L'ultima sfida

di vale82
(/viewuser.php?uid=9448)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno e partenza ***
Capitolo 2: *** Godric's Hollow ***
Capitolo 3: *** L'ordine della fenice ***
Capitolo 4: *** La spilla di Corvonero ***
Capitolo 5: *** Il bacio ***
Capitolo 6: *** Il pugnale di Grifondoro ***
Capitolo 7: *** La notte più bella ***
Capitolo 8: *** La Coppa di Tassorosso ***
Capitolo 9: *** Diagon Alley ***
Capitolo 10: *** Severus Piton ***
Capitolo 11: *** La scelta di Draco ***
Capitolo 12: *** Lo scontro finale ***
Capitolo 13: *** L'amore, il potere più forte... ***
Capitolo 14: *** Il risveglio ***
Capitolo 15: *** Voi chi siete? ***
Capitolo 16: *** Un aiuto da Malfoy ***
Capitolo 17: *** Nemici o amici? ***
Capitolo 18: *** Il ritorno ***
Capitolo 19: *** Tutto come prima ***
Capitolo 20: *** Finalmente... ***



Capitolo 1
*** Ritorno e partenza ***




 

Il sole splendeva alto ormai,Harry aprì gli occhi lentamente e si chiese che cosa fosse tutto quel trambusto.
Si girò e rigirò nel letto fino a che non si rese conto che quello era un giorno speciale;si alzò,inforcò gli occhiali e mise fuoco la stanza: era la tana.
Ron era probabilmente già sceso ,così Harry si vestì e andò di sotto
Ron e Hermione stavano già facendo colazione ed Harry si chiese perché non l’avessero svegliato quando una voce lo distolse dai suoi pensieri.
“Buongiorno Harry!” fece Ginny,con il suo sorriso più dolce.
“Buongiorno Ginny”,per un attimo ebbe l’istinto di abbracciarla e stringerla a sé,ma si rese subito conto che ormai era finita,Ginny non era più sua e per questo sentì una profonda fitta al cuore.
La signora Weasley entrò nella cucina, vestita di tutto in punto,era già pronta.
Indispettita si rivolse ai ragazzi:
“Allora… cosa ci fate ancora qui?Bill e Fleur si sposeranno tra un’ora e non vi siete ancora preparati!Forza,fuori di qui!Di sopra!”
“Miseriaccia,mamma” fece Ron “Non è il mio di matrimonio con Fleur… anche se non è che mi dispiacerebbe così tanto…”, Harry sogghignò,ma Hermione si alzò sbattendo forte il cucchiaio contro il tavolo e si diresse velocissima fuori dalla cucina. Ginny sbuffò e le corse dietro.
Un’ora dopo tutto era pronto,Harry e Ron si guardarono allo specchio per l’ultima volta pensando che sembravano due manichini; Fleur aveva voluto che tutti gli ospiti vestissero di bianco,e entrambi non avevano potuto fare a meno di indossare due smoking identici.
“Forza Harry,andiamo!Ci stanno aspettando e se non arriviamo in tempo mamma questa volta ci fa fuori,e non possiamo sporcarci di sangue…abbiamo i vestiti bianchi!”
“Ron,non puoi essere serio per una volta nella tua vita,tua fratello sta per sposarsi!”
Una vocina acida era arrivata dalla soglia, i due ragazzi si girarono insieme.
Harry sorrise ma Ron,che stava per ribattere come al suo solito,si fermò improvvisamente;le orecchie cominciarono a diventare rossee e il fiato gli si mozzò in gola.
Hermione era là sulla porta,con un vestito bianco corto e aperto sulla schiena,con una piccola scollatura davanti.
Portava i tacchi alti e due brillantini alle orecchie,i capelli le cadevano a boccoli morbidi e lucenti sulle spalle,era truccata pochissimo ma era qualcosa che le illuminava il volto:
“Allora?Cos’è quella faccia?Vuoi muoverti,Ronald?? Harry,per favore!!!”disse Hermione spazientita.
“Ehm.. si… stiamo… arriviamo..” balbettò Ron.
Quand’è che Hermione aveva smesso di essre la ragazzina con i capelli crespi e i denti a castoro ed era diventata così…Bella?!
“Andiamo Ron,dai!” supplicò Harry.
Ron si dissolse dal torpore di quella visione e disse: “Oh… si scusate.. stavo pensando…”
Scesero di sotto,la cerimonia si sarebbe tenuta nel giardino,che per l’occasione era diventato un paradiso si fiori,Harry si sforzò di non pensare a quando sarebbe arrivata Ginny ma all’improvviso lo sentì,il familiare profumo di fiori…
Si voltò,Ginny era lì che lo guardava con quegli occhi di un verde così intenso e quei meravigliosi,soffici capelli rossi.Harry deglutì a fatica e si sforzò di non correrle incontro.
Ad un tratto la musica iniziò e la cerimonia ebbe inizio.
Harry stava preparando il baule ,di lì a poco il suo viaggio,la sua avventura più grossa,quella che avrebbe cambiato tutta la sua vita,sarebbe cominciata: si sedette sul letto e cominciò a pensare a tutto quello che era successo solo tre mesi prima.
Silente ormai era morto,di Severus Piton e Draco Malfoy non c’era più stata nessuna notizia,anche se Harry sapeva che di lì a poche ore tutto avrebbe avuto inizio,ed era proprio il momento di mettere a tutto quanto la parola fine.
Aveva giurato a Silente,e a sé stesso,che avrebbe trovato tutti quei dannati Horcrux e avrebbe ucciso Voldemort.
Sì,l’avrebbe trovato e ucciso.
Si ritrovò a pensare a quello che solo due anni prima Silente gli aveva detto nel dormitorio del Grifondoro: "Presto dovremo scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile” ed era arrivato il momento di fare ciò che era molto difficile ma giusto.
Il bussare alla porta lo fece trasalire:
”Harry scusami,ti disturbo?Posso entrare?” Era Hermione,anche lei già pronta per partire.
“Come ti senti?Sei pronto?”
“Hermione,ne abbiamo già parlato!Pronto o no,lo devo fare!Certo voi non dovete…”
“Harry ti prego,anche di questo abbiamo già discusso no?Siamo convinti,vogliamo venire e starti accanto,è la cosa giusta.”
Già,la cosa giusta,pensò Harry… Quante cose aveva perso per fare la cosa giusta?I suoi genitori,Sirius,Silente e lei… Ginny,l’unica fonte di gioia negli ultimi mesi a scuola prima della catastrofe.. Ginny..
“Stai pensando a Ginny,non è così?” Fece Hermione.
“Sì,è così difficile.. cioè so che è la cosa migliore ma..ma…” le parole gli si fermarono in gola,non voleva dirlo,faceva così male pensò Harry.
“La ami,non è vero?”,Harry annuì.
“Harry non ti devi preoccupare,quanto tutto finirà e torneremo lei sarà qui ad aspettarti,me l’ha detto!”
“Dici davvero?”Chiese Harry con gli occhi che brillavano:
“Pensi che possa scherzare su una cosa del genere?" Fece Hermione fingendosi offesa “non sono mica Ron…”
“A proposito, e con Ron?” domandò Harry che ricordava bene l’ultima volta che li aveva visti insieme abbracciati al funerale di Silente
“ Bè con Ron…E’ tutto così…” si fermò e sospirò
“Andrà tutto bene Hermione, comunque ce la faremo, ce la siamo sempre cavata…”
“ E se invece questa volta… e se…”, Harry si avvicinò e la strinse a sé cercando di calmarla e in quel momento la porta si aprì :
“ Bè? Che storia è questa? Cosa sono tutte queste smancerie?!” irruppe Ron visibilmente irritato.
Hermione si alzò e uscì di corsa dalla stanza senza nemmeno degnarlo di uno sguardo, Ron si avvicinò ad Harry:
“Non è che per caso voi due….No perché sai…”
“Cosa?” fece stancamente Harry “Cosa stai cercando di dire?”
“Niente…è che magari…sai è diventata carina…quindi…”
“Ron, non dire sciocchezze, io sono innamorato di un’altra e lo sai bene…” fece triste Harry
“ No, perché sai…Appunto io dicevo per Ginny…ci rimarrebbe male…”
“Non credo sia per Ginny ma va bene mettiamola così… però ti dico una cosa, potresti svegliarti quando sarà già andata, l’hai detto anche tu è bella,no? Quanto credi che ci metterà qualcun altro a capirlo?” Harry lo fissò
“Harry ma cosa? No no… Guarda che ti sbagli…Non hai capito…” iniziò Ron.
“Si si mi sbaglio… è ora, sei pronto? Comincia il nostro viaggio…”
Chiamarono Hermione e si appostarono vicino al camino, erano tutti lì a salutarli, la signora Weasley piangeva come una fontana tanto da non riuscire, stranamente, neanche a parlare.
Ginny si avvicinò ad Harry e gli sussurrò piano all’orecchio:
“Io ti aspetterò Harry, qualsiasi cosa accada…perché ti amo e niente e nessuno, neanche Voldemort, potrà cambiare questo….”
Harry la guardò e le disse:
“ E va bene… va bene perché anche io ti amo Ginny e ti giuro che varrebbe la pena di ucciderlo anche solo per tornare da te…” prima che potesse dire altro gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime, Harry distolse velocemente lo sguardo e si rese conto che era ora di andare.
S’infilarono nel camino, presero un pugno di polvere volante e dissero: “Godric’s Hollow” e svanirono.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Godric's Hollow ***



 

“ Harry, dove diavolo siamo?” chiese Ron teso
“ Non vedo niente…” disse Hermione
“Ragazzi volete fare silenzio! Credo di aver capito dove siamo… LUMOS!”
Erano nel soggiorno di una che un tempo doveva essere stata una bella dimora, il soggiorno era distrutto, era buia e spettrale, alti strati di polvere ricoprivano tutto l’arredamento completamente a pezzi, sembrava fosse stata bombardata e tutto lasciava presagire che lì dentro ci fosse stata una battaglia senza esclusione di colpi.
“ E’ la casa dove vivevano i tuoi genitori, è così non è vero Harry?” disse Hermione che pareva aver capito anche lei dove si trovavano
“Si… dove vivevano e dove io avrei dovuto vivere in tutti questi anni…E’…”
“Tranquillo Harry, abbiamo capito…” disse Ron
“Andiamo!” esclamò Harry
“Ma dove diavo…”
“Zitto Ron!!” intervenì Hermione
Camminarono nella notte a gran velocità, il cielo era coperto di stelle, quando all’improvviso Harry si arrestò…
“Eccoci arrivati…Non mi resta che cercarle..”
“Harry sei sicuro? Voglio dire sei pronto?” sussurrò Hermione
“Si, sono pronto…Ho aspettato 17 anni… per questo…” e le indicò, due lapidi brillavano sotto la luce della luna…
“Lily Evans e James Potter…” lesse Ron “ Harry, sono…” ma non proseguì, notò che Harry serrava con forza i pugni e lottava contro sé stesso per trattenere le lacrime…
“Andiamo Ron, lasciamolo solo…”
Si allontanarono in silenzio, prima di svoltare l’angolo fecero in tempo a sentire la voce di Harry “ Mi dispiace…” e lo videro inginocchiarsi davanti alla tomba dei suoi genitori…. “ Mi dispiace non essere venuto prima a trovarvi, purtroppo all’inizio non sapevo neanche come foste morti e gli zii non mi avrebbero mai portato qui, più tardi quando ho scoperto cosa era veramente accaduto ero ancora un bambino ma ora… ora sono maggiorenne e ho deciso che la cosa più giusta da fare prima di iniziare il mio viaggio e prima che magari sia troppo tardi, era venire qui per dirvi che sto iniziando un viaggio per finire quello che voi avevate iniziato prima di… bè… sappiate che lo faccio anche per voi, cercherò di uccidere Voldemort per salvare il nostro mondo e me stesso ma lo farò anche per vendicarmi di tutto quello di cui mi ha privato portandovi via da me… Ora è il momento di andare, spero che abbiate sentito, ovunque voi siate, queste mie parole e che un giorno possiate essere fieri di me come io lo sono di voi…”
Calde lacrime bagnarono il viso di Harry che pensò a quanto sarebbe stata dura mantenere quella promessa.
Nel frattempo Hermione indicò una panchina e lei e Ron si misero ad aspettare che Harry sfogasse tutto il suo dolore, quando ad un certo punto la ragazza emise un verso
“Che c’è Hermione? Non ti senti bene?”
“No…è solo che… tutto questo è così triste, vorrei poter fare qualcosa di più per tirarlo fuori da questa situazione terribile…”
“Bè.. Non ti sembra che stiamo già facendo abbastanza, voglio dire, quanto persone l’avrebbero fatto?”
“Lo so!!!Infatti…E’ solo che…”
“Cosa? Dimmi…”
“Ho paura Ron… Una tremenda paura per tutto quello che dovremo affrontare e non so se tutto andrà bene…vorrei…vorrei…”
Due lacrime sgorgarono dai suoi occhi, Ron non sapeva esattamente cosa fare, provò , forse per la prima volta ad ascoltare cosa diceva il suo cuore…e le prese la mano…lei sussultò …
“Andrà tutto bene Hermione…Noi siamo con te…Io sono con te… Staremo uniti e tutto andrà per il meglio…”
“Oh Ron..Io non ne sono così sicura… sto morendo dalla paura…” e fece una cosa che il ragazzo non si aspettava minimamente, si girò verso di lui e disse : TI VOGLIO BENE RON” e lo abbracciò, si aggrappò a lui con le poche forze che le rimanevano e lui no si tirò indietro, la accolse tra le sue braccia e la strinse forte a sé pensando a quanto profumassero i suoi capelli e preoccupandosi che da così vicino lei potesse sentire il suo cuore battere all’impazzata.
Rimasero così per un tempo infinito, lei piangeva e lui le sussurrava che sarebbe andato tutto bene…poi all’improvviso Hermione si staccò e lo guardò dritto negli occhi, erano così vicini che Ron aveva paura che per magia le loro anime si sarebbero unite, le labbra stavano per sfiorarsi…quando una voce li raggiunse da molto lontano…
“Possiamo andare…il mio compito qui è finito..” dichiarò Harry a bassa voce
I due ragazzi si staccarono allarmati ma notarono che Harry era girato di schiena… Hermione si asciugò in fretta le lacrime e guardò Ron, era imbarazzato come non lo aveva mai visto eppure… quando l’aveva stretta a sé, l’aveva fatto da vero uomo… “forse…” pensò Hermione… ma non ebbe il tempo di terminare che Ron era balzato in piedi: “Sono pronto Harry!! Hermione?” disse senza guardarla
“Si…anch’io sono pronta….”
I tre ragazzi si incamminarono in silenzio, Hermione fu la prima a parlare:
“Allora Harry, ricapitoliamo…il medalione, la coppa, qualcosa di Grifondoro e Corvonero e il serpente…Ma Harry scusami…come pensi che le troveremo?”
Harry pensava e ripensava, doveva ripercorrere tutto quello che Silente l’anno precedente gli aveva speigato… e disse:
“Bè… tanto per cominciare bisogna cercare di capire dove Vodemort – Ron smettila di sussultare è ora che cominci a usarlo anche tu quel nome – ha nascosto gli Horcrux, personalmente credo siano nei posti dove li ha trovati e dove ha commesso gli omicidi…”
“Oh Harrry!! Sarà molto difficile… e…ma ce la faremo è ovvio!!!” si affrettò a finire Hermione quando vide lo sguardo rabbuiato di Harry…
“Allora, tu sei proprio sicuro che ce la faremo? Insomma…voglio dire…”
“Ron, non vi ho portati con me perché vi lamentiate, quindi se vuoi puoi andare via ora altrimenti…” iniziò Harry
“Non ho detto che voglio andarmene!!!” rispose offeso Ron
“Allora avanti! Mettiamoci al lavoro!”
Ron e Hermione si guardarono preoccupati e Harry si ritrovò a pensare a quanto sarebbe stata utile un po’ di Felix Felicis… Mentre camminavano poi si chiese se forse i suoi amici non avessero ragione, sarebbe stato tutto molto difficile…Innanzitutto l’unica cosa certa era che gli Horcrux erano coperti da maledizioni molto potenti, Voldemort aveva fatto in modo che fossero oggetti irragiungibili o quasi, sarebbero stati tutti e tre in grave pericolo perché sarebbero riusciti tre maghi di 17 anni a sconfiggere malefici che probabilmente neanche conoscevano? Aveva fatto bene a mettere in pericolo ancora una volta la vita di qualcuno che amava?
“Bè, nessuno li ha obbligati a venire…” disse una vocina maligna nella sua testa ma subito si rese conto di quanto fossero cattivi quei pensieri e li scacciò dalla mente, Ron e Hermione gli stavano dimostrando quanto ci tenevano a lui, non l’avrebbero mai lasciato solo anche mettendo a rischio la loro stessa vita e lui si accorse che l’unica cosa davvero giusta da fare era ringraziarli dal profondo del suo cuore per quanto stavano facendo per lui, sapeva anche che non c’era bisogno di dirglielo…il fatto che fossero lì e che avessero insistito per andare con lui dimostrava molto più di interminabili discorsi.
Sapeva comunque che sarebbe stata dura, lui ci avrebbe messo anima e corpo e anche i ragazzi, di questo era sicuro ma aveva fatto davvero bene a rifiutare l’aiuto che l’ordine della fenice aveva tanto insistito a fargli avere?
Magari, riflettè Harry, loro sapranno comunque che non è un’impresa facile e quindi avranno modo di raggiungerci se chiederemo il loro aiuto…
Dopotutto erano maghi molto potenti… Ma si,sicuramente li avrebbero trovati… Ora però era meglio non pensarci…
Sicuramente tutto andrà bene o almeno spero….

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** L'ordine della fenice ***


Alla tana intanto, una ragazza dai capelli di un forte rosa acceso discuteva animatamente con il suo fidanzato:
“ Remus! Non puoi far finta che non stia succedendo niente!!”
“Ma, Ninfadora, te lo dico per l’ultima volta, i ragazzi non sono da soli, sono monitorati costantemente da noi dell’ordine e…”
“ Lo sappiamo Remus” s’intromise mamma Weasley “ma siamo sicuri che se dovesse succedere qualcosa riuscirete ad entrare in azione?”
“Molly, cara, quante volte te lo devo ancora ripetere? Si e ancora si! Lo vedi questo, vero?” e tirò fuori un piccolo oggetto metallico “ E’ una passaporta tascabile, che ci permetterà di raggiungere i ragazzi alla prima avvisaglia di pericolo ovunque si trovino, ne abbiamo una per ciascuno… Ce l’avete tutti?”
La risposta affermativa del gruppo parve calmare un attimo la signora Weasley…
“Papà…per favore… non potrei averne una anch’io?” mormorò Ginny
“ Ginny per favore, ne abbiamo già discusso e sai benissimo che Harry non vorrebbe mai mettere la tua vita in pericolo… Gli fai più bene stando qui… ti prego cerca di capire…” rispose stancamente il signor Weasley
“E va bene…” disse sconsolata “ma almeno voglio essere sicura di essere sempre informata…di qualsiasi cosa! Anche se dovesse succedere qualcosa di brutto…” ma non riuscì a terminare la frase…
Tutte le persone presenti sembrava che non avessero più niente da dire, un silenzio penetrante era sceso nella cucina della tana… erano tutti visibilmente tesi, sapevano del pericolo che correvano quei ragazzi ma Harry era stato irremovibile e anche Ron e Hermione…Ormai erano maggiorenni e gli altri non potevano fare altro che rispettare le loro decisioni anche se tremendamente dolorose…
Ad un tratto si udì un crac e una voce disse:
“Buonasera a tutti!”
“Minerva!!! Che cosa ci fai qui?” chise Lupin
“ Bè sono venuta a controllare la situazione… a chiedere notizie…” rispose lei molto turbata
“ Ma professoressa McGranitt…E Hogwarts?” intervenì Ginny
“ Per il momento purtroppo la scuola non riaprirà…molti genitori hanno deciso che volevano tenere i loro figli a casa, dargli un’istruzione privata per averli sempre vicini e purtroppo temo che finchè le acque non si calmeranno un po’… Certo, noi stiamo facendo di tutto per cercare di aumentare gli incantesimi che la proteggono ma… dopo quello che è successo l’anno scorso…” le labbra le tremarono e non riuscì a continuare.
“ Tranquilla Minerva, abbiamo capito… cmq per quanto riguarda i ragazzi la situazione per il momento è sotto controllo….Hanno le spalle coperte…” iniziò il signor Weasley ma la professoressa lo interruppe
“Perdonami Arthur ma ora che ci penso ero venuto qui anche per un altro motivo…so che voi saprete sempre quando i ragazzi saranno in pericolo, ma c’è qualcuno che mi ha chiesto di dare una mano e bè…Ho pensato che potesse essere utile avere un aiuto in più che in meno…”
“ Ma certo Minerva…Ma chi?” iniziò Lupin… ma si sentì un lieve pop e un piccolo esserino con grandi occhi verdi, un naso lunghissimo e un copriteiera in testa si materializzò davanti a loro!
“Dobby!!!” esclamò Ginny sorpresa
“Si, io è Dobby signorina… Dobby è qui per offrire una mano per sorvegliare Harry Potter e i suoi amici… Dobby promette che cercherà di portare notizie positive ai membri dell’ordine e apparirà ogni tanto sul cammino di Harry Potter…” squittì l’elfo entusiasta
“ Ti ringrazio Dobby… Puoi tornare ai tuoi compiti..” disse la professora McGranitt e Dobby svanì.
“Ottima idea Minerva!” fece convinto il signor Weasley
“ Si è vero..però… bisogna stare attenti a non fare capire ad Harry che stiamo ficcando troppo il naso…potrebbe pensare che non vogliamo rispettare la sua scelta…” intervenì Bill, che nonostane i morsi del lupo mannaro dell’anno prima si era ripreso meravigliosamente, le cicatrici c’erano ancora ma il suo carattere era rimasto lo stesso e il suo matrimonio con Fleur andava alla grande..
“ Certo Bill! Hai perfettamente ragione… Vorrà dire che Dobby comparirà pochissimo però ci sarà molto utile soprattutto per consegnare anche a loro queste passaporte, potrebbero essere molto utili…” disse il signor Weasley
“Ma Arthur, non credi che quando Dobby consegnerà queste passaporte Harry chiederà da dove arrivano? Insomma vorrà delle spiegazioni..”
“Certo Molly, ma se non ho capito male, quell’elfo è molto sveglio e sparirà non appena gliele avrà consegnate se solo glielo chiederemo…” rispose convinto il signor Weasley
“Allora adesso dobbiamo organizzarci…dobbiamo fare in modo che tutto sia perfetto, che sia tutto pronto in caso di chiamata immediata…” disse Lupin
“ Scusami papà…” intervenì Charlie “ma saremo solo noi? Voglio dire, anche noi abbiamo avuto delle gravi perdite, siamo in pochi e in caso di bisogno non riusciremo a fare tutto da soli…”
“E’ vero papà!!Charlie ha ragione” proseguì Bill “ insomma se i mangiamorte dovessero farsi vivi bè…”
“I MANGIAMORTE???” irruppe la signora Weasley agitata “ Arthur, che cos’è questa storia? Davvero potrebbero arrivare i mangiamorte??...” e si accasciò su una sedia pallidissima.

“In teoria no, Molly, perché insomma nessuno dovrebbe sapere cosa stanno facendo…ma…”
“Papà non è così impossibile, voi lo sapete…insomma a voi Silente l’ha detto…non potrebbero…” fece Ginny spaventata
“ Penso di no comunque la vigilanza va sempre bene, quindi rispondendo alla domanda di Charlie, no non siamo soli, numerosi Auror si sono offerti di aiutarci – ovviamente all’insaputa del Ministro – saremo numerosi e tutti pronti ad intervenire…”
“Bene…” intervenì Lupin “ ora è meglio che ci mettiamo al lavoro…”
“ Hai ragione Remus, solo un’ultima cosa, Ginny tesoro sarebbe utile che anche tu tenessi i contatti con Harry…” disse il signor Weasley guardando la figlia
“ Certo papà…”
Ginny si alzò e andò in camera sua, prese carta e penna e cominciò a scrivere:

“Caro Harry,

spero tanto che questa lettera riuscirai a riceverla in qualsiasi luogo tu ti trovi attualmente… qui alla tana tutto bene, io sto bene anche se è ovvio che siamo tutti in pensiero per voi…

Io cerco di non pensarci e mi tengo occupata…sto cercando di allacciare un rapporto con Flebo…dopotutto ora è mia cognata… Comunque ti dicevo che cerco di tenere la mente occupata, e lo sai che cosa faccio? Nella mia testa rivivo i mesi che abbiamo passato insieme e fantastico su tutti quelli che verranno dopo che avrai fatto ritorno…

Si Harry al tuo ritorno, perché io ci credo, confido in te e so che riuscirai a sconfiggere Voldemort…lo ucciderai e tornerai da me…

Mi manchi immensamente Harry, da stare male ma poi mi immagino quando sarai qui con me, potrò stringerti, baciarti e tutto passa…
Spero riuscirai a farmi avere tue notizie al più presto, mi interessa solo sapere che stai bene e di conseguenza starò bene anche io…ricordati che io sarò sempre qui ad aspettarti, ti ho aspettato 6 anni e non smetterò proprio ora…

Manderò questa lettera con Edwige che sono sicura muore dalla voglia di rivederti… Ora ti devo salutare, aspetto con ansia una tua risposta…

TI AMO HARRY, TUA PER SEMPRE
Ginny”

Legò la lettera alla zampa della candida civetta e disse:
“Trovalo Edwige, mi raccomando”
La guardò librarsi in volo mentre una lacrima cadeva piano dai suoi occhi.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La spilla di Corvonero ***


I ragazzi vagavano ora in una stradina isolata, non molto lontano però videro un’insegna luminosa che ci mise poco a catturare l’attenzione di almeno uno di loro
“ Harry per favore, non è che potremmo fermarci un pochino? Muoio di fame…”
“ Per l’amor del cielo Ron! E’ mai possibile che in un momento come questo tu pensi a…”
“ No, ha ragione Ron, Hermione…Se non mangiamo ci mancheranno le forze e bè… senza forze non arriveremo comunque da nessuna parte…” intervenì Harry
“ Visto Hermione? Ogni tanto bisogna pur mangiare…”
“ Oh taci Ronald!!!” sibilò irritata Hermione.
La locanda di nonna Dorothie era un posto molto allegro e pieno di musica, strano quanto contrastasse questo con l’umore di Harry, era arrabbiato e stanco perché avevano girato a lungo ma ancora non avevano trovato niente…
Una vecchina che dimostrava almeno cento anni si avvicinò piano ai ragazzi e una volta che si furono seduti disse:
“ Posso portarvi qualcosa miei cari ragazzi?” chiese in tono amabile
“Ma sicuro!! Pollo e patatine fritte!!” esclamò Ron entusiasta “ a voi va bene, vero?”
“Avevamo scelta per caso?” rispose seccata Hermione guardandosi intorno
“ A me va bene tutto…basta che mangio in questo momento…” ma all’improvviso Harry tacque, qualcosa aveva attirato la sua attenzione
“Harry che c’è? Hai visto qualcosa?” chiese in tono preoccupato Hermione
Ron lasciò andare di colpo la grossa coscia di pollo che nel frattempo gli avevano servito e guardò in giro intimorito “ cosa c’è? Cos’hai visto?
“ Guardate lì…”
Appeso al muro, in fondo alla sala, c’era un enorme ritratto che sotto portava una scritta:
“ Cosetta Corvonero…fondatrice di una delle quattro case della scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo… è Hogwarts, ovviamente…” mormorò Harry
Ron era rimasto con la coscia di pollo sospesa a mezz’aria mentre Hermione non appena vide l’anziana signora la chiamò :

“ Mi scusi,signora?” incominciò col tono più dolce che poteva “ come mai lì c’è appeso quel ritratto? Sa noi siamo studenti di Hogwarts…io in realtà ho letto tutta storia di Hogwarts quindi so tutto sulla scuola e ….”
Ron la interruppe bruscamente “ Si…si …lo sappiamo che sei la più brava ma dacci un taglio ok?”
Harry sospirò e disse: “ In sostanza, saremmo interessati a sapere come mai quel ritratto è appeso al muro..cioè che relazione…” non sapeva come continuare…

“ Vedi mio caro ragazzo” cominciò la signora “ Cosetta Corvonero, e sono fiera di dirlo, è una mia antenata, proprio qui dietro l’angolo c’è una casa, che ora è diventata un museo e lì che viveva Cosetta ovviamente quando non era ad Hogwarts…” concluse
“Mi scusi…Ma cosa c’è esattamente in questo museo?” chiese Ron
“ Bè è ovvio no? Oggetti antichi appartenuti a Cosetta e numerosi cimeli di Corvonero, la sua casa a…”
“Vuol dire anelli, medaglioni e…” la interruppe Harry
“ Ma certo mio caro! Ma fossi in voi io farei molta attenzione prima di addentrarmi in quel luogo, fino a non molti anni fa era solo un museo ma ora…” si fermò intimorita “ bè ora molte persone tornano impazzite da quel posto e molte non tornano affatto…” e all’improvviso tacque..
“ Ma quale stanza? Cosa c’è in quella stanza esattamente?” chiese Harry ormai agitatissimo
“ Bè nessuno lo sa no? Chi torna non ha il coraggio di raccontarlo e chi non torna….”
“ Ma mi scusi?” esordì in tono professionale Hermione “ com’è possibile che in un museo ci sia una stanza così pericolosa? Voglio dire è molto strano…”
“Oh mia cara figliuola…Non è una stanza accessibile a tutti…La devi trovare…ma se fossi in voi non andrei..oh no davvero…” e si allontanò scuotendo vigorosamente la testa.
Harry tirò fuori i soldi, li appoggiò sul tavolo e disse:
“Andiamo! Forza! Credo che in quella stanza ne troveremo uno o almeno lo spero…” fece Harry convinto.
Hermione era balzata subito in piedi, ma Ron li fissava e dopo un po’ disse:
“ Siete sicuri? Non è che diventiamo pazzi per niente? Voglio dire non è proprio sicuro credere ad una vecchietta anche un po’ strana per la verità…”
“Su…Andiamo Ron…” Hermione gli passò una mano sopra la testa e sentì improvvisamente un gran caldo in zona orecchie
“ E va bene…” rispose cercando di rimanere impassibile “ ma poi non dite che non vi avevo avvisati…”
Camminarono per un po’ quando Harry si fermò ed esclamò:
“Eccoci arrivati” disse molto teso
“Già… e non è proprio quella che si può definire una bella dimora..tantomeno un bel museo e…”
“Ron è chiaro cosa stai cercando di dire…ma è ovvio è disabitata da molto tempo…Neanche a me piace, ma dobbiamo farlo…” disse Hermione
I tre ragazzi guardarono in fondo, la casa si ergeva in tutta la sua altezza in mezzo ad un fitto bosco, un tempo molto lontano forse poteva anche essere stata bella ma ora…

Ora le sue mura sporche e coperte da fitti rami di edera che si attorcigliavano per tutta la sua lunghezza, le persiane erano mezze distrutte e sul vialetto, ai lati, c’erano un numero considerevole di statue tutte senza testa…
“ Promette bene però…” disse Ron impaurito
“Andiamo, avanti!” Harry aprì il cancello e tutti tre sussultarono per il forte cigolio e nonostante fosse l’ultima cosa da fare, si guardarono e sorrisero.
Arrivanti davanti al grande portone d’entrata provarono a suonare il vecchio campanello ma come era ovvio nessuno venne ad aprire, capirono immediatamente che quello che la signora aveva indicato come un museo era un luogo abbandonato che forse tanti anni prima lo era stato…
“ E va bene! Siete pronti?” disse Harry con un filo di voce
“Si!” rispose convinta Hermione
“si…” rispose Ron anche se non proprio convinto
Harry spinse la porta ed entrarono…Rimasero a bocca aperta, in realtà l’interno era l’esatto opposto di quello che avevano appena visto fuori…La casa non era stata abbandonata dopotutto perché era miracolosamente pulita, sul pavimento c’era un lungo tappetto rosso che, notarono i ragazzi, si allungava fin sopra le scale, un grosso lampadario di cristallo pendeva dal soffitto…
Harry cercò l’interruttore pensando che forse funzionava, lo trovò e CLAC la luce si accese…
“Wow!” fece estasiata Hermione “ E’ magnifico….”
“Hermione…se rimani scioccata in questo modo da un lampadario…bè..forse ti manca…” iniziò Ron
“Oh sii serio, Ronald!! Non è quello che stavo guardando, guarda laggiù…”
Ron si girò nella direzione indicata da Hermione e vide che c’era una grande finestra che dava su un giardino, il giardino più bello che Ron avesse mai visto…
Era illuminato da centinaia di candele…
“ E’ un roseto…” sussurrò Hermione “ ed è magnifico…” aggiunse con un filo di voce mentre usciva nel giardino…
Entrambi uscirono, Ron guardò Hermione, le brillavano gli occhi ed era illuminata dalla luce della luna ed era…
“ Hai ragione Hermione…E’ incantevole…”
La ragazza sembrò non accorgersi di nulla ma quando si girò sorridendo per guardarlo vide che lui non guardava il giardino ma lei…Hermione si avvicinò a Ron e disse piano:
“Ron..io…”
“AHAAAAA!!!”

La voce di Harry che urlava arrivò alle lore orecchie, si guardarono sconvolti e corsero in casa.
“Harry dove diavolo sei??” Urlò Ron
“Harry per l’amor del cielo! Rispondi!!” supplicò Hermione
“Ragazzi!! Sono qui sotto!!! Presto venite! C’è qualcosa!”
C’era una porta spalancata ed una scala che probabilmente portava nel luogo in cui Harry si trovava, si precipitarono di sotto e chiesero:
“ Harry, cosa è successo? E che cos’è questo posto orrendo?”
Erano appena entrati in quella che sembrava una cantina abbandonata almeno da un milione di anni…
“ Che cos’è questo posto?!! Piuttosto voi dove vi eravate cacciati??” disse Harry concitato
“ Bè noi…eravamo…c’è un giardino e…” balbettò Ron
“ Si si va bene, lascia perdere…” disse Harry
“Harry ma perché hai urlato?” chiese piano Hermione
“ Lo vedi qui?” e le indicò un punto “ questa è una botola, ho cercato di aprirla ma mi ha schiacciato le mani, un dolore tremendo, comunque credo sia di ferro e credo che qui sotto ci sia quella stanza che nessuno deve vedere…Forza! Aiutatemi!”
Si misero in cerchio e sollevarono il coperchio, un odore acre, penetrante si diffuse immediatamente…
“Ma che miseriaccia…” fece Ron
“ Avanti presto…l’incantesimo TestaBolla, poi scendermo giù…” disse Harry
A incantesimo fatto cominciarono a scendere… Arrivati giù Hermione cacciò un urlo terrorizzato e Harry e Ron indietreggiarono inorriditi, davanti ai loro occhi disteso a terra c’erano i resti di quello che, un tempo, doveva essere stao un uomo…Ora era decomposto e divorato dai topi…
A fianco dell’uomo c’era qualcosa che luccicava, Harry si piegò e lo raccolse…era una spilla…Una spilla di Corvonero!!
“Eccolo ragazzi!! L’abbiamo trovato!!” esclamò Harry eccitatissimo
La girò e rigirò tra le mani e notò che si poteva aprire…
Fece l’unica cosa sensata che gli venne in mente, probabilmente per distruggerla bisognava aprirla e quindi l’aprì…
Un’enorme nube nera si sollevò all’improvviso e la spilla cadde a terra con un tonfo!
“Harry!!!! Dove diavolo sei??? Harry per favore rispondi!! Non ti vediamo più!!!” gridò Ron terrorizzato

 

“Ron! Hermione!! Per favore aiutatemi!! Mi sta uccidendo! Non riesco a respirare! Questo fumo mi sta ….” la sua voce si spense…
“Oh mio dio Ron!! Che cosa facciamo???!!” esclamò con le lacrime agli occhi Hermione
“Non lo so!!” rispose lui
“Aspetta…ragioniamo…” iniziò Hermione “ non si vede niente, ma dobbiamo trovare la spilla, è caduta..l’ho sentita cadere…quindi sarà qui…”
“Hermione ma perché?? Cosa dobbiamo fare??”
“Dobbiamo distruggerla!! E’ così che funziona…Aiutami…Harry potrebbe…”
“Eccola!! Hermione l’ho trovata!! Eccola!!!
Hermione prese la spilla la mise a terra e con un oggetto molto pesante la distrusse… la nuvola nera svanì e Harry cadde a terra svenuto…
Era bianco e freddo…
Hermione gli prese la mano e sussurrò:
“ Oh mio dio ti prego…Harry ?”
Lentamente il ragazzo aprì gli occhi, guardò i suoi amici e disse:
“Grazie… ce l’abbiamo fatta… gra…” e svenì di nuovo
“Avanti Ron, dobbiamo cercare un posto dove riposare..Harry ne ha bisogno e anche noi…”
“ Va bene… la locanda…ho notato che aveva anche delle stanze… andiamo lì…è proprio qui dietro…”
"D'accordo Ron..."
E s'incamminarono spaventati, stanchi ma nello stesso tempo felici...

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il bacio ***


”Ci hai fatto prendere un bello spavento amico!! Uno spavento coi fiocchi direi!!”
“ Lo so, Ron. Quando ho trovato la spilla mi sembrava strano che fosse tutto così semplice…
E’ chiaro che l’uomo che c’era lì sotto aveva cercato di prenderla ma noi eravamo in tre, mentre lui era solo…”
Harry si soffermò a pensare a cosa sarebbe successo se i suoi amici non fossero stati con lui in quel momento…
“Forse è il caso che riposi Harry…” disse in tono materno Hermione
“Hai ragione…andate pure…è meglio che ora dorma un po’…”
Ma quando uscirono dalla stanza, nonostante avesse chiesto di riposare un po’ Harry si rese conto che dormire sarebbe stato impossibile, si alzò e andò alla finestra, il cielo era sereno e ricoperto di stelle…erano un milione ma un attimo…che cos’era quel puntino laggiù??
Non era una stella, si muoveva…e veniva proprio verso di lui…
“Edwige!!” esclamò Harry sorpreso “ma cosa ci fai qui?!”, notò che alla zampa della bella civetta bianca c’era una lettera, la aprì… “Oh dio…” pensò, la lettera era di Ginny…
La aprì e decise che forse visto lo shock era meglio sedersi, la lesse tutta d’un fiato…le mani gli tremavano per l’emozione, quanto avrebbe voluto averla lì per stringerla a sé…
Le avrebbe risposto subito ovviamente…
Tirò fuori un foglio e cominciò a scrivere:

Cara Ginny,
Edwige mi ha appena consegnato la tua lettera e bè…Sono rimasto colpito…Qui tutto va bene, abbiamo già trovato qualcosa e siamo molto contenti di questo anche se un pochino abbiamorischiato, ma non ti preoccupare io sto bene e anche Ron e Hermione.
Anche tu mi manchi immensamente e anch’io penso e ripenso continuamente agli ultimi mesi che siamo stati insieme. Mi dà una forza indescrivibile pensare che un giorno se tutto questo finirà io e te torneremo a stare insieme, ti giuro Ginny che farò di tutto, farò qualsiasi cosa possa ricondurmi da te perché un giorno, forse, potremo essere felici..
Ora ti saluto, proverò a dormire come mi ha consigliato mamma Hermione, anche se l’emozione di aver ricevuto questa lettera non so quando mi lascerà…
Ma rimango sveglio volentieri se davanti ai miei occhi vedo il tuo viso…
Ti amo
Harry

“Edwige vai alla tana e consegna questa lettera a Ginny, ci rivedremo presto…”
O almeno lo spero… S’infilò sotto le coperte per cercare di dormire..
Nel frattempo Ron e Hermione erano usciti dalla stanza di Harry e si stavano dirigendo piano verso le loro stanze, stavano per entrare:
“Buonanotte Hermione…”
“Buonanotte Ron…” ma Hermione si bloccò sulla soglia e all’improvviso disse:
“Ron…non è che...? No niente lascia stare..”
“Dimmi…cosa c’è?” disse Ron piano
La ragazza prese fiato:
“ Non è che vorresti farmi un po’ di compagnia…Sai è stato proprio un brutto spavento e non so se…”
“Va bene!” scattò Ron, stupito di sé stesso per tanto coraggio “ ok vengo con te…”
Entrarono insieme nella stanza e Hermione si rese subito conto di quanto potesse essere imbarazzante quella situazione però, quante volte l’aveva sognata?
Ron dal canto suo stava riflettendo su quante altre occasioni avrebbere ancora avuto in quel viaggio di rimanere da soli…
Una voce lo distolse dai suoi pensieri:
“Ron ti dispiace se faccio una doccia?Mi aspetti qui?” chiese Hermione
“Ma certo vai pure…” disse Ron sforzandosi di non pensare troppo a Hermione sotto la doccia…
Hermione uscì dalla doccia in breve tempo, si infilò il pigiama ed entrò nella stanza, Ron era davanti alla finestra che guardava fuori e lei non potè fare di pensare a quanto le piacesse…
Per far notare la sua presenza tossì piano e Ron si voltò…
La guardò per un lungo istante e poi le disse :
“Avanti dai…sediamoci…dimmi che cosa ti turba…”
Hermione si mise seduta vicino a lui e sussultò quando lui le appoggiò una mano sulla schiena..come poteva dirglielo?? Avrebbe rovinato tutto…lui non l’avrebbe mai ricambiata…
“Bè vedi Ron, si tratta di me…e si tratta di … di…”
“Di noi, non è così?” serissimo, forse come non lo aveva mai visto Ron la guardò e lei rispose:
“Bè si…Insomma…Noi…noi..”
“Si! C’è un noi e l’ho capito anch’io…”
Era così vicino ora che poteva sentire il suo respiro sul viso…
“E’ solo che…Hermione io non so che cosa…”
“Lascia stare, Ron! E’ tardi e io sono stanca, sto dicendo un mucchio di sciocchezze…Avanti! Andia…” fece per alzarsi ma lui la fermò, la fece sedere di nuovo sul letto e piano, pianissimo le accarezzò una guancia, Hermione abbassò la testa perché sapeva che se solo l’avesse guardato negli occhi tutto quello che per anni era rimasto sepolto nel suo cuore sarebbe venuto fuori, una ciocca di capelli le cadde sul viso, Ron gliela spostò con delicatezza,le prese il mento e la costrinse a guardarlo, le sfiorò il naso e poi le labbra…
Piano piano i loro volti si avvicinarono…le labbra si sfiorarono…quando Ron si interruppe:
“Hermione io ci tengo a spiegarti una cosa…”
“Spiegarmi cosa Ron?” disse lei
“Io e Lavanda…bè l’ho fatto perché…per ripicca insomma… Ginny un giorno mi aveva detto che tu al Ballo del Ceppo al quarto anno avevi baciato Viktor Krum…
Non ci ho visto più e anche se sapevo che non era un mio diritto arrabbiarmi, bè l’ho fatto..e insomma…”
“Ho capito Ron, ma sei stato uno stupido…Perché è vero che io e Viktor ci siamo baciati ma… non c’è stato neanche un singolo momento in cui io non abbia pensato che fosse stato un terribile sbaglio…Nel mio cuore c’è sempre stata solo una persona ma non sapevo e soprattutto non speravo che…”
Ron le mise un dito sulle labbra e le sussurrò all’orecchio:
“Non credi che sia arrivato il momento che questa persona la smetta di comportarsi come un’idiota e faccia qualcosa per rimediare ai suoi errori?...”
“Si…ma Ron è la cosa giusta? Voglio dire…”
Il ragazzo le prese una mano, la appoggiò sul suo cuore e disse:
“Lo senti come batte? E’ come se stesse per esplodere ma forse è ora di smetterla di parlare…”
Si avvicinò, le accarezzò i capelli e finalmente dopo quella che sembrò un’eternità…Ron la Baciò…
Hermione ricambiò quel bacio con tutto il sentimento che provava…e capì all’istante che cosa significasse essere felici…Lo amava.. ora ne era davvero sicura..
Dopo quello che sembrò uno spazio senza tempo si staccarono e si guardarono intensamente negli e Ron disse:
“Vieni qui Hermione…ora dormiamo un po’…”
Si sdraiarono sul letto, Hermione si accocolò accanto a lui, lui le passò un braccio intorno alle spalle per stringerla meglio a sé e senza dire altro si addormentarono l’uno nelle braccia dell’altro.
Ron aprì gli occhi, si guardò intorno e vide che un nuovo giorno era cominciato, si girò credendo di aver solo sognato e invece…
Hermione era lì, dormiva come una bambina e Ron capì che quello che aveva provato e che stava ancora provando era un sentimento che forse poteva essere amore…
Si avvicinò piano e le sfiorò la guancia con un bacio, Hermione aprì gli occhi e si girò, subito si rese conto che era tutto vero…Il suo desiderio più grande era diventato realtà, lei e Ron si erano baciati e lui forse l’aveva fatto perché provava….
“Buongiorno dormigliona, come va?
“Ron dobbiamo parlare!!” fece Hermione all’improvviso sveglissima
“Si.. dimmi..”
“Bè tanto per cominciare, ieri sera ci siamo baciati…eh…” entrambi erano violentemente arrossiti
“ e bè…insomma per il momento non dovrà più ripetersi!!”
“ Ma? Perché?? Lo sapevo…faccio così schifo…è che…” rispose sconsolato Ron
“No no!! Ron no! Non pensarlo neanche per un momento! E’ stato bellissimo…ma abbiamo intrapreso questo viaggio per un motivo completamente diverso…Dobbiamo stare vicino ad Harry e se noi.. gli facciamo capire..che…
Insomma non sarebbe giusto, si sentirebbe solo e inoltre la mancanza di Ginny diventerebbe insopportabile…"
“Ah ok…Se è solo per questo..Voglio dire..” iniziò Ron imbarazzatissimo
“Dai Ron…Certo che è solo per questo…” fece Hermione “ andiamo…”
“ Ok…Ma sbaglio o ti ho sentito dire che è stato bellissimo…” fece Ron ora con un sorriso smagliante
“Ronald Weasley muoviti o mi rimangio tutto!” disse Hermione ridendo e stampandogli un bacio sulle labbra “ Avanti dai, Harry ci starà aspettando…”

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il pugnale di Grifondoro ***


I due ragazzi si vestirono e uscirono dalla stanza, percorsero il corridoio e arrivarono davanti alla porta della camera di Harry…
“Sei pronto? Ricordi Ron? Dobbiamo fare…” iniziò Hermione
“Lo so…Non ti preoccupare…” la interruppe Ron
Bussarono, Harry aprì la porta sorridendo:
“ Buongiorno ragazzi!! Allora siete pronti?” disse senza smettere di sorridere
Ron e Hermione si guardarono stupiti e Ron domandò:
“Harry perché sei così felice?”
“Niente, ho fatto proprio una bella dormita e sono pronto per partire…tutto qui…”
In realtà Harry ripensava continuamente alla lettera che Ginny gli aveva mandato… e pensare a lei lo rendeva felice…
“Va bene…” intervenì Hermione “allora possiamo andare”
“Certo! Allora oggi il nostro obbiettivo è quello di trovare qualcosa di Grifondoro… Io avrei un’idea ma non so se…” si fermò riflettendo e poi riprese a parlare:
“Io pensavo che forse…ma potrei sbagliarmi…bè visto che la spilla era nella casa di Cosetta Corvonero...Allora qualcosa di Grifondoro potrebbe trovarsi all’interno di una casa...La casa di Godric Grifondoro…Voi cosa ne pensate?” chiese Harry
“ Io mi ricordo Harry” disse Hermione “ che una volta in biblioteca ho letto qualco…”
Ron sbuffò e lei rimase esterrefatta, si voltò e lui le fece l’occhiolino.. sentendosi avvampare cercò di mantenere un contegno e continuò:
“Stavo dicendo…che da qualche parte in biblioteca avevo letto che questi famosissimi maghi erano molto amici e quando non erano ad Hogwarts le loro abitazioni erano vicine l’una all’altra…Più o meno nello stesso quartiere… Forse dovremmo rimanere in questa zona e cercare qui…” concluse
“Bella teoria Hermione!! Più che altro, meno male che leggi così tanto!!” disse Ron
“Ok Hermione anche secondo me le cose stanno così però come facciamo a sapere qual è? Insomma ci sono un sacco di case qui…” iniziò Harry un po’ scoraggiato…
“Bè basta chiedere no? Su Harry dobbiamo avere fiducia” disse Hermione “Guarda! Lì c’è un negozio...Vado dentro e chiedo, non credo ci sia niente di male ad essere curiosi e nessuno sospetterà niente…Anzi dai accompagnatemi…”
Entrarono nel negozio facendo finta di essere lì per una gita di piacere, dietro al bancone c’era un ragazzo alto con grandi occhi azzurri e capelli neri corvino, era alto e con un bel fisico…Non poteva avere più di 18 anni e non si poteva negare che fosse bellissimo, li guardò e poi posò lo sguardo su Hermione che senza volerlo arrossì furiosamente e si girò in fretta per guardare Ron che era fermo accanto ad Harry con i pugni serrati…
Il ragazzo parlò, anche la voce era bellissima:
“Ciao dolcezza…cosa posso fare per te?” disse
“Bè noi volevamo delle informazioni su…” disse imbarazzata ma lui la interruppe
“Lo sai che sei proprio carina…Ti do tutte le informazioni che vuoi se tu…” incominciò ma Ron aveva fatto un passo avanti imbufalito puntandogli il dito contro dicendo:
“Ehi ehi bamboccio, lo sappiamo che è carina ma tieniti lontano da lei…ci siamo capiti?” disse fissandolo minaccioso
“E tu chi saresti? Il suo ragazzo?” rispose sarcastico l’altro...Ron in quel momento si ricordò della promessa fatta ad Hermione di non dire niente e si girò verso Harry che lo guardava con occhi sgranati e rispose:
“Bè no…veramente..ma è nostra amica!!” farfugliò, guardò Hermione e vide che stava sorridendo… Per un momento la tensione fu palpabile, i due si guardavano in cagnesco e Harry si intromise…
“Comunque volevamo sapere se per caso sapevi dove potevamo trovare la casa che è appartenuta a Godric Grifondoro?” disse in fretta
“Certo!! Si trova proprio alle spalle di questo negozio… Dovrete camminare un po’…allora dolcezza dicevamo” concluse rivolgendosi a Hermione, Ron la prese per un braccio e la spinse fuori mentre lei si ribellava:
“Ron!! Ma che diavolo ti salta in mente?” esclamò arrabbiata
Ma la litigata fu evitata dall’arrivo di Harry… che fece finta di niente e disse:
“Andiamo..”
La casa che cercavano non era proprio alle spalle del negozio come aveva detto quel tipo…ormai stavano camminando da quasi un’ora quando Ron insorse :
“Ma dove diavolo è questa casa?? Comincio a non sentire più le gambe…Harry??”
“Che vuoi da me?? Mica sono stato io a dire che era vicina!!”
“Si ma sei stato tu a fidarti di quel bamboccio!! Ci ha preso in giro è ovvio…Gli interessava solo Hermione..”
“Ma la pianti di dire scemenze?? Perché dovrebbe averci preso in giro??”
“Ragazzi?” sussurrò Hermione
“Perché voleva Hermione e quando mi sono intromesso se l’è presa e ci ha detto la strada sbagliata!!!”
“Bè è evidente che non devi risolverla con me…”
“RAGAZZI!!!” urlò questa volta Hermione per farsi notare
“CHE C’E’???” risposero arrabbiati Ron e Harry
“Guardate…” e indicò un punto, i due ragazzi si girarono “siamo arrivati…” disse lei
Il trio si avvicinò…Varcò la soglia dove tantissimi anni prima il fondatore della loro casa era vissuto….Tutto taceva, l’unico rumore proveniva dal suono dei loro passi sul parquet…
Harry all’improvviso si fermò e sottovoce disse:
“E’ tutto troppo tranquillo…mi sembra così…”
“Spettrale??” aggiunse Ron impaurito
“No, volevo dire silenzioso… Andiamo dai..” fece Harry...Ma una voce alle loro spalle li pietrificò all’istante…
“Che cosa diavolo ci fate qui?”
Tutti e tre sobbalzarono e si girarono molto lentamene…Alle loro spalle c’era un arazzo…L’arazzo più grande che avessero mai visto…Ricopriva una parete intera e ovviamente parlava… Ora li guardava minaccioso…
“Bè veramente noi…stavamo cercando…delle c-c-ose…” balbettò Ron
“Quali coseee???” tuonò sempre più arrabbiato l’umo
“Vede… noi veniamo da Hogwarts…eh…volevamo…insomma siamo qui per cercare qualcosa che apparteneva a Grifondoro…e…” fece piano Hermione
“Hai detto Grifondoro bella signorina?” si era improvvisamente addolcito… “ma certo che c’è qualcosa qui…Proprio dietro di me…Bisogna spostarmi e c’è una porta…e sicuramente troverete quello che vi serve…”
Harry si chiese se quello non fosse un trucco, come poteva bastare così poco?? Come poteva essere così estremamente semplice?? Un arazzo poteva essere sotto un incantesimo e prendersi gioco di loro?? Ma una voce lo fece tornare in sé.
“Lo faccio io!!” disse Ron camminando verso l’arazzo “ tocca a me questa volta e poi non può essere così difficile, insomma è solo un arazzo… non può fare del male no??”
Si avvicinò camminando lentamente, era sempre più vicino quando fu come se avesse superato una linea invisibile, fu un attimo…un lampo di luce rossa lo colpì in pieno petto…Ron venne scagliato con forza contro la parete e cadde a terra privo di sensi…
“ROOON!!!!” gridò Hermione disperata cercando di correre verso di lui ma il cuore le si fermò…era paralizzata…le gambe non si muovevano….era incollata al suolo… All’improvviso grossi pezzi di soffitto cominciarono a cadere…la casa tremava…
Harry però, nonostante la paura aveva visto che l’arazzo si stava spostando…c’era una porta aperta e c’era una stanza…doveva andare… si girò verso Hermione e la vide che cercava di liberarsi e sussurrava:
“Oh mio dio..non Ron…non adesso…Ron…”
Harry urlò:
“Hermione stai calma!! Vedrai che non è niente…ora io entrerò lì dentro e prenderò gli Horcrux…”
“Harry per l’amor del cielo no!! Non mi lasciare qui ti prego!! Se succede qualcosa anche a te io sono paralizzata…!” disse tra i singhiozzi
“Non succederà niente!! Sta tranquilla!!” cercò di calmarla Harry
Corse in fondo al salone ed entrò nella stanza…era buia ma in fondo qualcosa brillava…si avvicinò lentamente e dentro una vetrina di cristallo…c’era un pugnale…un pugnale bellissimo pieno di diamanti…il pugnale di Grifondoro…spaccò la vetrinetta e lo prese..lo rigirò fra le mani e…
“Harry!!! Harry per favoreee!! Sbrigati!! Non ce la faccio più!! Qualcosa mi sta tirando verso il bassoNon riesco a risalire!!!”
Harry non riusciva a capire…corse a più non posso e la vide…Hermione stava sprofondando e lo guardava con gli occhi pieni di lacrime…
“Harry, qualcosa mi sta tirando, per favore distruggili…non resisto più…” disse con un filo di voce...
Ma Harry era perplesso…Come distruggere un pugnale? Pensa Harry…Rifletti…Oh dio…non c’è tempo per riflettere…Hermione sta affondando…Morirà per colpa tua…e anche Ron…no..no...non poteva permetterlo…
“Harry!!!” urlò Hermione all’improvviso…era dentro fino al collo ma con lo sguardo indicava qualcosa… Il ragazzo si girò.. Guardò l’uomo sull’arazzo…Indossava una divisa…Era una divisa di Grifondoro…Ma certo!!! Come aveva fatto a non accorgersene prima??? Sotto c’era una piccola targa “GODRIC GRIFONDORO…” ma si!! Doveva distruggere l’arazzo col pugnale!!
Corse verso l’arazzo mentre l’uomo gridava:
“Ma che diavolo stai facendoooo!!! Non puoi!!”
“ Ti distruggo!!!! Urlò Harry e si avventò contro l’arazzo con tutta la forza che aveva in corpo…lo colpì dritto al cuore e come era stato per il diario parecchi anni prima si sprigionò una luce verde accecante e poi fu il silenzio…Era stremato…Si guardò intorno e…Hermione!! Non c’era più!! Poi la sentì piangere…
“Ron…ti prego svegliati…sono io…”
Harry andò lì… E se fosse stato…? No…non doveva neanche pensarci…si avvicinò piano…tastò il polso di Ron ed ebbe un tuffo al cuore…
“Non è morto Hermione…Però è debolissimo… credo che quella che l’ha colpito fosse una maledizione molto

potente…dobbiamo subito salvarlo o potrebbe…” ma un nodo in gola non gli permise di continuare…Aveva rischiato di perderli…Tutti e due… Dopo qualche secondo si riscosse e disse:
“Sinceramente in questo momento mi viene in mente solo una persona che potrebbe aituare Ron… l’unica davvero in grado…Ma dovremo materializzarci…Sei pronta Hermione?”
Hermione si asciugò le lacrime e disse:
“Si sono pronta… Andiamo Harry…”

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La notte più bella ***


Tuttò diventò nero, si sentirono premere da tutte le parti e quell’orribile sensazione di non riuscire a respirare come se fasce di ferro gli stringessero il petto li prese entrambi ma in un baleno tutto finì e una voce familiare alle loro spalle disse:
“ Ma signor Potter? Granger e Weasley? E voi che cosa ci fate qui?” :
Harry rispose immediatamente: :
“Madama Chips, mi dispiace disturbarla ma abbiamo bisogno immediato del suo aiuto, Ron è stato colpito, credo sia una maledizione molto potente e noi non sappiamo come…Insomma ho pensato che lei fosse l’unica che potesse…Non ho trovato nessun’altro che fosse in grado di…” :
“Ho capito cosa vuoi dire signor Potter… Grazie comunque per la fiducia…” guardò Ron che era pallido come un cencio e non dava cenno di volersi svegliare… “ Ah…si si…Brutta faccenda…E’ molto, molto debole…” smise di parlare e continuò a visitarlo:
Hermione aveva ricominciato a piangere…:
“Oh su su!! Non ti preoccupare signorina Granger… ci vorrà un po’ ma sicuramente tornerà come nuovo… Non sono un guaritore ma mi hai mai visto fallire?” disse orgogliosa Madama Chips “Oh no…non volevo isinuare…” balbettò Hermione:
“Lo so… ora l’unica cosa che prevedo è che il signor Weasley per i prossimi giorni non si sveglierà… e credo….” ma Harry la interruppe: :
“Madama Chips? I prossimi giorni? Ma noi…” iniziò :
“Si signor Potter! Questo ragazzo ha bisogno di cure e di riposo… è stato proprio un brutto colpo e temo che per una buona settimana dovrà rimanere a riposo assoluto…” :
“Ehm…va be…Hermione rimani tu con lui? Io vorrei prendere un po’ d’aria…ho bisogno di riflettere…” disse Harry:
“Ma certo vai pure…”disse Hermione:
Si avvicinò al letto dove Ron era disteso e disse: :
“Hai sentito Madama Chips, Ron? Ti rimetterai…Mi hai fatto prendere un brutto spavento lo sai, vero? Credevo… credevo di averti perso…proprio ora…” appoggiò la testa al suo cuscino e prese ad accarezzargli la mano…:
Harry nel frattempo era in giardino, guardava la luna che risplendeva in cielo e pensava a quante persone aveva messo in pericolo...stava per perdere Ron e Hermione… Una settimana, riflettè, si forse era meglio fermarsi una settimana…dopotutto erano stati bravi…avevano trovato già due Horcrux, ora mancavanao la coppa di Tassorosso e il medaglione e il serpente ma quelli, lo sapeva bene,li avrebbe trovati nel momento in cui si fosse trovato faccia a faccia con Voldemort..Probabilmente avrebbe visto la morte faccia e questo pensiero lo condusse a Ginny… Gli mancava davvero da togliere il respito…I suoi baci, le sue carezze, gli mancava tutto di lei ma non avrebbe mai potuto metterla in pericolo come stavano facendo loro…L’amava troppo per rischiare di perderla…Si immaginò il suo ritorno a casa vittorioso e Ginny che gli correva incontro come quando avevano vinto la coppa… E se invece non fosse andata così? Se Voldemort l’avesse ucciso? Senza rendersene conto una lacrima cadde dai suoi occhi…se fosse andata così non avrebbe mai più visto Ginny…:
Dopo tre lunghi giorni carichi di angoscia, Hermione era seduta sul letto di Ron che gli accarezzava i capelli quando ad un tratto sentì qualcosa…:
“Herm…Hermione…” sussurrò debolmente Ron:
“Oh mio dio Ron!! Sono qui…finalmente ti sei svegliato!!” fece emozionata Hermione “Che cosa mi è successo? L’Horcrux l’avete preso? E Harry? Sta bene vero? Ma dove siamo?” “Signor Weasley quante domande…Il tempo passa, ti sei appena svegliato ma la tua lingua rimane sempre lunga eh?” disse sorridendo Madama Chips:
“Madama Chips??? Hermione forse sto sognando oppure...” replicò sbalordito Ron “No! Ron non stai sognando…Quando hai oltrepassato quella linea invisibile sei stato colpito da una maledizione molto molto potente che ti ha letteralmente steso… così Harry ha pensato di portarti da una delle poche persone in grado di salvarti, hai dormito per tre giorni e…” :
“Ci hai fatto prendere uno spavento coi fiocchi, direi!!” :
“Harry!!! Stai bene?? Madama Chips eh?? E pensare che credevo che quella più intelligente fosse Hermione…” iniziò Ron:
“Scusa se ero troppo sconvolta dal fatto che potessi essere morto…La prossima volta…”:
“Bè signorina Granger, ci auguriamo tutti che non ci sarà una prossima volta…” intervenì Madama Chips:
“Ehi Harry” iniziò Ron “ quando partiamo? Stasera?” :
“Oh no! Con calma, Ron… Madama Chips dice che una settimana per riprenderti è necessaria e anch’io penso che una settimanda di ferie potrebbe farci bene, Hermione?” chiese Harry:
“Si Harry, sono pienamente d’accordo con te…” rispose Hermione:
“Ma io sono riposato!! Voglio ripartire!!” esclamò deluso Ron:
“Ma certo che vuoi ripartire…hai dormito tre giorni!” esclamò Hermione:
“E va bene…” rispose il ragazzo sconsolato:
La sera stessa Harry decise che sarebbe andato a letto presto e così i due ragazzi rimasero soli… “Allora? Come ti senti,Ron?” :
“Si sto bene, certo starei meglio se la ragazza più bella della casa mi baciasse ma…” iniziò “Ron!! Ma cosa dici, sei impazzito?? E poi la ragazza più bella della casa? Sono l’unica…” esclamò Hermione:
“E Madama Chips?? E’ una gran bella donna sai?...” fece Ron con un sorrisetto malizioso:
“Ron smettila di dire scemenze” ma non potè fare a meno di mettersi a ridere “ E va bene… forse un bacetto…” si avvicinò e lo baciò…fu brevissimo ma li fece avvampare entrambi, così tanto che Hermione si allontanò e a stento riuscì a parlare: :
“Ron…Sai…C’è una cosa molto importante che vorrei dirti, in questi tre giorni io ho vegliato su di te… ti guardavo mentre eri lì, che dormivi e sembrava che non volessi svegliarti mai e mi sono talmente spaventata…” la voce le si incrinò lievemente ma andò avanti… “ Ho pensato che non avrei mai più riso con te, che non avrei mai più litigato con te e mi sono sentita morire… E ho giurato a me stessa che prima che succeda qualcosa di brutto a uno dei due, io devo dirti quello che provo…:
Se tu te ne fossi andato e io non avessi fatto in tempo a dirti quello che provo per te, me ne sarei pentita per tutta la vita…Insomma non mi sarei mai data pace e…” si bloccò imbarazzata:
“Ehi! Va tutto bene… Sono io, Hermione, sono Ron…Puoi dirmelo…”:
“E va bene!” prese fiato e tutto d’un botto disse: :
“ Sono innamorata di te, Ronald Weasley…Lo sono da anni forse da sempre, ho ricacciato indietro tante volte questo sentimento, certi momenti mi sembrava che il mio cuore stesse per esplodere, soprattutto l’anno scorso, quando ti ho visto con Lavanda…Prima avevo pensato che forse…Ma quando ti ho visto con lei… bè …tutte le mie speranze erano crollate ma poi l’altra sera, in quella stanza ci siamo baciati e ho pensato che fosse giusto dirtelo…:
Bada bene, so benissimo che provo io per te, tu non lo provi sicuramente per me ma ho pensato che sarebbe stato giusto che tu lo sapessi nel caso ci fosse successo qualcosa e insomma…ecco… Ora se vuoi scusarmi me ne vado perché non sopporterei che tu mi dicessi quello che sicuramente stai per dire e cioè che si è stato bello ma siamo amici e tu non vuoi farmi soffrire…bè vado allora…” fece per alzarsi ma Ron la bloccò: :
“Hermione, vuoi far parlare anche me per favore??” :
“No, Ron davvero…non me la sento…” fece triste lei:
“Sai, certe volte mi chiedo come tu possa essere la più intelligente ragazza che io conosca ma sia anche così brava a comportarti come una stupida…” disse secco Ron:
“Ah sarei una stupida??” intervenne infiammandosi Hermione “ e perché sarei una stupida sentiamo?” :
“Innanzitutto non ho detto che sei stupida ma che ti comporti da stupida… e lo hai appena dimostrato… Comunque ti spiego, tu non ti sei minimamente resa conto di quello che io l’altra sera ho detto su Viktor Krum…E’ vero io in tutto questo tempo ho avuto gli occhi bendati, mi ero accorto di provare gelosia nei tuoi confronti, mi ero accorto di quanto eri diventata bella col passare degli anni, ma soprattutto mi ero accorto di come mi mancavi quando non ci parlavamo…:
Purtroppo però sai anche come sono fatto, ammettere che tutte queste cose erano frutto di qualcosa di più di un’amicizia…bè…avrei preferito buttarmi dalla torre di astronomia… tu per me eri solo la mia migliore amica e…” :
“Visto?? Te l’avevo detto che non volevo ascoltare!!” :
“ Vuoi stare zitta per favore??” la rimproverò Ron “ tu ERI solo la mia migliore amica…ma quella sera, in quella stanza, per la prima volta mi sono reso conto che non lo eri più…Ti ho baciata e tutto è diventato chiaro, come se lo fosse stato da sempre…Il mio cuore è impazzito e lo ammetto.. l’ho capito.. o perlomeno credo di aver capito…che…”:
Ora Hermione era sull’orlo delle lacrime, lui la guardò…la avvicino a sé.. e le sussurrò piano: “Anch’io sono innamorato di te, Hermione Granger e per il momento è l’unica cosa che conta…”:
L’avvicinò ancora un po’ e per la seconda volta la baciò…un bacio carico di passione e tenerezza… Hermione non poteva crederci…allora era così? Tutti quegli anni, aveva sperato e sofferto e finalmente aveva fatto breccia nel suo cuore… La amava e lei amava lui…Si strinse più forte a lui e prese la sua decisione…Quella più importante di tutte…Era lui:
Lentamente gli slacciò i bottoni del pigiama…:
“Hermione, che cosa miseriaccia??” ma lei lo zittì:
“Non credo sia questo il momento di parlare Ron…Sono sicura…E’ la cosa giusta…” disse in un sussurro:
Si abbandonarono l’una nelle braccia dell’altro e passarono la notte insieme…La notte più bella che sia Ron che Hermione avrebbero ricordato per tutta la vita…:
“Psst…Hermione!! Sveglia…”:
Hermione aprì gli occhi piano, si girò e vide Ron…lui le stampò un bacio sulle labbra e le sorrise…lei ricambiò e disse: :
“ Ron…è stata la notte più bella…” iniziò :
“ Lo so…Non c’è bisogno che tu lo dica…anche per me…il mio desiderio più grande è diventato realtà…finalmente sei mia e non ti lascerò andare mai più…Te lo giuro…” fece lui:
“Anche per me Ron…” disse “ma ora credo che dovremo sistemarci…Madama Chips sarà qui a momenti e io nonso…dovrò far finta di essere appena arrivata..” fece svelta Hermione:
Hermione scese dal letto…si vestì e si pettinò i capelli… Dopodichè prese una sedia e la avvicinò al letto di Ron e disse: :
“Ron ora siamo…una coppia giusto??Voglio dire…” iniziò :
“ Ma certo!! Che domande!! Ovvio…Ma Hermione? Harry??” :
“Bè! Io credo che Harry sappia già tutto e sia immensamente felice per voi…”:
“HARRY??!!!” esclamarono in coro imbarazzatissimi:
“Che c’è? Credevate fossi scemo?? Vi ho visti nel giardino del museo…vi ho visti la mattina alla locanda, in realtà ero venuto a svegliare Ron, e bè vi ho visti dormire insieme...Ah si ora che ci penso vi ho visti anche al cimitero…”:
“Harry, non l’abbiamo fatto con cattive…” :
“Lo so Hermione!! Non vi preoccupate… Era ora che vi rendeste conto che eravate fatti l’una per l’altro… e io non posso che essere felice per voi..so che l’avete fatto per proteggermi e vi ringrazio…ma godetevi il vostro amore…anche se non c’è più molto tempo.. dobbiamo andare…” “Ok Harry siamo pronti…” dissero sorridendo Ron e Hermione….:
Salutarono Madama Chips ringraziandola di tutto… e si apprestarono ad uscire alla luce del sole, ora il loro viaggio doveva continuare... :





*** AUTRICE:Vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che fino adesso hanno recensito questa fanfiction e che vi piaccia!! E' la prima che scrivo ed è durissima!!Ora sto scrivendo il prossimo capitolo ed è proprio il mio tallone d'achille!!! Per Stephy_RmX: grazie per avermi messo tra i preferiti!! Per Funkia: Hermione è sempre stata un pò paranoica ed è vero che si erano baciati ma non era sicura dei sentimenti di Ron, cmq grazissime per la recensione!!Come ho già detto le critiche fanno crescere!!Al prossimo capitolo!!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La Coppa di Tassorosso ***


I ragazzi stavano percorrendo un sentiero che li avrebbe condotti fuori dalla cittadina in cui erano
rimasti per una settimana, erano pieni di energie e visibilmente rinvigoriti dalla piccola pausa. Harry
fu il primo a parlare:
“Allora ragazzi…abbiamo combattuto e abbiamo rischiato grosso, ma manca poco e lo sapete bene
anche voi…ora non ci resta che trovare la Coppa di Tassorosso e …”
“Harry scusa se ti interrompo, ma perché non prima il medaglione e Nagini?” chiese Ron
“E’ ovvio Ron…Harry sicuramente pensa che quelli verranno per ultimi..cioè quando affronteremo
V-V-Voldemort…quindi prima troviamo quella più “semplice” e poi ci dedicheremo al passo più
Importante e più pericoloso…
“Hai ragione Hermione era proprio quello che pensavo….”disse Harry “e proprio l’altra sera, quando vi ho lasciati soli per andare a riflettere pensavo proprio a questo….”
Ron e Hermione si guardarono e sorrisero perché sapevano bene a che sera Harry si stesse riferendo e continuarono ad ascoltare Harry.
“Bè…io ricordo che Silente, quando mi aveva spiegato degli Horcrux, mi aveva detto che potevano trovarsi anche nei luoghi dove Voldemort aveva vissuto…Quindi la mia idea era che…La coppa potesse essere nascosta in uno di questi luoghi…”
“Ma Harry, noi non sappiamo dove abbia vissuto Voldemort” fece Ron
“Oh si Ron, un posto c’è…Ti ricordi, io sono entrato nel suo passato e c’è un posto dove potremmo andare a vedere”
“Dove Harry?” chiese curiosa Hermione
“Sapete bene, che l’uomo era ed è un uomo molto orgoglioso, ma è soprattutto fiero di se stesso e fiero di essere il mago oscuro più grande di tutti i tempi e dove Voldemort ha scoperto di essere un mago? All’orfanotrofio dove ha vissuto da bambino….E’ lì che lui ha scoperto, da Silente in persona, di essere un mago…potrebbe, quindi, averla nascosta lì dove tutto cominciò…tutto qui…”
“Bè Harry complimenti! Hai riflettuto parecchio ed è un ragionamento che fila liscio come l’olio e potrebbe proprio essere sai?” disse Hermione ammirata.
“Ok, avete ragione, ma come ci arriviamo? Voglio dire è nella Londra babbana, giusto? E noi siamo completamente….” “Lo so, Ron…E’ solo questo infatti l’unico punto che rimane in sospeso… Ci servirebbe qualcosa…non so…una passa…”
POF! “Dobby!!!” Gridò Harry
“Che cosa ci fai qui?” chiese sorpreso
“Dobby è venuto a controllare che Harry Potter e i suoi amici stiano bene, ora lui non ha più un padrone e può andare dove vuole…” squittì l’elfo felice
“Ok Dobby, noi stiamo bene e ora dovresti proprio…” iniziò Harry
“No, no Harry Potter signore, Dobby ha portato queste per lei e i suoi amici!Sono passaporte tascabili e potrebbero essere utili”
“Aspetta un attimo” fece pensieroso Ron “io queste le ho già viste da qualche parte…Ma certo!!Le aveva papà, le ha portate a casa dal Ministero, tutti gli Auror ne hanno almeno una…E’ stato lui a darte…” ma quando si girarono l’elfo era sparito…
“Perfetto Harry!! Era proprio quello che ci serviva adesso…” disse Hermione sollevata
Harry stava pesando che così aveva la prova che non erano soli…Si sentì piuttosto sollevato al pensiero che comunque avevano le spalle coperte, certo era un po’ irritato perché non l’ Ordine non aveva ascoltato le sue richieste ma forse dopo quello che avevano passato era meglio così… “Allora…adesso abbiamo queste quindi possiamo andare..” disse Harry
“E’ ancora aperto quel posto??” chiese Ron
“Non ne ho la minima idea…Ma lo scopriremo presto, avanti dai” rispose Harry
Ognuno estrasse la sua passaporta, la sensazione era la stessa delle altre volte, fu come se una forza irresistibile li avesse arpionati all’ombelico strattonandoli in avanti ma poco dopo tutto finì, atterrarono in una stradina che Harry aveva già visto…
“Questa è la strada che ho visto nel pensatoio e l’orfanotrofio è proprio lì…” indicò un grosso edificio in cemento chiaramente chiuso da anni…
“Bè…siete pronti? Entriamo?” chiese Harry
“Si!” risposero in coro Ron e Hermione
Entrarono all’interno, nonostante fosse ormai disabitato, sui muri c’erano ancora attaccati disegni e foto di bambini, era tutto molto colorato…In fondo c’era come una specie di guardiola ma sembrava proprio che non ci fosse nessuno…
“Io, proporrei di andare nella stanza dove stava Voldemort…” disse piano Harry che si ricordava la strada fatta dal preside nel ricordo…!
Entrarono nella stanza…C’erano due piccoli letti e un armadio, l’armadio in cui c’era la scatola che il piccolo Tom aveva mostrato a Silente…
Harry si avvicinò piano all’armadio, guardò in su e …la scatola era ancora lì… Forse conteneva qualcosa che poteva aiutarli a capire…La prese in mano, sollevò il coperchio e….il pavimento scricchiolò e cominciò a spaccarsi…si guardarono terrorizzati e tutti e tre presero a urlare mentre la terra si sgretolava sotto il loro piedi…
Fu un attimo, stavano precipitando a velocità elevatissima e non si vedeva niente….Era un buco nero che non aveva fine…poi ad un certo punto lo schianto…erano atterrati con un tonfo sordo…
Si alzarono doloranti e si guardarono intorno, ma dove diavolo erano finiti??
Era una caverna o una grotta…Harry pensò che somigliava moltissimo alla camera dei segreti in cui era stato anni prima…Poteva essere che Voldemort avesse ricreato qualcosa di quel tipo…Ma un altro Basilisco era impossibile…Che genere di creatura poteva esserci?
Si dissolse dai suoi pensieri quando sentì Hermione mormorare terrorizzata:
“Oh mio dio…E lui che cosa ci fa qui?”
Harry e Ron si girarono, Fenrir Greyback era lì davanti a loro e sorrideva beffardo…poi parlò:
“Ci rivediamo Harry Potter….Ora credo che sia il caso di finire quello che avevo tentato di iniziare quella notte ad Hogwarts..”
Ma certo!! Pensò Harry, erano in una caverna…I lupi mannari vivevano nel sottosuolo, Lupin gliel’aveva detto…E lui era solo, potevano farcela ma…dov’era la Coppa? Si guardò intorno ma Greyback intercettò il suo sguardo:
“Cosa stai cercando Potter?? Scommetto che è una coppa…quella che il Signore Oscuro ha affidato a me e ai miei amici…bè credo che sarà difficile perché è molto ben protetta….da noi…”ringhiò
Harry si voltò, altri due uomini stavano arrivando ed erano chiaramente altri due lupi mannari non trasformati “Vedi caro Potter? La coppa la troverai in fondo a questa caverna ma prima dovrete riuscire a sconfiggere noi!!!” urlò
Greyback corse verso di lui ma Harry tirò fuori la bacchetta e urlò:
“IMPEDIMENTA!”
Il lupo mannaro si sollevò da terra e venne scagliato contro la parete opposta…si rialzò a fatica…era furibondo…Harry si girò un attimo e vide Ron e Hermione combattere fianco a fianco contro gli altri due.
Incantesimi di ogni genere partivano da tutte le parti..Harry sentì Hermione urlare “STUPEFICIUM!” e il lupo mannaro che combatteva contro di lei barcollò e cadde a terra mentre Ron gridava “LEVICORPUS!”, il suo avversario si sollevò in aria penzolando a testa in giù… Greyback nel frattempo si era rialzato e avanzava sempre di più…disse:
“Ora io ti morderò Potter per assaggiare il tuo sangue e poi molto lentamente ti ucciderò….Qui non c’è Silente a difenderti, sei solo perché Silente è morto e l’ha ucciso il mio vecchio amico Piton…che sarà felice di vedere il tuo cadavere….”
Harry era furioso ma subito una lampadina si accese, Piton? Il principe mezzosangue? Gli venne in mente qualcosa “Per i nemici”, l’angolo di una pagina piegato e urlò:
“SECTUMSEMPRA!!!”
Il sangue schizzò dal volto e dal petto di Greyback come se una spada invisibile l’avesse colpito, barcollò all’indietro e piombò sul pavimento sollevando un enorme spruzzo di sangue… Harry lo guardò, tremava in maniera incontrollabile…Stava morendo…
Si girò verso Ron e Hermione che ancora combattevano, la ragazza era girata e non si accorse che il suo avversario le arrivava alle spalle, si buttò su di lei e la scaraventò a terra….Hermione picchiò la testa e rimase priva di sensi sotto le grinfie del suo aggressore che si avvicinava sempre di più
al suo collo…Harry estrasse la bacchetta ma qualcuno fu più veloce di lui e urlò:
“AVADA KEDAVRA!!”
Harry si girò, Ron aveva il viso deformato da una maschera di puro odio…Il lupo cadde a terra morto…
Ora ne mancava solo uno, sapeva di essere in trappola e cominciò a correre ma Harry urlò:
“IMPEDIMENTA!!”
L’altro si sollevò da terra e cozzò contro la parete, cadde a terra e picchiò la testa contro una roccia…era morto anche lui…
Hermione era ancora priva di sensi, Ron le si avvicinò e disse:
“Hary vai!! Vai a cercare la coppa!Sto qua io con lei…” ansimava…era spaventato…
Harry corse in fondo alla caverna e la vide… La sua luce illuminava tutto l’ambiente circostante…era molto simile alla coppa tre maghi, solo un po’ più piccola… con le poche forze che gli rimanevano Harry la sollevò e la scaraventò per terra…E in quel momento…
“Ron corri!!!!” urlò Harry, la caverna aveva cominciato a tremare…se non si muovevano sarebbero rimasti intrappolati…Corse e arrivò dai suoi amici:
“ Avanti Ron!! Dobbiamo andare!! Prendi Hermione!!!”
Ron prese la mano della ragazza, tirarono fuori le passaporte e il vortice ricominciò…un secondo dopo tutto finì, erano di nuovo nell’orfanotrofio ma Harry si rese conto subito che anche lì tutto tremava….l’edificio stava crollando…
“Ron muoviti!! Dobbiamo uscire di qui!!!”
“Harry??Hermione non può correre…”
Harry puntò la bacchetta contro la ragazza e disse:
“Mobilicorpus” e come sorretta da fili invisibili Hermione si rizzò in piedi, Harry e Ron la presero per le mani e la trascinarono fuori…Appena in tempo… Si girarono e guardarono la prima dimora di Voldemorte crollare davanti ai loro occhi….
Ron appoggiò Hermione a terra, era terrorizzato e continuava ad accarezzarle i capelli…Harry si avvicinò e disse: “Aguamenti!” , uno spruzzo d’acqua fuoriuscì dalla sua bacchetta e bagnò il viso di Hermione che lentamente aprì gli occhi…disse:
“Ron? Harry? E’ andato tutto bene?”
“Si…Ma ora stai tranquilla…” disse Ron che la guardò negli occhi e poi la stritolò in un abbraccio talmente forte che Harry pensò che sarebbe svenuta di nuovo…
Dopo qualche minuto Harry parlò:
“Credo che dopo questa avremo bisogno di un’altra pausa….Cosa ne dite se ci fermiamo qualche giorno al Paiolo Magico? Riposeremo un po’…"
“Va bene… E poi magari possiamo andare a trovare Fred e George a Diagon Alley…Andiamo Hermione…” disse Ron aiutandola ad alzarsi…
Mentre s'incamminavano Harry pensò che era proprio quello che ci voleva, dopodichè avrebbero affrontato l'ultima sfida...La più difficile e importante di tutte...






***Ciao a tutti!! Volevo ringraziarvi ancora una volta per le bellissime recensioni!Questo capitolo è stato difficilissimo da scrivere ma spero tanto di non deludervi e che vi piaccia!!Recensite ci tengo!! Alla prossima!!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Diagon Alley ***



 

I ragazzi arrivarono davanti al Paiolo Magico ed entrarono, era deserto proprio come l’ultima volta in cui erano passati, Tom il barista era dietro il bancone che leggeva la Gazzetta del Profeta, alzò la testa, la riabbassò e poi la rialzò di nuovo.
“Per la barba di Merlino!Signor Potter! Che piacere rivederla, siete solo di passaggio oppure vi fermate un po’?” chiese speranzoso
“Si, Tom ci fermeremo un pochino e avremo bisogno di tre stanze, se è possibile…” disse Harry
“Ma certo che è possibile!! Dopo quello che è successo purtroppo la gente preferisce stare a casa propria….” disse sconsolato Tom
Diede loro le chiavi delle camere e i ragazzi si diressero al piano di sopra:
“Bè ragazzi, è stata proprio una bella faticaccia…Credo che sia proprio il caso di andare a dormire un po’…Ci vediamo più tardi..”
“Va bene Harry, ci vediamo più tardi…”
Harry entrò nella sua stanza e si sdraiò sul letto, tolse gli occhiali e in men che non si dica era già addormentato.
Il forte bussare alla porta lo svegliò di soprassalto e dopo pochi istanti la porta si spalancò.
Hermione entrò di corsa seguita da Ron, erano entrambi visibilmente eccitati e la ragazza disse:
“Harry dai muoviti!!Di sotto c’è qualcuno che vuole vederti!!Dai su!!”
Harry si chiese chi diavolo potesse esserci ma visto che Hermione era agitatissima si vestì e uscirono dalla stanza… Doveva essere una persona veramente importante…Quando furono in cima alla scala Harry vide subito di chi si trattava e un grosso sorriso apparve sul suo volto, un uomo, grande il doppio del normale, con capelli crespissimi e una lunga pelliccia era girato di schiena aspettando che Tom gli versasse da bere…
“Hagrid!!” esclamò Harry “ che cosa ci fai qui??”
L’omone girò la testa e guardò Harry visibilmente emozionato
“Bè…Harry sono venuto a vedere se stavi bene…e anche Ron e Hermione, inoltre un’altra persona ha insistito tanto per venire qui e io l’ho dovuta accompagnare perché nessuno voleva che veniva da sola…quindi…”
Hagrid si scostò e ad Harry si fermò il cuore, era come se non riuscisse più a respirare e le gambe improvvisamente presero a tremare…
Una ragazza dai lunghi capelli rossi e intensi occhi verdi lo guardava dal fondo della scala…”Ginny” pensò Harry ma non aveva saliva e le parole non uscivano, uscì da quella specie di trans quando sentì:
“Ciao Harry…”
Sentire la sua voce fu come un terremoto per Harry…stava volando ora…Quella era la voce più bella che avesse mai sentito, forse perché non la sentiva da mesi…Uno spintone da dietro lo fece riprendere e sentì una voce da molto lontano dire:
“Harry vai…Forza!” era Hermione che con gli occhi pieni di lacrime lo spingeva…
Una forza nuova lo prese, ed Harry fece l’unica cosa sensata in quel momento e corse per le scale… Quando arrivò davanti a lei si guardarono intensamente negli occhi per qualche istante e poi lui la prese tra le sue braccia cingendola in un abbraccio strettissimo mentre gli altri si allontanavano per lasciarli soli…
Stettero abbracciati per un tempo infinito come se non ci fosse neanche un solo istante da perdere poi Ginny piano piano si staccò e guardò Harry…
“Sei bellissima…E non sai quanto mi sei mancata…E’ incredibile averti qui…”
“Lo so Harry…Anche per me è così…”
La prese per mano e si misero seduti, Harry non riusciva a toglierle gli occhi di dosso, poi dopo un lungo istante il ragazzo parlò:
“Ginny scusami, ma come facevi a sapere che eravamo qui? Nessuno dovrebbe…”
“Harry, ora non ti arrabbiare però…bè l’Ordine non è con le mani in mano…Sanno dei vostri spostamenti, d’altra parte credevi davvero che sarebbero rimasti fermi a guardare?” chiese Ginny
“No, o perlomeno all’inizio si … Ma quando è apparso Dobby bè ho capito che non eravamo poi tanto soli e ti confesso che la cosa mi ha un po’ sollevato…Non sai quanto è stata dura…In parecchie occasioni ho davvero avuto paura che non ce l’avremmo fatta…e….”
“Non ce n’è bisogno, ho capito benissimo…”
“Ma non è rischioso per te essere venuta qui? I tuoi genitori?”
“Dovresti conoscermi Harry, quando voglio qualcosa è difficile fermarmi…Quando abbiamo saputo che eravate qui e che Hagrid sarebbe venuto ho detto a mamma e papà che niente e nessuno mi avrebbe impedito di venire qui… Mamma ha urlato un po’ ma alla fine ha dovuto arrendersi e poi bè…c’è Hagrid…”
“Sono così felice che tu sia qui…Bada bene so che ti ho detto che la nostra storia doveva finire ma vederti…mi ha rigenerato…”
“Grazie!” sorrise lei contenta “ a proposito ho detto a Fred e George che siete qui, ci aspettano al negozio nel pomeriggio…Ma dove sono Ron e Hermione??” disse guardandosi intorno
“Saranno nascosti da qualche parte in cerca di intimità…”
“Noooo!!!! Vuoi dire che finalmente????” chiese sorpresa, Harry annuì e Ginny eslamò:
“Era ora!!! Erano secoli che…”
“Che cosa?” intervenì Ron appena arrivato
“Niente…” disse Ginny sorridendo e lanciando uno sguardo di approvazione a Hermione che sorrise e arrossì mentre Ron guardava da una all’altra e poi esclamò:
“Ah!!Le donne…”
“Allora? Siete pronti?” Hagrid li avrebbe scortati, uscirono nel cortiletto sul retro e l’uomo battè su un certo mattone del muro che si aprì subito per far posto ad una arco che dava su Diagon Alley.
Era come Harry l’aveva vista l’ultima volta, molti negozi erano chiusi e le persone correvano come se affari urgenti li attendessero da qualche parte ma il ragazzo notò che per fortuna il negozio dei gemelli era ancora aperto e in piena attività oltretutto.
Entrarono e subito vennero accolti da uno dei gemelli che indossava la divisa del negozio:
“Harry ragazzo mio!! Come te la passi??” chiese George sorridendo
“Bene sicuramente, George, anche se andare in giro tutto il giorno con Ron e Hermione…” disse Fred
“Sto bene…” iniziò Harry, ma Ron lo interruppe
“Che cosa vorresti dire??” chiese arrabbiato
“Niente…” rispose George
“ Dai George, non mentire…si vede lontano un km che voi due…state combinando qualcosa!” disse ridendo Fred
“Ma c-c-che cosa??” Ron era rosso come un peperone dall’imbarazzo ma era anche compiaciuto..
“Suvvia Ron!! Certo, non ti nascondo, che ci siamo chiesti se tu non abbia scagliato un incantesimo su Hermione, voglio dire è così intelligente…com’è possibile…??”
chiese George “Ehi!!! Ma come vi permettete??” iniziò sempre più arrabbiato Ron
“ Ron…Lascia stare, ti prendono in giro…” disse Hermione appena arrivata
“Ecco la nostra futura signora Weasley! Hermione per favore, vieni qui, guardami bene negli occhi e dimme che sei pienamente cosciente di quello che stai facendo….” disse Fred
“Oh smettetela di fare gli idioti!” disse Hermione che però non riuscì a fare a meno di ridere
“Scemi!” disse Ron mentre si allontanava
Harry si girò verso Fred e George che sogghignavano e disse:
“Non cambierete mai voi, vero?”
“E perché? E’ così divertente quando si arrabbia…” disse Fred
“Stasera abbiamo organizzato una bella cenetta proprio qui sopra nel nostro appartamento…Ora il dovere ci chiama! Ci vediamo alle otto!!”
“Ok a stasera!”
La sera stessa Harry, Ginny, Ron e Hermione arrivarono a casa dei gemelli che per l’occasione avevano davvero organizzato una bella festicciola.
Mangiarono, risero e scherzarono fino a che Fred non guardò l’orologio:
“Ahia! E’ già mezzanotte…E’ stato bello stare con voi questa sera ma è ora di andare a letto…Il negozio bisognerà aprirlo domani mattina…”
“Che peccato!!” esclamò Ron
“Ron quando lavorerai, se mai nella vita combinerai qualcosa, capirai…” disse George
“Ma miseriaccia la volete smettere di prendermi in giro??” fece irritato Ron
“Si certo! Ora vai…La tua dama sta morendo di sonno…” disse Fred
Ron si girò ed effettivamente vide Hermione che stava per addormentarsi sul tavolo della cucina, si voltò verso i gemelli e disse minaccioso:
“Eh va bene!! Ma sappiate che vi salva lei!!”
“Ohoho!! Che paura!!” dissero in coro i gemelli e poi scoppiarono a ridere
“Arrivederci ragazzi!!” e se ne andarono
Harry passò delle giornate magnifiche con i suoi amici e Ginny…
Andavano in giro, parlavano, scherzavano e ridevano tanto, così tanto che Harry si dimenticò quasi di tutto quello che lo aspettava…
Quella sera era l’ultima che avrebbe passato con Ginny…
Continuava a pensare a cosa avrebbe dato per non essere il “Prescelto” e per continuare a vivere quella vita per sempre…
Ron e Hermione scomparirono a metà serata… Harry era seduto su una panchina intento a guardare le stelle quando sentì una piccola mano calda infilarsi nella sua…
“Ehi…” disse Ginny piano
“Ehi…” sussurrò Harry
“Hagrid mi è appena venuto a chiamare…Tra un’ora torneremo a casa…”
“Oho…Bè si certo…E’ ovvio….” disse Harry deluso
Perché non poteva stare con Ginny???
“Harry so cosa stai pensando, ma non devi smettere di avere fiducia, quando tornerai staremo insieme…Niente…” ma Harry la bloccò:
“E se non tornassi?? E se andasse tutto male??? Se Voldemort avesse la meglio e riuscisse a portare a termine il suo piano??? Se morissi??”
Tutta la paura e la rabbia che Harry aveva provato negli ultimi tempi esplose all’improvviso
“No Harry!! Non devi viverla in questo modo!! Ti fai solo del male!! Tu hai un compito, il più importante e difficile di tutti ma io so, come lo sai tu, che lo porterai a termine!! Hai già superato tanti ostacoli e…”
“Ma lui no!! Lui non l’ho mai affrontato così…”
“Si che l’hai fatto!! E parecchie volte…Io sono sicura che ce la farai Harry!! Mi fido di te e tu devi combattere…”
“Ma non posso stare con te…L’unica fonte di gioia…L’unica…” si fermò, aveva un grosso groppo in gola…
“Staremo insieme Harry…Ne sono sicura..E’ come se me lo sentissi…E’ come se tutti questi anni fossero stati il preludio di quello che ci sarà in futuro, anch’io sto soffrendo tanto sai??
Ho aspettato tanto che ti accorgessi di me e proprio quando eravamo così vicini…ci siamo dovuti separare… e non immagini cosa provo a stare tutto il tempo come in una piccola sfera di cristallo che si può rompere da un momento all’altro ma… Te lo ripeto Harry e voglio che sia l’ultima volta, io mi fido di te…” si fermò un attimo e poi riprese “ Io voglio che tu tenga bene in mente gli ultimi giorni trascorsi qui perché è così che sarà quando tornerai…Vivremo una vita normale…”
Harry si girò e la guardò, gli occhi di lei erano colmi di lacrime, ma non erano tristi…erano fiduciosi e pieni di speranza…Lui sapeva che non dovevano stare insieme…era sbagliato in quel momento ma le sue labbra erano un richiamo così dolce e così si avvicinò e la baciò…
Lei non si tirò indietro e si baciarono a lungo come se quello dovesse essere il loro ultimo bacio…
Dopo parecchio tempo si staccarono e si guardarono negli occhi quando Ginny parlò:
“Ora devo andare Harry ma ricordati bene quello che ti ho detto…Non dimenticarlo…Ti amo Harry…” si girò e si allontanò lentamente
Harry si alzò e le disse:
“Anch’io ti amo Ginny…” lei gli sorrise, lo guardò per l’ultima volta e se ne andò….
Harry aveva il cuore in subbuglio, l’indomani mattina sarebbero partiti ma ora lui non aveva più paura….
Ginny si fidava di lui e lui l’avrebbe fatto anche per lei…Voleva assolutamente tornare da lei…
Andò in camera sua, si spogliò e si mise a letto pensando che il giorno dopo si sarebbero messi in viaggio per quella che, lo sapeva, sarebbe stata la meta finale.







***Ciao!!Ecco il nuovo capitolo!!Scrivere diventa sempre più difficile!! Spero vi piaccia!! Grazie grazie grazie a tutti!!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Severus Piton ***


Harry aprì gli occhi lentamente, una sensazione sgradevole si era impossessata di lui, si chiese che cosa potesse essere quando se ne accorse...
Quello era il giorno in cui sarebbero ripartiti, in cui si sarebbero diretti verso l’ultima sfida.
Si alzò si lavò e andò a bussare alla porta della camera di Ron, non rispondeva nessuno e Harry si chiese se per caso il ragazzo non si trovava in un’altra stanza…
Percorse il corridoi sorridendo tra sé e sé e bussò alla porta di Hermione:
“Arrivo!” la ragazza aprì la porta, era già vestita di tutto in punto e probabilmente non si aspettava di trovarsi davanti Harry perché lo guardò e subito disse:
“Oh Harry! Ciao! Noi stavamo….Eravamo…cioè…”
“Hermione, lascia stare…va tutto bene…non mi dovete dare spiegazioni, siete maggiorenni e abbastanza grandi per decidere cosa è meglio per voi…”
In quell’istante la porta del bagno si aprì e ne uscì Ron che guardò Harry con un’espressione confusa e disse:
“Harry! Buongiorno…noi stavamo….andando…”
“ Ron, l’ho già detto anche a Hermione, non c’è nessun problema…è giusto che voi due stiate insieme… cmq ora dobbiamo andare ci aspetta un altro viaggio… Scendiamo a fare colazione?”
Mentre facevano colazione l’atmosfera era decisamente tesa, sembrava che nessuno dei tre avesse niente da dire, Hermione fu la prima a parlare anche se con una nota di paura nella voce:
“Harry, oggi andremo a cercare il medaglione e Nagini, non è così?” Harry annuì
“Bè stavo pensando, hai già qualche idea su dove li troveremo o almeno da dove iniziare a cercare?”
“Si...Credo che dovremmo andare a Little Hangleton che è meglio conosciuta come casa Riddle… non so perché ma è come se avessi la sensazione che bisogna tornare da dove tutto è cominciato, voglio dire è da lì che alla fine Voldemort proviene, la sua famiglia era tutta lì, suo padre viveva lì e per molto tempo è lì che si è nascosto… E’ solo un’idea che mi sono fatto…”
“Almeno è un punto di partenza…ed è l’unico che abbiamo quindi…” disse Ron
“Quindi è ora di andare! Non è che abbiamo molto tempo da perdere e prima chiudiamo questa storia meglio sarà per tutti…” disse Harry cercando di non fare notare troppo che la sua voce tremava.
I ragazzi andarono per l’ultima volta nella stanza di Harry, tirarono fuori le passaporte e quell’orribile sensazione di essere strattonati a forza li prese di nuovo ma fu un attimo, subito dopo sentirono il suolo duro sotto i loro piedi…
Harry si voltò lentamente e vide che erano arrivati, erano nel luogo dove tre anni prima Cedric Diggory era morto…
Il ragazzo guardò verso il luogo dove l’aitante cercatore e capitano di Tassorosso era caduto e un moto di rabbia lo invase…
“Harry ti senti bene?” chiese piano Hermione
“Che cosa hai visto?” disse Ron
“Non ho visto niente…è solo che…” iniziò
“E’ dove è morto Cedric vero?” disse Hermione “E’ normale che sei sconvolto…”
“Io non sono sconvolto, sono furente… Tornare qui mi ha fatto capire ancora di più quanto è importante che io distrugga quell’uomo il prima possibile!!”
Ron e Hermione lo guardarono preoccupati, non avevano mai visto Harry così arrabbiato, aveva il viso contratto dall’odio…
Harry guardò verso la casa e disse:
“Avanti andiamo!!”
Percorsero molto lentamente il vialetto che li separava dalla dimora che li conduceva alla dimora della famiglia Ridde e mano a mano che si avvicinavano Harry sentiva crescere dentro di sé una profonda angoscia che diventava sempre più insistente anche se non riusciva a spiegarsi il perché…
Harry si girò verso Ron e Hermione, erano terrorizzati e disse:
“Ragazzi, vi capisco se non volete più farlo…potete anche…”
“Non dirlo neanche per scherzo Harry…sei il mio migliore amico, credi che possa abbandonarti in un momento simile’” disse serio Ron
“Ha ragione Harry…come ti ho già detto il tempo per tornare indietro l’abbiamo avuto, abbiamo deciso….”
“D’accordo…”
Lentamente varcarono la soglia della casa, era buia e loro si strinsero guardandosi intorno, era tutto troppo tranquillo…
Rimasero qualche minuto così quando la luce si accese all’improvviso facendoli sobbalzare e una voce disse:
“Bene, bene! Ci rivediamo Potter…Signorina Granger, Weasley…vi stavamo proprio aspettando….”
Conoscevano molto bene quella voce…Troppo bene… si voltarono lentamente e in piedi sulle scale davanti a loro lo videro…
Severus Piton li guardava dall’alto con un ghigno beffardo e dopo poco parlò di nuovo:
“ Stavate cercando questo non è vero?” e tra le mani fece roteare quello che Harry stava disperatamente cercando…il medaglione di Serpeverde…
Era nelle mani di Piton, era nelle mani di quell’essere spregevole che aveva ucciso Silente, ma era soprattutto nelle mani dell’uomo che era voleva uccidere quasi quanto Voldemort…
Dopo poco Harry si riscosse dallo stupore di quello che gli si era appena posto davanti agli occhi e si girò verso Ron e Hermione…
Hermione era spaventata e tremava ma Ron era più arrabbiato di quanto Harry l’avesse mai visto…
Harry non riusciva a capire, com’era possibile che Piton fosse lì?? Come poteva averlo scoperto??
Fingendosi calmo Harry parlò:
“Lei qui? Ma come è possibile?? Non è…” ma l’uomo lo bloccò:
“Si Potter! Io qui… Credevi davvero che il Signore Oscuro, il mago più grande di tutti i tempi, si lasciasse incastrare da te?? Un ragazzino talmente pieno di sé da credere di riuscire a sconfiggerlo da solo…”
“ Ma come faceva a … gli Horcurx com’è possibile che lei…? Solo Silente…e io…???”
“Come vedi Potter hai sottovalutato ancora una volta la mia abilità, Silente – quello che tutti definivano il più grande mago della storia – aveva un grandissimo difetto ed era quello di fidarsi delle persone, lui si fidava di me…si è sempre fidato… e io ovviamente sono riuscito a farmi spiegare il perché di tutte quelle lezioni private, gli ho fatto credere che per svolgere meglio il mio compito avrei avuto bisogno di sapere tutto quanto…
Povero vecchio Silente, credeva che l’amore fosse l’arma più forte… si è fidato e io …”
“LEI E’ UN ASSASSINO!!!!” urlò Harry con quanto più fiato aveva in corpo “ ma non la passerà liscia perché la pagherà cara per tutto quello che ha fatto…io …io…” il ragazzo tremava dalla rabbia così tanto che non riusciva neanche a parlare.
“Cosa vorresti fare Potter?? Uccidermi tu? Non ce la farai mai… Per usare le maledizioni senza perdono devi provare vero odio, devi essere malvagio dentro… e tu non sei in grado di odiare, tu sei come quello sciocco di Silente…” poi volse lo sguardo verso Ron e Hermione e disse:
“ E inoltre cosa credevi, di farti aiutare da due ragazzini impauriti?? Stasera Granger il tuo cervello non servirà a niente e Weasley? Di certo non è famoso per la sua audacia…"
Tu, Potter, davvero credevi che da solo ce l’avresti fatta?? Quando sei arrogante… proprio come quello stupido di tuo padre..”
“Non osi parlare di mio padre!!! Io non glielo permetterò!!!”
“Tu non me lo permetterai?? Andiamo…Renditi conto di quello che dici…!”
“ Lei è da solo!!! E noi siamo in tre…”
“Ah davvero? Credi che io sia così stupido da venire qui da solo – non che avessi paura di voi tre è ovvio – ma di certo non sono solo…
Oh no… Ho molta compagnia, tutta gente che muore dalla voglia di rivederti e di fare compagnia anche ai tuoi amici ovviamente…” si fermò e gli lanciò uno sguardo penetrante e disse:
“E’ ora di finirla con questa storia, tutti e tre morirete questa notte e il Signore Oscuro si riprenderà il potere!!”
Detto questo cominciò a scendere i gradini e i mangiamorte cominciarono ad apparire, in men che non si dica il trio era circondato da una schiera di uomini e donne che li guardavano sogghignando…Harry sentì Ron sussurrare:
“Oh mio dio…è finita…”
“Per l’amor del cielo Ron…andrà tutto bene….sono sicura che…”
Harry guardò in alto e il suo cuore sobbalzò, sulla scala c’erano delle persone, guardò meglio e vide il signor Weasley, Tonks, Malocchio e tutto l’ordine della fenice al completo ma osservando di più notò che erano presenti altre persone che Harry non conosceva – gli auror del minister – pensò il ragazzo, ma fermarsi a pensare in quel momento era la scelta meno azzeccata di tutte…
Una feroce battaglia era cominciata, Harry si guardò intorno e vide che anche Ron e Hermione stavano combattendo ognuno con un Mangiamorte diverso, fece per andare nella stanza che tante volte aveva visto nei suoi sogni al quarto anno ma quando si voltò si ritrovò faccia a faccia con Piton che lo guardava con quell’espressione di profondo disgusto che aveva anche la sera in cui aveva ucciso il preside e parlò:
“Allora Potter? Sono qui davanti a te…
Vorresti uccidermi non è così?? Perché non lo fai? Ma d’altra parte sapevo che non saresti stato in grado…e poi è meglio così, qualcun altro ci tiene a vederti e non mi perdonerebbe mai se non ti facessi andare da lui… solo che prima dovrò indebolire un po’ le tue difese così il Signore Oscuro ci metterà molto meno a finirti…”
“Perché?” Harry parlò sottovoce guardandolo dritto negli occhi e continuò:
“Perché per tutti questi anni ha tradito l’unica persona che si sia mai fidata di lei?
Perché ha ucciso Silente quand’era stata l’unica persona a darle una seconda possibilità…”
“Tu mi chiedi perché? Non che siano affari tuoi ma il Signore Oscuro può offrirmi molte più possibilità di qualsiasi altro… e servire lui e la sua nobile causa è l’unica cosa sensata che io abbia mai fatto nella mia vita…”
“Lei è pazzo…completamente…”
“Forse Potter e forse no…Ma è arrivato finalmente il momento che tutti noi stavamo aspettando…
Il medaglione ce l’ho io quindi tu non potrai distruggerlo e tra poco incontrerai l’Oscuro Signore che sarà ancora immortale e non potrai fare niente a parte…morire…”
Sollevò la bacchetta, la puntò contro Harry e urlò:
“CRU…”
Ma non finì la maledizione perché nello stesso momento in cui lui puntava la bacchetta contro il ragazzo qualcuno l’aveva puntata contro di lui e aveva urlato:
“AVADA KEDAVRA!!”
Ci fu un lampo di luce verde, Harry guardò dritto negli occhi l’uomo che sin dal primo momento aveva odiato e che aveva tradito tutti quanti, ora la sua espressione di puro disgusto era sparita, lasciando spazio ad un terrore profondo, barcollò e cadde a terra…morto…
Il ragazzo lo guardò in volto poi spostò lo sguardo sulle sue mani, il medaglione era lì, si chinò e lo raccolse...
Se lo infilò in tasca e alzò la testa, davanti a lui c’era Remus Lupin con la bacchetta ancora alzata e una luce negli occhi che Harry non gli aveva mai visto…odio…era quello che leggeva Harry…
“Avanti Harry, andiamo…lo so che sei sconvolto, ma ha avuto quello che si meritava…Non pensavo che l’avrei mai ucciso, ma non gli avrei mai perdonato di aver assassinato Silente…Forza dai!”
Harry stava per muoversi ma una forza sovrannaturale lo aveva afferrato, guardò Lupin e lo sentì gridare:
“HARRYYY!!!”
Il ragazzo si ritrovò steso faccia a terra senza capire che diavolo fosse successo…
Alzò la testa e pensò che il momento era arrivato...
Voldemort era lì davanti a lui… e parlò:
“Buonasera Potter…finalmente ci rivediamo…Purtroppo, o per fortuna, devo comunicarti che questa sarà l’ultima volta che avrermo il piacere di incontrarci…
Tra poco la tua vita avrà finalmente fine e io potrò tornare al potere senza più scocciature…
Dobbiamo solo aspettare che un mio schiavo arrivi…Non è stato in grado di portare a termine il suo compito l’anno scorso e ho pensato di fargli vedere come si fa ad uccidere qualcuno…Qualcuno che si conosce molto bene…”
Il lieve bussare alla porta fece trasalire Harry…possibile che???
“Vieni pure.. Avanti…” disse Voldemort
La porta si aprì lentamente…
Un ragazzo alto, pallido e con i capelli biondissimi li guardava entrambi con una strana espressione in viso...
Voldemort parlò di nuovo:
“Buonasera Draco…Ben arrivato…”
Harry non riusciva a parlare…
La sorpresa di vedere Malfoy lì lo aveva paralizzato completamente…
Anche Malfoy sembrava pietrificato…
Harry sapeva che in quel momento entrambi stavano pensando la stessa cosa…
Che cosa sarebbe accaduto ora??....









*** Eccomi qui con un nuovo capitolo!!!Voglio ringraziare tantissimo tutte le persone che finora hanno recensito la mia storia,uno per uno sarebbe troppo lungo quindi grazie di cuore a tutti e mi raccomando fatemi sapere ci tengo a sapere cosa ne pensate!!!! Vale

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** La scelta di Draco ***


Harry e Draco si guardavano senza riuscire a proferire parola, il ragazzo stava pensando che quell’espressione sul viso di Malfoy non l’aveva mai vista, di solito il biondino aveva un ghigno beffardo scolpito costantemente e gli occhi pieni di arroganza ma ora no…
Quello che ora Harry riusciva a leggere era solamente paura…tanta…la stessa che probabilmente Draco stava leggendo negli occhi di Harry…
Si riscosse dai suoi pensieri perché Voldemort parlò di nuovo:
“Caro Draco, confesso che quando ti ho affidato il compito di uccidere Silente speravo che saresti riuscito a portarlo a termine…purtroppo hai fallito e per te ha dovuto agire il nostro caro Severus, avevo detto che ti avrei punito ma ho una bella notizia per te…
Ti darò un’altra possibilità…potrai riscattarti…
Tu questa sera farai qualcosa che tuo padre per primo, come del resto ogni singolo mangiamorte, voleva fare da una vita intera… Agirai per me…
Tu, Draco Malfoy, avrai l’onore questa notte di riportarmi al potere, tu ucciderai per me e ucciderai qualcuno che da 17 anni ostacola il mio cammino…”
Malfoy sgranò gli occhi, guardò Voldemort come se non stesse capendo una sola parola di quello che l’uomo stava dicendo in quel momento…
“Si Draco…Hai capito bene…Il tuo compito stanotte, è uccidere colui che dovrebbe già essere morto da tempo…non sarà difficile perché è già qui…è proprio qui davanti a te…
Uccidi Harry Potter, Malfoy e sarai onorato più di qualunque altro, senza contare che i tuoi genitori saranno salvi..”
Harry guardava da una parte all’altra…Il suo cervello stava lavorando in maniera frenetica, doveva assolutamente trovare un modo per uscirne…Draco Malfoy doveva ucciderlo…
“Ora Draco, io lascerò questa stanza, rimarrete soli…Sarà tutto nelle tue mani… Volevo avere io l’onore di ucciderlo ma lo lascerò volentieri a te… A più tardi…”
Detto questo Voldemort sparì lasciando i due ragazzi soli nella stanza… Harry guardò Malfoy che non riusciva ad alzare la testa…dopo un tempo che sembrò infinito Draco alzò la testa e guardò Harry dritto negli occhi…poi parlò:
“ Mi dispiace Potter…la tua vita finirà stasera…il signore oscuro mi ha dato un compito molto importante, devo ucciderti e non sbaglierò come ho fatto con Silente…” la sua voce tremava ma Malfoy faceva di tutto per sembrare calmo
“Perché? Che cosa ti darà uccidermi? Che cosa ci guadagnerai?”
“Ti ho odiato sin dal primo momento Potter…sin da quando hai rifiutato di venire dalla nostra parte il primo anno…eri già arrogante…”
“Questo non significa niente…ci siamo sempre odiati questo è vero…ma non puoi uccidermi per questo, voglio dire…”
Harry non riusciva quasi a parlare ma doveva prendere tempo, si accorse che nella sua tasca destra c’era ancora il medaglione… e domandò:
“Avrei una domanda prima di morire…Mi è concessa non è vero?”
Malfoy rimase colpito, forse dal fatto che Harry accettasse così facilmente di morire, ma disse:
“Va bene!! Che cosa vuoi? Prima la finiamo con questa storia, meglio sarà per tutti…”
“Ecco vedi…tu saprai tutto degli Horcrux giusto? Voglio dire eri con Piton e lui lo sapeva…”
“Si e allora??”
“Bè , stando alle mie informazioni, quel medaglione doveva essere nelle mani di una persona che si dovrebbe chiamare R.A.B….Com’è possibile quindi che si trovava nella mani di Piton?”
“ Vedi Potter…Silente” la voce di Draco tremò lievemente “ aveva spiegato a Severus che cosa stavate facendo… tutti hanno sempre avuto la tendenza a sottovalutare Piton ed è stata la cosa più sbagliata del mondo…vedi lui è riuscito a trovare quell’uomo…colui che aveva il vero Horcrux… era un mangiamorte che aveva deciso di passare dalla parte del bene…purtroppo non ti posso dire chi era perché non l’hanno detto neanche a me…
So solo che piton l’ha ucciso e si è preso il medaglione…Ma, tutte queste domande non hanno alcun senso…”
Harry sapeva che doveva in qualche modo prendere tempo…
“Si che ce l’hanno! Tu hai visto il vero Horcrux…dimmi un po’…è questo per caso?” Harry frugò nella tasca e tirò fuori il medaglione rubato dalle mani di Piton dopo che era morto…
“Si! Ma come diavolo fai ad averlo tu? Piton…”
Era chiaro che Malfoy non sapeva ancora quello che era successo al piano di sotto.
“Piton è morto Malfoy…il tuo protettore è stato ucciso mentre mi lanciava una maledizione… da Remus Lupin…”
“Lupin?? Ma che?”
“L’ordine della fenice è qui Malfoy…stanno combattendo di sotto…”
“Adesso basta Potter!! Ho un compito e devo portarlo a termine!! Ora devo ucciderti!!” Malfoy alzò la bacchetta e la puntò dritta contro Harry…
Il ragazzo lo guardò negli occhi e disse:
“Draco”
Il biondino sussultò, Harry Potter in sette anni non l’aveva mai chiamato Draco…qualcosa si mosse dentro di lui…
Sicuro di aver colpito nel segno Harry continuò:
“Draco, non capisci che uccidermi non servirà a niente?? E’ vero ci siamo odiati dal primo istante ma questo non significa che mi devi uccidere…Sarà tutto inutile, Voldemort è crudele e…”
“Non capisci niente!!” disse con rabbia Malfoy “ me la farà pagare!! Non posso fallire di nuovo!! I miei genitori…”
“Andiamo Malfoy!! Tuo padre sarà comunque in pericolo!! Ha distrutto la profezia, si è fatto arrestare!! Non sarà meno in pericolo se uccidi me…”
“Non posso!! Devo ucciderti!! Addio…”
“No Draco fermati!! Silente ti aveva dato la possibilità di salvarti, te la darò anch’io…Passa dalla parte del bene!! Lo leggo nei tuoi occhi…non sei malvagio…sei arrogante, viziato e prepotente…
Ma non sei cattivo!! Non diventare un assassino…Aiutami a distruggerlo…Insieme possiamo farcela…”
“Non posso” sussurrò Draco profondamente triste
“Avanti…abbassa la bacchetta…diventeremo alleati…mi aiuterai a sconfiggerlo…”
“Ma come faremo, è troppo difficile…” chiese Malfoy
“ Sarà difficile..lo so… ma sapevo che questo momento sarebbe arrivato..io sono preparato ma ora devi decidere…se cercherai di uccidermi io non starò fermo, Malfoy ed è possibile che morirai tu e non io…servirebbe a qualcosa?”
“No…” e Draco sospirò guardando Harry
“Ok…siamo d’accordo allora se è questo è il vero Horcrux” e tirò fuori il medaglione dalla tasca… “dobbiamo distruggerlo…”
Harry prese il medaglione, lo mise per terra e con quel calcio lo distrusse…
“Basta così poco??” chiese sorpreso Draco
“Ti dirò…con gli altri non era stato così semplice, ma credo di sapere perché con questo lo è…perché l’ultimo vero Horcrux è Nagini…” iniziò Harry
“Nagini??? Sarà più difficile del previsto…mi chiedo come mai il signore oscuro…”
Ma in quel momento la porta si spalancò…
Voldemort li guardò… erano in piedi che parlavano, il medaglione era lì per terra distrutto…
“Malfoy… ti avevo dato una possibilità…l’hai sprecata…i tuoi genitore questa notte moriranno ma tu non li vedrai perché prima di uccidere il signor Potter… ucciderò te” alzò la bacchetta e la puntò contro di lui ma Harry si parò di fronte al ragazzo:
“Noo!! E’ me che vuoi!! Non lui!!”
“Credi che faccia differenza per me Potter uccidervi entrambi?”
Harry sussurrò a Malfoy:
“Draco, io lo distrarrò…tu devi cercare Nagini…devi fare in modo di uccidere quel serpente…”
Ma in quel momento Nagini entrò strisciando nella stanza…
“Quanto sei ingenuo Potter?Sei ancora convinto di riuscire a sconfiggermi?? Non puoi..io sono immortale…”
“Non per molto…” Harry alzò la bacchetta e urlò:
“Cru…!!!”
Ma nello stesso istante anche Voldemort aveva alzato la sua urlando:
“AVADA…!”
Come tre anni prima il Prior Incantatio avvenne di nuovo...
Era il momento di uccidere Nagini…
“Draco uccidi Nagini!! Forza… non resisterò a lungo!!!”
Ma Voldemort fu più svelto, se l’aspettava e ruppe l’incantesimo urlando:
“Oh no che non la farà!!!” spostò la bacchetta contro Malfoy e urlò:
“CRUCIO!!”
L’urlo di Malfoy penetrò talmente forte nelle orecchie di Harry che era come se lui stesso fosse stato colpito..
“Nooo!! Draco!!” si girò, Malfoy era sdraiato a terra che si contorceva dal dolore… e urlava…
Harry sentì l’odio crescere dentro di se… era come se una belva furibonda stesse per uscire dal suo corpo…e mentre Voldemort era impegnato a torturare Malfoy puntò dritto verso Nagini…
Il serpente si alzò in piedi fissando Harry dritto negli occhi…Il mostro all’interno del ragazzo stava per uscire… un’odio mai provato prima lo pervase…sapeva di riuscire a lanciare una maledizione senza perdono alzò la bacchetta ma sentì urlare:
“CRUCIO!!!!” Sentì un dolore fortissimo…Non riusciva più a respirare ma come era iniziato tutto cessò e il Signore Oscuro parlò:
“ Non morirai subito!! Ti torturerò e poi ti ucciderò!!!”
Harry si rialzò in piedi a fatica, spostò lo sguardo su Malfoy che si stava rialzando lentamente… In due potevano farcela…uno dei due però doveva riuscire a prendere Nagini…Malfoy intercettò lo sguardo di Harry, si girò e vide Nagini…
Doveva distrarlo… Alzò la bacchetta e urlò:
“STUPEFI…”
Ma Voldemort urlò:
“CRUCIO!!!”
Ancora quel dolore fortissimo…Harry sentiva che non avrebbe resistito ancora per molto… le forze lo stavano abbandonando…poi tutto finì di nuovo…vide Malfoy dirigersi verso Nagini con passo deciso, alzò la bacchetta ma Harry vide Voldemort alzare la sua…:
“Draco!!Attentoooo!!!!”
Malfoy si girò terrorizzato e Voldemort urlò:
“STUPEFICIUM!!”
Draco Malfoy volò in aria e andò a cozzare sulla parete di fronte, poi lentamente…cadde a terra privo di sensi…immobile...
“L’hai ucciso!!!! Perché??? Che cosa ti aveva fatto lui??? Era me che volevi!!! Sono qui!!!”
“L’avevo avvisato Potter…bastava seguire i miei ordini e tutto sarebbe andato per il meglio…Ha voluto fare di testa sua…”
“Ma è me che vuoi!!Ma non credere che mi lascerò sconfiggere da te!!!!”
“Potter io sono immortale!! Non puoi fare niente a parte vedere morire tutte le persone che decidono di starti vicine… Tu hai ucciso Malfoy… tu e la tua smania di amore…”
“Non è ancora detto!!!”
Si girò velocemente, talmente velocemente che Voldemort non se ne accorse…
Puntò la bacchetta contro Nagini e sapeva che poteva farlo…tutto l’odio che aveva provato uscì fuori mentre urlava:
“AVADA KEDAVRAAAA!!!!!”
“NOOOOOOOO!!!”
Ci fu un lampo di luce verde accecante e Nagini cadde a terra…morto…
“Ora siamo io e te!!! Non sei più immortale!! Puoi morire!! Te la farò pagare per tutta la sofferenza che hai inflitto!! Per tutte le persone che per causa tua sono morte!!”
Harry si girò verso Malfoy…l’aveva aiutato…e per colpa sua se ne era andato…non poteva permettere che quel mostro rimanesse in vita…
“Potter, nonostante io ora sia immortale, rimango sempre il mago più potente sulla faccia della terra!!”
“Non è vero!!! Io posso farcela!!”
“Ah davvero?? E come? Urlando? Solo combattendo potrai sconfiggermi!!! Ma non sei alla mia altezza!!!!”
Harry rivide davanti ai suoi occhi tutte le persone che per causa sua erano morte…
I suoi genitori, Sirius, Cedric, Silente… Non ci vedeva più dalla rabbia…Poi sentì qualcosa di duro nella tasca, ma se il medaglione era distrutto che cos’era?....
Estrasse quello che aveva trovato e lo rigirò fra le mani…
Il pugnale di Grifondoro… forse…avrebbe potuto colpirlo con un incantesimo e finirlo con quello…ma come??
Certo Voldemort non si sarebbe mai aspettato di essere ucciso in quel modo…
Era un’azione che solo un babbano avrebbe commesso…non nel mondo dei maghi...Poteva prenderlo alla sprovvista...
“Allora Potter???Che cosa stai aspettando??? Forza!! Vieni qui! Devi combattere!! Non servirà a nulla ma ci devi provare!!!”
“Eh va bene!!”
Harry alzò la bacchetta ma… che cos’era quel dolore tremendo…stava per morire… alzò gli occhi… Voldemort rideva… si trovò sdraiato per terra…
“Alzati!!! Muoviti!!”
Harry si rialzò con uno sforzo sovraumano… era debolissimo doveva agire subito o sarebbe sicuramente morto…
Con un movimento fulmineo alzò la bacchetta contro Voldemort…
Lui alzò la sua e scagliò un incantesimo…ma Harry si abbassò e corse contro di lui…
Il signore oscuro non si aspettava quella mossa, cercò di colpire Harry ma il ragazzo lo scaraventò a terra…
Ora erano di fronte all’altro…Harry tirò fuori il pugnale…
Il sorriso sulla faccia di Voldemort si spense, cercò di alzarsi sbraitando ma Harry tutta la rabbia provata da Harry in quegli anni uscì e riuscì a tenerlo fermo...
Lo guardò dritto negli occhi che per la prima volta sembravano umani…
Avevano una strana luce…la luce della paura… Al ragazzo venne in mente una frase che lo stesso Voldemort aveva detto a lui tre anni prima e ad alta voce la disse:
“Ora sarò io a vedere la luce che abbandona i tuoi occhi!!!”
E così dicendo alzò l’arma e infierì ma un dolore lancinante lo invase…
Qualcosa l’aveva colpito…
Voldemort l’aveva comunque colpito…
Harry si guardò le mani…erano piene di sangue ma era il suo sangue…
La vista gli si stava annebbiando ma vide qualcosa che lo fece sobbalzare…
Malfoy si stava muovendo o forse era la sua immaginazione?
Si sforzò di guardare meglio e gli sembrò proprio che si muovesse…
Ma non ce la faceva più… Le forze lo stavano abbandonando… Si sentiva leggero…
Mentre chiudeva gli occhi pensò che era tutto finito…
Non avrebbe più sofferto e che la profezia era stata messa in atto:
“OGNUNO DOVRA’ MORIRE PER MANO DELL’ALTRO…”
Chiuse gli occhi e si accasciò al suolo…









***Eccomi ancora qui...con un nuovo capitolo che da scrivere è stato veramente difficile(qualcuno che mi conosce ne sa qualcosa!) spero vi piaccia e mi raccomando commentate in tanti anche se non vi piace!!! Grazie mille per le recensioni...Vi mando un bacio grande!! Ps: Ops!!dimenticavo!!GRazie a Valeria...ovvio!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Lo scontro finale ***


Al piano di sotto, nel frattempo, la battaglia imperversava senza esclusione di colpi...
Ogni singolo membro dell’ordine lottava contro un mangiamorte diverso e anche Ron e Hermione…
Ron guardò Hermione, era spossata… si vedeva ma combatteva come una leonessa…
Tutto quello che il trio aveva dovuto affrontare in tutti quegli anni li aveva temprati e formati… Preparati, anche, ad affrontare proprio quello che speravano arrivasse il più tardi possibile…Quella battaglia…Lo scontro finale…
Hermione, d’altro canto, combatteva con tutte le forze che aveva ma non poteva fare a meno di pensare a che fine avesse fatto Harry…
Mentre loro combattevano, lui era scomparso…
Aveva sentito urlare il suo nome da Lupin subito dopo che Piton era morto…
La ragazza non poteva fare a meno di pensare che fosse successo qualcosa di brutto… Sapeva che Harry era coraggioso, possedeva un sangue freddo fuori dal comune e che in tutti quegli anni aveva imparato moltissimi incantesimi per difendersi dalle arti oscure…Ma…Voldemort era tutta un’altra cosa…
Affrontare lui, era come affrontare tutti i fantasmi del suo passato…
Ce l’avrebbe fatta a mantenere la calma necessaria per combatterlo… Immersa com’era in quei pensieri non si accorse che il mangiamorte di fronte a lei aveva alzato la bacchetta e urlato:
“Expelliarmus!!”
L’aveva disarmata…Ora erano una di fronte all’altra…
Bellatrix Lestrange la guardava sorridendo….
“Allora piccola mezzosangue, non fai più la spavalda ora che non hai più la tua bacchetta? Sai sarà proprio un piacere ucciderti…”
Hermione tremava dalla testa ai piedi, sapeva di non avere scampo perché era vero…Era disarmata e tutti gli altri stavano combattendo… Nessuno sembrava essersi accorto di niente, non aveva una sola possibilità…
“Allora…La tua lingua lunga si è inceppata?? Non parli più come al tuo solito…” e scoppiò in una fragorosa risata Alzò la bacchetta, la puntò contro Hermione e gridò:
“Stupeficium!!!!”
Gli occhi di Hermione si sbarrarono per il terrore ma non ebbe il tempo di pensare a niente…
Urlò con tutto il fiato che aveva in gola e poi venne scaraventata con forza contro la parete di fronte…
Quando sentì quell’urlo, il sangue nelle vene di Ron, si gelò improvvisamente… Terrorizzato si girò verso il punto da cui era venuto e la vide…
Era sdraiata a terra, con le braccia spalancate…un rivolo di sangue che le usciva dalla bocca e aveva un grande taglio sulla fronte…
Ron sentì una rabbia cieca ribollire all’interno del suo corpo…
Bellatrix guardava il corpo di Hermione disteso ai suoi piedi e rideva…
“No…no…ti prego…” Ron sussurrava… L’odio che provava in quel momento misto alla paura di quello che stava per scoprire non riusciva neanche a farlo parlare…
Si accorse solo in quel momento che il mangiamorte di fronte a lui stava alzando la bacchetta, il ragazzo si girò fulmineo e urlò:
“Stupeficium!!” colpendo l’uomo in pieno petto…
Si girò lentamente…Hermione era ancora lì disteso con quella donna terribile pronta a colpire di nuovo…
“Nooo!! Sta lontana da lei!!!” gridò Ron con tutta la forza che aveva in corpo..
“Uhuh!! Ecco che arriva il nostro eroe… La vedi?? Volevo concludere l’opera ma non credo ce ne sarà bisogno…Temo proprio che sia..”
“Non è morta!!!! E’ forte!! Resisterà sicuramente… Ma che diavolo c’è di così divertente??”
“Mi diverte vedere come riuscite a illudervi di riuscire a sconfiggerci… Morirete uno per uno…”
Andò dritta verso Ron puntandogli la bacchetta contro, il ragazzo tremava ma non voleva dargliela vinta quando lei parlò:
“Hai capito bene piccolo presuntuoso… morirete, tutti…”
“Invece io non credo proprio Bellatrix… sarai tu stanotte a morire e sarò io a mettere fine alla tua squallida vita…”
La Lestrange si girò, Bill Weasley era davanti a lei che la guardava sprezzante…
“Credevi davvero che saresti riuscita a uccidere mio fratello sotto i miei occhi?”
“Ohoho!! Ecco qui il nostro nuovo lupo mannaro..o almeno per metà… E tu credi davvero di riuscire a uccidermi??”
Alzò la bacchetta e iniziò a urlare:
“Cru…!!”
Ma Bill fu più svelto di lei… Mentre lei aveva iniziato ad alzare la bacchetta, lui urlò:
“Avada Kedavra!!”
Ci fu il lampo di luce verde tipico della maledizione senza perdono, Ron si coprì gli occhi con le mani e quando le tolse guardò il pavimento… Bellatrix Lestrange, la donna che aveva torturato i genitori di Neville Paciock e che era stata fedele più di ogni altro al Signore Oscuro era stesa lì davanti a lui…
Gli occhi sbarrati…
Bellatrix era finalmente morta… Bill parlò:
“Avanti Ron…”
“Bill…Hermione…è lì…” indicò il punto dove la ragazza era sdraiata…
“Oh mio dio!! Non l’avevo vista…credi che sia…?”
“Non lo so…ma mi auguro con tutto il cuore…” non riuscì a proseguire perché gli mancava il respiro…
Hermione… La sua Hermione…Non poteva…
Si avvicinò molto lentamente… Aveva gli occhi chiusi..Era così bella…
E dopo tutti quegli anni era stata finalmente sua, non avrebbe potuto perderla ora, non ce l’avrebbe fatta a sopportarlo…
Bill si avvicinò, si piegò e le tastò dolcemente il polso… poi sospirò piano socchiudendo gli occhi…
Il cuore di Ron si fermò…
Era morta…
E ora lui cosa avrebbe fatto? Come sarebbe andato avanti?? Non sarebbe mai riuscito a continuare…
A vivere senza di lei… Un forte magone gli strinse il petto…
Poi una voce arrivò da molto lontano:
“Ron!!Ron!! Ehi… ci sei?” Bill lo stava guardando, Ron alzò lentamente la testa e lo guardò…
Un attimo – pensò – che cosa c’è da sorridere???
“Che cosa c’è da sorridere?? Ti sembra il momento…Hermione è…è…è…”
“Non è morta Ron… E’ svenuta e molto molto debole ma è viva… Certo bisognerebbe portarla via di qui perché non so quante resisterà ancora…Ron mi stai ascoltando???”
E’ viva!! Oh mio dio è viva!! Il ragazzo non riusciva a pensare a nient’altro…La voce di Bill risuonava nella sua testa… “ E’ debole ma è viva!! Hermione!!La sua Hermione!!
Una botta dietro la nuca lo fece rinsavire:
“Ahia!!Ma che fai??”
“Sembrava fossi completamente assente,dovevo attirare la tua attenzione!”
“Picchiandomi??”
“Si! Ora ascoltami bene…Come ti dicevo è molto debole…bisognerebbe portarla via e subito…”
Un urlo però li fece sobbalzare entrambi… Si voltarono di scatto…
Il signor Weasley era sdraiato a terra e urlava dal dolore mentre il mangiamorte sopra di lui lo torturava con la maledizione cruciatus…
“Ron rimani qui con Hermione!!! Non farti notare!!”
“Ma papà…”
“Per l’amor del cielo Ron!! Fai come ti ho detto!! Stai qui!!!”
Ron si accoccolò vicino alla ragazza e guardò Bill correre nella direzione in cui si trovavano i due uomini…
Si guardò intorno…
Parecchi Auror erano riusciti ad incatenare alcuni mangiamorte e si smaterializzavano, probabilmente andavano ad Azkaban…
Ma il resto dell’Ordine stava ancora combattendo, vide Tonks combattere rabbiosa contro un uomo grosso il triplo di lei…ma se la cavava egregiamente… tutti combattevano furiosamente…Sapevano che quella era l’ultima battaglia…Lo scontro finale… combattevano con ardore sapendo che se fossero morti, l’avrebbero fatto per salvare il bene…
Ron si voltò per guardare Bill, vide con sollievo che il padre si era rialzato…
Combattevano insieme ora… e lo uccisero…
Ora c’erano parecchi corpi a terra, molti dei quali erano mangiamorte ma Ron sapeva bene che nonostante non c’era neanche una persona dell’ordine, molti di quei corpi appartenevano agli auror del ministero che erano andati lì per proteggerli…
Lui, Hermione e Harry… Un brivido percorse la schiena di del ragazzo…Già Harry…
Dov’era finito??
Cercò di convincersi che sicuramente stava combattendo e che sarebbe andato tutto bene… e se invece non fosse andata così?? Non riusciva neanche a immaginare… Poi qualcosa attirò la sua attenzione..
Possibile che quella sciocca???
Un mangiamorte era dietro di lei, stava per colpirla e Ron urlò con quanto fiato aveva in corpo:
“Ginny!!!!Levati di lì!! E’ dietro di te!!”
Ma il signor Weasley era stato più svelto, aveva colpito in pieno il mangiamorte che ora era disteso a terra… Ginny terrorizzata corse verso Ron:
“Ma che cosa diavolo credevi di fare?? Sei completamente impazzita?? Non ti avevano detto di stare a casa?? Vuoi suicidarti??”
“Non sarei mai rimasta a casa Ron!!!Lo sai bene!!! Come potevo rimanere lì ad aspettare vostre notizie??? Credi che sia stupida???”
“Certo che no!!! Ma è pericoloso!! Guarda!!”
Le indicò il corpo di Hermione e lei rimase pietrificata mentre gli occhi le diventavano lucidi
“Non è morta Ginny…Non ti preoccupare..”
“Oh mio dio Ron…che paura…”
“E’ proprio per questo che dovevi rimanere a casa…Non serve a nulla che rischi anche la tua vita…”
Ginny si guardò intorno…poi tremante si girò verso Ron e lui sapeva bene cosa stava per chiedergli:
“Ron… Ma scusami…Harry dov’è?” chiese con la voce sopraffatta dall’emozione…
“Ginny… non lo so… quando è iniziata la battaglia, lui è stato trascinato via da una forza sconosciuta, subito dopo che Piton era morto…”
“Ma dove?? E Piton è morto??”
“Non lo sappiamo… Non l’abbiamo più visto… supponiamo stia combattendo…eh si..Piton è morto, l’ha ucciso Lupin…”
“Bè è quello che si meritava…Ma per quanto riguarda Harry non sarebbe il caso di andarlo a cercare?? Potrebbe essere in pericolo e ….”
“Ginny…non sappiamo dove sia…eh…”
“Ma dobbiamo fare qualcosa!!!” disse con le lacrime agli occhi
“No invece!!Lui non vorrebbe!! Sai come la pensa…Vuole sconfiggerlo da solo e poi sono sicuro che andrà tutto bene…lo conosciamo…”
“Non c’entra se lo conosciamo o meno… Stiamo parlando di – tu sai chi – Ron!!!”
“So di chi stiamo parlando grazie Ginny!!”
Ma la loro litigata venne interrotta…
Una porta si spalancò di botto e un ragazzo biondo, alto e magro irruppe nella stanza…
Era sporco di sangue e stravolto… Doveva aver lottato molto…
Ron bisbigliò digrignando i denti e si alzò in piedi:
“E tu che diavolo ci fai qui Malfoy???”
Draco lo guardò con uno sguardo vacuo, inspirò profondamente, sembrava non avesse neanche la forza di parlare e si vedeva chiaramente che aveva pianto…
Prese forza e disse:
“ Potete smetterla di combattere…E’ finita…”
Tutti si voltarono a guardarlo…i Mangiamorte sorridevano…
Ginny scoppiò a piangere aggrappandosi a Ron e lui la strinse forte ma nel frattempo urlò:
“No! Non è finita per niente!! Tocca a te ora Malfoy!!!”
“E’ finita davvero…Ron…”
Un momento?? Malfoy non mi ha mai chiamato Ron…Che diavolo???
“Il signore oscuro è morto… Harry Potter l’ha ucciso…ma…ma…”
Il biondino non riusciva a continuare…
Nel frattempo i Mangiamorte che sorridevano ora erano terrorizzati…
Alcuni di loro fecero in tempo a smaterializzarsi ma gli altri lasciarono cadere le bacchette sussurrando frasi incomprensibili…
Per gli Auror fu facile incatenarli e smaterializzarsi…
Qualcuno parlò:
“Draco per favore…continua…” era Ginny che con la voce rotta dalla lacrime aveva notato che lui si era interrotto mentre parlava di Harry…
“Bè purtroppo credo che…
Insomma il signore oscuro mi aveva dato il compito di ucciderlo, siamo rimasti in stanza da soli e sapete com’è fatto lui… Mi ha convinto a passare dalla sua parte…
Mi ha offerto una seconda possibilità come aveva fatto Silente…
Io ho accettato e fianco a fianco abbiamo cominciato a combattere…
Poi però Voldemort mi ha colpito, anche se lui si era messo davanti a me per difendermi, sono svenuto e quando mi sono risvegliato…”
“CHI CI ASSICURA CHE NON STAI MENTENDO???”
Ron era furioso..
“Io…Weasley…”
“Va bene!!Vai avanti!!” disse il signor Weasley
“Bè quando mi sono risvegliato ho visto il corpo del signore oscuro…
Morto…
E poi di fianco…
Bè di fianco…c’era lui...era coperto di sangue… eh…eh…” ma Malfoy non riuscì a continuare…si accasciò e incominciò a piangere sommessamente sussurrando:
“io..io ….”
Ginny gli si avvicinò lentamente mentre Ron era paralizzato…
La faccia storpiata da una smorfia di dolore…
“Va tutto bene Draco…Che cosa è successo? E’ morto?? Harry è morto…?” disse Ginny piangendo...
“Io…Io..Io non lo so… Quando l’ho visto…
Non mi sono neanche avvicinato…Sono corso subito qui ad avvisarvi…
Ha perso molto sangue…è bianco come un lenzuolo...Immobile… Io non lo so.. Per favore dovete credermi…” non riusciva più a continuare…ora singhiozzava…
Ron si avvicinò piano, gli mise una mano sulla spalla e disse:
“Ti crediamo Draco…Ora portaci da lui…Dobbiamo sapere… ”










*** Eccomi qui!!! Grazie!Grazie e ancora grazie per le recensioni... Harry è morto?? E chi lo sa...Non vi preoccupate al prossimo capitolo lo scoprirete!!!Continuate a recensire mi raccomando!!Mi aiutate molto!! Bacio PS:x weasleygirl spero ti piaccia...poi mi dirai...

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** L'amore, il potere più forte... ***


Harry aprì gli occhi, non riusciva a capire dove si trovava e che cosa fosse successo...
Si alzò lentamente in piedi e si guardò intorno… Un ampio sorriso comparve sul suo volto… Era un posto magnifico, guardò dritto davanti a sé, si trovava sulla cima di una verde collina cosparsa di piccoli fiori bianchi… Guardando un po’ più in là notò che sotto di lui scorreva calmo un piccolo fiume e più in fondo c’era una cascata sovrastata da un bell’arcobaleno…
Il ragazzo non riusciva a smettere di sorridere, era il luogo più bello che avesse visto in tutta la sua giovane vita ed era ancora più felice del fatto che si sentisse meravigliosamente bene… La sensazione che provava in quel momento era quella di un’anima in pace con sé stessa e con il resto del mondo…
Non si sentiva più, com’era stato negli ultimi tempi solo e stanco, ma meravigliosamente felice…
C’era qualcosa di strano però in tutto quello che Harry vedeva davanti a sé…
Era un’oasi di pace, non si sentiva il minimo rumore a parte il cinguettare di piccoli uccellini e lui cercò di ricordare con tutte le sue forze come aveva fatto ad arrivare in quel posto…
L’unica cosa che ricordava prima di ritrovarsi lì era che si trovava in una grande casa e un combattimento era in corso, pensò che probabilmente era la famosa ultima sfida...
Ma non riusciva a ricordare minimamente come era finita e come era arrivato in quel magnifico posto…
Non sapeva se fosse riuscito a sconfiggere Voldemort, come fossero andate le cose prima di ritrovarsi lì… Per un attimo pensò che quello fosse un piano del suo più acerrimo nemico ma poi si rese conto che quell’uomo crudele non sarebbe mai riuscito ad immaginare neanche lontanamente un posto del genere… Non poteva averlo creato lui…
Era un luogo che ti infondeva gioia e serenità, parole che Voldemort non sapeva neanche cosa volesserosignificare…
Poi molto lentamente una nuova consapevolezza iniziò a farsi largo nella mente del giovane Potter…
Era morto…
O perlomeno era molto vicino ad esserlo perché in quel posto sapeva che niente poteva toccarlo…Si sentiva leggero e senza nessuna preoccupazione…
Pensò che finalmente tutto si era concluso…
Probabilmente con la sua morte, tutto si era risolto, nessuno avrebbe dovuto più soffrire… Sapeva, da quando aveva scoperto della profezia, che quel momento sarebbe arrivato…
"Ognuno dovrà morire per mano dell’altro…" Esaudendosi la profezia probabilmente tutti avrebbero ripreso a vivere una vita normale…
La vita che lui stesso aveva sognato più di una volta...
Peccato non poterne fare parte… Ma certo lì stava benissimo… Sarebbe stata la sua occasione per essere felice…
Era addirittura euforico perché sapeva che ora tutte le sue sofferenze erano scomparse… In quel posto probabilmente avrebbe rivisto tutte le persone che gli volevano bene e che per lui erano morte…Non avrebbe più dovuto preoccuparsi di nulla…
Tutto quello che contava era quel momento e il fatto che finalmente le cose si erano sistemate…
Non avrebbe più sofferto, non avrebbe più lottato, non si sarebbe più arrabbiato o rattristato, era perfetto… Era il luogo ideale…
Poi però una vocina dentro la sua testa iniziò a parlare…
Harry non aveva nessuna voglia ma si costrinse ad ascoltarla, perché nonostante sapesse che li stava bene qualche questione in sospeso c’era ancora…
Guardò dritto di fronte a sé… L’ambiente che aveva intorno, gli ricordò vagamente Hogwarts… Le montagne, il lago nero… il sole alto e gli alberi… Tutto quello che per tanto tempo era stata la sua casa…
Era consapevole del fatto che di lì a poco magari avrebbe rivisto le persone che aveva perso, alle quali aveva voluto tanto bene che quando le aveva perse era stato come sentirsi strappare dal petto piccoli pezzi di cuore… Il dolore che aveva provato era stato così grande che molte volte aveva pensato lui stesso di farla finita per poter smettere di soffrire…
Poi però c’era sempre stato qualcuno che aveva teso una mano verso di lui e l’aveva tirato fuori da quel baratro in cui era precipitato, qualcuno che gli era stato accanto come nessun altro aveva mai fatto, persone che gli erano state accanto nonostante tutto, avevano rischiato con lui, pianto, riso e scherzato, avevano litigato, urlato e certe volte non si erano parlati ma nonostante tutto l’avevano amato e sorretto nei momenti più difficili della sua vita...
Gli erano stati accanto, chi con l’amicizia fiera e orgogliosa degli uomini e chi accudendolo e coccolandolo come una madre…
Erano stati anni difficili quelli che Harry aveva dovuto passare sin da quando era un bambino… Prima di entrare ad Hogwarts aveva vissuto con persone che avevano dimostrato di odiarlo fin dal primo istante in cui era entrato nella loro casa, poi ad undici anni aveva scoperto di essere un mago ed era stato uno dei momenti più felici della sua vita…
Era entrato nella scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo ma subito per lui erano iniziati i problemi, colui che aveva cercato di ucciderlo era sopravvissuto e continuava a dargli la caccia anche se Harry non riusciva a spiegarsi il perché…
Il primo anno era riuscito a salvare la pietra filosofale dalle mani del professor Raptor rischiando la vita…
Il secondo anno aveva ucciso il basilisco e salvato una vita distruggendo anche una parte di anima di Tom Riddle…
Il terzo anno era riuscito a salvare più di una vita ed aveva scoperto di avere ancora qualcuno, il suo padrino…
Il quarto anno era stato l’anno in cui con il torneo tremaghi aveva forse rischiato di più, ma era riuscito a cavarsela sempre…
Il quinto anno, bè il quinto anno aveva scoperto della profezia, aveva lottato contro i mangiamorte e voldemort stesso all’interno del Ministero e aveva perso una delle persone più importanti della sua vita…
Il sesto anno aveva scoperto che cosa doveva davvero fare per distruggere Voldemort… Perché solo lui poteva ucciderlo… L’anno in cui Silente era stato ucciso e in cui Harry aveva scoperto il vero significato dell’amare una ragazza…
E ora?? Ora ripensava a tutto questo con una sorta di amarezza…
Aveva tremendamente sofferto… Non era riuscito ad impedire che tutte le persone che gli stavano vicino morissero per colpa sua, il dolore per la perdita di quelle persone l’aveva completamente svuotato, era esausto, era stufo di scappare e aveva preso la decisione di distruggere Voldemort era arrivato fino alla casa dove era nascosto, l’aveva trovato e… e poi??
Non riusciva a ricordare che cosa fosse successo… Era o non era riuscito a sconfiggere Voldemort?? Cosa ci faceva in quello strano posto completamente da solo??
Non riusciva a spiegarselo…Era forse un altro insegnamento? Avrebbe dovuto scoprire qualcosa che l’avrebbe aiutato?? Che cosa doveva fare lì? Chi l’aveva portato in quel posto? Oppure era semplicemente morto e quello era il paradiso??
Forse era la cosa migliore, lì finalmente si sentiva in pace, non avrebbe più dovuto soffrire…
Non avrebbe più fatto del male a nessuno, nessuno sarebbe più morto per colpa sua, in fondo quante persone erano morte per dare a lui la possibilità di salvarsi??
Quante si erano messe davanti a lui per non lasciarlo morire? Forse ora era arrivato il momento di ripagarli… Morire per loro… Avrebbe pulito la sua coscienza…
Aveva troppe domande in testa e troppi forse… Ripensò a tutte quelle persone e a tutti coloro che gli raccontavano che avevano scelto di morire per salvare il bene…Ma a che cosa era servito se Harry ora non sapeva neanche che cosa era successo? Non sapeva se era vivo o morto, non sapeva se Voldemort era morto, se la profezia era stata messa in atto e soprattutto che cosa ci faceva lì…
Sentì che nonostante in quel luogo si sentisse tremendamente bene, una forte rabbia gli stava aggrovigliando lo stomaco!! Perché qualcuno non gli diceva che diavolo ci faceva lì?? Qual’era lo scopo di tutto ciò???
“Che cosa devo fare???????” urlò Harry a pieni polmoni Ma tutto quello che udì in risposta fu l’eco della sua voce che ritornava…
E va bene, pensò, devo trovare una soluzione a questa situazione… Ma come??
Si mise seduto e cominciò a pensare… Ma un unico pensiero si faceva largo… Rivedrai i tuoi genitori, rivedrai Sirius, Silente, Cedric… Tutti… Potrai stare con loro e riabbracciarli se solo… Già se solo morissi… Era terribile come pensiero ma gli dava anche una gran sensazione di sollievo…
Avrebbe smesso di stare male… Si…Forse questa è la soluzione migliore…
Poi però qualcosa apparve davanti ai suoi occhi…Due visi sorridenti che lo guardavano…
Ron e Hermione si erano materializzati nella sua mente… Harry sorrise pensando a loro…
I suoi migliori amici…Coloro che mai l’avevano lasciato solo neanche per un istante, avevano creduto in lui e sorretto…
Si ritrovò di nuovo a pensare agli anni che erano passati ma non alle cose brutte…
Si ricordò quando a soli undici anni tutti e tre insieme erano riusciti a superare gli incantesimi per prendere la pietra e quello che Hermione gli aveva detto:
“ Ci sono cose più importanti Harry, amicizia e coraggio…sei un grande mago…” , e com’erano stati contenti quando avevano fatto vincere la coppa delle case al grifondoro…
E l’anno dopo?? Quando Hermione era stata pietrificata dal Basilisco? Lui e Ron erano rimasti sconvolti…Aveva rischiato di perdere la sua migliore amica che era stata attaccata dal mostro per aiutare lui… Solo per aiutare lui… Tutti avevano pensato che fosse l’erede di Serpeverde e lo evitavano accuratamente ma non loro due…Gli erano rimasti accanto e camminavano a testa alta insieme a lui nei corridoi della scuola…
Il terzo anno, Harry leggeva nei loro occhi la preoccupazione per il fatto che Sirius Black stava cercando di ucciderlo…Per un certo periodo poi Ron e Hermione non si erano parlati ma nessuno dei due aveva abbandonato lui…
L’anno del torneo… Era stato l’anno in cui Ron non gli parlava più… Harry si ricordava fin troppo bene la sofferenza che provava guardando negli occhi il rosso e vedendoci solo disprezzo… Tutto fortunatamente si era rimesso a posto…
Il quinto anno… Quanto avevano rischiato per andare al ministero con lui?? Avevano rischiato la loro stessa vita… Avevano messo l’amore per Harry davanti a tutto… Poi era morto Sirius, il suo padrino, e i suoi amici erano stati in grado di capire che lui non aveva nessuna voglia di parlarne…Era come un tacito accordo che non avevano neanche avuto bisogno di esprimere a parole… Sapevano, senza che lui lo dicesse, di cosa aveva bisogno…
L’anno dopo era stato l’anno delle grandi scoperte… Ora Harry sapeva cosa doveva fare…Erano cresciuti e la loro amicizia era più salda che mai… Ognuno aveva i suoi problemi ma nonostante tutto i due ragazzi non si erano mai tirati indietro quando si trattava di aiutare lui… E poi c’era lei…
Ginny… Un brivido percorse la schiena del ragazzo, quell’anno aveva scoperto l’amore vero…Quello puro… Per una ragazza che per tutta la vita era stata innamorata di lui e l’aveva aspettato… Per Harry era stato un fulmine a ciel sereno ma gli ultimi mesi passati con lei e i suoi amici erano stati i più belli della sua vita… Poi Silente era morto…Il mondo che il ragazzo si era costruito fino a quel momento era improvvisamente crollato…
Doveva partire, andarsene e cercare Voldemort, per ucciderlo…Aveva dovuto lasciare Ginny e con lei una parte del suo cuore… Aveva deciso di lasciare anche i suoi amici… Ma qualcosa era accaduto, loro si erano rifiutati ancora una volta di lasciarlo solo…
“Ce l’hai già detto una volta” aveva detto Hermione “che c’era tutto il tempo per tornare indietro,se avessimo voluto. Il tempo lo abbiamo avuto, no??”
“Siamo con te qualunque cosa accada” aveva sentenziato Ron
E così era stato…Avevano insistito all’inverosimile, volevano stargli accanto…Sostenerlo…
Erano partiti con lui… E anche durante quel viaggio quanto avevano rischiato?? In più di un’occasione avevano fronteggiato la morte per stare accanto a lui….
E Ginny? Era scappata di casa per raggiungerlo…Aveva rischiato anche lei solo per un bacio e per dirgli che l’avrebbe aspettato…Che si fidava ciecamente di lui e sapeva che sarebbe tornato a casa vittorioso e loro avrebbero potuto stare insieme…
Lo amava e lo avrebbe aspettato come aveva fatto per 6 anni… D’altro canto anche Ron e Hermione in quel lungo e difficile viaggio avevano scoperto, finalmente, di amarsi…
Ma avevano messo da parte il loro sentimento covato per anni, per il bene di Harry… Non volevano farlo soffrire… Era giusto ora che lui li tradisse così? Era giusto che tutto quello che loro avevano fatto per lui venisse buttato via?
Era giusto che tutti quegli anni, sette lunghi anni in cui avevano avuto litigate furibonde ma erano anche riusciti ad affrontare le terribili prove che la vita gli aveva messo davanti andassero sprecati?
Ora…Lui non sapeva se era riuscito o no a sconfiggere Voldemort… Non sapeva se le sofferenze per lui erano finite o dovevano continuare ancora… E non sapeva neanche quante altre volte il suo cuore sarebbe andato in mille pezzi…
Ma era sicuro di una cosa… Quella che poi contava più di tutte le altre… Lui amava quelle persone…Le amava con tutto sé stesso…Poteva spezzare i loro cuori andandosene per sempre??
Dopotutto più di una volta gli avevano detto che era un ragazzo coraggioso, era proprio quello il momento di scappare?? Di tradire le uniche persone che mai si erano tirate indietro per lui…
Le persone che milioni di volte gli avevano dimostrato quanto lui contasse per loro...
No decisamente no… Lui gli doveva tanto…Più della sua stessa vita… Li immaginò che soffrivano per la sua perdita…Vide Hermione piangere e Ron che la stringeva con un visibile dolore stampato in volto… Vide Ginny con gli occhi pieni di lacrime…
Anche solo immaginare quella scena lo fece stare male e lo riportò alla realtà….
Sicuramente il suo futuro non sarebbe stato facile, questo lo sapeva bene, non avrebbe mai riprovato quella sensazione di pace e serenità in quel momento… Ma loro amavano lui e lui amava loro con tutto il cuore…
In quel posto così tranquillo stava bene ma era solo...
Mentre nella realtà probabilmente avrebbe sofferto altri mille anni, il cuore si sarebbe spezzato altre cento volte, sarebbe stata dura ma sapeva che almeno non sarebbe mai stato solo… Di questo ne era certo…
Un vortice d’aria lo strappò ai suoi pensieri…
Non vide più niente…
Non sapeva cosa stava succedendo ma non gli importava…
Sapeva che sarebbe andato tutto bene perché lui, Harry, era in grado di amare e l’amore, lo sapeva bene era il potere più forte di tutti…








***Eccomi qui con un nuovo capitolo!!Vi assicuro che questo è stato il capitolo più difficile di tutti quanti!! E' stata un'impresa... spero vi piaccia!!!recensite recensite recensite!! Grazie a tutti quelli che hanno commentato!!
Un grazie speciale a Weasleygirl per il supporto costante!!!
Sai bene quante ansie ho!!Grazie bacio!!! Vale

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Il risveglio ***


Entrarono nella stanza in religioso silenzio interrotto solo da piccoli singhiozzi che Ginny non riusciva a trattenere, il viso di Ron era concentrato per lo sforzo di non lasciare andare i sentimenti che stava provando in quel momento…
Malfoy era davanti a loro e li guidava… Erano presenti tutti, il signor Weasley, Bill, Charlie, Lupin, Tonks, tutto l’ordine della fenice era lì… Poi ad un tratto il signor Weasley parlò:
“Bill siamo qui in tanti non è il caso che tu porti Hermione al San Mungo? Magari vai insieme a Charlie…”
“D’accordo papà…” Bill corse fuori dalla stanza
Nessuno aveva il coraggio di sporsi più in là per la paura di quello che stavano per trovarsi davanti agli occhi, ma non ce ne fu bisogno…Malfoy guardò Ron con un’espressione distrutta disegnata sul suo bel volto e disse:
“Eccolo… E’ lì…” indicò un punto
Ron stava per avvicinarsi ma qualcuno fu più veloce di lui, una lunga chioma rossa svolazzò davanti ai suoi occhi fulminea, il ragazzo rimase un attimo immobile poi ricominciò a camminare…
Si fece forza e guardò, dapprima vide sua sorella inginocchiata che stringeva una mano bianca fra le sue e piangeva sommessamente sussurrando:
“Harry…Ti prego Harry… Svegliati…Siamo noi…”
Poi Ron risalì lentamente con lo sguardo, un senso di vertigine e nausea fortissima lo presero all’improvviso…
Era morto… Perché non poteva essere vivo in quelle condizioni…
Harry era steso a terra in una pozza di sangue, i vestiti erano completamente imbrattati… Era pieno di tagli e lividi su tutto il corpo ma la cosa che sconvolse Ron in maniera così forte era il suo viso… Era pallido come un lenzuolo, sporco di sangue e aveva gli occhi chiusi… Ma era la sua espressione a colpirlo come un pugno nello stomaco… Era beata… Un espressione che sul viso di Harry non aveva più visto da anni… L’espressione che ha soltanto chi ha visto il paradiso e ha trovato la pace…
A stento riuscì a sentire le voci che arrivavano da lontano…
“Ginny! Avanti alzati…Su tesoro spostati …”
Il signor Weasley aveva sollevato Ginny di peso perché la ragazza non voleva staccarsi, lei si diresse verso Ron che guardava la scena imbambolato… Nessun muscolo del suo corpo voleva muoversi…Non riusciva quasi neanche a respirare…
Un solo pensiero c’era nella sua testa…
“Ho perso il mio migliore amico… Harry è morto… E Hermione la sto per perdere… Che cosa farò da oggi in poi??”
“Ron…ehi..Che cosa c’è? Stai male??”
Una voce femminile gli parlava, si voltò, Ginny era davanti a lui che lo guardava con gli occhi pieni di lacrime ma con uno sguardo determinato… Com’era forte sua sorella… Aveva appena perso il ragazzo che amava eppure si preoccupava anche per lui… Ma come faceva??Lui era paralizzato, non una sola parola usciva dalle sue labbra…
Si fece forza, nonostante tutto, perché doveva stare vicino alla ragazza… Le parole uscirono con tanta fatica che si chiese quanti anni ci sarebbero voluti prima che arrivassero alle orecchie di qualcuno…
“No…non sto male…E’ solo che…”
Non poteva piangere, non poteva mostrarsi debole.. Doveva essere forte… Era il momento di tirare fuori il sangue freddo che non aveva mai avuto e avvicinarsi al corpo di Harry…
Andò più vicino fino ad essere all’altezza del petto di suo padre che tastava il ragazzo come se fosse un pupazzo… Oh mio Dio pensò… Che cosa farò ora?
Il signor Weasley alzò lo sguardo verso Ron che era rigido come un pezzo di ghiaccio… Poi gli parlò ma il ragazzo non sentiva una sola parola di quello che diceva…
“Adesso basta Ron!!! Reagisci!!!” era l’unico pensiero che aveva… Con uno sforzo sovraumano guardò suo padre e disse:
“E’morto non è vero papà?”
Aveva fatto quella domanda con il cuore in gola e non si era accorto che sul viso di suo padre si era fatto largo un piccolo sorriso…
“No,Ron”
Già convinto di quale fosse la risposta a sentire invece il diniego da parte di suo padre il suo cuore ebbe un sobbalzo…Era vivo…
“E’ vivo!!” esclamò Ron entusiasta
“Però c’è qualcosa che non mi quadra… Non so perché non si sveglia e anche la sua espressione…” disse sospirando il signor Weasley
Si era fermato come se non volesse dire che cosa stava pensando ma ormai un piccolo barlume di speranza aveva preso piede nel rosso…
“Papà avanti dimmi cosa stai pensando…Sono abbastanza grande ormai…”
“ E va bene…” rispose stanco Arthur Weasley “ricordi quando sono stato ricoverato al San Mungo vero?”
“Ovvio…”
“ Bè ricorderai anche che avevo provato a farmi curare da quel guaritore che si interessava di medicina babbana no??”
“Si papà ma vieni al punto…” disse Ron che cominciava a spazientirsi
“Va bene… Bè lui mi aveva parlato una volta di una specie di malattia… Ora non so spiegarla bene ma è una cosa che succede ai babbani se hanno un forte shock… Si chiama… Coma… Se non mi sbaglio o qualcosa di simile…”
“Ma si guarisce no? Voglio dire magari potresti chiamare quel guaritore e…” incominciò Ron eccitato
“Ecco, vedi…Non sempre si guarisce… Ci sono persone che rimangono in quello stato per mesi, a volte anche anni e non sempre si risvegliano…”
Ora Ron era di nuovo arrabbiato…
“Mi stai dicendo che è ancora vivo, ma c’è lo stesso la possibilità che muoia??? Mi stai dicendo che è vivo ma non posso parlarci, nè può sentire quello che diciamo, che è come se stesse dormendo ma c’è la possibilità che non si svegli mai più?? Quello che stai dicendo è che è ancora vivo ma da un momento all’altro, senza che noi possiamo fare niente, potrebbe comunque morire???”
Aveva alzato la voce stringendo forte i pugni…Era infuriato…Era stato così contento di sapere che Harry era ancora vivo però non sapevano se sarebbe rimasto vivo o no?? Era così ingiusto…
“Si Ron, le cose stanno così…Dispiace anche a me e lo sai…Per me Harry è come un figlio…Ora lo porteremo al San Mungo…Avanti andiamo…”
Si smaterializzarono e arrivarono nella sala d’ingresso dell’ospedale, tutti i guaritori correvano da una parte all’altra, le vittime di quella battaglia erano state elevate ma quando arrivarono con Harry almeno quattro di loro accorsero per vedere il ragazzo in che condizioni era… In quel momento Ron si rese conto che un’altra persona aveva bisogno di lui e si girò verso sua sorella:
“Ginny ascoltami, io vado a vedere dove hanno portato Hermione, riesci a rimanere da sola? Te la senti?”
“Certo Ron, e poi non sono sola…Vai pure….”
Ron andò dritto verso il banco delle informazioni, la signorina all’accoglienza lo guardò un po’ impaurita e un po’ disgustata, certo lui non doveva avere un bell’aspetto, tutto pieno di lividi e sporco di sangue...
Ma quello non era mica un concorso di bellezza…
“Mi scusi? Sa mica dirmi dove hanno portato Hermione Granger?!”
“Vediamo…Granger…Granger…”
Ma insomma quanto diavolo ci voleva a cercare un dannato nome su una lista poi sentì una mano posarsi sulla sua spalla e una voce parlare calma:
“Vieni Ron, ti porto io…”
Era Bill, la sua faccia era un’enigma…Ron non riusciva a capire se era perché non voleva dirgli le reali condizioni di Hermione o per qualcos’altro… Ora che ci pensava bene, per quanto ne sapeva anche lei era in pericolo di vita…
Arrivarono davanti ad una stanza, Bill fece a Ron segno di entrare ma lui non riusciva neanche a respirare figuriamoci a camminare….Che cosa si doveva aspettare? Poi si ricordò che aveva promesso di essere forte… Entrò piano nella stanza…
Hermione era lì… Distesa su quel letto, era così pallida… Ma non poteva avere anche lei la malattia di Harry…
Gliel’avrebbero detto…
Prese una sedia e l’avvicinò al letto… Sembrava così fragile, aveva paura che se solo l’avesse sfiorata avrebbe potuto romperla come una bambola di porcellana soprattutto lui che non era mai stato particolarmente delicato…
Le prese una mano e mentre la guardava in quel letto si maledisse silenziosamente per averle permesso di andare con loro in quel viaggio…Non doveva rischiare in quel modo la sua preziosissima vita… Inoltre perché diavolo non si era dichiarato prima?? Perché aveva aspettato tutti quegli anni per dirle che cosa provava per lei?? Ora, forse potevano essere insieme da anni… Ma in fondo cosa sarebbe cambiato? Perderla in un caso o nell’altro sicuramente gli avrebbe strappato via un pezzo di cuore… Perché era così che in quel momento si sentiva… La guardava e non poteva fare altro che pensare a quanto fosse bella nonostante il pallore del suo viso e i numerosi graffi… Si ritrovò a pensare ai suoi baci, alle sue carezze, a quando erano stati insieme…
Oh miseriaccia e se se ne fosse andata? Cos’avrebbe fatto? Come avrebbe continuato a vivere senza di lei?? Una volta perché non si parlavano più era stato male da morire e non erano neanche stati insieme… Ora tutto era completamente diverso…Ora lui sapeva cosa voleva dire stare con lei e sapeva cosa voleva dire perderla… Ok Ron devi essere forte… Prova a parlarle… Ma come si fa ad esprimere ad alta voce quello che ti dice il cuore?? E va bene… Cominciamo dalle cose semplici…
Le strinse più forte la mano e si avvicinò al suo viso…
“Ehi…Hermione…Sono io Ron… E’ strano parlare con una persona che dorme e soprattutto è strano parlare con te senza che tu dia una delle tue solite risposte… Oh dio…Ti prego Hermione svegliati…Sono qui da 10 minuti che ti guardo e già non vedo l’ora di sentire la tua voce…”
Non riusciva a continuare guardandola e allora appoggiò la testa sulla sua pancia continuando ad accarezzarle le mani e andò avanti:
“Dai Hermione… So che ce la puoi fare, sei una ragazza forte, sei determinata…Non puoi lasciarti andare così… Sai quanti anni abbiamo ancora davanti?? Sai quante litigate dobbiamo ancora fare?? Avanti dai!!! Sai cosa penso??
Penso che tu lo stia facendo apposta…Penso che tu quando mi hai visto entrare in questa stanza abbia chiuso gli occhi per ascoltare che cosa avrei detto… Sai benissimo che davanti a te non direi mai queste cose e quindi hai usato questo trucchetto vero?
O forse no…Forse sei veramente in un luogo lontano, forse non hai sentito una sola parola di quello che ho detto e forse non sentirò mai più il suono della tua voce… A volte irritante ma come mi piace… Forse…”
“Forse se levi la tua testona dal mio stomaco riesco a parlare…”
Oh cielo… Il cuore di Ron si fermò, ora era lui che stava per morire… L’aveva sentita… Era stato un debole sussurro ma l’aveva sentita… Aveva paura che se si fosse girato si sarebbe accorto che stava sognando… Ma non fu così…
Hermione lo guardava sorridendo, evidentemente provata ma felice…Lui doveva avere una faccia sconvolta perché lei lo guardò e disse:
“Che c’è Ron? Hai visto un fantasma?”
Lui si avvicinò piano e le sfiorò le labbra con un bacio…
“Per caso hai sentito quello che stavo…”
“Forse si e forse no… chi lo sa’?”
“Bè vedo che sei tornata nel pieno delle tue forze… La solita simpaticona…”
Poi il sorriso di Hermione si smorzò…Ron sapeva che cosa stava per chiedere…
“Ma Ron scusa, Harry come sta?”
Lui la guardò e pensò a quella fosse la cosa migliore da dire…
Nel frattempo in un’altra stanza qualcun altro cercava di farsi forza…
“Harry…Sono io…Mi senti??” disse Ginny
Era distrutta perché sapeva che c’era la possibilità che Harry non si svegliasse, ma come poteva rinunciare a lui proprio ora?? Dopotutto quel tempo non poteva, ma soprattutto non voleva… Come poteva essere giusto che ora che erano così vicini glielo portassero via??? Se esisteva una giustizia non era di certo quella… Aveva aspettato anni per stare con lui e ora che ce l’avevano quasi fatta glielo portavano via?? Oh no…Non l’avrebbe mai permesso…Un lieve bussare la fece trasalire… La porta si aprì… E sul viso di Ginny comparve un piccolo sorriso…
“Hermione!!!Stai bene?? Ti sei svegliata?? Come ti senti??”
Andò incontro alla sua migliore amica costretta su una sedia a rotelle, il colpo che aveva preso era stato molto forte e per i primi giorni non avrebbe potuto camminare…
“Si sto bene… I guaritori non volevano neanche che mi alzassi dal letto ma quando Ron mi ha detto di…di…Insomma non c’è stato verso di fermarmi… Dovevo venire qui…Come sta?”
“E’ stabile…Papà aveva ragione…E’ in coma…”
“Oh…In coma…” gli occhi di Hermione si riempirono di lacrime ma come al solito le sue conoscenze ebbero il sopravvento…
“Bè sapete…Io ho vissuto nel mondo babbano e ci vivo tutt’ora no? Ho sentito di un sacco di gente che ce l’ha fatta… che è uscita dal coma aiutata da fattori esterni…!”
“Vuoi dire dal tempo??Cioè se piove o c'è il sole ecc...??” iniziò Ron sbalordito
“Ma non in quel senso Ron!!! Nel senso che magari con della musica… Leggendogli un libro o solamente parlandogli riusciamo a tirarlo fuori…”
“E’ l’unica idea che abbiamo quindi direi che vale la pena di provare no??” disse speranzosa Ginny…
Era passata una settimana e i ragazzi si davano il cambio per stare accanto ad Harry… Quel giorno però avevano deciso di andare tutti insieme… Forse sentirli tutti li intorno sarebbe servito a qualcosa… Erano tentativi disperati ma che comunque dovevano fare…
Ron e Hermione entrarono nella stanza e trovarono Ginny già accanto ad Harry che parlava…
“Ciao ragazzi…” disse sconsolata, era molto dimagrita…
“Ginny…Non ti fa bene stare qui per così tanto tempo… Dovresti riposare…”
“Si certo!!Riposare? Ma sei impazzito per caso?? Secondo te posso prendere e andare a dormire come se niente fosse?” si stava arrabbiando ora…
“Ginny…Ron non intendeva dire che non devi venire..E’ che sei pallida…”
“Sono pallida? Hermione per favore non ti ci mettere anche tu… Basta già lui…” e indicò il fratello che la guardava con aria di sfida
“Ron per favore…Mettiti nei suoi panni…E’ normale che voglia stare qui…”
“Certo!! Ma io parlavo per il suo bene!!!”
“Lo so… Ma non mi sembra neanche il caso di litigare qui e soprattutto in questo momento…Harry ha bisogno di noi…” disse stancamente Hermione
Erano tutti e tre tesi e nervosi…Erano stanchi di aspettare anche perché non sapevano che cosa sarebbe successo… Non un minimo segno che potesse far capire che stava migliorando…I guaritori dicevano che era stabile…
Ma non poteva svegliarsi?? Soffrivano in silenzio, ognuno chiuso nel proprio dolore…Nessuno di loro era riuscito a dormire e evitavano tutte le pozioni soporifere che mamma Weasley dava loro… Nessuno voleva dormire…Perché se fosse successo qualcosa volevano saperlo…Immediatamente…
Ron continuava a guardare male Ginny che si alzò esasperata dalla sedia e disse:
“Eh va bene!! Me ne vado!!! Sappi che lo faccio perché so che lui non vorrebbe vedermi così!!”
Arrivò alla porta, prese la maniglia ma:
“Ginny aspetta!!”
Lei si girò… Hermione e Ron erano accanto al letto di Harry… Vedeva chiaramente anche lei cosa stava succedendo, la mano del ragazzo si stava muovendo…
Ginny si avvicinò con gli occhi pieni di lacrime e le gambe che tremavano, ad Hermione mancava il respiro mentre Ron fu l’unico che riuscì a parlare:
“Har…Harry… Mi senti??”
Fu un suono impercettibile quello che uscì dalle labbra del ragazzo… Suonava simile a…
“R...Ron…”
Hermione e Ginny piangevano mentre Ron sorrideva…
Erano felici… Il ragazzo stava tornando alla vita...
Harry stava tornando da loro…
Si strinsero ancora di più mentre lui apriva lentamente gli occhi…







***Eccomi qui con un nuovo capitolo!!Vi ringrazio davvero tanto per le recensioni che avete fatto fino ad ora!! Mi raccomando continuate numerosi!!! Ci tengo a sapere cosa ne pensate!! Un ringraziamento specialissimo a mia sorella Veronica!! E a Weasleygirl!!! Bacio

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Voi chi siete? ***


“Harry!! Harry svegliati…!”

Il ragazzo aprì piano gli occhi e si guardò intorno, ma dove diavolo era? Non riusciva a capire che cosa ci faceva in quel letto e dove si trovasse.

Ron, Hermione e Ginny sorridevano come degli ebeti e nessuno aveva il coraggio di parlare, fu Ron a fare la prima mossa:

“Hey amico, finalmente ti sei svegliato…Non ti decidevi più!Allora come ti senti?”

“B-Bene credo…”

“Oh Harry siamo stati così tanto in pena per te questa settimana!!” disse Hermione ancora una volta sull’orlo delle lacrime.

“Ha ragione sai? Pensavamo non ti volessi svegliare più… Ma siamo così felici… E tu?”

Il ragazzo sembrava spaurito e continuava a guardarsi intorno, non sapeva cosa rispondere perché, si era felice ma c’era qualcosa di strano… Come mai lo trattavano con tanta cordialità?

“Bè, io sto bene…Ma …”

“Cosa Harry?? Che c’è? Ti fa male da qualche parte? Vuoi un bicchiere d’acqua??Vuoi qualcos’altro??” chiese Ginny preoccupatissima

“No, sto bene… Ma voi chi siete??”

Per i tre ragazzi fu come ricevere una pugnalata in pieno petto… Chi erano? Che razza di domanda era? Harry sicuramente era così contento di essersi svegliato che era in vena di fare stupidi scherzi… Nessuno dei tre si capacitava di quello che avevano appena sentito…

“Harry se stai scherzando non è per niente divertente!!” lo rimproverò Hermione

“Ha ragione Harry! Siamo stati tanto in pena per te e non è il momento di scherzare!” continuò Ginny

“Hey! State tranquille! Io non vi conosco neanche e voi venite qui a darmi degli ordini? Ma come vi permettete?”

Harry non aveva mai parlato loro in quel modo… Capirono in quell’istante che non stava scherzando, il ragazzo nonostante si fosse svegliato e fosse in buona salute, sembrava aver perso completamente la memoria…

Ginny si lasciò cadere su una sedia…mentre Hermione studiava più attentamente il ragazzo, Ron era completamente paralizzato…

“Ora se permettete vorrei essere lasciato solo, grazie…”

Ron era infuriato perché vedeva le due ragazze completamente sconvolte, aiutò Ginny ad alzarsi dalla sedia e con Hermione uscirono dalla stanza…

“Ragazze, aspettatemi qui…Vado a cercare un guaritore…Forse potrà dirci che cosa diavolo è successo”.

Passò una buona mezz’oretta prima che il guaritore uscisse dalla camera di Harry e la sua faccia non prometteva nulla di buono…

“Non ha mentito e non sta scherzando, mi dispiace ragazzi ma il vostro amico ha perso la memoria… Non ricorda chi è, cos’ha fatto, la sua storia, niente di niente…”

“Ma com’è possibile? Voglio dire cos’è successo???” chiese Ron fingendo di restare calmo

“Probabilmente è dovuto al forte shock subito, succede alle persone che vanno in coma di perdere la memoria… E’ molto frequente…”

“Ma si riprenderà non è vero? Insomma… Gli tornerà la memoria non è così?” chiese Hermione allarmata.

“Mi rammarica dirvi che c’è una buona probabilità che la memoria non ritorni… Certo ci sono dei sistemi per cercare di aiutarlo a recuperarla ma non sempre funzionano…”

Ginny che fino a quel momento era rimasta in silenzio e in disparte si decise a parlare:

“Bè la prego di dirci cosa dobbiamo fare… Io di sicuro non mi arrendo davanti a quest’ostacolo…

Abbiamo tenuto duro fino ad ora, giusto? Quindi ci dica cosa è meglio fare in questi casi per favore!!” disse convinta

“Innanzitutto armatevi di tanta pazienza perché lui non sa chi siete, potrebbe reagire molto male, per lui siete degli sconosciuti che pretendono di entrare nella sua vita, sarà dura e a volte sarà doloroso… Dovrete avvicinarvi a lui con molta cautela, cercando di guadagnarvi la sua fiducia e poi quando ve l’avrà data allora potrete cercare di raccontare degli episodi che sono successi e cose di questo tipo… Molte persone che perdono la memoria comunque riconoscono chi  nel loro passato è stato importante…Vi consiglierei di andare uno alla volta e cercare di buttare giù quel muro che sicuramente metterà lui... Ora sta riposando magari più tardi potete iniziare…”

Si guardarono tutti e tre spaventati, ce l’avrebbero fatta a buttare giù quel muro? Quanto tempo ci sarebbe voluto? E se Harry non recuperava la memoria? Avrebbe deciso di rifarsi una nuova vita lontano da loro??

Ginny non ci poteva credere, aveva aspettato tutto quel tempo e ora che era tornato da quel lungo sonno non la riconosceva neanche? Non avrebbe mai permesso a niente e nessuno di portarle via Harry e l’aveva già dimostrato in più di un occasione…Era sicura che avrebbero affrontato anche questa… Lo sapeva per certo…

“ Dovete andare voi due per primi” disse all’improvviso la ragazza

“Oh no…Ginny, devi andare tu… Sei la sua ragazza…” disse incredula Hermione

“E’ vero… Ma ha più ricordi con voi, c’è un legame più profondo, un’amicizia che dura da anni… Sono sicura che se andrete voi sarà molto meglio…Dico sul serio…”

Hermione era molto fiera di come Ginny si stava comportando, lei non sapeva come avrebbe reagito di fronte a una cosa del genere e se fosse toccato a Ron? Gli venivano i brividi solo a pensarci…

Ron d’altro canto guardò la sorella con orgoglio, si avvicinò e l’abbracciò… Non era mai stato tenero con lei ma sapeva che in quel momento la ragazza aveva bisogno di tutto l’appoggio possibile e le sussurrò all’orecchio:

“Andrà tutto bene Ginny, supereremo anche questa, non ti preoccupare…”

Ron aveva mentito, non era affatto sicuro che tutto sarebbe andato bene anzi, dopotutto quello che avevano dovuto affrontare la sua speranza stava cominciando a venire meno, com’era possibile che succedesse di tutto per non renderli felici? Perché doveva essere sempre tutto così complicato per loro?

“Andiamo Hermione…” prese la mano di Hermione e insieme entrarono nella stanza.

Harry era seduto sul letto che guardava fuori dalla finestra, quando sentì aprire la porta si girò e li guardò con uno sguardo tra lo stupito e lo scocciato…

Che cosa volevano ancora quei due?

Hermione si avvicinò piano e disse:

“Ciao Harry, come ti senti?” aveva usato il tono più dolce che poteva e il ragazzo sembrò rasserenarsi anche se mentre guardava l’altro, alto, coi capelli rossi si chiese che diavolo avesse da guardarlo in quel modo…

“Bè io mi sento bene…Ho solo un po’ di male qui, dove sono stato ferito da non ho capito chi… Per il resto sto abbastanza bene… Senti posso farti una domanda?”

“Ma certo!” rispose la ragazza

“Come ti chiami?”

Il sorriso sulle labbra di Hermione si spense, aveva ragione il guaritore, faceva così male sapere che dopo tutti quegli anni passati insieme Harry non sapeva chi lei fosse… Ma si diede un contegno e rispose:

“Io mi chiamo Hermione, e lui è Ron…” disse indicando il rosso che era come paralizzato

“Hermione?? Che nome strano…E lui è Ron…Ok dimmi un po’ Ron hai per caso qualche problema con me?” chiese quasi in tono di sfida Harry.

Non capisci razza di idiota cosa sto passando in questo momento? Si ritrovò a pensare il rosso ma non poteva certo dirlo ad alta voce quindi si limitò a dire:

“No…Figuarati….”

“Ah ecco… Mi dite per favore che cosa ci fate qui e come posso esservi utile?”

“Bè vedi…” inziò Hermione cercando di trovare le parole giuste

“Noi siamo amici, voglio dire, noi tre siamo grandissimi amici…Lo siamo da tanti anni…”

“Davvero???” chiese sorpreso Harry

Hermione si sentì incoraggiata da questa risposta perché voleva dire che a lui interessava che fossero amici…quindi continuò a parlare:

“Si si Harry, davvero…Vuoi che ti racconti qualcosa??”

“Non so… E’ una situazione strana…Come ci siamo conosciuti?”

“Va bene, ti racconterò tutto dall’inizio…”

Hermione iniziò a raccontare aiutata da qualche intervento di Ron, di come si erano conosciuti e diventati amici, di come avevano vissuto tutti quegli anni e di quante cose avevano affrontato insieme…Gli raccontarono episodi divertenti come quando lui e Ron per il ballo del ceppo pensavano di doversi vestire da donne…. E tante altre avventure fatte insieme…

Durante quel racconto Hermione parve scorgere una piccola luce di felicità negli occhi di Harry che si spegneva immediatamente quando lui si rendeva conto di non ricordare…Fu molto attenta a non pronunciare mai il nome di Voldemort in quel racconto, non le sembrava il caso..Quando ebbe finito di raccontare lo guardò nei bellissimi occhi verdi che erano velati di una tristezza profonda e il ragazzo disse:

“Mi dispiace…Non ricordo niente… Mi è piaciuto tanto ascoltarvi ma…Vuoto totale e ora se permettete vorrei rimanere solo…” si girò dall’altra parte evitando accuratamente di guardarli negli occhi…

Erano tristi perché nonostante ci avessero messo un impegno considerevole non era successo niente…. Uscirono dalla stanza sconsolati e incontrarono Ginny…

“Ginny…non c’è stato niente da fare…”

“Non importa! Dobbiamo continuare a provare e a sperare…Ora proverò io…”

“Potrebbe essere molto doloroso…” disse Hermione

“Credi che non lo sappia? Non ti preoccupare starò benissimo” disse Ginny convinta

Entrò nella stanza e guardò verso il letto dove Harry sembrava stesse riposando, sembrava perché non appena sentì aprire la porta disse un po’ scocciato:

“Avevo chiesto di essere lasciato solo…Che cosa…”

Ma quando si girò, gli mancò per un secondo il fiato, la ragazza che era davanti a lui era davvero bella, con lunghi capelli rossi e due profondi occhi verdi…

“Se vuoi posso tornare più tardi??” chiese Ginny un po’ delusa.

“No, no… Pensavo fosse un guaritore, vieni pure… Tu sei??”

Il cuore di Ginny per un momento smise di battere, era così difficile…

“Io sono Ginny Weasley, Harry. Sono la sorella di Ron e sono….sono la tua ragazza…Più  o meno…”

Harry si sentì orgoglioso di sé stesso…Aveva una ragazza così bella? Ma perché più o meno?

“Scusami perché più o meno?” chiese Harry

“Bè vedi…La nostra storia è un pochino complicata… Vuoi che te la racconti?”

“Va bene…”

Il ragazzo era interessato a questa parte della sua vita e si chiedeva cosa volesse significare quel più o meno….come poteva lasciarsi scappare una ragazza così??

Ginny iniziò a raccontare con entusiasmo ad Harry tutta la loro storia per filo e per segno, raccontando anche quando l’aveva salvata dal basilisco, le partite di Quidditch e tutto il resto…Il loro primo bacio, la fuga a Diagon Alley…

Ma anche in questo caso le cose non andarono bene… Harry si divertiva un  mondo ed era come rapito mentre l’ascoltava parlare di loro due ma non riusciva a ricordare niente… Quando lei si congedò e se ne andò si arrabbiò moltissimo con se stesso…

Com’era possibile che non si ricordasse niente?? Com’era possibile che fosse circondato da così tanto amore ma non si ricordava di averlo provato? Perché era successo tutto questo a lui e non ad un altro e soprattutto, nessuno gli aveva ancora spiegato perché era stato in coma e perché aveva perso la memoria… Poi piano piano si addormentò cullato dai bellissimi occhi verdi che fino a poco tempo prima erano stati li a fissarlo…

Il giorno dopo Ron decise di recarsi da solo al San Mungo, aveva bisogno di un incontro loro due da soli…

Entrò nella stanza e trovò Harry intento a guardarsi nello specchio la cicatrice che aveva sulla fronte…

“Ciao come va?” chiese Ron

“Ciao bene, tu?” rispose Harry

“Non c’è male direi…”

“Ron, scusami ieri mi avete raccontato tante cose belle del mio passato ecc… Ma perché nessuno di voi mi ha ancora spiegato perché sono stato in coma, perché ho perso la memoria e perché ho questa cicatrice orribile sulla fronte?” chiese Harry tutto d’un fiato

“Bè sai, non so se è il caso che te ne parli io…” disse Ron un po’ imbarazzato

“Perché no? Ieri mi è parso di capire che sei il mio migliore amico no? Chi meglio di te può spiegarmelo?” disse Harry scocciato

“D’accordo, però devi avvisarti Harry che potrai avere un piccolo shock, la tua storia è molto più complicata di quello che immagini…Sei sicuro di essere pronto?”

“Si sono sicuro…”

Ron iniziò a raccontare la storia di Harry da quando aveva un anno in poi, il ragazzo lo seguiva rapito come se stesse ascoltando una favola che non lo riguardava minimamente… A momenti era impaurito, spiazzato, sorridente… Tutte emozioni che Ron, sperava gli facessero tornare in mente tutto… Arrivato alla sera dello scontro Ron si bloccò…

“Perché ti sei fermato?? Cos’è successo quando siamo entrati in quella casa?” chiese Harry completamente stravolto, non riusciva a credere che quella fosse la sua vita… Era una vita costellata di sofferenze e di rinunce…E ora voleva sapere cos’era successo nello scontro finale…

“Vedi Harry, nessuno lo sa… Perché in quella stanza non c’era nessuno di noi con te… Eravate solo tu e lui…”

“Quindi mi stai dicendo che se io non dovessi mai più recuperare la memoria, non sapremo mai cos’è successo??”

“Si…Purtroppo nessuno si aspettava quello che è successo…”

“Oh mio Dio ma è terribile…” aggiunse sconsolato Harry

“Hai proprio ragione…E’ terribile…Però un aspetta un momento… Non c’era nessuno di noi con te ma non eri solo…Come ho fatto a non pensarci prima??? Ma certo!! C’è qualcuno che ha visto tutto e può aiutarti!!!”

Harry guardava Ron che parlava più a se stesso che con lui…Era strano quel ragazzo però gli piaceva, era sicuro che era vero che erano amici perché anche se ora non sapeva chi fosse, ascoltando il suo cuore sentiva di provare affetto per lui…

“Puoi spiegare anche a me per favore?” disse il ragazzo sorridendo

“Ma certo!! Quando siamo entrati in quella casa tu sei scomparso e non sapevamo dove fossi finito, poi una persona è corsa da noi dicendo che era con te in quella stanza…Lui ha visto tutto…Lui era al tuo fianco…Dobbiamo provare anche questa carta, per forza… E’ l’ultima possibilità che abbiamo…Manca solo questo pezzo del puzzle, forse poi riuscirai a ricordare!!” il rosso era entusiasta ma Harry continuava a non capire… Aveva già visto quelli che dovevano essere i suoi amici a scuola…Gli avevano detto che era con loro che stava sempre quindi questa persona chi era?

“Scusa Ron, posso sapere di chi stai parlando?? E’ un altro amico?”

“Bè non proprio…” Ron non riuscì a trattenere un sorriso, non si poteva proprio definire un amico, comunque non si poteva negare che tra lui ed Harry in quella stanza doveva essere successo qualcosa di significativo…

“Perché ridi? Cosa significa non proprio? Di chi si tratta?” Harry era più curioso che mai…Non vedeva l’ora di sapere cos’era successo in quella stanza e di vedere se quella persona l’avrebbe aiutato a recuperare la memoria…

Vedendo Ron assorto nei suoi pensieri Harry chiese di nuovo:

“Hey?? Chi è questa persona?”

Ron lo guardò negli occhi e disse:

“Draco Malfoy…”

“Draco Malfoy?” chiese Harry stupito.

Ovviamente quel nome non gli diceva molto ma qualcosa nelle viscere di Harry si era mosso…

“E va bene… Fammi conoscere questo Draco Malfoy…”

 

 

 

 

*** Eccomi qui con un nuovo capitolo!!Spero vi piaccia!! Continuate a recensire mi raccomando!! Sappiate che vorrei ringraziarvi uno per uno per le magnifiche recensioni ma occuperei troppo spazio!! Vi aspetto numerosi!! Se volete darmi suggerimenti, consigli o solo per chiaccherare contattatemi pure: freelory@hotmail.it(anche sul messenger!) Bacio!

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Un aiuto da Malfoy ***


“Non ci posso ancora credere, sono frastornata…Perché deve essere sempre tutto così difficile per noi?Riusciremo mai ad avere una vita normale?”

Ginny Weasley era seduta al tavolo della cucina della Tana tenendosi la testa tra le mani, solitamente non era un tipo che si arrendeva facilmente ma la nuova situazione che si era venuta a creare l’aveva scioccata molto perché Harry era sveglio e stava bene ma non riconosceva più nessuno…La sua migliore amica era seduta accanto a lei e cercava, nonostante fosse tremendamente difficile anche per lei, di confortarla.

“Avanti Ginny, non ti abbattere, troveremo una soluzione e usciremo anche da questa terribile situazione vedrai…”

Lo ripeteva continuamente ed alta voce più per convincere sé stessa che Ginny, perché anche lei cominciava a perdere la speranza che tutto si sistemasse, erano stremati e quasi privi di speranza ormai, perché ogni volta che affrontavano prove difficili e le superavano si faceva largo un nuovo problema da affrontare… Cominciava a credere anche Hermione che quello fosse il loro destino, problemi, difficoltà e sofferenze…

Si udì un piccolo rumore e Ron si materializzò nella cucina dove si trovavano le due ragazze…

“Ron dove sei stato? E’ da stamattina che ti cerchiamo?” disse Hermione lievemente infastidita

“Sono stato da Harry, avevo bisogno di vederlo da solo..”

“Bè ci sono stata novità???” chiese Ginny con una nota di speranza nella voce

“No..Cioè non quelle che vorremmo noi… Abbiamo parlato e mi ha chiesto di raccontargli tutta la sua vita e io l’ho fatto ovviamente”

“Che cosa ha detto??” chiese sempre più curiosa la sua ragazza

“Devo dire che è rimasto un po’ scioccato, non riusciva a credere che quella fosse veramente la sua vita e poi bè, com’era ovvio mi ha chiesto che cosa è successo nella stanza con Tu-sai-chi…”

“Siamo rovinati, nessuno lo sa…” disse sconsolata Ginny

“Io non ne sarei convinto se fossi in te, Ginny. Come ben sai, Harry non era solo in quella stanza, qualcuno era con lui e quel qualcuno potrebbe aiutarlo a ricordare…” disse convinto Ron

“Stai parlando di Malfoy, vero? C’è un solo problema Ron, nessuno sa dove si trovi Malfoy in questo momento, alcuni Mangiamorte sono ancora in libertà e lui è nascosto perché potrebbero fargliela pagare…”

Ron sapeva che Hermione aveva un po’ di ragione ma non del tutto..

“Hermione, io sono sicuro che l’Ordine sa dove si trova Malfoy…Dobbiamo provare a chiederglielo e loro non rifiuteranno mai sapendo che c’è la speranza di aiutare Harry…E’ l’unica possibilità che abbiamo e almeno ci dobbiamo provare, appena papà rientra a casa glielo chiederò” aggiunse Ron

I tre ragazzi passarono il loro pomeriggio in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri, verso sera il signor Weasley rientrò e li trovò tutti e tre ad attenderlo al tavolo della cucina.

“Ragazzi cosa state facendo qui? Avete riposato almeno un pochino?”

“Papà, dubito sia il momento di riposare adesso…” esclamò Ginny

“Oh tesoro, so cosa stai provando ma non dormire non farà certo tornare la memoria a Harry…”

“Dormire no, ma ci sarebbe un’altra soluzione”

Ron rispiegò per filo e per segno al padre quella che era stata la conversazione con Harry quella stessa mattina.

“Ammetto che potresti avere ragione Ron, ma potrebbe anche essere di no. Rischieremmo di mettere in pericolo la vita di Malfoy…”

“E alla vita di Harry non ci pensi??? E’ forse meno importante che Harry recuperi la memoria?” il rosso stava cominciando a scaldarsi

“Non ho detto questo, Ron. E mai mi sentirai dirlo, sto solo dicendo che potrebbe essere pericoloso, tutto qui…”

“Signor Weasley, mi scusi, è vero potrebbe essere rischioso ma noi vogliamo fare tutto quello che è in nostro potere per cercare di far tornare la memoria ad Harry e purtroppo come lei ben sa, troveremo sicuramente il modo di trovare Malfoy…”

“In che senso Hermione?” chiese il signor Weasley

“Nel senso che non staremo certo qui con le mani in mano ad aspettare che una delle persone che amiamo di più al mondo si rinsavisca da solo. Papà, credo che Hermione voglia dire che in un modo o nell’altro noi troveremo Malfoy, con o senza il vostro aiuto!”

Hermione fu contenta di vedere che finalmente Ginny aveva ritrovato il suo spirito battagliero, e Arthur Weasley si rese conto di non avere scelta, conosceva troppo bene quei ragazzi per non sapere che stavano parlando sul serio…

“Ok, ho le mani legate…”

“Ci andrò io! Io andrò a parlare con Malfoy…”

“Ron, non credo sia il caso, insomma è pur sempre Malfoy e tu non sei mai stato bravo a mantenere la calma…” disse Hermione

“Hermione per favore. Ho detto che ci vado io, fidati di me…” disse Ron spazientito

“E va bene.Domani..”

“Domani??? No papà dobbiamo andare adesso…”

“Adesso? Ron non mi sembra…”

“ E va bene. Dimmi dove si trova, ci andrò da solo!”

“Non se ne parla neanche, è troppo rischioso. Andiamo dai avanti!”

Hermione si alzò e andò verso Ron:

“Mi raccomando, stai attento e mantieni la calma.”

“Non ti preoccupare lo farò…E’ per Harry, lo faccio per lui, è importante e non butterò tutto all’aria”

La ragazza lo abbracciò fortissimo e quando lo lasciò andare guardandolo negli occhi si rese conto di quanto Ron fosse maturato negli ultimi tempi e non potè fare a meno di pensare a quanto era orgogliosa di lui…

“Andiamo papà…”

Si smaterializzarono e si ritrovarono davanti a quella che sembrava una vecchia casa abbandonata, come poteva il giovane Malfoy vivere in una casa del genere?

Davanti alla porta c’erano due statue che sembravano perfettamente normali ma appena si avvicinarono un po’ di più alla casa sguainarono le spade e a Ron sembrò di trovarsi nella scacchiera gigante che avevano affrontato il primo anno, poi una voce parlò:

“Identificatevi”

“Arthur Weasly membro dell’ordine della fenice e Ronald Weasley mio figlio.”

Le due statue ritirarono le spade e fecero un cenno con la testa mentre la porta si apriva cigolando.

“Cosa succede se uno prova a entrare senza identificarsi?”

“Non lo immagini? Quelle spade sono vere e le statue hanno l’ordine di colpire chiunque provi ad entrare senza identificazione…”

Scacciando dalla mente l’immagine di una persona che veniva trafitta dalle due spade, Ron si guardò intorno e rimase stupefatto dall’aspetto della casa, nonostante da fuori sembrasse una vecchia dimora in rovina, l’interno era spettacolare, mobili e pareti erano di un bianco splendente era un luogo talmente pulito che le superfici brillavano, si vedeva che in quella casa abitavano delle persone molto ricche e Ron si immaginò il giovane Malfoy che si aggirava tra quelle stanze con la sua solita aria di superiorità… Si distolse dai suoi pensieri perché vide che una persona veniva loro incontro:

“Desiderate?”

Ron era sicuro che non era un vero maggiordomo ma un Auror del ministero anche perché la protezione in quella casa non potevano essere solo due statue fuori dalla porta…

“Siamo venuti per incontrare Draco Malfoy…” iniziò Ron

“Ma certo, vi abbiamo visti arrivare, tutto bene Arthur?”

Il rosso aveva ragione e sentì suo padre rispondere:

“Non c’è male John…Come va qui?”

“Per il momento tutto bene, niente di sospetto, pensiamo che i Mangiamorte abbiano troppa paura di essere scoperti per agire ora…”

“Speriamo invece, che si siano arresi…” disse poco convinto il signor Weasley

“Lo speriamo anche noi…Ma sappiamo che la possibilità è molto remota…”

Ron era ben attento ad ascoltare ogni parola che i due si scambiavano, c’era davvero la possibilità che i Mangiamorte tornassero all’attacco?

Suo padre sembrò rendersi conto solo in quel momento che lui era lì…

“Ah, ti presento mio figlio Ronald, è un grande amico di Harry ed è lui che deve parlare con Malfoy…”

“Tanto piacere Ronald, accomodatevi pure vado a chiamare il signor Malfoy…”

Ron e il signor Weasley entrarono nel salotto che era magnificamente arredato come tutto il resto della casa e si accomodarono sul divano di pelle, dopo cinque minuti la porta della stanza si aprì e il giovane Malfoy entrò, Arthur Weasley si alzò e disse:

“Io esco, vi lascio soli…”

Ron era stupefatto dal comportamento di suo padre perché dimostrava che aveva piena fiducia in lui e ne fu molto orgoglioso.

I due ragazzi evitavano accuratamente di guardarsi, nessuno dei due sapeva che cosa dire, perlomeno, il rosso sapeva cosa doveva dire, ma  non sapeva come iniziare… L’imbarazzo era tanto anche perché i due ragazzi non avevano mai sostenuto una conversazione in tutta la loro vita, a scuola perlopiù si limitavano a battute e occhiate cattive mentre ora, il rosso sapeva che dovevano allearsi e non aveva la minima idea di come Malfoy avrebbe reagito a questa novità. Certo era consapevole del fatto che si era alleato con Harry ma poteva averlo fatto per paura oppure perché non aveva altra scelta, come avrebbe reagito alla richiesta di aiuto di Ronald Weasley il biondo e altezzoso serpeverde Draco Malfoy? Era arrivato il momento di scoprirlo ma prima che il rosso potesse aprire bocca, il biondo parlò:

“Allora Weasley, c’è un motivo per cui sei qui o sentivi solo la mia mancanza?”

Ecco, come immaginava il rosso, Malfoy non era affatto cambiato… Era sempre il solito arrogante che non perdeva tempo a prendersi gioco di qualcuno, Ron si sforzò di rimanere calmo per rispondere e alzò la testa ma quello che vide lo fece rimanere di sasso, l’espressione sul volto del bel  serpeverde, non era sarcastica come al suo solito… Stava sorridendo, ma non col suo solito ghigno beffardo, era un sorriso vero… Non un sorriso da amico perché non lo erano mai stati e dubitava che mai lo sarebbero diventati, ma un sorriso di una persona che ha fatto una battuta per mettere a suo agio qualcuno. Solo che ora il rosso era ancora più scioccato di prima ma si diede un minimo di contegno e cominciò a parlare:

“In verità, non sono qui per me, ma per Harry… C’è un problema e io sono qui per…”

Chiedere aiuto a Malfoy si stava rivelando più difficile di quanto potesse immaginare, ma almeno doveva provarci, un respiro profondo ma prima di ricominciare a parlare lo fece il biondo:

“Mi hanno detto che si è svegliato…Dopo che vi ho accompagnati in quella stanza, mi hanno subito portato via perché avevano paura che i mangiamorte tornassero per farmela pagare e quindi io non sapevo cos’era successo…L’unica cosa che mi hanno detto è che si è svegliato…”

“Ed è la verità … Si è svegliato, e fisicamente sta bene ma…”

“Cosa Weasley?”

Ron era sempre più stupito, non si aspettava certo che Malfoy fosse così preoccupato per la salute di Harry…

“Ha perso la memoria… Non ricorda più niente di niente…”

“Davvero?? E’ incredibile… Non vorrei sembrarti scortese, ma cosa c’entro io in tutta questa faccenda?”

“Bè vedi, io ho raccontato ad Harry tutta la sua vita nei minimi dettagli e quando siamo arrivati a quella sera si è incuriosito particolarmente, vedi il guaritore ci ha detto che magari raccontandogli episodi del passato potrebbe piano piano recuperare la memoria… Ci abbiamo provato io, Hermione e Ginny ma niente da fare… Non ha ricordato nulla…Il fatto che sia così interessato a quella sera però mi ha fatto sperare, il problema è che io non c’ero e non posso raccontargli com’è andata, l’unica persona presente eri…”

“Io… C’ero io con lui… Quindi che cosa dovrei fare?”

Era arrivato il momento di chiedere quel dannato favore, Ron non si sarebbe mai aspettato di dover affrontare una situazione così inverosimile ma doveva farlo per il suo migliore amico, l’ultima speranza per loro era quel pallido ragazzo che avevano tanto odiato per tutti gli anni della scuola, è strano quante cose bizzarre accadono nella vita…

“Ho pensato che se tu potessi venire in ospedale, a raccontare ad Harry quello che è successo quella sera, magari c’è una piccola possibilità che ricordi qualcosa… Potrebbe essere un tentativo completamente inutile come lo sono stati gli altri ma secondo me, vale la pena di tentare…”

Si aspettava che da un momento all’altro Malfoy scoppiasse a ridere dandogli del pazzo mentre invece la reazione del ragazzo fu completamente diversa:

“Certo, è un grosso favore quello che mi chiedi e tutto mi sarei aspettato nella vita meno che aiutare voi…”

Ron fece per alzarsi, sapeva che sarebbe stata quella la risposta del biondo, stava per uscire dalla stanza quando:

“Ma va bene, lo farò… Nonostante questa sia l’ultima cosa che mi sarei aspettato di dover fare nella mia vita… Non mi stupisco più però, sono cambiate talmente tante cose che mi sembra di vivere in un altro corpo, stare qui a parlare con te è la prova tangibile di come tutto possa cambiare all’improvviso, certo non è che diventeremo amici però lo farò perché sono in debito con quel ragazzo, in un certo senso Harry Potter mi ha salvato la vita e in qualche modo devo, diciamo, ricambiare…”

“ Ti ringrazio Malfoy, potrebbe essere completamente inutile ma è sempre meglio provarci almeno, ora andiamo…”

Chiamarono il signor Weasley che si era accordato con gli auror per poter portare via Malfoy e si smaterializzarono per materializzarsi qualche istante dopo nella cucina della Tana…

Hermione e Ginny sobbalzarono quando li videro tutti e tre davanti a loro… Malfoy guardò le due ragazze che lo fissavano come se fosse un’allucinazione poi parlò:

“Buonasera. Granger, Weasley…” disse

Hermione pensò che quella era una situazione surreale quanto a Ginny, vedere Malfoy nella cucina di casa sua era l’ultima cosa che mai si sarebbe aspettata…

“Buonasera Malfoy…” sussurrò Ginny mentre Hermione era completamente persa nei suoi pensieri, era sicura che da un momento all’altro il biondo l’avrebbe insultata come era solito fare e invece si limitò a dire:

“Non che mi aspettassi una festa però potresti almeno salutare, Granger.”

“Oh si certo… Ciao…”

Un silenzio imbarazzante era sceso nella cucina e Ron fu il primo a parlare:
“Bene, ora che ci siamo salutati non credi sia ora di andare?”

“Certo…”

“In bocca al lupo..” disse Hermione, si alzò e andò a dare un bacio a Ron che rimase un attimino spiazzato dato che c’era davanti suo padre che però involontariamente, o così era parso, si era girato da un’altra parte…

“Ehm… Grazie…” disse il rosso imbarazzato..

Si girò verso Malfoy e insieme si smaterializzarono per l’ennesima volta… Si ritrovarono davanti alla vetrina del negozio abbandonato dove si trovava l’entrata del San Mungo… Malfoy si girò ghignando verso Ron e disse:

“E così ce l’avete fatta tu e la Granger eh??”

“Si bè… Non è il momento…”

Ron si rese conto solo in quel momento che davvero se ne erano accorti tutti tranne lui di quello che c’era tra lui e Hermione… Addirittura se ne era accorto Malfoy… Ma non era quello il momento di pensarci, entrarono dentro l’ospedale e si diressero verso la stanza dove si trovava Harry… Arrivarono davanti alla porta e Ron si girò a guardare Malfoy che aveva un’espressione incredibilmente tesa e gli chiese:

“Sei pronto?”

“Si.”

Entrarono nella stanza, Harry era intento nella lettura di un libro, alzò la testa e disse:

“Ciao Ron…”

Poi girò lo sguardo e lo posò sul biondo che lo fissava intensamente,  Ron ruppe il silenzio e disse:

“Ti ricordi che ti ho detto che ti avrei portato il ragazzo che c’era con te la sera dello scontro?”

“Certo.” disse Harry

“Bè, eccolo…”

Harry guardò il ragazzo con un’espressione indecifrabile e Ron continuò:

“Ti presento Draco Malfoy, Harry…”

 

 

*** Eccomi qui con un nuovo capitolo…Ci stiamo avvicinando sempre di più alla fine e mi dispiace tantissimo!!! Spero che questo nuovo capitolo vi  piacerà!! Mi raccomando recensite, recensite e recensite mi fa piacere sapere cosa ne pensate!!!Ringrazio di cuore davvero tutte le persone che hanno recensito fino ad ora e che continuano a leggere!! Siete grandi!! Bacio

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Nemici o amici? ***


“Ragazzi, vi lascio soli…” disse Ron

“D’accordo” rispose Harry

Malfoy era rimasto semplicemente in piedi a guardare Harry e aveva un’espressione indecifrabile dipinta in volto.

“Che c’è?” disse Harry

Non sapeva come mai e ovviamente non si ricordava nulla, ma in quel preciso istante provava un’antipatia forte per quel ragazzo pallido e biondo che era in piedi davanti a lui, si rese conto che tra quei due non doveva esserci un bel rapporto perché sentiva dentro di sé un forte disagio….

“Niente stavo solo pensando…” rispose Malfoy senza smettere di guardarlo un istante

“E a che cosa stavi pensando si può sapere?” sapeva che stava parlando in modo maleducato ma non riusciva a smettere, era come se ce l’avesse nel sangue.

“Stavo pensando a come è strana a volte la vita, chi si sarebbe mai aspettato che il grande Harry Potter si sarebbe trovato su un letto di ospedale senza più neanche un briciolo di memoria e senza ricordare niente sul suo glorioso passato? E nessuno mai avrebbe potuto davvero immaginare che la sua ultima speranza o almeno nell’ultimo tentativo l’avrebbe aiutato niente di meno che io, Draco Malfoy… Ti assicuro Potter che se solo tu riuscissi a ricordare anche solo minimamente qualcosa ti renderesti perfettamente conto di quello che sto pensando.”

Harry pensò che probabilmente aveva ragione perché lui sentiva che c’era qualcosa che non andava tra di loro, e già il fatto che l’avesse chiamato Potter, mentre gli altri lo chiamavano solo Harry, la diceva lunga su quelli che dovevano essere stati i loro rapporti in passato.

Com’era possibile allora, che quei due ragazzi che si erano odiati così tanto ora fossero lì a parlare? Che cosa poteva essere successo di così grave da spingere quel ragazzo ad aiutarlo? Perché se due persone si odiano così tanto, non possono diventare amici in un solo secondo così per magia, in quella stanza doveva essere successo qualcosa di veramente importante, ormai Harry era deciso ad andare fino in fondo con quella storia, a quel punto non aveva più niente da perdere…

 

***

Nel frattempo Ron si era smaterializzato per ricomparire nella cucina della Tana e trovare uno spettacolo che non gli piacque per niente…

La cucina era silenziosa, ma sentiva dei singhiozzi che provenivano dal soggiorno, e lui sapeva di chi erano quei singhiozzi perché li sentiva da tanti anni e niente al mondo lo faceva stare più male, andò lentamente nel soggiorno e quando entrò la vide…

Hermione era rannicchiata sul divano con una coperta e piangeva … Piangeva piano con quei piccoli singhiozzi, a Ron si spezzò il cuore, non ce la faceva a sentirla piangere, le si avvicinò piano e le disse:

“Che cosa c’è?”

Non era mai stato un ragazzo “sensibile” e in quelle situazioni si sentiva spesso a disagio perché non sapeva come comportarsi, soprattutto quando lei si girava verso di lui, con gli occhi pieni di lacrime e rispondeva:

“Niente…”

 Sapeva che non era vero ma quando lei era in quelle condizioni per lui era difficile fare qualsiasi cosa, la vedeva fragile come una piccola sfera di cristallo che se solo la sfiori rischi di romperla, ma sapeva anche che lei in quel momento aveva bisogno di  lui quindi cercò di avvicinarsi, si mise seduto vicino a lei e le accarezzò i capelli provando di nuovo a parlare:

“Hermione, è vero che sei pazza ma una persona non piange per niente…”

Nonostante stesse piangendo alla ragazza scappò un piccolo sorriso, Ron non poteva proprio fare a meno di scherzare, in ogni situazione ed era anche per questo che le piaceva tanto perché mentre lei tendeva a drammatizzare sempre tutto, lui riusciva a tirarla fuori almeno un pochettino facendola sorridere e quindi decise di rispondere:

“Oh Ron…E’ così difficile, tutta questa situazione per me sta diventando insostenibile…Sto cercando di essere forte perché devo anche sostenere Ginny ma non so per quanto resisterò ancora, ogni volta che dico a lei quelle cose io le dico anche a me stessa, solamente che io sono la prima a non crederci… Sono stufa di tutte queste tragedie e complicazioni…Perché non possiamo vivere una vita normale?”

Il ragazzo avrebbe voluto riuscire a dirle che era perché era il loro destino e dovevano affrontarlo e cose di questo tipo che potessero tirarla su ma sapeva che non era la verità e lui non era mai stato bravo a dire le bugie, soprattutto con Hermione…

“Non lo so… Non ti so dire perché non possiamo vivere una vita normale…”

“Hai visto? Ti stai arrendendo anche tu, perché sai che è come dico io … Siamo tutti stufi…” disse sottovoce non riuscendo a trattenere un singhiozzo.

“E’ vero, hai ragione, non so dirti perché non possiamo vivere una vita normale, Hermione…Ma sono sicuro di poterti dire una cosa, se noi ci siamo conosciuti e diventati amici è proprio grazie a questa vita anormale…Ricordi quando siamo diventati amici? Dopo il Troll nei sotterranei della scuola Hermione, se quel mostro non fosse mai entrato nella scuola noi non saremmo mai diventati amici e se noi non fossimo diventati amici ora non staremmo insieme….C’è un lato positivo in questa vita così anormale…”

“Non l’avevo mai vista sotto questo punto di vista e hai ragione… Ma comunque è difficile… Perché Harry ha dovuto perdere la memoria? Perché non poteva semplicemente svegliarsi?”

“Mi dispiace deluderti ancora una volta ma non ho risposte a queste domande…”

“Ron, tu non mi hai mai deluso!Mai! Non dire sciocchezze…Hai idea di quanto sia importante per me anche solo averti vicino? Mi da una forza incredibile, sapere che almeno io e te siamo qui e siamo insieme…Te lo assicuro…Per me in questo momento sei l’unica fonte di gioia e di conforto…”

“Non voglio vederti piangere…Non ce la faccio..”

Il ragazzo aveva sussurrato piano quelle parole e Hermione si era girata verso di lui con sguardo incredulo e emozionato allo stesso tempo…

“Oh Ron…Mi dispiace tanto, so che sono una stupida quando faccio così… So quanto deve essere difficile anche per te…Vorrei tanto che uscissimo da questa situazione, vorrei tanto che Harry recuperasse la memoria…”

“Anch’io…Ora c’è con lui Malfoy…Speriamo che possa aiutarlo…Ora vieni qui…Proviamo a riposare un po’…”

Hermione si accoccolò piano tra le braccia del ragazzo, rimasero in silenzio a guardare il camino che scoppiettava allegramente e entrambi sapevano cosa stava pensando l’altro…Il loro migliore amico…

***

“Allora Malfoy, ha intenzione di raccontarmi qualcosa o stiamo qui tutta la sera a guardarci?”

Harry non riusciva ad essere garbato, soprattutto con quel ragazzo che lo guardava da dieci minuti senza proferire neanche una parola, perché non la smetteva di fissarlo?

“Bè hai perso la memoria ma di certo il tuo carattere è rimasto lo stesso…”

Malgrado quello che sentiva dentro, Harry sorrise e si decise ad essere un po’ più educato…

“Che cosa vuoi sapere?”

“Voglio sapere cos’è successo quando siamo entrati in quella stanza!!”

Malfoy raccontò tutto ad Harry, di quando era entrato nella stanza e aveva il compito di ucciderlo, di come lui gli aveva dato la possibilità di passare dalla parte del bene e di come avevano combattuto insieme, fianco a fianco…

“Uao!! Non mi è chiara una cosa però, perché ti ho dato una possibilità se ti odiavo?”

“Questo non lo so… Credo che sia semplicemente il fatto che tu sei fatto della stessa pasta di Silente… Sapete amare…”

“Ma anche tu sei in grado di farlo… Voglio dire, hai accettato la mia offerta quindi…”

“Vigliaccheria non credi? Paura forse…Non lo so…”

“No, non credo…Io credo semplicemente che tu abbia capito esattamente perché hai accettato la mia offerta, siamo tutti in grado di amare se solo lo vogliamo e siamo tutti in grado di riconoscere qual è la strada giusta da prendere…Ora io non so esattamente com’eri o come non eri tu ma so che se hai accettato di combattere al mio fianco il mago oscuro più potente del mondo, rischiando anche di essere ucciso, non è solamente per paura… Posso anche sbagliarmi ma sono quasi sicuro di quello che dico…”

“Che dire? Non so per quale ragione ho accettato, sta di fatto che ho accettato e grazie alla possibilità che tu mi hai dato io ora sono vivo Potter… Ora sono venuto qui perché ti dovevo un favore, mi hai in un certo senso salvato e dovevo fare qualcosa per sdebitarmi e ora che l’ho fatto possiamo tornare ad odiarci, tu che ne dici?”

Harry non capiva se il biondo fosse serio o no, sapeva solo che la sua memoria non era ancora tornata e che comunque per lui non sarebbe stato difficile odiarlo..

“Sono d’accordo…”

“Mi spiace non averti potuto aiutare più di così…Io ci ho provato… Ora devo andare… Addio Potter!” 

“Non ti preoccupare, ho apprezzato lo sforzo…”

Sorrisero tutti e due e mentre Malfoy usciva dalla stanza, Harry pensò che davvero dovevano odiarsi tanto ma comunque qualcosa doveva essere cambiato…

Davvero lui era capace di odiare così tanto? Che cosa gli aveva fatto quel ragazzo?

Cominciava a sentire un forte dolore alla testa ma dopotutto era normale, in due giorni gli avevano raccontato 17 anni di vita e non una vita normale di qualsiasi adolescente, una vita costellata di sofferenze, di perdite, di lacrime e di dolore però c’era anche tanto amore nella sua vita… Ron, Hermione e quella ragazza, la sua ragazza…Ginny…Loro lo amavano così tanto e non era una cosa da poco, parecchie persone sarebbero scappate davanti a tutte le difficoltà che si presentavano, e invece loro erano rimasti sempre al suo fianco, sempre e comunque…Questo dimostrava che c’era un affetto profondo tra lui e i suoi amici…

E con Ginny? Bè lei lo aveva aspettato praticamente da sempre e da quello che aveva capito si amavano parecchio…Ma non solo l’aveva capito, l’aveva sentito e quel profumo? Il suo profumo era così buono…

La testa gli stava scoppiando, forse era ora di mettersi a dormire, si tolse gli occhiali e si mise sotto le lenzuola, aveva proprio bisogno di riposare ma fece in tempo a malapena a chiudere gli occhi che “PAM!” un lampo di luce verde accecante! Una donna che urlava! Un uomo alto grosso  e peloso gli diceva che era un mago! PAM!PAM!RON!HERMIONE!GINNY!

La testa stava esplodendo, non avrebbe resistito molto…

“AAAHHHH!!!!”

Non voleva urlare ma stava soffrendo, non ce la faceva più!! La porta si spalancò, due guaritori entrarono correndo:

“Harry???Cos’hai??? Harry mi senti???”

Sentiva delle voci arrivare da molto lontano mentre la testa continuava a pulsare, stava sudando come un matto e si contorceva nelle lenzuola…

“Harry!!!Andate a chiamare il guaritore che l’ha curato!! Subito!! E’ urgente! Sta male!!”

“BASTA!PER FAVORE BASTA!!” urlò con quanto più fiato aveva in corpo

“Ma che cos’ha??” disse una persona da molto lontano

“Spostatevi!Fatemi passare!!”

Harry sentì una mano fredda posarsi sulla sua fronte bollente e poi più niente… Le voci si stavano allontanando sempre di più, le luci piano piano si spegnevano…

Il dolore stava passando…

E poi più niente…

Il buio…

 

***

Eccomi qui con un nuovo capitolo!!Ci avviciniamo alla fine ragazzi…Sempre di più…Sono stramega contenta per le recensioni che avete fatto fino ad ora e vorrei davvero ringraziarvi uno per uno ma sarebbe troppo lungo!! Sappiate che veramente vi ringrazio con tutto il cuore perché è grazie a voi se continuo a scrivere con tanta passione!! Continuate mi raccomando!!! Un ringraziamento speciale però va a :

MitsukiAngel (piaciuto??spero di si!!tvb né??), Weasleygirl (sono davvero contenta che tu sei orgogliosa di me), Funkia (spero ti riprenderai presto, ma capisci ci voleva il colpo di scena!!) e Mimmyna (ecco qui spero di aver soddisfatto la tua curiosità e il fatto che ti dispiaccia che sta per finire significa che ti piace davvero e io ne sono veramente felice!!) Ringrazio voi in particolare perché avete la pazienza di leggere sempre e recensire!!GRAZIE DAVVERO!!Bacio

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Il ritorno ***


Questo capitolo è dedicato a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di continuare a leggere fino al 18° capitolo di questa ff!! Non immaginavo neanche io di riuscire ad arrivare a un numero così elevato, all’inizio dovevano essere solo 9!!! Vi ringrazio davvero dal profondo del cuore e spero continuerete a leggere e recensire!! Bacio!!

 

“Ginny!! Ginny!Svegliati!”

La ragazza aprì lentamente gli occhi e guardò dritta verso la sveglia… Era mezzanotte, perché la stavano svegliando quando era appena riuscita ad addormentarsi e faticosamente anche?

Si girò, suo padre era in piedi di fianco a letto, il cuore di Ginny sobbalzò, era successo qualcosa ad Harry, suo padre non l’avrebbe mai svegliata se non fosse successo niente ed era sicuramente qualcosa di brutto perché la faccia del signor Weasley non prometteva nulla di buono…

Si tirò su e guardò suo padre dritto negli occhi, lui si avvicinò e poi si mise seduto accanto a lei, la ragazza non ce la faceva più a resistere, se era qualcosa di terribile era meglio saperlo subito e chiese:

“Che cosa c’è papà? Che cosa è successo?”

Arthur Weasley guardava con apprensione la sua figlia più piccola e non sapeva come dirglielo, non voleva che la prendesse nel modo sbagliato…

“Vedi Ginny…” si bloccò

“Papà per favore! Se devi dirmi qualcosa, fallo e basta, so che si tratta di Harry quindi vai avanti…”

“E va bene… Sono qui perché mi hanno appena fatto chiamare dal San Mungo e…”

Se suo padre era così nervoso non era per niente positivo, non voleva pensare al peggio perché era troppo doloroso ma perché non finiva la frase?

“Papà ti prego!”

Lo stava supplicando perchè non riusciva più a reggere quella tensione…

“Harry stasera è stato male, Ginny. Molto male…”

Senza neanche volerlo gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime, non riusciva a capire che cosa poteva essere successo, è vero aveva perso la memoria ma stava bene quando lo aveva lasciato l’ultima volta... Prese più coraggio che poteva e chiese:

“Ma perché? Cos’è successo?”

“Non lo so…Non me l’hanno voluto dire, mi hanno solo comunicato di raggiungerli al San Mungo perché Harry Potter aveva avuto una crisi molto forte e bisognava che qualcuno andasse lì…”

“Ci andrò io!”

Credeva che il padre avrebbe, come al solito, rifiutato… Che si sarebbe opposto a questa sua decisione e le avrebbe detto di no e invece la risposta che arrivò alle sue orecchie fu completamente diversa..

“D’accordo Ginny… Credo sia la cosa giusta… Ti consiglierei però di dirlo a Ron e Hermione in modo che possano venire con te…Devo abituarmi al fatto che ormai sei cresciuta…”

La ragazza fissò il padre incredula poi gli stampò un bacio sulla guancia dicendo:

“Ti voglio bene papà…”

Balzò giù dal letto per correre da Ron e Hermione quando suo padre disse:

“Li trovi nel soggiorno, non ho voluto svegliarli…”

Ginny corse nel soggiorno della Tana e la scena che le si presentò davanti agli occhi la riempì di tenerezza, Ron era seduto con Hermione accoccolata contro di lui, le loro mani erano intrecciate e dormivano profondamente… Erano così belli insieme… Nell’ultimo periodo in cui lei ed Harry erano stati insieme avevano parlato tanto di come fare per farli avvicinare ed ora finalmente il loro desiderio si era esaurito… Il desiderio di Harry era quello che Ron e Hermione nel momento in cui a lui fosse successo qualcosa di brutto stessero uniti e si facessero forza a vicenda… Cercando di ricacciare indietro il pensiero che a lui potesse succedere qualcosa di tremendamente brutto, Ginny si avvicinò per svegliarli...

“Hermione? Ron?”

Ron si grattò il naso ma non si svegliò mentre Hermione stava lentamente aprendo gli occhi, non appena ebbe messo a fuoco che davanti a lei c’era la sua migliore amica, la ragazza li sgranò completamente, sapeva che se Ginny era lì, significava che era successo qualcosa… Si guardarono un momento in silenzio e poi Hermione disse piano:

“Ginny che cosa è successo?”

Era preoccupata perché vedeva che la ragazza non rispondeva ma lei doveva essere forte:

“Avanti, dimmi…Cosa c’è?”

Ron continuava a dormire profondamente senza sentire una sola parola e Ginny disse:

“E’ stato male Hermione, papà è venuto a svegliarmi dieci minuti fa dicendomi che l’hanno contattato dal San Mungo perché Harry è stato male… Molto male…”

Non voleva piangere, doveva essere forte perché lei Ginny Weasley, lo era sempre stata… Ma non ce la faceva più, quella situazione a lungo andare sarebbe diventata insostenibile per chiunque… Lei amava quel ragazzo con tutta sé stessa e ora davanti all’idea di perderlo tremava… Senza volerlo gli occhi le si riempirono di lacrime, lacrime di rabbia e sofferenza miste a  lacrime di frustrazione per il fatto di sapere che il ragazzo che ami da tutta la vita probabilmente non si salverà… E in più c’era il fatto che lui si era svegliato, per un attimo aveva pensato che il peggio fosse passato…

Hermione si alzò e le si avvicinò piano, si mise a fianco a lei e mentre le accarezzava i capelli disse:

“Su Ginny, andrà tutto bene… Ce la siamo sempre cavata, sarà così anche questa volta vedrai…”

“Ho paura Hermione…Sono terrorizzata dall’idea di perderlo, non so se riuscirei mai a sopportarlo… Non lo so…”

“Che cosa non sai?”

“Non so perché tutte queste cose debbano capitare a noi, certe volte non so neanche perché mi sono innamorata proprio di lui, penso che mi sia cercata questa situazione perché con tutti i ragazzi che ci sono al mondo io mi sono innamorata proprio di quello che rischiava di più… E non so neanche più se è meglio che mi abbia ricambiata… Sono così confusa, non riesco neanche più a capire che cosa provo e cosa non provo… E sinceramente non so neanche se ce la farei ad affrontare la sua perdita e non so se ce la farei ad affrontarla da sola…”

“Tu non sarai mai sola!!”

Le due ragazze si voltarono di scatto, non si erano accorte che Ron si era svegliato e le stava ascoltando e continuò:

“Non sarai mai sola, Ginny. Non potrei mai farti una cosa del genere… Nell’eventualità che ad Harry succeda qualcosa, ci sarò sempre io con te…”

“Grazie Ron…”

La sorella del ragazzo lo guardava con gli occhi colmi di affetto, aveva bisogno di sentirsi dire quelle parole in quel momento…

“Anch’io ci sarò sempre…Sei la mia migliore amica…”

“Grazie ragazzi… E’ molto importante per me…Ora vado a vestirmi e poi andremo subito al San Mungo…”

Ron era visibilmente nervoso e Hermione si avvicinò prendendogli la mano…

“Sono molto orgogliosa di te Ron, si potrebbe addirittura dire che stai maturando ma non vorrei esagerare…”

Lui si voltò e la guardò, abbozzò un piccolo sorriso ma i suoi occhi rimasero tristi ed Hermione parlò:

“Che c’è?”

“Non ce la faccio a vederla così… Pensavo fosse tutto finito e invece… Soprattutto per lei, sta così male e vederla così mi fa arrabbiare da morire… Ovvio è anche per me, anch’io sono stufo di questa situazione…”

“Ron, siamo tutti stufi, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà ora Harry ha bisogno di noi  e vedrai che quando si sveglierà e tutto sarà finito ci rideremo su come abbiamo sempre fatto…”

“E non succedesse? E se stesse sempre peggio fino a….?”

“No, Ron. Questo da te non posso assolutamente accettarlo… Starà bene, io ne sono certa…Avanti andiamo...”

Quando Ginny tornò di sotto li trovò già pronti per andare, si smaterializzarono nella sala d’aspetto del San Mungo e si diressero direttamente alla stanza di Harry, quando arrivarono lì davanti la porta si aprì e ne uscì un guaritore, Hermione si fece subito avanti:
“Buonasera, sono Hermione Granger e sono qui per Harry Potter… Siamo qui per lui…Ronald Weasley e Ginny Weasley…” disse indicando anche gli altri due ragazzi.

“Siete i figli di Arthur vero? Mi aveva avvisato che sareste arrivati voi…”

Lo guardavano come se sperassero che facesse un miracolo e lui andò avanti:

“Devo essere sincero con voi ragazzi ha avuto una brutta crisi, non siamo ancora riusciti a capire bene che cosa sia successo esattamente perché è stata una cosa fulminea ma crediamo che mentre cominciava  a recuperare la memoria abbia avuto una forte crisi…”

“Cominciava a recuperare la memoria??Davvero???” chiese Ginny speranzosa

“Si, davvero o almeno così pensiamo noi perché dopo è svenuto e non si è ancora risvegliato…Non so dirvi con precisione quando lo farà e…”

“Se lo farà, non è così?”

Ron era intervenuto togliendo le parole di bocca al guaritore…

“Si, è così…Mi dispiace ragazzi…E’ per quello che avevo chiamato vostro padre…”

“Non c’è problema.” Disse Ron

Ginny piangeva sommessamente con il capo appoggiato sulla spalla di Hermione che le dava dei piccoli colpetti sulla schiena...Ron era infuriato perché sapeva di non poter fare niente per aiutare le due ragazze più importanti della sua vita, si avvicinò al guaritore e disse:

“Possiamo vederlo?”

“Certamente, anche se lui non è sveglio… Comunque prima di entrare forse dovete leggere questa…L’abbiamo trovata sotto il suo cuscino…Deve averla riletta parecchie volte, forse per ricordare quando l’aveva scritta…Non so..”

Diede la lettera a Ron che rimase spiazzato, una lettera? Sulla busta c’era scritto “Per Ron, Hermione e Ginny…”

“Non ce la faccio a leggerla…” disse Ron

“Lo faccio io dammi qui…”

Hermione prese il foglio con le mani che tremavano… Non sapeva cosa aspettarsi e iniziò a leggere:

Cari Ron e Hermione, se state leggendo questa lettera significa che io non ci sono più… Significa che avrò portato a termine il compito ingrato che pesava sulle mie spalle da quando sono nato.

Sono tremendamente triste al solo pensiero di dovervi lasciare ma quello che mi preme di più è almeno sperare che io non sia morto invano… Voglio sperare che quando morirò mi porterò dietro Voldemort perché la sola idea di andarmene avendo anche fallito mi toglie il respiro… Non immaginate com’è difficile per me in questo momento scrivere questa lettera, tutto mi sarei aspettato fuorché  scrivere una lettera che fungesse da testamento più o meno…Non ha senso negare ormai che il pericolo che io possa morire è altissimo, non mi fa piacere ammetterlo e vi assicuro che sto tremando mentre scrivo perché mi rendo conto che queste potrebbero essere le ultime parole che vi dirò…Vorrei chiedervi un favore  ragazzi, e spero che almeno quando me ne sarò andato voi cercherete di farmelo…AMATE… Amate finchè potete perché poi potrebbe essere troppo tardi…Io vi ho amato ragazzi, per anni siete stati la mia unica famiglia… Con voi ho sofferto, riso, litigato e pianto, nessuno mi conosce come mi conoscete voi e vi assicuro che nessuno è mai riuscito a darmi quello che in tutti questi anni di amicizia voi siete riusciti a darmi… Sapete che cos’è? E’ l’amore… Quello libero da ogni pregiudizio, incondizionato… Che non si lascia scalfire dalle malelingue della gente e dalla paura…Mi siete stati sempre vicini anche in momenti in cui nessuno l’avrebbe fatto e io per questo vi devo ringraziare… Vi assicuro che scrivere questa lettera è la cosa più difficile che io abbia fatto in tutta la mia vita e solo il pensiero che un giorno possiate leggerla mi fa stare male perché so che in quel momento io non ci sarò più…Ma vi prego di leggere attentamente quello che ho scritto, so che in questo momento starete soffrendo e sarà difficile da affrontare questa situazione ma come siamo riusciti a superare tutti e tre insieme cose tremende nel passato, potete farcela voi due a superare questa….

Confido in te Hermione, che con la tua infinita pazienza riuscirai a placare il carattere irruento di Ron…

E confido in te Ron perché tu stia vicino a Hermione, sai quanto è sensibile e un’esperienza come questa potrebbe veramente distruggerla…Mi raccomando, non isolatevi ma unitevi ancora di più…C’è un sentimento forte che vi lega e che vi permetterà di affrontare la mia perdita nel migliore dei modi… Ricordatevi sempre che l’amore è il potere più forte di tutti, niente e nessuno potrà mai cambiare questo.

Ora arriva il pezzo ancora più difficile:

Cara Ginny,

anche per te vale la stessa cosa, se starai leggendo questa lettera insieme a Ron e Hermione, vuol dire che io non ci sarò più o che comunque ci sarò molto vicino…

Come riuscire a spiegare quello che provo per te? Credo sia impossibile perché dovrei riuscire a spiegare perché vivo e respiro…

Voglio che tu sappia una cosa Ginny, io e te non abbiamo avuto molto tempo per stare insieme perché io come uno stupido mi sono accorto quanto fossi meravigliosa troppo tardi, voglio che tu sappia che solo  quando ho iniziato ad uscire con te, io ho cominciato a vivere davvero…

Mai nella mia vita mi sono sentito così tremendamente vivo e felice come quando stavo con te, quando ti abbracciavo, ti baciavo o semplicemente accarezzavo quei meravigliosi capelli rossi per me il mondo intorno spariva… Esistevi solo e soltanto tu… Nient’altro…

Ti assicuro che doverti lasciare l’anno scorso è stato come strapparmi un pezzo di cuore dal petto perché da quando ti avevo trovata non riuscivo a immaginare di poter neanche passare un solo minuto senza di te…

Sei fenomenale lo sai vero? Sei bella, intelligente, caparbia e testarda… Diamine se sei testarda… Ma sei anche così sensibile e passionale… Oh Ginny, mi dispiace così tanto … Mi sento così in colpa a sapere che adesso tu starai soffrendo ancora una volta per colpa mia… Però io voglio che tu sappia un’altra cosa importante e cioè che per me averti amata è stata la cosa migliore che mi sia mai potuta capitare… Ti ho amata tanto Ginny e ti assicuro che per me starti lontano è stato come vivere costantemente trattenendo il respiro e solo quando ti vedevo o ti toccavo potevo lasciarlo andare…

Voglio che tu sappia che ti amo da stare male e  che ti amerò per sempre, ovunque e comunque… Niente e nessuno potrà mai cancellare questo… Ti amo…

Ora in conclusione voglio dire a tutti e tre che  vi ho amati tanto e che mai e poi mai dimenticherò quello che avete fatto per me e quello che siete stati per me…Continuerò ad amarvi in qualsiasi luogo io mi troverò e vi assicuro che quell’amore così grande, un giorno…. Mi riporterà da voi…

Harry

Calde lacrime bagnavano ora il viso di Hermione che non riusciva a capire neanche come aveva fatto a leggere fino a quel punto… Si girò e vide Ginny che piangeva seduta su una sedia ma la cosa che davvero la lasciò senza fiato fu quando si girò a guardare Ron… Era girato di schiena ma lei vedeva che le sue spalle sobbalzavano leggermente e si avvicinò piano…

“Ron…?”

“Non è giusto…Non è assolutamente giusto… Com’è possibile che stia succedendo tutto questo?”

Hermione aveva visto bene, per la prima volta in tutti quegli anni vedeva Ron piangere… L’aveva visto arrabbiato, confuso, triste e allegro…Ma non l’aveva mai sentito piangere… Non sapeva cosa fare né cosa dire… Era completamente spiazzata…

Rimasero per un attimo ognuno nel proprio dolore e a rimuginare sulle parole appena lette e poi entrarono nella stanza…

Harry ovviamente era sdraiato sul letto con gli occhi chiusi… Nessuno aveva voglia di parlare… Presero tre sedie, le avvicinarono al letto e rimasero lì così…Ognuno perso nei suoi pensieri… Ognuno a sperare che Harry si svegliasse…

I tre ragazzi si addormentarono senza scambiarsi neanche una parola, il sole entrava dalle finestre ma nessuno dava cenno di volersi svegliare…Erano distrutti… Poi però qualcosa fece sobbalzare Ginny… Era sicura, l’aveva sentito! Si girò e guardò Harry ma lui era ancora immobile e con gli occhi chiusi, allora chi è che le aveva sfiorato la mano?? O forse stava sognando? Si, forse stava solo sognando…

“Gin…Ginn…”

Era un sussurro appena udibile ma che le aveva fatto esplodere il cuore… Ora era sveglia, non poteva sognare anche ad occhi aperti, si girò lentamente mentre il respiro accelerava e lo guardò… Sembrava immobile e invece guardando attentamente le palpebre si muovevano impercettibilmente… Non ci credeva…

“Harry???” gli sfiorò una guancia con la mano… Adesso si vedeva chiaramente… Poi piano, pianissimo, il ragazzo aprì gli occhi… La luce gli faceva male, ma sentiva quel profumo e voleva vederla…

“Non ti sforzare…”

No, lui voleva vederla… Li aprì di più, girò la testa che gli faceva malissimo ma sapeva che una volta visti quei meravigliosi occhi il dolore sarebbe passato… La guardò…

“Ginny…”

La ragazza fece per svegliare Ron e Hermione  ma lui la fermò:

“No…Lasciali dormire un po’...”

“Ma Harry, loro vorrebbero…”

“Non ti preoccupare, avremo tutta la vita per parlare…”

Si era svegliato, aveva ragione, ora che si era svegliato avrebbero avuto tutta la vita per parlare…

 

***Eccomi qui!! L’avete notato vero che è un po’ più lungo del solito? Che dire, oggi ero in fiume in piena, non riuscivo più a smettere!Spero che vi sia piaciuto lo stesso e che siate riusciti ad arrivare fino alla fine!! Ringraziamenti a chi ha recensito l’ultimo capitolo:

MitsukiAngel: No, non l’ho fatto morire, lo sai che non ce la faccio!! Ti vi bi anch’io nèèè!!

Weasleygirl: Hai visto? Ho aggiornato presto!!Spero che anche questo nuovo capitolo ti piaccia!! Fammi sapere cosa ne pensi!!Bacio

Mark: Grazie davvero per il magnifico complimento, sono davvero onorata!! Spero leggerai e recensirai il prossimo capitolo per dirmi cosa ne pensi!Ciao

Mimmyna: Ti è piaciuto? Spero tanto di essere riuscita ancora una volta a soddisfare la tua curiosità!!Grazie!!

Funkia: Non ti preoccupare non ti avrei mai lasciata nello sconforto!!! Grazie per i complimenti e mi raccomando continua a recensire!!

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Tutto come prima ***


Ragazzi, è con enorme dispiacere e una tristezza infinita che vi comunico che questo è il penultimo capitolo!! Vi assicuro che sto male solo a pensarci!! Ringrazio davvero di cuore chi recensisce sempre e anche chi legge solamente!! E’ meraviglioso e neanche sapete quanto mi avete aiutato ad arrivare fino a questo punto!! Vi adorooooo!! Una persona mi ha proposto di fare un sequel, voi cosa ne dite??? Fatemi sapere nelle vostre recensioni!!! Baciooooo!!!

 

Ron stava camminando piano, era appena entrato in una piccola chiesetta che all’inizio sembrava deserta e invece subito si era accorto che c’era un mucchio di gente attorno a lui, tutta gente che piangeva sommessamente senza avere neanche il coraggio di alzare la testa… Il rosso guardò verso l’altare e vide qualcosa che lo lasciò senza fiato, incominciò  a sudare e tremare…Non poteva essere vero… Gliel’avevano detto che stava male ma non che se ne sarebbe andato…

Camminò sempre più lentamente perché una volta arrivato lì davanti non avrebbe più potuto evitare di vedere quello che c’era, era quasi arrivato e vide in prima fila Hermione che piangeva tenendo il capo di Ginny sulla sua spalla e la rossa aveva lo sguardo perso nel vuoto… Ron prese coraggio e si avvicinò di più e li, disteso in quella bara aperta, con i capelli in disordine anche in quella occasione, c’era il suo migliore amico… Harry Potter giaceva privo di vita in quella bara, Harry Potter se ne era andato… Due lacrime puntellarono gli occhi di Ron che girò lo sguardo e si trovò accanto Hermione:

“Dai Ron, avanti…”

Ma lui non voleva andarsene, lui voleva stare li con Harry, non l’avrebbe mai lasciato solo, era il suo migliore amico…

Poi sentì qualcuno che gli tirava un braccio e che diceva:

“Ron!Avanti dai!”

La scena si dissolse lentamente e ora davanti ai suoi occhi c’era solamente Hermione che lo guardava sorridendo e disse:
“Buongiorno, hai avuto un incubo?”

Stava per dire di no, che era tutto reale ma poi si accorse che forse non era così, si accorse solo in quel momento di avere le guance bagnate e cercò di non farsi notare da Hermione voltando un po’ la testa… Si rese conto di essere ancora seduto sulla sedia della stanza del San Mungo e si sporse per guardare Harry ma il letto era vuoto, possibile che non fosse stato un sogno ma solo il ricordo di qualcosa che era già successo?? Aveva troppa paura di chiedere a Hermione perché aveva paura della risposta ma non ce ne fu bisogno perché la ragazza aveva già capito e lo anticipò:

“ E’ fuori con Ginny…Sono a fare una passeggiata…”

Ron la guardò, era raggiante…Come aveva fatto a non accorgersene prima del suo splendido sorriso? Non la vedeva così felice da mesi… E lui? Come si sentiva?

Non sarebbe riuscito a dirlo con esattezza perché non era ancora riuscito ad assimilare bene quello che Hermione aveva appena detto, possibile che stesse ancora sognando… La ragazza parlò di nuovo:

“Che c’è Ron? Va tutto bene, è finita…”

“E’ davvero..? Voglio dire…” le parole non riuscivano proprio ad uscire dalla sua bocca

“Si…Davvero..”

“Ma quanto ho dormito?”

“Un bel po’….Eri distrutto, come tutti del resto… Quando mi sono svegliata, anch’io credevo di sognare perché ho trovato Harry e Ginny che parlavano tranquillamente, sono rimasta completamente spiazzata per qualche minuto prima di rendermi conto che era tutto vero…”

“Ma perché non mi avete svegliato?” chiese Ron

“Harry non ha voluto, a quanto pare era parecchio che si era svegliato ma non ha voluto disturbarci, Ginny gliel’ha detto ma lui è stato irremovibile…”

“Tipico di Harry…” e anche sul viso di Ron finalmente apparve un sorriso…

Tutto stava finalmente tornando a posto… Ron guardò Hermione e gli parve più bella che mai anche se col viso stanco e i capelli in disordine…Lei gli sorrise e lui non potè fare a meno di pensare a quanto fosse meravigliosa quella ragazza, la strinse piano tra le sue braccia e con infinita dolcezza la baciò...

 

***

 Nel frattempo un’altra coppia stava chiacchierando nel cortile del San Mungo, Ginny ed Harry erano seduti su una panchina mano nella mano e guardavano il cielo meravigliosamente azzurro che c’era davanti ai loro occhi…

Ginny accarezzava piano i capelli spettinati di Harry e sorrideva mentre il ragazzo sembrava assorto in pensieri molto lontani, lei fu la prima a parlare:

“Ho avuto tanta paura sai? Tantissima…Non ero mai stata spaventata come in questi giorni…”

“Lo so Gin, e ti assicuro che mi dispiace…”

“Oh ma Harry, non ti devi dispiacere!! Non è colpa tua…”

“Si che lo è … Con te non avrei mai dovuto dichiararmi, avrei dovuto tenere i sentimenti che provavo per me o perlomeno avrei dovuto cercare di tenerti il più lontano possibile…”

“Sai benissimo che non avrei mai accettato…Devo ammettere che quando mio padre mi ha chiamata per dirmi che avevi avuto un’altra crisi ho seriamente pensato di aver sbagliato tutto nella mia vita e di aver sbagliato ad essermi innamorata proprio di te ma…”

Harry pensò che aveva ragione Ginny, non aveva fatto altro che farla soffrire… E se lei ora aveva qualche dubbio lui non l’avrebbe fermata…

“Ma poi quando mi sono resa conto delle scemenze che avevo anche solo minimamente potuto pensare mi sono vergognata di me stessa perché io dovevo essere orgogliosa di te...Sei stato grande Harry, in tutto e per tutto…Hai rischiato la tua vita per salvare il mondo magico, non hai mai messo davanti te stesso ma sempre la cosa giusta da fare in quel momento e hai rischiato di morire per questo Harry…Non so quante altre persone l’avrebbero fatto…”

“Ho avuto paura anch’io Ginny e in molte occasione ho pensato di lasciar perdere, ma sai che cosa mi ha spinto a continuare?”

La ragazza annuì e lo lasciò parlare:

“Tu Ginny!! Tu mi hai dato la forza, sempre…Che dolore ti avrei causato se me ne fossi andato? Non avrei mai potuto sopportare di farti del male…   E poi quando pensavo al fatto che prima avessi concluso questa storia, prima avrei potuto stare con te il cuore mi si riempiva di gioia e l’unica cosa da fare, è stata quella di andare avanti e combattere....”

“Abbiamo letto la lettera che hai scritto…”

Harry si ricordava bene di quella lettera e di che fatica aveva fatto a scriverla…

“Dovevo farlo capisci? Se fossi morto all’improvviso non avrei mai potuto farvi sapere quello che provavo e quello che volevo per voi…Ho fatto quello che a me avrebbe fatto piacere… Avrei voluto che Sirius o Silente… Insomma hai capito…”

“Certo che ho capito…”

Si guardarono per un attimo negli occhi e poi Ginny si avvicinò piano, era da tanto tempo che entrambi aspettavano quel momento…Si baciarono, a lungo ed Harry la strinse tra le sue braccia con tanta forza da non lasciarla quasi respirare…Avevano rischiato di perdersi così tante volte che ora non voleva più lasciarla andare…

Quando si staccarono, si guardarono e sorrisero e Harry disse:

“Che ne dici di tornare? Ron dovrebbe essersi svegliato ormai…”

 

***

 

Ron e Hermione sentirono aprire la porta e si girarono allarmati… Si erano un pochettino lasciati andare, approfittando del fatto che erano soli…

“Non vi preoccupate… Fate come se noi non ci fossimo…” disse Harry sorridendo

Ron e Harry si guardarono per un tempo lunghissimo, poi Ron si alzò e andò verso il ragazzo e fece qualcosa che fino a poco tempo prima l’avrebbe imbarazzato moltissimo… Diede la mano ad Harry e poi lo abbracciò:

“Bentornato amico!”

Le due ragazze si guardarono stupefatte e poi guardarono Ron… Non riuscivano a credere a quello che avevano appena visto…

In quel momento la porta si aprì di nuovo…Una signorina entrò, lasciò una busta nelle mani di Harry e se ne andò..

“Hey, questo dev’essere il periodo delle lettere! Di chi è?”

“Ron non essere indiscreto! E poi le lettere sono un mezzo meraviglioso per tenersi in contatto…”

“Si si…”

Harry sorrise, finalmente era tornato alla normalità… Sentire Ron e Hermione litigare di solito gli dava tremendamente fastidio ma ora era segno che tutto stava tornando normale, o quasi…Perché quando guardò chi gliel’aveva mandata, rimase un po’ spiazzato…

“E’ di Malfoy…”

“Avanti!!Leggila!!” disse Ron sporgendosi in avanti per leggere

Ginny e Hermione sbuffarono, avevano pensato che fosse cambiato e invece era sempre lo stesso, Harry rise e iniziò a leggere:

“Heilà Potter!

Come te la passi? Ho deciso di scriverti queste righe perché mi hanno comunicato che ti sei svegliato e stai bene, bè che dire?

Sono piacevolmente sorpreso dal fatto che tu ce l’abbia fatta e sono sorpreso del fatto che possa essere stato il mio intervento ad aiutarti…

Sai non avrei mai pensato di trovarmi a scrivere questo genere di lettera, in verità non mi sarei mai aspettato di scrivere nessun tipo di lettera a te…

Ma hai notato come le cose cambiano? Certo, io provo per te le stesse cose che provavo prima ma devo ammettere che è grazie a te che sono vivo ed è grazie a te se ora ho la possibilità di scrivere questa stupida lettera…Non avrei mai pensato che un giorno mi sarei ritrovato a ringraziare te, sfregiato! Eppure le cose stanno così al momento attuale…

Volevo dirti che se sono venuto da te è perché Weasley è venuto da me a chiedermelo, è venuto a casa mia e  ha chiesto il mio aiuto… All’inizio avevo sinceramente pensato di rifiutare…Io Draco Malfoy aiutare Harry Potter? Ma poi mi sono ricordato che cosa mi hai detto in quella stanza quella sera, ricordi?  “No Draco fermati!! Silente ti aveva dato la possibilità di salvarti, te la darò anch’io…Passa dalla parte del bene!! Lo leggo nei tuoi occhi…non sei malvagio…sei arrogante, viziato e prepotente…
Ma non sei cattivo!! Non diventare un assassino…Aiutami a distruggerlo…Insieme possiamo farcela…”

Sono esattamente queste le parole che hai detto… Quelle che mi hanno colpito di più sono state due frasi, non sei malvagio e insieme possiamo farcela… Sono rimasto colpito perché dopotutto quello che avevamo passato tu pensavi davvero che io non fossi malvagio… Insieme possiamo farcela? Era vero, insieme ce l’avevamo fatta…E insieme forse potevamo farcela anche in questa situazione…E’ per questo che ho accettato, non perché voglia diventare tuo amico o cose di questo tipo ma solo perché tu mi avevi dato questa possibilità e io ho ricambiato…Tutto qui…

Volevo fartelo sapere perché ci tenevo a mettere in chiaro le cose…

Ora ho finito, spero di aver reso l’idea almeno in parte di quello che penso, siamo pari, tu hai aiutato me e io ho aiutato te…Magari un giorno ci rincontreremo e ne potremo parlare di persona ma non ci sperare troppo perché io ero e resterò per sempre Draco Malfoy.

Si guardarono tutti e tre, poi Harry iniziò a ridere e disse:

“Bè non mi aspettavo niente di più da Malfoy…”

“Ti ha aiutato però…” disse Hermione

“Oh lo so… Ma non si può prendere niente da due persone che si sono odiate da tutta la vita…Si odieranno fino alla morte…”

“L’importante è che tu stia bene, conta solo questo…” disse Ginny

“Esatto, e che ce ne importa di quello che pensa Malfoy?? Voglio dire, ci ha aiutato e tutto ma come ha detto lui, rimane sempre Malfoy…Ormai è una tradizione odiarsi, e le tradizioni vanno rispettate…” disse Ron con un gran sorriso…

Tutti e quattro i ragazzi scoppiarono a ridere,  poi Harry tornò improvvisamente serio, gli altri si girarono verso di lui con uno sguardo interrogativo e lui disse:

“Non è niente, è solo che… Quando sono stato male pensavo che non avrei mai più vissuto questi attimi e queste sensazioni… E invece adesso… Guardiamoci, è meraviglioso… E quando penso che finalmente vivrò una vita normale, il cuore mi si riempie di gioia…”

Si guardarono tutti e poi Ron parlò:

“D’accordo, d’accordo…Hai ragione… Ma quando andiamo? Io sto morendo di fame!”

Gli altri lo guardarono scandalizzati e poi scoppiarono nuovamente a ridere…

 

*** Ed eccomi nuovamente qui…  Spero che anche questo vi sia piaciuto come gli altri e commenterete, anche per darmi la forza di scrivere l’ultimo!!

Ringraziamenti:

MitsukiAngel: E visto che le lettere vanno di moda, ho deciso di farne scrivere una al nostro amatissimo Draco!! Piaciuto??? E’ meraviglioso che leggi sempre e fai delle recensione magnifiche, cosa farei senza di te??? Ti vi bi né, capito Zia??!! Tanto tanto!!!

Lilystar: Ti giuro che non so esprimerti a parole come mi sono commossa quando ho letto la tua recensione!! Ti ringrazio dal più profondo del cuore per le bellissime cose che hai detto e spero che ti piacerà anche questo capitolo!! Non vorrei mai deluderti!!

Mark: Vale per te la stessa cosa che ho detto a tua sorella qui sopra!!Ti ringrazio tantissimo davvero!!!

Satanabaan: Oh grazie per aver detto che è notevole! Sono davvero colpita!!

Funkia: Che cosa dire per ringraziarti in maniera degna di nota?? Ti basta sapere che le tue recensioni mi danno la carica per continuare a scrivere?? Grazieeeee!!!!

Mimmyna: Stessa cosa che ho scritto a Funkia! Mi date una gioia incredibile e mi spronate ad andare avanti! Non so come ringraziarti!!

Weasleygirl: Ti giuro che non era nelle miei intenzioni farti piangere, ma se ci sono riuscita vuol dire che il capitolo che avevo scritto ha avuto l’effetto desiderato!Ti ringrazio per il continuo supporto e per il fatto che mi dici sempre cose bellissime!! Il prossimo sarà davvero quello finale!!Bacio!

Ale146: Sono contenta che il precedente capitolo ti sia piaciuto tanto e ovviamente spero che sarà così anche per questo!! Grazieee!!!

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Finalmente... ***


Ed è arrivato anche l’ultimo capitolo…La storia finisce…Spero vi sia piaciuta, grazie a tutti coloro che hanno letto e per i ringraziamenti speciali andate alla fine…Vale82

 

Ginny, Hermione e Ron lasciarono la stanza e Harry si ritrovò da solo … Rigirava continuamente la lettera che gli era stata consegnata da parte di Malfoy e non sapeva che cosa fare…Era meglio rispondere o lasciare le cose come stavano? E poi che cosa avrebbe potuto scrivere? Non sapeva davvero quale fosse la soluzione migliore ma  un dubbio continuava ad attanagliare la sua mente, sarebbe stato così sbagliato andare di persona a trovare il biondo? Se invece di rispondere con una lettera avesse detto a voce quello che pensava?

Si distolse da quei pensieri quando la porta si aprì all’improvviso:
“Ciao Harry!Come ti senti?”

Un grosso sorriso comparve sul volto del ragazzo:

“Sto bene grazie, Signor Weasley. Come mai qui?”

“Sono venuto a prenderti, oggi esci…”

“Finalmente ma signor Weasley io…”

Aveva un po’ di timore a dirlo perché non sapeva come  Arthur Weasley avrebbe risposto, ma sapeva bene che il problema c’era e doveva affrontarlo, lui non aveva una casa…I Dursley avevano promesso di accoglierlo fino a che non fosse stato maggiorenne, e comunque non sarebbe mai tornato a vivere con loro, ma il dato di fatto rimaneva… Non aveva dove andare… Come se gli avesse letto nel pensiero il signor Weasley parlò:

“Ne ho parlato molto con Molly e… Ora che la maggior parte dei nostri figli se ne sono andati… Bè…”

Harry si rese conto che il signor Weasley era emozionato, ma non osava e non sperava che quello che quello che  lui stava per dire era quello che aveva sempre sognato, poi continuò:

“Bé ci è sembrato giusto decidere che tu venga a stare da noi Harry, tu sei come un figlio e per Ron sei come un fratello…Spazio ce n’è ovviamente e se per te va bene…”

Se per lui andava bene?? Non pensava fosse necessario dubitare di quello!!

“Se per me va bene? Non riesco ad immaginare un luogo migliore dove andare a vivere…E’ sempre stato il mio sogno…”

“Molly ne sarà felice, e anche tutti gli altri è ovvio… Ora è meglio che andiamo”

“Signor Weasley mi scusi?”

“Dimmi Harry…”

“Io avrei una cosa da chiedere, potrebbe sembrare strano detto da me ma… Gradirei poter parlare con Malfoy… Avrei, diciamo una questione in sospeso, e vorrei risolverla insomma…”

“E’ rischioso, lo sai vero? Draco Malfoy è sotto sorveglianza speciale del Ministero e fare incontrare proprio voi due potrebbe essere pericoloso…”

“Se posso permettermi, non crede che io abbia già affrontato il pericolo più grande? Non ho paura, ora non più…Sono pronto ad affrontare qualsiasi cosa, sono più forte…”

Aveva dovuto soffrire, combattere e sputare sangue per arrivare dove era arrivato, aveva perso quasi tutte le persone che amava e aveva sempre messo davanti sé stesso nell’ultimo periodo pur di non far accadere niente di male agli altri, aveva affrontato Voldemort e l’aveva distrutto, era vero quello che stava dicendo, non aveva più paura…Ne aveva avuta, e tanta anche ma non si era mai arreso e non l’avrebbe fatto neanche ora…

Arthur Weasley stava guardando Harry come se lo vedesse davvero solo in quel momento e si rese conto di non avere scelta:

“Sono ammirato e davvero orgoglioso di te, Harry… E’ sorprendente guardarti… Solo ora mi rendo conto di una cosa che fino a poco fa avevo sottovalutato…”

“Che cosa?” chiese Harry curioso

“Sei diventato un uomo Harry, ti dirò la verità, noi adulti facciamo sempre un po’ fatica ad ammetterlo, ma è evidente da come hai parlato poco fa che sei molto maturato…”

Il ragazzo era molto emozionato, lui non aveva mai avuto un padre e la persona che poteva assomigliare di più a quella figura era morta troppo presto ma li in quella stanza, per la prima volta, si era reso conto che non era più orfano da un sacco di tempo, quando aveva conosciuto Ron su quel treno non solo aveva trovato il suo migliore amico, ma aveva trovato anche una vera famiglia… Quella che non aveva mai avuto prima…

Erano entrambi emozionati da quella conversazione, ma dovevano prendere le redini della situazione e fu il signor Weasley a parlare per primo:

“Cosa preferisci fare prima?”

“Preferirei parlare con Malfoy…Così poi, mi godrò a pieno il ritorno a casa…”

Faceva uno strano effetto per lui dire quella parola soprattutto visto che la sua unica casa era sempre stata Hogwarts…

“E va bene…”

Non si stupì quando arrivarono nella casa del giovane serpeverde, se la immaginava esattamente così, fredda e priva di un qualsiasi tipo di calore… Si accomodò sul divano e attese…

Ad un tratto la porta si aprì e il biondo entrò nella stanza…

“Potter”

“Malfoy”

Si guardarono per un istante, lungo una vita intera e poi Malfoy parlò:

“Mi sembra di averla già vista questa scena..”

“Cosa significa?” chiese Harry

“Che è la stessa identica immagine di quando Weasley è venuto a chiedere il mio aiuto…Solo che ora ci sei tu seduto al suo posto…”

“Ok, senti…Sarò breve, così sarà facile per tutti e due… Ho ricevuto la tua lettera e mi sembrava più carino venire direttamente qui..”

“Le carinerie non sono mai state il tuo forte…”

“Si bè…Neanche le tue…”

“Già…” disse Malfoy

“Già..” ripeté Harry

Si guardarono di nuovo, Harry si stava mentalmente chiedendo che cavolo gli era venuto in mente di andare lì… Che cosa aveva cercato di fare?

“Potter, nonostante tu pensi il contrario, io non ho tutto il giorno per stare qui a guardarti…”

Eccolo li… Malfoy era tornato… Harry cominciò a pensare che forse la lettera non l’aveva scritta lui… Ma era un’idea talmente stupida che la scartò subito…

“Va bene, ho letto la tua lettera come ti ho detto…So che avevi scritto che eravamo pari ecc… Ma secondo me non è così…La sera in cui sei venuto da me a raccontarmi tutto quello che era successo in quella famosa stanza io non ricordavo ancora niente ma appena tu sei uscito io ho iniziato a ricordare…Non credo sia stato un caso…Nessuno dei miei amici era riuscito a farmi tornare neanche un briciolo di memoria…”

“Lo so…”

“E quindi presumo sia stata la rabbia a far scattare qualcosa, anche quando non avevo la memoria sapevo che tra me e te non scorreva buon sangue, era solo una sensazione ma era la verità… Hai detto che magari un giorno ci saremmo incontrati e ne avremmo potuto parlare, io non lascio mai niente al caso, Malfoy… E quindi sono qui, so benissimo anch’io che non saremo mai amici e in tutta sincerità neanche vorrei ma penso davvero le cose che ti ho detto in quella stanza e le pensavo quando te le ho dette…Non l’ho fatto solo per farmi aiutare da te, voglio che sia chiara questa cosa e ritornando alla sera in cui sei venuto al San Mungo, voglio farti sapere che sono sicuro che non mi hai aiutato solo per paura o vigliaccheria… L’hai fatto perché volevi farlo, non ti so dire precisamente che cosa ti ha spinto, quello lo puoi sapere solamente tu ma qualcosa che non ti saresti mai aspettato di provare è nato dentro di te…”

“E che cosa sarebbe sentiamo??” disse Malfoy

“Il bene… Non per me ovvio… Ma sapevi anche tu qual era la cosa giusta da fare… Sei cresciuto con dei principi e dei valori completamente sbagliati a mio parere, ma in quella stanza ti sei reso conto che non sarebbe servito uccidermi e lo sapevi anche con Silente… Non sei un assassino e mai lo diventerai, hai avuto due volte l’occasione di schierarti e in tutte e due hai scelto di metterti dalla parte del bene, io credo che sia significativo e credo che anche tu te ne sia reso conto…”

“Può darsi…Non ne sono così sicuro…” disse fissando Harry con i suoi occhi di ghiaccio

“Non conta ora…Contava prima e ha contato… Sono vivo  e Voldemort è morto … Possibile che non ti dica niente? Comunque non ha importanza, quello che dovevo fare l’ho fatto…Mi sembrava la cosa giusta…”

“D’accordo… E quello che io avevo da dire l’ho già detto in quella lettera quindi credo che da oggi in poi potremo comportarci come abbiamo sempre fatto… Quindi se non ti dispiace ora dovrei proprio andare, sempre che tu non voglia stare qui a cena...” disse sarcastico il giovane Malfoy

Aveva ragione, potevano continuare perché proprio non lo sopportava, ma mancava il pezzo più importante, quello per cui era andato li…

“Ora me ne vado...”

Stava uscendo dalla stanza, quando si girò per l’ultima volta a guardare il serpeverde:

“Malfoy?”

“Si?” disse alzando la testa

“Per quello che può contare, Grazie.”

Detto questo, uscì dalla stanza senza più voltarsi indietro…

***

“Smettetela!!!”

“Avanti Hermione è così divertente!!”

“Oh si certo! Mi sto sbellicando dalle risate!!”

I gemelli si contorcevano dal ridere mentre dalla finestra della Tana facevano ricrescere l’erba che Ron stava cercando disperatamente di tagliare senza accorgersi di nulla… Lo videro imprecare e dirigersi verso l’ingresso, quando entrò i gemelli stavano ancora ridendo:

“Che miseriaccia avete da ridere??” chiese rossissimo in volto e coi capelli scompigliati.

“N-niente” disse Fred tenendosi lo stomaco

Ron guardò Hermione che guardava verso i gemelli e poi verso il prato e capì tutto:

“Siete degli idioti!!Siete stati voi? E’ due ore che cerco di tagliare l’erba!!”

“Gliel’ho detto!!!” disse Hermione

“Oh Fred guarda come sono carini!!” disse George

“E’ vero…A quando le nozze??” disse Fred

E ripresero a ridere più forte di prima, Ron sbuffò e uscì di nuovo in giardino…

“Quanto siete stupidi!!” ma non poté evitare di sorridere all’ultima battuta, poi uscì anche lei…

“Dai non te la prendere!”  disse Hermione avvicinandosi

“Non sono più un bambino! Dovrebbero smetterla di prendermi in giro!!” disse scagliando un pugno in aria…

“Lo sai come sono Fred e George!”

“Non mi interessa, ora gli scaglio un bell’incantesimo, da qui li prendo!” disse prendendo la mira con la bacchetta…

“Ora sei tu un bambino!” disse seria Hermione

“Dovrei continuare a farmi prendere in giro??”

“Dico solo che se ti comporti come loro non la smetteranno mai…”

“Ah quindi è colpa mia??”

“Ma chi è che ha detto questo?”

“Tu!! Hai detto che sono un bambino!”

“No io ho detto che…”

“Certo che voi due anche se ora state insieme ci assillerete comunque con le vostre litigate eh??”

Ginny Weasley era appena arrivata in giardino ed era raggiante…

“Credo di si..Purtroppo…” fece Hermione stizzita

“ Bè smettetela, perché Harry sta arrivando e non voglio che veda gente imbronciata!! Papà è andato a prenderlo al San Mungo…”

“Certo, mammina…”

“Non fare lo spiritoso con me, Ron…Non ti conviene…” ma era così felice che non sembrò neanche minimamente intimidatoria…

“Ora rientro e voi smettetela di litigare!!”

“Ha ragione sai?”

“Ragione? Dai Hermione! Ti piace litigare con me…Dì la verità … E poi la mia situazione è ancora peggio della tua…”

“Cioè???” fece lei cominciando a scaldarsi di nuovo..

“Voglio dire, sei testarda e saccente, vuoi sempre aver ragione ed è per questo che litighiamo sempre, sei insopportabile a volte ma… E’ anche per questo che ti amo no?”

Hermione era già pronta a ribattere ma alle ultime parole si bloccò:

“Cos’hai detto?” chiese piano

“Che sei insopportabile e …”

“No,no dopo!!”

“Vediamo…Ah si!! Ho detto che Ti Amo Hermione…” disse guardandola dritta negli occhi

“Anch’io ti amo Ron…”

Si abbracciarono fortissimo e Ron disse:

“Bè, visto che ci amiamo così tanto…Sai camera mia è libera e…”

“Ronald Weasley sei incorreggibile!!” disse fingendosi offesa, poi scoppiò a ridere e lo baciò…

“Harry!!”

Sentirono la voce di Ginny arrivare dalla cucina, si guardarono raggianti e corsero velocemente in casa…

“Ron, Hermione…” disse Harry

Si guardarono intensamente poi Hermione gli corse in contro e lo abbracciò…

“Hermione mi stai soffocando…” disse Harry con voce strozzata…

“Sc- scusa…” disse la ragazza tra le lacrime…

“Come va?” disse Ron stringendogli la mano ma visibilmente emozionato

“Abbastanza bene, grazie…”

In un lampo apparve tutta la famiglia e ognuno sembrava aver qualcosa di importante da dire a Harry che si ritrovò a dover rispondere a milioni di domande contemporaneamente… Ci fu un attimo di quiete in cui si voltò per cercare Ginny ma non la vedeva… Uscì nel giardino e la trovò:

“Ciao…” disse avvicinandosi piano e sfiorandole piano i capelli… Lei si girò e lo guardò, aveva gli occhi pieni di lacrime…

“Che c’è?” chiese il ragazzo preoccupato

“Niente…Sono solo felice…” disse la ragazza

“Sono confuso, sei felice e piangi?” disse Harry

“Sono lacrime di felicità…”

Lui le si parò davanti, e la guardò dritta negli occhi…

“Sei strana, ma Ti Amo Ginny Weasley…”

Si chinò e la baciò…Si baciarono  a lungo e si strinsero forte, come se da un momento all’altro dovessero separarsi di nuovo…

“Hey!! Dai su!! Smettetela per favore!! La cena è pronta…” disse Ron imbarazzato

Entrarono, erano tutti lì attorno a quel tavolo… La signora Weasley, il signor Weasley, Bill, Fleur, Charlie, Fred e George e ovviamente non poteva mancare tutto l’Ordine della Fenice al completo compresi Tonks e Lupin che si tenevano per mano… Tutti brindavano e ridevano allegri… Molly Weasley canticchiava a bassa voce un motivo allegro che Harry non aveva mai sentito… Si girò verso Ron e Hermione che continuavano a beccarsi per poi sorridersi e farsi gli occhi dolci ed Harry non poté fare a meno di sorridere, guardò Ginny e vide che stava fissando lui e gli chiese:

“Sei felice?” disse sorridendo

“E me lo chiedi?” rispose semplicemente il ragazzo

Era vero, non c’era bisogno di chiederlo… Si guardò di nuovo intorno, ridevano tutti… Un pensiero gli balenò davanti agli occhi, rivide tutte le persone che si erano sacrificate per lui e non provò più dolore perché, come gli aveva detto una persona molto saggia, le persone che ci lasciano non ci abbandonano mai veramente… Continuano a vivere… Nel nostro cuore… Ora lo sapeva, riusciva a pensare al passato senza stare male e riusciva a guardare profondamente nel suo cuore e vedere tutte quelle persone, gli avevano dato tanto e ora lui riusciva a sentire quel calore sulla pelle… Sapeva che per lui non sarebbe mai stato facile…Era consapevole del fatto che probabilmente lui, Harry Potter, non avrebbe mai avuto una vita normale… Aveva ucciso Voldemort era vero ma il male non era morto del tutto... “Il male non verrà mai completamente sradicato e bisogna sempre continuare a combatterlo aveva detto Silente…”

Ma ora mentre si guardava intorno e guardava Ginny, Ron, Hermione e tutti gli altri si rese conto di essere veramente felice come non lo era mai stato…

Finalmente aveva una casa e finalmente aveva una famiglia…

Per il momento questo bastava e tutto era finalmente perfetto.

 

 

THE END

 

*** Oh mio Dio ragazzi…Giuro che mentre scrivevo la parola The End mi sono emozionata… Non ci posso credere di averla finita e  mi dispiace davvero da morire… Che tristezza…Ho lasciato uno spiraglio di speranza per poter fare magari un sequel…Spero di non avervi deluso, per favore recensite!!Vorrei tanto sapere cosa ne pensate…

Ringraziamenti speciali a:

Lilystar: Come ringraziarti?? Grazie al continuo supporto delle meravigliose persone come te sono riuscita ad arrivare fino alla fine!! Non ci sarei mai riuscita senza il tuo prezioso aiuto!! GRAZIE!!

Mark: Ora non potrai più scrivermi di continuare perché è finita purtroppo!!Ma ti voglio ringraziare davvero tantissimo per aver letto e recensito!! GRAZIE!!

Funkia: Lo sai no??? Hai letto e recensito dal primo capitolo di questa ff e continui come posso esprimere a parole quello che sei stata per me in questo cammino??? Non ho parole davvero!!! Sei grande!!!GRAZIEE!!!

Ale146: Il complimento che mi hai fatto supera di gran lunga le mie più rosee fantasie!! Sono davvero felice di sapere che hai seguito dall’inizio questa storia e che ti sia piaciuta tanto…Per l’idea del sequel…Bè ci penserò!!!GRAZIE!!!

Weasleygirl: E’ vero, l’ultimo capitolo non l’hai recensito, ma considerando che so come sei impegnata, ti perdono  perché hai letto sempre e recensito dicendo cose magnifiche…Purtroppo è finita ma ti ringrazio per avermi sempre spronata ad andare avanti e per i preziosi consigli!! Un bacio enorme!!

Mimmyna: Anche a te, l’ultimo capitolo è sfuggito ma spero che leggerai questo e lo recensirai perché ti assicuro che per me è importantissimo sapere cosa ne pensi!!! GRAZIE!!

MitsukiAngel: Tu lo sai vero?? Che il ringraziamento speciale va a te!! Senza di te questa ff non sarebbe mai esistita, sei tu che mi hai fatto conoscere questo fantastico mondo e sei tu che mi hai fatto conoscere questo sito… Grazie al tuo continuo supporto e alla tua fiducia in me sono arrivata fino a questo punto e mai ci avrei creduto!!Sei la sorella migliore che si possa desiderare(anche se un po’ CAFONA in verità!!) tra tre giorni partirò per Londra e ti assicuro che quando sarò li mi mancherai da morire…soprattutto le nostre risate fino alle 2 di notte!!! Ti vi bi nèèèèè!!!! Di brutto Zia!!!

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=68147