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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
1
Tutto era comiciato quella notte.
Da quel ballo.
Tutta Hogwarts era in fermento per l’imminente ballo in maschera.
Ovunque si vedevano gufi dell’ultimo minuto che portavano vestiti,accessori,trucchi e tanto altro.
Ragazze affaccendate correvano per i corridoi trasportando tutto quello che loro o le amiche si erano dimenticate.
Tutti erano elettrizzati.
Tutti tranne lei.
Virginia Weasley.
La ragazza infatti stava facendo avanti e indietro davanti alla specchio di camera sua con un’espressione allo stesso tempo scocciata e delusa:
“Questo vestito fa schifo!Lo detesto!”sbottò fissando con rancore il vestito in questione:era un lungo abito azzurro,senza maniche,che curvava dolcemente verso il basso fino a toccare terra.
Mary,la sua migliore amica,sbucò dalla porta del bagno con un lucidalabbra rosa in una mano e un pettine nell’altra.
“Secondo me è molto carino,e il colore ti sta bene”si affrettò a dire guardando Ginny che apriva la bocca per protestare “l’unica cosa che va cambiata è la piega del vestito alla fine…ma sì,dai,facciamoci un bello spacco!”
“Eh?!”
“Non fare quella faccia!Non sarà niente di scandaloso!Solo per mostrare quelle belle gambe che hai!”esclamò sbrigativa Mary prendendo la bocchetta e recitando un incantesimo.
“Wow!”esclamò Ginny sbalordita.
“E adesso il tocco finale!”disse Pamela,sbucata fuori da chissà dove,prese un capelli della rossa e cominciò ad acconciarli in graziosi boccoli profumati.
Quando ebbero finito Ginny si riconosceva a stento.
“Adesso vai.”
“Cosa?E voi?”
“Noi verremo più tardi,dobbiamo finire di prepararci!”
“Ehm,Pamela?Di cosa odorano i miei capelli?”chiese titubante Ginny,con quella non si poteva mai sapere…
“Oh,chi lo sa?Chiedilo al tuo cavagliere!”esclamò l’altra radiosa.
Ginny arrossì,non esattamente rincuorata,prese la maschera bianca e azzurra e uscì.
Quando le porte della Sala Grande si spalancarono un chiarore soffuso si espanse nel corridoio:i tavoli erano rigorosamente da due,piazzati ai lati della Sala,un piccolo buffet si poteva scorgere sotto ogni emblema delle quattro case:Grifondoro,Serpeverde,Corvonero e Tassorosso.
Un numero infinito di candele si ergeva a mezz’aria illuminando tutta la Sala di un chiarore dorato e denso,come ultraterreno.Per la Sala si aggiravano ragazzi e ragazze mascherati con calici di vino rosso o qualche piatto raffinato proveniente dalle cucine:tutto sembrava in quadro ottocentesco!Ginny ammirò estasiata quello spettacolo che le fece mancare il respiro e cominciò ad aggirarsi per i tavoli.Tutto era buffo e surreale,era impossibile riconoscere amici o nemici tutti erano uguali,tutto era perfetto e bellissimo.Un Eden terreno.
La festa cominciò.
Partì una musica dolce e malinconica e alcune coppie cominciarono a ballare.
I vestiti delle ragazze si gonfiavano in ruote vaporose,muovendosi con grazia ed eleganza.
“Che cosa assurda!Quelle ragazze non sanno nemmeno con chi stanno ballando!Ma come fanno a scegliere il loro cavaliere?”chiese Ginny a sé stessa fissando le coppie incantata.
“Si fanno guidare dall’istinto.”le rispose una voce di fianco a lei.
La ragazza sussultò:non si era accorta che al suo stesso tavolo si era seduto qualcuno.
“Istinto?”chiese scettica ma allo stesso tempo curiosa.
“Uhm,forse istinto non è la parola giusta”fece l’altro “il termine esatto è attrazione.Le persone si attraggono le une con le altre,con lo stesso procedimento che fa la terra con gli altri pianeti,o gli altri pianeti con la terra.è reciproco!”
Ginny osservò il suo visitatore dalla voce calda e sensuale:portava uno splendido vestito nero che risaltava il suo fisico scolpito,sul viso portava una maschera anch’essa nera,impossibile definire il colore degli occhi,eppure Ginny se li sentiva addosso,la percorrevano tutta,svelandola sin nell’intimo.
“Allora me lo concedi un ballo?”fu la richiesta del giovane.
Ginny,non sapendo cosa dire,assentì col capo.Era rimasta letteralmente affascinata dai modi di quel ragazzo:così elegante e ammaliatori.
Il ragazzo la prese delicatamente per mano e la condusse in un punto imprecisato della pista e poi…poi il mondo scomparve dietro di loro,esitevano solo loro due e la musica.Ginny aveva perso il senso della realtà:vedeva solo la maschera dell’uomo,sentiva solo i loro corpi vicini,il suo buon odore,udiva solo il suo leggero respiro…adorava tutto di lui…non le importava sapere chi fosse finchè potevano restare insieme…
Ma la musica-come tutte le cose belle di questo mondo-finì.I due rimasero immobili,a guardarsi per un po’,poi il ragazzo la portò ad uno dei tavoli e le disse che le andava a prendere qualcosa da bere.
Così la ragazza rimase sola con i suoi pensieri,fissando trasognata la sua figura che spariva,inconfondibile,in mezzo alle altre.
Si sentiva bene.Bene con sé stessa.Col mondo.
Si sentì toccare il braccio,si girò e trovò una ragazza che la guardava da dietro la sua maschera verde:
“Allora,come sta andando la festa Ginny?”
“Mary!”esclamò la ragazza tornando alla realtà.
“Ho visto che hai cuccato un tipo niente male!!”
“Beh,sì,ma tu come lo sai?”
“Vi ho visti ballare!Credimi eravate così belli,come un quadro!”
“Lui mi piace moltissimo Mary,davvero!Mi fa sentire unica…da come mi guarda,da come mi tocca…anche prima quando ballavamo il mondo è scomparso!C’eravamo solo noi…”sussurrò la rossa incantata e sincera.
“Ma dai ,Ginny!Lo so che è carino e tutto,ma non sai nemmeno chi è!Cioè potrebbe essere uno shock,poi magari scopri che è pure brutto,visto che non l’hai mai visto in faccia!”
“Uno con quella voce non può essere brutto…va contro le leggi della natura…”
“Quello che provi Ginny non è amore,come te lo devo dire?!La tua è solo attrazione!”bisbigliò Mary a voce un po’ più alta.
Attrazione…ancora quella parola…
“E se anche fosse?Cosa ci sarebbe di male a desiderare una persona?”disse Ginny immusonita.
Come faceva Mary a non capire?Lei non aveva visto,non aveva sentito la sua voce,le sue parole,il suo respiro…cosa poteva capire lei?Niente!Assolutamente!
Per fortuna il cavaliere di Mary la venne a chiamare,l’amica la guardò poco convinta…
“Ricordati Ginny:l’attrazione può anche essere pericolosa,finirai in un mare di guai se esageri,e hai capito cosa intendo!”poi se ne andò,lasciando Ginny sola al tavolo.
Esagerare?In che senso?A volte proprio non la capiva…
“Ti vedo pensierosa…”
“Ah,sei tu!Mi hai spaventata!”esclamò la giovane ridendo e prendendo il bicchiere che il ragazzo misterioso le offriva.
Bevvero avidamente,in silenzio.
“Che ne dici di uscire?”chiese lui dopo un po’ .
“Ok”
La luna bagnava d’argento i prati intorno al castello e le mura,la rugiada risplendeva come perla sull’erba su cui si era posata.Anche la Foresta Proibita quella sera aveva una sinistra bellezza.
Ginny e il suo cavaliere sedevano sui gradini ammirando quello spettacolo offerto dalla natura…tutto sembrava così etereo e irraggiungibile…
“Che tristezza!Tutto questo domani sarà finito!”sussurrò la ragazza ad alta voce.
“Nessuna notte dura per sempre.Ma hai ragione tu,è davvero un peccato…”continuò accarezzandole una guancia “sei davvero bella sai…”
E fu un attimo…la sue labbra si unirono a quelle della ragazza,e Ginny si sentì morire…
Sconvolgente…non c’era altro termine per definire quel bacio…una vera e propria scossa nell’intimo…qulacosa di bellissimo e audace…bruciante…le loro lingue si inseguivano e si trovavano in una danza senza fine…il corpo della ragazza era caldo,scottava qualcosa che non aveva mai provato…morire dentro e poi rinascere a nuova vita…ancora…ancora…ancora…non che non avesse mai baciato un ragazzo intendiamoci…ma questa per Ginny era il suo primo vero bacio…qualcosa che non si scorda…che non si dimentica che resta per sempre…e in quella danza calda e sensuale le venne spontanea una domanda…
“Chi sei tu?”
Salve,gente!!!Questa è la mia prima fic che posto qui!Spero che vi piacerà e di ricevere molti commenti!Chissà se riuscirà a reggere il confronto con alcune fic che ci sono qui(che sono davvero bellissime)?Intanto vi prego di commentare!!!!tnks alla prossima by ami90
Il ragazzo non le rispose nemmeno,forse non aveva neanche sentito
Il ragazzo non le rispose nemmeno,forse
non aveva neanche sentito.
Presi com’erano l’uno dall’altra,entrambi non si
accorsero che stavano andando leggermente oltre il bacio…
Lui le accarezzava la schiena,le guance con movimenti lenti e sensuali,che le
facevano correre i brividi lungo la schiena.
Lei si stringeva sempre di più a lui senza nemmeno accorgersene:da quanto durava quel bacio?
Dieci minuti?Trenta?Un’ora? Ginny non lo sapeva,voleva solo che durasse il più a
lungo possibile!
Fu solo quando lui cominciò ad abbassarle una spallina del vestito che lei si
rese conto di ciò che stava succedendo…e si vergognò da morire!
Di colpo le parole di Mary le tornarono alla mente come un’orribile predizione!
Ma che stava facendo?Non lo conosceva nemmeno!
Stava per fare l’amore con un perfetto sconosciuto!
O peggio…con qualcuno che conosceva troppo bene!
Cosa avrebbero detto di lei le persone quando una sera –in un discorso fra
uomini –un ragazzo di Grifondoro avrebbe detto a suo
fratello “Hai presente la tua sorellina,Ron?Sai,ci
scopo che è una meraviglia!” Ginny arrossì fino alla punta delle orecchie:non
doveva nemmeno pensarci!
Ma perché non dava mai retta a Mary?
Perché finiva sempre nei guai?
Perché lei?
Anche il ragazzo si rese conto di essere andato oltre perché si alzò e disse:
“Basta così”
“Non hai risposto alla mia domanda”si scoprì a dire Ginny.
Il ragazzo la guardò storto-o così le sembrò dato che portava la maschera-e
rispose con tono arrogante:
“è così importante per te saperlo?”
“Ma che razza di risposta è?Certo che è importante!”sbottò l’altra che
cominciava a spazientirsi.
“Ho come il sospetto che tu sia una Grifondoro…”
“Cos…?”
“Niente lascia perdere!”disse quello,si alzò e rientrò in Sala,lasciandola
lì,sola all’ingresso.
“Te l’avevo detto!”
“Cazzo,Mary!Un giorno o l’altro ti picchierò se non
la pianti con sta nenia!Lo so,avevi ragione tu!Me l’avrai ripetuto almeno un
milione di volte!”si lagnò Ginny mentre lei e l’amica
percorrevano i corridoi di Hogwarts per andare alla
prossima lezione:Pozioni.
Già la rossa era nervosa senza che le si mettesse Mary
a romperle con la storia del ballo!
Lei e le altre erano state alzate oltre la mezzanotte per far sfogare Ginny che pianse come un fiume in piena per un’ora e inveì
per due:sempre a causa del solito “signore del mistero” così da loro
ribattezzato (“Dì anche “signore del cazzo” il succo
è quello!”aveva detto Ginny,ma essendo coinvolta
personalmente la sua opinione non contava).
“Ma dai non può essere stato così terribile!”cercò di consolarla Mary,ma con
scarsi risultati.
“Mi ha lasciata lì in mezzo al corridoio come una stupida!Quel maledetto…”
Non finì neanche la frase che sia lei sia i suoi libri caddero a terra.
“Attenta,Weasley!Babbanofila
demente!”imprecò una voce strascicata:Malfoy junior
era lì davanti a lei con un'espressione disgustata stampata in faccia.
“Stammi bene a sentire...”cominciò Ginny,ma venne
interrotta quasi subito da una PansyParkinson al culmine della gioia che la spintonò in malo
modo.
“Oh,Draco grazie per ieri è stato
bellissimo!”sussurrò estasiata e senza un minimo di pudore.
Per la rossa fu molto difficile non ridere con Mary che faceva finta di
vomitare dietro la schiena dell'interessata. Malfoy alzò un sopracciglio guardandola tra lo sorpreso e lo scettico...
“Ma di che parli?Non ero con te alla festa...”
La faccia di Pansy fece sparire in buona parte il
malumore di Ginny:era letteralmente pietrificata.
Le ragazze li lasciarono inveirsi contro in pieno
corridoio (“Ma come sarebbe a dire che non eri tu?”
“Secondo te quanti significati può avere una frase come questa?!E poi io non ti
devo nessuna spiegazione,se sei una puttana cazzi tuoi!”)ridacchiando come pazze.
“Comunque è strano:se non era con la Parkinson allora
con chi era?”chiese Mary sorpresa.
“Ma che ti frega?Piuttosto hai visto la faccia della Parkinson
quando ha capito di aver scopato con un perfetto sconosciuto?!”strillò Pamela
esaltata.
Entrambe risero.
Tranne Ginny.
La frase di Pamela l'aveva scossa moltissimo:in fondo
non era proprio quello che stava per fare lei con “l'uomo del mistero”?
Ricordò i baci di quella notte...e i sussurri...
Arrossì vergognandosi come una matta:quelli non erano certo pensieri da fare in
pieno giorno e nel bel mezzo di un corridoio!
“Ginny,ma ti muovi?!La lezione sta per
cominciare!!”le urlarono le due Grifondoro.
E la rossa le seguì correndo,il corpo a Hogwarts,ma
la mente all'unico ragazzo che le aveva fatto battere e spezzato il cuore in
una sola notte...
DracoMalfoy era molto
irritato:ma che voleva quella troia della Parkinson?
Lui aveva cose più importanti a cui pensare!
Ma sembrava che quel giorno pensare a quella ragazza fosse impossibile visto
che tutti volevano importunarlo!
“Esci fuori,lo so che mi stai osservando...”sibilò a un'ombra dietro la porta.
Qualcosa si mosse...non era un uomo,ma un animale...un
grosso lupo dal pelo nero come la pece e gli occhi gialli che si leccò le fauci
con aria famelica,gli occhi puntati in quelli del biondo...
Ice vsfire.
Luce contro ombra.
O il contrario? Malfoy sogghignò malignamente:ne
era passato di tempo.
“Finalmente sei tornato,Blaise.La tua copia
cominciava a creare qualche sospetto:era troppo
intelligente.”
Il lupo cominciò a contorcersi uggiolando penosamente:i muscoli si contrassero,le
pupille guizzarono,il corpo vibrò insistentemente.
Poi il lupo non era più un lupo,ma bensì un
uomo:precisamente un uomo di nome BlaiseZabini.
“Dov'è?” Draco indicò l'armadio di mogano con un cenno della
mano.
“Lì dentro.L'ho ripiegato per bene.”
Il moro fece una smorfia:non ne dubitava.
Aprì con forza l'anta dell'armadio:un corpo ricadde
con un rumore sordo sul pavimento delle segrete.
Sulle mattonelle di pietra giaceva una copia perfetta di BlaiseZabini.
Quasi perfetta,infatti metà di essa era ridotta in
polvere putrida.
I due si guardarono e sorrisero:HarryPotter o no,forse la battaglia non era ancora
perduta...
Rieccomi!scusate per l'incredibile ritardo!!!!!lo so
che questo cap finisce di merda
ma spero che commenterete lo stesso...e chissà che non aggiorni più in fretta?thanks a tutti i miei lettori!ciao ciao ami90.
Ginny stava ballando.
La sala era vuota,c’erano solo loro due.
Beh,mica male!,pensava Ginny
piroettando fra le braccia del ragazzo.
Già,peccato che il viso del ragazzo fosse totalmente
coperto da una maschera argento.
Dove diavolo aveva visto quella maschera? Eppure aveva un qualcosa di familiare… Ginny si fermò,e la lunga gonna azzurra le ricadde
con grazia sulle gambe.
Le candele non illuminavano nemmeno metà della stanza:cosa
c’era in quegli angoli bui?
Cosa si nascondeva dietro quel chiacchiericcio esitante?Eppure lì non c’era
nessuno…
Il ragazzo la guardò un poco,impossibile dire cosa provasse a causa della
maschera.
All’improvviso Ginny ebbe una gran voglia di andar
via di lì. E alla svelta!
“Beh,è stata una gran bella serata,ma io ora…”cominciò
cercando di allontanarsi verso l’uscita.
Per tutta risposta il ragazzo si avvicinò a lei di più…di più …di più…
…e cominciò a rattrappirsi..no!a sgonfiarsi…la ragazza fece un balzo urlando di
disgusto.
E la superficie di carne cominciò a parlare “Te l’avevo detto,Virginia!Loro
te l’avevano detto che l’attrazione è una cosa pericolosa,perché non sai mai
cosa c’è dietro la maschera!”
“NOOOOO!!!!!!STAMMI LONTANO!!!”
E ad un tratto capì il significato di quella maschera.
Capì dove l’aveva già vista.
Quella era la maschera di un Mangiamorte.
Virginia Weasley quella mattina si svegliò di
soprassalto.
Scostò le coperte e cercò di scendere dal letto,ma il
cuore le batteva all’impazzata e il pigiama,oltre a essere troppo lungo per
lei,le si era appiccicato addosso.
Si ributtò sul letto esausta.
Era solo un sogno dopotutto.
Ma infondo era così importante sapere chi fosse il suo
cavaliere?
Cioè,era così fondamentale?
Quella sera credeva davvero che fosse quello giusto,cioè il fidanzato ideale
eccetera…
…,ma nella vita reale?
“Piantala!Non vivi in un ballo in maschera,Ginny!”si
disse e si tirò su dal letto con un sospiro.
La vita andava avanti.
“Ho un regalo per te.”fece ad un tratto Zabini mentre
si lavava i denti con Draco a fianco.
“Non lo voglio. Non voglio niente da
te.”fu la laconica risposta del biondo.
Il moro non lo stette nemmeno ad ascoltare e tirò fuori dalla
tasca interna del mantello una scatola di velluto nero.
All’interno della scatola c’era un grosso anello d’argento,sul
quale era attorcigliato un serpente con gli occhi di rubino,rossi come sangue.
I rubini riflettevano la luce e ogni tanto poteva sembrare persino che il
serpente stesse ammiccando.
“Fa impressione,sembra vivo.”fu il commento di Draco,che lo fissò per un nanosecondo. “E poi credevo ti
piacessero le donne…”
“Ahahah!Spiritoso,davvero. Comunque non è solo da parte mia,ma anche da parte del
nostro signore,quindi devi mettertelo per forza!”
“Non parlarmi così,brutto stronzo. E non trattarmi
alla stessa stregua dei tuoi compagni Mangiamorte!”sibilò
Draco.
L’atmosfera della stanza si condensò,da quanto divenne
pesante. Blaise stringeva ancora in mano la scatoletta,forse un po’ più stretta del necessario,ma assolutamente
calmo,in attesa che Draco eseguisse i suoi ordini,cosa
che era obbligato a fare.
Non perché avesse paura di lui,mai,ma perché erano gli
ordini del Signore Oscuro,il più potente mago di tutti i tempi.
E perché DracoMalfoy non
era un Mangiamorte,ma lui
sì. E gli sarebbe bastato schioccare le dita per farlo
giustiziare.
Un semplice schiocco di dita,e di DracoMalfoy la gente non si sarebbe ricordata nemmeno il
nome.
Perciò fissò divertito il biondo che toglieva la scatola dalle
sue man con sgarbo e si ficcava l’anello al dito…divertente,no?
“Ho un regalo per te!”esclamò Mary,al settimo cielo,facendo quasi cadere il suo
succo di zucca addosso a Pamela. Ginny la guardò senza capire:non era il suo
compleanno e non c’era nessuna festività. Cosa poteva mai voler dire?
“Ma di che diamine stai parlando?”
“Nervosetti oggi,eh?Comunque ho trovato qualcosa che
ti tirerà su il morale:guarda qui!”le porse una pergamena su cui una mano
elegante aveva scritto:
“PER TUTTI I RAGAZZI DI HOGWARTS:
Cercasi ragazzo che il giorno del ballo studentesco indossava un vestito COMPLETAMENTE
nero e una maschera COMPLETAMENTE nera e che abbia ballato con una ragazza
dall’abito azzurro e i capelli rossi,ma che NON sappia chi sia!Se pensate di
essere possibili candidati siete pregati di presentarvi davanti all’aula in
disuso del terzo piano verso mezzogiorno.Grazie.” Ginny scoppiò a ridere “E questo cosa sarebbe?Un A.A.A.Cercasi?Ma dai,così ci riderà
dietro tutta la scuola!”
All’improvviso il sorriso sui volti delle sue amiche si congelò.
“Tu…credi davvero?”domandò esitante Pamela.
“Se lo credo?Ne sono praticamente certa!”
Le due Grifondoro si guardarono,sconcertate.
“Beh,ecco…veramente noi li abbiamo già appesi in tutta la scuola…”
Okay.Oggi era davvero una pessima giornata.
“Che diavolo è?”chiese il biondo guardando un foglio misterioso appeso a un’armatura.
“Boh,una roba sulla festa…Comunque ti sta bene quell’anello,Dracuccio!”esclamò
il moro contento.
“Ripetilo e ti ammazzo. Comunque a proposito della
festa:come pensi di fare tu?Il fantoccio era talmente ridotto male che non l’ho
fatto andare alla festa. Pensavo che tutti mascherati nessuno si sarebbe
accorto di uno in più,uno in meno…”spiegò Draco mentre si dirigevano in Sala Grande.
“Stai parlando di alibi?Nessun problema,ho trovato la scusa adatta.”
“Ah,sì? E da quando questa incredibile genialità ha vita in te?”
“Da quando hanno cominciato ad appendere annunci per Hogwarts!”esclamò
quello tutto contento.
“Che diavolo stai dicendo?”
“Niente. Oh,ma quella non è la Parkinson?”
E mentre Malfoy partiva in ritirata Zabini si concesse un lungo ghigno,ma quando lui rideva
solitamente c’era qualcuno che non l’avrebbe più fatto.
Draco girò l’angolo,appoggiandosi contro la colonna
di marmo,esausto.
L’ultima cosa di cui aveva bisogno era di lottare con la Parkinson
sulle sue domande profonde:ovvero “Quando mi sposi?”e
altre stronzate simili…
Un foglio gli si adagiò pigramente sulla testa,come se fosse stato portato lì
da una folata di vento.
Il biondo lo prese e si guardò intorno:quello che
aveva portato il foglio da lui era un incantesimo di levitazione o solo
vento?Difficile a dirsi.
Intorno a lui c’erano due tipi di Corvonero mai visti
e la Mezzosangue So-tutto-io…ma lei non era stata era
di fronte a lui,l’avrebbe vista!
Guardò con sospetto il foglio…e cominciò a sbiancare a ogni riga.
Era QUELLO l’alibi!
Ma non era solo per quello:era una festa in maschera cazzo!cioè bastava inventare una scusa qualsiasi…
Ci doveva essere qualcos’altro sotto!
Qualcosa di più losco…di …
E all’improvviso il tempo scorse all’incontrario e Draco
per qualche secondo rivisse quell’inferno di follia e
di sangue che l’aveva portato alla rovina…facendogli conoscere LUI…
…e lui cretino che gli aveva raccontato tutto!
Quando si riprese aveva una sola idea in testa…
“Salvare…devo salvare…prima che…a lei…anche a lei…io…”
Mezzogiorno. Ginny era ferma fuori da una
certa aula in disuso del terzo piano.
Si stava stropicciando le mani nervosissima:sarebbe
stata in grado di riconoscerlo?
Magari non era nemmeno fra loro e lei avrebbe fatto solo una figuraccia!
Attrazione,mi fiderò di quella!,pensò,ma poi le tornò in mente il sogno di
quella sera,scosse violentemente la testa e finse di non pensarci.
La porta si aprì di scatto e ne uscì Pamela,molto
rossa in viso e alquanto eccitata.
“Ooooohhh,Ginny!!!Non puoi
nemmeno immaginare chi c’è la dentro!!!Non puoi!”esclamò eccitata prendendole
le mani.Gli occhi le brillavano dall’agitazione.
“Chi?”chiese Ginny facendosi più piccola che poteva visto che la porta era rimasta aperta.
“Oddio,oddio!Beh,c’è quel cretino del tuo ex di Corvonero,ma
lui non è niente di speciale,questo lo sapevamo già!Ma poi…c’è…ci sono….”
“Chi!!?Cristo,non interromperti sul più bello!”
“BlaiseZabini e DracoMalfoy.”
A Ginny quasi cedettero le ginocchia:ma che diavolo
aveva il mondo oggi?
Che non fosse quello di Corvonero era
risaputo,infatti la ragazza lo mandò via senza complimenti,dopo avergli fatto
due o tre domande su quell’ipotetica serata.
Era degli altri due che la Grifondoro si preoccupava:i Serpeverde.
Come doveva comportarsi con loro?
Ma no,il suo Mr X non poteva essere uno di loro!
Se ne sarebbe accorta,no? BlaiseZabini entrò senza
troppi complimenti e senza bussare.
I lunghi capelli neri e gli occhi blu elettrico gli davano un’aria affascinante
e misteriosa,anche grazie ai suoi lineamenti delicati
e un po’ femminei.
S sedette con grazia e puntò il suo sguardo su Ginny
che non potè fare a meno di arrossire dentro alla sua uniforme di seconda mano,che oltretutto cominciava
a esserle corta in maniera imbarazzante.
“Ho letto il tuo annuncio.”
“Non l’ho scritto io.L’hanno fatto le mie amiche.”
“Non sapevo avessi così tanta voglia di incontrarmi,anche se l’annuncio non è
opera tua.”bisbigliò sorridendo.
“Non è ancora detto che sia tu.”cominciò Ginny
prendendo coraggio:era una Grifondoro in fondo. “E comunque adesso devo farti delle domande,a cui sei pregato
di risponderemo se sei venuto qui per sfottere vattene subito. Non ho tempo da
perdere con i deficienti,io.” Zabini scoppiò a ridere “Accidenti,che caratterino!E
pensare che non sembravi così testarda quella sera.Senza
offesa,ma ti sei fatta baciare molto facilmente!” Ginny avvampò.Era lui?Era
davvero lui?
No,questo poteva averlo visto;oppure potevano
averglielo raccontato,magari se l’era pure inventato!
“Allora?Ho colpito nel segno?”
“Questo non vuol dire niente!Potresti…”cominciò alterata la ragazza,più ansiosa
di dimostrare al nemico che aveva torto,che di cercare la verità.
“L’abbiamo quasi fatto sulla colonna della scalinata.”la interruppe
lui,glaciale.
Come si può ribattere a un’affermazione come questa?
DracoMalfoy aspettava.
Chiuso fuori dalla stanza che Blaise
finisse di fingersi lui e gli permettesse di raccontare la verità alla Weasley.
Già,la verità…ma cosa le avrebbe detto?
Provò a ricordarsi cosa era successo quella sera…e all’improvviso la stanza si
fece molto calda…quella sera gli era parsa come una cosa normalissima:vai a un
ballo,rimorchi una e se ti piace te la porti a letto…il solito insomma!La cosa
finiva lì,però!
No,invece!Lei doveva smuovere i quattro cantoni per scoprire chi era il suo cavaliere!
E ora che cosa le diceva?!
Aveva già optato per la linea dura,quando sentì un tonfo provenire dalla stanza
dove la Weasley e Blaise
stavano parlando.
Ginny era rimasta senza parole:allora era LUI?!
“Ma allora…tu..ecco..io…cioè,no…insomma…”
Il ragazzo le si stava avvicinando sempre di più…
“Che c’è,Weasley?Non fai più la dura?”
ancora di più…
“Non ti credo,non può essere…”
ancora di più…
“C’è un solo modo per scoprirlo,Weasley…”
di più…
Tempo due secondi e la stava baciando.
L’aveva praticamente intrappolata:sbattuta contro un
vecchio armadio,con la mano di lui dietro la nuca che la teneva stretta e
l’altra dietro la vita. Ginny invece era rimasta immobile come uno
stoccafisso. Assolutamente incredula e stupefatta.
E all’improvviso la stanza si fece calda…e anche il suo corpo…come quella
famosa sera…
…eppure era…le sembrava così…
Sbagliato,pensò,ma non ebbe la forza di dirlo,ormai si
era fatta prendere dalla passione e aveva cominciato a rispondere anche lei al
bacio.
Lui!è lui!ne sono sicura!Ora ne sono sic…
La porta si aprì di botto. DracoMalfoy era sulla
soglia. E sembrava molto incazzato.
“Giù le mani,Zabini.Manca
ancora la mia presentazione e non mi piacciono i favoritismi.”sibilò sbattendo la porta.
TO BE CONTINUED…
Salve!!!Sono tornata!!Volevo
ringraziare tutte le buone anime che hanno commentato lo scorso capitolo!!!Lo
so che non era un granchè ma spero di rimediare con
questo!Vorrei aggiornare più in fretta ma per una strana ragione la pagina personale
mi si apre solo quando vuole lei!Sigh…Vabbè buona lettura!!
Zabini si staccò da Ginny
con un’espressione tranquillissima:come se fossero
cose di tutti i giorni.
“Molto maleducato da parte tua,Draco.Non si devono
interrompere due persone che parlano!”
“Mi stai prendendo per il culo?”
“No. Ti sto solo dando un consiglio.” Ginny spostava lo sguardo dall’uno all’altro:Zabini era il ragazzo di quella sera,ma allora cosa voleva Malfoy?
Comunque l’avrebbe capito subito.
“Se…se hai finito Zabini puoi anche andare…io…ecco…ti
farò sapere…”borbottò esitante.
Il ragazzo le sorrise dolcemente.
“Sì,ci conto.”
L’atmosfera sarebbe stata magica se Draco non avesse
fatto finta di vomitare dietro la sua schiena.
Il moro fece finta di non accorgersene e scoccando al biondo un’occhiata di
sufficienza uscì dall’aula con passo sicuro.
Rimasero solo Draco e Ginny.
E l’atmosfera non era delle migliori.
Con un certo sforzo la ragazza fece finta di niente e si mise a sedere fissando
il biondo Serpeverde che si fissava intorno.
“Beh…che vuoi?”le fece quando si accorse che lo fissava.
“Si da il caso Malfoy che sia stato tu a venire qui e
io voglio sapere il perché!”sbottò riprendendo coraggio.
“Oh,quello…”cominciò con noncuranza “…beh,quelle che dice Zabini
sono tutte cazzate:c’ero io alla festa con te!Niente
di importante,solo questo.”
Ah….solo…. Ginny onestamente non sapeva cosa rispondere.
“Lo chiami con il cognome?Credevo foste amici.”
Onestamente era stupida:sapeva che sicuramente fra quelle serpi non c’era il
rapporto fraterno che i Grifondoro avevano fra di
loro,li considerava tipo degli esseri mitologici che ripetevano come automi ciò
che gli dicevano i loro genitori,ma pensava che almeno fra di loro si
sostenessero! Draco la guardò per un attimo poi scoppiò a ridere.
“Amici?!!!Oddio,quanto sei ingenua,Weasley!Amici?!!Fra
i Serpeverde non ci sono amici!Ognuno pensa per
sé!Solo perché passo con Zabini più tempo che passo
con altri non vuol dire che lo sopporti!” Ginny lo guardava ridere,ma vedeva che non era
divertimento quello nei suoi occhi e per la prima volta provò qualcosa di nuovo
nei suoi confronti…possibile che fosse pena?!
“Mi dispiace per te,Malfoy.Deve essere dura vivere
senza neanche un amico.”
Il ragazzo la guardò per vedere se era una battuta.
Non lo era.
“Non mi serve la tua pietà,Weasley.
Né quella di nessun altro!Io basto a me stesso come puoi vedere!Non serve che
ti preoccupi per me,dato che è completamente inutile.
Io non sono come voi Grifondoro,non
ho bisogno di amici,non ho bisogno di genitori né di qualcuno che mi sostenga.
Sono solo e mi sta bene. Vuoi giudicare,Weasley?Solo perché il mio stile di vita è diverso dal tuo
non vuol dire che sia sbagliato!”
La ragazza ci rimase di sasso.
Lei non voleva dire niente di male,invece era stata
rimproverata duramente da quel cretino isterico solo perché una volta era stata
gentile con lui!Era ovvio che non poteva essere lui il ragazzo di quella
sera!Non un tipo così rozzo e volgare!Zabini sì
invece che era stato gentile!Altro che Malfoy con i
suoi modi arroganti e boriosi!
“Non starò qui a farmi sgridare da te!Se vuoi dire qualcosa Malfoy
sbrigati a farlo perché sto perdendo la pazienza!”
“Zabini ti sta usando,Weasley.”
“Lui almeno è stato gentile con me.”
“Cosa vuol dire?Anche se è stato gentile non vuol dire che non faccia il
furbo:anzi questa è la strategia più gettonata!Chi ti vuole ingannare non te lo
viene a dire.”
“Invece chi mi urla contro è assolutamente sincero e leale,vero?Non prendermi
in giro,Malfoy.Sono più piccola di te,ma non sono stupida e comunque ancora non mi fido
ciecamente di lui.”
“Maledizione,Weasley!Quel bacio deve averti succhiato
via anche quel poco di cervello che hai!Basta!Me ne vado!” Draco raccolse la borsa a tracolla con i libri e si
avviò verso la porta,ma prima di uscire si fermò.
“Non so perché tu ti sia lasciata baciare così facilmente visto che quella sera
mi sembravi agghiacciata anche solo all’idea di un ballo,ma voglio comunque
dirti di pensarci bene prima commettere qualche cazzata
con lui…”detto questo sbatté la porta con stizza.
Camminava velocemente con la borsa che gli sbatteva su un fianco e le mura dei
sotterranei che scorrevano velocemente sotto ai suoi occhi.
Era nervoso e preoccupato. Quella maledetta!Come osava dargli del poverino?E quel “mi
dispiace” ?!Come suonava falso alle sue orecchie.
Si fermò davanti ad un arco di pietra scolpito nel muro.
“Tenebra!”
Il muro sotto l’arco cominciò a spostarsi verso sinistra rivelando un’apertura
che gli lasciò intravedere la Sala di ritrovo della sua casa.
Alcuni divani di velluto nero erano disposti senza un’ordine preciso per tutta
la stanza con vari tavolini di vetro scintillante.
Un luogo piuttosto tetro a vedersi,fiocamente
illuminato da qualche stentata luce di candela che bruciava pigra lo stoppino
di lunghe candele nere e incensi. Draco stesso aveva ammesso che sembrava
più una cripta che un dormitorio.
Salì nel dormitorio maschile senza rispondere a nessun saluto e aprì la porta
di una stanza circolare con due letti posti una fianco
all’altro assolutamente parallelo. BlaiseZabini era disteso
su quello di destra con un libro aperto tra le mani,molto
impegnato a far finta di leggerlo. Draco gli rivolse una lunga occhiata indagatoria e sospettosa,come se
si aspettasse di essere aggredito da un momento all’altro .E perché no in
fondo?
“Allora,come è andata?”chiese lanciandogli un’occhiata seriamente incuriosita.
“Non è andata.”
“Oh,beh lo immaginavo. Con i tuoi modi.”
Era una cosa che lo mandava davvero in bestia!Come poteva essere così
noncurante di ciò che faceva?
“Che bisogno c’era di coinvolgerla?Era una questione fra Mangiamorte.Che
cavolo vuoi dalla Weasley?” Zabini lo fissò seriamente stupito.
“Come a cosa mi serve!Ma per un alibi,no?L’hai detto anche tu che ne avevo
bisogno!”
Lo disse con talmente tanta semplicità che il biondo si chiese se si rendeva
almeno lontanamente conto del male che faceva.
“Ma allora cos’era quel bacio da pedofilo e tutto il resto?”
“Geloso,Draco?Non mi guardare così,la mia è una
domanda seria. Comunque non è detto che la mia sia
solo una farsa. Magari a me piace davvero la Weasley,tu cosa sai?”
Per Draco fu come se gli avessero detto che la fine
del mondo era domani alle cinque.
Ma che diavolo gli prendeva al mondo oggi?
“Come è andata?”chiese Mary cercando di leggere il
Cavillo e contemporaneamente fare i compiti. Ginny era talmente distrutta che si lasciò cadere sul
letto a peso morto.
Pamela la guardava con interesse clinico e Mary continuava a scrivere e
cancellare,leggere e guardarla.
“Dì la verità…”iniziò Pamela “Mr X è un cesso!”
Mary a questo punto alzò lo sguardo e rovesciò la boccetta di inchiostro.
“Cazzo…”
“No. Anche troppo bello direi,ma non è questo il punto.”
“Dai non tenerci sulle spine,dicci chi è!”
“Vi ricordate chi era venuto,vero?”
Mary annuì.
“Sì,c’era il tuo ex,Malfoy e Zabini.”
“Beh…credo che sia Zabini.”
Le sue amiche la guardarono con un’espressione indecifrabile.
“Ginny…”cominciò Pamela “…CONGRATULAZIONI!!!”
“Congratulazioni?”
“Ma sì:Zabini è bello,ricco e gentile anche con noi
che siamo Grifondoro!Cosa potevi aspettarti di
meglio?!”
Già,bella domanda…
“Non so…ma non vi sembra strano?Cioè lui è un Serpeverde
cosa ci trova in me?”
“Ginny!”disse Pamela con sguardo truce “questa è una
di quelle domande che per scaramanzia non ci si pone mai!Com’è che devo
spiegarti tutto io?!Zabini è uno dei più bei ragazzi
di Hogwarts:non ti puoi certo lamentare!” Ginny cercò con gli occhi Mary che la fissava con uno
sguardo strano .Aveva già visto quello sguardo.
“Tu sai qualcosa che io non so.”disse arrivando subito al punto.
Mary sussultò,spostò lo sguardo e cominciò a
giocherellare con la coperta,intrecciandola tra le dita.
“Io te l’ho detto,Ginny.Non è niente di nuovo. Non mi
fido di Zabini e dei Serpeverde
in generale,ma non è questo il punto. Ecco…mi sembrava
di averti già detto che l’attrazione è una cosa pericolosa…non credo che tu sia
in grado di gestirla e non vorrei che commettessi sciocchezze…come andarci a
letto solo perché te lo chiede per esempio…” Ginny avvampò.
“Tu…tu…tu credi davvero che io farei una cosa simile solo perché un tipo me lo
chiede??!!!Ma sei scema o cosa?!”
“Non ti arrabbiare con me!Io te l’avevo detto sin dall’inizio!Ti avevo
avvisata!Guarda come ti sei ridotta!A correre dietro a un tipo che appena gli
hai detto di non volerlo fare sulla scalinata ti ha piantata in asso!”
“Smettila!Sei solo gelosa!”
“Ora piantatela tutte e due!”gridò infine Pamela. Ginny e Mary si guardarono storto per un po’ ,poi
decisero che non valeva la pena continuare la discussione.
La rossa si mise un maglione e si preparò per la cena. Qualcosa quella sera le
diceva che Mary non sarebbe scesa insieme a lei.
“Vai a cena?”
“Anche io ho bisogno di mangiare,Dracuccio.”
“Vaffanculo.” BlaiseZabini e DracoMalfoy si guardarono in
cagnesco per un attimo. Cioè il biondo più che altro
guardò male il moro. D’altra parte quest’ultimo non
era mai stato così calmo.
“Non te la devi prendere con me,Draco.Visto
che non vieni rifletti sul tuo modo di fare,penso che
sia quello che ti rovina.”
Detto questo si avviò verso la porta del dormitorio.
“Ehi!” Blaise si girò a guardarlo:cosa voleva ancora?
“Non ti permetterò di rovinare anche la sua vita. Come hai fatto con la mia.”
“Mi dai ancora la colpa per quella disgrazia?Non sono stato io te l’ho detto.”
“Sì,invece. Non mentire!Dopo tutto quello che i miei
hanno fatto per te li hai ripagati davvero bene,eh?!”
“Sei folle,Draco.”
“No. Questa è sempre stata una tua prerogativa.”
Ginny incontrò Hermione in
Sala Grande e si sedette vicino a lei.
Era incredibile quanto la ragazza fosse cresciuta e
maturata,anche se ancora le erano rimasti quei suoi modi un po’ saccenti.
“Non ci sono le tue amiche oggi?”chiese con gentilezza.
“No. Passami il purè .Grazie.” Hermione la squadrò con interesse.
“E perché avete litigato?”
“Come fai a…?No,lascia perdere. Sarebbe inutile. Comunque
non è un motivo importante,non ti preoccupare.”tagliò corto Ginny.
“Ok,era solo per chiedere. Comunque
come vai a scuola?Bisogno di aiuto?”
“No,grazie. Herm ascolta,ti
piace un ragazzo?”
“No,nessuno in particolare. Perchè?”
“Beh…perché a me sì,però…diciamo…che è un po’ diverso
da come me lo immaginavo…caratterialmente parlando.” Hermione poggiò il suo succo di zucca,fissandola
attentamente.
“So di cosa parli. Ci sono passata anch’io. E’ simile all’attrazione…”e a
questo punto le lanciò un’occhiata obliqua “…ma tu sei troppo giovatane per
provare attrazione verso un ragazzo,vero?”rapido
accenno col capo di Ginny “Purtroppo quando idealizzi
una persona non vai oltre la maschera che porta.”
Maschera?!Aveva detto maschera?!A Ginny tornò
improvvisamente in mente il sogno dell’altra notte:la maschera bianca da Mangiamorte non le era mai parsa così vicina e minacciosa.
“Oh,guarda!Quella civetta ha un messaggio per te,Ginny!”esclamò
Hermione che guardava il volatile con sospetto.
La rossa prese il messaggio legato alla zampa dell’uccello e mano a mano che lo
leggeva il suo volto si faceva sempre più pallido.
“Virginia,
mi farebbe davvero piacere se uscissi con me questo fine settimana a Hogsmeade.
Se sì,ci vediamo davanti all’entrata alle tre. Ciao e cerca di venire. BlaiseZabini”
La ragazza guardò ancora per qualche secondo l’elegante scrittura
dell’emittente.
Si voltò verso il tavolo di Serpeverde come a
chiedere conferma di ciò che aveva appena letto e si ritrovò a fissare gli
occhi blu elettrico del suo cavaliere.
Draco leggeva sul letto quando arrivò il serpente.
Strisciò sinuoso sino ai piedi del letto cercando di attirare l’attenzione del
biondo.
Legato al collo aveva un lungo rotolo di pergamena completamente bianco.
Il ragazzo prese il foglio e allontanò il serpente in malo modo.
Leggendo divenne ancora più di malumore.
Era un messaggio da Mangamorte a Mangiamorte.
Ma non era per lui.
C’era un solo servo dell’Oscuro in quella stanza. Ma non era lui.
Tobecontinued….
Grazie!!!!Sono davvero contenta che
questa fic piaccia!!!Così vi ho fatto un regalino con
questo nuovo capitolo che devo dire mi piace un casino!!!Quindi vi prego
commentate!!!Baci by Ami90
“Isabel!”
Il bambino correva più veloce che poteva: insomma dove era finita?
“Isabel!”
Niente. Il nulla più assoluto.
Gli occhi di ghiaccio del bambino scrutarono attenti la natura circostante:c’era qualche albero d’accordo,ma il resto era un semplice
giardino se si fosse nascosta lì l’avrebbe sicuramente vista,no?
Gli uccellini cinguettavano nel cielo e sugli alberi,il bambino alzò la testa e
dovette socchiudere gli occhi per non essere accecato dalla forte luce solare.
Era davvero una bella giornata.
Quando riabbassò lo sguardo qualcosa di rosso lucente
attirò la sua attenzione.
“Isabel!Isabel,sei tu?”
Isabel….Isabel….
Draco Malfoy aprì gli occhi. Il sudore gli colava sul viso e i brividi gli
correvano per la schiena. Cercò di calmarsi,ma il
cuore gli batteva a mille. La luce tenue del mattino penetrò da una piccola
fessura tagliando la stanza di netto.
Un altro giorno era appena iniziato.
“Draco è arrivato un messaggio per me?”chiese Zabini infilandosi un maglione
nero.
“No.”Il biondo si alzò di malavoglia:quella mattina si
andava a Hogsmeade,perché Blaise si alzava così presto?
Rompendo le palle a lui per giunta…
Si stava giusto infilando i jeans quando capì di essere osservato,anzi
squadrato.
“Ma si può sapere che cazzo vuoi?”sbottò con stizza cominciando a sentirsi a
disagio.
“Perché mi menti,Draco?”il moro lo guardò con uno sguardo triste “So cosa
provi,ma non è così che…”
“No!Tu non sai proprio un cazzo di cosa provo!Credi che ti apprezzerò di più se
mi tratti con gentilezza?Se gentilezza si può chiamare perché anche questo è
tutto da vedere!”
“Sei arrabbiato per la storia di Virginia,vero?”
Draco dovette trattenersi dalla voglia di scagliare qualcosa.
“Lo stai rifacendo…”disse con voce atona “Lo stai rifacendo,Blaise,e nemmeno te
ne accorgi…”
“Non è stata colpa mia!Me l’avevano chiesto e io l’ho fatto!La colpa è loro!”ad
un tratto la sua voce si era fatta agitata e a scatti.
“E’ ora che prendi atto di ciò di cui sei responsabile.”
Draco si infilò una maglia verde e uscì dal dormitorio. Blaise lo guardò andare
via mentre stringeva tra le mani il messaggio che il serpente gli aveva
lasciato la sera prima.
La Sala Grande era molto affollata nonostante fosse presto e quella mattina non
ci fossero lezioni.
Ginny guardava quel via vai di gente,sconsolata:come
diavolo faceva a dire a Zabini che accettava di uscire con lui con tutta quella
gente ad ascoltare?
E pensare che mi sono alzata presto apposta per parlare con lui indisturbata!,pensò
la ragazza.
Stava giusto per andarsene quando una voce la richiamò.
“Ehi,Virginia!”
C’era solo una persona che la chiamava così. Ginny si sentì il sangue
gelare nelle vene.
Dio ti prego,pensò,non qui!Non davanti a tutti!
“Ah,Zabini”
Il ragazzo la raggiunse. Era più bello che mai quella mattina con quei jeans scoloriti e il maglione nero. Buona parte della
Sala si girò verso di loro,compresa Hermione.
Ginny ringraziò il cielo che suo fratello Ron dormisse ancora della grossa.
“Allora oggi vieni?”
Pansy Parkinson le lanciò un’occhiata che valeva più di mille parole.
Fu soprattutto questo che le diede forza:non avrebbe
mai permesso a quella vacca della Parkinson di sfotterla!
“Certo!Allora… ci vediamo,eh?”fece anche se non era molto convinta.
“Contaci!”e le fece uno dei sorrisi più dolci che la rossa avesse mai visto.
La ragazza si incamminò verso il suo tavolo a tre
metri da terra. Una maschera?Lui?Impossibile!
Draco era come pietrificato.
Ma…aveva sentito bene?
“Scusa,Pansy puoi ripetere tutto dall’inizio?”
La ragazza sbuffò passandosi una mano fra i capelli in un qualche modo che lei
credeva molto sexy.
“Insomma Draco!E’ la quinta volta che te lo dico!La Weasley stava entrando
nella Sala Grande,Blaise le si è avvicinato,l’ha chiamata per nome e le ha
chiesto se oggi usciva con lui!Ma ti rendo conto?Con la Weasley!Beh,l’ho sempre
saputo che era un tipo strano!”
Ma ormai il ragazzo si trovava a mille anni luce da lì.
Era impossibile per un semplice ragionamento logico:primo,lui
aveva ricevuto un richiamo dall’Oscuro Signore che si aspetta di essere
ricevuto immediatamente;secondo,se Blaise era da lui non poteva essere
all’appuntamento.
Quindi logicamente Zabini si aspettava di usare un suo clone e mandarlo
all’appuntamento con la Weasley!
Draco sorrise,ma il suo non era altro che un ghigno:un
piano gli si stava formando nella mente…
Era davvero una bella domenica mattina.
Il sole brillava alto nel cielo e c’era un fresco venticello primaverile:non male per una gita ad Hogsmeade.
Ginny aspettava nervosa e preoccupata l’arrivo del Serpeverde:per l’occasione
aveva indossato una lunga gonna bianca (che non metteva mai!) e un maglioncino
azzurro. Pamela l’aveva guardata con sufficienza dicendole che era troppo
sobria per un appuntamento,ma lei preferiva stare
comoda ed evitare brutte figure con tacchi con cui non sapeva camminare e gonne
corte imbarazzanti.
Meglio andare sul sicuro,no?
Poi magari più avanti chissà…
Comunque ora doveva concentrarsi sull’imminente appuntamento!
E se fosse stato tutto uno scherzo?
Magari architettato da qualche stronzo Serpeverde annoiato!
Ginny scacciò questo pensiero dalla mente,ma intanto il tempo passava e lui non
arrivava…3:10…3:15…3:20…
Stava quasi per andarsene quando si sentì toccare leggermente la spalla e
quando si girò e vide Blaise a tre centimetri da lei fece un salto di due
metri.
“Zabini,ma sei scemo?Mi hai fatto prendere un colpo!”esclamò portandosi la mano
al petto.
“Scusa!E’ che ho avuto qualche problema,per questo sono così in
ritardo!Comunque non c’è bisogno che mi chiami per cognome,sai?”disse lui tutto
contento afferrandola sotto braccio e trascinandola letteralmente,con lei rossa
come un pomodoro.
“Beh,la situazione è un po’ complicata…quindi preferirei continuare così se non
ti dispiace..”
“Ti riferisci alla situazione fra le nostre case?Ma dai!Che ti frega?Forza
Virginia che voglio portarti in un negozio fantastico!Sono quasi sicuro che
nessuno a Hogwarts tranne me e Draco lo conosce!”
Ginny lo guardò di sfuggita:sembrava che parlare di Malfoy non gli desse il
minimo fastidio eppure lui e il biondo avevano litigato pochi giorni fa!
“Senti…ma tu e Malfoy siete amici,no?”
Zabini si irrigidì un momento (o almeno questa fu l’impressione di Ginny)poi
sorrise in modo quasi nostalgico e un po’ perfido.La ragazza non gli aveva mai
visto quel sorriso.
“Io sono il suo migliore amico,ma anche il suo peggior
rivale”disse semplicemente,parlando più a sé stesso che a lei.
“Un legame contorto insomma!”
Blaise scoppiò a ridere.
“Contorto è un semplice eufemismo!Non ai idea di come io gli voglia bene e di
come lui mi odi!Ma non può fare a meno di me!”
Erano giunti nella via principale della cittadina.
Una dolce musica proveniva da un bar e un profumo di cioccolato e miele invadeva l’aria.
Sicuramente proviene da Mielandia,pensò la rossa. Anche il ragazzo si era fermato ad annusare l’aria con
faccia contrita.
“Cos’è questo odore?”le chiese.
“Ma come non lo senti?E’ Mielandia,il negozio proprio di fianco a te!”esclamò
Ginny stupita.
Il ragazzo fece un’alzata di spalle e la trascinò via.
Sembrava diverso dal solito. Più freddo e distaccato.
Draco era sdraiato sul letto e fissava il soffitto con espressione corrucciata
tipica di chi ragiona,ma non arriva alla soluzione. E
butta tutto all’aria.
“Non capisco,maledizione!”urlò dando un calcio al
letto che andò a sbattere contro la parete “Non capisco come fa a scoprire che
Lui gli manda messaggi anche quando li distruggo!Non capisco come mai si stia
comportando così e sia uscito con la Weasley!Ma soprattutto non capisco perché
la cosa MI FA COSì TANTO INCAZZARE!!!!”terminò dando un pugno contro il muro e
facendosi pure un male cane.
Draco si ributtò sul letto cercando di calmarsi e arginare il dolore che si
diramava su per il braccio.
Alzò lo sguardo e vide l’ora:le 16:30…bene,la pozione
stava per fare effetto,doveva sbrigarsi.
Raccolse il mantello da terra e camminando se lo infilò,mentre
usciva dal corridoio incontrò la Parkinson.
“Draco dove vai?”
“A Hogsmeade.”
Il locale di Madama Rosmerta era pieno come un uovo,cosa che non fece altro che
innervosire Ginny che si sentiva gli occhi di tutte le fan di Blaise addosso.
Il ragazzo invece sembrava molto tranquillo e parlava del più e del meno così
la rossa era rimasta a fissarlo inebetita perdendosi nel vortice delle
parole…certo che parlava proprio tanto…
Solo dopo qualche minuto si accorse che lui si era fermato per guardarla.
“Oh…scusa…io mi ero un attimo distratta…”
Blaise scoppiò a ridere di gusto.
“Mi piaci,Virginia!Mi piaci molto!”disse divertito e facendola arrossire “Diventeresti
la mia ragazza?”
Ginny quasi fece cadere a terra la sua Burrobirra: non si era aspettata una
domanda del genere così di unto in bianco!
E presa dall’enfasi e dallo stupore fece una delle domande più stupide che una
ragazza posso fare in una simile situazione…
“Ma…perché?”
Il moro le sorrise dolcemente,come se stesse pensando a qualcosa di buffo e a
lei oscuro…
“Tu le somigli davvero molto…non mi stupisce che Draco…”ma non seppe mai come
continuò la frase perché il ragazzo fu scosso da un conato e svenne sul tavolo.
Qualcuno nella sala urlò,altri fissarono la scena
semplicemente allibiti mentre un mormorio sommesso cresceva nella stanza.
Madama Rosmerta accorse agitata e febbricitante.
“Oddio…oddio…nel mio locale!Nel mio…”
Ginny dal canto suo poteva solo osservare orripilata la scena:eppure
due minuti fa stava benissimo…
Madama Rosmerta fece per spostarlo,ma una mano guantata le afferrò la spalla e
la spinse via con sgarbo.
“Lasci,faccio io”disse una voce autoritaria che la rossa riconobbe subito.
Draco Malfoy si ergeva dritto in piedi al centro del locale e fissava il suo
amico con una malcelata allegria.
“Non so se sia il caso,Malfoy”proruppe Hermione che
poco prima parlava con Calì a tre tavoli di distanza. “Potrebbe essere
pericoloso,magari è stato stregato,se tu mi facessi
vedere…”
“Col cavolo,Granger!”sbottò infastidito “Lo porto in infermeria piuttosto che
lasciarlo a una mezzosangue come te!”
Detto questo tirò fuori la bacchetta e lo fece levitare con la chiara
intenzione di portarlo così fino ad Hogwarts. Ginny semisconvolta lo seguì fuori dal locale come una sonnambula.
“E tu che vuoi?”
“Voglio sapere come sta,ti accompagno.”
“E perché lo vuoi sapere?”
“Beh…perché sono…ecco io…sono …la la sua…oh,accidenti!Insomma da oggi sono la
sua ragazza!”sbottò lei infine. E che cavolo!Glielo aveva chiesto lui!Perchè
doveva vergognarsi come se fosse sbagliato?
Draco la guardò seccato,come se la cosa gli desse
fastidio poi continuò a marciare sotto un sole che spaccava le pietre,seguito
da Ginny.
Silenzio. L’aria si poteva tagliare con il coltello.
La rossa non capiva perché con lui si sentiva così oppressa,come
se avesse un peso nell’anima…Forse era per la discussione che avevano avuto
pochi giorni fa.
Sì,era decisamente per quello.
“L’hai drogato?”se ne uscì poi lui.
“Come?Ma sei scemo!?”
“La mia era solo una domanda,visto che si è sentito male…”
“…hai pensato che nessun Serpeverde in pieno possesso delle sue facoltà mentali
potesse chiedermi di uscire o di diventare la sua ragazza,vero?!!No,per
carità!Più realistico pensare che gli abbia scagliato addosso un
incantesimo,no?!”disse la rossa con amarezza,ridendo senza allegria.
Cosa voleva?Cosa pretendeva da lei?Aveva visto come
aveva squadrato la sua gonna e la sua maglia:probabilmente la considerava di
seconda categoria come i suoi vestiti!
La ragazza si scoprì con le lacrime agli occhi:perhè?Perchè sempre a lei?
“Non l’ho mai pensato. Beh,penso sempre che i
mezzosangue siano inutili e via dicendo,ma non ho mai pensato che tu sia
inutile.”
La ragazza sbuffò.
“Cosa vuoi da me,Malfoy?”
Il biondo si voltò a guardarla:Dio quanto le somigliava…
“Una possibilità. Dammi la possibilità che quella sera alla festa non c’era
Blaise,ma c’ero io!Poi ti lascerò in pace!”disse
guardandola negli occhi.
“Ne abbiamo già parlato e la mia risposta è …”
“Hai paura?”
Ginny si voltò verso il ragazzo guardandolo incredula;dietro di lui il corpo di
Blaise volteggiava nell’aria in modo spettrale.
“Tu hai paura di scoprire che non è lui l’uomo vestito di nero,vero?Perchè se
non è lui potrei essere io e se possibile la cosa ti spaventa ancora di più
perché poi ci sarebbero le domande. E tu non sei pronta per affrontarle,vero?Ma nel tuo inconscio hai già capito che la tua è una
partita persa.”
La rossa lo guardò stranita,ma per fortuna non fu costretta a rispondergli
perché sulla gradinata che portava al portone per Hogwarts la McGranitt gli
stava vendendo incontro con un’espressione affannata.
“Rosmerta mi ha mandato un messaggio proprio ora!Lo lasci pure signor Malfoy da
qui im poi ci penso io!Ma dovrò anche avvisare i suoi genitori!”
“Non si preoccupi,ci penso io.”
Dopo che la donna lo ringraziò,il biondo partì per la Guferia trascinando Ginny
con sé.
La ragazza si ritrovò a seguirlo per stanze e corridoi di una scuola
semideserta.
Era sinceramente stupita dal comportamento del Serpeverde e non capiva cosa
volesse da lei. Una volta arrivati sulla scalinata che portava alla
Guferia il ragazzo si guardò intorno con circospezione,quando sembrò
soddisfatto si volse verso di lei.
“Allora Weasley,ora tu mi darai questa possibilità perché ti devi sdebitare con
me visto che ho portato il tuo ragazzo fin qui da Hgsmeade. E non voglio
sentire storie.”disse davanti all’espressione indignata di Ginny.
Ma la ragazza sentiva nel suo intimo che gli doveva questa possibilità,non sapeva perché ma doveva.
“Sono tutta orecchi,Malfoy.Dimmi tutto.”
Il ragazzo la fissò serio,come se stesse valutando
qualcosa.
“Baciami.”
“Cosa…?”
“Hai sentito benissimo. Baciami,visto che lui l’ha
fatto non vedo perché non debba farlo anch’io.”
To be continued….
Ginny inclinò leggermente il viso,incredula davanti a
una richiesta simile e a tanta faccia tosta!
La ragazza guardò dritta nelle iridi ghiacciate del Serpeverde e non vi scorse
nessun inganno,ma la semplice verità.
Lui voleva baciarla.
Draco Malfoy voleva baciare Virginia Weasley.
E per un motivo che a lei sfuggiva.
Non essere ridicola,urlò una voce dentro alla sua
testa,magari vuole davvero solo farti capire che non c’era Zabini alla festa ma
LUI!
Ridicolo .Assolutamente. Nessun Serpeverde faceva niente per niente. Mai.
E Zabini allora?,continuò la vocina,cos’è lui?Non è forse un Serpeverde?
Beh sì,ma lui è diverso…
Diverso?Perchè?
Perché…perché…insomma perché io ho bisogno che sia così!
La ragazza si stupì dei suoi stessi pensieri:bisogno?Lei aveva bisogno di
credere che Zabini fosse perfetto?Ma allora non andava bene un ragazzo
qualunque?Era la sua testa il problema in fondo,no?
Con che diritto lei brandiva bei codici d’onore ai Serpeverde quando li
sfruttava lei stessa?
Eppure Ginny non credeva di essere uscita con il moro solo per sbandierarlo
davanti alle amiche.
Allora perché si sentiva così in colpa?
Perché stellina,continuò la voce maligna della sua
coscienza,perché tu sai che quella che provi per Zabini è solo
attrazione,niente di più. Ti attrae perché è bello,intelligente
e popolare,ma soprattutto perché è misterioso. Ha un fascino particolare su di
te. Pericoloso oserei dire. Stare con lui era come vivere un bel sogno,no?La finzione è meglio della cruda realtà,no Virginia?Tu
sei consapevole che non potrai mai essere come loro:loro sono
ricchi,eleganti,sicuri di sé…come potresti mai eguagliarli?
No!Questo non è vero!Io…io….
L’unico con cui sei stata sincera è Malfoy,con lui non hai avuto nessuna
difficoltà per dirgli quello che pensavi di lui,no?
Già. Con lui è stato facile:le ingiurie te le tira
fuori dalla bocca con quel suo modo di fare!
Ma…sei sicura che sia solo per quello?,le disse la
voce in tono flautato.
“Allora,Weasley?Ce la facciamo prima di notte?!Guarda che questo è un ordine,non
accetto un no:me lo devi questo bacio!”
La rossa sbuffò.
“Senti,Malfoy io faccio quello che mi pare:se ho voglia di baciarti ti bacio;se
ho voglia di aspettare prima di baciarti aspetto!”
“Allora è un sì!”esclamò il ragazzo con l’espressione più vicina all’allegria
che lei gli avesse mai visto.
Ginny si avvicinò a Draco mentre le sue guance si arrossavano e vi assicuro che la temperatura non centrava niente. Solo allora
si accorse che il ragazzo era alto 5 centimetri più di lei.
Si alzò in punta di piedi e…lo baciò.
Fu una delle cose più sconvolgenti che la rossa avesse
mai fatto. Baciava bene,molto più di Blaise.
La ragazza si ritrovò abbracciata al biondo che non ne voleva sapere di
interrompere il bacio,la sua pelle era fuoco rovente a contatto con quella del
ragazzo. Sentì che il ragazzo non la stava solo baciando:voleva
il contatto fisico. Fu solo l’immagine di un Blaise agonizzante ai Tre manici
di scopa che le fece venire la forza di staccare il ragazzo da sè e riprendere
fiato.
Draco la guardò stupito,ma non disse nulla. S appoggiò
con la schiena alla porta della Guferia e la guardò attentamente mentre
prendeva lunghe boccate d’aria.
Poi si alzò e fece per andarsene:senza dire una
parola. Nulla di nulla. Sembrava quasi infastidito.
Ginny non sapeva come fare:lei ora era la ragazza di
Blaise e era come se lo avesse tradito,ma allo stesso tempo non voleva che il
ragazzo con cui lo aveva tradito se ne andasse. Quando le venne in mente una
cosa.
“Aspetta,prima una domanda.”
Il biondo sospirò “Ma che è, un interrogatorio?”
“Ma se ti ho detto due parole in croce!”
“Due parole di troppo…Almeno muoviti che mi sto rompendo!”
Che romantico…,pensò ironicamente la ragazza.
“Prima di svenire,Zabini mi ha detto che io assomiglio a una persona,poi ha
detto il tuo nome e io volevo sapere…sì…insomma…se lo fai perché ti ricordo
qualcuno o…insomma perché cavolo lo fai?”
Draco era visibilmente stupito,anzi era sbiancato per la precisione.
“Blaise dice solo un mare di stronzate senza capo ne coda,ricordatelo!”
“Ma…”
“Ma un corno!Per citare una frase:io faccio quello che mi pare se ho voglia di
baciare una ragazza lo faccio,se ho voglia di non dirti i fatti miei non teli
dico!”
La ragazza sbuffò offesa e infastidita,mentre guardava il biondo incamminarsi
verso la torre.
Di lui vedo sempre e solo la schiena,pensò triste e lo
seguì.
Dopo un po’ il ragazzo si girò sorridendo.
“Allora,Weasley?Sono o non sono io il tuo partner di
quella sera?”
“Uhm,non so…non è che il bacio fosse poi così favoloso”fece lei per prenderlo
in giro .
“Ma che pretendi?Un bacio non è mai uguale!Se fossero tutti identici tutte le
ragazze che ho si annoierebbero a baciarmi!”
“Questo però non lo direi a tutte le ragazze che hai,le donne non sono molto
affabili quando si tratta di contendersi un uomo…”
“Mi stai minacciando,Weasley?”
“No,tu non mi interessi. Preferisco Blaise.”esclamò
ridendo sotto i baffi dell’espressione disgustata del biondo.
Pansy Parkinson quella mattina si era svegliata con una strana sensazione di
presagio.
Come se qualcosa di oscuro e maligno attentasse alle
sue gioie mattutine.
Vedere Draco Malfoy,per esempio.
Questo sì che era vera goduria per lei!
Ma come dirglielo?Più esplicita do così!
In verità non è che pensi ambisse a sposare il biondo o a chiedergli di esserle
fedele per sempre:lei stessa non aveva intenzione di farlo!
Ma i Malfoy erano quelli che nella alta società venivano definiti “un buon
partito”;e ogni Malfoy maschio che nasceva era una gioia per ogni femmina
dell’alta società.
Insomma:se sposavi un Malfoy il tuo futuro era
praticamente assicurato.
Cosa ci si poteva aspettare di meglio?
Ma quella mattina era cominciata decisamente
male:soprattutto per colpa di quello Zabini!
Ma come gli veniva in mente di invitare a uscire la Weasley quando lei glielo
aveva chiesto settimane fa e lui aveva pure rifiutato?!
Se doveva tradirla che almeno che lo facesse con una più carina ,ma soprattutto
più ricca di lei!
Poi all’improvviso anche Draco era partito in quarta per quella piccola
stracciona!
Questo era davvero troppo!E lei doveva controllare che la sgualdrina di
Grifondoro non stesse combinando qualche diavoleria con i suoi due uomini!
Quindi perché non seguirla?
Era così che era arrivata fino alla Guferia e aveva visto qualcosa che le aveva
fatto gelare il sangue nelle vene!
Draco era appena rientrato nel dormitorio quando la porta si spalancò di botto
e un lupo apparve sulla soglia.
“Allora ti sei deciso di tornare nel mio mondo,Zabini!”
Il lupo nero digrignò i denti e serrò le mascelle scoprendo zanne aguzze e
visibilmente pericolose.
Indietreggiò per caricare il colpo e balzò addosso al biondo.
Il ragazzo lo schivò appena in tempo e le zanne aguzze morsero l’aria.
“Ma si può sapere che cazzo ti prende all’improvviso?”chiese allora il ragazzo
più seccato che spaventato.
Gli occhi gialli lo misero a fuoco e lo scrutarono nell’intimo come per
chiedergli:sei sicuro di non aver fatto niente per
farmi incazzare?
Poi il lupo cominciò ad avanzare,il lungo pelo nero frusciava dolcemente e le
zampe non facevano alcun rumore…ma a mano a mano che avanzava le sue sembianze
cambiano fino a diventare via via più umane…finchè non era Blaise Zabini,e non
più il lupo,ad avvicinarsi minacciosamente a Draco Malfoy.
Quando gli fu di fronte gli prese il collo e lo sbattè al muro:gli occhi blu elettrico
che emettevano scintille rossastre residue della trasformazione e i capelli
neri in disordine,le mani erano sporche di terra e di sangue,il biondo ne
sentiva l’odore dalle unghie del moro conficcate nella sua pelle.
“Tu…”disse Blaise cercando di riprendere fiato “…TU HAI MALEDETTO IL MIO
BURATTINO!!!”e serrò ancora di più la stretta sul collo.
Draco gemette,non riusciva neanche a respirare.
“Tu…non..cough…non hai alcun diritto…te le ho dette…cough…io quelle cose…sulla
festa…”boccheggiò miracolosamente.
La rabbia faceva tremare le mani del moro e una vena gli pulsava
sul collo,le pupille dilatate dall’ira.
“Che cosa hai fatto mentre ero via?!!!Rispondi!!!”
La porta si aprì in quel momento e una Pansy sorpresa e spaventata posò lo
sguardo da Zabini a Malfoy che ormai aveva la faccia di un bel violaceo.
“Zabini,molla Draco!”
“Non prima che mi abbia risposto”sibilò quello con malignità sorridendo.
“Se continui così lo ammazzi sul serio!”piagnucolò la ragazza sull’orlo delle
lacrime.
“Se non mi risponde…”
“Te lo dico io!Te lo dico io cos’ha fatto!”esclamò allora la Serpeverde.
Il moro si voltò verso di lei,gli occhi dilatati e fissi.
Draco approfittò di quel momento di distrazione per raccogliere le forze e
tirare un calcio nello stomaco del ragazzo.
Blaise finì sul pavimento tenendosi lo stomaco e mugolando,mentre
il biondo si accasciò contro la parete cercando di riprendere fiato.
Entrambi sempre guardandosi negli occhi.
La Parkinson li guardò entrambi poi decise che era meglio tacere e a un cenno di Draco corse via:se avesse rivelato ciò che
aveva visto alla Guferia Blaise avrebbe ammazzato Draco sul serio.
“Come…come hai fatto a ridurlo così?”chiese il moro.
“Se ti riferisci al burattino gli ho solo dato una pozione corroborante,è stato
facile.”
“Perché,Draco?Perchè fai tutto questo?”
“E’ la mia vendetta.”
Per Isabel.
Bambole.
La stanza era piena di centinaia di bambole.
Ma cosa ci facesse lei lì era un mistero.
O forse no.
Ginny si guardò intorno.
Quel luogo sembrava una tipica stanza ottocentesca:lussuosi arazzi porpora
fungevano da tende e un letto a baldacchino era posto al centro della stanza.
E poi c’era il mobile con centinaia di bambole esposte sugli scaffali.
Alcune erano vestite per il the delle cinque,altre per una festa…ce n’era una
per ogni occasione.
E sembrava che la guardassero tutte con i loro occhi vitrei e freddi…e le
labbra rosse come il sangue…
“No!Non mi guardate!”urlò Ginny rivolta ai visi di porcellana,quei visi
perfetti…
Stranamente le bambole avevano tutte i capelli rossi.
Ma con sommo orrore della ragazza in quell’istante tutte le loro facce si
voltarono simultaneamente verso di lei.
“Perché non vuoi che ti guardino?Sono così belle!”disse una voce in un angolo
della stanza.
Ginny non l’aveva notata prima:era una bambina con lunghi e setosi capelli
rossi,con in mano una bambola bellissima e dall’aria costosa.
“Non…non voglio che mi scrutino dentro…è disgustoso…non lo sopporto…”rispose
cercando di vedere il viso della bambina che era oscurato dalle ombre della
stanza.
“Fai male. Loro potrebbero pensare che hai qualcosa da nascondere. Comunque è
strano,di solito non fanno entrare mai nessuno.”
“Ehm…e perché?”chiese la ragazza non sapendo se essere contenta o meno della
cosa.
“Non so.”rispose la bambina distrattamente “Come ti chiami?”
“Virginia. Virginia Weasley”
Ginny sentì la bambina ridere,tenendo stretta la bambola fra le braccia.
Poi allungò la mano e disse:
“Piacere allora Virginia. Io mi chiamo Isabel. Isabel Adams.”
La Grifondoro gliela strinse e in un attimo venne pervasa da una strana
sensazione…
…quella mano aveva qualcosa di strano…così magra…così…
Poi vide cosa aveva sul polso:un grosso serpente si arrotolava su se stesso e
sibilava come contento di vederla lì.
Ginny osservò il serpente strisciare placidamente sulla pelle della giovane e
fissare i suoi severi occhi rossi su di lei…
“No!”
L’urlo della ragazza dilagò nel dormitorio come un’onda.
Mary saltò giù dal letto spaventatissima guardandosi intorno sorpresa,poi il
suo sguardo cadde su Ginny.
Lei e la rossa non avevano avuto modo di fare pace,ma si trattavano con quella
gentilezza fredda tipica di chi si conosce solo di vista. Cosa che rendeva
Pamela più nervosa e arrabbiata di loro.
Quest’ultima infatti le guardava confusa e stupita,come se si aspettasse di
vederle da un momento all’altro saltarsi addosso:il bello poi era che avevano
litigato per una cosa stupidissima!
“Perché hai urlato in quel modo?”chiese Mary più seccata che altro.
“Non sono affari tuoi. Ho solo fatto un brutto sogno.”sbottò la rossa
infastidita da quel tono.
“Bene”
“Bene”
E detto questo si alzarono e si vestirono più in fretta che potevano piantando
in asso Pamela che le guardava in cagnesco.
A parte loro due,tutta Hogwarts era in festa perché quella mattina si sarebbe
svolta la partita di Quiddich Serpeverde vs Corvonero.
Come al solito nei corridoi c’erano i soliti cori intimidatori,gli scherzi più
sporchi da parte dei verde-argento e le sbruffonate da Corvonero che quell’anno
vantava un cercatore molto più bravo della Chang,che aveva finito la scuola
l’anno scorso.
Il cercatore in questione si chiamava Eddie Watson ,un ragazzo biondo,molto
carino che era andato al ballo con Pamela e poi non si era più rivisto.
Ginny percorse i corridoi che la portarono alla Sala Grande,stava giusto per
entrare quando un gruppo di ragazze di Serpeverde le sbarrò la strada:fra di
loro c’era anche la Parkinson.
“Per chi tiferai oggi,Weasley?Non certo per Zabini!”sbottò una ragazza alta e
mora,con grandi occhi grigio perla. Si chiamava Angeline Armitage,era una
ragazza russo-irlandese ed era la più grande fan di Blaise. Aveva un carattere
forte,ma solo per mascherare la sua grandissima timidezza.
“Certo che tiferò per il mio ragazzo!”rispose la rossa sottolineando la parola
mio.
“E ovviamente anche per Draco.”buttò lì la Parkinson guardandola.
Ginny diventò di tutti i colori e si sentì tutti gli sguardi addosso:come
faceva lei a…
Ovviamente la risposta era una sola:Malfoy se n’era vantato con la Parkinson!
E lei che era stata così oca da credere alle sue parole!Ma ora aveva cosa più
importanti da fare che badare a quel cretino!
Ferita e imbarazzata si diresse al tavolo dei rosso-oro senza salutare nessuno
e ignorando completamente Hermione che cercava di aprire un discorso.
Lui non conta niente per me!,pensò,Assolutamente!E anche se contasse io non
potrei comunque stare con lui:siamo troppo diversi!Ma allora perché me la
prendo tanto?
Si tuffò nella tazza,demoralizzata.
“Ho sentito che ti sei messa con Zabini.”disse Hermione cauta.
Silenzio.
“Era lui il ragazzo di cui mi parlavi l’altra volta?”
“Non lo so più.”
La rossa si sentiva lo sguardo della ragazza addosso.
“Qual è il problema?”
Ginny si mise a ridere,ma la sua era una risata amara,senza gioia:qual’era il
problema?Ce n’erano milioni di problemi!Di cui Blaise ne era protagonista solo
in una minima parte!Ma la cosa che la faceva più imbestialire era che al centro
di tutto c’era quel biondo maledetto!
“Il problema non è Blaise,ma un altro tipo.”
“Se non vuoi dirmi chi è fa lo stesso,ma non credo che potrò aiutarti comunque
bene.”chiarì astuta la Grifondoro.
Ginny non si ricordava di averle chiesto il suo aiuto,ma aveva litigato con la
sua migliore amica e parlare con Hermione le avrebbe fatto sicuramente bene.
Poi questo non significava che doveva dirle proprio tutto…
L’aveva appena pensato che già si trovava lanciata in quarta a raccontare “Le
tragedie di Ginny Weasley”,se tragedie si possono chiamare…
“Capisci,Herm?”continuò “Io non lo sfango,ma lui cerca sempre di entrare nella
mia vita!Con tutti i suoi avvertimenti,come se gli importasse qualcosa di me!”
“Sembra che questo ti dispiaccia!”disse maliziosa l’altra.
“Dispiacermi?E di cosa poi?Non ho bisogno delle sue attenzioni,io!”sbottò Ginny
nascondendo il rossore delle guance dietro una tazza di latte.
“Ma allora cos’è che ti da tanto fastidio?Perchè non riesco proprio a capirlo!”
“Il suo atteggiamento!Ma chi si crede di essere?!Pensa che solo perché è bello
debba cadere ai suoi piedi!?Avrei voluto vederlo mentre si vantava con la
Parkinson quel bastardo…”disse la rossa tetra.
“Forse ho capito,Ginny.”proclamò infine la Granger.
La Grifondoro alzò lo sguardo su di lei:se c’era qualcuno che poteva spiegarle
cosa stava succedendo questa era Hermione!
“Tu vuoi piacere.”cominciò “A Malfoy. O almeno allo stereotipo che ti sei fatta
di Malfoy. Non so se hai notato ma tutti i tuoi ragazzi erano di buona
famiglia:persino Zabini lo è!Tu ti senti inferiore a loro e per questo vuoi
piacere!”
“La tua deduzione ha un buco grosso come una casa. Primo io non bacio tutti i
ragazzi di buona famiglia,secondo non mi sembra di essere una fan sfegatata
della Parkinson.”
“Uhm…sì,hai ragione…ma credo che con Malfoy sia un po’ diverso. Io mi
accerterei che le voci su Zabini siano completamente false.”
“Ma certo che sono false!E’ sempre stato Malfoy il cattivo,no?!Blaise è sempre
stato fuori dalle sue dispute. E poi è gentile…”
Hermione la scrutò attentamente,i suoi occhi castani percorsero l’intera figura
della ragazza,come per accertarsi che l’avesse davvero ascoltata. Sentirsi
fissare così mandava la rossa in bestia,ma non osò dire niente:la paura di
essere criticata era troppa.
“Fai come credi,Ginny. Quello che avevo da dire l’ho detto,ma ricorda una
cosa:per quanto possa essere attraente e gentile Zabini è un Serpeverde e c’è
un motivo per cui è finito lì.”detto questo le due ragazze si avviarono allo
stadio dove stava per svolgersi la partita.
Ginny camminava dietro a Hermione come in trance:ma cosa le prendeva?Possibile
che Blaise l’avesse soggiogata a tal punto di non accorgersi della verità
nemmeno quando le ballava nuda e cruda davanti?!Aveva così tanto potere su di
lei?!!!
Ad un tratto la rossa non aveva più voglia di andare alla partita,anzi voleva
dormire fino a giugno e poi tornare nella sua Tana…
Stava per varcare la soglia quando si accorse che la schiena che aveva davanti
non era più quella di Hermione,ma quella di un biondo che conosceva fin troppo
bene!
Rimase agghiacciata,ma sembrava che lui non l’avesse vista. Ma stare così
vicina a lui era comunque pericoloso aveva bisogno di…
Quando vide Pamela in un angolo fra la porta e il corridoio intenta a fissare
con angoscia il cercatore di Corvonero,sembrava molto indecisa.
Bene. Diversivo.
La rossa si catapultò su di lei per sfuggire al biondo ma anche perché era
preoccupata!
“Pam,ma che hai?”chiese con tutta la gentilezza ( e la lentezza)possibile.
La ragazza la guardò come se la vedesse per la prima volta e scosse il capo
ripetutamente e senza dire una parola.
“Se non mi dici cosa c’è non posso aiutarti!”
“Tanto non potresti aiutarmi comunque…tu e Mary siete troppo impegnate con i
vostri problemi per accorgervi dei miei!”
“Centra qualcosa quel Watson?”
L’amica sussultò come se fosse stata trapassata da una scarica elettrica e
cominciò a piangere sommessamente mandando nel panico la rossa che non aveva la
più pallida idea di che cosa stava succedendo e di cosa doveva fare.
“Parla,maledizione!Se non mi dici niente non posso fare NIENTE!”urlò presa dal
panico visto che Pamela era scossa da singhiozzi sempre più violenti e sembrava
stesse per svenire.
“Cosa sta succendo,signorina Weasley?”
Madama Chips,l’infermiera della scuola,stava passando di lì per vedere la
partita e aveva sentito la rossa urlare.
“Non so cos’ha e lei non me lo vuole dire!”
“Lei ch…”ma la donna si interruppe appena vide a chi si stava riferendo Ginny e
i suoi occhi si accesero di comprensione “La lasci a me e vada alla partita
signorina Weasley”
“Ma…”
“Faccia come le ho detto!”e si avviò verso l’infermeria con la sua amica.
Ginny voleva seguirle,ma la sua assenza sarebbe sembrata sospetta e non voleva
finire in punizione in un momento così delicato della sua vita.
Così la ragazza si diresse verso il campo lanciando sguardi preoccupati dove
aveva perso di vista Pamela.
Blaise Zabini si stava tranquillamente mettendo l’uniforme.
Faceva parte della squadra solo da quell’anno ed era un Battitore.
Stava appunto mettendosi i guanti quando qualcuno richiamò la sua attenzione:
la Parkinson lo guardava fuori dalla finestra.
“Non credevo ti piacesse lo striptease,Pansy.”
“Devo parlarti.”disse lei impassibile.
Il ragazzo uscì dalla finestra dello spogliatoio senza farsi vedere e atterrò
poco distante da lei.
“Dimmi tutto,sono impaziente.”disse affabile.
“E’ solo per Draco che lo faccio,okay?Affinché tu non gli faccia più del
male!Promettimelo!”
“Non capisco cosa vuoi dire”il suo tono era il solito,ma il suo sguardo era
vigile.
“Se…se io te lo dico promettimi che non gli farai del male…”il tono della
ragazza era incerto.
“Dimmi.”il suo tono era cambiato,ora era gelido.
“Io…ho visto…ecco…”la mora era atterrita,il cambiamento di Blaise era
spaventoso:i suoi occhi poi!Erano passati da un blu elettrico a un nero
tempesta!
“Muoviti. Non ho tutto il giorno.”
“Draco…e la Weasley…ma è stata lei a…”
“A fare che?Ti avviso che sto perdendo la pazienza”non c’erano toni alti,ma
solo un sibilare tagliente e ammaliante,quasi venefico…
E la ragazza parlò.
E del vecchio Blaise,quello buono e tranquillo non ce n’era più traccia,sempre
che ce ne fosse stata prima.
“ECCO A VOI STUDENTI E STUDENTESSE!LA PARTITA FRA CORVONERO E SERPEVERDE STA PER
COMINCIARE!!!”la cronaca era tenuta da Amelia Diskens,una frizzante ragazza del
quarto anno di Corvonero da una spiccata memoria per ricordarsi i nomi dei
giocatori e scordare tutti gli altri “VOGLIO UN BEL APPLAUSO,GENTE!!!BENE ECCO
CHE ENTRANO IN CAMPO I SERPEVERDE CAPITANATI DA MALFOY,SPERIAMO CHE QUEST’ANNO
VASA MEGLIO DEGLI ALTRI SEI!”imprecazioni e bestemmie a catene da parte delle
tribune della casa in questione “E ORA CORVONERO CAPITANATA DA WATSON,IL
MIGLIOR CERCATORE CHE ABBIA MAI AVUTO IN QUESTI ANNI!BENE LA BAMP…AH,NO SCUSATE
BUMP O BUMB?!VABBE’ QUELLA Lì STA PER DARE IL VIA ALLA PARTITA!”
Un boato assordante avvolse lo stadio mentre i giocatori partivano.
Dalle tribune Ginny era molto combattuta:tifare per la squadra del suo ragazzo
o per Corvonero,per cui tifava tutta la tribuna?
Alla fine decise di rimanere neutra per non compromettersi.
“WENDER CHE PASSA TIGER STA PER SEGNARE…PECCATO SIGNORI,PARKER PARA CHE E’ UNA
MERAVIGLIA!MA GUARDIAMO ORA I DUE CERCATORI:MALFOY NON SEMPBRA PARTICOLARMENTE
ILLUMINATO MA NEANCHE WATSON HA VISTO IL BOCCINO…SPOSTIAMOCI A…ODDIO C’E’
MANCATO DAVVERO POCO!”
Un urlo comune aveva scosso le mura del campo:un bolide velocissimo era passato
vicinissimo a Malfoy che si guardava intorno cercando di capire chi glielo avesse
tirato:queste erano mosse da Serpeverde non certo da un rammollito qualsiasi di
Corvonero!
Intanto la cronaca continuava.
“CORVONERO CONDUCE 30 A 0!FORZA RAGAZZI!ALLA RICERCA DEL BOCCINO ANCORA CALMA
PIATTA…CAZZO!QUESTO E’ DAVVERO INCREDIBILE!NON SONO I BATTITORI DI CORVONERO A
LANCIARE BOLIDI CONTRO MALFOY,MA ZABINI STESSO!CHE SIA UNA SORTA DI FINTA?MA A
COSA SERVE?GLI HA QUASI ROTTO UN BRACCIO!”
Il braccio non era quasi rotto,ma proprio rotto!,fu l’amara constatazione del
biondo.
“Ehi,Blaise!Ma che cazzo fai!?”gli urlò dall’alto.
Non ci fu risposta. Ma un altro bolide rombò sibilante a due millimetri dal suo
orecchio.
Mandando all’aria tutti i propositi di ignorarlo si diresse veloce verso di
lui.
Dalle tribune una cosa si notava e sbalordiva più delle altre:entrambi avevano
sfoderato la bacchetta.
Virginia Weasley non credeva alle sue fosche pupille:che diavolo stavano
combinando quei due dementi?
Ma soprattutto cosa gli prendeva a Blaise!Non l’aveva mai visto così
arrabbiato.
Voleva gridare.
Dire a qualcuno di farli smettere.
Troppo tardi.
L’ultima cosa che vide fu che entrambi precipitavano dalla scopa.
Aprì gli occhi due ore dopo. E desiderò non averlo fatto. Tutto il suo corpo
era un dolore.
“Voglio uccidere Blaise…quel maledetto…”farfugliò cercando di alzarsi,ma senza
successo.
“Si è svegliato,signor Malfoy. Ma credo che non potrà comunque uccidere il
signor Zabini. Anche se penso che si meriterebbe qualche punizione
esemplare.”disse Madama Chips chinandosi su di lui per controllargli la medicazione
del braccio.
“Lui…dov’è?”
“Nel letto di fronte a lei,ma ha visite,con lui c’è la sua ragazza quindi penso
sia meglio non disturbarli.”
A quelle parole il biondo si incazzò ancora di più,ma l’unica cosa che fece fu
imprecare e rigirarsi nelle coperte.
Non voleva vedere.
Faceva male.
“Non ho mai conosciuto un cretino del tuo stampo,anzi sì li ho conosciuti,ma
almeno loro cercavano di nasconderlo!”sbottò la ragazza.
Si era recata da lui dopo essere andata a vedere come stava Draco,non sapeva
perché ma aveva il bisogno di sapere che stava bene.
“Perché l’hai fatto?”chiese allora.
Blaise guardava il soffitto da più di un’ora senza proferire parola.
“E tu perché lo hai baciato?”
Il sangue della rossa le si gelò nelle vene. Come faceva a saperlo?
Malfoy non poteva essere così stupido da averglielo detto!
“Cos…?Chi…?”
“Pansy,vi ha visti alla Guferia. Se non ti piaccio non eri obbligata a metterti
con me. Perché l’hai fatto?”
“Non lo so.”
“Beh,io al contrario di te so il motivo delle mie azioni. E non mi va di avere
la ragazza in comproprietà con quello lì.”era la prima volta che la sua voce
diventava secca e sgarbata.
“Quello lì non è il tuo migliore amico?”
“Non mi sembra una scusa valida.”
“Non è una scusa,non mi sto giustificando!E’ solo curiosità!”
“Non voglio che stai con lui.”
“Perché?”
Blaise la guardò intensamente negli occhi. Sembrava come spaventato da ciò che
stava per dirle.
“Lo vuoi davvero sapere?”
Ginny era combattuta:cosa stava per dirle di così drammatico?
“Sì”
“Perché lui è un Mangiamorte,Virginia. Come potrebbe piacerti?”
E il mondo di Virginia Weasley si sgretolò in un secondo.
Come poteva?
Come poteva voler piacere a una persona simile?
Perché?
Povera sciocca Virginia Weasley,come pensi di piacere agli altri quando non
piaci neanche a te stessa?