A.ri.ga.tou

di LoveJoker
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Radio Park Seung Hee. 01 ***
Capitolo 3: *** Radio Jung Yong Hwa. 02 ***
Capitolo 4: *** Radio Park Seung Hee. 03 ***
Capitolo 5: *** Radio Kang Min Hyuk. 04 ***
Capitolo 6: *** Radio Lee Jung Shin. 05 ***
Capitolo 7: *** Radio Lee Jong Hyun. 06 ***
Capitolo 8: *** Radio Park Seung Hee. 07 ***
Capitolo 9: *** Radio Kang Min Hyuk. 08 ***
Capitolo 10: *** Radio Lee JongShin. 09. ***
Capitolo 11: *** Radio Park Seung Hee. 10 ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


On Air: Intro - C.N Blue.

 

I wish upon a star i wonder where you are.
I wish you're coming back to me again
and everything's the same like it used to be.

 

Rimango accanto a te fino all'ultimo istante, fino a quando le persone che erano accanto a me si dissolvono nel cielo come polvere.


-Credi ai fantasmi Seung Hee ?-
-Cosa stai dicendo mamma, smettila di dire stupidaggini.-
-Credici Seung Hee, credi ai fantasmi del passato. Non avere rimpianti, rimorsi. Sono quelli i peggiori incubi.-


Queste sono state le ultime parole, le ultime parole che hai pronunciato con un filo di voce sul letto d'ospedale, quel letto che per tutta la vita ti ha cullato fino a portarti lassù, insieme a papà.


I see the days go by and still i wonder why.
I wonder why it has to be this way.
Why can't i have you here just like it used to be?


E' forse troppo chiedere una vita normale? E' forse troppo chiedere di riavervi qua con me? Te ne sei andata via, anche tu come lui, mi avete lasciato sola in questo mondo marcio che sta cadendo a pezzi.


I don't know which way to choose.
How can i find a way to go on?
I don't know if i can go on without you oh.


Riuscirò a cavermela da sola? Come vivrò da ora in avanti? Da chi andrò? Non ho nessuno qua, non ho amici, non ho parenti.


Even if my heart's still beating just for you
I really know you are not feeling like i do
and even if the sun is shining over me
How come i still freeze?
No one ever sees no one feels the pain
I shed teardrops in the rain.


Non piangerò stai tranquilla, ormai non ho più lacrime in corpo, si sono ghiacciate dentro il mio cuore ed un vento gelido batte sul mio viso, anche se è agosto, il 4 agosto 2011, il primo giorno in cui sono definitivamente sola.


I wish i could fly i wonder what you say.
I wish you're flying back to me again.
Hope everything's same like it used to be.


Alzo il viso rivolto verso il cielo, rivolto verso di voi, mi state guardando? State guardando vostra figlia rigirarsi dentro se stessa per morire?

 

Qui è radio Park Seung Hee, 04FM. Si prevede neve in Agosto.

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Capitolo 2
*** Radio Park Seung Hee. 01 ***


On Air: Try Again, Smile Again - C.N Blue

E' passata già una settimana, la casa in cui una volta reganava il caos adesso è spenta. Il vostro letto è intatto, nessuno fa la corsa per arrivare in bagno per primo, il profumo di caffè non invade più il mio naso. Tutto è morto, tutte le sensazioni,le emozioni, le parole, le melodie sono sparite con voi.
Presi lo spazzolino, dentro il bicchiere ci sono ancora i vostri, non ho avuto il coraggio di buttarli come non ho buttato via i vostri vestiti, le vostre scarpe. Sai mamma che sul divano c'è ancora la tua ventiquattro ore?
Mi lavai i denti svogliatamente, presi la borsa con i libri, prima di uscire mi girai per salutare, scoprendo che nessuno mi stava dando il buongiorno, nessuno mi stava incoraggiando per una nuova e dura giornata.
Camminavo per le strade di New York, in mezzo a tutta quella folla, in mezzo a tutti quei cuori che battevano, dove la vita pulsava, mi sentivo solamente un granello di sabbia, mi sentivo sola.
Aprì la porta e mi diressi in classe, sentì gli sguardi degli studenti posarsi su di me, ma feci finta di nulla e mi sedetti al mio solito posto accanto alla finestra, con aria assente iniziai a guardare il parco davanti a me, una volta era verde, ora non so perché quel colore così brillante era sparito.
-Seung Hee..- mi girai lentamente dalla parte opposta della finestra, una ragazza dai capelli fin troppo biondi mi stava guardando silenziosamente, quello sguardo che da una settimana mi perseguita, lo sguardo che avevano tutti verso i miei confronti, dolore? Dispiacere? No. Pena.
-Parlo a nome di tutta la classe, ci dispiace molto per quello che ti è successo.-
-Grazie.- risposi freddamente cercando di evitare più che potevo l'argomento, mi rigirai verso la finestra e sentì i passi della ragazza allontanarsi.


-Capiamola poverina..-
-Già così giovane e sola..-
-Povera.-


Ormai quelle frasi, quelle parole non facevano più effetto su di me, sul mio umore, nella mia vita erano solo fumo.
Passai tutta la lezione assente e più volte l'insegnante riprese il mio comportamento.
-Fanculo Lei e l'università.- detto questo mi alzai e uscì dall'edificio, buttai i libri nel cestino e mi diressi verso casa, da oggi non mi sarebbero più serviti, avrei dovuto trovare un lavoro per mantenermi, per portare a casa i soldi.


-Seguila.-
-Certo signore.-
-Tale a suo padre, vero Jun?-
-Vero signore.-


Passai la giornata in cerca di lavoro, ma come sapevo già nessuno aveva bisogno di una come me. Quel pomeriggio ci fu una cosa che mi diede fastidio: una macchina nera continuava a seguirmi per tutta la città così accellerai il passo e arrivai in cinque minuti a casa. Mi rinchiusi a chiave e serrai tutte le finestre, spostai la tendina e vidi la macchina parcheggiata al lato opposto della strada. Possibile che mi avesse seguito fin qua?
Mi sedetti sul divano e cercai di ricordare se mamma e papà avessero dei debiti, dei conti in sospeso ma con scarsi risultati, loro non erano quel tipo di persone e poi non avevamo mai avuto problemi di denaro.
Stetti a pensare a quel problema per quasi un'ora quando sentì suonare il campanello, chi poteva essere a quest'ora?
Aprì la porta e mi ritrovai davanti un uomo vestito di nero con degli occhiali scuri che si scansò per fare largo ad un ometto sulle settantina, ben vestito, aveva gli occhi allungati, doveva essere asiatico.
-Annyo Seung Hee.- come faceva a sapere il mio nome? Parlava coreano, ma fortunatamente sapevo benissimo capirlo e parlarlo grazie ai miei genitori.
-Lei chi è?.- quella situazione mi stava davvero spaventando, il signore forse capì il mio disagio perché sorrise subito.
-Stai tranquilla, non ti farò niente, voglio solamente parlare.- oh beh da una parte ero più tranquilla.
-Venga, si accomodi.- mi spostai lateralmente e feci accomodare i signori in salotto offrendogli una tazza di limonata.
Il vecchio si guardò un pò in torno, soffermandosi su delle foto di me, papà e mamma in Italia.
-Quando le avete fatte queste?- chiese con un filo di malinconia.
-Oh l'anno scorso, mi hanno portato per il mio diciottesimo compleanno.- risposi sorseggiando il mio succo.
-Parlami di te Seung Hee.- disse per poi risedersi davanti a me.
-Oh beh mi chiamo Park Seung Hee, sono metà coreana e metà americana. Frequentavo il primo anno di economia e commercio e..sono orfana.- mi faceva talmente male dire quella parola che quasi scoppiai a piangere.
-Non hai parenti qua?-
-No, so di avere un nonno in Corea ma mamma e papà non mi hanno mai detto nulla di più approfondito, nonostante le mie ripetute domande.-
-Sei uguale a Yoo Bin.- aveva detto il nome di papà, non potevo aver sentito male.
-Come fa a conoscere papà?.- a quella domanda sorrise e in un lampo feci 2+2.
-N-nonno?.-
-Finalmente ragazzina ti sei svegliata!.- sorrise e con lui anche l'uomo accennò una piccola smorfia che doveva essere sicuramente un sorriso.
Sentì lelacrime lentamente scendere una ad una, sapevo che non erano per il dolore, ero felice, felice perché non ero più sola, felice perché avevo ritrovato la mia famiglia.
L'uomo si sedette vicino a me e prese la mia testa appoggiandola sul suo petto, quel gesto mi fece sentire finalmente protetta.
-Piangi pure piccola, adesso c'è il tuo nonno a proteggerti.- A chi la volevo dare a bere? A chi volevo far credere che stavo bene? Imbecille di una Seung Hee e tu volevi andare avanti da sola?
Dopo essermi ripresa mi asciugai gli occhi con il fazzoletto che il nonno mi aveva dato e lo vidi sorridere mentre anche lui stava tirando su con il naso.
-Finalmente ti ho ritrovato mia piccola Seung Hee.- volevo chiarimenti, spiegazioni.
-Nonno perchè? Spiegami perché mamma e papà sono venuti qua.- abbassò lo sguardo e sospirò.
-E' tutta colpa mia, volevo a tutti i costi che tuo padre prendesse in mano la mia società ma rifiutò così scappò di casa con tua madre, se non avessi tanto insistito forse loro sarebbero ancora qua.- non volevo vedere il nonno triste, ero venuta a sapere solo adesso la sua vera identità, ma mi bastava sapere che lui avesse il mio stesse DNA.
-Nonno non è colpa tua.- dissi abbracciandolo.
-Beh ora che ti ho ritrovato, che ne dici di venire a vivere con me? A Seoul?- riflettei su quella decisione e poi ripensai alle parole di mamma, non dovevo avere rimpianti, non dovevo avere rimorsi. Da ora in avanti sarei rimasta accanto a lui e l'avrei aiutato.
Feci i bagagli e partì per l'aeroporto.
-Nonno ma stiamo sbagliando strada.-
-No tesoro mio, non prendermo l'areo normale.-
-Perché?-
-Odio viaggiare in prima classe.-
-E quindi?-
-E quindi prenderemo il mio jet privato.-
Stavo guardando sbalordita il nonno che invece sembrava fare quelle cose ogni giorno.
-Nonno ma tu chi sei?-
-Oh non mi sono ancora presentato, io sono Park Kwang-won -
-Quel Park Kwang-won?-
-Omo ma mi conosci?-
-Mi stai dicendo, che tu nonno sei il capo della Mnet Media?.-
-Allora sei informata!.-
Non ci posso credere,improvvisamente la macchina si fermò e scendemmo in uno spazio con al centro un jet enorme, salimmo e mi fece accomodare al mio posto.
Ripensai a quella giornata così movimentata fino a quando le miei palpebre si chiusero facendomi cadere in un sonno profondo.


-Seung Hee. Eung Hee-
-Omma ancora cinque minuti...-
-Seung Hee siamo arrivati!-
-Non ho bruciato io il pelo al gatto!- mi alzai di scatto e ritrovai mio nonno che rideva nonostante la voce rauca.
-Hai davvero bruciato il pelo al gatto?- sforzai di fare un sorriso che però si trasformò in una smorfia.
Scesi dall'aereo e respirai l'aria di Seoul per la prima volta.
Mamma, papà, guardatemi adesso, guardate vostra figlia rinascere, guardatela aprire le ali e volare. Adesso ho trovato la casa che mi accoglierà, ho trovato la persona che si prenderà cura di me, papà scusa se andrò contro corrente ma realizzerò il sogno del nonno, quello che tu non sei riuscito a portare avanti, gli farò provare l'emozione di avere una nipote della quale si possa fidare.

 

Radio Park Seung Hee, 04FM. Dall'altra parte del mondo.

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Capitolo 3
*** Radio Jung Yong Hwa. 02 ***


On Air – Y, Why. C.N Blue.

Sfrecciavo nella notte, tra qualche macchina sonnambula che senza una meta precisa vagava per una Seoul afosa.

Lo stavo facendo ancora, ancora e ancora mi ero addormentato nella sala prove, dannazione! Questa volta il menager non me l'avrebbe fatta passare liscia. Arrivai davanti all'appartamento, scesi dalla moto e mi diressi in camera cercando di non farmi beccare dai ragazzi. Vagavo per la stanza a luce spenta quando sbattei il piede contro il bongo, maledetto Min, prima o poi sarebbe volato fuori dalla finestra: lui, la psp, le sue schifezze e la sua amata batteria! Ripassato l'intero Vangelo attraversai il salotto arrivando alla porta della camera, ce l'avevo fatta, stavo per toccare l'ancora della mia salvezza quando le luci si accesero.
-Hyung!.- questa non ci voleva! Mi girai lentamente cercando di sembrare il più naturale possibile -O-oh Min, sei ancora sveglio?- domandai mentre una risata isterica uscì dalla mia bocca.
-Anche tu sei sveglio.- forse potevo cavarmela con qualche piccola bugia, lo so che è sbagliato ma ne vale la mia vita!
-Oh si..ero andato a prendere una boccata d'aria!.-
-Oh va bene, allora io vado a domani!.- eccolo lì! Un bel luccio grosso ha abboccato alla mia esca, è troppo...troppo stupido per capire quel figliolo! Beh alla fine è un bravo ragazzo e quando suona la batteria lo fa divinamente.
Soddisfatto di quella piccola vittoria mi fiondai in camera senza far rumore cercando di non svegliare Jonghyun. Mi spogliai e mi infilai sotto le coperte.
-Hyung.- oh davvero!
"Ma stasera hanno tutti la luna storta e non riescono a dormire?" pensai.
-Oh dimmi..-
-Oggi è passato il menager, ha detto che devi andare all'università, non puoi mancare se non vuoi ripetere l'anno.-
Aishhh è vero l'università! Me ne ero completamente dimenticato. Erano due o tre giorni che non mettevo piede là, per dire la verità era una settimana. Giuro che volevo andarci ma quando ero sulla strada rigiravo sempre per andare in sala prove..è più forte di me, la voce della chitarra è più forte di quella dei libri.
-Va bene, grazie. Notte.-
-Notte.- era davvero strano in questi giorni, mi evitava appena poteva ed era distante, forse era stanco. Misi la sveglia alle 6:30, si ce l'avrei dovuta fare a svegliarmi a quell'ora..credo, mi girai di lato e mi addormentai.

 

-Hyung! Hyung! Sono le sette svegliati!.- qualcosa o meglio qualcuno mi stava dando dei forti scossoni, era maledettamente fastidioso.
No aspetta, ho capito bene? Ha detto che sono le sette!?
-Che ore sonoooo?.- mi alzai e vidi Jungshin che mi stava fissando spaventato, dovevo averlo sorpreso.
-Yah Hyung! Vuoi farmi venire un infarto!?!?- con una mano si massaggiò il petto facendomi un'infinita tenerezza.
-Scusa.-
-Guarda che sono le sette e fra..- guardò l'orologio al polso e sorrise divertito -10 minuti devi essere in moto che sfrecci verso l'università.- OK. Adesso lo avrei preso a botte, mi fiondai in bagno dove uscì in cinque minuti pronto lavato e profumato.
-Ci vediamo oggi all'agenzia.-
-HYUNG!.-
-Cosa c'è Minhyuk, sono in fottuto ritardo!.-
-Vai all'università.-
Lo guardai stranito per quell'affermazione che assomigliava tantissimo, forse troppo, ad un ordine.
-Min mangia e stai zitto!.-
-Ai suoi ordini!.- senza farselo ripetere due volte si infilò un pezzo di pane in bocca e lo vidi farmi la linguaccia mentre la porta di casa si chiudeva alle mie spalle. Scesi le scale il più veloce possibile e salì sulla moto pronto per partire verso l'ag..no verso l'UNIVERSITA'!

Arrivai giusto in tempo per sentire la campanella esterna suonare, ce l'avevo fatta, se non fosse stato per il piccolo maknae a quest'ora sarei ancora a letto.
Bussai alla porta ed entrai, come sempre le ragazze tirarono degli urletti isterici -le solite fan-
-Oh ma chi abbiamo qua? Il nostro caro Leader, passato buone vacanze?-
-Mi scusi per il mio comportamento.- non avevo davvero voglia di arrabbiarmi, che sia chiaro non lo facevo per me, lo facevo per la band visto che eravamo nel pieno del nostro successo ed un scoop sul Leader che mena un insegnante non sarebbe di certo stato d'aiuto.
La lezione d'economia stava passando tra un mio sbadiglio accompagnato ad altri venti. Alcuni dormivano, altri giocavano con il telefono o ascoltavano la musica.
Stavo guardando fuori dalla finestra -come sempre- quando la vidi, seduta sul muretto a leggere un libro.
Aveva i capelli sciolti e ogni tanto si spostava la frangia dietro l'orecchio, improvvisamente sorrise. Che avesse sentito i miei pensieri?
La campanella che annunciava la fine della lezione suonò, presi lo zaino e corsi fuori.
-Noona!.- urlai con tutto il fiato che avevo in corpo, si girò e sfoggiò un bellissimo sorriso, quel sorriso che quel giorno mi aveva fatto battere il cuore a mille.

 

Dannazione ci mancava solo la pioggia! Uscì dall'agenzia e mi rifugiai sotto la fermata del bus più vicina, presi l'asciugamano e mi asciugai il viso. Mentre aspettavo il menager -che sembrava non arrivare mai- sentì uno starnuto provenire dietro le mie spalle: mi girai e vidi una ragazza con un abito fradicio seduta sulla panchina.
-Stai bene?.- dissi avvicinandomi, alzò lo sguardo e rimasi paralizzato, come poteva tanta bellezza nascere in una sola persona?
-Oh beh..fai tu..- rispose con sarcasmo.
-Oh si scusa...tieni.- porsi l'asciugamo alla ragazza e mi sedetti accanto a lei rimanendo in silenzio per un'intera ora. Aveva smesso di piovere e qualche raggio di sole ribelle cercava di illuminare quel cielo grigio.
-Oh! Esce il sole.- sorrise improvvisamente. Rimasi incantato dai quei denti perfettamente bianchi che facevano capolino dalla sua bocca rosea, forse se ne accorse perché arossì leggermente.
Si chiamava Hyomin, o almeno sulla targhetta dello zaino c'era scritto così.
-Come mai da queste parti?- maledetta bocca! Ma che domande fai? Non ti conosce nemmeno e le chiedi cosa fa? Poi cosa vuoi sapere? Cosa ha mangiato stamani a colazione!?
-Oh lavoro all'agenzia.- avevo sentito bene? Mi aveva appena risposto?
-Anche io lavoro qua!.- doveva essere una truccatrice o altro.
-Di che ti occupi?.- mi guardò storto e sbuffò.
-Guarda che debutterò nel tuo stesso periodo.. Jung Yong Hwa!.-
-Come debutterai?.-
Sorrise, si alzò in piedi e mi porse la mano – Piacere sono Hyomin e faccio parte delle T-Ara!.- strinsi la mano e sentì una scossa percorrere tutta la mia schiena, che sensazione era? Un colpo di fulmine?
-Piacere..io sono..oh beh mi conosci già!.-
Parlammo per tutto il tempo dei componenti dei nostri gruppi, dei nostri ruoli anche se quando parlava lei ero completamente perso nei suoi occhi.
-Quando sei nato?.-
-Il 22 giungo 1989.-ì
-Kekek allora da oggi sarò la tua Noona!.-
-Noona!? Ma io voglio essere il tuo Oppa! Quando sei nata?.-
-Il 30 Maggio 1989.-
-YAH! Non c'è nemmeno un mese!.-
Mi guardò con il broncio e non seppi resistere, arreso sbuffai e mi lasciai andare sulla panchina.
-Va bene...Noona!-
-YATTA! Ho vinto.-

 

Da quel giorno ho sempre provato per lei un sentimento enorme, forse che va oltre l'Amore, non so cosa mi prende quando sono con lei, so solo che sto da Dio.
-Come mai da queste parti Noona?- chiesi ancora con il fiatone.
-Prima o poi ti verrà un'infarto se continui a correre così!.-
Mi alzai e mi diedi un piccolo pugno sul petto -Ce la posso fare se devo correre per te.-
-Smettila Yonghwa!.-
-Che c'è? Ho detto la verità!.-
Improvvisamente si fece cupa e abbassò lo sguardo.
-Yonghwa ti devo parlare...-
-C'è qualcosa che non va?-
-Yonghwa...vedi io..sono innamorata di Jonghyun..-
Avete presente quella sensazione che si prova quando qualcuno che vi è vicino vi pugnala alle spalle? In quel preciso istante, in quel preciso luogo la persona che Amavo da quasi due anni mi aveva confessato di essere innamorata del mio migliore amico. Era tutto uno scherzo vero? Mi sarei svegliato nel letto con Min che mi sballottava.
-Io.. Yonghwa..mi dispiace..- per cosa doveva scusarsi? Lo sapevo, sapevo che il mio amore era a senso unico, anche se faceva maledettamente male, ora potevo spiegare il comportamento di Jonghyun, o almeno in parte.
-Lui lo sa?.- chiesi con la voce straziata
-Si...ma non prendertela con lui...ti vuole bene e lo sai, solo che non sapeva come dirtelo e ancora non mi ha dato una risposta..- idiota che non è altro, non sa quanto lo vorrei ammazzare in questo momento.
-Lo so...-
-Yonghwa davvero...-
-Non scusarti, sapevo benissimo a cosa andavo in contro.. Ci vediamo Noona!.-
-Yonghwa..-
-Si?.-
-Grazie...-
Presi la moto e mi fiondai in sala prove, non per suonare, no. Non ne avevo voglia perché adesso l'unica melodia che sentivo era il rumore dei singhiozzi accompagnati dalle lacrime.

 

Qui è Radio Jung Yong Hwa 05FM – In Caduta Libera.

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Capitolo 4
*** Radio Park Seung Hee. 03 ***


On Air – Somebody To Love "Big Bang"

-Annyo sono Park Seung Hee e da oggi sarò la vostra nuova compagna di classe-
Ero al centro della classe, talmente piccola da far rimbalzare la voce sulle pareti perfettamente imbiancate, ed ero stata completamente ignorata.
Una decina di persone erano assenti con la testa, con gli sguardi: chi guardava fuori dalla finestra, chi giocava, chi dormiva.
-Bene, cerca un posto libero e siediti. Inizieremo la lezione.- annuì e cercai un banco vuoto, trovandolo alla fine della classe. Un ragazzo dormiva tranquillamente mezzo sdraiato sopra l'oggetto che doveva essere usato per "studiare".
Iniziai ad ascoltare la lezione quando...
-Piacere io sono Minhyuk, ma chiamami pure Min.- parlò improvvisamente e questo mi fece sobbalzare dalla sedia.
-Signorina Park vuole farsi riprendere il suo primo giorno di scuola?.- l'intera classe rise.
-Oh...Scusi.- l'insegnate tornò a spiegare la lezione.
"Ma guarda questi qua, quando mi sono presentata se ne sono fregati ed ora quando l'insegnante mi riprende sono tutti belli e attenti?" dissi a denti stretti.
-Fanno sempre così.-
-Beh io odio le persone come loro, che ridono delle figure degli altri!.-
-Non ci puoi fare niente, non cambieranno mai.-
Lo guardai attentamente, portava mezzi capelli legati in un piccolo codino, la pelle olivastra e le mani grandi, si era accorto di me ma nonostante la mia presenza continuava a parlare con gli occhi chiusi.
-Smettila di guardarmi.- sorpresa da quell'ordine mi girai di scatto, facendo finta di ascoltare la lezione.
-Sembri un cagnolino.-
Mi girai di scatto e trovai i suoi occhi color nocciala fissarmi divertiti, ma guarda questo stupido!
-Cagnolino a chi?.-
-Vedi altre persone accanto a me?-
-YAH!.- urlai improvvisamente.
-SIGNORINA PARK!.- l'insegnate urlò. Questa volta ero davvero nei guai.
-Si può sapere cosa ha da urlare?.- mi chiese chiudendo il libro d'economia.
-Oh beh...ecco.-
-E' colpa mia.- disse Min alzandosi.
-E lei cosa ci fa qua?.-
Le ragazze improvvisamente tirarono degli urletti isterici, anche se non capì il motivo. Beh erano solamente OCHE.
Sorrise e si alzò, incamminandosi verso la porta.
-Oh non sapevo cosa fare, così sono venuto a trovare Hyung.-
-Guardi che questo non è il corso del suo caro e amato Leader.-
"Leader? Era in un gruppo?"
-Ah no?.-
-NO! Ed ora esca subito da questa classe!.-
-Oh..io ero davvero sicuro che fosse questo...fa niente! Andrò a cercarlo!.- poi si rivolse verso di me e mi sorrise -Annyo Seung Hee.- sorrisi anche se credo che fosse più una smorfia che un sorriso.
Mi aveva preso per i fondelli, non era un mio compagno di calsse. Ani. Era un completo idiota!
Fino alla fine della lezione ripensai a Min, si a quel ragazzo, anche se non era davvero uno studente si era preso la sgridata per me, forse dovevo ringraziarlo. Beh chissà dove avrei potuto trovarlo.
Quando la campanella suonò corsi fuori, il nonno mi avrebbe portato al lavoro con lui.
-Seung Hee!-
-Nonno!.- lo abbracciai e mi accarezzò la testa.
-Com'è andato il primo giorno di scuola?.-
-Nonno! Sono all'università! Non farmi queste domande!.- dissi salendo in macchina insieme a lui
-Cosa è successo?.- Nascondere le cose non era il mio forte, ma non volevo dirgli che sua nipote era stata sgridata il primo giorno!
-Oh beh...-
-Va bene, lasciamo stare!.- disse ridendo.
Ero davvero felice, finalmente c'era qualcuno che mi richiedeva "Com'è andata oggi?" mi mancava da morire quella domanda, anche se stupida, anche se inutile non sentirsela dire più perché sei rimasta da sola era davvero uno strazio. Grazie nonno, grazie di avermi portato con te, al tuo fianco.
Non passarono nemmeno 10 minuti che la macchina si fermò e Jun ci aprì la portiera.
-Grazie Jun.-
-Di niente signorina.-
-Ti ho detto mille volte di non chiamarmi signorina, Seung Hee! S E U N G H E E !-
-Certo signorina Seung Hee.-
-Mi arrendo con te!.- sbuffai mentre il nonno rideva.
-Andiamo, sono in ritardo.- disse mentre mi faceva strada per quel palazzo enorme.
Guardavo quell'edificio gigantesco, l'arredamento era elegante e raffinato, tipico del nonno.
-Come fai a conoscere dove lavoro?- chiese il nonno mentre salimmo sull'ascensore
-Ah, alla prima lezione di economia ne abbiamo parlato.-
-Quindi sai di cosa si occupa?.-
-Più o meno, so che si occupa di musica, attori e altre cose.-
-Sai che questo sarà tutto tuo vero?.-
A quella domanda rimasi scioccata, che cosa voleva dire?
-In che senso?.-
-Quando non sarò più con te, vorrei tanto che prendessi il mio posto.-
-ANI!.- urlai -ANI! TU DOVRAI VIVERE ANCORA E ANCORA!.- non volevo che dicesse quelle cose, non volevo rimanere ancora sola.
-Va bene, va bene, ma adesso calmati!.- disse scendendo all'ultimo piano.
Stavamo attraversando un corridoio lunghissimo, quando passai davanti ad una stanza con le pareti a vetro e vidi dall'altra parte quattro ragazzi che stavano suonando, quando mi soffermai a guardare il batterista...MIN!
-Cosa è successo?- mio nonno era accanto a me e mi guardava preoccupato.
-Lui! Min!.-
-Ahhh Minhyuk! Lo conosci?.-
-Si..Ani, più o meno.- dissi balbettando.
-Come più o meno?.- chiese alzando il sopracciglio. Eccolo li! Nonno Conan in azione!
-Beh, stamani mi ha aiutato a scuola!.- dissi cercando di salvare la vita a quel povero ragazzo, o forse per salvare la mia.
-Oh davvero! Beh allora lo devo ringraziare!.-
-Nonno, non imp...- non avevo nemmeno finito la frase che era già fiondato dentro la sala, ed io istintivamente lo seguì.
-MIN RAGAZZO MIO!- tuonò il nonnò.
-Oh-oh direttore!- Min si alzò spaventato, facendo cadere le bacchette dalle proprie mani, non riuscì a trattenere le risate, così scoppiai.
-YAH! E tu cosa ci fai qua!- disse indicando con l'indice.
-E poi perché sei con il direttore? Ti sei spinta così in alto per farmela pagare per stamani?- si lasciò cadere sulla sedia ed iniziò a battere i piedi -Non volevo farti sgridare lo giuro! Non voglio morire, non voglio morire di fame!-
-Min ma cosa stai dicendo?- che ragazzo stupido! E poi perché...
-SeungHee, sei stata sgridata stamani?- il nonno girò lentamente la testa, faceva davvero paura.
-Oh beh...nonno vedi...ecco...-
-NONNO?- gridarono insieme i quattro ragazzi, vidi Min sbiancare e gli altri ragazzi dopo averlo guardato risero insieme. Rimasi colpita del ragazzo al centro, aveva in mano una chitarra bianca, il suo sorriso era splendente, ma per gli occhi non era lo stesso, erano..tristi.
-Per questa volta lascio passare signorina, ma ricorda che pretendo molto da te. Comunque ragazzi questa è mia nipote Park Seung Hee. Seunghee questi sono i C.N Blue. Beh il batterista lo conosci già, Min; al basso abbiamo Jungshin, il chitarrista principale Jonghyun ed il nostro caro Leader Yonghwa.-
-P-piacere..-
Yonghwa. Quindi era questo il suo nome.
YAH Seunghee, non ti incasinare la vita proprio adesso, lui è un idol e tu una persona normale. MAI e poi MAI, e soprattutto...non lo conosci nemmeno!
-Seunghee, andiamo? I ragazzi devono provare.-
-Oh..si, andiamo.- mi voltai verso di loro ed mi inchinai leggermente. -Annyo, scusate il disturbo. Scusa Min.-
Lo vidi riprendere colorito e poi mi sorrise.
-Annyo Seunghee, e poi chiamami Oppa la prossima volta.-
-Oh..ok.- La prossima volta? Perché coi saremo rivisti? Avrei potuto rivedere Yonghwa?
-A cosa pensi?.- chiese il nonno mentre sistemava qualche foglio nel suo ufficio, ed io con lo sguardo perso nel vuoto fissavo Seoul sotto di me.
-Oh..niente, non sono ancora ambientata completamente. E' una vita movimentata quella di Seoul.-
-Hai tutto il tempo del mondo figliola. Ah Sabato ci sarà una festa in tuo onore, voglio presentare finalmente mia nipote, l'ho sempre desiderato.-
-Oh...va bene.- come dire di no? Come dire di no al nonno che finalmente aveva trovato sua nipote?
Solo che mi sentivo un pò strana, avevo paura. Paura che non appartenessi a questo mondo, avevo paura che da un momento all'altro sarei caduta in un buco nero. E poi non facevo altro che pensare a quel ragazzo, che cosa mi aveva fatto? Era destino che incontrassi Min? Era destino che il loro gruppo fosse nell'agenzia del nonno? Era destino...che capitassi proprio qua?

 

Radio Park Seung Hee 04.FM – Il Destino ha la sua puntualità.

BlaBlaBla.
Annyooo Ragazze, bene so che questo capitolo è corto e schifoso ma non sapevo come continuarlo, giuro che il prossimo sarà migliore Annyooooo :)

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Capitolo 5
*** Radio Kang Min Hyuk. 04 ***


On Air – Love Song "Big Bang".

-Min a cosa stai pensando?- ero concentrato a far girare velocemente la bacchetta nella mia mano quando la sua domanda mi riportò alla realtà.
-A niente Hyung, perché?- Bugiardo.
-Sembri assente con il cervello.-
-Magari si starà ancora riprendendo per lo spavento di prima, quando il direttore è entrato sembrava che avesse visto un fantasma.-
-YAH JUNGSHIN GUARDA CHE TI AMMAZZO!.- avrei davvero voluto spaccargli quel basso in testa, soprattutto quando veniva fuori con le sue battutine idiote.
Anche se ci aveva azzeccato, in parte. All'inizio ero spaventato, ma quando i capelli ribelli di SeungHee avevano fatto capolino dalla porta, il mio cuore aveva iniziato a scalpitare come un cavallo impazzito. Cos'era quella strana sensazione allo stomaco? Continuava ad agitarsi senza smettere nemmeno un secondo.
Dovevo avere fame. Si, era l'unico valido motivo.
-Vado a prendere qualcosa alle macchinette.- sentì i ragazzi ridere e li guardai infastidito.
-Come se non lo facessi mai.-
-Ma come sei simpatico Yonghwa.-
-Chi ti ha dato il permesso di parlarmi così dongsaeng?-
-Ho capito, ho capito Hyung.-
Lasciai i commentini idioti dei ragazzi nella sala prove e mi diressi il più veloce possibile alla prima macchinetta del piano. Presi gli ultimi spiccioli che avevo in tasca e schiacciai i tasti a caso facendo cadera una merendina al cioccolato, la scartai e me la infilai in bocca, mi sedetti sulla sedia e chiusi gli occhi.
-Ma come funziona questa cosa?-
Una voce calda e dolce proveniva accanto a me, quella voce, accompagnata da colpi e sospiri.
Aprì gli occhi sorpreso e vidi SeungHee maneggiare con i pulsanti di quell'aggeggio elettronico. Istintivamente mi alzai e andai accanto a lei.
-Ti serve una mano?.-
-Oh Min! Ho messo i soldi ma questo catorcio non vuole sputare la merendina!.-
-Devi essere affamata per scalciare come un toro.-
-Adesso sono un toro? Prima non ero un cagnolino?.-
-Beh..sei un torcagno.-
Rimasi immobile per quella freddura che avevo appena detto, ma lei improvvisamente scoppiò a ridere fino ad accovacciarsi a terra per tenersi le mani sulla pancia.
Sorrisi.
-YAH Min! Certo che sei davvero stupido!.-
Mi aveva appena dato dello stupido, ma non mi interessava perchè stava sorridendo, stava sorridendo per quella mia battuta orribile.
Min ma cosa ti sta prendendo esattamente? Da quando ti interessa se una ragazza ride alle tue battute senza senso?
Mi concentrai sul mio nemico davanti a me, iniziai a sballottare la macchinetta fino a quando la merendina scese.
-Eccola!- mi chinai per prenderla quando scontrai la mano di SeungHee che molto probabilmente stava facendo lo stesso, alzai lo sguardo e con sorpresa scoprì che il suo viso era pericolosamente vicino al mio. Ritrasse la mano velocemente e si alzò rossa in faccia.
Ed ecco di nuovo quella strana sensazione allo stomaco, il cuore aveva riniziato a battere forte contro il mio petto, come se da un momento all'altro fosse uscito per schizzare via mentre dei piccoli brividi percorrevano la mia schiena.
Si doveva essere fame, scappai con la merendina in mano mentre da lontano sentì SeungHee gridare.
-LA MIA MERENDINA..-
Entrai dentro la sala e chiusi la porta dietro alle mie spalle, guardai la merendina e la divorai in un secondo, ma anche dopo quello quella sensazione fastidiosa non passava.
Era davvero fame?
-Min, stai bene?.-
Cazzo! Mi ero completamente dimenticato dei ragazzi, mi ricomposi come se non fosse successo niente cercando di sembrare il più tranquillo possibile.
-Oh- sto bene, non preoccupatevi per me.-
-Se lo dici tu, comunque cosa ne pensate delle nipote del direttore?.- chiese Jungshin mentre stava lucidando il suo gioiello. Non capite male, per il suo gioiello intendo il basso, per Jungshin è più importante dei "quel" gioiello, sempre se ce l'ha. Ma non entriamo nei particolari.
-Sembra una simpatica.- disse Yonghwa.
-Mi piace.-
Non so se avevo sentito bene, forse era la mia immaginazione, forse era solo uno sbaglio.
Tutti guardammo Jonghyun che continuava a strimpellare con la sua chitarra come se niente fosse, come se avesse chiesto l'ora.
Yonghwa si alzò di scatto prendendo per il colleto, sapevo perfettamente il perché di quella reazione, ma non riuscì a muovere un muscolo, nemmeno il maknae si mosse di un millimetro. Beh anche lui aveva un valido motivo per menarlo.



-Non hai intenzione di dirglielo?-
-Hyung è impossibile, rovinerei tutto.-
-Ha il diritto di sapere, ha il diritto di sapere che è la causa delle tue lacrime.-
-Come potrei Hyung? Come potrei perderlo come amico, quando non posso averlo accanto come ragazzo?.-



Ero l'unico che lo sapeva, ero l'unica persona a cui lo aveva confessato. Quella sera non aveva retto la notizia che Jonghyun uscisse con una ragazza, così un po' per rabbia, un po' per i martini che aveva buttato giù si era tolto quel macigno dal cuore.
-Con quale coraggio dici queste cose?.- Hyung era furioso.
-So cosa intendi e sai già la mia risposta.- Jonghyun invece era tranquillo, impassibile, sicuro delle sue parole.
-Perché ama te, perché ama uno stronzo come te che non ricambia nemmeno il suo Amore! Sa perfettamente cosa provo per lei, invece ha scelto un coglione come te!-
-Allora cosa vuoi fare? Vuoi che la porti al letto per scoparla e poi la butti per la strada? E' questo che vuoi per la persona che ami? Lo sapeva benissimo fin dall'inizio, siamo cresciuti insieme, lei è la mia Noona, lei è come mia sorella!.- a quelle parole Yonghwa si staccò immediatamente e riprese a respirare regolarmente.
Sapevo perfettamente anche io che Jonghyun non era un donnaiolo, e questa volta Hyung aveva veramente esagerato.
-S-scusa.., so che non sei quel tipo di ragazzo.-
-Hyung odio quando agisci prima di parlare.- sorrise e gli diede un cazzotto in pieno fianco.
Incrociai gli occhi di Jungshin gonfi e rossi, quando improvvisamente uscì dalla porta, con uno scatto iniziai a rincorrerlo per tutto il corridoio fino a quando entrò in bagno.
-JUNGSHIN! JUNGSHIN! APRI LA PORTA!- non se lo fece ripetere due volte, aprì quell'ostacolo tra di noi e affondò il suo piccolo viso tra le mie braccia.
-Hyung perché? Perché devo stare male per una persona che nemmeno sa dei miei sentimenti? Perché?- quel piccolo maknae aveva bisogno di affetto, aveva bisogno di conforto, aveva bisogno di un'amico con cui parlare. Ed io avevo intenzione di essere quello scoglio su cui si sarebbe aggrappato durante questo periodo di tempesta. Accarezzai i suoi morbidi capelli e gli asciugai le lacrime.
-Passerà tutto Jungshin, basta saper aspettare. Passerà ogni cosa, ogni piccola emozione, ogni piccola scossa. Passerà quella strana sensazione che hai nello stomaco ogni volta che lo vedi, passeranno quei brividi che percorrono la schiena ogni volta che lo vedi, passerà ogni sentimento, anche il più piccolo ed insignificante sentimento.-
Sentì un peso sul cuore, sullo stomaco. Per chi le stavo dicendo quelle parole? Le stavo dicendo per Jungshin vero? Le stavo dicendo per lui..o le stavo dicendo per me?


Radio Kang Min Hyuk 06FM. - Heartbeats.

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Capitolo 6
*** Radio Lee Jung Shin. 05 ***


On Air: Lightless – "B2ST"


-Calmati Jungshin, andrà tutto bene-
Minhyuk continuava ad accarezzarmi dolcemente la testa, nonostante non smettessi di piangere. Solamente un persona poteva mettere fine alle mie lacrime, quella persona che fin dal primo giorno mi aveva trattato come il suo fratellino, senza accorgersi che lentamente il bene che provavo per Lui si era trasformato in Amore.


Camminavo allegramente per i corridoi dell'agenzia ignorando le persone che mi guardavano, quando, immerso nei miei pensieri, mi andai a scontrare contro una persona, doveva essere messa bene perché lo scontro mi fece cadere per terra.
-Stai bene? Dovresti stare più attento.- alzai lo sguardo e vidi un ragazzo abbastanza alto con un fisico perfetto, gli occhi color nocciola spuntavano ribelli sotto quella frangetta che copriva la sua fronte. I denti perfettamente bianchi facevano capolino tra quelle labbra rosee che mi invitavano verso di lui.
Sapevo benissimo com'ero, ma l'Amore non ha età, sesso, religione. L'Amore è Amore.
-Oh sto bene, scusa.- mi porse la mano ed io senza esitare l'afferrai: era calda e rassicurante, come la sua voce.
-Non ti preoccupare capita, tu devi essere Jungshin, vero?-
-Si, perché?-
-Piacere, io sono Jonghyun.-
Rimasi scioccato da quella scoperta, lui..lui era nel mio stesso gruppo?


Da quel giorno divenni una ventosa, so che a volte ero esagerato, ma non riuscivo a staccarmi da lui. Mi accudiva, mi proteggeva, qualche volta quando c'era il temporale mi infilavo nel suo letto, non faceva domande ma si limitava ad abbracciarmi.
Ero innamorato. SONO innamorato del mio Hyung, sapevo perfettamente che non era più un semplice sentimento, io l'Amavo davvero come lo Amo ora, forse anche più dalla prima volta.
Ebbi mille occasioni per confessare i miei sentimenti, ma ogni volta scappavo per paura di perderlo come amico. Sapevo, lo sapevo meglio di chiunque altro. Hyung era ed è normale.
Ricordo perfettamente quell'episodio, se non fosse stato per Min forse non sarei ancora nel gruppo.


-Hyung, dove vai?- vidi Jonghyun prendere la borsa e scappare di corsa alla porta.
-Oh beh..ad allenarmi.- nascondeva qualcosa, come se non lo conoscessi.
-Oh, non ti sforzare troppo.- dissi cercando di non scoppiare di rabbia, odiavo le sue bugie.
Quella notte rimasi sveglio, ma di Lui nemmeno l'ombra; solo il giorno dopo scoprì il motivo di quelle assenze notturne, era fidanzato.
La sera stessa non so quanti martini tirai giù, ricordo solo che anche quella volta, come ora Min era al mio fianco e mi consolava.


Tra qualche singhiozzo e qualche lacrima che ancora cercava di fuggire sul mio viso mi allontanai da Min e con la manica della felpa mi asciugai gli occhi gonfi.
-Scusa Hyung, tutte le volte vengo sempre da te.-
-Ani. Non chiedermi scusa, credo di capire come ti senti.-
Cosa stava cercando dire? Gli piaceva qualcuno? Lo fissai per due secondi ma lui spostò lo sguardo, cercando di nascondere quel piccolo segreto che innocentemente cercava di fuggire dal suo cuore.
-Forse è ora di tornare in sala prove, gli altri si chiederanno che fine abbiamo fatto.- disse aprendo la porta del bagno.
-Già, forse è meglio..-
Uscimmo da quel luogo scomodo e ci dirigemmo verso la sala, trovando gli altri in un silenzio tombale.
-Cosa hai Jungshin?.- evitai lo sguardo di Jonghyun, non avevo proprio voglia di parlare con lui.
-Oh niente, sono solo un po' stanco.- dire bugie era diventato il mio punto forte con lui, non so quante volte avevo mentito per nascondere il motivo della mia tristezza, delle mie lacrime, dei sospiri.
Era la normalità: piangevo, Jong mi chiedeva cosa avevo ed io mentivo. Semplice no? Solo che in questo periodo era diventato difficile nascondere i miei sentimenti, soprattutto ora che "quella" ragazza era apparsa. Si, la nipote del capo. Non la sopportavo.
-Bene allora per oggi abbiamo finito, possiamo andare a casa adesso.- Yonghwa si alzò e mise sull'appoggio la sua adorata chitarra, subito dopo facemmo la stessa cosa io e Jonghyun, mentre Min sistemava la sua batteria.
Mentre stavamo per uscire dall'edificio sentimmo delle risate dietro di noi e credo di aver riconosciuto benissimo quella odiosa risata femminile.
-Oh ragazzi miei finalmente vi ho trovato.- disse il Capo sorridendo.
Tutti e quattro ci inchinammo e fece lo stesso SeungHee, giuro che la odiavo davvero. Cosa aveva di così speciale da piacere a Hyung? I capelli sulle spalle castani e ribelli? Gli occhi allungati verdi? La pelle bianca come una porcellana? Il fisico asciutto e perfetto? Cosa? La odiavo ma sapevo benissimo che non aveva fatto niente di male.
Volevo essere io la causa del sorriso di Jonghyun.
-Potete farmi un favore?.- chiese.
Beh più che altro era un ordine e con lui esisteva solamente la risposta "Si".
-Certo. Di cosa si tratta?- disse il leader sapendo perfettamente come rispondere.
-Domani potete riposarvi, ma dovrete portare mia nipote a fare un tour per Seoul.-
Spostai subito lo sguardo verso Jonghyun che sorrideva come un coglione mentre Minhyuk era strano. Davvero, troppo strano. Guardò prima la ragazza e poi spostò gli occhi verso Yonghwa, feci lo stesso anche io e notai che la giovane fanciulla fissava il nostro Leader sorridendo. Che provasse qualcosa per lui?
Ma quello che mi risultava strano era il fatto che Minhyuk non si era mai interessato a nessuna ragazza, o almeno Hyung era devoto solo al mangiare, alla sua psp e alla sua batteria. Che fosse successo qualcosa?
-Non ci sono problemi, Seung Hee?- sosrpresa arrossì ancora di più, beh oggettivamente era carina.
-S-si?.-
-Domani mattina fatti trovare pronta verso le 8 e non farci aspettare eh!.- disse Yonghwa sorridendo leggermente.
-Certo. Ci troviamo qua all'agenzia?.-
-Ani. Ti passeranno a prendere a casa.- disse il direttore per poi guardarci -il menager vi porterà a casa nostra.-
-Perfetto.- disse Jonghyun -Allora a domani SeungHee.-
-A domani.- salutammo e ci dirigemmo verso la macchina.


Silenzio. Questo è quello che regnava in macchina. Si era creta una situazione abbastanza complicata. Yonghwa nonostante avesse chiesto scusa a Jonghyun era ancora irritato, Minhyuk era strano e si messaggiava continuamente lo stomaco. Jonghyun sorrideva guardando fuori dal finestrino. Io? Beh Io avrei voluto prendere a "chitarrate", non a "bassate", figuriamoci se tocco il mio gioiello, Jonghyun. Mi irritava vederlo sorridere, perché sapevo benissimo che quel sorriso non era rivolto a me.
La macchina si fermò e stanchi morti entrammo nell'appartamento. Mi diressi velocemente in camera mia senza dare la buonanotte ai ragazzi. Volevo piangere, volevo scappare da quella situazione, mi sdraiai sul letto e fissai il soffitto, ma per poco perché la vista si annebbiò per colpa di quelle piccole goccioline che uscivano implacabili dai miei occhi.
-Jungshin, posso entrare?- La voce di Minhyuk trapassava la porta.
-Entra pure.- dissi girandomi a pancia in giù per coprire la mia debolezza, sentì il materasso muoversi. Si era seduto accanto a me.
-Jungshin, cosa provi quando vedi Jonghyun?- rimasi sorpreso da quella domanda, talmente sorpreso che le lacrime si fermarono. Mi sedetti a gambe incrociate e guardai Minhyuk, aveva la faccia rossa e non era a causa della lucetta della mia stanza.
-Hyung ti piace qualcuno?.-
-Oh Jungshin non entrare nei particolari, come hai fatto a scoprire che ti piaceva Hyung?-
-Abbassa la voce idiota!.- dissi dandogli uno schiaffo in testa.
-Scusa, comunque dimmelo..- disse massaggiandosi nel punto doloroso.
-Beh la prima volta, al primo contatto, dei brividi hanno percorso la mia schiena. Lo stomaco brontolava di continuo ed il cuore batteva all'impazzata. Volevo sempre vederlo, volevo sempre abbracciarlo. Lo volevo sempre più mio, come lo voglio ora.-
-Quindi se ti brontola lo stomaco in quelle situazioni non è fame?.-
Guardai serio Minhyuk per poi scoppiare a ridere.
-Hyung non mi dire che ti piace SeungHee!.-
-Tu..come fai...o Jungshin, non ho detto questo!-
-Ma se prima in macchina continuavi a massaggiarti la pancia dopo averla vista!-
All'improvviso abbassò lo sguardo e divenne serio.
-E anche se fosse? Non hai visto come guarda Yonghwa? E...e Jonghyun?-
-Non nominare quel nome.-
-Scusa...-
-Beh comunque sei sempre in tempo per non innamorarti, io ormai sono sulla strada nel non ritorno.-
-Cosa vuoi dire con questo?-
-Non innamorarti e non starai male, non soffrirari, non piangerai.-
-E se non ci riesco?-
-Confessa, almeno Tu che puoi. Il tuo Amore è possibile.-
-Anche il tuo lo è.-
-Non dire stronzate Hyung.-
Si alzò dal letto e aprì la porta.
-Non sto dicendo stronzate Jungshin, se ami davvero una persona dovresti mettere in gioco i tuoi sentimenti. Invece l'unica cosa che stai facendo è scappare lontano.- detto questo uscì dalla stanza.
Mi sdraiai nuovamente sul letto, era vero quello che Min aveva detto? Stavo davvero scappando dall'Amore? Ma anche se avessi confessato i miei sentimenti a Jonghyun mi avrebbe rifiutato immediatamente. Siamo troppo diversi, lui non prova i miei stessi sentimenti.
Formulai quest'ultimo pensiero e affondai la mia piccola testa nelle braccia di Morfeo.

Jungshin ti sei proprio messo in un bel casino.


Radio Lee Jung Shin 07FM. - First Clash.

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Capitolo 7
*** Radio Lee Jong Hyun. 06 ***


On Air- 0330 "U-Kiss"

Quegli occhi erano entrati dentro la mia testa e non volevano lasciarla facilmente, avevano sfondato ogni protezione per poi fermarsi al centro confondendomi.
Mi svegliai presto per essere il primo a fare la doccia, ma quando aprì la porta del bagno trovai Jungshin con addosso solo un asciugamano, cercava ti piastrarsi quel ciuffo ribelle che spuntava da quella chioma soffice come un battuffolo di cotone.
-HYUNG CHIUDI GLI OCCHI!.- appena si accorse della mia presenza diventò paonazzo in faccia e mi tirò un asciugamano che io ovviamente schivai prontamente.
-YAH Jungshin, ma che problemi ti fai? Sono un uomo anche io sai?-
-Oh, scusa..- la sua faccia prese colorito diventando quasi come un pomodoro maturo.
-Ti ci vogliono le istruzioni per piastrare una ciocca di capelli?.- dissi prendendo l'aggeggio dalle sue mani.
-Siediti forza.-
-Hyung non importa..-
-Ho detto siediti Jungshin.-
Si ammutolì ed io presi quel ciuffo ribelle iniziandolo a stiracchiare.
-Si può sapere che cosa hai in questo periodo? Cerchi di evitarmi continuamente, ho fatto qualcosa che non dovevo fare? Prima mi stavi appiccicato come una ventosa.-
Lo vidi tremare un istante e iniziò a torturarsi le mani come faceva sempre quando era con le spalle al muro.
-Io..beh...ecco..- Jungshin mi aveva sempre detto tutto, ma in questo periodo era cambiato, forse troppo per i miei gusti.
Esitò un'istante per poi prendere un respiro profondo.
-Beh, mi sono innamorato..- la sua voce tremava e con lei anche il mio cuore ebbe un sussulto, un tremolio iniziò a comparire nella mia voce.
-O-oh beh, sono contento per te..- dissi posando la piastra sul lavandino, era un'emozione strana, come se qualcosa si fosse mosso o rotto dentro di me, ma non capivo perfettamente cos'era.
-Ora sei perfetto, puoi uscire? Devo fare la doccia.- chiesi con lo sguardo altrove, non di certo nei suoi occhi, mi imbarazzava far sapere che la sua confessione aveva creato una strana sensazione dentro me.
-Hyung, stai bene?- domandò imbarazzato.
-Certo, cosa dovrei avere? Sto benissimo, ora mi devo lavare che dobbiamo uscire con SeungHee- vidi i suoi occhi prendere lucentezza ma non badai molto a quel particolare, anche se la sua voce tremava più del normale.
-A-allora a dopo.-
-A dopo- chiuse la porta dietro le sue spalle sbattendola forte.
Quel ragazzo è maledettamente strano in alcuni giorni, non riuscirò mai a capirlo perfettamente. Aprii la doccia e un getto d'acqua fredda colpì in pieno la mia schiena, forse dopo questo bagno i miei sentimenti ritorneranno quelli di prima, devono tornare quelli di prima.
 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§


-Allora? Siete tutti pronti ragazzi?-
-Ci siamo, ci siamo.- risposero in coro Minhyuk e Jungshin.
Sorrisi nervosamente, da quando quei due erano diventati così intimi? Jungshin non si staccava nemmeno un attimo da Minhyuk, erano come legati da qualcosa.
-Jonghyun! Tu sei pronto?- Hyung mi strattonò un braccio facendomi ritornare con i piedi per terra.
-Oh, si sono pronto.- risposi frettolosamente.
-Bene, SeungHee è qua fuori, andiamo.-
Ci dirigemmo verso il parcheggio dove un furgone nero ci aspettava, appoggiata alla portiera c'era SeungHee. Era vestita come sempre, semplice, acqua e sapone; ma era questa sua semplicità che la faceva apparire diversa dalle altre ragazze. L'unico colore che dominava in quel preciso istante sulla sua faccia era il rosso delle guance, doveva essere davvero imbarazzata.
-Annyo SeungHee- salutammo in coro tutti e quattro.
-Annyo ragazzi- si inchinò leggermente e questo mi fece sorridere, la presi per le spalle e la feci alzare.
-Ani, non importa che ti inchini a noi, siamo amici ora, no?- dissi guardandola negli occhi.
Rimase imbambolata a fissarmi per poi abbozzare in un piccolo sorriso.
-S-si- rispose nervosamente.
-Bene, ora possiamo andare- disse Hyung facendoci salire sul veicolo.
Mi sedetti accanto al finestrino mentre davanti a me si sitemò SeungHee, alla mia destra Yonghwa, davanti a lui Minhyuk appiccicato al maknae, quello che una volta era il mio maknae.
C'era puzza di imbarazzo in quella macchina, e durante il viaggio avevo continuato a guardare fuori dal finestrino, odiavo vedere Jungshin che continuava a confabulare con Minhyuk.
Mi girai a guardare SeungHee e fui sorpreso dalla situazione che mi ritrovai davanti: guardava di fianco a me sorridente e rossa in viso, mi girai e vidi Hyung che dormiva beatamente.
Quando si accorse che la stavo fissando sgranò gli occhi, l'avevo colta in flagrante, avevo scoperto il suo piccolo segreto e forse questa cosa non le andava bene.
Sorrisi compiaciuto, ma ero anche confuso.
Ero rimasto colpito da SeungHee fin dal primo istante, il primo giorno che l'avevamo vista Jungshin non smetteva di fissarla e dentro di me avevo provato una strana sensazione, soprattutto quando è scappato in bagno seguito da Minhyuk.

Conosceva già quella ragazza?
Era successo qualcosa tra di loro?
Cosa c'era tra di loro?

Senza motivo dissi che mi piaceva, ma le parole erano uscite dalla bocca senza chiedere il mio permesso, volevo delle spiegazioni, soprattutto quando il piccolo maknae era rientrato con gli occhi gonfi.
Volevo consolarlo io, proteggerlo, abbracciarlo ma l'unica cosa che riuscì a dire fu la solita domanda idiota "Stai bene?".
-Ragazzi...- la voce della fanciulla mi fece ritornare sul pianete Terra.
-Dicci SeungHee..- disse Yonghwa con la voce impastata dal sonno.
-Siete sicuri che vada bene girare per tutta Seoul, voi siete degli Idols...e insomma non è molto conveniente per voi...-
-Stai tranquilla SeungHee, non ti preoccupare. Anzi dobbiamo andare anche al centro commerciale, tuo nonno ha detto che domani sera ci sarà una festa in tuo onore. Dobbiamo comprare il vestito per te e per noi.- dissi ricordandomi della telefonata che il Capo aveva fatto a Hyung qualche ora prima.
-Se lo dite voi..grazie mille..ragazzi...-
-Oh insomma SeungHee!- disse improvvisamente Minhyuk sbuffando -Smettila di chiamarci sempre "ragazzi". Oppa! Io sono Lovely Minhyuk Oppa-
-I-io sono Untouchable Jungshin Oppa..-
-YO! Emotional Yonghwa Oppa!-
-Burning Jonghyun Oppa!-
Si fece seria un'istante per poi guardarci tutti e quattro.
-AH! Burning, Lovely, Untouchable, Emotional! BLUE! CN Blue! Ho capito finalmente!-
-Ci sei arrivata finalmente piccoletta!- disse Hyung scompigliandole i capelli, divenne rossa e si mise una mano sopra la testa sorridendo imbarazzata.
Sorrisi anche io a quel gesto, era davvero un'angioletto quella ragazza, ma il sorriso si spense quando i miei occhi si posarono su Minhyuk. Guardava la scenetta seriamente e poi spostò il suo sguardo su Jungshin che gli sorrise dolcemente.
Provai una fitta al cuore, questa volta riuscii a sentirla perfettamente, una scarica elettrica percorse tutto il mio corpo facendomi tremare, no. Non era per il freddo ne sono certo.
 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§


-Finalmente siamo arrivati al bar!- disse SeungHee sedendosi ad un tavolino lontano dalla folla -Non ce la facevo più, mi avete fatto girare come una trottola per quasi tutta Seoul!- si lasciò andare sulla poltroncina seguita da Jungshin -Anche io sono stanco morto.- -Susu ragazzi, ora riprenderemo le forze con un bel gelato per poi correre verso il centro commerciale. Capito?- disse Yonghwa sedendosi capotavola, ovviamente l'unico posto rimasto libero! -Oppa quindi paghi tu?- disse SeungHee ridendo seguita dalle nostre risate.
-Cosa vorresti dire con questo?- disse Hyung pensieroso
-Normalmente chi si siede lì paga il conto a tutti!-
-Hyung ma non dovevi davvero!- disse Minhyuk abbracciandolo
-Maledetti! E Tu! Dopo vedi nanetta!-
La vidi sorridere, forse per quella piccola attenzione che aveva ricevuto dal nostro Leader anche se ancora una volta gli occhi di Min erano tristi.
Arrivarono i nostri gelati ed iniziammo a mangiare mentre SeungHee raccontava la sua vita.
-Non hai avuto paura a venire in un posto dove non conoscevi nessuno?-
-Ho il nonno e mi basta- disse sorriendo leggermente.
-Ed ora hai noi!- dissi dandole un buffetto sulla guancia, gli occhi le si illuminarono e questa volta sorrise di cuore.
-Vero Oppa! Ma devo ringraziare Min, se non mi avesse salvato a scuola non avrei mai conosciuto tutti voi!-
-Yah, SeungHee smettila di tirare fuori quella storia...non sai quanto mi hanno preso in giro questi stupidi..- disse arrossendo, oh Min che arrossisce per una ragazza! E' la prima volta che lo vedo così..
-OPPA!-
No. Non poteva essere, non qui, non ora.
Yonghwa si gelò subito dopo aver sentito la sua voce
-Oh Hyomin Noona..-dissero in coro Minhyuk e Jungshin non molto contenti della sua presenza.
-Salve ragazzi...e..lei?- disse indicando seria SeungHee, non sembrava molto contenta.
-Annyo, sono Park Seung Hee.- si alzò e si inchinò leggermente.
Attenta SeungHee non ti fare fregare dal suo bel faccino, è una vipera.
-Oh. Annyo io sono Park Sun- Young, ma chiamami pure Hyomin. Anzi Unni sarebbe meglio.-
-Va bene..- si sedette e ricominciò a mangiare il suo gelato dopo che la vipera la congelò con il suo sorriso.
-Posso sedermi con voi?- disse guardando Yonghwa che fino a quel momento non aveva proferito parola.
-C-certo Noona- Senza farselo ripetere due volte si sedette accanto a me e aprì una rivista.
-Oh! Guardate un test su di voi! SeungHee vuoi farlo?- Sapevo benissimo dove voleva arrivare, come se non sapessi davvero la sua vera natura.
-Ok allora, io faccio così...questa...poi questa...AH! Jonghyun! Mi sei uscito tu!- disse contenta, sorrisi leggermente rivolto versoYonghwa che mi sorrise a sua volta. Sapeva, sapeva che non provavo niente per lei.
-Ora sta a te Seung Hee.- disse passandole la rivista.
La ragazza la prese titubante ma allo stesso tempo divertita -Allora io invece faccio così...- tutti e quattro eravamo sporti su di lei, curiosi di vedere quale risultato fosse saltato fuori..- poi così...e....Yonghwa...- sorrise leggermente, paonazza in faccia si alzò e guardo Hyung che allo stesso tempo rideva contento.
-Mi fa piacere che sono uscito io al tuo test, mi devo sentire lusingato?-
-Oh ti piace SeungHee, Yonghwa?- disse improvvisamente Noona.
-Chi lo sa, forse con il tempo potrebbe nascere qualcosa- disse rivolto a lei per poi spostare il suo sguardo verso SeungHee -Allora oggi potrai avere l'onore di stare con il tuo preferito, cosa ne dici?-
SeungHee sorrise nuovamente e annuì con un gesto della testa.
-Bene allora Noona scusa, ma noi abbiamo da fare. Vieni SeungHee, ragazzi andiamo-
-Va bene.- rispondemmo in coro, lasciando Noona da sola al tavolino.
 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
 

-Oppa Unni non sembrava molto contenta quando siamo andati via- mi disse SeungHee mentre sceglievo il suo vestito, gli altri erano andati a prendere i nostri e Hyung mi aveva obbligato a stare con lei, beh alla fine era lui quello aveva i nostri soldi essendo il leader.
-E' fatta così non ti preoccupare-
-Ma è successo qualcosa tra di voi e.. Yonghwa Oppa?- smisi di cercare tra quei pezzi di stoffa per voltarmi completamente verso SeungHee.
-So cosa vuoi dirmi, ma non cercare di scoprire le cose SeungHee, molte volte è meglio non sapere la verità-
-Quindi c'è davvero qualcosa..-
-Sei in tempo SeungHee, dimentica e non ti farai del male o potrebbe essere troppo tardi-
-Oppa, si può essere innamorati dell'Amore?-
-In che senso?- non riuscivo a capire quello che voleva dire.
-Ci può piacere una persona perché la vediamo innamorata? Nel senso che vogliamo il suo amore per noi, siamo gelosi di quella persona che tanto è amata.-
-Credo di si,insomma non è impossibile come spiegazione.-
-Non lo so, sono confusa. Non sto capendo più niente.- disse prendendosi la testa tra le mani.
-SeungHee cresci ancora un pò! Devi farti le ossa, l'Amore non è una cosa molto facile da tenere a bada.-
-Oppa parli come se anche tu fossi innamorato! Cosa c'è eh? Senti dei piccoli brividi lungo la schiena, ti da fastidio qualcosa? Sudi freddo quando vedi una persona in particolare?-
Questo argomento mi stava facendo davvero innervosire, sentivo le goccioline di sudore scendere sulla mia schiena.
-Y-yah SeungHee non dire scemenze, tieni, prendi il vestito e andiamo. Ora!-
Iniziai a correre e sentì i passi veloci di SeungHee venirmi dietro.

Oh insomma è impossibile, sono rimasto subito colpito da SeungHee, è una bella ragazza quindi dovrei essere normale no? Dovevo andare in bagno, si. Dovevo darmi una rinfrescata.
Perso nei miei pensieri scontrai contro qualcosa davanti alla porta del bagno e sentì un peso sopra di me.
-Aishh, mi dispiace davvero, stavo pensando. Mi dispiace!-
Sentì un respiro accellerato e poi quel profumo che riconoscevo anche a kilometri di distanza.
-H-hyung...- la sua voce entrò dentro la mia testa fino a farmi aprire gli occhi per poi sgranarli.
Jungshin era sdraiato sopra di me, ed il suo viso era a pochi millimetri di distanza dal mio. Gli occhi scuri mi guardavano fissi, quel ciuffo che avevo piastrato io stesso era al proprio posto, le sue labbra rosee mi invocavano di morderle, di assaggiarle. Deglutì con difficoltà e lui fece lo stesso per poi alzarsi di scatto.
-S-scusa..- disse inchinandosi più volte.
-Non...importa è stata colpa mia..- era la verità, la gola era secca e non smettevo di tremare.
-Hyung...a proposito di stamani...vedi io...-
-NO! Non voglio sentire niente Jungshin, devo andare scusa.-
Lasciai il povero maknae davanti alla porta del bagno mentre io corsi nelle scale che portavano al tetto, mi sedetti e presi a respirare piano.
Era davvero vero quello che aveva detto SeungHee...io ero innamorato?
O forse lo sono sempre stato? Io...sono innamorato....di Jungshin?


Radio Lee Jong Hyun 08FM. -Shiver

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Capitolo 8
*** Radio Park Seung Hee. 07 ***


On Air – A.ri.ga.tou- C.N Blue

-Oh davvero! Dov'è finito Jonghyun Oppa? Mi ha lasciato da sola in questo posto! E ora come torno a casa?- girovagavo per l'enorme centro commerciale sommersa da pacchi e pacchetti contenenti non so quanti vestiti, scarpe, accessori.
Mi sedetti su una panchina e lasciai cadere quei macigni pieni di stoffa per lasciarmi andare completamente su quel pezzo di legno.
-Finalmente posso riposarmi, non ce la facevo più.- Va bene che il nonno mi aveva detto di rifarmi l'armadio, ma credo di aver esagerato un pochino. Aishhh speriamo che non mi sgridi quando torno a casa.
-Ah! Ci sono! Gli comprerò qualcosa per farmi perdonare!- mi alzai, presi quelle dannate buste e iniziai a cercare un regalo per il nonno. Entrai dentro un piccolo negozio d'abbigliamento e fui subito seguita da una commessa-ventosa-lagna-petulante, si quelle commesse che appena entri dentro un negozio ti perseguitano neanche fossi un criminale, quelle odiose commesse.
-Oppure abbiamo questo completo ricamato personalmente da un sarto Italiano di Milano..-
Mancava pochissimo e sarei esplosa, avrei lanciato sicuramente tutte le borse in aria per prenderla per i capelli.
Ma non accadde nulla perché un ragazzo si mise tra di noi impedendomi di guardare quella brutta faccia.
-Signorina aiuto io la mia amica se non le dispiace.-
-O-oh faccia pure certo..- sentì la voce della commessa tremare leggermente e solo dopo aver visto il ciuffetto del ragazzo capii il motivo di quel tremolio.
-Minhyuk Oppa! Grazie al cielo sei qua! Non ce la facevo più!- si girò verso di me, ed il mio sorriso diventò una smorfia dopo aver visto la sua faccia seria.
-Yah! Ma dov'è Jonghyung? Perché non è con te? E perché tu sei da sola?- mi stava tempestando di domande, una cosa che odio, mi fa sentire in colpa così!
-M-mi dispiace, l'ho perso, così sono venuta a cercare un regalo per il nonno...e poi non ho i vostri numeri!- dissi cercando di trovare una scusa, beh era vero..erano andati quasi tutti con Yonghwa..Oppa.
-E non potevi dirlo prima, dammi il telefono te li segno. Stupida.- prese il mio telefono ed iniziò a salvarmi i numeri.
-Tieni, e da ora in avanti guai a te a girare da sola! Capito?-
-Hmm, Va bene, Grazie Oppa!- dissi dandogli un piccolo bacino sulla guancia.
Sgranò gli occhi e si portò la mano sulla guancia, forse avevo azzardato con quel gesto ma i miei muscoli si erano mossi prima del cervello.
-Yah...cosa è tutta questa confidenza?- disse abbassando lo sguardo
-O..oppa mi dispiace, non ci pensiamo più ok?- era solo un ringraziamento alla fine, non doveva prendersela per così poco.
-Ahhh va bene, andiamo ho fame e voglio andare a casa!- disse sorridendo improvvisamente.
Ci dirigemmo verso la macchina, mi sentivo leggerissima finalmente, Oppa mi aveva preso tutte le buste e camminava davanti a me.
Mi soffermai su quelle spalle, nè troppo muscolose nè troppo sottili, un ciuffo spuntava sulla sua testa tenuto da un laccino blu, la pelle olivastra era messa in risalto dai denti bianchi. Non so perché ma provai un senso di sicurezza, di calore e strani brividi percorsero la mia schiena, provacondomi un po' di freddo. Mi abbracciai le spalle e cercai di riscaldarmi.
-SeungHee, stai bene?- disse Minhyuk che si era girato verso di me fissandomi stranito.
-Oh si Oppa arrivo subito- con una piccola corsetta raggiunsi la macchina dove trovai dentro il resto dei ragazzi.
-Ben arrivata!- disse Yonghwa seduto davanti a me.
-Ann...nyo Oppa!- dissi arrossendo leggermente.
-Yah Jonghyun ma sei impazzito? Perché l'hai lasciata da sola?- Minhyuk stava alzando troppo la voce e questo mi fece sobbalzare.
-Oh..io mi dispiace SeungHee non succederà più...- aveva lo sguardo perso nel vuoto e di tanto in tanto tirava delle occhiate a Jungshin che per il tutto il tempo aveva la faccia paonazza.
-Niente..Oppa, non ti preoccupare Minhyuk Oppa mi ha salvato i vostri numeri..-
-Aishhh non avevamo pensato a questo, è colpa nostra.- disse il leader sorridendo leggermente.
-Oh non fa niente davvero! Sono io che sono sbadata! Però adesso basta litigare tra di voi per una stupidata!- dissi guardando tutti e quattro i ragazzi.
-Ma non è una stupidata, se..se-
-Minhyuk Oppa! Ho capito, non ti preoccupare! So che sono un peso! E mi dispiace di avervi causato dei problemi!- dissi sorridendo tristemente.
Lo vidi abbassare di nuovo lo sguardo per poi guardare fuori dal finestrino.

 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

 

Era calato nuovamente il silenzio nella macchina fino a quando l'accompagnatore non ci disse di essere arrivati a destinazione.
-Scusa ma non doveva portare a casa prima me?- dissi all'uomo che aprì delicatamente la porta.
-Il signore ha degli impegni molto importanti stasera e non vuole lsciarla a casa da sola, quindi questa notte dormirà qua con i ragazzi.-
-Ah, va ben...COSAAAAA?- urlammo in coro tutti e cinque.
-Sta scherzando vero?- disse Minhyuk sbraitando.
-YAH! Non sono mica infetta da qualche malattia! Non importa che fai così solo perché non sopporti la mia presenza! Sei davvero strano Oppa! Troppo strano!-
-Ma non è per quello!-
-Ah non ti voglio più ascolatare!- dissi prendendo al borsa ed iccamminandomi verso la villetta davanti a me.
Aspettai per cinque minuti i ragazzi che arrivarono ad aprire la porta, Yonghwa dolcemente mi fece entrare per prima e mi fece accomodare sul divano, Jonghyun e Minhyuk come dei razzi andarono al piano di sopra mentre Jungshin si sdraiò sull'altro divano accanto a me.
-Io vado a farmi una doccia Seunghee, Jungshin fai compagnia a questa giovane fanciulla, grazie.-
-Oh...va bene.- Jungshin tornò a guardare la televisione che aveva acceso un'attimo prima, continuando a cambiare canale.
-Oppa, potresti smettere perfavore? Scegli un canale ti prego!- dissi sdraiandomi sul divano, le nostre teste erano separate solamente dagli enormi cuscini neri.
-Sai che invece io non sopporto te?- disse acido.
-Lo so Oppa, lo so.- si alzò di scatto, forse sorpreso da quella mia affermazione.
-Come lo sai? E continui a parlarmi?-
-Si che continuo a parlarti Oppa, perché so anche il motivo di questo tuo odio verso i miei confronti! So che sei inn..-
-TU! Vieni con me! ORA!- prese il mio polso e mi portò fuori nel giardino.

 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

 

Seduti sul dondolo continuavamo a rimanere in silenzio fino a quando non parlò.
-Si vede così tanto?- disse torturandosi le mani.
-Beh diciamo che me ne sono accorta dal primo momento, i tuoi sguardi, i tuoi sospiri e prima eri rosso in faccia e lui continuava a mandarti delle strane occhiate.-
-Oh beh, prima siamo caduti...ed i nostri visi erano vicinissimi.-
-Ahhh, capisco!- sorrisi leggermente e mi lasciai andare tranquillamente sul dondolo.
-Senti...ti prego non mi giudicare, se ti faccio schifo dimmelo in faccia ti prego...e poi a te...piace Jong? Io non lo so...vedi io lo amo così tanto...ecco-
-Oppa! Così mi deludi! Pensi davvero che sono quel tipo di persona? Che giudica se ad un uomo piace un uomo? Guarda che sei un essere umano anche tu sai? Sei una persona normale, come tutte le altre! E poi a me non piace Jong...a me piace....a me piace.. Yonghwa Oppa...-
-Allora i miei sospetti erano fondati.-
-Oppa...dai non si può vedere così tanto vero?-
-Si vede idiota, forse anche fin troppo..Beh adesso che è tutto sistemato posso anche smettere di odiarti!- mi diede un buffetto sulla guancia e si alzò per poi rientrare dentro casa.
-Ah..SeungHee...- disse affacciandosi nuovamente dalla porta - Dovresti guardarti in giro, ci sono molte persone che potrebbero farti felice- e poi sparì dietro quel pezzo di legno.

 

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Rimasi sdraiata sul dondolo non so per quanto tempo, cosa voleva dire Jungshin con quelle parole? Non riuscivo davvero a capire il significato e questo mi mandava in bestia. Improvvisamente sentii la mia testa alzarsi leggermente per poi posarsi su qualcosa di più duro, aprii gli occhi sorpresa e con stupore trovai Yonghwa che mi guardava e mi accarezzava dolcemente i capelli.
-O-oppa cosa ci fai...qua?-
-Pensavo che avessi voglia di compagnia così sono venuto qua con te...-
-Ah ok...-
-Ti da fastidio se stiamo così?-
-Ani, io....ecco.-
-Kekeke sai che sei buffa quando balbetti?-
Sorrise finalmente, sorrise di cuore.
-Oppa...sai che sei più bello quando ridi di cuore?-
-Grazie nanerottola...- poi però il suo sorriso si trasformò in una smorfia di tristezza.
-Seunghee ho sentito tutto prima, ho sentito...che io ti piaccio, sono arrivato quando hai detto quelle ultime parole...-
Rimasi fulminata da quella confessione, lui aveva sentito tutto, ma non ero preoccupata di quello. Ero preoccupata dalla risposta che mi avrebbe dato in quel preciso momento.
-Vedi sei una bellissima ragazza, simpatica, attraente, dolce...però vedi...io-
-Sei innamorato di un'altra, semplice Oppa.-
-Io Scusa Seunghee....io ti vedo come una sorellina...davvero scusami...-
-Oppa non devi scusarti, lo sapevo anche io. E' Hyomin vero?-
Annuii con il capo e fermò la sua mano sui miei capelli.
-Ma lei ama Jonghyun ed io non posso farci niente, nonostante Lui non provi niente per lei.-
-Mi dispiace Oppa che stai male, se hai bisogno di qualcosa vieni pure da me..ci sarò sempre come amica.-
-Ei queste cose dovrei dirle io che sono più grande!- mi diede un buffetto sulla guancia ed io sorrisi leggermente.
-Oppa...posso chiederti un favore?-
-Se posso...-
-Possiamo stare un po' così? Mentre tu mi accarezzi i capelli e mi canti Arigatou?-
-Ma non so cantarla bene come la canta Jong...-
-Ti prego Oppa...voglio davvero sentirla cantare da te...-
-Come vuoi ma non ti lamentare poi se non ti piace...-
Nel momento in cui le sue dita iniziarono a passare tra i miei capelli, nel momento in cui le parole iniziarono ad uscire dalle sue labbra, in quel preciso momento i miei sentimenti iniziarono ad uscire grazie a quelle piccole gocce d'acqua che iniziarono a scendere dai miei occhi.
Ero grata ad Oppa, mi aveva detto la verità, non mi aveva illuso, mi aveva confessato i suoi veri sentimenti.
Adesso mi sarei messa da parte e avrei riniziato ad Amare veramente qualcuno, qualcuno che mi avrebbe dato tutto il suo cuore.
-Arigatou...- pronunciai quest'ultima parola con un soffio di voce per poi affondarmi tra le braccia di Morfeo.
Da domani avrei ricominciato ad Amare veramente.


Radio Park Seung Hee 07FM - Devices

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Capitolo 9
*** Radio Kang Min Hyuk. 08 ***


On Air- Oh Baby - "Sistar"


Dannata bocca, dannata paura che Lei scopra tutto, che Lei scopra ogni mia piccola reazione, ogni mio piccolo battito, sussulto, tremolio.
-Perché? Perché devo essere sempre così stupido? Perché devo avere sempre paura delle risposte, quando maledetto me non faccio nemmeno le domande!?!?- ripresi a muovermi sul letto continuamente, preda di una crisi isterica degna di un'ajumma impazzita, quando qualcuno bussò alla porta della mia camera.
-Avanti.- mi rincomposi sul letto mettendomi a sedere e sistemandomi il ciuffo fuori posto.
-Minhyuk...posso parlarti?- Jonghyun entrò titubante dentro la camera, richiudendo la porta dietro le sue spalle. Sorpreso da quella visita rimasi incantato per pochi secondi per poi riprendermi immediatamente.
-Vieni pure Hyung...Cosa c'è?- chiesi acido ricordandomi dell'accaduto di alcune ore prima.
-Minhyuk volevo chiederti scusa per come mi sono comportato prima e soprattutto per aver mentito sul fatto che mi piacesse Seung Hee...- disse tutto d'un fiato facendomi rimanere incredulo.
-C-cosa stai dicendo Hyung? Tu devi essere impazzito- domandai più confuso che mai.
-Io Minhyuk...non giudicarmi...io credo di essermi innamorato di una persona...- shoccato da quell'affermazione pensai al peggio, spero solo che non si sia innamorato di Noona o sarebbe davvero stata la fine.
-E..chi sarebbe questa persona..?- chiesi curioso, speranzoso di non sentire quel nome.
-Jungshin. Io credo di amare Jungshin.-
Mi guardò fisso negli occhi ed io feci lo stesso, per poi scoppiare in una sonora risata.
-Ti sto confessando di amare un'uomo, Jungshin, e tu ridi?- chiese stordito.
-Ani, scusa, scusa. Solo che una cosa come lo hai scoperto?- questa curiosità mi ucciderà prima o poi, idiota di uno Jonghyun finalmente l'hai capito.
-Beh al centro commerciale per sbaglio ci siamo scontrati e lui mi è venuto sopra, siamo caduti...i nostri sguardi erano così vicini...che ...il mio cuore batteva all'impazzata...e...insomma l'ho capito alla fine.- improvvisamente lo abbracciai e lo rassicurai.
-Hyung, non ti giudicherò se sei innamorato di un uomo. L'Amore è amore. Solo che ti odio per avermi fatto stare male per Seung Hee!- dissi sciogliendo l'abbraccio e dandogli un pugno nel fianco sorridendo.
-Scusa piccolo, non volevo davvero. Volevo vedere la reazione di Jungshin ma si vede che a lui non interessa niente di me.-
-I D I O T A!- dissi puntandogli ad ogni lettera il dito contro la fronte -Dovresti andare a confessarti subito se non vuoi perderlo.- finito di pronunciare quelle parole con uno scatto aprì la porta e si fiondò fuori. Finalmente l'aveva capito anche lui, adesso toccava a loro chiarirsi, ora sarei rimasto a guardare il loro Amore crescere sempre più.

 

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Soddisfatto scesi in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, aprii il frigorifero e mi chinai a prendere la brocca d'acqua ma quando richiusi l'anta e alzai lo sguardo dalla finestra intravidi Yonghwa e SeungHee sul dondolo: lei sembrava che stesse dormendo e Hyung le accarezzava dolcemente i capelli, rimasi paralizzato a guardarli non so per quanti minuti.
Improvvisamente Hyung alzò lo sguardo e mi sorrise per poi farmi il segno di avvicinarmi, come ipnotizzato andai fuori e in un secondo mi ritrovai davanti a loro.
Seunghee stava dormendo beatamente e Hyung si alzò lentamente, poggiando un cuscino sotto la sua testa per farla stare comoda.
-Minhyuk parliamo un po', ti va?- mi chiese dolcemente.
-Va bene Hyung, anche io ti devo parlare.- dissi più sicuro che mai.
Ci sedemmo sugli scalini di casa, e da quella posizione potevo benissimo vedere SeungHee dormire come un'angioletto.
-So che in questo momento mi stai odiando, non devi fingere.- disse con una smorfia.
-Non ti odio Hyung, ma non ti lascerò Seung Hee, a me piace. Piace troppo.-
Questa volta fu lui a ridere, non io come prima con Jonghyun.
-Perché ridi Hyung? Non sei divertente.- dissi scorbutico.
-Io non voglio SeungHee, sai benissimo di chi sono innamorato e diciamo che prima lei ha capito di essere "Innamorata" dell'idea di Amare qualcuno follemente.-
Rimasi per due secondi spaesanto per poi capire il senso di quella frase.
-Quindi...lei non ti ama e tu non vuoi lei alla fine?-
-Certo che sei lento a capire le cose è Min? Beh io ora vado a dormire, portala tu a letto, da ora in avanti la dovrai far innamorare di te, no?-
-Lo so non ti preoccupare!- dissi sorridendo a Hyung.
-Hyung! Grazie.- dissi prima che la sua testa scomparisse dietro la porta, lui alzò la mano e si diresse al piano superiore.

 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§



Per cinque interi minuti rimasi a fissare SeungHee, quando improvvisamente iniziò a muoversi continuamente e a stringere forte il cuscino, pensando che stesse male accorsi accanto a lei, inginocchiato accanto al dondolo.
Appoggiai la mano sulla sua fronte ghiacciata, e iniziai a chiamarla delicatamente.
-SeungHee, svegliati ti prego...SeungHee- improvvisamente aprì i suoi piccoli occhi e di colpo mi abbracciò tremante, rimasi a braccia aperte incredulo e sorpreso da quel gesto, ma poi con coraggio la strinsi forte accarezzandole i capelli.
-Oppa, ho fatto un brutto sogno, meno male che sei qui tu.- quelle parole scaldarono il mio cuore, ma non volevo essere la seconda scelta.
-SeungHee...non devi dire così...perché Yonghwa...-
-Oppa..- appoggiò le sue manine delicate sulle mie guance e avvicinò il suo viso al mio, sempre più vicino, sempre di più..fino a quando il sapore delle sue labbra non si disperse sulle mie.
Preso da quel gesto sentii le sue labbra dischiusersi leggermente, come se volesse darmi il permesso di baciarla, e così feci. Chiusi gli occhi e feci entrare la mia lingua, facendola giocare con la sua. Il suo dolce sapore invase il mio corpo facendolo tremare.
Dovemmo staccarci, ormai senza fiato, sorrise imbarazzata, sorrisi imbarazzato per poi spostargli i capelli dal viso e dandole un piccolo bacio sul naso.
Poteva andare meglio di così? Potevo volere di più dalla vita? Potevo stare meglio di così?
Ora come ora non mi interessava avere qualcosa di più da lei, mi bastava semplicemente essere la causa del suo sorriso.

 

Qui è radio Kang Min Hyuk.06FM – Sulla cresta dell'onda.

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Capitolo 10
*** Radio Lee JongShin. 09. ***


On Air: "One" – MBLAQ

Speravo che fosse solamente quello. Speravo di aver capito perfettamente, speravo di aver azzeccato. Corsi verso la camera di Jungshin e mi fermai proprio davanti a quella maledetta porta dove ogni santa notte tenedevo l'orecchio per cercare di sentire qualche piccolo movimento. Bussai una volta, due volte, tre volte ma nessuno rispose, così decisi di entrare lo stesso. Pensai di non trovare nessuno invece con sorpresa scoprii il mio piccolo maknae sdraiato sul letto con l'Ipod alle orecchie ad occhi chiusi. Sembrava davvero preso da quella canzone perché muoveva ritmicamente il piede scalzo e le mani sul suo petto.

Cercando di non fare rumore mi sedetti vicino a lui ma con un risultato orribile visto che lui aprì gli occhi, si alzò di scatto seduto sul letto e si tolse le cuffie guardandomi sbalordito e confuso.
-H-hyung cosa fai qua?- chiese con la voce nervosa.

"Come se non ti conoscessi Jungshin, allora è vero che mi stai nascondendo qualcosa."

-Jungshin non mi devi dire niente? Mi stai nascondendo qualcosa?- dissi con tono deciso e diretto.
Seguii il suo sguardo, i suoi movimenti con attenzione e lo vidi prendere colorito ed agitarsi ancora di più.
-I-io niente Hyung...perché? Minhyuk ti ha detto qualcosa?-

"Certo che sei davvero stupido però."

-Perché? Cosa doveva dirmi? Mi devi dire qualcosa allora.- ribattei mezzo divertito, ovviamente cercando di fare il serio, ma stava diventando difficile.
-Io..io..ecco, insomma...vedi...-
-Jungshin.- dissi sospirando
-Si Hyung.-
-Chiudi gli occhi.-
-Perché?- disse curioso ma spaventato nello stesso momento.
-Niente domande chiudi gli occhi.-
Senza farselo ripetere due volte chiuse gli occhi. Guardai il suo viso delicato e leggermente colorato di rosso nervoso, i suoi capelli ribelli rendevano ancora di più la sua faccia tenera.
Mi avvicinai cautamente controllando sempre che i suoi occhi fossero sempre chiusi, e alla fine posai le mie labbra sulle sue, unendoci in un piccolo bacio.
Aprì subito gli occhi sorpreso di quel mio gesto ma non si mosse da quella posizione, mi staccai leggermente tanto da poter parlare e presi il suo viso tra le mie mani.
Al diavolo l'orgoglio, al diavolo tutto quanto.
-Perché non me l'hai detto? Perché non mi hai detto che mi hai sempre amato? Idiota, idiota di un Jungshin!-
Immobilizzato dalle mie mani ma soprattutto dalle mie parole posò le sue mani sulle mie e delle piccole goccioline iniziarono a scendere dai suoi occhietti lucidi.
-Hyung...mi dispiace... però tu ora..non capisco...-
-Jungshin, io ti amo.- dissi dandogli nuovamente un bacio a fior di labbra.
-Hyung!- mi abbracciò improvvisamente come se fosse un bambino, o meglio lo era. Era il mio piccolo e da oggi sarebbe stato SOLO ed esclusivamente mio.
-Hyung non sai quanto sono felice! Non sai quanto sognavo questo momento e sognovao di fare l'amore con te, di accarezzarti di baciarti..di....-
Sorrisi imbarazzato ma felice a quella confessione ma quello che sembrava imbarazzato era lui perchè iniziò a balbettare e non si voleva staccare dall'abbraccio.
-Jungshin è vero quello che hai detto? Tu...vuoi davvero fare l'amore con me?- chiesi curioso ma conoscendo già la risposta.
Finalmente si staccò da me e mi guardò negli occhi un secondo per poi abbassare lo sguardo imbarazzato.
-Io si...però hyung tu non devi, io è solo un sog-
Non gli feci finire la frase che già ero sopra di lui, affamato,voglioso di sentirlo mio completamente.
-Chi ha detto che non voglio? Non decidere per me Jungshin, tu da oggi mi appartieni.-
-Ani Hyung, io sono sempre stato tuo, anche se tu non lo sapevi.-
-Aishhh Jungshin!- dissi dando un pugno sul letto -E' colpa mia! Se solo mi fossi accorto prima di questo sentimento non avrei perso tutto questo tempo.-
Fece forza sui gomiti e mi diede un bacio -Ma ora siamo qua no? Vivimi Hyung perché io ti vivrò con tutte le forze che ho in corpo.-
Come si fa a non amare un ragazzo così? Come ho fatto a non capirlo prima? Ma non importa seguirò il suo consiglio e vivrò fino in fondo questo nostro amore.
Ripresi a baciarlo con foga per poi sfilargli la maglia seguita subito dopo dai miei e suoi vestiti, ritrovandoci completamente nudi io sopra lui.
Potevo sentire perfettamente le nostre voglie a stretto contatto, potevo sentire il calore che emanavano i nostri corpi e pensavo che sarei stato io a comandare, ma con sorpresa Jungshin mi fece sdraiare sotto lui.
-Jungshin..cosa vuoi fare?- domandai confuso.
-Hyung voglio essere solamente la causa del tuo ansiamare.- e detto questo iniziò a baciarmi il collo lasciandomi delle piccole macchiette rosse per poi scendere ai capezzoli mordicchaindoli, poi improvvisamente scese ancora più giù arrivando alla mia erezione che voleva sentirlo più di ogni altra cosa. Guardandomi dritto negli occhi affondò le sue labbra sulla mia carne bollente muovendosi ritmicamente.
-Jungshin...- sbiascicai inarcando la schiena e mandando la testa all'indietro per poi ritornare a guardarlo.
Quello che stava facendo mi stava mandando letteralmente fuori di testa, soprattutto perchè non voleva staccare i suoi occhi dai miei.
Continuava e continuava fino a quando non decisi di rivoltare la situazione con forza o sarei venuto da un momento all'altro.
-Ora tocca a me piccolo.- dissi maliziosamente mentre mi sfoggiava un sorriso che prima d'ora non avevo mai visto, quel sorriso che ora era davvero mio.
Senza esitare troppo affondai subito tra le sue gambe provandogli dei piccoli urletti e respiri troppo profondi.
La testa si muoveva velocemente aiutata anche dalla mano del piccolo maknae che sembrava aver perso il controllo.
-Hyung...ti voglio...ora..dentro me...- disse improvvisamente tra un gemito e un urlo.
Ritornammo faccia a faccia e sorrisi nervoso -Jungshin sei sicuro? Non ho fretta...-
-Hyung ti voglio davvero, voglio che sia tu la mia prima volta.- disse arrossendo.
-Grazie.- sussurrai al suo orecchio mentro con la mano umida scesi verso il basso e dopo aver fatto un respiro profondo entrambi, iniziai a prepararlo, era davvero la sua prima volta.
Lentamente e deicatamente entrai dentro lui, cercando di non fargli male, si aggrappò alle mie spalle mentre qualche lacrima causata dal dolore rigava il suo viso perfetto.
Avvicinai il viso al suo e spostai un ciuffod i capelli dalla sua fronte sudata per poi baciarlo sul naso.
-Ti Amo Jungshin.- dissi sorridendo.
-Anche io Jonghyun.- disse sorridendo anche lui leggermente.
Dopo varie spinte lo sentii rilassarsi e gli urli, i gemiti che prima erano causa di dolore ora erano il frutto del piacere.
-Jonghyun...sto per venir...e- disse ansimando.
-Anche io...Jungshin...- diedi l'ultima forte spinta e tutte due raggiungemmo il piacere nello stesso momento.

 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

 

Sdraiati sotto le coperte Jungshin era appoggiato sul mio petto mentre dolcemente gli accarezzavo i capelli.
-Non somai mai stato meglio.- dissi ridendo.
-Nemmeno io..Jonghyun...- disse stringendomi.
-Sai, mi piace quando mi chiami per nome.- non mi piaceva, lo amavo.
-Davvero!? Posso chiamarti così?- disse alzando lo sguardo incrociando i miei occhi.
-Tutte le volte che vuoi.- sorrisi baciandolo sulla fronte.
Si riappoggiò a me per poi finire tutte e due tra le braccia di Morfeo, l'unico testimone di quella notte d'Amore.

 

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Non so che ore erano precisamente, ma mi sentivo riposato, ma soprattutto mi sentivo felice.
Aprii gli occhi titubante, avevo paura che fosse stato tutto un sogno, ma quando li aprii finalmente Jungshin era ancora accanto a me che dormiva beatamente.
Avevo fatto l'Amore con luii, avevo fatto finalmente l'Amore con il miopiccolo maknae.

 

 

 

 

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

 

Avevo deciso di starmene a meditare in camera ascoltando la sua voce, così mi distesi sul letto con "A.ri.ga.tou" a tutto volume quando sentii il letto muoversi.
Aprii gli occhi e con sorpresa trovai Jonghyun davanti a miei occhi, chiesi cosa voleva ed iniziò a fare strane domande.
-Jungshin non mi devi dire niente? Mi stai nascondendo qualcosa?- disse deciso.
-I-io niente Hyung...perché? Minhyuk ti ha detto qualcosa?-

"Aishhh così mi faccioscoprire merda"
 

-Jungshin.-
-Si Hyung.-
-Chiudi gli occhi.-
-Perché?-
-Niente domande chiudi gli occhi.-


Non so come successe ma mi ritrovai tra le sue braccia che mi baciava.

Si stava confessando, il MIO Hyung si stava davvero confessando a me.


-Jungshin, io ti amo.-


Al diavolo l'oroglio. Mi amava e mi interessava solo questo.
Facemmo l'Amore tutta la notte ed è stato fantastico potermi dare completamente a lui, lui era mio e io ero suo.
E adesso eccomi qua, faccio finta di dormire solo per prendermi tutte le coccole senza che ricambi.
Beh per una volta gliela voglio far pagare, mi meritavo tutte queste coccole, anche quelle che potevo avere ma che per colpa della sua stupidità non ero riuscito a godermi.

-Jungshin lo so che non stai dormendo-

Beccato! Ma non mi interessava, da oggi avrei fatto il possibile per averlo al mio fianco per il resto della vita.

 

Radio JongShin 00FM- Love.


BlaBlaBla: Prima scena Yaoi D: 
Chuuuuuu :D

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Capitolo 11
*** Radio Park Seung Hee. 10 ***


On Air: Lie – C.N Blue.


-SeungHee.., Seunghee, Seunghee!-
Sorpresa da quel richiamo continuo aprii gli occhi, trovando Minhyuk a pochi centrimetri dal mio viso. Provai uno strana sensazione, in quel preciso istante volevo solamente essere abbracciata e coccolata da Lui.
-Oppa, ho fatto un brutto sogno, meno male che sei qui tu.- Bella scusa Seunghee, da quando sei così idiota? E da quando usi queste scuse da quattro soldi? Ma soprattutto da quando fai questi pensieri su Min?
Sentii le sue braccia stringermi in vita per poi risalire ad accarezzarmi i capelli, dei piccoli brividi spuntarono su tutta la mia pelle, inchiodandosi sul petto, proprio sul cuore che iniziò a battere impazzito.
Inaspettatamente sciolse quell'abbraccio per fissarmi negli occhi.
-SeungHee...non devi dire così...perché Yonghwa...- Giuro che non so con quale coraggio ho fatto quel che ho fatto, so solo che mi sono ritrovata a baciare Minhyuk, a baciarlo senza chiedergli il permesso.
Privi di ossigeno dovemmo staccarci, con delicatezza posò sul mio naso un piccolo bacio e questo mi fece sorridere e lui fece lo stesso. Forse questa è stata la mia confessione, piccola ma rimane pur sempre una confessione. Credo davvero che la mia non sia solamente un'infatuazione, credo davvero che non sia solo amicizia quello che provo per lui.
Poi di colpo quel silenzio che regnava fra di noi fu spezzato dalle parole, fredde ma dolci di Oppa.
-SeungHee, so come ti senti adesso. So che la scelta di Hyung non ti va bene, beh non sei innamorata va bene ma ti piace...ma non voglio davvero essere la tua seconda scelta...-
Abbassai lo sguardo frastornata, confusa, arrabbiata.
-Vedi? Lo sai anche tu. Se abbassi lo sguardo un motivo c'è..Io non so che pensare...mi sento strano, stanco, preso in giro!- sbraitò il batterista alzandosi di scatto.
-Quindi pensi che mi sono innamorata di Yonghwa?- domandai a denti stretti, cercando di non piangere, ma soprattutto di non perdere il controllo.
-E non ho ragione? prima mi ha detto che non lo sei, ma guardati! Appena ti ho fermato, appena ho detto quelle parole hai abbassato lo sguardo in segno di arresa! E continui a negarlo? Io non ho né voglia né il tempo di stare dietro ad una bambina indecisa come te!- tuonò di colpo facendomi sobbalzare.
-Stai sempre attaccata agli altri, sorridi se Hyung ti sorride ma quando guardi me diventi seria e abbassi lo sguardo!- continuò alterato.
"Perché non riesco a reggere il tuo sguardo carico, non riesco a reggere tutto quello strano effetto che mi fai, mi fai sentire strana, confusa, agitata"
-Hai ragione Oppa..- mentii ormai al limite della sopportazione, alzai lo sguardo pieno di rabbia verso di lui e mi drizzai dal dondolo per poterlo guardare meglio.
-Cosa?- chiese sgranando gli occhi.
-Ho detto che hai ragione, la notizia di oppa mi ha sconvolta...l'hai detto anche tu no? Che sono innamorata di Yonghwa." inventai portando lo sguardo altrove alla fine della frase.
-Si...l'ho detto anche...io- affermò – Si! L'ho detto, e fai bene! Non me ne frega un bel niente di quello che fai, con chi esci o dove vai. Tu..non centri niente con me, con la mia vita, e con tutto il resto!- strillò furente verso di me.
-BENE! Nemmeno tu fai parte della mia vita e soprattutto non lo farai mai!- sbraitai fuori di me, per poi scappare in camera.
Chiusi la porta dietro le mie spalle e mi lasciai cadere a terra, stremata.
Idiota! Stupido! Scemo! Perché ha detto tutto quello? Perché!? Dove è finita quella ragazza orgogliosa? Dov'è andata a finire la ragazza sicura di sé, la ragazza che camminava a testa alta nonostante le sconfitte?
Odio questo cambiamento in me, odio sentirmi così fragile, odio sentirmi così debole davanti ad un'altra persona...odio tutto questo...
Mamma, papà è tutto un'incubo vero? Domani mattina mi sveglierò e voi sarete ancora insieme a me vero?
Mi alzai barcollando e mi sdraiai sotto le coperte senza cambiarmi, non avevo voglia..volevo solamente dormire. Perché almeno in quelle ore potevo sognare, potevo vedere i miei genitori ancora insieme a me, e da stasera magari Min sarebbe stato al mio fianco durante quei momenti.
 

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Mi alzai dal letto verso le dieci con un tremendo mal di testa, non so per quanto tempo avevo pianto , mi ricordo solo di essermi addormentata sul tardi. Scesi le scale a passo di lumaca per poi buttarmi sulla sedia in cucina. Sentivo sei occhi puntati su di me e questo mi metteva a disagio, soprattutto quando ero in quello stato.
-Cosa c'è? Il gatto vi ha mangiato la lingua?- chiesi esasperata da quella situazione, Min non mi degnava di uno sguardo era fisso sulla sua tazza di caffè e non si spostava di un millimetro.
-Seunghee, sei sicura di stare bene? Perché non dici a tuo nonno di rimandare la festa di oggi? Sei pallida...- disse il leader avvicinandosi a me -No Oppa...sai quanto tiene a questa festa.- affermai bevendo un goccio di caffè. -Se hai bisogno di qualcosa dimmelo e corro subito da te..- disse Yonghwa spostandomi una ciocca di capelli dalla guancia.
Un colpo forte ci fece sobbalzare tutti, Min si era improvvisamente alzato e la sedia era caduta a terra per colpa della sua spinta.
-Potete consumare le vostre sdolcinate scenette da un'altra parte?- sbraitò senza guardarci negli occhi per poi dirigersi al piano di sopra.
Abbassai lo sguardo stanco e velocemente gli occhi si riempirono di piccole goccioline salate.
-Seunghee...cosa è successo ieri sera?- chiesero il bassista e il chitarrista abbracciati.
-Ci siamo baciati...ma lui...lui ha detto che per lui ...non sono niente...ha detto che lui per me è solamente la seconda scelta..- sbiascicai inmezzo ai singhiozzi.
-Che idiota!- sbraitò Yonghwa alzandosi dalla sedia -Seunghee vatti a cambiare ti porto in un posto. Niente ma, no, perché! Ti aspetto in macchina.- con un cenno debole del capo affermai per poi salire al piano sopra per cambiarmi.
 

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-Stai uscendo con il tuo amato vedo!- una voce fredda mi fece voltare non appena chiusi la porta della stanza per scendere, mi girai e trovai Min davanti alla porta del bagno che mi guardava con un sorriso a dir poco glaciale.
-Quello che faccio non ti deve interessare, l'hai detto tu no che non faccio parte della tua vita?- sibilai tra i denti per trattenere le lacrime.
-Certamente, ma Hyung è mio amico. Quello che fa lui mi interessa.- pronunciò le ultime frasi con un filo di amarezza e rabbia ma non ci badai molto.
-Allora vai a domandarlo a lui, ci vediamo ciao.- dissi scendendo le scale di fretta.
Fanculo Min, non capisci proprio niente.
 

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-Dove stiamo andando?- chiesi sbuffando -E' da mezz'ora che stiamo camminando! Non potevi lasciare la macchina più vicina?- domandai esasperata.
-Senti non è colpa mia se non fanno entrare in centro oggi!E non ti lamentare, vuoi o no farti bella per la festa?- disse Yonghwa fermandosi davanti a me.
-E a cosa servirebbe? Min non mi noterà mai, sai benissimo quello che mi ha detto.- costatai debolmente.
-Oh insomma Seunghee vuoi essere più positiva? Più decisa? Smettila di fare la bambina!-
-E mi spieghi a cosa servirebbe, di grazia! Io non sono come tutte le vostre amichette nel mondo dello spettacolo! Io non sono sicura come loro, non sono bella come loro, NON LO SONO! E SMETTETELA DI DIRE CHE VI ASPETTATE QUALCOSA DA ME!- sbraitai entrando in un negozio dietro Yonghwa.
-Non urlare Seunghee! Non con me!- mi gelò lui voltandosi verso di me.
-Sc...scusa..- chinai la testa in segno di scuse.
-Lascia stare, non fa niente. Chi è che si aspetta qualcosa da te? Ah..tuo nonno vero?- Con un lieve cenno del capo confermai e quel magone che avevo messo da parte in quei giorni era riapparso prepotente.
-Io voglio davvero aiutarlo e mandare avanti il suo sogno...ma se non ho le potenzialità? Se non ne sono capace? Io...non voglio rovinare tutto quello che lui ha fatto con grande fatica...- confessai imbarazzata.
-Ma non hai ancora provato no?- sorpresa da quella domanda alzai di scatto lo sguardo e lo vidi sorridere dolcemente.
-Cosa..?- domandai confusa
-Dico, non hai ancora provato! E come fai a dire che non ne sei capace? Smettila di sottovalutarti Seughee, sono sicuro che sei all'altezza di questo compito! Ed ora basta essere tristi! Noona!?- urlò richiamando l'attenzione di una signora.
-Ohh siete arrivati vedo!- trillò guardandoci e prendendo i cappotti dalle nostre mani.
-Rendila perfettamente perfetta.- le ordinò Yonghwa in modo scherzoso.
-Agli ordini! TU! Vieni con me cara! Fra poco sarai un'altra persona!-
Guardai Oppa per l'ultima volta come chiedergli aiuto, ma la sua risposta fu solamente un cenno con la mano ed un sorriso malefico.
Maledetto me l'avrebbe pagata sul serio questa volta, ma ero grata per questo suo comportamento fraterno, forse aveva davvero ragione. Mi sarei impegnata per mio nonno, e soprattutto stasera mi sarei confessata a Minyuk, forse.

 

Qui è Radio Park Seung Hee 04FM. Sbaglio o la tempesta non era prevista?

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