A very CrissColfer story!

di renardsircs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazioni ***
Capitolo 2: *** Imboscate ***
Capitolo 3: *** Confusione sentimentale ***
Capitolo 4: *** Amore, non sesso! ***
Capitolo 5: *** Tradimento ***
Capitolo 6: *** So sad! ***
Capitolo 7: *** La verità ***
Capitolo 8: *** How can I move on when I'm still in love with you? ***
Capitolo 9: *** Il mio inizio sei tu ***



Capitolo 1
*** Presentazioni ***


Si guardò per l’ottava volta allo specchio e per l’ottava volta vide sempre la figura di un ragazzo alto dalla pelle candida, capelli impeccabili e con un sorrisetto da ebete stampato in faccia. Prese la lacca sul comodino affianco e se ne mise una buona dose nei capelli, sebbene fossero già perfettamente in ordine. Diede uno sguardo al proprio abbigliamento. Indossava degli abiti firmati invidiabili, ma del resto tutto quello che indossava era firmato e invidiabile!  Si era già cambiato tre volte finché, in preda al panico per l’indecisione, non vide quei vestiti nell’armadio dove erano riposti gli abiti di scena.
Dovevo aspettarmelo! Kurt è una Diva! Ovvio che possegga questi bellissimi abiti! Beh di certo non si arrabbierà se li prendo in prestito per un po’” pensò.
Guardò l’orologio: erano le 9.25. Lui sarebbe dovuto arrivare alle 9.30, quindi decise di uscire dal proprio camerino a andare all’ingresso degli studios. Quella mattina era arrivato un’ora e mezza in anticipo proprio per prepararsi bene, ma ancora aveva la sensazione che mancasse qualcosa. Si fece per sicurezza altri due spruzzi di quel profumo che tanto amava, si guardò ancora allo specchio e uscì dalla stanza.
L’ansia lo sovrastava totalemente, ma doveva cercare di non darlo a vedere: non era per niente professionale! Aveva sognato quel momento così a lungo e ora che era arrivato stentava a crederci. Non fece neanche in tempo ad entrare nell’enorme sala che subito Lea gli saltò al collo. Lea era una persona fantastica, la sua migliore amica: erano praticamente identici!
- Finalmente sei arrivato! Dov’eri finito?! Lui è già arrivato e sta parlando con Ryan proprio lì giù- e indicò con l’indice un punto preciso dall’altra parte della sala.
- Lea, non farti vedere! Da piccola non ti hanno insegnato che non si indicano le persone?! Dimmi, come sto?-
Lea mi fece la linguaccia ed emise un’acuta risata – Sei uno schianto! Su adesso va!-
L’abbracciò e si incamminò ancheggiando verso il suo nuovo collega. Notò che Ryan si stava allontanando.
Oh, Dio! Saremo solo io e lui! Ok, basta! Devo stare calmo! Sono un attore professionista, non posso lasciami prendere dal panico solo per così poco! Così poco?!?! Ma che dico! Certo che posso farmi prendere dal panico! Questa è una di quelle classiche situazioni in cui tutti si fanno prendere dal panico!”.
In preda ai sui pensieri e alle sue preoccupazioni, non si era accorto che gli era arrivato di  fronte e che ora lui lo guardava in modo strano. Si riprese subito e fece il sorriso più bello che aveva in repertorio.
- Salve! Io sono Christopher Paul Colfer, ma puoi chiamarmi Chris-
- Ciao, io sono Darren Everett Criss, ma puoi chiamarmi Darren-

Oh, io so bene chi sei!”
Lo guardò per qualche istante finché non vide Ryan tornare con dei fogli che consegnò al riccioluto.
-‘Giorno Chris. Vedo che vi siete già presentati, perfetto. Allora Darren tu svolgerai il ruolo di Blaine, un ragazzo gay che frequenta un’accademia maschile, la Dalton. Per caso incontrerai Kurt, interpretato da Chris, e col passar delle puntate diventerai il suo ragazzo… Puoi leggere tutto lì-  ed indico i fogli che gli aveva appena dato.
- Ok, va bene!-  fece il riccioluto sorridendo.
Oh, no che non va bene! Perché nessuno mi ha detto che sarebbe dovuto diventare il ragazzo del mio personaggio?!”
- Cosa? Ryan dici sul serio? Perché non me l’hai detto prima?-  replicò il soprano strabuzzando gli occhi.
- Chris questo mi fa capire che l’altro giorno alla riunione del cast per parlare della trama della seconda stagione tu eri presente solo fisicamente! Su, ora va a cambiarti. Le riprese cominciano tra poco. Darren tu per ora resta sul set, vedi un po’ come funziona qui, ambientati- fece per andarsene– Ah, Chris già che ci sei, potresti mostrare a Darren il suo camerino? E’ quello alla fine del corridoio dov’è il tuo-
- Volentieri!- rispose raggiante il soprano – Dai, andiamo. Per di qua-
Scese un imbarazzante silenzio tra i due e Chris decise di spezzarlo.
- Allora… Hai mai visto Glee?-
- No, mai…-

Ok, Chris fatti coraggio!”
- Sai, io già sapevo chi eri… una volta, girovagando per youtube in cerca di video su Harry Potter,  non ho potuto fare a meno di vederti in “A very Potter musical” e sono diventato subito tuo fan. Sono anche venuto a un tuo spettacolo!-
Erano arrivati fuori al camerino di Darren.
- Trovo che sia squallido cercare notizie sul mio passato su Google solo per essermi amico-
Non diede il tempo al soprano di risponde che entrò nel camerino e si chiuse la porta alle spalle.
Il povero Chris rimase imbambolato per una manciata di secondi fuori quella porta poi se ne andò.
Dannazione, Chris! Non sapevi proprio cosa dire, eh?! Ora penserà che sono un vero stronzo! Cazzo, ho bisogno di una Diet Coke!”
 
***
 
Senza pensarci due volte si chiuse la porta alle spalle. Aveva sempre odiato quel tipo di persone: quelle che prima di conoscerti si informano sul tuo passato in modo da poter avere una chance in più di diventare tuo amico. Quel Chris gli era subito apparso come un tipo strano.
Meglio evitare tizi come quelli, portano solo guai”
Dopo aver esplorato la stanza, andò nuovamente sul set.
 
***
 
-Ok, basta! Per oggi è tutto. Potete andare!- Gridò Ryan.
Darren era rimasto tutto il tempo lì, ad osservare i nuovi colleghi che recitavano.
Notò Chris che si diresse quasi correndo verso un frigorifero lì vicino che conteneva varie bibite. Il soprano prese due lattine di Diet Coke e poi andò ad accasciarsi sulla propria sedia, che era proprio accanto a quella di Darren, per godersi la sua adorata “droga liquida”.
Chris aprì una delle lattine e la bevve tutta d’un fiato per poi girarsi a sorridere al riccioluto.
- Mi dispiace dell’idea che tu ti sei fatto su di me…-
- Io non ho fatto nessuna idea- lo interruppe Darren.
-… E’ vero. Io sono un tuo fan da mooolto tempo e ho delle foto che ho fatto a un tuo spettacolo e un amica che ho trascinato con me che possono testimoniarlo!- Continuò il soprano.
- Ah… Beh allora mi dispiace di essere stato brusco prima!- rispose l’altro sinceramente dispiaciuto.
-Che ne diresti di ricominciare da capo? Come se non fosse successo niente…- Propose il più giovane.
-Ci sto-
- Bene…-
 Si girò dall’altra parte per poi guardarlo di nuovo in quegli occhi color caramello sorridendo raggiante -  Hey! Tanto piacere di conoscerti! Sono Christopher Paul Colfer, ma puoi chiamarmi Chris-
- Il piacere è tutto mio! Sono Darren Everett Criss, ma puoi chiamarmi semplicemente Darren.

Si guardarono per pochissimi secondi poi Darren scoppiò a ridere fragorosamente trascinando anche Chris con se.

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Capitolo 2
*** Imboscate ***


- Ahahahahahah! Basta! Basta!! Imploro pietà!-  Chris letteralmente piangeva per il troppo ridere. Darren gli si era silenziosamente avvicinato da dietro cogliendolo di sorpresa e iniziando a fargli il solletico facendolo cadere a terra in preda alle convulsioni.
Si conoscevano ormai da quasi due mesi, ma a guardarli sembrava si conoscessero da anni!
Tra i due si era istaurato subito un buonissimo rapporto, tanto che Darren aveva chiesto mille volte scusa a Chris per come l’aveva trattato quando si erano conosciuti. In quelle settimane avevano imparato a conoscersi scoprendo di avere tantissime cose in comune e questo non fece altro che complicare le cose per Chris.
Continuava a ripetersi che non era professionale innamorarsi di un collega, “E’ etero, Chris, ti si spezzerà il cuore se te ne innamori” si ripeteva. Ma non era bastato. Il soprano aveva ormai un insana cotta per Darren. Come avrebbe potuto non averla? Tutti si sarebbero innamorati di Darren Criss. Aveva molto carisma e, cosciente di ciò, lo sfruttava al massimo. Come se non bastasse aveva sempre quel dannato sorriso sulle labbra e il piccolo cuoricino di Chris perdeva un battito ogni volta che uno di quei sorrisi era indirizzato a lui.
- Ti lascerò andare se e solo se non berrai Diet Coke per il resto della giornata- Disse furbamente il riccioluto sapendo già l’ovvia risposta.
-Ma Darren lo sai che io non posso fare a me…-
Il ragazzo non gli fece nemmeno finire la frase che ricominciò a fargli il solletico.
Alcuni ragazzi del cast assistevano divertiti a quella scena, ignorando le disperate richieste d’aiuto del soprano. Loro avevano sempre pensato che i due nascondessero qualcosa. Insomma erano troppo legati per essere solo amici! Ma all’unanimità avevano saggiamente deciso di farsi i fatti propri e di non accennare nemmeno l’argomento ai due interessati.
-Ragazzi la pausa è finita, ricominciamo a girare!!- L’urlo di Ryan sembrò per Chris un aiuto divino dato che Darren fu costretto a lasciarlo andare.
- Non finisce qui CC! Adesso Ryan ti ha salvato, ma alla fine delle riprese sarai solo e improtetto e quando meno te lo aspetti, colpirò ancora! –
- Lo stesso trucco non funziona mai due volte con me. E poi non sarei solo: ho i miei sai. Stai ben attento DC, te la farò pagare cara. – Il soprano, ancora steso al suolo, terminò la frase con una risata diabolica.
- Mi stai forse minacciando, CC?-
Chris lo guardò freddamente incutendogli paura e senza rispondere si alzò per dirigersi velocemente al più vicino specchio e darsi una sistemata e leggendo l’inquietudine negl’occhi dell’altro disse
-Paura, Darren?-
Riconosciuta subito la citazione da Harry Potter, Darren gli sorrise per poi rimanere lì impalato a pensare. Chris poteva sembra un ragazzino indifeso, innocuo e puro ma quando ci si metteva, sapeva far gelare il sangue dalla paura. Il ragazzo si ricordò che il suo collega, Mark, una volta gli aveva raccontato che l’anno precedente l’aveva fatto incazzare di brutto e lui quasi faceva scoppiare la terza guerra mondiale! Darren non vedeva l’ora di conoscere il “Lato oscuro” del soprano, ma non sapeva a cosa andava incontro.
- Forza, Darren, muoviti! Dobbiamo girare la scena in cui canti “When I get you alone” a Jeremia. – Ryan strappò bruscamente il riccioluto dai suoi pensieri facendolo sobbalzare, ma ripresosi si diresse in fretta sul set del negozio Gap.
Questo pomeriggio ci sarà da divertirsi” fu l’ultimo pensiero di Darren prima di calarsi nei panni di Blaine l’usignolo.
 
***
 
Non appena le riprese furono finire Chris si volatilizzò lasciando Darren a parlare con Chord e Mark. Dopo un po’ il riccioluto cominciò a guardarsi intorno in cerca del soprano, ma non riuscendo a trovarlo, si allontanò dai due colleghi per avviarsi al camerino del giovane Colfer.
Arrivato, bussò più volte ma nessuno gli rispose. Andò in giro a cercarlo chiedendo a tutti quelli che incontrava dove fosse, ma la loro risposta era sempre un “Mi spiace, non l’ho visto”. Girò per tutto il set e poi decise di tornare al suo camerino. Non trovandolo ancora, andò nella propria stanza per rinfrescarsi e cambiarsi.
Uscito tornò al camerino di Chris: ancora niente. “Bah sarà già andato via” si disse deluso dirigendosi verso l’entrata, ma non vedendo nessuno sul proprio cammino iniziò a preoccuparsi e ad accelerare il passo. Entrò nella grande sala di ingresso e con terrore constatò che non c’era più nessuno, che le porte erano state tutte chiuse e le luci spente.
Sbiancò dalla paura: sebbene si spacciava per uno che non ha paura di niente, era un vero fifone.
Cazzo! Ci mancava solo questa! E mo?! Oddio sto andando nel panico! Devo stare calmo! Tanto domani mattina verranno di nuovo tutti per continuare le riprese”, ma con puro terrore si ricordò che era sabato e il giorno dopo, la domenica, era sempre chiuso: le riprese sarebbero ricominciate lunedì.
Oh mio dio, oh mio dio, oh mio diooooooo!! Che cazzo faccio ora?! Devo chiamare qualcuno!” cercò il cellulare nella tasca ma non lo trovò “Devo averlo lasciato in camerino, cazzo!”.
Rifece correndo tutta la strada fino al suo camerino. Si sentiva osservato e la cosa lo stava spaventando a morte. Frugò in tutto il camerino ma non riuscì a trovarlo e decise di tornare all’entrata. Arrivato si sedette a terra e cercò di calmarsi.
Ok basta, Darren! Hai 24 anni! Sei o non sei un uomo?! Oddio e cosa mangerò stasera?! E domani?! E poi…”
Un rumore in lontananza lo fece immobilizzare. “Oddio, che cazzo era?!” Si alzò di scatto e sentì una risatina. Gli si gelò il sangue nelle vene “ Ok, Darren, e quindi ci siamo, siamo giunti al capolinea: verrai ucciso come nei film horror. Non c’è più scampo per te, quindi fatti coraggio e va incontro al tuo destino!”
-Chi c’è?! Chi sei?! Cosa vuoi da me?!? Fatti vedere!- disse urlando con tutto il fiato che aveva in corpo. Un’altra risatina. Le lacrime cominciarono a salirgli agl’occhi.
- Chi cazzo sei?! Se questo è uno scherzo non è affatto divertente! – Contro voglia cominciò a camminare verso il posto dove aveva sentito il rumore e le risatine.
- Chris sei tu?! Se vuoi vendicarti di oggi facendomi cagare sotto, sappi che ci sei riuscito! –
Vide un’ombra muoversi e sentì chiaramente il rumore di due coltelli che si urtavano. Le lacrime cominciarono a solcargli le guance “Addio mamma, ti ho voluto bene! E anche a te Mia. Addio Chris…” il suo pensiero venne interrotto dal tocco di una lama dietro la sua schiera. Alzò istintivamente le mani e cominciò a singhiozzare.
- Ti prego… lasciami andare… cosa vuoi da me?!- riuscì a dire tra un singhiozzo e un altro.
Sentì che la persona si avvicinò a lui e avverti il suo alito caldo sul collo.
- Il tuo sangue sulla mia pelle-
Darren riconobbe subito la voce si asciugò le lacrime e andò su tutte le furie.
- Chris! Sei uno stronzo! Potevi farmi  venire un infarto! Mi hai fatto addirittura piangere! Che intenzioni avevi?!?! -
Il soprano si era accasciato a terra per il troppo ridere mentre anche a lui le lacrime cominciarono a solcare il viso, ma per motivi ben diversi da quelli di Darren. Cercò di ricomporsi ma ripensando al riccioluto in preda al panico, ricominciava a ridere a crepapelle.
Darren notò i sai di Chris vicino al suo corpo.
- Se non la smetti subito di ridere ti infilzerò con uno dei tuoi sai!! Potevi sul serio farmi morire di paura!-
Il soprano continuò a ridere ancora più forte e tra una risata e un’altra riuscì a dire uno  -… S… scusa…- .
-Mi spieghi come diamine hai fatto a fare tutto ciò?! Ti sei fatto chiudere dentro anche tu?! E ora come andremo via?! –
Chris vedendo Darren ancora un po’ preoccupato, si alzò e cacciò dalla tasca dei suoi jeans super attillati le chiavi delle porte.
- Ho semplicemente detto a Ryan di prestarmi le chiavi, assicurandogli di chiudere io gli studios ed essendo io il suo preferito, non ho avuto problemi ad ottenere quello che volevo. -
- Tu sei pazzo… Più pazzo di me! Dai andiamo via di qua, scemo!-
Uscirono dagli studios e si diressero entrambi verso le rispettive macchine, parcheggiate vicino.
Chris, ormai calmo del tutto, si scusò con Darren.
- Hey, scusami! Davvero, quando ho visto che sei andato nel panico e hai cominciato a piangere..-
- Me lo rinfaccerai a vita, vero? –
lo interruppe il riccioluto.
- Sempre! Ahahahah. Comunque, dicevo che non sono riuscito a fermarmi! E’ stato più forte di me. Io volevo uscire fuori per non farti prendere più paura ma la voglia di ridere mi ha fatto continuare con lo scherzo. –
- Vabè. Ma che non si ripeta mai più! –
disse serio l’altro – Ah e puoi non dire a nessuno che ho pianto? –
- Buona notte DC, a domani! –
- No, dai! Prometti di non dirlo a nessuno! –
- Non faccio risposte che non posso mantenere. –

Salì in macchina e tentò di accendere il motore, ma questo non voleva saperne di mettersi in moto.
-Hem.. DC non è che potresti darmi un passaggio? Sembra che la mia macchina si sia rotta.-
- Bene, bene, bene! Guardò un po’ chi viene a chiedere aiuto. Ti darò il passaggio solo se non dirai una parola di quello che è successo. –
- Non puoi farmi questo! –
- Allora ciao! –
- E va bene! Ok! Prometto che non dirò niente! –
Disse il soprano rassegnato.
Darren, contento di aver vinto, fece un sorriso a 32 denti e batté le mani.
- Spero che non avrei problemi a metterti gli stessi vestiti anche domani, perché stanotte dormirai da me! - disse il riccioluto.
- Ma…- tentò di controbattere il soprano.
- Niente ma. Non ti aspetterai mica che ti accompagni a casa tua! E’ troppo lontana e sono stremato! Su sali in auto. – lo freddò l’altro.
Sbuffando Chris ubbidì e si sedette al posto del passeggero. Quella sarebbe stata una lunga notte insonne!

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Capitolo 3
*** Confusione sentimentale ***


Il viaggio in macchina procedette tranquillo e Darren non fece altro che parlottare e cantare canzoni delle principesse Disney per tutto il tempo, tanto che a Chris venne il mal di testa!
Per la miseria, certo che quando comincia a parlare non la smette proprio più! Ma quand’è che arriviamo?!”.
- Chris?! Chriiiis?! Ti sei addormentato?! - esclamò fintamente offeso il riccioluto.
Il soprano strappato ai suoi pensieri sobbalzò e cercando di non arrossire riuscì a dire –Hem no… ti stavo ascoltando, su continua… – “ No, ti prego smettila!”- quello che dici è molto interessante!-
- Ah si?! E allora ripeti le ultime 5 parole del mio discorso – disse sorridendo furbo Darren.
A quel punto Chris avvertì il rossore prendere possesso dei suoi zigomi.
- Scusa…mi sono distratto per un paio di minuti, non volevo –     
“E’ adorabile… Cosa?! Che ho detto?! Ho detto che è adorabile?! Perché?! Perché l’ho fatto?!”
Era ormai un paio di settimane che Darren guardava Chris in modo “diverso”. Aveva cominciato a notare quanto fosse bello quando arrossiva e cominciava a balbettare (sembrava un cucciolo impaurito), aveva notato quanta intesa ci fosse tra loro (a volte si completavano addirittura le frasi a vicenda), aveva cominciato anche a cogliere una certa malizia nelle sue parole. Che stava succedendo? “Sto forse diventando gay? Non che abbia problemi con i gay.. anzi ho una mentalità molto aperta, ma… insomma che mi succede?”. Non sapeva più cosa pensare, sapeva solo che quando Chris non era sul set con lui si sentiva perso, che quando ricevevano dei giorni di ferie gli mancava terribilmente, era diventato “ChrisColferdipendente”. A volte si diceva “Siamo migliori amici, è ovvio che tu provi un gran bene nei suoi confronti. Tu sei etero, non ti piacciono i ragazzi!”, ma ormai non ci credeva nemmeno lui, era così confuso! Provava un sentimento troppo forte per essere solo amicizia e quando stava con Chris… beh gli sembrava di stare in paradiso. “Forse lui può aiutarmi a capire cosa mi sta succedendo. Devo chiedergli aiuto e potrei approfittare di questa sera per farlo”.
Intanto tra i due era sceso un silenzio imbarazzante.
- Mettiamo un po’ di musica? – fu la proposta di Darren che non diede nemmeno il tempo di rispondere a Chris, mettendo un CD. Subito la musica di “No stress” invase la macchina.
-Adoro questa canzone – urlò Chris per farsi sentire e cominciò a muoversi un po’ mentre Darren vedendolo si mise a ridere.
Dopo qualche canzone arrivarono a casa Criss. Presero l’ascensore e arrivarono al loft di Darren. Dopo essersi fatti una doccia, messi il pigiama e mangiato qualcosa, si erano seduti sul divano volendo fare una maratona Disney, cominciando dalla Sirenetta (il film Disney preferito di entambi).
Ok, Darren è il momento giusto, fatti coraggio e chiediglielo”.
-  Chris….-
- Dimmi-
- ….tu… come hai capito… insomma di essere gay? Quanti anni avevi? – Chiese il riccioluto morendo dalla vergogna per quello che gli era appena uscito dalla bocca.
Il soprano sembrava un po’ sorpreso ma vedendo le guance dell’amico diventare rosse di vergogna sorrise intenerito “Quanto è dolce quando arrossisce! Oddio quanto sono masochista! Chiunque altro ragazzo gay lo avrebbe lasciato perdere, ma ovviamente io devo essere l’eccezione alla regola. Dovrei sapere che la prima regola di un gay è di non innamorarsi degli etero, procurerebbe solo dolore”. Chris ormai era stracotto di Darren, anzi si poteva affermare che era “DarrenCrissdipendente”. Ma ovviamente l’altro non avrebbe mai potuto ricambiare i suoi sentimenti, insomma diceva di essere etero anche se non gli aveva mai parlato di nessuna ragazza.
Ma che c’entra?! Anche se non mi parla delle sue conquiste non si significa che sia gay o che non abbia già una ragazza, sono fatti suoi! Perché dovrebbe parlarne con me? Devo rassegnarmi, non ho speranze e mi si spezzerà il cuore”.
- Lo ricordo benissimo.. avevo sei anni e… ero molto amico di un altro bambino di qualche anno più grande di me. Si chiamava Brian. Allora ai miei occhi pareva bellissimo, castano, occhi marroni, insomma aveva il suo fascino. Un giorno successe che venne a mangiare da me dopo scuola, restò tutto il giorno. Stavamo giocando con gli action-men quando lui ne fece baciare due… sgranai gli occhi, il cuore mi batteva forte e cominciò a fissarmi. Io ovviamente ero rosso di vergogna… -
- Ahahhaha allora è una cosa che ti succede fin da piccolo! – lo interruppe il riccioluto.
- Non interrompermi! Dicevo… dopo un po’ di minuti passati a fissarci, si alzò e mi diede un bacetto a stampo… -
- Hai capito Colfer! – rise l’altro.
- DARREN CRISS NON TI AZZARDARE AD INTERROMPERMI DINUOVO! Ti giuro che se non la smetti sarò ancora più crudele di stasera!-  gli scappò una risatina mentre Darren gli fece una linguaccia – Comunque… in quel momento capii che delle femmine non mi importava minimamente, erano i ragazzi che mi piacevano. Ad ogni modo diventammo “fidanzati”, come se a quell’età si capisce cosa significa essere fidanzati…mi spezzò il cuore… dopo qualche settimana dal nostro “fidanzamento” ricevette un bigliettino si\no da una bambina e lui mise la croce su “si”. Così mi piantò per stare con quella sgualdrinella – finì con un sospiro –chissà cosa sarebbe successo se avesse detto di no… Lui ora è molto ricco e famoso… si occupa delle pubblicità, ma si dichiara etero... si è già sposato e ha una bambina piccola. –
- Wow mi dispiace, Chris –
Si guardarono e scoppiarono a ridere all’unisono.
- Non ho mai raccontato a nessuno questa storia, tu sei il primo. Sentiti onorato -
- E cos’hai provato nel capire di essere gay? È stata dura? – continuò ad indagare il più grande.
-Certo che è stata dura… ho dovuto affrontare un sacco di omofobi, sono stato picchiato e insultato in tutti i modi possibili – ai ricordi una piccola lacrima scese sulla guancia del soprano –ora non fraintendere, io sono dichiarato e orgoglioso di quello che sono… ma a volte mi chiedo come sarebbe stato se fossi etero… avrei evitato tantissime cose! Ma a pensarci, non mi avrebbero preso per il ruolo di Kurt e ora non sarei qui con te – concluse asciugandosi con una mano gli zigomi. Darren lo fissava. Quegli occhi caramello erano fissi in quelli cristallini di Chris, che cominciò a sentirsi un po’a disagio. Poi un’idea folle balenò nella mente del soprano.
… Darren perché mi hai fatto queste domande? -
- Chris, io… oh guarda! Adoro questa canzone! – esclamò il riccioluto cominciando a cantare “ Kiss the girl”.
Chris lo guardò per qualche attimo. Perché Darren gli aveva fatto quelle domande?  Che fosse confuso sul proprio sesso?
- Andiamo Chris canta con me! -
Il ragazzo si fece convincere e cominciò a cantare.
“Che voce angelica” pensò Darren.
 
***
 
Dopo aver visto 3 film, essendo le 3 passate, Chris si addormentò sul divano e Darren sospirò di sollievo perché non aveva ripreso l’argomento di prima. Decise di portare in camera Chris prendendolo in braccio: anche se era alquanto basso, aveva dei bei muscoli. Lo prese e lo portò sul letto, dove lo appoggiò delicatamente, come si fa con i bambini. Rimase a guardarlo per un po’. Il soprano aveva un’espressione rilassata e sembrava ancora più bello. Darren percorse con lo sguardo tutti i lineamenti del suo corpo esile e dalla carnagione chiara, soffermandosi sulle labbra. Avevano un colore ciliegia ed erano carnose. “Oh, al diavolo! Io lo voglio baciare!”. Si avvicinò lentamente al letto e poggiò piano le proprie labbra su quelle del soprano. Erano morbide e calde e avevano un sapore buonissimo. Si staccò dopo qualche secondo e con sua sorprese vide che Chris aveva aperto gli occhi. Rimase lì, immobile e rosso di vergogna in viso.
- Darren cosa…? -
- Ehm… niente… ti ho dato… il bacio della… della buona notte! – disse cercando di trovare una scusa credibile ma a giudicare dall’espressione dell’altro, non c’era riuscito – Ehm… forse… forse è meglio che vada a letto… buona notte -  sorrise e scappò via di corsa!
“ Cazzo cosa ho fatto?! Oddiooo! Chissà ora che pensa di me!...” l’immagine di una ragazza bionda (che sembrava un travestito camionista) gli balenò nella mente “ Oddio, Mia! Ho tradito Mia! Vabbè ma era solo un bacio… niente di grave. Cos’ho fatto?!?!”. Mia era la sua ragazza da due anni. Non ne aveva mai parlato con Chris ne con lei aveva parlato del soprano. Andò nella propria stanza, prese il telefono e chiamò la ragazza anche se era tardissimo. Voleva sentire la sua voce, voleva che gli dicesse che era tutto ok. Le lacrime salirono agl’occhi e gli venne un nodo alla gola. Cercò di controllarsi per tutto il tempo della chiamata, ma una volta riagganciato scoppiò a piangere. Cosa avrebbe fatto ora? Come avrebbe potuto guardare di nuovo in faccia Chris quella mattina? Cosa gli avrebbe detto? Quale scusa avrebbe usato?
Sopraffatto dal ricordo di quel bacio, dalle domande e dal pianto, non riuscì a dormire per tutta la notte.
 
***
 
Chris rimase scioccato da quello che era appena successo. Guardò la figura di Darren sparire velocemente mentre si faceva mille domande. Cosa significava quel bacio? Perché Darren l’aveva baciato? Era forse gay?
Si tocco le labbra e ricordò tutta la scena. Era stato bellissimo, aveva aspettato quel momento così a lungo! E allora perché ora che era successo sembrava così… strano? Una cosa era certa: Chris voleva delle risposte e le avrebbe avute la mattina seguente. Sentì dall’altra stanza Darren che piangeva, ne sentiva distinti i singhiozzi. Una morsa gli prese lo stomaco, gli faceva male sentire quei lamenti. Preso dai pensieri e dal pianto dell’amico, non riuscì a dormire per tutta la notte.

 
 
Note Autore:
 
Scusate se vi ho fatto aspettare un po’, ma sono stato occupato! Spero di non deludervi! (=

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Capitolo 4
*** Amore, non sesso! ***


Si erano fatte le 5.30 quando Chris, incapace di dormire, decise di alzarsi dal letto e dirigersi verso il terrazzino per osservare l’alba. Si tirò il lenzuolo e se lo mise addosso: nonostante avesse il pigiama con braccia e gambe lunghe, aveva freddo.
Prima di uscire, andò in cucina, dritto al frigorifero, dove prese la prima Diet Coke della giornata. Si sedette comodo su una sdraio lì fuori e pian piano vide il cielo diventare schiarirsi e diventare roseo. L’alba l’aveva sempre affascinato e come al solito sorrise, dimenticando per un attimo di essere a casa Criss e che avrebbe dovuto affrontare un duro discorso di lì a poco.
Tutti i pensieri se ne andarono e nella sua testa rimase solo il silenzio.
 Si rilassò, si lasciò andare e stava quasi per addormentarsi quando…
 
***
 
Come aveva previsto, Darren non chiuse occhio tutta la notte.
Non aveva fatto altro che pensare a quel bacio e a quanto desiderasse averne un altro. “Beh, tra pochi giorni ci saranno le riprese per il bacio Klaine, lo bacerò di nuovo lì. Devo avere solo pazienza”. Ma poi gli tornava in mente Mia. “Ti amo, piccola.” le aveva detto la sera precedente per telefono. Nel momento stesso in cui erano uscite, Darren si era pentito di aver pronunciato quelle parole “Faccio proprio schifo. Come ho potuto dirle che l’amo se non è così?! Come posso farle questo dopo tutto quello che lei ha fatto per  me?! Come le dirò di Chris?!” pensò.
Era stufo di restarsene nel suo letto, così decise di andare sul terrazzino per contemplare il sole sorgere. Gli era sempre piaciuto osservare l’alba, ogni volta che la vedeva, pensava che non c’era niente di più bello della nascita di un nuovo giorno.
Si alzò a sedere al centro del letto, dal quale scese definitivamente qualche attimo dopo tirandosi il lenzuolo che mise sulle spalle.
Prima di uscite, andò in cucina, dritto al frigorifero, dove prese la prima birra della giornata. Dopodiché, strusciando i piedi a terra si diresse verso il balcone che dava sul terrazzo. Notò che questo era aperto e alzando gli occhi sulle sdraio vide i capelli di Chris. Il cuore gli si fermo qualche attimo, perdendo un paio di battiti.
Uscì piano e andò vicino a Chris. Vide che aveva gli occhi chiusi. “Quando dorme sembra proprio un angelo!”. Il ragazzo non capì come fosse riuscito a non abbracciarlo, a stringerlo forte a se per sentirlo suo.
Si sedette sulla sdrai accanto alla sua e assistette alla magia. All’improvviso di girò verso il soprano e guardandolo cominciò un piccolo discorsetto.
 
 
***
 
Quando avvertì dei passi alle sue spalle, Chris stava quasi per avere una crisi di panico, quindi decise di fingere di dormire. Il cuore gli batteva fortissimo e sentì l’amico sedersi sulla sdraio accanto alla sua. Passarono dei minuti, ma a Chris parvero anni. Poi Darren comincio a parlare.
- Chris lo so che stai dormendo ed è proprio per questo che parlerò ora. Perché sono troppo codardo per poterti dire queste cose faccia a faccia. Chissà come mai sto per dirle ora ad alta voce. Il fatto è, Chris, che mi sono innamorato… -il cuore di Chris perse un battito: gli faceva troppo male sentire quelle parole, forse perché era geloso - … E’ la prima volta che sento un sentimento del genere, così forte, così pieno di passione! Ma la cosa non potrebbe mai funzionare… siamo colleghi e se Ryan venisse a sapere qualcosa.. beh si incazzerebbe molto… -S’è innamorato di Heather… ho sempre sospettato che ci fosse qualcosa tra loro!” pensò il soprano, cercando di trattenere le lacrime - … ecco io sono molto confuso, è la prima volta per me… sono sempre stato convinto di quel che sono, ma tu… - Chris stava per morire -… tu…
non so cosa mi hai fatto, se mi hai stregato o che… ma resta il fatto che ti amo, ti amo come non ho mai amato nessuna ragazza prima. In quest’ultimo mese non so come ho fatto a tenere tutto nascosto, ho avuto per tutto il tempo la voglia di baciarti e stringerti a me… quando ieri sera ti ho mollato quel bacio ho capito… ho capito quanto profondo è il mio sentimento e ho capito che quello che voglio è stare con te… - ok questo era troppo. Chris aspettava quel momento da tanto, troppo tempo e non riuscendo a trattenersi una lacrima gli scese giù per la guancia.-… Dio, quanto sono patet… - il riccioluto si fermò a metà frase osservando la lacrima di Chris. Dopo qualche istante il soprano aprì gli occhi e altre lacrime sfuggirono al suo controllo.
- Non sei affatto patetico-  riuscì a dire Chris in preda ai singhiozzi – sto aspettando questo momento da tantissimo tempo… Darren io sono cotto di te da prima che ti conoscessi di persona, ogni giorno in questi due mesi era una tortura.. vederti lì a giocare liberamente con Heather o Lea mi spezzava il cuore perché volevo che tu scherzassi in quel modo con me e… e ho cercato di dimenticarti ma non ci sono riuscito… sei sempre qui- disse indicandosi la testa – ora che mi dici queste cose, mi sembra un sogno e ho paura di svegliarmi da un momento all’altro e… - Non riuscì a finire che Darren, inizialmente sbalordito, si fiondò sulle sue labbra, baciandolo con passione.
Quando si staccarono per prendere fiato Chris disse – Ti amo anch’io, Darren – a quel punto non ci fu più bisogno di parole. I due semplicemente si lasciarono trasportare dall’amore, dalla passione e da tutti i sentimenti che provavano l’un con l’altro.
Si ritrovarono in camera da letto a spogliarsi a vicenda. Finì che fecero l’amore per molto tempo. Già perché quello non era sesso era amore.
 
***
 
Solo a pomeriggio inoltrato riuscirono a trovare la forza di alzarsi dal letto per darsi una rinfrescata e magari uscire a fare due passi. Mentre Darren si faceva la doccia canticchiando Chris rimuginò su tutto quello che era successo. Non era stato un sogno, l’avevano fatto davvero: Chris Colfer e Darren Criss avevano fatto l’amore! Stentava a crederci. Era stato magnifico e Chris era così felice che nemmeno la morte avrebbe potuto rattristarlo. Prese a girovagare per la stanza. “Quanta roba che ha!”pensò guardando sul suo comò pieno di orologi di vario tipo, collane o bracciali che non gli aveva mai visto indossare e varie cianfrusaglie. Notò l’I-Phone del riccioluto e cercando un gioco da fare lo prese. Sulla schermata apparvero le chiamate recenti: pareva che Darren aveva chiamato tantissime volte e ricevuto tantissime chiamate da una certa “Mia”. L’ultima risaliva alla sera precedente. A Chris si fermò il cuore “No, non  possibile! Mi ha detto che mi ama! Non farebbe mai una cosa del genere! NO!”. Andò a controllare i messaggi che il ventiquattrenne inviava e riceveva da questa Mia. Ne lesse qualcuno. Le lacrime salirono agl’occhi e cominciò a singhiozzare. Lasciò cadere l’I-Phone, si vestì e prima che Darren uscisse dalla doccia, scappò via piangendo come un pazzo.
 
Note autore:
Scusate se v’ho fatto aspettare ancora, ma questa settimana sono stato tutto preso da dei libri che sto leggendo e Harry Potter che usciva al cinema e altre cose che tutt’insieme sono diventate un blocco… spero vi piaccia come gli altri capitoli, anche se ha un finale tragico! Fatemi sapere :DD

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Capitolo 5
*** Tradimento ***


-Pronto?!... Pronto?!?-
- L-Lea?- la voce di Chris rotta dai singhiozzi fece subito preoccupare la sua migliore amica.
- Chris?! Dove sei? Perché hai questa voce? Che ti è successo? Stai bene?-
- Senza f-fare doman-nde potresti ve-enire a p-prendermi? Sono di qual-lche isolato pi-iù avanti della c-casa di D… Da-arren. Ti spiego tutto dopo, ma ti prego fa presto!-
- Oh, si, certo dolcezza! Non ti muovere, sarò lì tra 10 minuti- e subito riagganciò correndo a vestirsi per andare a prendere il più presto possibile Chris.
Il soprano era distrutto, in tutti i sensi. Non riusciva a smettere di piangere, aveva un doloroso nodo alla gola ed era come se qualcuno continuasse ininterrottamente a riempirlo di pugni allo stomaco.
Quando aveva letto quei messaggi, il mondo gli era caduto addosso, avrebbe voluto morire piuttosto che continuare a vivere in quella straziante agonia che, lo sapeva, sarebbe durata mesi e inevitabilmente avrebbe intaccato la sua carriera.
Si senti il cellulare vibrare nella tasca, lo prese e vide che Darren lo stava chiamando. Non rispose mentre altre mille lacrime scendevano alla vista di quel nome.
Come ho potuto fidarmi di lui?! Mi ha usato! Sono stato uno stupido esperimento in modo che potesse finalmente chiarirsi le sue stupide  idee sulla sua stupida sessualità! Sono stato un oggetto, come se non avessi sentimenti! Come ho potuto credere a quelle sciocchezze che mi ha detto sul terrazzino?! Era ovvio che aveva capito che ero sveglio e avrà deciso di attuare il suo piano! Ecco perchè mi ha fatto andare da lui, voleva solo scopare! Come sono stato ingenuo! E mentre lui tornerà felice dalla sua sgualdrinella, io sarò infelice per il resto della mia vita! Ora chiamo Ryan e mi licenzio! Non posso lavorare con lui, non più”.
L’I-Phone cominciò a vibrare di nuovo. Lo lasciò squillare finché non cesso, ma subito riprese di nuovo e ancora e ancora.
Esasperato rispose ma senza dare il tempo all’altro di dire qualcosa urlò –FANCULO!- e riagganciò. Ma il telefono riprese a vibrare dopo pochi secondi.
Chris, il cui volto continuava ad essere rigato dalla lacrime che al vento gelido che tirava, gli ghiacciavano  le guance, era sul punto di crollare: voleva accasciarsi al suolo e restare lì, immobile, aspettando la fine di quel supplizio.
“Forse  solo un incubo, forse basterà darmi un pizzicotto e mi sveglierò” si disse e contemporaneamente si diede un pizzico “no, sono decisamente sveglio”.
 Dopo un po’ vide avvicinarsi la macchina di Lea, che frenò bruscamente davanti a lui, scese dalla macchina e corse ad abbracciarlo. Chris si abbandonò in quell’abbraccio mentre a Lea, nel vederlo così, si inumidirono gli occhi e tirò su col naso.
-Chris che diavolo ti è successo?! Mi hai fatto prendere uno spavento!- Lea assunse un atteggiamento materno e al soprano non dispiacque affatto.
-Darren… mi h-ha trad-dito… Ti pr-rego accom-mpagnami a casa… vogl-lio andare a c-casa-
- Certo, tesoro ora ci andiamo. Su accomodati in macchina-
Prima di salire al posto del guidatore, Lea si girò indietro e vide Darren, che avendola vista a sua volta, spiccò la corsa. Ma la ragazza entrò subito nel mezzo, mise in moto e dette un colpo di acceleratore prima che il riccioluto potesse raggiungerli.
Lea già aveva capito cos’era successo, o almeno immaginava: insomma Chris la chiama in lacrime a qualche isolato dal loft di Darren e quindi aveva fatto 2+2.
Vide il soprano imprecare e spegnere il suo cellulare.
 
***
 
- Chris? Stasera voglio portarti in un posto speciale. Aspetto a farlo da tantissimo tempo ma ora è giunto il mom… -
Quando Darren usci dalla doccia e si diresse verso la camera, la trovò vuota.
- Chris ma ci sei? Vuoi giocare a nascondino? E va bene, giochiamo!-  ma, ispezionata tutta la casa non trovò nessuno e una strana ansia cominciò a prendere possesso di lui. Tornò in camera e notò il proprio I-Phone a terra. Il suo cuore perse un colpo. Si precipitò a recuperarlo e apparvero sullo schermo tutti i messaggi che si mandava con Mia.
Si sentì male, la testa cominciò a girare e senza pensarci compose subito il numero del soprano.
“Cazzo, perché non rispondi?!”. Alla terza telefonata rispose ma Darren non udì quello che voleva sentire. Così continuò a chiamare mente si vestiva. Non si asciugò nemmeno i capelli che corse via dal loft e in men che non si dica si ritrovo in strada a guardarsi intorno, sempre col telefono attaccato all’orecchio.
Vide passarsi davanti una macchina identica a quella di Lea e seguendola con lo sguardo la vide andare a qualche isolato più avanti. Cominciò a correre con in mente tre sole parole “Cosa ho fatto?!”.
Stanco dalla corsa iniziò a camminare velocemente e a poche centinaia di metri più avanti, vide Lea che lo guardava con aria feroce.
Ricominciò a correre, ma era troppo tardi: la macchina schizzo via davanti ai suoi occhi.
Cosa ho fatto?!” continuava a pensare “Cosa ho fatto?! Ho tradito Mia e anche l’amore e la fiducia di Chris! Come ho potuto fare questo a Lui, la persona che amo di più al mondo?!”.
Tornò a casa, si buttò sul letto e dal cuscino aspirò il dolce profumo di Chris. Pianse, pianse come non aveva mai fatto prima.
L’ho tradito…”
 
 
Note autore:
 
Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaalve!! Eccoci col quinto capitolo! Spero vi piaccia!! E’ stato un vero e proprio parto per me! Fatemi sapeeere! Enjoy :D

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Capitolo 6
*** So sad! ***


- Su, su adesso calmati! E’ tutto ok… -
- Calmarmi?! Come potrei calmarmi?! Non è niente ok! Mi ha detto che mi ama! Che mi AMA!!! Capisci?! Come ha potuto dirlo per poi  pugnalarmi alle spalle in questo modo, come se non avessi sentimenti?! Come ho potuto lasciarmi convincere da quelle sciocchezze?!  –
Chris era steso sul divano di casa sua in preda al pianto e ai singhiozzi e da circa 45 minuti, Lea cercava di tranquillizzarlo senza risultati.
-Hai ragione, ha sbagliato… ma… -
- Nessun ma! Non lo giustificare! Non se lo merita! – la interruppe Chris urlando. –Sono stato uno stupido! Se solo sabato sera non gli avessi fatto quello scherzo idiota… - sgranò gli occhi -… ecco perché l’ha fatto, per vendicarsi! Che vile bastardo! –
- … ma, Chris, tutti ci sarebbero cascati al tuo posto! Basta guardare in quegli occhi caramello per pochi attimi e rischi di venirne risucchiato. Non dartene la colpa, tu non hai fatto niente!
- Non è vero! Se fossi stato più razionale, più intelligente, non sarei caduto nella sua trappola! -
Lea alzò gli occhi al cielo rassegnata.
Non sapeva più che cosa fare e dire. Le aveva provate davvero tutte, ma Chris aveva sempre una risposta pronta per controbattere.
Stava per perdere la pazienza quando poi le venne una bella idea.
- Ok, ascolta ora chiamo Ashley e Amber, ordineremo cibo Italiano e dormiremo qui con te questa notte, così non sarai solo e insieme chiameremo Ryan per avvisarlo che domani non saremo a lavoro. Contento? -
Come se uno stupido pigiama-party tra amiche possa farmi stare bene! Un bell’incantesimo per la cancellazione della memoria mi farebbe stare molto meglio!”pensò Chris.
- Italiano no! È il cibo preferito di Darren! E non trattarmi come se fossi un bambino, sono quasi maggiorenne ormai! – le lacrime che continuavano a bagnargli le guance.
- Ma, tesoro… -
- Nessun ma! –
Lea stava per dare di matto, ma, arrabbiata, decise che era meglio allontanarsi, infatti  a grandi passi andò nell’altra stanza per telefonare.
-Amber? Ciao, sono Lea. Senti è urgente, vieni da Chris il più presto possibile o lo strangolo con le mie stesse mani! Ti spiegherò tutto più tardi.  E chiama anche Ashley. A dopo!- riattaccò e ritornò in salotto dopo aver contato fino a 10.
Chris era ancora buttato sul divano.
-Ok ora prendiamo l’elenco telefonico e cerchiamo il numero del ristorante cinese più vicino-  disse la ragazza con garbo.
-Il cinese no! Anche quello è il cibo preferito di Darren!-
- Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! –
Lea urlando era uscita di casa sbattendo forte la porta e lasciando sbigottito Chris.
 
***
 
- Lasciamelo fare, Lauren! Me lo merito! -
- Ma sei impazzito?! Sta fermoo!! –
Dall’altra parte della città Darren aveva chiamato Lauren Lopez, la sua migliore amica dai tempi di A very Potter musical, per non restare solo e da più di mezzo’ora la povera ragazza cercava di fermare i folli tentativi di suicidio del riccioluto.
In quel momento Darren aveva in mano un affilato coltello e voleva conficcarselo nel cuore.
Lauren non aveva preso male il fatto che a Darren piacesse Chris e ci avesse anche fatto l’amore, lei aveva sempre pensato che l’amico fosse gay e non le creava alcun tipo di problema.
-E’ vero, hai tradito Mia e ferito mortalmente il ragazzo che ami… -
- Grazie per avermelo ricordato! –
- … ma vedrai che… -
- Nessun ma! Non cercare di giustificare  il mio comportamento! Non ho scuse! –
- La vuoi smettere?! -  urlò la ragazza ormai spazientita da quella situazione –hai fatto una cazzata ma sono sicura che nessuno vorrebbe che tu morissi! Vuoi far star peggio Chris?! –
Lauren aveva ragione, Darren lo sapeva, ma come avrebbe potuto risolvere la situazione?
Lui non vedeva altra via d’uscita.
- Ti prego aiutami! – piagnucolò il riccioluto mentre le lacrime gli scendevano dagl’occhi rigandogli le guance.
- Tesoro, ma io sono qui per questo! Se vuoi il mio parere, penso che dovresti lasciare Mia al più presto: se non la ami, se non ti piace, devi dirglielo perché sennò poi soffrirà il doppio. Ora, non dico che sarà una cosa facile, perché non è mai facile, soprattutto se bisogna lasciare qualcuno perché in realtà si è gay… - “Ok questa non era proprio da incoraggiamento”penso la ragazza -… non dico che devi farlo proprio adesso, prenditi il tempo necessario, ma non continuare a lungo con questa falsa – concluse dolcemente accarezzandogli una spalla.
Darren pensò per qualche attimo a quelle parole.
Ha ragione” si disse “devo lasciare Mia e tornare implorante dall’uomo che amo”.
Dopodiché si getto tra le braccia dell’amica e la strinse così forse che le si mozzò il fiato in gola.
- Grazie, Lauren! Sei una vera amica –e accennò un piccolo sorriso.
Su coraggio adesso, chiamala.”
Si alzò dalla sedia su cui era seduto, posò il coltello e andò in salotto a prendere il telefono, poi ritornò a sedersi accanto all’altra.
- Chi chiami?-
Ma Darren non rispose.
Fece velocemente il numero, aspettò e al quarto squillo una voce femminile rispose.
- Mia? Ciao, sono Darren. Dobbiamo vederci, stasera. Ti passo a prendere alle 7.30, fatti trovare pronta -
 
***
 
- Ehm.. scusate ragazze ma io vado un attimo in bagno -
- Si, devo andare anche io –
- Ed io –
Intanto a casa Colfer la serata procedeva mooolto lentamente e le ragazze si stavano annoiando come mai nella loro vita vedendo un film strappalacrime scelto da Chris.
Così quando Lea si era alzata con la scusa del bagno, subito Amber ed Ashley l’avevano imitata.
- Ok, ma fate presto, tra poco viene la parte più bella! – Esclamò Chris tutto emozionato.
- Dio, che noia! - Lea
- Si può morire per il troppo ozio? Io c’ero vicina –Amber
-  Perché mi avete chiamata?! – Ashley
- E pensare che dovremo passare tutta la notte qui! – Amber
- Io me ne vado! – Ashley
- No, ragazze, dobbiamo resistere! Dobbiamo farlo per Chris! –le canzonò Lea, poi acquistando un tono un po’ più triste disse- Lo avete mai visto così giù? Nemmeno quando s’è lasciato con Jonathan è stato tanto depresso! Dobbiamo stargli vicino, ha bisogno del nostro affetto. Lui lo farebbe per noi –
- Hai perfettamente ragione ma… - Amber
- Ma dobbiamo trovare qualcos’altro da fare. Qualcosa che piaccia a tutti e quattro! – continuò Ashley
- Forse ho una piccola idea –disse Lea facendo un sorrisino malefico e unendo le mani nell’imitazione Mr. Burns e come a rispondere a un suo pensiero, esclamò – Eccellente!-  ed emise una risata diabolica!
 
Nel salone Chris era ancora steso sul divano con le lacrime agl’occhi sia per il film, sia per Darren.
Sentiva le ragazze bisbigliare nel bagno: sapeva che si stavano annoiando, ma non voleva che lo lasciassero solo.
Dopo qualche minuto avvertì qualche passo dietro di se e un morbidissimo cuscino gli arrivò in faccia.
Per qualche attimo rimase stupito, poi si girò ma non fece in tempo a dire niente che un altro cuscino gli volò sul naso. Così ne afferrò uno e cominciò una lunga e divertente guerra coi cuscini nella quale riuscì a non pensare al riccioluto.
 
***
 
“Mia sono gay, non possiamo stare più insieme. Nono! Devo essere meno precipitoso. Mia c’è una cosa che devo dirti e se ci pensi… infondo è una cosa divertente!”
Darren era in macchina di fronte casa della ragazza e stava provando mentalmente un discorso plausibile da farle.
Dopo qualche minto, Mia uscì di casa e raggiunse la macchina.
Si precipitò subito sulle labbra del riccioluto lasciandolo a stendo respirare.
- Oh tesoro, quanto mi sei mancato! Ho una voglia matta di te! –senza aggiungere altro lo baciò con più foga
- Mia, c’è una c-cosa che devo… dirti. Non … -
- Ssssh, ci pensiamo dopo! Andiamo in casa –
Andarono in casa e Mia si ributtò di nuovo sulle labbra del ragazzo.
- Mia, per favore bas… -
- Darren ne parliamo dopo te lo prometto, ok?-
Ma non andava ok. Darren non voleva ciò.
Lui voleva solo lasciarla.
Fecero sesso per due ore e il riccioluto non fece altro che pensare a Chris tutto il tempo. Pensò alla loro prima volta la mattina stessa, la corpo candido del soprano, ai suoi dolci gemiti.
Le lacrime presero a scendere, sempre di più.
Mia si accorte che il ragazzo piangeva solo quando finirono.
- Darren, tesoro che ti succede? Non ti è piaciuto? – chiese allarmata.
- Mia… devo dirti una cosa e… e non sarà piacevole… io… -
 
 
Note Autore:
 
Saaaaaaaaalve!!! Ecco il sesto capitolo! Spero vi piacciaaaa! Inoltre vorrei ringraziare le persone che continuano a recensire!! È grazie a voi che la storia va avantii! Enjoy =DD <3 

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Capitolo 7
*** La verità ***


Darren fece una pausa.
Tutto a un tratto era come se avesse perso la voce o come se non si ricordasse più come parlare.
Aveva paura di quello che stava per fare.
E se Mia l’avesse detto a qualcuno? Non era ancora pronto per affrontare un coming-out!
L’ansia comincio a prendere il possesso del suo stomaco mentre tutto il coraggio che aveva avuto nell’andare fin là scompariva.
Voleva scappare, fuggire a quella vita, nascondersi dove nessuno avesse potuto giudicarlo, ma soprattutto voleva stare con Chris, solo con lui, come se tutto il resto non esistesse.
Chris era diventato il centro del suo universo, la luce di un faro che lo traeva in salvo, nel suo sicuro porto, da una tempesta, era diventato la cosa migliore che gli fosse mai successa nella vita.
E ora lo stava perdendo, o forse lo aveva già perso.
Vide Mia guardarlo in modo strano, molto strano.
Si chiese se non avesse pensato ad alta voce ma questo era impossibile perché era come se non avesse più le corde vocali per proferire parola.
- Tu cosa, Darren caro? – disse con quella sua voce da camionista ubriaco.
Un tempo adorava quella voce, lo faceva sentire bene, come se non avesse bisogno di nessun altro, lo faceva sentire amato, ma ora non gli procurava la benché minima emozione.
Un nuovo pensiero gli balenò in mente: e se Mia gli fosse piaciuta proprio per la sua aria mascolina? Questo spiegava perché ora si era innamorato di un ragazzo. Forse era sempre stato gay ma non lo aveva mai capito o non aveva mai voluto capire.
Lui la guardò per qualche altro istante poi parlò, ma desiderò di non averlo mai fatto.
- … niente, piccola, ti amo! -
“ Darren, ma che cazzo hai detto?! Sei impazzito?!”
Si sporse veloce verso la ragazza per baciarla con rabbia, quasi a voler cancellare quello che aveva detto, probabilmente con quel bacio voleva anche ritrovare la sua forse mai esistita eterosessualità.
Ma fu tutto inutile, non sentiva nulla verso quella ragazza, anzi provò una strana sensazione di disgusto dentro se, come se non fosse nella sua natura baciare qualcuno che non fosse del suo stesso sesso. Gli era già capitato prima, ma purtroppo solo ora dava un peso alla cosa.
Si staccò, la guardò e poi riprese a parlare con voce roca e occhi bassi: non aveva il coraggio di guardarla negli occhi.
-No, non è vero. La verità è che…- fece un’altra piccola pausa.
“La verità è che sono gay e mi sono innamorato di un ragazzo che voglio anche sposare. La verità è che non ti amo. La verità è che tutta la nostra storia è stata uno sbaglio… questa scopata è stata uno sbaglio!”
- che… io non ti amo più. Sono venuto qui per dirtelo. Mi dispiace, Mia, non avrei dovuto permetterti di saltarmi addosso. Ecco io… mi sono innamorato di un’altra persona…  di un ragazzo e vol… -
Lo schiaffò arrivò all’improvviso bloccando il suo discorso e fu talmente forte che gli salirono le lacrime agli occhi.
Sapeva di esserselo meritato, sapeva che, anzi, si meritava di più di quel ceffone. Quasi stava per chiedere a Mia di dargliene un altro, ma stette zitto e immobile mentre alcune lacrime sfuggivano al suo controllo cadendo sul lenzuolo bianco.
Sapeva di averla ferita, di averle spezzato il cuore.
Ma che ci poteva fare se ama solo Chris?
Alzò piano lo sguardo e la guardò. Le lacrime rigavano il viso anche a lei.
Avrebbe voluto dire qualcosa, ma non ne aveva il coraggio e poi cosa avrebbe potuto dire?  
Era il ragazzo più codardo al mondo.
- Tu non sei gay! Abbiamo appena fatto sesso e non si direbbe che ti sia dispiaciuto! Tu non sei gay! Sei solo un po’ confuso, non ti preoccupare, andrà tutto bene, passerà - poi abbassando un po’ il tono di voce -Ti ho fatto male con lo schiaffo? Scusa non volevo, vieni qui! – fece per abbracciarlo, ma lui si scansò.
- Darren.. ma che..? –
- E’ finita, Mia –
- No, non è vero. Tu ami me, non sei g…-
- E’ finita, Mia!! – disse quasi urlando – io non volevo fare sesso con te! Sei stata tu a saltarmi addosso e se proprio lo vuoi sapere, non ho fatto altro che pensare al ragazzo che amo mentre facevamo s…!! -
Un altro schiaffo lo colse in piena guancia destra. Anche questo era abbastanza forte.
Il riccioluto rialzò lo sguardo e la guardò ancora. Poi, asciugandosi le guance, lentamente si tolse il lenzuolo da dosso e andò a rivestirsi.
Mia lo guardava in silenzio in un misto tra rabbia, tristezza e disperazione.
Quando ebbe finito, la guardo di nuovo.
- Per quel che vale, mi dispiace. Non volevo ferir…-
- Cazzate! Che ci fai ancora qui?! Vattene dal tuo amico frocio! –
Darren a sentir parlare di Chris in quel modo si infuriò ma decise che era meglio lasciar perdere e si diresse verso la porta a pugni chiusi per trattenere la rabbia.
-Te ne pentirai!– gli gridò dietro Mia.
“ Fa tanto una minaccia da film horror” pensò Darren ridacchiando tra se  sbattendosi molto forte la porta alle spalle.
Si diresse verso la macchina a grandi passi pensando.
Ora poteva concentrarsi totalmente su Chris, colui che amava, l’uomo della sua vita.
Cercò di elaborare a un piano per riconquistarlo, per riprendersi la sua fiducia. Ma come avrebbe fatto?
Questa settimana dovremmo girare le scene del bacio Klaine… magari posso sfruttare la situazione a mio vantaggio. Devo organizzare qualcosa che lascerà Chris senza parole, qualcosa che lo renderà così felice da farmi perdonare”.
Fece un sorrisetto malizioso: gli era già venuta in mente un’idea grandiosa. “Cavolo! Lea è fondamentale per questa cosa!”
Non sarebbe stato facile convincere Lea dato che sicuramente Chris le aveva raccontato tutto l’accaduto nei minimi particolari.
Bene, allora la prima cosa da fare è convincere Lea!” accese la macchia e si avviò verso casa dove ancora l’aspettava Lauren.

 
Note autore:
 
Geeeeeeeeeeeeente!! Si lo so questo capitolo è abbastanza corto, ma è solamente un capitolo di passaggio: ci tenevo tanto a scrivere la scena in cui Mia la camionista viene scaricata.
Col prossimo capitolo mi farò perdonare. Conto di pubblicarlo domani dato che lo scriverò stasera!
Un grazie a tutti coloro che seguono la storia e un grazie speciale a coloro che la recensiscono!!!  Enjoyyyyyyyyyy!!! :DD
 
P.S.
Scusate per l’attesa!! :\

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Capitolo 8
*** How can I move on when I'm still in love with you? ***


- Avresti dovuto sentirla! “Tu non sei gay!”… ma fanculo! -
Darren era ancora infuriato e misurava la stanza a grandi passi urlando l’accaduto a Lauren.
Non poteva credere di essere stato con quella “donna” per tutto quel tempo!
Era orribile il modo in cui aveva definito Chris e non aveva intenzione di perdonarla.
Sperava con tutto se stesso di non aver più a che fare con lei, ma invano. Infatti nel tragitto da casa di Mia a casa sua gli erano arrivati 5 suoi messaggi pieni di scuse e smancerie.
Darren, ovviamente l’ignorava totalmente attaccando anche a quei pochi tentativi di chiamata.
Ora era totalmente concentrato su Chris e non ammetteva distrazioni di alcun genere.
Lauren era spaparanzata sul divano di pelle di origine italiana e ascoltava con interesse quello che l’amico le raccontava.
Aveva sempre pensato che quella Mia non era la persona adatta a Darren, lo aveva sempre maltrattato e usato e approfittato della sua fama e ricchezza.
Aveva provato più di una volta a parlare col riccioluto di quello che pensava ma lui aveva sempre risposto “Lauren, io l’amo”.
“Ah se solo fosse stato ad ascoltarmi, ora non si troverebbe in questo pasticcio!”
- E il mondo in cui ha chiamato Chris! –le sue guance divennero rosse per la rabbia repressa – se fosse stato un ragazzo gli avrei spaccato la faccia a pugni e calci! … ma cosa dico?! Mia E’ un ragazzo! – disse aprendo le mani in senso di ovvietà – una donna non potrebbe mai essere così! -
- Te lo avevo detto! –
Darren le lanciò uno sguardo torvo.
Lauren alzò gli occhi al cielo e poi riparlò.
- Beh? Che hai intenzione di fare ora? -
- Non ho ancoro un piano preciso. Io non posso stare senza Chris, non esisto senza lui e quindi indubbiamente lo DEVO riconquistare. Mi era venuta in mente una piccolissima idea. Sai questa settimana dobbiamo girare le scene Klaine… e voglio organizzare qualcosa di bello per lui… però mi serve l’aiuto di Lea (la migliore amica di Chris) per farlo venire diritto nel mio tranello o sarà tutto inutile –
- Allora è fatta! –
- Ma sei stupida? Ho detto che è la sua migliore amica e Chris le avrà raccontato tutto e se Chris è arrabbiato con me allora Lea sarà arrabbiatissima… sai com’è, solite premure da migliore amica –
Lauren annuì osservando Darren che ancora andava avanti e indietro per la stanza.
- Domani… domani sul set le parlerò – concluse.
Poi guadò l’orologio e strabuzzò gli occhi– cazzo è tardissimo, sono le tre! E la mia sveglia è alle 7! Come farò ad alzarmi? – chiese in modo disperato – ti prendo una coperta e un cuscino… non puoi andartene ora, dormirai sul divanetto -
- Non potrei venire nel tuo letto? –
- Stai forse cercano di sedurmi? –
Lauren capì subito il riferimento a “I passi dell’amore” e sorrise.
- Perché, sei seducibile? -
Darren fece di no con la testa ed entrambi scoppiarono a ridere di gusto.
 
 
***
 
A casa Colfer, dopo quella lunga, stancante ma divertente lotta coi cuscini, i quattro ragazzi cominciarono a vedere, nonostante fosse l’una, “Vi presento Joe Black”, film stavolta scelto da Amber.
Anche a Chris e alle altre piaceva molto quel film quindi la proposta di vederlo era stata ben accolta da tutti.
Chris cercò di dimenticare Darren per un po’, ma ci riuscì solo durante la lotta coi cuscini, infatti guardando l’estrema bellezza di Brad Pitt gli venne spontaneo paragonarla a quella di Darren.
“Forse sono stato troppo duro… forse avrei dovuto dargli la possibilità di spiegarsi”
Nonostante tutto Chris continuava ad amare Darren, era più forte di lui, e gli mancava già.
Gli mancava come non gli era mai mancato. È strano ma quando erano ancora amici, Chris riusciva a sentire un legame con lui, come se una catena li tenesse legati perennemente.
Ma ora non sentiva più quel contatto, la catena si era spezzata e non c’era modo di ripararla.
Mai come in quel momento avrebbe voluto correre e stare ancora con lui, ma il suo troppo orgoglio glielo impediva.
“Non posso stare più con lui! Mi ha mentito, mi ha spezzato il cuore, mi ha usato per scopare! . . . Ma quella non poteva essere solo una scopata… c’era troppa passione, troppo amore…”
Lea vedendo il suo amico sovrappensiero lo scosse.
- Che c’è, Chris? -
Ashley mise pausa al film e tutte si girarono verso il soprano.
Lui arrossì un po’ e poi confesso alla amiche i suoi pensieri.
- Non lo so, ragazze, forse avrei dovuto ascoltare la sua versione dei fatti… avrei dovuto… -
Ma vedendo l’espressione di rimprovero che si stava disegnando sul viso delle tre, si zittì e abbassò lo sguardo.
- Tu non ti devi rimproverare di niente, dolcezza -Ashley
- Già, non sei tu quello ad aver sbagliato, ma lui – Amber
- Si forse avresti dovuto, Chris –Lea
Le due ragazze e Chris si girarono di scatto verso Lea.
- Lea ma che dici?! – esclamarono contemporaneamente le due, scioccate e con gli occhi sgranati.
Chris alzò il volto e guardò negli occhi l’amica che sostenne il suo sguardo.
- Insomma, Chris, da quello che mi hai raccontato… ecco… -
- Si, Lea, c’ho pensato anche io. È stato troppo passionale per essere finto. Sembrava tutto così perfetto e pieno d’amore… –
Le lacrime cominciarono a scendere di nuovo nel rivivere quei momenti così fantastici, ma così dolorosi.
Le tre rimasero a guardarlo in rigoroso silenzio.
- Oh insomma, ragazze, non so che pensare. Una parte di me vuole correre da lui e dargli una possibilità, l’altra lo vuole per sempre fuori dalla mia vita… ma io so che non posso stare senza di lui… -tirò su col naso - … molti parlano di “anima gemella”, ma pochissimi la trovano realmente. Io l’ho trovata, è Darren la mia anima gemella… come posso lasciarlo andare così? –
 Così dicendo cadde in preda ai singhiozzi per il pianto trascinando con se anche Amber, Ashley e Lea che si commossero profondamente a quelle parole.s
- T-tesoro ne sei sic-curo? – Ashley
- Come fa-ai a sapere c-che non lo rifar-rà? – Amber.
- No-on lo so – Chris
Lea asciugandosi le guance con la manica del pigiama andò ad abbracciare forte l’amico, seguita subito dalle altre due, ancora tra le lacrime.
- Chris io penso che la cosa migliore da fare sia dimenticarlo… concentrati sui libri che stai scrivendo… non gli parlare, non lo guardare in faccia… evitalo. Lo so che sarà difficile, ma… -
Disse dopo essersi staccata dall’abbraccio, ma fu interrotta da Chris.
- No, Lea, non sarà difficile, sarà impossibile… dimentichi che lavoriamo insieme? Questa settimana dovrò pure baciarlo… sarà peggio di essere infilzato con i miei sai –
- Magari possiamo convincere Ryan ad eliminare la scena… - disse piano Amber.
- Si e rischiare che venga ucciso dalle fan della coppia?! – sopraggiunse Ashley.
- Ha ragione, Amber. Non c’è modo di evitare la scena – disse Chris imbronciato.
Ricominciarono a vedere il film, ma Chris era distratto, guardava le immagini ma non le vedeva.
Alla fine, spostarono il mobili nel salotto per creare un grande spazio libero, nel quale avrebbero dormito tutti insieme perché il letto era troppo piccolo per contenere quattro persone.
Chris sapeva che quella sarebbe stata la seconda notte consecutiva che avrebbe passato sveglio.
Infatti, tra il russare di Amber, il parlare nel sonno di Ashley e il muoversi frenetico di Lea, dormì a stento dieci minuti.
 
Quella mattina, appena le ragazze si furono svegliate (alle otto) chiamarono Ryan e gli comunicarono che quel giorno non sarebbero andati alle riprese perché Chris non stava bene e loro sarebbero rimaste li a fargli compagnia.
- Sai cosa faremo oggi, dolcezza? – chiese Amber.
-Mmmh non me lo dire, fammi indovinare! – chiese fintamente entusiasta Chris.
- ANDREMO A FARE SHOPPING! – gridarono tutte e tre le ragazze felicissime all’idea.
A Chris gli si illuminarono gli occhi e le ragazze furono ancora più felici.
- Siiiii! Io avevo già in programma di fare compere! Ho visto degli stivali neri, di pelle BELLISSIMI! –disse, stavolta veramente entusiasta.
“Così per il resto della giornata potrò scordarmi Darren!”
Ma Chris aveva dimenticato quante persone avevano capelli ricci e ogni volta che ne vedeva uno, gli veniva una fitta allo stomaco.
 
 
***
 
Darren arrivò sul set con cinque minuti di ritardo.
Per tutta la notte aveva pensato a una strategia per farsi ascoltare da Lea senza beccarsi altri schiaffi. Addirittura aveva pianificato di rapirla, portarla nel suo camerino e legarla a una sedia!
Ma poi pensò che con la violenza non si arriva da nessuna parte, che bisognava agire con calma.
Non sapeva di preciso cosa fare.
Iniziò con l’andare in cerca di Lea per tutto il set, ma non la trovò. Chiese anche ad alcuni suoi colleghi, ma ne sapevano quanto lui.
Notò che mancavano anche Ashley e Amber.
“ C’è qualcosa che non va”
Andò da Ryan che ormai erano le otto e lo trovò che era a telefono. Una volta attaccato, gli chiese se sapeva qualcosa.
- Chris non sta bene, così Lea, Ashley e Amber si prenderanno cura di lui oggi e non verranno alle riprese… –
Darren rimase lì impalato.
“Cazzo anche Ashley e Amber sanno!!”
- … Dato che Chris non c’è tu puoi tornare a casa, dovevamo girare delle scene, oggi, in cui lui è fondamentale. Ci vediamo domani mattina alla stessa ora –
Darren se ne andò e triste tornò a casa per cercare di dormire un altro po’, ma fu inutile dato che aveva solo Chris in mente e i ricordi che la sua mente gli mostrava erano molto dolorosi: rivedeva ogni istante in cui il corpo candido e nudo di Chris era sopra il suo.
 
 
Note Autore:
 
Saaalve! Ecco l’ottavo capitolooooO! Spero vi piaccia!
I miei piani per la pubblicazione dei capitoli sono saltati perché sono stato in campagna da mia nonna, isolato da tutto e tutti (T______T) e domani dovrei tornare lì. Il nono capitolo è già in corso.. spero di poterlo pubblicare il più presto possibileeee!!!
Ancora una volta GRAZIE  a tutti quelli che mi leggono e soprattutto  GRAAAAAAZIIIIIIEEEEEEEEEEE a quelli che recensisconooo!  Enjoyy!

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Capitolo 9
*** Il mio inizio sei tu ***


- Oddio, sono esausto! –
Chris sprofondò nel divano di casa sua insieme alle tre amiche.
Aveva comprato un sacco di cose (basti pensare che il suo salotto era pieno di borse!) bellissime da t-shirt a jeans extrastretti. Aveva anche preso delle bellissime Raiban nere e aveva fatto suoi quegli stivaletti di pelle che desiderava.
Anche le altre si erano date alla pazza gioia: avevano minimo 5 buste ciascuna.
- Grazie, ragazze, per questa magnifica giornata! –
- Dovere da migliori amiche Chris! – risposero le tre in coro.
Erano già le 8.30 e Chris non aveva ancora cucinato niente per la cena.
- Che ne dite se prendiamo una pizza? –
- Perfetto! – esclamò Ashley all’idea di mangiare pizza.
- Si ma se non vogliamo trovarci Ryan fuori la porta pronto ad ucciderci per il ritardo, faremo meglio ad andare a letto presto! –
- Lea non essere sempre la solita guasta feste! – l’ammonì Amber.
Chris improvvisamente scoppiò a ridere.
Le ragazze lo guardarono per qualche attimo e poi presero a ridere anche loro.
Si fermarono dopo un paio di minuti.
- Chris perché hai riso? – chiese Amber asciugandosi gli occhi.
- Non lo so… non lo so… vado a chiamare la pizzeria – disse alzandosi e dirigendosi all’ingresso dov’era il telefono.
Vide che c’erano 20 messaggi in segreteria e fu come se qualcuno l’avesse schiaffeggiato.
Chris sapeva chi gli aveva lasciato tutti quei messaggi.
Rimase lì a guardare la lucetta rossa che lampeggiava per qualche minuto poi ne ascoltò uno.
- Che cosa c’è, dolcezza? –
Amber non sentendo parlare al telefono andò a controllare che fosse tutto ok e lo trovò lì in piedi a fissare il telefono, il messaggio ormai finito.
Si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla scuotendolo.
- Niente, niente –
E così dicendo si affrettò ad asciugarsi le poche lacrime scese e a premere il pulsante per eliminare tutti i massaggi in segreteria.
- O-ora chiamo… -
Amber si avvicinò e gli diede un forte bacio sulla guancia.
- Ti aspetto dillà –
E se ne andò a riferire a Ashley e Lea quello che aveva visto.
Chris rimase ancora qualche secondo a fissare la luccetta ormai spenta poi prese il telefono e compose il numero, ma la sua mente era altrove.
 
“Chris, ti prego, rispondi, rispondi… ti prego”la voce roca rotta dai singhiozzi “ sono uno stronzo, un idiota, lo so, ma lascia che ti spieghi, non è come pensi. Ti prego. Mi manchi, ho voglia ti te, del tuo corpo. Io HO BISOGNO di te” Darren si lasciò andare a un forte pianto “ Io TI AMO! Non stavo scherzando ieri mattina… ti stavo dic…” ma il tempo del messaggio finì lasciando la frase a metà.
 
Chris era così sovrappensiero che non si accorse della voce squillante della signorina dall’altro capo del telefono che lo chiamava.
- Ehm si, mi scusi. Sono Chris Colfer e vorrei ordinare pizze a domicilio –
Dopo aver dato le indicazioni per raggiungere la sua casa riagganciò e andò dalle ragazze.
Piangendo gli raccontò quello che aveva sentito nel messaggio.
- Forse dice la verità –Amber
- Forse sei stato così bravo che vuole fare di nuovo sesso con te –disse Ashley scoppiando a ridere.
- Ashley, non hai il minimo tatto! Non è il momento di scherzare questo! –
- Si, hai ragione. Scusami, Chris –
Lea guardò intensamente il volto del soprano, poi parlò.
- Non lasciarti convincere Chris… guarda come ti sei ridotto per lui. No… non deve accadere ancora, devi dimenticarlo. Non badarci… lo so che vorresti stare solo con lui, che lo ami, e non dico che sarà semplice, ma devi dimenticarlo… sono stata una stupida a pensare che avresti dovuto ascoltarlo… – disse andando ad abbracciare l’amico.
Anche le altre due andarono ad abbracciarlo
- V-vabbene… cercherò di dimenticarlo –disse tra le lacrime.
- È così che si fa! Trovati un altro ragazzo… c’è ne sono tantissimi – disse dolcemente Amber.
- Grazie, ragazze. Sul serio grazie mille! –
E a questo punto anche le altre si commossero e piansero con lui.
 
***
 
Darren era stato tutto il giorno sul letto, immobile, senza nemmeno mangiare.
Le immagini di quello che lui e Chris avevano fatto in quel letto fisse nella sua mente.
Era stata una tortura
Pianse tutte le sue lacrime. Chiamò Chris un milione di volte, ma rispondeva sempre la segreteria e continuò a chiamare finché la casella dei messaggi vocali del soprano fu piena.
Non sapeva che fare. Non riusciva a fermare le lacrime, che continuavano a scendere calde e salate sulle sue guance.
A sera tarda si costrinse ad alzarsi perché aveva una forte nausea da fame. Andò in cucina per prepararsi qualcosa e mise una canzone deprimente.
Alla fine del suo piccolo pasto ritornò sul letto e prendendo l’ I-Phone vide che gli era arrivato un messaggio.
Il cuore perse un colpo alla vista del nome del destinatario e subito aprì la cartella dei messaggi per leggere.
 
“Darren, NON voglio più vederti ne sentirti. Lasciare inutili messaggi nella segreteria è totalmente inutile. Sei solo un bugiardo. Non chiamarmi mai più. E sul set cerca di comportarti in modo professionale. Non rivolgermi la parola se non sei nei panni di Blaine e io di Kurt. NON VOGLIO AVERE PIU’ NIENTE A CHE FARE CON TE.”
 
Le lacrime presero a scendere più prepotenti di prima mentre leggeva e rileggeva quel messaggio.
Si sentiva vuoto, senza un senso.
Avrebbe preferito la morte ad ignorare Chris.
Riflettè sulla possibilità di buttarsi dal balcone, ma scartò l’idea quasi subito.
Avrebbe continuato ad andare avanti col suo piano, lo avrebbe riconquistato.
Cercò di calmarsi, di dormire, ma solo a notte fonda ci riuscì.
Pensò per tutto il tempo a come avrebbe fatto a convincere Lea e nel caso anche Ashley e Amber.
 
Il mattino dopo si trovava sul set con mezz’ora d’anticipo.
Aveva gli occhi rossi per il pianto e delle marcate occhiaie. Disse a tutti che si trattava di allergia.
Darren si era seduto lontano dai suoi colleghi. Voleva stare da solo e dal posto in cui era seduto riusciva a vedere bene la porta d’ingresso.
Lea arrivò poco dopo con Chris, Amber e Ashley.
Lo sguardo del riccioluto si posò subito sul soprano e lo scrutarono dai piedi alla punta dei capelli.
Era più bello del solito.
Ora avrebbe solo dovuto aspettare l’occasione giusta per cogliere da sola Lea.
Questa di presentò quando la ragazza si allontanò dal gruppo per andare ad indossare gli abiti di scena.
La seguì piano e quando si chiuse alle spalle la porta del camerino, Darren la riaprì subito e la chiuse a chiave.
Lea lo guardò prima con stupore poi con rabbia crescente.
- TU! Come ti permetti?! Avrei potuto essere nuda! Come osi, poi, avvicinarti a me dopo quello che ha… - strillò la ragazza prima di essere interrotta.
- Si, lo so Lea, hai totalmente ragione. Non urlare così o penseranno che ti stanno stuprando… ti imploro ascolta quello che ho da dire –
- Io non ascolto un bel niente. Esci subito fuori dal mio camerino! AIUTO, HO UN PAZZO IN STANZA! AIUTO! – gridò più forte che mai.
Darren fece per avvicinarsi e cercare di calmarla, ma lei gli mollò un ceffone fortissimo sulla guancia destra.
Gli salirono le lacrime agli occhi e guardò la ragazza.
Anche Lea lo guardò per qualche istante ancora arrabbiata, poi il dispiacere prese il posto dell’ira.
“Oddio ha le lacrime agli occhi! Gli ho fatto troppo male!”
- Lea ti prego, ascoltami… –
- E va bene, sentiamo quello che hai da dire. Hai solo un minuto – disse lei cercando di tenere un tono distaccato e freddo.
- Oh grazie Lea… -
- Stai perdendo tempo…55 secondi –
- Senti lo so che Chris ti ha raccontato tutto… ma lui non sa quello che sto passando. Il giorno stesso in cui abbiamo fatto l’amore sono andato a lasciare la mia “ragazza” perché sono innamorato pazzo di Chris –perse il controllo delle lacrime che ripresero a scendere libere.
- Lea io non posso stare senza di lui. Io lo amo –
- Non dire stupidaggini, tu sei etero –
- Evidentemente no. Ho sempre saputo che ero gay, ma non l’ho mai voluto ammettere… e ora sto affrontando un coming-out con me stesso e l’unica persona che vorrei vicino mi preferirebbe morto… - fu interrotto da un singhiozzo dovuto al pianto – e molto probabilmente Mia, la mia ex, lo dirà a qualcuno e… dovrò affrontare un coming-out con tutto il mondo… io non sono pronto… in questi giorni sono divorato dall’ansia e dalla tristezza… c’è mancato poco che mi buttasi dal balcone… io voglio Chris… Lea credimi - concluse tirando su col naso e asciugando qualche lacrima.
Vedendo il riccioluto in uno stato paragonabile a quello di Chris, tutta la rabbia della ragazza svanì e gli si inumidirono gli occhi.
Gli si avvicinò e parlò piano.
- Darren, scusa per lo schiaffo.. io non sapevo…non volevo farti male… è vero quello che dici? Lo ami? –
Il ragazzo annuì silenziosamente.
- Ho provato a dirglielo, gli ho lasciato una ventina di messaggi in segreteria… ma lui non vuole capire… -
Anche Lea si commosse
-Oh, Darren non preoccuparti, troveremo il modo di convincerlo… -
- Vuoi… vuoi dire che mi credi? –
- Certo! Chi potrebbe non crederti vedendoti in questo stato… insomma devo dedurre che hai pianto molto dato gli occhi rossi e che hai dormito poco dato le occhiaie –
Il riccioluto fece un piccolo sorriso e annuì di nuovo.
- Hai già un piano? –
Per la terza volta Darren annuì e spiegò alla ragazza quello che aveva in mente.
- Quanto sei dolce! –
Lui arrossì e fece un sorriso imbarazzato.
- Allora mi aiuterai? –
-  Certo che si! Che devo fare? –
- Dagli un appuntamento sul tetto per la pausa pranzo… io lo aspetterò lì –
- Bene… vedrai che con questo si convincerà! –
- Grazie Lea –
La ragazza andò ad abbracciarlo forte rivolgendogli un gran sorriso e si asciugò le ultime lacrime.
- Su ora esci, devo cambiarmi… però dato che sei gay potresti anche restare… -
Entrambi risero e Darren andò a cambiarsi nel proprio camerino.
Ora si sentiva un po’meglio. C’era una speranza che tutto potesse tornate al suo posto!
 
 
***
 
- Ok, ragazzi ora gireremo prima la scena tre Rachel e Quinn e poi il bacio Klaine cha avremmo dovuto fare ieri –
Il cast annuì e Chris fu preso da un moto d’ansia.
Aveva paura di dover ribaciare Darren. Aveva paura di poterlo perdonare.
A metà mattina si ritrovò seduto su una sedia nel set della dalton mentre Darren gli si avvicinava parlando, come da copione.
“ Oddio tra poco ci baciamo”
- …E questo duetto era solo una scusa per passare più tempo con te…-
Vide le labbra del riccioluto avvicinarsi pericolosamente alle sue.
“ Concentrati, ora sei Kurt non Chris!”
Darren posò le sue labbra su quelle di Chris e le baciò lentamente.
Dopo qualche secondo Chris si staccò e gli mollò un ceffone sulla guancia sinistra.
Tutto il cast e i tecnici, rimasero shoccati a guardarli con occhi sgranati.
Darren incassò il colpo e dopo tenne la testa bassa per non guardare negli occhi del soprano, che erano pieni di lacrime.
Chris si alzò e andò correndo nel suo camerino, seguito con lo sguardo da tutti.
- Vado a vedere cos’ha –disse Lea.
Il riccioluto rimase lì immobile a guardare la figura del soprano allontanarsi verso il camerino.
 Negli attimi prima di quel bacio pensò che il cuore gli sarebbe esploso e quando le loro labbra si erano toccate, aveva avvertito una sensazione di piacere immensa, ma quando poi Chris si era staccato e gli aveva dato quello schiaffo, tutto era sparito, la malinconia era tornata, si sentiva di nuovo male.
 
Dopo interminabili minuti Lea e Chris ritornarono e mentre il soprano parlava con Ryan, Lea si avvicino a Darren.
- All’una precisa sul terrazzo –disse in un sussurro.
- Grazie Lea – rispose pianissimo il moro.
- Bene, allora riprendiamo! Chris sei pronto? –
Il soprano annuì e tornò a sedersi.
Darren ricominciò a recitare alla perfezione le battute di Blaine e baciò Chris\Kurt.
Fu un bacio lungo e il soprano sapeva che avrebbe sofferto molto per quello.
Furono costretti a baciarsi tantissime volte per riprenderli da tutte le angolazioni.
Al quinto bacio Darren cercò di intrufolare la lingua nella bocca del soprano e questo in un primo momento lo fece fare, ma poi si stacco con violenza mollandogli un altro schiaffo questa volta sulla guancia destra.
- Ok, ok, ok basta così. Fermiamoci qui o Darren non ne uscirà vivo. Andate a pranzo, continueremo oggi –
Darren si precipitò sul tetto a preparare tutto prima che Chris arrivasse.
Voleva che fosse tutto perfetto.
 
Chris resto pochi minuti ancora seduto poi andò a prendersi il pranzo per dirigersi sul tetto dove pensava si trovasse Lea.
Mentre camminava pensò molto a quello che aveva provato durante quei baci.
Erano stati così dolci… a dire il vero Chris aveva sperato che Darren infilasse la lingua tra le sue labbra, ma appena lo aveva fatto, ebbe paura perché sapeva che sarebbe tornato da lui se l’avesse baciato in quel modo, sapeva che si sarebbe arreso al suo amore.
Giunse alla porta che dava sul terrazzo e l’aprì.
Quello che vide lo spiazzò totalmente, un odore di fiore gli inondò i polmoni.
Al centro c’era una grande tastiera e Darren vi era seduto dietro. Tutto intorno c’erano tantissime orchidee (i suoi fiori preferiti).
Chris rimase lì a guardare tutti quei fiori e il ragazzo che amava.
- Chris, io ti amo davvero e spero che con questo lo capirai… -
Comincio a premere le dita sui tasti intonando una canzone che Chris conosceva fin troppo bene.
Gli occhi gli si riempirono di lacrime mentre Darren cominciava a cantare.
 
 

Venivamo da esperienze sbagliate 
ben lontani dal vedersi mai più
ma siamo qua fabbricanti di sogni
il mio inizio sei tu
Sconosciuti tu non eri nei piani
stiam vivendo nuove complicità
ma era un po' che il cuore voleva.
Funzionerà.

 
Chris cominciò a singhiozzare e anche Darren cominciò a commuoversi.
 

Con TE che io voglio
riempire i miei giorni
TEche io voglio far veri i miei sogni
TEquesto viaggio ha porti sicuri
chiari contorni
Ci sarò per la fine del mondo
Ci sarò per AMARTI di più
E così se chiami rispondo il MIO VERO INIZIO SEI TU

 
Chris sorrise cominciò a canticchiare insieme al riccioluto.
 

La nostra vita passava cercando felicità.
Con te un futuro ce l’ho, l'ho aspettato da un po'!
NIENTE ORA CI CAMBIERA’!

Con TE che io voglio
riempire i miei giorni
TE che io voglio far veri i miei sogni
TE questo viaggio ha
porti sicuri, chiari contorni
Ci sarò per la fine del mondo
Ci sarò per AMARTI di più
E così se chiami rispondo
IL MIO VERO INIZIO SEI TU!

 
Entrambi erano praticamente sommersi dalle lacrime.
Si guardarono per qualche secondo poi Darren parlò.
- Chris io ti amo davvero –
Chris continuò a guardarlo in silenzio.
- Ti prego, di qualcosa! –piagnucolò il riccioluto.
-Darren, io… mi dispiace ma non voglio stare con te… quello che hai fatto… è stato troppo doloroso e ho paura… -
- Chris ti prego… amo solo te… mi ucciderai se mi rifiuterai –
- Mi dispiace Darren… -
Fece per andarsene ma il riccioluto cominciò a suonare un’altra canzone, “Songbird”.
Stette ad ascoltare per poco poi se ne andò, lasciando Darren singhiozzante tra le orchidee.
Chris non sapeva come aveva fatto a non saltargli a dosso e riempirlo di baci. Sapeva solo che ora stava peggio di prima.
“Ti amo anch’io, Darren”

 
 
Note Autore:
 
Salveeeeeeeeeeee!! Eccovi il nono capitolo bello lungo!!
Lo so, sono stato perfido a non farli rimettere insieme e a far prendere tutti quegli schiaffi a Darren, ma confidate nei capitoli futuri!
Domani parto e starò via 15 giorni, quindi non potrò postare D:
Ma non temete!! Appena torno vi pubblico tutti i capitoli che risco a scrivere in questi giorni!!!
Ora passiamo ai ringraziamenti u_u
Grazieee a tutti quelli che leggono la storia e un grazissimo a tutti quelli che la recensiscono, ripeto, è per voi che continuo a scrivereee!

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