Amore e Magia

di Kreya
(/viewuser.php?uid=7346)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La piccola fuga ***
Capitolo 2: *** Silphar ***
Capitolo 3: *** Uno strano incontro ***
Capitolo 4: *** Uno strano legame ***
Capitolo 5: *** La trasformazione ***
Capitolo 6: *** Shikon no tama ***
Capitolo 7: *** Vecchi amici ***



Capitolo 1
*** La piccola fuga ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti! Questa è la prima ff che scrivo e spero che non sia un totale orrore ^^”, ecco qua il primo capitolo buona lettura J.

Capitolo 1:

La piccola fuga

É l’alba e una ragazza dai lunghi capelli corvini osserva il sole dalla finestra della biblioteca del palazzo, anche se è presto è una principessa ed è suo dovere impegnarsi a fondo nello studio per poter succedere al trono.

Dovete sapere che Kagome era la figlia del re del regno di Elderia, detto anche “regno dei draghi azzurri” perché una leggenda narra che molti anni fa in quelle terre nacque la stirpe dei draghi azzurri.

Come sempre non riesce a tenere lo sguardo sul libro più di un minuto, “uffi che noia…magari se non mi faccio scoprire riesco ad uscire da palazzo e farmi una bella passeggiata” pensa la ragazza., ma i suoi piani vengono sconvolti dall’arrivo di suo fratello Sota

- ciao sorellina! Come va lo studio?-

- secondo te?..non ci capisco una mazza – sbuffa,

- io ho già finito –

- beh certo.. a te non ti danno tutta ‘sta roba come a me… uffi è una così bella giornata…- “vorrei tanto poter uscire e andare al lago…”

- senti…stavo pensando…- passa qualche secondo prima che Sota continui – io sono ancora in debito con te per l’aiuto di ieri, quindi pensavo che avrei potuto aiutarti a svignartela – Kagome lo guarda un attimo sbigottita e dice – veramente mi aiuteresti? Oh grazie Sota- e corre ad abbracciarlo.

Così i due escono furtivamente dalla biblioteca, ma non arrivano neanche alla fine del corridoio che sentono dei passi avvicinarsi

- Presto Kagome nasconditi – e Sota spinge la sorella dentro la stanza più vicina. Kagome non ha neanche il tempo di dire niente che si ritrova scaraventata dentro lo sgabuzzino, cade sopra il secchio e rimane incastrata “accidenti a Sota…”.

Intanto il fratello è pronto ad accogliere la persona con uno dei suoi migliori sorrisi come per dire .

Un uomo alto con i capelli dello stesso colore di quelli di Kagome e di Sota, con un abito sfarzoso sbuca da dietro l’angolo e si ferma davanti a Sota.

- ciao padre, come mai da queste parti? – inizia Sota

- volevo controllare di persona che Kagome non stesse cercando di svignarsela come sempre –

- ma cosa dici mai Papà…. Sono appena stato in biblioteca e Kagome stava studiando attentamente, non l’ho mai vista così concentrata- mentì Sota

- Dici davvero? In questo caso voglio proprio vederla. Non mi capita molto spesso di vederla studiare, di solito sta sempre a guardare fuori dalla finestra o a macchinare qualcosa per uscire dal palazzo – e s’incammina verso la porta della biblioteca.

Kagome è completamente immobile aspettando il momento fatidico in cui suo padre avrebbe aperto la porta e non l’avrebbe trovata, ma Sota si butta sulla porta bloccando la strada al padre.

- Sota..ma cosa stai facendo?...-

- ehm… ecco… io… non credo sia una buona idea entrare –

il padre lo guarda un po’ sospettoso – e potrei sapere il motivo? –

- beh vedi…ecco…Kagome…si Kagome mi ha detto di non far entrare nessuno…. Prechèprechè…beh perché non voleva essere disturbata – Sota fa un profondo respiro “speriamo che mi creda”

- ummm… beh se lo dice Kagome… allora non entro – e si allontana, ma prima di girare l’angolo si volta verso sota e dice – ci vediamo a pranzo perché ho molto lavoro da fare ciao –

Appena si è allontanato abbastanza Sota si lascia cadere a terra – che fortuna.. beh ora bisogna muoversi, forza Kagome – nessuna risposta – Kagome?...Kagooome? – Sota si avvicina alla porta dello sgabuzzino e la apre, si ritrova davanti sua sorella seduto sul secchio che lo guarda torva

- beh che c’è?- chiede Sota – perché stai li impalata? Dobbiamo sbrigarci -

Kagome lo fulmina con lo sguardo - secondo te come faccio a muovermi se sono incastrata? –

Sota si accorge che sua sorella ha ragione allora la aiuta ad alzarsi.

- Bene ore possiamo andare – esclama Sota e Kagome annuisce.

Percorrono tutti i lunghi corridoi del palazzo finche non sbucano nell’atrio.

Kagome si volta verso Sota e dice – grazie per l’aiuto.. adesso vado- si salutano e poi Kagome sfreccia come il vento verso la porta d’ingresso.

Appena fuori sente la flebile luce del mattino illuminarla e si sente rinata, sin da quando era bambina non è mai riuscita a stare al chiuso per più di un’ora, non lo sapeva nemmeno lei perché, ma si sentiva così bene quando stava ad osservare i fiori o quando si arrampicava sugli alberi ad ascoltare gli uccellini canticchiare. Quando poteva usciva di notte di nascosto e stava ad osservare le stelle per ore e ore. Era più forte di lei, amava la natura, forse anche per questo Silphar aveva scelto lei come sua padrona.

Fine primo capitolo! ^^ spero vi sia piaciuto e mi raccomando recensite J

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Silphar ***


Ed ecco qua il secondo capitolo ^^ leggete e commentate

Ed ecco qua il secondo capitolo ^^ leggete e commentate

Angolo dei ringraziamenti:

Dreamer21: Grazie mille ^^ . kiss

Dany91: Grazie ^^ ed eccoti il continuo. kiss

Shikon: Grazie ^^, tutti vorrebbero un fratellino come Sota :D. kiss

Silphar

Kagome, dopo essere uscita dal palazzo, corse in direzione del laghetto dove aveva incontrato Silphar un mese fa, ancora si ricordava quel momento stupendo.

--Inizio Flash Back—

Era sera tardì e come sempre Kagome era uscita per andare a recarsi al suo laghetto preferito, ma quella sera c’era qualcosa di strano nell’aria “c’è qualcosa che non va…come mai sento quest’aura così potente” pensò Kagome specchiandosi sul velo dell’acqua, in quel mentre iniziarono a formarsi delle increspature sul velo prima perfetto del laghetto e ne uscì fuori un uovo enorme. Kagome era immobile sconcertata ad ammirare quei colori così puri che formavano il guscio dell’uovo “sembra un arcobaleno in miniatura…” pensò. Si destò subito dai suoi pensieri notando che l’uovo era sospeso a mezz’aria e si stava dirigendo verso di lei. Kagome d’istinto indietreggiò ma inciampò in un ramo e cadde a terra.

-auch!-

l’uovo si fermò sopra di lei e Kagome vedendolo così vicino non resistette al desiderio di toccarlo, appena la mano di lei lo sfiorò la ragazza sentì una scossa attraversarla

-ma cosa…?- ma prima che potesse finire la frase l’uovo si schiuse e una piccola testolina sbucò fuori, gli occhi del piccolo animale osservarono curiosi intorno e poi si fermarono su Kagome. La ragazza era troppo scioccata per proferire parola“non avevo mai visto un animale del genere…ma cosa può essere..?”

In quel momento la ragazza sentì qualcosa insinuarsi nella sua mente, spaventata cercò di respingerla ma una voce parlò “mamma!”.

Kagome rimase sbalordita “mamma?!” poi vide che la creatura dentro l’uovo era uscita completamente e ora era sulle sue ginocchia a osservarla. Era una animale molto strano, aveva un piccolo muso affusolato delle piccole ali ancora molto fragili e sulle zampe aveva degli artigli che sembrava potessero tagliare persino il diamante. In quel momento a Kagome tornarono in mente tutte le immagini che aveva visto in quegli inutili libri che doveva studiare tutti i giorni.

-è…un drago…-

L’animale sembrò aver capito le sue parole perché Kagome sentì di nuovo quella voce nella mente “mamma”.

La ragazza capì di chi era quella voce perché nei suoi libri aveva letto che i draghi parlavano nella mente, così la ragazza si concentrò e disse “si piccolo” e il draghettino abbozzo una specie di sorriso.

Pensò subito a un nome adatto al nuovo arrivato e passarono pochi minuti, nei quali il draghettino si era messo a giocare con una foglia, che le venne un’idea “che ne dici di…………Silphar?”.

Il draghettino distolse la sua attenzione dalla foglia e si buttò tra le braccia della ragazza, Kagome rimase un’attimo stupita e pensò “lo prendo come un si”

--Fine Flash Back—

Da quel giorno Kagome e Silphar erano stati inseparabili, naturalmente la ragazza non aveva detto a nessuno dell’esistenza del drago per paura che glielo portassero via.

“Ciao Kagome!” la ragazza si distolse dai suoi pensieri vedendo sbucare da dietro gli alberi un drago enorme.

-Ciao Silphar! Ma guardati è solo 3 mesi che sei nato e sei pure più grande di me! Non vale!- scherzò Kagome.

“Lo sai che noi draghi cresciamo in fretta”

-Si si… Comunque oggi ho proprio voglia di farmi una bella passeggiata, che ne dici?-

“Intendi una passeggiata passeggiata o… quella passeggiata”

-naturale! Intendo quella passeggiata- e sorrise

Kagome si ritrovò in un istante sul dorso di Silphar pronta a spiccare il volo

“Pronta mamma?” chiese Silphar,

-Prontissima!-

Così Silphar spiccò un salto e sbatte le ali per vibrarsi in aria, Kagome adorava quella sensazione, il vento che le accarezzava il viso e i capelli che svolazzavano liberi e incontrollati, è come si sentiva lei… libera e incontrollata, solo con Silphar riusciva ad emergere quella parte del suo carattere che altrimenti, con i suoi doveri da principessa, non avrebbe mai potuto esternare.

---FINE---

AAAHHH!! Non ammazzatemi se non ho ancora fatto entrare in scena Inu, giuro che nel prossimo capitolo ci sarà. Baci Baci e recensite ^_-.

Kreya

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Uno strano incontro ***


Eccomi di nuovo con il terzo capitolo ^^ buona lettura

Eccomi di nuovo con il terzo capitolo ^^ buona lettura

Angolo ringraziamenti:

Shikon e Ely-chan: ci avete azzeccato in pieno ^^ ho proprio preso da Eragon ed Eldest. Li adoro quei libri!! e cosa più importante adoro i Draghi :D quindi non potevano mancare nella mia ff ^^

Dreamer21: hahaha concordo anch’io vorrei un drago! Mi fa piacere che ti piaccia ^^

Dany91: ed ecco qua che entra in scena Inu ^^

Luchia: grazie^^ ed eccoti qua il terzo chappy .

Uno strano incontro

Kagome e Silphar dopo aver volato per tutto il regno tornarono al laghetto del loro primo incontro

-Silphar è tardi…è meglio se torno a palazzo prima che mi scoprano e mi mettano di nuovo in punizione- disse Kagome

“già hai ragione” e si avvicino alla ragazza sbuffandogli vicino, era il suo modo per esprimere il suo affetto.

Così Kagome si avvio verso il palazzo, arrivata al portone d’ingresso aprì la piccola porticina a sinistra ed entrò, ma appena fu dentro si accorse di non essere sola, infatti suo padre era poco più avanti e la stava guardando infuriato.

“oh no…di nuovo…” pensò Kagome

-Kagome….quante volte ti devo dire di non uscire da palazzo senza avvertirci, e per di più non hai neanche finito di studiare- la rimproverò il padre

-ma…- cercò di rispondere Kagome

-niente ma!…corri subito in camera tua, sei in punizione e non uscirai finche non avrai imparato la lezione!-

-ma papa…-

-subito! –

Kagome non se lo fece ripetere due volte, non era conveniente fare arrabbiare suo padre più del dovuto….e corse subito in camera sua, appena fu arrivata si chiuse la porta alle spalle e si butto sul letto “uffa perché nessuno mi capisce, io non voglio essere una principessa….io…voglio essere libera” una lacrima solitaria scese incontrollata, Kagome sapeva di non avere scelta…i suoi sogni non si sarebbero mai avverati (questo è quello che pensa lei :PP ndme).

Kagome non sopportava proprio di stare rinchiusa in camera, ma cosa ancora peggiore di doverlo fare per il suo dovere di “principessa”, la ragazza fece una smorfia –ma chi me lo fa fare di restare qui!- aprì la finestra e con un balzo agile atterrò sull’erba fresca del giardino.

-se mio padre crede di tenermi rinchiusa in casa, si sbaglia di grosso!- si mise a correre senza pensare a dove stesse andando, l’importante era allontanarsi il più possibile dal castello.

Dopo poco si stancò e si fermo ai piedi di un cipresso per riposarsi, ma non passarono che pochi secondi che una scossa le attraverso tutto il corpo facendola rabbrividire, subito un pensiero le balenò in mente “Silphar…deve essergli successo qualcosa!” e dimenticatasi della stanchezza ricominciò a correre per raggiungere il suo miglior amico (che altri non è che il suo adorato drago ^^ ndme).

Non sapeva precisamente dove avrebbe potuto trovarlo, stava seguendo il suo istinto, che non aveva mai fallito.

Arrivò a una radura e intravide due figure in lontananza, si avvicinò senza esitazioni e riconobbe la prima figura: Silphar, ma la seconda non sapeva chi fosse: era un ragazzo dai lunghi capelli argentati e dagli occhi ambrati (se non avete ancora capito è Inu ^^ ndme), equipaggiato come se stesse andando in battaglia e con una lunga spada in mano. Lei fu subito colpita dai suoi occhi “sono stupendi….”.

Lui d’altro canto appena la vide rimase spiazzato dalla sua bellezza “è la ragazza più bella che abbia mai visto…” ma fu subito distratto dai suoi pensieri perché vide che il drago si stava dirigendo verso la ragazza “oh no devo fermarlo o quel drago la ucciderà!”.

-Hei..tu…allontanati è pericoloso!- disse il ragazzo avvicinandosi

-come??-

-ma che sei sorda!….ti ho detto di allontanarti!-

-e perché scusa??-

-ma come perché? Non vedi che il drago ti ha preso di mira? Scappa prima che ti ucciderti!!!-

-uccidermi?? Ma figuriamoci!!- “ma questo è tutto scemo” pensò Kagome.

ma questa è tutta scema!” pensò il ragazzo.

Lui si parò davanti alla ragazza con l’intenzione di proteggerla

-ma che fai?-

-ti proteggo-

-e da chi?-

“una più scema non mi poteva capitare…” –uffa mi hai proprio stufata! Ma lo vedi il drago si o no??-

Kagome stava per rispondergli per le rime, ma poi un’idea la fulminò “ah ma che stupida che sono…..lui non sa che Silphar è un drago buono”, ma mentre Kagome stava riflettendo il ragazzo si era già lanciato all’attacco.

La ragazza vedendolo andare incontro al drago con la spada sguainata perse un battito…”quello stupido…, Silphar nonha ancora imparato a trattenersi, lo farà a pezzi…!”

–ragazzo noooo!!!!- ma il ragazzo non la sentì e continuo nella sua corsa

Silphar allora reagì e lo colpì con un’alata in pieno petto che fece stramazzare il ragazzo a terra svenuto.

Kagome vide il ragazzo volare per terra e preoccupata gli corse incontro e vide che era svenuto

-Silphar…per poco non lo ammazzavi!-

“ma cosa dici….i demoni non muoiono così facilmente” disse lui indifferente alla sorte di quel demone, non gli era piaciuto il modo in cui aveva guardato Kagome con quegli occhi sognanti di chi ha visto una divinata…..non si fidava di lui.

-Demoni???!- domando Kagome perplessa.

FINA CAPITOLO

E ho finito anche questo chappy ^^ mi raccomando recensite in tanti, spero non sia venuto un totale schifo :P

Baci baci Kreya

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Uno strano legame ***


Ecco il quarto capitolooooo

Ecco il quarto capitolooooo!!! Beh che dirvi..leggete ^^

Ringrazio di cuore Ely-chan, Luchia e Dany91 per aver recensito ^^ Kiss kiss vi adoro

Beh ora non rompo più e vi lascio alla ff ^^

Uno strano legame

-Demoni?- chiese Kagome perplessa

“come non ti sei accorta?.....questo ragazzo è un demone”

-ma…non può essere….- la ragazza non poteva crederci, il ragazzo che aveva cercato di proteggerla

(anche se in realtà non c’era nessun pericolo) era un demone? Suo padre gli aveva sempre detto che i demoni erano degli esseri spregevoli che uccidevano solo per il gusto di farlo, ma…..quel ragazzo…..non era come gli altri.

Pensandoci un po’ prese una decisione –in ogni caso dobbiamo curarlo….gli hai dato proprio una bella botta Silphar-

“ma Kagome..è un demone, non ci si può fidare…”

-hai ragione….non lo conosco e non posso fidarmi ma….non posso lasciarlo qui-

Silphar non insistette oltre, sapeva che se Kagome si metteva in testa qualcosa nessuno poteva farle cambiare idea e comunque le sarebbe stato vicino tutto il tempo.

Così kagome sollevò il ragazzo e lo posiziono sul dorso di Silphar e disse –Silphar tu va avanti e portalo alla capanna vicino al lago, io torno a palazzo per prendere le fasce-

ok” e spiccò il volo, intanto Kagome si era già avviata.

Arrivata al castello risalì lungo il muro sotto la sua finestra ed entrò in camera, prese il necessario e si diresse verso la capanna.

Nel frattempo Silphar era già arrivato alla capanna, e stava stendendo il ragazzo sul lettino di paglia, ma appena fece per andarsene senti una stretta all’ala destra, si voltò di scatto e vide che il ragazzo, incosciente, lo stava trattenendo

ma cosa…” e la stretta si fece più forte, a quel punto il ragazzo parlò

–no! Non andartene…-

Silphar non capiva, il ragazzo non era neanche sveglio, come faceva a sapere che era lì. Poi concluse che evidentemente stava facendo un brutto sogno e restò.

-auch!- Kagome si guardò il braccio destro e vide che era apparso un piccolo graffio –cosa avrà combinato questa volta Silphar….- disse esasperata e accelerò il passo.

Quando arrivò alla capanna vide Silphar beatamente addormentato vicino al ragazzo, si avvicinò al primo e notò un piccolo graffietto sull’ala destra “chissà come avrà fatto” pensò, comunque decise di lasciare perdere ripromettendosi di chiederglielo quando si sarebbe svegliato.

Il tempo che trascorse lo dedicò al ragazzo per medicarlo.

Quando finì era talmente stanca che si addormentò li di fianco.

--Sogno di Kagome

Kagome stava correndo a perdi fiato

-anf anf ! Silphar dove sei!!!! Rispondi ti prego!- silenzio….

-Silphar!!...- la ragazza inciampò e si sbucciò il ginocchio “cavoli non ci voleva”, si rialzò a fatica e continuò a correre –Silphaaaaaaaaaaaar!!!!-

Stava correndo in una radura alla ricerca di Silphar, ma non riusciva a trovarlo, non era mai capitato ed era preoccupatissima.

Correva…correva….e correva ma non vedeva mai la fine della radura –anf anf- era stanca ma non si fermava, non poteva….

Poi all’improvviso intravide due figure che si stavano fronteggiando, le riconobbe subito erano Silphar e il ragazzo che aveva incontrato quel giorno.

Si avvicinò ulteriormente e notò che i due si stavano osservando immobili come se il tempo si fosse fermato

-….silphar…- sussurrò la ragazza

Poi all’improvviso il ragazzo fece uno scatto e pochi secondi dopo aveva trafitto con la spada il cuore del drago, Silphar volse i suoi occhi su Kagome, degli pieni di tristezza e dolore…ma…anche amore……amore per la ragazza che stava guardando, poi cadde a terra con un tonfo.

Kagome sentì una fitta la cuore come se glielo avessero strappato, ma non era un dolore dell’anima….era un dolore…..fisico…..si guardò il petto e vide che anche lei era stata trafitta….

Kagome si svegliò di soprassalto –anfanfanf- era tutta sudata “sempre lo stesso sogno…”

Si alzò e si diresse verso la porta della capanna quando un’idea la fulminò, si girò di scatto e vide, come aveva temuto, che il ragazzo era scomparso.

Corse fuori e iniziò a cercarlo, ma non ci volle molto perché lo trovò seduto in riva al mare che giocherellava con un ciuffo d’erba, immerso nei suoi pensieri.

Kagome si avvicinò lentamente e gli si sedette a fianco

Il ragazzo appena la vide si prese uno spavento –ma sei pazza? Sbucare così….all’improvviso…- disse lui mentre ancora si teneva una mano sul petto per lo spavento

La ragazza sorrise “oddio quanto è bella quando sorride..” pensò lui

-scusami…è che ti avevo visto immerso nei tuoi pensieri e non volevo distrarti- rispose Kagome

-tzè… figurati-

Passò qualche minuto di silenzio, non di quelli imbarazzanti, ma di quelli in cui sai che non devi parlare per non rischiare di rovinare quell’atmosfera.

Infatti i due erano rimasti a fissarsi per un bel pezzo, ma poi Kagome era arrossita e aveva distolto lo sguardo….rovinando tutto.

“i suoi occhi sono….stupendi….mi ci perdo dentro…sono come l’infinito che ho sempre sognato…..” pensò lei

Passò ancora qualche secondo poi Kagome decise che era l’ora di dire qualcosa

-ehm…senti….mi stavo chiedendo…..come ti chiami?-

il ragazzo la guardò stupito “cavoli è vero non so neanche come si chiama” –Inuyasha….e tu?-

Kagome arrossì leggermente “ma che cavolo faccio arrossisco solo perché mi chiede il nome…stupida” –Kagome-

All’improvviso Kagome sentì una fitta dolorosa al cuore e iniziò a respirare con fatica.

Inuyasha, che aveva assistito alla scena, gli era subito corso incontro sorreggendola.

-anfInu..yasha…..-

- cosa c’è Kagome….sono qui…- chiese l’hanyou preoccupato

-non preoccuparti…anf…io sto bene…anf….vai da Silphar e aiutalo….per..favore- detto questo sveni-

Inuyasha la prese in baraccio e inizio a correre in direzione della capanna dove era rimasto Silpharkagome tieni duro….

Fine Capitolo ^^

Spero che vi sia piaciuto ^^ baci baci e recensite

Kreya

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La trasformazione ***


Ecco qui il quinto chappy^^

Ecco qui il quinto chappy^^

Ringrazio di cuore Ely-chan, Irina, Luchia e Shikon per aver recensito ^^ vi adoro kiss kiss

La Trasformazione

Inuyasha stava correndo più veloce che poteva per poter raggiungere Silphar in tempo, aveva un brutto presentimento, se fosse accaduto qualcosa a Kagome……non poteva pensarci…

Arriva alla capanna in tempo record e si ritrova davanti una persona che non avrebbe mai voluto rivedere in tutta la sua vita…..- Naraku….-

N- Oh ma guarda chi si rivede….Inuyasha, non avrei mai pensato di incontrarti qui…- e si mise a ridere.

I- Tu brutto…………cosa stai facendo a Silphar!- disse puntando il dito sul drago che era disteso a terra privo di sensi.

Naraku smise di ridere e tornò gelido –non sono fatti che ti riguardano…-

Kagome che in fino a quel momento era stata in braccio all’hanyou ad ascoltare parlò –lui…vuole il potere di Silphar…-

N- vedo che hai un’amichetta sveglia, ebbene si…mi serve il suo potere-

K- illuso…….non ti permetterò di fare del male a Silphar- si fece posare a terra dall’hanyou e si avvicinò al drago.

N- tsk…e come credi di fermarmi?- vedendo che Kagome non lo ascoltava e continuava ad avanzare verso Silphar si irritò –cosa vuoi fare? Ormai il tuo draghetto è mio…- pronunciò strane parole e il drago scomparve agli occhi dei presenti.

Kagome che fino a quel momento aveva pensato che non potesse accadere niente di peggio dovette ricredersi “cavoli questa non ci voleva…non posso allontanarmi più di tanto da Silphar altrimenti………devo riportarlo assolutamente indietro!!”

K- cosa hai fatto? Dov’è Silphar??- urlò voltandosi arrabbiata verso il demone.

N- sta tranquilla sta bene…non si può dire lo stesso di te vedo…- infatti Kagome stava iniziando ad emanare una luce argentata alquanto strana.

K- brutto…questa me la paghi!!- e si scagliò verso di lui con l’intenzione di colpirlo, ma Naraku scomparve, lasciando una Kagome incredula.

Inuyasha che aveva assistito a tutta la scena non ci aveva capito molto quindi si avvicinò a Kagome per chiederle spiegazioni, ma venne fermato da una barriera magica che si ergeva intorno a Kagome.

I- ma cosa??

K- Inuyasha…non avvicinarti è pericoloso-

Infatti la ragazza aveva iniziato a prendere fuoco, ma non il solito fuoco di un rosso acceso, era un fuoco blu………e sembrava che fosse innocuo dato che Kagome non stava bruciando.

I- Kagome!!!...stai prendendo fuoco stai attenta…!!!- e per istinto scattò in avanti ma venne fermato ancora una volta dalla barriera.

K- non ti preoccupare…non può nuocermi-

Inuyasha non riusciva a credere a quello che vedeva, Kagome si stava trasformando………………i suoi capelli si allungarono in un secondo fino ad arrivare a toccare per terra, i suoi occhi diventarono neri come la notte, le sue orecchie si allungarono assumendo la forma delle orecchie di un elfo, i lineamenti del volto si ammorbidirono e da dietro le spalle spuntarono delle piccole ali azzurre che però scomparve un secondo dopo, lasciando il dubbio al povero hanyou che fossero apparse veramente.

Tutto questo avvenne in pochi secondi senza che il fuoco azzurro che ricopriva il corpo della ragazza scomparisse.

Appena la trasformazione ebbe fine la ragazza si accasciò a terra priva di forze, aveva perso molta energia.

Inuyasha, assicuratosi che la barriera fosse scomparsa, si avvicinò a Kagome

I- Kagome….cos’è successo? stai bene?...-

K- si non ti preoccupare…è l’effetto che mi fa la lontananza di Silphar- e rise.

K- potresti portarmi dentro la capanna? Sono stanca…dentro ti spiegherò tutto.

Inuyasha obbedì.

Kagome si stese sul lettino di paglia dove la notte prima aveva dormito insieme a Inuyasha, al ricordo arrossì leggermente, ma notando che l’hanyou la stava scrutando curioso, non aspettò oltre per spiegargli la situazione.

K- devi sapere che io e Silphar abbiamo un legame speciale…… quando l’ho incontrato tempo fa ho sigillato un patto con lui, da quel momento la sua vita è stata legata alla mia e viceversa per cui se io mi ferisco, compare la mia stessa ferita sul corpo di Silphar…e lo stesso vale se lui si ferisce…

Inuyasha la interruppe un attimo- quindi se lui muore anche tu muori?- “no dimmi di no ti prego…”

K- beh…è un po’ più complicato…vedi lui è immortale quindi non c’è il pericolo che possa morire….ma io…..non sono immortale…….quindi se dovessi morire, anche lui……farebbe la stessa fine- qui si fermò un attimo per trovare le parole giuste per spiegarglielo. -…per questo……se lui si allontana troppo da me……tanto da non potermi aiutare se io fossi in pericolo…beh in quel caso……………………mi trasformo in una Dragonkin- concluse oscurandosi in volto.

Inuyasha aveva ascoltato con attenzione, ma non aveva capito l’ultimo cosa.

I- Dragonkin??? E cosa sarebbero???-

K- i Dragonkin………sono una razza nata dall’unione di un drago diventato uomo e di un’elfa, essi erano stati cacciati dalla loro gente perché innamorati del nemico, perché a quel tempo le due razze erano rivali nella conquista del territorio dove ora io e la mia famiglia viviamo…-

I- si si…però non mi hai detto cosa sono i Dragonkin-

K- calma adesso ci arrivo- “uffa quanto è impaziente…”- comunque stavo dicendo…….ah si!... quindi questo drago e l’elfa diedero inizio alla razza dei Dragonkin, che sono degli esseri che hanno l’aspetto di un elfo e i poteri dei draghi e degli elfi.

I- che poteri sono?- non ne aveva mai sentito parlare e voleva saperne di più, soprattutto perché ora anche Kagome era una Dragonkin.

K- allora… hanno ereditato dagli elfi la conoscenza delle erbe e il potere di trasformarsi in una tigre blu, molto rara nella sua specie, è capace di vedere nitidamente al buio e di nascondersi agli occhi del nemico in modo da coglierlo di sorpresa, mentre i poteri che hanno ereditato dai draghi è quello di poter manovrare il fuoco a proprio piacimento e farsi spuntare delle ali quando vogliono

Inuyasha era rimasto a bocca aperto, ecco perché prima aveva visto quelle ali azzurre.

Kagome continuò- nella loro epoca erano molto temuti per il loro immenso potere, per questo venivano cacciati ovunque andassero e a lungo andare si estinsero-

I- allora è per questo che ti trasformi in una Dragonkin quando Silphar non c’è, con tutto questo potere riesci a difenderti benissimo da sola-

K- si ma……-

I-ma???- Kagome si fece cupa

K- ….Silphar mi ha avvisato che se entro un tot di tempo non torno normale….resterò così per tutta la vita-

I- non capisco…è così grave?? Sei così bel….- si tappò immediatamente la bocca e avvampò, cosa cavolo gli era saltato in mente??

Kagome arrossì capendo quello che stava per dire il mezzo-demone

- b-beh……non è che non mi piaccia questa forma…anzi è molto comoda….però se io resterò così per sempre allora Silphar morirà e se lui morirà io……- non riuscì a continuare perché se avesse riaperto bocca avrebbe pianto “io posso anche morire ma Silphar……non potrei mai perdonarmelo se gli accadesse qualcosa..” non riuscì a trattenersi oltre così si aggrappò al petto del mezzo-demone di fianco a lei e iniziò a piangere silenziosamente.

Inuyasha non sapeva cosa fare, era rimasto paralizzato quando Kagome gli si era buttata tra le braccia………vederla in quel modo lo faceva soffrire non sopportava vederla piangere, non voleva che lei soffrisse……la strinse a sé con fare protettivo e iniziò a cullarla dolcemente tra le sue braccia dicendogli – ti prego non piangere……vedrai che noi risolveremo tutto.

Kagome che si lasciò cullare tra le sue braccia sentendosi protetta, il petto dell’hanyou era così caldo e confortevole, sarebbe restata in quella posizione per sempre. Sentì che Inuyasha stava cercando di consolarla, ma fu colpita da una parola ‘noi ‘. Alzò la testa di scatto e incontrò i suoi occhi ambrati che la guardavano dolcemente, per un attimo si perse in quelle pozze d’oro.

K-……noi?...- sussurrò quasi avesse paura che l’hanyou cambiasse idea.

I- si noi…io ti aiuterò……puoi contare su di me…-

Kagome si esibì in uno dei suoi meravigliosi sorrisi e gli si attaccò al collo abbracciandolo.

Inuyasha si ritrovò un attimo spiazzato, ma non tardò a cingerle la vita con le braccia abbracciandola a sua volta, appena aumentò il contatto tra i loro corpi l’hanyou fu invaso da mille emozioni diverse, ma tutte meravigliose che lo fecero sentire leggero come l’aria, se fosse restato ancora in quella posizione sicuramente gli sarebbe andato in tilt il cervello, ma per fortuna Kagome si staccò da quel abbraccio rossa in volto e si avviò verso il lettino.

K- sarà meglio che andiamo a dormire, domani dovremo partire presto.

Inuyasha vedendola voltarsi e camminare in direzione del lettino con i lunghi capelli che accentuavano le curve del suo corpo perfetto sentì il sangue andargli al cervello, decise che non era il caso di dormire nella stessa stanza così avvisò che avrebbe dormito fuori e uscì.

Kagome si sentì sollevata, non avrebbe resistito al saltargli addosso se avesse dovuto dormire insieme a lui.

Spero vi sia piaciuto ^^ recensite mi raccomando

Kiss Kreya

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Shikon no tama ***


Era notte fonda e il dolce abbraccio di morfeo aveva fatto cadere tutti in un sonno profondo, solo una ragazza desisteva ancor

Shikon no tama

Era notte fonda e il dolce abbraccio di morfeo aveva fatto cadere tutti in un sonno profondo, solo una ragazza desisteva ancora.

Kagome si rigirava tra le dita un lembo della coperta, non riusciva ad addormentarsi…..non voleva…..aveva paura che se si fosse lasciata andare avrebbe rifatto quello strano sogno….già quel sogno…..era ormai da un mese che continuava a farlo e ogni volta cambiava qualcosa…..vedeva sempre il suo Silphar morire….ma….la persona che, nel sogno, lo uccideva era sempre differente………questo non sapeva spiegarselo…..

Una volta aveva visto suo fratello…..una volta suo padre…..e l’ultima volta aveva visto Inuyasha…..

La ragazza dai lunghi capelli corvini sbuffò…più si scervellava e meno capiva.

A un certo punto non riuscì più a resistere e si addormento profondamente cullata dal suono delle foglie che si muovono al vento….

Quella notte per fortuna non fu assalita da nessun incubo, forse per il trauma vissuto quel giorno che le occupava la mente o forse solo perché non era il momento, chissà…..

***

La mattina seguente Kagome si svegliò alle prime luci dell’alba, si stropicciò gli occhi ancora un po’ assonnati e si mise a sedere.

Fece mente locale e si ricordò di quanto accaduto la sera prima, facendosi pensierosa… ma il brontolio del suo stomaco la destò da quella specie di trance

K- uffi..ho fame- sbuffò –sarà meglio che tornì a casa per sgraffignare qualcosa e intanto preparare la provviste per il viaggio…-

Si alzò e uscì dalla capanna chiudendosi la porta alle spalle.

Seduto di fianco alla porta trovò Inuyasha che la stava fissando

K- vado a casa mia per prendere qualcosa da magiare e poi incominceremo il viaggio-

I- vengo anch’io…così partiremo direttamente da lì quando avrai finito- disse con la sua solita voce strafottente.

K- ok. Allora andiamo- rispose lei sorridendogli.

Kagome fece per avanzare quando……………… SBONK……………….(ammirate gli stupendi effetti sonori XP Ndme) inciampò su i suoi stessi capelli, lunghi sino a terra, e fece una caduta rovinosa sbattendo la faccia a terra.

L’hanyou era praticamente scoppiato a ridere vedendo Kagome inciampare su i suoi stessi capelli

I –sai……mi stavo proprio chiedendo come facessi a camminare con quei cosi più lunghi di te….- disse tra le risate

Kagome rossa come un peperone e anche un po’ arrabbiata per la reazione del ragazzo, si era rialzata di scatto e si teneva la testa dolorante.

K- cos’hai da ridere tu!!! Non c’è niente di divertente- lo sgridò la ragazza, ma l’hanyou non voleva saperne di smettere.

I- no è che…hahaha….sei troppo buffa..hahaha-

Kagome fece la parte della finta arrabbiata e si girò dandogli le spalle

Inuyasha aveva smesso di ridere e stava cercando di scusarsi –dai non fare così…..devi ammettere che era divertente…-

Kagome sbuffò e si girò verso l’hanyou il quale avrebbe scommesso che stava per farlo a pezzi “addio vita crudele…” invece la ragazza si mise a ridere di gusto.

Il ragazzo si stupì nel sentire la sua risata cristallina, prima era arrabbiata con lui che rideva e poi si metteva a ridere anche lei……”ma chi le capisce le donne..”…..però doveva ammettere che era proprio bella quando rideva…

Kagome smise di ridere a fatica, il fatto di vedere la faccia sbalordita dell’hanyou l’aveva divertita ancora di più, ma ora doveva pensare al suo problema……i capelli.

K- ti perdono se mi presti la tua spada-

I- che? La mia spada? E che cosa ci fai?-

K- beh ovvio…..mi taglio i capelli-

Inuyasha non ebbe nulla da ridire e gli porse la sua spada.

Kagome la prese e con un movimento fluido e netto taglio i capelli all’altezza del fondoschiena, sorrise –così va meglio-

Dopo essersi tagliata i capelli i due non ebbero più impicci e si incamminarono verso il palazzo della principessa.

***

I due ragazzi saltarono il cancello ed entrarono nel giardino del palazzo, Kagome si diresse verso la sua finestra e con un’abile saltò entrò in camera sua.

K- Inuyasha tu aspetta li sotto…e stai attento a non farti vedere da nessuno-

Il ragazzo annuì e salì sopra un albero che si trovava davanti alla finestra.

Kagome intanto stava frugando in tutti cassetti alla ricerca di qualcosa “ma dove l’avrò messa” si fermò un attimo “allora pensa Kagome….dove l’hai messa?...................ah si! Che stupida!” si diresse verso l’armadio vicino alla finestra e aprì le ante “eccolo finalmente”

Quello che stava cercando disperatamente era il suo vestito da viaggio, non poteva certo andarsene in giro con i vestiti di una principessa, avrebbe attirato troppa attenzione. Così con il vestito in mano si diresse verso il bagno per cambiarsi.

Cinque minuti dopo ne uscì con addosso una gonna a pieghe verde lunga sin poco sopra le ginocchia e una maglietta bianca con il colletto verde.

Adesso che si era cambiata doveva occuparsi delle provviste, uscì dalla stanza e si diresse verso la cucina stando attenta a non farsi vedere.

Arrivata in cucina preparò uno zaino con tutto il necessario e intanto si mangiò anche qualcosina, tanto per placare la fame.

Quando ebbe finito decise di lasciare un bigliettino alla sua famiglia con scritto:

Cari Papà e Sota, quando troverete questo bigliettino sarò già partita da un pezzo alla ricerca di un mio caro amico. Vi prego di non preoccuparvi per me io starò bene. Vi voglio tanto bene.

Kagome

Subito dopo si recò di nuovo in camera sua e scese dalla finestra con lo zaino.

Inuyasha che sino a quel momento era stato in postazione sull’albero, scese

I- alla buon ora! Che cavolo hai fatto? Ti sei portata tutta la casa dietro?-

K- scusa se ti ho fatto aspettare è che dovevo cambiarmi-

I- feh! Ora però muoviamoci- e detto questo scavalcò il cancello atterrando dall’altra parte

Kagome lo imitò e si incamminarono

Dopo mezz’ora che camminavano…

I- senti Kagome….ma dove stiamo andando? Non sappiamo dove si trovi Naraku…-

K- prima di andare da Naraku devo passare da un villaggio qui vicino, ci sono due persone che sono sicura ci aiuteranno volentieri nella nostra ricerca- disse sorridendo all’hanyou.

Inuyasha arrossì lievemente e girò la testa dall’altra parte per non guardare in faccia Kagome

Proprio in quel momento sentirono un rumore strano alle loro spalle, Kagome si girò di scatto seguita da Inuyasha ma non videro nulla.

K- hai sentito anche tu?-

I- si…-

K- sarà meglio se affrettiamo il passo-

Inuyasha annuì e si misero a correre

All’iniziò l’hanyou aveva in mente di prenderla sulla schiena essendo sicuro che non sarebbe riuscita a tenergli testa nella corsa, ma dovette ricredersi, Kagome gli era di fianco e si muoveva con movimenti fluidi e veloci, non sembrava neanche che toccasse per terra da quanto era veloce.

Dopo si fermarono credendo di aver seminato qualunque cosa li stesse seguendo, ma dopo poco sentirono ancora lo stesso rumore.

K- hey tu! So che ci stai seguendo!...vieni fuori!-

??- beh se me lo chiede una ragazza così bella….non posso che obbedire-

Kagome si voltò nel punto dove proveniva la voce, all’inizio non vide nessuno, poi iniziò a scorgere i contorni di una figura ma la sua vista venne momentaneamente meno quando una forte folata di vento la colpì al volto, riaprì gli occhi ma la figura era scomparsa.

Sentiva un forte bruciore alla guancia destra, si tastò e constato di avere un graffio.

In quel momento, da dietro un albero, spuntò fuori un neko-youkai con le unghie di una mano insanguinato.

K- hei tu! Lo sai che una donna non si tocca neanche con un fiore?- il demone avanzo versò la ragazza.

??- e dai….per un tagliettino… –

Inuyasha si mise in mezzo –che vuoi? Perché ci seguivi?-

Il demone non gli rispose, sguainò la spada e si preparò a combattere – fatti sotto!-

I- Tsk! Come vuoi!-

K- Inuyasha….- la voce della ragazza si era fatta ad un tratto fredda

I- che vuoi?-

K- lascialo a me….- l’hanyou si stupì del tono di voce della ragazza, non l’aveva mai sentita così fredda e priva di sentimenti.

??- per me fa lo stesso-

Kagome estrasse dalla cintura che portava alla vita e suoi due pugnali (tipo quelli di Elektra nel film Ndme)quel demone……gli ricordava tanto una persona che odiava…..ma chi?....beh l’importante adesso era far scappare con la coda tra le gambe quell’insolente.

Senza preavviso si scagliò contro il demone per colpirlo alla spalla, ma quest’ultimo fu più veloce e schivo l’attacco

??- vedo che ci sai fare!-

K- non sai quanto….- la ragazza era saltata in alto ed era scomparsa tra i folti alberi della foresta-

??- ma cosa?...vieni fuori!!- il demone si stava guardando intorno freneticamente

Kagome continuava a saltare da un albero all’altro disegnando un cerchio intorno al demone, non era ancora l’ora di venire fuori

??- maledetta!!-

“adesso!!” Kagome sbucò da un albero dietro al demone, che però non se ne accorse e si ritrovò un pugnale conficcato nella spalla.

??- ahhhhhh!!!- si accasciò a terra –questa me la paghi!- e si scagliò contro Kagome pronto a graffiarla con i suoi artigli.

Inuyasha intervenne e bloccò il suo attacco con la tessaiga, spingendo il demone in dietro.

K- grazie-

I- Tsk! Figurati-

Il demone scaraventato all’indietro era andato a sbattere di schiena contro un albero e ancora un po’ stordito si teneva la spalla dolorante.

Kagome si avvicinò al demone, si inginocchiò davanti a lui e gli punto il pugnale alla gola

K- allora…perché ci hai attaccato-

??- perché TU hai qualcosa che io voglio!-

K- e di grazia….che cosa?-

Il demone la guardò stupito –stai scherzando? Sei la custode di un’arma potentissima e mi chiedi che cosa sto cercando?-

K- che?? Custode di un arma?? Ma di che cavolo stai parlando- stava iniziando ad alterarsi “già mi sta antipatico, se poi mi piglia in giro……”

??- della shikon no tama-

K- ho eltto di lei ma….io non la possiedo…-

??- ah no? Fammi controllare!- detto questo conficco le unghie nella spalla della ragazza e ne estrasse una piccola pallina rosa pallido

Kagome urlò dal dolore lancinante e si allontano dal demone.

I- brutto b********!! Che hai fatto a Kagome!!- si lanciò sul demone sferrando un colpo mortale con la spada.

Il neko-youkay si accasciò a terra esanime, liberando la pallina che rotolò in direzione di Kagome e si fermò proprio davanti a lei.

Inuyasha si inginocchio davanti alla ragazza preoccupato –stai bene?-

K- poteri stare meglio…- scherzo lei tendendosi ancora la spalla con la mano, poi notò la pallina poco lontana da lei e la afferrò

K- questa….è la shikon no tama..ma come facevo ad averlo io? Per di più dentro al corpo-

Inuyasha era stupito quanto lei e non sapeva risponderle… –senti…sarà meglio che ci affrettiamo a raggiungere il villaggio così potrai curarti-

Kagome si guardò la ferita, stava perdendo molto sangue – si hai ragione….-

L’hanyou si voltò e le fece segno di salirgli sulla schiena, la ragazza ubbidì.

Inuyasha la tirò su da terra, si assicurò di tenerla saldamento e partì come un razzo, doveva sbrigarsi o la ferita di Kagome si sarebbe aggravata.

La ragazza dal canto suo, si sentiva benissimo sulla schiena di Inuyasha, era così caldo…..si sentiva protetta……non esisteva più nessuno, solo lei e Inuyasha……diventò rossa all’improvviso “ma a cosa penso!!!! Lui è antipatico e scorbutico!!! Non mi piace!!” cercava di auto convincersi…… ma non poteva mentire a se stessa.

K- Inuyasha….-

I- mmh….-

K- grazie….- e si addormentò

In quel momento comparve un piccolo sorriso sul volto dell’hanyoukagome……”

FINE CAPITOLO!!!!

Spero che questo chappy vi sia piaciuto ^^ e mi raccomando RECENSITE :D anche solo per dire che fa schifo, a me va bene lo stesso ^^

Ringrazio Elychan, dany91 e Shikon per aver recensito e anche tutti quelli che hanno solo letto kiss kiss ^^

Ci rivediamo al prossimo chappy ^^ Ciauuuuu

Kreya

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Vecchi amici ***


Ed ecco postato un altro capitolo^^ spero vi piaccia

Ed ecco postato un altro capitolo^^ spero vi piaccia

Angolo dei ringraziamenti:

Luchia nanami: grazie ^^ ed eccoti il settimo chappy.

Dany91: grazie ^^ questo chappy ti spiega chi era quel demone ^^

Elychan: hahaah anch’io mi ero chiesta come aveva fatto a non accorgersi di avere una pallina nel fianco ^^

Kisser83: grazie^^ ecco il nuovo capitolo ^^ buona lettura

Shikon: che coincidenza anch’io mi chiamo Laura ^^ cmq in questo chappy e nel prossimo si spiegherà chi era quel demone.

Dreamer21: grazie mille ^^ mi fa piacere che ti piaccia

Vecchi amici

Un mezzo-demone stava correndo nel bosco con una ragazza sulle spalle, quest’ultima era ferita perché il suo vestito era sporco di sangue.

Dopo poco arrivarono al villaggio Mikada.

K- Inuyasha…vai nell’ultima casa…sul limitare del bosco…-

L’hanyou obbedì e busso sulla porta della casa indicata da Kagome.

Una ragazza con un kimono a fiori, dai bei capelli blu legati in una coda storta aprì la porta

R- salve! Pos………Kagome?????? Ma cosa??!!- si avvicinò alla ragazza e notò che era ferita gravemente

R- oh mio dio!!!!è una ferita grave!! Portala subito dentro-

Inuyasha non se lo fece dire due volte, entrò e la appoggio sul futon.

Intanto Rin era andata a prendere delle bende e aveva iniziato a medicare Kagome.

I- ce la farà?....-

R- si non ti preoccupare……però ci vorrà un po’ prima che si riprenda del tutto, è una ferita molto profonda.

Inuyasha tirò un sospiro di sollievo “meno male, non me lo sarei mai perdonato se……” fu destato dai suoi pensieri da un urlo

R- SANGOOOOOOOOOOOOO!!!! MIROKUUUUUUUUU!!! VENITE SUBITO QUIII-

Due ragazzi arrivarono come dei razzi nella stanza

S- ma Rin cos’hai da urlare tanto!!- ma non ebbe bisogno di risposta perché vide Kagome stesa sul letto

S-M– K-Kagome….ma…cos’ha?!?!-

R- ha una ferita molto profonda…..ho bisogno che mi aiutate. Sango tu vai a prendere altre garze e Miroku……tu vai a prendere dell’acqua-

I due obbedirono e tornarono dopo poco con l’occorrente.

Passarono tutto il pomeriggio a medicarla e a tamponarle la ferita, Inuyasha era stato tutto il tempo in un angolino a vedere gli altri che si davano da fare “come vorrei essere utile……ma non sono bravo in queste cose………beh almeno una cosa la so fare!” si avvicinò a Kagome e le prese la mano affettuoso “tieni duro Kagome….”

Verso sera finirono di occuparsi di Kagome e si sedettero esausti intorno alla ragazza

R-M-S – che faticaccia!.....-

Poi si accorse di non sapere nulla sul ragazzo dai capelli argentati di fianco a Kagome, così decise di fare alcune domande– beh adesso che c’è tempo…..potresti dirci chi sei e perché siete qua?-

Inuyasha spiegò tutto quello che era successo da quando aveva incontrato Kagome arrivando al momento in cui bussò alla porta

S- COSAAAAAAAAAAAAAA????? UN DRAGOOOOOOOOOOOOOO-

I presenti si tapparono di istinto le orecchie

M- ma Sango sei impazzita?! Così ci fai diventare sordi!-

S- scusa….è che non sapevo esistessero ancora i draghi……-

M- in effetti anch’io non avrei mai creduto che fossero ancora su questa terra-

I- io non so niente sui draghi……so solo che devo trovare Naraku e fargliela pagare- “è l’ennesima volta che mi intralcia la strada! E sarà anche l’ultima!”

R- questo è sicuro! Povera Kagome……….sentite ho un’idea!!! E se ci unissimo al gruppo e li aiutassimo- disse rivolta a Sango e Miroku.

Questi ultimi si guardarono un attimo e decisero all’unanime – sarebbe fantastico!!!!!!-

In quel momento Kagome si svegliò- Hei ma dico cosa avete da urlare tanto!!!!!- e si massaggiò la testa

Inuyasha si avvicinò di più alla ragazza e preoccupato chiese -come stai?-

K- potrei stare meglio…- si guardò intorno- noto che non è cambiato niente dalla mia ultima visita- disse sorridendo ai tre ragazzi che la guardavano.

S- Kagome come sono felice di vedere che stai bene. È da tanto che non venivi a trovarci-

K- sai come! Doveri di principessa- disse quest’ultima frase con una smorfia, se c’era una cosa che odiava era essere parte della famiglia reale.

Quando era piccola veniva spessa al villaggio Mikada a giocare con i suoi amici e aveva sempre sognato di avere un vita spensierata come la loro, ma i suoi sogni erano stati infranti quando sua madre era morta……….sua madre era l’unica che la capiva fino in fondo…………da quel momento si era chiusa in se stessa e non era mai stata come prima…..come cinque anni fa.

----Inizio flash back----

MK- tesoro! Vieni qui che ti devo fare vedere una cosa!-

Una bambina con i capelli neri e gli occhi scuri sbucò da dietro un albero e si avvicinò alla giovane donna che la stava chiamando

K- hai una cosa pel me? Che bello!!!!- e si mise a saltellare intorno alla donna, quest’ultima la fermo divertita.

MK- si però se non stai ferma come faccio a fartela vedere-

K- giusto- e si fermò

MK- brava- scompigliò affettuosamente i capelli alla bimba e le porse una piccola custodia rossa.

La bambina la osservò curiosa e la aprì con cautela, dentro vi trovo un piccolo pettinino decorato con dei fiorellini disegnati ai margini con i colori dell’oro e dell’argento, volse lo sguardo sulla madre e la abbracciò di scatto.

K- mamma…è…è….è bellissimo!!! Glazzieee!!!!!- e la strinse più forte

La donna accolse la bambina tra le su braccia –per te questo ed altro….tesoro- gli diede un leggero bacio sulla nuca- ti voglio bene bambina mia…-

K- anch’io te ne voglio mamma….-

----Fine flash back----

Kagome si portò la mano dietro la testa e sentì al tatto il piccolo pettinino donatole dalla madre –mamma…..-

Inuyasha la stava osservando rapito, con quel alone di tristezza attorno era ancora più bella……..distolse lo sguardo rosso in viso……”ok basta! Pensa a qualcosa di serio!”

I- Kagome…..mi stavo chiedendo come mai questa mattina hai voluto combattere contro quel neko-youkai.

La ragazza si irrigidì a quella domanda e l’hanyou non seppe spiegarsi il perché “cos’ho detto di sbagliato?....”

S- ehm….Inuyasha…..lverresti ad aiutarmi un attimo a preparare la tavola per la cena?...-

I- e perché mai? Voglio sentire cosa dice Kagome….-

Sango stava per ribattere quando Kagome si intromise –lascia stare Sango……ormai ho superato tutto e posso parlarne tranquillamente- volse lo sguardo sull’hanyou, uno sguardo pieno di tristezza e di…rancore –io odi i neko-youkai!- disse schietta –mi hanno portato via e la persona che più amavo al mondo…..e per cosa?.....per si era ritrovata per sbaglia nella strada che stavano percorrendo un gruppo di neko-youkai, l’hanno uccisa senza riguardo…..sono…..dei mostri!.....- stava ancora guardando Inuyasha e i suoi occhi avevano incominciato a diventare lucidi.

Inuyasha resosi conto di ciò che la sua domanda aveva risvegliato nella ragazza le si avvicinò e la abbracciò –scusa io……non volevo…- Kagome rimase sbalordita dal gesto dell’hanyou, erano rari i momenti in cui sapeva essere dolce, appoggiò la testa sul petto di lui –non ti sentire in colpa…..non è colpa tua…-

Intanto Rin, Sango e Miroku guardavano la scena divertiti, era raro vedere uno youkai e una ningen scambiarsi tenerezze.

Inuyasha si accorse tardì degli sguardi divertiti dei tre e si staccò subito dall’abbraccio imbarazzato- b-beh….è o-ora di andare a d-dormire- e uscì di casa per andare a posarsi sul ramo di un albero a riflettere.

Rin lo guardò uscire- veramente è ora di magiare…..ma faccia come vuole- e si diresse in cucina per preparare qualcosa da mettere sotto i denti.

M- allora è deciso! Domani si parte!- saluta le ragazze con un cenno della mano, che finì casualmente sul seno di Sango la quale gli fece spuntare un bernoccolo in cinque secondi, e se ne andò.

K- non cambia mai il monaco pervertito eh?-

S- certe volte mi chiedo come faccia ad essere ancora vivo con tutte le botte che gli do-

Le due ragazze si guardarono un attimo e poi scoppiarono a ridere.

K- Sango…..mi sei mancata-

S- anche tu…..è un anno che non ti fai vedere…..cosa è successo?-

K- non mi hanno più permesso di venire qui da quando ho iniziato studiare….dicevano che era una perdita di tempo-

S- perdita di tempo?! Ma sono scemi?? Vedere gli amici non è una perdita di tempo!!-

K- è quello che ho detto anch’io ma loro se gli dici qualcosa che va oltre i loro principi, entra da un orecchio e esce dall’altro.

Sango si mise a ridere –sei troppo forte!!......comunque adesso l’importante è che tu sia qui- abbracciò l’amica.

K- grazie Sango….-

S- figurati! Ora però vai dal tuo mezzo-demone…….credo che tu gli piaccia-

Kagome diventò rossa come un peperone- eh?!?! Io? Piacergli? Mi fammi il favore….-

Sango fu divertita dalla reazione dell’amica “certo! E scommetto che anche a te non dispiace” –io ho detto la mia opinione- si avvicinò alla porta -ora spetta a te fare la mossa…- e uscì dalla stanza, ma rientrò subito dopo- mi sono dimenticata, attenta a non sforzarti troppo- e se ne andò

“ma guarda un po’ te che ficcanaso!” pensò divertita Kagome “però ha ragione…….” così si alzò a fatica, tenendosi una mano sul fianco uscì dalla casa andando in cerca di Inuyasha.

Lo trovò poco dopo appollaiato sul ramo più alto dell’albero più grande nei dintorni del villaggio “se li va proprio a sceglier gli alberi” fece un saltò e arrivò a metà ne fece un altro e atterrò al fianco di Inuyasha, lui aveva percepito la presenza di Kagome quindi non aveva fatto una piega quando gli era spuntata di fianco.

La ragazza si sedette con le gambe a penzoloni e stettero tutti e due immobili a fissare la luna che stava sbucando dietro una nuvoletta grigia in lontananza.

K- pioverà…-

I- mmh?-

K- domani pioverà-

I- e tu come fai a saperlo?-

K- vedi quella nuvoletta grigia laggiù? Domani sarà qui e porterà la pioggia-

I- ah….-

E cadde di nuovo il silenzio, tutti e due imbarazzati non sapevano cosa dire, quando Inuyasha non ruppe il silenzio.

I- Kagome…..quando sto con te mi sento così tranquillo…..mi sento felice- non sente nessuna risposta –Kagome mi senti?- si volta e vede che è appoggiata al tronco e dorme beatamente, per poco non cade dall’albero dalla delusione “io mi sto dichiarando e lei dorme……” un po’ triste la prende in braccio e la porta verso casa “la prossima volta non ti darò il tempo di addormentarti”

Fine capitolo!!!!!

Finitooooooooooo un altro chappy ^^ ci sentiamo al prossimo Ciauuuuuuuuuuuuuu

Kreya

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=71757