Are you sure that is the right thing?

di Charlotte_Insane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A strange encounter.. ***
Capitolo 2: *** The girl at the station ***
Capitolo 3: *** The party.. ***
Capitolo 4: *** An awakening confused ***
Capitolo 5: *** A few days later.. ***
Capitolo 6: *** “The disaster..” ***
Capitolo 7: *** Festivals & quarrels ***
Capitolo 8: *** Doubts & confessions ***
Capitolo 9: *** Finally quiet! Or I spoke too soon? ***
Capitolo 10: *** Where is he? ***
Capitolo 11: *** It's over.. ***
Capitolo 12: *** The whore.. ***
Capitolo 13: *** Epilogue ***



Capitolo 1
*** A strange encounter.. ***


A strange encounter..

 
Nell’aria c’era un chiaro odore di pioggia, il cielo era quasi completamente coperto e in lontananza si sentivano già tuoni. Erano appena le due del pomeriggio e la gente arrivava a poco a poco. Ero con due amiche e aspettavamo un’altra ragazza. Poi..la pioggia ci sorprese, rapida e violenta. La gente cercava invano un posto asciutto e anche noi corremmo a ripararci, ma in quel caos successe qualcosa..
 
***
 
Era stata una giornata di merda fin dall’inizio, poi quando finalmente iniziò a piovere una ragazza mi venne addosso per sbaglio..
 
***
 
Incrociai subito delle meravigliose iridi verde acqua molto chiare, poi spostai lo sguardo sul resto del corpo del ragazzo sotto di me., durò un istante e poi purtroppo fui costretta ad alzarmi da lui..
 
***
 
Lei si alzò quasi subito e andò a ripararsi scrutandosi intorno in cerca di qualcuno, io mi avvicinai a lei e non appena le fui accanto notai subito il suo imbarazzo, poi si volto e mi disse:
-Cazzo scusa per..
-Non ti preoccupare- le risposi subito un po’ seccato, lei continuava a guardarsi intorno finchè poi alla fine non vedendo nessuno si rivolse nuovamente a me e mi chiese se era tutto ok
-Si, si tranquilla ma dovrei chiederlo io a te vista la tua faccia.- aveva un’espressione esageratamente preoccupata
-Mi devo offendere?- disse sarcastica
-Detto da uno che si ritrova una faccia simile lo devi prendere solo come un complimento!- mi voltai e vidi Jimmy..
 
***
 
Iniziai a ridere e lui salutò entrambi
-Aspetta voi due vi conoscete?- chiese Jimmy
-Conoscere è esagerato, diciamo che ci siamo scontrati..- dissi prima che quel ragazzo potesse rispondere
-Scontrati? Scusa ma sei tu che sei venuta addosso a me e non il contrario.
Abbassai lo sguardo un po’ imbarazzata dalla situazione, poi lui mi alzò il viso con due dita, avevo le guancie in fiamme, lui mi sorrise e io no dissi nulla ma risposi al sorriso..
Per fortuna aveva smesso di piovere, e quando vidi Cassidy mi voltai e dissi ai ragazzi che dovevo andare e li salutai, poi quel ragazzo mi disse
-A proposito sono Zack..
-Io Emilie.
 
***
 
Dopo un po’ che se n’era andata Jimmy stanco di quel silenzio mi chiese
-Allora?
-Allora cosa?- gli chiesi confuso
-Che ne dici?
-Di chi di lei? Mmh ho visto di meglio..- feci prendendo il cellulare e cercando di rispondere ad un messaggio
-Se lo dici tu..
-Sfotti?- gli dissi dandogli un pugno sulla spalla, lui mi rispose a sua volta con un pugno.

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Capitolo 2
*** The girl at the station ***


The girl at the station

 

Le successive due settimane andarono bene, (bene? -.- più che altro normalmente..) poi un giorno mi chiamò Jimmy e parlammo molto, la sera andai a casa sua e quando mi aprì la porta non riuscì a credere ai miei occhi..
 
***
 
Le ultime due settimane erano state di una noia assoluta, la routine ci stava uccidendo tutti così (per cercare di fare qualcosa) organizzammo una festa a casa di Matt. Ero a casa di Jimmy gli serviva la mia macchina visto che la sua era.. “in vacanza”. A un certo punto suonarono, i suoi non c’erano quindi “chi cazzo era a quell’ora?”. Aprendo la porta mi ritrovai davanti una bella ragazza, capelli neri lunghi e lisci, trucco scuro che evidenziava magnificamente due meravigliose iridi argentee di un grigio chiaro che mai avevo visto prima. Aveva un vestitino verde scuro era stupenda.. c’era qualcosa di strano in lei però.. Come.. Come se già la conoscessi..
 
***
 
Non pensavo e ne speravo di rivederlo, almeno non li, a casa di Jimmy e soprattutto non quella sera.. dovevo dire qualcosa visto che nessuno dei due aveva ancora parlato; così mi decisi e gli chiesi se c’era Jimmy –Si è sotto la doccia ma penso abbia finito, se vuoi entrare gli dico che sei qui, come hai detto che ti chiami?- mi disse velocemente e io gli risposi con un semplice Emilie..
 
***
 
“Emilie?! Cazzo la ragazza della stazione!” Mi sentivo uno stupido ad essermi scordato così di lei.. dopotutto era difficile scordarsi di un “incontro” così.. –Ok torno subito- le dissi infine allontanandomi. Quando tornai mi venne naturale chiederle cosa ci facesse a casa di Jimmy quella sera ma poi ci ripensai e le chiesi solo come mai era vestita in quel modo, lei mi guardò e parve non capire..
-Perché come dovrei vestirmi scusa?
-Lascialo perdere Emi non capisce mai un cazzo..- disse Jimmy arrivandoci alle spalle
-Ehi! Guarda che io le capisco le cose..
-Cristo! L’ho invitata alla festa di Matt idiota!
-Ah ora capisco tutto! Bell’amico che sei, comunque non hai trovato di meglio?-dissi stupidamente non curandomi della ragazza che mi sedeva accanto, lei si alzò e uscì sbattendo violentemente la porta.
-Dimmi Zack quando la smetterai di fare il coglione con mia cugina?- mi disse sospirando
-Cosa? Tu..tua cugina?-chiesi sbigottito                                   
-Esatto Emi è la mia cuginetta di San Francisco, vabbè che è cambiata ma pensavo te la ricor..no aspetta..no tu non la conoscevi davvero è Brian che la conosce..
-E come mai la conosce?
-Che sei geloso? La conosce perché una volta veniva sempre poi più o meno a settembre si è trasferita qui..
-Cazzo..vuoi che vada..-lui non mi lascò finire e subito mi disse uscendo
-No per carità tu resta qui hai già fatto abbastanza danni per oggi.
 
***
 
Ero riuscita ad uscire trattenendo le lacrime ma appena Jimmy aprì la porta e mi venne incontro mi lasciai stringere da lui, ultimamente lo avevo visto pochissimo e mi era mancato, ero sempre stata molto legata a lui essendo figlia unica lui era un pò un fratello maggiore per me..
-Dai calma ora, ignora quel cretino di Zacky.. è un’idiota.. E poi non ossigena mai il cervello quando parla..- forza non dargli questa soddisfazione, vieni.. Mi voltai e Zacky era sulla porta e ci fissava, poi Jim rientrò e lui mi venne incontro e mi disse che era stato un cretino, dopo le parole di Jimmy gli credetti..

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Capitolo 3
*** The party.. ***


The party..

 
Mi ero sentito il più grande coglione del mondo in quel momento, ma ora per fortuna tutto sembrava essere finalmente tranquillo.. Eravamo finalmente a casa di Matt che appena arrivammo ci intercettò
-Finalmente! Ma dove cazzo eravate?- ci chiese subito
-Lasciamo perdere, diciamo solo che c’è stato una specie di contrattempo..-si giustificò Jimmy
-D’accordo ormai siete qui.. Ehi ciao..- disse rivolto alla ragazza
-Ah lei è mia cugina Emilie..
-Ah mi hai portato la cuginetta eh?! Carina.. Piacere io sono Matt. Ora vado divertiti mi raccomando!
 
***
 
Matt era davvero bellissimo ed era stato subito gentile con me, poi però un ragazzo mi si avvicinò e mi chiese di ballare e io lasciai da soli Jim e l’amico.
 
***
 
-Dove va?- chiesi
-Che ne so? Non le faccio mica da babysitter l’ho solo invitata alla festa poi penso voglia divertirsi un po’ e non è l’unica qui. Invece di pensare ad Emi pensa a quante belle ragazze ci sono qui, dimentica mia cugina, lei non fa per te..
-Perché cazzo pensi che voglia scoparmi tua cugina? Che schifo..
-Come vuoi... Ehi niente male- disse seguendo con lo sguardo un gruppetto di ragazze che gli stavano davanti –Ci vediamo dopo Zacky!
Rimasi solo come un idiota per qualche secondo ma poi trovai anche io un po’ di dolce compagnia.
 
***
 
Fino a quel momento era andato tutto bene, certo ora ero completamente ubriaca ma mi stavo divertendo. Salì su un tavolo insieme ad altre due ragazze e iniziammo a ballare, vedevo gli sguardi degli invitati sotto di me, tutta quell’attenzione mi piaceva, a un certo punto sentì delle mani abbracciarmi da dietro e scorrermi su tutto il corpo, mi voltai e baciai il ragazzo che avevo dietro, quando mi sentì tirare giù con violenza.
 
***
 
Alla vista di quel coglione di Johnny che la toccava non ci vidi più e quando lei iniziò a baciarlo la tirai giù di lì e diedi un pugno a quel pezzo di merda. Ero un po’ ubriaco ma ancora ero in grado di ragionare
-Che cazzo combini?
-No che cazzo fai tu, mi stavo divertendo- era completamente ubriaca
-Vieni!
-Nooooooooooooooooooooooo!- urlò, la presi e la portai fuori, la chiusi due minuti in macchina e andai a cercare Jimmy per avvertirlo, poi tornai in macchina.
-Dove ti porto?
-A casa tua!
-Cosa? E perché proprio a casa mia?
-Voglio scoparti!
-Cosa?
-Ma non sai dire altro? Trova nuove frasi Zachary!
-Smettila di dire cazzate
-Voglio fare sesso con te! Tu no?
-Che cosa?- non riuscivo a dire altro, lei mi guardava e mi baciava, io cercavo di allontanarla ma lei non mi lasciava. Dovevo accontentarla? Non sapevo dove abitava, e i miei erano fuori città per qualche giorno, quindi potevo portarla a casa e anche evitare di farci sesso.
-Eccoci qui..- lei non mi rispose si era addormentata. Scesi dall’auto, aprì lo sportello e la presi in braccio portandola in casa. La deposi sul mio letto e andai a chiudere la porta, quando mi voltai verso di lei la vidi sveglia, lei si alzò e mi vene incontro baciandomi, io cercai subito al sua lingua, rimanemmo per un po’ così, lei stretta a me e le mie mani che vagavano sul suo corpo, la distesi sul letto e iniziai a spogliarla, anche lei iniziò a spogliarmi a sua volta togliendomi prima la camicia e poi i jeans e poi fece scendere lentamente i miei boxer. Poi le tolsi ciò che le restava addosso. La guardavo sotto di me, poi lei con un gesto ribaltò la situazione e scese sul mio membro eretto, prima iniziò a leccarne la punta, poi lo lecco per tutta la lunghezza facendomi gemere di piacere.
 
***
 
Sentivo le sue mani nei capelli, poi sul collo, poi scendevano sulla mia schiena e si poggiavano su i miei fianchi fino a scendere ancora più giù. Anche le mie mani vagavano su di lui lo cercavo e cercavo il suo corpo..
 
***
 
Continuavo ad accarezzarla mentre l’aria si riempiva dei miei gemiti di piacere. Poi fini e si leccò le labbra sporcate da residui di sperma, poi non ce la feci più e...
 
***
 
In quel momento provai qualcosa di diverso dalle altre volte.. non c’era niente di normale quella sera..

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Capitolo 4
*** An awakening confused ***


An awakening confused

 
La mattina quando mi svegliai mi voltai verso di lei che dormiva ancora, aveva un’aria serena e tranquilla. La baciai dolcemente, mi alzai e andai a farmi una doccia.
 
***
 
Quando mi svegliai mi ritrovai nella camera di qualcun altro. Mi voltai e sul comodino notai una foto di Jimmy e Zacky, conoscevo bene la camera di mio cugino è quella era completamente diversa quindi..
 
***
 
Quando rientrai in camera mia Emi era sveglia, mi avvicinai a lei e le porsi un caffè, lei si passo una mano tra i capelli e mi disse
-Grazie ma non bevo caffè
-Come preferisci
Lasciai il caffè sul comodino e le chiesi se le serviva qualcosa, lei mi disse di lasciarla sola due minuti, era chiaramente confusa dalla situazione e cosi decisi di uscire accontentandola. Perfino la mattina appena sveglia e dopo una sbronza era bella.. Più la conoscevo e più quella ragazza mi piaceva. Quando poi finalmente uscì mi disse
-Devo andare grazie e ciao.
La guardai uscire, ero solo in casa, tornai in camera mia per mettere un po’ di musica e sulla scrivania vidi un biglietto..
 
..Mi dispiace ma non mi ricordo cos’è successo ieri sera.. Ti prego non dire nulla a Jimmy..
 
***
 
Chissà se aveva trovato il biglietto, lo avevo lasciato apposta sulla scrivania pensando che ci guardasse, ma era sabato e non mi sembrava uno che studia.. Avevo paura, paura di ripensare alla notte prima, paura di ricordare ciò che era accaduto. Zack era carino e tutto, ma mi sembrava un pò beh.. immaturo ma  non lo conoscevo, quindi forse era solo una mia impressione, forse mi sbagliavo, avevo tante domande in testa e nessuno che potesse rispondermi..
 
***
 
Chissà se non ricordava davvero nulla o mi aveva solo mentito.. Dopotutto però di lei non sapevo altro che il suo nome e che era la cugina di Jimmy, noi eravamo due perfetti estranei e ciò che era successo la notte scorsa era stato tutta opera dell’alcool..

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Capitolo 5
*** A few days later.. ***


A few dayslater..

 
Il martedì dopo iniziarono gli esami di fine semestre, mi aspettava una giornata pesantissima. Le ore passavano lentamente e verso le 10 finalmente ci concesero una pausa, così ne approfittai per andare da mio cugino che si trovava nel laboratorio di chimica accanto alla mia classe, come al solito però era finito in presidenza, allora decisi di chiarirmi con Zacky.
 
***
 
Quando me la ritrovai davanti e mi disse che voleva chiarire un po’ ci rimasi. Era una bella ragazza, era anche simpatica alla fine e poi ci avevo perfino fatto sesso ma purtroppo restava ancora Jimmy che non doveva scoprire  ne me ne lei.
 
***
 
La campanella mi costrinse a tornare in classe prima che potessi finire il discorso con Zack. Una volta finito dovevamo aspettare un’altra mezz’ora e poi quella tortura sarebbe finita (almeno per quel giorno..). Sentì vibrare il cellulare, un messaggio di Jim, gli  risposi con un freddo bene, in quel momento era l’ultima persona dalla quale avrei voluto ricevere un messaggio. Poi un altro messaggio, purtroppo però non riuscì a rispondere che già la prof mi minacciò di sequestrarlo, così lo rimisi in borsa aspettando di vederla uscire per poter finalmente rispondere.
 
***
 
Il pomeriggio quando uscimmo pioveva, era un tempo davvero insolito per essere California, la mia macchina comunque non voleva saperne di partire, scesi e mi passò davanti Matt
-Hey ma tu non sei la cugina di Jimmy? Emilie giusto?
-Si sono io, sei Matt vero?
-Si sono io, hai problemi con la macchina? Se vuoi ti do un passaggio..
-Grazie mille sei la mia salvezza
-Ma figurati..
Sali in macchina e Matt mise un cd dei Megadeth del quale non ricordavo il nome in quel momento; era stato gentile la sera della festa e anche adesso lo era stato, forse solo perché era un grande amico di mio cugino ma comunque quel ragazzo mi piaceva..
 
***
 
Chissà dov’era adesso.. mancava poco meno di un mese alla fine del semestre ed io mi sentivo il più grande coglione d’America..
-Ma che cazzo hai oggi Zacky?- mi chiese Brian guardandomi in modo strano
-Nulla perché?
-Boh, non lo so forse perché nell’ultima ora non hai detto niente..
-Ho la testa da un’altra parte- dissi accendendomi una sigaretta,
-Come vuoi, ma se stai pensando a Emilie ti conviene scordartela non fa per te..
-Che ne sai tu?
-Lascia stare, è solo che la conosco e conosco le tue ex..- si interruppe –tipo Gena.. E credimi loro due sono proprio l’una l’opposto dell’altra..
Cercai di ignorarlo e mi rimisi a pensare a lei, chissà cosa stava facendo adesso e con chi era..
 
***
 
Chi avrebbe mai detto che quel ragazzone con la faccia da duro potesse essere così dolce. Era diverso da Zacky ed era anche molto più bello di lui però.. però continuavo a pensare a Zack che nonostante tutto mi piaceva.. Nei giorni successivi iniziammo a sentirci e a uscire insieme, quel ragazzo mi piaceva sempre di più anche se continuavo a considerarlo immaturo.
 
***
Un paio di sere dopo eravamo usciti con altri amici ed eravamo in un locale, a un certo punto lei mi si avvicinò e mi sussurrò di voler uscire, io la accontentai, uscimmo e facemmo un giro li intorno quando a un certo punto lei sembrò cadere, io la afferrai prontamente e la feci sedere
-Hey stai bene?
-Si, tranquillo mi gira solo un pò la testa..
-Vuoi che ti riporti a casa?
-Oh no tranquillo, avrò solo bevuto un pò troppo..
 
***
 
Non mi preoccupai della caduta dopotutto ero stanca, Zacky mi si sedette accanto e mi strinse a lui. Tra le sue braccia sentivo una sensazione di protezione, a un certo punto qualcosa dentro di me scatto, alzai lo sguardo verso di lui che mi guardava con quei suoi ipnotici occhi verdi, si notava poco il colore ma li adoravo comunque, lui avvicinò le sue labbra alle mie e mi baciò.. Nulla poteva rovinare quel momento, nulla poteva separarci adesso...

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Capitolo 6
*** “The disaster..” ***


The disaster..”

 
Non la sentivo da un pò dopo quella sera e nelle ultime settimane non si era vista in giro. Così quel giorno decisi di andare da lei.
 
***
 
Stavo male e avevo la nausea da un paio di settimane e temevo di essere rimasta incinta, la mia unica speranza sarebbe arrivata la settimana dopo. Senti suonare e andai ad aprire, era Zacky.. Fui sorpresa ma felice di vederlo. Mi chiese come stavo e io gli dissi la verità compreso il fatto che pensavo di essere incinta, quando lo dissi lui sbiancò in viso..
 
***
 
Cazzo era incinta ed io potevo essere il padre del bambino, mi venne naturale stringerla e dirle che l’avrei aiutata..
-Perché lo fai?
-Fare cosa?
-Perché vuoi aiutarmi, insomma non sei mica tu il padre..
-Si invece- dissi quasi sottovoce, ma lei lo sentì ugualmente..
-Cosa? Stai scherzando vero? No, no aspetta! No, cazzo la festa!- il suo sguardo era chiaramente sconvolto e spaventato, la strinsi più forte e le dissi
-Sh.. Dai, calma ora, basta..- non disse nulla, ma restò in silenzio stretta a me..
 
***
 
Non volevo credere di essere incinta così la settimana dopo non vedendole arrivare decisi insieme a Zacky di fare il test..
 
***
 
Ero nervoso se fosse stata incinta Jimmy mi avrebbe spaccato il culo. Finalmente uscì dal bagno.
-Allora?- le chiesi nervoso, lei non disse nulla ma iniziarono a scenderle le lacrime e io capì tutto. Adesso eravamo nella merda..
 
***
 
Zacky se n’era andato. La mia vita era ufficialmente finita a 16 anni. Che dovevo fare? Avevamo parlato un po’ e avevamo deciso di tenerlo. Ora però dovevamo dirlo a Jimmy. Scrissi un messaggio a Zacky








 
***
 
La sera passai a prenderla per andare da Brian, una volta arrivati le chiesi
-Ne sei sicura?
-Si- mi rispose annuendo e poi scese dalla macchina, la seguì. Brian ci fece entrare, Jimmy era sul divano in salotto, ci salutammo ed Emi si sedé accanto a lui..
 
***
 
Mi chiese se era tutto ok e io gli dissi di no,
-Perché no? È successo qualcosa?
-Si..- dissi trattenendo le lacrime, mi voltai e vidi Brian guardarmi in silenzio, accanto a me sentivo Zacky stringermi la mano e poi mi bisbigliò qualcosa che non capì..
-Allora?
-Non so come dirtelo..
-Che mi devi dire? Vi siete messi insieme?
-Anche ma non è solo questo..- disse subito Zack prima che potessi rispondere, Jim ci guardò un po’ e poi disse
-Sono felice per voi, ma il resto?
-È inutile continuare così- presi un lungo respiro e poi dissi –Sono incinta e Zacky è il padre del bambino- lo sentì stringermi più forte la mano
-Ok quindi lo tenete?- mi rispose con eccessiva noncuranza
-Cavolo Jim sono incinta e tu neanche ti incazzi?
-Beh Zack è il mio migliore amico- Brian tossicchiò – Scusa il secondo, lo conosco bene e so che gli piaci, non sarebbe capace di farti soffrire credimi quando ti dico che se adesso li ci fosse seduto qualcun altro l’avrei già ammazzato. Ma te l’ho detto com’è..
-Commovente!- si intromise Brian
-Fanculo Haner!- gli rispose Zack
-Oh scusate ma era sol per sdrammatizzare un pò- si difese lui.
 
***
 
Tornando a casa riprendemmo a parlare di quella storia. Era andata bene, ma ora?
-Perché hai detto che stiamo insieme?
-Scusa ma ogni tanto mi faccio film mentali..
-Che cazzo di coglione!
-Grezie mille gentilissima!
-Figurati!
-Comunque pensavo avrebbe addolcito la cosa...
-Quindi stiamo insieme?
-Da stasera si..
Era la prima volta da quando la conoscevo che la vedevo davvero felice, mi piaceva vederla sorridere.

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Capitolo 7
*** Festivals & quarrels ***


Festivals &  quarrels

 
Erano passati un paio di giorni, la scuola era finita e gli esami superati (con grande sorpresa di molti)
-Bisogna festeggiare- me ne ero venuto io
-Si ma se festeggi come l’altra volta ti taglio i coglioni- mi minacciò Emilie
-No tranquilla tesoro, sei incinta quindi ne deve trovare un’altra- disse Brian con noncuranza, lei lo fulmino con lo sguardo.
-Ok allora venerdì a casa mia ok? Penso a tutto io..
 
***
 
La festa procedeva bene, ancora non si notava la pancia e così avevo messo un vestitino stretto in vita, l'unica cosa strana era che Zack sembrava scomparso. Lo avevo cercato dappertutto poi andai al piano di sopra e in camera dei suoi c’era una coppietta indaffarata. Uscì e mi ritrovai davanti Matt
-Hey come va?
-Bene tu?
-Tutto ok..
-Hai visto Zack?
- No te lo sei perso? Era meglio se gli mettevi il guinzaglio- scherzò lui
-Forse è vero..
-Provato in camera sua?
-No
-Perché?
-Indovina..
-Ah ho capito! Hai paura che aprendo la porta lo vedrai con un’altra, non è il tipo credimi, e in più è innamorato ti te..
-Ok vado, vieni con me però?
-Certo andiamo- aprì la porta della sua camera,  Zack era li e stava al telefono con qualcuno, ci guardò, guardò la sua mano stringere la mia..
 
***
 
Ero stato costretto a lasciare la festa per colpa del telefono e a un certo punto vidi Emilie e Matt e lui le teneva la mano, chiusi il telefono e gli dissi
-Scusate ora me ne vado..
-Cosa?- chiese Emi e Matt le lasciò la mano
-No tranquilli ho finito così potete divertirvi, fare quello che dovete fare e non preoccupatevi..
-Cosa cazzo stai insinuando Zacky?- disse Matt sulla porta
-Non lo so dimmelo tu..
-Ok allora, stai davvero pensando che io, uno dei tuoi migliori amici, avrebbe fatto sesso in camera tua con la tua ragazza, che tra l’altro  è anche incinta di te?
-Ok allora che ci facevate qui?
-Ti cercava stronzo, e non voleva venire qui da sola perché temeva di beccarti con qualcun’altra!
-Pensavo ti fidassi di me?!- disse lei all’improvviso
-Infatti è per questo che sono venuto qui, sicuro che non avresti combinato altri danni
-Oh quindi ora sono io, quella che era ubriaca, ad avere tutta la colpa se è rimasta incinta?!
-Sei tu che in macchina dicevi di volermi scopare!
-E tu mi hai accontentata!
-Eh che dovevo fare?!
-BASTAAAAAAAAA!- urlò Matt per farsi sentire –Perché cazzo state litigando? Eh? Per la fiducia o per la gelosia? O forse solo perché non volete questo bambino? A me non me ne fotte niente è vero ma non sarebbe stato meglio l’aborto? Se deve sentirvi litigare per cazzate è meglio che non nasca!
 
***
 
Eravamo rimasti entrambi pietrificati  da quelle parole, Matt usci dalla stanza e io mi sedetti sul letto accanto a Zack
-Secondo te dovevo abortire?
-Forse, forse tenerlo è stato un errore..
-Non voglio abortire..
-Ne abbiamo già parlato, se non vuoi non ti costringerò..
-E se Matt avesse ragione?
-Questo si vedrà..-  uscimmo dalla stanza e tornammo alla festa come se nulla fosse, nessuno doveva sapere di quella lite..
 
***
 
La mattina mi svegliai con un gran mal di testa, mi voltai e accanto a me Emilie dormiva tranquilla, le accarezzai dolcemente la testa, lei si voltò e mi guardò sorridendo appena,
-Buongiorno..
-Giorno
-Che ore sono?
-Mezzogiorno.. – lei si alzò e si rivestì poi si voltò nuovamente verso di me
-I tuoi?
-Tornano stasera
-Che facciamo?
-Per il bambino?
-Si..
-Se vuoi tenerlo io ti appoggerò
-Allora lo teniamo?
-Solo se vuoi..
-Io lo voglio e tu?
-Anche io lo voglio..
Dopo quella conversazione Emi tornò a casa ma prima mi disse che doveva trovare un modo per dirlo ai suoi..

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Capitolo 8
*** Doubts & confessions ***


Doubts & confessions

 
Dalla mia camera sentivo le urla dei miei genitori, litigavano spesso ultimamente e non volevo neanche pensare a cosa avrebbero detto appena avrebbero scoperto che ero incinta. Dovevo dirglielo ma adesso ero così confusa, e quelle grida continue non mi rendevano le cose più semplici.
 
***
 
Emilie era decisa a confessare la verità ai suoi e anche io non potevo tener nascosta la cosa a lungo, il problema era come dirglielo. Ma per il momento mi preoccupava cos’avremmo fatto una volta nato il bambino, dovevo mantenere la mia “futura famiglia”, trovare una casa, rinunciare agli amici... no, non volevo crederci, mi sembrava una situazione alla 16 and pregnant quello stupido programma di MTV su ragazzine incinte che se la prendono con i fidanzati per tutto. No, non potevo essermi ridotto così ma non volevo lasciarla... ero così confuso...
 
***
 
Mi ero stancata di tutto quel casino così alla fine ero uscita, in giro vidi Cassidy, era con alcune ragazze che avevo già visto a scuola, non me la sentivo di parlarle ma in quel momento lei mi vide e mi venne incontro abbracciandomi
-Amore! Ma che fine hai fatto ultimamente? Non ti si vede più in giro! E poi è una mia impressione o sei ingrassata?
-Diciamo solo che sono stata un pò incasinata ultimamente. E per il fatto che mi vedi ingrassata mi sa che si inizia a vedere..
-Cosa? Aspetta! Cazzo no e chi è il padre?
-Zachary Beker..
-Quale quello che chiamano Vengeance?
-Si è lui..
-Carino.. comunque potevi anche dirmelo.- fece lei fingendosi offesa –lo tenete?
-Si
-E i tuoi lo sanno?
-Non ancora ma glielo dirò da un momento all’altro..
-Vabbè vieni ti presento le altre..
 
***
 
Merda, dovevo trovare il modo di dirlo ai suoi in più Jimmy non mi era stato di aiuto anzi il contrario, dicendomi quanto siano bastardi mi aveva messo addosso un’ansia e un’agitazione indescrivibili. Com’era possibile che due pezzi di merda così (almeno dalle parole di Jimmy) avessero avuto una figlia dolce come Emi. Ero stanco di starmene rintanato in casa e così uscì, ma mentre ero assolto nei miei pensieri sulla porta mi fermò mia madre
-Zack dove vai?
-In giro..
-ah ok...ma dimmi...se ci fosse qualcosa che non va me lo diresti vero...
-Ehm.. si, si tranquilla è tutto ok ciao..- risposi andandomene, forse lei iniziava a capire qualcosa
-E con la fidanzata? - disse affacciandosi alla porta -se non sbaglio stai con quella ragazza mora vero? Come si chiama..
-Emilie e si sto con lei..
-Ed è tutto apposto..con lei? - chiese vaga
-Mamma! -  risposi irritato
-Ok, ok ho capito...ciao tesoro!
-Ciao.. - perfetto! Ora ci mancava solo mia madre a farmi il terzo grado sulla mia ragazza..
 
***
 
Un paio di giorno dopo avevo invitato Zacky a casa mia, ci preparavamo a dirgli del bambino.
-Allora cos’è che dovete dirci di così importante?- chiese mia madre sparecchiando
-Beh come dire in poche parole.. -  non sapevo come spiegarglielo..
-Su su tesoro veloce si è fatto tardi! – esclamò mio padre
-Ok, sono incinta e lo vogliamo tenere..
-Tutto qui? Bene speriamo che sia maschio! – disse lui fingendosi entusiasta
-Caro dammi una mano con i piatti – gli ordinò mia madre svanendo in cucina..
 
[IN CUCINA]
 
-Ma dico è inconcepibile che la mia bambina si sia fatta mettere incinta dal primo drogato che passava..
-Calma sono sicura che presto si stancherà di quel ragazzo e poi questa faccenda del voler tenere il bambino beh.. le passerà fra due o tre giorni..
 
[INTANTO IN SOGGIORNO]
 
-Però l’hanno presa bene..
-Meno male, spero solo non cambino idea..
-Tranquilla, ora non ci resta che parlare con i miei e dopo sarà tutto sistemato..
-Quando glielo diciamo?
-Domani?
-Perfetto..
 
***
 
La sera dopo dicemmo la verità anche ai miei, all’inizio la cosa li scosse un pò ma tutto sommato la presero bene. Una volta che Emi se n’era andata mia madre mi guardò e mi disse
-Sono fiera di te, ti sei preso le tue responsabilità e ora ti stai prendendo cura di Emilie, sono orgogliosa di te nonostante siate troppo giovani per diventare genitori...
 
***
 
Mi faceva stare bene essermi tolta quel peso, ora però dovevo stare calma anche perché il giorno dopo sarei andata a fare la mia prima ecografia (solo la parola mi faceva uno strano effetto), non ricordavo di essere mai stata così nervosa in tutta la mia vita come in quei giorni...

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Capitolo 9
*** Finally quiet! Or I spoke too soon? ***


Finally quiet! Or Ispoke too soon?

 

L’indomani in ospedale tutto andò bene per fortuna, nonostante lo stress il piccolo stava bene. La madre di Zack aveva insistito per accompagnarci, a differenza dei miei a cui non ne importava nulla..
 
***
 
Ero felice che il piccolo stesse bene, ma mi faceva stare male l’atteggiamento dei miei “suoceri” nei confronti miei, di Emi e del bambino..
 
[QUALCOSA COME 2 MESI DOPO..]
 
All’inizio tutto sembrava andare bene ma poi iniziammo a litigare, Emi era sempre nervosa e se la prendeva con me per sfogarsi, i suoi quasi non le rivolgevano più la parola e la cosa la faceva stare male. Non riusciva a dirmelo ma me n’ero accorto ugualmente. Per fortuna mia madre c’era sempre stata molto vicina.
 
***
 
I miei mi stavano letteralmente facendo impazzire, mi facevano sentire in colpa e non mi rivolgevano più la parola. Si comportavano da immaturi e sembravano loro i sedicenni e non il contrario..
 
***
 
Era una bella giornata e io e Emilie eravamo in giro, sembravamo una normale coppietta che passeggiava ma non facevamo in tempo a rilassarci che subito arrivavano nuovi problemi, Emi ormai era al sesto mese e entro pochi mesi sarei diventato padre.. ci sedemmo su una panchina e Emi mi chiese:
-Ci pensi?
-A cosa?
-Presto diventeremo genitori..
-Di continuo...
-Ho paura Zacky..
-E di cosa?
-Non lo so ma so solo che sto impazzendo- in quel preciso istante una ragazza ci passò davanti correndo con le cuffie dell’iPod si voltò a guardarci con una faccia strana, poi si fermò e torno indietro. All’inizio non la riconobbi ma poi la sua voce mi schiarì le idee..
-Zacky?
-Ciao Gena..- le risposi alzandomi per salutarla
-Ciao come stai?
-Diciamo bene tu?
-Bene, bene e lei?- disse indicando Emi con un cenno
-Cazzo che scemo! Lei è Emilie..
-Ciao sono la sua ex
-Piacere sono la sua ragazza..- lei mi guardò trattenendo a stento una smorfia
-Piacere mio tesoro sono Gena.. beh io ora vado.. ciao!- disse allontanandosi
-Ciao- rispondemmo all’unisono
-Hai visto?
-Cosa?
-Come mi ha guardata!
-Ma dai smettila..
-Mi ha guardata strana ti dico!
-Tu sei paranoica Emi..
-Ah io sono paranoica?
-Si e smettila di urlare che ci guardano tutti
-Io non la smetto affatto Zack!
-Basta calmati!- le urlai dandole uno schiaffo preso dalla rabbia –cazzo Emi scusa non volevo..
-Non toccarmi stronzo!
-Emi...
-Vattene! AHHHHHHHHHHHHHHH!- iniziò a urlare ma non capivo il perché, aveva le lacrime agli occhi, si sentiva male e così la portai in ospedale, non voleva che entrassi e così fui costretto a rimanere fuori in corridoio, intanto ne approfittai per avvertire gli altri. Avevo appena chiuso il cellulare quando un medico mi si avvicinò e mi disse che Emi stava per partorire.
-Allora?- chiese Jimmy a mia madre che aveva appena parlato con un dottore
-Potranno entrare solo due persone  in sala operatoria.
-Andremo io e Zack..
-Veramente Emi vuole che ci sia io in sala operatoria con lei..
- Allora vada lei con suo figlio..
-Non vuole me dentro- mi intromisi io
-Perché non ti vuole? Che hai combinato Zack?- mi chiese Jim
-Abbiamo litigato..
-Come?
-È una lunga storia..
-Ok ne parliamo dopo ora vieni..- si intromise mia madre.
 
La cosa andò avanti per le lunghe e più o meno verso mezzanotte  uscirono dalla sala parto, Jimmy era rimasto dentro e mia madre mi guardò con le lacrime agli occhi e mi disse:
-Il piccolo..non..ce l’ha fatta..
-Ed Emi? – avevo paura di quella risposta
-Ora sta riposando e anche tu dovresti fare lo stesso.
-Merda!- esclamai dando un pugno al muro più vicino. Rimasi tutta la notte in ospedale, anche Jim era li però era con Emilie, dopo un pò uscì per fumare
-Vieni.. – io lo seguì
Fuori dall’ospedale parlammo un bel pò, non ce l’aveva con me, ma era incazzato per tutta questa storia, quando gliel’avevamo detto sembrava abbastanza tranquillo (fin troppo a dirla tutta) ma in realtà avrebbe voluto ammazzarmi, poi però ci aveva pensato un bel po’, Emi non era più una bambina e per quanto detestasse ammetterlo non aveva più bisogno che lui la proteggesse, loro più che cugini erano più che altro fratello e sorella.. le parole di Jim mi convinsero a raccontargli dei litigi con Matt quelli da soli, dell’incontro con Gena, del fatto che in fondo io quel bambino non lo volevo, ogni cosa.. E Matt? Lui che ci aveva detto che Emilie avrebbe dovuto abortire.. ora avevamo perso il piccolo e lei non ne sapeva ancora nulla.. la voce di Jim mi distolse dai miei pensieri..
-Toglimi solo una curiosità Zacky..
-Dimmi..
-Se tu il bambino non lo volevi più di tanto, perché a lei hai detto che lo volevi anche tu?
-È semplice, in realtà lei mi piace, mi piace molto, mi piace davvero, non so cosa mi prenda da quando la conosco, ci sono stati momenti in cui avrei preferito non incontrarla così tutto questo casino non ci sarebbe mai stato, ma poi.. cazzo ripenso a lei, a quei suoi occhi d’argento che mi tolgono il respiro, le sue labbra..
-Questo è amore vero, non ci vuole un genio per capirlo..- Jimmy guardò l’orologio – Cazzo le 5.. rientriamo si è fatto tardi.. Entrammo nella camera dove Emi stava dormendo, dalla sua espressione riuscivo a capire che qualcosa la preoccupava, che l’aveva scossa..

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Capitolo 10
*** Where is he? ***


Where is he?

 
Quando finalmente mi svegliai vidi accanto a me Zack, mi teneva la mano, ma aveva la testa poggiata sul bordo del letto. Dormiva, chissà da quanto era li.. poi mi voltai, nel letto accanto al mio Jimmy dormiva russando di tanto in tanto. Erano quasi le 9 e loro avevano passato tutta la notte li, nonostante tutto.. perfino Zacky che ora mi stringeva la mano come il giorno in cui lo avevamo detto a Jim. Lui.. il ragazzo di cui mi ero innamorata fin dal nostro primo incontro, lui il padre di mio figlio, che non mi aveva permesso di abortire, che aveva voluto a tutti i costi tenerlo ed io non lo avevo neanche voluto con me in sala parto. Mi sentivo una stronza adesso.. rimasi per un po’ a guardarlo dormire poi finalmente si svegliò..
 
***
 
Appena mi risvegliai vidi Emi che mi guardava con lo sguardo assente, vuoto..
-Emi?! Buongiorno..
-Giorno..
-Come stai?
-Diciamo..
-Devo dirti una cosa..
-Dov’è?
-Dov’è chi?
-Il bambino, nostro figlio..
-Ecco appunto riguarda lui..- in un attimo sul suo viso apparve un’espressione preoccupata
-Voglio vederlo, dov’è?
-Calma ora, durante il parto ci sono state delle complicazioni..- disse Jimmy (aveva sempre il brutto vizio di arrivare alle spalle e intromettersi nei discorsi altrui)
-Co..complicazioni?- ci chiese preoccupata guardando prima Jimmy e poi me
-Il piccolo purtroppo non c’è l’ha fatta..- riuscì a dirle alla fine, lei scoppiò in lacrime, mi faceva stare male vederla in quelle condizioni
-NO! Zacky dimmi che è tutto uno scherzo, che mi state prendendo in giro perché ti vuoi vendicare di me..- la strinsi forte a me e la baciai per cercare di calmarla ma non funzionò.. Le lacrime continuavano a rigarle il volto ed io sentivo i suoi singhiozzi, Jim mi mise una mano sulla spalla e uscì dalla stanza.. la sentì dire qualcosa ma non capì cosa..

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Capitolo 11
*** It's over.. ***


It's over..

 
Passarono un paio di mesi prima che Emi ed io ci potessimo riprendere, i giorni ormai ci sembravano infiniti. Una sera eravamo rimasti a casa mia, eravamo sul divano, lei era abbracciata a me ma a un certo punto alzò lo sguardo per guardare verso di me che intanto ero impegnato a giocherellare con i suoi capelli tra le dita, poi finalmente parlò rompendo quel tranquillo silenzio che si era creato nel soggiorno
-Zacky devo dirti una cosa..
-Che succede?- si alzo e mi guardò negli occhi
-È  un po’ che ci penso e.. ora ho capito che è la cosa migliore da fare..
-Che intendi?- le chiesi confuso
-Mi serve tempo, non ce la faccio.. è finita..- disse infine alzandosi dal divano e andandosene. Restai li impalato come un perfetto idiota e un po’ lo ero, anche perché alla fine quella ragazza era solo una troia. Ed io? Io mi ero fatto fottere il cervello così dalla prima che passava. Ma cosa mi stava succedendo? Mi ero innamorato di Emilie ed ora non volevo ammetterlo neanche dopo tutto quello che era successo.
 
***
 
Perché? Perché cazzo lo avevo fatto?! Ora stavo malissimo e non potevo fare nulla. Lo avevo fatto perché mi sembrava la cosa migliore prima, ma dopo averlo detto me ne ero pentita subito, Zacky mi piaceva davvero, ma ora che non c’era  più il bambino non avevo ragione per trattenerlo con me..

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Capitolo 12
*** The whore.. ***


The whore..

 
(Qualche settimana dopo..)
Stavo male ma non volevo che nessuno se ne accorgesse, no non potevo deprimermi così per una ragazza, anche se quella ragazza era Emilie. Mentre ero assolto nei miei pensieri il cellulare vibrò, un messaggio..
[Ehi ciao come stai?]
[Ciao, chi sei?]
[Come Zacky?! Guarda che mi deludi così..]
[Scusa, puoi almeno dirmi il tuo nome?]
[Zack insomma sono io Gena, ti sei per caso dimenticato il mio numero? Strano.. eppure una volta lo conoscevi bene..]
[Ah ciao Gena, comunque diciamo bene tu?]
[Perché diciamo? Per la tua ragazza? Comunque io non potrei stare meglio anche se sono un po’ triste oggi.. :3]
[Ed io in tutto ciò cosa centro?]
[Come cosa centri?! Ti va di vederci un po’? perché sono sicura che altrimenti rimarresti rintanato in camera tua a suonare per tutto il giorno]
[Non mi va..]
[Niente scuse! Se non vieni subito a prendermi e non andiamo immediatamente da qualche parte poi vedrai!]
Nessuno poteva dire di no a Gena, non lo accettava. Le uniche opzioni erano di portarla in giro o andare da lei.. sapevo bene cosa voleva da me, non aveva ancora accettato la nostra separazione anche se era passato più di un anno. Per colpa sua ero stato costretto a cambiare tre numeri, ma lei riusciva sempre a trovarlo, e anche questa volta tra e-mail, chiamate e messaggi non mi dava tregua (soprattutto ora che sapeva che Emilie aveva rotto con me). Solitamente la ignoravo ma adesso avevo risposto e quindi mi toccava accontentarla.. di buono c’era che finalmente avevo un’occasione per distrarmi un pò...
 
***
 
Da un paio di giorni sentivo la mancanza di Zack, avevo pensato più volte di andarlo a trovare, andare da lui e dirgli di quanto mi sentivo stronza ad averlo lasciato, di quanto mi mancasse. Ma non ne avevo il coraggio.. quel giorno poi finalmente mi decisi e decisi anche che non mi importava della risposta di Zack ma dovevo ASSOLUTAMENTE parlargli. Decisi di andare a casa sua e appena arrivai vidi Zacky uscire, mi nascosi dietro un cespuglio per non farmi vedere, lui fortunatamente  non si accorse della mia presenza, e mi passo perfino accanto.. lo seguì e appena si fermò vidi salire in macchina quella ZOCCOLA di Gena “MA PORCA PUTTANA QUEL BASTARDO MI  STA TRADENDO CON QUELLA PUTTANA DELLA SUA EX” cercai di rimanere calma e li seguì.. si fermarono sulla spiaggia e scesero dalla macchina a quel puntomi sentì cadere il mondo addosso quando li vidi baciarsi. Non vedendoci più dalla rabbia andai la e iniziai a sfogarmi
-Ah.. era come dicevo io allora, sei andato da lei.. ed io che volevo tornare con te!
-Emi ?! ma tu cosa ci fai qui?!- mi chiese lui sbigottito
-Stavo venendo da te, ma ti ho visto uscire, allora ti ho seguito.. e da quel che vedo non mi sbagliavo..
-E tu cosa vuoi?- si intromise la TROIA
-E tu puttana chiudi quella fogna!
-Puttana sarai tu e non io!
-Io? Io sarei la troia.. quella sei tu che dopo che ho chiuso con Zack non hai perso tempo di stare con lui
-Beh se ci tenevi tanto a me perché mi hai lasciato?-
-Perché pensavo che non essendoci più il bambino no avevi ragione per restare con me..
-Cosa? Davvero pensavi questo?
 
***
 
No non era possibile! No, no! Emi aveva davvero pensato quelle cose?! Ora guardavo prima lei e poi Gena cercando di trattenermi ma poi le dissi
-Dovevi dirmelo..
-Ci ho provato ma..
-No sa nemmeno palare!- si intromise nuovamente Gena
-Tu chiudi il becco gallina! Non sono cazzi che ti riguardano!- disse tirandole uno schiaffo presa dalla rabbia
-Brutta troia come ti permetti!- iniziarono a litigare e io le separai Emi si voltò verso di me e mi disse
-Bene sai che ti dico? È tutta tua Zack ma.. non provare a cercarmi mai più da oggi per me sei morto!
-Emi aspetta!- dissi mentre lei si allontanava
-Lasciala stare tu meriti di meglio..- disse cercando di avvicinarsi io la respinsi
-Tipo te?
-Lo hai detto tu non io..
-Ma smettila, ancora non hai capito che no mi piaci più?!
-D’accordo ma peggio per te!- e così l’avevo persa di nuovo e questa volta temevo fosse per sempre. Cercai di seguirla ma lei se n’era già andata, così andai a casa sua ma non riuscivo a parlare con altri che sua madre.
 
***
 
Non volevo vedere Zacky e così chiesi a mia madre di inventarsi ogni scusa possibile ed immaginabile per non farlo entrare
-Non ti preoccupare tesoro i ragazzi vanno e vengono- mi disse mia madre fingendo di confortarmi
-Si ma di solito non piantano le tende nel mio giardino..-disse mio padre dalla poltrona dov’era seduto a leggere un giornale
-Se vuoi cara possiamo tornare a San Francisco, li eri sempre così felice..
-Cosa? Allora è questo che volete? D’accordo se ci tenete tanto tornatevene pure li ma io non vengo- non gli diedi neanche il tempo di rispondere che già ero sparita in camera mia mettendo al massimo Rocket to Russia dei Ramones (uno dei miei dischi preferiti).
 
***
 
Ero ancora davanti a casa sua quando l’aria iniziò a riempirsi di musica punk che proveniva dal retro della casa, andai sul retro la finestra era chiusa ma riuscivo a guardarci dentro, mi allontanai un po’ e la vidi. Dovevo salire o almeno farla affacciare, feci la cosa più semplice e veloce, presi un sassolino e lo lanciai contro la sua finestra. Nulla. Ci riprovai ancora ma non sembrava accorgersi di niente. Poi mi accorsi di un albero accanto alla sua finestra, non mi arrampicavo sugli alberi da quando avevo 10 anni però dovevo farlo. Riuscì a salire e affacciandomi alla finestra la vidi rientrare in camera, aveva addosso l’accappatoio il che spiegava perché non si fosse accorta dei sassolini di prima. Appena alzò lo sguardo mi vide e sembrò non credere ai suoi occhi (in effetti doveva essere una scena strana da vedere), poi però aprì la finestra
-Che cavolo ci fai qua?
-Diciamo che sono un tipo testardo..
-Vattene!
-Non finchè non mi ascolterai
-Non voglio ascoltarti
-Ed io parlo lo stesso!
-Sei peggio di un bambino!
-Quindi sono immaturo?
-Si! Guarda dove sei salito! Non hai più 12 anni Zack cresci un pò!- stava per chiudere la finestra quando la fermai
-Emi aspetta!
-Che vuoi ancora?
-Voglio solo parlare e nient’altro..
-D’accordo, però entra non vorrei che cadessi.. cioè potrei andarci di mezzo io se ti rompi qualcosa- entrai in camera sua e iniziai a parlare prima che lei potesse dire qualcosa
-Ok Emi non è come sembra. Gena è la mia EX e non provo più nulla per lei, orami è più di un anno che ci siamo lasciati ma lei ancora questo non l‘ha accettato, pensa che il mondo ruoti sempre attorno a lei ma non è così e soprattutto il MIO mondo non vuole neanche saperne di lei ma della ragazza che già dal primo secondo che l’ho vista mi ha fottuto il cervello..
-Se davvero sono così importante per te perché l’hai baciata?
-Ma non l’ho baciata io, è lei che..
-E certo è sempre colpa dell’altra e mai di lui!
-Ok Emi ti prego.. tu mi piaci davvero e tra me è Gena non c’è più nulla lo so che detta così sembra una stupida frase fatta ma..
-Ma cosa?
-Ma non so che altro dire se vuoi credimi altrimenti niente.. se cambi idea sai dove sono
-Esci dalla porta ti conviene..
-D’accordo..
 
***
 
Lui scese al piano di sotto e quando usci i miei miguardarono confusi ma non dissero nulla. Non volevo tornare di sopra così andai a vestirmi velocemente e uscì. Dovevo vedere Matt..
-Emilie che ci fai qui?- mi chiese lui aprendo la porta sorpreso di vedermi
-Niente così..- entrai
-È un po’ che non ci vediamo come va?
-Bene tu?
-Bene.. ma tu e Zacky..
-Ti prego preferisco non parlare di Zack..- dissi avvicinandomi a lui
-Cos’ha fatto?- mi chiese spostandosi e andando a sedersi sul divano, io lo segui
-Ha baciato Gena..- dissi sedendomi accanto a lui
-CHE COSA? O.o da quella zoccola me lo aspetto ma lui proprio non è il tipo da fare una cosa del genere..- fece una piccola pausa e mi osservò –Senti Emi non voglio fare quello che si difende l’amico ma, conosco bene sia Zacky che Gena e credimi lei è capace di fare questo ed altro, ma lui non è tanto scemo da farsi fottere un’altra volta da quella..
-Continuo a non seguirti Matt..
-Allora il bacio c’è stato ma lei lo ha tradito è per questo che si sono lasciati. Secondo me non stanno insieme..
-..Si ma comunque sia a me non interessa più Zack..- dissi avvicinandomi ancora di più a lui
-Stai facendo il gioco di Gena..
-Cosa?
-Tu sei qui perché vuoi farla pagare a Zack ma questo è ciò che vuole lei.. non ti offendere ma se speri che venendo a letto con me le cose fra voi finalmente si aggiusteranno sei più illusa di Gena e lei spera ancora di tornare con lui..
-Cavolo mi sento malissimo..- “ma davvero quella era capace di fare tutto questo?”
-Forse è meglio se torni a casa perché se il tuo ex passa di qua poi penserà davvero che..
-D’accordo.. grazie Matt..
-E di cosa?- disse abbracciandomi. Dopodiché usci da casa sua ma rimasi un po’ in giro, dovevo cercare di distrarmi un po’ adesso..
 
***
 
Ero andato da Jim sperando che lui in qualche modo potesse aiutarmi.
-Guarda, guarda chi si vede..
-Hai parlato con Emi vero?
-Ho appena chiuso al telefono con lei..
-E che ti ha detto?
-Niente solo che hai baciato una certa puttana.. ti ha baciato lei vero?
-Cosa?! Oh menomale Jimmy almeno tu mi credi!
-Hey! Frena l’entusiasmo, che sia chiaro io non sto dalla parte di nessuno dei due ma conosco Gena e so anche quanto le piaccia combinare di questi casini..
-Secondo te lei..
-Vuole tornare con te? Oh non lo so ma ne dubito. Voluto o meno quel bacio c’è stato e lei giustamente si è sentita tradita, tradita da te.. peccato però eravate una bella coppia..
-Cazzo.. sono fottuto..
-Beh se non ti dispiace io dovrei uscire..
-Dove vai?
-Dalla mia ragazza, perché fino a prova contraria io ne ho ancora una..
-Fottiti!
-Hahaha! A parte gli scherzi sta attento a non fare altre cazzate cazzo dille in faccia che la ami!
-Ok grazie Jim, ciao..- ed ora? Che facevo? Mi misi in macchina e alla fine dopo aver guidato un po’ a caso in giro decisi di andare da Brian, con lui era impossibile pensare ai problemi di cuore.
-Senti Vee rilassati so io quello che ti ci vuole, tranquillo non guardarmi in quel modo.. stasera ce ne andiamo in un locale a divertirci e guai se provi anche solo pensare a lei!- accettai la sua proposta ed uscimmo, appena arrivati il locale era già strapieno, cercavo di non pensare a lei ma era difficile, poi iniziai a bere e ad ogni bicchiere di Jack Daniel’s e ad ogni birre riuscivo a cancellare quella ragazza dalla mia mente..
 
 
Capitolo scritto da: Ade, Vicky, Sara, Vinoo [anche se non ha fatto quasi niente ù.ù] e ovviamente da me Dani, ringrazio tutti voi che leggete e recensite (per una volta mi sono ricordata di farlo xD.) Grazie soprattutto ad Ade per il litigio (ideato, strutturato e scritto da lei). E grazie mille anche a Vicky che mi ha aiutata con la prima  parte di Emi (che proprio non riuscivo a scrivere D:) Grazie a tutte voi se non mi avreste aiutata non lo avrei mai completato ♥

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Capitolo 13
*** Epilogue ***


Epilogue

 
Le parole di Matt mi avevano convinta, avevo capito che Zack era sincero e che mi amava davvero (a differenza di altri che mi avevano detto ti amo tante di quelle volte che non ci facevo più caso, lui invece non me lo aveva mai detto eppure sapevo che era così, che mi amava davvero e lo sapevo perché era la stessa cosa che sentivo anche io), lo chiamai diverse volte ma aveva sempre il cellulare staccato.. iniziai a preoccuparmi, forse era solo uscito con degli amici, o forse amiche.. non sapevo che pensare dopo quella giornata.. avevo paura, paura che facesse qualcosa che avrebbe cancellato per sempre ciò che provava per me..
 
***
 
La mattina mi svegliai ancora stordito dall’alcool, forse avevo esagerato.. riaccesi il cellulare, 15 messaggi e 7 chiamate perse solo da Emilie.. perché mi aveva cercato? Non ci volevo neanche pensare, però risposi ugualmente ad un messaggio con un semplice
aspettai un po’ ma non ricevetti nessuna risposta, questo gioco di ignorarmi, poi di cercarmi tutta la notte e la mattina di ignorarmi di nuovo mi aveva davvero stancato, Emi mi stava confermando di essere una ragazzina viziata e immatura che pensa di ottenere.. MA COSA CAZZO STAVO DICENDO? L’alcool mi annebbiava ancora la mente o ero impazzito con questa storia? Lei mi aveva colpito fin da quell’oramai lontano giorno alla stazione, poi la festa, il bambino, noi, Gena.. era successo tutto troppo in fretta.. mi decisi e la chiamai..
-Pronto?- mi rispose con la voce ancora impastata dal sonno
-Hey Emi..
-Zacky?! Ciao!
-Ti ho svegliata?
-Beh a dirla tutta si ma non ti preoccupare..
-Ok, ho letto i tuoi messaggi, come mai mi hai cercato?
-Beh.. devo parlarti però di persona..
-D’accordo ci vediamo fra poco, se vuoi vengo io da te..
-Ok..
-Perfetto, il tempo di farmi una doccia e arrivo..
 
***
 
Cos’aveva in mente adesso? Non sapevo cos’avesse fatto la notte e scorsa e francamente non mi importava, avevo solo voglia di voltare pagina.. come promesso quasi un’ora dopo qualcuno suonò alla porta, andai ad aprire e lo feci salire di sopra in camera mia, i miei non c’erano e quindi la casa era tranquilla
-Allora cosa dovevi dirmi?
-Non so da dove iniziare, mi sento una cogliona..
- Non dire così..- mi disse guardandomi con quei suoi magnifici occhi
-Si invece è la verità..
-Smettila.. anche io sono stato uno stronzo..
-No sono io che ho sbagliato, è colpa mia..
-Basta..- mi sussurrò stringendomi a se- Finiamola con questa storia tu prego, non ne posso più..- non risposi, ecco dov’era finito il ragazzo di cui mi ero innamorata.. finalmente lo avevo ritrovato..
 
***
 
Mi bacio ed io d’istinto risposi a quel bacio, amavo quella ragazza, anche dopo tutti quei casini e quei litigi.. poi come la prima volta le mie mani iniziarono a cercarla e poi lentamente a spogliarla..
-Aspetta..- mi sussurrò allontanandosi e chiudendo leggermente la finestra lasciando la camera avvolta dalla penombra, poi tornò nuovamente da me.. intanto mi chiedevo se avessimo finalmente trovato un po’ di pace, ormai ci eravamo chiariti e non sarei più caduto nelle trappole di quella troia.. era finita e noi ora stavamo di nuovo insieme, quello che era successo prima ci aveva solo uniti di più.. la amavo e anche lei era innamorata, ora non mi importava di nient’altro se non di questo.. io ed Emilie e nessun’altro.. il resto per me veniva dopo.. dopo di Lei..
 
 
 
 
 
Halleluja! C’è l’ho fatta a finire la mia schifezza .-. anche se il finale lo odio, però dopo tutto quello che gli ho fatto passare l’happy ending glielo dovevo :3  Sono felice di averla finita (così ora nessuno di voi sarà più costretto a leggere quest’orrore) detto questo mi dileguo, grazie a tutti voi che avete letto e commentato. :D

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