Da un seme nasce un fiore di KatiePeanut88 (/viewuser.php?uid=118098)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
A/N:
senza ulteriori indugi...
"Ok, stai calma. Non ti agitare.
é solo un appuntamento di lavoro. Giusto? Seh, giusto.."
sussurrò a se stessa con un filo di voce.
Avevano deciso che si sarebbero visti per i dettagli della Cerimonia
Raccolti Fondi in onore di sua madre, ma Kate era nervosissima.
" Un campanello! Ah, il mio campanello! Ha un suono
terribile, devo farlo cambiare. Sì, ora è meglio
se vai ad aprire, detective?? " continuava a ripetersi di darsi un
contegno, ma intanto i palmi delle mani le sudavano e il cuore le
batteva velocissimo.
Perchè?
"Sì, arrivo.." urlò al vento .
Quando spalancò la porta senza nemmeno chiedere chi fosse,
Kate rimase....rimase...lì, con un'espressione
inafferabile.
"Ciao!" Rick indossava un paio di jeans chiari e questa era l'unica
cosa che la ragazza riuscisse a vedere dato che dalla vita in su l'uomo
era ricoperto da un mazzo di gigli e da una cartellina che stava
pericolosamente cadendo.
"Ciao, oddio aspetta che ti aiuto..Castle sei tu vero?" Ma che domanda fai???Ma certo
che è lui , pensò. Quella voce
maschile era come una chiave univoca che apriva alcune porte di lei, e
solo lui poteva farlo.
"Beckett certo che sono io!!" la sua faccia fece capolino tra le
corolle dei fiori. Sapeva essere rassicurante con un semplice sguardo.
"Chi pensavi che fosse?"continuò Rick "No, non mi dire che
hai già ordinato la cena! Avevo in programma di
cucinare..!" Il suo tono era come quello di un bambino al quale viene
proibito di giocare ancora con la bicicletta nuova di zecca rossa
fiammante.
Kate non capì bene l'ultima parte di quelle 20 parole che
l'uomo davanti a lei aveva sparso sull'uscio.
"Cosa, quale cucinare!?"disse già stremata la detective
"Senti Castle vuoi entrare o rimani lì tutta la sera...
Oddio, per me non è affatto un problema ma..." Sì, certo
però se entri mi fai un favore.
"Sì, grazie, entro volentieri, mi reggi per fav..."e le
porse il bouquet.Beckett istantanemanete, forse non accorgendosene, si
portò i fiori vicino al naso per sentirne l'odore. Era
profumo di ... novità?!Sorrise.
Lo lasciò entrare e richiuse la porta dietro di
loro. Il mondo poteva anche aspettare. Un pochino.
"Castle, non dovevi portare dei fiori! Grazie "
"Figurati.."
No, non andava così male come Beckett si era prospettava.
Rick si incantò a guardarla mentre lei si avviava per
riporre i fiori in un vaso perfetto: bianco madreperla con delle
sottilissime righe circolari che formavano un vortice..Sembrava che i
fiori riprendessero vita .
Quando Kate si scostò e si girò per vedere cosa
Castle stesse combinando, i loro sguardi si incrociarono ed indugiarono
un po' più del dovuto...
"Allora, " Kate cercò di riprendere in
mano la situazione " riguardo alla cena.. Mi sono un attimo persa la
parte in cui tu dovresti cucinare.."
"Ehm sì!" Rick riprese il fiato e provò a dire
qualcosa "Sì.." Ehm, dai Rick, sforzati un po' di
più "Sì, vorrei cucinare io stasera,
ti spiace?"
Se mi dispiace....?
" Tu? Nella mia cucina? "
"Ehm, Beckett...Vuoi che vada a cucinare nella cucina della
vicina.Posso provare ma non so, ci sono dei tempi tecnici da
rispettare e .."
"Castle, il mio frigo è vuoto..." Disse arrossendo "
Dopo che abbiamo chiuso il caso sono venuta a casa e mi sono
solo fatta una doccia"Non doveva giustificarsi, in fondo era una
donna impegnata e adorava il Cinese da asporto, qual era il problema?
Rick ebbe un flash.Aveva trovato la soluzione al rebus che non
riusciva a comprendere dal momento in cui l'aveva vista quella sera.
Erano i capeli umidi e crespi di Kate, un elemento che si aggiungeva ad
una lista lunghissima di caratteristiche che lo facevano impazzire.
"Non preoccuparti Beckett.Lo sapevo...."
"Cosa?!" gli chiese Kate infastidita da quel suo modo di fare che
oscillava tra l'estremamente premuroso e l'estremamente impertinente.
"No, cioè..Non è che.. mi sono espresso male..."
blaterò Rick, avvertendo una lieve punta di astio nella voce
della donna.
"Ah, beh, sei tu lo scrittore, non io..."
"Ah, spiritosa. Se non fossi certo che saresti capace di spararmi per
questo, riderei......davvero!"
"Avanti Castle, qual era la tua grande idea " Speriamo che sia stupida,
come quella dell'ultima volta, pensò la donna.
"Tra un quarto d'ora, vedrai la mia idea. Ho chiesto che
consegnassero la spesa che ho fatto, qui a casa tua! Così
è tutto più fattibile!"
"Ah...Hai pensato a tutto?!" non finiva di stupirla.
"No, porca...Beckett mi sono dimenticato..."
"Cosa.....? " ora si era preoccupata, sembrava davvero che mancasse la
cosa essenziale per la cena.
" I piatti e i bicchieri!"
"Cosa?!"
"I piatti e i bicchieri! Non so se..." disse Rick con un tono serio
ma con uo sguardo che emanava divertimento
"Ma Castle, ce li ho i piatti! E pure i bicchieri!" Disse Kate
offesa. Non credeva che Castle avesse una così bassa
reputazione della sua vena domestica!
"Ah, perfetto, allora siamo a posto...." rispose Rick, divertito come
non mai. "Tranquilla, era una battuta! " La guardò
allontanarsi e dirigersi verso la sua camera, almeno
così presupponeva lui. "Beckett, dove stai and..."
"A prendere la mia pistola Castle!"
"Ah ah , divertente..."
"Oh sì, la mia pistola è divertente quanto le tue
battutine!" disse con un ghigno quasi malefico Kate.
"No, ok...ritratto tutto! Va bene, basta, cancella...." la vide
riemergere dalla stanza con un sorriso trionfante.
"Non stavi andando a prendere la pistola?"
"Castle, sei così infantile, a volte.."
Puntualizzò.
"A volte, detective?" Disse Rick e Beckett non gli
risparmiò uno dei suoi adorabili eye-roll.
Dopo qualche minuto, speso a parlare di tutto e di niente,
arrivò la spesa. Castle cucinò un gustosissimo
piatto di pasta alla Carbonara, che Kate divorò, e
tentò anche di assemblare un dolce che voleva essere una
millefoglie ai frutti di bosco ma quando collocò l'ultima
sfoglia sopra la piccola torre, tutto si spiaccicò e
l'effetto finale fu:
"Oh Castle, assomiglia alla Torre di Pisa!"
"Ah, grazie! Davvero, sei molto gentile...." Disse sconsolato.
"Dai, dammi qui, ti aiuto!" si alzò e lo raggiunse
dall'altro lato della penisola. Le dita sottili di Kate sfiorarono
quelle di Rick. Si guardarono come se entrambi avessero preso la
scossa, come se si fossero bruciati.
"Per la cronaca" Le disse , soffiandole le parole sul collo " mai stato
in Italia"
Il respiro di Kate si fece irregolare. No, mantieni la calma!
é solo una millefoglie. E' solo un uomo. Avanti!
"Davvero?! Io sì, anche se per poco
purtroppo, mi sono fermata a Roma per gli studi..Bellissima, dovresti
andarci. Magari con..." non riusciva granchè a pensare.
Con...
"Sì, lo so.. Lo metterò in agenda, magari trovo
qualcuno che mi accompagni! Sai, il Colosseo, credo sia stregato...Oh
magari.."
"No, non nominare gli alieni..."lo zittì la donna.
"Beh, sarebbe una pista d'atteraggio perfetta!! "
"Castle, tu sei fuori!!" Esasperò l'ultimo aggettivo.
Beckett si stava divertendo un mondo, forse era l'alcool, forse era la
stanchezza, forse era la consapevolezza di quanto tutto sembrasse
giusto.
"Allora, vedi, così..."e ripose delicatamente il disco di
pasta sottile sui lamponi. "Poi prendi due mirtilli e li metti sopra,
piano Castle, senza schiacciare. Così..." E si
voltò a guardare l'uomo che aveva vicino, molto molto
vicino, per assicurarsi che stesse seguendola nella spiegazione.
Quello che Kate percepiva ora non era il profumo dei frutti di bosco,
no, e nemmeno quello dei gigli che sovrastavano il tavolino della
cucina. No. L'essenza che le pervadeva le narici era
quell'inconfondibile fragranza di colonia di Rick assieme a qualcosa
che non riusciva a catalogare.
Si riprese dall'incontro ravvicinato, spolverizzò con un
velo di cannella quella dolce composizione e diede
al piatto che aveva preparato un mezzo giro dicendo "Et Voila" come un
vero chef.
"Caspita" Rick non capiva più niente, già
l'accostare Kate ad un dolce, con fragole e lamponi, la cannella...
andava oltre le sue facoltà. Troppi sensi erano coinvoliti:
l'olfatto, il gusto, il tatto..e quando Kate con un dito
assaggiò un poco di panna montata che usciva da un lato del
dolce sul piatto le uscì un "Mmmmm; " e anche l'udito venne
chiamato in causa.
Castle dovette sedersi, era come sopraffatto. Si era ingolfato. Lui era
abile con le parole, era grandioso nel rendere una scena con pochi ed
incisivi vocaboli. Ma forse quello che stava vivendo non era
esplicabile. Forse bisognava solo viverlo. Così si godette
il momento osservando la sua musa .
"Castle, è buonissimo.."
"Sono contento che ti piaccia, non ho fatto assolutamente nulla io!"
"Non volevo dire che...Oh, hai capito cosa volevo dire..."
"Sì, ho capito..." E si guardarono di nuovo.
Forse quell' aroma che Kate aveva sentito annusando i gigli, quello di
novità...beh...forse non aveva sbagliato, forse davvero
quella serata avrebbe portato dei cambiamenti, per loro.
TBC
Always Sweetness, Always Love, Always Happy Ending
A/N
Da dove cominciare??
Innanzi tutto
ringrazio fedricathebest
e mely83
per aver inserito " I miei Mattini" tra le storie ricordate, seguite o
preferite. Grazie davvero!
Poi... Un enorme
Grazie scritto a caratteri cubitali alle straordinarie ragazze del
fandom Castle
Made of EFP Writers, di cui, non chiedetemi
perchè, sembra che io faccia parte. Ragazze, siete un gruppo
stupendo, affiatato, coeso...ma non mi avete fatta sentire di troppo
nemmeno un secondo.. Grazie davvero... Francy091 aveva ragione...
Un grazie a tersicore150187, con una frase mi hai
toccato il cuore.. Capisco forse da cosa derivi il tuo soprannome.... ;*
Grazie mille alla
mia apetta, Amy
Wendis
che ha letto questa roba...Grazie ....Non capisci quanto piacere tu mi
abbia fatto...
E poi, ultima ma
non di certo per importanza... Il mio monolocale in affitto preferito,
il mio portafortuna che non può più
sopportarmi.....Una persona speciale che spero un giorno di poter
conoscere di persona (mannaggia, sarei venuta davvero volando per
incontrarvi tutte venerdì...) Grazie Moni profondamente grazie..
Grazie a tutte voi,
e siete un numero immenso, che avete letto le mie storie....e un grazie
a quelle leggeranno anche questa.. ;)
*Menzione SPECIALE*
Anche se so che non leggerà mai questa cosa, un
ringraziamento va a DAN di Angol, un piccolo grande uomo che andrebbe
inserito nei libri di storia vicino a Gagarin, Armstrong e pasteur...
;)
Un abbraccio,
a presto con il
seguito,
RM
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
A/N:
Bzzzz Bzz Vorrei avvertire che il rating è stato
modificato........ é un giallo diciamo carico? Ho
trovato: è giallo miele! ;)
Cutuletta, io spero che vada bene lo stesso, ma non so... ;)
Si erano spostati sul divano, il tavolino davanti era coperto da fogli
e fogliettini.
"Allora " Rick iniziò mostrando le bozze degli inviti
"C'è questo sul lilla, questo sul rosso, e poi questo sul
turchese......"porse i biglietti a Kate.
"Castle, io non ci capisco niente di queste cose, fai tu sei
più pratico!" Quando arrivò a quello rosso lei lo
scartò immediatamente "No, questo è orrendo!"
"Ok, allora cominciamo ad eliminare quelli..."
"Ma non puoi scegliere tu? Hai più gusto..." lo interrupe
Beckett. Si sentiva inadeguata per questo ruolo. In fondo erano normali
inviti che sarebbero finiti nel cestino, no?! L'importante era la
raccolta fondi per incentivare dei giovani a seguire l'esempio virtuoso
di sua madre. Quindi perchè era su quel divano? Con Castle.
E tutti e due sembravano essere stati immersi in una sostanza
afrodisiaca? Ecco, era stata una pessima idea. Lo sapeva.
Rick sembrò, come sempre, leggerle nella mente e le
parlò usando un tono di voce così dolce che
avrebbe tranquilizzato un orso grizzly "Kate, se ti dà
fastidio posso fare io, non è un problema. Solo che volevo
coinvolgerti in tutti i passaggi, dall'inizio alla fine. Ogni
particolare ha una sua importanza, gli inviti per esempio, inquadrano
subito il soggetto che li manda...."
"Cioè, spiegati !? Parole semplici Castle !" le disse
frastornata ma interessata.
"Allora, esempio numero 1 Invito lilla, sentilo.. " e glielo porse tra
le mani. Kate cominciò a sfiorare i bordi della carta e
chiuse gli occhi "è....carta...!?"
"Mmm detective, non ti sfugge niente!" disse ironico.
Kate gli tirò un calcetto, sempre tenendo gli occhi chiusi.
"Ahi, Beckett!"
"Oh Scusa Rick, non ti avevo visto " le rispose, accennando un sorriso.
Rick......perchè lo aveva chiamato per nome? Il vino, si
disse mentalmente.
"Ok, comunque, io mi sposto un secondo....così tanto
perchè ci tengo alle mie gambe! "la canzonò,
massaggiandosi il calcagno. Lo aveva chiamato per nome?! Il vino,
pensò.
"Fai come vuoi, prima impari a riflettere e prima salvi le tue gambe."
No, non ti allontanare, mormorò impercettibilmente.
"Ok, dove eravamo rimasti?! Alla carta, carta come...Concentrati
Beckett.."
"Dio Castle, Carta, carta liscia!"oramai era elettrica.
"Bingo!"le sorrise lui.
Kate aprì gli occhi, ora era snervata. Cos'era?
Perchè con Castle tutto era un gioco, una caccia al tesoro?
"Bene, cosa ho vinto?"disse esausta
"Ehm, dipende..." e uno sguardo malizioso si dipinse sul volto dell'uomo
"Dipende dal fatto che tu voglia tornare a casa su una sedia a rotelle
o dipende dal fat....."
"Ok, ricevuto Detective." La calmò. Almeno credeva. Riprese
la spiegazione sporgendosi verso di lei. " La carta liscia è
senza spessore, è piatta mentre questa...." le porse un
cartoncino che era in disparte dagli altri "questa la senti,
è ..."
"Ruvida!?" gli disse di rimando, e lo guardò, sapeva che
Castle voleva terminare il discorso
"La carta ruvida trattiene ricordi, ha una storia, fa da filtro..." I
pensieri di Rick si stavano perdendo in qualche meandro della sua mente.
Kate sarebbe rimasta ad ascoltarlo per ore, ma lo destò da
quel momento : "Vada per il ruvido allora."
Castle la guardò e annuì. Mentre sistemava tutti
i cartoncini, Kate ne scorse uno in particolare.
Era in una busta con dei rilievi floreali in avorio. Il biglietto era
squadrato, sul lato superiore c'era un finissimo bordino dorato, il
carattere usato era leggiadro ma divertente, le ricordò
istantaneamente sua madre.
"Questo Castle, è questo l'invito giusto !" Era
contentissima, l'aveva trovato. Non capiva come si potesse essere
così entusiasti solamente per una scelta così
banale a suo avviso, ma si sentiva davvero contenta.
Mentre lo stava dando a Rick, Kate scorse una scritta in matita, dietro
alla busta "Dad"
Guardò Castle con occhi straniti. "Perchè....?"
"Perchè avevamo fatto una scommessa io, mia madre, Alexis e,
beh insomma, su quali avresti scelto ed io ho...ho vinto!" disse
gongolandosi.
"Cosa avresti vinto tu ?"
"Questo." semplicemente, indicando il sorriso sulle labbra della donna
straordinaria che aveva a fianco. Kate arrossì all'istante.
"Ehm, giusto per sapere, quello rosso chi l'aveva scelto?"
"Gina..."
"Mmmm!"
"Ok, dai ora passiamo ai fiori."
"No, Rick, ti prego... i fiori no!........."
"Dimmi solo quali sono i tuoi preferiti e quelli di tua madre, vediamo
se si possono accostare?!"
Non era normale. Quell'uomo non era normale. Era troppo premuroso.
Inconsapevolmente si erano ritrovati a pochi centimetri di distanza.
Consapevolemente nessuno dei due sembrò volersi allontanare.
"Allora quelli di mia madre sono...ehm..erano..erano le gerbere rosa. "
Dopo dieci anni ancora faceva fatica ad usare il passato quando si
trattava di Joanna.
"Ok."Castle stava annotando le notizie appena ricevute su un foglio.
Alzò solo un secondo i suoi occhi per accertarsi che Kate
stesse bene.
"E i miei sono i gigli......" disse come se invece le sue parole
fossero " Ce l'hai fatta Castle, mi hai steso"
Ecco. L'atmosfera intorno a loro si caricò di tensione. Era
tardi, e Beckett era praticamente schiacciata addosso a Rick, infatti
nella concitazione di aver trovato il biglietto giusto si erano
avvicinati notevolmente.
Castle aprì lievemente le labbra per dire qualcosa.
Kate lo guardò come se stesse per rivelarle il segreto
più profondo dell'esistenza umana.
Le mani di Rick si appoggiarono sulle gambe della donna, che le teneva
contro il suo petto. Lei sciolse tutta la tensione sotto quel tocco.
Allungò le sue gambe che andarono ad appoggiarsi su quelle
di Castle. Tutto avveniva con una lentezza che aveva sfumature di
malizia ed eccitazione. Entrambi stavano cercando un contatto che
potesse perdurare all'infinito e li trasportasse in una
realtà che ora erano pronti a vivere. Sapevano fin troppo
bene dove si sarebbero trovati di lì a poco.
Kate si distese sul divano poco prima che Rick le mettesse un cuscino
dietro la schiena, preso da non si sapeva bene dove.
"Tutto ok?"si limitò a chiederle, appoggiando la sua fronte
contro quella della donna.
"Direi di sì, tu che dici?" gli rispose Kate sorridendo,
strofinando le punte dei loro nasi.
Castle non replicò, accorciò la distanza sino a
quando la sua bocca non incontrò quella morbida e calda
della donna. Le loro mani iniziarono a percorrere tragitti tortuosi .
Il bacio era carico di passione e trasporto, parlava di amore sopito da
troppo tempo.
Oramai il viaggio era iniziato, ed era davvero estremamente perfetto
per fermarsi.
Castle non avrebbe voluto staccarsi mai dalle labbra di Beckett ma non
resistette nel spostarsi su quel lungo collo che aveva sempre visto
coperto dai boccoli castani morbidi della donna. Il profumo
di ciliege lo eccitò a tal punto che le sue mani affondarono
nei capelli e lei si sentì divorata da quell'uomo che stava
facendo di tutto per farla impazzire. Ottenendo eccellenti risultati
per'altro. Castle non smise un secondo: la sua bocca affamata
percorreva il collo di Kate, sostanava sulla spalla poi si spostava su
tutto il petto facendole sfuggire suoni che nulla avevano a che vedere
con dolore o disperazione.
Finalmente lei capì che l'alchimia di due corpi che vivono
in uno solo era possibile.
Si rialzò e si sedette a cavalcioni su Rick, gli prese la
testa fra le mani per non lasciarlo andare più e lo
baciò provocando ad entrambi brividi incredibili.
Cominciò a tirargli fuori i lembi di camicia dai pantaloni e
a sbottonargliela. Castle le continuava a sussurrare parole dolcissime
e non smetteva di baciarle il collo, infuocandole ogni volta la pelle.
Kate si concentrò sul lobo dell'orecchio di Rick,
mordicchiandoglielo come lei sola sapeva fare, sorridendo tra le
labbra .......
...
Driin Driin
"Uh No...! " Un lamento sfuggì dalla parte di Beckett che si
spostò i capelli in segno d' insofferenza., sbuffando.
"Rispondi....." le disse Castle continuando a fare il suo lavoro
"Magari è importante" e intanto accarezzava le gambe della
donna.
"Seh, io rispondo ma tu ti fermi........" sussurrò lei
tirando gli occhi al cielo.
"E dove sta il divertimento?" rispose Rick, riprendendo a
darle dei piccoli morsi sul labbro inferiore.
"Castle, ti prego, noooonn........! Rick, no ok, così non
va!" e lo spinse un poco più distante. Beckett prese il
telefono e rispose, tenendo una mano sulla bocca di Castle.
"Beckett" la sua voce era sullo scocciato e il su di giri.
"Ehi dolcezza...volevo sapere se avevi già ridotto in tanti
minuscoli pezzettini il Writer- Boy....Devo venire con l'aspirapolvere
a riprenderlo...?" Era Lanie, E chi altro...?
"No, tranquilla. Castle è tutto intero! " guardò
Rick e gli mimò in silenzio con le labbra "Per ora".Lui la
guardò esterrefatto. Un altro lato di Beckett che stava
scoprendo. "Ma credo che farai meglio a portare la paletta! Temo che
diventerà un budino quando avremo finito qui..."
Ecco. Ora l'espressione dell'uomo era a dir poco tragi-comica. Occhi
spalancati, bocca aperta. Il suo pomo d'Adamo faceva fatica a muoversi
e le sue pupille erano dilatate.
Una Kate così spavalda e intrigante era
semplicemente...perfetta.
"Ah, va bene come vuoi tesoro"rispose l'amica non immaginando di certo
cosa avesse interrotto quella telefonata " Comunque non volevo solo
chiamarti per questo.. C'è un cadavere tra la 5th Lex e la
6'...."
"Ok..Arriviamo..." Riagganciò e guardò Castle.
"Dobbiamo andare.. c'è un corpo..."
"Sì, lo vedo...." sussurrò Castle mentre le sue
mani stavano accarezzando la schiena di Kate sotto la camicetta.
Beckett gli diede uno scapellotto dietro il collo e si slegò
da quel contatto sapiente...
"Vado a cambiarmi veloce...Raduni i fogli e arrivo..!?"
"Ok detective "
Ecco, il momento era passato.
Kate era in modalità COP e non più WOMAN. Finito.
Chiuso.
Castle la guardò sparire dietro una porta e non seppe
più cosa fare. Si sentiva imbarazzato e deluso, non voleva
che ora, dopo aver fatto un passo avanti, e che passo, nella relazione
con Beckett, ora lei mettesse la retromancia, spaventata e assalita dai
dubbi e dalle perplessità che sembravano averla abbandonata
sino a pochi minuti prima.
Quando Kate riemerse dalla camera in pantaloni e maglia scuri, vide
Rick che stava mettendo a posto in cucina. Nella Sua cucina.
Stette ad osservarlo silenziosamente per una manciata di secondi, poi
gli si avvicinò da dietro, lui si voltò e tutto
avenne come in una danza.
Le braccia di lui si fermarono sulla vita di lei, Kate cinse il collo
di Castle e si tirò sulle punte dei piedi, spingendo Rick
contro la sponda del lavandino. Le loro lingue giocose e mai sazie si
scontravano, sconquassando nel più intimo le loro anime.
Si assaporarono lentamente, si toccarono attentamente e si
sentirono nel profondo affinchè ogni senso venisse
appagato a dovere.
Quando l'aria diventò necessaria si staccarono. Kate sorrise
tra le labbra di Rick che non la lasciava andare.
"Ora dobbiamo andare..."
"Nu...." disse Castle implorandola "Ancora cinque minuti!!" e la teneva
stretta per i fianchi. Avrebbe davvero voluto che nulla cambiasse.
Kate appoggiò le sue mani sulle braccia possenti di
quell'uomo che l'aveva stregata e gli sussurrò all'orecchio
" Castle, non mi basterebbero cinque minuti, fidati..."
Mancava poco che Rick non si strozzasse con la sua stessa saliva. Forse
anche lui avrebbe dovuto fidarsi di più di quella donna. Lei
gli prese la mano e lo condusse verso l'uscita
dell'appartamento.
"Dai su, prima andiamo e prima torniamo...."
"Detective la smetta di provocarmi in questo modo! Sono debole di
cuore, io..."
"Oh Oh Castle, tranquillo, ci penso io a farti una visita sotto
sforzo......."
E con questo fece per richiudere la porta dietro di loro dando
un'ultima occhiata al mazzo di fiori sul tavolo. Scorse un
bigliettino sul lato sinistro che prima non aveva nemmeno
notato. Lo aprì, la calligrafia di Castle era riconoscibile:
Le
meraviglie si trovano ad ogni istante, vedi di percepire, di sentire, e
non di pensare.
E.
Barrios
Spero che
questa serata possa meravigliarti piacevolemente.
R
Castle era sull'uscio della porta che la stava osservando:
"Che fai, andiamo? oh sì dimmi che ci hai
ripensato! Ti dai malata, anzi ci diamo malati non è vero?
Oh Beckett, oramai..."
"Zitto Castle, non rovinarmi questa immagine di te in questo momento!"
"Quale immagine?"La guardò
"Di te, di noi......."
Always Sweetness, Always Love, Always Happy End
*fine*
A/N
Primo
punto:
Un premio per chi è riuscito ad arrivare sino alla fine! Voi
avete dubitato?! Eh, anche io...
Non so
perchè ma comporre una storia in capitoli mi sembra sempre
difficile, e sento molto l'ansia da "prestazione"...
Secondo
punto:
io non so se l'ho già detto ma adoro i fiori. Non le stampe
floreale, la moquette in cordinato con la tovaglia che fa pandant con
la carta da pareti.. No, quello no! Ma adoro i fiori, nelle
serre, nei giardini, faccio foto (terribili), adoro i colori e il loro
profumo. Credo siano uno dei regali più intimi che una
persona, amico amica fidanzato/e, figlia/o possa fare...
Ogni fiore ha un
significato e io non uso fiori a caso.
GIGLIO: simboleggia la purezza e
il candore
GERBERA
ROSA:
sono il fiore indicato insieme alle rose rosa per simboleggiare le
mamme allegre e giose. E anche se non c'entra, la gerbera rossa assieme
alle margherite e sono i miei fiori preferiti .
Terzo punto: Avrei
potuto continuare all'infinito ma sto cercando di portare a termine tre
progetti contemporaneamente, in più ho una vita *assurda, e
quindi ho pensato di lasciare spazio, per questa volta, alla vostra
immaginazione...
Quarto ed ultimo: Grazie!!!!!
Grazie a Amy Wendys che ha letto e consigliato, a Spuffy93 che mi ha
aiutato nella grafica con le immagini ( e ci hai anche rimediato una
sorella!!)
Grazie a tutte coloro che hanno letto la prima parte, io non mi
capacito ancora!! E' un numero a tre cifre e corrisponde a quanti
abbracci vorrei darvi!!!
Un ringraziamento a coloro che hanno aggiunto il primo
capitolo tra le storie preferite (lgrazie luly) e tra le sotire seguite 1rebeccam ,chachot, graceling, lizz1183, Spuffy93
PS: cutuletta, per ragioni a te ben note, non ho potuto farti leggere
un kaviz dato che ora sei a folleggiare come una matta con delle
ragazze fantastiche. Godetevi questi giorni insieme ragazze! Un mega
bacio
A presto,
baci
RM
Castle non è di mia proprietà e i
personaggi ai quali mi sono ispirata sono stati creati da Mr. A.
Marlowe (Grazie al cielo...) Questa FF è nata per puro
divertimento. No copyright infringement intended.
Gerbera rosa
Giglio
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