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"No
te vayas!" [
non andartene!] le urlò mentre lei in lacrime correva via
"No desaparece? ¿Por qué? Para
verte! Y la mujer se casan?”
[non andarmene?? perchè? per vedere te! e quella donna unirvi in
matrimonio?!]
lui
abbassò lo sguardo e strinse i pungi
"Ustedes saben que este es
programada martimonio! Sucederá si me caso con un golpe de Estado!"
[sai che questo matrimonio
è programmato! se non mi sposassi succederebbe un colpo di stato!]
lei lo guardò furente e con le lacrime che
ormai scendevano copiose sul so viso gli urlò prima di salire in macchina
"Así que ... ¡Adiós!"
[allora...ADDIO!]
salì
e mise in moto senza dargli il tempo di rispondere...
la
vide allontanarsi con la macchina...credeva di rivederla ma si sbagliava...
TOKYO, 10 GIUGNO
Erano 5 anni che non vedeva il
suo paese natale, era partita per l’argentina per approfondire la conoscenza
del tango e del flamenco, ma li aveva conosciuto anche l’amore...un amore che
però si rivelò un dolore che le spezzò il cuore al punto da non farla più
credere nell’amore.
Camminava per una strada di Tokyo
era pomeriggio inoltrato, si guardava intorno, non ricordava che le strade
fossero così piene di gente, ad un certo punto intravide finalmente l’insegna
che tanto cercava “Le Rouge” il locale di sua sorella
Nojiko, il locale dei suoi genitori, quanto le era mancato, iniziò a camminare
con passo più spedito, voleva rivedere la sorella, ormai l’unica parente
rimasta.
Arrivata alla porta suono il
campanello e subito senti dei passi avvicinarsi ed una voce seria ma squillante
parlare
“si? Chi è?” nel momento che
parlò aprì la porta e su felicemente sorpresa di rivedere la sorella
“NAMI? MA!? CHE CI FAI QUI!?”
“sono tornata” le disse con un
sorriso malinconico per poi buttarsi fra le sue braccia
Nojiko era stupida, non se lo
aspettava proprio e questo la insospettì.
Ricambiò l’abbraccio poi chiuse
la porta e accompagnò la sorella nel salone prendendole la valigia, osservando
sempre Nami, era preoccupata...
Nami nel frattempo si guardava
intorno non era cambiato nulla; il bancone di legno scuro lungo con dietro
tutti i tipi di alcolici, i bicchieri messi tutti in ordine e puliti, poi Sgabelli
sempre di legno scuro messi in fila davanti al bancone del bar, i tavoli con le
tovaglie rosse messi tutti intorno al palco, gli strumenti musicali lasciati
sul palco dai musicisti e poi quelle tipiche luci soffuse che davano al locale
il suo solito aspetto seducente, ma soprattutto il locale aveva sempre il
tipico odore di mandarino e rhum, quell’odore le era mancato tantissimo, ora si
sentiva a casa.
“allora? Perché sei tornata?” le
chiese Nojiko interrompendo i suoi pensieri
“mi mancava casa mia” disse
speranzosa che la sorella le credesse, cose che non fece, la conosceva troppo
bene
“Nami? sicura?”
“certo! Perché mai sarei tornata
altrimenti?!”
“bhè...fino qualche tempo fa non
avevi la minima intenzione di tornare...e Mihawk? Lui come mai non è con te?”
Quando senti pronunciare quel
nome dalla sorella quel piccolo bagliore di felicità che si vedeva nei suoi
occhi scomparve e abbassò la testa, la sorella comprese allora che il suo
ritorno era dovuto a lui, lei si avvicinò e l’abbracciò
“cosa è successo? Dai racconta?”
le disse mentre si mettevano a sedere
Nami la guardò e stringendo la
stoffa della gonna iniziò a raccontarle
“ti avevo detto che lui
apparteneva ad una famiglia di politici li in argentina, ricordi?”
“si, melo avevi detto”
“essendo un punto fondamentale
della società, lui aveva una promessa sposa...” Nojiko la guardò stupida
“da quanto lo sapeva lui?”
“da sempre...” le rispose Nami
sospirando
“ e tu? Lo sapevi?”
Nami non le rispose, guardò
altrove
“Nami? rispondimi”
“inizialmente no...poi melo
rivelò...ma...” delle lacrime iniziarono a scenderle dal viso, Nojiko le
strinse la mano
“ma...mi aveva detto che non
l’avrebbe sposata...melo aveva giurato...sigh...ci ho creduto...lo amavo come
potevo non credergli...ed invece una settimana fa...sigh...per caso sono venuta
a conoscenza che il matrimonio si sarebbe tenuto il 9 giugno, cioè ieri! Non ho
retto son andata da lui e glielo chiesto...sigh...e lui mi ha detto che melo
avrebbe detto! Che anche se si sposava amava me!...sigh! mi ha detto che la
nostra relazione non sarebbe finita! Praticamente mi ha chiesto di diventare la
sua amante! Sigh...gli ho detto di no! gli ho ricordato che mi aveva promesso
che non si sarebbe sposato con quella! E lui...sigh...mi ha detto che non era
possibile! Che se si fosse rifiutato sarebbe successo un casino!...sigh...mi ha
illusa!...sigh...così sono corsa via...ho fatto le valige e sono tornata
qui!...sigh...!”
Nami scoppiò in un pianto
liberatorio, Nojiko l’abbraccio, non voleva vedere la sorella in quello stato
“dai sorellina...ora sei a casa,
quell’uomo non ti farà più soffrire! Vedrai ora andrà tutto bene, ti rifarai
una vita e anche un nuovo amore”
“NO! io non credo più nell’amore!
L’amore per me è morto!”disse disperata
Nojiko la guardò preoccupata
“Nami...non dire così”
“non crederò più a nessun’uomo!
Sono tutti dei bugiardi!”
Detto questo si alzò e prese la
valigia e si incamminò verso le scale che portavano al piano superiore dove si
trovava la loro abitazione
“vado nella mia stanza, ci
vediamo dopo” detto questo Sali le scale
Nojiko la guardava preoccupata.
Arrivò l’ora di cena e Nojiko
iniziò a preparare il locale, che da li a poco tempo sarebbe stato pieno.
“sera bella signorina” Nojiko si
girò e salutò il ragazzo appena entrato
“ciao Ace, come mai così presto?”
“sono venuto a dare una mano al
mio capo no!?” disse facendole l’occhiolino
Nojiko gli sorrise
“bene,allora aiutami a spostare i
tavoli, penso che questa sera ci sarà un spettacolo unico” disse sorridente
“come mai?” chiese curioso
“oh! Lo scoprirai tra breve”
Così si misero a lavoro.
Ace era il cameriere del locale,
Nojiko lo aveva assunto perché i clienti con le cameriere erano troppo audaci,
quindi un cameriere maschio era perfetto, poi Ace le piaceva era un bellissimo
ragazzo, simpatico, però un po’ troppo provolone. Ad un tratto entrò un’altra
persona nel locale.
“Yohoho! Sera capo!yohoho!”
“Brook! Sera! Mi servivi proprio
tu!”
“ah si? Come mai? Yohoho!”
“sai suonare la chitarra acustica
vero?”
“certo! Io suono qualsiasi
strumento! Yohoho! Come mai!?”
“oh lo vedrai!” disse ridendo
“ ma che ha stasera? Yohoho!”
chiese Brook ad Ace
“non lo so...glielo ho chiesto ma
non mi ha voluto dire niente”
“bene, ora Brook vai a
prepararti, tu Ace accogli i clienti come sempre ok?mentre io vado un attimo
su!”
I due annuirono, Nojiko corse su,
andò da Nami che era ancora chiusa nella sua stanza
“sorellina posso?”
“ si entra pure”
Nojiko aprì la porta
“dimmi?” le chiese Nami
Nojiko si appoggiò allo stipite
della porta e le chiese
“non prendertela per quello che
sto per dirti, ma ora tu sei tornata e non stai bene, perché stai soffrendo per
Mihawk, ma non penserai di rimanere tutto il tempo qui dentro? Vero?!”
Nami la guardò, la capiva ma non
le andava di fare nulla
“e se anche fosse?”
“devi trovare lavoro! Almeno di
distrarrai!”
“e tu pensi che sia facile?? chi
prenderebbe una ragazza come me a lavorare!?”
“oh! Molte persone...ma io avevo
in mente altro” gli disse Nojiko con un sorriso calcolatore stampato in faccia
Nami la guardò non capendo
“che cosa hai mente sorellona?”
le chiese dubbiosa
“bhè mettiti il tuo vestito da
flamenco e scendi...e poi vedrai” detto questo uscì dalla stanza lasciando Nami
confusa.
FINE PRIMO CAP^^
Le parti in spagnolo
le ho tradotte con google quindi mi scuso se ci sn
degli errori ^^
Cmq ringrazio tnt di cuore Rolo che mi aiuta ^^
E grazie e tutti
quelli che seguono le mie storie ^^
Nojiko
era scesa e si era messa a sistemare le ultime cose prima dell’apertura del
locale, Ace e Brook la guardavano cercando di capire cosa aveva in mente per la
serata, ma i loro pensieri furono interrotti da un rumore che proveniva dalle
scale
“Nojiko?”
la chiamò Ace
“si?”
“chi
c’è di sopra?” chiese Ace in maniera cupa
Nojiko
sorrise “ora lo vedrete”
I
ragazzi si guardarono e poco dopo videro la persona che scendeva le
scale...spalancarono gli occhi, era una ragazza...
“Ace,
Brook, vi presento Nami, mia sorella minore” disse allegra “Nami, lui è Ace, il
nostro cameriere” disse indicandoglielo “e questo è Brook, il musicista” Nami
li guardò, Ace sembrava un ragazzo normale, però non voleva fidarsi di lui o
meglio non voleva fidarsi degli uomini, lo saluto freddamente
“salve”
Poi
guardò verso Brook e gli prese quasi un colpo...UNO SCHELETRO AFRO????
“che
c’è signorina non ha mai visto un uomo affascinante come me??yohoho!”
Gli
disse allegro, Nojiko gli diede una cazzotto in testa
“non
essere il solito sciocco! Così la spaventi! Nami non ci fare caso...è un po’ strano
ma è un’ ottimo musicista ed amico fidato”
“s-si...se
lo dici tu sorella...” disse un po’ diffidente
“comunque
parliamo di stasera, Brook tu accompagnerai Nami con la musica, quindi
mettetevi d’accordo, ora io ed Ace pensiamo a sistemare il locale”
Nojiko
ed Ace si allontanarono lasciando Nami e Brook a discutere
“allora
signorina come le posso essere d’aiuto per stasera?” gli chiese, Nami non gli
rispose teneva gli occhi chiusi e la testa bassa
“signorina
Nami?”
“lei
conosce i palos del flamenco?” gli chiese Nami con
tono triste
“non
tutti ma la maggior parte si...”
“sa
che non serve soltanto conoscerli? Per saper suonare i palos
e quindi trasmettere emozioni bisogna aver sofferto...perché il flamenco e i palos esprimono i nostri sentimenti, e chi ha sofferto può
esprimere al meglio questa forma di ballo” Nami aveva pronunciato quelle parole
tristemente, Brook si posizionò meglio il cappello sulla testa e le disse
“signorina
non mi deve dire queste cose, so di cosa parla”
Nami
lo guardò e sorrise tristemente “allora le sarei grata se mi accompagnasse nel
flamenco”
“ne
sarei onorato”
Il
locale ormai era pieno, c’erano clienti nuovi e clienti abituali
“NOJIKOOOOO
MIA DEAAAAA!!!”
“buona
sera Sanji”
“oh!
Dolce Nojiko! Stasera siete più bella del solito!”
“sempre
gentile sanji”
“sempre
il solito farfallone” Ace era apparso dietro Nojiko e guardava storto Sanji
“sera
Ace”
“sera
Sanji”
“allora
mia dea! Cosa ci riserva “le Rouge”?”
Nojiko
rise “oh! Uno spettacolo da mozzare il fiato! Ora scusa ma devo andare a
presentare lo show!”
Detto
questo andò via lasciando Sanji ed Ace soli
“è
molto elettrizzata di che si tratta Ace?”
“non
posso dirtelo Sanji, non so bene neanche io di cosa si tratti”
“allora
stiamo a guardare”
Nojiko
salì sul palco
“buona
sera signori e signore, questa sera non assisterete al solito spettacolo
musicale...vedrete un esibizione unica di flamenco!”
Detto
questo le luci si spensero e solo la luce di un riflettore rosso illuminava il
palco facendo intravedere il musicista chino sulla sua fidata chitarra...piano
iniziò ad emettere le note...e nello stesso istante che la musica iniziò un
altro riflettore illuminò il palco mostrando a tutti la ballerina pronta per la
sua esibizione...dopo l’assolo della chitarra iniziò a battere i piedi...scandendo
la musica...le mani e le braccia si muovevano sinuosamente sopra la sua testa...la
gonna si muoveva creando dei movimenti ipnotici...ogni movimento era impresso
con forza ed eleganza...tutti i presenti guardavano quella ragazza così bella
ed aggraziata ma allo stesso tempo forte e sola...
Le
gocce di sudore che erano evidenziate dalla luce rossa del riflettore rendevano
ancora più seducente la scena...
Nella
sala ormai il silenzio era sovrano, si sentiva solo la chitarra ed i battiti
dei piedi e delle mani di Nami...
Nojiko
guardava la scena e sorrideva, sapeva di aver fatto una buona scelta, la
sorella era sempre stata brava ed oltre tutto era un modo per farle liberare la
mente, Nojiko si guardo introno vedeva tutti gli occhi degli uomini presenti sedotti
dalla sorella, ma anche le donne presenti erano affascinate, si girò a vedere
Ace, anche lui era fermo immobile e fissava stregato Nami, guardò davanti a lei
, seduto sugli sgabelli del bancone Sanji che era con la sigaretta ferma in
mano a mezz’aria e con gli occhi spalancati...sorrise...poi torno a guardare la
sorella, era uno spettacolo unico, ogni movimento trasmetteva un emozione
unica...
Dopo
circa 10 minuti la musica inizio a accelerare era l’ultima strofa, Nami impresse
più forza nei movimenti e nei battiti dei piedi...e poi..battendo energicamente
i piedi e facendo un giro di ¾ si fermò, un braccio davanti alla faccia che
guardava verso destra e uno sopra la testa...il suo respiro era accelerato e le
guance erano rosse...
Nella
sala tutti ancora non si muovevano, poi si sentì un battito di mani che
coinvolse tutta la sala, Nami guardò il pubblico e fece un inchino, ringrazio
Brook e poi scese dal palco, andando verso le scale, aveva bisogno di una
doccia...
SALVE A TT^^
NON So SE SN RIUSCITA A RENDERE BENE LA SCENA DEL FLAMENCO MA NON
AVENDO COM ME IL MIO FIDATO LIBRO MI SN DOVUTA
ARRANGIARE CON LE SENSAZIONI CHE MI RICORDAVA DI UNA SCENA LETTA NEL LIBRO
CMQ SPERO CHE VI SIA PIACIUTA ^^ BACI
RINGRAZIO CHI HA MESSO LA STORIA TRA I PREFERITI CHI TRA LE SEGUITE
E CHI TRA QUELLE DA RICORDARE ^^ GRZ DI CUORE
ORA PASSO HAI COMMENTI ^^
KIKAI HIME: GRZ X I COMPLIMENTI...EH Già MIHAWK SI è
SPOSATO...IHIH...NAMI TROVERà QUALCUNO?? Bhè CARA NN
TI DICO NULLA perché NN VOGLIO TOGLIETI LE SORPRESE ^^
TSUKICHAN: GRZ ^^ Già NAMI E MIWAHK NN SI ERANO VISTI ^^ MA MI è VENUTA COSì...SAI QUELLE
IDEE MALSANE XD CMQ FORSE CISARà
IHIHI STAREMO A VEDERE ^^
STATEIRA: GRZ DEI CONSIGLI ^^ LO IMMAGINAVO CHE ERANO TT SBAGLIATE
=( FARò MEGLIO CON LE PROSSIME PARTI XD =D
GIUSY91: GRZ MILLE =D E FORSE TORNERà CHI LO Sa...XD
ROLOCHAN105 CIAO CARA XD GRZ X L’INCORAGGIAMENTO ^^ ED INFATTI
ECCOMI CON LE PARTI DEL BALLO SPERO CHE TI SIANO PIACIUTE BACI =*
Quando
Nami era andata via nella sala si sentivano solo applausi,
Ace
e Sanji erano ancora immobili, non credevano di poter restare così affascinati,
Nojiko prese l’attenzione dei due
“allora?...piaciuto?”
gli chiese con tono sarcastico
Ace
la guardò e sorrise
“bhè...è
stato da brivido...tua sorella è molto brava...per non dire sex...!” ma non finì
la frase che Nojiko gli aveva dato un cazzotto in testa
“non
ci provare con lei! Telo proibisco!” disse furiosa
Ace
la guardò e le mise un braccio intorno al collo
“non
essere gelosa!...Sei solo tu la donna dei miei sogni!” disse con sorriso
malizioso e questo gli costò un altro cazzotto
“idiota!”
gli disse Nojiko, ma si vedeva che non lo pensava realmente, visto che rideva
“e
tu Sanji cosa ne pensi?”
Sanji
era fermo e fumava la sua sigaretta, teneva la testa bassa e gli occhi chiusi,
Nojiko ed Ace si guardarono
“Sanji?!”
lo chiamò Nojiko preoccupata
“...è...stato...è...stato...”
disse Sanji non finendo la frase
“è
stato?!” chiese spazientito Ace
“LO
SPETTACOLO PIU’ BELLO CHE ABBIA MAI VISTO!!!! NOJIKO MIA DEA CHI E’ QUELLA
SPLENDIDA CREATURA!! COSI’ AFFASCINATE E TRISTE!!”
Ace
si portò una mano in faccia mentre Nojiko guardava ridendo il biondo
“quella
è mia sorella minore, si chiama Nami”
“oh!
Che meraviglia! La mia dea ha una sorellina! Mister prince conquisterà anche
lei! Come ha fatto con te mon amour!!”
“se
se sogna!” disse Ace
“che
vorresti dire!?” Sanji lo guardò storto
“io!?
Niente!” gli rispose tornando al suo lavoro
“basta
ragazzi! Non fate casino! O spaventate i cliente!”
“ok...”
dissero in coro i due ragazzi
Nel
frattempo nei piani di sopra...
Nami
stava sotto la doccia, aveva mille pensieri per la testa, ballare il flamenco
gli aveva riportato alla mente dei ricordi di 5 anni prima...
INIZIO FLASHBACK
ARGENTINA
Nami camminava per
le strade di una piccola cittadina, il caldo era insopportabile e il peso delle
valigie non aiutava la camminata, era stremata...l’hotel dove aveva preso
alloggio era ancora lontano ed di taxi neanche l’ombra...ad un tratto vide al
centro di una piazza un albero, si incammina verso di esso e appena arriva
sotto le sue fronde si lascia andare per terra, si rilassa sentendo arrivare
come un soffio lieve una brezza leggera, chiuse gli occhi e alzò il viso per
sentirla meglio...era in pace...stava per addormentarsi...
“seÑorita?todosbiens??” [signorina? Tutto bene?]
Nami aprì gli occhi
di scatto e davanti a lei vide un uomo, aveva l’aspetto di essere un tipo
misterioso, pelle chiara anche se la temperatura minima era sui 35 C°, capelli , baffi e pizzetto neri...ma la cosa che colpì
di più Nami erano gli occhi! Erano ambrati...uno sguardo caldo e passionale che
ti ipnotizzava...
“si, gracias” [si grazie] gli rispose timidamente rimanendo a
guardarlo negli occhi
“seguro?” [sicura? ]
“si, seÑor” [si, signore]
Lui la guardò e
sorridendo gli porse la mano, nami lo guardò, era ipnotizzata da quegli occhi e
senza pensarci presa la mano dell’uomo...
FINE
FLASHBACK
Nami
si ridestò da quei ricordi, sentiva gli occhi pizzicarle, li toccò e li scoprì
umidi, asciugò di fretta le lacrime e poi appoggiando la testa alla parete
disse mordendosi il labbro inferiore
“...non
devo piangere...sinff...non piangere...non lo merita...”
TOCK
TOCK!
Il
bussare alla parta la allarmò, si asciugò in fretta le lacrime che non volevano
fermarsi e parlò
“si?”
“Nami?
hai finito?” era la sorella
“si,
quasi perché?”
“voglio
presentarti a una persona, è un mio amico e cliente affezionato”
“devo
proprio? Non poi fare a meno di presentarmelo?”
“NO!
su sbrigati!!”
“arrivo!
Arrivo” disse sbuffando
-Uff...mia
sorella è sempre la solita! Quando decide una cosa! Non la ferma
nessuno...comunque forse è meglio così non penserò troppo...-
Uscì
dalla doccia e si vesti, mise dei pantaloncini di jeans corti e sopra una
maglietta a maniche corte bianca con disegnato sopra un mandarino.
Scesa
di sotto andò dietro il bancone dove si trovava la sorella e non poté fare a
meno di notare davanti a lei un ragazzo biondo che non faceva che farle la
corte, sbuffò, conosceva quegli atteggiamenti e quel ragazzo non le andava giù
“eccomi
sorellona” disse facendo un sorriso forzato, Nojiko sorrise e le presentò Sanji
“bene...Nami
questo è sanji uno dei nostri più cari clienti”
“OH
DEA CELESTE!!” Sanji tirò fuori una rosa e prese la mano di Nami la baciò piano
“che
onore conoscere la sorella della mia dolce Nojiko! Siete bella come vostra
sorella! E sul palco siete stata divina!!”
Nami
liberò la mano dalla presa del biondo e duramente gli disse
“grazie
per i complimenti...ma preferirei che evitaste tutte queste moine non sono
gradite!”
“NAMI!”
sua sorella la richiamo severamente
“non
essere così sgarbata!”
Nami
la guardò male
“vado
a dare una mano ad Ace” dissesemplicemente andando via
Nojiko
si portò una mano sulla fronte
“perdonale
Sanji, non è cattiva”
“tranquilla
Nojiko cara, non mela sono presa...avrà i suoi motivi...”
Nojiko
lo guardò e lo vide sorridere, lei gli sorrise di rimando ma con un velo di
tristezza
“già...ma
anche se ha i suoi motivi i clienti sono i clienti...”
“...sarà
come dici tu...ma il cuore delle donne è più delicato anche se queste si
mostrano forti...”
Nojiko
lo guardò stupita
“come?!”
“io
sono mister prince! Le donne non hanno segreti con me!” disse sorridendo
ECCOCI QUI CON UN ALTRO
CAPITOLO ^^ SPERO SIA PIACIUTO
SCUSATE LA LENTEZZA MA
QUESTA STORIA è MOLTO INTRECCIATA E VORREI SCRIVERLA AL MEGLIO ANCHE SE NON
CREDO CI STIA RIUSCENDO...
COMUNQUE COME AL SOLITO
NON So SE LO SPAGNOLO è GIUSTO MA TANTO CON LA TRADUZIONE SI CAPISCE COSA
VOGLIO DIRE ^^ PERòMI
SCUSO LO STESSO PER GLI ERRORI
CMQ PASSIAMO AI
RINGRAZIAMENTI
RINGRAZIO TT QUELLI CHE
SEGUONO LA STORIA GRAZIE DI CUORE A TT
ANIME_LOVE: GRAZIE PER I
COMPLIMENTI ^^ MI FA PIACERE SAPERE CHE LA SCENA DEL
BALLO TI SIA PIACIUTA ^^ L’ARRIVO DELL’UOMO PiU’ SEXY
è ANCIRA UN Po’ LONTANO ^^ MA ARRIVERà TRANQUILLA ^^
Un
uomo dall’aria cupa era seduto in un lussuoso salotto, tutto rifinito con la
massima cura,
l’uomo
stava seduto e non faceva altro che guardare tristemente una parte indefinita
della stanza era immerso nei suoi pensieri...come era potuto accadere? Perché
come al solito capiva che la scelta da fare era quell’altra solo dopo aver
commesso l’errore?...
ad
interrompere i suoi pensieri fu il bussare alla porta
“Disculpe, seÑor” [mi scusi,
signore]
“mmm...”
“tu
mujer te está buscando”
[vostra moglie vi sta cercando]
“dileque son ocupados”
[dille che sono occupato]
“como
quiera, seÑor” [come volete signore]
Il
servitore lasciò la stanza, facendo ripiombare l’uomo nei suoi pensieri...pensava...
Dove
poteva essere? L’aveva fatta cercare in tutta la cittadina! Nelle città e nei
pesi vicini! Ma nulla! Di lei nessuna traccia...
Si
portò una mano sulla fronte e si massaggiò le tempie
DRIIIIN---DRIIINNN
Appena
il telefono aveva iniziato a squillare, spostò lo sguardo su esso...quel suono
lo metteva in ansia...era lei? O non era lei?
Si
alzò e rispose
“listo?
Quiénhabla?” [pronto? Chi
parla?]
“SeÑor Mihawk, tal veztengamoalgo de informaciónsobre la seÑorita Nami” [signor Mihawk, forse abbiamo delle
informazioni sulla signorina Nami]
“ahora no
puedo cabla, te llamaré en cuanto pueda, nos vemos pronto!” [ora non posso parlare, vi
chiamerò io appena posso, a presto]
“ok, nos
vemos pronto, seÑor” [ok, a presto signore]
Appena
riattaccò la cornetta del telefono, la porta si aprì ed una donna, dai lunghi
capelli neri...e un corpo snello e sportivo con un seno molto prosperoso messo
in bella mostra da una profonda scollatura a V
Entrò
nella stanza con un espressione scocciata
“usted
puede saber qué hacer en todo el dia?” [si
può sapere cosa fai qui dentro tutto il giorno?]
“de mis
negocios! Ahora si quiete trabajar que hacer!” [sono fatti miei! Ora se non ti dispiace avrei del
lavoro da svolgere!]
“que son
generalmente de mal humor!” [sei
il solito scontroso!]
“BOA!
VAYA!” [BOA! VATTENE!]
“NO!
Estoy harto! Estás siempre aqui! Si se deja sólo para trabajar o ir a la plaza
vieja y opaca de este pueblo! Y luego en la noche se queda dormido de immediato
qué diablos tienes? Antes de la boda
no fueraasi!?”
[no!
mi sono stufata! stai sempre qui dentro! se esci è solo per lavoro o per andare
nella vecchia e insulsa piazza di questa cittadina! e poi la sera ti addormenti
subito che diamine ti è preso?? prima delle nozze non eri così!?]
Lui
la guardò freddamente, poi chiuse gli occhi e sospirò, doveva stare calmo
“perdónamequerida, pero elestrés y me relaja por aqui...ir a dormir quees tarde llgará en breve” [perdonami cara, ma il lavoro mi stressa, e
qui dentro mi rilasso...vai a dormire che è tardi arriverò fra poco]
Disse
avvicinandosi a lei e cingendole la vita con un braccio le diede un bacio sulla
fronte, lei lo guardò con gli occhi languidi e tirandolo a se per la camicia
gli disse
“vamos a
la cama...quiero un poco de diversión...” [vieni
ora a letto...che voglio divertirmi un pò...]
Lui
la guardò...non sapeva che fare...ma d’altronde se avesse rifiutato Boa si
sarebbe insospettita...e oltretutto era una bellissima donna come potersi
rifiutare?
“está
bien divertirse...un poco...” [va
bene...divertiamoci un pò]
Andarono
in camera da letto e li, iniziarono a fare sesso...ma purtroppo per lui non era
così facile...nella sua mente regnava l’immagine di quella maledetta strega dai
capelli rossi...dagli occhi color nocciola fuso...
Stava impazzendo! La rivoleva!
Per tutto il tempo...non fece altro che pensare a lei...NAMI...
Oramai
era passato quasi un mese da quando Nami era tornata in Giappone ed aveva
iniziato a lavorare come ballerina per la sorella, inizialmente era stato duro
per Nami tornare a ballare ma sapeva che doveva andare avanti e aveva capito
che ballare le liberava la mente...
La
sera dedicata al flamenco, Sanji come al solito era arrivato al locale ma
quella sera non era solo con lui c’erano altre persone
“mia
dea buona sera!” urlò a Nojiko appena entrato
“buonasera
Sanji...oh vedo che non sei solo”
“esatto
mia dea! È possibile un tavolo per 8?”
“certo!
Per te c’è sempre posto!”
“oh
che gioia sentirti dire cosi mia amataaaa!”
“ti
calmi che spaventi i clienti sopracciglio ridicolo!” a parlare era Ace che come
al solito si intrometteva tra Nojiko e Sanji
“sera
Ace” disse scocciato Sanji
“FRATELLONE!!”
Ace si girò verso la fonte di voce e vide suo fratello
“Rufy!?
Che ci fai qui!?”
“sono
venuto con Sanji! Parla sempre bene di questo posto! Ihihhi”
“santo
cielo! Il mio povero fratellino che esce con questo idiota!”
“HEY!!
IDIOTA A CHI!! BELL’IMBUSTO!!!!”
“grazie
per i complimento! E ora signori vi scorto al vostro tavolo, capo vai ci penso
io!”
“ok
Ace, a dopo ragazzi”
“a
dopo mia dea!”
“da
questa parte ragazzi”
Ace
li accompagnò al tavolo che si trovava proprio davanti il palco
“accomodatevi
ora vi porto il menù”
Ace
prese i menù e glieli diede
“fatemi
un cenno e verrò a prendere le ordinazioni”
“ok
fratellone!”
Ace
lasciò i ragazzi soli
“bhè
che ne pensate di questo posto?” chiese Sanji
“bhè
devo dire che è suggestivo” disse una ragazza dai capelli corvini
“si
mia adorata Robin! Adoro questa atmosfera! E poi dovete vedere la bellissima
creatura che ballerà fra poco!”
“tks! Il solito casca morto appena vedi una bella gonnella
subito a fare le fusa!”
“cosa
hai detto marimo??”
“io?
Nulla!”
“bifolco!
Vediamo cosa dirai appena la bella Nami salirà sul palco! Ogni volta che la vedo
rimango senza fiato! È divina!” disse Sanji con gli occhi a cuore
I
ragazzi presero le ordinazioni e nel frattempo che aspettavano iniziarono a
parlare,
poi
quando Ace gli portò le ordinazioni la sala si fece buia e il riflettore
illuminò una parte del palco...mostrando il musicista su uno sgabello pronto
per cominciare
“eccola
finalmente!” disse Sanji per avvertire gli altri
Quando
la musica iniziò la sala si azzittì...nessuno parlava...le note della canzone
trasmettevano forti emozioni...alla 4 battuta un altro riflettore illuminò il
palco mostrando la ballerina, già in posizione pronta a partire...iniziò nel
battere le mani per accordarsi con il ritmo. Con le mani tenute in alto, si
muoveva come se non ci fosse nessuna sensazione di un prima e di un dopo, in
una serie di movimenti sensuali delle mani, muovendo i fianchi in contrappunto
con ai gesti delle braccia. Ballava davanti al chitarrista e lui la teneva
avvinta in uno sguardo fermo, leggendo ogni sfumatura del ballo di lei,
scrutandone ogni minimo fremito del corpo e rispondendo con ritmi e note.
Lei
si piegò all’indietro, come una danzatrice del limbo, torcendo il tronco mentre
girava. Era un prodezza compiuta con un equilibrio che sfidava la legge di
gravità.
Tutti
i presenti si chiedevano come fosse riuscita a farlo, ma la ragazza ripete il
movimento, quattro, cinque, persino sei volte per far vedere che non era una
caso, e ogni volta il suo corpo si curvava in un arco ancora più impossibile. Una
persona in particolare era rimasta affascinata...era fermo che la guardava non
riusciva a distogliere lo sguardo da lei.
Adesso
di nuovo eretta, esegui una serie di agili piroette, muovendo a tale velocità
che i presenti si chiedevano se avesse girato realmente.
Nel
frattempo i piedi martellavano irati schemi sul pavimento. Ogni arto, ogni
tendine del suo corpo era coinvolto in quell’esibizione; persino i muscoli
facciali, che avvolte le stravolgevano i bei lineamenti in una smorfia simile a
un doccione.
Zoro,
era questo il nome del ragazzo, era inchiodato dov’era. L’energia di quella
ragazza e la flessuosità del suo corpo erano impressionanti. Ma la pura forza
fisica chiusa dentro a quella struttura incorporea era quello che più stupiva.
Una
o due volte, il ballo sembrava arrivasse a una fine naturale, quando la ragazza
si fermava e distoglieva lo sguardo dal chitarrista e guardava le persone che
battevano le mani, ma poi lei stessa iniziava a battere le mani e poco dopo
avrebbe iniziato di nuovo a pestare i piedi e a oscillare, e le braccia
avrebbero ripreso il movimento a spirale simili a serpenti.
Varie
volte si udì un sommesso “olé” d’incoraggiamento, il
riconoscimento di quella donna non stava solo facendo una buona impressione
sugli spettatori, ma stava anche suscitando le loro emozioni mentre si
dondolavano avanti e indietro e oscillavano di fianco sulle sedie.
Quando
il ballo finì davvero, il battito ritmico delle mani diventò immediatamente un
applauso diffuso.
Sanji
e gli altri ragazzi applaudivano con foga, tutti tranne Zoro, lui era rimasto
fermo, che guardava quella fragile ragazza che sul palco aveva tirato fuori un
energia ed una passione dirompente...
Per
un attimo lo sguardo di Zoro incrociò quello di Nami...ma durò poco perché lei
dopo aver ringraziato con un elegante inchino i presenti e il chitarrista era
andata via dal palco...
Quel
breve lasso di tempo nel quale avevano incrociato gli sguardi, Zoro aveva
notato nello sguardo di lei..tristezza...e questo lo lasciò sorpreso
Eccoci qui con un altro capitolo ^^ spero vi sia piaciuto
Per la parte del ballo ho preso spunto dal mio amato libro
Nami
salì come tutti i giovedì dopo aver ballato in camera per farsi una rilassante
doccia, quella sera però era maledetta per lei, 5 anni prima in quel fatidico
giorno aveva conosciuto Mihawk e ne era rimasta stregata a tal punto che alla
fine sene era innamorata.
“arghhh!! Non ci devo pensare!! Non pensare!!!” urlò mentre
si teneva i capelli e scuoteva la testa
Decise
di entrare in doccia, doveva sbrigarsi e scendere a dare una mano alla sorella.
“bhè
ragazzi non è stata fenomenale!?” chiese Sanji agli altri
“devo
ammettere Sanji che hai ragione, ha eseguito un performance da togliere il
fiato” gli rispose la bella Robin
“oh!
MIA DEA CELESTIALE! COME SONO FELICE CHE TI SIA PIACIUTO!!” disse iniziando a
svolazzarle intorno con occhi cuoriformi
Anche
gli altri ragazzi concordarono con Robin, tutti tranne uno, il nostro amico
Zoro era zitto immobile che fissava il punto dove aveva visto per l’ultima
volta la ragazza e questo non sfuggì a Sanji
“guarda
che torna tra una 10 di minuti marimo, tranquillo che la rivedi!” gli disse
punzecchiandolo, Zoro a quel punto guardandolo male gli rispose
“non
sto aspettando nessuno, damerino”
“non
ti credo! Ho visto come guardavi la divina Nami! non osare avvicinarti a lei!”
“tranquillo
non ho intenzione di avvicinarmi alla tua -divina- Nami!” rispose girando lo sguardo
altrove, poi con un ghigno gli disse “e comunque non credo che tu sia alla sua
altezza” Sanji stava per rispondergli quando
“sinceramente
non lo è nessuno!” Nami intervenne fredda, Zoro la guardo e poté vedere la
freddezza dentro quegli occhi di cioccolato
“ecco
ha voi ragazzi” disse dopo aver distolto lo sguardo da Zoro
“mia
dea! Che visione celestiale! Non sentire quel demente! Io sono adattissimo a
te!!”
“EHY!
DEMENTE A CHI? SOPRACCIGLIO RIDICOLO!”
I
due iniziarono a battibeccare
“scusali
sono molto rumorosi ma non sono cattivi” gli disse Robin, Nami la guardò e le
sorrise
“oh,
non mi preoccupo”
Robin
la guardò e le porse la mano
“piacere
mi chiamo Robin”
Nami
le strinse la mano
“Nami,
ma credo che già lo sapeste, conoscendo Sanji” le rispose sorridente
“già”
“PIACEREEEEE
NAMIIIIIII!!!!! IO SONO RUFYYYYYYYYYYYYYYY!”
Le
urlo contro un ragazzo moro con una cicatrice sotto l’occhio sinistro
“E
SONO IL FRETELLO DI ACE!! Le urlò tutto contento,
Nami lo guardò quel ragazzo le sembrava un bambino, però non riusciva a fidarsi
quindi gli rispose distaccata
“ciao”
“sul
palco sei stata grandiosa!” Nami si girò verso quella piccola voce dolce e vide
un cucciolo di alce con il naso blu e in testa un grosso capello rosa
“salve,
io sono Chopper” gli sorrise, lei ricambio il sorriso e abbassandosi gli toccò
il naso
“ciao
piccolino, grazie per i complimenti”
“MIA
DEA! PERCHE’ NON REGALI ANCHE UNO DEI TUOI SPLENDIDI SORRISI!!!” le urlò Sanji
riemerso della lite con Zoro, Nami neanche lo degnò di uno sguardo, stava per
andarsene quando Robin le disse
“Nami
perché non ti unisci a noi?”
Lei
la guardò le avrebbe fatto piacere parlare con lei ma...non le piaceva stare in
compagnia degli uomini se poi loro erano come Sanji, allora le disse
“non
posso Robin, devo dare una mano a mia sorella, c’è molto da fare”
In
quel momento per SFORTUNA di Nami, Nojiko era passata di li ed aveva sentito
tutto e disse
“tranquilla
sorellina c’è Ace a darmi una mano, rilassati pure”
Nami
la guardò storto, ora di certo non aveva scuse per rifiutare, prese una sedia e
si mise seduta tra la piccola renna e il ragazzo con cui Sanji aveva litigato,
Chopper molto educatamente le presentò il ragazzo
“Nami
questo è Zoro”
I
due si guardarono lui in maniera seccata come se non avesse voluto essere li e
lei come faceva con tutti gli uomini in maniera gelida, non smettevano di
guardarsi se non fosse che un altro amico di Sanji si presentò a Nami
“piacere
sorella!!! Io sono Franky!!” lei lo guardò e vide un grosso uomo in camicia
Hawaiana e in mutande!
“salve”
“io
invece sono il prode capitano Usop!” le disse uno con un naso sproporzionato
alla sua faccia
Lei
salutò freddamente anche lui
“Nami
posso farti una domanda?” le chiese Chopper lei dolcemente gli sorrise ed annui
“dove
hai imparato a ballare così bene?” gli chiese con gli occhi sognanti il
piccolo, lei lo guardò quella domanda la riportò in mente lui e si rabbuiò,
cosa che non sfuggi a Zoro, poi Nami però si riprese e gli rispose
“fin
da piccola ho sempre ballato, tutti i tipi di ballo, poi qualche anno fa ho
scoperto i balli latino americani e soprattutto il flamenco sono partita per
l’argentina anche se il flamenco lo ballano in spagna, volevo conoscere a fondo
l’America latina e dora sono tornata per aiutare mia sorella” disse sorridendo
in maniera falsa, Robin intervenne
“oh!
Sei stata 5 anni in argentina? Quindi parlerai perfettamente la lingua
spagnola?”
“diciamo
di si, anche se alcune parole mi sfuggono” rispose sinceramente, parlare con
Robin e Chopper non le dispiaceva
“MIA
DEA!” Sanji richiamò la sua attenzione, non avrebbe voluto parlargli ma sapeva
che la sorella non avrebbe gradito la cosa
“si?”
disse distaccata
“quindi
balli anche tutti i balli latini? E anche il TANGO!?” la guardò con occhi
sognanti, lei guardandolo sempre in modo diffidente gli rispose
“certo,
sono una ballerina professionista”
“OH!
MIA DEA MI FARESTI L’ONORE DI
BALLARE CON ME UN TANGO!?”
Lo
guardò malissimo cosa che non sfuggì a nessuno sul tavolo
“io
NON ballo più il tango con NESSUN uomo”
La
guardarono stupefatti, Sanji non ne rimase colpito della frase sospettava che
alla ragazza fosse accaduto qualcosa di imperdonabile per comportarsi in
maniera così fredda con gli uomini, Zoro allora dopo questa frase rise e disse
“e
chi vorrebbe ballare con te, solo quel depravato tranquilla...sei una
mocciosa!” la rossa si girò verso di lui, lo guardò glaciale, come non parlava
e se lo faceva sputava cattiveria, gli dava proprio sui nervi
“ZORO!
SEI IL SOLITO BIFOLCO!!” gli urlò Sanji
Zoro
girò gli occhi e sbuffo, Nami si alzò e guardandolo storto mentre andava via
gli disse
“mentre
ballavo non mi pare che eri di questa opinione, ma tranquillo quello che pensa
un cavernicolo come te...non mi tocca neanche, ora scusate vado a dare una
mano, è stato un piacere conoscervi Robin e Chopper, ragazzi” detto questo andò
via
“tks! Oca!” le disse Zoro piano
Sanji
lo guardava male
“MARIMO!
HAI FATTO ANDARE VIA LA MIA SIRENA!!! SEI IL SOLITO CARCIOFO!!”
“falla
finita! Che sirena! Quella è solo una zitella!”
I
due stavano per ri iniziare a litigare quando Usop li fermò
“io
concordo con Zoro, Sanji hai visto come ci ha guardato male solo a Robin e
Chopper trattava gentilmente! Si crede chissà chi!”
“ZITTO!
NASONE! NON DIRE QUESTE COSE DELLA DOLCE NAMI!”
“fratello
hanno ragione era fredda come un iceberg!”
“vi
sbagliate secondo me è solo timida” disse ingenuamente Rufy i tre lo guardarono
allucinati
“solo
timida?? Tsk quella strega!”
“MARIMO
FINISCILA! MENTRE BALLAVA NON PENSAVI QUESTO! E poi...” disse in maniera seria
a voce bassa così da farlo sentire solo a loro “...credo che si comporti così
perché le hanno spezzato il cuore”
“tks! Quella avrebbe un cuore? Ma per favore”
“IDIOTA!”
“dico
sul serio ragazzi, Nojiko mi ha detto che l’uomo con cui stava le ha spezzato
il cuore e che ora non si fida più di nessun uomo...MA IO! MR. PRINCEEE! LE
FARO’ CAMBIARE IDEA!!” disse in maniera teatrale
“bhè
noi le faremo cambiare idea che ne dite ragazzi?” fu Rufy ad interrompere il
monologo teatrale di Sanji tutti lo guardarono e sorrisero, Zoro invece si girò
per guardare Nami che serviva al bancone, aveva visto giusto quella ragazza
nascondeva una profonda tristezza.
Nami
si accorse di essere osservata e si girò, vide Zoro che la fissava e lo guardò
malissimo, lui tornò a guardare gli amici. Ma cosa gli importava di quella
ragazza! Era solo una mocciosa che si atteggiava a gran donna!
Però
non resistette riguardò verso di lei...non riusciva a non guardarla, il viso
angelico, quegli occhi cioccolato fuso, i capelli rossi e lunghi ora legati in
una coda alta, il corpo snello e perfetto e quelle forme
prorompenti...dannazione che gli prendeva!! Non doveva cedere a quella ragazza!
La guardò ancora e ancora, non poteva fare altro. Quegli occhi poi, quel senso
di tristezza, non lo sopportava avrebbe voluto cancellare ogni segno di
malinconia da quella creatura, rimase così per tutta la sera a guardarla ed a
sfuggire agli sguardi di odio e malessere di lei.
Bene
ragazzi!!
Dopo
mesi di incompleta inesistenza sono tornata!
Mi
scuso per l’attesa ma l’ispirazione non era mia amica in questo periodo.
Comunque
ora i mugiwara hanno conosciuto Nami. riusciranno a farle cambiare idea?
Zoro
invece? Bhè lui dovrà capire cosa gli succede e poi dovrà vincere una durissima
battaglia contro l’ostinata e ferita Nami XD come andrà? E Mihawk? Tutto piano
verrà svelato
Baci
e grazie a tutti quelli che seguono le mie storie^^ e non vi preoccupate le
finirò tutte!!
Baci
Yakemi:
grazie per i complimenti spero di non averti delusa ^^ baci e grazie ancora
Ormai
aveva preso tutto anche le cose per la sorella, stava camminando per la strada
guardandosi intorno, vedeva molti locali che prima non c’erano, ma la sua
attenzione veniva catturata sempre dalle coppiette di innamorati che giravano
per le strade, mentre ne fissava una si perse nei suoi pensieri
Flashback
Stava camminando con quell’uomo
misterioso non avevano parlato di molto da quando le aveva rivolto la parola,
poi d’un tratto lui la guardò e le disse
“no
sonde aquí¿verdad”?[non
siete di qui giusto?]
lei lo guardò sempre più
stregata, quella voce le metteva i brividi era così calda e profonda, prese un
lungo respiro e parlò
“no,
yosoy japonés” [no,
sono giapponese]
lui le sorrise e poi le fece un’altra
domanda
“ylo
que estamos haciendoaquí?enesta
remota aldea?”
[e cosa ci siete venuta a fare
qui? In questo paesino sperduto?]
lei sorrise, lui rimase folgorato
da tale sorriso
“Quería
saberla verdadera Argentina...donde se puede bailartangoybailes
latinosrealtodos los”
[volevo conoscere la vera
argentina...dove si balla il vero tango e tutti i balli latini]
Lui sorrise compiaciuto
“queeres un bailarín?” [siete una ballerina?]
lei annui con la testa, lui
allora le porse il braccio e lei accettò più che volentieri il suo invito
“Me
sentiría honradosi ustedbailar
conmigoesta
nocheen
el pueblohay
una fiesta,no te
importaríasime acompañó”
[sarei
onorato se ballassi con me, questa sera in paese c'è una festa, se non ti
dispiace vorrei che veniste con me]
Lei rimase sorpresa da tale
audacia, ma questo le piaceva in un uomo e allora aumentando la presa gli
rispose
“Me encantaríabailarcontigo” [mi farebbe molto piacere ballare con voi]
Si guardarono e si scambiarono
dei sorrisi, poi lui guardò il grande orologio che stava sulla parete di un
vecchio edificio e con molto garbo le disse prendendole la mano ed inchinandosi
davanti a lei
“Perdóname,pero
tengo queir
a veresta
noche,¿dónde
vives?”
[perdonami ma, devo andare ci
vediamo stasera, dove alloggi?]
“hoteldeseo”
[Hotel desiderio]
disse
lei dispiaciuta
“así, yo vengoa
dar por21
después de” [bene, ti vengo a prendere
per le 21 a dopo]
E
si allontanò da lei, Nami prima di perderlo di vista gli urlò
“¡espera!nisiquierasabensu
nombre” [aspetta! non so neanche come
ti chiami]
Lui
si girò e sorridendo le disse
“Mihawkyusted?” [Mihawk e tu?]
“Nami”
“Así que después deNami” [allora a
dopo Nami]
Fine
flashback
Nami si riprese dai suoi pensieri
perché qualcuno le era andando addosso o meglio lei era finita addosso a
qualcuno, cadendo per terra e facendo cadere tutte le buste che aveva in mano,
si massaggiò il sedere e poi guardò davanti a se per vedere contro chi era
andata a sbattere ma appena notò chi era le prese un colpo
“ahio! Ma
vuoi guardare dove cammini!” come sempre gentile pensò Nami
“brutto buzzurro! Ma guarda tu
dove cammini!!”
Zoro la guardò malissimo
“sempre gentile! Strega!!”
Lui si alzò e si pulì i pantaloni
e guardò verso Nami, la quale era intenta nel raccogliete tutto quello che le
era caduto, lui sbuffò e decise di aiutarla, infondo era colpa sua, aveva visto
Nami da lontano e aveva visto il suo sguardo perso nel vuoto e triste e non
aveva resistito nel disturbarla per togliere quello sguardo dal suo volto
“lascia ti do una mano” le aveva
detto in maniera scocciata
“non voglio il tuo aiuto, cela
faccio benissimo” le aveva risposto lei, ma lui non si era lasciato intimorire,
così le prese le buste che erano rimaste a terra, quelle con la sua
attrezzatura da disegno e guardandola le disse
“dai ti accompagno altrimenti
inciamperai su qualcun altro” disse ghignando
Nami lo guardò malissimo e lo
superò
“non ho bisogno del tuo aiuto! E non
inciampo io! Sei tu che mi sei venuto addosso!”
Disse impettita, lui rise
“certo come no! comunque vedo che
le buste non tele sei riprese, quindi accetti il mio aiuto?”
Nami lo fulminò
“non farti strane idee, io non ti
sopporto, solo che una mano è sempre comoda”
“senza peli sulla lingua eh?”
disse affiancandosi a lei
“e tu educazione sotto i piedi?”
“non mi pare di essere stato
maleducato?”
“ah! No? anche cieco e sordo?”
“no, ci vedo e ci sento
benissimo!” disse lui sempre più divertito, lei non gli rispose neanche.
Camminavano vicini senza proferir
parola, quando lui stufo del silenzio le chiese
“se ti chiedo una cosa mi uccidi?”
disse in modo da sembrare simpatico, lei come al solito lo fulmino, lui rise
“come mai ce l’hai tanto con gli
uomini?”
Lei lo guardò di certo non
avrebbe spiattellato i suoi problemi a quel burbero ragazzo, anche se in quel
momento i suoi occhi gli trasmettevano sicurezza, lei non avrebbe più ceduto a
nessun uomo
“non credo che siano cose che ti
riguardano” disse per chiudere il discorso
“sapevo che mi avresti risposto
così” rise beffardo lui eh si ormai stava iniziando a capire quella testa calda
di una rossa, lei lo fissò quel ghigno le riportò alla mente Mihawk, senti il
petto farle male, e sul suo viso ricomparve quel velo di tristezza che ormai
non la lascia andare, Zoro notò questo cambiamento però non capiva cosa lo
avesse scaturito
“ti da così fastidio la mia
compagnia? O ti da fastidio perché sono uomo?”
Lei si girò verso di lui vedi sul
suo volto un’aria triste e un po’ ne rimase colpita, infondo quel ragazzo non
le aveva fatto nulla...a parte certo di risponderle in maniera poco educata...
“non sei tu...sono gli uomini in
generale...non mi fido di loro...” disse guardandolo dritto negli occhi, lui la
studiò notò nella sua espressione un forte senso di dolore, ma anche forza, perché
non voleva soffrire ancora
“capisco”
Non parlarono più, poi dopo una
decina di minuti arrivarono davanti al locale di Nami, lui le passò le buste e
lei lo ringraziò e lo salutò, lui prima di andare via disse
“vedo che quando vuoi sai essere
gentile mocciosa”
Lei lo fulminò
“ehi! Io sono gentile! E non sono
una mocciosa cavernicolo!! Spero di non rivederti!!”
“mi dispiace deluderti ma penso
che ci vedremo presto! Sanji e gli altri vogliono venire anche stasera qui al Le
rouge! Strega” disse girandosi e allontanandosi
“COSA!? AH NO!!” gli urlò lei, ma
lui era troppo lontano per risponderle, Nami lo guardò andare via quel ragazzo
le faceva perdere il controllo, era odioso! Antipatico!...però le aveva fatto
passare un pomeriggio si può dire -tranquillo- almeno non aveva pensato a
Mihawk, almeno non tutto il tempo.
Rientro nel locale con un
sorrisino sul volto lo stesso che aveva Zoro mentre tornava a casa
Ri eccomi con un altro capitolo!!
Lo so sono stata molto veloce XD forse troppo ma
siccome mi iniziano gli esami molto probabilmente prima di metà luglio non
aggiornerò più...quindi ho voluto regalarvi questo cap ^^
Spero di non aver deluso le vostre aspettative con quel
capitolo.
Comunque grazie a tutti quelli che seguono le mie
storie!! Grazie mille ^^
Rolochan105: CARA! Scusa se non ti ho avvertito XD perdonami! Con questo
capitolo spero di essermi fatta perdonare ^^
Si
noto che su efp c’è il mortorio ultimamente e
purtroppo per me ho visto anche il tuo blocco ç___ç
E
questo mi sta distruggendo!! Quando aggiornerai farò i salti di gioia ^^
Comunque
tranquilla che il nostro Zorino delle caverne non perderà
tempo tranquilla!!!
Vale2910: grazie per i molti complimenti che mi hai fatto, mi
sento lusingata ^^
E
sono contenta che il fatto che metta sia la parte spagnola e quella italiana
rafforzi la storia era quello in cui speravo ^^ e anche che Nami trasmetta
forti sensazioni mentre balli erano tutte cose che speravo di trasmettere
quando ho scritto quel pezzo...
Comunque
piano i nostri mugiwara e soprattutto Zoro si muoveranno per far tornare il
sorriso a quella testarda di Nami. e Nojiko ed Ace bhè...hihih
piano tutto si svelerà ^^
Ti
ringrazio ancora per i complimenti e spero di non averti deluso con questo
capitolo