Urla concitate, risate e forse qualche botta.

di Miacchan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro. ***
Capitolo 2: *** Qualcuno qui si è innamorato! ***
Capitolo 3: *** Another day goes by... ***
Capitolo 4: *** Strategie belliche :3 ***
Capitolo 5: *** Neko Maid Cafè! ***



Capitolo 1
*** L'incontro. ***


Le ragazze si guardarono in faccia e poi tornarono a fissare lo sguardo sulla scuola.

Neechan...ne sei proprio sicura?”

Ehr....beh, tanto ormai è tardi per tornare a casa no? E poi Alfred nii-san viene qui e ce ne ha parlato bene, no?

Ma tu ti fidi ancora di quello che dice Alfred nii-san?” rispose la biondina con tono sarcastico.

Ma non fecero in tempo a girare sui tacchi che una mano si poso sulle loro spalle.

Sorellineeeeeeee! Allora non entrate?! Dai che vi presento ai ragazzi!”

Nii-san!” esclamarono all'unisono le ragazze per poi colpire il fratello con un sonoro pugno e rassegnarsi a entrare.

Una volta dentro rimasero entrambe a bocca aperta: la scuola era perlopiù maschile. Le due sorelle si ritrovarono circondate da bellissimi ragazzi, erano ovunque, non si sarebbero stupite di trovarne alcuni perfino appesi al soffitto!

Purtroppo quel guastafeste di Alfred tornò e sospinse le ragazze verso un gruppo di cinque ragazzi, tutti molto belli: tre avevano i capelli biondi, uno con gli occhi verdi e due con gli occhi azzurri, poi ce n'era uno castano con gli occhi scuri sempre attaccato al biondo più alto e un altro con i capelli neri, piccolo che se ne stava sulle sue.

Ragazzi, questo sono le mie sorelline minori: Towisne e Kai”

Salve”

Ragazze loro sono Arthur, Francis, Ludwing, Feliciano e Kiku”

Piacere” dissero le ragazze come in trance fra tutti quei ragazzi, non erano mai state tanto vicine a cinque ragazzi belli prima di allora, istintivamente le due ragazze si strinsero le mani e si allontanarono un poco, poi suonò la campana e il fratello le accompagnò nelle rispettive classi: Towisne era in classe con Kiku e Arthur, mentre Kai stava con Ludwing e Feliciano.

Quando la giornata terminò e le sorelle si riunirono fuori notarono un certo trambusto tra le ragazze.

Come mai tanto chiasso?” chiesero alla prima che gli si avvicinò

Aspettate e vedrete, eccoli, stanno uscendo!”

Towisne e Kai si voltarono a seguire lo sguardo della ragazza e videro uscire tre ragazzi dalle tre porte della scuola; appena varcate le soglie i tre si unirono a formare il trio più bello che le sorelle avessero mai visto! Kai strinse più forte la mano di Towisne.

Neechan! Il secondo, quello con i capelli argentati e gli occhi rossi è in classe con me! Ma...non sembrava così bello...”

Davvero? Nella mia classe c'è il terzo, quello con i capelli castani e neanche lui mi è sembrato tanto bello!”

Proprio in quel momento si accorsero di non essere le sole a guardare i ragazzi, tutte le altre ragazze si lanciarono verso di loro con urletti e risatine, tutte tranne due, anzi tre; infatti c'era una altra ragazza che guardava incantata il trio e se ne stava in disparte come le sorelle.

Il ragazzo biondo sembrò notare le tre ragazze e volteggiando gli si avvicinò.

Cosa vedono i miei occhi? Ecco tre rose per voi, mie leggiadre fate!”

Nel frattempo gli altri due si erano liberati delle ragazze e gli si erano avvicinati.

Francis, piantala!” disse quello con i capelli argentati “lo dici ogni volta che vedi delle ragazze”

Neanche tu cambi mai, fai sempre la stessa cosa!”

Ti sbagli, stavolta sarà diverso”

Vediamo allora!”

Il ragazzo squadrò per un attimo le tre fanciulle e si avvicinò a Towisne.

Balliamo?” disse sfoggiando il suo miglior sorriso

B-ballare?”

Certo!” le prese una mano e cingendole un fianco la fece volteggiare per il cortile. Nel frattempo Il brunetto si era avvicinato alla terza ragazza.

Siete nuove?”

La ragazza rimase pietrificata, quindi Kai rispose per lei.

Si, io e mia sorella Towisne siamo appena arrivate”

Il bruno indicò la ragazza al suo fianco.

Lei è Towisne?”

No, mia sorella è lei” disse Kai indicando il ragazzo con i capelli argentati e la ragazza che ancora ballavano “Anzi, dovrei proprio andare a salvarla” disse cercando di avvicinarsi, ma il biondo le cinse il bacino e iniziò anche lui a volteggiare seguendo gli altri due quando un calcio fermò la loro danza.

Francis non provare a imitarmi! L'idea di ballare era mia!”

Ho tutto il diritto di rubarti l'idea, visto che tu hai rubato a me quella delle rose!”

E invece no!”

SI!”

NO!”

Le sorelle fecero appena in tempo a spostarsi che i due iniziarono a litigare finchè il brunetto non li separò.

Dovete scusarli, ma quando si trovano davanti a delle così belle ragazze non capiscono più niente” disse trascinandoli via e uscendo magistralmente di scena.

 

Una volta sole, le tre ragazze si guardarono negli occhi, spiazzate, e leggermente imbarazzate.

Nii-san non ci aveva riferito questo piccolo particolare…” disse Towisne, ancora affannata e rossa in viso.

Un particolare di importanza estrema!” rise Kai, battendo le mani in un sorriso un po’ malizioso.

“…” disse la terza ragazza, con gli occhi vagamente a cuoricino.

Kai…credo che si sia incantata…”

Oppure è svenuta in piedi.”

Cosa ti salta in mente!”

E se fosse un infarto?”

Neechan, smettila!”

Il mio nome è…Diana. Piacere di conoscervi…” disse la ragazza, quasi sussurrando. Le due tacquero un momento, quindi sorrisero caldamente.

Il piacere è tutto nostro, mia cara!” esordì Kai, e inaspettatamente l’abbracciò, facendo arrossire Diana. “Scusa mia sorella, è sempre un po’ avventata. Piacere, ad ogni modo!” disse Towisne, baciandola sulla guancia.

Voi…siete così…simpatiche con me…” sussurrò di nuovo Diana, sull’orlo delle lacrime.

Kai e Towisne sorrisero entrambe. Kai osservò “Quei bei pezzi di ragazzi sono tre…perché non possiamo essere anche noi tre?” Towisne rise “Ah, malizia mia, portati mia sorella via…!”

Le tre s’incamminarono verso l’uscita, quando udirono urla concitate, risate, e forse qualche botta.

Uscendo dalla scuola, Antonio si parò davanti a Françis e Gilbert, che da dietro osservavano. Sembravano in posizione di battaglia, o meglio, di conquista.

Il bel moro puntò lo sguardo su Diana, che era al centro delle due sorelle, e le prese la mano. Diana divenne così rossa che Kai e Towisne credettero stesse per scoppiare dall’emozione.

Non abbiamo ancora avuto il piacere di presentarci. Encantado, yo soy Antonio.” Strinse le mani della ragazza caldamente.

Quindi si fece avanti Gilbert, che con un sorriso da pazzo urlò “Largo ai migliori! Chuss froilainer! Io sono Gilbert!”: puntò Towisne e l’abbracciò, inaspettatamente.

Ed infine, scostandosi i capelli biondi dal viso, Françis disse sensualmente “Enchanté, moi, je m’appelle Françis.” Si diresse verso Kai, le prese la mano e la baciò delicatamente.

Da dietro, gli altri due sussurrarono “Cascamorto!” “Dongiovanni!”: a Françis sembrò piacere non poco.

Gilbert quindi si schiarì la voce, e disse (con il suo solito tono eccitato): “Mie care ragazze, ora tocca a voi!”.

 

La prima a farsi avanti fu Kai, che, con un bel sorriso da peste travestita da innocente, sentenziò: “Haloa, io sono Kai. Il piacere è tutto mio!” quindi voltò lo sguardo al bel biondo, che sembrò essere interessato. Kai tirò il braccio della sorella, che sotto gli occhi profondi ed incuriositi di Gilbert, disse: “Io sono sua sorella, Towisne. Credo di ricordarmi di voi, Nii-San ci ha già presentati.”.

Antonio rise “Ma non così bene, mia cara!” poi tutti si voltarono verso Diana, che, con le braccia dietro il corpo, disse “P-piacere, il m-mio nome è-è…” Antonio fece un passo avanti “è..?” “…D-Diana”.

Antonio sorrise, e i suoi splendidi occhi verdi si illuminarono.

Françis si fece avanti.

Allora, ragazze, torniamo a casa insieme?”

Prima che le altre due potessero rifiutare Kai rispose con un sorriso da coccodrillo.

Ma certo!”

Françis offrì il braccio a Kai che non se lo fece ripetere due volte e si avviò con lui facendo l'occhiolino alle altre due. Gilbert si voltò con una piroetta verso Towisne, che lo guardò con leggero terrore negli occhi. “Mia cara...” iniziò Gilbert, offrendo anche lui il braccio con annesso un bel sorriso da pazzo perverso. Towisne roteò li occhi al cielo, quindi si lasciò trascinare. Diana, che era ferma come una pianta, vide avvicinarsi Antonio col suo solito sorriso meraviglioso, e iniziò a sudare freddo. “Manchiamo solo noi, chica!”. Diana mosse la sua mano, e Antonio la prese con fermezza e se la posò sul braccio. “Hey lentoni, il bus non aspetta!” urlò Gilbert, con un braccio attorno al collo di Towisne. Françis sorrideva a Kai, che manteneva la sua mano sulla vita, cercando di non fargliela spostare più giù. Il viaggio in bus si rivelò piacevole al pari di un tramonto sul mare: Kai e Françis, abbracciati sugli ultimi sedili, ridevano raccontandosi storielle particolari. Towisne e Gilbert invece sembravano un po' una coppietta al primo appuntamento: lui era tutto spaparanzato, braccio sul suo collo e aria spavalda, mentre lei era seduta composta e rigida, quasi imbarazzata. Ma si divertivano anche loro. Antonio, dopo aver cercato varie volte di attaccare discorso, si limitò a osservare Diana. Il che non gli dispiaceva affatto, anzi...!

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Capitolo 2
*** Qualcuno qui si è innamorato! ***


Il giorno dopo era fresco e ventoso. Kai e Towisne, trotterellando verso scuola, tentavano invano di tenere a bada la gonna (che sembrava avere volontà propria). Passarono a prendere Diana, quando Towisne estrasse dalla sua cartella tre nastri: uno rosso, uno blu e uno verde. Li acconciò, nell'ordine, sui capelli della sorella, i suoi, e quelli dell'amica. Ridendo e raccontandosi un po' di pettegolezzi, si dirigevano verso la fermata del bus. Ma il destino, si sa, è sempre in agguato.

 

Da lontano, le ragazze notarono due shilouettes piuttosto familiari. Kai urlò “Françiiiiis!” e lui si voltò, con uno sguardo più che splendido, e le corse incontro. Con una mossa che sembrava studiata a regola d'arte, Kai volò tra le braccia di Françis, che allegramente le posò una mano sul fondo schiena. Un sonoro schiaffo ruppe la magia, ma risultò divertente agli altri. Gil, con un broncio da bimbo, si avvicinò a Towisne, e le sussurrò “Non mi hai salutato come si deve.” la ragazza lo guardò interdetta, balbettando scuse. Gil allora si avvicinò e la strinse tra le braccia, e Towisne...bhè, prima volle staccarsi, poi rimase tranquilla e imbarazzata nell'abbraccio stranamente delicato.

Cosa ci fate qui, ragazzi?” chiese Kai, perchè la sorella era ancora incatenata a Gil. Françis le passò una mano sul viso “Aspettavamo voi, mon chérie!” Kai rise.

Gil disse “Non ascoltare quel pozzo di melassa. Stiamo aspettando quel ritardatario cronico di Antonio. Ci farà perdere il bus, quel maledetto!”.

Ci penso io!” esclamò Françis, e salì le scale sculettando.

 

Venti minuti dopo, i ragazzi stavano ancora aspettando nell'atrio. Decisero di salire per controllare, e trovarono Antonio e Françis che dormivano beatamente. Diana, macchina fotografica alla mano, scattò un'esilarante foto-ricordo. Kai sospirò: “E se svegliassi io Françis..?” Towisne si coprì gli occhi con le mani e disse “Vai, ora puoi!” Gil rise, e pose le sue mani su quelle della ragazza.

Kai si sedette dalla parte di Françis, e lo carezzò sui capelli. Il ragazzo farfugliò qualcosa che somigliava ad una richiesta di affetto, poi spalancò gli occhi celesti come il cielo di quel giorno. “Ti prego, mon chérie, dimmi che è un sogno...” Kai rise maliziosa “Perchè mai?” gli altri dovettero tapparsi le orecchie.

 

Antonio dormiva ancora. Diana lo guardò così attentamente che lui aprì gli occhi.

La guardò, e sorrise, come al solito. I suoi capelli al lato e il pigiama con pomodoro sul davanti lo rendevano molto, molto spontaneo. E Diana, per la prima volta, abbozzò un sorriso timido.

Poi Gil urlò “SIAMO IN RITARDO!” il panico fu totale. L'unico calmo sembrò essere Antonio, che ebbe un'idea meravigliosa. “Ho delle bici, in garage.”.

 

Tutti si bloccarono, poi esordirono con “PERCHÈ DIAVOLO NON L'HAI DETTO PRIMA?!” Antonio si mise una mano tra i capelli, stile imbarazzato, quindi tutti corsero in garage.

 

La gente per strada li guardò in modo piuttosto particolare: Françis cantava una romantica canzone francese per Kai, seduta davanti a lui. Sembrava non avere la benchè minima paura del suo modo di guidare un po' spericolato. Towisne, con le unghie conficcate nel petto di Gil, urlava “Sei FOLLE!” mentre il ragazzo rideva, guidando senza mani. Antonio, invece, proseguiva silenziosamente con Diana sulla canna della bici, in perfetta tranquillità.

Arrivando a scuola, mollarono in fretta le bici e si diressero verso le classi: Kai con Gil, Towisne con Antonio e Diana con Françis.

 

Durante l'intervallo, i sei si ritrovarono in cortile e si unirono nelle ormai collaudate coppie: Françis e Kai al solito si appartarono in un angolino ridendo come una coppietta, Diana e Antonio passeggiarono in lungo e in largo parlando del più e del meno, infine Towisne e Gil si sedettero su una panchina a guardare gli altri, finchè Gil si avvicinò di più alla ragazza e le cinse le spalle con un braccio stringendola a se e sussurrandole qualcosa all'orecchio; la ragazza immediatamente avvampò, cosa che non sfuggì a sua sorella. Poco prima della fine dell'intervallo si avvicinò furtivamente a Towisne “Cosa ti ha detto Gil all'orecchio?” disse sorridendo maliziosamente “N-niente!” rispose la biondina avvampando di nuovo “Non mentire a tua sorella...!” Towisne distolse lo sguardo “Mi ha dato appuntamento alla fine delle lezioni nell'aula di musica” rispose di malavoglia. Kai rise battendo le mani “E brava la mia sorellina! Naturalmente noi ti accompagneremo, vero, Diana?” disse rivolgendosi alla ragazza che le aveva appena raggiunte con un sorriso ebete in faccia “Ahhhhh....uh, come scusa?” “Gil ha dato un appuntamento a Towisne, nell'aula di musica, noi l'accompagneremo, vero?” Disse sfoderando il suo miglior sorriso.

Per me va bene” disse Diana facendo spallucce

Ma per me no!” esclamò Towisne “L'appuntamento l'ha dato a me, non a voi!”

Ma dai sorellina, è il tuo primo appuntamento, non vorrai escluderci, vero?”

Non voglio escludervi, ma Gil non si aspetta anche voi...non vorrei deluderlo...”

Uhuh! Qualcuno qui si è preso una cotta seria!”

Non è vero!” protestò Towisne “è stato lui ha chiedermi esplicitamente di andare da sola”

Uhuh! Qualcuno qui è innamorato!”

Non sono innamorata!”

Non parlavo di te! Parlavo di Gil!”

Towisne arrossì e nascose il viso nel maglione, Diana scoppiò a ridere per la prima volta trascinando tutte le altre nella sua allegria.

 

Alla fine delle lezioni Towisne si avviò verso l'aula di musica naturalmente seguita da Kai e Diana, arrivata davanti alla porta della classe rimase ferma aspettando un segno dal cielo che non tardò ad arrivare.

 

Da dentro la classe giungevano delle voci di ragazzi tra cui una molto polemica, poi una gran baccano come di tante sedie che si rovesciano e infine più niente. Col cuore in gola Towisne aprì la porta e rimase come pietrificata davanti alla scena che le si presentò davanti agli occhi: Gil e Antonio stesi uno sopra l'altro schiena contro schiena e Françis sopra Antonio. Naturalmente Diana scattò una foto.

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Capitolo 3
*** Another day goes by... ***


Il giorno dopo le ragazze erano arrivate senza intoppi alla fermata e si chiedevano come mai i ragazzi non fossero ancora arrivati quando tre voci concitate le chiamarono; loro si voltarono e i ragazzi si fermarono.

Salite, vi portiamo noi!”

Come al solito Kai fu la prima e si accomodò sul manubrio poggiando comodamente la schiena al petto di Françis, Gil tese la mano a Towisne che fece un po' di resistenza ma alla fine si sedette cingendo la pancia del ragazzo e stringendosi forte a lui, Diana si avvicinò timidamente ad Antonio che le sorrise e la fece sedere sulla canna; poi partirono tutti e tre. Arrivati in vista della scuola i ragazzi invece di proseguire dritto svoltarono a destra, la prima ad accorgersene fu Towisne che protestò battendo i pugni contro il petto di Gilbert.

GIL! Dove stai andando?! Per la scuola si procede dritto!”

Ma noi non abbiamo detto che vi avremmo accompagnante a scuola!”

Kai rise “E allora dove andiamo di bello?”

Questa è una sorpresa, mon chérie!” esclamò Françis sorridendo agli altri due e facendo l'occhiolino alle ragazze.

Cascamorto” borbottò Gil e Towisne si lasciò sfuggire una risatina, il ragazzo si voltò a guardarla e rise con lei per la prima volta.

 

Dopo circa un quarto d'ora i ragazzi fermarono le bici e fecero scendere le ragazze introducendole in uno splendido parco; le ragazze sgranarono gli occhi, Kai esclamò di gioia battendo le mani, Towisne per un attimo dimenticò la fuorviante proposta dei ragazzi e sciolse il suo broncio in un sorriso per poi abbracciare Gil che per tutta risposta la sollevò da terra e iniziò a correre per il parco come un pazzo urlando e ridendo. Antonio strinse la mano di Diana e la condusse verso una panchina dove si sedettero a lanciare briciole ai cigni; Françis cinse le spalle di Kai con un braccio e camminò sussurrandole all'orecchio frasi ben poco caste con lei che rideva maliziosamente.

 

A un certo punto Towisne dalle spalle di Gil vide un gattino su un albero e urlò “GIL FERMATI! C'È UN GATTO SULL'ALBERO!” Gilbert si arrestò bruscamente stringendola più forte “Dove?”

Lassù!” disse la ragazza indicando l'albero sotto cui erano appena passati, Gil la posò a terra e corse a chiamare gli altri, poi i ragazzi si ingegnarono per aiutare quel micino a scendere: Gil salì sulle spalle di Françis che salì sulle spalle di Antonio che barcollando si avvicinò all'albero, Gil tese un braccio cercando di raggiungere il gatto, ma non ci arrivava “Antonio, sollevati un altro po'!”

Più di così non posso! Françis, sollevati tu!”

Se lo faccio cadiamo!”

Oh accidenti a voi!” esclamo Gil spiccando un salto e aggrappandosi al ramo, poi restando in equilibrio su un braccio prese il gatto e lo passò a Françis che lo passò a Kai, poi Gil si lasciò andare e atterrò sui ragazzi che caddero trascinando anche le ragazze: tutto finì con una grande risata.

 

Mentre erano ancora a terra a ridere Diana notò l'assenza di qualcuno “Scusate, ma dov'è il gatto?” tutti si guardarono attorno poi Kai sentì un fruscio, alzò gli occhi e ricominciò a ridere “Ragazzi, non ci crederete mai!” gli altri cinque alzarono a loro volta gli occhi e videro il gatto di nuovo sul ramo che si lavava allegramente, a quella vista tutti scoppiarono in un'altra risata.

 

Al tramontare del sole i ragazzi riaccompagnarono a casa le ragazze. Davanti al portone Françis baciò dolcemente Kai che rise vezzosamente, Gil si avvicinò a Towisne che improvvisamente avvampò, ma il ragazzo le stampò un bacio fra le labbra e la guancia, poi entrambi andarono via sogghignando tra loro. Le ragazze ancora stordite rientrarono in casa.

 

Il giorno dopo i ragazzi non si fecero vivi, le ragazze si insospettirono e quando suonò la campana del termine delle lezioni andarono a cercarli, li trovarono in giardino che slegavano le pompe dell'acqua per annaffiare i fiori, Kai si avvicinò a Françis e gli diede una paca sulla spalla.

In punizione?”

No, lo facciamo ogni venerdì, il giardiniere ce l'ha chiesto come favore personale in quanto deve correre a lezione di tango”

Bello, il tango” disse Kai lasciando intendere che in quel momento l'avrebbe volentieri ballato con lui, il ragazzo non si fece ripetere l'invito e si lanciò in una stramba danza con la ragazza che rideva a crepapelle. Nel frattempo Antonio aveva finito di snodare le pompe e Gil aveva aperto l'acqua: il getto troppo potente fece sfuggire le pompe dalle mani di Antonio bagnandoli tutti; Towisne lanciò un urlo per l'acqua gelida e si riparò dietro Gil che si bagnò ancora di più; Antonio invece, prese Diana fra le braccia e iniziò a volteggiare sotto l'acqua.

Poi Towisne riuscì a raggiungere il rubinetto e a chiuderlo un po', prese due delle tre pompe e ne porse una a Gil.

Visto che ci siamo, annaffiamo!” disse sorridendo, il ragazzo sorrise a sua volta e si mise al suo fianco ad annaffiare le aiuole; Françis, che era rimasto miracolosamente asciutto, prese la terza pompa e si mise ad annaffiare lanciando occhiatine a Kai, anche lei ancora asciutta. Quando il ragazzo si avvicinò a Gil quello con movimento felino gli rivolse addosso il getto d'acqua bagnandolo dalla testa ai piedi, Françis reagì bagnando Towisne che bagnò Kai: alla fine fu il putiferio, tutti si schizzavano e ridevano; ma qualcuno li stava spiando.

 

 

 

 

Free Talk :3

Anzitutto vorrei ringraziare Kiba 95 e La mangaka94 per le loro recensioni, sono contenta che vi sia piaciuta e spero che il seguito non deluda le vostre aspettative ^^ vorrei aggiungere che questa storia è tanto figa (seh XD) soprattutto grazie a una mia amica, difatti è stata scritta a quattro mani u.ù
Detto questo non saprei che altro dire e, visto che è una storia ancora un po' sconosciuta, non credo ci sia bsogno di aggiungere altro (per ora) quindi un saluto a tutti, continuate a seguire i nostri eroi! <3
Miacchan :3 

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Capitolo 4
*** Strategie belliche :3 ***


Il giorno dopo, durante l'intervallo, le ragazze vennero fermate in corridoio da tre giovani: due ragazze e un ragazzo; una delle ragazze era bruna e aveva i capelli raccolti in due codini tenuti da nastri rossi, l'altra era bionda e aveva due margherite fra i capelli, infine il ragazzo somigliava molto a Feliciano solo aveva i capelli più scuri ed era più alto. La bruna si avvicinò a Kai e con sguardo un po' incerto disse “Dammi retta, ti conviene stare lontana da Françis, o come me arriverai all'esasperazione!” da dietro gli altri annuivano, poi fu il turno della bionda che prese le mani di Towisne e la guardò negli occhi con sguardo deciso “Io ho lasciato Gilbert dopo neanche due mesi: è peggio di un bambino, salvati ora finchè sei ancora in tempo!” e le sorrise. Le due ragazze si voltarono a guardare in ragazzo che fissava negli occhi Diana senza dire una parola, vedendo che non accennava a parlare le sorelle si fecero avanti “E tu? Perchè hai lasciato Antonio?” il ragazzo arrossì lievemente e distolse lo sguardo, poi voltò le spalle e mormorò “Non l'ho lasciato io, è stato lui ha lasciare me perchè non volevo farlo” dicendo questo se ne andò subito seguito dalle due ragazze.

 

Kai, Towisne e Diana si guardarono in faccia e poi scoppiarono a ridere per sciogliere la tensione; ad ogni modo mentre tornavano a casa tutte chiesero spiegazioni.

Diceva che ero diventato troppo appiccicoso e sdolcinato e un giorno è venuta e mi ha 'chiesto l'indipendenza', insomma mi ha lasciato senza complimenti” disse Françis sull'orlo delle lacrime

Non ti preoccupare, io non chiederò MAI l'indipendenza da te!”disse Kai facendo commuovere ancora di più Françis che la baciò teneramente.

Mi ha tradito e poi per non ammettere la sua colpa mi ha accusato di essere troppo bambino e se n'è andata con quell'austriaco!” esclamò Gil rosso in viso per la rabbia

Beh...veramente ha ragione, sei ancora un bambino...” ammise Towisne

Ma tu da che parte stai?!”

Fammi finire! Ho detto, si che sei un bambino, ma a me piacciono tanto i ragazzi con la sindrome di Peter Pan!” disse lei sorridendo e prendendo una mano del ragazzo che l'abbracciò.

L'ho lasciato perchè non voleva fare con me quello che per tutte le coppie è l'obiettivo finale” disse risolutamente Antonio, al che le sorelle vollero togliersi un dubbio che le assillava da quando avevano visto il ragazzo

Scusa, ma si capisce a prima vista che è un po' reticente, allora perchè ti sei messo con lui?”

Siamo andati a raccogliere pomodori insieme...” le ragazze non seppero che replicare così rimasero zitte.

 

Il pomeriggio Kai ebbe l'illuminazione.

Towisne! Chiama subito Diana e dille di farsi trovare pronta tra mezz'ora, poi chiama Alfred nii-san e digli che ci deve accompagnare in un posto!”

A che serve?”

Mi è venuta un'idea meravigliosa! Fa come ti ho detto e poi corri a cambiarti, al resto penso io!”

Towisne fece come le aveva detto la sorella, poi la guardò

Cosa mi devo mettere? Dove andiamo?”

Mettiti comoda, non elegante, andiamo a raccogliere pomodori!”

CHE COSA?!?”

Fidati di me!”

Ma perchè dovremmo andare a raccogliere pomodori con Diana e Alfred nii-san?!”

Non ci andiamo con nii-san! Verranno anche Françis, Gil e Antonio” disse Kai facendole l'occhiolino “Ho pensato che se Antonio si è messo con quel tipo raccogliendo pomodori, magari allo stesso modo bacerà Diana!”

Ma perchè vuoi che la baci a tutti i costi? A suo tempo lo farà no?”

Ma perchè manca solo lei! Perfino Gil ti ha baciata!”

Ehr....beh....non so se si possa definire bacio...”

Non ti ha baciata?!?”

Mi ha baciata qui” disse Towisne indicando un punto tra le labbra e la guancia “Non credo possa definirsi bacio...”

No che non si può! Vedi di rimediare oggi, ok sorellina?” disse Kai avvicinandosi e fissandola negli occhi. Poi corse a cambiarsi anche lei. A un certo punto si sentì suonare al campanello e alla porta apparvero Françis e Gilbert.

 

Gil sembrava pronto ad un concerto rock, più che un’attività all’aria aperta: jeans neri, kefiah rossa e sguardo da piromane. Françis, invece, indossava bermuda e camicia a quadrettini, dello stesso colore degli occhi, con bandana pandan. Kai esclamò “Aiuto, sono arrivati i pirati!” e Françis la prese come un’autorizzazione a caricarsela in spalla.

 

Quando Alfred li accompagnò tutti a casa di Diana, a casa di Antonio e quindi al campo di pomodori, disse che certo le sue sorelline erano un po’ ammattite. Antonio sgranò gli occhi e rimase a guardare il campo, sussurrando “Bueno tomato…” ogni due per tre. Kai fece l’occhiolino a Towisne, che disse “Signori, la caccia al pomodoro è ufficialmente aperta!”.

 

Si formarono le solite coppie: Françis e Kai raccoglievano un pomodoro sì e uno no (perché dovevano baciarsi), Towisne reggeva il cesto e Gil raccoglieva (da vero cavaliere), e Diana e Antonio erano chinati, vicini. Ad Antonio scappò la mano, che andò, guarda guarda, a posarsi su quella di Diana. Il momento era catartico. Kai e Towisne trattennero il respiro.

Gil si lasciò sfuggire una imprecazione, ignaro del momento: si beccò un pomodoro in piena faccia da Antonio. “Non essere volgare, ci sono delle senoritas con noi!” disse, ridendo.

Le due sorelle furono sul punto di svenire. Françis pregò Antonio di non essere così violento, e gli tirò un pomodoro. Come è facile capire, il malefico piano di Kai terminò in una…salsa di gruppo.

Towisne si avvicinò ad Antonio “Dannazione, perché non l’hai baciata?” Antonio sorrise, al solito “Non c’era l’atmosfera! Il luogo ed il tempo sono maturi, ma l’atmosfera non lo è!” la biondina fu tentata di strozzare Gil.

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Capitolo 5
*** Neko Maid Cafè! ***


 

I giorni passarono: alle classi fu dato l’avviso dell’imminente festival scolastico dell’istituto. Il festival, che da anni riscuoteva parecchio successo, consisteva nell’associazione libera ed originale degli studenti, con fini ludici e ricreativi. Kai, Diana e Towisne furono senz’altro d’accordo a creare qualcosa insieme: un Neko Maid Café. Le ragazze, in graziosissime uniformi da cameriere, usavano orecchie e code da gattine. Servirono caffè e quant’altro a centinaia di ragazzi, attratti dalle uniformi scelte da Kai (come volevasi dimostrare!).

Ad un tratto, nel Café entrarono tre distinti personaggi in abito d’epoca: Françis indossava una palandrana cobalto, camicia a frange e mezzi calzoni, con stocco e sottopancia. I capelli biondi e ribelli erano legati con un nastrino, a formare un curioso codino a mezz’aria. Gil, con divisa militare e mantello, indossava guanti di pelle e un curioso cappello con tanto di piuma e coccarda. Antonio, per finire, indossava un gilet rosso su pantaloni da torero, con fiocco al collo e drappo rosso al braccio. Insomma, erano un vero e proprio splendore, tanto che tutti i ragazzi del Café rimasero di ghiaccio. Poi l’invidia serpeggiò per il Café, vedendo le tre belle cameriere stringerli in divertiti abbracci.

 

Mia cara, tu non sai quali istinti risvegli in me…” sussurrò Françis a Kai, che divenne rossa ma non si scompose. Gil, appostato appositamente dietro Towisne, diede un colpo alla gonna, che si alzò d’un tratto. “Che bella vista!” poté esclamare, prima di beccarsi una cinquina dritta sulla gota da Towisne.

Sei molto bella, Diana.” si limitò a sussurrare Antonio, accarezzando la testa della ragazza.

Signori, non vogliateci male. Rapiremo le vostre cameriere per un po’!” disse Françis, in modo molto teatrale. Antonio si accodò, laconico “…E forse ve le renderemo...”.

Gil prese Towisne dalle gambe, e reggendola con due mani la portò fuori dal Café. Antonio porse il braccio a Diana, che sorrise e lo prese delicatamente. Per ultimi, Kai e Françis uscirono nella posa “rapimento”, ossia con Kai stile sacco di patate che scalciava affettuosamente.

 

L’organizzazione dei ragazzi era un “revival storico”, in cui le ragazze potevano scattare foto con i tre belloni in calzamaglia e tricorno. Françis lasciò intendere che erano tutte lì per lui, e Kai mise il broncio. Le bastò urlare “Baci gratis!” che si formò una fila così lunga che Françis la scongiurò di perdonarlo. Towisne chiese a Gil una foto, e lui, dinanzi a tutta la scuola, la prese dalle spalle e la baciò. “Meglio di una semplice foto, non credi?” sorrise. La ragazza sentì in lontananza un “Vai così, Neechaaaaaannn!”, e rise. Diana ed Antonio furono gli unici due che tennero davvero fede alle loro promesse: Diana preparò un caffè ad Antonio e si fecero una foto assieme. Solo una? Ma no, almeno una ventina!

I giorni passarono: alle classi fu dato l’avviso dell’imminente festival scolastico dell’istituto. Il festival, che da anni riscuoteva parecchio successo, consisteva nell’associazione libera ed originale degli studenti, con fini ludici e ricreativi. Kai, Diana e Towisne furono senz’altro d’accordo a creare qualcosa insieme: un Neko Maid Café. Le ragazze, in graziosissime uniformi da cameriere, usavano orecchie e code da gattine. Servirono caffè e quant’altro a centinaia di ragazzi, attratti dalle uniformi scelte da Kai (come volevasi dimostrare!).

Ad un tratto, nel Café entrarono tre distinti personaggi in abito d’epoca: Françis indossava una palandrana cobalto, camicia a frange e mezzi calzoni, con stocco e sottopancia. I capelli biondi e ribelli erano legati con un nastrino, a formare un curioso codino a mezz’aria. Gil, con divisa militare e mantello, indossava guanti di pelle e un curioso cappello con tanto di piuma e coccarda. Antonio, per finire, indossava un gilet rosso su pantaloni da torero, con fiocco al collo e drappo rosso al braccio. Insomma, erano un vero e proprio splendore, tanto che tutti i ragazzi del Café rimasero di ghiaccio. Poi l’invidia serpeggiò per il Café, vedendo le tre belle cameriere stringerli in divertiti abbracci.

 

Mia cara, tu non sai quali istinti risvegli in me…” sussurrò Françis a Kai, che divenne rossa ma non si scompose. Gil, appostato appositamente dietro Towisne, diede un colpo alla gonna, che si alzò d’un tratto. “Che bella vista!” poté esclamare, prima di beccarsi una cinquina dritta sulla gota da Towisne.

Sei molto bella, Diana.” si limitò a sussurrare Antonio, accarezzando la testa della ragazza.

Signori, non vogliateci male. Rapiremo le vostre cameriere per un po’!” disse Françis, in modo molto teatrale. Antonio si accodò, laconico “…E forse ve le renderemo!”.

Gil prese Towisne dalle gambe, e reggendola con due mani la portò fuori dal Café. Antonio porse il braccio a Diana, che sorrise e lo prese delicatamente. Per ultimi, Kai e Françis uscirono nella posa “rapimento”, ossia con Kai stile sacco di patate che scalciava affettuosamente.

 

L’organizzazione dei ragazzi era un “revival storico”, in cui le ragazze potevano scattare foto con i tre belloni in calzamaglia e tricorno. Françis lasciò intendere che erano tutte lì per lui, e Kai mise il broncio. Le bastò urlare “Baci gratis!” che si formò una fila così lunga che Françis la scongiurò di perdonarlo. Towisne chiese a Gil una foto, e lui, dinanzi a tutta la scuola, la prese dalle spalle e la baciò. “Meglio di una semplice foto, non credi?” sorrise. La ragazza sentì in lontananza un “Vai così, Neechaaaaaannn!”, e rise. Diana ed Antonio furono gli unici due che tennero davvero fede alle loro promesse: Diana preparò un caffè ad Antonio e si fecero una foto assieme. Solo una? Ma no, almeno una ventina!

 

Free Talk :3

Si, lo so, questo capitolo è un po' cortino e per questo chiedo venia ^^" Mi farò perdonare con il prossimo capitolo che sarà bello intenso :3

 

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