L'Amour Jamais Oublié

di Aly92
(/viewuser.php?uid=72555)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno. Incontro. ***
Capitolo 3: *** Capitolo due. Pensieri. ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre. Dubbi. ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro. Lei. ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque. Fuga mancata. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sei. Gelosie. ***
Capitolo 8: *** Capitolo sette. Perdonami. ***
Capitolo 9: *** Capitolo otto. Conoscenze. ***
Capitolo 10: *** Capitolo nove. Sorpresa. ***
Capitolo 11: *** Capitolo dieci. Passione. ***
Capitolo 12: *** Avviso ***
Capitolo 13: *** Capitolo undici. Visita. ***
Capitolo 14: *** Capitolo dodici. Liberi. ***
Capitolo 15: *** Capitolo tredici. Tiranni. ***
Capitolo 16: *** Capitolo quattordici. Nozze. ***
Capitolo 17: *** Capitolo quindici. Prima notte di nozze. ***
Capitolo 18: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Allora, buongiorno a tutti (o buonasera) :)
Sono tornata con una nuova storia tutta nuova per voi.
Aggiornerò una volta a settimana, probabilmente il lunedì (giorno secondo i miei calcoli in cui il mio cervello non è fuso e sono a casa)

 


L'Amour Jamais Oublié

Prologo.

Piove.

Ho sempre amato la pioggia da quel che ricordo.

Quando ero una bambina osservavo quelle piccole gocce d’acqua infrangersi sull’asfalto, fino a formare delle grandi pozzanghere che col cadere della pioggia si ricoprivano di bolle. Ogni volta rimanevo incantata da quello spettacolo naturale.

Spesso anche gli adulti si univano a me, ma loro si stufavano dopo nemmeno cinque minuti, mentre io stavo ore seduta con lo sguardo perso fuori. Per me aveva lo stesso potere ipnotizzante che un’opera teatrale da ad un appassionato di teatro.

Ora a distanza di anni, addirittura un secolo, la pioggia ha lo stesso effetto che aveva allora. Anche se non sono più una bambina, anche se non sono più nemmeno umana, anche il mio cuore non batte e il sangue non scorre nelle mie vene, un temporale è ciò che più mi affascina.

La domanda che mi pongo spesso è: come può la semplice pioggia, calmare uno dei vampiri più pericolosi e belli, a detta degli altri, del mondo? Non lo so.

Tutti mi temono. Perfino i Volturi, coloro che “regnano” sulla nostra razza.

Tutti mi vogliono. Con me nessuno correrebbe un qualche rischio.

Man mano che corro sento la pioggia che mi bagna il corpo sempre più famigliare. Poi lo vedo, in lontananza c’è un cartello. “Ben venuti a Forks”.

Veloce mi dirigo verso il cimitero, come faccio puntualmente ogni anno. Mi muovo sicura tra le lapidi che mi circondano.

Poi la vedo.

Una pietra di marmo bianco.

Una scritta incisa in oro.

E una foto, un po’ rovinata dal tempo.

Isabella Marie Swan

13 settembre 1901 – 12 luglio 1919

Amica e figlia amata.

Il dolore per la perdita dei suoi cari ce l’ha portata via,

ma troverai vita eterna nei nostri cuori.

La foto ritrae una ragazza dai lunghi capelli castani dai riflessi rossicci, il viso dolce, gli occhi castani e profondi e le gote perennemente arrossate.

Quella sono io, anche se ora sono un po’diversa.

Qualcuno mi si avvicina, fino a posarmi la mano sulla spalla per consolarmi. Come non riconoscere il tocco delicato e bollente del mio compagno di viaggio da ormai cinquant’anni.

Il rumore di uno strappo e poi una cosa pelosa che mi incita, come direbbe lui, a muovere il culo.

- Si Seth, ho capito … andiamo. – Seth è un licantropo dal pelo color sabbia. Ci conoscemmo in battaglia, io stavo vincendo, stavo per ucciderlo, ma qualcosa nei suoi occhi mi ha bloccata. Gli proposi un accordo, lo avrei lasciato in vita se si fosse unito a me, come mio compagno di viaggio. Non perse un secondo nell’accettare.

Insieme corriamo verso una casetta piccolina, ma accogliente e naturalmente di mia proprietà. Vado nella mia stanza, ho bisogno di una doccia e di vestiti asciutti.

Quando il getto di acqua bollente mi sfiora la pelle i pensieri mi travolgono.

Ricordo il momenti passati insieme alla persona che in un secondo mi rubò il cuore, con i suoi occhi limpidi e il suo sorriso. Mi basta rivedere il suo volto nella mia mente per scatenare un dolore sordo nel petto.

Esco veloce dal bagno e in pochi secondi sono linda e profumata. Nella mia stanza scelgo una camicetta azzurra, una gonna di jeans a vita molto alta, di quelle che partono da sotto il seno e arrivano al ginocchio, e un paio di decolté dello stesso colore della camicetta.

Mentre attraversavo la piccola cittadina di Forks, ho sentito la presenza di altri sette vampiri. Non ci metteranno molto ad incrociare la mia scia.

Voglio incontrarli.

***
Bella: Uhhhhhhh la pioggiaaaaa *.*
Seth: Nuuuuuuuu è ripartitaaaaaaaa ... ma pikkèèèèèèèèè?! E ora chi mmi da la pappaaaaaaaa ç_ç
Bella: Uhhhhhhh la pozzanghera fa le bolleeee *o*
.................. 34 giorni dopo (siamo pur sempre a Forks!!!) .........................
Bella: Ohhhhh Seth???? Vieni, c'è il sole!!!! Ti porto a fare la passeggiatina!!!! :)
Seth: .............
Bella: Perchè non mi rispondi??? Si può sapere perchè stai li sdraiato??? Su! Alzati!!!
Seth: .............
Bella: Ah è così???? Va bene! Dormi pure!!! Antipatico!!!
*Bella va via infuriata, mentre Seth rimane ancora immobile, morto, con la ciotola davanti ... con ormai le ragnatele*

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo uno. Incontro. ***


Allora ragazze, aggiorno oggi perchè domani non ci sarò. Il mio pc ha assolutamente bisogno di una revisione perchè continua a darmi un casino di problemi e soprattutto ho un appuntamento dal tatuatore per il mio terzo tatuaggio ;) non vedo l'ora :D
Ora vi lascio al capitolo, spero possa piacervi ^^-


Capitolo uno. Incontro.

POV. Bella.

Sono qui da due ore e ho già acquistato un’auto, una Ferrari F430 rossa, bellissima. Mentre io svolgevo questa importantissima cosa del mezzo di trasporto, Seth ha cercato l’indirizzo dei vampiri che soggiornano nella mia città.

- Li hai trovati? – il guaito che emette mi fa capire che si, li ha trovati. Bene. – Allora fammi strada!

Alla guida del mio nuovo gioiellino seguo l’enorme lupo che corre veloce affianco a me.

Un po’fuori città, in mezzo al bosco c’è una casa bianca e caratterizzata da enormi vetrate. Il loro odore qui è molto forte.

Veloce arrivo alla porta d’ingresso e busso alla porta. Un secondo dopo questa si spalanca, mostrando una vampira dagli occhi dorati e molto dolci. Il suo viso è particolarmente grazioso, esprime amore.

- Buongiorno cara, vieni. – mi fa entrare senza chiedermi nemmeno chi sono, come mi chiamo. Giungiamo nel salotto, che a mio modesto parere è arredato in modo perfetto, non c’è il minimo dettaglio fuori posto. Sui divani di pelle bianca ci sono gli altri membri del clan, il più numeroso che io abbia mai visto dopo i Volturi.

Tutti hanno gli occhi dorati come la donna che mi ha aperto la porta e che ora abbraccia quello che è il suo compagno, nonché capoclan da quel che mi sembra. Lui ha i capelli biondi, molto chiari, e come la donna uno sguardo pieno d’amore.

- Buongiorno cara. Io sono Carlisle Cullen e questa è la mia famiglia. – che strano sentire quella parola dopo tanto tempo e soprattutto pronunciata da uno della nostra specie.

- Buongiorno. Il mio nome è Isabella Masen, ero venuta qui per chiedervi di non cacciare in questa città, essendo questo il luogo in cui nacqui, ma vedo che non ce n’è bisogno. – il mio sorriso, nato non si sa come, scopare quando tutti irrigidirsi e guardare verso il vampiro dai capelli ramati. Come i suoi. Ma non può essere.

- Tesoro, posso chiederti che origine ha il tuo cognome? Non mi sembra originario della zona. Sbaglio? – non voglio raccontare a queste persone la mia storia, ma c’è qualcosa che mi spinge a farlo, a fidarmi di loro.

- In realtà non è il mio cognome originario. Tempo addietro avrei dovuto sposarmi, ma non ne ho avuto l’opportunità, così, in memoria del mio amato, mi presento utilizzando il suo cognome.

Nessuno ha rilassato i muscoli e io inizio a sentirmi davvero a disagio. Non reggendo più il silenzio venuto a crearsi decido di andarmene. Un saluto veloce e poi uno scatto che mi porta fuori dalla porta, ma non arrivo alla macchina.

Una mano forte e allo stesso tempo delicata mi afferra il polso. Il fiato del mio inseguitore s’infrange sul mio orecchio facendomi rabbrividire, ma più forti sono quelli provocati dalla voce roca e bassa che accompagna quel respiro.

- E così fuggite oh mia bella damigella. Scappate dagli altri si, ma vi prego, non sfuggite a me come sabbia tra le dita o come un effimero sogno al risveglio. – la mia respirazione viene interrotta da quelle parole così familiari, eppure così lontane.

- Perché dovrei scappare dagli altri e non da voi? – la mia voce è uscita spezzata, sussurrata … come quella sera lontana.

- Perché mia dolce Dama i vostri occhi m’hanno rubato il cuore, se appoggiaste una mano sul mio petto non sentireste più alcun battito e se osservaste i miei occhi li vedreste pieni di voi. – e allora mi volto, ma non trovo due smeraldi, bensì due laghi d’ambra, ma colmi dello stesso sentimenti che vi scorsi quella sera. La sua mano corre a prendere la mia, per appoggiarla dove un tempo il suo cuore batteva.

- Oh mio cavaliere, non fatemi questo, non fate perdere la mia anima dentro i vostri occhi, vi scongiuro … potrei non averla indietro. A quel punto di me non resterebbe altro che un corpo vuoto.

- Non sarebbe vuoto, perché in cambio della vostra vi offrirei la mia.

I nostri volti vicini, i respiri che si mescolano e i nasi che si sfiorano. La mia mano ancora sul suo petto.

Le labbra si sfiorano, ma come accadde allora, veniamo interrotti. Quella volta fu mio padre, questa invece è colpa dei ringhi di sei vampiri e del ruggito di un licantropo.

Sta per scatenarsi una lotta in cui il mio amico ne uscirebbe sicuramente sconfitto, nonostante sia un ottimo combattente. Edward veloce si schiera dalla parte del suo clan, mentre io mi avvicino a Seth, in posizione di difesa.

Gli sguardi di tutti i vampiri presenti si puntano su di me, come se io fossi pazza.

- Seth non vi farà del male, non è una minaccia. A meno che non sia quello che volete.

- Isabella che stai dicendo! Vieni qui prima che ti sbrani!!! – la sua voce mi arriva con un tono preoccupato, disperato dall’idea che il lupo al mio fianco possa farmi del male.

Con i loro occhi ancora puntati addosso mi avvicino a Seth, fino ad accarezzargli il pelo morbido e setoso. I suoi muscoli si distendono sotto le mie carezze.

In un secondo recupero lo zaino dove tengo qualche cambio per entrambi dalla macchina e consegno al cagnolone un paio di bermuda. Meno di cinque secondi e torna il forma umana e vestito.

La pioggia ormai ci ha inzuppati tutti, ma nessuno di noi ci fa caso, incrocio gli sguardi di tutti, per poi soffermarmi in quello di Edward.

Dopo qualche istante io e Seth, decidiamo di andarcene e senza voltarci indietro ci incamminiamo verso casa. 

***
Alice: Siete tutti in postazione?
Tutti: Signor sì signora!
Jasper: Non sottovalutate il nemico. è veloce, è letale ... potrebbe causarvi gravi danni!!!
Alice: Emmet, hai preso il bazuca?
Emmet: SignorSì!
Alice: Bella, il lanciafiamme?
Bella: Si!
Alice: Rose, il gas nervino?
Rose: Sì!
Edward: Io ho le bombe a mano!
Jasper: Io la mitragliatrice, Alice mi raccomando, spara il missile a mio segnale!
Mary: Ragazzi che fate??? O.o
Rose: Ci prepariamo alla battaglia più pericolosa che abbiamo mai combattutto!
Alice: Nemico in avvicinamento! 3 ... 2 ... 1 ... FUOCOOOOOOO!!!

...

Il nemico cade a terra ormai morto ... colei che ha recato tale disturbo è stata abbattuta ... quella zanzara non ci darà più fastidio!!!


***
Pubblicità delle mie storie
Il destino ci vuole insieme 
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ... 
Angeli demoniaci 
Amore Sbagliato. 
Una Settimana in Campeggio 
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga) 
Ossession Love 
Tradimento (?) 
Psychiatric Hospital 
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo 
Cade La Pioggia 
The Touch Of The Angel 
Passion On The Photografy Set 
L'Amour Jamais Oublié 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo due. Pensieri. ***


Ciao Ragazze :)
Come promesso ecco il capitolo 2. Sono o no una brava ragazza???
Qui troverete alcune risposte al comportamento di Seth e Bella :)
Vi lascio leggere il capitolo, a dopoooooooo :)


 

Capitolo due. Pensieri.
POV. Bella.


Sono sul mio letto da quando abbiamo messo piede in casa. Mi sono sdraiata sul materasso e non mi sono più mossa. Seth per sfogare il nervoso procuratogli dal quasi attacco della famiglia di Edward, si è messo a cucinare per almeno una mezza dozzina di licantropi e ora si sta spazzolando tutto quel cibo da solo. Una volta l’ho visto mangiare. Sono durata un minuto e ventisette secondi, poi sono dovuta fuggire tanto l’odore e la vista di lui che si ingozzava mi hanno dato la nausea.
Come ho sempre fatto quando dovevo ordinare i pensieri nella mia testa, mi sono messa sotto le coperte e mi sono tirata il piumone fin sopra la testa. Se fossi umana faticherei a respirare per la mancanza di ossigeno, ma essendo tecnicamente morta non ho di questi problemi.
Allora, la prima cosa a cui devo pensare è, cosa fare? Edward è vivo, per così dire, e dopo un secolo ci siamo ritrovati. C’è stato quello sfiorar di labbra, che solo a ripensarci mi da i brividi, ma cosa mi fa credere che lui provi ancora amore per me. Ed io? Io cosa provo per lui? E se non mi volesse più? Che cosa farei in quel caso? Come dovrei comportarmi? E se mi volesse? Oddio e se si fosse risposato e quel bacio a fior di labbra fosse stato un momento di debolezza? Un modo per ricordare il nostro primo incontro? Ma infondo, lui non ha solo ricordato il nostro primo incontro, ma ha fatto in modo che lo rivivessimo.
Mi sento come se mi scoppiasse la testa, eppure essendo vampira non dovrei più avere di questi problemi! Invece mi ritrovo con un cerchio alla testa, confusa e frustrata. Sono sempre stata brava a prendere decisioni … ogni volta seguo il mio istinto. Anche vero però che nelle questioni di cuore sono una vera frana! L’unica relazione che io abbia mai avuto è stata cent’anni fa proprio con Edward Masen.
Qualcuno bussa e dal tocco poco delicato capisco che è Seth.
- Avanti. – subito la porta si apre rivelando, per l’appunto, il mio licantropo preferito. Di solito non parliamo molto, solo nei momenti di bisogno. A quanto sembra, questo è uno di quei momenti.
- Bella? Hai intenzione di rimanere tutto il giorno sotto tutte quelle coperte? Non dimostri per niente i tuoi cento e più anni, anzi, dimostri esattamente una diciottenne alla sua prima cotta!
- Mhmmmmmmmmm … non so se hai presente, ma la mia vita amorosa si è fermata precisamente a quando avevo diciotto anni e lui … il vampiro dai capelli rossicci è l’uomo che un tempo avrei dovuto sposare!!! – tiro fuori dal mio nascondiglio solo la testa, in modo da vedere la sua espressione leggermente scioccata!
- E allora dove sta il problema? Hai finalmente ritrovato il tuo grande amore perduto dopo un secolo! – la fa facile lui!!! Eh si, tanto io sono paranoica no?
Sono io quella che si fa mille seghe mentali! Eh no carino! Io cerco di vagliare ogni possibilità, in modo da non arrivare impreparata! È grazie a questo mio modo di fare se ancora non ci hanno fatto il culo a stelle e strisce!!!
- Seth! E se lui fosse andato avanti? Se avesse una compagna? O se non provasse più ciò che sentiva un tempo? Non so nemmeno ciò che provo io!!! – lacrime silenziose lasciano i miei occhi, e singhiozzi violenti scuotono il mio petto. Dire ad alta voce queste cose mi ha fatto uno strano effetto.
E Seth sta li, in piedi, rigido come poche volte l’ho visto, è con uno sguardo allucinato. Quando si riprende dal suo stato di shock, mi si avvicina, con un paio di falcate arriva al letto.
Con forza mi prende per le spalle e mi fa sedere, lasciando scivolare il piumone che ancora mi copriva fino al collo.
Un rumore forte.
Il mio volto girato.
Gli occhi spalancati.
Il respiro bloccato.
La sua mano ancora sollevata dopo la sberla che mi ha tirato. Mai. Mai ha fatto una cosa simile. Mai si era osato a toccarmi.
- Chi sei tu? Non di certo la vampira che tutti temono e io ammiro. Perché quella vampira non teme niente! Niente! Lei non ha paura di affrontare i Volturi, lei non scappa di fronte ad un esercito di neonati, lei è in grado di tener testa ad un branco di licantropi inferociti. Lei non si fa spaventare da un vampiro qualunque dai capelli rossi. – e mai avrei pensato di sentire certe cose dette in questo modo, così sicuro, così alterato.
Ascolto ogni singola parola con attenzione. È una delle conversazioni più lunghe che abbiamo mai fatto, ma è anche quella che mi ha scosso di più. Sono commossa, nonostante la convivenza non aveva mai espresso in questo modo i suoi pensieri nei miei riguardi.
- Mi vedi migliore di quel che sono Lupo – la voce mi trema, non mi è mai successo da quando sono rinata. Lui sorride. Lo fa ogni volta che lo chiamo così, non so perché, ma gli piace.
Mi butto, delicatamente, su di lui e mi faccio stringere da quelle braccia bollenti. Quelle braccia che danno un calore di cui ho tanto bisogno. Quel calore capace di scaldare i cuori, anche quelli più gelidi. 


Bella: mhmmmmmm ... amo questo cose.
Seth: Intanto la fatica la faccio solo io!
Bella: è proprio questo che mi piace!
Seth: Sei una sfruttatrice!!!
Bella: Ma vah, sono un angelo io!!!
Seth: Certo! E io sono un gatto!
Bella: Mi fai le fusa???
Seth: No!
Bella: Daiiiiii ...
Seth: O ti massaggio, e fatico sette camicie, o ti faccio le fusa!
Bella: Mhmmmm ... fusa!!!
Seth: Doh!


PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo tre. Dubbi. ***


Ciao Ragazze!!! Come state?
Vi lascio al capitolo :) ci si vede al fondo :P


 


Capitolo tre. Dubbi.
POV Bella.

Nove ore.
Cinquecentoquaranta minuti.
Trentaduemilaquattrocento secondi.
Ecco il tempo che è passato dalla mia visita in quella casa, da quando i miei occhi hanno rincontrato i suoi. Nonostante tutti i miei dubbi, una cosa la devo fare sicuramente: parlargli. Devo capire e solo in seguito prenderò la mia decisione.
Seth ha ragione, la Isabella che conosce non si tira indietro davanti a nulla. Niente la spaventa. Da quando sono vampira sono cambiata, sono più forte, decisa e impulsiva. Come si dice … sono una donna con le palle. Almeno spero.
Ed è perché ho le “palle” che ora sto perdendo tempo di fronte all’armadio, indecisa su cosa indossare. Non è assolutamente una scusa per rimandare il momento.
Ma a chi la do a bere? Voglio ritardare e lo faccio cercando il modo di risultare perfetta ai suoi occhi, non devo essere elegante, ma nemmeno posso farmi vedere scialba e poco curata e tantomeno devo posso essere troppo sexy. Oddio, perché per le donne vestirsi è così complicato?
Le palle le devo aver lasciate ad Aro, o forse hai neonati, o ancora potrebbero essersele prese i licantropi. Sono poi strana … non ho paura di affrontare la morte, ciò che ogni altro vampiro eviterebbe, ma non riesco a guardare un uomo negli occhi e chiedergli se dopo un secolo mi ama ancora.
Alla fine decido di indossare una camicetta rossa e un jeans nero attillato e delle decolté rosse. I capelli li lego in una coda alta.
Pronta esco dalla mia stanza e lentamente, il più possibile, scendo le scale. Sempre a passo umano mi dirigo all’uscita.
- Hai intenzione di arrivarci entro il prossimo anno? Sai, sei la prima vampira che va più lenta di una lumaca!
Seth, bellamente stravaccato sul divano, si prende gioco di me.
Sfoderando una maturità pari ad una bambina di tre anni, gli faccio la lingua scatenando in lui un risolino davvero irritante.
Vado ad una velocità leggermente maggiore, così da superare le lumache.
Quando avvio il motore della macchina, questo fa delle dolcissime fusa, almeno finché non faccio stridere le gomme sul selciato partendo già ad un elevata velocità.
La strada è la stessa che ho percorso una decida di ore fa, ma ora che so chi c’è nella casa alla fine del strada … sento un peso, una stretta che non credevo avrei sentito ancora.
Ero certo di tante cose e ora tutte stanno crollando.
Dolcemente la mia Ferrari obbedisce hai miei comandi fermandosi sul vialetto. Non ho nemmeno il tempo di mettere il piede sul terreno che la porta della grande villa bianca si apre, rivelando Edward. È sempre più bello, anche se non è poi così diverso da qualche ora fa. Indossa una camicia nera e un paio di jeans strappati chiari.
I nostri sguardi s’intrecciano e non si mollano più. Come se il mondo non esistesse più e tutto ciò di cui ho bisogno fosse in quegli occhi.
Sta per fare un passo in avanti, quando una vampira dai lunghi capelli biondo-rossicci gli si lancia tra le braccia, cingendolo a se. La vedo sollevare il collo e posargli un bacio nell’angolo della bocca,le mani dalle unghie laccate di rosso puttana che gli accarezzano languide il petto, ma lui è rigido, i suoi occhi continuano a cercare i miei. Quasi come un bambino colto con le mani nel barattolo della marmellata, come se io fossi sua moglie che lo sorprende assieme all’amante. E perché io mi sento esattamente così? Come una donna tradita dal mio compagno.
Torno dentro la Ferrari, ancora non avevo nemmeno chiuso lo sportello che già devo andarmene nuovamente.
Non so cosa sia successo quando l’ho visto. O forse sì.
Non so chi sia quella donna. Ma lo immagino.
Non so perché sento questa morsa nello stomaco. O magari è troppo difficile accettalo.
Non so perché il mio cuore si sia strappato vedendola. O probabilmente lo so.
E non so neppure cosa fare. Forse dovrei andarmene e fingere che niente sia successo, tornare l’anno prossimo con la speranza di non ritrovarlo qui.
Ma è la cosa giusta scappare? Razionalmente direi di no, che non si fugge davanti a niente, ma ora voglio solo andare lontano … il più possibile.
Lacrime invisibili scendono dai miei occhi e dal mio cuore, mentre veloce come non mai mi avvicino verso la mia casetta, posta dalla parte opposta della città. Spingo al massimo il pedale dell’acceleratore sforzando il motore, ma non m’importa. In poco tempo, oserei dire di aver stabilito un nuovo record, sono di nuovo a casa mia.
Corro su in camera mia e sbatto la porta con troppa violenza. Sento il legno incrinarsi e alcune schegge cadono a terra. Inoltre si forma anche una piccola crepa nel muro.
Mi lancio a peso morto sul materasso, che non so come regge all’impatto senza problemi.
E da li, non mi muovo più. 

***
Mi spiace, ma sono di fretta e non riesco a scrivere il siparietto finale :(
Scusatemi, un bacione a tutte ^^-

***
PUBBLICITà DELLE MIE STORIE

Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo quattro. Lei. ***


Ciao Patatine belle!!! Ecco il capitolo 4 della mia storia :)



Capitolo quattro. Lei.

POV. Edward.
Piove.
Un tempo odiavo la pioggia. Quando ero umano odiavo il fatto di non poter uscire di casa per colpa di un po’d’acqua.
Poi ho conosciuto lei. Isabella.
Il suo modo di pensare mi ha sempre affascinato, sorpreso. Prima di tutto cercava il lato migliore delle persone, delle cose, delle situazioni. È stata lei a farmi scoprire la bellezza che racchiude ogni singola goccia d’acqua. Ora ogni volta che si scatena un temporale o che cade una leggera pioggerella primaverile penso a lei.
Ho passato anni a vivere nel suo ricordo e ancora lei vive in me, nella mia mente e soprattutto nel mio cuore. Nella mia mente era chiara la sua figura. Un viso dolce, la pelle chiara e nivea, i capelli lunghi castani e con dei riflessi ramati, gli occhi grandi color del cioccolato fondente, il corpo minuto, ma con tutte le forme al proprio posto.
 
Una macchina arriva nel vialetto, nessun cuore batte nel petto del visitatore … vampiro.
Esme, la donna che considero mia madre, va ad aprire la porta, ma io torno a crogiolarmi nel pensiero di lei.
Mio padre si presenta e poi viene il suo turno.
- Buongiorno. Il mio nome è Isabella Masen. – io non sento altro. Niente di ciò che dice arriva al mio cervello per essere elaborato. Isabella. Isabella Masen. Lei si chiama Isabella Masen.
Tutti sono sorpresi dal suo cognome, soprattutto perché mai ho accennato loro della mia fidanzata che credevo ormai morta.
Carlisle si informa, in modo da capire se e come sia legata a me. In effetti anch’io sono curioso di sapere come mai abbia adottato il cognome, quando il suo è Swan e noi di fatto non siamo riusciti ad arrivare al matrimonio.
Quando poi ci spiega il motivo del cambio, il mio cuore ha un fremito e ho bisogno di un momento per riprendermi e superare lo shock. Ma lei deve interpretare male il nostro silenzio, così si alza e scappa via. Corre verso la porta e un veloce flash mi riporta al nostro primo incontro, lei cercava di fuggire dalla noiosa festa a cui entrambi partecipavamo, ma io non potevo lasciarla andare, come non posso permetterlo ora.
Subito la seguo e riesco a prenderle il polso e quasi senza rendermene conto, pronuncio le stesse parole di quella lontana notte in cui tutto ebbe inizio.
Subito capisce ed insieme ricostruiamo quel momento, con la pioggia che scende su di noi bagnando i nostri corpi. Quando in ultimo si volta verso di me, quasi mi aspetto di trovarmi davanti due profondi pozzi marroni in cui sprofondare, in realtà rimango deluso nel vedere quelle iridi non castane, non rosse … ma dorate. Un caldissimo calore mi invade all’altezza del cuore, sopra il quale è posta la sua mano, leggera come un petalo di un fiore.
Le nostre labbra si sfiorano e io mi sento tremare, ma come quella sera veniamo interrotti esattamente allo stesso punto. Ma non è suo padre questa volta, che viene a chiamarla per tornare a casa, ma un licantropo che ringhia contro ai miei familiari. Subito mi precipito a dar loro una mano. Il primo pensiero è che Isabella sia al mio fianco, ma mi ricredo quando la vedo andare verso il grande lupo color sabbia e schierarsi al suo fianco, per poi andare via con lui.
 
I secondi, i minuti e anche le ore passano e io non faccio altro che pensare a lei. Ho sognato? È davvero possibile che tutto questo non sia successo? La risposta è ovvia: no. Lei è stata qui. Lo dimostra il suo odore ancora presente in casa e il fatto che tutti cerchino di strapparmi informazioni su di lei.
- Edward! Apri questa dannata porta! Ci devi delle spiegazioni!!! – Alice poi è la più curiosa e io non so più come tenerla a bada. Non voglio parlare di lei con loro, non ancora. Da quando è andata via con quel licantropo infatti mi sono barricato nella mia stanza.
Non so cosa fare, andare da lei magari, ma … se quel lupo fosse … oddio, non posso nemmeno pensarci. Rimango così, immobile per ore a pensare a cosa può aver fatto in tutti questi anni, agli uomini che l’hanno toccata, guardata e anche solo pensata, quando io non ho avuto la possibilità di farlo.
La rabbia mi sale dentro se penso che qualcuno che non sono io possa averla baciata.
 
Non so quanto sia passato, ma ormai la sera è giunta e un’auto si avvicina a casa nostra, possibile che sia lei? Corro velocemente giù per le scale e nello stesso momento in cui la macchina si spegne e lei apre lo sportello, io apro la porta.
È di nuovo davanti a me. Osservo perso i suoi occhi, come mi è mancato il suo sguardo su di me. Voglio raggiungerla, tra noi c’è troppa distanza, e stringerla tra le mie braccia. Voglio posare nuovamente le mie labbra sulle sue e baciarla con passione. Voglio trasmetterle tutto ciò che ho provato, che provo per lei attraverso i gesti.
Faccio per fare un passo, ma qualcosa si scaglia con forza su di me, solo in un secondo momento mi rendo conto che si tratta di Tanya che crede io sia uscito per lei, per darle il benvenuto che vorrebbe da me ogni volta.
Continuo a mantenere i miei occhi sulla figura di Isabella, che ora mi cela i suoi. Sento a malapena il bacio all’angolo della bocca che mi viene donato dalla vampira che ancora mi stringe a sé. Ma io mi sento male mentre con un movimento veloce lei scappa via da me. Di nuovo. Per la seconda volta in meno di dodici ore.
Resto li, immobile a guardare il punto in cui la Ferrari è sparita, quell’auto che si è portata via la mia donna e il mio cuore.  

Ragazzuooooooooooleeeeeeeeeeeee, anche questa volta sono di fretta e non ho il tempo per il siparietto finale :(
Scusate bamboline, quando finirò di lavorare farò un intero Capitolo Extra fuori dalla storia come siparietto se vorrete. :)
Un Bacione grandissimo e scusatemi, ma questo periodo è particolarmente caotico, non sono mai a casa. Vi dico solo che ho visto mio padre questa mattina per la prima volta dopo una settimana, per cinque minuti prima di scappare a lavoro :(
Boh, vi sto annoiando, lo so, perdono!!!
Ultima cosa, me la lasciate una piccola recensioncina???

PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo cinque. Fuga mancata. ***


Ciao patatine :)
Scusate il giorno di ritardo, ma ieri sera ho lavorato e non ho potuto aggiornare! Me chiede perdono!!!
Ora vi lascio al capitolo, chiederò perdono al fondo XD


Capitolo cinque. Fuga mancata.
POV. Bella.



Meno di un’ora e mi ritrovo davanti Seth che mi guarda allucinato mentre mi preparo alla partenza. Metto a posto ogni singola cosa fuori posto.
- Stai scherzando, vero?
- Non intendo rimanere qui un minuto di più! Tu che vuoi fare? Mi segui o resti? – ora lo osservo, è indeciso e io sinceramente ci rimango male. Pensavo che mi avrebbe sempre appoggiata, ma forse sono io che in cinquant’anni non ho mai capito a fondo il nostro rapporto. Infondo dovremo essere nemici naturali, invece noi viaggiamo insieme e posso dire che siamo amici.
- Ok, vengo con te, ma sappi che non sono assolutamente d’accordo! Non dovresti scappare, lo dovresti affrontare. Ora che sai che è vivo, dovresti fare in modo di riavvicinarti a lui. – mi rendo conto solo ora di aver fatto male a non parlargli mai di me, di cosa fossi prima di incontrarlo.
- Seth ragiona! Come faccio secondo te a vederlo continuamente assieme alla sua compagna, quando mi sono resa conto di provare ancora qualcosa per lui?! Cazzo! Avremmo dovuto sposarci!!!
Seth non conoscendo la mia storia prima di lui rimane sorpreso da questa notizia.
Prima di partire devo vendere assolutamente la macchina, così chiamo in concessionaria e per almeno un’ora parlo con un incompetente! Alla fine per fortuna mi passa il responsabile, ma anche con questo tizio non riesco a concludere un emerito cazzo. Il nervoso ormai non mi fa più ragionare e gli inizio a dare dell’incompetente. Gli dico che in meno di un’ora sarò da loro. E in effetti è così.
Sono con la mia auto che fa impallidire tutte quelle presenti in questo posto e vado subito verso l’uomo che vedo dietro un bancone.
- Dove trovo il responsabile di questa bettola? – ho più ringhiato che altro, spaventando il tizio che mi è davanti. Con mano tremante mi indica un uomo sui trenta-quarant’anni.
- Lei è la signorina Masen? – Cazzo! È vero che avevo usato il suo cognome!
- Si sono io. Ora la macchina è qui, voglio alla svelta i soldi che devo partire. Non ho tempo da perdere qui dentro. – come anche il tipo al ricevimento o come diavolo si chiama il luogo dove ho chiesto informa zio, anche questo impallidisce di fronte al mio ringhio.
- Ma signorina, non posso riacquistare la Ferrari che le ho venduto. Va contro il regolamento. – al quel punto la rabbia diventa troppa. Afferro il colletto della camicia che indossa e lo sollevo di qualche centimetro, quando mi rendo conto di cosa sto facendo lascio la presa facendo cadere il malcapitato a terra.
- Mi scusi – sussurro dispiaciuta. L’uomo è terrorizzato e si allontana. In circa un quarto d’ora è tutto sistemato, la macchina torna loro e io esco con il mio assegno.
In meno tempo possibile torno a casa.
Mentre poggio la giacca all’entrata chiamo Seth.
- Ehi Seth! Pronto per partire?
- Quasi, sono in cucina, puoi venire?
Subito lo raggiungo, ma forse avrei fatto meglio a stare un altro po’ con il tipo della concessionaria. Seduto ad osservarmi c’è Edward.
- Chiaritevi, io vado a farmi un giro. – e così Seth ci lascia soli, occhi negli occhi.
Dopo un lasso di tempo indeterminato che a me sembra eterno, lui parla.
- Cosa vuol dire che parti? Non puoi partire! Non te ne puoi andare! Non mi puoi lasciare! – dolore e rabbia si alternano sul suo volto, io non parlo e quando distolgo lo sguardo sento le sue dita poggiarsi sul mio mento. Solleva dolcemente il mio volto fino a che non mi perdo in quelle iridi così chiare. – Perché vuoi partire mia Bella?
- Non posso restare Edward. Non posso restare a guardare la tua compagna accarezzarti, baciarti e toccarti. Non posso continuare ad immaginare mentre tu le concedi le tue attenzioni. Perché vorrei essere io a riceverle, perché vorrei stare io al suo posto. Quindi Edward, capisci che è indispensabile la mia partenza.
Come ogni volta non riesco a mentire di fronte a quello sguardo e tutta la verità esce fuori dalle mie labbra, come se non fossi più padrona delle mie facoltà motorie e mentali.
Ma più le parole scorrono fuori, più i suoi occhi diventano scuri, fino ad arrivare al nero più cupo, quello che sembra liquido a causa delle fiamme che vi bruciano all’interno. La rabbia indurisce i suoi lineamenti, rendendolo estremamente sensuale ai miei occhi, sembra un angelo vendicatore.
- A quanto pare non hai perso il vizio di farti assurdi viaggi mentali! – la mascella è serrata, come se stesse combattendo contro il dolore, come quando viene gettato sale su una ferita sanguinante e si fa di tutto per non gridare. Sussulto a queste parole ricordando il fatto a cui si riferisce.
- Assurdi viaggi mentali? Edward! Quella donna ti ha baciato sulle labbra. Cosa avrei dovuto pensare secondo te? Cosa avresti pensato tu al posto mio


***
Mary: Perdono! Perdono! Perdono!
Emm: Perdono! Perdono! Momento, perchè chiediamo perdono? :S
Mary: Perchè ho agiornato un giorno in ritardo.
Emm: ................................. Ma che ti ringrazino solo!!! *Emm se ne va tranzollo per poi tornare indietro* ma perchè non hai aggiornato???
Mary: Perchè lavoravo, mi hanno messo il turno serale :'(
Emm: Sia lodato chi ha fatto i turni, almeno abbiamo avuto un giorno un giorno in più di pace :P
Mary: Cattivo!!!! :'(

***

PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione


 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo sei. Gelosie. ***


Ciao cucciole!!!
Allora, aggiorno oggi perchè domani lavoro di sera e non riuscirei a postare :)

Ci vediamo al fondo!!!


Capitolo sei. Gelosie.
POV. Edward.



È qui di fronte a me, bagnata come un piccolo pulcino, feroce come uno squalo e sensuale come una pantera. Gli occhi dorati mi fissano sconvolti. Non si aspettava di vedermi qui a quanto pare. Ma non mi sorprende più di tanto questa cosa. Per fortuna il licantropo è venuto fino a casa per dirmi che stavano per partire, che se volevo fermare Isabella era l’unica occasione che avrei avuto per farlo.
Senza pensarci due volte l’ho seguito e a quanto pare ho fatto bene, perché mi ha detto il vero.
Lei vuole partire. Vuole allontanarsi da me! Perché? Perché vuole andarsene proprio ora che ci siamo ritrovati?! La rabbia prende il sopravvento e incomincio a gridare.
- Cosa vuol dire che parti? Non puoi partire! Non te ne puoi andare! Non mi puoi lasciare! – Sfugge al mio sguardo e questo non lo posso accettare. Mi avvicino a lei, le alzo il volto e guardandola negli occhi le pongo la domanda che in questo momento mi sta uccidendo . – Perché vuoi partire mia Bella?
Spero non abbia perso il mio potere di farle dire tutta la verità semplicemente guardandola negli occhi. È una cosa che ho sempre apprezzato e che mi faceva sentire importante. Il fatto che mi dicesse tutto ciò le passasse per la testa era mi faceva sentire come se per lei fossi tutto. Così importante da non potermi nascondere niente. Così importante che non volevo mi nascondesse nulla.
Non so quale Dio ha ascoltato le mie preghiere, ma il mio desiderio viene esaudito. Purtroppo ciò che dice mi sconvolge e fa arrabbiare in maniera impressionante.
- Non posso restare Edward. Non posso restare a guardare la tua compagna accarezzarti, baciarti e toccarti. Non posso continuare ad immaginare mentre tu le concedi le tue attenzioni. Perché vorrei essere io a riceverle, perché vorrei stare io al suo posto. Quindi Edward, capisci che è indispensabile la mia partenza.
Trattenere la mia rabbia per certe parole diventa quasi impossibile. L’unica cosa che mi trattiene è il pensiero che se non mi controllassi, potrei farle del male e questa è l’ultima cosa che voglio.
- A quanto pare non hai perso il vizio di farti assurdi viaggi mentali! – ruggendo queste parole vedo il suo sguardo divenire vuoto per un momento. Forse ricorda come me l’episodio in cui discutemmo in passato, proprio perché lei aveva tirato le sue conclusioni senza parlare con me.
Isabella che viene a farmi visita dopo un invito da parte mia. La sua comparsa nel momento esatto in cui ero affettuosamente abbracciato ad una delle più belle dame che il mondo avesse mai potuto vedere. I suoi occhi pieni di lacrime e disprezzo. La vidi in tempo. La sua gelosia mi lusingava ed irritava allo stesso tempo. Come poteva dubitare dei miei sentimenti per lei? Mi disse che ero un essere spregevole che si divertiva a rubare i cuori delle giovani fanciulle per poi frantumarli. Quelle parole mi ferirono a tal punto che iniziai ad urlarle conto che non capiva nulla, che non aveva mai capito nulla, che era solo una bambina viziata e quella che stavo abbracciando era semplicemente mia sorella che era venuta in visita per un paio di giorni. Addolorata ed imbarazzata mi porse le sue scuse ed io le mie.
La sua voce mi riporta alla realtà.
- Assurdi viaggi mentali? Edward! Quella donna ti ha baciato sulle labbra. Cosa avrei dovuto pensare secondo te? Cosa avresti pensato tu al posto mio?
Un dolore lancinante e una rabbia ingovernabile si scatenano al solo pensiero che qualcuno possa averla toccata, sfiorata o baciata. Un ringhio basso e minaccioso scaturisce dalla mia gola.
- Nessuno deve anche solo pensar di poterti sfiorare con il pensiero, sono stato chiaro?
- Perché? Tu hai già la tua compagna. Cosa ti interessa se qualcuno prova interesse per me? – cosa va blaterando? Quale compagna? Poi l’illuminazione … lei ha visto Tanya.
- Non è la mia compagna. – il mio è solo un leggero sussurro che Isabella può sentire distintamente.
 I suoi occhi sgranati dalla sorpresa diventano più grandi, ma lentamente si riprende, però, non come mi sarei aspettato. Le sue iridi passano velocemente dal dorato al nero.
- Quindi mi stai dicendo che ti fai baciare e baci tutte le vampire che incontri? Con quante hai giocato Edward? A quante hai spezzato il cuore? Magari ti sei divertito pure con le umane.
Non posso crederci. Pensa davvero ciò che sta dicendo. Il suo sguardo man mano perde quella luce che ha sempre avuto, quella che ho visto si era affievolita grazie ai pensieri di Carlisle e che quando mi ha rivisto è esplosa scaldandomi il cuore. Non so se mi feriscano di più le sue parole o i suoi occhi sempre più vuoti e l’espressione sempre più apatica.
- Come puoi pensare questo di me? Dimmi come!!!  Dopo ciò che abbiamo passato e che ci lega. Come puoi anche solo pensare che avrei potuto guardare un’altra donna come ho guardato te, come puoi pensare che l’avrei baciata come ho baciato te, come puoi credere che l’avrei sfiorata con l’amore e la dolcezza che ho usato con te, come puoi guardarmi negli occhi e dirmi certe cose? Non pensavo fossi cambiata tanto. A quanto pare la ragazza che amavo allora e amo ancora è morta per davvero. Che idiota a pensare che l’avrei riavuta al mio fianco.
Detto questo, la supero dirigendomi verso la porta, in modo da lasciarmi alle spalle quella donna, che ormai non è più la mia dolce Bella. 


***
Mary: Mhmmmmmmm ...
Emm: Che fai?
Mary: Mhmmmmmmmmmmmm ...
Emm: Ciccinaaaaaa ... mi vuoi ascoltare?
Mary: Mhmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm ...
Emm: Ma che cazzo stai facendo?
Mary: Medito! Mhmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm ...
Emm: E su cosa???
Mary: Che capitano tutte a me!!!
Emm: ???
Mary: Ho fame, ho sonno, ho male e carenza di coccole ... per non parlare del fatto che sono 3 settimane che non dormo più di 4 ore filate ... a lavoro vengo "molestata", voglio un uomo, mi gira anche la testa ...
Emm: Ohi Ohi Ohi ... e basta! Sta un po'zitta!!! *Emmet se ne va lasciando che l'autrice parli da sola ... un solo pensiero vaga nella mente del grosso vampiro ... meglio Alice e lo shopping!*


PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo sette. Perdonami. ***


Capitolo sette. Perdonami.
POV. Bella.

Dopo quelle parole ho trattenuto il respiro e il mio cuore ha tremato. Perché ha ragione. Chiunque lo abbia conosciuto quando era umano, può ancora scorgere lo stesso ragazzo oggi. È vero, è un po’cambiato. La sua pelle è più bianca, resistente e brilla al sole, il cuore è fermo ma capace di amare, gli occhi un tempo verdi ora sono dorati e si nutre di sangue, anche se animale … un secolo fa mi sono innamorata di lui umano e lo amo ancora oggi che è un vampiro.
- Edward. – lo chiamo sussurrando il suo nome prima che esca da quella porta e dalla mia vita. – Edward – questa volta il suo nome è spezzato da un singhiozzo, seguito subito da molti altri.
C’è chi definisce la mia specie indistruttibile, allora perché le gambe mi hanno ceduto e ora sono inginocchiata sul pavimento a piangere lacrime invisibili?
Lui ora è ancora lì, di fronte alla porta che mi da le spalle, i muscoli sono tutti in tensione e messi in mostra dalla camicia nera.
Non si volta e capisco benissimo perché. Faccio in modo di calmare i singhiozzi, così da parlare in modo comprensibile.
- So di averti ferito adesso, con … con le mie parole e … e capisco se tu voglia farmi uscire per sempre dalla tua vita. Mi dispiace. Meriti qualcuno migliore di me al tuo fianco. Qualcuno che ti ami quanto ti amo io, ma più capace a dimostrartelo. Perdonami. Magari non ora, non oggi. Ma un giorno … perdonami.
Con una forza che non pensavo di avere, non in questo momento almeno, vado verso le scale, ma non riesco a raggiungerle. Due forti braccia si allacciano alla mia vita stringendomi contro un petto muscoloso e scolpito. Un alito fresco s’infrange sul mio corpo dandomi i brividi. C’è solo una persona che può farmi provare queste emozioni.
- Pensi davvero che ci sia qualcuno migliore di te, per me? Negli ultimi cent’anni sono stato a dir poco ossessionato dal tuo ricordo. Ogni dettaglio del tuo corpo, del tuo viso e del tuo modo di fare sono scolpiti qui – dice puntando un dito sulla sua tempia – e qui – dice invece prendendo la mia mano poggiandola dove c’è il suo cuore fermo.
- Perché?
- Perché ti ho amata da umano. Perché sei stata la mia ossessione per un secolo. Perché quando ti ho rivista, mi sono innamorato di te di nuovo. Il sentimento che è nato in me quando ho incrociato per la prima volta i tuoi occhi dorati è ancor più forte e devastante di quello che sentivo cent’anni fa.
- Dunque mi ami? – la voce mi manca per l’emozione e un piccolo sorriso spunta sul mio volto.
- Si … ti amo.
- Posso farti una domanda? – la sua testa poggiata nell’incavo della mia spalla annuisce, mentre sfrega il naso sul mio collo, lasciando ogni tanto qualche bacio. – Ti arrabbierai – questa so già che non è una domanda, perché ho la certezza che lui si arrabbierà.
- Puoi chiedermi ciò che vuoi – vorrei non dovergliela porre, ma ho bisogno di sapere.
- Con quante donne sei stato – pensavo lo avrei sentito irrigidirsi, invece continua ad accarezzarmi teneramente.
- Nessuna a parte quella che in questo momento tengo tra le braccia. – felice sorrido, accarezzando le due mani, poggiate sul mio grembo. – e tu?
- Non sono mai stata con una donna – decido di alleggerire la situazione.
- Bella … - sono sicura abbia alzato gli occhi al cielo esasperato! Già lo esaspero e stiamo insieme da circa un minuto e mezzo.
- Ok, ok. Nessun uomo comunque. Seth è l’unico uomo che permetto mi si avvicini. E prima che tu lo uccida … è come un fratello per me. – spero non mi chieda di scegliere tra lui e il mio Lupo.
- Non potrei avercela con Seth. È stato lui a venire a casa per dirmi che vi stavate preparando a partire e che se non avessi fatto subito qualcosa ti avrei persa una terza volta. – Cosa? Dopo farò un discorsetto a Seth, ma ora mi preme di più capire un’altra cosa.
- Terza?
- La prima: quando sono morto io. La seconda: quando sei morta tu. La terza: per fortuna non c’è stata e spero mai ci sarà.
- Anch’io oggi credevo fermamente di averti perso. Quando ho visto quella vampira fiondarsi su di te … - la voce mi manca e non riesco più a continuare ciò che volevo dire.
Come mia abitudine abbasso lo sguardo sul pavimento, ma le sue dita mi sollevano dolci il viso, in modo da incatenare i suoi occhi ai miei.
- Perdonami mia Stella. Sapevo che sarebbe venuta a farci visita, ma quando ti ho vista mi sono dimenticato di lei. Tanya ha pensato avessi finalmente deciso di cedere alle sue avances.
- D’accordo.
Dopo un tempo indefinito che passiamo senza parlare, lui spezza il silenzio.
- Sei di nuovo mia. Mia, mia e solo mia.
- Come tu sei mio e di nessun’altra.
Sono solo sussurri, ma che danno la forza ai nostri visi di avvicinarsi lentamente fino a che le nostre labbra si uniscono in un bacio dolce. 



***

Mary: Hihihihihihi ... ecco il nuovo capitolo!!! Siete contente ciucciole? Avviso: probabilmente il prossimo aggiornamento sarà domenica, al più tarti martedì prossimo :) perchè lunedì lavoro :)
Emm: Senti un po'autrice ...
Mary: Dimmi tutto Pooh!
Emm: Ma come mai io sono stato nominato così poco in questa storia!!!
Mary: Perchè tu non sei essenziale in questa storia :)
Emm: Nuuuuuuuuuu ... ma pikkè?! Io sono il mitico Emmy Pooh! Il vampiro più figo, forte, simpatico, coccolone, intelligente e super dotato del pianeta!!! Io sono sempre essenziale!!!
Mary: Ma Pooh, tu hai l'angolino comico!!!
Emm: Siiiiiiii ... l'angolino comicoooooo .. para bailar la samba!!! ta ta ra tatta ta ta tatata!! * Emmy sculetta in modo osceno davanti all'autrice, i cui pensieri vengono censurati a causa della poca castità presente! *
Tutti: Pervertita!!!
Mary: Nu! Voi non sbavereste??? Datemi torto!!! Su Su!


***
PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo otto. Conoscenze. ***


Capitolo otto. Conoscenze.
POV. Bella.


Le nostre labbra si cercano, si accarezzano, si divorano. Quando le nostre lingue si trovano iniziano a lottare con forza, trasformando il bacio da dolce a passionale.
Una mia mano gli accarezza i capelli e l’altra è poggiata sul suo petto duro, mentre le sue mi stringono con foga per i fianchi. Sento brividi di piacere espandersi in tutto il mio corpo e tutti hanno un’unica destinazione: il mio basso ventre. Mi accorgo presto che probabilmente anche per lui è la stessa cosa, perché sento qualcosa di estremamente duro spingere contro la mia pancia.
- Ehi ragazzi … voi non mangiate in cucina, ma io si! O andate in camera, possibilmente nella tua Isabella, oppure la smettete? – Seth spunta da chissà dove e ci interromper. Apro gli occhi per fulminarlo, ma vedere un bestione simile comparire sommerso di buste della spesa stra piene, mi fa tenerezza. – Comunque Bambolina, perché non mi aiuti a sistemare sta roba?
- E perché mai? Lasciala lì, tanto entro domani non ci sarà più nulla. – annuisce dandomi ragione, mentre Edward che ancora mi tiene stretta a lui, strabuzza gli occhi scioccato.
Infatti, per confermare subito le mie parole, Seth tira fuori da una delle buste un panino enorme e inizia a mangiarlo con gusto.
- Ma cosa c’è lì dentro?
- Non lo so. Ma non so quanto ti possa far piacere saperlo, ma se vuoi rischiare … - gurda me, poi il Lupo e gli pone la stessa domanda di poco prima. Con una scrollata di spalle ci dice ciò che mai avrei voluto sapere.
- Mh? Allora, vediamo un po’ … prosciutto crudo, prosciutto cotto, tacchino affumicato, ketchup, maionese, mostarda, salsiccia, insalata, pomodoro, peperoni, sottaceti, cipolla, mozzarella, fontina, stracchino, crauti, bacon, patate … più o meno è tutto … avevo giusto bisogno di uno spuntino!!! – tutto contento torna a quel panino di mezzo metro.
Edward non so se sia più sorpreso o disgustato. Io però lo avevo avvertito!
- Ehm … tesoro? Perché non andiamo a casa mia? Vorrei presentarti la mia famiglia. – subito, appena pronuncia quelle parole mi viene subito in mente il momento in cui ero andata da lui per parlargli.
- Ci sarà anche quella?
- Si – è leggermente incerto. Povero, non immagina cosa succederà.
- Bene, andiamo!!!
- Vefgno anfe ifo – trenta minuti dopo, ho dovuto cambiarmi, (http://www.polyvore.com/senza_titolo/set?id=32957718)  stiamo correndo verso casa Cullen. In pochi minuti ci troviamo davanti l’immensa villa bianca. Entriamo e come quando ho messo piede in questo posto la prima volta sono tutti in salotto, più una.
Si voltano appena percepiscono la nostra presenza e gli occhi di tutti si puntano sulle nostre mani intrecciate.
- Oh Isabella, che piacere rivederti.
- Si, sono venuta a scusarmi per il mio comportamento orribilmente maleducato. Perdonatemi, potete solo immaginare la sorpresa provata nel rivedere il mio Edward qui. – queste ultime parole le dico guardando dritto negli occhi di Ed che mi sorride in risposta, mentre la “nuova” interrompe il momento con un ringhio, per poi rivolgersi a me.
- Il tuo Edward?
- Si Tanya, il suo … vedi, io e la mia dolce Isabella nella nostra vita passata ci saremmo dovuti sposare. – lo sguardo sconvolto della vampira mi ripaga, quasi, di tutti questi anni di lontananza … quasi.
- E dimmi Isabella … anche tu hai fatto voto di castità come Edduccio o ti sei data alla pazza gioia? Dimmi che almeno tu hai provato le fantastiche sensazioni di pace e appagamento che dona il sesso!  – Un mucchio di muscoli si alza facendomi irrigidire, almeno finchè non incrocio i suoi occhi. Ha la stessa espressione di un bambino che prega la mamma per avere un dolce prima di cena!
- Lui è Emmet, mio fratello … guardalo bene perché tra poco di lui rimarranno solo le ceneri! – lo strattono leggermente per intimargli di lasciar perdere.
- Ed … lui, sta tentando di farmi credere che sei … vergine?
- Si, si … Eddino non ha mai toccato una donna! – a quel punto non riesco più a trattenere le risate che scoppio a ridere. Quasi mi accascio a terra perché non riesco a stare in piedi. Posso chiaramente notare lo sghignazzare di Seth e un sorriso divertito sul mio compagno, mentre tutti gli altri mi guardano come se fossi pazza. Ben dieci minuti dopo riesco a riprendermi.
- Scusate … ma, accidenti! Mi spiace smontarvi le convinzioni che vi accompagnano da quando avete conosciuto Ed, ma … ne io, ne lui siamo vergini. Anzi …
- Vi assicuro che se avessi ritardato ancora qualche minuto, li avrei trovati a divertirsi sul tavolo della cucina, dove io mangio! Ah, comunque piacere, io sono Seth … il Lupo che … si, beh, avete capito … scusate ancora.
Tutti ricominciamo a ridere, tranne Tanya che ha finalmente deciso di togliere il disturbo. Così, senza salutare nessuno, si dilegua.
- Passiamo a cose più importanti vah! Allora, con Carlisle hai parlato prima, la donna al suo fianco è Esme la mia mamma, il bestione che spara stronzate come ti ho detto poco fa è Emmet, la bionda ingrugnita è Rosalie, la moglie dello scimmione, poi la nanerottola che sembra abbia preso la scossa è Alice ed infine lui è suo marito, Jasper.
- Sono felicissima di conoscervi! – detto questo sento le braccia di Edward stringermi forte sotto lo sguardo contento di tutta la sua famiglia. 

***
Ragazze perdono!!! Prima ho pubblicato quello sbagliatp, nella fretta ho fatto confusione :'(
Grazie ragazze che mi avete avvertita :) Chiedo di nuovo scusa per la mancanza del siparietto, ma come avevo scritto prima sono stata ricattata ... non studi? niente coccole!! Ragazzo infame!!!
Un Bacio!!!
***
PUBBLICITà DELLE MIE STORIE

Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo nove. Sorpresa. ***


Allora, inizio con il dirvi che ho finito di lavorare, ma se pensate che il mio tempo libero sia aumentato visbagliate di grosso ...  Devo darci sotto con lo studio, per problemi di salute mi sono ritirata da scuola a febbraio, così, mi tocca rifare la quinta :'(
Ho deciso di impegnarmi e sono sicura che con il giusto aiuto riuscirò a diplomarmi :) -se non si fosse capito a scuola faccio abbastanza schifo- quindi nemmeno oggi ci sarà il siparietto a fondo capitolo ... scusate :(



Capitolo nove. Sorpresa.

POV Edward.
È passato un mese da quando ho ritrovato la mia Bella e nonostante capiti che litighiamo siamo felici. Ha legato con tutti e tutti l’adorano. Anche Rosalie, nonostante ci abbia messo un po’di più a legarsi a lei degli altri.
Sembra quasi che sia nella nostra da sempre anzi che da poche settimane. Nelle ragazze ha trovato delle amiche, delle consigliere e delle sorelle, mentre nei ha ragazzi ha trovato qualcuno con cui sfogarsi e divertirsi. Almeno una volta al giorno combatte con Emmet e fino ad ora lo ha sempre battuto scatenando le nostre risate e il broncio di quella montagna di muscoli.
Con Jasper invece passa il tempo giocando a scacchi, ascoltando le storie di guerra da lui combattute, ma lo ha già informato che vorrebbe allenarsi con lui qualche volta per affinare le sue tecniche di combattimento, nonostante sia già molto forte.
Esme e Carlisle la trattano come una delle loro figlie e lei ha trovato in loro due nuovi genitori. Spesso aiuta entrambi e cerca il loro consiglio, rendendoli felicissimi.
Anche Seth si è ambientato bene, sembra quasi un animaletto domestico, almeno finché non si trasforma e svuota la dispensa.
Mamma però è felicissima di poter cucinare per qualcuno. Le mancava stare tra i fornelli e preparare prelibatezze di ogni tipo, poi con un licantropo-aspirapolvere può sbizzarrirsi come più le piace.
Il loro arrivo ha portato una ventata di vita in questa casa e non potremo essere più felici di così.
L’unica pecca in questa vita fantastica è che ancora io e la mia Bella non siamo riusciti ad avere un po’di intimità. Fino ad ora non sono mai mancati bacetti e coccole, ma vorrei avere qualche contatto un po’più intimo.
- Ed? A cosa pensi amore? – le sue braccia delicate mi stringono da dietro, piegandosi in quanto sono seduto.
- Alla mia vita da quando sei tornata tra le mie braccia. – il sorriso che mi dona vale più di molte parole. Le nostre labbra tornano ad incontrarsi. A quanto pare non resistiamo per più di qualche minuto senza sfiorarci o baciarci.
Con un movimento un po’complicato riesco a farla sedere sulle mie gambe ed è in questo preciso momento che ho un’idea.
- Isabella? Vieni un momento cara? – mamma Esme la chiama per farsi aiutare a portare la marea di piatti cucinati per Seth. Io, mentre la mia Bella si allontana, corro al piano di sopra nella nostra stanza, subito trovo quel che cerco.
In meno di dieci minuti ho preparato alcune cose per poter fare una sorpresa a colei che mi ha reso nuovamente felice.
Senza che nessuno mi veda, mi dirigo alla radura vicino a casa. In circa trenta minuti riesco a preparare tutto come mi ero immaginato.
Alice sicuramente avrà visto la mia decisione e starà aiutando la mia dama a prepararsi per stasera con l’abito che ho scelto per lei.
Ora devo solo sistemare un paio di dettagli e ho finito.
POV. Bella.
Ho avuto giusto il tempo di portare la cena a Seth che Edward è sparito. In più non lo posso nemmeno andare a cercare perché Alice mi ha rapita.
Continua a ripetere cose assurde del tipo che sarà una serata speciale e io devo essere perfetta. Non so che diavolo stia succedendo e sinceramente non lo voglio nemmeno sapere. Secondo me ha bevuto sangue avvelenato o andato a male.
Mi fa fare una doccia veloce, indossare un intimo veramente sensuale, il reggiseno è a balconcino senza spalline abbinate ad un perizoma. Il vestito è nero di raso, il corpetto fascia il mio corpo alla perfezione per poi aprirsi in una gonna a balze. Sul fianco c’è una spilla sbrilluccicosa. Alice mi costringe anche a mettere un paio di sandali argentati e a prendere una pochette a forma di cuore ricoperta di brillantini.
Quando finalmente finisce, dopo avermi torturato la faccia e i capelli, esco dalla sua stanza, luogo della mia prigionia forzata.
Sto per scendere le scale quando lo vedo.
Edward, con indosso uno smoking nero, stesso colore della camicia, spezzato poi dalla cravatta e dal fazzoletto nel taschino, argentati.
Quando gli arrivo dinnanzi, mi porge la mano in un chiaro invito a poggiare la mia sulla sua. Come funzionava ai nostri tempi, mi fa un inchino e il baciamano, per condurmi infine ovunque lui voglia.
Corriamo veloci nella foresta e non capisco perché mi abbia fatta vestire così elegante se dobbiamo andare in mezzo ai boschi. Mah.
- Chiudi gli occhi – un sussurro leggero che mi da i brividi. Lui mi conduce dolcemente. Quando poi mi fermo lui si sposta alle mie spalle per poi finalmente darmi il permesso di guardare.
Uno spettacolo incredibile si para di fronte ai nostri occhi. Una piccola radura circolare adornata di candele, tutte accese. Al centro un letto enorme.
Mi guardo intorno piacevolmente sorpresa. Lentamente ci incamminiamo a fianco del letto e Edward mi chiede di sedermi. Ubbidisco docile.
- Isabella. Mia dolce Stella, quando ti conobbi i tuoi occhi mi incantarono a tal punto da rendermi tuo schiavo in eterno. Appena i nostri genitori notarono l’interesse reciproco che ci legava vollero a tutti i costi spingerci al matrimonio. Eravamo felici allora. Bruciammo tutte le tappe. Ed è forse per questo che siamo stati puniti. Siamo stati divisi che mancavano pochi giorni alla nostra sacra unione. Cent’anni. Un lungo secolo è passata senza che potessi specchiarmi nei tuoi occhi, assaporare i tuoi baci, toccare la morbidezza delle tue forme perfette e unirmi a te nel corpo e nell’anima. Ora che però ti ho ritrovata non ho la minima intenzione di lasciarti andare ancora. Ti voglio al mio fianco, oggi, domani e per l’eternità. Sei il sole dei miei giorni, la luna delle mie notti. Il mio incubi peggiore e il sogno più bello. La mia maggior debolezza e allo stesso tempo sei la mia fonte di forza. Quindi, ora qui. Di fronte alle stelle ti chiedo. Vuoi sposarmi e rimanere accanto a me per sempre? – alla fine di questo discorso estrae, dalla tasca interna della giacca, una scatolina che contiene un anello veramente bellissimo.
***
Scusate ancora per la mancanza del siparietto, vi lascio la pubblicità delle mie altre storie, magari vi viene voglia di leggerle o ri-leggerle per chi già le abbia lette :)
***
Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo dieci. Passione. ***


Ragazze, lo so ... sono in ritardo, perdoooooonooooooo :(


Capitolo dieci. Passione.
POV. Bella.



Non so bene da quanto sono seduta qui, con la bocca aperta e gli occhi sgranati a guardare l’uomo che amo ancora inginocchiato di fronte a me, mentre mi chiede di diventare sua moglie.
Quanto riesco a distogliere lo sguardo da quell’anello bellissimo, vado alla ricerca del suo viso. La sua espressione muta leggermente ogni secondo che il mio silenzio si dilunga.
Mi riscuoto anche per evitare che pensi male.
- Edward … io … si – avrei voluto dire qualcosa di intelligente, come ad esempio che senza di lui la mia esistenza non ha senso, oppure che dalla prima volta che l’ho visto ho saputo che il posto era al suo fianco, ma niente esce dalle mie labbra, ora impegnate in un bacio mozzafiato.
In meno di un secondo mi trovo sdraiata al centro del letto, il mio corpo sovrastato da quello di Edward. Finalmente riusciamo a stare un po’ da soli.
Le nostre mani accarezzano, palpano, cercano di ritrovare la familiarità che in cent’anni hanno perso. Nel giro di tre minuti siamo entrambi con solo l’intimo in dosso.
- Sei bellissima Stella. – i suoi occhi sono lucidi, neri e torbidi a causa della lussuria che vi alberga, il petto nudo e scolpito, i muscoli tesi e definiti, la sua erezione grande e dura per me. Se qui c’è qualcuno di bellissimo è sicuramente lui.
I nostri bacini si sfiorano elevando il livello di eccitazione in noi. Ormai sono quasi al limite, lo sento. Non so come faccia lui a resistere dopo tanto tempo.
Poi finalmente qualcosa nel suo sguardo cambia e con i denti straccia il mio intimo, lasciandomi nuda sotto i suoi occhi, io nel frattempo mi occupo di quei boxer, neri e aderenti che ormai non nascondono più quel che solo io posso vedere, toccare e assaggiare.
Quando i nostri occhi osservano i nostri corpi scoperti, lo vedo che con tocco leggero accarezza le numerose cicatrici che deturpano il mio corpo. Segue ogni più piccolo segno facendo traspirare il dolore come se lo stesse provando in questo momento.
Entrambi nudi ci guardiamo nel momento in cui si fa largo nel mio corpo con dolcezza, arriva fino a toccare la mia fine. Subito rimane fermo, un po’per farmi abituare alla sua presenza, un po’per assaporare il momento.
Leggero come una piuma mi accarezza dal ginocchio alla coscia, lasciandomi teneri baci sul collo. Dopo qualche minuto inizia a spingere il suo bacino contro il mio e il piacere inizia la sua scalata.
I suoi fianchi si spingono con sempre più forza contro i miei, poi con un movimento veloce faccio in modo di trovarmi sopra per condurre il gioco.
Spaesato mi guarda e in risposta gli sorrido.
- Ora tocca a me – la mia voce roca e bassa lo fa tremare leggermente.
Il dondolio lento ci sta portando alla pazzia, così provo a muovere il bacino in modo che disegni un cerchio. I gemiti diventano subito più alti così continuo per un po’ … almeno finché il mio orgasmo non esplode. Le contrazioni dei miei muscoli interni portano anche Edward a raggiungere il massimo piacere.
Il suo seme invade il mio corpo cullando le mie ultime vibrazioni.
Con i sensi leggermente annebbiati dall’orgasmo mi accascio sul suo corpo, inspirando profondamente il suo profumo e lui mi stringe forte. Come se avesse paura di perdermi. Come se potessi lasciarlo.
- Ti amo. Non lasciarmi mai, ti prego.
- Ti amo anch’io Ed e non ho intenzione di lasciarti per nessun motivo al mondo.
Ancora dentro di me, Edward comincia nuovamente a spingere, riaccendendo l’eccitazione di entrambi e in poco tempo stiamo nuovamente gemendo.
Continuiamo così per tutta la sera e tutta la notte. A far l’amore e sussurrarci parole non sempre dolci, ma vere.
- Pensi sia il caso di tornare? – la mia voce viene attutita dalla pelle del suo collo, che le mie labbra non smettono di baciare.
- Noooo, non mi va. Voglio restare ancora così. Qui con te. A coccolarti e a essere coccolato.
Con un movimento fluido mi ritrovo nuovamente con Edward sul mio corpo.
- Ma cosa penseranno tutti se non torniamo? - la mia voce esce senza alcuna convinzione, non manca molto prima che ceda nuovamente alla passione.
- Mhmmmmm ... penso sappiano benissimo cosa stiamo facendo e poi ... abbiamo molti anni da recuperare, no? - la sua bocca si piega in un sorriso malizioso estremamente sensuale che scioglie ogni mi inibizione. Nuovamente lo sento entrare in me procurandomi un fremito lungo la schiena.
Anche le nostre labbra s'incontrano in un bacio che toglie il fiato, per fortuna nessuno dei due ha la necessità di respirare.
Facciamo l'amore ancora una volta, riempiendo il silenzio in torno a noi con gemiti, ansiti e dolci promesse di cui l'unica testimone è la luna.



***
Mary: Ohhhhhh che coccoli!
Emm: Chi?
Mary: Loro *l'autrice indica Ed e Bella che chulano come ricci in calore*
Emm: Loro chi? Uhhhhh guarda Whinnie Pooh come è dotato!!!
Mary: Ma lascia perdere l'orso spelacchioso!!!
Emm: Eh?
Mary: Emm, c'è un porno!!!
Emm: Uhhhh si bello! bello! Siiiiiiiiiii *Emmy saltella per la stanza e vede Ed e Bella* Schifoooooooooooooooo!!! Incestooooooooooo!!!
Mary: -.-"

***
PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Avviso ***


Scusate, la scorsa settimana non ho potuto aggiornare e non potrò nemmeno questa ... probabilmente ank la prossima ... mi spiace davvero :( purtroppo ho dei problemi con la chiavetta internet che va una volta su dieci ... inoltre sto studiando molto perchè quest'anno ho la maturità e non ho tempo ne per scrivere nè per aggiornare ... il tempo libero lo uso per riposare un po' ... spero non ce l'abbiate con me e mi possiate capire ... appena avrò un po'di respiro aggiornerò e magari scriverò ancora. Scusatemi, odio gli avvisi, ma mi sembrava giusto farvi sapere che per il momento la storia è sospesa a data indeterminata :( Perdonatemi, un bacio a chiunque mi segue e un'altro a chi continuerà a seguirmi ... PS. la storia riprenderà sicuramente, spero presto :) Grazie per aver letto Mary

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo undici. Visita. ***


Inizio subito con il dirvi che mi dispiace veramente tanto aver dovuto mettere la storia in sospeso e avervi fatto aspettare tanto per un aggiornamento :( e mi scuso soprattutto con le ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo e non hanno ricevuto risposta a causa del poco tempo che ho avuto a disposizione ... madooooo come sono formale oggi, il lavoro mi ha fatta diventare noiosa XD ma ho una buona notizia :) avendo superato l'esame per la patente, presa con quasi due anni di ritardo secondo i miei piani, il tempo libero è aumentato ... naturalmente mi toccherà studiare, ma almeno è una cosa in meno a cui pensare ... :)
Non so quando potrò postare il prossimo capitolo, ma almeno questo volevo pubblicarlo :)
Ci vediamo in fondoooooooo!!!


Capitolo undici.  Visita.
POV. Bella.

Con poca, anzi pochissima, voglia, alle prime luci dell’alba ci rivestiamo.
La nottata appena passata è stata favolosa, soprattutto perché, al contrario di quando eravamo umani, non abbiamo dovuto dormire perdendo minuti preziosi. Ci siamo amati senza sosta, con gli occhi, le parole e soprattutto con l’unione dei nostri corpi.
Sorridenti e tenendoci per mano percorriamo a ritroso il sentiero percorso ore prima, quando non sapevo cosa stesse succedendo.
In pochi minuti la grande villa Cullen ci si para davanti in tutta la sua bellezza e maestosità. Edward al mio fianco s’irrigidisce all’improvviso. Annuso l’aria in cerca della spiegazione per cui il mio compagno abbia reagito a questa maniera.
Un odore che sa di antico, di potere, di muffa si fa largo nelle mie narici sensibili, facendomi ringhiare leggermente.
Aro è qui.
Lasciando la mano di Edward inizio a correre verso l’entrata. Sono tutti in salotto, a quanto pare è la sala per le riunioni poiché ogni volta che succede qualcosa li trovo riuniti su quei candidi divani di pelle bianca.
Seth è accucciato, pronto a scattare in ogni momento, mentre gli altri sono guardinghi.
- Aro, quale spiacevole sorpresa trovarti qui. Inizio a credere che tu mi stia perseguitando. - la sorpresa negli occhi di tutti è palese, anche in quelli di Edward che nel frattempo mi ha raggiunta.
- Mia cara Isabella, dovresti moderare i termini, non credi?
- Aro, Aro, Aro. Tornatene nelle fogne di Volterra e lasciami in pace una volta per tutte?! - la rabbia sfigura velocemente il suo volto, tendendo quella pelle quasi trasparente.
- Mi dispiace, ma non sono intenzionato a lasciarti andare. Sai bene ciò che voglio e non ho la minima intenzione di rinunciarvi. Ti voglio con me, al mio fianco a costo di sentire le tue stupide lamentele per l’eternità. Occuperai una carica importante, sarai a capo delle guardie, seconda solamente a me, Marcus e Caius. Ogni tuo desiderio verrà esaudito. - Sono assolutamente sconvolta. È disposto a darmi tutto questo pur di farmi diventare uno dei suoi burattini nella sua antica città italiana.
- Sono assolutamente lusingata e lo ammetto, anche sorpresa dalla tua proposta, ma mi vedo costretta a rifiutare nuovamente. Non entrerò nella guardia, che ti piaccia oppure no, questa è la mia risposta definitiva. - un ringhio esce dal petto dall’antico vampiro, non mi muovo, mentre tutti si mettono in posizione di difesa. A quanto sembra nessuno è mai riuscito ad irritare Aro, nessuno a parte me.
- Allora per te e i tuoi amici sarà la morte. - a quelle parole entrano in casa sei membri della tanto temuta Guardia dei Volturi.
Alec e Jane. I due gemelli tanto temuti da chiunque abbia anche solo sentito parlare di loro. Lui ha potere di toglierti la capacità di usare i tutti e cinque i sensi, mentre lei è capace di farti sentire un dolore tale pari a quello della trasformazione.
Felix. È un’enorme montagna di muscoli, con una forza superiore a quella di molti vampiri. Forse Emmet è l’unico che lo eguaglia.
Demetri. Abile segugio, in grado di trovare la sua preda ovunque essa si trovi.
Renata. Scudo fisico, non molto potente, anzi, direi che confronto al mio è particolarmente debole. Lei è la guardia del corpo di Aro, non si stacca mai dal suo fianco.
Chelsea. Ragazza enigmatica e il cui potere è molto sottile, può creare o spezzare legami. È il vero pilastro della forza dei Volturi.
Uno alla volta li osservo tutti, avvolti nelle loro mantelle. C’è chi ha l’onore di indossarla nera e chi invece porta quella grigia.
Ognuno di loro ha un sorrisetto irritante stampato in faccia, che fa rilucere i loro occhi, rossi come il sangue, d’inaudito piacere per l’imminente battaglia.
Pensano ne usciranno vivi … dio come si sbagliano!
Vogliono la guerra? Sono pronta a battermi!
Mi volto verso Edward e mi specchio nelle sue meravigliose iridi color dell’oro, per un interminabile secondo mi perdo nel suo sguardo così pieno d’amore per me.
Poi, rivolgendomi a tutta la famiglia Cullen, pronuncio le parole che forse mai avrebbero voluto sentire.
- Andate a caccia, io vi raggiungo dopo aver buttato la spazzatura. - un sorrisetto sadico affiora sulle mie labbra piene e rosse scatenando così i ringhi dei nostri ospiti.
- Ma sei matta? Anche noi vogliamo divertirci!!! - questa frase potevo aspettarmela da Emmet, in realtà oltre alla sua voce si sono unite quelle di Alice e Jasper. Mah.
- Isabella, ormai sei una di famiglia. Saremo al tuo fianco succeda quel che succeda! - Carlisle è troppo buono con me.
- Tesoro non puoi pensare che lascerò combattere la mia bambina senza aiutarla?! Ormai sei mia figlia diamine! - Esme con il suo affetto mi sorprende sempre.
- Nessuno minaccia mia sorella e la passa liscia! - le parole di Rosalie mi sconvolgono. Non ha mai dimostrato piacere per il fatto di essere entrata nella sua famiglia e ora mi chiama sorella. Vorrei davvero piangere ora.
Seth abbaia d’accordo con la nostra famiglia.

- Non crederai che io permetta a qualcuno di questi qui di toccarti mi auguro. Ti amo e sarò al tuo fianco nel bene e nel male.

***
Emm: Dove sono!?
Mary: Sei qui con me :) non sei contento?
Emm: ......................................................... devo essere sicero? *Mary annuisce con gli occhi luccicosi* ................................................. ceeeeeeeeerto ...................................... che no!
Mary: Buuuuuuuuuuuuuu antipatico ............... buuuuuuuuuuuuuuu ... Roooooooseeeeeeeeee!!!!
*Emmy è spaventato ... tanto spaventato!! E Rose arriva e trova l'autrice in lacrime*
Rose: Cos'è successo? *La bionda vampira accoglie Mary tra le braccia*
Mary: Emmy è cattivoooooooooooo, mi tratta maleeeeeeeee!!! Buuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!
Rose: EMMET!!! Non è possibile?! Un po'di sensibilità poffarbacco!! Ritieniti in punizione!!!
Emm: Co-come in punizione?! O.o
Rose: Si! Niente Fiki Fiki e Telettabbies x un mese!
Emm: Ma ... ma ... io ...
Rose: Niente ma! è un ordine!!! Orso insensibile!!! *Rose porta via Mary che nel frattempo fa le linguacce a Emmy che le guarda sconvolto mentre se ne vanno*

***

PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
Passion On The Photografy Set- Rosso
The Touch Of The Angel- Rosso
Cade La Pioggia- Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)- Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione
 
 


Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo dodici. Liberi. ***


Ciao Belle Ragazze!!!
Dato che quello precedente è uno dei capitoli che ha avuto più recensioni, ho deciso di pubblicare questa sera :)
Ci Vediamo al fondoooooo!!!


Capitolo dodici. Liberi.

POV. Bella.
Avvolgo tutti con il mio scudo, in modo che i poteri mentali dei nostri avversari non possano intaccare la mia famiglia.
Edward mi stringe forte la mano. Lo conosco abbastanza da capire che ha paura a lasciarmi combattere contro i Volturi. Sa meglio di me, leggendo nelle loro menti, quanto possano essere spietati e senza cuore, nessuna pietà. Ma nessuno di loro, a parte Seth, sa quanto io possa diventare sadica e crudele con chi osa portarmi via qualcosa di importante.
In un secondo, senza che nessuno se ne accorga, mi scaglio sui gemelli, a mio parere i più pericolosi. Provano a contrastarmi, ma è un tentativo assolutamente vano. Tanto che in pochi attimi sono a bruciare nel fuoco del camino nel salotto di Villa Cullen.
POV. Edward.
All’improvviso la mano che stringe la mia sparisce e una furia maestosa e bellissima si scaglia su Alec e Jane. Silenziosa, l’unica cosa che annuncia il suo passaggio è il leggero venticello che si alza, leggiadra ed aggraziata.
I suoi avversari si rendono conto troppo tardi di quello che sta succedendo, quindi ogni tentativo di difendersi è assolutamente inutile.
Mentre le loro membra bruciano mettendo fine alla loro esistenza, Bella si avventa su Chelsea. È così eccitante sentirla ringhiare e vederla combattere. Sono completamente perso nei suoi movimenti sensuali che per poco la mia testa viene staccata dal collo da Felix.
Il ringhio della mia compagna fa tremare i muri, tanto che quasi crolla tutta la casa.
- Pezzo di merda! Se gli metti anche solo dito addosso, ti farò soffrire tanto che la trasformazione ti sembrerà una passeggiata. Lo giuro sulla mia testa! – Sono sinceramente sorpreso, mai e poi mai avrei detto che la mia dolce e tenera Isabella potesse parlare in un modo così colorito.
Vedo il mio avversario fare un altro passo verso di me, poi all’improvviso due manine bianche si appoggiano sulle sue orecchie e con una leggera torsione del collo e un sonoro “crack” i suoi occhi vitrei mi guardano dal pavimento. Anche il suo corpo viene lanciato nel fuoco.
 Isabella guarda soddisfatta le fiamme lambire ciò che rimane di Felix, voltandosi poi verso gli altri che hanno le pupille estremamente dilatate per lo stupore.
- Allora, chi è il prossimo?
Chelsea si muove di poco avanti iniziando a studiare per bene le eventuali mosse della mia compagna, che indifferente non si muove. Concentrata com’è su Bella, non si rende conto che Seth si avvicina veloce, azzannandole una spalla.
L’urlo che squarcia l’aria è a dir poco agonizzante. In questo stato, piegata in due dal dolore, non è più in grado di combattere.
Per capire ciò che succede con chiarezza, entro nella mente del licantropo, scoprendo che il veleno nella sua bocca è letale per quelli della mia razza.
Ormai sono rimasti solo due membri della tanto famigerata Guardia dei Volturi, Demetri e Renata. Da quello che so, nessuno dei due è molto abile in combattimento, ma l’orgoglio del primo fa in modo che si scagli su Isabella.
Lei con un leggiadro salto si ritrova alle sue spalle, ma non è questo che mi sorprende, no. È il fatto di vedere spuntare dal petto del segugio, la mano della mia futura moglie, che con forza stringe un organo, un tempo vitale e ora pietrificato … il suo cuore.
Le dita sottili e affusolate stringono un poco la presa, sbriciolando ciò che contengono.
La protettrice di Aro infine decide di scappare, ma con un segno del capo da parte di Bella, Seth parte al suo inseguimento, tornando pochi secondi dopo con ciò che resta del corpo della vampira tra le fauci.
Aro non sa cosa fare, è rimasto solo. I migliori componenti del suo clan sono morti, la sua autorità con loro.
Nei suoi pensieri non vedo altro che il vuoto.
I Volturi sono morti, tutto ciò che rappresentavano non esiste più. Ormai siamo liberi di vivere. Nessuno ostacolerà più le nostre esistenze.
Il nostro mondo non vivrà più nella paura di venire ucciso a causa di un errore.
I vampiri, i licantropi e tutte le altre creature che potrebbero fare parte di questo mondo non tremeranno più dinnanzi alla potente famiglia italiana annientata da un potente angelo vendicatore e splendido.
Siamo finalmente liberi di essere ciò che siamo.


***
Mary: Sono tanto triste :'(
Jazz: Lo so.
Mary: Manca :'(
Jazz: Lo so.
Mary: Bisogno di coccole :'(
Jazz: Lo so.
Mary: Sei un idiota! :P
Jazz: Lo so ... Ehi!!!
Mary: Buuuuuuuuuuuuuu ... io sono una brava bambina e tu alzi la voce con meeeeeee buuuuuuuu
Jazz: Le brave bambine non dicono le parolacce e non fanno i pensieri che fai tu!!!
Mary: *Con faccia cattiva, mooooolto cattiva* Lo sai vero che questa BRAVA bambina potrebbe farti le pene dell'inferno ... vero?! Mi basta chiamare tua moglie!
Jazz: Nuuuuuuuuuuuuuu ... si si sei una bravissima bambina e io sono un idiota!!! Non la chiamare ti prego .... vorrebbe dire ...
Aly: Amorino Amorucciooooo???
Jazz: Salvami!! Ti pregooo ...
Aly: Pronto per lo shopping??? Su Su ... Abbiamo solo sedici oreeeeee ...
*Jasper viene trascinato via da Alice che fa l'occhiolino all'autrice che ha un sorriso cattivo*


***
PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
L'Amour Jamais Oublié- Arancione
Passion On The Photografy Set-Rosso
The Touch Of The Angel-Rosso
Cade La Pioggia-Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)-Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione
 


 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo tredici. Tiranni. ***


Ragazze, perdonatemi, ma conoscete tutte i miei dialoghi finali ... ecco, ho il vuoto nella testa ... sarà l'influenza, la poca ispirazione o il cattivo umore ... non lo so ... fatto sta che non ci sarà il dialoghetto finale, lo so ... sono pessima ... avevo anche promesso un capitolo comico per farmi perdonare, ma ... non ho idee :(
Spero comunque che non ve la prendiate troppo, anzi, mi sa che sarete tutte più contente :P


Capitolo tredici. Tiranni.
POV. Bella.

Tre mesi sono passati da quando Aro e la sua banda sono morti per mano mia.
Uccidere quel vampiro è stato uno dei momenti più felici della mia vita, secondo solo a ogni istante passato con Edward.
Già, Edward. Manca poco al nostro matrimonio, esattamente due settimane e io sto letteralmente impazzendo.
Non vedo l’ora che arrivi il momento di dire quel “Si” che aspetto da oltre un secolo, non voglio più aspettare … ma quest’ansia penso sia normale … al contrario del desiderio di uccidere le mie cognate!
Ricordo perfettamente il momento in cui mi sono rovinata l’esistenza, ovvero quando ho chiesta ad Alice e Rosalie se volessero darmi una mano nell’organizzazione. Mi si sono ammutinate contro dopo nemmeno due ore e hanno preso il sopravvento.
Non so più come fare … ho utilizzato tutte le tecniche per reprimere la rabbia e ora sto per esplodere. Dato questo piccolo particolare poi, Seth non entra quasi più in casa, ha capito perfettamente come mi sento e mi sta alla larga. Non posso dire che gli altri siano stati più intelligenti in questo periodo, hanno riso di me fino allo stremo, almeno finché non sono finiti anche loro nelle grinfie di quei due tiranni in gonnella.
Non so più come gestire questa situazione!!!  Sono sempre stata una persona pacifica e paziente, l’unica cosa che bisogna evitare è farmi innervosire. E ora sono ben oltre il nervosismo!
Credo che avrò una crisi isterica entro breve e non sono sicura di quali danni poteri causare. Probabilmente un’esplosione nucleare farebbe meno danni, ma in quel caso quelle sue sopravvivrebbero senza alcun tipo di problema e ad andarci di mezzo sarebbero gli umani di mezza e più America.
- Ehi Amore tutto a posto? – non so cosa vede nella mia espressione, ma devo fare parecchia paura, perché Edward indietreggia di un passo. Devo avere la mia espressione da maniaca omicida, come la chiama Seth.
- Secondo te, va tutto bene? Non ho la possibilità di fare o dire nulla! È il nostro matrimonio. Io sono la sposa. E sempre io non ho la possibilità di organizzare la cerimonia e il rinfresco come avrei sempre voluto, perché quelle due arpie ritengono che le mie idee siano fottutamente fuori moda! – ho iniziato a parlare con un tono di voce normale, anche se alterato, poi il volume si è alzato rendendomi leggermente isterica.
- Dai Amore, rilassati. Sono solo molto contente che io abbia trovato la donna con cui passare la mia esistenza. Vogliono che sia tutto perfetto.
- Ma non dovrebbe essere perfetto per noi? Noi che siamo gli sposi? – l’esasperazione che provo deve essersi sentita parecchio, perché in un battito di ciglia mi ritrovo tra le sue braccia a singhiozzare.
- Vieni con me. – mi prende per mano e veloci sfrecciamo per la foresta. Alla nostra velocità sembra che il tempo, il mondo, qualunque cosa ci circonda rimanga immobile.
Corriamo per ore, fino ad arrivare nella residenza dei Cullen in Alaska.
Nel giro di mezz’ora siamo dentro una piccola chiesetta tutta in pietra con un pastore pronto a sposarci. Io ho un vestito bianco che abbiamo comprato in un paesino poco lontano e Edward è in smoking. Non è esattamente il matrimonio che avevamo in mente, ma sempre meglio di quello che stavano organizzando Alice e Rose.
Ho imparato a voler bene a quelle due come se fossero le mie sorelle, ma devono capire che non possono decidere loro per me.
Per questo motivo ora siamo in una chiesa sperduta, senza decorazioni, invitati o ricevimento. Per celebrare un matrimonio semplice e senza alcun tipo di sfarzo, che meglio ci rappresenta.


***
PUBBLICITà DELLE MIE STORIE

L'Amour Jamais Oublié- Arancione
Passion On The Photografy Set-Rosso
The Touch Of The Angel-Rosso
Cade La Pioggia-Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)-Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo quattordici. Nozze. ***


Ragazze ecco l'penultimo capitolo, più l'epilogo :(
Per quanto le storie mi facciano disperare, adoro scriverle e mi dispiace sempre quando finiscono ... Dite che il motivo per cui ho scritto così tante storie sia questo???
Comunque vi lascio al capitolo, un bacione.


Capitolo quattordici. Nozze.

POV. Edward.
Ho visto la mia Isabella infelice e ho agito senza pensare a nessuno se non a lei, che è la mia gioia, che è la mia vita.
Nessuno a casa sarà felice della nostra fuga, ma la mia donna è più importante.
E vederla avanzare lungo la navata della piccola cappella con il suo vestito da sposa, comprato in un piccolo negozietto a qualche kilometro.

 
È così bella mentre a passo lento avanza nella mia direzione, con un sorriso e lo sguardo luminoso. La luce della porta dietro di lei la illumina come se fosse un angelo sceso in terra solo per me, per redimermi dai miei peccati.
Sembra fluttuare tanta è la grazia con cui cammina e vola, fino a me e atterrare nel mio abbraccio, il suo posto, la sua casa.
La celebrazione inizia e il pastore parla, ma nessuna delle parole che dice è per me comprensibile. Nulla ha senso in questo momento se non i suoi occhi lucidi per la felicità e le labbra carnose piegate in un sorriso felice, timido e allo stesso tempo sensuale. Il modo in cui si accarezzano mentre pronuncia la sua promessa di essermi fedele mi rende incredibilmente difficile resistere alla tentazione di baciarla, ma non voglio rovinare il discorso tanto dolce ed emozionato della mia Bella.
- Io, Isabella Swan, sono qui davanti a te, Edward Masen, e potrei dirti talmente tante cose che nemmeno il tempo che abbiamo a disposizione ci basterebbe. Ma la più importante, quella che se non ti dico, non me lo perdonerò mai, è che per tanto tempo sono stata sola, tenendo il lutto per un amore finito troppo presto, ma che mai ho dimenticato. Sei sempre stato nella mia anima, custodito con gelosia e cura per paura. Avevo paura di dire a voce alta ciò che custodivo dentro per timore che si dissolvesse. L’ho tenuto stretto e ora sono qui, con te pronta a giurarti amore e devozione fino alla fine dei miei giorni su questa terra. Sono qui a prometterti che ogni cosa accada, bella o brutta, felice o dolorosa, io sarò al tuo fianco, oggi, domani e tutti i giorni a venire.
Quando finisce di pronunciare quelle parole, sento il cuore battere impazzito. Lo so che è fermo, ma l’emozione è talmente tanta che quell’organo creduto perduto freme per lei. E voglio che lo sappia.
- Io, Edward Masen, sono qui per dirti solo che ti amo. Che sei riuscita a resuscitare un cuore morto e creduto perduto. Fino a poco tempo fa, avevo un buco nel petto, una mancanza. Ti eri portata via tutto, lasciando privo di vita, fino al giorno in cui sei riapparsa, restituendomi l’ossigeno di cui avevo bisogno. Si, l’ossigeno. Perché tu sei ciò che mi permette di respirare e vivere questa vita dannata. Sei il mio angelo. Tu salverai la mia anima dai peccati commessi, perché tu, il tuo amore … siete l’unica cura in questa vita piena di dolore. Starò con te sempre, appoggiandoti in ogni tua scelta, in ogni tuo pensiero, ora, domani e tutti i giorni a venire.
Sento il pastore trattenere il fiato. Forse perché scettico dei nostri sentimenti, in fondo ai suoi occhi noi siamo solo due ragazzini, inconsci di ciò che fanno. Impazienti di realizzare il sogno del matrimonio. Non sa cosa abbiamo passato e cosa proviamo nei confronti l’uno dell’altra.
Non sa che sta realizzando i sogni di un ragazzo alto e dagli occhi verdi e di una ragazza dallo sguardo dolce dal color cioccolato, vissuti su questa terra un secolo fa.
Non sa che quegli stessi ragazzi hanno visto la morte in faccia e l’hanno sconfitta, pagando come prezzo la loro anima pura.
Non sa che quei due giovani sono ora, di fronte a lui a coronare il sogno messo da parte a causa del dolore che scaturiva ogni volta che il pensiero li sfiorava.
Non sa che siamo noi e che da questo momento in poi niente riuscirà a separarci, perché siamo un’anima rescissa in due corpi.
La messa finisce e felici come mai lo siamo stati, usciamo dalla piccola cappella che ha visto il nostro semplice, ma non per questo meno perfetto, matrimonio.

***
PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
L'Amour Jamais Oublié- Arancione
Passion On The Photografy Set-Rosso
The Touch Of The Angel-Rosso
Cade La Pioggia-Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)-Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione
 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo quindici. Prima notte di nozze. ***


Ciao Belle Ragazze :)
Allora, questo è l'ultimo capitolo ... qualche giorno e pubblicherò l'epilogo :)
Avviso tutte voi che mi seguite, che sto lavorando ad una nuova storia e chi di voi la volesse seguire ... beh, mi farebbe contenta XD
Ora vi lascio al capitolo, so che siete curiose essendo l'ultimo :)


Capitolo quindici. Prima notte di nozze.

POV. Edward.
Arriviamo veloci nella villa che possiede la mia famiglia, tenendo le nostre labbra sempre a contatto e senza farlo apposta sfondiamo le porta d’ingresso, quando vi ci appoggiamo. La mia schiena si scontra con il pavimento mentre Bella cade sopra di me.
Ed è li, sul quel pavimento, con la porta spalancata che i nostri vestiti iniziano ad abbandonare i nostri corpi. In pochi secondi ci ritroviamo con solo l’intimo in dosso, io un paio di semplici boxer neri e Isabella un completino di pizzo bianco che mi fa intravedere il suo corpo fantastico.
Le sue manine passano delicate sulla mia pelle nuda facendola vibrare, non pensavo che avrei potuto ancora provare questo tipo di emozioni, solo con la ragazza che adesso mi sta baciando il collo, le sue labbra sono morbide ed io non ce la faccio più.
Con un movimento di bacino la porto sotto il mio corpo, veloce le strappo l’intimo e unisco il mio corpo al suo. I gemiti che sentono mi mandano in visibilio, in poco tempo veniamo insieme.
Abbracciati e sfiancati rimaniamo sulle fredde piastrelle, ci guardiamo negli occhi e io vedo solo amore e benessere in quelli di mia moglie. Soltanto ora mi rendo conto di ciò che è successo oggi. Siamo scappati, ci siamo sposati in una piccola chiesetta dell’Alaska e abbiamo fatto l’amore sul pavimento dell’entrata. Ma ora finalmente Isabella è mia è potremo stare assieme. I Volturi non ci daranno più alcuna preoccupazione in quanto tutti morti e noi saremo finalmente felici.
Ancora ci aspetta una prova difficile, ma ce la faremo. Quando diremo agli altri che ci siamo sposati senza di loro non la prenderanno bene, ma spero possano capire che quello organizzato da Alice e Rose non era adatto a noi.
Non potevamo vivere il giorno che abbiamo sempre aspettato nel modo che non ci rappresentava. Troppo sfarzo, era tutto troppo maestoso per noi.
POV. Bella.
Io, come anche Edward, sono una persona semplice e se lui non si fosse accorto di come stavo, probabilmente avrei fatto qualche stronzata di cui mi sarei pentita per il resto della mia esistenza. Sono molto impulsiva quando mi innervosisco troppo e probabilmente avrei perfino potuto prendere la terribile decisione di scappare lontano, senza avvertire nessuno … ma se l’avessi fatto, se Edward non mi avesse presa e portata via, ora non sarei qui, sposata con l’uomo per cui ho portato il lutto per un secolo, abbracciata a lui dopo aver fatto l’amore sul tappeto, coperti con un plaid nonostante nessuno dei due senta il calore o il freddo.
La porta è ancora aperta e i fiocchi di neve si poggiano sul pavimento formando delle piccole goccioline che brillano grazie alla luce leggera dell’abatjour  poggiata sul tavolino affianco a noi. È assurdo il fatto che non siamo riusciti ad arrivare al divano, è a meno di un metro da noi!
Eppure a quanto pare il tappeto era molto più invitante.
Le sue mani mi accarezzano delicate la schiena, su e giù, su e giù, se non sapessi di essere morta al cento per cento, giurerei di stare tremando a causa dei brividi che le sue carezze mi provocano.
Mi sporgo di poco per lasciargli qualche bacio sulla mascella, avvicinandomi piano alla sua bocca, ma appena le sue labbra stanno per toccare le mie qualcuno entra disturbando il nostro momento … la nostra prima notte di nozze.
- Ditemi che non lo avete fatto! Ditemi la mia visione era errata! – poco dopo le urla di Alice il resto della famiglia Cullen si presenta sulla porta assieme a Seth, ma a quanto pare nessuno capisce ciò che dice.
- Alice, noi … - non riesco a dire altro e per fortuna Edward prende la parola.
- Alice, si … lo abbiamo fatto … ci siamo sposati poche ore fa, mi spiace che voi non ci siate stati, ma … ma non potevamo andare all’altare, dopo un secolo che aspettavamo e sognavamo questo momento e vivere quel giorno nel modo in cui lo stavate organizzando. Sarebbe stato il matrimonio che tu e Rose stavate sognando non tenendo conto di ciò che volevamo noi, non vi siete interessate dei nostri gusti, avete solo pensato al vostro matrimonio perfetto e perdonatemi, ma voi ne avete avuto più di uno, ma penso che nessuno sia nei vostri cuori più del primo. È quello che ricordate con più sentimento, la prima volta che vi siete uniti ed era come lo sognavate. Noi volevamo una cosa semplice, con poche persone … ma con tutto l’amore possibile che avevate per noi. Era questo che volevamo e nessuno di voi se n’è preoccupato, quindi perdonateci, ma avevamo bisogno del nostro giorno. Nostro e di nessun altro. Se vi sentite oltraggiati, amareggiati o offesi, prepareremo le nostre cose. Dovete solo dircelo.
Sono tutti altamente scioccati dal discorso di quello che ora è mio marito, nudo, mentre mi stringe a se coprendomi con il plaid. Hanno uno sguardo triste e forse deluso, ma non possiamo tornare indietro e non mi pento delle decisioni prese.

***
L'epilogo mostrerà la decisione presa ... verranno perdonati o se ne andranno? Verrà portato rancore o saranno perdonati?
Hihihi ci vediamo tra qualche giorno ^^-
***
PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
L'Amour Jamais Oublié- Arancione
Passion On The Photografy Set-Rosso
The Touch Of The Angel-Rosso
Cade La Pioggia-Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)-Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione


Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Epilogo. ***


Buona sera ragazze, chiedo scusa per l'immenso ritardo accumulato ... vi assicuro che gli ultimi tempi sono stati veramente stressanti ... chiedo ancora scusa :( vi lascio all'epilogo della storia :) un bacio grande a tutte voi che mi seguite, a voi che avete messo la mia storia tra le preferite o quelle da ricordare, a chi legge in silenzio, a chi recensisce e soprattutto a chi ha seguito tutte le mie storie fin dall'inizio ... questo capitolo lo vorrei dedicare appunto a coloro che mi hanno seguito recensendo ogni capitolo di ogni storia che ho scritto :)


Capitolo sedici. Epilogo.
POV. Bella.

Sono passati quasi cent’anni dal giorno del matrimonio mio e di Edward. Dopo essere stati colti in flagrante abbiamo visto le donne Cullen singhiozzare e abbiamo deciso noi di staccarci dal clan per un po’.
Non siamo tornati se non per qualche visita breve quando eravamo vicini a loro.
Ogni volta che li abbiamo visti avevano uno sguardo triste e deluso, ma penso che comunque Carlisle e Esme abbiano capito la nostra decisione, al contrario di Alice che non ci ha mai perdonato per la nostra fuga. Rosalie ci ha messo un po’e per quanto le bruci ancora il torto che le abbiamo fatto sembra aver accantonato l’episodio, anche se non del tutto.
Jasper ed Emmet invece non se la sono presa più di tanto, anzi, ci hanno ringraziato per avergli risparmiato un’intera giornata in smoking e anche Seth, anche se lui mi ha tenuto il muso per un po’.
In questi anni non è stato con noi, ha preferito rimanere con i Cullen, facendo praticamente la parte del cagnolino da compagnia …
E ora, siamo qui, di fronte a villa Cullen, pronti a riunirci alla famiglia. Se loro ci vorranno naturalmente.
Le mie nocche battono leggere sul legno della porta, in attesa di vedere spuntare qualcuno e di scrivere un nuovo capitolo della nostra esistenza.




***
Grazie ancora a tutte voi :)
***
PUBBLICITà DELLE MIE STORIE
L'Amour Jamais Oublié- Arancione
Passion On The Photografy Set-Rosso
The Touch Of The Angel-Rosso
Cade La Pioggia-Giallo
Rincontrarsi Duecento Anni Dopo- Arancione
Psychiatric Hospital- Rosso
Tradimento (?)- Gialla
Ossession Love- Rosso
Il Destino Ci Vuole Insieme (Versione lunga)-Arancione
Una Settimana in Campeggio- Arancione
Amore Sbagliato.- Rosso
Angeli demoniaci- Rosso
Un Passato Da Ricordare ... Una Vita Da Aggiustare ...- Verde
Il destino ci vuole insieme- Arancione
 


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=746792