La Rosa del Perdono.

di Blue Flower
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. Rosso Scarlatto Agitato. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. La purezza del tuo sorriso è crudele. ***
Capitolo 4: *** 3. Ti ho incontrata alla fine del mio sogno. ***



Capitolo 1
*** Prefazione ***


Prefazione

 

Zero’s View

 

Il mio nome è Zero Kiryu e sono un Vampire Hunter, ma anche un vampiro.

A trasformarmi è stata una vampira di sangue puro chiamata Shizuka Hiou, che mi morse molti anni fa iniziando in me il processo che mi ha portato ad essere ciò che sono ora.

In seguito, ho assorbito mio fratello gemello che, essendo in fin di vita, mi ha chiesto di farlo essere parte di me.

Ma mi sono anche innamorato di Yuki Cross, che ho scoperto essere invece Yuki Kuran, sorella e promessa sposa di Kuran Kaname, nonché vampira di sangue puro.

Quando l’ho scoperto, non riuscivo a crederci ma poi mi ha morso così l’ho lasciata andare, giurando che quando l’avrei rivista, sarebbe morta, così come il suo nobile fratello Kaname.

 

Il mio nome è Zero Kiryu e i vampiri non meritano il nostro perdono.

Non meritano il mio perdono.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. Rosso Scarlatto Agitato. ***


Chapter One- Rosso scarlatto agitato.

 

Kairi’s View.

 

Il suono dei miei tacchi faceva rumore sull’asfalto che ricopriva il viale d’accesso alla rinomata Accademia Cross. Sin da quando ero arrivata, mi accorsi che era quasi abbandonata, priva di ogni forma di vita: umana o vampira che fosse. I muri erano crollati, qua e là erano impresse macchie di sangue secco e quello che doveva essere il Dormitorio Luna era andato quasi completamente distrutto.

Capii subito che Zero Kiryu non si trovava più lì. Se ci fosse stato, ne avrei avvertito la presenza e avrei potuto individuarlo. Eppure, ero sicura che quel posto non fosse del tutto disabitato.

La mia supposizione, si fece subito certezza quando vidi colui che doveva essere il glorioso Kaien Cross appollaiato su un grande masso insieme ad un altro Hunter di cui in quel momento mi sfuggiva il nome. Stavano parlando, ma quando arrivai abbastanza vicina per essere vista dai due, l’Hunter di cui non ricordavo il nome sfoderò la spada: “La notte dei vampiri è finita, mostro”. La sua voce tuonò nelle rovine come un fulmine a ciel sereno.

“Non sono qui per Kuran Rido, signore” risposi nella maniera più educata possibile. Il direttore Cross mi scrutò dall’alto delle rovine dove era rimasto seduto. “Signor Cross, mi chiamo Kairi Utemara e sono venuta a cercare Zero” Kaien Cross si alzò repentino e in un attimo mi fu davanti con un’espressione seria.

“Cosa vuoi da Kiryu?” sussurrò con voce bassa e rimbombante. “Lui ha bisogno del mio aiuto, signore. Non sa cosa significhi essere un Hunter vampiro” ci fu una pausa di silenzio. “Non mi dica che lei non mi conosce…” Kaien mi guardò per un minuto buono con aria interrogativa e poi sussultò.

“Kairi Utemara?” domandò. “Kairi Utemara, l’inventrice della Bloody Rose?” “Affermativo, signore” cercai di sorridere, ma uscì solo una specie di ghigno.

Quel giorno avevo davvero troppa sete.

I canini erano lunghi rispetto al normale.

“Hai bisogno di pasticche ematiche?” mi domandò l’altro Hunter, sempre sulla difensiva. “Uhm… No. E’ imbarazzante, ma non riesco a tollerare le pasticche ematiche. Mi destreggio tra un donatore e l’altro” ci fu una stressante pausa di silenzio. “Anche Kiryu non tollera le pasticche” concluse infine Kaien. “Ne sono a conoscenza, signore” risposi risoluta. “E so anche che Zero non è riuscito a bere il sangue di Shizuka Hiou prima che morisse… E’ proprio per questo che la sua importante esistenza è in grave pericolo” il direttore mi guardò, soppesando le mie ultime parole. “Per gli Hunter, ma soprattutto per la comunità, è importante che lui rimanga in vita. Non le posso spiegare altro per ora, ma sappia che se Zero scenderà al livello E, non ci sarà nessun modo per arrestare la sua caccia ai vampiri di sangue puro… E il mondo dei vampiri entrerebbe nel caos” altro silenzio.

“Zero Kiryu è andato verso le montagne del sud circa tre giorni fa” fu l’altro Hunter a dirlo. Kaien Cross lo pugnalò con lo sguardo, ma l’Hunter si difese in fretta: “Zero ha bisogno di qualcuno che gli insegni come gestire i suoi nuovi poteri, come gestire la sua indomita rabbia verso la specie dei vampiri” Cross annuì e io feci per andarmene quando lui mi bloccò il polso con un gesto fulmineo. “Abbi cura di lui, Kairi Utemara” annuii. “Lo farò, signore” risposi.

Detto ciò mi incamminai verso le montagne, dove - prima o poi- avrei trovato Kiryu.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. La purezza del tuo sorriso è crudele. ***


Chapter Two- La purezza del tuo sorriso è crudele.

 

Zero’s View.

 

Rabbia, stupore, incredulità.

Erano le uniche sensazioni di quei giorni passati a meditare su, sulla cima delle montagne.

Ma più di tutti c’era la furia, insieme al dolore.

Sì, perché la furia e il dolore sono una cosa sola che si amalgama e fa soffrire.

Guardai per ore la mia Bloody Rose, pensando a quando avrebbe traforato il petto di Kuran Kaname facendolo dissolvere in mille pezzettini, portandolo alla non esistenza.

Poi pensai al momento in cui avrei dovuto uccidere anche Yuki.

La mia Yuki.

NO! Non era la mia Yuki. Era di Kaname.

La mia Yuki era Yuki Cross, sempre pronta a sorridere e a donare sorrisi. Anche quando moriva dentro, sorrideva.

Era un gesto così stupido, eppure non riuscivo a resisterle.

Perché era perfetto. Puro.

Come il suo sangue, mi costrinsi a pensare.

Dovevo togliermi dalla testa l’idea della Yuki che conoscevo e che amavo, perché adesso era diventata Yuki Kuran, la Principessa Sangue Puro del casato Kuran.

Yuki Cross.

Yuki Kuran.

Due nomi così simili eppure così diversi.

Mi ricordai di come aveva cercato di consolarmi quando il direttore, Kaien Cross, mi aveva portato a casa. Ero distrutto, consapevole di cosa mi sarebbe successo di lì a pochi anni. E già riuscivo quasi a sentire l’odore del sangue di Yuki. Così dolce…

E il punto in cui Shizuka mi aveva morso prudeva… tanto. Così iniziai a grattare. E sanguinò.

Lei se ne accorse, e venne ad abbracciarmi.

Non urlò.

Non scappò.

Cercò solo di consolarmi come solo lei poteva fare.

Lei, Yuki Cross.

Non Yuki Kuran.

 

 

“Zero Kiryu!” squillò una voce. I miei sensi si misero in allerta, tutti pronti ad attaccare.

Vampiro! Vampiro! Urlava a squarciagola la mia mente mentre il mio corpo si preparava all’impatto con l’ennesimo cane del Consiglio.

Feci una torsione a novanta gradi e mi ritrovai faccia a faccia con una giovane ragazza dagli occhi turchesi e con corti capelli corvini. La mia Bloody Rose era già sul suo cuore.

“Non premerai il grilletto” sussurrò lei avvicinandosi a me e mordendomi delicatamente un orecchio. Rimasi paralizzato. Era un modo alquanto strano di presentarsi per uno dei cani del Consiglio.

“Sai che sei più carino di quello che avevo pensato?” si spostò con un gesto repentino e mi osservò da più lontano. “Uhm-mh… Spalle larghe, fisico scolpito. Sei davvero, davvero niente male!” mi mandò un bacio volante.

Impugnai con più forza la Bloody Rose.

Non importava che fosse un cane del consiglio o altro: era un vampiro e andava eliminato.

“Ah-ah-ah! Io non sparerei se fossi in te” risi sonoramente, vedendo quella vampira prepotente in difficoltà.

“Dammi almeno tre buoni motivi per non farlo” ghignai mentre stavo per premere il grilletto.

“Okay… Se la metti sotto questo punto di vista… Primo: hai finito le munizioni. Secondo: mi chiamo Kairi Utemara e sono l’ideatrice della Bloody. Terzo: so come non farti scendere al livello E”.

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Capitolo 4
*** 3. Ti ho incontrata alla fine del mio sogno. ***


Chapter Three- Ti ho incontrata alla fine del mio sogno.

 

Kairi’s perspective.

 

Dovevo ammettere di non immaginarmi Zero Kiryu così attraente: con i suoi capelli che gli ricadevano delicatamente sugli zigomi, i perforanti occhi di un colore misto tra il viola e il grigio, il fisico temprato da anni di addestramento… Pensavo ad un comunissimo vampiro, uguale a tutti gli altri con quella bellezza che però non apparteneva al suo io umano bensì a ciò che era diventato. Ma mi sarei dovuta aspettare che lui fosse diverso: non capitava tutti i giorni di incontrare il superstite di due gemelli Hunter nonché vampiro ex-umano.

Non pensavo neanche di ritrovarmi davanti una persona a tal punto strafottente e menefreghista, ma quello era il minore dei problemi… Odiava i vampiri. Non avrebbe mai ascoltato uno di loro, a meno che non gli avesse proposto di liberarsi del peso del livello E. Ed era esattamente ciò che Kairi Utemara, ovvero io, gli stava proponendo. Dovette posare la Bloody Rose e ascoltarmi. “Parla” io mi sedetti su una roccia e accavallai le gambe.

“Beh… ogni cosa al suo tempo” lui sembrò irritarsi. “Parla o troverò il modo di ucciderti a mani nude” “Ehi! Siamo un po’ scorbutici oggi? Mi sa che qualcuno non ha fatto colazione…” detto ciò mi misi a frugare nella mia enorme borsa di pelle e ne tirai fuori una sacca di sangue che aprii con un gesto veloce ed esperto per poi lanciarla in direzione di Zero. Lui la lasciò cadere e io mi sbrigai a raccoglierla prima che tutto il contenuto si riversasse a terra. “Sei matto? Le provviste devono bastarci per molti giorni: stiamo andando da Maria Kurenai” il ragazzo, che fino a quel momento era rimasto serio e impassibile, sbarrò gli occhi. “Da Maria?” io annuii. “E’ l’unica che ci può aiutare” lui storse il naso. “Ma è una sangue puro…” sussultò schifato.

Sapevo cosa provava.

Gli misi una mano sulla spalla per rassicurarlo, per dirgli che c’ero passata anche io ma lui mi respinse. “Ehi, io non sono sempre stata un vampiro. Anche io penso le stesse cose sui sangue puro, ma questo non significa che dobbiamo dichiarare loro guerra. Ci hanno rovinato la vita, lo so. Ci hanno costretto ad essere mostri per il resto dell’eternità, ma mai ci potranno togliere il diritto di non comportarci da veri mostri” mi guardava perplesso, quasi rapito dalle mie parole.

Non era un discorso che mi ero preparato. Niente di tutto quello che stava succedendo era premeditato. Le frasi uscivano da sole, forse semplicemente perché pensavo quelle cose con una tale forza che niente e nessuno avrebbe potuto fermarmi.

“E sono sicura, Zero, che sotto tutti questi addominali scolpiti batte ancora un cuore. Ti si legge negli occhi: tu sei innamorato” distolse lo sguardo. “Lo ero” “E poi?” “Lei mi ha deluso. Non era chi credevo che fosse. Fine del discorso. Adesso andiamo” iniziò a camminare a passo spedito verso un valico. “Ehi, dove vai?” “Verso la casa di Maria Kurenai” lo fermai. “Prima ho promesso di addestrarti” Zero rise. Una risata roboante che mi fece quasi tremante. “Tu? Addestrarmi? In che cosa, di grazia… Mettermi lo smalto alle unghie?” sbuffai. “Maschilista del cazzo… Io sono un Hunter. Uno dei primi Hunter donna” lui rimase in silenzio. “E, come ho affermato prima, sono stata io ad inventare la Bloody Rose che ora tu tieni in mano con tanta fierezza. Quindi ti conviene sederti e ascoltare ciò che ho da dire” come un bravo bambino ubbidiente, si mise a gambe incrociate per terra.

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