Sweet Day

di LanaLang
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri ***
Capitolo 2: *** So chi sei ***



Capitolo 1
*** Incontri ***


Honolulu,Hawaii. I primi caldi raggi del sole di Luglio filtravano dalla finestra della camera da letto,colorando le pareti di un rosa intenso. Vanessa Vidal,una ragazza di 19 anni,continuava a dormire abbracciata al morbido cuscino con l’espressione serena e tranquilla di una bambina. Avrebbe continuato a dormire ancora per molto se il citofono al piano di sotto non avesse suonato insistentemente. -Mmh…c-che…?- In poco tempo si trovò seduta sul letto mentre i grandi occhi azzurri scrutavano l’ambiente circostante per riprendere i contatti con la realtà. Il citofono suonò di nuovo. -Uff…arrivo!arrivo!-Vanessa,con aria contrariata,buttò all’aria il lenzuolo e scese dal letto.Rimase un attimo incerta,passandosi le mani tra i capelli rasta neri e fuxia che le scendevano disordinati sulle spalle,quindi aprì la porta correndo lungo il corridoio.Dalla stanza di fronte uscì un’altra ragazza dai lunghissimi capelli castani e l’espressione imbronciata,con una canottierina nera e dei larghi pantaloni di un leggero pigiama. -Ma chi diavolo è alle sette del mattino?!-chiese questa affacciandosi alla ringhiera del piano di sopra.- Credo di saperlo!-rispose Vanessa scendendo a piedi scalzi per le scale.L’altra ragazza,la 18enne Barbara Baker,la seguì sbuffando. Vanessa aprì la porta di casa ritrovandosi davanti il viso sorridente di Norah.-Vanessa!Barbara!Stavo per chiamare i pompieri… Ma…prendete qualcosa per dormire così profondamente?Sono tre ore che suono!!!-disse Norah,col suo accento inglese. Questa era una bella ragazza alta e slanciata,con occhi chiari e capelli dorati che piombavano corposi e perfetti sulle spalle.Nonostante la giovane età a Londra era già una modella di ottima fama,con un carattere solare e tante aspirazioni. Vanessa Vidal e Barbara Baker erano due americane amiche d’infanzia venute a trascorrere l’estate ad Honolulu.Vanessa era una ragazza energica ed estroversa che studiava architettura all’università.Amava leggere romanzi,ascoltare musica e spesso sognava di essere la protagonista di uno di quei romantici film strappalacrime dove il principe azzurro è il ragazzo della porta accanto. Barbara,invece,era molto meno estroversa ma decisa ed estremamente sicura di sé.Studiava archeologia e le sue passioni erano il canto e le arti marziali...per quanto gli altri la vedessero come una persona sarcastica e forte,aveva un’indole romantica e sensibile. Insieme si compensavano con i loro caratteri opposti ma compatibili e ad Honolulu avevano già fatto nuove amicizie. -Norah,ma ti passa almeno per l’anticamera del cervello che magari una poveraccia voglia dormire qualche ora in più al mattino!?- domandò senza tanti complimenti Barbara,assottigliando i suoi occhi azzurri dal taglio netto e marcato ora assonnati e l’inconfondibile aria imbronciata.Norah sorrise.-Ma dai,avevamo deciso di andare a giocare a palla a volo sulla spiaggia,guarda che bella giornata! Vorresti dormire fino a mezzogiorno anche oggi?Rose e Lula ci aspettano!-replicò Norah alternando lo sguardo sulle due ragazze. Vanessa si voltò verso Barbara. -Ha ragione,ce ne eravamo dimenticate!Forza,mettiamoci i costumi da bagno e andiamo!- disse Vanessa trascinando l’amica per il braccio.-Ma non ho neanche fatto colazioneee!!!Buaaah,letto mio!!!Perchè ti ho lasciato!!!- Norah sorrise alle parole di Barbara,quindi si mise ad aspettare paziente fuori dal portone. Poco più tardi,su una splendida spiaggia esotica,una ragazza dalla pelle ambrata,corti capelli corvini e occhi scuri,stava parlando tranquillamente con una ragazza di colore,dai capelli crespi color carota e due grandi occhi da cerbiatta.Erano in attesa che le Norah,Barbara e Vanessa arrivassero.La ragazza mora,Rose Loyd,era una vecchia conoscenza delle due americane.Un futuro medico che viveva con la madre e il patrigno egiziano poco distante dalla casa di Barbara e Vanessa.Anche sua madre era un’egiziana del Cairo e il suo vero padre,che non conobbe,era un ladro messicano. La ragazza di colore,Lula,era un’hawaiiana conosciuta lì.Aveva 16 anni e viveva col padre e la sorellina in una casa in riva al mare. Era vivace e instancabile con una passione innata per il ballo. -Eccole che arrivano finalmente!-disse Rose notando le tre amiche apparire dietro le dunette di sabbia.-Evvai!!!Si gioca!!!- aggiunse Lula seduta sulla sabbia.-Scusate il ritardo!- Disse sorridendo Vanessa,con indosso un bikini bianco e nero.-Già!Qualcuno voleva continuare a dormire!-annunciò Norah sfoggiando il suo costume rosa acceso mentre lanciava occhiate di intesa a Barbara. -Eh,eh…immaginiamo…Ah!...- disse Rose lanciando subito la palla a Barbara -…Mio fratello maggiore è in viaggio e domani verrà a trovarci!Mamma è felicissima,ci terrei a presentarvelo!- -Hai un fratello?- chiese Barbara lanciando a sua volta la palla al di là della rete,in direzione di Lula. -Un fratello???Wow!Quanti anni ha?Come si chiama?E’ carino?eeeeeeeeh???-iniziò a domandare Vanessa con evidente interesse immaginando già un romantico playboy.Lula tirò la palla con forza.Rose sorrise notando la curiosià sui volti delle quattro amiche -Beh,ha 20 anni e si chiama Jack,domani lo vedrai…- replicò Rose.Le ragazze continuarono a giocare ancora a lungo passando la mattinata tutte insieme sulla spiaggia. All’ora di pranzo Barbara si offrì di andare a comprare dei panini,così si avviò indossando degli short e un top rosso ed entrò nell’unico locale che trovò aperto,vicino casa.Un’insegna fuori ne sottolineava l’insolito nome:Lo Zar. Barbara si guardò attorno non vedendo nessuno…-Permesso?...C’è qualcuno?- domandò perplessa. All’improvviso qualcosa di pesante le si schiantò addosso atterrandola con l’urlo di un ninja agguerrito.Barbara vide un scopa arrivarle tra capo e collo più volte…-hey!!!ma…ahia!!!cosa…???aaaah!ahia!lasciami!!!- quel “qualcosa” di pericoloso continuava a riempirla di botte come un insetto preso dallo schiaccia mosche. Ad un tratto,una voce estranea…-Nonna ma che fai!!!Ferma!!!- quella “voce” liberò Barbara dalla presa del nemico. Barbara si alzò massaggiandosi le braccia,alzò gli occhi e vide una bassa vecchietta vestita di nero,con una scopa in mano e lo sguardo da pazza omicida!!!Dietro di lei,un giovane ragazzo la tratteneva a stento,con aria mortificata.Aveva gli occhi verdi,capelli castano chiaro che sfioravano gli zigomi davanti e andavano accorciandosi dietro,un fisico atletico e un bel viso regolare -Scusa per l’accoglienza,nonna Milla è uno spirito battagliero!Crede che la Russia sia ancora in guerra!-si giustificò il ragazzo mentre la nonna ringhiava contro Barbara ancora incredula.-Cosa posso fare per te?- disse il ragazzo.-Ehm…ah si!Avete pranzi a portar via?Magari dei panini,tramezzini…-rispose lei – -veramente non è tra le nostre specialità,qui facciamo cucina russa ma posso fare un’eccezione visto l’inconveniente di prima!- disse sorridendo il ragazzo.Così si mise a preparare rapidamente dei panini e a metterli in dei sacchetti.Nonna Milla guardava crucciata Barbara come un toro pronto alla carica.-Quindi siete russi,eh?E’ originale un locale russo in un’isola!- notò la ragazza. -Già…gli affari vanno bene,qui…è caratteristico!Ecco a te il pranzo!- disse consegnando i panini a Barbara -Cinque panini,non si direbbe che mangi così tanto!- aggiunge ridendo il proprietario del locale. -Non sono tutti per me,ho quattro amiche da sfamare,io!-replicò Barbara.-Eh,eh,eh…l’avevo intuito.Per i clienti nuovi offre la casa,dasvidania e torni presto allo zar!-concluse il simpatico ragazzo.-Dasvidan…ehm…ciao!- Barbara lanciò un’ultima occhiata perplessa alla pericolosissima vecchietta e uscì. Sera.Dopo una allegra giornata Vanessa diede una rapida letta al riassunto che aveva fatto su gli scultori italiani e aprì l’armadio per scegliere il vestito per uscire.-Dove vai?- chiese Barbara affacciandosi alla porta della stanza di Vanessa.- Devo andare a quel corso di arte,ricordi?Ho pure pagato l’iscrizione!- -Ah,già…direi che sei anche in ritardo,allora.Non era alle 6.15?Sono le 6.10!-precisò Barbara.Vanessa lanciò un urlo disumano,prese il primo vestito che capitò e dopo essersi sistemata corse fuori casa salutando Barbara. Indossava un’elegante vestito rosa,scarpe col tacco e i rasta erano tirati su.Gli occhi azzurri erano nascosti dietro degli occhiali da vista e a tracolla aveva la borsa in tinta col vestito.-Oh,no!L’autobus!-esclamò vedendolo allontanarsi dalla fermata.Vanessa si mise a correre -aspetti!!!aspetti!!!devo salire!!!- l’autobus accellerava mentre Vanessa gli correva dietro disperata.Il tacco della scarpa si incastrò nelle fessure di un tombino in mezzo alla strada.-No!Anche questa ci si mette!!!E togliti…uff…-ogni tentativo di liberare la scarpa e il proprio piede sembrava inutile…-E dai!Accidenti!...Faccio tardi!-Come se non bastasse,da dietro la curva vide spuntare un camion che a gran velocità si dirigeva verso Vanessa e la sua scarpa!-AAAAAAAAAAAAHHHHHHH!!!- Pochi istanti dopo Vanessa si ritrovò distesa a terra,senza una scarpa,con gli occhiali sull’asfalto e con il viso di un ragazzo a pochi centimetri dal naso. -Come si sente?Niente di rotto?- chiese il tipo.-tu-tutto a posto,la ringrazio infinitamente…- ripose stordita lei.-Sicura?Vuole che la porto al pronto soccorso?- -No,grazie…basterebbe che non mi stia sopra...non mi circola il sangue nella gamba,sento che formicola tutta…- Il ragazzo si mise a ridere e l’aiutò ad alzarsi.Vanessa lo osservò con attenzione,aveva un fisico atletico,begli occhi verdi,capelli castani lunghi fino agli zigomi e più corti dietro.Era il ragazzo che l’aveva salvata e anche il più bel ragazzo che aveva mai visto!-La sua scarpa è deformata ormai…comunque io mi chiamo Nikolaj Gregorov.-si presentò il ragazzo,Vanessa gli strinse la mano sorridendo dolcemente -Vanessa Vidal…-rispose.-Andavi da qualche parte,così di fretta,Vanessa?-chiese Nikolaj.-Ehm si…inseguivo l’autobus!-replicò lei.-E hai pensato di raggiungerlo prima facendoti incollare da un fugone,saggia mossa!- disse scherzando il bel ragazzo.Vanessa arrossì con una cristallina risata.Con imbarazzo misto a contentessa,la ragazza teneva gli occhi bassi,guardando il suo buffo piede senza una scarpa poggiare sul freddo asfalto:si sentiva una sorta di Cenerentola,ora più che mai. -Ti devo un paio di scarpe,accidenti!Dopotutto è colpa mia:non sono riuscito a salvare la scarpa!- disse il ragazzo -non sono un calzolaio ma…posso rimediare offrendoti una granita al lunapark!Che dici?-Vanessa annuì,dentro era strafelice ma attenta a non darlo a vedere. I due si avviarono ridendo e scherzando verso il lunapark affollato di gente.Si poteva sentire a malapena il rumore del mare sotto le urla e le risate dei bambini che giocavano.Era una bella giornata senza vento e Vanessa,seguita da Nikolaj,si sedette su una panchina sorseggiando le granite alla frutta appena comprate.-E così vieni da Mosca!Il mio salvatore è simpatico,carino e anche russo!- disse Vanessa per rompere il ghiaccio con evidente timidezza.-E tu sei americana...Sei in vacanza col tuo ragazzo?- domandò Nikolaj col suo tono tranquillo.-N-no!no!...Sono con la mia migliore amica!-ci tenne a precisare subito lei.Vanessa poggiò il piede scalzo sulla bordo della panchina,sistemando la gonna.Un silenzio imbarazzante scese sui due,poi…-Ti va di buttare giù qualche barattolo?- domandò lui -Come…?- -Il tiro ai barattoli!Laggiù…vedì quel tendone?Si vincono i premi!- rispose Nikolaj indicando un tendone giallo e verde a pochi metri da loro.-Ok!Ma non sono molto capace…non vedo bene da lontano!- lo informò Vanessa mentre si avvicinavano al tendone.-Tu inforca gli occhiali e bombarda i barattoli!-rispose sorridendo Nikolaj porgendole la palla di gomma. -un tiro 50 cent!- disse l’addetto al gioco posizionando i barattoli uno sopra l’altro. Vanessa prese la mira e lanciò con poca forza la palla prendendo di striscio un solo barattolo.-Lo vedi?(sigh!)non sono capace!- Disse.-Pietoso,in effetti…riprova e non partire già sconfitta dall’inizio!- consigliò Nikolaj porgendole la seconda palla di gomma. Vanessa tirò la palla e con un sordo rumore di ferraglia fece cadere tutti i barattoli.-Visto?E’ questione di autostima…-concluse il ragazzo con espressione soddisfatta.Al momento di ritirare il premio scelse due buffe pantofole rosa a forma di peluche che Vanessa indosso immediatamente.-Oooh,sono così cariiiine!!!- osservò -si…e ti guardano tutti con quei mammuth ai piedi!-disse ridendo lui.-Nikolaj!!!La ruota panoramicaaa!!!- Nikolaj sentì un brivido percorrergli la schiena al sentire quel nome.Vanessa lo guardò entusiasta -andiamo?!ti prego,ti prego!!!pago io!adoro la ruota panoramica!!!- -N-no…non…non mi pare il caso,no.Non mi piace la ruota!- -Daaai!!!Per favore!Guarda che ti faccio indossare le mie pantofole-peluche rosa,eh!!!-.Disarmato dall’allegria della ragazza si arrese e salì con lei sulla ruota.-Insomma che c’è?E’ così bello salire in alto…vedi tutto il panorama!Hai paura,per caso?- domandòVanessa.-No è che…soffro di vertigini,insomma.-disse il ragazzo timidamente.-…E non ridere.- la ammonì in seguito ma Vanessa scoppiò in una fragorosa risata sotto lo sguardo indispettito di Nikolaj.-Scusa,è solo che è…strano!Anch’io soffro di vertigini e sono voluta salire pensando che tanto mi avresti incoraggiata tu…invece stai peggio di me!-disse tra le risate Vanessa. Nikolaj sorrise avvicinandosi a lei -Magari non dovremmo guardare giù…- proprose cambiando espressione,mentre avvicinava le sue labbra a quelle di lei.Vanessa,un po’ sorpresa,avvicinò anche lei il viso,chiudendo lentamente gli occhi…quando all’improvviso... -oh,il mio cellulare!- notò Nikolaj prendendo il cellulare dalla tasca.Stava vibrando.Vanessa rimase lì,imbambolata con le labbra protese in avanti per qualche secondo prima di realizzare che l’ipotetico bacio da film era andato a farsi benedire e che il suo meraviglioso ragazzo stava parlando al telefono come se niente fosse.Nikolaj chiuse la conversazione al telefono.-Scusa,devo andare!Mia nonna è gravemente malata e mi aspetta a casa…- disse.-D’accordo…vado anch’io…- rispose Vanessa restando un po’ male.Pensò di chiedergli il numero di cellulare,ma che figura avrebbe fatto corteggiandolo così spudoratamente?Forse ci avrebbe pensato lui a chiederle il numero.Avrebbe voluto dirgli un “allora,che ne dici se domani ci rivediamo?” o “bella serata!naturalmente ci rivedremo,vero?” ma l’unica cosa che riuscì a dire,mentre lui era intento a scendere dalla ruota vincendo i giramenti di testa fu: -C-ciao,allora!Auguri di pronta guarigione a tua nonna…- detto questo avrebbe voluto prendersi a mattonate in testa da sola. Nikolaj la salutò con un semplice “ciao,buona permanenza a Honolulu” e sparì tra la gente ormai diminuita. Vanessa si avviò verso casa mentre il cielo cominciava a tingersi di un blu scuro intenso puntellato di stelle. Quando arrivò a casa,trovò Barbara stesa sul divano a guardare un film.I lunghi capelli castani,appena lavati,scendevano lisci lungo il bracciolo del divano su cui poggiava la testa.Vedendo l’espressione malinconica di Vanessa,alzò di tre quarti la testa con aria interrogativa,poi tolse i calzini colorati dal cuscino e le fece spazio sul divano.Vanessa,decisa a sfogarsi come sempre con l’amica,si sedette accanto a questa e le raccontò tutta la storia per filo e per segno.-…E il tuo problema è quello di non rivederlo più?- domandò sorpresa Barbara.Vanessa annuì mentre con gli occhi stanchi guardava la tv distrattamente.-Tsk!Questo è un quartiere piccolo,vedrai che lo ritrovi prima di quanto credi…o magari si fa vivo lui,che ne sai?--Mh…forse hai ragione…- disse Vanessa mentre sul suo bel viso rotondo tornava un sereno sorriso.-Ok!Mi sono avvilita per niente!Non è da me…Coraggio!Facciamo una bella cena e prepariamoci per domani!- disse poi,saltando su dal divano.-Domani?Che succede domani?- chiese Barbara spegnendo la televisione.-Ma dimentichi sempre tutto,tu?Andiamo da Rose!Arriva suo fratello,ricordi?- annuncia Vanessa dando una pantofolata in testa a Barbara.-E allora?Di quali preparativi hai bisogno?Vuoi rimorchiare anche questo,adesso?- disse Barbara avviandosi verso la cucina a piedi scalzi.-Ma nooo!!!...Perchè pensi sempre male di me?Donna di poca fede!- Vanessa la segue in cucina,decisa a riempire lo stomaco con qualcosa di caldo. Giorno seguente.Barbara,Vanessa,Norah e Lula avevano appena finito di pranzare attorno al tavolo a casa di Rose.Un uomo sui cinquant’anni,dall’aria bonaria e una folta barba scura,raccontava barzellette,senza un senso logico,che divertivano le ragazze. Quell’uomo era il patrigno di Rose,Said,un simpatico signore che trattava tutte come delle figlie.La madre di Rose,invece,era una bellissima donna dai lineamenti marcati e la pelle olivastra,con dei lunghi capelli corvini acconciati con grande classe.Sumitha,questo era il suo nome,poteva sembrare una regina di qualche regno dell’antico Egitto e nonstante tutto era dolce e affettuosa. -…E così,non potendo attraversare il Nilo a nuoto,decisi di lasciar perdere quel dannato pesce…ma in tutte le altre situazioni sono sempre stato un ottimo pescatore!- raccontava Said notando l’aria divertita della figliastra. -Smettila di annoiare queste povere ragazze con storie di trote e salmoni,Said!-lo ammonì la moglie divertita -Rose,tesoro,tira fuori la torta dal forno,per favore…- Rose fece per andare in cucina quando un fuoristrada parcheggiò fuori dalla porta.Il silenzio calò nella sala da pranzo e Rose deviò i suoi passi verso la porta di casa,affacciandosi al vetro.-Oh!E’ arrivato Jack!E’ arrivato Jack!- gridò Rose al colmo della felicità.Sumitha si alzò dalla tavola impaziente di abbracciare il figlio ma prima che potesse arrivare alla porta,questa si aprì e tre ragazzi sui vent’anni circa entrarono in casa.-Jack!!!- gridò Rose lanciandosi tra le braccia del fratello maggiore.Questo le sorrise abbracciando poi la madre e il patrigno.Jack era un ragazzo dai bel lineamenti,alto e ben piazzato fisicamente,con occhi castani dal taglio enigmatico e dei lunghi capelli neri fino a metà schiena.Indossava una larga giacca di pelle di daino e dei semplici jeans. I suoi due amici erano Dan,un ragazzo dall’aria infantile e dispettosa,con i capelli neri e dei ciuffi bluastri lunghi pochi centimetri,dei grandi occhi blu,con la parlantina sciolta e un simpatico modo di fare e l’altro ragazzo era Nick,un biondino con gli occhi verdi,composto e più maturo dell’altro,gentile e affabile. -Ciao Dan!Ciao Nick!- salutò Rose conoscendo già gli amici del fratello.-Ragazzi,vi presento le mie amiche Norah,Lula,Barbara e Vanessa- Ragazzi e ragazze si salutarono cordialmente.-Ammazza quanta gente!!!-esclamò Dan sedendosi poi al tavolo e attaccando a parlare con la povera Lula di computer e videogiochi.-Così tu sei il fratello di Rose!- disse Vanessa a Jack trascinandosi dietro Barbara,più distaccata -Noi siamo Vanessa e Barbara,io architetto,lei archeologa…è stata anche in Egitto,vero Barby?- Jack guardava divertito le due amiche mentre Barbara spariva sempre di più dietro le spalle di Vanessa.-Barbara?...ma dove vai?- chiese Vanessa vedendola sprofondare dietro di lei. -L’archeologa Indiana Jones si nasconde…- notò Jack con tono ironico -guarda che non mordo…-.Barbara si affacciò risentita da dietro Vanessa -Non mi sto affatto nascondendo,hai capito male…- lo riprese non del tutto sicura di sé. -Feroce la ragazza!Non ti preoccupare,faccio quest’effetto a volte…-disse il ragazzo in tono provocatorio e divertito.Vanessa si mise a ridere mentre Barbara arrossì lievemente mettendo il solito broncio.La situazione non la faceva sentire per niente a proprio agio.-Non so di cosa stai parlando…comunque sia è stato un piacere conoscerti,tra poco dovremo avviarci verso casa.- disse Barbara freddamente volendo liberarsi il prima possibile di quel tipo insolente.-Oh,è stato un piacere anche per me conoscere una ragazza così carina,peccato che vi fermate così poco…ma ho l’impressione che ci vedremo molto spesso se abitate da queste parti!- continuò Jack divertendosi come un matto a far impazzire la ragazza. -Non credo proprio,abbiamo sempre molto da fare noi…- replicò al limite della pazienza lei.-Ma Barbara,che dici?Ci vedremo stasera in spiaggia e tutte le mattine verranno anche loro insieme a Rose!Ci divertiremo un mondo!- la riprese Vanessa.Jack sorrise a Barbara con aria di sfida.-Ah!Senti,senti!…Beh allora passeremo un bel po’ di tempo insieme già da stasera!Ora non vi trattengo oltre,gentili fanciulle…passate un bel pomeriggio,mi raccomando!- così dicendo fece l’occhiolino a Barbara che cambiò decisamente colore in viso. Le due ragazze salutarono tutti e tornarono a casa. Barbara si trovava a percorrere avanti e indietro il salone lanciando improperi da tutte le parti con aria nervosa mentre Vanessa era intenta a cercare il nome di Nikolaj sull’elenco telefonico. -Non è possibile quel tipo!No!!!Ma…ma…l’hai visto???-urlò Barbara sfogandosi con Vanessa.-L’ho visto,l’ho visto…è un gran bel pezzo di ragazzo!E tu smettila di camminare o farai il solco per terra!Poi ci tocca comprare il parquet nuovo!- rispose Vanessa con l’indice sulla pagina dell’elenco.-Ma quale pezzo di ragazzo,quello è arrogante,presuntuoso, decisamente troppo spavaldo e mi ha preso di mira!Ma cosa vuole?!Che gli spezzo l’osso del collo?!E io dovrei passare l’estate con quello tra i piedi!?Grrr…- -Quante storie!Era un modo carino per farti capire che non gli sei indifferente,dai!A me piace quel tipo…-osservò Vanessa. -Perfetto!Allora portalo lontano da me,perché io non lo sopporto!-.Barbara si sedette sul poof incrociando le gambe e mettendo il solito broncio.-Non c’è!!!Ma di che secolo è questo elenco telefonico?!- domandò Vanessa notando,poi,l’amica seduta poco distante.-Andiamo!E’ un ragazzo carino,spiritoso...non dirmi che non ti piace!Te lo si leggeva in faccia,io credo che sia proprio il tuo tipo,invece!- aggiunse la ragazza.Barbara corrucciò la fronte ancora di più,inarcando le sopracciglia.-Quello?!Il mio tipo?!Ma sei pazza!?-disse Barbara in tono brusco.-Mah,sbaglierò…eppure ci avrei giurato…-conluse Vanessa arrendendosi-Non mi conosci abbastanza bene,allora…- precisò Barbara alzandosi e avviandosi verso il bagno…-Mi faccio una doccia…- aggiunse.-Ah,ti fai bella per il tuo nuovo spasimante,eh?!- bisbigliò Vanessa non riuscendo a trattenersi dal provocarla.Barbara si voltò fulminandola.-Ok,ok…-si giustificò Vanessa -Non vorrei che detto questo non ti facessi più la doccia per il resto della tua vita,scusa,scusa!!!-Barbara sorrise alzando le spalle…

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Capitolo 2
*** So chi sei ***


Quella sera,dopo una cena al ristorante,Barbara,Vanessa,Rose,Jack,Norah,Lula,Dan e Nick si diressero verso la spiaggia

Quella sera,dopo una cena al ristorante,Barbara,Vanessa,Rose,Jack,Norah,Lula,Dan e Nick si diressero verso la spiaggia.Diverse persone,tra cui qualche coppietta del posto,passeggiavano animando il luogo.La luna si rifletteva sull’acqua…era una serata tranquilla.

Barbara,seduta ai piedi di un’alta palma,parlava allegramente con Dan del più e del meno;nello stesso tempo Vanessa raccontava a Lula e Rose la sua mancata storia col ragazzo che l’aveva salvata il giorno prima.Di tanto,in tanto Barbara lanciava occhiate indagatrici,soprattutto su di una persona che poco le andava a genio…(chissà chi è…)

-Ma,cioè io dico,no!?Hai mai visto quei film come…che ne so…ora non mi viene in mente,ma essendo io un appassionato di horror mi sono sempre chiesto come cavolo sia possibile che i film di oggi facciano tutto meno che paura!!!Tuuutto sangueee!!!Tuuutto schifooo!!!Ma dov’è la suspance?!Cioè…-

E Dan continuava a parlare,parlare,parlare mentre Barbara annuiva come un ebete a quei discorsi…

-si,hai ragione Dan…-

 -Certo che ho ragione,porca miseria!Infatti,io sono australiano e l’ultima volta che io,Jack e Nick siamo andati al cinema…-

Barbara,poco attenta al discorso,si chiese,però,cosa c’entrasse il cinema col fatto che Dan fosse australiano. Ma non le andava di domandarglielo:meglio lascialo parlare…dopotutto quei discorsi senza senso le stavano simpatici…e anche Dan era un ragazzo piacevole e divertente.

-Insomma,capito che intendo?Io adoro i film horror però nello stesso tempo mi fanno paura,allora sai che faccio?Prima mi leggo il libro così so già cosa succede nel film e non mi incollo tutti i cuscini di casa dallo spavento!Guarda che funziona,eh!-

-Ci credo,Dan…- rispose Barbara divertita.

-Ah!Poi quella volta…ti ho raccontato di quella volta che io,Jack e Nick siamo andati al cinema?- chiese con insistenza Dan

-Tre volte…- replicò lei.

-Ah,ok…Hey,Jack!Vieni un secondo!- urlò all’improvviso Dan all’amico facendo sobbalzare Barbara che ora era più attenta che mai.

Il ragazzo dai lunghi capelli neri si voltò sentendosi chiamare.

-Vieni a raccontare di quella volta che siamo andati a vedere quel film di vampiri al cinema!-lo incitò Dan mentre Barbara lo guardava con malcelato istinto omicida.

-Raccontamelo tu,Dan…non scomodare quel…il tuo amico!-bisbigliò la ragazza ma Jack in pochi istanti era già lì davanti e la guardava col suo sorriso strafottente.

-Non ricordo di un film di vampiri,Dan…- disse Jack continuando a sorridere a Barbara,che cercava di evitare il suo sguardo.

-Se ti guardi allo specchio vedrai che ti torna in mente!-gli rispose lei stanca di sentirsi osservata con tanta insistenza.

Dan li guardò confuso mentre Jack scoppiò in una fragorosa risata:non era esattamente l’effetto che Barbara si aspettava e la cosa la innervosì ancora di più.

-Scusa,succhiasangue,ma io e Dan stavamo parlando!Ti dispiace togliere il disturbo?- aggiunse poi non sapendo cosa fare.

-Veramente mi avete chiamato voi…- rispose tranquillamente sedendosi accanto a lei -Allora,Dan…-rivolto poi all’amico -che ne dici di questo soggiorno alle Hawaii?-.

Barbara si voltò verso Dan chiedendosi a cosa fosse finalizzata la domanda di Jack.

-Bello…perché me lo chiedi?- rispose l’ingenuo ragazzo.

-Beh,perché a quanto pare ci fermeremo un bel po’qui…e sai cosa mi ha detto la ragazza coi capelli rossi?-

-Lula?- chiesero in coro Barbara e Dan.

Jack annuì -Mi ha riempito di domande su di te e ha detto che le sarebbe piaciuto conoscerti meglio…ma purtroppo sei così impegnato a parlare con Barbara...-disse Jack mentre Dan stava per strozzarsi con la gomma da masticare.

-Coff…coff…e-eh???L’ha…l’ha detto Lula???- chiese.

Jack annuì silenzioso.Dan si alzò goffamente lanciandosi alla conquista della briosa ragazza.Barbara lo guardava allontanarsi disperata,per il semplice fatto di non voler restare sola col “vampiro”.

Jack guardava soddisfatto una ragazza col cuore a mille ma gli occhi minacciosi stile “texano dagli occhi di ghiaccio”.In effetti lei si chiedeva cosa avesse quel cuore da accellerare tanto…qualcosa non quadrava.

-Non cercare rogna,Jack Loyd.Sono fidanzata!- mise subito in chiaro lei senza guardarlo in faccia.

-Io non cerco rogna…come si chiama il tuo ragazzo?-chiese Jack con tono gentile e appartentemente sincero.

-Ehm…ma che ti importa?!-

Jack rise.

-Che c’è adesso?!E’ divertente?!- lo riprese Barbara sentendosi presa in giro.

-No,è solo che dovresti aggiornare la tua amica,in questo caso…come si chiama?Vanessa?...Ecco…perché lei ha detto,3 minuti e 7 secondi fa,che al momento sei single,sicura al 100%!non mi dire che ti sei messa con Dan in questi tre minuti!La cosa mi spiazzerebbe!-.

Barbara si alzò in piedi fissando dall’alto in basso Jack con i taglienti occhi chiari.

-Sai cosa ti dico?Che anche se fosse,resta il fatto che non ti sopporto! Sei un gran presuntuoso,arrogante,prepotente,egoista e HAI LA FACCIA COME…-

 Jack la interruppe ridendo -Ok,ho capito,ho capito…non scendere nei particolari! Che ragazza fine!Eh,eh,eh…Forse abbiamo cominciato col piede sbagliato,non credi?-disse Jack cambiando tono e facendole cenno di sedersi.-Non era assolutamente mia intenzione turbarti così…figurati…-.

Barbara lo guardava diffidente.

-Che ne dici se facessimo finta che non sia successo niente?Ricominciamo da capo,ok?Io sono Jack,piacere…-disse lui tendendo la mano.

Barbara pensò che gli mancasse qualche rotella comunque stette al gioco e gli strinse la mano a sua volta.-Barbara,piacere mio…-

 Jack sorrise enigmatico -Bel nome.Allora…Barbara.................................Sei fidanzata?!?!-.

Barbara lo guardò spazientita -Ma che fai?Ricominci!?!Hai un chiodo fisso,tu!!!Che rottura di scatole!!!- così dicendo si avviò a passi svelti verso il resto del gruppo mentre Jack non smetteva di ridere.

Il gruppo era molto preso dall’arrivo di un ragazzo su una motocicletta rossa.Si era fermato a pochi metri da loro,con un casco integrale nuovo di zecca che gli copriva il volto e una giacca in finta pelle rossa.Norah esultava felice avviandosi verso di lui…

-Finalmente posso presentarvi il mio ragazzooo!!!- disse rivolta agli amici.

Vanessa e Lula si guardarono facendo le spallucce,pensando “ok,facciamola contenta!”.

Il ragazzo,appena sceso dalla moto,abbracciò Norah e fece per togliersi il casco.Tutti guardavano curiosi un giovane dall’aria simpatica,grandi occhi verdi e i capelli castani che ricadevano sugli zigomi.Aveva dei lineamenti piuttosto nordici…forse dell’est.

Barbara mise a fuoco quella figura già vista da qualche parte…ma dove?Proprio non ricordava…

Anche per Vanessa non era un volto nuovo quello del ragazzo,solo che lei ricordava perfettamente il luogo e le circostanze del loro incontro.

-Lui è il mio ragazzo: NIKOLAJ!- lo presentò orgogliosa e sorridente Norah,mentre Nikolaj sorrideva ignaro ai numerosi amici della bionda modella.

Vanessa sentì formarsi un groppo in gola.Le sembrava tutto troppo strano e ridicolo per essere vero!Eppure,benchè nella sua testa vagavano mille inutili spiegazioni,la conclusione era evidente:Nikolaj,il ragazzo che le aveva salvato la vita e con cui aveva passato un pomeriggio da sogno al lunapark,era il ragazzo di una sua amica!E lui non le aveva detto di essere FIDANZATO!Vanessa non riusciva a capacitarsi:era la terra sotto i piedi a mancarle o era il mondo a crollarle addosso?Avrebbe voluto urlare a squarciagola o ancora meglio sparire dalla faccia della terra...le sembrava un incubo!

Nel frattempo Barbara realizzò –Ah!!!Ma tu sei il proprietario del locale russo!!!Lo Zar!Ecco dove ti ho visto!-

Nikolaj sorrise annuendo e riconoscendo la cliente americana del giorno prima.Improvvisamente lo sguardo del ragazzo cadde sul volto scioccato di Vanessa e ci mise poco a rendersi conto del guaio in cui era finito.Nikolaj impallidì…

Vanessa sentiva le braccia irrigidirsi e la vista appannarsi.Pensò fosse stato meglio portarsi gli occhiali come le consigliava sempre il medico,ma capì che era colpa delle lacrime se vedeva tutto come tante macchioline colorate.

Si voltò di scatto e non riuscendo a trattenersi,si allontanò dal gruppo attirando su di sé l’attenzione degli amici e in particolare del ragazzo.

Barbara e Jack si guardarono non capendo la reazione di Vanessa,quindi la raggiusero preoccupati,lasciandosi alle spalle l’aria confusa di tutto il resto del gruppo.

-Hey,che ti prende?Ti senti male?-domandò Barbara all’amica,vedendola con il volto tra le mani.

-Tutto ok?-le fece eco Jack.

Barbara lo guardò incerta -Scusa Jack,ti dispiace lasciarci sole?Questa è una questione tra donne!-lo riprese.

-Allora io e te cosa ci facciamo qui?- rispose tagliente lui,col solito fare provocatorio.

Vanessa,trattenendo a stento le lacrime,sospirò.-Ti ricordi del ragazzo del lunapark?Quello che mi ha quasi baciata sulla ruota panoramica?...-

-Certo…ma cosa c’entr…- Barbara non finì la frase poiché la risposta le balenò davanti agli occhi automaticamente.-Oh,no.Non è possibile!-

-Si invece…- singhiozzò Vanessa senza alzare lo sguardo.

Jack guardava le due ragazze intuendo la situazione.-Aria di tempesta!-mormorò appena,mentre portava la mano a scuotere i lunghi capelli neri,incerto sul da farsi.

Nikolaj avanzava verso i tre ragazzi con passo deciso,ma sul volto un’espressione di chi non sa assolutamente come pararsi.

-Senti…!-interpellando Vanessa con tono imperioso –Non c’è bisogno di fare tante storie,in fondo chi credeva di rivederti!?Io volevo solo divertir…-Nikolaj venne interrotto da un energico pugno di Vanessa,dritto sulla guancia.

Barbara e Jack rimasero interdetti.

-Nikolaj?!?Ma che succede?- lo soccorse Norah senza immaginare i precedenti.

-Oh,niente…- rispose Nikolaj massaggiandosi la guancia –la tua amica mi ha scambiato per qualcun altro!-

Vanessa annuì a Norah –Già,è così…non volevo colpire il…TUO RAGAZZO,Norah…scusami- aggiunse amaramente guardando il malcapitato.

Norah e gli altri,senza intuire la situazione,ridevano divertiti dal buffo equivoco. “Te la farò pagare!” pensava Vanessa guardando accigliata Nikolaj con odio.

 

Più tardi,tornate a casa,Barbara e Vanessa si trovavano sedute sul solito divano a discutere sull’accaduto.

Vanessa sbatteva con rabbia,a destra e a sinistra,le pantofole rosa regalategli da quel “pezzo di idiota” come lo chiamava lei mentre glie ne diceva di tutti i colori dando sfogo alla sua umiliazione.

Non riusciva neanche a piangere dalla tanta rabbia che aveva dentro e continuava a ripetere che “una dolce ragazza come Norah non meritava quel verme spregevole”.

-Forse ci hai sperato troppo,troppi castelli in aria...alla fine non avevi neanche idea di chi fosse!- realizzò Barbara –Comunque ti avevo detto che lo avresti rincontrato,no?Beh…in un modo un po’ inaspettato,devo ammettere…dai non ci pensare!!!-

-E’ facile parlare per te!- ribadì Vanessa –Tu non sai nemmeno che significa!Tu i ragazzi li prendi a calci solo se ti si presentano con un mazzo di fiori!Non mi sorprende che non te ne vada bene uno!-

-Perché te la prendi con me,ora???Non sono io che ti ho presa in giro!-

-Scusa,lo so…non c’entri niente…MA PERCHE’ SUCCEDONO TUTTE A MEEE!!!Non potevo incontrarlo nelle vesti di un affascinante attore di Hollywood che mi sposava sul lago di Como?E poi mi portava a vedere la notte degli oscar con i divi più ricchi d’America!!!-

Barbara la guardava paziente.-Allora si che avresti detto “ma perché succedono tutte a meee”con la faccia che hai fatto prima!Vanessa,questa è la perfetta normalità,le cose vanno per il verso storto in ogni momento,non lo sai?…mi preoccuperei se così non fosse!-

- =.= ….Te l’ho mai detto che in certe situazioni fai venire voglia di farla finita una volta per tutte?!Sei veramente di conforto con i tuoi discorsi pessimisti!- la riproverò Vanessa.Barbara fece le spallucce.

-vuoi una cioccolata calda per metterci una pietra sopra?-domandò Barbara

-no-

-un thè?-

-no-

-un succo di frutta?-

-no-

-un panino con ketchup?-

-no-

Barbara si spazientì –Allora cosa vuoi?le cose sono andate così,ok?!Basta!E’ successo!E’ un altro sogno in pezzi!!Ne hai passate di cose simili e anche peggiori,cosa vuoi fare?Fermare il tempo e la tua vita perché il principe azzurro che speravi si è trasformato in un rospo cattivo?!Gli imprevisti ci sono sempre e che ti piaccia o no devi prenderli a calci a volte,schiantarti contro di loro e passare avanti!superarli!!-

Vanessa si alzò dal divano tirando su col naso.Rimase in silenzio per un po’,poi si avviò verso il corridoio…

-magari vado a farmi due passi in spiaggia…-sorrise appena con gli occhi lucidi,con un’espressione mista di malinconia e rassegnazione.

-Bene!Magari riflettere un po’ ti farà bene…ti dispiace se non vengo?Vorrei andarmene al letto…sono stanca quasi quanto te!-

-Non ti preoccupare…vai pure a dormire,io torno subito!-rispose Vanessa così uscì.

 

Barbara saliva le scale,diretta in camera sua.In quel preciso istante Vanessa stava scendendo le scale esterne,diretta verso la stradina che conduceva alla spiaggia.Non aveva percorso un lungo tratto di strada quando si trovò davanti Nikolaj.

Vanessa lo fissò sbalordita per qualche attimo.Quel bel ragazzo castano dall’aria ingenua e tranquilla che era riuscito a farle così male.

Come aveva potuto?Vanessa si ghiacciò.

-Ecco l’eroe!-sbottò lei –Che ci fai davanti a casa mia?Se sei qui per scusarti non…-

-Non ho niente da farmi perdonare.Voglio solo chiarire le cose.-

A sentire quel tono sicuro e imperioso,Vanessa si sentì,per un attimo,dalla parte del torto.Si riprese subito usando lo stesso tono di Nikolaj.

-N-non abbiamo niente da chiarire Nikolaj,vattene!-

-Si invece!Innanzitutto ti ho salvato la vita,ricordi?-

-Per poi provarci spudoratamente con me pur essendo già strafidanzato con Norah!Mio Dio!!!-sbraitò Vanessa.

Nikolaj sospirò –ma è l’istinto maschile della caccia,quello!Comunque sia,perché tante storie?Non è successo nulla in fondo!-

Vanessa,indispettita dalla superficialità del ragazzo,avrebbe voluto rispondergli per le rime ma si rese conto che tirare in ballo i propri sentimenti l’avrebbe messa in una situazione di debolezza.

Nikolaj cambiò tono di voce –Vanessa…voglio solo chiederti un favore:non dire niente a Norah…lei non deve saperlo-

-Favori?Tu chiedi anche favori dopo quello che mi hai fatto?!?Sei spregevole!!!Norah non ti merita affatto!-disse lei.

-…Ci tengo davvero a lei…non dirle niente,Vanessa…Ti prego…- insistette lui con tono supplichevole e dolce.

Vanessa si sentì peggio di prima.Non era un’insensibile verme come credeva…ma il fatto che tenesse così tanto a Norah la faceva impazzire.

Avrebbe preferito reputarlo un ragazzino viziato e senza sentimenti,invece lui di sentimenti ne aveva e il fatto di saperlo davvero innamorato di Norah la rendeva quasi gelosa…gelosa di una sua cara amica.

Ma non poteva mettersi in mezzo a loro,non era il tipo da ostacolare la felicità altrui.

-D’accordo…-mormorò con un nodo in gola –non dirò niente,sta tranquillo…te lo prometto.- I grandi occhi azzurri incrociarono quelli riconoscenti di lui.

-Puoi continuare a disprezzarmi se vuoi…- disse allegro lui.Vanessa aggrottò la fronte.-Non ho mai smesso,stanne certo!-

Nikolaj si avviò ridendo verso casa salutando con un rapido gesto della mano mentre lei lo guardava ancora amareggiata e triste.

Sapeva,dentro di se,di aver fatto la cosa giusta…ma qualcosa le serrava ancora la gola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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