Paul and Brenna

di LadyGuns56
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Maschera ***
Capitolo 2: *** Voglia ***
Capitolo 3: *** All hope is gone ***
Capitolo 5: *** Maschera Rotta ***
Capitolo 6: *** Disasterpiece ***



Capitolo 1
*** Maschera ***


Maschera



Aprii gli occhi e guardai il soffitto della mia camera da letto piena di chiazze e pensai . D’un tratto una mano accarezzò il mio volto < sei sveglio?> ,mi girai verso di lei e vidi  i suoi due occhi neri che  mi  osservavano dolci e suoi lungi capelli rossi le ricadevano disordinati sul cuscino . Io con un sussurro le dissi  < buongiorno amore >, le diedi un bacio sulle labbra e lei sorrise come solo gli angeli sanno fare  < allora pronto per il tuo tour ?>. Le sorrisi come era dolce a preoccuparsi di me ,stavolta andai sotto le lenzuola e le baciai la pancia rotonda per la gravidanza e dissi  < Devi chiederlo al nostro ometto che ne pensa >, risalii fino al suo volto e vidi  che alzava gli occhi al cielo  < Paul amore ancora  dobbiamo sapere se e’ maschio o femmina >  risi e cominciai ad accarezzare il suo ventre < io scommetto che sarà un bel maschietto bello in carne come me > lei rise a sua volta < lo vuoi maschio solo per farlo diventare come te > . Sorrisi ancora come mi conosceva era proprio la donna che avevo sognato da sempre e le sussurrai < Beccato > , sbadigliai e mi alzai per andare in bagno mentre Brenna andò in cucina a preparare una  sostanziosa colazione . Quando uscii dal bagno un odore di caffè aleggiava per la stanza , mi diressi in cucina e  quando arrivai appoggiai le mie mani sui fianchi di Brenna che era intenta a cucinare le uova < Paul ti ricordi che oggi c’e’ la grigliata da Corey?> io me lo ricordavo perfettamente .Quella grigliata era un rito che si teneva prima di ogni tour, era come una riunione in cui si decidevano delle cose importanti, ma davanti ad un bel piatto di carne . Poi mi ricordai che Sid si sarebbe portato dietro la sua nuova ragazza e che Brenna doveva preparare un piatto in più della sua famosa insalata che condiva ogni pranzo con i miei ‘fratelli’ < Si che lo so e  sai ci sarà pure la nuova fidanzata di Sid > la lasciai e andai verso il tavolo dove mi sedetti, lei arrivò con la padella e versò il contenuto prima nel mio piatto poi nel suo e poi si riavviò a posare la grossa padella. < E questa ragazza nuova la conosci sai che tipo e’?> , io con la bocca piena di pancetta e uova  riflettei ; no non l’avevo mai vista e mai ci avevo parlato, ma sapevo che tipo era ,Sid andava in giro con il solito tipo di ragazza . Ingoiai l’uovo e nel frattempo Brenna si era  seduta davanti a me e sorseggiava il caffè < Allora sputa il rospo o vuoi fare il misterioso con me ?> sorrisi < No e che a dire il vero non la conosco neanche , ma credo che sia la solita ragazza come l’altra ti ricordi Sonia miss ho scampato per un pelo l’altare ? > . Lei che aveva appena inforchettato l’uovo lo dovette rimettere al suo posto per quanto rideva < Si che la ricordo bionda ,tacchi alti e stupidità al massimo . Oddio sid se la voleva sposare di corsa , ma lei non ha retto il gioco e’ bastato il vomito di Connie e lei e’ scappata urlando” io se devo allevare i figli dei tuoi amici e fare la schiava per tutti voi rinuncio ai tuoi soldi e a te che sei assolutamente  un imbecille” Corey che se la rideva con Connie suo figlio nelle braccia che ancora piangeva e Sid con la bocca aperta e  stava per terra perche stava raccogliendo la saliera che era cascata a joey . Si che la ricordo ahahahahaaha> . Dopo una battuta e l’altra avevamo svuotato i piatti della colazione . Sparecchiammo insieme  e ancora l’argomento verteva sulla sfortuna di Sid con le donne . Brenna si fermò vicino al lavandino e depose le tazze < senti adesso preparo l’insalata tu inizia a vestirti che cosi non facciamo tardi come al solito > . L’abbracciai e poi mi diressi verso il bagno per farmi una bella doccia , uscito mi vestii con la  maglietta della mia squadra di football preferita e con dei pantaloni neri , decisi di andare giù in cantina a controllare il mio basso e la mia tuta se era in buono stato o se doveva essere lavata prima del tour. In cantina tenevo tutto quello che usavo per suonare e per provare ci passavo le ore da solo o in compagnia la stanza era munita di qualche amplificatore per chitarra e basso e c’era pure una vecchia batteria recuperata da joey .Un  vecchio divano che avevo usato nella mia prima casa  e un piccolo frigo-bar dove tenevo spesso la birra , erano stati appoggiati contro la parete. Sceso giù nella cantina andai vicino al divano dove c’era un piccolo baule dove tenevo le maschere e le tute degli Slipknot quando presi in mano la maschera che usavo attualmente iniziai a sudare, il mio volto sbiancò e il mio cuore ebbe un tuffo; eccola la mia seconda faccia che tutti conoscono e adorano , chissà  perché mi fa questo effetto?Per  me era sempre un emozione tenerla in mano . Prima che potei controllare la tuta o il basso Brenna mi chiamò e io dovetti salire al piano di sopra . Uscimmo’ di casa poco dopo e ancora il mio cuore mi martellava preso dall’adrenalina che mi aveva infuso la vista di quella maschera.

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Capitolo 2
*** Voglia ***


Voglia


 

La casa di Corey era a due isolati dalla nostra e quindi andammo a piedi . Io tenevo  il contenitore dell'insalata e Brenna un sacchetto di biscotti per i bambini che li adoravano, stavolta ci sarebbero stati tutti anche Donnie che sarebbe passato dopo il pranzo. < Per te Shawn sara' venuto con la moglie ?> mi chiese Brenna   io le risposi < Si in questi tempi stava meglio riusciva a camminare e a mangiare da sola> , mi succhiai i due piercing che avevo sul labbro inferiore pensando al povero Shawn quanto era stato male per la moglie e come le voleva bene, lui era sempre vicino a lei quando poteva ogni singolo minuto era prezioso . Brenna mi stava pe rimproverare per quel strano tic di succhiarmi i piercing,ma io mi fermai di colpo < Zio Paul > un bimbo di quattro anni mi stava tirando il pantalone alla ricerca della mia attenzione  con  un grosso sorriso dipinto sul faccino roseo , io gli sorrisi di rimando e lo sollevai dicendo < Connie come va ?> , lui appena fu alla portata del mio collo mi abbraccio' e continuando a ripetere < Zio Paul >. Brenna sorrise e si accarezzo' il pancione , gia' pensava a scenette simili con loro figlio  , Connie spunto' dall'enorme spalla di suo marito e comincio' a dimenarsi per andare nelle braccia di Brenna che rise. Paul gli passo' il bimbo che aveva cominciato a strillare , liberatomi del pargolo mi rimisi a camminare per risalire il viale d'accesso della casa di Corey e pensai "Strano niente assalti niente pannolini o pall" ,ma prima che potesse finire il suo pensiero qualcuno lo atterro' facendolo slittare sul prato umido . Stava per rialzarsi , ma qualcosa di piu' pesante lo fece ridistendere a terra e urlo' < Dacci il cibo o la vita > riconoscetti la voce di James e lo sghignazzare di Sid e Joey , sbuffai i tre risero e si alzarono . Sid nella band era il piu’ giovane, lo consideravo il fratellino da proteggere ,ma lo consideravo il piu’ stronzo negli scherzi ; poteva appaire da dietro e farti paura ,romperti i coglioni sul tour bus con nuovi scherzi ,  in efetti e’ un pazzo scatenato pericoloso e divertente allo stesso tempo. Shawn anche se era il piu’ vecchio aiuta in molte imprese Sid , ma stranamente non c’era < Ehi ma Shawn?>, James mi offri’ una mano per alzarmi e rispose scocciato alla mia domanda < E’ dietro alla moglie come un cagnolino> ridemmo ed io prontamente dissi James e Joey  risero . Sid mi guardo’ truce e disse ridemmo ed entrati in casa mi resi conto in che stato ero : i pantaloni e la maglietta erano sporche di terra ed erba < Guarda in che stato mi avete ridotto , giuro che per la testa> , mentre rialzavo lo sguardo vidi che i tre malandrini  erano fuggiti . Scossi la testa e pensai “Che pazzi , dopo dovro’ chiedere in prestito una maglietta e un pantalone a Corey “, mi diregei verso il porticato posteriore della casa per uscire  aprii la porta-finestra, ma una pacca mi fece barcollare< Paul ti sei rammolito parecchio Brenna non ti fa correre abbastanza ?> riconobbi la voce cavernosa di Mick e mi girai verso di lui e vidi che c’erano pure Graig e Chris io li salutai < Ciao ragazzi. Gia’ non mi fa correre molto fortunamente. Allora Corey e’ riuscito a scovarvi tutti > i tre risero. Uscimmo’ fuori e andammo verso Corey che stava cuocendo la carne, Mick si mise a parlare della sua nuova chitarra , Graig e Chris invece andarono verso Joey . Quando fummo vicini a Corey lui mi saluto’ io gli passai quello che rimaneva degli insalata, Corey giro’ la carne, portava gli occhiali da vista ,una maglietta semplice e un jeans sembrava un persona normale e non il folle n 8 che impersonava sul palco . < Allora Balls che mi dici ? Brenna e’ riuscita a superare il tuo pancione ?> ,risi il soprannome Balls ce l’avevo da quando avevo fondato gli Slipknot con joey e Shawn < Si mi ha superato alla grande Brenna sta una favola, io invece sono super nervoso devo ancora scoprire se sono adatto al ruolo di padre . Tu invece te la stai passando bene questo periodo di riposo ?>, lui fece un mezzo sorriso < Vedrai appena avrai in braccio il tuo bimbo capirai che potrai farcela rilassati e’ per tutti cosi’ ed io sono super contento per questi mesi lontano dal palco mi godo’ la vita di famiglia> . Parlammo’ ancora un po’ e poi gli chiesi se potevo andarmi a cambiare lui annui < Fai come se fossi a casa tua >, rientrai in casa e salii’ al piano di sopra. Frugai per un po’ nell’armadio e trovai quello cercavo un mio vecchio short e una maglietta dei Metallica forse di Corey , mi misi i vestiti in fretta e uscii dalla stanza, ma una fitta al cuore mi blocco’ “no non adesso “. Non mi facevo da una settimana e dovevo continuare cosi’ non volevo deludere nessuno, ma la voglia era tornata con forza dopo la fitta “devo resistere” mi dissi con forza. Il dolore si attenuo’ “ devo solo pensare a mio figlio non devo mollare ho ancora un dovere nei confronti del mio bambino” e fissandomi questo nella mente scesi le scale con decisione.
 

Scusate la lunghezza del testo , ma ho cercato di scrivere  in un modo comprensivo e soddisfacente. Spero di esserci riuscita.
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** All hope is gone ***


All hope is gone
 

 
 

Dopo la recensione di leavingdeadsoul ho infine deciso di riprendere in mano questo capitolo decisamente troppo incasinato. Scusate ancora della mia pigrizia , spero che stavolta questo capitolo diventi comprensibile per le persone che tentano di seguire la mia incasinata storia XD. Buona rilettura.
 

Quando stavo per uscire nel giardino posteriore della casa una mano mi bloccò, “ Aspetta Paul ti devo dire una cosa” .Riconobbi’ la voce di James, anche se ero ancora in tensione per l’episodio di prima riuscii a sorriderli: era pur sempre uno dei miei migliori amici . Lui era in imbarazzo e con voce insicura disse “ Vedi oggi dopo pranzo dovremmo dirti una cosa Paul “. Io per rilassarlo dissi “ Forza Jim, sembra che mi debba confessare che hai ucciso qualcuno”. Lui non rise stranamente, respirò profondamente e tutto d’un fiato disse “Vogliamo farti smettere Paul”. Io risi e gli dissi con tono sarcastico “ Tutti  fumiamo come turchi e non sono il peggiore” e come per sottolinearlo lo indicai con un dito. Lui anziché’ ridere come avrebbe fatto normalmente , disse con voce gelida “Non è per il fumo Paul ,ma  è per la droga .Noi vogliamo aiutarti a smettere e dopo pranzo ne parleremo con te ecco”. James sembrava essersi liberato di un grosso peso. Io invece mi sentivo come se mi avessero dato un pugno nello stomaco. Ero preso da emozioni fortissime e il dolore prevaleva. Dovevo calmarmi, feci un grande respiro e poi guardai Jim; lui mi scrutava attento.  Per mascherare le emozioni che stavo provando gli risposi con  voce tranquillissima, quasi da checca “ Ne parliamo dopo  pranzo con gli altri ok? Grazie di avermelo detto Jim” .Ed uscii prima che lui potesse rispondermi. Non era da me comportarmi così, ma ero troppo scosso per riprendere il controllo di me stesso .La grigliata era fantastica, tutti si parlavano o si facevano scherzi . Il cibo era buonissimo e tutti si divertivano un mondo, ma Paul non si sentiva parte di quel quadretto gioioso. Brenna vedendolo giù di morale e per consolarlo gli teneva la mano , mentre conversava animosamente con la nuova fidanzata di Sid.  Cercava di farlo partecipare ma lui rimaneva in silenzio masticando lentamente la carne e fissando intensamente la sua lattina  di birra. .Jim si era seduto davanti a Paul e lo guardava con aria preoccupata .Era colpa sua se stava così, ma non poteva più tenerli nascosto il vero motivo del barbecue.Finito il pranzo le ragazze trovarono tutte una scusa  per dileguarsi lasciando

I ragazzi da soli . Quando stavano per scendere giù nella cantina di Corey per andare a cazzeggiare un po’ , arrivò anche Donnie che fu accolto calorosamente da tutti. Mentre si scendeva al piano di sotto , Paul era da tutt’altra parte con il pensiero : in una stanza d’albergo a farsi. Già la sentiva nelle vene, “ Attento!” prima che potesse capire  si sentì un peso sulle spalle ,che lo sbilanciò in avanti. Se fosse stato meno robusto si sarebbe’ rotto l’osso del collo . L’unico coglione ,che poteva decidere di saltargli sulle spalle, sulle scale più ripide della casa era Sid ”Cazzo Sid ci volevi uccidere?”. Lui rise, e con un tono di finto dispiacere disse < Scusa Paul non ho resistito alla tentazione ,e poi mi fido di te sapevo che non ci avresti mai fatto cadere >, Paul rise e alla fine delle scale se lo scrollò di dosso facendolo cadere di sedere , tutti risero e sfotterono Sid . Entrarono nella piccola saletta dove c’erano gli strumenti per provare . Alcuni di loro si sedettero sul vecchio divano di cuoio, Joey dietro alla batteria ed io, Mick  e James imbracciammo i nostri  strumenti ed iniziammo ad accordare.
 
Per due ore suonammo , scherzammo ed io oramai avevo dimenticato il discorso di James e rilassato mi godevo la compagnia dei miei amici. “ Allora Paul non hai qualcosa da dirci ?” ,tutto quello che avevo relegato nel fondo della mia mente risaliva come vomito, deglutii e sperando di cavarmela feci il finto tonto “Di che stai parlando Corey?”. Lui  mi guardò dritto negli occhi e disse “della droga Paul”, “ non voglio l’aiuto di nessuno, riuscirò a smettere da solo”. Corey alzò un sopracciglio e disse “ Sicuro? Io non avrei mai smesso di bere senza un aiuto e tu lo sai”, deglutii ancora. Shawn che mi sedeva accanto mi passò un braccio sulle spalle e mi disse con voce complice “ Noi ci siamo sempre. So’ che sei uno forte , ma anche tu puoi avere dei vacillamenti “. Scossi la testa e ripetei deciso  “Hai perfettamente ragione, ma io devo riuscire da solo . Voglio vedere nascere e crescere mio figlio e soprattutto non voglio abbandonare Brenna “.Shawn si fece più vicino .Ormai glielo dovevano dire “ Paul una settima fa Brenna mettendo a posto i tuoi cassetti ha trovato della droga ed ha chiamato me . Io l’ho ascoltata ed ho deciso di mandarti in un centro di disintossicazione . Brenna e i tuoi amici sono d’accordo con me .  Mandarti lì ti farà  bene. Ora sta a te decidere. Fra una settimana potrai andarci .  E potrai goderti la nascita di tuo figlio e” . La rabbia esplose in quel momento ,odiavo la gente che voleva decidere per me . Non lo feci finire perché’ mi alzai di scatto e con voce tremante dissi “state scherzando vero? Voi avete fatto tutto questo per mettermi davanti al fatto compiuto”  Joey  intanto si era alzato  mi venne vicino e disse” Paul lo facciamo per il tuo bene sai benissimo che non ti vogliamo imporre nulla . Comunque era già da mesi che Brenna sapeva che avevi ripreso a drogarti e aspettava solo un pretesto per mandartici”. Questa fu’ l’ultima goccia che fece traboccare il vaso . La donna che amavo e con cui condividevo tutto aveva deciso per me , tenendomene all’oscuro. “ Ok ci penserò, ma non sperate di rivedermi ancora amici” .Il mio tono di voce era aspro e pieno di odio insensato . Volevo andare a casa a fare le valigie per fuggire lontano da tutti.James cercò di fermarmi , ma io lo ignorai.  Sapevo di aver ferito tutti , gli volevo sempre bene, ma vedere che non avevano fiducia nelle mie capacità mi aveva fatto veramente molto male.

 
 
Bene adesso spero di riuscire a scrivere l’ultimo capitolo dovrete pazientare un pochino perché’ ho veramente pochissimo tempo.
Volevo ringraziare tutte le persone che si sono date la pena di leggere questa storia  e delle recensioni sia positive che critiche ( fanno piacere tutte e due lol). Al prossimo capitolo =) . 

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Capitolo 5
*** Maschera Rotta ***


Filo spezzato

 Tornato  a casa mi diressi subito in camera per prendere qualche vestito e poi fuggire in un hotel da quattro soldi . Non salutai neanche Brenna che mi seguì in camera cercando di capire che cosa mi frullasse per la testa . Per allentare la tensione disse “ Paul vedo che hai accettato proprio bene la decisione presa dai ragazzi”. Per tutta risposta scossi la testa , ma non aggiunsi niente e continuai a prendere i miei effetti personali. Brenna per qualche secondo rimase a bocca aperta osservandomi e cercando di capire perché diavolo stessi facendo la valigia .  Nel frattempo avevo finito e cercai di uscire dalla stanza , ma lei si mise davanti alla porta e con voce sussurrante disse “ Paul Dedrick Gray dove cazzo stai andando ?” io per tutta risposta la presi di peso e la spostai. Lei inizio a tempestarmi di pugni “ Dove vuoi andare ?“, io non le risposi e continuai a dirigermi verso la porta d’ingresso . Brenna vedendo che non riusciva ad avere la mia attenzione urlò “ Ricordati di tuo figlio stronzo!”.  Mi bloccai davanti alla porta come fulminato , mi girai lentamente e mi avvicinai a Brenna . Lei ferma mi guardava stupita “ Brenna io non mi scordo di mio figlio , ma  ho bisogno di staccare un attimo  torno, tranquilla” e la baciai . Mi staccai dalle sue labbra e mi riavviai di nuovo verso la porta d’ingresso . Prima di uscire mi girai  e  la vidi per terra in lacrime , Brenna mi guardò e disse con voce roca “ Paul promettimelo, non mi tornare in un sacco nero, promettimelo” io annuii e chiusi la porta dietro di me.

 

Dimmi che mi ami e che non mi abbandonerai
Mai.
Promettimi che sarai per sempre mio.


Promettilo ! Promettilo!

 

Entrato in quella camera d’hotel scordai che cosa significava la parola civilizzato. Passavo tutta la giornata a bere e a farmi , non mi lavavo, non mangiavo e soprattutto non avevo contatti con il mondo esterno. Dopo una settimana e mezzo decisi di uscire per mangiare qualcosa che non fosse patatine o barrette di cioccolato .Con fatica mi vestii e dopo poco riuscii a scendere le scale e a dirigermi fuori dall’hotel .Andai in un bar dove ordinai un hamburger con patatine fritte, ma non riuscii ad ingoiare nulla e passai tutto il tempo a fissare il piatto. “ Mamma voglio il gelato ! “ “ No prima finisci la carne “ “ No , No plima il gelato”. Attirato dai capricci della bambina, alzai lo sguardo: al tavolo di fronte al mio c’era la tipica famigliola americana ; bimba di quattro anni  con codini, un bel vestitino blu e il viso imbronciato. I genitori la guardavano disperati cercando di farle mangiare la cotoletta di pollo che la bimba aveva sul piatto. Forse per l’effetto delle droghe in quel quadretto famigliare vidi me e Brenna e invece di ridere mi vennero i brividi. Stavo per scoppiare a piangere. Turbato mi alzai  e lasciai sul tavolo 10 dollari. Tornai in albergo più in fretta che potevo. Arrivato in camera  mi misi a piangere “ Che cazzo ci faccio qui ? Cazzo, dovrei essere a casa a prendermi cura di Brenna!” “ Potrei tornare a casa domani ed andare dove avevano deciso di mandarmi. Mi ristabilirò e sarò un ottimo padre per mio figlio”. Continuai a ripeterlo fino a quando che la mia mente non scivolò nel delirio e mentre ripetevo il mio proposito decisi di farmi un ultima volta. Ero cosi in estasi e preso dalle visioni che mi proiettava la mia mente che neanche mi accorsi che stavo morendo.

La vita e’ un dono così immenso , che solo quando moriamo ne capiamo l’importanza. 

 

 

 


Brenna non dormiva da una settimana. Stava tutta la notte seduta sul divano a fissare il telefono nella speranza di ricevere una telefonata da Paul , ma era un attesa snervante ed inutile. Dopo il loro litigio aveva subito chiamato Joey, uno dei migliori amici di Paul, e l’aveva pregato di chiamarlo per farlo tornare a casa . Ma Joey conoscendolo le aveva detto che non avrebbe risposto al cellulare e poiché non sapevano dove era andato le aveva detto di aspettare. Joey era andato a  farle visita e vedendola si era preoccupato molto per la sua salute : vistose occhiaie le appesantivano gli occhi , aveva i capelli sporchi ed i vestiti sgualciti. Aveva deciso di rimanere da lei  per aiutarla . Brenna non poteva di dimenticare di essere incinta , doveva curarsi e  nutrirsi per il bene del bambino e per il suo. Tutte le sere Joey rimaneva in cucina e vedendo che lei non voleva assolutamente dormire le rimaneva accanto. Il telefono squillò , gli occhi di Brenna si illuminarono di una speranza morbosa e con mano malferma sganciò il telefono . Disse con voce tremante “ Pronto?” . Joey nel frattempo aveva appoggiato il libro che stava leggendo e guardava Brenna per capire le sue emozioni , ma vide Brenna mollare il telefono e svenire.Si alzò di scatto e le andò vicino, decise di prendere il telefono per sentire chi era “Pronto?” “ Dovrei parlare con la signora Gray “ “ La signora al momento non può rispondere. Dica a me “ “ Bene, la signora Gray deve venire al hospital ………..  per riconoscere il cadavere di suo marito Paul Gray entro le quattro di stanotte .” , Joey si sentì mancare la terra da sotto i piedi e con fatica rimase lucido “ Bene glielo riferirò arrivederci” e senza aspettare una risposta  attaccò. Aveva voglia di correre a casa sua  e chiudersi in camera con una scorta  di super alcolici anziché affrontare la situazione, ma Brenna che avrebbe fatto senza di lui? E suoi fratelli quando lo avrebbero saputo se non li avesse chiamati lui ? E soprattutto cosa sarebbe successo al cadavere del suo migliore amico se non si presentavano entro le quattro?. Tutte quelle domande gli affollavano la mente provocandoli un senso di vomito, ma alla fine decise di mettere da parte se stesso e di prendersi ogni responsabilità e con mano tremante scrisse un messaggio unico per tutti gli Slipknot. S’inginocchio’ davanti a lei e cominciò a sussurrarle  “Brenna?”  . Lei aprì gli occhi piano e disse “ Dimmi che era Sid e non l’ospedale”, lei si era alzata e aveva appoggiato la schiena sul bracciolo del divano e guardava con occhi speranzosi Joey. Lui non rispose e riuscì solo ad abbassare gli occhi. Brenna cominciò a piangere . Joey non sapeva proprio come darle sollievo e decise di abbracciarla cominciando a piangere con lei . Sapevano che non l’avrebbero, mai più rivisto, sapevano che niente sarebbe stato come prima .
 

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Capitolo 6
*** Disasterpiece ***


Disasterpiece

 
Eccoci all’ultimo capitolo . Sono contenta delle recensioni avute e ringrazio le persone che hanno seguito questa storia.
Spero che quest’ultimo capitolo vi piaccia .
Buona lettura  :).

 
 
 
Tutti arrivarono in pochi minuti e appresero con dolore la morte di Paul. Ancora sotto shock si sedettero nel salotto, riempiendolo “Dobbiamo accompagnare Brenna a riconoscere il suo co ….” , Shawn si bloccò , “corpo “ , concluse Mick con voce tonante .  “ Ma non sarebbe meglio che ci andasse uno di noi e Brenna rimanesse con uno di noi a casa?” chiese James. Joey che teneva la mano di Brenna disse “ No le i è una parente ed è l’unica che può firmare. L’accompagnerò’ io e quando ritorneremo decideremo cosa fare”. “No Jo ti farebbe solo male vederlo “, disse Corey , che gli era seduto accanto , ma Joey rispose con fermezza “ Corey accompagnamici se vuoi , io voglio essere accanto a Brenna”. Corey capì che il suo amico non sarebbe stato convinto da nessuno e quindi accompagnati anche da James uscirono nell’afosa serata di Des Moines.
 

 
L’amicizia e’ l’unico sentimento che ci fa fare di tutto.
 

 
 
      Quando arrivarono all’ospedale, scesero subito all’obitorio. Nessuno parlava e tutti guardavano quel corpo privo di vita come se fosse una realtà molto lontana. “ Si e’ lui” , disse Joey al posto di Brenna, che stava ancora piangendo . Il dottore senza dire una parola ricoprì il volto di Paul e li fece accomodare in una stanza adiacente. Prese un foglio e una penna e fece firmare Brenna ancora scossa, poi li accompagnò all’uscita e li salutò con una stretta di mano  porgendo le sue condoglianze a Brenna. Come robot salirono in macchina e si chiusero nel loro dolore
.

 
 
      Non riusciremo mai ad accettare la morte in nessuna delle sue  forme.
 
Tre settimane erano volate e Joey ancora non riusciva a crederci. Il giorno dopo avevano fatto una conferenza stampa per annunciare la morte di Paul. Ora si stava vestendo per andare al funerale del suo migliore amico . Di colpo le gambe gli cedettero e una terribile angoscia lo pervase. Poteva esserci lui in quella bara , perché proprio il suo migliore amico era morto?
Le lacrime si portarono dietro un ricordo, vecchio e sepolto da molto tempo…
 
 

 
Notte di S. Silvestro 1992
 
“Cazzo Jo apri mi sto gelando il culo qua fuori “.Joey scese gli scalini a due a due e aprì la porta con rabbia , per mandare a fan culo il disturbatore di turno .Appena l’aprì , qualcuno li appioppò un grosso cartone e lo spostò con una mano. Joey lo riconobbe subito, “Che cazzo ci fai qui Paul? Non dovresti essere alla festa della band ?”. Paul nel frattempo aveva buttato il  suo giaccone sul divano e stava salendo  le scale. Entrò nella sua camera, gettandosi sul letto. “Fai come se fossi a casa tua “ borbottò Joey , lui sghignazzò “Nah mi stavo annoiando a morte senza di te e poi saperti  solo soletto rintanato in casa mi dava fastidio . Così ho portato la festa da te “ , Paul fece un sorriso da stregatto che non prometteva nulla di buono . “Certo un hurrà a Paul l’organizzatore di feste non volute e rifiutate più volte. Allora qua dentro c’è la festa suppongo” e Joey indicò il voluminoso carton. Paul annuì con quel suo strano sorriso dipinto sulla faccia e con lentezza snervante estrasse dei cd dalla tasca anteriore dei suoi pantaloni mimetici  “ ho pure delle cose nuove da farti sentire vecchio mio” .Joey dimenticò tutto e con un balzo degno di un felino, strappò i CD in mano a Paul ,accese lo stereo e mise il primo. Joey gli sorrise  “tu mi conosci fin troppo bene. Grazie “ .
Due ore dopo erano ubriachi fradici e ridevano come matti , “ Dai io non ti ci vedo proprio vecchio con i capelli bianchi a fare da balia ai tuoi nipoti Paul”. Paul si era fatto serio e con gli occhi semichiusi disse “E se uno di noi morisse prima di diventare vecchio?” , Joey smise di sghignazzare e lo guardò perplesso “Vuoi dire se morissimo prima del tempo ?”. Paul annuì e aggiunse “ in qualsiasi modo “, i Cannibal Corpse riempirono il silenzio che calò fra i due. Joey finì un’altra lattina di birra e la buttò sul pavimento, l’alba era sorta da un pezzo, ma la stanza era ancora al buio . “ Dai facciamo un patto “ disse Joey .Paul lasciò la bottiglia di Jack Daniel’s che si stava scolando e rise fragorosamente “Ma dai Jo non voglio pensare a queste cose adesso. Ho tutta la vita davanti e poi voglio formare con te una band di schizzati “ . Joey rise , ma subito tornò serio “ Dai io dico che alla mia morte dovrai mhhh….” , Paul senza aspettare che il suo amico finisse di pensare urlò “Non voglio che tu pianga al mio funerale ne che ti autodistrugga  per me”. Joey rimase a bocca aperta alle parole di Paul, ma poi subito borbottò “Mi chiedi troppo e poi non mi suiciderei per un bassista da quattro soldi come te”. Paul rise di nuovo facendo volare la bottiglia dall’altra parte della stanza e con una pacca da orso, che fece tossire il povero Joey gli si fece più vicino “E io cosa dovrò fare al tuo funerale Monkey?” “ Non voglio che tu venga a piangere davanti alla mia tomba quando sarai vecchio” , Paul non rise e con voce sarcastica disse “ E Jo il filosofo comparve “ .Joey non gradì la battuta e diede un pugno a Paul sul costato , lui finse di essersi fatto male e con un gemito si accasciò sul letto . Joey ci cascò e con voce preoccupata gli si avvicinò  “ Paul tutto bene? Sei vivo ?” , ma una cuscinata  lo fece volare indietro  “Ahahahahaha ci caschi ancora , ma allora sei proprio scemo Jo altro che saggio “, disse Paul che si era rialzato e si stava sbellicando dal ridere, Joey era caduto dal letto e con passo malfermo vi risalì . Con uno sbuffo disse “ Dai seriamente lo vogliamo fare o no questo patto?”, Paul smise di ridere e afferrò due birre. Ne lanciò una a Joey e aprì l’altra per se .“ Bene allora brindiamo a questi patti di morte e alla nostra morte futura. “  e con mani malferme fecero cozzare le due lattine di birra ridendo a più non posso.

 



Non doveva piangere , doveva mantenere il suo patto con Paul .Si rialzò e finì di annodare la cravatta  “Jo mi allacci il vestito . Uff questa zip è durissima e non riesco a portarla fino a su “ . Joey  andò da Brenna per aiutarla.
Il funerale fu bruttissimo. Tutti piangevano e gli Slipknot avevano il muso lungo e poca voglia di parlare . Alla fine della cerimonia ,  tutti se ne andarono , lasciando qualcosa sulla lapide di Paul e facendo le condoglianze a Brenna. Anche gli Slipknot si erano dileguati dopo la cerimonia. La madre di Brenna si sarebbe presa cura di sua figlia e quindi Joey poteva tornare a casa .
Non avendo voglia di fare nulla a parte  tapparsi in casa guidò il più velocemente possibile per arrivarci . Corse dentro e appena chiusa la porta un senso di solitudine lo pervase.  Si accasciò a terra  e cominciò a piangere.

 
 
 
 
 
 
 
  

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