A little piece of peace

di Buried
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 Il viaggio era stato stancante. Madison era appena arrivata all’aeroporto di Santa Ana dove ad
 
aspettarla c’erano i suoi genitori, che non sentiva da troppo tempo ormai. Durante il lungo viaggio
 
 aveva avuto modo di pensare tanto alla sua cara Huntington Beach. Era quasi un anno che non ci
 
 metteva piede. Le era mancata, le erano mancati i suoi amici, i grandi party, ma soprattutto le
 
 mancava il suo fratellone Jimmy. Era circa un anno che Jimmy se ne era andato e lei non
 
 sopportava la vita senza di lui, oltre che fratelli erano prima di tutto migliori amici, e quando si rese
 
 conto che  non ci sarebbero più stati momenti fra loro le crollò il mondo addosso.. Madison e
 
 Jimmy avevano un rapporto favoloso, si dicevano sempre tutto e ognuno era partecipe della vita
 
 dell’altro. Era andata via da Huntington perché stare lì la faceva stare male, vi erano i ricordi e lei
 
 non poteva sopportare tutto questo, perciò sfruttò l’occasione che le venne offerta, e andò a fare
 
 la speaker radiofonica per una rete metal a Londra. La sua intenzione era sempre stata quella di
 
 stare via solo per un anno, giusto per restare in pace con se stessa. Mentre prendeva le valigie si
 
 sentì gridare ‘ Maddy!!’ si voltò e vide i suoi genitori dimenarsi per salutarla. ‘Mamma, Papà’ disse,
 
 mentre correva incontro ai suoi genitori, tirandosi dietro goffamente le valigie. ‘ Dio se ci sei
 
 mancata’ le sussurrarono mentre la abbracciavano. ‘Anche voi e non sapete quanto’ rispose ‘
 
 Okay, però ora avrei una certa fame, che dite si va a mangiare ?’ Continuò lei, odiava i bentornati
 
 con le lacrime agli occhi e cercò in tutti i modi di sviare l’argomento.
 
 
 
Aveva appena finito di mangiare quando si butto di peso sul suo letto. Per quella sere poteva
 
concedersi anche di dormire a casa dei suoi genitori. Nell’indomani sarebbe tornata nel suo
 
 vecchio appartamento, che nonostante tutto, rimase vuoto dopo la sua partenza. Prima di dormire
 
però voleva dare un’occhiata alla casa. Voleva vedere come tutto era rimasto così, come lo aveva
 
 lasciato. Poi si fermò vicino alla camera di Jimmy. Era bellissima. Nel centro della stanza c’era un
 
 letto a due piazze e nelle pareti i poster dei suoi gruppi preferiti. Era rimasto tutto come quando
 
 Jimmy l’aveva lasciata, a 18 anni, quando si trasferì a vivere per conto suo. Nell’angolino vicino
 
 alla finestra vi era la primissima batteria di Jimmy. Madison si andò a sedere sullo sgabello della
 
 batteria e accarezzò col palmo della mano i piatti, con un tocco leggero, come se non volesse
 
 disfare ciò che aveva lasciato il fratello. Delle lacrime scesero sul volto di Madison, che
 
 nonostante tutto era felice di ricordare Jimmy.
 
 
 
 
Erano ormai le 10 e Madison si era appena svegliata. Le sembrava strano svegliarsi nella sua
 
camera, senza ricevere una chiamata di Jimmy che la rimproverava per il suo sonno. Se ne era
 
andata soprattutto per quello, tutto lì era un immenso ricordo di lei e Jimmy insieme, ma le
 
mancavano troppo i ragazzi, e poi, Jimmy non avrebbe voluto che lei si trasferisse lontano. Si
 
 diede una scrollata e si vestì. Mentre andava verso il salone scese le scale a chiocciola, le stesse
 
 scale che quando era piccola, Jimmy la aiutava a salire, le stesse scale che quando Jimmy era
 
 ubriaco,  lei aiutava a salire, e dopo tutto accennò un sorriso. ‘ Maddy, prima di andare siediti a
 
fare colazione’ disse la madre vedendo Madison. Amava la colazione e i pranzi della madre, erano
 
 tutti cibi buoni e sufficienti a sfamare un esercito. Maddy si sedette e iniziò a mangiare i biscotti
 
 della madre mandandoli  giù con un sorso di latte. ‘ Hai deciso di ritornare nel tuo appartamento ?’
 
 Chiese la madre a madison, vedendo che aveva una certa fretta. ‘ Si, mamma, infatti scappo
 
 subito ci vediamo domani’ rispose la figlia che corse a prendere le valigie e si diresse nel suo
 
appartamento.
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Erano quasi le quattro del pomeriggio e Madison aveva appena finito di riordinare i suoi abiti e
 
 sistemarsi nel suo appartamento. Voleva fare in fretta perché aveva una voglia matta di vedere i
 
 ragazzi. Si stava mettendo in ordine quando suonò il campanello. In quel momento era ciò che
 
 non voleva affatto sentire, il rumore assordante del suo campanello, proprio non aveva tempo di
 
 intrattenere ospiti, soprattutto se erano vecchie e annoiate zie che venivano a salutarla. Corse ad
 
 aprire la porta infilandosi del tutto il suo orecchino e la sua faccia rimase pietrificata. ‘ Allison! ‘
 
 Gridò la ragazza saltandole quasi addosso per la felicità. ‘ Dio quanto mi sei mancata Maddy’
 
 disse l’amica quasi commossa. Madison e allison sono da sempre migliori amiche, e ora che era
 
 tornata sicuramente non si sarebbero staccate facilmente. ‘ Allora maddy? Cosa intendi fare? Vai
 
 subito a trovare i ragazzi?’ domandò allison senza spingersi oltre queste domande. Sapeva tutto
 
 di ciò che l’amica aveva fatto in quell’anno a Londra, perché erano sempre rimaste in forte
 
 contatto. ‘ Mi sembra ovvio, tu vieni con me ?’ Chiese Madison sapendo che anche Allison era
 
 molto amica con i ragazzi. Era lei del resto che ogni volta che i ragazzi si ubriacavano li aiutava ed
 
 erano amici fin dai tempi dei pannolini.’ No, devo andare al lavoro, sono passata solo per un
 
 saluto, ma i ragazzi lo sanno che sei arrivata? Conoscendoti sarà una sorpresa!’ Rispose la
 
 ragazza scostandosi finalmente dall’uscio della porta ed entrando nel salotto dell’amica. ‘ Si,mi
 
 conosci troppo bene. Sai per caso dove si sono riuniti oggi? Casa Haner o casa Sanders ?’  Da
 
 sempre ogni pomeriggio, quando non sono in tour, i ragazzi si riuniscono per passare dei
 
 pomeriggi insieme, gli anni passano ma le abitudini, a quanto pare, non svaniscono, nonostante
 
 tutto sono i soliti prevedibili. ‘Casa Haner’ rispose Allison. ‘ Ora devo scappare, ma stasera non mi
 
 sfuggi piccola Sullivan’ disse allison scappando di corsa fuori dall’appartamento. ‘ Mi sei mancata
 
 anche tu!’ disse Madison in tono ironico, vedendo l’amica salire di corsa in macchina,accennando
 
 un sorriso.
 
 
 
Si trovava nel giardino di Brian. Stava avanzando verso le scale che erano proprio prima della
 
porta. Si sentivano le voci dei ragazzi e le loro risate, era quasi un peccato per lei interromperli, ma
 
non poteva più aspettare. Le mancavano tutti, dal primo all’ultimo. C’era qualcuno che le mancava
 
 in particolar modo, che corrispondeva al nome di Brian. Madison aveva avuto in quegli anni una
 
cotta nei confronti del chitarrista, ma era già impegnato con Michelle e non era andata oltre, anche
 
 se cercava di dimenticarlo sentiva sempre qualcosa per lui, ma tuttavia non glielo aveva ancora
 
 confessato, dopo tutti quegli anni, e difficilmente lo avrebbe fatto.
 
Quasi avesse preso il controllo su di lei il suo dito si poso immediatamente sul campanello
 
dell’amico. Dopo pochi istanti vide quegli occhi marroni, che da sempre l’avevano fatta andare giù
 
di testa fissarla. ‘Maddy!! ‘ Urlò il chitarrista avvicinandosi per abbracciarla.  ‘ Sorpresa’ disse
 
 maddy quasi senza respiro. In fondo ne stava traendo beneficio di quella situazione, aveva la
 
 testa appiccicata al collo di Brian e ne approfittava per godersi il suo profumo, che sembrava non
 
 essere mai cambiato. In quel momento arrivarono Matt, Jhonny e  Zacky.  ‘ Ciao piccola
 
ubriacona! ‘ disse Matt estasiato dalla vista della ragazza. Lei, con molta difficoltà si staccò dal
 
chitarrista per andare a salutare gli altri ragazzi. ‘ Bhé, ciao eh!’ Disse lei con un po’ di arroganza. ‘
 
 Ti metti anche a fare le sorprese piccola Sullivan ?? ‘ Disse Zacky prendendola e abbracciandola
 
 con forza, ‘Dai entriamo su ‘ disse Brian prima che Madison finisse il giro degli abbracci. Una volta
 
arrivati in salotto vide Lacey ,Val e Gena sul divano. Come fosse un’apparizione le tre ragazze si
 
buttarono su Madison facendola cadere sulla moquette. ‘Dio se ci sei mancata madd!! ‘ Dissero
 
tutte e tre all’unisono quasi schiacciando la ragazza. ‘ Ragazze, non respiro!’ disse Madison
 
facendo sogghignare tutti quanti.
 
Una volta assestata, la ragazza si mise a sedere sul divano e notò la mancanza di una delle
 
sorelle DiBenedetto. ‘Michelle?’ Chiese, voltando lo sguardo verso Brian e un velo di tristezza si
 
 pose subito sul ragazzo,  ‘ Ci siamo lasciati sei mesi fa’ rispose Brian senza aggiungere un’altra
 
 parola. Vedeva il ragazzo molto sofferente e ciò, dopo tutto la faceva stare male. Si avvicinò a
 
 Brian e lo abbracciò, sussurrando un ‘ Mi dispiace’ . Consolare d’altronde era sempre stata una
 
 caratteristica dei Sullivan e lei non poteva di certo far di meno. Vedendo che quel silenzio non
 
 giovava intervenne Matt. ‘ Maddy,per essere una speaker sei troppo zitta, non ci abituare troppo
 
 bene’ a quelle parole ricevette uno sguardo sadico nei confronti di Maddy e dei forti sorrisi nei volti
 
 degli altri. Tutti sapevano bene come era la ragazza, pazza e logorroica, e sicuramente vederla
 
 così silenziosa era strano. Madison si staccò da Brian per andare incontro a matt che si era alzato
 
 per prendere una birra. Gli andò in contro quasi per volerlo placcare, gli prese la birra e stampò
 
 nella faccia del cantante una faccia buffissima. Le ore seguenti passarono raccontandosi di
 
quell’anno che avevano passato separati, e furono momenti di risate che Madison a Londra non
 
 aveva trovato. ‘Dai ragazzi ora vado, stasera mi incontro con Allison’ disse la ragazza già
 
 leggermente alticcia, come tutti del resto. Brian l’accompagnò alla porta e prima che se ne
 
 potesse andare la fermò. ‘ Scusa se non ho parlato di Michelle, ma mi fa star male, domani però ci
 
 rincontriamo, così parliamo con più calma.’ Disse lui, lasciandole il braccio che le aveva afferrato. ‘
 
 Non ti preoccupare Gates, domani mi spieghi tutto’ rispose lei infilandosi schietta in macchina .
 
 Abbassò il finestrino e si sentì urlare ‘ Domani al solito posto Madd’. La ragazza fece un sorriso e
 
mise in moto la macchina. Era felice che dopo un anno non erano cambiati i ragazzi, ed era felice
 
 che nonostante tutto ritrovasse quasi tutto come lo aveva lasciato, nonostante jimmy non ci fosse
 
 più.
** Vorrei che sappiate che ovviamente è tutto inventato e che faccio a malincuore separare Michelle da Brian ma altrimenti la storia non filerebbe. C'è qualche piccola imperfezione, ma, abbiate pazienza. Il terzo capitolo arriva presto, molto presto, non mi va di stare con le mani in mano. Se avete qualche consiglio o qualche critica scrivete tutto nelle recensioni. Vorrei farvi una domanda. Vi piacerebbe che Madison stesse con Syn o Con Arin ?? **
 
 
 
 
Buried. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


 Erano circa le 11 quando Maddy sentì il suo campanello suonare. Era ancora a
 
 dormire,stranamente, e appena si alzò, aveva indosso solo una maglia dei motor head nera che le
 
 arrivava alle ginocchia ; i capelli erano scompigliati al massimo e mentre percorreva il corridoio
 
 che la portava dalla stanza alla porta sentì ancora il campanello suonare con più urgenza. ‘Ma che
 
 caz’ disse lei mentre guardava il raduno che si era formato davanti a lei. ‘ Lo so, ci dovevamo
 
 incontrare di pomeriggio ma, se non hai da fare, abbiamo un paio di idee da proporti ’ disse Brian
 
 che aveva il suo braccio appoggiato al muro acconto alla porta e nelle scalinate avanti vi
 
 erano Jhonny, Zazky, e Matt che annuivano sorridendo. ‘Va bene dai, tanto il lavoro
 
riprende  domani! Vado a darmi una sistemata .’ disse lei annuendo senza chiedere oltre,
 
 d’altronde le piacevano le sorprese. Aveva deciso di continuare a fare la speaker radiofonica ma
 
 una radio vicino ad Huntington.
 
 Dopo una decina di minuti Maddy scese le scale in perfetto ordine. Aveva dei jeans lunghi e
 
 stretti, un top bianco e sopra un giacchetto di pelle nera. Sebbene fosse in California era sempre
 
 Gennaio. ‘ Andiamo ?’disse Maddy con una certa fretta.  Prima che i ragazzi potessero alzarsi dal
 
divano dove l’aspettavano, Madison era già fuori dalla porta. Rimase estasiata dalla vista di quattro
 
 Harley Devidson , che prima non aveva visto poiché i ragazzi si erano messi in mezzo alla vista.
 
 Era sempre rimasta affascinata da quelle moto. Una volta che Jimmy divenne maggiorenne e
 
 comprò l’Harley, la portava sempre a fare dei giri. Ogni volta si divertiva come non mai anche se
 
 non stava perfettamente comoda, poiché di spazio non ve ne era a sufficienza. Una volta che i
 
 ragazzi furono usciti dalla casa chiuse la porta. ‘ Madame, le va di venire con noi? ‘ disse Brian
 
 inginocchiandosi e prendendole la mano. Con un dolce sorriso, e con il la faccia ancora turbata
 
 dai ricordi che quelle moto gli suscitavano, accettò. ‘ Signor Haner, dove crede di portarmi?’ disse
 
 lei con un tono ironico. ‘ Non le piacevano le sorprese, madame Sullivan ? ‘ Rispose l’amico. Con
 
 un sorriso stampato in faccia si mise il casco e si sedette sulla moto di Brian, insieme a lui.
 
Mentre era in viaggio , insieme agli altri membri del gruppo aveva la testa appoggiata sulla schiena
 
 del chitarrista, e si teneva stretta con le braccia. Era fantastico, aveva il vento che le scompigliava
 
 i capelli e il profumo di Brian che le giungeva dolce alle narici.
 
Dopo una ventina di minuti arrivarono in una spiaggia. Madison adorava il mare e le spiagge, era
 
da sempre stato luogo di raduno per lei e le sue amiche e ogni volta che poteva il fratello
 
l’accompagnava. Grazie ragazzi, siete come al solito i migliori disse lei, togliendosi il casco e
 
correndo incontro al mare. I ragazzi la raggiunsero e tutti insieme guardarono quell’acqua limpida
 
 che caratterizzava da sempre le spiagge di Huntington. Senza curarsi del tempo e del periodo  si
 
 tolse maglietta i jeans e le scarpe e andò di corsa dentro il mare. Iniziò a tuffarsi e nuotare, dando
 
 sfogo al suo istinto. I ragazzi stavano seduti sulla spiaggia ad osservarla divertirsi ancora come
 
 una bambina. Quel fisico longilineo e quel tatuaggio con scritto foREVer che era marcato sul suo
 
 fondoschiena mandavano in paranoie Brian. Da sempre aveva provato una forte attrazione per
 
 Madison ma poi conobbe Michelle, e tutto saltò.
 
‘Gates, hai intenzione di eliminare i cattivi odori facendoti un bagno,o resti lì a poltrire? ‘ Disse la
 
 ragazza avvicinandosi agli amici. ‘ No, penso che il mio sudiciume mi faccia apparire più sexy’
 
 Rispose Brian facendo scoppiare tutti a ridere. Madison lanciò un’occhiata ai ragazzi, che
 
 probabilmente pensarono la stessa cosa,presero Brian di forza e lo cacciarono in acqua. In tanto,
 
 tutti, compresa Maddy, scapparono per evitare la sete di vendetta del chitarrista.
 
 
Erano ormai le cinque, il loro soggiorno in spiaggia era durato più del dovuto. Si erano fermati a
 
prendere qualche birretta e a parlare del più e del meno. Ora erano quasi tutti molto brilli e in un
 
 batter d’occhio si ritrovarono di nuovo nelle loro case. Brian accompagnò fin dentro alla sala
 
 Madison, che non era per niente lucida.
 
Si sedettero entrambi sul divano massaggiandosi la testa. ‘ Mi ha tradito, Madd’ disse lui a fatica
 
 voltandosi verso la ragazza. Aveva capito tutto,e non le andava di spingersi oltre con le domande
 
 anche se continuò lui da solo.’ Almeno me lo ha detto lei stessa, un bel giorno ha preso le valigie
 
 e se ne è andata via, si era innamorata, almeno siamo rimasti buoni amici’ Madison non sapeva
 
 che dire, era triste per lui, ma il suo lato egoista era sollevato, dopotutto. Senza che i due se ne
 
 accorgessero il divano era diventato improvvisamente il loro migliore amico. Tutti e due si
 
 addormentarono. Madison si stravaccò addosso a Brian mentre lui riposava beatamente.
 
Nella notte Brian si svegliò, ma si limitò ad osservare la faccia angelica di Madison mentre
 
dormiva, pensando che avrebbe voluto restare lì per molto, moltissimo tempo.  ** Lo so che è noioso e che non succede nulla, ma a me piacciono di più i racconti molto dettagliati, e a voi?? Vi prometto che nel prossimo capitolo ( se voi volete) succederà qualcosa! O almeno sarà più divertente. Dai,se avete dei consigli o dei rimproveri scrivete nelle recensioni, a me fanno solo piacere! Ditemi come sto andando, su forza!! **


Buried 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Appena Madison si svegliò la prima cosa che vide fu il petto di Brian, sul quale era letteralmente
 
stesa sopra.  All’iniziò era un po’ confusa
 
poi le tornò alla mente le cose fatte la sera prima, erano talmente stanchi e sbronzi,da essersi
 
 addormentati nel divano di Maddy. Non era tanto strano dormire con Brian. Quando c’era ancora
 
 Jimmy, Madison andava sempre con lui e la band e spesso si ritrovava a dormire con loro. Si alzò
 
 silenziosamente per non svegliare Brian. Aveva qualche dolore,sintomo classico da postumo
 
 sella sbornia, subito andò a vedere l’orario,erano le otto di mattina,strano per lei alzarsi così
 
 presto, ma il suo subconscio, probabilmente nel sonno, le diceva che quella mattina doveva
 
 andare a lavorare. Andò verso la cucina e prese un’aspirina. Decise di preparare la colazione sia
 
 a lei che a Brian, per attutire il fatto che probabilmente ora il ragazzo aveva un raffreddore per
 
 colpa sua perché lo aveva letteralmente buttato in acqua vestito. Mentre stava preparando il
 
 caffèlatte sentì urlare: ‘ Giorno Sullivan’ le parole del
 
 ragazzo la fecero sobbalzare. ‘ Gates, dormito bene?’ rispose lei dandogli uno scappellotto nella
 
 nuca, e posandogli il caffèlatte sul tavolo. ‘ Bevi in fretta che devo farmi una doccia e andare a
 
 lavorare” disse la ragazza indicandogli la tazza. In un solo colpo bevve e si alzò. ‘ Guarda che se
 
 vuoi che ti accompagni sotto la doccia, lo faccio volentieri!’ disse lui con un sorrisetto malizioso
 
 mentre si dirigeva verso la porta. Lei lo guardò con aria minacciosa aprire la porta mentre intanto
 
 lo raggiungeva. ‘Madd, grazie del caffèlatte, appena hai finito di lavorare vieni a casa di Matt, ti
 
 facciamo
 
 conoscere qualcuno’ disse il chitarrista dirigendosi alla macchina. ‘ Stanotte è stato bellissimo, sei
 
 l’uomo dei miei sogni’ gli gridò facendogli l’occhiolino. L’umorismo, sebbene quello inglese, è da
 
sempre nel dna dei Sullivan, e con questa frase fece scoppiare a ridere il chitarrista che mise in
 
 moto la macchina e partì. Madison lo disse come scherzo anche se aveva un fondò di realtà. Non
 
 credeva che dopo tutti quegli anni le riuscisse a fare ancora quell’effetto, si sentiva come una
 
 ragazzina che non si sapeva contenere.
 
 
 
Erano le tre di pomeriggio, e una volta che Madison ebbe finito il lavoro passò per un saluto a casa
 
dei suoi genitori e alle tre e mezzo era già nel suo appartamento. Ad aspettarla davanti alla porta
 
 c’era Allison. Appena scesa dalla macchina andò incontro all’amica aprendo la porta. ‘ Ally, che ci
 
 fai qui?’ Disse mentre le due ragazze entravano nell’appartamento. ‘ Ma come? Non sei contenta
 
 di vedere la tua amica preferita?’ disse Allison facendo braccetto con l’amica. ‘ Si, certo Ally. ‘
 
 rispose l’amica nelle risate. ‘ In realtà sono qui perché Zack mi ha detto che oggi vi incontravate, e
 
volevo evitare che come sempre ti addormentassi!’ Madison era fatta così,si metteva a dormire
 
sempre nei momenti meno opportuni. ‘ Hai ragione, me ne
 
stavo scordando, allora mi cambio ‘ rispose lei, sebbene fosse già sufficientemente elegante.
 
 Mentre si cambiava Allison la raggiunse e la guardò con aria sospetta mentre Maddy si infilava
 
 una gonna, una camicia e si metteva un filo di trucco.  ‘ Tu non me la racconti giusta Maddy, non
 
 dirmi che ti fai così elegante per Haner?!’ Madison arrossì leggermente e non rispose. Ally si
 
 spostò dalla porta e andò incontro all’amica pizzicandole i fianchi. Questo era sempre il modo che
 
 usavano tutti per farsi confessare la verità dalla piccola Sullivan. Soffriva il solletico, e tanto anche.
 
 ‘Okay,okay, è vero ho ancora una cotta per Brian’ Disse Madison straziata dalle dita dell’amica
 
 che si introducevano furtive sotto le sue ascelle. A quel punto si misero tutte e due a sedere con
 
 espressione più seria rispetto a prima. ‘ Non lo vedo tanto strano madd, tra voi due c’è sempre
 
 stata una certa attrazione, non ti costa nulla provarci!’ le consigliò l’amica. Madison la pensava
 
 esattamente come l’amica, ma se fosse arrivata un “altra Michelle”? Lei cosa avrebbe fatto?
 
 Sarebbe stata di nuovo male, perciò aveva deciso di continuare le cose come stavano. ‘ Non so
 
ally, per ora lascio scorrere’ Quando Madd faceva così voleva dire che non aveva voglia di
 
parlarne. A quel punto Allison chiuse il discorso e iniziò ad abbracciare l’amica, che le era mancata
 
più di quanto dicesse.
 
 
Erano appena arrivati a casa di Matt e suonarono il campanello.  Videro Zacky aprire la porta di
 
casa Sanders. ‘ No,grazie, non ci serve niente!’ disse Zack chiudendo la porta e lasciando le due
 
 ragazze fuori a ridere come delle matte. La porta si riaprì ma questa volta per mano di Valary.
 
 Entrarono, ancora nelle risate, e avanzarono verso la cucina vedendo solo Zack, prendersi una
 
 birretta. ‘ Dove sono?’ domandò Allison a Valary riferendosi agli altri ragazzi. Sono di sopra nella
 
 stanza insonorizzata a provare.  Le tre ragazze salirono le scale e li raggiunsero nella stanza.
 
 Entrarono cercando di non interrompere le loro prove e si misero a sedere nel divano insieme a
 
 Lacey e Gena. Insieme a loro vi era anche il nuovo batterista, Arin, probabilmente era a lui che si
 
riferiva Brian quella mattina. Madison lo conosceva perché mentre era a londra seguiva i ragazzi
 
attraverso internet e Allison la teneva informata ma tuttavia non si erano mai visti di persona. La
 
 band iniziò  poi a provare la canzone So far away, era una botta per lei
 
ogni volta ascoltare quella canzone, ma tuttavia restò lì, a godersi la melodia, ripensando a suo
 
 fratello, In seguito provarono Natural Born Killers e Welcome to the family  e tutti rimasero estasiati
 
 dalla bravura di quel giovane ragazzo alla batteria, che aveva il duro compito di coprire il ruolo di
 
Jimmy.
 
Finite le prove Valary e Mattew invitarono tutti a rimanere, anche per cena. Mentre tutti erano nel
 
salotto a fare programmi futuri, Madison si alzò e si diresse verso la cucina per prendere qualcosa
 
 da bere. Arin le giunse incontro tra gli sguardi fulminanti di Brian. ‘ Tu devi essere Madison?’
 
 chiese lui, non avendo ancora fatto le presentazioni. ‘ Si, e tu sei Arin, giusto?’ le domandò di
 
 ricambio lei prendendo la birra e mettendosi seduta nella sedia della cucina, accanto a lui. ‘Si,sono
 
 io’ rispose lui con un sorriso stampato in faccia. Arin,le sembrava un ragazzo apparentemente
 
 dolce e timido, ma non si limitava all’apparenza, questo glielo avevano sempre insegnato, andava
 
 conosciuto affondo. ‘ Vado fuori a prendere una boccata d’aria, vieni a fare un giro con me?’ le
 
 domandò lei mentre si infilava la giacca, lui accettò l’invito e pensò che fosse una buona idea per
 
 conoscersi.  Sgattaiolarono via senza nemmeno dire niente agli altri, che sicuramente avrebbero
 
capito e iniziarono a camminare per la strada. Parlarono del più e del meno e del loro passato, a
 
 grandi linee, senza toccare però l’argomento Jimmy.  Passarono una buona mezz’oretta a parlare
 
senza rendersi conto del tempo che scivolava via. Mentre camminavano lei parlava e raccontava di
 
se stessa, e lui sembrava esserne interessato. Lui si sentiva bene parlando con lei, e lei altrettanto.
 
Ad un tratto squillò il telefono a Madison che quasi maledisse la persona che la stava chiamando,
 
interrompeva quei
 
 momenti in cui stava imparando a conoscere una nuova persona, che le stava facendo una
 
buonissima impressione. ‘ Pronto?!’ rispose Madison ‘ Ma dove siete finiti ? c’è la pizza
 
 calda che vi aspetta muovetevi’ disse Valary in tutta fretta attaccando poi la cornetta. Madison
 
 guardò con aria di sfida il ragazzo, con il quale aveva già preso una certa confidenza. ‘ A chi arriva
 
 prima a mangiare la pizza?’ Disse lei iniziando a correre. Lui la seguì in corsa e mentre si
 
 avviavano verso la casa, che era abbastanza distante, la guardava correre e pensava a che
 
 ragazza eccezionale avesse conosciuto, con la mente adulta e l’animo da bambina, come piaceva
 
 a lui.
 
Appena arrivarono erano stremati dalla fatica, e si lasciarono cadere a terra uno sopra l’altro, prima
 
lei e poi lui. Intanto tutti e due pensavano come in un’ora erano già diventati buoni amici. Tutto a  un
 
 tratto la porta di casa Sanders si aprì e ne sbucò Brian.  Alla vista dei due, uno sopra l’altro si sentì
 
mancare dentro. ‘ Potete fare queste porcate in casa dopo mangiato?’ Disse Brian cercando di
 
 buttarla sul comico per non svenire. I due si alzarono dall’enorme giardino della casa e andarono
 
 dentro casa,tra gli sguardi interrogativi di Brian.
 
 
 
La cena passò rapidamente, tra le sfide di canto di Matt e Madison e il silenzio inquietante di Brian.
 
Per la prima volta rifletteva seriamente, com’era possibile che anche una sola passeggiata tra Arin
 
 e Madd gli avesse dato tanto fastidio? Sicuramente era più che un sentimento di protezione.
 
 
Una volta finita la pizza, tutti i ragazzi si misero nell’enorme divano di Matt e Val.. Matt aveva una
 
 specie di karaoke con le loro canzoni a casa e Matt e Madison iniziarono la sfida, tra gli sguardi
 
 perplessi degli amici. Madison è da sempre conosciuta per avere uno stupendo timbro di voce,
 
 come del resto aveva anche il fratello. Iniziarono la “ sfida” con So far away, continuarono con
 
 Buried Alive e finirono con Danger line. Brian la osservò tutto il tempo.  Passarono le ultime parole
 
 di danger line  :Tell my baby girl that it's alrighti've sung my last song today we're not alone don't leave this light on for me i'm free.
 
Aveva una voce meravigliosa che giungeva limpida alle orecchie. Brian non resisteva più. Le labbra
 
sottili e puntigliose di Madison marcate da una leggera linea di lucida labbra che scandivano quelle
 
 parole erano irresistibili, quei capelli castani che le scendevano fino alle spalle mossi e lucenti e
 
 soprattutto quegli occhi azzurri come il mare in contrasto con la sua carnagione scura facevano
 
 impazzire Brian, che decise di andare fuori a fumare una sigaretta. Finita la “gara” di canto,
 
Madison raggiunse il ragazzo da buona consolatrice che era, capendo che qualcosa non andava.
 
Uscì e vide Brian a fumare seduto sul primo gradino che portava verso la porta. Lei si mise a
 
 sedere accanto a lui, che continuò a guardare in avanti. Anche lei, la buttò sul comico anche se il
 
 cuore le batteva come avesse fatto mille gradini tutti di corsa. ‘ La mia voce ti ha lasciato senza
 
 parole, Gates?’ le domandò, appoggiandosi alla spalla del chitarrista, Brian si limitò a guardarla e
 
 ad accennare un sorriso, aspirando poi dalla sua Marlboro. Come poteva dirle che al solo
 
 guardarla impazziva? Come poteva dirle che non resisteva ai suoi sguardi?,l’unico modo per dirlo,
 
 all’infine era stare in silenzio. Tirò l’ultimo tiro della sua sigaretta e la calpestò,poi cinse col braccio
 
 le spalle della ragazza e le diede un bacio sopra la nuca. Tutti e due erano estremamente rigidi e
 
 imbarazzati. Ad un tratto si sentirono aprire la porta da dietro e videro tutti i ragazzi uscire ‘ Forza
 
 Maddy, muovi quelle chiappe e monta in macchina!’ disse Allison, prendendo l’amica per un
 
 braccio e staccandola da quel paradiso. Le diede la giacca che di mise seduta stante e se ne andò
 
 verso la macchina. Brian rimase lì, come se non fosse successo niente. Madison aveva finalmente
 
 deciso che, anche se non sarebbe contato a niente, avrebbe parlato con Brian, le avrebbe detto
 
 della sua cotta, le avrebbe detto che ogni volta che lo vedeva riusciva a stento a frenare gli impulsi
 
 di saltargli addosso.
 
‘ Brian, domani appena hai tempo passa da me’ gli disse Madison con aria seria. Lui rimase lì,
 
 apparentemente imperterrito mentre in realtà, dentro tutto gli scombussolava mentre annuiva con
 
la testa. Mentre Maddy,  raggiungeva l’amica in macchina uscirono Zacky e Jhonny, che la presero
 
 per i fianchi e le diedero contemporaneamente un bacio a schiocco sulle guancie. ‘ Come siamo
 
 affettuosi stasera ‘ rispose  lei ricambiando i baci e salendo in macchina con la ragazza.
 
 
 
 
 
** Lo so, non è accaduto nulla di particolare nemmeno stavolta, però è un po’ più lunga del solito! Dai vi giuro che nel prossimo capitolo ci sarà una lieve svolta. Se qualcuno ha qualcosa da dirmi, per l’ennesima volta, scrivete nelle recensioni! Mi fanno solo piacere. Dite che così è troppo dettagliata e poco movimentata? Questo capitolo non ha avuto nulla di particolarmente speciale, ma mi piace di più scrivere storie più dettagliate e lunghe…in realtà voglio lasciarvi nella suspance!! Recensite, vi pregooo!! **
 
 
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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


E con questo ultimo pezzo, mi congedo dai miei incarichi e vi lascio, ed è Special Needs
 
dei Placebo’. Queste furono le ultime parole per quel giorno di lavoro di Madison, che
 
 corse in macchina per andare a casa. Arrivò nel suo appartamento che erano circa le tre
 
 di pomeriggio. Ebbe tutto il tempo di farsi una doccia e cambiarsi. Quel pomeriggio
 
 sarebbe venuto Brian, e Madison aveva ogni intenzione di parlargli. Non sapeva bene che
 
 reazione avrebbe avuto Brian, in fondo,dentro di se, sapeva che anche Brian provava le
 
 stesse cose per lei, ma non ne aveva la certezza. Erano ormai le quattro e Madison era
 
 sul divano a guardare la televisione. Era in perfetto ordine, aveva una camicia sfiancata
 
 bianca e dei pantaloni attillati neri che le arrivavano fino alle caviglie. Aveva una leggera
 
 linea di eye-liner e un brillante lucida labbra rosa.  La sua posa
 
 da camionista sdraiato sul divano venne rovinata dallo squillante suono del suo
 
 campanello. Un brivido agghiacciante le percorse la schiena. Quella tranquillità che
 
 sentiva poco prima era totalmente svanita e ora era nel panico. Erano anni che aspettava
 
 questo momento, c’erano già stati tentativi in cui lei o lui si erano provati a parlare ma
 
erano andati miseramente falliti.
 
 Madison si alzò velocemente e corse ad aprire la porta. Fu sorpresa nel vedere che alla
 
porta non era Brian, il suo panico si fece calmo e i suoi nervi si distesero. ‘ Ciao!
 
Disturbo!?! ‘ Chiese il Arin con quel suo faccino innocente e le mani legate dietro la
 
schiena. ‘ No, affatto’. Gli rispose Madison di primo acchito, mentre in realtà sperava
 
 fortemente che il ragazzo se ne andasse al più presto. Se Brian fosse arrivato mentre
 
 c’era Arin non sarebbero riusciti a parlare e probabilmente Brian poteva pensare di essere
 
 stato invitato lì solamente per passare un po’ di tempo da amico, quando in realtà, non è
 
 così. ‘Posso entrare? ‘ Chiese Arin gentilmente, scrollando Maddy dai suoi pensieri. ‘Oh
 
certo, entra pure.’ Disse Madison facendo cenno di entrare al batterista. ‘Siediti pure, vuoi
 
qualcosa da  bere? Disse la ragazza facendo sedere Arin in una sedia della cucina. ‘ Una
 
birretta,grazie ‘ rispose il ragazzo, apparentemente un po’ ansioso. Madison aprì il frigo e
 
 porse una Beck’s all’amico e si sedette anche lei. ‘Maddy, lo so che è un tasto delicato,
 
ma vorrei farti presente che non voglio assolutamente rubare il posto a tuo fratello nella
 
band e sappi che lo reputo il migliore batterista che ci sia mai stato e che ci sarà e non
 
 credo di certo di essere meglio di lui e non sarò mai alla sua..’ Non riuscì a finire il
 
 discorso quando Madison lo interruppe.‘Arin, lo so già. Jimmy sarebbe felice che un
 
 ragazzo eccezionale come te lo rappresenti nella band’
 
Arin si alzò verso di lei e tese le braccia in segno di un abbraccio, che lei ricambiò di buon
 
grado. Fu uno di quegli abbracci sinceri, di quegli abbracci che ti fanno capire che non sei
 
sola, che hai qualcuno che ti vuole bene. Era incredibile come i due ragazzi in una sera
 
erano diventati così uniti.
 
Il loro abbraccio si sciolse definitivamente lasciando in loro un senso di tranquillità infinita. 
 
Rimasero a guardarsi l’un l’altro per qualche istante fino a che
 
 l’occhio di Arin cadde improvvisamente sul salotto della ragazza, e con un passo spedito
 
 si diresse verso la sala. ‘Arin, che succede? ‘ Chiese la ragazza raggiungendolo con una
 
 lieve corsetta. Arin si blocco improvvisamente puntando il dito verso il Twister che aveva
 
Madison nell’atrio‘ Oh mio dio, hai un Twister !?!’ disse lui, indicando l’oggetto in
 
 questione, che era avanti alla finestra del soggiorno. Lo sguardo di Maddy si fece
 
 interrogativo vedendo Arin osservare il gioco come un bambino che vede il proprio regalo
 
 il giorno di natale, con la stessa luce negli occhi. ‘ Ti va di giocarci ? ‘ Disse di nuovo lui,
 
sembrando sempre di più un bambino alle armi con un suo nuovo gioco. Madison si mise
 
a ridere alla vista del ragazzo. ‘ Va bene!’ rispose lei, emulando una dolce mammina che
 
da finalmente il tanto atteso consenso al figlio.
 
 
Brian si stava sistemando i capelli in bagno quando il campanello di casa sua lo fece
 
 sobbalzare. Corse ad aprire finendo di sistemarsi i capelli nel dovuto modo. Aprì la porta
 
 con uno scatto veloce e deciso e si trovò davanti  l’amico Matthew. ‘ Ehy matt, che ci fai
 
 qui? ‘ Disse Brian ritornando alla postazione di pochi istanti prima mentre Matt si
 
 accomodava da solo.  ‘ Volevo sapere se venivi a farti una birretta con me e Jhonny, ci
 
stai? Matt conosceva bene la risposta, sapeva che l’amico quel pomeriggio sarebbe
 
andato a casa di Madison, le donne parlano tra loro e Val glielo aveva detto, ma glielo
 
 chiese per arrivare a parare quell’argomento sul quale altrimenti ci sarebbe arrivato
 
 difficilmente.  ‘ No devo andare a casa di Madd’ Gli rispose Brian tornando dal bagno
 
 perfettamente sistemato. ‘ Ma tu lo sapevi già, non è vero?! ‘ Aggiunse sedendosi poi
 
affianco all’amico sul divano. Brian conosceva l’amico come le sue tasche, Matt era così,
 
cercava sempre di aiutare tutti, era un amico con il quale si poteva parlare di tutto perché
 
 avrebbe capito. ‘ Si, ma volevo parlarne con te. Questa volta è la vostra occasione, devi
 
 dirglielo. Non fare come le altre volte.’ Disse schietto il cantante. ‘Lo so Matt, devo
 
 dirglielo, ma se lei mi ha invitato lì solo per stare tra amici? E se per caso lei si fosse
 
 innamorata di Arin? Li ho visti molto affiatati ieri sera ‘ Rispose Brian, come una ragazzina
 
 dubbiosa. ‘ Brian, tra voi c’è sempre stato qualcosa, cogli l’attimo e diglielo al più presto.’
 
 ‘Va bene Matt, allora vado.’ Disse Brian alzandosi contemporaneamente all’amico
 
 con il quale uscì dalla porta.
 
 
‘ Madison stai per perdere lo sai? ‘ disse Arin in una posa del Twister che era tutt’altro che
 
comoda. ‘Non reggo più, mi fa male la schiena!’Rispose Madison, in una posizione
 
altrettanto scomoda. In un secondo le loro posizioni concatenate insieme si spezzarono.
 
Madison si fece adagiare per terra emettendo dei lamenti che arrivavano all’orecchio
 
 come: Che male alla schiena! Ecco perché non usavo più questo gioco infernale!
 
Mentre entrambi i ragazzi erano distesi a terra per riprendersi dal dolore il campanello
 
 suonò. In un solo secondo il panico riprese a scorrere per le vene di Madison. Brian era
 
sempre in categorico ritardo, anche quando non c’era un orario preciso, non pensava
 
sarebbe arrivato a quell’ora. Madison cercò di alzarsi il più velocemente possibile per
andare ad aprire la porta. Mentre camminava cercava di trovare una soluzione a tutto ciò,
 
come fare andare via Arin e come riuscire a far capire a Brian che non era solo un incontro
 
 da amici quello.  ‘ Ciao Madd, sono in ritardo? ‘. Il sorriso di Brian piazzato lì davanti a lei
 
era troppo, la guardava con aria contenta e speranzosa, un’espressione che a breve, se
 
 ne sarebbe andata. ‘ No, anzi sei in anticipo ’  Gli rispose la ragazza tenendosi una mano
 
 contro la schiena, che le faceva ancora male.  ‘ Posso entrare? ‘ Chiese il ragazzo un po’
 
tentennante. Si era accorto che qualcosa in Madison non andava.
 
‘Entra pure ‘ Gli rispose la ragazza, scostandosi dalla porta per farlo passare.  Brian entrò
 
in casa e si diresse verso il salotto. ‘ Ciao Bri!’ Arin era ancora lì, questa volta in piedi
 
 vicino al divano. Brian si sentì crollare il mondo addosso quando lo vide . Le sue paure
 
erano fondate,forse voleva solo passare del tempo con amici, o ancora peggio Madison
 
 era attratta dal  batterista. ‘ Ciao Arin,tutto okay? ‘ Chiese il ragazzo cercando di essere il
 
più cordiale possibile. La voglia di andarsene era fortissima, non voleva restare lì a auto
 
commiserarsi. ‘ A dire il vero ho un leggero male alla schiena, ma niente di preoccupante’
 
disse Arin rivolgendo un sorrisetto a Madison. Il silenzio calò improvvisamente nella casa.
 
 Si sedettero tutti e tre seduti sul divano, in religioso silenzio. Il telefono di Madison
 
poggiato sul
 
tavolo della cucna iniziò a squillare rimbombando in tutto l’appartamento.  Madison
 
ringraziò con tutto il cuore chi la stava
 
chiamando, stava interrompendo quei minuti di assoluta tensione. ‘ Pronto !?’
 
‘Allora, ci hai parlato?’. Era Allison al telefono. Maddy si scostò ancora di più per non
 
fare sentire ai due ragazzi la loro conversazione. ‘ Ally, è successo un casino!’ rispose di
 
 fretta Madison. ‘ Ho capito, non ci hai parlato. Ma cosa è successo? ‘ chiese l’amica un
 
po’ confusa. ‘ Ti posso dire che qui in casa ci sono sia Arin sia Brian, e Arin non ha
 
intenzione di andare via. Non riuscirò a parlargli nemmeno questa volta.’ Disse Madison,
 
che come risposta dall’amica ebbe un semplice ‘ Ci penso io !’ e poi sentì agganciare.
 
Madison ritornò nel salone con una birra in mano e vide che i due ragazzi stavano
 
parlando. Madison pregò che Arin avesse spiegato a Brian il perché era lì. ‘ Brian, birra?!?’
 
 Chiese Madison, passando la bibita all’amico senza nemmeno attendere la risposta e
 
 sedendosi sul divano tra i due ragazzi,che stavano parlando di un’incontro al bar di
 
 Jhonny. La  ragazza si sedette e si tranquillizzò , approfittando di quei
 
 momenti senza tensione. ‘ Pensavamo a una seratina al bar di Jhonny stasera,ci siamo
 
 tutti, vieni anche tu ? Chiese Arin alla ragazza. Madison ci pensò su. Era una buona idea
 
andarci, magari poteva sistemare le cose con Brian e riprendere una certa confidenza,
 
 che, negli ultimi istanti, sembrava essersi frantumata. ‘ Ci sto! Brian, vieni anche tu? ‘
 
 chiese Maddy con la faccia da cucciolo. Prima che il ragazzo potesse rispondere un
 
 suono lungo e assordante lo interruppe. Il campanello di quel appartamento suonava
 
 ancora una volta. Madison si alzò di scatto per andare ad aprire. Davanti alla porta c’era
 
l’amica Allison. ‘ Non ti preoccupare Madd, ci penso io’ Allison non lasciò nemmeno
 
intervenire l’amica e si diresse subito verso il salotto. ‘Ciao ragazzi, tutto okay?’ Chiese
 
 Allison, con una certa fretta. ‘ Si, tutto okay’ Le risposero all’unisono. ‘Arin, verresti
 
 Un attimo a casa mia ? Ho un inconveniente che solo tu sapresti risolvere. ‘ Si certo,
 
vengo’ .  Madison era rimasta in piedi accanto all’amica a guardare la scena. Ora sperava
 
solo che Brian rimanesse lì, ad ascoltarla.
 
Allison, Brian ed Arin si diressero verso la porta. Madison li accompagnò sperando di
 
 riuscire a bloccare in tempo il chitarrista che sembrava volersene andare. ‘ Ne approfitto
 
per andare anche io’ disse Brian sul ciglio della porta mentre i due amici se ne erano già
 
usciti di tutta fretta senza nemmeno salutare.  
 
Madison blocco Brian tenendolo stretto per il braccio. Cercava di trovare le parole per
 
chiedergli di rimanere e parlare con lei ma sembrava non trovarle. ‘ Madd, che hai??’
 
 chiese Brian ancora tenuto per un braccio dalla ragazza. Madison tirò il ragazzo dentro in
 
 casa e chiuse la porta con un calcio. Le sue labbra erano come attirate da quelle di Brian.
 
La voglia di avere quelle sottili labbra era irrefrenabile, e senza pensarci un attimo di più
 
 attirò il ragazzo a se e iniziò a baciarlo. Le loro labbra erano unite come fossero un solo
 
corpo. I due, un momento prima tesi, iniziarono a sciogliersi e a godersi quel bacio che
 
desideravano ormai da anni. Il profumo dolce di Madison arrivava leggero alle narici del
 
 ragazzo, mandandolo in confusione. Non sapeva cosa dire, quel bacio era inaspettato,
 
 ma molto gradito. Le sue teorie su la presunta relazione di Arin e Madison vennero
 
definitivamente travolte insieme alle sue incertezze. Quel piccolo bacio ora valeva più di
 
 mille parole per lui. Madison lasciò finalmente il braccio di Brian, che andò a cingerla sui
 
 fianchi. Le loro lingue erano come assetate l’una dell’altra. Brian strinse la ragazza
 
 sempre più a se, sempre senza interrompere quel bacio.  Madison trovò la forza di
 
 staccarsi,voleva chiedergli scusa, voleva chiedergli cosa provasse per lei. ‘Brian, cosa
 
 senti per..’ non ebbe il tempo di finire che venne stoppata dal ragazzo.  ‘ Ti prego, non
 
 smettere di baciarmi’ Per Madison quelle parole bastavano a intuire cose li provasse per
 
 lei. Le loro labbra si unirono nuovamente questa volta con più foga, con più desiderio di
 
 unirsi. Brian alzò Madison e la prese in braccio. Le gambe della ragazza accerchiavano la
 
 vita del chitarrista, che la reggeva per i fianchi. Quel bacio non si interruppe, quell’unione
 
 sembrava infinita . Brian si spostò verso il divano che era nell’atrio.
 
Quel bacio si fermò per qualche istante, lei venne adagiata dolcemente sul sofà e lui vi si
 
pose sopra. ‘Come ho fatto tutto questo tempo senza di te?’ le sussurrò dolcemente Brian
 
 tornando poi a baciarla. ‘Brian, dobbiamo parlare lo sai?’ Intervenne la ragazza di
 
malavoglia. Il ragazzo si staccò da lei e si mise a sedere meglio su quel divano, attirando a
 
se la ragazza. ‘ D’accordo, tanto al bar di Jhonny questa sera non ci si va!’ disse
 
 ironizzando il ragazzo facendo ridere Madison. Li aspettava una conversazione che era in
 
 attesa ormai da troppo tempo, che aveva visto i due star male e che ora veniva finalmente
 
 affrontata.
 
 
 
**Ebbene sì, ce l’ho fatta a pubblicare il 5 capitolo!
Scusatemi davvero ma ho avuto molti contrattempi e per almeno una settimana ne avrò sicché il 6 capitolo aspettatevelo per gli inizi di agosto!. Date foga alle vostre critiche miei cari perché ce ne sarà da criticare. È stato difficile scrivere questo capitolo, l’ispirazione mancava e l’idee buone erano pochissime. Ho fatto il possibile ma non mi sento soddisfatta. Le critiche potrebbero essere che ho passato un intero capitolo a casa di lei senza che accadesse niente. Lo so che è brutto, ma non trovavo un’altra soluzione!! Se scrivete come posso cambiarla o cosa non è andato nelle recensioni, posso modificarla!! Ringrazio tutti quelli che ( anche se non recensiscono) mi seguono. Grazie mille e al prossimo capitolo ;) **
 
 
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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


      Madison era appena andata a letto,forse anche troppo presto per le sue abitudini. Quel giorno
 
     apparentemente
 
     iniziato così tranquillo era finito con cambiarle tutta la giornata. Le sue labbra avevano ancora vagamente il
 
     sapore di quelle di Brian e Madison non faceva altro che leccarsele per potere sentire meglio quel sapore
 
     così buono che per qualche minuto l’aveva pervasa. I due ragazzi, dopo quel bacio si erano finalmente
 
     parlati.
 
     Era da tanto ormai che dovevano fare quella discussione e ora c’erano finalmente riusciti. Un sorriso
 
     comparve improvvisamente sul volto di Madison, nel ripensarci.
 
    Una vibrazione fastidiosa partì improvvisamente dal suo Blackbarry  che faceva vibrare di conseguenza
 
    anche il comodino su cui era poggiato. Nel display che si illuminava comparve la scritta ”Allison chiama”.
 
    Madison si arrese subito all’idea di poter andare dormire presto per una volta e rispose-
 
   - ‘Pronto?!?’ disse Madd fingendo quasi di non sapere chi vi era nell’altro capo del telefono.
 
   - ‘Pronto un cazzo! sono lì da te tra cinque minuti e voglio sapere che cosa vi siete detti tu e Haner’
 
- ‘Si ma..’ prima di riuscire a finire la frase l’amica aveva già agganciato lasciando Madison con un tu tu tu tu
 
        di sottofondo.
 
    Madison si alzò dal letto emettendo strani mugolii, si infilò la prima maglietta che trovò e andò a preparare un
 
        caffè in cucina.  Dopo qualche minuto, come aspettato, il suo campanello suonò. Andò ad aprire con la
 
      tazza di caffè in mano e i capelli già tutti scompigliati.
 
  • ‘Madd, spero tanto che tu abbia preparato del caffè anche per me! Ora mi racconti quello che è
 
successo, hai capito? ‘ disse Allison che si presentò davanti alla sua porta facendosi spazio in casa senza
 
 nemmeno chiedere il permesso.
 
  • ‘No, fai con comodo eh’ disse Madd raggiungendo l’amica in cucina, dove aveva già provveduto a
 
        procurarsi una tazza di caffè.  Madison cercò di godersi quegli istanti in cui l’amica se ne stava zitta,
 
       perché la bocca era impegnata nel bere quell’amaro liquido nero. Le osservava i dettagli della sua bellezza.
 
       Aveva dei capelli rossi, lunghi e mossi nel lato destro della testa e corti nella parte sinistra. Un piercing nel
 
      naso e un bellissimo dilatatore nell’orecchio sinistro. Aveva delle labbra sottili e piccoline e degli occhi color
 
   nocciola che con quei capelli le stavano alla perfezione. Allison era bellissima anche se aveva la finezza di un
 
   camionista.
 
   - ‘Ally, sei proprio bella lo sai??’ disse Madison in tutta sincerità dopo averla scrutata per qualche istante.
 
    Allison finì di bere il caffè e si voltò verso l’amica.
 
  - ‘Brutta lecca culo che non sei altro, anche se fai così tu mi racconti cosa è successo lo stesso, capito ?’
 
     Le rispose Allison con la sua solita finezza da scaricatore di porto. Madison sogghignò e fece segno   
 
     all’amica di andare in salotto con lei. Si sedettero tutte e due sul divano. Quel divano che in tutta quella
 
    giornata era stato tirato “in ballo” troppe volte.
 
-‘Racconta tutto, altrimenti non mi tolgo da qui mai più’ disse Allison mettendosi con le gambe incrociate e
 
      lo sguardo rivolto verso l’amica.  Madison emulò la posizione dell’amica pronta per raccontare i dettagli
 
    della chiacchierata con Brian.  Sembravano due dodicenni che si raccontavano i segreti scritti nel loro diario
 
     ma poco gli importava.
 
   - Appena tu e Arin ve ne siete andati io e lui ci siamo baciati, e credimi, è stato bellissimo. Iniziò Madison.
 
   Allison aveva per una volta deciso di starsene zitta e di lasciare parlare Madd, che avrebbe detto comunque
  
   tutto, se ne avesse avuto voglia.
 
 - ‘ Poi abbiamo finalmente deciso di parlare. Lui ha iniziato dicendomi che lo facevo impazzire e non ce la
 
faceva a stare vicino a me senza baciarmi e senza la consapevolezza di avermi al suo fianco ’. Aggiunse
 
 Madison tutto d’un fiato. La ragazza sembrava prendere confidenza con quello che diceva e iniziò a parlare
 
senza fermarsi un secondo.
 
- ‘ Tu non sai quanto cazzo ero emozionata. Ero seduta sulle sue gambe e con le mie braccia  gli circondavo il
 
collo mentre lui mi accarezzava i fianchi. Avevamo le bocche a pochi centimetri di distanza ed era eccitante
 
 anche il solo parlare tranquillamente. Poi mi ha detto di tutte le volte in cui è stato geloso di me e di che errore
 
 terribile ha fatto nello sprecare un anno con Michelle’. Madison sembrava essere improvvisamente diventata
 
una mitraglia che non si fermava più e Allison la guardava basita.
 
 - ‘Non ce la facevo più a starlo a guardare e ho ripreso a baciarlo, poi gli ho detto di tutte le volte che avrei
 
  voluto saltargli addosso ma non l’ho fatto, di tutte le volte che ho desiderato dirgli quanto cazzo mi piaceva e di
 
    tutte le volte che l’ho visto con un’altra ma sono rimasta zitta. Poi purtroppo suo padre lo ha chiamato ed è
 
    dovuto andare via di urgenza e riprenderemo il discorso domai’concluse Madison che sembrava avere finito il
 
   fiato per quanto avesse detto tutto così veloce. Le due ragazze si guardarono per qualche secondo prima che
 
   Allison intervenne.
 
  ‘ Era ora Madd, sono molto felice per voi, ora però non fare cazzate e vedi di finire la chiacchierata in un modo
 
  che si rispetti eh’ concluse Allison. Le due amiche si guardarono accennando un sorriso per poi finire
 
  abbracciandosi.
 
   - ‘Domani lavori Madd?? ‘ Chiese curiosa Allison
 
  - ‘No, domani è il mio giorno libero infatti ci incontriamo di mattina’ Rispose Madd sorridendo.
 
 - ‘Bene allora me ne vado così domani cerchi di svegliarti presto e sistemarti come si deve.’ Disse Allison
 
  alzandosi dal divano e andando incontro alla porta mentre Madison l’accompagnava.
 
  - Digli le cose come stanno, mi raccomando.’ Aggiunse Allison sul ciglio della porta girandosi per guardare in
 
   faccia l’amica. Solo a quel punto notò un piccolo buchetto sotto il labbro di Madison.
 
  - Ehy, ma che cazzo?!? Hai un buchetto sotto il labbro, ti sei fatta il piercing? Domandò Allison, che in tutto
 
  quel tempo non si era mai accorta del labret della ragazza.
 
   - ‘ Oh Ally, sei sveglia! Me lo sono fatto a Londra, mi sono scordata di dirtelo, solo che non lo porto spesso ma
 
     penso che ricomincerò a portarlo! Comunque non ti preoccupare che domani finirò la chiacchierata in un
 
    modo che si rispetti’ rispose Madison sbattendo letteralmente la porta in faccia all’amica che
 
     rimase davanti alla porta con aria confusa, per poi andarsene sogghignando.
 
 Madison salì le scale e raggiunse la sua camera da letto. Sopra al comodino aveva un piccolo porta gioie dove
 
 aveva anche un labret che si mise subito, ricordandosi del suo piercing. Si tolse la maglia per poi rimanere in
 
 mutande e reggiseno e mettersi a dormire.
 
 
 
    Erano circa le undici e Brian era appena tornato a casa dopo essere passato dai suoi genitori. Nemmeno il
 
   tempo di arrivare che il campanello suonò. “ Chi cazzo è?!? Pensò Brian mentre andava ad aprire. Come
 
  aperta la porta si trovò davanti Jhonny, Zacky e Matt con le rispettive compagne.
 
 - ‘ Ti aspettavamo al bar di Jhonny, cosa è successo?’ chiese subito Val mentre lei e gli altri entravano in casa
 
    del chitarrista.
 
  - ‘Mi sono fermato a casa di Madd a parlare, poi mio padre aveva bisogno di parlarmi e sono dovuto andare a
 
    casa sua di urgenza. Rispose Brian d’in piedi mentre gli altri ragazzi si erano appropriati del suo divano.
 
   - ‘I tuoi !??! Strano che ti chiamano, è successo qualcosa ??’ Chiese Val, prendendosi l’ultimo posto che era 
 
  rimasto sul sofà di Brian.
 
  - ‘Niente di grave, mio padre aspetta un bambino dalla sua compagna e ci teneva a dirmelo’ disse schietto il
 
   chitarrista, con una faccia un po’ sconsolata.
 
  - ‘ ahahahah Haner, che schiaffo morale che ti ha dato tuo padre! Ha fatto un bambino e si è trovato una
 
   nuova compagna prima di te, la tua autostima
 
   è andata a farsi benedire eh ?!? ‘ Disse Jhonny, prendendosi quasi una sorta di vendetta per tutte le volte che
 
    il ragazzo veniva preso in giro dal chitarrista .
 
  - ‘ Che nanetto malefico che sei Jhonny, ma se lo vuoi sapere sono contento per lui, e poi anche io ce la
 
   dovrei avere una “nuova compagna”. Al dire ciò di Brian tutti strabuzzarono gli occhi e lo guardarono come
 
     per aspettarsi una risposta. A quel punto Val, che era la più curiosa,( e forse anche la più sobria) intervenne
 
  - ‘ COSAA?? Brian, dimmi chi è!? ‘ domandò Val, anche se pensava di conoscere la risposta.
 
 - ‘ In realtà non lo so nemmeno io cosa sia successo, se stiamo insieme o meno, so solo che mi piace da
 
     morire e che finalmente gliel’ho detto. Rispose Brian cercando di non incrociare nessuno dei sei sguardi che
 
       lo stavano fissando. Valary aveva già intuito che si parlasse di Madison, ma ne voleva la certezza.
 
 - ‘ Chi è questa “lei”? E cosa ti ha detto? Cazzo, lo sai che sono curiosa come una scimmia Bri, dimmi chi è!’
 
   disse Val cercando lo sguardo di Brian.
 
- ‘ è Madd! Comunque abbiamo finalmente fatto “quella chiacchierata”, io le ho detto che ormai senza di lei non
 
 ce la faccio più e che la voglio mia, mentre lei mi ha detto che non avrebbe resistito ancora per tanto a non
 
 saltarmi addosso e che corrisponde i miei sentimenti’rispose lui facendosi comparire un sorriso stampato in
 
 volto.  Anche a Valary e agli altri comparve un sorriso in volto, ma solo Val si alzò per abbracciare il ragazzo.
 
 Mentre si abbracciavano Brian le sussurrò nell’orecchio ‘ Ci siamo anche baciati’. Al dire ciò la ragazza emise
 
 un piccolo urletto di gioia tornando poi ad abbracciare il chitarrista con più decisione.
 
Tutti gli altri trovarono la forza di alzarsi dal divano, sul quale quasi si stavano addormentando. – ‘E bravo
 
 Haner! Non fare più cazzate però, e cerca di finire il discorso con più calma eh’ Gli disse Matt dandogli una
 
 pacchetta sulla spalla.
 
 - ‘Non ti preoccupare Matt,, non farò cazzate. Domani mattina ci dobbiamo incontrare a casa sua per finire la
 
 chiacchierata che è stata interrotta dai miei genitori e vedrò di fare bene’. Rispose Brian dando anche lui una
 
 piccola pacchetta sulla spalla al cantante.
 
  Tutti si alzarono e si diressero alla porta raccomandandosi a Brian di non fare stupidaggini. Brian accompagnò
 
   tutti alla porta salutandoli con un abbraccio.
 
 - ‘ Brian, vacci piano però eh’ disse Gena andandosene. Brian continuava a seguirla con lo sguardo mentre se
 
  ne andava, cercando di capire cosa volesse dire.
 
  - ‘Brian non ci vuole molto a capirlo, ti ha appena consigliato di non trombartela subito!’ disse schietto Jhonny
 
   Che corse via per ultimo da casa Haner evitando qualche possibile schiaffo da parte dell’amico.  
 
   Brian si mise finalmente a letto ripensando a quel bacio a quei momenti con Madison che aspettava da tanto
 
  ormai e cercando di capire come concludere il discorso in bellezza.
 
  Un sorrisone enorme comparve anche nel ripensare che a breve avrebbe avuto un fratellino e con questi
 
   pensieri meravigliosi si mise finalmente a dormire.
 
 
 
 
 
   Un suono lungo e fastidio svegliò improvvisamente Madison. Il campanello suonò forte per poi smettere
 
   Improvvisamente. Madison si alzò ancora un po’ assonnata e corse ad aprire la porta. Si trovò da vanti un
 
    Brian in perfetto ordine con un sacchetto in mano che la guardava come se avesse visto la madonna.
 
  ‘Ciao Brian, entra! Scusami ma mi sono svegliata ora, tu accomodati pure!’ disse Madison facendo segno di
 
 entrare al ragazzo. Madison si guardò addosso per un momento e solo allora si accorse di essere in mutande
 e reggiseno.
 
 - ‘Ti ho portato la colazione!’ disse Brian fingendo che quel bendiddio che aveva davanti non facesse scattare  
 
   in lui pensieri più che depravati.
 
 - ‘Oh, grazie, vado a vestirmi e arrivo subito, tu intanto mettiti a sedere’ disse Madison correndo su per le scale
 
 e andandosi ad infilare il più velocemente possibile dei vestiti e cercando di dare ordine a quei capelli tutti
 
 scompigliati. Quel giorno Madison superò ogni suo record per quanto riguarda il vestirsi velocemente. Si mise
 
 una maglia bianca scollata e aderente e dei Jeans scuri. Si mise un pesante velo di matita nera e si aggiustò
 
il labret.
 
Brian stava ancora pensando a quanto fosse bella Madison. Era semplicemente perfetta, e vederla in mutande
 
 e reggiseno era una botta troppo forte. Se Gena la sera prima non gli avesse detto di andarci piano
 
 probabilmente ora sarebbe nudo sopra di lei, ma in fondo aveva ragione bisognava andarci piano, sarebbero
 
 giunti a “quel punto” solo quando avrebbe dimostrato di volerlo lei.
 
Madison scese le scale e andò a sedersi sopra le gambe di Brian per baciarlo.
 
 - ‘ Brian, ma che cazzo!?!’ disse Madison togliendosi di dosso a Brian. Il chitarrista si guardò nelle zone intime
 
 e per una volta avrebbe voluto che il suo pisello si rintanasse per sempre.
 
- ‘ Madd, tu ti presenti mezza nuda ai miei occhi e mi sventoli quel bel culo che ti ritrovi davanti agli occhi e
 
 pretendi che “lui” se ne stia buono ? ‘ rispose Brian prendendola di forza per i fianchi e mettendosela sopra di
 
 se, mentre lei rideva ancora.
 
 - ‘ Dovrei prenderlo per un complimento?’ gli chiese Madison posando poi le sue labbra sopra quelle del
 
 ragazzo.
 
 - ‘Non dovremmo finire una certa chiacchierata io e te? Chiese Brian a Madison.
 
- ‘ Prima facciamo colazione, poi ne parliamo. Va bene ?’ chiese lei alzandosi e trainando Brian nella cucina.
 
 - ‘ Ho portato due paste, un cappuccino e un caffè, a te la scelta’ rispose il ragazzo sedendosi nella sedia
 
 accanto a Madison. I due ragazzi fecero colazione velocemente e ritornarono a sedersi sul divano nell’atrio.
 
Brian si sedette e cinse la ragazza con un braccio.
 
 - ‘Senti Brian, non so cosa altro aggiungere. Tu mi piaci veramente molto,e questo lo sai, mi piaci da quando
 ero una quindicenne o mi piaci tutt’ora a venticinque anni. Mi piaci per ogni cosa che fai e che sei, e quando
 
 dico che mi piaci non intendo che mi piace Synyster Gates, ma intendo dire che mi piace fottutamente tanto la
 
 persona stupenda  che è Brian Elvin Haner Jr. capito? Ora non so che altro dirti Brian, ti dico solo che al
 
 momento il mio desiderio più grande è averti solo per me e potere dire alla gente che quella magnifica persona
 
 è mia, solo questo.’ Disse Madison. Sembrava che qualcuno avesse appena aperto un tappo e che finalmente
 
 le parole uscivano dopo tanto che erano rimaste sigillate, la ragazza non si fermava più ma ora ce l’aveva
 
 finalmente fatta, glielo aveva detto e sembrava improvvisamente più leggera.
 
 - ‘ Ehi baby, io sono tuo se lo vuoi. Sarò tuo fino a quando lo vorrai, basta che anche tu sia mia. Dio, mi fai
 
 impazzire Madd, quando sto con te non capisco più niente, so solo che vorrei farti mia ogni volta che i nostri
 
 sguardi si incrociano o ogni volta che il tuo profumo mi va lento alle narici o ogni volta che passi accanto a me
 
 facendoti desiderare sempre di più mi mandi in paranoia ’ disse Brian più emozionato di sempre. I due ragazzi
 
 si fissarono e lei buttò giù lui, facendolo sdraiare. Vi si adagiò sopra lentamente iniziando a baciarlo colmando
 
 la sete che aveva di lui. – ‘ Sono tua, sono tua’ gli sussurrò nell’orecchio. Il loro bacio divenne sempre più
 
 intenso e sembrava che le loro labbra si erano incollate improvvisamente e le loro lingue si cercavano come se
 
 se non vivessero l’una senza l’altra. Quel bacio così intenso finì e la lingua di Brian iniziò improvvisamente a
 
 giocherellare con il labret della ragazza andando all’evenienza dentro la sua bocca. Madison si distese sempre
 
 di più su di lui schiacciandolo nel divano. Lui le accarezzava la schiena senza però inoltrarsi sotto la maglia
 
 mentre un nuovo bacio riprese, ancora più intenso, con ancora più amore di quello di prima. Quel baciò finì e
 
 Madison iniziò a mordicchiare leggermente il labbro inferiore del ragazzo risucchiandolo nella sua bocca, per
 
 poi mollarlo improvvisamente. Quel piccolo gesto faceva letteralmente uscire di sennò Brian.
 
  - ‘ Madd, mi fai eccitare così lo sai?’ disse lui alzandosi e facendo alzare di conseguenza anche lei.
 
 - ‘ Vedo che la bandierina ti si alza con poco oggi Haner eh?!?’ disse lei ironica.
 
- ‘ Ehi Madd, lo sai che avrò un fratellino tra poco?’ disse Brian con la faccia più dolce che aveva cercando di
 
   far notare il lui il suo lato sensibile e non il suo lato arrapato.
 
- ‘ Oh mio dio , ma è fantastico Bri! Congratulazioni! Disse lei in tutta sincerità abbracciandolo delicatamente.
 
Finito quell’abbraccio la ragazza si diresse verso l’appendi abiti e si infilò il giacchetto di pelle.
 
 - ‘Dove hai intenzione di andare?’ chiese Brian vedendo la ragazza intenzionata ad uscire.
 
 - ‘Bri, ti va di uscire a fare una passeggiata?’ disse lei mettendosi in punta di piedi e schioccandogli un bacio a
 
   fior di labbra.
 
 - ‘ Baby, e me lo chiedi?’ rispose lui ricambiando a quel bacio.
 
 Insieme uscirono, per la prima volta consapevoli di essere l’uno dell’altra e di aversi incondizionatamente.
 
 Quella passeggiata portò i due a conoscersi ancora meglio di prima e a volersi ancora di più. Le loro labbra
 
 sembravano ferro e calamita mentre i loro corpi sembravano avere paura di essere l’uno dell’altra. Entrambi si
 
 volevano come non mai ma entrambi sentivano dentro di se la paura di rovinare tutto, e che tutto poteva
 
 crollare da un momento all’altro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  ** Buonasera miei cari! Come state?
      Che ne dite di questo Chap? Lo so che non è nulla di particolare ma è un capitolo di passaggio come saranno sicuramente anche i successivi. Innanzi tutto dedico questo capitolo alle mie tre migliori amiche ( se posso citarle) Ele, Marta e Raki, senza le quali non sarei quella che sono. Questa storia ( questo capitolo forse no ma gli altri si ) ha preso molti spunti da loro, da momenti bellissimi passati o con cazzate che facciamo sicché questo capitolo va a loro. Chiusa la parte sentimentale, ditemi se c’è qualcosa che non va, posso sempre aggiustarla! ;)
Il prossimo capitolo, arriverà presto, ora sono per un po’ senza impegni e posso dedicarmi a voi!
Per quanto riguarda la storia c’è un motivo di tutto, soprattutto del piccolo Haner che arriverà, ma questo lo vedrete nei capitoli che saranno alla fine di questa storia.
Ringrazio chi recensisce e chi mi segua, grazie davvero a tutti e fatemi sapere cosa ne pensate. Bacioni **
 
 
Buried.

      

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