Villa Malfoy

di RbiliusW
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap 1 ***
Capitolo 2: *** è Potter? ***
Capitolo 3: *** identità smascherate ***
Capitolo 4: *** Non serve essere un eroe ***
Capitolo 5: *** Speranza di salvataggio ***
Capitolo 6: *** Vicini alla resa ***
Capitolo 7: *** ultimo capitolo ***



Capitolo 1
*** cap 1 ***


Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

Pronunciare il nome del Signore Oscuro era stato un errore,Harry lo sapeva bene e così aveva messo in pericola anche la vita di Hermione.

 La domanda che più lo premeva era:

Fenrir Greybck lo stava portando da Voldemort? Se così fosse non avrebbero avuto scampo la sua missione sarebbe rimasta incompiuta.

Mentre cercava disperatamente una soluzione si rese conte che anche Hermione era preoccupata quanto lui.

“Harry? Credi ci stiano portando da lui?” chiese lei con voce quasi soffocata.

“non lo so”, rispose lui sinceramente “dobbiamo trovare il modo di scappare”.

“senza la mia bacchetta non mi viene in mente niente,siamo legati e non vedo niente con questo cappuccio” sussurra.

“dobbiamo solo aspettare che si ferm…”

Una voce fredda lo interruppe.

“sai se sei davvero Potter,la tua cattura ci varrà una fortuna. Sono sicuro che i Malfoy sapranno ricompensarci bene e magari ci lasceranno anche la ragazza.

La vita di una Nata Babbana non vale niente infondo. Credi che il suo lurido sporco sangue m’infetterà se ne bevo un sorso?”. Sghignazzò.

Harry non ripose,tremò al pensiero di Hermione fatta a pezzi da quel mostro. In quel momento ebbe solo il bisogno di rassicurare e sapere che stava bene.

“Hermione,vedrai che ce la faremo,ne usciremo vivi anche stavolta”

“non ti preoccupare per me Harry. Lo avevo messo in conto quando ho deciso di partire con te. In un certo senso era anche il mio destino. Non mi pento di nulla,ora come ora vorrei solo rivedere Ron,solo uno sguardo mi basterebbe. I suoi occhi….” Scoppiò in lacrime e Harry fu felice che ammettesse quanto gli era mancato,cosa che non aveva dato mai a vedere,tenendosi tutto dentro. Ne poteva condividere i sentimenti,anche a Harry aveva nostalgia dell’amico e non potè fare a meno di pensare a Ginny

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Capitolo 2
*** è Potter? ***


Non c’era modo di scappare. Erano troppi. Erano armati. Per quanto si sforzasse Harry non trovava una soluzione e iniziava a temere il peggio.  Era sicuro che la destinazione era Villa Malfoy, ma la domanda rimaneva sempre la stessa: ci sarebbe stato Lui ad accoglierci?

Erano stati molto fortunati a Godric’s Hollow,possibile che la buona sorte gli avrebbe aiutati anche ora?

Si fermarono e uno dei Mangiamorte gli tolse il cappuccio dalla testa,così delicatamente che gli caddero in terra gli occhiali. Nonostante fossero a pochi centimetri di distanza da lui con le mani legate non riuscì a recuperarli. Così si decise a guardarsi intorno e vide un grande cancello che,attraverso i suoi occhi,appariva sfocato.

Pochi istanti dopo l’ingresso si aprì e percorsero il viale fino alla porta.

Senza occhiali non riusciva a identificare la sagoma che stava appena dietro l’uscio,così cercò lo sguardo di Hermione che non trovò.

“abbiamo Harry Potter e la Nata Babbana! Lui non si riconosce un granchè,ma si può scorgere la cicatrice se si guarda attentamente” disse Greyback “appena vi accerterete che è effettivamente lui,voglio i miei duecentomila galeoni,la ricompensa”

“portalo dentro immediatamente” rispose duramente la donna. “se è lui avrai il tuo sporco denaro”

Furono strattonati entrambi al centro del salotto,la luce così abbagliante dava fastidio a Harry.

Un uomo era seduto su un divano,appena alzò lo sguardo,guadò Harry ed infine sua moglie

“cosa ci fanno loro qui? Altri fuggischi? I possibili Nati Babbani vanno consegnati al Ministero…”

“veramente…” tentò di interromperlo Greyback

“credono sia Harry Potter e la Granger Lucius” intervenne Narcissa

A quelle parole,il voltò di Malfoy si illuminò e si alzò immediatamente per avvinarsi di più al ragazzo.

“C’è la cicatrice..lievemente s’intravede … Narcissa chiama Draco immediatamente..”  gridò Malfoy in preda alla follia mentre la donna si apprestava ad ubbidire lasciando la stanza. Poi si girò sulla ragazza.

“tu sei la Nata Babbana!” disse rivolgendosi a Hermione

Lei non rispose,sussultò lievemente. Il terrore negli occhi.

“dove gli avete trovati?”

“poco lontano da qui.. avevano pronunciato il nome del Signore Oscuro,pensavamo portarli al Ministero ma poi dalla gazzetta del Profeta mi sono accorto che questa sporca Mezzosangue era identica all’amica di Potter e cos…”

“Draco..” Greyback venne interrotto nuovamente da Malfoy quando scorse i due entrare nella sala “pensiamo sia Potter,vieni qui e guarda se riesci a riconoscerli.. quella è la Nata Babbana vero?e’ lei dico bene?”

“non lo so,si…forse” rispose incerto senza nemmeno guardali negli occhi

“Draco è una questione della massima importanza. Hai idea di cosa significherebbe per la nostra famiglia se lo consegnassimo all’Oscuro Signore ….”

“non vorrei contraddirla,Signore,ma noi abbiamo trovato il ragazzo e la fetida Mezzosangue,spetta a noi l’oro”

“chiudi la bocca! Nessuno ti ha interpellato! Avrai l’oro che ti spet…”

Un rumore di vetri che s’infrange gli fece scostare lo sguardo.

“mi p-p-perdoni  Signor Malfoy…ho rotto il suo vaso!” si scusò un Mangiamorte

“idiota!” si limitò a commentare Malfoy e tornando a rivolgersi a Draco “ allora? Sono loro?”

“io…”

“che cos’era tutto quel chiasso?” una voce nuova. Bellatrix.

Harry iniziò a tremare al suono di quella voce,cercò il più possibile di mettere a fuoco la donna che era appena entrata. Ecco lì. Di fronte a lui. Il peggio. Non c’era scampo. Tra poco lo avrebbero chiamato. Era tutto finito. Cercò Hermione per capire se nel suo sguardo c’era speranza.

Ma quella voce riprese a parlare e si voltò verso di lei,che si stava avvicnando.

“allora?che ci fate voi qui?”

“hanno catturato Potter,stavamo per chiamare il Signore Oscuro..”

“sei certo che sia lui?” in volto la stessa espressione di Malfoy di poco prima. Eccitamento.

“si,Draco non ne è certo,ma si vede la cicatrice e la ragazza e la Nata Babbana…”

“non possiamo chiamarlo se non è una certezza garantita. Che cosa ci succederebbe? Gli abbiamo fin troppo fatto dubitare di noi e del nostro valore. Draco,cerca Codaliscia,digli di portare immediatamente il nostro prigioniero.”

 

nel prossimo capitolo rivergerò i miei pensieri a Ron :)

probabilmente un flashback su quello che è successo a lui per finire lì

so che è pazzesco,ma a scuola ci vanno giù di brutto gli insegnanti,non so quando potrò aggiornare ma sicuramente ci metterò

poco. prometto. un bacio,grazie in anticipo per i commenti,se ce ne saranno.

alla prossima

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Capitolo 3
*** identità smascherate ***


Erano tutti in in attesa dell'arrivo di Codaliscia,che non tardò ad arrivare.
In quei minuti Hermione pensò attentamente a ciò che stava succendendo ed era quasi certa che il prigioniero fosse qualcuno di loro conoscenza,una amico che avrebbe potuto svelare l'identità di Harry. Quando,però, entrò trascinato da Codaliscia dovette ricredersi. Non lo conoscevano. Lo guardò attentamente mentre veniva gettato malamente sul pavimento con un calcio in pieno stomaco che lo fece grugnire di dolore. Una lacrima percorse il viso di Hermione che provava pena e commozione verso il ragazzo davanti a lei.
Era in uno stato pietoso, il suo corpo traboccava sangue dapperttutto,molte ferite erano ancora aperte e il suo viso...il viso era coperto da mille graffi,mentre gli occhi gonfi erano quasi chiusi. Greyback gli si avvicinò e sferrò un altro calcio sullo stomaco,mentre con l'altro piede gli schiacciava una mano
-Allora moccioso,ti sono mancato un pochino? E' da un pò che non ci divertiamo come si deve io e te da soli.- disse con voce rauca e piena di divertimento. Sogghignò. Un'altro calcio.
-Basta sudicio Ghermidore.- disse Bella interrompendolo. Si avvicinò al ragazzo e con una mano gli sollevò il mento girando il suo sguardo verso di noi.
-Li riconosci non è vero? Alla fine non c'è stato bisogno di cercarli,praticamente sono venuti loro da noi. Che mossa stupida pronunciare il Suo nome non trovi? Allora? non parli? saluta i tuoi amichetti,è da un pò che non li vedi.- pronunciò ogni parola con amarezza
-Non vuole parlare- intervenne Narcissa
-Oh lo sa bene,il ragazzo è forte oppure molto stupido, ma credo che sappia cosa gli succederà se non collabora neanche questa volta. quindi PARLA!- gridò Bella in preda alla rabbia
-Non vale nulla,uccidiamolo e chiamiamo il Signore Oscuro,non serve nessuna conferma,è lui,lui è Potter...stiamo solo perdendo tempo. Non parlerà,non ci è servito fin dal primo giorno,dovevamo farlo fuori già allora. - così dicendo Lucius Malfoy scostò la manica del mantello nero scoprendo il marchio.
-NON FARE L'IDIOTA! SE LO SFIORI,TI UCCIDO PRIMA DI LUI!-
-E' stata una mossa inutile tenerlo qui,è inutile anche ora. tutta la sua famiglia è inutile,lui è un W...-
-TACI! Esci da questa stanza immediatamente e rinchiudi quei due - disse aspramente indicando con un cenno Harry e Hermione - nella cella insieme al folletto e l'altra feccia. Io starò qui con questo ammasso di carne e vedrai che questa volta parlerà, dopodichè chiameremo il Signore Oscuro e torneremo ad avere il prestigio che meritiamo,che IO merito.- poi rivolgendosi a Greyback disse- tu e i tuoi amichetti state qua,potreste tornarmi utili per incentivarlo.- detto ciò scoppiò in una fragorosa risata,seguita da grugniti di assenso dei Ghermidori.
Intanto Lucius e Codaliscia si affretavano a portare Harry e Hermione nella cella. Per farli entrare,lei venne spinta rudemente contro il muro,mentre lui,cercando di strattonare il braccio per liberarsi dalla presa,cadde a terra. Erano ancora legati e fecero fatica a rimettersi in piedi. La luce fioca della luna penetrava dalla finestra illuminando il viso di un'esile ragazzina che Harry riconobbe subito.
-LUNA-
Hermione si girò di scatto verso di lui spostando successivamnte lo sguardo verso un angolo della stanza che Harry era intento a fissare.
-Harry? Harry Potter?-
-si,si sono io- si affrettò a rispondere
-Harry?- si udì un'altra voce e,stavolta, tutti e sue si girarono verso la fonte. Un ragazzo. Dean Thomas.
-Dean!-
-Vi hanno preso! come hanno fatto a prendervi?- chiese
- Ghermidori,nella foresta.- cercò di spiegare in fretta Harry
-il tuo viso. ti hanno riconosciuto?- chiese Luna che sembrava più intontita del solito. Non lo guardava in faccia,fissava il pavimento, quasi in trans.
-No,ma hanno forti sospetti per via della cicatrice.Hermione mi ha fatto un'incantesimo prima che entrassero nella tenda e la mia faccia si è gonfiata come un palloncino.
C'è un modo per uscire di qui? Dobbiamo andarcene prima che parli-
-Chi dovrebbe parlare?- chiese Dean
-Bellatrix ha chiamato un prigioniero,non sappiamo chi fosse,era coperto di ferite,pieno di sangue,i suoi vestiti- Hermione tremò al ricordo - erano strappati,e sanguinava,non smetteva di sanguinare e...e...e i Mangiamorte speravano potesse essere utile per smarcherarci,ma non parlava e penso lo stiano torturanto. Voi non avete idea di chi possa essere? Era ridotto così male.-  Era sull'orlo delle lacrime.
-E' vero ma non è di questo che ci dobbiamo preoccupare- disse Harry - mi dispiace per lui ma dobbiamo uscire di qui. ORA!-
-Come avete fatto a non riconoscerlo?- chiese Dean stupefatto mentre con un pezzo di vetro cercava di tagliare le corde che lo tenevano legato.
Luna sgranò gli occhi e alzò lo sguardo verso di loro
-Le sue grida. ultimamente si sente solo la sua voce che grida. Lo torturano ripetutamente,ogni giorno. Sempre.- disse con voce tremante e allo stesso tempo spaventata
-Sempre - ripetè- pensavo fosse morto oramai,speravo fosse morto...-
-Ma di chi stai parlando Luna?- chiese Harry con voce sottile
-Di Ron,naturalmente- la voce calma e tranquilla.



ho aggiornato tardissimo,perdonatemi!
come sempre grazie per i commenti, spero che questo capitolo vi sia di gradimento,buona lettura e fatemi sapere se volete insomma.
il prossimo cercherò di postarlo prima. :)

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Capitolo 4
*** Non serve essere un eroe ***


Dovrei vergognarmi. Ma che mi è saltato in mente. Sei uno stupido Ronald Weasley e se Hermione ed Harry non ti rivolgeranno più la parola sappi che te lo sei proprio meritato. Ho avuto anche il coraggio di smaterializzami quando lei stava piangendo. Dannato orgoglio,dannato me. Come faccio a tornare indietro adesso?  Dove diavolo mi trovo? Accidenti! Questo è un buon momento per farsi venire in mente un piano,Ron. Coraggio. Eravamo nella foresta e adesso sei in una foresta,dovrebbe essere la stessa,basta solo un po’ di orientamento per trovare il posto in cui si trovano. Infondo non posso essermi allontanato di molto. Da che parte vado? Forse è meglio andare a destra …. ma se poi loro sono a sinistra? Destra o sinistra Ron? Avanti o indietro? Non può essere difficile una decisione simile. Si tratta solo di sapere da che parte andare. Poi una voce poco lontana interuppe i suoi pensieri.

-ehi,forse dovremmo andare da qualche altra parte a pattugliare. Qui non c’è nessuno,sono ore che giriamo in tondo. Non faremo un galeone se continuiamo a stare qui. Tu che dici,Fenrir?-

-cos’è? sei stanco? Facciamo un altro giro. Muovete quelle gambe.- rispose Greyback aspramente,mentre alzava il mento verso il cielo per tirare un lungo respiro con il naso.

-che c’è? Perché ti sei fermato? Dobbiamo muoverci no?- chiese una voce in fondo al gruppo

-carne fresca. La sentite? Scommetto che è un Nato Babbano. Dividetevi.- ordinò Fenrir Greyback.

Merda! Tira fuori la bacchetta,tira fuori la bacchetta. Dov’è la bacchetta? Dove diavolo è quella dannata bacchetta? In tasca,era in tasca,l’avevo messa in tasca. Eccola. Muoviti Ronald,si stanno avvicinando,dai,si è impigliata. Cavolo … cavolo … uno strattone e riesce a liberarla. Brav… NO! Il Deluminatore! cade a terra e rotola per una discesa fino fermarsi tra le radici di un grosso albero. Maledizione,questa è la volta che mi uccidono. Une decisione un po’ più veloce questa volta Ron…o ti smaterializzi o lo recuperi. Scegli. Senza neanche darsi una risposta mentalmente,si abbassa e cerca di gattonare,senza far troppo rumore, verso l’oggetto sperso. Si guarda intorno,via libera,muoviti. Quasi con un balzo lo afferra.

-hai perso la mamma ragazzino?-.un grigno di divertimento e piacere. Un Ron che sembra quasi paralizzato sul posto si gira velocemente.

-stupeficium-. Un lampo di luce rosso fece cadere a terra l’uomo che,ora,non ride più.
Velocemente Ron inizia a correre,senza porsi il problema della direzione. Con i Mangiamorte alle calcagna non sarebbe potuto tornare da loro. Intanto l’uomo caduto a terra aveva mostrato la sua posizione ai compagni alzando la bacchetta al cielo e evocando un getto di luce argentea.

Corri,più veloce,corri!  Lo avevano già raggiunto.

-stupeficium-. Gridò ancora,e un’altra volta un'altra figura cadde a terra.
Ron girò lo sguardo per vedere quanti ce ne fossero dietro di lui. Cinque,forse sei,non ne sarebbe uscito vivo,il fiato iniziava a mancargli. Si rivoltò verso di loro e lanciò un incantesimo. Si alzò un gran polverone e sentì qualcuno lontano tossire ripetutamente. Forse,una possibilità ….

-INCARCERAMUS-

Improvvisamente il buio.
Acqua gelata e parecchi ceffoni.

-sveglia moccioso. SVEGLIA- questa volta un pugno,un pugno forte,Ronald quasi perse i sensi una seconda volta,mentre cercava di mettere a fuoco le facce davanti a lui.

-come ti chiami? E stai bene attento a non mentire. Se non avevi nulla da nascondere di certo non ti saresti messo a correre no?-
-mi chiamo … mi … mi chiamo Stan ..picchetto … Stan Picchetto.- con voce flebile,mentre si massaggiava il punto in cui era stato colpito,che pulsava e bruciava da morire.

-col cavolo! Lo conosciamo bene Stan. Dimmi il nome vero ragazzino,o ti giuro su mia madre che ti apro in due e mi mangio le tue budella.-

-io sono…. Sono… chi sono? Io mi chiamo…- rispose confuso

-forse posso aiutarti io,- rispose Greyback – sei un Weasley vero? I vostri capelli rossi sono un marchio per la gente comune come lo è per noi il vostro lurido odore sporco di traditori. Un tempo la vostra stirpe aveva avuto dignità da vedere,ma siete caduti nella miseria con niente.- gli sputò in un occhio.

-allora ha ragione? Sei un Weasley? – un’altra voce.

-io sì,sono un Weasley- lo dovetti ammettere. Mi avevano preso,avrebbero potuto uccidermi e fare qualcosa alla mia famiglia se avessi negato.

- Maledizione. Abbiamo fatto un buco nell’acqua, Fenrir. Il Ministero per un PuroSangue non sgancia nemmeno mezza falce.- parlò uno alle sue spalle. –cosa ne facciamo? Ci facciamo colazione domani?-
-No! Ho un’idea migliore. Potrebbe avere buoni informazioni per il Signore Oscuro questo essere vile. Se così fosse saremo ricompensati al meglio. Portiamolo dalla Signora Lestrange, a Villa Malfoy.-


Quel giorno non potrei dimenticarlo neanche da morto.
 

Ronald Weasley era ancora disteso inerme nel salone. Dopo il calcio ricevuto in pieno stomaco aveva tossicchiato sangue,ed era stato fermo,piegato in due con le braccia avvolte alla vita. Come se quel gesto avrebbe alleviato prima il dolore,che,ormai, era insostenibile. Era come se il suo corpo stesse bruciando tra le fiamme,ogni parte del suo essere gridava ma le sua mente era in silenzio da giorni ormai.
 

Quel che era peggio non era ne il dolore ne quello che avrebbe dovuto subire ancora prima di esalare l’ultimo respiro,ma che loro fossero qui. Per quanto fosse felice di averli rivisti il pensiero che avrebbero dovuto sopportare quello che ha sopportato lui,anzi che Lei avrebbe dovuto sopportare,lo affliggeva più di qualsiasi pugno nello stomaco o tortura cruciatus. E mentre Bellatrix continuava a farlo soffrire fisicamente con la bacchetta e qualche incantesimo, lui trovò la soluzione per farli uscire di lì,avrebbe solo dovuto trovare il modo per riprendere ciò che gli era stato tolto la sera in cui era stato portato lì. Il dolore per Ron iniziò ad affievolirsi quando la Mangiamorte smise di torturarlo,la vide con la coda dell’occhio lasciarsi andare stancamente su una poltrona appena dietro di lei. Chiuse gli occhi e cercò di non pensare a niente,ma li riapri all’istante sentendo il rumore di tacchi sul marmo che si avvicinavano.

-Bella non parla.- disse una voce rauca,poco simile a quella di una donna.

-ma non mi dire,non lo avevo notato- rispose stancamente la signora Lestrange

-ho una soluzione. Chiamiamo il Signore Oscuro.-

-Sorellina, non possiamo chiamarlo finc …-

- finché non siamo sicuri che siano loro. Ascoltami,che siano loro o no abbiamo Weasley,prima che muoia forse il Signore Oscuro potrà farlo parlare. Lui non fallirà e allora avremo notizie su Potter e ciò che sta facendo. Ci ricompenserà per le informazione che ricaverà,ma se il ragazzo traditore del suo sangue muore e i prigionieri non sono Potter e la MezzoSangue non avremo in mano niente.-
Bella non rispose alla sorella. Tirò sul la manica del suo abito e con un dito premette sul marchio nero.

-Hai sentito mia sorella schifoso verme? I tuoi tentativi di fare l’eroe non sono serviti a molto. Stanotte,MORIRETE TUTTI!-






premetto che questo capitolo non mi è piaciuto tanto..però per chi ancora seguisse questa storia,assicuro colpi di scena nei prossimi capitoli.
mi scoso per il ritardo. è passato un sacco dall'ultima volta che ho postato. spero in molti vostri commenti.
rigrazio chi ha commentato le storie precedenti e mi auguro che lo facciano ancora.
un saluto e un grosso bacio
RbiliusW

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Capitolo 5
*** Speranza di salvataggio ***


Si girò verso Hermione. Si girò verso Hermione con gli occhi sbarrati,il brivido della paura,dell’orrore percorse la sua schiena. Per qualche istante perse il respiro,perse i suoi pensieri. Venne scosso più volte da Dean che in una frazione di secondo spinse di lato per chinarsi su Hermione. In quei pochi attimi in cui non era stato cosciente lei era caduta a terra,completamente sdraiata sul pavimento. Respirava malissimo,sembrava preda di un attacco d’asma. Chiese aiuto più volte a Luna di dargli una mano,di fare qualcosa,ma lei era ferma,ancora immobile,nuovamente in trans,seduta contro il muro e le mani avvolte intorno alle ginocchia … accadde tutto velocemente. Dean cercò di aiutarlo a tirare su Hermione,ma sembrò che il loro intento non facesse che peggiorare la sua respirazione ansimante.
 

- Harry,mettiamola contro il muro,deve stare seduta … - disse a Harry e poi rivolgendosi a lei – Hermione cerca di rilassarti,inspira dal naso,prendi un bel respiro,un respiro profondo.-

Hermione non lo stava ascoltando,si vedeva dal suo sguardo. Si avvicinò a lei per asciugarle il sudore sulla fronte.

- Dean,dell’acqua..portami dell’acqua,ce l’avete?-

-si,si certo. Dell’acqua.- lo vide sfrecciare dall’altra parte della stanza,tornò con una scodella in mano all’istante.
La guardò tristemente,la ciotola era mezza vuota. Meglio che niente,pensò. Le bagnò la fronte e le fece bere un sorso. Il suo affanno diminuiva.

- La tua faccia è tornata normale Harry,appena ti vedranno in viso lo chiameranno. Moriremo tutti.- disse Luna. – siamo tutti morti.- ripeté

Prima che qualcuno potesse riflettere su ciò che aveva appena detto Luna,si levò un grido di dolore terrificante. Un grido che era giunto forte e chiaro fin nei sotterranei della casa. Un grido che fece accapponare le pelle di ognuno di noi. E poi un altro, più forte,più sovrastante.
Senza nemmeno rendersene conto,Hermione era balzata in avanti,corse fino alle sbarre delle cella.

- ROOOOOOOOON! RON! - gridò più che poté con la voce tremante.

La vide aggrapparsi con le mani a due sbarre mentre scuoteva le porta ferrea avanti e indietro. Fece tutto ciò continuando a gridare il suo nome. E ogni volta che lo sentii pronunciare da lei,con quella voce piena di lacrime salate, si sentiva trafitto da un lama. Riuscì a pensare a lui in quel momento vendendo lo sconforto,il dolore quasi fisico che rispecchiava il volto di Hermione. Si rese conto di ciò che aveva fatto per lui,per lui e Hermione,ciò che aveva sopportato piuttosto di tradirci. Lui era il suo miglior amico e non avrebbe mai potuto dubitare della sua lealtà e della sua amicizia nemmeno dopo ciò che era successo quella sera alla tenda. Era il suo migliore amico,suo fratello,così come tempo fa lo fu Sirius per suo padre. Una lacrima calda percorse il suo viso lentamente.

- FATEMI USCIRE DI QUI. ROOOON!RONALD!- gridò Hermione con la voce strozzata dai singhiozzi. Si era accasciata a terra stremata.

Doveva salvarlo. Doveva trovare una soluzione. La porta era chiusa con la magia,l’unica cosa che avevano a disposizione era un pezzo di vetro,che non poteva certamente essere considerata un arma. Iniziò a tastare il muro in cerca di un passaggio di fuga di qualcosa … qualsiasi cosa.

- Harry ci abbiamo già provato,non si può uscire di qui senza la magia,mi dispiace. Non abbiamo la bacchetta e gli unici esseri viventi in grado di usare la magia senza la bacchetta sono gli elfi..e nessuno di noi è un elfo. –disse Dean.
A quelle parole sbarrò gli occhi,che si illuminarono di gioia. Elfo. Aveva un elfo.

- Dobby! – dissi cercando di mantenere un profilo di voce normale,in modo che nessuno potesse sentirlo. Non accadde nulla e immediatamente si rese conto che Dobby in realtà non era il suo elfo. Così si corresse all’istante

- Krea…!- tentò

Crac

-il padron Harry Potter ha chiamato Dobby,Dobby è molto lieto di rivederla signore.-

- Dobby- dissi

- Dobby- disse Dean stupefatto.

- DOBBY- urlò Hermione,che corse ad abbracciarlo.

- Hermione sarà il caso di..- non gli lasciò il tempo per finire la frase

- Dobby,pensi di poterci aiutare? Ron è la-lassù e e e lo stanno … - altri singhiozzi

- Dobby dobbiamo uscire di qui- continuò lui – prima però dobbiamo salvare Ron,lo stanno torturando lassù,puoi aiutarci? Puoi smaterializzarti e aprire la porta?-

-certo Harry Potter,Dobby può fare tutto questo Signore.-

-bene allora … -

- Shhhhhhh - lo mise a tacere Luna – arriva qualcuno-

- Dobby nasconditi- sussurrò Harry  -non devono sapere che sei qui..-

Il fedele servitore di Lord Voldemort, Codaliscia, non tardò ad arrivare alla porta della cella affiancato da Lucius Malfoy.
- cos’è tutto questo rumore? Luridi … fatevi vedere! Muovetevi. Potter? Dove sei?- disse con disprezzo Lucius.

Camminò verso la porta,appena la luce della candela nel corridoio illuminò il suo volto, i due Mangiamorte trattennero un profondo respiro.

- Sta arrivando – si limitò a dire Codaliscia

- E’ già stato chiamato per il vostro amichetto,sarà felice di rivederti in faccia Potter. Questa è la tua ultima sera in vita. Dì le tue preghiere!- disse Lucius rauco

Salirono le scale e tornò il buio a incombere nella stanza.
Perfino al luce della luna era assente,oscurata da una nuvola di passaggio. 

non merito neanche un commento :( ho aggiornato tardissimo,mi dispiace..pensavo di postare molto prima,che avrei scritto un sacco per le vacanze di Natale,invece niente. mi scuso tanto ringrazio tutte le persone che seguono ancora questa storia.. un bacio grande, scusate per il ritardo PS sono quasi certa che questa settimana aggiornerò anche l'altra storia (i cambiamente servono) colgo l'occasione per rassicurarvi del fatto che non mollerò queste storie finchè non saranno ultimante..non dubitatene anche se ci metto molto per aggiornarle. bah,detto questo non vi stresso ulteriormente,fatemi sapere un altro bacio grande a tutti lettori al prossimo capitolo

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Capitolo 6
*** Vicini alla resa ***


- E’ Potter! – disse Lucius

- Che cosa? – chiese Bellatrix con disappunto nella voce. – Smettila Lucius. Il ragazzo non ha ancora parlato,non blaterare. Dobbiamo aspettare l’Oscuro Signore. E’ l’unico che ce lo dirà con certezza.-

- Oh,io non credo. L’incantesimo,quella fattura non funziona più. Vai tu stessa da lui,nella cella. Non abbiamo bisogno della sua conferma. E’ Potter ti dico. Alla luce di ciò,non avremo certo più bisogno di Weasley. Direi che possiamo sbarazzarcene.
Dato lo stato in cui è ridotto se lo uccidiamo gli facciamo perfino un favore.-

- E’ lui,quindi! Lo sapevo,ne ero certa!- la voce della strega era eccitata,elettrizzata dalla nuova scoperta. – Bene! Immaginati la sua sorpresa quando arriverà qui,glielo consegneremo e finalmente torneremo tra le sue grazie. Non sognavo altro. –
 

Quella loro conversazione mi fece rizzare i capelli. È’ davvero possibile essere così..così inumani?!?!
Dentro di me,urlavo,urlavo a squarcia gola. Li avevano smascherati,li avrebbero uccisi o peggio,torturati.
Poi avrebbero fatto forse lo stesso con la mia famiglia. Intravidi i loro volti,nella mia mente. Chiusi gli occhi e pensai a loro: alla mamma sorridente e brontolona che mi rimproverava di aver mangiato anche la colazione di Fred;a Ginny che da bambina mi implorava di giocare sempre con lei; agli scherzi di Fred e George; a quell’idiota di Percy; a papà che è sempre stato il migliore,buono come la torta di melissa; a Bill che non avevo nemmeno salutato. In un attimo vidi la luce dei loro occhi dissolversi flebilmente,li vidi cadere a terra nei miei pensieri,morti. Una lacrima solitaria percorse il mio volto,senza che io potessi fare qualcosa per impedirlo. Attraversò lenta la mia guancia,non doveva finire così,non in questo modo.
Non erano loro che dovevano morire. No,loro no. Quanto vorrei che la mia vita bastasse per salvarli,per assicurare loro una vita lunga e felice.  E sarebbe bastata. In quel momento realizzai,trovai la soluzione che era da sempre stata davanti ai miei occhi. Avrei dovuto solamente riappropriarmi del mio zainetto. Deve essere in questa stanza..ne sono certo! Quando mi hanno portato qui l’avevano lanciato in un angolo. Riaprì gli occhi e cercai di mettere a fuoco per guardarmi intorno e visualizzarla. Qualche attimo dopo,lo vidi. Mi sembrava così lontano…..a occhio e croce saranno stati venti o trenta passi da dove mi trovavo. Il fatto era che non ero sicuro che sarei riuscito a camminare e soprattutto come avrebbero fatto a non notarmi? Non avrei avuto il tempo nemmeno di alzarmi. Come fare?

- Ehi Fenrir ,porta via questo ammasso di carne..divertiti se vuoi poi però fallo fuori. Non ci serve più!- ordinò acidamente Bella.

- sarà un piacere Signora.- lo disse porgendo un profondo inchino.

MISERIACCIA! La mia unica alternativa è provare. Cercai di issarmi facendo leva sui gomiti,fui rapido..ma mi reggevo in piedi a malapena..mi sentivo svenire…

- MA CHE DIAVOL…STUPEFICIUM!!- gridò Bellatrix infervorata.

Balzai in aria cadendo rudemente su pavimento. Il dolore era indescrivibile,mi accecava. Dovevo essermi rotto qualcosa.. però ero lì,proprio dove volevo essere. Mi sarebbe bastato allungare il braccio e afferrare la mia sacca con la mano. Poi ce l’avrei fatta…eppure non andò così..svenni mentre tentavo di muovermi.
 

-quanto ci mette?-

-Hermione,tra poco sarà qui,dagli tempo di tornare.- disse Harry

- tra poco Harry? Tra poco potrebbe essere già tardi dannazione! Quanto ci mette?-

- Hermione,basta. Sarà la quinta volta che lo chiedi..nell’arco di quanto?!? Un minuto forse! Sono agitato quanto te..credi forse che a me non interessi salvare Ron e uscire di qui prima che lui arrivi. Sono agitato e spaventato quanto te. Dobbiamo mantenere i nervi saldi.-

Hermione tacque.

- andrà tutto bene.- disse Harry con voce flebile..parve quasi un sussurro,non del tutto convinto.

- tu credi? Io credo di no! Non andrà tutto bene per niente. Va tutto male. Ron non doveva essere lì,non dovevano fargli questo! Non doveva andare così. - . Lei riprese a piangere,scossa qualche volta dai singhiozzi.

- mi dispiace,è colpa mia! –

- non essere sciocco Harry … lo sai che non è così. –

- non avrei mai dovuto portarvi con me-

- da solo non saresti arrivato a nulla e questa missione è la cosa più importante. Ora smetti mola di parlare per favore.-

Cadde il silenzio. Harry era morso dai sensi di colpa..se solo non l’avesse cacciato via. Se solo ci fosse una soluzione. Incominciò a piangere anche lui e Hermione corse ad abbracciarlo. Stettero così finchè non arrivò Dobby.

-Dobby ha fatto tutto Signore,Padron Weasley ha dato a Dobby anche una bacchetta.-

Hermione gliel’ha strappo dalle dita senza nemmeno ringraziare. Si avvicinò cauta alla porta e sussurrò un Alohomora.

- Svelto Harry!-
 
Un piano sopra un uomo dalla pelle bianca e coperto da un lungo mantello nero si era appena smaterializzato.

-Allora miei umili fedeli che notizie portate?- la voce fredda come il ghiaccio.

- buone notizie,Signore. Ottime notizie. Sarà contento di noi.- Lei si inginocchio ai suoi piedi.

- Meraviglioso,allora parla Bella,su non farti pregare.- sobillò Lui

- ma certo che no mio Signore, abbiamo catturato … -

-….POTTER!-  




buongiorno gente. ecco un nuovo capitolo..è un pò quello di passaggio..è venuto maluccio ed è anche decisamente più corto rispetto agli altri. Come se no bastasse al solito aggiorno sempre tardi.. è passato un mese e mezzo!
fortuna che in questo sito gli autori non sono tutti come me...;)
fatemi sapere
bacissimi!
RbiliusW

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Capitolo 7
*** ultimo capitolo ***


- ….POTTER-

Harry si fermò di colpo, Hermione, accanto a lui, non sembrava nemmeno spaventata.. si stava guardando intorno,in quella stanza stava cercando i suoi occhi blu ormai spenti. Il suo sguardo cambiò espressione, prese forma sul suo volto una smorfia di dolore angoscia non trovandolo. Ora si,che era spaventata. Harry,invece,nonostante fosse riuscito a guardare Hermione,sembrava non aver mai distolto lo sguardo dalla figura viscida e pallida di fronte a lui. Spacciati,erano spacciati. Se qualche secondo prima vedeva un barlume di speranza e fortuna ora si era dissolto,spento nel nulla.

-non potrei essere più d’accordo Bella- disse con voce fredda e quasi..gioiosa. – buone,anzi ottime notizie.-

E rivolgendosi a Harry

-spero che trovarti qui sia stato un fortuito caso e che tu non sia venuto qui scioccamente per salvare quel che resta della carne del tuo amico. Non mi stancherò mai di ripetertelo Potter,non mi sono mai stancato con Silente..ma vedi,è qui che ti porta l’amore,e circa 16 anni fa anche i tuoi genitori hanno subito la stessa sorte. Tocca a te,ora.-

Aveva la gola secca,ma se veramente doveva finire così,non sarebbe stato zitto.

- meglio una vita come l’ho vissuta io fino ad ora che un’eternità senza anima. –

- sciocco! Ora basta parlare … questa volta niente fantasmi,questa volta due bacchette non gemelle,questa volta MORIRAI! Dategli una bacchetta,SUBITO-

Bellatrix non se lo fece ripetere e,siccome tutti erano terrorizzati dalla voce impetuosa di Voldemort, si avvicinò al ragazzo sfregiato per porgergli la proprio bacchetta. Quando Harry la prese lei non manco di emettere un grugnito sprezzante. Harry la strinse saldamente nella mano destra,aveva la mani bagnate dal sudore. Rivolse uno sguardo ad Hermione e vide un volto devastato,sapeva che sarebbe finita quanto me … per tutti!
 
La stanza girava..o era forse la sua testa? Un vortice infinito..si mise le mani sulle tempie,richiuse gli occhi sperando potesse funzionare.
Era stato riscosso dal suo dolce sogno da urla infuocate dall’odio. Con gli occhi strizzati cercò di concentrarsi sulla nuova voce..che sentiva lontana..come un eco quando si dissolve..eppure nitida. Sapeva perfettamente a chi apparteneva. Riaprì gli occhi e si voltò verso la sua borsa,era sempre lì e vicina. Rincuorato dal fatto di essere ancora lì invece che in una foresta a subire le pene dell’inferno con il lupo mannaro,allungò il braccio e l’afferrò tirandosela verso di sé.
Ormai il dolore non lo sentiva più,ma lo sforzo,per lui, fu comunque enorme. L’altra mano,che era distesa in parallelo al fianco, la portò sulla cerniera e con più energie aveva in corpo l’aprì. Nella stanza ora c’era silenzio e l’aria era pesante,piena di tensione. Iniziò a frugare e ne emerse la sua bacchetta … riprese..doveva sbrigarsi … dai dai dai … eccolo! Il deluminatore… ora mancava solo … la polvere buio pesto. Ne raccolse tre pezzi sperando potesse bastare.
Erano stati in gamba Harry e lui a pensarci di prenderla,quando ancora erano alla tana.. ottime per una fuga rapida ripensò. A Hermione non sarebbe mai venuto in mente di prenderne un pò..certo non considerava degni di nota gli scherzi dei Tiri Vispi Weasley..eppure quella pietruzza nera informe di quei tempi sarebbe stata assai utile,lo sapeva..anzi,lo sapevano!
Il piano era semplice,creare un diversivo e utilizzare il deluminatore per farli andare via da lì. Avevano iniziato a combattere era il momento..non poteva sprecare un altro solo attimo. Ok,Ronald l’ultimo sforzo della tua vita..per loro..per Lei! Salvala! In uno battito di ciglia era in piedi,inspiegabile come potesse a stare con i piedi saldi al terreno sottostante,inspiegabile l’equilibrio e la forza di volontà … fece scattare il deluminatore.. un scatto,un suono sordo nel silenzio fece attirare in lui tutta l’attenzione..fuorché quella di Tom e Harry,troppo presi dal contatto delle loro bacchette. Il razzo di luce verde combatteva con quello di luce rossa del Ragazzo-Che-E’-Sopravvissuto. Mentre due sfere di luce fioca uscivano dal cilindro d’acciaio Ron si perse qualche istante negli occhi nocciola e lucidi di lei. Ti amo

Schiuse la mano sinistra nello stesso istante in sui una lacrima sfregio il suo viso incrostato dal sangue secco … tre pietruzze caddero una dopo l’altra e il buio sommerse la stanza.

Un sorriso si increspò nel suo volto, l’ultimo sorriso,l’ultimo sospiro,l’ultimo pensiero.
 
 

A chilometri e chilometri di distanza,in una foresta sperduto un urlo spaventoso squarcio l’aria,mosse alberi e uccelli,che dal loro caldo nido si librarono in cielo. Una donna pianse la sua anima gemella.






ultimo capitolo...non commento il ritardo immenso per postarlo perchè il silenzio a volte,è vero, vale più di mille parole.
nelle speranza che vi piaccia, 
un bacio 
RbiliusW
fatemi sapere con i vostri commenti...

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