Problems Problems Problems ~ Real Life Drama

di Smocchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The New Start ***
Capitolo 2: *** Stupid Latin Boy ***
Capitolo 3: *** The Guy With Green Water Eyes ***
Capitolo 4: *** On the verge of hysterics ***
Capitolo 5: *** Now it's my turn ***
Capitolo 6: *** Open Book. ***



Capitolo 1
*** The New Start ***





Problems Problems Problems ~ Real Life Drama : The New Start




Eccomi qui. Pieno di buoni propositi a riniziare un nuovo e pallosissimo anno di scuola.
Guardo sconfitto il grande edificio che si prostrava davanti a me, non mi era mancato per niente quel colore rosso spento, nemmeno quelle finestre troppo grandi per delle classi composti da malapena 14 persone e neppure il cancellone verde che, appena sorpassato, significava l’inevitabile fine delle vacanze estive.
Sono ancora indeciso, la voglia di scappare è tanta, e chi ce la fa ad affrontare altro tempo in quel carcere? Il liceo artistico. L’unica cosa positiva è che almeno è composto da 9 lettere,ah giusto il 9 è il mio numero fortunato, questo a dir la verità è l’unico motivo che mi ha spinto a farlo.
- Hey Trent! – sento esclamare una voce dietro di me
Mi volto molto pigramente e davanti a me trovo Geoff bello pimpante  di prima mattina con un sorrisone enorme, diciamo più che altro che lui è il mio migliore amico di disgrazie e avventure.
Lui è un festaiolo che puntualmente ogni venerdì e sabato sera organizza un festone sulla spiaggia, giusto un paio di volte (una centinaia) i poliziotti sono intervenuti per dei piccoli disagi…incendio in un bagno pubblico, uova marce e carta igienica buttati sui tetti delle case e…va beh un’altra serie di cose che non sto a dire. E’ un tipo molto stupido ma quando vuole sa anche connettere il cervello. Non riesce ad avere un rapporto serio con nessuna ragazza, semplicemente si limona quelle che ci sono alle sue feste e poi non si fa più sentire con nessuna di queste. Devo dire che non approvo molto questo suo stile ma la vita è sua e fa ciò che vuole. Non voglio fare la vocina della coscienza che non ha.
- Pronto per un altro elettrizzante anno di scuola? – ecco da qui già potete capire che il suo cervello non funziona nel modo giusto.
- Geoff ma tu lo sai che ci sono gli esami quest’anno vero? – domando alzando un sopracciglio, la sua espressione diventa confusa – E-esami? Intendi quelli che si fanno quando si arriva in quinta? –
Mi porto una mano alla testa rassegnato – Si quelli –
- Oh – si gratta la testa – Quindi quest’anno siamo già in quinta? Forte! – esclama tornando alla sua solita espressione felice e apparentemente senza problemi.
Ditemi la verità, lui non è di questo pianeta vero? No perché ormai non ci riesco più a credere.
- Si…forte – dico con poco entusiasmo assecondandolo, improvvisamente sento suonare la campanella che segnava l’inizio ufficiale di un nuovo e ultimo anno.
Io e Geoff ci scambiamo uno sguardo veloce e poi guardiamo di nuovo dritti davanti a noi – Andiamo? – chiedo deglutendo
- Dovremo farlo prima o poi –
Presi la cartella dell’estpak che avevo appoggiato a terra poco prima e me la carico sulle spalle, è già troppo pesante per il primo giorno – Meglio farlo subito, prima si attutisce la botta meglio è –
- Non ho capito un fico secco di quello che hai detto ma mi hai convinto –
A passo lento ci dirigemmo verso quell’edificio troppo grande,un passo alla BeyWatch. Eh si, stavamo per entrare in guerra….una guerra che solo dopo altri 203 giorni potevamo ritenere finalmente conclusa.


Nota dell'autrice:
Ta-dà! Eccomi qui con una nuova fan-fiction che sicuramente verrà finita! Spero vi sia piaciuto l'inizio!
Questo è solamente un piccolo assaggino e sinceramente non mi convince molto come l'ho scritto
Sono sempre troppo autocritica, meglio che sto zitta! lascerò il vostro giudizio a voi nelle recensioni!
Sempre se ne lascerete xD

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Capitolo 2
*** Stupid Latin Boy ***




Stupid Latin Boy.


- Ti rendi conto? Saremo di nuovo in classe assieme! Si! - esclama in continuazione Lindsay segiuta da Beth.
Alzo gli occhi al cielo, quando mai ho chiesto a queste due galline di unirsi a me...Svolto con passo deciso l'angolo che mi avrebbe permesso di arrivare alla mia nuova sezione. Dopo 4 anni interi passati nella sezione B insieme a quell'idiota darchettona di Gwen finalmente quest'anno passo alla sezione A. Mi piace troppo come lettera, come se fosse proprio la classe dei vincenti.
- Lo sai Heather, si dice che arriverà un ragazzo nuovo, proprio da noi - mi dice l'occhialuta  quasi bisbigliando - Non è di questo paese però parla la nostra lingua come se fosse la sua-
- Ah si? - domando abbastanza incuriosita, magari è un di quei pivellini secchioni come Harold che si fanno corrompere come niente, sarebbe proprio utile - Sapete, non sarebbe male se diventasse nostro amico - sfoggiai un sorriso poco convincente però, come al solito, Lindsay e Beth non se ne accorsero.
- Oh si! Non vediamo l'ora! - cominciano ad urlare come due oche, mamma mia quanto non le sopporto.
- Signorina Kanako, la campanella è suonata da un pezzo lo sa? - la professoressa Green aspettava spazientita sulla porta, non era cambiata nulla...solito maglioncino verde vomito con una gonna lunga fino alle gambe nera...a quanto pare non poteva permettersi di meglio.
Sorrido - Meglio che non si arrabbi altrimenti le rughe rovinano la sua "splendida" pelle -
I miei compagni sghignazzano mentre la Green diventa rossa dalla rabbia - Come...come ti perm..? - non riusciva nemmeno a finire la frase, probabilmente stava rischiando un infarto, che peccato.
- Ma professoressa il mio è solo un consiglio, non volevo offenderla - faccio fatica a non ridere - Adesso vado a sedermi con il suo permesso -
Sembra tranquillizzarsi - Bene, si porti dietro anche la sua scorta - dice indicando dietro di me le mie care "amiche"
- Lindsay, Beth andiamo -
Guardo i banchi, sono liberi solo 2 nella prima fila a destra e altri 2 nella terza a sinistra, senza nemmeno chiedere mi precipito nei banchi in fondo, non ho intenzione di cominciare a stare già avanti dal primo giorno.
- Ragazzi colgo l'occasione, visto che adesso ci siete tutti - la Green mi rivolse uno sguardo torvo e lo stesso feci anche io -  Vi presento il vostro nuovo compagno di classe, entra pure -
Nella classe si diffuse un silenzio assoluto appena il ragazzo entrò. Anche io sono costretta a starmene zitta. A quanto pare avevo pensato male prima.
- Buenosdìas chicos, il mio nome è Alejandro Burromerto, spero vivamente di trovarmi bene qui con voi -
Tutte le mie compagne avevano gli occhi fissi sul latino, tutte avevano uno sguardo da pesce lesso come se fosse la prima volta che vedono un uomo.
Ha lunghi capelli che quasi raggiungevano le spalle color castano, occhi verdi, pizzetto appena sotto le labbra. Indossa una canottiera bianca con sopra una camicia color porpora semi-aperta, lunghi pantaloni grigio scuro e stiavaletti dello stesso colore. 
- Forza ragazzi salutate anche voi questo splen...questo ragazzo - si corresse immediatamente arrossendo
- Oh professoressa, mi chiami pure con il mio nome, sempre se vuole - fece un sorriso suadente che la fece quasi svenire mentre tutte urlavano come delle matte - Quanto sei figo! -
Voltai lo sguardo verso la finestra completamente con lo stomaco sottosopra, mi stava venendo da vomitare...provarci con la nostra profe che ha..50 anni?
- Bene allora puoi sederti... - dice la Green guardando verso di me ancora più infuriata di prima
Guardo il banco vicino a me. Atroce sospetto.
- Al terzo banco vicino ad Heather - indica verso di me e Alejandro alza un sopracciglio allargando un piccolo sorrisetto.
Stupido Latin Lover, chissà perchè non mi convince nemmeno un po'.
- Certamente - per tutto il tragitto non fece altro che vantarsi (secondo il mio punto di vista) di esser al centro dell'attenzione finchè finalmente non si sedette purtroppo accanto a me
- Hola chica - sussurrò rivolgendomi un sorriso
- Ciao - sbotto - Non parlare in spagnolo perchè non ci capisco un H -
- Però quello che ho detto l'hai capito, quindi qualcosa sai - ok,mi sta già facendo innervosire questo Alex, Ale o quel che sia.
- Intuito - dico stringendo un pugno, pensavo che il discorso sarebbe finito lì e invece continuò - Sai speravo tanto di trovare una ragazza così affascinante, a quanto pare ho avuto fortuna -
- Senti bello - dico trattenendomi - Li conosco i tipi come te e fidati che con me non attacca -
Rimase in silenzio per un momento e poi parlò di nuovo per poi tacere tutta la lezione - Questo si vedrà -
Le sue parole mi fecero pensare, mi ha per caso lanciato una sfida? Perchè se è così...se vuole la guerra.
Guerra sia.

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Capitolo 3
*** The Guy With Green Water Eyes ***


            

The Guy With The Green Water Eyes.


- Vota per Courtney! Vota per Courtney! - urlo in continuazione guardando gli studenti della scuola sorridendo. 
Quest'anno avrei vinto le elezioni, ne sono più che certa, avrei battuto quell'idiota e maniaca di gloria ( Lo è anche lei se è per questo Nd Me xD) di Meredith Mc Lasty, sono più determinata di un carro armato, forse più di Eva, la maschiona di classe mia. 
Sto tentando in tutti i modi di risultare "gradevole" alla gente che mi sta attorno guadagnando simpatia e ovviamente il loro voto...va beh stamattina non è andata molto bene, 3 litigate nel giro di 2 ore, una con il bidello che non stava spazzando nel modo giusto il corridoio, un'altra con due ragazze che scattavano foto nello spogliatoio maschile del Club di Hokey e un'altra ancora con altri che due che stavano facendo atti osceni in bagno...Rabbrividisco al solo pensiero,ormai le ragazze di questi tempi perdono la loro purezza (verginità) come niente e i ragazzi...beh loro sono dei morti di figa con tutta la sincerità di questo mondo.
Mi do un pugnetto in testa "Che cavolo sono queste espressioni che uso mentre penso?" 
Mentre alcuni si avvicinano a me (di prima liceo) per chiedermi delle indicazioni come ,per esempio, dove si trova l'aula di fisica o l'aula di chimica, mi soffermo a guardare davanti a me.
Ma quello...?

Flashback:

I was thinkin about her, thinkin about me.
                                                                                                   Thinkin about us, what we gonna be?

Open my eyes, yeah; it was only just a dream.
                                                                                                   
                                                                                                   So I travel back, down that road.

Who she come back? No one knows.

                                                                                                  I realize, yeah, it was only just a DREAM.

La ragazza continuava ad ascoltare quella canzone come se fosse una droga.
Le faceva pensare in continuazione a ciò che nella sua vita aveva sbagliato. 
Guardò fuori dal finestrino dell'autobus,mancava poco perchè arrivasse a casa...non ne aveva molta voglia di tornare, aveva voglia di starsene da sola. Come sempre. Non era fisicamente sola, poteva contare sull'amicizia di Bridgette, amava stare al centro dell'attenzione però...alla fine sapeva di esser lasciata in disparte perchè...perchè lei non è come tutte le altre ragazze.
Suonò il campanellino per scendere alla fermata ma qualcuno lo fece prima di lei.
Strano,era sicura di esser l'unica nel mezzo...chi poteva esserci all' 1 di notte?
Guardò dietro di sè e vide un ragazzo,aveva il cappuccio e la sua testa era piegata verso il basso, riusciva solo a scorgere un pezzo di magleitta nera con un rigo verdino chiaro alla fine, jeans a cavallo basso e all star rosse.
Un tipo sospetto, fin troppo...e se fosse stato un maniaco?
Avrebbe dovuto usare le tecniche imparate al corso di difesa femminile oppure...guardò nella borsa ed estrasse un piccolo spray al peperoncino. In quel momento si sentiva più sicura.
Il bus si fermò ed entrambi scesero dalla loro postazione, il ragazzo aveva un passo deciso e si avvicinò alla porta aspettando che si aprisse...la ragazza invece rimase ferma vicino alla macchinetta dei biglietti, non voleva avvicinarsi.
Le porte si aprirono poco dopo e lo sconosciuto scese, la castana prese un grande respiro di sollievo e scese pure lei con un piccolo sorriso compiaciuto sul viso, ma fu presto rimpiazzato da un volto di terrore nel vedere che il tipo era distante da lei solo pochi metri, si stava fumando una sigaretta. Precisamente una Winston Blue.
Courtney lo guardò, perchè non scappava via? Ci teneva tanto ad esser stuprata?
Il ragazzo voltò lo sguardo nella stessa direzione e la castana scorse i suoi occhi, splendidi occhi verde acqua - Hey ragazzina, non ti converebbe rimanere qui sai? E' pericoloso - fece notare buttando fuori una nuovoletta di fumo.
- Lo so - disse - Grazie - fu spontaneo, girò i tacchi e cominciò a camminare nella direzione opposta.
Si portò una mano sul petto e sentìì palpitare il cuore a mille - Stai calmo cuoricino mio, stai calmo - si diceva in continuazione prendendo dei respiri profondi.
Camminava velocemente sperando di arrivare in casa il più in fretta possibile. Quel battito non era causato dalla paura.
Ma da ben altro.
Si era innamorata di quelle splendide iridi.

Fine FlashBack

"No. Non ci voglio credere" ripeto in continuazione guardando irritata il ragazzo davanti a me mentre rideva frgaorosamente con l'amico di colore.
Lo riconosco,era sicuramente lui quel giorno.
Stessa maglietta, stessi pantaloni, stesse scarpe e stessi occhi..oh quella sera mi ero persa in quegli occhi così belli. Il volto lasciava desiderare.
Capelli neri accompagnati a un taglio alla moicana verde, piercing sul sopracciglio destro ,altri 3 sull'orecchio e uno sul naso. 
" Ho veramente pensato che..." penso buttandomi su una sedia sconfitta " Duncan Fox Nelson fosse figo? " 
Lo stesso ragazzo che l'anno prima avevo beccato almeno una quarantina di volte farsi canne in bagno oppure mentre si faceva con quella stupida bionda di 5° A durante l'ora di lezione nei corridoi?
Mi porto una mano alla testa " Mi pento di tutto ".
Guardo di nuovo davanti a me e noto che il ragazzo mi sta sorridendo, un sorriso che non prometteva nulla di buono.
Persi un battito.
Accidenti.


Nota dell'autrice:

Ed eccomi qua con il terzo capitolo! Cavolo...non riesco a crederci di avere così tanta ispirazione in questi giorni ^^"
Mi dispiace di non aver risposto alle vostre recensioni nel capitolo precedente,purtroppo non ho molto tempo a disposiozione Dx
Ringrazio Lady Luna Love, Marti TD, Y__ALE___Y e XxKaleidonxX per la loro partecipazione a questa storia e a tutti quelli che la stanno leggendo :)
Un bacione grosso e al prossimo capitolo!


Canzone: Just a Dream: Nelly

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Capitolo 4
*** On the verge of hysterics ***





On the verge of hysterics                                                                                                                                                              

 


Ogni tanto l’universo ti fa un regalino inaspettato, non riesco ancora a crederci, finalmente quell’odiosa arpia se né è andata da questa classe, la notizia più bella che mi potevano dare dopo il rientro in questa scuola. Potrei mettermi anche a piangere…Va bene ora non esageriamo.
La campana della ricreazione è già suonata da un pezzo, queste prime ore erano passate come niente fortunatamente, di solito era sempre il contrario.
Guardo nella fottuta cartella della Toki Doki (prestata da mio fratello perché “sfortunatamente” la mia l’ho incendiata subito dopo la fine della scuola l’anno scorso) e tiro fuori un pacchetto di Lucky Strike rosse. E’ grazie a loro se durante il giorno riesco a non avere delle crisi di nervi, qui in questa scuola mi fanno tutti diventare matta, specialmente quel bambinetto di…
- GWEN! – urla qualcuno dietro di me facendomi quasi saltar per aria, per favore Dio dammi la capacità di non ammazzarlo. 
- Cody – dico sillabando il suo nome con tutto il mio disprezzo, quello non è un ragazzo normale, semplicemente è un pidocchio che mi sta addosso come se fosse la mia ombra – Che vuoi -
- Niente – fa un sorriso da ebete 
- Allora lasciami in pace – ribadisco sempre sprezzante
- No ecco volevo chiederti se mi puoi dare una sigaretta –
Lo guardo torvo – Cody, tu non fumi, tu odi quelli che fumano –
- Per te farò un sacrificio – cercò di fare uno di quei sorrisi suadenti che ti fanno gli attori famosi o i playboy con poco successo
- Okay senti – rumo nella tasca della mia gonna e estraggo un piccolo telecomando con un unico pulsante – Avrà pure la febbre a 38 ma fidati che se il problema sei tu, correrà immediatamente da te, ti do 3 secondi di tempo –
Cody rabbrividisce e spalanca gli occhi – Io volevo sol… -
-Uno –
-No veramente ti…-
-Due-
-Per favore no!-
-Tre! – premo il pulsante con così tanta forza che avrei fatto un baffo addirittura ad un elefante, improvvisamente le veneziane della classe si chiusero, le tapparelle si abbassarono e una luce rossa cominciò a lampeggiare – NO!- grida lui dando dei colpi secchi alla porta inutilmente
- Codyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!!!!!!!!! – una voce fin troppo riconoscibile, nell’ombra una Sierra tutta rossa in viso si avvicinava al povero scricciolo che continuava a graffiare la porta nella speranza di uscire da quell’inferno – La tua fidanzata ti è venuta a prendere! Sei contento?- 
- No che non lo sono! – grida lui ancora una volta, quelle parole nel cervello di Sierra nemmeno arrivarono, tramutava tutti quei rifiuti in cose positive. Si gira verso di me guardandomi torva e poi torna di nuovo a fissare il SUO ragazzo – Andiamo! Iiiiiiiiiiiiiiih! – lo prese sotto braccio mentre urlava ancora e un lampo sparirono facendo tornare la solita quiete.
Sorrido,sento una tranquillità che è la fine del mondo. Fosse tutti i giorni così.
Giro i tacchi e mi dirigo verso il bagno, l'unico posto in cui si può (a grandi linee)  fumare, fumiamo addirittura con i nostri professori con molta scioltezza.
Però di solito preferisco andare in quello dei ragazzi (non fatevi strane idee, c'è un motivo se lo faccio), anche se tutti mi guardavano male all'inizio per questa mia scelta, adesso entro tranquillamente, nessuno mi dice più nulla.
- Hey Gwen - volto lo sguardo e non posso fare a meno di sorridere per un piccolo momento, Duncan è appoggiato al suo caro amico termosifone con due occhiaie che fanno veramente paura. Lui è il mio migliore amico da quando eravamo in tenera età, con lui ho passato i migliori momenti della mia vita, ricordo quando alle elementari abbiamo appicato fuoco alla cattedra della maestra oppure quando alle medie eravamo ospiti molto "graditi" dal nostro carissimo preside. Beh insomma ne abbiamo passate talmente tante che sarebbe stupido pensarle tutte in una volta.
- Ehm...hai dormito? - 
- Un fratellino di 1 anno che strilla come un matto dalle due alle sei del mattino e tu mi chiedi se ho dormito?! - sta veramente da schifo
- Sai com'è, non sono una veggente - faccio notare - Tò prendi,forse ti rimette in sesto - porgo una sigaretta 
- No grazie -
Spalanco gli occhi - Oddio, cosa ti hanno fatto? - lo smuovo - Esci da questo corpo! -
Accenna un sorriso e poi mi abbraccia dal nulla - Sai, ho preso di mira un ragazza qua a scuola -
Alzo gli occhi al cielo - E lo dici mentre mi abbracci, non hai tutte le rotelle a posto -
Fa una risata - Ma che vuol dire? Tu sei la mia più grande amica, è come se fossi un ragazzo per me -
- Mi reputo offesa - dico ridendo insieme a lui - Forza, spara il nome -
- Credo sarà un bel giochino - gioca con una mia ciocca di capelli blu - E' la candidata per la posizione di rappresentante di istituto,quella castana...Non ho idea di come si chiami -
- C-Courtney???? - domando stizzita - Quella tipa tutte regole, maniaca di gloria ed egocentrica? -
- Si,penso di si - dice - Lo dici come se fosse una bestia - si stacca da me e ritorna ad appoggiarsi sul termo
- Forse perchè lo è? - chiedo - Fai come vuoi però non penso proprio che ti accetterà, non una tipa è come Lindsay che è disposta a far sesso con te quando vuoi -
- Non ho parlato di sesso - 
- Ma lo pensi, ti conosco troppo bene -
Ci fu un silenzio quasi imbarazzante (almeno per me), a che cavolo stava pensando?
Improvvisamente sento suonare la campana di fine ricreazione - Cavolo no! Non ho fatto in tempo a fumarmi una fottuta sigaretta! - esclamo sull'orlo di una crisi isterica
- Berna la prossima ora, io lo faccio adesso, non ho voglia di sorbirmi una pallosissima ora di inglese -
Lo guardo torva - A differenza tua, ho ancora un po' di sale in zucca...me ne vado - spalanco con forza la porta - Ci becchiamo dopo -
- Come vuoi - si accascia a terra - Notte -
Sbuffo, è un tipo troppo strano.
Con una camminata abbastanza decisa mi dirigo verso la mia classe "Due ore, devi solo affrontare due ore, non sono poi così difficili no?" penso "Solo due ore di Trigonometria".

Solo due ore di Trigonometria...
- ARGH! Quando mai non ho ascoltato le parole di Duncan?!? -

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Capitolo 5
*** Now it's my turn ***



Now it's my turn




Wo! Ragazzi voi non vi potete nemmeno immaginare quanto è difficile sta scuola.
E non potete nemmeno immaginare quanti insegnanti fuori di testa ci siano…
Ad esempio la mia professoressa di matematica, si può chiedere ad uno studente che cavolo è 2x+sen2x=1?
A me sembrano delle semplici lettere accompagnate da dei numeri più piccoli del dovuto…
Secondo me l’età le sta dando alla testa, persino io so che i numeri devono esser grandi tanto quanto le lettere.
Purtroppo questa mia riflessione non ha portato a grandi risultati…la signora Michigan si era annotata qualcosa sul suo registro e alla mia domanda – Mi ha messo 4? – lei ha risposto – Ovviamente Petronijevic –
Quanto odio quella parola “Ovvio” quando di ovvio non c’è un emerito niente.
Beccarsi un votaccio il primo giorno non è il massimo, ho perfino battuto il record dell’anno scorso…mi sentivo quasi una celebrità!
Sul mio viso compare un sorriso, prendere un voto schifoso vuol dire prendere ripetizioni da qualcuno e questo qualcuno deve esser assolutamente…
-E dai Courtney, staccati da quella sedia – guardo poco più in là di me e la vedo, la ragazza bionda dei miei sogni che sta cercando di scollare la probabile presidentessa/rappresentante d’istituto della nostra scuola da un cavolo di tavolo dei voti.
Forse è un po’ troppo determinata a vincere, ha una faccia che fa veramente paura.
Noto con piacere che per un attimo il suo sguardo si posa su di me,forse passarono dei minuti interminabili ma non ci feci caso, probabilmente mi sono perso nei suoi occhi verdi così splendidi.
-Va beh fa come vuoi – Bridgette lasciò andare l’amica che nel frattempo cadde a terra come un salame.
Mi mostro sicuro di me stesso e pronto a fargli la fatidica domanda (non di sposarla e nemmeno di stare con il sottoscritto, state tranquilli…forse prossimamente).
La guardo mentre si dirige verso di me con un piccolo sorriso accennato sul viso,ogni giorno è sempre più bella, dalla scorsa pasquetta non le ho levato più gli occhi di dosso.
Non mi sono mai fissato per così tanto tempo su una ragazza, di solito sono sempre stato una botta e via..Di questa mia “cotta” non ne ho ancora parlato a nessuno,probabilmente mi darebbero del fallito dicendo “Geoff si è innamorato,che fallito”
Eccola che si ferma davanti a me, mi guarda di sottecchi quasi imbarazzata,decido di rompere il ghiaccio.
-Hey Bridg, è bello vederti – bello vederti? Solo questa sa elaborare la mia mente?
- Anche per me Geoff – afferma passandosi una mano tra i capelli – Allora…è già passato il primo giorno…Wow –
Tensione. Ecco che cosa c’è nell’aria.
Facendo un breve calcolo, tensione = vergogna = piacere = sarei l’uomo più felice di questo mondo.
-Già…- dico poco entusiasta – A proposito,ecco..-
-Si? –
- Ho già preso un insufficienza – dico come se fosse la cosa più naturale di questo mondo, i suoi occhi verdi si spalancano per un attimo finchè poi non scoppiò in una risata, non è una risata cattiva anzi…mi metto a ridere pure io – Certo che sei una causa persa –
Quando entrambi smettiamo le raccontai cos’era successo e rimase un po’ stupita.
-Geoff, 2x+sen2x=1 è una funzione trigonometrica –
Sbarro gli occhi – Trigo-cosa? –
Storse le labbra – Impossibile da spiegare qui –
-Fare ripetizioni con te? – glielo domando così veloce che non riesce a capire che cosa ho domandato, mi chiede di ripetere.
- Mi chiedevo se ti va..di venire..casa mia..ripetizioni –
La vedo,arrossisce violentemente – C-c-casa t-t-tua? –
-Beh si,i miei sono in viaggio d’affari per circa 2 settimane, a casa mia non c’è nessuno –
- N-n-nessuno – sussurra sempre tutta balbettante
- A parte mio fratello, ma non sarà un grande problema –
Tirò un sospiro di sollievo riprendendo il suo colore naturale, chissà come mai era diventata così rossa come un pomodoro – Direi che si può fare, meglio rimediare finchè si può, dimmi tu che giorno e a che ora –
Ci rifletto un attimo – Potremo fare martedì e giovedì alle…3.30? –
Sorrise  - Perfetto,ora però devo andare, ho un lavoro da compiere – indica la sua amica dietro di sé che sta aggredendo tutti gli studenti continuando a gridare – Vota Courtney! –
-La tua amica sta prendendo questa cosa un po’ troppo seriamente, vai prima che passi ad uccidere qualcuno –
Sorrise – Va bene, ciao, spero di rivederti presto – rimase lì ancora qualche momento e poi corse verso la castana gettandosi praticamente sopra dicendo – Smettila! –
Il vento comincia a soffiare scompigliandomi tutti i capelli ma a quel punto che importava? Non devo più fare bella figura con nessuno.
Le mie labbra si allargano in un sorriso enorme e con tutta la franchezza di questo mondo dico a mo’ di Duncan – Dio quanto è gnocca -.
 
 

Nota dell’autrice:
 
Sono tornata! Finalmente dopo una settimana e qualche giorno è ritornata l’ispirazione per un nuovo capitolo!
Spero vi piaccia, ho cercato il più possibile di immedesimarmi nel nostro caro amico festaiolo e credo che un pochino mi sia riuscito, la fortuna di avere una amico che ci assomiglia caratterialmente. (:
Beh, buon proseguimento di serata anche se sera non è xD
 

 
 
 
 

 
  
 

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Capitolo 6
*** Open Book. ***



Open Book



-Allora…- dice ad un certo punto sorseggiando la granita alla menta – Ti ha chiesto di uscire? –
Il pezzo di panino che sto masticando mi si incastra in gola facendomi tossire ripetutamente – C-cosa te lo fa c-redere? – chiedo con un filo di voce
-Bridgette risparmiami queste frasi,non sono orba,sei arrivata da me felice come una pasqua e guarda caso venivi proprio dalla direzione in cui stava il biondo, secondo te cosa mi fa capire questo? – la sua teoria non fa una piega e poi ribattere non servirebbe a niente soprattutto se la persona in questione con cui dovresti discutere è Courtney.
- Non mi ha chiesto esattamente di uscire, solamente di andare a casa sua e…- non finisco la frase che lei si alza in piedi sbattendo una mano sul tavolo – Non mi dire che hai accettato! –
Deglutisco – Beh…in effetti avrei accettato solo…-
-Ma che ti passa per quella zucca bionda! Lo sai benissimo che quando un ragazzo ti chiede di andare a casa sua il motivo è solo uno! – si guarda attorno e nel tavolo accanto al nostro prende delle patatine avanzate da dei ragazzi poco prima – Vogliono solo questa – sibila mostrano una patatina mezza mangiucchiata.
Arrossisco violentemente capendo ciò che vuole dire – M-mi ha chiesto s-solo di dar-rgli delle ripetizioni di trigonometria! – controbatto in difficoltà – Geoff non è come tutti gli altri ragazzi tipo quel punk da strapazzo di Duncan –
Improvvisamente Courtney sussulta come se avessi detto chissà quale bestemmia – Duncan è Duncan e lui è fatto così –
Non credo alle mie orecchie, sta difendendo un ragazzo? E soprattutto…? – Qui gatta ci cova – affermo guardando la mia amica in serie difficoltà.
-Cosa vorresti dire? Io non sto nascondendo proprio nulla – bel tentativo Court ma nonostante la tua bravura nel recitare le parti che più ti aggradano adesso si capisce che stai mentendo spudoratamente – Un’altra delle tante ragazze che si è presa male per quello lì –
- A me non piace va bene? E’ solamente riluttante, l’anno scorso stavo andando in bagno tranquillamente e chi trovo? Lui tranquillo mentre si stava scop…mentre era in atteggiamenti poco carini con quella stupida di Lindsay! E poi è solo presuntuoso, assetato di gloria e ribelle e con due occhi stupendi e…- si dà uno schiaffo in faccia – volevo dire due stupidissimi occhi –
– Ti sei tradita da sola – affermo con un sorriso sotto i baffi
Strabuzza gli occhi – Hai capito male io…comunque stavamo parlando di te prima! Perché siamo passate a me? –
-Colpa tua! Appena ho nominato l’innominabile hai fatto una faccia alla “Quel gran figo” –
Courtney cerca di ignorare le mie parole ma le vedo…vedo le saettate che mi sta lanciando con quegli occhi neri terribilmente lugubri – Le 3 regole fondamentali per capire quando ti piace un ragazzo sono queste, 1: Quando lo guardi i tuoi occhi si illuminano 2: Ti gira vorticosamente la testa e 3: Ti vengono le farfalle allo stomaco…questa sensazioni con Duncan non le ho sentite quindi…- improvvisamente si bloccò guardando un punto fisso davanti a sé quasi incredula.
Inizialmente mi sono preoccupata o l’ho chiamata un paio di volte non capendo che aveva ma capisco tutto appena volto la testa.
Il punk in questione è lì al tavolo mentre  con foga si sta slinguazzando la cameriera del bar, non ci posso credere, pure Marianne è caduta nella sua trappola.
Non voglio sbagliarmi ma mi è parso di sentire un sibilo da parte di Court che diceva “ Bastardo”
– Vado in bagno – dice secca prendendo con sé anche la sua borsa.
Sorrido – Ti ha mai detto nessuno che sei un libro aperto? –
Mossa sbagliata.
Si volta verso di me con sguardo assassino e mostrandomi in tutta la sua bellezza il dito medio.
No, a quanto pare non glielo ha mai detto nessuno.

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