Hanabi

di Dakota94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piccole Gocce ***
Capitolo 2: *** Si inizia! ***
Capitolo 3: *** Stiamo arrivando! ***
Capitolo 4: *** Tutti devono vivere! ***



Capitolo 1
*** Piccole Gocce ***


   


Piccola premessa: Voglio ringraziare di cuore la mia beta Beat che mi ha aiutato in questo capitolo e la mia fidata amica Estre, che mi ha sopportata e supportata per tanto tempo dandomi dei preziosi consigli! Questo è una parte del suo regalo di compleanno (anche se in ritardo di un mese e più ahaha). Questo capitolo è dedicato a voi due!






Piccole Gocce.


HANABI.


Clic... clac... clic... clac...Uno... due... uno... due.

Le gocce d'acqua filtrano attraverso il soffitto pietroso della cella in cui sono tenuta prigioniera aumentando così il grado di umidità al suo interno rendendomi difficile la respirazione. Stanca cerco di appoggiare la schiena al muro dietro di me e al contatto freddo con la parete vengo percorsa da leggeri brividi. I piccoli tagli che ho su tutto il corpo iniziano a bruciarmi e da alcuni ancora non rimarginati esce del sangue che prontamente lecco per disinfettarmi, o almeno cerco.

Mi guardo poi in giro ma l'oscurità non fa altro che avvolgere lo spazio in cui mi trovo, rendendomi cieca come una talpa; tutto ad un tratto però sento il cigolare di una porta e della luce penetra all'interno della stanza, illuminandomi.

- Su alzati; è ora della visita medica - dice rudemente la guardia con un ghigno sul suo losco volto.

Mi alzo traballando sulle gambe, stremata ed impaurita per quello che mi attende una volta varcato quel confine che mi reclude da ogni contatto umano. Una volta uscita l'uomo mi afferra bruscamente il braccio e mi trascina velocemente verso un'altra stanza, strattonandomi ogni qualvolta perdo l'equilibrio.

Arrivati a destinazione si accinge ad aprire la porta davanti a noi e allo stesso modo di come mi aveva tirato fuori dalla mia cella, mi ci butta dentro.

La stanza di un colore bianco immacolato presenta un arredamento molto spartano e la forte luce al neon mi rende difficile tenere aperti completamente gli occhi, ormai abituati al buio pesto della stanza in cui ero tenuta fino ad un attimo prima.

- La prego di sedersi sul lettino - mi intima la voce di una dottoressa seduta dietro ad una scrivania; attraverso gli occhiali da vista mi scruta con sguardo superiore, poco dopo si alza e si avvicina al lettino su cui mi sono stesa.

Con un stetoscopio inizia a controllarmi il battito cardiaco per poi cominciare a medicare i tagli spalmando su di essi una pomata verde che poi si appresta a mettere via all'interno di armadietto.

- Bene il battito cardiaco è regolare e grazie a questa pomata cicatrizzante i tagli si rimargineranno-mi dice- la prego di seguirmi ora - finisce poi per dire e si avvia verso un'altra porta che mi conduce nella solita stanza degli esprimenti.

- No vi prego basta...non voglio...vi prego - supplico i vari scienziati, mentre disperata mi butto a terra e mi trascino verso la parete; quelli però mi scrutano ansiosi pronti ad infilare le loro siringhe sotto la mia pelle.

Due di questi si avventano subito su di me prendendomi per le braccia e nonostante sia priva di forza tento di liberarmi strattonandomi da una parte all'altra, ma senza successo.

- Mettetela sulla barella - ordina un altro scienziato scuro di capelli e dagli occhi nascosti da spessi occhiali.

Con noncuranza vengo deposta sopra la barella e legata ad essa con delle cinghie in cuoio che, stringendomi, strofinano contro la mia pelle facendomi male ogni qualvolta tento di liberarmi.

- Stai giù brutta idiota;è inutile che ti ostini ormai dovresti sapere che non puoi più fare niente - continua a dire lo scienziato di prima ridendomi in faccia.

Esatto...ormai sono rinchiusa in questo oblio da molto tempo...da quando il signore dell'isola mi ha catturata e portata via dalla mia famiglia. Tutto a causa del mio potere...quanto vorrei non essere nata.

Da quando sono qui vengo continuamente sottoposta a esperimenti per poter imparare ad usufruire di questo mio “pregio” per rendermi utile al lord...un uomo avaro che non pensa ad altro che al proprio interesse.

Sento il grosso ago di una siringa penetrarmi una vena ed allora urlo di dolore ma la mia bocca viene prontamente tappata con una mano ed un pugno non tarda a colpirmi il viso.

Sputo del sangue e vado ad osservare il buco da cui ora hanno tolto quell'aggeggio, fa male...molto male...sento bruciare...mi sento bruciare dentro.

Il mio respiro inizia a farsi più affannato, la vista si annebbia ed il dolore all'interno del mio corpo aumenta e in preda a delle convulsioni inizio a agitarmi.

- Finalmente...il siero sta avendo effetto...abbiamo trovato la formula giusta! - esclama esaltata l'infermiera che prima mi aveva visitato.

- Sì Lord Evans sarà felice di questa novità - sento la voce di un altro scienziato ma non riesco a guardarlo ormai in preda alle convulsioni, che tutto ad un tratto smettono quando, tramite un'altra siringa, mi iniettano dentro una sostanza soporifera che in pochi minuti mi fa addormentare, ed ancora una volta il mio mondo diventa nero come la pece.

Clic... Clac... Clic... Clac... Uno... Due... Uno... Due.

Apro lentamente gli occhi...sentendoli pesanti come tutto il corpo del resto...mi guardo attorno per vedere se sono ancora in quell'orribile stanza di tortura ma con mia gioia sono nella mia cella.

Perfino un posto buio e lugubre come questo è meglio a quella stanza.

Richiudo gli occhi per riposarmi ancora un po' ma all'improvviso un forte bruciore interno mi fa urlare di dolore e in un attimo mi ritrovo avvolta dalle fiamme... continuo ad urlare finché dalla porta d'ingresso non entrano di corsa la dottoressa e lo scienziato dagli occhiali spessi che alla vista di quello che mi sta accadendo rimangono alquanto allibiti ed inorriditi... ma subito si accingono a buttarmi addosso un secchio d'acqua portato lì nel frattempo dalla guardia. Una volta spento il fuoco che mi avvolgeva si apprestano a mettermi un collare di bronzo intorno al collo e posso vederli tirare un sospiro di sollievo prima che lascino di nuovo la cella... prima che io mi addormenti di nuovo.



Intanto in un altro luogo, nell'oceano, la ciurma di Cappello di paglia, insieme alla fidata nave Going Merry, compagna di mille avventure, solcava le onde avanzando verso la nuova meta.

-Ho fame!-urla affamato Rufy ed il rumore del suo stomaco che reclama il cibo non tarda ad arrivare-Perché questi pesci non abboccano? Uffa! Dai pesciolini abboccate e fate felice paparino- finisce di dire mentre fa ciondolare le gambe dal bordo della nave.

- Anche io ho fame - si lamenta il piccolo dottore che in parte al capitano dà una mano nella pesca.

- No abbiate timore compagni miei tramite la mia nuova invenzione riusciremo ad approvvigionarci tanto buon pesce! - urla Usop mettendo una gamba sopra il bordo della nave e facendo segno di vittoria mentre mostra il suo ultimo marchingegno appena inventato.

- Sei grandioso Usop! - esultano in coro Chopper e Rufy con le stelle agli occhi, impazienti di vedere all'opera la nuova diavoleria.

- Lo so lo so... cari senza di me sareste perduti - dice il moro vantandosi delle sue “abili” doti - ed ora state bene a vedere perché una montagna di pesce così grande non l'avete mai vista in vita vostra - e per completare il suo discorso lancia la sua nuova canna da pesca retata in mare.

I tre attendono trepidanti il segnale della cattura della tanto attesa preda quando, ad un tratto il filo della canna inizia a tendersi e a tirare la canna dentro l'acqua.

- Ha abboccato - esclama Usop tirando verso di lui la canna non riuscendo però nell'impresa - ma che state a guardare voi!!! Datemi una mano! - urla poi in preda all'agitazione ed allora sia Rufy che Chopper aiutano Usop nell'ardua impresa quando una grande ombra non appare tra le acqua cristalline.

- Un mostro marino! Non vedo l'ora di mangiarlo - dice Rufy ed allora inizia a tirare più forte fino a quando, ormai al limite, la canna non si spezza in due lasciando i tre caparbi pescatori a bocca asciutta.

- Oh no!!! E adesso? Volevo tanto mangiarlo - deluso il capitano della ciurma si butta a terra mentre gli altri due compari, scampati al mortale pericolo tirano un sospiro di sollievo.

- Fiu per fortuna la canna si è rotta - asserisce Usop riprendendo colorito - Si davvero... per fortuna che anche questa tua invenzione non ha funzionato - aggiunge poi Chopper.

- Si si... aspetta... come hai detto scusa?! - urla l'inventore nei confronti del medico e subito inizia a rincorrerlo per tutto il ponte della nave nell'intendo di prenderlo e di fargli rimangiare le parole appena dette. Nel frattempo Rufy ride a squarciagola per la scenetta comica che gli si presenta davanti.

- La volete piantare di fare tutto questo baccano?! - urla Nami mentre tira un violento pugno in testa a tutti e tre - Grrr voglio un po' di pace! Capito?! - finisce poi per dire mentre digrigna i denti come un cane furente.

- Ahia Nami ci hai fatto male - piagnucola cappello di paglia in nome di tutti i tre malcapitati, mentre si massaggiano un bernoccolo dolorante spuntato in testa.

- Guardate ragazzi c'è un isola davanti a noi - asserisce Zoro indicando con la mano una piccola isola dall'aria confortevole.

- Siiiii finalmente si mangiaaa! - e felicemente Rufy, Chopper e Usop saltellano da un punto all'altro della nave.

- Ho detto di piantarla! - li sgrida di nuovo la navigatrice in preda ad una crisi di nervi-una volta approdati penserò a comprarmi qualcosa di carino tu vieni con me Robin? - chiede poi all'archeologa.

- Certamente - le risponde lei in modo gentile,sorridendole.

- Ogni cosa che comprerete vi starà bene, o mie care! - le adula nel frattempo Sanji.

Pochi minuti dopo tutta la ciurma si appresta a scendere dalla Going Merry, in cerca come prima cosa fondamentale di un posto dove potersi rifocillare.

Intanto una giovane ragazza dell'età di circa diciassette anni passa vicino alla truppa e osservandoli spalanca gli occhi.

- Voi siete la ciurma di cappello di paglia? - chiede ansiosa.

- Certo siamo noi! - risponde Rufy alzando il pollice nella sua direzione, ricevendo poi una sberla da Nami.

- Non puoi andare in giro a dire chi siamo alla gente, se la marina ci scoprisse sarebbero guai - gli sussurra poi all'orecchio.

- Vi prego aiutami! Vi scongiuro ho bisogno del vostro aiuto! - chiede poi in ginocchio la giovane con le lacrime agli occhi mentre i ragazzi la osservano allibiti per la sua reazione.

- Avanti dicci di cosa hai bisogno - risponde Rufy serio mentre la osserva singhiozzare ed in quel momento la ragazza alza gli occhi azzurri verso di lui, finalmente riaccesi da una nuova speranza.

 

DAKOTA TIME:

Hello everybody! Io sono Dakota e questa è la mia prima storia che scrivo sul mondo di One piece.

Ringrazio prima di tutto coloro che sono arrivati fino a questo punto, compiendo quindi l'ardua impresa di leggere il primo capitolo della mia fan fiction. Rivolgo anche un grazie a chi gentilmente lascerà un commento. Saluti da Dakota!


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Capitolo 2
*** Si inizia! ***


 

Capitolo 2.

Si inizia!


Il buon profumo delle varie pietanze preparate per loro come riconoscenza raggiunge le “raffinate” narici del capitano che in modo altrettanto raffinato sbava sul tavolo in attesa del loro arrivo.

- Mmm che buon odorino! Ho così tanta fame che mi mangerei un intero mostro marino-dice massaggiandosi lo stomaco - allora quando arriva da mangiare?! - finisce poi per urlare battendo

pesantemente le posate sul tavolo in legno a cui lui e la sua ciurma sono seduti.

- Rufy smettila ci stanno guardando tutti - lo riprende un'imbarazzata Nami notando gli sguardi curiosi dell'altra gente presente.

- Uffa ma io ho fame - le risponde lui malinconicamente poggiando la testa sopra il tavolo.

- Eccomi, scusate se ci ho messo tanto - la ragazza del porto che prima li aveva fermati esce dalle cucine con dei piatti in mano, seguita poi da altre ragazze che la aiutano a servire l'equipaggio di Rufy.

- Che visione celeste!!! - afferma Sanji con gli occhi a forma di cuore mentre le osserva servire loro da bere e da mangiare.

- Finalmente si mangia! - esclamano invece Rufy, Usup, Chopper e Zoro prima di fiondarsi sul cibo.

- Scusi la loro maleducazione - si appresta a dire Nami cercando di scusare il comportamento maleducato dei suoi compagni di avventura.

- Non si preoccupi, ci vuole un po' di energia all'interno della nostra locanda-le risponde la ragazza sorridendo - ora scusatemi vado a servire agli altri tavoli appena avrete finito verrò qui da voi - finisce di dire mentre voltando la chioma dorata se ne va.

Dopo un po' di tempo, in cui Rufy svaligia la maggior parte delle riserve di cibo della locanda, la ciurma finisce il suo pranzo e tutti con la pancia piena si accasciano sulle sedie.

- Scusate se vi ho fatto attendere ed inoltre scusate la mia maleducazione, non mi sono ancora presentata: io mi chiamo Hinamori - dice la ragazza mentre prende posto al loro tavolo.

- Non preoccuparti dolcezza il tuo sorriso basta a farti perdonare - la rincuora Sanji mentre la guarda affascinato.

- Stupido di un cuoco piantala di molestare le donne - lo riprende lo spadaccino seduto di fianco e subito i due eroi iniziano a litigare tra di loro come abitudine.

- Piantatela! - urla Nami mentre nervosamente li guarda con occhi assassini.

- Penso che noi ormai ci conosci tutti e comunque di cosa avresti bisogno? - le chiede gentilmente Nico Robin sorridendo, riferendosi alle parole dette al porto.

- Sì sì dimmi di che cosa hai bisogno e ti darò una mano, soprattutto dopo questa bella cenetta! - esclama Rufy con la pancia piena accennando a qualche faticoso movimento a causa della grossa pancia apparsagli dopo l'enorme quantità di cibo ingurgitata.

La ragazza abbassa lo sguardo per poi tornare a guardare cappello di paglia - Vorrei che mi aiutasse a salvare una mia amica! Ormai è stata presa da due anni e da allora non ho più sue notizie - spiega con gli occhi lucidi, vicini al pianto.

- Sii più precisa - dicono all'unisono Robin e Nami per capire di più la situazione.

- Hanabi è una mia vecchia amica e due anni fa il lord di quest'isola l'ha portata via con sé contro la sua volontà. Può sembrarvi una stupidata ma non lo è...vedete lei è...lei è diversa da noi e per questo il nostro signore ha deciso di prenderla con sé per sfruttarla. Il fatto è che, come sono riuscita a sapere grazie a delle voci giunte da fonti sicure, Hanabi viene continuamente sottoposta ad esperimenti scientifici...viene usata come cavia da laboratorio. Sono disperata ho provato a salvarla tempo fa ma è stato tutto un insuccesso...non voglio più che soffra! Vi prego aiutatemi a liberarla! Hanabi è buona non si merita tutto questo! Vi prego...vi chiedo aiuto! - e finisce poi in un pianto silenzioso.

- Poverina - commenta il piccolo dottore anche egli con le lacrime agli occhi mentre un Usup tenta di consolarlo.

- Va bene ti aiuteremo - le risponde Rufy alzandosi dalla sedia - infondo ci hai dato da mangiare del delizioso cibo, quindi siamo in debito con te. Ti aiuteremo a salvare questa tua amica - finisce poi per dire con un sorriso a trentadue denti, mentre il resto della ciurma sorride vinta dalla decisione del loro capitano.

- Grazie mille davvero – aggiunge poi Hinamori asciugandosi le lacrime - ora venite con me, oggi c'è il discorso di Lord Evans alla gente. Lo fa ogni mese per controllare che non ci siano rivolte all'interno del suo impero - spiega e poi va in cucina per uscirne infine con dei cappotti per ogni componente della ciurma.

- Mettetevi questi, se qualcuno del paese dovesse riconoscervi avvertirebbe subito il Lord. Dovete saper che Lord Evans lavora per la marina quindi non si farebbe scrupoli ad avvertirla della vostra presenza - li avvisa la bionda.

- Bene allora deve essere forte, non vedo l'ora di battermi con lui - dice Rufy esaltato, mentre Nami lo guarda sconsolata.

- Ma sei matto? Io spero invece di non doverlo mai incontrare da vicino - afferma Usup preoccupato - Si Usop ha ragione - conferma il medico della nave anche egli preoccupato della loro sorte.

- Piantatela voi due di fare i fifoni - li riprende Zoro guardandoli severo - il capitano ha dato degli ordini e dobbiamo eseguirli e poi non vedo l'ora di combattere un po' - finì per dire pieno di entusiasmo anch'egli.

Hinamori sorride tra sé e sé e insieme a cappello di paglia e ciurma raggiunge la piazza centrale dove un piccolo palco era stato allestito per l'evento. Decorazioni variopinte scendevano dai vari pali della luce presenti lì e vasi di fiori erano stati deposti tutt'intorno creando uno spettacolo di colori e profumi diversi.

- Che Bello! Qui non badano a spese - dice Nami guardandosi intorno con occhi meravigliati seguita poi da Chopper che subito inizia ad annusare ogni singolo tipo di fiore.

- O Nami-chan tu sei più bella di codesti fiori - la adula Sanji mentre piroettava intorno a lei suscitando una risata a Nico Robin che assisteva allo spettacolo.

- Forza seguitemi - e indicatogli il gruppo di sedie poste davanti al palco, Hinamori, li fece accomodare insieme a lei.

- Mi raccomando ragazzi statevene buoni! Non voglio guai - si raccomanda la navigatrice minacciandoli.

- Io me ne starò buono buono - risponde Chopper per paura delle conseguenze, appoggiato da Usop.

- Uffa Nami - borbotta Rufy annoiato dalla situazione. Nel frattempo Zoro si è appisolato di fianco a lui disinteressato da ciò che sarebbe avvenuto da lì a pochi minuti.

In poco tempo l'intera piazza era stata occupata da tutta la popolazione del villaggio, tutti quanti intimoriti nel caso in cui il loro signore si fosse accorto che qualcuno mancava al suo discorso.

- Quanta gente - commenta Nico Robin guardandosi intorno.

- Si la maggior parte della gente è qui per paura di essere punita. Dovete sapere che il nostro signore ad ogni raduno che organizza vuole che tutto il paese vi sia presente per mostrare la sua magnificenza, nel caso in cui manchi qualcuno li arresta e li tortura per fare in modo che la volta seguente essi siano presenti - risponde Hinamori abbassando lo sguardo.

Nello stesso istante in cui la giovane termina la sua frase uno squillo di trombe annuncia l'arrivo del Lord ed una fila di guardie lo accompagna sopra il palco per poi sistemarsi tutte intorno a lui come difesa.

Un uomo alto e robusto occupa il posto dietro un banco da conferenza, i capelli neri sono tiranti all'indietro lasciando la fronte scoperta e gli occhi verdi esaminano tutta la gente presente, come a contare il numero.

- Bene gente posso notare con piacere che ci siete tutti. La nostra piccola isola sta diventando ogni giorno più forte grazie a voi e al vostro lavoro e di questo ne sono molto felice. Le entrate sono molto superiori rispetto alle uscite e spero che tutto ciò possa andare avanti ancora per molto tempo. Naturalmente per poter ricambiare il vostro duro lavoro continuerò a proteggervi dagli attacchi dei pirati, quindi abbiate fiducia in me ed io vi farò emergere come una grande potenza! - annuncia con voce bassa attraverso il microfono e la gente lì presente esplode in un applauso suscitando in lui un sorriso di vittoria.

- Oh prima di dimenticarmene - e alle sue spalle una guardia portò un prigioniero buttandolo poi per terra, ed il lord non tardò a calpestargli la testa - sperò che nessuno di voi cerchi più di fuggire da qui altrimenti ne pagherà le conseguenze - finì poi scoppiando in una fragorosa risata.

- Ma chi diavolo crede di essere quello lì! - dice Rufy digrignando i denti mentre assisteva a quella scena. Il povero uomo era pieno di lividi e graffi e, a causa del peso del piedi di Evans, quando tossiva sputava sangue dalla bocca.

- Adesso vado là e lo riempio di botte quel pallone gonfiato - finisce per dire mentre tenta di alzarsi ma viene prontamente bloccato da Sanji che lo costringe a sedersi di nuovo.

- Stai calmo altrimenti ci ritroveremo le guardie alle calcagna e di conseguenza non riusciremo a salvare la ragazza-conclude guardandolo serio ed allora il moro ritorna ad osservare il lord borbottando tra sé e sé.

- Tesoro! - urla una donna, che alla vista del marito in quelle condizioni scatta verso il palco ma viene prontamente fermata da delle guardi che, sbattendola a terra, iniziano a picchiare anche lei con dei manganelli.

- Lasciatela stare! - urla poi il consorte ma, più violentemente di prima, lord Evans inizia a pestargli la testa facendolo sanguinare.

- Adesso basta! - urla Rufy infine esplodendo - ma chi ti credi di essere per permetterti di trattarli così?! - conclude alzandosi di colpo e con un Gom Gom Pistol raggiunge il palco riuscendo a liberare la donna dalle sevizie delle guardie.

A quella reazione da parte del giovane, il lord rimane sbalordito e, togliendo dalla faccia dell'uomo sotto di lui il piede, si avvicina a Rufy, mentre la moglie porta via il suo sposo approfittando della distrazione del loro signore.

- Dannazione! Rufy è sempre il solito - dice Nami a bassa voce sbattendosi la mano in faccia in segno di resa; intanto tutta la ciurma era in allerta in caso di bisogno di aiuto.

- O tu sei cappello di paglia, dimostri coraggio nel dimostrarti così insolente nei confronti del signore di quest'isola - disse con superiorità lord Evans guardandolo dall'alto in basso.

- Io i tipi come te li odio, dovrebbero sparire dalla faccia della terra! - gli risponde Rufy irato.

Gekko sorride beffardo per poi fare cenno alle sue guardie di attaccare il pirata ed allora tutti insieme si buttano a capofitto verso Rufy che senza difficoltà le stende tutte a terra.

Allora il signore dell'isola si fa avanti attaccando il capitano con un martello che aveva dietro la schiena, creando delle crepe ogniqualvolta toccava terra, a causa di una schivata da parte di Rufy.

- Mi sono stufato di questi giochetti - afferma il lord e con violenza inaudita colpisce Rufy allo stomaco che per la botta subita si accascia a terra ma qualche secondo dopo è subito in piedi e tramite un Gom Gom Pistol spedisce Evans contro un muro lì vicino.

In quel momento le guardie, ripresesi dai colpi subiti in precedenza partono all'attacco verso Rufy ma vengono fermate da Zoro e Sanji partirti in soccorso del loro capitano.

- Rufy andiamo! Hinamori ci sta aspettando alla locanda forza! - gli urla contro Sanji e tutti e tre dopo aver sconfitto le guardie rimanenti si avviano di corsa verso la locanda.

- Forza entrate ragazzi - dice loro Hinamori di fretta ed una volta dentro chiude velocemente la porta, tirando un sospiro di sollievo.

- Ma che diavolo ti è preso! Adesso tutta la città ci starà cercando! - e detto ciò Nami gli tira un pugno in testa.

- Ahia scusami Nami ma non ce la facevo a sopportare quella visione - afferma in sua difesa Rufy massaggiandosi il punto colpito.

- Non sia così severa con lui signorina Nami...penso che potremmo trarre tutta la confusione creatasi a causa sua a nostro vantaggio - si intromise Hinamori attirando l'attenzione della ciurma - La locanda dei miei genitori rifornisce il palazzo di Lord Evans ed il compito di portare lì il carro con le cibarie e le bevande è il mio...potrei nascondere alcuni di voi tra di questi e farvi entrare all'interno del castello. La maggior parte delle guardie del signore saranno occupate ora a cercavi qui al villaggio quindi la sorveglianza deve essersi indebolita a palazzo - e detto ciò sorrise.

- Sì mi pare una buona idea ora dovremmo scegliere chi tra di noi deve andare...anche se la scelta non lascia molto campo libero - puntalizzò Robin osservando Rufy, Zoro e Sanji.

- Bene allora andiamo! - esclama Rufy esaltato all'idea di una nuova battaglia e insieme a Zoro e Sanji furono caricati sul carro delle riserve di cibo che Hinamori trasportò tramite i due buoi appartenenti alla loro famiglia, fino al castello del suo signore.

Una volta arrivati davanti al portone d'ingresso, le due guardie di turno fermarono la giovane ragazza per un'ispezione della merce.

- Si fermi. Dobbiamo controllare il carico - ordina il più alto tra le due.

- Certo procedete pure - rispose Hinamori sorridendo e alzando il telo che copriva le cibarie trovarono invece al loro posto niente meno che alcuni resti del carico ed un Rufy mentre era intento a masticare.

- Cavolo ci hanno scoperto! - esclamano all'unisono Zoro mezzo assonnato e Sanji che poco prima era intento a controllare i vari cibi che Rufy ingurgitava.

- O salve, non vi avevo visti -li saluta Rufy sorpreso mentre manda giù l'ultimo boccone.

- Oh dannazione – afferma sconsolata Hinamori tra sé e sé, mentre una delle guardie si appresta a dare l'allarme per avvisare il resto del castello dell'intrusione appena avvenuta.


DAKOTA TIME:

Ciao a tutti qui che vi parla è Dakota! Prima di tutto vorrei augurare a tutti voi lettori un Buon Natale. Ringrazio coloro che hanno recensito la mia storia(Sapphiria Kane, Achamo e Undertaker) a cui ho risposto alle recensioni. Un'altra persona che voglio ringraziare è la mia beta Beat ed inoltre come ultima cosa dedico questo capitolo come regalo di natale alla mia amica Estre che pazientemente ha aspettato il secondo atto ahah. Detto questo vi saluto miei cari.

Saluti da Dakota94!

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Capitolo 3
*** Stiamo arrivando! ***


Capitolo 3.

Stiamo arrivando!

-Dannazione, vi hanno scoperto!-urla Hinamori voltandosi verso i tre ragazzi che subito saltano giù dal carro.

-Hinamori vattene. Adesso qui ci pensiamo noi-afferma Sanji guardando la giovane che, annuendo, volta il carro e scappa via dal castello mentre un paio di guardie le corrono dietro.

-Fermatevi! Lasciatela andare è Hinamori della locanda del paese, sappiamo dove abita. L'importante adesso è catturare i pirati-esclama un'altra guardia mentre indica Zoro, Sanji e Rufy.

-E adesso che facciamo intelligentone?-lo prende in giro Zoro mentre si guarda intorno per tenere sotto controllo la situazione.

-Uffa quante storie. Beh; li prendiamo tutti a botte e così la faccenda è risolta-risponde Rufy mettendosi le braccia dietro la testa.

-Io avrei un'idea migliore. Al mio tre fate ciò che vi dico-afferma Sanji serio in volto.

-E che vorresti fare cuoco da strapazzo?-lo sfida Zoro.

-Non mi sembra il caso di litigare. Una giovane fanciulla è in pericolo e noi dobbiamo salvarla-gli risponde Sanji emozionato all'idea di una nuova conquista femminile-Bene cominciamo. Uno...due...tre! Correte ragazzi! Se ci dividiamo la troviamo di sicuro!-urla poi e piroettando su se stesso con gli occhi a forma di cuore, scappa a sinistra, lasciando Rufy, Zoro e le guardie a bocca aperta.

-Inseguite quel pervertito squadra B!-afferma il capo delle guardie mentre indica il biondo-invece noi squadra A occupiamoci di questi due allocchi-conclude poi guardando con aria di superiorità i due giovani che gli si presentano davanti.

-Su Zoro andiamo!-urla esaltato Rufy mentre, tenendosi il cappello di paglia in testa, corre verso i suoi avversari pronto a distruggerli.

-Arrivo!-esclama lo spadaccino e, raggiungendo il suo capitano, tira fuori le sue spade ed inizia ad attaccare il gruppo di guardie che hanno davanti.

-Gom Gom Gatling-urla Rufy ed una raffica di pugni colpisce gli uomini che lo hanno accerchiato, sbattendoli al suolo doloranti, per la forza dell'attacco appena subito.

-Su fatevi avanti, vi aspetto-annuncia poi facendo, con la mano, il segno di avanzare verso di lui; richiesta che viene subito accolta da altri soldati che gli corrono incontro.

-Taglio dell'orco-ed un triplo fendente parte dalle spade di Zoro e colpisce direttamente il capo delle guardie, il quale stordito si tiene a stento in piedi, sorretto da alcuni suoi sottoposti.

-Capo-urlano questi preoccupati per il loro superiore, mentre si assicurano che non sia ferito gravemente.

-Prendeteli-sussurra quest'ultimo con poco fiato e questi, subito, obbediscono all'ordine appena dato.

-Rufy vai avanti, qui ci penso io. Come ha detto il cuoco è importante prima trovare la ragazza-propone Zoro mettendosi schiena contro schiena con il suo capitano.

-Ma io mi stavo divertendo-replica lui sbuffando come un bambino a cui stanno negando un gioco.

-Senti la ragazza da come ha raccontato Hinamori è a rischio di morte-gli risponde lo spadaccino serio ed allora Rufy, ricordandosi del discorso di Hinamori e di come piangeva mentre lo raccontava, decide di andare avanti.

-Ok allora vado. Mi raccomando lasciamene alcuni da parte-e con un Gom Gom Pistol butta giù una fila di soldati creandosi un varco tra di essi, che prontamente percorre velocemente.

-Se ne avrò voglia-gli risponde Zoro sorridendo beffardo mentre continua a colpire con le spade i suoi avversari.

Nel frattempo, in un cella dei sotterranei, Hanabi è sdraiata a terra ancora dolorante per il fatto accadutole poche ore prima.

-Forza corriamo ai piani superiori!-urlano delle guardie di passaggio che freneticamente corrono per il lungo corridoio davanti alla sua cella.

Infastidita dal loro vociferare apre a fatica gli occhi e si siede poggiandosi contro la parete, in cerca di un sostegno.

Tutto d'un tratto la porta si spalanca violentemente, facendo sobbalzare Hanabi che, ancora in stato confusionale, si guarda intorno.

-Ehi donna! Questo è per te! Sbrigati e cambiati velocemente!-le inveisce contro il guardiano buttando ai suoi piedi un piccolo kimono viola con un obi nero.

Hanabi osserva i vestiti ai suoi piedi e poi torna a guardare quelli che ha indosso; essi in molte parti sono ormai bruciati ed in altre sono anche assenti interi pezzi.

-Muoviti! Non ho tutto il tempo che vuoi!-sbotta poi ancora l'uomo che voltandosi di schiena, permette alla ragazza di cambiarsi.

Una volta finita questa azione, la giovane torna a sedersi per terra piegando le gambe verso di sé puntando gli occhi nel vuoto, mentre il guardiano, prendendo i vestiti rovinati, se ne va dalla stanza chiudendo di nuovo la porta; lasciando così Hanabi di nuovo nell'oscurità.

 

DAKOTA TIME:

Sera a tutti qui che vi parla è dakota! Innanzitutto chiedo perdono per questo mio enorme ritardo nello pubblicare ma ero impegnata con gli esami di qualifica quest'anno, ma prometto che d'ora in poi cercherò di aggiornare regolarmente. Ringrazio di cuore chi ha recensito(Undertaker e shima_baretta). Infine voglio ringraziare di cuore la mia beta Bet e la mia cara Oka-chan che mi sprona sempre. Spero che questo capitolo vi piaccia. Detto questo vi saluto!

Saluti ed un abbraccio da Dakota!

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Capitolo 4
*** Tutti devono vivere! ***


Capitolo 3.

Tutti devono vivere!

-Permesso!- urla Rufy mentre corre attraverso i corridoi del castello alla ricerca di Hanabi, sbattendo contro le pareti tutti i soldati che cercano invano di fermare la sua avanzata furibonda.

-Ma dove sono i sotterranei?-chiede tra sè e sè quando all'imporvviso un odorino sfizioso lo raggiunge.

-Che buon odore di arrosto! Beh credo che un buon spuntino faccia bene, così da ricaricarmi-e ridendo segue il suo infallibile fiuto che, in occasioni come queste, è meglio di quello di un segugio.

-Prendiamolo! Forza!-urlano i soldati mentre corrono affannati verso il giovane che facilmente, tramite dei Gom Gom Pistol, li atterra tramortendoli.

Dopo una quindicina di minuti arriva finalmente alla stanza da cui proviene l'invitante odore di cibo che ha condotto fin lì il capitano.

-Ho fame-afferma aprendo violentemente la porta accompagnato dal rumore del suo stomaco che, brontolando, reclama del cibo.

All'interno della stanza delle donne vestite con kimoni viola e neri sono intente a preparare la cena per il loro Lord con molta cura e cautela, stando ben attente a non bruciare nulla.

In pochi secondi Rufy si avvicina al frigorifero e, sotto gli occhi increduli e stupiti delle donne, inizia a divorare tutto il cibo contenuto al suo interno.

-Ah che bella mangiata-esclama mentre batte sulla sua pancia le mani.

-Ma chi è quell'uomo?... Che cosa ci fa qui?-tutte le spettatrici alla distruzione di massa del cibo da parte di Rufy si pongono quelle domande mentre lo guardanosospettose e timorose.

-Ora che ci penso... dovevo fare qualcosa di importante-dice mentre con aria pensierosa guarda il soffitto-Ecco! Devo trovare Amaca.. no, non era questo il nome... Hanaki!- esulta poi per la riuscita evocazione del suo compito.

-Intendi Hanabi?-gli chiede una ragazza mora avvicinandosi lentamente, stando ben attenta a tenersi a distanza di sicurezza.

-Sì sì lei!-gli risponde Rufy alzandosi da terra.

-Lei si trova nei sotterranei-gli risponde abbassando gli occhi.

-E dove sono?-chiede di nuovo alla ragazza.

-Ehm sotto... nel senso che si trovano proprio qui sotto le cucine-dice infine ridendo.

-Ahhhh grazie allora!-e con un potente pugno crea un grosso buco in mezzo alla stanza.

-Aiuto!-urlano le donne cadendo l'una addossoall'altra per la forza dell'impatto.

-Beh io vi saluto!-e detto ciò salta all'interno della voragine da lui creata.

-Aspetta ragazzo!-urla la giovane ragazza di prima-vai verso destra e troverai la cella di Hanabi!-finisce per dire mentre Rufy, salutandola con la mano corre nella direzione indicatagli.

-Marline ma che fai?-chiede una delle altre cuoce alla mora.

-Pensaci Do-chan, quel ragazzo sta creando dello scompiglio qui; sarà la volta buona che riusciremo a scappare da questo luogo!-afferma poi sollevando un pugno verso l'alto, sorridendo per la futura libertà.

-Uffa ma qui non ce c'è nessuno!-afferma deluso cappello di Paglia mentre avanza per i bui corridoi, illuminati ogni tanto da qualche fiaccola,

Ad un certo punto, davanti ad una stanza, un gruppo di soldati lo attende pronti a battersi con lui pur di difendere il contenuto al suo interno.

-Fatti avanti Cappello di Paglia, ormai sappiamo cosa cercate tu e i tuoi compagni!-urla uno di questi-Non avrete mai la prigioniera!-continua poi un altro urlando.

-Aah ma allora Amaki è lì-esclama sbattendo un pugno sulla mano, sorpreso.

I soldati guardano interdetti il ragazzo per la sua reazione ingenua davanti ad una situazione di "pericolo".

-Allora mi basterà mettervi k.o per salvare la ragazzina!-e sorridendo si mette in posizione d'attacco, quando due dei sei soldati si fanno avanti agitando per aria le loro sciabole.

Brandendo le loro armi sferrano dei colpi secchi in direzione del costato di Rufy; ma il ragazzo abilmente riesce a schivarle quando, ad un tratto, una forte martellata non lo colpisce sul capo.

-Ahia!-urla, massaggiandosi il punto colpito, per poi voltarsi indietro.

Uno dei soldati, quello più alto e massiccio, si trova alle sue spalle con aria di trionfo, mentre nella mano destra vi sta un enorme martello grigio.

-Ehi omone fai piano!-esclama ma un colpo di martello interrompe il suo discorso, costringendolo a spostarsi di lato per evitare l'arma che con il colpo ha lasciato un'enorme crepa proprio dove prima si trovava lo stesso Rufy.

Non aspettando altro tempo, Rufy scavalca le altre guardie alle sua spalle e con due colpi bene assestati dietro alla nuca le stende a terra.

-Bene ora tocca a te-afferma facendo scoccare le dita e correndo in direzione direzione del grosso soldatosferra un Gom Gom Pistol.

-Beccati questo pirata-e tramite il grosso martello para l'attacco del giovane che, per il dolore alle mani, ritira i suoi arti superiori soffiandoci sopra per alleviare la sua sofferenza.

-Ahia! Fai male con quel robo-dice arrabbiato.

-Questo è un potente martello, è in grado di spaccare il cranio ad un mostro marino-afferma la guardia orgogliosa della sua arma.

-Davvero?! Mi sarebbe proprio di aiuto!-esclama entusiasta e mentre il soldato corre verso di lui pronto a colpirlo di nuovo sulla testa, Rufy lo colpisce con un Gom Gom Gatling e sotto la sua raffica di pugni la guardia viene sbattuta contro la parete ancora prima di poter arrivare al giovane capitano.

-Uffa pensavo fossi più forte...almeno sei resistito più degli altri-osserva sbuffando annoiato quandodelle urla di ragazza raggiungono le sue orecchie.

Girandosi immediatamente, Rufy vede una delle tre guardie rimaste tirare una giovane mora dai capelli lunghi e strattonarla per poterla portare fuori dalla cella che, fino a prima, difendevano.

-Basta vi prego!-esclama questa tentando di liberarsi dalla morsa che la trattiene per i capelli ma, come risposta, riceve un forte calcio in pancia che la zittisce all'istante.

-Bene ragazzo, arrenditi o la facciamo fuori-lo minaccia uno di questi puntando alla gola della ragazza una katana.

-Lasciatela andare!-urla arrabbiato Rufy mentre guarda la ragazza che è sul punto di piangere.

-Tanto è solo un esperimento, un oggetto senza valore. Uccidendola non perderemmo nulla-continua un altro soldato con gli occhi azzurri.

-Non bisogna mai giocare con la vita degli altri! Anche lei ha il diritto di vivere, anche lei è un essere umano!-urla in loro direzione Rufy mentre stringe forte i pugni.

-Se davvero vuoi la ragazza vieni a prenderla-e buttandola contro il muro, il soldato che la teneva per i capelli si prepara ad attaccare Rufy.

Il giovane capitano non aspetta ad attaccare e con un Gom Gom Hammer prende il soldato con i piedi e, lanciandolo in aria, lo scaglia a terra dove si crea un'enorme crepa.

-Cavolo ci sta sconfiggendo!-esclamano le due guardie rimaste, mentre la paura inizia a rendersi visibile sul loro volto.

-Ora tocca voi due, vi farò rimpiangere il vostro giocare con le vite umane-afferma mentre si aggiusta il cappello sulla testa.

-Gom Gom Ascia!-urla e scagliando verso l'alto il piede, colpisce la guardia dagli occhi azzurri, per poi avventarsi sull'altro soldato con un pugno e subito dopo,(no virgola) con un calcio in ventre.

-Bene ho finito-dice sbattendo le mani, e sorridendo si avvicina vicino alla ragazza che ora giace a terra.

-Sei Hanaki giusto?-le chiede mentre la osserva sollevarsi sulle mani per guardarlo in faccia.

Due occhi marroni spaventati lo osservano da dietro i lunghi i capelli che le ricoprono il viso, nascondendolo per la maggior parte.

-Non ti mangio sai-le dice ridendo mentre le porge una mano per aiutarla ad alzarsi.

-Io...mi chiamo Hanabi, non Hanaki-gli dice a bassa voce mentre accetta il suo aiuto ad alzarsi.

-Bene Hanaki, scusa Hanabi...vieni con me ora ti porterò fuori da qui-le dice mentre se la carica in spalla.

-Ma io non posso andarmene-replica lei tristemente.

-E chi lo dice questo? Sai devi decidere da sola per il tuo bene-le risponde poi Rufy mentre lei in silenzio guarda per terra,.

-Ed è più che giusto che tu ora ritorni a vivere la tua vita!-afferma poi sorridendo di nuovo e, con la giovane in spalle inizia a correre per i corridoi dei sotterranei.

DAKOTA TIME:

Sera a tutti! Ringrazio di cuore chi ha recensito la mia storia, davvero leggere le vostre recensioni mi fa davvero felice e mi sprona a poter continuare. Questo è il quarto capitolo e spero sia di vostro gradimento. Grazie alla mia betarider che anche in questo scritto mi ha consigliata.

Un abbraccio e tanti saluti da Dakota!

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