Eternity- cosa successe dopo Breaking Dawn

di Kiky_17
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO 1:raccontato da Nessie…. Erano passati solo 7 anni da quando io e lo mia famiglia avevamo pensato di morire .Ma ogni notte continuavano gli incubi .In principio di ogni incubo non vedevo altro che oscurità … poi cominciavo a distinguere le centinaia di, ormai familiari, sagome incappucciate, mantelli neri che prendevano colore man mano che si arrivava nel centro. Le tre sagome più scure venivano verso di me;ormai ci separavano solo un centinaio di metri. Le tre sagome spaventose erano di fronte a me. Parlavano pianissimo ma io riuscivo a sentire alcune parole… -Lei è pericolosa- Disse la sagoma più vicina a me -Risolviamo subito il problema e torniamo in Italia. Felix, vuoi avere tu il piacere?- -Nooooooooooooooooooo!-Gridai io svegliandomi di soprassalto. -Amore sveglia… è stato solo un incubo! Calmati! Nessie dai! Ora sei al sicuro… non devi temere più niente!- Disse la bellissima vampira seduta al mio fianco che ero fiera di chiamare mamma. Ero fortunata ad avere lei: era anche la mia migliore amica, con cui potevo confidarmi senza che papà sapesse tutto quello che non volevo scoprisse.-Mamma, si scusa… è solo un altro incubo, non ti preoccupare-riuscii a balbettare. -Nessie ti volevo ricordare che io e tuo padre non ci saremo per un paio di giorni e tu starai con Jake nel frattempo. Sono venuta a salutarti tesoro, e a raccomandarti di non fare nulla di pericoloso in questi giorni.- - Mamma!sono una mezza-vampira indistruttibile, come vuoi che mi faccia male!- -Veramente tesoro io intendevo altro… tu ormai stai con Jake da 3 anni. Capisco l’attrazione che provate l’uno per l’altra e che tu vorresti di più dal vostro rapporto, ma sei ancora tanto piccola e…- -Per caso papà centra qualcosa?- -Nessie, ti assicuro che tuo padre non voleva ascoltare i tuoi pensieri, ma come sai è inevitabile per lui… approposito, mi ha detto di chiederti scusa per questo incidente e di dirti che in futuro cercherà di non invadere più la tua privacy ma che questo non significa che non ti terrà d’occhio- -Mamma,fidati di me… il fatto che ci ho pensato un paio di volte non significa che la mia verginità sia in pericolo, significa solo che sto maturando dentro (visto che esteriormente dimostro 18 anni). Quindi mamma sta’ tranquilla… succederà quando mi sentirò pronta e riferisci a papà quest’ultima parteperchè deve accettare che io e Jake ci apparteniamo-. Mia madre rimase paralizzata per un secondo, poi con la voce più dolce mi disse:-Tesoro io lo so… solo che spero che quel momento sia lontano, anche se sappiamo entrambi che non è così. Ora ti lascio, ricordati sempre che io e tuo padre ti amiamo più della nostra stessa vita e che qualunque cosa facciamo la facciamo per il tuo bene.- Detto questo uscì silenziosamente dalla stanza. Così mi feci una doccia veloce e mi vestii per andare dal mio amato. Non riuscivo a dimenticare la conversazione tra me e mia madre… soprattutto perché io e Jake volevamo approfittare dell’assenza dei miei genitori per un pò di coccole e sapevamo che se fossimo andati troppo oltre non saremmo riusciti a fermarci…

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2:raccontato da nessie……. by chiara ? Alice mi aveva preparato un vestitino di raso e velo, color glicine che alla luce aveva riflessi perlacei, stretto fino alla vita, scendeva morbido sui fianchi fino alle ginocchia. Andai ad aprire la valigetta rosa piena di quelli che sarebbero stati i miei indumenti per i prossimi 2 giorni e lanciai un urlo. Zia alice mi aveva riempito la valigia di lingerie di pizzo di vari colori, vestitini così corti da sembrare magliette, nessun pigiama e alcuni bikini attillati. Dovetti rifarla completamente altrimenti non oso immaginare cosa avrebbe pensato Jake… Ci misi 2 paia di jeans, qualche maglietta e canottiera, il pigiama di seta blu notte che indossavo a casa e qualche completino intimo decente. Decisi comunque che un paio di bikini e lingerie le avrei lasciate dentro un borsellino nella valigia. Così mi alzai e trasportai il tutto a casa Cullen, dove mi avrebbe dovuto aspettare Jake. Arrivata posai le mie valigie accanto alla porta ed entrai. C’erano Emmett, Rose, Alice e Esme. Probabilmente Carlile era nel suo studio a leggere e Jasper a fare uno spuntino. Di lui ancora nessuna traccia. -Hey Nessie come stai oggi? Ve la spasserete stasera tu e Jacob!- mi saluto zio Emmett. -Zio!!! Non dirle neanche certe cose! Tu lo sai com’ è papà poi!- lo rimproverai io. –Zia Alice puoi venire un attimo fuori? Ti dovrei parlare di una cosa in privato… - -Certo! Approposito… non avrai sbirciato nella mia valigia?!?!- mi chiese. -Ti volevo parlare proprio di questo.-le confidai. Mi seguì con un’espressione strana sulla faccia, come se volesse scusarsi e allo stesso tempo volesse fuggire per non affrontare quello che aveva combinato. Quando fummo sole le chiesi -Zia,c’è una valida ragione per cui tu mi hai riempito la mia valigia di lingerie, bikini e vestitini attillati? Mi devi dire qualcosa?- -Tuo padre non vuole che io te lo dica, ma ho avuto una visione su di te. E’ strano lo so, ma Carlile ha detto che è perché stai per finire la tua super crescita e tra poco probabilmente sarai più simile a noi… Comunque, tornando alla visione è una sorpresa di Jacob che ci sarà tra qualche settimana. Non ti posso dire altro… Ciao!- mi disse fuggendo. Ora ero curiosa, ma conoscendo Jake sarebbe stato meglio aspettare. Così tornai a casa Cullen dove vi trovai finalmente Jake. Stata seduto sul divano davanti l’enorme televisore acceso, che trasmetteva una partita di football, ma non sembrava che la seguisse davvero. - Buon giorno amore! Come stai? Sei pronta? Possiamo andare? – mi salutò Jake. Sembrava volesse andarsene più in fretta possibile. Anche dopo tutto questo tempo c’erano divari tra la mia famiglia e i licantropi. - Si sono pronta amore… possiamo andare- gli risposi. Una volta fuori portata dal super udito della mia famiglia mi ricordai delle parole di Alice. Ero curiosissima, così glielo domandai con qualche giro di parole. -Jake, hai saputo la novità? Alice riesce a vedermi nelle visioni! Ne ha avuta già una!- - E’ fantastico! Ma come mai ora ti riesce a vedere e prima no?- -Carlile pensa che sia perché a breve finirò di crescere… potrebbe essere tra 1 giorno o tra una settimana, non si sa ancora. Comunque, Alice non mi ha voluto dire di preciso cosa ha visto, ma ha etto che riguardava una tua sorpresa. Mi dici cos’è?- e dicendo questo gli facevo li occhi dolci che con lui funzionavano sempre. Si girò nella direzione opposta al mio sguardo cercando di resistere dal svelarmi tutto. -Non posso Nessie, questa cosa è troppo importante… te la dirò a tempo debito. Per favore, smettila con i tuoi occhi dolci tanto non te la posso dire adesso. Si tratta di poco tempo, prima devo parlarne con Bella. E, per favore, evita di pensarci quando ci sarà tuo padre in giro, ok?-mi chiese ricambiando gli occhi dolci. Io non risposi, misi semplicemente il broncio. - E dai Nessie, così mi fai sentire in colpa! Io te la direi se solo non fosse così importante. Diamine, forse è la cosa più importante della mia vita! Aspetta, ti prego. Te lo direi se solo non avessi paura di tua madre e ovviamente se avessi tutto pronto. Ma devo ancora sistemare il tutto e mi serve tua madre. Angelo mio, mi scusi?-mi disse in un tono così dolce da farmi sciogliere il cuore. -Tranquillo, non sentirti in colpa. Non pensavo fosse così importante. Saprò aspettare, ma non molto… mi hai incuriosito tantissimo! Quindi ti conviene fare ciò che c’è da fare il prima possibile… e per velocizzare il tutto perché non chiami mia madre al cellulare?- gli chiesi con un incredibile enfasi. -Va bene… ma solo se tu non me lo chiederai più né farai degli accenni o riferimenti, promesso?- -Promesso.- Almeno così lo avrei saputo prima. Dalla sua faccia si notava che moriva dalla voglia di dirmelo e che cercava di resistere alla tentazione. Dentro di me sperai che fosse qualcosa di buono…

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Raccontato da Renesmee……… by kiara ♥ Così decidemmo di andare in spiaggia a nuotare. Prima andammo entrambi a casa sua, perché ci dovevamo cambiare. Rachel era tornata senza preavviso, quindi la sua stanza era occupata. Bene. Avrei dormito in camera con Jake. L’idea non mi metteva a disagio, spesso mi addormentavo tra le sue braccia. Comunque, presi la valigia e la portai nel bagno. Avevo tre bikini, diciamo due perché uno era cosi striminzito che mi sarei vergognata di portarlo pure sotto ad un vestitino. Mi infilai quello color blu notte,di raso con delle pailette argentate. Mi rivestii e andai in camera di Jake con il bagaglio. Oh mio dio! Stava steso sul letto a due piazze, indossava solo un costume da bagno nero a righe bianche, aderente al suo corpo, che lo faceva sembrare una statua di bronzo. Era una visione spettacolare, così bello da far piangere, ed era solo mio. Solo mio. Lui mi guardò con fare interrogatorio ma gli risposi solo con un sorrisetto e una scrollata di spalle. Così uscimmo di casa. – Ti và una gara a chi arriva per primo alla spiaggia?- gli chiesi. Lui non rifiutava mai una sfida. - Certo mostriciattolo! - Mi disse con un sorrisetto stampato in faccia. E subito dopo partì in vantaggio. Ero la più veloce e lo avrei fatto vincere se non avesse barato in quel modo. Allora corsi con tutte le mie forze e arrivai cinque minuti prima di lui. Ringraziai papà mentalmente perché mi avesse trasmesso questa caratteristica, e mamma per non avermi trasmesso la sua goffaggine, che si sentiva anche dopo essere diventata vampira. Così, prima che lui arrivasse mi tolsi il mio vestitino, poggiandolo su un ramo di un albero, e corsi in acqua. Jake arrivò un secondo dopo e vedendomi in acqua si bloccò. Non si aspettava di vedermi già lì, a nuotare come se niente fosse. Eppure lo stupore sembrava per altro. Mi guardava più e più volte con incredulità. Poi mi ricordai di aver sulla mia pelle calda solo il bikini che mi aveva dato zia Alice. Sentivo la faccia diventare rossa come un peperone. Vedendomi Jake sorrise, e mi raggiunse in acqua. - Sei un incanto con quel costume, Nessie. E dico sul serio. - Me lo disse con dolcezza. Ultimamente si faceva sempre più dolce con me. Forse oggi lo era particolarmente perché era sicuro che papà non avrebbe potuto ascoltare i nostri pensieri. Oppure, mi stava preparando alla mia “sorpresa”. - Ti a di fare una gara di nuoto? Dai, si nuota fino a quella boa e si ritorna indietro.-mi chiese con entusiasmo. -Certo! - risposi, partendo come prima aveva fatto con me. Ovviamente arrivai per prima, e mi trovò sdraiata sulla spiaggia. - Stai prendendo il sole? Lo sai che non ti abbronzerai mai, vero? - Disse quest’ovvietà solo per spezzare il silenzio che si era formato. – Lo sai che ti amo? Non ce la faccio più a nasconderti la tua sorpresa… ma mi devo trattenere. - Me lo disse baciandomi con tanta dolcezza. Quel bacio era così dolce, racchiudeva tutto il nostro amore. Non avevo capito, fino a quel momento, quanto desiderasse raccontarmi della sua sorpresa. Neanche io ero entusiasta all’idea di aspettare. Comunque, passammo la giornata a parlare e giocare (cioè a fare gare). Poi Jake ed io andammo a caccia. Individuammo un gruppo di cervi ed io presi quello più grande ed un puma che si aggirava da quelle parti. Poi andammo a casa. Jake mi era sembrò un po’ strano, nel senso che ogni minuto che passava diventava sempre più dolce e premuroso. Forse mi stava preparando alla sua sorpresa o forse si stava preparando anche lui. Ogni volta che ne parlava vedevo nei suoi occhi che non era completamente pronto, ma che,qualunque fosse stata la sorpresa, la desiderava davvero. Così, dopo essere tornata a casa mi addormentai affianco a lui, sommersa da questi pensieri.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


ETERNITY, CAPITOLO 3:Raccontato da Renesmee……… by kiara ? Così decidemmo di andare in spiaggia a nuotare. Prima andammo entrambi a casa sua, perché ci dovevamo cambiare. Rachel era tornata senza preavviso, quindi la sua stanza era occupata. Bene. Avrei dormito in camera con Jake. L’idea non mi metteva a disagio, spesso mi addormentavo tra le sue braccia. Comunque, presi la valigia e la portai nel bagno. Avevo tre bikini, diciamo due perché uno era cosi striminzito che mi sarei vergognata di portarlo pure sotto ad un vestitino. Mi infilai quello color blu notte,di raso con delle pailette argentate. Mi rivestii e andai in camera di Jake con il bagaglio. Oh mio dio! Stava steso sul letto a due piazze, indossava solo un costume da bagno nero a righe bianche, aderente al suo corpo, che lo faceva sembrare una statua di bronzo. Era una visione spettacolare, così bello da far piangere, ed era solo mio. Solo mio. Lui mi guardò con fare interrogatorio ma gli risposi solo con un sorrisetto e una scrollata di spalle. Così uscimmo di casa. – Ti và una gara a chi arriva per primo alla spiaggia?- gli chiesi. Lui non rifiutava mai una sfida. - Certo mostriciattolo! - Mi disse con un sorrisetto stampato in faccia. E subito dopo partì in vantaggio. Ero la più veloce e lo avrei fatto vincere se non avesse barato in quel modo. Allora corsi con tutte le mie forze e arrivai cinque minuti prima di lui. Ringraziai papà mentalmente perché mi avesse trasmesso questa caratteristica, e mamma per non avermi trasmesso la sua goffaggine, che si sentiva anche dopo essere diventata vampira. Così, prima che lui arrivasse mi tolsi il mio vestitino, poggiandolo su un ramo di un albero, e corsi in acqua. Jake arrivò un secondo dopo e vedendomi in acqua si bloccò. Non si aspettava di vedermi già lì, a nuotare come se niente fosse. Eppure lo stupore sembrava per altro. Mi guardava più e più volte con incredulità. Poi mi ricordai di aver sulla mia pelle calda solo il bikini che mi aveva dato zia Alice. Sentivo la faccia diventare rossa come un peperone. Vedendomi Jake sorrise, e mi raggiunse in acqua. - Sei un incanto con quel costume, Nessie. E dico sul serio. - Me lo disse con dolcezza. Ultimamente si faceva sempre più dolce con me. Forse oggi lo era particolarmente perché era sicuro che papà non avrebbe potuto ascoltare i nostri pensieri. Oppure, mi stava preparando alla mia “sorpresa”. - Ti a di fare una gara di nuoto? Dai, si nuota fino a quella boa e si ritorna indietro.-mi chiese con entusiasmo. -Certo! - risposi, partendo come prima aveva fatto con me. Ovviamente arrivai per prima, e mi trovò sdraiata sulla spiaggia. - Stai prendendo il sole? Lo sai che non ti abbronzerai mai, vero? - Disse quest’ovvietà solo per spezzare il silenzio che si era formato. – Lo sai che ti amo? Non ce la faccio più a nasconderti la tua sorpresa… ma mi devo trattenere. - Me lo disse baciandomi con tanta dolcezza. Quel bacio era così dolce, racchiudeva tutto il nostro amore. Non avevo capito, fino a quel momento, quanto desiderasse raccontarmi della sua sorpresa. Neanche io ero entusiasta all’idea di aspettare. Comunque, passammo la giornata a parlare e giocare (cioè a fare gare). Poi Jake ed io andammo a caccia. Individuammo un gruppo di cervi ed io presi quello più grande ed un puma che si aggirava da quelle parti. Poi andammo a casa. Jake mi era sembrò un po’ strano, nel senso che ogni minuto che passava diventava sempre più dolce e premuroso. Forse mi stava preparando alla sua sorpresa o forse si stava preparando anche lui. Ogni volta che ne parlava vedevo nei suoi occhi che non era completamente pronto, ma che,qualunque fosse stata la sorpresa, la desiderava davvero. Così, dopo essere tornata a casa mi addormentai affianco a lui, sommersa da questi pensieri.

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Capitolo 5
*** capitolo 4 ***


…raccontato da Nessie… Mi risvegliai senza avere caldo, segno che il mio amato era già sveglio e probabilmente mi stava preparando la colazione. Sperai con tutto il cuore che non fosse così (odiavo il cibo umano) e andai in sua ricerca. - Jake? Dove sei? - lo chiamai quasi urlando in modo da farmi sentire perfino nel bosco. - Buon giorno, come stai? - Mi disse con un sorrisetto soddisfatto. - Io sto bene, tu piuttosto come mai sei così felice? - Gli domandai. C’era qualcosa di strano oggi in lui. Era troppo contento anche per i suoi standard. Era felice come non mai. - Renesmee, ha chiamato Bella. Ha detto che si fermeranno sull’isola Esme ancora per uno o due giorni. Dovrebbero tornare dopodomani.- -Hai parlato con lei della mia sorpresa? - chiesi incredula della notizia. A quanto pare ci restavano altri due giorni da soli, senza che papà controllasse ogni nostro pensiero. - Si ed ecco perché si fermeranno li ancora un po’… tua madre ha ritenuto saggio tenere tuo padre lontano da qui. Lui mi ucciderebbe. Certo, non è che tua madre ne sia contentissima ma almeno accetta. Lui sarebbe apprensivo, fidati. - Queste parole mi lasciarono completamente di stucco. Non ne avevo afferrato bene il significato anche se stavo cercando di capire. Voleva solo mettere in cattiva luce mio padre oppure voleva proteggersi da lui perché la sorpresa lo avrebbe davvero fatto arrabbiare? Guardando la sua espressione in viso capii che la seconda ipotesi era giusta. Non avevo ancora capito le proporzioni di questa sorpresa. Con un espressione seria sul viso mi disse - Comunque, ti rivelerò tutto domani. Spero che accetterai di buon grado questa sorpresa, lo spero sul serio. - Ero vicinissima a questa cosa, che probabilmente avrebbe fatto arrabbiare papà. Jake aveva detto addirittura che lo avrebbe ucciso. Non riuscivo a immaginare cosa potesse scatenare questo comportamento. Poi mi ricordai della valigia di zia Alice. Cavolo! Sperai che non fosse quella la sorpresa… Il mio telefonino squillò distraendomi da quei pensieri. Era mamma. Mi allontanai nella speranza che Jake non mi sentisse. - Pronto !- - Tesoro come stai? Jake ti ha già dato la notizia? Come ti senti? - mi disse senza fermarsi un attimo. - Mamma calmati sto bene e Jake non mi ha voluto dire ancora niente. Ha detto che lo farà domani. Non riesco a immaginarmi nulla di così pericoloso da far arrabbiare papà a tal punto da uccidere Jake. - Le dissi. - Tesoro, non è solo per questo che ho chiamato, quì abbiamo rincontrato Nahuel . Ha rivisto le sue sorelle dopo che hanno finito la crescita. Nessie, ti do questa notizia in fretta perché tuo padre mi sta chiamando : tu diventerai una vera vampira dopo la tua crescita con l’unica differenza che produrrai un veleno che non è nocivo. Quindi se lo senti in bocca non spaventarti, ok? - mi disse sempre di fretta. Chissà cosa dovevano fare di tanto urgente. - Si mamma. In effetti zia Alice mi aveva accennato al fatto che a breve diventerò immutabile, e sai, ha avuto una visione su di me!- - Lo sai che sarà un problema poi? Tuo padre le leggerà la mente tornato a casa e capirà cosa ti vuole dire Jake. - Avevo appena scoperto che la mia sorpresa non era qualcosa di materiale, ma qualcosa che doveva dirmi o chiedermi. - Ciao tesoro, devo andare - mi disse e attaccò la cornetta alla svelta. Così mi ritrovai a fantasticare guardando jake e cercando di scoprire il segreto nei suoi occhi, ma sapevo bene che non ci sarei riuscita, non ancora almeno…

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Capitolo 6
*** capitolo 5 ***


ETERNITY, CAPITOLO 5 Raccontato da Renesmee………by kiara -Nessie, chi era al telefono?- mi chiese Jake. -Era la mamma. Mi ha detto che ha scoperto che quando finirò di crescere de finitamente sarò una vampira a tutti gli effetti. L’unica cosa diversa è che il mio veleno non sarà nocivo per nessuno.- gli spiegai. - Quindi puzzerai anche come un vampiro?- mi chiese con una risata. -Speriamo di no, visto che anche tu puzzerai di cane per me.-gli risposi anch’io sorridendo. E lo speravo davvero. –Non penso poi che i tuoi amici saranno felici di avermi sempre intorno.- -Dovranno! Tu ora fai parte di me, Nessie. Ti amo più di qualunque altra cosa.- mi disse con dolcezza. Non sapevo come spiegargli ciò che sentivo dentro, così scelsi il modo più semplice: -Ti amo Jake. Tu sei la cosa più importante di me. Se il mio cuore fosse fatto di gemme tu saresti la più preziosa e brillante. In confronto a te tutte le altre sembrerebbero sassolini- gli dissi baciandolo. Ed era la verità. Non avrei mai desiderato nessun altro oltre lui. Così decidemmo di andare a caccia. Subito sentii una scia un po’ puzzolente. Dovevano essere cervi e corsi subito nella direzione dell’odore prima che Jake si accorgesse minimamente della traccia che avevo fiutato. Mi seguì a ruota e quando arrivò avevo già finito di dissanguare il cervo più grande. Ero diventata proprio brava. Dopo mezz’ora eravamo entrambi sazi: io avevo trovato un puma e lui due cervi più piccoli. -Jake, ti va di fare una passeggiata nella radura di mamma e papà?- gli dissi. Adoravo quel posto. Mi dava un senso di tranquillità e sicurezza. -Certo, però non corriamo, camminiamo soltanto.-mi disse. Strano, lui adorava correre. -Perché? Dai, non dirmi che hai paura che ti batta di nuovo!- gli dissi scherzando. Ma lui si era fatto serio. -Vorrei parlare un po’ . Per favore.-mi chiese con aria seria. Io annuii. Ultimamente era un po’ inquieto. Forse aveva paura che io lo lasciassi. Che cosa ridicola sarebbe. -Nessie, quanto mi ami?- mi chiese. Era una domanda stupida, ma non sembrava scherzare. -Darei la mia vita per salvare la tua, lo sai. Ti amo più di quanto tu possa immaginare, fidati.- gli dissi baciandolo in modo passionale. Sembrava avere paura. Paura che non ricambiassi i suoi sentimenti, o almeno non tutti. -No, hai sbagliato. Ti amo di più io .- mi disse dolcemente. Parlando, arrivammo in fretta alla radura. Era un posto immutabile e bellissimo, quasi impossibile. Ci sedemmo a terra, e lui mi raccontò le leggende dei Quiliute. Un pensiero mi distrasse dalla storia:se altri prima di Jake sono diventati lupi e ora sono morti,prima o poi lui comincerà ad invecchiare ed un giorno…morirà. Non potrei mai vivere senza di lui. Andrei dai Volturi a farmi uccidere piuttosto che vivere sapendo che lui un giorno non ci sarà più. La nostra storia non avrà un lieto fine. Rimarrò sola prima o poi. No, non può essere. Jake mi vide sovrappensiero e mi chiese:-Tutto bene Nessie? Perché piangi? Non piangere per favore. Mi si spezza il cuore a vederti in questo stato!-mi disse cercando di farmi smettere di piangere. Le lacrime erano scese da sole, senza che avessi modo di controllarle. -Jake, queste leggende sono orribili! Ascoltale bene e capirai che prima o poi comincerai ad invecchiare. Prima o poi ci separeremo, è inevitabile. E non so come riuscirò a sopportarlo.- gli sussurrai all’orecchio. -Amore mio, pensiamo a cosa ci aspetta ora. Passeranno almeno quattro decenni prima che io cominci ad invecchiare. Non ti devi preoccupare.- Mi sentii avvampare dalla rabbia -Solo quattro decenni? E’ questo il tempo massimo che ci è concesso? Lo sai che per un immortale come me quattro decenni saranno come dieci anni?-Ormai ero fuori di testa. Non riuscivo a ragionare. Pensavo solo alla fine. Non sarei sopravvissuta mai. Come avrei potuto senza l’amore della mia vita? Mentre questi pensieri mi assalivano provai un dolore acuto e incontrollabile,come un incendio in tutto il corpo, avevo le giunture e la testa in fiamme, come se stessi ardendo. Il dolore tendeva ad aumentare oltre l’umana sopportazione ,ormai lo sentivo perfino nelle dita dei piedi. Mi veniva voglia di urlare. L’incendio diventava sempre più grande, le fiamme sempre più ustionanti. Cominciai a muovermi come se avessi delle forti convulsioni e caddi a terra. I miei occhi cercavano disperati il mio amore, perché con lui il dolore sarebbe stato più sopportabile. Non lo trovai e andai nel panico. Aveva deciso di abbandonarmi? Era questa la sorpresa? Poi lo vidi finalmente e la situazione mi sembro di colpo più leggera. Leggevo la preoccupazione, l’ansia, il dolore e l’angoscia nei suoi occhi, tutto mescolato a formare un coctail micidiale. A questo punto il dolore insopportabile scivolò nell’incoscienza insieme a me e dopo cinque minuti mi risvegliai sul letto della vecchia stanza di mio padre. E cos’era questo strano sapore in bocca? Dov’era l’incendio? All’istante capii cosa stava succedendo, ripensando alle parole di mia madre, e mi rilassai.

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Capitolo 7
*** capitolo 6 ***


ETERNITY,CAPITOLO 6 Raccontato da Renesmee…….by kiara Quello che vedevo era straordinario. Ma non solo quello che vedevo. Anche quello che udivo e gli odori che sentivo. Avevo sempre avuto sensi più affinati di quelli umani, anche se inferiori a quelli da vampiro. Adesso potevo vedere ogni singolo dettaglio anche a chilometri da me, come la polvere che volteggiava nella stanza e ogni singola foglia degli alberi della foresta. Sentivo tutto,ogni singolo animale che beveva al ruscello ai limite del nostro confine,i rumori delle automobili che viaggiavano sulla superstrada. Sentivo il bisogno di bere qualcosa perché la mia gola bruciava. Sembrava che qualcuno ci avesse messo dei carboni ardenti, oppure che mi avessero bruciato la gola con un accendino. Anche se, quel dolore sembrava un eco lontana di quello provato fino ad un attimo prima. Quello si che poteva essere chiamato dolore!Al confronto questo nuovo e permanente sembrava solo un piccolo fastidio. Sapevo che solo una cosa lo avrebbe fatto sparire, o almeno diminuito. Il sangue. Questa parola non mi aveva mai toccato più di tanto. Per me era sempre stato solo cibo, niente di più. Ma ora, averci solo pensato fece incrementare il dolore. All’improvviso sentii un fetore. Mi venne quasi la nausea a sentirlo. E aumentava sempre di più. Sembrava odore misto di letame, spazzatura e cane bagnato insieme a formare una tremenda puzza. Mi sentii quasi male dopo averne riconosciuto la fonte. Non avevo neanche notato che c’era tutta la mia famiglia intorno a me, esclusi i miei genitori ancora in vacanza, e il mio Jake. Era lui che aveva questo tremendo odore. Non avrei resistito a lungo con lui ad abbracciarmi come al solito. O almeno non ci sarei riuscita per i primi tempi. Però avevo paura. Paura che la prendesse male. Forse avrei potuto mascherare con qualcosa quell’odore. A volte papà me ne aveva parlato. Aveva detto che non sarei mai riuscita a immaginare la puzza a cui erano ormai abituati e che sopportavano da sempre per me. No, non l’avrei mai capito. Era strano però che prima non la sentissi. Ora, la sento più che bene. Avrei trovato un modo, oh si lo avrei trovato!Nel frattempo non mi restava che sopportare in silenzio. C’erano altri odori nella stanza. Tutti più o meno uguali, con qualche piccola variazione. Sapevano nell’insieme di rose e fresie. Un odore forte, ma non abbastanza da risultare disgustoso. Era davvero piacevole. -Amore, ti senti bene?- mi chiese Jake dubbioso. Mi studiava con incredulità e perplessità. Aveva il naso arricciato. Era chiaro che anche lui sentiva il mio odore come una puzza. Allora non ero l’unica a dover sopportare. Con il tempo, forse, ci saremmo abituati. -Si, sto bene. Però mi brucia la gola. Mi sa che ho sete. – Pronunciai questa frase meravigliata dalla mia squillante voce. Assomigliava al suono delle campane. -Allora vogliamo andare a caccia?-Mi disse zia Alice. – Avevo già in programma di andarci questo pomeriggio. O preferisci andare con Jacob?-mi chiese mettendo il broncio sul nome che avrebbe accompagnato il mio per il resto dell’esistenza. O, almeno per il resto della vita di Jake. Rabbrividii a quel pensiero. -No io sono apposto. Eravamo andati tre o quattro ore fa. - disse Jake. Mi aveva colto di sorpresa. Di solito non mi lasciava mai andare a caccia senza di lui. Forse doveva ancora riprendersi dallo shock della mia trasformazione, o forse, doveva preparare la sorpresa. Non l’avevo mica dimenticata, ero troppo curiosa. -Si zia, verrò con te. Ho anche un paio di domande da farti.-le dissi e poi salutai Jake con un bacio. Era diverso baciarlo ora. Era come più piacevole, non volevo più togliere le mie labbra dalle sue. All’improvviso Jake mi allontanò di scatto. -Oddio, cosa hai in bocca Nessie? Quel liquido, credo sia veleno! E mi è entrato in bocca! Ora cosa mi succederà?- Disse Jake agitato. Si alzo di scatto e cominciò a scuotere nonno Carlisle. - Tranquillo, Bella mi ha chiamato prima. Mi ha detto del veleno di Nessie e mi ha spiegato che pùo solo intorpidire gli animali quando li morde. Non può uccidere o trasformare nessuno. Ai licantropi non fa effetto. Una volta hanno cercato di difendersi da due di loro e non ha fatto effetto. Per salvarsi, sono dovute scappare. – spiegò Carlisle- Quindi non credo ci sia niente da preoccuparsi, ma eseguirò comunque qualche test per esserne certi. Nessie, verseresti del tuo veleno in questa provetta per favore?- mi chiese con gentilezza mio nonno. Io annuii con espressione seria, presi la provetta, la riempii e la richiusi. Notai che il mio veleno aveva un colore bianco perla. Di solito quello dei vampiri era di un violetto trasparente. Il mio non faceva danni a nessuno. Solo a caccia stordiva le mie prede, niente di più. Il loro uccideva licantropi e vampiri, trasformava gli umani. -Allora andiamo, starai morendo di sete.- Zia Alice, detto questo si lanciò dalla vetrata aperta che c’era nella stanza. Io gridai un -Ciao!- veloce e la seguii a ruota. Ormai, l’idea di cacciare mi eccitava parecchio, cosa che in precedenza non succedeva. Ripensai a tutto quello che era successo, il risveglio, la sete, il veleno, l’agitazione di Jake e la mia curiosità per la sorpresa e corsi via pensando e ripensando a tutto, sperando che non succedesse niente al mio amore eterno…

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Capitolo 8
*** capitolo 7 ***


Raccontato da Jacob… by Chiara ♥ Ero entrato in uno stato di agitazione non appena Nessie aveva abbandonato la stanza assieme a Alice. Lei non c'era e adesso non serviva più mantenermi calmo e pacato,anche se perdendo il controllo avevo lasciato intravedere uno spiraglio della mia paura e disperazione. Non era vero che il veleno non aveva effetti sui licantropi:prima di tutto era disgustoso,aveva un sapore di putrido,seppur troppo dolce e intenso,più dolce dell'odore del caramello bruciato a tal punto che mi dava la nausea. Ma sentii questo solo per i primi minuti, poi cominciai a tremare e caddi svenuto sul pavimento e secondo quello che mi disse Carlisle al risveglio, avevo cominciato a sudare freddo come avessi la febbre. Io sapevo solo di essermi svegliato dopo qualche dozzina di minuti in una camera a me familiare,piena di attrezzature mediche ipertecnologiche, la maggior parte a me sconosciute. Ero disteso su un lettino,mentre il dottore con delle sonde e altre diavolerie mi misurava polso, pressione, temperatura, punzecchiandomi qua e là, prendendo tutti i campioni possibili e immaginabili ; la tortura non durò moltissimo,e non fu così fastidiosa dopotutto. Mi alzai piano e mi sedetti sul lettino che sembrava l'unico appoggio in quella stanza. Avevo paura di distaccarmene poichè mi girava la testa e temevo di cadere e svenire di nuovo. Adesso si che la riconobbi: era dove il mio angelo nacque, una delle poche volte in cui Edward e io avevamo collaborato,anche in quel momento avevo sperato che Nessie morisse. Fino all’istante della sua nascita non avevo capito nulla di Bella e della mia attrazione per lei: era la mia amata che prima ancora di essere concepita mi chiamava, il legame era già stretto ,il nostro amore era già stabilito prima che ci conoscessimo. A volte mi domando come certe meraviglie siano possibili, come un amore così grande possa sopravvivere e sovrastare diversità così evidenti ,trasformare i problemi in ragioni per le quali amarsi di più. Carlisle interruppe bruscamente le fantasie in cui mi ero perso, con un sussurro e una faccia quasi spiritata, sconvolta dall'orrore al tal punto che sarebbe stato impossibile prevedere se fosse tornata normale. Aveva solo detto -Non è possibile,eppure non mi sono sbagliato -, io appoggiandomi alla parete lo raggiunsi dall'altra parte della stanza, dove lui stava ricontrollando una serie di grafici e calcoli che la macchina aveva fatto e non era riuscito a trovarvi errori. Appena mi vide al suo fianco mi prese le spalle con le mani in una stretta salda dalla quale liberarmi sarebbe stato faticoso. - Dimmi che succede - dissi in tono lugubre perchè già sapevo che la risposta sarebbe stata tutt'altro che piacevole. - Il veleno. Impossibile. Sta avendo effetto. Il tuo corpo sta cambiando in modo anomalo, le tue cellule sono in transizione...non so come reagirà il tuo corpo. - ammise infine dopo una breve pausa. Ero impietrito. Non volevo, non riuscivo ad immaginare cosa sarebbe successo, il mio futuro così chiaro fino a poco tempo prima divenne un buco nero e sconosciuto per me. E poi,come avrei potuto lasciare la mia Nessie, così piccola e fragile? Come sarebbe potuta sopravvivere nel caso io fossi morto? Se ne sarebbe di certo presa la colpa, pensando che il veleno era la causa della mia morte e che era il suo. Si sarebbe lasciata morire piuttosto che vivere senza di me, lo sapevo bene. Avrei dovuto trovare un rimedio. Così a denti stretti dissi - Carlisle, se il mio corpo dovesse reagire male, e io non sopravvivessi dica a Nessie che sono morto per colpa di qualcos'altro, davvero, qualsiasi cosa, basta che lei non si prenda la colpa -. Lo guardai supplichevole e lui annuì in silenzio e mi fece segno di rimettermi steso sul lettino, probabilmente per nuove analisi. L'unica cosa di cui ero certo al momento era che amavo Nessie più di ogni altra cosa al mondo, per il resto avevo solo incertezze nella mia mente, oltre ad una colossale confusione.

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Capitolo 9
*** capitolo 8 ***


Guardai l'innocente preda morta tra le mie braccia. Il sangue abbondava ancora, ma non riuscivo ad avere fame. La preoccupazione per lui era troppo grande,troppo forte. Perchè non potevano passare che pochi anni tra una catastrofe e l'altra? L'ultima, che io nonostante la mia tenera età ricordavo vividamente, era data dalla venuta delle terribili e terrificanti sagome incappucciate di tonalità dal grigio al nero carbone. I Volturi. Avevano lasciato intendere che sarebbero tornati, e infatti io li attendevo qui da un giorno all'altro. Ma questo era del tutto fuori dagli schemi. Quel momento di terrore che gli avevo visto negli occhi mi tornò in mente, e malgrado la forza non mi avesse abbandonato, mi cedettero le braccia e il cervo cadde sul prato. -Nessie?- mia zia mi chiamò,un tono preoccupato. - Bevi,tesoro. Vedrai che a Jake non sarà successo assolutamente nulla. E' forte, ha sopportato molto. Non corre pericoli. E, anche se li corresse, secondo te vorrebbe che tu digiunassi per lui?- mi chiese sicura della mia reazione. E, infatti ancora con lo sguardo vuoto ripresi il cervo e cominciai a saziarmi. Il sangue era quel che era, ma la sete si placò; anche io insieme ad essa placai un pò i miei pensieri. Oh, quanto avrei voluto che zia avesse potuto vedere il futuro del mio Jake! Una lampadina, se pur mezza fulminata, mi si accese in testa. Un'idea del tutto ridicola, eppure dovevo tentare. -Zia,ora son più simile a voi, praticamente una vampira...credi di riuscire a vedere qualcosa su di me?- la mia voce speranzosa la convinse a fare un tentativo. Chiuse gli occhi e si concentrò. Stette più minuti in quella posizione, prima di spalancarli improvvisamente. Un sorriso le si dipinse sul volto. - Ho visto la sorpresa,lui te la rivelava e stava benissimo. Sopravviverà ma era diverso, piuttosto strano. La sua carnagione tipica di chi cresce in spiaggia era diventata pallida, i suoi occhi erano sempre gli stessi però. Il suo cuore non si sentiva, ma può anche non significare nulla...se il veleno di un vampiro crea altri vampiri...il tuo potrà mai renderlo un tuo simile? Ma certo, ora è chiaro, i tuoi genitori non credo siano riusciti a comprendere meglio i suoi effetti. Se mordi me,ad esempio, non avverrà cambiamento perchè siamo quasi del tutto uguali. Perchè mai un vampiro qualsiasi avrebbe l'opportunità di agire non su un licantropo, ma su uno specifico mutaforma? Questo vorrebbe dire che c'è la possibilità che Jake div...- si interruppe e seguitò a rincorrermi, dato che avendo capito il significato delle sue parole mi ero precipitata in direzione della casa. Trovai la sua scia che mi conduceva nella stanza della mia nascita. Lui sembrava non avere un bel colorito,essere senza forze...Mi chiesi ancora una volta perchè il destino non lasciasse stare la mia famiglia, dato che nel corso dei secoli, e più in specifico con l'arrivo di mia madre, succedessero sempre queste cose. Senza dire una parola lo abbracciai, stringendolo delicatamente come fosse il petalo del fiore più raro del mondo. Lui mi illuminò con un debole sorriso, che voleva essere rassicurante, non preoccupante come apparve. -Oh, Jake, guarda cosa ho combinato. Mi d..-mi mise un dito sulle labbra. -Non dire che ti dispiace, perchè non hai fatto proprio nulla. Tu sei così, punto. E poi,cosa sarà mai un pò di stanchezza? Mi sto già riprendendo.- -No,non è vero...Jake,penso diventerai come me...e so che tu lo reputi un destino peggiore della morte.- scoppia in lacrime, senza volerlo, ma cercai a fatica di trattenerle. Lui stava per aggiungere qualcosa, ma il suo cuore che cedeva lo tratteneva. Stava morendo, semplicemente morendo. I suoi occhi si spensero nel momento esatto nel quale le mie gambe cedettero. Era finita così? In un solo e semplice secondo? Si. Il rumore di un profondo respiro spezzò il mio pianto silenzioso. Cosa succedeva? Non avendo la possibilità di capirlo,Jake, il nuovo Jake, mi sorrise e mi baciò. Forse il destino non era poi così crudele.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Era impossibile,seppur vero ero vivo. Il mio cuore aveva ceduto, il mio sangue si era congelato. Almeno questo mi sembrava. Sentivo una nuova energia,così forte che al solo desiderio di poterla baciare per l'ultima volta mi ritrovai lì per terra, ad asciugarle le lacrime. Cos'era successo in una sola giornata?Tutto.Tutto era cambiato,forse in meglio.Forse era questo il nostro lieto fine. Due immortali uguali, che si potevano amare in ogni misura,ed ora per sempre. Sorrisi, la mia pelle diafana era perfetta. Chissà cos'era però quel pulsare intenso al centro del mio corpo? -Lo senti anche tu,amore?Cos'è?- chiesi curioso spezzando il silenzio. -Sembra un cuore,debole, ma un cuore. Che strana cosa, sembra provenire da te. - Era la verità, era il mio cuore. Non lo sentivo pulsare sangue,non avevo bisogno di respirare. L'orrore,la familiare sensazione in questa casa, invase indisturbata l'atmosfera,senza che nessuno si fosse permesso di ostacolarla. Il cellulare di Carlile trillò e lui lo estrasse dalla tasca meccanicamente. Rispose con un sì,ma poi continuò solo ad annuire. Poi all'improvviso rimase pietrificato,sotto shock. Possono cadere i vampiri in uno stato di shock? Credo che la risposta, in quel preciso momento, mi fosse capitata sotto gli occhi. Poi riprese normalmente a parlare. -Ok,ciao.- disse infine per tagliare la conversazione. Ci rivolse un sorriso all'apparenza tranquillo e ci disse semplicemente: dai miei esami è tutto a posto,Puoi andare Jake. Sicuramente avete molto di cui parlare,visto che Bella ed Edward stanno tornando. Saranno qui in meno di 24 ore.- Mi fece l'occhiolino e ci invitò ad uscire dalla porta,sempre con l'inquietante sorriso. Uscimmo senza fare una piega,ma appena lontani abbastanza da non farci sentire ci guardammo in faccia con la stessa espressione. Il dottore non aveva ingannato nessuno: ci nascondeva qualcosa e noi sapevamo bene a che proposito. Comunque sia, aveva ragione. Mi restava pochissimo tempo prima che sarebbero tornati i suoi genitori,quindi dovevo muovermi, dovevo chiederglielo. E poi chissà quanto tempo ci sarebbe rimasto insieme.- Andiamo in spiaggia?-chiesi semplicemente. Fu parecchio sorpresa di quella mia assurda domanda,vista la situazione, ma annuì vigorosamente e iniziammo la nostra corsa.Non avevamo fretta: corremmo poco velocemente,più che altro per guardarci negli occhi. Vedevo nei suoi occhi riflessi i miei,sembravano quasi gemelli, riflettevano le stesse emozioni. Avevo voglia di piangere,cosa insolita per un ragazzo,figuriamoci per un licantropo. Devo dire che mi ero ammorbidito molto da quando lei aveva capito di amarmi, ma non a quel punto. Arrivati in spiaggia non avevamo intenzione di rompere il silenzio. - Vado un'attimo a casa, devo prendere una cosa.- esclamai semplicemente alla fine e corsi più velocemente che potevo fino a camera mia,presi il famoso pacchetto e ritornai in meno di tre secondi netti. Tutto per non starle lontano. La feci sedere sul tronco d'albero che ormai da anni stazionava sullasabbia,e mi inginocchiai al suo fianco. Aprii la scatolina di velluto e semplicemente dissi:- Ti può sembrare una cosa insensata,questa proposta, data la situazione.Eppure credo invece che questi avvenimenti invece diano un senso alla cosa,più di quanto già non abbia- Ovvero,non osavamo dirlo,non sapevamo quanto tempo avevamo.- Amarti per tutta la vita, sarà la mia più grande gioia. Renesmee Carlie Cullen, vuoi tu,davanti a Dio, mi faresti il grandissimo onore di divenire mia moglie?- lei scoppiò a piangere e mi baciò. Non erano lacrime di tristezza, ma di pura e infinita gioia.

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