Io e te per sempre

di princess_serenity_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tre eroi, tre amici ***
Capitolo 2: *** Un amore corrisposto ***
Capitolo 3: *** Il tradimento ***
Capitolo 4: *** Lo stregone supremo ***
Capitolo 5: *** I segreti della magia ***
Capitolo 6: *** Il viaggio verso una nuova vita ***
Capitolo 7: *** Il destino ***
Capitolo 8: *** I ricordi riaffiorano ***
Capitolo 9: *** L'ora della verità ***
Capitolo 10: *** Rimpianti ***
Capitolo 11: *** Paure ***
Capitolo 12: *** Il mio amore per te -prima parte- ***
Capitolo 13: *** Il mio amore per te -seconda parte- ***
Capitolo 14: *** Finalmente Noi ***
Capitolo 15: *** sofferenza ***
Capitolo 16: *** addii ***
Capitolo 17: *** Gioie ***
Capitolo 18: *** perdonami ***
Capitolo 19: *** Il risveglio della guerriera leggendaria ***
Capitolo 20: *** Senza te ***
Capitolo 21: *** Ultimatum ***
Capitolo 22: *** E' la fine di tutto? ***
Capitolo 23: *** La speranza è sempre l'ultima a morire ***
Capitolo 24: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Tre eroi, tre amici ***


1 Questa è una storia senza fine e senza tempo....

Era il tempo dei cavalieri,dei draghi e dei maghi;in particolare di tre eroi che presto sarebbero diventati famosi in tutta Alistea.
I loro nomi sono Usagi, una coraggiosa guerriera ,Motoki l'astuto,un giovane mago apprendista e grande amico di Usagi e Rei ,ma da li a poco Motoki le avrebbe tradite.E poi c'era lei l'elfa più saggia si chiamava Rei,era la migliore amica di Usagi.

La nostra storia comincia in un tempo buio,dove il più forte aveva la meglio, e ormai il periodo di pace stava per finire per dare luce a un ombra maleficafica che avrebbe distrutto completamente tutta alistea.

Le loro giornate erano sempre uguali:Usagi si allenava con la sua bellissima spada dall'elsa dorata con incastonata una gemma preziosa blu, come il colore dei suoi occhi.
Si muoveva agilmente saltando e parando i colpi dei nemici creati dalla sua mente, affondava la spada sul suo nemico con una grazia inimagginabile.

Motoki cercava di imparare le formule magiche che li sarebbero servite nella sua vita di mago, ma combinava sempre pasticci,invece l'elfa Rei meditava giorno e notte per poter trovare un modo per riportare in vita la popolazione degli elfi in Alistea,in quanto erano tutti morti in una sanguinosa battaglia,ma due bambine riuscirono a salvarsi tra cui Rei.

Tutti i giorni andavano avanti così,ma la sera era diverso, perchè potevano passarla insieme,mangiando un pasto genuino in modo da recuperare le forze che avevano perso durante la giornata,e dopo aver cenato uscendo a passeggiare per il villaggio ma soprattutto per divertirsi e svuotare la mente dai doveri per almeno qualche ora dai loro compiti giornalieri.

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Capitolo 2
*** Un amore corrisposto ***


2
All'alba cantò il gallo e fu il momento per Usagi di alzarsi anche se non ne aveva voglia: " Perchè è così difficile andare avanti? Penso che sia più facile sognare che guardare in faccia la realtà,ogni giorno mi guardo intorno e non vedo nessuno felice. Quelli che avevano una speranza l' hanno persa col tempo,e chi amava ha dovuto rinunciare.Ora mi chiedo perche la vita e così ingiusta?"
La porta della sua stanza si aprì  ed entrò Rei, "Usa adesso parli anche da sola?"
Usagi per tutta risposta le tirò il cuscino in faccia,
"di tutto quello che ti preoccupa alla tua Rei, ma forse ho capito, centra forse quel contadino che abita qui vicino? Si chiamava Phillip se non vado errando"
"Tombola, sento di provare qualcosa per lui, ma poi mi blocco, mi sento come se fossi legata a qualcun altro, come se un pezzo della mia vita fosse staato cancellato"
 "Tesoro, non so come aiutarti è una cosa che devi risolvere con il tuo cuore,puoi provare magari a fare amicizia con lui e magari il tuo cuore si darà pace"

 La ragazza si commosse alle parole della sua amica e una lacrima le sfiorò il viso,lei aveva ragione doveva provare a fare amicizia con lui e magari il suo cuore si sarebbe dato pace.
Insieme scesero le scale andando in cucina dove le aspettava Motoki,
"Ragazze guardate riesco a fare il fuoco" dalla sua mano si alzò un piccola fiamma color blu scintillante;
 "Motoki  non ci credo sei riuscito a fare un incantesimo senza provocare neanche un danno"; quelle furono le ultime parole famose perchè i capelli del ragazzo presero fuoco,Usagi  arrivò e gettò un secchio d'acqua fredda  suoi capelli del suo amico in modo da spegnere il fuoco.
 "Certo che un guaio lo devi sembre combinare,ora ti sei infiammato i capelli pensa se la prossima volta vai tutto a fuoco" commentò Rei con un tono di rimprovero,mentre Usagi rideva.

Subito dopo tutti si recarono al campo per svolgere i loro compiti,ad un certo punto passò di li Phillip; "Coraggio Usa fatti avanti,parla un pò con lui e vedrai che diventerete subito amici." La ragazza prese coraggio  e si fece avanti,aveva il cuore che le batteva a mille,il respiro affannato ed era diventata tutta rossa,non aveva mai provato quella strana sensazione che sentiva ogni volta che vedeva Phillip.
 "Ciao Phillip,non so se ti ricordi di me,ti ho salvato la vita una volta",disse balbettando leggermente
 "si mi ricordo sei Usagi la ragazza guerriera,sai mio padre vi odia ma io vi ho sempre trovato unici,tu e i tuoi amici,ma specialmente tu" il ragazzo si schiarì la voce e poi aggiunse "beh,ora ti lascio al tuo allenamento ci si vede,ciao ciao",
 "ciao Phill" riuscì a dire la ragazza con il cuore nella gola. C'è l'ho fatta,sono riuscita a parlare con Phill si ripeteva dentro di se,
 "secondo me è cotto di te" disse Rei sbucando all'improvviso da dietro un albero
 "lo pensi davvero?"
 "Si,sai che io non mento mai,specialmente a te" le due amiche si abbracciarono e ognuna tornò ai suoi compiti.

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Capitolo 3
*** Il tradimento ***


3 Durante il pomeriggio mentre Motoki cercava di allenarsi vide passare nella foresta due occhi di fanciulla color verde smeraldo,
lui fu rapito da quello sguardo;non riusciva a pensare ad altro che a quei occhi meravigliosi,
se ne era innamorato e avrebbe fatto di tutto pur di scoprire a chi appartenevano.
Non dormiva,non mangiava e non si allenava più pensava solo a lei;così decise di divinare ciò che aveva visto
"argettlëm icos divinia çüï les ambra"
gridò il giovane vicino al fiume.
All'improviso si formò una figura nell'acqua,non era molto chiara ma era evidente che la giovane era una donna di nobil stirpe,
magari una principessa pensò Motoki guardando il volto nascosto della giovane.
Ogni giornosi recava al fiume a divinare la fanciulla cercando di capire sempre di più chi fosse,ma non scopriva mai niente di nuovo;
Usagi e Rei erano preoccupate per il loro amico,ma ogni volta che cercavano di parlarli lui le ignorava pensando ai fatti suoi.
Il loro legame di amicizia si stava sciogliendo tutto per colpa di una ragazza.

Non passava giorno che Motoki non pensasse a quella fanciulla,finchè una notte li apparse in sogno. aveva un viso sfilato e liscio come una bambola di porcellana,lunghi capelli biondi e lisci,un sorriso smagliante con denti bianchissimi, e poi gli occhi azzurro cielo, che avevano un potere ipnotico verso il giovane,a cui li aveva fatto il lavaggio del cervello costringendolo a partire par cercarla nel castello dello stregone supremo.


La mattina quando le giovani si alzarono non videro il loro amico,si diressero nella sua stanza,non c'era più niente,solo un biglietto con su scritto:
-Mi spiace ma sono dovuto partire all'improvviso per andare a cercare l'amore della mia vita.
Non cercatemi e tu Usagi non provare neanche a divinarmi in quanto ho fatto un incantesimo che uccide tutti coloro che ci provano .
Quando arriverò al castello dello stregone supremo vi farò sapere.
Penserete che abbia tradito la vostra fiducia ma non è così ho avuto le mie buoni ragioni per andarmene,prima di tutto la donna che amo si trova lì e poi ne aprrofitterò per imparare meglio a usare la magia.-
Un abbraccio addio il vostro
Motoki.

Le fanciulle non potevano credere che lui fosse andato dal perfido stregone...
...si,le aveva tradite,aveva tradito la loro fiducia.
Uscirono fuori per vedere se potevano raggiungere l'amico e impedirli di raggiungere lo stregone supremo,ma era troppo tardi,non era più nei paraggi.
Usagi montò su Artemis il suo bellissimo cavallo bianco con una forma di mezza luna all'insù sul muso,cavalcò nei pressi di  boschi,monti,foreste ma del giovane non c'era traccia,tornò a casa e diede la notizia a Rei,erano consapevoli che da quel giorno non l'avrebbero più rivisto -anche se speravano in un miracolo-ma non tutto era perduto.

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Capitolo 4
*** Lo stregone supremo ***


15 Quando arrivò davanti al castello Motoki si guardò indietro pensando a ciò che aveva lasciato,ma poi si fece coraggio ed entrò.
Camminando si trovò d'avanti un grosso portone di legno con sopra incisa la seguente frase
Guai a voi oh mortali che oserete oltrepassare questa porta,morte e afflizione vi perseguiteranno se i vostri poteri non vi salveranno
"Bene,devo stare in guardia e prepararmi a usare i miei poteri"
 esclamò il giovane un pò preoccupato per l'incisione sulla porta.
Motoki attraversò intimorito la porta,l'aprì e non successe niente;
percorse tutti i corridoi che sembravano labirinti senza via d'uscita.
Vide una grossa libreria che conteneva libri di magia e di incantesimi proibiti,che mai nessuno osò pronunciare per paura delle conseguenze;
continuò ad eplorare il castello ma non riusciva a capire se era speventato o eccitato per le nuove scoperte.
Il castello era composto da molte stanze ma i suoi occhi si posarono in una in particolare  dove era appeso un grosso dipinto di una fanciulla uguale  in tutti i dettagli ad Usagi
"non è possibile che lo stregone supremo o la fanciulla di cui mi sono innamorato sia Usagi,no,non può essere vero"
 pensò il giovane molto scosso
 "no non ci credo,non è vero" grido Motoki.
"Oh no mio allievo quella non è Usagi,quella è la sua gemella Minako"
disse una voce bellissima ma allo stesso tempo arrabbiata.
"Chi sei tu?",
"io sono colei che cerchi e di cui hai paura,io sono due persone ";
"tu sei lo stregone supremo e la fanciulla di cui mi sono innamorato nella foresta,quella con gli occhi verde smeraldo.?"
 chiese scosso Motoki.
"Io ti insegnerò caro il mio allievo tutti i segreti della magia e poi mi aiuterai a distruggere mia sorella e la sua amica Rei,o accettti o il tuo fato e scritto nel libro della morte"
 il giovane accettò sentendosi costretto a farlo ,detto questo chiamò il suo maggiordomo Emanuele che lo accompagnò nella sua stanza.
Era basso e gobbo con due occhi castani e senza capelli,un occhio era più piccolo dell'altro e due labbra carnose e nere;unghie lunghe e sporche e dei piedi stretti e lunghi.
Lo accompagnò in una camera grande quanto la sua ex casa,ma a differenza questa era tutta scura e non c'erano nè Usagi nè Rei,era da solo,era piena di libri che narravano come distruggere i draghi e i suoi cavalieri;su un comodino c'era un vaso di girasoli -il fiore preferito di Usagi,a lei piaceva quel colore giallo acceso- ma erano tutti morti,sembrava che la gemella di Usagi fossa attratta dalla morte e dalle forze oscure della magia:
"Non capisco come mai Usagi non mi ha detto che ha una gemella,ma questa gliela farò pagare;appena apprenderò i segreti della magia farò in modo che soffra così vedrà cosa significa perdere una persona che ami e che vuoi bene."
Motoki era fidanzato con una bellissima elfa di nome Makoto,lei era morta per difendere l'uovo di drago che doveva essere destinato ad Usagi,lui sembrò che non avesse mai avuto rancore;ma quel lato oscuro che stava manifestando lo portava ad avere odio verso i suoi migliori amici.
Da li a poco il giovane avrebbe per sempre dimenticato cosa vuol dire fare il bene,e al suo posto sarebbero arrivati odio e disprezzo per le cose che una volta amava.
Non aveva tradito i suoi amici una volta,ma ben due.

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Capitolo 5
*** I segreti della magia ***


15 La mattina non suonò il gallo come il solito,ma un grosso urlo di lamento d'aquila svegliò il giovane;
uscìì fuori e vide una giovane aquila ferita ad un ala che gridava di dolore.
"Forza mio allievo uccidila e questo sarà il primo passo verso il lato nero della magia"
gli ordinò Minako,
"ma mia signora  io non posso uccidere un indifeso volatile ferito in questo modo,Usagi mi ha insegnato a sentire la forza vitale degli esseri viventi,non posso ucciderla io sento la sua coscienza,sarebbe come uccidere me stesso",
"osi disubbidire ai miei ordini? fai subito quello che ti ho detto se no farai tu la fine di quell'aquila",
"d'accordo mia signora e maestra".
Il ragazzo uccise il volatile ,prima provò la sensazione che lui stesso fosse morto ma in secondo luogo si sentì togliere un peso dalla sua coscienza,
"mi sento come rinato non pensavo che uccidere fosse così bello",
"bene mio allievo vedo che cominci a capire;ora ti insegnerò tutti i segreti e poi ucciderai il drago della mia adorata sorellina,e subito dopo quando sarà consumata dal dolore toglierai la vita ad Usagi,e cercherai di portare Rei dalla nostra parte".
Detto questo Minako se ne andò via e tornò dopo cinque minuti
"ecco mio allievo questa è la divisa che indosserai durante i nostri allenamenti ,ora sbrigati che dobbiamo cominciare",
lui prese quella divisa di raso nero con delle strisce rosse  e degli stivali sempre neri;lui la indossò,quando la mise tornò dalla sua padrona e si inchinò;lei li posò la sua spada dalla lama rossa sulla spalla.
"Bene,ora alzati comincieremo il tuo addestramento domani mattina all'alba e vedrai che nessuno ti riconoscerà più,ora prendi questa spada dalla lama rossa,vai a Smeralda e li traffiggi il cuore di Artemis e lancia una sfida ad Usagi.Ma prima che vai voglio vedere come te la cavi con gli incantesimi,fammi vedere tutto quello che sai fare";
Il giovane annuì e cominciò a pronunciare formule di tutti i tipi dagli incantesimi di morte a quelli di guarigione o protezione,ognitanto combinava un pò di pasticci ma sembrava che quella fanciulla li dava la forza per non sbagliare spesso come faceva prima.
"Bene mio giovane ora che ho visto le tue capacità vai a fare ciò che ti ho detto";
"va bene mia signora vado ed eseguo ciò che mia ordinato".
Sembarva quasi ipnotizzato da quella strega perfida ma lui non riusciva a rendersene conto ed eseguuiva tutti gli ordini alla lettera senza sapere a cosa potesse andare in contro e a tutti i guai e alle disgrazzie che avrebbe causato.

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Capitolo 6
*** Il viaggio verso una nuova vita ***


6 Il giovane si mise in viaggio il traggitto era lungo ma questo non lo spaventava;doveva percorrere ben 4500km per arrivare a Smeralda.
Una persona normale avrebbe di certo paura ad affrontare un viaggio così lungo e in un posto dove i pericoli sono evidenti, ma lui ogni volta che incontrava un ostacolo si metteva a ridere così forte che faceva accaponare la pelle a chiunque lo sentisse.
Non aveva paura di nulla e nulla lo fermava,ne pioggia,ne vento ne grandine neanche la sua forza fisica;
forse solo Makoto poteva fermarlo,anche se lui nn l'amava più, ma al contrario lei in cuor suo l'amava ancora ma non poteva dirglielo dove si trovava adesso,in una piccola caverna vicino a Lorien la città degli elfi,ma il suo spirito vagava per la foresta...

Il viaggio intanto procedeva e più andava avanti e più si dimenticava dei suoi amici ma allo stesso tempo provava sempre più odio verso il prossimo.
"Cosa hanno mai fatto gli altri per me?
Loro nn fanno mai niente per me anzi mi rimproverano sempre e io dovrei essere buono e gentile con loro....
oh no hanno fatto i conti sbagliati perchè ora gli farò avere un inferno di vita finchè nn moriranno."
Pensava Motoki in continuazione e senza mai dimenticare l'odio che aveva verso Usagi a causa di Artemis.

Intanto a Smeralda...



Era mattina e come di consueto Usagi si allenava con la sua amata spada, mentre Rei per la prima volta si recò nella città di Lorien, un tempo distrutta dall'odio degli uomini.
Pensava che andando li potesse trovare la concentrazione per riuscire a parlare con lo spirito di qualche elfo antico.
Ma quando arrivò li non trovò quello che si aspettava, ma bensì una città viva abitata da tantissimi elfi, la ragazza ne rimase entusiasta, c'era un intera popolazione di elfi e lei che credeva di essere l'ultima della sua stirpe.
Quando entrò in città tutti la guardavano sorpresa,
Sentì qualche bisbiglio pensò che fosse riferito a lei ma senti solo qualche parole delle tanti frasi che dicevano, parlavano talmente e veloce e in una lingua difficile che fu molto complicato farsi capire, < Alfa-Kona> riuscì a sentire ma si sentiva sempre in imbarazzo, non riusciva a capire perchè non comprendeva quella lingua che le apparteneva come diritto dalla nascità.

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Capitolo 7
*** Il destino ***


7 Stranamente oggi Usagi aveva interrotto gli allenamenti molto prima rispetto al solito,
"  mi sento stanca non c'è la faccio più"
detto questo la ragazza svenne Phillip che in quel momento stava passando di là vide la scena e corse subito in soccorso della ragazza amata...

..."Usagi Ricordati di me, sono il tuo Seiya, la persona che hai sempre amato ma hai dimenticato a causa della tua mermoria cancellata, ho bisogno di te, ti aspetto stanotte Nella foresta vicino al lago Eldor, ti prego vieni..."
Dpo aver sognato quel ragazzo si sveglio di colpo ritrovandosi davanti Phillip

..." ehi Usagi tutto bene?",
" Dove sono che ci faccio qui?",
Usagi non riusciva a capire dov'era, si trovava dentro un letto ma non era il suo e anche la camera dove si trovava non assomigliava per niente a quelle che si trovavano in casa sua,
" sei svenuta" disse Phillip " e ti ho portata a casa mia hai dormito per quasi quattro ore mi hai fatto spaventare, e poi nel sonno gridavi Seiya non te ne andare?",
" ti ringrazio, per avermi soccorso, ma non capisco chi possa essere questo Seiya, comunque ora devo andare ho un appuntamento ma non ricordo con chi, ci vediamo e grazie ancora".

Intanto Rei fu portata alla corte del principe Seiya, dove lei raccontò la sua storia. Dalla storia che le raccontò la ragazza capiì subito che si trattava di sua sorella, quella che appena nata fu nascosta per non cadere in mano a Scary, il signore delle tenebre. Il principe le diede il benvenuto nel suo regno e la invitò a restare lì;
" Mi dispiace altezza ma devo proprio andare mi stanno aspettando",
" Dimmi Rei chi ti sta aspettando da avere così tanta fretta da non poter nemmeno aspettare l'alba per partire?",
" la mia amica Usagi, lei mi ha cresciuta fin da quando era ancora in fasce",
" allora permettimi di accompagnarti".
Così il principe fece preparare due cavalli e insieme a Rei si incamminarono verso il villaggio di Smeralda.

La porta si aprì lentamente ma Usagi uscì di corsa, arrivò a casa barcollando, non riusciva a capire cosa li stava succedendo.

Rei e Seiya erano a casa ormani da quasi due ore, stavano prendendo un tè insieme quando la porta si apriì
e dentro cadde Usagi Svenuta.
" O mio Dio Usagi amore mio che ti succede?"
disse Seiya. Rei rimase sconvolta le piaceva quell'elfo e scoprire che era innamorato della sua migliore amica fu un duro colpo da sopportare.
"Usa, rispondimi ti prego".

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Capitolo 8
*** I ricordi riaffiorano ***


8 questa melodia , le note così dolci, il mio carillon, questa scena mi è famigliare!? sto sognando...".
Usagi ormai dormiva da parecchi giorni, la febbre continuava a salire e non voleva venir giù. Ma in quel sonno profondo qualcosa la inquietava, c'era qualcosa di strano nei suoi sogni.

Intanto Rei era andata in città a sbrigare delle commissioni; ma i suoi pensieri vagavano senza sosta, chiedendosi perchè un principe elfico potesse amare una ragazza come Usagi,
"lo so ch'è bellissima e a due occhi meravigliosi color smeraldo ma cosa trova in lei che io non ho? Lei è una guerriera, cavaliere di un drago e lui un principe, sono troppo diversi, e io invece sono così bella, così affascinante... però io non sono lei..."

Seiya era preoccupato per la sua amata e affacciato alla finestra cercava di trattenere le lacrime, quando tutto ad un tratto senti gridare il suo nome invocando aiuto; capì subito che si trattava di Usagi e non esitò un momento ad andare da lei.
Si girava e rigirava nel letto senza avere un attimo di tranquillità, in quel malessere c'era un sonno troppo agitato e questo preoccupava il povero Seiya; aveva paura che la sua amata potesse morire da un momento all'altro.All'improviso Usagi si sveglio di scatto alzandosi per metà dal letto,
"Seiya? il mio amore? mi ricordo, mi ricordo tutto"
tutto ad un tratto un dolore lacerante colpì la sua testa, che non voleva cessare tanto che Usagi svenne nuovamente, sognando ll suo amato principe accanto a lei.

Rei aveva ormai finito di fare le compere al mercato, ma non aveva voglia ancora di tornare a casa,voleva rimanere sola con i suoi pensieri, quindi si avviò verso il fiume, l'unico posto così tranquillo da permetterle di fare ciò.
Camminava a testa bassa e con i pensieri oltre le nuvole, tanto che non si accorse di essere finita addosso ad un ragazzo, Rei si rialzò e chiese subito scusa, ma appena alzò lo sguardo vide degli occhi così profondi e belli color smeraldo. Se non fosse stato un ragazzo l'avrebbe scambiato per Usagi, si assomigliavano così tanto.
I due si presentarono, lui si chiamava Mamoro, era alto i capelli corvino e gli occhi smeraldo. Fu un colpo di fulmine a prima vista per tutte e due, tanto che passarono il pomeriggio insieme per conoscersi meglio.

Usagi era ancora svenuta, ma lui era accanto a lei che le teneva la mano, qualche ora dopo si svegliò, Seiya era li vicino a lei con le lacrime agli occhi non c'è la faceva più a vedere la sua amata in quelle condizioni.
"Amore mio" sussurò Usagi vicino all'orecchio del principe " amore mio ricordo tutto, ricordo perfino che ci stavamo per sposare, ma poi la mia memoria fu cancellata per la mia salvezza, ma ora ricordo",
" ricordi tutto!! finalmente non vedevo l'ora che arrivasse questo giorno, era così tanto che lo aspettavo, finalmente posso riabbracciarti"
I due si scambiarono un bacio appassionato.
Per la prima volta dopo tanto tempo passati da soli finalmente erano li, a dividerli c'era solo la vestaglina intima di pizzo color rosa di lei.
Lui si muoveva delicatamente sul corpo di lei stando attento a non farle troppo male, lei li sfiorava i capelli con le sue delicate mani, mentre lo baciava appassionatamente, nel loro amore c'era molto di più che una semplice voglia di stare insieme, c'era il desiderio che avevano ormai da troppo tempo.

Passarono le ora e Rei tornò a casa con Mamoro, così che potesse presentarlo alla sua migliore amica, Seiya e Usagi erano seduti in cucina vicino al camino che si scambiavono dolci parole d'amore.
La porta si aprì di scatto, i due si voltarono e videro entrare Rei e poi un giovane uomo; Usagi fissò negli occhi quel ragazzo, e dopo qualche secondo corse ad abbracciarlo.
Rei non riusciva a capire così guardò Seiya, ma vide che lui non era affatto preoccupato.
" Ricordi tutto? Sorellina mia, ho vegliato sempre su di te affinchè non ti accadesse nulla"
queste furono le sole parole che riuscì a dire Mamoro abbracciando con tanta nostalgia sua sorella.
Sorellina mia, questa parola riecheggiava nella testa di Rei, quel ragazzo che le piaceva tanto era in realtà il fratello di Usagi? Non riusciva a capire come mai l'amica le avesse tenuto nascosto tutte quelle cose; l'amore per un principe elfo e di avere un fratello, ma quali altre cose le aveva tenuto nascoste e quante altre menzogne dovrà sentire? Ma sopratutto Rei poteva ancora fidarsi di quella che credeva essere la sua migliore amica?

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Capitolo 9
*** L'ora della verità ***


9 Usagi e Mamoro parlarono per ore, avevano tante cose da raccontarsi; Rei li guardava con un aria strana, non era arrabbiata ma neanche contenta, più che altro non riusciva a capire quale fosse la realtà e quale la fantasia, stava solo sognando tutto ciò o era reale. L'unica cosa che riusciva a capire era che più guardava Mamoro e più le piaceva, più ascoltava come parlava e più se ne stava innamorando, anche se sentiva che a dividerli c'era un vuoto diverso da quello che poteva colmare solo un uomo.
Seiya guardava intanto Rei e capì che quello era il momento giusto per dirle la verità, verità ormai taciuta per troppo tempo.

La sera i giovani amici erano seduti tutti intorno al tavolo, le candele accesse e quella brezza estiva davano un aria romantica alla cena, quella sera Usagi non si sentiva molto bene così decise di andare a letto senza finire la cena, Mamoro che conosceva molto bene sua sorella capiì che c'era qualcosa che non andava in lei così decise di accompagnarla.

Rei e Seiya erano rimasti soli a tavola, lui decise che quello era il momento giusto per parlarle, richiamò la sua attenzione,
" Rei, io ti devo confidare una cosa che forse ti farà un pò male conoscere, ma ti prego cerca di capire quello che sto per dirti; tu sei mia sorella, sei una principessa, diciasette anni fa fosti allontanata dal nostro castello e cresciuta come l'unica elfa esistente sul mondo. Ma voglio raccontarti una storia che comincia molto prima che tu nascesti, prima che il nostro mondo fosse formato."

"Era l'inizio dell'era che noi conosciamo oltre alla luce c'era anche il buio, e quel buio era un ombra malvagia chiamata Scary. Più la luce cresceva , più Scary si indeboliva, ma scopri che poteva sopravvivere solo assorbendo l'energia di due gemelle elfe; se avesse assorbito il potere di due coppie di gemelle i suoi poteri sarebbero stati illimitati e neanche la luce più forte avrebbe potuto fermarlo.

Le nostre leggende narravano che solo quattro principesse sarebbero nate gemelle, Scary che conosceva quelle leggende molto bene Aspettò decenni prima di impossessarsi di una principessa.
Mille anni fa nacquero due principesse a cui diedero nome Usagi e Minako la regina Serenity e il re Endymion avevano paura che la legenda potesse diventare realtà, così decisero di tenere nascosta la nascita delle loro bambine.
Usagi nonostante le era proibito uscire dalle mura del castello era sempre alla ricerca di avventure così molte volte scappava dalle mura del castello, quando un giorno incontrò l'amore della sua vita il principe Seiya e insieme a lui c'era il principe Yaten.
Usagi decise di portare Minako con lei il giorno dopo dell'incontro; i quattro ragazzi sincontravano quasi tutti i giorni e si innamoravano sempre più.
Purtroppo si averò quello che il re e la regina temevano , Scary scoprì le due gemelle, Usagi riuscì a fuggire e a nascondersi, ma l'ombra si impossesò di Minako, il re e la regina di Ismuth moriro per il dolore di aver persò le loro figlie, così quel bellissimo regno andò in rovina.
Passarono più di cinquecento anni da quell'episodio, quando diciasette anni fa nacquero nel regno di Iru§u due principesse, Rei e Amy, i festeggiamenti furono grandiosi e durarono per mesi, ma Scary ormai impaziente di aspettare si intrufolò nel castello e assorbì l'energia di Amy, Seiya e Yaten non arrivarono in tempo per salvare Amy ma almeno riuscirono a portare via Rei, i principi scapparono e affidarono il loro bene più prezioso, la loro ormai unica sorella ad Usagi, affinchè potesse crescerla come una figlia.Purtroppo però nella fuga Yaten morì, cos' rimasi io solo, e col tempo cercai di ricostruire quel regno che ormai era andato perduto. Ma il fato volle che tu mi trovasti e ora siamo qua insieme.>

Rei rimase scioccata da ciò che le disse il fratello, ma in fondo sapeva che quella era la verità.
Ma cos'altro le nascondeva Seiya?.
Ma ciò che la inquietava maggiormente era il fatto che la sua migliore amica Usagi non li avesse mai raccontato la verità, e a quel punto forse aveva anche paura di conoscere il resto..



Erano passati ormai tre mesi da quando Seiya aveva raccontato la verità a Rei, il loro legame fraterno era molto stretto, e con Mamoro ormai era fidanzati ufficialmente.
Nonostante la felicità che ci potesse essere in quel momento, Seiya era preoccupato per la sua testolina buffa, per la sua dolce Usagi; la vedeva così assente e poi sempre quegli svenimenti improvvisi, non riusciva proprio a capire cosa stesse succedendo alla sua adorata testolina buffa.
Quella sera dopo aver finito di mangiare Seiya e Usagi uscirono per fare una passeggiata in riva al mare,
" Seiya ti devo dire una cosa, per me è così difficile dirtelo, non riesco a trovare le parole giuste, tu lo sai che ti amo tantissimo, e forse è in momenti come questi che il nostro amore viene messo alla prova".
Seiya non riusciva a capire dove voleva puntare Usagi con quel discorso, e poi con quelle parole, che fosse successo qualcosa di spiacevole, forse non l'amava più, o forse aveva avuto qualche problema.
" Ehi testolina buffa, siamo quasi una famiglia, e io ti appoggerò su qualsiasi cosa, stai tranquilla io sarò sempre con te"
Usagi fece un grandissimo sorriso e i suoi occhioni azzurri brillarono di gioia;
"Seiya stai per diventare papà, insomma ormai non ho più il ciclo da tre mesi, gli svenimenti continui e la nausea e poi guarda mi si è gonfiata un pò anche la pancia, amore mio presto saremo dei genitori"
Seiya non riusciva a credere a quelle parole, stava per diventare padre, sarebbe diventato genitore tra sei mesi, non riuscì a reggere alla notizia ,perchè subito dopo le parole di Usagi svenne improvvisamente per la gioia.

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Capitolo 10
*** Rimpianti ***


15 Seiya era entusiasta della notizia che le aveva dato la sua amata, era così felice che sarebbe diventato papà che volle sposarsi al più presto con la sua Usagi.
Nei  giorni successivi Mamoro e Rei notarono che Seiya aveva degli atteggiamenti un pò strani, era sempre attento a ciò che faceva Usagi, seguiva ogni suo movimento e non lasciava certo che si stancasse troppo; ma anche Usagi non si comportava normalmente, correva avanti e indietro da una parte all'altra senza fermarsi, stava organizzando qualcosa, che non sarebbe rimasto un segreto per tanto tempo.


Motoki, ormai avrebbe dovuto essere arrivato da molto tempo a Smeralda, ma volle fermarsi , voleva che la sua vendetta fosse lenta e dolorosa, voleva escogitare qualcosa, ma non una cosa così tanto per fare, ma qualcosa che colpisse Minako nel profondo.



Quella sera i quattro ragazzi si riunirono finalmente tutti insieme a tavola, quando ad un certo punto Seiya ed Usagi si alzarono in piedi, Rei e Mamoro li guardarono non capendo che cosa volessero fare; quando Seiya ruppe il silenzio
" Vorrei fare un brindisi a me e a Usagi "
 i due ragazzi su guardarono confusi, un brindisi e perchè mai? quando si intromise Usagi nel discorso
"Io e Seiya aspettiamo un bambino"
Non riusciro a dire niente rimasero a bocca asciutta, era una notizia troppo bella .
"Un altra notizia bella" aggiunse Seiya " La prossima settimana ci sposiamo"
Se già erano felici prima per i due ragazzi  ora erano stracolmi di gioia
"adesso capisco perchè tutte quelle stoffe, e perchè certe notti non dormivi, e i tuoi continui malesseri , aspetti un bambino e la prossima settimana salirai all'altare, non ci posso credere sono troppo felice per te amica mia".
La serata passò in fretta tra chiacchere e auguri, tutti erano felici, ma nessuno lo era come Usagi , perchè tra poco Seiya sarebetta stato il suo Seiya, ma nonostante ciò il suo cuore era anche colmo di tristezza, come avrebbe voluto che la sua Minako fosse con lei, dopo tutto era sua sorella e sentirla così lontana le faceva troppo male.
Perchè il destino era stato tanto crudele da separarle?
Ma forse il rimpianto più grande che poteva avere, e che non fosse riuscita a salvarla, lei era riuscita a scappare ma la povera Minako no, Scary si era preso il suo corpo il suo aspetto, la sua vita, ma Usagi era sicura che dentro quel corpo ormai posseduto ci fosse la vera Minako, viva che cerca di emergere per ricongiungersi a lei.
Seiya era chiuso in camera sua che guardava fuori dalla finestra aspettando qualcuno che non sarebbe mai tornato, in quel momento entrò Rei, le si avvicinò e l'abbracciò,
" ehi Seiya cosa ti succede? In questo momento dovresti essere la persona più felice della terra e invece sei qui tutto solo, e sembra che tu stia trattenendo lacrime di dolore ma perchè mai?"
Seiya si girò e la guardò dritta neglio occhi, quando una lacrima scese da quello sguardo azzurro cielo.
"Vieni qui Rei, fatti abbracciare, avrei voluto tanto che nostro fratello Yaten fosse qui con noi e anche Amy, non riuscirò mai a perdonarmi per non essere riuscito a salvarli entrambi, ma forse il mio rimpianto più grande è stato non averli detto ti voglio bene fratello mio prima che morisse, ma perchè sono così insensibile?"
Dopo aver sentito quelle parole Rei lo strinse ancora più forte, non aveva parole da dirli poteva solo stare li in silenzio ad ascoltare quel pianto quasi silenzioso ma tanto disperato di Seiya.
" Io non ho mai conosciuto Yaten e tanto meno la mia gemella Amy, però l'unica cosa che ti posso dire e che non è stata colpa tua, non rimproverarti a vita per ciò di cui tu non hai colpa, devi vivere la vita attimo per attimo, la prossima settimana sarai un marito e tra qualche mese anche padre, si felice di queste piccole cose, perchè un giorno ti guarderai indietro e capirai che erano grandi"
Seiya capiì che sua sorella aveva ragione, si allontanò dalla finestra diede un bacio sulla fronte a Rei e poi corse subito dalla sua Usagi.
Aveva imparato che doveva vivere ogni attimo della sua vita senza rimpianti, perchè la sua felicità, la sua linfa vitale era la sua piccola famiglia, di cui facevano parte Usagi e quel bambino che ancora non aveva nome.
Ma presto qualcosa sarebbe cambiato per Usagi, l'arrivo di una persona che non si sarebbe mai aspettata.

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Capitolo 11
*** Paure ***


15 Mancavano solo 24 ore al grande giorno, ma Usagi quella mattina come di consueto ormai da quattro mesi stava poco bene, la testa le girava e quella voglia di vomitare continua, a malapena riusciva ad alzarsi dal letto.
Così a gran fatica sollevò prima il busto e girandosi appoggiò le gambe a terra, fece pressione sulle sue gambe per alzarsi, ma appena in piedi le gambe cedettero e lei cadde a terra priva di sensi.
La sua caduta provocò un gran boato, non appena sentì quel rumore Seiya si precipitò nella camera di Usagi dove la trovò a terra priva di sensi; la prese subito tra le sue braccia invocando il suo nome sperando che potesse aprire gli occhi all'istante.

Intato Usagi stava sognando, ma non un sogno qualunque, era una richiesta, ma di chi?
"Usagi sorellina mia, sono io Minako, mi manchi tanto, il mio corpo è ancora prigioniero di Scary e il mio spirito sta per morire, solo tu puoi aiutarmi"
"Minako, che gioia vederti anche se solo in sogno, dimmi cosa devo fare? farò qualsiasi cosa per aiutarti"
"Usagi devi venire qui e uccidermi"
"come ma io non posso, non puoi chiedermelo"
" devi farlo,se l'ultima volta non avessi esitato non saremmo arrivati a questo punto."
"Non posso tu sei mia sorella, Minako non puoi chiedermi questo, non posso ucciderti "
detta quella frase Usagi cominciò a piangere non poteva uccidere sua sorella.

Seiya ancora la teneva stretta fra le sue braccia, ma notò che dagli occhi le sccendevano lacrime amare, e gridava Minako no non posso farlo.
Era troppo preoccupato , Usagi non dava segni di volersi risvegliare, e quelle lacrime non cessavano di scendere, così con il cuore nello stomaco per la paura decise che forse era meglio portarla da un medico.
Si alzò con Usagi tra le sue braccia, scese le scale aprì la porta e montò sul suo cavallo, posizionò la ragazza davanti cingendole il busto con la mano e appogiandoli la testa sulla sua spalla; correva a più non posso per arrivare in tempo, aveva paura, paura di perderla una seconda volta.

Minako osservava sua sorella piangere e non potè far a meno di abbracciarla,
"Mina non posso, non posso ucciderti"
"Usagi tesoro, io non esisto quasi più, sono solo un piccolo puntino del mio corpo, lo sai anche tu Scary  possiede il mio corpo lo controlla, e tutto quello che fa è opera sua."
"Ma lo sai che non posso farcercela, perchè anche se non sei tu, vedendolo penso che sei tu,  non posso no"
"facciamo così Usa ti concedo altri sei mesi di tempo, il tempo per sposarti, per far nascere la tua bambina, per riflettere, ma poi non avrei più tempo, perchè dovrai passare all'azione"
"e se nel frattempo Scary combina qualcosa , Mina come faremo?"
"Usa non preoccuparti cercherò di contrastarlo per quello che posso. Ma vorrei ricordarti che tu possiedi il cristallo d'argento, e con i suoi poteri magici dopo la sconfitta di Scary potrai riportare in vita il nostro regno e con esso i suoi suditi, compresa me e il mio Yaten. Ma ricorda quello che diceva nostra madre..."
"Il cristallo perde i suoi poteri se una forza del male minaccia il nostro regno, ma se viene sconfitta il cristallo ricomincerà a brillare come la principessa che lo possiede. Mina non ti preoccupare adempirò il mio dovere e quando sarà tutto finito ti potrò riabbracciare"

Seiya era nella sala d'attesa dello studio ormai da due ore e della sua Usagi ancora nessuna notizia, era preoccupato, ma forse la parola giusta era paura.
"E se la mia Usa morisse come farei, no non devo nemmeno pensarlo, no lei è una ragazza forte sarà stato solo un malessere, si deve essere così perchè la mia Usagi è troppo buona per morire".
I pensieri di Seiya vagavano più che mai , sentiva un gomitolo nello stomaco, sembrava un bambino, un bambino fifone che aveva paura di tutto, ma lui sapeva che non era così, perchè era forte, era forte da soportare qualsiasi dolore; tranne la perdita della sua amata.
Aveva ancora le mani appoggiate alla sua faccia, quando qualcuno si sedette al suo fianco,
" Il dottore mi ha detto che devo stare a riposo mi sono stancata troppo e il mio corpo non ha retto lo sforzo"
Seiya conosceva quella voce così dolce, si girò e vide la sua amata accanto a lui, le diede una mano per alzarsi, e poi le cinse la vita con le sue braccia, avvicinando le sue labbra a quelle di Usagi, era troppo felice in quel momento e avrebbe voluto che quel bacio durasse per sempre.
Ma Usagi era preoccupata per quello che le aveva detto Minako, doveva parlarne con Seiya o doveva tenere tutto per se, e sopratutto sarebbe riuscita ad uccidere quella che un tempo era sua sorella?













P.S.
devo ammettere che questo capitolo mi ha fatto sudare sette camicie, non avevo ispirazione e spero che sia venuto bene...

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Capitolo 12
*** Il mio amore per te -prima parte- ***


15 Mio dolce Seiya,
sono seduta dentro la mia camera vicino al davanzale, dove sto scrivendo questa lettera che ti leggerò al nostro matrimonio.
Ormai manca solo un giorno, ma sembra un eternità, mi sento così lontana da te nonostante tu sei nella camera affianco alla mia; la tradizione vuole che gli sposi non si vedano prima delle nozze. Mi fa rabbia saperti qui vicino a me e non poterti parlare e toccare,
però almeno posso poggiare il mio orecchio sul muro per ascoltare la tua voce.
La tua voce così dolce e candida, che mi rapisce ogni volta che emette qualsiasi suono.
Ricordo quando ti ho incontrato per la prima volta più di cinquecento anni fa, eravamo nella foresta e quando i nostri occhi si incrociarono per la prima volta capimmo che eravamo destinati a stare per la vita insieme...
...ma poi arrivò Scary e con lui il male si propagò in tutta Alistea, purtroppo essendo l'unica erede al trono rimasta del mio regno ormai perduto mi affidarono il compito di combattere e proteggere quello che sarebbe stato il nostro futuro.
Ricordo che ci volevamo sposare anche allora stavamo preparando le nozze che si sarebbero celebrate tra qualche mese, ma il fato volle che Artemis mi venisse assegnato e con quel giuramento che feci, la mia memoria svanì nel nulla, cancellarono i miei ricordi la mia vita, non ricordavo di avere neanche un fratello e stato veramente terribile.
Ma adesso sono qui a pochi passi da te, e ti sto per scrivere quelli che saranno i miei voti, non potrò mai smettere di ringraziarti non avermi dimenticata e non aver smesso di amarmi, per non aver smesso di cercarmi.
Da questo momento saremo sempre insieme, nessuno potrà mai separarci, e quando sarò di fronte ad uno ostacolo, non dovrò più affrontarlo da sola, perchè ci sei tu e lo superemo insieme.
Quando sarò triste tu sarai li a consolarmi, mi terrai stretta tra le tue braccia.
Non sarò più una pianticella fragile, perchè tu sarai il mio sostegno,da ora in avanti avrò una spalla su cui piangere, tu sarai il mio migliore amico, il mio miglior confidente, e anche se a volte ci potrebbero essere delle discussioni o dovessimo litigare questo non vuol dire che non ti ami più, ma sarà un modo per farti capire quanto tengo a te...
si è fatta notte fonda, una mano sta scrivendo e l'altra e posata sulla mia pancia un pò ingrossata, e sento il nostro bambino dare qualche colpetto, dai miei occhi scendono lacrime per  la gioia, amore mio ti amo...
tua Usagi

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Capitolo 13
*** Il mio amore per te -seconda parte- ***


15 Dolce Usagi,
sono qui a scriverti, ormai avevo perso la speranza che questo giorno potesse arrivare, siamo ad un passo dal si, ad un passo da una vita insieme.
La mia testolina buffa, non sei più la ragazzina di cui mi ero innamorato tanti anni fa, ormai sei una donna, sei cresciuta, non sei più sbadata, piagnucolona, però non hai perso quel bellissimo sorriso di cui mi sono innamorato, il tuo carattere così buffo, a volte sei triste e dopo cinque minuti spruzzi allegria da tutte le parti, sei così gentile, così altruista, ti interessi sempre degli altri.
Non potrei mai trovare un altra Usagi nel mondo, tu sei unica, tu sei rara, non potrebbe mai nascere un fiore bello come te, così puro e così semplice, ma pieno di vita.
Mi stai rendendo l'uomo più felice del mondo, sto per diventare padre, non avrei mai sognato tanto, essere chiamato papà, sarà una gioia indescrivibile.
Da questo momento non saremo più due, ma uno io e te, sei il regalo più bello che la vita potesse darmi; cosa avrei fatto se non ti avrei mai incontrata?
Non riuscirei a dare risposta, sarei perso senza di te, sarei un diamante grezzo, ma tu mi rendi brillante; sei il mio complemento la mia compagna di vita, tu mi completi, mi fai un uomo migliore.
Se non ci fossi stata tu chissà cosa sarei adesso, penso che sarei un uomo perso.
Il mio sguardo è perso nel vuoto e i miei pensieri vagano oltre i cieli blu, penso a domani, penso che sarai solo mia, la mia Usagi, sarai Usagi Kou e non più Chiba, sarai soltanto mia e di nessun altro.
Se un altro fosse al mio posto adesso sarei geloso, tu sei l'ottava meraviglia del mondo, anzi no la prima, perchè non c'è niente di più bello della mia testolina buffa.
Sono stato lontano da te per molto tempo, ma voglio rimediare perchè non ti lascerò mai più un momento sola, recupereremo tutto il tempo perso; e quando saremo genitori terremo il nostro bambino per mano e lo cresceremo come meglio possiamo.
Guardo fuori dalla finestra e mi accorgo che ormai è buio, è notte fonda, ma ancora non riesco a dormire  sono agitato per domani, ma voglio che tu sappia che qualsiasi cosa possa succedere nella nostra vita io non ti abbandonerò mai sarò sempre al tuo fianco e non permetterò mai a nessuno di farti del male, darei la mia vita per salvare la tua.
Ti amo tanto mia testolina buffa

Seiya.

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Capitolo 14
*** Finalmente Noi ***


16 Il gallo aveva cantato, questo significava un altro giorno di lavoro per Phillip, quella mattina era particolarmente felice, si sarebbe fatto coraggio e avrebbe invitato Usagi ad un
ballo che si sarebbe tenuto a breve.
Si era invadito di quella ragazza dal primo momento che l'aveva vista, quante volte avrebbe voluto provare il sapore delle sue labbra rosse come una rosa  e accarezzare quei codini color del grano così buffi ma tanto belli.
Ogni volta che la vedeva, ogni volta che la sentiva parlare un brivido li correva lungo la schiena e il cuore paltitava a mille, quasi volesse staccarsi dal suo corpo.
Voleva dichiararsi apertamente a lei, e sicuramente da quel momento sarebbe stata sua.
Così si alzò, si lavò e indossò il vestito migliore che potesse avere e poi scese a fare una colazione veloce, per poi correre dalla sua amata.

Usagi non aveva dormito quella notte, l'agitazione era troppa, il gallo non si decideva ancora a cantare, ma lei si alzò ugualmente.
Si sedette vicino allo specchio, prima si lavò la faccia e poi sciolse i suoi lunghi codini, voleva farsi bella per il suo uomo, e poi quello sarebbe stato il giorno più bello della sua vita, il suo matrimonio.
Era li ferma ormai da quasi due ore, i lunghi capelli che svolazzavano a causa del venticello che penetrava dalla finestra aperta, voleva cambiare pettinatura, ma non sapeva come legarsi i suoi bellissimi codini, alla fine decise di tirarsi tutti i capelli su, fece tanti piccoli boccoli che arricciò su se stessi fino a che sembrassero corti e li fermò con dei fermagli color oro, lasciò qualche piccola ciocca che ricadesse davanti, e dopo tre ore i suoi capelli erano pronti, sembrava uun altra, chissà se al suo Seiya sarebbero piaciuti.
Finito con i capelli passò al trucco, giusto un velo di ombretto e un pò di fard bastarono, era il momento di vestirsi prese l'abito dall'armadio e cominciò a vestirsi.
Quello era l'abito con cui si sposò sua madre la regina Serenity, lo custodiva gelosamente ma aveva capito che quella era l'occasione giusta per indossarlo.
Il vestito era bianco senza maniche, sopra la fascia del seno era decorato con dei cerchi dorati, un grande fiocco sul retro, l'abito scendeva stretto e dritto fino ad allargarsi una volta arrivato a metà ginocchio. Era molto semplice, ma stupendo era fatto di raso, ma sopra di esso vi era una parte velata e lucida che rendeva quel vestito brillante, il tutto era accompagnato da un semplice braccialetto dorato e da un paio di orecchini del medesimo colore, e poi le scarpe semplicemente bianche con qualche paillet.
Finalmente era pronta, si guardò un ultima volta allo specchio, il suo sguardo ricadde sulla sua pancia, ormai era un pò ingrossata, la cinse con le sue mani e cominciò ad accarezzarla, era tanto emozionata presto sarebbe diventata mamma.
Si rese conto che era il momento di andare, uscì dalla sua stanza scese le scale e si diresse fuori dalla casa dove l'aspetta una carozza e Mamoro per accompagnarla all'altare.


Seiya quella notte aveva dormito a casa di Mamoro insieme a Rei, in quanto non era concesso vedere la sposa prima delle nozze.
L'emozione non li aveva permesso di farsi cullare fra le braccia di Morfeo, si rigirava nel letto, pensava alla sua testolina buffa, di quanto sarebbe stata bella quel giorno, tra poche ore sarebbe stato un marito.
Ancora l'alba non accingeva a dorare l'orizzonte, ma lui era già in piedi vicino alla finestra che osservava  l'abito che tra qualche ora avrebbe dovuto indossare.
Il sole stava spuntando, dorando il cielo e tutto il paesaggio circostante, Seiya rimase senza fiato a quel bellissimo dono che aveva fatto la natura quella mattina, il sole era splendente più del solito e il cielo era di un azzurro limpido, quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe guardato un alba da solo, perchè da domani ci sarebbe stato accanto la sua compagna, la donna che aveva scelto per la vita.
si avviò verso il bagno per lavarsi e pettinare quella lunga coda spettina dalla nottata passata insonne, si guardava allo specchio mentre si rasava quella poca barba che aveva, finito tutto andò in camera sua osservava ancora quel vestito bianco.
"oh Yaten vorrei tu fossi qui, spero non ti dispiacerà se indosserò lo stesso abito che hai messo al tuo matrimonio",
un pò di tristezza scese sui suoi occhi, ricordava ancora quando il fratello era emozionato indossando quel vestito.

Flash
Era  una tiepida giornata di Maggio, io due fratelli si stavano preparando, da li a qualche ora Yaten si sarebbe sposato con una bellissima principessa tutto pepe, la chiamava l'uragano Minako,le aveva fatto perdere la testa a  prima vista, aveva i capelli lunghi e biondi legati semplicemente con un nastro rosso di cui non si separava mai, e due occhi azzurro cielo così splendenti e brillanti.
Scelsero una piccola chiesetta fuori città, era presenti solo i due sposi e i testimoni, volevano che la cerimonia fosse solo tra di loro, Yaten era così nervoso ed emozionato quando vide entrare la sua Minako.
Ma poi dopo quel fatidico si, successe il peggio, Scary attaccò, Seiya fece fuggire Usagi, ma Yaten non fece in tempo, la sua Minako, la sua sposa era stata assorbita dal male più grande del mondo, cercò di salvarla ma rimase ferito dallo scontro, lasciando solo quell'abito come triste ricordo di quel giorno.

"Ho paura che possa succedere di nuovo" gridò Seiya,
ma in cuor suo sapeva che tutto sarebbe andato per il meglio, perchè non avrebbe permesso a nessuno di rovinare quel momento.
Prese l'abito e l'indossò, intanto Rei lo chiamò dicendo che era già ora di avviarsi, dopo tutto lui doveva arrivare prima della sposa.

Phillip era pronto, sulla strada comprò un piccolo mazzo di  rose rosse, era felice quel giorno avrebbe gridato a tutti il suo amore per Usagi, poi l'avrebbe sposata e insieme avrebbero formato una famiglia.
Ma quando arrivò nelle vicinanze di casa sua la scena che si presentò davanti non era quella che avrebbe immaginato, vide Usagi con la pancia un pò pronunciata e con un abito bianco addosso e affianco a lei un uomo, si sta per sposare ed incinta pensò subito, lasciò cadere a terra quel mazzo di rose rosse che aveva in mano, le lacrime cominciarono a rigarli il viso e in men che non si dica scappò via da quella scena che aveva infranto il suo sogno d'amore.
Da quel momento avrebbe detto addio ad Usagi per sempre.

Mamoro aveva aiutato Usagi a salire sulla carrozza, le teneva stretta la mano, sentiva che l'agitazione aveva pervaso il corpo di sua sorella, così la strinse più forte a se.
Sembrava che quella strada fosse interminabile, più i minuti passavano più la paura e l'agitazione cresceva, finalmente dopo una buona mezz'ora arrivano, Usagi scese dalla carroza e insieme a suo fratello si avviarono verso l'altare.

Seiya era li immobile, vedeva la sua sposa entrare lentamente, li mancò un battito al cuore, era mozzafiato stupenda, nessuno sarebbe stata più pura e bella di lei,  quando arrivò vicino all'altare le prese le mani e le diede un bacio sulla fronte,insieme si avviarono li dove il rito li avrebbe fatti diventare marito e moglie.

Passò un ora quando finalmente si poterono udire le seguenti parole:
"siete venuti a celebrare il Matrimonio
senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli
del significato della vostra decisione?"
"Si" risposero all'unisono
I due invitati batterono le mani in segno di approvazione.
"
Siete disposti, seguendo la via del Matrimonio,
ad amarvi e a onorarvi l’un l'altro per tutta la vita?"
"Si"
un altro applauso riempì la sala.
"
Se dunque è vostra intenzione unirvi in Matrimonio,
datevi la mano destra
ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa
il vostro consenso."
Seiya prese la mano di Usagi e disse queste parole:
"
Io Seiya, accolgo te, Usagi, come mia sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita."
e infilò l'anello nel dito della sua amata.
Fu la volta di lei:

"
Io Usagi, accolgo te,Seiya., come mio sposo.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita."
lei mise l'anello nel dito di lui
"Io vi dichiaro marito e moglie, adesso puoi baciare la sposa."
Le bocche dei due amanti si unirono in lungo e caloroso bacio, era finalmente diventato realtà il sogno che avevano sognato per tutta la loro vita, essere felici insieme.




P.S
spero che sia venuto bene e che vi sia piaciuto, perdonatemi se ho fatto qualche errore....










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Capitolo 15
*** sofferenza ***


17 Gli occhi di Usagi si aprirono piano, dapprima un imagina sfocata si prospettava davanti ai suoi occhi, ma pian piano riuscì a vedere i lineamenti del viso del suo uomo,
"Buongiorno principessa" li aveva sussurato Seiya.
Oramai erano  sposati da quattro mesi , presto si sarebbe aggiunta a loro una piccola peste,mancava ormai un mese alla nascita della loro bambina. Usagi sorrise dolcemente al suo uomo, poi si avvicinò al suo viso e li sfiorò delicatamente le labbra, ma lui non era sazio di quel delicato bacio, così prese tra le mani il viso della sua amata e cominciò a baciarla; premeva con forza le sue labbra contro quelle di lei, era una sensazione troppo bella, non si sarebbe mai voluto staccare da quel bacio, ma la mancanza d'aria dovette separare i due amanti.

Rei, si era trasferita a casa di Mamoro,ormai erano fidanzati ufficialmente, e più i giorni passavano e più si amavano.
Quella giornata era molto particolare, da quando si era svegliata Rei aveva notato che il suo ragazzo era molto strano, sembrava nervoso e allo stesso tempo impacciato, non era il solito Mamoro preciso e attento, la distrazione che aveva meravigliava la giovane donna.
La giornata passò velocemente con la solita routine, ma la sera sarebbe stata diversa; Mamoro avrebbe portato a cena fuori Rei, una cenetta romantica solo loro due sarebbe stata meravigliosa, e la cosa faceva gioire Rei.
Decise che era il caso di farsi bella per il suo uomo, corse dalla sua migliore amica per farsi aiutare e consigliare;
Usagi era ben contenta di aiutare un amica in difficoltà, tirò fuori tutto il suo armadio e posizionò tutti i vari abiti sul letto matrimoniale.
Uno  era più bello dell'altro,ma lei optò per un semplice tubino nero che arrivava leggermente sopra il ginocchio, e all'altezza del seno una fascia dorata, a completare l'opera un paio di scarpe lucide color nero tacco dodici e una pochette sempre nera cosparsa di paillet.
Ora toccava ai capelli, Usagi non voleva lasciarglieli sciolti, così decise di farli una coda laterale così che sulla spalla destra le ricadessero i boccoli perfetti che le aveva creato l'amica.
Ma ancora non era pronta, mancava il trucco, le passò un pò di ombretto sfumato nero, un pò di rimmel e fard, e le tinse le labbra di rosso, ora era veramente pronta, saluto l'amica e corse per raggiungere il suo Mamoro.

Phillip era ormai quattro mesi che stava male, soffriva e così si faceva solo del male, non riusciva a togliersi dalla testa Usagi e pensarla tra le braccia di un altro uomo lo faceva star male, le lacrime li rigavano il viso e non avevano nessuna voglia di smettere.
Era disperato, amava quella donna, non l'avrebbe potuta perdere per nulla al mondo, ma ormai aveva perso doveva rassegnarsi, lei apparteneva ad un altro.
Ma lui non voleva arrendersi, doveva vederla ad ogni costo, l'avrebbe avuta per se qualsiasi fosse stato il prezzo da pagare.
Suo padre odiava quella ragazza, e vedendo come aveva ridotto suo figlio li faceva acrescere ancora di più la sua ira, li aveva spezzato il cuore trafiggendolo con mille spade avvelenate; ma lei avrebbe pagato tutte le sofferenze del figlio.

Usagi era da sola in casa, Seiya era andato a fare una piccola passeggiata, ma quella era solo una scusa per andare a comprare una qualsiasi scemenza per quella piccola creatura che sarebbe nata tra un mese.
Il padre di Phillip era arrivato davanti casa Kou, quando sbattè fortemente le nocche sulla porta, Usagi andò ad aprire sperando che il suo amato fosse tornato, ma purtroppo si ritrovò davanti una persona che avrebbe desiderato non incontrare mai.
"Hai distrutto mio figlio, prima lo illudi e poi corri subito tra le braccia di un altro e per di più ci fai anche un figlio"
" Non le permetto di parlarmi in questo modo, io non ho mai illuso suo figlio, non è colpa mia se lui si fa i castelli in aria"
"Sei solo un sgualdrina da due soldi, non meriteresti neanche di diventare madre, sei solo capace di far soffrire le persone"
"Le ho già detto che non le permetto di parlarmi così, e poi che diritto ha di dirmi che non posso..."
Ma non riuscì a terminare quelle parole perchè l'uomo si scaglio contro di lei e le tirò un pugno su quel pancione oramai ingrossato.
Quando si rese conto di ciò che aveva fatto scappò via lasciando la povera Usagi a terra in un bagno di sangue.

Mamoro era davanti al ristorante che aspettava Rei, quando la vide arriva li si mozzò il fiato era da urlo Rei, ma riconobbe lo zampino della sua sorellina, in fondo il vestito era il suo.
Le andò incontro e le diede un bacio in fronte, entrarono nel ristorante e si sedettero al loro posto, cominciarono a mangiare, ma nessuno dei due osava parlare, per di più Mamoro era tutto impacciato e nervoso.
La serata trascorse velocemente e una volta finito di mangiare andarono a fare una passegiata,si fermarono vicino ad un laghetto, la luna piena era enorme e faceva da sfondo romantico ai due innamorati.
Ad un tratto Mamoro si fermò, si inginocchiò davanti a lei,  le prese la mano, tirò fuori dalla tesca un anello, e sospirò, successivamente disse:
"Rei mi vuoi sposare?, non mi devi dare la risposta subito pensaci ma prendi questo anello come segno del mio amore"
La ragazza rimase senza fiato, non aveva parole da esprimere, rimase in silenzio senza dare risposta.

Seiya stava oramai rientrando in casa, aveva comprato un vestitino carino per la sua bambina e per la sua amata una bella scatola di cioccolatini, Usagi ne andava pazza.
La porta era semi aperta, un brivido di terrore invase il suo corpo, e ne fu conferma quando entrò e vide Usagi a terra svenuta in un bagno di sangue, non ci pensò due volte lanciò tutto ciò che aveva in mano e si fiondò dalla sua amata, la cinse tra le sue braccia e corse in ospedale.






P.S.
intanto vorrei ringraziare Cri cri, per le sue recensioni e critiche perchè penso mi abbiano aiutata, e sperò di essere migliorata anche a scrivere.
In secondo luogo spero che il capitolo sia venuto bene, perchè mi ha fatto faticare un pò, non avevo molta ispirazione.
Kiss Alessia

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Capitolo 16
*** addii ***


18 Mi vuoi sposare queste parole riecheggiavano nella testa di Rei, non sapeva cosa rispondere,Mamoro notava il suo silenzio forse l'aveva messa in difficoltà,
"Come ho detto prima hai tutto il tempo per pensarci,non mi devi dare la risposta subito, ti concedo del tempo per riflettere"
Dette codeste parole abbraccio forte la ragazza, ma lei si sciolse dall'abbraccio salutò il ragazzo e corse a casa.


Caro Mamoro,
ieri sera mi hai davvero sorpresa, sono veramente rimasta senza parole, la cena è stata meravigliosa e anche quella passegiata al chiaro di luna, così romantica.
Poi tu mi hai chiesto "mi vuoi sposare?", confesso che mi hai lasciata senza fiato, non sapevo cosa rispondere, dovevo chiarire le idee, perchè sono sincera le tue parole mi hanno creato un gran subbuglio nella mia testa.
Mi sono innamorata di te appena ti ho visto, è stato amore a prima vista, i tuoi occhi mi stregarono e quella voce dolce ma allo stesso tempo possete mi fa sognare ogni volta che la sento.
Mi devi scusare se le parole che sto per dirti te le scrivo in una lettera, ma non avevo il coraggio di dirtele in faccia, ho paura di ferire i tuoi sentimenti e di spezzare il tuo cuore in mille pezzettini; amore ti prego scusami ma non sono pronta per sposarti, mi sento ancora una ragazzina e forse lo sono ancora, ho solamente 18 anni, non sono ancora in grado di diventare una moglie e di prendermi cura di una casa e di un coniuge.
Immagino che da questo momento mi odierai per il resto della tua vita, in fondo ho rifiutato una proposta che per te molto probabilmente era importante, ed è forse per questo che è meglio che me ne vada, e ti prego non cercarmi non voglio ferire maggiormente il tuo.
Non merito il tuo amore, sono una vigliacca che ha paura di crescere, vedrai che col tempo le ferite che ti ho lasciato si leniranno e sicuramente trovarai qualcun'altra cento volte meglio di me.
Addio Rei.

Finito di scrivere la lettera, tirò fuori dall'armadio una piccola valiggia e ci mise dentro le sue cose, era una vigliacca stava scappando, prese la lettera e la valigia, scese le scale e appoggiò la lettera che aveva scritto sul tavole, dopo ciò uscì da quella casa per non tornarci mai più, si voltò indietro per guardare per l'ultima volta ciò che stava lasciando.
La paura di quello che sarebbe accaduto da quel momento in poi la fece tremare, ma non lasciò che ciò la fermasse, continuò dritta verso una meta a lei sconosciuta.

"Papà come hai potuto, non ti ha deto nessuno il diritto di fare ciò che hai fatto, hai fatto del male ad Usagi la donna che amo, e ora per colpa tua rischia di perdere il bambino, sei veramente crudele, senza cuore"
"Ma Phillip ragazzo mio l'ho fatto per te, quella ragazza ha ferito i tuoi sentimenti "
"Lei non mi ha ferito, sono stato io lo sciocco da non accorgermi che lei apparteneva ad un altro, mi sono fatto dei castelli in aria e ora ne pago le conseguenze."
"Mi dispiace io non credevo, ma adesso dove stai andando?"
"Io vado da lei, anche se so che non mi amerà mai, ma almeno potrò starle vicino, a proposito non mi aspettare perchè non metterò più piede in questa casa"
Detto ciò sbattè la porta di casa e corse via dalla sua amata.

Seiya era ormai in ospedale, appena arrivato avevano portato Usagi di urgenza in sala operatoria, aveva le mani sporche di sangue, le lacrime gli rigavano il viso, e il cuore palpitava forte, la paura lo pervase, vedeva medici e infermieri che facevano avanti e indietro da quella sala ma di lei nessuna notizia.
Era li solo e agitato, la pelle d'oca e brividi che percorrevano il suo corpo ogni volta che quella porta si apriva, sperava che almeno qualcuno dasse qualche notizia, ma ogni volta che chiedeva li dicevano di aver pazienza e aspettare; ma come si poteva essere pazienti in un momento simile, come puoi essere paziente quando sai che la tua ragione di vita forse rischia la vita e che quella piccola creatura che hai concepito rischia di non vedere mai la luce del sole?
Le ore passavano, ancora niente, dopo quasi sei ore di paura e attesa il medico uscì da quella sala.
" è lei il signor Kou?"
"Si sono io dottore, mia moglie come sta? e la mia bambina?"
Il medico era serio e un brivido gelato attrerso il corpo di Seiya.

Mamoro era tornato a casa, le luci era tutte spente, quando sul tavolo in cucina trovò una lettera, la lesse tutta ad un fiato, non poteva crederci la sua ragione di vita era andata via perchè non voleva sposarsi, Mamoro non ci pensò due volte corse fuori a cercare la sua amata, gridava il suo nome sperando in una risposta, ma tutto era vano perchè ormai lei era lontana.




P.S.
Rei è scappata perchè aveva paura di far soffrire Mamoro se gli avrebbe detto che non lo voleva sposare, Usagi è in ospedale e ancora non si sa niente di lei,
cosa succederà?

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Capitolo 17
*** Gioie ***


19 "Dottore mi dica come sta mia moglie?"
"Signor Kou sua moglie è salva e anche la sua bambina, abbiamo avuto delle difficoltà, la bambina purtroppo è nata prematuramente, ma non c'è nessun  problema, anzi se vuole può vederle mi segua"
Seiya sorrise, le lacrime che gli rigavano il viso smisero di scendere, sua moglie era salva e la sua bambina era nata, segui il dottore che lo condusse nella camera dova Usagi stavva riposando.
Aprì la porta ed entrò dentro, la sua Usagi stava riposando, doveva essere davvero stanca e accanto a lei c'era una piccola culla, dentro una bambina meravigliosa, aveva qualche ciuffetto di capelli rosa, la prese tra le sue braccia era davvero molto piccola.
La bambina capì subito che quello era il suo papà, perchè non appena la prese fece un gran sorriso al ragazzo.
Con la bambina in braccio si avvicino ad Usagi, si sedette sul letto facendo molta attenzione a non svegliarla, la sua gioia era immensa, i fondo quella era la sua piccola famiglia.
Usagi però si sveglio sentendo un calore famigliare vicino la sua pelle
" ti piace nostra figlia"
"amore mio è bellissima, quanto te"
detto questo Seiya si fondò sulla labbra di sua moglie, li erano mancati tanto i baci dolci e affettuosi che dava alla sua consorte,
"Hai già deciso come chiamare questa creatura meravigliosa?"
"Se per te va bene Seiya la vorrei chiamare Chibiusa"
"per me va bene, allora benvenuta in famiglia piccola Chibiusa".

Mamoro era disperato, non trovava Rei da nessuna parte, come poteva averlo abbandonato così, dopo tutto si amavano, l'unico che poteva consolarlo in quel momento era sua sorella.
Si avviò verso casa Kou, quando arrivò li trovò la porta aperta, tutto era buio, era così strano, allora accese la luce e quello che li si presentò davanti era una scena macabra, una pozza di sangue ancora fresco, il panico persave il giovane uomo, la prima cosa che li passò per la mente era quella di correre in ospedale, così fece, spense la luce e chiuse la porta di casa, montò sul suo cavallo bianco e in men che non si dica arrivò in ospedale.

"Buonasera per caso avete ricoverato una ragazza?"
"Si ma mi dica il suo nome per confermarle"
" Si chiama Usagi Chiba in Kou"
"Si l'hanno portata di urgenza questo pomeriggio, la può trovare nella camera 206 al terzo piano, prenda le scale che trovera sulla sinistra di quel corridoio"

L'avevano ricoverata d'urgenza, ma cosa era successo?
Saliva li scalini due alla volta, la paura prese possesso del suo corpo, appena arrivò al piano corse subito a cercare la camera della sorella.

stanza 206 era arrivato, bussò e si sentì dire "avanti", apri delicatamente la porta, e quando fu dentro trovò davanti a se una scena meravigliosa, Usagi stringeva tra le braccia una piccola bambina e accanto a lei c'era Seiya.
"Zio, sono diventato zio, non ci posso credere io uno zio" tutta la tristezza che aveva sparì non appena prese la bambina tra le braccia
"Ma è bellissima, come si chiama"
"Lei è Chibiusa, la mia bambina, sono il suo papà" disse orgoglioso Seiya
"Chibiusa, ma che meraviglia, però devo dire Seiya che non ti assomiglia per niente, ha preso tutto da Usagi"
"Una principessa così bella non poteva che nascere da una regina" disse Seiya guardando la sua amata con tanto amore
" A proposito, mi sono speventato a casa ho visto una pozza di sangue e mi sono precipitato qua, ma cosa è successo?"
"Forse è meglio che vi racconti tutto dall'inizio"
Così Usagi le raccontò del padre di Phillip e di come l'aveva aggredita, e di come fosse fuggito appena lei svenì.
"Quel vigliacco" gridò Seiya
"vedrai gliela faremo pagare, non doveva permettersi di mettera a rischio la vita di mia sorella e di mia nipote" disse furiosamente Mamoro.

Ad un tratto si senti la un toc toc sulla porta, Usagi gridò, e davanti a loro si presentò una persona che non aspettavano, si richiuse la porta alle spalle, si avvicnò a quel gruppetto e disse solamente
"mi dispiace"







chi sarà mai la persona che avrà bussato, che bello finalmente la piccola Chibiusa è nata, ma ancora tante cose devono accadere....
Grazie per chi segue la mia storia.
Bacio Alessia

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Capitolo 18
*** perdonami ***


20 "Mi dispiace, vi prego perdonatemi"
"Marziò, Seiya per favore uscite lascitemi da sola"
I ragazzi contrariati lasciarono Usagi con quella presenza forse anche fuori posto.
"Usa io non so cosa dire, mi...mi dispiace non ho proprio idea di cosa li sia preso"
"Phillip non ti preoccupare"
"No, quello che ha fatto è imperdonabile, ma ti prego perdona almeno me, lo so che è colpa mia di quello che è successo, ma ti scongiuro non tenermi rancore"
Non fece finire di parlare il ragazzo che li chiuse le labbra con un dito, appoggiò la bambina ormai addormentata nella culla e si sedette sul letto facendo cenno al ragazzo di mettersi accanto a se.
"Phill, non darti colpe che non hai, io ti ho già perdonato e così anche tuo padre, forse tu devi perdonare me, non ho messo in chiaro i miei sentimenti per te e così ti ho solo illuso, ti prego perdonami. Se avessi detto fin dall'inizio che ti consideravo solo un amico non saremmo giunti a questo punto, scusami."
"Usa sei troppo buona, nonostante ti fanno del male riesci sempre a perdonare tutti, e poi riesci a vedere il lato buono delle persone, non so come tu ci riesca, e poi tu non hai niente da farti perdonare, sono stato io che ho frainteso tutto."

Intanto nel corridoio un Seiya per niente tranquillo camminava avanti indietro sbattendo ogni tanto qualche pugno sul muro
"Non riesco a capire con che faccia si è presentato qui quel damerino, dopo tutte le sofferenze, ma che faccia tosta, e poi quell'incoscente di Usagi è voluta rimanere da sola con lui. Per quanto la ami a volte non la riesco proprio a capire, è troppo buona, e così le persone si approfittano della sua bontà d'animo"

Seiya stringeva forte i pugni nervosamente,quando si accorse che Mamoro era seduto su una sedia col capo chino e pensieroso, così decise di avvicinarsi a lui; si sedette accanto alla sua sedia e notò che dal suo viso scendevano delle lacrime, li mise una mano sulla spalla, non poteva vedere suo cognato in quelle condizioni

"ehi Mamo che ti succede?, Non credo che stai così per Usagi, cos'è successo?"
Mamoro non ci pensò due volte, tirò fuori dalla tasca la lettera di Rei e la consegnò nelle mani di Seiya, lui la prese e cominciò a leggerla.
Quando finì le cadde il foglio dalle mani, guardava Mamoro
"Se mi avrebbe risosto no, oppure ancora non sono pronta, non me la sarei presa, infondo una persona deve sentirsi pronta per compiere un certo passo, ma quello che non capisco è perchè è voluta scappare via"
"Mamo, io sono senza parole, non avrei mai pensato che mia sorelle potesse fare una cosa del genere, ma non ti preoccupare appena Usagi uscirà da questo ospedale ti giuro che la troveremo, non darti pena vedrai che presto sarà di nuovo con noi"
Per il ragazzo quelle parole furono di vero conforto, si asciugò il viso e fece un sorriso, si l'avrebbero riportata a casa.

Usagi e Phillip si guardavano senza parlare, nessuno sapeva cosa dire, poi il silenzio fu interotto da Chibiusa che piangeva sicuramente perchè aveva fame.
Seiya aveva sentito il pianto della bambina e non ci pensò due volte ad entrare nella camera, così Phillip decise che quello era il momento di andare, salutò e si allontanò.
Usagi prendeva la neonata tra le braccia e piano piano l'avvicinava al seno, il giovane uomo guardava quel piccolo quadretto, come potevano essere belle, la sua regina e la sua principessina, la sua piccola famiglia.

"Qualche tempo fa scrissi una canzone pensando a te, e ora vedendo questa scena bellissima mi è tornata in mente, vorrei cantartela però ti dovrai accontentare perchè come tu sai non ho la chitarra dietro"
disse Seiya mentre le sue guancie si arrossavano leggermente

"Oh amore mio mi piacerebbe tanto sentirla"
disse lei dandoli un leggero bacio sulle labbra


"Vedi si rimane in piedi anche se tu non ci credi
Dimmi cosa vuoi sapere, cosa vuoi di questo amore

Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non ci sei tu
Anche se aspetto il giorno, quello che dico io, dove ogni tuo passo si confonde col mio

Forse serve un po’ di tempo
Credo, spero, penso, sento
Voglio essere importante per te
e non per la gente

Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non sei tu
Anche se aspetto il giorno, quello che dico io, dove ogni tuo passo si confonde col mio

Niente da dire, niente da fare
forse c’è un tempo per riprovare

Perché tu sarai sempre il mio solo destino
Posso soltanto amarti, senza mai nessun freno

Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non ci sei tu"

"Seiya ma è bellissima"
"speravo tanto ti piacesse, poi te la farò sentire anche accompagnata dalla musica"
Intanto la bambina si era addormentata, il ragazzo la prese e la mise a dormire nella culla, si sdraiò vicino ad Usagi e cominciò a baciarla con foga sentendola sempre più vicina a lui.

Rei intanto correva inseguita da una banda di predoni, ma purtroppo nella fuga inciampò e cadde a terra, quei uomini terribili la raggiunsero,
"Bene bene finalmente siamo riusciti a prenderti signorinella, vedrai ricaveremo una bella somma dalla tua vendita"
"Vi prego lasciatemi in pace" disse Rei quasi supplicando spaventata da due uomini alti e robusti
"Basta frignare ragazzina, Clay falla stare zitta"
" con vero piacere Yannick"
"no vi prego, lasciatemi"
"Su non fare storie ragazzina, e ora stai ferma" disse Clay legando la povera Rei,
quando all'improvviso una freccia li sfiorò il viso
"Lasciate stare quella ragazza farabutti"
Rei si girò e vide davanti a lui un ragazzo, era alto e con una lunga coda color castano, quel giovane tirò fuori dal fodero una  lunga spada argentata e si scagliò contro i due uomini, Clay non fece in tempo a tirar fuori la spada che fu trafitto da quel giovane misterioso in pieno cuore, Yannick invece cercò di difendersi ma non ci riuscì perchè con un'abile mossa del giovane la spada li volò lontano e così anche lui fu trafitto in pieno cuore.
"Spero che tu stia bene, per fortuna ti ho visto in tempo" ripose la spada nel fodero e si avvicinò verso la ragazza per liberarla.
"ti ringrazio non so cosa avrei fatto se non fossi intervenuto tu, io sono Rei e tu?"
"piacere io sono Taiki, ora vieni Rei ti riporto a casa"
a quelle parole diventò malinconica, ma forse quello che le era appena successo la fece riflettere, così indicò la strada a Taiki e si fece riaccompagnare a casa da Mamoro.
Cosa gli avrebbe detto? Come avrebbe potuto spiegare il suo comportamento?
Ma in cuor suoi sapeva che il suo Mamoro l'avrebbe perdonata anche se forse non subito, intanto mentalmente preparava le parole che avrebbe dovuto dire al suo uomo una volta tornata a casa.



La canzone che ho usa è "In un giorno qualunque" di Marco Mengoni, spero che il capitolo sia venuto bene e che sia interessante.
un bacio Alessia

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Capitolo 19
*** Il risveglio della guerriera leggendaria ***


21 I miei occhi erano appannati dalle lacrime che non volevano smettere di scendere, le mie gambe continuavano a correre nostante la stanchezza quei pochi metri che sembravano chilometri, lui era a terra stesso per salvare il frutto del nostro amore.
La piccola Chibiusa chiamava invano il suo nome, era li fermo, inerme, con quella ferita causata dalla spada di Motoki, gridavo cercavo di animarlo, ma tutto era inutile lui non c'era più, non ero riuscita a dirli ti amo per l'ultima volta.
Motoki me l'avrebbe pagata, non avrei mai pensato di ricorrere al mio potere,
"potere del cristallo di luna vieni a me" grido mentre una luce mi avvolge sotto gli occhi sbalorditi di tutti,
richiamo il mio scettro, cerchio dello scettro lunare entra in azione,grido con le lacrime agli occhi  una luce avvolge Motoki facendoli perdere le forze, doveva pagare per quello che mi ha fatto, e per quello che ha fatto mia figlia.
Mi avvicino alle labbra del mio amore che sfioro con un dito e dico di non preoccuparsi perchè appena possibile l'avrei riportato in vita con il cristallo d'argento.


Un mese prima

Erano passati ormai cinque anni e Motoki si sentiva pronto per attaccare era abbastanza forte e nessuno l'avrebbe battuto.
Era passato abbastanza tempo e ora poteva recarsi a Smeralda per compiere la vendetta da parte della sua signora, si mise in cammino voleva procedere con tutta la calma possibile, e tra un mese sarebbe arrivato a sconvolgere la vita di tutti.

"papino adorato mi canti la canzone tua e della mamma?"
"dai Chibiusa non posso cantartela in continuazione"
"ma amore farebbe piacere anche a me ascoltarla"
"no sono stanco non ho voglia di suonare"
"papà Seiya ma anch'io voglio sentirti cantare" disse la piccola Chibi Chibi
" va bene solo perchè me l'hai chiesto tu angioletto mio".
Chibi Chibi era la secondo genita di Usagi e Seiya, aveva tre anni ma sembrava molto più matura per la sua età, portava due codini simili a quelli della madre color fucsia e aveva due occhioni dolci e sognanti.
La famiglia si trasferì nel salotto, si accomodarono sul divanetto invece Seiya vicino al pianoforte, cominciò a intonare le prime note per poi accompagnarle dalla sua stuprenda voce duettando con quella della sua Usagi:
"
Grazie perché
mi eri vicina
ancora prima di essere mia
e perché vuoi un uomo amico
non uno scudo
vicino a te
grazie che vai
per la tua strada
piena di sassi
come la mia
grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua

Io come te
vivo confusa
favole rosa
non chiedo più
grazie perché
mi hai fatto sentire
che posso anch'io volare
senza di te

Io mi riposo
dentro i tuoi occhi

Io coi tuoi occhi
vedo di più

Grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua

Con te ogni volta
è la prima volta
non ho paura vicino a te

Grazie perché
non siamo soli
non siamo soli

Grazie perché
Vivere ancora
Non fa paura
Solo con te

Grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua
tendo la mano
e tu ci sei !"

Finita la canzone le due bambine Kou batterono le mani, ma Seiya non era contento fece avvicinare le due bambine per poi iniziare a suonare un altra canzone da cantare insieme a loro.

Rei e Mamoro erano sposati ormai da un anno, dopo che lei era tornata a casa dopo la sua fuga Mamoro l'accolse a braccia aperte e dopo finalmente quattro anni tra litigi e amori si sposarono.
Vivevano felicemente in una piccola villetta vicino a quella della famiglia Kou, le cucinava tranquilla e lui era seduto comodamente sulla poltrona a sonnecchiare con adosso il piagiama da notte.
"Amore sei ancora li, ti ricordo che tua sorella e la sua famiglia verranno qui tra un pò"
"ma dai tesoruccio mio sono molto stanco lasciami dormire un pò"
Ma non riuscì a dire altro perchè sulla porta rimbonbò un toc toc
"Visto che ti ho detto sono già arrivati"
Mamoro si alzò di corsa, salì in camera sua per togliersi quel pigiama e mettersi la prima cosa che le capitava tra le mani,
Rei intanto aprì la porta, gli ospiti entrarono le bambine corsero subito ad abbracciare e dare un bacino alla zia ma sopratutto per sentire dentro la pancia il cuginetto che sarebbe arrivato fra otto mesi esatti, Usagi e Seiya entrarono con più calma salutarono e poi si accomodarono nel salotto.
Nel frattempo Mamoro si era cambiato ed aveva sceso le scale per andare ad accogliere gli ospiti,
"un bacino allo zio non glielo da nessuno?"
"tu zio puoi aspettare" disse Chibiusa
"la mia sorellina ha ragione perchè prima dobbiamo salutare il cuginetto dentro la pancia" disse la piccola Chibi Chibi con la sua voce dolcissima,
tutti si misero a ridere, così le bambine andarono a salutare il loro zietto; la cena passò molto velocemente tra risate e scherzi, quella si che era una fammiglia felice.

Taiki dopo aver salvato Rei ed averla riportata al suo uomo decise di stabilirsi a Smeralda, dove si aprì un piccola fucineria, la sua passiona fin da bambino, mise da parte il suo spirito avventuriero per stabilirsi definitivamente.

Intanto il tempo scorreva, le settimane si facevano giorni, e i giorni si facevano ore, Motoki arrivò in città devastandola, distrusse tutto fino ad arrivare dove abitava il bersaglio della sua vendetta.
La città intanto bruciava e un gran terremoto si era propagato per la terra, Seiya e Usagi presero le bambine per portarle fuori da quella casa che stava per crollare, ma lei inciampò quindi disse a Chibiusa di correre fuori che lui avrebbe aiutato la mamma.
Quando usciro videro Motoki davanti alla piccola Chibiusa che le stava scagliando contro la spada, Seiya si precipitò per proteggere la sua bambina facendo scudo con il proprio corpo, la spada colpì in pieno il suo petto, cadde, dapprima la vista si offusco e poi il silenzio assoluto. La bambina era imbambolata cercava invano di svegliare il suo papà ma lui era ormai passato all'altro mondo.
Rei e Mamoro era appena usciti per vedere quella scena raccapricciante, ma la più disperata era Usagi, gridava il suo nome, intanto la paura e la rabbia crescevano dentro di lei tanto da risvegliare lo spirito guerriero ormai addormentato dentro di se
"Potere del cristallo di luna vieni a me" gridò, ed in un baleno si trasformò in guerriera, la leggendaria guerriera della luna, nonchè principessa, la luce che l'avvolse sbalordì tutti.
Motoki rimase senza parole vedendo come i poteri di quella ragazza si erano ingigantiti.
Usagi fece apparire il suo scettro
"cerchio dello scettro lunare entra in azione" una luce avvolse Motoki che lo privò delle sue forze , si avvicinò a lui gli strappo la spada dalle mani e lo colpì con tutta la rabbia che aveva in cuore uccidendolo.
Corse dal sua amato inerme a terra in un lago di sangue le sue bambine erano abbracciate a Rei che piangevano, il loro papà non c'era più; Usagi si avvicinò a loro
"Non dovete temere bambine, riporteremo il vostro papà in vita quando sarà il momento giusto"
le bambine si staccarono da Rei per correre dalla loro mamma,
"è la verità mamma?" dissero tutte e due insieme
lei annui col il capo mentre lacrime amare di dolore le rigavano il viso.

Ad un certo punto una risata malefica si sentì nell'aria, un'ombra malvagia era entrata nel corpo morto di Motoki, lasciando quello di Minako a terra privo di forze.
Una battaglia è stata vinta, ma ora cominciava la guerra, era il tempo di risvegliare le leggendarie guerriere Sailor per salvare non solo la terra ma tutti quelli che amavano.










Spero sia scritto bene il capitolo e che sia interessante, il povero Seiya si è sacrificato ma ci sarà un risvolto alla fine.

in secondo luogo devo chiedere scusa e grazie a Cri Cri, scusa perchè faccio sempre confusione con gli articoli e grazie perchè nonostante ciò ha la pazienza di leggere.
Spero sia di vostro gradimento un bacio
Alessia

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Capitolo 20
*** Senza te ***


22 Perché
ma perché questa notte
ha le ore più lunghe
che non passano mai
Ma perché ogni minuto
dura un'eternità
Ma perché
ma perché i miei pensieri
sono sempre gli stessi
e non cambiano mai
Ma perché il silenzio
sta parlandomi di te
Quando il sole tornerà
e nel sole io verrò da te
Quando il sole tornerà
e nel sole io verrò da te
amore amore corri incontro a me
e la notte non verrà mai più
Queste parole riecheggiavano nella mia testa, perchè non c'è più?

Il mio Seiya non è qui accanto a me, perchè  non è qui ad incoraggiarmi, a proteggermi.
Minako e sdraiata non ha ancora ripreso i sensi, la nostra Chibiusa sta ancora piangendo, sono otto giorni che non ci sei più ma sembra un eternità, la piccola Chibi Chibi non si è ancora resa conto della situazione, non ho più voglia di combattere, in questo momento vorrei solo morire, ma se io muoio chi ti riporterà mai invita un giorno?
Ma dovrò aspettare almeno ancora un anno prima che ciò avvenga, come farò senza di te per tutto questo tempo, Chibi Chibi sta dormendo beatamente tra le mie braccia, vorrei essere forte per le nostre bambine ma non ci riesco, non sono così forte, sono debole, sono una foglia che viene staccata dal suo ramo da un vento forte, tu eri il mio ramo, il mio sostegno, la mia luce nel buio.

Io come un albero nudo nudo senza te
senza foglie e radici ormai
abbandonata così
per rinascere mi servi qui non c'è una cosa che non ricordi noi
in questa casa perduta ormai
mentre la neve va giù
è quasi Natale e tu non ci sei più

E mi manchi amore mio
tu mi manchi come quando cerco Dio
e in assenza di te
io ti vorrei per dirti che
tu mi manchi amore mio
il dolore è forte come un lungo addio
e l'assenza di te
è un vuoto dentro me
perchè di noi
è rimasta l'anima
ogni piega, ogni pagina
se chiudo gli occhi sei qui
che mi abbracci di nuovo così
e vedo noi stretti dentro noi
legati per non slegarsi mai

Chiudo gli occhi per pensare che questa sia solo un'illusione, ma poi li riapro per riscoprire la dura e amara verità, tu non ci sei, non sei al mio fianco, sei stato un bugiardo mi avevi promesso che non mi avresti lasciato mai più, invece adesso sono sola a portare dentro di me questa piccola creatura frutto del nostro amore, ha ancora solo poche settimane di vita e sarà dura portare questa gravidanza sola senza di te.
Nessuno sa di questo bambino, a volte non vorrei portarlo avanti, ma se farei una cosa del genere sarei un mostro, se sarà un maschietto ti prometto che lo chiamerò come tuo fratello: Yaten junior, invece s'è una femminuccia penso che la chiamerò Serenity, e se fossero due gemellini sarebbe veramente meraviglioso.

Amore mio te ne sei andato via nel più nobile dei modi, hai salvato Chibiusa, finchè avrò vita in corpo giuro che non perdonerò mai Motoki per quello che ha cercato di fare, e stato spreggevole.

Chibi Chibi si è svegliata, ti sta cercando, come farò a dirle che non ti vedrà per molto tempo, Mamoro l'ha presa in braccio coccolandosela un pò sperando che almeno un pò possa colmare quel vuoto formatosi.

Domani sarà il momento più importante, notte di luna piena, per risvegliare le mie guerriere e protettrici, vedrai insieme sconfiggeremo il male e riporteremo la pace nel nostro mondo, e quando ti riporterò in vita vivremo insieme felici insieme ai nostri bellissimi figli, non vedo l'ora che quel momento arrivi, non vedo l'ora di riabbracciarti di sfiorare le tue dolci labbra di essere coccolata ancora da te, ti amo amore mio.












 




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Capitolo 21
*** Ultimatum ***


23 Il venticello gelava l'aria di una fredda notte di Marzo, una ragazza misteriosa al centro di un vasto prato erboso fissava la luna aspettando che si trovasse nel punto più alto nel cielo.
La sua divisa alla marinara e i lunghi capelli biondi svolazzavano nel vento mischiandosi a piccoli cristalli che scendevano dai suoi occhi; lei era una principessa, doveva risvegliare le sue guerriere protettrici, per farlo doveva aspettare che la luna fosse nel punto più alto del cielo.
Non sapeva chi fossero, non aveva idea come sarebbero arrivate da lei, ma di una cosa era sicura il loro arrivo avrebbe designato l'inizio dell'era di pace, insieme avrebbero sconfitto quel nemico e avrebbero riportato quel loro meraviglioso regno ormai ridotto in rovina dal tempo.

La luna piena era alta nel cielo, quello era il momento perfetto, la ragazza alzò verso la luna uno strano oggetto che con i pallidi raggi della luna emise un bagliore straordinario
"Mie guerriere, mie protettrici, e la vostra principessa che vi chiama, risvegliatevi dal vostro sonno, ho bisogno dei vostri poteri, comparite qui dinanzi a me ve ne prego"
Dal quell'oggetto, che sembrava un cristallo partirono quattro raggi, da ognuno di loro apparve una ragazza che pronunciò il proprio nome di battaglia,
"Sailor Mercury"
"Sailor Mars"
"Sailor Jupiter"
"Sailor Venus"
"ci inchiniamo a voi principessa, siamo le guerriere Sailor, siamo pronte ad assolvere il nostro incarico"
"Benvenute mie guerriere, andiamo ad impedire che il male distrugga la terra".

Quello che Motoki non poteva immaginare nel suo castello buio e tetro, che la bella principessa Usagi, alias Sailor moon potesse risvegliare le sue guerriere, era li tranquillo seduto sul suo trono a meditare su uno stratagemma per sconfiggere Sailor moon e conquistare il mondo intero.
Meditava, Meditava, quando fu interrotto da una forte energia positiva che si spargeva per il mondo, abbandonò il suo trono per precipitarsi nel cortile del castello, osservava il cielo, la luna non aveva mai brillato in quel modo, si era avverata quella profezia che lui temeva tanto, le guerriere Sailor si erano risvegliate.
Non c'era più il tempo di pensare, adesso bisognava agire al più presto, perché un solo errore poteva costare la vittoria di quella guerra che si stava per scatenare, aveva bisogno di un diversivo, per farle distrarre, un sorriso maligno si stampò sul suo volto, sapeva cosa doveva fare, aveva bisogno di lei, aveva bisogno di quella bambina per poter portare avanti il suo losco piano.


Quattro ragazze erano sedute intorno ad un tavolo vicino ad un camino, ognuna di loro stava pensando ad un piano per attaccare il nemico, ma purtroppo nonostante i loro sforzi non ne riuscivano a venire a capo.

Usagi era in disparte, accanto ad una finestra, guardava la pioggia cadere incessantemente,aveva risvegliato le sue guerriere, ma la tristezza non voleva venir meno, lui era un mese che ormai era scomparso, la giovane donna non riusciva a farsene una ragione.
Tante volte avrebbe voluto morire o abbattersi per non rialzarsi più, ma non poteva, doveva essere forte le sue bambine, non poteva dimostrarsi debole,doveva proteggerle da quel dolore.

Minako si accorse dello stato d'animo di Usagi, lasciò il tavolo per avvicinarsi alla finestra
"ehi Usa, non ti fa bene stare qui da sola, vieni un pò con noi un pò di compagnia ti farà stare meglio"
"Mina non voglio, voglio stare qui lontana da tutti, quando avete deciso un piano fatemi sapere"
" non puoi stare qui in eterno a crogiolarti nel tuo dolore"
"si che posso, tu non capisci, non sai cosa vuol dire alzarsi ogni giorno e far finta di star bene, far finta che non sia successo niente per non far soffrire le mie bambine, non sai cosa vuol dire girare per questa casa e vedere il suo fantasma in ogni angolo, sentire il suo profumo nell'aria, sapere che ogni volta che apro gli occhi non posso vederlo,che lui non è più accanto a me, che l'unico modo per vederlo e sognarlo.
Vorrei morire per non soffrire, ma non posso, vorrei potermi svegliare e dire che tutto questo è un sogno, vorrei che dentro di me non ci fosse un altra vita, perché lo sto facendo solo soffrire questo povero bambino."
"Usa, è normale che tu ti senta così, se ti fa sentire meglio piangi, sfogati esprimi il tuo dolore, ma per favore non tenerti tutto dentro. E poi noi ti possiamo capire più di chiunque altro, pensa a me, non ho il mio Yaten vicino, o ad Ami che non ha mai conosciuto fino ad adesso sua sorella e ancora deve conoscere Yaten e Seiya, oppure a Makoto ha sacrificato il suo amore per Motoki per difenderti;o Mamoro che ci ha perse entrambe per moltissimo tempo.
Nonostante ciò andiamo avanti, io vado avanti nonostante a volte vorrei morire, ma non perderò mai la speranza perché io ho fiducia in te, ti voglio bene sorellina mia"
Gli occhi di Usagi cominciarono ad inumidirsi, le calde lacrime le rigavano il volto, Minako l'abbracciò, da una parte sua sorella aveva ragione, doveva andare avanti nonostante soffrisse tanto, l'avrebbe fatto non solo per quelle ragazze che avevano sofferto quanto lei ma anche per il suo Seiya, perché lui non avrebbe mai voluto vederla triste.


Il piano di Motoki era perfetto, doveva solo metterlo in atto, e quello era il momento giusto, doveva solo preparasi per il teletrasporto.

Una strana sensazione albergava nella dolce Usagi, aveva un brutto presentimento, come se dovesse accadere ancora qualcosa di brutto,le sue sensazioni furono confermate da un urlo proveniente dalla camere di Chibiusa.
Corse immediatamente a vedere cosa fosse successo seguita dalle altre ragazze e da Mamoro, quando aprì la porta vide Motoki con in braccio la piccola priva di sensi.
"Motoki, cosa le hai fatto?"
"oh,io niente, diciamo che è solo svenuta dallo spavento"
"togli le mani di dosso a mia figlia hai capito? Lasciala immediatamente"
"non ci penso proprio, anzi mia cara Usagi, se vuoi rivederla viva presentati domani al mio castello"
Detto questo svanì insieme alla piccola Chibiusa, lasciando la ragazza in preda alla disperazione, Mamoro andò ad abbracciarla cercando di confortarla.
"Mamoro, l'ha rapita, ha preso la mia Chibiusa, come faccio?La mia bambina no, non è vero, è solo un incubo"
"Usagi non preoccuparti la salveremo, e quel verme la pagherà, te lo prometto"

Ormai il tempo rimasto era poco, da li a poche ore una terribile guerra si sarebbe scatenata, L'equilibrio tra bene e male sarebbe cambiato, e solo uno di loro avrebbe trionfato.



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Capitolo 22
*** E' la fine di tutto? ***


22



E' la fine di tutto?









Anche se le aveva dato un ultimatum non poteva mettere in pericolo le sue guerriere e neanche la sua piccola Chibiusa, l'unica cosa che poteva fare era recarsi da sola all'appuntamento .
Decise di mettere in atto il suo piano, scese le scale e si diresse sulla porta sul retro aprendola cercando di non far rumore, sgattaiolò fuori in assoluto silenzio e cominciò a correre nella foresta in direzione del castello di Motoki.


Minako era preoccupata per sua sorella così decise di salire nella sua camera per controllare che tutto fosse a posto, ma quando arrivò l'accolse una brutta sorpresa, Usagi era sparita, immediatamente si precipitò dalle sue compagne,
"Ragazze, Usagi e sparita"
"come sparita Minak, e dove è andata?"
"non lo so Mamoro, ma posso solo immaginarlo, e dobbiamo andare a proteggerla"
tutte in coro gridarono si e trasformandosi andarono a raggiungere la loro principessa.


Usagi era arrivata, "potere del cristallo di luna vieni a me" gridò, una luce dorata l'avvolse e ne uscì una bellissima guerriera vestita alla marinara,
si avvio per entrare, le porte si aprirono automaticamente e il lungo corridoio si illuminò attraverso le candele poste sulle pareti rivelando così la via da seguire a Sailor moon.
La strada la condusse in un giardino accanto alla sala del trono, lei lo ricordava bene quel castello, quante volte con la sua adorata sorella giocavano in quel posto meraviglioso ricoperto di rose di ogni colore e una bellissima fontana al centro di quel giardino che con la sua acqua cristallina regalava a quel posto un aria magica, ma ora era diverso tutto era consumato dal tempo, tutto era in rovina e dei bellissimi fiori che una volta ricoprivano l'intero terreno non c'era nessuna traccia.

"ti stavo aspettando Sailor moon"
"ridammi mia figlia Motoki e giuro che non ti farò del male"
"vieni a riprendertela".

Le guerriere intanto erano arrivate al castello, trovarono il portone aperto e la strada illuminata che conduceva a una direzione precisa,arrivarono nel giardino ma quello che si ritrovarono davanti  non fu per niente piacevole.

La battaglia era più dura del previsto, Motoki era più forte di quanto si potesse immaginare, la povera usagi era veramente in difficoltà, ma poi le venne in mente il suo Seiya, come aveva protetto lei e la piccola Chibiusa, e lei non poteva essere da meno, fece apparire il suo scettro,
"cerchio dello scettro lunare entra in azione"  la luce che partì da quello scettro colpi Motoki, sapeva che era la sua fine ma ciò non lo fece cogliere impreparato, perchè prima che sparisse scagliò contro Sailor moon una freccia di energia nera, la colpì in pieno petto e insieme a Motoki anche lei sparì nel nulla.

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Capitolo 23
*** La speranza è sempre l'ultima a morire ***


23









La speranza è sempre l'ultima a morire











Sailor Venus teneva tra le mani il corpo senza vita di Sailor Moon, le lacrime che le cadevano bagnavano il corpo pallido della sorella, non poteva crederci che in lei non ci fosse più vita.


La loro principessa era morta, con loro piangeva anche la natura, gli uccelli smisero di cantare i pochi fiori sparsi per quel giardino si accasciarono sulla terra ormai bagnata dalla pioggia che non cessava di cascare.

"Se solo fossi arrivata prima questo non sarebbe accaduto, cosa dirò alle tue bambine? Come faranno senza la loro mamma? Come faro io senza di te?"
"Sailor Venus fai cessare le tue lacrime c'è ancora una speranza".
Quella voce riecheggiava in quel giardino, da dove provenisse non si capiva, le guerriere si guardarono in faccia senza capire chi fosse, quando tutto ad un tratto una luce dorata illumino quel posto lugubre, una donna meravigliosa dai capelli color del grano e le labbra rosse come una rosa ne uscì.
"Non piangete guerriere Sailor c'è ancora una speranza"
"Che ne puoi sapere tu, mia sorella è morta e con lei il cristallo d'argento, non c'è nessuna speranza, non c'è rimasta nessuna speranza" aveva gridato in preda alla disperazione Sailor Venus.
"Calmati adesso Venus"
"calmarmi? Come posso calmarmi Mars, mia sorella non c'è più e con lei la possibilità di riavere indietro il mio Yaten",Sailor Mars l'aveva stretta in un abbraccio lasciando che la sua divisa facesse da tampone alle lacrime di Venus, che cercava di sfogare tutta la tristezza e la rabbia che aveva in corpo.

"Chi sei?" era intervenuta Sailor Mercury rivolgendosi alla donna misteriosa,
"Sono uno spirito,faccio parte della famiglia reale, il mio compito è quello di proteggere i miei discendenti, la principessa Usagi e Minako."
"Come ti chiami?" chiese Jupiter
"Il mio nome è perduto come il nostro bellissimo regno, l'unica cosa che riesco a ricordare è che le due principesse sono le mie figliole, ed è per darvi un futuro migliore che vi manderò indietro nel tempo, tutto tornerà come sarebbe dovuto essere e non ricorderete niente di questa dolorosa storia."
Prese il cristallo d'argento dallo scettro di Sailor moon, lo mise sopra la sua testa e pronunciò qualcosa che le guerriere non capirono, e poi pian piano cominciarono a sparire così come il paesaggio circostante.



Mamouro era a casa con le sue nipotine, quando Chibiusa e Chibi Chibi cominciarono a scomparire davanti ai suoi occhi senza lasciare nessuno traccia, non riusciva a capire cosa stesse succedendo quando guardò le sue mani ed anche esse cominciavano a sparire insieme a tutto ciò che aveva intorno.


Sentiva qualcuno che la chiamava, aprì lentamente gli occhi e si ritrovo una faccia sorridente li a pochi centimentri dal suo viso...
"Ehi testolina buffa, pensavo fossi morta dopo quella caduta certo che sei veramente imbranata quando cammini" disse ridendo
"Seiya ti odio, vieni qui che ti uccido"
e cominciarono a rincorrersi per il bosco ridendo e scherzando, erano felici, due giovani innamorati che non vedevano l'ora di coronare il loro sogno d'amore.
Correndo arrivarono in una bellissima radura verde con un piccolo laghetto e una cascata che spruzzava gocce d'acqua che insieme ai raggi del sole formavano tanti piccoli arcobaleni, tutte e due si fermarono incantati guardando quel posto meraviglioso, lo conoscevano benissimo.
"Ti ricordi questo posto testolina buffa?"
"Come potrei dimenticarlo e dove ci siamo incontrati la prima volta, e mi ricordo di quella quercia laggiù,e le bellissime parole che incidesti qualche tempo fa"
Si avvicinarono alla quercia indicata da Usagi e vi lessero le seguenti parole:

Nas dificuldades,

estou ao seu redor;
Em desilusões,
minha mão eu lhe darei;
E tenha certeza:
eu sempre o amarei.
                                 Seiya

"Quando sarai in difficoltà io sarò sempre al tuo fianco, nelle delusioni ti porgerò la mia mano e stai pur certa che ti amerò sempre, Seiya, è sempre bellissima questa frase grazie amore mio"
Seiya le sorrise e poi si inginocchio
"Lo so, però... io...no...vorrei che tu...aspetta ricomincio. Usagi vorresti concedermi l'onore di diventare mia moglie unendo la mia vita e la tua in matrimonio?"
"Lo voglio"
Si scambiarono un lungo bacio, quello sarebbe stato l'inizio della loro lunga vita insieme.










Questo è il penultimo capitolo, il prossimo sarà l'epilogo e la storia sarà finalmente completa.
Scusate eventuali ritardi, che ne pensate fino ad ora?
La frase scritta da Seiya è in portoghese [non posso farci niente se amo questa lingua] la traduzione non è proprio letterale ma in sostanza è quello il significato...
Ho visto che altre persone hanno messo la mia fiction tra preferite, seguite e ricordate grazie tante.

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Capitolo 24
*** Epilogo ***


epilogo



Epilogo













Il sole splendeva alto nel cielo, le campane suonavano e un lungo tappeto rosso era attraversato da due giovani sposini, avevano da poco pronunciato il si e da quel momento sarebbero per sempre stati insieme.
Due regni e due anime si erano appena uniti tramite quel sacro vincolo d'unione chiamato matrimonio, avevano dichiarato davanti a due testimoni il loro amore eterno e niente e nessuno li avrebbe più separati.
Seiya teneva per mano la sua consorte e insieme salutavano affettuosamente tutti gli invitati  presenti alla loro meravigliosa festa, nessuno poteva essere felice come lo erano loro in quel momento, da quel giorno sarebbe cominciata la loro nuova vita, una vita insieme.
"Ti amo Seiya" disse Usagi posando leggermente le sue labbra su quelle di suo marito,
"Anch'io io Usagi, vedrai da adesso in poi saremo io e te per sempre", il lungo bacio dei due sposini e l'applauso degli invitati conclusero i festeggiamenti di quel giorno, per lasciare spazio alla prossimo matrimonio che si sarebbe celebrato.



Una dolce ninna nanna risuonava nell'aria, un tenero bambino dai capelli neri e le guance paffute dormiva beatamente fra le braccia della sua mamma che lo cullava dolcemente.
Finalmente Morfeo aveva avuto la meglio su quella piccola creatura, così la sua mamma poté coricarlo nella sua culla, lo coprì con un lenzuolino azzurro e la sua copertina fatta a mano del medesimo colore, ricamata con un bellissimo filo dorato che raffigurava un paperotto che dormiva con la sua mamma.
"Scusate se vi ho fatto aspettare ma il piccolo Shinichi si è addormentato adesso"
"Non preoccuparti Usagi, anzi devo dire che ammiro te e Seiya, state crescendo tre bambini in maniera meravigliosa. Io e Yaten stiamo impazzendo con la nostra Serenity, specialmente lui."
Una risata generale riempì quella stanza dove regnavano gioia e allegria.
Tutta la compagnia si era riunita per festeggiare l'anniversario di matrimonio di Amy e Taiki, che ricordavano felicemente un anno passato insieme come una famiglia.
Con loro c'erano i propri  cari amici: Makoto e Motoki che si erano sposati qualche anno prima, Marta e Yaten che dal loro amore era nata Serenity, Mamoro e Rei che era in dolce attesa, e in infime Seiya ed Usagi che dal loro grande amore erano nati tra bambini stupendi, la piccola Chibiusa, Chibi Chibi ed infine Shinichi, il più piccolo di casa Kou, erano tutti riuniti in casa di questa meravigliosa famiglia, la famiglia Kou.
Tutto stava andando come era da principio, nessuno avrebbe cambiato più il destino di questi giovani e dei loro figli.


Il pianto di un neonato risvegliò i suoi genitori, la madre si alzò per andare a controllare che cosa avesse il suo bambino.
Si avvicinò alla culla e prese in braccio quel piccolino di poche settimane avvolto dalle sue copertine, una mano le si poggiò sulla spalla.
"Rei, tesoro tutto a posto?"
"Si Mamoro, penso che Endimion abbia fame".
Detto questo si sedette sulla sua sedia a dondolo e allattò la sua piccola stellina, con affianco il suo uomo che sorrideva.



Le diciotto candeline della torta erano appena spente da quella che ormai era diventata una bellissima donna dai capelli lunghi e rosa raccolti in due buffi codini.
Affianco a lei una ragazza sui sedici anni dai capelli rossicci raccolti in una bellissima coda di cavallo tenuta ferma da un nastro di raso blu, e un ragazzo di dodici tredici anni circa con dei capelli neri lunghi e lisci tenuti insieme da una coda, se non fosse stato per l'età l'avrebbero scambiato per il suo papà, il piccolo Shinichi era diventato un Seiya in miniatura.
Gli anni erano passati, con loro la giovinezza, ma nonostante ciò quel giorno erano li che festeggiavano il compleanno della loro bambina, oramai diventata una donna.



La giovinezza aprì le porte per la vecchiaia, eppure Bunny e Seiya, non vennero mai meno alla promessa che ebbero fatto tanti anni prima,il loro amore era ancora forte come quello di un tempo, anche in quel momento così triste, quel giorno sembrava così lontano e invece era arrivato.
Una donna dai capelli lunghi e bianchi vegliava su un uomo sdraiato in un letto.
Le notti insonne e le occhiaie avevano segnato quel viso stanco dalla troppa sofferenza, l'uomo le prese la mano e la strinse forte alla sua.
"Bunny, amore mio, ti ho amata tanto, ho amato i nostri figli, e continuerò ad amarti per sempre in qualsiasi posto saremo"
"Seiya non sforzarti a parlare, il dottore ha detto di restare a riposo"
"Non sarà questa inutile malattia a mettere a tacere il mio amore"
La donna si abbassò alla sua altezza per abbracciarlo, lui colse l'occasione per unire le sue labbra con quelle della sua donna, quella fu l'ultima occasione per farlo, qualche ora più tardi si spense lasciando che vincesse la leucemia.
Il dolore fu troppo grande e dopo qualche giorno spirò anche Bunny, lasciando soli tre figli meravigliosi che li erano rimasti accanto nel letto di morte.


"Amore mio l'avevo detto che saremo restati per sempre insieme io e te"
"Si, avevi ragione"
"E da qui potremo anche vegliare sui nostri figli e proteggerli sempre"
Si scambiarono un lungo bacio e dopo si presero per mano passeggiando in quel paradiso dove sarebbero rimasti per sempre.










The End

















Finalmente è finita, spero sia un bel finale, anche perchè devo dire che ho avuto un blocco di fantasia e questo è il meglio che potevo fare.
Inoltre vorrei ringraziare chi ha ha seguito la mia storia e l'ha recensita .
Poi anche chi l'ha messa tra le preferite:

 ippotamo 
 minnie84 
 mononoke 
 Seiya Kou Tsukino 
 Shining Star83


Seguite:

 Blackstar85
 Bunny SailorMoon 
 Freegirl87 
glory78
serenity82 
 serenityprincipessa
 Shining Star83
 stefania881



Ricordate:



 Seiya Kou Tsukino 
 serenyty82 
 UsagiTsukino010 
 witch4ever 
 






Grazie a tutte.
Princess_Serenity_92





 








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