Io e te per sempre di princess_serenity_92 (/viewuser.php?uid=136866)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tre eroi, tre amici ***
Capitolo 2: *** Un amore corrisposto ***
Capitolo 3: *** Il tradimento ***
Capitolo 4: *** Lo stregone supremo ***
Capitolo 5: *** I segreti della magia ***
Capitolo 6: *** Il viaggio verso una nuova vita ***
Capitolo 7: *** Il destino ***
Capitolo 8: *** I ricordi riaffiorano ***
Capitolo 9: *** L'ora della verità ***
Capitolo 10: *** Rimpianti ***
Capitolo 11: *** Paure ***
Capitolo 12: *** Il mio amore per te -prima parte- ***
Capitolo 13: *** Il mio amore per te -seconda parte- ***
Capitolo 14: *** Finalmente Noi ***
Capitolo 15: *** sofferenza ***
Capitolo 16: *** addii ***
Capitolo 17: *** Gioie ***
Capitolo 18: *** perdonami ***
Capitolo 19: *** Il risveglio della guerriera leggendaria ***
Capitolo 20: *** Senza te ***
Capitolo 21: *** Ultimatum ***
Capitolo 22: *** E' la fine di tutto? ***
Capitolo 23: *** La speranza è sempre l'ultima a morire ***
Capitolo 24: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Tre eroi, tre amici ***
1
Questa è una storia senza fine e senza tempo....
Era il tempo dei cavalieri,dei draghi e dei maghi;in particolare di tre
eroi che presto sarebbero diventati famosi in tutta Alistea.
I loro nomi sono Usagi, una coraggiosa guerriera ,Motoki l'astuto,un
giovane mago apprendista e grande amico di Usagi e Rei ,ma da li a poco
Motoki le avrebbe tradite.E poi c'era lei l'elfa più saggia si
chiamava Rei,era la migliore amica di Usagi.
La nostra storia comincia in un tempo buio,dove il più forte
aveva la meglio, e ormai il periodo di pace stava per finire per dare
luce a un ombra maleficafica che avrebbe distrutto completamente tutta
alistea.
Le loro giornate erano sempre uguali:Usagi si allenava con la sua
bellissima spada dall'elsa dorata con incastonata una gemma preziosa
blu, come il colore dei suoi occhi.
Si muoveva agilmente saltando e parando i colpi dei nemici creati dalla
sua mente, affondava la spada sul suo nemico con una grazia
inimagginabile.
Motoki cercava di imparare le formule magiche che li sarebbero servite
nella sua vita di mago, ma combinava sempre pasticci,invece l'elfa Rei
meditava giorno e notte per poter trovare un modo per riportare in vita
la popolazione degli elfi in Alistea,in quanto erano tutti morti in una
sanguinosa battaglia,ma due bambine riuscirono a salvarsi tra cui Rei.
Tutti i giorni andavano avanti così,ma la sera era diverso,
perchè potevano passarla insieme,mangiando un pasto genuino in
modo da recuperare le forze che avevano perso durante la giornata,e
dopo aver cenato uscendo a passeggiare per il villaggio ma soprattutto
per divertirsi e svuotare la mente dai doveri per almeno qualche ora
dai loro compiti giornalieri.
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Capitolo 2 *** Un amore corrisposto ***
2
All'alba cantò il gallo e fu il
momento per Usagi di alzarsi anche se non ne aveva voglia: "
Perchè è così difficile andare avanti? Penso che
sia più facile sognare che guardare in faccia la
realtà,ogni giorno mi guardo intorno e non vedo nessuno felice.
Quelli che avevano una speranza l' hanno persa col tempo,e chi amava ha
dovuto rinunciare.Ora mi chiedo perche la vita e così ingiusta?"
La porta della sua stanza si aprì ed entrò Rei, "Usa adesso parli anche da sola?"
Usagi per tutta risposta le tirò il cuscino in faccia,
"di tutto quello che ti preoccupa alla tua Rei, ma forse ho capito,
centra forse quel contadino che abita qui vicino? Si chiamava Phillip
se non vado errando"
"Tombola, sento di provare qualcosa per lui, ma poi mi blocco, mi sento
come se fossi legata a qualcun altro, come se un pezzo della mia vita
fosse staato cancellato"
"Tesoro, non so come aiutarti è una cosa che devi
risolvere con il tuo cuore,puoi provare magari a fare amicizia con lui
e magari il tuo cuore si darà pace"
La ragazza si commosse alle parole della sua amica e una lacrima
le sfiorò il viso,lei aveva ragione doveva provare a fare
amicizia con lui e magari il suo cuore si sarebbe dato pace.
Insieme scesero le scale andando in cucina dove le aspettava Motoki,
"Ragazze guardate riesco a fare il fuoco" dalla sua mano si alzò un piccola fiamma color blu scintillante;
"Motoki non ci credo sei riuscito a fare un incantesimo
senza provocare neanche un danno"; quelle furono le ultime parole
famose perchè i capelli del ragazzo presero fuoco,Usagi
arrivò e gettò un secchio d'acqua fredda suoi
capelli del suo amico in modo da spegnere il fuoco.
"Certo che un guaio lo devi sembre combinare,ora ti sei
infiammato i capelli pensa se la prossima volta vai tutto a fuoco"
commentò Rei con un tono di rimprovero,mentre Usagi rideva.
Subito dopo tutti si recarono al campo per svolgere i loro compiti,ad
un certo punto passò di li Phillip; "Coraggio Usa fatti
avanti,parla un pò con lui e vedrai che diventerete subito
amici." La ragazza prese coraggio e si fece avanti,aveva il cuore
che le batteva a mille,il respiro affannato ed era diventata tutta
rossa,non aveva mai provato quella strana sensazione che sentiva ogni
volta che vedeva Phillip.
"Ciao Phillip,non so se ti ricordi di me,ti ho salvato la vita una volta",disse balbettando leggermente
"si mi ricordo sei Usagi la ragazza guerriera,sai mio padre vi
odia ma io vi ho sempre trovato unici,tu e i tuoi amici,ma specialmente
tu" il ragazzo si schiarì la voce e poi aggiunse "beh,ora ti
lascio al tuo allenamento ci si vede,ciao ciao",
"ciao Phill" riuscì a dire la ragazza con il cuore nella
gola. C'è l'ho fatta,sono riuscita a parlare con Phill si
ripeteva dentro di se,
"secondo me è cotto di te" disse Rei sbucando all'improvviso da dietro un albero
"lo pensi davvero?"
"Si,sai che io non mento mai,specialmente a te" le due amiche si abbracciarono e ognuna tornò ai suoi compiti.
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Capitolo 3 *** Il tradimento ***
3
Durante il pomeriggio mentre Motoki cercava di allenarsi vide passare nella foresta due occhi di fanciulla color verde smeraldo,
lui fu rapito da quello sguardo;non riusciva a pensare ad altro che a quei occhi meravigliosi,
se ne era innamorato e avrebbe fatto di tutto pur di scoprire a chi appartenevano.
Non dormiva,non mangiava e non si allenava più pensava solo a
lei;così decise di divinare ciò che aveva visto
"argettlëm icos divinia çüï les ambra"
gridò il giovane vicino al fiume.
All'improviso si formò una figura nell'acqua,non era molto
chiara ma era evidente che la giovane era una donna di nobil stirpe,
magari una principessa pensò Motoki guardando il volto nascosto della giovane.
Ogni giornosi recava al fiume a divinare la fanciulla cercando di
capire sempre di più chi fosse,ma non scopriva mai niente di
nuovo;
Usagi e Rei erano preoccupate per il loro amico,ma ogni volta che cercavano di parlarli lui le ignorava pensando ai fatti suoi.
Il loro legame di amicizia si stava sciogliendo tutto per colpa di una ragazza.
Non passava giorno che Motoki non pensasse a quella
fanciulla,finchè una notte li apparse in sogno. aveva un viso
sfilato e liscio come una bambola di porcellana,lunghi capelli biondi e
lisci,un sorriso smagliante con denti bianchissimi, e poi gli occhi
azzurro cielo, che avevano un potere ipnotico verso il giovane,a cui li
aveva fatto il lavaggio del cervello costringendolo a partire par
cercarla nel castello dello stregone supremo.
La mattina quando le giovani si alzarono non videro il loro amico,si
diressero nella sua stanza,non c'era più niente,solo un
biglietto con su scritto:
-Mi spiace ma sono dovuto partire all'improvviso per andare a cercare l'amore della mia vita.
Non cercatemi e tu Usagi non provare neanche a divinarmi in quanto ho
fatto un incantesimo che uccide tutti coloro che ci provano .
Quando arriverò al castello dello stregone supremo vi farò sapere.
Penserete che abbia tradito la vostra fiducia ma non è
così ho avuto le mie buoni ragioni per andarmene,prima di tutto
la donna che amo si trova lì e poi ne aprrofitterò per
imparare meglio a usare la magia.-
Un abbraccio addio il vostro
Motoki.
Le fanciulle non potevano credere che lui fosse andato dal perfido stregone...
...si,le aveva tradite,aveva tradito la loro fiducia.
Uscirono fuori per vedere se potevano raggiungere l'amico e impedirli
di raggiungere lo stregone supremo,ma era troppo tardi,non era
più nei paraggi.
Usagi montò su Artemis il suo bellissimo cavallo bianco con una
forma di mezza luna all'insù sul muso,cavalcò nei pressi
di boschi,monti,foreste ma del giovane non c'era
traccia,tornò a casa e diede la notizia a Rei,erano consapevoli
che da quel giorno non l'avrebbero più rivisto -anche se
speravano in un miracolo-ma non tutto era perduto.
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Capitolo 4 *** Lo stregone supremo ***
15
Quando arrivò davanti al castello Motoki si guardò
indietro pensando a ciò che aveva lasciato,ma poi si fece
coraggio ed entrò.
Camminando si trovò d'avanti un grosso portone di legno con sopra incisa la seguente frase
Guai a voi oh mortali che oserete
oltrepassare questa porta,morte e afflizione vi perseguiteranno se i
vostri poteri non vi salveranno
"Bene,devo stare in guardia e prepararmi a usare i miei poteri"
esclamò il giovane un pò preoccupato per l'incisione sulla porta.
Motoki attraversò intimorito la porta,l'aprì e non successe niente;
percorse tutti i corridoi che sembravano labirinti senza via d'uscita.
Vide una grossa libreria che conteneva libri di magia e di incantesimi
proibiti,che mai nessuno osò pronunciare per paura delle
conseguenze;
continuò ad eplorare il castello ma non riusciva a capire se era speventato o eccitato per le nuove scoperte.
Il castello era composto da molte stanze ma i suoi occhi si posarono in
una in particolare dove era appeso un grosso dipinto di una
fanciulla uguale in tutti i dettagli ad Usagi
"non è possibile che lo stregone supremo o la fanciulla di cui mi sono innamorato sia Usagi,no,non può essere vero"
pensò il giovane molto scosso
"no non ci credo,non è vero" grido Motoki.
"Oh no mio allievo quella non è Usagi,quella è la sua gemella Minako"
disse una voce bellissima ma allo stesso tempo arrabbiata.
"Chi sei tu?",
"io sono colei che cerchi e di cui hai paura,io sono due persone ";
"tu sei lo stregone supremo e la fanciulla di cui mi sono innamorato nella foresta,quella con gli occhi verde smeraldo.?"
chiese scosso Motoki.
"Io ti insegnerò caro il mio allievo tutti i segreti della magia
e poi mi aiuterai a distruggere mia sorella e la sua amica Rei,o
accettti o il tuo fato e scritto nel libro della morte"
il giovane accettò sentendosi costretto a
farlo ,detto questo chiamò il suo maggiordomo Emanuele che
lo accompagnò nella sua stanza.
Era basso e gobbo con due occhi castani e senza capelli,un occhio era
più piccolo dell'altro e due labbra carnose e nere;unghie lunghe
e sporche e dei piedi stretti e lunghi.
Lo accompagnò in una camera grande quanto la sua ex casa,ma a
differenza questa era tutta scura e non c'erano nè Usagi
nè Rei,era da solo,era piena di libri che narravano come
distruggere i draghi e i suoi cavalieri;su un comodino c'era un vaso di
girasoli -il fiore preferito di Usagi,a lei piaceva quel colore giallo
acceso- ma erano tutti morti,sembrava che la gemella di Usagi fossa
attratta dalla morte e dalle forze oscure della magia:
"Non capisco come mai Usagi non mi ha detto che ha una gemella,ma
questa gliela farò pagare;appena apprenderò i segreti
della magia farò in modo che soffra così vedrà
cosa significa perdere una persona che ami e che vuoi bene."
Motoki era fidanzato con una bellissima elfa di nome Makoto,lei era
morta per difendere l'uovo di drago che doveva essere destinato ad
Usagi,lui sembrò che non avesse mai avuto rancore;ma quel lato
oscuro che stava manifestando lo portava ad avere odio verso i suoi
migliori amici.
Da li a poco il giovane avrebbe per sempre dimenticato cosa vuol dire
fare il bene,e al suo posto sarebbero arrivati odio e disprezzo per le
cose che una volta amava.
Non aveva tradito i suoi amici una volta,ma ben due.
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Capitolo 5 *** I segreti della magia ***
15
La mattina non suonò il gallo come il solito,ma un grosso urlo di lamento d'aquila svegliò il giovane;
uscìì fuori e vide una giovane aquila ferita ad un ala che gridava di dolore.
"Forza mio allievo uccidila e questo sarà il primo passo verso il lato nero della magia"
gli ordinò Minako,
"ma mia signora io non posso uccidere un indifeso volatile ferito
in questo modo,Usagi mi ha insegnato a sentire la forza vitale degli
esseri viventi,non posso ucciderla io sento la sua coscienza,sarebbe
come uccidere me stesso",
"osi disubbidire ai miei ordini? fai subito quello che ti ho detto se no farai tu la fine di quell'aquila",
"d'accordo mia signora e maestra".
Il ragazzo uccise il volatile ,prima provò la sensazione che lui
stesso fosse morto ma in secondo luogo si sentì togliere un peso
dalla sua coscienza,
"mi sento come rinato non pensavo che uccidere fosse così bello",
"bene mio allievo vedo che cominci a capire;ora ti insegnerò
tutti i segreti e poi ucciderai il drago della mia adorata sorellina,e
subito dopo quando sarà consumata dal dolore toglierai la vita
ad Usagi,e cercherai di portare Rei dalla nostra parte".
Detto questo Minako se ne andò via e tornò dopo cinque minuti
"ecco mio allievo questa è la divisa che indosserai durante i nostri allenamenti ,ora sbrigati che dobbiamo cominciare",
lui prese quella divisa di raso nero con delle strisce rosse e
degli stivali sempre neri;lui la indossò,quando la mise
tornò dalla sua padrona e si inchinò;lei li posò
la sua spada dalla lama rossa sulla spalla.
"Bene,ora alzati comincieremo il tuo addestramento domani mattina
all'alba e vedrai che nessuno ti riconoscerà più,ora
prendi questa spada dalla lama rossa,vai a Smeralda e li traffiggi il
cuore di Artemis e lancia una sfida ad Usagi.Ma prima che vai voglio
vedere come te la cavi con gli incantesimi,fammi vedere tutto quello
che sai fare";
Il giovane annuì e cominciò a pronunciare formule di
tutti i tipi dagli incantesimi di morte a quelli di guarigione o
protezione,ognitanto combinava un pò di pasticci ma sembrava che
quella fanciulla li dava la forza per non sbagliare spesso come faceva
prima.
"Bene mio giovane ora che ho visto le tue capacità vai a fare ciò che ti ho detto";
"va bene mia signora vado ed eseguo ciò che mia ordinato".
Sembarva quasi ipnotizzato da quella strega perfida ma lui non riusciva
a rendersene conto ed eseguuiva tutti gli ordini alla lettera senza
sapere a cosa potesse andare in contro e a tutti i guai e alle
disgrazzie che avrebbe causato.
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Capitolo 6 *** Il viaggio verso una nuova vita ***
6
Il giovane si mise in viaggio il traggitto era lungo ma
questo non lo spaventava;doveva percorrere ben 4500km per arrivare a
Smeralda.
Una persona normale avrebbe di certo paura ad affrontare un viaggio
così lungo e in un posto dove i pericoli sono evidenti, ma lui
ogni volta che incontrava un ostacolo si metteva a ridere così
forte che faceva accaponare la pelle a chiunque lo sentisse.
Non aveva paura di nulla e nulla lo fermava,ne pioggia,ne vento ne grandine neanche la sua forza fisica;
forse solo Makoto poteva fermarlo,anche se lui nn l'amava più,
ma al contrario lei in cuor suo l'amava ancora ma non poteva dirglielo
dove si trovava adesso,in una piccola caverna vicino a Lorien la
città degli elfi,ma il suo spirito vagava per la foresta...
Il viaggio intanto procedeva e più andava avanti e più si
dimenticava dei suoi amici ma allo stesso tempo provava sempre
più odio verso il prossimo.
"Cosa hanno mai fatto gli altri per me?
Loro nn fanno mai niente per me anzi mi rimproverano sempre e io dovrei essere buono e gentile con loro....
oh no hanno fatto i conti sbagliati perchè ora gli farò avere un inferno di vita finchè nn moriranno."
Pensava Motoki in continuazione e senza mai dimenticare l'odio che aveva verso Usagi a causa di Artemis.
Intanto a Smeralda...
Era mattina e come di consueto Usagi si allenava con la sua amata
spada, mentre Rei per la prima volta si recò nella città
di Lorien, un tempo distrutta dall'odio degli uomini.
Pensava che andando li potesse trovare la concentrazione per riuscire a parlare con lo spirito di qualche elfo antico.
Ma quando arrivò li non trovò quello che si aspettava, ma
bensì una città viva abitata da tantissimi elfi, la
ragazza ne rimase entusiasta, c'era un intera popolazione di elfi e lei
che credeva di essere l'ultima della sua stirpe.
Quando entrò in città tutti la guardavano sorpresa,
Sentì qualche bisbiglio pensò che fosse riferito a lei ma
senti solo qualche parole delle tanti frasi che dicevano, parlavano
talmente e veloce e in una lingua difficile che fu molto complicato
farsi capire, < Alfa-Kona> riuscì a sentire ma si sentiva
sempre in imbarazzo, non riusciva a capire perchè non
comprendeva quella lingua che le apparteneva come diritto dalla
nascità.
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Capitolo 7 *** Il destino ***
7
Stranamente oggi Usagi aveva interrotto gli allenamenti molto prima rispetto al solito,
" mi sento stanca non c'è la faccio più"
detto questo la ragazza svenne Phillip che in quel momento stava
passando di là vide la scena e corse subito in soccorso della
ragazza amata...
..."Usagi Ricordati di me, sono il tuo Seiya, la persona che hai sempre
amato ma hai dimenticato a causa della tua mermoria cancellata, ho
bisogno di te, ti aspetto stanotte Nella foresta vicino al lago Eldor,
ti prego vieni..."
Dpo aver sognato quel ragazzo si sveglio di colpo ritrovandosi davanti Phillip
..." ehi Usagi tutto bene?",
" Dove sono che ci faccio qui?",
Usagi non riusciva a capire dov'era, si trovava dentro un letto ma non
era il suo e anche la camera dove si trovava non assomigliava per
niente a quelle che si trovavano in casa sua,
" sei svenuta" disse Phillip " e ti ho portata a casa mia hai dormito
per quasi quattro ore mi hai fatto spaventare, e poi nel sonno gridavi
Seiya non te ne andare?",
" ti ringrazio, per avermi soccorso, ma non capisco chi possa essere
questo Seiya, comunque ora devo andare ho un appuntamento ma non
ricordo con chi, ci vediamo e grazie ancora".
Intanto Rei fu portata alla corte del principe Seiya, dove lei
raccontò la sua storia. Dalla storia che le raccontò la
ragazza capiì subito che si trattava di sua sorella, quella che
appena nata fu nascosta per non cadere in mano a Scary, il signore
delle tenebre. Il principe le diede il benvenuto nel suo regno e la
invitò a restare lì;
" Mi dispiace altezza ma devo proprio andare mi stanno aspettando",
" Dimmi Rei chi ti sta aspettando da avere così tanta fretta da non poter nemmeno aspettare l'alba per partire?",
" la mia amica Usagi, lei mi ha cresciuta fin da quando era ancora in fasce",
" allora permettimi di accompagnarti".
Così il principe fece preparare due cavalli e insieme a Rei si incamminarono verso il villaggio di Smeralda.
La porta si aprì lentamente ma Usagi uscì di corsa,
arrivò a casa barcollando, non riusciva a capire cosa li stava
succedendo.
Rei e Seiya erano a casa ormani da quasi due ore, stavano prendendo un tè insieme quando la porta si apriì
e dentro cadde Usagi Svenuta.
" O mio Dio Usagi amore mio che ti succede?"
disse Seiya. Rei rimase sconvolta le piaceva quell'elfo e scoprire che
era innamorato della sua migliore amica fu un duro colpo da sopportare.
"Usa, rispondimi ti prego".
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Capitolo 8 *** I ricordi riaffiorano ***
8
questa melodia , le note così dolci, il mio carillon, questa scena mi è famigliare!? sto sognando...".
Usagi ormai dormiva da parecchi giorni, la febbre continuava a salire e
non voleva venir giù. Ma in quel sonno profondo qualcosa la
inquietava, c'era qualcosa di strano nei suoi sogni.
Intanto Rei era andata in città a sbrigare delle commissioni; ma
i suoi pensieri vagavano senza sosta, chiedendosi perchè un
principe elfico potesse amare una ragazza come Usagi,
"lo so ch'è bellissima
e a due occhi meravigliosi color smeraldo ma cosa trova in lei che io
non ho? Lei è una guerriera, cavaliere di un drago e lui un
principe, sono troppo diversi, e io invece sono così bella,
così affascinante... però io non sono lei..."
Seiya era preoccupato per la sua amata e affacciato alla finestra
cercava di trattenere le lacrime, quando tutto ad un tratto senti
gridare il suo nome invocando aiuto; capì subito che si trattava
di Usagi e non esitò un momento ad andare da lei.
Si girava e rigirava nel letto senza avere un attimo di
tranquillità, in quel malessere c'era un sonno troppo agitato e
questo preoccupava il povero Seiya; aveva paura che la sua amata
potesse morire da un momento all'altro.All'improviso Usagi si sveglio
di scatto alzandosi per metà dal letto,
"Seiya? il mio amore? mi ricordo, mi ricordo tutto"
tutto ad un tratto un dolore lacerante colpì la sua testa, che
non voleva cessare tanto che Usagi svenne nuovamente, sognando ll suo
amato principe accanto a lei.
Rei aveva ormai finito di fare le compere al mercato, ma non aveva
voglia ancora di tornare a casa,voleva rimanere sola con i suoi
pensieri, quindi si avviò verso il fiume, l'unico posto
così tranquillo da permetterle di fare ciò.
Camminava a testa bassa e con i pensieri oltre le nuvole, tanto che non
si accorse di essere finita addosso ad un ragazzo, Rei si rialzò
e chiese subito scusa, ma appena alzò lo sguardo vide degli
occhi così profondi e belli color smeraldo. Se non fosse stato
un ragazzo l'avrebbe scambiato per Usagi, si assomigliavano così
tanto.
I due si presentarono, lui si chiamava Mamoro, era alto i capelli
corvino e gli occhi smeraldo. Fu un colpo di fulmine a prima vista per
tutte e due, tanto che passarono il pomeriggio insieme per conoscersi
meglio.
Usagi era ancora svenuta, ma lui era accanto a lei che le teneva la
mano, qualche ora dopo si svegliò, Seiya era li vicino a lei con
le lacrime agli occhi non c'è la faceva più a vedere la
sua amata in quelle condizioni.
"Amore mio" sussurò Usagi vicino all'orecchio del principe "
amore mio ricordo tutto, ricordo perfino che ci stavamo per sposare, ma
poi la mia memoria fu cancellata per la mia salvezza, ma ora ricordo",
" ricordi tutto!! finalmente non vedevo l'ora che arrivasse questo
giorno, era così tanto che lo aspettavo, finalmente posso
riabbracciarti"
I due si scambiarono un bacio appassionato.
Per la prima volta dopo tanto tempo passati da soli finalmente erano
li, a dividerli c'era solo la vestaglina intima di pizzo color rosa di
lei.
Lui si muoveva delicatamente sul corpo di lei stando attento a non
farle troppo male, lei li sfiorava i capelli con le sue delicate mani,
mentre lo baciava appassionatamente, nel loro amore c'era molto di
più che una semplice voglia di stare insieme, c'era il desiderio
che avevano ormai da troppo tempo.
Passarono le ora e Rei tornò a casa con Mamoro, così che
potesse presentarlo alla sua migliore amica, Seiya e Usagi erano seduti
in cucina vicino al camino che si scambiavono dolci parole d'amore.
La porta si aprì di scatto, i due si voltarono e videro entrare
Rei e poi un giovane uomo; Usagi fissò negli occhi quel ragazzo,
e dopo qualche secondo corse ad abbracciarlo.
Rei non riusciva a capire così guardò Seiya, ma vide che lui non era affatto preoccupato.
" Ricordi tutto? Sorellina mia, ho vegliato sempre su di te affinchè non ti accadesse nulla"
queste furono le sole parole che riuscì a dire Mamoro abbracciando con tanta nostalgia sua sorella.
Sorellina mia, questa parola riecheggiava nella testa di Rei, quel
ragazzo che le piaceva tanto era in realtà il fratello di Usagi?
Non riusciva a capire come mai l'amica le avesse tenuto nascosto tutte
quelle cose; l'amore per un principe elfo e di avere un fratello, ma
quali altre cose le aveva tenuto nascoste e quante altre menzogne
dovrà sentire? Ma sopratutto Rei poteva ancora fidarsi di quella
che credeva essere la sua migliore amica?
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Capitolo 9 *** L'ora della verità ***
9
Usagi e Mamoro parlarono per ore, avevano tante cose da
raccontarsi; Rei li guardava con un aria strana, non era arrabbiata ma
neanche contenta, più che altro non riusciva a capire quale
fosse la realtà e quale la fantasia, stava solo sognando tutto
ciò o era reale. L'unica cosa che riusciva a capire era che
più guardava Mamoro e più le piaceva, più
ascoltava come parlava e più se ne stava innamorando, anche se
sentiva che a dividerli c'era un vuoto diverso da quello che poteva
colmare solo un uomo.
Seiya guardava intanto Rei e capì che quello era il momento
giusto per dirle la verità, verità ormai taciuta per
troppo tempo.
La sera i giovani amici erano seduti tutti intorno al tavolo, le
candele accesse e quella brezza estiva davano un aria romantica alla
cena, quella sera Usagi non si sentiva molto bene così decise di
andare a letto senza finire la cena, Mamoro che conosceva molto bene
sua sorella capiì che c'era qualcosa che non andava in lei
così decise di accompagnarla.
Rei e Seiya erano rimasti soli a tavola, lui decise che quello era il
momento giusto per parlarle, richiamò la sua attenzione,
" Rei, io ti devo confidare una cosa che forse ti farà un
pò male conoscere, ma ti prego cerca di capire quello che sto
per dirti; tu sei mia sorella, sei una principessa, diciasette anni fa
fosti allontanata dal nostro castello e cresciuta come l'unica elfa
esistente sul mondo. Ma voglio raccontarti una storia che comincia
molto prima che tu nascesti, prima che il nostro mondo fosse formato."
"Era l'inizio dell'era che noi conosciamo oltre alla luce c'era anche
il buio, e quel buio era un ombra malvagia chiamata Scary. Più
la luce cresceva , più Scary si indeboliva, ma scopri che poteva
sopravvivere solo assorbendo l'energia di due gemelle elfe; se avesse
assorbito il potere di due coppie di gemelle i suoi poteri sarebbero
stati illimitati e neanche la luce più forte avrebbe potuto
fermarlo.
Le nostre leggende narravano che solo
quattro principesse sarebbero nate gemelle, Scary che conosceva quelle
leggende molto bene Aspettò decenni prima di impossessarsi di
una principessa.
Mille anni fa nacquero due
principesse a cui diedero nome Usagi e Minako la regina Serenity e il
re Endymion avevano paura che la legenda potesse diventare
realtà, così decisero di tenere nascosta la nascita delle
loro bambine.
Usagi nonostante le era proibito
uscire dalle mura del castello era sempre alla ricerca di avventure
così molte volte scappava dalle mura del castello, quando un
giorno incontrò l'amore della sua vita il principe Seiya e
insieme a lui c'era il principe Yaten.
Usagi decise di portare Minako con
lei il giorno dopo dell'incontro; i quattro ragazzi sincontravano quasi
tutti i giorni e si innamoravano sempre più.
Purtroppo si averò quello che
il re e la regina temevano , Scary scoprì le due gemelle, Usagi
riuscì a fuggire e a nascondersi, ma l'ombra si impossesò
di Minako, il re e la regina di Ismuth moriro per il dolore di aver
persò le loro figlie, così quel bellissimo regno
andò in rovina.
Passarono più di cinquecento
anni da quell'episodio, quando diciasette anni fa nacquero nel regno di
Iru§u due principesse, Rei e Amy, i festeggiamenti furono
grandiosi e durarono per mesi, ma Scary ormai impaziente di aspettare
si intrufolò nel castello e assorbì l'energia di Amy,
Seiya e Yaten non arrivarono in tempo per salvare Amy ma almeno
riuscirono a portare via Rei, i principi scapparono e affidarono il
loro bene più prezioso, la loro ormai unica sorella ad Usagi,
affinchè potesse crescerla come una figlia.Purtroppo però
nella fuga Yaten morì, cos' rimasi io solo, e col tempo cercai
di ricostruire quel regno che ormai era andato perduto. Ma il fato
volle che tu mi trovasti e ora siamo qua insieme.>
Rei rimase scioccata da ciò che le disse il fratello, ma in fondo sapeva che quella era la verità.
Ma cos'altro le nascondeva Seiya?.
Ma ciò che la inquietava maggiormente era il fatto che la sua
migliore amica Usagi non li avesse mai raccontato la verità, e a
quel punto forse aveva anche paura di conoscere il resto..
Erano passati ormai tre mesi da quando Seiya aveva raccontato la
verità a Rei, il loro legame fraterno era molto stretto, e con
Mamoro ormai era fidanzati ufficialmente.
Nonostante la felicità che ci potesse essere in quel momento,
Seiya era preoccupato per la sua testolina buffa, per la sua dolce
Usagi; la vedeva così assente e poi sempre quegli svenimenti
improvvisi, non riusciva proprio a capire cosa stesse succedendo alla
sua adorata testolina buffa.
Quella sera dopo aver finito di mangiare Seiya e Usagi uscirono per fare una passeggiata in riva al mare,
" Seiya ti devo dire una cosa, per me è così difficile
dirtelo, non riesco a trovare le parole giuste, tu lo sai che ti amo
tantissimo, e forse è in momenti come questi che il nostro amore
viene messo alla prova".
Seiya non riusciva a capire dove voleva puntare Usagi con quel
discorso, e poi con quelle parole, che fosse successo qualcosa di
spiacevole, forse non l'amava più, o forse aveva avuto qualche
problema.
" Ehi testolina buffa, siamo quasi una famiglia, e io ti
appoggerò su qualsiasi cosa, stai tranquilla io sarò
sempre con te"
Usagi fece un grandissimo sorriso e i suoi occhioni azzurri brillarono di gioia;
"Seiya stai per diventare papà, insomma ormai non ho più
il ciclo da tre mesi, gli svenimenti continui e la nausea e poi guarda
mi si è gonfiata un pò anche la pancia, amore mio presto
saremo dei genitori"
Seiya non riusciva a credere a quelle parole, stava per diventare
padre, sarebbe diventato genitore tra sei mesi, non riuscì a
reggere alla notizia ,perchè subito dopo le parole di Usagi
svenne improvvisamente per la gioia.
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Capitolo 10 *** Rimpianti ***
15
Seiya era entusiasta della notizia che le aveva dato la sua amata, era
così felice che sarebbe diventato papà che volle sposarsi
al più presto con la sua Usagi.
Nei giorni successivi Mamoro e Rei notarono che Seiya aveva degli
atteggiamenti un pò strani, era sempre attento a ciò che
faceva Usagi, seguiva ogni suo movimento e non lasciava certo che si
stancasse troppo; ma anche Usagi non si comportava normalmente, correva
avanti e indietro da una parte all'altra senza fermarsi, stava
organizzando qualcosa, che non sarebbe rimasto un segreto per tanto
tempo.
Motoki, ormai avrebbe dovuto essere arrivato da molto tempo a Smeralda, ma volle
fermarsi , voleva che la sua vendetta fosse lenta e dolorosa, voleva
escogitare qualcosa, ma non una cosa così tanto per fare, ma
qualcosa che colpisse Minako nel profondo.
Quella sera i quattro ragazzi si riunirono finalmente tutti insieme a
tavola, quando ad un certo punto Seiya ed Usagi si alzarono in piedi,
Rei e Mamoro li guardarono non capendo che cosa volessero fare; quando
Seiya ruppe il silenzio
" Vorrei fare un brindisi a me e a Usagi "
i due ragazzi su guardarono confusi, un brindisi e perchè mai? quando si intromise Usagi nel discorso
"Io e Seiya aspettiamo un bambino"
Non riusciro a dire niente rimasero a bocca asciutta, era una notizia troppo bella .
"Un altra notizia bella" aggiunse Seiya " La prossima settimana ci sposiamo"
Se già erano felici prima per i due ragazzi ora erano stracolmi di gioia
"adesso capisco perchè tutte quelle stoffe, e perchè
certe notti non dormivi, e i tuoi continui malesseri , aspetti un
bambino e la prossima settimana salirai all'altare, non ci posso
credere sono troppo felice per te amica mia".
La serata passò in fretta tra chiacchere e auguri, tutti erano
felici, ma nessuno lo era come Usagi , perchè tra poco Seiya
sarebetta stato il suo Seiya, ma nonostante ciò il suo cuore era
anche colmo di tristezza, come avrebbe voluto che la sua Minako fosse
con lei, dopo tutto era sua sorella e sentirla così lontana le
faceva troppo male.
Perchè il destino era stato tanto crudele da separarle?
Ma forse il rimpianto più grande che poteva avere, e che non
fosse riuscita a salvarla, lei era riuscita a scappare ma la povera
Minako no, Scary si era preso il suo corpo il suo aspetto, la sua vita,
ma Usagi era sicura che dentro quel corpo ormai posseduto ci fosse la
vera Minako, viva che cerca di emergere per ricongiungersi a lei.
Seiya era chiuso in camera sua che guardava fuori dalla finestra
aspettando qualcuno che non sarebbe mai tornato, in quel momento
entrò Rei, le si avvicinò e l'abbracciò,
" ehi Seiya cosa ti succede? In questo momento dovresti essere la
persona più felice della terra e invece sei qui tutto solo, e
sembra che tu stia trattenendo lacrime di dolore ma perchè mai?"
Seiya si girò e la guardò dritta neglio occhi, quando una lacrima scese da quello sguardo azzurro cielo.
"Vieni qui Rei, fatti abbracciare, avrei voluto tanto che nostro
fratello Yaten fosse qui con noi e anche Amy, non riuscirò mai a
perdonarmi per non essere riuscito a salvarli entrambi, ma forse il mio
rimpianto più grande è stato non averli detto ti voglio
bene fratello mio prima che morisse, ma perchè sono così
insensibile?"
Dopo aver sentito quelle parole Rei lo strinse ancora più forte,
non aveva parole da dirli poteva solo stare li in silenzio ad ascoltare
quel pianto quasi silenzioso ma tanto disperato di Seiya.
" Io non ho mai conosciuto Yaten e tanto meno la mia gemella Amy,
però l'unica cosa che ti posso dire e che non è stata
colpa tua, non rimproverarti a vita per ciò di cui tu non hai
colpa, devi vivere la vita attimo per attimo, la prossima settimana
sarai un marito e tra qualche mese anche padre, si felice di queste
piccole cose, perchè un giorno ti guarderai indietro e capirai
che erano grandi"
Seiya capiì che sua sorella aveva ragione, si allontanò
dalla finestra diede un bacio sulla fronte a Rei e poi corse subito
dalla sua Usagi.
Aveva imparato che doveva vivere ogni attimo della sua vita senza
rimpianti, perchè la sua felicità, la sua linfa vitale
era la sua piccola famiglia, di cui facevano parte Usagi e quel bambino
che ancora non aveva nome.
Ma presto qualcosa sarebbe cambiato per Usagi, l'arrivo di una persona che non si sarebbe mai aspettata.
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Capitolo 11 *** Paure ***
15
Mancavano solo 24 ore al grande giorno, ma Usagi quella
mattina come di consueto ormai da quattro mesi stava poco bene, la
testa le girava e quella voglia di vomitare continua, a malapena
riusciva ad alzarsi dal letto.
Così a gran fatica sollevò prima il busto e girandosi
appoggiò le gambe a terra, fece pressione sulle sue gambe per
alzarsi, ma appena in piedi le gambe cedettero e lei cadde a terra
priva di sensi.
La sua caduta provocò un gran boato, non appena sentì
quel rumore Seiya si precipitò nella camera di Usagi dove la
trovò a terra priva di sensi; la prese subito tra le sue braccia
invocando il suo nome sperando che potesse aprire gli occhi all'istante.
Intato Usagi stava sognando, ma non un sogno qualunque, era una richiesta, ma di chi?
"Usagi sorellina mia, sono io Minako, mi manchi tanto, il mio corpo
è ancora prigioniero di Scary e il mio spirito sta per morire,
solo tu puoi aiutarmi"
"Minako, che gioia vederti anche se solo in sogno, dimmi cosa devo fare? farò qualsiasi cosa per aiutarti"
"Usagi devi venire qui e uccidermi"
"come ma io non posso, non puoi chiedermelo"
" devi farlo,se l'ultima volta non avessi esitato non saremmo arrivati a questo punto."
"Non posso tu sei mia sorella, Minako non puoi chiedermi questo, non posso ucciderti "
detta quella frase Usagi cominciò a piangere non poteva uccidere sua sorella.
Seiya ancora la teneva stretta fra le sue braccia, ma notò che
dagli occhi le sccendevano lacrime amare, e gridava Minako no non posso
farlo.
Era troppo preoccupato , Usagi non dava segni di volersi risvegliare, e
quelle lacrime non cessavano di scendere, così con il cuore
nello stomaco per la paura decise che forse era meglio portarla da un
medico.
Si alzò con Usagi tra le sue braccia, scese le scale aprì
la porta e montò sul suo cavallo, posizionò la ragazza
davanti cingendole il busto con la mano e appogiandoli la testa sulla
sua spalla; correva a più non posso per arrivare in tempo, aveva
paura, paura di perderla una seconda volta.
Minako osservava sua sorella piangere e non potè far a meno di abbracciarla,
"Mina non posso, non posso ucciderti"
"Usagi tesoro, io non esisto quasi più, sono solo un piccolo
puntino del mio corpo, lo sai anche tu Scary possiede il mio
corpo lo controlla, e tutto quello che fa è opera sua."
"Ma lo sai che non posso farcercela, perchè anche se non sei tu, vedendolo penso che sei tu, non posso no"
"facciamo così Usa ti concedo altri sei mesi di tempo, il tempo
per sposarti, per far nascere la tua bambina, per riflettere, ma poi
non avrei più tempo, perchè dovrai passare all'azione"
"e se nel frattempo Scary combina qualcosa , Mina come faremo?"
"Usa non preoccuparti cercherò di contrastarlo per quello che
posso. Ma vorrei ricordarti che tu possiedi il cristallo d'argento, e
con i suoi poteri magici dopo la sconfitta di Scary potrai riportare in
vita il nostro regno e con esso i suoi suditi, compresa me e il mio
Yaten. Ma ricorda quello che diceva nostra madre..."
"Il cristallo perde i suoi poteri se una forza del male minaccia il
nostro regno, ma se viene sconfitta il cristallo ricomincerà a
brillare come la principessa che lo possiede. Mina non ti preoccupare
adempirò il mio dovere e quando sarà tutto finito ti
potrò riabbracciare"
Seiya era nella sala d'attesa dello studio ormai da due ore e della sua
Usagi ancora nessuna notizia, era preoccupato, ma forse la parola
giusta era paura.
"E se la mia Usa morisse come farei,
no non devo nemmeno pensarlo, no lei è una ragazza forte
sarà stato solo un malessere, si deve essere così
perchè la mia Usagi è troppo buona per morire".
I pensieri di Seiya vagavano più che mai , sentiva un
gomitolo nello stomaco, sembrava un bambino, un bambino fifone che
aveva paura di tutto, ma lui sapeva che non era così,
perchè era forte, era forte da soportare qualsiasi dolore;
tranne la perdita della sua amata.
Aveva ancora le mani appoggiate alla sua faccia, quando qualcuno si sedette al suo fianco,
" Il dottore mi ha detto che devo stare a riposo mi sono stancata troppo e il mio corpo non ha retto lo sforzo"
Seiya conosceva quella voce così dolce, si girò e vide la
sua amata accanto a lui, le diede una mano per alzarsi, e poi le cinse
la vita con le sue braccia, avvicinando le sue labbra a quelle di
Usagi, era troppo felice in quel momento e avrebbe voluto che quel
bacio durasse per sempre.
Ma Usagi era preoccupata per quello che le aveva detto Minako, doveva
parlarne con Seiya o doveva tenere tutto per se, e sopratutto sarebbe
riuscita ad uccidere quella che un tempo era sua sorella?
P.S.
devo ammettere che questo capitolo mi ha fatto sudare sette camicie, non avevo ispirazione e spero che sia venuto bene...
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Capitolo 12 *** Il mio amore per te -prima parte- ***
15
Mio dolce Seiya,
sono seduta dentro la mia camera vicino al davanzale, dove sto
scrivendo questa lettera che ti leggerò al nostro matrimonio.
Ormai manca solo un giorno, ma sembra un eternità, mi sento
così lontana da te nonostante tu sei nella camera affianco alla
mia; la tradizione vuole che gli sposi non si vedano prima delle nozze.
Mi fa rabbia saperti qui vicino a me e non poterti parlare e toccare,
però almeno posso poggiare il mio orecchio sul muro per ascoltare la tua voce.
La tua voce così dolce e candida, che mi rapisce ogni volta che emette qualsiasi suono.
Ricordo quando ti ho incontrato per la prima volta più di
cinquecento anni fa, eravamo nella foresta e quando i nostri occhi si
incrociarono per la prima volta capimmo che eravamo destinati a stare
per la vita insieme...
...ma poi arrivò Scary e con lui il male si propagò in
tutta Alistea, purtroppo essendo l'unica erede al trono rimasta del mio
regno ormai perduto mi affidarono il compito di combattere e proteggere
quello che sarebbe stato il nostro futuro.
Ricordo che ci volevamo sposare anche allora stavamo preparando le
nozze che si sarebbero celebrate tra qualche mese, ma il fato volle che
Artemis mi venisse assegnato e con quel giuramento che feci, la mia
memoria svanì nel nulla, cancellarono i miei ricordi la mia
vita, non ricordavo di avere neanche un fratello e stato veramente
terribile.
Ma adesso sono qui a pochi passi da te, e ti sto per scrivere quelli
che saranno i miei voti, non potrò mai smettere di ringraziarti
non avermi dimenticata e non aver smesso di amarmi, per non aver smesso
di cercarmi.
Da questo momento saremo sempre insieme, nessuno potrà mai
separarci, e quando sarò di fronte ad uno ostacolo, non
dovrò più affrontarlo da sola, perchè ci sei tu e
lo superemo insieme.
Quando sarò triste tu sarai li a consolarmi, mi terrai stretta tra le tue braccia.
Non sarò più una pianticella fragile, perchè tu
sarai il mio sostegno,da ora in avanti avrò una spalla su cui
piangere, tu sarai il mio migliore amico, il mio miglior confidente, e
anche se a volte ci potrebbero essere delle discussioni o dovessimo
litigare questo non vuol dire che non ti ami più, ma sarà
un modo per farti capire quanto tengo a te...
si è fatta notte fonda, una mano sta scrivendo e l'altra e
posata sulla mia pancia un pò ingrossata, e sento il nostro
bambino dare qualche colpetto, dai miei occhi scendono lacrime per
la gioia, amore mio ti amo...
tua Usagi
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Capitolo 13 *** Il mio amore per te -seconda parte- ***
15
Dolce Usagi,
sono qui a scriverti, ormai avevo perso la speranza che questo giorno
potesse arrivare, siamo ad un passo dal si, ad un passo da una vita
insieme.
La mia testolina buffa, non sei più la ragazzina di cui mi ero
innamorato tanti anni fa, ormai sei una donna, sei cresciuta, non sei
più sbadata, piagnucolona, però non hai perso quel
bellissimo sorriso di cui mi sono innamorato, il tuo carattere
così buffo, a volte sei triste e dopo cinque minuti spruzzi
allegria da tutte le parti, sei così gentile, così
altruista, ti interessi sempre degli altri.
Non potrei mai trovare un altra Usagi nel mondo, tu sei unica, tu sei
rara, non potrebbe mai nascere un fiore bello come te, così puro
e così semplice, ma pieno di vita.
Mi stai rendendo l'uomo più felice del mondo, sto per diventare
padre, non avrei mai sognato tanto, essere chiamato papà,
sarà una gioia indescrivibile.
Da questo momento non saremo
più due, ma uno io e te, sei il regalo più bello che la
vita potesse darmi; cosa avrei fatto se non ti avrei mai incontrata?
Non riuscirei a dare risposta,
sarei perso senza di te, sarei un diamante grezzo, ma tu mi rendi
brillante; sei il mio complemento la mia compagna di vita, tu mi
completi, mi fai un uomo migliore.
Se non ci fossi stata tu chissà cosa sarei adesso, penso che sarei un uomo perso.
Il mio sguardo è perso nel
vuoto e i miei pensieri vagano oltre i cieli blu, penso a domani, penso
che sarai solo mia, la mia Usagi, sarai Usagi Kou e non più
Chiba, sarai soltanto mia e di nessun altro.
Se un altro fosse al mio posto
adesso sarei geloso, tu sei l'ottava meraviglia del mondo, anzi no la
prima, perchè non c'è niente di più bello della
mia testolina buffa.
Sono stato lontano da te per molto
tempo, ma voglio rimediare perchè non ti lascerò mai
più un momento sola, recupereremo tutto il tempo perso; e quando
saremo genitori terremo il nostro bambino per mano e lo cresceremo come
meglio possiamo.
Guardo fuori dalla finestra e mi
accorgo che ormai è buio, è notte fonda, ma ancora non
riesco a dormire sono agitato per domani, ma voglio che tu sappia
che qualsiasi cosa possa succedere nella nostra vita io non ti
abbandonerò mai sarò sempre al tuo fianco e non
permetterò mai a nessuno di farti del male, darei la mia vita
per salvare la tua.
Ti amo tanto mia testolina buffa
Seiya.
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Capitolo 14 *** Finalmente Noi ***
16
Il gallo aveva cantato, questo significava un altro giorno di lavoro
per Phillip, quella mattina era particolarmente felice, si sarebbe
fatto coraggio e avrebbe invitato Usagi ad un
ballo che si sarebbe tenuto a breve.
Si era invadito di quella ragazza dal primo momento che l'aveva vista,
quante volte avrebbe voluto provare il sapore delle sue labbra rosse
come una rosa e accarezzare quei codini color del grano
così buffi ma tanto belli.
Ogni volta che la vedeva, ogni volta che la sentiva parlare un brivido
li correva lungo la schiena e il cuore paltitava a mille, quasi volesse
staccarsi dal suo corpo.
Voleva dichiararsi apertamente a lei, e sicuramente da quel momento sarebbe stata sua.
Così si alzò, si lavò e indossò il vestito
migliore che potesse avere e poi scese a fare una colazione veloce, per
poi correre dalla sua amata.
Usagi non aveva dormito quella notte, l'agitazione era troppa, il gallo
non si decideva ancora a cantare, ma lei si alzò ugualmente.
Si sedette vicino allo specchio, prima si lavò la faccia e poi
sciolse i suoi lunghi codini, voleva farsi bella per il suo uomo, e poi
quello sarebbe stato il giorno più bello della sua vita, il suo
matrimonio.
Era li ferma ormai da quasi due ore, i lunghi capelli che svolazzavano
a causa del venticello che penetrava dalla finestra aperta, voleva
cambiare pettinatura, ma non sapeva come legarsi i suoi bellissimi
codini, alla fine decise di tirarsi tutti i capelli su, fece tanti
piccoli boccoli che arricciò su se stessi fino a che sembrassero
corti e li fermò con dei fermagli color oro, lasciò
qualche piccola ciocca che ricadesse davanti, e dopo tre ore i suoi
capelli erano pronti, sembrava uun altra, chissà se al suo Seiya
sarebbero piaciuti.
Finito con i capelli passò al trucco, giusto un velo di ombretto
e un pò di fard bastarono, era il momento di vestirsi prese
l'abito dall'armadio e cominciò a vestirsi.
Quello era l'abito con cui si sposò sua madre la regina
Serenity, lo custodiva gelosamente ma aveva capito che quella era
l'occasione giusta per indossarlo.
Il vestito era bianco senza maniche, sopra la fascia del seno era
decorato con dei cerchi dorati, un grande fiocco sul retro, l'abito
scendeva stretto e dritto fino ad allargarsi una volta arrivato a
metà ginocchio. Era molto semplice, ma stupendo era fatto di
raso, ma sopra di esso vi era una parte velata e lucida che rendeva
quel vestito brillante, il tutto era accompagnato da un semplice
braccialetto dorato e da un paio di orecchini del medesimo colore, e
poi le scarpe semplicemente bianche con qualche paillet.
Finalmente era pronta, si guardò un ultima volta allo specchio,
il suo sguardo ricadde sulla sua pancia, ormai era un pò
ingrossata, la cinse con le sue mani e cominciò ad accarezzarla,
era tanto emozionata presto sarebbe diventata mamma.
Si rese conto che era il momento di andare, uscì dalla sua
stanza scese le scale e si diresse fuori dalla casa dove l'aspetta una
carozza e Mamoro per accompagnarla all'altare.
Seiya quella notte aveva dormito a casa di Mamoro insieme a Rei, in quanto non era concesso vedere la sposa prima delle nozze.
L'emozione non li aveva permesso di farsi cullare fra le braccia di
Morfeo, si rigirava nel letto, pensava alla sua testolina buffa, di
quanto sarebbe stata bella quel giorno, tra poche ore sarebbe stato un
marito.
Ancora l'alba non accingeva a dorare l'orizzonte, ma lui era
già in piedi vicino alla finestra che osservava l'abito
che tra qualche ora avrebbe dovuto indossare.
Il sole stava spuntando, dorando il cielo e tutto il paesaggio
circostante, Seiya rimase senza fiato a quel bellissimo dono che aveva
fatto la natura quella mattina, il sole era splendente più del
solito e il cielo era di un azzurro limpido, quella sarebbe stata
l'ultima volta che avrebbe guardato un alba da solo, perchè da
domani ci sarebbe stato accanto la sua compagna, la donna che aveva
scelto per la vita.
si avviò verso il bagno per lavarsi e pettinare quella lunga
coda spettina dalla nottata passata insonne, si guardava allo specchio
mentre si rasava quella poca barba che aveva, finito tutto andò
in camera sua osservava ancora quel vestito bianco.
"oh Yaten vorrei tu fossi qui, spero non ti dispiacerà se
indosserò lo stesso abito che hai messo al tuo matrimonio",
un pò di tristezza scese sui suoi occhi, ricordava ancora quando il fratello era emozionato indossando quel vestito.
Flash
Era una tiepida giornata di
Maggio, io due fratelli si stavano preparando, da li a qualche ora
Yaten si sarebbe sposato con una bellissima principessa tutto pepe, la
chiamava l'uragano Minako,le aveva fatto perdere la testa a prima
vista, aveva i capelli lunghi e biondi legati semplicemente con un
nastro rosso di cui non si separava mai, e due occhi azzurro cielo
così splendenti e brillanti.
Scelsero una piccola chiesetta fuori città, era presenti solo i
due sposi e i testimoni, volevano che la cerimonia fosse solo tra di
loro, Yaten era così nervoso ed emozionato quando vide entrare
la sua Minako.
Ma poi dopo quel fatidico si, successe il peggio, Scary attaccò,
Seiya fece fuggire Usagi, ma Yaten non fece in tempo, la sua Minako, la
sua sposa era stata assorbita dal male più grande del mondo,
cercò di salvarla ma rimase ferito dallo scontro, lasciando solo
quell'abito come triste ricordo di quel giorno.
"Ho paura che possa succedere di nuovo" gridò Seiya,
ma in cuor suo sapeva che tutto sarebbe andato per il meglio,
perchè non avrebbe permesso a nessuno di rovinare quel momento.
Prese l'abito e l'indossò, intanto Rei lo chiamò dicendo
che era già ora di avviarsi, dopo tutto lui doveva arrivare
prima della sposa.
Phillip era pronto, sulla strada comprò un piccolo mazzo di
rose rosse, era felice quel giorno avrebbe gridato a tutti il suo
amore per Usagi, poi l'avrebbe sposata e insieme avrebbero formato una
famiglia.
Ma quando arrivò nelle vicinanze di casa sua la scena che si
presentò davanti non era quella che avrebbe immaginato, vide
Usagi con la pancia un pò pronunciata e con un abito bianco
addosso e affianco a lei un uomo, si sta per sposare ed incinta
pensò subito, lasciò cadere a terra quel mazzo di rose
rosse che aveva in mano, le lacrime cominciarono a rigarli il viso e in
men che non si dica scappò via da quella scena che aveva
infranto il suo sogno d'amore.
Da quel momento avrebbe detto addio ad Usagi per sempre.
Mamoro aveva aiutato Usagi a salire sulla carrozza, le teneva stretta
la mano, sentiva che l'agitazione aveva pervaso il corpo di sua
sorella, così la strinse più forte a se.
Sembrava che quella strada fosse interminabile, più i minuti
passavano più la paura e l'agitazione cresceva, finalmente dopo
una buona mezz'ora arrivano, Usagi scese dalla carroza e insieme a suo
fratello si avviarono verso l'altare.
Seiya era li immobile, vedeva la sua sposa entrare lentamente, li
mancò un battito al cuore, era mozzafiato stupenda, nessuno
sarebbe stata più pura e bella di lei, quando
arrivò vicino all'altare le prese le mani e le diede un bacio
sulla fronte,insieme si avviarono li dove il rito li avrebbe fatti
diventare marito e moglie.
Passò un ora quando finalmente si poterono udire le seguenti parole:
"siete venuti a celebrare il Matrimonio
senza alcuna costrizione, in piena libertà e
consapevoli
del significato della vostra decisione?"
"Si" risposero all'unisono
I due invitati batterono le mani in segno di approvazione.
"Siete disposti, seguendo la via del
Matrimonio,
ad amarvi e a onorarvi l’un l'altro per tutta la vita?"
"Si"
un altro applauso riempì la sala.
"Se dunque è vostra intenzione unirvi in
Matrimonio,
datevi la mano destra
ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa
il vostro consenso."
Seiya prese la mano di Usagi e disse queste parole:
"Io Seiya, accolgo
te, Usagi, come mia sposa.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita."
e infilò l'anello nel dito della sua amata.
Fu la volta di lei:
"Io Usagi, accolgo
te,Seiya., come mio sposo.
Prometto di esserti fedele sempre,
nella gioia e nel dolore,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti
tutti i giorni della mia vita."
lei mise l'anello nel dito di lui
"Io vi dichiaro marito e moglie, adesso puoi baciare la sposa."
Le bocche dei due amanti si unirono in lungo e caloroso bacio, era
finalmente diventato realtà il sogno che avevano sognato per
tutta la loro vita, essere felici insieme.
P.S
spero che sia venuto bene e che vi sia piaciuto, perdonatemi se ho fatto qualche errore....
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Capitolo 15 *** sofferenza ***
17
Gli occhi di Usagi si aprirono piano, dapprima un imagina sfocata si
prospettava davanti ai suoi occhi, ma pian piano riuscì a vedere
i lineamenti del viso del suo uomo,
"Buongiorno principessa" li aveva sussurato Seiya.
Oramai erano sposati da quattro mesi , presto si sarebbe aggiunta
a loro una piccola peste,mancava ormai un mese alla nascita della
loro bambina. Usagi
sorrise dolcemente al suo uomo, poi si avvicinò al suo viso e li
sfiorò delicatamente le labbra, ma lui non era sazio di quel
delicato bacio, così prese tra le mani il viso della sua amata e
cominciò a baciarla; premeva con forza le sue labbra contro
quelle di lei, era una sensazione troppo bella, non si sarebbe mai
voluto staccare da quel bacio, ma la mancanza d'aria dovette separare i
due amanti.
Rei, si era trasferita a casa di Mamoro,ormai erano fidanzati
ufficialmente, e più i giorni passavano e più si amavano.
Quella giornata era molto particolare, da quando si era svegliata Rei
aveva notato che il suo ragazzo era molto strano, sembrava nervoso e
allo stesso tempo impacciato, non era il solito Mamoro preciso e
attento, la distrazione che aveva meravigliava la giovane donna.
La giornata passò velocemente con la solita routine, ma la sera
sarebbe stata diversa; Mamoro avrebbe portato a cena fuori Rei, una
cenetta romantica solo loro due sarebbe stata meravigliosa, e la cosa
faceva gioire Rei.
Decise che era il caso di farsi bella per il suo uomo, corse dalla sua migliore amica per farsi aiutare e consigliare;
Usagi era ben contenta di aiutare un amica in difficoltà,
tirò fuori tutto il suo armadio e posizionò tutti i vari
abiti sul letto matrimoniale.
Uno era più bello dell'altro,ma lei optò per un
semplice tubino nero che arrivava leggermente sopra il ginocchio, e
all'altezza del seno una fascia dorata, a completare l'opera un paio di
scarpe lucide color nero tacco dodici e una pochette sempre nera
cosparsa di paillet.
Ora toccava ai capelli, Usagi non voleva lasciarglieli sciolti,
così decise di farli una coda laterale così che sulla
spalla destra le ricadessero i boccoli perfetti che le aveva creato
l'amica.
Ma ancora non era pronta, mancava il trucco, le passò un
pò di ombretto sfumato nero, un pò di rimmel e fard, e le
tinse le labbra di rosso, ora era veramente pronta, saluto l'amica e
corse per raggiungere il suo Mamoro.
Phillip era ormai quattro mesi che stava male, soffriva e così
si faceva solo del male, non riusciva a togliersi dalla testa Usagi e
pensarla tra le braccia di un altro uomo lo faceva star male, le
lacrime li rigavano il viso e non avevano nessuna voglia di smettere.
Era disperato, amava quella donna, non l'avrebbe potuta perdere per
nulla al mondo, ma ormai aveva perso doveva rassegnarsi, lei
apparteneva ad un altro.
Ma lui non voleva arrendersi, doveva vederla ad ogni costo, l'avrebbe avuta per se qualsiasi fosse stato il prezzo da pagare.
Suo padre odiava quella ragazza, e vedendo come aveva ridotto suo
figlio li faceva acrescere ancora di più la sua ira, li aveva
spezzato il cuore trafiggendolo con mille spade avvelenate; ma lei
avrebbe pagato tutte le sofferenze del figlio.
Usagi era da sola in casa, Seiya era andato a fare una piccola
passeggiata, ma quella era solo una scusa per andare a comprare una
qualsiasi scemenza per quella piccola creatura che sarebbe nata tra un
mese.
Il padre di Phillip era arrivato davanti casa Kou, quando sbattè
fortemente le nocche sulla porta, Usagi andò ad aprire sperando
che il suo amato fosse tornato, ma purtroppo si ritrovò davanti
una persona che avrebbe desiderato non incontrare mai.
"Hai distrutto mio figlio, prima lo illudi e poi corri subito tra le
braccia di un altro e per di più ci fai anche un figlio"
" Non le permetto di parlarmi in questo modo, io non ho mai illuso suo
figlio, non è colpa mia se lui si fa i castelli in aria"
"Sei solo un sgualdrina da due soldi, non meriteresti neanche di diventare madre, sei solo capace di far soffrire le persone"
"Le ho già detto che non le permetto di parlarmi così, e poi che diritto ha di dirmi che non posso..."
Ma non riuscì a terminare quelle parole perchè l'uomo si
scaglio contro di lei e le tirò un pugno su quel pancione oramai
ingrossato.
Quando si rese conto di ciò che aveva fatto scappò via lasciando la povera Usagi a terra in un bagno di sangue.
Mamoro era davanti al ristorante che aspettava Rei, quando la vide
arriva li si mozzò il fiato era da urlo Rei, ma riconobbe lo
zampino della sua sorellina, in fondo il vestito era il suo.
Le andò incontro e le diede un bacio in fronte, entrarono nel
ristorante e si sedettero al loro posto, cominciarono a mangiare, ma
nessuno dei due osava parlare, per di più Mamoro era tutto
impacciato e nervoso.
La serata trascorse velocemente e una volta finito di mangiare andarono
a fare una passegiata,si fermarono vicino ad un laghetto, la luna piena
era enorme e faceva da sfondo romantico ai due innamorati.
Ad un tratto Mamoro si fermò, si inginocchiò davanti a
lei, le prese la mano, tirò fuori dalla tesca un anello, e
sospirò, successivamente disse:
"Rei mi vuoi sposare?, non mi devi dare la risposta subito pensaci ma prendi questo anello come segno del mio amore"
La ragazza rimase senza fiato, non aveva parole da esprimere, rimase in silenzio senza dare risposta.
Seiya stava oramai rientrando in casa, aveva comprato un vestitino
carino per la sua bambina e per la sua amata una bella scatola di
cioccolatini, Usagi ne andava pazza.
La porta era semi aperta, un brivido di terrore invase il suo corpo, e
ne fu conferma quando entrò e vide Usagi a terra svenuta in un
bagno di sangue, non ci pensò due volte lanciò tutto
ciò che aveva in mano e si fiondò dalla sua amata, la
cinse tra le sue braccia e corse in ospedale.
P.S.
intanto vorrei ringraziare Cri
cri, per le sue recensioni e critiche perchè penso mi abbiano
aiutata, e sperò di essere migliorata anche a scrivere.
In secondo luogo spero che il
capitolo sia venuto bene, perchè mi ha fatto faticare un
pò, non avevo molta ispirazione.
Kiss Alessia
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Capitolo 16 *** addii ***
18
Mi vuoi sposare queste parole riecheggiavano nella testa di
Rei, non sapeva cosa rispondere,Mamoro notava il suo silenzio forse
l'aveva messa in difficoltà,
"Come ho detto prima hai tutto il tempo per pensarci,non mi devi dare la risposta subito, ti concedo del tempo per riflettere"
Dette codeste parole abbraccio forte la ragazza, ma lei si sciolse dall'abbraccio salutò il ragazzo e corse a casa.
Caro Mamoro,
ieri sera mi hai davvero sorpresa, sono veramente rimasta senza parole,
la cena è stata meravigliosa e anche quella passegiata al chiaro
di luna, così romantica.
Poi tu mi hai chiesto "mi vuoi sposare?", confesso che mi hai lasciata
senza fiato, non sapevo cosa rispondere, dovevo chiarire le idee,
perchè sono sincera le tue parole mi hanno creato un gran
subbuglio nella mia testa.
Mi sono innamorata di te appena ti ho visto, è stato amore a
prima vista, i tuoi occhi mi stregarono e quella voce dolce ma allo
stesso tempo possete mi fa sognare ogni volta che la sento.
Mi devi scusare se le parole che sto per dirti te le scrivo in una
lettera, ma non avevo il coraggio di dirtele in faccia, ho paura di
ferire i tuoi sentimenti e di spezzare il tuo cuore in mille
pezzettini; amore ti prego scusami ma non sono pronta per sposarti, mi
sento ancora una ragazzina e forse lo sono ancora, ho solamente 18
anni, non sono ancora in grado di diventare una moglie e di prendermi
cura di una casa e di un coniuge.
Immagino che da questo momento mi odierai per il resto della tua vita,
in fondo ho rifiutato una proposta che per te molto probabilmente era
importante, ed è forse per questo che è meglio che me ne
vada, e ti prego non cercarmi non voglio ferire maggiormente il tuo.
Non merito il tuo amore, sono una vigliacca che ha paura di crescere,
vedrai che col tempo le ferite che ti ho lasciato si leniranno e
sicuramente trovarai qualcun'altra cento volte meglio di me.
Addio Rei.
Finito di scrivere la lettera, tirò fuori dall'armadio
una piccola valiggia e ci mise dentro le sue cose, era una vigliacca
stava scappando, prese la lettera e la valigia, scese le scale e
appoggiò la lettera che aveva scritto sul tavole, dopo
ciò uscì da quella casa per non tornarci mai più,
si voltò indietro per guardare per l'ultima volta ciò che
stava lasciando.
La paura di quello che sarebbe accaduto da quel momento in poi la fece
tremare, ma non lasciò che ciò la fermasse,
continuò dritta verso una meta a lei sconosciuta.
"Papà come hai potuto, non ti ha deto nessuno il diritto di fare
ciò che hai fatto, hai fatto del male ad Usagi la donna che amo,
e ora per colpa tua rischia di perdere il bambino, sei veramente
crudele, senza cuore"
"Ma Phillip ragazzo mio l'ho fatto per te, quella ragazza ha ferito i tuoi sentimenti "
"Lei non mi ha ferito, sono stato io lo sciocco da non accorgermi che
lei apparteneva ad un altro, mi sono fatto dei castelli in aria e ora
ne pago le conseguenze."
"Mi dispiace io non credevo, ma adesso dove stai andando?"
"Io vado da lei, anche se so che non mi amerà mai, ma almeno
potrò starle vicino, a proposito non mi aspettare perchè
non metterò più piede in questa casa"
Detto ciò sbattè la porta di casa e corse via dalla sua amata.
Seiya era ormai in ospedale, appena arrivato avevano portato Usagi di
urgenza in sala operatoria, aveva le mani sporche di sangue, le lacrime
gli rigavano il viso, e il cuore palpitava forte, la paura lo pervase,
vedeva medici e infermieri che facevano avanti e indietro da quella
sala ma di lei nessuna notizia.
Era li solo e agitato, la pelle d'oca e brividi che percorrevano il suo
corpo ogni volta che quella porta si apriva, sperava che almeno
qualcuno dasse qualche notizia, ma ogni volta che chiedeva li dicevano
di aver pazienza e aspettare; ma come si poteva essere pazienti in un
momento simile, come puoi essere paziente quando sai che la tua
ragione di vita forse rischia la vita e che quella piccola
creatura che hai concepito rischia di non vedere mai la luce del sole?
Le ore passavano, ancora niente, dopo quasi sei ore di paura e attesa il medico uscì da quella sala.
" è lei il signor Kou?"
"Si sono io dottore, mia moglie come sta? e la mia bambina?"
Il medico era serio e un brivido gelato attrerso il corpo di Seiya.
Mamoro era tornato a casa, le luci era tutte spente, quando sul tavolo
in cucina trovò una lettera, la lesse tutta ad un fiato, non
poteva crederci la sua ragione di vita era andata via perchè non
voleva sposarsi, Mamoro non ci pensò due volte corse fuori a
cercare la sua amata, gridava il suo nome sperando in una risposta, ma
tutto era vano perchè ormai lei era lontana.
P.S.
Rei è scappata
perchè aveva paura di far soffrire Mamoro se gli avrebbe detto
che non lo voleva sposare, Usagi è in ospedale e ancora non si
sa niente di lei,
cosa succederà?
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Capitolo 17 *** Gioie ***
19
"Dottore mi dica come sta mia moglie?"
"Signor Kou sua moglie è salva e anche la sua bambina, abbiamo
avuto delle difficoltà, la bambina purtroppo è nata
prematuramente, ma non c'è nessun problema, anzi se vuole
può vederle mi segua"
Seiya sorrise, le lacrime che gli rigavano il viso smisero di scendere,
sua moglie era salva e la sua bambina era nata, segui il dottore che lo
condusse nella camera dova Usagi stavva riposando.
Aprì la porta ed entrò dentro, la sua Usagi stava
riposando, doveva essere davvero stanca e accanto a lei c'era una
piccola culla, dentro una bambina meravigliosa, aveva qualche ciuffetto
di capelli rosa, la prese tra le sue braccia era davvero molto piccola.
La bambina capì subito che quello era il suo papà,
perchè non appena la prese fece un gran sorriso al ragazzo.
Con la bambina in braccio si avvicino ad Usagi, si sedette sul letto
facendo molta attenzione a non svegliarla, la sua gioia era immensa, i
fondo quella era la sua piccola famiglia.
Usagi però si sveglio sentendo un calore famigliare vicino la sua pelle
" ti piace nostra figlia"
"amore mio è bellissima, quanto te"
detto questo Seiya si fondò sulla labbra di sua moglie, li erano
mancati tanto i baci dolci e affettuosi che dava alla sua consorte,
"Hai già deciso come chiamare questa creatura meravigliosa?"
"Se per te va bene Seiya la vorrei chiamare Chibiusa"
"per me va bene, allora benvenuta in famiglia piccola Chibiusa".
Mamoro era disperato, non trovava Rei da nessuna parte, come poteva
averlo abbandonato così, dopo tutto si amavano, l'unico che
poteva consolarlo in quel momento era sua sorella.
Si avviò verso casa Kou, quando arrivò li trovò la
porta aperta, tutto era buio, era così strano, allora accese la
luce e quello che li si presentò davanti era una scena macabra,
una pozza di sangue ancora fresco, il panico persave il giovane uomo,
la prima cosa che li passò per la mente era quella di correre in
ospedale, così fece, spense la luce e chiuse la porta di casa,
montò sul suo cavallo bianco e in men che non si dica
arrivò in ospedale.
"Buonasera per caso avete ricoverato una ragazza?"
"Si ma mi dica il suo nome per confermarle"
" Si chiama Usagi Chiba in Kou"
"Si l'hanno portata di urgenza questo pomeriggio, la può trovare
nella camera 206 al terzo piano, prenda le scale che trovera sulla
sinistra di quel corridoio"
L'avevano ricoverata d'urgenza, ma cosa era successo?
Saliva li scalini due alla volta, la paura prese possesso del suo
corpo, appena arrivò al piano corse subito a cercare la camera
della sorella.
stanza 206 era arrivato, bussò e si sentì dire "avanti",
apri delicatamente la porta, e quando fu dentro trovò davanti a
se una scena meravigliosa, Usagi stringeva tra le braccia una piccola
bambina e accanto a lei c'era Seiya.
"Zio, sono diventato zio, non ci posso credere io uno zio" tutta la
tristezza che aveva sparì non appena prese la bambina tra le
braccia
"Ma è bellissima, come si chiama"
"Lei è Chibiusa, la mia bambina, sono il suo papà" disse orgoglioso Seiya
"Chibiusa, ma che meraviglia, però devo dire Seiya che non ti assomiglia per niente, ha preso tutto da Usagi"
"Una principessa così bella non poteva che nascere da una regina" disse Seiya guardando la sua amata con tanto amore
" A proposito, mi sono speventato a casa ho visto una pozza di sangue e mi sono precipitato qua, ma cosa è successo?"
"Forse è meglio che vi racconti tutto dall'inizio"
Così Usagi le raccontò del padre di Phillip e di come
l'aveva aggredita, e di come fosse fuggito appena lei svenì.
"Quel vigliacco" gridò Seiya
"vedrai gliela faremo pagare, non doveva permettersi di mettera a
rischio la vita di mia sorella e di mia nipote" disse furiosamente
Mamoro.
Ad un tratto si senti la un toc toc sulla porta, Usagi gridò, e
davanti a loro si presentò una persona che non aspettavano, si
richiuse la porta alle spalle, si avvicnò a quel gruppetto e
disse solamente
"mi dispiace"
chi sarà mai la persona
che avrà bussato, che bello finalmente la piccola Chibiusa
è nata, ma ancora tante cose devono accadere....
Grazie per chi segue la mia storia.
Bacio Alessia
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Capitolo 18 *** perdonami ***
20
"Mi dispiace, vi prego perdonatemi"
"Marziò, Seiya per favore uscite lascitemi da sola"
I ragazzi contrariati lasciarono Usagi con quella presenza forse anche fuori posto.
"Usa io non so cosa dire, mi...mi dispiace non ho proprio idea di cosa li sia preso"
"Phillip non ti preoccupare"
"No, quello che ha fatto è imperdonabile, ma ti prego perdona
almeno me, lo so che è colpa mia di quello che è
successo, ma ti scongiuro non tenermi rancore"
Non fece finire di parlare il ragazzo che li chiuse le labbra con un
dito, appoggiò la bambina ormai addormentata nella culla e si
sedette sul letto facendo cenno al ragazzo di mettersi accanto a se.
"Phill, non darti colpe che non hai, io ti ho già perdonato e
così anche tuo padre, forse tu devi perdonare me, non ho messo
in chiaro i miei sentimenti per te e così ti ho solo illuso, ti
prego perdonami. Se avessi detto fin dall'inizio che ti consideravo
solo un amico non saremmo giunti a questo punto, scusami."
"Usa sei troppo buona, nonostante ti fanno del male riesci sempre a
perdonare tutti, e poi riesci a vedere il lato buono delle persone, non
so come tu ci riesca, e poi tu non hai niente da farti perdonare, sono
stato io che ho frainteso tutto."
Intanto nel corridoio un Seiya per niente tranquillo camminava avanti indietro sbattendo ogni tanto qualche pugno sul muro
"Non riesco a capire con che faccia si è presentato qui quel
damerino, dopo tutte le sofferenze, ma che faccia tosta, e poi
quell'incoscente di Usagi è voluta rimanere da sola con lui. Per
quanto la ami a volte non la riesco proprio a capire, è troppo
buona, e così le persone si approfittano della sua bontà
d'animo"
Seiya stringeva forte i pugni nervosamente,quando si accorse che Mamoro
era seduto su una sedia col capo chino e pensieroso, così decise
di avvicinarsi a lui; si sedette accanto alla sua sedia e notò
che dal suo viso scendevano delle lacrime, li mise una mano sulla
spalla, non poteva vedere suo cognato in quelle condizioni
"ehi Mamo che ti succede?, Non credo che stai così per Usagi, cos'è successo?"
Mamoro non ci pensò due volte, tirò fuori dalla tasca la
lettera di Rei e la consegnò nelle mani di Seiya, lui la prese e
cominciò a leggerla.
Quando finì le cadde il foglio dalle mani, guardava Mamoro
"Se mi avrebbe risosto no, oppure ancora non sono pronta, non me la
sarei presa, infondo una persona deve sentirsi pronta per compiere un
certo passo, ma quello che non capisco è perchè è
voluta scappare via"
"Mamo, io sono senza parole, non avrei mai pensato che mia sorelle
potesse fare una cosa del genere, ma non ti preoccupare appena Usagi
uscirà da questo ospedale ti giuro che la troveremo, non darti
pena vedrai che presto sarà di nuovo con noi"
Per il ragazzo quelle parole furono di vero conforto, si asciugò
il viso e fece un sorriso, si l'avrebbero riportata a casa.
Usagi e Phillip si guardavano senza parlare, nessuno sapeva cosa dire,
poi il silenzio fu interotto da Chibiusa che piangeva sicuramente
perchè aveva fame.
Seiya aveva sentito il pianto della bambina e non ci pensò due
volte ad entrare nella camera, così Phillip decise che quello
era il momento di andare, salutò e si allontanò.
Usagi prendeva la neonata tra le braccia e piano piano l'avvicinava al
seno, il giovane uomo guardava quel piccolo quadretto, come potevano
essere belle, la sua regina e la sua principessina, la sua piccola famiglia.
"Qualche tempo fa scrissi una
canzone pensando a te, e ora vedendo questa scena bellissima mi
è tornata in mente, vorrei cantartela però ti dovrai
accontentare perchè come tu sai non ho la chitarra dietro"
disse Seiya mentre le sue guancie si arrossavano leggermente
"Oh amore mio mi piacerebbe tanto sentirla"
disse lei dandoli un leggero bacio sulle labbra
"Vedi si rimane in piedi anche se tu non ci credi
Dimmi cosa vuoi sapere, cosa vuoi di questo amore
Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non ci sei tu
Anche se aspetto il giorno, quello che dico io, dove ogni tuo passo si confonde col mio
Forse serve un po’ di tempo
Credo, spero, penso, sento
Voglio essere importante per te
e non per la gente
Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non sei tu
Anche se aspetto il giorno, quello che dico io, dove ogni tuo passo si confonde col mio
Niente da dire, niente da fare
forse c’è un tempo per riprovare
Perché tu sarai sempre il mio solo destino
Posso soltanto amarti, senza mai nessun freno
Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non ci sei tu"
"Seiya ma è bellissima"
"speravo tanto ti piacesse, poi te la farò sentire anche accompagnata dalla musica"
Intanto la bambina si era
addormentata, il ragazzo la prese e la mise a dormire nella culla, si
sdraiò vicino ad Usagi e cominciò a baciarla con foga
sentendola sempre più vicina a lui.
Rei intanto correva inseguita da
una banda di predoni, ma purtroppo nella fuga inciampò e cadde a
terra, quei uomini terribili la raggiunsero,
"Bene bene finalmente siamo riusciti a prenderti signorinella, vedrai ricaveremo una bella somma dalla tua vendita"
"Vi prego lasciatemi in pace" disse Rei quasi supplicando spaventata da due uomini alti e robusti
"Basta frignare ragazzina, Clay falla stare zitta"
" con vero piacere Yannick"
"no vi prego, lasciatemi"
"Su non fare storie ragazzina, e ora stai ferma" disse Clay legando la povera Rei,
quando all'improvviso una freccia li sfiorò il viso
"Lasciate stare quella ragazza farabutti"
Rei si girò e vide davanti
a lui un ragazzo, era alto e con una lunga coda color castano, quel
giovane tirò fuori dal fodero una lunga spada argentata e
si scagliò contro i due uomini, Clay non fece in tempo a tirar
fuori la spada che fu trafitto da quel giovane misterioso in pieno
cuore, Yannick invece cercò di difendersi ma non ci
riuscì perchè con un'abile mossa del giovane la spada li
volò lontano e così anche lui fu trafitto in pieno cuore.
"Spero che tu stia bene, per
fortuna ti ho visto in tempo" ripose la spada nel fodero e si
avvicinò verso la ragazza per liberarla.
"ti ringrazio non so cosa avrei fatto se non fossi intervenuto tu, io sono Rei e tu?"
"piacere io sono Taiki, ora vieni Rei ti riporto a casa"
a quelle parole diventò
malinconica, ma forse quello che le era appena successo la fece
riflettere, così indicò la strada a Taiki e si fece
riaccompagnare a casa da Mamoro.
Cosa gli avrebbe detto? Come avrebbe potuto spiegare il suo comportamento?
Ma in cuor suoi sapeva che il suo
Mamoro l'avrebbe perdonata anche se forse non subito, intanto
mentalmente preparava le parole che avrebbe dovuto dire al suo uomo una
volta tornata a casa.
La canzone che ho
usa è "In un giorno qualunque" di Marco Mengoni, spero che il
capitolo sia venuto bene e che sia interessante.
un bacio Alessia
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Capitolo 19 *** Il risveglio della guerriera leggendaria ***
21
I miei occhi erano appannati dalle
lacrime che non volevano smettere di scendere, le mie gambe
continuavano a correre nostante la stanchezza quei pochi metri che
sembravano chilometri, lui era a terra stesso per salvare il frutto del
nostro amore.
La piccola Chibiusa chiamava invano il suo nome, era li fermo, inerme,
con quella ferita causata dalla spada di Motoki, gridavo cercavo di
animarlo, ma tutto era inutile lui non c'era più, non ero
riuscita a dirli ti amo per l'ultima volta.
Motoki me l'avrebbe pagata, non avrei mai pensato di ricorrere al mio potere,
"potere del cristallo di luna vieni a me" grido mentre una luce mi avvolge sotto gli occhi sbalorditi di tutti,
richiamo il mio scettro, cerchio dello scettro lunare entra in azione,grido con le lacrime agli occhi
una luce avvolge Motoki facendoli perdere le forze, doveva pagare per
quello che mi ha fatto, e per quello che ha fatto mia figlia.
Mi avvicino alle labbra del mio amore che sfioro con un dito e dico di
non preoccuparsi perchè appena possibile l'avrei riportato in
vita con il cristallo d'argento.
Un mese prima
Erano passati ormai cinque anni e Motoki si sentiva pronto per attaccare era abbastanza forte e nessuno l'avrebbe battuto.
Era passato abbastanza tempo e ora poteva recarsi a Smeralda per
compiere la vendetta da parte della sua signora, si mise in cammino
voleva procedere con tutta la calma possibile, e tra un mese sarebbe
arrivato a sconvolgere la vita di tutti.
"papino adorato mi canti la canzone tua e della mamma?"
"dai Chibiusa non posso cantartela in continuazione"
"ma amore farebbe piacere anche a me ascoltarla"
"no sono stanco non ho voglia di suonare"
"papà Seiya ma anch'io voglio sentirti cantare" disse la piccola Chibi Chibi
" va bene solo perchè me l'hai chiesto tu angioletto mio".
Chibi Chibi era la secondo genita di Usagi e Seiya, aveva tre anni ma
sembrava molto più matura per la sua età, portava due
codini simili a quelli della madre color fucsia e aveva due occhioni
dolci e sognanti.
La famiglia si trasferì nel salotto, si accomodarono sul
divanetto invece Seiya vicino al pianoforte, cominciò a intonare
le prime note per poi accompagnarle dalla sua stuprenda voce duettando
con quella della sua Usagi:
"
Grazie perché
mi eri vicina
ancora prima di essere mia
e perché vuoi un uomo amico
non uno scudo
vicino a te
grazie che vai
per la tua strada
piena di sassi
come la mia
grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua
Io come te
vivo confusa
favole rosa
non chiedo più
grazie perché
mi hai fatto sentire
che posso anch'io volare
senza di te
Io mi riposo
dentro i tuoi occhi
Io coi tuoi occhi
vedo di più
Grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua
Con te ogni volta
è la prima volta
non ho paura vicino a te
Grazie perché
non siamo soli
non siamo soli
Grazie perché
Vivere ancora
Non fa paura
Solo con te
Grazie perché
anche lontano
tendo la mano
e trovo la tua
tendo la mano
e tu ci sei !"
Finita la canzone le due bambine Kou batterono le mani, ma Seiya non
era contento fece avvicinare le due bambine per poi iniziare a suonare
un altra canzone da cantare insieme a loro.
Rei e Mamoro erano sposati ormai da un anno, dopo che lei era tornata a
casa dopo la sua fuga Mamoro l'accolse a braccia aperte e dopo
finalmente quattro anni tra litigi e amori si sposarono.
Vivevano felicemente in una piccola villetta vicino a quella della
famiglia Kou, le cucinava tranquilla e lui era seduto comodamente sulla
poltrona a sonnecchiare con adosso il piagiama da notte.
"Amore sei ancora li, ti ricordo che tua sorella e la sua famiglia verranno qui tra un pò"
"ma dai tesoruccio mio sono molto stanco lasciami dormire un pò"
Ma non riuscì a dire altro perchè sulla porta rimbonbò un toc toc
"Visto che ti ho detto sono già arrivati"
Mamoro si alzò di corsa, salì in camera sua per togliersi
quel pigiama e mettersi la prima cosa che le capitava tra le mani,
Rei intanto aprì la porta, gli ospiti entrarono le bambine
corsero subito ad abbracciare e dare un bacino alla zia ma sopratutto
per sentire dentro la pancia il cuginetto che sarebbe arrivato fra otto
mesi esatti, Usagi e Seiya entrarono con più calma salutarono e
poi si accomodarono nel salotto.
Nel frattempo Mamoro si era cambiato ed aveva sceso le scale per andare ad accogliere gli ospiti,
"un bacino allo zio non glielo da nessuno?"
"tu zio puoi aspettare" disse Chibiusa
"la mia sorellina ha ragione perchè prima dobbiamo salutare il
cuginetto dentro la pancia" disse la piccola Chibi Chibi con la sua
voce dolcissima,
tutti si misero a ridere, così le bambine andarono a salutare il
loro zietto; la cena passò molto velocemente tra risate e
scherzi, quella si che era una fammiglia felice.
Taiki dopo aver salvato Rei ed averla riportata al suo uomo decise di
stabilirsi a Smeralda, dove si aprì un piccola fucineria, la sua
passiona fin da bambino, mise da parte il suo spirito avventuriero per
stabilirsi definitivamente.
Intanto il tempo scorreva, le settimane si facevano giorni, e i giorni
si facevano ore, Motoki arrivò in città devastandola,
distrusse tutto fino ad arrivare dove abitava il bersaglio della sua
vendetta.
La città intanto bruciava e un gran terremoto si era propagato
per la terra, Seiya e Usagi presero le bambine per portarle fuori da
quella casa che stava per crollare, ma lei inciampò quindi disse
a Chibiusa di correre fuori che lui avrebbe aiutato la mamma.
Quando usciro videro Motoki davanti alla piccola Chibiusa che le stava
scagliando contro la spada, Seiya si precipitò per proteggere la
sua bambina facendo scudo con il proprio corpo, la spada colpì
in pieno il suo petto, cadde, dapprima la vista si offusco e poi il
silenzio assoluto. La bambina era imbambolata cercava invano di
svegliare il suo papà ma lui era ormai passato all'altro mondo.
Rei e Mamoro era appena usciti per vedere quella scena raccapricciante,
ma la più disperata era Usagi, gridava il suo nome, intanto la
paura e la rabbia crescevano dentro di lei tanto da risvegliare lo
spirito guerriero ormai addormentato dentro di se
"Potere del cristallo di luna vieni a me" gridò, ed in un baleno
si trasformò in guerriera, la leggendaria guerriera della luna,
nonchè principessa, la luce che l'avvolse sbalordì tutti.
Motoki rimase senza parole vedendo come i poteri di quella ragazza si erano ingigantiti.
Usagi fece apparire il suo scettro
"cerchio dello scettro lunare entra in azione" una luce avvolse Motoki
che lo privò delle sue forze , si avvicinò a lui gli
strappo la spada dalle mani e lo colpì con tutta la rabbia che
aveva in cuore uccidendolo.
Corse dal sua amato inerme a terra in un lago di sangue le sue bambine
erano abbracciate a Rei che piangevano, il loro papà
non c'era più; Usagi si avvicinò a loro
"Non dovete temere bambine, riporteremo il vostro papà in vita quando sarà il momento giusto"
le bambine si staccarono da Rei per correre dalla loro mamma,
"è la verità mamma?" dissero tutte e due insieme
lei annui col il capo mentre lacrime amare di dolore le rigavano il viso.
Ad un certo punto una risata malefica si sentì nell'aria,
un'ombra malvagia era entrata nel corpo morto di Motoki, lasciando
quello di Minako a terra privo di forze.
Una battaglia è stata vinta, ma ora cominciava la guerra, era il
tempo di risvegliare le leggendarie guerriere Sailor per salvare non
solo la terra ma tutti quelli che amavano.
Spero sia scritto bene il capitolo e che sia interessante, il povero
Seiya si è sacrificato ma ci sarà un risvolto alla fine.
in secondo luogo devo chiedere scusa e grazie a Cri Cri, scusa
perchè faccio sempre confusione con gli articoli e grazie
perchè nonostante ciò ha la pazienza di leggere.
Spero sia di vostro gradimento un bacio
Alessia
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Capitolo 20 *** Senza te ***
22
Perché
ma perché questa notte
ha le ore più lunghe
che non passano mai
Ma perché ogni minuto
dura un'eternità
Ma perché
ma perché i miei pensieri
sono sempre gli stessi
e non cambiano mai
Ma perché il silenzio
sta parlandomi di te
Quando il sole tornerà
e nel sole io verrò da te
Quando il sole tornerà
e nel sole io verrò da te
amore amore corri incontro a me
e la notte non verrà mai più
Queste parole riecheggiavano nella mia testa, perchè non c'è più?
Il mio Seiya non è qui accanto a me, perchè non è qui ad incoraggiarmi, a proteggermi.
Minako e sdraiata non ha ancora ripreso i sensi, la nostra Chibiusa sta
ancora piangendo, sono otto giorni che non ci sei più ma sembra
un eternità, la piccola Chibi Chibi non si è ancora resa
conto della situazione, non ho più voglia di combattere, in
questo momento vorrei solo morire, ma se io muoio chi ti
riporterà mai invita un giorno?
Ma dovrò aspettare almeno ancora un anno prima che ciò
avvenga, come farò senza di te per tutto questo tempo, Chibi
Chibi sta dormendo beatamente tra le mie braccia, vorrei essere forte
per le nostre bambine ma non ci riesco, non sono così forte,
sono debole, sono una foglia che viene staccata dal suo ramo da un
vento forte, tu eri il mio ramo, il mio sostegno, la mia luce nel buio.
Io come un albero nudo nudo senza te
senza foglie e radici ormai
abbandonata così
per rinascere mi servi qui non c'è una cosa che non ricordi noi
in questa casa perduta ormai
mentre la neve va giù
è quasi Natale e tu non ci sei più
E mi manchi amore mio
tu mi manchi come quando cerco Dio
e in assenza di te
io ti vorrei per dirti che
tu mi manchi amore mio
il dolore è forte come un lungo addio
e l'assenza di te
è un vuoto dentro me
perchè di noi
è rimasta l'anima
ogni piega, ogni pagina
se chiudo gli occhi sei qui
che mi abbracci di nuovo così
e vedo noi stretti dentro noi
legati per non slegarsi mai
Chiudo gli occhi per pensare che questa sia solo un'illusione, ma poi
li riapro per riscoprire la dura e amara verità, tu non ci sei,
non sei al mio fianco, sei stato un bugiardo mi avevi promesso che non
mi avresti lasciato mai più, invece adesso sono sola a portare
dentro di me questa piccola creatura frutto del nostro amore, ha ancora
solo poche settimane di vita e sarà dura portare questa
gravidanza sola senza di te.
Nessuno sa di questo bambino, a volte non vorrei portarlo avanti, ma se
farei una cosa del genere sarei un mostro, se sarà un maschietto
ti prometto che lo chiamerò come tuo fratello: Yaten junior,
invece s'è una femminuccia penso che la chiamerò
Serenity, e se fossero due gemellini sarebbe veramente meraviglioso.
Amore mio te ne sei andato via nel più nobile dei modi, hai
salvato Chibiusa, finchè avrò vita in corpo giuro che non
perdonerò mai Motoki per quello che ha cercato di fare, e stato
spreggevole.
Chibi Chibi si è svegliata, ti sta cercando, come farò a
dirle che non ti vedrà per molto tempo, Mamoro l'ha presa in
braccio coccolandosela un pò sperando che almeno un pò
possa colmare quel vuoto formatosi.
Domani sarà il momento più importante, notte di luna
piena, per risvegliare le mie guerriere e protettrici, vedrai insieme
sconfiggeremo il male e riporteremo la pace nel nostro mondo, e quando
ti riporterò in vita vivremo insieme felici insieme ai nostri
bellissimi figli, non vedo l'ora che quel momento arrivi, non vedo
l'ora di riabbracciarti di sfiorare le tue dolci labbra di essere
coccolata ancora da te, ti amo amore mio.
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Capitolo 21 *** Ultimatum ***
23
Il venticello gelava l'aria di una fredda notte di Marzo, una ragazza
misteriosa al centro di un vasto prato erboso fissava la luna
aspettando che si trovasse nel punto più alto nel cielo.
La sua divisa alla marinara e i lunghi capelli biondi svolazzavano nel
vento mischiandosi a piccoli cristalli che scendevano dai suoi occhi;
lei era una principessa, doveva risvegliare le sue guerriere
protettrici, per farlo doveva aspettare che la luna fosse nel punto
più alto del cielo.
Non sapeva chi fossero, non aveva idea come sarebbero arrivate da lei,
ma di una cosa era sicura il loro arrivo avrebbe designato l'inizio
dell'era di pace, insieme avrebbero sconfitto quel nemico e avrebbero
riportato quel loro meraviglioso regno ormai ridotto in rovina dal
tempo.
La luna piena era alta nel cielo, quello era il momento perfetto, la
ragazza alzò verso la luna uno strano oggetto che con i pallidi
raggi della luna emise un bagliore straordinario
"Mie guerriere, mie protettrici, e la vostra principessa che vi chiama,
risvegliatevi dal vostro sonno, ho bisogno dei vostri poteri, comparite
qui dinanzi a me ve ne prego"
Dal quell'oggetto, che sembrava un cristallo partirono quattro raggi,
da ognuno di loro apparve una ragazza che pronunciò il proprio nome di battaglia,
"Sailor Mercury"
"Sailor Mars"
"Sailor Jupiter"
"Sailor Venus"
"ci inchiniamo a voi principessa, siamo le guerriere Sailor, siamo pronte ad assolvere il nostro incarico"
"Benvenute mie guerriere, andiamo ad impedire che il male distrugga la terra".
Quello che Motoki non poteva immaginare nel suo castello buio e tetro,
che la bella principessa Usagi, alias Sailor moon potesse risvegliare
le sue guerriere, era li tranquillo seduto sul suo trono a meditare su
uno stratagemma per sconfiggere Sailor moon e conquistare il mondo
intero.
Meditava, Meditava, quando fu interrotto da una forte energia positiva
che si spargeva per il mondo, abbandonò il suo trono per
precipitarsi nel cortile del castello, osservava il cielo, la luna non
aveva mai brillato in quel modo, si era avverata quella profezia che
lui temeva tanto, le guerriere Sailor si erano risvegliate.
Non c'era più il tempo di pensare, adesso bisognava agire al
più presto, perché un solo errore poteva costare la
vittoria di quella guerra che si stava per scatenare, aveva bisogno di
un diversivo, per farle distrarre, un sorriso maligno si stampò
sul suo volto, sapeva cosa doveva fare, aveva bisogno di lei, aveva
bisogno di quella bambina per poter portare avanti il suo losco piano.
Quattro ragazze erano sedute intorno ad un tavolo vicino ad un camino,
ognuna di loro stava pensando ad un piano per attaccare il nemico, ma
purtroppo nonostante i loro sforzi non ne riuscivano a venire a capo.
Usagi era in disparte, accanto ad una finestra, guardava la pioggia
cadere incessantemente,aveva risvegliato le sue guerriere, ma la
tristezza non voleva venir meno, lui era un mese che ormai era
scomparso, la giovane donna non riusciva a farsene una ragione.
Tante volte avrebbe voluto morire o abbattersi per non rialzarsi
più, ma non poteva, doveva essere forte le sue bambine, non
poteva dimostrarsi debole,doveva proteggerle da quel dolore.
Minako si accorse dello stato d'animo di Usagi, lasciò il tavolo per avvicinarsi alla finestra
"ehi Usa, non ti fa bene stare qui da sola, vieni un pò con noi un pò di compagnia ti farà stare meglio"
"Mina non voglio, voglio stare qui lontana da tutti, quando avete deciso un piano fatemi sapere"
" non puoi stare qui in eterno a crogiolarti nel tuo dolore"
"si che posso, tu non capisci, non sai cosa vuol dire alzarsi ogni
giorno e far finta di star bene, far finta che non sia successo niente
per non far soffrire le mie bambine, non sai cosa vuol dire girare per
questa casa e vedere il suo fantasma in ogni angolo, sentire il suo
profumo nell'aria, sapere che ogni volta che apro gli occhi non posso
vederlo,che lui non è più accanto a me, che l'unico modo
per vederlo e sognarlo.
Vorrei morire per non soffrire, ma non posso, vorrei potermi svegliare
e dire che tutto questo è un sogno, vorrei che dentro di me non
ci fosse un altra vita, perché lo sto facendo solo soffrire
questo povero bambino."
"Usa, è normale che tu ti senta così, se ti fa sentire
meglio piangi, sfogati esprimi il tuo dolore, ma per favore non tenerti
tutto dentro. E poi noi ti possiamo capire più di chiunque
altro, pensa a me, non ho il mio Yaten vicino, o ad Ami che non ha mai
conosciuto fino ad adesso sua sorella e ancora deve conoscere Yaten e
Seiya, oppure a Makoto ha sacrificato il suo amore per Motoki per
difenderti;o Mamoro che ci ha perse entrambe per moltissimo tempo.
Nonostante ciò andiamo avanti, io vado avanti nonostante a volte
vorrei morire, ma non perderò mai la speranza perché io
ho fiducia in te, ti voglio bene sorellina mia"
Gli occhi di Usagi cominciarono ad inumidirsi, le calde lacrime le
rigavano il volto, Minako l'abbracciò, da una parte sua sorella
aveva ragione, doveva andare avanti nonostante soffrisse tanto,
l'avrebbe fatto non solo per quelle ragazze che avevano sofferto quanto
lei ma anche per il suo Seiya, perché lui non avrebbe mai voluto
vederla triste.
Il piano di Motoki era perfetto, doveva solo metterlo in atto, e quello
era il momento giusto, doveva solo preparasi per il teletrasporto.
Una strana sensazione albergava nella dolce Usagi, aveva un brutto
presentimento, come se dovesse accadere ancora qualcosa di brutto,le
sue sensazioni furono confermate da un urlo proveniente dalla camere di
Chibiusa.
Corse immediatamente a vedere cosa fosse successo seguita dalle altre
ragazze e da Mamoro, quando aprì la porta vide Motoki con in
braccio la piccola priva di sensi.
"Motoki, cosa le hai fatto?"
"oh,io niente, diciamo che è solo svenuta dallo spavento"
"togli le mani di dosso a mia figlia hai capito? Lasciala immediatamente"
"non ci penso proprio, anzi mia cara Usagi, se vuoi rivederla viva presentati domani al mio castello"
Detto questo svanì insieme alla piccola Chibiusa, lasciando la
ragazza in preda alla disperazione, Mamoro andò ad abbracciarla
cercando di confortarla.
"Mamoro, l'ha rapita, ha preso la mia Chibiusa, come faccio?La mia bambina no, non è vero, è solo un incubo"
"Usagi non preoccuparti la salveremo, e quel verme la pagherà, te lo prometto"
Ormai il tempo rimasto era poco, da li a poche ore una terribile guerra
si sarebbe scatenata, L'equilibrio tra bene e male sarebbe cambiato, e
solo uno di loro avrebbe trionfato.
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Capitolo 22 *** E' la fine di tutto? ***
22
E' la fine di tutto?
Anche se le aveva dato un ultimatum non poteva mettere in pericolo le
sue guerriere e neanche la sua piccola Chibiusa, l'unica cosa che
poteva fare era recarsi da sola all'appuntamento .
Decise di mettere in atto il suo piano, scese le scale e si diresse
sulla porta sul retro aprendola cercando di non far rumore,
sgattaiolò fuori in assoluto silenzio e cominciò a
correre nella foresta in direzione del castello di Motoki.
Minako era preoccupata per sua sorella così decise di salire
nella sua camera per controllare che tutto fosse a posto, ma quando
arrivò l'accolse una brutta sorpresa, Usagi era sparita,
immediatamente si precipitò dalle sue compagne,
"Ragazze, Usagi e sparita"
"come sparita Minak, e dove è andata?"
"non lo so Mamoro, ma posso solo immaginarlo, e dobbiamo andare a proteggerla"
tutte in coro gridarono si e trasformandosi andarono a raggiungere la loro principessa.
Usagi era arrivata, "potere del cristallo di luna vieni a me"
gridò, una luce dorata l'avvolse e ne uscì una bellissima
guerriera vestita alla marinara,
si avvio per entrare, le porte si aprirono automaticamente e il lungo
corridoio si illuminò attraverso le candele poste sulle pareti
rivelando così la via da seguire a Sailor moon.
La strada la condusse in un giardino accanto alla sala del trono, lei
lo ricordava bene quel castello, quante volte con la sua adorata
sorella giocavano in quel posto meraviglioso ricoperto di rose di ogni
colore e una bellissima fontana al centro di quel giardino che con la
sua acqua cristallina regalava a quel posto un aria magica, ma ora era
diverso tutto era consumato dal tempo, tutto era in rovina e dei
bellissimi fiori che una volta ricoprivano l'intero terreno non c'era
nessuna traccia.
"ti stavo aspettando Sailor moon"
"ridammi mia figlia Motoki e giuro che non ti farò del male"
"vieni a riprendertela".
Le guerriere intanto erano arrivate al castello, trovarono il portone
aperto e la strada illuminata che conduceva a una direzione
precisa,arrivarono nel giardino ma quello che si ritrovarono davanti
non fu per niente piacevole.
La battaglia era più dura del previsto, Motoki era più
forte di quanto si potesse immaginare, la povera usagi era veramente in
difficoltà, ma poi le venne in mente il suo Seiya, come aveva
protetto lei e la piccola Chibiusa, e lei non poteva essere da meno,
fece apparire il suo scettro,
"cerchio dello scettro lunare entra in azione" la luce che
partì da quello scettro colpi Motoki, sapeva che era la sua fine
ma ciò non lo fece cogliere impreparato, perchè prima che
sparisse scagliò contro Sailor moon una freccia di energia nera,
la colpì in pieno petto e insieme a Motoki anche lei
sparì nel nulla.
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Capitolo 23 *** La speranza è sempre l'ultima a morire ***
23
La speranza è sempre l'ultima a morire
Sailor Venus teneva tra le mani il corpo senza vita di Sailor Moon, le
lacrime che le cadevano bagnavano il corpo pallido della sorella, non
poteva crederci che in lei non ci fosse più vita.
La loro principessa era morta, con
loro piangeva anche la natura, gli uccelli smisero di cantare i pochi
fiori sparsi per quel giardino si accasciarono sulla terra ormai
bagnata dalla pioggia che non cessava di cascare.
"Se solo fossi arrivata prima
questo non sarebbe accaduto, cosa dirò alle tue bambine? Come
faranno senza la loro mamma? Come faro io senza di te?"
"Sailor Venus fai cessare le tue lacrime c'è ancora una speranza".
Quella voce riecheggiava in quel
giardino, da dove provenisse non si capiva, le guerriere si guardarono
in faccia senza capire chi fosse, quando tutto ad un tratto una luce
dorata illumino quel posto lugubre, una donna meravigliosa dai capelli
color del grano e le labbra rosse come una rosa ne uscì.
"Non piangete guerriere Sailor c'è ancora una speranza"
"Che ne puoi sapere tu, mia
sorella è morta e con lei il cristallo d'argento, non c'è
nessuna speranza, non c'è rimasta nessuna speranza" aveva
gridato in preda alla disperazione Sailor Venus.
"Calmati adesso Venus"
"calmarmi? Come posso calmarmi
Mars, mia sorella non c'è più e con lei la
possibilità di riavere indietro il mio Yaten",Sailor Mars
l'aveva stretta in un abbraccio lasciando che la sua divisa facesse da
tampone alle lacrime di Venus, che cercava di sfogare tutta la
tristezza e la rabbia che aveva in corpo.
"Chi sei?" era intervenuta Sailor Mercury rivolgendosi alla donna misteriosa,
"Sono uno spirito,faccio parte
della famiglia reale, il mio compito è quello di proteggere i
miei discendenti, la principessa Usagi e Minako."
"Come ti chiami?" chiese Jupiter
"Il mio nome è perduto come
il nostro bellissimo regno, l'unica cosa che riesco a ricordare
è che le due principesse sono le mie figliole, ed è per
darvi un futuro migliore che vi manderò indietro nel tempo,
tutto tornerà come sarebbe dovuto essere e non ricorderete
niente di questa dolorosa storia."
Prese il cristallo d'argento dallo
scettro di Sailor moon, lo mise sopra la sua testa e pronunciò
qualcosa che le guerriere non capirono, e poi pian piano cominciarono a
sparire così come il paesaggio circostante.
Mamouro era a casa con le sue
nipotine, quando Chibiusa e Chibi Chibi cominciarono a scomparire
davanti ai suoi occhi senza lasciare nessuno traccia, non riusciva a
capire cosa stesse succedendo quando guardò le sue mani ed anche
esse cominciavano a sparire insieme a tutto ciò che aveva
intorno.
Sentiva qualcuno che la chiamava,
aprì lentamente gli occhi e si ritrovo una faccia sorridente li
a pochi centimentri dal suo viso...
"Ehi testolina buffa, pensavo fossi morta dopo quella caduta certo che sei veramente imbranata quando cammini" disse ridendo
"Seiya ti odio, vieni qui che ti uccido"
e cominciarono a rincorrersi per
il bosco ridendo e scherzando, erano felici, due giovani innamorati che
non vedevano l'ora di coronare il loro sogno d'amore.
Correndo arrivarono in una
bellissima radura verde con un piccolo laghetto e una cascata che
spruzzava gocce d'acqua che insieme ai raggi del sole formavano tanti
piccoli arcobaleni, tutte e due si fermarono incantati guardando quel
posto meraviglioso, lo conoscevano benissimo.
"Ti ricordi questo posto testolina buffa?"
"Come potrei dimenticarlo e dove
ci siamo incontrati la prima volta, e mi ricordo di quella quercia
laggiù,e le bellissime parole che incidesti qualche tempo fa"
Si avvicinarono alla quercia indicata da Usagi e vi lessero le seguenti parole:
Nas dificuldades,
estou ao seu redor;
Em desilusões,
minha mão eu lhe darei;
E tenha certeza:
eu sempre o amarei.
Seiya
"Quando sarai in difficoltà
io sarò sempre al tuo fianco, nelle delusioni ti porgerò la mia mano e stai pur certa che ti amerò sempre, Seiya, è sempre
bellissima questa frase grazie amore mio"
Seiya le sorrise e poi si inginocchio
"Lo so, però...
io...no...vorrei che tu...aspetta ricomincio. Usagi vorresti concedermi
l'onore di diventare mia moglie unendo la mia vita e la tua in
matrimonio?"
"Lo voglio"
Si scambiarono un lungo bacio, quello sarebbe stato l'inizio della loro lunga vita insieme.
Questo è il penultimo capitolo, il prossimo sarà l'epilogo e la storia sarà finalmente completa.
Scusate eventuali ritardi, che ne pensate fino ad ora?
La frase scritta da Seiya è in portoghese [non posso farci niente se amo questa lingua] la traduzione non è proprio letterale ma in sostanza è quello il significato...
Ho visto che altre persone hanno messo la mia fiction tra preferite, seguite e ricordate grazie tante.
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Capitolo 24 *** Epilogo ***
epilogo
Epilogo
Il sole splendeva alto nel cielo, le campane suonavano e un lungo
tappeto rosso era attraversato da due giovani sposini, avevano da poco
pronunciato il si e da quel momento sarebbero per sempre stati insieme.
Due regni e due anime si erano appena uniti tramite quel sacro vincolo
d'unione chiamato matrimonio, avevano dichiarato davanti a due
testimoni il loro amore eterno e niente e nessuno li avrebbe più
separati.
Seiya teneva per mano la sua consorte e insieme salutavano
affettuosamente tutti gli invitati presenti alla loro
meravigliosa festa, nessuno poteva essere felice come lo erano
loro in quel momento, da quel giorno sarebbe cominciata la loro nuova
vita, una vita insieme.
"Ti amo Seiya" disse Usagi posando leggermente le sue labbra su quelle di suo marito,
"Anch'io io Usagi, vedrai da adesso in poi saremo io e te per sempre",
il lungo bacio dei due sposini e l'applauso degli invitati conclusero i
festeggiamenti di quel giorno, per lasciare spazio alla prossimo
matrimonio che si sarebbe celebrato.
Una dolce ninna nanna risuonava nell'aria, un tenero bambino dai
capelli neri e le guance paffute dormiva beatamente fra le braccia
della sua mamma che lo cullava dolcemente.
Finalmente Morfeo aveva avuto la meglio su quella piccola creatura,
così la sua mamma poté coricarlo nella sua culla, lo
coprì con un lenzuolino azzurro e la sua copertina fatta a mano
del medesimo colore, ricamata con un bellissimo filo dorato che
raffigurava un paperotto che dormiva con la sua mamma.
"Scusate se vi ho fatto aspettare ma il piccolo Shinichi si è addormentato adesso"
"Non preoccuparti Usagi, anzi devo dire che ammiro te e Seiya, state
crescendo tre bambini in maniera meravigliosa. Io e Yaten stiamo
impazzendo con la nostra Serenity, specialmente lui."
Una risata generale riempì quella stanza dove regnavano gioia e allegria.
Tutta la compagnia si era riunita per festeggiare l'anniversario di
matrimonio di Amy e Taiki, che ricordavano felicemente un anno passato
insieme come una famiglia.
Con loro c'erano i propri cari amici: Makoto e Motoki che si
erano sposati qualche anno prima, Marta e Yaten che dal loro amore era
nata Serenity, Mamoro e Rei che era in dolce attesa, e in infime Seiya
ed Usagi che dal loro grande amore erano nati tra bambini stupendi, la
piccola Chibiusa, Chibi Chibi ed infine Shinichi, il più piccolo
di casa Kou, erano tutti riuniti in casa di questa meravigliosa
famiglia, la famiglia Kou.
Tutto stava andando come era da principio, nessuno avrebbe cambiato più il destino di questi giovani e dei loro figli.
Il pianto di un neonato risvegliò i suoi genitori, la madre si
alzò per andare a controllare che cosa avesse il suo bambino.
Si avvicinò alla culla e prese in braccio quel piccolino di
poche settimane avvolto dalle sue copertine, una mano le si
poggiò sulla spalla.
"Rei, tesoro tutto a posto?"
"Si Mamoro, penso che Endimion abbia fame".
Detto questo si sedette sulla sua sedia a dondolo e allattò la
sua piccola stellina, con affianco il suo uomo che sorrideva.
Le diciotto candeline della torta erano appena spente da quella che
ormai era diventata una bellissima donna dai capelli lunghi e rosa
raccolti in due buffi codini.
Affianco a lei una ragazza sui sedici anni dai capelli rossicci
raccolti in una bellissima coda di cavallo tenuta ferma da un nastro di
raso blu, e un ragazzo di dodici tredici anni circa con dei capelli
neri lunghi e lisci tenuti insieme da una coda, se non fosse stato per
l'età l'avrebbero scambiato per il suo papà, il piccolo
Shinichi era diventato un Seiya in miniatura.
Gli anni erano passati, con loro la giovinezza, ma nonostante
ciò quel giorno erano li che festeggiavano il compleanno della
loro bambina, oramai diventata una donna.
La giovinezza aprì le porte per la vecchiaia, eppure Bunny e
Seiya, non vennero mai meno alla promessa che ebbero fatto tanti anni
prima,il loro amore era ancora forte come quello di un tempo, anche in
quel momento così triste, quel giorno sembrava così
lontano e invece era arrivato.
Una donna dai capelli lunghi e bianchi vegliava su un uomo sdraiato in un letto.
Le notti insonne e le occhiaie avevano segnato quel viso stanco dalla
troppa sofferenza, l'uomo le prese la mano e la strinse forte alla sua.
"Bunny, amore mio, ti ho amata tanto, ho amato i nostri figli, e
continuerò ad amarti per sempre in qualsiasi posto saremo"
"Seiya non sforzarti a parlare, il dottore ha detto di restare a riposo"
"Non sarà questa inutile malattia a mettere a tacere il mio amore"
La donna si abbassò alla sua altezza per abbracciarlo, lui colse
l'occasione per unire le sue labbra con quelle della sua donna, quella
fu l'ultima occasione per farlo, qualche ora più tardi si spense
lasciando che vincesse la leucemia.
Il dolore fu troppo grande e dopo qualche giorno spirò anche
Bunny, lasciando soli tre figli meravigliosi che li erano rimasti
accanto nel letto di morte.
"Amore mio l'avevo detto che saremo restati per sempre insieme io e te"
"Si, avevi ragione"
"E da qui potremo anche vegliare sui nostri figli e proteggerli sempre"
Si scambiarono un lungo bacio e dopo si presero per mano passeggiando in quel paradiso dove sarebbero rimasti per sempre.
The End
Finalmente è finita, spero sia un bel finale, anche
perchè devo dire che ho avuto un blocco di fantasia e questo
è il meglio che potevo fare.
Inoltre vorrei ringraziare chi ha ha seguito la mia storia e l'ha recensita .
Poi anche chi l'ha messa tra le preferite:
ippotamo
minnie84
mononoke
Seiya Kou Tsukino
Shining Star83
Seguite:
Blackstar85
Bunny SailorMoon
Freegirl87
glory78
serenity82
serenityprincipessa
Shining Star83
stefania881
Ricordate:
Seiya Kou Tsukino
serenyty82
UsagiTsukino010
witch4ever
Grazie a tutte.
Princess_Serenity_92
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