Cercami.

di _Lou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Portale. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2;William ***
Capitolo 4: *** 3 capitlo;Simone. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4;Lui. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5;Amicizia ***
Capitolo 7: *** Capitolo6;Joker. ***
Capitolo 8: *** Capitolo7;Odio. ***
Capitolo 9: *** Capitolo8;Ripensamenti. ***
Capitolo 10: *** Capitolo9;domande ***
Capitolo 11: *** Capitolo1O;Rabbia. ***
Capitolo 12: *** Capitolo11;Passato. ***
Capitolo 13: *** Capitolo12;Paura. ***
Capitolo 14: *** Capitolo13;La musica del silenzio. ***
Capitolo 15: *** Capitolo14;Sogni ***
Capitolo 16: *** Capitolo15;Ferisa ***
Capitolo 17: *** capitolo16;Combattimento ***
Capitolo 18: *** Capitolo17;Vivi ***
Capitolo 19: *** Capitolo18;Confronto. ***
Capitolo 20: *** Capitolo19;Segreti ***
Capitolo 21: *** Capitolo2O;Amicizia. ***
Capitolo 22: *** Capitolo21;Giochiamo. ***
Capitolo 23: *** Capitolo22;Sesso. ***
Capitolo 24: *** Capitolo23;Venia. ***
Capitolo 25: *** Capitolo24;Combatti. ***
Capitolo 26: *** Capitolo25;Pendenti. ***
Capitolo 27: *** Special:Sono una donna! ***
Capitolo 28: *** Capitolo26;Rivelazioni. ***
Capitolo 29: *** Capitolo27:Ribalta ***
Capitolo 30: *** Capitolo28;Invisibile ***
Capitolo 31: *** Capitolo29;Crono. ***
Capitolo 32: *** Capitolo3O;Crinya ***
Capitolo 33: *** Capitolo31;Oh Peter! ***
Capitolo 34: *** Capitolo32;Micetta. ***
Capitolo 35: *** Capitolo33;Una fine dolorosa per un bacio felice. ***
Capitolo 36: *** capitolo33;La nascita di un amicizia. ***
Capitolo 37: *** Capitolo34;Proibito. ***
Capitolo 38: *** Capitolo35;Nome. ***
Capitolo 39: *** Capitolo36;100motivi per odiarti. ***
Capitolo 40: *** Capitolo37;Un sorriso ironico e una doccia ghiacciata. ***
Capitolo 41: *** Capitolo38;Oltre il lago una scelta difficile. ***
Capitolo 42: *** Special:Un'infanzia da dimenticare ***
Capitolo 43: *** Capitolo4O;Papà ***
Capitolo 44: *** Capitolo41;Puzzle. ***
Capitolo 45: *** Capitolo42;Scusami ma non è un per sempre. ***
Capitolo 46: *** Capitolo43;D'amore si soffre ma non si muore. ***
Capitolo 47: *** Speciale Natale! ***
Capitolo 48: *** Capitolo44;L'ultimo addio. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


-Allora non è la prima storia che scrivo,ma è la storia che mi è più familiare.Perché?
Beh perché l'ho scritta una volta,ovviamente senza finale ero arrivata a pagina quaranta circa,e per sbaglio la cancellai,la riscrissi ma mi faceva schifo.
Ed ora eccomi qui,a riscriverla.
E' una storia proveniente dalla mia testolina,quindi una storia malata u.u Questo che ora vi scriverò è solo il prologo.
Vi avverto è una storia imparte romantica,avventurosa,piena di colpi di scena.Ci sono vampiri,angeli,licantropi QUALSIASI,essere esclusi gli umani.
Beh che dirvi Buona lettura.
Ve ne sarei davvero grata se lasciasse un commentino per dirvi cosa ne pensate,accetto anche un"che schifo".
Vi sembrerà la solita storia della ragazza triste,ma se continuerete non è così.
Fidatevi.
P.s
La storia incomincerà un anno dopo dal fatto del prologo.

                                                                               
      Prologo.
  Era mezzanotte,avevo appena litigato con lui,quello stupido,egoista e pure ingrato!
No,non mi avrebbe mai più rivisto,non sarei mai più andata a casa sua,e sicuramente non lo perdonerò mai.Come si è permesso di darmi della stupida bambina viziata?!
Addio E##### Shine.
Mentre Alice rimuginava sull'accaduto,grandi gocce d'acqua ghiacciata(grandine)scendeva dal cielo,che vendicatore voleva porre fine a quello stupido litigio.
-Un ora dopo-
Dormivo,volevo solo dormire.Così se avrei dormito avrei dimenticato quella sua grossa faccia tutta rossa per la rabbia.Beh certo,forse la colpa non era tutta sua.Forse io non avrei dovuto far cadere la sua Rosaly,la sua moto preferita.Ma è anche vero che lui non doveva prendersela così.E sopratutto non doveva darmi della bambina viziata.
Alyce prese il suo diario dove iniziò a scrivere tutte le sue angosce,ripensando al litigio accaduto con il suo ragazzo.
Il giorno dopo si svegliò con le lacrime agli occhi e sopratutto scossa dal suo sogno.
Sognò il suo amato ragazzo che sotto la pioggia,o meglio enormi oggetti di ghiaccio senza forme che cadevano dal cielo(grandine),le portava un mazzo di rose rosse,ed urlava che l'amava.Ma non era sulla macchina,era sulla sua bellissima Rosaly.
Ed era così che morì,sulla sua Rosaly.
Ma no che sciocchezze,no perché adesso faccio un sogno si deve avverare per forza.Pensava auto ironica la ragazza.
-Tesorooooo!!
Era mia madre che invano urlava fuori la mia finestra,mi affaccia per ascoltare i motivi delle sue urla che sicuramente procureranno lamentele dal vicinato.Quando la vidi mi spaventai a morte,la sua pelle di solito molto curata ora era pallida e tesa,i suoi grandi occhi azzurri e splendenti,ora erano infossati.
"Elena,cioè mamma cos'è successo?"Non avevo mai veramente amato mia madre,avevo costantemente la sensazione che mi avesse tradito.
"Tesorino vieni con me."Mi disse abbassando gli occhi.Non riuscivo a capire cosa succedesse,fino a quando non vidi il suo corpo,il corpo dell'unico ragazzo che io abbia mai amato era steso sull'asfalto bagnato,macchiato dal sangue.
Mi inocchiai vicino a lui,ammirando per l'ultima volta quegli occhi neri pece,quegli occhi neri come una notte priva di stelle.
Ammirai per l'ultima volta il suo fantastico volto,la sua chioma scura costantemente spettinata ed il suo fisico statuario.
"Signorina mi scusi lei è Alice?"Mi chiese un poliziotto calvo e piuttosto grassoccio,con le guance rigate da lacrime amare annui.Mi diete un mazzo di rose rosse,con un bigliettino dove c'era scritto
"Ali dai scusa.Ho esagerato non dovevo chiamarti in quel modo,SCUSA.
E accontentati che io il romanticone non lo so fare,è sopratutto non chiedo mai scusa,ma visto che sei tu SCUSAMI!SCUSAMI!SCUSAMI!
Lo scriverei altre mille volte se soltanto servisse.
Ali io ti amo,e sono anche pronto a sposarti,perché continui ad arrabbiarti con me?
IO TI AMO.
E ti amerò ora per sempre perché il tuo nome è inciso nel profondo della mia anima,no nel mio cuore perché prima o poi finirà di battere,oddio non
portiamo rogna speriamo più tardi che mai.
Vedi con te parlo sempre delle cose più stupide,sei tu che mi hai cambiato.Hai trasformato me un ghiacciolo in una crep con la nutella.
Ti Amo.
P.S
Perdonami!
A quel bigliettino mi sentii morire dentro,sentii il mio cuore spezzarsi in due e poi finire in tanti piccoli pezzi di vetro rosso.Lui stavolta se n'era andato e l'ultima parola che gli dissi fu "TI ODIO".
Volevo semplicemente andarmene li dove ora c'era anche lui.

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Capitolo 2
*** Portale. ***


-Beh che dire ecco il primo capitolo,spero con il cuore che vi piaccia,anche se come dire è solo un ambientazione.Un mille grazie a Nemy per aver recensito *-*.
La storia si svolge un anno dopo la morte del ragazzo il quale non si dice il nome;spero che qualquno di questo se ne sia accorto >.<
Beh non vi anticipo nulla buona lettura e se vi va recensite un bacio.
                                                                                                -Lisa
                                                                                                  
                                                                                          Un anno dopo.


Era sera,cercavo inutilmente di prendere sonno,ogni notte sognavo la sua morte.Ma sapevo che ormai le cose sarebbero cambiate.
Dovevo andarmene da qui,dove ogni angolo ritraeva la nostra felicità,di quando stavo insieme.Ma ormai lui non c'era più ed io dovevo farmene una ragione.
Alyce prese un quadernino dalla copertina azzurra con dei piccoli cuori bianchi disegnati sulla copertina,era il suo diario.
"Caro Diario,"iniziò a scrivere con la mano che un po le tremava,iniziò a scrivere di quanto ormai si sentisse sola,lasciando grandi lacrime scappare dai suo bellissimi occhi scuri.
"Basta,devo andarmene."Pensò con una punta di rabbia uscendo dalla porta.Camminò per qualche miglio quando trovò un piccolo bambino dai capelli rosso fuoco,ed un cappellino verde. "Hei vieni qua" mi attirò a se il piccolo,mi inginocchiai accanto a lui per arrivare alla sua altezza,
"Che c'è piccolo,non sai dov'è la mamma?"Chiesi con un tono dolciastro,ma suonava talmente  falso che vidi il suo viso tanto dolce trasformarsi in una smorfia di rabbia.
"No.Tieni questo stronza"Disse il nano con evidente furia nella sua voce,lanciando cadere un volantino dai colori abbaglianti sull'asfalto grigio ed ormai rovinato;lo raccolsi quasi subito, ed iniziai ad analizzarlo.
"Sei stanca della solita vita,ti senti sola?Ti è morto il ragazzo?Pensi d'esser una semplice umana,bene vai nella cantina di casa tua e apri la porta!!"
Quel volantino era decisamente inquietante,ma infondo cosa costava provarci?Anzi cosa avevo da perdere se non una vita troppo noiosa per i miei gusti?
Tornai a casa,ancora scossa per il volantino ma anche curiosa di sapere cosa ci fosse dietro quella porta.Quando stupidamente  mi accorsi che a casa mia non c'era nessuna cantina e non c'era neanche mai stata.A quest'affermazione incominciai a ridere,non era una vera risata ma una risata d'isteria.
Io Alyce Tide la più bella di tutta la città e d'intorni avevo creduto ad un nano dai capelli rossi e un cappellino verde che sembrava uno di quegli elfi usciti dai film di babbo natale.
Fra mille pensieri ritornai a dormire,quando il letto mi buttò sul suolo,o meglio io caddi dal letto"credo..".Con rabbia alzai lo sguardo verso la parete destra e mi accorsi d'una porta d'oro con delle strane raffigurazione incise su di essa."Wow,strano pensavo d'averla notata prima una porta del genere,che faccio entro?"Pesai molto indecisa,insomma prima incontro un bambino che mi chiama stronza e poi nella mia parete tempestata da poster sbuca un enorme porta d'oro,a quei pensieri sorrisi inconsciamente preparando la valigia.Ero curiosa di sapere cosa c'era aldilà della porta.
Alyce era sulla soglia della porta,spostandosi agitata o meglio impaura con la mano i suoi lunghi capelli scuri che a docili boccoli scendevano dolcemente sulla sua vita snella,"che faccio entro?"Pensava ripetutamente,la sicurezza d'un attimo prima era cimentata in caduta vorticosa nei baratri della paura."Basta entro!"Pensò con decisione varcando la porta,Ali si lasciò cadere sull'erba mormida ammirando il paesaggio dove un immenso prato d'erba lucente si estendeva per km e km,era un mare d'erba dove su di essa camminavano piccoli elfi e tante fate.No,non è possibile da quanto esistono le fate?!Mi sedetti con le gambe incrociate ed iniziai a espirare e respirare "è solo un sogno,è solo un sogno" continuavo a ripetermi.
Cos'era tutto questo?Io dovevo trovare una buona università,dovevo trovare un lavoro e vivere da persona normale costantemente infelice.Eppure mi trovavo in uno strano giardino gigante dove c'erano elfi e fate che scorrazzavano liberamente come se fosse normale.
ERO SPAVENTATA QUANTO IMPAURITA.
"Signorina lei è nuova vero?Venga con me che le mostro la sua università"mi disse un uomo davvero molto bello,il suo fisico sembrava esser inciso nel marmo,e nei suoi occhi aveva il cielo fuso al mare.

-Sono di nuovo qua,spero vi sia piaciuto se vi va scrivetemi cosa ne pensate ancora grazie a Nemy ^^ <3
                                                                                                                                                                                                                                         

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Capitolo 3
*** Capitolo 2;William ***


-Hei bella gente,sono qui con il secondo capitolo senza nessun  -mi fa schifo- oh beh sono onorata ^-^ Mentre invece ringrazio Nemy che ha recensito *-* Spero che la storia vi piaccia,ed ecco che vi presento un nuovo personaggio "William" lo trovo molto bello non trovate dalla descrizione?Beh vediamo cosa mai ci porta il vento.Vi saluto e buona lettura.
                                                                              
                                                                                           Capitolo 2;William
                                                                         
"Mi scusi ma lei chi è??"Chiesi completamente spaesata,lui mi sorrise porgendomi la mano che presi al volo,
"Bene,io sono William trix ma per gli amici Will,beh sono il rappresentante di un'università molto ben organizzata è bella,ci si può specializzare in volo,magia bianca,magia nera,e addirittura in una magia dedicata solo al fuoco alla quale ancora dobbiamo dare un nome.."blaterava inutilmente quell'uomo,io non ci stavo capendo niente.
"Aspetti!"Lo interruppi guadagnandomi uno sguardo interrogativo da parte sua,"cosa c'è?"Mi chiese fissandomi,
"Beh,non so come dirglielo ma.."trattenni il respiro"l'unica magia che ho visto è nei film di Harry Potter!"Buttai giù in colpo solo.
Il viso di Will era contorto in una smorfia di smarrimento"è impossibile sennò non ti sarebbe comparso il portale e non avresti incontrato il nostro elfo"disse tranquillamente lasciandomi sconcertata "che cosa?!Lei sa della porta color oro che è sbucata di soppiatto in camera mia??E del bambino??Come mai?Perché qui c'è la magia?E' una specie di sogno?O peggio è un allucinazione?Lei cos'è?"Chiesi senza neanche prendere il respiro.
"Calma,calma con tutte queste domande non sono mica Chuck Norris!"Oh bene,quindi anche in questo posto Chuck era un mito,ma dove mi trovavo io?
"Dove mi trovo?"Feci la mia ennesima domanda facendo spazientire il povero Will che per poco non mi fucilava,vidi le sue mani diventare rosse e sulle sue dita spuntare piccole fiamme,
"Allora ti trovi a Magic City e devi avere per forza qualche potere."Disse con un tono di rabbia misto alla stanchezza,capii che dovevo tacere e seguirlo chissà,-certo che fantasia città magica-pensai ironica.Lo guardai e mi fece cenno di seguirlo-inizia una nuova avventura-pensai ridendo fra me e me.
Per poco non svenni mi trovi davanti ad un castello sovrastato da grandi mura e con fuori un giardino a dir poco stupendo.
La facciata esteriore del castello sembrava un grande puzzle,c'erano più di un miliardo di piccoli mattoncini grigi ognuno di forme diversi,mi parve di veder un triangolo,-com'è possibile?-Pensai strabiliata da quel paesaggio,guardai Will per cercar conferma e mi accorsi che per lui era del tutto normale mentre io stavo per saltare dalla gioia e ridere dall'isteria o forse piangere dall'isteria quando mi accorsi della grande insegna nera che sovrastava la bellezza di quel luogo,su di essa c'era scritto in caratteri cubitali "D.E.A.T.H",morte mimai con le labbra traducendo il nome della scuola,guardai Will con fare interrogativo,in che razza di posto ero?
Will"Ali calmati il nome della scuola è solo il cognome del preside,non c'è da preoccuparsi"mi rassicurò Will,ma dovevo fidarmi?Insomma non lo conoscevo neanche da due ore è già dovevo credergli?Tanto cosa avevo da perdere?Pensai amara fra me.Lo guardai annuendo "beh mi potrei anche iscrivere ma non ho ne soldi e non ho poteri"dissi guardandolo stordita facendolo scoppiare in una fragorosa risata "tranquilla qui non si paga l'università,e come ti ho già detto devi avere per forza un qualsiasi potere"mi disse asciugandosi le lacrime-odioso-odioso lo trovai in quel momento.
"Vuoi che ti porti a visitare la scuola?"Mi chiese con un fare troppo convincente per rifiutare,così lo seguii.
Era un castello grande,alla sua entrata c'era un buffo ragazzo biondo con delle orecchie da coniglio che le spuntavano sulla testa,-che bello-pensai alla sua vista,aveva degli occhi semplicemente sublimi grandi e viola,lo osservavo mentre si leccava il dorso della mano,
"Oh,che imbarazzo c'è una nuova alunna?Wow è anche carina,beh io sono"disse avvicinandosi a me per farmi il bacia mano "Simone,alunno quasi veterano"disse ridendo e sussurando qualcosa all'orecchio di Will che lo cacciò in malo modo,ero tentata di sapere cosa gli avesse detto ma mi trattenni allo sguardo furioso di Will che con una mano si sposto freneticamente una frangia immaginaria dalla fronte,
"odiosi,si sono semplicemente odiosi i ragazzi-animali"borbottò fra se e se forse credeva di non esser sentito,
"ragazzi-animali?"Chiesi curiosa ed indagando nel suo sguardo,
"si ragazzi-animali,cioè ragazzi che sono per metà un animale e lui è un coniglio nel vero senso della parola.Quindi è codardo,subdolo,e perfido"disse lui ripensando alle parole che gli disse Simone,-che bel nome-pensai entusiasta.
"Ed io che pensavo che i conigli fossero gli animali più dolci al mondo"affermai ridendo,guadagnandomi uno sguardo d'odio da Will che mi fece attraversare un corridoio pieno di quadri,dove io rimasi delusa pensavo che come in Harry Potter si muovessero e parlassero ma invece venii smentita subito con un "è una stupidagine il fatto dei quadri parlanti"che delusione avrei tanto voluto farmi una chiacchierata con la Gioconda,che stranamente si trovava li.
"La Gioconda si trova in esposizione da noi perché Leonardo era un abilissimo mago delle arti bianche"arti bianche?E adesso cos'erano queste arti bianche?C'era forse un cappello che ti diceva che arte eri?No.Anche qui fui smentita,-se volevamo intrapendere la magia nera,o quella bianca dipendeva assolutamente da noi-ripeteva in continuazione William.
"So che tu sei cresciuta con Harry Potter ma qui è tutto diverso,tutto più perfido ringrazia Dio se ti farai degli amici"mi avvertì Will prima lasciarmi fare un giro per la scuola che non aveva neanche le scale mobili.-Uf mi toccherà cammnare-pensai stanca.
Salii minino una decina di scale completamente fatte in legno con uno stupido tappeto pieno di brillantini rossi,quando mi ritrovai davanti una stanza con su scritto "stanza provvisoria"beh siccome non sapevo dove andare ed avevo salito le scale a buffo dovevo entrarci?-Ma certo-pensai sorridendo.Appena aprii la porta me ne pentii subito o quasi,ero imbalota alla vista di Simone-il coniglio-con soli dei boxer-i cuali mostravano tutti i suoi muscoli- e un asciugamano nei capelli,
"Hei biciù se volevi vedermi così non c'era bisogno di venire fin qui"disse facendomi arrossire fino al midollo,
"veramente mio caro,ho salito le scale a buffo e la camera provvisoria mi ispirava fiducia"-forse perché è come me,una vita costantemente provvisoria-pensai ricordando la notte in cui E###### morì,facendo incupire il mio viso.
Simone"non c'è bisogno d'incupirsi in questa maniera,troverai anche tu una stanza non preoccuparti,cosa sei una ragazza-animale?"Mi chiese vestendosi,
"veramente io non ho nessun potere,ma sono finita qui"ammisi facendolo ridere-odioso-odiavo quando ridevano di me,
"è impossibile star qui senza aver neanche un potere"continuò fra mille risa.  

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Capitolo 4
*** 3 capitlo;Simone. ***


-Hei bella gente,ora vi scrivo il terzo capitolo,cosa ne uscira?
Scusate se non ho postato prima e che sono stata tutto il giorno al mare,che bei bagnini *--*Mi scuso se il capitolo è un po piccolo,il prossimo sarà più lungo *promesso*Beh in questo capitolo non saranno poche le sorprese,figuriamoci nel prossimo ^^ Buona lettura ;3
                                                                                                     Capitolo 3;Simone


"Scusami,non dovevo ridere di te"si scusò Simone il ragazzo coniglio,"perché non ci facciamo un bel giro per il centro?Scommetto che quel musone di Will nenche te ne ha parlato"concluse lui contorcendo il suo viso in un adorabile smorfia pensierosa,troppo tenera per rifiutare;così domandandomi cosa fosse mai il centro lo seguii senza fare domande,o per lo meno senza farne troppe.
Mi portò in una vera e propria mini città all'interno della scuola,il pavimento era costituito da asfalto ben curato,senza neanche una crepa o una buca-molto diverso da vengo io-pensai sorridendo,non c'erano macchine ma solo centinaia di ragazzi-senza divisa ne cappelli a punta-che giravano per i milioni di negozi,sorridente chiesi"beh allora s'inizia andando a comprare la mia bacchetta?"Chiesi entusiasta,guadagnandomi un altra risatina da parte di Simone che rispose con calma "no quella te la danno al corso,e non avrai bisogno neanche di un animale viaggiatore qui ci sono le email"mi disse pensando -stupidamente- che io avrei voluto una civetta che portasse la posta alla mia famiglia,la mia famiglia o meglio ciò che ne rimaneva dopo la morte di E##### tutti incominciarono a pensare che fossi l'assassina ed iniziarono ad evitarmi compresi i parenti.
"Hei dai se proprio vuoi un animale hai questo coniglietto qua"disse indicandosi,non riuscii a non trattenere un sorriso,"qui è tutto bello"ammisi correndo attraverso un negozio d'orecchini,io avevo una passione pura per gli accessori,che infine non indossavo mai,il mio guardaroba aveva decine di guanti(da sera,cerimonia,per l'inverno,di lana,a mezza dita..),e centinaia d'orecchini,borse e elestici per capelli.Per me quel negozio era un paradiso,mi voltavo su ogni vetrina per capire quali orecchini andavano rimanendo di nuovo delusa nello scoprire che le mode erano le stesse.
"Ora andiamo a prenderci un gelato che è la fine del mondo!"Mi disse Simone trascinandomi via dal negozio;di certo quel ragazzo un po strano non era brutto,Will mi aveva avverito che lui fosse un codardo e che non mi sarei fatta subito amici,ed invece mi sono trovata già un amico e in meno di due ore e lui mi sembra tutto porché un falso,ma dovrei fidarmi così tanto di una persona-coniglio che non conosco?Mi persi nei miei stessi pensieri mentre mangiavo il mio gelato-nutella,nutella variegata,e panna-con Simo che leccava in modo forse troppo audace,ma era lo stesso tenero."Scusa per il mio modo di mangiare il gelato e che qualche volta il mio istinto animale vince sul me umano,una volta mi hanno ritrovato rannicchiato per terra a mangiare le carote,e per questo che sono qui sai,tu perché ci sei?"Mi chiese tenendo lo sguardo fisso sul suo gelato alla carota,cosa dovevo fare dirgli la verità?Perché no,infondo lui era la sola cosa a cui tenevo ed ora è morto.
"Una sera ho incontrato un nano verde che mi ha dato uno strano voltantino,poi sono venuta a casa e ho trovato una porta d'oro che attraversandola mi ha portato fin qui"ammisi senza farne nessun trauma,lui trovava normale che il luogo dove ora ci trovavamo si chiamasse morte,ed io trovavo normale un nano verde.
"No,non una porta ma un portale,se William non avrebbe chiuso il mio,ora io non stavo qui con te sai?Meno male che sono rimasto"mi disse -FINALMENTE- distogliendo lo sguardo del gelato per guardarmi negli occhi,non capii se mi stava prendendo in giro,anche se aveva proprio l'aria d'un ragazzo troppo dolce per non sorridergli.
Eravamo entrati di nuovo nella scuola attraverso un tunnel sotteraneo che mi metteva i brividi.
"Ali"urlò Will per attirare la mia attenzione,"puoi venire un secondo qui?"Mi chiese guardando torvo Simone che gli alzò il dito medio andandosene;
"cosa c'è?"Chiesi una volta raggiuntolo mentre lui mi scrutava (come dico io squadrava nda)da capo a piedi senza far nulla per nasconderlo,"sta notte dormirai nella camera provvisoria,invece domani compilerai i moduli per magia bianca,nera o quella di fuoco,se vuoi sapere il mio parere bianca o nera è indifferente,se alla magia bianca t'insegneranno come fra crescere prematuramente un melo alla magia nera t'insegneranno come far crescere prematuramente un salice piangente,capito?"A quella domanda annui dirigendomi alla camera provvisoria,sapevo benissimo dov'era.Ero di nuovo sulla soglia di quella porta,chiusi gli occhi preparata a vedere chissà chi in bagno,invece c'era davvero una camera provvista di un letto,un armadio,una scrivania ed un p.c,ma la cosa più sorprendente e che dentro c'era anche la mia valigia-che stupida mi ero completamente dimenticata d'aver una valigia-non sistemai i miei vestiti per rendere quella stanza mia,tanto il giorno dopo avrei cambiato stanza.
Alyce dai scusa facciamo pace baciami,non vorrai mica che io muoia di nuovo?Non ti è bastato farmi morire una volta?Si,perché è soltanto colpa tua,se solo tu non avresti fatto l'esagerata come al solito io non sarie mai andato in moto quella notte.Mi hai tolto la vita,ho vissuto solo ventidue anni per colpa tua,perchè perché???
Mi svegliai di soprassalto cercando di non ripensare a quel sogno che mi perseguitava da un anno ormai,l'unico rimedio era bere un bicchiere d'acqua ghiacciata,ma ora non stavo a casa mia,ci poteva essere un distributore d'acqua in questa scuola?Mi alzai dal letto lasciando la camera per avventurarmi nel buio più oscuro,"che pizze perché non c'è neanche un po di luce!"Pensai accendendo una piccola fiamma di fuoco sul mio indice,-per poco non morivo d'infarto-rimasi a bocca aperta e in preda al panico infilai il mio dito in bocca per spegnerlo,ostionandomi la lingua,quando mi accorsi che bastava pensare -accendere,spegnere-per regolorare del tutto la fiamma,oh ma che facile!Pensai continuando la mia ricerca verso l'acqua.Ero di nuovo all'ingresso ma come era possibile,forse era tonda questa scuola?
"Ma chi sei?E che ci fai qui a quest'ora?Vampiro,lupo,demone,angelo nero,mago oscuro?"Mi chiese una voce dietro di me,facendomi tremare dalla paura,
"No,una ragazza che vuole un bicchier d'acqua gelida"dissi tremante trovandomelo davanti,E#####!Lui era vivo,lui era qui.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4;Lui. ***


-Ringrazio Nemy e Dolcememole per avermi recensito *----*;ora vi scrivo il quarto capitolo,dove a quanto pare E##### ha preso vita,ma siamo sicuri che sia proprio lui?Beh non vi anticipo nulla,buona lettura ^^
                                                                                    Capitolo 4;lui.


Ammirai come non facevo da molto tempo i suoi occhi blu quasi elettrici,il suo naso che sembrava esser disegnato con la squadra,le sue labbra rosa e carnose,ammirai quel ragazzo rendendomi conto che non era lui.Ma solo una copia uscita male-Pensai amara e sconsolata,se solo non fosse stato per i suoi occhi blu che purtroppo erano realtà avrei rivisto il mio amato.
"Vattene di certo qui non troveresti dell'acqua"mi cacciò in malomodo il ragazzo,
"come ti chiami?"Chiesi credendo di parlare con lui,ma non era così.
"Rio,sono Rio la guardia di questa scuola o per lo meno di oggi,tutta colpa di Will"disse arrabbiandosi a qualche ricordo,-Rio,che nome buffo-pensai sorridendo,"davvero ti chiami solo Rio?"Chiesi sempre di più incuriosita,"no,Rio è l'abbrevazione del mio nome,ora vattene,se vuoi dell'acqua le puoi trovare nelle cucine"provai a far un altra domanda ma mi spinse via,-quant'è scortesemente stronzo-pensai andandome sbattendo i piedi.
Mi ritrovai davanti l'ennesimo bivio,c'erano due scalinate,una portava verso l'alto e l'altra verso il basso.-Ma quanto era grande questa scuola?-Pensai prendendo la scala che portava verso l'alto,
"ma allora sei cretina,perché non vai in stanza?Se qui ci fosse qualche malintenzionato tu muori e la colpa ricade su di me"disse con un tono sadicamente naturale Rio,mi giari per dargli uno schiaffo e urlargli di non sper dove fosse la mia stanza ora che mi trovavo in questa stanza con delle pareti coperte completamente d'oro,dove tavoli rotondi di marmo eranod siposti a crear un cerchio enorme dove nel centro c'era un tavolo rettangolare d'oro,
"mi ascolti quando parli"mi disse Rio facendomi sobbalzare,-ora lo schiaffo se lo merita-pensai avvicinandomi pericolosamente,"senti"iniziai urlando ma lui mi perse per il braccio facendomi andar contro il suo petto,"devi stare zitta"mi sussurrò avvicinandosi al mio orecchio facendomi arrossire,
"Rio,hai una ragazza così bella e non  me la presenti?"Disse una voce dietro di noi,facendo saltare dalla paura entrambi,ci girammo per capire chi fosse ma c'era soltanto buio,"chi ha spento la luce?Ma gli interruttori in questa scuola no?Abbiamo i p.c mac per inviare le emai e non abbiamo un cazzo di interruttore"borbottò più preoccupato che arrabbiato il ragazzo dagli occhi blu quasi elettrici,-tranquillo-pensai io facendo crescere sulla mia mano destra prima una piccola fiamma per poi farla diventare un vero e proprio fuoco illuminando tutta la stanza,era strabiliante di come non facesse male la mano,
"se in questa stanza ci fosse una ragazza bella te la presenterei,te lo giuro"disse Rio prendendosi una sberla dietro la testa dallla ragazza,facendo ridere quell'uomo che indossava una maschera nera tanto grande da coprirgli l'intero volto,vestiva d'un cappotto nero che gli arrivava poco più su delle caviglie,"per questa volta ti credo"disse infine cupo andandosene via.
"Wow se non ti avessi protetto io saremmo finiti male"disse il ragazzo dandosi del coraggioso,mentre io cercavo inutilmente di spegnere il fuoco che cresceva sulla mia mano,"da qua"disse Rio prendendo la mia mano fra le sue facendo spegnere il fuoco,"ecco fatto"mi disse porgendomi un bicchier d'acqua all'apparenza fredda,volevo chiedergli da dove l'avesse presa ma mi limitai a bere,"mi accompragni nella camera provvisoria?Non so come tornarci"ammisi guardandomi le scarpe,"no non so neanche io dove si trovi,ti farò dormire in un posto migliore"disse prendendomi sulle spalle.
Al mio risveglio mi trovai in un letto dalle coperte come le pareti completamente nere,ed ero abbracciata ad un ragazzo nel mio stesso letto,"aaaaaaaaaaah"urlai facendo svegliare Rio in mutande che mostrava il suo fisico statuario,-il giorno prima Simone,ora Rio,adoro questa scuola-pensai dandomi uno schiaffo sulla fronte,ma cosa pensavo in un momento del genere?!
"Perché mi hai svegliato?"Mi chiese lui intontito mentre io lo guardavo a bocca aperta,-ho dormito con un ragazzo che non è E######-pensai abbassando lo sguardo per poi urlare"maniaco!",
"dovevo dormire sul pavimento secondo te?"Mi chiese come se non fosse giusto,
"Ovvio!"Contrabbattei io arrabbiata,ma erano già le undici ed io dovevo segnarmi ai corsi.Decisi magia bianca dove c'era Simone,
"ma tu che corso frequenti?"Chiesi a Rio che era dietro di me,
"sono di un altro dormitorio"disse a bassa voce,
"cioè?"Chiesi io che continuavo a non capire,
"sono del dormitorio nero,ora vai alla tua prima lezione."Mi disse baciandomi la guancia per poi andarsene.
L'aula di magia bianca era come una comunissima aula italiana,se non fosse per il fatto che le sopra ogni banco c'era posizionato un quaderno pieno d'appunti che si sfogliava da solo,
"bene ragazzi ora incomincia la lezione"disse William il professore di arti magiche bianche,facendo sedere al loro posto tutti i ragazzi che prima erano vicino la porta oppure a camminare per l'aula;io ero seduta al penultimo banco vicino Simone che dormive beatamente.
"Ragazzi oggi inizieremo con la storia della magia,chi è che ronfa?"Disse ascoltando i respiri animali di Simone,che cercavo di svegliare a gomitate con tirate di capelli e schiaffi ma niente,
"Simò svegliatii"gli sussuria all'orecchio facendolo sobbalzare agli occhi di Will che non si accorse di nulla,"grazie,ma sai i conigli sono pigri,o almeno io sono pigro e dormiglione"disse sorridendomi,
"Allora,noi siamo esseri chiamati magici,cioè semplici essere umani con dei poteri,alcuni anche immortali,ma come siamo nati?Ci siamo sempre stati,sin dalla nascita del mondo;si suppone che sia stata una mutaforme a creare l'intero mondo,ovviamente è una sciocchezza"-mutaforme-che strano nome,pensai.
"Una mutache?"Chiese una ragazza dai lunghi capelli neri con delle orecchie del medesimo colore posate sulla sua nuca,indossava un mini vestitino nero attilato con degli stivali neri che le coprivano metà gamba dove si posava una lunga coda nera.
"E' una ragazza-pantera"mi spiegò all'orecchio Simone,
"Mutaforme"riprese il discorso Will,o meglio il professore"le mutaformi erano coloro che non avevano un solo potere,loro li avevano tutti,ma erano suddivise in cinque sezioni:
-La prima:mutaforme dell'aria,esse potevano creare,spostare,far qualsiasi cosa con l'aria,qualsiasi!Erano molto potenti,
-La seconda:mutaforme dell'acqua,esse manovravano l'acqua a loro piacemento,alcune avevano anche il potere di creare l'acqua,
-La terza:mutaforme della terra,erano talmente forti da poter creare anche terremoti molto potenti
-La quarta:mutaforme del fuoco,forse la più pericolosa essa come quella dell'acqua manovrava il fuoco a suo piacimento
-La quinta:ultima mutaforme la più pericolosa,la mutaforme del niente,colei che aveva tutti i poteri,era una ragazza-animale,ma se voleva una vampira,era qualsiasi cosa o anche niente."

Disse Will mettendomi i brividi,"e che fine hanno fatto?"Chiesi curiosa,
"sono state sterminate,erano troppo pericolose."Disse infine Will.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5;Amicizia ***


-Come al solito ringrazio Nemy e Dolcememole per le recensioni *-* Io qui sto morendo dal caldo vi scrivo da Aprilia,(si trova nel Lazio) è sto praticamente MORENDO di caldo,da voi com'è il clima?
Riassunto:
Purtroppo abbiamo scoperto che il ragazzo che vede Ali non è il bellissimo E###### ma un ragazzo simile se non fosse per il colore degli occhi si potrebbe dire che è un suo gemello xD Mentre si scopre che Will è il professore d'arti magiche bianche.E Ali ha scoperto il suo potere il fuoco.
Bene detto questo buona lettura ^^
                                                                                                                                        Capitolo 5;Amicizia.


Dopo le lezioni mi diressi verso l'enorme mensa,ricordando che in quel luogo soltanto la sera prima feci conoscenza con Rio,"hei ti siedi vicino a me?"Mi chiese simone prendendomi per mano e facendomi sedere vicino a lui,ottendendo occhiate torve da tutte le ragazze presenti nella stanza.Appena ci sedemmo comparirono dei piatti fondi con della minestra all'interno sul tavolo di marmo,ed infine il tavolo si riempì di tutti i cibi possibili e inammaginabili,esclusi i miei preferiti pizza e pepsicola,visto che come bevanda c'era solo dell'acqua liscia.
"Cos'ha detto tua madre quando ha scoperto dei tuoi poteri?"Mi chiese Simone mentre si stava abbufando di carote,facendomi sorridere,-cazzo mamma!-Pensai allarmata,
"non so,vedi quando ho visto la porta d'oro mi ci sono buttata senza pensare alle conseguenze"ammisi voltando il mio sguardo verso le mie adidas,
"non preoccuparti qui starai come a casa,se non fosse per quello stronzo di Will,da domani le divise"borbottò Simone,chiudendo e riaprendo gli occhi,i suoi occhi viola,quasi lilla,i suoi occhi semplicemente stupendi,ma poteva competere con i suoi neri pece pari ad una notte priva di stelle?No.
"Hei non mangi?"Mi chiese scrutando nei miei occhi velati di lacrime al dolco ricordo di quel noi insieme ormai scomparso."Ma certo,scu.."non mi lasciò finire la frase che mi strinse in un abbraccio,"non devi essere per aver lasciato qualcuno a casa tua,ti assicuro che qui bene,o male è bello,insomma c'è un alto rischio di morte,ma almeno è divertente"mi sussurrò stringendomi ancora di più fra le sue forti braccia,facendomi diventare rossa peperone-ma cosa sta succedendooo?!-
"Ora ti senti meglio?Gli abbracci aiutano a sorridere sai?"Mi disse come se stesse rivelando un grande segreto,quanto era tenero alla sua vista non potevo far altro che sorridere,mi faceva stare così bene quel coniglio da strapazzo.
"Ora andiamo che ci toccano i compiti,allora dobbiamo fare una ricerca su queste mutaformi ma che bello"disse ironico Simo,mentre passegiavamo l'uno affianco all'altro per l'immenso prato,dove erano sedutiti decine di studenti,quando il mio occhio cade in un punto lontano,un punto ben distinto sembrava un dormitorio ma completamente nero."Cos'è quello?"Chiesi a Simone che si fermò di colpo,"è il dormitorio nero,in quel luogo alloggiano le creature più pericolose,per loro questa non è una scuola ma una prigione,è raro che uno dei detenuti riesca ad uscire,non andare da quelle parti mai"disse sottolineando in tutte le maniere possibile la parola mai,-che Rio fosse una persona del genere?-Pensai quasi subito,io avevo dormito in quel luogo con un detenuto,dovevo confidarmi con Simone oppure non dirgli niente,sarebbe stato meglio non dirgli niente per'ora.
Eravamo entrambi in biblioteca cercando un qualsiasi libro che parli delle mutaformi,ma niente,sembravano già tutti presi,-che seccatura-pensai amara,"guarda qui"urlò Simone sventolando in aria un libro,ottenendo così un'occhiataccia dalla bibliotecaria:Carmela;che nome orribile pensavo tra me e me correndo verso Simone sorridente"finalmente abbiamo un libro sulle mutaformee"cantavo facendo sgranare i suoi occhi viola,"cazzo io pensavo che stavamo cercanto le mutafurme ecco perché non trovavamo nessun libro"mi disse facendomi scoppiare in una vera è propria risata,ma mi fermai cogliendo il suo sguardo veramente dispiaciuto,"non ti preoccupare basterà cercare su google mutaforme"dissi io spensierata,cambiando subito idea quando mi sedetti davanti un p.c mac,invece di google c'era un programma chiamato -curiositàà-osservai perplessa il destktop sorridendo tra me e me di quell'assurdità,clicchai sull'icona dove c'era un maghetto e ne usci una finestra dove dovevo digitare la parola chiave "mutaforme" cerchai,-chissà se anche qui c'è wikipedia-pensai ridendo,è per la miseria c'era!Con un nome diverso "magipedia" ma c'era,iniziai a leggere curiosa su tutto ciò che era scritto,le mutaformi erano un popolo così interessante,
Esse erano pacifiste ma allo stesso tempo guerriere,ognuna di loro per non far scattare stupide guerre fra esse crearono cinque isole dal nulla,dove vivevano divese in categorie cioè:acqua,fuoco,terra,aria e niente,quest'ultime erano le più potenti infatti esse potevano distruggere o creare qualsiasi o qualunque cosa o persona,quindi hanno dovuto uccidere ben undicimila persone,la leggenda narra che Mires una mutaforme del niente abbia avuto una figlia che nascose nel mondo terrestre,per far si che il suo mondo non fosse dimenticato.
-Wow che vita disastrata-pensai prendendo appunti,"hei posso chiamarti carota?"Mi chiese simone scrutando con i suoi occhi viola i miei color nocciola,-perché mai carota?-Mi chiesi confusa,"beh è come il mio cibo preferito"mi rivelò diventando d'un rosso scarlatto,facendomi trattenere a stento una risata,"come vuoi"gli dissi stampandogli un fragoroso bacio sulla guancia per poi andare nella minicittà.-Forse non avrei dovuto venire qui alle undici-pensai appena arrivata dal mio gelataio preferito,ma non trovai un gelataio cortese pronto ad accorgliermi bensì tre ragazzi-senza orecchie nè coda-che accercerchiavano una ragazza dalle orecchie d'una cagnolina,precisamente un pitbull,"dai dolcezza rilassati"diceva uno prendendola per il collo,-accenditi-pensai guardando il mio indice che non dava nessun segno di fuoco,ma come impulso puntai la mia mano insieme al mio sguardo verso le giacche nere di pelle,facendole prender fuoco,per poi scappare via insieme alla ragazza.Ero sola,in un vicolo cieco,la mia schiena toccava il muro freddo,"piccola sei rimasta sola?"Mi chiese ghignando,avrei potuto abbrustorirlo ma la magia non mi aiutava,quel ragazzo si faceva sempre più vicino.Era a due passi da me,quando mi sentii prendere per la vita.Ero sopra un tetto,pensavo esser morta,"micetta ma sei stupida a venir in città a quest'ora?!"Mi urlò Rio facendomi aprire gli occhi,aveva delle graziose orecchie nero,con una coda lunga del medesimo colore,"saresti un gatto nero?"I suoi occhi verdi risplendevano mentre si avvicinava a me"io sono IL gatto nero che ti ha salvato la vita,micetta"mi sussurrò all'orecchio,"come mi hai chiamata?"Gli dissi in nome di sfida,andava per un sopranome come carota,non era romantico o chissà cosa ma micetta proprio no,"beh a giudicare dalle tue orecchie e la tua coda sei una piccola gattina,ed è piuttosto strano visto che ieri sera ti ho visto maneggiare il fuoco,certo senza abilità ma pur sempre fuoco"mi disse rimuginando sull'accaduto,alla sua affermazione mi guardai in un vetro rotto che trovai sul pavimento,avevo un piccolo top nero,accompagnato da ridicolissimi pantaloncini del medesimo colore,-non posso andare in giro così-pensai diventando tutta rossa,"che c'è hai vergogna?Anche io quando mi trasformo ho i miei vestiti"mi disse accennando al suo pantalone nero,e la camicia del medesimo colore,-si ma tu sei vestito!E poi non capisco conosco una persona che è un ragazzo-animale,e indossa sempre vestiti diversi,come fa?"Chiesi io pensando a Simone,"beh è abbastanza abile e forte da controllare la sua trasformazione,ciò che tu non sei a quanto pare"disse ridendo,per poi farsi serio"dico sul serio non dovresti andare in giro a quest'ora i ragazzi del mio dormitorio hanno piede libero,dai vieni con me che ti accompagno nella tua stanza,che numero hai?"Mi chiese,facendomi andare in tilt,"non ho una mia stanza,mi sono dimenticata di chieder loro il numero"ammisi io trovando un vago interesse per i miei piedi,"ho capito"disse prendendomi in spalla"ma sai se ci trovassero dormire insieme di nuovo,finiremmo nei guai,e poi è pericoloso dormire da me,ma visto che non ne puoi fare a meno di star con me,ti porto nel mio letto,micetta"mi disse scoppiando in una fragorosa risata ottenendo un calcio da me"non pensare solo perché sono vestita in questo modo,e vengo a dormire da te che tu mi piaccia!"Gli urlai facendo la finta indifferente."Però è strano non ho mai sentito di miciette che sanno usar il fuoco,tu non dir a nessuno di tutto ciò ok?"Mi chiese steso sul letto in boxer,aspettandomi,"ok"dissi io affogando i miei occhi color nocciola,nei suoi color oceano,-che occhi-pensai restanto abbaliata."Comunque scendi dal letto ci dormo io"dissi in un tono rispettoso,stava per incominciare una battaglia che sicuramente avrei perso.


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Capitolo 7
*** Capitolo6;Joker. ***


-Bene già stiamo al sesto capitolo,wow xD Ultimamente mi sono dedicata a tutto reality l'isola (??)Purtroppo Dunc lascia Court uff... però da quanto ne so io si rimettono insieme,senza la darkettona grr....ma purtroppo non è così,Dunc si è scocciato di lei :'( prima posterò e poi andrò a piangere.... beh detto questo buona lettura,
P.S
Ringrazio Bliss,Dolcememole,Nemy ecc.. insomma chiunque legga la mia storia ^^ 
                                                                                                                                                                       
                                                                                                                      Capitolo 6;Joker


Al mio risveglio mi aspettai d'urlar a Rio di quanto fosse un uomo poco gentile per non avermi concesso il suo letto,ed invece no,mi svegliò il rumore infernale della sveglia intenta a rompermi i timpani,"RIO"urlai spaventata non vedendolo da nessuna parte,eppure mi trovavo nel suo letto,non avevo più i miseri pantaloncini e top ma una enorme maglia grigia,mi guardai intorno trovando un bigliettino nero,lo aprii con anzia,
Micetta non sono potuto rimanere,ti ho messo una felpa grigia sopra i tuoi miseri vestiti,ti ho messo la sveglia ad un ora prima delle lezioni così avrai tempo di rivestirti,lavarti,dire a Will di pretendere una tua stanza e di scappare.
P.S
Prima delle otto devi scappare dal dormitorio nero se non vuoi morire 
                                                                                                                     Con affetto Il gatto nero che ti ha salvato.


Dopo aver letto il suo strambo bigliettino riuscii a stento a trattenermi dal ridere,quando mi accorsi del rischio che correvo mi buttai nella doccia,era molto spaziosa e bella,il bagno come del resto era nero ricoperto da piastrelle del medesimo colore,in quel dormitorio era tutto così nero,(ecco perché si chiama dormitorio nero nda),come potevano i professori pretendere che i loro alunni si sarebbero comportati bene in posto il cui sembra dire "devi essere depresso"proprio non riuscii a capire,ma ora non era tempo di pensare a ciò.
Mi diressi verso lo studio di Will,che padroneggiava una piccola zona della scuola forse remota,dove fuori di esso c'erano dei divanetti in pelle su cui seduti c'era la ragazza-pantera della mia classe,"perché indossi quella felpa?"Mi chiese ricordandomi d'indossare ancora quella felpa;la mia valigia era nella camera provvisoria ma io nella camera provvisoria non ci sapevo andare,ed ora eccomi qui ad andare in giro con un felpone grigio,"così"dissi senza torgliemela,"non devi dire a nessuno che sei una micetta focosa capito?"Mi fece promettere la scorsa sera Rio,ed ora non potevo mica far vedere ai quattro venti le miei orecchie la mia coda-per fortuna scomparse-per poi magari usare il fuoco,sarebbe stato da pazzi.
"Tide prego entra"mi disse William mostrando appena i suoi capelli color oro sporco,una volta entrata nella tana del lupo,scacciò via la sua faccia seria,prendendomi le mani incominciando a saltellare,"come dire molto movimentata,approposito mi dai una camera?"Chiesi senza troppi giri di parole,togliendo così l'espressione di gioia dal suo volto,"ma certo,come è andata nella camera provvisoria?"Mi chiese sorridendo,ma io non risposi presi solamente le chiavi che portavano alla mia stanza per poi entrarci.Non incontrai neanche Simone,ero ancora turbata per non aver trovato Rio nel letto,ancora lo dovevo ringraziare per avermi salvato da quei ragazzi e avermi portato in camera sua,non avevo ancora ringraziato il ragazzo che mi ha portato sotto la sua ala nera per poi proteggiermi.
Ero stesa sul letto,lo stereo cantava con tutta la sua voce -sono goccie di memoria- la mia canzone preferita,l'unica canzone che era capace di far tornare indietro tanti,forse troppi ricordi,io e lui.Mi ricordavo stupidamente di quando in classe al terzo anno delle superiori mi diete il primo bacio,il nostro primo bacio,oppure di quando prese quattro ad un compito riempendilo di Ali dai scusa,si perché la nostra storia era un eterna litigata,seguivamo uno schema preciso:litigavamo,facevamo la pace ed infine passavamo intere notti insieme per poi rincominciare il ciclo daccapo.Non mi ero mai lamentata della nostra relazione,semplicemente perché era stupenda così com'era,se non fosse stato per quello stupido giorno in cui lui se ne andò.
"Ali sei qui?"Mi chiese Simone facendomi svegliare dai miei tristi pensieri,mi asciugai le lacrime che rigavano il mio volto per poi andargli ad aprire,
"sbrigati dobbiamo andare a lezione,sono già le otto e mezza!"Mi urlò in pieno volto,come se urlare potesse fermare il tempo e darci la possibilità di non arrivare con mezz'ora di ritardo alle interrogazioni di William.
"Oh bene,c'è l'avete fatta ad arrivare"ci pizzicò la pantera dagli ultimi banchi,che si guadagnò il dito medio da Simone,"sedetevi"disse freddo Will scrutandoci,scrutava gli occhi color viola di quello strano coniglio.
"Ragazzi tenetevi pronti,ieri sera è successa una disgrazia"disse William continuando a scrutare negli occhi viola del ragazzo con le orecchie da coniglio che sembravano nuvole,"una ragazza,o meglio una strega a tutti gli effetti è morta"finì il professore lasciando che un brusio si scatenò nella sua classe.Simone che prima indossava un jeans ed una maglia semplice,ora aveva un pantalone con sopra una camcia completamente bianca,anche le scarpe erano bianche,"ragazzi"disse alzandosi sfoggiando il suo manto bianco,"mi sembra giusto informarvi che sul luogo del delitto,se così si può chiamare,è stata trovata una carota,ovviamente non appartenente a me"disse lui indifferente guardando negli occhi William,era come se tra loro due ci fosse una battaglia,una battaglia invisibile per tutti tranne che per loro due.
"Sono sicuramente stati quelli del dormitorio nero,sono sicura che in quel dormitorio c'è persino un gatto nero,rivoltante"disse alzandosi un ragazzo-lupo,sembrava il tipico ragazzo tutto muscoli senza cervello,-gatto nero-aveva proprio detto gatto nero,si riferiva a Rio?Cos'erano veramente i gatti neri?
"Scusate non capisco,i gatti neri non sono ragazzi-gatto?"Chiesi io intontita,facendo ridere la pantera che si alzò"senti carina,il gatto nero è il magico più pericoloso dopo le mutaformi.Esseri rivoltanti,si dice persino che essi siano dei mostri che mangiano le persone senza putore,li mangiano vivi."Mi disse la pantera in lacrime per colpa delle troppe risate,
"Karen perfavore,non è affatto vero,ed in questa scuola non c'è nessun gatto nero potete dormire tranquilli"rassicurò tutti Will,tutti ma non me,io avevo dormito con un gatto nero eppure ero ancora qui viva,com'era possibile?
Io e Simone passegiavamo nell'immenso giardino parlando del più e del meno,"eri bellissimo con quei vestiti bianchi"gli dissi uscendo completamente fuori dal discorso,"no,forse non hai notato la mia coda"disse colorando le sue guance d'un rosa scuro,"tu avevi una coda?"Gli chiesi strabiliata per poi scoppiare a ridere,la sua coda era una piccola nuvoletta,non riuscivo a non smettere di ridere,"ti prego basta"mi intimiva a smettere lui ormai d'un colore violaceo sul viso,"scusami hai ragione"mi scusai io,trovando l'imbarazzo nel suo sguardo imperlato di viola,"ora vai in camera che sono già le sei,carotina"mi disse facendomi sorridere,"si ora ci andrò,faccio un salto nella citt..","no non di devi andare!Dopo le sei quelli del dormitorio nero sono a piede libero"mi disse indicandomi la via per la mia stanza.
Ero nel lungo corridoglio per accedere alla mia stanza,quando rincontrai l'uomo con la maschera nera che gli copriva l'intero volto,quell'uomo mi metteva i brividi."La signorina che l'ultima volta era in compagnia di Rio,a quanto vedo"mi disse avvicinandosi pericolosamente a me,ed io come d'istinto saltai un lampadario molto vasto,poggiandomi solo con le punte-da quanto in quanto ero così abile?-Pensai confusa,"ma dai non c'è bisogno di scappare,però dimmi sono curioso che potere hai sviluppato?"Mi chiese come se fosse impaziente,"chi sei?"Chiesi io acida,schivando ogni sua domanda,"piacere sono la stessa persona che ieri sera ha ucciso una vostra cara amica,una strega mi sembra.Il mio nome è Joker."Mi riverlò con un tono freddo,troppo freddo,quasi disumano."Joker lasciala in pace lei pace lei è con me,non la devi neanche toccare,lei è mia"disse Rio frapponendosi fra me è Joker,di nuovo le sue orecchie nere si posarono su quei capelli neri dai riflessi blu,ed i suoi occhi verdi illuminavano la stanza,"sai benissimo che posso ucciderla in un secondo"disse Joker fissandomi,"però è talmente bella,non ti nascondo che pensando a lei mi attraversa la passione più bella di questo mondo"disse facendo ancor di più arrabbiare Rio che sembrava poter scoppiare in qualsiasi momento,"e poi ricorda hai solo due anni,mio caro amico"concluse infine quell'uomo andandosene,lasciando che io cadessi da quel lampadario,per esser subito presa dalle braccia possenti di Rio che invano cercò di sorridermi.Mi caricò per l'ennisima volta in spalla accompagnandomi in camera mia,"ti senti bene micetta?"Mi chiese facendomi innervosire,"no finché continuerai a chiamarmi in questo modo"gli urlai in faccia,"capisco,oggi potevi morire"mi disse infine lui aprendo la finestra per poi andarsene,ma io incoscientemente gli presi la manica del suo completo nero,attirandolo a me,"hai voglia di me micetta?"Mi chiese urtando gravemente il mio sistema nervoso,"no volevo solo dirti grazie,grazie di tutto."


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Capitolo 8
*** Capitolo7;Odio. ***


-Ecco il settimo capitolo,già siamo al settimo capitolo è ancora devo specificare cosa devono fare i personaggi principali..penso che verrà molto lunga...... Ieri ho comprato il settimo di shugo chara.. assolutamente fantastico *o* Nella puntata precendente abbiamo visto Joker che ricorda a Rio d'aver solo due anni,ma due anni di cosa?Di vita?O forse da studente?Mentre Ali è piuttosto confusa,appropostito qual'è il vostro personaggio preferito?Detto questo buona lettura e grazie a voi che mi recensite ^^ 
                                                                                                          Capitolo7;Odio.


Rio era davanti a me che mi sorrideva come un ebbete,"non pensavo avessi ringraziato un gatto nero"disse con una nota di malinconia fusa a felicità,facendo sorridere anche me,ma quel sorriso durò poco quando nella mia mente ritornarono le parole dette dal Joker-ti restano solo due anni-cosa voleva dire?
"Rio posso farti una domanda?"Gli dissi invitandolo a sedersi con me sul letto.
Lui era steso sulle mie lenzuola bianche pulitissime,che osservava la mia stanza non grande come la sua,ed io osservavo lui,-certo che è davvero bello-pensai scrutando i suoi occhi blu quasi elettreci,i suoi capelli neri con delle sfumature di blu,il suo corpo statuario,e la sua divisa nera,infondo quel ragazzo mi era quasi simpatico."Perché dicono che sei pericoloso?"Gli chiesi senza giri di parole,"perchè lo sono"mi rispose secco riaprendo la finestra,"aspetta"lo fermai io,stavolta solo con la voce facendolo pietrificare,"che c'è?"Mi chiese lui guardandomi torvo,non capivo il suo comportamento,forse era perché i gatti erano volubili?"Cosa intendeva il Joker con quella frase?"Chiesi io pensando a questa scuola senza quello stupido,"che c'è micetta sei preoccupata?"Mi chiese avvicinando pericolosamente il suo viso al mio,"dimmelo"dissi io spostandomi da lui che se uscì dalla finestra,"stammi lontano micetta"mi urlò appostato s'un albero dinanzi alla mia finestra.-Perché ora si comporta così?"Pensai sconsolata disfando le valigie,erano le sette e mezza e ancora sistemavo i miei vestiti,quando una foto cadde sul pavimento,ed io mi cimentai a raccorgliela,in quella foto c'eravamo io e lui che ci scambiavamo un tenero bacio,sentivo la mia gola con i miei occhi bruciare,ricordavo come se fosse ieri quel giorno,
"Ali andiamo nella casa di paura daii"mi pregava lui sbattendo i piedi,"ma io voglio andare sulla ruota panoramica"insistevo io mettendo il broncio,"no"diceva lui mentre io lo guardavo da cagnolino bastonato"ok,ma solo se mi dai un bacio"mi disse avvicinandosi a me,alle mie labbra.
"Ali,Ali,sei qui?"Mi chiamò Simone da dietro la porta,mentre io mi asciugavo le lacrime che ancora graffiavano il mio volto,"Alycee!"Urlava spazientito,mentre io misi le cuffie del mio ipod addormentandomi sulle note di -goccie di memoria-.
Mi sveglia ancora con il rumore infernale della sveglia,mi giravo e rigiravo nel letto in cerca del mio sonno perduto,ma era inutile,dovevo svegliarmi,lavarmi e anche trovare i libri per lezione.
Ero seduta al banco con Simone che continuava a dormire,facendomi sorridere-ma quant'è tenero questo ragazzo?-Pensavo notando le sue orecchie bianco latte,il mio sguardo era posato oltre la finestra,su quei prati immensi che padroneggiavano la scuola,mentre William chissà cosa spiegava,
"Ragazzi,ragazzi!Oggi inizieremo gli incantesimi,oppure volete portarvi avanti in storia magica?"Chiese tentando di recuperar la nostra attenzione,"incantesimi"disse un coro di voci meccaniche,"bene!"Urlò William entusiasta.
Sul nostro banco c'era un'ampolla di vetro lavorato forse a mano che noi dovevamo rompere senza far disperdere i pezzi di vetro che ne sarebbero usciti,-e come faccio?-Pensavo mentre William ci mostrava come muovere le mani,"ragazzi basta pensare che volete rompere l'ampolla e fare così con la mano"diceva serio con la mano puntata verso l'ampolla per poi farla rompere."Ora tocca a voi"c'incoraggiò il professore,Simone eseguì l'esercizio a perfezione come se fosse un mago famoso,il contrario di tutta la classe che non riusciva a romperla,esclusa me,che quasi per magia-era magia-si ruppe subito,senza neanche il movimento della mano,mi bastò fissare l'ampolla e pensare-scoppia-;la magia non era poi così difficile da imparare.
Ero in camera mia,mentre cercavo qualcosa da mettermi nel mio amradio,dopo mi dovevo incontrare al parco con Simone,ma non trovavo nulla di bello da mettermi,e poi per fortuna William revocò la regola delle uniformi,così ora potevo mettermi qualsiasi cosa.Quando il mio sguardo caddè su una felpa gigante tutta grigia,-Rio-era da stamattina che non vedevo quello stupido,avevo quasi paura per lui,forse dovevo andare da lui a riportargli la felpa,ma non potevo andare al dormitorio nero.
Avevo una minigonna di jeans,con sopra una maglietta con una scollatura evidente viola,-sembro una prostituta-pensavo,ma se volevo incontrare Rio dovevo cacciarmi nei guai,per questo ero in città alle undici di notte senza Simone.Passeggiavo tranquilla quando un ragazzo da folti capelli mori,mi prese da dietro bloccandomi con le sue labbra da dove uscivano due lunghi canini,vicino al mio collo scoperto,"oh ma bene,abbiamo una piccola ragazza tutta sola per la città,Rio vieni a vedere chi ho preso"urlò il ragazzo baciandomi il collo,"senti lasciala stare,io cerco solo il gioiello"disse lui da lontano mentre leccava un gelato al cioccolato,"ma vieni a vedere che bocconcino è"continuava a dire il vampiro tenendomi ancora più stretto,finalmente Rio venne spalancando gli occhi alla mia vista,"dammela,voglio passarci la notte"gli dissi Rio freddo,guardando negli occhi il vampiro che abbassò lo sguardo cedendomi a lui.
"Ma che ci fai qui??"Mi domandò lui arrabbiato,posando i suoi occhi blu sulla mia scollatura,
"volevo ridarti questa"gli dissi dandogli la felpa,facendolo scoppiare in una fragorosa risata,"non la voglio tienila,non voglio la tua stupida felpa,ed ora vattene prima che ti uccida"mi disse guardando altrove,come se non meritassi neanche il suo sguardo,cosa gli era successo?"VATTENE"mi urlò lui infericito,ma io mi avvicinai a lui "perché?"Gli chiesi,era uno stronzo ma ero sicura che io e lui saremmo potuti diventare amici,"perché io non voglio te,squallida assassina"mi disse avvicinandosi con un ghigno sul viso,"a cosa ti riferisci?"Gli chiesi io con la gola in fiamme,"ad Edward,il tuo ex ragazzo giusto?"Mi chiese facendomi scendere centinaia di lacrime dai miei occhi color nocciola "ti odio!!!"Urlai per poi correre a casa  lasciando lui che fissava il vuoto con uno sguardo triste.
"Hei amico hai dovuto farlo"disse Josh il vampiro a Rio che nascondeva in ginocchio il suo viso fra le mani.

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Capitolo 9
*** Capitolo8;Ripensamenti. ***


 -Ed eccoci qui all'ottavo capitolo,(ieri sono andata ad un Luna Parck bellissimo *-* posso dire d'aver provato tutte le giostre,dalle montagne russe al castello d'alfea,con le persone che mi guardavano così O.O secondo me pensavano"forse è una bambina che sembra una ragazza?"Hhahahahah.Beh ritornando alla storia,ma Rio che cosa combina?!?!Insomma ora che lei era confusa=fragile,e lui così figo=si mettono insieme,fa lo stronzo o.O Io proprio non lo capisco,e pensare che ho inventato io questo personaggio u.u sapete *una cosa curiosa* lo creai quando avevo più o meno nove anni,però era senza nome ne un carattere fisso,all'epoca guardavo Rossana in tv-ora uno dei miei manga preferiti-e quindi questo "Rio" era una spece di Akito,solo fatto come piaceva a me e salvava ME da qualsiasi cattivo che stranamente finivo sempre nei guai e lui mi salvava,ora che ci penso non erano poi storielle molto complesse.Hei forse non se ne accorto nessuno ma nel capitolo precedente è stato svelato il nome di E######,cioè Edward,volevo dirlo alla fine ma mi era difficile scrivere sempre quei segni u.u.
Sapete come sono nate le mutaformi?
Quando si è piccoli e si vede un cartone animato tipo le winx una dice "io sono la bionda"ecc... ecc.. ma a me piacevano sempre tutte e per non scegliere decisi che io ero una mutaforme u.u Si sono sempre stata malata fin da piccolina,ok potete benissimo non leggere questo spazio dedicato a ricordi-time,un grazie speciale a DolceMemole e Nemy che recensiscono assiduamente,e un grazie a chiunguq legga o recensisca,oh ma grazie *--*(ho detto tre volte grazie in una sola frase D:)
Buona letturra e se vi va ditemi cosa ne pensate ^^
                                                                                                         
                                                                                                               Capitolo8;Ripensamenti.
 
Ero sul mio letto con il volto affogato nel cuscino e nelle mie lacrime,ora capivo perché mi avevano messo in guardia,non dovevo avvicinarmi a lui,anche nel mio mondo sulla terra i gatti neri erano portatori di sventura(ho un po esageratonda)perché mi ero fidata di lui?Forse perché assomigliava così tanto ad Ed,forse perché sin da subito aveva mostrato premura nei miei confronti,eppure eccomi qui:sdraiata su un letto a piangere per uno stupido ragazzo che mi ha soltanto accusata d'aver ucciso la mia ragione di vita.Forse sarei dovuta partire per casa mia,salutare Simone e Will che infondo erano gli unici due miei veri amici,anche se forse di ragazzi a cui piacevano c'è n'erano molti,ma solo per il mio corpo.Mi addormentai in lacrime per poi risvegliarmi alle due con un gran mal di testa,stavolta non avevo fatto nessun incubo ma avevo bisogno di bere,di distrarmi,di andare altrove,ma non potevo e se avrei rincontrato Joker fuori dalla camera,o peggio Rio,cosa avrei fatto?Mi riaddormentai semplicemente fra mille pensieri,erano passate due settimane dal mio primo incontro di Rio e ancora dovevo capiro chi era,o per lo meno qual'era il suo nome per intero.
Stavo facendo colazione-avevo appena scoperto una stanza per le colazioni-con Simone mentre io guardavo meravigliata tutto ciò che mi circondava,partendo dalle caffettiere,tazze,cornetti.. che volavano per la stanza,alle grandi tende bianche che sovrastavano il giallo-limone-ammuffito,delle pareti.
"Perché hai gli occhi gonfi?"Mi chiese senza tanti giri di parole Simone che mi scrutava attentamente,lo potevo dire anche senza guardarlo,sentivo i suoi occhi imperlati di viola su di me,sulla mia pelle,stavo per voltarmi per affrontare i suoi occhi così dolci e allo stesso tempo così duri,certe volte avevo l'impressione che solo con me si comportasse in quel modo,il ragazzo che ora mi guardava preoccupato era lo stesso che alzò il dito medio a William incurante degli altri.Volevo rispondere quando mi trovai il suo viso vicino al mio,sentivo il suo respiro caldo,i suoi occhi viola fondersi con i miei nocciola,per poi finire in un incontro ravvicinato con il suo petto,non mi aveva baciato solo abbracciato.Sentii le mie guance colorirsi di un rosso fuoco e il mio cuore battere più forte insieme al suo,"chi ti ha fatto star male?A me puoi dirlo"mi chiese stringendomi ancora più forte nel suo abbraccio sotto gli occhi tutti o almeno di tutti colore che sapevano l'esistenza della sala-colazione,a quanto sembrava tutti tranne me,mi stringeva forte bisbigliando parole senza senso nel mio orecchio,quando un flesh interruppe quella situazione d'imbarazzo,"wow che carini,il nostro coniglietto senza radici ha quanto pare ne ha messe,e che belle radici se posso permettermi"disse squadrandomi da capo a piedi facendo innervosire Simone che mi strinse ancor di più a se,"sparisci"disse Simone guardandolo negli occhi,trasformando i suoi occhi caldo in qualcosa di incredibilmente freddo,tanto freddo da far scappare il fotografo-se così si può chiamare-pensai sarcastica.
Eravamo entrambi a lezioni d'arti magiche,lui dormiva mentre io stranamente ascoltavo con interesse la lezione,parlavamo dei protettori.
"Ragazzi,i protettori sono coloro da come dice il nome che proteggievano le poche mutaforme rimaste dopo la grande sterminazione,questi ragazzi perché in fin dei conti erano sempre coetanei,erano mandati due anni sul luogo dove c'era la loro ragazza da proteggiere per conoscerla,e una volta successe che essi s'innamorarono,ovviamente lui morì,e lei fu trasportata in una scuola di rieducazione,ma il punto era che ogni mutaforme era innamorata del proprio protettore,ed erano anche ricambiate.Perciò se ne erano rimaste solo venti ne rimasero due,per via della amore.Ma un protettore uno solo su decine riuscì a trovare il metodo per fregare Zeus colui che architettava tutto"disse William euforico visto che oggi ad eccezione degli altri giorni un'alunna la sua alunna preferita lo ascoltava.
"E cosa succedeva se i protettori morivano?"Chiesi sempre più curiosa svegliando Simone alquanto confuso,-protettori-pensai,
"Se un protettore muore la mutaforme in questione rimane due anni senza protettore perché ci vive più o meno isnieme, e lui che dovrebbe essere il fratello o al massimo cugino se ne va al servizio di Zeus per proteggiere la sua protetta"disse infine mandandoci a casa.
"Come mai eri così interessata ai protettori?"Mi chiese Simone appogiando la testa sul mio seno,eravamo stesi sul prato a parlare del più e del meno,
"non lo so,erano come se già sapessi,boh.Tu piuttosto chi sei?"Chiesi io confusa per il suo comportamento oggi,
"uno stronzo,codardo che ha ucciso un uomo"disse con un tono sadicamente normale,lasciando me a bocca aperta,"davvero?"Gli chiesi curiosa,e in un secondo mi ritrovarai con il suo viso vicinissimo al mio -di nuovo- "si,ma sono cambiato a te non farei mai una cosa del genere"mi disse per poi andarsene urlandomi"non posso stare qui dopo le cinque scusa,facciamo che un altro giorno ti accompagno sin in camera tua?"Mi chiese lui facendo un sorriso a trentadue denti,-certo-pensai io amara dirigendomi verso la città,erano ancora le cinque potevo benissimo ciondolare senza una meta in città,ma non lo feci,m'incamminai nella scuola,per poi perdermi nelle radure ed infine trovarmi sotto una quercia gigante,dove sopra c'era un volantico con su scritto "se sei qui,non devi andare oltre confine dormitorio nero"-strano-pensai confusa,il nero di quel dormitorio risultava invisibile in mezzo a tutto quel verde mentre doveva essere l'incontrario,spaventata da quel cartello e dal fatto e che erano già le sei meno venti mi rifugiai in camera.
Per la fretta non avevo neanche fatto colazione,mi svigliai di nuovo con gli occhi lucidi e la testa dolorante ma era tremendamente tardi,c'era la lezione di volo oggi,la quale mi faceva tremare dalla paura visto che io non sapevo farlo.
Io,Simone e la nostra classe eravamo davanti un burrone,dove sull'altra sponda c'erano gli studenti del dormitorio nero,compreso Rio."Bene ragazzi,questa è la vostra prima lezione di volo,i magici con il potere dell'aria si mettono li giù,quelli del fuoco vicino a loro,e così via."Disse Will guidando ognuno al proprio posto,-ed ora io dove vado?-Pensavo impaurita,ero una ragazza-gatta,sapevo usare il fuoco e per far scoppiare l'ampolla la riempii d'aria,dunque dove dovevo andare?Decisi d'andare dove c'erano gli altri studenti del fuoco,mentre Rio che era proprio davanti a me litigava con Joker a quanto pare il suo professore,"tu andrai per ultimo non possono capire cosa sei"disse schifato il professore osservandolo,"come cazzo ti pare"rispose lui freddamente brusco."Ali tu sei l'unica che non sa volare sarai l'ultima,quando gli altri se ne saranno già andati"mi disse William mentre osservavo una ragazza con il potere dell'aria che creò delle piccole piattaforme fatte d'aria dove poteva spostarsi ovunque,aveva i capelli molto lunghi che ora gallegivano per aria,e piccoli occhi grigi,sembrava quasi un serpente.
Stavolta era il mio turno,non c'era nessuno,solo Joker,Rio,Will,Simone-che era lì farmi il tifo-ed io,"buttati"mi incoraggiò senza alcun effetto Willia,avevo sempre avuto paura dell'altezza,non potevo buttarmi nel vuoto come se non fosse niente,ed infatti non lo feci ci pensò il braccio di Will a buttarmi giù,"vola!Vola!"Urlava lui,ma io non ci riuscivo stavo cadendo nei baratri del buio dopo solo pochi attimi sarei diventata parte del burrone,stranamente questa volta non volevo morire,-è finita-pensai quando fui presa da delle braccia forti e calde,l'ultima cosa che vidi erano due grandi occhi blu quasi elettreci velati dalla preoccupazione.
"Carotina ti sei svegliata finalmente"mi disse Simone che mi teneva la mano facendomi arrosire,"dov'è Rio?"Fu la prima cosa che chiesi,forse perché dovevo tirargli uno schiaffo,dirgli quanto lo odiavo ma sopratutto come faceva a sapere del mio caro Ed?
"Rio sarebbe il ragazzo dagli occhi azzurri?"Chiese Simone scrutandomi con i suoi enormi occhi viola,"blu!I suoi occhi sono blu!"Urlai io irritata ottenendo uno sguardo alquanto confuso da parte di Simone che sicuramente non ci stava capendo niente,"se proprio lo vuoi sapere quando sei caduta ha detto una cosa del tipo-ora non ucciderà nessun altro-,ma a cosa si riferiva?"Mi chiese lui curioso guardandomi,guardando un Alyce che non ero io,un Alyce che aveva i suoi perfetti capelli bruni scompigliati,un Alyce dagli occhi costantemente gonfi,un Alyce debole e non la solita ragazza forte come tutti mi conoscevano,ma qui tutti non c'erano.Simone mi strinse in un altro suo fantastico-imbarazzante abbraccio,sussurandomi altre parole senza senso"se vuoi posso uccidere chi ti fa piangere"mi disse innocente,riportandomi alla conversazione di oggi sul prato -uno stronzo,codardo che ha ucciso un uomo-poteva essere vero?"Hei scherzavo,ora riposati"mi disse stampandomi un bacio sulla guancia per poi andarsene,lasciandomi da sola con quella stanza dove c'era stato Rio,-oh ma perché pensavo a lui?!-Pensai sarcastica,il perché era ovvio era così uguale ad Ed peccato solo d'aspetto."Micetta?"Mi chiamò una voce da fuori la finestra serrata,mi avvicinai per vedere Rio era l'unico che mi chiamava così,ma non vidi nessuno,confusa mi rimisi al letto.
Pov Rio(è una cosa eccezzionale,succederà solo di rado che qualcun'altro parli se non Ali)
-Ma che cazzo stavo per fare,dovevo dimenticarla o sarebbe stato peggio per tutti-pensai amaro posato con una disinvolutra disumana su quel pino?Che era strategicamente cresciuto davanti il suo balcone,da quella postazione ho dovuto vederla piangere per me,per poi odiarmi,era così Alyce Tide mi odiava,-d'altronde cosa c'era di strano tutti odiavano i gatti neri-ripensai sarcastico mentre mi dirigevo al dormitorio nero.
"Ma guarda chi si vede"mi disse Joker alle mie spalle,-di solito compare una volta all'anno ed ora sta sempre qui-pensai sconsolato girandomi,stavolta indossava una maschera col'oro oro con un cappotto lungo fino alla vita del medisimo colore,"allora com'è stato dire addio alla piccola innocente Alyce?"Mi chiese lui sorridente mentre io lo guardavo sprezzante,il mio era uno sguardo carico d'odio,"diciamo che è stato meno doloro di perdere un fratello"dissi sorridente facendolo irritare,"recupera il pendente,voglio solo quello dannazione!"Mi urlò lui in pieno volto sperando d'intimormi,ma io rimasi fermo a scrutarlo con il mio sguardo d'odio,quando mi piegai in due per il dolore."Tu,viscido gatto nero se non vuoi morire devi fare ciò che ti dico io"disse aumentando il dolore al cuore e allo stesso tempo togliendomi il respiro,"ammazzami se ti va"gli urlai,o meglio sussurrai con la poca voce in corpo rimasta,"no voglio farti soffrire un altro po,a te e chi ti sta intorno ricorda.Però sappi che è solo per altri due anni no?Saranno due anni davvero duri per te"mi disse scoppiando a ridere,lasciandomi a terra sputando sangue.
"Ma perché sono in questa scuola,ricordamelo"chiesi a Josh un mio amico dell'infanzia,era un vampiro ma non troppo malvagio,"perché sennò Jokerino ci uccideva tutti"mi disse sorridendomi sereno,"già"esclami io sbuffando esausto,"dai ad Alyce passerà se è questo che ti turba,intanto due ragazze ci aspettano sulla soglia della porta vogliamo farle compagnia?"Mi chiese lui cercando di farmi sorridere,ma era inutile mi limitai solo ad annuire,pensando che forse non dovevo,ma ero pur sempre un maschio.

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Capitolo 10
*** Capitolo9;domande ***


 -Grazie ancora per le recensioni ** in questo capitolo si spiegheranno un paio di cosettine ma poche non troppe sennò che sfizio c'è??Nello scorso capitolo la frase di Rio-non tanto doloroso quanto perdere un fratello-ha suscitato altre domande,Rio non era figlio unico,come poteva un fratello vivere con lui?Ma sopratutto chi è questo fratello che gli è morto?Senza contare il fatto che sa della morte di Edward,ma pensa veramente che Ali abbia ucciso lui?E poi perché ieri è andato sotto la sua finestra,e Joker che pendente vuole?Scusate se i capitoli arrivano un po più tardi e che vado a mare e quando torno c'è un casino da paura .____.Quindi vi scriverò la sera,ma comunque tutti i giorni u.uScusate se il capitolo è corto il prossimo sarà moooolto più lungo,scusate ancora.
                                                                                                       Capitolo9;Risposte.
 
Ero stesa sul letto osservando il soffitto,pensavo a quando cadevo nel burrone,quelle braccia forti,-già sono stata in quelle braccia-pensavo confusa,gli occhi blu quasi elettrici,solo lui in tutta la scuola ha quegli occhi,-ma perché se mi odia tanto mi ha salvato quella volta in città lui mi ha salvato?-Pensavo con la mente piena di domande,era ancora domenica mattina ed io Alyce Tide osservavo il soffitto anch'esso giallo-limone-ammuffito,per poi ricordare quella camera nera,completamente nera,dove c'era un gatto nero,e Joker,Joker chi era in realtà?
"Carotì un cornetto con la nutella ti va bene?"Mi chiese simone seduto accanto a me con in mano due cornetti alla nutella,"ho alternative?"Chiesi sorridendo facendolo arrossire"erano gli ultimi due,ma vedi pensavo che a te insomma a me piace tanto quindi..","stop,si lo voglio"dissi io fermando le sue parole senza senso.Passegiavamo mangiando il nostro cornetto,quando Simone scoppiò in una fragorosa risata,"che c'è?"Chiesi io guardandolo ridere,-quant'è bello quando ride-pensavo osservandolo,"vieni qui"disse prendendomi un braccio attirandomi a se,"ti pulisco"disse sorridente,si avvicinò un altro po alle mie labbra piene di nutella per poi leccarla via facendomi diventare d'un rosso peperone"sarebbe uno spreco buttare via la nutella non credi?"Mi disse sorridendo,mi aveva appena leccato gli angoli della bocca,per togliermi la nutella?!"Sbrigati però ti devo presentare qualcuno"mi disse prendondimi la mano facendomi correre.Ci trovavamo sotto una quercia,-la stessa quercia con il volantino-pensai io spaventandomi,"perché siamo qui?"Chiesi io spaventata per essere subito rassicurata da Simone,"tranquilla abitano dei miei amici qui,sicuramente ti staranno simpatici"mi disse sorridente,ma io non vedevo proprio nessuno,"guarda arrivano"disse indicando tre coniglietti che saltellavano facendomi ridere,"i tuoi amici sono dei coniglietti?"Chiesi non sapendo se ridere oppure esser seria,"non sono semplici conigli,guarda bene"li guardai bene quasi sul punto di svenire,erano tre ragazzi quasi identici a Simone,erano tutti e tre biondi ma ognuno aveva il colore degli occhi diverse,eppure anche loro avevano le orecchie da coniglio più i baffi e una buffissima coda,"che teneri"dissi io correndo ad abbracciarli per poi fargli le coccole,prima d'esser tre ragazzi molto probabilmente di tredicianni erano dei favolosi coniglietti,"Ali così li farai diventare viola dall'imbarazzo"mi disse Simone ridendo,"sono i miei fratelli"finii indicandoli,
"Io sono Stefano,Stef per gli amici"disse il più grande dagli occhi verdi e delle ciocche blu nei suoi capelli color oro,
"io sono Still"disse il ragazzino che stava in mezzo dagli scuri e i capelli biondo sporco,
"Mentre io sono Silvio,per gli amici Schizzo"disse infine il più piccolo sugli undici anni,
"E lei e Alyce,una mia cara amica"disse presentandomi mentre io accarezzavo le orecchie di Still,"perché i vostri nomi iniziano tutti con la S?"Chiesi io ripensando ai loro nomi,"così nostro padre si chiamava Salvatore"mi disse Silvio,o meglio schizzo."Ali ma tu e mio fratello state insieme?"Mi chiese Stef facendomi arrossire,per poi pensare ad Edward ed infine Rio,"no"dissi fredda vedendo il viso contratto in una smorfia di trstezza da parte dei tre fratelli,"Simò ma quando torni a noi e la mamma manchi tanto"disse Schizzo con gli occhi lucidi,"basta che palle Ali andiamocene"disse lui prendendomi per mano portandomi via mentre io puntavo i piedi in terra per restare,ma lui era troppo forte."Ma perché mi hai portato via??"Chiesi io arrabbiata una volta che ci fermammo nel grande giardino davanti la nostra scuola,"odio le loro domande"mi disse con una rabbia evidente nel tono di voce,"Sai cosa c'è che sono stufa,di te anzi di Rio!Ma chi si crede di essere,come ha potuto trattarmi così?!Ed io che volevo portargli la felpa,ma sai cosa cazzo è cambiato?Che io le risposte a queste domande non le voglio più cercare va al diavolo!"Urlai con tutta la mia rabbia e forza contro di Simone che mi guardava confuso per poi abbracciarmi,"piccola"mi sussurrò mordicchiandomi l'orecchio facendomi rabbrividire,"calmati,se vuoi sfogarti io sono qui"disse stringendomi di più al suo corpo facendomi aderire perfettamente,"grazie"dissi nascondendo il volto nella sua spalla,per poi far uscire delle lacrime senza pudore,lacrime coraggiose che non avevano paura di mostrarsi allo scoperto.
Ero stesa s'un letto che non era il mio,mi trovavo su quello di Simone abbracciata a lui mentre guardavamo il tempo delle mele,che avevo scelto lui con molte occhiatacce di disapprovazione da parte sua,"oh,che dolci"dissi io sognante,"ma se apparso ora ora il titolo"mi disse lui ridendo,"si,ma io lo so che sono dolci"dissi io dandogli una gomitata,facendolo sorridere;era passato solo un quarto d'ora quando mi addormentai fra le braccia di Simone che mi stringeva ancora forte.Al mio risveglio mi ritrovai nel suo letto ma lui non c'era,spaventata scesi dal letto calpestando qualcosa,anzi qualcuno,era Simone che aveva dormito per terra,
"oh,buongiorno"mi disse sorridente facendomi sorridere a mia volta,"andiamo a fare colazione,che ho fame"mi sussurrò avvicinandosi al mio viso,"posso baciarti?"Mi chiese osservando le mie labbra,"no,Simone andiamo a mangiare che ho da fare"gli dissi io restituendo il morso che mi diete all'orecchio solo sulle labbra.
Avevo appena finito di fare colazione avviandomi verso il dormitorio nero,dovevo parlare con Joker,lui era l unico che ne poteva sapere qualcosa su Rio e magari anche su Simone che non ancora non mi convinceva-anche se è così terribilmente carino,insomma ha dormito per terra!-Pensai saltellando con un sorriso in faccia che scomparve appena mi accorsi d'esser sulla soglia del portone che portava al dormitorio nero,-ed ora che faccio entro?-Pensai timorosa,ma senza aver paura entrai-non ero mai entrata nella porta-pensai ricordando l'ennesima volta Rio,dopo il quinto passo che sembrava rimbombare su quel marmo nero pace mi accolse Joker con una mschera d'oro come il cappotto forse più corto del solito,"mi cercavi?"Chiese sorridente scrutandomi da capo a piede,"si,ho delle domande da farti"gli dissi con uno sguardo carico di freddezza,"dimmi"disse sendosi su una poltrona d'oro che non mi sembrava d'aver  visto prima,"accomodati"m'intimò Joker accennando ad una poltrona argento,-e perché a me argento?Che sono la seconda classificata?-Pensai acida,"no,io voglio quella d'oro"dissi usando un tono piuttosto infantile,"ok"mi disse sorridente,alzandosi per poi sedersi sulla mia poltrona,"cosa volevi chiedermi?"Mi chiese sorridente,o almeno penso che sorrise visto che una maschera copriva tutto il suo viso,"chi è Rio?"Chiesi io frettolosa,quel posto mi faceva paura,troppa paura."Rio?Ho uno studente che si chiami in questo modo?"Mi chiese lui usando un tono pungente,-è vero io non sapevo il vero nome di Rio-pensai con gli occhi lucidi,dimenticandomi di Simone,Edward mi alzai dalla poltrona d'argenta osservai arrabbiata,"ma va al diavolo tu e pure Rio"sbottai io andandomene sbattendo fortemente  i piedi su quel marmo nero,nero come gli occhi di Edward nero come la pece,facendo scoppiare in una fragorosa risata Joker che mi osservava per poi spuntare davanti a me"sei così carina,sai vorrei passare una sola notte con te"mi disse stringendomi a lui troppo forte per liberarmi,"no,lasciami"dissi io con tono di voce freddamente impaurito.
"Joker lasciala,o ti ammazzo"disse una voce pungente dietro di me,-Rio-pensai girandomi trovando Simone piuttosto arrabbiato,si avvicinò a Joker che indietreggiò lasciandomi"ok coniglietto ma non è finita qua"disse con un ghigno Joker.
"Ma che cazzo hai fatto,perché sei andata li???"Mi urlò Simone guardandomi negli occhi,scrutando i miei occhi nocciola che affogavano nei suoi viola,"volevo sapere chi è Rio"dissi io sconsolata,"Rio è un semplicissimo gatto nero che rovina la vita altrui,ha persino fatto uccidere suo fratello"disse Simone schifato attirando la mia attenzione,"che cosa??"Domandai,"ha fatto uccidere suo fratello perché gli stava antipatico,poi ha ucciso non so quanti studenti di questa scuola senza contare che porta anche sfortuna,sai sin da piccolo è sempre stato isolato,si dice che il suo unico amico sia un vampiro che ha ucciso i suoi genitori ed è malvagio"mi rivelò Simone parlando a bassa voce,"ma se io ho dormito con lui e sono ancora viva?!"Dissi io non credendo a cosa mi aveva appena detto,"CON CHI HAI DORMITO TU?!"Mi urlò lui infuriato.

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Capitolo 11
*** Capitolo1O;Rabbia. ***


-Nello scorso capitolo Simone si è rivelato un ottimo amico;mentre Joker un fifone,perché ha lasciato andare Ali?Aveva paura di Simone e non di Rio che è un gatto nero?Ed Edward lo rivedremo mai?
A TUTTO REALITY L'ISOLAAAAAAA,non c'entra niente ma ammiro Cris quando lo dice **Come ho già detto posterò la sera verso le 1O,mentre in settimana dovrei postarvi molto più presto,abbiate un po di pazienza ^^Un consiglio secondo voi la lettura è più piacevole se scrivo così "no"disse Ali fredda,oppure Rio"che c'è?"
                                                                                                                                                                                        Ali"ho voglia di nutella"
La smetto di annoiarvi buona lettura ^^
                                                                                   Capitolo1O,Rabbia.
 
Simone era davanti a me che mi guardava furente,cercava che io gli dessi una risposta,ma non c'è l'avevo non avevo nessuna giustificazione plausibile o forse si?
"Delle persone volevano violentarmi lui passava li per caso e mi ha salvata,solo che io non sapevo dove fosse la mia camera e mi ha portato nella sua,mentre la seconda volta.."stavo per continuare la mia spegazione quando lo vidi andarsene"non una ma due volte"disse con la gola che gli bruciava e lo si poteva capire dal tono di voce,-non posso lasciare che finisca così-pensai io sconsolata correndo verso di lui,gli strinsi una mano guardando i suoi grandi occhi viola ora lucidi,le sue labbra fine,la perfezione del suo volto come del suo viso,"dovevo dirtelo prima,ma infondo non dovresti arrabbiarti tanto"mi giustificai io,volevo bene a Simone ma lo conoscevo da così poco,di lui non potevo fidarmi.Il coniglio scrutava nei miei occhi color nocciola sinceramente dispiaciuti,"hai ragione non dovrei arrabbiarmi così tanto per una ragazza che neanche conosco"disse lui freddo andandosene,-che dovevo fare continuare ad inseguirlo?-Pensai io amara andando in città,era strano ma quel posto mi rassicurava,feci il giro della città per uno senza comprare o vedere niente,la mia vista era offuscata da ricordi,ricordi lontani che sparirono appena vidi un ragazzo,aveva i capelli neri con qualche riflesso di blu delle spalle grandi,un sedere da far invidia a chiunque altro sulla faccia del pianeta,un fisico asciutto che veniva fasciato perfettamente dal suo pantalone nero,ma in un attimo si girò mostrando i suoi occhi blu quasi elettrici che mi scoprirono osservarlo,
"Alyce"disse lui con un tono malinconico misto alla felicità,mi limitai al silenzio andando avanti,camminandogli accanto senza degnarlo d'un mio sguardo,quando lui mi prese una mano facendomi salire al suo contatto piccoli brividi attraverso la schiena,"cosa vuoi?"Domandai io fredda girandomi cogliendo nei suoi occhi una tristezza forse anche più grande di quella che provai io alla morte di Edward,"volevo solo prenderti la mano niente di più"disse sorridente andandosene con non curanza,lasciando il mio cuore palpitare-dalla paura ovviamente-,ad ogni suo passo mi ricordai della prima volta che dormimmo insieme quando lo vidi a petto nudo,ma di certo non avevo dimenticato quello che mi disse quella stupida notte,pensai incamminandomi verso il dormitorio erano già le nove di sera ed io non ero neanche andata a lezione.Ero all'ennesimo vicolo,vicoli che non avevo mai visto prima d'ora-ma che cavolo!-Pensai io sconsolata,si erano fatte le dieci mentre io cercavo la strada per il dormitorio ma era troppo buio così mi affidavo all'istinto,-pessima idea-pensavo io tutte le volte che andavo a sbattare contro un palo,ed era successo già otto volte,"e che cacchio!"Esclamai io andando a sbattere contro il petto di qualcuno,"oh guarda che bocconcino abbiamo qui"disse un uomo che con le sue mani mi tastava da per tutto-è la quarta volta che mi metto nei guai,la devo smettere di venire qua-pensai sconsolata anche perché questa volta non c'era Rio a salvarmi.A questi pensieri il mio corpo nelle mani di quell'uomo prese fuoco-letteralmente-,riuscivo a vedere le mie braccia d'un rosso scarlatto facendo scappare l'uomo che per la paura cadde davanti a me,"non mi uccidere"farfurgliò lui,mentre io mostravo il mio maestoso potere,ero come una luce in tutto quel buio"te la sei presa con il bocconcino sbagliato"dissi io fredda facendolo rabbrividire,"addio"dissi io correndomene via quando a pochi passi scivolai  su quella che poteva essere una buccia d'una banana,mi aspettavo di ritrovarmi per terra ma un delle mani mi presero al volo,braccia forti occhi blu,"hei micetta attenta che potresti anche romperti la testa,e che ci fai qui al buio?"Mi chiese un gatto nero che forse passava li per caso,"niente"dissi io rialzandomi,"mi odi ancora?"Disse lui prendendomi la mano con troppa forza per liberarla e portami nel centro della città dove non c'era nessuno ma almeno c'era la luce,grazie alla luce lo rividi,"senti lo so che quello che ti ho detto era forte,però tu potresti darmi una mano"ammise lui guardandomi negli occhi,"no"dissi io andandomene ora sapevo qual'era la strada,"come vuoi tu,però sappi che io non ti odio"mi rivelò lui facendomi infuriare
"cosa?Tu non mi odi,quindi mentre io rischiavo la vita nel venire da te per portarti la tua orribile felpa grigia e cosa ottendo come ringraziamento?Mi viene detto che sono un assassina,ma certo perchè non dire anche che sono una povera stronza è?E poi il tuo modo d'essere prima sei tutto love love e poi mi odi?Ma va a fa.."stavo per mandarcelo quando le sue labbra toccarono le mie,un bacio a stampo che io feci finire subito con uno schiaffo,"hai le labbra carnose,volevo provarle"mi disse lui ghignando lasciando di nuovo il mio cuore palpitare-per la paura-mi convisi io,"e quindi lascerai farmi fare la stessa fine di mio fratello"disse inclinando la testa verso destra,-ma che c'entra suo fratello??-Mi chiesi io confusa,
"infodo è morto felice,devo dirti la verità ho pianto tantissimo era come un padre per me,feci di tutto per fermarlo ma lui non aveva il pendente doveva morire,ed io oltre a cercare il pendente per lui cosa potevo fare?Niente pultroppo,almeno è morto sapendo che qualcuno al mondo lo amava,quanto lo invidio,se io ora morirei avrei la certezza che molte persone  festeggerebbero  la morte di un viscido gatto nero giusto Ali?"Mi chiese quasi sicuramente con gli occhi lucidi,ma forse era la luce che lo infastiva visto il suo tono beffardo ed incurante di tutto e tutti,ma l'ultima frase riuscii a scorgere solamente tristezza,ma io cosa potevo fare questo pendente non c'è l'avevo di certo io."Mi dispiace ma io non ho nessun pendente"dissi veramente dispiaciuta volevo quasi salvarlo,"sei sicura?Non sei una mutaforme?"Mi chiese avvicinandosi a me di altri due passi ricordandomi il bacio di poco fa,"non sono una mutaforme"dissi io ridendo facendo ridere anche lui,
"invece penso di si,sai non conosco altre micette focose"disse allontanandosi come se avesse paura,"si dice che erano spietate"continuava a parlare lui inclinando la testa verso sinistra come se stesse ricordando qualcosa,ma cosa?
"Ma io non sono una mutaforme!"Continuai io arrabbiandomi,"un magico normale non può avere più d'un potere,se non è un gatto nero o una mutaforme"mi disse lui osservandomi,-cazzo-pensai scappandomene in camera.
Una volta stesa sul letto mi misi a fissare quell'orribile soffito giallo ammuffito per pensare o meglio ricordare gli avvenimenti delle ultime tre settimane,
-1Nella mia camera sbuca una porta oro
2mi iscrivo in una università che si chiama morte
3incontro il mio ragazzo morto che non è lui ma un gatto nero
5incontro un pazzoide con la maschera 
6il gatto mi odia
7servo al gatto-
pensai seriamente quando mi accorsi che nella lista non c'erano ne William che Simone,-SImone-pensai sconsolata,gli dovevo molte spiegazioni ma ora erano le due di notte ed io ero una mutaforme che forse possedeva un pendente che serviva ad'uno per non morire.
Il giorno dopo facevo fatica a seguire la lezione mentre Simone mi lanciava piccole fuggenti occhiate ghiacciate,le quali non donavo ai suoi bei grandi occhi viola,
"come dicevo la scorsa volta un solo protettore riuscii a stare con la sua amata grazie ad un pendente,il pendente della luna"disse William attirando la mia attenzione che come una pazza mi alzai in piedi urlando"dove si trova questo pendente??"Chiesi impaziente di sapere la risposta,"da come dice il libro nella mutaforme stessa,alla loro dimostrazione d'amore,dal cuore della mutaforme usci questo pendente che si spezzò in due,una metà nel protettore e l'altra nella mutaforme"mi rispose William curioso di sapere il perché di quella strana domanda,-così-risposi io rassicurandolo,ne dovevo sapere di più su queste mutaformi.Nel pomeriggio incurante delle occhiatacce da parte del mio coniglio preferito mi diressi come un fulmine verso la bliblioteca,"buongiorno"mi disse la signora Karmen sorridendomi,"buongiorno"restituii io il saluto,
"cosa cerca?"Mi chiese la signora Karmen continuandomi a sorridere,"un libro sulle mutaformi,una specie di pendente e magari sui terribili gatti neri"dissi io fingendomi schifata sulle ultime parole,"bene,ho tutti questi"mi disse dandomi cinque libri molto grandi ma senza polvere che toglieva teatralità alla scena,iniziai a leggerli a divorarli anzi e in tre giorni li finii tutti,tre giorni che saltavo le lezioni,tre giorni senza vedere ne Simone ne Rio.Ora sapevo cosa aspettarmi se Rio si fosse arrabbiato ripensai a delle righe scritte le quali dicevano"loro possono trasmettere dolore attraverso la mente,loro possono bruciarti vivo senza toccarti" a quelle parole rabbrividii ma io sapevo che non mi avrebbe fatto nulla gli servivo.Finalmente uscii dalla mia camera dirigendomi verso quella di Simone senza sapere dove si trovava,e coincidenze delle coincidenze si trovava a venticinque passi dalla mia,bussai discreta non come quando lui mi risvegliava brusco dai miei tristi pensieri,"chi è?"Rispose una voce vaga quasi annoiata,"una povera ragazza dispiaciuta"dissi io cercando di far breccia nel suo cuore,e così fu mi aprii per poi scrutarmi da capo a piedi,"dove sei stata negli ultimi quattro giorni?"Mi chiese facendomi ricordare Rio ed il bacio,"a leggere"dissi io infondo non era una bugia ero stata veramente a leggere gli ultimi quattro giorni,"capisco"disse lui vago mentre io avvicinai il mio al suo per guardarlo negli occhi,era da troppo che i miei occhi non affogavano nei suoi viola,anche se ormai avevano imparato a nuotare in quelli blu d'un certo gatto nero,"scusami"urlai io quasi in lacrime,"è tutto apposto,ma mi spieghi questo fatto del gatto nero?"Mi chiese lui,"senti io.."stavo per scusarmi della mia risposta che era un emminente no,ma invece di altre urla ottenni un abbraccio"non preoccuparti,non volevo che tu mi mentissi"disse lui facendomi sentire in colpa,lui non sapeva niente pensai io malinconica.

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Capitolo 12
*** Capitolo11;Passato. ***


-Rieccoci qui!Con una novo capitolo ma sapete ho le idee confuse,non so cosa far succedere,se in bello o in brutto,secondo me è troppo presto per far succedere qualcosa di brutto,e poi ieri sera mi è venuta un idea FAVOLOSA!!Che genia che sono u.uForse questo capitolo vi annoierà perché parla molto del passato di Rio. Bene non vi annoio troppo e inizio a scrivere!
                                                                                    Capitolo11;Passato.

"Buongiorno micetta"mi svegliò Rio appena entrato nella mia camera,"che ci fai qui?"Chiesi io irritata,"sono venuto per sapere cosa hai scelto mi aiuterai?"Chiese lui avvicinandosi a me,-cosa devo fare?-Pensavo triste,se avrei accettato chissà dove mi avrebbe portato per cercare il suo pendente,e poi se io ero la mutaforme di conseguenza avevo il pendente?Non lo sapevo,e neanche volevo saperlo,"ad una condizione"dissi io rigida osservando sorridente l'espressione confusa sul suo viso,"cioè?"Mi chiese lui con un ghigno stampato sul volto,"voglio sapere tutto di te!"Esclamai io con un tono infantile,
"Beh allora metteti comoda,sin dall'inizio dei tempi io ero un piccolo gatto nero,e da piccolo ero piuttosto bello,ma purtroppo non ero solo avevo mio fratello che si prendeva cura di me,lui era un predestinato,doveva essere un protettore d'una ragazza che amava,una mutaforme,una bellissima ragazza,la volevamo entrambi ma lui era un predestinato io no,lui si beccava la ragazza ed io mi beccai Jokerino,che voleva ammazzarmi perché ero,sono e sarò un gatto nero,ma io furbo mi finsi più forte di ciò che ero così lui mi prese sotto la sua custodia portando me e mio fratello in questa scuola,ma mio fratello amava così tanto quella ragazza,sai avevano sei anni di differenza"raccontava Rio guardando il vuoto,guardava lontano come se stesse rivivendo il ricordo,-wow anche io e Edward avevamo sei anni di differenza-pensai io sempre più curiosa,"lui l'amava così tanto che non si sa come riuscì a scappare dalla scuola andando da lei,ma lui era un protettore e lei una mutaforme sai cosa succede se questi due si sarebbero messi insieme?Io non lo so,ma si dice addirittura che il mondo potesse finire per la loro forza,quindi Zeus fece in modo che mio fratello morì ma non è morto,è semplicemente andato sull'olimpo"disse lui inclinando la testa verso sinistra,cosa c'entravano ora gli Dei??"No,aspetta perché è andato sull'olimpo?Cosa ci va a fare sull olimpo?"Chiesi io piuttosto confusa,"va a fare il protettore no?Si deve allenare così quando qualcuno vorrà uccidere la sua ragazza da proteggere lui la potrà proteggere capito?"Certo che Rio spiegava in un modo superconfusionario,"no che non ho capito,Zeus ha tolto la vita a tuo fratello da umano per poi ridargliela da protettore e portarlo sull'olimpo per addestrarlo?"Chiesi io ora che riuscivo a capire qualcosa,"si,però mio fratello mentre andava sull'olimpo si è tolto la vita prima che Zeus gli donasse l'imortalità,e così ora tocca a me trovare il pendente e vivere per sempre felice e contento con la ragazza solo che colei mi odia,quindi niente da fare"sbuffò lui osservandomi"tu sei una mutaforme,quindi hai il pendente tutte le mutaformi lo hanno,dammi il pendente ed è tutto risolto"disse lui facendomi arrossire,"stupido non posso darti il pendente,perché da ciò che ho capito esce da solo quando farò l'amore con il mio vero amore,ed il mio vero amore è morto quindi trovati un altra mutaforme"dissi io triste non volevo che morisse infondo era uno stupido ma gli volevo quasi bene,"se vuoi ti do una mana a trovarne una?"Chiesi io guardandolo,sorridendo vedendolo annuire,"va bene,allora c'è un modo più semplice per trovare il pendente,ma prima andiamo a casa tua"mi disse Rio sorridente prendendomi per mano,sarebbe stato da stupidi seguirlo ma ormai non potevo tirarmi indietro,"aspetta fammi salutare prima Simone"dissi io ricordandomi del bel coniglio,"non c'è tempo portiamolo con noi"esclamò calmo correndo troppo veloce per me,"aspetta"dissi io con il fiatone"la camera di simo è ha venticinque passi da me tu ne hai fatti mille sono  stanchissima"dissi io esausta,"ci aspetta alla stazione vieni in groppa"disse abbasandosi in modo che io potessi salire sulle sue grandi e forti spalle,-quanto sono comode-pensai io sorridente,"questa posizione sarebbe meglio se io fossi girato verso di te sai"mi disse ridendo mentre io cercavo di dargli un calcio.Simone era appogiato con la schiena ad un palo,indossava una divisa bianca che fasciava a perferzione i suoi muscoli,"finalmente siete arrivati"disse sbuffando avvicinandosi a me guardando torvo Rio che alzò lo sguardo,"finalmente sei arrivata,ma perché dobbiamo partire?"Mi chiese avviciando il suo viso al mio facendo diventare le mie guance rosse come un peperone,
"dobbiamo andare o il treno paritirà"ci avvertì Rio piuttosto irritato.Il treno sembrava gigante,c'erano trenta carrozze ed in ognuna venti camere,ci sedemmo nella prima che trovammo vuota,io ero vicno a Simone che guardava torvo Rio steso sul sedile a dormire."Allora mi spieghi perchè andiamo a casa tua?"Mi chiese lui confuso e per tutto il traggitto gli raccontai di Edward,dei miei poteri e di Rio che assomigliava tragicamente ad Edward.
"Ragazzi siamo arrivati,svegliativi"urlò Rio a me e Simone nelle braccia di Morfeo,appena scesi li diressi verso casa mia,accorgendomi che tutto era rimasto immutato,le stesse strade grigie gli stessi venditori ambulanti,avrei dovuto rivedere mia madre ma non volevo."E così questa è casa tua.Ma non hai una madre?"Mi chiese Rio guardandosi attorno,soffermandosi su una foto dove era ritratto il bacio tra me ed Edwarde,e poi un altra dove le nostre lingue formavano un cuore,"si ma abito da sola,perché volevi venire a casa mia?"Chiesi io interrogativa,"semplice qui c'è il primo pezzo del puzzle,giusto gatto?"Chiese Simone usando un tono schifato sull'ultima parola,"giusto,setaccia la casa la lettera dovrebbe essere da queste parti coniglietto"ribbattè con un ghigno sul volto Rio,"aspettate quale lettera?"Chiesi senza capir nulla,ma erano troppo impegnati nel rispondermi,erano troppo impegnati a distruggermi la casa,Rio cercava negli armadi sotto i letti perfino sotto il tappeto mentre Simone cercava su menzole e sopra gli armadi,dopo un ora di ricerca entrambi esausti mentre io preparavo dei dolcetti,Rio riuscii a trovare la lettera.
"Eccola!!"Esclamò al settimo cielo Rio mentre apriva per leggerla,"Ali è meglio se la leggi tu"mi disse triste porgendomela,:
Cara Ali,
Se stai leggendo questa lettera hai scoperto che sei una mutaforme e magari devi anche dare il tuo pendente a qualcuno.Ma prima di rivelarti molti segreti dovrai sapere forse il più grande,tua madre non è Elena,ma io Elisabeth,ti sto scrivendo ora nascosta in uno sgabuzzino con tuo padre,ho affidato te con questa lettera a quell'umana speranzosa che sia una buona mamma per te.Mi piange il cuore non poter essere io tua madre,ma il destino ha voluto che nascessi una mutaforme e quindi una condannata a morte.Il pendente che hai dentro di te ha molteplici funzioni,ma ricorda che è stato forgiato con il potere mistico della luna,con quel pendente puoi ridare come togliere la vita,puoi trasformare umani in magici o viceversa,puoi essere invincibile e anche immortale se solo tu lo voglia.Ma alcune mutaformi non hanno nemmeno mai visto il loro pendente essendo incapaci d'amare,così hanno chiesto a queste cinque ninfe:
Ferisa,si trova nel lago di fonix sta attenta a lei trasforma chiunque in fiori di loto.
Venia,si trova nel lago di ver,si dice che trasformi le persone in gelidi venti.
Crinya,si trova nel lago di Creno,trasforma le persone in fiamme,
Acra,si trova nel lago di Ambere,lei non trasforma le persone ma intrappola le anime di esse in gioielli.
Ed infine Siria,si trova nel lago di trox,se riuscirai ad arrivare a lei,sappi che ama i bei ragazzi e che il suo cuore e stato spezzato più volte.
Una volta che hai i pendenti di tutte e cinque le ninfe forgili in uno solo quando c'è la luna piena e portalo al cospetto di Zeus.
Ricordati sempre queste parole-niente è ciò che sembra-,pensa che tuo padre è un angelo dannato,uno di quei ragazzi(se così si possono chiamare)che non piangono mai ed ora ti sta baciando come un pazzo mentre piange.
Addio amore mio.

Lessi le ultime parole lasciando che delle lacrime sfiorarono la mia pelle,non ci potevo credere,tutta questa storia mi spaventava."Allora cosa ha detto?"Mi chiese curioso Simone che aspettava la risposta con anzia,"leggi"dissi io porgendogli la lettera per poi uscire fuori da quella casa e dirigermi verso la mia spiaggia,"Ali aspetta"mi urlò Rio seguendomi,
"che c'è?"Chiesi io brusca,non volevo parlare con nessuno tantomeno con lui che avevo ferito i miei sentimenti più volte,"micetta non sono bravo in queste cose,ma non essere triste questo gatto nero"disse indicandosi"è sempre qui per te!"Mi disse abbracciandomi a forza,le sue braccia erano così stranamente familiari,"ti odio comunque"dissi stringendomi a lui facendolo sorridere,"lo so micetta,lo so"mi bisbigliò all'orecchio facendomi tremare.

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Capitolo 13
*** Capitolo12;Paura. ***


-Auguro a DolceMemole buone vacanze ;) Ringranzio Maryangy per aver recensito come semrpe ** Ma sopratutto chiunque legga la mia storia ^^ Purtroppo non potrò più scrivervi per questo mese,parto vado in vacanza *-* Ritornerò a scrivervi a fine luglio inzio agosto,scusate,che ne so prendetela come finale della prima stagione spero di non perdervi cari lettori <3.<3 Ditemi cosa ne pensate della storia se ne va,Buona lettura .L
                                                                                                                                         Capitolo 12;Paura.

Ero ancora stretta fra le sue braccia,piangevo senza un perché,forse piangevo per una madre morta mai conosciuta,forse per il fatto d'essere adottata,forse perché quella casa era tempestata di me ed Edward,perché in quella casa ovunque andassi si annidava un ricordo pronto a distruggermi il cuore,eppure fra le braccia di quel ragazzo che mi aveva insultato amaramente per poi chiedermi scusa mi sentivo quasi meglio.
"Hei micetta stai meglio?"Mi chiese guardandomi negli occhi,non dovevo guardarlo nei suoi occhi sapevo benissimo che i miei si perdevano dolcemente nei suoi blu quasi elettrici,
"Si sto benissimo,tutto passato!Però sono stanchissima ti dispiace se vado a dormire?"Chiesi io con un sorriso triste,"è casa tua,vuoi compagnia micetta??"Mi chiese Rio con il suo ghigno pervertito,"no grazie,devo solo riposare"sussurrai io guardando i piedi,"ok,domani mattina ti aspetta una sorpresona"disse lui tutto contento,facendomi sorridere.Ero sdraiata sul letto provando inutilmente di prendere sonno,era inutile visto che in camera mia c'era un poster con me ed Edward dove ci baciavamo con la scritta amore per sempre,decisi di scendere le scale e andare nel salone a guardare un po di televiose quando sorpresa trovai Rio e Simone che parlavano a bassa voce,
"senti coso schifoso tu non mi vai per niente a genio,quindi che ne dici di diventare un protettore e schiattare?"Chiese Simone freddo,se non fosse stato per le orecchie da coniglio non lo avrei quasi riconosciuto,
"parla il coniglio da strapazzo zitto o ti mangio"rispose a tono Rio mostrando le sue orecchie nere,le mostrava solo quando era arrabbiato,imbarazzato,o impaurito,
"cosa vuoi da Ali?Lei è buona la vuoi uccidere vero?"Chiese Simone,facendomi ricordare una frase che lessi su un libro dei gatti neri-ciò che sanno fare bene è uccidere,portare tristezza,devastare-rabbrividii,
"voglio solo il pendente,delle altre persone a me non me ne fotte un cazzo"disse lui alterandosi al mio nome facendomi sorridere,
"allora perché l'hai salvata tutte quelle volte?"Chiese brusco Simone,
silenzio,Rio non parlava guardava semplicemente con odio Simone che rideva,"che c'è domanda dolente?"Chiese ancora più invadente Simone irratondomi,
"semplicemente ha le ciglia lunghe"disse lui facendomi arrossire anche da dietro la scala che risalii piano per poi scendere di corsa facendo più rumore è possibile,"ragazzi anche voi svegli?"Chiesi io sorpresa facendo ridere Rio che si avvicinò al mio orecchio"prima ho visto una micietta focosa che ascoltava eri tu?"Chiese continuando a ridere mentre io cercavo di dargli gomitate su gomitate.
"Buonanotte"ci disse brusco Simone salendo con forza le scale,"conigliettino ino ino non vuoi unirti con noi nel letto??"Chiese Rio mandando falsi baci all'aria facendo infuriare ancora di più Simone.
"Che coniglio,ai tempi miei i conigli erano più educati"disse con sarcasmo misto a saggezza quel raccappriciate gattaccio nero che a quanto pare era un grandissimo stronzo costai io ridendo,"andiamo a dormire,gattuccio"ammiccai un bacio con la mano sull'ultima parola facendolo ridere,-che risata stupenda-pensai io con la testa fra le nuvole."Micetta svegliati prima che ti do fuoco"sbuffava infastidito Rio alle sei del mattino in boxer accompagnato da Simone rassegnato alla testardagine di quel gatto nero,ma io ero molto più testarda,"se voglio dormire rimango a dormire"urlai io affacciandomi alla finestra osservandoli,quant'erano buffi pensai ridendo sotto i baffi rimettendomi a letto,"ed io ti do fuoco"urlò di nuovo Rio senza pensare alle conseguenze-ora vado li è lo ammazzo-pensavo io ormai furente,mentre ascoltavo il silenzio della mia camera che venne interrotto da un urlo,"che c'èèè???"Urlai io esausta dal suo comportamente da animale,"dobbiamo dare fuoco alla casa"disse lui come se fosse ovvio,come se tutti penserebbero di dare fuoco alla propria casa dove c'erano milioni di ricordi,"ma lasciami dormire"grugnii io,ormai il sonno era passato ed io volevo uccidere quel gattaccio che aveva interrotto il mio sogno dove io e Brad Pitt ci baciavamo,lo fissai quasi con odio alzando la mano dove c'era una fiamma d'acqua,"dai Ali sai che i gatti odiano l'acqua"sussurrò con la voce strozzata dalla paura,"e tu sai che io amo dormire e amo Brad"dissi furente,"Brad?"Penso lui mentre le sue unghie diventavano artigli e i suoi denti erano aguzzi -proprio come quelli d'un gatto-osservai,"se vuoi combattere io sto qui"disse lui sorridendomi facendomi ancora più arrabbiare,-e che guerra sia-urlava il mio sguardo diabolico;le nostre labbra erano a due cm di distanza con lui sopra di me che cercava di bloccarmi,"sei ancora sicura di poter vincere micetta?"Mi chiese facendo spuntare le mie orecchie da gatta sui miei capelli,era troppo forte.
"Non ti lascerò dar fuoco a casa mia!"Urlavo invano verso Rio che era indeciso se usare della benzina oppure i suoi poteri,"devo"mi rispondeva semplicemente,senza farmi capire perché,
"non te lo lascerò fare"dissi io disintegrando con uno sguardo di fuoco(letteralmente) la benzina e l'accendino,-i miei poteri crescono a vista d'occhio-pensai io sorpresa,"i tuoi poteri crescono a dismisura"disse Simone che era dietro di noi,"Simo ti prego diglielo anche tu"urlavo ormai disperata ma non rassegnata,"devo"urlava ormai esasperato Rio,"ma perché?"Chiesi per la centesima volta,"perché Joker si sarà accorto che sarò scappato mi prenderà grazie al mio odore da gatto nero,e sarà indeciso se uccidermi lentamente oppure mandarmi prima da Zeus"urlava mentre salvisa su d'un albero,"ed io non scendo da qui finché tu non dai fuoco alla casa"disse in ultimo sul ramo più alto dove forse anche gli uccelli faticavano per arrivarci,ma io non avrei bruciato la mia casetta per qualsiasi motivo pensai entrando in casa per gustare la colazione che preparata da Simone che mi scrutava,"darai fuoco a casa tua?"Mi chiese curioso,"no,ma non capisco perché ora Rio si comporti in questo modo"sbuffai io gettando il tost sul tavolo,"Alyce lui ha semplicemente paura"disse Simone facendomi ridere,"ha affrontato Joker senza tremare ed ora avrebbe paura?"Chiesi io stizzita,"ho visto Joker che prendeva un ragazzo,un lupo mannaro trasformato e altamente pericolo,beh Joker lo ha ucciso con il solo sguardo"disse Simone degludendo"il sangue usciva da per tutto senza che lui lo toccasse"rabbrividii Simone.
Ormai era pomeriggio inoltrato e Rio era ancora sopra quella maestosa quercia,-andrò da lui-pensai sconsolata visto che non sapevo volare,ci volle un interminabile ora per arrivare da lui che sorpresi dormendo che le sue orecchie rizzate forse per la paura che io accarezzai dolcemente,sembrava un gatto gigante,un tenero gatto gigante,"hai deciso di dar fuoco a casa?"Chiese lui facendomi innervosire,"non gli darò fuoco,perché semplicemente non troviamo un altra soluzione?"Chiesi io con un sorriso allettante,"non voglio morire ho una persona da proteggere qui"disse lui guardandomi,"chi è questa persona?"Chiesi io con un tono di gelosia che ovviamente non era gelosia solo non volevo che doveva proteggiere un altra,"non posso dirtelo però fidati"mi disse guardandomi negli occhi,i suoi blu,i suoi spietati ora erano impauriti,"il problema non sono io ma se Joker mi catturasse ucciderebbe anche te"mi disse abbracciandomi"e anche se ti odio,l'unico che puo ucciderti sono io"mi bisbigliò facendomi arrossire,"non posso bruciare quella casa"dissi io dispiaciuta affogando il mio sguardo nel suo,"tanto vale consegnarmi allora"disse esausto,"no vabbene,però sappi che se darai fuoco a casa mia il mio odio verso di te aumenterà"dissi io preparandomi ad un altra scala,quando mi cinse la vita per poi portarmi giu"facciamo che mi odi quando siamo giù dall'albero?"Mi chiese baciandomi la guncia.
Oggi,stranissima ma ormai normalissima seria Rio e Simone diedero fuoco al nido del nostro amore caro Eddy,insieme a quelle fiamme ardenti non bruciavano solo cemento,mattonelle e chissà cosa,bruciavano anche i nostri ricordi,il nostro primo bacio sotto il portone,i nostri film su quel divano,le nostre notti su quel letto,io che ti leggevo storie d'amore mentre tu sbuffavi nel salone,tutto era in fumo,non c'erano più foto di noi(apparte qualcuna),non c'erano più manifesti che dichiaravno amore eterno,ma c'eri solo tu che ti nascondevi in un angolo nel mio cuore.
"Mettiamoci in cammino,è meglio se dormiamo nel bosco che ne dite?"Chiese Rio mentre SImone lo guardava schifato,"camera in hotel?","camera in hotel"dimmo in coro io e Simone che dubbioso chiese"ma da dove prendiamo i soldi?",
"tranquillo li fabbrico io"disse facendo comparire sulle sue mani sei banconote da cinquecento euro lasciando me e il coniglio a bocca aperta.


-Buon estate ci vediamo tra una decina di giorni,grazie ancora.



 

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Capitolo 14
*** Capitolo13;La musica del silenzio. ***


-Rieccomi gente,vi sono mancata?Spero di si u.u Sono stata in un posto fantastico con ragazzi fantastici :Q_____A voi come va l'estate?Ok sto prolungando godetevi il capitolo ^^
Buona lettura e grazie a voi che recensite.
  P.S
Se vi va sentite questa canzone che aodoro
 http://www.youtube.com/watch?v=rPIMnCZAOnM                                                                                                                       
                                                                                                                                                    Capitolo13;La musica del silenzio.

Ero seduta sul letto del hotel-mangiapane-fissando lo schermo nero del televisore a plasma pensando alla mia casa ormai polvere,polvere erano le foto mie e di Ed,polvere era la felicità provata in quella casa,polvere era la disperazione provata dopo la morte di Ed,ormai era tutto polvere.Mi sembrava impossibile come poltiplici oggetti potessero scomparire in così poco tempo.Nella mia stanza regnava il silenzio,un silezio pesante,un silenzio che mi straziava non potevo rimanere in quella stanza.
"A che pensi?"Mi chiese Simone entrato non so come nella mia stanza,non risposi rimanevo in silenzio,"sei triste per casa tua?"Mi chiese avvicinandosi alle mie labbra mentre io mi scostai,
"che hai?"Mi chiese preoccupato,
"in quella casa ho dato il mio primo bacio a Ed"dissi non a Simone ma al silenzio che girovagava per la stanza senza una meta,"prima di morire gli dissi ti odio"ricordai io lasciando che una lacrima rigasse il mio viso per poi rimanere intrappolata in un abbraccio del coniglio "qualsiasi cosa accada io sarò con te"mi disse alzandosi per andarsene,non sapevo se alzarmi per fermarmi o rimanere nella mia stanza ascoltando il silenzio.Lo lasciai andare in silenzio,continuando a fissare lo schermo spento fino a quando non sprofondai in un sonno riparatore.
"Ma cosa combini?Reagisci!"Urlava una voce fin troppo familiare dietro di me,"ma dove sono?"Chiesi io impaurita,"sulla luna"mi rispose di nuovo la voce facendomi ridere,ok ero in un sogno,"non mi riconosci neanche più?"Mi chiese un ragazzo dai capelli nero pece con dei riflessi blu,
"Rio perché entri nei miei sogni?Sparisci gattaccio!"Urlai io con tono di scherzo,ma il ragazzo che si girò verso di me non era Rio,"non mi riconosci?"Mi chiese Edward Shine mentre io mi buttavo fra le sue braccia per poi abbracciarlo stringerlo più forte baciarlo,"hei calmati Ali!"Mi disse lui prendendomi per la vita,"è solo un sogno"disse alludendo alla luna mentre il mio cuore prima gonfio di gioia stava per rompersi di nuovo,"ma io posso toccarti e tu parli"dissi io con gli occhi lucidi mentre lui mi strinse in uno dei suoi abbracci miracolosi "anche se è solo un sogno possiamo fare quello che vogliamo"disse iniziando a baciarmi il collo facendomi impazzire.
"Aly sveglia!"Urlò Rio nuovamente arrabbiato,mentre io mi svegliavo dal mio bellissimo sogno,"cosa vuoi?"Chiesi io furente mi aveva tolto il mio amato Ed,non gli bastava bruciare i miei ricordi ora voleva anche privarmi della felicità,"dobbiamo metterci in cerca dei pendenti ti sei forse dimenticata?"Mi chiese ignaro del pericolo imminente che ero diventata,"no me ne fotte un cazzo voglio solo Edward!"Urlai contro di lui cercando di ferirlo,cercando di far uscire delle lacrime da quegli occhi così blu,ma il suo viso restò immutato quando mi prese per la vita e mi portò sulla sua spalla,"ora tu ti stai buona"mi urlava invano mentre io non facevo altro che scalciare,"ti odioo"urlavo come una pazza mentre lui mi portava fuori dove c'era anche Simone,"me lo hai detto già ieri ricordi?"Mi chiese lui tranquillo mentre io lo fulminavo con lo sguardo per quanto mi era possibile fare,"dai mettila giù"disse infastitido Simone mentre Rio mi posò a terra,"ora vestiti che il tuo pigiamino con le rane è ridicolo"disse ghignando insieme a Simone che rideva,"io ho il pigiama con i coniglietti"ammise fra mille risa facendomi ridere,avevo lasciato Edward ed avevo trovato due pazzi,"vado a vestirmi"dissi io mentre andavo nella mia camera.
"Si parte per Fonix ragazzi!"Disse Simone sorridente mentre insieme salivamo sul treno per dormire,ma solo Simone si addormentò lasciando me e Rio in un silenzio imbarazzante,non per lui certo ma solo per me,perché dietro quel silenzio si nascondeva il mio sogno,-che strano sogno-pensavo guardando al difuori del finestrino in continuo movimento come il treno,"cos'hai sognato sta notte?"Mi chiese Rio scrutadandomi con i suoi spietati occhi blu,
"tu?"Chiesi io cercando di girare la frittata,
"tu che andavi ad abbracciarti con un ragazzo mentre Joker mi catturava"disse rabbrividendo,facendomi trasalire,"io ho sognato Eddy"dissi sotto voce facendolo ridere,"capisco"fù l'ultima parola che disse per poi addormentarsi mentre una lacrima gli rigava il volto,-non è possibile-pensai convincendomi d'aver solo immaginato quella lacrima.Ero di nuovo in compagnia del silenzio,quel silenzio che ora non nascondeva solo il dolore celato dietro la lacrima di quel gatto nero che apparentemente non doveva provare sentimenti.
"Che dormita!"Urlò Rio svegliandomi,"quando ho dormito?"Mi chiese come se non si fosse reso conto d'avermi svegliato da un sonno privo di sogni e speranze,"non lo so"risposi brusca,lasciando tutti in silenzio.
"SMETTILA!Devi reagire lo vuoi capire"mi urlava contro quella voce che riconobbi come Edward,"Ed!"Urlai mentre stavo per saltargli adosso,"smettila,sono costretto ad apparirti nei sogni per farti ragionare,non devi essere triste solo per una casa bruciata anche se era la nostra,se tu lotti,se tu troverai il pendente forse io potrò ritornare in vita"disse abbracciandomi mentre io mi aggrappavo a lui,"ma sono triste senza te"ammisi io quasi in lacrime,"dai bimba smettila,mi prometti che farai la brava e sarai la solita pazza?"Mi chiese guardandomi negli occhi,ma cosa pretendeva?"Sai sono stata adottata,mia madre è morta,ho conosciuto un gatto nero ed un coniglio,a si sono una mutaforme e se mi trovano mi uccidono"dissi io quasi senza fiato,un conato di parole che rivelava la realtà ciò che avevo nascosto anche a me."Non dovevo morire"disse baciandomi,un bacio dolce e appasionato,era un ballo fra le nostre lingue che danzavano,da troppo tempo lontane.

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Capitolo 15
*** Capitolo14;Sogni ***


d è tornato ma solo nei sogni,però ha detto una frase che certo non è passata in osservato "se tu troverai il pendente forse io potrò ritornare in vita" quindi c'è la possibilità che lui torni nel mondo dei vivi,ma perché appare proprio sulla luna?
E la lacrima di RIo,era vera o solo immaginazione?Il ragazzo che Aly abbracciava nel sogno del gattaccio era Edward?La fine di Rio cioè catturato da Joker mentre Aly bacia Ed era solo un semplice sogno o un sogno rivelatore?Tra di voi c'è chi preferisce Edward oppure Rio,io dico sempre Rio perchè è stata la mia prima creatura ** mentre Edward è stato il penultimo l'ultimo è stato Simone.Approposito che ne pensate di lui?Ora è inutile ma più avanti avrà un ruolo molto importante.. penso .. e poi dobbiamo ancora scoprire chi è la ragazza che deve proteggere Rio,e sopratutto chi è suo fratello.Ma ora mi sorge una domanda,
A Rio servono i pendenti per rimanere con la persona che ama a magic city.
A Edward per ritornare in vita.
A chi darà Alyce il pendente??
Buona lettura e grazie a voi che recensite **
                                                                                                         Capitolo14;Sogni.
 
Mi riempiva di baci con la sua bocca carnosa,passava le sue mani costantemente calde sul mio corpo,i suoi occhi nero pece mi osservavano con desiderio,il mio Edward era sopra di me,mezzo nudo intento a baciarmi sul ventre mentre io divento sempre più calda.
"Siamo arrivati!Svegliaaa"Urlava Rio nel mio orecchio mentre io aprii lentamente gli occhi,"dov'è la luna?"Chiesi frastornata,dov'era la luna dov'era lui?Era anche questo solo un sogno?No,non era un sogno io dormivo ma non era un sogno era qualcos'altro ne ero sicura."ti vuoi muovere micettì?"Mi chiese Rio prendendo uno zainetto da sotto il sedile osservandomi con aria stanca,"dai andiamo che Simo è già giù che ci aspetta,non pensavo che i conigli fossero così veloci"disse facendomi sorridere,uno dei pregi di Rio,forse l'unico era la sua innata capacità di dire cazzate con una faccia serissima,in poche ore il sogno lo dimenticai ripromettendomi di pensarci la notte;giravo il mio sguardo in largo e in tondo ma riuscivo a vedere solo erba,fiori,erba,alberi,fiori,erba!
"E' questa Fonix?"Chiesi io irritata,avevo paura di cercare un lago dove si trovava una ninfa intenzionata a trasformarci in fiori di loto,"no,siamo solo nel bosco,vogliamo uccidere subito la ninfa oppure prima riposare?"Chiese Rio con un innata naturalezza come se avesse appena detto "devo bere",non ero sicura di voler riposare,insomma cosa sarebbe successo dopo che avrò ottenuto il pendente della prima ninfa?
"andiamo a riposare,che sto morendo di fame,e voglio una carota!"Disse gonfiando le guance Simone facendomi sorridere,era così tenero con i suoi occhioni imperlati di viola e i capelli biondo grano,a quei pensieri lui si girò sorprendomi a guardarlo sorridendo,facendo sorridere anche lui.
Una volta arrivata nella cittadina rimasi a bocca aperta,era spiccicata alla mia città natala,era talmente uguale che mi faceva quasi paura,i centri commerciali,le case tutte basse fatte in legno,i negozi piccolissimi,le strade anguste e sporche,in quella città c'era tutto della mia città vecchia,tutto tranne gli incredibili ricordi passati da comune mortale.
"Wow è uguale alla città di casa tua carotì!"Esclamò meravigliato Simone mentre Rio si guardava intorno sospettoso,"ma non'è strano?"Chiese il gatto nero ancora più sospettoso continuando a guardarsi attorno,
"certo!"Dissi quasi urlando io incredula,
"che confusione sarà perché ti amo"urlò Simone correndo per tutte le strade per poi salutare due passanti che scapparono impauriti,"coniglio da strapazzo ma cosa fai??"Gli ringhiò contro Rio mentre io mi piegavo in due dalle risate,"uf ci sono riuscito"disse avvicinando i suoi occhi viola ai miei color nocciola,il suo corpo forte al mio,"sei più bella quando ridi"mi sussurò nell'orecchio destro facendomi trasalire sotto gli occhi minacciosi del gatto che ci guardava,anzi osservava con un sopracciglio alzato,"vuoi un autografo?"Chiesi io irritata,lo odiavo,era evidente,era stato lui a sconvolgermi la vita,se non lo avessi mai incontrato non sarei mai stata qui, ma a vivere una vita normale-il più possibile-,era sempre stata colpa sua,lui che mi voleva negare la felicità per proteggere una ragazza di cui non si sa nulla,era solo un povero vigliacco che scappava dai suoi problemi fingendo d'aver un motivo valido.
"No,però la tua foto nuda non mi dispiacerebbe"disse lui accennando il suo solito ghigno da pervertito ottenendo un mio pugno sulla testa,"pervertito!"Urlai mentre lo schiaffegiai,
"voglio vivere,pietà"disse ridendo Rio che s'incamminava lasciando me e Simone dietro verso il nulla.
Ormai era da un ora che camminavamo a vuoto,sempre le stesse case,i stessi negozi e persino i stessi passanti,
"dove siamo??"Chiesi io incredibilmente stanca,
"Alì  vola su quel palazzo e dimmi cosa vedi"mi disse facendomi ricordare la prova di volo,
la caduta,
il nulla,
occhi blu.

Era tutto ciò che riuscivo a ricordare,"oi se vuoi volo io,e che sono un po stanco"disse abbassando gli occhi trovando un vado interesse per le sue scarpe nere,"scusami ma non so volare"ammisi io trovando anche io molto interesse per le mie adidas,"giusto!"Disse lui come se un ricordo gli passò vicino,"faccio qualche zompetto io?"Chiese gentilmente Simone ottenendo una risata schernitrice da Rio,"no vado io"disse lui con le lacrime agli occhi per aver riso troppo,
"ma sei stanco"protestai io con aria indifferente,mi serviva per trovare i pendenti e così riottenere il mio Edward,avrei fatto qualsiasi cosa per riaverlo,pensai amara.
"Non preoccuparti micetta"mi disse sorridendo per poi fare un lungo balzo e ritrovarsi sul tetto dell'enorme palazzo.
"E' un illusione"disse il gattaccio nero con l'affanno,"dio che fatica"disse respirando sempre con più fatica,
"te lo avevo detto di non usare troppo i tuoi poteri,certo se vuoi schiattare prima del tempo fai pure"disse calmo,anzi calmissimo Simone guardandolo,in che senso schiattare prima del tempo?
"io devo riposare"disse Rio stendendosi sul pavimento chiudendo gli occhi,"che cosa?!Troviamo un hotel o una casa!"Urlai io esasperata,non lo sopportavo,aveva sonno dormiva,aveva fame mangiava,faceva tutto ciò che voleva senza curarsi delle persone che gli stavano intorno.
"Ragazzi c'è una casa aperta andiamo a vedere?"Chiese Simone incerto della risposta del gattaccio che annui,"e andiamo"disse sbadigliando.
La casa era vuota,non c'era anima viva ma solo sette letti anch'essi vuoti,"io dormo"disse Rio buttandosi sul letto vicino la finestra,per cadere nel mondo dei sogni ed essere subito seguito da me e Simone.
Pov Rio (eccezione)
Alyce e Simone dormivano da un pezzo ormai,al mio contrario,appena chiudevo gli occhi la stessa fitta al cuore che mi colpì sul palazzo ritornava,non riuscivo a respirare e sentivo il cuore fermarsi e poi riniziare a battere;era Joker che giocava con la mia vita,forse speravo che per il troppo dolore mi sarei arreso,ma non ero così dovevo a tutti costi proteggierla.Mi alzai dal letto tanto ero inutile stare steso pensando al dolore,mi avvicinai al letto di Alyce sorridendo -quant'è buffa-pensai osservandola,aveva una ciocca bruna che le sfiorava la bocca,dormiva senza cuscino ne coperte,era proprio una barbona!Continuai a guardarla pensando che forse io le avrei potuto rovinare la vita,se non mi avesse incontrato lei non sarebbe mai stata qui a rischiare continuamente anche ora,mentre dorme la vita.Ma perché ora mi ponevo queste domande?Io ero il gatto nero,il codardo,il bastardo,lo stronzo tutto tranne buono e amorevole,eppure ero seduto sul letto d'una bellissima ragazza rompi scatole con  una mano al cuore cercando di placare il dolore pensando al futuro di lei.Ritornai a letto,ma una domanda mi girava in testa ormai da giorni.
E SE LEI MI TRADISSE PER EDWARD?

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Capitolo 16
*** Capitolo15;Ferisa ***


Ciao!!Ringranzio DolceMemole e Maryangi per aver recensito e ne approfitto per dare il ri-benvenuto a Nemy,anche io sono stata in vacanza **Ora i tre bei pambini devono affrontare la ninfa alquanto pare pericolosa. se vi piacciono i manga o anime andate quihttp://www.liimanga.fan-club.it/Nello scorso capitolo Rio dice di sentire un dolore al cuore,e menziona in parte le sue preoccupazioni,in particolare quella di essere tradito,perché ha proprio questa paura?Sarà forse già stato tradito?Mentre Simone con la frase -se non vuoi schiattare prima del tempo-sembra di sapere molte più cose di quanto ci voglia far crede,e il fatto che il gattaccio nero non faccia neanche una faccia scandalizata e che lo sappia anche lui.Ma sanno cosa?Chi è veramente Simone?Davvero un docile ragazzo?
 
Mentre poi la nostra protagonista è decisa a recuperare il suo amato,e nella lettera della madre c'è scritto che con il pendente può dare e togliere la vita,ma per il pendente ha bisogno del vero amore che è morto,quindi vanno dalle Ninfe... ma dopo che avranno i pendenti cosa accadrà?
                                                                                                                                              Capitolo15;Ferisa
 
"Uf dai svegliati"Mi disse sbuffando Rio scocciato di svegliarmi tutte le mattine,ma perchè non mi svegliava Simone che era molto più dolce?!
"Eccomi,mi faccio una doccia mi vesto,faccio colazione e ci incamminiamo ok."Dissi io fredda,odiavo quando la mattina mi svegliavano ancor di più se a svegliarmi era un odioso gatto nero che a quanto pare non voleva farmi dormire,i suoi occhi blu quasi elettrici mi guardavano con un aria supefatta,riuscivo quasi a vedere cosa pensasse in quel momento-niente di buono-,poi il mio sguardo si soffermò su un particolare appena accennato,aveva un accenno di occhiaie ma come poteva se si era addormentato prima di tutti?!"Come mai ha le occhiaie?"Chiesi io imperterrita,"non ho dormito bene,il mio letto era un sasso"grugnì lui abbassando lo sguardo,odiavo quando evitava il mio sguardo."Ma Simone?"Chiesi io accorgendomi della sua assenza,
"e andato al supermercato"disse scocciato Rio rigorosamente in mutande,-come non potevo aver visto quel particolare prima??-Pensai io assonnata,"vatti a lavaaaaare"cantò Rio trottorellando per la stanza,per poi andare a prendere una confezione di pasticche dove non riuscii a leggere il nome d'essa,"cosa sono?"Chiesi io facendolo trasilire,"nulla,ora vatti a lavare"urlò Rio seriamente scocciato mentre io m'incamminavo per la doccia completamente ricoperta di calcare -ma i protepietari non conoscono cilitt bang?-Pensai io sorridendo entrando nella doccia.Il bagno era composto dalla doccia dove mi stavo lavando e da un gambinetto sporco subito dopo,in quegli istanti mi mancarono la mia vasca con idromassaggio e costantemente pulita che avevo a casa mia,casa,ora io non avevo più una casa,o meglio la mia casa erano Simone e Rio,due ragazzi completamente diffirenti,stare con loro era come assistere ad una guerra fra luce e buio,bene e male,e ovviemante Rio era il buio,come poteva esistere un ragazzo bello quanto crudele?Eppure apparte il suo essere stronzo da dna non era mai stato veramente cattivo con me,oltrepassando la notte in cui io gli restituii la felpa,oltre quella notte era sempre stato quasi gentile.Ma era lui che quella volta alla prova di volo cioè il giorno dopo del litigio mi aveva salvato?
Dovevo scoprirlo.
"Rio!"Dissi io con ancora l'asciugamano della doccia che mi copriva il corpo,lui mi guardava con il solito ghigno da pervertito,-ora o mai più-pensai io decisa,
"il giorno dopo il litigio alla prova di volo"silenzio,non riuscivo a continuare,forse avevo sbagliato,perché doveva essere lui se solo ventiquattro ore prima avevamo litigato?
"Dici quando ti ho salvato da una morte certa?Certo che dovresti stare più attenta"disse lui calmo lasciandomi con la bocca spalancata,era stato davvero lui.
"Perché mi hai salvato?"Chiesi io alla velocità della luce,"lo scoprirai quando ti farai grande"disse lui ridendo,ricordandomi d'aver due anni in meno di lui,"Rio!"Urlai io acida,ero curiosa dovevo sapere del perché mi avesse salvato,ma era inutile,"rivestiti se non vuoi essere violentata"disse lui ridendo mentre andava ad aprire la porta a Simone che rientrava con i cornetti caldi.
Una volta usciti da casa ci incamminammo verso un albero che sembrava non esserci la sera prima,
"secondo voi è un albero magico?"Chiese serio Rio facendomi ridere,"si Rio,e se gli vai vicino ti dice anche dove devi andare per Ferisa"risposi io sarcastica vedendo Rio che si accingeva verso l'albero,
"dove si trova Ferisa?"Chiese brusco Rio alla quercia dinanzi a lui,
"non te lo dico"rispose una voce anziana che sembrava impossibilmente provenire dalla rigorosa quercia
"e io ti uccido"rispose seriamente freddo Rio facendo allungare le sue unghie fino a diventare artigli sulle sue dita,
"non mi fai paura,posso parlare con la mutaforme?"Urlò l'albero muovendo le foglie sul suo "capo",
"non ci sono mutaformi qui"rispose Rio mantendendosi sul vago Rio,
"dai gattino se lo fai giuro che ti dirò dove si trova il lago"rispose l'albero in vena di contrattare,
"no."Rispose freddo Rio,
"perché ci parlo solo non la mangio"disse l'albero accennando una risata,
"ok ma devo esserci anche io"rispose di nuovo freddo Rio chiamandomi,"cosa c'è?"Chiesi io facendo finta di non aver origliato tutto il loro discorso,"so che stavi ascoltando la conversazione,l'albero ti vuole parlare"mi disse sorridendo facendomi arrossire,-che figuraccia-pensai io arrossendo di nuovo,
"volevo solo dirti di star attenta a chi ti circonta"mi disse per poi fammi cenno d'avvicinarmi,"devi essere sola"disse guardando Rio che fissava l'albero minacciosamente,"perché dev'essere sola??"Chiese Rio squadrando l'albero da capo a piedi o meglio da foglia a radice.
"Dai vattene"lo incitiai io ad andarsene ottenendo il suo sguardo più rabbioso,"guai a te se con un tuo ramoscello le fai male"disse andandosene lasciandomi a bocca aperta,per la seconda incredibile volta in una giornata,"cosa voleva dirmi?"Chiesi io gentilmente allo strano albero parlante,non aveva "rughe o grinze"la sua superfice era perfettamente piatta,se non fosse per un buco dove probabilmente c'era la tana di uno scogliattolino,"per andare da Ferisa basta passare dentro di me,però posso darti un consiglio?"Mi chiese mentre io pensavo a come poter entrare dentro di lui,"certo!"Esclamai io stranamente decisa,"Ferisa è crudele,prima resideva sull'olimpo era una delle tanti donne di Zeus,ma commise il più grande sbaglio che si può fare a questo mondo,diete a Zeus un maschio,e il Dio dei Dei per proteggiersi trasformò il piccolo in un fiore di loto ed incatenando la povera ninfa a questo lago"mi disse serio senza corrugare neanche il tronco,"aspetta,e perché Zeus non vuole maschi?"Chiesi io confusa mentre l'albero si mise a ridere,"se c'è un maschio,c'è un pretendente al "trono",sveglia!Ed ora riunisci agli altri che state per andare da Ferisa"disse facendo trasformare la sua tana per scogliattoli in un passaggio grande quanto tutto il suo tronco perfettamente piatto,riunii tutti per poi entrare,mi buttai completamente in quella specie di buco che portava al nulla,per ultima,andai dopo Simone che seguiva Rio.
Dov'ero?Mi chiedevo mentalmente mentre giravo lo sguardo tra fiori di loto,e fiori di loto,-dov'è Rio?-Pensai guardandomi attorno,dov'era Rio?!Continuavo a pensare senza vederlo,
"micetta ti sei svegliata finalmente"mi disse sbucando da dietro facendomi trasalire,"dove siamo?"Chiesi io confusa,"non lo so,non ne ho idea,ma è meglio se restiamo insieme."Mi disse prendendomi per la vita mentre io lo fulminai con lo sguardo,"si ma non così vicini"dissi io facendo apparire sul suo volto il solito sorriso da pervertiti.

 

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Capitolo 17
*** capitolo16;Combattimento ***


-Ed eccoci con un altro capitolo!!Certo ora che ci penso che nome Ferisa ma come m'è uscito?!!?!?!!?!?Insomma ora i personaggi si trovano immersi se così si può dire dai fiori di loto.Mentre Ferisa soffre per quello che gli ha fatto Zeus che non è stato crudele,ma non vuole lasciare il suo posto si guadagna tanto ad esse il Dio del mondo :DD Ok sto un po sclerando ma non temete scriverò qualcosa di serio. u________u 
                                                                                                              Capitolo16;Combattimento

"Ma Simone?"Chiesi io impaurita non vedendolo mentre Rio si avvicinava ai fiori di loto insinuando che parlassero,"Rio ora non è che siccome l'albero parlava parlano pure i fiori"gli dissi io divertita,"mi ascolti!"Urlai io continuando a fissarlo,"non so dov'è il coniglio"disse prendendo uno di quei meravigliosi fiori per poi iniziare a baciarlo,"ma cosa fai?"Chiesi io non ottendendo risposta,
"daii riidiii"borbottava lui mentre io ridevo come una pazza,"mi faccio un giro"dissi iniziando a girare intorno a Rio che scoppiò a ridere,non sapevo come mai ma quel posto mi metteva stranamente di buon umuore,e poi amavo ridere in quei pochi secondi riuscivo a dimenticarmi di tutto,quando la risate del gattaccio si spense e mi prese per la vita portandomi sul pavimento ricoperto da fiori,"che c'è?"Chiesi io mentre lui si alzava,"rimani qui,non ti muovere per nessun motivo!"Mi avvertì serio lui mentre io ricominciai a ridere,"vabbene"dissi fra mille risa mentre lui mi guardava preoccupato,"ti senti bene?"Mi chiese avvicinando il suo viso al mio,"magari è un effetto dei fiori,vieni con me va"mi disse prendemi porgendomi la mano per alzarmi,che posto strano io ridevo e lui era gentile.
"Siamo di nuovo qua!"Disse infime Rio dopo due ore di cammino a vuoto,ovunque andassimo riuscivo a vedere solo fiori,fiori,fiori,fiori,quando i miei occhi color nocciola si soffermarono su enorme prato verde che sembrava brillare con altro come se fosse un ornamento un lago anch'esso enorme,sembrava quasi il padrone di quell'immenso quadro composto da fiori di loto,"Rio vado li"sussurrai correndo nella direzione di quel lago.
"Benvenuta"mi disse una donna bellissima,aveva lunghi capelli neri che le accarezzavano dolcemente i fianchi e d'una frangia che le copriva i suoi occhi rosa come quei fiori,indosso aveva solo un velo con dei riflessi rosa,e al collo aveva un pendente con una grande pietra rosso intenso,"tu sei la ninfa?"Chiesi io curiosa rimanendo al mio posto fra l'erba verde quasi luminosa,"Si.Perché sei venuta da me?"Mi chiese gentilmente come se fosse un invito a parlare,volevo subito dirle del pendente ma un pensiero mi sfiorò la mente,come faceva mia madre a saper i nomi delle ninfe,forse le conosceva?
"Sai qualcosa di Elisabhet?"Chiesi io incerta vedendo la ninfa scoppiare in una fragorosa risata,"se parli della mutaforme certo"continuò a parlare gentilmente smettendo di ridere,"so tutto di lei anche dove si trova però per saperlo devi venire giù con me"mi disse ammaliandomi,stavo per andare da lei quando mi ricordai di Rio,dov'era finito?Stavo per andare indietro da lui ma la ninfa mi fermò prendendomi per le braccia,"sai cosa serve per annullare il sortilegio?"Mi chiese stringendo ancora di più la presa sulle mie povere braccie dolenti,"serve il cuore di una mutaforme"disse fancendomi trasalire,volevo scappare ma più cercavo di allontanarmi e più la stretta si fortificava,
"RIOOOOOOOOOOOOOOOOO!"Urlai sperando che mi sentisse,dove si era cacciato?Avevo paura tra le braccia di quella ninfa,cercavo d'usare il fuoco per scacciarla ma non ci riuscivo come se il suo corpo annullasse tutti i miei poteri,"resta qui"disse buttandomi su un cespuglio spinato ma non mi feci male -in primo luogo-,iniziai a sentire il dolore quando dal cespuglio iniziarono a salire rami anch'essi spinati che mi ricoprivano il corpo facendo entrare quelle piccole spine aguzze nella mia pelle,volevo urlare,piangere,liberarmi ma non ci riuscivo,non riuscivo ad usare i miei poteri,non riuscivo a piangere ne parlare era come se vivessi in una specie di bolla,forse dove sei morta,ma ora non potevo morire,cosa avrebbe fatto Rio se non ci fossi io a ricordargli di non essere troppo malvagio?
"Alyce??"Urlava Rio davanti a me senza guardarmi,"Micèèèè do stai?"Urlava proprio davanti a me,come poteva non vedermi?!Mentre urlava la ninfa o meglio Ferisa si avvicinò a lui facendolo sobbalzare,
"dov'è Alyce?"Gli urlò contro Rio prendendola per il collo,
"Rio da quanto tempo che non ti vedevo"disse abbracciandolo mentre lui la toglieva con la forza,"come sta Edward?"Chiese Ferisa a Rio che abbassò gli occhi,-Edward?Ma chi Eddino mio??-Pensai sconbussolata,per poi autoconvincermi di no,era impossibile-
"E' morto come se non lo sapessi"concluse Rio freddo avvicinandosi a lei,"dov'è lei?"Chiese stavolta freddo,come se gli importasse davvero dove fossi io,"che fai prima mi offendi e poi mi cerci??"Urlai io mentre le spine continuavano a bucarmi la pelle,ma lui non si girò verso di me,lui non mi sentiva ne poteva l'unica che poteva era lei,Ferisa.
"Ti dico solo che fra poco morirà"disse sorridendo,mentre gli occhi di Rio si riempivano di collera,rabbia e anche forse tristezza,stava così per me?O solo perché io avevo il pendente?
"Non fare quella faccia,insomma io la trovo irritante e poi una volta che lei sarà senza vita io ti darò il mio pendente e chiederò alle altre ninfe di darti gli altri che ne dici?"Chiese Ferisa a Rio che la prese di nuovo per il collo sbattendola sul pavimento"ma anche no.Dov'è Alyce Tide??"Chiese con il suo tono più freddo,facendo rabbrividire si me che la Ninfa,"vabbene"disse facendo scomparire la bolla che mi copriva ma non le spine,alla mia vista Rio spalancò la bocca,ero in fin di vita con le spine che ormai facevano parte del mio corpo,ma non mi dispiaceva averle non sentivo neanche più il dolore,mi davano solo fastidio,"micè ma che combini?!"Disse avvicinandosi a me togliendo i roghi con le mani insaguinate,"tranquilla ti libero io"diceva mentre dalle sue mani usciva sempre più sangue,"Ferì aiutami invece di guardare!"Urlava esasperato mentre la dea lo guardava sorridendo,"ma non era la ragazza di tuo f.."non riuscii a sentire l'ultima parola ero troppo stanca,"e con questo?!Mica mi piace,solo che non deve morire!"Urlava mentre ancora mi toglieva i rami spinati sporchi del mio sangue,
"se riuscirai a farla vivere ti darò il mio pendente"disse calma Ferisa mentre Rio mi liberò da quei rami maledetti facendomi cadere fra le sue braccia,volevo alzarmi,chiedergli di come potesse conoscere la nifa,ringraziarlo per avermi tolto quel fastidio dalle braccia ma non ci riuscivo.

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Capitolo 18
*** Capitolo17;Vivi ***


-Lo scorso capitolo è stato molto "emozionante",insomma come fa Rio a conoscere Ferisa?Perché lei ha detto da quanto tempo?Il fratello di Rio,Edward e lo stesso Eddino di Alyce?E Simone dov'è finito??Hei ragazze se vi piacciono i manga in questo sito potete anche trovare le scan ^^ http://www.liimanga.fan-club.it/card_captor_sakura_manga_scan_ita_p1132548.html
Grazie a MaryAngy,Nemy Salvatore(Salvotere per Damon o pure è il tuo vero cognome?)E a DolceMemome che recensiscono **
                                                                                                                                                   Capitolo17;Vivi.

-Questo capitolo inizierà subito con il pov di Rio visto che Ali è mezzamorente e non penso possa fare molto >.<


La stringevo con tutta la mia forza come se stringerla basterebbe a guarire tutti quei piccoli buchi sanguinanti che aveva sul tutto il corpo,i suoi capelli bruini color nocciola come gli occhi erano sporchi di sangue e sparpagliati sulle mie braccia che inutilmente cercavano di sistemarli,i suoi grandi splendidi occhi erano semichiusi inebediti dal dolore,volevo che vivesse ma cosa potevo fare?Osservavo quel corpo che reggevo con tanta furia morire,senza far nulla,come se quello fosse il suo destino.Quando mi ricordai dell'incantesimo che mi disse Edward,lo scambio di vita,
con quel incantesimo potevo dare la mia vita ad Alyce e prendermi la sua.
"Da pauperi animae meae iuvenis vita morientium"sussurrai nel suo orecchio per poi iniziare a baciarle il collo sotto gli occhi di Ferisa che mi guardava sbalordita,dovevo darle tre baci sul collo,uno sulla guancia ed infine un'altro sulle labbra.La baciavo mentre tremavo avevo paura,stavo per morire,cosa avrebbe fatto Alyce senza di me?Avrebbe avuto una vita migliore,magari avrebbe sposato quell coniglio idiota e vivrebbero per sempre felici e contenti.Mi fermai sulle sue labbra,l'ultimo bacio per compiere la magia ed io sarei morto,mi avvicinai a lei,
"Sei pazzo!"Urlò Ferisa scostandomi da Alyce che cadde sul pavimento ricoperto di fiori,"per tutto l'odio che provo per Zeus ma cosa combini?!Vuoi morire?!Senza di te la famiglia Shine non avrà più nessuno!Vuoi che la tua dinastia finisca così!?Non vuoi essere ricordato nei secoli dei secoli!?"Urlava mentre il mio sguardo era rivolto alla mia micetta che apparte respirare non dava nessun segno di vita,"se io morirei non mancherei a nessuno,ma se lei morirebbe mancherebbe a troppe persone stupida"risposi io alla ninfa con il tono più gelido che avevo,sperando di farla cedere,il suo pendente aveva la forza di guarire le persone se solo me lo avrebbe dato,pensavo fissando il pendente che abbassando gli occhi mi diete,"guariscila,e libera il coniglio poi vattene,scappa prima che io cambi idea sai potrei inseguirti se non sarei legata"disse muovendo le catene che la tenevano stretta a quel mondo di fiori di loto,a suo figlio.Rimasi a bocca aperta,
"Rio dimenticavo stai diventando troppo dolce sei più figo quando fai lo stronzo"disse facendomi sorridere mentre con il pendende andai da Alyce,ma ora cosa dovevo farci con quel coso?
"Ferisa ma come si usa?"Le chisi facendola ridere per poi passare il pendente su ogni ferita,"fra poco si sveglierà,non dimenticarti del coniglio che è proprio bello,ma non era l'ex aiutante di Jokerino?"Mi chiese mentre io annuivo,"si ora il nuovo è William"dissi io osservando Alyce che a poco a poco aprì gli occhi per poi saltare in piedi,"Rio!!!"Disse buttandosi fra le mie braccia per poi abbracciarmi,"ho vissuto un incubo io ero davanti a te ma tu non mi vedevi e poi mi hai visto ma io non riuscivo a parlare e non riuscivo a fare questo"disse facendo diventare il suo corpo di fuoco mentre io mi allontavo di scatto,"sto vicino a te stupida!"Urlai facendola ridere,"ma Ferisa e Simone?"Chiesi io non vedendo nessuno dei due,"dobbiamo liberare Simone e Ferisa se ne andata lasciandoci questo"dissi mettondo i pendente al collo di Ali,la quale stupita ammirò la pietra rossa sangue illuminarsi.
Pov Alyce
"Wow che bello s'illumina!"Dissi strabiliata ammirando il pendente al mio collo sotto gli occhi di Rio,forse dovevo rivalutarlo,forse non era proprio uno stronzo classificato,forse era costretto a comportarsi così,"però muoviti che dobbiamo prendere Simone"mi disse incoraggiandomi a camminare,no era il solito stronzo pensai io sospirando attirando la sua attenzione,mentre Rio cercava con lo sguardo Simone,"eccoloo!"Urlò lui liberandolo dalla cella in cui era imprigionato,"ed ora dove andiamo?"Chiese Simone mentre ritornavamo a Fox.
Ora dove saremmo andati a cercare un altra ninfa?
Una volta a Fox ci fermammo in un hotel dove Rio ordinò di riunirci nella sua stanza,
"Ragazzi vi ho convocati per dirvi una cosa molto importante"diceva Rio con un tono grave che mi faceva ridere,"signorina la prego non rida e per lei la rinuone giovinale"disse facendo ridere anche Simone che si era trattenuto fino ad ora,"ok la smetto però prima quando ho preso il pendente in mano è apparsa una lettera,io non lo letta perché sopra c'era scritto per Alyce quindi penso che sia per te,almeno che non esista un altra mutaforme con il tuo nome sto sbagliand.. comunque tiè"mi disse lanciandomi la lettera mentre io con anzia e paura cercavod 'aprirla,sarebbe stata un altra lettera di mia madre?
-Cara Alyce congratulazioni per aver preso la pietra rossa,Ferisa certe volte può essere cattiva ma è solo isterica è da molto tempo che è rinchiusa poverina,quindi congratulazioni vivi figlioletta!!Sono tanto curiosa di sapere chi ti aiuta u_u Lei mi ha detto che ti scortano due ragazzi molto belli,ci devo credere?
Comunque tesoro in ogni pietra c'è una mia lettera che ti scrivo giorno per giorno,la prossima petra sarà più difficile da prendere devi combattere contro Venia quella ragazza era una delle mie migliori amiche ma quando tuo padre mi baciò davanti a lei,beh scoprii che lei era innamorata pazza di tuo padre che naturalmente ha scelto me!!
P.S
Tuo padre:perché ti scortano proprio due ragazzi e non due ragazze???Io ti spezzo le gambeee!!!Chi sono questii????
P.P.S
Buona fortuna cara alla prossima lettere,un consiglio:
E se lei trasformare ti vorrà
Inizia a scappare di qua e di la,
Se lei ti prenderà,
inizia a urlare di qua e di la,
Se lei il pendente darti non vorrà,
usa il fuoco su di lei.

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Capitolo 19
*** Capitolo18;Confronto. ***


-Tadà eccoci con un nuovo capitolo,per chi non se ne fosse accorto nel capitolo precedente c'è stata una grossa rivelazione,ad un certo punto la ninfa dice rivolta a Rio una frase del genere: "vuoi che la dinastia della famiglia SHINE finisca così?"E chi è che nel primo capitolo a quel cognome???Andate a controllare u_u Ma Alyce lo scoprirà molto più tardi sennò che sfizio c'è?
Nello scorso capitolo Rio era pronto a scambiare la sua durata vitale con quella di Ali cioè era pronta a morire per lei.Wow.Non me lo aspettavo da lui.E ora sorgono spontanee delle domande
PERCHé LO HA FATTO?
                                                                                                                   Capitolo18;Confronto.


Per una volta ero io quella che si era svegliata prima,erano le 11.3O del mattino e dormivano ancora tutti,aprii gli occhi lentamente per abituarmi alla luce per poi affacciarmi mentre pensavo a cosa fare ora che ero la sola sveglia in casa,quando un pensiero vendicativo fu colto con un sorriso nella mia mente.Scesi nella cucina dell'hotel a prendere una bottiglia d'acqua salutando cortesemente i camerieri vestiti benissimo,
"buongiorno signorina"mi disse cordialmente uno di quei camerieri che sembravano manichini,"buongiorno"risposi anche io gentile al suo saluto,
"mi scusi ma a che camera alloggia?"Mi chiese mantendo un tono gentile,"nella ventidue perché ci sono problemi?"Chiesi io cercando di non perdere tempo la vendetta va servita fredda e l'acqua era a dir poco gelata,"no,è solo che è vicinissima alla mia,io sto alla numero 23"mi disse continuando con il suo tono dolce,quant'era carino quel manichino,però ora non avevo tempo di parlare.
Ero nella sua stanza,identica alla mia.Dormiva beato,con i suoi capelli neri dai riflessi blu completamente sparsi sul cuscino,anche se chiusi riuscivo quasi ad intravedere il colore blu intenso dei suoi occhi,mentre lo osservavo il mio occhio non potè far a meno di cadere sui suoi muscoli,le sue braccia forti e i suoi polpacci duri come la pietra,per poi sorridere al suo respiro e al suo cuore che batteva tanto forte,chissà cosa sognava mi chiesi avvicinandomi a lui chiedendomi se tutte le volte che veniva a svegliarmi si perdeva in un mare di pensieri,-dai Alyce Tide vendicati!-Pensai io svuotando la mia bottiglia d'acqua sul suo viso facendolo svegliare di colpo mentre ammiravo la sua faccia da tonno,"sto affogando!!"Urlò mentre ormai o ero piegata in due dalle risate,"oh sei stata tu!Me la pagherai!"Disse prendendomi a sacco di patata poggiandomi sulla sua spalla nuda per poi buttarmi sul letto e dire "che la lotta abbia inizio" mentre con le sue mani costantemente calde mi faceva il solletico,non riuscivo a smettere di ridere,mi faceva male la bocca ed il mio viso era di un rosso acceso,non solo per il solletico ma anche per il fatto che passava le sue mani calde sul mio corpo,"allora ti arrendi?"Mi chiese smettendo di farmi il solletico,-no!-Pensai volendo ancora le sue mani su di me,volendo rivedere la sue risata semplicemente stupenda,genuina,vera,non pensavo che Rio potesse persino ridere,pensai sorridendo a mia volta,ma il mio era un sorriso contagioso,un sorriso che si allargò anche sul volto di Rio ormai fradicio,"sai che odio l'acqua!Almeno mi hai risparmiato una doccia"disse lui guardando una me schifata,"no tu una doccia te la fai,non voglio andare in giro con un ragazzo puzzolente!"Alzai la voce io continuando a scherzare,"se ci vado tu vieni con me?"Mi chiese con il suo solito ghigno da pervertito prendendomi per la vita,stringendo con il suo braccio i miei fianchi facendomi ritrovare con il naso che toccava il suo,"ma levati"dissi io dopo secondi,forse minuti che mi ero persa nei suoi occhi blu metallici quasi elettrici,"è un no?"Chiese facendomi ridere,più dall'imbarazzo che per la sua testardagine,
"ho capito ti aspetto dopo a colazione micetta"disse facendomi arrossire ma per fortuna ero voltata così che non notò le mie guancie colorate di rosa,
-Perché tu Alyce Tide sei arrossita?-Mi chiesi alquanto confusa,era ovvio un uomo,un ragazzo mi aveva preso per la vita era ovvio che ero arrossita!!
Mentre camminavo per i corridoi dell'hotel in cerca della mia camera rigorosamente in pantaloncini giallo spiediti e una cannottiera bianca senza reggiseno,ero alla numero venticinque ora mi chiedo dove stava la numero ventidue?!
"In cerca della tua camera?"Mi chiese il cameriere di stamattina,"si mi devo vestire e andare a svegliare Simone che starà sicuramente dormendo"pensai ad alta voce facendolo sorridere,
"ahah,ok comunque la tua stanza è da quella parte"mi disse indicandomi la mia stanza mentre io mi rendevo conto della mia figuraccia.
Una volta vestita ci incontrammo tutti e tre,io il gatto e il coniglio per fare colazione nella stanza completamente verde dalle tende consumate ma i soliti camerieri,
"allora dopo ci mettiamo in viaggio?"Chiese Rio con la bocca piena di biscotti al cioccolato,
"ovvio"rispose Simone bevendo del latte,
"veramente io"non finii neanche la frase che ottenni i loro sguardi contrari,"viii pregoooo vogliooo visitareee Fonix!!"Urlai mettendo il broncio prendendo Simone per un gomito,lui era molto più facile da convincere,avvicinai il mio viso al suo,"perfavore"sussurrai vedendo i suoi occhi imperlati di viola sciogliersi,"oh grazie!"Dissi saltandogli letteralmente fra le braccia,"se ti accompagno abbracci anche me nanetta?"Mi chiese beffardo facendomi arrabbiarre,sentivo le guance diventare sempre più rosse colpite da una vampata di pura rabbia,"senti caro,io sono altissima per la mia età ed ho pure le gambe lunghe!!"Dissi io sull'orlo dell'isteria,ero magra,avevo un seno prospero,belle gambe ma ero alta solo un metro e settanta,ed odiavano quando me lo rinfacciavano,ovviamente Rio lo capii,"uuuuuhh,abbiamo una micetta focosamente tappa"disse facendomi ricordare la prima volta che lo incontrai,il mio vestitino di pelle e poi il fuoco,infine l'aria.Ero una mutaforme,quindi avevo molte cose da imparare,come avrei fatto?Mi chiesi lasciando il mio sguardo perdersi nel vuoto,"dai micè namo(andiamo)"mi disse con il suo solito tono freddo e distaccato,ma da quando parlava anche il romano?
Eravamo sull'orlo di un lago,c'erano solo laghi in quella cittadinella,alla fine optammo per un picnik al lago,cos'altro avremmo potuto fare?Mi chiesi io sorridente mentre Rio era a tuffarsi nel lago gelido con i suoi boxer,per fortuna che indossava i boxer e non le mutande sennò sai che imbarazzo,l'acuqa era gelida e lui sembrava come se non patisse quel freddo glaciale,
"è un pazzo"sussurrai,"no è un gatto nero,cioè peggio"disse Simone ridendo appogiando la sua nuca sulla mia spalla,"mi trascurano tutto ormai"disse sbuffando facendomi sorridere,"hahaha ma non è vero!"Dissi io cominciando ad accarezargli le sue orecchie quando mi avvertì di tuffarsi.
"Dai Ali vieni,una volta dentro non è poi così fredda!"M'incoraggiò Simone con le labbra viola,"se non vieni ti prendo io"disse Rio sorridendo,
"non mi tuffo tanto!!"Urlai io mentre Rio mi prendeva in braccio tutto bagnato,"aspetta fammi togliere i vestiti"dissi io cercando di scendere ma il suo sguardo non voleva repliche,e in un lampo mi ritrovai nel'acqua tanto verde e melmosa quanto ghiacciata,sentivo l'acqua insieme al freddo penetrarmi e pizzicarmi la pelle,per poi prendere un grosso respiro ed emergere,"pazzo!"Dissi io tremante,"scusate ma esco"esclamai io tremante,lasciandoli delusi ma faceva troppo freddo,mi spogliai mettendo i miei vestiti ad asciugare per poi prendere la maglia asciutta di Rio,-così la bagno per bene-pensai io crudele.Quando uscirono li ritrovai davanti entrambi,erano dannatamente belli.Simone sfoggiava i suoi capelli chiari e costantemente spettinati ornati dalle sue orecchie bianche e batuffolose,per poi toglierti il fiato con i suoi occhi viola e il suo fisico leggermente abbronzato ornato da un boxer bianco il quale al contatto con l'acqua diventava trasperente,mentre accanto c'era Rio che mi guardava con i suoi magnetici coperti da un ciuffo nero pece che spostò con le sue mani forti,per poi sorridermi con le sue labbra rosa e carnose praticamente perfetta,io semplicemente lo guardavo per poi finire -di nuovo-sul suo fisico statuario ed i suoi boxer neri.
"rientriamo in hotel"dissero all'unisuono i due ragazzi svegliandomi da i miei pensieri,si erano indubbiamente bellissimi.Ma più belli di Edward?

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Capitolo 20
*** Capitolo19;Segreti ***


-Eccoci con un nuovo capitolo,nello scorso capitolo sono stati messi a confronto Rio e Simone a voi chi piace di più?Il coniglio con le mutande bianche (tutte bagnate) o il gattaccio con il suoi boxer neri??
Che belli ieri tutti e tre al lago.. Ma che Simone era il compare di Jokerino?!
                                                                                                                              Capitolo19;Segreti

Mi buttai sotto la doccia calda,quel bagno al lago proprio non ci voleva ora tremavo come una foglia,per fortuna c'erano le goccie d'acqua calde che ricadevano sulla mia pelle riscaldandomi sempre di più;una volta preparata sarei dovuta andare a cena con Rio e Simone non ci stavamo trattenendo un po troppo?
Eravamo tutti e tre stesi sul pavimento mangiando la pizza,
"ma se abbiamo il ristorante a portata di mano perché mangiamo la pizza?"Chiese Simone con la bocca piena mostrando i funghi appena masticati,
"facciamo un bel gioco?"Chiesi guardandoli divertita,per poi ridere ai loro sguardi preoccupati,"che tipo di gioco??"Chiese Rio con il suo solito ghigno da pervertito abbassando la voce,mentre Simone rideva come un pazzo,"non quei giochi,parliamo del nostro passato,quando la bottiglia va su Rio io gli faccio una domanda e lui risponde capito?"Alla mia domanda sbiancarono entrambi ma annuirono.
Primo turno.
Percepivo la tensione fra quei due come se mentissero,ma io speravo solo che mi avrbbero mai chiesto di Edward,un giro,due giri e la bottiglia si fermò su Rio,
"parlami di tuo fratello e la tua ragazza"dissi io guardandolo mentre lui girava gli occhi,"mio fratello è un angelo,nel vero senso della parola vivevamo insieme io e lui in una casettina proprio bella anche se ci dovevamo nascondere lui era un angelo ma io un gatto nero,non ero molto ben visto dagli altri,però un giorno io avevo solo tredici anni arriva Zeus e dice a me e mio fratello di trasferirci in una nuova città,ci trasferiamo e abbiamo un secondo incontro con Zeus il quale spiega a mio fratello di conoscere una ragazza perché poi lui la dovrà proteggiere,ma quando mio fratello la vide se ne innamorò,ma non poteva stare con lei per sempre perché dopo due anni come dice la regola sarebbe dovuto salire all'olimpo allenarsi per cento anni e intanto guardarla dall'alto in modo che nessuno la possa far male,dopo questi due anni passati insieme ormai erano inseparabili però arrivò il giorno in cui lui se ne doveva andare,e per non andarsene da lei,per non dirgli addio si uccise.Io nel frattempo ero stato catturato da Jokerino che mi aveva portato alla Death,piuttosto tu Simone davvero aiutavi Joker?Raccontaci"disse sereno quando mi accorsi che quel gattaccio non aveva per niente avuto una bella infanzia,mentre suo fratello maggiore stava con la ragazza lui chissà quali ingiustizie doveva sopportare,mentre Simone era l'aiutante di Joker,wow,
"aspetta cosa?!Ci sono arrivata solo ora,tu eri,c'è,ma,proprio,wow"dissi io sconvolta rivolta a Simone,
"ok racconto,impratica stavo alla Death da appena un anno,quando arriva questo mascherato e mi fa che ho un grande potenziale e che se lavoro con lui salto le lezioni e mi da tutti dieci,ho preso l'opportunità al volo,ma poi,insomma non so neanche io quante persone ho ucciso,li sentivo strillare.. non c'è lo più fatto e mi sono ritirato,tu Ali cosa ci racconti?"Mi chiese facendomi arrossire,"io non ho nulla di tragico alle mie spalle solo sono stata un po male quando è morto Edward,l'ultima parola che gli dissi fu ti odio"dissi con gli occhi lucidi per poi voltarmi in modo che ne Simone ne Rio mi potessero vedere,che stupida che ero vicino a me c'era chi aveva ucciso e chi aveva visto uccidere e non erano neanche un po tristi,mentre io piangevo per una stupida perdita,non tanto stupida.
"dai micè non aprire i rubinetti non c'è ne bisogno ormai è tutto passato"disse Rio sorridendo,un sorriso molto poco convincente,ma era comunque un sorriso contagioso che si estese sul mio viso fino a quello di Simone,"sapete ragazzi anche se odio Rio ultimamente mi fa quasi un po meno schifo"disse Simone sorridendo,"tu invece mi fai sempre schifo,aiutante di Joker bla"disse Rio mimando uno sputo,facendo arrabbiare Simone che lo guardò con aria minacciosa,"ragazzi che ne dite di guardarci un film?Ne ho uno io nella valigia!"Dissi io sorridente,"che film?"Chiese curioso Simone,
"titanic"dissi io sorridente lasciando loro con lo sguardo confuso,"è un film d'azione?"Chiese Rio mentre io annuivo.
Dopo un ora di film Simone dormiva con  la testa poggiata sulle mia gambe e Rio che cercava di spostarlo,"perché lo fai dormire su di te?Guarda dove sta il suo naso!"Disse mentre io mi abbassai a vedere arrossendo,"che centra lui non è un maniaco!E poi guarda quant'è dolce"dissi guardandolo era davvero tenero,"LEVATII!"Urlò Rio nell orecchio di simone facendolo sobbalzare,"mh si mi levo"disse per poi ritornare a dormire sull'altra sponda del letto,"ora mi metto io"urlò Rio ma io lo bloccai con la mano,"no guarda il film"lo liquidai scherzando.
"Se salto io salti tu ricordi?"Disse Rose baciando il suo amato mentre io piangevo come una dissenata,"oddio sta cretina mo muoiono tutti e due"rispose acido Rio ottenendo un mio sguardo lacrimato e pure acido,quando Jack morì Rio scoppiò in una fragorosa risata,"ma che cazzata assurda!"Disse addormentadosi.
Era l'una di notte,dormivano tutti tranne me,quando mia accorsi di uno zaino nero che aprii subito trovando un quadernino nero,aprii la prima pagina su cui c'era scritto:
Caro Diaro,
Ho deciso di scrivere un diario perché con chiunque parli dicono che sono cattivo e mi evitano,per di più mio fratello è il più amato della città.Stupido angelo.
Quando sarò grande sarò talmente cattivo che per una volta sarò io ad allontanare le persone sopratutto gli angeli!!!!!
Ciao,ciao
Rio.
-
Caro Diario,
E' il mio diciasettesimo compleanno,scusa se per un po di anni non to scritto,il fatto e che uno con una strana maschera mi ha rapito un mese dopo che ho scritto la prima pagina ._. (se sapevo non scrivevo proprio),mi prenderai per stupido se ti dico che sono solo in una stanza buia immaginando la mia torta di compleanno,uf non è giusto tutta colpa di quel mentecatto che voleva trasferirsi .-.
Ho un braccio che sanguina scusa se ti sporco le pagine =S 
Vado che parlare\scrivere con un oggetto che non risponde mi annoia.
ADDIO RIO.
-
Caro Diario,
Ho conosciuto una mutaforme pensavo che fossero morte tutte u.u Sta dormendo nel mio letto,meglio se dormo per terra ha la faccia di una ragazza che ha la pistola a portata di mano ahhahaha Ciau.
Rio.

Mentre leggevo quelle pagine delle lacrime rigavano il mio viso.Povero ragazzo pensai guardandolo con dolcezza stendendomi vicino a lui facendolo girare verso di me,"che fai micetta?"Mi chiese svegliandosi,i nostri visi erano talmente vicini da poter sentire i nostri cuori battere all'unisuono"ho freddo"dissi acconlandomi a lui.


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Capitolo 21
*** Capitolo2O;Amicizia. ***


Ed eccovi il nuovo capitolo,scrivo solo questo perché prima avevo scritto un super capitolo e ho tolto senza salvare .__________________________.Hhaa
Rio:sceemaa ci sei più andata alla C.I.M?
io:se mi accompagni ù__ù
Rio:li hanno i letti alla cim??
Ali:a cosa vi servirebbero???
Simone:state di nuovo insieme *-*
Ali:cosa?
Edward:amore mio sono resuscitato solo per te love love kiss kiss
Ali:oh amore mio love love
Joker:dov'è Rio?!Eccolo!*Spara Edward scambiandolo per Rio
Ali:noooooo
Rio:mio fratello :(
io:ti consolo io *si baciano
Ali:cos,cos cosa??
Rio:non è come sembra!
Edward:siii *Rio lo spara,"zitto tu."
                                                                                                                                    Capitolo2O;Amicizia.
 
Stando così vicino a Rio quasi non riuscivo a dormire,mi giravo e rigiravo nel letto,ero agitata,troppo agitata!
"mmmm"farfugliò il gattaccio abbracciandomi,"voglio un orso"diceva mentre strofinava il suo viso contro la mia spalla facendomi diventare d'un rosso scarlatto,continuavo a rigirarmi nel letto finché non feci svegliare anche Rio che mi guardava intontito forse perché erano le tre del mattino,"Ali dormi"mi disse lui alzandosi per andare a bere,"non ci riesco!"Dissi io appoggiando il mio viso sulle ginocchia,lui si abbassò guardandomi negli occhi per poi accarezzarmi il viso,"hai fatto qualche brutto incubo?"Mi chiese serio ma con un tono scherzoso,aveva forse vent'anni e si comportava come un bambino di dodici,mi ricordava un personaggio delle favole ma non mi veniva il nome,eppure ero sicura di saperlo,
"hei"mi riportò alla realtà mentre io lo guardai con il mio sguardo forse più dolce al mondo,"ho capito hai paura dell'uomo nero,uf quanto sei complicata!Vuoi che controlli sotto il letto?"Mi chiese con un sorriso a trentadue denti e una voce serissima,"mi prendi in giro?"Chiesi facendo la finta offesa,"noooo"disse lui allungando a dismisura la o facendomi ridire,"PETER PAN!"Urlai senza accorgermene,ottenendo il suo sguardo più confuso,"ma chi il ragazzino che è rimasto solo?"Mi chiese lui cogliendomi alla sprovvista,
"ma cosa dici!Peter era un bambino che non sapeva distinguere realtà da fantasia e allora"stavo per continuare ma mi azzittì con semplice "shh,lo so chi è,ora è solo lui trilli e le sue battaglie epiche contro Capitan Uncino che infine sono anche amici!Ma comunque cosa centra?"Mi chiese lui confuso mentre gli dieti un bacio leggero sulla guancia accompagnato da un "notte".
"Ragazzi svegliatevi,vi prego!Dobbiamo scappare Joker è vicinissimo!"Urlava Simone preoccupato mentre Rio scattò in piedi,"come lo fai a dire?"Chiese il gattaccio al massimo della preoccupazione,"c'è la sua macchina sotto l'hotel!"Urlò Simone esasperato,"se ci becca uccide tutti e tre come stiamo"disse prendendomi in bracco come se fossi un sacco di patate per poi correre come un pazzo per tutte le scale dell'hotel mentre Rio correva a quattro mani,cioè zampe,non lo avevo mai visto trasformato completamente,aveva il solito completo nero solo se era possibile più nero,sui suoi capelli c'erano le orecchie che avevo sempre voluto accarezzare,ed infine dalle sue mani spuntavano degli artigli con cui ero sicura poteva uccidere molte persone.
Una volta fuori dall'hotel ci buttammo a capofitto in una macchina per poi accenderla in qualche modo e partire,non sapevo dove ma di sicuro lontano da Joker.
Dopo un ora interrotta di macchina affacciata al finestrino dove si vedeva solo campi aridi su campi aridi stavo per collassare,
"ma quando arriviamo???E dove stiamo andando?"Chiesi io esaperata  Rio che guidava,"micè statte zitta che in radio c'è -ostia beach- ,comunque andiamo a Venia"disse scocciato cercando di sentire una canzone completamente in romanaccio dal ritmo che prendeva,"scusa ma come mai hai un accetto romano?"Chiese Simone incuriosito mentre Rio cantava "stamo a ostia beach,mh?Prima vivevo a Roma nel mondo dei nonmagici perché si sente?"Mi chiese serio mentre io scuotevo la testa a mò di no,soffocando a stento una risata.
Finalmente eravamo arrivati a Venia,
"ed eccoci nella city proibita"disse ridendo Rio che scaraventò la macchina nel mare,
"perché proibita?"Chiesi io confusa,
"vedrai"risposero all'unisuono Simone e Rio ridendo.
Appena uscita dalla macchina rimasi accecata da un bagliore immenso di luce,rimanendo a bocca aperta cos'era quella una Las Vegas magica?
Appena mettemmo piede nella città,"da dove iniziamo a visitare?"Chiesi io curiosa,
"ma va a dormire"mi rispose freddo Rio  andando con le orecchie da gatto alzate al massimo da una pantera che vestiva di sola minibiancheria intima.
Dov'era finita la dolcezza di sola una sera prima?Il suo essere stronzo scherzando il suo modo di ascoltarmi e prendermi in giro allo stesso tempo,in quel momento mentre mentre per la vita la pantera che gli passava le mani sotto la maglia sentivo gli occhi bruciarmi e delle lacrime bastarde che volevano con prepotenza uscire dia miei occhi ormai brucianti.
"Simone scusa mi dai un po di soldi che cerco un hotel?"Chiesi con gli occhi che ancora mi bruciavano e la voce incrinata dalle lacrime,
"carotì ma che scherzi ti accompagno io,tranquilla"disse abbracciandomi davanti tutti mentre io lo strinsi più forte,quasi avessi bisogno di quell'abbraccio,ormai ero praticamente aggrappata a lui cercando inutilmente di non piangere,
"dai andiamo in un hotel e mi racconti,e non piangere davanti a lui trattieni le lacrime per un po"mi disse porgendomi la mano che io strinsi più forte che mai.Potevamo esser scambiati per una coppiettina,camminavamo mano per mano mentre le altre persone avevano assistito la scena compreso Rio che se ne andò con la panterona.
Erano le quattro di notte mentre parlavo a Simone del mio disagio a star vicino ad una persona che mi ricordava così tanto Edward.
"Capisco dai guarda me che da quanto ho capito sono il contrario del tuo Eddino"disse facendomi ridere mentre io ormai dormivo fra le sue braccia,"mi puoi togliere i pantaloncini che non riesco a dormirci con quelli?"Chiesi io facendolo arrossire mentre sentii che mi toglieva i pantaloncini in modo da poter sprofondare nel sonno fra le sue braccia,io non avevo bisogno di Rio pensai prima di crollare nel mondo dei sogni.
"Dai micetta svegliati che ti devo parlare!"Urlò entrando nella mia camera il gattaccio che rimase paralizzato alla vista di me senza pantaloni e Simone in mutande che dormivamo insieme,sapevo che ciò che stava pensando non era casto,ma gli stava bene lui era andato con la panterona!E lo si poteva capire dalla camicia abbottonata male.
"Uhh scusate se vi ho svegliato"disse andandosene,aveva uno strano tono di voce.
Pov Rio
Ero appena uscito dal loro nido d'amore,non potevo credere che mi aveva tradito,ed io che avevo lasciato la panterona con un solo bacio.Non potevo crederci sentivo gli occhi bruciarmi ma non capivo il perché,a me cosa me ne fregava di lei?Proprio niente,niente di niente poteva fare tutto ciò che voleva.

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Capitolo 22
*** Capitolo21;Giochiamo. ***


Oh ma cosa hanno combinato?Ragazze vi giuro sto facendo molta fatica a rispettare il mio "posto ogni giorno" puff che pizze ù_ù Però mi impegno lo stesso Nemy e Mery grazie per le recensioni *--*
                                                                                                                                           Capitolo21;Giochiamo.
 
"Allora perché non proviamo la piscina dell'albergo?"Chiese Simone speranzose di togliere gli sguardi di fuoco tra me e Rio,che cercava di uccidermi con gli occhi,non riuscivo a capire del perché della sua reazione,prima faceva il dolce,si comportava come un principe azzurro e il giorno dopo si faceva una vista così per caso.Ora cosa si aspettavo?Che sarei corsa da lui dicendogli che saremmo stati migliori amici?Beh non sarebbe stato propio così.
"Oddioooo Elèna che ci fai qua?"Chiese Rio ad una cameriera che sfoggiava dei capelli biondo platino con minimo una terza di petto,che rabbia che mi faceva!Non riusciva a capire che mi aveva ferito?Sentivo di nuovo gli occhi pizzicarmi volevo sparire dalla faccia della terra.
"Vi presento Elèna"disse facendo sedere la sua nuova compagna che gli stampò un bacio sulle labbra,"piacere e tutto mio,amore"disse rivolgendosi  a Rio,"devo prendere la forchetta,mi è caduta sotto il tavolo"disse abbassandosi.
"Ali andiamocene!"Disse prendondomi la mano Simone,"noi andiamo in piscina se ti va raggiuncici"disse infine ottenendo una me confusa,"perché stiamo andando via?"Chiesi io arrabbiata,"carotì perché lei va proprio sotto il tavolo secondo te?"Mi chiese ma io non capii o meglio fecii finta di non capire,decisi che era meglio pensare alla forchetta.
Eravamo nella piscina dell hotel completamente desolata,quasi faceva paura,anzi faceva paura.
"Ho paura proteggimi"disse nascondendosi dietro di me ridendo,per poi stringermi la vita,"hei Ali"sussurrò il coniglio dandomi piccoli baci sul collo,"hai mai"continuò banciandomi le spalle mentre con le mani accarezzava il mio ventre piatto,"pensato che"continuò accarezzandomi le gambe nude facendomi traslire,"tutto questo"continuò facendomi girare verso di lui,riuscivo a vedere i suoi occhi viola desiderosi di me,"sia solo"sussurrò constringendomi ad avvicinarmi ancora di più a lui,"un"sussurrò dandomi un piccolo morso sul mio labbro inferiore,"gioco."Disse infine spingendomi ai bordi della piscina avvolgendo la mia vita con il suo braccio,"e tu che fai giochi?"Mi chiese dandomi un bacio a stampo mentre io ormai tremavo,gli unici -vestiti- che ci divedavano davvero erano un bikini a laccetti,e un boxero rigorosamente bianco,"quali sono le regole?"Dissi io mettendo lui al bordo,sapevo che stavo per trasformarmi in micetta,"non ci sono regole ma sappi che il gioco si chiama ricerca al cuore della mutaforme"mi sussurrò all'orecchio riportandomi al bordo,le sue labbra erano a due cm da me sentivo il suo respiro contorcersi al mio,il mio cuore batteva all'impazzata quasi pensavo riuscisse a volare via,"Ragazzi!Allora che fate?"Urlarono Rio e la sua nuova ragazza che non era Elèna,
"giocavamo"dissi io con un trionfante sorriso dando un leggero bacio a stampo a Simone che mi prese per le braccia e ricambiò con un bacio molto più passionale,proprio sotto gli occhi di Rio che ci guardava ad occhi aperte,ma cosa stavo facendo?Baciavo SImone?Insomma era indubbiamente bello ma a me non piaceva l'unica persona che riusciva a far battere il mio cuore ormai ferito era Edward.Ma era meglio continuare a giocare non avrei fatto vincere Rio e la sua nuova fiamma,
"wow che bel gioco,beh ora giochiamo ache io e Strera"disse guardando con finta dolcezza la ragazza che lo baciò,
"perché non facciamo un bel gioco?"Chiese Strera facendo ondulare tutto il suo corpo sinuoso verso Simone,"io salgo sulle sue spalla,Ali su quelle di Rio e chi delle due ragazze cade per prima vince."Disse lei passando le sue dita sui pettorali del coniglio che gli fermò la mano guardandomi mentre io gli regalavo un sorriso.
"allora iniziamo!"Disse Rio posizionandosi sotto le mie gambe mentre io arrossivo,"Ali io vado sotto e tu sali in groppa ok?Non dobbiamo farli vincere!"Disse ridendo mentre io cercavo di rimanere a galla nel mare dei suoi occhi.
Io ero sopra di Rio mentre Strera era su di Simone che si avvicinava sempre di più,
"Ali devi schizzargli negli occhi e io li faccio cadere!"Disse lui ma io potevo fare di meglio,"farò di meglio"dissi io sorridendo,iniziai a guardare l'acqua della piscina per poi muovere la mano a tempo con le piccole onde che si creavano per colpa dei nostri momenti,ed in un secondo una bolla d'acqua era sopra la testa di Simone e la sua nuova amica,mentre Rio rideva,-ma come avevo fatto?-Pensavo confusa ricordando i miei poteri da mutaforme.Un altro secondo e la bolla si ruppe su di loro facendoli cadere,è così il primo round era nostro!
"Hahaha grande!"Urlò Rio abbracciandomi sapevo che non era un abbraccio amorevole ma più uno -wow amico sei forte!-E la cosa mi rattristava ma sempre meglio un Rio strano che uno freddo.
Ora mi ritrovavo a giocare ad uno stupido gioco che forse non era neanche tanto un gioco,
"riesci a fare la stessa cosa un altra volta?"Mi chiese Rio quasi fosse premuroso per poi tornare ad avere il suo sguardo freddo mentre io annuivo,ricreai la bolla d'acqua sta volta con un po di fatica non sapevo perché sembrava che più usavo  la magia più mi stancassi,forse il mio corpo ancora non era bituato a tutta quella fantastica magia che fluiva nel mio corpo,
"Eh no cara"disse Strera creando uno scudo d'aria facendo rimbalzare la bolla su me e Rio che con gli artigli riuscì a farla "rompere" lontano da noi,ne creai un altra più grande sta volta,sentivo l'energia che mi aveva accompagnato fino ad ora continuare ad andarsene,
"non hai capito che ora non funziona più"disse Strera creando uno scudo d'aria lanciando la palla verso me che fu accolta da un altro scudo d'aria,la lasciai a bocca aperta,
"Hai due poteri?Anche io ho due poteri!Ma non dico l'altro"disse ridendo,rise così tanto da perdere l'equilibro da cadere in acqua,in quel momento mentre cercavo di fare un altra bolla d'acqua fra mille risa sentii le mia energia abbandonarmi,chiusi gli occhi sentii il buio pervadere.
"hei finalmente ti sei svegliata"sussurrò qualcuno che mi accarezzava i capelli,alzai gli occhi incrociando due grandi occhi blu elettrici,
"mi hai fatto preoccupare,stai bene?"Mi chiese mentre io ero sempre più confusa,"ma non eri arrabbiato?"Chiesi io ancora con i dolori alla testa,"non mi arrabbio mai"disse mentre io soffocai una leggera risata facendolo innervosire,"uf ero arrabbiato,io te e Simone siamo una squadra però tu stai sempre con lui,a che cazzo vi servo io?Tanto lo sappiamo benissimo che alla fine userai il pendente per"si bloccò maledicendosi per poi voltarsi a guardarmi,allora era questo il motivo per cui era arrabbiato?Voleva essere più partecipe niente di più niente di meno,
"li userò per cosa?"Chiesi io guardandolo mentre lui abbassava lo sguardo,"per Edward,con il pendente puoi riportarlo in vita."Disse forzando un sorriso mentre io sentivo le lacrime salire non sapevo perché,ma con Rio mi sentivo al sicuro,"allora smettila di odiarmi"dissi io piangendo,ma cosa avevo detto?Ero io che odiavo lui e non il contrario,
"stupida"disse abbracciandomi,sentii le sue braccia stringermi forte a se,"maddai micietta non essere stupida!"In quei momenti capiii che non sarei mai riuscita a capire Rio,prima era freddo,poi stronzo,dopo ancora dolce,e poi diventava un principe azzurro per ritornare ad essere stronzo.Ma era il suo essere imprevedibile che lo rendeva fiero d'esser un gattaccio nero.



 

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Capitolo 23
*** Capitolo22;Sesso. ***


-Scusate se posto tardi,mi sono andata a vedere HP ma che bello *-*                                     
                                                                                                                                    Capitolo22;Sesso
.

"Dai andiamo"Disse Rio distogliendosi da me,quasi non volevo,lo vidi aprire la porta per andarsene senza che io potessi fare nulla,"micetta rimani a guadarmi o vieni con me?"Mi chiese lui ridendo mentre io mi alzavo,avevo ancora forti dolori alla testa e le mie gambe tremavano,caddi.Rio mi guardò preoccupato correndo da me,"ho capito stai ancora male"disse avvicinandosi a me per aiutarmi ad alzarmi,"non c'è la fai ad alzarti?"Mi chiese titubante mentre un mostruoso mal di testa mi colpiva-di nuovo-volevo chiudere gli occhi e dormire ma non ci riuscivo,non potevo dormire con il suo sguardo fisso nel mio,"Oh calmati,hai bisogno di una dormita?"Continuava a parlare mentre la mia testa scoppiava,ma non volevo che se ne andasse,
"si ma rimani qua"sussurrai mentre lui mi strinse a se,"no,non me ne vado tu però riposati,ok?"Mi chiese sussurando,ma non risposi,nascosi semplicemente il mio viso fra le sue braccia facendolo sorridere,"ti senti debole vero?E' normale hai usato troppo i tuoi poteri senza essere preparata stupida di una micetta!"Continuava parlandomi sempre in sussurrò mentre io cervado d'addormentarmi,tenevo il viso fra l'incavo della sua spalla mentre lui mi cingeva il corpo con le sue braccia forti,piano piano riuscii a prendere sonno sempre fra la stretta forte delle sue braccia che per tutta la notte non si allentò mai.
"Amore?"Mi chiese Edward seduto sulla superfice della luna con indosso una strana camicia bianca e i suoi box del medesimo colore,-ma perché eravamo sempre sulla luna?-Pensai io confusa,andando vicino a lui,"cosa c'è?"Chiesi io trattenendomi da saltargli letteralmente a dosso,"ti voglio solo dire che se ti innamori di qualcuno io non ho niente in contrario,ma perchè proprio quell'animale??"Urlò alzandosi in preda alla rabbia,
"Amore,cioè Alyce scusami,se tu vorresti stare con qualcuno per me va bene,ma non con Rio!E' crudele tu non sai cosa ha fatto!E' un buona annulla,pensa solo a se stesso!E' se fa il dolce con te di certo non vuole l'amore ma altro!E' solo un povero stupido!Io lo odio!"Urlava ormai in preda alla rabbia,
"calmati!Come fai a sapere tutte queste cose sul suo conto?"Chiesi io confusa,osservando la chiara delusione dipinta sul suo viso,"allora tu,lui,insomma,tu lo a..,lui ha preso il mio posto?"Mi chiese titubante qusi un sussurrò a quelle parole andai da lui per poi baciarlo,un bacio intenso,passionale,ma sapevo che a lui i baci non bastavano più da molto tempo ormai,indossavo ancora il costume colorato della mattina che lui fece scivolare via come se non ci fosse mai stato,sentivo le sue mani costantemente calde accarazzarmi il corpo,eravamo entrambi stesi sulla superfice lunare per niente comoda a mio parere,
"Ed?"Chiesi io attirando la sua attenzione,
"fai l'amore con me."Sussurrai ottenendo un bacio come risposta.
Mi svegliai sola sul pavimento della stanza,con solo una camicia bianca in dosso,era la camicia di Edward prova che non era un sogno,ma se non era un sogno,io ero andata davvero sulla luna?E non sarei dovuta morire?E Rio dov'era finito?
Confusa mi misi un pantaloncino nero e andai di corsa alla stanza di Rio per trovarlo ancora a dormire,"SVEGLIAAA"urlai io cercando di fare più confusione possibile inimmaginabile,si svegliò di colpo facendomi osservare i suoi occhi blu gonfi,perché erano gonfi?Aveva pianto?
"Rio cos'è successo?"Chiesi io allarmata vedendolo in quello stato ma ottenni solo uno sguardo di completo ribrezzo,"ho l'allergia"disse lui distogliendo lo sguardo da me,
"e a cosa sei allergico?"Chiesi io premurosa ma con uno sguardo beato sul viso,"alle false,alle bugie,alle illusioni,all'amore sono talmente tante le cose per cui sono allergico"disse indicandomi freddo la porta,quasi fosse un invito per farmene andare,"perché non sei rimasto con me?"Chiesi io con una punta di rabbia che in realtà era delusione,
"pensavo non ti servissi più"disse lui freddo prendendomi per le spalle e buttarmi fuori dalla porta,"preparati che fra po andiamo via"disse lui rimettendosi a letto mentre io osservavo le sue natiche troppo,troppo sexy.
Ritornai in camera ripensando alla sera prima,a Edward ciò che avevo fatto con Ed,non era di certo la prima volta ma non con un morto!A quei pensieri mi rattristavo ma non dovevo essere triste come mi aveva detto lui sin dall'inizio!
Eravamo a colazione mentre Simone non faceva altro che ridere e Rio mangiava guardava fisso nel suo piatto,
"oggi andiamo da Veniuccia così gli prendiamo il pendente?"Chiese sereno Simone facendomi sussultare,"ma era una nemica di mai madre"dissi io volendomi tirare indietro,ottenendo uno sguardo incredulo da parte di Simone,"ok,ok,allora ci mettiamo in viaggio?"Chiesi io alzandomi trascinando così Rio e Simone.
Camminavamo da ore in una specie di radura in cerca del lago dove avremmo potuto trovare la ninfa ma era talmente lontano!
"Sta li!!!!"Urlò Simone correndo verso un lago verdognolo e pieno di spazzatura,"sicuri?"Chiesi io guardando sia Rio e Simone che annuirono.

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Capitolo 24
*** Capitolo23;Venia. ***


-Tau ragazze *-* Oggi sono mielosa vorrei scrivere qualcosa di mieloso ma mi devo attenere alla storia ù_ù Voglio fare uno special di S.Valentino voi che ne dite?Ascolto Someting stupid adoro questa canzone è così terribilmente.. dolce.
Uf come vorrei scrivere la mia vita ù_ù Magari decidendo anche il comportamento degli altri ù_ù Ecco il mio pezzo preferito **

The time is right
Your perfume fills my head
The stars get red
And oh the night's so blue
And then I go and spoil it all
By saying something stupid
Like I love you
I love you...

 Bene sto rischiando di annoiarvi vero?E' solo che adoro scrivere in questo spazio!(Wow siamo già a ventitre)
                                                                                                                         Capitolo23;Venia.


"Ma questo lago fa schifo!"Urlai io quasi delusa,insomma la nemica di mia madre viveva in uno squallore del genere?
"Stupida non è questo il lago,ma è dentro il lago"disse seriamente freddo Rio guardandomi con stupore,il suo viso era così duro come i suoi o
cchi senza espressione,
"insomma dici che ci dubbiamo tuffare nella sporcizia?"Chiese Simone con un sopracciglio biondo alzato,e i suoi occhi viola velati da stupore,
"aspetta non preoccuparti mi metto a pulire un attimo così ti tuffi ok?"Disse sarcastico Rio buttandosi,
"Aspetta!"Urlai invano mentre anche il coniglio si tuffava,-vai Alyce tuffati!-pensavo provando serio ribbrezzo c'era anche un pannolino sporco!Chiusi gli occhi cercando di pensare a qualcosa di bello e mi tuffai,sentivo l'acqua gelida penetrarmi e pizzicarmi la pella,era passato solo un attimo ma sentii il mio corpo toccare terra,
"dove sono?"Chiesi titubante a Simone che mi guardava sconcertato,riuscivo a sentire i suoi occhi viola su di me anche se il mio sguardo era rivolto altrove,a qualcos'altro o meglio qualcun'altro,c'era Rio seduto sulla sponda del lago che analizzava l'acqua,chissà a cosa pensava,chissà a chi pensava,forse alla cameriera?
"Carotina"mi chiamò Simone distogliendomi dai miei pensieri,
"come ti sei fatta quel taglio gigante?"Mi chiese alludendo alla mia gamba mentre io urlai dallo spavento.La mia gamba era praticamente diventata rossa,era completamente insanguinata eppure io non riuscivo a sentire dolore,Rio si girò verso di me rimanendo a bocca aperta,"stupida"disse semplicemente lui prendendo la mia gamba,il polpaccio con precisione,lo avvolse con le sue mani grandi e calde,"hei coniglio vedi nel mio zainetto nero se ho qualcosa che ci può servire disse indicando uno zaino non esistente,
"cazzo l'ho lasciato in hotel,fa niente ne devo comprare un altro"disse strappando una gran parte della sua camicia blu scuro,-wow dal nero al blu scuro che cambiamento-pensai io sorridento mentre lui strinse il pezzo di stoffa sul mio polpaccio,"perché ti cacci sempre in stupidi guai?Che palle!C'è la fai almeno ad alzarti?"Mi chiese scocciato alzandosi da terra guardandomi come se attendesse la risposta più importante al mondo.Mi alzai con le gambe tremolante,ed ora sentivo il dolore colpirmi facendomi barcollare,quasi per cadere ma non lo feci,non potevo cadere,non davanti a lui.
"Sicura che c'è la fai?Ma come hai fatto?"Mi chiese Simone guardandomi preoccupato venendo vicini a me per darmi una mano che io rifiutai,
"semplice prima guardavo nell'acqua e ho visto i Pres,sono dei pesci che adorano la carne umana,sopratutto quella femminile"rispose Rio con non curanza guardandoci,"allora andiamo dalla ninfa?"Chiese lui sorridendo mentre Simone lo guardava strabiliato,
"Alyce sta male!"Disse lui quasi arrabbiato,
"è solo un graffio"dissi io camminando verso Rio che era già lontano,camminavo sopportando il dolore ma le gambe mi tremavano ed era dannatamente difficile,ma continuavo a rifiutare Simome che voleva offrirmi una mano,non ero una stupida io!Continuavo a pensare continuando a camminare,non pensavo potesse essere così difficile pensavo sorridendo con le gambe che quasi cadevano.
"Guarda un po chi si vede!"Esclamò una voce femminile dietro di me facendomi girare verso il nulla,
"no sono di qua!Ma cosa hai fatto alla gamba poverina?"Mi chiese una donna dai lunghissi capelli argentati quasi bianchi come i suoi occhi,la sua pella e anche la sua veste era del medesimo colore,faceva quasi paura.
"Tu sei Venia?"Chiesi io troppo sicura per avere un gamba dolorante,
"Oh siamo sveglie,non come tua madre o peggio tuo padre,tu sei la piccola Alyce vero?"Mi chiese la ninfa avvicinando il suo viso al mio mentre il resto del corpo volava,mentre io annuivo con incertezza,
"wow le stesse labbra carnose di Dunc,wow"disse lei allontanandosi di colpo,Dunc?
"Aspetta chi è Dunc?"Chiesi io mentre Rio si avvicinava sempre di più a me,o meglio a Venia che gli saltò praticamente a dosso facendolo cadere,
"da quanto tempo"esclamò lei mentre si baciavano,
"ho capito ma ora levati"disse brusco Rio spostandosela di dosso per poi sorprendendomi a guardalo facendomi abbassare lo sguardo,
"cosa vuoi?"Chiese brusca Venia a Rio che giocava con i capelli della ninfa,quasi dimenticavo che fosse un gatto.
"Rio!Smettila!"Urlò lei ridendo facendo ridere anche lui,
"che poi qualcuna si bagna"disse infine lui guardandola mentre arrossiva e negava,avevano forse una storia?
"Voglio il pendente"disse Rio senza girarci intorno senza lasciarti una scappatoia che la ninfa infatti non trovò,
"no,lo sai che ti trovo sexy anche più del tuo fratellino,però non posso darti il pendente"disse lei abbassando gli occhi mentre Rio sussurrò qualcosa di incompresibile,
"perché sono un gatto nero giusto?"Domandò freddo il gattaccio guardando con rabbia la ninfa che abbassò lo sguardo,
"basta ho finito di giocare"disse quasi cambiando voce facendo allarmare Rio che si mise davanti me e Simone.
Era passato solo un istante,eravamo legati ad un tronco mentre la ninfa ci girava intorno dicendoci parole incomprensibili,mentre Rio non faceva altro che fissarmi ma perché mi fissava?!
"Allora vi racconto una storiella,dove io sono qua per colpa di Alyce!Avevo diciotto anni cioè ormoni al massimo,pazzia ed io ero bella,bellissima,e ovviamente c'era lui,Duncan,capelli scuri occhi chiari,fustaccio da paura ma terribilmente stronzo,lui era il solito tipo che si era fatto tutte,e tutte sapevano di lui.Mi conobbe io ero una pivellina lui ripeteva il primo anno per la terza volta.
Avevo dei vestiti dai colori chiari che risaltavano la mia pelle bianca come gli occhi insomma tutto del resto!
"Hei bambolina ti faccio fare un giro?"Mi chiese fissandomi con i suoi occhi nocciola quasi verdi,io accettai e così nacque una bella amicizia che ovviamente doveva sfociare ad altro!Ma c'era lei la mutaforme,era bella troppo bella e lui se ne innamorò da subito,veniva da me a raccontarmi di quanto fosse bella quella!E poi poco dopo nacqui tu e loro due si sposarono lasciandomi sola per l'eternità!"Disse mentre delle lacrime ambrate rigavano il suo viso.
"Tu sei il frutto di un amore invicinbile,sai stimo tua madre perché lottò molto per lui,quanto lui per lei"disse avvicinandosi a me,"che gran peccato se ora tu morissi"diceva lei mentre io creai uno scudo d'aria,facendole la linguaccia,
"No.Non morirò"dissi io ridendo ma lei con una sola mano ruppe lo scudo,"stupida i tuoi poteri sono ancora al primo grado"disse lei mentre io cercavo di dar fuoco alle corde che mi tenevano imprigionate,
"tu,devi morire."disse la ninfa posandomi una mano sulla gamba,al solo tocco sentii dolore,perché proprio quella gamba?!
"Oh ti fa male anche se tocco un po così?"Chiese lei spingendo la mano sul taglio mentre io cercavo con tutta la mia forza di non urlare,
"smettila!"Urlò Rio riuscendosi a sciogliere frapponendosi fra me e la ninfa che quasi barcollò dallo spavento,
"ma amore,io e te siamo uguali"diceva rivolta a Rio"vuoi davvero salvare lei?Questa ragazza che a quanto pare non ha avuto problemi ad andare da un altro mentre stava con te"disse lei cogliendomi di sorpresa,mi girai verso Rio sorprendendomi vedendolo osservare le scarpe,
"si lo so,ma con questo?Non merita di morire!"Urlò lui cacciando gli artigli,
"tanto per te non c'è posto!Neanche per me c'è posto!Secondo te quando quella avrà tutti i pendenti aiuterà davvero te?"Chiese infine la ninfa con una risata teatrale facendo gelare il sangue nelle vene,
"ma come fai a sapere di tutto?"Chiesi io arrabbiata facendo ridere la ninfa,
"tu sei famosa cara e non dirmi che portandi appresso l'ex aiutante di Joker e un gatto nero volevi passare in osservato"disse continuando a ridere mentre io ribollivo dalla rabbia riuscendomi finalmente a liberare.
"Ora morirai tu"dissi io trasformandomi in gatta facendo fischiare Rio che ottenne uno schiaffo dalla ninfa,
"vedremo"disse lei alzando il braccio al cielo scatenando una tempesta.

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Capitolo 25
*** Capitolo24;Combatti. ***


-Hei ragazze scusatemi se ieri non ho postato >-< Ero molto presa a leggere delle ff,che mi sono dimenticata T_T Per questo non ammazzatemi!E poi beh la canzone "something stupid" ormai è diventata un ossessione,ma anche need you now però cantata da Rachel e Puck amo quella coppia *3* Beh invece ritornando alla nostra storia:
Rio ha abbracciato Aly ed era pronto a non dormire per non allentare mai la presa però Aly è andata da Edward attraverso i "sogni" ma si è svegliata con la camicia di costui,o.O!
Poi la ninfa e anche Rio come ci hanno fatto capire sanno della scappatella notturna della ragazza che vuole combattere contro Venia leggendaria nemica in amore di sua madre con una gamba rotta.
Chi vincerà?Si aprino le scommesse signori hahaha
-Grazie a chiunque legga,recensisca,metta nei preferiti\ricordare\da recensire la mia storia *3*
                                                                                                                                                    Capitolo24;Combatti.
 
Non sarebbe bastata un po di piogiarella e qualche tuono a spaventarmi cara Ninfa delle mie ballerine.
Dovevo pensare a cosa fare,se era vero che potevo fare di tutto perché in quel momento non riuscivo a camminare senza che una fitta di dolore mi colpisse?Tutta colpa di quei stupidi pesci di cui non ricordo neanche un nome,la prossima volta che verrò in questo lago sarà con una canna da pesca e una piastra per mangiarmi tutti quei orribili pesci.
"Allora che c'è hai paura?"Mi chiese Venia passandosi una mano pallida nei suoi capelli perfettamente lisci e bianchi,
"no,non ho paura di una vecchia"dissi io facendola infuriare,mentre sentii ridere Simone che cercava di liberarsi,
"ma se non riesci nemmeno a camminare!"Urlò la ninfa spintonandomi sul pavimento,-Ok,Alyce Tide non si fa battere da una vecchia che ha anche baciato Rio!Eh no,ma certo!-Pensai entusiasta,in uno dei pochi libri letti sulla terra,ok erano manga,però la protagonista poteva curare le persone!Non sarebbe stato difficile bastava pensare di guarire,
Un minuto,
Due minuti,
Tre minuti.
Niente,no,non basta pensare di guarire per guarire,fa niente non potevo perdere.Mi alzai in volo o per lo meno feci un lungo salto ancora vestita da gattina,ma una folata di vento mi spintonò giù,
"oh no"sussurrai ritrovandomi in braccio a Rio del tutto trasformato,
"hei micetta libera il coniglio che può essere utile e poi combatti"disse lui andandosi a sedere su un albero,insomma io avevo la gamba non funzionante e voleva farmi combattere?Era pazzo.
Ok,potevo usare il fuoco,l'acqua e l'aria,sapevo come evocare quei poteri anche se non sapevo usarli,sempre meglio provare!Pensai creando una piccola fiamma quasi inesistente sulla mia mano,-cazzo-pensai facendo crescere a dismisura la fiamma sulla mia mano per poi lanciarla contro la ninfa che scoppiò a ridere facendo prendere fuoco il mio top nero,reastai in reggiseno.
"Hai capitoooo,vi vogliamo nudeee"urlò Simone ormai liberatosi da solo per poi essere fulminato da un mio sguardo di ghiaccio,
"combatti non distrarti"mi disse la ninfa puntando verso di me un fulmine,degludii.
Sentivo il fuoco scorrere nelle mie vene,una senzasione di puro piacere riuscii a creare una raffica di palle infuocate da mandare verso la ninfa che non riuscii a schivarle tutte.
Sentivo ancora il fuoco scorrere in me e non ero per niente stanca anzi,ero come elettrica e niente e nessuno in quel momento poteva sconfiggermi,con quei pensieri che risuonavano forti e chiaro nella mia testa andai contro la ninfa sopportondando il dolore della mia gamba per poi fermarmi ad un cm da lei creando una bolla d'aria intorno a me e falla scoppiare,in modo da far volare -letteralmente- via la ninfa,
AVEVO VINTO?
Mi chiesi vedendo il gattaccio nero correre verso di me,"brava micè ma ora mettiti a riparo che ci penso io"mi disse mandandomi da Simone che teneva davanti a se uno scudo d'aria dove mi fecero ripapare.
Ed ecco che la ninfa diventata come di un viola era ritornata,
"dov'èèè???"Chiese lei prendendo Rio completamente trasformato per il colletto,
"lasciami lo sai che non ti viene litigare con questo gatto nero"disse lui calmo,era calmissimo,una ninfa dai capelli blu quasi viola per l'isteria lo stava tenendo per il colletto e lui era calmo?!
Venia lo guardò con occhio scrutatore quasi pensasse come tutti del resto che tutta quella calma era finta,ma non lo era.
"Rio tu sei uno dei ragazzi più sexy al mondo e fidati se ti dico che li sotto non hai nulla da invidiare a Zeus,perché combatti per lei?Alleati a me,uccidiamola e fammi avere giustizia"gli disse la ninfa con gli occhi velati dalle lacrime facendomi diventare rossa per la vergogna senza alcun motivo,
"lei ti ha tradito è una puttana!Ogni notte va nel limbo fra morte e vita e si scopa quello lo sai benissimo!Preferisce Edward a te,per te non c'è posto!Sicuramente ti farà prendere da Joker perché ripeto è una putta.."non riuscì a finire la frase che gli artigli del gatto nero gli graffiarono il suo volto perfetto,
"io non combatto per lei ma con lei"diceva mentre dava pugni a raffica nel suo stomaco,
"wow alla faccia dell usiamo la magia!"Disse Simone ridendo facendo sorridere anche me,
"e poi la prossima volta che dici qualcosa su di lei,o anche solo la nomini sei morta.Ed ora dammi il pendente"Disse lui con uno sguardo di ghiaccio,lo stesso che riservava a me molto spesso ultimamente,Venia senza parlare gli diete il pendente color argento quasi bianco.
"Grazie e arrivederci"disse Rio camminando svelto unendo il mio corpo alla sua spalla come se fossi un sacco di patate,
"Ti sei già sforzata troppo,e quel coniglio inutile non ti ha dato neanche una mano!"Urlò lui per farsi sentire fulminando il coniglio che apri la bocca dallo stupore facendomi ridere.
Eravamo tutti e tre in macchina con sguardi distanti,sopratutto Rio che guardava la strada con sguardo vago lasciando in me mille punti interrogativi,come faceva a sapere della scorsa notte?E il limbo tra morte e vita?
"Rio"lo chiamai attirando la sua attenzione,si girò verso di me guardandomi con i suoi occhi blu elettrici,non parò si limitò a guardarmi per una frazione di secondo per poi ritornare alla strada,
"come faceva la ninfa  e tu forse pure Simone a sapere di come dire la scorsa notte?E in che senso limbo fra vita e morte?"Chiesi accorgendomi di trattenere il respiro,mi guardò sospirando.
"Aly tu sprigioni una forte energia che ti permette di andare in questo posto appunto il limbo fra vita e morte dove ci sono tutte le persone che non riescono ancora a morire per via di qualcuno o qualcosa che li lega al presente"disse lui guardandomi per una frazione di secondo in cui il mondo intorno a me scomparì.
"Quando la smettete di fare i piccioncini?"Chiese Simone con un tono scocciato facendoci sobbalzare entrambi,stavamo davvero facendo i piccioncini con uno sguardo distratto e una domanda curiosa?
"Aly prendi il pendente sta nella mia tasca"disse lui alludendo alla tasca del suo pantalone nero,-che imbarazzo!-Pensai cercando di non diventare rossa estraendo il pendente stranamente bianco.Lo analizzai per bene prendendo anche l'altro rosso fuoco e li misi a confronto,erano identici cambiavano soltanto di colore,ma a cosa servivano?

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Capitolo 26
*** Capitolo25;Pendenti. ***


-Buon ferragosto in ritardo ragazze!!Sapete ieri ho raccontato a tratti la mia storia ad un paio d'amiche e loro hanno subito mostrato interesse *3* Che bello!! Hhahahhaha
Anche se prima o poi riscrivo questa storia in maniera più leggera,perché ora come ora è pesante non trovate?
E a cosa servono questi pendenti?Cavoli già al capitolo 25 >.

                                                                                                                                      Capitolo25;Pendenti


Una volta in hotel io e Simone circondammo per quanto era possibile Rio che ci doveva molte spiegazioni,
"inizio io o inizi tu?"Mi chiese il coniglietto sorridento,il terzo grado stava per iniziare,
"io"dissi sicura guardando negli occhi quel gattaccio nero che non mi diceva mai la verità.
"Che rapporti hai con la ninfa??"Urlai io creando una bolla d'acqua che era pronta ad esplodere proprio sulla testa di Rio,
"aspetta"urlò lui prendendo dalla sua tasca una piccola sacca che poi si trasformò in uno zaino nero da dove uscì una tuta da sub,delle pinne,e anche la maschera,ma cosa voleva fare?In un secondo era diventato un sub professionista,
"vai"disse lui rannicchiandosi mentre io mi stendevo dalle risate,
"cioè aspetta hai veramente paura dell'acqua?"Chiesi io ancora scettica,mentre lui annuiva,"si però con questi non ho paura!"Mi spiegava lui facendo tante giravolte su se stesso,
"fammi capire tu ti lavi anche così?"Chiese Simone interrompendo l'atmosfera scherzosa che si era creata,
"no,solo con gli occhialini e le pinne!"Disse Rio mettendo il broncio fingendosi offeso mentre io ricominciavo a ridere,
"però Rio non hai risposto alla domanda"mi ricordò il coniglio guardando Rio che abbassò lo sguardo,"una storia di qualche anno fa,insomma una storia di letto.Io conosco tutte le ninfe,tutte storielle andate a male"disse lui rannicchiandosi di nuovo e infilarsi un'altra maschera questa volta più grande,
"dai andatevene che mi faccio una doccia"dissi io un po triste per la scoperta appena compiuta,
"facciamo una doccia?"Chiese Rio togliendosi la tuta restando in maschera e pinne "io sono pronto!"Disse lui facendo scoppiare in una fragorosa risata me e Simone.Non era il fatto del come si lavava che mi faceva ridere ma era lui,il grande gatto nero in maschera e pinne per proteggersi dall'acqua,che apparte pulirlo non poteva fargli niente.
"No Rio mi lavo da sola"dissi io spingendo si lui che Simone fuori dalla porta.
Avevo quasi finito di lavarmi,stavo così bene sotto l'acqua calda mi permetteva di pensare o ricordare;a ricordare il primo incontro con Rio lo scambiai per lui che stupida,o quando dormimmo per tre volte insieme,quando mi salvò la vita-troppe volte per essere contate-,Rio in un modo o nell'altro c'era sempre stato.
Poi però il pensiero cadde su Simone il mio coniglio,lui c'era sin dall'inzio,era la mia unica ancora di salvataggio a scuola dove non conoscevo nessuno apparte lui,e poi mi fece conoscere la sua famiglia,la sua incantevole famiglia.
"Sono entrato,scusa"disse una voce maschile interrompendo la scia dei miei pensieri riportandomi alla realtà,
"allora girati!"Urlai io capendo chi era,il solito gattaccio curioso,
"ma sono girato!"Disse lui commentando l'ovvio,facendomi girare per controllare,ed era vero,era girato con lo sguardo alla porta,
"e allora perché sei entrato??"Chiesi io esterrefatta gesticolando per il nervosismo,non volevo che lui mi vedesse nuda!
"Non lo so ero curioso,volevo vedere il tuo bagno"sussurrò lui facendomi ridere per poi coprirmi con il mio accappatoio,"ora puoi girarti"dissi io facendolo girare all'istante,mi sentivo scrutata,osservata ma per qualche strano motivo al mondo ero anche molto divertita,
"ricordati che per una doccia insieme io ci sto sempre"disse lui andandosi a stendere sul mio letto-o almeno quello della mia stanza-prendendo il telecomando per accendere la tv,mi sembrava d'esser tornata in quella strana università dove io e lui dormivamo costantemente insieme.Una volta vestita mi avvicinai a lui,che guardava un documentario sui gatti,
"dai Rio cambia"dissi io cercando di rubargli il telecomando,praticamente mission impossible,
"no,il tele è mioo"diceva lui ridendo mentre io salivo su di lui per impadronirmi di quell'oggetto,
"ok hai vinto ma spostati sennò non avrai solo il tele"disse lui facendomi sobbalzare quando mi accorsi della nostra posizione,i nostri nasi si sfioravano per non dire dei nostri.. jeans,era strano stare così vicino a lui mi sentivo come il tassello di un puzzle mancante,ci incastravamo a perfezione ero sicura che una volta insieme non si poteva più capire dove finisse o incominciasse l'altro,e mi divertiva.
"Scusa"mi disse Rio alzandosi per andare verso la porta,perché ora sene stava andando?
"aspetta,perché scusa?"Chiesi io formulando le parole in un modo estremamente veloce per la paura che se andasse,
"io non chiedo mai scusa,però se beh tu vuoi stare con un morto,io semplicemente non dovrei arrabbiarmi"disse lui sorridendo a fatica,distruggendomi il cuore con quelle parole,i suoi occhi blu erano velati dalla tristezza nascondendo il loro vero colore genuino,lui era perfetto,era forse il ragazzo più rompipalle e stronzo che io avessi mai conosciuto ma gli volevo estremamente bene forse perché con lui mi sentivo protetta.
"Io,tu,Ed,uf,non è ,io però"continuavo a parlare senza senso facendolo sorridere,un vero sorriso,"sei carina quando hai la testa incasinata sai?E comunque riposa che domani ci rimettiamo in viaggio"mi disse lui facendomi sorridere per poi andarsene.
"Dimenticavo,ho pagato solo due stanze"disse buttandosi di peso sul mio letto mentre io lo cacciavo,"no dormi sul pavimento!!"Urlai io mentre lui scendeva dal mio sontuoso letto e con il morale a terra si poggiava sul pavimento,
"sono solo sul pavimento gelido,e moriròò"cantava lui con una vocina flebile facendomi ridere,"muori in silenzio!"Urlai io facendolo zittire.
Finalmente stavo per cadere nel mondo dei sogni quando qualcosa di gelido mi sfiorò facendomi urlare,"che cos'era?"Chiesi guardando Rio nel mio letto che mi guardava con aria dispiaciuta,capii che era un piede,"stavo morendo di ipotermia!"Disse lui mettendo il broncio,il suo broncio,che non era per niente un broncio qualsiasi ma era il broncio più tenero della storia,
"ho bisogno di calore umano io!"Sussurrò abbracciandomi nel letto,e così stretta stretta a lui presi sonno,un sonno felice,un sonno senza sogni.
"Dai dormigliona svegliaaaa"urlava quell'oribile gattaccio nero saltando sul letto,
"ma a che ora ti sei svegliato???"Chiesi quasi ruggendo facendolo spaventare,"un secondo fa.Perché?"Mi chiese quasi fosse la cosa più naturale al mondo svegliare una persona che ha ancora sonno,beh si in un certo senso era naturalissimo.
"Dai Rio ho sonno"lo pregai io sbattendo le palpebre cercando di farlo intenerire ma era inutile,"no micetta focosa devi venire con me"disse trascinandomi ancora in pigiama in macchina.
"Dove mi porti?E Simone?Sono ancora in pigiama!"Dissi io facendolo sbuffare,stavo parlando troppo."Zitta Simone dormirà per un po"disse lui sorridendo ad un ricordo che non potevo e non voelvo sapere.
Eravamo in un enorme prato verde,sembrava estendersi fino all'orizzonte era come il deserto solo coperto d'erba."Perché siamo qui?"Chiesi io meravigliata mentre lui prendeva i pendenti dalla sua sacca\zaino che nascondeva nella tasca dei jeans,
"allora indossa questo pendente e usa il fuoco"disse lui porgendomi il pendende rosso,di Ferisa pensai ricordardo quell'episodio orribile.
"Ok e ora?"Chiesi io con il pendente al collo,
"usa qualche magia"disse lui mentre io cercavo di evocare un po d'acqua ma era inutile,stessa cosa con il fuoco e non riuscivo a trasformarmi in gatta,"Rio non ci riesco"dissi mentre lui mi osservava,"prova con il fuoco,fai una piccolissima fiamma"disse lui mentre io schioccavo le dita per far nascere una piccola fiamma,ma invece di una mini fiamma tutto il prato per quanto immenso prese fuoco,
"Aly togliti subito il pendente!"Mi ordinò Rio puntando lo sguardo verso il fuoco che poco dopo si
assoppì."Wow"commentò Rio guardandomi sfoggiando il suo solito ghigno da pervertito,il mio pigiama era completamente bruciato e mi ritrovavo in biancheria intima.

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Capitolo 27
*** Special:Sono una donna! ***


-Hei ragazze questo capitolo è uno special cioè usciamo dalla storia,ora la storia non c'entra niente,ma è un episodio di quanto Edward e Alyce stavano insieme,spero vi piaccia ;D
Beh che dire dal capitolo "sono una donna" racconterà i contri d'essere nata femmina T_T La nostra povera Aly ha il ciclo ed Edward cerca di curarla ahahha..
Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate di questo special.
                                                                                                        
                                                                                             Special:sono una donna.
 
Ero stesa sul mio letto rigorosamente azzurro mentre fissavo un OKI e decidere se berla o no,se avrei versato il contenuto di quella bustina metà bianca e verde i miei mal di pancia sarebbero cessati davvero?
Ovviamente no,era solo una vaga speranza,ma la bevvi perché sapevo che dopo il mal di pancia iniziava il mal di testa e proprio non mi andava;cercai di chiudere occhio e dormire non volevo sentire ne vedere nessuno.Ma il suono del campanello interruppe il filo nonlogico dei miei pensieri,poco male non sarei andata ad aprire,chiusi di nuovo gli occhi dovevo dormire sentivo il dolore aumentare,ma ecco che il campanello suona per la seconda volta,no,non andrò ad aprire penso io mentre il campanello suona per la terza e ultima volta mentre di malavoglia vado a vedere chi è,
"chi è??"Chiesi io quasi ringhiando a chiunque parlasse al mio citofono,
"ma amore sono io,mi apri?"Mi chiese con il suo solito tono dolce Edward mentre io mi affrettai ad aprirlo.
Appena entrò mi diede un dolce bacio a stampo e si catapultò in cucina,lui adorava cucinare,"Ed che impiastro vuoi fare questa volta?"Chiesi sconsolata e un po acida,lui amava cucinare peccato che non sapeva farlo,
"siamo nervose e acide,amore hai il ciclo?"Mi chiese con aria innocente facendomi innervosire,se ero un po nervosa dovevo per forza avere il ciclo?Perché quando lui è nervoso ha il ciclo?!Pensavo furente,avvicinandomi a lui che indietreggiò,"ma vaffanculo"dissi io alzando il dito medio per andare in camera a riprendere il sonno che lui aveva interotto.
Ma dopo solo cinque minuti che cercavo intilmente di prendere sonno ecco che il cuoco ritorna con una vaschetta di gelato al cioccolato,
"siccome la mia bimba è nervosa ma non ha il ciclo gli ho riservato il gelato al cioccolato"disse sorridendo con una voce estremamente dolce che fece sorridere anche me,
"perché ci hai messo così tanto tempo a venire?"Chiesi io infastidita mettendo il broncio facendolo sorridere -di nuovo-,
"perché è un impresa trovare una vaschetta di gelato non finita nel tuo frizer sai amore?"Disse dandomi un altro tenero bacio,quanto amavo i suoi baci,anzi quanto amavo lui.
"Uf però non ho fame,mi fa male la testaa"dissi piagnucolando facendolo sorridere,"fa niente ti curo io"disse facendomi stendere sul letto,
"amò to appena detto che mi fa male la testa"mi arrabbiai io spingendolo via,quando avevo il ciclo ero intrattabile ma lui non si arrendeva e la cosa sotto sotto mi faceva piacere,"allora lo mangiamo questo gelato?"Chiese lui con un sorriso troppo provacante,affogai i miei occhi nocciola nei suoi neri,quanto mi piaceva lasciarmi andare nei suoi occhi neri come la pece sembravano un tunnel,un tunnel infinito.
"Mmmhh,solo se lo mangi con me"sussurrai io avvicinandolo facendolo ridere,"hei amore ora stai zitta e mangi che hai il mal di testa!"Mi rimproverò lui facendomi capire che c'era rimasto male,così per rimediare mi dovetti buttare fra le sue braccia muscolose che subito mi strinsero al suo petto altrettanto muscoloso,indossava una canotta bianca che lasciava vedere i suoi bicipidi e anche i suoi pettorali,con un sorriso malizioso osservavo il mio ragazzo che si ingozzava di gelato.
"C'è ne un po per me?"Chiesi io avvicinandomi a lui facendolo arrossire,
"mmmm... si però c'è un costo"sussurrò lui alzandosi venendo verso di me,"mm e come?"Chiesi io dandogli un leggero morso sul labbro,
"vedrai"disse lui dandomi dolci baci sulle labbra e sul collo,"amore?"Chiesi io attirando la sua attenzione,facendomi catturare dai suoi occhioni neri,
"ci vediamo un film?"Chiesi io facendolo sbuffare,per poi sorridere"ok,che film?"Chiese lui facendomi sorridere,
"no,titatic no e neanche Romeo e Giulietta"urlò lui anticipando i miei pensieri facendomi ridere.
Eravamo entrambi stesi sul letto a vedere Saw,quando finalmente riuscii ad addormentarmi fra le sue braccia dimenticandomi del mal di pancia.

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Capitolo 28
*** Capitolo26;Rivelazioni. ***


-Rieccoci qua!Piaciuto lo special pazzo??Hhahaha... Riprendendo i capitoli normali questo qui si chiama "rivelazioni" uhhh,cosa ci rivelerà??Boh.Leggete!Hhaaha
Un grazie speciale a Nemy,Mary,e DolceMemole che recensiscono sempre *-* Ed uno super speciale a Ceres13 per avermi inviato quel messaggio stupendo *--*Che bello sapere che ho le lettrici che leggono e non scrivo al muro tuttututu...
ahahah scusatemi sono in fase di sclero...
COOOOOMUNQUE
Questo capitolo inizierà con il pov di Rio ;D
                                                                                                                                                Capitolo26;Rivelazioni.
 Questo capitolo inizia con il pov di Rio.


Alyce come Simone era sprofondata in un sonno profondo,mi avvicinai con cautela al letto della ragazza per paura di svegliarla,osservavo come dormiva,ma il mio unico pensiero nel vederla era -quant'è bella-i suoi capelli bruni al contatto con il sole leggermente più chiari erano sparsi sulle lenzuola bianche del letto,i suoi grandi occhi color nocciola erano chiusi incoriniciati da lunghe ciglia nere,sembravano finte;senza accorgemene presi ad accarezzargli i capelli,fra solo un anno sarei dovuto andare via se non avrei trovato quel cazzo di pendente.
"Rio,sempre in ritardo stai!!"Urlò Carmela comparendo nella stanza dove c'era anche Aly,
"zitta deficiente che Aly dorme"l'azzittii io brusco facendole spalancare la bocca,
"stronzo rimasto sei,vieni che Zeus ti cerca"disse infine la riccia prendendomi per un braccio e portandomi da lui,nel traggitto osservai anche Carmela,chiamata da tutti Carmen,era una vera e propria rottura di palle con i suoi capelli ricci neri che le accarezzavano i reni,mentre i suoi occhi neri erano ridotte a due fessure nella pelle olivastra,"siamo quasi arrivati"disse infine lei facendomi attraversare una porta color oro.
Mi trovavo in una stanza completamente bianca,-l'opposto della mia camera a scuola-pensai io ridendo accorgendomi d'un tavolo nero dove c'erano il vecchioccio di Zeus con il suo fisico di marmo e gli occhi impenetrabili e afffianco mio fratello,l'angelo perduto,alla sua vista qualcosa dentro di me forse il mio unico fedele neurone mi urlava fuga,mentre qualcos'altro forse il mio cuore di pietra mi urlava di andare da lui e abbracciarlo,abbracciare la persona che mi aveva mandato in rovina,che mi aveva abbandonato per seguire la sua ragazza,abbracciare un emerito stronzo cioè un bell'angielo,mi ritrovai a pensare amaro avvicinandomi al tavolo,
"perché mi avete chiamato?"Chiesi io brusco guardando negli occhi neri di Edward,a quella vicinanza mi accorsi che crescendo gli somigliavo molto,certo io ero più figo ma la nostra somiglianza era quasi mostruosa,se non fosse stato per i miei occhi blu,sarei stato il clone di mio fratello.
"Devi firmare alcune carte"mi rispose scocciato Zeus alludendo ad un enorme quantità di scartoffie appogiate sul tavolo,rimasi stupito al loro colore giallo canarito,
"insomma visto che io sono morto il protettore ufficiale di Alyce sarai tu"sussurrò mio fratello con gli occhi lucidi scatenando tutta la mia rabbia,
"non farti venire le lacrime per il tuo amore perso,stronzo"dissi freddo io ricordardo il mio diciassettesimo compleanno,una ferita all'addome e chiuso in una stanzetta nera tutto questo perché mio fratello mi aveva abbandonato.
"Come vuoi Rio ma non potrai portarmi rancore per sempre lo sai anche tu"disse lui guardandomi con aria di sfida facendomi ridere,
"spero tanto che se riuscirai a rinascere,diventi me così da poter sapere ciò che ho passato caro fratellino"dissi infine io guardando male Zeus che mi passò uno dei numerosi fogli da firmare,
"io non voglio essere il suo protettore!C'è un modo per non essere il suo protettore?"Chiesi io alla deriva firmando fogli su fogli,
"beh trovami il pendente"mi rispose Zeus andandosene lasciandomi solo con Edward che guardava distratto un varco in quell immenso bianco,mi avvicinai anch'io per vedere cosa ci fosse e vidi Alyce che dormira e bofonchiava qualcosa nel sonno,"Rio,mmmmm,con me"aveva detto regalandomi un battito al cuore,che forse non era proprio di pietra,
"ma che fai spii Aly?"Chiesi brusco ad Edward facendolo arrossire,
"no,ognuno vede ciò che desidera dentro lo specchio,io per esempio ho visto noi che ci abbracciamo"sussurrò lui abbassando lo sguardo facendomi innervosire,
"io ho visto Aly cioè la libertà"risposi io più freddo del solito,io non odiavo mio fratello solamente per me non era un fratello,un fratello non mi avrebbe mai abbandonato e sopratutto non mi avrebbe accollato il compito d'essere un protettore,e poi proprio quello di Alyce.
"Rio tu a me non stai simpatico io semplicemente ti vedo come un impiccio fra me e Alyce,quindi non mettere strane idee ad Aly io quel pendente lo userò per tornare in vita"mi disse cacciando delle enormi ali d'un bianco lucente,sembravano quasi due nuvolette facevano tenerezza,ma qualcosa mi diceva che lo rendevano mostrosamente forte,
"se io non vivo tu morirai Rio."Mi disse infine volando via lasciandomi firmare tutte quelle scartoffie con i pensieri diretti ad Aly,ma era inutile pensarla,era inutile anche stargli accanto sapevo benissimo come sarebbe finito Edward e lei insieme,Simone si sarebbe sposato qualche bella ragazza e io sarei rimasto tutta la mia vita sull'olimpo guardando Alyce dagli specchi,che vita di merda,se quello era il mio destino dovevo cambiarlo,iniziando nel bruciare quelle scartoffie e dirigiermi dalla mia mutaforme.
Era ancora stesa sul letto a dormire mentre sorgeva l'alba ero indeciso se lasciarla dormire oppure svegliarla bruscamente,optai per la seconda.
Riempii un secchio d'acqua -questa è la vendetta per quella volta in hotel-pensai io portando il secchio sulla sua nuca,mi soffermai un'ultima volta sulla sua bella e poi 
                                                                                 SPLASH
successe tutto in un attimo,il suo viso come il corpo bagnato,la sua espressione da pesce lesso per poi mutare in quella di un leone che appena visto una zebra zoppa e cicciona,
-cazzo- fu l'unica cosa che pensai prima di iniziare a correre via da quella pazza che m'inseguiva con una bolla d'acqua sulla mano,
"moriraiiiiiiii"urlvava a squarcia gola fuori dall'hotel,eravamo di nuovo nel prato dove provammo solo un giorno prima il potere dei pendenti,
"vedrai!"Disse indossando il pendente bianco alzandosi in volo,non volava ma veniva alzata dal vento e poi riportata giù,la guardavo ridendo era così dannatamente buffa,quando la vidi avvicinarsi presi dalla mia tasca un piccolo sacco nero,
"ingentem"dissi sotto voce facendolo trasformare in un enorme zaino presi la maschera e le pinne,ero pronto a morire.Vidi sopra di me la bolla d'acqua scoppiare e far cadere tutta quell'acqua su di me,degludii.
Ero completamente fracico e rannichiatto per terra quando lei si avvicinò preoccupata,"Rio!Rio!Stai bene?E' solo un po d'acqua"disse lei stendendosi vicino a me accarezzandomi con lo sguardo facendomi sorridere,"tranquilla sto bene le tue torture fanno il solletico in confronto con quelle di Joker"dissi sorridendo tranquillizzandola,non volevo che fosse preoccupata,forse per me un po lo volevo,
"hei guarda sta sorgendo il sole"disse tirandomi a sedere per un braccio mentre la guardavo esasperato,odiavo l'alba era solo un continuo aspettare per vedere il sole,perché non vederlo a mezzogiorno era anche più bello,ma vedere il suo viso illuminato dai primi raggi di quella mattinata piuttosto strana mi scaldava,sempre se lo avevo il mio cuore di pietra,
"è favoloso"disse semplicemente lei appoggiando la sua nuca alla mia spalla regalandomi un altro battito ricordandomi dell specchio,
"hai fatto sogni?"Chiesi io cercando di capire a cosa fosse collegato il mio nome,la vidi semplicemente annuire,
"e cosa?"Chiesi io invitandola a parlare,
"ho sognato te e Edward,sai siete simili,però lui era una specie d'angelo e ti voleva uccidere ma tu piangevi,lacrime nere e avevi detto una cosa del tipo "tanto non sarebbe la prima volta che mi rovini"e lui prese un coltello e voleva ucciderti ma io mi misi davanti e ti volevo proteggiere alla fine ha ucciso me"disse lei tutto ad un fiato lasciandomi a bocca aperta,no che del suo sogno si capisse qualcosa,però era un finale nuovo,un finale che non mi sarei aspettato un finale improbabile Edward non avrebbe mai ucciso la sua unica ragione di vita.. o di morte.
"Rio"attirò la mia attenzione lei facendomi girare,
"cosa c'è?"Chiesi con il mio sguardo incatenato al suo,
"voglio solo dirti che se mai Ed vorrebbe ucciderti io ti proteggerei e non ti lascerò scappare da Joker una volta con tutti i pendenti"mi rivelò sorridendomi facendomi scalpitare il cuore come un pazzo,sorrisi,perché il suo sorriso era contagioso,e l'abbracciai,la tenni stretta fra le mie braccia sapendo di non illudermi,"brava la mia micetta"sussurrai io facendola sorridere,eravamo un gatto nero e una mutaforme sotto i primi raggi del sole,e che sole.Ma sapevo che il mio unico rivale non era Edward,forse quello più pericoloso era quel coniglio da strapazzo temevo la sua ribalta.
"Mi piace questo posto ma ora possiamo andare in hotel penso che Simone ci aspetti,e non sarà felice quando saprà che lo abbiamo scaricato per l'ennisima volta,sempre colpa tua"disse dandomi un leggere schiaffo dietro la nuca mentre io ridevo come un pazzo,non avevo mai provato com'era ridere di gusto e devo dire che mi piace.

Pov Alyce 
Ero sicura che quel ragazzo mi avrebbe fatto impazzire con suoi sbalzi d'umore improvvisi,mi ricoldava tanto una canzone:
Il gatto matto vigila sul tetto 
il gatto matto guarda tutti con sospetto 
dall’alto controlla ogni strano movimento 
il gatto matto sta fuori, il gatto matto sta dentro 
ma e’ curioso e lui lo sa 
controlla tutta la citta’ 
ma da questa sera 
gratta alla mia porta 
chissa’ cosa vorra’… 

Quella canzone me la cantava sempre mia madre prima di andare a dormire era di sicuro la sua preferita,cioè la mia madre adottiva.A quei pensieri mi rattristai cercando di ricordare come faceva la strofa seguente,non mi veniva prorpio in mente.
Eravamo tutti e tre seduti al tavolo per fare colazione mentre osservavo Simone che sfoggiava i suoi sorrisi semplicemente stupendi,più il mio sguardo si fermava su di lui,più ne rimaneva imprigionato,lui non aveva quello strano fascino di Rio,lui aveva il fascino più naturale al mondo,forse perché era genuino,vero,lui non era strampalato,non avevo bisogno di un libro per capire cosa pensava,lui era così come si vedeva e non aspirava a chissà quale pendente magico lui aspirava solo alla carota più saporita al mondo ne ero certa,pensai sorridendo,quando fui colpita dalla voce di un dj molto probabilmente quello dell'hotel.
"Buongiorno fanciulli come butta?Beh spero per voi bene state qui per riposare eeee partiamo con gatto matto!"
Dopo la prima strofa che canticchiai con gli occhi pari a due stelle cercai di memorizzare la seconda,

Mi fissa con diffidenza 
sul ciglio della porta lo tocco, si gonfia, mi graffia e poi scappa 
non si fa vedere 
il gatto matto si nasconde nel cortile 
ma è curioso e lui lo sa 
lo sa tutta la città 
ma questa notte 
non mi fa dormire 
vuole entrare qua! 

A quella strofa non potrei fare a meno d'osservare Rio che beveva un'intera bottiglia di latte,quella strana canzone mi fece pensare al nostro primo incontro e come mi guardò male mentre io volvo solo un bicchiere d'acqua,a quando dormimmo isieme e poi mi trattò male,e ritornò forse per curiosità come diceva la canzone o forse per qualcosa di più.
Ehi… ehi… lasciami entrare 
mi chiede per favore 
Ehi… dai… fuori c’è un cane 
che mi vuole fare male 
Ehi… ehi… se mi vuoi bene 
non stare ad aspettare 
lasciami entrare 
sarò il gatto più fedele 
che tu abbia conosciuto mai… 

Questa era forse la strofa più vera,era come se in quella canzone ci fosse scritta l'amicizia fra me e quel gattaccio nero che come diceva la canzone poteva essere dolcissimo,come quando mi tenne stretto a se tutta la notte,o anche semplicemente quando dormimmo insieme,a pensarci bene con lui non ci si annoiava mai.
Il gatto matto dorme nel mio letto 
e per dispetto mangia pure nel mio piatto 
non solo mi sporca anche tutto il pavimento 
il gatto matto è molto furbo e attento 
e quando ho gente a casa mia 
non sa fare compagnia! 
Ma che convivenza, 
ho perso la pazienza: 
vai fuori di qua! 

Ora i miei sospetti su quella canzone scomparirono qualcuno scriveva canzoni sulla mia vita!Era un onore certo ma ciò vuol dire che mi spiavano?Spiarono me e Rio quando dormimmo insieme e mi risvegliai stretta a lui rossa peperone?O anche la seconda volta consapevole di come avremmo dormito?
GATTO… MATTO… 
GATTO… MATTO… 
Gatto, se fai così tu mi fai diventare matto, 
mi hai contagiato con il ritmo del tuo passo .

Già mi aveva contagiato con il ritmo del suo passo sempre sicuro quanto incerto,stare con lui era come camminare su una trave sopra un enorme burrone in tuna tempesta,stare in equilibrio è tremedamente difficile se non impossibile e pure lui ha vissuto tutta la sua vita su quella trave camminnando,saltellando sulla trave che poteva portarlo dalla morte in un solo istante e ora io ero con lui e Simone,imparando a camminare.






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Capitolo 29
*** Capitolo27:Ribalta ***


-Prima di tutto vi chiedo scusa per avervi fatto aspettare due giorni,volevo scriverlo ieri e ci sono anche riuscita solo che erano le undici e mentre stavo per scrivere l'ultima frase "puf" si è spento il p.c >_< Batteria di cacca!Per fortuna ho espulso il mio intento omicida contro il p.c ed ora sono qui a scrivervi!
Grazie a Ceres13,Nemy,Mary e DolceMemole per le recensioni e grazie a chiunqua legga!!
Beh la promessa di Alyce riguardo a Rio erano parole forti non pensate?"Non ti lascerò morire te lo prometto" o qualcosa del genere >-< Hahaha,una buona notizia per voi,sto intravedendo un finale e sarà da : WOW.
La smetto di annoiarvi e comincio a scrivere,wow già al 27 >-<
Ps
Oggi ho passato una giornata a dir poco stupenda **
                                                                                                                                                  Capitolo27;Ribalta.
 
Erano forse le due di notte,cercavo inutilmente di prendere sonno,il mio sguardo vagava fuori dalla finestra concentrandomi sulle gocce d'acqua che cadevano forte sul vetro facendo un rumore insopportabile,avevo sempre avuto paura della pioggia sopratutto dei temperoli,per non dir niente dei tuoni e fulmini.Per me era quasi impossibile dormire,ancor di più quando sentivo bussare alla mia finestra,me lo dovevo immaginare,ero proprio una fifona,mi nascosi sotto le coperte cercando di pensare a qualcosa di buono.
"Toc Toc Toc"il rumore non cessava,e se fosse stato qualche mostro?Magari un vampiro affamato o qualsiasi altra cosa paurosa,dovevo andare ad aprire?No.
"Toc toc toc"un altra volta,mi avvicinai alla finestra pregando di non morire,quando quasi non mi venne un infarto intravedendo la chioma biondo grano di quel coniglio da strapazzo,appena aprii la finestra corse dentro come un lampo,
"sto-sto-sto mor-r-endo d-d-i fred-d-d-o"sussurrava tremando con le labbra divenute viole,alla sua vista tolsi immediatamente il piumone da sopra il mio letto di turno e glie lo porsi facendolo arrossire lievemente,"scusa se sono venuto da te, e che non trovavo le chiavi della mia stanza"mi disse infine lui con in mano una tazza di caffè bollente comprato al bar,
"ma di nulla,non preocupparti se vuoi puoi dormire da me"dissi io schietta,insomma avevo dormito anche con Rio e lui si che era pericoloso mentre Simone era il contrario della parola pericolosa che pericoli correvo?
"Non ti preocuppare dormirò per terra non voglio crearti problemi"disse lui abbassando le orecchie bianco latte facendo un sorriso estremamente dolce,quel ragazzo sembrava un disegno chibi,le orecchie bianche pelose gli occhi grandi e viola,il piumone sparso per il corpo e il suo sorriso tanto vero quanto bello,quasi desideravo che lui dormisse con me!
"Beh sono le tre è meglio dormire"mi disse dandomi un bacio sulla guancia facendomi arrossire a quel contatto,lo vidi stendersi sulla moquette e darmi la buonanotte,
"se vuoi puoi dormire con me"dissi io affogando nei suoi occhi viola che ora sbrilluccicavano,
"davvero?"Mi chiese incredulo facendomi sorridere mentre annuivo,
"basta che stai al posto tuo!"Finii velocemente io mentre lui correva nel mio letto,in soli due secondi era steso sotto le lenzuola insieme a me,si erano fatte le tre e finalmente fra le braccia di Simone che mi accarezzava i capelli riuscii a prendere sonno.
"Hei dormigliona buongiorno"disse il biondino vicino con il suo naso che strofinava la mia guancia,per poi passare alle sue labbra che si scontravano con la mia pelle color caramello facendomi rabbrividire,"hai dormito così tanto.. ho quasi avuto paura che non ti svegliassi più"sussurrò sorridendo sulla mia pelle,regalandomi un altro brivido,
"allora carotina cosa facciamo oggi?"Mi chiese lui con sorriso promettente mentre io mi chiedevo quanto avessi dormito e dove fosse Rio,ma ciò che vedevo erano soltato gli occhi viola di Simone che continuava a sorridere facendomi sorridere.
Eravamo tutti e tre a fare colazione,
"Alyce,devo dirti una cosa"disse serio Rio facendo cadere dei cereali al cacao dalla sua bocca,
"cosa?"Chiese curioso Simone facendo cadere dei cereali alla vaniglia dalla sua bocca,
"l'unico modo per sconfiggere Crynia è usare l'acqua,non potrò allenarti"disse lui abbassando lo sguardo regalandomi un sorrisino,
"ci sono io!"Si propose Simone prendendomi per mano dandomi l'ennesimo brivido,"perché non andiamo subito?"Mi chiese trascinandomi via senza neanche darmi il tempo di salutare Rio,lasciando solo quel gattaccio nero che mi fissava andare via senza che lui non potesse fare niente per colpa della sua stupida paura,e ciò lo distruggeva.
"Allora dimostrami cosa sai fare"disse Simone facendo reccheggiare la sua voce in tutta la sala bianca,persino le piastrelle dell'unica piscina-al coperto-di quel paesino erano bianche,d'un bianco spettrale,ignorando il freddo mi buttai in acqua sentendomi stranamente bene,quando mi rialzai Simone mi guardava con un sorriso stampato sul volto,"allora?"Mi chiese continuando a sorridere quasi fosse una sfida,andai sotto acqua osservando con una smorfia schifata le piastrelle sporche ombrate di bianco,riuscivo a percepire ogni singolo movimento dell'acqua per poi copiarlo,ed infine dopo cinque minuti era l'acqua che copiava i movimenti fluidi della mia mano,in meno d'un secondo riuscii a dividere l'acqua in due,per poi farla alzare e creare la scritta 
-ora sei contento Simò?-A quella scritta lo sentii ridere,
"Aly sei brava"disse buttandosi in acqua abbracciandomi da dietro,facendomi girare di scatto il viso che si ritrovò dannatamente vicino al suo"devi fare così"disse predendo la mia mano iniziando a fare piccoli gesti che poi si rivelarono cerchi tenendo stretta la mia mano,"ora guarda su",girai il volto verso la direzione da lui indicata e rimasi scioccata,io e lui eravamo in piedi sulle piastrelle bianche mentre tutta l'acqua era sopra di noi,
"ma l'ho fatto io?"Urlai incredula io,
"certo"disse sciogliendosi dalla stretta della mia mano,"e solo tu hai il potere di farla ritornare al suo posto"mi urlava sul bordo della piscina,ma come potevo farla venire giù?A questi pensieri l'acqua mi travolse cadendomi addosso,mi preparai al peggio ma ciò che mi arrivò erano solo piccoli schizzi,davanti a me c'era Simone con uno scudo d'aria a proteggermi.
"Grazie" sussurrai io al sicuro sui bordi della piscina,mentre un coniglio completamente bagnato mi guardava sorridente,
"non preocupparti sono sicuro che c'è la farai contro quella ninfa,e volevo fatti sapere che se non riuscissi a prendere tutti i pendenti non ti dirò nulla,se vorrai mollare io sarò pronto a darti ragione,non sentirti mai forzata Aly perché questa è la tua grande lotta"sussurrò portando il suo viso vicino al mio d'altronde quando ero sola in quella grande scuola lui era stato l'unico a farmi sentire a casa,come non c'ero mai stata,in quel momento sotto scrutazione dei suoi occhi viola pensai che forse avevo davvero sottovalutato Simone.
Camminavamo vicino al mio coniglietto sentendo sulla mia pelle mille sguardi di ragazze invidiose,
"Ci fermiamo per un gelato?"Mi chiese prendendomi per mano facendomi arrossire,
"certo"dissi con un sorriso gigante.
Camminavamo con in mano un super gelato,io al cioccolato e panna e lui vaniglia con sopra la panna,
"dammi un po della tuaa"urlava attirando l'attenzione di tutte le persone in gelateria cercando di leccare il mio gelato,
"noo hai la tua"gli ripetevo ridendo cercando d'assaggiare la vaniglia,infine con le labbra sporche di gelato ci avviammo verso casa ridendo l'uno dell'altra.
Al rientro corsi in camera di Rio per sapere cosa faceva ma non lo trovai,allora andai in camera di Simone per avvertirlo ma mi fermai vedendolo parlare con Rio,
"che cosa hai intenzione di fare?"Chiese Rio preocuppato al coniglio che sorrideva,
"io gli voglio bene lei a me piace,Aly è così terribilmente lei!"Disse Simone facendomi arrossire,
"anche se è terribilmente carina e perfetta tu non devi toccarla"sbraitò Rio facendo accellerare in un modo disumano il mio cuore,aveva detto -dannatamente carina-vero?
"tanto non ti vorrà mai,lei vuole solo Ed lo sai"disse Simone spegnendosi,
"già,ora andiamo e non toccarla"disse infine Rio mentre io correvo via.
Ormai era sera e mi stesi sul letto dopo aver aiutato Simone a trovare le chiavi della sua camera,alla fine erano nella tasca dei calzoni,mi chiedevo se non avesse fatto tutto apposta per avermi fatto passare quella giornata stupenda.Poi però il mio pensiero ricadde su Rio e su che cosa avrebbe fatto da solo,
"micèèè"urlò Rio entrando dalla finestra aperta facendomi saltare,
"oggi dormiamo insieme mi hai lasciuato tutto il giorno da solo"continuò lui infilandosi sotto le coperte,"mi sei mancata,non potevo torturare nessuno"disse mordendomi il labbro facendomi arrossire violentemente,"RIO!"Urlai io contraria facendolo ridere,
"Aly ma quanti anni hai?"Mi chiese appoggiando il suo viso sul mio seno mentre io cercavo di spostarlo,
"diciotto,perché?"Chiesi io incerta,
"bene allora è legale anche se sei piccola,io ne ho ventidue"farfugliò lui facendomi arrossire e poi sorridere,presi ad accarezzargli le orecchie sentendolo gemere,ma pensai d'essermelo immaginato,continuavo ad accarezzarle vedendolo lievemente arrossire,
"Aaly"sussurrò poi con voce roca facendomi imbarazzare,
"Rio,Rio"cercai di svegliarlo io iniziando a scuoterlo,infine si svegliò.
"Stupida!Mi hai accarezzato le orecchie vero?Che manine piccole che hai,e comunque non lo fare più,io mi eccito servono a quello sà!"Mi disse lui facendomi ridere,
"vado a farmi una doccia fredda"disse alzando il lenzuolo facendomi capire che qualcosa in lui si era alzato,"che palle,Aly?"Mi chiamò attirando la mia attenzione,
"che ne dici dici di venire insieme a me?,anche senza occhialetti con te supero la paura"Mi chiese lui facendomi capire più che bene il doppiosenso con quel suo sorriso da pervertito che si ritrovava,"no grazie"dissi io scandendo bene le lettere sopratutto le due del N.O.

 

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Capitolo 30
*** Capitolo28;Invisibile ***


 -Ciao,è forse la quarta volte che scrivo questo capitolo per questo ieri non ho postato,non riesco a decidermi su cosa scrivere scrivo pagine intere e poi le straccio,cancello ecc.. ecc.. >_<
Spero che questo capitolo vi piaccia *3*
P.S
Scusatemi per il tremendo ritardo.
-L
                                                                                                                                  Capitolo28;Invisibile.
                                             
Era notte inoltrata ormai,Rio dormiva beatemente mentre io non facevo altro che girarmi nel letto,se mi sarei addormentata avrei sicuramente sognato ed io odiavo i sogni dicevano sempre qualcosa che cercavi di dimenticare,come per esempio il tuo ragazzo morto.Con lo sguardo perlustravo la stanza finché non rimasi sorpresa nel vedere lo zaino nero di Rio incustodito,in quello zaino c'era il suo diario e tutti i suoi segreti,senza pensarci due volte mi precipitai ad aprire quello zaino,rimasi sorpresa dai molteplici ogetti che c'erano in quello zaino,c'era persino un minifrigo pieno di latte!Con gli occhi osservavo ogni singolo ogetto,e quasi sussultai quando riconobbi il suo diario,quel quadernino completamente nero con sopra scritta ogni speranza nata a e distrutta,ma potevo aprirlo?E se ci fosse stato scritto qualcosa d'importantissimo che poteva leggere solo lui?
AL DIAVOLO.
Pensai aprendo il diario con cautela,come se potesse suonare l'allarme ed io essere colta in fragante,saltai le prime pagine per poi andare all'ultima,ero avida di sapere,sapere ciò che quel gattaccio nero pensava e mi teneva nascosto,ma ciò che mi attendeva non era una lunga pagina con su scritto i suoi sentimenti,no c'erano scritte solo due parole "il tempo passa."Sbuffando per la delusione rimisi il diario nel suo zaino e presi un libro che sembrava piuttosto nuovo "incantesimi e magie",sulla copertina c'era una piccola streghetta che alzava il dito medio,un libro degno di Rio pensai aprendolo,appena lo aprii soffocai una risata c'era una sua foto da piccolo mentre faceva il bagno,chissà perché la teneva?
"Invizibil"sussurrai io leggendo ciò che c'era scritto sul libro per come diventare invisibile,bastava semplicemente pronunciare la parola -chiave- che permetteva al quelnonsocosa di riconoscere quellacosa che mi permetteva di diventare invisibile,infatti ero così,ero invisibile,dalla gioia mi misi a saltellare come una bambina tanto nessuno mi avrebbe visto,ma dalla gioia pari a quella di una bambina mi venne l'ansia pari a quella di una vecchia ultranovantenne dopo un infarto,a patto che potessere vivere dopo un infarto.E se fossi rimasta così per sempre?Mentre pensavo ad assurdi modi per diventare visibile come per esempio buttarmi un po di farina sul corpo,comparve un enorme fascio di luce che mi fece credere d'esser diventata cieca,quando la luce scomparve comparve una donna probabilmente sulla trentina con dei bellissimi ricci che le accarezzavano i fianchi,se io volevo quei ricci non mi venivano neanche con il diffusore!
"Gatto svegliati"disse quelal donna fredda con un mento troppo ponunciato,
"sei di nuovo qua?Cazzo vuoi?"Chiese Rio infastidito alzandosi per poi prendersi un colpo appena non mi vide nel letto,
"dov'è Aly?"Urlò lui con il volto completamente bianco,
"rilassati si starà divertendo con il coniglio della stanza accanto,dai vieni o Zeus si arrabbierà"concluse lei fredda attraversando il fascio di luce,
"oh aspetta almeno mi rivesto"disse il gattacio nero rigorosamente in boxer dello stesso colore,"vabbè vengo così"disse lui attraversando il fascio di luce seguito da me,mi trovai in una stanza completamente bianca,dove seduti ad un tavolo nero c'erano Rio e Zeus che discutevano vivamente,eppure io non riuscivo a sentire cosa si dicessero,era come se osservassi tutto in una dannata scatola di cristallo,il tavolo,Rio e Zeus erano al di là della scatola che io non riuscivo a rompere.Sentivo la rabbia crescere in me,volevo sapere cosa si dicessero,perché Rio non mi aveva detto che s'incontrava con Zeus?
"Cazzo non potrai tenermi lontano da lei solo perché la devo proteggere cazzo!"Urlò Rio arrabbiato,i suoi occhi blu erano serrati e sembravano di ghiaccio,ma chi doveva proteggere?E perché la doveva proteggere?
"Non fare il bambino,è il tuo destino,tu la proteggi lei vive.Nel momento esatto in cui tanto tu smetterai di proteggierla,ti allontanerai da lei,miriadi di magici potrebbero ucciderla.E non deve succedere io devo ancora completare il mio harem!"Urlò spazientito Zeus.
Rio doveva proteggere una ragazza che doveva finire in un harem di Zeus?Ma era assurdo!
"Un harem?"Chiese il gatto scioccato quanto me o forse di più,
"ovviamente no,è solo un mio sogno,cosa darei per provare la tua amichetta quando fa la micia,però Rio fra poco dovrai venire con me"disse Zeus sorridendo mentre il volto di Rio s'incupiva sempre di più,
"la proteggerò ma a modo mio"disse infine lui dando un pugno alla -scatola-che mi teneva prigioniera,forse per lui era un pugno al bianco,un pugno al vuoto,invece mi liberò dalla mia -prigionia-o meglio c'era anche lui con me,lontanti da Zeus,lontano da quel tavolo,lontani da tutti.
Rio sempre in boxer si tuffò di nuovo nel fascio di luce borbottando qualcosa seguito da me,mi sedetti sul letto ancora coscia di non esser vista da nessuno e neanche da lui che si stese sul letto nascondendo il viso nel cuscino,
"Aly ti ho visto"disse semplicemente lui con un fare tra lo scocciato e il divertito,mentre io mi avvicinavo a lui,adoravo essere invisibile non poteva sapere dov'ero ed io potevo avvicinarmi a lui anche più del dovuto,
"vizibi"sussurrò lui facendo ritornare visibile perdendo l'equilibrio.In un nanosecondo mi ritrovai con il culo per terra e un Rio che rideva come un pazzo,
"perché mi hai seguita da Zeus?Tanto non potevi sentire nulla"disse lui serio mentre io mi rialzavo,"perché tu non mi dici mai la verità,dici sempre bugie o mi ometti qualcosa!"Urlai io accorgendomi che era già mattina,"scendiamo a fare colazione"dissi infine io lasciandolo perplesso.
Una volta seduti al tavolo Rio mi guardava con uno sguardo piuttosto confuso insieme a Simone che ci guardava anche lui confuso,ero stufa di questa situazione cazzo!Perché sul diario di Rio c'era scritto il tempo passa?Il tempo passa per cosa?
"Aly dimmi perché sei arrabbiata?"Mi chiese infine lui girando gli occhi,
"perché tu stai facendo tutta una guerra per quella che devi proteggere?"Chiesi io sussurrando,non ero gelosa,certo che no,ma perché voleva proteggere tanto questa ragazza?Insomma io mi mettevo in continuazione nei guai se voleva giocare a 007 poteva anche farlo con me!Pensai io amara,sorprendendomi nel vederlo ridere,sentii gli occhi pizzicarmi ed il groppo in gola crescere,come poteva ridere di me?Ed io che per una santissima volta ero stata pienamente sincera con lui.
"Dai Aly sto scherzando ma vedi la ragazza per cui combatto è importante,ma non ci pensiamo,pensiamo solo ai prossimi pendenti"disse lui risoluto mentre la curiosità in me cresceva,chi era questa stronza?E perché a lui importava tanto di quella ragazza?Non lo sapevo e di certo non potevo saperlo,ma perché mi stavo facendo tutte quelle domande?Mi chiesi osservando Rio che beveva un litro di latte con il viso tutto sporco,istintivamente mi girai verso simone che mangiava delle carote per poi dare un voto alla loro "saporitezza",in quel momento mi resi conto d'esser la  ragazza più felice al mondo.

 

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Capitolo 31
*** Capitolo29;Crono. ***


-Ciao ragazze scusate per l'assenza,ma cercavo l'aspirazione che proprio non si faceva venire,ho provato stando in acqua e delle idee sono venute ma non fantastiche,dopo vari tentativi di far uscire qualcosa dalla mia testolina mi stavo per arrendere,postando forse fra un mese.
Quando dovevo andare dall'estetista per "aggiustarmi"(poi vabbè ho sbagliato giorno ma è un altra storia) nella radio suona a palla "O' SARRACINO" ahahha,e altre canzoni delle hits6O,ed così ._. Però dopo un po ho iniziato a "capire" le canzoni ed è uscito fuori questo capitoluccio.
La smetto di annoiarvi ù_ù Buona lettura e recensite in tanti. 
                                                                                                                                                     Capitolo29;Crono.


Come diceva Rio i tempi stringevano,non riuscii a capire ovviamente a quali tempi si riferiva,forse ai suoi due anni ma era impossibile visto che ci mancava solo un anno,ma era inutile cercarlo di capirlo lui era praticamente incomprensibile forse un po come me, ma ero sicura,ora seduta sul sediolino di una panda gialla a ottanta all'ora superando di molto il limite,ero sicura che se quel gattaccio mi avesse svelato almeno uno dei suoi terribili segreti,uno di quei terribili che hanno ucciso persone e lo hanno fatto torturare,me ne bastava uno per sciogliere quell'enorme nodo o meglio scudo che gli si era creato intorno al cuore.
"Gatto matto,mi fai impazzire con il ritmo del passo"canticchiava Rio insieme a Simone che rideva come un pazzo,molto probabilmente pensava anche lui che quella canzone era forse la descrizione di quel gattaccio nero che si ostinava ad andare a novanta anche se quello scasso di macchina non si alzava da terra,
"arriaveremo fra due ore,Aly mi passi un panino che ho fame?"Mi chiese Simone guardando Rio che estraeva dalla sua tasca il suo zaino nero,
"come lo vuoi?"Rispose Rio al posto mio aprendo un frigorifero pieno di bibite e cibo,c'era qualsiasi panino e altre cose da mangiare,intravidi anche un piatto di pasta al sugo,
"io vorrei quello con la nutella dentro"urlai io avventandomi su un panino alla nutella lasciando tutti scioccati,"nutella mia!"Urlai io ingozzandomi come una scrofa mentre quei due ridevano come dissenati avendo anche le lacrime agli occhi.
"Sdlronzi"dissi io con la bocca piena trattenendo a stento una risata,
"e ridii"esclamò il coniglio facendomi il solletico,era inutile non potevo resistere dal ridere,mandai giù il boccone quasi strozzandomi per poi scoppiare a ridere finché non mi mancò l'aria,le lacrime rigavano il mio viso e la pancia mi faceva male,ma nulla continuavo a ridere non riuscivo a smettere forse perché c'era Simone che continuava a farmi il solletico,
"o-o-ra t-occa a me"dissi io riprendendomi dalle risate avventandomi su di lui,
"ora morirai"esclamai io torturandolo a furia di solletico accorgendomi forse per la millesima volta del suo fisico di roccia,ma lui era troppo occupato a ridere per poter accorgersi del mio sguardo incollato al suo corpo,
"dai ragazzi mettevi seduti che fra po si arriva"ci urlò il gattaccio sicuramente un po geloso mentre io e Simone ci riconponemmo,e man mano chiusi gli occhi per sprofondare nei sogni.
Mi ritrovai sulla superfice lunare-un altra volta-ma questa volta per fortuna ero sola,ne approfittai per osservare ciò che mi circondava,era pieno di stelle ma erano troppo grandi per essere raccolte,osservando quel posto meraviglioso mi venne in mente una favola che mi raccontava sempre mia madre da piccina ma che purtroppo ora ne ricordavo solo poche parti,era qualcosa come "le stelle portano amore" e tante stronzate simili.
"Hei,sei ancora pseudo arrabbiata con me?"Mi chiese Edward dietro di me facendomi trasalire,una parte di me gli voleva saltare letteralmente su di lui,baciarlo fino a farlo stare male e fare l'amore per giorni,ma un altra parte di me,quella che mi teneva ferma era Rio,lui che mi raccontava del suo passato,i suoi segreti,non potevo abbandonarlo,non in quel modo,non ora.
"Non sono arrabbiata"risposi fredda ancora di spalle,sapevo che se i miei occhi avessero incontrato i suoi non avrei potutto resistergli,
"e perché fai così?"Rispose lui con la voce incrinata dalle lacrime mentre avvicinava la sua mano alla mia che però ritrassi appena in tempo,
"Aly che hai?"Sbottò alla fine prendendomi forte per le spalle girandomi verso di lui,
"guardami"mi ordinò con un tono freddo,faceva così solo quando era estremamente arrabbiato o deluso,o entrambe le cose,"guardami"urlò di nuovo facendomi alzare lo sguardo,quasi speravo di trovare due grandi occhi blu pronti a confortarmi,a proteggermi,a non farmi rompere perché certe volte ero così dannatamente fragile,come in quel momento.
Ma non trovai gli occhi blu,no trovai due occhi neri,neri come la pece,quegli occhi che avevo bramato per tanto,tanto forse troppo tempo,e qualcosa mi diceva che ancora li volevo,volevo che i suoi occhi accarezzassero la mia pelle color caramello,e che le sue labbra mi sussurrassero ti amo all'infinito,io volevo il mio stupidone di Edward forse solamente perchè era sempre stato mio e non poteva essere altrimenti,
"non sono arrabbiata con te Ed,ma tu sei morto dovresti sparire perché continui ad esserci?"Chiesi io confusa,dovevo dimenticarlo,sapevo che se l'avessi visto ancora avrei usato i pendenti per lui e non per Rio,perchè cazzo il mio pendente anche dopo aver fatto l'amore con Ed non ne voleva sapere di uscire?!
"Vuoi che io sparisca?"Mi chiese con flebile,quasi sussurando,
"no perché un po di gelato alla vaniglia e puf,sparisco"mi disse lui avvicinandosi al mio orecchio facendo scorrere brividi lungo tutto il corpo,non lo sopportavo quando faceva così,
"ma cosa dici"sussurrai io dandogli dolci baci sulle labbra,sentendolo tremare,voleva di più.
Ormai ero mezza nuda sotto di lui che continuava a baciarmi,no,non potevo,"scusa"urlai io allontandami di scatto da lui,diventando una gattina nera,
"non posso fargli questo,lui mi ha raccolto,mi ha tirato su di morale,io gli,io gli voglio bene,scusa"dissi sentendo la delusione del suo sguardo penetrarmi,
CAZZO NO.
Pensai correndo da lui dandogli altri baci per poi passare ad altro,molto altro.
"Amore?"Mi chiamò lui guardandomi con i suoi occhi neri,
"si?"Dissi io con la nuca appoggiata sul suo petto,
"prima che tu te ne vada,vorrei darti questa"disse correndo verso i suoi pantaloni bianchi sparsi a pochi cm da noi,lo vidi frugare nelle tasche e bofonchiare qualcosa per poi tornare da me con il suo solito sorrisone da bambino cretino,che però faceva sorridere anche me.
"Tieni"sussurrò con le guance colorate di rosso dandomi un lieve bacio a stampo che mi fece sussultare,mi porse una piccola scatolina blu di velluto che impaziente aprii per poi rimanere a bocca aperta,era un bracciale pieno di ciondoli,nei quali riconobbi un semaforo,una scarpetta,un cucchiaino ed un bacio,era bello quanto strano,
"ognuno di quei ciondoli ha un significato,il semaforo e quando rimanemmo a baciarci per ore dimenticandoci di andare avanti e la fila ci si accanì"disse sorridendo,"la scarpa rappresenta le giornate nelle cuali ti ho subito nel fare shopping"disse lui con un dito alzarsi come se aspettase un premio per ciò che aveva fatto,"ed infine un bacio,perché è quello che può farmi rinascere e morire,perché è la guerra di tutti"disse regalandomi un altro bacio per poi farmi indossare il bracciale.
"Ora ritorna a casa pazzerella"mi sussurrò dandomi l'ennesimo bacio.
Al mio risveglio mi ritrovai in un letto completamente nuda,e con adosso solo quel bracciale che ornava il  mio polso,era stupendo certo ma dovevo assolutamente rivestirmi,pensai mentre cercavo disperatamente qualcosa da mettermi,ma in quel paesino si gelava e l'unica maglia calda era la vecchia felpa tutta grigia di Rio,m'avventai su d'essa cercando qualcosa di incredibilmente,e senza mettermi il reggiseno tanto stavo bene anche senza me la infilai di corsa insieme ad un jeans largo,forse troppo largo,era una quarantotto ed io portavo una quaranta,beh ero perfetta.
Camminavo per l'hotel,era solo marzo e faceva un freddo cane,non riuscivo a capire perché si gelavala,letteralmente.
"Signorina"mi richiamò un fattorino piuttosto carino,"cerca il suo amico?"Mi chiese sempre lui attirando ancora di più la mia attenzione,con mio amico intendeva Rio o Edward?Dio che confusione e perché faceva talmente freddo?
"Si,sa dove sono?"Chiesi io incerta,non sapevo se fidarmi di quel tipo
"non lo so,ma le hanno lasciato questa lettera,comunque se vuole sapere la mia questi jeans sono un po troppo grandi prenda questi"mi disse porgendomi dei pantacollant nero lucido,presi quei cosi lucidi e la lettera,che una volta in camera aprii,
Micè io e il coniglio siamo andati a vedere dov'è il lago,veniamo subito che tanto senza di te non possiamo prendere il pendente.
P.s
Salutami Ed.

Il solito gattaccio di poche parole,pensai aspra affacciandomi per la prima volta alla grande finestra della mia camera accorgendomi che nevicava.

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Capitolo 32
*** Capitolo3O;Crinya ***


-Waaaahhhh eccomi con altro capitolo dove ancora devo decidere cosa scrivere è.è Sapete avrei in mente di scrivere un alta storielluccia però non ne sono sicura perché non sono capace di gestire due storie alla volta,quindi ho posto questa o quell'altra ma non posso abbandonare Aly,Rio e Simone!!Wow già capitolo 3O!
Quindi la posterò più in la spero mi seguirete *-*  Beh che dirvi la smetto di annoiarvi,buona lettura
P.s
Vi posterò il sei,non potrò prima perché mio fratello si sposa e arriveranno parenti su parenti >_>
-L
                                                                                                                                      Capitolo3O,Cinya.
 
Mentre Simone e Rio affrontavano chissà quali pericoli senza di me che potessi prendere il pendente io ero seduta tranquillamente,o meglio quasi tranquillamente a bermi una tazza di cioccolata calda al bar dell'hotel a cinque stelle,stranamente Rio non aveva badato a spese e non ci aveva assilato di come sarebbe stato bello dormire sui suoi amati alberi,senza contare che dopo ha paura a scendere.
Eppure non sapevo che fare dovevo andare da loro o aspettarli?Perché se n'erano andati lasciandomi da sola,erano stati pressocchè ingiusti eppure qualcosa mi diceva che non erano nei guai,e che sarebbero tornati presto,infine decisi che se non sarebbero venuto entro le cinque del mattino sarei andata io stessa a cercarli.
"Signorina posso bere un caffè con lei?"Mi disse un uomo con un cappotto nero che gli accarezzava le caviglie,come biasimarlo con quella tempesta di neve in pieno marzo,
"no mi dispiace ma ho da fare"dissi fredda io guardandolo direttamente negli occhi accorgendomi dello strano colore d'essi,erano quasi bianchi,o forse era semplicemente un azzurro chiario,troppo chiaro.
"Aspetta"disse lui afferrandomi per il polso facendomi gelare il sangue nelle vene,ma cos'era?
Cercai di divincolarmi da quella stretta ma era tutto inutile lui era molto più forte di me,o era meglio dire lui aveva la stretta più forte della mia perché in quel momento potevo fare un salto divincolarmi e incendiare tutto il locale compreso lui,ma non lo feci non volevo uccidere gli altri magici che stavano beatamente per i fatti loro,
"lasciami"ordinai io con la voce ferma e lo sguardo impenetrabile,in quel momento pensai che i miei occhi da nocciola fossero diventati neri,
"sennò?"Mi chiese lui ugualmente freddo inclinando la testa verso sinistra assottigliando gli occhi,
"ti uccido,cosa vuoi?"Chiesi io liberandomi finalmente dalla stretta e spingendolo con un dito verso un tavolo dove per poco non cadde,
"i pendenti so che li hai mi servono,sei cosa?Una gatta nera?"Mi chiese facendomi ridere,non volevo ucciderlo,non avevo mai ucciso nessuno,e non volevo certo incominciare ora,però se non l'avessi fatto avrebbe ucciso lui me se non il contrario,quindi cosa dovevo fare?
"Si sono una gatta nera,e mi piace molto graffiare quindi dovresti stare più attento e riguardo ai pendenti la risposta e.. mm.. NO"finii io stranamente sicura e allo stesso tempo traformata da gatta accorgendomi d'aver fatto uscire il sangue dal naso a molti ragazzi,a quella scena arrossii violentemente ricordandomi di mettere  a sicuro i pendenti,
"come vuoi ma ci rincontreremo Alyce"disse quel ragazzo correndo via lasciandomi a bocca aperta,come faceva a sapere il mio nome?Era meglio se andavo a dormire pensai tornando in camera mia per poi stendermi nel mio amato letto e finire in un sonno tranquillo,o quasi.
"Aaaaaaaaaaaaaaaaaalyyyyyyyyy"urlava una voce familiare ma non capivo chi alle mie spalle,
"tesoro ti amo"mi disse Edward sbucando dal nulla in vestito da cerimonia,
"perché sei vestito così?"Chiesi io accorgendomi del mio vestito da sposa,mi girai in cerca di Rio dov'era non potevo avergli fatto questo ma non c'era nessuno,
"Ed ma Rio?"Chiesi io spaventata guardandolo confusa,eravamo in una chiesa stile antico sembrava più una cattedrale in stile gotico,
"amore non ricordi lo hai ucciso stesso tu"mi disse lui con un sorriso a trentadue denti ed in un attimo mi ritrovai davanti ad un Rio piangente,
"non farmi questo io ti amo Alyce!"Ripeteva in continuazione mentre io prendevo un coltello per poi trafiggere il mio gatto nero,
"RIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO"Mi svegliai con le lacrime agli occhi tremante,
"dimmi"mi disse calmo Rio vicino a me,senza dar conto a Simone che sembrava davvero preoccupato mi lanciai su di Rio abbracciandolo più che potevo per poi incominciare a piangere,dire che quel sogno mi aveva turbato era poco,
"micetta levati"mi rispose lui freddo spostandosi dal mio abbraccio lasciandomi palesente a bocca aperta,Simone che guardava la scena alzò un sopracciglio biondo che in un altra situazione mi avrebbe fatto morir dal ridere.
"Rio?"Lo chiamai io sperando in una risposta che non mi diete,si limitò a guardarmi,
"che vuoi?"Disse infine aprendo la porta per andarsene mentre il mio cuore penso si stava sgretolando pezzettino per pezzetino,
"no,niente scusa"dissi io guardando Simone invitandolo ad uscire cosa che non fece ma anzi venne vicino a me una volta che Rio se n'era andato,
"Aly non puoi fare così!"Mi disse una volta steso sul letto accanto a me,"o Rio o Edward deciditi sorella"continuò lui con un tono troppo sicuro per i miei gusti,
"insomma tu mi piaci è vero ma so che i miei sentimenti sono molto diversi da quelli di Edward o magari Rio,però tu non puoi scopare con uno e abbracciarti l'altro capisci?"Mi chiese guardandomi dritto negli occhi come se avesse paura che in un momento all'altro io potevo morire o spezzarmi,perché ora mi diceva queste cose?E cosa intedeva?Sentimenti.
Volevo tanto fare come Peter Pan e scappare da quegli orribili -sentimenti-.
"Ma io non voglio Rio sono innamorata di Edward però non voglio tradire quel amabile gattaccio!"Mi scusai io con Simone che annuiva in continuazione facendomi sentire una stupida,
"se non lo ami perché stai sempre con Rio,perché ti preoccupi per lui?Perché ti svegli da un sogno dove lui è protagonista urlando?"Mi chiese con tono scettico,
"perché è leale e mi ha salvato molte volte,ora lasciami dormire che l'incontro di oggi è già stato troppo turbolente"dissi io cercando di sviare il discorso andado dalla padella alla bracie,
"perché?Racconta"Mi disse avvicinandosi per poi abbasare la sua nuca bionda verso il basso,"sembro un frocio ma vorrei solo aiutarmi"mi disse ancora più rosso facendomi intenerire come una pazza difatti lo abbracciai e mentre raccontavo del mio incontro mi addormentai insieme a lui,il mio unico amico vero.
"Sveglia che facciamo colazione e andiamo a caccia di ninfe ieri io e Rio abbiamo scoperto dove si trova il lago"urlò Simone buttandomi-letteralmente-giù dal letto mentre io pensavo a come ucciderlo,ma in meno di un secondo mi trovavo in una macchina con un cornetto alla nutella ficcato in bocca,
"ma dove fiamo anfando?"Domandai io cercando alla meglio di farmi capire ma sembrava un impresa con quel cornetto,
"allora andiamo?"Mi chiese freddo Rio alludendo al lago che avevamo davanti,ma come avevamo fatto io stavo ancora mangiando il cornetto!C'era un qualcosa che mi diceva di non andare però non potevo ascoltare la vocina della coscenza visto che Rio era già due km avanti a me e Simone che lo guardava costantemente con un sopraciglio biondo alzato,stavo seriamente incominciando a pensare che quei due avessero una relazione segreta,e che fossero passati dall'odio all'amore.
"Dai andiamo che la ninfetta ci aspetta"disse semplicemente Simone iniziando a correre per raggiungiere il gatto nero mentre io passegiavo tranquillamente gustandomi il paesaggio che non era niente male anche se era uguale al primo e secondo lago.
"Ma benvenuti"Disse una voce femminile dietro di me facendomi girare di scatto mentre mi trasformai in gatta,e tutto in meno di un secondo dovrei farmi i complimenti da sola,
"oh grazie per il benvenuto,sei gentile!"Dissi io sorridende facendo ridere la ninfa che m'infastidì molto,
"stavo scherzando stronza,devi darmi e dirmi alcune cosette"dissi io creando sulla mia mano una bolla d'acqua facendo fare un passo indietro a quella ninfa molto più bella delle altre,aveva i capelli d'un rosso acceso molto corti le arrivano al mento mentre la carnagione a differenza delle altre ninfe era molto scura ed era seminuda,indossava dei veli rossi della serie vedononvedo che poi si vede tutto e basta,in un secondo presi il pendente del fuoco e lo misi al collo,magari mi sarei risparmiata di morire,ma proprio quando io e la ninfa ci stavamo preparando ad uno scontro epico quel gattaccio nero si mise in mezzo a noi,
"dai Cry dammi il pendente e magari delle informazioni su Elizabhet Tide"disse freddo lui guardando la ninfa negli occhi che per poco non si sciolse,
"prima sconfiggimi"disse lei con aria di sfida lanciando una sfera compatta di fuoco nella direzione di Rio che scansò in un secondo,non era giusto quello era il mio combattimento e non il suo,non era giusto m'arrabbiai io facendo accarezzare dalle fiamme il mio braccio,
"oddio!"Urlai io attirando l'attenzione di SImone che era intento a mantenere in atto uno scudo per non far colpire ne me ne lui,sapevo quanta fatica gli costasse e non volevo essere di meno,attraversando lo scudo mi precipitai contro Crinya lanciandole altre sfere di fuoco più piccole e meno compatte ma erano comunque sfere di fuoco troppo facili da sfidare per lei,allora mi ricordai il suo punto debole ed in meno d'un secondo riuscii a creare una bolla d'acqua grande forse quanto uno stato ma mentre quella bolla -scoppiò-su di lei spegnendo le sue fiamme i miei mal di testa aumentarono ed in un attimo mi trovai a terra con la mia nemica,ma non per molto il mio giramento di testa durò solo due minuti nei quali non riusci a capire nulla c'era Rio che correva verso la ninfa svenuta e Simone che faceva di tutto per non far crollare quello scudo,ma poi aguzzando la vista notai che il coniglio era ferito e tutto ciò per proteggiermi da una sfera infuocata che venne verso di me,volevo sussurrare un ringraziamente ma non era il tempo per sussurri ma per urli pensai alzandomi a stento dovevo smetterla di usare troppi poteri una volta,avanzai verso la ninfa che si era ripresa completamente e rideva,rideva,rideva dei miei tentavi andati a male.
STRONZA.
Pensai alzando tutta l'acqua dal lago creando un onda alta otto o nove metri,avanzavo verso la ninfa la quale era sbiancata e tremava ma era troppo tardi per la pietà,mi aveva deriso e ferito il mio unico amico,ora doveva morire.Pensai con una vena di acidità scagliando con un movimento fluido della mano tutta l'acqua sulla ninfa che salvata da Rio riuscì a non morire affogata,
"stupida se muore non ci dirà nulla di tua madre"bofonchiò lui cercando il pendente,ma non c'era,
"non c'è l'ho io"disse la ninfa rialzandosi vomitando acqua dolce a tonnellate,"ma di Elizabeth so che forse è ancora viva non devi chiedere a me,ma chi ha l'ultimo pendente,io non ho il mio!"Urlava lei piangendo mentre io la guardavo con la testa inclinata verso destra,"dov'è il tuo pendente?"Chiesi una seconda volta fredda facendola rabbrividire,
"c'è l'ha Joker."Disse lei a mò di scuse facendo rabbrividire si me che Rio e il coniglio.
"Cazzo"esclamò Rio trasformadosi in gatto nero girandosi verso i cespugli incontrando lo sguardo gelido di Joker.

 

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Capitolo 33
*** Capitolo31;Oh Peter! ***


-Waaaaaaaaaaah eccomi!Ho pensato di postare molto prima che inizi la scuola anche perché il nove parto e ritorno il 12 che è il primo giorno di scuola :33
Beh che dire della situazione dei nostri personaggi?Oh cazzo!
Hhaha.. 
Io scappo sull'isola che non c'è :33 Secondo me esiste.
Rio: ._____. certo Lisa esiste proprio -.-'
Aly:Rio smettila di dire queste cose!!!*Lo picchia
Rio:ç__________ç che ho fatto?
Aly:osi chiedere???*Prende una pistola
io:uf *sbuffa
tutti si girano,
io:"voglio peter"
Peter Pan entra da una finestra:hei Lisa mi dai un ditale??
... Continua ;D                                                                                                                   Capitolo31,Oh Peter!



Joker era davanti a noi fissandoci con il suo solito sguardo gelido,stranamente era solo nessuna scorta nessun ragazzo troppo alto e troppo muscoloso da portarsi dietro,vidi Rio tremante avanzare di qualche passo verso la sua direzione,cosa voleva fare?
"Eccoci qui,puoi darmi il pendente?"Chiese con sarcasmo il gatto facendo rientrare gli artigli ma Joker tese una mano verso il gatto che continuava ad avanzare sicuro,non riuscivo a capire cosa stesse succedendo Joker che era pronto ad uccidere Rio che era sadicamente sicuro senza la minima paura di morire mentre Simone faceva gesti assurdi con le mani ed io e la ninfa guardavamo con la bocca spalancata senza aver il coraggio di muovere anche semplicemente un dito,
"Dammi il pendente,dai non è poi tanto difficile"continuava il gattaccio mentre Joker l'osservava curioso,cosa aveva in mente?Forse però il gatto si avvicinò troppo facendo scattare all'attacco l uomo mascherato che si alzò in volo,o meglio fece un salto per poi trovarsi seduto sulla nuca di Rio che lo guardava incredulo,
"mmm comodo"continuò Joker ridendo facendo innervosire visibilmente Rio scrollandosi l'uomo da dosso facendolo cadere in terra,mi aspettavo un tonfo molto sonoro,tutti si aspettavano un tonfo molto sonoro eppure non sentii nessun tonfo molto sonoro!
Si era fermato a due centimetri da terra con la maschera oro che toccava il suolo,
"woow"sussurrai io mentre la ninfa mi guardava stupita,si quello era il cattivo anche se era estremamente bravo,forse sarei dovuta andare da Jokerino per prendere lezioni di magia,o no?No,ovvio.Ma cosa stavo pensando?
"Simoooooooneeee"urlò Rio distogliendomi dai miei pensieri,
Rio cadde,
Simone mosse le mani
Joker cadde all'indietro.
Era successo tutto così velocemente che quasi non riuscii a vedere ciò che accadde,però ora fortunatamente Joker era steso sul suolo guardando tutti con odio,piano piano mi avvicinai ma appena feci un passo sentii un altro tonfo,non solo Rio ma anche Simone cadde mentre io iniziai a correre verso il coniglio che mi guardava sorridende con la nuca appoggiata sulle mie gambe,
"wow sono stanchissimo,tu non hai capito nulla vero?"Mi chiese lui accarezzandomi con i suoi grandi occhi viola facendomi arrossire lievemente,
"no cosa avete fatto?"Chiesi ingenuamente io facendolo sorridere,
"Rio era l'esca ed io facevo uno scudo intorno a Joker in modo da"si fermò un secondo chiudendo gli occhi per poi riaprili di scatto"solo che è faticoso,vai da Rio lui starà male,io ho solo bisogno di dormire"mi sussurrò Simone addormentandosi come un angelo sul suolo,correvo verso Rio ma il mio sguardo si fermò su Joker che era riuscito a liberarsi,eravamo l'uno difronte all'altra,Rio come Simone erano svenuti in un sonno profondo e la ninfa forse era pure morta,
"hei signorina ci rivediamo"disse lui attirando la mia attenzione,
"cosa vuoi?"Chiesi io mettendomi in guardia facendo comparire una fiamma sulla mano destra,
"nulla io sono stanco insomma sono caduto in una trappola mediocre,e poi non volevo ucciderli ma solo spaventarli Rio è il solito impulsivo,povera te che ci devi vivere,mentre Simone beh quel coniglio a dirti la verità non l'ho mai classificato,tu invece sei la solita bella ragazza addolara o sbaglio?"Mi chiese lui guardandomi con i suoi di ghiaccio facendomi rabbrividire anche se quando parò di Rio sembrava più scocciato che carico d'odio,
"ti sbagli,io non sono ne bella ne addolorata,sono solo stata catapultata in mondo che non è mio dove devo affrontare cose da pazzi!Eccheccazzo non capita mai che vado a finire sull'isola che non c'è"sbraitai io con le lacrime agli occhi,"ma non è ancora tutto Rio è svenuto e deve fare qualcosa con qualcuna che deve proteggere e in tutto questo c'entrano anche Zeus e Simone il quale non ho ancora capito perché mi segue"urlai infine io tirando fuori ciò che tenevo dentro da troppo facendo ridere quell'uomo che mi guardo sorridendo con gli occhi,o forse me lo immaginai,
"mi dispiacerà ucciderti bella ragazza confusa"disse lui andandosene ma io lo bloccai prendendogli la mano riscoprendola sadicamente fredda ma non tanto fredda quanto il suo squardo,
"uomo stanco caduto in una trappola mediocre voglio il pendente"dissi io rigida facendolo ridere,
"mm ma anche no ricordati che sono il cattivo e non ti risparmierò solo per i tuoi occhioni da cerbiatta,bye bye"urlò lui mentre stava per scomparire,
"aspetta"urlai io lanciandogli una palla di fuoco senza intenzione di colpirlo,io volevo solo il pendente mica ucciderlo!
"dammi il pendente o ti uccido"dissi fredda e sicura,come non lo ero mai stata avvicinandomi a lui facendo aprire le fiamme al mio passaggio ora che eravamo tanto vicini si notavano contrastare i nostri venti centimetri di differenza,
"sei sicura di potercela fare piccola nanetta insulsa?"Mi chiese lui che più una domanda sembrava un affermazione lanciando il pendente fra le fiamme,
"ora vallo a prendere"mi ordinò lui indicando il cerchio di fuoco mentre io mi avventai sopra di lui iniziando a cercare con le mani nelle tasche del suo cappotto dove trovai il pendente ed una lettera,ovviamente lui scoppiò di nuovo a ridere facendomi innervosire,
"tieni pure il pendente,tanto sappi che morirai e colui che ti ucciderà sarò io"disse scomparendo quando le lacrime insieme alla mia sicurezza cessarono.
                                                                                                                                  -
"Il coniglio è sano come un pesce si è anche risvegliato mentre il gatto a una febbre molto alta meglio se questa notte resti in ospedale"mi disse la voce meccanica dell'infermiera che avevo davanti,guardandola bene mi accorsi che era una ragazza-leone e dedussi ciò dai suoi capelli biondi sparati da per tutto a mò di cresta e allo sguardo felino che doveva rassicurare più o meno,girai lo sguardo intorno in cerca di un'ancora di salvataggio ma fu inutile,tutto intorno a me era bianco e cupo comprese le persone,
"può andare a trovare i suoi amici chi visita per primo?"Mi chiese la leonessa distogliendomi dai miei pensieri riportandomi alla realtà cioè alle persone bianche e cupe come l'arredamento e i vestiti delle infermiere e dottori,
"vado prima da Simone,Rio dorme giusto?"Chiesi io con un filo di preoccupazione nella voce che fece sorridere l'infermiera,
"ma certo vada da Simone sono sicura che la sta aspettando"disse lei aprendomi la porta mentre io con gli occhi pieni di lacrime mi buttai fra le braccia di SImone,
"aaaaaaaaahhhhhh ho il pendente!Ho il pendente dell'acqua!La ninfa non era morta ma si è rintanata in un vulcano ho parlato con Joker ero spaventata a mort"stavo per finire la frase ma lui m'icatenò in uno dei suoi soliti bellissimi abbracci,quanto mi erano mancati quei bracci pensai sfogandomi in lacrime fra le sue braccia,"e poi Rio è ancora arrabbiato con me"sussurrai io con gli occhi gonfi facendolo sorridere,
"dai ora riposati che domani andiamo un po da lui"mi consigliò lui facendomi addormentare su un altro lettino,mi sentivo quasi a disagio a dormire da sola,
"Aly?"mi chiamò lui dopo un po attirando la mia attenzione,
"ti voglio bene"concluse facendomi arrossire,
"anche io"dissi infine io addormentandomi.
POV RIO
Ormai era passata un'ora da quando mi ero svegliato eppure ne Simone ne Alyce erano venuti a trovarmi,a quel pensiero mi risuonò in mente una frase che mi ripeteva sempre mio fratello,
"sai sei un bastardo e lo capirai perché quando te ne andrai nessuno verrà a cercarti"diceva sempre Edward mentre io gli ridevo in faccia,allora era vero?Ero solo un povero bastardo che sarebbe morto solo,o forse Joker mi avrebbe fatto compagnia pensai chiudendo gli occhi per il dolore sentivo un dolore lacerante al petto ricordandomi l'effetto che mi faceva sempre il mio caro amichetto Joker,odiavo i suoi incantesimi e tutto ciò che lo riguardava.
Con un forte dolore alla testa e al petto riuscii a riaddormentarmi.
"Benvenuto!Sbrigati dobbiamo scappare o capitanUncino verrà a prenderci!"Urlò un ragazzo volante vestito con una strana tutina verde e una folta chioma rossa sulla quale era posato un simpatico cappellino verde,ma chi cazzo era?Pensai tra me e me annuendo alle sue pazzie mi ricordava un po Aly per il suo strano modo di parlare a raffica,
"vieni,la piccola Aly ci aspetta nella capanna che io e i bimbi sperduti abbiamo costruito solo per lei,mentre Simone è andato nella prateria delle carote"disse lui ridendo portandomi in una bellissima foresta piena d'alberi dai colori vivaci e senza neanche un fiore appassito,chiunque fosse quel ragazzino era proprio simpatico.
"Finalmente Rio c'è l'hai fatta ad arrivare noi e i bambini ci stavamo preoccupando!"Mi urlò contro come una belva Aly facendomi rabbrividire,
"ciao Peter"disse lei arrossendo lievemente andando verso il ragazzo rossiccio che sorrise prendendola in braccio facendola volare
"ti amo"disse lui dandole un bacio mentre io sentivo la rabbia crescere in me,feci un salto trasformandomi in gatto nero sgozzandolo con i mie artigli,"non devi toccarla!"Urlai io in preda alla furia.
-
"Oh mio dio ma quello è Peter Pan!"Urlò Alyce correndo verso lo stesso ragazzino con il costume verde che avevo ucciso poco fa,ma cosa era successo?!
"mh e chi siete voi?"Chiese lui volandoci intorno,posando un suo piede coperto da una scarpina verde sulla mia nuca,ora lo uccidevo,
"io sono Peter Pan!"Disse lui facendo un salto e poi un inchino,"l'eterno bambino e quali sono i vostri nomi??"Ci chiese curioso quasi fosse un gioco a -trova la risposta-
"io sono Alyce e lui è Rio"parlò per me quella pazza isterica avvicinandosi sempre di più al ragazzino che sorrideva sornione,"venite con me vi faccio fare un bel giretto" e in men che non si dica avevamo visitato tutta l'isola,dalle sirene dove volevo fermarmi a una specie di antro delle fatine,guardavo Alyce meravigliata nel vedere qualsiasi cosa anche i fiori o quei bambini vestiti stranamente da animali,ma ad un tratto Aly sparì e rimanemmo solo io e quella specie di bambino troppo cresciuto.
"Vorresti rimanere per sempre con me e non essere più solo?"Mi chiese quel bambimo sempre sorridendo,in un altra occasione lo avrei ucciso ma ora quelle parole mi risuonarono in mente,come sarebbe stato avere un amico che non si presentasse solo per presentarti una bella ragazza o che ti aiuti a combattere?Bello,sicuramente.
"Peter se così ti chiamo tu hai Trilli quella spiecie di minifatina e i tuoi strani bambini senza contare delle sirene e dell'indiana che proprio non scherzano!Io non ti servirei a nulla,scusami ma ho una persona da proteggere"dissi infine io sorridendo pensando a Alyce.
"Posso restare qui per sempre?"Chiese Alyce ricomparendo dal nulla,
"no che non puoi la tua isola che non c'è non è qui"disse lui mentre io non ci capivo una mazza,quale isola che non c'era?
"ma come?"Chiese lei forse neanche lei capiva il concetto dell'isola che non c'era
"l'isola che non c'è è ovunque ci sia felicità non trovi?E' la tua è forse accanto a quei due ragazzi?"Chiese indicando me e Simone che anche lui era comparso all'improviso,vidi una lacrima rigare il volto della mia Aly sempre sorridente,
"peccato avrei tanto voluto combattere almeno una volta capitanUncino,vedere il coccodrillo e andare a casa mia con la nave dorata!Ma non fa niente addio Peter Pan"disse lei abbracciandolo.
"Ti prego svegliati,dai"urlava qualcuno bagnando il mio braccio con delle lacrime?Aprii gli occhi e incontrai quelli color nocciola di Alyce che si illuminarono appena mi videro per poi saltarmi addosso,in quei momenti mi dimenticaii di tutto l'odio che provavo per quell'eterna bambina,
"sei stato così per cinque giorni ti rendi conto?!Mi hai fatto spaventare!"Continuava ad urlare lei dandomi piccoli pizzicotti sulla gamba"devo capire se è un sogno"contunuò lei dandomi uno schiaffo,
"hei Aly mi fai male"dissi io scoppiando entrambi in una fragorosa risata,"c'è posto per me?"Chiese Simone mentre io ero pronto a dire un sonoro no ma Aly era stata più veloce nell affermare il contrario.

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Capitolo 34
*** Capitolo32;Micetta. ***


 -Kyaaa rieccomi non so perché ma non ho molte idee su cosa scrivere cioè sono un vulcano d'idee ma penso a tantissime altre storie ahaha 
Secondo voi che futuro hanno Alyce e Rio?
Ora però Rio non si sente più solo,meno male và!!Ma Edward cosa starà facendo??
Ringrazio tutti coloro che recensiscono e leggono *-*
                                                                           Capitolo32;Micetta.
 
Simone era andato a comprarci una pizza da portare in ospedale mentre io facevo compagnia a Rio che si ostinava a scendere da quel lettino dove io lo avevo confinato,la sua febbre era ancora molto alta e sapevo benissimo che appena si alzava veniva colpito da giramenti di testa,anche se odiavo il suo modo da indisponente io sono tutto e tu non sei niente,e odiavo le sue smorfie e quando rideva di me,insomma anche se odiavo quell'individuo che ora soffriva su un lettino d'ospedale quasi mi dispiaceva vederlo così,infondo anche se era breve io e quel gattaccio ci donammo un bacio che non era un vero è proprio bacio,anche perché lo odio e gli rimango pur sempre -fedele- per quanto possibile pensai io cercando con lo sguardo la luna che come ogni notte risplendeva in quel cielo tanto buio quanto cupo.
"ah"un sussurrò appena accennato interruppe quel silenzio tanto bramato da me forse per giorni,per dar sfogo ai miei pensieri,quando mi girari sorrisi spontanemente a quel gattaccio nero che cercava di non esternare il suo dolore senza capire che lo si vedeva da lontano un kilometro che stava male e soffriva,piano piano mi avvicinai sempre sorridente sembrava un piccolo bambino capoccione,
"hei brutto gattone cattivo stai bene?"Chiesi io sapendo esattamente la risposta ma quanto mi piaceva stuzzicarlo e litigare con lui,
"sono sano come un pesce non darti troppa pena... micetta"disse lui ghignando mentre io mi trattenevo nel dargli un bel pugno in faccia come poteva anche ora che stava male fare lo sbruffone?E quante volte dovevo ripertergli di non dovermi chiamare micetta?Ma i miei pensieri omicidi su di lui finirono quando lo risentii gemere dal dolore,invece di dargli un pugno-anche se ero ancora tentata-gli accarezzai il volto accorgendomi non per la prima volta dei suoi lineamenti perfetti,delle sue labbra carnose e i grandi occhi verdi che illuminavano la stanza,senza contare di quei ciuffi nero corvini che erano sparsi sulla sua fronte sudata,
"hei micè ti sei imbolata a guardarmi"sussurrò lui facendomi irritare e non poco.
Pensando che se forse Rio sarebbe morto s'un letto d'ospedale con un febbrone sarebbe forse potuta essere una morte casuale,
"osservavo bene il tuo viso per scegliere quale parte spaccare per prima"risposi io dolce come un muffin avariato facendolo ridere,
"zitta che sennò domani ti sveglio di nuovo presto"continuava lui in sussurri facendomi capire quanto gli costasse parlare,una parte di me diceva di ignorare le sue parole e comprenderlo e magari pensare che fosse il delirio della febbre a farlo parlare così mentre la parte restante urlava di prenderlo a sberle fino a fargli sputare le scuse.Lo guardai infine accorgendomi che si stava addormentando con la mia mano sulla sua calda sudata fronte,
"Rio"cercai di attirare la sua attenzione vedendolo agitarsi nel sonno,"hei"mi ritrovai a sussurrare vicino al suo orecchio con una voce talmente dolce che non credevo fosse mia,
"tranquillo non sei solo ci sono io qui"continuai prendendogli la mano vedendolo sorridere per poi girarsi verso di me,
"non stavo facendo un incubo"disse semplicemente lui facendomi arrossire per quel momento di strana intimità condivisa con lui,perché proprio con lui?!
"oggi sei stranamente tenera,passare le notti con Edward ti fa quest'effetto?"Mi chiese lui con una smorfia di dolore,facendomi ricordare di raccontargli come presi il pendente ma decisi che glie lo avrei raccontato dopo per non farlo morire d'infarto,anche se sarebbe stata una morte naturale(trollface).
Alla sua domanda per nulla innocente e alquanto acidella mi sentii presa in contropiede è ciò non mi piaceva affatto ma quanto ci metteva quel coniglio ad arrivare?Guardai l'orologio erano passati soli cinque minuti da quando era uscito.
"Se vuoi saperlo stare con Edward per colpa tua mi comporta enormi sensi di colpa"gli dissi io scaricandogli tutta la colpa del perché fra me ed Eddy non era tutto rose  e fiori come prima,escludendo che lui fosse morto ed io viva e vegeta.
"secondo me è lui che c'è l'ha piccolo,Aly?"Disse lui acido per poi chiarmami con estrema dolcezza facendomi quasi spaventare,mi girai verso di lui senza parlare,
"puoi passarmi una coperta inizio a sentire freddo?"Mi chiese lui sempre con il suo tono dolce,era irritante ma un pochino dolce mi precipitai ad andare a prendergli la coperta quando mi accorsi che le nostre mani erano ancora unite,mi aspettavo uno sguardo negli occhi e una dichiariazione d'amore come in cenerontola ma lui allentò semplicemente la stretta senza però lasciarmi andare,lo guardai interrogativa,
"se non mi lasci la mano non riuscirò a prendere le coperte"gli dissi io severa accorgendomi di quanto fosse diventato rosso in viso e di quanto tremasse,stava davvero male,
"allora non le andare a prendere"disse lui strigendo la presa facendomi sorridere,"allora rimani qui?"Mi chiese lui diminuendo sempre il volume della voce dei suoi sussurri,
"ma certo stupido"dissi io avvicinandomi a lui per premere una specie di bottene che chiamava l'infermiera ovviamente rotto per fortuna a salvarmi da quella situazione strana venne Simone con in mano tre pizze che emanavano un dolce profumo,mi girai verso Rio e lo riscoprii addormentato portandosi la mia mano al volto ancora stretta fra la sua.
"Mi passi le coperte?"Chiesi io al coniglio che ubbidii aiutandomi a stendere quel tessuto molto pesante sul corpicino infreddolito di Rio,poteva sembrare strano ma quel ragazzo che mi faceva sentire sempre tanto al sicuro ora era lui ad aver bisogno di protezione ed io glie l'avrei data a costo della mia vita.
"Pizza?"Mi chiese il coniglio con un sorrisone tanto luminoso da far invidia al sole,
"e lo chiedi?!"Risposi io avventandomi sulla pizza senza però lasciare la mano di Rio,in quell'istante decisi che non avrei mai allentato la presa.
"Ho bisogno di coccole!"Urlò Simone mandando a farsi benedire la pizza posando la sua nuca bionda sulle mie gambe,"mi trascuri"continuò lui arricciando il naso facendomi sorridere,
"ok ma solo con una mano che quel gattaccio non vuole allentare la presa"dissi io facendo spallucce iniziando ad affondare le mia dita tra i suoi capelli biondi estremamente lisci,
"sai tu e Rio state bene insieme"continuò lui affondando i suoi occhi viola nei miei nocciola,
"ma che dici io sto con Edward lo riporterò in vita sai?"Gli chiesi io continuando ad accarezzargli i capelli perdendomi nei ricordi di quel noi.
"Quindi ci tradirai?"Mi chiese lui facendomi trasalire lo vidi scostarsi un po e fare una smorfia,
"no,non ti ricordi se farai l'amore con il tuo vero amore uscirà il pendente o una cosa del genere,quindi basta farlo con Edward!"Dissi io ricordando le parole della lettera donatami da mia madre,
"si però tu ed Edward lo avete già fatto diverse volte,forse lui non è semplicemente il tuo.. amore"mi disse lui facendomi arrabbiare di brutto,cosa?!
Stava forse insinuando che il amore quel pazzoide super dolce di Eddy che si arrabbiava quando lo chiamavo in questo modo,con lui che c'ero stata per due anni,insomma il mio tutto fosse sbagliato?NO.
Lui non poteva capire che il momento esatto in cui era morto Edward Shine ero morta anche io,
"è lei Alyce Tide?"Mi chiese un poliziotto mostrandomi una lettera dove c'erano scritte le sue scuse e una proposta di matrimonio,alla vista del mio amato steso sull'asfalto senza più respiri senza battiti di cuore sentii il mio cuore fermarsi improvvisamente e così fu per due anni dove non mangiai ne bevvi,ricordo che i primi mesi mi misero un aflebo per nutrirmi mentre io credevo ancora d'esser morta.Ma fortunatamente tutto questo finì quando incontrai William e mi portò e mi fece conoscere Simone e Rio,ma loro non potevano capire cosa si provava ad esser tolta della propria vita.
"NO!Lui era mio io era sua eravamo perfetti!Ma per colpa mia è finito.. io l'ho ucciso,se non avrei fatto la stupida lui non sarebbe mai morto,ti rendi conto Simò?Ho ucciso l'unica persona veramente importante."Dissi io stringendo più forte la presa alla mano di Rio perché forse lui provava un po di quello che provavo io,dopo tutto quello che aveva passato,
"si Aly calmati ma"il coniglio continuava ma non gli lasciai finire la frase che lo mandai via a malincuore,vidi i suoi occhi imperlati di viola implorarmi chiedendomi delle scuse ma non era abbastanza.Come poteva insinuare solo una sciocchezza del genere?
"NO ALYCE!"Urlò Rio alzandosi di scatto dal lettino in lacrime tutto tremante,non avevo mai visto quel gattaccio piangere,non riuscivo neanche ad immaginare il suo sogno.
"Perché?"Continuò poi riaddormentandosi,"sarò buono lo giuro.... ti darò tutto... amami.. no... .. non uccidermi io ti amo"bofonchiava il gatto sotto voce mentre io mi avvicinai a lui sempre di più fino a far toccare i nostri nasi,"no non ti lascio"dissi io unendo le nostre labbra.

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Capitolo 35
*** Capitolo33;Una fine dolorosa per un bacio felice. ***


Rieccomi!Lo so sarà più o meno da una settimana che non scrivo,scusate!E che oggi è ufficialmente finita la prima settimana di scuola!*Che fatica!!!Oddio ho un raffreddore tremendo -.-'''
Per festeggiare questo fantastico sabato posto :33 
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Buona lettura ;D 
                                                                                                        Capitolo33;Una fine dolorosa per un bacio felice.

Quel dannatissimo bacio,un bacio talmente leggero da poter dimenticare facilmente se non fosse per quel immenso calore o meglio fuoco che si divertiva a far bruciare il mio interno arrivando fino al cervello per poi lasciarmi una confusione e un vuoto dentro alla fine.Ma invece del calore stavolta mi accorsi che era più una fitta luce bianca che mi trasportò in una completa stanza nera,come c'ero finita in quella stanza?Forse era la stessa cosa quando Rio andava da Zeus?
"Hei signorina è arrivata per il ritiro finalmente"m'interruppe dai miei pensieri una voce dolce,mi girai verso di lei e vidi una donna molto bella,era più o meno alta uno e settanta con dei boccoli castani che le arrivavano alle caviglie,io amavo i capelli lunghi(io li odio nda),e dei grandi occhi bruni,
"cosa dovrei ritirare?"Chiesi io avvicinandomi alla donna completamente vestita di bianco spiccando in un modo disumano tra quelle pareti tetre e scure,
"ma come?Il suo pendete,è la mutaforme più giova"mentre lei stava per darmi quel bellissimo gioiello cobalto caddi in un vortice che mi riportò alla realtà.
"Aly?"Mi chiamò lui freddo sorprendomi a dormire sopra di lui,non sapevo come era potuto succedere,
"levati Aly a momenti dovrebbe arrivare Edward,io sto male non ne ho voglia"disse lui acido con il suo solito odioso ghigno da pervertito,
"spiritoso,stavo solo baci-prendendoti le coperte e mi sono addormentata!"Urlai io alludendo a quei pezzi di stoffa sul pavimento che lui ovviamente guardò divertito,
"come ho già detto vai da Edward per me questa settimana è piena magari possiamo fare la prossima,aspetta"disse allungando la mano nella tasca in cerca del suo zainetto super pesante contente di tutto,"ma dov'è?Eccolo!"Esclamò sempre divertito con il suo ghigno prendendo l'agenda,
"allora,domani Sira dopodomani Angela poi c'è Rosa,Marta,Stella,uf sono troppe,facciamo così ti chiamo io"disse lui ridendo indicandomi l'uscita della stanza,
"TU"urlai fregandomene che quell'essere avesse la febbre o meno,aveva ragione William a dirmi di stare attenta ai gatti neri,perché erano crudeli,"chi ti credi di essere mh?"Continuai urlando avvicinandomi sempre di più lui arrivando a qualche passo di distanza,"te lo dico io,non sei NESSUNO,o per lo meno non sarai AMATO DA NESSUNO,rassegnati!Ed io che pensavo di provare qualcosa per te"urlai ormai foribonda,ero ferita e volevo ferire sapevo d'aver usato le parole più brutte che conoscessi ma se le meritava tutte,così uscii dalla stanza sbattendo la porta sapendo d'averlo lasciato a bocca aperta,mi sentivo come un pugile principante quando mette K.O il suo avversario al primo raund;ma nonostante le apparenze come mi aveva trattato quel gattaccio nero veramente senza speranze,aveva forse dimenticato il nostro primo incontro per un bicchier d'acqua gelata?O quando dormivamo insieme perché aveva freddo?O il fatto che si fa la doccia con pinne ed occhialetti?Ridendo da sola per i miei stessi pensieri mi ritrovai davanti al bar dove c'era anche Simone e  subito un dubbio s'impadronì della mia mente,e ora che faccio vado da lui?No.Sono stata una stronza lui,l'unico vero amico mio che faccio?Gli urlo contro come una dissentata.Ma cosa mi stava succedendo?Forse tutti questi pendenti,Edward,la mia vera madre insomma tutto mi stavano seriamente cambiando,lasciando stare Simone che beveva tranquillamente una cioccolata calda-anche se siamo a marzo- un po triste,andai verso l'atrio di quello strano ospedale deserto,mi sedetti o meglio mi lasciai cadere di peso sull'erba come i fiori appasiti cercando di cadere in un sonno inquieto che proprio non arrivava,
"ma guarda chi c'è"mi chiamò Rio stedendosi vicino a me,"allora neanche un bacio?"Scherzò lui facendomi arrabbiare,
"ohh senti!"Urlai io accorgendomi che non era Rio ma EDWARD?!Quando realizzai quel pensiero gli saltai addosso abbracciandolo,
"sei vivo!Ciò significa che non ho più bisogno del pendente giusto?"Chiesi tra baci e carezze,
"no,posso restare in vita per sole due ore,però quando avremo il quarto pendente le ore aumenteranno fino ad essere infinite amore mio"continuò lui dandomi leggeri baci facendomi ridere,in quei momenti mi dimenticai completamente di quella donna e del litigio con Simone,di tutto ma non di Rio e di come mi aveva trattato.
Assurdo vero mentre mi baciavo con il mio amore non pensavo a come fosse bello riaverlo accanto e sentire di nuovo il calore della sua pelle no,pensavo alle parole di quel gattaccio e di come io gli avevo risposto.Inutile dire che Edward non se ne accorse lui era troppo felice,genitle e dolce,
"visto che ho solo due ore,le useresti per venire a spasso con me?"Mi chiese lui iginocchiandosi facendo apparire sul mio volto un enorme sorrisone,
"e ovvio,mi sorprende il fatto che tu lo chieda!"Urlai io abbracciandolo come non mai,ci voleva proprio una bella uscita per dimenticare tutto.
POV RIO 
"te lo dico io,non sei NESSUNO,o per lo meno non sarai AMATO DA NESSUNO,rassegnati!Ed io che pensavo di provare qualcosa per te"Mi aveva urlato la mia micetta furibonda,cazzo sembravano proprio le parole che mi diceva Ed quand'ero piccolo,approposito di quel idiota con le ali ora era nell'atrio a baciarsi la mia micetta.
Mio fratello era vivo,forse dovevo scendere prenderlo a cazzotti una volta e per tutte e gridargli in faccia il mio odio,no.
Sarebbe stato troppo semplice,e poi io non ero un gatto nero qualunque,al mio paesuccio mi conoscevano per i miei piani contorti,subdoli è sempre privi di lieto fine;ecco cos'era diventata la mia vita a furia di lavorare per Joker un piano di sopravvivenza come quando mi mandava a rubare diamanti o uccidere persone.
Basta questi pensieri mi facevano troppo male,nel vero senso della parola tutte quelle immagini vivide nella mia testa accaldata mi facevano venir mal di stomaco,ok forse era perché avevo fame e anche se avevo dormito per ore se non giorni,chissà ero completamente privo di forze,ma cosa ci potevo fare?Tanto se sarei morto non sarei mancato a nessuno,cazzo.
Ero davvero nuovamente solo?Forse ci dovevo fare l'abitudine ma dove s'era cacciato quel conigliazzo,quando voglio un po di compagnia si dileguano tutti quanti,pensai stendendomi sul lettino.
"Rio,Rio,Rio"disse qualcuno senza mostrarsi,
"chi sei?"Chiesi io alzandomi di scatto dal letto,volevo trasformarmi ma non avevo abbastanza forze,
"ma come ora mi chiedi anche chi sono?Che fai non riconosci il tuo amato amico?"Mi chiese di nuovo quella voce troppo familiare per poterla dimenticare,
"a dir la verità vi ho fatto vincere,io non avrei mai perso contro di voi"disse JOKER,ecco chi era scoppiando in una fragorosa risata,quando mi accorsi che era lui mi venne la pelle d'oca,non avevo forze e anche se le avessi avute non sarei mai stato abbastanza forte da poterlo battere,ed ora?Mi chiesi dandomi dello stupido,avevo due possibilità d'uscito da quell'incontro,
1 Sarei morto con la morte più straziante e lenta di questo mondo.
2 Sarei morto velocemente.

A quei pensieri rabbrividii ancora di più,
"Oh stai male quanto mi dispiace"esclamò lui con un sorriso nascosto da quella maschera oro,si era finalmente mostrato,lo preferivo seriamente quando non si faceva vedere,
"allora,sei pronto a morire?"Mi chiese lui spostando in avanti la mano sinistra,era mancino.
"E' da quando sono nato che aspetto questo momento"dissi ironico io con il mio solito ghigno sul volto,ed in meno d'un secondo sentii una fitta di dolore pervadermi e il mio cuore battere all'impazzata,il sangue scorreva molto più velocemente e forse le mie costele si stavano autodistruggendo per il dolore che mi facevano,
"no,non voglio ucciderti"disse lui fermando di colpo quel dolore atroce che mi stava consumando,avevo di sicuro un paio di costole e la gamba rotta,per fortuna ero un gatto nero ed in un paio di giorni sarò come nuovo pensai io indifferente a quella scena per quanto mi era familiare,
"ti porterò con me e rideverrai il mio nuovo soldatino in modo da compiere di nuovo le tue missioni,dimenticavo la tua prima missione sarà di uccidere Alyce Tide."Finì Joker facendomi sussultare a quel nome.Non lo avrei mai fatto ma ora non ero proprio nella posizione di oppormi,o forse si?
"Ma anche no.Mi dispiace ma se vuoi riportarmi in quella scuola dovrai portarmi di peso"dissi io cercando di mettermi a sedere,inutile stavo meglio steso,ok non ero proprio nella situazione di parlare,difatti lui rise,e non una risata qualunque ma una risata schernitoria una risata alla Joker,
"certo,certo,vedi il lato positivo qui non mancherai a nessuno"disse lui portandomi alla sua macchina dove caddi in un sonno profondo.
ERO DI NUOVO UNA MARIONETTA.

 

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Capitolo 36
*** capitolo33;La nascita di un amicizia. ***


-Ciaooo rieccomi,e non sono morta!
Scusate per l'incredibile ritardo ma non mi funzionava più internet e quindi ho dovuto aspettare troppo tempo per postare!
Scusate ancora per farmi perdonare farò un bellissimo lunghissimo capitolo!
Buona lettura u.u
                                                                                                                                              Capitolo33;La nascita di un amicizia.
Pov Rio


Avevo gli occhi chiusi per il dolore alle spalle,gambe,costole e  ossa,odiavo combattere contro Joker in qualche modo vinceva sempre lui;ma a farmi davvero male non erano i dolori fisici bensì l'immagine di quello e Alyce insieme,perché quella stupida non riusciva a capire che scegliendo Ed sarebbe stata male,forse è vero io sono stronzo e incoerente ma almeno non faccio piani per uccidere mio fratello,forse dovrei iniziare.
ERA FINITA.
Lei mi aveva abbandonato,tradito dopo tutte quelle promesse e quelle notti a dormire abbracciati forse per amore forse per paura che Joker arrivasse da un momento all'altro,ma cosa importava ora,che stavo steso su dei sedili neri di una macchina infernale,che poi di infernale aveva solo l'autista;Joker.E' vero lei ha scelto Edward,ed io ora cosa faccio?Abbandonare tutto?Smetterla di proteggierla,mandarla a fanculo,lei,mio fratello,Joker,tutti su un unico treno per fanculandia,solo quel povero coniglio si salva,poveraccio,ci ha seguito da per tutto e Aly non gli ha mai dato veramente una chans che si meritiva anche se provava un odio profondo verso di me amabile gatto nero,forse lui si salverebbe perché ha ancora troppi segreti da svelare.
"Dormi,prova a dormire"urlò Joker guardandomi dallo specchietto retrovisore con uno sguardo cagnesco,e io che pensavo di non rivederlo mai più,
"ho detto dormi"continuò lui stavolta con tono più duro,basta,per la prima volta Rio Shine nobile gatto nero di sangue nero-ovviamente-si arrende al volere del destino infame a cui piace tanto vedermi soffrire,pensai addormentandomi sperando che per una volta tanto i miei occhi si chiudessero per sempre.Al mio risveglio ero steso su del marmo nero come il resto della "stanza" se così si può chiamare quella specie di stanzino di un metro per un metro,volevo alzarmi,mettere a fuoco la situazione e finalmente scappare ma mi era impossibile,ad ogni mio tentativo mi faceva male qualcosa di diverso,-ok ci riuncio-pensai al mio ventesimo tentativo rattristandomi,pensando che non dovevo arrendermi anzi dovevo stringere i denti,sopportare e combattere come avevo fatto diverse volte,ora proprio ora che c'era tutto in ballo non potevo mollare.Infondo anche se Alyce aveva scelto mio fratello ciò non vuol dire che lui sia il migliore,e anche se si sposassero la proteggerei comunque forse perché una ragazza di diciotto anni alta uno e sessanta non l'avevo mai vista,forse semplicemente non potrei lasciarla mai per il semplice fatto di quant'è buffa quando si arrabbia,e di come diventa bella quando sorride illuminando le giornate di chiunque;no non potrei mai lasciarla anche se ama il nemico,lei resterà sempre quella ragazza che assomiglia tanto ha una bambina piena di sogni.
"Bevi questo così guarirai prima"urlò Jokerino dalla stanza accanto portandomi una sostanza blu contenuta in bicchiere di vetro,
"ho grazie Jokerì,ma non preoccuparti non c'è ne proprio bisogno"mentii io sperando segretamente di non dover bere per nulla a fatto quella cosa,
"ho impiegato un ora per prepararti la medicina ora o la bevi o ti ammazzo.E devi guarire presto ho un paio di compiti da farti sbrigare"continuò lui facendomi cenno di alzarmi,fosse facile riniziai la mia lotta cercando un'appiglio in tutto quel nero che non c'era,
"oh povero,così indifeso che non c'è la fai neanche ad alzarti,vuoi una mano?"Mi chiese lui dando un calcio nello stomaco,
"bastardo"urlai io mettendomi a sedere poggiandomi contro il muore,non c'è la facevo,le mie gambe non mi reggevano,
"forse dovrei riniziare l'allenamento"bisbigliò lui facendomi sbiancare,tutto ma non l'allenamento,guardandolo sorridere mi ricordai i giorni in cui ero ancora piccolo,avevo solo diciasette anni in cui tutte le notte ritornavo al mio dormitorio sanguinante e tutte le mattine andavo ad eseguire un esercizio diverso progettato per impormi dolore,in quelle notti compresi che l'amore,la libertà e la felicità non erano diritti ma premi che potevi ottenere solo dopo tanta sofferenza,però infondo dopo un po ti abituavi a tutto quel dolore e smettevi di cercare la felicità ma pregavi che la tua vita finisse al più presto,perché era così che andava la vita.
"Sbrigati a bere questo"continuò Joker abbassandosi per darmi il bicchiere senza ovviamente senza trattenere uno sguardo pieno di ribbrezzo,
"hai figli?"Chiesi io ricordandomi la prima volta che gli chiesi qualcosa sulla sua vita privata,avevo diciotto anni e gli feci la stessa identica domanda di ora solo che lui mi diete una scarica di pugni dicendomi che non dovevo fare domande del genere ma pensare all'esercio che dovevo affrontare,
"si,una figlia,una femmina,ma"bisbigliò Joker che forse stava per rivelarmi uno dei suoi orribili segreti,"la dovetti mandare via,sua madre era una mutaforme ed ebbe la sfortuna di nascere nella guerra contro esse,perché?"Mi chiese lui avvicinandosi a me con un pugno alzato,ormai non mi coprivo neanche più ero abituato al dolore come se il mio corpo fosse nato solo per quello scopo,
"boh,pensavo che avessi mangiato tuo figlio e ti fossi trapiantato la sua faccia per non dimenticarti di lui solo che il trapianto e uscito male perciò usi una maschera"risposi sfrontato io ricevendo una risata schernitrice e un altro calcio nello stomaco che mi permise di sputare per bene la specie di medicina che stavo bevendo,
"che saporaccio"dissi fra me e me una volta da solo ingoiando quella robaccia,di nuovo solo,pensai di dover scrivere qualche pagina del mio diario semi rotto ma ero troppo stanco e un sonno rigeneratore vinse su di me facendomi cadere in un bel sogno dove c'ero solo io e Cloe.Peccato che forse il mio sogno rimarrà tale.
Pov Alyce
Camminavo mano nella mano con Edward,rimpiangendo gli anni passati senza di lui,
"sai ho visto Londra"diceva lui continuando a guardarmi con il suo sguardo innamorato,
"davvero?Era bella?"Io ho sempre odiato Londra,ma finsi interesse,
"si davvero stupenda,sai ci sono un sacco di cose mervagliose tu dove sei stata?"
"Non lo so ma ho sempre desiderato andare a Rio"risposi io pensando incoscemente a quel gattaccio e che fine avesse fatto,forse stava ancora con l'infermiera,
"dovremmo andarci,da soli io e te"continuò lui avvicinando il suo viso al mio,era strano ma non volevo quel contatto,
"Alyyyyy!!"Urlava Simone da lontano con l'affanno per la sua tremenda e lunga corsa a piedi o saltellando,
"cosa c'è?"Chiesi io visibilmente preoccupata al contrario di Edward che mostrava uno dei suoi sguardi più scocciato,
"Jok-Joker ha pre-preso Rio!"Disse lui con il poco fiato che gli era rimasto,
"chi è Rio?"Mi chiese Edward,che stupido se ne era dimenticato!
"Lo sai benissimo chi è Rio,e ora Aly andiamo"disse freddo Simone facendomi cenno di seguirlo,non volevo lasciare Eddy da solo,a me neanche interessava di Rio e se stavo ascoltando ciò che Simone aveva da dirmi era solo perché mi sentivo in debito nei suoi confronti,infondo quel gattaccio mi aveva salvata numerovole volte,anche se non riuscivo a nascondere la mia paura per Joker.
"Sicuramente saranno a scuola,nel dormitorio nero e ora lui sarà nello stanzino della penitenza"farfugliava Simone andando su e giù per l'ospedale completamente vuoto,anche l'unica infermiera che aveva -servito- Rio il giorno prima non c'era più,
"be è cosa dobbiamo fare?"Gli chiesi io prendendo ogni sua parola come oro colato,io non potevo andare a salvare Rio e combattere contro Joker,
"andarlo a salvare,ovvio no?!"Urlò lui in preda ad una rabbia isterica,
"no.Io non ci posso andare,devo restare con Edward ora che posso"mi scusai io aspettandomi diverse urla,
"e tutte le volte che avete dormito insieme?I tuoi pianti per lui?TUTTE LE VOLTE CHE TI HA SALVATO RISCHIANDO LA SUA VITA,ora posso dire INUTILMENTE,se ne vanno a farsi benedire?!"Mi urlò lui guardandomi con uno sguardo pieno d'odio e stupore,forse aveva ragione ma lo facevo solo per saldare il debito,
"ok,ma andremo domani ora riposiamoci"insistetti io,
"no,dobbiamo recuperarlo,ora!"Disse infine lui predendomi per il polso,mi trascinò fino alla macchina senza che io mi opponessi,una piccolissima parte di me non voleva far morire quel adorabile gattaccio nero.Ci volevano circa due ore per arrivare a scuola,avremmo rivisto William,la pantera e tutti gli altri chissà che fine avevano fatto,
"ho paura"mi rivelò il coniglio guardandomi,come potevo dargli torto?La luna in cielo splendeva ombrata da qualche dispettosa nuvola di passaggio che voleva tutta la luce solo per lei;una volta che la luna si spostò mi resi conto che oggi c'era la luna araba,era uno spettacolo meraviglioso,guardando il cielo stellato iniziai a pensare alle stelle,forse erano lì sopra di noi perché prima molto tempo prima avevano combinato qualcosa di terribile e Zeus le ha spedite in cielo senza che loro possono far nulla perciò sono costrette a guardarci per l'eternità.
"Aly,sveglia entriamo"mi sussurrò il coniglio svegliandomi,ero tremante di paura.
Da mezz'ora l'unica parola che mi risuonava continuamente nella testa era CALMA,non sapevo cosa fare e avevo paura di fare.
"Non entriamo?"Chiesi io a Simone che non si voltò neanche all'entrata della scuola ma stava andando dritto alla minicittà,
"no lo stanzino si trova in un bar,vieni"camminammo così per vari minuti ricordando i pomeriggi dove venivamo a prendere il gelato,d'un tratto si fermò,
"io qui non potrei passare"bisbigliò lui guardando dritto a se,capii che era stato invaso da un ricordo molto probabilmente devastante per l'espressione che assunse,
"ma Rio ha bisogno di me"continuò lui passo dopo passo,eravamo nella minicittà ora piena di vampiri,angeli rinnegati,demoni,e tutto il resto,non potevo negare d'aver paura ma il desiderio di rtiportare indietro Rio vinse.
"E' qui"bisbigliò Simone indicando un edificio dove fuori c'erano parcheggiate due macchine,una era nera e lucubre,l'altra una ferrari testa rossa,non nascondo che una piccola parte di me voleva rigare la ferrari,
"entriamo?"Gli chiesi io,sbiancando quando lo vidi annuire avvicinandosi all'entrata,
"no,aspetta"lo fermai io,
"entriamo dalla finestra"continuai indicando una finestra poco più su,raggiungibile con un salto,lui annuii e così in un secondo ci ritrovammo in un enorme edificio nero.
"E ora?"
"Si combatte"
"e contro chi?"
"Aly accendi l'interruttore"
"ma dov'è?!"
"lì!"
"ah eccolo"
"ora li vedi?"
"OH MIO DIO!MA COSA SONO?!?!?!"
"Vampiri"
"che bello quello a sinistra"
"attenta!"
Impaurita feci un segno con la mano facendo bruciare la gran parte dei vampiri,solo uno con otto braccia venne vicino a me facendomi urlare,aveva otto occhi e camminava a gattoni,non sapevo che fare ne come comportarmi con quel coso era mostroso,
"Simo!"Lo chiamai ma lui era intento a battarsi contro dei vampiri molto più grossi e belli di lui,
"guarda che ti do fuoco"urlai io ma quel coso mi era talmente vicino da poter sentire il suo alito puzzolente,doveva annegarlo?Dargli fuoco?Creare una bolla d'aria e improgianarcelo?Nel dubbio gli dieti un calcio facendolo spappolare sul pavimento facendo fuori uscire parecchio sangue,
"finalmente"esclamò lui guardandomi strano,"ma che sei scema?!Se tocci un ragazzo-ragno ne crescono altri otto al posto suo"urlò esasperato Simone alla vista di quei cosi sbucare da tutte le parti,
"oddio"dissi io guardando il coniglio con aria interrogativa,
"scapppaaaaa"urlò lui già in fuga subito seguito da me,aprimmo una porta a cavolo e c'intrufolammo dentro,
calpestai qualcosa,un braccio umano,forse d'un cadavere,
"aiuto!"
"accendi 'sta benedetta luuuuce!"Urlò esasperato Simone perché gli interruttori della luce erano sempre dal mio lato?
"Rio!"Urlai aventandomi su di lui per poi stringerlo forte,era orribilmente pallido con il sangue che gli colava dappertutto,sangue scuro a tratti direi nero,
"mh?"Domando lui aprendo gli occhi mostrandomi i suoi smeraldi d'un verde vivace ora spento,
"dobbiamo scappare"disse Simone sorridendo beffardo al gattaccio che a stentoni si rimise in piedi,si guardarono per un secondo,
"sai in realtà io vengo da Roma"ci rivelò Simone facendoci ridere,anche Rio veniva da Roma;
"dai presto scappiamo"continuai io iniziando a camminare contro quei cosi a otto braccia i quali già avevo dimenticato il nome,ma tanto speravo non doverli vedere mai più,
"ma come Rio mi lasci così senza neanche un saluto?Eppure ci siamo appena ritrovati"urlò qualcuno nella stanza facendomi venire i brividi,non ci misi molto per capire che fosse Joker,ma colui che camminava fiero con un lungo cappotto nero non era Joker ma bensì William,colui che pensavo non avrei mai più rivisto era davanti a me che camminava fiero,
"Rio,non puoi combattere vero?Sarai il primo a morire.
Simone,la tua esistenza è inutile morirai per secondo.
E tu,amorevole Alyce,perché sei andata con loro?Tanto dovevi morire comunque,sei una schifosa mutaforme ma sarai l'ultima in modo da vedere i tuoi amici o spasimanti morire"finì lui ridendo,non eravamo capaci di sostenere una lotta ma cosa fare?
"invizibil"sussurrai rendendomi invisibile agli occhi degli altri che già immersi in una lotta non si accorsero di me,Rio era steso sul freddo pavimento nero dolorante mentre Simone si batteva con valore contro William che però parava ogni colpo,io mi avvicinai a Rio trascinandolo per i piedi e portandolo fino alla porta dove venni fermata con una tirata di capelli,
"nessuno ti ha detto che gli incantesimi di primo grado non funzionano con me?"Mi urlò Will portandomi vicino a lui costringendomi a guardarlo nei suoi occhi blu che tanto mi avevano colpito la prima volta che li vidi,i capelli biondi come il grano ma molto meno puri come del resto il suo corpo di marmo,
"a quanto pare morirai per prima"disse lui dandomi un calcio alla pancia facendomi piegare in due,
"peccato,sei così dannatamente carina"continuava lui bisbigliando,dov'era Simone e Rio?Iniziò dandomi un'altro schiaffo al quale volevo tanto rispondere ma dovevo ancora riprendermi dal calcio precedente,
"potrei anche risparmiarti,tu potresti diventare mia moglie o meglio potresti essere la mia donna per una notte poi però ti ammazzerei"rifletteva lui mentre io urlavo con un calcio dritto in faccia di quanto mi facesse schifo,avanzavo a passo sicuro mentre lui dietreggiava impaurito dalla furia che si nascondeva nei suoi occhi,cercai di dargli uno spintone forte come il suo ma riuscii solo a farlo cadere con leggerezza,dannati poteri.In un attimo la posizine cambiò ed ero io quella sotto di lui intimorita dai suoi forti muscoli,
"devi morire per ultima"disse strappando un pezzo della mia maglia che mostrava il mio reggiseno bianco con tanti gattini neri sopra,lo avevo comprato proprio quel pomeriggio pensando a Rio,
"devi essere tu il primo a morire!"Gridò verso Rio puntandogli contro una pistola,in quei secondo avrei tanto voluto il coraggio necessario per poter togliergli da mano quell'affare,
POM.
Ed ecco come in un clik venne fuori tutto l'odio,il rancore,e la rabbia verso quel gattaccio che non morì perché a prendersi quella pallottola fu Simone,fortunatamente colpì al braccio senza sfiorare neanche una vena,di sicuro non poteva morire se non di dissanguamento,
"grazie amico"bisbigliò Rio ancora scosso strigendo la mano dell'altro,
"di niente,fratello"entrambi risero abbracciandosi mentre William come se avesse percepito qualcosa scappò di corsa,
"sta per arrivare Jokery"bisbigliò Rio,ma il tempo che lo disse eravamo già in macchina a leccarci le proprio ferite,
"ah micetta,carino 'sto reggiseno"
"concordo,ma uno con i conigli quando lo compri?"
"hei,lei è la mia micia,deve avere quello con i gatti"
"see,meglio i conigli"si guardarono per un attimo con aria di sfida per poi sfociare in un altra fragorosa risata la quale venni esclusa perché era una di quelle risate che solo i ragazzi capiscono.






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Capitolo 37
*** Capitolo34;Proibito. ***


-Eccomi,eccomi,eccomi!Sto leggendo un manga stupendo "splendid lovestory",*----* Bello bello bello!Però parla d'un amore incesto *-* 
Volevo fare anche io un amore incesto ma gli unici fratelli sono Rio ed Edward e visto il loro odio e il loro sesso non mi sembrava il caso T_T Niente incesto pfui ahha
Buona lettura e lasciate una bella recensione mi raccomando che vi mando Rio a casa muhahahahahaha 
                                                                                                                             Capitolo34;Proibito.
 
Ormai Rio era quasi del tutto guarito,erano passati solo due giorni da quel disastroso incontro con Joker e qualcosa mi diceva che non era di certo l'ultimo.
"Aly,sono malato voglio un bacio"urlò quel gattaccio dei miei stivali mettendosi sul fianco,
"ma vai via!Dobbiamo prendere ancora due pendenti,ti ricordi vero?"Gli ricordai io pregando in un arrivo di Simone,
"ma mi sento solo,e malato,molto solo e molto malato!"
"Ma finiscila,ho devo chiamare un infermiera che ti consoli?"
"Ok,ok mi metto a leggere visto che oggi non attacca proprio,e non sei proprio buona come infermieria!"Esclamò infastidito lui prendendo un libbro dalla sacca che nascondeva nei suoi jeans costantemente rotti e macchiati di sangue,
"che leggi?"Gli chiesi io sperando in qualche libro di magia,
"niente,qualcosa sulle mutaforme e i protettori"continuò lui con non curanza,da quello che sapevo io erano certi che dovevano proteggere le mutaformi,
"Rio!Rio!Rio!"Urlai io avvicinandomi,"chi è il mio protettore?"Chiesi tutta sognante,
"già lo immagino,occhi verdi spalle grandi,un fisico da paura e magari anche spagnolo!Quando lo vedrò mi dira hola cica vuoi balar con migo?E io dirò di si e poi ci sposeremoo!"Ormai urlavo facendo piccole giravolte su me stessa, il solo fatto che qualcuno volesse proteggiermi mi faceva impazzire dalla felicità al contrario di quel gattaccio che mi guardava con aria esasperata,
"no"sussurrò lui triste"le mutaformi e i protettori non possono stare insieme Aly"continuò con un sorriso triste,
"perché?"
"Perché è proibito è basta.Sai un protettore viene affidata alla sua mutaforme sin dalla nascita e se costui si mettesse con lei be o lo uccidono o lo mandano sull'olimpo per difenderla.Sai si dice che la vita dei protettori sia la più triste in assoluto"finì con un sorriso ancora più triste ricordandomi che lui doveva essere un protettore di qualcuna,a quel pensiero mi avvicinai a lui posando il mio viso nell'incavo della sua spalla,lui era mio e di nessun altra pensai con prepotenza per poi sorridere ai miei stessi sciocchi pensieri,
"tu ameresti mai qualcuno anche se sai che non potrà mai finire bene?"Mi chiese lui stavolta steso sul letto accanto a me,ma quando ci metteva Simone ad arrivare?Lui mi guardava in cerca di qualche risposta nei miei occhi,
"dipende,proibito quanto?"Gli chiesi rimanendo incatata dai riflessi argenteii nei suoi capelli e nei suoi occhi che rispecchiavano perfettamente il mio volto illuminato dalla luna,
"troppo,troppo,troppo proibito.Tanto proibito da rischiar la morte"continuò lui con voce triste abbasando lo sguardo,
"sono malato coccolami!"Urlò infine appogiando il suo viso sul mio petto,sembrava proprio un gattone gigante pensai sorridendo accarezzandogli i capelli attenta a non prender le orecchie,
"sai i gatti non si affezionano mai a nessuno,sopratutto quelli neri"disse stringendosi ancora di più a me,una parte di me voleva staccarlo mentre un altra nettamente superiore voleva stringerlo ancora più forte,
"ma con te è diverso,forse perché sei bassa è sei tenera"concluse appoggiando il viso fra l'incavo del mio seno guardandomi finalmente negli occhi,
"comunque è si,se amo davvero questa persona partirei anche con un gatto nero che non conosco e un pazzo biondo alla ricerca di cinque pendenti per far rivivere il mio amore"risposi io tutto ad un fiato facendolo sorridere,
"sai per un attimo ho pensato che mi avessi tradito."Sussurrò lui spostandosi di qualche centimetro costringendomi ad andare ancora più vicino a lui,
"invece sapevi benissimo che non lo avrei mai fatto"mentii spudoratamente,se non ci fosse stato Simone chissà che fine avrebbe fatto Rio,
"allora tu devi ancora fare il protettore di quella mutaforme?"
"Si"
"sei innamorato di lei?"
"Si"
"capisco"finii alzandomi ma subito lui mi bloccò tirandomi per un braccio facendomi scivolare sotto di lui.
Guardai in cerca di risposta nei suoi occhi verdi,ero sotto di lui non sentendo neanche minimamente il suo peso anche perché mi sentivo stranamente protetta,
"mi devo alzare"dissi io infastidita,perché non se ne andava dalla ragazza che era innamorata?!
"Resta un altro po con me,io sono malato no?"Mi sussurrò nell'orecchio mentre piccoli brividi percorrevano il mio corpo,
"poi ti sposerai con quella?"Gli chiesi mentre lui stava cercando di addormentarsi,mi guardò facendo il suo solito sorriso da pervertito,
"sei gelosa?E comunque spero di si,me la porterei anche ora all'altare,ma sarebbe amore proibito,ed ora dormi"mi sussurrò di nuovo dandomi un bacio sulle punta del mio dito  per poi moderlo,facendomi invetalbilmente arrossire e sorridere allo stesso momento,"buona notte"gli sussurrai iniziando a leggere il suo libro,ma era un impresa ardua essendo ancora sotto di lui,
"Le mutaformi sono predestinate hai protettori che appunto hanno il compito di proteggerle,egli difatti avranno due anni a disposizione due anni di -vita- con esse,per capire i gusti delle loro mutaformi,egli non dovranno mai sfiorarle passati i due anni,nei casi i quali verrebbe compiuta una frazione di questi casi verrà l'allontanamento immediato nell'olimpo del protettore,e l'uccisione della mutaforme.Oppure in casi particolari i quali esDsi andrebbero oltre lo sfiorarsi si potrebbe anche avviare la procedura kqjd3 la quale indica l'uccisione dei due individui."
Leggendo quelle frasi alquanto crudeli e inverosimili mi trattenni a stento nello scoppiare in lacrime,se lui voleva affrontare tutto ciò per la ragazza di cui era innamorato ci doveva tenere molto,pensai addormentadomi fra le sue braccia.
Pov Rio
Finalmente quella pazza d'una nana si era addormentata con il mio libro fra le mani.
Mi mancava dormire con lei,sentire il dolce calore del suo corpo e i suoi respiri che come i batti del cuore spesso si confondevano con i miei;ma sopratutto mi mancava appoggiarle i miei piedi  gelidi sulle sue gambe calde facendola svegliare di colpo magari con qualche urletto stridulo e qualche ceffone da parte sua,mi mancava quando faceva un brutto sogno e si stringeva a me con tutta la forza che aveva,mi mancava semplicemente lei.Ultimamente non facevamo altro che litigare e stare lontani,eppure sono sicuro che non dimenticherò mai quel lieve bacio in quella specie d'ospedale,o il primo a -scuola-,con lei c'erano molte cose da ricordare ma il nostro era un amore proibito.
I due anni stanno per finire,ho solo qualche mese a disposizione,qualche mese per godermi pienamente Aly e poi sarò costretto a guardarla di nascosto senza nemmeno sfiorarala,come avrei fatto senza di lei?Forse però per lei era molto meglio,i gatti neri portano solo sfortuna io in particolare difatti la sua vita è cambiata radicalmente da quando mi ha conosciuto,ed è sempre successo così con tutti.
Chiunque conoscesse Rio Shine sarà destinato a ricevere grandi sventure.
Lo dicevano quando nacqui,quando avevo sei anni,e lo continuano a dire ora;forse se sarei rimasto con lei probabilmente sarebbe morta o chissà cosa;pensai alzandomi stando molto attento a non svegliarla.
"Brò vai via?"Mi chiese Simone con un sorriso triste,stranamente gli volevo bene a quel coniglio da strapazzo!
"Si"
"com'è?"
"vi rovinerei la vita"
"a me l'hai migliorata"
"poi peggiorerà"
"ma che stai a di!"
"lo so per esperienza"
"non ci lasciare così,se proprio te ne vuoi andare prendi prima con noi i pendenti"
"e poi?Il tempo è poco Simò!"
"Tranquillo,fratè ci saremo sempre io e Aly i gatti neri non portano sfortuna alla propria famiglia no?"
"Sei popo no stronzo fratè"
"voglio dire sono il fratello d'un gattaccio"
Forse,anzi senza forse dovevo rimanere con loro fino all'ultimo pendente,e poi infine sarei scappato,d'altronde
COME AVREI POTUTO FARE SENZA DI LORO?


 

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Capitolo 38
*** Capitolo35;Nome. ***


Rieccomiii :33 
Beh che dire oggi si parlerà di Rio e di Edward presto ci sarà solo un capitolo dedicato a lui!
Scusate se ho postato tardi ma sono piena di impegni >.<
P.S
Se volete Rio nella proprio stanza a costo zero basta recensire!!
                                                                                                                              Capitolo35;Nome.
POV RIO

"Dai vieni che sono già lei sei e mezza"sussurrò Simone attento a non svegliare Aly che dormiva nascosta fra le mie braccia,ignara di tutto continuava a dormire,
"uf,però fai silenzio e aspettami in macchina"contrabbattei io cercando da qualche parte i miei pantoloni sperduti,
"Riooo!"Urlò quell'idiota d'un coniglio dimenticandosi della nana sbisbetica che dormiva,una volta vestito mi avvicinai al suo viso pensando al veto,come avrei potuto vivere senza neanche parlarle se ora a stento riuscivo a staccarmene per un paio d'ore?
"Ti muoviii"
"eeccomii"bisbigliai in risposta correndo verso il ciglio della porta senza neanche prendere il mio zainone-sacchettina nera, 
"non dovevi aspettare in macchina?"Chiesi io trovandolo sul ciglio della porta
"Dai zitto e muoviti"
"ma non ho fatto colazione"

"cosa vuoi?"
"Latte!"
"Salta in macchina va,io ho solo carote"carote,che schifo mentre il latte è così buono e fresco,no come l'acqua:cattiva e isterica,odiavo tutto ciò che iniziava con a e finiva con cqua.
"Ma tu i soldi come li crei?"
"Creare?Macchè io li prendo dal conto in banca di Joker"
"COSA?!"Urlò Simone alzandosi nella macchina con i capelli,gli occhi e il corpo d'un rosso scarlatto,
"vabbè dai calmati dobbiamo arrivare fino ad Ambera"gli ricordai io calmandolo un po,
"sperando che il lago sia quello giusto"
"già."
E così restammo in silenzio per ore in quella macchina,neanche lo stereo era acceso c'era solo un silenzio pieno di parole qualcosa in quella macchina o meglio in quel giorno mi diceva che oggi sarebbe stato meglio non andare da nessuna parte,pensai incantandomi su d'un albero particolarmente piccolo e fragile probabilmente malato al difuori del finestrino,
"siamo arrivati,e lo so che hai sonno però non dormire proprio ora"esclamò quel coso con le orecchie bianche infastidite,seppur ora lo consideravo un fratello smettere di prenderci a parole e istigarci a vicenda era troppo faticoso.Camminavo insieme a lui su un'erba troppo verde incorniciata da un cielo troppo azzurro con usiglioli troppo bravi nel cantare,
"non pensi ci sia qualcosa di strano?"Chiese mettendo voce ai miei pensieri il coniglio,non gli risposi neanche lo guardai solamente preoccupato ricordandogli che erano già passate due ore e per tornare a casa ce ne volevano altre due,ma proprio mentre stavamo per gettare la spugna un lago,il più piccolo che io abbia mai visto in vita mia comparve dinanzi a noi.
"E ora che facciamo ci tuffiamo?"Chiesi io guardando Simone,
"no,mi tuffo.Tu vai a casa che Alyce si sarà spaventato è già mezzo giorno,dovestri arrivare lì per le due se non ti perdi"
"no,sai tutte le volte che t'urlavo di volerti morto scherzavo"
"lo so idiota d'un gattaccio"
"allora in bocca al lupo"
"in culo alla balena"
ci guardammo per un secondo dove ci scambiammo le più grandi parole d'incoraggiamento;volevo urlargli tante cose ma poi pensai che sarebbe stato inutile,glielo avrei detto quando sarebbe tornato;con questi pensieri per niente rassicuranti mi misi a guidare pensando ad Alyce,Edward,Simone,le ninfe,i laghi e i pendenti.Infondo qualcosa mi diceva anzi urlava che non sarei mai riuscito a prenderli tutti e cinque,però era una voce troppo lontana per essere ascoltata,era la voce della ragione,o forse quella di Cloe.Cazzo,Cloe,dovevo andare da lei nel fine settimana ma a dirla tutta ho seriamente paura di sapere le parole che mi urlerà stavolta,perché dov'essere sempre tutto così difficile?Mi chiesi aprendo la porta di casa aspettandomi di trovare la piccola Aly che mi corre incontro a braccia aperte,
"R-rio?"Sentii la nanetta chiamarmi con voce tremolante,cos' era successo?
"Tu mi mentiresti mai?"Mi chiese facendo scendere una lacrima solitaria sul suo viso;non riuscendo a resistere alle sue lacrime l'abbracciai forte incatenandola al mio corpo,
"certo che no,Aly"gli sussurrai io nell'orecchio,
"me lo prometti?"
"Certo"risposi stringendola di più,
"BUGIARDO"urlò lei in preda alla rabbia e alle lacrime che scendavano libere sulle guance rigandodegliele quasi come fossero marchi a fuoco,
"no aspetta"cercai di controbbattere lei mentre si scioglieva dal mio abbraccio,
"Perché?"Continuava ad urlare piangendo sempre di più,ma stavolta cos'avevo fatto?
"Non hai parole vero?Eh VALERIO SHINE?!Ah salutami tuo fratello caso mai passi sulla luna"finì lei aprendo la porta guardandomi con uno sguardo pieno d'odio,no,non ora che tutto stava andando dannatamente bene!
"Alyce aspetta!"Gli urlai prendendole il polso così piccolo e fragile proprio come lei,
"non mi toccare,ti odio!Mi hai mentito tu e quell'altro,come,perché?"Mi chiese lei capendo che da quella stretta non poteva liberarsi,"per passare il tempo dovevi proprio prendere in giro una povera stupida?Infondo ce ne sono tante no,perché proprio io?!Sai quando mi hanno detto che eri meschino,bugiardo,e portavi sfortuna ho sempre pensato il contrario,sono stupida lo so ma pensavo che in realtà tu fossi buona come quel santo di tuo fratello"commentò lei ironica lasciandosi andare in una risata liberatoria,una risata piena di singhiozzi e lacrime,era più un pianto
amaro che una risata liberatoria.
"Rio sono tornato che mi sono perso?"Urlò Simone entrando dalla porta lasciando così andar via Alyce,mentre io impotente per aver fatto così schifo rimasi a guardarla per poi buttarmi giù chiudendo gli occhi senza far nulla,tanto quando li avrei riaperti si sarebbe sistemato tutto e questo era solo un brutto incubo.

POV ALYCE
In prenda alla rabbia,alle lacrime che non smettevano di scendere dai miei occhi come se fossero bucati rubai una macchina tanto ora grazie a quello era brava anche a rubare pensai con disprezzo correndo a tutta velocità con la macchina accorgendomi di non saperla guitare,poco male avrei imparato a guidarla ora,la pratica è sempre meglio della teoria no?E poi se morivo poco male avrei incontrato Edward in modo da ucciderlo,quello stronzo non si era più fatto vivo,pensai scansando di poco un palo proprio davanti a me.In preda ai miei pensieri arrivai dinanzi ad un lago pricroscopico ma limpido d'un acqua cristallina,non doveva essere un lago di solito erano verdi e melmosi pensai appoggiando i piedi in acqua,magari era pure idromassaggio,ma in un secondo venni risucchiata e fatta cadere da tutt'altra parte,avevo bevuto troppa acqua per restare sveglia.
"Ti svegli,chi sei?Come ti chiami?"Bisbigliava una ragazza con un testone enorme,
"la tua testa è gigante"
"no sei tu che sei stesa stupida,chi sei?"
"tu piuttosto chi sei?"
"Mi chiamo Cloe"
"io Alyce"
"oh,mica Alyce Tide?No perché la odio,dio ti posso raccontare di lei?"
"Certo"
"allora,vuole far litigare Rio ed Edward solo perché vuole credersi una gran figa,ma sopratutto Rio torna tutti i santi giorni con una ferita diversa"
"davvero?"Chiesi io preoccupandomi un po per quel gattaccio che odiavo.
"Ovvio,tutta colpa di quella."Rispose la ragazza dai lunghi capelli d'un nero spettrale come gli occhi del resto,
"beh sai io conosco uno che ha illusa una fino in fondo e poi alla fine non è che gli ha detto la verità no,lei lo ha dovuto scoprire da sola"dissi io ad una velocità strasferica trattenendo altre lacrime,
"problemi d'amore eh?Anche Rio ne soffre,poverino,sai quando eravamo piccoli lui venne rapito da uno che si chiama come una carta,d'allora tutto è cambiato"ora avevo la prova che quella stesse parlando del mio gattaccio,
"e tu cos'hai fatto?"
"sono rinchiusa in queste quattro mura per sempre"disse indicando la casetta di legno piuttosto piccola,"o mi ucciderebbero sai sono anche io un gatto nero però sono nata difettosa"continuò con un triste sorriso in volto,
"cioè?"L'incitai io a continuare,
"ho gli occhi velati quando effetto la trasformazione completa,è poi trovare me è facilissimo non riesco a nascondermi così Rio quando aveva dodici anni mi ha costruito questa casettina,piccola rovinata certo ma all'epoca per noi era un grande traguardo."
"Mi dispiace"bisbigliai io,
"comunque se vuoi ritornare in superfice basta saltare nel lago"
"grazie,ma posso rimanere a dormire qui?Sai sopra non c'è posto per me"
"no,vai via"finì lei spingendomi fuori da casa sua che sparì dalla mia vista quando mi misi in cammino per poi saltare di nuovo in quella specie di lago,ora Rio ed Edward me la pagavano.




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Capitolo 39
*** Capitolo36;100motivi per odiarti. ***


-Tadaan!Eccomi con il trentaseiesimo capitolo!Wow ci stiamo allungando parecchio vero?E pensare che ci sono ancora molte altre cose da scrivere T_T
Riepilogo delle puntate precedenti:*voce somma*Rio se ne va a pascolare per campi con Simone lasciando la carta d'identità a casa dove Alyce la prende e legge con curiosità il nome dell'amico. "VALERIO SHINE" scoprendo così che è il fratello del suo ex morto divenuto angelo :O Però poi Aly scappa e conosce Cloe la sorella del gatto e dell'ex,intenerita dalla storia che le racconterà la ragazza diventa ancora più acida e pensa a qualcosa per punire i due fratelli che l'hanno presa per i "fondelli".Ho voluto un po cambiare grafica che ne dite?
Buona lettura,mi raccomando recensite u.u

     
              Capitolo36;100motivi per odiarti.

-Sei pronta,vai,apri quella porta corri per le scale e inizia ad urlargli di tutto e di più,infondo in macchina ti sei esercita molto con questo discorso no?Vai,apri la porta e corri verso di lui per picchiarlo,senza paura,vai Aly vai-pensavo elencando di nuovo in mente i cento motivi per odiare Valerio Shine.
"TU!"Urlai una volta aperta la porta con un calcio scagliandomi con la forza di dieci onde anomale contro Rio che mi guardava con aria terrorizzata,
"ora ti siedi qui"urlai buttandolo sun una poltroncina beige,
"ora stai zitto,e ascolti ciò che ho da dirti"continuavo calmandomi sempre di più ad ogni parola,ma non ero abbastanza calma da abbassare il tono di voce,
"io ti odio!Ma non un odio comune,no io ho ben cento motivi per odiarti e ora te li elencherò tutti!"Parlavo accecata dalla rabbia non curandomi dal dolore che le mie parole gli avrebbero procurato,ma chi se ne frega pensai in un secondo momento,lui non si era preoccupato di mentirmi spudoratamente.
"Ok,avanti dimmi che mi odi,che sono uno stronzo cinico che pensa soltanto a se stesso,e poi cos'altro?Mi hai detto così tante volte che mi odi,ormai non mi cambia più niente"rispose freddo e distaccato Rio dando un ultimo colpo al  cuore.
"No,ora non fai l'offeso.
Tu mi hai mentito spudoratamente mentre volevi far il mio amico,quindi ora stai zitto e ascolti :

-Ti odio perché non sei stato tu a dirmi d'aver mentito,ma l'ho dovuto scoprire da sola con la carta d'identità
-ti odio perché non hai nascosto bene quella stupida carta
-ti odio perché ad ogni tuo abbraccio o sguardo il mio cuore batte 
-ti odio perché non fai altro che farmi arrabbiare con il tuo sorrisetto da pervertito
-ti odio perché non mi hai mai abbandonata nonostante mentissi,sei sempre stato con me
-ti odio perché mi fai sentire sempre stupida ma anche un po importante
-ti odio perché ho tanti altri motivi da dirti ma ora non me li ricordo
-ti odio perché stando con te ho iniziato a pensare cento motivi per odiarti
-ti odio perché vuoi sempre dormire con me fingendo d'aver freddo ed io non riesco mai a dirti di no
-ti odio perché non sono mai riuscita nè ora nè prima nè mai ad neanche pochissimamente odiarti davvero."Conclusi tutto a d'un fiato lasciando libere numerose lacrime che caddero una ad una rigandomi le guance.
"Ora che ho finito,posso anche andare"conclusi io aprendo la porta,ma qualcosa o meglio la mano di qualcuno mi fermò,
"scusami"sussurrò un idiota guardandomi implorando perdono con lo sguardo,
"sai ho fatto un casino,c'era una ragazza stupenda e allora ho pensato di frequentarla sai lei era davvero bella,però ho scoperto che amava mio fratello,ed ho subito pensato che se gli avessi detto d'esser il fratello di mio fratello lei mi avrebbe usato per stare con lui invece che con me,e poi c'erano molti altri motivi,Zeus,i protettori ecc.. così decisi di far finta d'esser figlio unico;solo che lei lo ha scoperto ed ora io non so come farmi perdonare perché a quella nana bisbetica ci tengo"finì lui tutto ad un fiato facendo diventare le mie guance d'un rosso scarlatto,
"davvero?"
"si,ti ho detto tante bugie ma questa è la verità più assoluta"a quelle parole sentii il cuore avvampare per poi volar via dal petto,così in un secondo i cento in realtà dieci motivi per odiarlo si trasformarono in quelli per amarlo.
"Rio"bisbigliai ancora rossa,
"si?"Disse girandosi completamente verso di me che osservavo con molto interesse le mie scarpe.
Anche se il mio sguardo era abbassato sentivo i suoi occhi verdi,quasi fluo accarezzare la mia pelle che si colorava sempre di più ad ogni suo sguardo,
"ti decidi a guardarmi?"Sussurrò lui accarezzandomi il volto con la sua manona,ma quanto eravamo vicini?
Lentamente,quasi con paura,anzi con paura alzai i miei occhi verso di lui.
Eravamo proprio vicini,realizzai mentre lui distruggeva quella lontananza di circa due cm fra me e lui avvicinandosi ancor di più,le nostre labbra finalmente si stavano per toccare,
"ragazzi,guardate cos'ho trovato"urlò Simone aprendo con forza la porta,
"TI ODIO"urlai infine scappando via da quella stanza dando un forte spintone a Simone non accorgendomi neanche che in braccio avesse una bambina simile a lui.
MA COSA STAVO PER FARE?!Ero andata da lui per dirgli il mio odio e sono finita per quasi 
baciarlo,ma perché facevo così con lui?Forse perché aveva dei bellissimi grandi occhi verdi?No,che scema.Pensai arrabbiandomi ancora di più ma non con lui stavolta con me che non riuscivo a resistergli,
"ma come si fa"bofonchiai tra me e me aprendo con forza una macchina e partendo a duecento all'ora,dovevo tornare da sua sorella -sempre se era davvero sua sorella-,dovevo parlarle e dovevo smettere di piangere.
Era inutile,percorrevo la strada da un'ora alla stessa velocità di partenza ma di quel maledetto lago non se ne vedeva neanche l'ombra e il cellulare non faceva altro che squillare ma io non potevo rispondere e se era lui?Io non avevo niente da dirgli.
"Rispondi,rispondi,rispondi"urlava il mio cellulare impazzito per la vibrazione costante,
"e vabbè rispondo"bofonchiai tra me e me aprendo il telefono,
"MA CHE FAI?Scappi così all'improvviso?Aly torna qua che sono STUFO di te e le tue costanti scenate.Tu,tu,tu,tu"le parole di quell'orribile gattaccio anche se lontane mi tolsero un altro piccolo pezzo dal mio cuore che cadde senza neanche far rumore-ancora-,basta non ne potevo più;da sola quasi in trans lasciai le mani dal volante e aspettai d'andare contro il palo davanti a me.
"Bimba!Perché piangi?"Urlava un bambino dai capelli neri neri ornati da due grandi orecchie da gatto del medesimo colore,
"allora perché piangi?"Quel bimbo insisteva ed un altra bambina con le lacrime agli occhi,aspetta,quella ero io!!Ero io,ne sono sicura,ero in sogno?Ero morta?
"Mamma non mi vuole bene"rivelò lei sotto voce al bimbo che le si sedette vicino,
"io non ho una mamma e neanche un papà"
"cosa?E chi ogni tanto ti abbraccia?"
"Nessuno,a me non mi abbraccia nessuno perché io non ne ho bisogno"finì il bambino suscitando forse il senso amorevole della bimba perché lo abbracciò,
"facciamo una promessa?"Chiese lui  prendendo il  mignolo della piccola che senza esitazioni disse si,
"bene,allora io nascondo questo anello qua sotto e tu la collana che hai al collo,ok?"
"Si ma cosa promettiamo?"
"Di abbracciarci tutte le volte che vogliamo"la bimba cioè io guardai intensamente gli occhi verdi di quel bambino che sorrideva ancora fra le mie braccia,sempre pronte ad accoglierlo.

POV RIO
Avevo di nuovo,inevitabilmente,litigato con quella stupida di Alyce solo perché le avevo detto qualche piccolissima bugia.
Ok,forse non le bugie non erano proprio piccole,ma non era colpa mia,si era colpa mia.Ma ora io cosa potevo farci?Quella nana bisbetica tettona non rientrava da minimo tre ore,ed io ero costretto ad ascoltare quell'idiota di Simone che parlava di tutto alla sorellina che aveva portato con se per qualche litigio in famiglia,
"posso toccarti le orecchie?"Mi chiese bisbigliando Haruka abbassando gli occhioni viola simili a quelli del fratello,
"no"risposi secco e irritato per quella domanda,ma cosa le sembravo un peluches?!
"Waaahhh morbidissime!"Esclamò lei sulla mia testa accarrezzandomi le orecchie,
"ma sei scema?Ti ho detto di no.Scendi subito se non vuoi che ti riduca in polvere piccolletta!"Gli urlai contro scrollandomela di dosso,
"Simòòò!"
"Chee??"
"Prendi 'sta scimmia di tua sorella prima che l'ammazzo!"
"Harukaa vieni qua,che quello ti mangia"
"ecco mandala via!"
"Ma cosa avete contro di me tutti e due?"
"Smettila di toccarmi le orecchie!"
"Ma sono morbidisshime"
"staccatiii,giuro che ti uccido è"
"ma che,non hai neanche il coraggio di andare da quella ragazza"
"quale ragazza??E poi non sono fatti tuoi!"
"Ma come quale ragazza?Quella che uscita urlando dalla porta,certo è un po pazza"
"non parlare così Alyce!Non è pazza,solo insana"
"e che significa insana?"
"Che è pazza"
"e io che ho detto?!"
"Sei proprio una rompi palle"
"hai detto una parolaccia!Oddio!Simone dillo subito a mamma!"
"Tua madre è morta"
"che cosa,davvero?"
"No scherzavo non piangere!Simone aiutami!!"
"La mia povera mamma,come farò senza di lei?"
"Ti ho detto che scherzavo,dai vieni qua non piangere"
"io non piango più,se tu mi fai toccare le olecchie"
"ahh ok vieni"
"glassie,sei proprio bravo"
"vuoi morire?"
"No,ho sonno"
"non ti addormentare sulla mia testa!"
Era inutile sgridare quella piccola,odiosa,insana,bambina urlante tanto faceva sempre come voleva lei ed ora si era addormentata in braccio a me accarezzandomi ancora le orecchie,sorrisi perché la prima volte che me le aveva accarezzate Aly si erano alzate talmente tanto da farmi male.La mia Aly,chissà che fine aveva fatto,dovevo andarla a cercare,ma da dove dovevo iniziare?
"Simòò"
"dimmi"
"vado a cercarla"
"fermo,vacci domani mattina"
"perché?"
"In giro c'è Joker"
"un motivo in più per andarla a prendere!"
"Un motivo in più per morire,Joker non cerca Aly ma te non fare cazzate,se muori poi come la proteggi?"
"Non mi far pensare,e poi non urlare che Haru dorme"
"gli hai dato anche un sopranome?Mi sento escluso,perché non mi aiuti a lavare i piatti?Fai qualcosa ogni tanto!"
"No,sei tu la donna di casa!"
"Che cosa?Solo perché mantengo pulita la casa non vuol dire che io sia frocio"
"ma dai lo so che ti piaccio"
"è vero Rio ti amo alla follia,sono così trasparente?"
"Mi fai paura."
"Già,vado a dormire tu non fare cazzate"finì il coniglio pendendosi Haruka in braccio,
"dormite insieme nel lettone?"
"Si"
"posso dormire con voi?"La mia domanda lasciò per un secondo a bocca aperta il coniglio che subito dopo disse si.
Ormai era mezza notte ed un minuto potevo benissimo andare a cercarla pensai alzandomi trovandomi fra le braccia di quel coniglio,io l'avevo detto che era frocio,appena mi alzai sentii rumori provenienti dalla porta che aprii senza esitazioni era lei?
"Riooo"urlò Alyce con al collo una collanina e al dito un anello tutti e due molto rovinati,la sua testa era cosparsa di sangue cos'era successo?
"Eri tu il bimbo vero?Ti prego abbracciami"esclamò lei tutto a d'un tratto buttandosi fra le mie braccia,
"cosa?"
"Zitto e stringimi più che puoi,lo hai promesso."

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Capitolo 40
*** Capitolo37;Un sorriso ironico e una doccia ghiacciata. ***


Scusate l'enorme ritardo,e che sono caduta un secondo in una TRISTEZZA ASSOLUTA per le pochissime recensioni T.T E poi dovevo organizzare la festa di Halloween(che ho festeggiato ieri),sono stata due giorni con la mia migliore amica e di scrivere proprio non ne ho avuto tempo.
Comunque avete visto che carini(più o meno) Aly e Rio nello scorso capitolo?E cosa ne pensate di Haruka?
Fatevi sentire con una bella recensione *O*

                                                     Capitolo37;Un sorriso ironico e una doccia ghiacciata.

"Che state facendo?Gattone,gattone toglila!"Urlò una voce femminile, forse una bambina svegliando me e Rio che delicatamente mi accostò sul pavimento,
"Haruka parla piano,Aly potrebbe svegliarsi"ribbattè lui sotto voce facendomi sorridere,
"sono già sveglia,sai che russi"dissi a Rio con tono ironico facendolo sorridere,
"russo solo quando sono molto stanco"
"come mai eri stanco?"
"te lo spiego dopo"disse prendendomi in braccio unendo il mio busto con la sua spalla,ignorando completamente la piccola che con le lacrime agli occhi se ne andò piangendo dal fratello,avrei voluto correre da lei ma ero troppo stanca e le mie palpebre si chiudevano da sole.
"Aly non dirmi che stai dormendo!"Urlò poco dopo poggiandomi sul letto con estrema delicatezza quasi fossi una bambola,
"ora non più"risposi sarcastica godendomi il suo volto illuminato da una luna che impaurita si nascondeva dietro una grande nuvola nera,
"sei pronta?"Chiese dando un bacio a stampo sulla mia coscia completamente scoperta,
"per cosa?"Risposi stanca cercando inutilmente di alzarmi,
"indovina"bisbigliò lui iniziando ad  avvicinarsi sempre di più,ed esplorando il mio corpo con le mani provocondomi brividi in tutto il corpo,

"nella tua dichiarazione d'odio mi è sembrato di sentire l'amore"
bisbigliò mordendomi il lobo nell'orecchio per poi baciarmi gli angoli della bocca
"però quel guasta feste del coniglio ti ha interrotto"
continuò iniziandomi a baciare basso ventre alzando con delicatezza la maglia ancora sporca di sangue
"così scappi via"
finì allontanandosi piano dal ventre per risalire al mio viso dove mi diete un leggero bacio sul naso,
"mi lasci solo dopo avermi detto che mi odi"
continuò mordendomi il labbro
"ero solo nelle mie preoccupazioni,sai che c'era Joker in giro?"
Il tono di voce saliva mentre abilmente mi slacciava i pantaloncini
"volevo venirti a cercare ma sarebbe stato da stupido"
continuava mordendomi il ventre
"poi ritorni con il viso sporco di sangue elemosinando un abbraccio"
urlò baciandomi il basso addome
"come credi che mi sia sentito?Pensaci."
Finì alzandosi dal letto lasciandomi sola in una stanza piena di lui.

Erano passati solo due minuti ed io ero calda,sola,piangente,e sporca di sangue nel suo letto che con le enormi calde coperte mi nascondeva tenendomi lontano da lui,cosa gli avrei detto una volta che fosse tornato?O cosa mi avrebbe detto lui?
Non riuscivo a dar risposta alle mie numerose domande così alzandomi incominciai a scrutare la luna per poi far abbassare il mio sguardo fino a quella collana che ora custodivo gelosamente,era davvero Rio quel bambino?Impossibile lui era cresciuto qui ed io sulla terra,eppure qualcosa dentro di me urlava il nome di quel gattaccio a squarcia gola provocandomi lacrime su lacrime,ma io non potevo far nulla,neanche ascoltare il mio cuore che forse provava poco più d'una simpatia per lui perché io amavo Edward,perché lui era quasi resuscitato per me,
perché io sono destinata ad Edward Shine,mentre Valerio Shine -ancora mi suona strano chiamarlo così- è solo uno stupido passatempo con il quale si diverte il mio cuore,e niente di più.Pensai amara aprendo piano la porta per andare in punta di piedi nella cucina dove trovai Simone e Rio parlare sottovoce,ovviamente bisticciavano,
"Alyce è in camera tua?"
"Si,penso dorma,spero che faccia gli incubi"
"perché sei così arrabbiato con lei?"
"Perché non potrà scappare all'infinito frò"
"frò?"
"Abbreviazione di frocio"
"e da cosa deduci il fatto che io sia frocio?"
"Ti piace la carota"
"sono un coniglio!"
"Ragazzi" li interruppi io sorredidendo come un'ebete per la battuta del gatto,"mi passi il latte?"Chiesi a Rio alludendo al bottiglione di quattro litri colmo di latte che Rio custodiva gelosamente,
"perché dovrei?"Rispose lui acido mettendomi in difficoltà,
"perché lo voglio io"
"ragazzi vado da Haruka"s'intromise Simone con un goffo sorriso per poi scappare la dove era lontano dalle nostre parole pungenti,
"e chi sei tu per ordinarmi di prenderti il latte?"Continuava lui ignaro del pericolo che stava correndo,
"sono Alyce Tide piacere,e tu puoi dirmi subito il tuo nome completo o devo leggere la carta d'identità?"
"Oh ma che carina,comunque vado via prima che lo faccia tu solo correndo all'impazzata fuori dalla porta"
"non preoccuparti a me non di spiace affatto"
"STUPIDA!NON TI RENDI CONTO DEL RISCHIO CHE HAI CORSO?POTEVI MORIRE STUPIDA!Puoi urlarmi contro il tuo odio,il tuo schifio,il tuo tutto tanto io ormai ci sono abituato.Io sono lo stronzo che abbandonò i genitori,il crudele che imprigionò la sorella in un altro mondo,il bastardo che non pianse troppo alla morte del fratello,ormai ci sono abituato Aly è inutile che cerchi d'infliggere altro."finì acido ma con un sorriso ironico che avrei tanto voluto strappargli,"tanto io non sono mai stato solo,ho sempre avuto il mio sorriso ironico con me".
"Sei tanto arrabbiato?"
"No urlo e sono tutto rosso perché sono calmo,ed ora vai via"
"però ricordati che se continuerai con questo atteggiamento resterai solo con il tuo sorriso"
"perché ora chi c'è con me"finì osservandomi con uno sguardo pieno di dolore per poi scappare in camera sua,erano le tre del mattino ed io ero stanca morta ma dovevo chiarire con Rio anche perché non mi andava d'andar a prendere il pendente da sola,passai per la stanza di Simone dove con la porta aperta s'intravedevano lui e la sorella dormire beati,così con una lacrima sul volto aprii furente la stessa porta aperta da Rio per poi saltare sul suo letto turbandone il risposo e appoggiare il mio volto sul suo torace dove ci stava a perfezione perché era quello il suo posto.
"Vuoi già far pace micetta?"
"Zitto e riposa che domani ci aspetta una lunga giornata"
Volevo dormire ma sapere che appena sotto di me c'era quell'orripilante gattaccio che dormiva beato ignorando i suoi capelli nero corvini scompigliati e la camicia sbottonata mi faceva un po rabbia,come faceva ad essere bellissimo anche così?
"Su sveglia ragazzuoli oggi carote per tutti!"
"hmwhwmwhmwhwmw zitto frocio"
"ohawhwhw buongiornooh"
"gattone"urlò la biondina buttandosi dirattemente su Rio facendomi alzare di scatto per non essere travolta,distrattamente il mio sguardo cadde su Rio che sorridente litigava con Haruka dicendogli di non toccargli le orecchie o sarebbe morta,ma nonostante le minacce lui non era mai stato più bello,un largo sorriso,il volto riposato,la camicia aperta,le orecchie abbassate e i capelli spettinati,forse era sempre stato così,forse a cambiare ero stata io.
"Allora carote?"Chiese il froci-Simone invitandoci ad andare in cucina dove ci aspettava chissà quale dolce alla carota,
"che schifo io odio le carote!"Contestò Haruka guardando il fratello con aria supplichevole,
"vorrà dire che berrai il latte,ma non il mio!"Rispose Rio facendola sorridere,
"gattone mi togli una curiosità?Perché sul tuo comò c'è una tuta da sub e tutto il resto per un immersione?"
"semplice il tuo gattone ha una paura cane dell'acqua"
"Alyce!"
"E' vero"
"stronza"
"fifona"
"scommettiamo che non ho più paura dell'acqua?!"Urlò prendendomi in braccio come un sacco di patate trascinandomi nella vasca da bagno dove si aprì di scatto l'acqua -gelida- non potei far a meno di emettere gridolini striduli per l'acqua,
"ma che fai?Regola l'acqua a calda!"Gli urlai contro io mentre lui si spogliava,
"ho forse paura?"Mi chiese in mutande completamente bagnato sotto gocce gelate d'acqua che piano a piano lo colpivano facendogli superare la sua paura,
"allora perché non apri gli occhi?"
"Posso anche aprirli"
"aprili"dissi avvicinandomi a lui per dargli un lieve bacio sugli angoli della bocca per poi scoppiare a ridere correndo fuori dalla vasca rincorsa da lui e da un Simone urlante -lasciate tutte le impronte così-,si sarebbe prospettata una giornata impegnativa ma bella.
"Siete tutti strani,fratellone sicuro che vuoi rimanere con loro?"Chiese Haruka mentre  entravamo in una macchina ovviamente non nostra,
"beh ma non è più divertente così?"Le risposi con un sorriso a mille per il bell'inizio della giornata,
"ma così non odi più Rio?"Domandò Simone guardandomi dallo specchietto retrovisore,
"sono ancora ovviamente arrabbiata con lui,ma il pendente è più importante"
"io pensavo mi avessi perdonato!"
"Zitto che deconcentri Simo".
Ci volevano tre ore di macchina ed una di cammino per arrivare a quel maledetto lago e almeno la prima ora di macchina passò in un completo silenzio apparente,apparente perché sotto quel lieve velo muto c'era tutt'altro mondo pieno di pensieri,parole,e sogni urlanti speranzosi di poter strappare quel velo che anche se lieve resistente e sempre più forte alimentato dalla codardia e dalla paura di parlare per esprimere anche solo una volta i proprio sentimenti,dar aria urlare tutti quei pensieri nascosti nei meandri della nostra mente e cuore,forse però tutte quelle parole dovevano darsi pace perché nessuno mai al mondo sarebbe nato qualcuno capace di parlare chiaro,limpido come l'acqua ormai si sa l'unica acqua potabile è quella inquinata,d'altronde una bugia è più dolce di una verità amara.
"Dai Aly scendi"
"eccomi"
"ragazzi sapete che questa ninfa adora i gioglielli?"
"Quindi?"
"Trasforma le sue prede in gioielli mostrosi,la leggenda narra d'una giovane fanciulla che si stava per sposare ma il suo futuro sposo le disse
-devo partire per la guerra ma tu aspettami- così lei lo aspettò per uno,per due,per tre anni finché non andò a casa del suo amato dove incontrò i genitori e lui che baciava elegantemente il dito d'una signora dove sopra c'era posata un anello di diamanti.Peccato che quella donna era la famosa Archidede la figlia preferita di Zeus ma la nostra ninfuccia senza pensarci accecata dalla rabbia e la gelosia beh diciamo che il giorno dopo il ragazzo trovò  un dito mozzo con un anello di diamanti sporco di sangue sotto il letto.

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Capitolo 41
*** Capitolo38;Oltre il lago una scelta difficile. ***


-Scusate i dieci giorni di ritardo  >.< Ma non ve ne pentirete.Buone recensioni.
                                                                         -Non è portandola all'altare che saprai d'amarla sai?Saprai d'amarla solo quando una   tettona in bikini verrà vicino a te.
                                                       Tu ti girerai per guardarle il culo,e pensare che quello della tua donna è migliore.Anche se non è così.{Rio.

 
Capitolo38;Oltre il lago una scelta difficile.  

Giravamo da ore in quello stupido bosco,il suolo era completamente coperto di foglie secche e gli alberi erano quasi tutti spogli,il cielo seppur con un enorme solo era colorato di grigio.Sembrava un perfetto scenario dove girare un film horror,peccato che i protagonisti di quel film saremmo stati noi,e proprio non mi andava d'esser squartata da uno con la motosega che ci avrebbe rincorso per tutto il bosco,magari però avremmo trovato il lago!
"Ragazzi,andiamo a casa tanto qui non c'è niente"si lamentò Haruka sedendosi sulle foglie secche che fecero un'orribile suono,
"no,sono sicuro che qualcosa ci sia piccì"le rispose Rio sedendosi accanto alla bimba,
"si solo che non si vede"continuò sarcastico Simone appoggiandosi ad un albero.
"Ma che cazzo c'è qua sotto!?"Esclamò Rio cadendo tutto ad'un tratto giù seguito da Haruka che urlava come un ossesso,i cumuli di foglia vennero rischiati pian piano anche loro,vidi anche un albero cadere lì giù,ma senza pensarci due volte mi lasciai cadere all'indietro per raggiungere il mio gattaccio;mi aspettavo d'essere avvolta da folate di vento invece intorno a me c'era solo acqua fredda come gli occhi di Joker o il cuore di Edward,-certo che strani paragoni che mi vengono in mente-pensai in secondo momento mentre venni catapultata via contro il suolo freddo che mi avvolse in un secondo.
"Odio essere buttato via così,senza neanche una spiegazione"borbottò Rio sorridendomi,quant'era bello mentre sorrideva.
"Quali spiegazioni vuoi?"Gli chiesi ridendo,
"Non lo so,ma potrebbero essere più gentili,o almeno avvertire così mettevo la mia tuta da sub"a quell'affermazione tanto stupida che detta da lui sembrava la frase più seria nel mondo,non riuscii a non sbottare a ridergli in faccia,lasciandolo confuso ma con un bel sorriso stampato sul suo bel visino.
"Eccomi"esclamò Simone sorridente,"scusate il ritardo"continuò con un sorriso imbarazzato,quanto mi piaceva quel suo sorriso genuino accompagnato da due occhi lilla da favola,
"sbrighiamoci o faremo notte"finì Haruka interrompendo il contatto visivo che si era creato tra me e il fratello.
"BENVENUTI NEL MIO REGNO"esclamò Acra,una ninfa piuttosto comune capelli biondi occhi azzurri,e piena di gioielli orripilanti,collane dove il pezzo forte erano occhi o orecchini con labbra.
"Acra,vacci piano con loro,voglio ucciderli io"commento Joker,sorridendo sotto la maschera nera ornata da un fiore oro,aveva proprio bei gusti.
"Che ci fai qua?"Chiese incredulo il gattaccio tremando,come e tutti del resto,
"volevo salutarti bene,l'ultima volta andavi così di fredda"concluse freddo togliendosi il cappotto per poi gettarlo all'aria,
"Aly,Haru venite qua"ci chiamò Simone dalla parte opposta,subito andammo da lui dove però ci attendeva una trappola,la sua trappola ci rinchiuse in uno scudo-palla,
"IO DEVO COMBATTERE SIMONE!"Urlai alzandomi in piedi sbattendo forti pugni di fuoco contro quella parete rosa,sembrava quasi un enorme big babol,ma il coniglio non ne vonne sapere,-ne valeva la nostra incolumità-urlò infine correndo verso l'amico.
"Che fortuna da qui si può vedere tutto il combattimento commentò Haruka nella bolla vicino la mia,
"stupida"finii io guardandola male.
Dopo dieci minuti passati a tirar inutilmente pugni a quel muro roso,lo scontro tra Rio e Joker iniziò;non potei non notare la maschera -nuova- di Joker,stavolta non aveva usato troppo il colore oro come era solito fare,strano.
"Oh guarda Simisimi!"Urlò la piccolina ammirando il fratello che assestava un bel pugno in faccia a Wiliam,mentre Rio schivava alla perfezione i pugni di Joker,oggi stranamente non usava i suoi strani poteri a distanza.Il mio gattaccio non era per niente in difficoltà come Simone del resto,finché dopo una breve chiacchierata con Joker si girarono verso di me,riuscii ad incontrare lo sguardo spaventato di Rio,e poi quello deciso di Joker
"Aly ma tremi!"
"Tu non hai paura?"
"No,Simi e Rio sono imbattibili insieme"
"sei troppo piccola,per capire la potenza di Joker"
"no!Rio e Simone insieme l'avrebbero già ucciso da un pezzo se non ci fossi tu"
"io?"
"Sono troppo occupati a guardarti per combattere,soprattutto il mio gattino(**)"
"tuo??"
"Si"
"ma se non hai neanche sei anni"
"in realtà ne ho dieci!"
Volevo rispondere talmente male da farle rimpiangere d'esser nata ma un enorme tonfo mi distrasse dal spingere la mia palla-bigbabol.Mi girari di scatto trovandomi contro Rio che coperto di sangue era riuscito a rompere il muro rosa dopo una grossa spinta di Poker,ero spaventata ed inconsciamente piangevo,
"tranquilla"sussurrò alzando il volto completamente sporco di sangue e lacrime,le mie che oltre il mio viso rigavano anche il suo,
"tranquilla"sussurrò nuovamente accennando un lieve sorriso strafottente che stranamente venne impresso nel mio cuore,subito dopo si rimise in piedi correndo verso Joker,correndo verso la morte.Tutto accadde in un secondo,Rio corse verso di Joker poteva ucciderlo,gli artigli erano più lunghi è più affilati di sempre eppure con un solo gesto del braccio Rio e Simone caddero a terra,un forte tonfo e poi più niente.
"Ero stanco di combattere"finì Joker ridendo come un pazzo insieme a William,"ora andiamo dai pendenti"finì Joker correndo verso di me e Haruka.
M'imposi davanti la bambina con passo fermo pieno di sicurezza,non avevo paura d'un qualunque uomo mascherato pensai ancora più decisa,preparavo piccole palle di fuoco ancora non sapevo comandarle per bene ma non potevo sbagliare,non ora.
"Signorinella da quanto tempo"esclamò con un sorriso finto da sotto la maschera Joker allungando la mano verso i pendenti custoditi nel bauletto attaccato alla mia cintura,
"vai via"urlai lanciandogli una palletta di fuoco troppo piccola poter infliggergli dolore,lo vidi ridere di gusto al mio contrattacco,
"sono stanco di giocare"continuò avvicinandosi per prendere i pendenti,cercai di contrattaccare ma il mio corpo era come immobile non rispondeva più a nessun comando,
"sai non volevo uccidere te e la bambina"finì aprendo la mano ma un artiglio argenteo gliela tagliò senza nessun timore,era Rio che riuscito ad essersi alzato gli tagliò la mano,
"ora come farai?"Continuò il gattaccio leccandosi gli artigli sporchi di sangue,
"ho due mani stupido"finì Joker aprendo un'ultima volte la mano sinistra facendo cadere me e Rio insieme sul freddo suolo,bagnato dal nostro stesso sangue,prima di chiudere gli occhi -forse- definitivamente rividi la scena del mio adorabile gattaccio tagliargli la mano,senza nessun sentimento,in quell'istante anche i suoi occhi erano pieni di niente.Mi svegliai dopo qualche ora,in un letto caldo vicino Rio che dormiva beatamente,subito mi chiesi dove fossi e che ora erano ma mi faceva troppo male la testa anche solo per pensare,così girandomi verso il mio gattaccio,trovandomi inevitalbilmente naso a naso con lui,mi accorsi da quanto fosse diverso dal fratello.Gli occhi erano più grandi,le labbra molto più rosee,i capelli di gran lunga più scuri il fisico più asciutto,ma era meno bravo nei combattimenti e sopratutto meno dolce mentre Edward,-quanto era strano pronunciare a quasi due anni della sua scomparsa il suo nome.-Edward,era totalmente diverso di bellezza e di carattere;sempre dolce,affettuoso,tenero pronto ad abbracciarti se piangevi per la morte di Rose e Jack,c'era sempre anche quando avevo il ciclo e dicevo solamente stronzate,era il classico tipo che se la nave affondava lui mi abbracciava affondando insieme a me.Mentre Rio era lunatico,non si capiva mai cosa pensava,se era felice o triste,gioioso o incazzato,diceva di continuo parolacce,scontro e imprevedibile ma allo stesso tempo sapeva essere talmente dolce da poter aprire una cioccolateria ma anche così aspro da battare una spremuta di limoni;lui era lui;non c'erano persone che assomigliassero a Valerio Shine.Sono quasi sicura che se io e lui fossimo su una nave che affondava sarebbe stato capace proprio come Jack di sacrificarsi pur di salvarmi,sempre se non eravamo già volati via,però era notte avevo così sonno che cullata dai pensieri sul mio gattuccio mi addormentai con uno strano sorriso sulle labbra.
POV RIO
Avevo un dolore lancinante alle spalle,costole,un po tutto il corpo ma almeno ero riuscito a tagliare quellla mano,così che quel bastardo non controllasse più il ritmo del mio cuore;avevo provato tanta soddisfazione quanta paura nel farlo,non volevo che Alyce mi vedesse colmo di niente,colmo di quella strana sensazione che provavo togliendo la vita a qualcuno:potere,forza,superiorità ma anche vergogna e disprezzo.E non volevo per nulla al mondo esser visto in quello stato pietoso dalla mia Alyce,mi girai nel letto per poterla osservare da vicino,per un attimo mi chiesi cosa ci facevo io in un letto di qualcun altro ma ero sinceramente troppo stanco per non pensare a qualcosa che non fosse Alyce.
"Allora sei sveglio,non riesci a dormire?"Mi chiese bisbigliando aprendo solo un occhio color nocciola come i capelli,
"no,neanche tu"
"no,mi torna in mente la mano tozza di Joker"
"Alyce che schifo"
"haha scusa"
"scusa io,dovevo mettere un bollino rosso"
"Cosa?Rio che intendevi con tranquilla mentre eri tutto sporco di sangue?No perché mi agitavi!"
"Volevo finire la frase,dovevo dirti -tranquilla ci sono qua io per proteggerti-ma non ci sono riuscito"
"oh"
"mh?"
"Niente,sai che sei strano?"
"Perché,tu sei normale?"
"Non fare così!Insomma un po prima tagli la mano a uno,un po dopo sei dolce"
"non sono per niente dolce,volevo solo finire una frase che tra l'altro mi hai chiesto di finire tu"
"si ma"
"niente ma."
"Ok,scusa"
"smettila di scusarti"
"scusa è più forte di me"
"io ho detto pochissime volte scusa"
"davvero?"
"A pensarci bene chiesi solo una volta scusa"
"davvero quando?"
"Ero piccolo,i nostri genitori ci avevano appena abbandonati o quello che era ed Edward mi urlò contro d'averli mandati via io perché ero un gatto nero,così passai tutta la notte a chiedere scusa a lui e Cloe.Che stupido"finì la frase uscendo dal viale dei ricordi fin troppi dolorosi cercando un modo per prender sonno,ma mi ritrovai il viso di Aly sul mio petto e le sue braccia a stringermelo,
"mi di spiace"sussurrò dandomi un lieve bacio sul petto prendendo di nuovo sonno stavolta fortunatamente con me.
"Ragazzi a fare colazione!"Esclamò una bellissima ragazza dalle lunghe trecce rosse e gli occhi limpidi come il cielo,mi chiesi subito chi era ma non ottenni risposta da nessuno forse perché nessuno lo sapeva davvero,
"oh che sciocca!Mi presento sono Angel vivo con Acra da non so quanto tempo!Ho visto voi quasi morti è vi ho portato qui,il coniglio dorme ancora è proprio grave come la sorella d'altronde,voi due siete gli unici superstiti a quanto pare"continuò felice portandoci una tazza enorme di latte caldo con dei biscotti vicino,
"grazie"la ringraziò Aly con un sorriso a cento denti,senza neanche porle una domanda specifica che a me invece tormentava il cervello:PERCHE' FACEVA TUTTO CIO'?
"Ma di nulla!Sai sono sempre sola qui"
"io invece sono circondata da pazzi"
"beh in effetti i tuoi amici sono tipi strani"
"molto!"
"Vi lascio soli"disse freddamente Angel cambiando espressione da un tratto all'altro,ma ovviamente quella nana isterica di Alyce non se ne accorse perché continuò tranquilla la sua colazione,mentre io aspettavo che accadesse il peggio e non ero -per niente- pronto a combattere.
"Alyce amore mio"urlò un angelo sovrastando l'intera casa con le sue enormi ali colorate d'un bianco puro,purissimo,
"Edward?!"Esclamò confusa Alyce dal suo aspetto e forse dal ritrovarselo davanti -purtroppo- vivo e vegeto,
"si amore,ho fatto un patto con Zeus e ora sono di nuovo vivo,ma angelo"
"e che patto è?"
"Ho tre mesi per sposarti"
"Cosa?No!"Urlai io mettendomi tra l'angelo e la mutaforme,
"cosa no?"Mi domandò quella sottospecie di mio fratello,
"non puoi sposarla"continuai io sicuro,
"facciamo decidere a lei"finì Edward mettendosi al lato di Alyce,come feci dopo io.
"Chi scegli?"

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Capitolo 42
*** Special:Un'infanzia da dimenticare ***


-O.O Beh si sono in netto anticipo!Dovevo pubblicare domenica ma stavo facendo la doccia è puf,idea!!Questo però è uno special che non centra nulla con la storia,il vero è proprio capitolo arriverà sabato o domenica u.u
Qui si parla di Rio all'età di nove anni,Cloe otto e Edward dodici :3

RECENSITE!E' un ordine di Joker u.u

                                                Special:Un'infanzia da dimenticare


Come tutti i giorni Rio sedeva su quel muretto,che ormai credeva suo;certo era prepotente da parte sua non voler far salire nessun altro bambino di otto anni sul suo muretto,ma tanto nessun bambino si sarebbe avvicinato pensava il bambino grattandosi i folti e scompigliati capelli neri,guardava nostalgico i bambini ingozzarsi di caramelle appena comprare dalla sua bottega preferita -la bottega di tom- con t piccola,perché secondo lui era più una t di topo.Il proprietario di quella bottega lo odiava,e odiava il fatto che ogni giorni andasse su quel muretto a guardare i bambini,li intimoriva tutti avevano paura di lui,perché aveva le orecchie da gatto.
Tra tutti i bambini,solo uno fece incuriosire Rio che -per la prima volta- scese dal suo muretto solo alle tre del pomeriggio,inseguì quel bambino con i capelli castani come gli occhi,anche lui era pieno di caramelle però lui correva,forse andava dai suoi amici a mostrare il bottino,pensò Rio intristendosi anche lui voleva un paio d'amici.
"Hei"lo chiamò abbassando le orecchie,non voleva far scappare anche lui.
"Che vuoi?"
"Posso avere una caramella?Non ne ho mai mangiata una"
"no,sono mie"quel bambino non sapeva che se avesse voluto Rio l'avrebbe potuto decapitare in un secondo,ma Rio non lo fece era abituato a ricevere risposte scortesi per lui era normalissimo,così si limitò a sorridergli mostrando dei denti da latte non tutti però,molti ne aveva cambiati e lui era fiero di non aver più quei dentini piccoli e bianchi.
"Va bene tieni"bisbigliò l'altro bimbo mollando una goleador alla liquirizia,il nostro gattaccio estasiato si fiondò su quella caramella nera,divorandola in poco mostrò un altro sorriso stavolta a denti sporchi.
"Ciao e grazie"finì il piccolo saltellando verso il muretto,quello era il giorno più bello della sua vita aveva assaggiato una caramella.
Che stupido se ne era dimenticato di prenderne una per la sorellina,si guardò indietro in cerca del ragazzino con i capelli castani ma era già scappato via,forse ora festeggiava insieme al suo gruppo d'amici al quale lui non faceva parte.
"Sei stato tu?!"Urlò faccia da topo con in mano un grosso pezzo di legno,subito Rio si chiese cosa voleva farci.
"Dillo,sei stato tu"continuava ad urlare il topo ma al gatto non importava perché con enorme abilità si rimise a sedere sul suo muretto dove nessuno nella sua assenza si era seduto perché quel muretto era suo.
"Ridammele!"Urlò per l'ennesima volta faccia da topo avvicinandosi al suo muretto guardandolo male,i suoi occhi notò Rio erano pieni di rabbia.
"Basta,parla!"Urlò -di nuovo- il venditore di caramelle dando stavolta il grosso pezzo di lego sul viso del piccolo Rio che però non parlò,non mostrò segno di dolore apparte la guancia rossa e sanguinante insieme agli enormi occhi verdi -fluo- inumiditi dalle lacrime troppo orgogliose per provare il brivido di scivolare sulle guance arrossate del piccolo.
"Allora sei stato tu,a rubare le mie caramelle?"Chiese di nuovo quel grosso signore dando un'altra legnata sul suo volto,ma non rispose sapeva che parlare avrebbe solo peggiorato la situazione,così rimase seduto con le gambe penzolanti sul suo muretto seppur dentro di se voleva piangere e urlare dal dolore,perché in quello stupido pezzo di legno c'era anche uno stupido chiodo,pensò sanguinante.
"Vattene ora!"Urlò per l'ultima volta quel grosso signore dando un'ultima legnata sul volto pallido del bambino,che stavolta si alzò -senza parlare- e s'incammino verso casa a soli due isolati da lì,mentre camminava passo dopo passo le lacrime rigavano il suo volto,ma il piccolo bambino si rifiutava di parlare o singhiozzare poiché non sarebbe stato dignitoso e forse i suoi genitori erano nascosti da qualche parte lì vicino e se lui non avesse pianto sarebbero tornati da lui,forse era così,ma in cuor suo sapeva che non era affatto così.
"Rio sei tornato!"Urlò una piccola bimba urlante sventolando i suoi lunghi capelli neri,
"si eccomi"rispose abbassando il capo per non farsi vedere in volto dalla sorellina che paranoica com'era si sarebbe fatta mille film in testa,
"chi ti ha picchiato?"Le chiese poco dopo scrutandolo,Rio era triste se la sorella diventava triste perché lo vedeva triste così sfoggiò uno dei suoi miglior sorrisi per rassicurarla,ma non parlò perché se avrebbe parlato sapeva che le lacrime gli avrebbero -di nuovo- rigato il viso e non voleva fare brutta figura davanti mamma e papà.
"Allora chi è stato?"Chiese insistente la piccola,
"non importa,a te com'è andata la giornata?"Cambiò discorso il piccolo astuto,pensando di riandare al suo muretto;
"come sempre sai che non posso uscire"continuò delusa la piccola lamentandosi,
"lo sai!Se ti trasformi sei cieca,pensa se voglio attaccarti,come fai a proteggerti?"
"Non lo so,ma meglio di stare a casa tutto il giorno!"
"Non alzare la voce Edward potrebbe tornare da un momento all'altro"finì Rio cercando il suo letto,in realtà non era suo era del fratello maggiore ma quando lui non c'era seppur erano solo le due del pomeriggio si lasciò cadere nelle morbide lenzuola di quel letto non suo e -finalmente- iniziò a singhiozzare perché le guance gli facevano ancora male,ma 
oggi era il giorno più bello della sua vita,aveva mangiato una caramella.
Poco dopo però a disturbare quell'atmosfera di pace arrivò sua sorella con il fiatone segno che aveva corso,
"svegliati Edward è qui"bisbigliava scuotendo il fratellone che però non mostra segni di cedimento,
"ti prego"bisbigliò più forte insieme alle scrollate,non voleva che Edward lo vedesse sul suo letto o sarebbero stati guai,e lei era triste se suo fratello era triste.La piccola continuò per cinque buoni minuti a schiaffeggiare e scuotere il fratello ma era inutile perché era caduto in sonno profondo,forse sognava,sognava mamma è papà che gli davano dolci baci sulle guance dove ora c'erano solo segni di chiodi e legnate.
"Che giornata!"Disse fra se e se il fratello maggiore Edward,entrando nella sua camera per riposarsi era proprio stanco aveva dovuto volare per ore intere alla ricerca dello stupido gatto di Era,fortunatamente però non vedeva i suoi fratelli minori,magari qualcuno li ha uccisi pensò sorridendo entrando in camera sua.L
a piccola Cloe riuscì a vedere disegnata negli occhi del fratello la furia come nei suoi c'era la pura,in quell'istante ringraziò che Rio dormiva così non vide il bel viso di Edward contrarsi in smorfie di rabbia,pregò che con lui non avesse un bastone.
"Che ci fate voi qui?"Urlò il maggiore concentrandosi sul gatto ormai sveglio per quella troppa confusione,
"avevo sonno"si giustificò il fratello minore,non voleva altri schiaffi o legnate voleva solo dormire,
"stupido"urlò Edward dandogli l'ennesimo schiaffo,ma Rio non parlava non diceva niente per lui era normale,e poi gli facevano ancora male le guanciotte,
"ti prego basta!"Urlò la sorellina attaccandosi al polpaccio del maggiore che con un calcio la cacciò,dopo un'ora il loro fratellone si era scocciato di strillare e picchiare mentre i piccoli dormivano rannicchiati in un angolo.
Rio come tutti i giorni sedeva sul suo muretto,oggi era un giorno speciale oggi compieva gli anni;peccato però che nessuno era con lui a festeggiarli ma non gli importava a dodici anni capivi che se i tuoi genitori non era stati con te per tutto quel tempo,non sarebbero mai tornati,d'altronde perché sarebbero dovuti tornare?Un figlio rompipalle e due gatti neri,nessuno li avrebbe voluti,pensava mentre dondolava le gambe quel muretto era davvero alto,si chiedeva se sarebbe mai riuscito a raggiungere terra,
"Valè torna a casa,che Edward tra un po torna!"Urlò la sorellina correndo verso il muretto,
"vai a casa ti raggiungo dopo poco"gli urlò di risposta Rio,non voleva che la sorella uscisse mai di casa non poteva proteggersi da sola e Rio non voleva per niente al mondo che la sorella soffrisse;ma le ore passarono e lui non se ne rese conto perché affascinato da uno strano uomo che andava in giro con una maschera tutta rossa,si chiedeva del perché non se la toglieva o se aveva caldo,forse era semplicemente tanto brutto che si doveva nascondere,un po come lui che doveva nascondersi da tutti se non voleva morire,ma se ne fregava non avrebbe mai detto addio al suo muretto.
Dopo altri cinque minuti tornò a casa,aspettandosi un mega cazziatone e qualche legnata da parte del fratello.
Corse verso casa preoccupato per la sorella,Edward non l'aveva mai toccata ma non se lo sarebbe mai perdonato;una volta a casa non vide nessuno così preoccupato iniziò ad aprire ogni porta,per poi trovare la sua amata sorellina piena di lividi piangente,corse verso di lei abbracciandola senza neanche chiederle spiegazioni,voleva solo stringerla a se per proteggerla.
"Se ne andato"bisbigliò lei tra le lacrime,lui la strinse più forte
"chi?"
"Edward"finì stringendosi a lui cercando protezione,amore,di amore non ne aveva mai ricevuto;Rio era sempre stato un bambino troppo riservato per dire parole come "ti voglio bene" che aveva sentito solo in tv o letto in vari libri.
"Perché ti ha fatto chiesto?"Le chiese arrabbiandosi sempre di più,voleva raggiungere il fratello maggiore e ucciderlo perché poteva ma non lo fece ora  doveva solo restare con la sua sorellina,
"è andato da una,che doveva inseguire"continuò la piccola prendendo sonno,Rio non capì chi doveva inseguire ma prendendo il suo libro di magie -rubato- solo due giorni prima fece un'incantesimo a quella casa,"l'incantesimo della fioritura" si chiamava,quella casa,la loro casa veniva trasportata in un mondo parallelo dove non pioveva mai e gli uccelli cinguettavano tutto il giorno,ci impiegò due giorni interi per compiere e finire quello stupido incantesimo,infine svenne per poi risvegliarsi nella sua bellissima -nuova- incanta casa in un mondo parallelo.
"Perché mi hai portato qui?"Le chiese la sorella sorpresa,
"qui cresce cibo tutti i giorni,così non dovrai più uscire e metterti in pericolo"
"sei pazzo!?Io amo uscire!"
"Ma puoi uscire da questa casa,c'è un lago e tanto verde con tani fiori e animali se ho fatto bene l'incantesimo"
"davvero?"Gli chiese la piccola saltandogli al collo,ma il fratello frenò quell'entusiasmo,
"devo andare"continuò il dodicenne portandosi rancore e vendetta dentro se,
"ti prego non lasciarmi!"Urlò la piccola con le lacrime agli occhi,aveva solo undici anni aveva paura di restare a casa da sola;
"non sarai mai sola,ti prometto che ritornerò"finì il ragazzo aprendo la porta che lo riportò al mondo reale,quel giorno decise che la sorella non avrebbe mai dovuto sapere dove si trovava quella porta.
Rio era al suo muretto,pensava cosa fare ora aveva tredici anni ed'era vissuto su quel muretto rubando cibo senza andar mai a trovare la sorella,perché quel giorno decise che sarebbe andato dalla sua sorellina con la testa del loro fratellone.
"Ciao ragazzo"disse l'uomo con la maschera avvicinandosi tutto ad'un tratto;
"ciao"rispose il bimbo diffidente,
"vuoi vendicarti?"
"Che te ne frega?"
"Vieni con me"
"no"
"hai paura?"
"No"
"allora seguimi"
"ho tredici anni non sono stupido,non verrò con te"
"vieni,e ti farò vendicare di Edward e dei tuoi genitori,ma prima dovrai fare quello che ti dico"
"ok"finì Rio ascoltando il suo nuovo maestro di vita,
"uccidi il proprietario di quella bottega"finì Joker indicando "la bottega di Tom",Rio non se lo fece ripetere due volte era dal giorno della sua prima caramella che voleva ucciderlo,così spalancando gli artigli forse timoroso tagliò la testa a faccia di topo,per poi mangiarne una goleador alla liquirizia davanti agli occhi,sapeva che la testa rimaneva viva per i prossimi cinque secondi dopo la decapitazione.


*Scusate se il capitolo è corto,ma è solo uno special che spero vi piacerà *O*
Al prossimo capitolo ;D

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Capitolo 43
*** Capitolo4O;Papà ***


           -Eccomi con il *rombo di tamburi* quarantesimo capitolooo!! *O*
Lo so sto pubblicando troppo spesso,vi lascerò stare per i prossimi mille anni,scherzo,dieci anni vanno più che bene.Che ve ne pare dello special precedente?Quanto amo il mio Rio,ma non meno di Edward che anche lui ha avuto i suoi alti e bassi.
Che ne dite di come ho messo un po tutto?Buona lettura e recensite.

                                                                                                                   Anche se odio il matrimonio,perché penso che sia uno stupido rituale al quale i giorni seguenti saranno paragonabili all'inferno e tutto ciò che farai sarà sempre sbagliata,                                                                                                                                                                                      e tua moglie sarà come una quindicenne con il ciclo perenne.Però io ti amo,quindi ti va di passare il resto dei giorni con me?{Rio   

                                               Capitolo4O;Papà.

Guardai gli occhi neri di Edward poi quelli verdi di Rio,mi grattavo la nuca,non sapevo che fare non sapevo che dire;sapevo di dover scegliere Eddy ma qualcosa,un sentimento strano me l'impediva,non sapevo perché ma solo che quel nome,quel nome che avevo tanto amato non riusciva ad uscire dalla mia bocca,eppure io l'amavo;questo era poco ma sicuro io e lui insieme eravamo una coppia perfetta ma ora non ci credevo;ora valutavo tutta un'altra opzione che non era la dolcezza ma bensì la freddezza;non era la sicurezza ma l'incertezza;ciò che mi attirava di quell'opzione era il fatto che non l'avrei mai scelta,perché io ero di Edward.
"Cazzo"bisbigliò Edward spalancando le sue enormi ali,si avvicinò a me prendendomi per la vita,"amore dimmi che mi ami"sussurrò avvicinandosi a me,non riuscivo a capire cosa stava succedendo;ma quelle labbra,quegli occhi,quel corpo era fin troppo familiare per essere rifiutato perché lui in qualche modo era anche parte di me,quella parte morta e risorta ed ora rifiutata,no,quella parte di me non sarebbe mai stata rifiutata pensai mettendomi in punte per arrivare al suo viso,"dimmi che mi ami,o giuro che mi (ri) uccido" disse infine baciandomi,un dolce bacio passionale,un bacio molto diverso da quelli appena accennati con Rio,un bacio privo di sapore.Lo guardai sorrisi volevo chiedergli dove andasse,ma non lo feci lo vidi semplicemente volare via per poi voltarmi verso la delusione di Rio che scoppiò in una risata amara,
"micetta vado a svegliare Simone"disse andandosene verso la stanza del suo migliore amico,si,perché anche se si picchiavano continuamente sapevo che in realtà ciò che li legava non era odio ma amicizia,un' amicizia rara,un' amicizia diversa,un'amicizia vera.Mi guardai in giro soffermandomi sul letto sfatto dove io e quel gattaccio avevamo dormito,in quelle lenzuola dove ancora c'erano nascoste le parole dolci di quella notte,in quelle lenzuola c'era il segreto d'un amore mai nato.
"COSA?"Sentii urlare Simone forse era appena stato avvertito della perdita di tutti i pendenti;mi avvicinai alla stanza dove Rio e Simone parlavano per ascoltare meglio,
"si Joker li ha presi tutti"
"ed ora come faremo?"
"Li andremo a prendere,appena saremo guariti"
"sei pazzo?!"
"Basta tagliargli le mani"finì Rio stendendosi sul comodo letto accanto ad Haruka che ancora come un angelo dormiva,forse lei faceva sogni innocenti,tranquilli,forse lei era in se tranquilla,certo lei non aveva il peso di trovare cinque benedetti pendenti del cacchio e poi togliere qualche maledizione di qua e di la.
"Toglimi una curiosità"urlò Rio aprendo solo un occhio,solo un occhio verde fluo,
"dimmi"risposi io,forse stanca per quella guerra fredda che stavamo mettendo in piedi senza nessun motivo,
"se il tuo ragazzo è vivo,perché rimani con me?"
"Ho promesso d'aiutarti no?"
"No"
"invece si"
"be ora sei libera,puoi anche andartene"
"ma non voglio andarmene"
"e cosa ti trattiene?"Mi chiese sfidandomi alzandosi da quel letto,ormai il suo letto si avvicinò sempre di più arrivando a due dita di distanza da me,
"e cosa ti frega?"Lo vidi aprire la bocca per rispondere,ma poi girò gli occhi e stanco si rimise sul suo letto stendendosi agiatamente mostrando senza problemi il suo fisico statuario pieni di fasciature insanguinate,
"divertiti perché da domani inizia l'allenamento"
"quale allenamento??"Chiesi preoccupata ma non ottenni nessuna risposta,e mi sembrò inutile cercarla così andai da Angela per aiutarla a mettere in ordine,ma non trovai nessuna Angel da nessuna parte,mi chiesi se fosse scappata quando aveva visto Edward,ma anche a questa domanda non ottenni risposta,forse dovevo scrivere un libro per ogni domanda incompiuta.
"Carotina"mi chiamò il coniglio dagli occhi viola,attirando la mia attenzione,
"che c'è?"
"per oggi ti allenerai in lotta libera"esclamò trascinandomi nel giardino,si mise davanti a me e urlò di colpirlo,mi sembrò stupido ma gli dieti uno schiaffo troppo debole per lasciargli anche il minimo rossore sulla sua guancia rosea,si mise a ridere ed io misi il broncio odiavo quando ridevano di me,dopo poco si scusò e iniziammo a darci pugni per tutta la mattinata,dopo un po mi insegnò come dare un pugno infuocato e anche come stabilire la direzione delle mie palle di fuoco,non era poi tanto difficile bastava solo concentrarsi sul proprio obbiettivo,ma anche mentre davo pugni alle mani del coniglio,mentre vedevo le gocce di sudore scivolarmi sul viso e la fatica aumenta non riuscivo a smetter di pensare al mio gattaccio,che però non era mio;forse ero strana semplicemente stupida ma il mondo tra le sue braccia lo vedevo da un angolazione diversa.Una volta riuscita a comandare perfettamente le mie palle di fuoco,Simone sorrise e si arrese,
"hai impiegato solo una giornata ad imparare come direzionare i tuoi poteri!"Commentò ironico ridendo assieme a me,
"Dio vado a letto che sono distrutta"urlai fiondandomi nella doccia,ero stanca,dannatamente stanca,gli occhi si chiudevano da soli e i pensieri scivolavano sulla mia pelle come il dolce getto d'acqua calda,i minuti passavano,ma non volevo uscire dalla doccia perché fuori c'era il mondo reale ad aspettarmi,c'era Rio con il suo ghigno ironico e Simone pronto ad insegnarmi qualche trucchetto con la magia,che però non volevo imparare;e poi qualcosa mi diceva che ci stavamo allenando per una grande,gigante guerra.
POV RIO
Al mio risveglio ero guarito,stavo bene e non avevo bisogno di nessuna cura speciale.
Andai di fretta in cucina guardando Alyce sorridendo sotto i baffi,non la degnai neanche di uno sguardo dieti giusto un buffetto sulla guancia alla piccola Haruka che anche lei come il fratello si allenava duramente,se tutto sarebbe andato come previsto domani saremmo andati da Joker a riprenderci i nostri pendenti,ero andato silenziosamente in giardino cercando di abbattere un albero con un sol colpo,dieti colpi dopo colpi lo graffiai ma non cadeva,guardai quell'albero con aria di sfida fiondandomi contro di lui con tutta la mia forza,ma ad'un tratto mi fermai accorgendomi che intorno a me c'era solo silenzio;non c'erano i sorrisi di Alyce o i lamenti di Simone,non c'era niente solo silenzio,un silenzio talmente fitto da poter toccare,e stracciare con le mani facendolo sanguinare,sangue pieno di parole nascoste come ti amo non detti o insulti tenuti per se;un silenzio talmente assillante che urlava parole senza senso,parole che si trasformavano in immagini ed infine ricordi,ricordi pieni di dolore.Tutto ad'un tratto mi venne voglia di riandare sul mio muretto,di riandare da mia sorella che non vedevo da quando avevo dodici anni,mi era venuta voglia delle legnate di faccia di topo,mi era venuta voglia -anche se orribile- della mia infanzia,era strano ma mentre vedevo quell'albero cadere pensai "forse ora mamma e papà saranno fieri di me",e forse era vero,forse ora che ero schierato con il bene,e combattevo per la cosa giusta sarebbero tornati abbracciandomi urlandomi tutto il loro amore,no,non era vero e non sarebbero mai tornati,forse erano morti magari vivevano a magicity e non volevano vedermi;forse gli facevo ribrezzo,d'altronde come biasimarli?
Mi guardai intorno incominciando ad abbattere ogni albero,come se in ogni albero ci fosse contenuto un piccolo pezzo dei miei ricordi,dovevo distruggerli tutti prima che quell'enorme puzzle si fosse completamente formato,albero dopo albero mi ricordai di Cloe e di quella volta che la vidi rannicchiata al suolo tremante di paura,ed Edward che ci lasciò, al primo incontro con quel bastardo di Joker;rialzai gli occhi al cielo distogliendoli finalmente da quell'albero accorgendomi di averli abbattuti tutti;cazzo che forza distruttiva pensai sorridendo beffardo entrando nella stanza di Alyce,dovevo parlarle,chiarire,forse lei pensava che mi piacesse e non era vero,io avevo una specie d'ossessione per lei che mi costringeva a stare costantemente vicino a lei,mi affacciai alla sua camera,soffocava il viso nel cuscino singhiozzando e piangendo,il suo busto si alzava e si abbassava ad un ritmo confuso come le sue lacrime,mi avvicinai a lei cercando di far qualcosa -qualsiasi- cosa perché odiavo vederla piangere,odiavo chiunque turbasse solo la sua felicità,anche se le mie mani erano rosse e doloranti mi sedetti vicino a lei sperando di dire qualcosa di giusto,
"perché piangi?"Le sussurrai nell'orecchio,chiedendomi se facevo la cosa giusta,
"ho fatto un casino"sussurrò fra i singhiozzi ricordandomi Cloe all'età di dieci anni quando Edward se ne andò,d'istinto l'abbracciai rinchiudendola fra le mie braccia come se fossero una fortezza inespugnabile,fossero un qualcosa di indistruttibile e piano piano lei iniziò a parlare,e motivo della sua tristezza altro non era la pressione,la pressione d'un amore forzato,la pressione d'una guerra imminente,la pressione d'un amore morto sul nascere,non quello suo e di Ed però.
"Cosa succederà se perderemo contro Joker?"Mi sussurrò lieve stringendosi sempre di più a me,
"moriremo"
"cosa?"
"Rilassati,non permetterò a nessuno,ma proprio a nessuno di farti del male,neanche a me"
"non dirmi così"
"perché?"
"Perché così rendi più difficile e doloroso il tutto"
"il tutto?"
"Il nostro addio"quell'unica parola composta da cinque lettere come -amore- mi distrusse il cuore,anzi provai solo la sensazione d'aver il cuore in mille pezzi perché io il cuore me l'ero venduto per rendere fieri i miei genitori;però a quelle parole non riuscii a trattenermi la strinsi sempre più forte soffocando in lei i baci mai ricevuti,e le dolci parole mai dette,avremmo potuto cucinare insieme la domenica io avrei potuto avere un lavoro serio mentre lei badava ai bambini che sarebbero corsi da me appena mi avrebbero visto tornare da lavoro stanco,oppure,saremmo potuti scappare in giro per il mondo vivendo la vita così come si presentava senza lasciarci mai o ancora essere una di quelle coppie che andava a messa la domenica e segnava i propri figli al catechismo,avremmo potuto fare ed essere tante cose che però non saremmo stati mai,perché io ero solo un cinico stronzo gatto nero che ammazzava i propri sentimenti per non sentire la notte le voci di coloro che con i suoi artigli aveva decapitato e sul loro orgoglio aveva saltato.
"Certo che sei strano"commentò lei poco prima di addormentarsi,"un attimo prima mi odi e poi mi ami"bisbigliò infine lasciandomi un lieve bacio sull'incavo del collo facendomi rabbrividire prima di crollare in un sonno rigeneratore,ed insieme a lei crollai anch'io.
Il giorno dopo venni svegliato da Simone con cui litigai subito,dovevo mettere in mostra le mosse appena imparate,ma durò poco perché Aly vestita da combattente (jeans e maglietta come al solito) salì subito in macchina e ce ne andammo senza neanche salutare Angel,anche perché non l'avevamo più vista,una volta in macchina riniziai a litigare con quell'imbecille del coniglio ma Haruka iniziò a piagnucolare così andammo subito a macigcity.
"Quando arriviamo??"
"Ci mancano altre due ore"
"ma sono le sette di sera ho fame"
"e aspetti"
"uffa"
"ma andiamo di notte da Joker?"
"Si gli ficciamo l'agguato deficiente,ci andiamo domani no?!"
"Ok scusa,non t'arrabbià"
Fra piccoli battibecchi e confidenze le ore passarono subito,Simone guidava,Haruka dormiva,Aly guardava fuori dal finestrino ed io guardavo Aly che guardava fuori dal finestrino,ma quella strana sensazione di pacie e sicurezza durò poco,-troppo- poco.
"Volevate cogliermi di sorpresa?"Urlò Joker aprendo tutte le portiere con la mossa della sua mano,della sua unica mano;notai con piacere che al posto della mano portava un piccolo sacco,
"no,stavo per avvisarti"risposi io mettendomi di fronte a lui,dovevo solo tagliargli la mano.
"Siamo venuti per avvisarti"entrò a far parte del discorso Alyce trasformata da non so cosa,solo che il suo corpo era ornato da amabili fiori rossi e un top e gonna d'altrenti colori;quella visione non poteva che essere il paradiso,il mio paradiso.
"Stavolta non vincerai tanto facilmente Joker"commentò infine Simone seguito da Haruka,non potei far a meno di ridere,quella era la mia guerra eppure ora stavano rischiando la propria vita per me;che idioti.
"Ma fatemi il favore"commentò acido Joker"mi basta così poco per farvi fuori.Forse rivolete i vostri pendenti?"
"Si ridacceli"
"no."
Le ultime due lettere,una sillaba,una parola prima di incominciare lo scontro,Aly e Simone erano dietro di me pronti ad attaccare mentre io fronteggiavo con Joker assestandogli pugni,calci,ginocchiate e anche qualche capocciata;poi mi trasformai sentendomi libero.I lunghi artigli d'acciaio incorniciavano la mia figura nera,-su di me potevano farci un film horror-pensai sorridendo scaraventandomi contro Joker ma subito mi schivò,andando verso di Simone,lo rincorsi ma il coniglio mi fece cenno di rallentare,così da attore principale passai a spettatore,notai con piacere che i pugni del coniglio erano meno forti dei miei ma erano molto più precisi;avevo sempre pensato che i conigli fossero inutili,sapevano solo saltare e creare scudi come Simone,ma in guerra cosa avrebbero fatto,forse proteggersi attraverso i loro scudi?
"Muori"commento sarcastico Simone rinchiudendo Joker in una bolla\scudo,mi chiesi cosa faceva poi capii la bolla diventava sempre più piccola togliendo così sempre più ossigeno,no,Joker non sarebbe morto così pensai nell'istante stesso in cui riuscì a squarciare quella bolla,prese un grande respiro per poi far svenire il gatto bloccandogli per qualche secondo il cuore,Haruka spaventata corse vero il fratello che con le sue ultime forze riuscì a fargli uno scudo;mi chiesi se fosse morto stavo per andare da lui ma mi anticipò Alyce buttandosi a capofitto verso quel coniglio sanguinante,ne aveva sputato di sangue.
"Simò stai bene?Dici qualcosa"
"ho voglia di carote"commentò prima di addomentarsi,io ed Aly scoppiammo a ridere era proprio il solito;ma Joker andò da Alyce osservandola meglio,soffermandosi sulle sue meraviglie,lo guardai male pronto ad attaccare appena si avvicinasse alla mia micetta;ma creò una specie di bolla attorno a loro dove non potevo avvicinarmi,ma solo vedere le immagini nitide di Alyce e Joker che combattevano,e parlavano,parlavano,parlavano,vidi Alyce piangere scatenando su di lui una enorme onda d'acqua che invase tutta la bolla scoppiandola,Joker uscì illeso come Alyce,mi avvicinai a lei osservandola,aveva pianto per colpa di Joker.
"Considerati un uomo morto"finii io correndo verso di lui,affondando i miei artigli nel suo torace,lo sentivo urlare dal dolore mentre dilaniavo il suo petto,poi incrociai il suo sguardo gelido e quasi con paura indietreggiai,
"bene,ma puoi fare di più"commentò sarcastico sciogliendosi il sacco che aveva sulla mano,"ora sono libero"esclamò facendo cadere con un tonfo il sacco,lo guardai alibito ma ci volle un minuti per riprendermi,lui correva verso di me io con schiena contro il muro e pugni dritti lo aspettavo ma Alyce con Simone ci pensarono per primi attacandolo con palle di fuoco rese più veloci da piccole bolle rosa,sorrisi perché Jokerino venne schiacciato dal peso di quelle palle scoprii che dentro c'era del piomobo.Andai vicino a lui puntandogli gli artigli al collo,avevo decapitato tante persone in quel modo ma ora,ora non ci riuscivo i suoi occhi ghiacciati mi guardavano con disprezzo di chi non sa uccidere neanche il propio odio,
"uccidimi ora,perché se vivo tu sei morto"finì Joker alzandosi quando quelle palle scomparino,ma Alyce si butto contro completamente coperta da uno scudo d'aria e rovi,-che bella combinazione- pensai facendo lo sgambetto a Joker che cercava di scappare,senza la mano destra non riusciva a comandare più d'una persona alla volta ed ora eravamo tre seppur uno mezzo morto,lo guardai con aria di sfida rinfacciandogli tutti gli anni di crudeltà subita,ma non riuscivo ad ucciderlo;
"ti sta bene"commentò Aly circondadolo di rovi che stracciandogli la pelle lo facevano urlare,ma sempre con eleganza perché la sua maschera oro non si era neanche sporcata,ci volle poco e si liberò correndo verso di Aly,alzò la mano ma a lei non fece nulla,la guardò alibito,
"sono protetta dall'aria fratello"commentò sarcastica innalzando il vento,ma Joker non era spaventato;le ando vicino pogiandole una mano sul cuore -non l'aveva mai fatto con me- contò fino a tre e poi si girò correndo verso di me,vidi Alyce sputare sangue e cadere a terra senza più battiti,non ci vedevo più dalla rabbia.Corsì verso di lui graffiandogli il viso,spezzandogli la maschera;riuscii solo a spezzargli quella dannata maschera,nei tre secondi seguenti si mise una mano sul petto contando fino a tre e fece la stessa fine di Alyce,
"non guardarmi ti prego"esclamò prima di morire.Mi guardai in torno,non c'era nessuno con me Aly e Simone erano svenuti,Haruka dormiva e Joker era morto,Joker era morto,Joker era morto,impossibile Joker non doveva morire.
"Dove hai nascosto i pendenti?"Chiesi ad occhi chiusi,non volevo guardarlo;
"li ho distrutti.Rio,sono fiero di te e scusami ma forse un giorno capirai"disse infine cessando di vivere per sempre;aprii gli occhi guardando per l'ultima e la prima volta quel colore nero di capelli così familiare,la forma degli occhi come la mia,e quella piccola cicatrice sul labbro che io Cloe ed Edward avevamo in posti diversi,no era impossibile,io avevo appena ucciso Joker,io avevo appena ucciso mio padre.

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Capitolo 44
*** Capitolo41;Puzzle. ***


capitolo -Macciao bella gente!Nell'ultimo capitolo abbiamo scoperto il padre di Rio,ma sarà davvero suo padre?E se ha mentito per preservare i pententi?Ha davvero distrutto i pendenti?E perché Alyce non è subito corsa da Ed?Si starà forse innamorando del gatto?
Quante domande u.u Avranno mai risposta?Hhaha mi ci sto a taglià u.uRagà stiamo già al 41 >-<
Buona lettura,e mi raccomando recensite.
                                                               Avevo paura,una paura tremenda.Inciampavo nel mio stesso lungo abito bianco annaspando cercando di torvare sicurezza negli occhi di Simone che mi                                                                                                    accompagnava all'altare ma non ne avevo trovata;continuavo a guardare le mie scarpe bianche a tacco alto che non mi facevano smettere                                                                                                                     di barcollare.Poi finalmente alzai lo sguardo verso di lui affogando i miei occhi nei suoi,in quel momento non ebbi più nè paura nè certezza;ero sicura                                                                                                    che stavo facendo la cosa giusta,che lui fosse la cosa giusta seppur per tutti sbagliata.[Alyce.


                                                        Cercami.

                                           Capitolo41;Puzzle.

Rio come tutti dormiva,ma io non ci riuscivano erano le due di notte,esattamente il terzo giorno dopo la morte di Joker;la morte di Joker e quella dei pendenti,inutilmente mi chiedevo cosa avesse fatto ora Rio senza quei pendenti che tanto gli servivano,avrei tanto voluto regalargli il mio ma purtroppo seppur restavo con il mio unico vero amore da sempre non riuscivo ad averlo,non riuscivo a conquistare quel premio irraggiungibile come prebilibato.Il mio sguardo dalla lucente luna piena ricadde sul viso del mio adorabile gattaccio,era decisamente strano stare lì ad osservarlo,forse si sarebbe svegliato da un momento all'altro ed io sarei stata colta in fragante forse sarei diventata rossa peperone balbettando una scusa o forse avrei semplicemente distolto lo sguardo;ma nella mezzora successiva lui non si svegliò come gli altri del resto.Mi alzai per andare nella mini cucinetta di quella roulotte arrangiata,aprii il frigo con la vana speranza di trovare residuui di gelato al cioccolato ma quella piccola quasi inesistente speranza svanì alla vista di tutto quel latte in cartone,RIO pensai maledicendolo,a furia di star con lui sarei diventata intollerante ai latticini,ma mi feci coraggio e con un cartone di latto in mano mi avviai verso l'uscita da provenivano strano rumori,camminavo lenta e sicura,sicura che in un paesino sperduto come -mistic out- non ci sarebbe stata una persona in grado di uccidere una mosca,aprii la porta.
"Bocconcino!Dov'è quel gattaccio?"Chiese il ragazzo dai capelli scuri come gli occhi e la carnagione,sembrava perennemente abbronzato;lo fissai per un secondo cercando di ricordare dove lo avevo già visto,o almeno sentito nominare quel nomignolo assurdo,
"ma come bocconcino non ti ricordi di me??"Continuò senza ottenere risposta,stavo per chiudere la porta leggermente assonata quando si avventò su di me intrappolandomi con le sue braccia,
"bocconcino sono io Josh"esclamò con i canini che quasi gli bucavano le labbra,lo guardai male cercando di liberarmi ma ci pensò Rio scaraventandolo contro il muro;Josh rialzandosi fece un sorriso ritornando ad una perffetta normale dentatura,rimasi a guardarlo per qualche minuto sorprendendomi della bellezza disumana,i lineamenti rigidi quasi spigolosi,gli occhi grandi d'un intenso marrone e la pelle perfettamente ambronzata,sembrava un turista di miami,
"che fai qui?"Chiese sottovoce il gatto affacciandosi dalla finestra,controllava se nella roulotte accanto dove c'erano Simo e Haruka qualcuno si fosse svegliato,
"sono venuto da te fratello,Joker non si fa vivo da qualche giorno ormai e sono scappato!"Dichiarò felice il vampiro,
"l'ho ucciso io"ammise il gatto,
"fantastico!E allora perché hai quella faccia di merda?"
"Perché so una cosa"
"cosa?"Chiedemmo io e Josh insieme,ugualmente curiosi,ugualmente assonnati per l'orario,
"dormiamo,ne parliamo domani con gli altri"finì allontanandosi"Josh?"
"Si?"
"Sei dei nostri."
"Certo fratello,dimmi chi devo succhiare"
"il pene di tua nonna,stai zitto e dormi"
"dove?"
"Sul divano o per terra."
Guardai confusa il mio gatto che prendeva a parole il suo amico d'infanzia,ero certa che l'amicizia più assurda che ci fosse al mondo era quella di un gatto nero e un coniglio,ma mi dovetti corregere vedendo un allegro vampiro cercare di staccare la testa al proprio amico,erano strani ma simpatici;entrambi erano stati abbandonati e raccattati da un tiranno,entrambi avevano sofferto e in quella sofferenza avevano trovato un compagno di vita,un compagno che gli permettesse di raggiungere l'alba d'un giorno nuovo senza troppi pianti,come diceva Rio- perché lui non si arrabbiava,lui non soffriva,lui si vendicava-;Josh gli permetteva di passare una serata ridendo,soffocando in quelle risa tutta quella sofferenza e ranconre arretrata soffocando in quella risata tutta i loro sentimenti almeno per una notte.
"Dormi"gridò il gattaccio sorridendomi,uno dei suoi rari e magnifici sorrisi.
"Svegliati"gridò il gattaccio guardandomi male mentre preparava la colazione,Josh gironzolava nudo in giro per casa e Simone copriva gli occhi ad Haruka;che scena buffa pensai addentando un cornetto alla nutella farcito da Rio sporcandomi tutto il viso,
"ragazzi seri per un momento"attirò la nostra attenzione Simone guardandoci stanco,
"dicci"
"ormai è finita no?Che senso ha questo viaggio se non possiamo trovare i pendenti e Edward e vivo?"
"ED VIVO?!"Urlò Josh guardando il gatto negli occhi cercando qualcosa che lui aveva negato a tutti,la verità.
"Si Josh"
"ma Joker è ucciso,noi siamo liberi fratello"
"no.Joker,lui era buono"
"sei pazzo?!Ti sei dimenticato il sangue che ci ha fatto sputare ogni giorno?"
"No;ma so per certo che era costretto."
"E da chi?"
"Dal pene di tua nonna"finì il gatto contrariato bevendo un altro litro di latte,era arrabbiato e stanto di quel nudista in giro per casa,era strano però perché difendeva Joker?Non ne aveva motivo,insomma lui lo aveva trattato talmente male per tutti questi anni e ora aveva dei ripensamenti?Che strano pensai buttandomi nella doccia,ma non riuscii neanche ad entrare che un ulro disumano interruppe il -tutto- d'una giornata quasi normale,Rio smese di bere,Simone di urlare a Josh,e Josh si coprì le parti intime;tutti incuriositi guardammo fuori e altro non c'era che William con un altro migliaia di studenti che accerchiarono le due roluotte,guardai preoccupata Rio che inclinando la testa verso destra scoppiò insieme a Josh in una fragorosa risata,
"andiamo a combattere"finì lui aprendo con forza la porta per uscire trasformato in gatto decapitando con i propri artigli degli stutendi a caso,chiunque fosse lì vicino,non gli interessava se fossero buoni o cattivi,se volessero darci una mano o no,lui li vedeva come il nemico e da nemico andavano uccisi senza nessuna pietà;continuavo a guardarlo con gli artigli sporchi di sangue e negli occhi un'orrido riflesso rosso,insieme a lui c'erano anche Simone e Josh che con la sua forza disumana non ci mise nulla a dimezzare le persone vive come Rio d'altronde che ai suoi piedi c'erano ormai più di decine di testa,quasi non vomitai,avevo paura paura di lui.
Poi però lui si girò verso di me regalandomi un sorriso lieve,seppur con una macchia di sangue sul viso era estremamente tenero,in quell'istante mentre il mio sguardo affogava nel suo tutte le mie paura inutili su di lui scomparirono,sapevo che sarebbero ritornate ma in quel momento era quasi impossibile che lui potesse solo lontanamente pensare di farmi male,perché lui per me era uno dei buoni,lui era il buono.
"Muori"esclamò William comparendo alle spalle di Rio affondando nel suo petto una lunga spada ornata di fiori d'oro,subito Josh gli saltò al collo cercando di salvare il proprio amico che però cadde al suolo attutito da un cuscino rosa creato da Simone,guardai quella scena a rallentatore quasi il mio cuore non accettasse la caduta del mio gatto,corsi verso di lui con le lacrime che ormai rigavano il mio viso,ero frastornata lo guardai per un attimo,giusto il tempo d'un altro sorriso regalato e una parola che non capii.
Pov Rio
Prima di perdere completamente i sensi riuscii a strappare uno sguardo ad Alyce,dovevo vederla forse perché sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei vista pensai stupidamente cercando di alzarmi,lei corse verso di me sorreggendomi incurante dei mille ragazzi che combattevano fra loro e contro di noi,vidi Josh uccidere William e Alyce che continuava a stringermi fra le sue braccia piangendo,forse dovevo dirgli che stavo bene,avevo avuto graffi molto più gravvi ed era una ferita da poco,ma non potevo perché questa volta non sentivo neanche il dolore,stavolta il mio corpo non recepiva più le sensazioni delle umide lacrime di Alyce scivolarmi sul volto,stavolta neanche il mio corpo sentiva più.
Mi alzai incurante del dolore,-anche perché non lo sentivo- mi avvicinai seppur con fatica ai restanti di un William in ginocchio che implorava pietà,lo guardai bene negli occhi per poi finire in ginocchio come lui.
"Perché Joker mi ha addestrato?"Chiesi con gli ultimi respiri e battiti che mi rimanevano,
"è stato costretto da Zeus,non posso dirti altro"
"dimmelo"
"non posso,o Zeus mi ucciderà"
"NON CI VUOLE ZEUS PER UCCIDERTI"dissi alzandomi in piedi facendomi reggere dalla rabbia e dall'odio,sentimenti forti e distruttivi talmente forte che non mi impedirono d'esser diplomatico e tagliare l'ennesima testa,d'un ennesimo bastardo;stavolta pensai ero giustificato William assomigliava a Faccia di topo.
Al mio risveglio Aly mi teneva forte a se mentre Josh,Haruka e Simone dormiva vicino a noi su delle sedie o poltrone,li guardai sorridendo erano così strani ma erano miei amici,gli unici veri amici.
"Rio?"Bisbigliò Alyce con gli occhi gonfi di lacrime,mi chiesi da quanti giorni dormivo,
"si,micetta sono io"
"stai bene?"Chiese guardandomi con aria preoccupata un amorevole aria preoccupata,
"ora si"
"non lo fare più"
"cosa?"
"Non farmi credere che tu sia morto più."
"Perché?"
"Perché se muori tu,muoio anche io.Sono giovane non voglio morire"
"muori anche tu?"
"Si,mi dispiace ma devo dirtelo!Tu non sei quel pezzo mancante che serviva per completarmi perché tu mi hai riempita tutta,e se tu te ne andassi non sarebbe un pezzo di me ad andarsene ma sarebbe tutta me,capito?"
"Cosa vorresti dirmi,micetta"
"voglio dirti che se mai morirai prima di me,o senza me io non te lo perdonerò mai"
"ah no?"
"No,perché non sei un semplice pezzo di puzzle Rio!"
"Ah no?Hhaha e cosa sono?"
"Il puzzle"
"e tu saresti le tessere che mi completano?"
"No.Le tue tessere sono la tua mutaforme da proteggere,io non posso prendere il suo posto"
"Aly dormi"
"perché?"
"Perché come tu non puoi prendere il posto di quella mutaforme"-seppur sei tu pensai sorridendo-"io non posso prendere il posto di Edward."

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Capitolo 45
*** Capitolo42;Scusami ma non è un per sempre. ***


-Ma ciao belle ragazze!
Scusate se non posto da un pezzo ma sono stata a
TORINO
Con la classe per il campo scuola *O* bellissimo.

 Buona lettura e recensite u.u
Solo una cosa era chiara lui faceva impazzire me,i miei nervi,e il mio cuore.{Alyce

CERCAMI.

          Capitolo42;Scusami ma non è un per sempre.

Mi svegliai tra le braccia del gatto ormai completamente guarito,lui come al solito si era svegliato poco prima di me lo beccai a giocare con i miei  capelli;guardandolo di sottecchi con un solo occhio aperto incominciai a riflettere sulla settimana passata a fargli d'infermiera,alle parole dolci che mi dedicava e alle strane allusioni che brontolava qualche volta sopra pensiero come ora mentre guardava distante,incurante del mio sguardo posato su di lui,incurante di tutto e di tutti ora viveva solo il suo ricordo o era impegnato a costruire un pensiero sensato;ma tra me e lui non c'era niente di sensato,io ero una mutaforme lui un gatto nero,io ero la luce e lui il buio,io l'alba e lui la notte,eravamo incompatibili come i sogni e la realtà;purtroppo lui era la realtà che ti si schiaffava contro con tutta la sua cattiveria ed io i sogni che dolci ti illudevano facendoti credere di poter avere una vita migliore di quella merda che avevi.Continuavo a guardare Rio che guardava altrove,speravo che si girasse verso di me per coccolarmi,dicendomi qualcosa di dolce e magari anche sincero;non sapevo perché volevo quelle attenzioni proprio da lui,forse semplicemente mi ero abituata a lui,oppure,il mio cuore aveva bisogno di quegli occhi verdi quasi fluo per sopravvivere perché quegli occhi erano i miei battiti,e quelle orecchie nere i miei respiri;
"a cosa pensi?"Sussurrò avvicinando le sue labbra al mio orecchio,facendo letteralmente impazzire il mio cuore mentre le mie gambe diventavano di pasta frolla.
"Niente,ho fame!Che mi prepari oggi?"Chiesi ridendo,sapevo che amava cucinare ma sapevo che non era per niente bravo,
"dipende cosa vuole oggi signorina?"
"Penso che un cornetto farcito sia perfetto!"
"Farcito di.... cuscinate?!"Urlò infine afferrando il cuscino dietro di lui per colpirmi con esso,purtroppo però era di piume e non riusciva a farmi niente se non il solletico,cercai di ribaltare la situazione prendendo un altro cuscino dello stesso materiale per lanciaglielo contro,ma inciampai nello stesso lenzuolo e dopo una lunga lotta trascinai me e lui sul letto pieno zeppo di innocenti piume bianche,lui era sopra di me ed il mio cuore impazziva ad ogni singolo suo sguardo;sorridevo non potevo far altro finché lui per niente imbarazzato -al contrario mio- ma perfettamente a suo agio si alzò per poi scoppiare in una fragorosa risata,lo vidi con la coda dell'occhio andare nella doccia urlando a Josh che se non fosse uscito lo avrebbe ucciso;per un attimo pensai che lui ne sarebbe stato capace.
"Simone hai visto le mie mutande?"Urlò Rio correndo seminudo per casa,-seminudo-perché portava una piccola e striminzita asciugamano;non riuscii a non lanciargli continue occhiate al suo fisico statuario e quel culo,quel culo che secondo me aveva fatto scoppiare molteplici guerre e tutte fra ragazze,tante ragazze innamorate.
"Le ho viste io sono sul tavolo in cucina"urlai correndo nella mia stanza facendo finta di non aver visto nulla,anche perché non avevo visto nulla però lui era così,ed io così,ed eravamo incompatibili,troppo differenti seppur ormai il mio cuore era pazzo di lui,però di certo non si era dimenticato di Edward,come poteva dimenticarsi di Edward?!Non poteva,io non potevo dimenticarmi di lui,proprio lui che era stato il mio primo vero amore,e per qualche tempo pensai anche l'ultimo vero amore;ma ora che era vivo ma da qualche parte nel mondo non lo volevo,era strano e assurdo,io ero sicura di averlo amato,ma non ero poi più così sicura di provare ancora quello che provavo un anno fa quando pendevo dalle sue labbra ed ogni sua parola mi sembrava oro;ora quelle dolci parole si erano trasformate in risate di gioia e duri combattimenti,ora tutto era diverso ora tutto girava intorno me e Rio.Si,qualcosa mi diceva che tra me e quello stupido gattaccio c'era molto di più che una lieve simpatia o un grande odio,tra me e lui c'era un altro rapporto;io con lui mi sentivo protetta al sicuro seppur qualcuno mi volesse uccidere non mi sarei mai tirata indietro se sapevo che ad aspettarmi c'erano le sue braccia,le sue forti braccia,le stesse braccia che mi presero quando caddi da quel burrone le stesse braccia sempre pronte a sostenermi,però era anche vero che di lui non potevo fidarmi nonostante le giornate e i mesi insieme lui amava solo una cosa,ed era uccidere;covava rancore e sofferenza era instabile,lunatico e nessuno neanche io riusciva a capire cosa aveva in mente;solo una cosa era chiara lui faceva impazzire me,i miei nervi e il mio cuore.Ritornai in cucina trovandolo in costume,forse non riusciva a trovare i suoi soliti pantaloni neri con la maglia del medesimo colore,era assurdo di come ogni indumento e ogni oggetto di quel gatto era di colore nero con qualche riflesso di blu scuro,proprio come i suoi capelli.
"Bocconcino che si fa oggi?"
"Non ne ho idea,penso che mi metterò a lavare i panni,Simone mi dai una mano?"
"Ci pensa Josh"
"al posto mio c'è Haruka"
"ok oggi tocca a Rio"
"ma che vi siete fumati?!No."
"Rio"lo richiamai con sguardo e tono severo,
"ma solo per stavolta"si arrese infine andando a raccogliere per casa tutti i vestiti sporchi,"Aly carino 'sto reggiseno blu"urlò dalla mia camera,
"cretinoo!!Esci subito fuori"
"facevo il mio compito!"
Lui stendeva i panni ed io m'appendevo ai grossi fili che ogni volta rischiavano di cadere,le giornate erano strane,tranquille,erano stranamente tranquille perché ignoravamo molti discorsi,ma ora eravamo come in blak out,aspettavamo un qualcosa mentre vivevamo felici in quelle due roulotte,ignorando la nostra missione da compiere,ignorando Zeus ed Edward;ma non potevo stare zitta a lungo,non così lungo.
“Allora,come faremo ora che non abbiamo più i pendenti?”Chiesi imperterrita del pericolo che correvo,
“non lo so,tanto abbiamo già perso no?”Affermò mentre stendeva delle mutande gialle,
“non abbiamo perso,solo siamo in pausa,giusto?”
“Tu non hai quello che tanto bramavi?Il tuo ragazzo bene è vivo”
“ma è anche tuo fratello!Non sei felice di rivederlo?”
“No.”
“Perché?”
“Alyce devo dirti una cosa”
“cosa?”
“Prometti di non dirlo a nessuno”
“certo!Dimmi”urlai senza preoccuparmi di nascondere la mia curiosità;lui lasciò cadere dei calzoni bianchi e si diresse più in là verso un piccolo roseto che non avevo notato prima,volevo chiedergli cosa stesse facendo ma non avevo il coraggio,non ero mai stata una persona coraggiosa quando si parlava di –sentimenti- al contrario lo diventavo quando dovevo fare qualcosa di avventato e stupido non mi tiravo mai indietro,come ora.
“Non ne sono sicuro,ma sono quasi sicuro che”s’interruppe,strappo una rosa bianca facendola morire,non si curò delle spine che lasciarono lievi buchi nelle sue dita,
“forse c’è la possibilità”continuò strappando un petalo da quell’innocente rosa,era una delle più belle e bianche che io ebbi mai visto,
“c’è la possibilità che?”Lo incitai a parlare,ero troppo curiosa amavo i racconti tristi di Rio sulla sua famiglia.
“Che Joker sia mio padre.”
A quelle parole rimasi in silenzio,cercavo il suo sguardo forse avevo la bocca spalancata;cercavo di trovare un filo di connessione con i suoi racconti,con Joker,e con ciò che mi aveva appena rivelato,forse era solo uno stupido scherzo,forse era vero difatti nella battaglia con Joker io ero svenuta verso la fine,ma la battaglia era finita e passata da una decina di giorni,perché non me l’aveva detto prima?
Rimase a guardarmi con quella rosa in mano,aspettava che parlassi,che dessi qualche segno di vita,ma me ne restavo in silenzio a fissarlo,lo accusavo silenziosamente,non si fidava abbastanza da dirmelo prima?
“Non sei felice,tuo fratello è resuscitato,hai incontrato tuo padre.. Volevo dirmelo a capodanno?!”Urlai semi furiosa tirando con forza il filo che però non cadde,-maledetto- pensai tra me e me andandomene a passo veloce,mi ero fidata troppo di lui,ero stata troppo con lui da dimenticarmi la sua vera natura,
“Aspetta micetta”sussurrò prendendomi la mano,stringendomela,costringendomi a voltarmi verso di lui,abbassai lo sguardo avevo un groppo in gola che mi bruciava e gli occhi mi pizzicavano,ma non volevo se ne accorgesse,volevo solo capire perché nonostante lo conoscessi da abbastanza tempo,nonostante avevamo sconfitto numerose ninfe e chissà quanti nemici,non si era fidato abbastanza per dirmelo subito,non si era fidato abbastanza di me;molto probabilmente per lui ero solo una stupida che andava in cerca del ragazzo morto,e con per un suo capriccio lo ha anche fatto resuscitare.
“E dai non fare così,sei più sexy da arrabbiata sai?”Bisbigliò con il suo solito ghigno da pervertito,volevo tirargli uno schiaffo ma rimasi in silenzio continuando a guardare fissa le mie adidas mezze rotte,
“perché sei arrabbiata?”Continuò facendomi alzare il capo,facendo incontrare i suoi occhi con i miei,faticavo a parlare senza balbettare alla vista di quel viso tanto perfetto,
“perché me lo hai detto solo ora,segno che non ti sei fidato,segno che non ti fidi di me,che non credi in me,che”stavo per continuare aggiungendo sempre più accuse ma mi mise l’indice sulle labbra sorridendo,
“sei davvero divertente quando parli a sproposito sai?”
Era proprio questo che odiavo di lui,questo suo dannato comportamento insolente,menefreghista sembrava che qualsiasi cosa gli scivolasse addosso,qualsiasi cosa tranne quel suo fastidiosissimo ghigno;era odioso e irritante;sembrava che tutto purché lo divertisse era giusto,se la mia morte sarebbe stata divertente probabilmente mi avrebbe anche ucciso,lui era imprevedibile e odioso.
LASCIAMI”urlai cercando di liberare la mia mano dalla sua,ma era inutile,la sua stretta era forte come il suo sguardo intenso che penetrava ogni fibra della mia pelle,non faceva altro che ridere,una risata sfacciata una risata divertita,una risata insopportabile.
“Non ti lascerei mai micetta”sussurrò di nuovo stringendo la presa,
“non ti lascerò mai,almeno che non sarai tu a chiedermelo”continuò dopo allentando la presa sulla mia mano,mi voltai verso di lui decidendomi definitivamente a guardarlo in faccia sperando di non balbettare alla vista dei suoi lineamenti perfetti,continuai a guardarlo senza dare risposta,senza aprire bocca;
“allora lascio la presa?”
“Non provarci neanche;gattaccio idiotaccio”brontolai tra me e me fiondandomi fra le sue braccia,le sue dolci braccia sempre pronte a darmi asilo almeno che io non le deluda;per un attimo fra le sue braccia ebbi la paura di deluderlo,di perderlo,e non volevo perderlo per nulla al mondo .
Distrattamente guardai l’orologio sul polso del gattone e urlando mi accorsi che erano già le sei e mezza;ed io dovevo ancora preparare la cena,ma stavolta si sarebbero mangiati ciò che cucinavo senza fare stupide pretese pensai scappando dalla sua presa,incominciai a corrergli accanto ma
ma lui trasformandosi in gatto nero mi prese con molta facilità,bisbigliai un –non è giusto- e distraendolo iniziai a correre trasformandomi anch’io in una gatta solo d’uno strano nero sembrava quasi grigio;corremmo per quasi un ora senza fermarsi mai,infine verso le nove ed ero allo stremo mi rifugiai s’una quercia,forse la più alta in quella radura,ma anche lassù il mio gattone ci mise poco ad arrivare. Eravamo su un ramo,ansimanti,con le guancie arrossate e il fiatone,tutto sembrava perfetto tutto tranne il senso di sbagliato che inghiottiva il mio stomaco e forse anche il suo;si,non avevo dubbi io e lui eravamo qualcosa di sbagliato. Mi voltai verso di lui per ammirare ancora una volta i suoi meravigliosi movimenti ma non calcolando bene i movimenti grazie alla mia goffaggine caddi,ma mi prese quasi subito a dir la verità.
“Sai Alyce se c’è un pericolo nel raggio di venti km verrà verso di te correndo.”
Risi era dannatamente vero,ero troppo goffa e imbranata per correre normalmente e troppo sbadata per ricordarmi perfettamente una serie di pugni,
“forse,quel giorno che mi hai salvato da Josh,hai stuzzicato la morte ed ora devo per forza morire”dissi io con un tono solenne,ricordando i giorni –lontani- all’accademia.
Lui rise,un incantevole risata cristallina,certo menefreghista ma comunque incantevole;
"forse la tua ora è suonata da quando mi hai incontrato”commentò cupo scendendo con un salto dall’enorme albero,rimasi per qualche minuti a rimuginare su quelle parole per poi scendere anch’io da quell’albero;ma grazie alla mia maestria inciampai poco dopo aver toccato terra e mi ruppi un polso,almeno credevo fosse rotto era diventato d’uno strano viola scuro ma riuscivo ancora a muoverlo perfettamente.
“Io vado a letto”esclamò Rio uscendo dalla roulotte,guardai interrogativa Josh e Simone che però non diedero traccia di vita,poiché seppur erano solo le dieci di sera erano già sbragati sul divano a godersi un bel film –trenta giorni di buio- sarei voluta andar lì e gustarmelo con loro,ma avevo troppo sonno così mi diressi nel mio lettone,sola senza il mio gattaccio di fianco a me.
POV RIO
Uscendo dalla roulotte iniziai a passeggiare per il prato,scappai da tutto,avevo bisogno di riflettere.
Dovevo riflettere sul perché di tante cose,per esempio perché Zeus avesse costretto mio padre a farmi da –insegnante-,e del perché Zeus c’è l’aveva proprio con la mia famiglia. Dovevo riflettere anche su Alyce,non potevo stare con lei,era severamente proibito da Zeus e da chiunque;era illegale,stupido,proibito,tanto proibito e per di più era pericoloso,tanto pericoloso. Io potevo farle del male appena perdevo il controllo e lei era instabile con i suoi poteri,soprattutto io ero pericoloso per lei,non volevo soffrisse non volevo che stesse male;forse dovevo farmi odiare e allontanarmi da lei,aveva sempre funzionato con mia sorella,e tutti i quasi amici che avrei potuto avere. Mi stesi sull’erba ed mi soffermai ad ammirare il cielo,oggi non c’erano stelle;notai con riluttanza che il cielo senza stelle era proprio come me incompleto a vita;guardavo il cielo mentre attendevo,attendevo,attendevo,attendevo mio fratello;sarebbe sicuramente venuto.
“Dov’è Alyce?”Urlò una voce alle mie spalle facendomi alzare,
“dorme”
“svegliala”
“no”
“cosa vuoi?”
“Ho delle domande da farti”
“non voglio rispondere”
“risponderai”
Mi guardò storto inclinando la testa verso destra,avevamo lo stesso vizio.
“Joker era nostro padre?”
“Si”
“e nostra madre?”
“Morta”
“come?”
“Colpa tua”
Ovvio,persino la morte di mia madre era colpa mia.
“Perché?”
“I gatti neri non possono nascere Rio. Secondo te perché la tua specie di razza è quasi estinta perché se una qualsiasi donna persino una gatta nera ha dentro se un bimbo-gatto nero,non arriverà mai sana e salva alla fine del parto. Ricordo mamma era diventata pelle e ossa,gli occhi erano infossati e non poteva muoversi mai o sarebbe morta;tu ti divertivi a giocare con i suoi organi quante volte ha rischiato di morire,ma al parto sei uscito vivo;mentre quella cosa di nostra sorella uscì difettata e mamma morì.Riportava ancora ferite del tuo parto.”
“Ma se è nata tre anni dopo!”
“Appunto. Altro?”
“Perché se Joker era mio padre mi ha fatto tutto quel male?”
“Perché sei un gatto nero e non hai diritto alla felicità,poi lo aveva costretto Zeus”
“perché??”
“Perché odia i gatti neri,e odia te.”
Sbuffai,che cazzo mettetemi in croce fate prima no?!
“Dov’è Aly?”
“Non c’è”
“la porto con me”
Seguii Edward fino alla roulotte tanto per vedere la sua prossima mossa,tutto ciò mi divertita,e poi ero pronto nel combattere nel caso l’avesse portata via con la forza. Lo vidi andare dritto verso il lettone dove la mia micetta dormiva,ignorando completamente Josh,Simo e Haru che dormivano sul divano. Gli diete un lieve bacio sulla guancia scatenando l’ impulso di dargli un pugno in faccia,ma mi trattenni anche se a stento.
Lei aprii un solo occhio –solita dormigliona- e alla vista del suo ragazzo disse
“Rio finalmente!Vieni a letto ho freddo senza te”.
Vidi il viso di Edward contorcersi in una smorfia di rabbia,e poi di soddisfazione quando la svegliò del tutto.
Ora era in piedi davanti me ed Edward,aveva sonno non capiva neanche cosa stesse succedendo voleva solo che mi andassi ad infilare nel letto con lei per tenerla calda,ma non era possibile;
“Aly amore andiamo?”Chiese Edward prendendola per mano che lei tirò indietro,in qualche modo non voleva essere toccata proprio da lui.
“Alyce non devi andare per forza”le ricordai io sorridendole,sorrise anche lei;la scelta era ovvia.
“Ma amore allora io ho stipulato un patto con Zeus per senza niente?!”Urlò arrabbiato Edward
,spaventando Aly e svegliando Haruka che si riaddormentò poco dopo,guardai l’espressione di Alyce cambiare,si sentiva in colpa tremendamente in colpa;fece un passo verso di me bisbigliandomi “scusa ma non è un per sempre”.

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Capitolo 46
*** Capitolo43;D'amore si soffre ma non si muore. ***


Angolo autrice: ok,ok non picchiatemi >.< Lo so nessuno ama molto la coppia Aly\Ed;però si amano e quelli che sto per scrivervi sono gli ultimi capitoli -tanto poi scrivo il seguito- dove tutto può succedere no?Speriamo bene per questi poveri personaggi che sono capitati nelle mie mani muahhahaha,spero che la mia compagnia vi sia piaciuta insieme alla mia storia pazzerella huuhuhh.Vi lascio :)
Odio il rosa >_< Però questo colore si adatta mooolto alla "situazione" buahahhahahahhahahahahhahaahhahahaha.

Si inizia con un pov di Rio.
Buona lettura e buone recensioni.

CERCAMI.

Capitolo43;D’amore si soffre ma non si muore.

D’amore si soffre ma non si muore.
Cercavo stupidamente di capire chi avesse inventato quella stupida ed inutile frase,molto probabilmente era un cretino che non aveva mai provato quel sentimento,tanto inutile quanto doloroso. Io l’unica persona che non aveva mai amato nessuno,neanche i suoi genitori visto che non li aveva mai conosciuti si era finalmente innamorato di una persona;si perché io mi ero innamorato di lei e le sue smorfie contorte quando rideva,mi ero innamorato del suo dolce tono di voce avvolte anche arrabbiato o pungente,mi ero innamorato dei suoi grandi occhi bruni sempre in cerca di qualche risposta,sempre in cerca di qualcuno;mi ero innamorato della sua pelle olivastra al contrario della mia pallida,mi ero innamorato puffettaggine,e della sua mente isterica e diabolica;mi ero innamorato di lei ma lei non si era innamorata di me,pensai amaro guardando fuori dalla finestra in cerca di una risposta in cerca di lei. Ma anche il cielo buio senza neanche una stella a rallegrare l’atmosfera mi cancellava le sue tracce non lasciandomela vedere,non lasciarmi vedere il suo splendore che non era mai stato mio,perché lei non mi era mai appartenuta.
Mi alzai dal letto di mala voglia e con due fosse sotto gli occhi ad indicare che non dormivo da giorni ormai,feci un cenno a Simone e Josh –Haruka era ritornata a casa- e mi distesi sul divano cercando di recuperare il sonno perduto,ero come in stand bay non potevo,non volevo fare nulla,ne provare a fare qualsiasi cosa.
“Dai fratello è sono una ragazza,una ragazza ben piazzata ma comunque una ragazza”
“ha ragione Josh per quanto vuoi stare in coma?”
Mi chiesero insieme i miei due amici senza farmi capire niente,li guardai per qualche istante e poi richiusi gli occhi sperando che almeno nei sogni l’avrei incontrata;
“Fratè vuoi davvero stare qui a rimpiangerti addosso mentre tuo fratello si scopa la tua ragazza?”
Urlò Josh esasperato,non mi riconosceva,non vedeva in me il vecchio gattaccio nero che spaccava  il culo in un paio di pugni a tutti,non mi riconoscevo io figurati gli altri.
“Rio se ti piace così tanto non stai qui a far nulla,ma vai da lei cazzo!”
Urlò Simone in mutande con un grembiulino bianco sporco di panna,per un attimo pensai coste strane su lui e Josh,vedendo i mie due –fratelli-  prendersi a mazzate per l’ultima fragola,dannati pensai avventandomi sull’ultima,succulenta fragola.
“Mia”urlai in posizione quadrupede con la coda e le orecchie,non potevo lasciare l’ultima fragola a quei due idioti,forse quella poteva essere la fragola più buona al mondo ed io per colpa di due idioti non l’avrei mangiata.
GNAM.
“Che schifo ma è acerba!”
Urlai infastidito dal saporaccio (ri)correndo verso il divano lasciando allibiti i miei amici che sapevo volevano ammazzarmi,difatti ero troppo scomodo in quel divanuccio angusto che non mi permetteva neanche di respirare bene,non mi permetteva neanche di ricordare bene,così stanco riandai sul mio lettone -una volta nostro- e richiusi gli occhi,stavolta non vedevo nulla ma solo il nero dinanzi a me,stavo in silenzio ad osservare il buio,sognando il nulla,pensando a tutto.
 
“Allora cosa fa  diventa  un bel protettore?”Continuò sicura Carmela pettinandosi i ricci,
“no,penso rivoglia la sua ragazza”contestò Zeus in mutande,
“magari vien da me,io lo farei divertire”commentò Afrodite accarezzandosi le cosce,
“io l’ho già fatto divertire”continuò Era facendo scoppiare lei e Atena in una fragorosa risata,
“per favore!Io dovrei parlavi del patto che ho fatto col diavolo”cercò di annunciare Zeus alle civettuole in sala;
“ma Ade non è tuo fratello?”Commento triste la dea dell’amore,
“parla di Edward Shine”precisò Atena,
“spara in cosa consiste!”Lo incitò la moglie,
“avrà due anni a disposizione con la ragazza poi me la porterà e deciderò cosa farci”Finì Zues,
“cosa ci vorrai fare??”Commentò aspra la moglie gelosa,
“Potrei farci tanti scambi o anche conoscerla meglio”continuò il Dio ridendo,
“ma se Rio sarà il suo protettore tu non potrai fare ciò”preciso Atena sogghignando,
“ma Rio è un ragazzo libero non si farà mettere le catene di sua volontà”finì Zeus lasciando la stanza.
 
Mi svegliai intontito dal sogno,e m’incamminai verso il minifrigo pieno di latte cercando di ricordare di cosa parlasse il sogno,sapevo solo che dovevo diventare protettore per proteggerla da qualcuno d’importante ma non riuscivo a ricordare chi. Certo Valerio Shine colui che ha sempre combattuto per la libertà ora andava al gabbio da solo?Attraversai silenzioso la cucina indossando una maglia e un jeans a caso correndo verso il giardino,avevo bisogno di muovermi;ormai i miei muscoli stavano facendo la muffa a furia di star stesi in un letto a rimpiangersi addosso. Correvo trasformato in gatto nero per le praterie cercando di sbollire la rabbia e la tristezza,cercando di capire qualcosa.Dopo qualche ora di corsettina riuscii a fermarmi,non sapevo bene dov’ero ma solo che quelle ore di corse si erano trasformate in giorni e più o meno dovevo correre alla cieca;ma ora ero solo al limite delle forze in una strada palude vicino ad uno strano lago;guardai prima il lago poi il fango sotto di me ed infine mi buttai in terra iniziando ad osservare il cielo e le sue diverse sfumature non che le cogliessi ma facevo finta d’esser un importante critico d’arte che sapeva criticare anche la natura,perché si sa essa è imperfetta;ma guardando il cielo vidi le nuvole prendere strane forme,le sue forme,rividi i suoi occhi e le sue labbra,chiusi lievemente gli occhi rivedendola per poi scoppiare in una fragorosa risata,non potevo averla ma potevo proteggerla,dovevo proteggerla,pensai amaro cercando una strada per tornare a casa,ma chiusi gli occhi per un attimo e riuscii a ritrovare con l’olfatto così ritrovando la strada di casa,pensando sconsolato che ero in Aurota;ma come cazzo c’ero arrivato?!
 
“Ma dove sei stato?”
“Hhaha fratè ma dove sei andato ad Aruuta?!”
“No quasi,ad Arota”esclamai esausto buttandomi sul divano pieno di popcorn e briciole varie,volevo arrabbiarmi con loro ma per la stanchezza rimandai;
“idioti”
“coglione”
“mascalzone.”
Risi,gli insulti di Simone erano sempre più innovativi e originali,pensai addormentandomi,
“ah,domani vado da Zeus ci dobbiamo dire addio voglio diventare protettore”finii prima di addormentarmi del tutto,ricevetti qualche mugolio da Josh che dormiva spiaccicato sul mio petto (cuscino),e da Simone ormai parte della mia gamba,volevo sgridarli e dirgli di lasciarmi andare ma in un certo senso li trovai quasi dolci,quasi come se fossimo nati per conoscerci e poi quei due erano due totali opposti,pensai con un ghigno subito spento da una scorreggia del vampiro.
“Svegliati Zeus ti vuole”urlò acida come il peggior veleno Carmela attenta a svegliare me come gli altri che però avevano un sonno di ferro;raccolsi di fretta i miei vestiti trovandomi la bava di Josh sul petto e quella di Simone sulla gamba,-maledetti sbavano pure- pensai arrabbiato entrando in una porta –l’ennesima porta- bianca aperta al momento da Carmela.Mi ritrovai in una stanza d’uno strano giallo circondata da tutti i dei che io conoscessi,compreso Zeus al centro dell’enorme cerchio di tavoli intorno ad un solo tavolino,ebbi la netta impressione che in quel tavolino al centro sotto gli occhi indagatrici di tutti c’ero proprio io.
Accomodati”commentò Afrodite sventolando la chioma bionda indicando quel tavolino.
“So che vuoi diventare un protettore”chiarì Zeus,
“come girano le voci!”Risposi sarcastico io con il mio solito ghigno;vidi Afrodite sorridere.
“Ho occhi e orecchie da per tutto,lo sai”
“sti cazzi”
“VALERIO SHINE!”Urlò piena di collera la dea Atena guardandomi con indignazione,solo in quel momento mi accorsi di essere ancora in boxer spaparanzato s’una sedia come se fosse stata la mia sedia da sempre,risi,ma non cambiai di molto la situazione mettendo alla svelta una camicia.
“Dica,sono qui per te”risposi con un magnifico tu;
“non cerchiamo di discutere con te”commento con voce bassa Era mettendo in mostra il proprio seno,”ma solo di capire le tue intenzioni,vuoi essere un protettore?”Commento sarcastica;
“NO.Non un protettore ma il suo protettore.”
“Il protettore di chi?”Chiese Zeus visibilmente preoccupato,
“di sto cazzo,di Alyce Tide.”Commenti anch’io sarcastico suscitando risatine in sala,mi sembrava d’esser tornato a –scuola- quando fronteggiavo con Joker;
“non è possibile”commento Ares accarezzandosi la chioma bionda come quella della sorella,
“è un mio diritto”
“un tuo dovere”precisò Atena,forse l’unica mora insieme ad Era.
“Si ma voglio essere il suo protettore”
“perché?”Chiese curiosa la dea dell’amore,risi di fronte a quella specie di giudizio universale,e con un ghigno stampato sul volto esclamai sicuro di me;
“Perché la amo”.
“Ma per favore”commentò acido Heros scoppiando in una fragorosa risata,
“e tu che ne sai d’amore,se l’unico che ami è un uomo”risposi io con il suo stesso tono di voce,
“io non sono innamorato dell’umano Bred!”Urlò indignato venendomi sempre più vicino,
“ma almeno io posso andare lì di nascosto e stare un pò con lui,perché mi vuole.A te lei non ti vuole”mi sussurrò nell’orecchio andandosene,forse cercando di rattristimmi,ma non potevo abbattermi ora,proprio ora dopo tutto quello che avevo fatto;guardai Zeus negli occhi e dissi con tutta la sicurezza che avevo in corpo:
“voglio essere il suo protettore voglio avere le manette”.
Guardai il Dio di tutti i Dei abbassare lo sguardo e commentare con gli altri la mia sorte;
“vai a casa ti richiameremo fra mezz’ora;ti conviene salutare i tuoi amici,perché non li rivedrai più”commentò Carmela riaprendo la porta per farmi tornare a casa.
Josh e Simone dormivano insieme stringendosi l’uno all’altro forse per un incubo,forse per la mancanza del terzo fratello,pensai amaro con un nodo nello stomaco,
SVEGLIATEVI.”
“Fratè ma non stai bene,cazzo io stavo dormendo!”
“Cosa c’è Rio?Josh con queste parole!”
“Ragazzi,da domani sarò il protettore di Alyce!”Risposi con finto entusiasmo,
“ma questo significa che ci abbandoni,fratè?”
“No,non che vi abbandono ma per un tot di tempo non potrò avere rapporti con voi.”
“Neanche le email?”
“Coniglio se manco ciavemo il computer!”
“Josh”lo richiamai senza nascondere una lieve risatina,”è una cosa seria”
“ha ragione Rio!”
“Comunque significa che questo è un addio?”
“Non un addio,un arrivederci”esclamai insicuro con un finto sorriso sul volto,loro due erano i miei unici veri amici,i miei unici veri fratelli.
“Ragazzi”
“se me dici che me voi bene te meno”
“io potrei darti un cazzotto in faccia sai gattaccio!?”
“No,volevo dirvi che siete due teste di cazzo”esclamai scoppiando tutti e tre in un amorevole triste risata,ma venne interrotta subito da Carmela che mi richiamò;cercai di protestare ma dovetti entrare in quella porta bianca –di nuovo-.
Una volta entrato in quella stanza,mi riaccomodai sul mio tavolino personale e sorridente guardai in faccia un Dio per uno,accorgendomi anche di Ade e la moglie,c’era persino Teti era importante!
“Abbiamo deciso” disse Era indicandomi Zeus che ad occhi bassi annunciò;
“Sarai il prossimo protettore di Alyce Tide,cioè consiste in proteggerla al costo della vita e stare al mio servizio finché io non morirò,ma io sono immortale;in questo tempo non potrai né parlare con lei né con tutti;non potrai parlare con nessuno tranne me,morirai dal dolore e non la rivedrai mai più mentre lei starà con tuo fratello,e questo è poco affronterai le prove più dure. Per altro se le parlerai,se la rivedrai ti sarà affidata la punizione più dura.”
“La morte?”
“No,l’immortalità nella sofferenza.Vuoi ancora accettare?”
“Si.”Risposi conscio che stavo abbracciando Satana.

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Capitolo 47
*** Speciale Natale! ***


Ma ciao!Come vi sembra fino a ‘sto punto la storia?Mi farebbe piacere se me lo diceste u.u
Seppur con un fa schifo T.T Certo Rio che fa il protettore la vedo critica,beh che ne dite di un bello special Natalizio?! Buone vacanze,seppur in anticipo buahaha
Ci vediamo di sotto!


Cercami.

    Speciale Natale.

 

 
Josh aiutava il coniglio ad addobbare la roulotte, sinceramente fiero del suo capolavoro,era solo il ventitre dicembre quando quei due iniziarono con il fare i loro albero di natale,e i vari addobbi.
Simone si occupava di cucinare il –cenone- seppur erano soli in due,mentre lui sistemava la casa con strani oggetti rossi in qualunque posto;con aria dubbiosa il vampiro si chiese se anche il sangue rosso fosse abbastanza natalizio,in quel momento sperò di si perché tutta la roulotte era cosparsa di sangue,però non si scoraggiò anzi aspetto con ansia il coniglio che quando uscì dalla cucina per poco non fece cadere dalle mani il vassoio ripieno di popcorn e gelato.
“Cos’hai fatto al salotto?”Chiese con voce stridula il coniglio, mentre il vampiro spostava il resto dei corpi sotto l’albero di natale anch’esso rosso sangue,ma sulla cima una carota gigante brillantina.
“Non ti piace?”Chiese innocente cercando di pulire il sangue sulla maglia,e sui pantaloni;forse se lui sarebbe stato pulito il coniglio avrebbe pensato che fosse stato un altro vampiro ad addobbare così male tutta la roulotte,si ne era convinto.
“No è orribile!”Protestò contrariato il coniglio sedendosi su una sedia dalle gambe rosse,si guardò intorno rimanendo qualche secondo lo sguardo fisso sul corpo di Josh completamente sporco di sangue,non poté non ridere alla vista di un vampiro esaltato che cercava con le sole mani e saliva di cancellare le prove di sangue dai suoi vestiti;
“da qua i tuoi vestiti li lavo io”
“ma non sono i miei!”
“Ok,ma tu dammeli”commentò ironico scoppiando in un allegra risata contagiosa che finì anche sul volto del vampiro che con una bella risata si dimenticò del guaio che aveva appena combinato,
“vabbè ma ora pulisci tutto”.
 
Non c’era pioggia, non c’era vento ma solo il cielo sereno,era il pomeriggio del ventitre dicembre e Cloe lo passava con il dipingere alcune cornici dove custodiva con molta gelosia le foto di famiglia compresa quella del fratello che l’abbandonò a solo dieci anni;la mora si guardava intorno spaesata accese la radio facendo inondare la casa di una lieve musica natalizia,che le dava l’idea di una vera e propria aria natalizia che si creava nelle grandi famiglie quando facevano l’albero di natale,o quando preparavano i dolci;ma lei non poteva avere tutto questo pensò amara guardando sorridente un piccolo cucciolo di cane,che aveva solo da un anno –Mutt- lo aveva chiamato,ed ora sorridente lo coccolava al calore d’un camino,pensando che anche quest’anno a Natale non avrebbe scartato nessun regalo se non sarebbe corsa a prepararselo.
 
“Amore attenta”esclamò Edward prendendo la sua ragazza arrampicata sull’albero mentre cercava di appendere un’enorme stella cadente,ma non sembrava felice quando scese dall’albero osservando la casa completamente addobbata seppur ci fosse bisogno di qualche ritocco,non sembra felice di quella perfezione che era la sua vita,forse semplicemente voleva condividere quella perfezione con qualcun altro.
“Ed allora qui ci vuole una tovaglia rossa,poi lì che ne dici di mettere più addobbi?”
“Ma amore..”
“non protestare, il Natale deve essere perfetto!Che regalo mi hai fatto?”
“Lo vedrai domani a mezza notte.”Finì il ragazzo con un sorriso sornione che irritava la ragazza,
 
“uffa”brontolò la nanetta dirigendosi verso la cucina forse per una fumante cioccolata calda che il ragazzo gli avrebbe preparato volentieri per farsi perdonare.Ma infondo la ragazza non era triste per uno stupido regalo di natale pensò inquieta sedendosi s’uno sgabello ornato da colori natalizi come rosso e oro,sorseggiava una cioccolata calda il ventitre dicembre pensando ai suoi vecchi amici,mentre il suo ragazzo amorevole la coccolava preoccupato per quel viso triste e distratto della ragazza.
 
 
Il gatto nero guardava con aria di diffidenza ogni singolo centimetro dell’olimpo completamente ornato da colori natalizi,c’erano enormi abeti pieni di palline da per tutto,persino le Dee avevano lunghi vestiti rossi,oro,blu o argento;rimase sorpreso nel vedere tutta quella gente andare avanti e indietro per l’enorme palazzo;forse non sarebbe stata male quella vita pensò autoillutendosi.
“Qui è dove starai”commentò Carmela dopo avergli fatto fare una cinquantina di scale verso il basso. Il gatto nero rimase paralizzato dalla camera totalmente bianca che gli si presentò davanti,perché quella camera aveva solo un mini bagno ed un letto niente di più niente di meno,ma non è un dramma,pensò subito dopo il gatto buttandosi a capofitto sul letto,scoprendo che non era comodo come quello del dormitorio nero,e il ventitre dicembre d’un lungo anno Rio pensò che forse il natale dell’anno scorso sarebbe stato leggermente più bello.
 
Erano le ultime ore del ventiquattro dicembre mentre Josh finiva di mangiare la sua bistecca al sangue,e Simone le sue carote quando sentirono dei strani tintinnii.
“Josh trasformati andiamo lì e ammazziamolo.”
“Ma sei scemo!E se è Babbo Natale?”
“Chi?”
“babbo Natale,prima dobbiamo controllare,arriva tutti i ventiquattro dicembre a mezzanotte e ora è proprio mezzanotte”commentò serio il vampiro pregando all’amico di andare a verificare fuori.
“Sembriamo due scemi,chi andrebbe a caccia di babbo natale a vent’anni?!”
“Noi.”
Fra i bisticci i due ragazzi trovarono tra i cumuli di neve una ferrari testa rossa e un sacco pieno di carote,subito pensarono che fossero i loro regali,così si fiondarono sopra essi accorgendosi che il sacco era sigillato e la macchina chiusa a chiave,per la tale delusione arrivò anche un uomo con la giacca a vento rossa che riconobbero come babbo natale,
“babbo natà perché la mia ferrari non si apre?”Chiese ingenuamente il vampiro ottenendo una faccia terrorizzata dall’altro,
“stai lontano dalla mia macchina”finì lo sconosciuto sicuro di se,peccato che a Josh non erano mai piaciuti i troppo sicuri,-odio i presuntuosi- pensò mentre nascondeva il corpo prosciugato non prima d’avergli preso le chiavi della macchina e una forbice per l’amico.
“Questo è Natale”esclamarono all’unisono i due amici il venticinque dicembre da solo poche ore.
 
In una casetta spoglia,senza addobbi c’era un’amorevole ragazza che dormiva insieme al suo cane,o per lo meno fece finta di dormire poiché solo poco dopo minuti si alzò correndo verso l’albero sintetico trovando un piccolo dono incartato di nero,-il suo colore preferito-,con finta sorpresa aprì il regalo sapendo già cos’era visto che lo aveva scelto proprio lei la mattina precedente.
“Questo è per te Mutt”esclamò avvicinando il cagnolino per dargli il proprio regalo di natale,un adorabile collarino con una m sopra fatto stesso da lei,ovvio non poteva comprare nulla perché in quel posto non c’era nulla penso triste ritornando a dormire con il proprio cane.Era il venticinque dicembre quando per la prima volta la piccola Cloe accompagnata dal suo cane non pianse nel letto.
 
 
-Tornare da Rio- era questo il desiderio che la mora aveva espresso per natale,ma non si era avverato poiché vicino a lei c’era ancora Edward che le dava un piccolo cofanetto da aprire,mentre lei gli donava in cambio un’altra scatola ma più grande.
Con curiosità aprì la scatola dell’amato restando piacevolmente sorpresa alla vista di una collana con scrittoforever,restando sorpresa ma anche soprattutto spaventata dal significato nascosto di quel “per sempre” perché si sapeva per sempre era tanto tempo,troppo tempo soprattutto poi con una persona con cui non sopportavi neanche stare dieci minuti di troppo figuriamoci per sempre!Ma lui rimase altrettanto sorpreso dalla vecchia foto che lei gli regalò,in quella foto c’erano solo due ragazzi che si scambiavano teneri baci s’una panchina consumata,probabilmente quei ragazzi erano loro due al primo appuntamento;
“è bellissimo”
“come te.”
Erano i primi minuti del venticinque dicembre quando Alyce Tide si accorse che il regalo di natale,per quell’anno ne avrebbe fatto volentieri a meno.
 
Il gatto nero giaceva sul letto stanco per l’iper allenamento subito in sole tre ore,non era poi più convinto della sua scelta ma non ci pensò molto voleva solo dormire;cosa impossibile visto i rumori dei Dei che festeggiavano chissà quale festa;scocciato prese la foto di Alyce che custodiva gelosamente e con un sorriso –malinconico- ripensò a i loro bei momenti,e a cosa potesse fare ora,forse pensò ora starà mangiando il gelato con il suo nuovo ragazzo.
“Stupido gattaccio un po’ di dolce ti ho portato”esclamò Carmela con il suo accento siciliano,
“grazie,ma cosa festeggiate?”Chiese insicuro il gatto mostrando un grosso taglio sulla tempia,la povera servetta dell’olimpo innamorata da anni di quel gattaccio avrebbe voluto chiedergli come si era procurato quel graffio,ma infondo la risposta era ovvia e la sua domanda inutile.
“Ma come cosa festeggiamo?!Il Natale Rio!”
Quell’affermazione scombussolò per un secondo Rio che si ricordò di quella festa dalle usanze strane come addobbare un albero con delle palle blu e argento,o forse altri colori..
“Carmè non mi va il dolce,puoi lasciarmi solo vorrei dormire?”
E anche quest’anno il gatto nero ignorò completamente quella festa magica di cui tutti vanno pazzi,ma anzi trascorse gli ultimi minuti del ventiquattro dicembre e i primi del venticinque a dormire nascondendosi nei suoi amati sogni,dove c’erano un lui e una lei.
 
Spazietto me: Cosa ne pensate di questo speciale?Non so forse (togliendo Josh e Simone) è davvero triste non pensate?Beh oddio adoro Josh,è uno dei miei preferiti *forse èBabbo Natale* lo ha detto semplicemente perché ha vissuto un suo natale da piccolo dove si ricorda questa figura che gli portava i doni,solo che poi Jokerino lo ha preso e nessuno gli ha detto che Babbo Natale non esiste :\\ Voi cosa farete per natale?Io ancora non ho deciso per bene u.u
E seppur in anticipo
 
                    
                               BUONE
                     FESTE

                                                

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Capitolo 48
*** Capitolo44;L'ultimo addio. ***


Cercami.
Capitolo44;l’ultimo addio.

 
Come ogni lunedì mi portò la colazione in camera permettendomi di farmi svegliare più tardi,persino la prima cosa che vedevo era lui mentre io desideravo solo stare sola anche di una frazione di secondo ma era impossibile quando irritante.
“Buongiorno amore”urlò come ogni santo lunedì mattino,feci finta di sorridere e bevvi con riluttanza quello stupido cappuccino per poi continuare a sorridere ed infilarmi nella doccia quasi fosse un rifugio,adoravo sentire l’acqua che scivolava su di me seppur anch’essa puzzava di lui,puzzava di Edward.
“Amore ti va se sta sera ci vediamo un bel filmetto?”
Odiavo il suo modo di parlare quando era di buon umore.
“Come vuoi Ed”
“che ne dici dell’esorcista?”
“Se a te piace si”
“ma quanto entusiasmo”
“già”
“Aly”mi chiamò prendendomi la mano,
“si?”
“C’è qualcosa che non va?”
Stupido,stupido,stupido,pensai in me dandomi allo stesso tempo della stupida,perché seppur io gli mostrassi tutto il mio odio lui continuava a vincermi con l’amore,perché quella era la mia dannata situazione,perché ora non ero nel lettone con Rio a parlare di com’è essere gatti neri e stupidi puzzle costantemente incompleti,aveva ragione lui io ero un puzzle dove ogni tessere aveva una parte di lui,eppure ero destinata ad essere incompleta.
 

Mi tenevo stretta ad Edward mentre guardavamo un film horror che faceva ridere per le tremende stupidate che diceva,eppure solo qualche mese prima sarei morta sul divano;lui mi guardava stranito ed io gli sorridevo,erano ovviamente sorrisi falsi privi d’amore privi di sentimento eppure a lui bastavano,a lui bastava quel semplice sorriso finto per essere felice,a lui bastavo io seppur non ero io,ero quasi sicuro che a lui bastava anche la mia sagoma per essere felice. All’apice del film dove c’era la scena più –paurosa- sentii sentire il suo braccio stringermi sempre di più a lui volevo divincolarmi dalle sue braccia che non sapevano proteggermi che non sapevano neanche coccolarmi,eppure rimanevo vicino a lui senza fiatare non potevo ferirlo non dopo tutto quello che io ho fatto a lui.
“Aly,sai e da un po’ che devo dirti una cosa…”mi sussurra una volta finito il film,
“cosa?”Gli chiedo fingendomi curiosa,
“diciamo che insomma ci conosciamo da cosi tanto tempo e che beh..”
“odio i giri di parole”lo interruppi brusco facendolo sorridere,
“vuoi sposarmi?”

 
Mi asciugai in fretta le prime lacrime che già al primo mattino rigavano il mio viso,avevo sognato tante volte questo giorno eppure nei miei sogni era tutto diverso,la mia migliore amica mi aiutava con i capelli le damigelle il trucco e lui che si ostinava a voler entrare nella stanza,invece ora c’ero solo io in una stanza bianca guardandomi allo specchio dove non riuscivo neanche a vedermi,in quel pezzo di vetro c’era solo la mia sagoma che dagli occhi trapelava il disperato bisogno di un aiuto che non avrebbe accettato,perché quello era il mio destino ed io non potevo farci niente non dopo averlo persino cercato quello stupido destino,un destino infame sempre pronto ad uccidermi appena gli avrei dato le spalle.
Scesi le scale con estrema attenzione per paura di inciampare nel mio stesso lungo abito bianco che mi sembrava solo d’intralcio,un intralcio alla felicità,un intralcio a tutto ciò di bello ed era un vincolo maligno da rispettare a vita poiché i divorzi non erano ben visti,poiché ero legata all’eterno a quel ragazzo che tanto dentro di me odiavo e tanto lui mi amava,ma ormai ero anche stanca di combattere una guerra persa,una guerra che non avrei potuto mai vincere,io ero una di quei soldati troiani che per colpa di Elena uccidevano e venivano uccisi senza neanche sapere bene il motivo;salivo nella macchina salutando con leggero cenno l’autista della volvo;in quel momento m’immaginavo un po’ come Leopardi il quale diceva “la felicità e nell’attesa di qualcosa che non avverrà mai” ed io non gli davo ragione,ma in quella attesa avevo incontrato la mia soluzione,la me completa,avevo trovato demone pronto ad essere il mio angelo per proteggermi,era strano di come per due occhi verdi fluo avevo buttato al diavolo tutto l’amore che provavo da sempre per uno stupido neanche capace di capire i sentimenti della donna che stesse per sposare.
Arrivai in chiesa trovandola vuota e spoglia quasi fosse un funerale,ma neanche perché ad un funerale c’erano delle persone a piangere per me neanche quello,nessuno gioiva della mia finta felicità e nessuno piangeva per la mia disperazione;eppure era così c’era solo lui ad aspettarmi ansioso all’altare frenetico d’una mia risposta,positiva?
Camminavo verso di lui e il prete come se le gambe fossero divenute di pietra e il pavimento mi tirasse verso se,ci impiegai venti minuti solo per arrivare dove c’era lui,sorrisi al prete e ad Edward incominciando a piangere,per loro dalla felicità.
“Prometti tu Alyce Shine..”
Mi distrassi al mio nome asciugandomi una lacrima,presumendo che forse quello era il momento delle fedi,sapevo di dover dire un bel SI chiaro e tondo ma quelle stupide due lettere non uscivano dalle mie labbra bloccandosi dritte in gola,aggrappandosi alle tonsille pur di non essere pronunciate,un’altra lacrima rigò la mia guancia.
“E se lo sposerai non azzardarti a venire nel mio letto per il freddo”
Urlò una voce fin troppo familiare alle mie spalle facendomi voltare di scatto per poi far cadere ancora altre lacrime ma di felicità,dinanzi a me proprio sull’orlo della porta c’era Rio insieme ad un alto uomo muscoloso dai capelli bianchi il quale pensavo fosse Zeus.
“Hai solo venti minuti”gli ricordò l’uomo.
“Lo so”rispose secco il gattaccio avanzando verso di me,
“Alyce Tide questo è il mio ultimo addio”commentò stracciandomi con gli artigli un pezzo dell’enorme vestito bianco liberandomi da un peso,ma il mio sguardo si andò a posare su Edward in cerca di una sua reazione ma se ne stava fermo con un sorriso strafottente sul viso,
“questo è l’ultimo addio,quindi Alyce scegli una volta è per tutte me o lui?”
Disse infine freddo il gatto con un sorriso inquietante un ghigno derisorio,il suo solito ghigno da pervertito;li guardai bene tutti e due sapendo che non sceglievo tra due ragazzi ma tra felicità e tristezza,tra inferno o paradiso perché sapevo che se avrei scelto Rio sarei stata dannata,ma forse era poco…
“Allora chi scegli??”


Angolo me: (Questo capitolo è piccolo,piccolo ma sostanzioso :33)Che dire questo è un “ultimo addio” in tutti sensi essendo questo l’ultimo capitolo,già l’ultimo capitolo vi rendete conto?Ne approfitto per ringraziare chiunque abbia letto queste mie righe in particolare DolceMemole,Maryangy,LoLitaLOVE,e tutte le lettrici silenziose che spero si riuniranno qui per darmi una critica,un consiglio per prendermi a parole su questa storia o anche per dirmi che ho un totale casino in testa,ma vi ringrazierò lo stesso *U* Spero mi seguirete in quest’altra storia (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=890292) che in realtà è una mini storia,ma non temete una volta finita quella storia e una breve pausa (ri)inizierò a scrivere magari proprio il continuo di questa storia non essendo ancora finita;che ci rimane con l’amaro in bocca e una domanda sulle labbra “ma alla fine Alyce chi sceglie?”
Beh vi ci vorrà ancora un po’ ma spero avrete ancora un altro po’ di pazienza e mi leggerete fino all’ultimo,nel caso non ci scrivessimo AUGURI DI BUONE FESTE.
A Natale sono tutti più buoni,a Natale lasciamo tutti più recensioni.

FINE

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