26 letter for Harry Potter

di D a p h n e
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A come... Api Frizzole. [Lily - Alice - Jess] ***
Capitolo 2: *** B come... Boccino [Sirius, James, Remus] ***



Capitolo 1
*** A come... Api Frizzole. [Lily - Alice - Jess] ***


Storia partecipante all' Alphabet!Challenge {HP version} - 26 lettere per dire "Harry Potter" indetto da Only_me, che consiste nel creare una raccolta di 26 drabble/flash/one, una per ogni lettera dell'alfabeto. :) Spero vi piaccia ^^



Voli e Caramelle.

Ovvero: quello che succede a mettere Lily, Alice ed un’ape frizzola nella stessa stanza.

« Avanti Lily, che ti costa? » la canzonò Alice, guadagnandosi un’occhiataccia dall’amica. << Dai, mangia. Non ti succederà niente. >>

« No Ali, preferisco tenere i piedi per terra, io. » risponde Lily, è infastidita. Mai quanto me, ovviamente.

« Oh… andiamo! Quante storie per una caramella!! » urlo, ne ho abbastanza. E’ tutta la mattina che la mia amica cerca di convincere la rossa a mangiare quella benedetta ape frizzola! Se continuano così, gliela ficco in gola con la forza, oh sì.

« Ma non la voglio! » urla di rimando Lily quasi in preda ad una crisi isterica, interrompendo i miei malvagi propositi.

« Ti prego Lily, fallo per me: mangia. Sai che non si arrenderà.» imploro per la mia sanità mentale. Insomma: prima Lily mangia, prima Alice la smette. E ciò significa che poi potrò –finalmente- tornare ad esercitarmi in Incantesimi senza temere, di veder una delle mie amiche volare da una delle finestre della sala comune –e si sa, le finestre della Torre di Grifondoro sono molto in alto-.

« Io credo di sapere perché non vuoi provare, Lily. » sorride Alice. Un sorriso che non ha proprio nulla di rassicurante, dato che è accompagnato dallo stesso sguardo che affibbia a Frank quando –povero ragazzo- ritarda ad un appuntamento.

Crudele, ecco come definirlo in una parola.

« Lilian Evans. » la fissa cercando di creare tutta la suspense possibile –ma come fa un tipo del genere, ad essere ancora la mia migliore amica?- « tu hai paura. »

Eh no. Questo non avresti dovuto dirlo Ali. Sai che ora lo farà.

Eccola, la vedi? Perché l’hai detto?

Lily si avvicina al pacchetto, è ancora pieno Ali.

Addio signo’. Ti ho voluto bene.

In uno slancio, Lily infila sette caramelle in bocca e comincia a librarsi in aria.

« Vedi? Era semplice no? » sorride Alice « Sembri così leggera! Libera! » no, non ha ancora capito cosa sta per succedere.

Beata ignoranza.

Con maestria, Lily comincia a muoversi. La fine si avvicina.

Eccolo, il momento: Lily volteggia esattamente sopra la testa di Alice e poi, di colpo, precipita.

« Sai Jess? » mi sorride appena atterra « Volare mi è piaciuto proprio tanto. » e riprendendo il pacchetto di caramelle fra le mani, sale in dormitorio.

Scoppio a ridere e Alice mi fissa allibita « Ma… ma… ti rendi conto?? » .

«  Sì, e ti è andata bene. Sei viva, no? » rispondo fra una risata e l’altra mentre lei mi fissa, ancora stesa sul pavimento.

« Dai alzati. » le ordino cercando di recuperare un po’ di contegno. « Ti accompagno in infermeria. » e prendendola per un braccio, la trascino fuori dalla Sala Comune.

Le sorrido: tanto questa volta non sarei comunque riuscita a prendere una E in Incantesimi.

 

[secondo il contatore automatico: 484 parole]


Angolo autrice me:

‘giorno ragazzi, come va? :)

Questa volta non so davvero cosa dire, insomma, la flash-fic si commenta da sola. E’ niente di che. :) Un unico appunto: Lily, Alice e Frank (*-*) sono personaggi della Row, mentre Jess è un personaggio mio-mio-mio-mio   e guai a chi me la tocca ^^

 
 

Notizia inutile:

Girando per Efp ho appena notato che un’altra scrittrice (molto più brava di me tra l’altro) aveva già “installato” questo angolino. Scusa, non volevo copiarti ^^

Un grazie a tutti: a chi recensirà, a chi la mia storia ha fatto sorridere almeno un po’, a chi ha fatto schifo ed anche a chi si è fermato all’inizio della fic e non ha avuto il coraggio di continuare a leggere. ^^

Baci, Daph*

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Capitolo 2
*** B come... Boccino [Sirius, James, Remus] ***


Questa storia è stata betata da Herit <3 . Grazie! Sei fantastica ^^

 

Boccini e cioccolata.

Ovvero: cervo che cerca il boccino, non morde... Il cane senza maglia, sì.

 

« BLAAAAAAAAAAAAAAAACK »

No, non è il mio nome quello che un pazzo furioso sta urlando, mentre io cerco di entrare in Sala Grande.

Proprio come, quel pazzo furioso ancora in pigiama che mi viene incontro non è il mio migliore amico.

E prima che me lo chiediate, non ho appena nascosto il boccino che il cercatore dei Tornados ha catturato quella volta che James è andato a vedere la partita. Boccino che il suddetto James gli ha poi rubato, rischiando –tra l’altro- di essere schiantato dall’intera squadra.

Detto questo, posso tornare indietro senza nessun rimorso di coscienza e senza alcuna paura, dirigermi verso il lago nero. Magari fischiettando, giusto per non dare nell’occhio.

« Sirius Black! Razza di cagnaccio! »

« Fiuu fiu fiuuu fiuu » continuo a fischiettare imperterrito.

« Ehi! Torna qui! Me la pagherai, lo sai?! » mi minaccia.

« James? » mi giro, fingendomi sorpreso di vederlo « Anche tu qui? Chi stai cercando? Non mi sembra un modo efficace per chiamare qualcuno, se nessuno ti risponde. »

« Sirius Black, per il cappello giallo a strisce di Merlino, dove hai messo quel boccino? »mi ringhia contro.

« Ramoso calmati, noto una punta d’isterismo nella tua voce. Dai, racconta al tuo migliore amico cosa è successo. » lo incito passandogli un braccio sulle spalle e rivolgendogli un falso sorriso incoraggiante, che –dicono- non ingannerebbe nemmeno uno snaso.

« Il. Boccino. Dei. Tornados.» mi spiega lui cercando di trattenere inutilmente il tic all’occhio.

« Oh, quello che è sul comodino affianco al tuo letto? » chiedo con voce ingenua.

« Quello che dovrebbe essere sul comodino affianco al mio letto, Sirius. Dovrebbe.» spiega cercando di calmarsi.

«Perché non c’è???» oh, non voleva calmarsi, stava accumulando fiato per ulularmi contro.

Ciò che mi chiedo è: da quando i cervi ululano? Bah, se proprio ci tiene a gridare…

«Non lo sooooo» strillo di rimando.

«Perché urli Sir?» mi chiede sconvolto. Come se lui non avesse fatto altro da quando l’ho incontrato!

« Boh, tu stavi urlando e io mi sono adeguato. » rispondo stringendomi nelle spalle.

«Oh va bene…» e mi fissa.

«Bene. »e ignorandolo cerco di superarlo.

«Sir? » 

«Si, Jam? »rispondo innocente. Io sono sempre innocente.

«Ebbene? »chiede utilizzando il suo sguardo più minaccioso.

«Ebbene cosa? »domando di rimando, strafottente. Mi starà pure minacciando, ma io mi sto divertendo un mondo.

«Il boccino, Pad. »

«Non ce l’ho io. »in effetti è vero. Sapere dove si trova una cosa non corrisponde ad averla, no?

«Come? »chiede fingendosi calmo.

«Non vedo come potrei averlo io, James. »

«Oh, non so. Non eri per caso tu, quello che mi ha minacciato di regalarlo a Mocciosus? »

«Sì, ero io. Quindi dovresti chiedere a Mocciosus, non a me. E comunque è storia vecchia. »

«Ma se è successo ieri! »

«Infatti James, ieri. Oggi ho trovato un nuovo modo per vendicarmi. »gli sorrido rassicurante, mentre lui si lascia sfuggire un sospiro di sollievo.

«Potrei conoscere cosa implica questo tuo nuovo piano di vendetta? »è affranto, lo so, sono stressante a volte, ma lui non deve farlo mai più. E’ stato crudele da parte sua!! Ha ucciso la mia maglia con la scritta “I love dogs”! Quella che ha anche le impronte!

L’avevo presa nel mondo babbano, e l’avevo pagata con i soldi magici! Il negoziante pensando che io volessi prenderlo in giro, mi ha inseguito con una specie di contenitore di plastica che aveva dentro un sacco di lame, tipo quelle dei ninja!*

Ma dico, proprio a me doveva capitare il commesso-ninja? Ho rischiato la vita per avere quella maglia. E James me l’ha uccisa!!

«No. Però c’entra il tuo boccino. »non ho intenzione di fargliela passare liscia. Assolutamente no.

«Il… il… il boccino? »ricomincia guardandosi attorno.

«Ma avevi detto che non ce l’avevi!! »urla esasperato.

«Infatti non ce l’ho. »scaglia la pietra, e corri a nascondi il braccio. E’ in trappola!

« Dove? Dov’è? Dove l’hai messo allora? Non l’avrai nascosto nella Stanza delle Necessità vero? »uhm, non ci avevo pensato…

«No, magari la prossima volta. »decreto sornione.

« Beh, meno male. E’ enorme quella stanza. »è ancora preoccupato, ma si lascia andare ad un sospiro di sollievo…

« Mai quanto la foresta, però. »

…sollievo che proprio non si può permettere di provare.

« La… La… la foresta? »è scioccato.

« Certo. L’ho visto volare da quelle parti. »annuncio agitando la mano in direzione della quercia più grande.

« Non che io c’entri qualcosa, ovviamente. »mi affretto ad aggiungere.

« La foresta? »

« Sì Jamie, te l’ho detto. »

« No. NO. »

« Invece sì. Te l’assicuro. » continuo a sorridere.

« NOOOOOOOOOO »comincia ad urlare infine, appellando la sua scopa e correndo verso la foresta.

« Che succede a Prongs? »mi raggiunge Remus, attirato dalle urla del mio caro compagno di dormitorio.

È calmo, solo vagamente curioso e un po’ preoccupato, ma nulla di serio. È abituato alle nostre scenate, penso che nulla possa più sconvolgerlo, ormai.

« Oh, non ti preoccupare. E’ solo convinto che io abbia liberato il boccino dei Tornados. »spiego sfoggiando un sorriso dei miei.

« E non è così? »mi chiede alzando un sopracciglio.

« Tu che dici? »replico passandogli una pallina dorata, appena estratta da dietro un piccolo albero cresciuto vicino al Lago.

« Direi proprio di no. »constata ridendo.

« Pensi che se ne accorgerà? »chiedo soddisfatto.       

« Prima di cena? »mi domanda, ed io annuisco.

« Non credo, forse farà in tempo per la colazione. »risponde sicuro, anche se un po’ preoccupato.

« Ottimo. »annuncio.

« Ma… Prefetto Remus, non pensa che dovremmo fare qualcosa? »sono sconvolto, non mi ha ancora fatto la ramanzina! Non che io non ne sia contento, intendiamoci, ma perché?

« Niente ramanzina, e non faremo nulla prima di sera. Ha rubato tutta la cioccolata alle nocciole della mia scorta. »risponde prima che io cominci a pensare ad un rapimento alieno.

Ah beh, ora ha un senso.

Per Remus, la cioccolata giustifica tutto.

« Barretta? »mi chiede allungandomene una fondente.

« Sì, non ho ancora fatto colazione. » acconsento tirandole un morso.


 

* L’oggetto con cui il negoziante insegue Sirius è un frullatore, ma ovviamente, lui non può saperlo :)
 



Angolo Autrice me:

Bonjour ^^
E dopo un sacco di tempo, rieccomi qui :) Grazie a tutti quelli che hanno letto il capitolo precedente, a quelli che recensiranno e alla mitica Herit che mi ha dato un sacco di consigli utili per la storia ^^

Notizia inutile:
Oggi mio cugino piccolo mi è venuto a trovare, ma quanto è cucciolo????? :)

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