai era inutile lei non cera,ormai esausto dalla lunga battaglia aveva deciso di far ritornata a casa, senza guardare o salutare nessuno si lasciò andare di tutto peso sul trono chiudendo gli occhi,ma si senti poggiare una mano sulla spalla.
M: Non ora!! non mi va di parlare con nessuno!!
La figura gli si parò davanti con un dolce sorriso.
S: Nemmeno con me?
M: NO CON NESS--
Sbarrò gli occhi alla vista di Samiria di fronte a lui.
M: TU SEI MORTA.
S: Oh anche io sono felice di rivederti.
M: Ch fai risfotti?
S: Non mi Ri-permetterei mai grande Michael.
Ella gli prese gentilmente la mano.
S: Mi sei mancato....
M: A......anche tu...
S: Ecco.. cosa hai dett-
Non la fece finire di terminare la frase che il rosso si alzò in piedi e la baciò con dolcezza e inesperienza, la ragazza ricambiò abbracciandolo timidamente.
In quell'istante entrò Raphael che li guardo con faccia da pesce lesso.
R: He... scusate se vi ho interotto.
Michael ghignò abbracciando Samiria.
M: Tua sorella e mia lo sapevi?
R: Chissà perchè lo sospettavo.
S: Hei... non sono un oggetto!.
M: No un arcangelo.
Samiria sorrise dolcemente a quella faccia da bambino contento di Michael e insieme si avviarono con le dita intrecciate alla riunione....nè il cielo nè la terra e tantomeno gli inferi li avrebbero separati.
‎"né angeli né demoni e nemmeno gli umani sono diversi tra loro,
perchè provano gli stessi sentimenti e hanno le stesse debolezze.
Più ogni razza tende alla perfezione e più cose deve nascondere e vietare".
FINE Image and video hosting by TinyPic

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=716051