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di DamselInDistress_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Why Did You Do This To Me? ***
Capitolo 2: *** I Don't Wanna See You, Damn! ***
Capitolo 3: *** Perfect! We Only Missed This Crazy Mess! ***
Capitolo 4: *** That Moment Arrived ***
Capitolo 5: *** I'll Try It Again ***
Capitolo 6: *** New Boy, Yes, Definitely ! ***
Capitolo 7: *** Can I Help it? ***
Capitolo 8: *** Don't Leave Me, I'm Still In Love With You, But I Know This Is Our Last Time ***
Capitolo 9: *** Be Careful! Julie Is Coming! ***
Capitolo 10: *** Back To The Past ***
Capitolo 11: *** Are You Sure? Do You Want To Come Back To Me? ***
Capitolo 12: *** What Are You Doing With My Girlfriend? ***
Capitolo 13: *** I'm So Scared! Let Me Go Away, Please! Don't Get Hurt Me! ***
Capitolo 14: *** Oh No! I Didn't Expect This Thing! So, Congrats ***
Capitolo 15: *** You'll Never Change Yourself ***
Capitolo 16: *** The Wedding ***
Capitolo 17: *** The Storm ***
Capitolo 18: *** Store, Store, Store ***



Capitolo 1
*** Why Did You Do This To Me? ***


WHY DID YOU DO THIS TO ME?



Uscii dallo studio di registrazione insieme alle mie due amiche; eravamo tutte e tre emozionate, dato che avevamo appena inciso il nostro primo singolo del nuovo album. Sarebbe uscito il tre giugno,tra meno di un mese, ed eravamo sicure che avrebbe riscosso tanto successo.
-Che facciamo ora per festeggiare?
Propose Aria,la seconda biondina del nostro trio dopo di me. Era molto carina,occhi celesti,corpo alto e snello.
-Andiamo a mangiare un bel gelato!
Propose Stella, la castana del gruppo,l'unica. Anche lei molto carina con dei bellissimi occhi verde- castano.
-Sì ottima idea!
Risposi io.
Ci avviammo con la mia auto verso la nostra gelateria preferita al centro di Los Angeles. Tutte e tre eravamo amiche da ben vent'anni,fin dalla culla. Abitavamo tutte tre vicine a Nashville nel Texas,poi a diciotto anni,dopo aver finito il liceo, ci trasferimmo in California, a Los Angeles,dove stiamo tutt'ora,per sfondare nel mondo della musica. Giunte lì,dopo varie case discografiche,trovammo quella giusta, e così uscì il nostro primo album,che riscosse parecchio successo. E a breve sarebbe uscito il nostro primo singolo che anticipava il nostro secondo album.
Sedute al tavolino,scegliemmo i gelati.
-Io credo che questo singolo sarà una bomba! Tutte le radio lo trasmetteranno e l'album avrà tanto successo!
Disse Stella tutta eccitata.
-Si lo credo anche io!
Risposi io.
-Nel video voglio dei bei ragazzi tutti muscolosi che si agitano contro di noi!
Disse Aria ridendo.
-Non voglio vedere ragazzi almeno per un anno!
Dissi io.
-Oh scusa Emma,mi dispiace!
-No Aria tranquilla,voi due potete pensare ai ragazzi,io no,proprio non voglio!
-Non è passata ancora,eh?
Mi chiese Stella.
-No,penso a lui di continuo…è difficile togliermelo dalla testa..e per fortuna che da quando ci siamo lasciati non l'ho visto in giro,tranne quella volta alla festa di Beyonce,ma bè, mi ha evitata.
-Mi dispiace! Secondo me per togliertelo dalla testa dovresti trovarti un altro ragazzo! Che ne dici di Alex Pettyfer? Lui sì che è bello! In Beastly stavo per svenire nelle prima scene!
Disse Aria cercando di tirarmi su,ma tutto inutile.
-Ma io non lo conosco Alex Pettyfer e neanche voi due! Come dovrei fare? E poi non mi interessa!
-L'altra sera mi ha salutata ai World Music Awards!
-Ma Aria certo che ti ha salutata! Siete entrambi famosi e per cortesia ti ha salutata!
Risposi io,deludendola.
-Grazie eh! Mi ero già fatta un film!
Scoppiammo a ridere io e Stella.
-Ah ecco! Ideona! Domani sera c'è quella festa che ha organizzato la nostra casa discografica e ci saranno un sacco di attori,cantanti eccetera,quindi ci sarà pure lui!
Disse Stella.
-Sì bello bello dobbiamo andare!
La solita Aria entusiasta ed emozionata. Dopodiché mi guardarono entrambe con gli occhi dolci affinché io dicessi di sì.
-Ok ragazze! Va bene! Verrò!


La sera della festa tutte e tre eravamo bellissime,io con un vestito rosa,Stella con un vestito celeste e Aria con un vestito verde. Salutammo un mare di persone prima e poi ci separammo. Io andai fuori a prendere un po' d'aria,mi sentivo soffocare,eppure c'ero solo da due ore in quella festa. Chiusi gli occhi e assaporai l'aria. La festa era in una villa in campagna,fuori città. All'improvviso sentii qualcuno che disse:
-Ehi ma cosa fai?
Aprii gli occhi e vidi Alex Pettyfer,mi prese un colpo. Due erano le soluzioni: o ero già ubriaca con soli due cocktail che avevo bevuto, oppure non ci vedevo bene, e quindi era solo un ragazzo che gli somigliava.
-Oh,niente,quell'aria lì dentro è diventata viziata.
Feci segno con le mani,indicando l'interno della casa.
-Già…io sono Alex a proposito!
Ok,era lui sul serio.
-Emma!
Ci presentammo.,anche se sapevo esattamente chi fosse.
-Non so se vuoi possiamo fare una passeggiata qui intorno.
Mi disse,io mi guardai intorno e vedevo solo nero,alberi e ancora nero.
-Mmm…non credi che…
Non finii la frase perché una terza persona si intromise nella conversazione,e purtroppo quella voce la conoscevo molto bene.
-Ci sta provando, eh, Alex?
Joe Jonas. Proprio lui. No,non volevo vederlo. Non volevo più sentire la sua voce. Mi faceva solo male,male,male. In quell'istante avrei voluto scappare,scappare via da quella situazione. Ma le mie migliori amiche dov'erano? Le volevo. Non volevo stare sola con quel grande problema che avevo di fronte,in quella brutta campagna sperduta.
-No no Joe! Scusami,non avrei dovuto..insomma…voi due..
Alex si stava complicando la vita da solo, o forse si sentiva imbarazzato per l'affermazione di Joe,che non era certo appropriata. Infatti ci salutò e andò via,lasciandoci soli,cosa che non avrei mai voluto.
-Allora,come stai? E' tanto che non ci vediamo,che non parliamo…
Non avevo la forza di rispondere,stavo per scoppiare in lacrime,avevo tutto in gola.
Joe mi guardava,Dio quanto mi piaceva,quanto lo amavo,ma perché tutto finì in quella maniera? Cosa mi era preso quella sera? Distrussi tutto.
-Ok,hai perso la parola vedo…e io stupido che perdo tempo ancora con te!
Disse Joe e fece per andarsene ma io lo bloccai.
-Aspetta..
Lui si voltò e attese che dicessi qualcosa.
-Io..io…
-Ce la fai Emma? Cos'hai? Dall'ultima volta che ti ho vista io, mi sembravi così euforica,felice e adesso che mi hai visto tu, sei così…così fragile,sola,insicura…mi sbaglio?
-No,hai ragione
-E allora? Ti sei forse pentita?
Mi chiese Joe con tono accusatorio.
Una lacrima mi rigò il viso. Joe non fece una piega, disse:
-Sai…io ti amavo con tutto il mio cuore,sul serio…pensavo anche che un giorno ti avrei sposata,che eri quella giusta…ma come un cretino mi sono sbagliato…era troppo perfetto per essere vero…io sono stato male,io sto ancora male! - i suoi occhi diventarono rossi,si vedeva chiaramente che era la verità quello che stava dicendo - Ma tu questo non lo sai, pensi che io sia forte, insensibile…bè ti sbagli!
-Joe,io…io ti amo ancora…
-Forse..ma se fosse così allora non mi spiego il motivo per cui sei andata a letto con James! Emma,io ricordo tutto! Sono passati solo sei mesi ma io ho tutto impresso qui! - fece segno alla testa - E non dimenticherò mai!
-Ho sbagliato…te l'ho detto così tante volte ma tu non mi hai mai creduta! Perché?
-Mi hai tradito! Se amavi me perché sei andata con quel ragazzo che a malapena conoscevi?
-Avevo bevuto,non ero cosciente,tu non c'eri…eri sempre in giro con i tuoi amici Joe…mi sentivo sola a volte…
-Smettila Emma,non è vero! Solo due sere alla settimana io uscivo con i miei amici! Cosa che facevi anche tu ma a differenza tua, io non ti ho mai tradita con un'altra!
-Mi perdonerai mai?
-Ascolta il mio nuovo singolo che uscirà il tre giugno…parla di te!
-Cosa? Tu hai inciso un singolo che parla di me e che esce il tre giugno?
-Sì..perché?
-Anche il nostro singolo esce il tre giugno!
-Bene! Così vediamo chi venderà di più!….Adesso devo andare…ciao Emma…ci si vede!
Gli sorrisi. Che la guerra abbia inizio! Il mio ex e il mio gruppo, e per di più la canzone parlava di me. Immagino quante cose cattive che aveva scritto e nelle interviste avrebbe sicuramente detto che ero io la ragazza della canzone. Mi avrebbe rovinato la vita.



Spero vi piaccia! Fatemi sapere! Recensite! :)



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Capitolo 2
*** I Don't Wanna See You, Damn! ***


I DON'T WANNA SEE YOU,DAMN!



Dopo che Joe andò via, scappai, dovevo. Mi avviai correndo verso la macchina, le mie amiche mi videro da lontano,e mi raggiunsero.
-Emma che succede? Perché stai piangendo??
Mi chiese Stella.
-Lui,l'ho visto. - mi voltai verso di loro e mi appoggiai alla portiera chiusa - Io non ce la faccio a sopportare tutto questo! Io non ce la faccio a vederlo e fingere che tutto vada bene,perché non è così! Io l'ho tradito! Io! E non me lo perdonerò mai! Lui mi amava davvero! E' un ragazzo speciale! E io l'ho perso!
- Ma tesoro tu non eri in te quella sera! Avevi bevuto! E tutto è andato così…sbagliato…
-No Aria! Io stavo con Joe! Non dovevo tradirlo! Anche se non ero cosciente,qualcosa dentro di me avrebbe dovuto fermarmi! Invece mi sono lasciata andare!
-Senti torniamo a casa,e guido io! Non ce la fai a guidare in questo modo!
Stella si mise al volante e in un'ora arrivammo a casa.
Mi chiusi nella mia stanza. La notte la passai in bianco,ovviamente. Rivolevo Joe. Ma non potevo riaverlo. Che cosa assurda e che cosa lacerante,mi stava uccidendo.


La mattina dopo, mi alzai e scesi in cucina per fare colazione. Aria e Stella erano già in cucina,intente a preparare la colazione.
-Ehi buongiorno! Metto anche per te il latte?
Mi chiese Stella.
-Sì grazie!
-Hai dormito? Non si direbbe dalle tue occhiaie!
Disse Aria.
-Infatti no,non ho dormito! - sospirai e poi - Comunque ho dimenticato di dirvi una cosa importante…Joe ha scritto un singolo, su di me….e uscirà il tre…come il nostro!
-Cosa??? Ma sai il casino che si creerà? Il nostro e il suo singolo uscirà lo stesso giorno e in più parlerà di te? Oh mio Dio! Non me lo dovevi dire!
Esclamò Stella.
-Lo so…sarà tremendo nelle interviste e avremo paparazzi ovunque!
-Emma non è colpa tua! Su! In qualche modo faremo! Supereremo tutto questo insieme!
Disse Aria sorridendomi. Era una grande amica. Le volevo un gran bene. Era così dolce e affettuosa.


Dopo aver fatto colazione,uscii di casa. Dovevo incontrarmi con un'amica in un bar. Scesi dalla macchina,dopo aver parcheggiato nell'isolato accanto e mi avviai verso il bar. Camminavo disinvolta,cercando di non pensare a nulla,ma il destino volle che mi scontrai con Joe.
-Emma!
Abbozzò un mezzo (finto) sorriso.
-Ciao
-Tu e gli occhiali da sole? Una coppia mai esistita!
-Non ho dormito molto stanotte..
-Ah…me lo dici anche? Guarda Emma,mi hai già fatto schifo sei mesi fa..non voglio riprovare quella sensazione!
Mi tolsi gli occhiali,mostrandogli le mostruose borse.
-Non ho dormito a causa tua, Joe!
Joe stette zitto per qualche secondo e poi disse:
-Mi dispiace,ma te la sei cercata!
Andò via. Ma perché l'avevo dovuto rivedere ancora? Stavo ancora più male! Perché il destino era così crudele? Perché dovevo rivederlo sempre sempre e sempre? Non volevo! Cavolo!



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Capitolo 3
*** Perfect! We Only Missed This Crazy Mess! ***


PERFECT! WE ONLY MISSED THIS CRAZY MESS!



Premetto che io adoro Taylor Swift, è la mia cantante preferita,e appunto per questo le canzoni di questo trio (da me inventato ovviamente) sono tutte di Taylor.



Ufficialmente non ne potevo più di incontrarlo così, e ogni volta mi ricordava la stronza che ero stata.
-L'ho di nuovo visto!
Dissi io arrabbiata entrando in casa,trovando Aria indaffarata a scrivere una canzone sul suo diario personale.
-Oh ancora? Dove?
-Prima di incontrare Jude!
-E allora? Cosa ti ha detto?
-Mette sempre il dito nella piaga! E inoltre sono nervosa per questo suo singolo! Chissà cosa dirà di me!
-Magari dice nella canzone che vuole tornare con te,no? Per questo ti parla ancora.
-Se,certo,come no!…Senti io vado sul letto a riposare! A dopo
Salii nella mia camera e mi gettai sul letto,mi addormentai,e mi svegliai alle sette. Avevo recuperato tutto il sonno perduto.
Stella irruppe nella mia stanza,urlando:
-Daiii Emma!! Sono le sette!! Dobbiamo andare da Marc!! Vestiti al volo!
Oh cielo,c'era la cena con Marc Stone,il nostro produttore. Dovevamo decidere le canzone da inserire nell'album.
In mezz'ora fui pronta e ci dirigemmo tutte e tre a casa di Marc.


Arrivate lì,ci accolse Marc gentilmente. Ci sedemmo al tavolo e iniziammo a discutere sui brani.
-Io propongo di inserire "Mean"…è favolosa…e poi non è una canzone d'amore,troppe canzoni d'amore stufano dopo un po'.
Propose Stella.
-Ok,va bene!
Marc accettò.
-Anche "Speak Now" è bella,no?
Aria aggiunse.
-Perfetta anche quella.
Ancora una volta Marc era d'accordo.
-Io propongo invece di cambiare singolo!
Esclamai io, tutti si voltarono verso di me con una faccia alquanto scioccata.
-Cosa? E perché?
Mi chiese Marc.
-"Haunted" è fantastica,sì…ma io vorrei "Back To December" come primo singolo!
Le mie due amiche capirono il motivo.
-E perché mai proprio quella?
-Bè credo sia la più adatta.
-Senti,capisco le tue motivazioni…so che adesso che hai saputo che il singolo di Joe Jonas uscirà anche il tre, tutto si complicherà,ma tu non puoi fare uscire "Back To December"! Io ho sentito la canzone di Joe,e credimi…non è…bè…non è dolce quanto la vostra,diciamo.
I miei occhi si rattristarono e divennero lucidi,le lacrime ancora una volta volevano uscire.
-Ok,va bene…faremo "Haunted"….
-Ancora una cosa…Joe Jonas canterà la sua canzone nello stesso posto vostro…quindi preparati cara…
-Oh perfetto! Anche questo ora!


Dopo la cena,arrivata a casa,presi il cellulare e chiamai Joe. Doveva spiegarmi perché aveva scelto il nostro stesso posto.
-Pronto?
-Joe? Perché canterai il tre giugno dove canteremo noi?
-Non l'ho scelto io Emma…
-Certo come no! Devi proprio farmi stare male? Eh Joe? Proprio non riesci a capire che sto già male abbastanza di mio!?!
-Senti Emma,io non voglio farti stare male! Sei tu che ti complichi la vita,perché mi hai chiamato? Non dovevi!
-Ma cosa dici ? E poi cosa hai scritto in questa canzone?
-La verità..
-Almeno fa cantare prima noi!
-Non decido io Emma
-Ti supplico! - le lacrime iniziarono a scendere - io non ti chiedo altro…!
-Sì,ok…vedrò cosa posso fare!
-Grazie…
-Figurati




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Capitolo 4
*** That Moment Arrived ***


THAT MOMENT ARRIVED



Quell'attesissimo giorno arrivò. Non sapevo se essere felice o tremendamente triste. Cosa avrebbe detto di me Joe davanti a un mare di gente? Ero spaventata e nello stesso tempo mi sentivo sola. Avevo le mie due migliori amiche accanto a me,ma mi sentivo come se non mi capissero. Non so cosa mi era preso nelle ultime settimane. Ero diventata nervosa, e non volevo che nessuno mi parlasse per più di cinque minuti. Ero irritabile, scontrosa e soprattutto ero innamorata di un ragazzo che non avrei mai più potuto avere. Quell'amore così forte mi stava uccidendo, in tutti i sensi. Non mangiavo più, mi trascuravo. Ero diventata ciò che non volevo essere. Io amavo essere bella, perché ero bella. I miei capelli biondi mi erano sempre piaciuti,come i miei occhi celesti tendenti al blu. Ma ora era tutto diverso. Io ero diversa.
Arrivammo agli studi di Ellen Degeneres, speravo che ci saremmo esibite prima noi. E fu così. Marc ci riferì che le prima ad esibirsi eravamo noi, dopo una piccola intervista con Ellen. Almeno in questo Joe non era stato perfido.
Ci annunciò ed entrammo,accolte dal pubblico, e ci accomodammo sul divano. Ellen iniziò a farci delle domande:
-Siete eccitate per questo nuovo singolo,Haunted?
-Tantissimo! Non vediamo l'ora di esibirci!
Rispose Stella.
-E l'album uscirà ad agosto,vero?
-Si si
Rispose sempre Stella.
-Le vostre canzoni trattano sempre d'amore vero?
Iniziai ad agitarmi,quel tasto proprio non doveva toccarlo.
-Bè..sì..la maggior parte ma abbiamo trattato anche altri temi..
Rispose Aria questa volta.
-E tu Emma, so che stai passando un periodo difficile,diverse foto di te ti traggono in maniera trasandata e davvero sciupata,di quanti chili sei dimagrita?
No,Ellen non doveva farmi questa domanda!
-Bè…diciamo che volevo perdere un po' di peso e quindi ho iniziato una dieta…e inoltre sono abbastanza stressata…per l'album..il singolo…
Feci finti sorrisi, cercando di essere credibile.
-Dopo di voi si esibirà Joe Jonas,anche lui presenterà il suo nuovo singolo…ci sono state molte chiacchiere su questo singolo - iniziai a sentirmi male - ..si dice proprio che sia stato scritto per te, Emma, ma lui non l'ha confermato….come ti senti? come reagirai?
-Io..io..
-Emma reagirà benissimo! E' abbastanza forte!
Rispose Aria,mi salvò. Ma sapeva benissimo che sarei crollata da un momento all'altro.
L'intervista si concluse. Noi cantammo Haunted e dopo ritornammo dietro le quinte.


Joe venne annunciato da Ellen. Si accomodò sul divano anche lui e iniziò l'intervista. Dopo una serie di domande si parlò di me. Cosa che mi aspettavo logicamente.
-Adesso ci puoi dire se See No More è per Emma?
-Sì è per lei..ma non è una canzone offensiva…parla di ciò che penso…
-Racconta di ciò che è successo tra voi due?
-In un certo senso sì…
-Anche se dal titolo non sembra poi così gentile nei confronti di Emma.
-No per carità,io non l'ho offesa….racconto solo la verità…come ho già detto prima, parlo di quello che sento ora e di quello che sentivo prima.
-Bene perché non ce la fai sentire ora?
Joe si avviò verso il palco. Partì la musica,e io mi concentrai sulle parole.


La canzone finì. Non sapevo bene cosa provare. Sapevo solo che avrei dovuto parlare con Joe. Dovevo andare da lui, ma mi anticipò,infatti me lo trovai dietro.
-Ehi
-Ehi
-Cosa ne pensi?
Mi chiese.
-Non sono arrabbiata. Hai perfettamente detto la verità su di noi…ma non pensavo ti sentissi così…
-Ho anche io un cuore Emma…che adesso è in mille pezzi
-Come lo è il mio
-Non lo so…io ok, posso anche crederti,ma perché lo hai fatto diamine? Perché??? Eravamo così felici insieme!
Era arrabbiato, urlò.
-Io,io sono stata una cretina…
Scappai via. Stavo male,troppo.


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Capitolo 5
*** I'll Try It Again ***


I'LL TRY IT AGAIN



Stetti al letto per tutto il giorno seguente. Aria e Stella mi lasciarono in pace, avevano capito che avevo bisogno di stare sola. Mentre ero assorta nei mie pensieri più tragici, sentii bussare alla porta. Dissi "avanti". Ed entrò Nick. Bene, adesso anche lui ci mancava, pensai.
-Ehi Emma! Come stai?
Nick si avvicinò cauto al letto.
-Bè, come ti sembra che io stia?
Si sedette sul letto. Avevo tutti gli occhi rossi e mi vergognavo anche a farmi vedere in quello stato. Quando io e Joe stavamo insieme, Nick era diventato quasi il mio migliore amico, gli volevo tanto bene come lui ne voleva a me. Ma dopo quello che feci neanche Nick mi rivolse più la parola. Quella fu la prima volta dopo sei mesi che io e Nick parlavamo o piuttosto che stavamo vicini più di un chilometro.
-Giusto…comunque io..
-Perché sei qui Nick?
Lo interruppi.
-Ecco, te lo stavo per dire…io al dire il vero non lo so, o anzi, lo so, ma non so se dirtelo o meno
-Nick,su che c'è? Dimmelo…
- Si tratta di Joe.
-Come se non lo sapessi!
Feci la sarcastica.
-Bè…lui…esce con una ragazza
Realizzai e ingoiai ciò che aveva appena detto.
-Cioè Joe cosa? Tu cosa? Sei venuto qui per dirmi questo? Che Joe esce con una ragazza? Questo dovrebbe farmi sentire meglio? Me lo stai dicendo per vendicarti o perché te l'ha detto Joe di dirmelo???
Ero ufficialmente diventata una strega.
-No no…non hai capito Emma!…Joe sta uscendo con un'altra ma in realtà ama te…sta uscendo con questa ragazza solo per dimenticarti ma ieri sera mi ha confidato che non riesce a dimenticarti…
-Quindi? Nick davvero non capisco!
Mi alzai dal letto e iniziai ad andare avanti ed indietro per la stanza.
-Devi riconquistare Joe!!!
-Che ?? Oh no mai!
-Sei matta?
Mi sedetti vicino a Nick e gli chiesi:
-Perché vuoi che io torni con Joe? Tu anche sei stato male quando io…bè…ho fatto quella stupidaggine..
-Perchè so che appunto è stata una stupidaggine…lo so che tu ami Joe…però l'ho capito troppo tardi…
Sorrisi e lo abbracciai.


Seguii il consiglio di Nick. Andai alla villa Jonas. Fui accolta dalla mamma, mamma Denise.
-Ciao cara,ma da quanto tempo!
Joe non aveva detto il motivo della nostra rottura. In realtà nessuno lo sapeva, a parte Nick, Aria e Stella.
-Eh già! C'è Joe?
-Oh sì! E' su! Vai cara!
Salii su. Da quanto tempo che non percorrevo quelle scale. Troppo tempo. Mi venne un nodo in gola e lo stomaco mi fece male. Ero davanti la sua porta, tremai. Mi feci coraggio e la aprii. Joe non era cambiato affatto, era sdraiato sul letto a leggere uno dei numerosi libri che comprava quasi ogni settimana. Appena mi vide si alzò di scatto.
-Emma!
-Ciao Joe, posso entrare?
-Sì certo,vieni
Mi sembrava anche più dolce del solito. Si alzò dal letto e mi fece sedere su una sedia. Lui ritornò seduto,questa volta, sul letto.
-Allora? Devi dirmi qualcosa?
-Come va?
Domanda sciocca, ma non mi venne altro. Non potevo iniziare con "Ritorni con me Joe?".
-Bene,direi,sì! E a te?
-Oh..alti e bassi…
Entrambi muovevamo il capo su e giù come degli idioti. Sembravamo due sconosciuti. Spostai lo sguardo da lui ad una foto che stava sul suo comodino. C'era una ragazza dai capelli castani insieme a lui. Erano abbracciati. Mi sentii morire, al posto di quella foto c'era la nostra sei mesi fa. Ero stata rimpiazzata. Quanto faceva male.
-Chi è?
Dissi.
-Chi è chi?
-Quella ragazza nella foto con te.
La indicai col dito. Joe assunse un'espressione strana, forse perché si sentiva in imbarazzo che aveva cambiato la foto, prima c'eravamo "noi".
-E'…è…bè…è una ragazza
Joe imbarazzatissimo.
-Lo vedo che è una ragazza. Come si chiama?
-Julie
-E come mai è con te?
-E' la mia ragazza
La buttò lì finalmente.
-Ah…mi fa piacere…da quanto state insieme?
-Da circa due settimane…
Cavolo, due settimane e già la foto sul comodino.
-Sei veloce eh!
-Cosa vuoi dire?
-Due settimane e già la vostra foto messa in bella vista
-Sì…sono cambiato
-Lo vedo infatti…non so se in peggio o in meglio
Joe si alzò di scatto e disse:
-Emma ti stai comportando come se io fossi stato a tradirti! E' il contrario mia cara!
Mi alzai anche io.
-Tu mi ami, non è vero?
-Sì,te l'ho detto pure l'altro giorno.
-Ma? Perché non mi vuoi più?
-Perchè mi hai tradito!
-Ti ho spiegato la motivazione!
Dissi alquanto seccata. Mi ero stufata di ripetere la stessa cosa ogni volta.
-Ah…adesso ho capito! Tu sei venuta qui perché vuoi rimetterti con me? Giusto?
Non risposi. Che domanda imbarazzante. Colpita in pieno.
-Sai che ti dico Joe? Dimenticati di me!
Sbattei la porta e andai via. Ma cosa mi era saltato in mente? Perché avevo reagito così? Dovevo essere più dolce e cercare di riconquistarlo e invece il mio caratteraccio aveva preso il sopravvento.



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Capitolo 6
*** New Boy, Yes, Definitely ! ***


NEW BOY, YES, DEFINITELY !



I giorni seguenti cercai di non pensarci, di non pensare a lui, alla nostra ultima conversazione. Dovevo guardare avanti, fare altre scelte, magari dovevo fare come Joe, cioè trovarmi un ragazzo anche io. Pensai ad Alex Pettyfer. Anche se avevamo avuto quella minuscola conversazione, credo che con me ci sarebbe uscito volentieri, inoltre mi aveva anche proposto di fare una passeggiata quella sera.
-Ehi Stella, hai il numero di Alex Pettyfer?
-Emma ma cosa ti salta in mente? Se avessi il numero di Alex a quest'ora starebbe qui, anzi io e lui staremmo su in camera mia a…
-Ok ok basta fermati! Non mi interessa! Come posso averlo?
-Bè Aria forse lo sa! In fondo è lei che ha salutato quella volta
-Ah bene…allora chiederò a lei!
-Ehi ma tutto bene?
-Cosa vuoi dire?
-Intendo con Joe? L'hai più sentito?
-Sentito no, ma internet e i giornali parlano solo di lui…mille foto con la sua nuova ragazza, Julie
-Bello stronzo!
-Mi sono rassegnata! Adesso nella mia vita, anzi nel mio mirino c'è Alex Pettyfer!!
Entrambe scoppiammo a ridere.
Poi andai nella stanza di Aria e le chiesi di Alex.
-Guarda io non lo so…ma…aspetta! - le venne un'illuminazione improvvisa - so dove possiamo trovarlo in questo momento!
-Cosa???
-Sì Emma…dai su corri…
Scappammo letteralmente di casa. E con la macchina di Aria ci dirigemmo verso il centro di Los Angeles. Poi parcheggiammo in una traversa stretta e maleodorante.
-Ma perché abbiamo parcheggiato qui la macchina?
Chiesi arrabbiata e disperata ad Aria per la puzza insopportabile.
-Non deve vederci!
Rispose silenziosamente Aria.
-Chi???
-Alex!!….Adesso scendiamo e andiamo in quel bar di fronte a noi.
-Lui è lì?
-Ovvio
Attraversammo la strada e ci trovammo di fronte quel bar. E lui era proprio all'interno del bar.
-Ma come facevi a sapere che era qui?
-Mmmm meglio che tu non lo sappia!
Rispose ironicamente.
-Adesso tu entra e vai a sederti al suo tavolo!
Mi suggerì Aria.
-Che? E cosa gli dico?
-Non lo so…vai e inventati qualcosa!!
Mi spinse dentro e come mi disse lei, mi diressi verso il tavolo di Alex, il quale si stava gustando un cappuccino.
-Ciao!!! Tu sei Alex,giusto?
Feci la voce di chi non si aspettava di trovare una persona nello stesso posto in cui si trovava "per caso".
-Sì…e tu sei Emma,vero?
-Sii! Ma che coincidenza! Anche tu vieni qui di solito?
Mi guardai in giro,cercando di raccogliere qualche dettaglio del posto, dato che non c'ero mai stata prima.
-Sì sì io ogni venerdì vengo qui!
-Io di solito il martedì! Ma oggi ho fatto un'eccezione! Non riesco a resistere al buon caffè che fanno qui!
Risi, dovevo risultare simpatica. Ai ragazzi le ragazze troppo serie non piacciono, di solito.
-Sei sola vero? Siediti pure qui!
-Ah grazie! Non aspetti nessuno?
-No no…
Mi sorrise. Era davvero carino, ma mai quanto Joe. Triste verità. Mi sedetti di fronte a lui.
-Le tue amiche?
Mi chiese.
-Oh sono in giro…ma tu, tu quindi, sai chi sono?
-Certo…siete bravissime
Sorrisi. Bene, punto a favore.
-Grazie!
-So quello che stai passando comunque…bè il tuo ex quella sera non si è in realtà comportato molto bene…anche io da poco ho rotto con la mia ragazza..
-Ti ringrazio…ma ormai io e Joe ci siamo lasciati da sei mesi, quasi sette a dir la verità…e tu adesso penserai "allora perché ti lamenti ancora?"…la verità è che non mi è passata del tutto…ma so che devo dimenticare e guardare avanti!
-No ma io ti capisco, io e la mia ragazza ci siamo lasciati tre mesi fa…quindi…stiamo quasi là…
Mentre parlavamo vidi un uomo con una macchina fotografica fuori dal locale. Perfetto. Era quello che volevo. Joe si sarebbe ingelosito, come io lo ero di lui.




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Capitolo 7
*** Can I Help it? ***


CAN I HELP IT?



Dopo quel famoso giorno in cui io e Alex facemmo colazione in quel bar, tutti i giornali e internet parlavano di noi. Perfetto. Adesso aspettavo la reazione di Joe.
Un giorno mi telefonò anche Nick.
-Sei stata grande Emma! Proprio questo ci voleva!
-Davvero?
Risposi io eccitata.
-Sì…è da quando è uscita la notizia che tu e Alex state insieme, che Joe è nervosissimo! Con la sua ragazza va malissimo!
-Bè..allora dì grazie al genio!
Sorrisi e attaccai.


Quel giorno ero davvero felice, Nick mi aveva confermato ciò che volevo sentire. Andai a fare shopping con le mie due migliori amiche. Mentre sceglievo un vestito da provare, mi sentii toccare da dietro. Mi girai improvvisamente e vidi Joe. Bene, che colpo al cuore!
-Emma
Disse serio.
-Joe
Dissi io ironica.Dovevo mostrarmi felice perché uscivo con Alex,avevo un nuovo amore,anche se non era assolutamente vero, dopo quella volta non lo vidi più. Lo sentii soltanto.
-Come stai?
-Bene bene…e tu?
Joe esitò per un istante.
-Sì,bene anche io…auguri comunque..
-Grazie!
Feci un sorriso in cui mostrai i miei denti perfetti.
-Sono felice per te…anche tu hai trovato qualcuno…
Non sembrava affatto felice,anzi.
-E così ti dimenticherai di me.
Aggiunse poi. Questo mi fece male. Il mio sorriso scomparve. Era questo che voleva? Che io mi scordassi di lui?
-Certo…
Abbassai lo sguardo.
Joe rimase per qualche minuto lì, di fronte. Avrebbe voluto dirmi chissà quante cose, e io lo stesso, ma stavamo lì fermi, io a fissare il pavimento e lui a fissare il vestito che avevo tra le mani.
-Ok…allora vado…ci vediamo…
Disse poi.
-Sì..ciao Joe
Dissi io con un tono malinconico. Mi chiedevo se il piano stesse funzionando oppure no.


Il pomeriggio mi chiamò Nick. Mi disse che dovevo andare a casa sua. Seguii il suo ordine. Era solo a casa. Non c'era nessuno.
-Ehi Nick, che succede?
Dissi io entrando in casa.
-Vieni siediti.
Mi fece accomodare sul divano.
-Bè…c'è Joe che è depresso da quando ti ha vista stamattina…ci crede sul serio alla storia tra te e Alex…e ha detto che tu sembravi davvero felice…quindi ci crede in pieno..
-Cosa dovrei fare Nick?
-Dovrai aspettare che lui torni da te!
-Solo questo?
-Sì non ha senso che tu vai da lui….tanto di Julie si è scocciato…quasi…
-Bene!
-Poi stasera vi vedrete alla festa di Chelsea Staub…verrai no?
-Oh cacchio!
-Cosa?
-Alex!! Non devo invitarlo?
-Certo! Non l'hai fatto?
-No non ci ho pensato!
-Avanti chiamalo!
Presi il cellulare e composi il suo numero. Attesi e dopo circa quattro squilli mi rispose.
-Pronto?
-Ciao Alex! Sono Emma…ricordi,vero?
-Oh sì certo Emma…mi ricordo bene di te..
-Stasera sai della festa di Chelsea Staub?
-No mi spiace.
-Bè,ti verrebbe di venire insieme a me?
-Certo... sì.
Urlai verso Nick:
-Sììììì !!! Perfetto!!
Era tutto meravigliosamente architettato, speravo soltanto che Joe sarebbe tornato con me. Io amavo lui e lui amava me, questo era l'importante.



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Capitolo 8
*** Don't Leave Me, I'm Still In Love With You, But I Know This Is Our Last Time ***


DON'T LEAVE ME, I'M STILL IN LOVE WITH YOU, BUT I KNOW THIS IS OUR LAST TIME



Mi guardavo intorno, una volta giunta alla festa, dovevo trovarlo. Intanto mille fotografi ci seguivano ovunque e Alex disse:
-Questi paparazzi ci stanno dietro solo perché ci hanno visto insieme al bar!
-Eh già..
Dissi io facendo un finto sorriso.
Finalmente intravidi Joe. Era con la sua "dolce metà". Ancora non mi aveva visto. Mi misi quasi vicino a lui, e iniziai a fare la dolce con Alex.
-Ehi…
Mi avvicinai al suo viso. Lui non si spostò, ci stava. Lo baciai delicatamente sulla bocca. Mi girai un attimo verso Joe, e vidi che ci stava guardando. Allora presi a baciarlo con più forza. Poi mi staccai, Alex mi sorrise. A quanto pare era felice. Ma lo stavo solo usando, e mi dispiaceva.
Dopo mezz'ora io e Alex ci dividemmo. Io feci un giro da sola. Salutai molta gente, e tutti mi chiedevano di Alex,se stavamo insieme, da quanto e altre cose varie. Io feci sempre la vaga. Poi finalmente incontrai Joe. Stavo camminando per uno dei mille corridoi che c'erano in quella fantastica villa, quando sentii qualcuno che mi prese per un braccio e mi tirò in una stanza buia. Io urlando dissi:
-Chi diavolo sei?
Poi aprì la luce dall'interruttore dietro le mie spalle e vidi Joe. Era una camera da letto, e la luce era soffusa.
-Sono io!
-Joe! Che succede?
-Non ce la faccio!
Esclamò.
-A fare cosa?
-A vedere te e quel tizio baciarvi.
Dentro di me gioii.
-Mi dispiace Joe…ma non hai già una ragazza tu?
-Sì ce l'ho…ma…
-Ma?
Su avanti dì quelle paroline che voglio tanto sentire, pensai.
-Sì, devo andare da lei!
Si voltò per andare via, lo bloccai.
-Aspetta.
Toccando il suo braccio, mi vennero i brividi. Dio quanto era bello. Mi guardò negli occhi, quei magnifici meravigliosi occhi.
-Che c'è?
Disse con tono dolcissimo.
-Non andare via…sta con me..
Joe mi si mise davanti e dopo un po' mi abbracciò. Una lacrime scese dal mio volto. Perché non potevamo superare tutto? Andare avanti? Dimenticare tutto?
-Mi manchi…
Disse lui. Io sorrisi.
-Mi piace sentirtelo dire
Mi guardò e poi mi baciò. Da quanto non ci baciavamo, da troppo tempo. Dalla porta ci avvicinammo al letto. Lui mi fece sdraiare delicatamente sul letto e poi iniziò a baciarmi per tutto il corpo dopo avermi tolto il vestito. Si spogliò anche lui. Era ancora più bello. Il suo corpo era perfetto. Lui era perfetto. Facemmo l'amore. Non avrei mai più voluto staccarmi da lui. Mi poggiai su un fianco e lui mi teneva stretta. Avrei voluto restare così per sempre. Ma sapevo che non sarebbe mai successo. Forse per noi quello era un addio. L'ultima volta insieme. Pensandolo mi scese una lacrima, e ancora un'altra. Joe se ne accorse.
-Che succede? Perché piangi?
-Perché so che tutto questo finirà..io e te..io e te in questo letto…
Mi voltai verso di lui, sull'altro fianco.
Joe mi diede un bacio sulla fronte.
-Non lo so Emma…io vorrei tanto…ma…
-Sì lo so..ti ho fatto male, mi dispiace, non mi stancherò mai di dirlo…ti capisco…
Mi sollevai sedendomi sul letto.
-Io ti ho perdonato Emma…ma ripenso sempre a te e lui.
Disse l'ultima parola con rabbia.
Mi voltai a guardarlo:
-Giuro che io non volevo! Giuro giuro giuro!!!
Dissi piangendo.
Joe mi abbracciò.
-Lo so lo so…l'ho capito tardi…
-Che ne sarà di noi?
-Non lo so tesoro…adesso dobbiamo scendere.
Joe si alzò dal letto, rivestendosi.
-Sì, Alex e Julie si staranno preoccupando.
Dissi io.
-Già.
Mi rivestii anche io.
Con un velo di tristezza scesi le scale e andai a cercare Alex. Ma non avevo voglia di vederlo. Volevo solo andare a casa. Mi venne davanti.
-Emma!! Ti sto cercando da più di un'ora! Dov'eri?
-Sì scusa…ero in giro.
Dissi io seccata, anzi più immobilizzata, ripensavo a Joe, solo a Joe. Quel suo bellissimo corpo contro il mio, i suoi baci. Avevo solo lui in testa.
-Ehi!! Ma ci sei?
Mi riportò alla realtà Alex. Probabilmente mi stava parlando ma io non avevo sentito niente.
-Sì scusami..sono un po' stanca…vorrei tornare a casa…
-Era quello che ti stavo dicendo!
-Oh ok…scusa…
Alex mi riportò a casa e prima di scendere dalla macchina mi diede un bacio. Ma ovviamente non aveva nulla a che fare con i baci di Joe. Lui era unico. Lui era speciale e nessuno era come lui. Nessuno.


Appena entrai in casa, Stella mi venne incontro, voleva sapere tutto.
-Allora?? Allora??
Io dissi con voce triste:
-L'abbiamo fatto.
-Cosa?? E non sei felice???
-No! - dissi urlando con le lacrime agli occhi - Perché è finito tutto tra di noi definitivamente! Lui sta con Julie e io, be' non lo so con chi sto!
-Mi dispiace Emma.
Mi venne ad abbracciare, fu seguita da Aria, che aveva ascoltato tutto.





MY SPACE

Siamo giunti all'ottavo capitolo di questa fanfiction! Spero che vi stia piacendo, be' dal numero delle persone che la stanno leggendo, presumo di sì! Mi ritrovo qui ora ad aggiungere questa mia riflessione personale perché mi è stata consigliata da elenasirtori ! E ti ringrazio tantissimo per tutte le tue recensioni! E , a proposito, ho iniziato a leggere Who Owns My Heart, e mi piace!!!Brava!….
Che altro dire?? Recensite gente su!! :)





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Capitolo 9
*** Be Careful! Julie Is Coming! ***


BE CAREFUL! JULIE IS COMING!



Cercavo di non pensare, non pensare a Joe, alla nostra ultima volta insieme. Non mi buttai neanche giù, cercai di prenderla bene, con l'aiuto delle mie amiche.
Un giorno, ero sola a casa, mi venne a trovare Julie, la ragazza di Joe. Dovevo ammettere che non era per niente brutta, anzi, era una bella ragazza, con i capelli biondi lunghi e gli occhi castani. La feci entrare e accomodare.
-Ti starai chiedendo cosa ci faccia io qui, vero?
-Bè sì..
-Joe mi nasconde qualcosa..quella sera a quella festa è successo qualcosa, vero?
Io sbiancai.
-No..no…
Dissi io non troppo convincente.
-Sono anche io una ragazza cara, so che stai mentendo!
Disse lei convinta.
Abbassai lo sguardo,poi dissi:
-No, è la verità…
-Quindi mi stai dicendo che tra te e Joe non c'è stato nulla?
-Sì, niente di niente!
Mossi il capo. Ma lei non ci credeva ancora.
-Joe sai, è bravo a mentire, davvero…ma tu non mi convinci per niente…
Poi si alzò e venne verso di me.
-Senti se è successo qualcosa tra voi due, ti prego dimmelo! Non voglio stare con una persona che non mi ama! Ok?
Mi sentii davvero in difficoltà, cosa avrei dovuto fare? Dirglielo e non dirglielo? Non sapevo cosa voleva Joe.
Il campanello mi salvò.
-Scusa hanno suonato!
Mi alzai, facendo un sospiro di sollievo. Aprii la porta e trovai Joe.
-Ehi ciao, è qui per caso Julie?
-Sì Joe, è qui.
Lo feci entrare,e andò direttamente in cucina dove era Julie.
-Julie che ci fai qui?
-Joe! Sei venuto per lei vero? Sapevo che voi due stavate ancora insieme!
-Guarda che ti sbagli Julie! Sono venuto qui per te! Mi ha detto Nick che eri qui!
Julie sbuffò e disse:
-Certo che tuo fratello la bocca chiusa mai!
-Allora mi vuoi dire che ci fai qui?
-Dovevo parlare con Emma..
-Di cosa?
Disse Joe sgranando gli occhi.
-Cose nostre!
-E da quando voi due siete amiche e parlate di cose vostre?
-Joe, Julie è venuta qui per chiedermi dove avevo comprato il vestito che indossavo alla festa di Chelsea!
Mi intromisi io, cercando di salvare non so più cosa. Ormai si era creato un circolo vizioso basato sulla bugia.
Joe provò a crederci.
-Ok…adesso andiamo Julie.
Andarono via. Julie mi disse "grazie" a bassa voce, senza farsi sentire da Joe, io le sorrisi.


Joe mi telefonò dopo quell'accaduto. Sapeva che avevo mentito. Mi conosceva fin troppo bene.
-Emma..allora che voleva Julie?
-Voleva sapere se tra noi fosse successo qualcosa quella sera della festa.
-Ecco lo sapevo..io sono corso appena Nick mi ha detto..
-Ho detto che non è successo niente comunque…
Joe rimase in silenzio.
-Ho fatto bene?
Aggiunsi io.
-Non lo so
Rispose lui.
-Perchè?
-Non so se continuare così
-Con lei?
-Con lei, con te, con tutto…forse potrei…
-Potresti cosa?
-Potrei…no lascia perdere…ora devo andare…ciao Emma…e grazie…


Il solito misterioso. Cosa avrebbe potuto fare? Diamine, perché doveva rendere le cose ancora più complicate di quanto già non erano?!?



MY SPACE
Ciaoo!! Sto aggiornando ogni giorno!:) Ma alla fine ancora manca tanto!:) Lo so, questo capitolo è troppo corto, e non mi è piaciuto molto, ma il prossimo vi assicuro che è molto più bello e interessante! :) Ovviamente ringrazio chi legge sempre e chi recensisce sempre! :) Vi saluto!! kiss




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Capitolo 10
*** Back To The Past ***


BACK TO THE PAST



Era una tranquilla domenica, erano le otto di mattina, e io stavo dormendo ovviamente. La sera prima avevamo fatto un mini concerto, ed ero stanchissima. Fui svegliata di soprassalto, aprii gli occhi non perfettamente perché la luce proveniente dalla finestra,appena aperta, mi accecava; sentii urla, "alzati ,dai" e tanto altro. Non ce la feci più dopo un po', e urlai :
-Basta!! Che succede? E' domenica e voglio dormire! Che volete?
Ero davvero arrabbiata. E le mie amiche continuavano ad agitarsi intorno a me.
-Devi vedere su Youtube l'intervista di Joe!
Disse entusiasta Aria.
-Perché?
-Ma come perché???? Joe!!!!
Urlò Stella, ancora più eccitata.
-Quindi? Con Joe è finita, basta! Adesso c'è Alex nella mia vita!
Le mie amiche si rattristarono. Era vero, anche se mi faceva male, ma era andata così e dovevo accettarlo.
-Ok, allora è meglio che non lo vedi…sarebbe peggio.
Disse Aria che stava uscendo dalla stanza seguita da Stella.
-Perché? Parla di me?
Dissi io sollevando il viso incuriosito.
-Bè.cioè…lascia perdere Emma!
Mi rispose e andarono via, chiudendosi la porta alle proprie spalle.
Ok, dovevo vederlo. Mi alzai dal letto e mi sedetti sulla sedia della scrivania. Accesi il computer e cliccai su Youtube. Scrissi qualcosa che mi avrebbe indirizzato a questa ultima intervista di Joe e trovai il video.
C'era Joe seduto, non era inquadrato interamente, ma solo il viso e metà busto. L'uomo che lo intervistava non si vedeva. C'era solo lui nel video. Dopo una serie di domande, si parlò della questione più importante, cioè di quello per cui le mie amiche saltavano nella mia stanza. Il giornalista disse:
<< Allora Joe, si è parlato molto della canzone "I'm Sorry", la quale si dice sia dedicata ad una tua ex, chi è tra Demi Lovato, Taylor Swift, Ashley Green e Camille Belle? >>
<< Non mi piace parlare delle mie relazioni, quindi preferirei non dire nulla >>
<< O forse è la famosa Emma? >>
Il giornalista era quasi eccitato, voleva saperlo a tutti i costi, e Joe aveva assunto un'espressione alquanto infastidita.
<< Ho già risposto che non mi va…poi dopo "See No More" non credo le avrei scritto una canzone di scuse >>
Certo, era ovvio il suo ragionamento.
<< Bè, è vero…ma si dice che voi due siate state visti insieme alla festa di Chelsea Staub, magari c'è stato un ravvicinamento >>
Joe arrossì e si arrabbiò.
<< Assolutamente no, non è vero nulla di quanto si dice! E la canzone non è per Emma! >>
Improvvisamente apparì una foto allo schermo posto dietro di lui che ritraeva Joe e me, che entravamo in quella maledettissima stanza, dove abbiamo fatto l'amore.
<< Cosa ci dici adesso Joe? >>
Joe rimase senza parole, indubbiamente non sapeva cosa rispondere. Dopo qualche secondo si decise a rispondere.
<< Bè, siamo entrati solo un attimo in quella stanza perché dovevamo chiarire una vecchia questione, e comunque non siete ritenuti a sapere nulla sulla mia vita privata! >>
<< Ma non c'è stata nessuna effusione tra voi due? In una stanza soli…sai com'è! >>
<< No, no e no! >>
Ma per il giornalista non era ancora abbastanza.
<< Quindi rinneghi tutto? Cioè è definitivamente finita tra voi? >>
<< Assolutamente! E' una storia vecchia! Non è andata bene! Non c'è bisogno di ritornare al passato! >>
Cavolo, mi venne un colpo al cuore, quanto erano forti quelle parole.
<< Parlerete comunque? >>
<< Certo, siamo solo amici >>
<< Adesso passiamo a…>>
Chiusi la pagina di internet. Stavo male. Perché aveva detto quelle cose? Forse per non far sapere della sua vita privata in diretta a tutti, oppure perché davvero aveva chiuso con me, e quella nostra ultima volta insieme fu l'ultima davvero? Dubbi che mi assalivano. Dovevo uscire di casa e fare una passeggiata fuori per schiarirmi le idee, o semplicemente per distrarmi, per non pensare.


Uscii di domenica mattina presto. Cosa davvero non da me. Le mie amiche appena glielo dissi rimasero incredule, poi capirono che evidentemente avevo guardato quel maledetto video. Non ce l'avevo con loro per il fatto che me l'avessero detto, assolutamente. Anzi, era stato meglio averlo visto.
Los Angeles, adoravo quella città, era magnifica. Adoravo la California. Fin da piccola era stato il mio sogno andarci ad abitare. Fu meraviglioso il primo periodo, noi alle prime armi con tutti quegli studi discografici che visitammo. Disperate alla fine trovammo quella giusta. Conobbi Joe a Los Angeles.


"Era una fredda mattina di novembre, stranamente c'era un gran nuvolone sopra Los Angeles, l'aria fredda e la pioggia scendeva veloce. Cercavo di riparami sotto ogni tettoia di negozio o palazzo mentre camminavo, dirigendomi verso casa. Vidi in lontananza tre ragazzi che camminavano anche loro veloci sotto la pioggia, non avendo nulla per coprirsi. Così corsero sotto la mia stessa tettoia. Li guardai bene e mi accorsi che erano i Jonas Brothers, non che io fossi una grande fan accanita ma erano pur sempre i Jonas Brothers, insomma qualcuno famoso, qualcuno che aveva esperienza nel campo musicale, qualcuno da cui prendere esempio. Non sapevo cosa fare, era una situazione imbarazzante, tutti e quattro bagnati , tutti e quattro riparati sotto una tettoia di un palazzo.
-Che tempaccio!
Mi uscirono solo quelle parole.
-Non me ne parlare! Noi siamo da tre ore sotto la pioggia! Come puoi notare siamo tutti bagnati, e dico letteralmente !
Rispose uno dei tre, Kevin.
-Oh Kevin ti lamenti sempre!
Rispose un altro, Joe.
-Basta ragazzi, smettetela!
Il terzo, Nick.
-Casa mia è due isolati più avanti ma non ce la faccio più a correre sotto la pioggia!
Dissi io per poter fare amicizia.
-Beata te! La nostra auto si trova forse a dieci isolati da qui, senza esagerare!
Disse Joe. Aveva un'espressione meravigliosamente stanca, i suoi occhi erano rivolti verso il basso. Aveva i capelli ricci allora, e da bagnati risultava sensualissimo.
-Se volete potete venire da me, vi cambiate, per non stare con questi vestiti bagnati addosso
Mi offrii io, sperando per un sì.
I tre ragazzi si guardarono negli occhi e poi Nick disse:
-Bè, noi, cioè, non so se ci hai riconosciuto, ma siamo i Jonas e non possiamo andare..
Lo bloccai.
-Sì sì certo so chi siete….io e le mie due amiche abbiamo firmato un contratto discografico circa qualche mese fa e presto sentirete parlare di noi…quindi credo non ci sia motivo di spaventarsi! Giuro che non vi farò nulla! "




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Capitolo 11
*** Are You Sure? Do You Want To Come Back To Me? ***


ARE YOU SURE? DO YOU WANT TO COME BACK TO ME?



Ritornai a casa, dopo essere stata fuori a gironzolare per circa due ore. Aprii la porta di casa e mi diressi in cucina. Trovai Joe seduto al tavolo con Aria accanto. Rimasi stranita dalla situazione.
-Joe! Che ci fai qui?
Dissi io.
-Joe deve parlarti! Io vado su!
Disse Aria, alzandosi e andando via.
Mi sedetti al tavolo anche io, accanto a lui.
-Dimmi
-Hai visto la mia intervista?
-Sì.
-Mi dispiace per aver detto quelle cose, ma l'ho fatto solo per non
-Per non rivelare a Julie che l'hai tradita? Rovinando tutto?
Joe abbassò lo sguardo.
-Senti la situazione è difficile tra noi, cioè tra me e te. E io…
-Tu cosa?
-Bè, ci sto riflettendo…
-Su cosa Joe? Non sei preciso affatto.
-Su di noi! Per come è andata….
-Cosa vuoi fare?
-Mi manchi Emma - mi prese la mano - ed è inutile continuare con un'altra persona che non amo come amo te!
-Io sto con Alex, Joe!
Dissi alzandomi dal tavolo, lasciando la sua mano.
-Ma tu non lo ami!
Si alzò anche lui.
-Chi te ne dà la certezza?
-Lo ami?
Disse lui deluso.
Non risposi.
-Emma!
Adesso era vicinissimo a me.
-No Joe, non ne ho voglia. Non voglio risponderti!
-Perchè fai così?
Disse, dopodiché mi baciò. Mi staccai all'istante.
-Basta! Come ti salta in mente di baciarmi ogni volta che vuoi tu?
Mi allontanai.
-Voglio tornare con te!
Disse tutto d'un fiato.
Lo guardai spiazzata.
-Cosa?
-Sì Emma! Voglio tornare con te!
Non avevo la minima idea di cosa rispondere. I nostri sguardi si incrociarono per diverso tempo.
-Ti prego!
Mi stava per caso pregando?
-Joe, ma ti ricordi forse che hai scritto una canzone dedicata a me sul fatto che non mi vuoi più vedere? O quando io ti ho implorato che avevo sbagliato tu non mi hai creduta? Io non dimentico mio caro!
-Hai ragione…ma io e te ci amavamo tanto, stavamo benissimo insieme, ti ricordi quando sono venuto per la prima volta qui, a casa tua, con i miei fratelli? Ti ricordi che tra noi è scattata da subito la scintilla?

Flashback…

"Condussi Joe, Nick e Kevin a casa mia. Eravamo fradici tutti e quattro ormai. Entrati in casa, i tre ragazzi si guardarono intorno, probabilmente non erano sicuri al cento per cento che io dicessi la verità. Pensavano forse che io fossi un paparazzo o una stalker.
-Lì è il bagno potete cambiarvi lì - indicai con il dito la seconda porta a destra lungo il corridoio - purtroppo io non ho altri vestiti però c'è la lavasciuga in bagno, quindi insomma, potete usare quella.
Arrossii, non ne capii il motivo. Forse immaginai i loro corpi nudi mentre si cambiavano, e scacciai immediatamente quell'immagine dalla mia testa, perché non mi aiutava assolutamente.
Dalla cucina sbucarono Aria e Stella, le quali rimasero a bocca aperta nel vedere i ragazzi all'ingresso di casa nostra.
-Sono i Jonas Emma?
Chiese Aria attonita.
-Sì Aria, calmati, devono solo cambiarsi!
-Cambiarsi?
La bocca era letteralmente aperta.
-Piacere Kevin!
Si avvicinò il ragazzo più grande, porgendole la mano. Aria a fatica gliela strinse, poi fecero lo stesso gli altri due con entrambe le ragazze.
Il primo ad entrare in bagno fu Nick. Intanto Kevin aveva iniziato un interessante conversazione con Aria e Stella riguardante la sua musica, le sue svariate chitarre, sfoggiando il suo look da divo.
Joe era appoggiato alla parete accanto alla porta del bagno. Mi diressi verso di lui per fare due chiacchiere intanto che aspettava il fratello uscire dal bagno.
-Non ci siamo neanche presentati, io sono Emma!
Esordii io. Lui mi guardò e mi sorrise. Il più bel sorriso che io abbia mai visto.
-Joe! Ma credo che lo sappia già!
-Sì, in realtà sì…
Ci guardammo per un istante, poi gli chiesi:
-Dove andavate in giro con quella pioggia?
-Shopping!
-Shopping?
Lo guardai in credula.
-Sì! Non solo le ragazze fanno shopping!
-Scommetto che eri tu a dover comprare qualcosa, vero?
Joe arrossì.
-No, anche i mie fratelli!
In quel momento Nick uscì dal bagno, perfettamente asciutto.
-Tocca a te, ora!
Dissi io guardando Joe, il quale entrò in bagno e chiuse la porta.
Dopo qualche istante sentii urlare Joe da dentro il bagno.
-Non funziona!
-Cosa?
Chiesi io avvicinandomi alla porta, poi essa si aprì improvvisamente. C'era Joe dall'interno in boxer.
-La lavasciuga!
Io ero completamente imbarazzata. Aveva un corpo perfettamente proporzionato, dei muscoli da far invidia.
-Ti aiuto io!
Entrai in bagno, lui si scostò e la porta si chiuse automaticamente da sola.
Era spenta, la azionai e dopo aver premuto tre, quattro bottoni, si accese e iniziò a lavorare.
-Ecco fatto!
Joe mi stava vicinissimo. Potevamo quasi sfiorarci.
-Ti ringrazio Emma
Adoravo il modo in cui diceva il mio nome. Scandiva perfettamente le due emme.
-Figurati
L'attrazione era a mille. Occhi negli occhi. Le nostre labbra si sfiorarono dapprima, poi si unirono completamente per finire in un vero e proprio bacio passionale. Le sue mani scivolavano per tutto il mio corpo, e io misi le mani sul suo petto. I miei vestiti volarono per terra ed ora eravamo io mutandine e reggiseno e lui in boxer. Stavamo per farlo, eravamo così vicini, quando il fischio della lavasciuga irruppe. Raccolsi i vestiti da terra e mi vestii. Lui tolse fuori i vestiti dall'elettrodomestico e se li rimise."




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Capitolo 12
*** What Are You Doing With My Girlfriend? ***


WHAT ARE YOU DOING WITH MY GIRLFRIEND?


-Tutto questo non esiste più!
Dissi io decisa con le lacrime agli occhi.
-Sicura? Lo sento da come mi guardi, i tuoi occhi non sono indifferenti! Tu mi ami Emma.
Joe era sempre più vicino, mentre io stavo appoggiata al tavolo, quasi come se volessi divincolarmi da lui che mi stava totalmente addosso. Deviai il suo sguardo.
-Guardami Emma!
La sua voce divenne più forte. Il tutto venne bloccato da alcuni passi provenienti dalla porta principale. Mi voltai e vidi Alex, il quale ci sorprese più uniti che mai. Joe, appena lo vide, si staccò immediatamente e io feci la faccia innocente come se nulla fosse successo.
-Alex!
Esordii con un tono sorpreso.
-Cosa diavolo stava succedendo qui?
Alex era abbastanza infastidito dall'aver trovato me e il mio ormai ex appiccicati l'uno all'altra.
-Niente Alex, non è come credi!
Cercai di giustificarmi io con la solita vecchia frase che si dice in questi casi.
-Io non credo!
Sostenne lui, poi si voltò a guardare Joe che stava affianco a me ma non molto vicino.
-Che facevi con la mia ragazza, Joe?
Joe assunse un tono di sfida.
-Tu cosa pensi?
Alex rimase sbalordito dalle parole di Joe, invece di nascondere la cosa, la voleva mostrare; voleva a tutti i costi tornare con me allora.
-Cosa hai detto?
-Mi hai sentito bene caro Alex!
Ormai i due erano vicinissimi e a momenti volava qualche schiaffo o pugno.
-Basta! Qui non stava succedendo nulla!
Urlai io per calmare la situazione che stava prendendo una piega sbagliatissima.
-Vai via di qui e non farti più vedere, hai capito?
Lo invitò Alex.
-Non è casa tua questa! Lo deciderà Emma se devo andare via!
Joe rispose a tono, con la risposta che non avrei mai voluto sentire, perché ora entrambi mi stavano guardando, aspettando quella tanto attesa risposta. Ci misi un po' a farmela uscire, ma poi dissi semplicemente:
-Mi avete stancato! Vado via io!
Fui un genio, non mi schierai dalla parte di nessuno, troppo pericoloso e stupido. Così presi la mia borsa, le chiavi e mi infilai nella mia macchina.


Fiera di me, percorrevo la CA-110 N/State 110 N, diretta verso Venice Beach e ancora una volta i ricordi riaffiorarono nella mia mente.


"Dopo quel giorno, Joe non si fece più vivo. Avevamo quasi fatto sesso e a lui non importava neanche un po'? Mi ero fissata solo io su questa cosa, avevo immaginato che il giorno dopo, o addirittura la sera stessa mi avrebbe telefonato invitandomi ad uscire, ma erano solo film che mi ero costruita nella mia mente e di cui avevo anche vinto il premio oscar come miglior film dell'anno. Pensai solo dopo al fatto che non aveva neanche il mio numero, come faceva a chiamarmi? A meno che non avrebbe rubato di nascosto il telefono ad una delle mie amiche, sarebbe andato nella rubrica e preso il mio numero, ma questo suonava così surreale che riusciva difficile anche a me da credere, essendo stata io a pensarlo nella mia mente geniale.
Circa tre giorni dopo, ero tutta sola a casa, seduta sul davanzale della mia finestra con la chitarra in mano e un foglio dove stavo annotando le parole e gli accordi di una nuova canzone che mi ronzava in testa dalla sera precedente, vidi proprio dalla finestra Joe, che si stava avvicinando alla porta d'ingresso. Scesi immediatamente dalla finestra e mi precipitai giù per le scale, aprii la porta e vidi di fronte a me Joe.
-Ciao Emma! Ti ricordi di me?
Mi chiese sorridendo ma anche un po' imbarazzato.
-Sì certo!
Dissi io prontamente.
-Come va?
Era evidente che non aveva altri argomenti, o meglio, non aveva nessun argomento.
-Tutto bene grazie, a te?
-Bene
Cominciò a dondolarsi sui piedi, poi realizzai che voleva essere invitato ad entrare, così gli chiesi gentilmente:
-Vuoi entrare? Ti va?
-Certo, grazie!
Si illuminò. Peccato ci arrivai troppo tardi.
Una volta dentro, si guardò intorno, anche se c'era stato solo tre giorni fa, ma forse quello era il suo modo di fare, in fondo non lo conoscevo affatto.
-Vieni di qua.
Dissi io, conducendolo nella mia stanza. Non avrebbe avuto senso farlo stare accomodato in salotto o ancora peggio in cucina, non eravamo mica dei trentenni scapoli e soli che cercavano l'anima gemella dopo una serie di sventure e cuori a pezzi; eravamo giovani e freschi e pieni di vita.
Una volta nella mia stanza, iniziò come al solito, a guardarsi attorno, in cerca di non so cosa; allentai la tensioni con una battuta:
-Se stai cercando poster del tuo gruppo, ti avviso, non ne troverai!
Lui rise, ma con una risata tra l'isterico e il timido. Che diavolo aveva? Io ero un tipo abbastanza timido e riservato, se si comportava anche lui come me o peggio di me, sarebbe finita male, ossia saremmo stati tre ore seduti sul letto a guardarci in faccia o guardare il pavimento. Scacciai quell'immagine triste e deprimente dalla mia testa.
-Come mai qui?
Gli chiesi, era un'ottima domanda.
-Bè…io..sai…cioè..
Si fermò. Oddio, la situazione era decisamente peggiorata, e l'avevo peggiorata io. Possibile che era così imbarazzato in mia presenza? Dopo quello che stavamo per fare?!? E poi durante i concerti non mi era sembrato un tipo timido o introverso, anzi. Mi ero fatta una scorpacciata di concerti e video dei Jonas Brothers nei tre giorni precedenti. Avevo perso la testa, e ne ero cosciente e consapevole.
-Dopo quello che è successo…
Finalmente disse.
-Cosa?
Chiesi io, perché non so quale era il punto del suo discorso, cosa voleva comunicarmi.
-Ti va di conoscerci meglio?
Era decisamente arrivato al punto della situazione.
-Certo..
Si avvicinò a me lentamente e disse:
-Sai, non riesco a toglierti dalla testa…- fece una pausa e poi delicatamente mi sfiorò i capelli - i tuoi meravigliosi capelli biondi, i tuoi occhi blu, le tue labbra - sfiorò le mie labbra con le sue labbra e poi mi baciò. Era diventato l'opposto, un vero playboy."



MY SPACE
Scusateee tanto per il ritardo ma ho avuto moooolto da fare!!
Vi avviso già da ora che il prossimo capitolo lo posterò giovedì o venerdì!
Vi ringrazio come sempre!!
Baciooo



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Capitolo 13
*** I'm So Scared! Let Me Go Away, Please! Don't Get Hurt Me! ***


I'M SO SCARED! LET ME GO AWAY, PLEASE! DON'T GET HURT ME!



Cosa fare? Tornare con Joe? Riprovarci? Non ci sarebbero state più incomprensioni? Tradimenti? Liti? Certo le liti ci sarebbero state, nessun rapporto è perfetto. Ogni coppia ha i suoi momenti. Dovevo lasciare Alex? In realtà Alex non mi era mai piaciuto sul serio, cioè sì, provavo qualcosa per lui, ma non era assolutamente paragonabile a ciò che provavo per Joe. Il nostro era vero amore, e io avevo incasinato tutto per quella stupidaggine commessa. Ma se Joe voleva ritornare con me, significava che mi aveva perdonato e che finalmente era andato avanti? Allora non mi restava che accogliere la sua richiesta. Dovevo tornare con lui. Ma prima di tutto dovevo parlare con Alex. Dovevo essere sincera con lui, glielo dovevo.
Ripresi la strada del ritorno e mi diressi verso casa del mio attuale ragazzo.
Le luci erano spente, quindi pensai che dentro non ci fosse nessuno. Ma in ogni caso scesi dall'auto e bussai alla porta. Magari dormiva o stava guardando la televisione al buio. Non conoscevo neanche le sue abitudini. Meglio troncare. Ne ero sempre più convinta.
Non venne nessuno ad aprire, forse non era in casa sul serio. Allora mi voltai per tornare alla macchina quando sentii la porta aprirsi, mi rivoltai e vidi Alex con le occhiaie e gli occhi rossi. Rimasi impaurita dalla sua figura, non sembrava avesse pianto, non sembrava neanche lui, aveva qualcosa che non andava. Venne più avanti e riconobbi un bicchiere in mano. Probabilmente era ubriaco. Ma erano solo le sette di sera, cosa molto strana. Mi avvicinai e dissi:
-Alex! Che succede?
-Dimmelo tu.
Disse lui con una voce amara, disgustata, roca.
-Devo parlarti.
Dissi io. Ero lì per questo, anche se non ero più convinta di volerlo fare.
-Entra
Entrai all'interno ma non riuscivo a vedere nulla. C'era una luce che proveniva fuori dalla finestra e grazie a quella riuscii a muovermi tra le mura della casa. Seguivo inoltre l'ombra di Alex che si dirigeva verso il salotto, credo. Mi fece segno di sedermi su una poltrona. Lo assecondai.
-Dimmi.
Lui era rimasto in piedi di fronte a me, e in quel momento mi sentivo piccolissima. Avevo paura, paura che mi facesse qualcosa. Non so perché, ma avevo quella sensazione. Tutto quel buio, il bicchiere colmo perennemente nella sua mano destra, i suoi occhi rossi, la sua voce, era tutto tremendamente spaventoso. E rimpiangevo il fatto di trovarmi lì.
-Be'…ho pensato alla nostra relazione, e credo che dovremmo..dovremmo prenderci una pausa.
La voce mi si soffocò in gola. Il suo sguardo divenne duro, arrabbiato, feroce e mi aspettavo la più brutta reazione.
-Per via di Joe, vero? Per via di quell'imbecille?
Mi urlò in faccia, agitando tra le mani il bicchiere, facendo volare qualche goccia qua e là. Poi bevve il contenuto tutto d'un sorso e se ne versò dell'altro. Dovevo uscire da quella casa.
-No Alex, è una mia scelta.
Risposi calma.
-Quindi non correrai da lui?
Continuava ad urlare.
-No.
-Non ti credo!!
Mi prese di colpo e mi gettò a terra. Caddi scaraventata contro il divano e sbattei la testa. Mi alzai cercando una via d'uscita ma lui mi afferrò dai capelli e mi trascinò per la stanza. Io urlavo, piangevo e volevo andare via da quella casa dell'orrore.
-Lasciami ti prego!
-No troppo tardi!
Poi aprì nel corridoio una porta e mi ci sbatté dentro. Era uno stanzino tutto al buio. Avevo tantissima paura. Troppa paura.
Continuavo a piangere ininterrottamente. Poi mi tastai le tasche del jeans e toccai qualcosa di duro. Subito dopo realizzai che era il cellulare. Lo presi e composi il numero di Stella. Le dissi sottovoce di correre qui immediatamente. Lei mi ascoltò alla lettera e dopo un quarto d'ora sentii bussare alla porta. Ma nessuno andava ad aprire. Poi la porta si aprì e sentii dei passi verso di me. La porta dello stanzino si aprì e vidi il volto di Stella, la abbracciai e le lacrime scendevano incessantemente.
-Dov'è lui?
Domandai impaurita.
-Si è addormentato lì.
Me lo indicò e lo vidi coricato a terra con ancora il bicchiere in mano, questa volta vuoto.


Dopo una settimana non vidi nessuno, nè Joe nè tantomeno Alex. Joe aveva provato a chiamarmi un migliaio di volte ma avevo sempre rifiutato la chiamata o semplicemente non risposto. Ero ancora terrorizzata, era come se Alex mi osservasse. All'ennesima chiamata di Joe decisi di rispondere.
-Pronto?
-Emma! Diamine! Ma ti sto chiamando da una settimana! Mi stavo preoccupando! Cosa succede?
Il tono di Joe era palesemente preoccupato, il che mi faceva piacere, il fatto che si fosse preoccupato per me, che gli importava di me.
-Scusami, ma non sono stata bene!
-Cosa hai avuto?
Dirglielo? Non dirglielo?
-Be'…non posso parlartene per telefono.
-Allora vengo subito da te.
Riattaccò, non lasciandomi neanche il tempo di rispondergli.


Aria entrò nella mia stanza. Si sedette accanto a me sul letto. Io ero completamente avvolta tra le coperte.
-Tesoro, so come ti senti ma dovresti uscire un po'!
Ero chiusa in quella stanza da quel famoso giorno. Avevo paura di tutto. Della gente, del mondo fuori quelle quattro mura, perfino dell'aria.
-Lo so Aria, ma non sono ancora pronta.
-Hai sentito Joe ultimamente?
-Sì, l'ho appena sentito, a momenti sarà qui.
-Ah bene…ti farà bene vederlo…
Aria mi sorrise e poi scomparve, rimanendomi sola di nuovo.


Dopo poco sentii bussare. La porta si aprì e comparve Joe. Ero felicissima di vederlo.
-Emma!
Mi venne incontro, sedendosi accanto a me.
-Ehi Joe!
-Allora? Raccontami! che ti è successo?
-Be'..non c'è un modo semplice per dirlo…- feci un respiro profondo e iniziai a raccontare la storia - una settimana fa, andai a casa di Alex per dirgli che la nostra storia era finita. Lui non era in se, era ubriaco, e dopo averglielo detto, mi scaraventò a terra e poi mi prese per i capelli e mi chiuse in uno stanzino. Per fortuna Stella mi venne a salvare.
Le lacrime apparvero sui miei occhi. Joe era furioso, glielo si leggeva negli occhi.
-E tu non mi hai detto nulla finora? Quello è un pazzo! Perché non hai chiamato me?
-Peggioravo solo la situazione chiamandoti! E poi non ti azzardare a fare nulla! Tu hai già una ragazza, Joe! Non sei nulla per me ora come ora!
-Non devo fare niente?
-No Joe! Nulla!
-Non ti ha più chiamata?
-No..no! Assolutamente!
Joe si mise a pensare, si stava calmando. Ma non ero certa di quello che stava pensando, di sicuro speravo che non andasse da Alex per vendicarsi. Poi mi baciò sulla fronte e andò via, senza dirmi nulla. Ma sapevo che aveva in mente qualcosa.




MY SPACE
Scusate l'enorme ritardo! Prometto di recuperare il tempo perso!!
Un bacione! :-)




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Capitolo 14
*** Oh No! I Didn't Expect This Thing! So, Congrats ***


OH NO! I DIDN'T EXPECT THIS THING! SO, CONGRATS



Le cose rimasero sospese, Alex non si fece più vivo, Joe stava ancora con Julie, e io mi esibivo sul palco insieme alle mie amiche, almeno era un modo per non pensare. E poi la musica mi rilassava, mi divertiva, mi portava su un altro pianeta dove c'era tutto ciò che mi faceva stare bene.
Una sera fui invitata ad una festa insieme alle mie amiche, tutti i giornalisti li avevo addosso, mi riempivano di domande su Alex, su Joe.Ma io continuavo a mantenere la bocca chiusa. Non volevo che la mia vita privata fosse su tutti i giornali scandalistici o sui tabloid.
-Dai Emma, lo so che ti stai annoiando, ma cerca di sorridere almeno un po'!
Mi disse Aria, sedendosi accanto a me.
-Voglio andare via! Neanche Joe c'è!
-Joe?
-Sì Aria, Joe!
Volevo vederlo, mi mancava e dopo quel giorno non si era fatto vivo, e la cosa più triste era che stava ancora con Julie. Pensavo la lasciasse dopo che mi confessò che voleva stare con me, invece ancora continuava.
Mi alzai, lasciando Aria blaterare da sola. Non sopportavo più nessuno. Uscii fuori dal locale e mi soffermai a guardare le migliaia di macchine che sfrecciavano sulla strada. Non so neanche di preciso a cosa stavo pensando.
Mi sentivo vuota senza di lui, anche solo la sua presenza accanto a me significava tanto, mi faceva sentire completa.
Rientrai di nuovo dentro. Mi guardai intorno, nella speranza che qualche faccia vecchia avesse sostituito una faccia nuova, ma scorsi nella folla una faccia che non avrei mai voluto vedere. Cercai di evitarlo, immergendomi nella folla. Non volevo essere trovata, presa, catturata. Non appena mi accorsi che mi stava seguendo, avendomi riconosciuta, iniziai a correre. Correvo guardando indietro, paurosa che lui mi raggiungesse. Non guardavo neanche in avanti, andai addosso a un centinaio di persone. Mille scuse chieste. Finché non sbattei contro di lui.
-Emma!
Disse con un tono tra il sorpreso e l'imbarazzato.
-Joe aiutami!
Solo questo mi uscì dalla bocca.
-Che succede?
-Lui è qui.
Mi gettai tra le sue braccia. Lui alzò la testa e vide Alex che era quasi vicino a noi. Mi fece scivolare dietro di lui, restando riparata dietro le sue forti spalle.
-Che vuoi Alex?
Gli chiese una volta che gli si parò davanti.
-Lei.
-Non l'avrai mai.
-Non sta con te! O stai tradendo la tua adorata Julie?
Joe si innervosì.
-Questi non sono affari tuoi! Tra te ed Emma è finita! Ficcatelo bene in testa!
-Quindi voi due non state insieme?
-No.
La voce di Joe improvvisamente cambiò.
-Non sarete mai una coppia, vero?
-No.
La situazione stava prendendo una piega strana, molto strana. Mi allineai a Joe tentando di capire qualcosa.
-Non gliel'hai detto ancora, eh?
Joe si girò a guardarmi, io corrugai la fronte, sapevo che la cosa non mi sarebbe piaciuta.
-Cosa Joe? Che mi devi dire?
-Io…io..
-Si sposa Emma! Si sposa con Julie il tuo caro Joe!
Alex concluse la frase.
-Cosa?
La mia voce era soffocata dalle lacrime pronte ad uscire.
-Mi dispiace Emma…
-Congratulazioni, allora!
Furono le mie uniche parole. Andai via. Provò a fermarmi ma io mollai la sua presa e corsi a casa in lacrime. Evitai circa tre, quattro incidenti, non dissi nulla a Stella o ad Aria.
Mi rifugiai nella mia camera tra letto, lenzuola, lacrime e fazzoletti.
Dopo circa tre ore sentii bussare alla porta. Guardai l'orologio, erano le quattro del mattino, e Stella e Aria ancora non erano tornate. Scesi le scale e mi diressi verso la porta, avevo paura ad aprire, poteva essere chiunque, poteva essere Alex. Sbirciai dalla finestra e riconobbi la sua macchina.
Aprii la porta.
-Che vuoi Joe?
-Io..io…ti amo!
Disse e cadde a terra. Era palesemente ubriaco. Mi piegai vicino a lui.
-Non voglio parlare con te in queste condizioni! Vai a casa Joe!
-No..per favore…ascoltami..io…mi dispiace..
-Sì, me l'hai già detto! Adesso va a casa!
-No! No! Voglio stare qua!
-Tu sei matto! Vai a casa!
-No..ti scongiuro!
Lo aiutai ad alzarsi e lo feci entrare dentro. Salimmo le scale e lo gettai sul letto. Mi avvicinai alla porta per andare a dormire in un'altra stanza,ma disse:
-Non andartene…resta.
Ovviamente il desiderio fu troppo, così mi rannicchiai accanto a lui, il quale mi abbracciò, cingendomi i fianchi. Come se non volesse farmi scappare, ma volesse tenermi lì con lui per sempre.


La mattina seguente mi risvegliai con lui al mio fianco. Mi mancavano quei risvegli. Mi mancava il suo corpo unito al mio, il suo respiro mentre ancora dormivo, mentre io ero sempre la prima a svegliarmi. Adoravo guardarlo quando il suo volto appariva nitido grazie alla luce dei raggi solari che penetravano dalla finestra. Aveva dei piccoli nei sulla faccia e sul collo che gli davano un tocco in più, qualcosa che lo distinguevano, qualcosa che lo caratterizzavano. Amavo ogni singolo dettaglio del suo corpo, era perfetto per me. Amavo le sue labbra, i suoi occhi, i suoi mille tagli di capelli, il suo essere spiritoso ma anche serio, il suo essere dolce ma anche duro. La cosa che mi faceva stare peggio era il fatto che non avrei mai più potuto guardarlo nel mio letto, baciarlo, fare l'amore, mai, mai più. Apparteneva ad un'altra donna ormai, e io dovevo imparare a convivere con questa idea. Dovevo accettare la dura realtà.
Si svegliò ma non ricordava nulla.
-Che ci faccio qui?
-Sei venuto a casa mia ieri notte ubriaco..
-Ah..mi dispiace..
Io mi alzai dal letto.
-Ma…abbiamo..cioè io, tu?
-No Joe..non abbiamo fatto niente di niente! Puoi stare tranquillo! E ora ti conviene tornare dalla tua futura sposa, sarà piuttosto arrabbiata!
Joe si alzò.
-Sì…vado.
Scendemmo le scale e lo accompagnai fuori. All'improvviso spuntò da un cespuglio Alex infuriato.
-Tu! Sei stato con lei!
Urlò come un matto.
-Ehi calmati!
Disse Joe, avviandosi verso la macchina.
-Dillo! Dillo che l'avete fatto!
-Basta Alex!!
Mi intromisi io.
-Tu sta zitta! E' una cosa che riguarda me e lui!
-Cosa vuoi da me? E cosa vuoi da lei? Lasciaci in pace!
Disse Joe.
- Voglio che tu vada via!
-Addio Alex.
Disse, dopodiché entrò in macchina e scappò via.



MY SPACE
Come promesso oggi ho postato il nuovo capitolo! Spero vi piaccia!! C'è stato un bel colpo di scena!
Baciiii ;)




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Capitolo 15
*** You'll Never Change Yourself ***



YOU'LL NEVER CHANGE YOURSELF




Correvo, correvo sempre più veloce in quel corridoio oscuro, buio, dove non distinguevo nulla. Sapevo solo che dovevo scappare, ma non sapevo da cosa. Mille pensieri affollavano la mia testa ma non li distinguevo. Continuavo a correre, finché non caddi in un buco ancora più nero e l'immagine di Joe mi si parò davanti. Le lacrime iniziarono a scendere, forti urla uscivano dalla mia bocca. Continuavo a cadere giù in questo buco nero senza fermarmi. Mille emozioni mi assalivano, tristezza, disperazione, angoscia e una terribile paura; paura di non arrivare ad una fine, di restare sospesa in questo buio pesto per sempre.

La sveglia suonò e il mio incubo cessò. Mi alzai, mi diressi in bagno e mi lavai il viso, cercando di svegliarmi completamente da quel terribile incubo che non sembrava poi tanto un sogno. Era una realtà distorta, parallela a quello che stavo vivendo. Era completamente vero. Ero stata abbandonata da Alex, e questo mi aveva dato sollievo dopo quello che aveva fatto; ero stata abbandonata da Joe, e questo mi lacerava dentro, non avevo più nessuna speranza. Aveva voltato pagine, si stava per sposare e ormai dovevo solo dirgli addio e voltare pagina anche io.
-Emma sei sveglia? Ti va di fare colazione?
Disse Aria aprendo la porta.
-Buongiorno…no devo uscire!
Risposi io cercando un vestito nell'armadio da poter indossare.
-E dove vai?
-Devo fare una cosa..poi ti spiegherò!
Mi vestii alla svelta e uscii di casa.
Presi la macchina e mi diressi verso casa dei futuri coniugi Jonas. Che cosa triste da dire.
Giunta davanti al loro meraviglioso cancello, suonai al citofono aspettando che mi aprissero.
Una volta alla porta, bussai e dopo circa qualche minuto fui accolta dalla futura moglie di Joe, Julie.
-Ciao Emma! A cosa devo la tua visita?
-Ciao Julie, vorrei parlare con Joe se è possibile.
-Joe non c'è! Mi dispiace! Torna un'altra volta, magari sarai più fortunata!
Disse sarcasticamente. Mi voltai per andare via ma dopo quell'affermazione ritornai di fronte a lei.
-Cosa vuoi Julie? Perché ce l'hai tanto con me? Si può sapere! Io non ti ho fatto nulla!
-Ma davvero? Mi hai rubato il ragazzo, o forse dovrei dire mio marito!
-Primo non ti ho rubato nessun ragazzo, secondo non è ancora tuo marito!
-E a te questo piace, vero? Così hai ancora tempo per qualche altra scopata,no?
-Sai che ti dico? Non mi rivedrai più, così staremo meglio entrambe! Sai perché? Perché tu sei una stronza manipolatrice e Joe non ti merita affatto!
-A te invece ti merita? Ma per favore! Sei solo una ragazzina che agita il suo sederino per ottenere tutti quei soldi che hai!
-A te invece non è bastato fare nulla perché hai tutti i soldi dei tuoi genitori, e ora avrai anche quelli di Joe! Che bella vita, no?
-Io, io non ti permetto di.. - Joe arrivò correndo, sentendo quelle urla e non permettendole di finire la frase.
-Ma cosa succede qui? Emma che ci fai qui?
Aveva tutto il diritto di chiedermelo dato che ormai erano passati tre mesi da quando mi rivelò a quella festa che si sarebbe sposato.
-Io ero venuta per parlarti.
-Certo..o per una scopata?
Disse Julie con l'aria da strega.
-Smettila Julie! - urlò contro la sua ragazza, poi mi disse - vieni, andiamo a fare due passi.

Una volta usciti da quella casa, passeggiamo attorno al quartiere. Uno dei migliori della città. C'era una serie di villette a schiera da entrambi i lati della strada e tanto verde.
-Allora? Di cosa volevi parlarmi?
Mi chiese Joe guardandomi mentre ci allontanavamo da casa sua.
-Volevo chiudere con te una volta per tutte…
Joe rimase in silenzio.
-Non fraintendermi, voglio dire che dopo l'ultima volta non abbiamo più parlato e ci siamo lasciati in una maniera orrenda.
-Sì e mi dispiace non averti detto prima che mi sarei sposato. Scusami.
Dopo qualche minuto di silenzio, dissi:
-Perché lei?
-Perché ho scelto lei?
Annuii e lui continuò:
-Perché la amo e sa come farmi stare bene. Mi ama anche lei e questo è ciò che conta di più.
Ancora minuti di silenzio. Era chiaro che di me non ne voleva sapere più niente.
-Cosa hai?
Mi chiese.
-Nulla..è che - mi voltai di fronte a lui smettendo così di camminare - io proprio non capisco, un giorno dici di amarmi e un altro mi dici che stai per sposarti!
-Ti ho detto come stanno le cose!
-Questo cosa vuol dire? Che mi hai dimenticato così, in un batter d'occhio? E ora nel tuo cuore c'è solo Julie? Fammi capire, perché io davvero non ci arrivo!
-Sì…è così…
Rispose senza guardarmi negli occhi.
-Ah davvero? Sei sempre il solito stronzo..ciao
Dissi andando via troppo arrabbiata.
Adesso sì che era finito tutto.




MY SPACE
Salve a tutti!! Mi scuso per l'ennesima volta riguardo al ritardo con cui ho postato questo nuovo capitolo!
Avevo previsto un finale diverso per questa storia ma poi l'ho cambiato e quindi vi avviso che ancora siete lontani dal leggere l'ultimo capitolo!
Spero che vi piaccia! Ed è in elaborazione il prossimo!
Baciii


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Capitolo 16
*** The Wedding ***


THE WEDDING



Joe e solo Joe, perché c'era solo lui nella mia testa. Il grande giorno era arrivato e io ero stata invitata a quel magnifico evento che si sarebbe svolto tra circa due ore. Il vestito? Era un semplice tubino bianco con una cinta argentata alla vita (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=36609143&.locale=it) scelto per essere appariscente appositamente. Le mie amiche mi avevano suggerito di indossare un vestito più sexy, che risaltasse le mie forme o meglio che mettesse in risalto il mio seno e che scoprisse il mio sedere, per far in modo che Joe capisse che stava commettendo un errore così da correre poi tra le mie braccia. Un vero film da premio oscar. Ma io non volevo che tornasse da me, assolutamente. Avrebbe sofferto così, volevo solo la sua felicità, e se questa sarebbe stata con Julie, allora ero pienamente d'accordo con l'accettarlo.
Quando giunsi al matrimonio, salii nella stanza di Joe per poter fargli i miei auguri e per potergli spiegare che ero contenta per lui, per la sua scelta e che l'avrei appoggiato sempre.
Bussai alla porta ed entrai. Joe era meraviglioso davanti allo specchio, mentre si guardava aggiustandosi la cravatta.
-Ehi..
Sospirai.
-Emma! Che sorpresa! Pensavo non venissi!
Si voltò sorridendomi.
-Non mi sarei persa il tuo matrimonio per nulla al mondo!
Esclamai.
-Sono felice che la pensi così..
Gli sorrisi e mi avvicinai a lui.
-C'ho riflettuto e penso che meriti di essere felice! Io non avrei reso felice come Julie…non ero io la tua felicità e non lo sarò, lo sarà Julie…ed è giusto così…io troverò qualcuno come te, che mi sappia amare e rispettare Joe! Ti auguro il meglio…
-Sai…pensavo fossi venuta a..
-Sabotarti?
-Proprio così!
-Sai, evidentemente non mi conosci tanto bene! Non sono così perfida da fare questo genere di cose!
Joe sorrise. Si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia. Probabilmente quel bacio avrebbe tanto voluto darmelo sulla bocca, lo sentivo, ma fu meglio così; altrimenti saremmo ricascati in quel vortice di passione che porta solo guai.


Era il momento più importante del matrimonio, la sposa attraversava la navata per giungere all'altare dove c'era il suo amato che presto sarebbe diventato il suo sposo, suo marito fino alla morte. Non eravamo in chiesa, ma nel giardino della casa dei genitori di Julie, dove lei era nata e vissuta. Un'immensa villa con un enorme giardino verde con alberi, fontane e panchine.
Joe era immobile all'altare, guardava nervosamente verso il punto da dove sarebbe dovuta comparire la sua dolce metà. Ogni tanto gli sfuggiva uno sguardo verso di me, ma io elegantemente lo evitavo, non volevo ci sarebbero state complicazioni. Se Joe non era sicuro di quello che stava per fare avrebbe dovuto parlare prima, anche se aveva ancora tempo per annullare tutto. Ero seduta in terza fila dal lato destro, accanto a me avevo le mie due migliori amiche che si erano vestite splendidamente; avevano passato tre ore davanti l'armadio a cercare il vestito perfetto, alla fine uscirono e si precipitarono da Dolce & Gabbana, svaligiando il negozio (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=36609446&.locale=it , http://www.polyvore.com/cgi/set?id=36609752&.locale=it).
Ad un tratto tutti si voltarono dietro, io esitai un istante e poi mi girai anche io. Eccola lì, in tutto il suo splendore. Probabilmente il giorno in cui una donna si sposa è il giorno in cui appare al massimo della sua bellezza. Quel giorno lei non è mai stata così bella in tutta la sua vita. E Julie in quell'attimo era proprio così. Mostrava tutta la sua eleganza e la sua femminilità. I suoi occhi celesti splendevano, i suoi capelli biondi erano raccolti in uno chignon, e il suo vestito era meraviglioso (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=36615501&.locale=it ). Si vedeva chiaramente che era innamorata di Joe, si vedeva da come lo guardava. Emanava una luce celestiale, sembrava un angelo. Joe doveva essere felice per la donna che stava per sposare; in quel momento mi girai verso Joe, ero curiosa di vedere la sua espressione nell'ammirare la meravigliosa sposa, ma rimasi attonita. Joe era preoccupato, una ruga comparve sulla sua fronte. Mi sentii mancare l'aria, mi aspettavo il peggio. Ero sicura che Joe mi avrebbe messo in mezzo dicendo che era innamorato di me.
Julie iniziò a camminare verso Joe, con un sorriso smagliante accompagnata da suo padre, altrettanto felice per la scelta della figlia. A metà percorso, Joe disse:
-Aspettate!
Ecco, lo sapevo, pensai.
Julie corrugò la fronte preoccupata per quello che Joe potesse dire. Joe scese di un gradino e continuò:
-Non sono sicuro, mi dispiace Julie…credo di amare un'altra persona.
Julie non disse nulla, le lacrime le iniziarono a scendere e scappò via seguita dalla sua famiglia, padre, madre e sorella.
Joe mi guardò, aspettava una qualche reazione da me, magari che sarei andata da lui e avrei gioito per la scelta che aveva fatto. Giammai.
Mi alzai e mi diressi verso l'uscita, che motivo avevo ancora di restare lì se il matrimonio non era andato in porto?
Sfortunatamente fui seguita da Joe che mi chiamò da dietro. Mi voltai verso di lui fermandomi.
-Dimmi.
-Sono libero ora.
Affermò sicuro di se e sorridente.
-Cosa? Scusa? Come hai detto?
Joe non capiva quello che volevo dire infatti non rispose nulla, essendo le mie delle domande retoriche.
-Poteva venirti in mente prima che non volevi sposarla, non quando è tutto pronto, tu all'altare, lei che attraversa la navata e tu che fermi tutto…! Sei davvero un cretino Joe Jonas.
-Ma io..non ero sicuro abbastanza da prendere quella scelta!
-Allora rimandavi il matrimonio o parlavi in modo chiaro alla tua fidanzata! Non si fa così! Mi dispiace!
-Ma..ma..
Joe era palesemente deluso.
-Questo non è un film dove la ragazza innamorata dello sposo corre da lui dopo che manda in aria tutto il matrimonio! Joe questa è la realtà! E tu hai fatto soffrire una povera ragazza illudendola! Per quanto io non sopporti Julie, l'hai trattata davvero male e mi dispiace davvero tanto per lei!
Conclusi andandomene definitivamente. Joe Jonas doveva mettersi in testa che le ragazze non erano un gioco, che avevano dei sentimenti e non potevano essere trattate come delle bambole.



MY SPACE
Ciao!! Ho aggiornato presto questa volta! Ho inserito anche tramite il sito di Polyvore i vestiti delle ragazze protagoniste della storia, giusto per farvi un'idea, e anche perché mi diverto tanto con quel sito!
Le recensioni sono sparite nello scorso capitolo! Come mai?? Forse non vi è piaciuto?
Aspetto vostre risposte!
Kiss a tutti! :-*




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Capitolo 17
*** The Storm ***


THE STORM



Pioveva a dirotto. Il cielo si illuminava ad ogni lampo seguito da un tuono devastante. Stavo nel letto con la coperta tirata fino alla bocca e la stringevo forte. Avevo paura, nonostante l'età. I temporali mi avevano sempre spaventata e ogni volta mi addormentavo con le mie amiche quando c'erano.
Improvvisamente suonò il telefono di casa, e mi sembrò di essere in un film horror. Avevo perfino paura di rispondere, magari era la ragazzina di "The Ring" o Krueger che mi avvisava al telefono che appena mi sarei addormentata sarebbe comparso nel mio sogno. Decisa e insicura alzai la cornetta del telefono posto sopra il comodino accanto al letto.
-Pr-pronto?
Balbettai. Sentii una risata.
-Lo sapevo.
La voce di Joe si udì chiara e limpida.
-Joe!
Non avevo neanche la forza di essere fredda o di rinfacciargli la storia del matrimonio perché avevo troppa paura.
-Con chi sei? Con Aria o con Stella? O magari con tutte e due?
Rise ancora una volta.
-J-joe sono sola.
-Davvero? Immagino starai tremando …già si sente dalla tua voce.
-Sì, ho paura.
Joe esitò un attimo, poi disse con voce timorosa:
-Vuoi che venga lì?
Ci pensai su, poi dissi:
-Ok.
Riattaccai e attesi il suo arrivo.
Intanto il tempo peggiorava sempre di più e io stavo per svenire.

Dopo circa mezzora sentii suonare il campanello, mi feci coraggio e scesi ad aprire. La corrente era andata via, così avevo preso una candela dal mio comodino, in modo che mi facesse strada nel buio.
Giunta alla porta dissi timorosa:
-Sei t-tu?
Joe rise ancora.
-Dai apri Emma!
Io arrabbiata aprii.
-Cos'è questo muso lungo?
Mi chiese una volta serio.
-Forse siete tu e il tuo sarcasmo!
-Ma sai che io scherzo tesoro!
-Non chiamarmi co..
Non finii la frase perché arrivo un tuono fortissimo tale da farmi abbracciare Joe d'un colpo. Quanto mi erano mancate le sue braccia, ormai erano passati quattro mesi da quel fatidico giorno, dal giorno del suo "matrimonio".
Poi salimmo su piano piano nella mia stanza e mi sedetti nella stessa posizione precedente nel letto, Joe rimase a fissarmi di fronte.
La candela accesa sul comodino riscaldava e illuminava l'ambiente, ed ora che c'era lui tutto mi sembrava meno pauroso.
-Che fai lì?
Gli chiesi.
Lui si avvicinò al letto.
-Mi sembra strano che io ora mi metta accanto a te. Non trovi?
Riflettendoci era vero.
-Vorrai stare tutto il tempo lì impalato a guardarmi? Non mi sei utile così!
Joe ammiccò uno sguardo malizioso e si mise accanto a me abbracciandomi.
-Non farti venire strane idee, ovviamente!
-Ovviamente no.
Ridemmo e poi gli dissi:
-Grazie Joe.
-Figurati!

Stemmo per circa un'ora abbracciati. La mia mente pensò a un miliardo di cose, cose che mi fecero ragionare, così esclamai:
-Joe…cosa siamo io e te? Che senso ha stare così? Comportarsi così? Non ti sei stufato?
Il temporale si era calmato, ero tornata in me.
-Che ti prende ora? Siamo stati così bene finora ed adesso te ne esci con questa cosa? Sei strana eh!
Joe mi levò il braccio da dosso.
-Io non sono strana! Sto cercando di chiarire le cose!
Joe si alzò dal letto arrabbiato.
-Lo sapevo che era una cattiva idea venire qui!
-Non cambiare discorso! Fai sempre così!
Mi alzai anche io furiosa. Iniziammo a litigare.
-Cosa vuoi Emma? Ti ricordi come mi hai lasciato al matrimonio? Io ero innamorato di te!
-Smettila Joe…tu sei innamorato di tutti! Amavi me ma amavi anche Julie…vuoi deciderti per una buona volta? Sei ridicolo!
-Mi hai chiesto di venire per litigare? Volevi un po' sfogarti con me?
-Dico sei scemo?!? Tu mi hai chiamato imbecille!
-Adesso ne ho abbastanza! Vado via!
Si precipitò per le scale verso la porta. Urlai dall'uscio della mia stanza:
-E non chiamare più!
Adesso ne avevo abbastanza.



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Capitolo 18
*** Store, Store, Store ***


STORE, STORE, STORE



Nove mesi dopo…

La mia vita era cambiata radicalmente: avevo un nuovo amore nella mia vita, nuovo album in arrivo con il mio trio, nuova casa, probabilmente matrimonio in arrivo e un bambino in arrivo.
Greg, il mio ragazzo, mi aveva regalato l'anello di fidanzamento e chiesto di sposarlo alla mia festa di compleanno. Eccitatissima risposi di sì. Alcuni dei miei amici erano favorevoli alla mia storia, altri meno, perché Greg era molto più grande di me, era stato già sposato e aveva due figli. Ma a me non importava, lo amavo e sapevo che mi avrebbe resa felice.
Era un produttore musicale; lo conobbi proprio nello studio di registrazione. Ci innamorammo immediatamente, amore a prima vista.

Di Joe non ebbi più notizie, anzi sì, ma indirettamente. Non lo sentii più dopo quella notte a casa mia. Mi mancava, ma dovevo farmene una ragione. Sapevo soltanto che aveva una nuova ragazza, ma non volevo sapere di più. Adesso dovevo godermi la mia vita che avevo preso una piega migliore. Ero incinta di quattro mesi ed ero felicissima di aspettare un bambino.

Un calda mattina di agosto uscii di casa per andare a fare shopping, volevo trovare un vestitino adatto per la festa che ci sarebbe stata per annunciare il fidanzamento ufficiale tra me e Greg.
Volevo andare da sola così non chiesi a nessuno di accompagnarmi. Ogni tanto era piacevole passare del tempo da soli, per poter riflettere e pensare meglio, più a lungo.
Dopo circa dieci negozi, ero davvero stanca, passavo da una vetrina ad un'altra, da un camerino all'altro. Alla fine caddi seduta su una sedia dell'ennesimo negozio, sentii una voce che disse:
-Io credo che questo ti starebbe benissimo!
Mi voltai e vidi Joe sorridente con un vestito in mano.
-Joe!
-Emma!
-Joe!
-Sei davvero cambiata! Sei più bella sai? Hai perso tutta l'aria da ragazzina che avevi ancora. Sei una donna ora.
In effetti ero cambiata, i miei capelli erano corti, non li portavo più lunghi e lisci, non portavo più jeans a vita bassa e maglietta extra larghe, ma solo gonne a vita alta ben abbinate.
-Grazie Joe…tu mi sembri invece il solito playboy.
-Lo prendo come un complimento, grazie!…Allora che fai qui?
-Cerco un vestito adatto ad una cena dove io e il mio fidanzato annunceremo il nostro fidanzamento!
-Wow Emma! Auguri! Quindi questa volta sarai tu a sposarti?
-Sì ma io mi sposerò sul serio…
-Battuta antipatica!…comunque lo spero…non vorrei facessi la mia fine!
-Infatti!
-Non credi sia un po' tropo maturo il tuo futuro marito?
-Affatto…è giusto per me…
-Non credo ti vorrai ritrovare a trent'anni con un marito di settanta..
-Non è così vecchio!
-Certo…riflettici Emma..
-Cosa stai cercando di fare? Di sabotare il mio matrimonio?
-Non lo farei mai Emma e lo sai! Voglio farti ragionare…credo
-Lasciami in pace Jonas, ho altro da fare…
-Adoro quando mi chiami per cognome!
-Smettila scemo!
-Va bene ti lascio in pace! Ma sono invitato alla tua festa? So che hai invitato tanti nostri colleghi!
-Certo, c'è anche un invito per te!
-Grazie…ah e anche per la mia ragazza!
-Era scontato!
Salutai Joe e corsi via da quel dannato negozio. Non mi era per niente piaciuto quell'incontro.



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