Anima Di Cristallo

di Asterion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo : Moon Land ***
Capitolo 2: *** Cap. 1 The Origins ***
Capitolo 3: *** Cap. 2 Secret Mission ***
Capitolo 4: *** Cap. 3 Thoughts ***
Capitolo 5: *** Cap. 4 Impostor ***
Capitolo 6: *** Cap. 5 Beginning of the Game ***



Capitolo 1
*** Prologo : Moon Land ***


 

 

L'alba ormai sorta cominciava ad ammantare con i suoi raggi di perla il paese della Luna , tratteggiando con delicate sfumature gli edifici e le case color ghiaccio del piccolo villaggio. Lo stabilimento del grande kage brillava in tutto il suo splendore mentre il paese cominciava lentamente a svegliarsi nella fredda foschia mattutina. Il sole affiorando dalla nebbia sfiorava con il suo albore perlaceo tutti i dintorni e presto avrebbe raggiunto le vette più alte delle grandi montagne che sovrastavano e abbracciavano il paese; solo in un luogo l'astro lucente non era ancora e non sarebbe giunto: la foresta di ghiaccio.

La selva si innalzava in tutta la sua austerità a sud-ovest del villaggio. Un perenne inverno imperversava in quel luogo, e a memoria d'uomo il gelo mortale che strozzava la foresta con i suoi artigli adunchi aveva sempre mantenuto il proprio dominio incontrastato. Gli alberi con i loro rami appesantiti dalla neve si stagliavano fino al cielo grigio, e gli animali misteriosi che strisciavano tra le ombre gelide, estremamente pericolosi se si tenevano di conto le numerose leggende che si erano diffuse al riguardo , non uscivano mai allo scoperto... se non per attaccare con il favore delle tenebre . L'atmosfera oscura sembrava sempre colma di un'ancestrale paura, e, di notte,quando la luna,signora di quei luoghi, scendeva silenziosa sul paese, la selva appariva più terrificante del solito e impregnata di un'aura senza tempo. Molto tempo addietro, alcuni ninja audaci avevano osato varcare la soglia di quel luogo temibile, ma si erano persi nei suoi labirinti di ghiaccio o,come qualche veterano loro compagno sosteneva, erano stati sbranati dalle fiere ancestrali che infestavano la foresta.

 

Ma quel giorno, incredibilmente, il sentiero disabitato della macchia fu calpestato per la prima volta dopo anni e anni da una figura che avanzava a passi rapidi nella boscaglia,avvolta in un manto color della notte. Una maschera, decorata con strie azzurro ghiaccio, ricopriva interamente il volto dell'individuo,non lasciando trapelare nemmeno un particolare che potesse indicare se fosse uomo o donna.

Al termine del suo cammino il ninja arrivò in una radura nascosta nelle profondità della selva, illuminata solo da un bagliore spettrale che riusciva a penetrare attraverso quella fitta rete di alberi. Dopo essersi fermato un momento, con con un balzo agile salì su un albero, sedendosi su un ramo con la schiena rivolta verso il tronco nodoso della pianta. Il silenzio venne immediatamente rotto dallo svolazzo di un uccello color dell'argento che era fuggito ad ali levate da un cespuglio lì vicino. Nel medesimo istante, la figura immersa nell'oscurità della radura, si spogliò con un gesto rapido del mantello che indossava , gettando l'indumento a terra sul manto nevoso. La luce del sole facendo capolino per un attimo tra le chiome degli alberi antichi, illuminò il volto giovanile di una ragazza.

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Cap. 1 The Origins ***


 

Taiyo. Sole.

Nome piuttosto inusuale in una terra fredda legata alla luna, alla notte , all'oscurità. Ma lei, Taiyo, era la “ragazza prodigio”, il ninja più forte e valente di quella terra, la luce di quel paese, l'eroina che tutti ammiravano.

Quel nome era stato deciso per la giovane diciassette anni or sono, quando lei era ancora una bambina di poco più di tre anni. Era stata trovata in una notte di plenilunio in una foresta. Chojiro, un eremita del paese della luna, stava effettuando esercizi di meditazione sotto la cascata di Taki, a sud ovest della foresta di ghiaccio,quando un rumore, talmente lieve che nessun altro uomo avrebbe potuto avvertirlo, lo destò dalla sua profonda concentrazione. Aprì gli occhi color verde smeraldo, e sollevò lo sguardo. Un leggero venticello estivo scompigliava i suoi capelli grigi, e alcuni schizzi di acqua gelata bagnavano la sua tuta verde.

Si alzò in piedi pacatamente sul masso dove fino a quel momento era rimasto seduto e rivolse lo sguardo, con fredda attenzione, verso la selva che si stendeva davanti a lui per molti chilometri.

Il suono assordante dell'acqua che si frangeva impetuosa sui sassi sembrava non impedire all'uomo di poter udire suoni sospetti. Dopo alcuni minuti di attenta ispezione del paesaggio, il suo sguardo si fermò su un cespuglio. Un sorriso beffardo apparì sul volto del ninja , mentre, incrociando le braccia sul petto, ingiungeva : “Chiunque tu sia, è inutile nascondersi. Ti ho sentito. Esci fuori da quel nascondiglio e mostrami il tuo volto!”.

Il vento continuava a fremere tra le fronde degli alberi imponenti della foresta e Chojiro, immobile, attendeva che qualcuno si mostrasse. Le foglie rossicce del cespuglio si smossero e una bambina si fece avanti sotto la luce della luna, con il volto sporco e graffiato e i vestiti strappati.

Un'espressione di sorpresa attraversò il volto dell'eremita. Dopo alcuni attimi di esitazione, si avvicinò alla piccola, chinandosi ad osservarla per qualche minuto. Il suo volto severo si aprì in sorriso gentile. Accarezzandole la guancia rosea per metterla a suo agio, disse in tono paterno:

Ma allora non sei il pericoloso nemico che credevo! Piccola, che ci fai in questo posto sperduto? ti sei smarrita?”.

 

La bambina non rispose, si limitò semplicemente a guardarlo fisso negli occhi verdi con risolutezza mentre una leggera folata di vento faceva ondeggiare i lisci capelli scuri che a malapena le arrivavano alle spalle.

 

L'uomo si alzò allora in piedi e prese rapidamente una decisione. Probabilmente la bimba era stata abbandonata o si era persa; l'avrebbe portata immediatamente al villaggio; era probabile che qualcuno la conoscesse, oppure che i suoi genitori la stessero cercando lì.

 

Qualche ora dopo erano in paese. Tuttavia nessuno riuscì a scoprire qualcosa , né sul nome della bambina, che si era chiusa in un ostinato mutismo, né sulla sua famiglia. Passarono alcuni giorni e nessuno sapeva cosa fare della bambina. Fu così che il kage decise di affidarla a Chojiro perché ne curasse la crescita e l'educazione.

 

*****

 

Era passato ormai un mese dal loro primo incontro e già molti dubbi agitavano i pensieri di quella piccola bambina, che tuttavia aveva raramente scambiato più di qualche parola, rendendo la comunicazione estremamente difficile. Comprensibilmente Chojiro non si aspettava di essere apostrofato in questo modo dalla bambina, in un pigro pomeriggio autunnale:

 

Ehi, Chojiro-sensei... Io non ricordo niente delle mie origini... Tu sei mio padre?”

 

L'eremita in un primo momento fu sorpreso dall'inaspettata domanda,ma poco dopo si rese conto che la bambina aveva tutte le ragioni per chiedergli una delucidazione del genere, data la tenera età e la labilità dei ricordi dei bambini,e così , dopo un momento di riflessione , asserì:

No piccola...Non sono tuo padre”

 

La fanciulla lo fissò con i suoi profondi occhi chiari come se non avesse compreso la risposta. Imperversavano una tale confusione e un tale sconvolgimento nella sua testolina!

Il ninja comprese i suoi sentimenti e così si affrettò ad aggiungere:

Però posso sempre diventarlo oggi, se vuoi ovviamente”

Davvero lo faresti? ”

Un caldo sorriso sfiorò le labbra di Chojiro “Ma certo.”

 

Con l'ingenuità tipica dei bambini, chiese con una curiosa espressione“Ma se tu diventi mio padre, io divento tua figlia?”

 

Sì. A te va bene?”

 

La bimba annuì lentamente con un cenno del capo per poi esibire uno dei suoi sorrisi più belli.

 

Però adesso che sono tua figlia devi darmi un nome. Tutti i padri danno il nome alle loro figlie. ”

Chojiro fissò la fanciulla negli occhi e scrutando il cielo sopra di sé fu abbagliato dalla luce splendente del sole pomeridiano.

 

Che ne dici di Taiyo?”. Sorrise, mentre il vento gli scompigliava i capelli che ,ormai lunghi, gli ricadevano disordinatamente sulla schiena.

 

La giovane mostrò la sua felicità saltellando sull'erba intorno al suo tutore e con fare allegro sferzò l'aria con un pugno, gridando:

Forte! TAIYOOOOOOOOOOOOOOOOO”

 

L'eco si ripetè a lungo sulle montagne intorno, mentre Chojiro osservava con soddisfazione la propria figlioccia.

Si, mi piace come suona!”Concluse la bambina abbracciando affettuosamente l'eremita e stringendolo forte mentre quello cercava di allontanarla da sé ridendo.

 

*****

 

Gli anni trascorsero lenti e tranquilli e la bambina cresceva ogni giorno più forte in compagnia di Chojiro, che le insegnava a poco a poco i fondamenti dell'arte eremitica e del ninjutsu. La ragazza mostrava un talento fuori dal comune, assolutamente precoce rispetto alla sua età; era chiaro che sarebbe diventata uno dei ninja più forti del villaggio.

 

Da quel momento il nome Taiyo diventò simbolo di speranza e la ragazza, una volta raggiunti i venti anni di età, iniziò ad essere considerata la protettrice del villaggio della luna . Tutti gli abitanti del paese la conoscevano e la stimavano quasi quanto il kage, e la sua fama era riuscita perfino a raggiungere gli altri villaggi, destando stupore e ammirazione in quanti ne avevano sentito parlare.

 

Ma l'altra faccia della medaglia non si era ancora rivelata.

 

Angolo autrice: Salve! Questo è il primo capitolo, spero vi piaccia! La storia vera e propria inizierà a decollare dal prossimo capitolo! A presto, kiss! :) p.s. Grazie a chi legge, a chi recensisce e a chi aggiunge tra preferiti/seguiti/da ricordare ecc. <3
 

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Capitolo 3
*** Cap. 2 Secret Mission ***


La foresta di ghiaccio brillava di una luce sinistra e l'oscurità permeava con il suo velo d'abisso i visceri della selva. Gli alberi parevano quasi vivi, i loro rami ossuti a protendersi minacciosamente sui sentieri scuri, come artigli affilati pronti a ghermire chiunque osasse addentrarsi nelle profondità di quel luogo. Un vento gelido agitava i cespugli scheletrici e le cime degli alberi, come per coinvolgerli in una tetra danza.

 

Taiyo sedeva da ormai qualche tempo sull'albero pieno di nevischio e pareva attendere qualcuno,con aria annoiata. Il suo volto roseo era appena illuminato da quei pochi raggi di sole che riuscivano a sfuggire alle grinfie dei rami di quegli alberi imponenti , e le sue iridi color del ghiaccio sembravano quasi riflettere come uno specchio l'ambiente circostante,da quanto apparivano chiare e limpide.

I capelli, castano chiaro,che sciolti le arrivavano fino a metà schiena, erano legati in una coda alta tramite dei bastoncini di legno da cui pendevano delle perline che,seguendo il corso del vento,ticchettavano nel silenzio della selva. Il corpo snello era rivestito da una maglia lunga blu,senza la manica sinistra , legata in vita sotto il seno tramite una fascia rossa, a cui era appuntata la medaglietta indicante il villaggio di appartenenza. Una gonna lunga blu anch'essa nascondeva dei pantaloncini corti che terminavano al ginocchio, mentre un paio di semplici sandali calzavano i piedi con lacci neri.

 

 

 

La ragazza, rimasta immobile fino a quel momento nella calma della foresta, estrasse immediatamente un kunai dalla borsa di cuoio appesa alla gonna e iniziò a giocherellare lanciandolo in aria e riprendendolo al volo con destrezza, sicura di sé.

 

Dopo pochi minuti, ella piegò le labbra sottili in un sorriso quasi ironico, e scagliò con un gesto fulmineo della mano destra il kunai verso la sua sinistra, per poi proferire ,socchiudendo gli occhi:

 

Eccoti, finalmente! Mi stavo innervosendo”. Taiyo continuò a sostenere lo sguardo dinanzi a sé come se niente fosse avvenuto

 

 

Gli alti cespugli che delimitavano la radura sulla sinistra, si smossero rivelando un nija piuttosto mingherlino di corporatura ,con il volto e il corpo nascosti rispettivamente da una maschera e da una tuta nera.

 

La figura scura venne avanti calpestando lentamente la neve per poi fermarsi dinanzi all'albero su cui era seduta la giovane: prima di tutto si assicurò che nessun'altro fosse nei paraggi e poi, dopo aver rivolto lo sguardo verso la ragazza, soggiunse quasi ridendo:

 

Sai il capo era visibilmente preoccupato per te. Ha detto che hai scelto proprio un bel posticino rassicurante per il nostro incontro! Povera piccola,tutta sola in un posto terribile come questo..Non hai paura?” .

 

Il tono era senza ombra di dubbio canzonatorio ma Taiyo non si scompose, e, dopo essersi alzata in piedi sul ramo , gettò uno sguardo di fuoco sull'uomo alla sua sinistra, ribattendo con aria nervosa:

 

Ma per chi mi ha preso il tuo capo ,bamboccio? Evidentemente non mi conosce ancora! ”.

 

Improvvisamente una strana aria carica di tensione sembrò circondare il luogo; Il ninja inclinò leggeremente la testa di lato senza scomporsi. Mh, niente male, pensò, per poi rivolgersi di nuovo a lei con aria divertita:

 

Come sei permalosa! Piuttosto, parliamo del motivo per cui ci siamo ritrovati qui. Sei sicura di volerlo fare?”

 

La ragazza scese in un attimo dall'albero con una velocità così impressionante che sembrava che non si fosse mossa affatto e avanzò a passi misurati per avvicinarsi all'uomo ; dopodichè lo osservò con sguardo penetrante come se volesse scandagliare la sua anima, e poi proferì sprezzante:

 

Come mai questa domanda? Mi sembrava di aver già dato una risposta chiara a Lui”

 

La figura scura iniziò a camminare sull'erba coperta dalla neve descrivendo dei cerchi perfetti e poi spiegò con voce melliflua :

 

Era solo per sicurezza. Sai al capo non piace essere preso in giro.

Comunque la missione è questa: Il tuo compito è quello di infiltrarti nel villaggio della foglia, e di reperire al mio signore una certa tecnica, il tutto senza creare eccessivo scompiglio. Puoi adottare le misure che ritieni più opportune , ma non attirare l'attenzione su di te. A tempo debito ,quando sarai già arrivata là, ti fornirò maggiori informazioni...Allora? Accetti?”

 

Il ninja si fermò e si girò verso Taiyo per attendere una sua risposta. La giovane lo fissò per qualche minuto e poi gli si avvicinò accostandosi al suo orecchio destro.

 

Spero vivamente che il tuo capo sappia accontentarmi sul prezzo di questo lavoretto ” sussurrò con aria beffarda

 

Ah, non ti preoccupare ! Il mio signore è un'ottima persona per fare affari! ” rispose egli , scoppiando in una risata a dir poco agghiacciante

 

Taiyo non si impressionò affatto e si volse velocemente nella direzione opposta con un movimento leggero , proferendo:

 

Lo credo. Piuttosto, voglio farti una domanda: perché il capo è venuto a cercare proprio me preferendomi ai tanti ninja di cui poteva facilmente disporre?

 

Ti ritiene uno dei migliori guerrieri che ci siano .. e poi i suoi piani sono imperscrutabili persino per me, che sono il suo fedele servitoreUn' altra risatina divertita ruppe il calmo silenzio della foresta.

 

Bene, ho solo una richiesta da farti... Voglio incontrare il tuo signore di nuovo ” asserì la giovane, guardandolo di sottecchi, per nulla intimorita da quel suo strano atteggiamento.

 

Sono spiacente di deluderti, ma il capo non è in condizioni tali da mostrarsi in pubblico, per ora. Ti assicuro che lo rincontrerai presto e non ti pentirai di servirlo”

La maschera che ricopriva il suo volto sembrò brillare in quel momento di una luce ambigua

 

Ho capito. Adesso vattene, ci penserò io. Mi dirigerò al villaggio della foglia tra due giorni precisi e una volta arrivata là attenderò informazioni più dettagliate”.

 

Taiyo concluse così,senza mezzi termini e si appoggiò all'albero su cui si era seduta precedentemente.

 

 

Il ninja alzò leggermente la maschera che gli copriva il volto . Data l'oscurità che permeava il luogo era impossibile riconoscere il suo aspetto ; Il vento scompigliò lievemente i capelli argentati legati dietro le spalle in un piccolo codino e i suoi occhi nascosti nella penombra ,freddi e calcolatori, vagarono sull'ambiente circostante. Bene, non c'è davvero nessuno in questo posto terrificante.

 

Una strana espressione era appena visibile sul suo volto e un sorriso gli solcava le labbra.

 

Buona fortuna, ninja” .

 

Dopo aver aggiunto queste parole l'uomo misterioso si inchinò in forma di saluto e guizzò nell'aria scomparendo alla vista, più rapido di un fulmine.

 

 

 

Angolo Autrice: Salve a tutti! Questo è il secondo capitolo, spero vi piaccia! :) Grazie mille a chi segue e a chi legge la storia :) A presto, KISS!

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Capitolo 4
*** Cap. 3 Thoughts ***


Meditazione.

 

Si, è questa la parola chiave.

 

Svuotare la mente è la parte più difficile, anche se ci sei sempre riuscita piuttosto bene; un attimo e ti trovi sospesa nel niente, la mente libera da pensieri insignificanti, fluttuante in un vuoto più concreto della realtà. Così. Concentrati su un punto...

 

...Un punto.

 

...UN PUNTO.

 

Due occhi da felino si socchiusero in quell'istante, dirigendo il loro sguardo verso il cielo terso. Si era appena alzato un leggero venticello fresco che ora faceva volteggiare dolcemente le chiome degli alberi.

 

Taiyo ,hai perso la concentrazione.

 

Un enorme leopardo bianco, rimasto seduto fino a quel momento sotto una pianta dai fiori rossi, si alzò sulle possenti zampe e si avvicinò lentamente alla cascata, che, a causa delle frequenti folate di vento, risultava ancor più rumorosa ed impetuosa del solito.

Il felino inclinò leggermente la testa , osservando con occhi verdi la giovane che, seduta a gambe incrociate su un grosso masso al di sotto dell'acqua della cascata fragorosa, era impegnata in esercizi di meditazione.

 

Merda, hai ragione Aki.

 

Uno sbuffo di impazienza e la giovane si alzò in un attimo in piedi sul sasso grigiastro, scrutando il leopardo davanti a sé.

Gli occhi di Taiyo erano diventati del tutto uguali a quelli del felino che le stava davanti e un alone blu li incorniciava conferendole un aspetto a dir poco strano.

 

In un attimo le pupille della giovane tornarono normali, ricomparirono le iridi color del ghiaccio e l'alone sparì.

 

Oggi non riesco a concentrarmi. Ho troppi pensieri per la testa.

 

Taiyo rivolse uno sguardo dispiaciuto all'animale, poi si avvicinò a lui e gli carezzò dolcemente la schiena muscolosa.

 

Non ti preoccupare. Sei riuscita ad impastare il chakra eremitico nonostante non avessi ottenuto piena concentrazione. Continueremo ad esercitarci nei prossimi giorni.

 

Il felino le morse affettuosamente la mano per poi dileguarsi negli oscuri meandri della selva.

 

Taiyo rimase a fissare per lungo tempo il punto dove era scomparsa Aki, pensierosa. Poi si sedette per terra, sull'erba fresca, ancora stillante rugiada.

 

Era passato solo un giorno da quell'incontro nella foresta di ghiaccio e non aveva mai smesso di pensare alla missione.

 

Quale tecnica doveva reperire?

 

 

Perché?

 

 

Lui le avrebbe dato in cambio ciò che voleva?

 

 

 

 

Si poteva fidare?

 

 

Sbuffò. Inutile farsi tanti problemi, lei aveva un obiettivo e doveva portarlo a termine, costi quel che costi.

 

Taiyo si sdraiò sul prato verde smeraldo , osservò il profondo cielo blu che la sovrastava e piano piano le sue palpebre si abbassarono sempre più fino a che la sua mente si smarrì nell'oblio del sonno.

 

*****

 

Plic. Plic. Plic. Plic.

 

L'unico rumore appena udibile in quella stanza era un sordo gocciolare d'acqua che rompeva in modo intermittente il silenzio immobile. Il suono proveniva da alcune vecchie tubature arrugginite che correvano sul soffitto cadente. Perforate in numerosi punti , lasciavano cadere gocce fredde in diversi angoli della stanza.

 

L'oscurità ammantava tutta la sala, che non era illuminata se non da un debole spiraglio di luce che si proiettava da chissà dove sullo squallido pavimento.

 

Le pareti, di un ocra stinto, erano coperte da schizzi di sangue vermiglio che rendevano l'atmosfera ancor più agghiacciante.

 

Al centro della stanza, di spalle rispetto all'unica porta presente, era collocata una poltrona verde sporco, coperta di toppe e scucita in alcuni punti ,che accoglieva una figura immersa nelle tenebre.

 

La porta della stanza si aprì scricchiolando sui cardini. Una voce, il cui suono era attutito da una maschera, ruppe il silenzio mentre flebili raggi solari riuscivano a penetrare illuminando la stanza.

 

Mio signore, sono di ritorno dall'incontro. Ha accettato.”

 

La testa di un enorme serpente fece capolino dallo schienale della poltrona verde; Il rettile, la lingua sibilante che saettava dalle fauci, osservò con i suoi grandi occhi gialli il nuovo arrivato, per poi avvolgere placidamente le sue spire intorno al collo dell'uomo seduto.

 

L'identità di quest'ultimo era nascosta dall'oscurità della sala, se non per i capelli lunghi e corvini che gli ricadevano sulla schiena e per una tunica bianca che rivestiva il suo corpo emaciato. Mentre valutava in silenzio le parole del ninja mascherato egli allungò la mano destra dalle dita adunche per accarezzare la schiena viscida del serpente. Rivolse lo sguardo verso la porta, permettendo in questo modo che la luce proveniente dalla stanza attigua lo illuminasse un poco in volto.

La sua carnagione era molto pallida, color latte, e i suoi occhi erano del tutto simili a quelli del rettile che circondava il suo corpo, gialli e terribilmente freddi.

 

Bene Kabuto, ottimo lavoro”. Un sorriso compiaciuto comparì sulle sue labbra per lasciare spazio subito dopo ad una smorfia di fastidio.

 

Portami subito la medicina, le mie braccia fanno male... bruciano tizzoni ardenti” Le sue unghie andarono a conficcarsi con rabbia nel tessuto verde dei braccioli della poltrona, già martoriato da varie perforazioni.

 

Kabuto, che era rimasto immobile sulla porta, si precipitò in un angolo della stanza dove era presente un tavolo mezzo mangiato dalle tarme su cui erano posate diverse borse nere aperte; iniziò a rovistare freneticamente nella prima e ne trasse fuori quasi subito una boccetta viola. La porse in fretta a Orochimaru attendendo che egli ne bevesse una porzione, quanto bastava per lenire il dolore.

 

Orochimaru bevve avidamente e poi si asciugò con la manica bianca la bocca oscenamente macchiata dal liquido violaceo che ora stava colando sul collo, tenendo nella mano destra il contenitore vuoto.

 

Tra poco L'Uchiha sarà mio e niente potrà fermarmi. Riesci a capire cosa significa, Kabuto? Tra una settimana riavrò finalmente il potere nelle mie mani Ah Ah Ah Ah!”

 

Kabuto osservò il padrone con espressione compiaciuta per poi sistemarsi gli occhiali lucenti sul naso e commentare con un mezzo sorriso sulle labbra:

 

Ho visto proprio Sasuke poco fa, si stava allenando nella sua stanza . Pare stia diventando molto forte”

 

Orochimaru gettò uno sguardo di fuoco sul suo fedele servitore : i suoi occhi luccicavano sinistramente. Manda si contorse intorno alla poltrona, alzando la testa e mostrando le sue zanne acuminate al ninja che aveva osato offendere il suo padrone.

 

Attento a come parli, Kabuto! Stai forse mettendo in dubbio le mie capacità? Vuoi forse che ti dimostri di cosa sono capace? In tal caso potrei accontentarti con la morte!”

 

Il ninja, accortosi dell'errore madornale, si inchinò in fretta di fronte all'uomo seduto, proferendo queste parole:

Non intendevo dire questo, mio signore. Perdona la mia stupidità”. La sue espressione si era fatta seria e supplichevole.

 

Ritorniamo ai nostri affari. Come ti è sembrata quella ragazza? Sospettosa?”. Orochimaru alzò lo sguardo e puntò i suoi occhi freddi su Kabuto, che rispose così:

 

L'incontro è andato piuttosto bene, mi è sembrata bendisposta. Il suo atteggiamento, era dubbio; Mi ha chiesto se poteva incontrarla una seconda volta. Non ha voluto dirmi per quale motivo”.

Il ninja si sistemò di nuovo gli occhiali sul naso e spostò la sua attenzione dal padrone a Manda che ora si aggirava per la stanza strisciando silenzioso come la notte e mostrando di tanto in tanto la sua temibile lingua biforcuta.

 

Dubita forse della mia promessa...? Eppure, in fondo, sono un uomo leale!” Orochimaru ruppe il silenzio con una risata sadica mentre il suo amato rettile si avventava su un povero topo che non era riuscito a sfuggire alle sue grinfie.

 

Kabuto iniziò a camminare pensieroso per la sala per poi fermarsi vicino all'unica finestra presente, sbarrata con delle assi di legno, e rivolgersi così al ninja supremo:

 

Mio signore, forse converrebbe selezionare qualcuno di più adatto. Non capisco come mai ha scelto proprio quella ragazza.”

 

Taiyo è un ninja forte, ma anche molto manipolabile. La sua anima nasconde un lato oscuro... La renderò una mia pedina. Sarà facile sfruttarla per reperire la tecnica.. Un altro punto che gioca a suo favore è il fatto che essendo una straniera nessuno sarà in grado di associarla a noi.”

 

Kabuto fissò a lungo Orochimaru come se stesse cercando di decifrare i pensieri reconditi della sua mente perversa e poi,dopo aver soffermato lo sguardo su Manda, che ormai aveva terminato il suo lauto pasto e stava tornando lentamente verso di loro, chiese:

 

Quando Taiyo arriverà domani al villaggio dovrò informarla sulla sua missione... Mio signore, credo sia ora che mi parli di questa tecnica.”

 

E' una tecnica segreta appartenente al casato Uchiha. Ad oggi solo io, Tsunade e Jiraya ne siamo a conoscenza. Il maestro Sarutobi ce ne aveva parlato quando eravamo ancora una squadra. Puah! Giorni noiosi! Comunque,ritornando a noi, questa tecnica, anche nota con il nome di “Occhio di Madara”, in onore del leader scomparso del clan, è connessa con lo sharingan ipnotico e permette di invocare sul campo di battaglia uno dei cercoteri esistenti e sfruttare il suo immenso potere. Non è chiaro quando, come e chi l'abbia ideata ma questo non importa: voglio sapere se esiste veramente. Una volta che Sasuke sarà diventato il mio nuovo corpo e avrà ottenuto lo sharingan ipnotico , non dovrò più temere nessuno, nemmeno quei pagliacci di Alba. Muhauhauahuahauh!”

 

Orochimaru scoppiò in una risata oscena per poi allungare la mano gracile per accarezzare dolcemente la testa del serpente che nel frattempo era tornato tra le braccia del padrone.

Kabuto che ora esibiva un sorrisetto divertito sulla sua faccia, parzialmente illuminata dallo spiraglio di luce proveniente dalla finestra alla sua destra, rivolse una nuova domanda al capo

 

Ma...Dove dovrebbe trovarsi il rotolo che descrive questa tecnica interessante?” I suoi occhi brillavano di avidità e di interesse.

 

Si dice che sia nascosto da qualche parte nel tempio di Tengu, sotto quello di Nakano. Quel posto , a quanto ne so, custodisce i segreti del clan Uchiha e di sicuro, se questa fantomatica tecnica esiste, è celata da qualche parte in quel posto.

Bene Kabuto, adesso vattene, voglio stare da solo. Raggiungi al più presto Taiyo ,informala sul suo lavoretto e ammoniscila a dovere: Non deve farsi scoprire, in nessun modo, altrimenti...”

 

Il ninja non finì il discorso e si limitò a mandare in frantumi con la mano destra la boccetta vuota che poco prima conteneva la medicina per le braccia ; Kabuto, ricevuto il messaggio allusivo, si inchinò in forma di saluto e scomparì lasciando Orochimaru nel buio della stanza in compagnia di Manda.

 

 

Angolo Autrice: Salve a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ho faticato molto per scriverlo perché ho trovato molto difficile tratteggiare un personaggio così complesso come Orochimaru. Non so se sono riuscita nell'intento (credo di no ) , comunque fatemi sapere cosa ne pensate ! A presto! Kiss

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Capitolo 5
*** Cap. 4 Impostor ***


Era in viaggio da un giorno, ma quelle 24 ore le erano sembrate interminabili. Il clima del paese del fuoco era incredibilmente caldo, quasi afoso per i parametri di una persona che aveva sempre vissuto nel freddo e nel gelo . La notte, contrariamente a quanto si potrebbe ragionevolmente pensare non lasciava che sudore e arsura, sebbene la temperatura fosse solita abbassarsi di qualche grado .

 

La borraccia dell'acqua aveva da poco smesso di riversare le ultime gocce sul terreno e il bagaglio che la giovane trasportava sulle spalle risultava sempre più pesante, man mano che il tempo passava.

 

Dopo pochi minuti Taiyo si fermò presso una radura all'ombra di una grande quercia. Una targhetta di legno mezza consunta appesa alla corteccia indicava con una grande freccia la direzione da seguire per il villaggio della foglia.

La fanciulla gettò spossata lo zaino a terra, provocando un gran polverone e si sedette sull'erba fresca asciugandosi il sudore e tirando indietro quei ciuffi di capelli castani che erano sfuggiti all'acconciatura.

Bene, manca poco”.

 

Il suo sguardo vagò a lungo sull'ambiente circostante: in fondo non era male la terra del fuoco, e comunque le sarebbe dovuta piacere visto che doveva passarci del tempo per la missione.

 

La ninja stava ancora rimuginando sul da farsi quando udì delle urla provenire da dietro di lei. Il suono era ovattato, ma un attento ascoltatore avrebbe potuto dire con precisione da dove provenisse: Foresta della foglia , a nord.

 

Taiyo si alzò dal suo fresco rifugio raccogliendo tutti i suoi bagagli, decisa a scoprire chi stesse strepitando in quel modo.

 

Ricominciò a camminare seguendo l'indicazione sulla targhetta di legno, ma stavolta aumentando l'andatura. Mentre quasi correva sull'erba coperta di fiori viola e gialli, percepì un'aura in avvicinamento che lei ben conosceva e si fermò inspirando l'aria pura trasportata da un leggero venticello. I suoi capelli castani volteggiavano così come i suoi vestiti, una maglietta bianca senza maniche e un paio di pantaloncini rossi pieni di tasche e borse.

 

Salve Taiyo”

 

Una folata di vento improvvisa le rivelò la presenza di un sorridente Kabuto; i capelli argentati raccolti un codino e gli occhiali che nascondevano due occhi dall'espressione ambigua.

 

Umpf! Eccoti, mi stavo giusto dirigendo al villaggio. Allora? Novità?”. La ragazza puntò le sue iridi color ghiaccio su quelle del servo di Orochimaru, che rispose così, socchiudendo gli occhi:

 

Novità sulla tua missione . Il grande Orochimaru vuole che tu ti diriga al tempo di Tengu, non so se ne hai mai sentito parlare. Si trova ad est rispetto al centro del villaggio ed è abbastanza vicino alle dimore del casato Uchiha. E' il luogo dove sono celati i segreti di questo grande clan e dove si dice sia conservato il rotolo di una potente tecnica chiamata “Occhio di Madara”. Non si sa dove sia nascosta né se esista effettivamente perciò il tuo compito è quello di cercarla senza farti scoprire. Intesi?”

 

Il suo sguardo penetrante si fissò su quello di Taiyo. La fanciulla aveva molti dubbi ma non li espresse di fronte al ninja, concludendo con un generico “ Va bene”.

 

Ah un'ultima cosa. Il mio signore desidera incontrarti presto. Fatti viva tra una settimana precisa nel suo covo”

 

Sul volto di Kabuto comparì un sorrisetto divertito e così su quello di Taiyo, che annuì lentamente con il capo.

I due si congedarono e Kabuto sparì lasciando la giovane immersa nei suoi pensieri.

 

*****

 

 

 

Il sole filtrava i suoi caldi raggi attraverso i rami degli alti alberi della foresta di Konoha. L'atmosfera era assai diversa da quella che si poteva respirare nella selva di ghiaccio. Tutto qui trasmetteva calore serenità; Gli alberi non incutevano timore e non sembravano scheletri pronti a ghermire gli incauti visitatori. Il gelo e l'oscurità erano solo un vecchio ricordo, ora era la luminosità del sole ad avere pieno dominio.

 

Taiyo correva tra gli alberi saltando da un ramo all'altro con agilità . Le urla si avvicinavano unite ad un'energia crescente che la ragazza non aveva mai percepito fino ad allora , un chakra di una potenza incredibile e di un'oscurità che metteva i brividi.

 

La giovane osservò scorrere gli alberi davanti a sé fino a quando i rami non rivelarono una radura dove erano presenti tre persone. Uno di questi, un ninja dai capelli biondicci e vestito di una tuta arancione sembrava essere il centro gravitante di quella forza paurosa.

Si, era sicuramente lui, poteva facilmente percepire quel chakra rosso sangue volteggiare intorno a lui e inondargli il corpo.

 

Taiyo si appostò su un ramo di un'enorme quercia collocata proprio sopra di loro . La postazione era perfetta poiché permetteva di udire distintamente le voci dei tre , di vederli chiaramente e di non essere per nulla visibile , visto che l'albero non si affacciava direttamente sulla radura , ma si ergeva all'interno della foresta selvaggia, coperto da altre piante.

 

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!”

 

Nuove urla ruppero il silenzio della selva e Taiyo capì che le sue speculazioni erano fondate: era il ragazzo biondo.

Il chakra di quest'ultimo diventava sempre più oscuro ogni secondo che passava e sembrava assumere la forma...di un'enorme volpe, con tanto di due code .

In più l'aspetto del giovane era mutato considerevolmente: I suoi occhi sembravano quelli di un felino, ma più terrificanti, I suoi denti erano diventati appuntiti e aguzzi come quelli di una fiera e le unghie delle sue mani erano anch'esse lunghe e adunche.

 

Che fosse lo spirito della famosa Kyuubi, potentissimo demone che aveva disseminato terrore nella terra del fuoco sedici anni prima?

 

La giovane stava pensando seriamente a questa ipotesi quando vide il ninja moro dei due presenti avvicinarsi con espressione tranquilla al ragazzo biondo. Dalle sue mani fuoriuscirono delle appendici lignee, simili e dei rami d'albero, che si allungarono e si strinsero intorno al corpo del giovane per immobilizzarlo. A seguito di una furiosa lotta, il ragazzo ritornò al suo aspetto normale cadendo a terra sull'erba, apparentemente svenuto, mentre il chakra terrificante progressivamente spariva.

 

Il ninja che era intervenuto si avvicinò al biondo proferendo:

 

Naruto, devi cercare di controllarti di più quando ti alleni! Così rischi di perdere il controllo della tua mente ”

 

Il giovane rimase a terra sdraiato a fissare le nuvole che si muovevano nel cielo azzurrino, per poi rivolgersi così al ninja in piedi davanti a lui.

 

Maestro Yamato io ci provo, ma è la Volpe che mi dona il suo chakra!”

 

Ma allora... è una forza portante! E per di più di Kyuubi , come avevo pensato ! Taiyo si sporse di più sul ramo per poter udire meglio le loro voci.

 

L'uomo sorrise mettendosi le mani sui fianchi

 

E tu cerca di rifiutare il suo aiuto puntando solo sulle tue capacità !”

 

Non è così semplice!” Il disappunto di Naruto era perfettamente comprensibile dalla smorfia buffa presente sul suo volto . Yamato rise e rispose così:

 

Lo so Naruto, sono qui per aiutarti”

 

Taiyo continuò ad osservare la scena che le si dipanava davanti agli occhi, curiosa di saperne di più.

 

Ad un certo punto le sue iridi color ghiaccio incontrarono seppur per un secondo quelle dell'altro ninja presente, mezzo nascosto dalle fronde dell'albero su cui era seduta . Fu un attimo, una stoccata al cuore. La ragazza sentì il battito cardiaco aumentare e pulsare nelle vene di tutto il suo corpo. Due rigoli di sudore scesero dalla tempia destra, percorrendo la guancia e cadendo in un secondo sulla corteccia del ramo.

 

Merda, spero vivamente che non mi abbia scoperto.

 

L'adrenalina stava salendo vistosamente. Doveva stare tranquilla, cazzo. Se l'avessero scoperta sarebbe stata la fine, davvero.

 

Il ninja fortunatamente distolse lo sguardo determinando il sollievo di Taiyo e si avvicinò a Yamato e Naruto. La luce del sole lo rese perfettamente visibile alla giovane che potè scorgerne i tratti fisici.

 

Probabilmente era un jonin come Yamato a giudicare dai vestiti che indossava . Il suo volto era celato da una maschera nera, che lasciava liberi soltanto gli occhi. I capelli folti argentati erano cinti dal coprifronte del villaggio di appartenenza che, con la sua posizione inclinata copriva il suo occhio sinistro.

 

Naruto, direi che oggi possa bastare. Domani riprenderemo l'allenamento.” La sua voce profonda suonò quasi come un ordine perentorio

 

Quel ragazzo mi incuriosisce. Non capisco come possa convivere con una bestia come Kyuubi.

pensò Taiyo osservando il biondo che si alzava da terra con aria annoiata facendo perno sul ginocchio destro.

 

I tre sembravano prepararsi ad andare via quando comparì improvvisamente un ninja al centro della radura. I capelli lunghi fino alle spalle, neri come la pece, si muovevano disordinati seguendo il corso del vento mentre l'uomo si avvicinava con aria affannata al trio.

 

Yamato. Kakashi. La nobile Tsunade mi manda per raccomandarvi una missione urgente

 

Ah, vieni per conto di Nonna Tsunade? ” Naruto, con le braccia dietro la testa, esibiva ora un sorrisetto divertito sul volto.

 

I due ninja lo fulminarono con lo sguardo mentre Kakashi lo biasimava per aver chiamato con quell'appellativo la nobile Quinto Hokage.

 

Taiyo sorrise scuotendo la testa. Questo è proprio scemo .

 

Yamato si fece avanti per poi appoggiare la mano sinistra sul fianco, rivolgendosi così al ninja:

 

Di che si tratta?”

 

Hanno avvistato dei membri di Alba a sud- est da qui. La Kage è preoccupata, sapete tutti bene come sono fatti quei fuorilegge, sono pericolosi! Dovrete dirigervi nel luogo assegnato, alle vecchie terme diroccate, e scoprire cosa stanno tramando!”

 

WOOOOOOW! Finalmente una missione come si deve, avevo giusto voglia di saggiare le mie nuove capacità!”

Naruto mostrò un'espressione soddisfatta scatenando di nuovo occhiatacce in Yamato e Kakashi.

 

Avrete un collaboratore con voi, una certa Chiaki Akasuno. Vi incontrerà in questo stesso luogo tra un'ora e poi vi accompagnerà nel luogo stabilito”. Il ninja socchiuse gli occhi ed osservò con sguardo penetrante i tre che gli stavano davanti, attendendo una loro risposta

 

E a cosa ci serve una collaboratrice?” Il ragazzo biondo assunse un'aria scocciata, incrociando le braccia sul petto.

 

Basta tu!” esclamò Kakashi, sferrandogli un pugno in testa.

 

E' esperta del luogo e vi potrà dare ulteriori informazioni sui vari nascondigli” concluse il ninja , sorridendo della scenetta.

 

Umpf! Maestro Kakashi sei cattivo !”

Naruto si massaggiò la testa assumendo un' espressione imbronciata mentre dal suo occhio destro scendeva una piccola lacrimuccia.

 

Va bene, ci prepariamo subito per la missione ” Proferì Yamato non badando ai lamenti del giovane.

 

L'uomo inviato da Tsunade annuì con il capo, si inchinò e sparì alla vista dei tre in meno di un secondo.

 

Yamato e gli altri due stavano ora confabulando sulla missione ma Taiyo non sentiva più niente, non era più interessata alla loro conversazione. Una semplice, breve parola di quattro lettere, risuonava ora nella sua mente: ALBA

 

Strinse i pugni con rabbia, sentendo che un gran calore pervadeva il suo corpo, occludendo la sua mente da qualsiasi altro pensiero.

 

Rabbia.

 

Una rabbia sfrenata si stava pian piano impadronendo della sua anima, ma doveva trattenersi. Oh si, doveva frenare quella forza incandescente che ribolliva in lei se non voleva rovinare tutto.

 

Lei sarebbe andata, di questo ne era certa.

Doveva incontrare quei maledetti bastardi e fargliela pagare per quello che le avevano fatto, fargli assaggiare il sapore del loro stesso sangue.

A Orochimaru e alla sua tecnica avrebbe pensato dopo, c'era tempo in abbondanza.

 

Fra un'ora eh? Ci sarò Sorrise, mentre i raggi dell'astro lucente illuminavano i suoi occhi freddi come il ghiaccio

 

*****

 

Il caldo sole del pomeriggio cominciava ad intiepidire l'aria che circondava la foresta della foglia. Erano appena le quattro di pomeriggio e l'ora stabilita era molto vicina.

Questione di pochi minuti.

 

Taiyo nel frattempo era scesa dalla grande quercia e ora si nascondeva dietro una fila di siepi nei meandri della selva. Il silenzio regnava sovrano quando la giovane vide in lontananza una figura femminile avvicinarsi sempre più alla radura . Dalla sua agilità si poteva chiaramente dedurre che fosse un ninja; i capelli biondi lunghi fino alle spalle si muovevano rapidi nell'aria , confondendosi in ciocche disordinate ,mentre l'uniforme da chuunin volteggiava nel vento.

Taiyo sorrise, avvicinandosi accucciata a passi felpati al limitare dello spazio erboso.

 

Eccola, deve essere Chiaki.

 

E in effetti la giovane aveva ragione: La ninja bionda si fermò al centro dello spiazzo, incrociando le braccia sul petto, con l'evidente atteggiamento di chi aspetta qualcuno.

 

Ciò che successe di lì a poco ha dell'incredibile :

 

Taiyo si alzò improvvisamente e iniziò a correre più rapida di un fulmine verso la ninja. I suoi movimenti erano a malapena percepibili, data la sua destrezza.

Ella sorprese Chiaki alle spalle, serrò con il braccio sinistro il corpo della giovane alla base della vita , mentre con un gesto rapido allungò la mano destra posizionandola sopra la sua bocca per evitare eventuali gridi che potessero attirare l'attenzione.

 

Chiaki si divincolò, tentò in tutti i modi di fermare quell' aggressore muovendo spasmodicamente le braccia e le gambe, ma non riuscì a liberarsi dalla sua stretta, simile a quella di un serpente che sta per inghiottire una preda ambita.

 

Taiyo nel frattempo spostò la mano sinistra per poter estrarre un kunai dalla borsa attaccata al suo fianco mentre con il braccio destro cercava di bloccare i movimenti della bionda.

Dopodichè con un gesto fulmineo piantò il kunai nel collo di Chiaki, facendo sprizzare il sangue rosso sugli indumenti della ninja e sulle sue braccia.

Grande cura fu impiegata da Taiyo nel far sì che il liquido porpora non la macchiasse, rivelando il suo assassinio.

 

A seguito di ciò la giovane afferrò il corpo esanime della fanciulla e lo nascose subito dopo dietro una siepe all'interno della foresta e poi, dopo essersi controllata a dovere gli indumenti, si fermò nel centro della radura , attendendo con fare tranquillo i suoi collaboratori.

 

Ebbene sì, aveva ucciso a sangue freddo una persona. Ma ormai non le faceva più granchè effetto , era diventata davvero cattiva.

 

Dopo pochi minuti la giovane vide avvicinarsi un gruppetto di persone: riconobbe Yamato, Kakashi e Naruto. Insieme a loro vi erano anche una ragazza carina dai capelli rosa vestita con una giubba rossa e una gonna corta rosa chiaro e un ragazzo magro con i capelli neri corti, che indossava una tuta nera aderente che lasciava scoperto il ventre.

 

Taiyo si fece avanti, sorridente

 

Salve, sono Chiaki. Chiaki Akasuno.”

 

 

Angolo Autrice: Salve a tutti! Ecco qua un altro capitolo della storia, spero vi piaccia! Grazie mille a chi recensisce/ segue/ ecc... Fatemi sapere cosa ne pensate :)

A presto, ciao ciao! KISS

 

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Capitolo 6
*** Cap. 5 Beginning of the Game ***


Taiyo socchiuse gli occhi mentre le fronde degli alberi che incorniciavano la radura volteggiavano sospinte dalla leggera brezza del primo pomeriggio. Le iridi color ghiaccio della giovane andarono a scrutare con una freddezza glaciale i volti dei ninja presenti, come ad attendere una loro presentazione. Il suo sguardo non trasmetteva per niente sicurezza, ed anzi sembrava voler comunicare solo indifferenza.

 

Naruto in piedi accanto a Sakura e Sai la osservò a lungo di sottecchi con le braccia incrociate davanti al petto, assumendo un'espressione imbronciata . Dopo qualche minuto il biondo, evidentemente stanco di trattenere il suo spirito ardente, puntò il dito contro Taiyo in segno di sfida, esclamando di fronte a tutti:

 

Ehi, tu! Punto numero uno: non abbiamo bisogno di te; punto numero due: mi chiamo Naruto Uzumaki e sappi che un giorno diverrò Hokage”

 

Taiyo inarcò le sopracciglia sistemandosi i ciuffi sfuggiti al codino dietro le orecchie, gesto che ripeteva spesso e che rivelava di solito la sua sorpresa. La giovane rispose subito a tono piegando le labbra in un sorriso provocatorio.

 

Senti rompiballe, non mi interessa niente se non ti piaccio e men che meno me ne frega di quello che vuoi fare da grande”

 

GRRRRRRRRRR Attenta a come parli !” Fu l' istantanea risposta di Naruto, che si era leggermente alterato.

 

Taiyo non fece in tempo a ribattere che la sua attenzione fu colpita dalla ragazza dai capelli rosa che stava letteralmente scoppiando di rabbia.

 

Le sopracciglia minacciosamente abbassate sugli occhi ridotti a fessure, il colorito paonazzo della carnagione e i pugni stretti nei guanti che rivestivano le mani non erano certo un buon segno.

 

Credevo, speravo che tu fossi cresciuto Naruto in tutto questo tempo...”

Le labbra della giovane erano piegate in un sorriso malinconico e il tono era calmo , a dispetto delle apparenze.

 

... MA NON PENSAVO CHE TU FOSSI DIVENTATO ADDIRITTURA PIÙ IMBECILLE!!!!!!!!!!”

 

Il cambiamento di voce sorprese tutti gli astanti, compresa Taiyo che sgranò gli occhi vedendo la reazione di Sakura , che stampò uno schiaffo bruciante sulla guancia sinistra del biondo. Non poteva credere che una ragazzina fosse capace di arrabbiarsi in modo così violento. Naruto che tremava come una foglia, si era nel frattempo nascosto dietro la schiena di Yamato ed ora ,facendo lentamente capolino, tentava di scoprire se la collera della compagna fosse scemata, massaggiandosi la pelle rossa dello zigomo colpito.

 

Signorina Chiaki lo scusi. Naruto è fatto così”

 

Il ragazzo moro che fino a quel momento era rimasto in silenzio vicino alla giovane dai capelli rosa, si rivolse così a Taiyo esibendo un sorrisetto falso sulle sue labbra sottili , mentre come sottofondo si sentiva la ninja sbraitare contro Naruto frasi come “Non ti vergogni, a sedici anni!”, “Ma guarda te che figuracce ci fai fare” e molte altre dello stesso tipo.

 

Kakashi si accorse immediatamente che il litigio si sarebbe protratto per ore se non fosse intervenuto a calmare gli animi e così, con un cipiglio severo, rimproverò i presenti:

 

Basta ragazzi, la missione è urgente. Non perdiamoci in contese senza senso che non fanno che minare il lavoro di squadra”

 

Sakura si zittì subito dirigendosi di nuovo accanto al ragazzo moro e riassumendo un atteggiamento composto. L'unico che ancora sembrava non voler scendere a compromessi era Naruto che continuava ad osservare la nuova collaboratrice con uno sguardo bieco.

 

Naruto chiedi subito scusa, altrimenti niente Ramen per un mese!” Lo sguardo che Kakashi indirizzò a Naruto era serio.

No, non stava scherzando. Aveva capito bene.

 

Niente Ramen per un mese

 

Quella frase rimbombava nella testa di Naruto mentre il giovane si gettava per terra davanti a Taiyo pregandola di perdonarlo con l'atteggiamento disperato di una persona che sta per essere mandata a morte.

 

La giovane sorrise e si compiacque osservando i gesti melodrammatici del biondo che a momenti avrebbe tirato fuori sul posto un tappetino rosso per implorarla di accettare le sue scuse.

Alla fine Taiyo rispose:

 

Sei perdonato, bamboccio rompiballe ”

 

Lo sguardo di Taiyo si spostò curioso sull'ambiente circostante per poi rivolgersi ai presenti, esaminandoli uno ad uno. La sua attenzione fu colpita soprattutto dall'occhiata del ninja dai capelli d'argento . L'occhio destro, quello non celato dal coprifronte, squadrò la giovane provandole dei brividi lungo la schiena. Sembrava che con quel cipiglio Kakashi volesse dirle che aveva capito tutto, che lei non era veramente Chiaki Akasuno come voleva far credere.

 

Le iridi color ghiaccio di Taiyo risposero a quello sguardo fugace con altrettanta freddezza e poi il silenzio fu finalmente rotto proprio dallo stesso Kakashi che le si rivolse, allungando la mano nella sua direzione :

 

Bene, signorina Chiaki, mi presento. Sono Kakashi Hatake, capitano del gruppo 7. Piacere di conoscerla!”

 

Quando la mano destra di Taiyo incontrò quella calda dell'uomo stringendola, la giovane provò una strana sensazione che faticò a decifrare.

 

Io sono Yamato, collaboratore di Kakashi, piacere!” Il jonin moro sorrise mentre le tendeva la mano anche lui.

 

Piacere, Sai!” Il compagno di squadra della ragazza dai capelli rosa si avvicinò salutandola anche lui ed esibendo al contempo un sorriso radioso di circostanza , mentre lo seguivano a ruota Naruto e la giovane ninja che dichiarò di chiamarsi Sakura.

 

Ah un'ultima cosa” kakashi si girò voltandosi verso il biondo e mettendosi una mano sul fianco destro “Naruto, tu ci aspetterai qui, è troppo pericoloso per te.”

 

COOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSA?!” Il ragazzo spalancò la bocca assumendo un'espressione incredula.

 

Ho parlato con la nobile Tsunade e anche lei è d'accordo. Naruto, ricorda che ti stanno dando la caccia”

Lo sguardo severo del ninja si soffermò a lungo sul biondo, che, con un'espressione accigliata rispose :

 

Maestro Kakashi, io non ho paura di quelli! Mi sono allenato duramente in tutto questo tempo e lo sai!”

 

Stavolta Naruto non scherzava, la sua espressione era seria e il tono della sua voce deciso.

 

Mi dispiace, è meglio evitare qualsiasi rischio. Bene, non perdiamo altro tempo : partiamo!”

 

Naruto abbassò lo sguardo sull'erba ancora fresca per la rugiada del mattino , stringendo i pugni mentre tutti lo salutavano, pronti per intraprendere la missione.

 

Taiyo rivolse il suo sguardo verso il ragazzo , scrutandolo con i suoi occhi freddi.

Si rese conto della sua delusione, la capiva benissimo.

Anche lei aveva provato quella sensazione, Rabbia.

Quella rabbia che non può essere sfogata, la rabbia di chi si sente impotente.

 

*****

 

Il gruppo di ninja correva veloce balzando da un ramo ad un altro della fitta rete di alberi della foresta. I minuti passavano ed il sole di tanto in tanto faceva capolino in quel luogo scuro, illuminando fugacemente i volti dei guerrieri che proseguivano nel nel loro cammino.

 

Era trascorsa una lunga ora e nessuno di loro aveva ancora pronunciato una parola da quando si erano congedati da Naruto ; A giudicare dalle loro espressioni serie sembrava che non si sarebbero parlati ancora per molto, fino a quando...

 

Perché quel ragazzo biondo non ci ha accompagnato ?” chiese Taiyo mentre saltava da un ramo di una quercia a quello di un enorme noce, volgendosi verso gli altri che procedevano al suo fianco.

 

Ebbene, quel ragazzo l'aveva colpita. Non sapeva per quale motivo, ed anzi non avrebbe dovuto preoccuparsi così per uno sconosciuto, peraltro un ragazzino rompiballe, però non riusciva a smettere di ricordare la delusione dipinta sul suo volto quando erano partiti.

 

Kakashi spostò lo sguardo su di lei per poi riportarlo un attimo dopo sulla via che stava percorrendo.

 

Perché Alba gli da la caccia e non voglio che corra rischi” La risposta fu quasi frettolosa, il che dette da pensare a Taiyo che domande del genere non erano ben gradite.

 

Sakura guardò per un attimo il maestro con un velo di tristezza negli occhi verde acqua.

 

Taiyo si chiese il perché di quella strana espressione ma il flusso dei suoi pensieri fu interrotto subito da Yamato che sorridendo le si rivolse mentre schivava con un balzo un albero che, steso per terra, sbarrava il sentiero della selva:

 

E lei, signorina Chiaki, ci racconti qualcosa! E' riuscita ad intravedere i membri di Alba quando sono comparsi nei pressi delle Vecchie Terme ?”

 

Taiyo fu sorpresa da quelle parole ; Non che non se la aspettasse però a dire il vero la domanda l'aveva un po' colta di sorpresa.

 

La giovane tornò a rivolgere lo sguardo di fronte a sé, scrutando i meandri erbosi della foresta e gli enormi castagni che la sovrastavano , come per raccogliere i pensieri, socchiudendo leggermente i suoi occhi freddi come il ghiaccio.

 

Sarebbe stato più credibile se si fosse inventata tutto o se avesse fatto riferimento a quel ricordo?

 

 

Io .. li ho solo intravisti.” La sua espressione assunse un'aria triste, mentre i ricordi si riversavano come un fiume in piena nella sua mente.

 

Mi ricordo solo di un occhio, un occhio rosso come il sangue che mi osservava. Uno sguardo di fuoco, che mi ha bruciato dentro..O forse è stata solo una mia impressione.”

Il modo in cui Taiyo espose i suoi pensieri fu molto confuso e ciò non tardò ad attirare l'attenzione del ninja dai capelli argentati, che rispose :

 

Cos'è successo? Era per caso Itachi Uchiha?”

Il suo tono era calmo e trasmetteva una certa sicurezza, ma Taiyo fu profondamente colpita da quelle parole. Itachi Uchiha?

 

Com'era vestito? Lo ha visto?” Kakashi, che non aveva ricevuto risposta continuava a fare domande alla ninja perplessa , mentre tutti continuavano a proseguire a balzi veloci nella boscaglia, mantenendo il silenzio.

 

Cerchi di ricordare Chiaki!” Intervenne Yamato, osservandola con un'espressione seria dipinta sul suo viso.

 

Taiyo appariva sempre più sconcertata e, prima che rispondesse all'ultima richiesta passarono almeno dieci minuti.

 

Erano in due. Erano entrambi vestiti di un lungo mantello nero con delle nuvolette rosse disegnate. Mi dispiace, non ricordo che quell'occhio. Ero troppo scossa per prestare loro attenzione”

I ricordi ricominciarono a bussare forte alla porta della sua mente,ma stavolta la ragazza li ignorò completamente.

 

Yamato, attento osservatore si era accorto del suo profondo disagio; Chiese così spiegazioni, scrutando la giovane con occhio preoccupato.

 

C'è qualcosa che non va signorina Chiaki? E' stanca ? Vuole fermarsi?”

 

Gli occhi di tutti si indirizzarono su di lei, persino quelli di Sakura e Sai che fino a quel momento erano rimasti zitti ad ascoltare, apparentemente indifferenti al tema della conversazione.

 

No.”

Fu sussurro flebile, ma deciso.

 

Le iridi color ghiaccio della ninja stavano vagando sull'ambiente circostante quando la loro attenzione fu colpita da degli strani fruscii all'interno della selva, non tanto lontano da dove era lei.

 

Taiyo si fermò e così anche Kakashi e Yamato seguiti a ruota da Sakura e Sai. Tutti si erano accorti che c'era qualcosa di strano.

 

Cosa succede? Ho sentito degli strani rumori” Sakura guardò preoccupata i compagni, cercando con lo sguardo qualcuno che potesse darle una pronta spiegazione.

 

Non resta che andare a controllare” Concluse Sai, socchiudendo gli occhi, continuando a sorridere nonostante la situazione controversa.

 

La ragazza dai capelli rosa non fece in tempo a calpestare l'erba del prato con un piede che si udì distintamente un forte ruggito. La cosa strana che sorprese tutti era che quel suono aveva ben poco di animalesco e sembrava prodotto da una voce umana.

Sakura stava verificando se dietro,davanti o sopra di sé riusciva a percepire qualche presenza quando sentì due forti mani che le afferravano brutalmente le braccia serrandogliele dietro la schiena per impedire qualsiasi suo movimento.

La giovane gridò tentando di liberarsi dalla stretta e, fortunatamente dopo qualche secondo ci riuscì poiché il misterioso aggressore, accortosi della presenza degli altri, incominciò a correre veloce rifugiandosi nei meandri della selva.

 

Kakashi si diresse immediatamente nella stessa direzione del ninja, sollevando un gran polverone e pregando la squadra di non seguirlo e di attenderlo lì.

 

Taiyo soffermò il suo sguardo sui visi dei compagni intenti a parlare con una scossa Sakura dell'accaduto. La castana incrociò le braccia sul petto con nervosismo. Odiava aspettare.

 

Fortunatamente per lei il ninja dai capelli argentei sbucò quasi subito da sotto un pino lì vicino dirigendosi verso il punto in cui si erano fermati. Kakashi non era solo, si stava trascinando dietro l'aggressore recalcitrante che cercava di opporre resistenza alla sua forte stretta, invano. Il vestito del nuovo arrivato consisteva in una tuta nera aderente, dettaglio che lasciava sospettare che fosse un ninja di sesso femminile. Il volto non era visibile poiché coperto da una maschera bianca con un disegno tratteggiato con del minio verde, che sembrava ritrarre una specie di pantera stilizzata.

 

Bene bene... chi abbiamo qui?” Taiyo avvicinandosi sorrise e con ostentata sicurezza si poggiò la mano sinistra sul fianco, mentre con la destra strappava la maschera che celava il volto del misterioso ninja.

Lunghi capelli scuri fuoriuscirono e ricaddero in boccoli sulla tuta nera mentre alcuni raggi di sole illuminavano un paio di occhi violetti e il viso di una ragazza i cui lineamenti, in un momento diverso, sarebbero probabilmente sembrati dolci.

 

 

La giovane iniziò a divincolarsi con violenza, cercando di graffiare con le sue unghie lunghe e affilate color rosso sangue la giubba verde di Kakashi. I suoi occhi sembravano quelli di un ghepardo furioso per la ferocia con cui brillavano, e dalla sua bocca carnosa si intravedevano due canini molto appuntiti; Dalle labbra colava sul terreno una bava schiumosa, più adatta ad un cane idrofobo che a una ragazza.

Sembrava più un animale che un essere umano.

 

Taiyo si girò verso gli altri e scorso sul volto di tutti, da Yamato a Sai, delle espressioni sconcertate, almeno quanto la sua. Si voltò nuovamente verso la donna che ora la stava guardando con odio.

 

Rispondi! Lavori per Alba?” chiese Taiyo con un tono imperioso e deciso.

 

La ragazza, per tutta risposta, si sporse in avanti, almeno per quanto le permetteva la sua posizione e , sprezzante, sputò ai piedi della sua interlocutrice, scoppiando in una risata fragorosa che aveva ben poco di umano.

 

Tutti si sorpresero per quell'atto impudente, soprattutto Taiyo che , persa la pazienza, afferrò con la destra i capelli riccioluti della ninja per costringerla ad alzare il volto verso di lei. I canini orribilmente scoperti mostravano un feroce sorriso di sfida. La giovane ninja la fulminò con i suoi occhi glaciali minacciandola:

 

Se non parli, ti ammazzo. Intesi?”

 

No, Taiyo non scherzava, faceva sul serio. E di questo presto si accorse anche la misteriosa arrivata, che storse la bocca e abbassò la testa come un cane bastonato. Probabilmente non era molto coraggiosa come voleva far credere col suo strano atteggiamento.

 

No ti prego, parlerò... ma non uccidermi.”

 

La voce della ragazza, che aveva parlato per la prima volta da quando era stata portata lì da Kakashi, suonava stranamente dolce, come quella di una bambina piccola.

 

Sono stata inviata qui da un ninja, ma non vi so dire chi sia. Mi ha minacciato e mi ha detto che avrei dovuto fermare qualsiasi persona avrebbe osato attraversare la foresta in direzione sud-est”

 

I capelli scompigliati le ricadevano sul viso, coperto di bava ai lati della bocca, dandole un aspetto dimesso e raccapricciante.

 

Mh. Interessante, peccato che tu non ti ricordi il nome del tuo mittente” Rispose Taiyo con asprezza, serrando ancora di più nel pugno della mano destra i boccoli scuri di quella belva in forma umana.

 

N- Non conosco il suo nome. Portava uno s-spadone con sé e somigliava incredibilmente a-ad uno squalo. ”

 

Il tono di voce della ninja risultava incredibilmente confuso e la sua espressione impaurita fissa sugli occhi freddi di Taiyo lasciava trapelare il suo timore.

 

Uno squalo hai detto?” Yamato si avvicinò con aria interessata, inarcando le sopracciglia, mentre Sakura scambiava degli sguardi eloquenti con Sai.

 

Anche Taiyo fu sorpresa dalla descrizione,arretrò di alcuni passi, mentre diversi pensieri facevano ora capolino nella sua mente. Che fosse....?

 

Sentì la rabbia che cresceva in lei, e tentò di frenarla. Doveva mantenersi tranquilla e non dare troppo nell'occhio.

 

S- si, uno squalo. Non so dirvi altro.” I suoi occhi viola, che quasi le uscivano dalle orbite per il terrore, si soffermarono su tutti per poi indirizzarsi a quelli di Kakashi. Lo osservò a lungo come un cucciolo impaurito e poi gli sorrise con un'espressione da pazza.

 

Ti prego, Ti prego liberami! Zanna bianca ti prego, liberami!”

 

Kakashi sgranò l' occhio non celato dalla maschera fissando la ninja che continuava a supplicarlo ai suoi piedi, cercando di divincolarsi per liberarsi dalla sua stretta. Due rigoli di sudore percorsero la guancia destra del ninja, mentre Taiyo domandava:

 

Zanna Bianca?”

Inarcando le sopracciglia, rivolse il suo sguardo interrogativo verso Kakashi che però non rispose, abbassando gli occhi al suolo. Piano piano il ninja dai capelli argentati allentò la presa sulla donna, quasi senza rendersene conto.

 

Taiyo urlò allarmata verso Kakashi:

 

Ehi, che stai facendo?!!”

 

Il ninja tornò in sé soffermando lo sguardo sui compagni di squadra che lo stavano guardando come se fosse impazzito. E in effetti non avevano tutti i torti, visto che aveva commesso un'azione stupida.

Egli maledì sé stesso mentre la belva in forma umana spiccava un balzo ferino in direzione di Taiyo,che rimase ferma come se niente fosse, puntando i suoi occhi ghiacciati in quelli violetti dell'altra combattente.

 

 

 

Sai osservava la scena con le braccia conserte mostrando un atteggiamento più che tranquillo mentre la sua compagna dai capelli rosa era rimasta impietrita. Il gesto inconsulto del maestro l'aveva infatti lasciata interdetta e la scena che ora le si stava profilando davanti agli occhi la atterriva tanto da bloccarla sul posto.

Cercò di scattare, per cercare di aiutare Taiyo contro quella ragazza mostruosa, ma il suo avanzare fu fermato dal braccio forte di Yamato, che la guardò in viso sorridendo:

 

Lasciala fare, Sakura. Sa quello che fa”

 

La ragazza osservò per qualche istante il maestro Yamato per poi porsi di fianco a lui ed osservare preoccupata la scena.

 

Taiyo mosse rapidamente le mani nell'ordine Tigre, Coniglio, Scimmia, per poi allungare lentamente davanti a sé la mano destra arcuando le dita come se avesse dovuto compiere un sigillo. Sulla punta delle dita della sua mano apparvero dei cerchi di elettricità che si irradiarono nell'aria caricandola di tensione.

Gli occhi di tutti erano puntati sui cerchi di energia quando ragazza scagliò la mano sulla fronte della ninja presa di sorpresa, urlando:

Arte del fulmine: Tocco di Rajiin!”

 

L'impatto fu terribile e l'esplosione di elettricità che ne conseguì scagliò lontano la ninja- belva, facendola sparire oltre gli alberi.

 

Taiyo abbassò la mano fumante e si tastò il polso per poi rivolgere il suo sguardo glaciale ai compagni di squadra, rimasti basiti di fronte a quel potente attacco.

Kakashi scambiò delle occhiate con Yamato, mentre Sai piegò le sue labbra nel suo solito sorrisetto ambiguo e Sakura rimase a lungo ad osservare sbigottita la mano della ninja.

 

Allora? Vogliamo proseguire?” domandò Taiyo osservando di nuovo tutti con uno sguardo serio.

 

 

Il gruppo di ninja si rimise in cammino per il sentiero irto di rovi, mentre il sole cominciava a tramontare, riempiendo della sua luce soffusa i rami dei verdi alberi della foresta e i fiori gialli che costellavano il manto erboso.

 

Dopo circa un'ora di cammino ininterrotta, la squadra di ninja riuscì a giungere al limitare della foresta. Gli alberi cominciavano a diradarsi, così come i rovi e le piante rampicanti, per lasciare spazio ad una pianura erbosa che si estendeva per qualche chilometro a sud- est. Il sole con i suoi caldi raggi illuminò i ninja cancellando la fatica dai loro volti.

 

*****

 

Un leggero venticello penetrava dalla larga finestra presente nella stanza facendo volteggiare come in una giocosa danza la fine tenda bianca che incorniciava una splendida veduta del villaggio di Konoha.

 

La stanza presentava una piccola scrivania di legno su cui una donna dai lunghi capelli biondi lavorava frenetica con la penna. I ciuffi dorati della ninja furono scossi leggermente dalla brezza che proveniva dalla finestra dietro di lei, facendola sbuffare. Posò la matita sul duro legno della tavola a cui stava lavorando e , sentendo bussare alla porta, poggiando la mano destra sotto il mento, proferì con un sospiro:

 

Avanti”

 

Tsunade stava attendendo con aria annoiata che come al solito qualcuno entrasse , quando sentì un gran vociare fuori dalla porta di legno massello. Si alzò dalla sedia girevole e si avvicinò all'entrata della stanza, appoggiando l'orecchio sul legno con un'espressione sconcertata.

 

Ehi tu, fammi passare, cretino!”

 

Ma........ehiiiiiiiii! Fermatiiiiiiiiiii!”

 

Tsunade sorrise. Conosceva molto bene quella voce.

 

La ninja bionda non aveva fatto in tempo a girarsi per tornare alla scrivania che la porta si aprì violentemente mostrando un Naruto affannato che tentava di riprendere fiato mentre piccoli rivoli di sudore gli scendevano sulla guancia destra.

 

Tsunade osservò il ragazzo sorridendo, per poi rivolgerglisi così:

 

Come mai qui, piccolo rompiscatole?”

 

anf anf.... Nonna, perché assumi emeriti imbecilli come corpo speciale? Anf..anf Comunque sono qui per parlarti della missione che hai affidato al team 7 oggi pomeriggio...”

 

La bionda lo squadrò con aria sorpresa e poi, appoggiandosi con le mani alla scrivania, gli rispose con un sospiro:

 

Dimmi tutto.”

 

Non capisco per quale motivo tu mi abbia escluso dalla missione. Capisco che incontrare Alba possa essere rischioso per me, ma io non ho per niente paura di quelli lì e in più sono anche diventato più forte in tutto questo tempo!!”

 

Naruto parlò tutto di un fiato, stringendo il pugno destro come per sottolineare ancor più ciò che stava disperatamente dicendo alla sua interlocutrice.

 

Naruto... Non ti rendi conto dei pericoli che avresti corso . Pensi mai a cosa succederebbe se ti catturassero?” Tsunade lo osservò di sottecchi con i suoi grandi occhi color nocciola mantenendo un'espressione severa, degna del più nobile tra gli Hokage.

 

Nonna...”

Naruto abbassò lo sguardo con un'espressione seria dipinta sul suo viso , mentre si rivolgeva così a Tsunade

...Non sono più un bambino. Il mio sogno è diventare Hokage e se sto qui nascondendomi come un vile, non riuscirò mai a realizzarlo! Voglio dimostrare il mio valore e farmi apprezzare dal villaggio!”

 

La bionda lo osservò a lungo cercando di riflettere. Se fosse andata avanti così, Naruto non avrebbe smesso di lagnarsi e di spiegare le sue ragioni. Tanto valeva accontentarlo per questa volta. Oggettivamente era una missione poco pericolosa, e sarebbe stato accompagnato da Kakashi. Forse, accontentandolo stavolta, si sarebbe calmato.

 

... Va bene. Raggiungili, ma non commettere scemenze e sii cauto!”

 

Tsunade non fece in tempo a terminare la frase che Naruto le si era già gettato al collo per stringerla in un forte abbraccio.

 

Grazie Nonna!”

 

Prego Naruto!” La ninja sorrise stringendo il ragazzo a sé e spostando lo sguardo verso il cielo azzurrino che sembrava far capolino all'interno della stanza.

 

*****

 

Il sole donava alla terra i suoi ultimi caldi raggi mentre scompariva piano piano dall'orizzonte per lasciare il posto all'astro lucente della notte, il guardiano del buio e dell'oscurità: La luna.

 

Il gruppo di ninja in missione percorse gli ultimi tratti del sentiero che attraversava interamente la foresta della Foglia per riemergere su un altopiano erboso che si estendeva per chilometri e chilometri a sud-est.

Non lontano da quella postazione si ergevano le Terme diroccate, più comunemente chiamate Vecchie Terme, secoli fa luogo di riposo e di tranquillità per gli abitanti di Konoha.

Il gruppo di edifici era da tempo abbandonato, poiché era stato distrutto dalla furia selvaggia della volpe a nove code, sedici anni prima . Ciò che rimaneva era una fila lunga di mura di pietra con degli archi incastonati e una piccola casupola al lato, probabilmente il vecchio spogliatoio. L'intonaco grigiastro si stava sbriciolando pian piano, rovinato dall'umidità e dagli agenti atmosferici, mentre porte e finestre giacevano abbandonate sul suolo terroso. Dietro questo edificio cadente si stagliavano le terme vere e proprie, un enorme casa di pietra, sormontata da un' insegna di legno marcio che indicava il nome del luogo e presentava il simbolo del villaggio della Foglia. Alla base del gruppo di edifici era ancora presente un piccolo bacino d'acqua salmastra, verde smeraldo, che ora scorreva placidamente riflettendo la luce della luna.

 

Il gruppo di ninja si avvicinò lentamente al luogo ispezionandolo per capire se ci fosse ancora qualcuno. Apparentemente le Vecchie Terme erano davvero disabitate.

Taiyo, essendosi accorta che a questo punto doveva recitare la sua parte da “informatrice” incominciò ad elencare vari passaggi segreti, ovviamente inventati.

 

Dunque più avanti ci dovrebbe esser un passaggio sotteraneo, mentre nella casupola diroccata una delle quattro pareti conduce in una camera segreta dell'edificio.”

 

Gli occhi color ghiaccio scattavano veloci sull'ambiente circostante come se la ragazza avesse davvero ben presente il luogo.

 

È meglio visitare prima quella costruzione laggiù, dovrebbe essere l'ingresso delle Terme...”

 

Taiyo si incamminò nella direzione indicata a passi veloci, mentre la seguivano a ruota Kakashi e Yamato. Sai si girò verso Sakura, sorridendo e rivolgendosi a lei così:

 

Chiaki non ti da una strana impressione?”

 

Il ragazzo incrociò le braccia sul petto osservando la ragazza dai capelli rosa con la sua solita aria tranquilla e calma, quasi priva di emozioni.

Sakura dal canto suo si girò verso il compagno di squadra scrutandolo con curiosità e inarcando il sopracciglio sinistro.

 

Perché dovrebbe farmi una strana impressione?”

 

È come se.. stesse recitando una parte. Non so.” Sai non smise di guardare fisso negli occhi Sakura ed anzi soffermò ancor di più il suo sguardo su di lei, continuando a sorridere.

 

Come ti vengono in mente certe cose? Piuttosto, andiamo, altrimenti Kakashi sensei ci rimprovererà”

 

I due ragazzi si incamminarono lentamente verso il luogo stabilito guardandosi curiosamente intorno.

 

L' ingresso delle Vecchie Terme era costituito semplicemente da un arco di pietre rosse mezzo cadente. Il gruppo di ninja si affacciò e vide qualcosa di veramente stupefacente.

L'interno della stanza era interamente di colore dorato, mentre il pavimento costituito da mattonelle color cielo rivelava sotto di sé altri piani sotterranei. Il soffitto era costituito semplicemente da un fine strato di vetro e rifletteva come uno specchio il cielo blu notte e la luna, che con il suo candore ricopriva di sfumature perlacee tutte le superfici della stanza.

In fondo alla parete che si stagliava di fronte alla squadra era collocata una porta di legno massiccio che presentava come maniglia il simbolo della foglia di Konoha.

 

Taiyo fece la sua entrata mentre il silenzio veniva rotto unicamente dal flebile rumore provocato dai suoi sandali sul pavimento azzurrino.

 

Salve Team 7.

 

Tutti si girarono a destra e a sinistra con la sorpresa dipinta sui volti. Chi era che stava parlando nella loro mente?

 

La voce profonda e malinconica continuò:

 

E' stata una mossa falsa da parte vostra venire fin qui...

 

Mostrati, codardo!” esclamò Kakashi indirizzando lo sguardo in vari punti della stanza come se il ninja si aspettasse che lo strano interlocutore si facesse vivo da qualche parte.

 

Ci rivediamo, Kakashi dello sharingan”

 

Tutti i presenti sentirono balzare il cuore nel petto, mentre il timore pervadeva le loro menti . Si girarono di scatto , compreso Kakashi che si trovò dietro un ninja.

 

Come aveva fatto ad apparire senza che nessuno se ne accorgesse? Sembrava chiedersi il ninja dai capelli argentati, osservando la figura scura dietro di lui in penombra.

 

Il misterioso ninja si fece avanti facendo strisciare il suo mantello nero decorato con nuvolette rosse sul pavimento azzurro. Finalmente si rivelò. Capelli neri lunghi e sottili, raccolti in una coda dietro la schiena. Alcuni ciuffi gli incorniciavano il volto. Due paia di occhi rossi come il sangue che sembravano poter uccidere solo con il loro sguardo.

 

Taiyo si sentì improvvisamente male. Il suo battito cardiaco aumentò e i suoi muscoli sembrarono cedere. Cadde a terra sulla ginocchia mentre continuava a fissare con gli occhi sgranati, pieni di terrore, la figura poco lontano da lei. Bianche lacrime incominciarono a solcare le sue guance senza sosta, senza che la giovane potesse frenarle in qualche modo. Strinse i pugni, cercando di calmarsi il più possibile.

 

Sakura, riconobbe il membro di Alba e ,terrorizzata dall'alone di oscurità che lo circondava , si aggrappò al braccio di Sai, che invece appariva tranquillo come al solito.

 

Yamato sgranò gli occhi insieme a Kakashi, che non riuscì a proferire altro che:

 

Itachi Uchiha?

 

Angolo Autrice: Hello guys! Scusate il ritardo nell'aggiornamento, ma questo capitolo mi è costato molta fatica! Spero comunque che la storia vi piaccia e ringrazio moltissimo tutti coloro che la seguono/recensiscono! Fatemi sapere come al solito il vostro parere!

P.S. Questo capitolo mi è venuto un po' lunghetto, scusate ma non sono riuscita a farlo più corto! XD Vi volevo inoltre avvertire che probabilmente non potrò aggiornare per un po' visto che vado in vacanza! ! Cercherò comunque di prendere appunti per la prossima “puntata” anche se non so se avrò tempo di postarla! ;) A presto, readers! Kissone :)

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