Le Rouge

di LadyOA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** I ***


“Come son pesanti i giorni,

A nessun fuoco posso riscaldarmi,

non mi ride ormai nessun sole,

tutto e’ vuoto,

tutto e’ freddo e senza pietà,

ed anche le care limpide stelle

mi guardano senza conforto,

da quando ho appreso nel mio cuore,

che anche l’amore può morire.”

G.l. (garcia Lorca)

Le Rouge

ARGENTINA, 8 GIUGNO

"No te vayas!" [ non andartene!] le urlò mentre lei in lacrime correva via

"No desaparece? ¿Por qué? Para verte! Y la mujer se casan?”

 [non andarmene?? perchè? per vedere te! e quella donna unirvi in matrimonio?!]

lui abbassò lo sguardo e strinse i pungi

"Ustedes saben que este es programada martimonio! Sucederá si me caso con un golpe de Estado!"

 [sai che questo matrimonio è programmato! se non mi sposassi succederebbe un colpo di stato!]

 lei lo guardò furente e con le lacrime che ormai scendevano copiose sul so viso gli urlò prima di salire in macchina

"Así que ... ¡Adiós!"

[allora...ADDIO!]

salì e mise in moto senza dargli il tempo di rispondere...

la vide allontanarsi con la macchina...credeva di rivederla ma si sbagliava...

 

 

 

 

TOKYO, 10 GIUGNO

Erano 5 anni che non vedeva il suo paese natale, era partita per l’argentina per approfondire la conoscenza del tango e del flamenco, ma li aveva conosciuto anche l’amore...un amore che però si rivelò un dolore che le spezzò il cuore al punto da non farla più credere nell’amore.

Camminava per una strada di Tokyo era pomeriggio inoltrato, si guardava intorno, non ricordava che le strade fossero così piene di gente, ad un certo punto intravide finalmente l’insegna che tanto cercava “Le Rouge” il locale di sua sorella Nojiko, il locale dei suoi genitori, quanto le era mancato, iniziò a camminare con passo più spedito, voleva rivedere la sorella, ormai l’unica parente rimasta.

Arrivata alla porta suono il campanello e subito senti dei passi avvicinarsi ed una voce seria ma squillante parlare

“si? Chi è?” nel momento che parlò aprì la porta e su felicemente sorpresa di rivedere la sorella

“NAMI? MA!? CHE CI FAI QUI!?”

“sono tornata” le disse con un sorriso malinconico per poi buttarsi fra le sue braccia

Nojiko era stupida, non se lo aspettava proprio e questo la insospettì.

Ricambiò l’abbraccio poi chiuse la porta e accompagnò la sorella nel salone prendendole la valigia, osservando sempre Nami, era preoccupata...

Nami nel frattempo si guardava intorno non era cambiato nulla; il bancone di legno scuro lungo con dietro tutti i tipi di alcolici, i bicchieri messi tutti in ordine e puliti, poi Sgabelli sempre di legno scuro messi in fila davanti al bancone del bar, i tavoli con le tovaglie rosse messi tutti intorno al palco, gli strumenti musicali lasciati sul palco dai musicisti e poi quelle tipiche luci soffuse che davano al locale il suo solito aspetto seducente, ma soprattutto il locale aveva sempre il tipico odore di mandarino e rhum, quell’odore le era mancato tantissimo, ora si sentiva a casa.

“allora? Perché sei tornata?” le chiese Nojiko interrompendo i suoi pensieri

“mi mancava casa mia” disse speranzosa che la sorella le credesse, cose che non fece, la conosceva troppo bene

“Nami? sicura?”

“certo! Perché mai sarei tornata altrimenti?!”

“bhè...fino qualche tempo fa non avevi la minima intenzione di tornare...e Mihawk? Lui come mai non è con te?”

Quando senti pronunciare quel nome dalla sorella quel piccolo bagliore di felicità che si vedeva nei suoi occhi scomparve e abbassò la testa, la sorella comprese allora che il suo ritorno era dovuto a lui, lei si avvicinò e l’abbracciò

“cosa è successo? Dai racconta?” le disse mentre si mettevano a sedere

Nami la guardò e stringendo la stoffa della gonna iniziò a raccontarle

“ti avevo detto che lui apparteneva ad una famiglia di politici li in argentina, ricordi?”

“si, melo avevi detto”

“essendo un punto fondamentale della società, lui aveva una promessa sposa...” Nojiko la guardò stupida

“da quanto lo sapeva lui?”

“da sempre...” le rispose Nami sospirando

“ e tu? Lo sapevi?”

Nami non le rispose, guardò altrove

“Nami? rispondimi”

“inizialmente no...poi melo rivelò...ma...” delle lacrime iniziarono a scenderle dal viso, Nojiko le strinse la mano

“ma...mi aveva detto che non l’avrebbe sposata...melo aveva giurato...sigh...ci ho creduto...lo amavo come potevo non credergli...ed invece una settimana fa...sigh...per caso sono venuta a conoscenza che il matrimonio si sarebbe tenuto il 9 giugno, cioè ieri! Non ho retto son andata da lui e glielo chiesto...sigh...e lui mi ha detto che melo avrebbe detto! Che anche se si sposava amava me!...sigh! mi ha detto che la nostra relazione non sarebbe finita! Praticamente mi ha chiesto di diventare la sua amante! Sigh...gli ho detto di no! gli ho ricordato che mi aveva promesso che non si sarebbe sposato con quella! E lui...sigh...mi ha detto che non era possibile! Che se si fosse rifiutato sarebbe successo un casino!...sigh...mi ha illusa!...sigh...così sono corsa via...ho fatto le valige e sono tornata qui!...sigh...!”

Nami scoppiò in un pianto liberatorio, Nojiko l’abbraccio, non voleva vedere la sorella in quello stato

“dai sorellina...ora sei a casa, quell’uomo non ti farà più soffrire! Vedrai ora andrà tutto bene, ti rifarai una vita e anche un nuovo amore”

“NO! io non credo più nell’amore! L’amore per me è morto!”  disse disperata

Nojiko la guardò preoccupata

“Nami...non dire così”

“non crederò più a nessun’uomo! Sono tutti dei bugiardi!”

Detto questo si alzò e prese la valigia e si incamminò verso le scale che portavano al piano superiore dove si trovava la loro abitazione

“vado nella mia stanza, ci vediamo dopo” detto questo Sali le scale

Nojiko la guardava preoccupata.

 

Arrivò l’ora di cena e Nojiko iniziò a preparare il locale, che da li a poco tempo sarebbe stato pieno.

“sera bella signorina” Nojiko si girò e salutò il ragazzo appena entrato

“ciao Ace, come mai così presto?”

“sono venuto a dare una mano al mio capo no!?” disse facendole l’occhiolino

Nojiko gli sorrise

“bene,allora aiutami a spostare i tavoli, penso che questa sera ci sarà un spettacolo unico” disse sorridente

“come mai?” chiese curioso

“oh! Lo scoprirai tra breve”

Così si misero a lavoro.

Ace era il cameriere del locale, Nojiko lo aveva assunto perché i clienti con le cameriere erano troppo audaci, quindi un cameriere maschio era perfetto, poi Ace le piaceva era un bellissimo ragazzo, simpatico, però un po’ troppo provolone. Ad un tratto entrò un’altra persona nel locale.

“Yohoho! Sera capo!yohoho!”

“Brook! Sera! Mi servivi proprio tu!”

“ah si? Come mai? Yohoho!”

“sai suonare la chitarra acustica vero?”

“certo! Io suono qualsiasi strumento! Yohoho! Come mai!?”

“oh lo vedrai!” disse ridendo

“ ma che ha stasera? Yohoho!” chiese Brook ad Ace

“non lo so...glielo ho chiesto ma non mi ha voluto dire niente”

“bene, ora Brook vai a prepararti, tu Ace accogli i clienti come sempre ok?mentre io vado un attimo su!”

I due annuirono, Nojiko corse su, andò da Nami che era ancora chiusa nella sua stanza

“sorellina posso?”

“ si entra pure”

Nojiko aprì la porta

“dimmi?” le chiese Nami

Nojiko si appoggiò allo stipite della porta e le chiese

“non prendertela per quello che sto per dirti, ma ora tu sei tornata e non stai bene, perché stai soffrendo per Mihawk, ma non penserai di rimanere tutto il tempo qui dentro? Vero?!”

Nami la guardò, la capiva ma non le andava di fare nulla

“e se anche fosse?”

“devi trovare lavoro! Almeno di distrarrai!”

“e tu pensi che sia facile?? chi prenderebbe una ragazza come me a lavorare!?”

“oh! Molte persone...ma io avevo in mente altro” gli disse Nojiko con un sorriso calcolatore stampato in faccia

Nami la guardò non capendo

“che cosa hai mente sorellona?” le chiese dubbiosa

“bhè mettiti il tuo vestito da flamenco e scendi...e poi vedrai” detto questo uscì dalla stanza lasciando Nami confusa.

 

FINE PRIMO CAP^^

Le parti in spagnolo le ho tradotte con google quindi mi scuso se ci sn degli errori ^^                

Cmq ringrazio tnt di cuore Rolo che mi aiuta ^^

E grazie e tutti quelli che seguono le mie storie ^^

Prometto che piano le finisco tutte XD

 

 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


“Io pronuncio il tuo nome,

in questa notte oscura,

e il tuo nome mi suona

più lontano che mai.

E più lontano di tutte le stelle

E più dolente della pioggia quieta.”

G.L. (Garcia Lorca)

Nojiko era scesa e si era messa a sistemare le ultime cose prima dell’apertura del locale, Ace e Brook la guardavano cercando di capire cosa aveva in mente per la serata, ma i loro pensieri furono interrotti da un rumore che proveniva dalle scale

“Nojiko?” la chiamò Ace

“si?”

“chi c’è di sopra?” chiese Ace in maniera cupa

Nojiko sorrise “ora lo vedrete”

I ragazzi si guardarono e poco dopo videro la persona che scendeva le scale...spalancarono gli occhi, era una ragazza...

“Ace, Brook, vi presento Nami, mia sorella minore” disse allegra “Nami, lui è Ace, il nostro cameriere” disse indicandoglielo “e questo è Brook, il musicista” Nami li guardò, Ace sembrava un ragazzo normale, però non voleva fidarsi di lui o meglio non voleva fidarsi degli uomini, lo saluto freddamente

“salve”

Poi guardò verso Brook e gli prese quasi un colpo...UNO SCHELETRO AFRO????

“che c’è signorina non ha mai visto un uomo affascinante come me??yohoho!”

Gli disse allegro, Nojiko gli diede una cazzotto in testa

“non essere il solito sciocco! Così la spaventi! Nami non ci fare caso...è un po’ strano ma è un’ ottimo musicista ed amico fidato”

“s-si...se lo dici tu sorella...” disse un po’ diffidente

“comunque parliamo di stasera, Brook tu accompagnerai Nami con la musica, quindi mettetevi d’accordo, ora io ed Ace pensiamo a sistemare il locale”

Nojiko ed Ace si allontanarono lasciando Nami e Brook a discutere

“allora signorina come le posso essere d’aiuto per stasera?” gli chiese, Nami non gli rispose teneva gli occhi chiusi e la testa bassa

“signorina Nami?”

“lei conosce i palos del flamenco?” gli chiese Nami con tono triste

“non tutti ma la maggior parte si...”

“sa che non serve soltanto conoscerli? Per saper suonare i palos e quindi trasmettere emozioni bisogna aver sofferto...perché il flamenco e i palos esprimono i nostri sentimenti, e chi ha sofferto può esprimere al meglio questa forma di ballo” Nami aveva pronunciato quelle parole tristemente, Brook si posizionò meglio il cappello sulla testa e le disse

“signorina non mi deve dire queste cose, so di cosa parla”

Nami lo guardò e sorrise tristemente “allora le sarei grata se mi accompagnasse nel flamenco”

“ne sarei onorato”

 

 

Il locale ormai era pieno, c’erano clienti nuovi e clienti abituali

“NOJIKOOOOO MIA DEAAAAA!!!”

“buona sera Sanji”

“oh! Dolce Nojiko! Stasera siete più bella del solito!”

“sempre gentile sanji”

“sempre il solito farfallone” Ace era apparso dietro Nojiko e guardava storto Sanji

“sera Ace”

“sera Sanji”

“allora mia dea! Cosa ci riserva “le Rouge”?”

Nojiko rise “oh! Uno spettacolo da mozzare il fiato! Ora scusa ma devo andare a presentare lo show!”

Detto questo andò via lasciando Sanji ed Ace soli

“è molto elettrizzata di che si tratta Ace?”

“non posso dirtelo Sanji, non so bene neanche io di cosa si tratti”

“allora stiamo a guardare”

Nojiko salì sul palco

“buona sera signori e signore, questa sera non assisterete al solito spettacolo musicale...vedrete un esibizione unica di flamenco!”

Detto questo le luci si spensero e solo la luce di un riflettore rosso illuminava il palco facendo intravedere il musicista chino sulla sua fidata chitarra...piano iniziò ad emettere le note...e nello stesso istante che la musica iniziò un altro riflettore illuminò il palco mostrando a tutti la ballerina pronta per la sua esibizione...dopo l’assolo della chitarra iniziò a battere i piedi...scandendo la musica...le mani e le braccia si muovevano sinuosamente sopra la sua testa...la gonna si muoveva creando dei movimenti ipnotici...ogni movimento era impresso con forza ed eleganza...tutti i presenti guardavano quella ragazza così bella ed aggraziata ma allo stesso tempo forte e sola...

Le gocce di sudore che erano evidenziate dalla luce rossa del riflettore rendevano ancora più seducente la scena...

Nella sala ormai il silenzio era sovrano, si sentiva solo la chitarra ed i battiti dei piedi e delle mani di Nami...

Nojiko guardava la scena e sorrideva, sapeva di aver fatto una buona scelta, la sorella era sempre stata brava ed oltre tutto era un modo per farle liberare la mente, Nojiko si guardo introno vedeva tutti gli occhi degli uomini presenti sedotti dalla sorella, ma anche le donne presenti erano affascinate, si girò a vedere Ace, anche lui era fermo immobile e fissava stregato Nami, guardò davanti a lei , seduto sugli sgabelli del bancone Sanji che era con la sigaretta ferma in mano a mezz’aria e con gli occhi spalancati...sorrise...poi torno a guardare la sorella, era uno spettacolo unico, ogni movimento trasmetteva un emozione unica...

Dopo circa 10 minuti la musica inizio a accelerare era l’ultima strofa, Nami impresse più forza nei movimenti e nei battiti dei piedi...e poi..battendo energicamente i piedi e facendo un giro di ¾ si fermò, un braccio davanti alla faccia che guardava verso destra e uno sopra la testa...il suo respiro era accelerato e le guance erano rosse...

Nella sala tutti ancora non si muovevano, poi si sentì un battito di mani che coinvolse tutta la sala, Nami guardò il pubblico e fece un inchino, ringrazio Brook e poi scese dal palco, andando verso le scale, aveva bisogno di una doccia...

 

 

SALVE A TT^^

NON So SE SN RIUSCITA A RENDERE BENE LA SCENA DEL FLAMENCO MA NON AVENDO COM ME IL MIO FIDATO LIBRO MI SN DOVUTA ARRANGIARE CON LE SENSAZIONI CHE MI RICORDAVA DI UNA SCENA LETTA NEL LIBRO

CMQ SPERO CHE VI SIA PIACIUTA ^^ BACI

RINGRAZIO CHI HA MESSO LA STORIA TRA I PREFERITI CHI TRA LE SEGUITE E CHI TRA QUELLE DA RICORDARE ^^ GRZ DI CUORE

ORA PASSO HAI COMMENTI ^^

KIKAI HIME: GRZ X I COMPLIMENTI...EH Già MIHAWK SI è SPOSATO...IHIH...NAMI TROVERà QUALCUNO?? Bhè CARA NN TI DICO NULLA perché NN VOGLIO TOGLIETI LE SORPRESE ^^

 

TSUKICHAN: GRZ ^^ Già NAMI E MIWAHK NN SI ERANO VISTI ^^ MA MI è VENUTA COSì...SAI QUELLE IDEE MALSANE XD CMQ FORSE CI SARà IHIHI STAREMO A VEDERE ^^

 

STATEIRA: GRZ DEI CONSIGLI ^^ LO IMMAGINAVO CHE ERANO TT SBAGLIATE =( FARò MEGLIO CON LE PROSSIME PARTI XD =D

 

GIUSY91: GRZ MILLE =D E FORSE TORNERà CHI LO Sa...XD

 

ROLOCHAN105 CIAO CARA XD GRZ X L’INCORAGGIAMENTO ^^ ED INFATTI ECCOMI CON LE PARTI DEL BALLO SPERO CHE TI SIANO PIACIUTE BACI =*

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Soltanto il tuo cuore che arde,

e niente più.

G.L.(Garcia Lorca)

Quando Nami era andata via nella sala si sentivano solo applausi,

Ace e Sanji erano ancora immobili, non credevano di poter restare così affascinati, Nojiko prese l’attenzione dei due

“allora?...piaciuto?” gli chiese con tono sarcastico

Ace la guardò e sorrise

“bhè...è stato da brivido...tua sorella è molto brava...per non dire sex...!” ma non finì la frase che Nojiko gli aveva dato un cazzotto in testa

“non ci provare con lei! Telo proibisco!” disse furiosa

Ace la guardò e le mise un braccio intorno al collo

“non essere gelosa!...Sei solo tu la donna dei miei sogni!” disse con sorriso malizioso e questo gli costò un altro cazzotto

“idiota!” gli disse Nojiko, ma si vedeva che non lo pensava realmente, visto che rideva

“e tu Sanji cosa ne pensi?”

Sanji era fermo e fumava la sua sigaretta, teneva la testa bassa e gli occhi chiusi, Nojiko ed Ace si guardarono

“Sanji?!” lo chiamò Nojiko preoccupata

“...è...stato...è...stato...” disse Sanji non finendo la frase

“è stato?!” chiese spazientito Ace

“LO SPETTACOLO PIU’ BELLO CHE ABBIA MAI VISTO!!!! NOJIKO MIA DEA CHI E’ QUELLA SPLENDIDA CREATURA!! COSI’ AFFASCINATE E TRISTE!!”

Ace si portò una mano in faccia mentre Nojiko guardava ridendo il biondo

“quella è mia sorella minore, si chiama Nami”

“oh! Che meraviglia! La mia dea ha una sorellina! Mister prince conquisterà anche lei! Come ha fatto con te mon amour!!”

“se se sogna!” disse Ace

“che vorresti dire!?” Sanji lo guardò storto

“io!? Niente!” gli rispose tornando al suo lavoro

“basta ragazzi! Non fate casino! O spaventate i cliente!”

“ok...” dissero in coro i due ragazzi

 

Nel frattempo nei piani di sopra...

Nami stava sotto la doccia, aveva mille pensieri per la testa, ballare il flamenco gli aveva riportato alla mente dei ricordi di 5 anni prima...

 INIZIO FLASHBACK

ARGENTINA

Nami camminava per le strade di una piccola cittadina, il caldo era insopportabile e il peso delle valigie non aiutava la camminata, era stremata...l’hotel dove aveva preso alloggio era ancora lontano ed di taxi neanche l’ombra...ad un tratto vide al centro di una piazza un albero, si incammina verso di esso e appena arriva sotto le sue fronde si lascia andare per terra, si rilassa sentendo arrivare come un soffio lieve una brezza leggera, chiuse gli occhi e alzò il viso per sentirla meglio...era in pace...stava per addormentarsi...

seÑorita?todos biens??” [signorina? Tutto bene?]

Nami aprì gli occhi di scatto e davanti a lei vide un uomo, aveva l’aspetto di essere un tipo misterioso, pelle chiara anche se la temperatura minima era sui 35 , capelli , baffi e pizzetto neri...ma la cosa che colpì di più Nami erano gli occhi! Erano ambrati...uno sguardo caldo e passionale che ti ipnotizzava...

“si, gracias” [si grazie] gli rispose timidamente rimanendo a guardarlo negli occhi

seguro?” [sicura? ]

“si, seÑor” [si, signore]

Lui la guardò e sorridendo gli porse la mano, nami lo guardò, era ipnotizzata da quegli occhi e senza pensarci presa la mano dell’uomo...

FINE FLASHBACK

Nami si ridestò da quei ricordi, sentiva gli occhi pizzicarle, li toccò e li scoprì umidi, asciugò di fretta le lacrime e poi appoggiando la testa alla parete disse mordendosi il labbro inferiore

“...non devo piangere...sinff...non piangere...non lo merita...”

TOCK TOCK!

Il bussare alla parta la allarmò, si asciugò in fretta le lacrime che non volevano fermarsi e parlò

“si?”

“Nami? hai finito?” era la sorella

“si, quasi perché?”

“voglio presentarti a una persona, è un mio amico e cliente affezionato”

“devo proprio? Non poi fare a meno di presentarmelo?”

“NO! su sbrigati!!”

“arrivo! Arrivo” disse sbuffando

-Uff...mia sorella è sempre la solita! Quando decide una cosa! Non la ferma nessuno...comunque forse è meglio così non penserò troppo...-

Uscì dalla doccia e si vesti, mise dei pantaloncini di jeans corti e sopra una maglietta a maniche corte bianca con disegnato sopra un mandarino.

Scesa di sotto andò dietro il bancone dove si trovava la sorella e non poté fare a meno di notare davanti a lei un ragazzo biondo che non faceva che farle la corte, sbuffò, conosceva quegli atteggiamenti e quel ragazzo non le andava giù

“eccomi sorellona” disse facendo un sorriso forzato, Nojiko sorrise e le presentò Sanji

“bene...Nami questo è sanji uno dei nostri più cari clienti”

“OH DEA CELESTE!!” Sanji tirò fuori una rosa e prese la mano di Nami la baciò piano

“che onore conoscere la sorella della mia dolce Nojiko! Siete bella come vostra sorella! E sul palco siete stata divina!!”

Nami liberò la mano dalla presa del biondo e duramente gli disse

“grazie per i complimenti...ma preferirei che evitaste tutte queste moine non sono gradite!”

“NAMI!” sua sorella la richiamo severamente

“non essere così sgarbata!”

Nami la guardò male

“vado a dare una mano ad Ace” disse  semplicemente andando via

Nojiko si portò una mano sulla fronte

“perdonale Sanji, non è cattiva”

“tranquilla Nojiko cara, non mela sono presa...avrà i suoi motivi...”

Nojiko lo guardò e lo vide sorridere, lei gli sorrise di rimando ma con un velo di tristezza

“già...ma anche se ha i suoi motivi i clienti sono i clienti...”

“...sarà come dici tu...ma il cuore delle donne è più delicato anche se queste si mostrano forti...”

Nojiko lo guardò stupita

“come?!”

“io sono mister prince! Le donne non hanno segreti con me!” disse sorridendo

 

ECCOCI QUI CON UN ALTRO CAPITOLO ^^ SPERO SIA PIACIUTO

SCUSATE LA LENTEZZA MA QUESTA STORIA è MOLTO INTRECCIATA E VORREI SCRIVERLA AL MEGLIO ANCHE SE NON CREDO CI STIA RIUSCENDO...

COMUNQUE COME AL SOLITO NON So SE LO SPAGNOLO è GIUSTO MA TANTO CON LA TRADUZIONE SI CAPISCE COSA VOGLIO DIRE ^^ PERò MI SCUSO LO STESSO PER GLI ERRORI

CMQ PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI

RINGRAZIO TT QUELLI CHE SEGUONO LA STORIA GRAZIE DI CUORE A TT

ANIME_LOVE: GRAZIE PER I COMPLIMENTI ^^ MI FA PIACERE SAPERE CHE LA SCENA DEL BALLO TI SIA PIACIUTA ^^ L’ARRIVO DELL’UOMO PiU’ SEXY è ANCIRA UN Po’ LONTANO ^^ MA ARRIVERà TRANQUILLA ^^

BACI

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Che farò tra questi campi

In cerca di nidi e rami,

tutto avvolto nell’aurora

e piena di notte l’anima!

Che farò se tu hai gli occhi

Morti nelle luci chiare

E alla mia carne è precluso

Il calore dei tuoi sguardi!

Perché ti ho perso per sempre

in quel pomeriggio chiaro?

Oggi il mio petto è riarso

Come un astro che si è spento

G.L

 

ARGENTINA

Un uomo dall’aria cupa era seduto in un lussuoso salotto, tutto rifinito con la massima cura,

l’uomo stava seduto e non faceva altro che guardare tristemente una parte indefinita della stanza era immerso nei suoi pensieri...come era potuto accadere? Perché come al solito capiva che la scelta da fare era quell’altra solo dopo aver commesso l’errore?...

ad interrompere i suoi pensieri fu il bussare alla porta

Disculpe, seÑor” [mi scusi, signore]

“mmm...”

“tu mujer te está buscando” [vostra moglie vi sta cercando]

dile que son ocupados” [dille che sono occupato]

“como quiera, seÑor” [come volete signore]

Il servitore lasciò la stanza, facendo ripiombare l’uomo nei suoi pensieri...pensava...

Dove poteva essere? L’aveva fatta cercare in tutta la cittadina! Nelle città e nei pesi vicini! Ma nulla! Di lei nessuna traccia...

Si portò una mano sulla fronte e si massaggiò le tempie

DRIIIIN---DRIIINNN

Appena il telefono aveva iniziato a squillare, spostò lo sguardo su esso...quel suono lo metteva in ansia...era lei? O non era lei?

Si alzò e rispose

“listo? Quién habla?” [pronto? Chi parla?]

SeÑor Mihawk, tal vez tengamo algo de información sobre la seÑorita Nami” [signor Mihawk, forse abbiamo delle informazioni sulla signorina Nami]

“En serio? BUENO! Dime?!” [davvero? Bene! Ditemi!]

“QUERIDOOOOOOO!” [caro!!]

La voce squillante della moglie lo interruppe

“puta!...” [porca...!]

“ahora no puedo cabla, te llamaré en cuanto pueda, nos vemos pronto!” [ora non posso parlare, vi chiamerò io appena posso, a presto]

“ok, nos vemos pronto, seÑor” [ok, a presto signore]

Appena riattaccò la cornetta del telefono, la porta si aprì ed una donna, dai lunghi capelli neri...e un corpo snello e sportivo con un seno molto prosperoso messo in bella mostra da una profonda scollatura a V

Entrò nella stanza con un espressione scocciata

“usted puede saber qué hacer en todo el dia?” [si può sapere cosa fai qui dentro tutto il giorno?]

“de mis negocios! Ahora si quiete trabajar que hacer!” [sono fatti miei! Ora se non ti dispiace avrei del lavoro da svolgere!]

“que son generalmente de mal humor!” [sei il solito scontroso!]

“BOA! VAYA!” [BOA! VATTENE!]

“NO! Estoy harto! Estás siempre aqui! Si se deja sólo para trabajar o ir a la plaza vieja y opaca de este pueblo! Y luego en la noche se queda dormido de immediato qué diablos tienes? Antes de la boda no fuera asi!?”

[no! mi sono stufata! stai sempre qui dentro! se esci è solo per lavoro o per andare nella vecchia e insulsa piazza di questa cittadina! e poi la sera ti addormenti subito che diamine ti è preso?? prima delle nozze non eri così!?]

Lui la guardò freddamente, poi chiuse gli occhi e sospirò, doveva stare calmo

perdóname querida, pero el estrés y me relaja por aqui...ir a dormir que es tarde llgará en breve”  [perdonami cara, ma il lavoro mi stressa, e qui dentro mi rilasso...vai a dormire che è tardi arriverò fra poco]

Disse avvicinandosi a lei e cingendole la vita con un braccio le diede un bacio sulla fronte, lei lo guardò con gli occhi languidi e tirandolo a se per la camicia gli disse

“vamos a la cama...quiero un poco de diversión...” [vieni ora a letto...che voglio divertirmi un pò...]

Lui la guardò...non sapeva che fare...ma d’altronde se avesse rifiutato Boa si sarebbe insospettita...e oltretutto era una bellissima donna come potersi rifiutare?

“está bien divertirse...un poco...” [va bene...divertiamoci un pò]

Andarono in camera da letto e li, iniziarono a fare sesso...ma purtroppo per lui non era così facile...nella sua mente regnava l’immagine di quella maledetta strega dai capelli rossi...dagli occhi color nocciola fuso...

Stava impazzendo! La rivoleva! Per tutto il tempo...non fece altro che pensare a lei...NAMI...

 

 

Oramai era passato quasi un mese da quando Nami era tornata in Giappone ed aveva iniziato a lavorare come ballerina per la sorella, inizialmente era stato duro per Nami tornare a ballare ma sapeva che doveva andare avanti e aveva capito che ballare le liberava la mente...

La sera dedicata al flamenco, Sanji come al solito era arrivato al locale ma quella sera non era solo con lui c’erano altre persone

“mia dea buona sera!” urlò a Nojiko appena entrato

“buonasera Sanji...oh vedo che non sei solo”

“esatto mia dea! È possibile un tavolo per 8?”

“certo! Per te c’è sempre posto!”

“oh che gioia sentirti dire cosi mia amataaaa!”

“ti calmi che spaventi i clienti sopracciglio ridicolo!” a parlare era Ace che come al solito si intrometteva tra Nojiko e Sanji

“sera Ace” disse scocciato Sanji

“FRATELLONE!!” Ace si girò verso la fonte di voce e vide suo fratello

“Rufy!? Che ci fai qui!?”

“sono venuto con Sanji! Parla sempre bene di questo posto! Ihihhi

“santo cielo! Il mio povero fratellino che esce con questo idiota!”

“HEY!! IDIOTA A CHI!! BELL’IMBUSTO!!!!”

“grazie per i complimento! E ora signori vi scorto al vostro tavolo, capo vai ci penso io!”

“ok Ace, a dopo ragazzi”

“a dopo mia dea!”

“da questa parte ragazzi”

Ace li accompagnò al tavolo che si trovava proprio davanti il palco

“accomodatevi ora vi porto il menù”

Ace prese i menù e glieli diede

“fatemi un cenno e verrò a prendere le ordinazioni”

“ok fratellone!”

Ace lasciò i ragazzi soli

“bhè che ne pensate di questo posto?” chiese Sanji

“bhè devo dire che è suggestivo” disse una ragazza dai capelli corvini

“si mia adorata Robin! Adoro questa atmosfera! E poi dovete vedere la bellissima creatura che ballerà fra poco!”

tks! Il solito casca morto appena vedi una bella gonnella subito a fare le fusa!”

“cosa hai detto marimo??”

“io? Nulla!”

“bifolco! Vediamo cosa dirai appena la bella Nami salirà sul palco! Ogni volta che la vedo rimango senza fiato! È divina!” disse Sanji con gli occhi a cuore

I ragazzi presero le ordinazioni e nel frattempo che aspettavano iniziarono a parlare,

poi quando Ace gli portò le ordinazioni la sala si fece buia e il riflettore illuminò una parte del palco...mostrando il musicista su uno sgabello pronto per cominciare

“eccola finalmente!” disse Sanji per avvertire gli altri

Quando la musica iniziò la sala si azzittì...nessuno parlava...le note della canzone trasmettevano forti emozioni...alla 4 battuta un altro riflettore illuminò il palco mostrando la ballerina, già in posizione pronta a partire...iniziò nel battere le mani per accordarsi con il ritmo. Con le mani tenute in alto, si muoveva come se non ci fosse nessuna sensazione di un prima e di un dopo, in una serie di movimenti sensuali delle mani, muovendo i fianchi in contrappunto con ai gesti delle braccia. Ballava davanti al chitarrista e lui la teneva avvinta in uno sguardo fermo, leggendo ogni sfumatura del ballo di lei, scrutandone ogni minimo fremito del corpo e rispondendo con ritmi e note.

Lei si piegò all’indietro, come una danzatrice del limbo, torcendo il tronco mentre girava. Era un prodezza compiuta con un equilibrio che sfidava la legge di gravità.

Tutti i presenti si chiedevano come fosse riuscita a farlo, ma la ragazza ripete il movimento, quattro, cinque, persino sei volte per far vedere che non era una caso, e ogni volta il suo corpo si curvava in un arco ancora più impossibile. Una persona in particolare era rimasta affascinata...era fermo che la guardava non riusciva a distogliere lo sguardo da lei.

Adesso di nuovo eretta, esegui una serie di agili piroette, muovendo a tale velocità che i presenti si chiedevano se avesse girato realmente.

Nel frattempo i piedi martellavano irati schemi sul pavimento. Ogni arto, ogni tendine del suo corpo era coinvolto in quell’esibizione; persino i muscoli facciali, che avvolte le stravolgevano i bei lineamenti in una smorfia simile a un doccione.

Zoro, era questo il nome del ragazzo, era inchiodato dov’era. L’energia di quella ragazza e la flessuosità del suo corpo erano impressionanti. Ma la pura forza fisica chiusa dentro a quella struttura incorporea era quello che più stupiva.

Una o due volte, il ballo sembrava arrivasse a una fine naturale, quando la ragazza si fermava e distoglieva lo sguardo dal chitarrista e guardava le persone che battevano le mani, ma poi lei stessa iniziava a battere le mani e poco dopo avrebbe iniziato di nuovo a pestare i piedi e a oscillare, e le braccia avrebbero ripreso il movimento a spirale simili a serpenti.

Varie volte si udì un sommesso “olé” d’incoraggiamento, il riconoscimento di quella donna non stava solo facendo una buona impressione sugli spettatori, ma stava anche suscitando le loro emozioni mentre si dondolavano avanti e indietro e oscillavano di fianco sulle sedie.

Quando il ballo finì davvero, il battito ritmico delle mani diventò immediatamente un applauso diffuso.

Sanji e gli altri ragazzi applaudivano con foga, tutti tranne Zoro, lui era rimasto fermo, che guardava quella fragile ragazza che sul palco aveva tirato fuori un energia ed una passione dirompente...

Per un attimo lo sguardo di Zoro incrociò quello di Nami...ma durò poco perché lei dopo aver ringraziato con un elegante inchino i presenti e il chitarrista era andata via dal palco...

Quel breve lasso di tempo nel quale avevano incrociato gli sguardi, Zoro aveva notato nello sguardo di lei..tristezza...e questo lo lasciò sorpreso

 

Eccoci qui con un altro capitolo ^^ spero vi sia piaciuto

Per la parte del ballo ho preso spunto dal mio amato libro

“ritorno a Granada” di Victoria Hislop ^^

Bhè grz a tutti a presto ^^

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Capitolo 5

 

Nami salì come tutti i giovedì dopo aver ballato in camera per farsi una rilassante doccia, quella sera però era maledetta per lei, 5 anni prima in quel fatidico giorno aveva conosciuto Mihawk e ne era rimasta stregata a tal punto che alla fine sene era innamorata.

arghhh!! Non ci devo pensare!! Non pensare!!!” urlò mentre si teneva i capelli e scuoteva la testa

Decise di entrare in doccia, doveva sbrigarsi e scendere a dare una mano alla sorella.

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Intanto disotto nel locale

“bhè ragazzi non è stata fenomenale!?” chiese Sanji agli altri

“devo ammettere Sanji che hai ragione, ha eseguito un performance da togliere il fiato” gli rispose la bella Robin

“oh! MIA DEA CELESTIALE! COME SONO FELICE CHE TI SIA PIACIUTO!!” disse iniziando a svolazzarle intorno con occhi cuoriformi

Anche gli altri ragazzi concordarono con Robin, tutti tranne uno, il nostro amico Zoro era zitto immobile che fissava il punto dove aveva visto per l’ultima volta la ragazza e questo non sfuggì a Sanji

“guarda che torna tra una 10 di minuti marimo, tranquillo che la rivedi!” gli disse punzecchiandolo, Zoro a quel punto guardandolo male gli rispose

“non sto aspettando nessuno, damerino”

“non ti credo! Ho visto come guardavi la divina Nami! non osare avvicinarti a lei!”

“tranquillo non ho intenzione di avvicinarmi alla tua -divina- Nami!” rispose girando lo sguardo altrove, poi con un ghigno gli disse “e comunque non credo che tu sia alla sua altezza” Sanji stava per rispondergli quando

“sinceramente non lo è nessuno!” Nami intervenne fredda, Zoro la guardo e poté vedere la freddezza dentro quegli occhi di cioccolato

“ecco ha voi ragazzi” disse dopo aver distolto lo sguardo da Zoro

“mia dea! Che visione celestiale! Non sentire quel demente! Io sono adattissimo a te!!”

“EHY! DEMENTE A CHI? SOPRACCIGLIO RIDICOLO!”

I due iniziarono a battibeccare

“scusali sono molto rumorosi ma non sono cattivi” gli disse Robin, Nami la guardò e le sorrise

“oh, non mi preoccupo”

Robin la guardò e le porse la mano

“piacere mi chiamo Robin”

Nami le strinse la mano

“Nami, ma credo che già lo sapeste, conoscendo Sanji” le rispose sorridente

“già”

“PIACEREEEEE NAMIIIIIII!!!!! IO SONO RUFYYYYYYYYYYYYYYY!”

Le urlo contro un ragazzo moro con una cicatrice sotto l’occhio sinistro

“E SONO IL FRETELLO DI ACE!! Le urlò tutto contento, Nami lo guardò quel ragazzo le sembrava un bambino, però non riusciva a fidarsi quindi gli rispose distaccata

“ciao”

“sul palco sei stata grandiosa!” Nami si girò verso quella piccola voce dolce e vide un cucciolo di alce con il naso blu e in testa un grosso capello rosa

“salve, io sono Chopper” gli sorrise, lei ricambio il sorriso e abbassandosi gli toccò il naso

“ciao piccolino, grazie per i complimenti”

“MIA DEA! PERCHE’ NON REGALI ANCHE UNO DEI TUOI SPLENDIDI SORRISI!!!” le urlò Sanji riemerso della lite con Zoro, Nami neanche lo degnò di uno sguardo, stava per andarsene quando Robin le disse

“Nami perché non ti unisci a noi?”

Lei la guardò le avrebbe fatto piacere parlare con lei ma...non le piaceva stare in compagnia degli uomini se poi loro erano come Sanji, allora le disse

“non posso Robin, devo dare una mano a mia sorella, c’è molto da fare”

In quel momento per SFORTUNA di Nami, Nojiko era passata di li ed aveva sentito tutto e disse

“tranquilla sorellina c’è Ace a darmi una mano, rilassati pure”

Nami la guardò storto, ora di certo non aveva scuse per rifiutare, prese una sedia e si mise seduta tra la piccola renna e il ragazzo con cui Sanji aveva litigato, Chopper molto educatamente le presentò il ragazzo

“Nami questo è Zoro”

I due si guardarono lui in maniera seccata come se non avesse voluto essere li e lei come faceva con tutti gli uomini in maniera gelida, non smettevano di guardarsi se non fosse che un altro amico di Sanji si presentò a Nami

“piacere sorella!!! Io sono Franky!!” lei lo guardò e vide un grosso uomo in camicia Hawaiana e in mutande!

“salve”

“io invece sono il prode capitano Usop!” le disse uno con un naso sproporzionato alla sua faccia

Lei salutò freddamente anche lui

“Nami posso farti una domanda?” le chiese Chopper lei dolcemente gli sorrise ed annui

“dove hai imparato a ballare così bene?” gli chiese con gli occhi sognanti il piccolo, lei lo guardò quella domanda la riportò in mente lui e si rabbuiò, cosa che non sfuggi a Zoro, poi Nami però si riprese e gli rispose

“fin da piccola ho sempre ballato, tutti i tipi di ballo, poi qualche anno fa ho scoperto i balli latino americani e soprattutto il flamenco sono partita per l’argentina anche se il flamenco lo ballano in spagna, volevo conoscere a fondo l’America latina e dora sono tornata per aiutare mia sorella” disse sorridendo in maniera falsa, Robin intervenne

“oh! Sei stata 5 anni in argentina? Quindi parlerai perfettamente la lingua spagnola?”

“diciamo di si, anche se alcune parole mi sfuggono” rispose sinceramente, parlare con Robin e Chopper non le dispiaceva

“MIA DEA!” Sanji richiamò la sua attenzione, non avrebbe voluto parlargli ma sapeva che la sorella non avrebbe gradito la cosa

“si?” disse distaccata

“quindi balli anche tutti i balli latini? E anche il TANGO!?” la guardò con occhi sognanti, lei guardandolo sempre in modo diffidente gli rispose

“certo, sono una ballerina professionista”

“OH! MIA DEA MI FARESTI L’ONORE DI BALLARE CON ME UN TANGO!?”

Lo guardò malissimo cosa che non sfuggì a nessuno sul tavolo

“io NON ballo più il tango con NESSUN uomo”

La guardarono stupefatti, Sanji non ne rimase colpito della frase sospettava che alla ragazza fosse accaduto qualcosa di imperdonabile per comportarsi in maniera così fredda con gli uomini, Zoro allora dopo questa frase rise e disse

“e chi vorrebbe ballare con te, solo quel depravato tranquilla...sei una mocciosa!” la rossa si girò verso di lui, lo guardò glaciale, come non parlava e se lo faceva sputava cattiveria, gli dava proprio sui nervi

“ZORO! SEI IL SOLITO BIFOLCO!!” gli urlò Sanji

Zoro girò gli occhi e sbuffo, Nami si alzò e guardandolo storto mentre andava via gli disse

“mentre ballavo non mi pare che eri di questa opinione, ma tranquillo quello che pensa un cavernicolo come te...non mi tocca neanche, ora scusate vado a dare una mano, è stato un piacere conoscervi Robin e Chopper, ragazzi” detto questo andò via

tks! Oca!” le disse Zoro piano

Sanji lo guardava male

“MARIMO! HAI FATTO ANDARE VIA LA MIA SIRENA!!! SEI IL SOLITO CARCIOFO!!”

“falla finita! Che sirena! Quella è solo una zitella!”

I due stavano per ri iniziare a litigare quando Usop li fermò

“io concordo con Zoro, Sanji hai visto come ci ha guardato male solo a Robin e Chopper trattava gentilmente! Si crede chissà chi!”

“ZITTO! NASONE! NON DIRE QUESTE COSE DELLA DOLCE NAMI!”

“fratello hanno ragione era fredda come un iceberg!”

“vi sbagliate secondo me è solo timida” disse ingenuamente Rufy i tre lo guardarono allucinati

“solo timida?? Tsk quella strega!”

“MARIMO FINISCILA! MENTRE BALLAVA NON PENSAVI QUESTO! E poi...” disse in maniera seria a voce bassa così da farlo sentire solo a loro “...credo che si comporti così perché le hanno spezzato il cuore”

tks! Quella avrebbe un cuore? Ma per favore”

“IDIOTA!”

“dico sul serio ragazzi, Nojiko mi ha detto che l’uomo con cui stava le ha spezzato il cuore e che ora non si fida più di nessun uomo...MA IO! MR. PRINCEEE! LE FARO’ CAMBIARE IDEA!!” disse in maniera teatrale

“bhè noi le faremo cambiare idea che ne dite ragazzi?” fu Rufy ad interrompere il monologo teatrale di Sanji tutti lo guardarono e sorrisero, Zoro invece si girò per guardare Nami che serviva al bancone, aveva visto giusto quella ragazza nascondeva una profonda tristezza.

Nami si accorse di essere osservata e si girò, vide Zoro che la fissava e lo guardò malissimo, lui tornò a guardare gli amici. Ma cosa gli importava di quella ragazza! Era solo una mocciosa che si atteggiava a gran donna!

Però non resistette riguardò verso di lei...non riusciva a non guardarla, il viso angelico, quegli occhi cioccolato fuso, i capelli rossi e lunghi ora legati in una coda alta, il corpo snello e perfetto e quelle forme prorompenti...dannazione che gli prendeva!! Non doveva cedere a quella ragazza! La guardò ancora e ancora, non poteva fare altro. Quegli occhi poi, quel senso di tristezza, non lo sopportava avrebbe voluto cancellare ogni segno di malinconia da quella creatura, rimase così per tutta la sera a guardarla ed a sfuggire agli sguardi di odio e malessere di lei.

 

 

Bene ragazzi!!

Dopo mesi di incompleta inesistenza sono tornata!

Mi scuso per l’attesa ma l’ispirazione non era mia amica in questo periodo.

Comunque ora i mugiwara hanno conosciuto Nami. riusciranno a farle cambiare idea?

Zoro invece? Bhè lui dovrà capire cosa gli succede e poi dovrà vincere una durissima battaglia contro l’ostinata e ferita Nami XD come andrà? E Mihawk? Tutto piano verrà svelato

Baci e grazie a tutti quelli che seguono le mie storie^^ e non vi preoccupate le finirò tutte!!

Baci

Yakemi: grazie per i complimenti spero di non averti delusa ^^ baci e grazie ancora

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

Nami scese le scale ed arrivò nel locale al momento vuoto visto che era giorno

“girono sorellona” le disse dandole un bacio sulla guancia

“giorno Nami, stai uscendo?” le chiese la sorella notando la borsa

“si, devo comprare del materiale per i miei disegni e  poi un nuovo paio di scarpe da ballo le mia sono tutte rovinate”

“allora visto che esci perché non mi prendi anche due cose a me per il locale”

“che cose?”

“tranquilla, non molta roba” Nojiko prese e scrisse su un foglietto una breve lista e la diede a Nami,

“oh! Strano per una volta non mi hai mentito” disse Nami stupita

“ehi! Io non mento mai!” le disse guardandola male

“se come no! come se non ti conoscessi”

Nojiko la guardò e le fece la linguaccia, Nami ricambiò e poi si avviò all’uscita ma prima di uscire si bloccò

“Nojiko?”

“si?”

“e se venissi insieme a me? È da tanto che non andiamo in giro insieme” le disse con sguardo dolce

“verrei volentieri sorellina ma sto aspettando il rifornitore e non so tra quanto arrivi, mi tocca aspettarlo”

“capito, bhè allora a dopo”

“a dopo”

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Ormai aveva preso tutto anche le cose per la sorella, stava camminando per la strada guardandosi intorno, vedeva molti locali che prima non c’erano, ma la sua attenzione veniva catturata sempre dalle coppiette di innamorati che giravano per le strade, mentre ne fissava una si perse nei suoi pensieri

Flashback

Stava camminando con quell’uomo misterioso non avevano parlato di molto da quando le aveva rivolto la parola, poi d’un tratto lui la guardò e le disse

“no son de aquí ¿verdad”? [non siete di qui giusto?]

lei lo guardò sempre più stregata, quella voce le metteva i brividi era così calda e profonda, prese un lungo respiro e parlò

“no, yo soy japonés” [no, sono giapponese]

lui le sorrise e poi le fece un’altra domanda

“y lo que estamos haciendo aquí? en esta remota aldea?

[e cosa ci siete venuta a fare qui? In questo paesino sperduto?]

lei sorrise, lui rimase folgorato da tale sorriso

“Quería saber la verdadera Argentina ... donde se puede bailar tango y bailes latinos real todos los

[volevo conoscere la vera argentina...dove si balla il vero tango e tutti i balli latini]

Lui sorrise compiaciuto

que eres un bailarín?” [siete una ballerina?]

lei annui con la testa, lui allora le porse il braccio e lei accettò più che volentieri il suo invito

“Me sentiría honrado si usted bailar conmigo esta noche en el pueblo hay una fiesta, no te importaría si me acompañó

 [sarei onorato se ballassi con me, questa sera in paese c'è una festa, se non ti dispiace vorrei che veniste con me]

Lei rimase sorpresa da tale audacia, ma questo le piaceva in un uomo e allora aumentando la presa gli rispose

“Me encantaría bailar contigo [mi farebbe molto piacere ballare con voi]

Si guardarono e si scambiarono dei sorrisi, poi lui guardò il grande orologio che stava sulla parete di un vecchio edificio e con molto garbo le disse prendendole la mano ed inchinandosi davanti a lei

Perdóname, pero tengo que ir a ver esta noche, ¿dónde vives?

[perdonami ma, devo andare ci vediamo stasera, dove alloggi?]

hotel deseo [Hotel desiderio]

disse lei dispiaciuta

así, yo vengo a dar por 21 después de” [bene, ti vengo a prendere per le 21 a dopo]

E si allontanò da lei, Nami prima di perderlo di vista gli urlò

¡espera! ni siquiera saben su nombre” [aspetta! non so neanche come ti chiami]

Lui si girò e sorridendo le disse

Mihawk y usted?” [Mihawk e tu?]

“Nami”

“Así que después de Nami” [allora a dopo Nami]

Fine flashback

Nami si riprese dai suoi pensieri perché qualcuno le era andando addosso o meglio lei era finita addosso a qualcuno, cadendo per terra e facendo cadere tutte le buste che aveva in mano, si massaggiò il sedere e poi guardò davanti a se per vedere contro chi era andata a sbattere ma appena notò chi era le prese un colpo

ahio! Ma vuoi guardare dove cammini!” come sempre gentile pensò Nami

“brutto buzzurro! Ma guarda tu dove cammini!!”

Zoro la guardò malissimo

“sempre gentile! Strega!!”

Lui si alzò e si pulì i pantaloni e guardò verso Nami, la quale era intenta nel raccogliete tutto quello che le era caduto, lui sbuffò e decise di aiutarla, infondo era colpa sua, aveva visto Nami da lontano e aveva visto il suo sguardo perso nel vuoto e triste e non aveva resistito nel disturbarla per togliere quello sguardo dal suo volto

“lascia ti do una mano” le aveva detto in maniera scocciata

“non voglio il tuo aiuto, cela faccio benissimo” le aveva risposto lei, ma lui non si era lasciato intimorire, così le prese le buste che erano rimaste a terra, quelle con la sua attrezzatura da disegno e guardandola le disse

“dai ti accompagno altrimenti inciamperai su qualcun altro” disse ghignando

Nami lo guardò malissimo e lo superò

“non ho bisogno del tuo aiuto! E non inciampo io! Sei tu che mi sei venuto addosso!”

Disse impettita, lui rise

“certo come no! comunque vedo che le buste non tele sei riprese, quindi accetti il mio aiuto?”

Nami lo fulminò

“non farti strane idee, io non ti sopporto, solo che una mano è sempre comoda”

“senza peli sulla lingua eh?” disse affiancandosi a lei

“e tu educazione sotto i piedi?”

“non mi pare di essere stato maleducato?”

“ah! No? anche cieco e sordo?”

“no, ci vedo e ci sento benissimo!” disse lui sempre più divertito, lei non gli rispose neanche.

Camminavano vicini senza proferir parola, quando lui stufo del silenzio le chiese

“se ti chiedo una cosa mi uccidi?” disse in modo da sembrare simpatico, lei come al solito lo fulmino, lui rise

“come mai ce l’hai tanto con gli uomini?”

Lei lo guardò di certo non avrebbe spiattellato i suoi problemi a quel burbero ragazzo, anche se in quel momento i suoi occhi gli trasmettevano sicurezza, lei non avrebbe più ceduto a nessun uomo

“non credo che siano cose che ti riguardano” disse per chiudere il discorso

“sapevo che mi avresti risposto così” rise beffardo lui eh si ormai stava iniziando a capire quella testa calda di una rossa, lei lo fissò quel ghigno le riportò alla mente Mihawk, senti il petto farle male, e sul suo viso ricomparve quel velo di tristezza che ormai non la lascia andare, Zoro notò questo cambiamento però non capiva cosa lo avesse scaturito

“ti da così fastidio la mia compagnia? O ti da fastidio perché sono uomo?”

Lei si girò verso di lui vedi sul suo volto un’aria triste e un po’ ne rimase colpita, infondo quel ragazzo non le aveva fatto nulla...a parte certo di risponderle in maniera poco educata...

“non sei tu...sono gli uomini in generale...non mi fido di loro...” disse guardandolo dritto negli occhi, lui la studiò notò nella sua espressione un forte senso di dolore, ma anche forza, perché non voleva soffrire ancora

“capisco”

Non parlarono più, poi dopo una decina di minuti arrivarono davanti al locale di Nami, lui le passò le buste e lei lo ringraziò e lo salutò, lui prima di andare via disse

“vedo che quando vuoi sai essere gentile mocciosa”

Lei lo fulminò

“ehi! Io sono gentile! E non sono una mocciosa cavernicolo!! Spero di non rivederti!!”

“mi dispiace deluderti ma penso che ci vedremo presto! Sanji e gli altri vogliono venire anche stasera qui al Le rouge! Strega” disse girandosi e allontanandosi

“COSA!? AH NO!!” gli urlò lei, ma lui era troppo lontano per risponderle, Nami lo guardò andare via quel ragazzo le faceva perdere il controllo, era odioso! Antipatico!...però le aveva fatto passare un pomeriggio si può dire -tranquillo- almeno non aveva pensato a Mihawk, almeno non tutto il tempo.

Rientro nel locale con un sorrisino sul volto lo stesso che aveva Zoro mentre tornava a casa

 

Ri eccomi con un altro capitolo!!

Lo so sono stata molto veloce XD forse troppo ma siccome mi iniziano gli esami molto probabilmente prima di metà luglio non aggiornerò più...quindi ho voluto regalarvi questo cap ^^

Spero di non aver deluso le vostre aspettative con quel capitolo.

Comunque grazie a tutti quelli che seguono le mie storie!! Grazie mille ^^

Rolochan105: CARA! Scusa se non ti ho avvertito XD perdonami! Con questo capitolo spero di essermi fatta perdonare ^^

Si noto che su efp c’è il mortorio ultimamente e purtroppo per me ho visto anche il tuo blocco ç___ç

E questo mi sta distruggendo!! Quando aggiornerai farò i salti di gioia ^^

Comunque tranquilla che il nostro Zorino delle caverne non perderà tempo tranquilla!!!

 

Vale2910: grazie per i molti complimenti che mi hai fatto, mi sento lusingata ^^

E sono contenta che il fatto che metta sia la parte spagnola e quella italiana rafforzi la storia era quello in cui speravo ^^ e anche che Nami trasmetta forti sensazioni mentre balli erano tutte cose che speravo di trasmettere quando ho scritto quel pezzo...

Comunque piano i nostri mugiwara e soprattutto Zoro si muoveranno per far tornare il sorriso a quella testarda di Nami. e Nojiko ed Ace bhè...hihih piano tutto si svelerà ^^

Ti ringrazio ancora per i complimenti e spero di non averti deluso con questo capitolo  

 

 

 

 

 

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